RETE MUSEALE DELLA PROVINCIA DI RETE MUSEALE DELLA PROVINCIA DI FERMO

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Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. attivo dal lunedì al venerdì from monday to friday 09.00 -15.00 (escluso i festivi / week days only) [email protected] Ente promotore in collaborazione con Provincia di Fermo Anita Pagani Assessorato alla Cultura Funzionario del Servizio Cultura e Pubblica Istruzione della Provincia di Fermo capofila Giampiera Mentili Comune di Fermo Funzionario del Servizio Cultura e Pubblica Assessorato alla Cultura Istruzione della Provincia di Fermo Progetto grafico Direzione Monica Simoni Giovanni Della Casa Visual designer socio TPP Dirigente del Servizio Cultura e Pubblica Istruzione Referenze fotografiche della Provincia di Fermo Archivi fotografici degli enti aderenti Manilio Grandoni Giancarlo Postacchini (Palazzo dei Priori) Dirigente Settore Beni Roberto Dell’Orso e Attività Culturali (Pinacoteca Civica di Fermo) Sport e Turismo Daniele Maiani del Comune di Fermo (Sala del Mappamondo e Mostra Archeologica permanente di Fermo) Coordinamento Domenico Oddi e redazione (Museo Diocesano di Fermo) Servizio Musei Mirco Moretti del Comune di Fermo (Museo dei Fossili di Sant’Elpidio a Mare) Alessandro Tossici Società Cooperativa (Musei dei Fossili di ) Sistema Museo La Provincia e il Comune di Fermo sono Contenuti a disposizione degli aventi diritto per le A cura del gruppo di lavoro fonti iconografiche non identificate. composto da: Giuseppe Buondonno Si ringraziano tutti i proprietari e gestori Assessore alla Cultura dei musei per la gentile collaborazione. Provincia di Fermo I dati pubblicati sono stati forniti dai Francesco Trasatti singoli enti aderenti. I promotori Assessore alla Cultura declinano ogni responsabilità circa Comune di Fermo possibili errori o involontarie omissioni. Francesca Giagni Funzionario Servizio Musei Senza regolare autorizzazione Comune di Fermo nessuna parte di questo libro può Lucia Medei essere riprodotta o trasmessa in Soc. . Sistema Museo qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo Claudia Lattanzi elettronico, meccanico o altro. Work experience rete museale © 2013 Provincia e Comune di Fermo Traduzione inglese Finito di stampare nel mese di Pauline Greenwood marzo 2013 presso la tipografia Interprete e traduttrice comunale di Fermo RETE MUSEALE DELLA PROVINCIA DI FERMO INTRODUZIONE

Dal Medioevo al Seicento, dal Rinascimento all’artigianato, dall’archeologia all’arte sacra, al Novecento, alle scienze naturali e all’esplorazione, dall’innovazione tecnologica ai libri antichi: un patrimonio museale diffuso, di altissimo pregio, che coniuga le radici più profonde della bellezza e del sapere con gli stimoli più avanzati della contemporaneità.

La presente pubblicazione offre un panorama, sintetico ma rigoroso, dei musei e delle collezioni della provincia di Fermo; una guida semplice e chiara per chi vuole visitarli. Si tratta di musei in senso stretto, pinacoteche, collezioni ed esposizioni, per la maggior parte comunali ma anche provinciali, diocesane e private.

La rete dei “Musei Comuni”, promossa dalla Provincia - il cui capofila è, naturalmente, il Comune di Fermo - a cui aderiscono diciassette Comuni e la Curia Arcivescovile, rappresenta un impegno collettivo delle Istituzioni e degli operatori culturali a far conoscere maggiormente, a rendere più fruibile - in sintesi, a valorizzare - la storia di un territorio che nei secoli, come oggi, non racconta solo una vicenda locale e periferica, ma è stata ed è in rapporto col mondo, con le sue correnti intellettuali e le sue trasformazioni materiali.

Questo agile volume, il sito www.museicomuni.it, il numero fisso per le informazioni e le prenotazioni, insieme alle attività di promozione, al lavoro congiunto sulla didattica museale ed alle attività per rendere vivi e partecipati i nostri musei, costituiscono i primi passi concreti che la rete provinciale “Musei Comuni” sta compiendo, di concerto con la Regione , per consolidare un lavoro integrato e garantire un’offerta sempre migliore ai turisti e ai ricercatori, alle scuole e a tutti i cittadini.

Giuseppe Buondonno Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo INTRODUCTION

From the Middle Ages to the 17th century, from the to craftsmanship, from archaeology to sacred art, to the twentieth century, to the natural sciences and to exploration, from technological innovation to ancient books: a widespread Museum Heritage of the highest merit, which merges the deepest roots of beauty and knowledge with the most advanced contemporary incentives.

This publication provides a concise but thorough panorama of the museums and collections in the province of Fermo; a simple but clear guide for those who wish to visit them. This is, strictly speaking for the most part municipal museums, galleries, collections and exhibitions, but also provincial, diocesan and private ones.

The network of “Musei Comuni”, promoted by the Province - whose leader is obviously, the Town of Fermo - to which seventeen Municipals and the Archiepiscopal Curia belong, represents a collective commitment of the Institutions and the cultural specialists that extend the knowledge, make more enjoyable – and in short, enhance - the history of a territory that for centuries, just like in the present times, not only tells of local and suburban topics, but which has been, and still is in fact, connected to the world, with its intellectual currents and its material transformations.

This easy to follow volume, the website (www.museicomuni.it), the direct number for information and for reservations, together with the promotional activities, the joint work on museum education and activities, which all bring to life and integrate our museums, represent the first tangible steps that the provincial network of “Musei Comuni” are making, in conjunction with the Marche Region, to consolidate a combined work and to guarantee an endlessly better offer to the tourists and to the researchers, to the schools and to all citizens.

Giuseppe Buondonno Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo FERMO Musei di Palazzo dei Priori Polo Culturale San Francesco - Pinacoteca Civica Quadreria Comunale - Sala del Mappamondo - Mostra Archeologica permanente • “Fermo: dai Villanoviani ai Piceni” Museo Comunale dei Fossili - Sale di Rappresentanza e dei Minerali • del Comune di Fermo Museo dell’Alamanno Cisterne Romane Musei Scientifici di Villa Vitali MITI - Museo dell’Innovazione Centro Studi “Osvaldo Licini” e della Tecnica Industriale Casa Museo “Osvaldo Licini” Museo Diocesano di Fermo Museo d’Arte Sacra Polo Museale “Palazzo Leopardi” Mostra Permanente - Pinacoteca Civica “” “Antichi Mestieri Ambulanti” - Museo Comunale Diocesano di Arte Sacra - Museo Faunistico dei Monti Sibillini SMERILLO M.A.C.S. - Museo d’Arte SANT’ELPIDIO A MARE Contemporanea Smerillo Musei di Sant’Elpidio a Mare Museo Pinacoteca dell’Arte dei Bambini - Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli” Museo dei Fossili e dei Minerali - Museo della Calzatura PORTO SANT’ELPIDIO • “Cav. Vincenzo Andolfi” Mostra Archeologica Permanente Torre Gerosolimitana “Origini. Vita e morte di una necropoli” Museo della Collegiata Museo dei Fossili Museo Antropogeografico Parco Archeologico “Falerio Picenus” Museo del Cappello Museo Archeologico “Pompilio Bonvicini” Museo della Ceramica e Civiltà Contadina Area Archeologica “La Cuma” MUSEI IN CANTIERE Museo Civico Archeologico “La Cuma” Museo dei Piceni Pinacoteca Comunale Museo del Cappello Esposizione Permanente delle Opere Museo degli Antichi Mestieri di Strada dello Scultore Gaetano Orsolini FERMO

Porto Sant’Elpidio

Sant’Elpidio a Mare

Massa Fermana

Montappone Montegiorgio FERMO

Monte Vidon Corrado Falerone Monterubbiano Belmonte Piceno Montottone

Monte Rinaldo

Smerillo

Amandola Montelparo Montefalcone Appennino Montefortino Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. attivo dal lunedì al venerdì from monday to friday 09.00 -15.00 (escluso i festivi / week days only) [email protected] SOMMARIO

FERMO 10

MONTEFORTINO 24

SANT’ELPIDIO A MARE 30

FALERONE 42

MONTE RINALDO 46

MASSA FERMANA 50

MONTERUBBIANO 54

MONTEFALCONE APPENNINO 58

MONTE VIDON CORRADO 62

MONTELPARO 66

SMERILLO 68

PORTO SANT’ELPIDIO 72

AMANDOLA 74

MONTAPPONE 76

MONTOTTONE 78

MUSEI IN CANTIERE 80

VISITA ANCHE 82 RETE MUSEALE DELLA PROVINCIA DI FERMO 10 RETE MUSEALE PROVINCIALE

FERMO MUSEI DI PALAZZO DEI PRIORI

Comune di Fermo Nella centrale Piazza del Popolo all’interno di Palazzo dei Priori Palazzo dei Priori Piazza del Popolo 1 sono ospitati la Pinacoteca Civica, la Sala del Mappamondo, la 63900 Fermo Mostra Archeologica Permanente “Fermo: dai Villanoviani T +39 0734 217140 F +39 0734 215231 ai Piceni” e le Sale di Rappresentanza del Comune di Fermo. [email protected] Frutto dell’accorpamento di edifici preesistenti, il palazzo è www.comune.fermo.it caratterizzato dalla monumentale facciata risalente alla fine del * Orari in vigore da Giugno 2013 XVI secolo, sulla quale troneggia la statua bronzea di Sisto V Opening times from June 2013 realizzata da Accursio Baldi detto “Sansovino“ nel 1590. > 15.06 - 15.09 Lun>Gio / Mon>Thu 10.30-13.00 / 16.00-20.00 Ven>Dom / Fri>Sun 10.30-19.30 > 01.07 - 31.08 PINACOTECA CIVICA Gio / Thu 20.00-24.00 > 10.08 - 20.08 Al secondo piano del palazzo è collocata dal 1986 la Pinacoteca tutti i giorni / every day 20.00-24.00 Civica che conserva all’interno di cinque sale pregevoli opere dal > 16.09 - 14.06 XIV al XVIII secolo costituenti la raccolta d’arte comunale. Mar>Ven / Tue>Fri 10.30-13.00 / 15.30-18.00 Nella Sala di Storia Locale è possibile ammirare tesori della Sab>Dom e festivi città come “Lu Marguttu”, statua lignea del XV-XVI secolo Sat>Sun & holidays probabilmente riconducibile ai festeggiamenti per il Palio 10.30-13.00 / 15.30-19.00 Lun chiuso / Mon closed dell’Assunta, che ancora oggi si svolge annualmente il 15 Agosto. Festività natalizie e pasquali Nella Sala degli Ori sono conservate opere appartenenti al XIV-XV Christmas & Easter holidays > 25.04 | 01.05 | 02.06 secolo, connotate dal ricco uso dell’oro, tra le quali le otto Storie 01.11 | 08.12 eventuali ponti di Santa Lucia di , esponente dello stile gotico long weekends 10.30-19.30 internazionale. * € 3,00 € 2,00 Protagonista della Sala del Seicento è l’Adorazione dei Pastori di Peter Paul Rubens, opera giovanile del pittore, commissionata Punto informativo dei Musei Civici di Fermo per la chiesa di San Filippo Neri di Fermo. Piazza del Popolo 1, Fermo Nella Sala del Rinascimento sono raccolte le opere di artisti T +39 0734 217140 F +39 0734 215231 protagonisti del Rinascimento marchigiano, tra le quali la [email protected] e Santi di Vincenzo Pagani e la Crocifissione di [email protected] Vittore Crivelli.  199.151.123 Nella Sala Boscoli, si possono ammirare gli affreschi con le Storie Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti della Vergine provenienti dalla chiesa di Santa Maria Piccinina alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. di Fermo, realizzati dal pittore fiorentino Andrea Boscoli agli inizi www.museicomuni.it del XVII secolo. musei comuni 11

Palazzo dei Priori

In the central Piazza del Popolo the Civic Art Gallery, the Globe Room, the Archaeological Exhibition “Fermo: From the Villanovans to the Piceni”, The Representative Halls of the Fermo Municipality are all housed inside the Palazzo dei Priori. The result of the merging of pre-existing buildings, the palazzo is characterized by the monumental façade dating back to the end of the 16th century, dominated by the bronze statue of Sixtus V made by Accursio Baldi known as “Sansovino” in 1590.

CIVIC ART GALLERY

The Civic Art Gallery, located in five rooms on the second floor of the building since 1986, preserves works of great value from Peter Paul Rubens the 14th-18th century that represent the municipal art collection. Adorazione dei pastori Fermo In the Sala di Storia Locale (Local History Room) you can Pinacoteca Civica, 1608 admire town treasures such as “Lu Marguttu”, a wooden statue of the 15th-16th century, probably connected to the festivities for the Palio dell’Assunta, which still takes place every year on August 15. In the Sala degli Ori (The Gold Hall) are works preserved from the 14th-15th century, characterized by the extensive use of gold, including the eight Stories of Saint Lucy by Jacobello del Fiore, an advocate of the international gothic style. Protagonist of the Sala del Seicento (The 17th century Hall) is the Adoration of the Shepherds by Peter Paul Rubens, the work was commissioned for the church of Saint Philip Neri in Fermo. In the Sala del Rinascimento (The Renaissance Hall) are gathered the works of artists protagonists of Marche Renaissance including the Madonna and Saints by Vincenzo Pagani and the Crucifixionby Vittore Crivelli. In the Sala Boscoli, you can admire the frescoes with the Stories of the Virgin from Fermo’s church of Saint ‘Maria Piccinina’, done by the Florentine painter Andrea Boscoli in the early 17th century. 12 FERMO

Musei di Palazzo dei Priori Sala del Mappamondo Fermo, 1688

SALA DEL MAPPAMONDO

All’interno della pinacoteca si trova la Sala del Mappamondo, così denominata per il mappamondo realizzato da Amanzio Moroncelli nel 1713. Antica “Sala delle Commedie” fu trasformata in biblioteca nel 1688 per volontà del cardinale fermano Decio Azzolino Juniore (1623-1689). La biblioteca raccoglie volumi di diverse tipologie come manoscritti, incunaboli, cinquecentine e libri a stampa, frutto di varie donazioni, tra le quali quella del fermano Romolo Spezioli, medico personale della Regina Cristina di Svezia.

Pendenti zoomorfi Fermo Mostra Archeologica, VI sec. a.C. MOSTRA ARCHEOLOGICA PERMANENTE “FERMO: DAI VILLANOVIANI AI PICENI”

Dal 2000, in occasione dell’anno dedicato ai Piceni, al primo piano del palazzo è ospitata anche la Mostra Archeologica“Fermo: dai Villanoviani ai Piceni”.

Nelle tre sale dedicate alla mostra sono esposti reperti rinvenuti durante i recenti scavi condotti nella città e reperti appartenenti all’antica collezione comunale che testimoniano la presenza dei popoli villanoviano e piceno tra l’VIII ed il III secolo a.C. a Fermo.

La mostra, divenuta permanente grazie al successo ottenuto, espone materiali provenienti dai corredi funerari maschili e femminili di tombe a cremazione di tipo villanoviano e tombe ad inumazione di tipo piceno. Tra gli oggetti esposti numerosi appartengono alla sfera d’uso quotidiano, come vasellame, fibule di varie forme e dimensioni, armi, collane in pasta vitrea e pendagli dalle particolari fatture. musei comuni 13

Amanzio Moroncelli Globo terrestre manoscritto Fermo Sala del Mappamondo, 1713 THE GLOBE ROOM

Inside the Art Gallery is also located the Sala del Mappamondo, (The Globe Room), so called because of the globe made by Amanzio Moroncelli in 1713. The ancient “Hall of Comedies” was transformed into a library in 1688 upon the request of Fermo’s Cardinal Decio Azzolino Junior (1623-1689). The library assembles different kinds of volumes such as manuscripts, incunabula, 16th century books and printed books, thanks to various donations, including that of Fermo’s Romolo Spezioli, the personal physician of Queen Cristina of Sweden.

Vaso biconico con anse zoomorfe Fermo Mostra Archeologica, VI sec. a.C.

ARCHAEOLOGICAL EXHIBITION “FERMO: FROM THE VILLANOVANS TO THE PICENI”

Since 2000, the year dedicated to the Piceni, on the first floor of the Palazzo dei Priori, the Archaeological Exhibition “Fermo: from the Villanovans to the Piceni” is also housed here.

In the three rooms dedicated to the exhibition many findings recovered during the recent excavations conducted in the town are on show, plus findings belonging to the ancient municipal collection, which all testify to the presence in Fermo of Villanovan and Piceno populations between the 8th and 3rd centuries BC.

The exhibition, which became permanent thanks to its success, exhibits materials from male and female funerary outfits of Villanovan type cremation tombs and of Piceno type tombs of inhumation. Among the objects exhibited many belong to the sphere of everyday use, such as pottery, fibulae of various shapes and sizes, weapons, vitreous paste necklaces and pendants of special craftsmanship. 14 FERMO

Musei di Palazzo dei Priori Pio Panfili Volta dipinta Fermo Sala del Consiglio, 1762 SALE DI RAPPRESENTANZA DEL COMUNE DI FERMO

Al primo piano del Palazzo dei Priori è possibile visitare le Sale di Rappresentanza ad iniziare dalla Sala dei Ritratti: antica sede del teatro della città fino alla seconda metà del Settecento, la sala conserva una collezione di ritratti di cardinali fermani ed una raccolta di ritratti di uomini illustri donata alla città di Fermo dal Cardinale Pinelli. Di seguito è possibile entrare nella Sala del Consiglio, attuale sede del consiglio comunale, impreziosita dal soffitto affrescato nel 1762 dal pittore Pio Panfili di . Nella Sala degli Stemmi si possono ammirare i 48 stemmi dei paesi che costituivano la primitiva Provincia di Fermo. La visita prosegue nella Sala Gialla, prima sede della Pinacoteca Civica fino al 1980 e nelGabinetto del Sindaco, indiscutibile cornice di matrimoni civili, arricchita dalle opere dello scultore fermano Gino del Zozzo e dai cartoni preparatori del pittore Vincenzo Pagani. Infine, nellaSala dei Costumi, si conservano le uniformi di rappresentanza dell’antica magistratura fermana risalenti al XVII-XIX secolo.

Luigi Cochetti Sipario storico Fermo Teatro dell’Aquila, 1830 Lungo via Mazzini, a pochi passi dalla centrale Piazza del Popolo, si trova il Teatro Comunale “dell’Aquila”, il più grande teatro storico delle Marche ed uno dei maggiori in Italia. Progettato dall’architetto Cosimo Morelli di Imola fu inaugurato nel 1791, in sostituzione dell’antico teatro della città situato nel Palazzo dei Priori, oggi “Sala dei Ritratti”. Organizzato su cinque ordini di palchi a cornice della platea, per una capienza complessiva di circa 1000 posti, rappresenta uno dei poli principali dell’attività culturale delle Marche. È possibile visitare il Teatro dell’Aquila rivolgendosi al Punto Informativo dei Musei Civici di Fermo. musei comuni 15

Giovanni Maria Morandi Ritratto del Cardinale Decio Azzolino Juniore Fermo Sala dei Ritratti, 1670-71 THE REPRESENTATIVE HALLS OF THE FERMO MUNICIPALITY

On the first floor of the Palazzo dei Priori it is possible to visit The Representative Halls: starting from the Sala dei Ritratti (The Portrait Gallery), previously the ancient location of the town’s theatre up to the second half of the 18th century, the hall preserves a Collection of Portraits of cardinals and illustrious men donated to the town of Fermo by Cardinal Pinelli. From here it is possible to enter The Assembly Hall, presently the seat of the Town Council, embellished with the ceiling fresco in 1762 by the painter Pio Panfili from Porto San Giorgio. In the Sala degli Stemmi (The Heraldic Hall) you can admire the 48 coats of arms of the towns that made up the ancient Province of Fermo. The visit continues into the Sala Gialla (The Yellow Room), the first location of the Civic Art Gallery until 1980 and then into the Mayor’s Office, the indisputable frame of civil weddings, enriched by the works of the sculptor Gino del Zozzo of Fermo and by the preparatory cartoons of the artist Vincenzo Pagani. The Sala dei Costumi (The Costumes Hall) completes the itinerary, in which the representative uniforms of the ancient magistrates of Fermo are preserved, dating back to the 17th-19th centuries.

Teatro dell’Aquila The Municipal Theatre of the “Aquila”, the greatest historical Fermo, 1791 theatre of the Marche and one of the major ones in , is on via Mazzini, just a short way from the central Piazza del Popolo. It was designed by the architect Cosimo Morelli from Imola, and inaugurated in 1791 to substitute the town’s ancient theatre, situated in the Palazzo dei Priori, nowadays the “Portrait Gallery”. It is set out with 5 tiers of theatre boxes, which frame the pit for an overall capacity of 1000 seats; it represents one of the main centers of cultural activity in the Marche. The theatre may be visited by asking at the Information Point of the Fermo Civic Museums. 16 FERMO

CISTERNE ROMANE

Comune di Fermo Edificate in età augustea, tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I d.C., le Cisterne Romane di Fermo testimoniano l’importanza Via degli Aceti 63900 Fermo della città nel periodo romano. Organizzate in trenta stanze [email protected] comunicanti voltate a botte, erano destinate alla raccolta di acqua www.comune.fermo.it sorgiva e piovana, occupando una superficie di 2.200 mq circa, * Visite a cadenza oraria grandezza che trova spiegazione probabilmente nell’importanza presso Punto informativo della città in quel momento storico. dei Musei Civici di Fermo negli orari di apertura dei Musei di Palazzo dei Priori Parte integrante dell’antico acquedotto cittadino, testimoniato indicati a pagina 10 Guided tours at regular dalla presenza di altri ambienti simili in città, l’imponente intervals from the Information struttura ad impianto rettangolare prevedeva un’organizzazione Desk of the Fermo Municipal tale che il riempimento delle grandi stanze fosse solo parziale, Museums: the opening times are as listed on page 10 lasciando ampio spazio alla circolazione dell’aria che garantiva l’ossigenazione dell’acqua da distribuire alla cittadinanza. € 3,00 € 2,00 * La potabilità dell’acqua era assicurata da pozzi di areazione Punto informativo nelle volte che permettevano l’ingresso di aria all’interno degli dei Musei Civici di Fermo ambienti e la distribuzione avveniva tramite due tubature di Piazza del Popolo 1, Fermo T +39 0734 217140 piombo poste presso la sala più bassa del complesso. F +39 0734 215231 [email protected] [email protected] Caduta in disuso successivamente al periodo romano, fu in parte ripristinata alla fine dell’Ottocento, con l’utilizzo di sei delle trenta  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia stanze recuperate per conservare l’acqua proveniente dal Monte 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Polesio, l’attuale Monte dell’Ascensione nell’ascolano. Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it Entrando in visita all’interno della struttura è possibile riconoscere le diverse fasi di utilizzo della cisterna, da quella romana a quella moderna, passando per la fase medievale di perdita d’uso e trasformazione in cantina, testimoniata dal “palmento”, struttura realizzata dai frati domenicani per la produzione del vino. musei comuni 17

Cisterne Romane Fermo, I sec. a.C.- I sec. d.C.

Built in the Augustan period, between the end of the 1st century BC and the beginning of the 1st AD, The Roman Cisterns in Fermo testify to the importance of the town in Roman times. Organized into thirty inter-communicating rooms with barrel vaults, were intended for the collection of rain and spring water, occupying an area of approximately 2200 square meters, the great size of which, is probably explained by the importance of the town at that historic time.

An integral part of the ancient town’s aqueduct, witnessed by the presence of other similar environments in the town, the imposing structure of a rectangular plan, envisioned an organization such that the filling of the large rooms would only be partial, therefore leaving ample room for air circulation, which guaranteed the oxygenation of the water to be distributed to the citizens. Ventilation shafts in the vaults, which allowed the entry of air inside the rooms, ensured the drinkability of the water and the distribution came about through two lead pipes located at the lowest room of the complex.

Fallen into disuse following the Roman period, it was partly restored in the late 19th century, using six of the thirty rooms recovered to preserve the water coming from the Polesio Mountain, the present day Ascension Mountain in the Ascoli area. When entering to visit inside the structure it is possible to recognize the different stages of use of the Cistern, from the Roman one to the modern one, passing through the medieval stage of the loss of use and transformation into a cellar, witnessed by the “millstone” a structure built by the Dominican friars for the production of wine. 18 FERMO

MUSEI SCIENTIFICI DI VILLA VITALI

Comune di Fermo Costruita nella seconda metà dell’Ottocento in un sito di interesse Villa Vitali Viale Trento 29 archeologico, Villa Vitali, oggi proprietà del Comune di Fermo, è 63900 Fermo sede dei Musei Scientifici. T F +39 0734 226166 Al piano terra si trova il Museo della Pipa, creato dal Pipe Cigar [email protected] www.museiscientifici.it Club ed inaugurato nel 2005, che raccoglie varie donazioni di appassionati e collezionisti privati tra cui quella del campione * Orari in vigore da Giugno 2013 di “lento fumo” Nicola Rizzi. Di seguito è possibile visitare Opening times from June 2013 > 15.06 - 15.09 la Cappellina, chiesa di quartiere fino agli anni Sessanta del Lun | Mer | Ven Novecento e voluta dal conte Barnaba Vitali; edificata sulle rovine Mon | Wed | Fri di un edificio sacro demolito agli inizi dell’Ottocento, è stata 09.00-12.30 / 15.30-18.30 Mar | Gio / Tue | Thu successivamente affrescata con le Storie di San Francesco di 09.00-12.30 Paola dal pittore Giuseppe Felici di Grotte di Castro. Sab >Dom e festivi Sat>Sun & holidays Proseguendo la visita alla villa, al piano primo si trova il Museo di 16.00-20.00 Scienze Naturali, allestito con la raccolta ornitologica di Tommaso > 16.09 - 14.06 Salvadori, ornitologo di fama mondiale, iniziata nella prima metà Lun | Mer | Ven Mon | Wed | Fri dell’Ottocento ed accresciuta fino al 1910. L’importanza della 09.00-12.30 / 15.30-18.30 collezione è data non soltanto dal suo valore scientifico ma anche Mar | Gio / Tue | Thu dalla tecnica di imbalsamazione, detta tassidermia, perfezionata 09.00-12.30 Sab>Dom e festivi dallo stesso Salvadori. Sullo stesso piano è possibile visitare anche Sat>Sun & holidays la meteorite “Fermo”, una condrite rocciosa caduta nelle 15.30-19.00 campagne fermane il 25 settembre 1996 con un peso specifico * € 2,00 € 1,00 di 10,2 Kg e considerata tra le più grandi cadute negli ultimi cent’anni in Italia. Conclude la visita al primo piano la Collezione Musei scientifici di Villa Vitali T F +39 0734 226166 Fotografica donata da Alfredo Matacotta Cordella, diplomatico [email protected] dal 1967 e pronipote di Nicola Cordella, fotografo attivo a Fermo Punto informativo dalla seconda metà dell’Ottocento. dei Musei Civici di Fermo Piazza del Popolo 1, Fermo Al secondo piano della villa è ospitato il Museo Polare, fondato T +39 0734 217140 nel 1969 a Civitanova Marche dal Prof. Silvio Zavatti, geografo ed F +39 0734 215231 etnografo. Acquisito dal Comune di Fermo, il Museo fu inaugurato [email protected] [email protected] nella sua nuova sede nel 1993. Nel museo sono raccolti documenti e testimonianze relative alle spedizioni che Zavatti fece tra il 1961  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia ed il 1969 nell’Artide Canadese, Lapponia e Groenlandia, cui si 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. sono aggiunte donazioni del famoso antropologo francese Jean Altro operatore contattare servizio clienti. Malaurie, del numismatico Lino Brillarelli e della N.D. Luciana www.museicomuni.it Gabbrielli, studiosa delle popolazioni Ainu e della Siberia. musei comuni 19

Musei Scientifici di Villa Vitali

Villa Vitali Built in the second half of the 19th century on a site of archaeological interest, Villa Vitali, now owned by the town of Fermo, is home of the Scientific Museums. On the ground floor is The Pipe Museum, created by the Pipe Cigar Club and opened in 2005, which collects several donations from fans and private collectors including the one from Nicola Rizzi: the champion of “slow smoke”. You can then visit the Little Chapel, once the neighborhood church up to the 1960s, commissioned by count Barnaba Vitali. Built on the ruins of a sacred building demolished in the early 1800s, it was subsequently frescoed with Pipa di schiuma Stories of Saint ‘Francesco of Paola’ by the painter Giuseppe Felici from Grotte di Castro. Continuing the visit of the Villa, on the first floor, we find theNatural Science Museum, set out with the ornithological collection of Tommaso Salvadori, world- renowned ornithologist, which started in the first half of the 19th century and continued its growth until 1910. The importance of the collection is given not only by its scientific value but also by the embalming technique, known as taxidermy, perfected by the Meteorite “Fermo” same Salvadori. On the same floor you can also visit the “Fermo” meteorite, a rocky chondrite, which fell in the countryside of Fermo, on September 25 in 1996, weighing 10.2 kilograms and which is considered to be amongst the largest to have fallen in the last one hundred years in Italy. The visit to the first floor finishes with the Photographic Collection donated by Alfredo Matacotta Cordella, a diplomat since 1967 and the grandnephew of Nicola Cordella, active photographer in Fermo from the second half of the 19th century. The second floor of the Villa hosts the Polar Museum, founded in 1969 in Civitanova Marche by the Prof. Silvio Zavatti, geographer and etnographer. Purchased by the municipality of Fermo, the Tupilak museum was opened at its new site in 1993. In the Museum is a collection of documents and testimonies relating to the anthropologist’s explorations undertaken between 1961 and 1969 in the Canadian Arctic, Lapland and Greenland, to which were added donations of the anthropologist Jean Malaurie, of the numismatic Lino Brillarelli and of the noblewoman Luciana Gabbrielli, researcher about the Ainu populations and Siberia. 20 FERMO

MITI - MUSEO DELL’INNOVAZIONE E DELLA TECNICA INDUSTRIALE

Provincia di Fermo Il MITI - Museo dell’Innovazione e della Tecnica Industriale, è ospitato all’interno delle Officine Storiche dell’Istituto Industriale Officine storiche Iti Montani Via P. Marchionni “Montani” di Fermo. L’obiettivo del Museo è quello di raccon- 63900 Fermo tare la storia del prestigioso istituto industriale dalle origini mitimontani.provincia.fm.it ottocentesche ai giorni nostri, valorizzando lo stretto legame tra * > 30.03 - 31.12 la scuola (sapere) e la fabbrica (saper fare) che ha caratterizzato, Sab >Dom / Sat>Sun e ancora oggi caratterizza, il percorso didattico di questo istituto. 16.00-20.00 Apertura anche su richiesta In un percorso espositivo pensato per valorizzare i macchinari storici Open also on request dell’istituto e la trasmissione di un plurisecolare sapere tecnico, il visitatore è coinvolto in un vero e proprio viaggio all’insegna della * € 4,00 € 2,00 scoperta mediante dispositivi interattivi ed apparati didascalici. Infoline Sistema Museo 199.151.123* [email protected] Provincia di Fermo Nella prima sala dedicata a Girolamo e Margherita Montani Lun>Ven / Mon>Fri 08.00 - 14.00 i visitatori, attraverso gli apparati didattici tecnologici, potranno T +39 0734 232232 comprendere la necessaria interazione tra mani e cervello per la Punto IAT Fermo T +39 0734 227940 produzione di innovazioni tecnologiche. Cuore del museo è il Punto IAT Porto San Giorgio grande ambiente centrale, la sala Ernest Hallié, sede dell’antica T +39 0734 684868 fonderia, dove accanto ai forni prendono posto le macchine  199.151.123 storiche (maglio, calandra, pressa punzonatrice, fresatrice, * Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti tornio e dentatrice) adoperate dagli studenti nelle officine alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. per imparare a “saper fare”. Completano la sala sei postazioni www.museicomuni.it interattive che permettono al visitatore di comprendere l’utilizzo dei macchinari e la loro evoluzione.

Sala Hippolyte Langlois Il corridoio storico, con documenti d’epoca, ripercorre la storia deI “Montani” e dei personaggi illuminati che hanno dato vita all’Istituto all’indomani dell’Unità d’Italia. Il percorso si conclude con la sala Hippolyte Langlois, con le strumentazioni didattiche di diverse epoche e ambiti (meccanica, fisica, chimica, elettrotecnica, elettronica, radiotecnica, informatica), utilizzate nella scuola per l’insegnamento del sapere scientifico. Il museo, oltre a conservare le testimonianze del passato, include spazi dedicati a mostre temporanee e costituisce un luogo per promuovere le innovazioni frutto dell’unione tra teoria e prassi. musei comuni 21

MITI - Museo dell’Innovazione e della Tecnica Industriale

Corridoio storico The MITI - Museum of Innovation & Industrial Technology is housed within the “Montani” Historical Works of the Industrial Institute in Fermo. The goal of the Museum is to tell the story of the prestigious Industrial Institute from the 19th century origins to the present day, emphasizing the close relationship between the School (the knowledge) and the Factory (the know-how), which characterized in the past, and still does nowadays, the learning trajectory of this Institute. In an exhibition route, which intends to highlight the historic machinery of the Institute and the transmission of centuries-old technical knowledge, the visitor is involved in a real journey of discovery through interactive and Pressa educational equipment devices. In the first Hall dedicated to Girolamo and Margherita Montani thanks to the educational technological equipment, the visitors will be able to comprehend the necessary interaction, between the hands and the brain, for the production of technological innovations. The heart of the Museum is the large central room, home of the old Foundry, the Ernest Hallié Hall, where next to ovens, the historical machines (the mallet, the calander, the punching press, the milling machine, the lathe and the gear-cutter) take their places used by students in the workshops to learn the “know-how”. The room is completed by the six interactive places that allow the visitors to understand the use of the machinery and their evolution. The historic corridor, with period documents, traces back through the history of the “Montani” and of the distinguished individuals Sala Ernest Hallié who gave life to the Institute in the wake of the Unification of Italy. The tour ends in the Hippolyte Langlois Hall, the didactic equipment room from various periods and fields (mechanics, physics, chemistry, electrical engineering, electronics, radio electronics, computing), used in the school for the teaching of scientific knowledge. The Museum, in addition to preserving the testimonies of the past, includes spaces dedicated to temporary exhibitions and is a place to promote innovations, fruit of the union between Knowledge (brain) and Know-how (hands). 22 FERMO

MUSEO DIOCESANO DI FERMO CURIA ARCIVESCOVILE

Arcidiocesi di Fermo Ospitato nei locali dell’oratorio della estinta confraternita del Suffragio, a fianco della Cattedrale Metropolitana, ilMuseo Piazzale del Girfalco 1 63900 Fermo Diocesano di Fermo costituisce un’importante testimonianza T +39 0734 229350 delle espressioni artistiche della vasta comunità dell’Arcidiocesi di www.fermodiocesi.it Fermo dal periodo paleocristiano fino al Novecento, ripercorrendo * > 15.06 - 31.08 attraverso le collezioni esposte le diverse fasi costruttive della tutti i giorni / every day cattedrale, la presenza di insigni vescovi, i rapporti con il papato, 10.00-13.00 / 16.00-20.00 > 15.08 chiuso / closed la liturgia e la devozione. > 01.09 - 14.06 Il museo, allestito nel 2004 secondo un progetto che raccoglie consultare il sito per sale tipologie di materiali omogenei esposti per epoche e visit the website www.fermodiocesi.it stili, conserva dipinti, suppellettili, argenterie e paramenti sacri Apertura anche su richiesta provenienti dal Tesoro della cattedrale, dall’Episcopio, dalle Open also on request chiese di Fermo e dall’Arcidiocesi. * € 3,00 € 2,00

Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Nella prima grande sala all’ingresso sono raccolte le collezioni un dell’Arcidiocesi di Fermo tempo custodite nel Tesoro della cattedrale, come il celeberrimo Via Sisto V 11, Fermo Messale de Firmonibus, miniato nel 1436 da Giovanni di Ugolino da Lun>Ven / Mon>Fri 09.00-13.00 Milano, un messale miniato del XIII secolo, la stauroteca di Papa T +39 0734 229005 int. 32 Pio III, il pastorale donato da Papa Sisto V, ed il monumentale F +39 0734 220386 [email protected] ciborio in bronzo dei fratelli Lombardi-Solari del XVI secolo. La Sala dell’Argenteria espone calici, ostensori, pissidi, reliquiari,  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia suppellettili sacre di splendida fattura, tra cui due calici gotici, 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. il servizio pontificale del Cardinale Brancadoro del celebre Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it orafo Gian Luigi Valadier e numerosi lavori di argentieri e orafi romani e locali. Nelle Sale dei paramenti sacri sono esposti paramenti dal Seicento agli inizi del Novecento, con collocazione particolare riservata alla Casula di San Tommaso Becket, frutto dell’arte tessile di origine araba e datata al 1116, donata alla chiesa fermana dalla madre del Santo in ricordo dell’amicizia tra San Tommaso ed il vescovo fermano Presbitero. La Quadreria è ospitata in due sale e raccoglie opere di celebri artisti come Vittore Crivelli, Marino Angeli, , Pomarancio, Corrado Giaquinto, Francesco Hayez e Luigi Fontana. musei comuni 23

Vittore Crivelli Madonna col Bambino in trono Fermo Museo Diocesano, 1487

Housed on the premises of the extinct oratory of the confraternity of Suffrages, alongside the Metropolitan Cathedral, the Diocesan Museum of Fermo creates an important testimony of the artistic expressions of the vast community of the Archdiocese of Fermo from the early Christian period until 1900s, tracking back through the collections on display to the different building phases of the cathedral, the presence of distinguished bishops, the papal relationships, the liturgy and the devotion. The Museum, which was established in 2004, according to a project that assembles by halls the different types of homogenous materials exhibited by periods and styles, preserves , furnishings, silverware and sacred vestments, originally from the cathedral Treasury, from the Bishop’s Residence, from the churches of Fermo and from the Archdiocese. In the first large Hall at the entrance, are the collections once kept in the cathedral Treasury, like the famous Missal de Firmonibus, illuminated in 1436 by Giovanni of Ugolino da Milano, an illuminated Missal of the 13th century, the reliquary cross of Giovanni di Ugolino da Milano Pope Pius III, the pastoral donated by Pope Sixtus V, and the Messale de Firmonibus bronze monumental ciborium of the Lombardi-Solari brothers Fermo Museo Diocesano, 1436 from the 16th century. The Silverware Hall exhibits chalices, monstrances, ciboriums, reliquaries, sacred ornaments of wonderful workmanship, including two Gothic chalices, the Pontifical set of Cardinal Brancadoro of the celebrated goldsmith Gian Luigi Valadier and numerous works of Roman goldsmiths and silversmiths. In the Halls of the Sacred Vestments are exhibited vestments from 1600s to early 1900s, with a special place reserved for the Chasuble of St. Thomas Becket, fruit of the textile art of Arabic origin and dated to 1116, donated to the church of Fermo by the mother of the Saint in remembrance of friendship between St. Thomas and the Presbyter Bishop of Fermo. The Picture Gallery is housed in two halls and collects works of famous artists like Marino Angeli, Vittore Crivelli, Carlo Maratta, Pomarancio, Corrado Giaquinto, Francesco Hayez and Luigi Fontana. 24 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTEFORTINO POLO MUSEALE PALAZZO LEOPARDI

Comune di Montefortino Il Polo Museale di “Palazzo Leopardi” accoglie all’interno della dimora cinquecentesca tre istituzioni museali: la Pinacoteca Palazzo Leopardi Largo Duranti 5 Civica “Fortunato Duranti”, il Museo Comunale - Diocesano 63858 Montefortino di Arte Sacra e il Museo Faunistico dei Sibillini, collezione T +39 0736 859101 [email protected] faunistica di proprietà di Ignazio Rossi Brunori; ospita inoltre www.pinacotecafortunatoduranti.it il Centro Visita del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il museo fa parte della La prestigiosa struttura, fatta edificare da Desiderio Leopardi, Rete Museale dei Sibillini esponente della nota famiglia di Recanati, è stata acquisita nel * > 01.10 - 30.11 XIX secolo dalla famiglia Duranti, e dal 1996 è sede della raccolta Dom / Sun 10.00-13.00 / 15.00-18.00 della pinacoteca. > 28.03 - 03.04 tutti i giorni / every day 10.00-13.00 / 15.00-18.00 > 25.04 - 02.05 tutti i giorni / every day PINACOTECA CIVICA “FORTUNATO DURANTI” 10.00-13.00 / 15.00-18.00 > 01.07 - 31.08 tutti i giorni / every day Si deve a Fortunato Duranti (1787-1863), singolare figura di 10.00-13.00 / 16.00-19.00 > 01.09 - 30.09 artista, collezionista ed antiquario, la creazione della Pinacoteca Dom / Sun Civica, fondata grazie alle donazioni dell’artista al Comune di 10.00-13.00 / 15.00-18.00 Montefortino a partire dal 1842. Duranti infatti donò al paese Apertura anche su richiesta Open also on request natale circa trecentocinquanta opere tra pittura, scultura, disegni ed arti applicate, contribuendo alla creazione di una delle prime * € 5,00 € 3,50 pinacoteche pubbliche delle Marche. D&P – Turismo e Cultura A seguito di dispersioni verificatesi nel corso del Novecento, il T F+39 0736 845270 museo conserva un nucleo di 177 opere della collezione Duranti, T +39 339 3466752 [email protected] annoverando testimonianze dal XIV al XIX secolo. www.depturismoecultura.com

 199.151.123 Tra i dipinti custoditi in pinacoteca del Trecento e del Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti si segnalano una croce dipinta e scolpita del alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. XIV secolo, attribuita all’artista Jacobello di Bonomo, una www.museicomuni.it Santa Caterina di Antoniazzo Romano, diverse opere di Pietro Alamanno, pittore crivellesco attivo nelle Marche dal 1470 ca., un piccolo Cristo della Passione di , una musei comuni 25

Palazzo Leopardi

The Museum Complex of “Palazzo Leopardi” incorporates within the 16th century residence three museum institutions: the Civic Art Gallery “Fortunato Duranti”, the Municipal- Diocesan Museum of Sacred Art and the Sibillini Wildlife Museum, a wildlife collection owned by Ignazio Rossi Brunori; also houses the Visitor Center of the National Park of the Sibillini Mountains. The prestigious building, built on the bidding of Desiderio Leopardi, a member of the well-known family from Recanati, was acquired in the 19th century by the Duranti family, and since 1996 has been home to the collection of the art gallery.

CIVIC ART GALLERY “FORTUNATO DURANTI” Pinacoteca Civica “Fortunato Duranti” It is due to Fortunato Duranti (1787-1863), a singular figure as an artist, collector and antiquarian, that the creation of the Civic Art Gallery came about, founded thanks to donations by the artist to the Municipality of Montefortino starting from 1842. Duranti in fact donated about 350 works to his native town, between paintings, sculptures, drawings and applied arts, contributing to the creation of one of the earliest public art galleries of the Marche. As a result of dispersals occurring during the course of the 20th century, the museum preserves a group of 177 works from the Duranti Collection, enumerating testimonies from the 14th to the 19th century.

Among the paintings kept in the art gallery of the 14th and 15th century we draw attention to the 14th century painted and sculpted cross, attributed to the Veneto artist Jacobello of Bonomo, a Saint Catherine by Antoniazzo Romano, several works by Pietro Alamanno, a Crivelli type painter active in 26 MONTEFORTINO

Polo Museale Palazzo Leopardi Fortunato Duranti Autoritratto Pinacoteca Civica “Fortunato Duranti” Montefortino Pinacoteca Civica, 1835-40

Madonna che adora il Bambino riferita a Jacopo del Sellaio ed una lunetta con Santa Lucia fra i Santi Antonio di Padova e Bernardino di Nicola di Maestro Antonio da . Di particolare rilevanza anche le opere esposte appartenenti ai secoli XVII-XVIII: nella sala dedicata al genere della natura morta sono esposti esemplari di Cristoforo Munari (Reggio Emilia, 1667 – Pisa, 1720), Giovanni Paolo Castelli detto “Spadino” (Roma, 1659 – 1730 ca.), Maximilian Pfeiler (attivo a Roma all’inizio del XVIII secolo), Antonio Mercurio Amorosi (Comunanza, 1660 – 1738).

Accanto alle pregevoli collezioni di opere di Corrado Giaquinto (Molfetta, 1703 – Napoli, 1766), il pittore originario di Molfetta del quale Fortunato Duranti colleziona ben dodici dipinti, e di Cristoforo Unterperger (Cavalese, 1732 – Roma,1798), artista di origini tirolesi largamente attivo a Roma, si individuano Giovanni Paolo Castelli dipinti di Sebastiano Conca (Gaeta, 1680 – 1764), di Pier Leone detto “Spadino” Natura morta di frutta Ghezzi (Roma, 1674 – 1755), di Benedetto Luti (Firenze, 1666 Montefortino – Roma, 1724). Pinacoteca Civica

La pinacoteca conserva inoltre opere di scultura e di arti applicate del Seicento e del Settecento, ed un nucleo di dipinti di Fortunato Duranti, o a lui attribuiti, che evidenziano l’estrema versatilità dell’artista, denotando uno studio attento degli antichi maestri, come Raffaello, Correggio, Veronese, ma anche delle personalità a lui più vicine, quali Corrado Giaquinto. Della vasta produzione grafica, cui Fortunato Duranti dedicò l’intero arco della sua attività, sono custoditi nel museo circa novanta disegni esposti a rotazione nelle vetrine, dove sono presentate anche le carte d’archivio delle donazioni effettuate negli anni dal collezionista. musei comuni 27

Pinacoteca Civica “Fortunato Duranti”

the Marche from 1470 abt, a small Passion of Christ by Pietro Perugino, the Madonna in Adoration of the Child referred to Jacopo Sellaio and a Lunette with Saint Lucy between Saints Anthony of and Bernardino by Nicola Maestro Antonio from Ancona. Works from the 17th and 18th centuries of particular relevance are also exhibited in the Hall dedicated to the Genre of the Still Life, where we find paintings by Cristoforo Munari (Reggio Emilia, 1667 - Pisa, 1720), by Giovanni Paolo Castelli known as “Lo Spadino” (, 1659 - 1730 ca.), by Maximilian Pfeiler (active in Rome in the early 18th century), and by Antonio Mercurio Amorosi (Comunanza, 1660 - 1738). Next to the valuable Collection of works by Corrado Giaquinto (Molfetta, 1703 - Naples, 1766), a painter originally from Molfetta of whom Fortunato Duranti collected as many as twelve paintings, and by Christopher Unterperger (Cavalese, 1732 - Rome, 1798), artist of Tyrolese origin, mainly active in Rome, you can also find Paintings by Sebastiano Conca (Gaeta, 1680 -1764), by Pier Leone Ghezzi (1674 - 1755) and by Benedetto Luti (Florence, 1666 - 1724).

The Art Gallery also has works of Sculptures and Applied Arts of the 1600s and 1700s, and a group of Paintings by Fortunato Duranti, or attributed to him, that highlight the extreme resourcefulness of the artist, denoting a careful study of the Old Masters such as Raffaello, Correggio, Veronese, but also of dignitaries closer to him, such as Corrado Giaquinto. Of the extensive Graphic Production, to which Fortunato Duranti devoted a whole period of his activity, about ninety drawings are kept in the museum and exhibited in rotation in the show cases, where the archival papers of donations made over the years by the collector are also portrayed. 28 MONTEFORTINO

Polo Museale Palazzo Leopardi Museo Comunale Diocesano di Arte Sacra

MUSEO COMUNALE DIOCESANO D’ARTE SACRA

Il Museo Comunale - Diocesano di Arte Sacra, allestito ed inaugurato nel Dicembre del 2000 al terzo piano di Palazzo Leopardi, conserva opere ed arredi sacri dal XIV al XIX secolo, provenienti dalle chiese del capoluogo e, in misura minore, da diverse chiese delle frazioni del comune di Montefortino.

Lungo il percorso espositivo, sapientemente progettato per offrire al visitatore una comprensione del forte legame tra le opere d’arte conservate e l’originario contesto religioso di provenienza, sono esposte pregevoli testimonianze pittoriche di artisti attivi nel territorio, come Simone De Magistris (Caldarola 1538-1611), del quale sono esposte la Madonna del Rosario e l’Adorazione dei Magi, opera quest’ultima riferita alla sua bottega, Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1593-1651), protagonista della scena locale, e (Comunanza 1634-1721). Tra le sculture in legno esposte spiccano la trecentesca Vergine in trono con Bambino, di ambito umbro- marchigiano, un Cristo deposto, due Crocifissi del XV secolo ed un Tabernacolo del XVI secolo.

MUSEO FAUNISTICO DEI MONTI SIBILLINI

Ospitato al primo piano, il Museo Faunistico dei Monti Sibillini, inaugurato nel 2006, custodisce la collezione tassidermica di Ignazio Rossi Brunori, raccolta nell’arco di cinquant’anni. Tra gli esemplari della fauna esposti del territorio montano si conservano la volpe, il lupo, la donnola, la martora, il moscardino, l’istrice, sapientemente imbalsamati da Ignazio Brunori, oltre ad una considerevole collezione dell’avifauna del territorio marchigiano. musei comuni 29

Vergine in trono con Bambino Montefortino Museo Comunale Diocesano di Arte Sacra, XIV sec.

MUNICIPAL - DIOCESAN MUSEUM OF SACRED ART

The Municipal - Diocesan Museum of Sacred Art, established and inaugurated in December 2000 on the third floor of Palazzo Leopardi, preserves works and sacred furnishings from the 14th to the 19th century, originating from the churches of the head- town and, to a lesser extent, from different churches of the hamlets of the municipality of Montefortino. Along the exhibition itinerary, expertly designed in order to offer visitors an understanding of the strong link between the works of art preserved and the original religious context to which they belong, valuable pictorial testimonies of artists active in the territory are on show, such as Simone De Magistris (Caldarola 1538-1611), with his paintings of the Madonna of the Rosary and the Adoration of the Magi, the latter referring to his workshop, Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1593-1651), protagonist of the local scene, and Giuseppe Ghezzi (Comunanza 1634-1721). Among the exhibited woodcarvings, the 14th century Enthroned Virgin with Child of Umbria-Marche school stands out, together with a Deposition of Christ and two 15th century Crucifixes and a Tabernacle from the 16th century.

Museo Faunistico MONTI SIBILLINI WILDLIFE MUSEUM dei Monti Sibillini

Housed on the first floor, theMonti Sibillini Wildlife Museum, opened in 2006 preserves the Taxidermist Collection of Ignazio Rossi Brunori, collected over a period of fifty years. Among the specimens of fauna exhibited from the mountain territory are preserved the fox, the wolf, the weasel, the marten, the dormouse, the porcupine, all cleverly embalmed by Ignazio Brunori, besides a considerable collection of the avifauna of the Marche territory. 30 RETE MUSEALE PROVINCIALE

SANT’ELPIDIO A MARE MUSEI DI SANT’ELPIDIO A MARE

Comune di Sant’Elpidio a Mare I Musei di Sant’Elpidio a Mare hanno sede nell’ex convento dei Padri Oratoriani della Congregazione di San Filippo Neri, palazzo Ex convento dei Padri Filippini Corso Baccio 31 neoclassico dalle forme solide e austere situato lungo il corso 63811 Sant’Elpidio a Mare principale della città e parte integrante dell’articolato programma T +39 0734 859279 F +39 0734 8196296 architettonico dei padri filippini, che include la maestosa chiesa di www.santelpidioamare.it San Filippo Neri e l’oratorio, entrambi del XVIII secolo.

* > 01.04 - 06.01 Ven>Dom e festivi Fri>Sun & holidays 16.00-19.00 PINACOTECA CIVICA “VITTORE CRIVELLI” Ven / Fri 10.00-12.00 > 01.06 - 30.09 Mer>Dom e festivi La Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli” espone una ricca collezione Wed>Sun & holidays 16.00-19.30 di dipinti su tela e su tavola, pregevoli testimonianze figurative della Ven / Fri 10.00-12.00 vita religiosa e della storia cittadina dal XV al XIX secolo. > 25.12 | 01.01 chiuso / closed Apertura anche su richiesta La collezione, nata dalla concentrazione di numerose opere Open also on request provenienti da chiese e conventi urbani ed extraurbani a seguito di soppressioni e demaniazioni, ha il suo nucleo principale * € 4,50 € 2,50 nella sala Vittore Crivelli dove sono esposte al pubblico le tre Infoline Sistema Museo preziose opere del maestro veneto, tutte databili intorno alla fine 199.151.123* [email protected] del Quattrocento: il maestoso polittico dell’Incoronazione della Ufficio Turistico comunale Vergine, a doppio ordine con predella proveniente dall’altare Corso Baccio 91 della chiesa dei Minori Osservanti; il trittico della Visitazione Sant’Elpidio a Mare T +39 0734 8196 407 - 372 della Vergine a Santa Elisabetta, proveniente da un altare [email protected] laterale della medesima chiesa, e la piccola tavola raffigurante il [email protected] Frate francescano orante.  199.151.123 * Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti Ad arricchire il percorso espositivo pregevoli capolavori pittorici alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. come la pala dell’Assunzione della Vergine di Girolamo www.museicomuni.it Dente, datata e firmata al 1564 e proveniente dalla chiesa di San Francesco, la pala della Madonna del Rosario di Ernst Van Schayck, databile intorno ai primi decenni del Seicento e musei comuni 31

Vittore Crivelli Polittico dell’Incoronazione della Vergine Sant’Elpidio a Mare Pinacoteca Civica,1485-1490

San Bonaventura da Bagnoregio (part.) The Museums of Sant’Elpidio a Mare are located in the former convent of the Oratorian Fathers of the Congregation of Saint Philip Neri, a solid and austere shaped neoclassical building, located along the main street of the town and an integrated part of the articulated architectural program of the Oratorian Fathers, which includes the majestic church of Saint Philip Neri and the oratory, both from the 18th century.

CIVIC ART GALLERY “VITTORE CRIVELLI”

The Civic Art Gallery “Vittore Crivelli”, exhibits a rich collection of paintings on canvas and on wood, exquisite figurative testimonies of religious life and of the town’s history from the 15th to the 19th century.

The collection, created by the merger of numerous works from urban and suburban churches and convents following suppressions and State property acquisitions, has its main part in Incoronazione della Vergine (part.) the Vittore Crivelli Hall where the three precious works of the Veneto Master are on show to the public, all dating from around the turn of the 15th century: the impressive altarpiece of the Coronation of the Virgin, with a double order predella, coming from the altar of the church of the Minor Observant Friars; the triptych of the Visitation of the Virgin to Saint Elizabeth, from a side altar of the same church, and the small on wood, depicting the Franciscan Friar in Prayer.

To enrich the exhibition itinerary, exquisite pictorial masterpieces such as the Assumption of the Virgin altarpiece by Girolamo Dente, dated and signed in 1564 and coming from the church of Saint Francis, the altarpiece of the Madonna of the Rosary by 32 SANT’ELPIDIO A MARE

Musei di Sant’Elpidio a Mare San Ludovico da Tolosa (part.) Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”

proveniente sempre dalla medesima chiesa, la bellissima Fuga in Egitto di scuola marattesca, del XVIII secolo e proveniente dall’oratorio di San Filippo. Le altre opere pittoriche sono testimonianza della ricca produzione artistica delle scuole locali e fermane tra Settecento ed Ottocento.

Nel percorso espositivo è ospitata anche una ricca collezione di argenti sacri ed arredi liturgici, appartenuti alla storica confraternita della Misericordia di Sant’Elpidio a Mare, ed una collezione di argenti da tavola, corredi da ufficio del palazzo comunale della città. Fa parte della collezione della pinacoteca anche una sezione dedicata alla grafica che raccoglie numerose incisioni e stampe realizzate in occasione delle Biennali di Arte Grafica di Sant’Elpidio a Mare da famosi artisti contemporanei, quali Tullio Pericoli, Germano Offidani, Arnoldo Ciarrocchi, Pietro Capozucca, Valeriano Trubbiani ed altri.

Bottega del ciabattino Sant’Elpidio a Mare MUSEO DELLA CALZATURA “CAV. VINCENZO ANDOLFI” Museo della Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi” Il Museo della Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi” è stato istituito con la volontà di valorizzare e custodire migliaia di oggetti afferenti all’universo della scarpa ed al prodotto calzaturiero, con collezioni che spaziano da forme, utensili e macchinari per la lavorazione artigianale delle calzature, ad esemplari unici ed eccezionali di scarpe, testimonianza dell’evoluzione della moda e del gusto a partire dal XVIII secolo fino ad oggi. In un percorso tematico articolato in tre sezioni, il museo illustra le trasformazioni subìte dalle calzature dai primi approcci fino alle produzioni più recenti. musei comuni 33

Vittore Crivelli Trittico della Visitazione della Vergine a Santa Elisabetta (part.) Sant’Elpidio a Mare Pinacoteca Civica, 1490-1499

Ernst Van Schayck, dating from around the first decades of the 17th century and originating from the same church, the beautiful 18th century Flight into Egypt, of the school of Carlo Maratta from the Saint Philip oratory. Other paintings are testimony to the rich artistic production of local and Fermo schools between the 18th and 19th centuries.

Within the exhibition a rich Collection of sacred silver and liturgical furnishings is on show, which belonged to the historic brotherhood of the Misericordia of Sant’Elpidio a Mare, and a Collection of silver Gerolamo Dente detto “Tizianello” tableware, official sets of the Town Hall of the town. Assunzione della Vergine (part.) A Section devoted to Graphics is also part of the collection Sant’Elpidio a Mare Pinacoteca Civica, 1564 of the art gallery, which gathers numerous engravings and prints made on the occasion of the Biennial of Graphic Art of Sant’Elpidio a Mare by famous contemporary artists such as Tullio Pericoli, Germano Offidani, Arnoldo Ciarrocchi, Pietro Capozucca, Valeriano Trubbiani and others.

SHOE MUSEUM “CAV. VINCENZO ANDOLFI”

The Shoe Museum “Cav. Vincenzo Andolfi”was founded Bottega del ciabattino with the desire to enhance and preserve thousands of objects relating to the universe of the shoe and to the footwear product, with collections ranging from forms, tools and machinery for the artisan manufacturing of footwear, to unique and exceptional examples of shoes, testimony to the evolution of fashion and taste starting from the 18th century up to the present day. In a thematic itinerary divided into three sections, the Museum shows the transformations, which footwear has undergone, from the early methods up to the most recent productions. 34 SANT’ELPIDIO A MARE

Musei di Sant’Elpidio a Mare Sezione “Calzature di ogni tempo Museo delle Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi” e di ogni luogo” Sant’Elpidio a Mare Museo della Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi”

Visitando la sezione “Calzature di ogni tempo e di ogni luogo” è possibile ammirare esemplari provenienti da diversi continenti, come le scarpe cinesi “Loto d’Oro” (scarpe femminili la cui forma minuta è data dalla secolare pratica tradizionale della fasciatura del piede), oltre a calzature storiche, come le ottocentesche décolleté francesi “alla Odalisca”, i tronchetti bicolore da donna americani detti “alla Charleston” (indossati dalle ballerine di Charleston dei primi anni del Novecento) o il celeberrimo sandalo invisibile di Salvatore Ferragamo (realizzato nel 1947 con l’innovativo tacco a cuneo e l’originale tomaia di fili di nylon).

La sezione “Industria calzaturiera marchigiana” ospita le produzioni calzaturiere più recenti con modelli di famose griffe (Tod’s, Loriblu, Debut, ecc.), nonché esemplari unici realizzati secondo esclusivi studi stilistici che, per il loro carattere innovativo, hanno vinto numerosi premi in tutto il mondo.

Assai curiosa è la sezione “Scarpe dei personaggi famosi”, in continua espansione, con esposte scarpe di personalità della sfera religiosa, come le calzature dei Papi, tra le quali è possibile ammirare le calzature di Papa Leone XIII, Papa Paolo VI, Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, o le scarpe dei campioni dello sport, tra i quali Gino Bartali, Valentino Rossi, Valentina Vezzali, Alessandro del Piero, Yuri Chechi. Nella sezione sono presenti anche le calzature di vari Premi Nobel come Sir Derek Walcott, Dario Fo, e di tanti altri personaggi della politica e dello spettacolo, come Giulio Andreotti, Milva, Bobby Solo e il celebre tenore Beniamino Gigli. musei comuni 35

Sezione “Calzature di ogni tempo e di ogni luogo” Sant’Elpidio a Mare Museo della Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi”

By visiting the Section “Shoes of all time and all places” it is possible to admire models coming from different continents, like the Chinese shoes “Golden Lotus” (female shoes whose minute shape comes from the secular traditional practice of foot binding), besides historical footwear like the 19th- century French décolleté “Odalisque” style, the two-tone ‘tronchetti’ American women’s shoes known as “the Charleston” (worn by Charleston dancers in the early 1900s) or the famous invisible sandal by Salvatore Ferragamo (made in 1947 with the innovative wedge heel and the original upper of nylon filaments).

The Section “Marche Footwear Industry” has the latest footwear production with models by famous brands (Tod’s, Loriblu, Debut, etc.), as well as individual pieces manufactured according to exclusive aesthetic studies, which, for their innovative character, have won numerous awards worldwide.

Very intriguing is the Section “Famous People Shoes”, in continuous expansion, and with exhibits of shoes of dignitaries from the religious sphere, like the footwear of the Popes, amongst which it is possible to admire the shoes of Pope Leone XIII, Pope Paul VI, Pope John XXIII and Pope John Paul II, or the shoes of Sports Champions including Gino Bartali, Valentino Rossi, Valentina Vezzali, Alessandro del Piero, Yuri Chechi: also this section contains the footwear of various Nobel Prize winners such as Sir Derek Walcott, Dario Fo, and many other Celebrities of the political and entertainment world, like Giulio Andreotti, Milva, Bobby Solo, and the famous tenor Beniamino Gigli. 36 SANT’ELPIDIO A MARE

TORRE GEROSOLIMITANA

Comune di Sant’Elpidio a Mare La Torre Gerosolimitana, anche detta dei Cavalieri di Malta, con i suoi 28 metri di altezza si erge sul punto più alto della città, Piazza Matteotti 63811 Sant’Elpidio a Mare affiancando laPerinsigne Collegiata di Sant’Elpidio Abate www.santelpidioamare.it nella principale Piazza Matteotti. * Apertura a richiesta presso Ufficio Turistico comunale Nonostante la posizione strategica e le caratteristiche costruttive, Open by requesting at the proprie di un’architettura fortificata, svariate ipotesi sul suo Municipal Tourist Office Mer>Dom e festivi utilizzo suggeriscono che la torre non assolva unicamente Wed>Sun & holidays allo scopo difensivo ma celi piuttosto un simbolismo mistico 16.00-19.00 religioso, legato all’Ordine Gerosolimitano. Nel prospetto Mer | Ven / Wed | Fri 10.00-13.00 principale campeggia infatti una grande croce gemmata in > 25.12 | 01.01 pietra bianca che allude all’ordine militare, rinvenibile anche chiuso / closed Apertura anche su richiesta nella pianta quadrangolare con il tracciamento delle diagonali Open also on request passanti per il centro.

* € 2,50 € 1,50 Alla linearità del perimetro esterno ed alla severità dei prospetti, Infoline Sistema Museo realizzati in laterizio e movimentati unicamente dai cantonali 199.151.123* angolari in calcare bianco e dall’alternanza di bassorilievi [email protected] Ufficio Turistico comunale scolpiti, si contrappone un’articolata ed affascinante spazialità Corso Baccio 91 dell’interno. Sant’Elpidio a Mare T +39 0734 8196 407 - 372 F +39 0734 810008 Dall’ingresso laterale sormontato da un bassorilievo raffigurante il [email protected] Christus Triumphans del XII secolo, la salita continua della scala [email protected] fino alla cima delle torre diventa una sorta di ascesa spirituale per  199.151.123 * Costo da tel. fisso Telecom Italia tutti coloro che la percorrono, in cui ogni gradino corrisponde ad 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. una tappa dell’elevazione a Dio. Arrivato in cima alla battagliera Altro operatore contattare servizio clienti. il visitatore potrà così ammirare uno splendido panorama che www.museicomuni.it spazia a 360° dai Sibillini al Mare Adriatico. musei comuni 37

Torre Gerosolimitana

The Gerosolimitana Tower, also known as that of the Knights of Malta, with its 28 meters in height, rises up on the highest point of the town, alongside the Perinsigne Collegiate church Saint ‘Elpidio’ Abbot in the main Piazza Matteotti.

Despite the strategic position and the constructive characteristics of a fortified-type architecture, many assumptions about its usage suggests that the Tower did not just carry out a defensive purpose, but rather concealed a mystical religious symbolism linked to the Order of the Knights of Malta. In fact on the main façade a great jeweled cross in white stone stands out, which makes allusion to the Military Order, found also in the quadrangular plan with the layout of the diagonals passing through the center.

To the linearity of the outer perimeter and to the severity of the Christus Triumphans front of the building, made of brick and enlivened solely by the Sant’Elpidio a Mare Torre Gerosolimitana, XII sec. angular cantonals in white limestone and by the alternation of sculpted reliefs, we find the contrast of an articulate and charming spaciousness in the interior.

From the side entrance surmounted by a bas-relief depicting Christus Triumphans from the 12th century, the continuous climb of the stairs to the top of the tower, becomes a sort of spiritual ascent for all who go up it, where each step corresponds to a stage of elevation towards God. Once the top of the ‘battagliera’ (the summit point) is reached, visitors can admire a splendid panorama that stretches to 360° from the Sibillini mountains to the . 38 SANT’ELPIDIO A MARE

MUSEO DELLA COLLEGIATA

Parrocchia Collegiata Affacciata sulla piazza principale della città, la Perinsigne di Sant’Elpidio a Mare Collegiata di Sant’Elpidio Abate a Sant’Elpidio a Mare, edificio Perinsigne Collegiata del XIII secolo rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, offre Piazza Matteotti al visitatore la possibilità di ammirare al suo interno preziosi 63811 Sant’Elpidio a Mare www.santelpidioamare.it capolavori come un sarcofago di epoca romana dove sono conservate le reliquie dei Santi Patroni, un altare ligneo barocco * Apertura a richiesta presso di Angelo Scoccianti, un organo di Gaetano Callido, oltre a Ufficio Turistico comunale Open by requesting at the pregevoli pale d’altare, tra le quali la Madonna del Carmelo e Municipal Tourist Office Santi di Pomarancio, il Cristo crocifisso e Santi di Jacopo Palma Mer>Dom e festivi il Giovane e la Madonna Assunta e Santi di Nicola Monti. Wed>Sun & holidays 16.00-19.00 Mer | Ven / Wed | Fri Nella Sagrestia piccola è ospitato il Museo della Collegiata 10.00-13.00 > 25.12 | 01.01 che raccoglie nell’unico ambiente circolare i tesori un tempo chiuso / closed proprietà del Capitolo: al centro della sala primeggia la preziosa Apertura anche su richiesta croce astile di scuola orafa abruzzese datata 1398, recante nel Open also on request recto l’immagine di Sant’Elpidio Cavaliere. Ingresso Libero Numerosi gli argenti esposti, come ostensori di bottega Free Admission romana del 1700, reliquiari di varie epoche e lavorazioni, Ufficio Turistico comunale calici, libri liturgici, calchi e timbri parrocchiali, oltre a Corso Baccio 91 paramenti sacri finemente decorati con fili d’oro e d’argento, Sant’Elpidio a Mare T +39 0734 8196 407 - 372 donati alla Collegiata da Cesare Brancadoro, cardinale ed F +39 0734 810008 arcivescovo di Fermo. [email protected] [email protected] Adiacente alla Sagrestia piccola si trova poi la Sagrestia  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia monumentale, aula settecentesca che ospita numerose tele 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. provenienti dalla chiese elpidiensi. Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it musei comuni 39

Navata Sant’Elpidio a Mare Perinsigne Collegiata

Overlooking the town’s main square, the Perinsigne Collegiate church of Saint ‘Elpidio’ Abbot, a building of the 13th century, restructured several times over the centuries, offers visitors the chance to admire precious masterpieces inside such as a Roman period sarcophagus where the relics of the Patron Saints are preserved, a wooden Baroque altar by Angelo Scoccianti, a Gaetano Callido organ, besides remarkable altarpieces, including the Madonna of Carmelo and Saints by Pomarancio, the Christ crucified and Saints by Jacopo Palma il Giovane and the Madonna Assunta and Saints by Nicola Monti.

The Museum of the Collegiate church is housed, in the small Vestry, which gathers in a sole circular room treasures once owned by the Cathedral chapter: at the center of the Hall the precious staffed cross of the Abruzzo school of goldsmiths, dated 1398 stands out, bearing on the recto the image of Saint

‘Elpidio’ as Knight. Sarcofago Numerous silverware is exhibited such as ostensories of 1700s Sant’Elpidio a Mare Roman workmanship, reliquaries from various periods and Perinsigne Collegiata crafts, chalices, liturgical books, parish casts and presses, as well as sacred vestments finely decorated with gold and silver threads, donated to the Collegiate church by Cesare Brancadoro, Cardinal and Archbishop of Fermo.

Adjacent to the small Vestry is the monumental Sacristy, an 18th century hall, which houses numerous paintings from churches of the Sant’Elpidio area. 40 SANT’ELPIDIO A MARE

MUSEO DEI FOSSILI

Proprietà privata A pochi passi dal centro storico di Sant’Elpidio a Mare, nelle suggestive grotte di Palazzo Montalto-Nannerini, oggi sede della Palazzo Montalto Nannerini Nobile Contrada San Giovanni Nobile Contrada di San Giovanni, è ospitato il Museo dei Fossili. Via Marconi 16 La mostra permanente, allestita nel 1996 in questa prestigiosa 63811 Sant’Elpidio a Mare www.contradasangiovanni.it cornice, si compone di oltre 100 pezzi appartenenti a varie epoche geologiche, raccolti e collezionati da tre appassionati ricercatori Apertura solo su richiesta elpidiensi e contradaioli: Giuseppe Bonfigli, Giovanni Piermartiri Open only on request e Luigi Marozzi. L’esposizione, composta da fossili provenienti Ingresso Libero dall’Appennino ascolano-maceratese e da altre terre del globo Free Admission terrestre (Germania, Marocco, Brasile, Messico), proietta il Ufficio Turistico comunale visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo, per comprendere i Corso Baccio 91 cambiamenti morfologici e geologici del territorio marchigiano e Sant’Elpidio a Mare T +39 0734 8196 407 - 372 di altri luoghi del mondo. F +39 0734 810008 [email protected] [email protected] Il percorso espositivo è diviso in quattro ere geologiche: la prima, l’era Paleozoica, raccoglie vari Trilobiti del periodo siluriano  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia (360-570 milioni di anni fa); la seconda, l’era Mesozoica, è 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. allestita con diversi fossili del periodo triassico (215-225 milioni di Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it anni fa) e giurassico come l’Ammonite Lytoceras e l’Ammonite Hildoceras (160-195 milioni di anni fa); la terza, l’era Cenozoica, raccoglie vari fossili del periodo paleogene come una Turritella e Dente di squalo dell’epoca eocene (55 milioni di anni fa). La quarta ed ultima sezione, l’era Neozoica, è allestita con diversi pezzi del periodo olocene e pleistocene con Impronte di foglie su travertino (2 milioni di anni fa).

Particolarmente interessante è l’Osservatorio Astronomico Elpidiense “Marco Bertini”, situato nella frazione Castellano (Via Camilla Ravera) di Sant’Elpidio a Mare e tra i cinque osservatori astronomici più importanti della Marche, con telescopio riflettore di 254 mm di diametro. Per una visita all’Osservatorio e per richiedere informazioni su aperture è possibile rivolgersi all’Ufficio Turistico Comunale o visitando il sito www.osservatoriocastellano.it. musei comuni 41

Museo dei Fossili

A short walk from the historic center of Sant’Elpidio a Mare, in the expressive grottoes of Palazzo Montalto-Nannerini, nowadays headquarters of the Noble Contrada of San Giovanni, the Museum of Fossils is housed. The permanent exhibition, established in 1996 in this prestigious setting, consists of over 100 pieces belonging to various geological eras, gathered and collected by three passionate researchers and ‘contrada’ enthusiasts from Porto Sant’Elpidio: Giuseppe Bonfigli, Giovanni Piermartiri and Luigi Marozzi. The exhibition, made up of fossils coming from the Ascoli- Apennines and from other Sygnatus places of the globe (Germany, Morocco, Brazil, Mexico), takes Sant’Elpidio a Mare the visitor on a journey back in time, so as to understand the Museo dei Fossili morphological and geological changes of the Marche territory and of other places in the world. The exhibition course is divided into four geological eras: the first, the Paleozoic Era, collects various Trilobites of the Silurian period (360-570 million years ago); the second, the Mesozoic Era, is equipped with several fossils from the Triassic and Jurassic periods like the Ammonite Lytoceras and the Ammonite Hildoceras (160-195 million years ago); the third, the Cenozoic Era, collects various fossils of the Paleogene epoch such as a Turritella and Shark’s tooth of the Eocene epoch (55 million years ago). The fourth and last section, the Neozoica Era, is Osservatorio Astronomico equipped with several pieces of olocene and pleistocene epoch Elpidiense “Marco Bertini” with Imprints of leaves on travertine (2 million years ago).

Particularly interesting is the “Marco Bertini” Astronomy Observatory of Sant’Elpidio, located in the hamlet of Castellano (Via Camilla Ravera) of Sant’Elpidio a Mare and among the five most important observatories of the Marche, with a reflector telescope of 254 mm in diameter. For a visit to the Observatory and to request information on opening times you can contact the Municipal Tourist Office or visit the www.osservatoriocastellano.it 42 RETE MUSEALE PROVINCIALE

FALERONE PARCO ARCHEOLOGICO FALERIO PICENUS

Demanio pubblico Situato a circa 2 km a valle dell’attuale centro collinare di Comune di Falerone Falerone, in località Piane di Falerone, il Parco Archeologico Proprietà privata occupa il terrazzo fluviale sulla sinistra del fiume scelto dai Località “Piane di Falerone” Romani come sede di Falerio Picenus, importante città romana 63837 Falerone [email protected] della media valle del Tenna. www.parcoarcheologico.it L’area, che in parte conserva la pianificazione territoriale romana, si sviluppa per circa 30 ettari a ridosso della strada provinciale * > 01.10 - 31.05 festivi / holidays ed include i resti del monumentale teatro, dell’anfiteatro, 15.30-18.30 dell’acquedotto ed i resti di altri edifici pubblici e privati. > 01.06 - 14.07 | 16.08 - 30.09 Dom e festivi / Sun & holidays 16.00-19.00 Il teatro, situato all’estremità orientale dell’antico impianto > 15.07 - 15.08 urbano, è uno degli edifici teatrali romani meglio conservati tutti i giorni / every day 16.00-19.00 delle Marche seppure saccheggiato nella sua decorazione, con Apertura anche su richiesta capienza stimata di 1600 posti a sedere. Della monumentale Open also on request costruzione, databile all’età augustea, possono essere tuttora * € 3,00 ammirati i primi due ordini della cavea, l’orchestra, i due ingressi laterali, il proscenio e quello che rimane dell’apparato scenico. Associazione Culturale “Minerva” T +39 333 5816389 Dell’anfiteatro, situato nella zona occidentale dell’antica città, [email protected] sono visibili solo alcuni settori del muro perimetrale, sufficienti Comune di Falerone Piazza della Concordia 6 tuttavia alla comprensione della poderosa struttura, che poteva Lun>Ven / Mon>Fri 09.00-13.00 contenere fino a circa 5000 spettatori. T +39 0734 710750 [email protected] Lungo il tratto Nord dell’antico cardo, ricalcato dall’attuale via  199.151.123 del Pozzo, sono visibili i resti dell’acquedotto, comunemente Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. chiamato i “Bagni della Regina”, una struttura a pianta Altro operatore contattare servizio clienti. trapezoidale suddivisa in tre vasche, adibita alla distribuzione www.museicomuni.it delle acque. Molta della ricca documentazione archeologica recuperata dagli scavi di Falerio è confluita nelle collezioni civiche delMuseo Archeologico “Pompilio Bonvicini”, la cui visita consente una più approfondita comprensione dell’importanza storica e culturale dell’antica città. musei comuni 43

Parco Archeologico “Falerio Picenus” Falerone

Anfiteatro Situated about 2 km downstream from the present hilltop town of Falerone, in Piane di Falerone, the Archaeological Park is located on the fluvial terrace on the left of the river Tenna, chosen by the Romans as the place of Falerio Picenus, an important Roman town in the middle valley of the Tenna river. The area, which partly retains territorial Roman planning, is developed on about 30 hectares near the provincial road and includes the remains of the monumental theatre, the amphitheatre, the aqueduct and the remains of other public and private buildings. Acquedotto o The theatre, located at the eastern end of the ancient urban Bagni della Regina plan is one of the best preserved Roman theatre buildings of the Marche although plundered in its decoration, it shows an estimated capacity of 1600 seats. The first two orders of the cavea, the orchestra, the two side entrances, the proscenium and what remains of the scene prospect can still be admired of the once monumental building, which can be dated back to the Augustan age.

Only some sections of the perimeter wall are visible of the amphitheatre, located in the western part of the ancient town, enough however to recognize the colossal structure, which could hold up to about 5000 spectators. Along the Northern stretch of Teatro romano the ancient cardo, outlined by the present day Via del Pozzo, the ruins of the aqueduct are still visible, commonly called the “the Baths of the Queen”, a trapezoidal structure divided into three pools, used for the distribution of water. Much of the rich archaeological documentation recovered from the excavations of Falerio is part of the civic collections of the “Pompilio Bonvicini” Archaeological Museum, a visit to this, would enable a deeper understanding of the historical and cultural importance of the ancient town. 44 FALERONE

MUSEO ARCHEOLOGICO POMPILIO BONVICINI

Comune di Falerone Il Museo Archeologico “Pompilo Bonvicini” di Falerone, situato nei rinnovati spazi dell’ex convento di San Francesco, conserva Ex convento di San Francesco Piazza della Libertà 1 molti dei reperti recuperati durante le campagne di scavo condotte 63837 Falerone nell’antica città di Falerio Picenus. Le ricerche archeologiche sulla T +39 0734 759670 [email protected] realtà di Falerio iniziarono nel Cinquecento, divenendo vere e www.parcoarcheologico.it proprie campagne di scavo solo a partire dalla fine del Settecento, e portarono alla scoperta di numerosi e pregiati reperti, alcuni dei * > 01.10 - 31.05 festivi / holidays quali costituiscono il nucleo principale delle collezioni del museo, 15.30-18.30 mentre altri sono oggi conservati presso musei internazionali > 01.06 - 14.07 | 16.08 - 30.09 (Museo del Louvre di Parigi) e musei nazionali (Musei Vaticani e Dom e festivi / Sun & holidays 16.00-19.00 Museo Archeologico Nazionale delle Marche). > 15.07 - 15.08 Dedicato alla figura di Pompilio Bonvicini, l’antiquarium è stato tutti i giorni / every day 16.00-19.00 inaugurato nel 2003, dopo un attento lavoro di riallestimento degli Apertura anche su richiesta spazi del convento francescano finalizzato a ricostruire, mediante Open also on request un percorso espositivo suddiviso in sezioni tematiche, la storia del * € 3,00 territorio faleronese dalla frequentazione picena alla conquista romana, fino all’occupazione longobarda. Associazione Culturale Nel museo sono esposte statue, iscrizioni lapidee, tombe, elementi “Minerva” T +39 333 5816389 e decorazioni architettoniche che offrono al visitatore un quadro di [email protected] conoscenze completo sull’area archeologica e sulla città di Falerio. Comune di Falerone Piazza della Concordia 6 La collezione statuaria annovera importanti pezzi come la statua Lun>Ven / Mon>Fri 09.00-13.00 acefala della dea Cerere ed il piccolo torso di divinità T +39 0734 710750 maschile. Lungo il percorso espositivo è presente anche una [email protected] collezione di suppellettili, come un grande dolio in terracotta,  199.151.123 anfore e laterizi, oltre ad elementi architettonici, come il mosaico Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. raffigurante un picchio su ramo di melograno; nella sezione Altro operatore contattare servizio clienti. funeraria sono collocati un’interessante ricostruzione di una www.museicomuni.it tomba alla cappuccina ed una serie di cippi funerari.

All’uscita del museo è possibile visitare la chiesa di San Francesco, dedicata al patrono San Fortunato, nella quale è custodita la tavola lignea di Vittore Crivelli raffigurante laMadonna adorante il Bambino. musei comuni 45

Museo Archeologico “Pompilio Bonvicini”

Statua di Cerere The “Pompilo Bonvicini” Archaeological Museum of Falerone, located in the renovated areas of the former convent of Saint Francis, preserves many of the artifacts recovered during the excavations conducted in the ancient town of Falerio Picenus. The archaeological research on the realities of Falerio began in the 16th century, but only became actual excavation campaigns at the beginning of the late 1700s and have brought to light the unearthing of numerous and valuable finds, some of the extracted materials constitute the main core of the museum’s collections, while others are nowadays preserved in international museums (the Louvre Museum in Paris) and the national museums (the Vatican Museums and the National Archaeological Museum of the Marche). Dedicated to the person of Pompilio Bonvicini, the ‘antiquarium’ was inaugurated in 2003, after the meticulous work of reviewing the spaces of the Franciscan monastery, in order to reconstruct, Mosaico through an exhibition route divided into thematic sections, the history of the Falerone territory from the Piceno settlement to the Roman conquest, up to the Lombard occupation. In the museum there are exhibits of statues, stone inscriptions, tombs, architectural elements and decorations that give the visitor an outlook of extensive knowledge about the archaeological area and the town of Falerio. The Statue Collection includes important artifacts like the headless statue of the goddess Cerere and the small torso of a male deity. Along the exhibition route there is also a Collection Ricostruzione tomba alla of Furnishings, like a big dolium in terracotta, amphorae and cappuccina e cippi funerari roman bricks, as well as architectural elements, such as the mosaic depicting a woodpecker on a pomegranate branch. In the Funerary Section, an interesting reconstruction of a Cappuccina tomb and a series of memorial stones can be seen.

At the exit of the museum it is possible to visit the church of Saint Francis, dedicated to the patron Saint Fortunato, where in Vittore Crivelli’s painting on panel depicting the Madonna adoring the Child is preserved. 46 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTE RINALDO AREA ARCHEOLOGICA LA CUMA

Demanio pubblico Nell’alta valle del fiume , in un contesto paesistico ed ambientale connotato dal fascino proprio di un territorio a Località “La Cuma” Contrada Aso prevalente vocazione agraria, si trova l’Area Archeologica del 63852 Monte Rinaldo Santuario Ellenistico Romano “La Cuma” di Monte Rinaldo. www.monterinaldo.135.it

* > 25.04 Il complesso monumentale costituisce un’espressione significativa 15.00-18.00 della romanizzazione del Piceno, collocandosi fra le più importanti > 01.05 10.00-12.00 / 15.00-18.00 testimonianze dell’età tardo repubblicana (II-I secolo a.C.) > 01.06 - 31.08 della regione. Nel sito archeologico è possibile ammirare i resti Sab>Dom / Sat>Sun di quello che doveva essere un santuario dedicato al rito della 16.00-19.00 > 01.09 - 30.09 sanatio, pratica della guarigione legata all’acqua, abbondante Sab>Dom / Sat>Sun nell’area per la presenza di diversi corsi fluviali. 15.00-18.00 Apertura anche su richiesta Dagli scavi effettuati in contrada “La Cuma” tra gli anni 1958 e Open also on request 1964 sono venuti alla luce un porticato, un tempio, un edificio rettangolare di incerta destinazione, un pozzo e tratti di * € 3,00 canalizzazione. Comune di Monte Rinaldo Via Borgo Nuovo 4 Il porticato (o stoà), con orientamento Est-Ovest, si compone Lun>Ven / Mon>Fri 09.00-13.00 Mar / Tue 14.00-17.00 di due colonnati paralleli di ordine ionico-italico e di un muro T +39 0734 777121 di fondo in grandi blocchi di arenaria, costituendo la quinta F +39 0734 777132 [email protected] architettonica dell’intero complesso.

 199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia Del tempio, situato davanti al portico ed orientato a Sud, 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. rimangono unicamente i resti del podio: l’ipotetico impianto Altro operatore contattare servizio clienti. dell’edificio templare poteva essere ad una cella centrale con due www.museicomuni.it alae o a cella tripartita.

La decorazione architettonica in terracotta rinvenuta nell’area di scavo, atta a rivestire e decorare gli elementi del tempio e del portico, è confluita nell’esposizione delMuseo Civico Archeologico “La Cuma” di Monte Rinaldo. musei comuni 47

Area Archeologica “La Cuma”, II-I secolo a.C.

Portico The “La Cuma” Archaeological Area of the Hellenistic Roman Sanctuary of Monte Rinaldo is situated in the upper valley of the Aso River, in a landscape and environmental context characterized by the charming territory of mainly agricultural vocation.

The monumental complex is a significant expression of Romanization of the Piceno, ranking amongst the most important witnesses of the late republican age (II-I century BC) in the region. At the archaeological site it is possible to admire the remains of what should have been a sanctuary dedicated to the ritual of healing, a healing practice tied to water, abundant in the area due to the presence of several waterways. From the excavations carried out in the “La Cuma” contrada, between 1958 and 1964 the following have come to light: a portico, a temple, a rectangular building of undefined use, a well and canalization tracks.

The portico (or stoà), with an east-west orientation, involves two parallel colonnades of ionic-italic order and a back wall in large sandstone blocks, forming the architectonic scene of the whole complex. Colonnato del Portico

Of the temple, located in front of the porch and oriented towards the South, only remain the ruins of the podium: the hypothetical plant of the Templar building could have been of a central cell with two wings or of a tripartite cell.

The architectonic terracotta decorations recovered in the excavation area, created to cover and decorate the elements of the temple and the porch, are now part of the exhibition of the “La Cuma”Civic Archaeological Museum of Monte Rinaldo. 48 MONTE RINALDO

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO LA CUMA

Comune di Monte Rinaldo Inaugurato nel 2008 all’interno degli spazi della chiesa del Crocifisso, edificio del XVIII secolo recentemente recuperato allo Chiesa del Crocifisso Via Crocifisso scopo museale, il Museo Civico Archeologico del Santuario 63852 Monte Rinaldo Ellenistico “La Cuma” di Monte Rinaldo è istituito per raccogliere www.monterinaldo.135.it e valorizzare in un’unica sede museale i reperti rinvenuti nell’area * > 25.04 archeologica del santuario romano. Il materiale esposto nel 15.00-18.00 museo, dapprima depositato nei magazzini della Sovrintendenza > 01.05 10.00-12.00 / 15.00-18.00 dei Beni Archeologici delle Marche, costituisce oggi un tassello > 01.06 - 31.08 fondamentale per la comprensione della storia del santuario Sab>Dom / Sat>Sun monterinaldese e dell’intero territorio piceno. 16.00-19.00 > 01.09 - 30.09 Sab>Dom / Sat>Sun Le collezioni si compongono per la maggior parte dei frammenti 15.00-18.00 Apertura anche su richiesta pertinenti alla decorazione architettonica in terracotta del Open also on request santuario, prevalentemente finalizzata a proteggere e rivestire le diverse parti del tempio e del portico. € 3,00 * Fra le terracotte policrome si trovano rivestimenti architettonici Comune di Monte Rinaldo come lastre di rivestimento, relative alla copertura degli Via Borgo Nuovo 4 architravi, degli spioventi e delle testate delle travi, ed antefisse, Lun>Ven / Mon>Fri 09.00-13.00 Mar / Tue 14.00-17.00 costituenti gli elementi terminali dell’ultimo coppo dello spiovente T +39 0734 777121 recanti l’antica immagine della Potnia Theron, signora degli F +39 0734 777132 [email protected] animali alata che tiene in mano le zampe di due pantere rampanti. Inoltre l’esposizione ospita frammenti di statue appartenenti alla  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia decorazione del frontone del tempio come teste femminili e 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. maschili, e frammenti di panneggi e di membra. Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it Nelle collezioni è possibile ammirare anche alcuni ex voto anatomici, come mani, piedi e teste, ed ex voto animali, come statuine di bovini. Di particolare importanza storica è il frammento di coppa a vernice nera che reca incisa un’enigmatica iscrizione latina. musei comuni 49

Museo Archeologico “La Cuma”

Lastre fittili Inaugurated in 2008 inside the areas of the church of the Crucifix, an 18th century building recently recovered to act as a museum, the “La Cuma” Civic Archaeological Museum of the Hellenistic Sanctuary of Monte Rinaldo has been established to collect and value in a sole museum center the finds recovered from the archaeological area of the Roman sanctuary. The material displayed in the museum, initially deposited in the warehouses of the Soprintendenza dei Beni Archeologici of the Marche (the Supervisory Body of Archaeological Findings in the Marche) is nowadays a fundamental element for the understanding of the history of the sanctuary of Monterinaldo and of the entire Piceno territory. Testa barbata The collections are made up mostly of fragments pertaining to the architectonic terracotta decorations of the sanctuary, mainly aimed at protecting and covering the different parts of the temple and of the porch. Amongst the polychrome terracotta pottery we find architectonic coatings such ascoating plates relating to the coverage of lintels, of the sloping roofs and heads of the beams, and the antefixes, constituting the terminal elements of last gable tile bearing the ancient image of the Potnia Theron, the winged lady of animals, holding the paws of two rampant panthers. The exhibition furthermore hosts fragments of statues belonging to the decoration of the temple pediment such as female and male heads, and fragments of draperies and limbs.

In the collections you can also admire some anatomical ex- votives, like hands, feet and heads, and votive of animals, such as small statues of cattle. The fragment of a black painted chalice that bears an etched enigmatic Latin inscription is of particular historical significance. 50 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MASSA FERMANA PINACOTECA COMUNALE

Comune di Massa Fermana Nel palazzo che è sede del municipio di Massa Fermana, edificio del XIX secolo affacciato sulla piazza principale del borgo medievale Palazzo comunale Via Garibaldi 60 (piazza Garibaldi), è ospitata la Pinacoteca Comunale, una fra 63834 Massa Fermana le prime istituzioni a costituirsi nell’immediato dopoguerra a www.comunemassafermana.it seguito di decreto ministeriale. * Lun>Sab / Mon>Sat Nella piccola ma significativa raccolta, allestita in una saletta 09.00-12.30 all’interno del Palazzo Comunale, sono conservate pregevoli opere > 25.12 | 01.01 pittoriche, importanti testimonianze del rinascimento locale ed 25.04 | 01.05 | 02.06 chiuso / closed in gran parte provenienti dalla chiesa ed ex convento cittadino Apertura anche su richiesta di San Francesco: in esposizione si trovano la Resurrezione di Open also on request Giovanni Andrea De Magistris, l’Adorazione dei Pastori alla Ingresso Libero presenza di San Francesco d’Assisi del pittore monterubbianese Free Admission Vincenzo Pagani, la pala con la Disputa dei Padri della Chiesa sull’Immacolata Concezione e la relativa predella con le Storie Comune di Massa Fermana Via Garibaldi 60 di San Gioacchino ed Anna, a tre scomparti e datata al 1549, Lun>Sab / Mon>Sat attribuita al pittore Durante Nobili da Caldarola. 09.00-12.30 Nella sala sono esposti anche un affresco staccato raffigurante la T +39 0734 760127 F +39 0734 760258 Madonna col Bambino di Olivuccio di Ciccarello, pittore camerte [email protected] del XV secolo, ed un bassorilievo in cartapesta policroma, attribuito alla scuola di Antonio Rossellino del XV secolo.  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia Ad arricchire l’esposizione una collezione di suppellettili ed arredi 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. sacri provenienti dall’ex convento francescano. Sempre all’interno Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it del Palazzo Comunale è possibile visitare la Sala del Consiglio nella quale è conservato un coro ligneo, originariamente ubicato nella fondazione conventuale francescana e datato al XV secolo con rimaneggiamenti del XX secolo.

Uscendo dal palazzo comunale, e rimanendo sulla centrale via Garibaldi, si trova la chiesa parrocchiale dei Santi Lorenzo, Silvestro e Ruffino, dove è possibile ammirare lo splendido polittico della Madonna col Bambino e Santi, opera autografa di datata al 1468, e la Madonna della Cintola e devoti, tempera su tavola di Vittore Crivelli. musei comuni 51

Durante Nobili da Caldarola Disputa dei Padri della Chiesa sull’Immacolata Concezione Massa Fermana Pinacoteca Comunale,1549

The palazzo, which is the base of the municipality of Massa Fermana, a 19th century building overlooking the main square (piazza Garibaldi) of the medieval village, hosts the Municipal Art Gallery, one of the first institutions to be set up in the immediate post-war period following a ministerial decree. In the small but significant collection, set out in a room inside the Municipal Palazzo, we find preserved valuable paintings, important testimonies of local Renaissance, which mainly come from the church and the town’s former convent of Saint Francis: on display are the Resurrection of Giovanni Andrea De Magistris, the Adoration of the Shepherds in the presence of Saint by the Monterubbiano painter Vincenzo Pagani, the altar-piece with the Dispute of the Fathers of the Church on the Immaculate Conception and the relevant predella with the Stories of Saints Joachim and Anne, in three panels dated 1549 and attributed to the painter Durante Nobili from Caldarola. In the hall other exhibits are the detached fresco depicting the Madonna with Child by Olivuccio di Ciccarello, a 15th century painter from Camerino, and a papier-mâché polychrome relief, attributed to Antonio Rossellino’s school of the XV century. To enrich the exhibition are a collection of furnishings and Carlo Crivelli sacred vestments coming from the former Franciscan convent. Polittico della Madonna e Santi Massa Fermana Still within the Town Hall you can visit the Assembly Hall in Chiesa dei Santi Lorenzo which a carved choir is preserved, it was originally located at Silvestro e Ruffino, 1468 the foundation of the Franciscan monastery and dated to the 15th century with adaptations in the 20th century.

Leaving the Municipal Palazzo, and remaining in the middle of via Garibaldi, we find theparish church of Saints Lawrence, ‘Silvestro’ and ‘Ruffino’, where you can admire the splendid polyptych of the Madonna with Child and Saints a work of art signed by Carlo Crivelli, dated 1468, and the Madonna of the Cintola and devotees, tempera on wood by Vittore Crivelli. 52 MASSA FERMANA

MUSEO DEL CAPPELLO MUSEO DEGLI ANTICHI MESTIERI DI STRADA

Comune di Massa Fermana Ospitato nei suggestivi ambienti dell’antico castello trecentesco Proprietà privata dei Brunforte, il Museo del Cappello di Massa Fermana Castello medievale costituisce un’importante testimonianza della tradizione Via Guerrieri produttiva del luogo, il cappello di paglia, materiale di scarto 63834 Massa Fermana derivato dalla produzione agraria con il quale i mezzadri www.museodelcappello.it www.comunemassafermana.it svolgevano un’occupazione marginale nei momenti liberi dal lavoro dei campi. Il museo raccoglie non solo collezioni di Apertura su richiesta cappelli realizzati in paglia, come i cappelli delle mondine o le Open only on request pagliette del primo Novecento, ma anche collezioni di antichi Ingresso Libero macchinari e vecchie fotografie, illustrando al visitatore i processi Free Admission e le modalità dell’antica lavorazione artigianale del cappello, dalla

Comune di Massa Fermana falciatura del grano all’intreccio delle paglie. Tra gli attrezzi esposti Via Garibaldi 60 una macchina eguagliatrice, forme in legno per cappelli, ferri Lun>Sab / Mon>Sat da stiro, un torchio per dare forma al cappello del Settecento 09.00-12.30 e macchine da cucire. Suscita curiosità anche il lungo bastone T +39 0734 760127 F +39 0734 760258 del venditore di cappelli, utilizzato per trasportare in spalla i [email protected] cappelli fino alla piazza del mercato, nella quale veniva sostituito con un altro bastone sagomato per mettere in mostra i cappelli.  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Lungo via Guerrieri si trova il Museo degli Antichi Mestieri di Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it Strada, una ricca collezione di mezzi d’epoca messi a disposizione dell’amministrazione comunale dal Signor Bruno Rastelli, curatore del museo ed appassionato collezionista di mezzi a due ruote. La collezione, composta da circa 40 biciclette e diverse moto d’epoca, offre al visitatore uno spaccato dei mestieri ambulanti del passato, quasi esclusivamente condotti sulla strada e sopra le due ruote per consentire al venditore di raggiungere più agevolmente le campagne ed i mercati comunali. Nell’esposizione trovano infatti posto alcuni pezzi d’eccezione che documentano i mestieri artigianali tradizionali, come la bicicletta del cappellaio, utilizzata dal cappellaio per trasportare i cappelli nelle piazze dei mercati e fornita di tutti gli attrezzi per la lavorazione del cappello di paglia, la bicicletta dell’arrotino nonché la bicicletta del ciabattino, risalente al 1895 e sulla quale è montato un banchetto da lavoro del ciabattino. musei comuni 53

Museo del Cappello

Torchio Located in the suggestive rooms of the ancient 14th century castle of the Brunforte, the Hat Museum of Massa Fermana forms an important testimony of the productive tradition of the area, the straw hat, waste material derived from the agricultural production with which the métayers would carry out a part time employment in their free time from the work in the fields. The Museum collects not only collections of hats made of straw, like the ‘mondine’ hats or the straw bashers of the early twentieth century, but also collections of ancient machinery and old photographs, illustrating to the visitor the processes and procedures of the ancient craftsmanship regarding the straw hat, from the scything of the Bastone del venditore di cappelli wheat to the interweaving of the straw. The rooms exhibit the equalizer, wooden shapes for hats, irons, a press to give shape to the hats dating to around 1700. Characteristic is the long stick, which the hat-seller used to carry on the shoulders to transport the hats to the market square, which was then replaced with another shaped stick so as to show off the hats.

Along via Guerrieri is the Museum of Ancient Itinerant Crafts: a rich collection of vintage vehicles made available to the municipal administration by Mr. Bruno Rastelli, museum curator and avid collector of two-wheeled means of transport. Bicicletta del lattaio The collection, consisting of about 40 bicycles and several vintage Massa Fermana Museo degli Antichi Mestieri motorcycles, offers the visitor a glimpse of the itinerant trades of di Strada the past, almost exclusively carried out on the road and on ‘two wheels’ to allow the seller to reach the countryside and municipal markets more easily. Part of the exhibition are some exceptional items in fact, which document the traditional artisan crafts, like the hatter’s bicycle, used by the hatter to transport the hats to the market squares and equipped with all the tools for the processing of the straw hat, the knife-grinder’s bicycle and the cobbler’s bicycle, dating back to 1895, onto which a cobbler’s work bench is mounted. 54 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTERUBBIANO POLO CULTURALE SAN FRANCESCO

Comune di Monterubbiano Il complesso conventuale di San Francesco, struttura in pieno centro storico del XII secolo, restaurata ed adibita a moderno polo culturale Polo culturale San Francesco Via Pagani 15 nel 2007, è sede della Collezione Numismatica, della Biblioteca 63825 Monterubbiano Comunale, del CEA, Centro di Educazione ambientale “Giano”, www.comune.monterubbiano.fm.it www.museipiceni.it dell’Orto Officinale e del Museo Civico Archeologico. Il museo fa parte della rete La raccolta museale è costituita dai materiali rinvenuti nel Musei Piceni territorio comunale in seguito a vecchi scavi e nuovi ritrovamenti * > 01.10 - 31.05 nella città, donazioni di privati e rinvenimenti del locale Ven*>Dom e festivi Archeoclub, testimonianze della lunga frequentazione del Fri*>Sun & holidays territorio dalle epoche più remote al Medioevo. L’esposizione 10.00-12.00 / 15.00-17.00 *Ven pomeriggio solo dei reperti è articolata in quattro sale secondo un criterio crono- su prenotazione mattutina tipologico: inoltre il pavimento del corridoio è costituito da un *on Fri afternoons by appointment only morning plastico percorribile della vallata del fiume Aso, dalla foce alla > 01.06 - 30.09 sorgente, che, grazie all’ausilio di box-light, segnala i ritrovamenti Mar>Dom e festivi archeologici avvenuti nella zona. Tue>Sun & holidays 10.00-12.00 / 17.00-19.00 Nella prima e seconda sala sono esposti diversi manufatti litici, * € 2,50 € 2,00 tra i quali punte di freccia in selce, appartenenti alla fase Ufficio Turistico preistorica, e reperti ceramici, come vasellame e oggetti per la di Monterubbiano tessitura e metallici, quali armi, spade, e ornamenti, pertinenti Via Trento e Trieste 1 > 01.10 - 31.05 ai corredi funerari della necropoli picena di contrada Crocifisso Ven>Dom e festivi (databile al VI secolo a.C.). Fri>Sun & holidays La terza sala, dedicata all’epoca romana, espone materiali 10.00-12.00 / 15.00-17.00 > 01.06 - 30.09 provenienti dal territorio, tra i quali decorazioni ed elementi Mar>Dom e festivi architettonici, come tegole con bollo e frammenti di mosaico Tue>Sun & holidays 10.00-12.00 / 17.00-19.00 e reperti provenienti da contesti sepolcrali, quali lucerne, urne T +39 0734 257396 e balsamari, che testimoniano il popolamento dell’area di [email protected] Monterubbiano nell’antichità.  199.151.123 La Collezione Numismatica del Dott. Stefano Mircoli è esposta Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti nella quarta sala, e comprende 500 monete di varie epoche, alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. dall’età repubblicana romana a quella medievale, oltre ad un www.museicomuni.it considerevole numero di monete pontificie dal XVI al XIX secolo. musei comuni 55

Museo Civico Archeologico

Corridoio, Plastico Del Fiume Aso The convent complex of Saint Francis, a 12th century venue of excellence, restored and used as a modern cultural center in 2007, which is also right in the midst of the historical center of town, hosts the Numismatic Collection, the Municipal Library, the “Giano” Environmental Education Center, the Officinal Herbs Garden and the Archaeological Civic Museum. The Museum collection consists of materials recovered in the municipal area as well as private donations and findings of the local Archeoclub, witnessing the long occupation of the territory from the most remote times to the Middle Ages. The exhibition of artifacts is divided into four Halls according to a Sala espositiva chrono-typological criteria: furthermore the floor of the corridor is made up of a viable model of the valley of the Aso River, from the mouth to the source, which, thanks to the help of box lighting, highlights the archaeological findings that occurred in the area.

In the first and second Hall, several lithic artifacts are on show, including flint stone arrowheads belonging to the prehistoric period, and ceramic artifacts, such as pottery and objects for weaving and metal ones, such as weapons, swords, and ornaments, relevant to the funeral rituals of the Piceno necropolis of contrada Crocefisso (dated to the 6th century Anellone a sei nodi BC). The third Hall, dedicated to the Roman period, exhibits (riproduzione) materials coming from the territory, including decorations and architectural elements, such as stamped roofing tiles and mosaic fragments and finds from burial contexts, such as lanterns, urns, and unguentariums, which testify to the inhabitation of the Monterubbiano area in ancient times. The Numismatic Collection of Dr. Stefano Mircoli is situated in the fourth Hall, which includes 500 coins from various periods, from the period to the Middle Ages, besides a considerable number of papal coins from the 16th to the 19th century. 56 MONTERUBBIANO

QUADRERIA COMUNALE

Comune di Monterubbiano Situata all’interno della Sala del Consiglio al primo piano del palazzo comunale e negli adiacenti locali, la Quadreria Sala consiliare, Palazzo comunale Via Trento e Trieste 7 Comunale è una delle quattro stanze storiche rimaste all’interno 63825 Monterubbiano del municipio. Inaugurata nel 1994, la quadreria raccoglie opere www.comune.monterubbiano.fm.it provenienti sia dalle chiese cittadine sia da donazione fatte al www.museipiceni.it Il museo fa parte della Comune da parte di famiglie nobili: la maggior parte di queste rete Musei Piceni opere raccolte nella sala appartiene ad autori ignoti, escluse le due copie della Madonna del Magnificat del Botticelli (1445- * > 01.10 - 31.05 Ven*>Dom e festivi 1510) e della Madonna della Candeletta di Carlo Crivelli Fri*>Sun & holidays (1430-1495), realizzate dalla pittrice Marzia De Marzi in Alesiani 10.00-12.00 / 15.00-17.00 (1889-1990) nella prima metà del XX secolo e donate tramite *Ven pomeriggio solo su prenotazione mattutina testamento al Comune di Monterubbiano (1997). Le opere *on Fri afternoons by esposte appartengono a diverse epoche, come la Sacra Famiglia, appointment only morning realizzata dal pittore di scuola forlivese Francesco Menzocchi tra > 01.06 - 30.09 Mar>Dom e festivi il 1543 e il 1545, o la Sibilla Eritrea e la Sibilla Cumana, olio Tue>Sun & holidays su tela di Ludovico Lana del XVII secolo. Di particolare interesse 10.00-12.00 / 17.00-19.00 è il cofanetto per votazioni in legno decorato appartenente al Comune ed utilizzato per il trasporto di documenti, realizzato da * € 1,50 € 1,00 Pietro Alamanno ed allievi alla fine del XV secolo e raffigurante Ufficio Turistico nella parte anteriore i Santi Stefano e Vincenzo, protettori del di Monterubbiano Via Trento e Trieste 1 paese, ed al centro lo stemma di Monterubbiano e scene di > 01.10 - 31.05 caccia. Inoltre nella sala consiliare sono esposti abiti originali Ven>Dom e festivi del 1700, appartenenti ai priori del Comune e a paggi, oltre a Fri>Sun & holidays 10.00-12.00 / 15.00-17.00 due gonfaloni del 1700, perfettamente conservati e recanti lo > 01.06 - 30.09 stemma del paese ancora ben visibile nei suoi particolari. Mar>Dom e festivi Tue>Sun & holidays 10.00-12.00 / 17.00-19.00 Di fronte all’ingresso del Polo Culturale San Francesco si trova il T +39 0734 257396 [email protected] prestigioso Teatro Vincenzo Pagani, struttura esternamente neoclassica con contaminazioni tardo gotiche. Inaugurato nel  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia 1875, presenta tre ordini di palchi ed una platea a forma di cavallo 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. per una capienza di 180 posti: il sipario di Alessandro Bazzani Altro operatore contattare servizio clienti. (1881) è un omaggio al conterraneo pittore Vincenzo Pagani www.museicomuni.it rappresentato nell’atto di dipingere. È possibile visitare il Teatro Pagani rivolgendosi all’ Ufficio Turistico negli orari di apertura. musei comuni 57

Quadreria Comunale

Located inside the Assembly Hall on the first floor of the Municipal building and in the adjacent rooms, The Municipal Picture Gallery is one of the four historical rooms remaining inside the Town Hall. Inaugurated in 1994, the Picture Gallery collects works from both the town’s churches and from donations made to the municipality by noble families: the majority of the works gathered in the Hall belongs to unknown authors, excluding the two copies of the Madonna of the Magnificat of Botticelli (1445-1510) and of the Madonna of the Candelletta of Carlo Crivelli (1430-1495), accomplished by the painter Marzia De Marzi to Alesiani (1889-1990) in the first half of the 20th century and donated by testament to the municipality of Monterubbiano Pietro Alamanno e allievi Cofanetto per votazioni (1997). The works belong to different periods, like the Holy Monterubbiano Family, created by a painter of the Francesco Menzocchi school Quadreria Comunale, XV sec. of Forli, between 1543 and 1545, or the Sibilla Eritrea and the Sibilla Cumana, oil on canvas by Ludovico Lana of the 17th century. The decorated wood voting box is of particular interest, belonging to the municipality and used for transporting documents, made by Pietro Alamanno and pupils at the end of the 15th century and depicting on the front: Saints ‘Stefano’ and ‘Vincenzo’, protectors of the town, and in the centre: the Monterubbiano coat of arms and hunting scenes. In the Council Chamber we find also on show someoriginal costumes of 1700s, belonging to the Priors of the municipality and to pages, as well as two gonfalons of 1700s, perfectly preserved and Teatro Vincenzo Pagani bearing the coat of arms of the town still clearly visible in detail. Monterubbiano, 1875

In front of the entrance of the Saint Francesco Cultural Centre is the prestigious Vincenzo Pagani Theatre, externally a neoclassical structure with late gothic contaminations. Founded in 1875, it has three tiers of boxes and a horse-shaped pit with a capacity of 180 seats: the curtain by Alessandro Bazzani (1881) is a tribute to the local painter Vincenzo Pagani here represented while painting. It is possible to visit the Pagani Theatre by enquiring at the Tourism Office during their opening times. 58 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTEFALCONE APPENNINO POLO MUSEALE PALAZZO FELICI

Comune di Il territorio comunale di Montefalcone Appennino è particolar- Montefalcone Appennino mente ricco di una grande varietà di fauna fossile riconducibile Palazzo Felici al Pliocene inferiore. Il primo studio di questi reperti fu condotto Via Roma 42 nel 1880 da Alessandro Mascarini, ma è solo nel 1996 che 63855 Montefalcone Appennino T +39 0734 79136 nasce per valorizzare le caratteristiche geologiche del territorio [email protected] il Museo Comunale dei Fossili e dei Minerali, con sede nel www.montefalcone.it seicentesco Palazzo Felici. Nel palazzo è ospitato anche il Museo Il museo fa parte della Rete Museale dei Sibillini dell’Alamanno ed un Centro di Educazione Ambientale.

* Festività natalizie e pasquali Christmas and Easter holidays 10.30-12.30 / 16.00-18.00 MUSEO COMUNALE DEI FOSSILI E DEI MINERALI > 23.02 - 31.08 Sab>Dom / Sat>Sun 10.00-12.00 / 15.00-18.00 Il Museo Comunale dei Fossili e dei Minerali espone, in un > 01.08 - 31.08 percorso articolato in sezioni, fossili e minerali locali oltre a tutti i giorni / every day numerosi esemplari provenienti da tutto il mondo. 16.00-19.00 > Dom e settimana di Ferragosto Nella sezione fossili locali sono conservati 500 reperti del Sun & 15th August week Pliocene inferiore tra i quali possono essere ammirati i Cirripidi 10.30-12.30 / 16.00-19.00 Aperture anche su richiesta del genere “Balanus”, 60 specie diverse di molluschi, oltre ad Open also on request alcuni Echinodermi e denti di squalo. La sezione dei fossili di tutte le ere e di tutto il mondo * € 2,50 € 2,00 presenta pezzi di notevole importanza, come un cranio e parti D&P - Turismo e Cultura dello scheletro di un orso proveniente dai Pirenei; una zanna di T F +39 0736 845270 mammut; un uovo di dinosauro sauropode dalla Cina ed uno [email protected] www.depturismoecultura.com di Aepyornis, il più grande uovo mai deposto. La sezione dei minerali conserva 1.200 pezzi, tra i quali  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia possono essere ammirati un blocco di aragonite con dei cristalli 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. di zolfo trasparente, un blocco di stilbite con molti “ciuffi” di Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it natrolite dal peso di 26 Kg, una pepita di rame nativo del peso di quasi 30 Kg. In una grotta appositamente attrezzata sono inoltre conservati minerali sotto lampade di Wood per esaltarne la fluorescenza. Nellasezione arte e natura sono esposti 300 quadri realizzati da Elio Ceccotti utilizzando conchiglie. musei comuni 59

Palazzo Felici

The territory of the municipality of Montefalcone Appennino is particularly rich in a wide variety of fossil fauna, which can be traced to the lower Pliocene. The first study of these findings was conducted in 1880 by Alessandro Mascarini, but it was only in 1996 that the Municipal Museum of Fossils and Minerals was founded in the 17th century Palazzo Felici, in order to enhance the territory’s geological features. The Alamanno Museum and an Environmental Education Center are also housed in the palazzo.

MUNICIPAL MUSEUM OF FOSSILS AND MINERALS Sezione dei Fossili Montefalcone Appennino The Municipal Museum of Fossils and Minerals exhibits, in an Museo Comunale dei Fossili e Minerali itinerary divided into sections, local fossils and minerals besides numerous examples coming from all over the world. In the Local Fossils Section, 500 lower Pliocene findings are preserved, amongst which it is possible to admire the cirripeds of the “Balanus” species, together with 60 different species of mollusks, plus some echinoderms and shark’s teeth. The Section: Fossils from all Ages & from all over the World, presents some very important specimens, like a skull and parts of the skeleton of a bear coming from the Pyrenees; a mammoth’s tusk; an egg of a sauropod Dinosaur from China and one of an Aepyornis, the biggest egg ever laid. The Section of Minerals preserves 1,200 items, amongst which, we can admire a block of aragonite with crystals of transparent sulfur, a block of stibnite with many “clumps” of natrolite weighing 26 kg, a native copper nugget weighing almost 30 kg. In a specially equipped grotto, minerals are also preserved under Wood’s lamps, so as to enhance their fluorescence. In the Art and Nature Section there are 300 paintings exhibited, made by Elio Ceccotti using seashells. 60 MONTEFALCONE APPENNINO

Polo museale Palazzo Felici

MUSEO DELL’ALAMANNO

In una sala di Palazzo Felici è custodito il monumentale polittico della Madonna con Bambino e Santi di Pietro Alamanno, dipinto tra il 1475 e il 1480 e proveniente dalla chiesa di San Giovanni Battista in Luogo di Sasso. L’opera, di alta qualità stilistica, riveste particolare importanza nella produzione di Pietro Alamanno, allievo di Carlo Crivelli, in quanto è l’unico polittico dell’autore pervenuto integro con la sua preziosa cornice. Tra i Santi rappresentati nell’opera compare un San Francesco con ai piedi una figura inginocchiata che reca un cartiglio dove si allude al sostegno fornito dai francescani al dogma dell’Immacolata Concezione.

Pertinente al palazzo è il Giardino Tronelli, caratterizzato da sentieri serpentinati che scendendo lungo la rupe del monte e conducono ad una piccola grotta dalla quale si può godere di uno splendido panorama.

Presso il museo è attivo un Centro di Educazione Ambientale, che propone a scolaresche e gruppi organizzati valide offerte didattiche in sede, visite guidate nei sentieri dell’Area Floristica Protetta bosco di Smerillo e Montefalcone, attività di ricerca e classificazione nelle aree fossilifere locali e attività ludiche. musei comuni 61

Pietro Alamanno Madonna con Bambino e Santi Montefalcone Appennino Museo dell’Alamanno,1475-1480

THE ALAMANNO MUSEUM

The monumental polyptych of the Madonna with Child and Saints by Pietro Alamanno, painted between 1475 and 1480 is preserved in one of the halls of Palazzo Felici, originally from the church of Saint John the Baptistin Luogo di Sasso. This work of art of such high quality is of particular importance among the paintings of Pietro Alamanno, a pupil of Carlo Crivelli, as it is the author’s only polyptych to reach us undamaged still with its precious frame. Among the Saints represented in the artwork, Saint Francis is depicted, with at his feet, a kneeling figure bearing a cartouche, which alludes to the support provided by the to the dogma of the Immaculate Conception.

Significant to the palazzo is theTronelli Garden, characterized by winding trails that descend down the steep tracks of the mountain and lead to a small cave from which you can enjoy a splendid panorama.

At the Museum there is an active Environmental Education Center, which offers schools and organized groups valuable, in situ educational suggestions, guided tours along the paths of the Protected Floristic Area in the forest of Smerillo and Montefalcone, plus research and classification activities in the local fossil areas and fun learning activities. 62 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTE VIDON CORRADO CENTRO STUDI OSVALDO LICINI

Comune di Il Centro Studi Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado è nato Monte Vidon Corrado nel 1986 su iniziativa del Comune e della regione Marche con Piazza Osvaldo Licini 9 lo scopo di promuovere ed attuare ricerche, studi, convegni, 63836 Monte Vidon Corrado seminari, pubblicazioni, mostre ed altre iniziative culturali T +39 0734 759348 int. 6 F +39 0734 759350 tendenti a favorire la conoscenza e la valorizzazione dell’opera di [email protected] Osvaldo Licini e dell’arte contemporanea. www.centrostudiosvaldolicini.it Tra i protagonisti del complesso panorama artistico del Novecento, * > 01.06 - 18.08 Licini ha trascorso buona parte della vita nel suo paese d’origine, Mar>Dom / Tue>Sun Monte Vidon Corrado, dove è stato anche sindaco dal 1946 10.00-12.00 / 17.00-19.00 al 1956. Il Centro Studi possiede una biblioteca specializzata Ven / Fri 10.00-12.00 / 17.00-23.00 che raccoglie la bibliografia su Licini; tra la documentazione Lun chiuso / Mon closed conservata vi sono molte fotografie dell’artista e l’epistolario Apertura anche su richiesta Open also on request Licini-Catalini, una raccolta di ventuno lettere e cinquantasette cartoline scritte da Licini, che coprono un arco di tempo di Ingresso Libero trentasei anni, dal 1922 al 1958. Free Admission

Centro Studi Osvaldo Licini In una delle due sale espositive vi è l’allestimento permanente Piazza Osvaldo Licini 7 T +39 334 9276790 delle sessantatré Carte Liciniane: disegni, studi, schizzi, Comune di scritti, annotazioni che il pittore ha tracciato sui supporti più Monte Vidon Corrado svariati, spesso occasionali, in diversi momenti del suo percorso, T +39 0734 759348 int. 6 tutti caratterizzati, al di là delle differenze tematiche, stilistiche,  199.151.123 strutturali, dall’inconfondibile segno incisivo, icastico, fluttuante. Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti Nei disegni sono ben rappresentate tutte e tre le fasi artistiche di alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. Licini: il figurativismo degli anni Dieci e Venti, la svolta astratta con www.museicomuni.it le liriche geometrie degli anni Trenta e il figurativismo fantastico degli anni Quaranta e Cinquanta.

Nel silenzio delle “quiete stanze” del Centro Studi, l’incontro con questi fogli consente al visitatore di varcare la soglia della dimensione esistenziale ed artistica di Licini. musei comuni 63

Centro Studi Osvaldo Licini

Sala espositiva The Osvaldo Licini Study Center di Monte Vidon Corrado was founded in 1986 on the initiative of the Municipality and the Marche Region with the aim to promote and carry out research, studies, conferences, seminars, publications, exhibitions and other cultural initiatives designed to promote the knowledge and enhance the works of Osvaldo Licini and Contemporary Art. Among the protagonists of the complex artistic panorama of the 20th century, Licini spent most of his life in his native town, Monte Vidon Corrado, where he was also Mayor from 1946 to 1956. The Center has a specialized library that collects Busta con disegno the bibliography on Licini; among the documents preserved di Amalassunta there are many photographs of the artist and the Licini-Catalini correspondence, a collection of twenty-one letters and fifty- seven postcards written by Licini, covering a period of thirty-six years, from 1922 to 1958.

In one of the two exhibition halls there is the permanent display of sixty-three Cards of Licini: drawings, studies, sketches, writings, notes that the artist made on a wide range of the most various objects, often spare of the moment, at different times of his career, all characterized, besides the structural, stylistic, Sala delle carte liciniane thematic differences, by the unmistakable incisive, figurative, fluctuating mark. In the drawings, all three of Licini’s artistic phases are well represented: the figurative-ism of the 1910s and 1920s, the abstract breakthrough with the lyrical geometries of the 1930s and the fantastic figurative-ism of the 1940s and 1950s.

In the silence of the “calm rooms” of the Research Center, the encounter with these sheets allows the visitor to cross the threshold of the existential and artistic dimension of Licini. 64 MONTE VIDON CORRADO

CASA MUSEO OSVALDO LICINI

Comune di Osvaldo Licini è il genius loci di Monte Vidon Corrado e la Monte Vidon Corrado sua casa, di imminente apertura al pubblico dopo l’intervento Piazza Osvaldo Licini 9 di restauro, conserva negli arredi, negli oggetti, negli abiti 63836 Monte Vidon Corrado appartenuti all’artista, l’intensità di un vissuto forte, profondo, T +39 0734 759348 int. 6 F +39 0734 759350 volontariamente trascorso tra quelle mura che si affacciano [email protected] sul sinuoso paesaggio collinare sovrastato da un’immensa www.centrostudiosvaldolicini.it porzione di cielo. PROSSIMA APERTURA OPENING SOON La dimora padronale settecentesca è strutturata su tre livelli:

Centro Studi Osvaldo Licini estremamente suggestiva è la cantina, dove si dice Licini tenesse T +39 334 9276790 le riunioni politiche; al secondo livello vi è la zona giorno che Comune di comprende anche un’ampia sala dove custodiva le sue opere; Monte Vidon Corrado Piazza Osvaldo Licini 7 la cucina, così come il bagno al piano superiore, presentano T +39 0734 759348 int. 6 nell’arredo e nell’organizzazione dello spazio una grande  199.151.123 modernità probabilmente dettata dal gusto nordico di Nanny, la Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti consorte svedese anche lei pittrice. alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it Salendo le scale si compie una sorta di “scalata al cielo”: alzando lo sguardo, sul soffitto, si ammira la pittura murale realizzata da Licini agli inizi degli anni Quaranta sui toni freddi dell’azzurro e del grigio, in cui le linee sinuose evocano traiettorie astrali in uno spazio selenico.

Sul terzo livello vi è la zona notte e lo studio con i cavalletti, i colori, la scrivania incrostata di impasti cromatici. È il piano più luminoso, in cui si aprono molte finestre sul paesaggio collinare: guardando oltre i vetri è facile riconoscere scorci riproposti nei dipinti. La camera è in stile costruttivista, sulla parete a cui è addossato il letto c’è un’“archipittura” giocata su di un modulo triangolare bianco, profilato di arancio su fondo nero. Queste conservate nella casa sono le uniche pitture su muro realizzate da Licini. musei comuni 65

Casa Museo Osvaldo Licini

Osvaldo Licini is the genius loci of Monte Vidon Corrado and his house, of imminent opening to the public after the restoration intervention, preserves in the furnishings, in the objects and in the clothes, which belonged to the artist, the intensity of a strong, deep life, voluntarily spent between those walls that overlook the winding hilly landscape dominated by an immense portion of sky.

The 18th century country house is structured on three levels: extremely suggestive is the wine cellar, where it is believed Licini held political meetings; on the second level there is the Pittura murale living area that also includes a large room where he kept his del vano scale works; the kitchen, as well as the upstairs bathroom have, in the furnishings and in the organization of space, a highly modern character, probably dictated by the northern tastes of Nanny, the Swedish consort, also a painter.

Going up the stairs is like making a sort of “climb to the skies”: raising our gaze, towards the ceiling, we can admire the mural painting created by Licini in the early 1940s on the cold shades of blue and grey, in which sinuous lines evoke astral trajectories in a selenic space. Camera da letto, con Archipittura On the third level there is the sleeping area and the Study with the easels, the paints, the desk encrusted with chromatic mixtures. It is the most luminous floor, where many windows open onto the hilly landscape: looking out further through the glass, it is easy to recognize glimpses projected in the paintings. The bedroom is in a constructivist style, on the wall where the bed stands, there is an “archipittura” played out onto a white, triangular module, profiled in orange on a black background. These, preserved in the house, are the only wall paintings done by Licini. 66 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTELPARO MUSEO D’ARTE SACRA MOSTRA ANTICHI MESTIERI AMBULANTI

Comune di Montelparo Il Museo di Arte Sacra di Montelparo è ospitato negli spazi dell’ex convento degli agostiniani, massiccia struttura religiosa con Museo d’Arte Sacra Ex convento agostiniano annessa chiesa di Sant’Agostino, situato ai piedi del borgo storico Largo Marconi 6 in una posizione dominante e di completo affaccio sul paesaggio collinare circostante. Il complesso settecentesco, acquisito dal Proprietà privata Comune negli anni 1861-1862 a seguito delle soppressioni degli Mostra Permanente ordini religiosi con l’obbligo di tenere aperta al culto la chiesa, Antichi Mestieri Ambulanti ospita le collezioni di oggetti sacri dal 1998, dopo lo spostamento Ex monastero c/o chiesa di delle stesse dalla prima sede, la torre civica del Palazzo Comunale. San Michele Arcangelo Piazzale Bramante 3 Nelle due sale del museo sono esposti oggetti di culto e 63853 Montelparo suppellettili sacre provenienti dal convento ed altro materiale www.comune.montelparo.fm.it lasciato in eredità dai frati agostiniani, la cui presenza a www.cardinalepetrocchini.it Montelparo è testimoniata sin dal 1259. Le collezioni costituiscono * > 01.07 - 31.08 la testimonianza della ricchezza e dell’importanza dell’ordine tutti i giorni / every day agostiniano in città, con alcuni pezzi significativi come un Crocifisso 10.00-12.30 / 16.30-19.00 Apertura anche su richiesta in madreperla intarsiato del XVIII secolo, una serie di piviali, Open also on request che vanno dal XV al XVIII secolo, ed alcuni antifonari miniati. Fa parte della collezione anche l’archivio storico dell’ordine. Ingresso Libero Free Admission Allestita negli spazi dell’ex monastero benedettino annesso alla Comune di Montelparo chiesa di San Michele Arcangelo, edificio risalente al XII secolo e via Roma 51 Lun>Sab / Mon>Sat presidio farfense nel castello di Montelparo, la raccolta “Antichi 09.00-14.00 Mestieri Ambulanti” è una ricca collezione di biciclette, realizzate T +39 0734 780141 o trasformate agli inizi del Novecento per essere utilizzate come F +39 0734 780167 [email protected] veri e propri strumenti per attività lavorative ambulanti. La collezione, pensata e realizzata grazie alla passione e costanza  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia del collezionista, il signor Lauro Lupi, è una rappresentazione 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. simbolica degli aspetti più vivi del lavoro di una volta: nella mostra Altro operatore contattare servizio clienti. sono esposte più di 50 biciclette originali dei mestieri ambulanti www.museicomuni.it a partire dagli anni Venti del Novecento fino agli anni Sessanta. Oltre alle ormai classiche biciclette dell’arrotino e del gelataio, ancora vive nel ricordo di molti, sono presenti le biciclette di altri mestieri del passato, un tempo comuni sulle due ruote, come quella del ciabattino, del barbiere, del lattaio, e molte altre che rappresentano i tanti mestieri ambulanti della storia recente. musei comuni 67

Museo di Arte Sacra

Calice The Museum of Sacred Art of Montelparo is hosted in the areas of the former Augustinian convent, a massive religious structure annexed to the church of Saint Augustine, located at the foot of the old village in a dominant position and with a complete view over the surrounding hilly landscape. The 18th century complex, acquired by the town in the years 1861-62 following the suppression of religious orders with the obligation to keep the church open for worship, houses the collections of sacred objects since 1998, after moving them from the first venue, the Civic Tower of the Town Hall. In two rooms of the museum there are exhibits of objects of worship and sacred furnishings coming from the convent and other material bequeathed by Bicicletta del Birraio the Augustinian friars: the presence of the order in Montelparo Montelparo is testified since 1259. The Collections represent the testimony Mostra Antichi Mestieri Ambulanti of the wealth and of the importance of the Augustinian order in the town, with some significant pieces like the 18th century inlaid mother-of-pearl Crucifix, a series of copes, ranging from the 15th -18th century, and some illuminated antiphonaries. Also part of the Collection is the historical archive of the order.

Set out in the areas of the former Benedictine monastery annexed to the church of Saint Michael the Archangel, a building dating back to the 12th century and the Farfense protection in the Montelparo Castle, the Collection “Ancient Itinerant Crafts” is a rich collection of bicycles, manufactured or transformed in the early 1900s to be used as real tools for itinerant work activities. The collection, designed and achieved thanks to the passion Bicicletta del Fotografo and perseverance of the collector, Mr. Lauro Lupi, is a symbolic representation of the most lively aspects of the work of the past: in the exhibition there are more than 50 exhibits of original bicycles of craft street vendors from the 1920s up to the 1960s. In addition to the classics: the bikes of the knife-grinder and of the ice cream maker, still alive in the memories of many, are the bikes of other trades of the past, once upon a time common on two-wheels, like the ones of the cobbler, the barber, the milkman, and many others that represent the many itinerant trades of recent history. 68 RETE MUSEALE PROVINCIALE

SMERILLO M.A.C.S. - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA SMERILLO

Comune di Smerillo Negli spazi appositamente riallestiti dell’ex scuola elementare di Smerillo e nel pieno centro dell’antico borgo medievale, si Via Amedeo Corrado Nobili 11 63856 Smerillo trovano il M.A.C.S. - Museo d’Arte Contemporanea Smerillo, T +39 0734 79423 il Museo dei Fossili e Minerali ed il Museo Pinacoteca www.smerillo.com Il museo fa parte della dell’Arte dei Bambini. Rete Museale dei Sibillini

* > 01.05 - 30.09 Sab>Dom / Sat>Sun Situato al primo piano e di recente fondazione, il M.A.C.S. - 10.30-12.30 / 16.00-18.00 Museo d’Arte Contemporanea Smerillo, che assume qui a Apertura anche su richiesta Smerillo una definitiva connotazione di raccolta permanente, si Open also on request avvale della presenza di opere d’arte di più di cento artisti del Ingresso Libero panorama contemporaneo. In prevalenza marchigiani, sia già Free Admission affermati sia esponenti delle nuove generazioni, questi artisti Musei di Smerillo si raccolgono intorno alla figura di Umberto Peschi, scultore Mar>Sab /Tue>Sat maceratese scomparso nel 1992, con il vivo desiderio di ricordare 16.00-18.00 T +39 0734 79423 la vicenda di un artista dalle doti umane straordinarie e dalle Comune di Smerillo invenzioni formali originalissime, la cosiddetta “poetica del Via D. Alighieri 14 Lun>Sab /Mon>Sat tarlo”. Per citare solo alcuni degli artisti presenti nell’esposizione: 09.00-13.00 Ezio Bartolacci, Luigi Dania, Egidio Del Bianco, Gino Del Zozzo, T +39 0734 79124 Armando De Santi, Paolo De Santi, Salvatore Fornarola, Fausto [email protected] Luzi, Magdalo Mussio, Sandro Pazzi, Piero Principi, Domenico  199.151.123 Pupilli, Ciro Stajano, Valeriano Trubbiani, Sandro Trotti. Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it Nella stessa struttura si trova il Museo Pinacoteca dell’Arte dei Bambini, raccolta di disegni ed altre forme espressive, come scritti, poesie, foto, e luogo dove poter scambiare emozioni e conoscenze. I temi trattati tramite dei racconti appositamente ideati, quali “Il Bambino e la Pace” e “L’Olocausto”, vogliono fare arrivare ai piccoli messaggi di solidarietà, amicizia e di educazione alla pace. musei comuni 69

M.A.C.S. - Museo d’Arte Contemporanea Smerillo

Sale espositive In the spaces of the former elementary school of Smerillo, specifically refurbished, and right in the heart of the ancient medieval village, lie The M.A.C.S. - Museum of Contemporary Art Smerillo, The Museum of Fossils and Minerals and The Museum of Children’s Art Gallery.

Located on the first floor and of recent establishment, the M.A.C.S. - Museum of Contemporary Art Smerillo, which here at Smerillo assumes a definitive connotation of a permanent collection, benefits from the presence of works of art by more than a hundred artists of the contemporary scene. Mostly from the Marche, of both already established and also of new exponents of the new generations, these artists gather around the public figure of Umberto Peschi, sculptor from Macerata who passed away in 1992, with the keen desire to remember the story of an artist of extraordinary human qualities and of very original inventions, the so-called “poetica del tarlo” (“poetical woodworm”). To mention just a few of the artists featured in the exhibition: Ezio Bartolacci, Luigi Dania, Egidio Del Bianco, Gino Del Zozzo, Armando De Santi, Paolo De Santi, Salvatore Fornarola, Fausto Luzi, Magdalo Mussio, Sandro Pazzi, Piero Principi, Domenico Pupilli, Ciro Stajano, Valeriano Trubbiani, Sandro Trotti. Pinacoteca dell’Arte dei Bambini

In the same building you will find theMuseum of Children’s Art Gallery, a collection of drawings and other forms of expression, such as writings, poems and photos; it is a place where you can exchange knowledge and emotions. The topics addressed through specially designed stories such as “The Child and Peace” and “the Holocaust”, wish to portray to the young ones, messages of solidarity, friendship and peace education. 70 SMERILLO

MUSEO DEI FOSSILI E DEI MINERALI

Museo dei Fossili e dei Minerali

Fossile di Smerillo Il Museo dei Fossili e dei Minerali espone una raccolta locale di fossili risalente al Pliocene medio inferiore ed una esposizione didattica di fossili italiani dal Paleozoico al Neozoico, permettendo al visitatore di ripercorrere la storia geologica italiana a partire dal famoso trilobite, uno degli animali più antichi d’Italia, in un percorso espositivo corredato da pannelli informativi e materiali fotografici.

Molto importante è la sezione dedicata ai Fossili locali ed avvincente il laboratorio, posto all’interno del museo e Sezione Fossili locali finalizzato alla pulizia e catalogazione dei fossili, nel quale il visitatore potrà osservare i microfossili con un microscopio. La sezione dei Minerali conta fra i suoi numerosi pezzi un diamante grezzo ed uno zolfo di notevoli dimensioni, proveniente dalle cave di Perticara in provincia di Pesaro e Urbino. La sezione dedicata alla flora vascolare di Smerillo, “Herbarium smerillense”, presenta numerosi campioni e di particolare interesse sono le specie endemiche e rare come l’Atropa belladonna, le numerose Orchidee ed altri pezzi.

La ex scuola ospita inoltre il Centro di Educazione Ambientale “Bosco di Smerillo” che svolge attività didattiche finalizzate alla conoscenza ed allo studio dell’ambiente dal punto di vista ecologico, geologico e botanico. Tra le aree da visitare di notevole interesse naturalistico e geologico è la “Fessa”, una profonda e stretta incisione nella roccia nella quale è possibile ammirare stratificazioni di arenarie e conglomerati sabbiosi. Annesso al centro vi è una scuola di Orienteering, dove è possibile praticare questa disciplina sportiva, usufruendo delle attrezzature necessarie. musei comuni 71

Museo dei Fossili e dei Minerali

Sezione Fossili locali The Museum of Fossils and of Minerals exhibits a local collection of fossils dating from the Middle Lower Pliocene and a didactic exhibition of Italian fossils from the Paleozoic to the Neozoic, allowing the visitor to trace the Italian geological history starting from the famous trilobite, one of the oldest animals of Italy, on an exhibition route accompanied by information panels and photographic materials.

Very important is the captivating Section dedicated to Local Fossils and the Laboratory, located inside the Museum and Sezione dei Minerali aimed at cleaning and cataloguing the fossils, in which visitors can observe the microfossils with a microscope. The Mineral Section counts among its many pieces an uncut diamond and a sulfur of considerable dimensions from the Perticara quarries in the province of Pesaro and Urbino. The Section dedicated to the vascular flora of Smerillo, “Herbarium smerillense”, features numerous samples and of particular interest are endemic and rare species like the Atropa belladonna, numerous Orchids and other pieces.

“Herbarium smerillense” The former school also houses the Wildlife Education Center “The Forest of Smerillo” which carries out educational activities aimed at the study and knowledge of the environment from an ecological, geological and botanical point of view. Among the areas to be visited of considerable natural and geological interest is the “Fessa”, a deep, narrow incision in the rock in which it is possible to admire stratifications of sandstone and conglomerates of sandy soils. Attached to the center, there is a school of Orienteering, where it is possible to carry out this sport, using the necessary equipment. 72 RETE MUSEALE PROVINCIALE

PORTO ORIGINI. VITA E MORTE SANT’ELPIDIO NELL’ETÀ DEL FERRO

Comune di La Torre dell’Orologio a Porto Sant’Elpidio, simbolo storico della Porto Sant’Elpidio città marina prospiciente la piazza cittadina, ospita la Mostra Torre dell’Orologio Archeologica Permanente “Origini. Vita e morte nell’età Piazzale Virgilio del Ferro. La necropoli picena di Porto Sant’Elpidio” 63821 Porto Sant’Elpidio dedicata ad uno dei siti archeologici piceni più significativi della www.elpinet.it regione Marche, sostanzialmente inedito e databile alla prima * Lun>Sab / Mon>Sat Età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.) con testimonianze che arrivano 09.30-13.00 fino al VII e parte del VI secolo a.C. La mostra, allestita nel 2010 > 25-26.12 | 01.01 25.04 | 01.05 | 02.06 negli ambienti a pianterreno della torre, espone numerosi corredi chiuso / closed funerari, frutto dei rinvenimenti e scavi archeologici succedutisi a Lun e Ven solo su prenotazione partire dal 1917 in diverse località elpidiensi (Pian di Torre, Corva, Mon & Fri only by appointment 10.30-12.00 Pescolla) e ricostruiti mediante un paziente lavoro di riattribuzione visite guidate a cura del progetto dopo la dispersione dovuta al bombardamento del Museo C.S.E.R. “Cittadella del Sole” Archeologico di Ancona nel corso dell’ultimo conflitto mondiale. guided tours by the C.S.E.R. project “Cittadella del Sole” L’esposizione include ornamenti di grande pregio realizzati in bronzo, ferro, ambra, osso e terracotta, come i pendenti- Ingresso Libero pettorali a doppia piastrina con coppia di teste ornitomorfe, Free Admission le fibule, le collane e gli orecchini, oggetti che nelle tombe Ufficio Turistico comunale femminili più ricche raggiungono livelli di complessità notevoli. Torre dell’Orologio, Piazza Rasoi, spilloni ed armi caratterizzano invece le sepolture maschili, Virgilio, Porto Sant’Elpidio Lun>Sab / Mon>Sat 09.30-13.00 e contribuiscono a ricostruire il ruolo rivestito dalla comunità T +39 0734 908263 picena stanziata nel territorio di Porto Sant’Elpidio nel sistema di F +39 0734 908265 scambi commerciali nell’Italia centrale durante la prima Età del [email protected] Ufficio Cultura Porto Sant’Elpidio Ferro. Nel percorso espositivo le ricostruzioni grafiche consentono Lun>Sab / Mon>Sat 09.30-13.00 al visitatore di scoprire vari aspetti della vita quotidiana dell’epoca T +39 0734 908317 e di comprendere l’organizzazione della comunità picena, [email protected] caratterizzata da un certo grado di differenziazione sociale,  199.151.123 riscontrabile nella presenza solo in alcune sepolture di ornamenti Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti di prestigio e con alto valore simbolico. Inoltre, gli apparati alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. grafici ricostruiscono anche la storia degli scavi, ovvero della www.museicomuni.it collaborazione straordinaria tra i residenti delle zone oggetto delle ricerche e la Soprintendenza per i Beni Archeologici, collaborazione che ha permesso di conservare e studiare un patrimonio storico importante non solo per il più giovane comune della provincia di Fermo (costituito nel 1952), ma anche per l’intera regione Marche. musei comuni 73

Origini. Vita e morte nell’Età del Ferro

Sale espositive The Clock Tower in Porto Sant’Elpidio, the historic landmark of the marine town, which overlooks the town square, hosts the Archaeological Permanent Exhibition “Origins: Life and Death in the Iron Age. The Piceno necropolis of Porto Sant’Elpidio” dedicated to one of the most significant Piceno archaeological sites of the Marche region, basically unpublished and dated to the early Iron Age (9th-7th century BC) with testimonials of up to VII and part of the VI century BC. The exhibition, established in 2010 in areas on the ground floor of the Tower, exhibits numerous funerary artifacts, fruit of successive excavations and discoveries since 1917 in several places throughout Porto Sant’Elpidio’s locations (Pian di Torre, Corva, Pescolla) and rebuilt by patient work of reattribution after the dispersion caused by the bombing of the Archaeological Museum of Ancona during the last World War II. The exhibition includes prestigious ornaments made of bronze, iron, amber, bone and terracotta, like the dual-plated chest pendants with ornithomorph heads, fibulae, necklaces and earrings, items that in the richer female graves reach substantial levels of complexity. Razors, broaches and weapons instead characterize male burials, and help rebuild the role played by the community, in the territory of the Piceno Porto Sant’Elpidio, in the commercial trading system in central Italy during the early Iron Age. Throughout the exhibition route, the graphical reconstructions allow visitors to discover various aspects of the daily life of the period and to understand the organization of the Piceno community, characterized by a certain Ornamenti maschili e femminili degree of social differentiation, observable by the presence of prestigious ornaments of high symbolic value, in only some burials. In addition, the graphic apparatus also reconstruct the history of the excavations, or rather more, the extraordinary cooperation between the residents of the areas object of the research and the Soprintendenza per i Beni Archeologici, (Supervisory Body of Archaeological Findings), a cooperation which has made it possible to preserve and study an important historical legacy not only for the youngest municipality in the province of Fermo (constituted in 1952), but also for the entire region of the Marche. 74 RETE MUSEALE PROVINCIALE

AMANDOLA MUSEO ANTROPOGEOGRAFICO

Comune di Amandola Allestito nei rinnovati spazi del complesso e del chiostro di San Francesco, il Museo Antropogeografico di Amandola è Chiostro di San Francesco Largo Leopardi 4 comunemente conosciuto anche come “Museo del Paesaggio”e 63857 Amandola costituisce un ottimo punto di partenza per conoscere il territorio T F +39 0736 848598 [email protected] del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. musei.sibillini.net Attraverso un percorso scandito dall’alternanza di immagini Il museo fa parte del ed esperienze multimediali che rappresentano la complessità Sistema Museo Territorale del Parco dei Monti Sibillini delle relazioni tra gli elementi del territorio, il museo proietta il visitatore in un viaggio interattivo d’indagine e scoperta dei * > 01.07 - 31.08 contenuti esposti, leggibili direttamente all’uscita del museo tutti i giorni / every day 09.30-12.30 / 16.00-19.00 con le parole scritte nel paesaggio. Il museo si articola in vari Mar chiuso / Tue closed ambienti, in ognuno dei quali è possibile approfondire un diverso Aperture anche su richiesta Open also on request aspetto del paesaggio del Parco.

* € 3,00 € 2,00 Nella sezione il “paesaggio della diversità biologica” è Cooperativa “Chirocefalo” rappresentata la struttura naturale del Parco, con le formazioni T +39 0736 847294 geologiche, le associazioni vegetali, le presenze faunistiche. T +39 338 6904069 Del “paesaggio umano” si analizzano i segni lasciati [email protected] [email protected] sull’ambiente dal lavoro degli uomini e dai loro insediamenti, www.montisibillini.it dall’età romana al monachesimo, fino ai modelli contemporanei.  199.151.123 Sono frutto dell’integrazione tra uomo e natura il paesaggio Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti rurale modellato dai contadini, quello dei boschi cedui e dei alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Altro operatore contattare servizio clienti. pascoli disegnato da carbonai e pastori, quello delle aree www.museicomuni.it sacralizzate dai monaci. Nell’area del “paesaggio e della sua rappresentazione” viene approfondito il modo in cui il mito, il cinema e le arti in genere hanno saputo cogliere e comunicare i molteplici aspetti del territorio. Con il “paesaggio del futuro”, ultima tappa tematica, si delineano i nuovi scenari e i progetti di sviluppo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

La struttura ospita anche la Casa del Parco nella quale vengono svolte attività di educazione ambientale e fornite al visitatore informazioni indispensabili per la corretta fruizione dell’area del Parco. musei comuni 75

Museo Antropogeografico

Sezione del Paesaggio umano Housed in the areas of the complex and of the cloister of Saint Francis, the Anthropology-Geographical Museum of Amandola is commonly known as “Museo del Paesaggio”, (“The Museum of Landscapes”) representing an excellent starting point to discover the territory of The National Park of the Sibillini Mountains. Through a path marked by alternations of images and multimedia experiences which represent the complexity of the relationship between the elements of the territory, the Museum projects the visitors on an interactive journey of investigation and discovery of the contents exhibited, clearly legible at the exit of the Museum with the words written in the landscape. The Museum is divided Ruota per cardare la lana into various rooms, in each of which you can delve into a different aspect of the landscape of the Park.

The Section “the Landscape of Biological Diversity” represents the natural structure of the Park, with the geological formations, the botanical associations and animal presences. The “Human Landscape” analyses the marks left on the environment by the work of men and their settlements, from Roman times to monasticism, up to contemporary models. The result of the integration between man and nature is visible in the rural landscape shaped by the peasants, the copses and meadows, designed by the charcoal-burners and the shepherds, those areas made sacred by the monks. The area of “the Landscape and its Representation” shows in depth how the myth, the cinema and Leggio del mito the arts in general have been able to grasp and communicate the various aspects of the territory. In the last theme, “the Landscape of the Future”, the new scenarios and development projects of the National Park of the Sibillini Mountains are clearly outlined.

The complex also accommodates the House of the Park in which environmental education activities are conducted and wherein visitors are provided with the necessary information for the correct enjoyment of the area of the Park. 76 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTAPPONE MUSEO DEL CAPPELLO MOSTRA DEL CAPPELLAIO PAZZO

Comune di Montappone Affacciato sulla principale piazza cittadina in quella che è la vecchia sede municipale, il Museo del Cappello di Montappone Ex edificio comunale Piazza Roma costituisce l’unica memoria storica e culturale dell’antica 63835 Montappone lavorazione della paglia nella città, vera e propria “arte” cui i www.comune.montappone.fm.it contadini si dedicavano durante i periodi di riposo dalla principale * Apertura solo su richiesta occupazione agricola. Open only on request Il museo custodisce materiali e manufatti relativi alla produzione Ingresso Libero del cappello, motore economico della città che la rende famosa Free Admission nel mondo come “Centro Internazionale del Cappello”, nonché distretto produttivo dove più di 50 aziende producono, esportano Comune di Montappone Via G. Leopardi 12 e vendono ogni tipo di copricapo. (Lun>Ven / Mon>Fri 08.00-13.00) Nella sede espositiva, recentemente riallestita, sono raccolti sia gli T +39 0734 760426 F +39 0734 760709 antichi strumenti di lavoro del contadino cappellaio che esemplari [email protected] unici di cappelli.

 199.151.123 Attraverso una selezione di strumenti per la lavorazione Costo da tel. fisso Telecom Italia della paglia, il museo illustra al visitatore le fasi di lavorazione 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. del cappello: dalla raccolta e selezione della paglia di grano Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it all’intrecciatura e cucitura finale. Lungo il percorso espositivo si trova una vecchia pareggiatrice, macchina usata per selezionare, in base alla dimensione, i fili di paglia destinati ad essere intrecciati. Il museo espone inoltre varie produzioni di cappelli, tra i quali anche il cappello indossato da Federico Fellini, donato al museo dalla famiglia del regista.

Dalla creatività dei maestri cappellai e da un’idea di Giuliano De Minicis nasce la Mostra del Cappellaio Pazzo, una raccolta di pezzi alquanto originali, ospitata nei locali della scuola dell’infanzia: ideati ed elaborati con assoluta creatività nei materiali più diversi, gli esemplari esposti sembrano uscire dal mondo di Alice nel paese delle Meraviglie. Per informazioni e visite, contattare la Pro Loco di Montappone al 333 8258462 o visitare il sito www.ilcappellodipaglia.it. musei comuni 77

Museo del Cappello

Pareggiatrice

Overlooking the town’s main square in what is the center of the old town hall, the Hat Museum of Montappone represents the only historical and cultural memory of the town’s ancient workmanship of straw, a true “art” to which the farm-workers dedicated time, during their rest periods from the main agricultural occupation. The museum contains materials and artifacts relating to the production of hats, the economic force of the town, which made it famous throughout the world as the “International Hat Center”, besides being the productive district, wherein more than 50 companies produce, export and sell all kinds of hats. La treccia In the recently refurbished exhibition center, there is a collection of both the ancient working tools of the farm-worker/hat-maker and also models of unique hats. Through a selection of tools for the processing of straw, the Museum shows visitors the stages of workmanship of the hats: from the picking and selection of the wheat straw to the braiding and final sewing. Along the course of the exhibition you can find an old straw-sorting machine, used for selecting, according to size, the strands of straw to be intertwined. The Museum also exhibits various hat productions, including the hat worn by Federico Fellini, donated to the Museum by the family of Mostra del Cappellaio Pazzo the director.

From the creativity of the master ‘hatters’ and the brainchild of Giuliano De Minicis comes the Exhibition of the Mad Hatter, a collection of highly original pieces, housed in the premises of the infant school: created and processed with absolute creativity in the most varied different types of materials, the specimens exhibited seem to come out of the world of Alice in Wonderland. For information contact Pro Loco telephone number +39 333 8258462 or visit the website www.ilcappellodipaglia.it 78 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MONTOTTONE MUSEO DELLA CERAMICA E CIVILTÀ CONTADINA

Comune di Montottone Istituito nel 1997 presso i locali al piano inferiore della Scuola Secondaria di primo grado “Giorgio Perlasca”, il Museo della Piano inferiore della Scuola Secondaria Ceramica e della Civiltà Contadina di Montottone espone sia “G. Perlasca” oggetti in terracotta, testimonianza della plurisecolare tradizione Via Galileo Galilei 1 montottonese nella lavorazione artigianale della ceramica, sia 63843 Montottone www.montottone.eu utensili ed attrezzi appartenenti al mondo contadino.

* Apertura solo su richiesta Legato storicamente alla fabbricazione e decorazione di ceramiche Open only on request e terraglie, come documentano le fonti storico-archivistiche a Ingresso Libero partire dal XIII sec. ed il manoscritto esposto nel museo del Dott. Free Admission Achille Marini (datato al XIX secolo), Montottone è da sempre Comune di Montottone conosciuto nei dintorni come il “paese dei vasai” o “coccià”. Corso Vittorio Emanuele 34 Lun>Sab / Mon>Sat Il museo, attraverso l’esposizione di manufatti ed attrezzi del 09.00-13.00 T +39 0734 775135 vasaio, valorizza proprio il ricco patrimonio di conoscenze del [email protected] mestiere artigianale, rigorosamente tramandate da padre in figlio nelle botteghe artigiane ancora oggi esistenti nel paese.  199.151.123 Costo da tel. fisso Telecom Italia 10 cent. al min. IVA incl. senza scatti alla risposta tutti i giorni 24/24 h. Oltre a manufatti ceramici in uso presso le famiglie dei Altro operatore contattare servizio clienti. www.museicomuni.it centri limitrofi fino agli anni Sessanta, il museo accoglie un laboratorio nel quale vengono illustrati i processi di lavorazione manuale della ceramica, a partire dalla lavorazione dell’argilla al tornio e della successiva cottura grezza, fino alla decorazione manuale.

L’esposizione, arricchita anche dagli oggetti della civiltà mezzadrile, costituisce un vivido spaccato del passato locale, fatto di duro lavoro ma carico di sentimenti sinceri e genuini sapori. musei comuni 79

Museo della Ceramica e Civiltà Contadina

Established in 1997 at the premises on the lower floor of the “Giorgio Perlasca” first grade secondary school, the Museum of Ceramics & of Peasant Civilizations of Montottone exhibits both terracotta objects, testimony of the Montottone centuries- old tradition in the craftsmanship of pottery, and also utensils and tools belonging to the peasant world.

Historically linked to the manufacturing and decoration of ceramics and pottery, as documented in the archival and historical sources since the 13th century and also in the manuscript on display in the museum by Dr. Achille Marini (dated during the 19th century), Montottone has always been known, throughout the surrounding areas, as the town of “cretaroli” or “coccia”. The museum, through the exhibition of artifacts and the Potter’s tools, enhances its rich heritage of artisan craft knowledge, meticulously handed down from father to son in the craft shops, which still exist in the town nowadays.

Besides the ceramic artifacts used by the families of neighboring centers until the 1960s, the Museum houses a Laboratory where the procedures of the hand-made craftsmanship of ceramics are shown, starting from the handling of the clay on the wheel and the successive raw firing, up to the manual decoration.

The exhibition, enriched by objects from the métayage- civilization, constitutes a vivid glimpse of the local past, made of hard work, but full of sincere feelings and genuine flavours. 80 RETE MUSEALE PROVINCIALE

MUSEI IN CANTIERE / COMING SOON

MUSEO DEI PICENI BELMONTE PICENO Il Museo dei Piceni di Belmonte Piceno, in fase di completamento, sorgerà al piano terra della “Ex Casa del Fascio” e sarà dedicato all’insediamento piceno. Durante gli scavi effettuati nel corso del

Comune di Belmonte Piceno Novecento sul territorio comunale emersero i resti dell’abitato e circa trecento tombe con ricco corredo funerario: il materiale Ex Casa del Fascio rinvenuto trovò una prima sistemazione presso il Museo Via Tommaso Rubei 63838 Belmonte Piceno Archeologico di Ancona, ma in seguito al bombardamento che colpì la struttura durante la Seconda Guerra Mondiale l’organicità PROSSIMA APERTURA OPENING SOON della documentazione venne per sempre compromessa. Scopo del museo sarà quello di fornire un inquadramento Comune di Belmonte Piceno scientifico ai resti piceni belmontesi, non solo restituendo alla T +39 0734 771100 F +39 0734 771291 zona di provenienza ed al territorio il materiale rinvenuto, ma [email protected] anche la comprensione della storia.

MONTEGIORGIO ESPOSIZIONE PERMANENTE DELLE OPERE DELLO SCULTORE GAETANO ORSOLINI

Comune di Montegiorgio L’Esposizione Permanente delle Opere dello Scultore Palazzo Passari Gaetano Orsolini vuole valorizzare l’opera del conterraneo Piazza Matteotti artista, nato a Montegiorgio nel 1884. 63833 Montegiorgio

PROSSIMA APERTURA In particolare si fa riferimento ad una serie di piccoli lavori OPENING SOON in bronzo e legni intagliati, immagini che riproducono un Ufficio Cultura domestico colloquiare con fanciulli, ninfe, satiri e ballerine, soffusi Comune di Montegiorgio di grazia, di eleganza, sovente di humour, dove l’artista mette Lun>Ven / Mon>Fri 09.00-13.00 T +39 0734 952067 tutto il suo amore per la bella scultura, per la linea purissima, li adele.ciccangeli@comune. colma di vibrazioni e di vita. montegiorgio.fm.it musei comuni 81

ARCHAEOLOGICAL MUSEUM

The Archaeological Museum of Belmonte Piceno, which is nearing completion, will be dedicated to the Belmonte Piceno phase and will be hosted on the ground floor of the “Former Casa del Fascio“, a recently renovated building. During excavations in the territory of the municipal area in the early 1900s the remains of the village and about three hundred tombs, with rich funerary attires emerged: the material recovered was initially placed in the Archaeological Museum of Ancona, but following the bombings that hit the structure during World War II, the organic nature of the documentation was compromised forever. The purpose of the present local Museum will be to provide a scientific framework to the Belmonte Piceno remains, not only by returning the recovered artifacts to the area of provenance and to the territory, but also to enhance the understanding of the history of the territory.

PERMANENT EXHIBITION OF THE WORK OF THE SCULPTOR GAETANO ORSOLINI

The permanent Exhibition of the work of Gaetano Orsolini aims to enhance the work of the fellow-town sculptor, born in Montegiorgio in 1884.

In particular, it refers to a series of small works in bronze and carved woods, images that reproduce a colloquial domestic scene with children, nymphs, satyrs and ballerinas, suffused with grace, elegance, often humorous, where the artist puts all his love for beautiful sculpture, for the pure line, and fills them full of vibration and life. 82 VISITA ANCHE

VISITA ANCHE / VISIT ALSO

Comune di AULA DIDATTICA MULTIMEDIALE SUL Provincia di Fermo CAMPO DI PRIGIONIA DI SERVIGLIANO Ex Stazione Ferroviaria Via Enrico Fermi L’aula didattica sul Campo di Prigionia di Servigliano è realizzata 63839 Servigliano nell’ex Stazione della linea ferroviaria, che attraverso la Valle del [email protected] www.casadellamemoria.org fiume Tenna, fino al 1956, collegava Porto San Giorgio ad Amandola. Il recupero dell’edificio, che sorge accanto al Parco della Pace, * Orari da definire trasformazione degli anni Settanta del Campo di Prigionia, è il frutto Times still to be confirmed di una attenta riflessione sul contesto storico e culturale della Valle Provincia di Fermo del Tenna. Assessorato alla Cultura T +39 0734 232214 Comune di Servigliano Il Campo di Prigionia di Servigliano, operativo durante la Prima T +39 0734 750583 Guerra Mondiale con l’arrivo dei primi prigionieri austro-ungarici, F +39 0734 710618 a partire dal 1936 divenne prima deposito di materiale bellico poi, ISML (Istituto per la Storia del Movimento di con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, campo di prigionia. Liberazione Alto Piceno) Dal 1943 i nazifascisti lo utilizzarono per internare gli ebrei rastrellati T +39 0734 229092 nella provincia di Ascoli Piceno ed al termine del conflitto mondiale [email protected] venne trasformato in Centro Raccolta Profughi (CLN), ospitando esuli provenienti dalla Dalmazia, dall’Istria, dalle ex colonie italiane in Africa, dall’Albania e dalla Grecia: gli ultimi profughi lasciarono Servigliano nel 1955 quando il campo venne definitivamente chiuso.

Il lavoro di promozione della struttura e l’attenzione al messaggio che si vuol trasmettere alle generazioni future, ha portato alla creazione di legami con una capillare rete europea di luoghi della memoria ai quali è affidato il compito di promuovere la conoscenza di alcuni tra i periodi più tristi della storia dell’Europa e del Mondo. VISIT ALSO musei comuni 83

Aula Didattica Multimediale sul Campo di Prigionia di Servigliano

DIDACTIC ROOM ABOUT THE SERVIGLIANO PRISON ex Stazione della linea ferroviaria

The didactic room about the Servigliano Prison Camp is set up in the ex Station of the train line, which up to 1956, used to connect Porto San Giorgio to Amandola through the Valley of the Tenna River. The recovery of the building, that appears next to the ‘Park of Peace’ a ’70s transformation of the Prison Camp, is the fruit of careful reflections on the historical and cultural context of the Tenna Valley.

The Servigliano Prison Camp, operative during the First World War with the arrival of the first Austrian-Hungarian prisoners, starting from 1936, was first a deposit of war materials then, at the outbreak of the Second World War, a prison camp. From 1943 the nazi-fascists used it to hold the Jews rounded up in the Ascoli Piceno province and at the end of the world conflict, it was transformed into a Refugees Centre (CLN), giving hospitality to those exiled from Dalmatia, Istria, from the former Italian colonies in Africa, from Albania and Greece: Campo di prigionia the last refugees left Servigliano in 1955 when the camp was closed completely.

The task of the promotion of the structure and the attention to the message that hopefully will be transmitted to the future generations, has brought about the creation of connections with a European capillary network of memorable places to which are entrusted the duty of promoting the knowledge of some of the saddest periods of the history of Europe and of the World. 84 VISITA ANCHE

Provincia di Fermo Provincia di Fermo FOTOTECA PROVINCIALE DI FERMO AUDIOTECA PROVINCIALE DI FERMO

Ex Ospedale Bertacchini Conservatorio “G.B. Pergolesi” Via Bertacchini Via dell’Università 16 63824 63900 Fermo www.fototecafermo.it www.conservatorio.net Mar>Ven / Tue>Fri 15.00-18.00 Lun | Mer / Mon | Wed 08.00-14.00 Apertura anche su richiesta Mart | Gio | Ven / Mon | Thu | Fri 14.00 -18.30 Open also on request Associazione Altidona Belvedere T +39 0734 225495 int. 8 T +39 348 0331387 F +39 0734 228742 [email protected] [email protected]

La Fototeca provinciale ha lo scopo di costituire L’Audioteca provinciale è un polo multimediale una delle più ricche e articolate raccolte foto- istituito con lo scopo di mettere a disposizione grafiche, per la documentazione del patrimonio dei giovani e dell’intera collettività un vasto storico, artistico, architettonico, paesaggistico, materiale documentario come dischi, video, etnoantropologico del territorio e degli aspetti libri, riviste riguardante la musica di ogni identitari della società e della cultura italiana. epoca e genere, materiale che viene via via A tal fine si occupa di inventariare, digitalizzare potenziato con nuove raccolte di interesse e catalogare il patrimonio storico rappresentato artistico, storico, e didattico. da fotografie, filmati e documenti, di raccogliere e conservare la documentazione per immagini Tutto ciò è disponibile per la fruizione e per il di avvenimenti recenti da tramandare alle future prestito, e viene utilizzato per la divulgazione, la generazioni. Organizza e promuove iniziative didattica e le iniziative culturali. tese a diffondere la cultura fotografica.

The provincial Photo-Library aims to establish The provincial Audio-Library is a multimedia one of the richest and most articulated centre established with the aim of making photographic collections for the documentation available to the youngsters and to the whole of the historical, artistic, architectural, landscape, community, a vast amount of documentary ethno-anthropological heritage of the territory materials, records, videos, books, magazines and of the identity aspects of Italian society and regarding all types of music from all periods, culture.To this purpose, it deals with formulating which shall be increased over time with new an inventory, digitizing and cataloging the collections of artistic, historic and learning historical heritage represented by photographs, interests. films, and documents, collecting and retaining documentation by pictures of recent events All this is available to be divulged for enjoyment to pass down to the future generations. It and may be borrowed and is used for learning organizes and promotes initiatives aimed at and cultural initiatives. spreading photographic culture. VISIT ALSO musei comuni 85

Proprietà privata Proprietà privata MUSEO DELLA CULTURA ANTICA STAMPERIA FABIANI

POPOLARE MARCHIGIANA Vicolo del Forno 3 Via Napoli 11/15 63848 63845 Capparuccia di [email protected] [email protected] www.anticastamperiafabiani.it www.museoculturapopolare.it Lun>Ven / Mon>Fri Apertura solo su richiesta 10.00-12.00 / 15.00 -18.00 Open only on request Apertura anche su richiesta Open also on request T +39 0734 631160 T +39 0734 658213 T +39 339 7381921 T +39 339 7030530

Dalla passione di Lauro Lupi, fervido collezionista La “Antica Stamperia Fabiani” si compone di utensili ed attrezzi di lavoro di altri tempi, nasce di antiche e preziose attrezzature legate alla il Museo della Cultura popolare marchigiana, famiglia di Stampatori, attiva a Petritoli sin dal una mostra che offre al visitatore un tuffo nel XIX secolo, ed offre al pubblico un patrimonio passato e fa rivivere le tradizioni ed i ritmi del di conoscenze sulle antiche tecniche e fasi di vivere nella campagna marchigiana. La mostra è lavorazione della stampa tipografica. divisa in tre sezioni: la prima, “Mesi del campo momenti di vita contadina”, ospita oggetti Nella Stamperia sono presenti quattro ed utensili da lavoro; nella seconda si possono macchine da stampa rarissime, tra le quali un ammirare importanti pezzi come un torchio torchio manuale in ghisa, con base a crociera della fine Seicento. Nella terza sezione sono di legno della Amos dell’Orto in Monza del fedelmente riprodotti, mediante pezzi autentici, 1841 (esemplare unico, completo in Italia), gli antichi mestieri di un tempo come il oltre a vari cliché d’epoca e caratteri in lega falegname, il calzolaio, il barbiere e molti (in piombo e legno). altri ancora, oltre alle riproduzioni di una scuola elementare ed un asilo degli anni Trenta.

From the passion of Lauro Lupi, a keen collector The“Ancient Fabiani Printing House” is made of utensils and work tools from the past, the up of ancient and precious equipment tied to Folklore Museum of the Marche was created: the families of Printers active in Petritoli since an exhibition that offers the visitor a leap back the XIX century; it offers the public a heritage of in time and brings back to life the traditions and knowledge on the ancient techniques and work the patterns of living in the Marche country side. phases of typographic print. The exhibition is divided into three sections: the first section, Months“ of the field country In the Print Works four very rare printing machines life moments” gathers objects and work can been viewed, amongst which an 1841 manual tools; in the second one, important items like cast-iron Press, with a wooden cross base by a press of the late 1600s; in the third section, Amos dell’Orto of Monza (unique, complete through authentic items, the ancient crafts model in Italy), besides various vintage clichés of the past faithfully reproduce the carpenter, and alloy types (in lead and wood). the shoemaker, the barber and many others, besides the reproductions of a junior school and a kindergarten of the 1930s. 86 VISITA ANCHE

Comune di Porto San Giorgio Comune di MUSEO DEL MARE PARCO DEI VULCANELLI PORTO SAN GIORGIO Santa Maria in Paganico Villa Rivafiorita Valle Corvone Viale della Vittoria 63841 Monteleone di Fermo 63822 Porto San Giorgio T +39 0734 773521 Apertura solo su richiesta [email protected] Open only on request Il territorio comunale di Monteleone di Fermo T +39 339 4191874 ospita uno dei fenomeni geologici più affascinanti di vulcanesimo sedimentario, i vulcanelli di Il Museo del Mare Porto San Giorgio è una fango: dislocati lungo il corso del fiume Ete collezione raccolta da Stefano Campussè: il Vivo, sono visitabili nei due siti di Santa Maria in curatore ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del Paganico e Ete e di Valle Corvone, Polla e Croce. mare costruendo fari e poi mano a mano si è The Municipal territory of Monteleone di Fermo hosts appassionato sempre di più, fino a raccogliere one of the most fascinating geological phenomena of materiale da amici e conoscenti che per la prima sedimentary volcanism, the small mud volcanoes: volta ha esposto nell’estate 2012. positioned along the River Ete Vivo, they can be Il Museo offre una sorta di simulazione “rudimen- visited in the two places of Santa Maria in Paganico tale” di navigazione attraverso effetti sonori, and Ete and Valle Corvone, Polla and Croce. visivi e di movimento. ECOMUSEO DELLA VALLE DELL’ASO The Porto San Giorgio Sea Museum is a E DELLE SUE IDENTITÀ collection put together by Stefano Campussè: the curator began approaching the sea-world by Sede legale Unione Comuni Valdaso building lighthouses and then gradually became Loc. Piane 65 - 63826 more and more enthusiastic, as he started T +39 0734 222004 - F + 39 0734 223946 collecting goods from friends and acquaintances, [email protected] which he exhibited for the first time in the summer www.ecomuseovalledellaso.it of 2012. www.ucvaldaso.it - www.museipiceni.it The Museum offers a kind of “rudimentary” Coordinatore Ecomuseo simulation of navigation through sound, visual and Antonella Nonnis T +39 335 6076549 movement effects. “L’Ecomuseo è: un territorio, una popolazione, un patrimonio” L’Ecomuseo della Valle dell’Aso è un diffuso contenitore culturale composto da 21 Centri d’Interpretazione Territoriale (CIT) dove i residenti della Valle possono incontrarsi, condividere ed arrivare a scelte di welfare comuni.

“The Eco-museum is: a territory, a population, a patrimony” The Eco-museum of the Aso Valley is the wide spread cultural area made up of 21 ‘Centri d’Interpretazione Territoriale’ (CIT Territorial Interpretation Centres) where the residents of the Valley may meet up, share opinions and make choices of mutual welfare. musei comuni 87

LINKS UTILI

Regione Marche - Cultura www.cultura.marche.it

Marche Musei www.musei.marche.it

Provincia di Fermo www.provincia.fermo.it

Comune di Fermo www.comune.fermo.it

Museo diffuso del Fermano www.fermomusei.it

Turismo Marche www.turismo.marche.it

Marca Fermana www.marcafermana.com

Rete dei Teatri della Provincia di Fermo www.teatricomuni.it LEGENDA PITTOGRAMMI / KEY TO SYMBOLS

ACCESSIBILITA’ TOTALE / PARZIALE Indirizzo MOBILITY ACCESS: COMPLETE / PARTIAL Address per maggiori informazioni contattare i singoli musei / for more information Orari contact the museums Opening Times

Ingressi VISITA GUIDATA Admission Tickets GUIDED TOURS Intero / Ridotto Regular Admission AUDIOGUIDE Reduced Admission AUDIO GUIDE Apertura su richiesta Open on request SUSSIDI INFORMATIVI MULTIMEDIALI MULTIMEDIA INFORMATION AIDS Ingresso Libero Free Admission

ATTIVITÀ DIDATTICHE E LABORATORI Contatti per prenotazioni LEARNING ACTIVITIES & LABORATORIES Contacts for bookings aperture su richiesta / open on request visite guidate / guided tours BOOKSHOP attività didattiche / learning activities BOOKSHOP

BIBLIOTECA * gli orari di apertura indicati potrebbero subire LIBRARY variazioni: per maggiori informazioni consultare il sito www.museicomuni.it

ARCHIVIO The opening times listed are subject to change: for ARCHIVES more information, visit www.museicomuni.it

SALE PER CONVEGNI E CONFERENZE * per ulteriori informazioni su titoli d’ingresso CONFERENCE & MEETING ROOMS (biglietti cumulativi, biglietti integrati) e sulle forme tariffarie previste per le principali categorie d’utenza (riduzioni e gratuità) consultare il sito SALE PER MOSTRE TEMPORANEE www.museicomuni.it TEMPORARY EXHIBITION HALLS For more information on the admission (special tickets or integrated tickets) and on tariffs for the POSTAZIONI INTERNET main categories of users (regular, reduced and free INTERNET ACCESS AREAS admission), visit www.museicomuni.it

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