L’Orto botanico di Padova

Docente: Dott. Arch. Antonuccio Carmelo Antonino Cenni artistici e storici Padova , Antica Città Medievale

Tra i più antichi orti o giardini botanici del mondo si ricordano quelli di Alessandria d’Egitto durante il regno dei Tolomei (dal IV secolo a.C.) e quello istituito ad Atene, intorno al 340 a.C., a scopo di studio e per volontà di Aristotele, che ne affidò la gestione a Teofrasto, uno dei suoi discepoli. In Vaticano ne fu creato uno nel XIII secolo, specializzato in piante medicinali. Nel XVI secolo i conquistadores spagnoli scoprirono orti botanici presso gli aztechi. 1) INGRESSO 2) 3) FLORA DEI COLLI EUGANEI 4) PIANTE VELENOSE 5) PIANTE RARE DEL 6) Vasche con PIANTE ACQUATICHE 7) Viale delle PIANTE INTRODOTTE Serre con: 8) PIANTE INSETTIVORE 9) PIANTE SUCCULENTE 10) Suddivisione in QUARTI (del TAMARIX, dell’ALBIZIA, della MAGNOLIA, del GINKGO) 11) PIANTE MEDICINALI (1) 12) PIANTE MEDICINALI (2)

Vasca della Vittoria Curziana “L'Orto botanico di Padova è all'origine di tutti gli orti botanici del mondo cioè fu il primo orto botanico del mondo, aperto al pubblico e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l'ecologia e la farmacia.“

L'Orto botanico di Padova, che conserva tuttora l'originaria ubicazione e quasi inalterata l'originaria struttura che ne custodisce la storia, è stato iscritto nel 1997 nella Lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO come sito culturale, con la seguente motivazione:

L’architettura dell’Orto è basata su alcuni fondamenti filosofici: • la circonferenza rappresenta la perfezione del mondo nell’universo e dell’uomo nel mondo; • i quattro quadranti rappresentano le quattro terre scoperte all’epoca (i quattro continenti); • le forme geometriche che si formano con la disposizione delle piante nei quadranti hanno un significato comparabile alla perfezione.

La creazione dell’Orto botanico è legata alla figura di Francesco Bonafede (1474-1558), professore di botanica all’università di Padova. Lo scopo dell’orto botanico era quello di offrire agli studenti di Padova un luogo di studio dove poter mettere in pratica le loro conoscenze e poter osservare dal vero le diverse piante. Il progetto dell’orto fu stilato dallo scienziato Daniele Barbaro che pensava l’orto come un paradiso terrestre circondato da un corso d’acqua che doveva rappresentare l’oceano. Al suo interno costruì uno spazio chiuso (hortus conclusus): un cerchio di 86 metri di diametro che racchiude un quadrato. Due viali perpendicolari, orientati verso i quattro punti cardinali, si incrociano dividendo il giardino in quattro quadranti. L’Hortus è delimitato da un alto muro di mattoni. Anche nei quadranti le piante sono disposte in modo geometrico. L’interno della struttura è caratterizzato da un giardino all’italiana cioè da una disposizione delle piante complessa ed elegante. Invece all’esterno si trova un giardino cosiddetto all’inglese, tipico del romanticismo, dove viene riprodotta la natura come dovrebbe essere nel suo aspetto selvaggio.

Padova, la Basilica del Santo ed Il L’adiacente Prato della Valle

Vicino all’Orto Botanico si trova Prato della valle, la grande piazza a forma di ellissoide; questa forma geometrica rappresenta una maggiore perfezione rispetto alla circonferenza. Gli assi del Prato dovevano coincidere con quelli dell’Orto Botanico, ma per scelta dell’architetto furono tracciati in modo che uno dei viali si orientasse verso la sua abitazione posta in Prato della valle.

Prato della Valle di Padova Grazie!