Censimento Degli Ungulati Del 2015
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UFFICIO PARCHI, BIODIVERSITA’ E TUTELA DELLA NATURA DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO Osservatorio regionale sulla Biodiversità e delle INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E TRASPORTI popolazioni faunistiche GRUPPO DI LAVORO: - Coordinatore di progetto: Geom. GILIO Carlo* - Raccolta dati in campo: esperti nel censimento e prelievo (selecontrollori) formati dalla Regione Basilicata - Raccolta e catalogazione schede di censimento: CAFFARO Sandrino** - Elaborazione dati in excel e creazione data base: Dr. For. SAMPOGNA Biagio** - Elaborazione testi: Dr. For SAMPOGNA Biagio** - Elaborazione cartografia: Dr. Agr. PANZARDI Gino*** - Supervisione progetto: Geom. PETRAGLIA Giovanni (P.O.C. Uff. Parchi Biodiversità e Tutela della Natura) Dott. RICCIARDI Francesco (Dir. Uff. Parchi Biodiversità e Tutela della Natura) *: Funzionario direzione generale Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti – Coordinatore Osservatorio Regionale degli Habitat e Popolazioni Faunistiche **: Funzionario Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura – Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti ***: Supporto Tecnico Cartografico Progetto Basilicata Ecological Green Hub c/o Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura – Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti 2 UFFICIO PARCHI, BIODIVERSITA’ E TUTELA DELLA NATURA DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO Osservatorio regionale sulla Biodiversità e delle INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E TRASPORTI popolazioni faunistiche Indice 1 - INTRODUZIONE .................................................................................................................................... 4 2 - OBIETTIVI GENERALI ............................................................................................................................. 5 3 - METODOLOGIA DI CENSIMENTO ........................................................................................................... 5 4 - ANALISI DEI DATI .................................................................................................................................. 6 4a DATI GENERALI............................................................................................................................................. 6 4b DATI DETTAGLIATI PER AREA PROTETTA ................................................................................................... 10 4b.1 Parco Nazionale del Pollino ................................................................................................................ 11 4b.1.1 Calcolo Ipotetico della popolazione di cinghiale tramite metodi indiretti di stima…………..…….35 4b.1.1.1 Stima tramite DAF………………………………………………………………………………………………….35 4b.1.1.2 Stima tramite Sforzo di caccia………………………………………………………………………………..36 4b.1.1.3 Stima tramite Fecal Pellets Count…………………………………………………………………………..37 4b.1.1.4 Analisi dei dati………………………………………………………………………………………………………..37 4b.2 Parco Nazionale Appennino Lucano ................................................................................................... 38 4b.3 Parco Regionale Gallipoli Cognato ..................................................................................................... 43 4b.4 Parco Regionale Murgia Materana………………………………………………………………………………………………..46 4b.5 Siti d’interesse comunitario (SIC) ....................................................................................................... 48 4b.6 Foreste regionali ................................................................................................................................. 50 4b.7 Oasi e riserve ...................................................................................................................................... 52 5 – CALCOLO IPOTETICO DELLA POPOLAZIONE DI CINGHIALE ................................................................... 54 5a CALCOLO BASATO SULLO SFORZO DI CACCIA ............................................................................................ 56 5b CALCOLO BASATO SULLA DENSITA’ AGRO FORESTALE (DAF) .................................................................... 59 5c CALCOLO BASATO SUL FECAL PELLETS COUNT (FPC) ................................................................................ 63 CONCLUSIONI ......................................................................................................................................... 64 3 UFFICIO PARCHI, BIODIVERSITA’ E TUTELA DELLA NATURA DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO Osservatorio regionale sulla Biodiversità e delle INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E TRASPORTI popolazioni faunistiche CENSIMENTO DEGLI UNGULATI NELLA REGIONE BASILICATA – ANNO 2015 1 – INTRODUZIONE La Regione Basilicata, tramite l’Osservatorio Regionale sulla Biodiversità e delle Popolazioni Faunistiche (ex O.R.H.P.F.) ha iniziato nel 2013 a reperire, tramite operatori abilitati a seguito di specifici corsi di formazione, dati attendibili in esecuzione di attività di censimento e monitoraggio della fauna selvatica. Dall’esito delle campagne di censimento e monitoraggio attivate è stata implementata la banca dati con uno specifico data base sulle popolazioni di ungulati che raccoglie tutti i dati prodotti su tutto il territorio regionale. Con l’annualità 2015 per il terzo anno consecutivo è stata svolta l’attività di censimento, modificando e migliorando le tecniche di censimento utilizzate e il territorio oggetto d’indagine. La necessità di riproporre un’indagine conoscitiva delle popolazioni di cinghiali, cervi e caprioli, nasce dall’esigenza di ottenere una stima della popolazione sia da un punto di vista scientifico ma soprattutto statistico, difatti i dati riferiti ad un solo anno sono insufficienti per studiare le dinamiche di tali popolazioni, inoltre obbiettivo secondario ma della stessa importanza è quello di potenziare la banca dati esistente utilizzando i dati acquisiti e catalogati nel data base dedicato per future modellazioni e simulazioni. È utile rammentare che la Regione per mezzo dell’ORBPF, ha posto in essere iniziative volte alla reintroduzione di alcune specie di ungulati nel proprio territorio ed al contempo al controllo di altre che negli anni sono divenute a dir poco invasive. Per quest’ultime le aree protette preliminarmente hanno assolto la funzione di tutela e conservazione provocando, tuttavia, come nel caso dei cinghiali, un esponenziale aumento della popolazione che ha creato di fatto non pochi problemi e danni alle colture agricole ricomprese nei perimetri delle aree protette stesse e in quelle limitrofe ad esse. Da questa considerazione, è scaturita la necessità per l’anno 2015 e per gli anni a venire, di estendere il censimento non solo alle aree protette ma anche al territorio cosiddetto “cuscinetto” (territorio libero limitrofo a dette aree) che normalmente viene utilizzato per il prelievo venatorio. Nel governo delle attività di prevenzione e per fronteggiare la situazione, divenuta in alcune aree addirittura catastrofica, una delle contromisure adottate per arginare tale fenomeno è stata l’attivazione di piani di prelievo mirati, eseguiti tramite l’ausilio di esperti nel censimento e prelievo selettivo formati dalla Regione Basilicata, dalle Province o dagli Enti gestori di aree naturali protette. Tali piani di prelievo, in passato hanno prodotto buoni risultati nel Parco Nazionale del Pollino, nel Parco Regionale di Gallipoli Cognato e nel Parco Regionale della Murgia Materana, attualmente risultano attivi ed operanti solo nel Parco Nazionale del Pollino. Solo recentemente hanno avviato in parte le attività previste dai rispettivi Piani di Gestione del cinghiale sia il Parco Regionale di Gallipoli Cognato, Piccole Dolomiti Lucane, attivando la procedura di cattura tramite chiusini con scarsi se non nulli risultati, che il Parco Regionale della Murgia Materana che adottando la metodologia del prelievo controllato con la tecnica dell’abbattimento selettivo da appostamento fisso ha ottenuto risultati soddisfacenti, mentre sono in itinere le procedure per gli aggiornamenti degli aspetti gestionali nelle altre aree protette. Anche da questa considerazione si evince la necessità di porre in essere il censimento che di seguito verrà analizzato nei dati, al fine di avviare procedure per l’attivazione di misure di contenimento e controllo della specie in esubero attraverso lo strumento del prelievo controllato in applicazione dei Piani di Controllo redatti dalle Province (D.G.R. n. 343/2016) nei territori destinati alla caccia programmata (AA.TT.CC.), al fine di contrastare il fenomeno dei danni provocati dalle popolazioni di cinghiale. Diametralmente opposta è la situazione inerente le popolazioni di cervo e capriolo per le quali, nonostante le attività di controllo, vigilanza e protezione da parte degli organi preposti, si riscontra la difficoltà di attecchimento delle specie, sia a causa dell’attività dei bracconieri, che per l’interazione con le attività antropiche nelle aree esterne a quelle “protette”. Tale dato è stato purtroppo confermato dai risultati dei censimenti svolti nel 2013 e nel 2014, che hanno evidenziato una notevole difficoltà di attecchimento soprattutto del capriolo (non soggetto target per questo censimento). 4 UFFICIO PARCHI, BIODIVERSITA’ E TUTELA DELLA NATURA DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO Osservatorio regionale sulla Biodiversità e delle INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E TRASPORTI popolazioni faunistiche Il lavoro svolto è stato finalizzato quindi