Matteo Ceriana, Cristina Quattrini
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©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte LAn -EO CERl A- CRlSTI A Q AlTRI I PER VINCENZO FOPPA E BERNARDINO LUINI IN SANTA MARIA DI BRERA CON UNA NOTA SULLA CAPPELLA BOTTICELLA IN SAN TOMMASO A PAVIA 2 ] . L A ' M ADO 1 A DEL TAPPETO' E LA UA l O PIA poco prima del 1884 > per portare nel mu eo acca demico un importante e empio dell'antica cuoia La 'Madonna del tappeto' di Vincenzo Foppa p.ittorica lombarda, che fo se d i Bramantino come 3 ( 1485 ), che oggi i con erva nella Pinacoteca di pensava Bianconi, di Zenale come riteneva Caffi, > o 4 Brera, non è altro che la sottilissima pell e uperficia di Butinone secondo il Mundler, > o infi ne di Foppa le di un affre co proveniente dall'antica chiesa degli come avevano già intuito Crowe e Cavalcaselle nel 1 5 Umi liati di Santa Maria el i Brera (fig. l ), > staccata 1871. > l -MILANO, PII ACOTECA DI BRERA - VINCE ZO FOPI'A: MADO NA DEL TAPPETO (AFFRESCO TACCATO DALLA CHIESA DI SANTA MARI A DI BRERA) (foto Museo) 27 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte 2- MILANO, ACCADEMIA DI BELLE ARll DI BRERA- VINCENZO FOPPA: MADONNA DEL TAPPETO (SI OPIA DELèAFFRESCO GIÀ l S TA MARIA DI BRERA) (foto Accademia) Il massello di tale pittura è rimasto nella nuova sagre mento del nudo anche durante i rigidi inverni milanesi. stia gesuitica, dove e come era stato ricollocato circa nel Ancor oggi la sagrestia, prowista di nuove fin estre e 1690, conseguentemente alla nuova facies richiniana barbaramente soppalcata con una soletta cementizia conferi ta alla fabbrica con la rifondazione ad opera mantiene le medesime funzioni didattiche. Così la sino della Compagnia di Gesù nel 1591.6l Al sommo della pia di Foppa, relegata a far da sfondo alle modelle e testata della volta a botte della nuova sagrestia verso la ripercorsa quasi solo dagli sguardi distratti degli all ievi, chiesa, è tuttora incastrato quanto rimane in situ di que è rimasta per lungo tempo dimenticata. sta pittura, la sinopia <fig. 2) cioè, entro una cornice di I..:affresco fu registrato in questa nuova collocazione stucco fom1ata da una potente modanatura conclusa in nel 1787 dal Bianconi, che lo vide << internamente, alto da una conchiglia.7) Nell 'Ottocento l'ambiente, pri sopra la porta» della sagrestia di fronte a un dipinto vato dei suoi armadi,8l divenne un'aula dell 'Accademia, del Legnanino di analogo formato e collocato in una prima per la scuola di prospettiva, quasi si volesse dav cornice del tutto simile. 10l Come si vede, dunque, la vero sfruttare al massimo, didatticamente, l'esempio testimonianza del Bianconi non fornisce affatto noti foppesco,9l poi più recentemente per la scuola di nudo. zia della collocazione originaria dell 'opera, ma solo di Quest'ultima destinazione ha comportato il colloca quella dove essa era stata spostata, verosimilmente mento di una stufa, con la canna fu maria, proprio sotto con enorme fa tica (il massello è infatti di dimensioni l'affresco per dare la possibilità di condurre l'insegna- assolutamente ragguardevoli e non dovette essere faci- 28 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte • · --0 J l . rv··~~r~ l o E::] INCISIONI IQ) SUPPORTO IN MATTONI D SPOLVERO ~ MALTE DI ALLENTAMENTO ~ GIORNATE = ALLOGGIAMENTI DEGLI ELEMENTI LIGNEI = INFISSI PER IL TRASPORTO DEL MASSELLO IZJ CREPE EJ DISEGNO PREPAAAlOAIO (2] LACUNE 3 - GRAFICO DELLE GIORNATE DEL MASSELLO DELLA MADO A DEL TAPPETO (SI OPLA.) DI VI NCENZO FOPPA (Tealizzazione di Giuseppina Suanli) le imbracarlo e farlo salire fmo al sommo della nuova Resta così insoluta la domanda da quale parte del parete). Qui l'immagine rimase, evidentemente, come convento venga il massello: infatti, non è certo che reliquia artistica, priva tuttavia della sua efficacia pro l'affresco fosse in origine nella vecchia agrestia che spettica disu·utta dalla nuova quota. I Gesuiti dovette· esiste ancora, sebbene u·asformato fin quasi all'irrico ro salvare questa immagine, legata al cenobio dei loro noscibilità in una congerie di spazi di servizio in uso predecessori, certamente spinti da un'abitudine all'e all'Accademia di Belle Arti. Il vano era in origine a rudizione religiosa e storica più che da poco meno pianta quadrangolare, coperto con vo lta a crociera cogenti ragioni devozionali. con costoloni chiusi da una chiave scolpita con 29 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte !"Agnello mi ti co', imbolo usuale dell 'Ordine degli que to locale vi fo e un'apertura della quale la miliati dedito alla lavorazione dei panni di lana. Lo 'Madonna del tappeto' co ti tuisse il coronamento. tato attua le dell 'ambiente e dell e murature, pesante Ma po iché la vecchia agrestia non i abbatté per mente ri fatte e intonacate, non permette di coprire co o·uire la nuova, vengono a mancare le ragioni di un e l'ampio ma ello della decorazione foppesca sia tale costoso po tamento, che comunque avrebbe ·tato tolto da qualche punto della muratura, né e in po to la pittura a molti metri dal uolo, in posizione di diffi cile visibil ità. Sembra poco probabil e, poi, che l'af fresco fos e sul muro e terno cui i addossa la nuova fabbrica eicente ca: solo una coll ocazione interna può rendere fo rte l'illusione di un arco aperto ver o un cielo dipinto ma limpidamente azzurrino, come conferma anche la diretta citazione del tema propo ta da Ambrogio Bergognone alla Certo a d i Pavia. 11l Allo stato attuale delle conoscenze po iamo up porre che l'immagine fo se in un luogo non precisabi le del convento o della chiesa, in una zona dell'edificio destinata ad e ere pe antemente ristrutturata, se non del tutto abbattuta: fu dunque per que ta ragione che si decise lo spo tamento. Si sarebbe tenta ti di coll egar lo - ma per ora rinunciando ad ogni certezza - alla Cappella dell a Vergine, situata al centro del lato destro, particolarmente eminente per esservi conser vata una reliquia famosa: la fascia servita a Maria per trasportare il piccolo Gesù durante la fuga in Egitto, portata da Gerusalemme nel 123 7 dal generale degli 4- ~ Il i NO, ACCADH I IA DI BELLE ARTI DI I~ R ERA 12 VI NCENZO FOPPA: MA DONNA DEL -IAPPETO U mi! iati Pietro Guicciardi. l (PA RTICOLARE DEL CA PITELLO EL MAS ELLO DELL'AFFRESCO Qui avrebbe potuto degnamente trovar posto una GIÀ lt ANTA MARIA DI BR ERA) immagine mariana impressionante come quella foppe sca, a sovrastare la nicchia della reliquia chiusa da una (jolo A cca d e mi a) grata; solo più ta rdi i bellissimi marmi dipinti dal bre sciano sarebbero stati sostituiti con un sontuoso para mento di pietre vere salvando l'affre co or i gin a l e. 1 ~l Recentemente il massello, vittima di un lungo abbandono e deturpato dalla sporcizia, dagli effetti delle imbian cature parietali e dal vandalismo degli studenti, è stato sottoposto ad un intervento di restau ro14l che ha permesso una serie di approfondite osser vazioni. Come si evidenzia dal grafi co qui riprodotto (fig . 3), si sono potute studiare a fondo le caratteristi che dell'intervento seicentesco- dal metodo di taglio della muratura all 'ingabbiatura !ignea della te sa - e le caratteristiche della muratura sottostante; infine, i sono scoperti alcuni piccoli ma cruciali frammenti, i quali, essendo protetti dalla cornice del secolo XVI I, sono arrivati a noi completamente intatti. Come i può vedere dalla legenda, nel grafi co si trovano regi strate l'esatta sequenza delle dod ici giornate necessa rie a dipingere la parte di affresco conservatasi, l jJ il segno delle fittissime incisio ni praticate per coso·uire l'architettura e il tappeto, la notevole quantità di spol vero, nonché i danni accidentali occorsi nel tempo, crepe e cadute della superfi cie pittorica e, nelle parti ove l'intonaco è caduto, la disposizione dei mattoni nel massell o. Il profondo, ampio e acutissimo studio che Vincen zo Gheroldi 16l ha condotto sulla tecnica foppesca, pro 5 - l'ARTICOLARE DI CAPITELLO DEL TRA SETr O ELLA prio a partire da questo non grande - nei suoi aspet CIII ESA DI SAN A-llRO, ~ II LANO ti strutturali - ma conservato frammento di affresco, (da E CASSINA. Le jàbbriche più cospiwe di Milano, esenta da lla necessità d i approfondire qui le caratteri M ilano l 40, 1av. XLVIII) stiche di questa sorta di palinsesto. 30 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte • Quel che conta ricordare è che nell'operato del nato della volta a botte e con il convergere dello scia maestro cresce, in questa metà degli anni Ottanta, il me di linee prospettiche delle modanature.22> tentativo di applicare alla pittura su muro la comples Di passaggio, varrà la pena di notare che misteriose sità tecnica e la molteplicità di stesure sperimentate rimangono le ragioni vere dell'anacoluto spaziale cui nella pittura su tavola, per ottenere una superficie sottostanno i due San Giovanni in adorazione ai lati compattamepte smaltata e insieme un colorito chiaro della Vergine: la loro dimensione, assai più piccola di e brillante. E altamente significativo, inoltre, che pro quella del gruppo cenu·ale, ha una sua credibili tà prio nel momento di massimo avvicinamento del mae "empatica" - per gran parte favorita dal legante stro bresciano a Bramante, nei dipinti di Santa Maria architettonico - ma mina inesorabilmente il razioci di Brera appunto, simili mezzi tecnici -come le vela nio generale dell'immagine. Una possibile spiegazio ture grigie finali - siano riscontrabili sulle opere sia ne è che l'artista bresciano abbia qui voluto, o dovuto, dell'uno sia dell'altro pittore.17> ricalcare un'immagine preesistente e molto cara alla Non sarà qui il caso di soffermarsi ancora su di una devozione umiliata, un'immagine medioevale della lettura minuta del lessico architettonico adottato da Madonna fiancheggiata da santi gerarchicamente Foppa, un lessico altamente complesso come già più diminuiti, traducendoli in una sintassi tanto sottile da volte ribadito, 18> se non per confermare che le princi riuscire ad eludere lo iato provocato dalle misure delle pali linee di costruzione che segnano il forte scorcio figure.