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Ciao,Ciao, grandegrande amico!

FONDAZIONE SACR AFAMIGLI A

SOC - OTTOBRE 2012 - Poste Italiane Spa - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano DCB 2, comma 1, art. 46) n° 27/02/2004 L. in (conv. 353/2003 D.L. - A.P. in spedizione - Spa Italiane Poste - 2012 OTTOBRE - SOC ONLUS Abbiamo cura delle persone disabili sommario OTT 12 soc:Layout 1 25/10/12 11.16 Pagina 2

u p e r SOMMariO ottobre 2012 omnia EDITORIALE charitas La casa sulla roccia FONDAZIONE N. 3 - Ottobre 2012 SACR AFAMIGLI A ONLUS Abbiamo cura delle persone disabili Periodico della Fondazione Sacra Famiglia 3 di Cesano Boscone

Direttore responsabile 4 Stefano Lampertico SPECIALE T Carlo Maria Direttore editoriale Martini, ciao grande Don Vincenzo Barbante amico!: Coordinamento editoriale T La biografia Stefania Culurgioni T Il profilo T Martini alla Sacra 24 Archivio fotografico Famiglia AGENDA Archivio Fondazione Isf T I ricordi di chi lo ha T Donatella Veronese Casa di Cura Tiziano Bernabè conosciuto Ambrosiana, un nuovo ambulatorio Progetto grafico e impaginazione T Andora, il grande Luisa Torreni concerto di agosto T Stampa - Arti grafiche Bianca&Volta Regoledo, il Trucazzano (Mi) progetto “Case Tiratura - Copie 10.000 management” T Gazzada, costruiamo insieme Direzione e redazione il futuro Piazza L. Moneta, 1 T Cesano Boscone, 20090 Cesano Boscone (MI) la festa patronale Tel. 02.456.77.753 Fax 02.456.77.549 TTodos Santos, le e-mail: [email protected] date del tour T In ricordo di Registrazione - Tribunale di Milano n.332 coloro che ci hanno del 25 giugno 1983 lasciato

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EditorialE) La casa sulla roccia

di Don Vincenzo Barbante*

“Perciò chiunque ascolta queste mie parole e compagno di cammino, capace di svelarmi un le mette in pratica, sarà simile a un uomo volto di Dio attraente al punto da farmi deside- saggio, che ha costruito la sua casa sulla roc- rare di intraprendere quel percorso di ricerca e di cia” (Mt 7,24) familiarità con Dio che mi ha condotto, tempo È passato oltre un mese dalla scomparsa, discre- dopo, a ricevere, proprio per imposizione delle ta e silenziosa del nostro amato pastore, il cardi- sue mani, il dono dell’ordinazione sacerdotale. A nale Carlo Maria Martini. In tan- Plui devo molto e ringrazio il ti hanno scritto e parlato di lui. Signore, per questa paternità spiri- Gente comune ha voluto manife- tuale che mi ha rigenerato. Ma stare i propri sentimenti di affetto perdonatemi, ora non voglio corre- e apprezzamento per un amico co- re il rischio di mettere me e i miei mune, uomini importanti hanno ricordi al centro: è a lui che è bene celebrato con discorsi ufficiali un rendere omaggio con questo nume- uomo importante. ro del nostro “Super Omnia Personalmente, vi confesso che Charitas”. provo un certo pudore a mettere per iscritto i Come Presidente della Sacra Famiglia so che c’è pensieri che mi sono nati dentro alla notizia una storia da raccontare. I passi di quest’uomo di della scomparsa di un uomo a cui ero legato da Dio lo hanno portato a incontrare il nostro profondo affetto e stima. Istituto ed è stato affetto a prima vista. Sappiamo Le circostanze della vita mi hanno messo nella quanto al Cardinale Martini stesse a cuore la no- condizione di avere molti contatti con lui, ma la stra istituzione, i suoi cari ospiti, le famiglie e gli memoria va indietro negli anni, al tempo del operatori. Un affetto che si è potuto esprimere mio riavvicinamento alla chiesa, agli incontri in attraverso le sue visite e una costante attenzio- Duomo dove con la sua voce ferma e pacata, con ne a mantenersi informato su quanto accadeva. parole semplici e dirette e una franchezza onesta Proprio nelle pagine che seguiranno verrà offer- e insolitamente libera, seppe accendere nel mio to un piccolo riflesso di questa storia, di questa cuore un’ardente sete di conoscere la Parola di amicizia particolare e profonda. I Dio, di conoscere il Dio di Gesù. In quel pasto- re intravvedevo l’uomo di fede, un credente *Presidente della Fondazione Sacra Famiglia

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“La ricostruzione storica sull’amicizia tra il Cardinale Carlo Maria Martini e la Fondazione Sacra Famiglia è stata possibile grazie alla preziosa, certosina e instancabile collaborazione dell’Ufficio Archivio (e in particolare del collega Luigi Paparella). Grazie dall’Ufficio Comunicazione”.

(soc S luglio 2012 ( 4 SOC speciale OTT 12:Layout 1 25/10/12 11.34 Pagina 5

speciale) LA BIOGRAFIA Carlo Maria Martini una vita per la Chiesa Ufficio Comunicazione Eletto arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979, viene consacrato in San Pietro da Papa Giovanni Paolo II il 6 gennaio successivo; il 10 febbraio 1980 fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi ambrosiana.

Nato a Torino il 15 febbraio 1927, il giovane Carlo Maria Martini a soli nove anni comunicò ai suoi familiari la decisione di diventare gesuita. Terminato il liceo, nel luglio del 1944 conseguì la maturità. Il 25 settembre 1944 entra nella Compagnia di Gesù, Ndove compie il curriculum di filosofia e teologia. Il 13 luglio 1952 viene ordinato sacerdote a Chieri (To). Qualche anno più tardi, nel 1958, consegue la laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma con una tesi dal titolo “Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti”, proseguendo poi gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all’estero.

Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione di fede e nello stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto biblico di Roma. Diventa rettore dello stesso per qualche anno. Di questa scienza padre Martini era studioso di fama mondiale, unico cattolico a essere L’Arcivescovo Carlo Maria Martini viene creato Cardinale da Papa Giovanni Paolo II ammesso nel prestigioso comitato internazionale che

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Il convegno ad Assago nel 1986 sul tema “Farsi prossimo”

lavorava al testo critico del Nuovo Testamento, che si convegno diocesano sul tema “Farsi prossimo”, viene andava predisponendo per le traduzioni bibliche in lanciata l’iniziativa delle scuole di formazione per un tutto il mondo e che fu pubblicato nel Greek New impegno sociale e politico sempre più ampio (scuola di Testament. Di lì a poco, nel 1978, Martini passò a carità politica). reggere la Pontificia Università Gregoriana. Lo stesso anno, per la Quaresima, viene invitato dal Papa a Il 17 gennaio 1989, riceve la Laurea “honoris predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà causa”, dalla Pontificia Università Salesiana di Roma l’ultimo di Paolo VI. per il suo programma pastorale sull’“educare”. Il 4 novembre 1993, Martini convoca il Sinodo Il 29 dicembre del 1979 Giovanni Paolo II diocesano, che si concluderà il 1° febbraio 1995. lo elegge alla cattedra episcopale di Milano e subito Nel 1997 presiede le diverse manifestazioni indette per dopo, il 6 gennaio del 1980, viene consacrato vescovo, celebrare il sedicesimo anniversario della morte di S. in San Pietro. Nel novembre del 1980, il vescovo Ambrogio, patrono della diocesi di Milano. Martini avvia, a Milano, l’esperienza della Scuola della Nell’ottobre del 1999 partecipa come membro al Parola: il progetto consiste nell’aiutare il popolo di Sinodo dei vescovi europei. Dio, in particolare i giovani, ad avvicinare la Scritture attraverso il metodo della lectio divina. Il 2 febbraio Il 27 ottobre 2000 riceve il premio Principe de 1983 il Papa lo crea cardinale con il titolo di Santa Austrias in Scienze Sociali a Oviedo (Spagna). Cecilia. Il 23 novembre 2000 viene nominato da Giovanni Paolo II Accademico onorario della Pontificia Dal 1984 al 1985 è presidente del comitato accademia delle scienze. organizzatore del convegno ecclesiale di Loreto. Nel 1986, durante la sedicesima assemblea svoltasi a Il 28 giugno 2002 riceve la Grande Medaglia Varsavia, viene eletto presidente del Consiglio delle d’oro del Comune di Milano. Conferenze episcopali europee (Ccee). Assume tale L’11 luglio 2002, il Santo Padre accetta le sue mandato durante la Pasqua del 1987 e lo mantiene dimissioni ai sensi del canone 401 del CJC. fino al 1993. Il progetto del cardinal Martini è di riprendere gli studi biblici, questa volta in un luogo speciale a lui molto Nel novembre del 1986, nel corso di un caro: Gerusalemme.

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Il convegno ad Assago nel 1986 sul tema “Farsi prossimo” IL PROFILO Il cordoglio di persone appartenenti alla Chiesa e di coloro che si definiscono non cristiani o non credenti

arlo Maria Martini è stato un Cardinale è stato uno studioso pro- rovesciare sulle persone nozioni, vo- Cvescovo capace di farsi ascolta- fessionista, e si è specializzato nello caboli incomprensibili, battere il tasto re anche da chi non entrava in chie- studio della critica testuale, uno dei sui concetti. L’obiettivo e la preoccu- sa. È diventato un punto di riferimen- settori più tecnici delle scienze bibli- pazione era mostrare quanto fosse to per tantissime persone, anche che. Ma nel suo modo di leggere, attuale e attiva la Scrittura proclama- per chi non lo aveva mai incontrato proporre, diffondere i testi biblici ta nella liturgia, ma anche far perce- di persona. Il cordoglio per la sua c’era qualcosa di diverso da tutti gli pire come le letture proclamate nel- morte ha coinvolto tantissime per- altri: dava all’uditore la sensazione di l’assemblea ecclesiale fossero sempre sone anche appartenenti a mondi di- trovarsi in un paese familiare e lo fa- una buona notizia per oggi. versi, a coloro che vanno in chiesa e ceva mediando l’impiego di alcuni a coloro che si definiscono non cri- espedienti di lettura: focalizzava l’at- Il Cardinale Martini insomma è stato stiani o non credenti. Il merito è sta- tenzione e lo sguardo sui personag- davvero un predicatore del suo tem- to della sua grande capacità di comu- gi, sulle loro azioni o sui loro atteg- po, del nostro tempo. anche quando, nicare: Martini sapeva raccontare e giamenti. Trovava e pronunciava con negli ultimi anni, aveva scelto di dedi- proporre la parola di Dio in modo intensità le parole-chiave del brano. carsi agli incontri e ai ritiri spirituali. La semplice, accessibile a tutti, com- Passo passo, quasi senza accorgerse- sua parola si affievoliva, ma i suoi oc- prensibile e appassionante, ma sape- ne, il lettore veniva condotto dentro chi sono sempre rimasti luminosi, il suo va anche dare la sensazione di esse- l’episodio biblico, e allo stesso tem- volto sorridente. E così continueremo re in sintonia con i problemi di chi lo po si sentiva coinvolto, si identifica- a ricordarlo, anche noi della Sacra ascoltava. va e quindi veniva spinto a mettersi Famiglia che lo abbiamo conosciuto Eppure, la sua formazione scolastica in gioco. Secondo Carlo Maria davvero da vicino. è stata ampia, intensa, complessa. Il Martini insomma era necessario non (fonte: www.chiesadimilano.it)

Nel 2005 ha partecipato come cardinale elettore al Conclave del 2005 che ha eletto papa Joseph Ratzinger, futuro Benedetto XVI.

L’11 giugno 2006 riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall’Università ebraica di Gerusalemme.

Nel 2008, per motivi di salute, il cardinal Martini ha dovuto lasciare Gerusalemme e rientrare in Italia. Come nuova residenza ha scelto l’Aloisianum di Gallarate, in provincia di Varese.

Nel giugno scorso, in occasione del VII Incontro mondiale delle Famiglie, ha avuto un breve colloquio con Benedetto XVI. I (fonte: www.chiesadimilano.it)

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(speciale GLI EPISODI SIGNIFICATIVI Carlo Maria Martini alla Sacra Famiglia Anni ‘80

La visita

L’amicizia tra Carlo Maria fu un gesto o conosciuto il Cardinale da vicino. Martini e la Fondazione Sacra di amore verso Famiglia risale a molti, molti anni fa. Proprio loro infatti ci hanno LQuello che ha da sempre legato il l’Istituto e i nostri raccontato quello che ricordano di nostro Istituto all’Arcivescovo è un ragazzi quel giorno: era una bella giornata di legame profondo e anche intimo. febbraio, molto fredda, e Carlo Maria Martini, appena nominato Martini fece visita alla Arcivescovo di Milano ma non ancora

Fondazione già il 10 febbraio 1980. ( Cardinale (lo diventerà infatti nel 1983), Giusto qualche settimana prima, il 29 dicembre 1979 decise che sarebbe passato dalla Sacra Famiglia, a Papa Giovanni Paolo II lo aveva nominato Cesano Boscone. Martini cioè volle fermarsi alle porte Arcivescovo di Milano, e la consacrazione episcopale della città prima ancora di entrare a Milano, per arrivò direttamente dal Papa il 6 gennaio successivo. prepararsi a quell’ingresso ufficiale. Quindi, fresco di nomina, Martini decise di cominciare Arrivò alla Fondazione Sacra Famiglia alle tre del il suo viaggio e la sua opera proprio dalla nostra casa pomeriggio, e si fermò per un breve momento di degli ultimi, prima ancora di recarsi a Milano. preghiera e di saluto. Fu un gesto di amore verso Si trattò di un incontro informale, di natura privata, e l’Istituto e i nostri ragazzi, ma anche di raccoglimento questo è il motivo per cui nei nostri archivi non prima del varco delle porte della metropoli. Infatti poi abbiamo trovato fotografie che lo testimoniano. Nelle Martini uscì dall’Istituto con indosso la cotta e la pagine che seguono però troverete diversi ricordi che ci mantellina viola, cioè i suoi paramenti da sacerdote, sono arrivati da colleghi e amici che hanno incontrato salì su una macchina e poco prima di entrare

Il bigliettino firmato a mano dal Cardinale e mandato alle Ancelle della Sacra Famiglia in occasione della sua visita nel 1980

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Istituto subito dopo l’incontro. È rivolto alla Suore e alle Ancelle perché quel 23 maggio fu loro che, principalmente, Martini volle incontrare, salutare e ringraziare. Anche se poi si fermò insieme a tutti i ragazzi che gli fecero festa.

1983, Carlo Maria è appena stato creato Cardinale. E viene subito a farci visita.

Il 2 febbraio 1983 Carlo Maria Martini fu creato Cardinale nel solenne Concistoro con il titolo di Santa Cecilia da Papa Giovanni XXIII. E come segno del suo profondo legame con la Sacra Famiglia, il 6 febbraio 1983 Martini, fresco di porpora cardinalizia, prima ancora di fare il suo ingresso solenne nel Duomo della città di Milano, volle fermarsi in visita alla Sacra Famiglia. Il discorso che fece fu appuntato da chi era presente: “Carissimi amici ammalati e ospiti di questo benemerito Istituto - disse - carissime sorelle religiose, medici, operatori sanitari, parenti, fedeli, autorità, vengo da Roma dove il Papa mi ha chiamato per essere fatto Cardinale e rientrando a Milano ho voluto prima di tutto venire a uffcialmente a Milano scese e fece l’ultimo tratto a salutare voi che considero in modo tutto particolare miei piedi. amici. Voi siete miei amici perché siete grandi amici del Vittorio Coralini, che è stato direttore della Fondazione Signore (..)Ricomincio un cammino rientrando a Milano, Sacra Famiglia racconta che il saluto del nuovo dopo la cerimonia di Roma e ricominciando questo Arcivescovo colpì tutti: “Voi siete miei amici, perché cammino ho voluto ricominciarlo proprio da voi con la siete grandi amici del Signore…”. Martini insomma certezza che sarete voi i primi ad aiutarmi, ad essermi stabilì subito un legame speciale con gli ospiti che vicino, a darmi ispirazione, stimolo, conforto e coraggio aveva voluto incontrare per primi nella grande chiesa per questo cammino che vuole essere un cammino di dell’Istituto, un attimo prima del suo insediamento fedeltà a Dio, di fedeltà alla Chiesa, al Papa, di fedeltà nella Diocesi di Milano. Ma quello fu solo l’inizio. Nello stesso anno infatti, il 23 di maggio, l’Arcivescovo tornò alla Fondazione, questa volta per un incontro ufficiale. Un incontro di cui, come vedete in queste pagine, abbiamo numeose fotografie. Martini è ovviamente sempre senza porpora, perché diventerà Cardinale tre anni dopo, ma passeggia per il cortile della Sacra Famiglia con Mons. Piero Rampi (Presidente della Sacra Famiglia dal 1977 al 1988) e Mons. Renato Corti (Corti diventerà Vescovo ausiliare di Milano l’anno successivo, cioè il 30 aprile 1981). In altre foto lo vedete insieme agli ospiti, sorridente e dolce, nonostanza la sua “stazza” e quel viso che molto spesso è Nella foto dell’epoca: Mons. , Presidente della Sacra Famiglia, Mons. Piero Rampi, sembrato serio. Infine, trovate nella pagina accanto già Presidente della Sacra Famiglia, il Direttore Generale Azio Mirotti sullo sfondo, Mons. l’immagine del bigliettino di ringraziamento che spedì in Sandro Mezzanotti consigliere di amministrazione.

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anche agli uomini soprattutto ai più sofferenti, ai più Gli anni 80: la nostra amicizia si rinsalda provati. E io sento tutta la mia debolezza, tutta la mia ancora di più fragilità di fronte a questo cammino e soprattutto sento la Nel 1989 fu Martini a proporre come Presidente della mia debolezza di fronte a un così grande numero di Sacra Famiglia Mons. Enrico Colombo, poi nominato sofferenze. (...) Ma ho anche detto che io vengo a voi con dal Prefetto di Milano. “Per tenere fede alle tradizioni e fiducia perché conto sulla vostra preghiera, conto. Vi alle normative dell’Istituto e voglio bene. E da parte mia passerei volentieri più tempo per sottolineare l’interesse tra voi col desiderio di servirvi e di della Diocesi di Milano per esservi utile. (…) E se, il servizio prezioso di carità infine, da questo luogo reso ai più poveri e più mi è permesso di sofferenti”, disse. lanciare un messaggio a È del 1984 un biglietto tutta la diocesi, vorrei che che il Cardinale fosse quel messaggio che spedisce alla Sacra trovo espresso in alcune Famiglia (e che vedete parole della Scrittura che in questa pagina) in abbiamo letto e in cui ringrazia e particolare nelle parole finali benedice tutto della lettera agli Ebrei: l’Istituto per la sua “perseverate nell’amore accoglienza. Sono fraterno, non dimenticate del 1984 le sue l’ospitalità; alcuni praticandola visite alle filiali di Cocquio hanno accolto degli angeli Trevisago e Regoledo (in queste pagine trovate le senza saperlo; ricordatevi dei immagini di quell’anno). carcerati, come se foste loro compagni di carcere e di Poi arriva il 1986 e preparando il Super Omnia Charitas quelli che soffrono essendo anche voi in un corpo mortale, si pensò di chiedere all’Arcivescovo un suo contributo non scordatevi della beneficenza e di far parte dei vostri per riflettere un tema fondamentale per l’Istituto e che beni agli altri perché di tali sacrifici il Signore si era anche al centro del piano pastorale della Diocesi compiace”. milanese per il biennio 1985/86: la carità. Il Cardinale

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così inviò ai lettori del Super Omnia il suo affettuoso saluto e alcuni illuminanti pensieri. “Carissimi, ricorre ormai il primo anniversario della nuova serie del vostro periodico Super Omnia Charitas e volentieri accolgo l’invito di rispondere ad alcune domande sul tema della carità. Vi sono, infatti, debitore, per questi anni del mio episcopato, di tante iniziative, stimoli, del conforto della vostra amicizia e faccio, ancora e sempre, affidamento sulla vostra preghiera. In particolare in quest’anno in cui tutta la Diocesi si è sintonizzata sul tema della carità penso a voi con particolare affetto e con questo spirito esprimo alcuni pensieri per il vostro periodico. La carità è la vita stessa di Dio ed è quindi la regola costante della vita cristiana e di tutta l’azione pastorale. Perciò, parlando di un anno pastorale della carità, noi intendiamo In realtà la nostra esperienza ci dice che spesso non viviamo i prendere ad oggetto della nostra riflessione non il mistero stesso valori del Regno. Ci riempiamo la bocca di parole e non della carità, bensì l’educazione alla carità, l’esercizio intelligente andiamo in cerca del fratello che, per qualsiasi motivo, soffre: di essa, il discernimento perché sia vissuta autenticamente, del malato, dell’emarginato, del drogato, del carcerato. Mentre coordinata nelle numerose iniziative, esercitata secondo lo stile è possibile trovare talora concretezza, impegno fraterno serio, evangelico (…). solidarietà vera in chi non ha esplicitamente con Dio un Se la carità è la vita stessa di Dio, è pure la vita della Chiesa rapporto di fede e di culto (..) Gli ultimi vanno preferiti perché che non ha niente di suo, ma è tutta dono di Dio e di Cristo. sono coloro che Gesù ha maggiormente amato; sono coloro che Da questo mistero di Chiesa povera, gratificata però hanno più bisogno della speranza che deriva dall’amore della infinitamente dalla misericordia del Padre, deriva l’intimo Pasqua di Cristo; sono coloro che meglio esprimono la radicale rapporto della Chiesa con i poveri, la sua attenzione alla povertà della Chiesa, ricca soltanto della misericordia divina. povertà degli uomini, la sua presenza in mezzo alle povertà In secondo luogo, la constatazione ci impegna a stimare, umane. E da qui nascono tutte le sue forme di carità (…) rispettare, valorizzare, accogliere chiunque si pone al servizio Oggi, la nostra è una società contraddittoria. Da una parte dei sofferenti, in spirito di collaborazione, nel desiderio di produce sempre nuovi poveri, emarginati, delusi, disadattati, rapporti personali veri, nella testimonianza di una vita abbandonati: qui la povertà evangelica è chiamata ad essere modellata sulla vita di Cristo. segno di solidarietà e di aiuto verso quei fratelli. Dall’altra parte Dobbiamo dire che il volontariato è certamente un importante però la nostra società è opulenta, minacciata dai pericoli del fatto culturale del nostro tempo e io credo che possa diventare benessere, esposta ai rischi e alle attrazioni del consumismo: per ogni cristiano un modo attuale di vivere la prossimità agli allora la nostra povertà deve essere anche un segno di ultimi. Naturalmente la comunità cristiana deve aver cura valutazione diversa delle persone e dei beni, uno stile di vita della formazione dei volontari per acuirne le motivazioni di che, in qualche modo, provoca e contesta. fondo, gli atteggiamenti personali, le capacità operative che fanno scoprire le povertà nuove”.

Arriviamo di questo passo al 1987, sempre per ricordare gli eventi significativi, ed in particolare al venerdì santo della via Crucis, celebrata in Istituto. Dopo quella partecipazione, Martini scrisse a Piero Rampi, all’epoca presidente della Sacra Famiglia, una lettera nella quale definiva quella celebrazione come “un vero dono del Signore”. Come sempre ho ricevuto dall’incontro e dalla preghiera comune, conforto e consolazione. È, d’altra parte, assai più ciò che mi date di quello che posso darvi io perché la vostra testimonianza di fede e di carità evangelica è storia di ogni giorno”. I

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(speciale Anni ‘90 Il centenario i convegni e la via crucis

Tante visite

Gli incontri tra il Cardinale per cementificare essere un omaggio, un modo di Carlo Maria Martini e il nostro l’affetto tra ricambiare e ringraziare quell’affetto. Istituto si sono ripetuti per tutti gli Ma quell’occasione non servì a anni novanta. Le occasioni sono state il Cardinale e gli Martini solo per dare la sua davvero numerose e da entrambe le ospiti della Sacra benedizione, ma anche per ammirare parti c’è stato il desiderio di in anteprima (l’inaugurazione vera e G Famiglia cementificare quel legame di affetto e propria si sarebbe tenuta qualche di affinità, quei sentimenti di profonda settimana dopo, il 21 settembre) il vicinanza e solidarietà. Nell’agosto del 1996, ( risultato degli intensi lavori di per citare uno dei più significativi, Martini fa visita alla ristrutturazione dell’edificio che, iniziati nel 1993, filiale di Regoledo. La ragione per cui l’Arcivescovo avrebbero profondamente trasformato il volto della decide di recarsi in quella parte della Provincia di Casa di Regoledo. Lecco è una ricorrenza particolare: la benedizione di una targa dedicata al Cardinale Giovanni Colombo, Ma l’appuntamento più importante suo predecessore alla cattedra di Milano. Come ricorda sarebbe arrivato pochi mesi dopo, e cioè il 30 la lapide, l’alto prelato trascorse cinque estati, tra il novembre, con la cerimonia ufficiale del Centenario 1987 e il 1991, proprio nell’Istituto di Regoledo per della Fondazione Sacra Famiglia, una cerimonia che vivere in serenità le sue villeggiature. In quell’occasione chiudeva un ricco calendario di appuntamenti Martini disse: “Colombo era una persona forte e programmati apposta per festeggiare il secolo di vita del paziente, che per questo Istituto nutriva un affetto nostro Ente (si ricordi solo, per fare un esempio, la particolare”. La targa messa in posa quell’anno voleva partita di calcio del 6 ottobre precedente allo Stadio

1992, il Convegno alla Fondazione Sacra Famiglia Il Cardinale Martini con il Consiglio di Amministrazione della Sacra Famiglia

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San Siro di Milano organizzata da Inter, , Poi, tornando indietro ancora di qualche mese, sempre Nazionale Cantanti, Gazzetta dello Sport e Martini aveva partecipato ad un convegno organizzato Smemoranda. Parte dell’incasso fu devoluta proprio a dalla Fondazione Sacra Famiglia sulla medicina rivolta favore della Sacra Famiglia) e alla quale avrebbe alla disabilità: “Il vostro convegno è un segno della partecipato anche il Capo dello Stato Oscar Luigi grande idealità che vi muove e che da cento anni Scalfaro. Il Cardinale Carlo Maria Martini partecipò muove l’Istituto Sacra Famiglia a non lasciarsi dunque a quella cerimonia del centenario e pronunciò condizionare da elementi come quello semplicemente parole davvero emblematiche: “Siamo qui – disse – per competitivo, economico o organizzativo, pure festeggiare l’inizio dei prossimi 100 anni di lavoro della importanti. L’idealità di realizzare appunto la prossimità Sacra Famiglia”. Un augurio, un incitamento, un ai più abbandonati, a coloro che sanno meno aiutarsi: monito rivolto a tutti per spingerli ad andare avanti. Il la prossimità che è il segno costante del Vangelo (…). Centenario insomma non rappresentava un punto di arrivo; ma l’inizio di un nuovo periodo di lavoro, Infine ricordiamo qui un’ultima importante occasione: d’impegno e di programmazione, volto a garantire una quella del convegno nazionale organizzato in Istituto sempre maggiore assistenza riabilitativa ai portatori di sul tema “La qualità della formazione nelle professioni handicap e agli anziani non autosufficienti che da di aiuto alla persona”, durante il quale Martini sempre si sono rivolti alla Sacra Famiglia anche per pronunciò un discorso che, ancora una volta, restituire un senso alla propria vita. Le parole di sottolineava il valore del sapersi mettere al servizio dei Martini, quel 30 novembre, non giungevano nuove. Il più deboli. Nei confronti delle persone con disabilità, Cardinale aveva già dedicato, il 19 ottobre precedente, nei confronti dei nostri ospiti della Sacra Famiglia, una Santa Messa nel Duomo di Milano particolarmente Martini ha sempre avuto parole di vicinanza, rivolta a coloro che operano nel settore dell’handicap. comprensione e condivisione. Parole che hanno sempre Ancora Martini aveva detto: “Ci sono le sofferenze e le dato importanza e dignità agli ultimi, ai sofferenti. E a prove di coloro che vivono in questa Diocesi, sofferenze coloro che con pazienza e con amore sanno rimanere e prove di cui questa casa è un segno e un simbolo”. sempre al fianco di chi ha bisogno di aiuto. I

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(speciale L’inaugurazione delle 5 stelle Anni 2000 Il Cardinale

L’8 giugno 2002 è una data da ha benedetto ospitalità ma far sì che da ciascuno ricordare nella piccola grande storia le Cinque Stelle e emerga il meglio, da ciascuno della Fondazione Sacra Famiglia. emerga un po’ di più”. Vengono infatti inaugurate le ha dato sostegno Le parole del Cardinale hanno Lstrutture del nuovo complesso al nostro lavoro colto nel segno. Il nostro giornale Cinque Stelle, un settore di quel periodo registra come fondamentale del nostro Ente. Solo quotidiano successivamente ci sia stato un lì, per dare un’idea, sono accolte circa intervento di un’educatrice che 300 persone. I preparativi per quel giorno ( ringraziava l’Arcivescovo dicendogli. “La inaugurale hanno coinvolto tutti gli uffici ed i reparti benedizione delle Cinque Stelle rappresenta la per diverse settimane: sono stati spediti gli inviti, si è conferma del suo costante sostegno al nostro lavoro organizzato il rinfresco, la visita guidata, si sono quotidiano, adesso agevolato dai nostri ambienti. allestiti gli spazi per accogliere persone e autorità Certi che la preghiera reciproca accompagnerà i politiche e religiose, è stata fatta una presentazione in nostri cammini, le auguriamo di poter continuare il teatro e persino un momento musicale all’aperto. suo Ministero con coraggio, accanto a quanti si trovano in situazioni di bisogno”. Anche in quell’occasione, ancora una volta, il Dopo questo augurio c’è stata la benedizione, seguita Cardinale Carlo Maria Martini ha voluto essere dei dal taglio del nastro, effettuato a quattro mani dal nostri. Ha infatti partecipato all’inaugurazione Cardinale e dal Ministro. insieme al ministro della salute Girolamo Sirchia, al Prefetto di Milano Bruno Ferrante, al sindaco di Carlo Maria Martini era alla fine del suo Milano Gabriele Albertini e all’assessore regionale percorso come Arcivescovo di Milano. Dall’11 luglio alla sanità Carlo Borsani. Martini, che in quell’anno successivo infatti fu sostituito dal Cardinale Dionigi era prossimo a lasciare Milano, ha ricordato con Tettamanzi. I molto calore che “le sofferenze che toccano anche la psiche sono le frontiere più delicate e più drammatiche dell’umanità. Queste frontiere sono da voi vissute come frontiere eroiche e coraggiose (…). Frontiere in cui si è sollecitati fino all’estremo perché le situazioni con cui ci si incontra stimolano l’attenzione, l’intelligenza, la creatività, la pazienza, la perseveranza, lo studio, la scienza, la tecnica, l’organizzazione e il meglio dell’umanità viene fuori. Viene fuori negli studiosi, medici, amministratori, nei responsabili, in coloro cioè che si interessano direttamente di queste cose (…). Si coglie come l’umanità, sollecitata nei suoi limiti, sa dare molto di più di quanto non si immagini. È la sfida quotidiana di questi luoghi: non adagiarsi in una semplice

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speciale) I CONTRIBUTI Carlo Maria Martini e la Sacra Famiglia di Cesano Boscone Attenzione, vicinanza e semplicità. Le caratteristiche di un vero amico.

I ricordi Conobbi il Cardinale di chi ha conosciuto Amministrazione. Una volta, Carlo Maria Martini in un insieme ad alcuni direttori degli incontro ad Assisi durante un da vicino il uffici della Curia, ci incontrammo convegno di “Fede e Luce”, Cardinale Carlo tutti insieme per esaminare Associazione di genitori, amici e l’opportunità di procedere alla Cfamigliari di persone handicappate Maria Martini depubblicizzazione della Sacra fondata in Francia da Jean Vanier, Famiglia che, allora, era una IPAB uomo di grande spessore culturale e (sotto il controllo finanziario della

di fede, molto impegnato ad aiutare, ( Provincia di Milano) e che doveva con l’amicizia e la vicinanza, persone con disabilità diventare Fondazione di diritto privato. Quella fu fisiche e mentali e specialmente i loro famigliari. un’operazione piuttosto delicata, sia per la dimensione dell’Istituto, sia perché era la prima Allora ero impegnato presso una di Parrocchia in IPAB di grandi dimensioni a percorrere l’iter della Milano e seguivo i gruppi di “Fede e Luce”. Ricordo trasformazione della veste giuridica. I come nei convegni di questi gruppi ad Assisi e a Lourdes fosse presente il Cardinale Martini che una volta all’anno riuniva tutti i responsabili italiani, È stato che si incontravano per una giornata di studio Carlo Maria presso l’arcivescovado informandosi della vita dei Martini a vari gruppi. voler ricordare nel 1996 i Negli ultimi mesi dell’anno 1988 mi chiamò nel cento anni suo ufficio e mi chiese di assumere la presidenza della della Sacra Famiglia di Cesano Boscone motivando Fondazione la scelta sia per i miei studi precedenti e anche per dell’ Istituto il mio interesse al mondo della disabilità. Dopo con la Santa qualche tentennamento dichiarai l’ obbedienza al Mons. Enrico Colombo Messa nel mio Vescovo e così il 17 maggio 1889 entri in Duomo di Istituto. Milano, Messa che creò un poco di scompiglio nei cerimonieri perché il Cardinale volle che i canti La vicinanza dell’Arcivescovo all’Istituto durante la S. Messa fossero cantati dai nostri frati e fu segnata dalle visite e partecipazioni alle giornate dagli ospiti. Ai cerimonieri sembrò irrituale eppure di studio e ai convegni organizzati dall’Ente. Spesso, fu una scelta importante perché era più adatta agli durante l’anno, incontrava tutto il Consiglio di Ospiti dell’ Istituto. Il brano del Vangelo fu letto da

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(speciale Padre Vittorio mentre alcuni ospiti, sui primi umana e tecnicoscientifica nell’assistere gli ospiti gradini dell’altare, mimavano il brano stesso. Il residenti nelle nostre Case. La sua figura ieratica lungi Cardinale scese dalla cattedra ed andò direttamente dal farci sentire in soggezione, suscitava una presso le carrozzine a ricevere i doni presentati dai specialissima attrazione: sentivamo nel cuore una nostri ragazzi. completa adesione ai suoi sentimenti. Altre circostanze mi hanno consentito, mentre parlavo Carlo Maria Martini volle ricostruire nella anche di altri temi, di ricordare come mi sentissi Cattedrale di Milano (la Cattedra del Vescovo) un responsabilizzata come membro del Consiglio della clima di attenzione e vicinanza, e queste due Sacra Famiglia e ne ottenevo sempre compiacimento. caratteristiche segnarono gli incontri con gli ospiti Le sue visite a Cesano Boscone hanno segnato tappe e i loro famigliari, gli operatori e il personale, indimenticabili di incontro fra Pastore e una parte così rinnovando ogni volta lo stile che portava nei suoi particolare del suo gregge da meritare l’aggettivo incontri a Cesano Boscone, durante la preghiera “storiche”. delle varie Via Crucis quaresimali vissute in Mi sono riconosciuta in molte delle rievocazioni dello Istituto. “stile Martini” e mi permetto anch’io di proporre un ricordo molto personale perché sottolinea quanta Quello che mi stupì sempre fu la semplicità con cui vicinanza e condivisione sapeva offrire anche agli stava accanto al disabile, lo sguardo con cui impegnati in politica. ascoltava i genitori, l’avere sempre tempo per loro, Forse chi ha avuto la fortuna - il dono - di incontrarlo senza mai segno di fretta o di impazienza, mai un nell’ intimità spirituale dovrebbe non parlarne, e gesto o atteggiamento di cortesia esteriore, ma tuttavia sembra irriconoscente non esprimere anche se sempre di condivisione. È stato un vero amico dell’ con voce sommessa il sentimento di gratitudine che, Istituto. Speriamo che dal suo insegnamento peraltro, soccombe alla pienezza del cuore. sapremo ricavarne qualcosa. I Suor Fabiola, un’amica che si trovava all’ Aloisianum, Mons. Enrico Colombo dal Cardinale, mi ha telefonato per farmi gli auguri il Presidente Onorario della Fondazione Sacra Famiglia giorno del mio compleanno all’inizio d’agosto e mi ha fatto la sorpresa di passarmi il Padre che mi ha regalato, con voce impercettibile, la sua benedizione. Addio.. e Grazie, Padre Carlo Maria! Quale grande fu il conforto di un’altra benedizione, Conservo come prezioso ricordo la fotografia che quando da Ministro della Sanità ricevetti attacchi riprende tutto il nostro Consiglio di Amministrazione lontani dalla autonomia concessa alla politica da parte ricevuto dal Cardinale Carlo Maria Martini in di alcuni vertici ecclesiastici: “Sia serena, continui il Arcivescovado il 15 gennaio 1999. suo lavoro, che benedico. Lei sconta dei tabù irrisolti La foto di gruppo ha concluso un incontro che, come nella Chiesa”. E dopo aver pregato insieme, mi ha tutti i presenti ricorderanno, era stato all’insegna della congedato con quel suo mite sorriso che parlava da sé. cordialità verso i presenti e di grande affetto, fiducia, Il primo contatto avvenne tramite San Carlo. apprezzamento per la Sacra Famiglia. Sono sicura che Arcivescovo da poco tempo, scrisse una lettera al Suo tutti i Santo predecessore nella quale chiedeva di intavolare partecipanti un dialogo... Incosciente, presi carta e penna - non conservano con avrei mai usato la mail, che pure era lontana da venire emozione le - e scrissi “Caro San Carlo...”. Richiamavo l’attenzione parole di dedicata dal Borromeo alla preparazione dei sacerdoti e sostegno e di Gli chiedevo di rinnovare ancora i seminari... Ebbi benedizione risposta. In una quaresima l’arcivescovo mi mando’ a perché fossimo il Venegono, al seminario maggiore per parlare ai più possibile Seminaristi del rapporto del sacerdote con la donna . pronti e capaci Ci ha molto seguite noi donne cattoliche impegnate in di esprimere la politica! Sen. Mariapia Gravaglia massima qualità Sono sicura che tutte le persone che anche in questi

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giorni scrivono dei loro ricordi, risentiranno male e Mons Rampi dopo la riunione disse a noi: “Sì ma nell’orecchio un suo intercalare “ Bene. Bene. Ho dove trovemo i danè!” Con il tempo i danè li abbiamo capito. Ho capito” . Non era un vezzo, o una trovati e il reparto si è fatto e molto bene. distrazione; la timidezza e la riservatezza Gli chiedeva il In un altro consiglio dove furono messe in evidenza le tempo per rispondere dopo una riflessione. difficoltà economiche dell’Istituto, soprattutto per il Sono contenta che potrò andare a trovarLo, per pregare grande costo degli Ospiti, Lui sembrò eludere insieme, nella cappella del Crocifisso del nostro San l’argomento dicendoci: “Voi Sacra Famiglia dovete Carlo. prendere tutti i più gravi, i più bisognosi, anche quelli È arrivato alla fine corsa come dice di sé San Paolo al che vengono scartati o elusi dagli altri Enti anche discepolo Timoteo, dopo aver parlato quando è nostri e cioè Cattolici”. opportuno e anche quando non è opportuno (Paolo, II Contrariamente all’immagine pubblica politica, lett. Tim.) Come l’apostolo dei Gentili parlò dalla progressisti o conservatori, nuovi concilii, cattedra dei cattedra dei non credenti e spiegò “dei non credenti non credenti, Ecumenismo e altro, il suo chiodo fisso come genitivo soggettivo, cioè i non credenti in erano i poveri e soprattutto i più poveri tra i quali i cattedra”. nostri ospiti. Quanto dobbiamo ancora capire! Dei temi grandi fu un profeta anche sull’annosa Anche l’addio è ad Deum e per questo siamo meno questione del rapporto tra Eutanasia e il suo no tristi, perché anche da lì ci benedice. I all’accanimento terapeutico. La Sua testimonianza Mariapia Garavaglia diretta, condivisa prima dal Cardinale Tettamanzi e poi Presidente Associazione Amici ISF, già Consigliere di dal nostro Cardinale Scola, credo possa porre termine a Amministrazione della Fondazione una divisione pericolosa su un tema importante nelle nostre società dell’invecchiamento e del benessere. Preghiamo perché diventi la tesi della nostra Chiesa Il suo Cattolica. I chiodo fisso On.le Nadir Tedeschi erano i Associazione Amici Istituto Sacra Famiglia poveri già Consigliere di Amministrazione della Fondazione. Il Cardinale Martini è entrato nella nostra “Voi siete miei amici, perché siete grandi Diocesi nel 1979; amici del Signore…”: era stato questo il saluto Io ho iniziato il dell’Arcivescovo Carlo Maria Martini agli ospiti mio compito di dell’Istituto Sacra Famiglia, che aveva voluto Onorevole Nadir Tedeschi amministratore incontrare per primi, nella grande chiesa dell’Istituto, il della Sacra giorno del suo ingresso a Milano, il 10 febbraio 1980. Famiglia nel 1977, nominato dall’amministrazione A quel primo incontro, particolarmente toccante e Provinciale su suggerimento (si fa per dire) di Mons. significativo anche sul piano simbolico per l’attenzione Piero Rampi. Sono rimasto in Consiglio circa venti anni e premura e dentro questi, per sei sono stato Presidente della Casa dimostrata dal di Cura Ambrosiana. Condivido molte delle cose dette e Vescovo nei scritte sul Nostro Cardinale durante i giorni scorsi, meno confronti dei più qualche strumentalizzazione. Ho avuto il privilegio di poveri e piccoli, incontrare il Cardinale in varie circostanze esterne alla ne seguirono Sacra Famiglia. molti altri, a Per la Sacra Famiglia ricordo con riconoscenza la sua Cesano Boscone Presenza a un nostro consiglio dove tra l’altro ci o nelle diverse raccomandò di avviare un reparto Alzheimer filiali della Sacra descrivendo drammaticamente la malattia. Noi o per lo Famiglia, in meno io, non eravamo ancora molto sensibilizzati al Dr. Vittorio Coralini buona parte

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(speciale collocate all’interno dei confini della diocesi Suor Marcella ricorda Ambrosiana. il Cardinal Martini In tutte le occasioni, si trattasse della Via Crucis del Con le riflessioni di sr Marcella Agostoni che per 17 anni Venerdì Santo o dell’apertura di un convegno di studio ha lavorato per lui, dal 1985 al 2002, e che abbiamo organizzato dall’Istituto o della benedizione di nuovi l’onore di avere nella Comunità delle suore di Maria reparti di cura, la parola del Card. Martini sapeva Bambina a Cesano Boscone, vogliamo contribuire a far toccare la mente ed il cuore di tutti (utilizzando una risplendere l’umanità del Cardinale Carlo Maria Sua espressione, particolarmente felice, potremmo dire Martini anche attraverso piccoli fatti e ricordi di vita “l’intelligenza del cuore”), perché sempre illuminante e quotidiana. perché esprimeva una condivisione personale autentica Le Suore di Maria Bambina hanno assistito Martini fin ai problemi e alle sofferenze di chi aveva avuto in dono dai primi giorni del suo arrivo a Milano in tutte le una vita tribolata, ma da considerare comunque questioni domestiche e famigliari. Fino al 2011 le Suore benedetta. di Maria Bambina gli sono rimaste accanto anche a La partecipazione e la vicinanza del Cardinale alle Gallarate. Nel periodo in cui sr Marcella restò vicina a problematiche dell’Istituto sono state, durante i 22 anni Martini, la piccola comunità era costituita da cinque del Suo Ministero, costanti e puntuali su tutti i suore, vivevano nella casa in Arcivescovado e lei ne era momenti più significativi per la Sacra Famiglia, come la superiora. Sr Marcella ricorda il primo incontro con quello della depubblicizzazione dell’allora IPAB in Martini: “Arrivata in Arcivescovado dopo cinque anni Fondazione: la scelta non era facile e l’Arcivescovo dall’ingresso di Martini a Milano, il Cardinale mi accolse volle incontrare gli Amministratori in casa sua, per una nel suo studio con molta cordialità, dicendomi che la casa riflessione comune più serena e familiare. era molto impegnativa e che avrei dovuto faticare non Per queste ragioni, la grande comunità degli ospiti, dei poco. Ricordo da subito il senso di affabilità del Cardinale loro familiari, degli amministratori e degli operatori e mi resi conto che era come un padre. Quando dopo sei religiosi e laici dell’Istituto Sacra Famiglia, partecipa anni fui chiamata dalla mia Madre Generale, pensai che, commossa e riconoscente al ricordo dell’Arcivescovo come da Regola, mi avrebbero assegnata ad altro incarico. Carlo Maria Martini, che da subito e Fui sorpresa, quando la Madre mi disse che, su espressa incondizionatamente, fin dal primo incontro, li aveva richiesta del Cardinale, sarei rimasta e che venivo chiamati e considerati amici. I nominata superiora delegata in modo tale da poter Dr. Vittorio Coralini rimanere tutto il tempo necessario. Quando nel 2002 il Direttore del Centro di Formazione Cardinale lasciò Milano per recarsi a Gerusalemme, al Luigi Moneta e già D.G. della Fondazione momento della partenza non sono stata capace di

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salutarlo che nel frattempo era improvvisamente sopraggiunto. La personalmente, suora diventò di tutti i colori e si scusò dicendo che tanta era la voleva evitare che lo zucchetto cadesse per terra commozione. Ho “già…cade per terra” disse sorridendo con ironia. preferito Sr Marcella ricorda quanto grande fosse la sua vicinanza a lasciargli una chi soffriva: “Non mancava assolutamente di interessarsi lettera di degli amici, di confortarli e di andarli a trovare. commiato sul Ritagliava tra i suoi numerosi impegni il tempo necessario tavolo. Dopo per essere vicino concretamente agli altri. Si ricordava di pochi giorni dal tutto e di tutti, non gli sfuggiva nulla. Aveva una capacità Suor Marcella e il Cardinal Martini suo arrivo a di accettare i fatti, anche tristi, della vita con Gerusalemme il un’incredibile fiducia verso il Signore. Mi ricordo come Cardinale mi scrisse una lettera cordialissima nella quale da subito il Cardinale abbia accettato la diagnosi della sua ringraziava me e tutte le suore per il servizio generoso e malattia senza farne un dramma. Certo si curava, ma con silenzioso”. Da allora Sr Marcella e il Cardinale Martini accettazione del suo destino. Non l’ho mai sentito una intrattennero una corrispondenza molto cordiale; quella volta lamentarsi contro la malattia che l’aveva colpito”. calligrafia inconfondibile che di lettera in lettera si faceva Sr Marcella ricorda il grande rispetto del Cardinale per sempre più piccola e irregolare, a tratti illeggibile, fino ogni convinzione: “Il Cardinale era molto concreto, non alla prima lettera scritta via mail e poi l’ultima del c’erano mezzi termini. Viveva l’accettazione 31.10.2009. Martini era già a Gallarate e allora sr incondizionata della volontà del Signore in qualunque Marcella sostituì le mail con le visite. situazione, mantenendosi aperto nei confronti dei Non amava i segni del potere, i privilegi. Al suo ingresso problemi difficili che animavano la società e le coscienze nella diocesi milanese il 10 febbraio 1980 l’Arcivescovo delle persone; aveva il dono del rispetto delle idee degli Martini è passato a salutare i nostri ospiti e i nostri altri e non le giudicava mai”. operatori testimoniando la sua predilezione per le persone Viveva il ‘farsi prossimo’ dimostrando con il suo vivere, semplici e apparentemente meno importanti agli occhi quanto questo può dare senso alla vita. Sr Marcella dei più. Si presentò con semplicità e dolcezza, senza sfarzi ricorda: “L’attenzione del Cardinale nei confronti del e senza clamori avvolto in un cappotto grigio e una prossimo era costante. Viveva per gli altri. Ho ancora sciarpa a righe grigie. Sr Marcella ricorda che Martini vivo nella mia memoria il fervore del Cardinale mentre amava le cose semplici anche in casa, in privato: “durante fondava con i suoi collaboratori la ‘casa della carità’ per i pranzi, nonostante ci fossero ospiti importanti, non l’accoglienza gratuita dei poveri e dei bisognosi milanesi. desiderava piatti ricchi o sfarzi sulla tavola. Per aiutarmi, Ha fatto tante altre cose, ha amato fraternamente tutti quando ero imbarazzata dall’importanza dei commensali, quelli che ha incontrato sulla sua strada, curava con il Cardinale sorrideva e assegnava personalmente i posti a dedizione e sensibilità i rapporti interpersonali, dentro di tavola. Era davvero un signore. Trattava con ugual lui il prossimo era al primo posto. Teneva tanto alla rispetto le persone importanti e quelle meno. Il garbo e la comunità delle sue suore e alla serenità dell’ambiente, finezza del Cardinale facevano parte del suo essere. eravamo per lui come una seconda famiglia. La prima Durante un viaggio in America, ho dimenticato di volta che rientrando ci vide tutte lì pensò che fosse mettere in valigia lo zucchetto. Al suo rientro, parlando successo qualcosa! In realtà noi volevamo solo che dell’America e dell’incontro con i vari prelati, ricordava sentisse il piacere di tornava a casa! La cosa lo aveva reso sorridendo che loro erano tutti in pompa magna e felice e da allora diventò una bellissima consuetudine. l’arcivescovo di Milano, pur essendo anche lui ben In occasione del mio venticinquesimo di professione il vestito, era senza zucchetto. E di questo era divertito e Cardinale venne in Casa Madre a celebrare la messa per non ne aveva avuto vergogna. Era libero e semplice. le festeggiate e la comunità intera, a dimostrazione della Un’altra volta una suora della comunità preparando la sua affettuosa disponibilità verso il prossimo”. valigia per un viaggio, sapendo che il Cardinale non era La profonda spiritualità di Martini in casa, trasportando in mano i vestiti per riporli in Sr Marcella ricorda: “Quando era in casa, al mattino valigia, si era messa lo zucchetto sulla testa sopra il velo. celebrava la s. messa partecipavamo noi suore e i suoi più Mentre usciva dalla camera ha incontrato il Cardinale stretti collaboratori (quattro sacerdoti). Dopo la messa

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(speciale non mancava la riflessione quotidiana, piccoli pensieri nei confronti della comunità delle sue suore ‘si che toccavano il cuore e che mi accompagnavano per interessava di noi, della nostra salute e del nostro tutta la giornata. Nei momenti in cui si pregava insieme benessere. Quando una suora era assente chiedeva il Cardinale era veramente coinvolgente, sapeva trovare immediatamente la motivazione per condividere la vita parole adatte per tutte le circostanze. Pregava e studiava comunitaria. Quando una suora della comunità morì non appena possibile, passeggiando dal terrazzo alla casa e tragicamente, si prodigò come un fratello in tutto. dalla casa al terrazzo, avanti indietro lentamente, anche Telefonò personalmente ai carabinieri del paese dove era per ore. Le suore quando lo vedevano in questo profondo avvenuto l’incidente d’auto per sapere direttamente come raccoglimento evitavano ogni piccolo rumore per non era avvenuto il fatto. Tenne contatti con la famiglia della disturbarlo”. suora e lo sentimmo molto vicino alla nostra sofferenza; L’ascolto, la curiosità di sapere, la vicinanza alle persone ci confortò molto la sua presenza al funerale. Ad esempio, e alle vicende umane. Sr Marcella ricorda la semplicità quando arrivò a Milano, il Cardinale passando a piedi della sua vita quotidiana: “Il Cardinale era felice quando davanti al carcere di s. Vittore disse la famosa frase qui l’organizzazione della casa gli consentiva di invitare a devo venire frequentemente. Così è stato. Per i carcerati ha pranzo e a cena amici e collaboratori. Aprire la sua casa e fatto tanto e per testimoniare loro la sua vicinanza ogni accogliere chiunque ne avesse bisogno era per lui molto Natale non mancava di celebrare in carcere la S.Messa’ I importante, un modo di esercitare la sua missione. In Sr Marcella Agostoni occasione delle feste principali invitava anche noi suore a pranzo; se festeggiava con i collaboratori e amici non trascurava noi suore della comunità e ci faceva partecipi Un timoniere speciale della sua quotidianità. La sua sensibilità lo portava ad una Ricordo lo stupore e l’emozione che suscitò la notizia vicinanza rispettosa delle persone. Non trascurava nulla. che il 10 febbraio di quell’anno (1980) il nuovo Era un uomo di Dio, che ascoltava tutti con cuore Arcivescovo al suo arrivo a Milano si sarebbe fermato grande, senza ostentare le sue buone azioni. da noi in visita privata, per un momento di preghiera, In occasione di cambiamenti o di decisioni importanti prima di entrare nella ‘sua’ città. Proprio da noi. amava consultarsi con i collaboratori e teneva in debito Aveva scelto il nostro Istituto fra tanti. Si sapeva conto il loro contributo, spesso si confrontava anche poco di lui, era apparso sui giornali che il 29 con me”. dicembre dell’anno prima era stato eletto da S.S. Sr Marcella ricorda ancora l’attenzione fraterna che aveva Giovanni Paolo II alla Cattedra episcopale di Milano,

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che lasciava la erano i più adeguati, in perfetta semplice sintonia rettoria della con lui. Lasciò l’Istituto in cotta e mozzetta viola, Pontificia proseguendo poi il suo ‘cammino’ a piedi per la città Università di Milano fino al Duomo. Gregoriana. Di L’Arcivescovo Martini succedeva al Cardinal mio sapevo che Colombo e arrivava in un momento delicato della era un gesuita e vita dell’Istituto. quindi un Non era ancora terminata la battaglia per la non grande studioso, estinzione quale ‘ente inutile’ della Sacra Famiglia ma poco altro. (decretata dal DPR n 616/1977) che giunse nel Damiana Insonni C’era maggio 1981 a sciogliere le incertezze sul futuro trepidazione già dell’ente. Così con Martini a fianco, l’Istituto dall’inizio della giornata che si sommava a quella, proseguì la sfida ‘dell’animazione cristiana di un non poca, dei giorni prima. Un crescendo che, nelle pubblico servizio’ e completò i percorsi già ore precedenti il suo arrivo previsto verso le ore 15 intrapresi di rinnovamento e del ‘prendersi cura’ si trasformò in ansia dell’attesa, tanto che degli ultimi e dei gravissimi. Fino al 2002 Martini l’agitazione si espandeva a macchia d’olio in tutto fu sempre presente, stimolante, rassicurante, mai l’Istituto fino al punto che quasi nessuno parlava invadente ma determinante. Così come era grande più. Era un bella giornata fredda di febbraio. I la sua tolleranza e il rispetto delle scelte di vita e preparativi erano grandiosi, personaggi importanti e delle convinzioni delle persone, altrettanto sapeva autorità in prima fila, i nostri ospiti pronti a essere severo e deciso sulle questioni di valore. Se riempire la chiesa. Doveva essere un incontro breve l’ente è arrivato fin qui lo si deve anche a Martini, e quasi personale…ma forse era meglio comunque alla sua eredità, ai suoi insegnamenti. Era un essere pronti a tutto..chissà che tipo è...meglio quindi che timoniere capace e ingegnoso, che guida, da dove sia tutto perfetto.. Quando finalmente Martini arrivò non lo si vede, la barca con uguale accortezza e e scese dall’auto apparve con quel sorriso nella sua coraggio sia nei momenti di mare mosso che di maestosa semplicità, in cappotto grigio e sciarpa calma. Un timoniere speciale, adesso lo grigia al collo. Tutto in pochi minuti. Di colpo era comprendiamo ancora di più. I scomparsa l’agitazione. In Chiesa i nostri ospiti Damiana Isonni

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SALUTE IN MOVIMENTO: un corretto stile di vita

Prof. Fabrizio Pregliasco - Dott. Iride Ghezzi L’attività fisica è importante ad ogni età. Per il benessere quotidiano, per conservare l’autonomia e contrastare le patologie

Il normale invecchiamentodi morbosità, disabilità e mortalità prema- sabilità. ciascuno di noi comporta la riduzione tura possono essere prevenute attraver- Questo circolo vizioso può essere corret- della propria riserva funzionale e pone so stili di vita sani dove l’attività fisica to attraverso l’utilizzo di adeguati pro- l’anziano, anche sano, vicino alla soglia viene riconosciuta come determinante. grammi di attività fisica regolare e con- patologica, e pertanto al rischio di fra- Se perseguita in maniera corretta e siste- tinuata nel tempo. L’esercizio fisico in- gilità, disabilità e istituzionalizzazione. matica, l’attività motoria risulta in gra- fluenza, inoltre, il benessere psicologico L’invecchiamento è caratterizzato da do di ridurre o rallentare i cambia- dell’anziano, stimolando nuovi interes- modificazioni fisiologiche che tutti pos- menti anatomo-funzionali dovuti al si, consentendo la riappropriazione del siamo constatare: riduzione della statu- processo di invecchiamento quali: proprio corpo, favorendo la socializzazio- ra (1,2 cm ogni 20 anni) dovuta a iper- l’aumento del peso e della pressione ne e un maggior equilibrio psicologico. cifosi dorsale e a riduzione dei dischi in- arteriosa, la diminuzione delle capacità Dal 2002, per iniziativa di un gruppo di tervertebrali, perdita di elasticità della uditive, visive, respiratorie e articolari, lavoro - coordinato dalla dr.ssa Ghezzi, cute, perdita dei capelli e del loro pig- la diminuzione del massimo consumo specialista in Attività fisica adattata - so- Imento, riduzione del d’ossigeno e della fre- no stati realizzati dalla Fondazione Sacra potere di accomoda- quenza cardiaca massi- Famiglia Onlus alcuni studi su ospiti re- zione del cristallino e L’esercizio fisico ma, la diminuzione di sidenti in RSD affetti da ritardo menta- dell’acuità uditiva, influenza il benessere massa, volume e peso le o anziani ospiti di RSA. Nel tempo la ecc.. psicologico dell’apparato musco- sperimentazione è stata prospettata a di- Nell’anziano le pato- dell’ anziano lare, il decremento verse tipologie di assistiti, includendo logie più tipiche e fre- stimolando nuovi della forza, della flessi- soggetti con diverse comorbilità e gra- quenti seguono un de- bilità e della resisten- vosità dei disturbi di tipo cognitivo. I ri- ✆ corso cronico – invali- interessi za, la riduzione della sultati, descritti in alcuni studi pubbli- dante destinato a sfo- capacità delle ossa di cati su riviste scientifiche, hanno per- ciare nella disabilità e, essere elastiche e in messo di riscontrare differenze statisti- quindi, nella dipendenza da altri. La grado di assorbire le comuni sollecitazio- camente significative nei parametri va- difesa dell’autonomia funzionale rap- ni (incremento di traumi e fratture). lutati tra gruppi e tra pre/post periodo di presenta oggi l’obiettivo sociosanitario È stato dimostrato che in molte malat- allenamento per ogni soggetto. In par- più peculiare della prevenzione in cam- tie croniche il processo disabilitante è ticolare, si sono evidenziati migliora- po geriatrico-gerontologico. aggravato dall’effetto additivo della menti della resistenza dell’apparato car- Una consolidata evidenza scientifica sedentarietà che è causa di nuove me- dio-respiratorio, della forza degli arti dimostra che numerose condizioni di nomazioni, limitazioni funzionali e di- inferiori e della mobilità del cingolo

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scapolo-omerale con aumento di forza degli arti superiori. In base all’esperienza della Fondazione sappiamo che circa il 70% degli anzia- ni che trascorre un periodo di riabilita- zione in una struttura specializzata, tor- na al proprio domicilio, e questo crea un crescente bisogno di servizi territoriali differenziati, capaci, per quanto possibi- le, di proporre svago, occasioni di aggre- gazione e opportunità per acquisire sti- li di vita attiva. La metodologia APA - Adapted Physical Activity, sperimentata con successo in Fondazione, risulta essere un metodo efficace per invogliare e succes- sivamente mantenere la partecipazione a programmi di attività fisica specifici per persone fragili, commisurati alle ristiche di ogni individuo, e quindi an- rà un programma - studiato da un’équi- esigenze di ciascuno, in piccoli gruppi che, e in particolar modo, sulla base pe multidisciplinare di professionisti - che favoriscano anche la socializzazio- delle sue disabilità. Questo rappresenta mirato alle sue problematiche medi- ne. L’attività fisica adattata (traduzione anche una modalità utile a garantire che che e psicologiche, e tarato sulle sue rea- in italiano della sigla APA) fa riferimen- i vantaggi riabilitativi acquisiti duran- li esigenze di movimento. to a un termine nato in Canada ad ope- te il ricovero riabilitativo vengano man- Nell’atmosfera serena e divertente di ra di un docente dell’università di Laval tenuti, in quanto l’abitudine a un eser- un piccolo gruppo, due volte alla setti- e si è rapidamente divulgata diffonden- cizio fisico continuativo non è diffusa mana per 75 minuti, con uno speciali- dosi a livello mondiale per tutte le per- nella popolazione italiana, soprattutto sta in Scienze motorie esperto in APA, sone aventi esigenze speciali. L’APA se d’età più avanzata. si svolgeranno esercizi di resistenza, di comprende un’area interdisciplinare di rinforzo muscolare, di equilibrio e di competenze che riguardano ambiti mul- Salute in movimento è il pro- flessibilità per mantenere allenato tut- tidisciplinari del movimento. Il fulcro gramma che prende avvio da ottobre to il corpo e poter affrontare in autono- del concetto di APA sta proprio nella 2012 presso la palestra attrezzata del mia le normali attività quotidiane. presa di coscienza circa la necessità di Centro Diurno per Anziani della Mensilmente verranno attuate verifiche proporzionare lo sforzo fisico e l’allena- Fondazione. Ogni partecipante viene sull’andamento dell’allenamento. mento sulla base delle diverse caratte- inserito in un gruppo di lavoro, e segui- Il corso viene preceduto da una visita medica geriatrica di idoneità e prevede un monitoraggio medico nel periodo di i n F o svolgimento. Per sua natura l’APA do- ✆ vrebbe essere continuata durante tutto Per informazioni dettagliate e iscrizioni al programma “Salute in l’anno e pertanto il corso non prevede movimento”: periodi di chiusura estivi. Sig.ra Maria Luisa Monti - Segreteria Direzione Scientifica - da lu- La Fondazione è quindi lieta di offrire un nedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00 tel. 02 servizio davvero innovativo agli anzia- 45677.759 - fax 0245677542 - e-mail: [email protected] ni del territorio, ideale per mantenere i www.sacrafamiglia.org benefici di un programma di riabilitazio- Sede del corso: Villa Sormani - sede anche del Centro Diurno ne (post ictus, infarto o frattura), per Integrato per anziani della Fondazione - in Via Dante Alighieri 2 a contrastare patologie cronico degenera- Cesano Boscone tive (dolori alla schiena o agli arti), per conservare autonomia e benessere. I

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Casa di Cura ambrosiana, una perdita del tono dei muscoli del di malattie organiche. Il ciclo di un nuovo ambulatorio pavimento pelvico, provocando una trattamento riabilitativo può variare: apita di avere piccole perdite discesa degli organi pelvici in genere con 5 sedute la donna Cdi urine o gas durante uno (prolasso) e/o una riduzione delle viene messa in grado di eseguire le starnuto, un colpo di tosse, una capacità sfinteriali. I sintomi più tecniche necessarie e gli esercizi per risata o mentre si solleva un peso: frequenti si possono manifestare attuare una buona prevenzione e situazioni che possono creare come necessità di urinare spesso, risolvere i primi disturbi; 10 - 12 imbarazzo. Gli organi pelvici (utero, difficoltà a svuotare completamente sedute possono essere necessarie vescica, retto) vengono sostenuti da la vescica, senso di peso, dolore nei nel caso in cui vi sia già una un complesso di muscoli e di rapporti sessuali, diminuzione della disfunzione o fenomeni di prolasso. I legamenti che si intrecciano fra loro, percezione sessuale, mancata tempi di terapia vengono concordati il pavimento pelvico, la cui funzione percezione dello stimolo evacuativo, e stabiliti in relazione al problema da quindi, oltre che di sostegno è difficoltà a svuotare l’ano dalle feci, trattare e alla risposta del paziente. quella di partecipare all’azione degli ecc. La disfunzione del pavimento Per eseguire la terapia è necessaria sfinteri (trattenere urine e feci) e pelvico modifica spesso la qualità di una sonda vaginale o rettale ad uso contrastare gli aumenti di pressioni vita di chi ne è afflitto, peggiorando personale che può essere acquistata intra-addominali dovuti dagli notevolmente più aspetti della vita in sede. La cadenza delle sedute è incrementi di carichi (come quotidiana (sociale, lavorativa, almeno bisettimanale con durata di sollevare le borse della spesa, sessuale etc.), Non tutti sanno che il mezz’ora ciascuna. prendere in braccio un bambino, palvimento pelvico è un’insieme di In Casa di Cura Ambrosiana tossire, starnutire,ecc.). La muscoli prevalentemente volontari, (Cesano Boscone Piazza Mons. gravidanza, il parto, attività lavorative e che come tali, con un trattamento Moneta n°1), è attivo un o sportive che inducono il riabilitativo mirato, possono essere ambulatorio dedicato alla sollevamento di pesi, variazioni potenziati per prevenire situazioni RIABILITAZIONE DEL ormonali come la menopausa, una sconvenienti PAVIMENTO PELVICO che scarsa attività fisica, la tosse cronica, . Il primo approccio per la cura di funziona dalle ore 15.00 alle ore interventi chirurgici ginecologici, questi sintomi è una visita 16.30 nei giorni di lunedì, mercoledì proctologici ecc., creano condizioni specialistica (urologo, ginecologo, e venerdì. che con il tempo possono causare proctologo) che escluda la presenza Per informazioni e prenotazioni

ella serata di sabato 4 agosto 2012 presso la Filiale di Andora si è svolto Nil Primo concerto d’Estate. L’evento ha avuto il patrocinio del comune di Andora. Nel suggestivo contesto del giardino della Filiale si è potuta trascor- rere una piacevole serata all’insegna di musiche indimenticabili: le melodie di Rossini, Verdi, Mozart, Horff, con la partecipazione del Tenore (lo stesso Direttore maestro Massimiliano Viapiano) hanno fatto sì che nella cornice di una splendida vegetazione si ricreasse l’atmosfera di un sogno di mezza estate. È sta- to un evento aperto alla cittadinanza che ha risposto numerosa. Il concerto è stato un’occasione per aprire la Filiale alla popolazione locale ma non solo, in- fatti numerosi sono stati i turisti che, attraverso questa manifestazione, hanno potuto conoscere la nostra realtà. In ultimo, ma non meno importante, è il va- lore formativo assunto dal concerto per gli Ospiti della Filiale. Al termine del- lo spettacolo è stato consegnato al Maestro un tappeto realizzato nei labora- tori dell’Istituto che riproduce il logo del coro in segno di gratitudine e amici- zia. Albino Accame, Direttore della Filiale di Andora. Albino Accame, Direttore della Filiale di Andora Deborah Filippi -Educatrice Professionale

(SoC T ottobre 2012 (24 SOC Agenda OTT 12:Layout 1 25/10/12 11.30 Pagina 25 genda agenda agenda agendaagenda aagendaagenda agenda)

rivolgersi allo sportello Accettazione prendersi cura di sé. Il case GOCCE D’ORO Ricoveri o contattare i management di cui si accenna nel Ogni donazione numeri 02 45876200 - 02 titolo è un coordinatore che articola ricevuta 45876258 dalle ore 08.00 alle ore tutti questi interventi. Infine, gli è preziosissima 18.00 - M. Teresa Anastasio anziani hanno il pasto, il lavaggio Enterostomista e Riabilitatrice del della biancheria e i trasporti. Hanno donato fino a 500 euro: pavimento pelvico, Coordinatrice del reparto di Chirurgia Casa di ■ Sacchi Maria Grazia - MILANO (MI) Costruiamo ■ Cura Ambrosiana insieme il futuro Chiavenna In Ferrari Amalia - PIEVE EMANUELE (MI) P.zza Mons. Moneta, 1 ■ Reali Aldo - BAREGGIO (MI) 20090 CESANO BOSCONE (MI) iovedì 4 e venerdì 5 ottobre ■ Moretti Luigi e Vittorio - MILANO (MI) www.ambrosianacdc.it G2012 sono stati due giorni ■ Colombi Clementina - SPIRANO (BG) [email protected] importanti per la Fondazione ■ Delle Side Antonio - MAGLIE (LE) Sacra Famiglia. Insieme al ■ Mazzocco Oliviero - MILANO (MI) Presidente don Vincenzo Barbante, Ci prendiamo Cura degli al Direttore Generale Paolo Pigni ■ Cavini Giuliano - FIRENZE (FI) anziani a tutto tondo ■ Tallo Meini Gina - CEPARANA (SP) i chiama “Case management in ■ Bonfanti Maria Laura - VERONA (VR) Sregime di residenzialità leggera”, ■ Uboldi Luigi - BOLLATE (MI) ma nel concreto si può spiegare ■ Frigerio Edvige - CORNATE D ADDA (MB) così: mini alloggi per anziani che ■ Brugnetti Giuseppe - SORISOLE (BG) potranno essere seguiti in tutti i ■ Verardi Giulio - GENOVA (GE) loro bisogni dai medici della Sacra ■ Martinoli Paolina - SORDIO (LO) Famiglia. È questo il progetto della filiale di Regoledo che ha ottenuto ■ Zaccheo e Assaloni - PORTOGRUARO (VE) l’approvazione e il finanziamento ■ La Vecchia In Conti Franca - ENNA (EN) della Regione Lombardia, che ■ Anni Pierluigi - SAN GENESIO ED UNITI (PV) destinerà 12 euro al giorno per ogni (nella foto), con la consulenza del ■ Morpurgo Rosamaria - SEGRATE (MI) anziano preso in carico. Ecco di cosa gruppo Deloitte che ha elaborato ■ Briglia Bernardino - NOVIGLIO (MI) si tratta: la filiale di Regoledo ha una le schede di analisi dell’Ente, ■ Panini Mario e Curci Liliana - MILANO (MI) bella struttura che comprende settanta tra direttori, responsabili e anche 6 mini alloggi (2 monolocali, 2 coordinatori della Fondazione Hanno donato oltre 500 euro: bilocali per una persona e 2 bilocali Sacra Famiglia, compreso l’ufficio ■ Carlotti Anna Luisa - CARAMAGNA PIEMONTE (CN) per due persone), e un ampio stampa, si sono ritrovati nella appartamento al piano terra di Villa bellissima Villa Cagnola di Gazzada, ■ Massariello Paolo - MILANO (MI) Teatro composto da un salone, in provincia di Varese. Un contesto ■ Dolfini Giuseppe - PIEVE FISSIRAGA (LO) cucina, due bagni e tre camere. Gli suggestivo e gradevole che ha ■ Bucci Giulio Cesare - MONTESPERTOLI (FI) anziani che ci abitano sono fatto da contorno a due giorni di ■ Atos Spa - MILANO (MI) autonomi o parzialmente autonomi, intenso lavoro per costruire ■ Vitali Enrico - BERGAMO (BG) ma non sono lì solo per “abitarci”. In insieme il futuro dell’ente. Insieme ■ Merlo Fortunato e Sommariva Mariella - MILANO (MI) pratica, possono usufruire di tutti i infatti si è ragionato sui punti di ■ Laudi Don Santino - COCQUIO (VA) servizi messi a disposizione dall’Ente: forza, sui punti critici, sulla mission l’assistente sociale, l’infermiera per la della Sacra Famiglia. Un brain ■ Mauri Angelo - GARBAGNATE MONASTERO (LC) terapia, il fisioterapista per la storming collettivo che ha ■ Carminati Antonio - MILANO (MI) riabilitazione ambulatoriale, prodotto interessanti risultati: ■ Assistenza Melitense Onlus - MILANO (MI) operatori ASA o OSS per molto materiale, tanti spunti di ■ Dubravko Markovic - MANTOVA (MN) l’assistenza. La loro permanenza riflessioni, sia dalle filiali che dalla ■ Cighetti Mariagrazia - SESTO SAN GIOVANNI (MI) negli alloggi della filiale insomma non sede, che serviranno per ■ Nuzzo Giovanni e Greco Rosa - è limitata all’abitarci, ma si estende al migliorare il servizio articolato che SETTIMO TORINESE (TO) 25) ottobre 2012 T SoC) SOC Agenda OTT 12:Layout 1 25/10/12 11.30 Pagina 26 agendaagendaagendaagendaagendaage (agendaagenda agendaa

In ricordo di coloro la Fondazione offre. Un bel modo, agli organizzatori della festa, e che ci hanno lasciato anche, per fare gruppo e grazie agli operatori e ai ragazzi rinforzare il senso di appartenenza della Sacra che sono stati Salutiamo gli amici che hanno vissu- ai valori che muovono e disponibili per lo stand. to tanti anni con noi e che ci hanno sostengono l’Ente da più di 115 preceduto nella casa del Padre: Massimo anni, nel solco dello spirito del todos santos Arbia era entrato nel Reparto Santa fondatore don Domenico Pogliani in ConCerto: eCCo Teresina il 7 gennaio 1966 ed è decedu- che fece nascere dal nulla le date to il 17 agosto 2012, Marisa Del Signore quest’opera dedita alla cura delle ■ 27 ottobre ore 15 casa suore era entrata nel Reparto San Carlo il 1 persone più fragili. Maria Bambina a Maggianico (lecco) marzo 1961 ed è deceduta il 17 agosto ■ 24 novembre ore 15 rep. S.Carlo 2012, Anna Maria Turati era entrata il nostro stand ■ 1 dicembre ore 14,30 festa della nel Reparto Santa Teresina il 27 settem- alla festa patronale filiale di Inzago bre 1999 ed è deceduta il 22 agosto di Cesano bosCone ■ 17 dicembre ore 20 festa di 2012. on potevamo mancare ad un Natale con gli ospiti e i volontari del La Fondazione Sacra Famiglia esprime Nappuntamento così atteso e Gruppo del Lunedì il suo sentito cordoglio per la prematu- importante per la comunità di ■ 20 dicembre ore 17,30 festa di ra scomparsa di due colleghi: Elisabetta Cesano Boscone, Natale S. Luigi Calanchi che lavorava a Villa Sormani Un appuntamento che attira ■ 21 dicembre ore 17,30 festa di e Paola Villa che lavorava nella filiale sempre centinaia di persone da Natale al S.Riccardo, alla Comunità di Settimo Milanese. tutta la Lombardia. Anche Psichiatrica e al S.Giovanni quest’anno, le prime due settimane IN RICORDO DI PAOLA VILLA di settembre, la Fondazione Sacra Domenica 2 settembre 2012 è venuta a Famiglia ha partecipato alla Festa mancare a noi tutti la cara collega Paola Patronale della Madonna del Villa. Rimane in noi il grande inse- Rosario, 32° edizione, con un suo gnamento che ci ha lasciato: Forza e gazebo colorato ricco di oggetti Tenacia. Grazie Paola!!. Paola aveva 49 fatti dai ragazzi dei Laboratori e anni, era Asa e si è sempre occupata dei dagli anziani di Villa Sormani: nostri ragazzi disabili. portaombrelli, vasi, bigiotteria, I colleghi di Settimo oggetti in ceramica, portafoto, anelli, borsette, grembiuli. Grazie IN RICORDO DI ELISABETTA CALANCHI Tutti, ospiti e col- leghi la ricorde- ranno sempre sor- ridente e con grande affetto perché è stata una persona speciale. Betti, accompa- gnata da tempo dalla malattia, non ha mai lasciato trasparire la sua sofferenza, anzi è sempre stata disponibile con tut- ti. Un aiuto o una parola di conforto dato da lei ha sempre avuto un valore immenso, come lo era il suo cuore. I colleghi di Villa Sormani

(SoC T ottobre 2012 (26 SOC Donazioni:Layout 1 24/07/12 09.14 Pagina 24

LASCITIAGENDA E DONAZIONI

La FondazioneGOCCE Istituto D’ORO Sacra Famiglia è una onlus che of- fre servizi di assistenza e riabilitazione rivolti a persone con disabilità psicofisiche ed anziani non autosiufficienti. (Assiste ogni giorno oltre 2000 utenti in forma residenziale, diurna, ambulatoriale e domiciliare operando nelle diver- se sedi di Lombardia, Piemonte e Liguria. Lasciti o donazioni testamentarie possono aiutare la ❞ Fondazione nel suo lavoro quotidiano a favore degli “ulti- missimi” di cui si prende cura con spirito di fedeltà verso i COME SOSTENERE LE ATTIVITÀ Valori Cristiani. Una donazione o un lascito testamentario DELLA FONDAZIONE SACRA FAMIGLIA a favore dell’Istituto Sacra Famiglia è un regalo e un gran- ❚ conto corrente postale n. 13557277 intestato alla de gesto di generosità. Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS (allegato alla ri- vista); COME FARE UN LASCITO: ❚ bonifico bancario sul conto corrente 8304 intestato a: È sufficiente recarsi presso un notaio e depositare il pro- Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS, presso Credito prio testamento (informando l’Istituto Sacra Famiglia ri- guardo il nome del notaio), oppure, senza l’assistenza di Artigiano spa, sede di Milano - P.zza San Fedele n. 4 - Cap un notaio, redigerlo interamente di propria mano, inse- 20121 ABI 03512 - CAB 01601 - CIN K - IBAN rendo luogo e data e firmandolo. L’originale va poi in- IT33K0351201601000000008304; viato all’istituto Sacra Famiglia p.zza Moneta 1, 20090, ❚ versamento con le carte di creditoVisa, Cartasì, Eurocard/ Cesano Boscone, Milano. Mastercard, Diners, American Express, telefonando allo 02.45677826 dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 16,00; Ecco un fac-simile: ❚ online collegandosi al sito www.sacrafamiglia.org; Questo è il mio testamento “luogo e data completi” ❚ assegno non trasferibile intestato alla Fondazione Istituto Sacra Famiglia; Io sottoscritto “nome, cognome, indirizzo” in pieno pos- sesso delle mie facoltà mentali, lascio alla Fondazione ❚ presso la sede della Fondazione, Cesano Boscone, spor- Istituto Sacra Famiglia onlus con sede in Cesano tello di cassa; Boscone Piazza Moneta 1 “indicare di seguito i beni, im- mobili e/o mobili, i legati, la parte di attivo netto della suc- cessione di cui si desidera che la Fondazione benefici.” Firma per esteso e leggibile

Comunicazione importante per i donatori. Le erogazioni liberali effettuate da persone fisiche o da enti soggetti all’imposta sul red- dito delle società, a favore della Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS, sono deducibili, nel limite del 10%, dal reddito complessivo del donatore e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui (art.14, decreto legge n.35 del 14 marzo 2005). Resta in vigore anche la normativa preceden- te (D.Lgs. 460/97) per le donazioni 2005 antecedenti il 17 marzo e nei casi in cui risultasse più conveniente per il donatore. La ricevuta postale o bancaria della donazione effettuata è documento valido ai fini❝ fiscali. Per impedire disguidi, consigliamo a chi fa la donazione di apporre la dicitura Onlus nell’intestazione, ovvero: Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus. Se vuoi destinare il 5x1000 alla Fondazione Sacra Famiglia, nella tua dichiara- zione dei redditi o nella scheda allegata al CUD firma nel riquadro delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (Onlus) e riporta il nostro co- dice fiscale: 03034530158. Per maggiori informazioni: Elena Negri: 02.45677740 - [email protected]

24 (SOC ❙ marzo 2011 ( ultima copsoc12:Layout102/04/1211.39Pagina24 Nucleo Alzheimer adulti condisabilitàpsico-fisica le, diurnaeambulatorialepergiovani Assistenza eriabilitazioneresidenzia- tel. 0332.975155-fax0332.975140 ne coniComunilimitrofi Assistenza domiciliareinconvenzio- le peradulticondisabilitàpsico-fisica Assistenza eriabilitazioneresidenzia- tel. 0341.814111-fax0341.814206 sabilità psico-fisica le ediurnapergiovaniadulticondi- Assistenza eriabilitazioneresidenzia- tel. 019.611415-fax019.611577 via DellaRepubblica166 ❰17027 PietraLigure(Sv) ne coniComunilimitrofi Assistenza domiciliareinconvenzio- adulti condisabilitàpsico-fisica. le, diurnaeambulatorialepergiovani Assistenza eriabilitazioneresidenzia- tel. 0182.85005fax0182.86036 ❰17051 Andora(Sv)viadelPoggio 36 ALTRE SEDI Riabilitazione post per anzianinonauto-sufficienti. soggetti condisabilitàpsico-fisica e Assistenza residenzialeediurna,per tel. 0323.402349-fax0323.404581 ❰28921 Verbania viaP. Rizzolio8 via StradadelV ❰23028 RegoledodiPerledo (Lc) via P ❰21034 CocquioTrevisago (Va) ascoli n°15 cura Centro polispecialisticoecasadicuraconvenzionaticonilServizioSanitarioNazionale tel. 02.458761 ❰ Assistenza socio-sanitariaperanzianielungodegentinonautosufficienti ri eadulticondisabilitàneuropsichicamedio-gravegrave. Assistenza eriabilitazioneresidenziale,diurna,ambulatorialedomiciliarepermino- Moneta1-tel.02.456771fax02.45677411 20090 CesanoBoscone(MI)-piazzaL. erde 11 Casa diCuraAmbrosiana

-acuta peranziani. riabilitazione assistenza ni condisabilitàmediaegrave domiciliare pergiovani,adultieanzia- residenziale, diurna,ambulatorialee Centro diassistenzaeriabilitazione tel. 02.33535101-fax02.33535190 Villa Sormani Centro DiurnoIntegratoperanziani tel. 02.45861471-fax02.45677553 via DanteAlighieri2 ❰20090 CesanoBoscone(Mi) adulti condisabilitàpsico-fisica Centro diurnoriabilitativopergiovanie tel. 02.94960828-fax02.94695294 via S.Carlo21 ❰20081 Abbiategrasso(Mi) co-fisica bilitativo pergiovanicondisabilitàpsi- Centro residenzialeassistenzialeeria- tel. 02.90841175-fax02.90841498 via MarchesaMedici1 ❰20083 Fagnano diGaggiano(Mi) via GiovanniP ❰20019 SettimoMilanese(Mi) Abbiamo curadellepersonedisabili AR FAMIGLIA SACRA FONDAZIONE SEDE CENTRALE aolo II10/12 ONLUS ni eadulticondisabilitàpsico-fisica Comunità alloggiofemminilepergiova- proprietaria dell’edificio. LISM (LegaItalianaSclerosiMultipla) stata realizzataincollaborazionecon neurologiche degenerative.L’RSDè se avanzataodaanaloghepatologie Disabili affettidaSclerosiMultiplainfa- Residenza SanitariaAssistenzialeper tel. 02.954396-fax02.95439669 ❰20065 Inzago(Mi)viaBoccaccio,18 fette daautismo Comunità alloggioperpersone af- viale Stelvio6-tel.02.33512574 ❰20019 SettimoMilanese(Mi) tardo mentalemediograve Comunità alloggioperpersoneconri- tel. 02.45784073 ❰20090 Buccinasco(Mi)viaVivaldi17 psico-fisica denziale peradulticondisabilità Comunità alloggioacarattereresi- tel. 0182.683376 via S.Ambrogio19 ❰17051 Andora(Sv) mentale medio-grave ni eadultecondisabilitàmotoria Comunità alloggioperpersonegiova- via Cavour33-tel.02.9406281 ❰20080 Albairate(Mi) via T ❰20090 CesanoBoscone(Mi) assistenzaommaseo 4-tel.02.4582207 riabilitazionecura