Quattro Città Italiane in Cerca Di Innovazione: Politiche Pubbliche E Strategie D’Impresa”
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Scuola per le Politiche Pubbliche “Quattro città italiane in cerca di innovazione: politiche pubbliche e strategie d’impresa” Relazioni conclusive A.A. 2017 2 INDICE PARTE PRIMA: AREA TEMATICA DIGITALE 7 SIMONE BRUNELLI 9 Industria 4.0: la quarta rivoluzione industriale 9 CAMILLA GENTILI 21 Partecipazione e responsabilizzazione delle amministrazioni e del cittadino attraverso il digitale 21 MICHELA LO CONTE 29 Progetto per l’omogeneizzazione delle procedure e dei sistemi della Pubblica Amministrazione 29 PARTE SECONDA: AREA TEMATICA ECONOMICO- URBANISTICA 41 ANNAMARIA ABBAFATI 43 Crescita delle città e nuova politica abitativa 43 ELENA AMELTONIS 55 Politiche abitative: studio comparato delle quattro città 55 ALESSANDRA BLASI 67 Ferrovie dello Stato e strategie di mobilità tra le quattro città 67 VINCENZO CONTI’ 75 Città metropolitana di Roma. Litorale Sud come occasione e luogo di sviluppo della città 75 MIRKO GIAGNORIO 89 Mobilità locale in cerca di innovazione 89 IULIANA GRIGORUT 105 Nuova questione urbana. Il consumo di suolo nelle quattro grandi città metropolitane italiane 105 ARMIDEO OTTAVI 119 Strategie per il rilancio delle città 119 PARTE TERZA: AREA TEMATICA ENERGETICA 129 FRANCESCA AMORINO 131 Città, innovazione e sostenibilità: il caso dei quartieri sostenibili 131 FEDERICA ANTIGNANI 139 Sviluppo dell’elettrificazione del trasporto pubblico locale e valutazione della tecnologia Vehicle to Grid 139 3 ALBA CICERONE 147 Città in viaggio: dal concetto di sostenibilità al turismo lento. Gli scenari futuri della mobilità nelle grandi città italiane 147 MARIANNA PIA ESPOSTO 163 Eco-innovazione e resilienza ecologica 163 GUGLIELMO GRAZIANO 173 Il ruolo delle aziende per lo sviluppo del Paese: Enel e i nuovi paradigmi dello sviluppo sostenibile 173 MARCO IVO IOVINO 185 Il governo metropolitano alla sfida della sostenibilità ambientale: profili critici e percorsi d’innovazione. 185 PARTE QUARTA: AREA TEMATICA ISTITUZIONALE 199 DONATELLA ARMIENTO 201 Città metropolitane come strumento di governo in un sistema di cooperazione tra differenti attori 201 YLENIA BUCCITTI 209 Questione metropolitana. Laboratorio di nuove forme di democrazia 209 RACHELE CANALE 225 Città e Università in un “protocollo per l’innovazione” 225 SILVIA CANNAS 235 L’Italia è un Paese per Giovani. Giovani e cittadinanza attiva per ridare valore alla Politica 235 FLAMINIA DE DEA 249 Beni comuni a Napoli: una proposta per coinvolgere i giovani e ampliare la partecipazione alla gestione collettiva degli spazi pubblici 249 ARIANNA MORESCHINI 257 Una “governance” per il progresso 257 ANNA PAIANO 273 Il diritto di accesso agli atti amministrativi e l’open government 273 VALERIA RODORIGO 283 Coinvolgimento e responsabilità della cittadinanza nella crisi democratica: utopia o empirismo? 283 PARTE QUINTA: AREA TEMATICA SULLE STRATEGIE DI SVILUPPO ECONOMICO 291 CRISTIANA DI TOMMASO 293 4 Le grandi città come polo di sviluppo di una macroregione 293 ELISABETTA NOTARO 303 Cittadini e connessione per lo sviluppo 303 DAVIDE PACELLA 311 Finanza Islamica: veicolo di integrazione e opportunità di progresso economico per le città italiane 311 GIANLUCA SASSO 333 Accordo Quadro per un’Innovazione Economicamente Sostenibile 333 SILVANO SASSO 341 Tavoli pianificatori per l’attuazione dei programmi integrati nelle grandi città 341 FABIANA TEOLI 351 Imprese e Amministrazione: una collaborazione per lo sviluppo strategico ed economico del territorio 351 5 6 PARTE PRIMA: AREA TEMATICA DIGITALE RELATORE Arch. Carlo Serafini Consulente ICRANET, International Center Astrophisics Relativistic - Pescara TUTOR Cons. Alessandro Palanza Vicepresidente e Direttore delle Scuole di italiadecide Relazioni Simone BRUNELLI Industria 4.0: la quarta rivoluzione industriale Camilla GENTILI Partecipazione e responsabilizzazione delle amministrazioni e del cittadino attraverso il digitale Michela LO CONTE Progetto per l’omogeneizzazione delle procedure e dei sistemi della Pubblica Amministrazione 7 8 Relazione conclusiva di SIMONE BRUNELLI Industria 4.0: la quarta rivoluzione industriale A.A. 2017 Dipartimento di Impresa e Management - LUISS Guido Carli 9 Sommario 1. Considerazioni sul Corso – 2. L'importanza della quarta rivoluzione industriale – 3. Cos'è l'industria 4.0? – 4. Analisi del contesto italiano – 5. La ricetta per l'industria 4.0 1. Considerazioni sul Corso Il Corso “Quattro città italiane in cerca di innovazione: politiche pubbliche e strategia d’impresa” mi ha particolarmente appassionato per l'enorme opportunità di dialogare con grandi personalità del mondo politico e aziendale. Ho ritenuto molto utile ai fini dell'apprendimento la sua articolazione, che attraverso un percorso logico e coerente ci ha portato ad affrontare uno ad uno, e da prospettive sempre diverse, tutti i temi più importanti relativi allo studio delle quattro città, considerate come un unico sistema urbano nazionale. Nella prima parte del Corso gli amministratori di Roma, Torino, Milano e Napoli ci hanno sottolineato più volte l'importanza della città metropolitana e di una razionalizzazione degli organi di governo del territorio, nonché l'esigenza di politiche innovative volte a: migliorare i trasporti tra le città e nelle città, collegando il centro alla periferia, risolvere la questione abitativa, garantire il decoro pubblico, realizzare politiche di inclusione sociale in presenza di vincoli di bilancio molto severi e introdurre nuove forme di partecipazione sociale. Nella seconda parte del Corso si è studiato come tre grandi aziende, quali Enel, Ferrovie dello Stato e Microsoft, possano contribuire allo sviluppo delle città. È proprio in questa fase che entra in gioco il concetto fondamentale dell'innovazione industriale, che mi ha ispirato nella scelta del tema per la mia relazione conclusiva: l'industria 4.0. 2. L'importanza della quarta rivoluzione industriale La presente relazione conclusiva vuole affrontare il tema dell'industria 4.0, una delle più grandi sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro, in grado di trasformare radicalmente la società in cui viviamo. Si tratta di un passaggio storico così importante da essere definito a ragione la “quarta rivoluzione industriale”, una “innovazione radicale” nel modo di produzione per dirla con le parole di Shumpeter, che sta coinvolgendo l’intero settore produttivo manifatturiero globale in un processo di trasformazione fatto di digitalizzazione, interconnessione e automazione. 10 Come ogni rivoluzione industriale, anche la quarta presenta grandi rischi ed enormi opportunità che avranno un impatto a livello economico, sociale, e culturale senza precedenti: Innanzitutto si assisterà a cambiamenti radicali nel mondo del lavoro, con i lavoratori scarsamente qualificati “relegati” a compiti di controllo e correzione dei parametri di produzione, e quelli formati dal punto di vista digitale incaricati della realizzazione di contributi creativi attraverso l'uso di strumenti altamente tecnologici. Quindi i profili dei nuovi lavoratori risulteranno essere molto diversi da quelli del modello fordista, ormai pienamente superato, con il lavoro manuale che perde importanza ed autonomia rispetto a quello “intellettuale”. In secondo luogo varierà l'offerta di lavoro, con due diverse correnti di pensiero: da un lato il “World Economic Forum” che sulla base di un'analisi a breve termine stima un saldo negativo di 5 milioni di posti di lavoro nei prossimi 3 anni; dall'altra la società “Roland Berger” e lo studioso Paul Grahm, che stimano, a fronte di un piano di investimenti europei pari a 1300 miliardi di euro nei prossimi 15 anni, un saldo positivo di 6 milioni di posti di lavoro da qui al 2030. Quindi inaspettatamente secondo alcuni analisti la digitalizzazione dell'industria, se accompagnata da investimenti pubblici e privati, potrebbe restituire una parte dell'occupazione che l'introduzione della robotica aveva “eliminato” a partire dalla fine degli anni '70. Inoltre l'impatto della rivoluzione 4.0 uscirà in maniera dirompente dai confini nazionali, influenzando la scelta dei “luoghi di produzione”: i Paesi tradizionalmente sviluppati, in particolare quelli europei, recupereranno produzioni manifatturiere delocalizzate nei paesi emergenti, sfruttando la digitalizzazione come fattore attrattivo, in grado di offrire alle industrie un vantaggio competitivo nei rispettivi mercati. Infatti la nuova “smart manufacturing” garantirà un aumento notevole dell'efficienza produttiva in termini di velocità, qualità, interconnessione e customizzazione della produzione grazie alla fusione tra il mondo reale degli impianti industriali e il mondo virtuale della cosiddetta "Internet of Things”. Un esempio su tutti: la multinazionale Adidas dà il via al processo di “reshoring” e dopo oltre 20 anni di delocalizzazione in Asia torna a produrre in Europa, ad Ansbach, in Baviera. In questo contesto sarà fondamentale per le Istituzioni europee incoraggiare la digitalizzazione in tutti e 28 gli stati europei e “governare” gli squilibri che nasceranno 11 tra i Paesi digitalizzati, che torneranno ad essere fortemente attrattivi per le imprese, e gli stati emergenti, che per competere dovranno far leva sempre più su una minor tassazione e un minor costo del lavoro. Se l'UE non riuscisse a centrare questo obiettivo fondamentale l'Europa rischierebbe di entrare in una crisi sempre più profonda, alimentando spinte conservatrici e nazionaliste e compromettendo definitivamente il sogno di “un'Europa libera e unita” sancito nel Manifesto di Ventotene. I principali vantaggi dell'industria