30 APRILE 2016 6 0 0 1 8 NUMERO 18 | SETTIMANALE € 2,50 9 7 7 1 5 9 4 1 2 3 0 0 0

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30 aprile 2016 3 SOMMARIO DEL NUMERO 18 - 30 APRILE 2016

«Se otto ore vi sembran poche, pro- PRIMO PIANO vate voi a lavorare». Il primo maggio Capitalismo oligarchico racconta le lotte per ridurre l’orario e quando la famiglia conta di M. Franzini e M. Pianta 12 per aumentare i diritti. Dopo la Lunga Un lavoro purché sia Recessione, con l’incubo della Sta- di Chiara Saraceno 16 gnazione Secolare, ora che il lavoro si Quello che le donne non cedono svaluta e diventa liquido, spesso viene di Tiziana Barillà 17 pagato con i voucher, “a marchetta”? A partita Iva ma contenti Ne scrivono Maurizio Franzini e Mario di Luca Sappino 17 Pianta, ne parla Chiara Saraceno, 12 Luca Barbarossa: sono un cane sciolto Tiziana Barillà intervista commesse e e canto il primo maggio di Alessandra Grimaldi 20 cassiere che si ribellano alle discrimi- nazioni, sociali e sessiste. Luca Bar- SOCIETÀ barossa racconta il suo antico cantar La Riforma Boschi e le critiche per strada fino al concerto in piazza di 56 costituzionalisti 22 San Giovanni. Abbiamo poi scelto di Mafia capitale, corruttori o mafiosi pubblicare il documento di 56 costitu- di Marco Carta 28 zionalisti che criticano, nel merito, la Manager contro manager riforma del Senato firmata da Renzi e di Giulio Cavalli 30 Boschi. Qualcuno gli risponderà? Il te- La teoria economica ha fallito. sto è a pagina 22. In India le università 22 Ecco perché sono l’ultimo baluardo contro l’estre- di Andrea Ventura 34 mismo indù: Matteo Miavaldi, pagina ESTERI 42. E poi Mafia Capitale, la cronaca del Le identità in frantumi processo, pagina 28. Con Sepùlveda, minacciano la democrazia intervistato da Simona Maggiorelli, di Martino Mazzonis 38 torniamo al tema della copertina, la Le università indiane resistenza contro ogni sopruso, contro ultimo baluardo laico il vento della restaurazione capitalista di Matteo Miavaldi 42 che soffia in Sud America e che ha per Dilma processata per corruzione da una banda di ladri epicentro il Brasile, del “golpe bianco” di Tiziana Barillà 45 ai danni di Dilma Rousseff, pagina 45. 38 Ma non l’aveva messa sotto accusa la CULTURA E SCIENZA Camera, e a larghissima maggioranza? America Latina, il realismo Sì, ma il New York Times, che non è magico non abita qui proprio l’house organ del chavismo, ha di Bruno Arpaia 48 definito “una banda di ladri” quelli che Sepùlveda, raccontare, resistere la accusano di corruzione e che voglio- di Simona Maggiorelli 51 La scienza della pace no sostituirla. Pane, lavoro e pace: si di Pietro Greco 54 parla a Napoli della Carta di Science for La periferia dalla A alla Zeta Peace, un gruppo di scienziati contro la di Fabrizio Galassi 56 guerra. E Vauro, naturalmente: siamo Storie e ricette di cibo senza padroni lavoratori, non provate a sfotterci! 48 di Don Pasta 58

03 ONDA PAZZA di Mauro Biani 08 FOTONOTIZIE 62 BUONVIVERE di Francesco Maria Borrelli 05 EDITORIALE di Corradino Mineo 10 PARERI di Filomena Gallo 62 START UP di Sophie Duras 06 LETTERE 11 PARERI di Claudio Riccio 63 APPUNTAMENTI 07 PICCOLE RIVOLUZIONI di Paolo Cacciari 36 VAURANDOM di Vauro Senesi 64 TRASFORMAZIONE di Massimo Fagioli 07 IL NUMERO 60 LIBRI di Filippo La Porta 66 IN FONDO A SINISTRA di Fabio Magnasciutti 07 LA DATA 60 TEATRO di Massimo Marino 07 UP&DOWN 61 ARTE di Simona Maggiorelli

4 30 aprile 2016 EDITORIALE di Corradino Mineo

REALISMO DELLA POLITICA E DIRITTO DI SOGNARE

Matteo Renzi si è seduto al tavolo buono. Una sarà per merito di Corbyn, degli scozzesi, di tavola rotonda, per essere precisi, che il 25 apri- Obama e financo di parte della City. Obama le ha riunito, a fianco del premier italiano, Fran- quel discorso l’avrebbe ascoltato con interesse: cois Hollande, Angela Merkel, Barak Obama e in fondo con la riforma sanitaria, dell’immigra- David Cameron. I leader dei 5 Paesi chiamati zione e con la condanna dell’uso delle armi, a decidere della guerra al Daesh, del modo di egli ha portato in America dosi omeopatiche di accogliere o respingere i profughi, della sorte Europa. E Merkel e Hollande? Il motore euro- dell’Ucraina e dei rapporti tra Occidente e Rus- peo è ingolfato, i due si attaccano al timone per sia, dei trattati a tutela del libero commercio e governare l’abbrivio della nave. Finché andrà. del futuro dell’Unione Europea, vale a dire wel- fare, diritti, politica e istituzioni comuni. Questo è il tempo della politica. Una grande po- litica europea, liberale e solidale. Democratica Non so cosa abbia detto: questi colloqui ven- perché consegna ai cittadini le leve delle scelte gono registrati dallo staff ma secretati, perché fondamentali. Visionaria, perché scommette su ognuno dei leader possa poi contarsela con i di un mondo multipolare, sull’innovazione e la media domestici. So cosa avrebbe dovuto dire: ricerca, sulla dignità di tutte le persone umane, L’Italia crede nell’Europa, cerca la distensione quali che ne siano il colore o le scelte sessuali. con la Russia - senza concessioni a Putin sul Purtroppo non è questa la politica di Renzi. tema dei diritti -, è convinta che si debba chiu- La sua politica rinuncia a cambiare il mondo dere la partita con i terroristi di al Bagdadi, ap- mentre chiede per il suo governo una delega poggiando tutte le forze che li combattano sul molto ampia, riduce il voto alla scelta del capo, campo e minacciando l’embargo contro Arabia usa bonus e sgravi fiscali come surrogato dei Saudita e Turchia se continueranno il loro dop- contratti liberamente sottoscritti e dei diritti pio gioco. I profughi vanno accolti, non manda- acquisiti. Una politica che pretende di arrestare ti a casa a morire come fecero gli americani nel i corrotti mettendo il bavaglio alle intercetta- ’39 con gli ebrei della St. Louis. Vinto l’Isis, con zioni e chiede ai magistrati di non disturbare il una grande sottoscrizione mondiale si finanzi manovratore. Nell’interesse dell’Italia, s’inten- il ritorno a casa di tutti coloro che vorranno. de. Non dubito che faccia questo con le migliori Sul libero commercio, se ne discuta ma senza intenzioni, perché la sua gli sembra l’unica po- clausole segrete e senza consegnare alle mul- litica realista e perché non sa fare altro. tinazionali le chiavi della politica e degli Stati. E quanto all’Europa, sia unita, si dia istituzioni Dico però che non sarà lui il principe capa- democraticamente elette, affermi nel mondo ce di svegliere l’Italia, bella e addormentata. I tolleranza e diritti, e adotti una politica fiscale nostri giovani hanno bisogno di sognare, non solidale, con eurobond che finanzino un piano di diventare politicanti. La nostra gente deve europeo per il lavoro. tornare a partecipare, non delegare al governo o disertare le urne. Il primo maggio torni «il Utopia? Niente affatto. Cameron è un leader giorno del risveglio alla luce e alla conoscenza, dimezzato. Se le forze che sostengono il Brexit in un’alleanza fraterna per combattere ogni op- vinceranno, sarà lo sconfitto; se perderanno pressione, ogni arbitrio, ogni sfruttamento».

30 aprile 2016 5 FOTO NOTIZIA

HANNOVER RE RENZI E I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA

Al fianco di Matteo Renzi, François Hollande, Angela Merkel, Barack Obama e Da- vid Cameron. La foto è stata scattata ad Hannover il 25 aprile, durante i lavori di un vertice informale che i giorna- li hanno subito chiamato G5. Guardatela, perché ne sentire- te parlare a lungo nei prossimi mesi. L’Italia al tavolo dove si decide, il riscatto del Belpa- ese, i nostri obblighi inter- nazionali, oneri e onori, e fra questi l’imperativo morale di combattere il terrorismo isla- mico, l’invito a non fare i fessi e dunque a difendere i no- stri interessi a cominciare da quelli petroliferi in Libia. Fino al referendum costituzionale per cui voteremo forse a otto- bre. Non c’entra niente? Non ne siamo sicuri: invece di ri- spondere nel merito alle criti- che, che pubblichiamo in altra parte di questo giornale, di pa- recchi e autorevoli costituzio- nalisti, ci verrà detto che non possiamo sfiduciare il premier proprio mentre sta riportando la patria agli onori del mon- do. Noi di Left ci prepariamo a questo simpatico dibattito. Per il momento osserviamo che, dopo quel vertice, si dà ormai per scontato l’invio di soldati italiani in Libia; ma il Parlamento non ne ha ancora discusso. Che difendere i poz- zi può essere più pericoloso e mortale che inseguire l’Isis. Che non sappiamo bene chi siano gli amici e i nemici. Haf- tar cos’è? E i Fratelli musulma- ni? Quelli della tavola rotonda ne avranno discusso. Che dite, ci fidiamo? Corradino Mineo

Foto di Carolyn Kaster, AP Photo

DIRETTORE Corradino Mineo [email protected] [email protected] VICE DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Bonaccorsi [email protected] Lettere REDAZIONE Tiziana Barillà [email protected] Donatella Coccoli La legge sull’acqua stravolta elevati, prevedibili e stabili nel tempo, [email protected] dal Pd è uno schiaffo titoli tendenzialmente poco volatili e Ilaria Giupponi [email protected] ai 26 milioni del 2011 molto generosi in termini di dividendi: Raffaele Lupoli un banchetto perfetto, che Pd, governo [email protected] Non sono passati più di tre giorni dalla Renzi e ministro Madia hanno deciso Simona Maggiorelli [email protected] rivendicazione da parte di Renzi dell’a- di apparecchiare per loro. Ma poiché Luca Sappino stensionismo nel referendum sulle trivel- la spoliazione delle comunità locali [email protected] lazioni, che il governo e il Pd compiono attraverso la mercificazione dell’acqua e TEAM WEB l’ulteriore atto di disprezzo della volontà dei beni comuni, necessita una drastica Martino Mazzonis popolare. Il tema questa volta è l’acqua e sottrazione di democrazia, ecco che [email protected] la legge d’iniziativa popolare, presentata lo stravolgimento della legge d’inizia- Giorgia Furlan [email protected] dai movimenti nove anni fa, dopo aver tiva popolare sull’acqua e lo schiaffo raccolto oltre 400mila firme. Una legge al vittorioso referendum del 2011 non GRAFICA Alessio Melandri (Art director) dimenticata nei cassetti delle commissio- rappresentano semplici effetti collate- [email protected] ni parlamentari fino alla sua decadenza rali di quanto sta accadendo, bensì ne Antonio Sileo (Illustrazioni) e ripresentata, aggiornata, in questa costituiscono il cuore e l’anima. A tutto Monica Di Brigida (Photoeditor) legislatura dall’intergruppo parlamen- questo occorre rispondere con una vera [email protected] Progetto grafico: CatoniAssociati tare in accordo con il Forum italiano dei e propria sollevazione dal basso, con movimenti per l’acqua. La legge è stata iniziative di contrasto in tutti i territori EDITORIALENOVANTA SRL Società Unipersonale approvata il 20 aprile alla Camera, fra le e l’inondazione di firme in calce alla pe- c.f. 12865661008 contestazioni dei movimenti e dei de- tizione popolare per il ritiro del decreto Via Ludovico di Savoia 2/B putati di M5s e Si, dopo che il suo testo è Madia, promossa dal Forum italiano dei 00185 - Roma tel. 06 91501100 stato letteralmente stravolto dagli emen- movimenti per l’acqua all’interno della [email protected] damenti del Pd e del governo, al punto stagione appena aperta dei referendum Amministratore delegato: Giorgio Poidomani che gli stessi parlamentari che lo avevano sociali. Oggi più che mai, si scrive acqua proposto hanno ritirato da tempo le loro e si legge democrazia. REDAZIONE Via Ludovico di Savoia, 2B - 00185 - Roma firme in calce alla legge. Nel frattempo, Marco Bersani tel. 06 91501239 - [email protected] procede a passo spedito l’iter del decreto (Forum italiano dei movimenti PUBBLICITÀ Madia (Testo unico sui servizi pubblici per l’acqua - Attac Italia) Federico Venditti locali) che prevede l’obbligo di gestio- tel. 06 91501245 - [email protected] ne dei servizi a rete (acqua compresa) Viareggio è solidale con Boris, ABBONAMENTI tramite società per azioni e reintroduce in il creatore di bolle cacciato tariffa l’“adeguatezza della remunerazio- dalla passeggiata Dal lunedì al venerdì, ore 9/18 ne del capitale investito”, ovvero i profitti, [email protected] nell’esatta dicitura abrogata dal voto Un abbraccio collettivo a Boris. La vigilia STAMPA referendario. Un attacco concentrico, con della festa di Liberazione non poteva Nuovo Istituto Italiano il quale il governo Renzi prova a chiudere essere festeggiata in maniera migliore. d’Arti Grafiche S.p.a. Via Zanica, 92 - Bergamo un cerchio: quello aperto dalla straordi- Un migliaio, tante famiglie di Viareg- Coordinamento Esterno: naria vittoria referendaria sull’acqua del gio, hanno condannato la cacciata del Alberto Isaia [email protected] giugno 2011 (oltre 26 milioni di “dema- creatore di bolle reagendo con allegria DISTRIBUZIONE goghi” secondo la narrazione renziana), e partecipazione all’atto inqualificabile Press Di sulla quale i diversi governi succedutisi compiuto dal commesso e dal titolare di Distribuzione Stampa Multimedia Srl 20090 Segrate (Mi) non avevano potuto andare oltre all’o- un negozio della passeggiata viareggina. Registrazione al Tribunale di Roma stacolarne l’esito, all’incentivarne la non Un gesto condannato da tutti, forse da n. 357/1988 del 13/6/1988 applicazione, ad impedirne l’attuazione. troppi. Il comunicato della Lega nord Iscrizione al Roc n. 25400 del 12/03/2015 Il rilancio della privatizzazione dell’ac- che elogia Boris sa di burla. QUESTA TESTATA NON FRUISCE qua e dei servizi pubblici risponde Non si vuole forzatamente portare la DI CONTRIBUTI STATALI Copertina: Vauro Senesi a precisi interessi delle grandi lobby questione in politica, ma non si può CHIUSO IN REDAZIONE finanziarie che non vedono l’ora di neppure nascondere tale aspetto. IL 26 APRILE 2016 ALLE ORE 21 potersi sedere alla tavola imbandita di Mario Navari business regolati da tariffe, flussi di cassa associazione Sinistra lavoro

8 30 aprile 2016 PICCOLE RIVOLUZIONI di PAOLO CACCIARI LA DATA IL NUMERO

7 L’ISOLA DOVE IL LAVORO maggio 84,7 DIVENTA ECOAUTONOMO 2016

Ci sono persone che credono nel sogno dell’autode- In piazza il 7 maggio a Roma Cala in Italia la speranza di terminazione e hanno deciso di cambiare lavoro e vita Stop Ttip per manifestare con- vita alla nascita. Per le donne contemporaneamente. Lucia Bertell è una sociologa che tro il Trattato transatlantico sul si passa da 85 anni nel 2014 a si occupa di pratiche di cittadinanza attiva, fondatrice commercio e gli investimenti. 84,7 del 2015. Per gli uomini del gruppo interuniversitario Tilt (Territori in libera tran- I tempi per l’accordo tra Euro- da 80,3 anni del 2014 a 80,1 del sizione) e da tempo indaga sui percorsi personali che pa e Stati Uniti si fanno stretti. 2015. Sono dati dell’Osserva- conducono molti uomini e donne e non pochi giovani ad L’accordo prevede una netta ri- torio della salute nelle regioni intraprendere attività “fuori pista”, non ordinarie e non definizione delle regole per fa- italiane. Questa è la media, convenzionali. Ne è nato un libro fresco di stampa, Lavoro cilitare lo scambio di prodotti. perché ci sono regioni dove ecoautonomo. Dalla sostenibilità del lavoro alla pratica- Questo significa che errannov l’aspettativa di vita alla nascita bilità della vita, edito da Elèuthera, che indaga sul lavoro immessi sul mercato europeo è più bassa, come la Campania nelle cosiddette Economie diverse attraverso uno studio di prodotti e servizi che incide- (78,5 per gli uomini e 83,3 per casi e oltre 30 interviste raccolte prevalentemente in Sar- ranno sull’alimentazione e la le donne). «Il calo è generaliz- degna, e ne trae avvincenti conclusioni d’ordine teorico. sicurezza alimentare, sull’a- zato in tutte le regioni» ha det- Emanuela coltiva lo splendido zafferano (servono 120mila gricoltura, sulle prospettive to il direttore dell’Osservasalu- fiori per fare un chilo di spezie). Michele ripara e assembla occupazionali, sulla gestione te Walter Ricciardi. Il rapporto biciclette su ordinazione. Luciano e Rosalba hanno messo dell’assistenza sanitaria. In una segnala anche il calo di inve- in piedi una cooperativa di agricoltura sociale. Nico lavora parola, i diritti fondamentali stimenti pubblici in sanità: dai in una scuola parentale libertaria. Maria Luisa coltiva bio- relativi a salute, welfare e lavo- 112,5 miliardi di euro del 2010 logico, tinteggia stoffe, insegna Filosomatica e riesce anche ro. stop-ttip-italia.net si è passati ai 110,5 del 2014. a prendersi un po’ di “tempo vuoto”. Mauro fa l’ortolano. Barbara e Fabrizio fanno i pastori. Roberta la libraia. Altre ancora sono le conoscenze che l’autrice approfondisce. UP DOWN Sono persone che quasi sempre hanno abbandonato per scelta lavori tradizionali, guidate da forti motivazioni eti- che e professionali. Mantengono forti legami con le loro famiglie (che spesso partecipano e aiutano nell’impresa) e rapporti territoriali con le comunità locali. Collaborano con associazioni come il Centro sperimentale di autosvi- luppo Domusamigas, fondato da donne del movimento Varoufakis a Vienna per i rifugiati Hofer, il candidato che ama sparare nonviolento dell’Iglesiente, la rete dei produttori Biosar- dinia, la rete di autoproduzione Genuino Clandestino, il «Conquistare voti erigendo Ha una pistola, si fa fotografare World-wide opportunities on organic farms, la rete degli recinzioni e violando la legi- al poligono di tiro ammetten- ecovillaggi, i produttori legati ai Gruppi di acquisto solidale slazione sui rifugiati è l’ultima do di «sparare volentieri» e ha e alle Reti di economia solidale, e altre ancora. La forma spiaggia di politici pronti a sa- affermato che «l’Islam non è giuridica delle loro imprese non conta molto. Alcune sono crificare l’integrità delle loro parte dell’Austria». Si chiama ditte individuali, altre cooperative, altre società di persone. nazioni per le loro miserabili Norbert Hofer ed è candidato Difficili da classificare nelle categorie ufficiali. Sono forme meschine ragioni», ha detto del Fpö, il partito della nuova di produzione economica “altre” e “diverse” da quelle con- Yanis Varoufakis a proposi- destra che porta il segno di Hai- suete. Non hanno lo scopo di massimizzare le rese, cresce- to della barriera tra Austria e der. Al primo turno delle presi- re le produzioni, accumulare i profitti. Dichiara una delle Italia. Il 5 maggio, il suo mo- denziali ha vinto con oltre il intervistate: «Il denaro è una questione importante, ma vimento DiEM25 approda a 35% dei voti e potrebbe davve- non la fondamentale». La lotta per non andare in perdita Vienna proprio per affrontare ro essere lui il nuovo presiden- è quotidiana e dura per tutti. Ma il loro obiettivo è vivere il tema della paura dei migran- te della Repubblica austriaca. Il meglio proprio perché meno dipendenti dalle logiche mer- ti. «La crisi dei rifugiati è una 22 maggio se la vedrà al ballot- cantili. L’autrice pensa che la radicalità delle motivazioni e manifestazione della disinte- taggio con il candidato dei Ver- la coerenza delle scelte di vita dei casi analizzati debbano grazione dell’Europa» ha detto di, ma intanto l’ondata nazio- portare queste forme di lavoro produttivo oltre il Terzo set- Vaoroufakis. Insieme a lui, tra nalista dilaga in tutto il Paese. tore, oltre l’economia solidale, oltre l’altra-economia: l’e- gli altri, Srecko Horvat, Saskia L’Austra ha blindato i confini coautonomia è il nuovo termine che viene proposto. Sassen, Erich Fenninger, Wal- con l’Ungheria e la barriera al

ter Baier e Katja Kipping. Brennero sta andando avanti. Photo Ansa - Ronald Zak/Ap Jutrczenka/Epa © Bernd Von

30 aprile 2016 9 PARERI DIRITTI di Filomena Gallo

Perché dire sì alla legalizzazione dell’uso personale di cannabis

econdo la relazione 2016 dell’Osser- to dei grow shop italiani. L’iniziativa vuole vatorio europeo delle droghe e delle complementare i testi presentati alla Came- tossicodipendenze di Lisbona (Oedt) ra e accompagnare dal fuori del Palazzo il elaborata insieme a Europol, il traf- dibattito parlamentare, purtroppo sospeso Sfico di stupefacenti è «una delle attività più al momento. Di cannabis si è anche molto lucrative della criminalità organizzata in Eu- parlato al Palazzo di Vetro dal 19 al 21 aprile ropa» e coinvolge gruppi dediti ad «altre for- scorsi in occasione della sessione speciale me di criminalità, incluso il terrorismo». Di dell’Assemblea Generale delle Nazioni unite questo mercato illegale, che vale 24 miliardi dedicata alle droghe. Alla sanguinaria “guer- di euro l’anno, la fetta più consistente è rap- ra alla droga”, che comunque miete ancora presentata dalla cannabis, circa il 38% tota- vittime in mezzo mondo, si son sostituite pa- le, tra gli 8,4 e i 12,9 miliardi l’anno, seguono role d’ordine più diplomatiche che invitano eroina, 28% delle vendite di stupefacenti per gli Stati ad applicare le convenzioni interna- un ammontare tra i 6 - 7,8 miliardi e la co- zionali con “flessibilità”. Un’interpretazione caina, 24%, tra i 4,5 e i 7 miliardi di incassi. che però, secondo la Giunta internazionale Le anfetamine e l’ecstasy rappresentano ri- per gli stupefacenti, non include, a conven- spettivamente l’8 e il 3% del totale di que- zioni vigenti, la possibilità di legalizzare. sto commercio illegale. Negli ultimi anni, la Quel che sta avvenen- vendita e il consumo della cannabis e suoi do negli Usa intorno In Italia il numero dei derivati sono divenuti legali in quattro Stati alla cannabis - a no- consumatori si stima intorno degli Usa e in Uruguay. In Portogallo, Spagna vembre di quest’an- ai 4 milioni. Non si tratta di e Repubblica Ceca la coltivazione per uso no altri quattro Stati, promuovere gli stupefacenti personale non è penalizzata, e da oltre 40 tra cui la California, ma di combattere il mercato anni nei Paesi bassi un (florido) commercio voteranno per la le- clandestino. Dal 20 aprile la è tollerato. Il nuovo governo canadese di Ju- galizzazione - è mol- Coscioni raccoglie le firme stin Trudeau ha avviato un processo nazio- to probabilmente nale di consultazioni per la legalizzazione l’inizio di una nuova era di “controllo delle della pianta e suoi derivati, mentre in Italia droghe” che si basa sulla regolamentazione è incardinato un progetto di legge d’inizia- legale in radicale alternativa alla proibizio- tiva parlamentare per la regolamentazione ne. Una risposta antiproibizionista come della produzione, consumo e commercio lo furono le campagne storiche del Partito della cannabis. Che la cannabis sia popola- radicale per la legalizzazione del divorzio e re anche in Italia ce lo dice la relazione del dell’aborto: consentire scelte consapevoli e governo del 2015, che stima in 4 milioni il libere protette dalla legge. Non si tratta di numero dei consumatori, ma ce lo dimostra promuovere gli stupefacenti, ma di creare le anche l’incoraggiante inizio della raccolta condizioni per cui chi decide cosa assumere firme per una proposta di legge d’iniziativa possa farlo senza incorrere in sanzioni di al- popolare che l’Associazione Luca Coscioni e cun tipo e, se del caso, accedere all’assisten- Radicali Italiani hanno lanciato il 20 aprile za socio-sanitaria necessaria. Si tratta, cioè, scorso con il sostegno della Coalizione Ita- di garantire diritti. liana per le Libertà civili e democratiche, Forum droghe, Antigone, La Società della Per maggiori informazione sulla proposta di Ragione, La PianTiamo e il coordinamen- legge d’iniziativa popolare www.legalizziamo.it

10 30 aprile 2016 MIGRANTI di Claudio Riccio*

Contro l’Europa dei muri disobbedire ai confini

l continente che respinge chi scappa da guer- tagna che illuminava questa giornata fredda di ra, fame e miseria, il continente attraversato aprile. In testa i gommoni, e tanti con i giubbot- da filo spinato e barriere che tornano a di- ti salvagente arancioni a ricordare a tutti noi il videre gli Stati nazionali, il continente delle dramma del Mediterraneo e la grande strage di Ilacrime ipocrite davanti ai migliaia di morti nel migranti. In mano cartelli colorati contro il ver- Mar Mediterraneo, questo continente non è l’Eu- gognoso accordo con la Turchia, i cori “no bor- ropa cui abbiamo guardato e per cui continuiamo der, no nation, stop deportation!”, “la nostra Eu- a lottare. Questa Europa è un assetto istituzionale ropa non ha confini, siamo tutti cittadini!”. Con funzionale a consentire la libera circolazione dei in mano i passaporti di “cittadini del mondo” capitali e frenare quella delle persone. abbiamo deciso di varcare il confine con l’Au- Non basta l’indignazione, non basta la commozio- stria, ma pochi metri dopo la linea che divide i ne. Per questo a partire dall’appello “disobbedire due Paesi, dove a breve sorgerà il muro di divi- ai confini” promosso da attivisti dei movimenti e sione, la polizia era schierata: centinaia di poli- dei sindacati, parlamentari, attivisti, semplici cit- ziotti in assetto antisommossa, con manganelli tadini, siamo partiti per il confine del Brennero e spray al peperoncino e idranti pronti a entrare alla vigilia del 25 aprile e in contemporanea alle in azione respingono a lungo il corteo, ritiran- elezioni austriache. do l’autorizzazione per il percorso e provando Il presidente Fischer, commentando la decisione a disperdere la manifesta- di innalzare un muro al confine con l’Italia, ha det- zione che simbolicamente Siamo stati al Brennero, to che «servono più controlli per chi vuole entrare chiede solo di proseguire torneremo e ci in Europa», come se l’Italia non ne facesse parte, oltre il confine che per tut- mobiliteremo insieme come se rendere l’Europa una fortezza non sia ti e a maggior ragione per a tante e tanti per abbattere proprio una delle principali cause della sua fragili- noi europei non dovrebbe i muri e ricostruire un tà. Se rincorri gli xenofobi di solito vincono gli xe- essere impossibile varcare. continente che sia degno nofobi, se assecondi la paura vieni mangiato dalla Come se non bastasse, al di chiamarsi Europa paura. E, infatti, dopo che la grande coalizione tra i termine della manifesta- popolari dell’Övp e i socialdemocratici SPÖ, aveva zione - un attimo prima di rientrare in Italia dal rincorso la destra estrema sul suo stesso terreno, nostro breve sconfinamento - la polizia piomba proprio nel giorno della nostra manifestazione, nel corteo e trascina via uno dei promotori Gian- l’estrema destra xenofoba dell’Fpo, è balzata al marco De Pieri, del Tpo di Bologna e candidato primo posto con oltre il 35%. La minaccia dei nuo- alle elezioni comunali a sostegno di Federico vi fascismi è sempre più concreta davanti al falli- Martelloni con Coalizione civica. Dopo oltre mento delle socialdemocrazie europee. un’ora di fermo dietro un imponente cordone di Per questo abbiamo deciso di reagire, antifascisti, polizia i parlamentari di Sinistra Italiana riescono antirazzisti e pronti a lottare per costruire in Italia con l’intervento della Farnesina, a sbloccare la si- e in Europa un’alternativa concreta. Siamo partiti tuazione ottenendo il rilascio di Gianmarco. L’as- in centinaia, in particolare dall’Emilia Romagna, surdo motivo del fermo è “istigazione alla ma- in una commistione tra politico e sociale, tra mo- nifestazione”. Abbiamo istigato collettivamente vimenti e rappresentanti istituzionali, con una si- e continueremo a farlo. Siamo stati al Brennero, nistra che non si limita a rappresentare le istanze torneremo e ci mobiliteremo insieme a tante e delle lotte, ma partecipa attivamente ad esse. tanti per abbattere i muri e ricostruire un conti- Il corteo colorato e festoso, è partito dal piazza- nente che sia degno di chiamarsi Europa. le della stazione di Bolzano, con il sole di mon- * attivista Act! - Sinistra italiana

30 aprile 2016 11 © Illustrazione Antonio Pronostico

12 30 aprile 2016 CAPITALISMO OLIGARCHICO QUANDO LA FAMIGLIA CONTA

Il passato divora il futuro, come all’inizio del XX secolo. Ancora oggi, di padre in figlio, si trasmettono ricchezze e disuguaglianze. E la forbice tra continua ad allargarsi. Un estratto del libro Disuguaglianze. Quante sono e come combatterle

di Maurizio Franzini e Mario Pianta

n “capitalismo oligarchico” si sta afferman- bilizzarsi tra l’80 e il 90%, cioè a un livello simile do nei Paesi avanzati e la situazione econo- a quello all’inizio del XX secolo. La crescente im- U mica e sociale che lo caratterizza assomiglia portanza della ricchezza ereditata ha serie impli- a quella che prevaleva all’inizio del XX secolo. Sot- cazioni. Il passato tende a contare più del presen- tolineando l’importanza della ricchezza ereditata te e del futuro e perciò si affermerà un modello di per le prospettive individuali di vita e per il suo distribuzione del reddito che ha poco a che fare impatto sulla complessiva concentrazione della con il merito, l’efficienza economica e la giustizia ricchezza, l’economista francese Thomas Piketty sociale. Il divario, tra coloro che vivono della ric- sottolinea la somiglianza tra le nostre società e chezza ereditata e coloro che vivono dei loro red- quelle descritte nei romanzi di Jane Austen e Ho- diti da lavoro, si allarga e a causa di ciò l’eredità noré de Balzac, dove «il passato tende a divorare accresce ulteriormente le disparità di reddito. In- il futuro». I due fattori trainanti del “capitalismo fatti, la ricchezza ereditata è distribuita in modo oligarchico” sono l’importanza della ricchezza molto disuguale e, se la sua importanza cresce, la ereditata e l’influenza delle condizioni econo- disuguaglianza aumenterà e tenderà a trasmet- miche della famiglia di provenienza sul successo tersi sempre più da una generazione all’altra. ottenuto nel mercato del lavoro. Due esempi nei Le forze che determinano queste tendenze pos- quali “la famiglia conta”. sono essere facilmente individuate. La prima è La ricchezza ereditata esercita un’influenza de- l’aumento del tasso di rendimento sulla ricchez- terminante sulla disuguaglianza economica e so- za, che ha permesso di accrescere i valori patri- ciale. Nel periodo successivo alla seconda guerra moniali trasmessi attraverso i lasciti ereditari. Il mondiale la ricchezza ereditata ha perso d’im- secondo meccanismo è il trattamento fiscale: le portanza e i risparmi effettuati nell’arco di una imposte di successione possono essere uno stru- vita, da chi percepiva redditi da lavoro, permette- mento efficace contro la concentrazione della vano di accumulare un ammontare di ricchezza ricchezza. In molti Paesi il trattamento fiscale non troppo diverso da quello che veniva in media delle eredità è divenuto più favorevole, e questa ereditato. In Francia, il Paese per il quale sono di- è una delle principali ragioni delle tendenze in sponibili dati attendibili per un lungo periodo di atto. Secondo il recente Worldwide Estate and tempo, tra il 1950 e il 2010, secondo le stime di Inheritance Tax Guide di Ernst & Young (EY, 2014) Piketty, il flusso annuale delle eredità come quo- molti Paesi (tra cui l’Austria, la Norvegia e la Sve- ta del reddito nazionale è cresciuto da poco più zia) hanno eliminato le imposte di successione del 4% a oltre il 12%; il valore più alto di questo dopo il 2000; altri avevano fatto un passo simile rapporto (24%) è stato raggiunto all’inizio del XX trent’anni prima (Australia e Canada), in altri an- secolo. Oggi, la quota di ricchezza ereditata sulla cora questo tipo di imposta semplicemente non ricchezza totale è vicina al 70%, e potrebbe sta- esiste (Russia). In un buon numero di Paesi sono

30 aprile 2016 13 LE DISUGUAGLIANZE SI COMBATTONO UNA AD UNA Ridimensionare la finanza, ridurre la precarietà, rafforzare l’istruzione pubblica. Il professor Mario state introdotte modifiche che hanno reso più fa- cile trasferire la ricchezza dai genitori ai figli, alle Pianta ci spiega come si cerca l’uguaglianza figlie o ad altri parenti. Oltre che per la trasmissione della ricchezza, la egli ultimi trent’anni nelle nostre società le condizioni eco- famiglia conta perché influenza - in diversi modi, nomiche delle persone sono diventate più disuguali», scri- non sempre immediatamente visibili - il succes- «N vono Franzini e Pianta nelle prime righe di Disuguaglianze. so economico delle generazioni più giovani, in Quante sono e come combatterle (Laterza, 2016). Sono quattro i “mo- particolare incidendo sul reddito guadagnato sul tori” alla radice del fenomeno: il potere del capitale sul lavoro, il capi- mercato del lavoro. I dati disponibili mostrano talismo oligarchico, l’individualizzazione, l’arretramento della politica. che, almeno in alcuni Paesi, la correlazione tra Come si combattono lo abbiamo chiesto al professor Pianta. il reddito da lavoro dei figli e il reddito dei loro Una volta individuate le quattro radici delle disuguaglianze, quali genitori è molto alta. Ciò significa che i genitori politiche occorre adottare per combatterle? ricchi trasmettono ai loro figli non solo la ricchez- Le politiche contro le disuguaglianza devono affrontare i quattro za da cui traggono reddito da capitale, ma anche “motori” che le alimentano. Innanzi tutto serve riequilibrare i rap- altri vantaggi che permettono loro di ottenere, in porti capitale-lavoro, con misure che ridimensionino la finanza, li- media, un reddito da lavoro più elevato, sia come mitino le posizioni di rendita (compresa quella immobiliare), assi- lavoratore dipendente sia come lavoratore au- curino ai salari una parte dei benefici che vengono da tecnologia tonomo. I Paesi in cui la trasmissione di questo e aumenti di produttività, introducano un salario minimo efficace vantaggio sembra essere più forte sono i Paesi e riconoscano un ruolo maggiore ai contratti di lavoro nazionali. europei mediterranei, il Regno Unito e gli Stati Un secondo insieme di politiche deve fermare l’ascesa del capita- Uniti. Si noti che questi sono anche Paesi in cui lismo oligarchico, mettendo un limite ai super-redditi milionari di la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi top manager e degli altri (pochi) strapagati oltre ogni ragionevolezza, correnti è relativamente alta e ci sono buone ra- e riportando significative imposte di successione, fortemente pro- gioni per credere che non si tratti di una semplice gressive, che riducano l’attuale trasmissione ereditaria di gran parte coincidenza. della ricchezza. Il terzo tipo di azioni deve contrastare l’individualiz- La trasmissione delle disuguaglianze da una zazione delle condizioni economiche, che hanno fatto aumentare le generazione all’altra ha molto a che fare con il disparità anche all’interno dei percettori di salari. Si devono ridurre concetto di mobilità. La mobilità economica e la frammentazione dei contratti di lavoro e la precarietà e, dall’altro sociale tra generazioni può essere diversamente lato, rafforzare un’istruzione pubblica egualitaria che è la base per interpretata e c’è una certa confusione nell’uso di questi termini. I sociologi, che la studiano da molti decenni, usano distinguere tra mobilità as- soluta e mobilità relativa. Si ha mobilità assoluta sulla base della posizione dei genitori, allora se ne verso l’alto quando la situazione economica e so- può dedurre che la mobilità economica è assente. ciale dei figli è migliore di quella dei loro genito- Il contesto familiare può influenzare i redditi di ri. La mobilità relativa, invece, si realizza quando un individuo in tre modi: attraverso una maggio- la posizione dei figli nella classifica economica e re probabilità di raggiungere un più elevato livello sociale della propria generazione non dipende di istruzione; attraverso una maggiore probabilità da quella dei propri genitori. Questo concetto di di ottenere un buon lavoro; e attraverso un effet- GLI AUTORI mobilità ha molto a che fare con la disuguaglian- to diretto residuale associato sia al capitale uma- za e la sua trasmissione da una generazione alla no non osservabile e non legato all’istruzione sia Mario Pianta successiva. Infatti, se la disuguaglianza è com- a imperfezioni di mercato che premiano chi ha è professore di Politica pletamente trasmessa dai genitori ai figli, questi origini familiari più elevate. In quasi tutti i Paesi, economica all’Università ultimi occuperanno la stessa posizione dei propri questa influenza aggiuntiva dell’origine familiare di Urbino. genitori nella scala sociale o economica. Elevata non è trascurabile, e in alcuni casi è perfino con- mobilità relativa significa che i figli dei poveri non siderevole. Nel Regno Unito, ad esempio, il figlio Maurizio Franzini saranno concentrati nella parte bassa della scala di un manager guadagna il 26% in più rispetto al è professore di Politica sociale, né i figli dei ricchi si troveranno principal- figlio di un operaio, a parità di livello di istruzione. economica alla Sapien- mente nelle posizioni superiori. Se, al contrario, è In altri Paesi, il divario è più contenuto ma comun- za di Roma, dove dirige possibile prevedere con precisione la posizione que significativo: è il caso dell’Irlanda, dell’Italia, la Scuola di dottorato in che i figli avranno nella distribuzione del reddito della Spagna e, più limitatamente, della Francia e Economia.

14 30 aprile 2016 le possibilità di mobilità sociale. Infine, la politica deve tornare ad assicurare efficaci politiche di redistribuzione. In quali campi e con quali conseguenze la politica ha abdicato? In quasi tutti i Paesi avanzati, la politica ha seguito i precetti neolibe- rali: ha lasciato fare sempre di più a meccanismi di mercato che per loro natura alimentano le disparità, ha ridotto l’uso di tassazione e spesa pubblica per ridurre le disuguaglianze. Quello che serve ora è una politica che riduca innanzitutto le enormi disparità negli stock di ricchezza - che sono molto più gravi di quelle nei redditi ottenuti disuguaglianza: le abilità e le caratteristiche gene- ogni anno - introducendo una tassazione appropriata - e progressiva tiche come l’intelligenza, la salute e l’aspetto fisi- - della ricchezza a livello nazionale, con politiche coerenti a livello co; quindi le competenze e le conoscenze acqui- europeo e internazionale. Poi occorre accrescere la progressività del- site durante l’istruzione formale o per il tramite le imposte sul reddito, in modo da aumentare gli effetti redistributivi dell’influenza del background familiare. Ulteriori dai ricchi ai poveri. Infine serve un reddito minimo. fattori di disuguaglianza sono le aspirazioni e i Un reddito minimo universale “sarebbe utile” o “è indispensabile”? valori culturali di ciascuno, nonché le preferenze È indispensabile come riconoscimento di un diritto sociale, come personali che influenzano anche l’impegno con il strumento per tutelare i più poveri, i più precari, i meno fortunati. quale si svolge il proprio lavoro. Classificare cia- È lo strumento chiave e più ugualitario per evitare l’aumento della scuno di questi fattori come una circostanza (che povertà. E sarebbe importante in parallelo assicurare un più ampio genera disuguaglianza inaccettabile) o come im- accesso al lavoro, anche con interventi pubblici. Tutto questo ridur- pegno (visto come causa di disuguaglianza giusta) rebbe immediatamente le disuguaglianze e aiuterebbe la ripresa non è un compito semplice. Se tutti questi fattori dell’economia attraverso un aumento dei consumi e della domanda. fossero considerati come circostanze, nessuna di- Non avete affrontato la questione della sostenibilità ambientale del suguaglianza sarebbe accettabile. Come sostiene sistema economico, pur riconoscendo che si tratta di «un fenomeno Roemer, in questo caso nessuno sarebbe respon- molto importante che può generare nuove forme di disuguaglianza». sabile di nulla e, quindi, soltanto l’uguaglianza La gravità dei cambiamenti climatici sta producendo nuove vittime di piena dei risultati sarebbe accettabile. La posizio- crisi ambientali, in Italia e ancor più nei Paesi in via di sviluppo. Persone ne estrema opposta presuppone che tutti questi che perdono reddito, terra, casa, vedono peggiorare le proprie condi- fattori dipendano dalla responsabilità individua- zioni di vita e aumentare malattie e cause di morte dovute a degrado le, cosicché qualsiasi disuguaglianza nei redditi ambientale, inquinamento, inondazioni, fenomeni climatici estremi. È è pienamente accettabile. Entrambi i punti di una disuguaglianza complessa da documentare ma con cui dovremo vista sono insostenibili. Potremmo, ad esempio, fare presto i conti, innanzitutto fermando il cambiamento climatico. tollerare la pigrizia e non penalizzarla sulla base Un’ultima domanda, è raggiungibile la perfetta uguaglianza? dell’argomento che essa è il risultato di preferenze È una questione di teoria politica ben più ampia degli obiettivi del no- per le quali non ha alcuna responsabilità chi le de- stro libro. Ci accontentiamo di mostrare che nelle nostre società un po’ tiene? O, all’opposto, dobbiamo davvero puntare più di uguaglianza farebbe davvero bene a tutti. ad annullare l’influenza di qualsiasi caratteristica Tiziana Barillà geneticamente trasmessa? Come sostiene Swift, alcuni di questi tratti sono costitutivi dell’identità umana. In conclusione, la disuguaglianza si tra- smette da una generazione della Germania. Il divario tra i figli Nel Regno Unito all’altra attraverso i patrimoni dei “colletti bianchi” e quelli dei il figlio di un manager lasciati in eredità e, in modo “colletti blu” è minore, ma ancora guadagna il 26% in più più sottile, attraverso i van- significativo nel Regno Unito, in rispetto al figlio di un taggi che un miglior ambien- Italia, in Spagna e in Francia. operaio, a parità di livello te familiare può offrire e che Se la trasmissione intergenerazio- di istruzione. Il divario tra sono apprezzati nel mercato nale delle disuguaglianze è consi- i figli dei “colletti bianchi” del lavoro. Entrambi questi derata un aspetto negativo della e dei “colletti blu” elementi sono fattori chiave nostra società, possiamo doman- è significativo anche di quel ‘capitalismo oligarchi- darci: una società con trasmis- in Italia, Spagna e Francia co’ che abbiamo individuato sione nulla delle disuguaglianze come uno dei motori della sarebbe davvero desiderabile? Dal punto di vista disuguaglianza contemporanea. Gli argomenti dell’uguaglianza delle opportunità non sono ac- concettuali e i dati presentati in questo capitolo cettabili le disuguaglianze dovute a fattori che dovrebbero consentire di comprendere meglio da sfuggono al controllo individuale, fattori che Roe- un lato i meccanismi che sono all’opera e, dall’al- mer chiama “circostanze”. Al contrario, l’impegno tro, le politiche che potrebbero essere adottate individuale può essere considerato una giusta per rovesciare l’inaccettabile e pericolosa tenden- causa di disuguaglianza. Di nuovo seguendo Roe- za a trasmettere da una generazione all’altra la mer, possiamo elencare i più importanti fattori di ricchezza e il privilegio.

30 aprile 2016 15 schizzinosi) è sempre lunga. E i datori di lavoro ne approfittano. Anni fa la parola d’ordine lan- UN LAVORO PURCHÉ SIA ciata ai giovani (e alle donne di ogni età) era di diventare imprenditori di se stessi. Oggi questa A Chiara Saraceno abbiamo chiesto di spiegarci “imprenditività” sembra doversi concentrare, almeno per una buona parte, nell’affannosa ri- se dovremo rassegnarci a rapporti di lavoro liquidi, cerca di spezzoni di lavoro e nella accettazione pagati a prestazione. E lei ci ha risposto che... della “creatività” contrattuale dei datori di lavo- ro. La società liquida non è solo quella dell’in- di Chiara Saraceno dividuo diventato puro consumatore bulimico e senza comunità di cui parla Zygmunt Bauman. È anche quella dei lavoratori senza appartenen- a distinzione tra lavoro autonomo, libero- za e senza identità come tali, usa e getta. professionale e dipendente in questi anni (E quali conseguenze ha tutto questo sull’identi- L si è fatta sempre più tenue. Mentre grandi tà - sicurezza, insicurezza, e sull’autostima delle professionisti hanno clienti regolari e fideliz- persone?, le abbiamo chiesto, ndr.) Premesso che zati che garantiscono loro entrate prevedibili e c’è anche chi non desidera impegnarsi in pro- continuative, oltre che elevate, molti lavoratori getti e appartenenze lavorative di lungo perio- che un tempo sarebbero stati alle dipendenze, do, perché desidera viaggiare, alternare lavoro e che di fatto lavorano come se fossero alle di- a viaggi o altre attività, così come c’è chi dalla pendenze per quanto riguarda orari e rapporti precarietà si sente sfidato a trovare strade nuo- di subordinazione, sono costretti a una condi- ve, per la maggior parte delle persone una situa- zione di prestatori d’opera individuali: impiegati zione di precarietà lavorativa che duri a lungo dell’anagrafe o delle poste, post doc all’universi- impedisce di fare progetti e anche di occuparsi tà, ricercatori in istituti di ricerca impiegati con seriamente di altro che il lavoro. Impedisce an- contratti di lavoro a progetto periodicamente che di costruire e arricchire capitale umano. Se, rinnovati; muratori, camerieri, baristi, brac- alla precarietà si aggiunge la percezione di do- cianti, scaricatori nei mercati generali con Par- ver competere con tutti, quindi ogni altro è un tita iva, o “somministrati”, o pagati con voucher. potenziale concorrente, non un alleato, l’esito Non c’è occupazione che non veda, accanto a è una sorta di individualismo coatto, non per contratti di lavoro standard, rapporti di lavoro egocentrismo narcisista, ma per autodifesa, per che, pensati per una nicchia o casi particolari, quanto perdente. (Quali misure sociali - coper- stanno diventando la norma in un mercato del ture universali o che altro - immagina ridurre il lavoro sempre più selvaggio, ove la competizio- danno? ndr.) Il co-working, la creazione di spazi ne è sempre meno sulle competenze e il pro- fisici comuni che consentono anche la possibi- dotto, ma tra chi accetta le condizioni di lavoro lità di sviluppare relazioni e collaborazioni, se meno vantaggiose. Una competizione che ormai non altro tramite il passaparola, è un antidoto non mette più solo gli operai polacchi interessante, ma che vale solo per alcune profes- Se alla precarietà o albanesi contro quelli italiani, ma è sioni, così come le reti create da co.co.pro ad alta si aggiunge la percezione anche interna alla offerta di lavoro ita- qualificazione. Oltre a contrastare i fenomeni di di dover competere, liana, specie tra i giovani di entrambi sfruttamento che sono emersi nel lavoro interi- l’esito è una sorta i sessi e le donne di ogni età (queste nale e nell’utilizzo dei voucher, occorre anche di individualismo coatto, ultime costituiscono il 50 per cento di trovare strumenti di aggregazione per questi la- per autodifesa. tutti coloro che lavorano a voucher), voratori che siano loro utili per rafforzarsi e pro- Per quanto perdente ma anche tra chi ha perso il lavoro in teggersi. Emerge anche sempre più chiaramente età matura ed è ancora lontano da una la necessità di avere una garanzia di reddito che pensione i cui criteri di accesso si spostano sem- non solo aiuti a traghettare da uno spezzone di pre più in avanti. Stante la scarsità di domanda lavoro a un altro o a integrare un reddito da lavo- di lavoro, i lunghi anni di crisi che hanno inde- ro insufficiente, che riduca la ricattabilità di la- bolito la capacità di tenuta e redistributiva del- voratori che troppo spesso sono costretti a sce- le economie famigliari, la fila di chi accetta un gliere tra un lavoro poco pagato e nessun lavoro lavoro purchessia (alla faccia di chi li definisce e nessun reddito.

16 30 aprile 2016 © Illustrazione Antonio Pronostico © Illustrazione A COSA LE LAVORATRICI NON RINUNCIANO

Rientrare a lavoro dopo la gravidanza è sempre più difficile: in 65mila “mollano” dopo il parto. Altre resistono, fondano un sindacato, o scelgono il telelavoro. Storie di donne che si organizzano

di Tiziana Barillà

aternità, permessi, rientro con mobbing. anche se me lo hanno fatto loro!», dice sarcastica Turni infernali. Sulla scrivania, decine di Maria, «siamo la generazione delle quarantenni Mfogli: leggi, contratti, studi comparativi e c’è un tempo per ogni cosa. Questo per molte con il resto d’Europa. Michela, Maria, France- di noi è il tempo di essere anche madri. Dammi il sca e le altre sono sedute una accanto all’altra. mio tempo, no?!». Nella discussione irrompe Mi- Sono lavoratrici del commercio nel settore priva- chela, 37 anni e un figlio di quasi 6, che aggiunge: to. Qualcuna fa la commessa e qualcuna sta alla «Gli orari sono impossibili, soprattutto quando cassa, tutte lavorano nella grande distribuzione ci chiedono di lavorare la domenica. Nei luoghi organizzata. Dentro i centri commerciali della di lavoro del commercio, come un tempo nelle Capitale che, spesso, troviamo aperti fino a tardi, fabbriche, le donne sono impiegate su turni este- anche nelle domeniche e nei giorni di festa. Zara, nuanti, senza il riposo domenicale, e hanno sem- MediaWorld, Coin, catene alimentari. Sono 3 mi- pre meno diritti», spiega Michela, anche lei com- lioni i lavoratori del settore commercio in Italia e messa al centro commerciale, che s’è messa alla almeno l’80 per cento sono donne. guida di questa battaglia. «Molte lavoratrici sono Formulano ipotesi e si preoccupano di «non pesa- ancora studentesse, perciò accettano qualunque re troppo sugli altri colleghi, quelli che i figli non orario. La verità è che i contratti nazionali hanno ce li hanno», fa notare alle colleghe Maria, la com- lasciato al caso come regolare i nostri rapporti di messa di Zara che ha una bimba di quasi nove lavoro». Chiedono orari più umani, che tengano anni. «La mia situazione, poi, non è nemmeno conto della loro maternità, almeno finché i loro delle peggiori, ho un contratto part-time verticale: bambini non abbiano compiuto i 3 anni. 14-23 è la mia fascia oraria. Sono fortunta perché Il lavoro nella grande distribuzione, poi, è anche questa formula mi consente di gestire la mia fa- classificato come categoria a rischio per le gravi- miglia. A lavoro me lo rinfacciano tutti i giorni... danze, perciò viene consigliata la riassegnazione

30 aprile 2016 17 in un’area non a rischio o la maternità anticipata, ta, ai primi esuberi è toccato subito a me. Poi a lo riconosce anche la legge, la 81 del 2008. «Que- niente sono valsi i colloqui per i lavori più dispa- sto, purtroppo, non accade quasi mai», denuncia rati... Ero mamma, e questo non andava bene a la sindacalista di Usb Michela, «a meno che la la- nessuno». Forte di una laurea al Dams e di anni di voratrice non si impunti. E non è difficile capire esperienza in grafica e web design, Cristina pren- che questa negligenza del datore di lavoro va a di- de in mano la situazione quando - «dopo mesi scapito della donna e del bambino, non è un caso di scoramento» - s’inventa NetworkMamas: «Un che nei nostri negozi ci siano stati casi di aborti modo affinché le mamme potessero telelavorare spontanei». conciliando famiglia e lavoro». Oggi con la sua Il welfare si riduce spesso Dopo il parto la vita community offre i servizi più vari: curriculum in- alla rete familiare: nonni, non è certo più facile. novativi, scrittura di blog-post, vendita attraverso zie, amici di famiglia (per Anche perché, il welfa- vetrine online. Ma è riuscita a conciliare lavoro e chi ci può contare). E cresce re si riduce spesso alla famiglia?, le chiediamo. «Sì», risponde soddisfat- il numero delle donne rete familiare: nonni, ta: «Questo assetto ha molti vantaggi, riesco a ge- che, diventate madri, sono zie, amici di famiglia stire gli impegni quando le bimbe sono a scuola costrette a lasciare il lavoro (per chi ci può conta- o a dormire». Anche economicamente, dice Cri- per prendersi cura dei figli re). Negli ultimi due stina, la scelta paga: «Il lavoro va bene e vogliamo anni è in crescita il aiutare sempre più mamme, in Italia e, chissà, numero delle donne che, diventate madri, sono anche all’estero». costrette a lasciare il lavoro per prendersi cura Torniamo a Roma, dalle nostre lavoratrici dietro dei figli: 65mila ogni anno, si stima. Una di loro casse e scaffali. Sono agguerrite e si dicono pronte è Cristina, torinese, un compagno e due bimbe, a fondare un sindacato ad hoc perché «soprattutto Viola di 8 anni e Flora di 3. Dalla sala riunioni rag- nel settore privato nessuno ha finora provato ad giungiamo Cristina in chat: «Ho perso il lavoro ampliare i diritti che, con fatica, le donne hanno nel 2008 nonostante avessi un contratto a tem- conquistato sul tema maternità». La riunione si po indeterminato in una società di informatica», scioglie, le idee sono chiare: «Studiare, capire, racconta. «In quel periodo cominciava la crisi condividere. E venire allo scoperto». Il primo ap- lavorativa e diventavo mamma per la prima vol- puntamento è fissato per l’11 maggio a Roma.

partita Iva o ritenuta d’acconto. Nelle agende redazionali ALLA RICERCA DI UNA ci sono segnati i turni, chi apre ogni mattina e chi chiude ogni sera, chi ha compiti di coordinamento, chi rispon- PARTITA IVA CONTENTA de invece alle direttive dei superiori. C’è un direttore re- sponsabile, almeno, ma il suo è l’unico contratto come si deve. Per il resto, spazio alla fantasia: contratti del com- Giornalisti, avvocati, camerieri. Quasi mercio, collaborazioni, prestazioni occasionali. Il sito fa tutti sono finti lavoratori autonomi, ma a oltre 100mila clic al giorno e l’editore è un big della Rete, qualcuno piace l’idea di lavorare in proprio ma evidentemente non basta per rispettare pure tutte le leggi. Il rapporto di forza d’altronde lo permette: di gior- nalisti a spasso è pieno il Paese e chi ha un lavoro così ntrano nella redazione di un noto sito di informazio- certo non si lamenta. Non si lamenta perché l’alternati- ne, gli ispettori dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei va è la disoccupazione, e non si lamenta perché è ormai E giornalisti, mostrando il tesserino. Così prescrive la più liquido del lavoro liquido. Anche se non è orgoglioso, procedura: ci si qualifica, si ispezionano i locali dove si nel caso specifico, come invece capita in altri settori. Il svolge il lavoro redazionale, e si parla poi con i giornalisti mito della libera professione, salvo per i reporter di guer- presenti. Salvo scoprire, nel caso specifico, che molti non ra e pochi altri, non c’è mai stato nel mondo dell’infor- sono giornalisti e che quasi tutti non hanno il contratto mazione. Né in quello televisivo, salvo per i conduttori, giusto per stare lì, non sono dipendenti ma freelance, con dove pure ormai si è partita Iva anche per fare l’autore,

18 30 aprile 2016 © Illustrazione Antonio Pronostico Antonio Illustrazione ©

per firmare un programma quotidiano che va in onda da do». C’è dunque qualcuno contento di fatturare a fine anni su una rete che, chiuso quello, potrebbe comunque mese, ma è categoria particolare, quella dell’avvocatura. impiegarti su altri prodotti simili. Fate irruzione in una Rischia comunque di essere un problema del passato, già riunione per il copione di un talk mattutino di La7 o della superato, dell’altro secolo, quello delle partite Iva, il cui Rai e chiedete. Nove mesi di contratto l’anno e poi altri abuso è norma in ogni azienda. Con il lavoro pagato via due per lo stesso programma nella sua versione estiva, è app, con Uber e le piattaforme di crowdworking come il cosa assai frequente. Il mese che avanza? Per chi lavora Mechanical Turk di Amazon. O anche più banalmente in tv, a partita Iva o con contratti di collaborazione, quel- con i voucher, che l’Italia ha liberalizzato, non limitan- le ormai si chiamano ferie. A Giulia, inviata, quando ti doli più alla sola agricoltura, come avveniva fino al 2008 racconta cosa farà l’estate, non fa più caso al fatto che in (quando i lavoratori a tagliando erano meno di 25mila, quei giorni nessuno la paghi. Il mito della libertà però c’è contro il milione e 400mila di oggi) e come avviene an- invece tra gli avvocati, che infatti sono partite Iva, spesso cora in Francia, ad esempio. Lì stanno migrando molti contente, anche se lavorano in un grande studio, e an- lavori. Lo dice lo stesso rapporto annuale del ministero che se di tempo per la libera professione, nella loro gior- del Lavoro: nel 2015, il 10 per cento dei lavoratori retri- nata, in realtà non ce ne è. «Così funziona, da noi. Posso buiti con voucher aveva avuto, nei sei mesi precedenti, scegliere in qualunque momento di cambiare studio», ci un rapporto - però contrattualizzato - con lo stesso dato- spiega Maria, trent’anni, «e se volessi fare l’avvocato di- re, soprattutto nel turismo e nel commercio. Camerieri, pendente posso sempre cercare di entrare in un’azienda commessi, non certo imprenditori di loro stessi. o uno di quelli studi che si organizzano così, assumen- Luca Sappino

30 aprile 2016 19 SONO UN CANE SCIOLTO E OTTIMISTA

«Per me il Primo maggio è festa popolare, di dignità, libertà e difesa dei diritti». Luca Barbarossa, che quest’anno chiuderà il concertone di piazza San Giovanni, si racconta a Left

di Alessandra Grimaldi

uale sarà la prima cosa che dirai quando fa- non solo, se pensiamo a quello che rai il tuo ingresso su quel palco pazzesco? «E succede nel Mediterraneo. È un pa- Qla dico a te?». Inizia con una fragorosa risata radosso: siamo considerati un pun- la chiacchierata con Luca Barbarossa, mente ge- to di arrivo, l’Italia è una porta per nerosa per propositi e buoni sentimenti. Classe l’Europa, figuriamoci in quali con- 1961, cantautore di strada alla fine degli anni dizioni sono queste persone, che Settanta, fa il suo esordio a Sanremo nel 1981 rischiano di perdere la vita in mare. con un omaggio alla sua città: “Roma spogliata”. Che cosa intendi per “precarietà Arriva il successo: i concerti, ancora Sanremo, esistenziale”? ancora storie da suonare, anche insieme al po- La precarietà esistenziale è possi- Quando sei stato un artista liedrico Neri Marcorè. Poi la radio, con il quoti- bile quando non c’è rispetto della di strada, rimani un artista diano Radio2 Social club che - tra commenti e dignità del lavoro, perché si dà ai di strada per tutta la vita. canzoni, in duetto con illustri colleghi - ha por- giovani questa sensazione che non Ho girato l’Europa tato alla realizzazione di Radio DUEts Musica Li- stanno costruendo, ma che pas- con la mia chitarra, bera, un album per sostenere l’associazione Li- sano da un lavoretto all’altro, con ho conosciuto tanta gente. bera. Il Primo maggio è sul palco del Concertone stipendi risibili, con capacità e atti- È stato meraviglioso di Roma, in piazza San Giovanni, per condurre tudini non riconosciute. Si dovreb- il tradizionale appuntamento promosso da Cgil, be pianificare a lunga scadenza, investire sulla Cisl e Uil. Sono giorni intensi questi, tra prove e conoscenza, la ricerca, l’università, sulle scuole dichiarazioni da rilasciare a chi, come me, vuol pubbliche. I giovani, così come gli immigrati, sapere tutto della sua carriera, dei suoi pensie- sono il motore della società. ri, dei suoi progetti. Lo inchiodo al telefono, in Occupazione giovanile e difesa dei diritti del- una sera di aprile. È ora di cena e «sta cadendo la le classi più deboli, sono queste le priorità hai notte sopra i tetti di Roma», come cantava nella detto più volte. poetica “Via Margutta”. Ho tre figli e non voglio in nessuna occasione Ci riprovo, che dirai dal palco di San Giovanni? abbandonarmi al pessimismo di chi dice che Ho pensato a tante cose da dire, ma ogni gior- questa è una nazione che non ce la fa, che non no le cambio. È un evento con tante implicazio- riparte, dove la corruzione fa la parte del leone ni sociali e politiche, un palco particolarmente ed è impossibile creare nuova occupazione. Io sensibile a ciò che accade intorno. Io sono un ai miei tre figli, quando li guardo negli occhi o cane sciolto, un uomo libero che non si fa con- ci parliamo, ho il dovere di dirgli che è un Paese dizionare da nessuno, perciò tratterò i temi che che ce la farà, soprattutto grazie a loro. riguardano quella che io chiamo la precarietà Non solo a Roma si porteranno musica e con- esistenziale, una condizione diffusa in Italia e tenuti, insieme. Anche a Taranto, per esempio,

20 30 aprile 2016 Il cantautore Luca Barbarossa

Modena City Ramblers e altri ancora, impe- gnati e spesso indignati. Sì, sarà un palco davvero ricco e saranno loro i protagonisti: un’onda positiva in cui si fondono musica e contenuti importanti che riguardano tutti noi. Barbarossa cantautore parla spesso anche di donne, come con “L’amore rubato” o “Portami a ballare”. Mostrando un’attenzione privilegia- ta verso l’universo femminile. Con “L’amore rubato” ho parlato di un argomen- to terribile, all’interno di una canzone ispirata dal monologo di Franca Rame, che ha trasfor- mato il suo stupro in energia positiva, in una pièce con cui lo ha denunciato. Sono tante le forme di prevaricazione nei confronti delle don- ne da condannare, e quando posso lo faccio. Ho avuto la fortuna di aver incontrato donne che mi hanno stimolato, aperto gli occhi. Così come l’a- more per loro mi ha migliorato. Stai preparando un disco nuovo? Non ci crede più nessuno, ma sì, ho scritto alcu- ni inediti e dovrebbe uscire nel 2017… Mi viene

© Valeria Tomasulo Tomasulo © Valeria da ridere solo a dirlo. Ai tuoi esordi a Piazza Navona ci pensi mai? Sì, e penso di essere sempre dove hai condotto un’edi- Roma ha ancora un cielo quello lì, lo potrei rifare da zione. Occasioni come que- bellissimo, il problema è un momento all’altro, se ne ste possono ancora essere quello che c’è sotto: uomini avessi occasione o necessità. utili per manifestare un supportati da partiti e lobby Quando sei stato un artista pensiero o fare il punto del- che ne hanno infangato il di strada, rimani un artista la situazione? nome. Alle elezioni? Ho le di strada per tutta la vita. Ho Ovunque venga festeggiato, il idee chiare su chi non votare girato l’Europa con la mia Primo maggio è il benvenuto. chitarra, ho conosciuto tanta È una festa popolare, di dignità, libertà e difesa gente. È stato meraviglioso. dei diritti. Ogni città ha le sue emergenze, Taran- Adesso che cielo c’è sopra via Margutta? to ne ha di drammatiche per tutto ciò che succe- Un cielo bellissimo, il problema è quello che c’è de intorno all’Ilva, ma questo non toglie impor- sotto: molti uomini supportati dai partiti e dalle tanza ad altre realtà. lobby che hanno infangato il nome di Roma. Il ro- Non hai mai voltato le spalle a nessuna forma mano è quello che dal Comune, dalle istituzioni e di sostegno sociale, come con Libera. dallo Stato ha solo fastidi, non ha aiuti di nessun Collaboro con loro da quando è nata, vent’anni tipo. E Roma ha un tessuto sociale da ricostruire fa! Lo scorso novembre, ho fatto anche un disco completamente: la nettezza urbana, i trasporti, le per finanziare un centro polivalente nella Locri- scuole. Non c’è una cosa che funzioni ed è amaro de, un bene confiscato alla mafia dove oggi ven- constatare che non è per mancanza di fondi, ma gono fatte varie attività, anche musicali. Il fatto perché qualcuno quei fondi se li metteva in tasca, di convertire terreni sottratti alle cosche, resti- minacciando con sistemi da usurai. Roma non se tuendoli alla comunità per realizzare attività che lo merita, i romani non se lo meritano. allontanano i giovani dalle scorciatoie che le ma- Un’ultima, inevitabile, domanda: hai le idee fie offrono, è un lavoro di ricostruzione morale. chiare su chi votare come sindaco di Roma? Avrai ospiti come Skunk Anansie, Capossela, Ho le idee chiare su chi non votare.

30 aprile 2016 21 LEGGE RENZI-BOSCHI ECCO LE CRITICHE DI 56 COSTITUZIONALISTI

Pubblichiamo l’integrale del documento che analizza il testo della legge di riforma del Senato, ne sviscera le contraddizioni, ne svela gli intenti demagogici e chiede che a ottobre si voti su più quesiti. Per evitare che tutto si riduca a un plebiscito pro o contro il premier

Pubblichiamo di seguito l’appello di 56 costituzionalisti per il No alla riforma Boschi-Renzi della Carta costituzionale. Come vedrete, tutto si può dire di questo documento tranne che non entri nel merito. I firmatari esprimono, anzitutto, preoccupazione per il modo con cui la riforma è stata approvata «da una maggioranza (peraltro variabile e ondeggiante) prevalsa nel voto parlamentare (“abbiamo i numeri”) anziché come frutto di un consenso maturato fra le forze politiche». Osservano che il su- peramento del bicameralismo «è stato perseguito in modo incoerente e sbagliato». Denunciano il ri- schio di un caos legislativo visto che la riforma prevede una pluralità di procedimenti differenziati a seconda delle diverse modalità di intervento del nuovo Senato, «con rischi di incertezze e conflitti». Avvertono che «l’assetto regionale della Repubblica uscirebbe da questa riforma fortemente indeboli- to attraverso un riparto di competenze che alle Regioni toglierebbe quasi ogni spazio di competenza legislativa, facendone organismi privi di reale autonomia». Considerano la riduzione dei “costi della politica” vantata da Renzi «un modo per strizzare l’occhio alle posizioni tese a sfiduciare le forme del- la politica intesa come luogo di partecipazione dei cittadini all’esercizio dei poteri». Chiedono, infine, come ultima chance per evitare un conflitto tutto politico - pro o contro Renzi - che il referendum si articoli in più quesiti. Questo scrivono, questo chiedono, 56 studiosi con esperienze e culture diverse. Qualcuno risponderà loro, restando nel merito? È quel che speriamo. Buona lettura.

i fronte alla prospettiva che la legge tà delle nostre istituzioni, si sia tradotto infine, costituzionale di riforma della Costitu- per i contenuti ad esso dati e per le modalità zione sia sottoposta a referendum nel del suo esame e della sua approvazione par- prossimo autunno, i sottoscritti, do- lamentare, nonché della sua presentazione al centi, studiosi e studiose di diritto co- pubblico in vista del voto popolare, in una po- Dstituzionale, ritengono doveroso esprimere al- tenziale fonte di nuove disfunzioni del sistema cune valutazioni critiche. Non siamo fra coloro istituzionale e nell’appannamento di alcuni dei che indicano questa riforma come l’anticamera criteri portanti dell’impianto e dello spirito del- di uno stravolgimento totale dei principi della la Costituzione. nostra Costituzione e di una sorta di nuovo autoritarismo. Siamo però preoccupati che un Siamo anzitutto preoccupati per il fatto che il processo di riforma, pur originato da condivi- testo della riforma - ascritto ad una iniziativa sibili intenti di miglioramento della funzionali- del Governo - si presenti ora come risultato rag-

22 30 aprile 2016 © Giuseppe Giglia/Ansa

giunto da una maggioranza (peraltro variabile la causa principale delle disfunzioni osservate e ondeggiante) prevalsa nel voto parlamentare nel nostro sistema istituzionale), e dell’attribu- (“abbiamo i numeri”) anziché come frutto di zione alla sola Camera dei deputati del compito un consenso maturato fra le forze politiche; e di dare o revocare la fiducia al Governo, sia sta- che ora addirittura la sua approvazione refe- to perseguito in modo incoerente e sbagliato. rendaria sia presentata agli elettori come deci- Invece di dare vita ad una seconda Camera che sione determinante ai fini della permanenza o sia reale espressione delle istituzioni regiona- meno in carica di un Governo. La Costituzione, li, dotata dei poteri necessari per realizzare un e così la sua riforma, sono e debbono essere vero dialogo e confronto fra rappresentanza patrimonio comune il più possibile condiviso, nazionale e rappresentanze regionali sui temi non espressione di un indirizzo di governo e che le coinvolgono, si è configurato un Senato risultato del prevalere contingente di alcune estremamente indebolito, privo delle funzioni forze politiche su altre. essenziali per realizzare un vero regionalismo La Costituzione non è una legge qualsiasi, che cooperativo: esso non avrebbe infatti poteri persegue obiettivi politici contingenti, legit- effettivi nell’approvazione di molte delle leggi timamente voluti dalla maggioranza del mo- più rilevanti per l’assetto regionalistico, né fun- mento, ma esprime le basi comuni della con- zioni che ne facciano un valido strumento di vivenza civile e politica. È indubbiamente un concertazione fra Stato e Regioni. In esso non prodotto “politico”, ma non della politica con- si esprimerebbero le Regioni in quanto tali, ma tingente, basata sullo scontro senza quartiere rappresentanze locali inevitabilmente articola- fra maggioranza e opposizioni del momento. te in base ad appartenenze politico-partitiche Ecco perché anche il modo in cui si giunge ad (alcuni consiglieri regionali eletti - con moda- una riforma investe la stessa “credibilità” della lità rinviate peraltro in parte alla legge ordina- Carta costituzionale e quindi la sua efficacia. ria - anche come senatori, che sommerebbero Già nel 2001 la riforma del titolo V, approvata i due ruoli, e in Senato voterebbero ciascuno in Parlamento con una ristretta maggioranza, e secondo scelte individuali). Ciò peraltro senza pur avallata dal successivo referendum, è stato nemmeno riequilibrare dal punto di vista nu- un errore da molte parti riconosciuto, e si è di- merico le componenti del Parlamento in sedu- mostrata più fonte di conflitti che di reale mi- ta comune, che è chiamato ad eleggere organi glioramento delle istituzioni. di garanzia come il Presidente della Repub- Nel merito, riteniamo che l’obiettivo, pur larga- blica e una parte dell’organo di governo della mente condiviso e condivisibile, di un supera- magistratura: così che queste delicate scelte mento del cosiddetto bicameralismo perfetto rischierebbero di ricadere anch’esse nella sfera (al quale peraltro sarebbe improprio addebitare di influenza dominante del Governo attraverso

30 aprile 2016 23 © Ansa

il controllo della propria maggioranza, specie lo Stato riferita però, Invece di una seconda se il sistema di elezione della Camera fosse im- ambiguamente, alle Camera che sia reale prontato (come lo è secondo la legge da poco sole “disposizioni ge- espressione delle approvata) a un forte effetto maggioritario. nerali e comuni”. Si è istituzioni regionali, rinunciato a costruire si è configurato un Senato Ulteriore effetto secondario negativo di questa strumenti efficienti di indebolito, privo delle riforma del bicameralismo appare la configura- cooperazione fra cen- funzioni essenziali zione di una pluralità di procedimenti legislati- tro e periferia. Invece per realizzare un vi differenziati a seconda delle diverse modalità di limitarsi a correg- regionalismo cooperativo di intervento del nuovo Senato (leggi bicame- gere alcuni specifici rali, leggi monocamerali ma con possibilità di errori della riforma del 2001, promuovendone emendamenti da parte del Senato, differenzia- una migliore attuazione, il nuovo progetto ten- te a seconda che tali emendamenti possano es- de sostanzialmente, a soli quindici anni di di- sere respinti dalla Camera a maggioranza sem- stanza, a rovesciarne l’impostazione, assumen- plice o a maggioranza assoluta), con rischi di do obiettivi non solo diversi ma opposti a quelli incertezze e conflitti. allora perseguiti di rafforzamento del sistema delle autonomie. L’assetto regionale della Repubblica uscirebbe da questa riforma fortemente indebolito attra- Il progetto è mosso anche dal dichiarato inten- verso un riparto di competenze che alle Regio- to (espresso addirittura nel titolo della legge) di ni toglierebbe quasi ogni spazio di competenza contenere i costi di funzionamento delle istitu- legislativa, facendone organismi privi di reale zioni. Ma il buon funzionamento delle istitu- autonomia, e senza garantire adeguatamente zioni non è prima di tutto un problema di costi i loro poteri e le loro responsabilità anche sul legati al numero di persone investite di cariche piano finanziario e fiscale (mentre si lascia in- pubbliche (costi sui quali invece è giusto in- tatto l’ordinamento delle sole Regioni speciali). tervenire, come solo in parte si è fatto finora, Il dichiarato intento di ridurre il contenzioso fra attraverso la legislazione ordinaria), bensì di Stato e Regioni viene contraddetto perché non equilibrio fra organi diversi, e di potenziamen- si è preso atto che le radici del contenzioso me- to, non di indebolimento, delle rappresentanze desimo non si trovano nei criteri di ripartizione elettive. delle competenze per materia - che non posso- Limitare il numero di senatori a meno di un se- no mai essere separate con un taglio netto - ma sto di quello dei deputati; sopprimere tutte le piuttosto nella mancanza di una coerente le- Province, anche nelle Regioni più grandi, e co- gislazione statale di attuazione: senza dire che struire le Città metropolitane come enti eletti il progetto da un lato pretende di eliminare le in secondo grado, anziché rivedere e raziona- competenze concorrenti, dall’altro definisce in lizzare le dimensioni territoriali di tutti gli enti molte materie una competenza “esclusiva” del- in cui si articola la Repubblica; non prevedere

24 30 aprile 2016 In apertura, l’originale della Costituzione italiana con le firme di De Nicola, De Gasperi e Terracini. A sinistra, 22 dicembre 1947, il presidente De Nicola, firma la Costituzione della Repubblica Italiana

i modi in cui garantire sedi di necessario con- I firmatari fronto fra istituzioni politiche e rappresentan- Francesco Amirante, magistrato; Vittorio ze sociali dopo la soppressione del Cnel: questi Angiolini, Università di Milano Statale; Luca non sono modi adeguati per garantire la ric- Antonini, Università di Padova; Antonio chezza e la vitalità del tessuto democratico del Baldassarre, Università Luiss di Roma; Sergio Paese, e sembrano invece un modo per striz- Bartole, Università di Trieste; Ernesto Bettinelli, zare l’occhio alle posizioni tese a sfiduciare le Università di Pavia; Franco Bile, magistrato; forme della politica intesa come luogo di par- Paolo Caretti, Università di Firenze; Lorenza tecipazione dei cittadini all’esercizio dei poteri. Carlassare, Università di Padova; Francesco Paolo Casavola, Università di Napoli Federico Sarebbe ingiusto disconoscere che nel progetto II; Enzo Cheli, Università di Firenze; Riccardo vi siano anche previsioni normative che meri- Chieppa, magistrato; Cecilia Corsi, Università tano di essere guardate con favore: tali la restri- di Firenze; Antonio D’Andrea, Università di zione del potere del Governo di adottare decreti Brescia; Ugo De Siervo, Università di Firenze; legge, e la contestuale previsione di tempi certi Mario Dogliani, Università di Torino; Gian- per il voto della Camera sui progetti del Gover- maria Flick, Università Luiss di Roma; Franco no che ne caratterizzano l’indirizzo politico; la Gallo, Università Luiss di Roma; Silvio Gam- previsione (che peraltro in alcuni di noi susci- bino, Università della Calabria; Mario Gorlani, ta perplessità) della possibilità di sottoporre in Università di Brescia; Stefano Grassi, Università via preventiva alla Corte costituzionale le leggi di Firenze; Enrico Grosso, Università di Tori- elettorali, così che non si rischi di andare a vo- no; Riccardo Guastini, Università di Genova; tare (come è successo nel 2008 e nel 2013) sulla Giovanni Guiglia, Università di Verona; Fulco base di una legge incostituzionale; la promessa Lanchester, Università di Roma La Sapienza; di una nuova legge costituzionale (rinviata pe- Sergio Lariccia, Università di Roma La Sapien- raltro ad un indeterminato futuro) che preve- za; Donatella Loprieno, Università della Cala- da referendum propositivi e di indirizzo e altre bria; Joerg Luther, Università Piemonte orien- forme di consultazione popolare. tale; Paolo Maddalena, magistrato; Maurizio Malo, Università di Padova; Andrea Manzella, Indire il referendum Tuttavia questi aspet- Università Luiss di Roma; Anna Marzanati, su un quesito unico, non ti positivi non sono Università di Milano Bicocca; Luigi Mazzella, omogeneo, vuol dire voler tali da compensare gli avvocato dello Stato; Alessandro Mazzitelli, far prevalere le ragioni aspetti critici di cui si è Università della Calabria; Stefano Merlini, “politiche”, che però sono detto. Università di Firenze; Costantino Murgia, estranee al merito Inoltre, se il referen- Università di Cagliari; Guido Neppi Modona, della riforma costituzionale dum fosse indetto Università di Torino; Walter Nocito, Università - come oggi si preve- della Calabria; Valerio Onida, Università di Mi- de - su un unico quesito, di approvazione o no lano Statale; Saulle Panizza, Università di Pisa; dell’intera riforma, l’elettore sarebbe costretto Maurizio Pedrazza Gorlero, Università di Ve- ad un voto unico, su un testo non omogeneo, fa- rona; Barbara Pezzini, Università di Bergamo; cendo prevalere, in un senso o nell’altro, ragioni Alfonso Quaranta, magistrato; Saverio Regasto, “politiche” estranee al merito della legge. Diver- Università di Brescia; Giancarlo Rolla, Univer- samente avverrebbe se si desse la possibilità di sità di Genova; Roberto Romboli, Università di votare separatamente sui singoli grandi temi in Pisa; Claudio Rossano, Università di Roma La esso affrontati (così come se si fosse scomposta la Sapienza; Fernando Santosuosso, magistrato; riforma in più progetti, approvati dal Parlamento Giovanni Tarli Barbieri, Università di Firenze; separatamente). Roberto Toniatti, Università di Trento; Romano Vaccarella, Università di Roma La Sapienza; Per tutti i motivi esposti, pur essendo noi convinti Filippo Vari, Università Europea di Roma; Luigi dell’opportunità di interventi riformatori che in- Ventura, Università di Catanzaro; Maria Paola vestano l’attuale bicameralismo e i rapporti fra Viviani Schlein, Università dell’Insubria; Ro- Stato e Regioni, l’orientamento che esprimiamo è berto Zaccaria, Università di Firenze; Gustavo contrario, nel merito, a questo testo di riforma. Zagrebelsky, Università di Torino.

30 aprile 2016 25 QUELLI DI MAFIA CAPITALE CORRUTTORI E MAFIOSI

Nel processo negano di conoscere Carminati, trovano scuse, banalizzano i fatti. Ma in aula la paura si taglia a fette. Come sempre accade quando c’è di mezzo la mafia. Il punto sull’inchiesta romana

di Marco Carta

elle pause agli imputati capita di fare ca- A guardarlo dall’alto, quel quadro sfilacciato che pannello fra loro e di prendersela coi po- sembrava non tenersi insieme, dopo il clamore chi giornalisti presenti nell’aula bunker dei primi arresti nel dicembre 2014, di giorno in di Rebibbia: «Ancora non avete capito giorno prende sempre più corpo: udienza dopo che Mafia Capitale è tutta una montatu- udienza, quattro a settimana dal 5 novembre, Nra?». Matteo Calvio lo “spezzapollici” che preten- l’accusa tesse la sua tela, nonostante l’oblio me- de di essere chiamato il “Bojo”, è l’unico che tro- diatico calato sul processo, nonostante la politi- va il tempo di sorridere, tiene alto il morale dei ca si tenga alla larga dall’aula bunker di Rebib- compagni di cella, Fabrizio Franco Testa e l’ex bia, tentando così di sminuire, di banalizzare il consigliere regionale Luca Gramazio. Massimo processo, nonostante la Rai abbia deciso di non Carminati e Riccardo Brugia compaiono in video mandare più telecamere proprio nei giorni in cui collegati dai penitenziari dove sono detenuti: as- chiamava in studio il figlio di Riina. La procura sistono alle udienze seduti, ma si mettono a cam- pensa di chiudere il cerchio, di dimostrare che minare nervosamente quando in aula si parla di di mafia, e non solo di corruzione, si sia trattato, loro. Salvatore Buzzi, anche lui in collegamento, con le deposizioni del pentito Roberto Grilli e di chiama di continuo il suo legale, seduto in aula Sebastiano Cassia, previste in prossimo giugno. accanto alla compagna Alessandra Garrone, la E gli avvocati della difesa, protagonisti di una quale annota diligente tutti i passaggi del proces- durissima battaglia all’inizio del processo contro so. Appena può Buzzi prende la parola per ribal- la richiesta di sospendere per tutti gli imputati i tare la ricostruzione del Ros. Il 13 aprile scorso ha termini della custodia cautelare, ora sembrano parlato circa due ore, offrendo la sua ennesima in attesa. versione dei fatti: «È stato colpito il Pd di Bersani «A Roma non ci sono morti ammazzati perché e non quello di Renzi», ha detto stavolta. qui ci sono per tutti e dunque non è neces- Tutti insieme, un ex sindaco come Gianni Ale- sario uccidere», ha spiegato il procuratore capo manno, criminali di quartiere, professionisti e di Roma Giuseppe Pignatone nel corso di una dirigenti un tempo stimati come Luca Odevai- conferenza alla Luiss. Ed è un punto importante, ne («Gli davo 5mila euro al mese perché era uno perché in effetti nel “Mondo di mezzo” di morti che dava del tu al prefetto», dice di lui Buzzi), ammazzati così come delle armi si parla al tele- politici in rampa di lancio come Luca Gramazio, fono, ma non c’è traccia, nessun riscontro. C’è il burocrati, pescatori e anche uomini delle forze resto, però. La paura, le estorsioni, l’intimidazio- dell’ordine, come i poliziotti che informavano ne, i ricatti, la corruzione, il rispetto criminale e Caminati o il carabiniere del Quirinale, di cui l’omertà. Un sistema di potere tentacolare, che Buzzi dice: «Gli abbiamo dato 19mila euro, ma ci partiva da un benzinaio di Roma nord per tenere ha truffato». insieme politica, appalti del Comune, cooperati-

26 30 aprile 2016 © Alessandro Di Meo/Ansa © Alessandro

30 aprile 2016 27 A destra, Massimo Carminati in collegamento durante un’udienza del processo. In apertura, i pubblici ministeri Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli

Le prossime tappe

Dalle politiche sociali fino alla municipa- lizzata dei rifiuti Ama. Aspettando la de- posizione dei “pentiti” Sebastiano Cassia e Roberto Grilli, chiamati a ricostruire il microcosmo criminale attorno alla figura del “nero” Carminati e attesi in aula rispettivamente il 7 e l’8 giugno, a essere protagonista del processo Mafia Capi- ve, con ex militanti dell’estrema destra, i reduci tale, nei mesi di maggio e giugno, sarà della banda della Magliana, con quelli delle Bri- il Comune di Roma. Sono tanti, infatti, i gate Rosse. Mondi che sembrerebbero distanti testimoni che sfileranno nell’aula Bunker anni luce ma che, testimonianza dopo testimo- di Rebibbia di fronte ai giudici della X nianza, appaiono tenuti insieme da una pluralità Sezione penale nel bel mezzo della cam- di interessi, spesso individuali. pagna elettorale per le amministrative. Un dato accomuna praticamente tutti i testimo- Obiettivo: ricostruire le vicende al centro ni più importanti: dicono di aver scoperto real- dell’indagine della procura di Roma. mente chi fosse Massimo Carminati, solo dopo, Oltre ai carabinieri del Ros, che hanno su internet. «Ho letto in Rete che condotto l’inchiesta, alcuni di questi te- I testimoni più importanti era l’ottavo re di Roma - ha det- stimoni sono protagonisti del passato re- dicono di aver scoperto chi to ad esempio Paolo Passeri - Io cente della città. Come il prefetto Marili- fosse Massimo Carminati pensavo che fosse Paolo Roberto sa Magno (che sarà sentita il 31 maggio), solo dopo. «Ho letto in Rete Falcao», l’ottavo re. Chi non può a capo della commissione d’accesso sul che era l’ottavo re di Roma dire di non averlo conosciuto, Comune di Roma avviata dall’ex prefetto - ha detto Paolo Passeri - Carminati, cerca di prenderne Giuseppe Pecoraro, l’ex dg di Ama ai Io pensavo che fosse Paolo le distanze. E la presidente del tempi di Alemanno, Giuseppina Anelli Roberto Falcao l’ottavo re» tribunale, Rosanna Ianniello, a (1 giugno), il suo successore Alessandro più riprese ironizza: «Vedo molti Filippi (31 maggio) e l’ex assessora al rapporti british» qui dentro. Sociale di Roma Rita Cutini (6 giugno), in- In aula nessuno ammette di sentirsi intimorito, visa al re delle coop Salvatore Buzzi e sul eppure dall’inchiesta risulta solo una persona ha punto di essere sostituita dall’ex sindaco avuto il coraggio di tentare una ribellione contro Ignazio Marino con Daniele Ozzimo, poi i soprusi e le minacce degli uomini vicini a Mas- convolto nell’inchiesta giudiziaria esplosa simo Carminati. È Augusto de Megni, vittima nel nel dicembre del 2014. 1990 di un sequestro dell’Anonima sarda durato 110 giorni. De Megni, quando il suo amico Rai- mondo Pirro, fratello dell’ex pilota di Formula 1

28 30 aprile 2016 © Massimo Percossi/Ansa © Massimo

ti, circa 30mila euro da restituire, secondo il pm Luca Tescaroli, «con interessi annuali superiori al 400%». I tassi sono da usura, ma Macchi non si sente una vittima, «dato che non ho restituito il debito, né pagato gli interessi». Prima Macchi aveva tentato due volte di non presentarsi, ad- ducendo un impegno lavorativo una volta e la seconda inventandosi di sana pianta il funerale di uno zio, che non è mai morto. Come mai? I carabinieri lo hanno intercettato: «Fare da testi- mone contro un usuraio è sempre complicato – diceva -. Sono cose che uno se le porta appresso per tutta la vita. Purtroppo la legge italiana non sbatte in carcere l’usuraio per 25 anni e queste sono persone che si sono rivalse e si rivalgono contro chi gli testi- L’imprenditore Riccardo monia contro». Il contrario della Manattini, vittima sua deposizione di una tentata estorsione, Parlare è un rischio che non è stato avvicinato da due conviene affrontare. All’impren- uomini. «Non si costituisca ditore Riccardo Manattini, vitti- parte civile, viva ma di una tentata estorsione e la sua vita serena» aggredito in pieno centro da due gli hanno consigliato sconosciuti per la restituzione Emanuele, viene aggredito in un bar dei Parioli di un debito, a poche settimane dal processo, il per un debito non saldato, prova a reagire. Ma è 25 settembre 2015, è capitato di essere avvicina- l’unico. Per tutti gli altri la paura che emerge da- to da due uomini dal forte accento romanesco. gli atti non si è attenuata nemmeno con la chiu- Nessuna minaccia ma solo un consiglio: «Non si sura delle indagini e dopo gli arresti del 2 dicem- costituisca parte civile, viva la sua vita serena». bre 2014. All’imprenditore Flavio Ciambella, che aveva de- Luigi Seccaroni, proprietario di un autosalone, è ciso di collaborare con la giustizia, qualcuno ha stato capace di ritrattare il suo verbale di fronte spedito una lettera con un proiettile e poche pa- ai carabinieri e ha provato a sminuire il tenore role inequivocabili: «Fatti i cazzi tuoi». delle intercettazioni che lo vedono protagonista: Secondo l’avvocato Alfredo Galasso, decano di «Era un periodo molto difficile della mia vita - parte civile e presidente onorario dell’associa- ha detto - le cose non andavano bene con mia zione Antonino Caponnetto, questi segnali non moglie e mi sentivo stressato». Però, parlando al devono essere sottovalutati: «A Roma le vittime telefono con l’amico Alessandro Zanna, Seccaro- continuano ad avere timore e non parlano, come ni aveva raccontato con precisione le minacce un tempo accadeva in Sicilia». Galasso, che ha subite da Brugia, che insieme a Massimo Carmi- seguito in prima linea anche il primo maxi pro- nati lo pressava perché vendesse un terreno di cesso di Palermo, come legale della famiglia Dal- sua proprietà: «Ti mandiamo a fuoco tutto». Poi la Chiesa, ricorda ancora quei giorni e non può in aula, i due sono diventati semplici “clienti”, se fare a meno di confrontarli con quello che sta non addirittura “amici”. E ora Seccaroni rischia accadendo al processo contro Mafia Capitale e di l’incriminazione per falsa testimonianza. connettere le cose: «Il mio primo libro si intitola- Lo stesso ha tentato di fare Filippo Maria Macchi, va La mafia non esiste, proprio perché anche in un giovane imprenditore ambizioso, che sogna- Sicilia, come oggi a Roma, si sosteneva che non va di concludere l’affare della vita. Acquistare a ci fosse la mafia. Si capisce che a nessuno faccia prezzo stracciato, 28 mila dollari al chilo, un ca- piacere ammettere la presenza di un’associazio- rico d’oro proveniente da una miniera in Africa. ne mafiosa che controlla il territorio, ma negarlo Per realizzare il suo sogno, Macchi aveva chiesto non è senza conseguenze, significa coltivare la in prestito del denaro anche a Brugia e Carmina- serpe nel proprio seno».

30 aprile 2016 29 © Alessandro Paris/Imagoeconomica © Alessandro

30 30 aprile 2016 MANAGER CONTRO MANAGER

Il gioco è scoprire le differenze tra i due candidati sindaco di Milano. Perché Beppe Sala, centrosinistra, e Stefano Parisi, centrodestra, non hanno solo i manifesti, ma anche una storia simile. E idee generiche sulla città

di Giulio Cavalli

ultimo inciampo è accaduto in alla poltrona da sindaco due manager - 28 anni era già consigliere del ministro zona Giambellino-Lorenteggio, Beppe Sala per il centrosinistra e Stefano del Lavoro socialista Gianni De Michelis periferia milanese da sempre Parisi per il centrodestra - che sembrano (erano gli anni della “scala mobile”) che serbatoio di voti del Pd. Beppe poco avvezzi a una campagna elettorale ha poi seguito agli Esteri. Siamo negli Sala è arrivato indossando la che non si vincerà certo con le strette di anni 80, nel pieno fulgore del craxismo L’sua maschera da campagna elettorale, mano o con l’altisonanza dei curricula. in italia. Negli anni 90 invece, mentre sorriso responsabile gigioneggiando di- I milanesi puntano sulla concretezza del- tutto intorno crolla, Parisi avanza fino sponibilità, alla Casetta Verde, sede del le risposte chiare alle domande precise, a Palazzo Chigi: capo del dipartimento comitato di quartiere, pronto a tessere nessun fumo, e se Beppe Sala ha pensato Economia del premier Amato e poi del la solita rete di promesse per le periferie. che bastasse la retorica di “Expo = grande presidente del Consiglio “tecnico” Carlo Mentre si intratteneva con una storica successo” e la benedizione di Renzi per Azeglio Ciampi: arriva Silvio Berlusconi abitante del luogo è stato contestato da navigare tranquillamente verso la poltro- e lui, il camaleonte Parisi, è sempre lì; un gruppo di residenti. Meglio: secon- na di Palazzo Marino, oggi si deve ricre- poi arriva Prodi (e il governo dell’Ulivo) do lo staff di Sala si sarebbe trattato di dere e cercare un cambio di passo. «Serve e Parisi rimane inamovibile. Solo nel “antagonisti organizzati” mentre loro, i un Beppe più umano…», si ripete tra i 1997 approdò a Milano a seguito dell’al- contestatori, dichiarano di essere «sem- suoi, «meno distante», e così la strategia lora sindaco Albertini, per diventare poi plicemente cittadini della zona che non del “manager vincente” oggi sembra ave- direttore generale della Confindustria dimenticano gli sgomberi e le politiche re esaurito la forza propulsiva. con il presidente Antonio D’Amato. Una sulle periferie, oltre al bilancio di Expo Dall’altra parte, Stefano Parisi intanto vita più di scontri che di mediazioni: a che non arriverà prima delle elezioni». guadagna punti e sorriso: secondo un Milano aveva rotto con la Cgil sul patto Comunque le accuse devono aver colto sondaggio dell’Huffington Post avrebbe del lavoro e fu uno dei collaboratori del nel segno se è vero che Sala sarebbe sta- recuperato il gap iniziale e risultereb- giuslavorista Marco Biagi completando- to “cinturato” dai suoi collaboratori per be addirittura vittorioso al ballottaggio ne il lavoro dopo l’omicidio: mentre Cof- evitare lo scontro fisico ed è stato neces- contro Sala. “I due candidati clone”, li ferati portava il sindacato in piazza, Pari- sario l’intervento della polizia. «Ci pia- chiamano i detrattori: anche Parisi, in- si dialogava con Berlusconi e Maroni per ce pensarti così, di corsa che scappi da fatti, come Sala, viene dal mondo degli inseguire tutt’altro modello economico. chi non si fa prendere in giro e oggi ti ha affari e della burocrazia senza “espe- Ed è lì probabilmente che è scoccata la sputato la verità in faccia»: hanno scritto rienza di partito”, eppure, se è vero che scintilla che ha convinto Berlusconi (ma sui social alcuni esponenti del Comitato Sala è stato city manager di Milano con anche Salvini) a puntare su di lui per la abitanti Giambellino-Lorenteggio. Letizia Moratti sindaco (così come Pari- corsa a sindaco. Candidato di un centro- Mister Expo che perde le staffe, comun- si lo fu con Gabriele Albertini prima di destra che, qui a Milano, è ben distante que, è il sintomo di una campagna elet- lui), il candidato del centrodestra ha una dal complicato scenario nazionale se torale che vede contrapposti per la corsa lunga frequentazione con la politica: a è vero che alla presentazione della sua

30 aprile 2016 31 candidatura il parterre era composto da nistratore di Fastweb. Quando qualcuno Salvini, l’ex ministro Lupi passando per chiede esattamente che idea abbiano La Russa e Gelmini: roba da fantascien- di città entrambi strabuzzano gli occhi za, in Parlamento. (“ma non vi basta, questo?” sembrano Dal canto suo Beppe Sala conta su una sottintendere) e si perdono nei soliti maggioranza che è sostanzialmente miti lombardi dell’operosità, della pro- quasi tutta Pd. Nonostante la narrazione duttività e... bla bla bla. Anche sui temi spinga nell’immaginario della continui- che dovrebbero nettamente dividere tà con il sindaco Giuliano Pisapia, sono non si assiste a un granché: Sala non molti i pezzi a sinistra che hanno deciso esita a immaginare una Milano «sem- di farsi da parte. Rifondazione Comuni- pre più solidale» (ma è il tributo dovuto sta e i civatiani di Possibile (che furono all’assessore Pierfrancesco Majorino, già con Pisapia) hanno deciso di puntare sconfitto alle primarie e capolista per il sull’esperienza di Basilio Rizzo «per usci- Pd) mentre Parisi promette “ordine” ma re dalla logica dei manager e tornare alla senza disdegnare «la possibile costruzio- politica e alla città» e anche alcuni del ne di una moschea» (ben sapendo quan- Movimento Arancione (che portarono to a Milano città il salvinismo spinto allo straordinario risultato di Giuliano possa allontanare il voto moderato). Per Pisapia nel 2011) si sono detti indispo- quanto riguarda i programmi elettorali nibili per l’opzione Sala. Politicamente, Sala dal suo sito ci informa che 32 gruppi quindi, la continuità con l’attuale giunta tematici, hanno lavorato «all’elabora- arancione è già fallita ed è sintomatica la zione di progetti e prio- situazione di Sinistra italiana: il partito rità capaci di rendere la Sinistra italiana solo in cinque anni, ma nato da Sel e alcuni fuoriusciti dal Pd è nostra città sempre più si spacca: alcuni alle fondamenta dei spaccato con gli ex vendoliani (non tut- innovativa ed inclusiva» vendoliani sono con prossimi venti. Dob- ti, per la verità) controvoglia nelle lista anche se per ora del pro- il candidato presentato biamo attingere a nuo- di Sala (e quindi alleati del Pd) mentre gramma sul suo sito non dal Pd. Gli altri, ve sperimentazioni di gli “ex Pd” rifiutano «qualsiasi contami- c’è traccia, mentre Parisi puntano su Basilio collaborazione con il nazione con il renzismo» e ripiegano su punta su poche parole Rizzo. Così come privato. Credo di essere altri candidati, Basilio Rizzo in primis. chiave: semplificazione faranno Rifondazione l’unico in grado di met- Insomma: a Milano il Partito della na- della burocrazia, peri- e Possibile di Civati tere insieme l’opera del zione si ripete nelle rotture a sinistra ma ferie e riqualificazione, governo, delle istituzio- senza riuscire a sfondare al centro e così sicurezza, rispetto delle regole, il sogno ni, di Cassa Depositi e Prestiti», svoltan- la sfida che sembrava senza storia oggi di riportare a votare tutti gli aventi diritto do poi sulla generosità: «Solo essendo si gioca sul filo del rasoio. Senza contare al voto. «Lavoreremo su flussi migratori, forte Milano può aiutare chi è meno gio- che anche le primarie del centrosinistra mobilità, sicurezza. Nel frattempo, fare- vane, ed essere ascensore sociale equa, sembrano avere lasciato strascichi: «gli mo gli amministratori del condominio, sicura e generosa. Gli anziani devono altri candidati sembrano concentra- per dirla con le parole di Gabriele Alber- trovare nuove risposte. Bisogna cogliere ti ora a capitalizzare voti per se stessi tini. Perché spesso quelli che si conside- tutte le opportunità affinché possano piuttosto che fare lavoro di squadra», rano problemi minori sono poi problemi dare il loro contributo alla crescita della dice un ex dirigente dei democratici, «e veri (decoro urbano, sicurezza, tasse)». città. Ricordiamo che a Milano ci sono anche Renzi sembra essersi lentamente E sulla sicurezza (elemento centrale 300mila persone sopra i 65 anni e due sfilato dalla corsa» ormai delle campagne elettorali lom- terzi vivono da soli. La peggiore delle in- E i programmi? Già, i programmi. Le barde) Sala ha dichiarato: «È una legit- giustizie è voltare la testa rispetto a colo- pagine locali si riempiono soprattutto tima ambizione. Io non apparterrò mai ro verso i quali dobbiamo riconoscenza delle accuse tra candidati e, al di là del- a quella categoria di politici per cui chi e che hanno fatto un percorso con noi. le solite dichiarazioni di facciata, i due parla di sicurezza è urlare più forte. La La riconoscenza è una mia ragione di contendenti sembrano voler punta- sicurezza vera è il diritto dei cittadini. essere». Rimane poi il sogno della ria- re sulla propria storia personale: l’uno Noi vogliamo porre la massima atten- pertura dei Navigli, sogno che Sala colti- (Sala) sull’esperienza da amministratore zione al tema dell’abitare. Il tema delle va da tempo e cha aveva abbozzato an- di Expo e dirigente in Pirelli, l’altro nel periferie è delicato e chi fa il sindaco che da amministratore di Expo. «Milano mondo di Confindustria e come ammi- deve immaginare a quello che farà non nasce sull’acqua, noi ci impegneremo a

32 30 aprile 2016 © Alessandro Paris/Imagoeconomica © Alessandro

L’ANTI MANAGER BASILIO RIZZO IN CAMPAGNA SUI MARCIAPIEDI Alla fine la sinistra ha deciso di convergere su di lui. Pisapia? «Mi ha deluso ogni volta che non ha rispettato gli impegni presi»

l’attuale presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, e ha una lunga carriera politica alle spalle an- È che se parlare di carriera forse è troppo per uno che da sempre si è dedicato alla sua città, Milano. Senza prestigiosi incarichi nazionali e faraonici stipendi: quando a sinistra si è capito che “l’esperienza arancione” era ormai giunta al termine alla fine hanno deciso di convergere su di lui. La coalizione che lo sostiene (“Milano in comune”) tiene insieme Rifondazione comunista, Altra Europa con Tsipras e Possibile di Pippo Civati ma con loro c’è anche un pezzo del mondo universitario, del mondo del lavoro e del sinda- cato, del movimento Lgbt e dell’associazionismo. «Ho deci- studiare a fondo la possibilità di riaprire so di candidarmi perché Sala e Parisi sono due figure pra- in Navigli. Ci saranno i politici del non si ticamente sovrapponibili e credo che la democrazia abbia può, ma anche su Expo dicevano così», bisogno di confronto piuttosto che di uguaglianza di pro- ha promesso, mentre ha destato una grammi. Devono dominare gli interessi dei cittadini o quel- certa preoccupazione la sua intenzione li consociativi?», mi dice. Del resto, Rizzo, ha puntato tutto di «mettere mano al Pgt (piano di gover- proprio sull’essere “l’unica alternativa ai due manager” ma no del territorio) chiedendo l’attribu- c’è già chi lo accusa di voler fare vincere il centrodestra: «Ma zione di poteri straordinari al sindaco». figuriamoci. Noi abbiamo deciso di presidiare dei valori che Ma come? Ma non si parlava di politica non potevano essere abbandonati. Sento parlare ad esem- della partecipazione? Sono in molti a pio di riforma della macchina amministrativa ma né Sala né chiederselo e il segretario Parisi sanno che intervenire tagliando ed esternalizzando cittadino del Pd si è precipi- Parisi ha coalizzato significa meno servizi per i cittadini». Anzi, dice, «sarebbe il tato a precisare che si tratta attorno a sé tutta la caso di modificare il rapporto tra gli stipendi dei dirigenti di semplicemente di portare a destra al completo. Palazzo Marino e i dipendenti: che al massimo sia di 10 a 1». compimento le azioni della Alla presentazione Basilio Rizzo, del resto, non ha peli sulla lingua e non ha Giunta Pisapia. della sua candidatura lesinato critiche anche a Giuliano Pisapia da cui confessa Una cosa è certa: sia Parisi c’erano Salvini, Lupi, di essersi sentito «deluso tutte le volte che non abbiamo ri- che Sala sanno bene di non La Russa e Gelmini. spettato gli impegni presi nel 2011». poter ambire alla comoda Roba da fantascienza Qualcuno lo accusa di essere ormai politico di vecchio cor- rappresentazione di due in Parlamento so («come se Pisapia non avesse il mio stesso percorso», candidati “super partes” sorride) ma intanto è stato il primo a denunciare ad alta per almeno due motivi: innanzitutto voce la vergogna di un bilancio (quello di Expo) che è stato perché i milanesi non sembrano così “rimandato” a dopo le elezioni: «Non riesco a capire come facilmente disponibili a dare credito fa- possa essere in attivo un bilancio che ogni anno è stato ne- cile e, per assurdo, perché così facendo gativo. Bah. Sono curioso di vedere». Mi saluta e torna in si somiglierebbero troppo. «Ma cos’è? strada. La sua campagna elettorale “è sui marciapiedi”, di- Un gioco? - scrive qualcuno sulla pagi- cono i suoi. na Facebook dei candidati - Dobbiamo Giulio Cavalli capire chi è il candidato per il centrode- stra e chi per il centrosinistra?».

30 aprile 2016 33 LA TEORIA ECONOMICA HA FALLITO. ECCO PERCHÉ

Incapaci di prevedere la crisi del 2008, gli economisti neoclassici,che da 30 anni dettano legge, sbagliano metodo. Lo sostiene il fisico teorico Francesco Sylos Labini

di Andrea Ventura

uando la regina Elisabetta, nel novem- del perché una scuola di pensiero, bre 2008, chiese ad alcuni professo- nata nella seconda metà dell’800 e ri della London School of Economics accompagnata, fin dai suoi esordi, come mai non avevano previsto la cri- da critiche assai fondate, sia oggi il si appena scoppiata, l’economia aveva principale se non unico riferimen- Qappena ricevuto la migliore valutazione acca- to per accademici, politici e tecnici. demica tra tutte le discipline del Regno Unito. Alcune di queste ragioni possono Quanto al dibattito che ne è seguito, Robert Lu- essere rintracciate nel fatto che, cas, premio Nobel e fondatore della moderna sul piano metodologico, essa è riu- I limiti del pensiero macroeconomia, che solo qualche anno prima scita a presentarsi come interprete economico: considerare aveva affermato che «il problema della preven- dei successi ottenuti in quel secolo il soggetto come un atomo zione della depressione, per tutti gli scopi prati- dalla fisica newtoniana, imitando- isolato nel mercato ed ci era ormai stato risolto», sviluppò un contorto ne la struttura e il metodo. Da qui emarginare i temi legati ragionamento secondo il quale la crisi non era scaturiscono i caratteri fondamen- alla giustizia sociale, stata prevista perché secondo la teoria econo- tali di questa teoria: la riduzione alla cultura e alla storia mica certi eventi non possono essere previsti. del soggetto ad atomo isolato sul Come può sussistere un contrasto così stridente mercato (individualismo metodologico), l’idea tra l’effettiva capacità di una disciplina di inter- della tendenza all’equilibrio tra forze (interessi) pretare la realtà e il prestigio di quella stessa di- contrapposti, l’eliminazione dal campo della te- sciplina nell’accademia e nell’opinione pubbli- oria pura di qualsiasi problematica non trattabi- ca? Come mai, a distanza di otto anni, si ricorre le matematicamente. In sostanza, è nella scelta ancora a quella teoria per superare questa per- metodologica la ragione ultima della devastan- durante fase di crisi? te emarginazione dall’economia neoclassica di È attorno a queste domande che scorre uno tutti quei temi - culturali, storici, giuridici, con- dei percorsi di ricerca del volume di Francesco nessi alla giustizia sociale - che nel moto dei pia- Sylos Labini, Rischio e previsione. Cosa può dir- neti non trovano alcun corrispettivo. ci la scienza sulla crisi, appena pubblicato per i Questo nucleo teorico ha affermato la propria tipi della Laterza. Le discipline economiche, ci egemonia culturale avvalendosi anche di ope- ricorda Sylos Labini, si sono sempre caratteriz- razioni propagandistiche ai limiti della truffa. zate per la presenza di diverse scuole di pensie- La vicenda del cosiddetto “premio Nobel” in ro, ciascuna delle quali si associava a differenti economia è particolarmente istruttiva. Alfred concezioni della storia, della società e della po- Nobel, inventore della dinamite, non voleva che litica. Purtroppo, negli ultimi trent’anni, tra di il suo nome restasse associato a uno strumento esse ha preso il sopravvento la teoria economi- di distruzione, dunque con i suoi ingenti gua- ca neoclassica. Difficile dare pienamente conto dagni istituì un fondo per premiare chi si fosse

34 30 aprile 2016 © Everett Kennedy Brown/ Epa Ansa Brown/ Kennedy © Everett

Eppure, lungi dal seguire quelle prescrizioni, quale debba essere la strada per il progresso e il benessere sembra evidente: in una società in continua evoluzione scientifica e tecnologica, dove la competitività dei sistemi produttivi è sempre più legata alla capacità delle imprese di innovare, la centralità dello sforzo pubblico per l’istruzione e la ricerca non dovrebbe neanche essere oggetto di discussione. Assistiamo inve- ce all’assurdo di un ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che esprimendo un modo di pensare assi diffuso tra le nostre classi dirigenti, affermò: «Perché dobbiamo pagare uno scien- ziato quando facciamo le scarpe più belle del mondo?». In sintonia con altri Paesi dell’Europa meridio- nale, l’Italia rischia così di compromettere per generazioni il proprio futuro. Non solo, ma l’as- segnazione dei fondi per la ricerca segue criteri che nulla hanno a che vedere con la qualità di quest’ultima: l’analisi impietosa di Sylos Labi- ni dello stato delle discipline economiche e del modo in cui l’economia dominante impedisce lo sviluppo di programmi di ricerca alternativi, non è isolata. Troviamo qui CHI È reso utile all’umanità nei Con molte risorse e un secondo pregio del volu- campi della fisica, della chi- propaganda si è riusciti me: emergono con chiarez- Sylos Labini è fisico mica, della medicina, della a far passare una crisi za i limiti di una concezione teorico, presso l’Istituto letteratura e per la pace. Nel nata nella finanza privata della formazione che trascu- per i sistemi complessi 1969 la Banca di Svezia, per come una crisi dovuta ra la ricerca di base per quel- del Cnr di Roma. Per dare all’economia il prestigio all’eccessiva generosità la applicata e, per distribuire Laterza ha scritto nel e la visibilità connessi all’as- di welfare e retribuzioni i fondi e valutare studenti, 2010 I ricercatori non segnazione di un premio docenti e ricercatori, si affi- crescono sugli alberi. di così grande successo, istituì un “premio in da a improbabili indicatori di tipo quantitativo. Co-fondatore di Roars Scienze economiche in memoria di Alfred No- L’autore - che è anche co-fondatore e redattore (Return on academic bel” con fondi che non hanno nulla a che vedere di Roars.it, brillante rivista dedita proprio a di- research), collabora con quest’ultimo. Recentemente, come ricorda scutere dei temi connessi alla ricerca - ci illustra con riviste e siti di Sylos Labini, Peter Nobel, avvocato e discenden- bene quale sorte avrebbero avuto oggi Wittgen- divulgazione scientifica te di Alfred Nobel, ha dichiarato che «quello che stein, Frege, Semmelweis; lo stesso Einstein, il in Italia e all’estero. Ha è accaduto è un esempio senza precedenti di quale fu escluso dall’accademia e trovò posto collaborato anche alla violazione di un marchio di successo». all’ufficio brevetti di Berna, alla luce dei criteri stesura di Università Sostenuta dunque da un potente apparato pro- oggi vigenti per le pubblicazioni scientifiche, 3.0 (Ecommons, 2015) pagandistico e da un’immensa disponibilità di nel 1905 si sarebbe visto rifiutare l’articolo in cui e ha curato Paolo Sylos risorse private e pubbliche, piuttosto che ren- espone la teoria della relatività ristretta. Labini economista e dere un servizio utile all’umanità, l’economia In sostanza, la credenza nel fatto che tutto ciò cittadino (Sapienza neoclassica è riuscita in questi ultimi anni a che ha un valore debba avere una misura quan- University Press, 2015). trasformare una crisi nata nella finanza priva- titativa, che troviamo in economia, investe an- Rischio e previsione ta in una crisi causata dall’eccessiva generosità che cultura e ricerca. Il metodo neoliberista si (Laterza) sarà pre- delle retribuzioni e del welfare. Di qui i colpi costituisce dunque come simbolo di un modo sentato a Venezia il 6 alla scuola, all’università, e a quelle politiche di di pensare agli esseri umani e alla società che maggio (ore17.15, Ca’ austerità che stanno devastando gran parte del rischia di inaridire le fonti principali del nostro Foscari). continente europeo. progresso sociale e civile.

30 aprile 2016 35 36 30 aprile 2016 30 aprile 2016 37 LE IDENTITÀ IN FRANTUMI MINACCIANO LA DEMOCRAZIA

«Le regole sono nazionali, l’economia no. Così la politica democratica ha sempre meno strumenti». Il difficile rapporto tra partiti e movimenti secondo Collin Crouch, il sociologo britannico autore di Post-Democracy

di Martino Mazzonis

evo dire la verità, di movimen- - nel declino del peso della religione e nei cambia- ti nazionalisti e xenofobi avrei menti nella struttura delle classi sociali nella so- preferito non occuparmi. Me- cietà postmoderna. Le identità di classe formatesi glio pensare al resto del mondo durante l’economia industriale erano fortemente politico e a come cambia. Ma segnate dalla politica e vivevano del conflitto tra «Dahimé, i successi di questi partiti in tutta Europa inclusione ed esclusione: chi era fuori lottava per mi hanno costretto a occuparmi anche di quel fe- essere incluso, chi era dentro si batteva per tenere nomeno». Collin Crouch, sociologo e scienziato fuori gli esclusi. Quel periodo speciale della Storia politico britannico, autore di Post-Democracy e si è concluso: la società contemporanea non sen- critico della deriva democratica nell’era del neo- te di avere radici profonde, le identità senza radici liberismo, sorride mentre si impone di parlare in non durano. Benché esistano ancora burocrazie e italiano. Ci tiene, anche se la cosa finisce col ren- strutture politiche importanti, i rapporti tra queste dere la comunicazione più complicata. Crouch e gli individui spesso diventano più frammentati, ha appena parlato a un convegno alla Camera dei temporanei. I social media sono solo l’espressio- deputati (dove è stato invitato da Giulio Marcon) ne estrema di questo fenomeno generale. I partiti e ci fermiamo a discutere con lui dei temi che ha e anche i sindacati pagano il prezzo forte per que- affrontato e che sono i suoi da tempo: la crisi del- ste profonde trasformazioni. Il paradosso è che con le forme della democrazia novecentesca, il decli- l’imporsi di una cittadinanza universale, con ugua- no della partecipazione in politica; un fenomeno li diritti per tutti, si perdono il significato e il ruolo che, a suo modo di vedere, consegna in questa politico delle strutture cresciute nel conflitto per ot- fase storica un peso e una centralità enormi all’u- tenere quei diritti. Inoltre, la riorganizzazione post- nica identità forte che rimane. Quella nazionale. industriale dell’economia contribuisce a frammen- Lei ha parlato di una perdita di identità socia- tare le identità di ciascuno. Possiamo essere addetti le che rende inservibili le strutture politiche a un call center, tifosi di una squadra, appassionati novecentesche, mentre i movimenti che, per di un genere musicale e impegnati in politica allo loro natura, vivono un tempo limitato, riesco- stesso momento e con la stessa intensità. Alla do- no meglio a intercettare le caratteristiche della manda «chi sono io?» possiamo dare risposte mol- nostra epoca e a rappresntarle più di quanto teplici, ma poche richiamano il ruolo della politica. non facciano le strutture tradizionali. Quali La globalizzazione dell’economia non ha con- sono i fattori che determinano la crisi dei par- tribuito a rafforzare l’autorevolezza percepita titi nazionali tradizionali? delle istituzioni democratiche… Le ragioni di una profonda crisi delle strutture po- La globalizzazione contribuisce a determinare litiche tradizionali risiede - in Europa occidentale una crisi della democrazia ed è un ulteriore ele-

38 30 aprile 2016 xxxxx Equiaerspe mostrum qui dolent ea cus, ad et as ex est velluptatem a consed ut volupta comnist hiliquiat volorum, quas xxxxxxxxHendeni sit ut pressimus derrum © Christophe Petit Tesson/ Epa Ansa Tesson/ © Christophe Petit

30 aprile 2016 39 A fianco, una manifestazione di Pegida, il movimento nazionalsta tedesco, a Jena (il tatuaggio 88 sta per Heil Hitler). Nella pagina precedente, un’immagine della Nuit Debout contro la riforma del lavoro a Place de la Rèpublique a Parigi

mento che indebolisce la forma partito tradizio- nale. Il livello a cui si prendono le decisioni eco- nomiche è sempre più spesso sovranazionale: le regole sono nazionali, l’economia no. E di con- seguenza la politica elettiva ha sempre meno strumenti. L’Europa e l’Europarlamento sono un tentativo di creare uno spazio democratico e una rappresentanza sovranazionali, ma vengo- no a loro volta percepite come istituzioni distan- ti: più la politica si avvicina al potere e più viene sentita come lontana dal vissuto delle persone. Che efficacia e che ruolo possono dunque ave- re i movimenti sociali per rispondere alla crisi di senso della democrazia europea? È un va- lore che questi movimenti siano spesso trans- nazionali? Che dialogo o che lavoro comune è possibile con la sinistra tradizionale? A differenza dei partiti, nati e cresciuti nel siste- ma precedente e quindi organizzati attorno a un modello che non regge più, i movimenti sociali contemporanei sono una risposta alle trasfor- mazioni. Non si definiscono su identità sociali tradizionali ma vanno incontro a questioni spe- cifiche, anche se talvolta generali, e prendono

Partiti e movimenti hanno bisogno gli uni degli altri. I movimenti contribuiscono a collegare le istituzioni politiche alla realtà sociale, ma devono registrare che senza democrazia formale non si cambiano le cose

la forma flessibile delle organizzazioni contem- C’è una grande unica eccezione alla fine delle poranee: i movimenti sono creativi e innovativi, identità novecentesche: quasi tutti ci sentiamo sanno adattarsi, mutare, comunicare in maniera membri di una comunità nazionale di cui gli al- efficace. Somigliano insomma di più al capitali- tri non fanno parte. E questo spiega il successo smo contemporaneo e alle sue forme. Ma queste delle forze nazionaliste e xenofobe: mentre le caratteristiche sono al tempo stesso debolezze. altre identità scompaiono, queste restano forti. Già, perché l’organizzazione delle imprese e dei Se sommiamo l’effetto, la globalizzazione che governi postmoderni, benché strutturata in for- rende insicuri, questa forma del conflitto inclu- me flessibili e informali, garantisce comunque sione/esclusione (dalla comunità nazionale), una concentrazione di potere forte e rigida. I diventa centrale. L’identità nazionale può ri- partiti tradizionali e i nuovi movimenti hanno manere sopita e innocua, ma sotto la pressio- quindi bisogno gli uni degli altri. I movimenti ne della globalizzazione, dell’immigrazione di contribuiscono a collegare le istituzioni politi- massa e del terrorismo islamico - tutti fenome- che alla realtà sociale, ma devono a loro volta ni di questi ultimi anni - può risvegliarsi come comprendere che senza democrazia formale realtà forte e profonda. E minaccia la democra- non potranno rimuovere certe rigidità, non in- zia, perché sceglie come bersagli della rabbia trodurranno nuove regole, non cambieranno le immigranti e profughi, che non sono causa ma cose che vorrebbero cambiare. vittime del disagio. A suo parere da dove nasce l’ondata naziona- In Gran Bretagna si vede una forte spinta nazio- lista che attraversa l’Europa e quanto è preoc- nale per separarsi dall’Europa, ma si vede anche cupante e rischiosa per la democrazia? la paura di isolarsi e di perdere centralità se al

40 30 aprile 2016 ECCO PERCHÉ LA SINISTRA DELLA REALPOLITIK PERDE

omenica scorsa, al primo turno delle presidenziali, Nor- bert Hofer, candidato dell’Fpo, il Partito della libertà, la D destra nazionalista austriaca, ha preso il 36% dei voti. Secondo è arrivato l’indipendente ambientalista Alexander Van Bellen con il 20%. Terzo e quarto sono arrivati i candida- ti dei partiti tradizionali, popolari e socialdemocratici. Quel- lo austriaco è però solo l’ennesimno rovescio delle famiglie politiche tradizionali. Partiti nuovi o vecchi ritrovano vigore, movimenti populisti e/o alternativi diventano protagonisti di exploit elettorali in ogni angolo del continente. Una delle ragioni di questa tendenza, clamorosamente con- fermata dal voto austriaco, è il ridursi della distanza ideo- logica tra i partiti di centrodestra e quelli di centrosinistra. I più colpiti dalla crisi sembranno quelli di centrosinistra, forse perché hanno scelto - a partire dalla Terza via - di col- locarsi al centro, di «preferire voti e posizioni di governo alle vecchie politiche», come scrivono Sara Hobolt e Catherine De Vries, che insegnano alla London School of Economics e a Oxford, in un articolo su Policy Network intitolato “Chal- lenger parties and the decline of the European left”. Le autri- ci esaminano i risultati elettorali in Francia, Germania, Da- nimarca, Gran Bretagna e Austria e notano come il sostegno alla famiglia socialdemocratica sia passato dal 41% dell’80 al 28 di oggi, mentre i partiti extra-sistema sono passati dal 9% al 23%. E i Paesi presi in esame non sono neppure i casi più più clamorosi. Fatto sta che in Francia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca, Svezia, Olanda, Finlandia e in misura minore e diversa in Gran Bretagna - dove l’elettorato ha pre- miato sia la destra dell’Ukip sia gli scozzesi di sinistra dell’Snp - dovunque nelle ultime tornate elettorali sono cresciute for-

© Jens Meyer/AP Photo © Jens Meyer/AP mazioni di destra che hanno usato la crisi dei rifugiati come un randello. In Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda (i Paesi più colpiti dalla crisi economica) sono i partiti di sinistra, nuovi referendum vincesse la Brexit. Chi ha paura e come Podemos o più antichi, ad averne tratto profitto. L’Italia chi no? Che nazionalismo è quello contempora- delle 5 stelle fa storia a sé, e così pure il colosso tedesco, che si neo britannico, dove trova la sua base sociale? mostra più stabile, nonostante avanzi la destra dell’Afd. Certo, il nostro stupido referendum sull’Euro- Nel loro articolo, Hobolt e De Vries, segnalano alcuni aspetti pa è figlio di una lotta tra due paure diverse: la importanti dell’ascesa di quelli che definiscono “partiti sfidan- paura dell’isolamento, nel caso decidessimo di ti”, che usano argomenti tradizionalmente fuori dall’agenda lasciare l’Unione europea, e la paura del potere politica (a destra l’immigrazione e il no all’integrazione euro- degli stranieri (che si tratti di immigrati o della pea, a sinistra la critica all’austerità), che affermano la volontà burocrazia di Bruxelles) nel caso decidessimo di - ma a dire il vero non vale per tutti - di stare fuori dai giochi restare a farne parte. Il nazionalismo britannico di governo, e che propongono leader in grado di dare un volto attuale rimanda a una nostalgia per l’impero, al partito stesso. Interessante l’esempio danese: il partito del anche se questa nostalgia resta del tutto implici- popolo è il primo partito, ma invece di provare a formare una ta. Gli avvocati del cosiddetto Brexit sostengono coalizione di centrodestra ha scelto di influenzare il governo che la Gran Bretagna da sola sarebbe più pesante sui temi che gli sono cari, ottenendo una legge sul sequestro e importante di quanto non sia il Paese dentro dei beni ai rifugiati. A votare per queste forze un elettorato che l’Europa. Affermazione che avrebbe senso, che si sente escluso dalla globalizzazione, non molto istruito, fatto sarebbe vera, solo nel caso che fossimo di nuovo di lavoratori manuali, arrabbiato con il business as usual della un impero. Questo sentimento è diffuso in una politica. Lo stesso elettorato che alle primarie degli Stati Uniti parte del popolo, ma credo che sia minoritario. si divide tra Sanders e Trump. Un elettorato popolare, un tem- La verità è che la spinta più importante del Brexit po attratto dai partiti tradizionali di sinistra. m.m. è la paura dell’immigrazione.

30 aprile 2016 41 LE UNIVERSITÀ INDIANE ULTIMO BALUARDO LAICO

A due anni dal trionfo alle elezioni, il premier Narendra Modi deve fare i conti con la rivolta degli studenti. Sono loro a difendere lo spirito multiculturale indiano minacciato dalla destra ultrainduista

di Matteo Miavaldi

el 2014, alle ultime elezioni naziona- duizzazione del Paese da parte degli ambienti li in India, per Narendra Modi fu una della maggioranza più vicina alla dottrina fon- cavalcata trionfale. Grazie anche alla dante della destra extraparlamentare ultrain- macchina del consenso più moderna duista, la cosiddetta hindutva. In due parole: ed efficiente che la storia recente india- l’India è degli hindu e chi non è d’accordo non Nna ricordi, Modi riuscì a intercettare una marea è benvenuto. di uomini e donne unita in un sogno: quello di Ora, in un Paese dove si conta la terza comunità un’India forte, lanciata verso il futuro, finalmen- musulmana al mondo - 180 milioni di persone, te a testa alta tra i grandi della comunità inter- stima al ribasso -, una comunità intellettuale nazionale. Un Paese galvanizzato inoltre, dal progressista e laica decisamente attiva, seppur ritrovato orgoglio per il rimbalzo dell’economia orfana di un riferimento partitico chiaro in par- fiaccata dalla crisi globale del 2008. lamento, e milioni di dalit ancora discriminati New Delhi, 27 gennaio 2016. Una studentessa chiede Un popolo sterminato che, accordando alla ca- secondo i dettami della tradizione castale au- le dimissioni del ministro mera bassa del parlamento una maggioranza as- toctona - i volgarmente detti “intoccabili” - l’a- dell’Istruzione dopo il suicidio dello studente Rohit Vemula. soluta da record al Bharatiya Janata Party (Bjp) desione alle norme comportamentali da “buon Nella pagina seguente, - 282 seggi su 543, non succedeva dagli anni Ot- cittadino hindu” diventa operazione piuttosto Mumbai, 21 gennaio: tanta - ha creduto alle promesse elettorali del- complicata da estendere all’intera popolazione. una manifestazione silenziosa contro il governo la cosiddetta Modi Wave: investimenti, posti di E la tentazione della repressione è forte. Dopo lavoro, fine della corruzione del Paese e il ma- episodi di intolleranza lungo tutto il 2015 - terializzarsi presto di quella Shining India tanto scrittori “razionalisti” assassinati in pubblico agognata da chi si considera classe media. da estremisti hindu, linciaggi contro musulma- A due anni dalla vittoria di Modi, con l’econo- ni rei di consumare carne bovina, una campa- mia che riparte ma non troppo - crescita stima- gna “anti beef” condotta contro ristoranti che, ta intorno al 7 per cento del Pil, anche grazie a a norma di legge, servono carne di bufalo - lo dei giochi di luci ed ombre introdotti dai tecnici scorso mese di gennaio il suicidio di Rohith Ve- dell’Ufficio di statistica nazionale, una sorta di mula alla Hyderabad Central University (Hcu) doping dell’aritmetica - gli investimenti che ar- ha segnato l’inizio di una stagione di lotta po- rivano ma non troppo e la corruzione che sem- litica che vede gli studenti universitari indiani bra mantenersi a livelli tradizionali, purtroppo, come ultimo baluardo a difesa dello spirito lai- uno degli aspetti più tangibili dell’opera di go- co e multuculturale dell’India repubblicana. verno del Bjp riguarda l’impennata dei cosid- Vemula, 26 anni, al secondo anno di Phd, era detti episodi di «intolleranza». Un eufemismo un attivista dell’Ambedkar Students Associa- per indicare la spinta sull’acceleratore dell’hin- tion (Asa), collettivo interuniversitario intitolato

42 30 aprile 2016 © Altaf Qadri/AP© Altaf Photo

Una lunga scia al politico simbolo della lotta per i naio si è impiccato all’interno del campus. La di intolleranza: dagli diritti dei dalit, attraverso il quale lettera scritta appena prima di togliersi la vita scrittori “razionalisti” aveva organizzato diversi eventi ex- - divulgata dalla stampa nazionale - raccon- assassinati da estremisti tracurricolari all’interno del cam- ta la frustrazione di un uomo nato e cresciuto hindu al suicidio dello pus di Hcu per sensibilizzare gli nell’India della discriminazione castale, dove le studente Rohit Vemula studenti su temi di discriminazione politiche di sostegno alle cosiddette “backward ingiustamente sospeso religiosa, castale e di genere. castes” sono spesso vanificate dallo zelo di Un’attività che mal si concilia- funzionari, politici, burocrati e studenti vicini va con lo spirito patriottico hindu che anima all’ultranazionalismo hindu. l’Akhil Bharatiya Vidyarti Parishad (Abvp), la In risposta alla morte di Vemula, migliaia di sigla dell’associazione politica studentesca vi- universitari in tutto il Paese hanno iniziato una cina al Bjp. Una scazzottata tra studenti dei due mobilitazione contro l’ultrainduismo di Sta- gruppi era sfociata in una denuncia alle autori- to propagato, secondo loro, da alcuni membri tà di polizia e alla sospensione di Vemula e altri dell’esecutivo di Modi. Le indagini intorno al quattro di Asa, cacciati dal dormitorio e senza suicidio di Vemula, infatti, hanno fatto emer- borsa di studio. Una pena sproporzionata, con- gere l’intervento della ministra delle risorse siderando il solo richiamo verbale che aveva umane indiana Smriti Irani, che in un carteggio interessato gli scazzottatori di Abvp. Dopo 12 col rettore di Hcu avrebbe incentivato misure giorni passati a dormire fuori dai cancelli del esemplari da prendersi contro gli “elementi campus in protesta, Vemula non ha retto il anti nazionali” all’interno del campus. muro di gomma dell’amministrazione di Hcu Qualche settimana dopo, e siamo a New Del- - vicina al Bjp - e nel pomeriggio del 17 gen- hi, la caccia agli studenti anti nazionali porta-

30 aprile 2016 43 ta avanti dal governo indiano si è spostata nel pubblici dove, nello spirito del confronto di Jnu, campus della Jawaharlal Nehru University (Jnu), intellettuali e accademici indiani hanno svisce- il “tempio laico” dell’istruzione progressista in- rato temi come il concetto di nazione, patriotti- diana che sorge nella zona sudoccidentale del- smo, libertà d’espressione, laicità e multicultu- la capitale. Da Jnu, in decenni di attività, sono ralismo nell’India di ieri e di oggi. uscite le menti più eccelse dell’India contem- L’impressione è che il vuoto politico creatosi poranea: politici, economisti, scrittori, poeti, attorno al successo strabiliante di Modi e del registi, giornalisti. Il campus, immerso in un modismo - una dottrina economica poggiata verde che ha del miracoloso nel panorama del- sull’ultracapitalismo in salsa hindu e sull’an- la polverosa New Delhi, per generazioni è stata nuncismo - abbia lasciato campo libero alle una zona franca del libero pensiero; un luogo istanze più estreme di una parte dell’India che protetto dalle ingerenze della politica nazionale sostiene Narendra Modi: lo zoccolo duro e in- dove studenti da ogni angolo del Paese poteva- tollerante che vorrebbe un Paese a misura di in- no discutere liberamente di tutto, affrontando duismo, deciso a spazzare via con la repressione col confronto anziché con la repressione i temi ogni forma di dissenso. sensibili della contemporaneità indiana. Una tendenza che oggi, con l’Indian A febbraio la polizia A metà febbraio, sempre grazie allo zelo degli national congress (Inc) in prolunga- è entrata nel campus di Jnu studenti di Abvp, la polizia è entrata nel cam- ta crisi d’identità e consensi, vede e ha arrestato il leader pus di Jnu - non succedeva dagli anni 70, i nell’attivismo studentesco l’ultimo dei collettivi di sinistra. Per tempi della crisi democratica, dell’Emergency argine di contenimento degli effet- due mesi gli studenti hanno di Indira Gandhi - arrestando Kanhaya Kumar, ti - collaterali e angoscianti - della reagito con marce pacifiche presidente del sindacato degli studenti (Jnusu) Modi Wave del 2014. e seminari accademici e leader dei collettivi di sinistra, con l’accusa di sedizione. Il reato: aver organizzato un evento in memoria di Afzal Guru, kashmiro condan- nato a morte per terrorismo sul cui processo permangono ancora, a tre anni dall’esecuzione del 2013, diversi sospetti di parzialità. Durante l’evento - questa l’accusa - si sarebbero levati slogan “anti indiani”. Il raid della polizia, ordinato dal ministro degli interni Rajnath Singh, doveva essere da esem- pio per tutti coloro che osavano mettere in di- scussione l’integrità territoriale del Paese. Dopo quasi un mese di detenzione, senza pro- ve a suo carico e una campagna d’informazione viziata da video ritoccati, dopo pestaggi subiti sotto gli occhi della polizia da parte di “avvocati patriottici”, Kumar è stato rilasciato su cauzio- ne per sei mesi. Stesso destino riservato ad al- tri due studenti di Jnu, Anriban Bhattacharya e Umar Khalid, quest’ultimo additato addirittura come cellula dormiente del terrorismo islami- co di matrice pakistana. Tutto questo senza uno straccio di prova. La reazione degli studenti e dei docenti di Jnu è stata esemplare. Per due mesi si sono tenute dentro e fuori il campus marce a sostegno dei compagni in carcere, con la partecipazione di migliaia di esponenti della società civile. Al tem-

po stesso si sono tenuti seminari accademici Epa Ansa Solanki/ © Divyakant

44 30 aprile 2016 © Eraldo Peres/AP Photo Peres/AP © Eraldo

PROCESSATA PER CORRUZIONE DA UNA BANDA DI LADRI

Il Brasile è squassato da manifestazioni pro e contro Dilma Rousseff. Lei definisce “golpe bianco” la procedura di impeachment avviata alla Camera. E il New York Times definisce «una banda di ladri» lo schieramento che vorrebbe deporla. L’analisi di Breno Altman

n Brasile è in atto un “golpe bianco”, denun- parte, «le reazioni dell’opposizione di destra e ciano Dilma Rousseff e i suoi sostenitori. Le dell’informazione (tutta contro Dilma) appaio- strade di San Paolo e Rio sono invase da folle no piuttosto guardinghe nonostante la vittoriosa tinte di rosso o di verde oro, a seconda che battaglia alla Camera. I settori meno insensati del vogliano difendere la presidente o manife- conservatorismo brasiliano sembrano imbaraz- Istarle la loro ostilità. «L’onda della mobilitazione zati dal predominio di posizioni fondamentaliste della sinistra, che considera il voto della Came- e neofasciste nel voto del 17 aprile, quando in aula ra per l’impeachment a Dilma un golpe bianco», si è visto anche un deputato dell’ultra destra, Jair dice a Left Breno Altman, direttore del quotidiano Bolsonaro, dedicare il suo voto contro Rousseff al Opera Mundi, «crescerà nei prossimi giorni, in colonnello Carlos Brilhante Ustra, che durante la forma più organizzata e centralizzata, con gran- dittatura militare guidava l’unità militare che tor- di concentramenti popolari e scioperi». Dall’altra turava i dissidenti e che torturò la stessa Dilma.

30 aprile 2016 45 © Eraldo Peres, Andre Penner/AP Photo Penner/AP Andre Peres, © Eraldo

«Lei non ha rubato nulla, ma sta per essere I 25 partiti presenti nel Parlamen- Dei deputati che hanno giudicata da una banda di ladri», ha scritto di to brasiliano, spiega Altman, «sono votato per l’impeachment, Dilma il New York Times il 15 aprile, mentre la politicamente divisi in quattro aree 28 sono imputati per presidente denunciava all’Onu il colpo di Stato. tra loro relativamente equilibrate, corruzione. E ben 215 Ma perché parlare di golpe se l’impeachment ciascuno con un sostegno appros- dei 367 parlamentari che è previsto dalla Costituzione? «Perché la legge simativo del 25% della società: la si sono schierati contro prevede l’impeachment solo se vi è un crimine sinistra, la destra, il centro-demo- la presidente devono commesso, ma qui», risponde Breno Altman, cratico e il centro-conservatore». rispondere di reati finanziari «non c’è nessun reato che possa esserle attribu- Ad abbandonare Dilma Rousseff e ito». L’accusa mossa a Rousseff non ha niente a rompere l’alleanza di governo sono i parlamen- che fare con la corruzione, la presidente è accu- tari centristi. «La sinistra, contando sul 20% dei sata di aver falsificato i bilanci dello Stato allo voti e il 25% della rappresentanza parlamentare, scopo di mascherare la recessione del Paese, era riuscita a controllare la presidenza dal 2003, nel corso della campagna elettorale per la sua ma solo alleandosi con le forze del centro-de- rielezione del 2014. «Sono pratiche purtroppo mocratico e del centro-conservatore per preser- comuni a tutti i governi dal 1985 a oggi», ripren- vare la governabilità. Ma poi il quadro comin- de il direttore del giornale indipendente, «e per- cia a cambiare con le elezioni di ottobre 2014, sino la Corte dei conti federale ha autorizzato quando Rousseff ha deciso di far sua, almeno in simili forme di maquillage contabile. A carico parte, l’agenda economica dell’opposizione di di Dilma Rousseff non c’è alcun procedimento destra». Spiega Altman: «Riconfermata con un penale per corruzione, mentre la stessa cosa margine molto stretto e spaventata dal crollo non si può dire per per chi l’accusa: per il vice- degli investimenti privati, Dilma ha cercato di presidente Michel Temer, per esempio, e per il stabilire un ponte con i suoi avversari politici e presidente della Camera dei deputati, Eduar- di classe. È stato un vero disastro. Il nuovo as- DA SAPERE do Cunha, accusato di aver ricevuto massicce setto ha disorganizzato, smobilitato e diviso tangenti da parte di gruppi d’affari. Dei depu- la sinistra, mentre consentiva alla destra di Per golpe bianco tati che hanno votato per l’impeachment, in 28 recuperare iniziativa politica, di accusare la si intende un sono imputati per corruzione. E ben 215 dei 367 presidente di frode elettorale, di portare in colpo di Stato che parlamentari che si sono schierati contro la pre- piazza folle della classe media, che gridava- si svolge senza sidente devono rispondere di reati finanziari». no contro la corruzione, confortate da settori ricorrere alla forza

46 30 aprile 2016 Le tappe dell’impeachment

La notte tra il 16 e il 17 aprile la Camera dei deputati ha vo- tato l’ammissibilità, avviando la procedura di impeachment. La seconda tappa è attesa in Senato, dove con il voto a maggioranza semplice si deciderà se approvarla o archiviarla. Nel caso l’opposizione risul- tasse vittoriosa in questa fase, che dovrà avvenire tra il 10 e 12 maggio, la presidente Dil- ma Rousseff sarà provvisoria- mente allontanata dal potere fino al suo giudizio. La terza tappa dovrà svolgersi nell’ar- co di massimo 180 giorni. Il giudizio è di responsabilità del Senato e la condanna del presidente, con la sua depo- sizione definitiva, necessiterà dei due terzi dei voti (54 senatori su 81).

Da sinistra: Brasilia, 16 della magistratura, pubblici ministeri e polizia gno finanziario e tagli ai salari. «La presidente aprile 2016. I deputati dell’opposizione mostrano federale». È in questo contesto, in cui Dilma e ha resistito alla pressione durante il suo primo cartelli con la scritta in il Pt (il Partito dei lavoratori) diventano il capro mandato, ma ha ceduto dopo la rielezione. Ed portoghese “Addio cara” espiatorio dell’insoddisfazione dei ceti medi, e “Impeachment ora” durante è così andata incontro a una perdita enorme di il dibattito alla Camera; che il centro-democratico si sposta a destra e consenso nella base sociale della sinistra, ha in- San Paolo, 19 aprile. Un si unisce al centro-conservatore, formando un debolito la sua capacità di egemonia, mentre si murale ritrae Rousseff con il vicepresidente Michel Temer. blocco che sul 70-75% del Parlamento. aggravava la recessione e il Brasile perdeva po- In apertura, un primo piano Dopo la crescita impetuosa dei primi anni Due- sti di lavoro e di reddito». della presidente Dilma Rousseff mila e le speranze suscitate dai programmi so- Tuttavia, dice Altman, la presidente «non è at- ciali di Lula, la presidente ha dovuto fare i con- taccata per gli errori che ha fatto, ma perché ti con la recessione degli ultimi anni. Le scelte rappresenta un ostacolo alla contro rivoluzione di austerity alla brasiliana le hanno procurato capitalista invocata dai grandi gruppi d’affari e critiche anche da sinistra, critiche non prive di dai loro portavoce politici. Le forze conservatrici fondamento, analizza Altman: «Il non vogliono destituire Dilma, ma criminaliz- Dilma ha risposto grande errore di Rousseff è stato zare tutte le forze progressiste e dei movimenti alla crisi con l’austerity quello di aver risposto con una po- sociali, impedendo qualsiasi alternativa di po- alla brasiliana, che le ha litica recessiva all’esaurimento del tere che possa disturbare la ricostruzione dell’e- procurato critiche anche modello economico sostenuto dal gemonia borghese». Il golpe branco, per molti, da sinistra. Tuttavia non è 2003 al 2010. Un modello che ave- non è che l’anello di una catena che si snoda attaccata per i suoi errori, va permesso di distribuire reddito lungo l’intero Continente: «Il rovesciamento di ma per essere un ostacolo e aumentare il tenore di vita dei più Rousseff è parte di una strategia geopolitica, il alla ripresa capitalista poveri senza ridurre il potere d’ac- cui principale obiettivo è quello di sconfigge- quisto dei più ricchi. Dal 2011 la re il processo di cambiamento progressista in situazione è cominciata a cambiare e servivano America Latina, che è iniziato con l’elezione di scelte coraggiose per continuare con una poli- Hugo Chavez nel 1998. La crisi internazionale e tica di inclusione sociale: aumentare le impo- il consolidamento dei blocchi regionali rende ste sul capitale, limitare i trasferimenti di fondi indispensabile al capitalismo americano ritro- pubblici alle società private, contenere il potere vare il subcontinente e subordinarlo di nuovo ai degli oligopoli finanziari». Scelte difficili perché propri interessi». la grande impresa chiedeva, al contrario, soste- Tiziana Barillà

30 aprile 2016 47 © Marco Ugarte/AP Photo Ugarte/AP © Marco

48 30 aprile 2016 Il realismo magico non abita qui

Fuori da ogni esotismo la letteratura latino americana mostra un volto nuovo e impegnato. Non arrendendosi alla crisi e ai venti di destra che spazzano via i diritti in Paesi come il Messico, il Venezuela e l’Argentina

di Bruno Arpaia

dispetto della realtà, per anni e anni noi euro- «America latina» potrebbe essere un errore. Se- pei abbiamo elaborato un’immagine distor- condo lo scrittore messicano Jorge Volpi, infatti, ta del mondo ispanico. Nelle nostre teste la quel concetto esiste solo «nella misura in cui si Spagna era rimasta congelata alle corride, organizzano congressi letterari, sociali, politici alla paella, ai campi aridi di Castiglia, a e artistici - mai scientifici - sull’America latina», una «movida» spruzzata di follia chisciot- oppure «si conserva solo nelle guide turistiche (e tesca, o al massimo a Zapatero. L’Ameri- nella nostalgia occidentale). I suoi diversi Paesi ca latina, invece, sapeva di esotismo e di quasi non si conoscono tra loro e le loro società magia (ah, il presunto «realismo magi- sono diventate sempre più aperte e plurali, più co»…): ci sembrava un mondo selvag- restie all’incasellamento». Parole sante. Che mira- gio e innocente come il primo gior- no al cuore della pigrizia di noi europei, perché, no della creazione, un continente trattandosi di un continente fin troppo rigoglioso, di sognatori a spasso tra prodigi, dove fioriscono grandi contraddizioni e diversità, banani e mangrovie, dove poter è più facile ricorrere ai luoghi comuni piuttosto collocare le utopie che noi non che capirlo davvero, è più facile fare dell’esotismo eravamo riusciti a realizzare. e accomunare ciò che è diverso. E invece, tra il Río Oggi va un po’ meglio, ma non Bravo e Capo Horn, fra Tijuana e Ushuaia, ogni poi tanto. Di quel mondo, i regione ha una storia a sé e vi si parlano decine e grandi mezzi di comunica- decine di lingue, oltre allo spagnolo e al portoghe- zione continuano a resti- se, per cui perfino la definizione di America latina tuirci una «narrazione» diventa problematica. minima, superficiale, Eppure sarebbe importante conoscerle più a fon- manichea, quando non do, quelle realtà, perché dopo tutto ci sono vici- assolutamente distor- nissime; e poi perché le strade percorse da quelle ta. In realtà, la Spagna parti possono aiutarci a trovare le nostre o a evi- è costituzionalmen- tare di perderci per sentieri impraticabili. Anche te plural, mentre se, per quei Paesi, non sono tempi facili. Sferzata già solo parlare di dalla crisi, impoverita nel tessuto sociale, lacerata

30 aprile 2016 49 © Guido Montani/Ansa In apertura, una manifestazione per il giornalista Gregorio Jimenez ucciso in Messico nel 2014. A fianco, lo scrittore cileno Louis Sepùlveda. Sotto, la copertina del suo ultimo libro e quella del nuovo romanzo di Bruno Arpaia, in uscita per Guanda

dai conflitti nazionalistici, la Spagna è da diversi mesi senza governo, in una situazione di appa- rente stallo in cui fatica a prendere concretezza una speranza di cambiamento. Dall’altra parte dell’Oceano, le esperienze, pur diversissime tra loro, che hanno incarnato il cosiddetto venten- nio post-neoliberista subiscono una dopo l’altra pesanti batoste, come in una «teoria del domino» al contrario: in Venezuela, Maduro è stato scon- fitto alle elezioni e annaspa tra «mano dura» con l’opposizione e tracollo economico; Correa sen- te l’Ecuador sfuggirgli di mano; la Bolivia, che pure cresce a ritmi sostenutissimi con una net- ta riduzione delle diseguaglianze sociali, nega a Evo Morales la possibilità di essere rieletto e lo vede sprofondare in squallide storie di lenzuo- la e favoritismi; in Brasile, dove pure 40 milioni di esclusi sono stati integrati nel consumo, Lula e Dilma Rousseff subiscono l’attacco (un «golpe 2.0», l’ha definito qualcuno) di una destra corrot- ta e impresentabile, ma comunque ben radicata in un Paese che manifesta una forte volontà di cambiamento; l’Argentina, infine, ha voltato bru- scamente le spalle a Cristina Kirchner e ai suoi (spesso anche maldestri) ten- tativi di resistere alle politiche L’era delle buone notizie ormai terminata. E tuttavia, di austerity. Per non parlare dall’America Latina da quelle parti c’è ancora di un Perù pronto a riconse- sembra ormai terminata. qualcosa che fa ben sperare. gnarsi a una Fujimori (la figlia E tuttavia da quelle parti Prima di tutto, diversamente dell’ex dittatore) o di un Mes- c’è ancora qualcosa che che in Italia e in gran parte sico in preda ai narcos, alla fa ben sperare. Gli occhi dei Paesi europei, gli occhi di violenza, alla corruzione, alla di molti latinoamericani molti spagnoli e latinoameri- violazione continua dei diritti guardano al futuro cani sono ancora rivolti al fu- umani da parte delle autorità. turo: il tempo, per loro, non si È ovvio che i governi post-neoliberisti dell’A- è ancora del tutto ridotto al nostro eterno presen- merica latina non sono esenti da colpe ed er- te, alla rassegnata palude in cui ci dibattiamo. E il rori: le loro leadership faticano a liberarsi da conflitto sociale e politico è ancora e vegeto. atteggiamenti caudillistici, in alcuni settori la Anni fa, Pier Vincenzo Mengaldo ha scritto che «la corruzione è innegabile, spesso le prospettive narrativa vive, è vissuta negli ultimi decenni, ed politiche non sono chiare e la loro concezione è vigorosa nei luoghi ancora attraversati da vere della democrazia non sempre è nitida. Eppu- tensioni culturali, sociali, politiche (certo, anche re, anche a chi è allergico a qualunque teoria tragiche)». È anche per questo che il livello del del complotto non può non sorgere il dubbio loro dibattito politico e culturale è spesso più alto che sia in atto una strategia concertata per e interessante del nostro, che i loro intellettuali, mettere fine, magari per via giudiziaria, maga- scrittori e musicisti hanno ancora moltissimo da ri facendo leva proprio su quegli errori, a un dire, come potrà constatare chi verrà a Perugia, ventennio di tentativi (non tutti e non sempre al Festival Encuentro, dal 4 all’8 maggio. Ascolte- condivisibili) di imboccare una via diversa per rà voci diverse e non incasellabili, voci solitarie o il subcontinente. espressioni di istanze collettive, ma comunque Comunque stiano le cose, l’era delle buone no- voci in cui la voglia di capire, di combattere e di tizie dalla Spagna e dall’America latina sembra raccontare non si è ancora spenta.

50 30 aprile 2016 Raccontare, resistere. La sfida degli scrittori latino americani

«La letteratura non può cambiare il mondo. Spetta alle cittadine e ai cittadini», dice Luis Sepùlveda. «Uno scrittore è prima di tutto un cittadino che resiste e si oppone agli abusi di potere»

lcuni Paesi latinoamericani sem- non possiamo dimenticare che uno scrittore è brano attraversare una crisi demo- prima di tutto un cittadino e poi uno scrittore. cratica che mette a rischio diritti ci- Dunque, cosa significa per lei essere uno vili acquisiti negli ultimi vent’ anni. scrittore latinoamericano oggi? CheA cosa sta accadendo in Paesi come il Mes- Significa essere un cittadino resistente agli sico, il Venezuela l’Argentina? Lo abbiamo abusi del potere. Per lo meno così la intendo chiesto a Luis Sepùlveda, che dal 4 all’8 mag- io, ma non sono certo che la maggioranza la gio sarà al festival Encuentro. pensi allo stesso modo. «In realtà non si tratta di una crisi democra- Il Cile ha attraversato una stagione demo- tica», risponde lo scrittore cileno. «Il grande cratica ma la Costituzione è ancora quella di problema è la corruzione politica e il degrado Pinochet, che ne pensa? morale di chi è al potere e dei loro complici. Dal 1990 il Cile ha sperimentato una sorta Il neoliberismo ha capito che per mantenere di “promessa impossibile di realizzare”. La il dominio assoluto del “mercato” con questi dittatura e i partiti che negoziarono la tran- livelli di sfruttamento serve la complicità dei sizione lo fecero alle spalle delle aspirazioni governanti, di parlamentari e di amministra- e dei desideri della maggior parte dei cile- tori corrotti. Il problema è universale. Bisogna ni. Invece di ricostruire i valori democratici smettere di vedere l’America latina come un hanno preferito conservare il modello eco- continente di scimmie ammaestrate che a vol- nomico neoliberale della dittatura e farlo te si comportano bene e altre volte male». diventare più crudele e perverso. Che la Co- E nel Brasile di Lula e Rousseff, invece? stituzione vigente sia ancora quella stilata IL FESTIVAL In Brasile abbiamo assistito a un tentativo di dalla dittatura è la dimostrazione che poche “colpo di Stato senza armi” di cui è protagoni- cose sono cambiate. L’ex presidente Patricio Dal 5 all’8 maggio Perugia sta il Parlamento più corrotto. Lula e Rousseff Alwyn promise «una democrazia per quanto diventa teatro del festi- hanno commesso un grave errore strategico possibile», «una giustizia per quanto possi- val Encuentro, rassegna non spiegando da un punto di vista politico, bile» ma quel « possibile» fu deciso da civili della letteratura in lingua in modo trasparente, passo dopo passo, tutto complici della dittatura e dai partiti che han- spagnola. Tantissimi gli ciò che stavano facendo, e che cosa ostacola- no governato proprio dal 1990. ospiti a cominciare da va e chi si opponeva ai grandi cambiamenti Scrivere per i bambini implica una partico- Luis Sepùlveda e la sua che intendevano attuare. lare sensibilità oltreché fantasia. Che cosa le compagna la poetessa In Messico i giornali non sono liberi e mol- preme trasmettere? Carmen Yáñez. Ci sarà ti giornalisti rischiano la vita o addirittura Sì, non è facile scrivere per lettori giovani, è una Paco Ignacio Taibo II che vengono uccisi. È diventato impossibile? sfida molto grande. E a me piacciono le sfide. in Italia ora è pubblicato da Da quando il narcotraffico si è imposto come Più grandi sono e più mi stimolano. Non cre- La nuova frontiera. E anco- un potere assoluto in Messico, la professione do al famoso “messaggio”. Scrivo e con le mie ra Rodrigo Hasbún, autore di giornalista come voce indipendente, obiet- storie cerco di condividere valori umani, etici. del bellissimo Andarsene tiva, eticamente corretta, è diventata qualcosa Dopo Storia di un cane che insegnò a un (Sur) e José Muñoz che di molto pericoloso. E se a questo si aggiunge bambino la fedeltà pubblicato in Italia da parlerà di Cortazar di cui la complicità del Pri, un narco partito politico, Guanda sta scrivendo un nuovo libro? ha illustrato il racconto il quadro appare ancora più drammatico. Sto finendo un nuovo romanzo a cui lavoro da L’inseguitore (Sur). E poi il La letteratura può contribuire a cambiare due anni e spero di consegnarlo entro giugno. cubano Leonardo Padura questa situazione drammatica? Non posso dire di più, non racconto mai nulla Fuentes autore di Ereti- Che la letteratura di per sé contribuisca a cam- dei miei libri prima che escano. Ne riparleremo ci. Un’indagine di Mario biare la realtà è un mito, spetta ai cittadini e alle quando sarà in libreria. Conde (Bompiani), Arturo cittadine; solo loro possono e devono cambia- Simona Maggiorelli Pérez-Reverte e molti altri. re le cose. La letteratura può aiutare, forse, ma (traduzione di Gabriela Pereyra) www.encuentroperugia.it

30 aprile 2016 51 La scienza della pace

Svuotare gli arsenali, eliminare i robot killer, difendere i diritti dei migranti e garantire cibo per tutti. Scienziati, studenti e cittadini, riuniti alla Città della scienza di Napoli, dicono che abolire la guerra si può

di Pietro Greco

52 30 aprile 2016 © Illustrazione Antonio Pronostico © Illustrazione

30 aprile 2016 53 re obiettivi magari lontani ma certo concreti su delle Pugwash Conferences), ma anche da Diego cui lavorare tutti insieme, scienziati e cittadini Latella (Uspid), da Enza Pellecchia (Senzatomi- comuni, per “svuotare gli arsenali”, come ama- ca), da Carlo Schaerf (Isodarco) e da Michele Di va dire il presidente Sandro Pertini: creare un Paolantonio (Ippnw: riprendere il progetto che è mondo senza armi nucleari, mettere al bando le stato non solo di Albert Einstein e Bertrand Rus- armi autonome e abolire la guerra stessa. E altri sell, e poi di Joseph Rotblat, ma anche di politici, tre obiettivi per “costruire la pace”: riconoscere di orientamento il più diverso, da Michail Gor- i diritti di tutti i migranti, che abbiano lasciato baciov e Henry Kissinger e riproposto, da ultimo le loro case a causa della guerra o per cause am- (forse troppo timidamente), dal Presidente degli bientali; potenziare il sistema di welfare e di in- Stati Uniti, Barack Obama: svuotare gli arsenali clusione sociale e lavorativa per tutti; garantire la nucleari. Perché l’atomica rappresenta anco- sicurezza alimentare per tutti. ra un duplice e mortale pericolo: quello di una Non è facile tirare le somme dell’incontro “Svuo- guerra nucleare totale, capace di distruggere la tare gli arsenali, costruire la pace” organizzato a civiltà umana; e quello di guerre nucleari locali, Napoli il 22 e il 23 aprile scorsi dal Centro studi che - ha ricordato Cotta Ramusino - hanno al- di Città della Scienza. Forse il primo in Italia cui meno tre focolai potenziali: il conflitto tra India e hanno partecipato organizzazioni e gruppi, i più Pakistan; il conflitto tra Israele e il mondo arabo; diversi, che magari perseguono lo stesso obiet- quello tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. tivo, costruire la pace con l’ausilio della scienza, Per svuotare gli arsenali nucleari tra le due gran- con modalità diverse: dalle Pugwash Conferen- di superpotenze atomiche (Usa e Russia) e tra ces, premio Nobel per la Pace, agli studenti di gli altri membri del Consiglio di sicurezza (Cina, un liceo, il Majorana di Orvieto; dai medici di Regno Unito e Francia) occorre accelerare i ne- Emergency ai membri dell’Unione scienziati per goziati intorno al Trattato di non proliferazione il disarmo (Uspid); dai rappresentanti della Twas, delle Nazioni Unite. Ma per svuotare gli arsenali l’Accademia mondiale delle scienze, ai docenti e minori ed evitare il rischio terrorismo atomico - agli studenti che presso l’università di Pisa stu- ha sottolineato Paolo Cotta Ramusino - occorre diano le “scienze per la pace”; dagli storici e dai ridurre i conflitti locali, cambiando atteggiamen- filosofi delle università di Napoli alle cooperative to. Abbandonando quello di una regia dall’alto di sociali della stessa città, come Dedalus; dai me- impronta occidentale (esportare la democrazia dici esperti dell’International physicians for the anche con i carri armati) e creando una rete di al- prevention of nuclear war (Ippnw) ai cittadini leanze anche con movimenti lontani dalla nostra non esperti di Senzatomica. visione del mondo ma disponibili a lavorare per la pace o, comunque, a non globalizzare i conflit- La prima finalità dell’incontro è stata quella di ti (due esempi per tutti, i Fratelli Musulmani in conoscersi reciprocamente e verificare la possi- Egitto e i Talebani in Afghanistan). bilità, pur nel pieno rispetto dell’autonomia di ciascuno, di unire le forze per fare massa critica Discorso difficile, quello di Paolo Cotta Ramusi- almeno nel tentativo di rompere il muro della di- no, ma in grado di dare risultati concreti. È stato sattenzione dei media e della società su un tema proprio grazie a una sua mediazione che i Tale- tanto fondamentale - la pace, come unica alter- bani e il governo di Kabul si sono incontrati per nativa alla guerra - in un’epoca in cui la guerra è la prima volta in Qatar e hanno iniziato un possi- da molti, da troppi considerata l’unico modo per bile (ma non scontato) percorso di pacificazione. risolvere i conflitti. Resta il fatto che per svuotare gli arsenali nucle- Creare una cultura della pace non è un’astratta ari a ogni livello occorre una pressione dell’opi- utopia. Ma una necessità concreta e impellente, nione pubblica mondiale: occorre che scienziati ha ricordato Vittorio Silvestrini fondatore e pre- e cittadini facciano sentire il loro fiato sul collo sidente della Città della Scienza. E infatti sono dei governi. È il progetto di Senzatomica, che sta almeno sei gli obiettivi concreti che, pur con portando in giro una mostra che ha già toccato accenti diversi, hanno indicato i partecipanti sessanta città italiane (da ultimo, proprio a Napo- all’incontro di Napoli. Il primo è stato ricordato li) e che ha avuto finora 320.000 visitatori, di cui da Paolo Cotta Ramusino (segretario generale 110.000 studenti. Un successo, spiega Enza Pel-

54 30 aprile 2016 lecchia, che può ricreare una forte e consapevole l’Europa ha speso 13 miliardi di euro per con- opinione pubblica per un “nuclear free world”: trastare i migranti e il risultato sono 500 campi mondo senza armi nucleari. In una prospettiva profughi sparsi per il continente in cui, troppo analoga, anche se in maniera preventiva, si muo- spesso, i diritti dell’uomo sono sospesi. ve l’obiettivo proposto da Guglielmo Tamburrini, filosofo e pioniere della campagna internaziona- La pace non è semplicemente l’assenza di guer- le “Stop Killer Robots”, lanciata qualche tempo ra. È molto di più. È una condizione di assenza di fa da un pool internazionale di ong. L’obiettivo è ingiustizie e di risposta cooperativa alla doman- proprio quello di mobilitare l’opinione pubblica da di cittadinanza di tutti e di ciascuno. La scien- perché le Nazioni Unite mettano al bando i “Kil- za ha un ruolo molto importante nel “costruire ler Robots”, ovvero quelle “armi autonome” che, la pace” mettendo a nudo le ingiustizie più fero- secondo alcuni, combatteranno le guerre del fu- ci: Giovanni Sabato ha ricordato come medici e turo con una scarsa capacità di controllo umano genetisti stiano aiutando le “nonne di Piazza de e, dunque, con esiti imprevedibili. Majo” a rintracciare i figli dei desaparecidos, vit- Ancora più radicale è l’obiettivo proposto da time durante la dittatura militare argentina, di Emergency: mettere al bando la guerra stessa. una doppia ingiustizia: l’assassinio dei genitori Mobilitare l’opinione pubblica perché la guerra e l’adozione da parte dei carnefici. diventi un tabù. Oggi può sembrare un’utopia Ma la scienza ha un ruolo ancora La violenza, ha detto Telmo remota. Ma è la più realistica delle utopie, vista più importante, ha rilevato l’inge- Pievani, non è iscritta la potenza devastatrice crescente delle armi e la gnere ed economista Moctar Toure, nei nostri geni ma è una globalizzazione dei conflitti. Se vogliamo salva- uno dei vicedirettori dell’Accade- costruzione sociale. Per far re la civiltà umana non abbiamo altra opzione: mia mondiale delle scienze (Twas) trionfare la pace serve una dobbiamo abolire la guerra. nel «costruire la pace attraverso la cultura di pace. Ecco che un sicurezza alimentare». Entro il 2050 gruppo di scienziati lancia Abolire la guerra è possibile, ha convenuto Telmo saremo 10 miliardi sulla Terra. Tutti la Carta di Science for Peace Pievani, filosofo della biologia intervenuto per avranno diritto al cibo. E, se voglia- conto della Fondazione Veronesi. Perché la vio- mo un mondo in pace, a tutti dobbiamo ricono- lenza non è iscritta nei nostri geni, ma è una co- scere il diritto al cibo. La scienza non basta, per- struzione sociale. E così come Homo sapiens ha ché occorre anche e soprattutto la politica. Ma edificato il moloch della guerra, lo può distrug- difficilmente senza scienza potremo produrre gere. Pievani ha coordinato il gruppo di lavoro cibo a sufficienza per tutti in un pianeta in cui degli scienziati che hanno elaborato la Carta di la superficie arabile è limitata. Ecco perché la Science for Peace, che può essere non solo sotto- scienza ha un ruolo essenziale nel “costruire la scritta, ma anche diffusa. Per questa essa è stata pace”. adattata in modo tale da poter essere studiata Ma il diritto alla vita e alla dignità di un lavoro criticamente dai bambini delle scuole elementa- deve essere assicurato anche a quelle persone ri e dai ragazzi delle scuole medie. che sono costrette a lasciare le loro case per ogni La formazione è condizione forse non sufficien- tipo di causa: militare, economica o ambientale te, ma assolutamente necessaria per “costruire la che sia. Per questo opera Dedalus che sta realiz- pace”. Lo hanno spiegato i docenti e gli studenti zando a Napoli “luoghi di inclusione”. E per que- sia del Corso di laurea sia del Corso interdiparti- sto gli studenti del Liceo Majorana hanno elabo- mentale di “scienze della pace” dell’Università di rato una Carta dei diritti dei migranti ambientali Pisa. Si tratta di una formazione molto partico- che hanno sottoposto anche alla Presidente lare. Perché deve dare gli strumenti per ricono- della Camera, Laura Boldrini, prima di venire a scere la complessità dei fenomeni: pochi sanno, illustrarla a Napoli. Un’iniziativa “dal basso” di ha sottolineato lo storico Giorgio Gallo, che i pro- “cultura della pace” davvero incoraggiante, men- fughi siriani lasciano in massa il loro Paese non tre altri in Europa vanno erigendo mura. Che dal solo per la guerra atroce, ma anche per la siccità. Vallo di Adriano alla Muraglia Cinese non sono E che guerra e siccità sono legate l’una all’altra. mai serviti a nulla se non a creare facili e fallaci Ma la formazione deve saper cogliere anche le illusioni, come ha ricordato lo storico Luigi Ma- contraddizioni dell’azione politica. A tutt’oggi scilli Migliorini.

30 aprile 2016 55 La periferia (quella vera) dalla A alla Zeta Il film Zeta di Cosimo Alemà è il ritratto, onesto e credibile, di una generazione. Quella che ha alimentato la scena rap italiana, finalmente liberata dall’emulazione degli artisti Usa, e si è fatta movimento

di Fabrizio Galassi

l rap è quel genere di musica che fa appa- notare per la sua formula innovativa, ma soprat- rire vecchio tutto il resto: il rock e la sua tutto per il carisma fotogenico. Quando il regista parte più estremista, l’indie, i cantauto- Cosimo Alemà lo contatta è già un wünderkid ri e la musica popolare contemporanea (ragazzo prodigio) della scena, è sicuro di quello (come adesso si chiama la musica legge- che dice e di come lo dice, e il passo da Youtube al ra). Fa apparire vecchio anche il concetto grande schermo non sembra così grande. di musica dal vivo, da sempre interpreta- Se Izi rappa bene, Diego Germini recita ancora to da una band sul palco e il resto sotto. meglio, e il paragone non è tanto 8 Mile di Emi- Mentre i rapper tendono a trasformare il nem quanto The Blues Brothers, con la differen- locale in una festa: senza sopra o sotto, za del genere: John Landis ha fatto una comme- puntano sempre al sottosopra. dia coinvolgendo artisti storici, Cosimo Alemà L’America perde sempre più smalto un film drammatico con Salmo che interpreta come modello di riferimento; pur rimanendo un regista, Fedez un localaro, Tormento un un faro nello stile, non influisce più così pesan- prete, Salvatore Esposito (Genny Savastano) temente sul comportamento (vedi Clementino). un rapper già avviato, J-Ax la coscienza. Con il IL FILM E in Italia sono servite tre ondate di rap nostra- resto del cast che sembra un festival hip hop: no per arrivare al punto in cui siamo: oggi un Clementino, Ensi, Briga, Baby K, Lowlow, Ran- Alex-Zeta, cresciuto 20enne può nuovamente pensare alla musica core, Shade, Noyz Narcos, Shablo, Metal Carter nella periferia romana come a una vera e propria professione, difficilis- e Rocco Hunt. tra lavoretti e piccolo sima ma possibile. La prima preoccupazione da parte della produ- spaccio, si trova cata- Zeta è questo sogno. La periferia vera, senza finti- zione e della regia è stata proprio quella della pultato nel mondo del ghetti-per-emulazione-statunitense, è l’innocen- credibilità, fondamenta sulla quale ruota tutto rap ma la notorietà lo za di un ragazzo fotografato la prima volta che il genere. Se non lo sei, credibile, non puoi far fagocita. Protagonista commette il classico errore di innamorarsi della parte della scena e non puoi rappresentarla. In del film musicale Zeta, fidanzata del suo miglior amico. Zeta è il film che realtà, guardando Zeta, questo problema non si diretto da Cosimo definisce una generazione, che la rappresenta in pone: perché già dal primo fotogramma in cui Alemà, è il giovane rap- maniera onesta, sincera, ma soprattutto credibi- vediamo Salmo sul palco, accettiamo tutto come per di Cogoleto Diego le. Come Izi, un rapper che sa anche recitare, per fosse la realtà. Le barriere tecniche si abbassano Germini, nome d’arte evitare di incappare nelle pantomime di attori lasciando campo aperto all’emozione, e per l‘ul- Izi, assieme all’attrice che sanno anche canticchiare o suonicchiare. Izi tima battle contro l’invincibile Ensi assicuratevi Irene Vetere (in primo è Diego Germini che interpreta Zeta, Izi sorpas- un posto in sala appartato se volete mantenere piano nella foto in alto). sa facilmente i 2 milioni di views su Youtube, si fa la vostra di credibilità. Nelle sale dal 28 aprile.

56 30 aprile 2016 correnti di musica elettronica (adesso è la trap). Ma la cosa più importante è il culto della perso- nalità, che coltivano a propria jpeg e somiglian- za; non è un contenitore vuoto però, non siamo negli anni 80. I nuovi MC’s scuotono coscienze, entrano nel politico, partecipano ai talk show © Matteo Graia come esperti, hanno un ruolo in televisione, ma Quando il rap Ma se scontro generazionale deve essere, Zeta ha non si vergognano di cantare dell’amore. ha iniziato il compito di cavalcare i nuovi linguaggi spazio- Nel frattempo ci siamo, in parte, de-americaniz- a usare il ritmo temporali, allungare il respiro e sconfinare nella zati, e adesso è più normale ascoltare musica in dell’elettronica serie tv per rispondere con le rime a Vinyl, perché italiano, ma solo se dall’altra parte c’è qualcuno e a contestare, quella frontiera punk che conviveva con la disco che ha qualcosa da dire; le barre del rap sono il i testi hanno music di fine anni 70 a New York City, è la stessa luogo perfetto per argomentare il proprio disa- acquisito che mette difronte il rap dal basso con quello im- gio e descrivere quello degli altri. Le nuove gene- spessore posto dai talent. Come Zeta capirà presto, se cer- razioni poi sono più aperte e tollerano la diffe- e velocità. chi la celebrità hai una scadenza appena sotto il renza dei generi, talmente tanto da averli quasi Lo spessore codice a barre che ti identifica come prodotto; se uccisi: una sorta di transgenderismo musicale. è il genere invece miri alla popolarità, sarai immortale. Il rap è diventato grande quando ha smesso di e la velocità Come ci siamo arrivati a questo punto e perché rubare i ritmi dai brani funk e ha iniziato a com- è l’immediatezza sarà il rap a definire lo scontro generazionale? porre? «Questo grande cambiamento inizia nei con cui le parole Una risposta arriva da Numero Zero - Alle Ori- primi anni del nuovo secolo quando l’onda del- ti colpiscono gini del Rap Italiano (uscito a dicembre 2015, la musica elettronica stava crescendo a dismi- online da 10 euro), documentario che racconta sura», spiega a Left Cosimo Alemà, intervistato le gesta, le motivazioni e le ingenuità dei pionie- non tanto come regista di Zeta quanto come ri del genere in Italia. Ci sono le Posse degli anni sociologo culturale giovanile. «Ma il mondo che 90, i centri sociali, la politica, il sociale e Neffa, creava tendeva a freddare i cuori più che a scal- che lascerà il testimone alla seconda ondata ca- darli, era un mondo enorme che ha finito per pitanata da Fabri Fibra e Modo Marcio. I secon- chiudersi in se stesso. Il rock non riusciva più a di sono sempre più svegli dei primi e capiscono essere un mezzo di comunicazione per i ragaz- che per coinvolgere l’ascoltatore digitale (quello zi, era invecchiato diventando un genere per dei primi anni 2000) devi andare sul personale; adulti. Così quando il rap ha iniziato a utilizzare così iniziano a raccontare i propri problemi, le il ritmo dell’elettronica e a contestare, come fa- ansie, quanto sono sfigati ma anche quanto rie- ceva il rock quando era giovane, ecco che i testi scono a farti il culo se non stai attento. hanno acquisito spessore e velocità. Lo spessore Poi è arrivata la terza ondata con tutti questi è il genere, e la velocità è l’immediatezza con la “cosi colorati” che hanno abbandonato il sociale quale le parole ti colpiscono. E finalmente una per il social, hanno unito il rap al pop, compon- generazione ha nuovamente voluto far parte di gono come David Guetta e sfruttano le nuove un movimento».

30 aprile 2016 57 Storie e ricette di cibo senza padroni Oggi spopola il cibo figlio del capitalismo, delle mode, delle regole. Di contro, resiste una cucina intesa come sapere diffuso. Il dj e food performer Don Pasta ce la racconta nel suo Kitchen Social Club

di Don Pasta

l cibo è morto. Nell’accezione che si è avuta per Abbiamo iniziato a cercar forme di resistenza e millenni e sino al ’900 quella nozione di cibo continueremo a farlo. non esiste più. Non esiste il cibo di sussistenza, il rapporto simbiotico uomo-natura, e non esiste Yogurt più il patrimonio culinario popolare all’origine Ci sono certe storie che sembrano inventate o della cucina italiana, intesa come sapere diffu- frutto di fantasia, tanto sembrano poco verosi- so. Esiste ora un cibo figlio del capitalismo, delle mili. Un ragazzo parte per ragioni probabilmente mode, delle regole, che al primo si contrappone. dolorose dalla sua terra e dopo un viaggio dram- Scompaiono nei fatti i contadini, i pescatori matico arriva in una terra inospitale. Gente che sostituiti da produttori che forniscono la gran- ha fatto un viaggio infinito per cercare speranza, de distribuzione. Il mutamento è sostanziale rischiando tante volte la morte, accettando le peg- e fa paura. In questo libro esiste dunque uno giori ingiustizie, che si ritrova a rivoltarsi alla ma- spartiacque nitido tra le forme contemporanee fia, lui solo in mezzo a tanti impensabili complici di intendere il cibo e le forme di resistenza di italiani, nel momento in cui la loro cifra di uomini cui si ha un assoluto bisogno. Ci siamo dun- scende sotto lo zero. Ecco che cos’è quel mondo que ritrovati di fronte a una urgenza. Abbiamo chiamato caporalato, la riduzione della persone lanciato tanti messaggi in tante bottiglie per a esser meno di esseri umani. Questo è ciò che chiedere aiuto, per sapere se ci sia ancora gente succede in gran parte delle campagne. Ma poi la che tenga al senso profondo del cibo, e se esista vita è strana. Che ha da portare un migrante con ancora il tema dell’etica, della responsabilità in sé? Un sapere ancestrale nel fare le cose, un lega- ciò che si produce e si cucina. Per farlo ci siamo me con pratiche antiche, la consapevolezza che messi diligentemente a cercare in tutta Italia, esiste un modo forse più equilibrato di coesistere in ogni angolo recondito e ci siamo rassicurati. tra uomo, terra e i suoi prodotti. Questo mistero Abbiamo trovato cuochi, contadini, pescatori, dell’ancestrale spesso rischia di confondersi con distributori, reti solidali, migranti, consumato- l’arretratezza. Ad esempio gli yogurt che vanno ri, ristoranti, osterie, spazi occupati che messi dati ai nostri figli sono sicuri, garantiti, certificati. insieme costruiscono una rete molto ampia di Ma magari non sanno di niente, che già è uno dei resistenze. Siamo in tanti, infinitamente tanti primi criteri che salta quando la garanzie sanitarie a credere che mangiar bene, dar da mangiar diventano prioritarie rispetto alla garanzia che un bene, sia un atto di militanza quotidiana, con prodotto abbia un buon sapore. Va da sé che per pochi giri di parole, fatta di gesti spicci e di tan- aver un buon sapore il latte deve esser buono, i ta integrità. fermenti lattici lo devono essere, la pastorizzazio-

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ne deve esser fatta senza uccidere tutti i principi attivi che rendono vivo un prodotto. Il ragazzo e i suoi amici questo hanno portato da lontano, un saper fare le cose in equilibrio con il tempo. Ecco perché l’odissea drammatica di alcuni di- venta una opportunità per tanti: per loro in pri- mis, che hanno salvato la loro vita, e poi per chi compra. Dal momento in cui assaggiano quello yogurt si accorgono della differenza gigantesca tra uno yogurt fatto in serie e uno yogurt fatto da persone appassionate.

Pane L’origine di ogni cosa, il pane. Origine dell’ali- mentazione, origine del rapporto dell’uomo con la natura nel momento in cui l’assemblaggio di due elementi, farina e acqua, si trasforma in al- tra cosa, grazie all’opera dell’uomo. È come se ne fosse metafora, perché c’è questa cosa della vita. O me- Visto che un tempo Erbe selvatiche glio ci dovrebbe essere que- per il pane si facevano Qual è la salvezza della cucina sta cosa della vita, se esistesse le rivolte epocali, italiana? Cosa ha sostentato i un lievito con una vita dentro. alcuni hanno iniziato nostri avi? In tanti, tantissimi Pare ne esistano di secolari di a farla piano piano, potevano raccogliere erbe selva- lieviti madre. Ma ora il lievito dolcemente, con tiche perché, proprio da selvati- è in bustina e poca vita ha in un profumo di lievito che, a nessuno appartengono se IL LIBRO sé. Per non parlare della farina che non si dimentica non alla terra che ne dà origine. per il vostro pane nell’epoca Ma quali erbe prendere? Una Kitchen Social Club. delle allergie. Poi il grano, che grano? Con che qualunque? Assortendole? E come? C’era un pro- Manifesto dei cuochi, sementi? C’è qualcuno che dall’altra parte del fessore dell’università a spiegarlo agli affamati? O del cibo e delle cuci- mondo ti dà un seme che ti garantisce una resa sarà stato forse il contrario? Un professore univer- ne sociali e popolari. maggiore, che basta innaffiarlo tanto ma tanto, sitario che chiede a degli ignoranti, analfabeti a Storie & ricette, edito da poi ti dice quando mettere la profilassi, quando saper a cosa serva una pianta? E loro che sapeva- Altreconomia a cura di mettere la medicina e tutto andrà per il meglio. no, come lo sapevano? Attraverso l’osservazione Don Pasta, è un “libro di Nel frattempo la volpe, amico del gatto che ti di come il corpo reagiva? Questi trogloditi defini- cucine”. Un manidesto vende il seme, ti dice che quell’antica pratica vano dunque le proprietà di una pianta attraverso dedicato a chi ama il dell’uomo di conservare sementi non è corretta il rapporto tra territorio, terreno e corpo umano? cibo per quello che do- perché non è tracciabile, perché quel grano che Degli sciamani, dunque. E come la catalogavano? vrebbe essere: non una tu e i tuoi avi avete osservato mutare nella tua Su un libro? Oralmente? Cioè c’era qualcuno che merce ma un patrimonio campagna per decenni e secoli, non è cataloga- si prendeva la briga di conservare nella propria comune. bile tra le specie utilizzabili. Serve ordine nella memoria tutti i principi benefici di ogni pianta 25 storie di cibo senza campagna, quindi tu solo quel seme che arriva e scambiava tale informazione con il vicino per sfruttamento e accessi- da lontano, vuoi o non vuoi, dovrai usare. avere, come comunità, la più ampia catalogazio- bile a tutti, dalle arance Questo è il conflitto, radicale, storico, non ne- ne possibile? E nessuno che questo sapere se lo allo zafferano; 25 ricette goziabile, tra chi fa il pane buono per i propri facesse pagare oro! Perché di fondo, basterebbe di cuochi resistenti e cu- figli e chi obbliga in un modo o nell’altro a dare provarla, almeno una volta, l’esperienza di rac- cine popolari, di osterie del pane cattivo ai propri figli. Ma visto che un cogliere una e tante erbe e mangiar solo quella a filiera corta e trattorie tempo per il pane si facevano le rivolte epocali, e accorgersi che il corpo, lo stomaco, reagiscono meticce; 25 racconti alcuni hanno iniziato a farla piano piano, dol- emozionati, sentono una eccitazione, un senso di di contadini militanti e cemente, con un profumo di lievito che non si pulizia. Ecco cosa è il mangiar erba per un uomo. di prodotti “genuini e dimentica. Un atto enciclopedico. clandestini”.

30 aprile 2016 59 TEATRO ma, Amore, la recente Pali. chio e una vecchia blatera- LIBRI Firmate tutte da Scimone, no sperduti su una tomba, brevi, epigrammi dell’in- di fianco a un’altra tomba, L’universo quietudine, passano dall’i- davanti a cipressi di fiaba. Quando il sesso perrealismo di facciata degli Irrompono due altri anziani beckettiano di inizi a un apparente surre- amanti segreti, un pompiere è strumento alismo. In realtà indagano e il suo comandante, come Scimone e Sframeli a fondo l’essere umano, le sempre pronti a spegnere di dominio sue fragilità, le inconsisten- le fiamme indomabili del- A Bologna e a Milano ti ineliminabili speranze, le la passione. Tutti ricuciono Nei racconti Elena una imperdibile malinconie, le immedicabili il passato dalla prospettiva Bibolotti indaga ferite. I discorsi quotidiani, del decadimento fisico, dei retrospettiva del usurati, ripetitivi aprono pannoloni da cambiare, del- i naufragi del rapporto celebre duo siciliano crepacci interiori e sociali la morte vicina, con qualche con il diverso da sé dove si può solo precipitare, vaga rabbia o rassegnazione, di Massimo Marino cercando per salvarsi piccoli con le parolacce che non si di Filippo La Porta futili appigli. Se in Nunzio e aveva il coraggio di dire, con embra sempre di Bar siamo in poveri trascu- l’oblio che dilava. l corpo nudo non dà più essere di fronte allo rati interni specchio delle Le tombe diventano letti, scandalo, non è più una S stesso spettacolo nel anime, in Pali (con Gianluca mentre le frasi, i ricordi, i I forza sovversiva. Dovun- teatro di Spiro Scimone e Cesale e Salvatore Arena) i lapsus si ripetono in loop che que esibito e mercificato. Con Francesco Sframeli. Eppure colori si fanno addirittura somigliano a quelli della ba- Salò (1975), film terminale e ogni loro lavoro intona note da pittura manierista: due nale vita ormai lontana, delle disperatamente didascalico, singolari, infantili, strazian- personaggi appollaiati su occasioni sprecate, sprofon- Pier Paolo Pasolini intuì una ti, “metafisiche”. Bene han- legni che sembrano croci dando in un crepuscolo che verità del genere, che poi riaf- no fatto a Bologna Arena del rovesciate dialogano con diventa buio della morte. fora negli scrittori “cannibali” Sole e Soffitta a presentare altri reietti precipitati da un Ti stringe allo stomaco questo alla metà degli anni Novanta. quattro opere di questi atto- mondo senza senso, senza spettacolo con i suoi fuochi Eppure si tratta di una veri- ri-autori, le due del debutto, speranza. fatui di parole di amore, echi tà unilaterale. Il corpo infatti Nunzio (1994) e Bar (1997) In Amore (con Gianluca Ce- lontani di vite perdute. All’El- continua oggi a oscillare tra in dialetto messinese, l’ulti- sale e Giulia Weber) un vec- fo di Milano dal 2 maggio. mercificazione e conoscenza, tra gestione dell’apparenza e incontro reale con l’altro. Di cosa parliamo quando parliamo di sesso? I racconti di Elena Bibolotti, impren- ditrice nel Web e nella di- dattica musicale, La pioggia dorata (Giazira, prefazione di F. Abate) mostrano quanto il sesso possa essere ancora uno strumento conoscitivo fondamentale. Già a partire dal titolo mettono in scena una galleria di ritratti (soprat- tutto di donne) e un variega- to repertorio di perversioni sessuali, con una descrizione insolitamente precisa, iperre- alistica - e dunque straniata - degli organi sessuali. Però il loro centro semi sommerso è

60 30 aprile 2016 ARTE Sulle rotte della scrittura etrusca La stele di Poggio Colla e la mostra di Cortona realizzata con il Louvre

di Simona Maggiorelli altrove, e ci trasmette una ve- media hanno subito para- rità dell’eros, vicina a un teo- gonato la scoperta dell’i- rema caro al Pasolini di Petro- Iscrizione etrusca di Poggio lio: “possedere” coincide con Colla a quella della stele di Ro- il “Male” (si possiede sempre setta (il blocco di basalto tro- qualcosa di limitato), mentre vato dall’esercito napoleonico “essere posseduti”, per quan- al delta del Nilo e che permise to possa implicare dolore e di decriptare la scrittura ge- umiliazione, è l’unica espe- roglifica). Certo è che questo rienza possibile del “Bene”. reperto etrusco riemerso, a E lo fa creando personaggi fine marzo, non lontano da Fi- vivi, credibili, immersi nel renze è un testo insolitamen- loro quotidiano. L’eros auten- te lungo e non di argomento tico è abbandono all’altro, funerario, diversamente dalla rinuncia a qualsiasi presa, a maggior parte dei frammen- che gli etruschi avevano una zata in collaborazione con il qualsiasi volontà e progetto. ti di scrittura etrusca arrivati letteratura magico-religiosa, Louvre e il Museo Henri Pra- Prendiamo il racconto forse fino anoi, perché protetti e con testi di aruspicina, di arte des di Lattes. Proprio grazie più bello e concentrato: “Il conservati in tombe ipogee. divinatoria basata sulla lettu- a questa sinergia è stato pos- serpente piumato”. Valeria, In questo caso si tratta di una ra delle viscere degli animali sibile per il museo della città manager spietata e “caccia- pietra arenaria alta un metro oppure dei fulmini, ma man- di Cortona ottenere prestiti trice di teste” nelle aziende, (pesa più di 200 kg) che era cano testimonianze letterarie importanti come le lamine di mai un dubbio o una distra- posta alla base di un tempio; vere e proprie. Non fecero in Pyrgi (in foto) e la mummia di zione, si diverte a rimor- «probabilmente veniva espo- tempo a produrre una propria Zagabria: un manuale rituale chiare ragazzi, a dominarli, a sta come simbolo di autorità» letteratura? È stato poi il do- scritto su una lunga striscia di spremerli e gettarli via: il ses- ha ipotizzato Gregory Warden minio romano a cancellarne lino che fu riciclato come ben- so «l’aveva tenuto nell’hard del Mugello Valley Archaeolo- le tracce? Tante sono le ipotesi da di una mummia femminile disk della propria esistenza, gical Project, che l’ha riporta- suggestive e altrettante le do- in età tolemaica. Quel testo infilandolo però nelle utility». ta alla luce. La speranza è che mande che aspettano anco- religioso si pensa fosse ap- Poi succede che il giovane possa aiutare gli studiosi ad ra una riposta documentata. partenuto ad alcuni etruschi Pablo filma la loro relazione ampliare la conoscenza del Per continuare la ricerca, in vissuti ad Alessandria d’Egitto. di nascosto e la ricatta. Non vocabolario etrusco, offrendo attesa di conoscere i risultati Queste rare testimonianze di vuole soldi da Valeria, come nuove chiavi di accesso a una delle analisi degli etruscologi epigrafia etrusca, insieme ad lei aveva sperato, ma ciò lingua, che, in forma parlata e sulla stele di Poggio Colla ri- alcune sculture e a raffinati che lei ha di più caro, «il suo scritta, fra il VII e il I secolo a.C. salente al 500-550 a.C., parti- vasi dipinti compongono un mondo solitario e buio». ebbe larga diffusione nell’area colarmente interessante ci è percorso espositivo che, in del Mediterraneo. La maggior sembrata la mostra dal titolo modo suggestivo, lascia in- parte dei testi etruschi erano Gli etruschi maestri di scrit- tuire quanto la cultura etru- su supporti leggeri come lino tura aperta fino al 31 luglio sca fosse diversa e lontana e papiro, dunque facilmen- nel Museo dell’Accademia dall’impostazione razionale te deperibili. Sappiamo però etrusca di Cortona e realiz- greco-romana.

30 aprile 2016 61 data l’opportunità di portare BUON VIVERE START UP la propria idea in incubatori d’impresa e ricevere fondi e finanziamenti per avviarla. La zuppa di cipolle In Finlandia niente L’obiettivo è quello di trasfor- mare i centri di accoglienza in che saziava muri. I migranti luoghi vivi. Gestiti dagli stessi richiedenti asilo, dove circo- il Re Sole sono una risorsa lano idee e saperi e nascono nuove attività imprenditoria- Al Roi Soleil si deve Mentre Svezia li supportate dal network di lo sviluppo della e Austria chiudono, Startup Refugees. Ad oggi nei centri di accoglienza sono cucina e della in Finlandia spopola state inaugurate lavanderie, gastronomia francese Startup Refugees scuole, asili nido, un negozio di tessitura di tappeti e un di Francesco Maria Borrelli di Sophie Duras media center. Così, mentre Svezia, Danimarca e Austria uigi XIV, le roi Soleil. A Ingredienti per 4: cipolle nato nel settembre del hanno attivato misure che li- partire dal XVII seco- bianche 800gr; burro 120gr; 2015. E oggi, Startup mitano il trattato di Schengen L lo la Francia divenne farina 60gr; brodo 1,5-2 l; vino È Refugees raccoglie nel (inclusi nuovi muri), la Fin- patria indiscussa del buon bianco; groviera 150gr; pane 4 suo network più di 350 spon- landia ha deciso di fare ben mangiare e della gastrono- fette; sale; peperoncino. sor fra aziende locali piccole altro. E per confrontarsi con il mia. Contributo che venne Fate sciogliere sul fuoco il bur- e grandi, imprenditori, busi- numero sempre crescente dei anche dai regnanti e soprat- ro in padella, aggiungete le ci- ness angels, associazioni che richiedenti asilo e creare nuo- tutto dal Re Sole, così come polle affettate sottili e lascia- lavorano con migranti, istitu- va occupazione, ha deciso di scrive Giovanni Ballarini ne Il tele rosolare qualche minuto. ti di ricerca e media. Tra que- ripartire proprio dai centri libro dell’anno 2003, enciclo- Aggiungete a pioggia la farina sti, la finlandese Supercell, di accoglienza, costruendo pedia Treccani. «Già Luigi XIII e mescolate parecchio per Microsoft, il ministero degli il network no-profit (ideato se ne dilettava e si era spe- farla assorbire. Sfumate con Interni finlandese e il Servi- dalla GimmeyaWallet Pro- cializzato nel cuocere in vari poco vino bianco e aggiun- zio Immigrazione finlandese, ductions Ltd) per supportare modi le uova, ma un enorme gete subito e poco alla volta il così come diverse comunica- l’occupazione e l’imprendi- sviluppo alla gastronomia fu brodo (casalingo o di dado). zioni e agenzie di Pr, universi- torialità dei richiedenti asilo dato soprattutto da Luigi XIV, Regolate di sale e peperonci- tà e istituti di ricerca. Le gran- o anche, semplicemente, per il cui appetito formidabile è no e cuocete a fiamma bassa di aziende donano denaro, le aiutarli a connettersi con il testimoniato da numerosi au- per una mezz’oretta. Mettete piccole imprese e gli esperti mercato lavorativo locale in- tori: il suo pasto tipo si com- le fette di pane abbrustolito in di business il loro tempo. fondendo, al tempo stesso, poneva di tre piatti di zuppa, 4 tegami di terracotta, versate Lo scorso anno il progetto è nuova linfa. L’obiettivo è an- un fagiano, una tortora, due la zuppa, sopra la groviera a stato attivato in due distretti che cambiare la percezione costolette d’agnello, un piatto fette sottili e gratinate in for- e a gennaio di questo, è pre- pubblica nei media dei rifu- di prosciutto, dolci e frutta, e no a 180 °C. sente già in cinque distretti giati. Uno dei fondatori ha ancora più abbondanti erano e sei centri di accoglienza. dichiarato: «Spesso si parla i suoi pranzi di corte che ar- Vino consigliato: Sassone- Inoltre è stata lanciata una di loro come degli animali, rivarono a comprendere da ro, Doc Colli Euganei Merlot, piattaforma web di servi- dimenticando che sono solo venti a trenta portate diverse». azienda agricola Ca’ Lustra. zi per l’impiego e nel corso persone diverse da noi e per- In questo periodo si diffusero «È il nostro vino più venduto, dell’anno ai migranti verrà sino tra loro». anche piatti nuovi come «la 100% Merlot, matura tre anni salsa spagnola e i piselli, e i in rovere prima di essere im- prodotti provenienti dall’O- bottigliato. Ne amo il colore riente e dall’America, fra cui intenso e sorseggiandolo an- caffè, cioccolato, tè. Luigi XIV che da solo riscoprire l’evo- diede anche notevole impul- luzione dei sapori con note so al consumo della verdura calde, speziate e persistenti e della frutta». Nell’imbarazzo al palato. Tipicità e tradizione della scelta, prepariamo con euganea sono anche in eti- qualche variante la rinomata chetta con l’antico alfabeto in Francia soupe à l’oignon, locale», racconta Linda Zano- ovvero zuppa di cipolle. vello dell’azienda di famiglia.

62 30 aprile 2016 APPUNTAMENTI Le foto di scena Tutte le strade di Antonioni al Mast dell’arte del racconto

Bologna - Al Mast, dal 4 mag- Rovigo- “Ama quello che fai”. gio, la Romagna raccontata Con questo motto prende il da 200 scatti di 16 grandi fo- via la III edizione di Rovigorac- tografi. Fra i quali Lewis Baltz, conta, il festival dei libri, della Gabriele Basilico, Olivo Bar- musica e del teatro organizza- bieri e Walter Niedermayr. E 1985 Ghirri, Sassuolo, Ph. Luigi Courtesy Biblioteca Panizzi. to dall’associazione culturale poi le foto industriali delle Of- Liquirizia e ospitato dal 5 all’ 8 ficine Minganti e alcune foto- maggio dalla città veneta. Con Il giro del mondo grafie di scena dal film Deser- Dall’Emilia di Ghirri un pieno di scrittori da Chiara to rosso di Antonioni (in foto). Moscardelli a Salvatore Stria- a ritmo d jazz www.mast.org Forografia Europea no. www.babelagency.it

Ravenna - Un vero mappa- Reggio Emilia - Come sem- mondo del jazz va in scena a pre ricca di mostre e incontri Ravenna jazz dal 2 al 14 mag- Fotografia Europea 2016, dal gio con i Take 6 dagli Usa e 6 maggio al 10 luglio ruota dalla Repubblica Dominicana attorno al tema La via Emilia. Michel Camilo, viaggiando Strade, viaggi, confini: una ri- poi via via verso Israele con flessione sul tema della strada. Avishai Cohen e il Portogallo A partire dall’opera collettiva di Carmen Souza (in foto). E sul paesaggio che fu curata molto altro. Qui il programma. da Luigi Ghirri, nel1986. www.ravennajazz.it www.fotografiaeuropea.it L’Istituto De Martino Benvenuti alieni! Torna festeggia 50 anni il Future Film Festival

Sesto Fiorentino - L’istituto Bologna - Torna dal 3 all’8 Ernesto de Martino festeg- maggio, a Bologna, il Future gia i 50 anni con la rassegna film festival diretto da Giuliet- InCanto dall’1 al 28 maggio, ta Fara e Oscar Cosulich. Tema ricreando il canzoniere italia- d’indagine della XVIII edizio- no con nuovi talenti perché ne è Welcome aliens! questio- il viaggio continui. Accanto a ne cardine in un momento nomi storici come Giovanna storico in cui l’accoglienza Le voci dell’inchiesta Marini (in foto) ci saranno, Tutto Sigmar Polke come valore, diritto e dovere, è per esempio, Marco Rovelli e al centro del dibattito. Vicino/Lontano Rita Marcotulli. www.iedm.it a Palazzo Grassi www.futurefilmfestival.org

Udine - È Martin Caparros Venezia - Per il 30simo anni- (in foto) con il libro inchie- versario dalla sua partecipa- sta Fame (Einaudi) a vincere zione alla Biennale del 1986, il Premio Terzani 2016. Che dove vinse il Leone d’Oro, nasce nell’ambito del festival Palazzo Grassi ospita la pri- Vicino/Lontano in program- ma retrospettiva italiana di ma dal 5 all’ 8 maggio. Tra gli Sigmar Polke, organizzata in ospiti Farhad Khosrokhavar, collaborazione con The Esta- Stefano Allievi, Guido Crainz te of Sigmar Polke e curata da Riccardo Staglianò e moltissi- Elena Geuna e Guy Tosatto. mi altri. www.vicinolontano.it www.palazzograssi.it

30 aprile 2016 63 TRASFORMAZIONE La fantasia di Leopardi, realizzando la solitudine, crea parole nuove che parlano del misterioso silenzio della nascita Montale scrivendo: nulla, vuoto, terrore non crea parole nuove Il risveglio non è uguale in tutti i poeti

l calore di primavera aveva reso liquida e trasparente Mi emendai quando pensai di dire: memoria dell’espe- l’indifferenza per il mondo che aveva verniciato la pelle rienza vissuta. Ma il feto non ha “esperienze”! e dissi: me- da quando erano giunte le parole nuove che ripensava- moria della sensazione avuta. Vidi che, con queste ultime no la realtà della nascita umana. Andai nella terrazza per parole si poteva parlare di trasformazione della realtà bio- Iimmergermi nel fogliame e mi avvicinai alla ringhiera guar- logica senza mente in realtà non materiale. Poi non dissi dando in alto, lontano dove la foresta del Gianicolo fermava più trasformazione ma creazione della realtà biologica la vista che voleva andare... all’ultimo orizzonte. umana. Lo sguardo si abbassò e, come la punta di una linea pene- Un giorno la Fortuna e il Caso, ovvero il movimento del- trò la superficie della terra e vide il tempio della dea Fortuna la natura, che è realtà materiale, fecero aprire alla mano il che i romani avevano costruito più di duemila anni fa. Come libro che, chiuso, nascondeva Il mercante di Venezia di Sha- se lo studio non fosse protetto dalle pareti di vetro entrò una kespeare. Lessi: Tell me, where is fancy bred/ or in the heart folata di caldo e investendo un libro lo aprì, le pagine vola- or in the head? / How begot, how nourished? / Replay, replay. rono poi si distesero come se fossero ante di finestre aper- / It is engender’d in the eyes, / With gazing fed; and fancy dies / te e restarono immobili. Leggo il nome: Montale: “forse un In the cradle, where it lies. mattino...” e le linee nere delle righe scritte si dissolsero in Ma questa è la fantasia di sparizione! esclamai nella soli- un insieme di punti invisibili diventando una nuvola bianca tudine del piccolo studio dove facevo le analisi individua- senza confini. li. Avevo già da tempo realizzato la definizione dell’istinto Nella nebbia, come il miope che vede soltanto da vicino, di morte come pulsione di annullamento che, alla nascita chino la testa sul piano della scrivania e, toccando gli oggetti, esiste ma non c’è, emerge in coloro che hanno perduto la riesco a riconoscere la penna. Sul foglio bianco, che è come vitalità. Subito sintetizzai i versi di Shakespeare con le pa- un muro impenetrabile, la mano scrive: “un mattino andan- role italiane: nasce negli occhi e muore nella culla dove nasce. do...” e non si ferma. Riscrive: “forse un mattino andando... Poi respinsi sempre “l’inganno consueto” che non parlava di un mattino andando...”. Lascio la penna inerte sul piano della fantasia ma traduceva fancy bred con amore. scrivania come se, ammalata, non sapesse più scrivere. Tante volte, in cinquant’anni, le parole di Shakespeare Lascio andare la colonna vertebrale sullo schienale della tornavano sempre e la coscienza cercava di trovare i termi- poltroncina e vedo l’aria limpida delle settimane passate ni per dare, in italiano, alla realtà del corpo la verità delle quando, andando in un pomeriggio verso l’orizzonte dove parole: nasce e muore. E fantasia di sparizione era eterna- si immerge il sole rosso, compare nella mente “Sempre mente scontenta di se stessa ma sembrava sempre che non caro mi fu quest’ermo colle...”. Ed il pensiero, che riuscì ad esistevano altre parole per dire i due opposti: vita e mor- essere parola uscendo dalla gola tentò, tremando, di ricor- te. Sentivo che il rifiuto dell’ideologia balorda che gli esseri dare “...interminati spazi, sovrumani silenzi, profondissi- umani sono tutti, per nascita, pazzi era grande. ma quiete...”. Si fermò quella creazione spontanea, naturale, l’Analisi Correva poi veloce il tempo che non si misura ed il ricordo collettiva. Tanti mi chiesero l’interpretazione dei sogni ed della lezione del 2005 a Chieti, sparì e venne il torpore del- io vidi che si poteva realizzare che gli esseri umani abban- la coscienza che ondeggiò nella memoria di settanta anni fa donassero l’identità professionale, sociale e familiare per quando ormai solo, camminando, aspettavo che emergesse realizzare in se stessi l’umano con le sue possibilità. Iniziò un pensiero che non era “...l’inganno consueto”. Leggevo Le- l’interpretazione dei sogni che non era più la ricerca del ri- opardi ma ripetevo i versi letti e, senza ricordare, penso che le cordo cosciente. mie parole non avevano il suono degli scritti silenziosi. La seduta era pubblica e tutti potevano ascoltare e vedere Vennero nella mente le parole: fantasia di sparizione, in- la dialettica tra psichiatra e paziente che non c’era mai stata conscio mare calmo ma la memoria mi ricorda che, per tan- nella storia della psicoanalisi che non aveva avuto mai pen- to tempo, mi accusai di non essere me stesso perché mare sieri sul cosiddetto inconscio. Fu ed è sempre la ricerca della calmo era una figura del ricordo cosciente. Sapevo che il ter- realtà mentale “inconoscibile” in cui, alla descrizione di un mine ricreazione chiedeva la memoria di una realtà passata, sogno, rispondeva la rivelazione con le parole trasformate e scomparsa. nuove del pensiero del linguaggio delle immagini.

64 30 aprile 2016 Giungevano, al risveglio dal sonnellino pomeridiano, le altre Massimo Fagioli psichiatra parole di Amleto, sempre ripetute da tutti cui nessuno aveva dato un senso. È la trasformazione, pensai, dei termini: vita e morte. E torna felice la parola fantasia di sparizione che ha in sè, insieme, la pulsione che fa la menzogna della pulsione di annullamento: il mondo non esiste e la realtà biologica umana della nascita. To be or not to be, diventano essere o non essere. E viene la parola linguaggio. Penso al linguaggio articolato che fa l’identi- tà comune a tutti coloro che appartengono ad un gruppo detto nazione. Torna Montale con il suo “Forse un mattino andando in un’aria di vetro, arida...” e un’altra folata di vento primaverile investe il libro di Leopardi e apre le pagine a Il sogno. “Era il mattino, e tra le chiuse imposte/ per lo balcone insinuava il sole/ nella mia cieca stanza il primo albore;/ quando in sul tem- po che più leve il sonno/ e più soave le pupille adombra,/ stettemi allato e riguardommi in viso/ il simulacro di colei che amore/ prima insegnommi, e poi lasciommi in pianto./ Morta non mi parea, ma trista, e quale/ degl’infelici è la sembianza”. Leggo che sono mattini diversi che, se fanno vedere il termi- ne verbale uguale, in verità l’uno ha un suono che l’altro non ha. In Montale c’è un “Forse” che, in Leopardi è “C’era”. L’uno pensa al futuro e dice “vedrò compirsi il miracolo” l’altro vive il presente e, nel dormiveglia, vede “il simulacro”. È l’immagine di una donna... Kafka dice: “insetto immondo”. Entrambi, con parole diverse dicono “Es war keine Traum” L’orrore che suscitano i nomi di Freud e Lacan con i loro ter- mini verbali “Das erste Wunschen allucinatorische Besetzen...” in cui l’uno dice che l’immagine è allucinazione ovvero non esistenza del pensiero e l’altro che con Le manque annulla il senso della parola desiderio, sparisce di fronte all’italiano “incomprensibile” di «interminati spazi, sovrumani silenzi, profondissima quiete». Penso, insieme a fantasia di sparizione Ven- verso il mondo che fa l’indifferenza, alla parola nuova: ricrea- gono, zione. all’alba, “tra le chiu- I due termini verbali, opposti l’uno all’altro, che crearono la parola nuova che parlava di nascita umana, dopo cinquant’anni, furono se imposte rifiutati da dieci o venti parole nuove. Pulsione è non essere nel suo volgersi verso per lo balcone la natura non umana nell’istante in cui la luce giunge sulla sostanza cerebrale della insinuava il sole” rètina. È simultaneamente, senza tempo, essere nel creare la vitalità che è trasfor- mazione... ricreazione della capacità biologica di reagire del feto, che è senza “interminati spazi, vita né pensiero. sovrumani silenzi, pro- Diventa sapere senza coscienza e senza immagine interiore dell’esisten- fondissima quiete”. Non si za della realtà materiale del corpo, creare la realtà non materiale della memoria che non è ricordo della percezione dei cinque sensi. Ed alla odono e non si vedono, sono nascita, che è separazione del corpo dal corpo della donna, non c’è soltanto “simulacro di colei che fantasia. Poi, il tempo-movimento fa riapparire “capacità di im- amore prima insegnommi e poi maginare” verso realtà esterne a se stesso quando il bambino lasciommi in pianto”. È la seconda crea la linea di fronte all’immagine del suo volto allo specchio e riconosce se stesso. Non è più quello di prima, ha un’iden- grande stazione della vita umana, la se- tità propria, originale diversa dagli altri. parazione da colei che ci aveva riscaldato Il 6 novembre dissi: il neonato, intorno ai nove mesi e nutrito fermando il destino della morte. Ma di vita, “disegna” la linea intorno al volto e riconosce se stesso. È una linea senza larghezza come diceva il pensiero cosciente, sento, è grosso e bana- Euclide. E vengono le parole: creata e non perce- le come se non fosse separato dal ricordo delle pita... È necessario per ricreare, con la fantasia parole udite. So che “ermo colle” non ha la figura di sparizione del mondo materiale, la fantasia che ricrea la nascita umana che è pulsione, del ricordo ma parla di una realtà uguale a Il Passe- vitalità, movimento, suono, capacità di ro solitario. Illuso e felice penso al ’98 e il mio giungere immaginare, memoria, certezza che nella soffitta abbandonata. Si aprirono alla mente… “altri esiste un seno. orizzonti”.

30 aprile 2016 65 IN FONDO A SINISTRA di FABIO MAGNASCIUTTI

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