COMUNE DI

PROVINCIA DI TERAMO

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione

2021-2023

Premessa Nell’ambito delle “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, introdotta dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e successive modifiche e integrazioni, il processo, gli strumenti ed i contenuti della programmazione sono illustrati nel principio applicato della programmazione, allegato 4/1 al citato decreto 118. Per quanto riguarda, in particolare, gli strumenti della programmazione, particolare rilievo assume il Documento unico di programmazione (DUP), “strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative”. La tempistica per la presentazione e la successiva approvazione del DUP sono definite nel paragrafo 4.2 del principio applicato della programmazione, di cui si riporta uno stralcio: “Gli strumenti di programmazione degli enti locali sono: a) il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazioni. Considerato che l’elaborazione del DUP presuppone una verifica dello stato di attuazione dei programmi, contestualmente alla presentazione di tale documento si raccomanda di presentare al Consiglio anche lo stato di attuazione dei programmi, da effettuare, ove previsto, ai sensi dell’articolo 147-ter del TUEL; b) l’eventuale nota di aggiornamento del DUP, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni; c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. (...)” Accogliendo la raccomandazione indicata al punto b) sopra richiamato, il presente documento comprende anche l’aggiornamento sullo stato di attuazione dei programmi riferito all’anno 2018, quale evidenza e sintesi del processo di verifica propedeutico alla formazione del DUP stesso. Quanto alla parte programmatica, la nota di aggiornamento al DUP approvato nel termine del 31 luglio u.s. contiene la definizione del quadro complessivo delle risorse disponibili per il prossimo triennio, in funzione delle scelte che saranno operate a livello nazionale, regionale e, in sede di formazione dello schema di bilancio di previsione, a livello locale.

Il regolamento comunale di contabilità in punto di tempistica all'articolo 20 prevede quanto segue : …..omissis…. 4. Il DUP viene deliberato entro il 31 luglio ovvero entro un diverso termine individuato dalla normativa statale, dalla Giunta Comunale ai fini della sua successiva presentazione al Consiglio Comunale.

5. Nel caso in cui alla data del 31 luglio risulti insediata una nuova amministrazione, il termine di presentazione del DUP è fissato nel maggior termine previsto dallo Statuto per l’approvazione delle linee programmatiche di mandato e contestualmente a queste. Tale termine, in ogni caso, non deve essere successivo a quello fissato per l’approvazione del bilancio.

6. Entro trenta giorni successivi alla presentazione del DUP, il Consiglio Comunale si riunisce per adottare le conseguenti deliberazioni. L’esito della votazione sul DUP da parte dei Consiglio si sostanzia:  in una approvazione, nel caso in cui il documento di programmazione rappresenta gli indirizzi strategici e operativi del Consiglio;  in una richiesta di integrazioni e modifiche del documento stesso, che costituiscono un atto di indirizzo politico del Consiglio nei confronti della Giunta, ai fini della predisposizione della successiva nota di aggiornamento.

7. Il parere dell’organo di revisione economico-finanziaria da rilasciare, ai sensi dell’art. 239, comma 1, lett. b.1) del TUEL, viene acquisito in occasione della presentazione dello schema di bilancio di previsione e della nota di aggiornamento al DUP.

L'articolo 40 dello Statuo prevede che "1. Entro il termine di 120 giorni decorrenti dal suo insediamento, il Sindaco presenta, sentita la Giunta, le linee programmatiche di cui all’articolo 46 comma 3 del TUEL." Le linee programmatiche sono state approvate in consiglio comunale con atto n° 8 del 17/07/2019.

Il termine per la deliberazione concernente il DUP non è perentorio, al fine di lasciare agli enti autonomia nell’esercizio della funzione di programmazione e di indirizzo politico. In ogni caso un termine per assumere il DUP è dato dalla necessità, per il Consiglio di deliberare il DUP in tempi utili per la presentazione dell’eventuale nota di aggiornamento. La deliberazione consiliare concernente il DUP non è un adempimento facoltativo, anche se non è prevista alcuna sanzione; Accogliendo la raccomandazione indicata al punto b) sopra richiamato, il presente documento comprende anche l’aggiornamento sullo stato di attuazione dei programmi riferito all’anno 2019, quale evidenza e sintesi del processo di verifica propedeutico alla formazione del DUP stesso.

Si evidenzia che, a causa dell’emergenza epidemiologica SARS-Covid 19, l’implementazione di programmi e azioni contenuta nel DUP 2020-2022 e relativa Nota di Aggiornamento, ha avuto una battuta di arresto causa lockdown. In conseguenza di ciò, molte azioni necessitano essere riproposte nei termini 2021-2023.

Il Presente documento contiene, pertanto, nella parte programmatica, la definizione del quadro complessivo delle risorse disponibili per il prossimo triennio, in funzione delle scelte che saranno operate a livello nazionale, regionale e, in sede di formazione dello schema di bilancio di previsione, a livello locale.

Il comma 6 dell’articolo 107 del decreto legge n. 18/2020 (decreto Cura Italia), che ha prorogato alcuni termini a carattere amministrativo-contabile per gli enti locali, ha stabilito che il termine per la deliberazione del Documento unico di programmazione 2021-2023, previsto dall'articolo 170, comma 1, del Tuel, è differito al 30 settembre 2020.

Articolazione del DUP

Il DUP rappresenta, quindi, lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali, nonché atto presupposto di tutti i conseguenti documenti di programmazione, è indispensabile per l’approvazione:  Del bilancio di previsione (art. 170 TUEL);  Del PEG e Piano della Performance (art. 169 TUEL);  Di tutti gli ulteriori strumenti di programmazione poiché racchiude le linee programmatiche relative alla gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali degli Enti, al fine di garantirne la complessiva coerenza, anche in vista del perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica

In quest’ottica esso sostituisce il ruolo ricoperto precedentemente dalla Relazione Previsionale e Programmatica e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.

Nelle previsioni normative il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

Sezione Strategica

(SeS) La Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato (di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) ed individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’Ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale nel rispetto delle procedure e dei criteri stabiliti dall'Unione Europea.

In particolare la Sezione Strategica individua, nel rispetto del quadro normativo di riferimento e degli obiettivi generali di finanza pubblica: • le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione comunale da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo; • le politiche di mandato che l’Ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali; • gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

Nella Sezione Strategica del Documento Unico di Programmazione sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali il Comune intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle responsabilità politiche o amministrative ad essi collegate.

L’individuazione degli obiettivi strategici è conseguente a un processo conoscitivo di analisi delle condizioni esterne e interne all’Ente, attuali e future, e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica.

Con riferimento alle condizioni esterne l’analisi strategica approfondisce i seguenti profili: 1. gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali; 2. la valutazione corrente ed evolutiva della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio- economico; 3. i parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’Ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF).

Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili e la definizione dei seguenti principali contenuti della programmazione strategica e dei relativi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato: 1. organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard. Saranno definiti gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente; 2. indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica. A tal fine, devono essere oggetto di specifico approfondimento almeno i seguenti aspetti, relativamente ai quali saranno definiti appositi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato: a. gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento della SeS; b. i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; c. i tributi e le tariffe dei servizi pubblici; d. la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio; e. l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni; f. la gestione del patrimonio; g. il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale; h. l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato; i. gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa. 3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa. 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica.

Gli effetti economico-finanziari delle attività necessarie per conseguire gli obiettivi strategici sono quantificati, con progressivo dettaglio nella SeO del DUP e negli altri documenti di programmazione. Ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti nella SeS, sono verificati nello stato di attuazione e possono essere, a seguito di variazioni rispetto a quanto previsto nell’anno precedente e dandone adeguata motivazione, opportunamente riformulati. Sono altresì verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione strategica con particolare riferimento alle condizioni interne dell’ente, al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. La Sezione Operativa (SeO)

La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il contenuto della SeO, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce giuda e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

La SeO si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione. La SeO supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con riferimento all’intero periodo considerato, che di cassa con riferimento al primo esercizio, della manovra di bilancio. La SeO ha i seguenti scopi: a) definire, con riferimento all’ente e al gruppo amministrazione pubblica, gli obiettivi dei programmi all’interno delle singole missioni.; b) orientare e guidare le successive deliberazioni del Consiglio e della Giunta; c) costituire il presupposto dell’attività di controllo strategico e dei risultati conseguiti dall’ente, con particolare riferimento allo stato di attuazione dei programmi nell’ambito delle missioni e alla relazione al rendiconto di gestione. Il contenuto minimo della SeO è costituito: a) dall’indicazione degli indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; b) dalla dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c) per la parte entrata, da una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; d) dagli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; e) dagli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti; f) per la parte spesa, da una redazione per programmi all’interno delle missioni, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate; g) dall’analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti; h) dalla valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni; i) dalla programmazione dei lavori pubblici svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; j) dalla programmazione del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale; k) dal piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali.

La SeO si struttura in due parti fondamentali:  Parte 1, nella quale sono descritte le motivazioni delle scelte programmatiche effettuate, sia con riferimento all’ente sia al gruppo amministrazione pubblica, e definiti, per tutto il periodo di riferimento del DUP, i singoli programmi da realizzare ed i relativi obiettivi annuali;  Parte 2, contenente la programmazione dettagliata, relativamente all'arco temporale di riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio.

Parte 1 della SeO

Nella Parte 1 della SeO del DUP sono individuati, per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nell'arco pluriennale di riferimento della SeO del DUP. La definizione degli obiettivi dei programmi che l'ente intende realizzare deve avvenire in modo coerente con gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma devono essere definite le finalità e gli obiettivi annuali e pluriennali che si intendono perseguire, la motivazione delle scelte effettuate ed individuate le risorse finanziarie, umane e strumentali ad esso destinate. Gli obiettivi individuati per ogni programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli obiettivi strategici contenuti nella SeS e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per i programmi deve “guidare”, negli altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli obiettivi dei programmi devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei programmi all’interno delle missioni. L'individuazione degli obiettivi dei programmi deve essere compiuta sulla base dell'attenta analisi delle condizioni operative esistenti e prospettiche dell'ente nell'arco temporale di riferimento del DUP. In ogni caso il programma è il cardine della programmazione e, di conseguenza, il contenuto dei programmi deve esprimere il momento chiave della predisposizione del bilancio finalizzato alla gestione delle funzioni fondamentali dell’ente. Il contenuto del programma è l’elemento fondamentale della struttura del sistema di bilancio ed il perno intorno al quale definire i rapporti tra organi di governo, e tra questi e la struttura organizzativa e delle responsabilità di gestione dell’ente, nonché per la corretta informazione sui contenuti effettivi delle scelte dell’amministrazione agli utilizzatori del sistema di bilancio. Nella costruzione, formulazione e approvazione dei programmi si svolge l’attività di definizione delle scelte “politiche” che è propria del massimo organo elettivo preposto all’indirizzo e al controllo. Si devono esprimere con chiarezza le decisioni politiche che caratterizzano l’ente e l’impatto economico, finanziario e sociale che avranno. I programmi devono essere analiticamente definiti in modo da costituire la base sulla quale implementare il processo di definizione degli indirizzi e delle scelte che deve, successivamente, portare, tramite la predisposizione e l’approvazione del PEG, all’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. La Sezione operativa del DUP comprende, per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l’andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli. Comprende altresì la formulazione degli indirizzi in materia di tributi e di tariffe dei servizi, quale espressione dell’autonomia impositiva e finanziaria dell’ente in connessione con i servizi resi e con i relativi obiettivi di servizio. I mezzi finanziari necessari per la realizzazione dei programmi all’interno delle missioni devono essere “valutati”, e cioè: a) individuati quanto a tipologia; b) quantificati in relazione al singolo cespite; c) descritti in rapporto alle rispettive caratteristiche; d) misurati in termini di gettito finanziario. Contestualmente devono essere individuate le forme di finanziamento, avuto riguardo alla natura dei cespiti, se ricorrenti e ripetitivi - quindi correnti - oppure se straordinari. Il documento deve comprendere la valutazione e gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti, sulla capacità di indebitamento e soprattutto sulla relativa sostenibilità in termini di equilibri di bilancio e sulla compatibilità con i vincoli di finanza pubblica. Particolare attenzione deve essere posta sulla compatibilità con i vincoli del patto di stabilità interno, anche in termini di flussi di cassa. Particolare attenzione va posta alle nuove forme di indebitamento, che vanno attentamente valutate nella loro portata e nei riflessi che provocano nella gestione dell’anno in corso ed in quelle degli anni successivi. L'analisi delle condizioni operative dell'ente costituisce il punto di partenza della attività di programmazione operativa dell'ente. L'analisi delle condizioni operative dell'ente deve essere realizzata con riferimento almeno ai seguenti aspetti:  le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili nonché le caratteristiche dei servizi dell'ente;  i bisogni per ciascun programma all’interno delle missioni, con particolare riferimento ai servizi fondamentali;  gli orientamenti circa i contenuti degli obiettivi del Patto di Stabilità interno da perseguire ai sensi della normativa in materia e le relative disposizioni per i propri enti strumentali e società controllate e partecipate;  per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli. La valutazione delle risorse finanziarie deve offrire, a conforto della veridicità della previsione, un trend storico che evidenzi gli scostamenti rispetto agli «accertamenti», tenuto conto dell’effettivo andamento degli esercizi precedenti;  gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;  la valutazione e gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti, sulla capacità di indebitamento e relativa sostenibilità in termini di equilibri di bilancio e sulla compatibilità con i vincoli di finanza pubblica;  per la parte spesa, l’analisi degli impegni pluriennali di spesa già assunti;  la descrizione e l’analisi della situazione economico – finanziaria degli organismi aziendali facenti parte del gruppo amministrazione pubblica e degli effetti della stessa sugli equilibri annuali e pluriennali del bilancio. Si indicheranno anche gli obiettivi che si intendono raggiungere tramite gli organismi gestionali esterni, sia in termini di bilancio sia in termini di efficienza, efficacia ed economicità. E’ prioritario il finanziamento delle spese correnti consolidate, riferite cioè ai servizi essenziali e strutturali, al mantenimento del patrimonio e dei servizi ritenuti necessari. La parte rimanente può quindi essere destinata alla spesa di sviluppo, intesa quale quota di risorse aggiuntive che si intende destinare al potenziamento quali-quantitativo di una certa attività, o alla creazione di un nuovo servizio. Infine, con riferimento alla previsione di spese di investimento e relative fonti di finanziamento, occorre valutare la sostenibilità negli esercizi futuri in termini di spese indotte. Per ogni programma deve essere effettuata l’analisi e la valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti a valere sugli anni finanziari a cui la SeO si riferisce e delle maggiori spese previste e derivanti dai progetti già approvati per interventi di investimento.

Parte 2 della SeO

La Parte 2 della SeO comprende la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e patrimonio. La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nella SeO del DUP. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento. Ogni ente locale deve analizzare, identificare e quantificare gli interventi e le risorse reperibili per il loro finanziamento. Il programma deve in ogni modo indicare: o le priorità e le azioni da intraprendere come richiesto dalla legge; o la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi di realizzazione delle opere e del collaudo; o La stima dei fabbisogni espressi in termini sia di competenza, sia di cassa, al fine del relativo finanziamento in coerenza con i vincoli di finanza pubblica. Trattando della programmazione dei lavori pubblici si dovrà fare necessariamente riferimento al “Fondo pluriennale vincolato” come saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.

La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente. Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali” quale parte integrante del DUP. La ricognizione degli immobili è operata sulla base, e nei limiti, della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici. L’iscrizione degli immobili nel piano determina una serie di effetti di natura giuridico – amministrativa previsti e disciplinati dalla legge. Nel DUP dovranno essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività istituzionale dell’ente di cui il legislatore prevederà la redazione ed approvazione. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di redigere piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16, comma 4, del D.L. 98/2011 – L. 111/2011.

Sezione Strategica

1. INDIRIZZI STRATEGICI

1.1 – LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

Presentate al Consiglio Comunale il 17.07.2019 e approvate con deliberazione n. 8.

Programma di mandato 2019-2024

Premessa.

I cittadini di Giulianova hanno affidato alla nuova amministrazione il compito di occuparsi della città per i prossimi cinque anni. E’ una scelta che ci inorgoglisce, ma che al tempo stesso ci mette davanti alle nostre responsabilità, pienamente consapevoli del fatto che il lavoro che ci attende sarà tutt’altro che facile, perché il buon amministratore sa che governare significa affrontare problemi complessi, sa che è meglio un’idea buona messa in pratica che un’idea ottima rimasta incompiuta, sa che a volte occorre prendere decisioni anche scomode, perché l’impegno a fare ciò che è necessario viene prima dalla ricerca del consenso. Il lavoro più efficace è quello che adatta se stesso al mutare dei tempi e dunque sarebbe limitante e improduttivo imbastire l’attività amministrativa del quinquennio sul piano della continuità, soprattutto quando la proposta politica con la quale questa amministrazione si è presentata agli elettori, è di una completa rottura con schemi e paradigmi trascorsi. Del resto, Giulianova non è più quella di cinque o dieci anni fa e se all’alba del decennio la domanda era quella, assillante, del “quanto tempo durerà ancora la crisi economica?”, oggi si intravedono i segni di una timida ripresa, pur permanendo una fase socio/economico delicata.

Contesto generale.

Continuiamo ad assistere ad una rivoluzione delle coordinate e dei paradigmi del cosiddetto sviluppo economico: non più inteso e definito da un insieme di fattori che generano un più o un meno (crescita, stagnazione, decrescita), ma determinato da fattori eterogenei che spingono solo alcuni settori verso l’alto, altri verso il basso, taluni addirittura alla scomparsa, senza alcuna logica apparente. Un vero e proprio sviluppo molecolare dell’economia, in un quadro di disordine globale degli equilibri geo-politici e di società europee e occidentali, alle prese con la difficoltà dell’integrazione connessa all’instabilità delle aree geografiche vicine. Nonostante i timidi segnali di ripresa dell’economia italiana, nonostante alcune riforme strutturali, il grado di crescita dell’Italia resta ancora tra i più bassi in Europa (previsione di appena + 0,3 per cento per il 2020). Gli indicatori statistici (fonte ISTAT) mostrano la persistenza, se non addirittura l’aggravarsi, di serie problematiche legate all’occupazione, alle condizioni economiche delle famiglie (lo scorso anno il 47,4 per cento si diceva ‘soddisfatto’ del proprio tenore di vita rispetto al 48,6 per cento di quattro anni prima). Tutto ciò in un contesto internazionale in cui, paradossalmente, a consolidarsi è l’incertezza in ogni ambito: sociale, politico, culturale, economico-finanziario. Alcuni accadimenti internazionali e nazionali, recenti o recentissimi, aggravano il clima diffuso di grave precarietà nell’intero Paese; i singoli territori, le comunità locali subiscono quotidianamente gli effetti di questa inedita atmosfera, in cui difficoltà occupazionali, specie sul versante giovanile, riduzione del potere di acquisto, contrazione degli investimenti pubblici e privati, cedimento dei capisaldi economici e finanziari (banche), contribuiscono ad alterare la percezione di presente e futuro del singolo e della comunità, in una spirale sempre più instabile. L’azione amministrativa che ci siamo lasciati alle spalle, all’incrocio pericoloso tra crisi economica delle famiglie, flessione strutturale italiana e maturità del sistema locale, ha lasciato molte crepe nel tessuto socio-economico della nostra città. Di fronte a queste grandi sfide, cosa può fare allora un Ente locale, un Comune, con mezzi e competenze limitate, per dare risposte alle nuove generazioni, ai disoccupati, agli anziani, ai ‘millennials’ ? Non può fare tutto ma molto sì. Non è l’istituzione a cui tutto può essere delegato, in un principio malinteso di deresponsabilizzazione, ma è l’istituzione che ha il compito di creare e favorire le condizioni all’interno di una solida cornice identitaria affinché la persona, la famiglia e l’impresa possano esprimere i loro talenti a servizio di se stessi e del bene comune. La valorizzazione delle proprie capacità ed attitudini, in primis il turismo ed il commercio, del proprio patrimonio storico ed ambientale e più in generale il rilancio delle attività produttive, è la chiave per rafforzare il principio dell’appartenenza civica, viatico obbligatorio per ogni programma di cambiamento strutturale dagli orizzonti positivi.

Un’amministrazione partecipata

Il programma di mandato sarò sviluppato attraverso un metodo di lavoro basato sulla democrazia partecipata. E’ ferma intenzione di questa maggioranza, infatti, proseguire il confronto continuo e costante con le diverse rappresentanze della Città e del Territorio, realizzando il Programma attraverso il dialogo istituzionale a livello comunale e di area vasta, promuovendo una visione strategica unitaria e competitiva della nostra identità sociale, culturale, produttiva, capace di interagire anche con le altre “aree vaste” della Regione e i vari livelli di governo, rifuggendo dall'autoreferenzialità che solitamente alberga nella classica società politica. Siamo fermamente convinti, poi, che il coinvolgimento dei cittadini, “dei portatori di interesse locale”, e delle varie rappresentanze attive, costituisca la cultura stessa dell'amministrazione trasparente ed efficiente, che si mette a disposizione delle persone e le invita a co-decidere sui nodi cruciali del rilancio economico e occupazionale, dell’utilizzo degli spazi urbani, della riconversione di edifici storici e quartieri che necessitano di essere sempre più belli e più vivibili, della valorizzazione dei beni comuni, dalle strade, alle piazze ai giardini. Oltre alle associazioni e rappresentanze già organizzate, e per definizione già abituate a confrontarsi con le scelte dell’Amministrazione, “chiameremo a raccolta” i comitati di quartiere che ci aiuteranno ad assicurare maggiore qualità e democraticità alle decisioni. Serve un governo migliore, che costi meno e "renda" di più: trasparente e capace di comunicare mediante strumenti, che dovranno contribuire a supportare, snellire e rinnovare fortemente la pianificazione strategica complessiva dell’Ente, sia a livello comunale che intercomunale, e il relativo controllo strategico, agevolando il coordinamento e l’integrazione di tutti i piani e i documenti di programmazione e gestione del Comune. Sarà data attuazione e verranno rese operative le Carte dei servizi che vengono erogati direttamente ai cittadini, le Carte che costituiscono un importante strumento di comunicazione, d’informazione e trasparenza amministrativa. Si procederà inoltre ad effettuare le indagini volte a rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza in relazione ai principali servizi erogati mediante l’utilizzo di diversi strumenti (sondaggi, focus group tematici, “emoticons”) nonché di valutazione dei cambiamenti sulla qualità della vita delle persone. Siamo sicuri che la Città di Giulianova, per dimensione fisica e demografica, per il proprio contesto tradizionalmente ricco di vitalità politica e associativa, e per la cultura sempre più diffusa della partecipazione, si candiderà come luogo di e di esempio di governo democratico e creativo.

Dalla “Vision” alla Mission”

Durante la campagna elettorale, la coalizione con cui ci siamo presentati, si è impegnata ad avviare e concretizzare una proposta programmatica con alcuni innegabili capisaldi. Detti capisaldi rappresentano la guida per realizzare la nostra idea di sviluppo e crescita della città, e consentono, oggi, di descrive in modo chiaro cosa fare e quali strumenti utilizzare per concretizzare nel lungo termine la nostra “Vision” della Giulianova di domani.

Giulianova vuole essere da questa amministrazione riconfigurata attraverso: a) Una visione strategica di lungo periodo; b) Dentro un’idea di città precisa; c) Lungo 5 direttrici principali; a) UNA VISIONE STRATEGICA DI LUNGO PERIODO vuole sancire la volontà di definire delle linee programmatiche che rappresentino un concreto Piano Strategico atto a tradursi in una pianificazione operativa che si pone come scopo quello di raggiungere, anno dopo anno, obiettivi concreti, specifici e misurabili, in linea con le strategie predefinite: il passaggio dal sogno (del Piano Strategico) al segno (che esso può lasciare.) b) UN’IDEA PRECISA DI CITTA’ comporta l’obiettivo centrale di una città circolare, coesa, armonica, che, senza intaccare l’attuale strumento urbanistico, sia capace di crescere e svilupparsi dal centro fino ai quartieri periferici, superando la condizione di “città fratturata” (ferrovia e SS80), e l’isolamento delle frazioni limitrofe. L’attuale popolazione censita, di appena 23 mila abitanti, è decisamente troppo bassa per attrarre nuovi investitori capaci di creare sviluppo e nuova occupazione ed allo stesso tempo la crescita è necessaria per consentire all’Ente comunale di avere a disposizione un gettito più consistente che consenta di realizzare opere pubbliche e servizi. c) LUNGO 5 DIRETTRICI PRINCIPALI si vuole snodare il percorso che intendiamo perseguire:

I. SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Più flessibilità e meno burocrazia. Riorganizzazione della macchina amministrativa. Politiche fiscali eque, ottimizzazione della spesa, ricerca di nuovi fondi e modelli di finanziamento.

L'efficienza della pubblica amministrazione è alla base dello sviluppo del territorio in tutti i suoi aspetti. Dal Comune dipende, infatti, il concreto esercizio di tutti i diritti civici del cittadino: politici, civili, sociali ed economici. Per essere una buona amministrazione non è più sufficiente assicurare la rispondenza puramente formale dell'attività amministrativa al dettato normativo, ma è necessario sviluppare la capacità di offrire servizi adeguati, cercando di interpretare e provvedere ai bisogni del cittadino-utente, con la consapevolezza che egli costituisce una risorsa che può essere persa a favore di quelle aree del Paese, e ora, con la globalizzazione dell'economia, del Mondo, dove la qualità della vita è più elevata. Occorre che la struttura amministrativa cessi di percepire il cittadino in posizione di alterità, quasi un ostacolo, un intralcio alla sua attività; occorre prestare al cittadino una maggiore attenzione, modificando il preesistente rapporto di potere tra questo e le istituzioni a favore del primo, che percepisce sempre maggiormente quanto i suoi diritti siano sempre più connessi all'attività amministrativa e, in particolare, al contenuto economico e qualitativo della stessa. Scegliere come riferimento la pianificazione strategica, con la conseguente necessità di operare con la metodica dell’approccio integrato, richiede di adeguare l’organizzazione dell’Ente. Con la finalità di superare le criticità riscontrate e migliorare l’unitarietà, la coesione e la coerenza dell’azione amministrativa, si ritiene utile rivedere il numero delle strutture di massima dimensione e riorganizzare le funzioni degli uffici in capo ai nuovi dirigenti apicali. Il nuovo modello organizzativo dovrà strutturarsi al fine di garantire il perseguimento dei seguenti obiettivi fondamentali:  Un maggiore supporto ed una co-responsabilizzazione della dirigenza tecnica nell’azione di governo: la dirigenza non deve soltanto fornire dei servizi “alla politica” ma deve essere in grado di individuare strumenti tecnici e opzioni gestionali in grado di perfezionare la “vision” politica e poi concretizzare la “mission” degli amministratori, mantenendo integra la propria deontologia professionale;  Una trasformazione in senso manageriale del livello dirigenziale del comune, con una conseguente marginalizzazione della dirigenza rispetto alla gestione diretta;  Una valorizzazione dei quadri intermedi in un ruolo direttivo qualificato (responsabilità sui risultati) e flessibile (tramite le posizioni organizzative);  Un forte orientamento alla modalità di lavoro per risultati, ad una responsabilità per politiche;  Un processo di riqualificazione (dirigenti-manager/quadro con responsabilità di risultato) e di differenziazione dei ruoli;  Un recupero di flessibilità operativa complessiva; Occorrerà procedere ad una maggiore responsabilizzazione della dirigenza dell’Ente, tramite il collegamento sempre più stretto tra il raggiungimento degli obiettivi assegnati e l’erogazione della retribuzione di risultato. A tal proposito, anche con la finalità di valorizzare il presidio dell’attività c.d. ordinaria di conduzione degli uffici e di erogazione dei servizi all’utenza, si ritiene utile attribuire una particolare rilevanza, ai fini della valutazione dei dirigenti, agli obiettivi della c.d. performance organizzativa delle varie strutture dirigenziali. Per quanto riguarda, infine, le politiche concernenti il personale dipendente ed in particolare le politiche occupazionali, si ritiene utile selezionare con più attenzione le professionalità da reclutare. Più in dettaglio, tenuto conto delle forti limitazioni alla possibilità per il Comune di assumere personale, occorre concentrare le poche risorse disponibili su alcune specifiche professionalità di livello elevato, che consentano all’Ente di meglio governare e presidiare i processi produttivi e di esercitare il necessario controllo sui soggetti esterni (anche in particolare, quelli partecipati o controllati dal Comune) che erogano servizi al Comune stesso e alla cittadinanza e, ove tali risorse non sia direttamente reperibili all’interno della struttura esistente provare a reperirle aliunde. Riteniamo, in particolare, di vitale importanza procedere ad una serie di azioni di riorganizzazione dell’impianto amministrativo comunale partendo dalle seguenti azioni: • revisione delle competenze e delle aree: adozione di un nuovo organigramma e funzionigramma dell'ente; • rigorosa applicazione dei meccanismi di premialità; • potenziamento della Piano della formazione dei dipendenti; • delocalizzazione ed efficientamento dell'ufficio anagrafe; • riorganizzazione dell'ufficio per le “manutenzioni” attraverso l'utilizzo di procedure certificate; • riorganizzazione ed efficientamento del SUAP; • adozione di sistemi procedurali certificati che permettano un immediato efficientamento organizzativo e strutturale; • istituzione della “scheda unica” e del “codice unico del cittadino”: tramite la "scheda unica" del cittadino sarà possibile consultare, tutta la documentazione relativa alla propria posizione contributiva, e alla corrispondenza inviata dal comune.

Sostenere un programma amministrativo ambizioso di della qualità della vita della persona, della famiglia e dell'impresa deve ovviamente confrontarsi, per essere realizzabile, con il problema dell'esiguità delle risorse disponibili e con la necessità, conseguente, di Politiche fiscali eque, di ottimizzazione della spesa pubblica e ricerca di nuovi fondi e modelli di finanziamento. Il processo di messa in sicurezza dei conti pubblici nazionali ha investito la finanza locale, le entrate dei Comuni si sono sensibilmente modificate e non soltanto in termini di entità ,in seguito ai drastici tagli riversati sugli Enti locali , ma anche come natura, con il passaggio da un sistema di compartecipazione e tributi propri, ad uno di trasferimenti dallo Stato centrale (ogni anno più bassi) e tributi propri soltanto formalmente tali. Le leve fiscali a disposizione dei comuni sono limitatissime perché ancorate ad un sistema di ripartizione nazionale che ne condiziona la definizione; e tuttavia seppur nella limitata agibilità, riteniamo che l’Amministrazione comunale debba fare la propria parte per non gravare ulteriormente su cittadini e imprese, non introducendo aumenti di tassazione, cercando di comprimere al massimo i costi dell’amministrazione comunale, identificando nuovi risparmi nella gestione, contrastando l’evasione e l’elusione fiscale per liberare nuove risorse da destinare ad una riduzione della fiscalità locale o di incentivazione di attività imprenditoriali. A tal proposito il nostro impegno sarà :  una azione incisiva di contrasto all'evasione fiscale, con destinazione dei proventi alle politiche sociali e all'istruzione ;  l'istituzione del canone non ricognitorio per le occupazioni permanenti del demanio e del patrimonio stradale, entrata che non graverà sui cittadini e darà respiro al bilancio;  riduzione della tassazione comunale ai giovani con meno di 35 anni residenti a Giulianova che aprono attività sul nostro territorio, almeno per il primo anno di attività;  no auto blu;  adozione software gestionali opensource, gratuiti, limitando il rinnovo delle licenze di quelli a pagamento;  razionalizzazione e ottimizzazione della spesa con un controllo di gestione per centri di costo;  destinazione risorse ai Settori non in base alla spesa storica ma in base ai progetti;

La realizzazione del programma di mandato passa anche attraverso la ricerca di nuovi fondi e modelli di finanziamento Questa azione impone il potenziamento dell'’Ufficio Europa del Comune di Giulianova che deve avere come obiettivo primario una maggiore e più proficua partecipazione a progetti finanziati attraverso i Programmi comunitari, siano essi a gestione diretta della Commissione (come ad esempio il LIFE, l’HORIZON 2020, l'Europa per i cittadini, l'ERASMUS, ecc..), che a gestione indiretta, prevedendo infatti, l’intermediazione di enti quali i Ministeri nazionali o le singole Regioni (in questo caso rappresentano degli esempi i Programmi Operativi Regionali FESR per lo sviluppo regionale e FSE per quanto concerne invece il tema legato alla formazione e occupazione), o infine anche i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (Transfrontaliera, Trasnazionale, Interregionale). Più in dettaglio l’Ufficio progettazione europea dovrà supportare, sin dalle prime fasi di scouting e valutazione per la possibile partecipazione ad un bando o una call for proposals, il resto degli Uffici comunali (Cultura e turismo; Trasporti e viabilità; Ambiente; ecc…) che intendono affacciarsi alla progettazione comunitaria per il reperimento di risorse da destinare alla realizzazione di progetti ed iniziative utili a migliorare uno specifico aspetto della vita della comunità. Si cercherà inoltre di sperimentare nuove tecniche di ricerca di risorse come il crowdfunding “civico” per opere di pubblica utilità, per la ricerca pubblica, per certi servizi socio-assistenziali e per la tutela della cultura.

II. SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ, TURISMO, COMMERCIO,

Più società meno bucrazia = maggiore sviluppo ed opportunità per tutti

L’impresa, nell’accezione lata del termine ( ovvero l'attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi) e con essa le opportunità di lavoro, sotto l’incedere della difficoltà economica e finanziaria, in quest’ultimo decennio ha vacillato ma non si è arresa, continuando a garantire occupazione e il mantenimento di condizioni di vita dignitose. Ed è indispensabile ribadire, anche in questo contesto, l’indissolubile rapporto tra l’esistenza dell’impresa e l’esistenza del lavoro. Nuove imprese significano nuovo lavoro; e ancora: più l’impresa è innovativa maggiore è la qualità del lavoro. Le attività commerciali rappresentano un valore ed al tempo stesso un servizio per la popolazione in quanto consentono di soddisfare una domanda di beni di consumo primari e rappresentano un presidio di funzioni urbane sul territorio. Il commercio, inoltre, è un settore dell’economia trasversale in quanto intrattiene strette relazioni con altri settori economici quali il sistema produttivo industriale, l’agricoltura e l’artigianato. Negli ultimi anni, nella nostra città hanno chiuso i battenti decine di attività e poche sono quelle che le hanno sostituite. Non è solo la crisi globale a frenare l'iniziativa dei privati, da una parte infatti pesano i tanti vincoli burocratici che la macchina amministrativa impone, dall'altro pesa la scarsa attrattività del tessuto cittadino che non invoglia l'apertura di nuove attività. Per il suo rilancio occorre un Patto con tutte le Associazioni dei Commercianti per una politica cittadina condivisa e per la valorizzazione dei “centri commerciali naturali” attraverso:  Riattivare prontamente la consulta per il commercio;  la predisposizione di piani annuali di promozione culturale e animazione di spazi pubblici.  progetti specifici di partecipazione ai bandi regionali di “finanziamento”.  un piano della accessibilità, della sosta e del carico e scarico merci.  un piano per il decoro urbano e commerciale (colore, insegne, vetrine, ecc.).  l’introduzione di Zone a Traffico Limitato in accordo con gli operatori commerciali.  Il sostegno al commercio locale con iniziative culturali e di svago attraverso una programmazione integrata e condivisa con gli operatori locali, gli assessorati alla Cultura e al Commercio e i consigli di Quartiere.  La riorganizzazione dei tempi e degli spazi del commercio di vicinato anche con aperture serali per favorire la vita sociale e la spesa locale.  Promuovere e favorire la tutela delle piccole attività commerciali artigiane,artistiche e di pregio anche con sgravi fiscali per certe tipologie  Sostegno alle iniziative di commercio equo-solidale, multietnico e ai mercatini autogestiti dalle associazioni. In ambito industriale ed artigianale, la “ZES” Zona Economica Speciale rappresenta senza dubbio un buon inizio. La ZES garantirà, infatti, il taglio di un terzo dei termini per una serie di procedimenti amministrativi: da quelli ambientali (Via, Vas, Aia) alle autorizzazioni paesaggistiche a quelli in materia edilizia e alle concessioni demaniali portuali. Saranno dimezzati i tempi anche per tutte quelle autorizzazioni, licenze, permessi o concessioni che richiedono pareri, intese, e concerti di competenza di più amministrazioni. Alle imprese sarà assicurato l’assistenza di uno sportello unico disponibile anche in formato digitale e almeno in una lingua diversa dall’italiano per attrarre anche dall'estero le imprese che vorranno sfruttare il credito d'imposta potenziato sugli investimenti al Sud previsto per le Zes. L'amministrazione ha comunque in animo di fare di più per rivitalizzare il polo industriale ed artigianale di Colleranesco attivando servizi e infrastrutture che possano sviluppare una domanda per startup, spin off e piccole e medie imprese innovative.

Nella Città di Giulianova da sempre lo sviluppo economico è prioritariamente legato al turismo. Promuovere la rete dei turismi è azione baricentrica del programma. Giulianova è un patrimonio di bellezza: investire sullo sviluppo turistico è la vera sfida dei prossimi anni. “Turismi” e non “turismo”, per non umiliare alcuna delle specificità qualitative che rendono il nostro territorio unico, irripetibile,: le valenze paesaggistiche, storico/artistiche, culturali, ambientali, agricole, enogastronomiche. Il nostro impegno è volto alla promozione di un sistema intercomunale che valorizzi il territorio costiero dell'intera Provincia di Teramo al fine di renderlo un vero e proprio "brand" turistico. Promuoveremo, inoltre, un efficace coordinamento ed una condivisa integrazione tra attori pubblici e privati al fine di definire strategie e programmazione: fare rete tra i diversi partner è un obiettivo imprescindibile, così come intraprendere una politica di destagionalizzazione dei flussi turistici permetterebbe di ampliare l’offerta in periodi dell’anno e luoghi caratteristici diversi da quelli in cui comunemente è collocata l’offerta principale. In un’ottica di complessiva riqualificazione del sistema di promozione turistica, in pieno centro, in luogo facilmente accessibile al turista, nascerà un open space destinato alle informazioni turistiche, la cui progettualità è già in essere e che intendiamo realizzare attraverso il sostegno della Regione Abruzzo. Nel prossimo triennio, per questo ambito, intendiamo porre in essere le seguenti azioni:  riattivare prontamente la Consulta del turismo;  riprogettare l'attrattività del centro cittadino, del lido e del centro storico attraverso opere di riqualificazione e pedonalizzazione atte a facilitare l'aggregazione sociale e lo sviluppo commerciale;  restituire parti del territorio ai cittadini, assegnando in comodato d’uso gratuito, con procedure trasparenti, locali inutilizzati del Comune di Giulianova per incentivare l’apertura di nuove attività commerciali;  rimodulare i canoni di occupazione del suolo pubblico per le attività commerciali;  introdurre agevolazioni fiscali sui tributi locali (Tari, etc...) a favore delle attività del centro storico che, con interventi di ampliamento o innovazione produttiva, creeranno nuova occupazione per i giovani, le donne e le categorie svantaggiate;  sostenere e facilitare gli operatori nella partecipazione a progetti regionali ed Europei e creazione di reti tra i commercianti e gli artigiani del territorio;  rimodulare ed efficientare gli spazi destinati ai parcheggi a pagamento;  incentivare l’affitto di spazi commerciali riducendo alcuni tributi locali;  regolamentare chioschi e dehors;  favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici;  creare un brand turistico;  riorganizzare l’ufficio IAT (Informazione e Accoglienza Turistica), coinvolgendo la Consulta del turismo e le istituzioni scolastiche;  creare un Portale Turistico integrato e interattivo, per favorire la comunicazione e l’informazione digitale necessaria per intercettare nuovi flussi turistici;  istituire l’Ufficio Turistico per la gestione del Piano marketing territoriale e dell’osservatorio turistico in collaborazione con la Consulta del turismo;

III. SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, SVILUPPO DELLE AREE PRODUTTIVE E RESIDENZIALI.

Torniamo a crescere nel rispetto dell’ambiente. La costruzione di un nuovo modello di città passa necessariamente attraverso il ripensamento del ruolo che l’ambiente e il paesaggio assumono in un rinnovato concetto di qualità della vita e di benessere. Compito strategico delle azioni di governo del territorio sarà la ricerca di un giusto equilibrio fra conservazione e valorizzazione, fra integrazione e sostituzione, fra riuso e rigenerazione, che sappiano prospettare obiettivi e azioni capaci di guidare le trasformazioni. Le dimensioni dei centri urbani sono oggi divenute fondamentali nell'attrazione degli investitori in quanto l'apertura di nuove attività – ed ovviamente il mantenimento di quelle esistenti – dipende in misura diretta dal numero di utenti che popolano il territorio. La crescita urbana della città insieme ad una rinnovata attenzione per il verde e ad un nuovo rispetto per il territorio sono condizioni obbligatorie per il benessere di tutti. Giulianova, a nostro avviso, deve passare dagli attuali 23.980 abitanti, ad almeno 30.000 abitanti, non solo per essere più attrattiva e competitiva con i centri urbani limitrofi, ma anche per garantire maggiori entrate pubbliche da ridistribuire in servizi. Una popolazione significativa consente inoltre di mantenere attivi servizi fondamentali quali l’Ospedale, gli Uffici sovracomunali (ad es. l’Agenzia delle entrate, l’INPS, l’Ufficio provinciale del Lavoro, ecc..) i cui distaccamenti periodicamente minacciano la chiusura o il trasferimento ad altri comuni. Solo con una dimensione ottimale si riesce oggi a vincere la sfida territoriale. Tale obiettivo si ottiene mediante un insieme coordinato di misure che prevedano:  Una crescita ordinata e costante, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio senza necessità, per il breve- medio periodo, di modificare l’attuale strumento urbanistico;  Una approfondita riqualificazione della città, che costituisca polo di attrazione per le attività che vogliano investire, in un ambiente accogliente e bello da fruire;  Una unificazione del territorio, che riunisca le anime della città, Lido, Paese, Villa Pozzoni e Colleranesco, in un’unica identità cittadina. Riteniamo che lo strumento urbanistico e le previsioni del PRG vadano attuati nel concreto. Il Piano Regolatore Generale contiene previsioni ambiziose che se attuate comportano un significativo sviluppo della città capace di portare grandi ricadute in termini di benessere, di occupazione e di entrate economiche per il bilancio del Comune. Il nostro Piano Regolatore è dimensionato da anni per un incremento della popolazione stimato a medio periodo nel 20% dei residenti, oltre alla dotazione di seconde case, di strutture turistiche, di insediamenti artigianali e industriali. Dopo anni di totale immobilismo è arrivato il momento di dare attuazione allo strumento urbanistico esistente. Alla diminuzione della popolazione residente corrisponde la diminuzione delle attività e del gettito fiscale. Il Centro Storico ha bisogno di recupero, la zona artigianale versa in semiabbandono. Solo dalla mancata attuazione del quartiere Costa Verde, edificabile da oltre 50 anni, ma di fatto rimasto un’eterna incompiuta, il Comune perde ogni anno un gettito stimato di IMU di circa 1,5 Milioni di euro. Proviamo solo ad immaginare quante opere pubbliche e manutenzioni potrebbero essere programmate e realizzate con queste risorse. La nostra idea, su questo fronte, si orienterà nei seguenti passaggi:  semplificazione delle modalità di attuazione del Piano regolatore che, nel rispetto delle norme, dovrà divenire motore di attrazione degli investimenti locali ed esteri, diventando un modello di efficienza e di sviluppo sostenibile del territorio;  riqualificazione delle zone centrali, con una particolare attenzione alla banchina di riva del porto, il cosiddetto “waterfront”. Attualmente la vista dell’area portuale, sempre più a vocazione turistica, è praticamente occlusa dalla presenza di numerosi capannoni, molti dei quali ospitanti attività estranee alla nautica. A lungo termine andrà incentivata la delocalizzazione delle attività verso la zona industriale e la sostituzione dei capannoni con strutture turistiche, ricettive, sportive, nautiche;  recupero privato del Centro Storico: abbiamo uno dei più bei centri storici della costa adriatica, il recupero va promosso con tutti gli strumenti; saranno introdotti incentivi agli interventi di ristrutturazione e di restauro.. Riqualificazione del centro storico mediante la cessione all'asta degli immobili pubblici fatiscenti, a partire dal prezzo simbolico, con obbligo di recupero per l’investitore;  riassetto dei cinque ingressi alla città: da qualsiasi direzione si provenga, gli ingressi alla nostra città dovranno essere accoglienti e invitanti;  sviluppo della mobilità ciclabile mediante la realizzazione di una rete completa e integrata di piste ciclabili, che preveda sia la sistemazione definitiva della pista ciclabile sul mare, sia la realizzazione, tra le altre, di una pista ciclabile che conduca da Colleranesco fino al Lido, permettendo agli utenti di fruirne a piedi o in bicicletta in assoluta sicurezza, anche a partire dalle frazioni più lontane, che saranno riavvicinate e integrate con la zona marina;  polo scolastico: la nostra città ha bisogno di un polo scolastico che metta fine alla diaspora dei plessi sparsi sul territorio, con l’accentramento in un unico moderno complesso delle scuole della parte alta.  sistemazione della fruibilità ed accessibilità degli spazi pubblici, conformati ai migliori standard del decoro urbano;  un accento particolare sarà posto nella riqualificazione delle aree e degli edifici pubblici, anche mediante un concorso di idee per giovani architetti per riqualificare edifici pubblici inutilizzati;  valorizzazione degli immobili della Giulianova Patrimonio ( In primis completamento del Kursaal ed efficientamento nell'uso) Sul piano del decoro urbano e della pulizia si dovranno promuovere iniziative pianificate nel tempo per la diffusione di servizi e prodotti innovativi per un nuovo stile di vita, aumentare le maestranze per la pulizia delle zone cittadine, sviluppare un atteggiamento di attenzione e responsabilità della collettività nei confronti degli spazi e del verde pubblico. E' volontà dell'amministrazione strutturare un regolamento per l’affidamento a terzi di spazi pubblici e di aree destinate a verde pubblico, con il quale cercare di valorizzare il patrimonio comunale e l’assetto urbano dando la possibilità a cittadini, associazioni, imprese, commercianti, di partecipare attivamente alla gestione del verde collettivo, Lo sviluppo urbano presuppone una contestuale azione a Difesa del suolo e di riduzione del rischio idrogeologico: • Messa in sicurezza del territorio mediante interventi di regimentazione delle acque; • Controllare che vengano effettuate la manutenzione delle arginature del fiume Tordino a cura della Regione; • Limitazione della impermeabilizzazione del suolo; • Riduzione sprechi uso acqua potabile. Sempre sul fronte ambientale occorrerà curare con la massima attenzione il nuovo progetto per appaltare il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e il relativo trasporto a smaltimento e/o recupero: oggi la nostra città differenzia il 72% dei rifiuti prodotti e l'ambizione della maggioranza è quella di continuare a migliorare detta percentuale, abbattendo però i costi del servizio e quindi il prelievo fiscale TARI attraverso l'efficientamento dei servizi. Occorre favorire l’economia circolare, intesa quale sistema ambientale ed economico in cui un bene è utilizzato, diventa rifiuto, e poi, a valle di un procedimento di recupero, cessa di essere tale per essere riutilizzato quale materia seconda per la produzione di un nuovo bene, attraverso:

1. progettazione di beni e fiscalità premianti per chi produce beni riciclabili e riutilizzabili; 2. azioni contro lo spreco alimentare, sia operazioni di sensibilizzazione della collettività al problema, sia azioni concrete come quella di mettere in relazione negozi di generi alimentari con associazioni che si prendono cura dei più bisognosi, sia favorendo lo scambio di cibo tra amici e persone che vivono nello stesso territorio; 3. promuovere la realizzazione di centri di riparazione e riuso dei beni utilizzati; 4. promuovere la banca dell’Usato.

III. ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO, POLITICHE GIOVANILI, SPORT, TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI

“Al centro c’è sempre la persona “

Nel realizzare gli interventi che interessano codeste missioni, dobbiamo avere sempre come riferimento la persona e le sue esigenze fondamentali. # Scuola. L’Amministrazione punterà a sostenere servizi educativi e formativi di qualità ed a garantire lo sviluppo dei servizi ad iniziativa pubblico-privata presenti sul proprio territorio nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, garantendo il principio di sussidiarietà e, perciò, riconoscendo il ruolo fondamentale che in questo settore – come negli altri ambiti della società – rivestono le associazioni e gli enti privati. La nostra azione si snoderà nei seguenti punti:  garantire la sicurezza degli edifici scolastici;  realizzazione di un “polo scolastico”;  redigere il piano manutentivo annuale degli edifici sede di scuole;  riorganizzazione del trasporto scolastico, introducendo il "pedibus" laddove le distanze lo consentono;  riorganizzazione dei plessi scolastici sportivi al fine di facilitarne la fruibilità;  crescita qualitativa del servizio della refezione scolastica con l’introduzione dei prodotti a km Zero e biologici e previsione di corsi di educazione alimentare;  intervenire con l’esonero totale o parziale del costo del servizio utilizzato per le fasce sociali più deboli;  istituire borse di studio;

# Politiche giovanili L’attenzione ai giovani, alla loro formazione e benessere, sono elementi di grande importanza per il futuro del nostro territorio. Le politiche giovanili richiedono una trattazione integrata in più ambiti di intervento. Il miglioramento della qualità di vita e delle modalità di vivere la città da parte dei giovani passa infatti per l’attuazione di cambiamenti ed iniziative trasversali nell’ambito dell’intero programma di mandato. Diritto allo studio, edilizia scolastica, spazi studio, servizi bibliotecari, politiche abitative, lavoro e mobilità sono macro-ambiti che richiedono atti amministrativi specificatamente a favore delle varie fasce d’età giovanili. A tale scopo ogni assessorato dovrà indirizzare i propri sforzi per iniziative in favore dei giovani. Si procederà a utilizzare gli spazi sottoutilizzati e porzioni di aree dismesse per progetti di attività aggregative e socioculturali, da definire con la partecipazione diretta dei giovani. Saranno potenziati i progetti di cittadinanza attiva per i giovani per renderli protagonisti nelle attività e nei servizi comunali tramite il Servizio Civile Nazionale e percorsi di tirocinio, stage e formazione. Sarà ampliata l’offerta di aree studio, verificando la possibilità di utilizzare gli spazi nei Centri civici e convenzionando quelli privati già esistenti. Creare le condizioni per lo svolgimento della pratica sportiva in sicurezza, in luoghi sani e ben organizzati, con strutture di eccellenza, con un’attenzione particolare alla fruizione da parte dei disabili, sarà il modo migliore per far crescere giovani che conoscano i valori dello sport, il rispetto delle regole, corretti comportamenti e stili di vita.

# Servizi alla Persona e welfare. Lo strumento fondamentale per il progresso della sfera sociale è costituito dalla promozione dello sviluppo della cultura associativa, in modo da renderla più vicina e conoscibile a tutta la cittadinanza. Per sviluppare una rete diffusa e plurale di partecipazione attiva è necessario un grande sforzo di coordinamento e di relazioni tra le istituzioni (amministrazione, scuola, sindacati) e le altre agenzie presenti sul territorio (associazioni e terzo settore). La nostra iniziativa sarà rivolta a  mettere in atto con le istituzioni sovra-comunali competenti, tutte le azioni possibili volte ad individuare l’ospedale di Giulianova come “presidio di primo livello” all’interno di una rete ospedaliera provinciale più razionale ed adeguata alle esigenze dalla città. La Sanità è materia di competenza Regionale e peraltro l'assessorato regionale ha chiesto formalmente l’affiancamento ministeriale nella riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese: l'amministrazione tutta è pertanto chiamata ad un grande lavoro politico di sensibilizzazione delle autorità preposte a prestare attenzione al contesto ospedaliero giuliese che ha numeri e la strategicità geografica per essere sede di un nosocomio di primo livello.  soddisfare la necessità di un nuovo patto di cittadinanza che deve avvenire attraverso il confronto e la partecipazione di tutti;  promuovere un pacchetto integrato di servizi per la donna, per l'uomo e per la famiglia che comprende: o l’attivazione del Tavolo Sociale, inteso come organismo di sintesi delle diverse istituzioni e associazioni coinvolte nella materia, a cui sarà dato il compito di supportare l’Amministrazione nell’utilizzo di strumenti e fonti finanziarie preposte come il Fondo Sociale Europeo; o far crescere l'Unione dei comuni delle Terre del sole, Ente Capofila dell'Ambito Distrettuale (ECAD) n° 22 Tordino Vomano: questa struttura, dopo una difficile fase di strat up, deve riuscire a mettere in campo una gestione innovativa del sociale per un territorio vasto di oltre 70.000 utenti/cittadini, programmando il sistema dell'offerta al cittadino in area sociale in collaborazione con l'Azienda ASL di Teramo ed integrando la programmazione sociale con quella sanitaria, per offrire risposte unitarie e coerenti al bisogno di salute e benessere dei cittadini. o l'impegno nella costruzione del nuovo Piano Socio sanitario dell'Ambito 22 Tordino/Vomano all'interno dell'Unione dei Comuni delle Terre Delle Terre del Sole. La nuova pianificazione locale merita una breve considerazione in premessa. Il vigente Piano Sociale Distrettuale dell’Ambito n. 22 “Tordino– Vomano è nato in coerenza con quanto previsto dal Piano Sociale Regionale 2016/2018, in un quadro di mutate esigenze causate dall’evoluzione demografica, economica e sociale dei territori di riferimento, ed è attualmente in fase di proroga fino al 31 dicembre 2019. La velocità dei cambiamenti, che hanno segnato l’attuale congiuntura storica, sia in termini culturali che di quadro politico nazionale e locale, unitariamente all’assetto istituzionale, richiedono il consolidamento del perseguimento di obiettivi strategici integrati in ambito sociale e sanitario, ponendo come imperativo categorico l’esigenza di puntualizzare ed attualizzare le priorità su cui occorre concentrarsi nell’immediato, quali basi per una politica socio–sanitaria efficace, efficiente ed economica. Il progressivo decremento delle risorse destinate alle politiche sociali, impone di perseguire, nel processo di ridisegno del sistema di welfare locale, priorità progettuali diverse rispetto alla precedente programmazione, tali da mirare alla salvaguardia dei Livelli Essenziali di Assistenza(LEA), previa verifica della loro efficacia e strategicità, utilizzando le risorse in modo appropriato e non dispersivo nel tentativo di garantire maggiori risposte ai bisogni fondamentali dei cittadini. La logica pianificatoria del nuovo Piano sociale distrettuale dovrà avere come punto cardine, la definizione di un modello di welfare locale sempre più integrato con il mondo del terzo settore e quello sanitario, ponendo riguardo ai bisogni complessi della collettività e, in particolare, di quei cittadini che versano in particolari situazioni di bisogno o a forte rischio di marginalità sociale. La base fondamentale deve pertanto, ancor più rispetto al passato, fondarsi sul principio della “corresponsabilità delle scelte” tra gli attori istituzionali (Comuni associati a livello di Distretto: Bellante, Giulianova, Morro D’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco e Roseto degli Abruzzi, Regione e Asl) e gli operatori del terzo e quarto settore. Dovrà essere programmato e potenziato il sistema dell'offerta al cittadino in area sociale in collaborazione con l'Azienda ASL di Teramo sviluppando ancor più il concetto d’integrazione tra programmazione sociale e quella sanitaria per offrire risposte unitarie e coerenti al bisogno di salute e benessere dei cittadini. La logica inclusiva e integrata dei servizi permetterà di generare valore aggiunto in ogni passaggio della “catena di produzione”, siano essi passaggi di programmazione o di erogazione dei servizi offerti. Tutto ciò potrà garantire il potenziamento di interventi e progetti a favore delle persone che si trovano in grave stato di difficoltà o maggiormente esposte al disagio e all’esclusione sociale, anche attraverso il ricorso a nuovi strumenti quali la cooprogettazione, le cooperative di comunità sostenute finanziariamente dai fondi strutturali di sviluppo regionale e dal fondo sociale europeo, il fundraising donativo che può comunque giocare un ruolo decisivo nell’impresa sociale o l’insediamento della Commissione Comunale sulle Disabilità per incrementare l'attività di promozione dell’informazione e la sensibilizzazione sulla disabilità basata sul rispetto dei diritti umani, la rimozione di barriere, ostacoli e discriminazioni, l’abbattimento dello stigma legato alla disabilità, il sostegno alla piena inclusione e partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità al fine del loro pieno coinvolgimento nei processi di costruzione delle politiche di sviluppo comunali, comprese quelle decisionali. o l’individuazione e l’utilizzo di risorse finanziarie per aumentare e migliorare i servizi pubblici disponibili relativi agli Asili Nido, alla conciliazione tra vita familiare e lavoro, alla promozione di spazi innovativi come il “Punto Mamma” nella farmacia comunale, uno spazio in cui aiutare le mamme a far crescere i propri piccoli ; o l'attivazione di un "Centro per la famiglia" quale luogo in cui i disagi familiari possano trovare risposte a problemi quali il fenomeno della violenza sui minori e sulle donne. Il centro accoglierà lo sportello contro la violenza di genere che dovrà essere integrato con il punto di ascolto anche per uomini che praticano la violenza e con politiche di inserimento lavorativo agevolato per le donne che hanno subito la violenza; o la promozione di condizioni di effettiva parità e pari opportunità attraverso l’attuazione del Piano delle Azioni positive all’interno dell’Ente e l’introduzione del bilancio di genere “previsionale”; o la valorizzazione del ruolo di indirizzo della Commissione Pari Opportunità, migliorando il dialogo ed il confronto sui programmi dell'amministrazione;  apertura dell“Ufficio Disabilità” allo scopo di favorire l’assistenza ai più deboli (per esempio gli anziani, i diversamente abili e le persone non autosufficienti);  mappatura delle criticità dei luoghi e degli edifici pubblici al fine di abbattere le barriere architettoniche;  revisione delle fasce di esenzione ISEE per l’accesso alle agevolazioni dei servizi in una logica di sostegno alle famiglie e alla persona;  affrontare il “problema casa” rilanciando un nuovo piano di edilizia residenziale pubblica e gestendo in modo più efficiente ed equo l'attuale patrimonio residenziale esistente attraverso un sistema di valutazione per reddito e correttezza civica.

# Spazio alla Cultura Questo punto delle dichiarazioni programmatiche è dedicato al patrimonio culturale nella sua accezione più ampia: l’insieme dei beni culturali, degli istituti e dei luoghi della cultura, i siti, i beni materiali e immateriali, all’enorme capitale umano che da anni si occupa di produrre cultura, le associazioni e le attività dedicate sia a soddisfare il fabbisogno culturale dei cittadini giuliesi, che ad attrarre visitatori. Il nostro obiettivo è duplice: valorizzare il patrimonio culturale esistente e promuovere nuovo sviluppo, attraverso il sostegno all' attività culturale creativa e il miglioramento dei servizi, privilegiando il metodo della progettazione partecipata e della programmazione, opportuna e necessaria, così come per le opere pubbliche, anche per ricostruire una funzione pubblica di qualità. La nostra proposta intende:  promuovere e sostenere le Associazioni Culturali, da sempre una presenza importante per gli eventi organizzati, per le pubblicazioni e per la valorizzazione del patrimonio e delle tradizioni giuliesi e non;  arricchire la proposta culturale istituzionale e creare nuovi luoghi di incontro;  dare spazio al desiderio, talvolta inespresso, di incontrarsi e crescere insieme, anche tramite lo scambio interculturale, organizzando all'uopo specifiche iniziative;  individuare ed istituire aree semi-stabili per lo svolgimento di iniziative ed attività di carattere culturale;  adeguare il centro polifunzionale dell'Annunziata al fine di prevedere la definitiva autorizzazione dell'utilizzo della struttura per attività di pubblico spettacolo;  individuare risorse finalizzate al miglioramento dei servizi offerti, relativamente all’accesso e la fruizione dei musei e dei luoghi della cultura, l’ampliamento degli orari e dei giorni di apertura, gli strumenti di informazione e promozione;  completare la sistemazione di Palazzo Bindi sede della Biblioteca e della Pinacoteca civica.  l’attivazione di un piano strategico dedicato di coordinamento con gli enti e gli operatori del settore culturale, del settore turistico e delle aziende dei trasporti, finalizzato a costruire un’offerta integrata fra percorsi turistici dinamici, il settore ricettivo e i collegamenti tra la città e il territorio;  l’attualizzazione dei regolamenti comunali e del sistema di sostegno alle associazioni e imprenditori del settore culturale, stabilendo criteri di selezione delle proposte più oggettivi e coerenti con la programmazione condivisa e partecipata degli eventi; I progetti dedicati alla valorizzazione della cultura saranno integrati con la visione complessiva della Città, quindi con il suo patrimonio ambientale, del mare e delle colline, aprendo la strada ad una vera governance del territorio allargato agli altri comuni, in modo da condividere, con interventi concreti, un’offerta turistica della costa adriatica competitiva e irresistibile

# Spazio alla Mobilità La viabilità cittadina deve essere ridisegnata e resa più aderente alle nostre necessità. I protagonisti della nostra viabilità saranno pedoni e ciclisti e dovranno potersi riappropriare della strada e dei marciapiedi. La nostra azione mirerà a:  riorganizzare la viabilità cittadina per risolvere le criticità delle zone più problematiche e organizzare in modo più razionale in flusso di traffico automobilstico;  realizzazione della “mobilità dolce”, cioè realizzazione di “ Zone 30”, ovvero aree in cui la velocità delle auto sia limitata così come lo spazio della carreggiata: non più l’auto protagonista, ma co- protagonista;  attenzione alle piste ciclabili e alla viabilità pedonale, ampliamento dell'attuale “anello blu”;  attenzione al verde con la realizzazione di “fasce verdi” che colleghino tra loro gli spazi verdi della città;

# Spazio allo Sport A Giulianova, oltre al calcio, esistono molte società sportive, regolarmente attive, che offrono la possibilità ai cittadini di praticare il loro sport preferito e che svolgono anche una importantissima ed insostituibile funzione sociale ed educativa. Obiettivo dell'amministrazione è la promozione delle discipline sportive come strumento primario per la tutela della salute e veicolo di valori positivi. Questa enunciazione sarebbe però solamente la manifestazione di un buon proposito se non fosse supportata da specifici impegni. In particolare, si tratta di identificare quegli interventi anche strutturali necessari affinché la “comunità degli sportivi”, nella sua accezione più ampia e non professionistica, possa concretamente svolgere le sue attività, esprimere anche attraverso la pratica sportiva la propria personalità ed esercitare il diritto alla manifestazione della propria individualità soggettiva e collettiva. Occorrerà promuovere la possibilità di nuove gestioni a carattere imprenditoriale che consentano di liberare il Comune dai notevoli costi di gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria. L'obbligo di realizzare nuovi impianti moderni, plurifunzione, dovrà essere adempiuto attraverso partenariati pubblico / privati atti a garantire gli investimenti necessari per la loro realizzazione. Punteremo a:  attivare una Consulta Sportiva per aprire un canale di dialogo, reciproco e continuo, tra associazioni sportive e amministrazione comunale;  promuovere e sostenere le manifestazioni ludiche e sportive anche nelle stagioni primaverili ed autunnali (destagionalizzazione);;  promuovere lo sport, in particolare quello dedicato ai minori e ai disabili. Per le attività sportive dei disabili attivare una collaborazione stabile con la Piccola Opera Caritas;  incrementare la pratica sportiva da parte dei cittadini in modo da creare una “Giulianova Sportiva” che prediliga le attività all’aria aperta come momenti di socializzazione e di benessere fisico;  cominciare a prevedere, all'interno di una progettualità di lungo termine, la realizzazione di un Palazzo dello sport con capienza di 3-5 mila posti;  valutare la fattibilità di un manto erboso sintetico del campo sportivo “R. Fadini” per migliorarne la fruibilità;

IV. SICUREZZA E LEGALITA’ Un approccio serio alle politiche di sicurezza non può che passare attraverso:  un accrescimento del grado di collaborazione tra le forze di polizia a presidio del territorio;  sedi e strumentazioni adeguate per chi opera nel campo della sicurezza;  utilizzo delle nuove tecnologie: potenziamento della video sorveglianza;  partecipazione attiva dei cittadini con molteplici funzioni (presidio, segnalazione, cura dei luoghi).

Occorrerà, su questo fronte, incrementare le ore dedicate al servizio ‘in strada’ degli agenti di Polizia Municipale attraverso politiche incentivanti. Raddoppiare la copertura dell’attuale sistema di videosorveglianza. Completare il progetto di presidio decentrato del territorio. Azione coordinata tra diversi livelli istituzionali, per la promozione in categoria superiore della Questura di Teramo. La realizzazione di azioni sul tema della sicurezza, deve in ogni caso puntare a cambiare la cultura e l’atteggiamento nei confronti della vita urbana: siamo convinti che offrendo maggiore occupazione, più servizi, meno degrado dei quartieri, i fenomeni di devianza e criminalità possano ridursi in modo netto e proporzionale. Trasparenza e legalità. Applicazione del piano anti corruzione e turnazione rigorosa negli uffici potenzialmente più esposti ai rischi. Massime sanzioni per i dipendenti che violano leggi e normative, prendendo di volta in volta in esame la costituzione di parte civile dell’ente Comune. In direzione della massima trasparenza, muove la precisa indicazione amministrativa di dare impulso nel mandato 2019-2024 ai temi dell’infrastrutturazione e dell’innovazione digitale, strumento che attraversa tutti i settori della Pubblica Amministrazione con molteplici obiettivi di innalzamento qualitativo delle attività: dalla cancellazione di qualsiasi distanza tra istituzione e cittadino, alla velocizzazione delle procedure, dalla totale trasparenza degli atti alla definizione di progetti di opere pubbliche che mettono al centro un diverso e più innovativo modo di intenderne e incrementarne funzionalità e efficacia. L’idea di fare dell’innovazione digitale il fulcro di un nuovo rapporto tra comunità e Comune verrà sostenuta e concretizzata anche attraverso la formazione di un gruppo di esperti di riconosciute capacità e esperienze (Digital Innovation Lab) che, nell’ambito del percorso di attuazione del Piano Strategico, proporrà idee e progetti mirati ad armonizzare il cammino della Pubblica amministrazione con la portata della sfida digitale con l’applicazione di nuove idee e delle esperienze più innovative esistenti nel panorama internazionale.

Conclusione In conclusione possiamo affermare che a questi tre valori di comunità "famiglia, impresa, persona", l’amministrazione comunale destinerà nei prossimi cinque anni idee, impegno, progetti e risorse. Il programma di mandato contiene obiettivi piccoli e grandi, composti però in un quadro d’insieme organico, in una "visione" della città che vuole provare a cambiare investendo risorse umane, intellettive e materiali nel tentativo di vincere una specifica scommessa: abbattere lo storico muro tra visione ideale e concretezza, due termini sinora in contrasto continuo nell'azione amministrativa. L’apporto delle idee dei cittadini e della coalizione ha arricchito di contenuti e obiettivi un programma ambizioso, che possiamo definire compiuto nelle sue linee di indirizzo essenziali ma nel contempo “in progress”, cioè aperto ad affrontare le sfide ma anche a cogliere le opportunità che si presenteranno. Siamo certi che il forte senso di identità e di responsabilità, uniti al metodo del lavoro di squadra e per progetti, che appartiene alla nostra cultura politica, ci aiuteranno a programmare e attuare gli interventi di coesione e sviluppo che la Città di Giulianova ci chiede a gran voce.

1.2 – LE MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE

Nel corso del mandato amministrativo, i programmi e gli obiettivi contenuti nel DUP saranno oggetto di verifica e rendicontazione con la seguente cadenza: Annualmente, in occasione: - dell’approvazione da parte della Giunta, della relazione al rendiconto di gestione, prevista dal D.Lgs. 267/2000. Il documento illustrata i fatti gestionali e quelli di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio e contiene le informazione utile ad una migliore comprensione dei dati contabili. - dell’approvazione, da parte della Giunta, della relazione sulla performance, prevista dal D.Lgs. 150/2009. Il documento rappresenta in modo schematico e integrato il collegamento tra gli strumenti di rendicontazione, in modo da garantire una visione unitaria e facilmente comprensibile della performance dell’ente, evidenziando altresì i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi rilevanti ai fini della valutazione delle prestazioni del personale; - dell'approvazione del referto del controllo di gestione. In conformità alle previsioni dell’art. 198 del D. Lgs 267/2000, nonché del vigente regolamento disciplinante i controlli interni, il referto esprime le valutazioni sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati, nonché una valutazione sull’efficacia, efficienza ed economicità dei servizi comunali. - a fine mandato, attraverso la redazione della relazione di fine mandato, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 149/2011. In tale documento sono illustrati l’attività normativa e amministrativa svolta durante il mandato, i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmatici, la situazione economico-finanziaria dell’Ente e degli organismi controllati, gli eventuali rilievi mossi dagli organismi esterni di controllo. Tutti i documenti di verifica sono pubblicati sul sito internet del Comune, al fine di assicurarne la più ampia diffusione e conoscibilità. 2. ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI ESTERNE

2.1.1 Lo scenario macroeconomico nazionale (Fonte: Documento di Economia e Finanze DEF 2020) Si specifica che i paragrafi successivi relativi allo scenario macroeconomico nazionale e internazionale , così come i dati e le stime ivi riportati, sono degli estratti dei corrispondenti paragrafi del DEF 2020 deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 24 aprile 2020.

L’epidemia causata dal nuovo Coronavirus (COVID-19) ha cambiato in modo repentino e drammatico la vita degli italiani e le prospettive economiche del Paese. L’Italia ne è stata investita prima di altre nazioni europee ed ha aperto la strada sia in termini di misure di controllo dell’epidemia e di distanziamento sociale, sia nell’ampliamento della capacità ricettiva delle strutture ospedaliere e nell’attuazione di misure economiche di sostegno. Queste ultime sono diventate vieppiù necessarie mano a mano che è stata disposta la chiusura di molteplici attività nella manifattura e nel commercio, nella ristorazione e nei comparti dell‘alloggio, dell’intrattenimento e dei servizi alla persona. Il tributo pagato in termini di vite umane è stato elevato. Le chiusure produttive sono state notevoli , con riaperture graduali a partire dal mese di maggio. Sono a tutt’oggi imposte misure di distanziamento sociale e di allerta massima, al fine di scongiurare una nuova chiusura totale. Da tutto ciò, il crollo dell’attività economica che si è registrato soprattutto dall’11 marzo in poi è non solo senza precedenti, ma non verrà pienamente recuperato nel breve termine. Il valore aggiunto rimarrà dunque inferiore al livello di inizio d’anno per molti mesi, pur recuperando rispetto ai minimi di aprile. Ciò anche perché le misure precauzionali e di distanziamento sociale resteranno pure in vigore nei paesi partner commerciali dell’Italia, rallentando la ripresa delle nostre esportazioni di beni e servizi. In considerazione della caduta della produzione e dei consumi già registrata e di queste difficili prospettive di breve termine, la previsione ufficiale del PIL per il 2020, che risaliva alla Nota di Aggiornamento del DEF del settembre scorso, è stata abbassata da un aumento dello 0,6 per cento ad una contrazione dell’8 per cento. Questa nuova previsione sconta una caduta del PIL di oltre il 15 per cento nel primo semestre ed un successivo rimbalzo nella seconda metà dell’anno. Il recupero del PIL previsto per il 2021 è del 4,7 per cento, una valutazione prudenziale che sconta il rischio che la crisi pandemica non venga superata fino all’inizio del prossimo anno. Come richiesto dalle linee guida concordate a livello europeo, il presente documento presenta anche uno scenario di rischio, in cui l’andamento e la durata dell’epidemia sarebbero più sfavorevoli, causando una maggiore contrazione del PIL nel 2020 (10,6 per cento) e una ripresa più debole nel 2021 (2,3 per cento), nonché un ulteriore aggravio sulla finanza pubblica. Di fronte a questa difficile situazione, il Governo ha varato una serie di misure per limitare le conseguenze economiche e sociali della chiusura delle attività produttive e del crollo della domanda interna e mondiale. Nello specifico, le misure varate dal Governo italiano per fronteggiare le conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della crisi da COVID-19 sono contenute in una serie di decreti-legge emanati a partire dal febbraio 2020: n. 6 del 23 febbraio, n. 9 del 2 marzo, n. 11 dell'8 marzo, n. 14 del 9 marzo, n. 18 del 17 marzo, n. 22 dell'8 aprile, n. 23 dell'8 aprile e n. 34 del 19.05.2020. In particolare i decreti-legge n. 6, 11, 14 e 22 hanno riguardato gli ambiti di protezione civile, giudiziario, sanitario e scolastico dell'emergenza da COVID-19, mentre gli aspetti economici, fiscali e finanziari sono stati affrontati dai decreti-legge n. 9, 18, 23 e 34. Le misure contenute nel decreto n. 9 sono state in parte riprese e in parte estese dalle disposizioni contenute nei decreti n. 18 del 17.03.2020 (c.d. Decreto Cura Italia) e n. 23 dell’8 aprile 2020 (c.d. Decreto Liquidità). L’approccio si è concentrato anzitutto sul rafforzamento del sistema sanitario e della protezione civile, nonché su sospensioni dei versamenti d’imposta e contributi nelle aree del Paese soggette a chiusure totali. Con il Decreto Cura Italia, si è poi messo in campo un primo intervento, pari a 20 miliardi di euro (1,2 per cento del PIL) in termini di impatto sull’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche e circa 25 miliardi di nuovi stanziamenti di risorse. Il Cura Italia è intervenuto lungo quattro linee principali: i) un ulteriore aumento delle risorse a disposizione del sistema sanitario per garantire l’assistenza alle persone colpite dalla malattia e per la prevenzione, la mitigazione e il contenimento dell’epidemia; ii) misure volte a proteggere i redditi e il lavoro, allargando ammortizzatori sociali esistenti, quali la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, il Fondo di Integrazione Salariale e la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga, a tutte le imprese costrette a limitare o arrestare l’attività a causa del Coronavirus e sospendendo i licenziamenti per motivi economici per la durata del periodo di emergenza; iii) il sostegno alla liquidità delle imprese e delle famiglie, rinviando le scadenze fiscali relative a oneri tributari e contributivi e introducendo l’obbligo di mantenimento delle linee di credito delle banche a favore delle piccole e medie imprese (PMI), nonché potenziando il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e fornendo garanzie pubbliche sulle esposizioni assunte dalla Cassa Depositi e Prestiti in favore di banche che eroghino finanziamenti alle imprese colpite dall’emergenza; iv) aiuti settoriali per i comparti più danneggiati, quali quello turistico-alberghiero e dei trasporti, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport e istruzione. Nel complesso, sommando la moratoria sul credito e le nuove garanzie, il Cura Italia protegge o garantisce un volume di credito stimato pari a 350 miliardi. Si è tuttavia immediatamente avvertita l’esigenza di rafforzare ulteriormente l’erogazione di credito all’economia, e ciò ha portato alla definizione, a inizio aprile, del c.d. Decreto Liquidità, che rafforza le misure per il sostegno della liquidità di famiglie e imprese. Il decreto assicura un’erogazione di credito all’economia per 400 miliardi, che si sommano ai 350 soggetti a moratoria o garantiti dal decreto Cura Italia.

Il Decreto Liquidità prevede: a) un ulteriore rinvio di adempimenti fiscali da parte di lavoratori e imprese; b) il potenziamento delle garanzie concesse attraverso la società SACE Simest del gruppo Cassa Depositi e Prestiti sui prestiti delle imprese colpite dall’emergenza, a condizione che i finanziamenti siano destinati alle attività produttive localizzate in Italia; c) una maggiore celerità dei pagamenti della PA verso i propri fornitori; d) l’estensione del golden power, ovvero dello strumento che consente allo Stato di autorizzare preventivamente operazioni societarie in imprese operanti in settori strategici per il sistema Paese, quali quello creditizio, assicurativo, idrico, energetico, al fine di bloccare scalate ostili.

Con l’adozione del successivo D.L. n. 34 del 19.05.2020 (c.d. Decreto Rilancio) sono state adottate ulteriori misure a tutela della salute, di sostegno al lavoro e all'economia, nonché' in materia di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Il decreto, nella sua prima formulazione, stanzia circa 55 miliardi di euro per una serie di interventi, di cui di seguito si riportano i principali, raggruppati per argomento:

1. Salute e sicurezza - Si dispongono il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera, di quella assistenziale e dell’attività di sorveglianza attiva. Si rende stabile l’incremento di 3.500 posti letto in terapia intensiva per far fronte all’emergenza e si stabilisce la riqualificazione di 4.225 posti letto di area semi-intensiva. Si rafforzano i servizi infermieristici distrettuali, autorizzando l’assunzione di un numero massimo di circa 9.000 infermieri oltre ad assistenti sociali e socio-sanitari. Si incrementa di 1,5 miliardi di euro, per il 2020, il Fondo per le emergenze nazionali (FEN). Si stanziano risorse per il potenziamento del sistema sanitario militare e per il pagamento degli straordinari delle forze armate e delle forze di polizia.

 l’esonero per il periodo 1 maggio – 31 ottobre 2020 dal pagamento della tassa o del canone dovuti per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche Tosap e Cosap) per gli esercizi di ristorazione e di somministrazione di pasti e di bevande;  la riduzione della spesa sostenuta per le utenze elettriche diverse dagli usi domestici;  lo spostamento al 16 settembre di diverse scadenze fiscali;  un bonus sanificazione, corrispondente ad un credito di imposta pari al 60% - fino ad un massimo di € 80.000,00 - di quanto speso nel 2020 per gli interventi di sanificazione dei luoghi di lavoro imposti per il contenimento del contagio;  il rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese, con la previsione della detraibilità per le persone fisiche e della deducibilità per quelle giuridiche, per il 2020, del 20 per cento della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, anche semplificata, cooperativa, che non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo;  l’autorizzazione a Cassa Depositi e Prestiti Spa alla costituzione di un “Patrimonio Rilancio” le cui risorse saranno impiegate per il rilancio del sistema economico produttivo italiano, secondo modalità che saranno definite con un successivo DPCM;  l’istituzione del “Fondo Patrimonio PMI”, finalizzato a sottoscrivere strumenti finanziari partecipativi emessi da determinate società;  la costituzione del “Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa” e del “Fondo per il trasferimento tecnologico”, per la promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative;  la previsione di misure di natura più settoriale, non solo dal lato delle imprese (settore agricolo, trasporti, editoria turismo e cultura), ma anche, attraverso spese fiscali (detrazioni e crediti di imposta), dal lato della domanda. Tra queste ultime la detrazione/credito di imposta fino a un massimo di 500 euro per nucleo familiare per il bonus vacanze, che dovrebbe avere ricadute positive sul settore turistico, tra i settori più esposti alla emergenza, e quella del 110 per cento per i diversi interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione, con aspettative di rilancio del settore dell’ edilizia.

3. Lavoro, famiglia, disabilità - In materia di lavoro, il decreto prevede la proroga degli ammortizzatori sociali e delle indennità spettanti ad alcune categorie di lavoratori, già introdotti dal decreto Cura Italia, l'incremento di specifiche misure a sostegno della genitorialità, l'estensione del divieto di licenziamento collettivo e individuale per giustificato motivo oggettivo, nonché la regolamentazione del lavoro agile. Nello specifico, per quanto concerne gli ammortizzatori sociali, si dispone l'aumento della durata massima della cassa integrazione ordinaria e in deroga e dell'assegno ordinario (da nove) a diciotto settimane nonché il riconoscimento della cassa integrazione in favore degli operai agricoli, in deroga a determinati limiti di fruizione posti dalla normativa vigente. Si estende a certe condizioni la CIG in deroga anche ai lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti. Quanto alle indennità a sostegno del reddito spettanti ai lavoratori, il decreto proroga per i mesi di aprile e maggio quelle previste dal decreto Cura Italia e ne introduce di nuove a favore di categorie di lavoratori inizialmente esclusi. Viene introdotto per il mese di maggio il c.d. Reddito di Emergenza a sostegno delle famiglie in difficoltà economica; si estende a cinque mesi il termine previsto dal decreto-legge “Cura Italia” entro il quale sono vietati i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi e vengono sospese le procedure in corso. Viene data la possibilità di regolarizzare rapporti di lavoro sommersi. Ai fini della conciliazione tra lavoro e famiglia, vengono potenziati gli strumenti introdotti dal D.L. 18/2020 (congedi parentali, bonus baby sitting). Fino alla cessazione dello stato di emergenza, anche nel settore privato è previsto il diritto dei lavoratori con figli di età inferiore ai 14 anni di lavorare in modalità agile. Sono incrementate, inoltre, le dotazioni del Fondo per le non autosufficienze, del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, del Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità e del Fondo per le politiche della famiglia.

4. Misure di incentivo e semplificazione fiscale - Sul fronte fiscale, oltre a quanto già esposto nell’ambito delle misure per le imprese e per l’economia, si segnala innanzitutto la soppressione definitiva, a decorrere dal 1° gennaio 2021, delle c.d. clausole di salvaguardia che prevedono aumenti automatici delle aliquote IVA e la riduzione IVA dei beni necessari al contenimento e alla gestione dell’epidemia. Vengono sospesi fino al 31 agosto 2020 i pignoramenti su stipendi, salari e pensioni. Viene rinviata al 1° gennaio 2021 l’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax.

5. Misure per gli Enti Territoriali - Sono previsti diversi interventi volti a sostenere l’attività delle Amministrazioni locali impegnate a fronteggiare gli effetti della crisi sanitaria. Le principali linee di intervento riguardano l’attribuzione di risorse straordinarie e la concessione di anticipazioni di liquidità per il pagamento dei crediti commerciali. In relazione alle attribuzioni di risorse straordinarie, per le Regioni è prevista l’istituzione di un Fondo per l’esercizio delle funzioni in materia di sanità, assistenza ed istruzione e di un Fondo per il trasporto pubblico regionale e locale, quest’ultimo per compensare la riduzione dei ricavi tariffari delle imprese adibite al trasporto pubblico di persone. Vengono poi istituti fondi ad hoc per comuni, province e città metropolitane e il reintegro di fondi già esistenti. Viene inoltre istituito un fondo destinato a concedere anticipazione a regioni, province autonome ed enti locali per far fonte al pagamento dei propri debiti di carattere commerciale. Viene prevista, inoltre, la facoltà per gli Enti territoriali di adottare, a valere su risorse proprie, misure di aiuto per fronteggiare gli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria, nell’ambito del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione europea, quali sovvenzioni, garanzie, agevolazioni sui tassi di interessi, aiuti specifici alle imprese per la ricerca e lo sviluppo in materia di COVID-19 e ai connessi investimenti per le infrastrutture di prova e upscaling e per la produzione, nonché sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti per evitare i licenziamenti durante la pandemia.

6. Interventi nel campo dell’istruzione - Viene incrementato di 331 milioni di euro il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche al fine di assicurare la ripresa dell’attività in condizioni di sicurezza e di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 in modo adeguato alla situazione epidemiologica. Viene ampliato il numero di posti banditi dai concorsi per il personale docente della scuola secondaria e sono incrementate le assunzioni di ricercatori nelle Università e negli enti di ricerca.

Tra il 13 e il 22 giugno 2020, su convocazione del Presidente del Consiglio, si sono tenuti a Roma i c.d. Stati Generali “Progettiamo il Rilancio”, ovvero una serie di incontri tra il Governo e i principali attori protagonisti del sistema Italia (parti sociali – sindacati, Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura e PMI – soggetti economici e rappresentanti politici), ai fini di un confronto costruttivo sulle strategie da adottare, appunto, per la ripartenza del Paese dopo l’emergenza Coronavirus. A tal fine, il Governo ha elaborato il "Piano di Rilancio dell'Italia", con interventi che dovrebbero avere un impatto consistente, in particolar modo sotto il profilo finanziario. Il Piano si articola in tre linee strategiche (modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale, territoriale e di genere) che verranno attuate attraverso alcuni grandi obiettivi, per conseguire i quali vengono attivate direttrici di intervento che si concretizzano in progetti specifici. Di seguito, sono riportati i macro–obiettivi indicati nel Piano:  “Un Paese completamente digitale” (per connettere tutti alla fibra ottica e superare il divario digitale);  Un Paese con “Infrastrutture più veloci ed efficienti” (completamento ferroviaria, anche ad Alta velocità, e stradale, creazione di smart districts sugli snodi come porti e aeroporti, modernizzazione della rete idrica con un piano dighe, rilancio dell'edilizia urbana e rurale con "rafforzamento del bonus per il verde urbano privato" e anche potenziamento dell'edilizia penitenziaria oltre al rilancio dell’impiantistica sportiva);  “Un Paese più verde e sostenibile” (investimenti sulle energie rinnovabili, creazione del “Parco solare Italia”, lotta agli sprechi alimentari con lo sviluppo dell'economia circolare e della green economy, progetto “Italia in bici” ed efficientamento energetico di tutto il patrimonio pubblico, bonifiche e anche interventi sul rischio idrogeologico);  “Un tessuto economico più competitivo e resiliente” (i nuovi incentivi di Impresa 4.0 Plus, attrazione degli investimenti, blockchain oltre alla formazione per riqualificare i lavoratori, un sostegno all'export italiano e il cosiddetto reshoring per il rimpatrio delle attività produttive nel Paese, contrasto al caporalato e lavoro “nero”, rimodulazione dell’orario di lavoro);  Piano integrato di sostegno alle filiere produttive italiane (tax credit per gli alberghi, piano di sviluppo degli agriturismi, riforestazione, passaggio più rapido a veicoli meno inquinanti, un piano nazionale per l’acciaio);  Una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese (con interventi per la sburocratizzazione e la digitalizzazione);  Formazione e ricerca (adeguamento delle strutture, e-learning, creazione di ecosistemi dell’innovazione al Sud, contrasto alla dispersione scolastica, avvicinare la ricerca alle imprese);  Giustizia e Fisco (riforme per rendere l'Italia più attrattiva, quali quella del Codice Civile, già all'esame del Parlamento, della giustizia, del diritto societario e riorganizzazione della disciplina del codice dello sport; riforma fiscale e lotta all'evasione).

Un’Italia più equa e inclusiva” (potenziamento della sanità e dei servizi di prevenzione, assegno universale ai figli, tassazione di vantaggio per il Sud 2030, empowerment femminile, aumento delle pensioni d’invalidità, potenziamento del servizio civile universale).

La predisposizione di previsioni economiche e finanziarie è particolarmente ardua in una fase caratterizzata da così elevata incertezza e in cui si susseguono iniziative di policy a livello nazionale, di Unione Europea e di organizzazioni multilaterali. Anche sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea, questa edizione del Documento di Economia e Finanza (DEF) è più scarna ed essenziale del consueto. Le previsioni presentate nel Programma di Stabilità coprono unicamente il biennio 2020-2021, anziché spingersi fino al 2023. Inoltre, coerentemente con l’orientamento espresso anche da altri Paesi europei e alla luce delle linee guida riviste della Commissione Europea, è stato deciso di posporre la presentazione del Programma Nazionale di Riforma e dei principali allegati al DEF. La decisione non riflette reticenza, ma semmai consapevolezza da parte del Governo dell’importanza di questo documento strategico e rispetto per le Istituzioni a cui è rivolto, il Parlamento e le autorità dell’Unione Europea. Infatti, le risposte ai problemi immediati dei cittadini e delle aziende e la definizione delle fasi di riapertura dell’economia sono stati i compiti più urgenti da adempiere. Una volta compiuti questi passi, e con una migliore visibilità sull’andamento della pandemia, si potranno delineare in modo compiuto le politiche per il rilancio della crescita, l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione sociale e la coesione territoriale nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus. La fase di preparazione del DEF è stata accompagnata da un’intensa interlocuzione all’interno dell’Unione Europea sulla risposta alla crisi pandemica. L’Italia ha sostenuto con coerenza e fermezza l’idea che uno shock di portata inusitata e di natura simmetrica quale l’attuale pandemia dovesse essere affrontato con il massimo grado di coordinamento e solidarietà. Ciò vale anche per quanto riguarda il finanziamento dei costi relativi alle misure di sostegno all’economia adottate dagli Stati membri. Grazie allo spirito di collaborazione che ha contraddistinto tutte le parti pur con le note differenze di vedute iniziali, si è tratteggiato un ventaglio di risposte Europee alla crisi. Esse comprendono il futuro fondo per finanziare gli ammortizzatori sociali, denominato SURE e che potrà arrivare fino a 100 miliardi; l’ampliamento delle risorse della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per garantire fino a 200 miliardi di nuovi prestiti a livello UE; la nuova linea di credito (Pandemic Crisis Support) del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), che potrà arrivare fino al 2 per cento del PIL dei Paesi che vorranno farne richiesta; ed infine, il costruendo Fondo per la Ripresa, che nelle intenzioni del Governo italiano dovrà essere lo strumento più importante e decisivo per il rilancio dell’economia e il futuro sviluppo dell’Unione negli anni post-crisi. Se si considera anche la straordinaria dimensione del programma di acquisti di titoli con creazione di base monetaria (quantitative easing) della Banca Centrale Europea, la rivisitazione delle regole sugli aiuti di Stato e la sospensione delle usuali prescrizioni del Patto di stabilità e crescita la risposta dell’Unione e dell’Area euro ha acquisito proporzioni ragguardevoli e rappresenta un’importante protezione per il nostro Paese. Sarebbe tuttavia irresponsabile trascurare gli aspetti di finanza pubblica dell’attuale crisi. Il quadro di bilancio del presente documento indica che, includendo gli effetti dei prossimi provvedimenti, l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche quest’anno salirà al 10,4 per cento del PIL, mentre il debito pubblico raggiungerà il livello più alto della storia repubblicana, il 155,7 per cento del PIL. Secondo la nuova previsione, nel 2021 il deficit scenderà al 5,7 per cento del PIL e il rapporto debito/PIL diminuirà al 152,7 per cento. Si tratta di livelli assai elevati, che richiederanno uno sforzo pluriennale di risanamento all’interno di una strategia di sviluppo equo e sostenibile a livello sociale e ambientale. È evidente che dopo uno shock quale quello subìto quest’anno e che ci auguriamo non si protragga anche nel 2021, l’economia avrà bisogno di un congruo periodo di rilancio durante il quale misure restrittive di politica fiscale sarebbero controproducenti. Non è tuttavia troppo presto per elaborare una strategia di rientro dall’elevato debito pubblico. Tale strategia dovrà basarsi non solo su un bilancio primario in surplus, ma anche su una crescita economica assai più elevata che in passato, il che richiederà un rilancio degli investimenti pubblici e privati incentrati sull’innovazione e la sostenibilità nel quadro di una organica strategia di sostegno alla crescita e di riforme di ampia portata. Il contrasto all’evasione fiscale e la tassazione ambientale, unitamente ad una riforma del sistema fiscale improntata alla semplificazione e all’equità e ad una revisione e riqualificazione della spesa pubblica, saranno i pilastri della strategia di miglioramento dei saldi di bilancio e di riduzione del rapporto debito/PIL nel prossimo decennio. Tanto maggiore sarà la credibilità della strategia di rilancio della crescita potenziale e di miglioramento strutturale del bilancio, tanto minore sarà il livello dei rendimenti sui titoli di Stato e lo sforzo complessivo che il Paese dovrà sostenere nel corso degli anni. I sacrifici che gli italiani stano sostenendo sono elevatissimi, le perdite umane assai dolorose, l’impegno di finanza pubblica senza precedenti. Verranno sicuramente tempi migliori e l’Italia dovrà allora cogliere appieno le opportunità della ripresa mondiale con tutta la maturità, coesione, generosità e inventiva che ha mostrato in queste difficili settimane.

2.1.2. Lo scenario macroeconomico internazionale

Il rallentamento dell’economia mondiale, iniziato nel 2018, è proseguito anche nel 2019, registrando il tasso di crescita più debole dell'ultimo decennio (2,9 per cento dal 3,6 per cento), per effetto dell'acuirsi delle restrizioni agli scambi commerciali e della crescente incertezza a livello globale. Le tensioni geopolitiche, le incertezze legate alla tempistica e alle modalità dell’uscita del Regno Unito dall’UE, il permanere di situazioni socio-economiche complesse in alcuni paesi emergenti, unitamente ai fattori ambientali hanno ulteriormente eroso il contesto internazionale. L'incertezza complessiva si è anche tradotta in una diminuzione degli investimenti esteri globali (-1,0 per cento rispetto al 2018) che ha interessato in misura differente le diverse aree geo-economiche. La lunga fase di espansione dell’economia degli Stati Uniti ha perso slancio. L’incertezza derivante dalle tensioni commerciali ha influenzato l’andamento degli investimenti e dei consumi privati, sebbene la spesa pubblica abbia fornito un apporto positivo. Le progressive tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina, l’incertezza legata alla Brexit e i cambiamenti strutturali nel settore dell’auto hanno influito negativamente sull’economia europea e soprattutto sui paesi con un tessuto manifatturiero più orientato alle esportazioni. Ha rallentato considerevolmente l’economia tedesca e altresì quella francese, sebbene in misura meno intensa. La tenuta dei servizi e del mercato del lavoro dell’area hanno impedito uno scenario più sfavorevole. L’inflazione al consumo ha decelerato, attestandosi all’1,2 per cento (dall’1,7 per cento dell’anno precedente), condizionata soprattutto dal trend decrescente dei prezzi energetici. In apertura del 2020, nel complesso, le prospettive per lo scenario internazionale apparivano in graduale miglioramento. L’indice PMI composito globale a gennaio segnalava infatti una moderata espansione, salendo a 52,2 dopo aver toccato un minimo di 50,8 nell’ottobre 2019. Su tale scenario si è innestata la crisi determinata dal diffondersi dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid-19, iniziata nella provincia cinese dell'Hubei. La rapida diffusione a livello globale e i primi effetti sull’economia emergono chiaramente dalle indagini congiunturali che chiudono il primo trimestre dell’anno. L'attività produttiva ha subito un crollo senza precedenti in marzo, quando l'epidemia da coronavirus si è intensificata. L’andamento negativo è il risultato della profonda flessione del terziario, maggiormente colpito dalle misure di chiusura delle attività commerciali e dal distanziamento sociale della popolazione, con effetti di freno anche sulla domanda; si contrae anche l’attività produttiva della manifattura, sebbene con una diminuzione di minore intensità, per effetto delle restrizioni meno rigide. La rapida diffusione dell’epidemia a livello globale rappresenta un nuovo elemento di rischio per il quadro internazionale. Le misure sia di politica monetaria che di natura fiscale in via di adozione su scala globale potrebbero contenerne la durata e l’entità. Le autorità di politica monetaria sono state le prime ad intervenire per contrastare l’impatto economico conseguente al diffondersi dell’epidemia ed in molti casi la loro azione si è concretizzata in più interventi, adottati in fasi successive in base all’evolversi della crisi e delle reazioni dei mercati. La Fed ha affrontato l’emergenza con due riunioni straordinarie del suo comitato direttivo (FOMC). Analogamente, anche la BCE è intervenuta in due momenti successivi al fine di stabilizzare i mercati. La BCE ha affermato che farà tutto il necessario, nell’ambito del suo mandato, per contrastare la turbolenza dei mercati che disturba la trasmissione della politica monetaria, essendo pienamente preparata ad ampliare le dimensioni dei programmi d'acquisto di attività e ad adeguare la loro composizione, per quanto necessario e per tutto il tempo richiesto. Le politiche fiscali nel frattempo adottate dalle principali economie mondiali stanno rappresentando un ingente sforzo dei governi per proteggere i propri sistemi produttivi e tutelare il lavoro e i redditi dei propri cittadini, messi a rischio dall’inevitabile impatto delle misure di contenimento alla diffusione del virus che si è reso necessario adottare. A livello europeo, i principali paesi dell’Area, peraltro quelli al momento più colpiti dal diffondersi dell’epidemia, hanno messo in campo ingenti risorse per fronteggiare una crisi di rara eccezionalità dai potenziali danni economici enormi. A fronte di questo ingente ricorso alla leva fiscale per contrastare la crisi da parte dei singoli Stati membri, le autorità europee, dopo una prima fase interlocutoria, hanno dichiarato il loro impegno e la forte determinazione a fare tutto il necessario per affrontare l’emergenza, ristabilire la fiducia e sostenere la ripresa. Un passo estremamente importante e senza precedenti è stata l’approvazione da parte dell'Eurogruppo della proposta della Commissione UE di derogare dal Patto di Stabilità attivando la c.d. 'general escape clause', clausola generale di salvaguardia, che autorizza una deviazione temporanea dal percorso di aggiustamento verso l'OMT, l'obiettivo di medio termine. Nel complesso, in un contesto simile, grava un’elevata incertezza che rende assai difficile qualunque esercizio previsivo anche nel breve periodo. Le attese sono fortemente orientate al ribasso per l’anno in corso, assumendo un recupero per il 2021. Le stime di crescita più aggiornate, che incorporano gli effetti dell’epidemia Covid-19, sono tracciate dal FMI a metà aprile, secondo cui l’economia mondiale dovrebbe contrarsi del 3,0 per cento nel 2020, quindi con una revisione al ribasso di oltre sei punti percentuali rispetto all’ultima valutazione. 10 Per il 2021 si prospetta un rimbalzo che porterebbe ad una crescita del 5,8 per cento. Tale scenario previsivo assume che l’epidemia si interrompa nella seconda metà dell’anno in corso, con una graduale rimozione delle misure di distanziamento sociale. La successiva ripresa è attesa graduale e, comunque, non tale da consentire al PIL mondiale di recuperare entro il prossimo anno il livello raggiunto alla fine del 2019.

2.1.3 L’economia abruzzese (Fonte Banca d’Italia - L’economia dell’Abruzzo (Rapporto annuale 25 giugno 2020) e DEFR - Documento di economia e finanza regionale- 2020/2022)

Il Quadro pre-Covid 19 La pandemia di Covid-19, delineatasi nei primi mesi dell'anno in corso, ha colpito l'economia regionale in una fase di rallentamento. In base alle stime di Prometeia, nel 2019 il PIL ha ristagnato sui livelli dell'anno precedente. Il valore aggiunto è stimato in calo nell'industria dove, interrompendo il precedente trend positivo, le esportazioni sono diminuite, riflettendo principalmente il calo della domanda nei mercati della UE. Nelle costruzioni l'attività produttiva ha rallentato, anche per il minore sostegno fornito dalle opere di ricostruzione nell'area colpita dal sisma del 2009. Nel terziario l'attività ha complessivamente ristagnato. I prestiti alle aziende della regione sono lievemente diminuiti, riflettendo l'indebolimento della domanda di nuovi finanziamenti, in particolare di quelli finalizzati agli investimenti. La qualità del credito è ulteriormente migliorata. Nel mercato del lavoro il numero degli occupati è lievemente diminuito, sebbene in un contesto di graduale miglioramento della qualità delle posizioni lavorative. Il tasso di disoccupazione è nuovamente aumentato, anche tra i lavoratori più giovani; è moderatamente cresciuta la partecipazione al mercato del lavoro.

La diffusione dell’epidemia di Covid 19 Dai primi mesi del 2020 il mondo affronta la più grave pandemia dell'ultimo secolo. L'Italia è stato il primo paese europeo in cui, dal 20 febbraio scorso, è stata accertata un'ampia diffusione del virus. Dall'epicentro in Lombardia, il contagio si è inizialmente diffuso ad alcune province di regioni limitrofe per poi gradualmente estendersi, anche sulla scia delle interconnessioni produttive e commerciali, a tutti i territori. In Abruzzo la diffusione della malattia è stata inferiore rispetto al Centro Nord, ma più alta delle restanti regioni del Mezzogiorno. L'epidemia ha colpito in maniera eterogenea sul territorio: il contagio è stato più elevato in provincia di Pescara, mentre è stato di entità limitata in quella di L'Aquila. Focolai circoscritti, che sono stati fronteggiati dalla Regione mediante la temporanea delimitazione di specifiche "zone rosse", hanno interessato l'area vestina e quella della Val Fino, entrambe localizzate nella fascia pedemontana. Come avvenuto nei paesi più colpiti dalla pandemia, il Governo italiano ha adottato stringenti misure di distanziamento fisico e di limitazione della mobilità dei cittadini volte al contenimento del contagio. Tali misure hanno frenato la diffusione dell'infezione e ridotto considerevolmente il numero dei decessi. Gli interventi, che hanno inizialmente riguardato le zone in cui sono emersi i primi focolai, sono stati estesi a livello nazionale con le restrizioni alla mobilità dal 9 marzo e con la chiusura di tutte le attività considerate non essenziali dal 25 marzo; vi è stato poi un graduale allentamento del fermo produttivo dal 4 maggio.

L’impatto dell’emergenza sull’economia regionale Le misure di distanziamento sociale e la chiusura parziale delle attività nei mesi di marzo e di aprile hanno avuto anche in Abruzzo pesanti ripercussioni sull'attività economica. Stime della Banca d'Italia indicano una perdita complessiva di valore aggiunto nel periodo di sospensione delle attività non essenziali pari a oltre un quarto del totale, anche tenendo conto della prosecuzione di alcune attività avvalendosi del lavoro agile e degli effetti di filiera che hanno consentito a imprese dei settori non essenziali di continuare a produrre in quanto fornitrici di comparti rimasti operativi.

Le imprese L'intensità con cui le restrizioni hanno colpito l'economia dei territori è stata funzione delle loro diverse vocazioni produttive. In Abruzzo alle unità produttive interessate dal blocco è riconducibile quasi il 60 per cento del valore aggiunto industriale, un dato superiore a quello del Mezzogiorno e in linea con la media nazionale. Secondo i risultati delle consuete rilevazioni annuali della Banca d'Italia, che quest'anno hanno previsto anche una specifica sezione dedicata all'emergenza Covid-19, le aspettative delle imprese manifatturiere abruzzesi sull'andamento del fatturato nell'anno in corso sono marcatamente peggiorate rispetto ai risultati registrati a consuntivo nel 2019. I programmi di investimento appaiono prevalentemente orientati al ribasso. Nel settore delle costruzioni il numero di ore lavorate si è più che dimezzato nel mese di marzo, in concomitanza con i primi provvedimenti di chiusura dei cantieri. Nel terziario, più intensamente colpito perché maggiormente caratterizzato da una più stretta interazione sociale, specie nei comparti della ristorazione, intrattenimento e accoglienza, gli effetti negativi delle sospensioni sono stati particolarmente profondi e potrebbero rivelarsi più duraturi a causa del protrarsi di parte delle restrizioni alla mobilità e all'aggregazione sociale. Il sistema produttivo regionale sta tuttavia affrontando la crisi attuale in condizioni finanziarie migliori rispetto al passato: nell'ultimo decennio il graduale ritorno su livelli di redditività soddisfacenti ne ha supportato la ricapitalizzazione. L'indebitamento è calato e vi è stata una ricomposizione delle passività a favore della componente a più lungo termine; si è pertanto complessivamente ridimensionata la quota di imprese con profili di vulnerabilità finanziaria. I provvedimenti di blocco delle attività hanno tuttavia sottoposto le aziende coinvolte a un elevato stress finanziario, accrescendone il fabbisogno di liquidità. In base a nostre elaborazioni, le imprese abruzzesi a rischio di illiquidità nei settori sottoposti a chiusura sono state circa un quarto del totale, prevalentemente concentrate nelle attività di alloggio e ristorazione. A fronte del ridimensionamento degli investimenti, gli interventi di nuova finanza garantita, le moratorie e il maggiore utilizzo dei margini disponibili sulle linee di credito a breve termine hanno attenuato il calo della domanda di credito delle imprese nel primo trimestre, soprattutto per le unità produttive di minori dimensioni, verso cui si sono concentrati gli aiuti. Le condizioni di offerta praticate dalle banche sono rimaste nel complesso favorevoli sia nelle indicazioni degli intermediari sia in quelle fornite dalle imprese.

Il mercato del lavoro e le famiglie Le ripercussioni sul mercato del lavoro sono state considerevoli, in un contesto già caratterizzato dall'interruzione dell'espansione dell'occupazione. Secondo nostre elaborazioni sui dati Istat, circa un terzo degli occupati in regione è stato interessato dal blocco delle attività produttive non essenziali. Nei mesi di marzo e aprile, secondo i dati sulle Comunicazioni obbligatorie, il numero delle nuove posizioni lavorative dipendenti attivate nel settore privato si è dimezzato rispetto all'anno precedente. Il numero complessivo di occupati nel primo trimestre è sensibilmente diminuito. Nel primo quadrimestre del 2020 il numero di ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni è aumentato di quindici volte rispetto allo stesso periodo del 2019. Le condizioni economico-finanziarie delle famiglie si presentavano complessivamente favorevoli all'avvio dell'emergenza sanitaria. Il reddito disponibile ha continuato a crescere nel 2019, consolidando la ripresa in atto da alcuni anni, e la sua distribuzione si presenta in regione meno diseguale rispetto alla media nazionale. Il grado di indebitamento delle famiglie abruzzesi risulta contenuto nel confronto con il dato italiano, per effetto della minore incidenza dei prestiti per l'acquisto di abitazioni. È elevata la quota della ricchezza finanziaria delle famiglie impiegata in attività prontamente liquidabili in caso di necessità. Nel primo trimestre dell'anno le nuove erogazioni di mutui sono diminuite. Il credito al consumo ha rallentato, in connessione con il calo della spesa per beni durevoli.

Il mercato del credito Nel primo trimestre del 2020 è proseguita la lieve flessione del credito ai residenti in regione registrata nell'ultima parte dell'anno precedente. La dinamica del credito alle imprese è rimasta debole. I prestiti alle famiglie hanno ulteriormente rallentato, soprattutto a partire dal mese di marzo, quando si è manifestata l'emergenza sanitaria. Durante la fase di lockdown le banche hanno continuato ad assicurare i propri servizi all'economia locale, avvalendosi in misura crescente dei canali telematici di contatto con la clientela. La qualità del credito appare al momento migliore rispetto alla situazione osservata all'inizio della precedente crisi, sebbene il tasso di deterioramento si collochi ancora al di sopra della media nazionale. A tale risultato ha contribuito un mutamento della composizione degli affidati verso le imprese con bilanci progressivamente più solidi.

La finanza pubblica decentrata A seguito dei provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare l'emergenza Covid-19 sono aumentate le risorse per il finanziamento del sistema sanitario regionale: il numero dei posti in terapia intensiva e il personale medico e infermieristico sono aumentati in linea con le accresciute esigenze. Anche al picco dell'epidemia non si è mai giunti fino a saturare la capacità degli ospedali di accogliere i pazienti in condizioni più gravi. La Regione ha disposto diversi interventi finanziari a sostegno delle piccole imprese, dei lavoratori autonomi e dei nuclei familiari maggiormente colpiti dai provvedimenti rivolti a contenere il diffondersi del contagio. Nel 2020 gli equilibri di bilancio dei Comuni abruzzesi risentiranno significativamente degli effetti connessi all'emergenza sanitaria; a fronte di spese in gran parte incomprimibili, gli enti si sono trovati a fronteggiare uno slittamento degli incassi, con effetti negativi sulla situazione di liquidità, a cui si sono associate perdite di gettito. Secondo nostre stime, per i Comuni abruzzesi la perdita di entrate correnti inciderebbe in misura lievemente inferiore alla media nazionale.

Obiettivi strategici e strumenti della politica regionale - Le misure regionali di sostegno all’economia Al fine di contrastare gli effetti economici dell’emergenza Covid-19, le Amministrazioni locali abruzzesi hanno avviato alcune misure di sostegno a famiglie e imprese, che si aggiungono a quelle introdotte a livello nazionale. Tali provvedimenti sono stati favoriti anche dal nuovo quadro europeo sugli aiuti di Stato e dalla maggiore flessibilità nell’uso dei fondi ancora inutilizzati dei programmi comunitari. Inizialmente, con l’ordinanza del 9 marzo 2020, il Presidente della Giunta regionale ha sospeso i termini di pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti facenti capo alle società in-house.

La legge regionale n. 9 del 6 aprile 2020 ha in seguito disposto un’articolata serie di misure straordinarie di contrasto alla grave crisi socio-economica determinatasi per effetto del diffondersi dell’epidemia di Covid-19. In particolare, la norma ha previsto l’impiego di tutte le risorse disponibili derivanti dall’applicazione dell’articolo 111 del DL 18/2020, pari a 6 milioni di euro, per sostenere le spese di investimento delle micro e piccole imprese e dei lavoratori autonomi in regime forfettario, il rifinanziamento del Fondo per il Microcredito di cui alla DGR n. 846 del 15.11.2010, l’istituzione di un fondo rotativo per il piccolo prestito con una dotazione di 10 milioni di euro e di un fondo di riassicurazione/controgaranzia, con risorse pari a 2 milioni di euro (per un quadro complessivo dell’intervento pubblico a favore delle imprese della regione cfr. il riquadro Gli aiuti concessi dal settore pubblico in Abruzzo). La medesima legge regionale ha stabilito di destinare risorse per un ammontare pari a 5 milioni di euro per l’erogazione, per la durata dello stato di emergenza, di un contributo per l’acquisto di beni di prima necessità ai nuclei familiari a rischio di esclusione sociale per effetto dei provvedimenti disposti in materia di sicurezza sanitaria.

La L.R. 3 giugno 2020, n. 10 ha successivamente introdotto ulteriori misure di sostegno urgenti a favore delle imprese dei settori più colpiti dall’emergenza e delle famiglie. Il provvedimento dispone un contributo a fondo perduto per le aziende che hanno subito nel mese di aprile una perdita di fatturato superiore al 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Il contributo è determinato applicando sull’ammontare di aprile 2019 dei ricavi o dei compensi, o sull’ammontare medio mensile dei ricavi o dei compensi dalla data di avvio dell’attività sino al mese di marzo 2020, nel caso di attività avviata successivamente a tale data, le seguenti percentuali: a) 15 per cento per le imprese e i lavoratori autonomi con ricavi o compensi fino a euro 120.000,00 nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge; b) 7,5% per le sole imprese con ricavi da euro 120.001 fino a euro 400.000; c) 5,5% per le sole imprese con ricavi superiori a euro 400.001 fino a euro 1.000.000. La L.R. 10/2020 concede, inoltre, ai titolari degli esercizi turistici, commerciali, artigianali, industriali ed ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA, un contributo per sostenere le spese per i contratti di locazione immobiliare, le cui attività sono rimaste sospese nel periodo marzo-aprile 2020 in esecuzione dei provvedimenti governativi relativi all’emergenza sanitaria. Il contributo massimo concedibile per ogni singolo beneficiario è di 3.000 euro e non può superare l’importo versato per le spese di locazione, detratto il credito d’imposta eventualmente fruito in virtù dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri emanati in relazione all’emergenza economica e sanitaria. Ai titolari degli esercizi turistici, commerciali, artigianali, industriali, e ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA, che hanno sospeso ogni attività nel periodo marzo-aprile 2020 e che non siano titolari di un contratto di locazione, è concesso un indennizzo forfettario di 1.000 euro in relazione al periodo di inattività. La L.R. 10/2020 prevede, altresì, interventi finanziari a sostegno delle famiglie. Al fine di sostenere le spese di locazione degli studenti abruzzesi fuori sede per il periodo di marzo, aprile e maggio 2020 viene concesso un contributo una tantum di mille euro per ogni studente che ne faccia richiesta nelle modalità e in base ai requisiti previsti dalla legge. Viene inoltre incrementata la dotazione finanziaria del contributo per l’acquisto di beni di prima necessità disposto dalla L.R. 9/2020 di un ulteriore stanziamento pari a 7 milioni di euro, destinati ai nuclei familiari a rischio di esclusione sociale per effetto dell’emergenza Covid-19 che siano in possesso dei requisiti di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 193/2020.

2.2. Situazione socio-economica comunale

2.2.1. La situazione demografica

La popolazione al 31 dicembre 2019, come da dati statistici disponibili, risulta di n. 23.811 abitanti.

Popolazione legale al censimento 2011 N. 23.199 Popolazione residente al 31 dicembre 2019 N. 23.811 Di cui: Maschi N. 11.311 Femmine N. 12.500 Nuclei familiari N. 10.265

POPOLAZIONE UFFICIALE DATI ISTAT AL 01.01.2019 N. 23.728

Nati nell’anno (2019) N. 142 Deceduti nell'anno N. 260 Saldo naturale N. - 118 Immigrati nell'anno N. 767 Emigrati nell'anno N. 529 Saldo migratorio N. + 238

Popolazione al 01.01.2020 N. 23.811 Di cui: In età giovanile (0-14 anni) N. 2.783 In età adulta (15-64 anni) N. 15.255 In età senile (65 e + anni) N. 5.773

Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2015 7,7 2016 7,8 2017 6,9 2018 6,4 2019 6,0

Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno Tasso 2015 11,8 2016 12,0 2017 12,0 2018 12,1 2019 10,9

Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente Abitanti N. 23.606 Entro il 2020 N. 27.855

Popolazione: trend storico Popolazione Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 Popolazione residente al 23.811 24.050 23.980 23.875 23.728 31/12 Di cui popolazione straniera 1.404 1.414 1.387 1.315 1.328 Popolazione per fasce d’età 2015 2016 2017 2018 2019 al 01 gennaio In età prescolare (0/5 anni) 1.298 1.275 1.245 1.184 979 In età scuola dell’obbligo 1.654 1.643 1.656 1.639 1.590 (6/13 anni) In età giovanile (0-14 anni) 3.003 2.951 2.918 2.903 2.818 In età adulta (15-64 anni) 15.557 15.480 15.401 15.284 15.204 In età senile (65 e + anni) 5.550 5.619 5.661 5.688 5.706

La popolazione residente nella nostra città al 31 dicembre 2019 è pari a 23.811 abitanti. Queste sono le persone che risultano regolarmente iscritte nei registri anagrafici.

La struttura della popolazione per età In tabella 1 si riportano alcuni indicatori demografici che illustrano la struttura per età della popolazione residente. L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

In particolare, si evidenzia che al 31/12/2019 il 11,7% della popolazione residente era costituito da persone con età inferiore ai 15 anni e il 24,2% da ultra sessantacinquenni, quindi si registra un piccolo decremento rispetto al 2018 nella % di persone al di sotto dei 15 anni, una invarianza della % della popolazione adulta ed un lievissimo incremento della popolazione ultra sessantacinquenne.

TAB. 1 - INDICATORI DEMOGRAFICI DELLA POPOLAZIONE COMUNE DI GIULIANOVA ANNI 2014 – 2020 Indicatori di struttura 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 % popolazione 0 – 14 anni 12,6 12,5 12,3 12,2 12,2 11,9 11,7 % popolazione 15 – 64 anni 64,5 64,5 64,4 64,2 64,0 64,1 64,1 % popolazione sopra 65 anni 22,8 23,0 23,4 23,6 23,8 24,1 24,2 Età media 44,7 45,0 45,3 45,6 45,9 46,2 46,4 Indice di vecchiaia 180,4 184,8 190,4 194,0 195,9 202,5 207,4 Indice di dipendenza strutturale 54,9 55,0 55,4 55,7 56,2 56,1 56,1 Indice di ricambio della 136,0 135,1 132,5 136,8 143,6 149,4 157,4 popolazione attiva Indice di struttura della 128,6 132,7 135,7 139,6 142,5 146,9 147,9 popolazione attiva Dati ISTAT al 1 gennaio di ogni anno.

Glossario Indice di vecchiaia Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2020 l'indice di vecchiaia per il Comune di Giulianova dice che ci sono 207,4 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Giulianova nel 2020 ci sono 56,1 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Giulianova nel 2020 l'indice di ricambio è 157,4 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

I cittadini stranieri Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia. Per quanto riguarda la presenza di cittadini stranieri residenti a Giulianova, questi ultimi al 31.12.2019 rappresentano il 5,58% della popolazione totale. In valore assoluto, il numero degli stranieri residenti ha raggiunto 1.328 unità al 31.12.2019.

TAB. 2 - POPOLAZIONE TOTALE, STRANIERA E ITALIANA DAL 2009 AL 2019 Anno Popolazione Popolazione italiana Popolazione totale straniera 2009 1.328 22.177 23.505 2010 1.402 22.204 23.606 2011 1.465 22.323 23.788 2012 1.544 22.313 23.857 2013 1.309 22.636 23.945 2014 1.384 22.726 24.110 2015 1.404 22.646 24.050 2016 1.414 22.566 23.980 2017 1.387 22.488 23.875 2018 1.315 22.413 23.728 2019 1.328 22.483 23.811

TAB. 3 - % POPOLAZIONE STRANIERA E ITALIANA SU POPOLAZIONE TOTALE DAL 2009 AL 2019 Anno % Stranieri su % italiani su popolazione % Popolazione totale popolazione totale totale 2009 5,64 94,36 100,00 2010 5,93 94,07 100,00 2011 6,15 93,85 100,00 2012 6,47 93,53 100,00 2013 5,46 94,54 100,00 2014 5,74 94,26 100,00 2015 5,80 94,20 100,00 2016 5,80 94,20 100,00 2017 5,80 94,20 100,00 2018 5,54 94,46 100,00 2019 5,58 94,42 100,00

Popolazione straniera residente a Giulianova al 31 dicembre 2019.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 29,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (23,7%) e dalla Polonia (5,8%).

TAB. 4 –POPOLAZIONE RESIDENTE IN TOTALE, IN CONVIVENZA E IN FAMIGLIA, NUMERO DELLE FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI GIULIANOVA DAL 2012 AL 2019 E NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI Descrizione 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Totale popolazione residente 23.857 23.945 24.110 24.050 23.980 23.875 23.728 23.811 Popolazione residente In convivenza 48 46 52 58 53 56 48 44 Popolazione residente in famiglia 23.809 23.899 24.058 23.992 23.927 23.819 23.680 23.767

Numero delle famiglie 9.649 9.712 9.818 9.893 9.936 9.989 10.050 10.265 Numero medio di componenti 2,41 2,46 2,45 2,42 2,41 2,38 2,36 2,32 Nota: il numero medio di componenti per famiglia si ottiene dividendo la popolazione residente in famiglia (data dalla popolazione residente in totale meno la popolazione residente in convivenza) per il numero delle famiglie residenti.

TAB. 5 –REDDITI IRPEF PER DICHIARANTE Redditi Popolazione Importo Media Media Media Media popolazione Provincia Regione Italia 2005 16.157 € 239.749.227 € 14.839 € 13.847 € 14.480 € 17.271 2006 16.159 € 254.072.545 € 15.725 € 14.686 € 15.415 € 18.296 2007 16.771 € 272.585.262 € 16.253 € 14.919 € 15.680 € 18.635 2008 16.774 € 277.183.457 € 16.525 € 15.111 € 15.798 € 18.851 2009 16.721 € 283.607.641 € 16.961 € 15.307 € 15.961 € 19.006 2010 16.827 € 282.551.704 € 16.792 € 15.400 € 16.257 € 19.229 2011 16.843 € 288.074.277 € 17.104 € 15.710 € 16.624 € 19.634 2012 16.657 € 283.541.204 € 17.022 € 15.666 € 16.714 € 19.725 2013 16.567 € 286.329.305 € 17.283 € 15.955 € 16.983 € 20.047 2014 16.310 € 284.040.470 € 17.415 € 16.144 € 17.167 € 20.299 2015 16.215 € 289.049.139 € 17.826 € 16.529 € 17.569 € 20.674 2016 16.243 € 295.273.908 € 18.179 € 16.796 € 17.785 € 20.918 2017 16.709 € 285.097.650 € 17.062 nd nd nd 2018 16.850 € 299.560.673 € 17.778 nd nd nd

TAB. 6 –REDDITI IRPEF PER POPOLAZIONE Redditi Popolazione Importo Media Media Media Media popolazione Provincia Regione Italia 2005 21.955 € 239.749.227 € 10.920 € 9.899 € 10.230 € 11.920 2006 22.383 € 254.072.545 € 11.351 € 10.382 € 10.813 € 12.515 2007 22.963 € 272.585.262 € 11.871 € 10.687 € 11.154 € 13.932 2008 23.343 € 277.183.457 € 11.874 € 10.667 € 10.945 € 13.014 2009 23.505 € 283.607.641 € 12.066 € 10.690 € 11.062 € 12.961 2010 23.606 € 282.551.704 € 11.969 € 10.733 € 11.192 € 13.053 2011 23.188 € 288.074.277 € 12.423 € 11.127 € 11.751 € 13.527 2012 23.263 € 283.541.204 € 12.189 € 11.004 € 11.633 € 13.391 2013 23.767 € 286.329.305 € 11.956 € 10.943 € 11.537 € 13.320 2014 24.110 € 284.040.470 € 11.781 € 10.972 € 11.566 € 13.424 2015 24.050 € 289.049.139 € 12.019 € 11.205 € 11.806 € 13.713 2016 23.980 € 295.273.908 € 12.313 € 11.383 € 11.955 € 13.896 2017 23.875 € 285.097.650 € 11.941 nd nd nd 2018 23.728 € 299.560.673 € 12.625 nd nd nd

Di seguito vengono riportati alcuni grafici che evidenziano i principali aspetti legati alla popolazione.

Il grafico che segue evidenzia l’andamento demografico della popolazione residente nel comune di Giulianova dal 2001 al 2019. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione di Giulianova espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Teramo e della regione Abruzzo.

Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Giulianova negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune. Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

Movimento naturale della popolazione Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2019, con relativo saldo naturale. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Bilancio demografico Nascite Variaz. Decessi Variaz. Saldo Naturale 2002 1 gennaio-31 dicembre 171 - 241 - -70 2003 1 gennaio-31 dicembre 198 +27 246 +5 -48 2004 1 gennaio-31 dicembre 210 +12 235 -11 -25 2005 1 gennaio-31 dicembre 193 -17 234 -1 -41 2006 1 gennaio-31 dicembre 215 +22 228 -6 -13 2007 1 gennaio-31 dicembre 210 -5 222 -6 -12 2008 1 gennaio-31 dicembre 206 -4 259 +37 -53 2009 1 gennaio-31 dicembre 214 +8 263 +4 -49 2010 1 gennaio-31 dicembre 184 -30 237 -26 -53 2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 165 -19 192 -45 -27 2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 54 -111 64 -128 -10 2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 219 +35 256 +19 -37 2012 1 gennaio-31 dicembre 194 -25 251 -5 -57 2013 1 gennaio-31 dicembre 175 -19 241 -10 -66 2014 1 gennaio-31 dicembre 180 +5 239 -2 -59 2015 1 gennaio-31 dicembre 186 +6 285 +46 -99 2016 1 gennaio-31 dicembre 188 +2 289 +4 -101 2017 1 gennaio-31 dicembre 166 -22 287 -2 -121 2018 1 gennaio-31 dicembre 152 -14 287 0 -135

2019 1 gennaio-31 dicembre 142 -10 260 -27 -118

(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

Popolazione per età, sesso e stato civile 2020

Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Giulianova per età e sesso al 1° gennaio 2020. I dati per stato civile non sono al momento disponibili. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra).

2.2.2. La situazione sociale Si ritiene opportuno focalizzare le principali caratteristiche non solo demografiche, ma anche sociali ed economiche della popolazione insistente sul territorio del Comune di Giulianova al fine di rilevare l’impatto determinato dalla profonda crisi economica. L’evoluzione della condizione sociale della popolazione deve in effetti essere conosciuta in ogni momento da ciascuna Amministrazione pubblica per adeguare a essa il passo della propria politica, intervenendo nei limiti delle proprie possibilità e sfere di competenza per migliorare le condizioni di vita delle persone. L’analisi è svolta sulle scelte delle famiglie che iscrivono i loro figli al servizio dei nidi e delle scuole e sulla partecipazione al mercato del lavoro, agli approfondimenti sull’utenza dei principali interventi socio-assistenziali a favore della popolazione. Nello specifico si affronterà in primo luogo il tema dei servizi prescolastici dedicati dal Comune all’infanzia e le iscrizioni alle scuole primarie e secondarie. Relativamente all’ambito culturale vengono invece forniti alcuni dati sulle presenze nei musei e nella biblioteca comunali. Infine, per quanto concerne la sfera della salute, si descrivono sinteticamente i servizi socio-assistenziali comunali rivolti agli anziani. Saranno evidenziati anche gli aspetti di natura più propriamente economica e quelli relativi alla situazione ambientale.

I servizi educativi per l’infanzia La diminuzione delle nascite ha caratterizzato negativamente la dinamica demografica del Comune di Giulianova negli ultimi anni. In conseguenza di ciò, i residenti compresi fra 0 e 2 anni sono passati dai circa 535 del 2013 a 484 del 2018. Iniziando dai servizi rivolti ai più piccoli, e in primo luogo dai nidi, si rileva che l'offerta è attualmente garantita da un sistema integrato che comprende 1 nido comunale a gestione diretta (il secondo asilo nido comunale non è al momento fruibile) e nidi privati. Nell’anno educativo 2018-2019 si contano in totale 63 posti per le due tipologie, 13,02 posti ogni 100 bambini in età 0-2 anni.

Posti nido offerti dal comune di Giulianova 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 2017-2018 2018-2019 Popolazione in età 0-2 anni 535 517 521 515 517 484 Posti offerti nidi comunali a gestione diretta 98 83 114 57 24 25

Posti offerti nidi privati 24 24 24 24 38 38 TOTALE dei posti nido 122 107 138 81 62 63

Passando ora alla fascia di età successiva, il numero dei bambini in età 3-5 anni relativo al periodo 2018-2019 è pari a 504 unità, l'utenza potenziale delle scuole dell'infanzia fa dunque registrare negli anni un decremento. Nell'anno educativo 2018-2019 risultano iscritti alle scuole materne statali n. 492 bambini, alle scuole materne paritarie n. 70 bambini.

Iscritti nelle scuole dell'infanzia 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 2017-2018 2018-2019 Popolazione in età 3-5 anni 589 576 572 545 526 504 Iscritti nelle Scuole dell'infanzia 590 587 564 557 669 492 statali Iscritti nelle Scuole dell'infanzia 12 13 19 19 19 70 paritarie TOTALE iscritti nelle scuole 602 600 583 576 688 562 dell'infanzia

L’istruzione primaria e secondaria Le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado sperimentano già da molti anni un trend di iscrizioni fluttuante.

Alunni delle scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado di Giulianova negli anni scolastici dal 2013-2014 al 2018- 2019 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 2017-2018 2018-2019 Primarie 1092 1.085 1062 1052 940 988 Secondarie di 1° grado 675 668 661 669 669 680 Totale 1.883 1.879 1.833 1.712 1609 1668

La cultura a) Il Polo Museale Civico: Il Polo Museale Civico di Giulianova, che per la varietà e l'articolazione delle sue collezioni si annovera tra i musei di interesse regionale e non solo, nasce grazie alla donazione che l'illustre storico dell'arte Vincenzo Bindi (Giulianova 1852 - Napoli 1928) fece alla sua città e consistente nel bel palazzo che si trova lungo corso Garibaldi, nella biblioteca personale ricca di oltre 5.000 volumi e nella pregevole raccolta di circa 400 opere di pittura napoletana e abruzzese dal Seicento al Novecento. Oltre dunque alla sezione pittorica della Pinacoteca Civica nel Palazzo Bindi, dagli anni Ottanta del Novecento il Polo Museale si è arricchito di ulteriori sedi espositive, tutte inserite all’interno del tessuto urbano storico della città. In quanto rientrante nei musei regionali di così come individuato dalla L.R. 44/1992, il Polo Museale è dotato di una direzione tecnico-scientifica che si occupa della programmazione e della gestione delle attività di tutela e valorizzazione con gli uffici amministrativi e tecnici. Sulla base delle risorse a disposizione, oltre all’apertura al pubblico delle sedi museali, negli ultimi anni garantita solo nei mesi estivi, e dal 2017 anche durante le festività natalizie, il Polo offre servizi relativi a: - servizio educativo a tutte le scuole di ogni ordine e grado; - progetti di alternanza scuola/lavoro; - visite guidate dei musei e del centro storico/città; - programmazione dei restauri sulle collezioni; - organizzazione e realizzazione di eventi espositivi e divulgativi; - prestiti per mostre temporanee; - servizio accoglienza turistica presso l’Info Point comunale in piazza Buozzi; - progettazione strategie di valorizzazione del patrimonio culturale diffuso; - progettazione e partecipazione a bandi specifici.

PINACOTECA CIVICA “VINCENZO BINDI” La Pinacoteca è composta di una serie di opere che non provengono dal territorio cittadino ma sono il risultato del pensiero, del gusto e dell’azione del collezionista, Vincenzo Bindi che nel 1928 ne fece dono alla città. La raccolta è composta da circa 400 opere che raccontano l’arte napoletana e meridionale dal Seicento all’Otto- Novecento, il cui nucleo principale è costituito dalla cosiddetta "Scuola di Posillipo". La Pinacoteca è al momento ospitata presso il Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova poichè sono in corso di esecuzione i lavori di ristrutturazione della sede presso palazzo Bindi dove sarà riallestita entro l'anno 2019.

SALA CIVICA DI SCULTURA “RAFFAELLO PAGLIACCETTI” (detta anche GIPSOTECA) Raccoglie la collezione di sculture (gessi e un bronzo) di Raffaello Pagliaccetti (Giulianova, 1839 – 1900), esponente di spicco del Verismo fiorentino; Ulderico Ulizio e l’epigrafe lapidea del 1470 circa del Vescovo Giannantonio Campano. La sala risulta inadeguata alla fruizione da parte dell’utenza e alla conservazione dei gessi che mostrano i segni delle variazioni di temperatura e del deposito di polveri sottili.

CAPPELLA DI SAN GAETANO o DE’ BARTOLOMEI La cappella de’ Bartolomei conserva al proprio interno le opere in marmo di Raffaello Pagliaccetti per la famiglia De Bartolomei, le sculture di Alfonso Tentarelli (Giulianova, 1906 – 1992) e un dipinto di Egidio De Maulo (Giulianova, 1840 – Roma, 1904), “La Madonna mostra il Bambino a San Gaetano da Thiene”. La Cappella, di proprietà privata, è stata nella disponibilità del comune attraverso un contratto di affitto. Su segnalazione della Sovrintendenza necessita ora di interventi di manutenzione straordianaria la cui programmazione va definita con la proprietà prima di rinnovare il contratto per garantire la fruzione pubblica del bene artistico.

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO “TORRIONE LA ROCCA” Il piccolo museo inaugurato nel 2001, a vent’anni dai primi rinvenimenti archeologici durante alcune campagne di scavo, raccoglie reperti provenienti dalla città romana di Castrum Novum Piceni. Le teche ospitano soprattutto reperti legati alla straordinaria produzione di manufatti in cotto, quali anfore e lucerne figurate, che caratterizzò il centro portuale romano. Da maggio 2016 il museo si avvale dell’attività di valorizzazione del Gruppo Archeologico del Medio Adriatico. Ulteriori interessanti ritrovamenti archeologici sono ad oggi in deposito presso i locali al di sotto di piazza Belvedere e attendono di poter essere musealizzati.

MUSEO CIVICO “GAETANO BRAGA”

La casa natale del celebre musicista e compositore Gaetano Braga (Giulianova, 1829 – Milano, 1907), raccoglie documenti, dipinti, sculture, fotografie e registrazioni delle opere del violoncellista di fama internazionale, soprattutto grazie all’opera di ricerca effettuata negli ultimi venti anni dall’Associazione culturale “G. Braga” onlus che gestisce il Museo.

Ingressi nei musei del comune di Giulianova nelle aperture estive (luglio-agosto) dal 2014 al 2018 e, dal 2017, anche nel periodo natalizio: Museo/sede 2014 2015 2016 2017 2018 Punto Non in gestione Non in gestione Non in gestione Informazioni e 3.000 4.300 Accoglienza Musei civici, piazza Il servizio è stato Il servizio è stato Buozzi svolto nei mesi di svolto nei mesi di Museo Con 5 gg. di Con 5 gg. di Con 3 gg. di luglio, agosto e giugno, luglio, archeologico apertura apertura apertura durante le agosto e “Torrione La settimanale dal settimanale dal settimanale festività natalizie settembre, e Rocca” 5.7 al 7.9 22.7 al 30.8 Dal 2.7 al attraverso dall’8 dicembre al per un totale di per un totale di 28.8.2016 l’apertura del 7 gennaio, 15 h. settimanali 15 h. settimanali per un totale di 9 Punto attraverso 445 270 h. settimanali Informazioni e l’apertura del 130 Accoglienza, visite Punto Sala di scultura Con 5 gg. di Con 5 gg. di Con 3 gg. di guidate itineranti Informazioni e "R. Pagliaccetti" apertura apertura apertura giornaliere delle Accoglienza e settimanale dal settimanale dal settimanale sedi museali, delle tre sedi 5.7 al 7.9 22.7 al 30.8 Dal 2.7 al apertura della museali civiche da per un totale di per un totale di 28.8.2016 Cappella De 5 a 3 giorni a 15 h. settimanali 15 h. settimanali Per un totale di 9 Bartolomei e settimana, visite 793 768 h. settimanali mostre guidate itineranti 365 temporanee nella settimanali, Cappella Con 5 gg. di Con 5 gg. di Con 3 gg. di Sala del Loggiato laboratori "De Bartolomei" apertura apertura apertura Belvedere didattici per settimanale dal settimanale dal settimanale (“Abruzzo bambini, mostra 5.7 al 7.9 22.7 al 30.8 Dal 2.7 al Contemporaneo” temporanea di per un totale di per un totale di 28.8.2016 e “Angeli in arte 15 h. settimanali 15 h. settimanali Per un totale di 9 mostra”) contemporanea h. settimanali 1.078 1.121 632 Pinacoteca “V. chiusa chiusa chiusa chiusa Chiusa (lavori in Bindi” corso per la riapertura) Studio d’artista chiusa chiusa chiusa chiusa Chiusa “V. Cermignani” (concordato trasferimento della collezione in altro luogo per motivi di sicurezza e tutela delle opere)

Museo “G. Braga” – comodato Ass. “G. Braga” onlus (fino al 2016) Anno Periodo. Caratterizzato da Visitatori 2014 Aprile, luglio, agosto e novembre-dicembre, con alcune scuole di Teramo 345

2015 Aprile, luglio, agosto, settembre e ottobre per l’evento nazionale FAI- 375 Marathon. Dicembre. 2016 Con 1 g. di apertura settimanale, dal 2.7 al 28.8.2016 108 Per un totale di 9 h. settimanali 2017 Chiuso per mancato rinnovo convenzione con Associazione culturale “G. 0 Braga” e mancata riconsegna dell’immobile all’Ente da parte della stessa 2018 Chiuso per mancato rinnovo convenzione con Associazione culturale “G. 0 Braga” e mancata riconsegna dell’immobile all’Ente da parte della stessa

b) La Biblioteca civica “Vincenzo Bindi”: La Biblioteca Civica, riaperta al pubblico nel 2012, tra le più importanti della regione Abruzzo, è situata al primo piano di Palazzo Bindi, in corso Garibaldi, 14, e nasce grazie al generoso lascito che Vincenzo Bindi (Giulianova, 1852 – Napoli, 1928) fece alla sua “dilettissima patria” nel 1928 e consistente nel suo Palazzo lungo corso Garibaldi, nella sua collezione di opere d’arte dal XVII al XX secolo, andate a costituire la Pinacoteca Civica, e nella raccolta di oltre cinquemila volumi e circa quindicimila documenti fra manoscritti e autografi. Il ricco e prestigioso “fondo bindiano” che copre dal XV al XX secolo, conserva inoltre alcuni preziosi incunaboli, come l’Opera Omnia del 1494 del vescovo e umanista Giannantonio Campano, protagonista, assieme al duca Giulio Antonio, della fondazione della città. La biblioteca non è dotata di una direzione e/o di personale specializzato e resta una delle poche biblioteche comunali non ancora catalogate nel Sistema Bibliotecario Nazionale. Inoltre, gli ambienti che ospitano la biblioteca, nonché il fondo antico, risultano insufficienti allo stato attuale per ospitare l’intero patrimonio, in parte in deposito precario nei locali seminterrati del palazzo, anche a causa delle ridotte scaffalature e degli interventi seguiti alla recente ristrutturazione.

Il servizio biblioteca comprende principalmente le seguenti tipologie di attività: - consultazione a scaffale aperto nelle sale messe a disposizione; - prestito domiciliare e interbibliotecario; - consultazione fondo antico e “bindiano”; - accesso internet gratuito; - consulenza bibliografica; - presentazioni editoriali.

Il servizio è descritto e normato da apposito Regolamento approvato con Delibera consiliare del 6 novembre 2017 n. 58.

INDICATORE 2015 2016 2017 2018 Totale presenze 531 243 (da novembre 1.955 (mattina e 2.094 (mattina e apertura anche pomeriggio) pomeriggio) pomeridiana) Giorni di apertura all’anno 300 (SOLO 300 (da novembre 300 (mattina e 330 (mattina e MATTINA) apertura anche pomeriggio) pomeriggio) pomeridiana) Totale prestiti 106 38 66 118 Opere in ingresso ------400 100 opere catalogate ------1.500 Patrimonio conservato di opere 27.760 ------28.337 28.437 Totale spesa per acquisto volumi ------0 0 Spesa per personale in servizio 93.368,00 38.808,64 x x Totale spese correnti 8.452,32 9.242,00 410,00 (beni di x cosumo) Dipendenti di ruolo in servizio presso 3 2 (da settembre) 2 2 (da aprile 1) l’Ufficio Cultura Spesa apertura pomeridiana personale 0 0 54.499, 91 54.427, 05 esterno n. 1 operatore all’interno della (contratto gestione (contratto spesa per il servizio Informagiovani servizio gestione servizio Informagiovani) Informagiovani) Spesa n.4 bibliotecari per catalogazione 0 0 0 14.000 (iva incl.) e inserimento nel Servizio Bibliotecario Nazionale del patrimonio librario

I servizi socio-assistenziali per anziani Al 31 dicembre 2018 gli ultrasessantaquattrenni residenti nel comune di Giulianova sono 5.706 e rappresentano il 18.1% della popolazione. Di costoro, 1899 hanno più di 80 anni (33,28%) e costituiscono la fascia di popolazione anziana che maggiormente necessita di assistenza e cure. Il numero degli ultraottantenni è peraltro in aumento nella nostra città. L'insieme dei servizi socio-assistenziali rivolti dal Comune alla popolazione anziana attraverso l'Unione dei Comuni delle Terre del Sole, Ecad dell'ambito socio/sanitario n. 22 in cui il comune di Giulianova è incluso, si può sinteticamente ricondurre alle seguenti tipologie:  servizi di sostegno al domicilio (assistenza domiciliare integrata e semplice);  servizi semi-residenziali e residenziali (centri diurni residenziali e semiresidenziali, case di riposo);  altri servizi: (tessera libera circolazione n. 205 utenti – Telesoccorso e Teleassistenza n. 38 utenti – Attività motoria n. 60 utenti, centri sociali per anziani n° 3).

Nel corso del 2018 gli anziani che hanno usufruito dei servizi loro destinati dal Comune di Giulianova sono risultati circa 500 ( nel numero sono inclusi gli iscritti ai centri sociali) e in particolare n.17 hanno potuto godere di interventi di sostegno sociale al proprio domicilio e n° 10 di assistenza domiciliare integrata. Sono 29 gli utenti ricoverati in strutture socio/sanitarie che beneficiano della compartecipazione alla spesa di ricovero Relativamente ai servizi residenziali, invece, n. 3 sono gli anziani ricoverati in casa di riposo che usufruiscono di un contributo integrativo della retta a carico del Comune.

Quanto ai quattro centri diurni, gli utenti sono stimati in n. 120

2013 2014 2015 2016 2017 2018 > 65 anni 5.143 5.280 5.316 5.392 5.403 5.706 Di cui > 80 anni 1438 1537 1559 1850 1.647 1899

Principali servizi agli anziani offerti dal Comune di Giulianova in formato tabellare – Anni 2013- 2018

Servizio 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Assistenza 10 domiciliare socio sanitaria Assistenza 48 50 48 16 10 17 domiciliare Residenza 29 socio/sanitaria

4 4 5 5 4 3 Residenza etc

2.2.3. La situazione economica e ambientale

L'economia I dati relativi alla provincia di Teramo sono quelli forniti dalla Camera di Commercio Teramo, Rapporto sull’Economia teramana 2019. Il sistema economico provinciale è stato caratterizzato da andamenti non del tutto soddisfacenti, a testimonianza di come, gli effetti di lungo periodo della crisi iniziata nel 2008 impattano ancora fortemente sulle performance delle imprese e dell’economia in generale. Le difficoltà di alcuni settori, che sembravano avere una caratterizzazione congiunturale, devono essere rilette in un’ottica di perdita di competitività strutturale che non consente un riallineamento ai livelli di crescita e di attività pre crisi.

Il sistema delle imprese Al 31 dicembre 2018 lo stock delle sedi di impresa registrate negli archivi della Camera di Commercio di Teramo, ammonta a 36.180 unità, con un incremento di 151 aziende rispetto al 31 dicembre 2017. Il tasso di sviluppo, si conferma così positivo, pur perdendo un decimo rispetto al 2017, attestandosi al +0,4%. Questo risultato scaturisce dalla differenza tra il tasso di natalità (imprese iscritte nel periodo) 5,6% (come nel 2017) e il tasso di mortalità, relativo alle imprese cessate, pari al 5,2% (5,1% il dato precedente). In Abruzzo, la provincia di Pescara fa la parte del leone, registrando un +1,0%, grazie soprattutto al +6,3% del tasso di natalità, L’Aquila passa dal -0,4% dell’anno precedente al +0,3% e Chieti, seppure ancora in negativo, recupera qualcosa passando dal -0,4% al -0,2% del 2018. Dall’elaborazione dei dati provinciali deriva la media regionale che risulta essere così di +0,4%. In Italia il tasso di sviluppo del numero delle imprese è stato pari al +0,1%, perdendo un decimo rispetto all’anno precedente. Le unità locali in provincia di Teramo sono passate da 42.923 del 2017 a 43.270, con una variazione del +0,8%. Relativamente alla natura giuridica delle imprese, le società di capitali sono le uniche a crescere in provincia, rispetto al 2017, con un tasso di sviluppo pari al +3,6% (4,6% nel 2017). Diminuiscono invece le società di persone (-2,1%), le altre forme giuridiche (-1,2%), le imprese individuali (-0,4%) ed i consorzi (-2,4%). Salgono invece leggermente le forme cooperative (+0,9%). Dall’esame del CAGR (tasso annuo di crescita composto), riferito ai settori economici, si evidenzia come siano le attività del terziario a riportare i risultati migliori, i trasporti e spedizioni (+2,6% rispetto al 2017), i servizi alle imprese (+2,5%), il turismo (+1,1%), le assicurazioni e credito (+0,6%), così come il commercio (+0,5%) e l’agricoltura (+0,2%). Scontano un segno negativo invece il settore manifatturiero (-0,3%) e, soprattutto, le costruzioni (-1,0%). Focalizzando l’attenzione sull’incidenza percentuale dei settori di attività economica delle imprese nella provincia, osserviamo un peso maggioritario, riguardo alla numerosità, nel settore del commercio (23,8%; 26,9% in Italia). Segue l’agricoltura (17,7%; 13,2% in Italia), le costruzioni (14,2%; 14,6% in Italia), le attività manifatturiere (13,8%; 10,4% in Italia) e i servizi alle imprese (10,7%; 14,8% in Italia). Nell’esaminare l’andamento demografico imprenditoriale dei primi tre mesi del 2019, ravvisiamo che si sono iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Teramo 688 nuove imprese, l’8,5% in meno rispetto all'analogo periodo del 2018. Il dato nazionale, nel confronto tra i medesimi trimestri dei due anni riporta un saldo positivo del +1,0%. Le cancellazioni di imprese sono state 947, l’ 11,4% in più rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (+8,1% il dato nazionale), mentre le imprese entrate in scioglimento e liquidazione sono state 235 (+0,9% rispetto al 2018) e 215 sono state le chiusure afferenti alle unità locali (+13,2%). I fallimenti e le altre procedure concorsuali aperte in provincia sono stati 12, -33,3% rispetto allo scorso anno. In Italia, nel primo trimestre del 2019, hanno chiuso 34.295 unità locali (+3,2%), n. 30.841 aziende sono entrate in scioglimento e liquidazione (+3,1%), n. 2.857 sono fallite o entrate in altre procedure concorsuali (-1,7%). Per quanto concerne gli addetti totali delle imprese in provincia di Teramo, riscontriamo un’ aumento del +2,6% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, con un valore assoluto di 82.281 unità. A livello nazionale si è registrato un incremento del +2,1%. Nel confronto tra il primo trimestre 2019 e l'analogo periodo del 2018, relativamente alle nati-mortalità per forma giuridica, per le iscrizioni, denotiamo un decremento per tutte le tipologie di forma giuridica. Le società di persone con n. 41 nuove iscrizioni perdono il 12,8%, le imprese individuali con n. 455 lo 0,2%, le società di capitali con n. 184 il 23,3%, ed infine le altre forme giuridiche con n. 8 e -11,1%. In ambito nazionale si rileva che crescono solo le iscrizioni delle imprese individuali (+7,6%), mentre calano quelle delle società di capitali (-6,7%), delle società di persone (-14,5%), delle altre forme giuridiche (-12,2%). Per quanto riguarda il totale delle cessazioni non d'ufficio, si registra in provincia un aumento per quanto riguarda le società di capitali (+28,3%), le imprese individuali (+10,9%), le altre forme giuridiche (-8,3%), mentre appaiono in calo quelle riferite alle società di persone (-8,2%). In Italia risultano in aumento le cessazioni non d’ufficio delle imprese individuali (+8,5%) e delle società di capitali (+1,4%), mentre diminuiscono quelle delle società di persone (-2,1%) e delle altre forme giuridiche (-7,1%). In totale, in provincia di Teramo, si è registrato un aumento delle cessazioni non d'ufficio nel periodo pari al +10,6%, dato nazionale +5,8%. Per quanto riguarda invece il dato complessivo delle cessazioni rileviamo un +11,4% in provincia di Teramo e un +8,1% in Italia, rispetto al primo trimestre del 2018. Entrando nel dettaglio delle iscrizioni per settori economici, le nuove imprese iscritte in provincia nel corso del primo trimestre 2019 si sono distribuite nel commercio (145 unità; -8,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), nell'agricoltura (74; -49,3%), nei servizi alle imprese (80; -13,0%), nelle attività manifatturiere (60; -11,8%), nelle costruzioni (78; +69,6%), nel turismo (42; 0,0%), nelle assicurazioni e credito (11; +120%), nei trasporti e spedizioni (3; 0,0%). Nei restanti settori economici le nuove iscrizioni nel trimestre di riferimento sono state 39 (-29,1%). A livello nazionale tutti i settori risultano avere segno negativo ad eccezione delle costruzioni (+12,7%) e delle assicurazioni e credito (+8,8%). In riferimento alle cessazioni non d'ufficio, il settore economico più colpito in termini assoluti risulta essere ancora quello del commercio con 239 cessazioni in provincia (+24,5%). Seguono l’agricoltura con 136 (-4,2%), le costruzioni con 135 (+24,5%), le attività manifatturiere con 113 (+7,6%), i servizi alle imprese con 102 (+2,0%) e il turismo con 70 (-1,4%).

Imprese artigiane Nel corso del 2018 l’artigianato provinciale ha perso 134 imprese, diminuendo ulteriormente lo stock, che si attestava, al 31 dicembre 2018 a quota 7.820 unità. Nel corso dell’anno passato sono state registrate nel settore 432 nuove iscrizioni e 566 cessazioni. Dall’esame dei tassi demografici si registra un discreto calo relativamente a quello di natalità, che passa dal 6,0% al 5,4%. Sale leggermente il tasso di mortalità delle imprese della provincia, passando dal 7,0% a 7,1%. Ne consegue che il tasso di sviluppo, mostra un decadimento, passando dal -1,0% del 2017 al -1,7% del 2018. Nel confronto con le altre provincie abruzzesi osserviamo che la provincia di Pescara, seppure sempre in segno negativo, migliora leggermente, passando dal -1,9% al -1,3%. L’Aquila fa registrare un -2,0% (-2,4% nel 2017) e Chieti un –2,0% (-2,8% nel 2017). Il tasso di crescita medio regionale riporta un -1,8% (-2,0% nel 2017), con 1.604 nuove iscrizioni (tasso di natalità del 5,2%) e 2.143 cessazioni (tasso di mortalità del 7,0%), con un saldo negativo di 539 imprese artigiane. A livello nazionale il tasso di sviluppo scende lievemente attestandosi al -1,4%.

Imprese femminili In crescendo l'andamento demografico riguardante le cosiddette imprese femminili: ovvero le imprese partecipate in prevalenza da donne. Queste risultano essere in provincia al 31 dicembre scorso 9.142 (imprese registrate), contro le 9.087 del 2017. Il saldo tra le iscrizioni e le cessazioni ammonta +56 unità, il tasso di sviluppo del 2018 scende però leggermente attestandosi al +0,6%. Focalizzando i settori di attività Ateco, la maggior presenza delle imprese femminili la si riscontra in provincia nell’agricoltura (34,7%), nel turismo (30,5%), nel commercio (24,7%), nelle assicurazioni e credito (22,7%), nel manifatturiero (22,1%) e nei servizi alle imprese (21,9%). Nel primo trimestre del 2019, rispetto all'equivalente del 2018, riscontriamo un trend negativo relativamente alle iscrizioni delle imprese cosiddette femminili (l'insieme delle imprese la cui partecipazione di genere risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite), -31,4% nel confronto tra i primi trimestri dell’anno. Primeggiano qui il settore tradizionale del commercio (29), l’agricoltura (21), i servizi alle imprese (20), il turismo (18) e le attività manifatturiere (15). In Italia risultano positive le variazioni di assicurazioni e credito (+10,4%), servizi alle imprese (4,4%) e trasporti e spedizioni (2,2%), mentre sono in calo tutti gli altri settori. In totale, la variazione negativa si attesta al -3,4%. Per quanto riguarda il Comune di Giulianova, nell’anno 2018, le imprese femminili registrate sono state 674, di cui 592 attive; le nuove iscrizioni 40, le cassazioni sono state parimenti 40.

Imprese straniere Al 31 dicembre 2018 il numero di imprese straniere (l'insieme delle imprese la cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite), in provincia di Teramo ammonta a 4.628; 157 in più rispetto al 31 dicembre del 2017. Le iscrizioni sono state 403 mentre le cessazioni 252. Il tasso di sviluppo di questa tipologia di imprese si conferma essere positivo (+3,4%). Tale risultato deriva dalla differenza tra il tasso di natalità (9,0%) e il tasso di mortalità delle imprese straniere che si attesta per il 2018 al 5,6%. Riguardo all'incidenza percentuale per settore economico, la quota di imprese straniere appare ben distribuita tra diversi settori: attività manifatturiere (19,1%), commercio (18,0%), e costruzioni (15,7%) i rami più rappresentativi, seguiti da turismo (11,4%), e trasporti e spedizioni (10,7%). Nel confronto con gli equivalenti dati a livello regionale e nazionale, spicca la vocazione generalmente più accentuata, per la provincia di Teramo, per le attività manifatturiere (19,1% contro 8,1%), mentre resta più o meno nella media l'incidenza negli altri settori economici. Come per le femminili e le giovanili anche per quanto riguarda le imprese straniere (l'insieme delle imprese la cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite), risulta negativo l’andamento per quanto riguarda le iscrizioni nel primo trimestre 2019 (-4,5% rispetto all’analogo trimestre del 2018). La quota maggiore di aperture la si ravvisa nel commercio (34), nelle costruzioni (20), nei servizi alle imprese (19), nelle attività manifatturiere (18). Seguono poi l’agricoltura e il turismo (5). In aumento invece il numero delle iscrizioni delle imprese straniere nel trimestre di riferimento a livello nazionale, +7,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda il Comune di Giulianova, nell’anno 2018, le imprese straniere registrate sono state 269, di cui 237 attive; le nuove iscrizioni 22, mentre le cassazioni sono state 21.

Imprenditoria giovanile Nei 47 comuni della provincia di Teramo le imprese cosiddette giovanili (l'insieme delle imprese in cui la partecipazione di persone 'under 35' risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite) nel 2018 sono state 3.382 (imprese registrate). Le nuove iscrizioni sono state 611, contro 255 cessazioni, dati questi da cui deriva un lusinghiero tasso di sviluppo pari al +10,2%. Nel dettaglio dei settori di attività maggiormente preferiti dai giovani imprenditori della provincia di Teramo, troviamo il turismo (12,8% la quota sul totale), le assicurazioni e credito (11,8%), il commercio (11,2%), i servizi alle imprese (8,6%) e i trasporti e spedizioni (8,4%). Relativamente ai primi tre mesi del 2019, registriamo un decremento delle iscrizioni, rispetto allo stesso trimestre del 2018, che si attesta al -24,1%. In termini assoluti il maggior numero di iscrizioni dei giovani imprenditori lo si rileva nell’agricoltura (70), nel commercio (53), nelle costruzioni (27), seguito dai servizi alle imprese (24), dal turismo (13) e dalle attività manifatturiere (10). In Italia il calo di iscrizioni si attesta al -2,1%. Per quanto riguarda il Comune di Giulianova, nell’anno 2018, le imprese giovanili registrate sono state 239, di cui 206 attive; le nuove iscrizioni 45, mentre le cassazioni sono state 23.

Le procedure concorsuali Nel corso dell'anno 2018, riguardo all’apertura di procedure concorsuali, si sono registrati in provincia di Teramo 66 fallimenti (contro i 71 del 2017), mentre 10 (contro 3) sono stati i concordati e gli accordi R. D. Entrando nel dettaglio delle forme giuridiche delle imprese fallite troviamo 55 società di capitali, 5 società di persone, 3 imprese individuali e 3 di altre forme giuridiche. I concordati e gli accordi R.D. hanno riguardato 7 società di capitali (3), 2 imprese individuali e 1 società di persone. Nel confronto con il 2017 osserviamo che le aperture di fallimenti sono scese percentualmente sia a livello provinciale che nazionale (rispettivamente -7,0% e -6,2%), mentre i concordati e gli accordi R.D. sono diminuiti in Italia del -16,5% e cresciuti nella provincia del +25,0%. Le attività maggiormente colpite dai fallimenti sono state quelle del del manifatturiero (26), delle costruzioni (14) e del commercio (10). I concordati e gli accordi R.D. hanno interessato i settori delle attività manifatturiere (4), del commercio e delle costruzioni (3). Relativamente agli scioglimenti e liquidazioni volontarie, sono state 507 le imprese chiuse o che hanno avviato procedure di chiusura nel corso del 2018. Di queste 304 erano società di capitali e 163 società di persone, (40 le altre forme giuridiche). Nel complesso gli scioglimenti e liquidazioni volontarie diminuiscono in provincia rispetto all'anno precedente del -1,6%, mentre in Italia crescono del +2,1% rispetto al 2017. Il numero di chiusure più elevato afferisce al settore del commercio (87), seguito dai servizi alle imprese (76), dalle costruzioni (75), dalle attività manifatturiere (71) e dal turismo (59). Nel corso del primo trimestre del 2019 si sono registrate in provincia di Teramo 12 aperture di fallimenti (10 società di capitali, 1 società di persone e 1 impresa individuale), 5 in meno del primo trimestre del 2018. In Italia le aperture di fallimenti sono calate del -2,3%. Non si sono registrati nel trimestre in esame concordati e accordi r. d. I settori interessati ai fallimenti sono stati quelli delle attività manifatturiere (6) delle costruzioni (5), del commercio (1). Le aperture di scioglimenti e liquidazioni volontarie avviatesi in questo trimestre sono state in totale 234 (143 società di capitali, 82 società di persone, 9 altre forme giuridiche), una in più rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. In ambito nazionale le chiusure sono aumentate del 3,4%. Tra i settori economici prevalgono il commercio (52), i servizi alle imprese (44), il turismo (33), le attività manifatturiere (26) e le costruzioni (24) .

Commercio internazionale Dall’esame dei dati rilasciati dall’Istat, riguardanti il commercio estero della provincia di Teramo nel 2018, riscontriamo, al netto di una evidente anomalia rilevata nei dati pubblicati lo scorso anno e giustamente rettificata, un incremento nel totale delle esportazioni del +5,5% e, per quanto riguarda le importazioni del +8,3%. Il valore delle esportazioni infatti, si è attestato nel 2018 oltre i 1.439 milioni di euro, mentre quello delle importazioni registra un totale complessivo di quasi 890 milioni di euro. Rispetto al 2017 le vendite all'estero sono cresciute, in termini monetari assoluti, di quasi 80 milioni di euro, mentre gli acquisti sono cresciuti di circa 68 milioni. Sul fronte degli acquisti dall’estero va comunque ricordato che l’Istat imputa le attività di import alle province nelle quali le merci arrivano e vengono sdoganate e non a quelle cui sono destinate. Ne consegue la sovrastima del valore degli acquisti dall’estero delle aree dotate di grandi sovrastrutture di trasporto e viarie, quali porti ed aeroporti, e la sottovalutazione di quello delle aree, quali la provincia teramana, meno dotate. L’analisi delle variazioni percentuali annue, nel periodo 2001-2018, evidenzia che l’export provinciale ha avuto un andamento altalenante, dopo il crollo del 2009, una pronta risalita nell’anno successivo e una tendenza a stabilizzarsi negli anni a seguire.

Andamento dell'export. Provincia di Teramo Anni 2001-2018 (var. % annue)

Esaminando i dati sulle esportazioni forniti dall’Istat, possiamo osservare quelli che, secondo la divisione Ateco 2007, sono i capitoli merceologici che hanno incrementato maggiormente la loro quota di valore di vendite. Al primo posto si conferma il settore degli articoli in pelle che, crescendo di circa 50 milioni di euro, fa segnare un lusinghiero +36,6%. Buona performance anche per i prodotti farmaceutici di base, i quali crescono nell’export del +20,5% e a seguire per i prodotti tessili con il +15,6%. In crescita anche l’export di articoli di abbigliamento (+7,7% e +8 milioni di euro in termini di valore assoluto). Segnali positivi anche dal settore degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+7,3%) e dai prodotti chimici (+6,1%) Riportano invece un segno negativo le vendite all’estero dei prodotti in metallo (-10,4%) e degli articoli in gomma e materie plastiche (-7,25%). Pressoché stabili i prodotti alimentari (-0,8%). Per quanto riguarda le importazioni, anche qui l’incremento maggiore lo si riscontra nella divisione Ateco CB15 articoli in pelle (+66,3%) con un aumento in termini assoluti di quasi 40 milioni di euro di acquisti. Cresce del +13,6% l’import dei prodotti tessili, del +12,9% quello dei prodotti chimici e del +11,1% quello degli altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi. Si conferma un calo invece nell’import dei prodotti agricoli (-17,5%) e dei prodotti della metallurgia (-14,4%). Dall’analisi dei dati provvisori pubblicati dall’Istat e riguardanti il primo semestre 2019, denotiamo una certa stabilità per quanto riguarda le importazioni (+0,1%), mentre la performance esportativa segna un -4,6%. Occorre però rilevare che tale risultato negativo deriva in larga parte dalla tendenza in rosso dei prodotti farmaceutici di base (-64,5%), dato questo che, nel recente passato, è stato oggetto di modifica dall’Istat in sede di conversione in dati definitivi. Soffermandoci comunque sulle singole divisioni di Attività Ateco, relativamente all’export, osserviamo una crescita per i prodotti della metallurgia (+24,7%), per i prodotti alimentari (+19,9%), per i prodotti delle altre industrie manifatturiere (+18,6%), per i macchinari e altre apparecchiature n.c.a. (+16,5%) e per gli articoli in pelle (+15,6%). Trend negativo invece per quanto attiene gli articoli di abbigliamento (-26,0%) per i prodotti in metallo esclusi macchinari e attrezzature (-21,3%) e per i prodotti chimici (-14.6%). A livello di import crescono gli acquisti di articoli in pelle (+25,4%) e prodotti alimentari (+14,5%). Scende decisamente invece l’import dei prodotti della metallurgia (-58,2%) e dei prodotti tessili (-10,3%).

Mercato del lavoro Osservando i dati sulle forze di lavoro rilasciati dall'Istat, riferiti all'anno 2018, rileviamo per la provincia di Teramo un aumento degli occupati. Questi infatti, superando le tendenze regionali e nazionali crescono di ottomila unità passando da 116mila a 124mila. L’Abruzzo nel complesso sale di 8.000 unità (da 491mila a 499mila), grazie alle performances di Teramo (+8.000), Pescara (+2.000) e L’Aquila (+1.000). Perde duemila occupati invece Chieti, passando da 146.000 a 144.000 unità. A livello nazionale l’aumento è di circa 192mila unità lavorative. Tornando alla provincia di Teramo notiamo che l’aumento riguarda principalmente i lavoratori di sesso maschile, quasi doppio di quello riguardante le femmine. Sempre secondo le stime dell’Istat a fine 2018 sono 14.000 le persone oltre i 15 anni in cerca di occupazione. In Abruzzo sono 60.000 mentre sull’intero territorio nazionale risultano essere 2.755.000. Riguardo ai tassi di attività osserviamo anche qui una crescita in provincia per la fascia 15-64 anni. Il tasso infatti passa dal 63,3% del 2017 al 67,7% del 2018. Quella della provincia di Teramo è un risultato, secondo l’Istat, in controtendenza rispetto alle altre province abruzzesi, le quali evidenziano tutti segni meno nei tassi di attività. Nel complesso il tasso di attività regionale cresce dello 0,7%, attestandosi al 65,2%. A livello nazionale la crescita è dello 0,2% (da 65,4% a 65,6%). Il tasso di occupazione (15-64 anni), per la provincia di Teramo, risale dal 56,7 % al 60,7%. In aumento il dato anche in Abruzzo (da 56,8% 58,0%) e in Italia (da 58,0% a 58,5%). Leggermente in calo, conformemente ai dati enunciati e rilasciati dall’ Istat, il tasso di disoccupazione provinciale, il quale perde uno 0,1%, passando dal 10,2% al 10,1%. In diversa misura scendono pure i dati regionali (da 11,7% a 10,8%) e nazionali (da 11,2% a 10,6%). Anche nel 2018 si conferma il deciso calo del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni da parte delle imprese del teramano. Secondo i dati pubblicati dall’ INPS, il totale ore autorizzate in provincia di Teramo è passato dai due milioni 440mila del 2017 a un milione 151 mila del 2018 (-26%). La diminuzione ha riguardato sia la gestione ordinaria (-38%), che la gestione straordinaria (-66%), e leggermente anche quella in deroga (-0,6%).

Agricoltura Così come a livello regionale e nazionale, anche in Provincia di Teramo trova conferma la tendenza in atto da alcuni anni relativa alla diminuzione dello stock imprenditoriale nei settori trainanti l’economia locale, quali l’agricoltura. Da un lato si è registrato l'abbandono delle aziende più piccole, perlopiù a conduzione familiare, dall'altro c'è stata una riqualificazione del tessuto imprenditoriale, con imprese di maggiori dimensioni e soprattutto meglio strutturate dal punto di vista organizzativo. Nell’anno 2018 in provincia di Teramo, nel settore agricoltura, silvicoltura e pesca le imprese registrate sono state 6.179, di cui 6.132 attive, con 5.521 addetti.

Turismo Dall’analisi dei dati sul turismo in provincia di Teramo nel corso del 2018, pubblicati dall’Istat e forniti dal Dipartimento Turismo della Regione Abruzzo, rileviamo che sono state 1.810.581 le presenze turistiche negli esercizi alberghieri della provincia di Teramo, oltre il 45% del totale regionale. I turisti italiani hanno rappresentato la stragrande maggioranza con l’87% circa del totale. Gli arrivi sono stati in provincia 373.944. Relativamente agli esercizi complementari, il dato relativo alle presenze, denota come la provincia teramana, grazie alla vasta offerta balneare sia largamente la più gettonata della regione. Con 1.519.915 presenze infatti, il territorio teramano supera il 70% del risultato regionale. Anche la voce degli arrivi (191.317) mostra una netta preponderanza rispetto alle altre province abruzzesi. La quota dei turisti stranieri negli esercizi complementari del teramano si aggira intorno al 20% del totale provinciale. Il dato complessivo, tra esercizi alberghieri ed esercizi complementari, mostra 3.330.496 presenze (circa 90.000 in meno rispetto al 2017) e 565.261 arrivi in provincia (quasi 15.000 in più). Nel complesso possiamo notare, nel raffronto tra il 2018 e il 2017, relativamente alle strutture ricettive alberghiere, un discreto aumento in termini di arrivi (+4,3%), mentre riscontriamo una certa stabilità per quanto riguarda le presenze (-0,4%). L’incremento risulta più corposo per i turisti stranieri (+7,4% negli arrivi e +3,7% nelle presenze) rispetto a quelli di nazionalità italiana (+3,9% negli arrivi e -1% nelle presenze). Segna il passo, nel confronto con l’anno precedente, l’affluenza turistica relativa agli esercizi complementari (tale categoria include campeggi, villaggi turistici, forme miste di campeggi e villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro- turistici, case per ferie, ostelli per la gioventù, rifugi alpini e “Altri esercizi”). In questa tipologia di esercizi denotiamo un deciso calo per gli stranieri sia per quanto riguarda gli arrivi (-5,9%), sia per le presenze (-6,8%). Relativamente ai turisti italiani, risultano stabili per gli arrivi (+0,3%) ed in calo (-5,1%) per le presenze, sempre rispetto al 2017. Da questi dati deriva la variazione complessiva che, rispetto all’anno precedente, si attesta, per le strutture ricettive complementari, al -0,8% per gli arrivi e -5,4% per le presenze. Sommando le presenze e gli arrivi tra gli esercizi alberghieri e quelli complementari otteniamo il quadro d’insieme del movimento turistico del 2018 nella provincia di Teramo. Dato positivi per gli arrivi: +1,5% per gli stranieri e +2,7% per gli italiani. Quadro negativo invece per quanto attiene alle presenze: -1,9% per gli stranieri e -2,8% per gli italiani. Nel complesso, il dato finale, rispetto a quello del 2017, mostra un aumento del +2,6% negli arrivi ed un calo del -2,7%, nelle presenze.

Consistenza ricettiva Comune di Giulianova anno 2019

Alberghi Esercizi Complementari Totale Numero 33 27 60 Letti 2.743 4.406 7.149 Camere 1.345 nd nd

Rilevazione delle presenze negli esercizi ricettivi del Comune di Giulianova anno 2016*

Alberghi Esercizi Complementari Totale Stranieri 45.839 28.296 74.135 Italiani 235.627 222.310 457.937 Totale 281.466 250.606 532.072 *ultimi dati disponibili

Mercato immobiliare Nel mercato immobiliare residenziale, dopo la flessione del primo semestre del 2017, il numero di compravendite ha mostrato un recupero, attestandosi nel complesso sui livelli dell'anno precedente. Il trend delle abitazioni progettate, iniziate ed ultimate nel 2017 appare in deciso rialzo rispetto al biennio precedente.

Abitazioni progettate Abitazioni iniziate Abitazioni Ultimate 94

48 20 47 23 50 42 34 56

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Numero di abitazioni progettate, iniziate e ultimate a Giulianova nel triennio 2015-2017. (ultimi dati disponibili)

Credito Alla fine del 2018 i depositi bancari effettuati dalle famiglie consumatrici e dalle imprese della provincia di Teramo sono stati 5.811 milioni di euro, in aumento di circa 200 milioni rispetto a quanto registrato nel 2017 (5.611; +3,4%). Nel resto della regione denotiamo un incremento diffuso dei risparmi: L’Aquila +7,6%, Pescara +5,2% e Chieti +3,1%. Il valore totale dei prestiti erogati nella provincia di Teramo è stato di 5.795 milioni di euro, il 5.8% in meno rispetto all’anno precedente. Trend in rosso anche per le altre provincie abruzzesi: L’Aquila -7,2%, Pescara -6,4% e Chieti -5,6%.

L’Ambiente La situazione dei rifiuti

Figura n.1: percentuale RD annuale e mensile – anno 2019.

Figura n.2: composizione RD anno 2019.

Nel 2019 nel Comune di Giulianova sono state raccolte 14.159,67 tonnellate di rifiuti urbani, compresi quelli derivanti dalla pulizia delle spiagge. In particolare, nell’anno sono stati avviati agli impianti i seguenti quantitativi di rifiuto proveniente dalla pulizia delle spiagge: CER 200 303 (sabbia e conchiglie) 294,49 tonnellate, CER 200138 (legno) 116,00 tonnellate, per un totale di circa 410,49 tonnellate.

Nella tabella che segue si riporta una sintesi dell’elaborazione dei dati sui rifiuti più significativi, confrontati con quelli del 2018 inseriti nel Rapporto redatto dalla Regione Abruzzo.

Dato inserito nel Rapporto Elaborazione dati

della Regione Abruzzo 2019 2018 Elaborazione dati Valore Valore RD Comune di Giulianova 73,10% 73,41%

Quantità Rifiuto Urbano Differenziato - Comune di Giulianova 10.530 tonnellate 10.241 tonnellate

Quantità Rifiuto Urbano Indifferenziato - Comune di Giulianova 3.935 tonnellate 3.759 tonnellate

Quantità Rifiuto Urbano - Comune di Giulianova 14.465 tonnellate 14.000 tonnellate

Rifiuto Urbano Differenziato pro-capite - Comune di Giulianova 600 Kg/ab/anno 589 Kg/ab/anno

Rifiuto Urbano Indifferenziato pro-capite - Comune di Giulianova 163 Kg/ab/anno 158 Kg/ab/anno

Rifiuto Urbano pro-capite - Comune di Giulianova 437 Kg/ab/anno 431 Kg/ab/anno

La tendenza del periodo registra una lieve diminuzione della produzione dei rifiuti provenienti dalle utenze domestiche e non domestiche, nonché un calo della quota-parte dei rifiuti spiaggiati, che nel 2019 sono stati circa 410,49 tonnellate. Il quantitativo di rifiuti che ogni giuliese ha prodotto nel 2019 ammonta a 589 kg (contro i 600 Kg nel 2018). Come per gli anni precedenti, il dato è sovrastimato perché non è possibile estrapolare la produzione di rifiuti derivante dal flusso turistico estivo e contiene il dato dei rifiuti provenienti dalla pulizia delle spiagge. L'andamento nel tempo del dato pro capite segue sostanzialmente quello della produzione complessiva. Il 100 % dei rifiuti viene raccolto in modo differenziato attraverso il sistema di raccolta “porta a porta”. La percentuale di raccolta differenziata continua a rimanere molto alta 73,41 %, superiore al dato regionale e a quello provinciale. Sono circa 10.379,23 le tonnellate di rifiuti raccolte in modo differenziato di cui la parte compostabile costituita da rifiuto organico e rifiuti verdi (sfalci e potature) si attesta sulle 5.430 tonnellate. Il rifiuto "CER 20.01.08 (organico)" è la tipologia più rappresentata, ma anche i rifiuti CER 15.01.06 (multimateriale plastica e lattine), i cui quantitativi raccolti sono in costante aumento, rappresentano quote significative.

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2018 2019 2017 Percentuale di raccolta 17.78 39,30 67,27 63,96 65,02 67,13 67,93 70,27 72,05 72,07 73,41 differenziata

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Rifiuti urbani raccolti 18.913 14.678 15.617 12.707 12.866 15.054 14.551 14.095 15.503 14.918 14.159,67 Tonnellate Rifiuti urbani raccolti Kg 803,26 623,41 661,58 548,03 554,89 613,47 603,54 565,83 562,50 622 10.379,23 per abitante Territorio

SUPERFICIE Kmq 27.300,00

RISORSE IDRICHE * Laghi n° 0 * Fiumi e Torrenti n° 2

STRADE * Statali km 10,55 * Provinciali km 5,65 * Comunali km 120,95 * Vicinali km 4,80 * Autostrade km 4,60

IL PIANO DEGLI INDICATORI DI BILANCIO L’art. 18-bis del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118, stabilisce che gli enti locali allegano il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio al Bilancio di previsione e al Bilancio consuntivo. Il d.m. Interno 22 dicembre 2015, emanato allo scopo di fornire gli schemi unitari per la redazione del piano, ha disposto che, a partire dall’esercizio 2016 gli enti locali ed i loro enti e organismi strumentali allegano il Piano al Bilancio di previsione e al Bilancio consuntivo. Sono stati predisposti ed emanati 2 distinti schemi da compilarsi, uno in fase di stesura del bilancio di previsione e l’altro in fase di redazione del Rendiconto di gestione. Il primo modello comprende indici e valori relativi ai risultati attesi di bilancio. Ogni indicatore misura su base triennale diversi aspetti del bilancio previsionale. Il piano degli indicatori mette in rilievo i principi della buona amministrazione, vale a dire l'efficienza, l'efficacia e l'economicità. Il modello da compilare in fase di Rendiconto di gestione, indica invece i risultati e gli obiettivi raggiunti nell'esercizio finanziario, mediante la trasformazione dei dati contabili in indici. Il piano misura diverse casistiche del bilancio, in particolare: la rigidità strutturare del bilancio; le entrate correnti; le spese di personale; l'esternalizzazione dei servizi; gli interessi passivi; gli investimenti; i debiti non finanziari; i debiti finanziari; la composizione dell'avanzo presunto; il disavanzo presunto; il fondo pluriennale vincolato; le partite di giro e i servizi conto terzi. Gli indici presenti nel piano consentono di analizzare la gestione dell'ente locale, evidenziando i parametri di criticità specifici e consentendo anche di evidenziare in anticipo situazioni di potenziale pre-dissesto o dissesto. Pertanto, il piano degli indicatori non è da considerarsi solamente un nuovo modello da allegare al Bilancio e al Rendiconto, bensì uno strumento in grado di rilevare l'andamento contabile e gestionale dell'ente.

Piano degli indicatori Bilancio di Previsione esercizi 2020-2021-2022 INDICATORI SINTETICI Tipologia di Indicatore Valore 2020 Valore 2021 Valore 2022 (dati %) (dati %) (dati %) 1 Rigidità strutturale 1.1 Incidenza spese rigide (ripiano disavanzo, personale e debito) su entrate 31,00 correnti 30,16 31,01 2 Entrate correnti Indicatore di realizzazione delle previsioni di competenza concernenti le 2.1 94,42 95,71 95,71 entrate correnti 2.2 Indicatore di realizzazione delle previsioni di cassa corrente 50,18 2.3 Indicatore di realizzazione delle previsioni di competenza concernenti le entrate proprie 79,19 80,27 80,27 2.4 Indicatore di realizzazione delle previsioni di cassa concernenti le entrate proprie 41,83 3 Spese di personale 3.1 Incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente (indicatore di equilibrio economico-finanziario) 24,17 24,74 24,80 3.2 Incidenza del salario accessorio ed incentivante rispetto al totale della spesa di personale (Indica il peso delle componenti afferenti la contrattazione decentrata dell'ente 11,37 11,37 11,37 rispetto al totale dei redditi da lavoro) 3.3 Incidenza spesa di personale con forme di contratto flessibile. Indica come gli enti soddisfano le proprie esigenze di risorse umane, mixando le varie alternative contrattuali più rigide 6,20 5,92 6,20 (personale dipendente) o meno rigide (forme di lavoro flessibile) 3.4 Spesa di personale procapite (Indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto) 214,58 214,58 214,58 4 Esternalizzazione dei servizi 4.1 Indicatore di esternalizzazione dei servizi 29,93 28,62 28,69 5 Interessi passivi 5.1 Incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti 1,94 2,14 1,90 5.2 Incidenza degli interessi sulle anticipazioni sul totale degli interessi passivi 0,00 0,00 0,00 5.3 Incidenza degli interessi di mora sul totale degli interessi passivi 0,00 0,00 0,00 6 Investimenti 6.1 Incidenza investimenti su spesa corrente e in conto Capitale 13,35 57,35 39,88 6.2 Investimenti diretti procapite (indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto) 147,73 1.269,75 624,58 6.3 Contributi agli investimenti procapite (indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto) 0,50 0,50 0,50 6.4 Investimenti complessivi procapite (indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto) 148,24 1.270,26 625,09 6.5 Quota investimenti complessivi finanziati dal risparmio corrente 49,20 6,02 12,59 6.6 Quota investimenti complessivi finanziati dal saldo positivo delle partite finanziarie 0,00 0,00 0,00 6.7 Quota investimenti complessivi finanziati da debito 14,56 -3,98 8,42 7 Debiti non finanziari 7.1 Indicatori di smaltimento debiti commerciali 100,00 7.2 Indicatore di smaltimento debiti verso altre amministrazioni pubbliche 100,00 8 Debiti finanziari 8.1 Incidenza estinzioni debiti finanziari 9,77 10,13 10,43 8.2 Sostenibilità debiti finanziari 9,08 9,64 9,62 8.3 Indebitamento procapite (in valore assoluto) 743,28 9 Composizione avanzo di amministrazione presunto dell’esercizio precedente 9.1 Incidenza quota libera di parte corrente nell'avanzo presunto 40,55 9.2 Incidenza quota libera in c/capitale nell'avanzo presunto 0,00 9.3 Incidenza quota accantonata nell'avanzo presunto 59,34 9.4 Incidenza quota vincolata nell'avanzo presunto 0,10 10 Disavanzo di amministrazione presunto dell’esercizio precedente 10.1 Quota disavanzo che si prevede di ripianare nell'esercizio 0,00 0,00 0,00 10.2 Sostenibilità patrimoniale del disavanzo presunto 0,00 10.3 Sostenibilità disavanzo a carico dell'esercizio 0,00 0,00 0,00 11 Fondo pluriennale vincolato 11.1 Utilizzo del FPV 0,00 0,00 0,00 12 Partite di giro e conto terzi 12.1 Incidenza partite di giro e conto terzi in entrata 24,14 24,47 24,47 12.2 Incidenza partite di giro e conto terzi in uscita 26,01 26,49 26,56

3. ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI INTERNE

3.1 - Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali

L’analisi degli organismi gestionali del Comune di Giulianova passa dall’esposizione delle modalità di gestione dei principali servizi pubblici, evidenziando la modalità di svolgimento della gestione (gestione diretta, affidamento a terzi, affidamento a società partecipata), nonché dalla definizione degli enti strumentali e società partecipate dal Comune che costituiscono il Gruppo Pubblico Locale.

Servizi e Strutture

Attività 2019 2020 2021 2022 Asili nido n.2 posti n.32 posti n.26 posti n.50 posti n.80 Scuole materne n.6 posti n.587 posti n.587 posti n.587 posti n.587 Scuole elementari n.4 posti n.1085 posti n.1085 posti n.1085 posti n.1085 Scuole medie n.3 posti n.668 posti n.668 posti n.668 posti n.668 Strutture per anziani n.0 posti n.0 posti n.0 posti n.0 posti n.0 Farmacie comunali n.1 n.1 n.1 n.1 Rete fognaria in Km 472 472 472 472 - Bianca 190 190 190 190 - Nera 260 260 260 260 - Mista 22 22 22 22 Esistenza depuratore S S S S Rete acquedotto in Km 0 0 0 0 Attuazione servizio idrico S S S S integrato Aree verdi, parchi, giardini N. 7 – mq. 79815 N. 7 – mq. 79815 N. 7 – mq. 79815 N. 7 – mq. 79815 Punti luce illuminazione pubblica n.6500 n.6500 n.6500 n.6500 Rete gas in Kmq 190 190 190 190 Raccolta rifiuti in quintali 144654 144654 144654 144654 - Civile 144654 144654 144654 144654 - Industriale - Raccolta diff.ta S S S s Esistenza discarica N N N N Mezzi operativi n.19 n.19 n.19 n.19 Veicoli n.45 n.45 n.45 n.45 Centro elaborazione dati N N N N Personal computer n.149 n.149 n.149 n.149

Modalità di gestione Soggetto gestore Conformità alla Scadenza Servizio Modalità di svolgimento (in caso di gestione normativa affidamento esternalizzata) comunitaria Società individuata mediante È in corso di procedura ad evidenza pubblica espletamento la Refezione scolastica CIR – FOOD arl 2017 gara per l’affidamento al nuovo gestore Società individuata mediante È in corso di procedura ad evidenza pubblica espletamento la INTERCOOP s.c. a Trasporto scolastico 2020 gara per r.l. l’affidamento al nuovo gestore P.U.C. Il servizio sarà attivato compatibilment e con al Pre-post scuola gestione dell’emergenza COVID all’interno delle scuole Impianti sportivi Gestione diretta in economia E’ in fase di RTI TEAM TERAMO stesura il Società individuata mediante AMBIENTE spa – progetto per la Rifiuti 2020 procedura ad evidenza pubblica DIODORO nuova gara per ECOLOGIA srl l’affidamento del servizio Affidamento in house providing Servizio idrico integrato 2023 SI RUZZO RETI spa Affidamento in house providing Verde pubblico 2020 SI GIULIANOVA PATRIMONIO srl La gestione esternalizzata sarà Gestione diretta in realizzata Asili nido economia/gestione in dall’Unione dei SI concessione Comuni delle Terre del Sole essendo la funzione trasferita Gestione associata con i Comuni Servizi a favore della di Mosciano S.A., Bellante, disabilità, anziani, Roseto degli Abruzzi, Notaresco Unione dei Comuni SI soggetti a rischio e Morro d’Oro ai sensi della L.R. delle Terre del Sole esclusione sociale Abruzzo e del vigente Piano Sociale Regionale Affidamento in house providing Servizi cimiteriali 2020 SI GIULIANOVA PATRIMONIO srl Da Affidamento in house providing regolarizzare Farmacia SI GIULIANOVA PATRIMONIO srl gestione di fatto Sino art. 15, comma Distribuzione gas Affidamento JULIA RETE srl 100% all'aggiudicazi 1, D.Lgs. naturale proprietà Comune di Giulianova one della gara 164/2000 d'ambito Affidamento in house providing Mercato ittico 2023 SI GIULIANOVA PATRIMONIO srl HERA LUCE s.r.l. Pubblica illuminazione Affidamento in concessione 2041 SI

Aree di sosta a Affidamento in house providing 2023 SI pagamento GIULIANOVA PATRIMONIO srl Programmata Gestione biblioteche, Gestione diretta in economia esternalizzazion musei e pinacoteche e Sale polivalenti Gestione diretta in economia

Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate

Il quadro normativo e la sua evoluzione L. 7 agosto 2015, n. 124. Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Il legislatore, resosi conto dell'eccesso di produzione normativa che, in diversi ambiti, ha determinato confusione e contraddizione, ha deciso di uniformare la materia delle società a partecipazione pubblica. La desuetudine di procedere all'abrogazione delle norme precedenti e la mancanza di coordinamento tra le normative promananti da diversi settori dell'amministrazione statale non ha consentito una facile lettura storica delle modificazioni normative (e una verifica della legittimità e coerenza del comportamento e delle scelte delle amministrazioni pubbliche, tempo per tempo) determinando inutili costi e carichi di lavoro su quelle amministrazioni che, virtuosamente, si apprestano sollecitamente ad attuare le disposizioni. Delle deleghe attribuite al Governo, particolare rilievo assumono, ai fini del presente Documento, il dlgs. 96/2016 sulla prevenzione della corruzione, la pubblicità e la trasparenza ed il dlgs. 175 sulle società a partecipazione pubblica, come modificato dal D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 100. Altri decreti attuativi sono in fase di istruttoria o in procinto di pubblicazione, in particolare il decreto relativo ai servizi pubblici locali. Dlgs. 175/2016 – Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica La delega attribuita al Governo con L. 124/2015 è stata esercitata, per quanto riguarda le società a partecipazione pubblica, mediante il decreto legislativo n.175, entrato in vigore lo scorso 23 settembre 2016. Successivamente la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità di alcune disposizioni della legge n. 124 nella parte in cui quest’ultima prevedeva che i decreti legislativi fossero adottati previo parere della Conferenza unificata. La Corte ha invece stabilito che il principio di leale collaborazione impone la previa intesa in sede di Conferenza unificata o di Conferenza Stato-Regioni, a seconda dei casi, qualora la disciplina statale intervenga in ambiti in cui si registra una commistione fra competenze esclusive statali, competenze concorrenti e competenze residuali delle Regioni. Pertanto, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale è stata acquisita l’intesa in Conferenza unificata ed è stato adottato il decreto correttivo in materia di società a partecipazione pubblica del 16 giugno 2017, n. 100. Le norme hanno per oggetto la costituzione, l'acquisizione, il mantenimento, la gestione delle partecipazioni societarie da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Alle società quotate si applicano esclusivamente le disposizioni che espressamente lo stabiliscono. L'obiettivo dichiarato del decreto è la riduzione a breve termine, in capo agli enti pubblici, delle partecipazioni in società di capitali; a regime, la razionalizzazione della platea delle società partecipate pubbliche mediante l'applicazione di criteri quantitativi e qualitativi. E' ora consentita alle amministrazioni pubbliche la costituzione, l'acquisizione o il mantenimento delle sole partecipate che svolgono le seguenti attività, strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali: - servizi pubblici; - opere pubbliche sulla base di un accordo di programma; - servizi pubblici o opere pubbliche in partenariato pubblico/privato, con scelta del socio privato mediante gara a doppio oggetto; - servizi strumentali, attraverso società in house providing, tenuto presente anche quanto previsto dalle direttive europee e dal relativo recepimento italiano, in particolare l'art. 192 del Codice Appalti, in riferimento alla possibilità di reperire sul mercato i medesimi servizi; - servizi di committenza. Inoltre al solo fine di valorizzare il patrimonio immobiliare dell’amministrazione, è possibile conferire beni immobili a società che hanno come oggetto esclusivo tale attività. E' infine ammessa la possibilità di detenere partecipazioni in società che gestiscono spazi e manifestazioni fieristiche, nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili. Altra fondamentale novità normativa riguarda la procedura richiesta per la costituzione, acquisizione e mantenimento della partecipazione. Si tratta di una procedura complessa e articolata. La deliberazione consiliare deve essere motivata sia rispetto al perseguimento delle finalità istituzionali ed alle attività ammesse, sia rispetto alle ragioni e finalità che giustificano la scelta. La motivazione deve essere fornita anche rispetto alla convenienza economica ed alla possibilità di destinazione alternativa delle risorse pubbliche impegnate nonché di gestione diretta o esternalizzata del servizio affidato, anche in riferimento al divieto di aiuti di Stato. Lo schema di deliberazione è sottoposto a forme di consultazione pubblica la deliberazione è inoltre inviata alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ed all’Autorità Garante per la Concorrenza, che può esercitare i propri poteri di legge, tra i quali il ricorso in sede di giustizia amministrativa. Appare evidente la finalità disincentivante verso l'utilizzo dello strumento societario da parte della P.A.. Con il decreto correttivo è stata fatta salva la possibilità per le amministrazioni pubbliche di acquisire o mantenere partecipazioni in società che producono servizi economici di interesse generale a rete anche fuori dall’ambito territoriale della collettività di riferimento, purchè l’affidamento dei servizi sia avvenuto o avvenga tramite procedure ad evidenza pubblica. In tutto il testo del decreto numerose disposizioni intervengono a normare, limitandoli o comunque vincolandoli a specifiche modalità, i casi in cui le società in controllo pubblico svolgono contemporaneamente attività di mercato e attività protette da diritti speciali ed esclusivi; si pensi all'obbligo di tenere contabilità separate, o, per le in house, i limiti – sotto il 20% del fatturato - all'attività svolta a favore di soggetti non soci. Per quanto riguarda la governance, il decreto prevede la generalizzazione del ricorso all'organo amministrativo monocratico. Con il decreto correttivo è stata prevista la facoltà, con delibera motivata dell’assemblea delle società a controllo pubblico, di disporre che la società sia amministrata da un consiglio di amministrazione. Agli amministratori delle società partecipate sono estese le regole ordinarie sulla responsabilità degli organi sociali previste per le società di capitali, salva la giurisdizione della Corte dei conti per il danno erariale causato dagli amministratori e dai dipendenti delle società in house. Alla Corte dei conti è devoluta la giurisdizione sulle controversie in materia di danno erariale nei limiti della quota di partecipazione pubblica. Ai fini del T.U. si intende per "danno erariale" il danno, patrimoniale o non patrimoniale, subito dagli enti partecipanti, compreso il danno conseguente alla condotta dei rappresentanti degli enti pubblici partecipanti o comunque dei titolari del potere di decidere per essi, che, nell'esercizio dei propri diritti di socio, abbiano con dolo o colpa grave pregiudicato il valore della partecipazione. Entro il 23 ottobre 2016 il Ministero dell'Economia e delle Finanze avrebbe dovuto emanare il decreto che fissa i tetti di stipendio di manager e dipendenti delle società partecipate. Si prevede la suddivisione fino ad un massimo di 5 fasce sulla base delle dimensioni e degli indicatori qualitativi. Per ogni fascia saranno fissati tetti proporzionali. Sono escluse le società quotate e quelle che hanno emesso titoli quotati nei mercati regolamentati. E' inoltre stabilito nel decreto che le società partecipate sono soggette alla disciplina fallimentare e al concordato preventivo e, se vi sono le condizioni, all’amministrazione straordinaria. Si prevede inoltre l'adozione di programmi per la valutazione del rischio aziendale, comprendenti uno o più indicatori di crisi, dettando specifiche procedure per prevenire l’aggravamento della crisi, correggerne gli effetti ed eliminarne le cause, fra cui in primis un piano di risanamento che l'organo amministrativo della società deve adottare. L'inerzia nell’adozione di tale piano costituisce grave irregolarità (ai sensi dell’articolo 2409 del codice civile). La previsione di ripianamento delle perdite da parte del socio pubblico può pertanto essere considerata un provvedimento adeguato solo ed esclusivamente se accompagnata da un piano di ristrutturazione aziendale, dal quale si evincano chiaramente concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività. Si prevede, inoltre, che il Ministero dell’Economia e delle Finanze individui la struttura competente per il controllo e il monitoraggio sull’attuazione del decreto. Tale organismo fornisce orientamenti ed indicazioni in materia di applicazione del decreto e sulla trasparenza delle relazioni finanziarie tra gli enti e le loro imprese pubbliche, in attuazione anche del dlgs 333/2003, di recepimento di una direttiva europea, e promuove le migliori pratiche presso le società a partecipazione pubblica, adottando, nei confronti delle stesse, le direttive sulla separazione contabile e verificandone il rispetto. Inoltre la struttura tiene un elenco pubblico, accessibile anche in via telematica, di tutte le società a partecipazione pubblica esistenti, utilizzando anche una banca dati già attiva, istituita presso il medesimo Ministero. Le pubbliche amministrazioni e le società a partecipazione pubblica inviano alla succitata struttura, oltre alle segnalazioni periodiche anche i bilanci, i programmi di valutazione del rischio aziendale ed eventuali altri documenti nonché i dati espressamente richiesti alle amministrazioni pubbliche e alle società a partecipazione pubblica. Relativamente agli obblighi sanciti dal provvedimento i poteri ispettivi, già attribuiti dalla vigente normativa al Dipartimento della Funzione Pubblica ed al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, prima limitati alle società a totale partecipazione pubblica, diretta o indiretta, sono esercitati nei confronti di tutte le società a partecipazione pubblica. Riguardo alla gestione del personale, le società a controllo pubblico stabiliscono con propri provvedimenti, da pubblicare obbligatoriamente sul sito istituzionale della società stessa, criteri e modalità per il reclutamento del personale nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità e dei principi normativi validi per le PP.AA.. Importante evidenziare che se tali provvedimenti non sono adottati, allora trovano applicazione diretta le norme dell’articolo 35 del dlgs. 165/2001, valide per le Amministrazioni pubbliche. Inoltre la mancanza di provvedimenti sul reclutamento da parte delle società determina la nullità dei contratti di lavoro stipulati, fermo restando la giurisdizione ordinaria in materia. E’ inoltre previsto che le amministrazioni pubbliche socie debbano fissare, con propri provvedimenti, obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate, anche mediante contenimento degli oneri contrattuali, le assunzioni di personale o di eventuali divieti o limitazioni in tal senso. Al 30 settembre 2017 è stato fissato il termine entro il quale le PP.AA. dovevano redigere i piani di razionalizzazione c.d. straordinari, per decidere la chiusura o la privatizzazione delle società non in regola. Per quanto riguarda gli Enti che, come il Comune di Giulianova, hanno già approvato un piano di razionalizzazione e riduzione, si tratta ovviamente di un aggiornamento del medesimo. Pur intervenendo in una molteplicità di istituti giuridici inerenti le società a partecipazione pubblica, il dlgs. 175/2016 non può dirsi in alcun modo fonte esaustiva dell'intera materia. Moltissime disposizioni vengono abrogate, ma altre rimangono ancora vigenti e sono numerosi i richiami a fonti esterne. Anche le definizioni enunciate all'art. 2 sono emblematicamente valide, per espressa previsione dello stesso articolo, ai soli fini del decreto stesso, lasciando inalterate le tante ambiguità, finora susseguitesi nei testi legislativi, per la classificazione delle società a partecipazione pubblica nell'uno o nell'altro sottoinsieme (società a controllo pubblico, società in house, società quotate, ecc.).

Il piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie

Con provvedimento del Sindaco n. 117 del 31/03/2015 è stato approvato il Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni direttamente possedute dal Comune di Giulianova, definito ai sensi dell’art. 1, comma 612, della succitata L. 190/2014. In particolare:

i) Mantenimento della partecipazione del Comune di Giulianova nelle seguenti società:

GIULIANOVA PATRIMONIO s.r.l.: la partecipazione nella società è indispensabile e strategica al fine di esercitare la governance ed il controllo sui servizi erogati ai cittadini. CIRSU S.p.A.: La società è stata dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Teramo in data 10/09/2015, R.G. 91/2015. RUZZO RETI S.p.A.: la partecipazione nella società è ritenuta indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi disciplinati dalla legislazione regionale in materia di servizio idrico integrato.

ii) Dismissione della partecipazione del Comune nelle seguenti società:

- JULIA RETE s.r.l.: mediante liquidazione successivamente all'avvio della gestione del servizio di distribuzione del gas naturale da parte dell'aggiudicatario della gara di ambito; - JULIA SERVIZI PIÙ s.r.l.: cessione dell'intera quota capitale mediante procedura ad evidenza pubblica, in quanto non indispensabile per il raggiungimento dei fini istituzionali del Comune di Giulianova.

Nel 2018 con deliberazione del Commissario prefettizio n° 197 del 08/11/2018 il comune di Giulianova ha aderito alla ASMEL CONSORTILE SOC. CONS. A R.L. Detta società nel rispetto della vigente normativa svolge funzioni di centrale di committenza, così come definita dal Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n.50 e sue successive modifiche ed integrazioni, ed assicura ai soci il supporto organizzativo, gestionale e tecnologico nelle seguenti attività a) aggiudicare appalti, stipulare ed eseguire i contratti per conto delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori; b) stipulare accordi quadro ai quali le stazioni appaltanti possono ricorrere per l’aggiudicazione dei propri appalti; c) gestire sistemi dinamici di acquisizione e mercati elettronici; d) svolgere attività di committenza ausiliarie in favore di altre centrali di committenza o per una o più stazioni appaltanti in relazione ai requisiti di qualificazione posseduti e agli ambiti territoriali di riferimento così come individuati in virtù del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all'art. 37 comma 5 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n.50 e sue successive modifiche ed integrazioni. Il comune di Giulianova ha una partecipazione diretta pari all’ 0,848 % del capitale sociale

iii) Risparmi di spesa Il Comune di Giulianova ha già attuato un processo di contenimento dei costi di funzionamento delle società partecipate mediante la previsione di un Amministratore Unico nelle società totalmente partecipate dal Comune, con conseguenti risparmi.

GIULIANOVA PATRIMONIO s.r.l. In relazione ai costi di funzionamento si segnala il risparmio conseguito prevedendo in luogo del Collegio dei Revisori il Revisore Unico, che a regime è pari a circa € 5.000,00. Riduzione dei compensi spettanti all’organo amministrativo, nel rispetto dell’art. 4 c. 5 del D.L. 95/2012 (come modificato dall’art. 14 del D.L. 90/2014), con un risparmio di circa € 3.000,00.

RUZZO RETI S.p.A. L’obiettivo che si da il comune di Giulianova sulla governance di Ruzzo Reti Spa è quello di riuscire a realizzare il proprion ruolo di controllore nei termini definiti dall’Ersi ( Ente Regionale Del Servizio Idrico ) nella nota protocollo 2796 del 24/08/2020. L’implementazione dei sistemi di controllo risulta strategica per riuscire ad assicurare la possibilità all’nno 2023 dell’affidamento In House. E’ ancora al vaglio del comune una proposta transattiva di rientro del debito da parte della società. La scomposizione dei ruoli propositivi e gestionali nelle politiche sul Servizio Pubblico Idrico di rilievo economico non consente al momento di fornire indicazione sul valore economico complessivo, in termini di risparmi da conseguire, degli obiettivi del piano.

JULIA RETE s.r.l. In relazione al contenimento dei costi di funzionamento si segnala la riduzione dei compensi spettanti all’organo amministrativo, nel rispetto dell’art. 4 c. 5 del D.L. 95/2015 (come modificato dall’art. 14 del D.L. 90/2012), con un risparmio di circa € 3.000,00.

Il risparmio che si stima di conseguire sui costi di funzionamento delle società in controllo dell’Ente a regime si stima ammontino a c.a. € 39.000,00.

iv) Partecipazioni indirette L’Assemblea dei soci della Ruzzo Reti s.rl. del 30 novembre 2013 ha dato atto che le società sottoelencate sono in liquidazione.

Società partecipate direttamente Società partecipate indirettamente Quota partecipazione indiretta IDROS s.r.l. 70% RUZZO RETI s.r.l. EFESTO s.r.l. 0,40%

Con provvedimento del Sindaco n. 161 del 29/03/2016 è stata approvata la relazione sui risultati conseguiti in attuazione del piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dal comune (articolo 1 commi 612 della legge 190/2014). In particolare: In relazione alla lettera b) che prevedeva l’eliminazione delle partecipazioni nella seguente società:

ND Denominazione Attività svolta % di partecip. 1 JULIA SERVIZI PIÙ s.r.l. L'esercizio, in Italia ed all'estero, di 100% attività di vendita di gas

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 9 in data 11/05/2015 è stata disposta la dismissione della partecipazione azionaria detenuta, pari al 100% del capitale sociale. In attuazione della richiamata deliberazione di Consiglio comunale è stata indetta una procedura selettiva mediante la pubblicazione di un avviso pubblico in data 31/12/2015. La procedura è stata aggiudicata con determinazione del dirigente n. 190 in data 11/03/2016 alla Società HERA COMM S.r.l. di Imola (BO) per un prezzo complessivo pari ad euro € 5.387.013,00. La dismissione si è completata con la stipula dell’atto di cessione in data 8 aprile 2016.

In relazione alla lettera d) che prevedeva l’ aggregazione di società di Servizi Pubblici Locali di rilevanza economica: ND Denominazione Attività svolta % di partecip. 2 JULIA RETE s.r.l. Gestione del servizio pubblico locale di 100% distribuzione del gas naturale

Con deliberazione consiliare n. 5 del 26/02/2015, esecutiva ai sensi di legge, è stato approvato lo schema di convenzione per la disciplina coordinata delle funzioni finalizzate all'affidamento del servizio di distribuzione del gas, ai sensi dell''art. 24, comma 4, del Decreto Legislativo 1° giugno 2011, n. 93 che ha statuito che: “a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione sono effettuate unicamente per ambiti territoriali di cui all'articolo 46-bis”. In data 28/01/2016 è stata sottoscritta la Convenzione tra i Sindaci dei Comuni appartenenti all’ATEM Teramo. In relazione al contenimento dei costi di funzionamento il Comune di Giulianova ha già attuato un processo di contenimento dei costi mediante la previsione di un Amministratore Unico nelle società totalmente partecipate dal Comune, con conseguenti risparmi.

GIULIANOVA PATRIMONIO s.r.l. In relazione ai costi di funzionamento si segnala che con deliberazione del Consiglio comunale n. 10 dell’11/05/2015 è stato modificato lo statuto della società prevedendo il Revisore Unico. Il risparmio per l’anno 2015, rispetto al 2014, è stato di euro 2.090,85, mentre a regime il risparmio sarà di euro 4.500,00. Con deliberazione consiliare n. 52 del 09/10/2015 sono stati approvati gli indirizzi finalizzati al contenimento delle politiche retributive ed assunzionali.

CIRSU S.p.A. La società è stata dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Teramo in data 10/09/2015, R.G. 91/2015. Il Comune di Giulianova e gli altri Comuni soci hanno interposto reclamo ai sensi e per gli effetti dell’articolo 18 del R.D. 16/03/1942, n. 267 il quale è stato respinto dalla Corte di Appello de L’Aquila. È stato proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello de L’Aquila. Allo stato il fallimento risulta definito con un concordato omologato. Anche il concordato risulta impugnato ed è allo stato sub iudice.

RUZZO RETI S.p.A. L’ssemblea della sociatà ha apporvato il Nuovo Piano industriale201/-2020, peraltro ancora all’esame dell’ERSI per le numerose critice riscontrate dll’ente deputato al controllo analogo. Si ritiene utile evidenziare che con L.R. Abruzzo n. 9/2011 è stato istituito l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato (ERSI), competente per l' Ambito Territoriale Unico Regionale (ATUR) al quale è demandato il controllo analogo sui gestori in house del Servizio (art. 1, comma 16, L.R. Abruzzo n. 9/2011). ERSI, con nota prot. n. 2796 del 24.08.2020, ha evidenziato che la società per azioni con capitale interamente pubblico, beneficiaria dell’affidamento in house del Servizio Idrico Integrato è soggetta al controllo: - Dei soci, in questo caso Enti Locali; - Del collegio sindacale; - Del revisore legale; - Dell’organismo di vigilanza di cui al D.Lgs. 231/2001; in aggiunta a tali controlli interni la società è soggetta, per poter continuare a beneficiare dell’affidamento diretto del servizio, al controllo analogo (da ultimo vedi D.Lgs. 175/2016) svolto dall’Ente affidante il sercvizio pubblico, che nel caso in esame è l’Ente d’Ambito Teramano oggi ERSI.

JULIA RETE s.r.l. Il compenso per l’Amministratore Unico è stato adeguato da euro 18.000,00 annui ad euro 14.400,00 annui.

Aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie Entro il 30 settembre 2017, l’Amministrazione, con deliberazione del Consiglio comunale n. 52 del 29/09/2017, ha aggiornato il piano di razionalizzazione approvato nel 2015, in adempimento di quanto disposto dall’art. 24 del T.U. D.Lgs. 175/2016, come integrato dal D.Lgs. n. 100/2017. In particolare è stato disposto: - società Giulianova Patrimonio s.r.l.: Mantenimento - La società è classificabile come società di Servizi Pubblici Locali e svolge funzioni istituzionali legate alla gestione dei servizi pubblici di interesse generale. Per quanto concerne la motivazione richiesta dall’articolo 24 comma 1 del d.lgs. 175/2016, l’affidamento dei servizi con il sistema in house alla società Giulianova Patrimonio, oltre a garantire la convenienza economica, analizzata nelle relazioni di cui all’art. 34 comma 20 del D.L. 179/2012, permette di mantenere rilevanti poteri di indirizzo, controllo e coordinamento, che ricomprende sia la possibilità di ridefinizione e/o modifica della politica tariffaria (ove si tratti di servizi erogati a fronte del pagamento di una tariffa da parte de cittadini) che il controllo di tutte le fasi esecutive del servizio, la modifica in tempo reale delle modalità svolgimento, contrariamente a quanto potrebbe invece accadere con il ricorso a procedure a evidenza pubblica che vincolerebbero le parti a un contratto difficilmente modificabile se non con ulteriori aggravi per il Comune. - La gestione diretta del servizio da parte dell’Amministrazione non sarebbe attuabile in quanto non possiede la struttura organizzativa necessaria per lo svolgimento conveniente del servizio e né potrebbe costituirla stanti i limiti esistenti all’incremento della dotazione organica di personale del Comune e delle stringenti norme di finanza pubblica.; - società Julia Reti s.r.l.: Liquidazione - La società sarà posta in liquidazione successivamente all'inizio della gestione del servizio da parte dell’aggiudicatario della gara di ambito che sarà indetta ai sensi dell''art. 24, comma 4, del Decreto Legislativo 1° giugno 2011, n. 93.; - società Ruzzo Reti S.p.A.: Mantenimento - La società risulta essere partecipata al fine del godimento del servizio idrico integrato da essa resa affidatole, in regime di affidamento diretto, dall’ERSI soggetto oggi chiamato all’analisi assolvente ai principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’affidamento; - società Flag Costa Blu Società Consortile a r.l.: Mantenimento - La società consortile è stata costituita il 08/09/2016 per presentare istanza di selezione delle strategie CLLD e dei Gruppi di Azione Locale nel Settore della Pesca (FLAGS) dei territori costieri della Regione Abruzzo nell'ambito del Programma del Fondo Europeo per la Pesca 2014/2020 - Priorità n.4 (OT8), di cui all'avviso della Regione Abruzzo Determinazione DPD027/66 del 30.06.2016; Con deliberazione di C.C. n. 49 del 20.12.2019 è stato assicurato l’adempimento di razionalizzazione periodica delle società partecipate ai sensi dell’art. 20 c. 1, 2, e 4 del D. Lgs. N. 175/2016, prevedendo, in relazione alle partecipazioni detenute direttamente, quanto segue: - società Giulianova Patrimonio s.r.l.: Mantenimento senza interventi; - società Julia Rete s.u.r.l.: Liquidazione - società Ruzzo Reti S.p.A.: Mantenimento senza interventi - società Asmel Consortile scarl, Mantenimento senza interventi.

Il costo del personale e gli atti di indirizzo In conformità alle disposizione del D.L. 90/2014, che hanno modificato l'art. 18, comma 2bis, del DL n. 112/2008, convertito dalla L. n. 133/2008, l’ERSI sta ha affrontando il tema del contenimento dei costi del personale nella società Ruzzo Reti S.p.A.. Per ciò che attiene la Giulianova Patrimonio, s.r.l. è in atto la Due Diligence societaria che porterà all’emersione del reale andamento del costo del personale e consentirà l’elebozaione di nuovo indirizzi per contenimento della spesa di personale Peraltro la spesa della controllata viene annualmente autorizzata dal consiglio con l’approvazione del Budget annuale societario, avvenuta per il 2020 con deliberazione di Consiglio Comunale n. 51 del 20/12/2020.

L'evoluzione dei servizi pubblici locali Nell'ultimo ventennio la definizione classica di servizi pubblici locali ha dovuto fare i conti con l'evoluzione del sistema globale dei mercati e con lo spostamento della concorrenza al di fuori dei confini prettamente nazionali. A ciò si aggiunga il mutamento dei bisogni dei cittadini/utenti e l’adeguamento delle normative di settore a questo contesto di riferimento. A livello europeo, per indicare i diversi servizi pubblici si fa riferimento ai servizi di interesse generale (SIG), nonché a quelli di interesse economico generale (SIEG), questi ultimi richiamati, in particolare dall’art. 14 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, quali elementi strutturali dei valori comuni dell’Unione, il cui ruolo nella promozione della coesione sociale e territoriale appare imprescindibile. Si evince da ciò la necessità di un corretto funzionamento dei SIG e dei SIEG, su cui il legislatore ha posto attenzione stabilendo una specifica disciplina in attuazione della delega contenuta negli articoli 16 e 19 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Lo schema di decreto legislativo al momento della redazione del presente documento non risulta ancora definitivamente adottata, ma si possono individuare alcuni tratti distintivi. La norma intende svolgere una funzione di omogeneizzazione della materia dei servizi pubblici locali indicando gli elementi di specificità di tali servizi nonché l'ambito di applicazione degli stessi. Viene confermata la funzione fondamentale degli enti locali nell'assunzione della titolarità di servizi pubblici locali di interesse generale, in particolare di quelli a rilevanza economica e il procedimento di individuazione di detti servizi (ulteriori rispetto a quelli stabiliti a livello legislativo), la preliminare verifica dell'inidoneità del mercato a fornirli a condizioni compatibili con l'interesse pubblico. A seguito dell'individuazione di un'attività quale servizio pubblico, lo schema di decreto legislativo indica all'ente locale differenti modalità organizzative, che richiamano in buona parte le forme già previste dall'ultima versione dell'art. 113 TUEL (che il testo intende sostituire), ovvero affidamento mediante procedura ad evidenza pubblica, anche a società a capitale misto pubblico-privato, gestione diretta mediante affidamento in house. A questi si aggiungono l'azienda speciale e la gestione in economia, che per il mutamento del contesto sociale ed economico, nel tempo, sono stati tralasciati a favore delle società di capitali. Inoltre, l'interesse pubblico può anche essere perseguito, ove la legge lo consenta espressamente, mediante l'imposizione di obblighi di servizio a carico di tutte le imprese che operano nel mercato, o, in alternativa, mediante il riconoscimento agli utenti di vantaggi economici e titoli da utilizzare per la fruizione del servizio. Lo schema di decreto legislativo ha il pregio di dettare una specifica disciplina delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali strumentali all'erogazione del servizio che, sebbene non risolva tutti i problemi sorti in passato, se non altro indica una strada su cui orientare le scelte future. In particolare, tali beni, indipendentemente dalla titolarità della proprietà, dovranno essere vincolati all'uso pubblico, con la garanzia della disponibilità al fine della gestione del servizio; inoltre, gli enti locali, fermo restando quanto stabilito dalle discipline di settore, hanno facoltà di scegliere tra gestione separata ovvero gestione unitaria del servizio e di reti, impianti e altri beni strumentali all'erogazione di esso. Come già indicato per alcune discipline di settore, per i servizi pubblici locali di interesse economico generale a rete le regioni e le province autonome sono chiamate ad organizzarne la gestione individuando ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei.

Trasparenza e anticorruzione In attuazione della legge delega n. 190/2012 'Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.' sono stati adottati il dlgs. n. 33/2013 'Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.' e il dlgs. n. 39/2013 'Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190.' L'incidenza delle due norme sugli enti partecipati è diretta poiché essi sono responsabili dinnanzi all'Autorità anticorruzione della corretta applicazione degli obblighi ivi stabiliti. Tuttavia, in passato l'applicazione della norma anche agli enti partecipati, nell'ottica dell'amministrazione allargata concepita dal nuovo art. 97 della Costituzione, ha richiesto l'intervento dell'ANAC (determinazione n. 8/2015) per individuare le specificità dei soggetti privati cui adattare la struttura normativa. Le disposizioni di cui si tratta, infatti, sono state redatte per prevenire fenomeni di corruzione all'interno della PA e per garantire un'azione trasparente da parte di essa. Questa condizione, unitamente a tante altre distorsioni createsi, ha indotto il legislatore a tornare sulla materia per garantire un sistema meno macchinoso e più incisivo. Nel giugno 2016, in attuazione della già più volte citata delega della l. n. 124/2015, il legislatore ha rivisto il sistema della trasparenza della pubblica amministrazione sottoponendo gli enti partecipati, tra cui le società, alla medesima disciplina delle amministrazioni socie, laddove compatibile. La norma mantiene diversi punti di criticità interpretativa, ma appare più attenta nell'individuazione dei dati di trasparenza, soprattutto in relazione a quelli legati alla privacy, sui quali si è svolto un lungo dibattito e su cui le due Autorità in materia si sono confrontate in maniera approfondita. Il principio di soggezione delle società di capitali a tutta la disciplina relativa alla trasparenza comporta da parte di esse un lavoro di estrapolazione degli obblighi specificamente riferibili a tali enti poiché la responsabilità diretta della realizzazione della trasparenza è demandata ad ognuno di essi. A seguito della strutturazione del proprio schema di trasparenza, per tutte le società, in particolare per quelle in house e per quelle controllate, si renderà necessario un confronto con l'Amministrazione comunale per riferire il lavoro svolto e per condividere l'interpretazione complessiva della norma. Il lavoro di esegesi e di verifica degli adempimenti da parte degli enti partecipati verrà svolto dai servizi competenti dell'amministrazione secondo la suddivisione tra enti controllati ed enti partecipati (per le società di capitali, secondo le definizioni del relativo TUSP), con l'intento di modulare l'applicazione della norma in base all'entità della presenza pubblica nei soggetti partecipati. Le linee guida approvate definitivamente da ANAC con deliberazione di n. 1134 dell’8/11/2017, per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle P.A. (che sostituiscono quelle recanti n.8/2015) a seguito del nuovo ambito soggettivo delineato dall’art. 2-bis del D.Lgs.33/2013 e ss.mm.ii, prevedono una serie di adempimenti in capo al Comune in quanto ente controllante/ ente partecipante. Diversificati infatti sono gli adempimenti in capo a: - società in controllo pubblico/ enti di diritto privato con tutti i requisiti di cui all’art.2-bis, comma 2, Dlgs 33/2013 e ss.mm.ii.; - società solo partecipate ed enti con le caratteristiche di cui al comma 3 del medesimo articolo, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore del Comune o di gestione di servizi pubblici. Conseguentemente, diverse sono le attività ed azioni previste nel presente PTPCT in capo al Comune ai fini dell’attuazione delle misure di prevenzione e trasparenza in capo agli enti/società. Solo le società in controllo pubblico/ enti di diritto privato con tutti i requisiti di cui all’art.2-bis, comma 2, D.Lgs 33/2013 e ss.mm.ii., sono tenuti ad attuare la medesima normativa applicabile alla PA in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza, in quanto compatibile. Il criterio di compatibilità va valutato in relazione alla tipologia delle attività svolte distinguendo i casi di attività di pubblico interesse dai casi di attività esercitate in concorrenza con altri operatori economici o casi di attività svolte in regime di privativa. Pertanto gli enti in questione sono tenuti, previa analisi di compatibilità, ad adottare misure integrative (al modello 231) di prevenzione della corruzione e misure di trasparenza (sia mediante pubblicazione sul sito di dati/informazioni riguardanti l’organizzazione dell’ente e le attività, sia mediante accesso civico generalizzato). La definizione degli obblighi di trasparenza in capo agli enti privati è connessa al diritto del cittadino di conoscere la situazione di ogni singolo soggetto privato graduandolo in rapporto all’intensità della partecipazione pubblica o in relazione all’attività di pubblico interesse svolto.

Controllo analogo L’amministrazione ha provveduto ad adeguare tutti gli statuti delle società del Gruppo al TU delle partecipate, D.Lgs. 175/2016 e ss.mm.ii. Essenziale è stata la disciplina puntuale del controllo analogo che è una delle condizioni che –secondo le normative comunitarie - legittimano comuni e province ad affidare direttamente la gestione di un servizio pubblico locale a una società a capitale interamente pubblico e partecipata. Secondo la giurisprudenza comunitaria e nazionale il controllo analogo ricorre quando: - L’ente locale esercita sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi; - La società realizza la parte più importante della propria attività con l’ente; - L’ente controllante esercita un assoluto potere di direzione, coordinamento e supervisione dell’attività della società; - La società non possiede alcuna autonomia decisionale in relazione ai più importanti atti di gestione; - La società è un’entità distinta solo formalmente dall’ente e in concreto continua a costituire parte dell’ente stesso Le norme introdotte negli statuti per l’effettivo controllo analogo sono: - l’impossibilità ad alienare a privati una quota di capitale sociale - La nomina e la revoca del Cda esclusivamente da parte del socio; - Maggiori poteri dell’assemblea rispetto a quelli che il diritto societario riconosce normalmente - La totale dipendenza dell’affidatario in tema di strategie e politiche aziendali; - Controllo stringente del bilancio; - Controllo sulla qualità dei servizi erogati mediante le carte di servizio

Sull’argomento obiettivo del triennio 2021/2023 sarà completare il sistema del controllo adottando un regolamento per la definizione all’interno del comune dei processi di controllo.

Il bilancio consolidato Nel 2017 è scattato l’obbligo per il Comune di Giulianova di redigere il bilancio consolidato con le società ed enti costituenti il Gruppo Amministrazione Pubblica. Il documento risponde all'esigenza, individuata dal legislatore, di fornire una rappresentazione dell'attività del Comune, allargata a tutto l’insieme di aziende che sono al servizio della collettività e sorgono per volontà pubblica in quanto l'Amministrazione pubblica, insieme a società partecipate, aziende non profit (Fondazioni, Associazioni, ecc.), fanno parte di un gruppo con finalità omogenee, se viste nell’ottica del soddisfacimento del bisogno collettivo, seppur appartenenti a settori di attività diversi, a volte complementari. Il gruppo “amministrazione pubblica” non ha per sua essenza, rappresentata dall’eterogeneità di membri (società per azioni, società a responsabilità limitata, fondazioni, associazioni, consorzi ecc.), una direzione unitaria unica in senso economico-aziendale, ma è una realtà di aggregazioni di imprese tipica del settore pubblico. Il perimetro di consolidamento, ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato per l’esercizio 2019, è stato definito con deliberazione di Giunta Comunale n. 62 del 28.04.2020 ed include i seguenti enti e società :

PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO ALLA DATA DEL 31/12/2019: Fondo di ND Denominazione Classificazione % di part. dotazione/capitale sociale 1 Giulianova Patrimonio S.r.l. Società Controllata 100% € 6.074.210,00 2 Julia Rete S.u.r.l. Società Controllata 100% € 10.000,00

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 30.09.2019 è stato approvato il Bilancio Consolidato del gruppo Amministrazione pubblica del Comune di Giulianova per l’esercizio 2018, che ha evidenziato un risultato economico consolidato pari ad € 338.324,89. Il termine per l’approvazione del Bilancio consolidato per l’esercizio 2019 è stato differito al 30 novembre 2020, così come previsto dall’art. 110 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77 (in S.O. n. 25, relativo alla G.U. 18/07/2020, n. 180).

GIULIANOVA PATRIMONIO s.r.l.

Data di costituzione: 05/12/2005 Sede legale: Corso Garibaldi, 109 – 64021 Giulianova (TE) Oggetto Sociale: Gestione e dismissione del patrimonio conferito o ceduto dal Comune di Giulianova, o comunque acquisito, anche mediante mezzi propri nonché la realizzazione, la manutenzione e la gestione di opere di interesse pubblico. Inoltre l’attività sociale riguarda la gestione del servizio di farmacia Comunale nonché di altri servizi pubblici erogati dal Comune di Giulianova Capitale sociale al 31.12.2018: € 6.074.210,00 Altri soci: --- Percentuale di partecipazione del Comune : 100% Risultati ultimi tre esercizi finanziari: 2017 € (-290.128,00) 2018 € (-147.936,00) 2019 € (-367.876,00) Eventuali costi a carico del bilancio ultimi tre esercizi 2016 € 1.047.279,94(contratti di servizio e locazioni) (ricapitalizzazioni, coperture di perdite, aggi e 2017 € 922.069,00(contratti di servizio e locazioni) corrispettivi per servizi ecc.) 2018 € 929.350,21(contratti di servizio e locazioni) Amministratore Unico Avv. Luca Ranalli Organo di controllo Dott. Iachini Federico

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 10 e 11 dell'11 maggio 2015 sono state approvate le relazioni redatte ai sensi dell’art. 34, comma 20, del D.L. 179/2012 e sono stati affidati, secondo il sistema "in house", la gestione dei seguenti servizi per la durata di anni 5,5 con decorrenza 01.07.2015/31.12.2020; gestione del verde urbano, delle strade e di alcuni servizi d'igiene pubblica; gestione, in regime di concessione, dei servizi cimiteriali; gestione della farmacia comunale; Con successiva deliberazione della Giunta comunale n. 109 del 29/06/2015, è stato approvato lo schema di contratto di servizio per la gestione e manutenzione del verde urbano, delle strade e di alcuni servizi di igiene pubblica. Con deliberazione della G.C. n. 230 del 29/12/2015 è stato approvato lo schema di contratto di servizio per la gestione dei servizi cimiteriali. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 36 del 29/04/2016 è stata approvata la relazione redatta ai sensi dell’art. 34, comma 20, del D.L. 179/2012 ed è stata affidata, secondo il sistema "in house", la gestione del Mercato Itttico sino al 31 dicembre 2018. Con successiva deliberazione della Giunta comunale n. 116 del 30/06/2016 , è stato approvato lo schema di contratto di servizio per la gestione del mercato ittico. In data 21-02-2019 con atto del commissario prefettizio N. 24 è stato approvato il PIANO INDUSTRIALE 2019-2028 della Giulianova Patrimonio: il documento vuole essere il documento strategico per rilanciare l’attività della società attraverso una visione d’insieme in prospettiva decennale. Con deliberazione 63 DEL 12-04-2019 con oggetto “Affidamento a Giulianova patrimonio s.r.l. secondo il sistema "in house" del mercato ittico comunale ed approvazione della relazione redatta ai sensi dell'art. 34, comma 20 del d.l. 179/2012” è stata aggiornata la relazione di che trattasi e con Deliberazione di Giunta n° 19 del 01/08/2019 è stato approvato ilnuovo schema di contratto successivamente sottoscritto tra le parti e con scadenza 2023. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 18 del 04/04/2017 è stata approvata la relazione redatta ai sensi dell’art. 34, comma 20, del D.L. 179/2012 ed è stata affidata, secondo il sistema "in house", la gestione dei parcheggi a pagamento senza custodia, mediante parcometri e ausiliari del traffico per il periodo decorrente dal 23 luglio 2017, fino a tutto il 31 dicembre 2018. Successivamente con delibera del commissario n. 89 del 14/05/2019 è stato approvato lo schema del contratto di servizio in scadenza al 2023 regolarmente sottoscritto . Con deliberazione commissariale n. 26 del 21/02/2019 con oggetto “Affidamento a giulianova patrimonio s.r.l. secondo il sistema "in house" della gestione del civico cimitero ed approvazione relazione redatta ai sensi dell'art. 34, comma 20, del d.l. 179/2012”, è stata programmata la concessione per 10 anni del cimitero comunale alla società, affiancando alla gestione di tutti i servizi cimiteriali l’Ampliamento del cimitero urbano e la Riqualificazione e manutenzione del cimitero esistente. La programmazione allo stato non ha avuto seguito difettando tutta la documentazione prevista dal Codice dei Contratti per l’affidamento di servizi e lavori pubblici, senza sottacere che l’affidamento prevede un ampliamento del civico cimitero in assenza del Piano regolatore cimiteriale e quindi in violazione della legge regionale 41/2012

Obiettivi per il triennio 2021-2023 - Due diligence societaria - Esame del Piano di risanamento resosi necessario ai sensi del D. Lgs 175/2016: dopo la chiusira del terzo esercizio in perdita l’amministratore è infatti tenuti a presentare il Piano di risanamento della società allo stato in corso di elaborazione; - Revisione organizzativa al fine di determinare il generale contenimento dei costi per i servizi affidati dal Comune garantendo comunque servizi a livelli funzionali secondo gli standard indicati nei contratti di servizio; - Prosecuzione delle attività di realizzazione degli interventi compresi nel PUC (Programma Urbano Complesso) denominato “Giulianova Urban Regeneration”, cofinanziato dalla Regione Abruzzo, come da cronoprogramma allegato al progetto e successivi aggiornamenti: - Avvio opere di ristrutturazione del Palazzo Kursaal e immobili centro storico (Palazzo Massei, laboratori e piccole botteghe artigiane); - interventi di recupero e valorizzazione del mercato coperto; - ampliamento e ammodernamento del cimitero urbano di Giulianova; - definizione specifiche del sistema informativo gestionale e interventi di ammodernamento; - definizione modello Controllo di Gestione; - analisi della posizione debitoria e attività di ristrutturazione e/o rimodulazione dei debiti bancari. - Aggiornamento del Piano anticorruzione e attuazione della trasparenza secondo le “Linee guida” approvate dall’ANAC; - Trasmissione entro il 15 novembre del budget economico-finanziario dell’anno successivo; - Trasmissione entro il 15 aprile della relazione circa i risultati del bilancio d’esercizio; - trasmissione, entro il 31 di luglio della relazione illustrativa sullo stato patrimoniale e sul conto economico della società relativi al primo semestre d’esercizio; - con cadenza trimestrale trasmissione della relazione circa l’andamento della società ed i risultati parziali della gestione, sia economica che finanziaria, la valutazione degli standard di qualità, economicità e tempestività del servizio e la verifica degli adempimenti contrattuali e delle modalità con cui gli stessi vengono attuati; - trasmissione mensile degli ordini del giorno e dei verbali delle decisioni dell'Amministratore Unico e Collegio Sindacale.

RUZZO RETI S.p.A. Data di costituzione: 16/06/2003 Sede legale: Via Nicola Dati, 18 – 64100 Teramo Oggetto Sociale: Gestione del servizio idrico integrato, formato dall’insieme dei sevizi pubblici di captazione, adduzione, accumulo e distribuzione di acqua ad usi civili ed industriali, di fognatura e depurazione delle acque reflue nonché l’amministrazione e la gestione integrata delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali destinati all’esercizio del servizio idrico integrato Capitale sociale al 31.12.2014: € 100.112.012,00 Altri soci: Comune di Teramo 11,36% Comune di Roseto degli Abruzzi 4,55% Comune di Alba Adriatica 4,55% Comune di Martinsicuro 4,55% 31 Comuni Prov. TE (2,27% ciascuno) 70,37% Percentuale di partecipazione del 4,55% Comune : Risultati ultimi tre esercizi finanziari: 2017 € (2.522.837,00) 2018 € 107.850,00 2019 € 1.071.470,00 Eventuali costi a carico del bilancio ultimi tre esercizi (ricapitalizzazioni, coperture di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Organo amministrativo Presidente Dott.ssa Alessia Cognitti Consigliere Dott. Alberto Fagotti Consigliere Dott. Alfredo Grotta Organo di controllo Dott. Giuseppe Corradetti Dott. Massimo Felicioni Dott. Paolo Lattanzi

Con il piano operativo di razionalizzazione approvato dal Sindaco con proprio atto n. 117 del 31/03/2015 e con la successiva deliberazione del consiglio comunale n. 9 dell'11 maggio 2015 è stato approvato il mantenimento della società in quanto ritenuta indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi disciplinati dalla legislazione regionale in materia di servizio idrico integrato. Con deliberazione consiliare n. 26 del 15/06/2015 sono stati approvati gli “Indirizzi “Piano Industriale 2014-2017” Ruzzo Reti S.p.A. ed indirizzi finalizzati al contenimento delle politiche retributive ed assunzionali”. L’aggiornamento del Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, deliberato il 29 settembre 2017, ha previsto il mantenimento della società Ruzzo Reti S.p.A., in quanto risulta essere partecipata al fine del godimento del servizio idrico integrato da essa resa affidatole, in regime di affidamento diretto, dall’ERSI soggetto oggi chiamato all’analisi assolvente ai principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’affidamento. Il 18 luglio 2019 l’assemblea dei soci ha approvato le linee generali del nuovo piano industriale incorso di definizione,

Obiettivi per il triennio 2021-2023 - individuazione meccanismi per l’attuazione del controllo analogo congiunto, compatibilmente con la L.R. Abruzzo 9/2011 che pone in capo all’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato la competenza a svolgere il controllo analogo sui gestori in house del servizio (art. 1, comma 16); - adeguamento alle eventuali direttive del Comune in materia di criteri di valutazione delle poste di bilancio e tenuta delle scritture contabili in coerenza con le necessità del consolidamento nel Gruppo Amministrazione pubblica del Comune di Giulianova; - monitoraggio della spesa di personale secondo i parametri legislativi in tema di contenimento di questa voce di costo. JULIA RETI S.R.L.

Data di costituzione: 19/12/2003 Sede legale: Corso Garibaldi, 109 – 64021 Giulianova (TE) Oggetto Sociale: 1) gestione del servizio pubblico locale di distribuzione del gas naturale; 2) gestione di altri servizi pubblici locali di rilevanza industriale che potranno essere affidati dal Consiglio comunale previa modificazione del presente articolo; 3) gestione di altri servizi pubblici locali privi di rilevanza industriale che potranno essere affidati dal Consiglio comunale previa modificazione del presente articolo Capitale sociale al € 10.000,00 31.12.2014: Altri soci: --- Percentuale di 100% partecipazione del Comune: Risultati ultimi tre esercizi 2016 € 316.576,00 finanziari: 2017 € 316.040,00 2018 € 314.446,00 Ritorno economico per il 2016 € 519.529,68 (canone affitto reti) Comune con riferimento 2017 € 434.338,00 (canone affitto reti) agli ultimi tre esercizi. 2018 € 444.406,00 (canone affitto reti) Eventuali costi a carico del bilancio ultimi tre esercizi (ricapitalizzazioni,coperture di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Amministratore Unico Avv. Luca Gentile Organo di controllo Ai sensi dell’art. 14, comma 10, il bilancio deve essere certificato.

Con il piano operativo di razionalizzazione approvato dal Sindaco con proprio atto n. 117 del 31/03/2015 e con la successiva deliberazione del consiglio comunale n. 9 dell’11 maggio 2015 è stata approvata la liquidazione della società successivamente all’avvio della gestione del servizio di distribuzione del gas naturale da parte dell’aggiudicatario della gara di ambito. Anche con l’aggiornamento al Piano operativo di razionalizzazione deliberato dal Consiglio comunale il 29 settembre 2017 è stata confermata la liquidazione della società successivamente all’avvio della gestione del servizio di distribuzione del gas naturale da parte dell’aggiudicatario della gara di ambito.

Obiettivi per il triennio 2021-2023 - -sinergia per gli adempimenti necessari per la nuova gara d’ambito; - Aggiornamento del Piano anticorruzione e attuazione della trasparenza secondo le “Linee guida” approvate dall’ANAC; - adeguamento alle eventuali direttive del Comune in materia di criteri di valutazione delle poste di bilancio e tenuta delle scritture contabili in coerenza con le necessità del consolidamento nel Gruppo Amministrazione pubblica del Comune di Giulianova; - trasmissione entro il 15 novembre del budget economico-finanziario dell’anno successivo; - trasmissione entro il 15 aprile della relazione circa i risultati del bilancio d’esercizio; - trasmissione, entro il 31 di luglio della relazione illustrativa sullo stato patrimoniale e sul conto economico della società relativi al primo semestre d’esercizio; - con cadenza trimestrale trasmissione della relazione circa l’andamento della società ed i risultati parziali della gestione, sia economica che finanziaria, la valutazione degli standard di qualità, economicità e tempestività del servizio e la verifica degli adempimenti contrattuali e delle modalità con cui gli stessi vengono attuati; - trasmissione mensile degli ordini del giorno e dei verbali delle decisioni dell’Amministratore Unico.

FLAG COSTA BLU SOCIETÀ CONSORTILE a r.l.

Data di costituzione: 06/09/2016 Sede legale: Giulianova Oggetto Sociale: La società è costituita con la finalità di garantire uno sviluppo sostenibile e un miglioramento della qualità della vita nelle zone di pesca della costa teramane nel quadro di una strategia globale di sostegno all'attuazione degli obiettivi del P.O. FEAMP e delle altre Misure Regionali, nazionali e comunitari per lo sviluppo delle zone di pesca Capitale sociale al € 30.000,00 31.12.2016: Altri soci: Ente Porto Giulianova, Comuni di: Tortoreto, Alba Adriatica, Martinsicuro, Pineto, Silvi, Roseto degli Abruzzi, Provincia di Teramo Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Teramo Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise C.N.A. Associazione di Teramo Circolo Nautico Carlo Vallonchini Unione del Commercio, del turismo dei servizi delle professioni e delle piccole e medie imprese di Teramo Confesercenti provinciale di Teramo Federazione provinciale coldiretti Teramo Università degli studi di Teramo DMC Hadriatica società consortile a r.l. Consorzio Punto Europa teramo società consortile a r.l. Organizzazione produttori Abruzzo Pesca società cooperativa CO.GE.VO. Abruzzo a r.l. Organizzazione di produttori vongole costa del teramano Soc. Coop. A r.l. Società Nazionale di salvamento Riviera dei Borghi Acquaviva società consortile a r.l. Confederazione Italiana Agricoltori L’Aquila Partner in Service s.r.l. semplificata Associazione culturale scerne Progetto 2000 Consorzio gestione, salvaguardia e valorizzazione Area marina protetta Torre del Cerrano Percentuale di 10% partecipazione del Comune: Risultati ultimi tre esercizi 2016 € (429,00) finanziari: 2017 € (1.511,00) 2018 € (2.719,00) Ritorno economico per il Comune con riferimento agli ultimi tre esercizi. Eventuali costi a carico del bilancio ultimi tre esercizi (ricapitalizzazioni,coperture di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Consiglio di Bertoni Nino Amministrazione Flagella Silvia Lanciotti Gloriano Di Mattia Giovanni Giovannelli Giammarco Pensilli Annalisa Crescenzi Vincenzino Organo di controllo

Obiettivi per il triennio 2021-2023: Implementare la mission per cui la società è stata costituita. GAL TERREVERDI TERAMANE SOCIETÀ CONSORTILE Cooperativa a r.l.

Data di costituzione: 25/11/2016 Sede legale: Nereto (TE) Oggetto Sociale: a. Sviluppare e innovare le filiere ed i sistemi produttivi locali (agro alimentari, artigianali e manifatturiere); b. Sviluppare la filiera dell'energia rinnovabile (produzio- ne e risparmio energia); c. Curare e tutelare il paesaggio, l'uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale); d. Sviluppare il turismo sostenibile; e. Valorizzare e gestire le risorse ambientali e naturali; f. Valorizzare i beni culturall ed il patrimonio r.ìrnorrì.o artistico legati al territorio; g .. Accedere ai servizi pubblici essenziali; h. Favorire l'inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati o marginali; i. Favorire la legalità e la promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale; l. favorire la riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; m. sviluppare· reti e comunità intelligenti; n. Implementare azioni di animazione sul territorio, al fine di dare la massima promozione e condivisione delle strategie di sviluppo che intende perseguire; o. ogni altra attività meglio indicata nello statuto Capitale sociale al Minimo € 150.000,00 31.12.2016: Altri soci: Comuni di Alba Adriatica, Ancarano, Di Bellante, Castellalto, Cellino Attanasio, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Morro D'Oro, Mosciano Sant 'Angelo, Nereto, Notaresco, Pineto, Sant 'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Torano Nuovo, Comune di Tortoreto, Provincia di Teramo Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Teramo Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise C.N.A. Associazione di Teramo Banca di Credito Cooperativo dell'Adriatico Teramano Fidimpresa Abruzzo Consorzio Smac Servizi Meccanizzati Artigiani Consorziati, Lega Regionale Cooperative e Mutue dell 'Abruzzo, Consorzio Tutela Vini Colline Teramane, Centrocarni Val Tordnio, Società Agricola Anfra, FederBirra Federazione Italiana Birra Artigianale, Societa' Agricola Perconti Di Cori Vincenzo E Cori Francesco, Ditta Colancecc Laila, Alba Servizi Cooperativa sociale , "Pogetto Agora, Confcommercio Imprese per L'Italia della Provincia Di Teramo, Associazione Mercato della Terra dell'appennino Teramano, Associazione Culturale Nitticora, Associazione Aprutina Picena Bio, Pro Loco Morro D'oro, Cinemusica Nova, Tecnema S.R.L., Agire - Agroindustria Ricerca Ecosostenibilita, Societa' Agricola Cantoro S. S., Poliservice S.p.A., Spoltino S.R.L., Nuova S.M.A. s.r.l., Commercredito Cooperativa di Garanzia per il Credito ai Commercianti, Centro di Assistenza tecnica Confesercenti Provinciale di Teramo, Confesercenti Provinciale Di Teramo, Copagri Confederazione Produttori Agricoli Di Teramo", Associazione Pro Loco Controguerra, Associazione Regionale Allevatori d'Abruzzo, ditta Maggitti Giuseppina, A.R.C.A.B. Associazione Regionale Carni Bovine, Pro Loco Torano Nuovo, Pro Loco Sant'omero, Azienda Agricola La Pineta Di Morena Ciapanna, Oleificio Matalucci Ortenzia, ditta Del Sole Emanuele, Unione Provinciale degli Agricoltori di Teramo Percentuale di 2% partecipazione del Comune: Risultati ultimi tre esercizi finanziari: Ritorno economico per il Comune con riferimento agli ultimi tre esercizi. Eventuali costi a carico del bilancio ultimi tre esercizi (ricapitalizzazioni,coperture di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Consiglio di Presidente Cantoro Pasquale Amministrazione Vice presidente Scarpantonio Mauro Giovanni Consigliere Lanciotti Gloriano Consigliere D’Ignazio Giovanna Consigliere De Santis Gianfredo Consigliere Erasmi Daniela Consigliere Silvestri Stefania Consigliere Di Giacinto Davide Calcedonio Consigliere Traini Laura Organo di controllo Iacono Riccardo Presidente Di Gregorio Roberto Sindaco effettivo Giovannini Angelo Sindaco supplente Del Moro Claudio Sindaco supplente Dalla visura della Camera di Commercio i bilanci non risultano

Obiettivi per il triennio 2021-2023 Implementare e accrescere le azioni per cui GAL TERREVERDI TERAMANE SOCIETÀ CONSORTILE Cooperativa a r.l. è stato costituito

ASMEL CONSORTILE SOC. CONS. A R.L. Data di costituzione: 2013 Data di Adesione 2018 Sede legale: Gallarate ( varese) Oggetto Sociale: svolge funzioni di centrale di committenza, così come definita dal Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n.50 e sue successive modifiche ed integrazioni, ed assicura ai soci il supporto organizzativo, gestionale e tecnologico nelle seguenti attività a) aggiudicare appalti, stipulare ed eseguire i contratti per conto delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori; b) stipulare accordi quadro ai quali le stazioni appaltanti possono ricorrere per l’aggiudicazione dei propri appalti; c) gestire sistemi dinamici di acquisizione e mercati elettronici; d) svolgere attività di committenza ausiliarie in favore di altre centrali di committenza o per una o più stazioni appaltanti in relazione ai requisiti di qualificazione posseduti e agli ambiti territoriali di riferimento così come individuati in virtù del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all'art. 37 comma 5 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n.50 e sue successive modifiche ed integrazioni.

Capitale sociale al € 421.802 31.12.2018: Altri soci: 2798 Comuni associati di Asmel l'Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali con sede legale a Gallarate (VA) e sede operativa a Napoli. Percentuale di 0,848 % partecipazione del Comune: Risultati ultimi tre esercizi 2018 - 402.740. finanziari: 2017 – 212.657 2016 - 310.371 Ritorno economico per il 0 Comune con riferimento agli ultimi tre esercizi. Eventuali costi a carico del 0 bilancio ultimi tre esercizi (ricapitalizzazioni,coperture di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Consiglio di Presidente Arturo Manera Amministrazione CONSIGLIERE: Michele Iuliano CONSIGLIERE: Antonio Zuccaro

Organo di controllo PRESIDENTE DEL CONTROLLO ANALOGO : Giovanni Caggiano

Obiettivi per il triennio 2021-2023 Utilizzo efficiente, efficace ed economicio dei servizi di committenza garantiti dalla società ed utilizzo servizi ausiliari vari. Monitoraggio attività sociali.

AMBITO SOCIALE TORDINO IN LIQUIDAZIONE

Data di costituzione: 21/03/2006 Sede legale: Via Cavour, 2 – 64021 Giulianova Scopo: Gestione in forma associata degli interventi socio-assistenziali e sociali di competenza dei comuni, già identificati dalle direttive regionali, garantendo integrazione tra diverse funzioni e l’ottimizzazione degli interventi secondo criteri di efficacia ed efficienza Capitale di dotazione al € 44.000,00 31.12.2014: Altri enti consorziati: Comune di Bellante Comune di Mosciano Sant’Angelo Quota di partecipazione del 46% Comune : Risultati ultimi tre esercizi 2016 € 549,95 finanziari: 2017 € 15,30 2018 € 400,29 Ritorno economico per il Comune con riferimento agli ultimi tre esercizi. Eventuali costi a carico del 2016 € 682.500,00 (corrispettivo per servizi e spese funzionamento consorzio) bilancio ultimi tre esercizi 2017 € 682.500,00 (corrispettivo per servizi e spese funzionamento consorzio) (ricapitalizzazioni,coperture 2018 € 373.390,00 (corrispettivo per servizi e spese funzionamento consorzio) di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Consiglio di Liquidatore Dott. Mirko Rossi Amministrazione Organo di controllo Presidente Dott. Valentino Fabrizio Ferrante

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 77 del 21 dicembre 2016, esecutiva ai sensi di legge, sono stati disposti lo scioglimento e la messa in liquidazione del Consorzio. Con deliberazione consiliare n. 6 del 30 gennaio 2017 è stato approvato lo Statuto dell’Unione dei Comuni delle Terre del Sole, ai sensi del vigente Piano Sociale Regionale. Il 24 agosto 2017 è stato sottoscritto l’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni delle Terre del Sole. Nel corso dell’anno 2019 è stato approvato il bilancio di liquidazione . L’obiettivo 2021/2023 è la definizione della liquidazione. ENTE PORTO GIULIANOVA Data di costituzione: 1973 Sede legale: Lungomare Spalato – 64021 Giulianova Scopo: - provvedere alla gestione delle operazioni, dei servizi e delle strutture portuali su concessione e/o autorizzazione della Autorità Marittima, dell’Amministrazione dello Stato, degli Organi della Regione e degli Enti Locali competenti. - provvedere, anche con l’utilizzo di finanziamenti e contributi, sia ordinari che straordinari, alla esecuzione delle opere di sistemazione, l’ampliamento, l’ammodernamento e potenziamento del porto, per l’impianto di attrezzature, per l'istituzione dei servizi in genere, curandone altresì la relativa manutenzione. eseguire opere e gestire servizi comunque ottenuti in concessione dallo Stato o da altri Enti pubblici. - realizzare e gestire strutture ed infrastrutture per l’incremento, la lavorazione, la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti ittici e dei servizi adeguati alle esigenze degli operatori della pesca. - realizzare e gestire strutture ed infrastrutture destinate alla nautica da diporto ed al turismo. - costituire S.p.a. o S.r.l. o acquistare partecipazioni maggioritarie nelle società predette. - provvedere all’amministrazione dei contributi degli Enti Consorziati, nonché degli altri proventi del Consorzio. Capitale di dotazione al € 51.808,00 31.12.2016: Altri enti consorziati: -Regione Abruzzo -Provincia di Teramo -Comune di Giulianova -Camera di Commercio I.A.A. di Teramo -Comune di Teramo -Consorzio dei Comuni del Bim Vomano Tordino di Teramo -Ruzzo Reti di Teramo -Azienda Regionale Attività Produttive -Comune di Tortoreto -Comune di Alba Adriatica Quota di partecipazione del 18,18% Comune : Risultati ultimi tre esercizi 2017 € (8.863,00) finanziari: 2018 € 9.842,00 2019 € 1.711,00 Ritorno economico per il Comune con riferimento agli ultimi tre esercizi. Eventuali costi a carico del 2017 € 25.850,00 (quota annuale di partecipazione) bilancio ultimi tre esercizi 2018 € 25.850,00 (quota annuale di partecipazione) (ricapitalizzazioni,coperture 2019 € 25.850,00 (quota annuale di partecipazione) di perdite, aggi e corrispettivi per servizi ecc.) Consiglio di Presidente Sig. Marco Verticelli Amministrazione Vice Presidente Sig. Cartone Giuseppe Consigliere Sig. Valter Squeo Consigliere Sig. Francesco Chiarolla Organo di controllo Presidente Dott. Martino Di Emidio Componente Dott.ssa Serenella Serena Componente Dott.ssa Soccorsa Loredana Ciliberti

Obiettivi per il triennio 2021-2023 - aggiornamento del Piano anticorruzione e attuazione della trasparenza secondo le “Linee guida” approvate dall’ANAC; - ottimizzare l’interazione per la valorizzazione dell’area portuale. 3.2 - Indirizzi Generali, di natura strategica, relativa alle risorse finanziarie, analisi delle risorse (fonte: Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 57 del 23 luglio 2020)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, da presentare alle Camere, ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT). Con la Relazione, sentita la Commissione europea, il Governo chiede l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026. Il Governo ritiene, in questa fase, di fondamentale importanza continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l’occupazione. In quest’ottica, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (CIG). Allo stesso tempo, non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi. Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell’azione pubblica a tutti i livelli di governo. Infine, verranno assicurate le risorse necessarie per far ripartire l’insegnamento in presenza in condizioni di sicurezza. Considerata la richiesta di autorizzazione all’indebitamento formulata dalla Relazione, il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è fissato all’11,9 per cento del PIL nel 2020. Il nuo vo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del PIL nel 2020. Pur in un contesto di incertezza legato all’evoluzione della pandemia e della successiva fase di ripresa economica, il Governo conferma l’obiettivo di ricondurre verso la media dell’area euro il rapporto debito/PIL nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati.

FONTI DI FINANZIAMENTO

Quadro riassuntivo di competenza TREND STORICO % PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE scostamento della col. 4 2018 2019 2020 2021 2022 2023 ENTRATE rispetto alla (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) col. 3 1 2 3 4 5 6 7 Tributarie 17.076.383,08 15.983.319,89 17.862.230,72 18.376.272,74 18.376.272,74 18.376.272,74 2,877 Contributi e trasferimenti 2.161.348,81 1.417.766,04 2.423.773,72 1.113.758,98 1.113.758,98 1.113.758,98 - 54,048 correnti Extratributarie 4.011.566,99 3.873.592,71 3.685.015,37 4.143.535,00 4.143.535,00 4.143.535,00 12,442 TOTALE ENTRATE 23.249.298,88 21.274.678,64 23.971.019,81 23.633.566,72 23.633.566,72 23.633.566,72 - 1,407 CORRENTI Proventi oneri di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 urbanizzazione destinati a spese correnti Avanzo di 0,00 0,00 0,00 0,00 amministrazione applicato per spese correnti Fondo 58.028,30 5.845,46 451.323,31 0,00 0,00 0,00 -100,000 pluriennale vincolato per spese correnti TOTALE 23.307.327,18 21.280.524,10 24.422.343,12 23.633.566,72 23.633.566,72 23.633.566,72 - 3,229 ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) alien. e traf. 810.428,52 1.852.600,31 3.691.536,30 29.317.747,00 13.959.081,15 13.959.081,15 694,188 c/capitale (al netto degli oneri di urbanizzazione per spese correnti) - di cui proventi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 oneri di urbanizzazione destinati a investimenti Accensione 50.860,00 179.990,52 724.791,28 1.200.000,00 1.250.000,00 1.250.000,00 65,564 mutui passivi Altre accensione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 di prestiti Avanzo di 0,00 0,00 0,00 0,00 amministrazione applicato per finanziamento di investimenti Fondo 3.773.085,32 1.706.851,92 857.883,27 0,00 0,00 0,00 -100,000 pluriennale vincolato per spese conto capitale TOTALE 4.634.373,84 3.739.442,75 5.274.210,85 30.517.747,00 15.209.081,15 15.209.081,15 478,622 ENTRATE C/CAPITALE DESTINATI A INVESTIMENTI (B) Riscossione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 crediti Anticipazioni di 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000 cassa TOTALE 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000 MOVIMENTO FONDI (C) TOTALE GENERALE 27.941.701,02 25.019.966,85 44.696.553,97 69.151.313,72 53.842.647,87 53.842.647,87 54,712 (A+B+C)

Quadro riassuntivo di cassa % scostamento della col. 4 2018 2019 2020 2021 ENTRATE rispetto (riscossioni) (riscossioni) (previsioni cassa) (previsioni cassa) alla col. 3 1 2 3 4 5 Tributarie 16.317.280,78 15.581.069,41 25.781.102,73 31.866.102,88 23,602 Contributi e trasferimenti 1.707.259,82 1.590.781,98 3.524.987,04 2.167.213,26 - 38,518 correnti Extratributarie 2.858.779,20 3.855.139,89 7.700.344,57 7.936.579,60 3,067 TOTALE ENTRATE CORRENTI 20.883.319,80 21.026.991,28 37.006.434,34 41.969.895,74 13,412 Proventi oneri di urbanizzazione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 destinati a spese correnti Fondo di cassa utilizzato per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 spese correnti TOTALE ENTRATE UTILIZZATE 20.883.319,80 21.026.991,28 37.006.434,34 41.969.895,74 13,412 PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) alien. e traf. c/capitale (al netto 844.983,13 869.483,19 8.013.338,49 33.426.548,06 317,136 degli oneri di urbanizzazione per spese correnti) - di cui proventi oneri di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 urbanizzazione destinati a investimenti Accensione mutui passivi 225.774,38 94.089,41 1.791.426,67 2.094.221,19 16,902 Altre accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Fondo di cassa utilizzato per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 spese conto capitale TOTALE ENTRATE C/CAPITALE 1.070.757,51 963.572,60 9.804.765,16 35.520.769,25 262,280 DESTINATI A INVESTIMENTI (B) Riscossione crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000 TOTALE GENERALE (A+B+C) 21.954.077,31 21.990.563,88 61.811.199,50 92.490.664,99 49,634

ANALISI DELLE RISORSE

ENTRATE TRIBUTARIE (Titolo I)

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % 2018 2019 2020 2021 2022 2023 scostamento ENTRATE (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) della col. 4 COMPETENZA rispetto alla col. 3 1 2 3 4 5 6 7 TOTALE ENTRATE 17.076.383,08 15.983.319,89 17.862.230,72 18.376.272,74 18.376.272,74 18.376.272,74 2,877 TRIBUTARIE

TREND STORICO % scostamento 2021 della col. 4 2018 2019 2020 ENTRATE CASSA (previsioni cassa) rispetto alla col. (riscossioni) (riscossioni (previsioni cassa) 3 1 2 3 4 5 TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE 16.317.280,78 15.581.069,41 25.781.102,73 31.866.102,88 23,602

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI (Titolo II)

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento 2018 2019 2020 2021 2022 2023 della col. 4 ENTRATE COMPETENZA (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) rispetto alla col. 3 1 2 3 4 5 6 7 TOTALE CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 2.161.348,81 1.417.766,04 2.423.773,72 1.113.758,98 1.113.758,98 1.113.758,98 - 54,048 CORRENTI

TREND STORICO % scostamento 2021 della col. 4 2018 2019 2020 ENTRATE CASSA (previsioni cassa) rispetto alla col. (riscossioni) (riscossioni (previsioni cassa) 3 1 2 3 4 5 TOTALE CONTRIBUTI E 1.707.259,82 1.590.781,98 3.524.987,04 2.167.213,26 - 38,518 TRASFERIMENTI CORRENTI

PROVENTI EXTRATRIBUTARI (Titolo III) TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento 2018 2019 2020 2021 2022 2023 della col. 4 ENTRATE COMPETENZA (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) rispetto alla col. 3 1 2 3 4 5 6 7 TOTALE PROVENTI 4.011.566,99 3.873.592,71 3.685.015,37 4.143.535,00 4.143.535,00 4.143.535,00 12,442 EXTRATRIBUTARI

TREND STORICO % scostamento 2021 della col. 4 2018 2019 2020 ENTRATE CASSA (previsioni cassa) rispetto alla col. (riscossioni) (riscossioni (previsioni cassa) 3 1 2 3 4 5 TOTALE PROVENTI EXTRATRIBUTARI 2.858.779,20 3.855.139,89 7.700.344,57 7.936.579,60 3,067

ANALISI DELLE RISORSE FINANZIARIE IN CONTO CAPITALE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE % PLURIENNALE scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 ENTRATE 2018 2019 2020 2021 2022 2023 COMPETENZA (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) 1 2 3 4 5 6 7 Alienazione beni e 810.428,52 1.852.600,31 3.691.536,30 29.317.747,00 13.959.081,15 13.959.081,15 694,188 trasferimenti capitale di cui oneri di urbanizzazione per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 spese correnti di cui oneri di urbanizzazione per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 spese capitale Accensione di mutui 50.860,00 179.990,52 724.791,28 1.200.000,00 1.250.000,00 1.250.000,00 65,564 passivi Accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 TOTALE 861.288,52 2.032.590,83 4.416.327,58 30.517.747,00 15.209.081,15 15.209.081,15 591,020

TREND STORICO % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 2018 2019 2020 2021 ENTRATE CASSA (accertamenti) (accertamenti) (previsioni ) (previsioni cassa) 1 2 3 4 5 Alienazione beni e trasferimenti 844.983,13 869.483,19 8.013.338,49 33.426.548,06 317,136 capitale di cui oneri di urbanizzazione per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 spese correnti di cui oneri di urbanizzazione per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 spese capitale Accensione di mutui passivi 225.774,38 94.089,41 1.791.426,67 2.094.221,19 16,902 Accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 TOTALE 1.070.757,51 963.572,60 9.804.765,16 35.520.769,25 262,280

VERIFICA LIMITI DI INDEBITAMENTO

Previsioni 2020 2021 2022 (+) Spese interessi passivi 469.903,68 510.040,58 452.975,01 (+) Quote interessi relative a delegazioni 0,00 0,00 0,00 (-) Contributi in conto interessi 0,00 0,00 0,00 (=) Spese interessi nette (Art.204 TUEL) 469.903,68 510.040,58 452.975,01

Accertamenti Previsioni Previsioni 2018 2019 2020 Entrate correnti 23.249.298,88 24.096.888,20 24.147.739,80

% anno 2020 % anno 2021 % anno 2022 % incidenza interessi passivi su entrate correnti 2,021 2,116 1,875

RISCOSSIONE DI CREDITI ED ANTICIPAZIONI DI CASSA

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE % PLURIENNALE scostamento 2018 2019 2020 2021 2022 2023 della col.4 ENTRATE (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) rispetto COMPETENZA alla col.3 1 2 3 4 5 6 7 Riscossione di crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 0,00 0,00

Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000

TOTALE 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000

TREND STORICO % scostamento 2018 2019 2020 2021 della col.4 ENTRATE CASSA (riscossioni) (riscossioni) (previsioni) (previsioni rispetto cassa) alla col.3 1 2 3 4 5 Riscossione di crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000 TOTALE 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 0,000

GLI EQUILIBRI DI BILANCIO

BILANCIO DI PREVISIONE EQUILIBRI DI BILANCIO (solo per gli Enti locali) (1) 2021 - 2022 - 2023

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 6.309.672,54

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti iscritto in (+) 0,00 0,00 0,00 entrata

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) 0,00 0,00 0,00

B) Entrate titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 23.633.566,72 23.633.566,72 23.633.566,72 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti (+) 0,00 0,00 0,00 direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 21.821.389,51 21.768.924,34 21.768.924,34 di cui - fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità 1.429.390,64 1.429.390,64 1.429.390,64

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to mutui e prestiti (-) 1.784.177,21 1.836.642,38 1.836.642,38 obbligazionari - di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 - di cui Fondo anticipazioni di liquidità 0,00 0,00 0,00

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) 28.000,00 28.000,00 28.000,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (2) (+) 0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (+) 0,00 0,00 0,00 specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in (-) 0,00 0,00 0,00 base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione (+) 0,00 0,00 0,00 anticipata dei prestiti

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (3)

O=G+H+I-L+M 28.000,00 28.000,00 28.000,00

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (2) (+) 0,00

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale iscritto in (+) 0,00 0,00 0,00 entrata

R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 (+) 30.517.747,00 15.209.081,15 15.209.081,15

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente (-) 0,00 0,00 0,00 destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (-) 0,00 0,00 0,00 specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività (-) 0,00 0,00 0,00 finanziaria

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base (+) 0,00 0,00 0,00 a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata (-) 0,00 0,00 0,00 dei prestiti

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 30.545.247,00 15.236.581,15 15.236.581,15 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E -27.500,00 -27.500,00 -27.500,00

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (+) 0,00 0,00 0,00

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo termine (+) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività (+) 0,00 0,00 0,00 finanziaria

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessioni crediti di breve termine (-) 0,00 0,00 0,00

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessioni crediti di medio-lungo termine (-) 0,00 0,00 0,00

Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività (-) 0,00 0,00 0,00 finanziarie

EQUILIBRIO FINALE

W=O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 500,00 500,00 500,00

SALDO CORRENTE AI FINI DELLA COPERTURA DEGLI INVESTIMENTI PLURIENNALI (4)

Equilibrio di parte corrente (O) 28.000,00 28.000,00 28.000,00 Utilizzo risultato di amministrazione per il finanziamento di spese (-) 0,00 0,00 0,00 correnti (H) Equilibrio di parte corrente ai fini della copertura degli 28.000,00 28.000,00 28.000,00 investimenti pluriennali

C) Si tratta delle entrate in conto capitale relative ai soli contributi agli investimenti destinati al rimborso prestiti corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.4.02.06.00.000.

E) Si tratta delle spese del titolo 2 per trasferimenti in conto capitale corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.2.04.00.00.000.

S1) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.02.00.00.000.

S2) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.03.00.00.000.

T) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle altre entrate per riduzione di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.04.00.00.000.

X1) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.02.00.00.000.

X2) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.03.00.00.000.

Y) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle altre spese per incremento di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.04.00.00.000.

(1) Indicare gli anni di riferimento.

(2) In sede di approvazione del bilancio di previsione è consentito l'utilizzo della sola quota vincolata del risultato di amministrazione presunto. Nel corso dell'esercizio è consentito l'utilizzo anche della quota accantonata se il bilancio è deliberato a seguito dell'approvazione del prospetto concernente il risultato di amministrazione presunto dell'anno precedente aggiornato sulla base di un pre-consuntivo dell'esercizio precedente. E' consentito l'utilizzo anche della quota destinata agli investimenti e della quota libera del risultato di amministrazione dell'anno precedente se il bilancio (o la variazione di bilancio) è deliberato a seguito dell'approvazione del rendiconto dell'anno precedente.

(3) La somma algebrica finale non può essere inferiore a zero per il rispetto della disposizione di cui all’articolo 162 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

(4) Con riferimento a ciascun esercizio, il saldo positivo dell’equilibrio di parte corrente in termini di competenza finanziaria può costituire copertura agli investimenti imputati agli esercizi successivi per un importo non superiore al minore valore tra la media dei saldi di parte corrente in termini di competenza e la media dei saldi di parte corrente in termini di cassa registrati negli ultimi tre esercizi rendicontati, se sempre positivi, determinati al netto dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, del fondo di cassa, e delle entrate non ricorrenti che non hanno dato copertura a impegni, o pagamenti.

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2021 - 2022 - 2023

CASSA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA CASSA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA ENTRATE SPESE ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023

Fondo di cassa 6.309.672,54 all'inizio dell'esercizio

Utilizzo avanzo di Disavanzo di 0,00 0,00 0,00 (1) 0,00 0,00 0,00 amministrazione amministrazione

di cui Utilizzo Fondo 0,00 0,00 0,00 anticipazioni di liquidità

Disavanzo derivante da debito autorizzato e 0,00 0,00 0,00 non contratto(2)

Fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 vincolato

Titolo 1 - Entrate correnti di natura 31.866.102,88 18.376.272,74 18.376.272,74 18.376.272,74 Titolo 1 - Spese correnti 29.499.568,94 21.821.389,51 21.768.924,34 21.768.924,34 tributaria, contributiva e perequativa

- di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 vincolato

Titolo 2 - Trasferimenti 2.167.213,26 1.113.758,98 1.113.758,98 1.113.758,98 correnti

Titolo 3 - Entrate 7.936.579,60 4.143.535,00 4.143.535,00 4.143.535,00 extratributarie

Titolo 4 - Entrate in Titolo 2 - Spese in conto 33.426.548,06 29.317.747,00 13.959.081,15 13.959.081,15 37.901.366,93 30.545.247,00 15.236.581,15 15.236.581,15 conto capitale capitale

- di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 vincolato

Titolo 5 - Entrate da Titolo 3 - Spese per riduzione di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 incremento di attività 0,00 0,00 0,00 0,00 finanziarie finanziarie

- di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 vincolato

Totale entrate finali Totale spese finali 75.396.443,80 52.951.313,72 37.592.647,87 37.592.647,87 67.400.935,87 52.366.636,51 37.005.505,49 37.005.505,49 …………… ……………

Titolo 6 - Accensione Titolo 4 - Rimborso di 2.094.221,19 1.200.000,00 1.250.000,00 1.250.000,00 1.784.177,21 1.784.177,21 1.836.642,38 1.836.642,38 di prestiti prestiti

- di cui Fondo 0,00 0,00 0,00 anticipazioni di liquidità

Titolo 7 - Anticipazioni Titolo 5 - Chiusura da istituto 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 Anticipazioni da istituto 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 15.000.000,00 tesoriere/cassiere tesoriere/cassiere

Titolo 9 - Entrate per Titolo 7 - Spese per conto di terzi e partite di 66.046.609,67 65.831.471,00 65.831.471,00 65.831.471,00 conto terzi e partite di 66.263.737,75 65.831.471,00 65.831.471,00 65.831.471,00 giro giro

Totale titoli 158.537.274,66 134.982.784,72 119.674.118,87 119.674.118,87 Totale titoli 150.448.850,83 134.982.284,72 119.673.618,87 119.673.618,87

TOTALE TOTALE COMPLESSIVO 164.846.947,20 134.982.784,72 119.674.118,87 119.674.118,87 150.448.850,83 134.982.284,72 119.673.618,87 119.673.618,87 COMPLESSIVO SPESE ENTRATE

Fondo di cassa finale 14.398.096,37 presunto

(1) Corrisponde alla prima voce del conto del bilancio spese. (2) Solo per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Corrisponde alla seconda voce del conto del bilancio spese.

TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI

Strategia generale riferita ai tributi Da sempre il carico fiscale incide notevolmente sui bilanci delle imprese e delle famiglie. Nel contesto odierno, gli effetti devastanti provocati dall’epidemia COVID 19 hanno determinato le reazioni di tutte le istituzioni, intervenute a vari livelli con provvedimenti di sospensione o azzeramento dei tributi locali. Il primo pensiero, in un paese fondato in buona parte sul turismo, è stato verso l’imposta di soggiorno e verso agevolazioni alle imprese e alle famiglie, in termini di occupazione di suolo pubblico, IMU, pubblicità, rette degli asili, multe, incassi dei parcheggi e altro. Ciò ha messo a dura prova le casse comunali, poiché i sindaci sono stati in prima linea nella gestione dell’emergenza sanitaria sul territorio, garantendo servizi e destinando risorse allo scopo, e attualmente si trovano a fronteggiare una situazione finanziaria difficilissima. E’ arduo immaginare di poter incassare tutta l’Imu e la Tari dovuta da imprese e attività commerciali, fermate dall’emergenza, così come non è trascurabile lo scenario delle famiglie, che hanno dovuto affrontare disoccupazione, riduzione dei redditi, e in molti casi aumenti di spese. L’emergenza sanitaria si è inevitabilmente abbattuta sulle entrate comunali producendo effetti negativi sui sistemi economici locali , mettendo anche a rischio alcuni servizi essenziali. È ipotizzabile che, nel prossimo periodo, tra rinvio del pagamento dei tributi, esenzioni e agevolazioni varie e difficoltà di pagamento per imprese e lavoratori, si consolidi uno scenario di progressiva perdita di liquidità per gli enti, che si auspica di superare con il decreto Rilancio e con la sinergia e il lavoro congiunto tra tutti i livelli istituzionali, finalizzati alla rinascita del tessuto sociale ed economico del Paese.

Prerogative del Governo sono sempre quelle di semplificare il rapporto tra i contribuenti e i Comuni nell’ambito della fiscalità locale, rivedere la tassazione locale con la finalità di dare un assetto definitivo e stabile a un settore della fiscalità interessato dal succedersi di disposizioni normative negli ultimi anni, stabilire la quota dei trasferimenti Stato- enti locali, sulla base della capacità fiscale e dei fabbisogni standard, superando il criterio basato sulla spesa storica.

La legge di bilancio per l’anno finanziario 2020, ha previsto un corposo pacchetto di misure relativo agli Enti Locali, con finanziamenti e disposizioni di varia natura (riforma della riscossione, accorpamento IMU TASI, una local tax che unificherà i tributi locali quali occupazione suolo pubblico, pubblicità, affissioni, ed altro ma a partire dal 2021). Si prevede una rivoluzione per la riscossione dei tributi comunali e degli altri enti territoriali, in vista dell'estensione a livello locale di alcuni istituti previsti per le entrate erariali, individuando un unico atto suscettibile di diventare titolo esecutivo che di fatto sostituisce e rafforza la vecchia ingiunzione fiscale assimilandola di fatto al ruolo.

Di seguito si riportano le principali novità, riguardanti i tributi locali: Unificazione Imu-Tasi A decorrere dall’anno 2020 è abolita, ad eccezione delle disposizioni relative alla tassa sui rifiuti (TARI), l’Imposta unica comunale (IUC). L’IMU, per la quale viene riscritta l’intera disciplina, viene disciplinata dai commi da 739 a 783, dell’art. 1, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020). Nasce, quindi, la nuova IMU, che comprende l’IMU e la TASI. Per la generalità degli immobili, l’aliquota Imu di base è fissata allo 0,86%, che i Comuni potranno diminuire fino ad azzerare o aumentare fino all’1,06% ovvero all’1,14%, comprensivo dell’attuale 0,8% di maggiorazione Tasi.

Riforma della riscossione Enti locali Profondamente rivisitate le norme in materia di riscossione spontanea e coattiva delle entrate degli enti locali, alle quali vengono estese alcune novità che hanno interessato i tributi erariali, come l’emanazione di un unico atto che rappresenti anche titolo esecutivo per la riscossione forzata.

Canone unico Programmata per il 2021 l’entrata in vigore del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, istituito e disciplinato da Comuni, Province e Città metropolitane. Unifica in un’unica entrata la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap), il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), l’imposta comunale sulla pubblicità (Icp) e il diritto sulle pubbliche affissioni (Dpa), il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (Cimp) e il canone previsto dal codice della strada per l’uso o l’occupazione delle strade e delle loro pertinenze. Il canone unico è comunque comprensivo di qualunque canone ricognitorio o concessorio previsto da norme di legge e dai regolamenti comunali e provinciali, fatti salvi quelli connessi a prestazioni di servizi. Il canone unico è disciplinato dagli enti con proprio regolamento, in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti, fatta salva, in ogni caso, la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe.

La riforma della riscossione punta a dare una soluzione alle problematiche scaturenti dall'attuale assetto delle entrate degli enti locali, attraverso la rivisitazione delle norme già previste in materia di riscossione spontanea e coattiva. Il principale obiettivo è quello di razionalizzare la procedura attraverso l'eliminazione dei diversi atti finalizzati allo stesso procedimento, che attualmente rendono problematica l'individuazione degli atti esecutivi, dal momento che si assiste, a seconda del soggetto che emette detti atti, ad una differenziazione dei medesimi atti esecutivi: ossia il ruolo di cui al dpr n. 602 del 1973, nel caso in cui la riscossione coattiva è affidata ad Agenzia delle Entrate Riscossione o l'ingiunzione fiscale di cui al RD n. 639 del 1910, se l'ente locale procede direttamente alla riscossione o ad affidamento a società soggetto esterna. La novità riguarda non solo i tributi ma anche le entrate patrimoniali degli enti, con esclusione delle multe, poiché le disposizioni in esame non incidono sul Codice della Strada. I commi da 784 a 815, dell’art. 1, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020) recano una complessiva riforma della riscossione degli Enti locali, con particolare riferimento agli strumenti per l’esercizio della potestà impositiva, fermo restando l’attuale assetto dei soggetti abilitati alla riscossione delle entrate locali. In sintesi, questi commi; - intervengono sulla disciplina del versamento diretto delle entrate degli Enti locali, prevedendo che tutte le somme a qualsiasi titolo riscosse appartenenti agli Enti locali affluiscano direttamente alla tesoreria dell’ente; - disciplinano in modo sistematico l’accesso ai dati da parte degli enti e dei soggetti affidatari del servizio di riscossione; - introducono anche per gli Enti locali l’istituto dell’accertamento esecutivo, sulla falsariga di quanto già previsto per le entrate erariali (cd. ruolo), che consente di emettere un unico atto di accertamento avente i requisiti del titolo esecutivo; - novellano la procedura di nomina dei funzionari responsabili della riscossione; - in assenza di regolamentazione da parte degli enti, disciplinano puntualmente la dilazione del pagamento delle somme dovute; - istituiscono una sezione speciale nell’albo dei concessionari della riscossione, cui devono obbligatoriamente iscriversi i soggetti che svolgono le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all’accertamento e alla riscossione delle entrate locali; - prevedono la gratuità delle trascrizioni, iscrizioni e cancellazioni di pignoramenti e ipoteche richiesti dal soggetto che ha emesso l’ingiunzione o l’atto esecutivo. La riforma dovrebbe permettere, quindi, di contenere i costi della riscossione e di concentrare risorse su attività più incisive e più funzionali, assicurando una maggiore efficienza nell'attività di contrasto all'evasione e garantendo conseguentemente il recupero di margini più ampi di gettito. E’ prevista la sistematizzazione dell'accesso ai dati anche da parte dei soggetti iscritti nell'albo di cui all'art. 53 del dlgs n. 446 del 1997, indispensabile per assicurare efficienza ed economicità all'attività promossa dai soggetti affidatari del servizio, unitamente per contro, ad una stretta sui requisiti per l'iscrizione e un rafforzamento degli strumenti di pubblicità e controllo, nonché, per evitare il riproporsi di appropriazioni indebite da parte dei concessionari privati, viene generalizzato l'obbligo di versamento diretto agli enti locali, prevedendo che tutte le somme a qualsiasi titolo riscosse devono affluire direttamente alla tesoreria dell'ente. Inoltre, si aggiunge agli strumenti a disposizione del soggetto passivo per il versamento delle somme dovute, anche quello relativo alla piattaforma PagoPa di cui all'art. 5 del Codice dell'amministrazione digitale. Si punta ad un deciso potenziamento dell'attività di accertamento e riscossione, anche attraverso la semplificazione delle procedure per la nomina di funzionari responsabili della riscossione da parte degli enti e dei loro soggetti affidatari stabilendo che tali soggetti - i quali esercitano le funzioni demandate agli ufficiali della riscossione nonché quelle già attribuite al segretario comunale dall'art. 11 del RD n. 639 del 1910 - siano nominati tra i soggetti in possesso almeno di un diploma di istruzione secondaria superiore e che hanno superato un esame di idoneità, previa frequenza di un apposito corso di preparazione e qualificazione. Restano ferme le abilitazioni già conseguite in base alle vigenti disposizioni di legge. Il mantenimento dell'idoneità all'esercizio delle funzioni è subordinato all'aggiornamento professionale biennale da effettuarsi tramite appositi corsi.

La nuova IMU Tra le novità della Legge di Bilancio 2020 c’è la fusione di IMU e TASI nella cosiddetta Nuova IMU. La doppia tassa sul mattone finalmente diventerà, una tassa unica sulla casa. Con la nuova IMU i Sindaci hanno più poteri, tra cui anche la facoltà di decidere se annullare il prelievo su ville, castelli e abitazioni di pregio. Solo per il 2020 la nuova IMU potrà essere portata fino a un massimo dell’11,4 per mille, ma tale aliquota è valida solo per i Comuni che avevano già portato al limite sia IMU che TASI. Prevista anche una semplificazione delle aliquote e il pagamento tramite bollettino postale compatibile col modello F24, con modello F24, attraverso la piattaforma PagoPA. Proposto anche l’invio dei bollettini IMU precompilati o degli F24 direttamente a casa dei contribuenti, al fine di recuperare il sommerso. In merito alle motivazioni della fusione dei due tributi l’articolo 95 della Legge di Bilancio considera la TASI come una “duplicazione dell’IMU non più sorretta da valida giustificazione”, in quanto i punti che la differenziavano dall’IMU sono venuti meno col passare degli anni. Proprio per questo l’obiettivo della manovra è superare il meccanismo di quantificazione dell’aliquota TASI. Sempre l’articolo 95 specifica che: “A tale riguardo, occorre mettere in evidenza che la manovra è stata strutturata ad invarianza di gettito e quindi in modo tale da non determinare un aumento della pressione fiscale.” Dunque, con la nuova IMU non si dovrebbe verificare un aumento delle tasse da pagare per i contribuenti italiani.

Nel D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio), convertito, con modificazioni, nella legge 17 luglio 2020, n. 77, contenente “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, sono contenute diverse disposizioni in materia di finanza e tributi degli enti territoriali. Per quanto riguarda gli aspetti tributari nel decreto sono contenute disposizioni collegate con l’emergenza epidemiologica e, in misura più ridotta, disposizioni di carattere generale. Tra le principali novità, che impattano sui bilanci degli Enti Locali, si evidenzia che:  l’art. 177 stabilisce che, in considerazione degli effetti connessi all’emergenza sanitaria da Covid-19, per l’anno 2020, non è dovuta l’ IMU per il settore turistico. Ai fini del ristoro ai Comuni a fronte delle minori entrate è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un apposito fondo per l’anno 2020.  l’art. 181 contiene l’esonero dalla TOSAP/COSAP per le imprese di pubblico esercizio. È stabilito che, anche al fine di promuovere la ripresa delle attività turistiche, danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid- 19, le imprese di pubblico esercizio di cui all’art. 5 della Legge 25 agosto 1991, n. 287, titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico sono esonerati dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP). Per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dalle esenzioni per i pubblici esercizi è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, un apposito fondo per l’anno 2020.  l’art. 180, commi 1 e 2, istituisce, nell’anno 2020, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un Fondo, per il ristoro parziale dei comuni a fronte delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno o del contributo di sbarco nonché del contributo di soggiorno, in conseguenza dell’adozione delle misure di contenimento del Covid-19.

Pertanto, la politica tariffaria 2021-2023, è determinata dall’applicazione della normativa vigente in materia, con il costante monitoraggio degli stanziamenti ed incassi delle entrate dell’Ente, al fine di non pregiudicare gli equilibri di bilancio.

I TRIBUTI COMUNALI:

IMU A decorrere dal 1° Gennaio 2020, l’imposta unica comunale (IUC), di cui all’articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, è abolita, ad eccezione delle disposizioni relative alla tassa sui rifiuti (TARI). La “NUOVA” IMU 2020 è disciplinata dalle disposizioni di cui all'art.1, commi 739 - 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Il citato articolo 1, al comma 738, provvede ad abrogare la TASI, le cui disposizioni sono assorbite da quelle introdotte per la disciplina della “nuova” IMU . Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 26 del 15.06.2020 il Comune di Giulianova ha approvato il Regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria –IMU 2020 e con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.06.2020 ha approvato le aliquote della “Nuova IMU” per l’anno 2020. Con la Legge di Bilancio 2020 (L. 160 del 27/12/2019), il legislatore ha “riscritto” la normativa sull’IMU, confermandone l’impianto generale e introducendo alcune novità. Di seguito i punti salienti:  (comma 762) Scadenza dei versamenti In deroga all’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, i soggetti passivi effettuano il versamento dell’imposta dovuta al Comune per l’anno in corso in 2 rate, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre. Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente provvedere al versamento dell’imposta complessivamente dovuta in un’unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno. Il versamento della prima rata è pari all’imposta dovuta per il primo semestre applicando l’aliquota e la detrazione dei 12 mesi dell’anno precedente. In sede di prima applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019. Il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno è eseguito, a conguaglio, sulla base delle aliquote deliberate dal Comune per l'anno 2020.  (Comma 740) Esenzione per abitazione principale e relative pertinenze La nuova IMU 2020 mantiene l’esenzione già prevista per IMU e TASI per l’abitazione principale. In particolare, è confermato che, nel caso in cui i componenti del nucleo familiare del possessore abbiano la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile. Ai sensi del citato comma 740, le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali cosiddette “di lusso” (A/1, A/8 e A/9) rimangono assoggettate all’ IMU.

 (Comma 743) Coniugi separati La nuova IMU prevede che il soggetto passivo d’imposta è il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario dei figli. La casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli è parificata dal legislatore ad “abitazione principale” e quindi è esente IMU (ad eccezione di quelle “di lusso” ). Ma la nuova precisazione riguardo al genitore “affidatario dei figli” implica che in assenza di tale affidamento, non operi alcuna esenzione e l’IMU viene assolta dal proprietario secondo le regole ordinarie.  (Comma 741 lett. a ) Cambia la definizione di area pertinenziale. In base alla nuova legge l’area pertinenziale è quella così considerata ai fini urbanistici, e quindi presente nel titolo edilizio, con l’ulteriore prescrizione che la stessa risulti accatastata unitariamente al fabbricato. ( Comma 743) La nuova IMU conferma che, in caso di immobili concessi in locazione finanziaria (contratti di leasing) il soggetto passivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto. (Cittadini italiani residenti all’estero iscritti AIRE) non è più prevista l’assimilazione ad abitazione principale dell’alloggio posseduto dal cittadino italiano residente all’estero iscritto all’AIRE, già pensionato nel rispettivo paese di residenza. (Comma 745) Base imponibile La base imponibile dell’imposta è costituita dal valore degli immobili. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all’ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutate del 5 per cento ai sensi dell’articolo 3, comma 48, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, i seguenti moltiplicatori: a) 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10; b) 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5; c) 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale D/5; d) 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10; e) 65 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5; f) 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1

Tipo di immobile Categoria catastale Coefficiente Abitazioni A (tranne A10) 160 Uffici A10 80 Alloggi collettivi B 140 Negozi C1 55 Magazzini, autorimesse, tettoie C2,C6,C7 160 Laboratori, fabbricati per lo sport, stabilimenti balneari C3,C4,C5 140 Immobili a destinazione speciale (opifici, alberghi ecc) D (tranne D5) 65 Istituti di credito, cambio e assicurazioni D5 80

Rispetto al passato, le variazioni di rendita catastale intervenute in corso d’anno, a seguito di interventi edilizi sul fabbricato, producono effetti dalla data di ultimazione dei lavori o, se antecedente, dalla data di utilizzo.  (Comma 750) Fabbricati Rurali i fabbricati rurali finora esenti IMU, dal 2020 sono tenuti al versamento dell’Imposta. L’aliquota di base per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 1993, n.557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n.133, è pari allo 0,1 per cento e i comuni possono solo ridurla fino all’azzeramento. (Comma751) Beni Merce I beni merce finora esenti IMU, dal 2020 saranno tenuti al versamento dell’imposta. L’aliquota di base per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati è pari allo 0,1 per cento. I comuni possono aumentarla fino allo 0,25 per cento o diminuirla fino all’azzeramento. Il legislatore precisa che detti immobili torneranno esenti a decorrere dal 1° gennaio 2022. (comma 761) Calcolo dell’imposta L’imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso. A tal fine il mese durante il quale il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il mese stesso è composto è computato per intero. Il giorno di trasferimento del possesso si computa in capo all’acquirente e l’imposta del mese del trasferimento resta interamente a suo carico nel caso in cui i giorni di possesso risultino uguali a quelli del cedente. A ciascuno degli anni solari corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria. (Comma 758) Esenzione terreni agricoli Sono esenti dall’imposta i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti alla previdenza agricola, comprese le società agricole di cui all’articolo 1, comma 3, del citato decreto legislativo n. 99 del 2004, indipendentemente dalla loro ubicazione (Comma 769) Dichiarazioni IMU Le dichiarazioni IMU ANNO 2019 relative alle variazioni intervenute nell’anno 2019 devono essere presentazione entro il 31/12/2020 (D.L.n. 34 del 30/04/2019, convertito nella L. 58/2019). Mentre le dichiarazioni IMU ANNO 2020 relative alle variazioni intervenute nell’anno 2020 devono essere presentate entro il 30/06/2021 (art. 1 comma 769 L. 160/2019) (Comma 770) dichiarazioni enti non commerciali Gli enti non commerciali devono presentare la dichiarazione, il cui modello è approvato con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita l’ANCI, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. Si applica il regolamento di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 19 novembre 2012, n.200. La dichiarazione deve essere presentata ogni anno.

DETRAZIONE Resta confermata l’applicazione della detrazione dall'imposta dovuta, per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, nonché per le relative pertinenze, pari ad € 200,00, rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. La suddetta detrazione si applica agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell'articolo 93 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616.

ALIQUOTE IMU Per l’anno 2020 il Comune di Giulianova, con deliberazione n.33 del 30.06.2020 ha approvatole seguenti aliquote per l’applicazione dell’Imposta Municipale Unica.

TIPOLOGIA IMMOBILE ALIQUOTA

Unità immobiliari e pertinenze, adibite ad abitazione principale, Esente per legge dei soggetti passivi persone fisiche. Categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9 Unità immobiliari e pertinenze, adibite ad abitazione principale, 0,6 per cento dei soggetti passivi persone fisiche. Categorie catastali A/1, A/8 e A/9 Unità immobiliare categorie catastali A/1, A/8 e A/9 posseduta a titolo di 0,6 per cento proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, Alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP). 0,4 per cento 0,4 per cento Unità immobiliari e pertinenze, adibite ad abitazioni principali dei soggetti passivi persone fisiche nel cui nucleo familiare (per nucleo familiare si intendono tutte le persone risultanti dalle certificazioni anagrafiche) è compresa una persona riconosciuta portatrice di handicap di cui all’art.3 comma 3 Legge 104/92, oppure priva di vista ai sensi della L. 382/70, oppure sordomuta ai sensi della L.381/70- Categorie catastali A/1, A/8 e A/9

1) Unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A10 - C1 - C3 – C4 –utilizzate 0,96 per cento direttamente dal soggetto passivo I.M.U. per lo svolgimento della propria attività lavorativa o istituzionale 2) Immobili ad uso abitativo per i quali il soggetto passivo – usufruttuario – ha ceduto , con atto notarile la nuda proprietà ad un parente fino al 2° grado in linea retta, consentendogli l’uso gratuito degli stessi come abitazione principale propria e del proprio nucleo familiare. 3) Immobili ad uso abitativo ceduti dal soggetto passivo, con comodato d’uso ad un parente fino al 1° grado in linea retta, consentendogli l’uso gratuito delle stesse come abitazione principale IMMOBILI DI CATEGORIA “D”: 0,96 per cento di cui: D1 – D2 – D3 –D4 - D6 - D7 - D8 utilizzate direttamente dal soggetto passivo - 0,76 per cento I.M.U. per lo svolgimento della propria attività lavorativa o istituzionale quota STATO - 0,2 per cento quota COMUNE D1 – D2 – D3 –D4 - D5- D6 - D7 - D8 non rientranti nelle sopra elencate fattispecie agevolative 1,06 per cento di cui: - 0,76 per cento quota STATO - 0,3 per cento quota COMUNE

Relativamente ai fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art.9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 0,1 per cento febbraio 1994 , n. 133; Fabbricati costruiti e destinati alla vendita (Beni-merce) 0,25 per cento

Terreni agricoli 1,06 per cento

aliquota “ordinaria” dell’1,06 per cento (corrispondente Relativamente a tutti gli immobili non rientranti nelle sopra elencate fattispecie all’aliquota base agevolative. dell’art.1 comma 754 L. 160/2019 + aumento 0,2 punti percentuali)

Dall’applicazione delle suddette aliquote le previsioni di bilancio relative al triennio 2021-2023 sono le seguenti, tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti.

2021 2022 2023 Gettito lordo previsto nel triennio € 7.500.000,00 € 7.500.000,00 € 7.500.000,00

Per quanto concerne tale imposta, nel periodo di riferimento, sarà garantita la prosecuzione dell’attività di controllo e recupero evasione degli anni precedenti che si concentrerà, sia per quanto concerne i versamenti che le dichiarazioni, in via prioritaria sulle annualità soggette a prescrizione, e verrà condotta tramite gli usuali controlli incrociati con il Catasto Terreni e Fabbricati e con tutte le altre banche dati in possesso dell’Ufficio. Da ricordare come l’art. 1 comma 161 della Legge Finanziaria per l’anno 2007 abbia modificato radicalmente il sistema dei controlli. E’ stato eliminato l’avviso di liquidazione e sono stati unificati i termini per la notifica degli avvisi di accertamento e rettifica e d’ufficio (31 dicembre del 5° anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati). Gli atti impositivi che l’Ente potrà emettere a seguito delle attività di controllo saranno quindi sostanzialmente di due tipi: a) avvisi di accertamento in rettifica, scaturenti da controlli sulle dichiarazioni incomplete o infedeli regolarmente presentate e sui versamenti effettuati ma non corretti o effettuati oltre i termini; b) avvisi di accertamento d’ufficio, per l’omessa presentazione della dichiarazione o l’omesso versamento dell’imposta.

TARI (TASSA SUI RIFIUTI)

La TARI, introdotta dal 2014 come componente della I.U.C., sostituisce i precedenti regimi di prelievo sui rifiuti (TARSU, TIA1, TIA2, TARES) e si applica con criteri e modalità simili alla TARES, peraltro non introdotta da questo Ente, che ha optato, nel 2013, per il mantenimento dell’ applicazione della TARSU come per gli anni precedenti, alleggerendo, in modo significativo, l’onere a carico di cittadini ed imprese.

La Legge 27 dicembre2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020) ha successivamente abolito, a decorrere dall’anno 2020, la IUC e, tra i tributi che la costituivano, la TASI. Sono, invece, rimasti in vigore gli altri due tributi che componevano la IUC, ovvero l’IMU, come ridisciplinata dalla stessa legge n. 160 del 2019, e la TARI, le disposizioni relative alla quale, contenute nella legge n. 147 del 2013, sono state espressamente fatte salve.

La TARI è corrisposta in base a tariffa:  commisurata ad anno solare, cui corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria;  commisurata alle quantità e qualità dei rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. La tariffa è composta da:  Una quota fissa determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti ( investimenti per le opere e relativi ammortamenti);  Una quota variabile rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione.  Per i criteri, per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa si applicano le disposizioni del D.P.R. 158/1999 recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Alla tariffa non è più applicabile la maggiorazione pari a 0.30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni, che dovevano essere versati direttamente allo Stato, in pratica sostituita dalla TASI Comunale. Il Consiglio Comunale determina, con apposito regolamento, la disciplina per l’applicazione del tributo e approva le tariffe entro il termine fissato dalle norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani . L’introduzione della TARI dal 2014, con l’obbligo della copertura integrale dei costi del servizio, ha determinato a parità di condizioni, scostamenti significativi rispetto al prelievo precedente, imputabili all’applicazione di parametri sensibilmente diversi da quelli applicati in regime TARSU; scostamenti che l’Ente ha tentato di mitigare applicando riduzioni e detrazioni rivolte in particolare modo alle utenze non domestiche. Anche per il 2019 è stato riconosciuto ai comuni il potere di aumentare o ridurre le tariffe della tassa rifiuti per non renderle eccessivamente gravose per alcuni contribuenti e più favorevoli per altri, tenuto conto che il regolamento sul metodo normalizzato (dpr 158/1999) può dar luogo a questi risultati. Il legislatore dà questo potere ai comuni, nelle more di una revisione dei criteri stabiliti dal suddetto regolamento. È consentito, dunque, per rendere più eque le tariffe, modificare i coefficienti per alcune categorie di attività, aumentandoli o diminuendoli del 50%. Con la legge di Bilancio del 2018 è stata affidata ad Arera, l’Autorità di regolazione dell’energia e dell’ambiente, la responsabilità di regolare il settore dei rifiuti, come già avviene per il mercato della luce e del gas L’Arera, ha stabilito le nuove regole riguardanti la Tari per l'anno 2020: i comuni dovranno quindi applicare questo sistema nell’individuazione delle tariffe da far pagare ai cittadini. Le tariffe dovranno essere rapportate ai servizi offerti e non potranno esserci aumenti se non in caso di miglioramenti dei servizi. Le nuove regole si basano su alcuni criteri riguardanti differenti aspetti a cui viene ricondotto il pagamento della Tari: lo spazzamento e il lavaggio delle strade, la raccolta e il trasporto, il trattamento e il recupero, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani, la gestione delle tariffe e i rapporti con gli utenti. Sulla base di tutti questi elementi offerti all’utente ci deve essere una coerenza tra il costo e la qualità del servizio, che passerà appunto per il vaglio dell’Autorità. Le pubblicazioni del 30 Luglio da parte dell’autorità di regolazione dei rifiuti rappresentano le prime indicazioni per la gestione del prelievo sui rifiuti a partire dal 2020. Il primo documento 351/2019 è riservato alla formulazione del piano finanziario dei costi, in un’ottica che parte dal DPR 158/99 integrato con indicazioni, valide tanto per la tariffa quanto per la tassa, che mirano a rispondere alle maggiori criticità, ben note agli addetti ai lavori.In primo luogo sono stati individuati i costi che non possono essere finanziati dalla tariffa. Non sono ricomprese nel perimetro del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani, e pertanto non sono coperte dalla tariffa definita dall’Autorità in quanto non costituiscono attività regolate, le attività esterne non strettamente riferibili al servizio, anche qualora siano state incluse nella concessione di affidamento del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, quali a titolo esemplificativo le attività di:

. raccolta, trasporto e smaltimento amianto da utenze domestiche; . derattizzazione; . disinfestazione zanzare; . spazzamento e sgombero della neve; . cancellazione scritte vandaliche; . defissione di manifesti abusivi; . gestione dei servizi igienici pubblici; . gestione del verde pubblico; . manutenzione delle fontane

Altra importante questione, la cosiddetta limitazione della crescita delle entrate, sintetizzata in una formula che considera il già noto tasso di inflazione programmata, il recupero di efficienza, la qualità delle prestazioni.

La limitazione della crescita delle entrate (pa) è definita sulla base della seguente condizione:

pa= rpia - Xa Qlaxa + PGa

. il tasso di inflazione programmata, rpia ; . un fattore che tiene conto del miglioramento di efficienza, Xa ; . un coefficiente che tiene conto del previsto miglioramento della qualità delle prestazioni erogate alle utenze Qlaxa , il quale può assumere valore nei limiti indicati nella successiva tabella; . un fattore che tiene conto di modifiche del perimetro gestionale (anche conseguente ad operazioni di aggregazioni tra gestori), con riferimento ad aspetti tecnici e/o operativi, non intercettato dal fattore relativo alla qualità,PGa il quale può assumere valore nei limiti indicati in una successiva tabella. La possibilità di aumentare ulteriormente le entrate con il superamento dei limiti previsti dal documento, è decisione lasciata alle autorità d’ambito (o altro soggetto competente) per assicurare il raggiungimento dei previsti miglioramenti di qualità ovvero per sostenere il processo di integrazione delle attività gestite. A tal fine dovrà essere presentata all’Autorità – con riferimento ai dati 2017, 2018 e alle risultanze disponibili per il 2019 – una relazione attestante le valutazioni di congruità compiute sulla base delle risultanze dei fabbisogni standard di cui all’articolo 1, comma 653, della legge n. 147/2013, le valutazioni in ordine all’equilibrio economico-finanziario delle gestioni, con specifica evidenza degli effetti di eventuali valori di picco di determinati costi di trattamento e smaltimento. Le voci da includere nel CARC (Costi di accertamento, riscossione e contenzioso)includono le operazioni di: – gestione di sistemi di misurazione puntuale dei RU conferiti dagli utenti al servizio pubblico ai sensi del D.M. 20 aprile 2017; – gestione del rapporto con l’utente (inclusa la gestione reclami) anche mediante sportelli dedicati o call center; – promozione di campagne ambientali; – accertamento, riscossione (che include le attività di bollettazione e l’invio degli avvisi di pagamento), gestione della banca dati degli utenti e delle utenze, dei crediti e del contenzioso. Alla voce CCD si trovano i costi relativi alla quota di crediti inesigibili, caratterizzate dal completo esperimento della fase di riscossione: l’ente locale/gestore deve dimostrare di aver esaurito infruttuosamente tutte le azioni giudiziarie a sua disposizione per il recupero del credito o, alternativamente, dimostrare che sia stata avviata una procedura concorsuale nei confronti del soggetto debitore, per la parte non coperta da fondi svalutazione o rischi ovvero da garanzia assicurativa. La terminologia utilizzata richiama il fondo svalutazione, anche se è presto per comprenderne le modalità di calcolo.

Nelle decisioni dell’Autorità rientra anche la consuntivazione dei costi sugli anni 2018 e 2019, con applicazione del nuovo metodo. Il punto 5 recante Criteri di monitoraggio e di riconoscimento dei costi efficienti per le annualità 2018 e 2019 detta le formule per ricostruire i costi efficienti di servizio e investimento da riconoscere per le medesime annualità, assumendo come punto di partenza i costi effettivi rilevati per l’anno base di riferimento rappresentato dal 2017, scelta che tiene conto dell’entrata in vigore delle competenze di ARERA. Obiettivo del calcolo è l’individuazione del valore Rc, la componente a conguaglio relativa sia ai costi fissi sia ai costi variabili, inserita nella formula che individua il totale delle entrate. Pertanto, la costruzione del PEF 2020/2021 parte dalla riclassificazione dei costi del biennio 2018/2019 secondo la modalità indicata nel documento 351/2019. La validazione dei dati e delle informazioni, compresi quelli relativi alle componenti di conguaglio, spetterà all’ente di governo dell’ambito ovvero nel caso dell'Abruzzo all'Agir. Con la deliberazione n. 158 del 5 maggio 2020, ARERA (anche “l’Autorità”) ha fornito indicazioni per l’introduzione di riduzioni della Tari e tariffa corrispettiva per tener conto delle conseguenze derivanti dalla pandemia da COVID-19, che si aggiungono alle facoltà attribuite ai Comuni in materia di riduzioni ed esenzioni (art. 1, comma 660 della legge n. 147 del 2013). Per quanto riguarda l’individuazione degli strumenti per la copertura degli oneri connessi a tali riduzioni, l’Autorità ha altresì rinviato a successivi provvedimenti, da declinare in considerazione di quanto prospettato nella deliberazione 102/2020/R/RIF. Va anche premesso che l’attuazione della deliberazione n. 158 del 2020 non può prescindere dalla normativa emergenziale che si è occupata della Tari e a tal proposito si rammenta in particolare l’art. 107, comma 51, del d.l. n. 18 del 2020 (cd. d.l. “Cura Italia”), convertito in legge 24 aprile 2020 n.27. A completamento del quadro che delinea la materia, in data 26 maggio l’Autorità ha pubblicato il Documento per la consultazione n. 189/2020 “Orientamenti per la copertura dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021 tenuto conto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” (nel seguito DCO 189/2020), da cui emergono elementi di modifica del Metodo Tariffario Rifiuti che tengano conto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. L’art. 5, della deliberazione n. 158 del 2020, dispone che i Comuni, ed i gestori in caso di tariffa corrispettiva, «provvedono a pubblicare sul proprio sito internet, in un linguaggio comprensibile, le misure adottate a beneficio degli utenti sulla base del presente provvedimento, con particolare riferimento ai criteri e alle modalità previste per il riconoscimento delle riduzioni tariffarie introdotte per le utenze domestiche e non domestiche». Si rammenta, altresì, in relazione agli obblighi di trasparenza, che l’art. 3.1, lett. s), della deliberazione ARERA n. 444/2019 dispone che «eventuali comunicazioni agli utenti da parte dell’Autorità relative a rilevanti interventi di modifica del quadro regolatorio o altre comunicazioni di carattere generale destinate agli utenti; in tali casi il testo della comunicazione viene reso noto al gestore tramite il sito internet dell’Autorità e deve essere pubblicato sul sito internet dei soggetti di cui al precedente comma 2.2 entro 30 (trenta) giorni solari dalla pubblicazione sul sito internet dell’Autorità».

Allo stato per la formulazione delle previsioni, si è fatto riferimento al ruolo TARI dell’anno in corso, con le utenze domestiche e quelle non domestiche già riclassificate nelle categorie previste dal citato D.P.R. e con applicazione per ogni categoria, dei coefficienti di produttività ivi previsti. Tale nuovo tributo si struttura sostanzialmente in una tariffa composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio. I criteri per l’individuazione del costo del servizio e per la determinazione della tariffa, sono stabiliti sulla base del piano finanziario relativo ai costi di gestione dei servizio rifiuti. Per l’anno 2020 con deliberazione di Consiglio Comunale n. 54 del 30.12.2019 sono state confermate le tariffe vigenti nel 2019, e sono state costruite al fine di raggiungere la percentuale di copertura integrale dei costi previsti dal piano finanziario relativo ai costi di gestione del servizio rifiuti. La misura delle tariffe, suddivisa in quota fissa e quota variabile è fissata con deliberazione del Consiglio Comunale. La previsione di bilancio riferita alla TARI per il triennio 2021– 2023 viene riportata nel prospetto sottostante:

2021 2022 2023 Gettito previsto nel triennio € 5.523.972,00 € 5.523.972,00 € 5.523.972,00

IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI: Imposta disciplinata dal capo 1 del d.lgs. 507/2013 e successive modificazioni ed integrazioni. Con determina dirigenziale n. 236 del 11.03.2015 si è proceduto all’affidamento in concessione del servizio di accertamento e riscossione dell’Imposta comunale sulla pubblicità , diritto sulle pubbliche affissioni, canone occupazione spazi ed aree pubbliche permanente e temporanea e correlata TARI giornaliera alla società concessionaria I.C.A. S.p.A., già concessionaria nella gestione precedente. Tale affidamento comporta per l’Ente un miglioramento delle condizioni contrattuali sia sotto il profilo economico ( incremento del minimo garantito), sia in termini di effettuazione di interventi di sostituzione e manutenzione straordinaria degli impianti delle pubbliche affissioni. La Legge di Bilancio 2019 non ha riproposto il blocco imposto dalle Leggi di Bilancio precedenti, inoltre, il legislatore dal 2019 ha concesso agli enti locali la facoltà di aumentare le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni fino al 50 per cento, ma solo per i messaggi pubblicitari aventi superfici superiori al metro quadrato, escludendo, quindi, l’aumento del 20% delle tariffe relative ai messaggi pubblicitari aventi superfici inferiori al metro quadrato, determinando, quindi, un minor gettito per gli enti locali. Per l’effetto delle novità della legge di bilancio 2019, dall’applicazione delle tariffe approvate con delibera del Commissario Prefettizio n. 31 del 15.03.2019, la quale dispone di aumentare le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni per i messaggi pubblicitari aventi superfici superiori al metro quadrato del 50 per cento, confermate con delibera di G.C. n. 96 del 19.12.2019, è previsto un gettito per gli anni 2021 – 2022 – 2023 come sotto riportato.

2021 2022 2023 Gettito previsto nel triennio € 324.700,00 € 324.700,00 € 324.700,00

CANONE OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE (COSAP) Con determina dirigenziale n. 236 del 11.03.2015 si è proceduto all’affidamento in concessione del servizio di accertamento e riscossione dell’Imposta comunale sulla pubblicità , diritto sulle pubbliche affissioni, canone occupazione spazi ed aree pubbliche permanente e temporanea e correlata TARI giornaliera alla società concessionaria I.C.A. S.p.A., già concessionaria nella gestione precedente. La sospensione disposta anche per il 2018 dell’efficacia delle deliberazioni degli enti locali che prevedono aumenti nei tributi locali rispetto alle aliquote e tariffe applicate nel 2015 non opera per le entrate locali che non presentino la natura di tributo. Il COSAP (canone per l'occupazione di spazi ed aree pubblici) non ha natura tributaria, bensì patrimoniale, pertanto è escluso dal blocco degli aumenti dei tributi locali disposto dalla legge di bilancio; di conseguenza le tariffe sono state aumentate del 20% con delibera di giunta n. 60 del 28/04/2016 e confermate fino all’anno 2018. Per l’anno 2020 con deliberazione n. 96 del 19.12.2019 sono state confermate le tariffe vigenti.

Il gettito previsto per il triennio 2021-2023 è quello sotto riportato:

2021 2022 2023 Gettito previsto nel triennio € 448.000,00 € 448.000,00 € 448.000,00

Programmata per il 2021 l’entrata in vigore del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, istituito e disciplinato da Comuni, Province e Città metropolitane. Unifica in un’unica entrata la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap), il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), l’imposta comunale sulla pubblicità (Icp) e il diritto sulle pubbliche affissioni (Dpa), il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (Cimp) e il canone previsto dal codice della strada per l’uso o l’occupazione delle strade e delle loro pertinenze.

ADDIZIONALE IRPEF Imposta istituita con d.lgs. 28/9/1998 n. 360. L’addizionale è determinata applicando al reddito complessivo determinato ai fini dell’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta, l’aliquota stabilita dal Comune. L’art. 1 comma 142 della legge Finanziaria 2007, modificando la presente normativa, stabilisce che la variazione dell’aliquota è deliberata dall’ente con regolamento adottato ai sensi dell’art. 52 del d.lgs 446/1997. Pertanto, si individua, nel Consiglio Comunale l’organo competente a deliberare non solo l’istituzione dell’addizionale , ma anche la relativa aliquota , stabilendo un nuovo limite massimo di addizionale pari allo 0,80%. In sostanza, ogni singolo Ente può deliberare l’aliquota con discrezionalità in misura variabile a seconda della propria posizione di partenza, fino al livello massimo dello 0,80%. Da segnalare per questa fattispecie di imposta il ripristino, negli ultimi anni, del potere di aumento della stessa fino a tale livello massimo previsto dall’art. 1 comma 11 del d.l. 13/8/2011 n. 138 convertito nella legge 14/9/2011, n. 148. Tenuto conto dello sblocco degli aumenti dei tributi locali, previsto dalla Legge di bilancio 2019, il Comune di Giulianova, con deliberazione n. 42 in data 29.03.2019, ha stabilito l'aliquota unica dell'addizionale IRPEF comunale pari allo 0,80%, confermando l’esenzione per i redditi inferiori ad € 8.000,00, ai fini del perseguimento degli equilibri di bilancio e di finanza pubblica, oltre che per garantire adeguati livelli di servizi alla collettività amministrata. Per l’anno 2020 con deliberazione n. 96 del 19.12.2019 sono state confermate le tariffe vigenti, e nel corso dell’esercizio sono state apportate variazioni agli stanziamenti sulla base della normativa vigente a oggi, pertanto, il gettito previsto per il triennio 2021-2023 è quello sotto riportato:

2021 2022 2023 Gettito previsto nel triennio € 1.710.000,00 € 1.710.000,00 € 1.710.000,00

IMPOSTA DI SOGGIORNO L’imposta di soggiorno, detta anche tassa di soggiorno, è un'imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d'arte. La legge n. 42/2009 sul federalismo fiscale ha aperto in Italia nuovi scenari di autonomia per gli enti locali; in questo contesto il settore turistico è stato subito interessato al mutamento in atto e con il decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23, recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, è stata conferita, ai comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte, la facoltà di istituire, con deliberazione del consiglio comunale, un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno. Le modalità di applicazione sono molto diverse e vanno dal versamento di un importo fisso a un importo variabile, con scaglioni associati alle tipologie e categorie alberghiere, con aliquote percentuali, con scaglioni associati al prezzo, alla localizzazione e al periodo e, in alcuni casi, un'aliquota percentuale o una misura forfettaria. Possono essere previste esenzioni assai differenziate da comune a comune in base alla residenza, alle classi di età (per ragazzi e giovani e per la terza e quarta età), all'attività svolta e alla durata della permanenza (l'imposta non viene applicata se un soggetto pernotta per più di un certo numero di notti), per i disabili, secondo la proprietà della struttura ricettiva, alla stagionalità e ad altre cause. Pertanto, l'applicazione dell'imposta avviene secondo criteri molto eterogenei sia per le tariffe applicate sia per le modalità di applicazione, entro il limite dei 5 euro previsti dalla legge. La norma nazionale ha dato, infatti, facoltà alle amministrazioni comunali, con proprio regolamento, di adottare o meno l'imposta a seconda di autonome esigenze di bilancio o scelte politiche, diverse da comune a comune. Il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali. Con deliberazione di C.C. n. 65 in data 24.10.2016 è stato approvato il Regolamento per l’istituzione e l’applicazione dell’Imposta di Soggiorno. La legge di bilancio 2018 ha riproposto la sospensione fino al 31 dicembre del potere degli enti locali di deliberare aumenti di tributi, inclusa, secondo l’interpretazione delle sezioni Regionali di Controllo della Corte dei Conti e del Ministero dell’Economia, anche l’imposta di soggiorno. L’art. 4, comma 7 del D.L. 24 aprile 2017 n.50 “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.”, convertito in legge, con modificazioni, dall’ art. 1, comma 1, L. 21 giugno 2017, n. 96, ha previsto la possibilità, a decorrere già dall'anno 2017, per gli enti che hanno facoltà di applicare l'imposta di soggiorno ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, in deroga all'articolo 1, comma 26, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e all'articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, di istituire o rimodulare l'imposta di soggiorno. Pertanto l’applicazione dell’Imposta in questione nel nostro Comune è stata prevista a partire dall’anno 2018 ed è stata confermata per l’anno 2019. Con deliberazione n. 43 in data 29.03.2019 il Regolamento per l’istituzione e l’applicazione dell’Imposta di Soggiorno è stato modificato, al fine di recepire le novità legislative introdotte in materia. Con deliberazione n. 97 del 17.12.2019 sono state approvate le tariffe per l’anno 2020, dalle quali discende il gettito previsto per il triennio 2021-2023, come sotto riportato:

Principali norme di riferimento D.Lgs. 14-3-2011 n. 23, art. 4 2021 2022 2023 Gettito previsto nel triennio 466.000,00 466.000,00 466.000,00

Il calcolo si fonda sull’applicazione delle seguenti tariffe, con relative agevolazioni e riduzioni, da applicarsi nel corso dell’intero anno:

TABELLA A) DAL 01/05 AL 30/09 ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI COMPLEMENTARI Strutture Tariffa Strutture Tariffa 5 stelle € 2,00 Campeggi/Villaggi turistici € 1,00 4 stelle € 2,00 Case vacanze/Residence € 1,00 3 stelle € 1,50 Affittacamere € 1,00 2 stelle € 1,00 Country House/Agriturismi € 1,00 1 stella € 1,00 B&B € 1,00 RTA € 1,00 Uso occasionale di immobili ad uso € 1,00 abitativo (Contratti di locazione brevi non superiori a 30 gg. consecutivi di cui all’art 4 del D.L. 50/2017)

TABELLA B) DAL 01/10 AL 30/04 ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI COMPLEMENTARI Strutture Tariffa Strutture Tariffa 5 stelle € 1,20 Campeggi/Villaggi turistici € 0,80 4 stelle € 1,20 Case vacanze/Residence € 0,80 3 stelle € 1,00 Affittacamere € 0,80 2 stelle € 0,80 Country House/Agriturismi € 0,80 1 stella € 0,80 B&B € 0,80 RTA € 0,80 Uso occasionale di immobili ad uso € 0,80 abitativo (Contratti di locazione brevi non superiori a 30 gg. consecutivi di cui all’art 4 del D.L. 50/2017)

La manovra locale prevede una modifica all'imposta di soggiorno nella prospettiva di uniformare detta imposta nei sette paesi della costa Teramana: l' uniformità del prelievo fiscale è sicurameete un vantaggio da un punto di vista oraganizzativo per gli operatori turistici, ma è anche un tassello imporante per lo svilippo di un unico Brand delle città teramane della costa: il progetto che vuole unire Alba Adriatica, Giulianova, Martinsicuro, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Silvi e Tortoreto, ha l’obiettivo di unire le forze per presentare congiuntamente in Italia e all’estero le spiagge dei sette comuni con un marchio unitario e ispirato all’area geografica di appartenenza.

CANONE NON RICOGNITORIO Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 30.12.2019 è stato istituito ed approvato il Regolamento per l’applicazione del Canone non ricognitorio e con deliberazione di G.C. n. 111 del 28.12.2019 sono state approvate le relative tariffe. Il canone di concessione non ricognitorio rappresenta la quantificazione monetaria dell’utilità economica ricevuta dal concessionario del bene comunale ed individua la funzione di corrispettivo, svolta dal canone, quale vera e propria controprestazione per l’uso particolare del suolo pubblico. Il corrispettivo così come formulato essendo legato ad una contro prestazione è giuridicamente assimilato al canone patrimoniale non ricognitorio ed ontologicamente distinto dai canoni patrimoniali ricognitori ed al Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e/o imposta comunale sulla pubblicità; E’ pertanto possibile applicare sulle medesime occupazioni già gravate da Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e/o imposta comunale sulla pubblicità, il canone patrimoniale non ricognitorio.

2021 2022 2023 Gettito previsto nel triennio € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00

Le tariffe dei servizi pubblici Gli enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, oltre ai servizi pubblici di rilevanza economica provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzioni di beni e attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali (art. 112 D. Lgs. 267/2000). Tra questi si possono distinguere i servizi a domanda individuale, cioè tutte quelle attività, gestite dai Comuni, poste in essere ed utilizzate a richiesta dell’utente e che non siano state dichiarate gratuite per legge nazionale o regionale. Per tali servizi gli enti erogatori sono di norma tenuti a richiedere la contribuzione degli utenti anche a carattere non generalizzato. Poi troviamo i servizi indispensabili, ovvero tutti quelli offerti al cittadino per godere di quei diritti essenziali tutelati dalla costituzione. Le tariffe sono state stabilite con le seguenti deliberazioni: - n 98 del 17.12.2019 con oggetto "Esercizio finanziario 2020. approvazione tariffe servizi a domanda individuale" e contenente la determinazione dei relativi tassi di copertura dei costi di gestione concernente i seguenti servizi : refezione scolastica, pre e post scuola, sale polivalenti, impianti sportivi: piscina ; - n. 95 del 17.12. 2019 con oggetto "Determinazione tariffe relative al servizio di trasporto scolastico anno 2020" - deliberazione di Giunta Comunale n. 113 in data 30.07.2020, esecutiva ai sensi di legge, di approvazione delle nuove tariffe per la concessione dei loculi cimiteriali, tombe di famiglia e aree cimiteriali. Per i servizi sociali a domanda, compreso l'asilo nido, la determinazione delle tariffe avviene a livelo di Ambito socio sanitario a cura dell'Ecad Unione dei Comuni delle Terre del Sole.

Strategia generale Per le predette tariffe la modalità di revisione è collegata alla dinamica dei costi dei servizi afferenti. In generale le tariffe devono seguire l’andamento della crescita dei costi dei servizi per evitare un ulteriore appesantimento della fiscalità locale. Pertanto, dovranno essere modulate in funzione della crescita dei costi ricercando la copertura degli stessi con i criteri adottati in passato, evitando aumenti in presenza di diminuzione di costi. Sarà mantenuto il parametro della differenziazione della tariffa in relazione all'ISEE. L’ISEE è la fotografia delle condizioni economiche di un nucleo familiare attraverso la quale le amministrazioni locali valutano la possibilità di accesso o meno a prestazioni sociali agevolate o a servizi di pubblica utilità a tariffa ridotta.

GESTIONE DELLA SPESA

Spesa corrente per l’esercizio delle funzioni fondamentali L’art.19 del D.L. 95/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135 ha introdotto importanti novità sulle funzioni fondamentali dei comuni, ai sensi dell’art. 117, secondo comma lettera p) della Costituzione, e sulle modalità di esercizio associato di funzioni e servizi comunali e sulle unioni dei Comuni. Il comma 1 lett. A) dell’art.19 fornisce un nuovo elenco di funzioni fondamentali dei comuni e sostituisce l’elenco provvisorio contenuto nella legge sul federalismo fiscale. L’individuazione delle 10 funzioni fondamentali è compiuta attraverso una modifica dell’art. 14, del D.L. 78/2010, che aveva definito le stesse funzioni ai fini dell’esercizio in forma obbligatoriamente associata delle funzioni dei comuni mediante rinvio alla legge sul federalismo fiscale. La legge 42/2009 “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale” ha identificato le funzioni fondamentali ai fini della determinazione dei fabbisogni standard degli enti locali, mentre l’art.19 definisce le funzioni fondamentali in via non transitoria e senza finalità specifiche. La legge 42/2009 utilizzava come criterio interpretativo la “tassonomia di bilancio”, cioè l’articolazione in funzioni e relativi servizi prevista dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1996, n. 194. Le funzioni fondamentali nel D.L. 95/2012 non sono più solo quelle “destinate al soddisfacimento dei bisogni primari delle collettività amministrate”, ma ricomprendono anche in parte le funzioni “proprie”, cioè quelle storicamente esercitate (come l’organizzazione dei servizi pubblici locali) o quelle che il legislatore statale intendeva da tempo stabilizzare nella competenza comunale (come il catasto). E’ un elenco ampio e quasi omnicomprensivo delle funzioni di cui già oggi ogni comune si occupa. L’art.19 non contiene disposizioni di coordinamento né con il Tuel, né con la legge 42/2009. Tuttavia, l’art. 3 del D.Lgs. 216/2010, nell’ambito della disciplina delegata in esso contenuta per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province, ha previsto che a quell’individuazione transitoria si dovesse far riferimento “fino alla data di entrata in vigore della legge statale di individuazione delle funzioni fondamentali di Comuni, Città metropolitane e Province”; pertanto, per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni occorre far riferimento al nuovo elenco di funzioni. Ad oggi la determinazione dei fabbisogni standard dei comuni è in fase di ultimazione. In questo senso la qualità dei servizi resi verrà monitorata e valutata nel corso della gestione attraverso opportuni indicatori volti a valutarne l’efficacia, l’efficienza e l’economicità.

Il D.L. n. 34 del 19 maggio 2020, prevede all’art. 106, rubricato “Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli Enti Locali”, che, “al fine di concorrere ad assicurare ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane le risorse necessarie per l’espletamento delle ‘funzioni fondamentali’, per l’anno 2020, anche in relazione alla possibile perdita di entrate connessa all’emergenza ‘Covid-19’, è istituito presso il Ministero dell’Interno un ‘Fondo’ con una dotazione di 3,5 miliardi di Euro per il medesimo anno, di cui 3 miliardi di Euro in favore dei Comuni e 0,5 miliardi di Euro in favore di Province e Città metropolitane ,risorse che sono state incrementate con il cd. “Decreto Agosto” di ulteriori Euro 1,67 miliardi. Con Decreto del Ministero dell’Interno, (…) sono individuati criteri e modalità di riparto tra gli Enti di ciascun Comparto del ‘Fondo’ di cui al presente articolo sulla base degli effetti dell’emergenza ‘Covid-19’ sui fabbisogni di spesa e sulle minori entrate, al netto delle minori spese, e tenendo conto delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese, valutati dal Tavolo (…). Nelle more dell’adozione del Decreto (…), una quota pari al 30% della componente del ‘Fondo’ spettante a ciascun comparto è stata erogata a ciascuno degli Enti ricadenti nel medesimo comparto, a titolo di acconto sulle somme spettanti, in proporzione alle entrate al 31 dicembre 2019 di cui al Titolo I e alle Tipologie 1 e 2 del Titolo III, come risultanti dal Siope. A seguito della verifica a consuntivo della perdita di gettito e dell’andamento delle spese, da effettuare entro il 30 giugno 2021, si provvede all’eventuale conseguente regolazione dei rapporti finanziari tra Comuni e tra Province e Città metropolitane, ovvero tra i 2 predetti Comparti mediante apposita rimodulazione dell’importo. (…). 2. Al fine di monitorare gli effetti dell’emergenza ‘Covid-19’ con riferimento alla tenuta delle entrate dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane, ivi incluse le entrate dei servizi pubblici locali, rispetto ai fabbisogni di spesa, con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze (…) è istituito un Tavolo tecnico presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, (…). Il Tavolo esamina le conseguenze connesse all’emergenza ‘Covid-19’ per l’espletamento delle ‘funzioni fondamentali’, con riferimento alla possibile perdita di gettito relativa alle entrate locali rispetto ai fabbisogni di spesa. Il Tavolo si avvale, senza nuovi o maggiori oneri, del supporto tecnico della Sose. (…). 3. Il Ragioniere generale dello Stato (…) può attivare, anche con l’ausilio dei Servizi ispettivi di finanza pubblica, monitoraggi presso Comuni, Province e Città metropolitane, da individuarsi anche sulla base delle indicazioni fornite dal Tavolo tecnico, per verificare il concreto andamento degli equilibri di bilancio, ai fini dell’applicazione del Decreto (…) e della quantificazione della perdita di gettito, dell’andamento delle spese e dell’eventuale conseguente regolazione dei rapporti finanziari tra Comuni, Province e Città metropolitane. (…)”. Investimenti programmati L’ente, al fine di programmare e realizzare le opere pubbliche sul proprio territorio, è tenuto ad adottare il programma triennale e l’elenco annuale dei lavori sulla base degli schemi tipo previsti dalla normativa. Nell’elenco devono figurare solo gli interventi di importo superiore a € 100.000,00; rimangono, pertanto, esclusi tutti gli interventi al di sotto di tale soglia che, per un comune di medie dimensioni possono tuttavia essere significativi.

Opere pubbliche in corso di esecuzione

Descrizione dell’opera Anno di Importo Fonti di Finanziamento impegno Totale Liquidato ADEGUAMENTO ALLE NORME VIGENTI IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDIO SCUOLA PRIMARIA DI BIVIO 32.961,08 32.961,08 Fondi del bilancio 2016 BELLOCCHIO E CENTRALI TERMICHE comunale SCUOLA MEDIA “BINDI” E SUCCURSALE “BINDI”

LAVORI DI: ADEGUAMENTO ALLE NORME VIGENTI IN MATERIA DI Fondi del bilancio 2017 130.000,00 98.985,65 PREVENZIONE INCENDI NEGLI ASILI comunale NIDO COCCINELLE E ARCOBALENO.

MIGLIORAMENTO SISMICO DELLA Mutuo C.D.P. Posizione SCUOLA INFANZIA/PRIMARIA DI 2017 885.000,00 225.774,38 n. 6040606 + Fondi COLLERANESCO MIUR D.M. 1007 del 21/12/2017 ADEGUAMENTO ALLE NORME VIGENTI IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI SCUOLA ELEMENTARE SIMONCINI E 2018 100.000,00 100.000,00 Fondi del bilancio SCUOLA MATERNA ZONA PEEP comunale MATTARELLA

MANUTENZIONE STRAORDINARIA MASTERPLAN PER FINALIZZATO ALLA RIAPERTURA DELLA 2018 80.000,00 53.976,51 L’ABRUZZO PINACOTECA V. BINDI. Deliberazione G.R. n. 330 del 26.06.2017 MANUTENZIONE STRAORDINARIA Diverso utilizzo mutuo PAVIMENTAZIONI STRADALI PER 2019 250.000,00 0,00 C.D.P. posizione N. RIPRISTINO SICUREZZA VIABILITA’ 4501480/00

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO CENTRALI TERMICHE: Ministero dello Sviluppo RIQUALIFICAZIONE CENTRALI 2019 73.881,94 9.956,27 Economico Decreto TERMICHE PALESTRA BIVIO Direttoriale del 14/05/2019 BELLOCCHIO E PALACASTRUM

FACCIATE EDIFICIO SCOLASTICO 2019 150.000,00 149.074,59 Fondi del bilancio SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS comunale

QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER MISSIONE Gestione di competenza Spese per Incremento Codice Spese in conto rimborso ANNO Spese correnti di attività Totale missione capitale prestiti finanziarie e altre spese 2021 5.806.675,46 1.966.300,00 0,00 0,00 7.772.975,46 01 – Servizi 2022 5.797.129,14 357.500,00 0,00 0,00 6.154.629,14 istituzionali, generali e di gestione 2023 5.797.129,14 357.500,00 0,00 0,00 6.154.629,14 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 02 - Giustizia 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 915.306,00 20.000,00 0,00 0,00 935.306,00 03 – Ordine pubblico e 2022 915.306,00 20.000,00 0,00 0,00 935.306,00 sicurezza 2023 915.306,00 20.000,00 0,00 0,00 935.306,00 2021 1.568.922,78 11.400.000,00 0,00 0,00 12.968.922,78 04 – Istruzione e 2022 1.540.663,84 2.929.581,15 0,00 0,00 4.470.244,99 diritto allo studio 2023 1.540.663,84 2.929.581,15 0,00 0,00 4.470.244,99 2021 448.744,80 600.000,00 0,00 0,00 1.048.744,80 05 – Tutela e 2022 447.235,57 690.000,00 0,00 0,00 1.137.235,57 valorizzazione dei beni e delle attività culturali 2023 447.235,57 690.000,00 0,00 0,00 1.137.235,57 2021 460.525,29 475.000,00 0,00 0,00 935.525,29 06 – Politiche 2022 456.098,74 3.886.000,00 0,00 0,00 4.342.098,74 giovanili, sport e tempo libero 2023 456.098,74 3.886.000,00 0,00 0,00 4.342.098,74 2021 158.208,00 0,00 0,00 0,00 158.208,00 07 – Turismo 2022 158.208,00 0,00 0,00 0,00 158.208,00 2023 158.208,00 0,00 0,00 0,00 158.208,00 2021 1.054.032,41 489.070,00 0,00 0,00 1.543.102,41 08 – assetto del 2022 1.040.689,86 214.070,00 0,00 0,00 1.254.759,86 territorio e d edilizia abitativa 2023 1.040.689,86 214.070,00 0,00 0,00 1.254.759,86 2021 6.693.687,32 5.280.000,00 0,00 0,00 11.973.687,32 09 – Sviluppo 2022 6.700.618,20 6.170.000,00 0,00 0,00 12.870.618,20 sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente 2023 6.700.618,20 6.170.000,00 0,00 0,00 12.870.618,20 2021 1.162.236,54 2.929.877,00 0,00 0,00 4.092.113,54 10 – Trasporti e diritto 2022 1.144.270,86 954.430,00 0,00 0,00 2.098.700,86 alla mobilità 2023 1.144.270,86 954.430,00 0,00 0,00 2.098.700,86 2021 0,00 3.000,00 0,00 0,00 3.000,00 11 – Soccorso civile 2022 0,00 3.000,00 0,00 0,00 3.000,00 2023 0,00 3.000,00 0,00 0,00 3.000,00 2021 1.640.348,32 7.382.000,00 0,00 0,00 9.022.348,32 12 – Diritti sociali, 2022 1.637.422,38 12.000,00 0,00 0,00 1.649.422,38 politiche sociali e famiglia 2023 1.637.422,38 12.000,00 0,00 0,00 1.649.422,38 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13 – Tutela della 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 salute 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 248.634,11 0,00 0,00 0,00 248.634,11 14 – Sviluppo 2022 247.707,06 0,00 0,00 0,00 247.707,06 economico e competitività 2023 247.707,06 0,00 0,00 0,00 247.707,06 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15 – Politiche per il 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 lavoro e la formazione professionale 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 16 – Agricoltura, 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 politiche agroalimentari e pesca 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 623,21 0,00 0,00 0,00 623,21 17 – Energia e 2022 529,02 0,00 0,00 0,00 529,02 diversificazione delle fonti energetiche 2023 529,02 0,00 0,00 0,00 529,02 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 18 – Relazioni con le 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 altre autonomie territoriali e locali 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 19 – Relazioni 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 internazionali 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 1.663.445,27 0,00 0,00 0,00 1.663.445,27 20 – Fondi da ripartire 2022 1.683.045,67 0,00 0,00 0,00 1.683.045,67 2023 1.683.045,67 0,00 0,00 0,00 1.683.045,67 2021 0,00 0,00 0,00 1.784.177,21 1.784.177,21 50 – Debito pubblico 2022 0,00 0,00 0,00 1.836.642,38 1.836.642,38 2023 0,00 0,00 0,00 1.836.642,38 1.836.642,38 2021 0,00 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 60 – Anticipazioni 2022 0,00 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 finanziarie 2023 0,00 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 2021 0,00 0,00 0,00 65.831.471,00 65.831.471,00 99 – Servizi per conto 2022 0,00 0,00 0,00 65.831.471,00 65.831.471,00 terzi 2023 0,00 0,00 0,00 65.831.471,00 65.831.471,00 2021 21.821.389,51 30.545.247,00 0,00 82.615.648,21 134.982.284,72 TOTALI 2022 21.768.924,34 15.236.581,15 0,00 82.668.113,38 119.673.618,87 2023 21.768.924,34 15.236.581,15 0,00 82.668.113,38 119.673.618,87

QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER MISSIONE

Gestione di cassa ANNO 2021 Spese per Codice Incremento Spese in conto rimborso missione Spese correnti di attività Totale capitale prestiti finanziarie e altre spese 1 8.880.898,63 3.508.899,27 0,00 0,00 12.389.797,90 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3 1.072.189,95 20.000,00 0,00 0,00 1.092.189,95 4 2.181.654,64 12.658.383,40 0,00 0,00 14.840.038,04 5 672.399,88 627.818,04 0,00 0,00 1.300.217,92 6 569.720,58 983.147,12 0,00 0,00 1.552.867,70 7 193.363,40 0,00 0,00 0,00 193.363,40 8 1.281.915,02 1.944.816,44 0,00 0,00 3.226.731,46 9 9.699.423,70 5.993.002,91 0,00 0,00 15.692.426,61 10 1.743.093,95 4.381.802,35 0,00 0,00 6.124.896,30 11 0,00 3.000,00 0,00 0,00 3.000,00 12 2.913.305,19 7.780.497,40 0,00 0,00 10.693.802,59 13 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 14 290.980,79 0,00 0,00 0,00 290.980,79 15 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17 623,21 0,00 0,00 0,00 623,21 18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 19 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 50 0,00 0,00 0,00 1.784.177,21 1.784.177,21 60 0,00 0,00 0,00 15.000.000,00 15.000.000,00 99 0,00 0,00 0,00 66.263.737,75 66.263.737,75 TOTALI 29.499.568,94 37.901.366,93 0,00 83.047.914,96 150.448.850,83

Gestione del patrimonio Il prospetto che segue riporta i principali aggregati che compongono il Conto del Patrimonio, suddivisi in attivo e passivo, riferiti all’ultimo Rendiconto della Gestione relativo all’esercizio 2019, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 30.06.20209.

QUADRO RIASSUNTIVO DEL PATRIMONIO ANNO 2019

Attivo 2019 Passivo 2019 Immobilizzazioni immateriali 0,00 Patrimonio netto 60.639.951,73 Immobilizzazioni materiali 74.777.812,87 Fondi per rischi ed oneri 3.998.175,95 Immobilizzazioni finanziarie 10.680.813,99 Debiti 32.299.308,78 Rimanenze 1.051,14 Ratei e risconti e contributi agli investimenti 9.683.876,13 Crediti 14.668.723,39 Attività finanziarie non immobilizzate 0,00 Disponibilità liquide 6.492.911,20 Ratei e risconti attivi 0,00 TOTALE ATTIVO 106.621.312,59 TOTALE PASSIVO 106.621.312,59

Il risultato economico dell’esercizio 2019 è pari ad € 621.972,08.

Indebitamento

Con riferimento agli enti locali, il limite massimo di indebitamento è rappresentato dall'incidenza del costo degli interessi sulle entrate correnti degli enti locali. In particolare, le norme dell'articolo 204 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) prevedono che l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale dei correlati interessi, sommati agli oneri già in essere (mutui precedentemente contratti, prestiti obbligazionari precedentemente emessi, aperture di credito stipulate e garanzie prestate, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi) non sia superiore ad una determinata percentuale delle entrate correnti (relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui). Come chiarito dalla norma interpretativa contenuta nell'articolo 16, comma 11, del D.L. n. 95/2012, i suddetti limiti devono essere rispettati nell'anno di assunzione del nuovo indebitamento. Tale percentuale di riferimento è stata gradualmente ridotta nel corso degli anni. Più di recente, al fine di favorire la ripresa degli investimenti degli enti locali, sono state previste disposizioni che hanno, invece, ampliato la capacità di indebitamento degli enti locali, innalzando il valore del rapporto tra l'importo annuale degli interessi e le spese correnti dell'ente dal 6 all'8 per cento nel 2014 (articolo 1, comma 735, legge n. 147/2013) e, da ultimo, dall'8 al 10 per cento dall'anno 2015 (art. 1, comma 539, legge n. 190/2014). Sono state, altresì, previste specifiche disposizioni di deroga a tali limiti. In particolare, si fa riferimento all'articolo 5 del D.L. n. 16/2014, con il quale legislatore ha inteso restituire agli enti locali, limitatamente agli anni 2014 e 2015, la possibilità di assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato oltre i limiti fissati dall'articolo 204, comma 1, del TUEL, per un importo non superiore alle quote di capitale dei mutui e dei prestiti obbligazionari precedentemente contratti ed emessi rimborsate nell'esercizio precedente. Analogamente, l'articolo 9, comma 2, del D.L. n. 91/2014 considera in deroga ai limiti all'indebitamento previsti dall'art. 204 del TUEL i finanziamenti agevolati concessi agli enti locali per interventi di efficiantamento energetico degli edifici scolastici. In ogni caso, oltre al rispetto del limite di indebitamento stabilito dall’art. 204 del Tuel, e degli altri vincoli di finanza pubblica posti dalla normativa vigente, le politiche di investimento di un Ente richiedono una valutazione complessiva della situazione economico-finanziaria e debitoria dello stesso, che tenga conto della sostenibilità dell’indebitamento, e quindi della capacità di far fronte ai relativi oneri finanziari con risorse di carattere ricorrente, sia nell’attualità sia in un’ottica prospettica, nonché degli effetti sull’irrigidimento della spesa, in funzione della garanzia del conseguimento e del mantenimento dell’equilibrio di bilancio e in funzione del trend di riduzione dell’indebitamento e degli impegni eventualmente assunti dall’Amministrazione a tal proposito.

Risorse umane

Struttura organizzativa

La macrostruttura dell’Ente è stata modificata con deliberazione di G.C. n. 19 in data 09.08.2019, e successivamente rettificata con la deliberazione n. 41 del 01.10.2019, e risulta la seguente:

SINDACO

SEGRETARIO GENERALE POLIZIA MUNICIPALE Staff del Sindaco Servizi di sviluppo Comando Servizio di controllo direzionale, strategico, Organismo Indipendente di Valutazione e sviluppo organizzativo sistemi informativi per la transizione digitale Avvocatura civica Servizi operativi

Servizio di supporto alla prevenzione Servizi territoriali della corruzione e ai controlli interni

COMITATO DI DIREZIONE

AREA IV –SERVIZI PER LA AREA I -- SERVIZI FINANZIARI AREA II SERVIZI TECNICI AREA III – SERVIZI DI COMUNITÀ PROMOZIONE DEL TERRITORIO

Servizio governo del territorio Servizi interni, diritti civici e Servizio marketing territoriale e Servizio ragioneria generale partecipazione culturale

Turismo Programmazione, Urbanistica Affari generali bilancio e attività fiscale Cultura, Biblioteca e Servizi demografici Edilizia privata museo civico Sedi comune, economato e Servizi sociali e Servizi per lo sviluppo autoparco S istemi informativi Politiche di genere economico territoriali e toponomastica . SUAP Gestione risorse Terzo Settore e Promozione umane volontariato economica Servizio patrimonio Commercio Servizio tributi ed entrate patrimoniali Programmazione, Servizio Pubblica Istruzione gare e contratti Servizi sportivi

Servizio organismi partecipati Servizio ambiente Patrimonio Pubblico Servizi politiche comunitarie e gemellaggi Ambiente e Igiene urbana Infrastrutture e mobilità Qualità urbana e verde pubblico

Protezione Civile .Demanio marittimo

Il nuovo organigramma sostanzialmente prevede:  Articolazione della struttura organizzativa in quattro aree funzionali (passando quindi dalle attuali tre a quattro), al fine di ottimizzarne la direzione. Alle tre aree, "Servizi di comunità", "Servizi finanziari" e "Servizi tecnici", peraltro riorganizzate nelle funzioni di competenza, se ne aggiunge una quarta denominata " Servizi per la promozione del territorio" necessaria a potenziare tutti quei servizi attraverso cui passa lo sviluppo socio, economico e culturale della comunità;  Riorganizzazione delle linee funzionali intermedie al fine di valorizzare il ruolo delle P.O. e dare maggior impulso all'azione amministrativa;  Creazione di un ruolo di controllo direzionale e strategico dell'intera struttura affidandolo al Segretario generale al fine di coordinare l'azione amministrativa in funzione del programma di governo, garantendo un indirizzo tecnico unitario della programmazione, necessario a trasformare la Vision in Mission.

Le Aree sono così strutturate:

AREA I - SERVIZI FINANZIARI

A tale Area fanno capo i seguenti servizi e funzioni: Servizio ragioneria generale comprendente i settori Programmazione, bilancio e attività fiscale, sedi comune, economato e autoparco, gestione risorse umane; Servizio tributi ed entrate patrimoniali; Servizio organismi partecipati.

AREA II - SERVIZI TECNICI

A tale Area fanno capo i seguenti servizi e funzioni: Servizio governo del territorio comprendente i settori Urbanistica, Edilizia privata, Sistemi informativi territoriali e toponomastica; Servizio patrimonio comprendente i settori Programmazione gare e contratti, Patrimonio Pubblico, Infrastrutture e mobilità, Protezione Civile.

AREA III - SERVIZI DI COMUNITA’

A tale Area fanno capo i seguenti servizi e funzioni: Servizi interni, diritti civici e partecipazione, comprendente i settori Affari generali, Servizi demografici, Servizi sociali e Politiche di genere, Terzo settore e volontariato; Servizio Pubblica Istruzione; Servizi politiche comunitarie e gemellaggi.

AREA IV - SERVIZI PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO A tale Area fanno capo i seguenti servizi e funzioni: Servizio marketing territoriale e culturale, comprendente i settori Turismo, Cultura, Biblioteca e museo civico; Servizi per lo sviluppo economico comprendente i settori SUAP e Promozione economica, Commercio; Servizi sportivi; Servizio Ambiente comprendente i settori Ambiente e Igiene urbana, Qualità urbana e verde pubblico, Demanio marittimo.

Fermo restando l'assetto strutturale ordinario come sopra definito sono state individuate le seguenti unità organizzative autonome: a) Segretario Generale a cui fanno capo il Servizio di controllo direzionale, strategico e sviluppo organizzativo ed il Servizio di supporto alla prevenzione della corruzione e ai controlli interni; sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l'attività, oltre a partecipare con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della giunta e a curarne la verbalizzazione; roga tutti i contratti nei quali l'ente è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell'interesse dell'ente; esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal Sindaco. b) il Corpo di Polizia Municipale, che dipende direttamente dal Sindaco, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2 e 9 della legge 7 marzo 1986, n. 65; c) il Servizio di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale, che dipende direttamente dal Sindaco; d) l’Avvocatura civica che assolve principalmente alle funzioni di tutela dei diritti e degli interessi del Comune attraverso la rappresentanza, il patrocinio, l’assistenza e la difesa in giudizio dell’amministrazione comunale; e) l’ufficio di staff del Sindaco per l’esercizio delle funzioni d’indirizzo e controllo allo stesso conferite dalla legge;

Le linee funzionali attribuite a ciascuna struttura trovano compiuta corrispondenza nei compiti istituzionalmente propri dell’Amministrazione comunale, quali ad essa attribuiti, trasferiti, delegati o comunque esercitati in base alla legge o altre fonti. L’attribuzione gestionale delle linee funzionali ai Settori è contenuta nel funzionigramma approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 19 in data 09.08.2019.

Nella tabella seguente si riporta il quadro riassuntivo della dotazione organica del Comune di Giulianova al 31.12.2019, allegato alla deliberazione della Giunta Comunale n. 94 del 17.12.2019, avente ad oggetto: “ AGGIORNAMENTO PIANO DEI FABBISOGNI DI PERSONALE 2019/2020. ADOZIONE DEL PIANO DEI FABBISOGNI DI PERSONALE PER IL TRIENNIO 2020/2022”:

DOTAZIONE ORGANICA AL 31/12/2019 Posti in Posti dotazione coperti al Categoria Profilo Professionale organica 31/12/2019 Posti vacanti Dirigente Amministrativo 1 0 1 Dirigente Economico-Finanziario 1 1 0 Dirigente Dirigente Tecnico 1 1 0 Dirigente Tecnico 1 0 1 Esperto Amministrativo-Contabile 7 2 5 Esperto Tecnico 3 3 Esperto Legale 1 1 0 D3 Esperto Socio-Assistenziale 1 1 Specialista Amministrativo 2 2 Specialista Amministrativo-Contabile 5 4 1 Specialista Contabile 4 4 Specialista Tecnico 7 7 0 Comandante Polizia Municipale 1 1 0 Specialista Bibliotecario 1 1 Specialista di Comunicazione 1 1 Specialista Socio-Assistenziale 2 2 Specialista di Polizia Municipale 2 2 D1 Specialista Informatico 1 1 Assistente Amminitrativo-Contabile Segretario Particolare 1 1 0 Assistente Amministrativo 10 10 Assistente Contabile 10 10 Assistente Amministrativo-Contabile 26 22 4 Assistente ai servizi Tecnici 11 3 8 Assistente socio-educativo 18 10 8 Assistente informatico 2 2 0 C Assistente di Polizia Municipale 22 17 5 Collaboratore ai Servizi Amministrativi 4 3 1

Collaboratore ai servizi ausiliari e di Supporto 4 4 0 B3 Collaboratore Tecnico-Manutentivo 10 3 7 Operatore ai Servizi Amministrativi 8 7 1 Operatore Tecnico e Manutentivo 10 9 1 B1 Operatore ai Servizi Ausiliari e di Supporto 12 7 5 A Addetto ai servizi Ausiliari e di Supporto 1 1 0 TOTALE 191 106 85

A seguito della riorganizzazione effettuate con gli atti sopra richiamati, le risorse umane assegnate alle Aree sono state le seguenti.

SEGRETERIA GENERALE

D3 ESPERTO AMMINISTRATIVO CONTABILE 1

POLIZIA LOCALE D1 COMANDANTE DI POLIZIA MUNICIPALE 1 B1 OPERATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI p.t. 69,44% 1 C1 ASSISTENTE DI POLIZIA MUNICIPALE 16 C1 ASSISTENTE DI POLIZIA MUNICIPALE p.t. 50% 1 C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE 50% 1

SERVIZI DI SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI PER LA

TRANSIZIONE DIGITALE C1 ASSISTENTE INFORMATICO 1 C1 ASSISTENTE INFORMATICO p.t. 50% 1

AVVOCATURA CIVICA D3 ESPERTO LEGALE 1

AREA I - SERVIZI FINANZIARI

DIRIGENTE 1 D1 SPECIALISTA AMMINISTRATIVO CONTABILE 1 C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE 9

AREA II – SERVIZI TECNICI DIRIGENTE 1 D1 SPECIALISTA TECNICO 5 C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE 2 C1 ASSISTENTE AI SERVIZI TECNICI 3 B1 OPERATORE TECNICO MANUTENTIVO 6 B1 OPERATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI 2 B3 COLLABORATORE TECNICO MANUTENTIVO 3 A1 ADDETTO AI SERVIZI AUSILIARI E DI SUPPORTO 1

AREA III - SERVIZI DI COMUNITA’

DIRIGENTE 0 D1 SPECIALISTA AMMINISTRATIVO CONTABILE 1 C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE 8 C1 ASSISTENTE SOCIO EDUCATIVO 10 B1 OPERATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI 3 B1 OPERATORE AI SERVIZI AUSILIARI E DI SUPPORTO 5 B3 COLLABORATORE AI SERVIZI AUSILIARI E DI SUPPORTO 2 B3 COLLABORATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI 3

AREA IV - SERVIZI PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO

DIRIGENTE 0 D1 SPECIALISTA AMMINISTRATIVO CONTABILE 2 D1 SPECIALISTA TECNICO 1 D1 SPECIALISTA TECNICO p.t. 50% 1 C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE (di cui 1 mercato ittico) 2 C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO CONTABILE 50% 1 B1 OPERATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI 1 B1 OPERATORE AI SERVIZI AUSILIARI E DI SUPPORTO 3 B1 OPERATORE TECNICO MANUTENTIVO ( mercato ittico) 1 B3 COLLABORATORE AI SERVIZI AUSILIARI E DI SUPPORTO 2 B3 COLLABORATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI 1

STAFF SINDACO C1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO 2 B3 COLLABORATORE AMMINISTRATIVO 1

Le risorse umane disponibili L'attuale contesto amministrativo, caratterizzato da continui e progressivi tagli alle risorse degli enti locali che si traducono, per quanto concerne le risorse umane, in una ridottissima possibilità per contrastare il loro costante decremento, rende obbligatoria l'adozione di una strategia rivolta alla valorizzazione delle risorse presenti. Nella tabella di seguito riportata viene evidenziata la situazione del personale a tempo indeterminato ed a tempo determinato dell'ente negli ultimi anni e per il triennio di riferimento.

Andamento occupazionale trend storico previsione voce anno 2016 2017 2018 2019 2020 2021 dipendenti al 1/1 129 120 118 112 109 119 cessazioni 11 2 8 4 2 5 assunzioni 2 2 1 12 5 11111 109 119 119 dipendenti al 31/12 120 118 1121111 spesa di personale 5.205.554,23 4.990.601,57 5.165.925,13 4.828.615,66 5.111.366,62 5.296.350,70 voci escluse (-) 877.546,29 767.482,22 921.400,10 786.980,22 786.980,22 786.980,22 spesa di personale 4.328.007,94 4.223.119,35 4.244.525,03 4.041.635,44 4.324.386,40 4.509.370,50 netta

Il dato relativo alla fine dell'anno 2016 è l'effetto dell’operazione straordinaria, come peraltro descritta nella deliberazione della Giunta comunale n. 69 del 30/04/2016, recante “Dichiarazione di eccedenza di personale. Comune di Giulianova.” L’operazione più importante è rappresentata da un deciso piano di razionalizzazione con la dichiarazione di n. 10 esuberi ai quali si sono affiancati altri allontanamenti per maturazione di requisiti naturali di pensionamento e alla quale non sono state affiancate altrettante operazioni di sostituzione con nuove risorse per i noti limiti a normativa vigente.

Vincoli di finanza pubblica

L'ente ha rispettato gli obiettivi del pareggio di bilancio negli anni precedenti, sulla base delle disposizioni di legge vigenti, nel rispetto degli obiettivi programmatici.

Dopo una lunga stagione di vincoli finanziari stringenti che hanno contribuito alla caduta degli investimenti locali, a partire dal 2019 per gli enti locali il vincolo di finanza pubblica coincide solo con il rispetto dei principi introdotti dall’armonizzazione contabile (D.Lgs 118/2011). Già nel 2016 il legislatore innovò in termini meno stringenti sugli investimenti con il passaggio dal Patto di stabilità interno al Saldo finale non negativo di competenza tra entrate e spese finali eliminando la “competenza mista” e l’obbligo di un obiettivo programmatico a beneficio del saldo positivo. Dal 2019 il passaggio è dal Saldo finale di competenza agli “Equilibri del D.Lgs. 118/2001”, e questo ha comportato la possibilità di utilizzare gli avanzi effettivamente disponibili e il debito nei limiti stabiliti dall’art. 204 del Tuel. Il riferimento ad un unico saldo, quello previsto dalla contabilità armonizzata, rappresenta, quindi, una semplificazione significativa del quadro normativo. Dal 2019 l’unico vincolo è il rispetto del risultato di competenza non negativo. Lo sblocco degli avanzi consente agli enti, anche, di allentare le tensioni sull’equilibrio corrente di bilancio, si pensi a titolo di esempio alla possibilità di realizzare progetti di spesa corrente finanziati da contributi (regionali, …) confluiti in avanzo vincolato. L'articolo 1, commi 819 e seguenti della legge 145/2018 (legge di bilancio 2019) ha abolito per Regioni a statuto speciale, Province autonome, Città metropolitane, Province e Comuni, l'obbligo del pareggio di bilancio previsto in attuazione della legge 243/2012 e, di conseguenza, nella sostanza è venuto meno, dal 2019, l’apparato sanzionatorio.

Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza Il Piano triennale di prevenzione della corruzione, disciplinato dalla legge 190/2012, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione, costituisce lo strumento attraverso il quale le Amministrazioni devono prevedere, sulla base di una programmazione triennale, azioni e interventi efficaci nel contrasto ai fenomeni corruttivi concernenti l’organizzazione e l’attività amministrativa. Con il termine corruzione, come precisato nella circolare n. 1/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica e nel Piano Nazionale Anticorruzione approvato con deliberazione n. 72/2013 della CIVIT-ANAC, non ci si riferisce solo ai reati previsti dal Libro II, Titolo II, Capo I del Codice Penale (delitti contro la Pubblica Amministrazione) ma si intende “ogni situazione in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati”. La legge 190/2012 pone quindi un’accezione ampia del fenomeno della corruzione e soprattutto si propone di superare un approccio meramente repressivo e sanzionatorio di tale fenomeno, promuovendo un sempre più intenso potenziamento degli strumenti di prevenzione, dei livelli di efficienza e trasparenza all’interno delle pubbliche amministrazioni. Con la Legge 6 novembre 2012, n. 190, il nostro ordinamento ha codificato, accanto ai rischi già normati (come, ad es. rischio del trattamento dati o il rischio per la salute sui luoghi di lavoro) un nuova, articolata, figura di rischio correlato all’esercizio dell’attività amministrativa, sia che si tratti di attività procedimentale-pubblicistica sia che si tratti di attività negoziale-privatistica. Tale nuova figura di rischio, caratterizzata da una doppia articolazione, è costituita dal “rischio corruzione” e “rischio illegalità”. A fronte della tipizzazione e positivizzazione normativa di tali rischi, tutte le pubbliche amministrazioni sono obbligate a porre in essere una seria e rigorosa politica di prevenzione, rilevando la consistenza dei rischi corruzione e illegalità, provvedendo alla relativa gestione con appropriate misure e azioni al fine di conseguire l’obiettivo di riduzione e abbattimento del livello dei rischi. Nell'agosto 2016 è stato approvato il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 il quale segna le strategie di prevenzione a livello nazionale e contiene le linee guida per l'omogenea elaborazione dei PTPCT che l'organo di indirizzo politico di ciascun Ente, su proposta del relativo Responsabile (RPCT), deve approvare/aggiornare entro il 31 gennaio di ogni anno. L'A.N.A.C. ha ribadito l’importanza della trasparenza nel processo di formazione del predetto Piano ed ha rafforzato il consapevole coinvolgimento degli organi di indirizzo nella sua formazione ed attuazione. Il Comune di Giulianova è dotato di apposito Piano triennale di prevenzione della corruzione, aggiornato il 31/01/2019, su proposta del Segretario generale nominato quale RPCT. Ciò premesso, per quanto concerne il profilo specifico della “ corruzione”, costituisce obiettivo strategico dell’amministrazione la riduzione del livello del rischio di corruzione all’interno della struttura organizzativa dell’ente anche attraverso il collegamento tra il sistema di prevenzione del P.T.P.C. e P.T.T. e il sistema del controllo successivo di regolarità, utilizzando gli esiti del controllo successivo per la strutturazione delle misure e azioni di prevenzione. La riduzione del rischio di illegalità presuppone, altresì, l’effettività di attuazione delle regole di comportamento contenute nel DPR 62/2013 e nel Codice di comportamento decentrato dell’Ente, in stretto collegamento con il sistema sanzionatorio ivi previsto per i casi di inosservanza.

Linee d’indirizzo in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza In considerazione delle indicazioni dell'ANAC contenute nella deliberazione n. 831/2016, nonchè il PNA 2019/2021, si è reso necessario ed opportuno definire le linee di indirizzo in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza in vista dell’aggiornamento del PTPCT per il triennio 2020-2022, da attuare con idonea gradualità nell’arco del periodo di vigenza del Piano, come di seguito sintetizzate: • il responsabile e la struttura di supporto vengono confermati nella figura e nell'assetto attuale, in quanto il ruolo del Segretario è garanzia del fatto che possa svolgere il delicato compito di RPCT in modo imparziale ed al riparo da possibili ritorsioni, mentre il supporto operativo e conoscitivo deve essere adeguato professionalmente; • il processo di adozione è parimenti riconfermato nelle odierne modalità, già rispondenti al quadro normativo vigente; • per quanto concerne il piano, sostanzialmente se ne consolidano architettura e contenuti, parimenti già conformi alle disposizioni di legge ed alle indicazioni del PNA, con riferimento all'analisi del contesto esterno ed interno. Nel dettaglio dovranno essere individuare quali attività che presentano più elevato rischio di corruzione quelle già previste dalla legge n. 190/2012 e successivamente integrate dall’A.N.A.C.: a) acquisizione e progressione del personale e conferimento di incarichi di collaborazione esterna; b) contratti pubblici; c) provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; d) provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; e) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni negli ambiti risultanti dall'anagrafe dei procedimenti dell'ente e/o delle attività; f) iscrizione ad albi o elenchi, riconoscimento di una qualifica, rilascio di licenze per lo svolgimento di attività; g) gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; h) incarichi e nomine sindacali dei rappresentanti dell'Ente presso enti, aziende, istituzioni; i) affari legali e contenzioso; l) governo del territorio; • il processo di gestione del rischio deve essere attuato secondo metodologie e parametri coerenti con le indicazioni del PNA, e devono essere individuate misure di contrasto trasversali e specifiche, la cui attuazione dovrà essere rendicontata attraverso apposito monitoraggio annuale, oltre che azioni idonee a prevenire il rischio del conflitto di interesse ed a garantire il rispetto delle disposizioni in tema di incompatibilità, inconferibilità, cumulo di impieghi e di incarichi. Occorrerà ottimizzare la gestione dei rischi corruttivi secondo le indicazioni metodologiche contenute nell'allegato A del PNA 2019/2021, specie sotto l'aspetto della valutazione del rischio, dell'identificazione degli eventi rischiosi, dell'analisi del rischio, della sua ponderazione e del trattamento del rischio attraverso l' individuazione e la programmazione delle misure; • in materia di rotazione del personale, le misure, necessariamente complementari con le altre, devono essere effettivamente sostenibili sotto il profilo organizzativo. In argomento il PTPC dovrà recepire le indicazioni contenute nell'allegato B allo schema di PNA 2019/2021 che affronta il tema in modo sistemico ovvero sotto i seguenti aspetti:

 Inquadramento normativo;  Ambito soggettivo;  Vincoli alla rotazione;  Rotazione e formazione;  Misure alternative in caso di impossibilità di rotazione;  Programmazione della rotazione e PTPC;  Rotazione del personale dirigenziale;  Rotazione del personale non dirigenziale;

• si deve disciplinare ed ottimizzare il flusso informativo verso il RPCT; • occorre confermare l'integrazione ed il coordinamento con le attività di controllo successivo sugli atti, nonché con il ciclo di gestione della performance, prevedendo anche una relazione specifica tra RPCT e Organismo Indipendente di valutazione; • si conferma al momento il codice di comportamento dell'Ente, integrativo di quello nazionale, nelle more delle preannunciate nuove linee guida dell'A.N.A.C. in materia. Inoltre, il PTPCT deve contenere anche un'apposita sezione dedicata alla trasparenza, nella quale sono indicati i Responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati. Le Linee Guida A.N.A.C. recanti “indicazioni sull'attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel D.lgs. 33/2013 come modificato dal D.lgs. 97/2016” al paragrafo 2 specificano gli elementi relativi al tema della trasparenza che devono essere inseriti necessariamente nel PTPCT: • definizione, da parte degli organi di indirizzo, degli obiettivi in materia di trasparenza e loro coordinamento con i documenti di natura strategica e programmatica dell'Ente; • organizzazione dei flussi informativi necessari per garantire all'interno di ogni ente l'individuazione, l'elaborazione, la trasmissione e la pubblicazione dei dati; • indicazione dei responsabili delle suddette operazioni anche ai fini dell'applicazione delle sanzioni per omessa pubblicazione dei dati. Le sopra illustrate linee di indirizzo dovranno essere recepite nell’aggiornamento annuale del PTPCT dell'Ente la cui adozione rientra nelle competenze della Giunta comunale, su proposta del RPCT. OBIETTIVI STRATEGICI DELL’ENTE PER MISSIONE

MISSIONE MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione MISSIONE 3 - Ordine pubblico e sicurezza MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero MISSIONE 7 - Turismo MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità MISSIONE 11 - Soccorso civile MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia MISSIONE 13 - Tutela della salute MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti MISSIONE 50 – Debito

Linee strategiche Obiettivi strategici Azioni 1 Pubblica Amministrazione Attribuzione di ruolo centrale alla 01 Efficientamento della pianificazione strategica; programmazione Riorganizzazione della struttura 02 Riorganizzazione della struttura dell’Ente; comunale Potenziamento della formazione; 03 Efficientamento Piano Formativo Semplificazione e meno burocrazia. 04 Adeguamento e ammodernamento dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi 04 Qualità dei servizi

2 Finanza Attuazione di politiche fiscali eque; 01 Riduzione della tassazione e Contrasto all’evasione fiscale; rimodulazione sistemi di pagamento e riscossione Ottimizzazione della spesa pubblica; 02 Azione integrata di Contrasto

all'evasione fiscale. 03 Riduzione spesa corrente 04 Ottimizzazione della spesa pubblica 05 Razionalizzazione Piano degli investimenti

3 Finanziamenti e ricerca Potenziamento dell’ufficio Europa 01 Organizzazione della struttura e dei fondi dell’Ente, in funzione di una maggiore e servizi più proficua partecipazione a progetti 02 Rete regionale e nazionale finanziati da Programmi Comunitari 4 Sviluppo economico e Implementazione della “ZES” Zona 01 Piano operativo locale di sviluppo competitività Economica Speciale e attivazione di economico locale industriale ed servizi e infrastrutture che possano artigianale sviluppare una domanda per startup, 02 Servizi innotivi per lo sviluppo delle spin off e piccole e medie imprese imprese. innovative 03 Miglioramento infrastrutture nelle aree industriali ed artigianali 5 Turismo Promuovere la rete dei turismi, 01 Innovare, specializzare ed integrare attraverso la promozione di un sistema l’offerta turistica locale intercomunale che valorizzi il territorio 02 Destagionalizzare il turismo costiero dell’intera Provincia di 03 Accrescere la competitività del Teramo, al fine di renderlo un vero e sistema turistico della costa teramana proprio “brand” turistico 04 Sviluppare un marketing efficace e innovativo 05 Realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del piano e delle politiche turistiche 6 Commercio Attuazione di una politica cittadina 01 Attivazione degli strumenti della condivisa di sviluppo del commercio ; partecipazione per una politica di Riorganizzazione dei mercati; sviluppo del commercio Valorizzazione dei “centri commerciali 02 Nuovo Piano del commercio su naturali”; aree pubbliche Marketing per la creazione o sviluppo 03 Potenziamento del commercio nei delle attività commerciali locali centri storici 04 Politica condivisa per la promozione delle attività commerciali locali 7 Assetto, urbanistica e Attivazione di misure che consentano 01 Contenimento consumo del suolo tutela del territorio una crescita ordinata e costante del 02 Riqualificazione della città territorio nel rispetto dell’ambiente e attraverso elevate prestazioni del paesaggio; ambientali di edifici, infrastrutture e Approfondita riqualificazione della spazi aperti. città; 03 Connessioni ecologiche Unificazione del territorio, Centro urbano/rurali della città per la storico - Lido e frazioni, in un’unica costruzione di un'identità cittadina identità cittadina; unitaria Difesa del suolo e riduzione del rischio 04. Interventi di mitigazione e idrogeologico Difesa del suolo e neutralizzazione dei rischi naturali e riduzione del rischio idrogeologico antropici e rafforzamento delle capacità di resilienza della comunità e del territorio 8 Ambiente e sviluppo 01 Ottimizzazione della raccolta sostenibile differenziata dei rifiuti in termini di efiicienza, efficacia ed economicità; 02 Partecipazione attiva alla nuova governance regionale del ciclo integrato dei rifiuti Efficientamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; 03 Manutenzione del verde urbano Tutela e Diffusione del verde pubblico. 04 Piantumazione a verde di spazi pubblici Tutela dell'acqua 05 Creazione di nuove aree verdi Promozione di iniziative per la nell'attuazione dei Piani esecutivi diffusione di servizi e prodotti urbanistici innovativi per un nuovo stile di vita sempre più orientato al rispetto 06 Ottimizzazione della rete di raccolta dell’ambiente delle acque piovabe per migliorare la qualità dell'acqua del mare

07 Campagne per la sensibilizzazione dei cittadini ad uno stile di vita sostenibile :promozione della riduzione dei consumi, della mobilità sostenibile, della diminuzione gli imballaggi, del risparmio energetico 9 Istruzione, Diritto allo Sostenere servizi educativi e formativi 01 Efficientamento servizi scolastici a studio di qualità e garantire lo sviluppo di domanda servizi ad iniziativa pubblico- privata ; 02 Rete con le istituzioni scolastiche e Garantire la sicurezza degli edifici con il terzo settore per il scolastici esistenti e realizzazione di potenzioamento dell’offerta nuovi edifici (polo scolastico) formative. 03 Scuole Sicure ed efficienti 10 Politiche giovanili Mettere in atto iniziative trasversali 01 Impegno civico che tendano al miglioramento della 02 Rete qualità di vita e delle modalità di vivere la città da parte dei giovani 11 Servizi alla persona e Promozione dello sviluppo di una rete 01 Partecipazione attiva welfare diffusa e plurale di partecipazione 02 Trasparenza e democrazia attiva, tale da sviluppare programmi ed partecipata 03 Nuova pianificazione interventi volti ad accrescere la tutela socio sanitaria a livello di ambito sociale; Potenziamento delle politiche ottimale sociale dell’Unione dei Comuni delle 04 Politiche sociali per le emergenze Terre del Sole abitative. 05 Rete di protezione sociale con operatori del terzo e del quarto settore

12 Cultura Valorizzazione del patrimonio culturale 01 Potenziamento servizi museali esistente e promozione del nuovo 02 Piano di valorizzazione di tutti i sviluppo, attraverso il sostegno beni culturali all’attività culturale creativa e il 03 Realizzaione e ottimizzazione di miglioramento dei servizi. spazi per ospitare e realizzare eventi Creazione di spazi per la cultura culturali Programmazione strategica degli eventi 04 Programmazione organica di culturali ovvero programazione delle festival, mostre ed eventi attività Culturali nella prospettiva 05 Reti, partnership, cluster e altri dello sviluppo territoriale secondo o modelli di cooperazione nelle politiche parametri della sostenibilità, della della cultura coesione sociale, del radicamento territoriale, della giustizia sociale, della capacitazione degli attori. 13 Mobilità urbana Riorganizzazione della viabilità 01 Ottimizzazione viabilità attraverso il cittadina, al fine di razionalizzare il riordino degli spazi pubblici ( strade e flusso di traffico e assicurare maggiore piazze); attenzione a pedoni e ciclisti 02 Manutenzione viabilità 03 Potenziamento rete ciclabile 14 Sport Promozione delle discipline sportive 01 Sostegno alle associazioni locali che come strumento primario per la tutela operano nel settoro sportivo per della salute e veicolo di valori positivi; migliorare la qualità della vita e Riorganizzazione della gestione contribuire a ricostituire il tessuto dell’impiantistica pubblica sportiva sociale, lavorando sui temi dell’educazione, della salute, Potenziamento dell'impiantistica dell’integrazione. sportiva pubblica 02 Integrazione delle politiche sportive con le politiche sociali 03 Piano strategico di gestione dei servizi sportivi 04 Investimenti in ristrutturazione e nuove realizzazione di impianti sportivi 15 Sicurezza e legalità Realizzazione di azioni sempre più 01 Rete con gli attori istituzionali per incisive sul tema sicurezza finalizzate a promuovere la cultura della legalità cambiare la cultura e l’atteggiamento 02 Nuove strategie di prevenzione, di tutti i cittadini verso la vita urbana. vigilanza e controllo del territorio Implementazione delle misure legislative a potenziamento della sicurezza sociale 16 Trasparenza e legalità, Dare massimo impulso al valore della 01 Potenziamento piano innovazione digitale. trasparenza volano di una governace anticorruzione in termini di partecipata monitoraggio e verififche Infrastrutturazione e innovazione 02 Potenziare il programma della digitale con l’obiettivo di innalzamento trasparenza qualitativo delle attività 03 Riorganizzazione servizi di e- governement 04 Rimodulazione sistemi di riscossione delle entrate tributarie e tariffarie.

Missione Linea strategica Obiettivo strategico Azione 1.1.01 Efficientamento della programmazione 1.1 Attribuzione di ruolo centrale alla 1.2.01 Riorganizzazione pianificazione strategica; della struttura comunale 1.2 Riorganizzazione della struttura 1.3.01 Efficientamento Piano 1. Pubblica dell’Ente; Formativo Amministrazione 1.3 Potenziamento della formazione; 1.4.01 Adeguamento e 1.4 Semplificazione e meno ammodernamento burocrazia. dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi 1.4.02 Qualità dei servizi 2.1.01 Riduzione della tassazione e rimodulazione sistemi di pagamento e riscossione

2.1 Attuazione di politiche fiscali eque. 2.2.01 Azione integrata di 2.2 Contrasto all’evasione fiscale Contrasto all'evasione fiscale 2. Finanza MISSIONE 1 - 2.3 ottimizzazione della spesa 2.3.01 Riduzione spesa Servizi pubblica corrente istituzionali, 2.3.02 Ottimizzazione della generali e di spesa pubblica gestione 2.3.03 Razionalizzazione

Piano degli investimenti

3.1 Potenziamento dell’ufficio Europa 3.1.01 01 Organizzazione dell’Ente, in funzione di una maggiore della struttura e dei servizi 3. Finanziamenti e e più proficua partecipazione a 3.1.01.02 Rete regionale e ricerca fondi progetti finanziati da Programmi nazionale per ricerca fondi Comunitari 16.01.01 Potenziamento piano anticorruzione in termini di monitoraggio e 16.1 Dare massimo impulso al valore verififche della trasparenza volano di una 16.01.02 Potenziare il 16. Trasparenza e governace partecipata legalità, programma della innovazione digitale 16.2 Infrastrutturazione e innovazione trasparenza digitale con l’obiettivo di 16.02.01 Riorganizzazione innalzamento qualitativo delle attività servizi di e-governement 16.02.02 Rimodulazione sistemi di pagamento 15.1 Realizzazione di azioni sempre 15.01 .01 Rete con gli attori più incisive sul tema sicurezza istituzionali per promuovere finalizzate a cambiare la cultura e la cultura della legalità MISSIONE 3 - 15. Sicurezza e l’atteggiamento di tutti i cittadini 15.02.01 Nuove strategie di Ordine pubblico legalità verso la vita urbana; prevenzione, vigilanza e e sicurezza 15.2 Implementazione delle misure controllo del territorio legislative a potenziamento della sicurezza sociale

Missione Linea strategica Obiettivo strategico Azione 9.01.01 Efficientamento 9.1 Sostenere servizi educativi e servizi a domanda MISSIONE 4 - formativi di qualità e garantire lo 9. Istruzione, sviluppo di servizi ad iniziativa 9.01.02 Rete con le istituzioni Istruzione e diritto Diritto allo pubblico - privata; scolastiche e con il terzo allo studio studio 9.2 Garantire la sicurezza degli edifici settore per il potenzioamento scolastici esistenti e realizzazione di dell’offerta formative nuovi edifici (polo scolastico) 9.02.01 Scuole sicure 12.1 Valorizzazione del patrimonio 12.1.01 Potenziamento servizi culturale esistente e promozione del museali nuovo sviluppo, attraverso il 12.1.02. Piano di sostegno all’attività culturale valorizzazione di tutti i beni creativa e il miglioramento dei culturali servizi. 12.2.01. Realizzaione e MISSIONE 5 - 12.2 Creazione di spazi per la cultura ottimizzazione di spazi per Tutela e 12.3 Programmazione strategica ospitare e realizzare eventi valorizzazione dei 12. Cultura degli eventi culturali ovvero culturali beni e attività programazione delle attività 12.03.01 Programmazione culturali Culturali nella prospettiva dello organica di festival, mostre ed sviluppo territoriale secondo o eventi parametri della sostenibilità, della coesione sociale, del radicamento territoriale, della giustizia sociale, 12.03.02 Reti, partnership, della capacitazione degli attori , cluster e altri modelli di cooperazione nelle politiche della cultura 10.1 Iniziative trasversali che 10.1.01 Iniziative di sostegno tendano al miglioramento della al benessere e alla 10. Politiche qualità di vita e delle modalità di costruzione del sé adulto dei giovanili vivere la città da parte dei giovani giovani

14.1 Promozione delle discipline 14.1.01 Sostegno alle sportive come strumento primario associazioni locali che per la tutela della salute e veicolo di operano nel settoro sportivo valori positivi; per migliorare la qualità della 14.2 Riorganizzazione della gestione vita e contribuire a MISSIONE 6 - dell’impiantistica pubblica sportiva ricostituire il tessuto sociale, lavorando sui temi Politiche 14.3 Potenziamento dell’educazione, della salute, giovanili, sport e dell'impiantistica sportiva pubblica dell’integrazione. tempo libero 14. Sport 14.1.02 Integrazione delle politiche sportive con le politiche sociali 14.2.01 Piano strategico di gestione dei servizi sportivi 14.3.01 Investimenti in ristrutturazione e nuove realizzazione di impianti sportivi 5.1 Promuovere la rete dei turismi, 5.1.01 Innovare, attraverso la promozione di un specializzare ed integrare sistema intercomunale che valorizzi il l’offerta turistica locale territorio costiero dell’intera Provincia di Teramo, al fine di renderlo un vero 5.1.02 Destagionalizzare il e proprio “brand” turistico turismo

5.1.03 Accrescere la competitività del sistema turistico della costa MISSIONE 7 - teramana 5. Turismo Turismo 5.1.03 Sviluppare un marketing efficace e innovativo

5.1.04 realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del piano e delle politiche turistiche 7.1 Attivazione di misure che 7.1.01 Contenimento consentano una crescita ordinata e consumo del suolo. costante del territorio nel rispetto 7.2.01 Riqualificazione della dell’ambiente e del paesaggio; città attraverso elevate 7.2 Approfondita riqualificazione prestazioni ambientali di della città; edifici, infrastrutture e spazi 7.3 Unificazione del territorio, Centro aperti. storico - Lido e frazioni, in un’unica 7.3.01 Connessioni MISSIONE 8 - 7. Assetto, identità cittadina; ecologiche urbano/rurali Assetto del urbanistica e 7.4 Difesa del suolo e riduzione del della città ( Centro storico, territorio ed tutela del rischio idrogeologico lido, frazioni) per la edilizia abitativa territorio costruzione di un'identità cittadina unitaria 7.4.01 Interventi di mitigazione e neutralizzazione dei rischi naturali e antropici e rafforzamento delle capacità di resilienza della comunità e del territorio 8.1.01 Ottimizzazione della 8.1 Efficientamento del servizio di raccolta differenziata dei raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; rifiuti in termini di efiicienza, MISSIONE 9 - 8.2 Tutela e Diffusione del verde efficacia ed economicità; pubblico. Sviluppo 8. Ambiente e 8.1.02 Partecipazione attiva sostenibile e tutela sviluppo 8.3 Tutela dell'acqua alla nuova governance del territorio e sostenibile 8.4 Promozione di iniziative per la regionale del ciclo integrato dell’ambiente diffusione di servizi e prodotti dei rifiuti innovativi per un nuovo stile di vita 8.2.01 Manutenzione del sempre più orientato al rispetto verde urbano dell’ambiente 8.2.02 Piantumazione a verde di spazi pubblici 8.2.03 Creazione di nuove aree verdi nell'attuazione dei Piani esecutivi urbanistici 8.3.01 Ottimizzazione della rete di raccolta delle acque piovabe per migliorare la qualità dell'acqua del mare 8.4.1 Campagne per la sensibilizzazione dei cittadini ad uno stile di vita sostenibile :promozione della riduzione dei consumi, della mobilità sostenibile, della diminuzione gli imballaggi, del risparmio energetico. 13.01.01 Ottimizzazione 13.01 Riorganizzazione della viabilità viabilità attraverso il cittadina, al fine di razionalizzare il riordino degli spazi pubblici ( MISSIONE 10 - flusso di traffico e assicurare maggiore strade e piazze); 13. Mobilità Trasporti e diritto attenzione a pedoni e ciclisti urbana alla mobilità 13.01.02 Manutenzione viabilità 13.01.03 Potenziamento rete ciclabile 11.01 Promozione dello sviluppo di 11.01.01 Partecipazione una rete diffusa e plurale di attiva partecipazione attiva, tale da 11.01.02 Trasparenza e sviluppare programmi ed interventi democrazia partecipata volti ad accrescere la tutela sociale; 11.02.01 Nuova MISSIONE 12 - 11.02 Potenziamento delle politiche 11. Servizi alla Pianificazione socio sanitaria Diritti sociali, sociali dell’Unione dei Comuni delle persona e a livello di Ambito Ottimale politiche sociali e Terre del Sole welfare famiglia 11.02.02 Politiche sociali per le emergenze abitative.

11.02.03 Rete di protezione sociale con operatori del terzo e del quarto settore.

14.4.01 Implementazione della “ZES” 14.4.01 Piano operativo Zona Economica Speciale e attivazione locale 4. Sviluppo di servizi e infrastrutture che possano 14.4.02 Attivazione servizi economico e sviluppare una domanda per startup, innovativi competitività MISSIONE 14 - spin off e piccole e medie imprese innovative 14.4.03 Potenziamento Sviluppo infrastrutture economico e 14.5.01 Attuazione di una politica 14.5.01 Attivazione degli competitività cittadina condivisa; strumenti della 14.5.02 Riorganizzazione dei partecipazione per una Commercio mercati politica di sviluppo del commercio 14.5.03 Valorizzazione dei “centri 14.05.02 Nuovo Piano del commerciali naturali” commercio su aree 14.5.04 Marketing per la creazione pubbliche o sviluppo delle attività 14.5.03 Potenziamento del commerciali locali commercio nei centri cittadini 14.5.04 Politica condivisa per la promozione delle attività commerciali locali

Sezione Operativa

(SeO)

PARTE PRIMA

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1. INDIRIZZI GENERALI IN MATERIA DI TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI

Si rimanda a quanto sopra illustrato in materia di tributi e tariffe.

2. INDIRIZZI SUL RICORSO ALL’INDEBITAMENTO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI Nel rispetto del limite di indebitamento esposto nel precedente paragrafo “Indebitamento”.

2.1. Gli indirizzi in materia di indebitamento

Il limite per l’indebitamento degli enti locali è stabilito dall’art. 204 del Tuel. che, al comma 1, prevede che l’ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo “se l’importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate e a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell’art. 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera (omissis) il 10 per cento, a decorrere dal 2015, delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione di mutui. A prescindere dai limiti di indebitamento posti dalla vigente normativa, le politiche di investimento saranno strutturate nell'ambito di una valutazione complessiva della situazione economica-finanziaria e debitoria del comune, che terrà sempre conto della sostenibilità dell’indebitamento, e quindi della capacità di far fronte ai relativi oneri finanziari con risorse di carattere corrente (in applicazione del principio di prudenza).

3. DIMOSTRAZIONE DELLA COERENZA DELLE PREVISIONI DI BILANCIO CON GLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

3.1) STRUMENTI URBANISTICI GENERALI E ATTUATIVI VIGENTI

3.1.1) Piano regolatore generale:

Delibera di approvazione: delibera di C.C. n. 7/2013 Data di approvazione: 20/02/2013

Anno di approvazione Anno di scadenza Dati Piano previsione Incremento 2013 2020 Popolazione residente 23.857 27.855 4.249 Pendolari (saldo) Turisti Lavoratori Alloggi 1.500.000 1.843.000 343.000

Ambiti della Previsione di nuove superfici piano vigente pianificazione Totale di cui realizzata1 di cui da realizzare1

1 I dati non sono disponibili. L’acquisizione degli stessi sarà possibile a conclusione del monitoraggio della V.A.S. del P.R.G., attualmente in corso.

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B 293.000 C 50.000 E1-E2-E3 674.000

3.1.2) Piani particolareggiati

Comparti residenziali Stato di attuazione Superficie territoriale Superficie edificabile1 Mq % Mq. % P.P. previsione totale 1.194.528 P.P. approvati in corso di attuazione: Zona ex C1 – ex G4 283.736 Zona ex C1 – zona Orti 83.500 Centro Storico 139.211 P.P. in istruttoria 0 P.P. autorizzati 0 P.P. non presentati – incarico affidato: Lido 548.790 Centro Storico 139.211 P.P. non presentati – incarico non affidato: Amendola 260.500

Comparti non residenziali Stato di attuazione Superficie territoriale Superficie edificabile Mq % Mq. % P.P. previsione totale 0 P.P. in corso di attuazione 0 P.P. approvati 0 P.P. in istruttoria 0 P.P. autorizzati 0 P.P. non presentati 0

3.1.3) P.E.E.P./P.I.P.

Area Area Delibera/Data Soggetto PIANI interessata disponibile approvazione attuatore (mq) (mq) Annunziata 7.500 0

P.E.E.P

Colleranesco e via G. Galilei 10.000 0

P.I.P.

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MISSIONI E PROGRAMMI OPERATIVI

La seguente sezione della SEO contiene l’elenco completo dei programmi operativi divisi per missione con l’elenco completo degli obiettivi operativi

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 01 Organi Istituzionali

Responsabili del Programma: Dirigente Area III - Servizi di Comunità Ufficio di staff

Finalità da conseguire Pubblicità dell’attività degli organi istituzionali e partecipazione:  La comunicazione istituzionale è uno dei terreni su cui si gioca la sfida del cambiamento: attraverso le attività di informazione e comunicazione l’ amministrazione può, infatti, da una parte rispondere ai doveri di trasparenza, imparzialità e parità di accesso che le leggi assicurano a tutti i cittadini, dall’altra diventare organizzazione capace di agire il proprio mandato istituzionale con un maggiore livello di coerenza rispetto ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Curare la comunicazione – luogo privilegiato del rapporto tra Amministrazione e cittadino – significa far conoscere quanto viene fatto per consentire al cittadino-fruitore di comprendere, utilizzare e giudicare, e contemporaneamente permette all’Amministrazione di farsi carico con tempestività dei bisogni e delle aspettative della città.  Con l’avvenuta approvazione del Regolamento comunale Cittadinanza Attiva da parte del Consiglio comunale si potranno fornire ai cittadini i necessari strumenti operativi per metterli nelle condizioni di prendersi direttamente cura dei beni comuni dei quartiere (parchi, giardini, spiagge, spazi e beni culturali, …), obiettivo del prossimo triennio è ottimizzare lo strumento della cittadinanza attiva al fine di trarne il maggior grado di beneficio possibile per i cittadini. Con l’istituzione delle Consulte di settore l’istituzione comunale si è aperta al contributo ed al confronto più ampio con cittadini, associazioni, imprese ed altri soggetti di interessi diffusi, diventando in questo modo strumento essenziale non solo di democrazia partecipativa, ma anche di buona amministrazione. Si proseguirà, quindi, nella valorizzazione delle forme partecipative attivate al fine di definire gli obiettivi ed i programmi nei settori di competenza degli organismi partecipativi per la realizzazione di iniziative ed attività. Il contesto emergenziale e il connesso lockdown non ha consentito, nell’anno 2020, di applicare diversi istituti di partecipazione, tra cui il bilancio partecipato che si struttura, da regolamento, nello svolgimento di assemblee pubbliche. Per sopperire, riguardo alla programmazione 2021-2023, sarà attivata per tempo una consultazione online su alcuni ambiti programmatici.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Obiettivi operativi di mantenimento legati alle funzioni ed adempimenti propri del x x x servizio.

Riordino dell'archivio storico e corrente con x x progressiva dematerializzazione Modifica Regolamento sulla Partecipazione x Riattivazione Consiglio Comunale dei x Ragazzi

Risorse umane Personale impiegato presso: Ufficio di Staff del Sindaco ed Ufficio Segreteria Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati all' Ufficio di Staff del Sindaco all' Ufficio Segreteria

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Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione - FPV - Altre entrate (non 394.255,00 483.777,28 394.255,00 394.255,00 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 394.255,00 483.777,28 394.255,00 394.255,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 89.522,28 Previsione di 405.769,17 394.255,00 394.255,00 394.255,00 competenza di cui già 3.950,00 950,00 impegnate di cui FPV Previsione di 500.406,40 483.777,28 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 89.522,28 Previsione di 405.769,17 394.255,00 394.255,00 394.255,00 competenza di cui già 3.950,00 950,00 impegnate di cui FPV Previsione di 500.406,40 483.777,28 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 02 Segreteria generale

Responsabili del Programma: Segretario generale Dirigente Area III - Servizi di Comunità

Finalità da conseguire I principi di legalità, trasparenza e semplificazione costituiscono i cardini dell’organizzazione dell’Ente pubblico. In attuazione di detti principi si sviluppa una copiosa ed articolata legislazione (dalla Legge n. 241/1990, al D.P.R. n. 445/2000, ai decreti emanati in tema di documento informatico, al d.lgs. 150/2009, al D.L. 174/2012, alla L. 190/2012, d.lgs. 33/2013 fino al d.lgs. 97/2016). Dette norme sono state calate nell’organizzazione e tradotte in precise scelte organizzative e procedurali. Semplificazione, trasparenza e legalità verranno perseguite attraverso una puntuale attuazione del regolamento sui controlli interni. Per quanto attiene alla specifica attività del settore Segreteria generale, si potenzierà altresì il ruolo di supporto nell’individuazione di procedure il più possibile snelle e trasparenti, il ruolo di raccordo e “visione unitaria” dell’Ente, nonché di consulenza e supervisione per quanto attiene gli adempimenti in materia di Amministrazione Trasparente. In particolare il settore sarà coinvolto nel progetto di gestione documentale e di adozione delle deliberazioni e determinazioni dirigenziali, nella stesura del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della specifica sezione riferita alla Trasparenza. Il programma Segreteria generale si configura per una marcata trasversalità, attenendo a profili organizzativi che richiedono il coinvolgimento attivo di tutte le altre unità organizzative dell’Ente, poiché l’intera attività del Comune deve essere improntata alla legalità e alla trasparenza. Il programma si propone altresì di perseguire una sempre maggiore trasparenza attraverso la pubblicazione e l’aggiornamento sul sito internet del Comune dei curricula, dei compensi e della situazione economico patrimoniale degli eletti. Privacy L’attuale quadro normativo in materia di protezione dei dati personali (Direttiva 95/46/CEE – D.lgs. 196/2003) è in fase di superamento: è stato infatti adottato il Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, che abroga la Direttiva 95/46CE. Il Regolamento sarà applicabile direttamente a tutti gli stati membri a decorrere dal 25 maggio 2018. Il Regolamento introduce significative novità per la gestione del trattamento dei dati personali come ad esempio: un approccio basato sull’accountability, ovvero un sistema di “responsabilizzazione” dimostrabile, il registro dei trattamenti, l’introduzione della figura del Data Protection Officer (DPO), il principio di by design by default, il diritto all’oblio, inteso come la cancellazione dei dati, la valutazione di impatto sulla protezione dei dati (Privacy Impact Assessment) da effettuare quando i trattamenti possono presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone, i limiti per i trattamenti automatizzati; l’ampliamento delle informazioni da fornire agli interessati (periodo di conservazione dei dati o i criteri per determinare il periodo), l’obbligo di notificare al Garante le violazioni dei dati personali (data breach). Il Regolamento offre l’opportunità di ripensare alle modalità di gestione dei dati e delle informazioni con particolare riguardo alle misure di sicurezza necessarie alla protezione del patrimonio informativo. In tal senso l’applicazione della nuova disciplina in materia di protezione dei dati rappresenta il punto fondamentale per pianificare una serie di interventi su vari livelli, gestionali, organizzativi, teorici e pratici, nel presupposto di consolidare e mantenere nel tempo un sistema di data protection adeguato e in grado di evolversi in relazione ai cambiamenti tecnologici. Potenziamento della funzione di direzione e controllo Attraverso la riorganizzazione della struttura fatta ad inzio mandato si è affidata al Segretario Generale la funzione di coordinamento strategico della struttura e il suo controllo, supportandolo anche con l'istituzione di un'alta professionalità su questa lineaa di staff. L'obiettivo è quello di avere una programmazione tempestiva ed efficace, nonchè iIl monitoraggio costante dell'azione della complesso degli uffici in funzione di servizi sempre più efficienti, efficaci ed economici. Transizione digitale Al Segretario generale è stato affidata l'operatività di un altro ufficio di staff quello dell' Information Communication Technology. La struttura è Responsabile della Transizione al Digitale, ovvero dovrà garantire operativamente la trasformazione digitale del comune, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini. L' articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale obbliga, infatti, tutte le amministrazioni a individuare un ufficio per la transizione alla modalità digitale - il cui responsabile è il RTD - a cui competono

133 le attività e i processi organizzativi ad essa collegati e necessari alla realizzazione di un’amministrazione digitale e all’erogazione di servizi fruibili, utili e di qualità.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Aggiornamento e Monitoraggio Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e x x x Piano della Trasparenza Programazione strategica x x x Controllo della Qualità x x x Ottimizzazione controllo di gestione x x x Controllo strategico x x x Potenziamento del numero di servizi al cittadino inseriti nel sistema pagoPA x x x Migliorare l’usabilità e la qualità dei servizi x x x erogati online dall'ente

Risorse umane Personale impiegato presso: Tutte le Aree - Servizio Pianificazione e controllo strategico

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : a tutte le Aree

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 432.120,00 925.638,84 432.120,00 432.120,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 432.120,00 925.638,84 432.120,00 432.120,00

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Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 486.603,93 Previsione di 516.313,54 424.620,00 424.620,00 424.620,00 competenza di cui già 6.020,20 2.110,20 impegnate di cui FPV Previsione di 935.326,68 911.223,93 cassa 2 Spese in conto capitale 6.914,91 Previsione di 9.400,00 7.500,00 7.500,00 7.500,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 30.795,88 14.414,91 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 493.518,84 Previsione di 525.713,54 432.120,00 432.120,00 432.120,00 competenza di cui già 6.020,20 2.110,20 impegnate di cui FPV Previsione di 966.122,56 925.638,84 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari

Finalità da conseguire  In attuazione di quanto esplicitato nelle linee programmatiche di mandato presentate, la programmazione e gestione finanziaria dovrà essere improntata alla progressiva riduzione della spesa corrente e della fiscalità locale nonché alla realizzazione di un piano degli investimenti finalizzato principalmente alla manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare dell’Ente.  La gestione economica e finanziaria dell’ente verrà, pertanto, ulteriormente improntata a criteri di efficienza, efficacia, trasparenza e funzionalità, ad un’allocazione delle risorse strettamente coerente con le priorità di intervento delineate dal programma di mandato. La spesa corrente sarà ulteriormente diminuita attraverso l’applicazione dei principi del contenimento ed ottimizzazione della spesa (“spending review”).  Migliorare il funzionamento della macchina comunale attraverso una gestione efficace ed efficiente e costantemente aggiornata degli aspetti giuridici, economici e contrattuali del personale.  Per quanto concerne le politiche di approvvigionamento, si lavorerà per ottimizzare i risultati da conseguire in relazione alle risorse assegnate, ponderando attentamente le scelte da effettuare tra spese di investimento ed approvvigionamento tramite forme diverse, in relazione agli equilibri attuali e futuri del bilancio e alle prospettive della finanza locale.  Per quanto riguarda le partecipazioni societarie si darà corso a quanto prescritto dal D.Lgs. 175/2016, “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” per ottimizzarne l’efficienza individuando contestualmente nel bilancio consolidato lo strumento necessario alla comprensione del fenomeno complessivo e ad assicurare trasparenza. Viene evidenziata l’assoluta necessità di definire con esattezza quali sono gli indirizzi strategici attuati dagli organismi partecipati e di verificarne la sintonia con gli indirizzi dell’Ente comunale, monitorando gli eventuali scostamenti al fine di attivare le opportune azioni correttive. Sarà previsto un sistema di pianificazione degli interventi più funzionali alle esigenze dei cittadini e degli utenti, un contenimento dei costi e la responsabilizzazione dei rappresentanti.  Anche per il 2021 andranno considerati i riflessi sugli organismi partecipati in tema di limiti di spesa per il personale, di procedure di reclutamento del personale e conferimento incarichi, di parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo nonché il rispetto della normativa sulla trasparenza (D. Lgs. 33/2013).

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Tempestività delle procedure di assunzione x x x in sostituzione di personale cessato a tempo determinato e/o indetreminato Consolidamento dei bilanci del gruppo x x x amministrazione comunale di Giulianova Attivazione dei sistemi di controllo previsti dal Regolamento comunale sui controlli x x x interni, con particolare riferimento alle società partecipate

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio ragioneria generale – Settore Programmazione, bilancio e attività fiscale - Servizio ragioneria generale – Settore Sedi comune, economato e autoparco

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati :

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- Servizio ragioneria generale – Settore Programmazione, bilancio e attività fiscale - Servizio ragioneria generale – Settore Sedi comune, economato e autoparco

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 330.072,00 385.189,40 330.072,00 330.072,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 330.072,00 385.189,40 330.072,00 330.072,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 50.677,92 Previsione di 406.331,13 330.072,00 330.072,00 330.072,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 421.044,53 380.749,92 cassa 2 Spese in conto capitale 4.439,48 Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 4.439,48 4.439,48 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 55.117,40 Previsione di 406.331,13 330.072,00 330.072,00 330.072,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 425.484,01 385.189,40 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari

Finalità da conseguire Le politiche programmate in campo tributario sono ispirate ai principi costituzionali in materia, finalizzati a garantire la partecipazione di tutti i cittadini alla spesa pubblica secondo equità e progressività. Al fine di realzzare un’imposizione fiscale più equa l’amministrazione ha introdotto il Canone concessorio non ricognitorio ex art. 27 del D.Lgs. 285/1992 in prospettiva di riduzione della pressione fiscale sulla famiglia. Il canone concessorio non ricognitorio è un corrispettivo dovuto al comune come controprestazione per l’uso particolare del suolo pubblico, ed è differente da quello definito ricognitorio, determinato senza tener conto dei parametri del beneficio economico relativi all’occupazione del suolo. Trattasi di disposizione settoriale che interessa soprattutto la materia delle infrastrutture a rete funzionali allo svolgimento di servizi pubblici: servizio idrico, comunicazione elettronica, distribuzione e trasporto di energia. Pertanto, l’attività verrà orientata alla realizzazione di progetti finalizzati a razionalizzare e ottimizzare i processi che ineriscono alla riscossione delle entrate tributarie. In un quadro nazionale di precarietà e di notevole incertezza sulla fiscalità locale, causata anche dall’emergenza epidemiologica da SARS-COVID 19, che in ogni caso fa prevedere una diminuzione delle entrate, sarà perseguito l’obiettivo del contenimento del peso della fiscalità locale anche mediante l’adozione di un sistema articolato di agevolazioni e detrazioni mobili, collegate al reddito, in grado di favorire le classi meno abbienti. Sul versante del recupero dei tributi evasi si segnala che, già dal 2013, a seguito di precise norme di legge, la riscossione coattiva non avviene più tramite ruolo esattoriale, ovvero le cartelle di Equitalia, bensì mediante ingiunzioni fiscali cui farà seguito, in caso di insolvenza del debitore, l’attivazione delle procedure esecutive previste dal tit. II° del DPR 602/73. Sempre sul fronte della lotta all’evasione, sarà dato nuovo impulso all’attività di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’art. 44 del DPR 600/73 secondo il quale il Comune segnala all’ufficio delle imposte dirette qualsiasi integrazione degli elementi contenuti nelle dichiarazioni presentate dalle persone fisiche. Al fine di migliorare la capacità di accertamento e riscossione dell’Ente è stata avviata la procedura competitiva di individuazione del soggetto al quale affidare la gestione di tali attività. Il contrasto all’evasione costituisce obiettivo prioritario dell’Amministrazione e risponde pienamente alle esigenze dell’ente in termini di gestione della fiscalità locale, ai principi di equità fiscale attraverso l’emersione dell’elusione e dell’evasione ed a principi di sana e corretta gestione economica e finanziaria. Nel contempo, sarà prestata attenzione a tutte quelle iniziative che agevolano il contribuente nell’assolvimento degli obblighi tributari, nello spirito dello Statuto dei diritti del contribuente approvato con la legge n. 212 del 2000 nonché saranno pienamente utilizzate le potenzialità degli strumenti di deflazione del contenzioso tributario (reclamo, mediazione, ravvedimento operoso, rateizzazione, ecc.). Gli sportelli del Settore Tributi offrono la propria assistenza ai contribuenti soprattutto nei periodi in cui vi sono scadenze di adempimenti dichiarativi o di versamento. Sul sito internet, in proposito, sono stati ampliati i servizi di informazione e di scarico della modulistica. Porgetto strategico è l’attivazione dello Sportello del contribuente per semplificare la consultazione e l’adempimento dei tributi locali, con vantaggi per il cittadino e la Pubblica Amministrazione. Sarà uno sportello on line, grazie al quale il contribuente, una volta effettuato l’accesso alla propria area riservata, riceverà tutte le informazioni tributarie che lo riguardano, organizzate con un criterio cronologico e suddivise per aree. Il servizio: Semplifica l’assolvimento degli obblighi tributari, un servizio completo che non conosce orari di chiusura  Accorcia le distanze tra Ente e cittadini facilitando la consultazione dei dati, la comunicazione, la chiarezza dell’imposta e il pagamento  Trasparenza e sicurezza. Le informazioni e lo storico dei pagamenti sono tutti disponibili on line ed accessibili soltanto attraverso autenticazione sicura  Pagamento on-line di imposte e tributi con carta di credito  Rivolto ai singoli cittadini/imprese e anche alle associazioni di categoria

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

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Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Applicazione canone di occupazione non x x x ricognitorio Ottimizzazione il sistema della riscossione x x x dei tributi Contrasto evasione tributaria x x x Attivazione dello sportello telematico del x x x contribuente

Risorse umane Personale impiegato Servizio Tributi ed entrate patrimoniali Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati al Servizio Tributi ed entrate patrimoniali Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 1.806.669,32 2.685.946,56 1.806.669,32 1.806.669,32 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.806.669,32 2.685.946,56 1.806.669,32 1.806.669,32

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 879.277,24 Previsione di 1.831.669,32 1.806.669,32 1.806.669,32 1.806.669,32 1 competenza di cui già 15.000,00 8.372,00 impegnate di cui FPV Previsione di 2.739.297,74 2.685.946,56 cassa Spese in conto capitale Previsione di 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 879.277,24 Previsione di 1.831.669,32 1.806.669,32 1.806.669,32 1.806.669,32 competenza di cui già 15.000,00 8.372,00 impegnate di cui FPV Previsione di 2.739.297,74 2.685.946,56 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari Dirigente Area II Servizi Tecnici Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire La gestione del patrimonio immobiliare comunale è strettamente legata alle politiche istituzionali, sociali e di gestione del territorio che il Comune intende perseguire ed è articolata in due livelli strategici: - la valorizzazione del patrimonio anche attraverso la dismissione e l’alienazione dei beni, preordinata alla formazione d’entrata nel bilancio del Comune, e alla messa a reddito dei cespiti; - la razionalizzazione e l’ottimizzazione gestionale sia dei beni strumentali all’esercizio delle proprie funzioni sia di quelli locati, concessi o goduti da terzi. Nell’ambito dell’attività del Servizio trova piena applicazione la legislazione nazionale che negli ultimi anni ha interessato i beni pubblici demaniali dello Stato e degli Enti territoriali, ovvero il D.L. 25-6-2008 n. 112, che all’art. 58 indica le procedure per il riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio di Regioni, Province, Comuni e altri Enti locali prevedendo, tra le diverse disposizioni, la redazione del piano delle alienazioni da allegare al bilancio di previsione. La gestione del patrimonio immobiliare del Comune, operativamente, quale attività di organizzazione e aggiornamento degli inventari, riguarda principalmente un approfondimento della conoscenza documentale e di rilievo dei beni inventariati. Conoscenza che è rappresentata attraverso la descrizione e la quantificazione di ciascun cespite. L’approfondita conoscenza del patrimonio è condizione necessaria ed irrinunciabile per poter affrontare i processi di valorizzazione e tutte le azioni necessarie per regolarizzare amministrativamente i beni comunali. In termini generali, permette per ciascun elemento (singoli immobili o gruppi), di poter: - migliorare i costi gestionali; - individuare l’utilizzo più conveniente in funzione delle linee programmatiche dell’Amministrazione; - adeguare la normativa urbanistica. La gestione di buona parte del patrimonio immobiliare del Comune non adibito a funzioni e servizi pubblici fa capo alla Società in House Giulianova Patrimonio. L’atto stategico per le azioni di valorizzazione di detto patrionio è quindi il monitoraggio dell'attuazione del Piano industriale della Giulianova Patrimonio Il monitoraggio potrà determinare anche azioni correttive alla programmazione secondo i seguenti indirizzi: - destinazione prioritaria degli immobili del patrimonio comunale all’espletamento delle funzioni istituzionali, sociali, di partecipazione e di decentramento, dismissione delle affittanze passive; - messa a reddito del patrimonio, soprattutto degli immobili disponibili a vocazione produttiva, commerciale e terziaria, con l’applicazione per i canoni di locazione dei parametri di mercato; - conservazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, in termini di adeguamento degli immobili relativamente alla sicurezza, all’efficienza energetica e all’accessibilità da parte degli utenti.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Aggiornamento dell’inventario dei beni x comunali. Redazione piano di valorizzazione e alienazione dei beni immobili della x Giulianova Patrimonio, nell’ambito del x piano di risanamento societario. Definizione estensione concessioni x demaniali. Protezione civile - nuova sede COM x Accordo quadro lavori di manutenzione edifici e strutture comunali con pronto x x x intervento

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Costruzione nuova caserma nel quartiere x Annunziata – II lotto completamento Interventi puntuali di manutenzione straordinaria per la conservazione degli x x edifici pubblici vari Ricognizione beni disponibili da alienare e X riassetto PAVI

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio patrimonio - Settore Patrimonio Pubblico - Servizio Ambiente - Settore Demanio marittimo - Settore Sedi comune, economato e autoparco

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio patrimonio - Settore Patrimonio Pubblico - Servizio Ambiente - Settore Demanio marittimo - Settore Sedi comune, economato e autoparco Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale 40.546,03 Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA 40.546,03 Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 2.435.282,74 4.546.907,77 817.718,24 817.718,24 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 2.435.282,74 4.587.453,80 817.718,24 817.718,24

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 620.926,18 Previsione di 788.735,91 476.482,74 467.718,24 467.718,24 1 competenza di cui già 110.815,64 impegnate di cui FPV Previsione di 1.391.399,50 1.097.408,92 cassa Spese in conto capitale 1.531.244,88 Previsione di 403.684,03 1.958.800,00 350.000,00 350.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV

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Previsione di 1.956.779,24 3.490.044,88 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 2.152.171,06 Previsione di 1.192.419,94 2.435.282,74 817.718,24 817.718,24 competenza di cui già 110.815,64 impegnate di cui FPV Previsione di 3.348.178,74 4.587.453,80 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 06 Ufficio Tecnico

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Servizi Tecnici

Finalità da conseguire Il programma “Ufficio tecnico” percorre trasversalmente tutte le linee programmatiche proposte dall’Amministrazione e mira a dare risposte a tutto campo alla città. Considerando le necessità poste dal patrimonio immobiliare, risulta evidente come le esigenze manutentive siano prioritarie nella vita della città e potenzialmente coinvolgenti tutti gli aspetti di vita quotidiana dei cittadini. La manutenzione del patrimonio comunale riveste particolare importanza per una città turistica che deve essere attenta a presentare il proprio territorio nella forma adeguata alle aspettative di quanti la scelgono quale meta per le proprie vacanze. Il programma delle manutenzioni può essere suddiviso nei seguenti ambiti: - progettazione degli interventi di manutenzione migliorativa, di messa a norma e di manutenzione straordinaria attraverso la redazione di progetti preliminari ed esecutivi relativi alla realizzazione degli interventi necessari per l’adeguamento normativo, all’esecuzione della manutenzione migliorativa e straordinaria e per tutte le attività che si riterranno opportune o necessarie in base alle risultanze delle operazioni di monitoraggio; - manutenzione programmata dovuta a disposizioni di legge; - manutenzione su richiesta di pronto intervento. La manutenzione ordinaria è un obiettivo strategico comune per tutti i servizi del Settore e si concretizza in un insieme di lavori necessari per conservare in buono stato di efficienza, e soprattutto di sicurezza, l’investimento.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Piano delle manutenzioni stradali x x x Piano delle manutenzioni delle scuole x x x Piano delle manutenzioni degli edifici adibiti x x x a servizi istituzionali

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio patrimonio - Settore Patrimonio Pubblico Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio patrimonio - Settore Patrimonio Pubblico

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA

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Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 395.085,00 511.656,05 395.085,00 395.085,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 395.085,00 511.656,05 395.085,00 395.085,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 116.571,05 Previsione di 379.594,44 395.085,00 395.085,00 395.085,00 competenza di cui già 500,00 300,00 impegnate di cui FPV Previsione di 400.170,87 511.656,05 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 116.571,05 Previsione di 379.594,44 395.085,00 395.085,00 395.085,00 competenza di cui già 500,00 300,00 impegnate di cui FPV Previsione di 400.170,87 511.656,05 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 07 Elezioni e consultazioni popolari – Anagrafe e stato civile

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire L’attività dei servizi demografici si svilupperà negli ambiti relativi ad anagrafe, stato civile e servizio elettorale. Per quanto riguarda il servizio anagrafe: - secondo quanto previsto dall’art.1 del Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 (convertito dalla Legge n. 221 del 17/12/2012) e dai successivi d.P.C.M. n. 109 del 23/8/2013 e d.P.C.M. 10 novembre 2014, n. 194 continuerà l’attuazione del progetto per la realizzazione dell’ANPR, secondo le modalità e le scadenze previste dai Regolamenti di attuazione. - predisposizione piano per l’acquisizione ottica degli archivi anagrafici e dello stato civile. - definizione ed implementazione di nuovi standard di efficienza ed efficacia dei servizi nagarfici al cittadino.

Per quanto riguarda il servizio elettorale e la Commissione Elettorale Circondariale: l’attività riguarderà, oltre agli adempimenti di ordinaria amministrazione, gli adempimenti in caso di elezioni amministrative dei Comuni facenti parte del circondario di Giulianova.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Ottimizzazione dei tempi per il x x x riconoscimento della cittadinanza Miglioramento e aggiornamento dell’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione x x x Residente) Monitoraggio appliacazione nuova carta dei x x x servizi

Risorse umane Personale impiegato presso: Settore servizi demografici

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Settore servizi demografici

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 238.228,00 306.507,26 238.228,00 238.228,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 238.228,00 306.507,26 238.228,00 238.228,00

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Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 68.279,26 Previsione di 340.104,33 238.228,00 238.228,00 238.228,00 competenza di cui già 300,00 233,00 impegnate di cui FPV Previsione di 356.575,58 306.507,26 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 68.279,26 Previsione di 340.104,33 238.228,00 238.228,00 238.228,00 competenza di cui già 300,00 233,00 impegnate di cui FPV Previsione di 356.575,58 306.507,26 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 08 Statistica e sistemi informativi

Responsabili del Programma: Responsabile Servizi di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale

Finalità da conseguire La dematerializzazione, dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese, in un quadro di riduzione della spesa, ha trovato accoglienza anche nei più recenti provvedimenti, incardinati nel quadro fornito dal Codice dell’Amministrazione Digitale e nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2020-2022, diventando una vera e propria strategia di innovazione della Pubblica Amministrazione. La dematerializzazione va considerata nel contesto della revisione dei processi di erogazione dei servizi con l’obiettivo di far viaggiare i dati e non i cittadini migliorando l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della macchina comunale. Dematerializzazione e riprogettazione dei processi sono elementi inseparabili: pensare di eliminare la carta mantenendo i processi inalterati comporta vantaggi molto limitati in termini di servizi e di riduzione dei costi, rispetto ad un approccio che porta a riprogettare i processi sfruttando le potenzialità legate alla dematerializzazione documentale. Lo sviluppo dei servizi on line, con l’introduzione di nuovi servizi, di nuove modalità di relazione con l’utenza e anche con servizi di tipo relazionale costituisce uno degli assi portanti programmatici. In un’ottica di attuazione stringente del Codice dell’Amministrazione Digitale e del Piano triennale di AGID, anche come strumento di riduzione degli sprechi legati all’utilizzo del cartaceo, le scelte programmatiche saranno finalizzate all’attivazione di servizi telematici per il pagamento dei tributi, la trasmissione di pratiche, la verifica dello stato delle pratiche e il rilascio di documenti, con l’obiettivo di snellire e rendere più efficienti le procedure tecnico-amministrative rivolte al cittadino/impresa; realizzazione dello sportello telematico per cittadino/impresa per l’erogazione dei servizi di e-Government riunendo in un unico ambiente lo sportello unico per il cittadino, quello per le attività produttive e quello per l’edilizia. Si opererà in modo da raggiungere la condivisione e interoperabilità tra le banche dati interne, in modo che l’amministrazione si presenti unitariamente ai cittadini ed alle imprese, garantendo in tal modo la concreta possibilità di erogare servizi evoluti via web. Le linee programmatiche di mandato puntano a rafforzare la dimensione “smart” della città: questa azione sarà necessaria al fine di intercettare i rilevanti finanziamenti europei destinati a questo ambito nel ciclo 2014-2020, soprattutto nel quadro del programma di ricerca e innovazione “Horizon 2020”. In particolare, il modello di città che si punta a realizzare richiede la promozione di un nuovo paradigma di riorganizzazione urbana in grado di conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e degli stakeholders, grazie anche all’impiego diffuso e innovativo delle TLC, soprattutto nei campi della comunicazione, della mobilità e dell’efficienza energetica;

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Implemetazione incrementale dell'informatizzazione dei servizi x x x comunali Acquisizione sistema informativo web- oriented per la dematerializzazione dei x procedimenti amministrativi Attuazione razionalizzazione della spesa x x x ICT Supporto per il completamento dell’attivazione di tutti gli sportelli “virtuali” previsti per i pagamenti x x x elettronici con il sistema Pago PA da parte di cittadini ed imprese Supporto alle attività sul trattamento x x dei dati personali in conformità al GDPR

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ed al Codice Privacy nazionale

Formazione per il rafforzamento delle x x competenze digitali Costituzione del Nodo territoriale di competenza del CdCT “Riuso e Open Source” per il coinvolgimento attivo tra i x territori delle Pubbliche Amministrazioni Locali (PAL)

Risorse umane Personale impiegato presso: - Ufficio Servizi di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Ufficio Servizi di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV – Altre entrate 183.158,63 271.546,56 183.158,63 183.158,63 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 183.158,63 271.546,56 183.158,63 183.158,63

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 88.387,93 Previsione di 179.982,60 183.158,63 183.158,63 183.158,63 competenza di cui già 43.044,53 6.900,00 impegnate di cui FPV Previsione di 250.462,13 271.546,56 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 88.387,93 Previsione di 179.982,60 183.158,63 183.158,63 183.158,63 competenza di cui già 43.044,53 6.900,00 impegnate di cui FPV Previsione di 250.462,13 271.546,56 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 10 Risorse Umane

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari Dirigente Area II Servizi Tecnici Dirigente Area III Servizi di Comunità Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Alla luce degli stringenti vincoli finanziari e delle ridotte risorse disponibili che limitano la possibilità di acquisizione del personale resta prioritario fronteggiare i fabbisogni attraverso interventi per favorire la mobilità interna e la valorizzazione del personale in servizio. Quota cento ha determinato e determinerà peraltro la cessazione anticipata dal servizio per diverse unità di personale. Strategico diventa procedere a nuove assunzioni, nei limiti consentiti dalla legge, limiti modificati dal decreto attuativo delle disposizioni contenute a riguardo nel Decreto Crescita. La capacità assunzionale non è più un valore statico legato al turnover, ma un valore finanziario dinamico determinato da un rapporto tra entrate e spese, soggetto a variazioni e da monitorare: la capacità assunzionale cresce in corrispondenza dell’aumento delle entrate e/o diminuzione delle spese, decresce in corrispondenza del decremento delle entrate e/o mancata contrazione delle spese. Il perseguimento delle finalità di miglioramento dei comportamenti organizzativi e della qualità professionale del personale si muove su due assi principali: sviluppare azioni positive per favorire il miglioramento dei comportamenti e della qualità professionale del personale e contrastare i comportamenti non corretti del personale medesimo. Il miglioramento dei comportamenti organizzativi del personale, soprattutto nell’ottica dell’utenza esterna, passa anche per la realizzazione di interventi specifici di formazione (soprattutto riferiti alla trasparenza e all’integrità). D’altro canto, dovranno essere presidiati anche gli aspetti disciplinari. Le politiche volte all’incremento di efficienza del Comune passeranno, prioritariamente, attraverso la valorizzazione delle risorse umane interne. La promozione e la valorizzazione delle risorse interne avverrà anche mediante interventi integrati relativi ai seguenti aspetti: realizzazione dei piani di razionalizzazione (incentivando i dipendenti che concorrono a realizzarli), rafforzamento del collegamento tra incentivi e miglioramento degli standard di qualità dei servizi, direttive ai dirigenti ad effettuare le valutazioni del personale assegnato in modo selettivo e differenziato, maggiore cura nella costruzione e rendicontazione degli obiettivi. Proseguirà il lavoro di rivisitazione ed aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), per potersi meglio adeguare alla realtà mutevole dei luoghi di lavoro e dell’organizzazione dell’Ente. Potenziamento della Formazione, attraverso l’adozione del Piano della Formazione annuale, a seguito della valutazione dei bisogni formativi del personale.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Realizzazione piani di razionalizzazione della x x x spesa di personale Piano della formazione x x x Implementazione della sicurezza nei luoghi x x x di lavoro Implementazione della banca dati del x x x personale Attuazione tempestiva del piano triennale x x x del fabbisogno di personale Gestione procedure stipendiali dipendenti x x x comunali e percettori di redditi

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assimilati (Amministratori, tirocinanti, pensionati, etc): reperimento ed inserimento dei dati relativi alle spettanze fisse e accessorie e alla qualificazione fiscale del soggetto (detrazioni, etc) elaborazione, controllo ed emissione delle buste paga Tempestività e efficientamento nella x x x gestione del salario accessorio

Risorse umane Personale impiegato presso: - Settore Risorse umane

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Settore Risorse umane

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 183.613,00 204.608,39 183.613,00 183.613,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 183.613,00 204.608,39 183.613,00 183.613,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 20.995,39 Previsione di 188.695,54 183.613,00 183.613,00 183.613,00 competenza di cui già 50,00 30,00 impegnate di cui FPV Previsione di 191.254,48 204.608,39 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 20.995,39 Previsione di 188.695,54 183.613,00 183.613,00 183.613,00 competenza di cui già 50,00 30,00 impegnate di cui FPV Previsione di 191.254,48 204.608,39 cassa

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MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 11 Altri servizi generali

Responsabili del Programma: Avvocatura Civica Dirigente Area I Servizi Finanziari Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire Questo programma comprende, tra le spese per altri servizi generali, quelle relative all'Avvocatura Civica, per le attività di patrocinio e di consulenza legale a favore dell'ente nonchè le spese per lo sportello polifunzionale al cittadino. Rispetto ai servizi dell'Avvocatura civica l'obiettivo amministrativo è quello di potenziare l'attività stragiudiziale dell'avvocatura civica in funzione deflattiva rispetto ai contenzioso: autotutuela, mediazione, concilaizione, transazione. L'Amministrazione intende implementare nel know how interno le competenze in materia di politiche comunitarie, promuovere un servizio di rete sulle stesse a livello territoriale e attivare tutte le necessarie collaborazioni per intercettare risorse finanziarie europee che concorrano a sostenere gli investimenti e le priorità dell’Amministrazione comunale. Lo stesso ufficio dovrà operare a supporto del territorio per sviluppare attività di informazione e consulenza tecnica sui principali bandi di finanziamento europei a vantaggio delle imprese e delle associazioni del territorio al fine di facilitare l’accesso degli operatori locali alle opportunità di finanziamento europee, anche favorendo la collaborazione tra gli stakeholders nell’intento di realizzare progetti unitari e coerenti con le esigenze del territorio Puntare a rafforzare la dimensione inclusiva degli interventi: la ricetta proposta dall’Europa si concentra sull'attuazione del pacchetto di investimenti sociali, che esorta gli Stati membri a investire nella protezione sociale e a migliorare le strategie di inclusione attraverso azioni concrete e interventi più integrati. Occorre cioè che le politiche sociali e le politiche attive rivolte al lavoro, all’educazione, alla sanità, alla casa, al microcredito, siano fortemente integrate e basate su un nuovo modello di governance che, attivando tutti i livelli e tutti gli attori necessari, possa garantire un’azione davvero sistemica, in grado di incidere efficacemente sui bisogni dei singoli individui. Nel quadro di questo modello, fondamentale è il contributo dei Comuni, che si trovano in prima linea nel contrastare l’impoverimento della cittadinanza. E’ infatti a livello locale dove massima è la prossimità, che si costituiscono i sistemi di welfare nell’interazione tra attori e tra settori diversi e nella definizione di sistemi socio-assistenziali integrati volti a rispondere ai bisogni diffusi di famiglie e individui. Nel quadro delle attività di programmazione dell’ufficio, si prevede anche la istituzionalizzazione di accordi con le tutte le realtà scolastiche che intendessero aderire alla diffusione delle conoscenze sull’Europa. Nel corso del 2016 l’Amministrazione ha aderito alla Società Consortile necessaria per partecipare alla selezione delle strategie CLLD e dei Gruppi di Azione Locale nel Settore della Pesca (FLAGS) dei territori costieri della Regione Abruzzo nell'ambito del Programma del Fondo Europeo per la Pesca 2014/2020 - Priorità n.4 e alla Società consortile a responsabilità limitata senza fini di lucro, denominata “GAL Terreverdi Teramane” per accedere a fondi comunitari per lo sviluppo locale del proprio ambito territoriale. Occorre monitorare lo stato di attuazione di questi programmi in fase di Start Up.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Sviluppare l'attività stragiudiziale dell'avvocatura civica in funzione deflattiva x x x del contenzioso Implementazioni di reti per l’accesso ai x x x finanziamenti UE

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Risorse umane Personale impiegato presso: Avvocatuta civica e Servizio politiche Comunitarie e gemellaggi Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio politiche Comunitarie e gemellaggi - Avvocatura civica

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 1.374.491,77 2.027.473,76 1.373.709,95 1.373.709,95 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.374.491,77 2.027.473,76 1.373.709,95 1.373.709,95

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 652.981,99 Previsione di 1.389.468,43 1.374.491,77 1.373.709,95 1.373.709,95 1 competenza di cui già 5.200,00 770,00 impegnate di cui FPV Previsione di 2.088.661,41 2.027.473,76 cassa Spese in conto capitale Previsione di 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 652.981,99 Previsione di 1.389.468,43 1.374.491,77 1.373.709,95 1.373.709,95 competenza di cui già 5.200,00 770,00 impegnate di cui FPV Previsione di 2.088.661,41 2.027.473,76 cassa

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INDIRIZZI PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI COLLABORAZIONE, DI STUDIO O RICERCA, OVVERO DI CONSULENZA A SOGGETTI ESTRANEI ALL’AMMINISTRAZIONE L’affidamento degli incarichi di collaborazione, di studio o ricerca ovvero di consulenze a soggetti esterni all’amministrazione dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dall’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30/3/2001 n. 165 e successive modifiche e integrazioni e del Regolamento sull'ordinamento degli uffici e servizi del Comune di Giulianova Titolo XI Capo II. Gli incarichi verranno affidati con una delle seguenti modalità: - procedure comparative; - in via eccezionale, affidamento diretto. Si ricorda che la spesa relativa ad incarichi per studi e consulenze doveva tenere conto del limite imposto dal decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, successivamente modificato dall’art. 1, comma 5 del decreto-legge 31 agosto 2013 n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, come integrato dall'articolo 14, commi 1, 2, 3, 4 e 4-bis del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66, convertito, con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014 n. 89. A decorrere dall'esercizio 2018, ai sensi dell’art. 21-bis del D.L. 50/2017, convertito con modificazione dalla legge n. 96/2017, le disposizioni limitative per la spesa relativa ad incarichi e consulenze (art. 6, comma 7, D.L. 78/2010) non si applicano ai comuni che hanno approvato il bilancio preventivo dell'esercizio di riferimento entro il 31 dicembre dell'anno precedente e che hanno rispettato nell'anno precedente il saldo tra entrate finali e spese finali di cui all'articolo 9 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Corre l’obbligo di precisare che gli incarichi relativi ai servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria ricadono sotto l’applicazione del codice dei contratti e non incorrono in procedure e limiti propri degli incarichi di consulenza, studio e/o ricerca trattandosi di acquisizione di servizi. Stessa considerazione vale per i servizi legali, mentre gli incarichi di difesa legale sono contratti di prestazione d’opera professionale esclusi dall’ambito di applicazione del codice da affidare però nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell'ambiente ed efficienza energetica (articolo 4 D. Lgs. 50/2016). I limiti di spesa sono stati superati per effetto delle disposizioni contenute all’art. 57 comma 2 lett. b del D.L. n. 124 del 26.10.2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 19.12.2019, n. 157.

PROGRAMMA RELATIVO AL CONFERIMENTO DI INCARICHI E COLLABORAZIONI A SOGGETTI ESTRANEI ALL’AMMINISTRAZIONE

L’art. 3, comma 55, della legge 24/12/2007 n. 244 (Legge Finanziaria per il 2008) prevedeva che l’affidamento da parte degli enti locali di incarichi di studio o ricerca, ovvero di consulenze a soggetti estranei all’amministrazione potesse avvenire solo nell’ambito di un programma approvato dal Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 42 comma 2 lett. b) del D. Lgs. 267/2000 (Testo unico Enti locali). L’art. 46 del D.L. 112/2008, così come convertito con legge 133/2008, modifica il predetto art. 3 c. 55 come segue: “gli enti possono stipulare contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell’art. 42 c. 2 del D. Lgs. 267/2000”. Il documento unico di programmazione, in quanto atto di programmazione generale dell’attività comunale, costituisce la sede più idonea per l’individuazione delle attività istituzionali, diverse da quelle stabilite dalla legge, per l’esercizio delle quali potrebbe essere necessario ricorrere a collaborazioni esterne. In questa sede, quale indirizzo programmatico si indica la possibilità di ricorrere alle collaborazioni esterne tutte le volte che, per l’esercizio di attività collegate ai programmi contenuti nel documento unico di programmazione, o in eventuali altri strumenti di programmazione generale, non è possibile farvi fronte con le professionalità esistenti nell’organico comunale, entro i limiti massimi degli stanziamenti di spesa previsti nel bilancio di previsione e nel PEG, nel rispetto dei vincoli di legge.

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MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza PROGRAMMA 01 Polizia locale e amministrativa PROGRAMMA 02 Sistema integrato di sicurezza urbana

Responsabili del Programma: Comandante Corpo Polizia Municipale Responsabile Servizi di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale (per quanto attinente la videosorveglianza)

Finalità da conseguire Nel periodo considerato l’Amministrazione perseguirà incisive politiche di rispetto della legalità che si concretizzeranno in efficaci interventi nei luoghi di maggior degrado al fine di contenere il disagio e di ripristinare il decoro. Si attiveranno programmi efficaci per il controllo del territorio al fine di rendere la città più sicura. In particolare la Polizia Locale, attraverso le sue unità organizzative, promuoverà interventi ed azioni per conseguire risultati concreti misurabili non solo sulla scorta del numero dei controlli effettuati o delle ore di servizio di prevenzione rese, quanto anche sulla base dell’impatto che, oggettivamente, l’azione determinerà, a beneficio della comunità territoriale. Si vorrà in tal modo assicurare il costante presidio del territorio e la prevenzione, anche con il supporto di settori comunali e di altre amministrazioni competenti, di alcuni fenomeni di degrado, come, a titolo esemplificativo, i comportamenti vandalici in genere. Sarà, pertanto, garantito il potenziamento della vigilanza con dotazione armi al personale: l’armamento costituisce il presupposto per assicurare la vigilanza notturna. Nel periodo considerato verrà rilanciata l’azione comunale di contrasto dell’evasione fiscale, cui parteciperà la Polizia Locale per le attività propedeutiche alla determinazione di segnalazione qualificata da trasmettere all’Agenzia delle Entrate. Coerentemente con l’attuazione di più ampi indirizzi di tutela degli animali, attuati dai competenti settori comunali e dall’Asl, verranno sistematicamente disposti interventi finalizzati a controllare e a sanzionare i comportamenti illeciti. L’attuazione di incisive politiche di rispetto della legalità, ovviamente, si rivolgerà al tradizionale contesto dell’attività istituzionale della Polizia Locale: la sede stradale. In tale ambito verranno promossi interventi ed azioni di polizia stradale finalizzati a tutelare soprattutto gli utenti deboli della strada perseguendo certamente i comportamenti illeciti più pericolosi. Tuttavia perseguire la legalità in materia di sicurezza stradale significherà contrastare efficacemente i comportamenti stradali che impattano su beni preziosi per la comunità, quali il transito con veicoli che inquinano, la sosta su piste ciclabili, su marciapiedi, su spazi riservati a diversamente abili ecc. Anche in tale contesto i risultati verranno misurati non solo sulla scorta delle risorse impiegate quanto anche nella valutazione degli effetti positivi che tali interventi susciteranno nel territorio. Il Settore Polizia Municipale, in un’ottica di progressivo efficientamento dell’azione amministrativa svolta, intende, nel prossimo triennio, assicurare il mantenimento degli attuali standard di servizio, a fronte di una significativa riduzione dei costi. Nell’ambito dell’accrescimento dei livelli di efficienza dell’azione amministrativa si procederà alla progressiva dematerializzazione degli atti della Polizia Municipale, vale a dire alla progressiva eliminazione del cartaceo nella gestione di flussi documentali in entrata ed in uscita. Nel triennio sarà valutato il potenziamento della pianta organica per consentire al Corpo lo svolgimento di un’azione ancor più efficace nella prevenzione delle attività illegali, nel controllo del territorio e nel rispetto delle regole comuni. Nel triennio saranno potenziati i sistemi di video-sorveglianza presenti sul territorio comunale; sarà altresì assicurata la dotazione di nuovi mezzi e strumenti per la Polizia Municipale, al fine ottimizzare l’attività di accertamento delle violazioni e l’attività di rilevazione delle problematiche relative alla sicurezza stradale.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Implementare una rete operativa con le x x x forze dell’ordine per il contrasto all’illegalità Applicazione del DASPO urbano x x x Potenziamento dei sistemi di x x x videosorveglianza Dotazione armi corpo di P.M. x

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Risorse umane Personale impiegato presso: - Corpo di Polizia Municipale - Servizi di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Corpo di Polizia Municipale - Servizi di sviluppo sistemi informativi per la transizione digitale

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie 7.000,00 8.437,91 7.000,00 7.000,00 Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA 7.000,00 8.437,91 7.000,00 7.000,00 Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 928.306,00 1.083.752,04 928.306,00 928.306,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 935.306,00 1.092.189,95 935.306,00 935.306,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 156.883,95 Previsione di 934.331,04 915.306,00 915.306,00 915.306,00 1 competenza di cui già 32.000,00 1.167,00 impegnate di cui FPV Previsione di 1.030.860,53 1.072.189,95 cassa Spese in conto capitale Previsione di 20.000,00 20.000,00 20.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 20.000,00 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 156.883,95 Previsione di 934.331,04 935.306,00 935.306,00 935.306,00 competenza di cui già 32.000,00 1.167,00 impegnate di cui FPV Previsione di 1.030.860,53 1.092.189,95 cassa

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 01 Istruzione prescolastica

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità Dirigente Area II Servizi Tecnici

Finalità da conseguire La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Il Comune garantisce il pranzo ai bambini che frequentano la scuola dell'infanzia statale. La preparazione, consegna e distribuzione dei pasti sono affidate in appalto a ditta del settore. A Giulianova attualmente sono operativi n. 5 scuole dell’infanzia pubbliche. Le strutture private autonome sono 2, De Amicis e Bambin Gesù. Resta obiettivo operativo garantire a tariffe sostenibili il servizio di trasporto scolastico assistito. Sarà proseguito il piano di interventi per il Migliorameno/adeguamento sismico degli edifici scolastici e l’ultimazione del piano di adeguamento antincendio degli edifici scolastici di proprietà comunale; inoltre saranno effettuati interventi di manutenzione straordinaria.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Efficientamento dei servizi a domanda x x x inerenti la scuola Monitoraggio degli sviluppi inerenti l’iter attuativo del D.Lgs. 65/2017 delega sul sistema integrato dei servizi educativi e x x x scolastici per i bambini da 0 a 6 anni nonché delle conseguenze derivanti a livello locale Costruzione nuova scuola dell’infanzia zona via Bompadre (sostituzione scuola Bivio Bellocchio) x

Intervento di adeguamento sismico, rimozione amianto, adeguamento x impiantistico e antincendio della scuola dell’ infanzia Annunziata – via Mattarella

Risorse umane Personale impiegato presso: Settore servizi educativi e Settore opere pubbliche e manutenzioni Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Settore servizi educativi e Settore opere pubbliche e manutenzioni

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti

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TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 3.099.836,56 3.161.773,34 998.720,40 998.720,40 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 3.099.836,56 3.161.773,34 998.720,40 998.720,40

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 61.936,78 Previsione di 102.797,45 99.836,56 98.720,40 98.720,40 1 competenza di cui già 2.850,00 583,00 impegnate di cui FPV Previsione di 180.532,26 161.773,34 cassa Spese in conto capitale Previsione di 80.000,00 3.000.000,00 900.000,00 900.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 80.000,00 3.000.000,00 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 61.936,78 Previsione di 182.797,45 3.099.836,56 998.720,40 998.720,40 competenza di cui già 2.850,00 583,00 impegnate di cui FPV Previsione di 260.532,26 3.161.773,34 cassa

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 02 Altri ordini di istruzione non universitaria

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi al cittadino, Turismo e Ufficio Europa Dirigente Area II Ambiente, Uso del Territorio, Infrastrutture e SUAP

Finalità da conseguire L’amministrazione intende investire sul futuro della città sostenendo e migliorando i servizi formativi esistenti. Migliorare la rete scuola /comune /famiglia attraverso i protocolli interistituzionali a sostegno dell'Offerta formativa e della qualità dei servizi scolastici. L’amministrazione eroga anche il servizio di trasporto dei disabili alle scuole superiori ed è stata recetemente attivata una convenzione con l’università di Teramo per garantire il trasporto dei disabili all’Università. Nell’ottica di dare continuità all’intervento di qualificazione degli edifici scolastici, la rete scolastica cittadina sarà gestita nell’ambito delle competenze che la legge riserva ai Comuni, con particolare riferimento agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei complessi immobiliari scolastici sedi di istituti statali, sulla base del rispetto delle norme sulla sicurezza, antisismiche e dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della disponibilità delle risorse finanziarie.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Implementazione dei Protocolli interistituzionali a sostegno dell'Offerta x x x formativa e della qualità dei servizi scolastici. Intervento di sostituzione edilizia con adeguamento impiantistico e antincendio della x scuola secondaria 1° grado R. Pagliaccetti rete scolastica Giulianova Paese Miglioramento/adeguamento sismico e Ristrutturazione Edilizia Scuola Elementare e x Media Annunziata, 1^ Lotto Miglioramento/Adeguamento Sismico e Ristrutturazione Edilizia Scuola Elementare e x Media Annunziata, 2^ Lotto Miglioramento/Adeguamento Sismico Scuola Media Bindi – palestra infanzia Bivio Bellocchio x

Reaklizzazione Nuova scuola primaria Istituto Comprensivo 1 Polo scolastico Giulianova x Paese

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Pubblica istruzione e Servizio patrimonio Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Pubblica istruzione e Servizio patrimonio Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023

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Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale 2.000.000,00 2.208.418,95 779.581,15 779.581,15 Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA 2.000.000,00 2.208.418,95 779.581,15 779.581,15 Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 6.718.475,67 7.868.209,13 1.556.332,89 1.556.332,89 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 8.718.475,67 10.076.628,08 2.335.914,04 2.335.914,04

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 107.175,72 Previsione di 294.513,77 318.475,67 306.332,89 306.332,89 1 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 535.185,90 425.651,39 cassa Spese in conto capitale 1.250.976,69 Previsione di 781.263,84 8.400.000,00 2.029.581,15 2.029.581,15 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.773.936,13 9.650.976,69 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 1.358.152,41 Previsione di 1.075.777,61 8.718.475,67 2.335.914,04 2.335.914,04 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 2.309.122,03 10.076.628,08 cassa

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MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 06 Servizi ausiliari all’istruzione PROGRAMMA 07 Diritto allo studio

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire Nell’ambito del programma l’Amministrazione gestisce i servizi di mensa scolastica, trasporto, pre e post scuola. Al fine di migliorare le modalità di iscrizione ai servizi (mensa scolastica, trasporto, prescuola), sarà valutata la possibilità di attivare un sistema di iscrizione on line riservato ai nuovi iscritti. Per gli utenti già iscritti negli anni precedenti l’iscrizione per l’anno scolastico successivo sarà automatica, salvo rinuncia. Il servizio di trasporto dedicato casa scuola dovrà essere opportunamente rivisitato e razionalizzato anche in conseguenza della riorganizzazione della rete scolastica. La gestione dei servizi strumentali alla scuola per l’anno 2021 risentirà delle prescrizioni di sicurezza dettate dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico). In ogni caso l’emergenza sarà l’occasione per ripensare le modalità di erogazione dei servizi mensa e trasporto in funzione di stili di vita sani ed educanti. Nel solco di quanto indica il programma amministrativo di mandato, ovvero la necessità di garantire “il regolare svolgimento dell’attività scolastica agevolando, quindi, l’inserimento e l’integrazione”, il Comune assicurerà il diritto allo studio, assistendo nella frequenza alle scuole dell’obbligo i minori in difficoltà. Al fine di favorire l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di difficoltà psicofisica e relazionale, il Comune garantirà l’inserimento e l’integrazione scolastica delle persone in condizioni svantaggiate, supportando organizzativamente le scuole per gli alunni diversamente abili. Una particolare attenzione verrà, infine, posta nel prevenire i casi di evasione e inadempienza dell’obbligo scolastico, in collaborazione tra gli uffici comunali coinvolti nella gestione della problematica. Rispetto a questi due ultimi obiettivi la risorsa strumentale è l'Unione dei comuni delle Terre del Sole Ecad dell'ambito socio/sanitario n° 22 Tordino Vomano.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Riorganizzare il servizio di trasporto attraverso l’analisi dei risultati del pedibus x e la sua eventuale istituzionalizzazione permanente. Assistenza scolastica disabili a livelli x x x quali/quantitativi immutati Progettazione del sistema dei controlli di x x x qualità sul servizio mensa

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Pubblica Istruzione

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati :- Servizio Pubblica Istruzione Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma 06 Servizi ausiliari all’istruzione

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti

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Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 1.148.110,55 1.591.729,91 1.133.110,55 1.133.110,55 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.148.110,55 1.591.729,91 1.133.110,55 1.133.110,55

Spese previste per la realizzazione del programma 06 Servizi ausiliari all’istruzione

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 443.619,36 Previsione 882.023,69 1.148.110,55 1.133.110,55 1.133.110,55 1 di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione 1.187.864,51 1.591.729,91 di cassa Spese in conto capitale Previsione 2 di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 443.619,36 Previsione 882.023,69 1.148.110,55 1.133.110,55 1.133.110,55 di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione 1.187.864,51 1.591.729,91 di cassa

Entrate previste per la realizzazione del programma 07 Diritto allo studio

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 2.500,00 9.906,71 2.500,00 2.500,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 2.500,00 9.906,71 2.500,00 2.500,00

Spese previste per la realizzazione del programma 07 Diritto allo studio

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Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 42.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 42.500,00 2.500,00 cassa 2 Spese in conto capitale 7.406,71 Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 7.406,71 7.406,71 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 7.406,71 Previsione di 42.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 49.906,71 9.906,71 cassa

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MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali PROGRAMMA 01 Valorizzazione dei beni di interesse storico

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del Territorio

Finalità da conseguire In tale ambito si punterà al potenziamento del Polo Museale Civico a in una più incisiva promozione del locale patrimonio storico ed archeologico. Sarà garantito l’impiego di personale specializzato nei servizi museali per assicurare una direzione di qualità della gestione del patrimonio storico , ed i servizi di guida museale ed apertura dei musei saranno esternalizzati si da poter avere i beni sempre fribili a supporto della destagionalizzazione del turismo. Si cercherà di completare ed attivare il Museo della Civiltà Contadina presso il “lascito Cerulli”, ricorrendo i presupposti previsti dalla normativa nazionale antincendio e sulla sicurezza.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Servizio strutturato e permanente di x x x gestione del polo museale Completamento Lascito Cerulli x Interventi puntuali programmati di manutenzione straordinaria per la x x conservazione degli Edifici Pubblici Di Interesse Storico-Culturale

Risorse umane Personale impiegato presso: Settore cultura, biblioteca e museo civico Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Settore cultura, biblioteca e museo civico Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 652.000,00 706.405,61 742.000,00 742.000,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 652.000,00 706.405,61 742.000,00 742.000,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020

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1 Spese correnti 26.587,57 Previsione di 52.000,00 52.000,00 52.000,00 52.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 72.515,57 78.587,57 cassa 2 Spese in conto capitale 27.818,04 Previsione di 15.000,00 600.000,00 690.000,00 690.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 86.879,68 627.818,04 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 54.405,61 Previsione di 67.000,00 652.000,00 742.000,00 742.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 159.395,25 706.405,61 cassa

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MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali PROGRAMMA 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire Nell’ambito del programma l’Amministrazione gestisce i seguenti servizi: 1) Biblioteca 2) Ampliamento del Polo Museale Il Polo Museale Civico di Giulianova, che per la varietà e l'articolazione delle sue collezioni si annovera tra i musei di interesse regionale e non solo, nasce grazie alla donazione che l'illustre storico Vincenzo Bindi (Giulianova 1852 - Napoli 1928) fece alla sua città e consistente nel bel palazzo che si trova lungo corso Garibaldi, nella biblioteca personale ricca di oltre 5.000 volumi e nella pregevole raccolta di circa 400 opere di pittura napoletana e abruzzese dal Seicento al Novecento. Oltre dunque alla sezione pittorica della Pinacoteca Civica nel Palazzo Bindi, dagli anni ottanta del Novecento il Polo Museale si è arricchito di ulteriori sedi espositive, tutte inserite all’interno del tessuto urbano storico della città: Cappella gentilizia De Bartolomei, Sala di scultura “Raffaello Pagliaccetti”, Museo archeologico “Torrione La Rocca”, Museo musicale “Gaetano Braga”, Studio dell’artista Vincenzo Cermignani (chiuso causa contenzioso). ll Polo offre servizi relativi a: - servizio educativo a tutte le scuole di ogni ordine e grado; - progetti di alternanza scuola/lavoro; - visite guidate dei musei e del centro storico/città; - programmazione dei restauri sulle collezioni; - organizzazione e realizzazione di eventi espositivi e divulgativi; - prestiti per mostre temporanee; - servizio accoglienza turistica presso l’Info Point comunale in piazza Buozzi; - progettazione strategie di valorizzazione del patrimonio culturale diffuso; - progettazione e partecipazione a bandi specifici. La Biblioteca Civica, riaperta al pubblico nel 2012, tra le più importanti della regione Abruzzo, è situata al primo piano di Palazzo Bindi, in corso Garibaldi, 14, e nasce grazie al generoso lascito che Vincenzo Bindi (Giulianova, 1852 – Napoli, 1928) fece alla sua “dilettissima patria” nel 1928 e consistente nel suo Palazzo lungo corso Garibaldi, nella sua collezione di opere d’arte dal XVII al XX secolo, andate a costituire la Pinacoteca Civica, e nella raccolta di oltre cinquemila volumi e circa quindicimila documenti fra manoscritti e autografi. Il ricco e prestigioso “fondo bindiano” che copre dal XV al XX secolo, conserva inoltre alcuni preziosi incunaboli, come l’Opera Omnia del 1494 del vescovo e umanista Giannantonio Campano, protagonista, assieme al duca Giulio Antonio, della fondazione della città. La biblioteca sarà dotata di una direzione e sarà prosegiota l'opera di catagolazione dei volumi si da poter entrare nel Sistema Bibliotecario Nazionale. Inoltre, gli ambienti che ospitano la biblioteca, compreso il fondo antico, saranno ristrutturati per ospitare l’intero patrimonio, in parte in deposito precario nei locali seminterrati del palazzo. Il servizio biblioteca comprende principalmente le seguenti tipologie di attività: - consultazione a scaffale aperto nelle sale messe a disposizione; - prestito domiciliare e interbibliotecario; - consultazione fondo antico e “bindiano”; - accesso internet gratuito; - consulenza bibliografica; - presentazioni editoriali. Nell’ottica di valorizzazione del patrimonio pubblico è previsto il completamento del Palazzo Kursaal mediante il progetto “Giulianova Urban Regeneration” cofinanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito dei Piani Urbani Complessi (PUC).

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Esternalizzazione dei servizi di apertura e x x x

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chiusura della Biblioteca civica Catalogazione del patrimonio librario x x x

Risorse umane Personale impiegato presso: -Settore cultura, biblioteca e museo civico Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Settore cultura, biblioteca e museo civico Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 396.744,80 593.812,31 395.235,57 395.235,57 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 396.744,80 593.812,31 395.235,57 395.235,57

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 197.067,51 Previsione di 318.137,85 396.744,80 395.235,57 395.235,57 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 604.456,95 593.812,31 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 197.067,51 Previsione di 318.137,85 396.744,80 395.235,57 395.235,57 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 604.456,95 593.812,31 cassa

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MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero PROGRAMMA 01 Sport e tempo libero

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Servizi Tecnici Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Lo sport rappresenta soprattutto per i giovani un momento fondamentale del loro tempo libero. Per questo motivo gli impianti sportivi devono divenire luoghi dove potersi incontrare con i coetanei per coltivare le proprie passioni ed interessi: la palestra ed il campo sportivo devono diventare un punto di riferimento di socialità. Il Comune si farà promotore di iniziative per agevolare la pratica sportiva nel tempo libero per tutta la cittadinanza, indipendentemente dalle fasce di età. Saranno inoltre sviluppate azioni di promozione dell’attività sportiva a tutti i livelli, dall’avviamento allo sport all’attività amatoriale ed agonistica, dilettantistica e professionistica, al fine di favorire l’aggregazione in tutte le fasce d’età della popolazione e promuovere stili di vita sani e consapevoli. A tal fine saranno previsti sostegno e valorizzazione delle società presenti sul territorio, in particolare a quelle impegnate nelle attività di formazione dei giovani e a quelle attive a favore delle persone con disabilità e saranno incentivate tutte le manifestazioni sportive di interesse nazionale ed internazionale che si svolgeranno in città, con particolare riguardo a quelle a basso impatto ambientale (vela, pattinaggio, bici, corsa podistica, ecc.). Per quanto attiene alle strutture di proprietà comunale, sarà adottato un regolamento per la gestione degli impianti sportivi e valutato un graduale percorso di affidamento a terzi degli impianti ( Piscina comunale, campi da tennis, stadio Rubens Fadini, impianto sportivo Castrum e Palacastrum) al fine di conseguire una migliore gestione degli stessi. Sarà prestata, anche, particolare attenzione alle esigenze di incremento e miglioramento degli impianti e delle dotazioni di quartiere per la pratica delle attività sportive a disposizione sia delle società che dei cittadini singoli o associati. Sono previsti interventi manutentivi sui seguenti impianti: Impianto sportivo di Zona Orti: riqualificazione della pista di pattinaggio con la realizzazione di una nuova pavimentazione; manutenzione straordinaria delle attrezzature sportive e del verde del campo di atletica; realizzazione, all’interno dell’impianto, di una “palestra all’aria aperta” attraverso la predisposizione di percorsi benessere dotati di adeguati attrezzi ginnici; Palazzetto dello sport “Palacastrum”: interventi di manutenzione straordinaria dell’intera struttura con particolare riguardo alla copertura; Piattaforme sportive polivalenti: riqualificazione delle piattaforme per la pratica di attività sportive esistenti nei quartieri; Realizzazione di nuovi cami da tennis.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Nuova regolamentazione della gestione x x dell'impiantistica pubblica Adeguamento e messa a norma impianto antincendio centro sportivo via Ippodromo x

Interventi puntuali di manutenzione Straordinaria per la conservazione delle x x Strutture Sportive Comunali Ristrutturazione, Completamento E Messa A Norma Impianto Sportivo “Campus” x Zona Orti Manutenzione straordinaria piscina comunale x

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Realizzazione nuovo palazzetto dello sport x

Rigenerazione e Adeguamento Centro Sportivo Comunale di Via Ippodromo ( X Piscina ed aree esterne

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizi sportivi e Servizio Patrimonio Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizi sportivi, Servizio Patrimonio

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 935.525,29 1.552.867,70 4.342.098,74 4.342.098,74 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 935.525,29 1.552.867,70 4.342.098,74 4.342.098,74

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 109.195,29 Previsione di 407.707,01 460.525,29 456.098,74 456.098,74 1 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 553.383,60 569.720,58 cassa Spese in conto capitale 508.147,12 Previsione di 39.000,00 475.000,00 3.886.000,00 3.886.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 541.657,12 983.147,12 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 617.342,41 Previsione di 446.707,01 935.525,29 4.342.098,74 4.342.098,74 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.095.040,72 1.552.867,70 cassa

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MISSIONE 07 Turismo PROGRAMMA 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del Territorio

Finalità da conseguire Promuovere la rete dei turismi è azione baricentrica del programma. Giulianova è un patrimonio di bellezza da valorizzare nelle sue specificità qualitative che rendono il territorio unico grazie ad attrattori paesaggistici, storico/artistici, culturali, ambientali, agricoli ed enogastronomiche. Per la promozione dei turismi locali verrà strutturato un Portale Turistico integrato e interattivo, per favorire la comunicazione e l’informazione digitale necessaria per intercettare nuovi flussi turistici: fare marketing del territorio online significa innanzitutto farsi trovare dai turisti, ovunque loro ti cerchino, e significa anche costruire relazioni durevoli con gli utenti/clienti, che saranno i primi portavoce delle proprie esperienze sia off che online. Il viaggiatore di oggi è sempre più coinvolto nei quotidiani processi di condivisione dei contenuti, non solo grazie ai social network, che permettono di indirizzare contenuti specifici sui diversi canali a disposizione, ma anche attraverso blog e portali che possono contribuire ad accrescere la brand awareness e la brand reputation dei territori. Sarà riorganizzato l’ufficio IAT (Informazione e Accoglienza Turistica), coinvolgendo la Consulta del turismo e le istituzioni scolastiche. Sarà promosso un sistema di verifica e progettazione di un'azione intercomunale che valorizzi il territorio costiero dell'intera Provincia di Teramo al fine di renderlo un vero e proprio "brand" turistico. Saranno attivati tavoli di confronto e programmazione condivisa con i i comuni di Martinsincuro, Alba Adriatica,Tortoreto, Roseto Degli Abruzzi, Pineto e Silvi per il coordinamento dell'offerte turistiche, per la definzione della qualità dell'offerta e per l'implementazione dei sistemi di controllo e moitoraggio. Integrazione tra attori pubblici e privati al fine di definire strategie e programmazione, anche attraverso la riattivazione della Consulta del turismo. Riprogettare l'attrattività del centro cittadino, del lido e del centro storico anche attraverso opere di riqualificazione, pedonalizzazione e ciclabilità atte a facilitare l'aggregazione sociale e lo sviluppo commerciale: la riqualificazione di Piazza Dalmazia e del lungomare monumentale, la sistemazione di corso Garibaldi sono i primi interventi da mettere in atto in quanto ritenuti attratori fondamentali per lo sviluppo del turismo. Favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici; Per quanto riguarda le spiagge s'intendono potenziare le attività ricreative, sportive e ludiche sull’arenile attraverso la revisione dei regolamenti in essere e l'eventuale predisposizione di mirati regolamenti contenenti disposizioni temporanee che amplino le previsioni contenute nel piano demaniale comunale. S'intende inoltre lavorare all'istituzionalizzazione di una sede di confronto con lo Stato, la Regione e gli enti locali contermini per contrastare in modo efficacie i fenomeni di erosione della costa implementando una strategia di governance definita a livello internazionale «Strategia GIZC» (nota in ambito internazionale come Integrated Coastal Zone Management – ICZM). Per attivare e implementare tale strategia, è necessario e indispensabile far in modo che le istituzioni competenti in ambito terrestre, costiero e marino (turismo, pesca, infrastrutture, trasporti, ecc.), ovvero Unione Europea, Stato membro, Regioni ed Enti locali, adottino i principi della concertazione e dell’integrazione fra le diverse comptenze: l'erosione della costa è la criticità principale nello sviluppo del turismo. Si procederà anche alla continuazione del progetto denominato “Bandiera Blu”. Tale progetto è infatti strategico non solo in funzione dell’ottenimento del vessillo ma anche in quanto, attraverso la realizzazione dei protocolli di buone pratiche educative, ambientali e di organizzazione dei servizi di spiaggia consente di mantenere un elevato standard qualitativo dell’immagine e dell’offerta turistica balneare. Così come strategico è l’impegno del comune di Giulianova a porre in essere tutte le strategie atte al miglioramento della qualità delle acque, sia per quanto nelle proprie competenze sia come promotore della tematica con tutti gli enti sovracomunali preposti. La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell'ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.

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Creare e promuovere un Centro Congressuale Diffuso mettendo in rete le sale pubbliche e private presenti (Palazzo Kursaal, Sala Buozzi, Loggiato Sotto-Belvedere, Sala Conferenze del Museo d’Arte dello Splendore, Sala Trevisan e Centro Socio Culturale dell’Annunziata) al fine di valorizzare il turismo congressuale che rappresenta un opportunità dalle notevoli potenzialità. Si porrà inoltre attenzione a valorizzare il Turismo religioso con un’azione di promozione ad ampio raggio ed opportune strategie di supporto in collaborazione con le istitizioni ecclesiastiche e con gli operatori turistici. Potenziare il Calendario Giulia Eventi: ulteriore rafforzamento, con adeguata attività promozionale, prevedendo eventi ricreativi e culturali di qualità nel corso dell'intero anno tali da potenziare la capacità attrattiva di Giulianova. Saranno messe in atto, alla luce del censimento delle strutture esistenti prima del 1988 effettuato nel precedente mandato amministrativo, tutte le azioni per garantire il ripristino dei Caliscendi demoliti e la loro valorizzazione turistica prevedendo anche attività di ristorazione basate sui prodotti ittici della pesca locale; interventi di riqualificazione della passeggiata sul molo sud mediante nuova pavimentazione, elementi di arredo urbano, impianti di illuminazione e sottoservizi. La promozione del turismo passa anche attraverso la Piena valorizzazione del Centro Storico mediante la presenza di strutture ricettive, basate su una forma di accoglienza articolata in case e camere diffuse, in grado di garantire il soggiorno nella parte più antica della città. Il sistema albergo diffuso, adeguatamente supportato dall’Amministrazione comunale prevedendo incentivi economici e sgravi fiscali a favore dei soggetti attuatori, si propone di rivitalizzare il Borgo Rinascimentale fungendo, al contempo, da stimolo per ulteriori iniziative commerciali ed imprenditoriali. Un'azione fondamentale per rivitalizzare il Centro Storico di Giulianova paese è il ripristino dell'ordine pubblico e del decoro urbano: in tal senso l'attivazione del Daspo Urbano e un'azione più incisiva di controllo del territorio saranno attivati con immediatezza. Altro obiettivo strategico è revisione della gestione dell’imposta di soggiorno introdotta nel bilancio 2018 come fonte di finanziamento delle attività turistiche, promozionali e di interventi strutturali e urbanistici della città.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Portale Turistico integrato e x x x interattivo Riorganizzazione e potenziamento x x x dell’ufficio IAT Progettazione e azione intercomunale che valorizzi il territorio costiero per la creazione x x x del "brand" turistico Costa Teramana Regolamento atto a potenziare le attività ricreative, sportive e ludiche x x x sull’arenile “Bandiera Blu” x x x Centro Congressuale Diffuso x x x Calendario Giulia Eventi x x x Ripristino dell'ordine pubblico e del x x x decoro urbano

Risorse umane: Personale impiegato presso: Settore Turismo, Ufficio Demanio e Polizia Municipale

Risorse strumentali: Beni immobili e mobili assegnati : Settore Turismo, Ufficio Demanio e Polizia Municipale

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Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 158.208,00 193.363,40 158.208,00 158.208,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 158.208,00 193.363,40 158.208,00 158.208,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 35.155,40 Previsione di 104.948,28 158.208,00 158.208,00 158.208,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 129.908,05 193.363,40 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 35.155,40 Previsione di 104.948,28 158.208,00 158.208,00 158.208,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 129.908,05 193.363,40 cassa

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MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa PROGRAMMA 01 Urbanistica e Assetto del Territorio

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Servizi Tecnici

Finalità da conseguire Il Comune di Giulianova è dotato di un Piano Regolatore Generale, la cui variante generale è stata approvata con deliberazione di Consiglio Comunale del 20 febbraio 2013 e divenuto efficace in data 13.03.2013. Il principale obiettivo strategico che l'amministrazione si pone in tema di pianificazione urbanistica è la riqualificazione del tessuto urbano esistente tesa alla riduzione del consumo del territorio. Definizione della variante avviata per la retrocessione di alcune aree edificabili. Riavvio delle lottizzazioni bloccate da complessi contenziosi quali: la lottizzazione del comparto in zona E 2 Turistico nell’area litoranea nord di Giulianova, comunemente nota come "Lido delle Palme": la superficie del comparto ammonti a quasi 90.000 mq. sviluppandosi con destinazioni residenziali, commerciali, ricreative e turistiche e prevede aree verdi attrezzate ed un nuovo reticolo viario, compresa una piazza nonché percorsi ciclo-pedonali, E' un intervento fondamentale per lo sviluppo della città. Lottizzazione ex Sadam ditta "Giulianova Skyline": I lavori di riqualificazione dell’area iniziati nell’ottobre 2012 sarebbero dovuti durare 4 anni, ma i tempi non sono stati rispettati e vanno affrontate le criticità della convenzione urbanistica. Il progetto prevede la realizzazione di appartamenti, negozi, parcheggi, aree verdi, uffici e un teatro. Inoltre, nel nuovo quartiere si dovrebbero realizzare piste ciclabili e un collegamento visivo tra la nuova piazza di 7mila metri quadri e il lungomare, all’altezza dell’anfiteatro, con la riqualificazione di via Sardegna. Per la ripresa dello sviluppo urbano si rende necessario mettere in atto strategie finalizzate allo snellimento procedurale per il recupero del patrimonio edilizio esistente in adesione alla legge regionale n. 49/2012 recepita dall’Amministrazione nel 2013. Va poi definitito il Piano particolareggiato della zona direzionale del Lido finalizzato al recupero del tessuto urbano della zona centrale del Lido e alla rivalutazione del patrimonio edilizio esistente, con particolare attenzione al reperimento di nuovi spazi per aree di parcheggio. Redazione del nuovo Piano particolareggiato del Centro Storico finalizzato alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente nel Centro Storico con la previsione di nuovi spazi per aree di parcheggio nelle cinturazione esterna per garantire la migliore fruibilità del Centro Storico stesso. Preliminare adozione e approvazione del Piano Demaniale Comunale Marittimo, nel rispetto della dotazione minima di spiagge libere, e assegnazione, attraverso appositi bandi, di nuove concessioni e di ulteriori aree per attrezzature turistiche, comprese quelle riservate alle Associazioni impegnate nel sociale. Sarà dato impulso all’organo competente (Capitaneria di Porto) di procedere al completamento dell’iter per l’approvazione dello strumento urbanistico di sviluppo dell’area portuale ricompresa tra il molo nord, il molo sud e il lungomare Spalato; Revisione del regolamento acustico. L’attività di controllo territoriale sull’edilizia costituisce uno strumento indispensabile per l’individuazione di illeciti edilizi e l’applicazione delle sanzioni amministrative in modo coerente, organico e tempestivo e persegue anche fini di prevenzione, scoraggiando comportamenti arbitrari. Il controllo edilizio legittima e difende l’attuazione delle importanti scelte urbanistiche che l’Amministrazione intende percorrere. L’attività di controllo degli interventi edilizi attuati sul territorio comunale si rende oggi ancora più necessaria in relazione alle normative sempre più liberali finalizzate a rendere più snelle le procedure necessarie per avviare le attività edilizie. Fra queste nuove procedure ricordiamo la Segnalazione certificata d’inizio attività (S.C.I.A.), che autorizza, contestualmente alla sua presentazione, l’inizio lavori per interventi di recupero edilizio e la comunicazione d’inizio lavori per attività edilizia libera (la cosiddetta C.I.L.) per gli interventi di manutenzione straordinaria meno invasivi. La repressione di episodi di abusivismo ha come fine quello di avvalorare le scelte urbanistiche compiute e permette di operare quelle di un prossimo futuro in un territorio meno compromesso dal punto di vista ambientale.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Esame criticità lottizzazione ex Sadam - x x Adozione atti conseguenti

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Lottizzazione del comparto in zona E 2 Turistico nell’area litoranea nord di x x x Giulianova, comunemente nota come "Lido delle Palme". Riesame Definizione varianti avviate x x x Adozione/approvazione Piano Demaniale x Marittimo Assegnazione nuove concessioni aree x demaniali Ristrutturazione e messa a norma parchi x urbani (Parco Franchi, via Del Campetto,…) Lavori di Manutenzione straordinaria luoghi di lavoro per ripristino sicurezza luoghi di x lavoro edifici comunali

Risorse umane Personale impiegato presso: - Settore Urbanistica Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Settore Urbanistica Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie 75.000,00 75.000,00 75.000,00 75.000,00 Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA 75.000,00 75.000,00 75.000,00 75.000,00 Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 1.468.102,41 3.151.731,46 1.179.759,86 1.179.759,86 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.543.102,41 3.226.731,46 1.254.759,86 1.254.759,86

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 227.882,61 Previsione di 1.118.426,53 1.054.032,41 1.040.689,86 1.040.689,86 1 competenza di cui già 4.700,00 2.576,00 impegnate di cui FPV Previsione di 1.302.275,35 1.281.915,02 cassa Spese in conto capitale 1.455.746,44 Previsione di 712.232,86 489.070,00 214.070,00 214.070,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 2.122.273,97 1.944.816,44 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 1.683.629,05 Previsione di 1.830.659,39 1.543.102,41 1.254.759,86 1.254.759,86 competenza di cui già 4.700,00 2.576,00 impegnate di cui FPV

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Previsione di 3.424.549,32 3.226.731,46 cassa

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa PROGRAMMA 02 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico- popolare

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di comunità Comandante della Polizia Municipale Area 1 Uffcio controllo partecipate.

Finalità da conseguire

Nell’ambito delle politiche riguardanti il Benessere locale l’impegno dell’Amministrazione connesso al tema della casa è indirizzato a fornire tutte le risposte di ropria competenza alla domanda di bisogno alloggiativo, espresso in maniera sempre più forte da famiglie con redditi medio bassi, da donne sole con figli, da coppie di giovani di nuova formazione, da cittadini, italiani e stranieri, in difficoltà anche sottoposti a procedure di sfratto e da anziani con pensioni basse. Sarà potenziata, con gli strumenti urbanistici a disposizione, l’offerta, che riguarda alloggi destinati alla locazione a canone sociale e moderato, alloggi destinati alla vendita a prezzi convenzionati, inferiori a quelli di mercato o in locazione con patto di futura vendita, concretamente rivolta, in un quadro di sostenibilità economica, al recupero delle diseguaglianze sociali e alla valorizzazione del welfare comunale. Inoltre si eserciteranno tutte le prerogative prorie degli enti locali nel settore, ovvero:  interagire con l'Ater per assegnare gli alloggi popolari, stilando prontamente le graduatorie e assegnando le case a chi ne ha diritto;  sollecitare all'Azienda proprietaria degli alloggi popolari un piano della manutenzione  utilizzare gli strumenti di politica urbanistica, per individuare le aree dove possono insediarsi gli alloggi convenzionati e sociali;  concedere tramite l'Unione dei Comuni delle Terre del sole contributi agli affitti delle famiglie più povere o di quelle che si trovano in morosità incolpevole

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Monitoraggio del progetto, denominato “Giulianova Urban Regeneration”, x x x Progetto di allestimento di altre unità x x abitative per gestione delle emergenze

Risorse umane: Personale impiegato presso: Settore Politiche delle casa e Corpo di Polizia Locale

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Settore Politiche delle casa e Corpo di Polizia Locale

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti

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Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione - FPV - Altre entrate (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente PROGRAMMA 01 Difesa del suolo PROGRAMMA 02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Servizi Tecnici Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Il programma svilupperà azioni volte a valorizzare i beni e gli spazi pubblici esistenti attraverso una razionalizzazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e l' ulteriore ampliamento del verde urbano ed extra-urbano con la messa a dimora di nuove essenze arboree di alto fusto in linea con il piano del verde: nell'anno 2020 dovrà essere rinnovato il contratto di gestione del verde pubblico previa verifica del contratto in essere e predisposizione del nuovo cotratto di servizio. Sarà adottato un regolamento per l’affidamento a terzi di spazi pubblici e di aree destinate a verde pubblico, con il quale cercare di valorizzare il patrimonio comunale e l’assetto urbano dando la possibilità a cittadini, associazioni, imprese, commercianti, di partecipare attivamente alla gestione del verde collettivo, Resta in programma l’intervento di valorizzazione del parco dell’Annunziata con la riqualificazione dell’area del depuratore dismesso nel 2010; il nuovo parco attrezzato, a carico del privato, nell’area tra via Trieste e lungomare Spalato (in prossimità di vicolo Catania); gli spazi adibiti ad orti urbani da assegnare in gestione agli appassionati, preferibilmente pensionati, dell’arte del coltivare. Verfica stato di attuazione del Piano d’Azione del Patto dei Sindaci, redatto dall’Amministrazione comunale nel 2012, e teso a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20%, aumentando contestualmente del 20% sia l’efficienza energetica che l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Dovranno essere verificati gli interventi d' efficientamento energetico, di messa a norma degli impianti comunali di illuminazione pubblica: in esito alla verifica verrà sviluppato un programma di sviluppo, potenziamento Sarà dato nuovo impulso al progetto di gestione ambientale al fine di conseguire la certificazione 14001 e la registrazione EMAS. Saranno sollecitati e sensibilizzati gli Enti preposti affinché siano messe in atto azioni, di competenza sovra o extra-comunale, relative a servizi, strutture e infrastrutture, di importanza strategica per la città di Giulianova e per il territorio di riferimento. In particolare, per quanto riguarda l'ex Colonia Rosa Maltoni, complesso storico di pregio ma in stato di abbandono, di proprietà dell’INPS, e che incide negativamente sul decoro urbano essendo ubicato in una delle zone a maggiore valenza turistica della città, dovrà essere riqualificato in un’ottica turistica dedicandolo prevalentemente allo sviluppo del turismo sociale e ai servizi secondo un piano già previsto dall’INPS. Sarà prevista l’istituzione di una commissione per elaborare proposte, idee per la valorizzazione degli scenari urbani e paesaggistici rappresentativi del territorio giuliese. Inoltre, come già evidenziato nella Missione 07 programma 01 si metterà in capo un'azione politica incisiva a tutela della costa, lavorando all' 'istituzionalizzazione di una sede di confronto con lo Stato, la Regione e gli enti locali contermini per contrastare in modo efficacie i fenomeni di erosione della costa implementando una strategia di governance definita a livello internazionale «Strategia GIZC» (nota in ambito internazionale come Integrated Coastal Zone Management –ICZM). Per attivare e implementare tale strategia, è necessario e indispensabile far in modo che le istituzioni competenti in ambito terrestre, costiero e marino (turismo, pesca, infrastrutture, trasporti, ecc.), ovvero Unione Europea, Stato membro, Regioni ed Enti locali, adottino i principi della concertazione e dell’integrazione fra le diverse comptenze .

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Implementazione progetto di gestione e x x x riqualificazioe del verde pubblico Regolamento per l’affidamento a terzi di spazi pubblici e di aree destinate a verde x x x pubblico Certificazione ISO 14000 e registrazione x x x EMAS

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Depuratore Annunziata – bonifica e x riqualificazione area (area verde attrezzata) Manutenzione straordinaria e/o rifacimento x ex novo condotte acque piovane

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Ambiente e - Servizio Patrimonio Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Ambiente e Servizio Patrimonio

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma 01 Difesa del suolo

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 325.790,00 325.790,00 5.790,00 5.790,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 325.790,00 325.790,00 5.790,00 5.790,00

Spese previste per la realizzazione del programma 01 Difesa del suolo

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 5.790,00 5.790,00 5.790,00 5.790,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 5.790,00 5.790,00 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di 30.000,00 320.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 30.000,00 320.000,00 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 35.790,00 325.790,00 5.790,00 5.790,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 35.790,00 325.790,00 cassa

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Entrate previste per la realizzazione del programma 02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 805.666,48 1.515.304,35 1.529.449,24 1.529.449,24 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 805.666,48 1.515.304,35 1.529.449,24 1.529.449,24

Spese previste per la realizzazione del programma 02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 469.637,87 Previsione di 819.875,78 805.666,48 819.449,24 819.449,24 1 competenza di cui già 58.231,27 58.231,27 impegnate di cui FPV Previsione di 1.089.295,15 1.275.304,35 cassa Spese in conto capitale 240.000,00 Previsione di 710.000,00 710.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 240.000,00 240.000,00 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 709.637,87 Previsione di 819.875,78 805.666,48 1.529.449,24 1.529.449,24 competenza di cui già 58.231,27 58.231,27 impegnate di cui FPV Previsione di 1.329.295,15 1.515.304,35 cassa

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente PROGRAMMA 03 Rifiuti

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio e comandante Polizia Locale

Finalità da conseguire Obiettivi strategico che l'amministrazione si pone è innazitutto la verifica in termini di efficienza, efficacia ed economicità del contratto d'appalto di raccolta e trasporto dei rifiuti e dei servizi di igiene urbana e la predeipsozione di un nuovo progetto di servizio che assicuri il potenziamento della raccolta differenziata, elevati standard di igiene urbana ed economie di spese. Nella prospettiva di favorire la riduzione dei rifiuti sarà messa in atto una fiscalità premiante per chi produce beni riciclabili e riutilizzabili. Campagna contro lo spreco alimentare con azioni di sensibilizzazione della collettività al problema, e azioni concrete come mettere in relazione negozi di generi alimentari con associazioni che si prendono cura dei più bisognosi. Verrà promossa la realizzazione di centri di riparazione e riuso dei beni utilizzati e una banca dell’Usato. Alta dovrà essere l' attenzione per favorire la prevenzione dell’abbandono di rifiuti, per garantire la tempestiva rimozione di rifiuti abbandonati nonché per la gestione delle procedure volte all’individuazione dei responsabili. In proposito, saranno ottimizzate le procedure e le collaborazioni per un puntuale presidio del territorio e, in particolare, sarà implementata la collaborazione con il Settore Polizia Locale per il controllo dell’abbandono di rifiuti su suolo pubblico. Con la legge di Bilancio del 2018 è stata affidata ad Arera, l’Autorità di regolazione dell’energia e dell’ambiente, la responsabilità di regolare il settore dei rifiuti, come già avviene per il mercato della luce e del gas. Arera, ha stabilito le nuove regole riguardanti la Tari: i comuni dovranno quindi applicare questo sistema nell’individuazione delle tariffe da far pagare ai cittadini. L'obiettivo dell'amministrazione è applicare da subito il nuovo sistema di tariffazione.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Definizione nuovo progetto e appalto dei servizi di raccolta e trasporto dei RU e dei x x servizi di igiene urbana Implementazione nuovo Sistema di tariffazione e controllo della pressione x x fiscale Apertura centro del riuso x Controlli mirati per la prevenzione x x x dell'abbandono dei rifiuti Fiscalità premiante per chi produce e x x x commercializza beni reciclati

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Ambiente; Corpo Polizia Municipale; Servizio Tributi Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Ambiente Corpo Polizia Municipale; Servizio Tributi Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti

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Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 5.699.873,09 8.201.952,65 5.698.131,01 5.698.131,01 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 5.699.873,09 8.201.952,65 5.698.131,01 5.698.131,01

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 2.502.079,56 Previsione di 6.403.051,32 5.699.873,09 5.698.131,01 5.698.131,01 1 competenza di cui già 776.875,00 60.240,00 impegnate di cui FPV Previsione di 8.044.672,12 8.201.952,65 cassa Spese in conto capitale Previsione di 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa Spese per incremento attività Previsione di 3 finanziarie competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 2.502.079,56 Previsione di 6.403.051,32 5.699.873,09 5.698.131,01 5.698.131,01 competenza di cui già 776.875,00 60.240,00 impegnate di cui FPV Previsione di 8.044.672,12 8.201.952,65 cassa

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente PROGRAMMA 04 Servizio idrico integrato

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Il Piano industriale della società in house Ruzzo reti Spa prevede 100 milioni di investimenti per i prossimi tre anni, di cui 30 propri, su rete idrica, fognature e depurazione. Entro l'anno 2020 saranno appaltati i lavori di potenziamento della conduttura monti-mare (33 milioni), della litoranea Giulianova-Martinsicuro (23) e della condotta di depurazione Mosciano-Giulianova (3,5). Gli investimenti risolveranno i problemi di carenza idrica della costa e miglioreranno lo smaltimento dei reflui urbani e quindi la qualità dell'acqua di fiumi e mari. Sono interventi che impattano considerevolemente sul territorio del comune di Giulianova chiamata, quindi, a valutare gli interventi da un punto di vista di compatabilità urbanistica rispetto alla propria pianificazione: l'obiettivo dell'amministrazione è massimmizzare l'impatto positivo degli interventi e quindi concertare con la partecipata un'infrastruttura sostenibile ed efficiente. Per quanto attiene i sistemi fluviali: le azioni di governo saranno: sensibilizzare gli Enti preposti alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza idraulica, di miglioramento delle attività di vigilanza, di monitoraggio e di manutenzione dei fiumi, di miglioramento della qualità delle acque secondo quanto previsto nel piano d’Azione Locale del “Contratto di Fiume Tordino” sottoscritto anche dal Comune di Giulianova; azione di sensibilizzazione nei confronti degli Enti preposti alla redazione di un analogo contratto relativamente al fiume Salinello. In generale la gestione delle acque ha come obiettivo strategico la qualità delle acque di balneazione, valore turistico strategico, che è fortemente influenzata da quella dei fiumi. La realizzazione del nuovo depuratore di Villa Pozzoni ha prodotto un grande miglioramento della qualità delle acque del Tordino ma nulla è stato fatto relativamente all’impianto di depurazione presente sul territorio comunale di Tortoreto e che riversa le acque trattate sul fiume Salinello. Sarà necessaria, quindi, una forte attività di sensibilizzazione degli Enti competenti (Regione Abruzzo e Ruzzo Reti) per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione sul fiume Salinello.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Regimazione acque bianche collettore via Cupa per la salvaguardia dell'abitato di Villa x Pozzoni Regimazione acque bianche collettore via Montello e via Bertolino per la salvaguardia x abitato zona via Parini Regimazione acque bianche collettori reti x x fognanti centro urbano – 1^ lotto Intervento di difesa della costa nel Comune di Giulianova – litorale a nord del fiume x Tordino

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio Ambiente Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio Ambiente

Risorse Finanziarie

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Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 5.024.967,75 5.515.522,33 5.519.857,95 5.519.857,95 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 5.024.967,75 5.515.522,33 5.519.857,95 5.519.857,95

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 22.626,44 Previsione di 102.171,23 64.967,75 59.857,95 59.857,95 1 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 114.533,92 87.594,19 cassa Spese in conto capitale 467.928,14 Previsione di 749.870,93 4.960.000,00 5.460.000,00 5.460.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.173.663,08 5.427.928,14 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 490.554,58 Previsione di 852.042,16 5.024.967,75 5.519.857,95 5.519.857,95 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.288.197,00 5.515.522,33 cassa

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MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente PROGRAMMA 05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Valorizzare i beni e gli spazi pubblici esistenti attraverso una razionalizzazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e l' ulteriore ampliamento del verde urbano ed extra-urbano con la messa a dimora di nuove essenze arboree di alto fusto in linea con il piano del verde. Tra le azioni a difesa e protezione della natura continuerà ad essere obiettivo primario il trattamento preventivo contro il punteruolo rosso delle palme. Nella tutela del verde urbano occorre altresì garantire la sicurezza degli alberi, il loro stato di salute, soprattutto quelli di certe dimensioni e collocati in zone ad alta densità abitativa: va infatti salvaguardata l'incolumità dei cittadini. Tra le funzioni ecosistemiche del verde urbano vi è anche la conservazione del suolo, l'assorbimento idrico e la riduzione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici e da eventi meteorici estremi. L'amministrazione comunale ha già ricevuto in questo senso disponibilità ed interesse a contribuire e partecipare a questo investimento nel verde urbano da parte di cittadini, aziende, imprese ed associazioni, che sarà realizzato attraverso partecipazioni e convenzioni valorizzando e condividendo questo forte sentimento di partecipazione per realizzare ambiti urbani che rispondano agli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 di decarbonificazione, miglioramento della qualità dell'aria e del microclima urbano, favorire una funzionalità sociale oltre che didattico ricreativa del verde stesso.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Attuazione Nuovo Piano del verde per la x x x messa a dimora di nuove essenze arboree. Trattamento preventivo punteruolo rosso x x x delle palme Iniziative di promozione dei valori ambientali e convenzioni per l'investimento x x x nel verde urbano

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Ambiente

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Ambiente

Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA

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Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 117.390,00 133.857,28 117.390,00 117.390,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 117.390,00 133.857,28 117.390,00 117.390,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 11.392,51 Previsione di 117.390,00 117.390,00 117.390,00 117.390,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 176.172,51 128.782,51 cassa 2 Spese in conto capitale 5.074,77 Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 28.724,77 5.074,77 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 16.467,28 Previsione di 117.390,00 117.390,00 117.390,00 117.390,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 204.897,28 133.857,28 cassa

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MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità PROGRAMMA 05 Viabilità ed infrastrutture stradali

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Servizi Tecnici

Finalità da conseguire Obiettivo strategico dell'amministrazione è l'esecuzione di interventi per la manutenzione e l’adeguamento del la rete viaria esistente, e per la modernizzazione e l’ampliamento della rete infrastrutturale urbana secondo un progetto teso a garantire una città a basso tasso di motorizzazione. Nell'ambito del programma sono previsti interventi di riqualificazione di Piazza della Libertà; la realizzazione dell'illuminazione artistica delle più significative emergenze architettoniche e dei monumenti presenti nella parte più antica della città con l’obiettivo di esaltarne le caratteristiche creando, al contempo, zone urbane fortemente suggestive; una organizzazione ottimale della viabilità tesa a decongestionare il traffico e a valorizzare ancor più le peculiarità del Centro Storico; un piano straordinario di manutenzioni di durata quinquennale per la riqualificazione del patrimonio pubblico esistente (arredo urbano, impianti di illuminazione, asfalti, pavimentazioni marciapiedi, caditoie e rete raccolta acque bianche, canali di scolo demaniali,… Riqualificazione di Piazza Dalmazia e del tratto centrale del lungo mare monumetale, sistemazione di via Nazario Sauro e piazza Fosse Ardeatine; messa in sicurezza della sede stradale e ripristino dei marciapiedi ammalorati nelle via Treviso, viale Di Vittorio e viale Orsini nord, via Curiel, lungomare Spalato, via Ruetta Scarafoni ,via Trieste e traverse verso il mare via Mantova; completamento del segmento meridionale del lungomare con particolare attenzione all’arredo urbano. Particolare attenzione sarà dedicata alle Piste ciclabili e alla promozione della mobilità ciclabile attraverso la costruzione del raccordo tra le piste presenti sui lungomari sud e nord; il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle piste ciclabili esistenti; la realizzazione di un sistema di bike sharing con biciclette, a pedalata assistita e muscolare, dislocate in punti strategici della città (zone turistiche, stazione FS, parcheggi di interscambio) ed integrato con i sistemi presenti nelle località limitrofe; l'approvazione di un piano urbano di mobilità ciclabile per lo sviluppo di una rete ciclabile comunale; Strategici saranno anche la realizzazione di zone 30 nelle aree a maggiore densità di traffico veicolare per la moderazione del traffico nella viabilità urbana garantendo una maggiore sicurezza per ciclisti e pedoni e la razionalizzazione della disciplina della circolazione stradale: proseguimento nell’attività di razionalizzazione della viabilità, con particolare attenzione alle zone a maggiore densità di traffico veicolare, allo scopo di aumentare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale e l'applicazione delle nuove tecnologie agli impianti semaforici: prosecuzione del piano di sensorizzazione degli impianti per la gestione automatica dei flussi veicolari al fine di ridurre i tempi di attesa assicurando, al tempo stesso, i necessari livelli di sicurezza in corrispondenza degli incroci; continuazione nel piano di installazione delle moderne lanterne con lampade a Led allo scopo di migliorare la sicurezza e di ridurre i consumi di energia; la messa a norma degli impianti comunali di illuminazione pubblica nonché per l’utilizzo “intelligente” dei pali con sistemi di lettura e monitoraggio del territorio (telecamere di videosorveglianza, centraline di rilevazione inquinamento ambientale, rete Wi-Fi, …). Saranno sollecitati e sensibilizzati gli Enti preposti affinché siano messe in atto azioni, di competenza sovra- o extra- comunale, relative a servizi, strutture e infrastrutture, di importanza strategica per la città di Giulianova e per il territorio di riferimento. In particolare, per quanto riguarda - Completamento della Teramo-mare: il completamento dell’asse di collegamento tra la costa Adriatica e la Capitale rappresenta un’opera di importanza strategica sia per lo sviluppo turistico cittadino, sia per il rilancio della zona industriale di Colleranesco. L’azione dell’Amministrazione comunale sarà volta a sollecitare gli Enti competenti affinché procedano alla realizzazione del quarto ed ultimo lotto della superstrada- - Stazione FS: la stazione ferroviaria di Giulianova, scalo di riferimento della Provincia di Teramo, sta subendo da diversi anni una progressiva riduzione delle fermate dei treni a lunga percorrenza. Questo comporta un forte disagio per chi, risiedendo nella nostra Provincia, desidera muoversi in treno ma anche per il settore turistico stante l’impossibilità a raggiungere direttamente Giulianova provenendo dal nord dell’Italia, se non utilizzando più treni. Occorrerà sollecitare la Regione Abruzzo affinché induca Trenitalia a ripristinare alcune fermate dei treni che collegano Giulianova alle città più importanti del nord, così come accadeva in passato.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

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Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Lavori di mitigazione del rischio legato al dissesto idrogeologico in via Veneto e X via Piave Completamento Bike to Coast comune di Giulianova e manutenzione x straordinaria del ponte ciclopedonale sul fiume Tordino Messa a norma ed adeguamento x impianti semaforici Manutenzione straordinaria pavimentazione stradale - piano asfalti- x II stralcio Accordo quadro lavori di manutenzione x x stradali con pronto intervento Messa in sicurezza incrocio stradale via Cavoni – Piazzale Madonna dello x Splendore Messa in sicurezza lungomare di Giulianova mediante creazione di x percorsi ciclabili, pedonali protetti e riservati e zona 30.

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Patrimonio Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Patrimonio Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 4.092.113,54 6.124.896,30 2.098.700,86 2.098.700,86 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 4.092.113,54 6.124.896,30 2.098.700,86 2.098.700,86

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 580.857,41 Previsione di 1.147.184,08 1.162.236,54 1.144.270,86 1.144.270,86 1 competenza di cui già 11.923,00

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impegnate di cui FPV Previsione di 1.524.377,47 1.743.093,95 cassa Spese in conto capitale 1.451.925,35 Previsione di 1.831.939,67 2.929.877,00 954.430,00 954.430,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 2.789.013,31 4.381.802,35 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 2.032.782,76 Previsione di 2.979.123,75 4.092.113,54 2.098.700,86 2.098.700,86 competenza di cui già 11.923,00 impegnate di cui FPV Previsione di 4.313.390,78 6.124.896,30 cassa

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MISSIONE 11 Soccorso civile PROGRAMMA 01 Sistema di protezione civile

Responsabili del Programma: Comandante Polizia Locale Dirigente Area II Servizi Tecnici

Finalità da conseguire Aggiornamento del Piano comunale di emergenza approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 60 del 08/10/2012, tenuto conto delle “Linee guida per la pianificazione comunale e intercomunale di emergenza” successivamente emanate dalla Regione Abruzzo.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Aggiornamento del piano di emergenza x x x Aggiornamento convenzione con x Associazione di volontariato

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Patrimonio e Corpo Polizia Locale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Patrimonio e Corpo Polizia Locale Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00 di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa 3.000,00 3.000,00

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TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00 di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa 3.000,00 3.000,00

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 01 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità Dirigente Area II Servizi Tecnici

Finalità da conseguire Le politiche per i minori saranno mirate alla costante ricerca del potenziamento dei servizi per i servizi per la prima infanzia. Sarà riattivato il servizio presso la struttura sede dell'asilo nido Le Coccinelle e potenziati i posti dell’asilo Nido Arcobaleno attrevrso una programmazione di dettaglio della concessione dei servizi non potendo l’ente garantire la gestione in economia diretta a causa della contingentata capacità assunzionale determinata dalle scelte effettuate negli anni trascorsi di non sostituire il personale che nel corso degli anni è stato collocato in quiescenza ( dall’anno 2014 le unità si sono ridotte da 14 educatrici e 4 ausiliari / cuochi a 6 edicatrici e 2 ausiliari / cuochi) Si cercherà di ptenziare i servizi attraverso un allungamento dell'orario e aperture nella giornata di sabato, e attraverso la implementazione dei progetti di qualità al loro interno. Per la gestione degli asili nido occorrerà, comunque, tener conto degli imminenti decreti delegati che attueranno la riforma della “Buona scuola” che ha previsto l’integrazione dell’educazione e dell’istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia. La funzione sociale, comprensiva del servizio di Asilo Nido, è stata trasferita all’Unione dei Comuni delle Terre del Sole: attraverso l'Unione si cercherà di intercettare fondi anche a sostegno delle famiglie che per mancanza di posti presso le strutture pubbliche iscrivono i figli presso nidi privati. Sarà istituita una commissione per monitorare l’andamento delle strutture e dei servizi erogati dagli asili nido comunali.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Riapertura del nido " Le Coccinelle" con x servizio in concessione Mantenimento certificazione di qualità ISO x x x 9001:2000 Ampliamento dell'offerta educativa attraverso l’estenalizzazione di sezioni x x x dell’asilo non coperte da personale proprio dell’ente Voucher alle famiglie per abbattimento x x x rette nidi privati Miglioramento/adeguamento sismico Asilo x nido ARCOBALENO

Risorse umane Personale impiegato presso: Servizio Pubblica istruzione e Settore servizi sociali e politiche di genere Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizio Pubblica istruzione e Settore servizi sociali e politiche di genere Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie

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Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 813.898,42 1.251.017,53 442.287,41 442.287,41 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 813.898,42 1.251.017,53 442.287,41 442.287,41

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 38.621,71 Previsione di 438.822,03 443.898,42 442.287,41 442.287,41 1 competenza di cui già 1.820,00 350,00 impegnate di cui FPV Previsione di 471.389,24 482.520,13 cassa Spese in conto capitale 398.497,40 Previsione di 14.000,00 370.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 428.497,40 768.497,40 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 437.119,11 Previsione di 452.822,03 813.898,42 442.287,41 442.287,41 competenza di cui già 1.820,00 350,00 impegnate di cui FPV Previsione di 899.886,64 1.251.017,53 cassa

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 04 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale PROGRAMMA 05 Interventi per le famiglie

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire Saranno confermate le politiche a favore delle famiglie: - destinazione di una quota dei trasferimenti disposti a favore dell'Unione dei comuni delle terre del sole al finanziamento delle spese delle famiglie in stato di indigenza (ISEE < DI 6.000,00 EURO) : conributo per pagamento utenze servizi essenziali, contributo per spese mediche, ecc.... - Servizio di trasporto scolastico degli alunni non autosufficienti nelle scuole medie superiori di secondo grado. - Sportello per la famiglia: servizio di orientamento e supporto qualificati ai nuclei familiari. Il Piano sociale dell'Unione dei comuni prevede l'attivazione di questo servizio per supportare le famiglie con criticità attraverso il servizio sosciale professionale, i mediatori familiari e gli operatori di orientamento a donne e minori vittime di violenze domestoche.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Servizio trasporto alunni non autosufficienti x x x Contributi economici alle famiglie indigenti x x x per spese ordinarie di famiglia

Risorse umane Personale impiegato presso: - Unione dei Comuni delle Terre del Sole - Settore servizi sociali e politiche di genere Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Unione dei Comuni delle Terre del Sole - Settore servizi sociali e politiche di genere Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma 04 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 38.000,00 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 38.000,00

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Spesa previste per la realizzazione del programma 04 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 38.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa 38.000,00 38.000,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 38.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa 38.000,00 38.000,00

Entrate previste per la realizzazione del programma 05 Interventi per le famiglie

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 25.200,00 155.628,31 25.200,00 25.200,00 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 25.200,00 155.628,31 25.200,00 25.200,00

Spese previste per la realizzazione del programma 05 Interventi per le famiglie

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 130.428,31 Previsione di 196.442,06 13.200,00 13.200,00 13.200,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 254.100,59 143.628,31 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di 5.077,00 12.000,00 12.000,00 12.000,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 5.077,00 12.000,00 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 130.428,31 Previsione di 201.519,06 25.200,00 25.200,00 25.200,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 259.177,59 155.628,31 cassa

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 06 Interventi per il diritto alla casa

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità Comandante della Polizia Locale

Finalità da conseguire

Nell’ambito delle politiche riguardanti il Benessere locale l’impegno dell’Amministrazione connesso al tema della casa è indirizzato a fornire tutte le risposte di ropria competenza alla domanda di bisogno alloggiativo, espresso in maniera sempre più forte da famiglie con redditi medio bassi, da donne sole con figli, da coppie di giovani di nuova formazione, da cittadini, italiani e stranieri, in difficoltà anche sottoposti a procedure di sfratto e da anziani con pensioni basse. Sarà potenziata, con gli strumenti urbanistici a disposizione, l’offerta, che riguarda alloggi destinati alla locazione a canone sociale e moderato, alloggi destinati alla vendita a prezzi convenzionati, inferiori a quelli di mercato o in locazione con patto di futura vendita, concretamente rivolta, in un quadro di sostenibilità economica, al recupero delle diseguaglianze sociali e alla valorizzazione del welfare comunale. Massima attenzione sarà posta nel progetto di programma integrato di edilizia residenziale sociale presentato in partenariato con la Diocesi di Teramo – Atri e la CONSIT s.r.l. e ritenuto meritevole di finanziamento dalla Regione abruzzo. L’intervento prevede il recupero e l’uso a residenzialità sociale di Casa Maria Immacolata di via Gramsci, con la realizzazione di n. 30 alloggi. E’ altresì, prevista la realizzazione di un Dormitorio Pubblico, servizio pubblico gratuito rivolto a persone in stato di emarginazione e senza fissa dimora, o in momentanea difficoltà dal punto di vista abitativo. Inoltre, si eserciteranno tutte le prerogative proprie degli enti locali nel settore, ovvero:  interagire con l'Ater per assegnare gli alloggi popolari, stilando prontamente le graduatorie e assegnando le case a chi ne ha diritto . Ai sensi dell’art. 13 del d.lvo 267/2000, rientra tra i compiti del Comune la titolarità delle funzioni amministrative relative alla Ai sensi popolazione ed al territorio comunale, nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità e, tra dette funzioni e compiti, fa parte anche la gestione dei procedimenti finalizzati all’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica la quale, nel rispetto della disciplina di settore dettata dalla Regione Abruzzo con legge n. 96/’96 e succ. modif. ed ii. contempla, da un lato, una procedura ordinaria transitante attraverso le risultanze di bandi di Concorso biennali adottati dal Comune e, dall’altro, attraverso procedimenti per emergenza abitativa, al fine di fronteggiare nell’immediato situazioni abitative di nuclei familiari particolarmente bisognosi di temporanea sistemazione alloggiativa. A tal fine, l’art. 15 della ripetuta normativa, prevede ipotesi di riserva di alloggi per situazioni di emergenza abitativa, per far fronte a specifiche documentate situazioni quali pubbliche calamità, sfratti, sistemazione di profughi, trasferimento di appartamenti alle forze dell’ordine, od altre gravi particolari esigenze individuate dai Comuni.  sollecitare all'Azienda proprietaria degli alloggi popolari un piano della manutenzione  utilizzare gli strumenti di politica urbanistica, per individuare le aree dove possono insediarsi gli alloggi convenzionati e sociali;  concedere tramite l'Unione dei Comuni delle Terre del sole contributi agli affitti delle famiglie più povere o di quelle che si trovano in morosità incolpevole .

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Attuazione e monitoraggio progetto integrato di edilizia residenziale sociale Casa x x x Maria Immacolata Accertamenti patrimoniali tesi a verificare la persistenza dei requisiti sull’assegnazione x x x degli alloggi popolari

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Assegnazione alloggi E.R.P. in emergenza abitativa e sulla base del bando di concorso x x x predisposto in collaborazione con l’A.T.E.R. di Teramo Realizzazione Dormitorio Pubblico x

Risorse umane Personale impiegato presso: Settore servizi sociali e politiche di genere e Corpo di Polizia Locale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Settore servizi sociali e politiche di genere e Corpo di Polizia Locale Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 38.334,00 56.260,77 38.334,00 38.334,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 38.334,00 56.260,77 38.334,00 38.334,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 17.926,77 Previsione di 64.831,31 38.334,00 38.334,00 38.334,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 70.227,16 56.260,77 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 17.926,77 Previsione di 64.831,31 38.334,00 38.334,00 38.334,00 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 70.227,16 56.260,77 cassa

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 07 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

Responsabili del Programma: Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire Le politiche del programma sono rivolte: - Potenziamento della struttura intercomunale denominata Unione dei Comuni delle Terre del Sole dotandola di strumenti ancor più idonei allo sviluppo della progettazione sociale ed alle attività di contrasto alle criticità sociali. - Miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e degli anziani che, a causa della ridotta capacità di autonomia e/o della difficoltà della famiglia a fornire cura ed assistenza adeguata, rischiano l’emarginazione sociale. Il servizio consentirà agli interessati di rimanere nel proprio ambiente di vita in modo da ridurre i rischi di ricovero in residenze protette sostenendo, al tempo stesso, la famiglia che spesso ha difficoltà ad assolvere al meglio gli impegni di cura quotidiana. - Sostegno economico a favore di studenti figli di stranieri immigrati, famiglie, donne sole con minori e adulti in condizione di particolare difficoltà. - Fornire un sussidio economico mensile per l'assistenza e la cura a domicilio di persone che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, hanno bisogno di un'assistenza continua. - Servizio di trasporto di persone non autosufficienti in strutture specializzate per lo svolgimento di attività di riabilitazione motoria. - Distribuzione gratuita di pasti a domicilio a persone disagiate (anziani, persone con disabilità, persone sole, famiglie con figli a carico e disoccupati). - Contrasto alla disoccupazione giovanile investendo nella formazione su nuove professioni, in collaborazione con gli Enti presenti sul territorio, per sviluppare le competenze necessarie per affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro; potenziamento dello sportello Informagiovani al quale sarà assegnata una nuova sede con spazi adeguati per attività di vario genere. Le politiche per gli anziani saranno dedicate a garantire l'assistenza domiciliare a persone con disabilità e ad anziani al fine di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e degli anziani che, a causa della ridotta capacità di autonomia e/o della difficoltà della famiglia a fornire cura ed assistenza adeguata, rischiano l’emarginazione sociale. Il servizio consentirà agli interessati di rimanere nel proprio ambiente di vita in modo da ridurre i rischi di ricovero in residenze protette sostenendo, al tempo stesso, la famiglia che spesso ha difficoltà ad assolvere al meglio gli impegni di cura quotidiana. La competenza all’assolvimento di tali delicati compiti, è demandata all’Unione dei Comuni delle Terre del Sole, nel rispetto delle indicazioni offerte dal Piano Sociale Regionale di Zona 2016-2018, approvato dal Consiglio dell’Unione nel dicembre 2017. L’Unione dei Comuni delle Terre del Sole (Giulianova, Mosciano Sant’Angelo, Bellante e Morro D’Oro) si caratterizza come fascia di territorio eterogeneo sia sotto l’aspetto morfologico che sotto l’aspetto di sviluppo economico e sociale, pur presentando caratteristiche tali da mostrare gradualità negli aspetti diversificanti. Con ciò si intende dire che, anche se i sei comuni hanno delle peculiarità nelle loro rappresentazioni socio-economiche, le stesse mostrano differenze progressive rispetto a densità di popolazione, storicità cittadine, sviluppo urbano e sviluppo rurale. Tanto più vi è densità abitativa e di popolazione nei territori dei sei comuni, tanto più vi sono caratteristiche di similitudine rispetto a condizioni e bisogni esprimibili, ed in ugual misura le caratteristiche si differenziano rispetto all’espansione di zone rurali o centri storici, o nuovi agglomerati urbani. Dall’esposizione degli indicatori in percentuale delle fasce di età, si evidenzia come, indipendentemente dalla grandezza demografica del Comune, ritroviamo un aumento di fasce giovanili laddove vi sono stati ampliamenti di quartieri e zone abitative, aree nelle quali emergono nuovi bisogni in termini di servizi rispetto a infanzia e famiglia. Allo stesso tempo, nelle zone rurali e nei centri storici, si presentano maggiormente esigenze legate agli anziani e ad alcune forme di disagio sociale, tra cui l’insediamento di famiglie immigrate e rom. Occorre distinguere anche tali aree sub-comunali e sub-urbane, dal momento in cui il profilo sociale locale deve essere utile per fotografare, come se fosse un piano regolatore sociale, anche le specificità sociali delle singole aree topografiche. - Mantenimento dei 4 Centri aggregativi rivolti a ragazzi e giovani, con l’obiettivo di adempiere all’aiuto allo studio ed alla partecipazione a progetti culturali, ludidi, artistici con l’intento di favorire un’educazione volta all’inclusione ed integrazione.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

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Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Monitoraggio dei bisogni sociali e rimodulazione annuale della spesa sociale in x x x funzione dei bisogni espressi dalla comunità Distribuzione gratuita pasti a domicilio x x x Incremento quali/quantitativo di tutti i x x x servizi previsti dal Piano sociale distrettuale Monitoraggio della spesa sociale con relazione annuale in funzione del controllo della spesa sociale e di una governance x x x consapevole del nuovo Piano socio/distrettuale di zona

Risorse umane Personale impiegato presso: - Unione dei Comuni delle Terre del Sole - Settore servizi sociali e politiche di genere Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Unione dei Comuni delle Terre del Sole - Settore servizi sociali e politiche di genere Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 1.096.294,58 2.136.878,20 1.095.746,69 1.095.746,69 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.096.294,58 2.136.878,20 1.095.746,69 1.095.746,69

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 1.040.583,62 Previsione di 954.018,13 1.096.294,58 1.095.746,69 1.095.746,69 1 competenza di cui già 1.585,00 58,00 impegnate di cui FPV Previsione di 1.628.856,29 2.136.878,20 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 1.040.583,62 Previsione di 954.018,13 1.096.294,58 1.095.746,69 1.095.746,69 competenza di cui già 1.585,00 58,00 impegnate di cui FPV Previsione di 1.628.856,29 2.136.878,20 cassa

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MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 09 Servizio necroscopico e cimiteriale

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Servizi Tecnici Dirigente Area III Servizi di Comunità

Finalità da conseguire Nell'anno 2018 è stata deliberata la concessione di costruzione e gestione del cimitero civico a favore della Sociatà controllata Giulianova patrimonio srl.: dal piano industriale della società, approvato dal Consiglio comunale, e dalla Relazione ex articolo 34, comma 20, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modifiche in legge 17 dicembre 2012, n. 221, approvata dalla Giunta, emerge la programmazione per il prossimo triennio dell'ampliamento del cimitero esistente e della manutenzione straordinaria del demanio cimiteriale esistente, con un investimento complessivo di circa 8.000.000,00 di euro. La maggioranza ritiene che preliminarmente alla sottoscrizone del contratto di servizio il consiglio comunale debba approvare il piano regolatore cimiteriale ai sensi e per gli effetti del D. P. R. 285/90, ed è già stato approvato il nuovo regolamento di polizia Mortuaria, ai sensi della Legge Regionale 10 agosto 2012, n. 41 - Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria. Una volta definite le regole di sviluppo e gestione del demanio cimiteriale, sarà definto il contratto di gestione integrata dei servizi cimiteriali. Nel mentre verrà garantita la necessaria ricettività della struttura cimiteriale esistente, attraverso la pianificazione, sia di campagne di esumazione, sia di estumulazione. Saranno inoltre espletate le seguenti attività: - rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento dei funerali, concessione di loculi ed ossari; - pulizia, sorveglianza e custodia del cimitero; - cura e manutenzione sia ordinaria che straordinaria delle aree verdi; - evasione delle operazioni connesse alle tumulazioni, alle inumazioni, alle estumulazioni, alle esumazioni. Dal 1° gennaio 2016 è efficace la titolarità della gestione dei servizi cimiteriali e di illuminazione votiva in capo alla società in house Giulianova Patrimonio, in esecuzione di quanto deliberato dal Consiglio comunale con atto n. 15/2015: sarà necessario procedere all'affidamento anche dei servizi amministrativi, causa pensionamento del personale dell'ente.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Approvazione Piano regolatore ex D. P. R. x 285/90. Approvazione del nuovo schema di contratto di gestione integrata dei servizi x x x cimiteriali Concessione di costruzione e gestione x ampliamento cimiteriale Attuazione del piano straordinario di verifica concessioni cimiteriali e conseguenti x x x operazioni Manutenzione straordinaria cimitero x x

Risorse umane Personale impiegato presso: l' Area II - Servizio Patrimonio e presso l' area III Servizi anagrafici

Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati all' Area II - Servizio Patrimonio e all' area III Servizi anagrafici Risorse Finanziarie

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Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 7.048.621,32 7.056.017,78 47.854,28 47.854,28 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 7.048.621,32 7.056.017,78 47.854,28 47.854,28

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti 7.396,46 Previsione di 64.345,56 48.621,32 47.854,28 47.854,28 1 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 72.005,03 56.017,78 cassa Spese in conto capitale Previsione di 1.600.000,00 7.000.000,00 2 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.600.000,00 7.000.000,00 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 7.396,46 Previsione di 1.664.345,56 7.048.621,32 47.854,28 47.854,28 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.672.005,03 7.056.017,78 cassa

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MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività PROGRAMMA 02 Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori – Industria - PMI e Artigianato

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Obiettivi strategici dell’amministrazione sono:  Approvare un piano per il decoro urbano e commerciale (colore, insegne, vetrine, ecc.).  Introdurre le Zone a Traffico Limitato pe creare i centri commerciali naturali in accordo con gli operatori commerciali.  Sostegno al commercio locale con iniziative culturali e di svago attraverso una programmazione integrata e condivisa con gli operatori locali, gli assessorati alla Cultura e al Commercio e i consigli di Quartiere.  La riorganizzazione dei tempi e degli spazi del commercio di vicinato anche con aperture serali per favorire la vita sociale e la spesa locale.  Promuovere e favorire la tutela delle piccole attività commerciali artigiane,artistiche e di pregio anche con sgravi fiscali ,  Sostegno alle iniziative di commercio equo-solidale, multietnico e ai mercatini autogestiti dalle associazioni. I servizi ai cittadini ed alle imprese saranno assicurati dal SUAP (Sportello Unico Attività produttive) all’insegna dell’unicità del punto di riferimento, dell’efficienza e della semplificazione delle procedure amministrative, utilizzando modalità telematiche di comunicazione più snelle ed efficaci (posta elettronica, posta certificata) che consentano, in presenza dei requisiti necessari, l’avvio dell’attività, la riduzione dei tempi di attesa, l’eliminazione del supporto cartaceo e di costi burocratici a carico delle imprese. Verrà intensificata l’azione informativa e divulgativa, sempre per via telematica, relativamente agli strumenti e misure di sostegno a favore delle aziende nonché alle agevolazioni e finanziamenti predisposti a livello regionale, nazionale ed europeo per la realizzazione di progetti e interventi innovativi da parte delle imprese al fine di favorirne lo sviluppo e la competitività. Sarà promosso Coworking (ambienti lavorativi condivisi) che coinvolge la condivisione di uno spazio di lavoro mantenendo al tempo stesso l’indipendenza dell’attività. Attrae soprattutto coloro che sono interessati alla sinergia che può nascere lavorando a contatto con altre persone (giovani, professionisti che lavorano a casa, liberi professionisti o persone che viaggiano frequentemente). Viste le opportunità che può offrire, soprattutto ai giovani, l’Amministrazione comunale realizzerà e metterà a disposizione spazi di lavoro condivisi attrezzati che permetteranno agli utilizzatori di lavorare in modalità coworking e quindi di risparmiare, di ottimizzare le possibilità di fare impresa, di instaurare nuove opportunità di lavoro e di favorire la sostenibilità sociale. In ambito industriale ed artigianale, la “ZES” Zona Economica Speciale rappresenta senza dubbio un buon inizio. La ZES garantirà, infatti, il taglio di un terzo dei termini per una serie di procedimenti amministrativi: da quelli ambientali (Via, Vas, Aia) alle autorizzazioni paesaggistiche a quelli in materia edilizia e alle concessioni demaniali portuali. Saranno dimezzati i tempi anche per tutte quelle autorizzazioni, licenze, permessi o concessioni che richiedono pareri, intese, e concerti di competenza di più amministrazioni. Alle imprese sarà assicurato l’assistenza di uno sportello unico disponibile anche in formato digitale e almeno in una lingua diversa dall’italiano per attrarre anche dall'estero le imprese che vorranno sfruttare il credito d'imposta potenziato sugli investimenti al Sud previsto per le Zes. L'amministrazione ha comunque in animo di fare di più per rivitalizzare il polo industriale ed artigianale di Colleranesco attivando servizi e infrastrutture che possano sviluppare una domanda per startup, spin off e piccole e medie imprese innovative.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Piano per il decoro urbano delle aree x x commerciali Sgravi Fiscali per le piccole nuove attività x commerciali artigiane,artistiche e di pregio Sviluppo infrastutturale area artigianale ed x x industriale

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Risorse umane Personale impiegato presso: Servizi per lo sviluppo economico Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Servizi per lo sviluppo economico Risorse Finanziarie

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 235.422,00 277.768,68 235.422,00 235.422,00 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 235.422,00 277.768,68 235.422,00 235.422,00

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti 42.346,68 Previsione di 207.447,39 235.422,00 235.422,00 235.422,00 competenza di cui già 555,00 1.167,00 impegnate di cui FPV Previsione di 270.750,85 277.768,68 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 42.346,68 Previsione di 207.447,39 235.422,00 235.422,00 235.422,00 competenza di cui già 555,00 1.167,00 impegnate di cui FPV Previsione di 270.750,85 277.768,68 cassa

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MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività PROGRAMMA 04 Reti e altri servizi di pubblica utilità

Responsabili del Programma: Dirigente Area IV Servizi per la promozione del territorio

Finalità da conseguire Svilippo infrastrutturale del Mercato Ittico Esplorazione di ogni possibile sinergia dell’attività del mercato Ittico con lo sviluppo turistico della città in funzione al turismo enogastronomico.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Affidamento in house alla Giulianova Patrimonio gestione Mercato Ittico. Verifica x x x rispetto contratto di servizio

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizi per lo sviluppo economico Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizi per lo sviluppo economico Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 13.212,11 13.212,11 12.285,06 12.285,06 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 13.212,11 13.212,11 12.285,06 12.285,06

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 10.178,08 13.212,11 12.285,06 12.285,06 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 10.178,08 13.212,11 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 10.178,08 13.212,11 12.285,06 12.285,06 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 10.178,08 13.212,11 cassa

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MISSIONE 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche PROGRAMMA 01 Fonti energetiche

Responsabili del Programma: Dirigente Area II Ambiente, Uso del Territorio, Infrastrutture e SUAP

Finalità da conseguire Stima del valore della rete di proprietà comunale per la determinazione dei valori dei canoni base da insirire nel quadro economico della gara di ambito.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Stima del valore della rete di proprietà x comunale

Risorse umane Personale impiegato presso: Area II ufficio patrimonio Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : Area II ufficio patrimonio Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 623,21 623,21 529,02 529,02 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 623,21 623,21 529,02 529,02

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 1.282,62 623,21 529,02 529,02 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.282,62 623,21 cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già

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impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 1.282,62 623,21 529,02 529,02 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.282,62 623,21 cassa

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MISSIONE 20 Fondi da ripartire PROGRAMMA 01 Fondo di riserva

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari

Finalità da conseguire Il programma è relativo agli accantonamenti al fondo di riserva per le spese obbligatorie e per le spese impreviste nel rispetto delle disposizioni dettate dai nuovi principi contabili.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Accantonamento al fondo di riserva x x x

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio Ragioneria generale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio Ragioneria generale

Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 75.630,04 75.712,73 75.712,73 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 75.630,04 75.712,73 75.712,73

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 55.743,21 75.630,04 75.712,73 75.712,73 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 55.743,21 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 55.743,21 75.630,04 75.712,73 75.712,73 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 55.743,21 cassa

205

MISSIONE 20 Fondi da ripartire PROGRAMMA 02 Fondo crediti di dubbia esigibilità

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari

Finalità da conseguire Il programma è relativo agli accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità nel rispetto delle disposizioni dettate dai nuovi principi contabili.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Accantonamento al fondo crediti di dubbia x x x esigibilità

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio Ragioneria generale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio Ragioneria generale Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 1.429.390,64 1.429.390,64 1.429.390,64 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.429.390,64 1.429.390,64 1.429.390,64

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 Spese correnti Previsione di 1.357.921,11 1.429.390,64 1.429.390,64 1.429.390,64 1 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 1.357.921,11 1.429.390,64 1.429.390,64 1.429.390,64 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa

206

MISSIONE 20 Fondi da ripartire PROGRAMMA 03 Altri fondi

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari

Finalità da conseguire Il programma è relativo agli accantonamenti al fondo contenzioso nel rispetto delle disposizioni dettate dai nuovi principi contabili.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Accantonamento al fondo contenzioso x x x

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio Ragioneria generale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio Ragioneria generale Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate 158.424,59 177.942,30 177.942,30 (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 158.424,59 177.942,30 177.942,30

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 1 Spese correnti Previsione di 158.935,00 158.424,59 177.942,30 177.942,30 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza di cui già impegnate di cui FPV

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Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 158.935,00 158.424,59 177.942,30 177.942,30 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di cassa

208

MISSIONE 50 Debito Pubblico PROGRAMMA 02 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Responsabili del Programma: Dirigente Area I Servizi Finanziari

Finalità da conseguire Pagamento della quota capitale riferita ai mutui in essere.

Motivazione delle scelte La motivazione delle scelte si rinviene nelle Linee programmatiche di mandato relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019 – 2024, presentate al Consiglio Comunale in data 17 luglio 2019, giusta deliberazione n. 8.

Obiettivi annuali e pluriennali

Obiettivo Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 Pagamento quota capitale sui mutui x x x

Risorse umane Personale impiegato presso: - Servizio Ragioneria generale Risorse strumentali Beni immobili e mobili assegnati : - Servizio Ragioneria generale Risorse Finanziarie Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2021 ANNO 2021 ANNO 2022 ANNO 2023 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria Titolo 2 - Trasferimenti correnti Titolo 3 - Entrate extratributarie Titolo 4 - Entrate in conto capitale Titolo 6 - Accensione di prestiti TOTALE ENTRATE SPECIFICHE PER PROGRAMMA Avanzo amministrazione – FPV - Altre entrate (non 1.784.177,21 1.784.177,21 1.836.642,38 1.836.642,38 direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.784.177,21 1.784.177,21 1.836.642,38 1.836.642,38

Spese previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni presunti al definitive 2021 2022 2023 31/12/2020 2020 4 Rimborso Prestiti Previsione di 1.603.464,18 1.784.177,21 1.836.642,38 1.836.642,38 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.603.464,18 1.784.177,21 cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di 1.603.464,18 1.784.177,21 1.836.642,38 1.836.642,38 competenza di cui già impegnate di cui FPV Previsione di 1.603.464,18 1.784.177,21 cassa

209

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO Valutazione sulla composizione del Fondo Pluriennale Vincolato

Gestione della Entrata 2020 2021 2022 Parte Corrente 0,00 0,00 0,00 Parte Capitale 0,00 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00 0,00

Gestione della Spesa 2020 2021 2022 Parte Corrente 0,00 0,00 0,00 Parte Capitale 0,00 0,00 0,00

Totale 0,00 0,00 0,00

210

DUP

Documento Unico di Programmazione 2021-2023

Sezione Operativa (SeO)

*************

PARTE SECONDA 1. PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI E PROGRAMMAZIONE BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI

PREMESSA Il Programma triennale dei lavori pubblici, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 18/04/2016, n. 50, deve essere approvato nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio. Il programma triennale dei lavori pubblici e i relativi aggiornamenti annuali devono contenere i lavori il cui valore stimato sia pari o superiore a 100.000 euro e indicano i lavori da avviare nella prima annualità, per i quali deve essere riportata l'indicazione dei mezzi finanziari stanziati sul proprio bilancio, ovvero disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, della Regione o di altri enti pubblici. Per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 euro, ai fini dell'inserimento nell'elenco annuale, deve essere approvato preventivamente il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Con l’approvazione del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 16 gennaio 2018, n. 14 entra a regime la programmazione triennale dei lavori pubblici e biennale dei servizi e forniture previsti dall’art. 21 del codice dei contratti pubblici. Con tale provvedimento sono state messe a punto non solo le modalità di aggiornamento dei programmi e degli elenchi annuali dei lavori pubblici, i criteri per la definizione degli ordini di priorità e per l'individuazione delle condizioni che consentono di modificare la programmazione e di realizzare un intervento non previsto nell'elenco annuale, ma anche i criteri di inclusione dei lavori in programma, di definizione del livello di progettazione minimo richiesto per tipologia e classe di importo, e di completamento delle opere pubbliche incompiute, oltre che le modalità di raccordo con la pianificazione dell'attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti intendono delegare lo svolgimento delle procedure di affidamento; il tutto, corredato dalla predisposizione dei nuovi schemi-tipo per la redazione dei relativi atti, che potranno essere adottati a decorrere dal periodo di programmazione 2020-2022.

Gli schemi-tipo Nell'allegato I al provvedimento, sono contenuti i modelli per la programmazione dei lavori, che presentano un'articolazione più dettagliata rispetto alla versione precedente. A partire dal triennio 2019-2021, sono infatti sei - anziché, quattro - le schede che le stazioni appaltanti dovranno compilare in fase di redazione dei programmi: la scheda A, contenente - come in passato - il quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori programmati, articolate per annualità e fonte di finanziamento; la nuova scheda B, relativa all'elenco delle opere pubbliche incompiute; la scheda C, riferita all'elenco degli immobili disponibili che, ai sensi degli articoli 21, comma 5, e 191 del Codice, possono costituire fonte di finanziamento, in quanto oggetto di cessione da parte dell'amministrazione (compresi quelli resi disponibili per mancanza di interesse pubblico al completamento di un'opera pubblica incompiuta); le schede D ed E, riferite rispettivamente all'elenco dei lavori in programma e dei lavori che compongono invece l'elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione; ed infine, la nuova scheda F, che elenca i lavori inclusi nel precedente elenco annuale, non riproposti nell'aggiornamento del programma per motivi diversi dal mancato avvio della procedura di affidamento, ovvero per i quali si è rinunciato all'attuazione. Per ogni lavoro o lotto funzionale inserito in programma, sono indicati il codice CUI, vale a dire il codice unico di intervento, ed il codice CUP (codice unico di progetto), tranne che nei casi di manutenzione ordinaria. Entrambi i codici devono essere

211 mantenuti nei programmi triennali nei quali il lavoro viene riproposto, salvo modifiche sostanziali del progetto che ne alterino la possibilità di precisa individuazione. Per ogni lavoro, nel programma triennale è riportato l'importo complessivo stimato necessario per la sua realizzazione, comprensivo delle forniture e dei servizi connessi, che debbono essere inseriti nella relativa programmazione biennale.

Il livello minimo di progettazione Nella definizione dei livelli minimi di progettazione richiesti per l'inserimento di un'opera in programma, il provvedimento rimanda all'ulteriore decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sui livelli di progettazione di cui all'articolo 23, comma 3, del Codice, che, pur avendo completato il suo iter di approvazione, ad oggi non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Secondo le istruzioni ministeriali, infatti, un lavoro può essere inserito nel programma triennale dei lavori pubblici limitatamente ad uno o più lotti funzionali, purché con riferimento all'intero lavoro sia stato approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali ovvero il progetto di fattibilità tecnica ed economica elaborato in un'unica soluzione. Quanto invece all'inserimento di un lavoro nell'elenco annuale, il regolamento del Mit si limita a riprendere invece quanto già anticipato dall'articolo 21, comma 3, del Codice, laddove è previsto che le amministrazioni debbono approvare preventivamente il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell'intero lavoro, nel caso in cui si tratti di lotti funzionali relativi a lavori di importo complessivo pari o superiore ad 1 milione di euro, ed il documento di fattibilità delle alternative progettuali dell'intero lavoro, nella diversa ipotesi di lotti funzionali relativi a lavori di importo totale inferiore a 1 milione di euro.

L'ordine di priorità Anche il nuovo decreto ministeriale conferma l'ordine di priorità degli interventi da attuare nel programma. Ad avere la precedenza, sono infatti i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti al verificarsi di calamità naturali (prima non contemplati), i lavori di completamento delle opere incompiute, i lavori di manutenzione, i lavori di recupero del patrimonio esistente, i lavori che abbiano un progetto definitivo o esecutivo già approvato, i lavori cofinanziati con fondi europei (anche questi non previsti), nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario. Ma, nell'ambito di quest'ordine restano di priorità massima i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino dipendenti da calamità naturali e, in subordine, i lavori di completamento di opere pubbliche incompiute.

Le opere pubbliche incompiute Alle opere pubbliche incompiute, è dedicata la compilazione della scheda B, che deve contenere l'elenco di tali lavori, a prescindere dal loro importo e secondo l'ordine di classificazione di cui all'articolo 4, comma 2, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 13 marzo 2013, n. 42, riferito appunto alla graduatoria predisposta nell'elenco-anagrafe delle opere pubbliche incompiute. Per ciascuna opera non completata, la stazione appaltante deve indicare modalità e risorse per il suo completamento, inserendo la sua previsione nell'elenco annuale. In caso contrario deve individuare una soluzione alternativa, come il riutilizzo ridimensionato, il cambio di destinazione d'uso o la cessione a titolo di corrispettivo per realizzare un'altra opera pubblica ai sensi dell'articolo 191 del Codice, la vendita piuttosto che la demolizione, qualora le esigenze di pubblico interesse non consentano l'adozione di soluzioni alternative. In ogni caso, le decisioni dell'amministrazione devono essere adottate sulla base degli esiti della valutazione ex ante, effettuata secondo le linee guida di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 228 del 2011. Qualora, sulla base di tale valutazione, si rilevi che per il completamento e la gestione delle opere pubbliche incompiute sussista la capacità attrattiva di finanziamenti privati, le P.a. promuovono il ricorso a procedure di partenariato pubblico privato, pubblicando sul proprio profilo di committente e sulla sezione dedicata del portale web del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un avviso finalizzato ad acquisire le manifestazioni di interesse degli operatori economici in ordine ai lavori di possibile completamento, anche ridimensionato e/o con diversa destinazione d'uso, delle opere incompiute, nonché alla gestione delle stesse. Nel caso in cui l'amministrazione ritenga che sia venuto meno l'interesse pubblico al completamento ed alla fruibilità dell'opera: a) deve riportare nell'elenco degli immobili di cui alla scheda C, previa acquisizione al patrimonio a seguito di redazione e approvazione dello stato di consistenza, le opere pubbliche incompiute per le quali intenda cedere la titolarità dell'opera ad altro ente pubblico o ad un soggetto esercente una funzione pubblica, ovvero procedere alla vendita dell'opera sul mercato; b) deve riportare nell'elenco dei lavori di cui alle schede D ed E le opere pubbliche incompiute per le quali intenda procedere alla demolizione, fermo restando che, in tal caso, debbono essere inseriti in programma gli oneri necessari per lo smantellamento dell'opera e per la rinaturalizzazione, riqualificazione ed eventuale bonifica del sito.

La pubblicità Il decreto ministeriale ripristina poi le regole sulla pubblicità degli strumenti di programmazione, contenute nel previgente articolo 128 del d.lgs. n. 163/2006. Successivamente alla loro adozione le stazioni appaltanti debbono provvedere alla

212 pubblicazione del programma triennale e dell'elenco annuale sul profilo del committente, e possono consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro i successivi trenta giorni. Dopodiché, la loro approvazione diviene definitiva entro ulteriori trenta giorni dalla scadenza delle consultazioni o, in assenza delle consultazioni, entro sessanta giorni dalla pubblicazione originaria. A questo punto, gli atti approvati debbono essere pubblicati in formato open data sia sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia su quello dell'Osservatorio Anac dei contratti pubblici, oltre che nuovamente sul proprio profilo di committente; e, sugli stessi siti, deve essere data comunicazione anche della eventuale mancata redazione della programmazione triennale per assenza di lavori.

La modifica dei programmi Completa infine la disciplina, la previsione della modificabilità dei programmi triennali nel corso dell'anno, che può avvenire qualora le modifiche riguardino: a) la cancellazione di uno o più lavori già previsti nell'elenco annuale; b) l'aggiunta di uno o più lavori in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale o regionale; c) l'aggiunta di uno o più lavori per sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all'interno del bilancio non prevedibili al momento della prima approvazione del programma, comprese le ulteriori risorse disponibili anche a seguito di ribassi d'asta o di economie; d) l'anticipazione della realizzazione, nell'ambito dell'elenco annuale, di lavori precedentemente previsti in annualità successive; e) la modifica del quadro economico di lavori già contemplati nell'elenco annuale, che rende necessarie ulteriori risorse. In ogni caso, le modifiche apportate al programma debbono essere pubblicizzate con le stesse modalità previste per l'atto iniziale. Come era previsto nella disciplina precedente, un lavoro non inserito nell'elenco annuale può essere realizzato solo quando sia reso necessario da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari, così come può essere realizzato sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste al momento della formazione dell'elenco.

PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2021 - 2023 Importo Progre Descrizione 2021 2022 2023 CAP. FINANZIAMEN ssivo compless TO n. ivo INTERVENTO DI SOSTITUZIONE 1 EDILIZIA CON ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO E ANTINCENDIO DELLA SCUOLA

SECONDARIA 1° GRADO R. CONTRIBUTO PAGLIACCETTI RETE 6.200.000,00 - REGIONALE SCOLASTICA GIULIANOVA 6.200.000,00 2640/5 PAESE (Efficientamento energetico con demolizione fabbricato) REALIZZAZIONE NUOVA 2 SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 - POLO SCOLASTICO GIULIANOVA 3.500.000,00 - 3.500.000,00 PAESE INTERVENTO DI 3 ADEGUAMENTO SISMICO, RIMOZIONE AMIANTO, ADEGUAMENTO CONTRIBUTO 2677/2 IMPIANTISTICO E 780.000,00 - 780.000,00 REGIONALE ANTINCENDIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ANNUNZIATA - VIA MATTARELLA COMPLETAMENTO BIKE TO 4 COAST COMUNE DI GIULIANOVA E CONTRIBUTO 2835/5 MANUTENZIONE 700.000,00 - - 700.000,00 REGIONALE STRAORDINARIA DEL PONTE CICLOPEDONALE SUL FIUME TORDINO INTERVENTO DI DIFESA DELLA CONTRIBUTO 5 2835/6 COSTA NEL COMUNE DI 400.000,00 - - 400.000,00 REGIONALE

213

GIULIANOVA (TE) LITORALE A NORD DEL FIUME TORDINO 6 MESSA A NORMA ED ADEGUAMENTO IMPIANTI 280.000,00 - - 280.000,00 2838/1 VENDITA AREE SEMAFORICI 7 MANUTENZIONE STRAORDINARIA E/O RIFACIMENTO EX 350.000,00 - - 350.000,00 2689/4 VENDITA AREE NOVO CONDOTTE ACQUE PIOVANE LAVORI DI MANUTENZIONE 8 STRAORDINARIA PER

RIPRISTINO SICUREZZA LUOGHI 2688/5 VENDITA AREE 300.000,00 - - 300.000,00 DI LAVORO EDIFICI COMUNALI 9 ADEGUAMENTO E MESSA A NORMA IMPIANTO ANTINCENDIO 150.000,00 - - 150.000,00 2798 VENDITA AREE CENTRO SPORTIVO VIA IPPODROMO 10 MANUTENZIONE STRAORDINARIA PAVIMENTAZIONE 250.000,00 - - 250.000,00 2832/8 VENDITA AREE STRADALE - PIANO AFALTI – II STRALCIO 11 MIGLIORAMENTO SISMICO CONTRIBUTO MUNICIPIO - PROTEZIONE 1.283.800,00 - - 1.283.800,00 2510/15 REGIONALE CIVILE – NUOVA SEDE COM 12 RISTRUTTURAZIONE E MESSA A 140.000,00 NORMA PARCHI URBANI (Parco 140.000,00 2710/0 FONDI DI

Franchi, Del Campetto…) BILANCIO 13 COSTRUZIONE E CONCESSIONE Risorse acquisite NUOVO CIMITERO mediante 8.600.000,00 8.600.000,00 2734/2 apporti di capitale privato 14 AVVISO PUBBLICO SPORT E PERIFIERIE 2020 - RIGENERAZIONE E ADEGUAMENTO CENTRO 570.000,00 570.000,00 SPORTIVO COMUNALE DI VIA IPPODROMO (PISCINA - AREE ESTERNE)

TOTALE ANNO 2021 23.503.800,00

LAVORI DI MITIGAZIONE DEL 15 RISCHIO LEGATO AL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN VIA V. 2.275.447,00 2.275.447,00 2511/3 FINANZIAMENT VENETO E VIA PIAVE O REGIONALE

MIGLIORAMENTO- Fondi Ministero 16 ADEGUAMENTO SISMICO E Interno: Opera RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ammessa in SCUOLA ELEMENTARE E 1.500.000,00 1.500.00,00 2640/6 graduataoria ma MEDIA ANNUNZIATA - 1° non finanziata LOTTO per l'annualità 2019

214

MIGLIORAMENTO- Fondi Ministero 17 ADEGUAMENTO SISMICO Interno: Opera SCUOLA MEDIA BINDI - ammessa in PALESTRA INFANZIA BIVIO 1.150.000,00 1.150.00,00 2678/1 graduataoria ma BELLOCCHIO non finanziata per l'annualità 2019 COSTRUZIONE NUOVA 18 CASERMA NEL QUARTIERE FINANZIAMENT 385.000,00 385.000,00 2586/4 ANNUNZIATA - II° LOTTO O REGIONALE COMPLETAMENTO

REGIMAZIONE ACQUE - 19 BIANCHE: COLLETTORE VIA FINANZIAMENT MONTELLO E VIA BERTOLINO 350.000,00 350.000,00 2832/9 - O REGIONALE PER LA SALVAGUARDIA ABITATO ZONA V. PARINI

20 COSTRUZIONE NUOVA SCUOLA - FINANZIAMENTO DELL’INFANZIA ZONA VIA 700.000,00 700.000,00 2644/1 - REGIONALE BOMPADRE (Sostituzione scuola BIVIO BELLOCCHIO)

21 REGIMAZIONE ACQUE - FINANZIAMENTO BIANCHE: COLLETTORI RETE 4.500.000,00 4.500.000,00 9.000.000,00 2832/13 REGIONALE FOGNANTE CENTRO URBANO- 1° LOTTO

22 Miglioramento/adeguamento - FINANZIAMENTO 370.000,00 370.000,00 2620/9 sismico ASILO NIDO - REGIONALE ARCOBALENO INTERVENTI PUNTUALI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA FINANZIAMENTO 23 350.000,00 350.000,00 700.000,00 2792/5 CONSERVAZIONE DELLE REGIONALE STRUTTURE SPORTIVE COMUNALI INTERVENTI PUNTUALI DI MANUTENZIONE FINANZIAMENTO 24 STRAORDINARIA PER LA 350.000,00 350.000,00 700.000,00 2510/8 REGIONALE CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI PUBBLICI VARI MIGLIORAMENTO- ADEGUAMENTO SISMICO E RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA FINANZIAMENTO 25 1.800.000,00 1.800.000,00 2640/10 SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA REGIONALE ANNUNZIATA – 2° LOTTO E RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA INTERVENTI PUNTUALI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA FINANZIAMENTO 26 600.000,00 600.000,00 1.200.000,00 2684/7 CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI REGIONALE PUBBLICI DI INTERESSE STORICO CULTURALE

TOTALE ANNO 2022 14.330.447,00

REGIMAZIONE ACQUE BIANCHE COLLETTORE VIA CUPA PER LA FINANZIAMENTO 27 960.000,00 960.000,00 2832/15 SALVAGUARDIA DELL’ABITATO REGIONALE DELLA ZONA DI VILLA POZZONI

215

RISTRUTTURAZIONE, COMPLETAMENTO E MESSA A FINANZIAMENTO 28 911.000,00 911.000,00 2797/2 NORMA IMPIANTO SPORTIVO REGIONALE CAMPUS ZONA ORTI MESSA IN SICUREZZA DELL'INCROCIO STRADALE TRA VIA CAVONI E PIAZZALE FINANZIAMENTO 29 250.000,00 250.000,00 2511/9 MADONNA DELLO SPLENDORE, REGIONALE CON PROLUNGAMENTO MURO DI CONTENIMENTO EX DEPURATORE ANNUNZIATA € 710.000,00 BONIFICA E RIQUALIFICAZIONE FINANZIAMENTO 30 710.000,00 710.000,00 2833/2 AREA (Area verde attrezzata) REGIONALE

€ 90.000,00 COMPLETAMENTO LASCITO FINANZIAMENTO 31 90.000,00 90.000,00 2511/7 CERULLI REGIONALE

MESSA IN SICUREZZA DEL LUNGOMARE DI GIULIANOVA MEDIANTE LA CREAZIONE DI FINANZIAMENTO 32 300.000,00 300.000,00 2833/7 PERCORSI CICLABILI, PEDONALI REGIONALE PROTETTI E RISERVATI E ZONA 30 Piano di Lottizzazione zona REALIZZAZIONE PALAZZETTO C sotto zona C3 del Vigente PRG . DELLO SPORT A SCOMPUTO 2.625.000,00 2.625.000,00 2740/5 33 Delibera ONERI Commissario prefettizio n.86 del 14/05/2019

TOTALE ANNO 2023 11.646.000,00

IMPORTO COMPLESSIVO 23.503.800,00 14.330.447,00 11.646.000,00 49.480.247,00

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Spese Titolo 2° Per Missioni e Programmi

Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Organi istituzionali 0,00 0,00 0,00 02 - Segreteria generale 7.500,00 7.500,00 7.500,00 03 - Gestione economica, finanziaria, 0,00 0,00 0,00 programmazione, provveditorato 04 - Gestione delle entrate tributarie e servizi 0,00 0,00 0,00 fiscali 05 - Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 1.958.800,00 350.000,00 350.000,00 06 - Ufficio tecnico 0,00 0,00 0,00 07 - Elezioni e consultazioni popolari - 0,00 0,00 0,00 Anagrafe e stato civile 08 - Statistica e sistemi informativi 0,00 0,00 0,00 09 - Tecnico-amministrativa agli enti locali 0,00 0,00 0,00 10 - Risorse umane 0,00 0,00 0,00 11 - Altri servizi generali 0,00 0,00 0,00

Missione 02 - Giustizia Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Uffici giudiziari 0,00 0,00 0,00 02 - Casa circondariale e altri servizi 0,00 0,00 0,00

Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Polizia locale e amministrativa 20.000,00 20.000,00 20.000,00 02 - Sistema integrato di sicurezza urbana 0,00 0,00 0,00

Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Istruzione prescolastica 3.000.000,00 900.000,00 900.000,00 02 - Altri ordini di istruzione non universitaria 8.400.000,00 2.029.581,15 2.029.581,15 04 - Istruzione universitaria 0,00 0,00 0,00 05 - Istruzione tecnica superiore 0,00 0,00 0,00 06 - Servizi ausiliari all’istruzione 0,00 0,00 0,00 07 - Diritto allo studio 0,00 0,00 0,00

Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Valorizzazione dei beni di interesse storico 600.000,00 690.000,00 690.000,00 02 - Attività culturali e interventi diversi nel 0,00 0,00 0,00 settore culturale

Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Sport e tempo libero 475.0000,00 3.886.000,00 3.886.000,00

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02 - Giovani 0,00 0,00 0,00

Missione 07 – Turismo Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Sviluppo e la valorizzazione del turismo 0,00 0,00 0,00

Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Urbanistica e assetto del territorio 489.070,00 214.070,00 214.070,00 02 - Edilizia residenziale pubblica e locale e 0,00 0,00 0,00 piani di edilizia economico-popolare

Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Difesa del suolo 320.000,00 0,00 0,00 02 – Tutela, Valorizzazione e recupero 0,00 710.000,00 710.000,00 ambientale 03 - Rifiuti 0,00 0,00 0,00 04 - Servizio idrico integrato 4.960.000,00 5.460.000,00 5.460.000,00 05 - Aree protette, parchi naturali, protezione 0,00 0,00 0,00 naturalistica e forestazione 06 - Tutela e valorizzazione delle risorse 0,00 0,00 0,00 idriche 07 - Sviluppo sostenibile territorio montano 0,00 0,00 0,00 piccoli Comuni 08 - Qualità dell'aria e riduzione 0,00 0,00 0,00 dell'inquinamento

Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Trasporto ferroviario 0,00 0,00 0,00 02 - Trasporto pubblico locale 0,00 0,00 0,00 03 - Trasporto per vie d'acqua 0,00 0,00 0,00 04 - Altre modalità di trasporto 0,00 0,00 0,00 05 - Viabilità e infrastrutture stradali 2.929.877,00 954.430,00 954.430,00

Missione 11 - Soccorso civile Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Sistema di protezione civile 3.000,00 3.000,00 3.000,00 02 - Interventi a seguito di calamità naturali 0,00 0,00 0,00

Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Interventi per l'infanzia e i minori e per 370.000,00 0,00 0,00 asili nido 02 - Interventi per la disabilità 0,00 0,00 0,00 03 - Interventi per gli anziani 0,00 0,00 0,00

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04 - Interventi per soggetti a rischio di 0,00 0,00 0,00 esclusione sociale 05 - Interventi per le famiglie 12.000,00 12.000,00 12.000,00 06 - Interventi per il diritto alla casa 0,00 0,00 0,00 07 - Programmazione e governo della rete dei 0,00 0,00 0,00 servizi sociosanitari e sociali 08 - Cooperazione e associazionismo 0,00 0,00 0,00 09 - Servizio necroscopico e cimiteriale 7.000.000,00 0,00 0,00

Missione 13 - Tutela della salute Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 04 - Servizio sanitario regionale - ripiano di 0,00 0,00 0,00 disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi 05 - Servizio sanitario regionale - investimenti 0,00 0,00 0,00 sanitari 07 - Ulteriori spese in materia sanitaria 0,00 0,00 0,00

Missione 14 - Sviluppo economico e competitività Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Industria PMI e Artigianato 0,00 0,00 0,00 02 - Commercio - reti distributive - tutela dei 0,00 0,00 0,00 consumatori 03 - Ricerca e innovazione 0,00 0,00 0,00 04 - Reti e altri servizi di pubblica utilità 0,00 0,00 0,00

Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Servizi per lo sviluppo del mercato del 0,00 0,00 0,00 lavoro 02 - Formazione professionale 0,00 0,00 0,00 03 - Sostegno all'occupazione 0,00 0,00 0,00

Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Sviluppo del settore agricolo e del sistema 0,00 0,00 0,00 agroalimentare 02 - Caccia e pesca 0,00 0,00 0,00

Missione 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Fonti energetiche 0,00 0,00 0,00

Missione 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Relazioni finanziarie con le altre 0,00 0,00 0,00 autonomie territoriali

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Missione 19 - Relazioni internazionali Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Relazioni internazionali e Cooperazione 0,00 0,00 0,00 allo sviluppo

Missione 20 - Fondi da ripartire Programmazione Pluriennale Programma 2021 2022 2023 01 - Fondo di riserva 0,00 0,00 0,00 02 - Fondo crediti di dubbia esigibilità 0,00 0,00 0,00 03 - Altri fondi 0,00 0,00 0,00

2021 2022 2023 Totale Titolo 2 30.545.247,00 15.236.581,15 15.236.581,15

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PROGRAMMA BIENNALE ACQUISTI DI BENI E SERVIZI 2019-2020 e annualità successive

Con decreto 16 gennaio 2018, n. 14 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è stato approvato il Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali. Si evidenzia che gli eventuali acquisti di beni e servizi complementari e necessari alla realizzazione di opere pubbliche (es. collaudi, inserzioni, acquisto di arredi) sono ricompresi nel finanziamento dell'opera stessa e pertanto contenuti nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici anziché nella programmazione attuata con il presente Piano.

Referente acquisti La redazione del programma è affidata a un soggetto referente, che può coincidere anche con l’omologa figura prevista in tema di lavori pubblici, da individuare all’interno della propria struttura organizzativa. Entrano nella programmazione anche il quadro delle fonti di finanziamento articolate per annualità, l’elenco degli acquisti programmati per il biennio e quelli già presenti nei precedenti programmi, per i quali si è rinunciato all’acquisizione. Nei programmi biennali degli acquisti di forniture e servizi deve essere indicata l’annualità nella quale si intende dare avvio alla procedura di affidamento oppure in cui si intende ricorrere a una centrale di committenza o a un soggetto aggregatore, al fine di consentire il raccordo con la pianificazione dell’attività degli stessi.

Tutela dell’interesse pubblico Anche in questo ambito, come per i lavori pubblici, le amministrazioni hanno l’obbligo di individuare le esigenze prioritarie di acquisto per garantire l’interesse pubblico. Il primo posto spetta alle forniture conseguenti a calamità naturali, poi occorre provvedere agli acquisti aggiuntivi per il completamento di forniture o servizi già effettuati o cofinanziati con fondi europei o capitale privato maggioritario. Le amministrazioni sono tenute a osservare queste priorità, fatte salve le modifiche dipendenti da eventi imprevedibili o calamitosi, o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari ovvero da atti amministrativi adottati a livello statale o regionale.

Annualità pregresse e anticipazioni Il programma dovrà essere redatto ogni anno, scorrendo l’annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati. Sono ammesse variazioni infrannuali finalizzate alla cancellazione o aggiunta di uno o più acquisti in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale o regionale, o per sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all’interno del bilancio non prevedibili al momento della prima approvazione del programma, comprese le ulteriori risorse disponibili anche a seguito di ribassi d’asta o di economie. Si possono poi verificare anticipazioni dell’acquisizione di una fornitura o di un servizio ricompreso nel programma biennale degli acquisti o modifiche del quadro economico degli acquisti già contemplati nell’elenco annuale, per la quale si rendano necessarie ulteriori risorse. Un servizio o una fornitura non inseriti nell’elenco annuale possono essere realizzati quando siano resi necessari da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari. Possono poi essere effettuati sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari dell’amministrazione al momento della formazione dell’elenco, avviando le procedure di aggiornamento della programmazione.

Il programma approvato con deliberazione Giuntale n° 65 del 16 novembre 2019 è stato adeguato in coerenza con la programmazione economico finanziaria 2020/2022, nella nota di Aggiornamento al DUP 2020-2022, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 53 del 30.12.2019, nelle risultanze che seguono.

SCHEDA B: ELENCO DEGLI ACQUISTI DEL PROGRAMMA

L'acquisto è

relativo a Costi su annualità Settore CPV (5) Descrizione Durata del Primo anno Secondo anno Totale (9) nuovo dell'acquisto contratto successiva affidamento di contratto in essere (8) No variato in corenza con le Fornitur 44100000- Materiali da 36 0,00 0,00 0,00 0,00 previsioni e 1 costruzione di bilancio variato in corenza con le Fornitur 44500000- Materiali da 36 No 0,00 0,00 0,00 0,00 previsioni di bilancio e 5 ferramenta variato in corenza con le Fornitur 44820000- Vernici ed affini 36 No 0,00 0,00 0,00 0,00 previsioni di bilancio e 4 variato in corenza con le Fornitur 44160000- Materiale 36 No 0,00 0,00 0,00 0,00 previsioni di bilancio e 9 termoidraulico

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Si variato in corenza con le Fornitur 44300000- Materiale elettrico 36 42.000,00 21.000,00 0,00 63.000,00 previsioni e 3 di bilancio No variato in corenza con le Fornitur 44113310- Materiali bitumati 36 20.000,00 20.000,00 20.000,00 60.000,00 previsioni e 1 di bilancio No variato in corenza con le Fornitur 34922000- Segnaletica stradale 36 15.000,00 15.000,00 15.000,00 45.000,00 previsioni e 6 di bilancio No variato in corenza con le Fornitur 03450000- Essenze arboree 24 50.000,00 50.000,00 50.000,00 150.000,00 previsioni di bilancio e 9

Conduzione No variato in corenza con le

manutenzione pronto previsioni di bilancio Servizi 50232200- 36 50.000,00 35.000,00 35.000,00 120.000,00 2 intervento impianti semaforici

Conduzione No variato in corenza con le manutenzione pronto previsioni di bilancio Servizi 50500000- 36 20.000,00 25.000,00 25.000,00 70.000,00 intervento impianti 0 sollevamento sottopassi ferroviari

Conduzione No

manutenzione pronto Servizi 50800000- 36 15.000,00 15.000,00 15.000,00 45.000,00 intervento impianti 3 trattamento acque piscina comunale No

Conduzione Servizi 50800000- manutenzione pronto 36 20.000,00 20.000,00 20.000,00 60.000,00 3 intervento impianti irrigazione e fontane pubbliche No Servizio di variato in corenza con le

manutenzione e previsioni di bilancio Servizi 90430000- 36 20.000,00 20.000,00 20.000,00 60.000,00 pronto intervento 0 sistema condotte acque meteoriche urbane No Servizio di pronto

intervento per Servizi 75200000- 36 30.000,00 30.000,00 30.000,00 90.000,00 attuazione piano 8 emergenza comunale (compreso piano neve)

Servizio riparazione No Servizi 50110000- mezzi (meccatronica 36 20.000,00 20.000,00 20.000,00 60.000,00 9 e carrozzeria) No

Servizi 92610000- Servizio pulizia 36 35.000,00 35.000,00 35.000,00 105.000,00 0 custodia e vigilanza impianti sportivi No Servizi 65300000- Energia Elettrica Edifici 12 300.544,00 0,00 0,00 300.544,00 6 Pubblici Convenzione Consip No Servizi 65100000- Fornitura Acqua 12 50.000,00 0,00 0,00 50.000,00 4 Fornitura Gas ad uso No Servizi 65200000- Residenziale 12 301.610,00 0,00 0,00 301.610,00 5 Convenzione Consip No Servizio Sostitutivo di Servizi 75300000- Mensa Convenzione 12 55.000,00 0,00 0,00 55.000,00 9 Consip No Servizio di

archiviazione, Servizi 75100000- 36 55.000,00 55.000,00 55.000,00 165.000,00 custodia e gestione 7 dellarchivio documentale del Comune di Giulianova

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Si Servizio controllo Servizi 75241000- elettronico 36 60.000,00 60.000,00 60.000,00 180.000,00 7 infrazioni semaforiche CONFERIMENTO Si Servizi 90510000- RIFIUTI 12 520.000,00 0,00 0,00 520.000,00 5 INDIFFERENZIAT I CER 200301 CONFERIMENTO Si Servizi 90510000- RIFIUTI ORGANICI 24 620.000,00 620.000,00 0,00 1.240.000,00 5 CONFERIMENTO Si Servizi 90510000- RIFIUTI CER 24 100.000,00 100.000,00 0,00 200.000,00 5 150106 Si Servizi 77310000- LOTTA 36 50.000,00 50.000,00 50.000,00 150.000,00 6 OBBLIGATORIA PUNTERUOLO ROSSO PALME Si Servizi 75252000- SALVAMENTO 24 25.000,00 25.000,00 25.000,00 75.000,00 7 SPIAGGE Si Servizi 64110000- SERVIZI POSTALI 36 30.000,00 30.000,00 30.000,00 90.000,00 0 SERVIZIO PRE E Si Servizi 75100000- POST SCUOLA 36 45.000,00 45.000,00 45.000,00 135.000,00 7 Si SERVIZI 426.000,00 Servizi 66510000- ASSICURATIVI 36 142.000,00 142.000,00 142.000,00 8 COMUNE DI GIULIANOVA Si SERVIZIO 111.000,00 Servizi 79610000- SOMMINISTRAZI 24 110.000,00 1.000,00 0,00 3 ONE LAVORO Si Servizi 64210000- CONTRATTO 53 60.000,00 30.000,00 30.000,00 120.000,00 1 ESECUTIVO OPA Si SERVIZIO

TRASPORTO Servizi 60300000- 48 550.000,00 550.000,00 550.000,00 1.650.000,00 SCOLASTICO 1 SCUOLE INFANZIA - PRIMARIE - SECONDARIE 1° GRADO

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PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE

Il quadro normativo relativo alla gestione del personale Il patrimonio più importante di cui dispone l'Amministrazione sono le persone. Purtroppo ormai da tempo, la gestione delle cosiddette risorse umane si è trasformata per gli enti locali in un problema di vincoli di spesa e le regole che governano le spese di personale sono essenzialmente improntate al rigido contenimento. Inoltre, nel corso degli ultimi anni, il sistema delle regole di gestione del personale è stato sottoposto a continui cambiamenti e a svariate e non univoche interpretazioni di tali cambiamenti, rendendo molto difficile, a volte impossibile, una gestione funzionale di tali risorse alla realizzazione degli obiettivi degli enti. Dopo anni di provvedimenti tutti volti a ridurre la spesa e a restringere sempre più le possibilità di assunzioni, con il DL 90/2014, convertito dalla Legge 114/2014, si è assistito ad un allentamento dei vincoli, sia per quanto riguarda il vincolo generale di contenimento della spesa di personale che relativamente ai limiti posti alle possibilità di assunzioni. Ma, come si vedrà in seguito, i tempi per superare definitivamente l'epoca in cui la gestione delle persone è considerata esclusivamente un problema di finanza pubblica forse non sono ancora maturi.

Il contenimento della spesa di personale L'art. 3 comma 5 bis del DL 90/2014 ha inserito, all'art. 1 della legge 296/2006, il comma 557 quater che, ai fini dell'obbligo del contenimento della spesa di personale, consente agli Enti di assumere avendo come riferimento, anziché l'anno precedente, il valore medio del triennio precedente all'entrata in vigore della legge stessa, cioè il triennio 2011-2013. Dopo anni nei quali il rispetto del tetto di spesa dell'anno precedente aveva rappresentato il primo e più serio elemento di preoccupazione per la gestione del personale dei Comuni, dal 2014, quindi, finalmente si cambia: ogni anno la spesa di personale si deve mantenere nel limite del valore medio della spesa di un triennio ben definito (il 2011-2013) e, soprattutto, rispettando quel limite, non c'è l'obbligo di un abbassamento della spesa di anno in anno.

Il rapporto tra spese di personale e spese correnti Con l'art. 3 comma 5 del DL 90/2014 è stato abrogato anche l'art. 76 comma 7 del DL 112/2008 convertito in Legge 133/2008, ovvero la norma che stabiliva il divieto assoluto di assunzione per gli enti con incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente pari o superiore al 50%, con il calcolo “consolidato” della quota parte di spese riferite ad aziende speciali, istituzioni e società a partecipazione pubblica totale o di controllo. Tale abrogazione è stata salutata con grande soddisfazione e sollievo da parte degli Enti Locali anche perché ha portato ad una decisa modifica di strategia relativamente al controllo della spesa di personale delle società e degli organismi controllati dagli Enti soci. Con l'abrogazione dell'art. 76 comma 7 del DL 112/2008 ad opera del DL 90/2014 gli Enti soci devono, infatti, limitarsi a stabilire un “coordinamento” sulle politiche assunzionali delle aziende speciali, istituzioni e società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo, al fine di garantire, anche per questi soggetti, una graduale riduzione della percentuale tra spesa di personale e spese correnti. Va comunque precisato che, non essendo stato abrogato il comma 557 bis dell'art. 1 della Legge 296/2006, costituiscono spese di personale dell'Ente Locale anche quelle sostenute “per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture ed organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo all'ente”. Come detto in precedenza, il Legislatore del DL 90/2014 ha eliminato la norma che stabiliva il divieto di assumere per gli enti che avessero una incidenza della spesa di personale in rapporto alla spesa corrente superiore al 50%. Sono però dovuti trascorrere quasi altri 2 anni per vedere finalmente abrogata, ad opera del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito in legge 7 agosto 2016, n. 160, la disposizione dell'art. 1, comma 557 lettera a) della Legge 296/2006. Con tale disposizione, ormai dieci anni fa, il Legislatore aveva individuato alcune possibili azioni per facilitare il rispetto dell'obbligo di contenimento della spesa di personale, tra le quali la riduzione dell'incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti attraverso la parziale reintegrazione dei cessati e il contenimento della spesa per il lavoro flessibile. In relazione a tale norma, con la deliberazione 27/2015, la sezione Autonomie della Corte dei conti, con una interpretazione molto discutibile del dettato normativo aveva imposto la riduzione dell'incidenza della spesa di personale rispetto al complesso delle spese correnti trasformando quella che era sempre stata considerata fino a quel momento un'azione da modulare in termini di principio in un obbligo cogente.

Il limite alle assunzioni di personale Come accennato in precedenza, con l'approvazione del DL 90/2014 sembra aprirsi una nuova stagione per gli enti locali soggetti al Patto di stabilità interno anche per quanto riguarda gli spazi assunzionali: viene stabilita la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, negli anni 2014 e 2015, nel limite del 60% della spesa relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente, dell'80% negli anni 2016 e 2017 e del 100% dal 2018.

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All'ampliamento significativo del turn-over operato dal DL 90/2014 ha corrisposto però, dopo pochi mesi, un sostanziale blocco alla concreta praticabilità delle assunzioni. Il comma 424 della Legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), al fine di favorire il processo di ricollocazione del personale soprannumerario delle Province e delle Città Metropolitane, ha congelato, per gli anni 2015 e 2016, le ordinarie regole che disciplinano il turn-over nei Comuni, consentendo l'unica sostanziale deroga, intervenuta con l'art. 4 comma 2 bis del DL 78/2015, per gli educatori dei nidi e gli insegnanti della scuola di infanzia. Ancora alle prese con le difficoltà interpretative della Legge di Stabilità 2015, e con un intero anno caratterizzato dal totale blocco delle assunzioni, la Legge 208/2015 (legge di stabilità 2016) ha, se possibile, peggiorato la situazione. Con l'art. 1 comma 228 della Legge 208/2015 si assiste ad una vera e propria retromarcia ad appena un anno dal DL 90/2014 che aveva fatto sperare in un cambio di passo: la Legge di Stabilità 2016, infatti, stabilisce che per ognuno degli anni dal 2016 al 2018, si può assumere nei limiti di una spesa pari al 25% di quella del personale cessato l'anno precedente, contro l'80% e addirittura il 100% nel 2018 stabilito dalla norma precedente. Con il D.L. 50/2017, art. 22, comma 2, le facoltà assunzionali dei Comuni che presentano un rapporto dipendenti- popolazione, nell'anno precedente, inferiore al rapporto medio dipendenti-popolazione per classe demografica, come definito triennalmente con il decreto del Ministro dell'interno di cui all'articolo 263, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono elevate al 75 per cento del personale cessato nell'anno precedente. Dall’anno 2018, l’art. 1, comma 479, lettera d), delle lagge 11 dicembre 2016, n. 232, come modificato dall’art. 22, comma 3, del D.L. 50/2017, convertito come sopra, ha stabilito che i comuni che rispettano il saldo di cui al comma 466, dell’art. 1, della legge 232/2016, e che lasciano spazi finanziari inutilizzati inferiori all'1 per cento degli accertamenti delle entrate finali dell'esercizio nel quale e' rispettato il medesimo saldo, nell'anno successivo possono elevare la percentuale di turn-over al 90 per cento qualora il rapporto dipendenti-popolazione dell'anno precedente sia inferiore al rapporto medio dipendenti- popolazione per classe demografica, come definito triennalmente con il decreto del Ministro dell'interno di cui all'articolo 263, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Dall’anno 2019, per effetto dell’art. 3,, comma 5, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 114/2014, sarà possibile effettuare nuove assunzioni a tempo indeterminato utilizzando il 100% della spesa del personale cessato nell’anno precedente. Con l'art. 17 della Legge 7 agosto 2016, n. 160 di conversione del DL 113/2016, in precedenza citata, vengono introdotti i commi dal 228 bis al 228 quinquies alla Legge 208/2015 per disciplinare il piano triennale straordinario di assunzioni a tempo indeterminato per il personale insegnante ed educativo per il triennio 2016-2019. Si tratta di una novità molto importante perché, pur nel rispetto di diversi vincoli relativi alla dotazione organica e alla spesa sostenuta nell'anno educativo e scolastico precedente, dalla lettura della norma e per la sua collocazione dopo il comma 228 della legge di stabilità 2016, si può ritenere che il piano straordinario di assunzioni abbia luogo in deroga alle capacità assunzionali, quindi consenta di superare il 25% di turn-over. Il citato DL 113 convertito dalla Legge 160/2016 porta un'altra novità in materia di gestione del personale: viene aggiunto un ulteriore periodo all’art. 9, comma 28 del DL 78/2010 sul cosiddetto lavoro flessibile. Questa modifica normativa, fortemente richiesta dagli enti locali, va a risolvere una situazione di criticità creatasi a seguito della modifica di orientamento, ancora una volta, della Corte dei Conti, sezione Autonomie che, con deliberazione n. 14 del 3 maggio 2016, al contrario di quanto stabilito con propria deliberazione nel luglio 2012, aveva sancito il principio di diritto che le spese per incarichi dirigenziali ai sensi dell'art. 110 comma 1 del TUEL dovevano essere computate ai fini del rispetto del limite di cui all'art. 9 comma 28 del DL 78/2010. Va evidenziato che la modifica normativa esclude dal computo tutti gli incarichi ai sensi dell'art. 110 comma 1 e non solo quelli dirigenziali (come invece prevedeva la delibera della Corte dei Conti del 2012). Inoltre, tenuto conto che, per il principio della omogeneità delle basi di calcolo, se la spesa per gli incarichi ex art. 110 comma 1 non deve essere considerata nella spesa per il lavoro flessibile 2016, la stessa deve anche essere eliminata dal totale della spesa per il lavoro flessibile sostenuta nel 2009. Quindi, la modifica normativa è una buona notizia solo per quegli enti che nel 2009 avevano avuto una spesa relativamente bassa per questo tipo di incarichi. Assunzioni personale polizia locale: l’art. 7, comma 2-bis, D.L. n. 14/2017, convertito, con modificazioni, nella L. n. 48/2017, ha previsto la possibilità di assumere negli anni 2018 e 2019 personale di polizia locale nel limite del 100% della spesa del personale di polizia cessato, rispettivamente, nell’anno 2017 e 2018, a condizione che siano rispettati gli obiettivi del pareggio di bilancio anno precedente e gli obblighi di contenimento della spesa di personale di cui all’art. 1, comma 557, L. n. 296/2006 e s.m.i.. L’art. 7, comma 2-bis, D.L. n. 14/2017, convertito, con modificazioni, nella L. n. 48/2017, nel prevedere la suddetta disciplina di maggior favore per le assunzioni di polizia locale, ha espressamente aggiunto che le cessazioni del personale di polizia locale non rilevano ai fini del calcolo delle facoltà assunzionali del restante personale secondo la percentuale di cui all'art. 1, comma 228, della L. n. 208/2015. Su tale aspetto, è sorto il dubbio se tale inciso debba essere applicato anche se l’Ente, a fronte di cessazioni nell’ambito della polizia locale, non intendesse assumere nuovi agenti; questo perché nel periodo precedente è prevista la “possibilità” e non l’obbligo di assumere personale di polizia locale. D’altro canto, il tenore letterale della norma sembra impedire le cessazioni del personale di polizia locale per assumere dipendenti con diversa qualifica professionale; quindi, in attesa di eventuali chiarimenti in merito, si opta per l’interpretazione più restrittiva.

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Infine, per quanto riguarda i limiti e le possibilità assunzionali di società partecipate, aziende speciali e istituzioni, con il DL 66/2014 convertito dalla Legge 23 giugno 2014, n. 89, il Legislatore ha riscritto l'art. 18 comma 2 bis del DL 112/2008 stabilendo che, per aziende speciali, Istituzioni e aziende interamente partecipate o controllate, gli enti controllanti dovevano obbligatoriamente adottare un atto di indirizzo che, tenendo conto delle disposizioni che stabiliscono a loro carico divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, definisse specifici criteri e modalità del principio di contenimento dei costi di personale. Tale disciplina è stata ulteriormente e recentemente modificata con il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), entrato in vigore lo scorso 23/09/2016, esclusivamente per le società a controllo pubblico (mentre per aziende speciali e Istituzioni continua ad essere in vigore l'art. 18 comma 2 bis del DL 112/2008). Tale recente normativa prevede, con l'art. 19 comma 5, che le amministrazioni socie fissano, con propri provvedimenti, obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate, comprese quelle per il personale, potendo prevedere il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni e dovendo tenere in considerazione i divieti e i limiti alle assunzioni stabiliti a loro carico dalla normativa vigente.

Piano triennale del fabbisogno di personale Profondamente modificate risultano le modalità per la programmazione del fabbisogno di personale: il “programma triennale del fabbisogno di personale” cambia denominazione in “piano triennale dei fabbisogni di personale” e dovrà essere adottato in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo emanate con il Decreto 8/5/2018 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione a seguito di intesa in sede di Conferenza Unificata. Resta fermo il divieto di assumere nuovo personale per gli enti che non provvedono agli adempimenti relativi alla programmazione dei fabbisogni, fatte salve tuttavia le categorie protette (nuovo art. 6, comma 6, del D.Lgs. n. 165/2001). In sede di prima applicazione il divieto di cui sopra si applica a decorrere dal 30/03/2018 e comunque solo decorso il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione delle predette linee di indirizzo (art. 22, comma 1, del D.Lgs. n.75/2017). Le principali istruzioni operative, che interessano gli Enti Locali, possono essere così riassunte: Coerenza con gli strumenti di programmazione: il piano dei fabbisogni deve essere coerente con l’attività di programmazione generale dell’Ente e deve svilupparsi, nel rispetto dei vincoli finanziari, in armonia con gli obiettivi definiti nel ciclo della performance, ovvero con gli obiettivi che l’Ente intende raggiungere nel periodo di riferimento (obiettivi generali ed obiettivi specifici, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del D.Lgs. n. 150/2009). Complementarietà con le linee di indirizzo sullo svolgimento delle procedure concorsuali e sulla valutazione dei titoli di cui alla Direttiva n. 3/2018 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione: come abbiamo già avuto modo di sottolineare, la programmazione dei fabbisogni trova il suo naturale sbocco nel reclutamento effettivo del personale, ovvero nell’individuazione delle figure e competenze professionali idonee, nel rispetto dei principi di merito, trasparenza ed imparzialità, per le quali devono essere richieste competenze e attitudini, oltre che le conoscenze. Ambito triennale di riferimento ed approvazione con cadenza annuale: previa analisi delle esigenze (da un punto quantitativo e qualitativo), per le amministrazioni diverse dalle amministrazioni statali, il piano dei fabbisogni di personale si sviluppa in prospettiva triennale è adottato annualmente nel rispetto delle previsioni di cui all’art. 6, commi 2 e 3, del D.Lgs. n. 165/2001; l’eventuale modifica in corso d’anno è consentita solo a fronte di situazioni nuove e non prevedibili e deve essere, in ogni caso, adeguatamente motivata. Procedura e competenza per l’approvazione: il Piano triennale dei fabbisogni di personale è approvato secondo le modalità previste dalla disciplina dei propri ordinamenti; restano, pertanto, invariate le procedure di approvazione e la disciplina di riferimento, che per gli enti locali sono rappresentate dagli artt. 88 e seguenti del D. Lgs. n. 267/2000 e s.m.i.. L’iniziativa spetta ai Dirigenti ai sensi dell’art. 16, comma 1, lettera a-bis, del D.Lgs. n. 165/2001; a tale riguardo, riteniamo che, per gli Enti Locali e nel caso in cui nell’organizzazione non fossero presenti i Dirigenti, tale compito spetti comunque ai Responsabili apicali. Il piano è poi sottoposto a controlli preventivi, ove previsti dai propri ordinamenti, anche al fine di verificare la coerenza con i vincoli di finanza pubblica, nonché alla preventiva informativa sindacale, se prevista nei contratti collettivi nazionali (art. 6, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001). Nella direttiva ministeriale si ritiene che il piano triennale dei fabbisogni sia oggetto di pubblicazione in “Amministrazione trasparente” nell’ambito delle informazioni di cui all’art. 16 del D.Lgs. n. 33/2013 “Obblighi di pubblicazione concernenti la dotazione organica ed il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato”, unitamente al Conto annuale del personale. Superamento del concetto tradizionale di “dotazione organica”: il piano triennale dei fabbisogni deve essere orientato, da un punto di vista strategico, all’individuazione del personale in relazione alle funzioni istituzionali ed agli obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini; per dare maggiore flessibilità a tale strumento, pur strettamente correlato con l’organizzazione degli uffici, la “dotazione organica” non deve essere più espressa in termini numerici (numero di posti), ma in un valore finanziario di spesa potenziale massima imposta come vincolo esterno dalla legge o da altra fonte (per gli enti locali, l’indicatore di spesa potenziale massima resta pertanto quello previsto come tetto

226 massimo alla spesa di personale, ovvero il limite imposto dall’art. 1, commi 557 – spesa media triennio 2011/2013 - e 562 – spesa anno 2008 - della L. n. 296/2006). Nell’ambito di tale tetto finanziario massimo potenziale, gli enti potranno procedere a rimodulare annualmente, sia quantitativamente che qualitativamente, la propria consistenza di personale in base ai fabbisogni programmati; sarà possibile, quindi, coprire in tale ambito i posti vacanti nel rispetto della disposizioni in materia di assunzioni e nei limiti delle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente. Nel piano triennale dei fabbisogni di personale dovranno essere altresì indicate le risorse finanziarie necessarie per la relativa attuazione, nel limite della spesa per il personale in servizio e di quella connessa alle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente, comprese le norme speciali (mobilità, stabilizzazioni ex art. 20, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001, ecc.); la somma di questi due valori non può essere superiore alla spesa potenziale massima consentita dalla legge (come sopra specificata). La declinazione delle qualifiche, categorie o aree, distinte per fasce o posizioni economiche, si sposta nell’atto di programmazione del fabbisogno, che è determinato sempre annualmente, con orizzonte triennale, nel rispetto dei vincoli finanziari. Rispetto dei vincoli finanziari: la programmazione deve tenere conto degli equilibri e delle risorse di bilancio, nonché dei vincoli in materia di spesa di personale e non può, in ogni caso, comportare maggiori oneri per la finanza pubblica; le risorse finanziarie da indicare per l’attuazione del piano sono, nel rispetto dei predetti vincoli, così composte: ➢ spesa per il personale in servizio a tempo indeterminato, compresa quella in comando o altro istituto analogo. In tale ambito, il costo dei dipendenti a part-time e non assunti a tempo parziale per previsione organizzativa, va indicato integralmente, in previsione dell'eventuale rientro a tempo pieno. Osserviamo che per gli Enti Locali, tuttavia, tale indicazione può creare seri problemi nel confronto poi tra la spesa per l’attuazione del piano con quella massima potenziale corrispondente al limite complessivo di contenimento della spesa previsto dall’art. 1, commi 557 e 562, della L. n. 296/2006, quest’ultimo calcolata, come sancito dalla Corte dei Conti Sezione delle Autonomie con la delibera n. 25/2014, sulla base della spesa effettivamente sostenuta, ovvero degli impegni di competenza. I due dati, non risultando omogenei tra loro, potrebbero portare al mancato rispetto del vincolo di contenimento della spesa, oppure, limitare fortemente la possibilità di assumere nuovo personale. Ci auspichiamo, pertanto, gli opportuni chiarimenti in merito; ➢ possibili costi futuri per il reintegro del personale assegnato in mobilità temporanea presso altre amministrazioni, per valutare gli effetti in caso di rientro. Ovviamente, si estendono a questo caso le medesime perplessità espresse al punto precedente; ➢ spesa per eventuali rapporti di lavoro flessibile nel rispetto degli artt. 7 e 36 del D.Lgs. n. 165/2001 e nei limiti di spesa di cui all’art. 9, comma 28, del D.L. n. 78/2010; ➢ ulteriori limiti connessi alle facoltà assunzionali, con particolare riferimento ad eventuali tetti di spesa di personale; ➢ spesa per assunzioni delle categorie protette; ➢ spesa per eventuali procedure di mobilità. In definitiva, il piano triennale del fabbisogno di personale deve essere redatto senza maggiori oneri per la finanza pubblica e deve indicare la consistenza, in termini finanziari, della dotazione organica nonché il valore finanziario dei fabbisogni programmati che non possono superare la “dotazione” di spesa potenziale derivante dai limiti di spesa normativamente previsti. Resta fermo che la copertura dei posti vacanti avviene nei limiti delle assunzioni consentite a legislazione vigente, e, per gli altri rapporti, nei limiti di spesa di personale previsti, nonché dai relativi stanziamenti di bilancio. Revisione degli assetti organizzativi e impiego ottimale delle risorse L’organizzazione degli uffici, da formalizzare con apposito atto amministrativo, deve essere conforme al piano triennale dei fabbisogni di personale (art. 6, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001); l’attività di programmazione dei fabbisogni deve pertanto necessariamente contemplare anche, qualora necessario per l’ottimale distribuzione delle risorse umane, una revisione dell’organizzazione dell’Ente finalizzata alla razionalizzazione degli apparati amministrativi, il tutto per meglio perseguire gli obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini. In tale ambito, le amministrazioni rilevano, ai sensi dell’art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001, eventuali situazioni di soprannumero o eccedenze di personale. Contenuto del piano triennale dei fabbisogni di personale, modalità di reclutamento e profili professionali: nel piano triennale dei fabbisogni devono essere previsti eventuali processi di mobilità esterna (tenendo conto dell’art. 1, comma 47, della L. n. 311/2004, dell’art. 14, comma 7, del D.L. n. 95/2012, nonché dell’art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001), eventuali progressioni di categoria ai sensi dell’art. 22, comma 15, del D.Lgs. n. 75/2017, oltre che le modalità di reclutamento di nuovo personale, nel rispetto della normativa vigente in materia di assunzioni, di cui agli artt. 20 e 35 del D.Lgs. n. 165/2001. Infine, deve essere indicato l’eventuale ricorso ai rapporti di lavoro flessibile, il rispetto delle assunzioni obbligatorie di cui alla L. n. 68/1999, nonché dare puntualmente conto dell’eventuale applicazione dell’art. 6-bis del D.Lgs. n. 165/2001 in materia di esternalizzazione di servizi, tenendo conto che un’eventuale reinternalizzazione è subordinata al rispetto della normativa in materia di accesso all’impiego nonché all’invarianza degli oneri a carico della finanza pubblica. L’individuazione dei profili professionali dovrà essere coerente con le funzioni che l’amministrazione è chiamata a svolgere, della struttura organizzativa, delle responsabilità connesse a ciascuna posizione, il tutto finalizzato a definire un ordinamento professionale in linea con i principi di efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini ed in grado di perseguire gli obiettivi dell’Ente.

Indirizzi per le politiche occupazionali nel triennio

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Come evidenziato sopra, il quadro normativo nel quale ci si trova ad operare, oltre che complesso e a volte frammentario, è caratterizzato da una serie di disposizioni assai rigorose, tese al contenimento della spesa a qualsiasi titolo. Esse incidono, a più livelli, sia sulle facoltà assunzionali degli enti locali - a tempo indeterminato e determinato - che sui margini di impiego delle risorse decentrate da destinare alla remunerazione accessoria del personale, in una stagione che ha visto altresì bloccati i rinnovi economici dei contratti nazionali, senza peraltro avere ancora, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, una certezza definitiva sui tempi e sulle modalità dell’effettivo rinnovo. Premesso quanto sopra, non si può, però, prescindere dalla predisposizione del piano triennale dei fabbisogni di personale con conseguente definizione dei profili e delle professionalità necessarie per garantire continuità nella erogazione dei servizi e il soddisfacimento dei bisogni della collettività amministrata. E’ stata, pertanto, definita una programmazione triennale dei fabbisogni di personale 2019-2021 coerente con gli indirizzi e le priorità generali delineate nel presente documento, anche se dovrà inevitabilmente essere sottoposta ad aggiustamenti e conferme di anno in anno, a seguito di verifica riguardo alle risorse realmente disponibili ed ai margini di programmazione consentiti dall'effettivo turn over dell'anno precedente ma anche per seguire l’evoluzione del contesto di riferimento, normativo e non solo. In coerenza con le precedenti considerazioni e attesi gli obiettivi e programmi strategici, di seguito si evidenziano, in termini generali, i fabbisogni di personale nel triennio 2019-2021: rafforzamento della struttura comunale utilizzando completamente il turn-over consentito dalla normativa vigente, con il reclutamento di personale in possesso di competenze giuridico-amministrative, contabili e tecniche, sia per compensare il consistente calo di personale a seguito delle numerose cessazioni intervenute negli ultimi anni che per fronteggiare l’evoluzione normativa, sempre più complessa, e per sostenere, in alcuni ben precisi punti della struttura comunale, il processo di innovazione, semplificazione delle regole e delle procedure. Con deliberazione di G.C. n. 94 del 17.12.2019, tenendo conto dei limiti di spesa previsti nel triennio, è stato approvato l’aggiornamento del piano triennale del fabbisogno di personale 2020-2022, contenente, tra l’altro le seguenti direttrici e considerazioni.

PIANO DELLE ASSUNZIONI 2020-2022 Direttrici delle nuove politiche del personale •Maggiore presenza di personale di categoria D, con capacità e attitudine al coordinamento di altri addetti, per presidiare funzioni strategiche nelle aree I, II e III e IV. •Per quanto riguarda i servizi in cui sono necessari profili professionali specialistici, occorre fare considerazioni a monte circa la convenienza economica e gestionale di affidamento all’esterno, e qualora emerga una convenienza per la gestione diretta, procedere ad assumere figure professionali specialistiche, con l’ovvia considerazione che una scelta del genere è difficilmente reversibile e impegna l’Ente ingessandolo.

La programmazione sviluppata dalla Giunta prevede il seguente programma di assunzioni:

Assunzione mediante concorso/scorrimento graduatorie vigenti. categoria 2019 2020 2021 2022 A B1 B3 2 1 C 7 2 3 ( di cui 1 al 55.55%, 1 al 50%) D 2 al 69,44% DIRIGENTE 1 Totale spesa 251.693,74 64.731,27 66.118,23

Progressioni verticali ex art. 22 c.15 D.Lgs.75/2015 categoria 2019 2020 2021 2022 C 1 D 1 Totale spesa 46.019,50

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Trasformazione rapporto di lavoro a tempo pieno categoria 2019 2020 2021 2022 C 1 Totale spesa 22.039,41

Assunzioni previste/budget 2019 2020 2021 2022 A Resti anno precedente 22.537,68 212.931,74 66.430,07 109.393,36 B cessati anno precedente 190.394,06 173.250,98 107.694,56 86.770,68 C (A+B) Capacità assunzionale 212.931,74 386.182,72 174.124,63 197.279,59 D Concorso/scorrimento 251.693,74 64.731,27 66.118,23 graduatorie E Progressioni verticali 46.019,50 F Trasformazione rapporto di 22.039,41 lavoro C-D-E-F Capacità assunzionale residua 212.931,74 66.430,07 109.393,36 130.045,81

Assunzione mediante mobilità neutra categoria 2019 2020 2021 2022 B3 1 C 3 D 3

In data 27 aprile 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 108, il Decreto 17 marzo 2020 recante “Misure per la definizione delle capacità assunzionali di personale a tempo indeterminato dei Comuni”, attuativo dell’art. 33, comma 2 del D.L. N. 34/2019, convertito con modificazioni nella L. 58/2019, c.d. “Decreto crescita”; Con il decreto suddetto, avente efficacia dal 20 aprile 2020, sono state definite nuove regole assunzionali, volte al superamento per i comuni della severa disciplina vincolistica in materia di spesa di personale e di limitazione del turn-over, mediante l’introduzione di nuovi meccanismi di calcolo della capacità assunzionale premianti per quegli Enti che si trovano in una condizione di virtuosità nel rapporto tra spese di personale ed entrate correnti.

Con Delibera di Giunta Comunale n. 130 del 08.09.2020 è stata riconosciuta l’esigenza - nelle more della conclusione delle procedure concorsuali programmate, ed in attesa della verifica finalizzata alla salvaguardia degli equilibri di bilancio - di procedere ad una revisione in corso d’anno del piano occupazionale 2020, sia in ordine alla programmazione a tempo determinato che a quella a tempo indeterminato, in coerenza con i vincoli di finanza pubblica e con il quadro normativo vigente in materia di personale. Con la citata deliberazione è stato stabilito di aggiornare il Piano triennale del fabbisogno di personale 2020/2022, di cui alla deliberazione della Giunta comunale n. 94 del 17/12/2019 avente ad oggetto “Aggiornamento piano dei fabbisogni di personale 2019/2020. Adozione piano dei fabbisogni di personale triennio 2020/2022”, revisionando il piano occupazionale 2020, relativamente alla programmazione di personale a tempo determinato ed indeterminato.

Per maggiori dettagli sul turn over e sulla dotazione organica dell’Ente si rinvia alla programmazione approvata dalla Giunta Comunale con gli specifici atti richiamati.

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PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Elenco beni immobili di proprietà comunale da alienare in attuazione dei commi 1 e 2 dell’art. 58 del D.L. 25.6.2008, n. 112, convertito dalla legge 6.8.2008, n. 133, sostituiti dall'art. 33-bis, comma 7, legge n. 111/2011, come introdotto dall'art. 27, comma 1, legge n. 214 del 2011.

Il Piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare per l’anno 2019 è stato approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 51 del 29.03.2019 a modifica ed integrazione dei precedenti piani delle alienazioni e valorizzazione, di cui alle deliberazioni di Consiglio Comunale n. 53/2012, n. 64/2013, n. 66/2014, n. 46/2015 e 44/2016,.

Per l’anno 2020 Il Piano delle alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare è stato confermato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 56 del 30.12.2019, come da prospetto sotto riportato.

N. Descrizione Ubicazione Superficie Foglio Particella Valore Intervento Conformità economico previsto urbanistica stimato

1 Area in zona “B2.b”, 830 - 834 formata da n. 7 lotti di Via Mq. 3.500 1 parte Euro Alienazione Si mq. 500 cadauno. Traversa 871 - 873 1.624.000,00 Moranino 1182 (*) parte

2 Area in zona “B2.c” Zona a sud Mq. 980 1 931 in Euro Alienazione Si di Via parte 392.000,00 Ippodromo in adiacenza alla linea ferroviaria

3 Relitto di fabbricato Via della Mq. 42 7 130 sub 3 Euro 5.040,00 Alienazione Si Rocca

4 Area in zona “D2” Ad ovest di Mq. 160 1 1032 Euro Alienazione Si Via G. 28.000,00 Galilei

(*) Euro 232.000,00 cadauno.

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PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE DI FUNZIONAMENTO E DI RIORDINO E RISTRUTTURAZIONE AMMINISTRATIVA (art. 2, comma 594 e successivi, della L. 244/07 - Finanziaria 2008)

I commi da 594 a 599 dell’art. 2 della Legge 24/12/2007, n. 244 (Legge Finanziaria 2008) hanno introdotto alcune misure tendenti al contenimento della spesa di funzionamento delle strutture delle Pubbliche Amministrazioni, fissando l’obbligo per quest’ultime, di adottare Piani triennali finalizzati a razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali. In particolare, la legge ha individuato i beni oggetto di tale razionalizzazione e precisamente:  dotazioni strumentali, anche informatiche;  autovetture di servizio;  beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali;  apparecchiature di telefonia mobile. Il Comune di Giulianova ha provveduto ad approvare, con deliberazione della Giunta Comunale n. 72 del 04/05/2018, il “Piano di razionalizzazione di alcune spese di funzionamento ex art. 2 commi 594 e seguenti della legge 24/12/2007, n. 244 (Legge Finanziaria 2008) triennio 2018 – 2020”. La norma, prevede altresì che le amministrazioni, ai sensi dell’art. 2 comma 597 della legge 24/12/2007 n. 244, debbano predisporre e, trasmettere alla sezione regionale della Corte dei Conti e agli organi di controllo interni, una relazione a consuntivo sullo stato di attuazione dei contenuti del suddetto piano. Al fine di ottemperare alla normativa sopraccitata è stata elaborata la seguente relazione che, rispetto alle tipologie di beni oggetto della razionalizzazione, ne indica da un lato la consistenza al 31/12/2019 e, dall’altro segnala i provvedimenti che sono stati adottati al fine di razionalizzare la gestione delle strutture e dei beni in dotazione a questo Ente.

Razionalizzazione delle spese di telefonia, intranet e internet Il Comune di Gulianova, attraverso il supporto dell’Unità Organizzativa Autonoma Servizi di Sviluppo Sistemi Informativi per la Transizione Digitale (S.S.I) al quale sono affidati i compiti specifici dell’Ufficio per la Transizione Digitale di cui all’art. 17, comma 1, del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i. - c.d. CAD, ha garantito nel corso dell'anno 2019 la continuità delle attività volte all’ottimizzazione e alla razionalizzazione delle spese ICT, con particolare riferimento alla spese di telefonia analogica e digitale (VoIP), della intranet comunale nonché della connettività internet dell'Ente. In particolare, le attività di razionalizzazione delle spese ICT hanno avuto due duplici obiettivi: da una parte hanno permesso di ampliare e potenziare le performance dell’infrastruttura della rete locale (intranet) del Comune attraverso i lavori in economia effettuate dal personale interno aumentando la capacità di connettività dati in banda ultralarga (300 Mbps intranet e 100 Mbps internet), dall’altra hanno consentito di razionalizzare i costi improduttivi sostenuti per l’erogazione dei servizi di telefonia analogico/digitale (VoIP) e di connettività dati (intranet ed internet) forniti dal provider Fastweb SpA in convenzione CONSIP SPC 2 e convenzione CONSIP TF5 per la telefonia fissa analogico/VoIP. Verso questa direzione, sono state portate avanti le seguenti attività, dettagliate sul Rapporto sullo stato di transizione al digitale 2019 e obiettivi 2020-2022 disponibile sulla sezione per la trasparenza dell’Ente (https://trasparenza.comune.giulianova.te.it):

1. Adeguamenti tariffari dei servizi dati e telefonia alle seguenti Convenzioni CONSIP: Contratto-Quadro CONSIP Sistema Pubblico di Connettività 2 e Convenzione CONSIP Telefonia Fissa (TF) 5; 2. Sostituzione ed aggiunta di alcuni apparati di rete in modalità cosiddetta “green energy”, per una gestione centralizzata con tecnologia uniforme degli stessi, negli edifici comunali e nei plessi scolastici per il servizi di rete pubblica Wireless e Wired in banda ultra-larga; 3. Attività di supporto in economia alla gestione, assistenza tecnica, manutenzione e coordinamento lavori di ampliamento del sistema di videosorveglianza integrato comunale al servizio del Nucleo Operativo della Polizia Municipale e delle altre Forze di Polizia. 4. Gestione in economia del servizio Wi-Fi pubblico presso gli edifici comunali ed i plessi scolastici con una connessione internet gratuita in banda ultra-larga per i cittadini utenti, i docenti e gli studenti delle scuole giuliesi. 5. Supporto in economia per l’erogazione dei servizi ICT nelle scuole nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune e le scuole di Giulianova (dettagliato più avanti). 6. Erogazione in economia di specifici servizi ICT comunali alla Società Giulianova Patrimonio Srl nell’ambito della convenzione sottoscritta con il Comune (dettagliata più avanti). 7. Servizio di assistenza e manutenzione hardware e software in economia sulle Postazioni di Lavoro dei dipendenti comunali e della Giulianova Patrimonio Srl, del personale amministrativo e didattico degli Istituti Comprensivi Statali del territorio. 8. Interventi finalizzati al passaggio dal fax tradizionale al fax digitale; 9. Gestione in economia delle mailbox ufficiali dell'Ente di posta elettronica ordinaria (con dominio @comune.giulianova.te.it).

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Gli interventi succitati hanno consentito, da una parte di migliorare e consolidare i servizi inerenti la connettività intranet/internet razionalizzando nel contempo i consumi energetici, dall’altra di maturare un’economia strutturale nel 2019 pari a Euro 11.492,32, rispetto ai costi sostenuti nell’anno precedente per la spesa di telefonia (analogico/digitale), intranet (VPN) ed internet, come descritta nella tabella illustrata più avanti. Le attività di razionalizzazione ICT del S.S.I. del periodo 2012-2019 hanno consentito al Comune di Giulianova di maturare sulla telefonia analogico/digitale (VoIP), connettività intranet ed internet al 31.12.2019, un economia pari a Euro 73.041,08, ovvero un risparmio pari al 13,59% nel 2019 rispetto alla spesa iniziale (t0) di Euro 146.100,71 sostenuta nel 2012. Il Grafico che segue evidenzia il calo della spesa complessiva pari ad Euro 73.059,63 sostenuta nel 2019 per i servizi di connettività dati e telefonia analogico/digitale (VoIP) rispetto a quella sostenuta nel 2012.

Andamento spesa servizi intranet, internet e telefonia analogico/VoIP 2012-2019 Comune di Giulianova

160.000,00 146.101 133.455 2012 140.000,00 116.899112.161 2013

120.000,00 96.652 88.229 2014 100.000,00 84.552 73.060 2015 80.000,00 2016 60.000,00 Spesa (Euro) Spesa 40.000,00 2017 20.000,00 2018 0,00 2019 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016 - 2017 - 2018 - 2019

Nella tabella e nella figura che seguono si evidenziano in dettaglio le spese di telefonia/internet variazione 2012/2019 suddivisa per provider (Telecom/Fastweb):

COMUNE DI GIULIANOVA Razionalizzazione servizi di connettività dati e telefonia analogica/digitale VoIP 2012 –2019

Economie Economie 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2018-2019 2012-2019 Fastweb 126.506 116.202 112.336 109.768 96.652 88.229 84.552 73.060 11.492 53.447

Telecom 19.595 17.253 4.563 2.393 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 19.594 Spesa internet/telefonia 146.101 133.455 116.899 112.161 96.652 88.229 84.552 73.060 11.492 73.041 (Euro) Percentuale riduzione spesa -8,66 -12,41 -4,05 -13,83 -8,71 -4,17 -13,59 (%)

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Andamento spesa servizi intranet/internet/telefonia analogico/VoIP 2012-2019 160.000,00 Comune di Giulianova

140.000,00 146.101 133.455 120.000,00 116.899

112.161 100.000,00 96.652 88.229 80.000,00 84.552 Spese73.060 2012- 2019

60.000,00 Spesa (Euro) Spesa

40.000,00

20.000,00

0,00 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Le illustrazioni precedenti evincono con chiarezza che gli interventi di razionalizzazione effettuati sui predetti servizi ICT, nella finestra temporale 2012-2019, hanno permesso al Comune di Giulianova di maturare un'economia importante di Euro 73.060,00, sulla voce di costo “Spese ICT”.

Alle economie strutturali succitate deve, altresì, essere aggiunto anche l'importo di Euro 4.000,00 che l'Ente riceve in entrata dalla società Giulianova Patrimonio Srl e dagli Istituti Comprensivi Scolastici 1 e 2 per l'erogazione di specifici servizi ICT mediante la sottoscrizione dei seguenti accordi:

 Protocollo d'intesa tra Comune di Giulianova, Istituto Comprensivo Statale 1 e Istituto Comprensivo Statale 2 denominato "Supporto in ambito ICT per l’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale negli Istituti Comprensivi Statali di Giulianova" sottoscritto tra le parti in data 03.07.2018 - Schema di protocollo approvato con DGC n. 124 del 21.06.2018;

 Convenzione tra Comune di Giulianova e Giulianova Patrimonio Srl per l'Erogazione di specifici servizi ICT comunali alla società Giulianova Patrimonio Srl", sottoscritta dalle parti il 14.12.2017 - Schema di Convenzione approvato con D.D. n. 320 del 11.12.2017.

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4.1.2 Telefonia mobile

Come previsto dal Piano triennale di razionalizzazione delle spese, l’assegnazione delle apparecchiature di telefonia mobile è limitata ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e/o limitatamente al periodo necessario allo svolgimento delle attività che ne richiedono l’uso. I cellulari sono dotati del sistema dual-billing che consente la separata fatturazione delle chiamate per ragioni d’ufficio da quelle personali. Nell’aprile del 2019, il Comune di Giulianova ha aderito alla Convenzione Consip TELEFONIA MOBILE 7 – LOTTO 1 sottoscritta in data in data 17/12/2018 per la fornitura del Servizio di Telefonia Mobile a favore del Comune di Giulianova, quantificando la spese per la telefonia mobile per l’anno di durata del contratto in convenzione, unitamente alla fornitura di nuove apparecchiature di telefonia mobile in soli, in soli € 5.500,00, diminuendo più del 50 % la spesa sostenuta negli anni precedenti, pari ad € 11.026,95 nel 2017 ed € 12.475,99 nel 2018;

La sopra citata convenzione prevede, altresì ,la fornitura di apparati telefonici mobili a noleggio con canone mensile, da associare alle schede SIM in convenzione, aventi il seguente piano tariffario :  Telefoni Top Android € 2,00;  Telefoni Top iOS 4,7" € 5,00;  Telefoni Top iOS 5,5" € 6,00;  Telefoni Top Windows € 2,00;  Telefoni categoria intermedia € 1,00;  Telefoni categoria base € 0,50;  Tablet Android € 6,00;  Tablet iOS € 10,00;  Tablet Windows € 6,00;  Modem per computer portatili € 0,25.

Avvalendosi delal convenzione CONSIP “Mobile 7” sono stati: 1. riscattati n. 17 apparati telefonici relativi alla precedente convenzione Consip; 2. migrate complessive n. 70 utenze sulla nuova convenzione consip Mobile 7, di cui n. 58 utenze con contratto ricaricabile a pacchetto Piano tariffario L20 e n. 12 utenze con piano tariffario a consumo plafond nazionale da 20 Gbyte; 3. chiusi n. 15 utenze telefoniche e nello specifico le utenze dismesse o al momento non utilizzate; 4. acquisite tramite contratto di noleggio e manutenzione di n. 50 apparati di telefonia mobile appartenenti alle seguenti categorie previste in convenzione: ◦ n. 4 Telefoni Top iOS ; ◦ n. 26 Telefoni Top Android; ◦ n. 20 Telefoni Categoria Intermedia;

Trend spesa per Telefonia mobile nel triennio: 2017 2018 2019 € 11.026,95 € 12.475,99 € 5.500,00

Trend spesa per Telefonia fissa nel triennio: 2017 2018 2019 € 88.229,36 € 84.551,95 € 78.461,48

4.1.3 Dotazioni strumentali ed informatiche La situazione delle dotazioni strumentali anche informatiche, di cui è provvista ogni postazione di lavoro del personale impiegatizio, è la seguente:  personal computer con relativo sistema operativo ed applicativi previsti dai procedimenti di lavoro da eseguire (software gestionale, pacchetto Office Automation, software di produttività);  collegamento alla intranet comunale e ad internet n banda ultra-larga (100 Mbps);  telefono VoIP;  casella di posta elettronica;

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 collegamento ad una stampante multifunzione di rete e/o stampante individuale per le sole postazioni di lavoro che si interfacciano con il pubblico;  scrivania;  cassettiera;  seduta girevole;  sedute fisse o girevoli in quantità variabile per il personale avente rapporti con l’utenza.

Le dotazioni strumentali sono le seguenti DOTAZIONI STRUMENTALI QUANTITÀ AL 31.12.2019 Personal computer 149 Notebook 5 Tablet 2 Stampanti 41 Scanner 14 Server fisici + virtuali 8 + 33 Macchina da scrivere 1 Fotocopiatrice/scanner 17 Fax 2 Telefoni fissa 130 Centralino telefoni 1 Rilevatori di presenza 9

DOTAZIONI STRUMENTALI Il patrimonio delle dotazioni strumentali ha subito le seguenti variazioni:

FAX Nel corso del triennio i fax in dotazione all’Ente sono diminuiti grazie all’utilizzo del VOIP e agli applicativi informatici fax to mail – mail to fax e non vi sono state sostituzioni della dotazione in uso.

SCANNER Gli scanner in dotazione all’Ente sono n. 3 scanner dell'ufficio protocollo in noleggio e n. 14 delle stampanti multifunzione kyocera in noleggio.

MACCHINE DA SCRIVERE la macchina da scrivere OLIVETTI ET 2450 in dotazione è stato ceduto in comodato d'uso gratuito all'Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova mediante scrittura privata del 06.03.2018.

FOTOCOPIATRICI Nel corso dell’anno 2019 l’ente ha usufruito delle n. 14 apparecchiature multi-funzione fornite a noleggio di fascia media a ridotto impatto ambientale destinate a scansione, copia e stampa (D.D. n. 652 del 08.06.2019 - CIG derivati: Z0123D7CB8 (LOTTO 2); Z2F23D833C (LOTTO 4); Z5323D8518 (LOTTO 5)) in convenzione CONSIP Fotocopiatrici 28. Per quanto riguarda il risparmio nell’utilizzo della carta sono state adottate le seguenti regole per ridurre gli sprechi ed incentivare comportamenti efficienti, in particolare:  l'installazione del server printer centralizzato (software KNM fornito da Kyocera Document Solutions Italia SpA) con stampa in loco esclusivamente mediante badge o PIN personale sulle n. 14 stampanti multifunzione kyocera a noleggio;  per stampe di routine o di controllo l’utilizzo di carta già stampata ed accantonata per lo scopo;  per le stampe su carta nuova l’utilizzo della funzione di stampa fronte/retro e della carta riciclata;  nel caso di richieste di copie di documenti particolarmente voluminosi la fornitura dei dati su supporto informatico o tramite posta elettronica scannerizzando i documenti;  l’attivazione di abbonamenti on-line a riviste specializzate (per evitare fotocopie inutili di articoli);  utilizzo del VOIP e degli applicativi informatici fax to mail – mail to fax (fax digitale);  comunicazione interna ed esterna tramite posta elettronica

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4.1.4 Uso della carta Per quanto riguarda il risparmio nell’utilizzo della carta sono state adottate le seguenti regole per ridurre gli sprechi ed incentivare comportamenti efficienti, in particolare:  per stampe di routine o di controllo l’utilizzo di carta già stampata ed accantonata per lo scopo;  per le stampe su carta nuova l’utilizzo della funzione di stampa fronte/retro e della carta riciclata;  nel caso di richieste di copie di documenti particolarmente voluminosi la fornitura dei dati su supporto informatico o tramite posta elettronica scannerizzando i documenti;  l’attivazione di abbonamenti on-line a riviste specializzate (per evitare fotocopie inutili di articoli);  gestione del flusso dei documenti informatici per via telematica mediante l’uso di applicativi software con motore di workflow;  servizio di fax digitale mediante applicativi informatici fax to mail – mail to fax;  comunicazione interna ed esterna tramite posta elettronica  Gestione informatica deliberazioni degli organi collegiali e determinazioni dirigenziali.

4.1.5 Gestione in economia della intranet comunale Gli interventi finalizzati alla razionalizzazione delle spese di telefonia, intranet e internet, hanno riguardato anche l’attività di gestione della intranet comunale. Infatti, suddetta gestione avviene in economia mediante il personale interno del Servizio Sistemi Informativi (S.S.I.) dell’Ente. In particolare, negli ultimi anni sono state espletate diverse attività finalizzate a garantire la continuità di gestione dell'infrastruttura della intranet comunale, quest'ultima indispensabile per erogare i seguenti servizi ICT: la telefonia VoIP e il fax digitale, la rete comunale (LAN/WAN), la connettività internet in banda ultra-larga a 100 Mbps in fibra ottica (FTTH – Fiber To The Home) e la videosorveglianza integrata del territorio. Suddetta gestione è svolta come suddetto dal personale qualificato interno in modalità “On premise” (ovvero mediante i CED dell’Ente), e si caratterizza per le attività di assistenza e manutenzione dei seguenti apparati di rete fisici e virtuali: gli switch, i router, i dispositivi wireless (Antenne CPE, Access Point - AP) e dispositivi di sicurezza (firewall e antispam). In particolare, l’attività della rete locale del Comune (v. fig. che segue), costituita da collegamenti in fibra e in WiFi a banda ultra-larga, si esplica nella gestione dei seguenti dispositivi: 1. gestione di n. 44 apparati di rete fisici e virtuali (n. 10 switch per le interconnessioni interne ed esterne ai blade server di produzione e di replica, n. 16 switch ubicati c/o gli edifici comunali, n. 18 switch ubicati presso gli edifici scolastici degli Istituti comprensivi Statali). 2. gestione di n. 61 VLAN, (incluse le VLAN dedicate al VoIP, ai dati, al management usate per amministrare i dispositivi di rete, alla demilitarized zone – DMZ per i servizi esposti in internet), che segmentano la intranet comunale in base alla posizione degli edifici ed in base ai servizi correlati. 3. Gestione di n. 28 antenne CPE per i collegamenti punto-punto (PtP) tra gli edifici collegati alla intranet comunale; 4. Gestione centralizzata di n. 41 Access Point per garantire il servizio WiFi gratuito negli edifici comunali e nelle scuole.

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La gestione dei backup e delle repliche delle configurazioni software dei singoli apparati di rete vengono effettuate settimanalmente per ragioni di sicurezza. Esse vengono gestite centralmente mediante appositi applicativi di Device Configuration Management. Tutti i dispositivi e i servizi fisici e virtuali appartenenti alla intranet comunale, invece, anch’essi gestiti al livello centrale, vengono monitorati mediante l’ausilio di un applicativo libero ed open source di monitoring che consente di controllare la disponibilità e le performance di tutti gli apparati dell’infrastruttura IT comunale (server, apparato di rete, virtual machine, AP, etc.). Su ogni dispositivo di rete, inoltre, vengono gestite una serie di interfacce di rete virtuale (VLAN); per ogni interfaccia di rete vengono effettuate, mediante il dispositivo virtuale (Appliance) di firewall, le seguenti principali operazioni: • gestione delle policy di accesso alla intranet; • gestione delle policy di navigazione internet; • gestione dei filtri web per categoria al fine di ridurre la possibilità di contrarre virus, malware etc. via internet; • gestione degli utenti che si collegano da remoto alla intranet mediante il certificato digitale SSL-VPN rilasciato dall’Ente; • analisi e policy sul traffico di rete (c.d. Traffic shaping).

Nel 2018 il S.S.I ha eseguito in economia diverse attività di assistenza sulle antenne CPE non funzionanti, tra i quali si citano i seguenti:  in data 29.03.2018 la sostituzione dell’antenna CPE ubicata presso la sede dei Servizi Sociali, danneggiata a seguito di lavori sull’antenna TV commissionata dal centro anziani;  in data 07.05.2018 la sostituzione dell’antenna CPE ubicata presso il palazzo Kursaal colpita da un fulmine.

Per ulteriori dettagli è possibile consultare le Relazioni attività Servizio Sistemi informativi pubblicate sul portale per la trasparenza dell’Ente.

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4.1.6 Spese di protocollo Dal 2011 è stata attuata una politica di razionalizzazione della spesa anche sulle risorse destinate all’invio della corrispondenza che proseguirà anche nel triennio 2021-2023. Come si evince dalla sintesi sotto riportata la diminuzione è rilevante e significativa grazie soprattutto all’ utilizzo della PEC (posta elettronica certificata) ed all’innovazione, tutt’ora in fase di attuazione, degli strumenti informatici. Si riportano i dati relativi alle spese postali sostenute dal 2011: - 2011 spesa postale € 65.949,01: l’anno in esame è l’ultimo in cui è stata inviata corrispondenza prevalentemente su supporto cartaceo; - 2012 spesa postale € 33.101,95: è stato introdotto l’uso della PEC, in sostituzione delle raccomandate per quelle categorie per cui la legge prevedeva già l’obbligo di dotarsi di un indirizzo PEC. - 2013 spesa postale € 47.075,22:; - 2014 spesa postale € 33.373,69: 2015 spesa postale € 21.822,41. - 2016 spesa postale € 24.951,50 - 2017 spesa postale € 26.972,79 Il trend al ribasso della spesa dimostra il consolidarsi dello strumento elettronico quale mezzo preferenziale da parte degli uffici comunali per l’invio di corrispondenza a categorie di destinatari che possiedono un indirizzo PEC o di posta elettronica;

PROSPETTIVE 2021-2023 Nel triennio 2021-2023 si intende portare avanti il lavoro di razionalizzazione inerente l’IT iniziato nel 2013 oltre che a migliorare i servizi digitali offerti alla collettività. A tal fine, sono stati elaborati nuovi progetti finalizzati al conseguimento dei seguenti obiettivi: 1. Razionalizzazione del CED mediante una progressiva migrazione di alcuni servizi IT verso il cloud pubblico; 2. Attuazione misure tecniche ed organizzative per incrementare la sicurezza informatica; 3. Stesura nuovo manuale di conservazione dei documenti a norma; 4. Integrazione servizi dei pagamenti elettronici (c.d. “PagoPA”) mediante l’attivazione di ulteriori n. 3 sportelli digitali riferiti al servizio pubblica istruzione; 5. Attuazione piano triennale di razionalizzazione delle spese di funzionamento; 6. Supporto alla stesura del nuovo Regolamento comunale per il trattamento dati personali; 7. Implementazione Registro web per la gestione delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dal Comune; 8. Regolamento (Disciplinare) utilizzo degli strumenti ICT; 9. Piano di Continuità Operativa (CO – Business Continuity); 10. Sportello digitale per il cittadino; 11. Subentro dell'ANPR all’ anagrafe della popolazione residente (APR e AIRE) del Comune di Giulianova; 12. Ampliamento del servizio di connettività alla rete internet degli uffici e luoghi pubblici (art 8-bis del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i. - CAD); 13. Predisposizione nuovo portale per la trasparenza dell'Ente; 14. Implementazione e configurazione infrastruttura ICT di collegamento del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) della protezione Civile alla intranet comunale, necessario per la fornitura dei servizi di telefonia digitale VoIP, Fax digitale, connettività dati (intranet/internet) e streaming per la videosorveglianza.

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4.2. Sezione B - Analisi parco auto - composizione

Negli ultimi anni più volte è stata richiamata l’attenzione delle Pubbliche Amministrazioni sulle modalità di gestione e di utilizzo delle autovetture in dotazione al fine di contenerne e ridurne la spesa, il presente Piano è finalizzato ad adottare misure di razionalizzazione, sia per le autovetture di servizio, che per quelle di rappresentanza. Il D.L. n. 95/2012 (convertito nella Legge n. 135/2012) e modificato con il D.L. n. 66/2014 (convertito nella Legge n. 89/2014), all’art. 5 comma 2, ha stabilito che a decorrere dal 1° maggio 2014, le Amministrazioni Pubbliche inserite nel conto economico consolidato della Pubblica Amministrazione, non possono effettuare spese per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi, di ammontare superiore al 30% della spesa sostenuta nell’anno 2011. Sono escluse da detto limite le autovetture adibite ai servizi di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ai servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza. Tale limite, poteva essere derogato, per il solo anno 2014, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. Per autovetture devono intendersi, ai sensi dell’art. 54 del Codice della Strada (D.lgs. 285/1992), quelle destinate al trasporto di persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente. Inoltre con l’art. 1 comma 143, della Legge di stabilità 24 dicembre 2012, n. 228 è stato posto il divieto, fino al 31 dicembre 2014, di acquisto di nuove autovetture e di stipula di contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto autovetture. Unica eccezione è rappresentata dagli acquisti per i “Servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza”. Tale divieto con il D. L. n. 101/13, convertito in Legge 30 ottobre 2013, n. 125 è stato esteso fino al 31 dicembre 2015. Il parco mezzi del Comune è attualmente formato da 15 unità di proprietà comunale. Regolarmente vengono aggiornati i dati per il censimento permanente delle autovetture di servizio, disposto dall’art. 4 del Dpcm 25 settembre 2014, il cui inadempimento comporta rilevanti sanzioni a carico dell’Ente e finalizzato ad assicurare massima trasparenza in ordine ai costi ed alle modalità di utilizzo del parco auto. I mezzi censiti al 31.12.2019, hanno un’età media di anni 18 e si configurano obsoleti rispetto alle attuali direttive antinquinamento e sono così suddivisi: Classificazione EURO 0 n. 2 Classificazione EURO 1 n. 6 Classificazione EURO 2 n. 8 Classificazione EURO 3 n. 14 Classificazione EURO 4 n. 9 Classificazione EURO 5 n. 6 Elettrici n. 0 La gestione degli adempimenti relativi al parco auto comunale è affidata al servizio Economato tra cui manutenzioni, revisioni, pagamento tasse di circolazione.. L’acquisto di carburante viene effettuato dal 2019 mediante “fuel card prepagate” acquistate tramite Convenzione Consip che consentono di acquistare carburanti nelle stazioni di servizio TOTALERG evitando l’uso di contante, semplificando la gestione amministrativa dei rifornimenti ed il controllo degli acquisti. Per la gestione del parco automezzi, compresi servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e servizi socio-sanitari, si sostengono le spese di seguito indicate:  spese per la manutenzione  spese per l’assicurazione  spese per il carburante  spese per l’uso delle autostrade

4.2.2 Procedure di acquisizione Negli ultimi anni si è dato corso alla riduzione della spesa relativa all’acquisto degli automezzi, come da normativa. I nuovi mezzi da acquistare saranno acquisiti nel rispetto della normativa vigente, in considerazione dell’ammontare della spesa, con le procedure previste dal nuovo Codice dei contratti.

PROSPETTIVE 2021-2023 Già da tempo il Comune si è posto come obiettivo il controllo più accurato e sistematico della gestione di tutto il proprio parco auto. Per perseguire questo scopo ed individuare e valutare le iniziative di miglioramento sia in termini di economia,

239 efficienza e sicurezza dei mezzi che di organizzazione e razionalizzazione delle risorse, si procederà ad una valutazione analitica del parco auto di proprietà, verificando il corretto utilizzo dei mezzi mediante un riscontro incrociato tra prelievi di carburante effettuato nei periodi considerati e chilometri percorsi. Tenuto conto dei risultati che saranno prodotti dalla suddetta analisi, si appronteranno gli interventi finalizzati ad ottenere un risparmio economico sui consumi e costi di carburante (i mezzi sono alimentati prevalentemente a benzina e gasolio) nonchè la tutela dell’ambiente e della salute. Verranno impiegati carburanti alternativi rispetto a quelli tradizionali, ove possibile, introducendo veicoli a basso impatto ambientale in sostituzione di quelli obsoleti. Il perdurare dell’impossibilità di acquistare e/o noleggiare autovetture fa sì che l’unica soluzione per continuare ad esperire i servizi comunali sia quella di proseguire ed intensificare la “condivisione” dei mezzi tra più Uffici e Servizi, peraltro già attuata negli anni precedenti.

4.3 Sezione C - Beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali

4.3.1 Beni immobili ad uso abitativo Il Comune di Giulianova non ha nelle proprie disponibilità immobili adibiti ad uso abitativo essendo gli stessi stati affidati in proprietà e/o uso alla Giulianova Patrimonio Srl, Società in House della quale il Comune possiede il 100% del capitale sociale;

4.3.2 Beni immobili di servizio Il Patrimonio immobiliare destinato ad uso diverso da abitazione è gestito nel seguente modo: - immobili destinati ad ospitare gli uffici e i servizi (scuole ecc..) del Comune di Giulianova; - immobili destinati ad attività commerciali concessi o locati (a seconda del carattere demaniale o patrimoniale del bene) con canone determinato; - immobili assegnati a sede delle associazioni dati in comodato; - immobili assegnati ai vari servizi che li concedono generalmente sulla base di specifiche normative di settore alle associazioni (partecipazione, sport, aree verdi, sociale, cultura ecc..). Con deliberazione consiliare n. 20 del 05/06/2015 è stato approvato il regolamento per la concessione in uso e la locazione dei beni immobili al fine di disciplinare l'uso dei beni immobili di proprietà dell'Ente, nel rispetto dei principi di economicità di gestione, di efficienza, di produttività, di redditività e di razionalizzazione delle risorse. Per la determinazione dei canoni di affitto, locazione e concessione vengono utilizzati i parametri indicati nel Regolamento sopra citato.

La spesa per interventi manutentivi eseguiti per il triennio 2017-2019 è evidenziata nella tabella che segue

2017 2018 2019 € 83.321,88 € 119.135,12 € 124.718,37

PROSPETTIVE 2021-2023 Per quanto riguarda gli immobili di servizio le misure di razionalizzazione più rilevanti sono sul fronte della riduzione dei fitti passivi, con la ricerca di un utilizzo completo e razionale degli immobili di proprietà, tale da rendere disdettabili i contratti di locazione passiva. Nel prossimo triennio l’obiettivo è quello di diminuire gli esborsi per fitti passivi per tutti gli utilizzi siano stati essi disposti. Ulteriore misura di razionalizzazione sarà quella di porre la manutenzione straordinaria a carico dell'utilizzatore del bene.

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