qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 1981- uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd2013

fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg2002 hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert MEZZO yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasSECOLO DI GRUPPO dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzABELE 1 xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty

IMMIGRAZIONE: LEGGE BOSSI-FINI; NO DA DARIO FO E DON CIOTTI ARCI, IL 19 GENNAIO MANIFESTAZIONE PER DEMOCRAZIA (ANSA) - ROMA, 7 GEN - L'appello contro il disegno di legge Bossi-Fini sull'immigrazione continua a ricevere il sostegno di intellettuali, giornalisti, giuristi. L'Arci, ricordando che il 19 gennaio si terra' una manifestazione nazionale a Roma contro il progetto di legge, afferma che l'appello e' stato sottoscritto, fra gli altri, da Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, don Luigi Ciotti, mons. Luigi Bettazzi, Raniero La Valle, Domenico Gallo, Antonio Tabucchi, Cristiana Ali Farah, Ribka Shibatu, Stefano Benni. Per il presidente dell'Arci, Tom Benetollo, ''la manifestazione si sta configurando sempre piu' come momento decisivo per la creazione di un largo e plurale movimento contro il razzismo, in difesa della convivenza civile e della democrazia nel nostro paese''. (ANSA). COM-MAS 07-GEN-02 18:39

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NIGERIA: SAFYA; STASERA FIACCOLATA, OTTIMISMO SU SUA SORTE MUSSOLINI (AN), INTERVENGA L'EUROPA CON SANZIONI ECONOMICHE (ANSA) - ROMA, 9 GEN - Safya e' condannata alla lapidazione ma non e' sola, quasi certamente la sua vita sara' salvata. Sull'esito della vicenda della donna nigeriana condannata alla pena di morte da un tribunale islamico per aver avuto (benche' divorziata) un figlio fuori dal matrimonio circola infatti un diffuso ottimismo. Grazie anche all'ampia mobilitazione che vede il mondo politico e quello della societa' civile del nostro paese impegnato a salvare per Safya e che stasera, a Roma, si ritrovera' di fronte all'ambasciata nigeriana nella seconda fiaccolata promossa dal programma radiofonico 'Zapping'. ''Ormai - ha detto Enrico Pianetta, presidente della Commissione parlamentare per i diritti umani - nei confronti di questa vicenda sono state avviate una serie di iniziative che quasi certamente disincentiveranno l'esecuzione. Sono molto ottimista e sono convinto che questo e' anche il risultato della mobilitazione fra associazioni e mondo politico. Ricordo ad esempio la mozione al senato. E' l'esempio di un'azione parallela che produce i suoi effetti. Resta la preoccupazione - ha precisato - per tutte quelle migliaia di donne i cui casi non sono cosi' eclatanti, privi della dignita' di persone''. ''Per quanto ne sappiamo - ha affermato Sergio D'Elia di 'Nessuno tocchi Caino' - il caso e' in via di soluzione, lo scenario che si intravede e' tranquillizzante. La Nigeria di oggi non permettera' che sul suo territorio avvenga una lapidazione, ci sono prese di posizione in tal senso da parte di politici e di giuristi locali. Se anche ci dovesse essere la conferma della condanna il ricorso alla Corte di appello federale non puo' che avere un esito scontato e positivo. Non abbiamo dubbi''. Anche dall'Aidos (l'ong che si occupa di interventi di sviluppo per le donne) ha fiducia nell'eventuale appello alla Corte federale. ''Ma la cosa piu' importante che emerge dalla vicenda - ha affermato Cristiana Scoppa - e' la tendenza delle autorita' locali a rimanere conservatrici, come nel caso dei tribunali islamici nigeriani, rispetto alle amministrazioni centrali e che si traducono sempre per le donne in maggiore discriminazione. Lo stato federale della Nigeria che tende ad avere una visione della legislazione piu' laica guarda con preoccupazione a questo stato di cose''. Scoppa ha sottolineato che la condanna a Safya e' ''propagandistica. Lei e' divorziata e dopo la nascita del figlio ha chiesto al padre gli alimenti. A questo punto l'uomo l'ha denunciata''. La parlamentare di An, Alessandra Mussolini, auspicando una soluzione positiva della vicenda, ha chiesto l'intervento anche della diplomazia europea. ''Queste violenze - ha detto - devono essere cancellate definitivamente. L'Italia ma anche l'Europa deve farsi promotrice di un'iniziativa magari prevedendo sanzioni

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE economiche''. Secondo don Luigi Ciotti, ''la vicenda di Safya oltre a ricordarci quanto la violazione dei diritti umani non conosce pause e feste, ci insegna una cosa: e' possibile reagire, denunciare, mobilitarsi. E' doveroso non stare zitti e non voltarsi dall'altra parte. Specialmente noi, dall'alto dei nostri privilegi di occidentali, dobbiamo sentire il dovere morale e politico di mobilitarci e di sollecitare le nostre istituzioni e quelle europee, la nostra diplomazia e le nostre imprese su questa vicenda. Per salvare la vita di Safya ma per difendere e riaffermare la dignita' di tutte le donne. Ma anche per riflettere - ha continuato - denunciare e superare in tutto il mondo la barbarie della pena di morte. Sharia o non sharia''. Sostegno alla fiaccolata di stasera anche dalle donne Ds. La coordinatrice Barbara Pollastrini ha sottolineato che l'adesione all'iniziativa ''e' un modo in piu' per ribadire il nostro impegno per Safya e per ricordare che non e' permesso abbassare la guardia di fronte ai diritti umani delle donne, ancora violati e negati in troppe parti del mondo''. Critiche alla stampa italiana dal leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli. ''Sono profondamente indignato - ha dichiarato - per il silenzio tenuto da quasi tutti i tg e quotidiani nazionali nei confronti di Safya e nonostante la mobilitazione internazionale e le tante iniziative. Non resta che sperare in Chiambretti!''. (ANSA). MAS 09-GEN-02 18:14

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GIUSTIZIA: SCORTE; APPELLO PER NON LASCIARE SOLI I MAGISTRATI FIRMATO DA CAPONNETTO,FO,RAME, BORSELLINO; CREATO FONDO SOSTEGNO (ANSA) - ROMA, 10 GEN - Antonino Caponnetto, Rita Borsellino, Franca Rame, Dario Fo e Alfredo Galasso sono tra i firmatari di un ''appello alla societa' civile per non lasciare soli e senza scorta i magistrati ed i testimoni di giustizia''. E per rendere piu' concreta la loro iniziativa hanno creato anche un fondo straordinario di sostegno che verra' messo a disposizione del capo dello Stato. ''Uno dei problemi piu' gravi del governo Berlusconi -dicono- e' sicuramente quello del mancato rinnovo delle scorte a tutela di magistrati impegnati in inchieste contro il crimine organizzato, da Milano alla Sicilia. Alcuni di loro sono stati fotografati da giornalisti mentre affrontano il traffico cittadino privi di scorta. E' una situazione non piu' tollerabile in un paese che si dice civile e della quale riteniamo si debba far carico la societa' tutta, addossandosi le responsabilita' relative alle spese delle rispettive scorte''. Di qui l'idea del fondo e l'invito ''a tutti gli italiani che hanno a cuore il problema di garantire sicurezza ai magistrati e ai testimoni di giustizia che rischiano la vita per noi'' a versare ''uno, dieci, cento, mille euro'' sul ''fondo straordinario di sostegno'', presso la banca popolare etica di Padova (c/c n.511511, abi 5018, cab 12100). ''Questo conto -proseguono- verra' messo a disposizione del capo dello Stato, massima autorita' del Consiglio superiore della magistratura''. E garanti dell'utilizzo del fondo saranno loro, i firmatari dell'appello: Dario Fo, Franca Rame, Antonino Caponnetto, Milly Bossi Moratti, Luigi Ciotti, Alfredo galasso e Rita Borsellino. ''Impegniamoci a fondo per questa giusta causa -concludono-; dovesse mai venire aggredito o ucciso uno di questi magistrati, e non sarebbe il primo, come la metteremmo con la nostra coscienza di persone oneste?''. (ANSA). TAM 10-GEN-02 14:29

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RE MAROCCO GRAZIA ITALIANO ARRESTATO PER DROGA ACCOLTA RICHIESTA DI COMUNITA' SANT'EGIDIO PER MOTIVI UMANITARI (ANSA) - ROMA, 11 GEN - E' stato scarcerato Ferruccio Ciotti, italiano detenuto in Marocco per trasporto di hashish. Il re del Marocco ha accolto la richiesta di grazia, inoltrata dalla comunita' di sant'Egidio, per motivi umanitari. La notizia viene diffusa dalla Comunita' che, interessata al problema di Ciotti da mons. Luigi Orengo di La Spezia, aveva inoltrato richiesta di grazia al re. Ciotti, nato a Sassari, era stato condannato in Marocco a quattro anni per trasporto di hashish e aveva scontato piu' della meta' della pena. Viste le sue precarie condizioni di salute, il 13 dicembre scorso la Comunita' ha interessato il primo ministro Abderrahman Youssoufi, chiedendo la grazia per motivi umanitari, e ieri sera Ciotti e' stato scarcerato.(ANSA). CHR 11-GEN-02 13:11

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GIUSTIZIA: DON CIOTTI, CRITERIO CHE DEVE GUIDARE LA POLITICA (ANSA) - POTENZA, 16 GEN - ''La giustizia e' il criterio che deve guidare non solo la vita individuale ma anche la politica e dove questa si ferma crescono i soprusi, la logica della visibilita' contro tutto e contro tutti, il prevalere dei privilegi e delle corsie preferenziali e la difesa ad oltranza del proprio benessere'': lo ha detto, in serata a Potenza, don Luigi Ciotti, intervenendo alla prima assemblea regionale della Basilicata di 'Libera' (Associazione, nomi e numeri contro le mafie). ''Purtroppo in Italia - ha aggiunto don Ciotti - sta crescendo la perdita del senso della legalita', c' e' un forte ritorno della corruzione e della criminalita', emerso anche dalle relazioni dei procuratori generali. Un dato su tutti: in Sicilia nel 2001 - ha spiegato - il fenomeno del racket e' aumentato del 200 per cento. Un dato che crea inquietudine: il rischio che la 'pressione mafiosa' possa prendere il sopravvento anche nelle regioni apparentemente fino ad oggi 'vergini' del Paese e' forte. La societa' civile deve riflettere, sapendo che non si costruisce giustizia senza la ricerca della verita'. Tutti - ha concluso - devono collaborare in modo molto umile e forte perche' si possa cercare sempre la verita'''. KRC 16-GEN-02 21:33

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IMMIGRAZIONE: ADESIONE VERDI E PLAUSO CGIL A PROTESTA DEL 19 ORGANIZZATI TRENI SPECIALI E CENTINAIA DI PULLMAN (ANSA) - ROMA, 16 GEN - I Verdi aderiscono alla manifestazione nazionale del 19 gennaio a Roma contro il ddl Bossi-Fini sull'immigrazione e la Cgil esprime apprezzamento per l'iniziativa. Intanto, il Comitato promotore fa sapere che per l'occasione sono stati gia' organizzati 4 treni speciali, centinaia di pullman e si prevede la presenza di decine di migliaia di persone. ''Ci auguriamo - dichiara il responsabile della Federazione dei Verdi per i diritti civili Giampaolo Silvestri - una grandissima manifestazione da cui possa emergere un fermo rifiuto dei razzismi, delle guerre, della xenofobia e della indecente proposta di legge Bossi-Fini che lede i principi democratici del nostro ordinamento''. Condivisione e apprezzamento e' espresso dal sindacato di Cofferati ''per i contenuti dell'appello alla mobilitazione contro il ddl Bossi-Fini lanciato da una serie di autorevoli personalita' del mondo della cultura, dell'impegno sociale e di tutte le fedi religiose che hanno aderito e rilanciato la giornata sull'immigrazione del prossimo 19 gennaio''. La Cgil annuncia, d'accordo con Cisl e Uil, una intensificazione della mobilitazione gia' avviata nello scorso dicembre e iniziative di lotta da attuare in relazione all'andamento del dibattito parlamentare relativo al provvedimento sull'immigrazione. ''Un ddl che si pone in netto contrasto con gli orientamenti della politica europea e contraddice i valori espressi dalla Costituzione'' ribadisce oggi la confederazione di corso d'Italia condannando la linea di comportamento adottata finora dal ministro Maroni che ha deciso di non anticipare il flusso di ingresso dei lavoratori stagionali e di posticipare 'sine die' l'emanazione del decreto sui flussi di ingresso per il 2002. ''Decisioni - osserva la Cgil - che aggravano a dismisura una situazione gia' di per se' intollerabile e che stanno producendo enormi disagi e notevoli danni al mondo produttivo e all'economia del Paese, oltre che alle famiglie che hanno maggior bisogno di assistenza''. La manifestazione del 19 partira' alle 15 da piazza della Repubblica. Il corteo attraversera' il quartiere Esquilino, dove vivono migliaia di immigrati, e fara' una sosta davanti all'ambasciata di Argentina per poi concludersi a piazza Navona dove saranno presenti alcuni promotori dell'appello (sottoscritto, fra gli altri, da Dario Fo, Don Luigi Ciotti, Antonio Tabucchi) che ha dato il via all'iniziativa. (ANSA). CLL 16-GEN-02 17:48

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ROMA SOCIAL FORUM: IL 19 MIGRANTI CONTRO DDL BOSSI-FINI I NO GLOBAL, STESSA CARICA DI CIVILTA' DEL PRIMO GIORNO A GENOVA (ANSA) - ROMA, 16 GEN - Una grande manifestazione di migranti contro il disegno di legge Bossi-Fini, nello spirito pacifico e con la stessa 'carica di civilta' ' della prima giornata di Genova e' quello che ''il movimento anti-liberista'', nelle sue varie articolazioni - i 120 social forum locali e le varie reti tematiche - si propone per il prossimo 19 gennaio a Roma. La manifestazione, come si legge in un appello sottoscritto da vari intellettuali che ha tra i suoi primi firmatari Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin e don Luigi Ciotti ''e' contro una idea esclusiva e 'nazionalitaria' dei diritti e la mercificazione di esseri umani condannati alla clandestinita' '. ''Questa legge danneggia tutta la democrazia - ha detto Stefano Gallieni, del Roma Social Forum - e' un cuneo contro lo stato di diritto e rientra nel tentativo del governo Berlusconi di cancellare tutti i diritti, ragione per cui gli immigrati lottano anche con noi contro l'abolizione dell'art 18 e per la difesa della scuola pubblica''. Nell'assemblea nazionale del movimento, che si svolgera' a Roma il 18 e 19 gennaio, si avviera' la discussione sul nuovo patto di lavoro, un punto considerato cruciale e che spinge il movimento a rafforzare l' impegno sulle tematiche economiche e sociali e tra l'altro alla partecipazione, con le proprie parole d'ordine, allo sciopero nazionale per il pubblico impiego del 15 febbraio. Le decisioni prese dal ''movimento dei movimenti'' per la manifestazione e per le due giornate di assemblea nazionale sono state rese note oggi, in una conferenza stampa in Campidoglio. Si comincia venerdi' 18, alle 13, con una conferenza stampa nell' ex mattatoio del settimanale ''Carta'' sul comportamento della polizia a Genova, in particolare sull'uso, in quelle giornate, di gas vietati dalle convenzioni internazionali per usi militari. I lavori dell'assemblea nel pomeriggio si concentreranno sulla partecipazione a Porto Alegre - dove sono attesi complessivamente 70 mila delegati sul tema ''un altro mondo e' in costruzione'' e dove un campeggio sara' intitolato a Carlo Giuliani: si dovra' stabilire la formazione della delegazione italiana, che sara' composta da circa 500 persone. Sabato la discussione sul nuovo patto di lavoro . L'assemblea, che e' in preparazione del primo forum sociale italiano che e' previsto a marzo, si articolera' in sei gruppi di lavoro: sui migranti, su lavoro e stato sociale, sulla guerra, sulla scuola e i saperi, sugli organismi internazionali e sulla comunicazioni. (ANSA). SAA 16-GEN-02 16:03

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CORTEO MIGRANTI: A ROMA IN 50 MILA,NO A RAZZISMO E XENOFOBIA SABATO MANIFESTAZIONE CONTRO DISEGNO LEGGE BOSSI-FINI (ANSA) - ROMA, 17 GEN - In 50 mila per le vie di Roma per gridare la loro rabbia, il loro orgoglio. E soprattutto il loro ''no'' deciso contro il disegno di legge Bossi-Fini che giudicano ''iniquo, razzista, vergognoso''. Arriveranno in massa a Roma sabato prossimo i migranti, irregolari, regolari, richiedenti asilo e anche clandestini, per chiedere ''il diritto al futuro'', slogan coniato nel manifesto di intellettuali che supportano la manifestazione e che aprira' il corteo. A precedere lo striscione ci saranno quattro gruppi di familiari delle tante vittime di stragi di immigrati: da quelle nel Canale di Otranto, ai sei marocchini morti nel centro di accoglienza di Trapani. Una manifestazione ''partita dal basso'' e che, nelle intenzioni dei promotori - Arci e Social Forum in testa - dovra' rimanere ''alla base'', cioe' ai migranti (che arriveranno con cinque treni speciali e un centinaio di pullman, la maggior parte dalla Campania) e poi estesa a tutti i lavoratori, a tutti quelli che si oppongono ad un progetto di ''societa' xenofoba, razzista''. Stamane in una conferenza stampa il senso della manifestazione, nata da un'idea del Roma Social Forum e poi sviluppata in un manifesto di intellettuali tra i quali Dario Fo, Franca Rame, Antonio Tabucchi e monsignor Bettazzi, e' stato spiegato dalle varie anime che prenderanno parte al corteo che partira' alle 15 da piazza della Repubblica, attraversera' il quartiere multietnico Esquilino per poi approdare a piazza Navona. Sul palco dovrebbe intervenire anche don Luigi Ciotti, firmatario del manifesto, ma gli interventi saranno aperti da una migrante, una donna in rappresentanza di tutti gli immigrati. Al corteo hanno aderito molte associazioni laiche e religiose (come la Uccoi, l'unione islamica piu' importante in Italia), la Fiom-Cgil e anche sindacati extraconfederali, le camere del lavoro, i Cobas, l'Unione degli studenti. La presenza dei sindacati, e' stato sottolineato, ''e' importante anche perche' la contemporaneita' del disegno di legge sull'immigrazione e la volonta' di cancellare l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori evidenzia la volonta' di precarizzare ancora di piu' la condizione dei lavoratori, in particolare quelli immigrati'', hanno sottolineato Giampiero Cioffredi dell'Arci e Dino Frisullo di 'Senzaconfine', associazione aderente al Roma Social Forum. Tra i partiti hanno dato la loro adesione al corteo i Verdi, Prc e i Ds, rappresentati stamane nella conferenza stampa dagli esponenti parlamentari Stefano Boco, Gigi Malabarba e Pietro Folena. Il corteo di sabato sara', non solo nei contenuti ma anche

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE nell'atmosfera, una riedizione del grande corteo dei migranti del 19 luglio scorso che apri' le contestazioni al G8 di Genova: pacifico, tranquillo, rivendicativo. La parentesi di disubbidienza spettera' naturalmente ai componenti del Social Forum che promettono battaglia a tutto campo al disegno di legge: spiega Frisullo, ''se passera', se governo e forze dell' ordine continueranno con azioni come quelle all'Esquilino, dove gli immigrati sono stati rastrellati, apriremo i nostri luoghi ai migranti''. (ANSA). TZ 17-GEN-02 15:09

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CORTEO MIGRANTI: CI SARANNO ANCHE FO, BERTINOTTI, FOLENA ASSENTI LE GRANDI ASSOCIAZIONI CATTOLICHE (ANSA) - ROMA, 18 GEN - Marceranno insieme per dire no al ddl Bossi-Fini sull'immigrazione ma soprattutto per riaffermare i diritti di cittadinanza, degli immigrati ma non solo. Questo lo spirito della manifestazione prevista per domani a Roma alla sono attese 50 mila persone da tutta Italia. Un'iniziativa che ha il sostegno del premio Nobel Dario Fo e di un gruppo di intellettuali (fra i quali Bruno Trentin, don Luigi Ciotti, mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hack, Moni Ovadia, Antonio Tabucchi) che hanno firmato una appello contro il provvedimento governativo. Una manifestazione alla quale aderiscono numerose associazioni (i Forum sociali, i gruppi antirazzismo; e poi, fra gli altri, Arci, Antigone, Associazione per la pace, Gruppo Abele), le comunita' degli immigrati e delle donne immigrate (fra le quali quelle asiatiche, maghrebine, senegalesi), le comunita' religiose cattoliche (come Pax Christi e il centro Astalli dei Gesuiti) ma anche islamiche e evangeliche; e' prevista anche una delegazione degli indiani sik. E poi, i sindacati, le comunita' che chiedono l'asilo come quella dei curdi; esponenti politici (hanno aderito fra gli altri Fausto Bertinotti e Pietro Folena). Manchera' la parte dell'associazionismo cattolico nazionale, le Acli e la Caritas, che pero' saranno presenti con numerose sezioni locali. Sotto accusa nel ddl, che ora e' alla Commissione affari costituzionali della Camera - secondo i promotori della manifestazione - la precarizzazione della vita e del lavoro dei cittadini stranieri. ''Puntiamo a riavviare un percorso di civilta' sulle tematiche dei diritti degli immigrati - ha affermato Dino Frisullo di Senzaconfine, esponente del gruppo promotore del corteo - che vuol dire diritto di asilo, diritto al voto e alla cittadinanza, alla permanenza. Vogliamo l' emersione della clandestinita', e per questo rivendichiamo una sanatoria, e possibilita' di legalizzazione per chi ha un lavoro''. Inoltre, ''e' un provvedimento segregazionista. Punta alla precarieta' come condizione di vita, l'immigrato in ogni momento e' alla merce' del datore di lavoro e della questura. Questo e' un attacco al lavoro e non riguarda solo gli immigrati''. ''E' un provvedimento - ha aggiunto - che non si puo' emendare e la maggiornanza non puo' non tener conto dell'opinione di tutte queste forze sociali''. Per l'Ics (Consorzio italiano di solidarieta'), con il ddl del governo ''aumenteranno le discriminazioni degli immigrati e dei richiedenti asilo; peggioreranno le condizioni delle garanzie e dell'integrazione. Si fa interprete degli elementi piu' retrivi di una cultura politica fondata su una visione dei diritti della cittadinanza fondata sull'esclusione sociale e l'appartenenza nazionale. Si vuole fare degli immigrati dei cittadini di serie

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B, trattandoli come sospetti criminali''. Preoccupazioni anche da Amnesty International che sottolinea il fatto che l'Italia e' l'unico paese in Europa a non avere una legge sul diritto di asilo: ''nel ddl ci sono due articoli che, seppure finalizzati a limitare l'abuso e la strumentalizzazione dell'asilo, nella loro formulazione attuale ne impedirebbero di fatto l'effettivo esercizio. La tutela dei richiedenti di asilo e dei rifugiati in Italia rischia di indebolirsi''. La manifestazione di domani - ha affermato Vittorio Agnoletto, rappresentante del movimento italiano nel Forum sociale mondiale - ''non e' solo un atto di solidarieta' verso le persone immigrate ma e' la consapevolezza che sono in gioco i diritti di tutti. Se passasse questa legge un immigrato varrebbe meno di una merce e tutti saremmo piu' deboli. L'immigrato diventa una persona da spremere e poi quando non serve piu' si rimpatria''. A suo avviso, anche il precedente governo ha delle responsabilita': ''ha istituito i centri di detenzione temporanei. Chiediamo la loro chiusura e chiediamo il diritto di voto amministrativo per gli immigrati che sono in Italia da diverso tempo''. Critiche al ddl Bossi-Fini anche dal Forum del terzo settore che non aderisce all'evento (ma molte delle organizzazioni che ne fanno parte si) che ha in programma una nuova manifestazione per il mese di marzo. ''Certo - ha spiegato Edo Patriarca del Forum - ci sono alcune divergenze ma sui grandi obiettivi concordiamo: non tutti aderiamo al corteo di domani ma se cogliera' l'obiettivo sara' utile e importante''. Il ddl ''parte da una logica sbagliata ritenendo l'immigrazione soltanto una questione di ordine pubblico tanto che i contratti di lavoro saranno garantiti dalle prefetture. Noi chiediamo invece che venga attuata quella parte della legge Turco-Napolitano rimasta sulla carta, che venga migliorato quel provvedimento. Il ddl varato dal governo Berlusconi rappresenta un sicuro arretramento''. MAS 18-GEN-02 19:35

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G8: RADIO GAP RACCOGLIE IN UN LIBRO ''LE PAROLE DI GENOVA'' (ANSA) - GENOVA, 21 GEN - 'Le parole di Genova', 45 interventi per non dimenticare i giorni del G8 e progettare un mondo migliore: Radio Gap, il network di radio comunitarie nato in occasione del G8, ha raccolto e messo su carta gli atti dei forum 'Un altro mondo e' possibile'. Il volume uscira' in libreria il 25 gennaio. Registrati tra il 16 e il 21 luglio 2001, gli interventi sono declinati in otto parole-capitoli: Globalita', Poverta', Diritti, Pace, Democrazia, Terra, Popoli, Lotta. Il libro, intitolato ''Le parole di Genova. Idee e proposte dal movimento'', e' accompagnato dalle fotografie di Tano D'Amico, storico reporter dei movimenti sociali, e da scritti di Antonio Tabucchi, Eduardo Galeano, Wu Ming. Parlano tra gli altri Susan George, Jose' Bove', Vittorio Agnoletto, Walden Bello, don Luigi Ciotti, Marco Revelli, Marina dos Santos, Nicoletta Dentico, Antonio Tricarico, Sabina Siniscalchi, don Oreste Benzi, Riccardo Petrella, Francesco Gesualdi. La documentazione dei cortei, degli scontri di piazza e del blitz alla scuola Diaz (da dove trasmetteva Radio Gap) sono contenuti nel Cd audio allegato, con le radiocronache della settimana genovese. Il libro inaugura la nuova collana 'Documenti' dell'editore Fandango. 'Le parole di Genova' sara' presentato a Roma il 25 gennaio al Politecnico Fandango. (ANSA). RC 21-GEN-02 17:16

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GIUSTIZIA: SCORTE; RITA BORSELLINO,STATO DEVE DARE SICUREZZA (ANSA) - MILANO, 25 GEN - Rita Borsellino, sorella del magistrato palermitano ucciso dalla mafia nel 1992, ha accusato il governo sulle questioni giustizia e scorte ai magistrati in un'intervista al portale Clarence (www.clarence.com), che nei giorni scorsi ha lanciato una petizione on line per ridare le scorte ai magistrati. Il portale, che ha deciso di ospitare gratuitamente la lettera aperta sulla giustizia che l'Anm fa pubblicare a pagamento sui giornali, riferisce di aver raccolto 30 mila e-mail di adesione all'iniziativa in tre giorni. Rita Borsellino, vicepresidente nazionale dell'associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti, ha ricordato come il fratello Paolo considerasse un preciso dovere dello Stato assicurare la protezione ai magistrati, anche nei giorni, carichi di paura e di tensione, immediatamente precedenti alla strage di via D'Amelio. ''Un giorno gli feci notare uno strano bidone della spazzatura che si trovava di fronte a casa sua ha ricordato Rita Borsellino ma lui non fece una piega e si limito' a dire: 'non sono io che devo occuparmi della mia sicurezza. Questo e' compito di altri'. Quelle parole sono impresse nella mia memoria''. Secondo Rita Borsellino, dal governo arrivano ''continuamente segnali per far intendere, erroneamente, che ormai il problema mafia in Italia non esista piu'. E questa e' una vergognosa falsita'. Purtroppo sono anni che in molte aree della politica italiana si lavora per screditare l'operato dei giudici. Io sono piccola piccola - ha concluso Rita Borsellino -, pero' mi fa molto riflettere il fatto che vengano sistematicamente colpiti quei giudici che indagano su questioni piu' o meno private di uomini di spicco della politica italiana''. (ANSA). GRA/LP 25-GEN-02 19:31

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GIORNO MEMORIA: DELEGATI CON STELLA GIALLA A CONGRESSO ARCI DOMANI CELEBRAZIONE CON ARRIGO DIODATI (ANSA) - NAPOLI, 26 GEN - Sara' Arrigo Diodati a celebrare domani al congresso nazionale dell'Arci in corso di svolgimento a Vico Equense (Napoli) la giornata della memoria. Tutti i delegati - 371 in rappresentanza di 1.100.000 soci - esporranno la stella gialla dei deportati ebrei nei lager nazisti. Arrigo Diodati e' stato uno dei fondatori dell'associazione. Partigiano, e' sopravvissuto all'eccidio nazista di Cravasco, in provincia di Genova. Leggera' poesie e testimonianze sulla Shoah, accompagnato al piano dalla musica di Vittorio Nocenzi. ''La cerimonia ha una forte consonanza con quanto si e' discusso in queste due prime giornate di congresso - si sottolinea in una nota - In molti interventi e' stata infatti espressa una forte preoccupazione per lo stato della democrazia nel nostro Paese. Dopo la violenta repressione di Genova, l'attacco ai diritti dei lavoratori e degli immigrati, la violenta polemica con la magistratura, il tentativo di smantellare la scuola e la sanita' pubblica, ci si interroga sulle sorti del nostro stato di diritto e su quanto si puo' fare per resistere a quest'attacco''. Domani il congresso, al quale e' intervenuto oggi don Luigi Ciotti, eleggera' il presidente nazionale e gli organismi dirigenti. Fra gli ospiti esterni e' prevista la presenza di Piero Fassino, segretario nazionale dei Ds.(ANSA). CRL/PIA 26-GEN-02 18:43

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NO GLOBAL: TUTTI I NOMI E LE IDEE DEL SOCIAL FORUM ITALIANO (NOTIZIARIO LIBRI) (ANSA) - ROMA, 1 FEB – UN ALTRO MONDO IN COSTRUZIONE - A CURA DI ANNA PIZZO - BALDINI E CASTOLDI - 211 PAGINE - 11,40 EURO - Il 'Movimento globale', quello tenuto a battesimo a Seattle, passato per Genova e che in questi giorni si ritrova a Porto Alegre, raccontato dagli uomini e dalle donne del nostro paese che ne fanno parte. Una sorta di mappa dei nomi, delle sigle e delle idee del no global made in . ''Uno scherzo della natura, come un calabrone che nonostante il corpo pesante e le ali piccine, riesce a volare'' dice, nell'introduzione, Gianfranco Bettin, prosindaco di Venezia, 'verde', una delle tante anime-componenti di questo aggregato male assortito che pure sta insieme e anzi sta ''costruendo un altro mondo''.Dai verdi a Rifondazione comunista, altro partito del/nel movimento, a sacerdoti come Don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) e don Andra Gallo (missionario, cappellano di carceri), a Luca Casarin (tute bianche), Giuseppe Bronzini (magistrato del lavoro alla corte d'appello di Roma), Gianni Fabbris (coordinatore di Altragricoltura, il nostro Bove'), Lanfranco Caminiti (responsabile del dipartimento multimediale presso il Quasar- Design University). E avanti cosi', tra ragazzi dei centri sociali e professionisti della new economy, studiosi, sindacalisti e creativi. I cenni biografici dei 18 autori dei saggi che compongono il volume attraversano l'Italia dei mestieri, delle regioni, delle generazioni, delle religioni e delle ideologie. Persone partite da strade diversissime che, come scrive Vittorio Agnoletto (Lila, ma anche il portavoce del Social Forum italiano), ''scava, scava, tutte le buche alla fine portano al centro della terra''. Lui, il mite professore con gli occhialetti che dopo Genova conoscono tutti, ha cominicato a scavare dieci anni fa con la Lega italiana lotta all'Aids e ha scoperto che il 90 per cento dei sieropositivi non ha accesso alle nuove terapie che costano troppo; hanno prezzi cosi' alti, ''senza alcun rapporto con i costi di ricerca e produzione per che' le multinazionali agiscono in regime di monopolio''; scava ancora e si e' trovato di fronte chi garantisce questo monopolio dettando le norme sui brevetti: il Wto. Anche il segretario della Fiom piemontese, Giorgio Cremaschi, partendo da Mirafiori ha scoperto che doveva fare i conti con la General Motors di Detroit e, alla fine, con il Wto. E cosi', racconta Fabbris, gli allevatori di mucche del nord Italia, gli olivicoltori di Puglia, hanno scoperto di avere molto in comune con i contadini indiani del Krrs e sudamericani di Via campesina. C'e' in questa sorta di piccola guida al no global di casa nostra, anche una Naomi Klein (l'autrice canadese di 'No logo'), che si chiama Sandro Baldoni: regista, giornalista,

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE pubblicitario, che, nel suo breve saggio rilegge la storia dei marchi in chiave autarchica e nostrana: da Gesu' Cristo (''con rispetto parlando, un maestro in questo campo, prese qualche pane e qualche pesce e' improvviso' li' per li' uno degli spot piu' belli della storia del mondo...'') all'idrolitina, le figurine Panini, il Punt e Mes.(ANSA). CZ 01-FEB-02 15:07

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MANI PULITE: IL 23/2 A MILANO MANIFESTAZIONE PER DECENNALE PRESENTATO 'IL GIORNO DELLA LEGALITA'' (ANSA) - MILANO, 4 FEB - Lo hanno definito ''Il giorno della legalita'' per ricordare il decimo anniversario di Mani Pulite ma ''non c'e' alcuna volonta' di festeggiare le manette'', quanto semmai il bisogno, condiviso da molti, di affermare che ''la questione morale e' questione fondamentale in uno stato di diritto''. E' con questo spirito che intellettuali, associazioni, singoli parlamentari, esponenti della cosiddetta societa' civile hanno organizzato per sabato 23 febbraio, al Palavobis di Milano, una manifestazione per ricordare il decimo anniversario dall' arresto di Mario Chiesa (17 febbraio 1992) e l' inizio dell' inchiesta Mani Pulite. La manifestazione, proposta a suo tempo dalla rivista Micromega e da Paolo Flores D'Arcais, e' stata presentata oggi in una conferenza stampa a Milano da Elio Veltri e Letizia Gilardelli, a nome delle tante associazioni e personalita' che hanno aderito all' iniziativa. Tra gli altri, Roberto Benigni, don Luigi Ciotti, Furio Colombo, Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Paolo Sylos Labini. ''Questa manifestazione - hanno detto - si inserisce nelle polemiche attizzate dal capo del Governo sia con le sue iniziative, sia con le sue dichiarazioni. In verita' quello della legalita' non e' un valore da considerare riserva di caccia di alcuni, ma interesse condiviso da tutti. Confidiamo che anche molte persone perbene che hanno votato Berlusconi possano aderire all' iniziativa''. (ANSA). CLE 04-FEB-02 13:59

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DROGA: DON GELMINI; DROGHE LEGGERE, COME VINO PER ALCOLISTA (ANSA) - ROMA, 21 FEB - Ammettere le droghe leggere sarebbe come se ''pretendessimo di disintossicare un alcolista somministrandogli del Lambrusco solo perche' ha meno gradi dei liquori''. L'ha detto don Pierino Gelmini, coordinatore delle ''Comunita' Incontro'', in un faccia a faccia con don Luigi Ciotti, il fondatore del ''Gruppo Abele'', oggi, sui temi delle tossicodipendenza a 'On-Off' il settimanale di 'Sat 2000' in onda alle ore 21. In relazione al metadone don Ciotti ha osservato ''senza il metadone avremmo maggiore sbando, maggiore fragilita', una grande fetta di persone che verrebbe a perdere dei riferimenti. Io non sono mai stato per le via facili credo che dei paletti vadano messi per tutti''. Da parte sua, don Gelmini interviene anche sulla questione droghe leggere e pesanti, riportate alla ribalta dalle recenti dichiarazione del ministro Prestigiacomo ('La cannabis e' come una sbornia'). In merito ha commentato don Gelmini: ''Non esistono droghe leggere e pesanti perche' nel momento in cui una persona ha bisogno di assumere qualche sostanza vuol dire che dentro di lui ha un vuoto esistenziale. E' come pretendessimo di disintossicare un alcolista somministrandogli del Lambrusco solo perche' ha meno gradi dei liquori''. A questa trasmissione che verra' replicata domani, venerdi' 22, dalle 10 alle 14,20, partecipano in studio Grazia Sestini, sottosegretario alle Politiche Sociali di FI e Giuseppe Lumia, deputato Ds ed ex presidente della commissione parlamentare Antimafia. (ANSA). XDI/IAT 21-FEB-02 19:27

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MAFIA: IL 25 PARTE CAROVANA ANTIMAFIA, IN GIRO PER SEI MESI DON CIOTTI,'MAFIA HA RIPRESO ALLA GRANDE,CI SONO NUOVE ALLEANZE' (ANSA) - ROMA, 21 FEB - Una carovana di camper e macchine in giro per sei mesi toccando dieci regioni e cento citta' per riaffermare il principio della legalita'. Il suo slogan e' ''L'Italia esiste. Ma anche le mafie''. E' la Carovana nazionale antimafia, alla sua prima edizione, organizzata da tre associazioni (Libera, Arci e Avviso pubblico). La partenza e' prevista lunedi' 25 febbraio da Milano, l'arrivo il 19 luglio a Cecina, in Toscana. E poi tappe in Sardegna (il 21 marzo a Nuoro, si terra' la settima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia), Sicilia, Calabria, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Liguria dove si terranno dibattiti, saranno proiettati film, saranno raccontate testimonianze e fatte denunce. Il programma della Carovana e' stato presentato questa mattina in un incontro stampa in cui le associazioni della carovana hanno denunciato che ''la mafia si sta riorganizzando, sta ridiventando potente, le citta' del sud hanno di nuovo paura. Di fronte a cio' la politica sta arretrando''. Il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, in particolare, ha parlato di una ''pace mafiosa'' in questi ultimi tempi che fa pensare a ''nuove alleanze ed accordi''. ''Mi pongo delle domande - ha precisato don Ciotti - sono state tolte le scorte ai magistrati fortemente a rischio sostenendo che ormai non c'era piu' pericolo. Ma come fanno ad essere cosi' sicuri? E poi: i collaboratori di giustizia sono praticamente scomparsi; nel 2000 le vittime della mafia sono state tante, nel 2001 solo una; il rapporto 2001 dei Carabinieri in Sicilia riferisce che il pizzo ha subito un incremento del 200%. Tutto cio' pone interrogativi e sospetti inquietanti''. A suo avviso, ''la mafia sta buona per accaparrarsi degli affari. La mafia ha ripreso alla grande''. ''Non si costruisce giustizia senza verita''' ha aggiunto il prete annunciando che l'8 marzo la Carovana presentera' al presidente Ciampi un manifesto: 17 argomenti-denunce (fra i quali l'ecomafia, l'usura, gli appalti, la circolazione di capitali illeciti) ma anche di proposte relative. ''La carovana - ha sottolineato - e' una scelta di responsabilita' civile, non si puo' tacere ed abbiamo bisogno di stimolare la gente, di sfidare la normalizzazione di un paese che si sta addormentando su questi temi''. Infine, la carovana ''non e' una cosa bella. E' doverosa ma non bella perche' dover manifestare parte da un dato di negativita'''. Testimonial della carovana e' il giornalista Antonio Lubrano che ha dato il proprio volto per un filmato in cui sfoglia una margherita e, riferendosi alla mafia, dice: ''esiste o non esiste, esiste o non esiste,..., secondo voi insomma esiste o non esiste? L'Italia esiste ma anche le mafie''. Il filmato (''non e' uno spot'') e' a disposizione di enti locali e delle emittenti televisive. (ANSA). MAS 21-FEB-02 15:13

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MAFIA: DON CIOTTI; QUALCUNO SE N'E' DIMENTICATO, MA ESISTE L'8 MARZO DA CIAMPI, LUNEDI' AL VIA CAROVANA ANTIMAFIA (ANSA) - ROMA, 23 FEB - La mafia esiste, e' ''meno aggressiva e sanguinaria, ma altrettanto pericolosa''. E il rischio maggiore e' ''dimenticarsi della mafia'', come fanno certe aree ''di tutti gli schieramenti'' che vorrebbero dare ad intendere ''che la mafia non e' piu' un problema''. Don Ciotti ha aperto l'assemblea di Libera con un' appassionata relazione, spiegando il senso dello slogan che dara' il titolo al manifesto che verra' consegnato l'8 marzo a Ciampi: ''L'Italia esiste, ma anche le mafie'', perche', ha detto, ''qualcuno si e' dimenticato della mafia''. ''L'abbandono della strategia stragista - ha spiegato - ha corrisposto ad una ricerca di nuove alleanze che hanno fatto diventare la mafia meno aggressiva, ma altrettanto pericolosa''. Contro questa mafia e' piu' che mai necessaria ''una strategia di contrasto fondata su valori forti: dobbiamo esserci - ha detto Don Ciotti - non solo nella denuncia, ma anche nelle proposte e nei progetti''. Le mafie sono associazioni ''che mantengono profondi legami con la societa''' avverte il presidente di Libera e alcune leggi approvate non hanno certo dato segnali forti per contrastarle. ''Le leggi sul falso in bilancio - ha detto -, l' indebolimento della cooperazione internazionale in materia penale realizzata con la legge sulle rogatorie non rappresentano problemi tecnici, ma l'indice di una strategia. E ancora: il rientro di capitali esteri, la grave perdita di Tano Grasso che, per tempi e forma, non e' stata un normale avvicendamento sono segnali che si danno''. E il movimento per la legalita' appena nato e' ''importante e necessario'', ma ''la legalita' dovrebbe essere una precondizione, la base della convivenza e non un obiettivo da raggiungere''. Don Ciotti ha quindi ricordato che l'8 marzo il manifesto di Libera per rilanciare il grido di allarme su ''un potere criminale ormai ben piu' che in fase di riorganizzazione'' verra' presentato al Capo dello Stato e che lunedi' prossimo partira' la carovana antimafia, per la prima volta al livello nazionale, che tocchera' dieci regioni italiane. Una serie di iniziative per diffondere una cultura della legalita' da difendere con forza. ''Dobbiamo fare di piu' tutti - ha concluso -, non bastano le grandi manifestazioni'' ed ha ricordato come spesso ''i giovani si sentono deboli e indifesi''. E lo dimostrano i risultati ''preoccupanti'' di un sondaggio fatto dall' Associazione studenti contro la camorra in collaborazione con il Comune di Napoli su un campione di 3 mila studenti. Il 97% dei ragazzi ritiene che non valga la pena di denunciare i furti perche' gli organismi statali sono inefficienti e che sia meglio rivolgersi al boss del quartiere per recuperare gli oggetti rubati; il 24% ammette di conoscere malavitosi; il 25% sostiene che sconfiggere la malavita e' impossibile. (ANSA). TAM 23-FEB-02 17:30

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MAFIA: LIBERA; SCALFARO, NE CONDIVIDO SCOPI EX CAPO DELLO STATO CONTRO DECISIONE MINISTERO ISTRUZIONE (ANSA) - ROMA, 23 FEB - ''Il ministero e' incerto sugli scopi di 'Libera'. Mi guardo bene dal fare commenti o contrapposizioni inesistenti, ma io oggi sono qui e sono legato a Libera da quando la conosco proprio perche' ne condivido fino in fondo gli scopi''. Cosi' l'ex capo dello stato Oscar Luigi Scalfaro ha commentato, nel corso dell'assemblea di Libera, la decisione del ministero dell'istruzione di non riconoscere lo status di ente di formazione all'associazione di Don Ciotti, definendo ''poco chiare'' le sue finalita'. ''Avrei preferito -ha aggiunto Scalfaro- che il funzionario che ha scritto quella lettera avesse detto 'non condividiamo' gli scopi o 'non condividiamo il modo con il quale volete giungere a quegli scopi' ''. L'ex presidente della repubblica, parlando della lotta alla mafia, ha poi aggiunto che ''e' fondamentale non dimenticare due momenti terribili: il massacro di grandi magistrati e in quel momento lo stato era in ginocchio, e gli abusi della corruzione. Guai a dimenticare queste cose perche' ricordano a ciascuno di noi che se non si sta attenti possono capitare''. TAM 23-FEB-02 15:37

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MAFIA: LIBERA; VIOLANTE, SI DELEGITTIMA CHI LOTTA CONTRO MAFIA RACCOLTA FIRME CONTRO DECISIONE MINISTERO ISTRUZIONE (ANSA) - ROMA, 23 FEB - Se non ci sara' un ripensamento, vorra' dire che ''c'e' un clima di delegittimazione e di attacco alle forze che lottano contro la mafia''. Con queste parole Luciano violante ha commentano la decisione del ministero dell'Istruzione di non riconoscere all'associazione 'Libera' lo status di ente di formazione. Violante, che ha fatto riferimento anche alla decisione del ministero del Welfare di interrompere la convenzione per la banca dati on line del Gruppo Abele, ha aggiunto: ''Il ministro Maroni si e' impegnato personalmente a rivedere questa situazione ed affrontare questo tema. Per quanto riguarda invece il ministero dell'istruzione noi raccoglieremo sottoscrizioni da tutti i parlamentari, di tutte le parti politiche perche' il ministro Moratti riveda queste posizioni''. L'ex presidente della Camera ha spiegato che sembra ''davvero strano'' che ''si dica che non sono utili gli scopi di Libera: un'associazione che raccoglie altre 800 associazioni e lotta da anni contro la mafia''. Violante ha poi parlato del rischio che la mafia possa tornare a uccidere. ''Siamo in una fase delicata -ha detto- c'e' un grande clima di isolamento di coloro che si impegnano contro la mafia, imprenditori sono stati uccisi perche' avevano rifiutato di pagare il pizzo, c'e' un clima di grande controllo del territorio, quindi c'e' un clima molto pesante''. (ANSA). TAM 23-FEB-02 15:59

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MAFIA: PER MINISTERO ISTRUZIONE NON CHIARE FINALITA' 'LIBERA' LA DENUNCIA DI DON CIOTTI, NEGATO STATUS ENTE FORMAZIONE (ANSA) - ROMA, 23 FEB - Il ministero dell'Istruzione non ha riconosciuto l'Associazione guidata da don Ciotti, ''Libera'' come ente di formazione definendo ''poco chiare'' le sue finalita'. La denuncia arriva dallo stesso don Ciotti in occasione della VII assemblea nazionale dell'associazione che si batte da anni contro la mafia e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l'ex capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, l'ex presidente della Camera, Luciano Violante e il procuratore capo di Palermo, Pietro Grasso. ''Libera - ha ricordato don Ciotti - in questi anni ha realizzato un coordinamento con ottomila insegnanti, coinvolto un milione di studenti e forse il ministero non ricorda che lo scorso anno ha organizzato una grande manifestazione a Napoli proprio con il dicastero della Pubblica Istruzione e gli insegnanti''. La verita', secondo don Ciotti e' che 'Libera' ''disturba un pochino per la sua connotazione di grande trasversalita': racchiude in se' associazioni che vanno dall' Agesci a Legambiente e metterla in un cassetto e' una ferita un po' per tutti''. Un 'no' quello del ministero dell'Istruzione, che segue, come e' stato ricordato nel corso dell'assemblea, quello del ministero del Welfare che ''con una lettera di appena due righe - ha detto don Ciotti - ha disdetto la convenzione con la banca dati on-line sulle tossicodipendenze del gruppo Abele''. Si tratta, secondo don Ciotti, di ''segnali di non conoscenza perche' non si puo' mettere facili etichette e chiudere un servizio cosi' utile''. Don Ciotti ha infatti ricordato di aver inviato al ministro Maroni tre mesi fa una lettera per chiedere spiegazioni senza aver ricevuto alcuna risposta. (ANSA). TAM/IAT 23-FEB-02 13:27

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MAFIA: PER MINISTERO NON CHIARO SCOPO LIBERA, E' POLEMICA/ANSA CONTRO DECISIONE SCALFARO E VIOLANTE; CENTARO, 'MI VEGOGNO' (ANSA) - ROMA, 23 FEB - Il ministero dell'istruzione decide di non riconoscere lo status di ente di formazione all'associazione 'Libera', guidata da Don Ciotti, definendo 'poco chiare le sue finalita' ' ed e' subito polemica. Contro la decisione sono intervenuti l'ex capo dello stato Oscar Luigi Scalfaro e l'ex presidente della Camera Luciano Violante che hanno partecipato stamane all'assemblea dell'associazione. Ma a criticare il dicastero di viale Trastevere non sono stati solo gli esponenti dell'opposizione: un duro attacco e' arrivato anche dal presidente della commissione antimafia Roberto Centaro (FI): ''mi vergogno - ha detto - della risposta del ministero''. In sostanza, ha spiegato Don Ciotti aprendo la VII assemblea nazionale dell'associazione, il ministero, dopo aver esaminato la documentazione inviata da 'Libera' per entrare a far parte delle associazioni alle quali viene riconosciuta la possibilita' di fare formazione ai docenti nelle scuole, prevalentemente sui temi della legalita' e della lotta alla mafia, ha dato parere negativo ritenendo ''non chiare'' le finalita' dell' associazione. Poche parole, quelle di Don Ciotti, che sono bastate ad aprire le polemiche. Il primo ad intervenire, dopo il presidente di Libera, e' stato Scalfaro. ''Il ministero - ha detto - si dice incerto sugli scopi di Libera. Mi guardo bene dal fare commenti o contrapposizioni inesistenti, ma io sono qui e sono legato a Libera da quando la conosco proprio perche' ne condivido fino in fondo gli scopi''. Ed ha aggiunto: ''Avrei preferito che il funzionario che ha scritto quella lettera avesse detto 'non condividiamo' gli scopi o 'non condividiamo il modo con il quale volete giungere a quegli scopi' ''. Contro il ministero si e' schierato anche Luciano Violante, secondo il quale se non vi sara' un ripensamento, vorra' dire che ''c'e' un clima di delegittimazione e di attacco alle forze che lottano contro la mafia. Raccoglieremo sottoscrizioni da tutti i parlamentari, di tutte le parti politiche perche' il ministro Moratti riveda queste posizioni''. L'ex presidente della Camera ha aggiunto che sembra ''davvero strano'' che ''si dica che non sono utili gli scopi di Libera: un'associazione che raccoglie altre 800 associazioni e lotta da anni contro la mafia''. Ma l'attacco piu' forte e' arrivato proprio da un esponente della maggioranza, Roberto Centaro, di , presidente della commissione antimafia. Intervendo all'assemblea ha dedicato solo poche parole, molto dure, a questa vicenda: ''Mi vergogno -ha detto- per la risposta del ministero che e' una risposta burocratica nell'accezione piu' deteriore del termine''. E almeno un cenno alla vicenda del 'no' del ministero a 'Libera' e' arrivato, nel corso dell'assemblea, da quasi tutti gli interventi. Cosi' ha fatto il capo della procura di Palermo

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Pietro Grasso che, parlando della lotta alla mafia, ha spiegato che ''la repressione da sola non basta'' ma ''servono proprio quelle finalita' di 'Libera' che il ministero dell'istruzione ha definito poco chiare. Serve un recupero del valore della legalita'''. Cosi' e' tornato a fare anche Violante che ha chiuso con queste parole il suo intervento: ''non so se ci sono troppi funzionari ipocriti o ministri ciechi, sara' nostro impegno cancellare le ipocrisie e aprire gli occhi a questi ministri''. E ha ricordato anche la precedente decisione del ministero del Welfare di disdire la convenzione con la banca dati on-line sulle tossicodipendenze del Gruppo Abele, guidato sempre da Don Ciotti, precisando pero' che Maroni ''si e' impegnato personalmente a rivedere questa situazione''. ''Non voglio fare polemiche -ha commentato al termine dell'assemblea Don Ciotti- voglio solo ricordare che 'Libera' in questi anni ha realizzato un coordinamento con ottomila insegnanti, coinvolto un milione di studenti e che lo scorso anno ha organizzato una grande manifestazione a Napoli proprio con il dicastero della Pubblica Istruzione e gli insegnanti''. Ed ha concluso: La verita' e' che 'Libera' ''disturba un pochino per la sua connotazione di grande trasversalita' e metterla in un cassetto e' una ferita un po' per tutti''. TAM 23-FEB-02 18:32

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MAFIA: LIBERA; FOLENA, MOZIONE SFIDUCIA PER MORATTI 'SUA DECISIONE VERGOGNOSA, INAUDITA, GRAVISSIMA' (ANSA) - ROMA, 24 FEB - La decisione del ministro dell' Istruzione Moratti di non riconoscere l'associazione guidata da don Ciotti, 'Libera', come ente di formazione definendo ''poco chiare'' le sue finalita' e' ''vergognosa, inaudita, gravissima''. Cosi' il parlamentare dei Ds Pietro Folena, che invita le opposizioni a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro. ''Libera - ha affermato Folena - rappresenta, fin dalla sua nascita, un movimento politico trasversale di lotta alla mafia ed all'illegalita', da anni impegnata nelle scuole e sul territorio in un'opera di educazione, informazione e sensibilizzazione, vero antidoto contro ogni cultura criminale. Colpendo Libera - continua Folena - oggi il ministro Moratti colpisce uno degli avversari storici della cultura mafiosa, venendo meno a quella missione di democratizzazione, di lotta alla criminalita' che dovrebbe essere il primo impegno di ogni cittadino e in particolare dei rappresentanti di ogni istituzione, oltre ogni divisione di schieramento politico''. L'accaduto, afferma, e' ''sconcertante e la dice lunga su quale senso della giustizia, della legalita' e dello Stato abbiano questo governo e questo ministro, che dovrebbe dimostrare piu' di altri attenzione al tema della legalita', avendo proprio come compito istituzionale quello di contribuire ad una migliore crescita culturale e civica delle giovani generazioni''. Per questi motivi, conclude Folena, ''penso che tutte le opposizioni dovrebbero attivarsi per presentare in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Letizia Moratti''.(ANSA). COM-CR/CIP 24-FEB-02 15:34

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MAFIA: LIBERA; MONACO, GUERRA GOVERNO COMUNITA' E UOMINI LIBERI 'SOLO COMUNITA' ASSERVITE MERITANO SOSTEGNO' (ANSA) - ROMA, 24 FEB - Don Ciotti e' ''sotto tiro'' e il governo ''fa guerra a comunita' e uomini liberi''. Ad affermarlo, a proposito del mancato riconoscimento come ente di formazione della comunita' 'Libera' da parte del ministero dell'Istruzione, e' il vicepresidente della Margherita alla Camera, Franco Monaco. Moratti, ''dunque - ha affermato Monaco in un comunicato - ha dichiarato guerra all'associazione 'Libera', in coerenza con la teoria di Lunardi secondo la quale si deve convivere con la mafia; e Maroni scarica il gruppo Abele, che pure fa capo a Don Ciotti. E' una curiosa idea - ha proseguito il parlamentare della Margherita - della sussidiarieta' alla rovescia: solo le comunita' asservite al governo, care a Berlusconi e alla Moratti, come San Patrignano, meritano sostegno e leggi speciali. Le altre vanno stroncate''. E' ''solo l'ultima testimonianza - ha concluso Monaco - di un governo dell'illegalita', della discriminazione, del clientelismo servile''.(ANSA). CR 24-FEB-02 17:51

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MAFIA: LIBERA; RIZZO, SCELTA VERGOGNOSA PRIVA DI FONDAMENTO (ANSA) - ROMA, 24 FEB - La ''vergognosa scelta del ministro Moratti e' priva di fondamento e indebolisce il movimento d'opinione contro la mafia, senza cui non si potra' avere alcun successo sul campo''. E' il commento del parlamentare dei Comunisti italiani Marco Rizzo al mancato riconoscimento dell'associazione 'Libera' di Don Ciotti come ente di formazione da parte del ministero dell'Isruzione. ''La lotta alla mafia - ha sottolineato Rizzo - e' un segno di civilta' democratica. Contro la criminalita' organizzata serve anche l'impegno civile e culturale, oltre a quello delle forze dell'ordine e della magistratura. Al contrario - ha concluso - apprendiamo che il ministro Moratti ha tolto i finanziamenti all'associazione, distintasi sempre per il suo forte impegno mai di parte''. (ANSA). COM-CR/FCC 24-FEB-02 15:57

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MAFIA: LIBERA; TRONCI (USP), MORATTI SI DIMETTA (ANSA) - ROMA, 24 FEB - Per la posizione assunta nei confronti di Libera, al ministro Moratti non restano che le dimissioni. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il segretario nazionale dell' Unione sindacale di Polizia, Giampaolo Tronci. ''Dopo la gaffe nei confronti dell' associazione Libera di Don Luigi Ciotti - sostiene Tronci -, se ha un po' di buon gusto il ministro si deve dimettere. L' Unione Sindacale di Polizia esterna pubblicamente totale disapprovazione per quelle dichiarazioni che hanno gettato un' ombra su Libera, alla quale in questi giorni, come sindacato degli operatori della sicurezza, aderira'''. ''Libera, con don Ciotti e tutte le associazioni che la compongono, merita - conclude il segreatrio dell' Usp - la massima considerazione ed il massimo rispetto per la battaglia costante e continua che hanno condotto da sempre contro tutte le mafie, e per questo meritano altresi' un completo inserimento nel contesto sociale studentesco italiano e mondiale''.(ANSA). COM-MIU/TER 24-FEB-02 16:08

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GRASSO, ESCLUDERE 'LIBERA'? SPERO SIA SOLO IGNORANZA INTERVISTA A L'UNITA' (ANSA) - ROMA, 25 FEB - ''Escludere dalla formazione la grossa forza di don Ciotti sarebbe un errore gravissimo''. Intervistato dall'UNITA', il procuratore capo di Palermo Piero Grasso interviene a favore di Libera, l'associazione fondata da don Ciotti per contrastare la mafia, alla quale potrebbe non venir negato dal ministero dell'Istruzione lo status di ente di formazione. ''La connotazione di 'Libera' e' proprio la sua grande trasversalita'. Non stiamo parlando di un movimento riconducibile a questa o quella parte politica. Proprio perche' la lotta alla mafia dovrebbe prescindere da qualsiasi colore politico. Spero che proprio questa trasversalita' non sia considerata invece un elemento negativo - auspica Grasso -. Preferisco pensare - afferma a proposito delle intenzioni espresse dal ministro Moratti - che si tratti di una mancanza di conoscenza, sempre colmabile, piuttosto che di una scelta politica o governativa''. (ANSA). XBS 25-FEB-02 09:37

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MAFIA: LIBERA; ON MOLINARI, MORATTI FACCIA MARCIA INDIETRO L' ASSOCIAZIONE DEVE ESSERE RICONOSCIUTA COME ENTE DI FORMAZIONE (ANSA) - POTENZA, 25 FEB - Il Ministro dell' Istruzione, Letizia Moratti, deve fare ''immediatamente marcia indietro'' e riconoscere come ente di formazione l' Associazione ''Libera contro le mafie'', che raccoglie circa 800 organismi e ha una ''funzione'' nella lotta ''per la legalita' ''. Lo ha detto, in una dichiarazione, l' on. Giuseppe Molinari, deputato della Margherita e componente della Commissione parlamentare antimafia. ''La negazione del riconoscimento di Ente di formazione all' Associazione Libera da parte del Ministro della Pubblica istruzione e' un atto grave - ha aggiunto Molinari - discriminatorio di cui il Ministro Moratti si deve assumere tutte le responsabilita' politiche e che lede i diritti democratici di un network a cui aderiscono oltre 800 associazioni. Purtroppo - ha continuato - sono molti i segnali che vanno in direzione opposta rispetto a quanto sarebbe auspicabile nella lotta alla criminalita' organizzata e il mancato riconoscimento a Libera e' un colpo durissimo inferto a tutte quelle persone, come don Ciotti, che quotidianamente nelle diverse realta' del Paese si oppongono alla criminalita' e alla mafia. Dopo le parole del Ministro Lunardi, secondo il quale si deve convivere con la mafia, ecco che uno dei Ministri chiave, come quello della Pubblica Istruzione, viene a far mancare il suo apporto ad una associazione come Libera a causa di motivazioni poco chiare che ispirerebbero questo network. E' fin troppo palese - ha concluso Molinari - la filosofia di questo Governo nella lotta alla criminalita' ''. (ANSA). RES/TA 25-FEB-02 12:08

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DROGA: LIVIA TURCO, DOPO SILENZIO PRIMO TIMIDO ATTO MARONI (V.'DROGA: MINISTRO MARONI ISTITUISCE...' DELLE 14:44) (ANSA) - ROMA, 25 FEB - ''Dopo un silenzio assordante sulle politiche del welfare, la liquidazione della consulta degli operatori delle tossicodipendenze e lo sfratto di don Ciotti, finalmente un primo timido atto del Governo''. Cosi' Livia Turco, ex ministro per la solidarieta' sociale commenta l' istituzione, da parte del ministro Maroni, del comitato scientifico dell'Osservatorio sulle tossicodipendenze. ''Auguro - afferma Livia Turco - buon lavoro alle persone chiamate a far parte del comitato, che hanno sicuramente molti meriti ma sono sconosciute ai piu'''. ''Spero inoltre - prosegue - che, quanto prima, il ministro nomini la consulta degli operatori nel rispetto dei criteri di pluralismo e non procedendo a liquidare esperienze importanti nella lotta alla droga, come lasciano intendere gli atti fin qui realizzati da questo Governo''. ''In quanto alle politiche di lotta alla droga - conclude - ci confronteremo nel Paese con gli operatori, le famiglie e gli amministratori locali''.(ANSA). AU 25-FEB-02 18:50

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MAFIA: LIBERA; AGESCI, PREOCCUPATI PER DECISIONE MORATTI (ANSA) - ROMA, 25 FEB - L'Agesci esprime ''viva preoccupazione'' per la decisione del ministro Moratti di escludere dall'albo degli enti di formazione accreditati al ministero dell'istruzione l'associazione Libera, diretta da don Ciotti. I presidenti dell'Agesci (che e' socio fondatore di Libera), Edo Patriarca e Grazia Bellini, esprimono anche piena solidarieta' ed amicizia a Libera in quanto ''una delle piu' grandi associazioni educative nel paese. In questi anni - hanno sottolineato i due presidenti - si e' andati via via costruendo, insieme agli studenti di centinaia di istituti scolastici, percorsi di educazione alla politica e alla cittadinanza attiva, che non possono lasciar fuori l'educazione alla legalita' e alla partecipazione sociale. Una scuola moderna, al passo con la storia - concludono Patriarca e Bellini - come ha spesso ribadito lo stesso ministro Moratti non puo' recidere i legami faticosamente costruiti negli anni con le organizzazioni della societa' civile, portatrici di un sapere sociale che puo' e deve continuare a integrarsi con i programmi scolastici''. (ANSA). MAS 25-FEB-02 16:11

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MAFIA: LIBERA; AUSER, DON CIOTTI E' PERSONAGGIO SCOMODO ASSOCIAZIONE OGGETTO DI ''DISCRIMINAZIONE'' DA PARTE DEL GOVERNO (ANSA) - ROMA, 25 FEB - Il mancato riconoscimento di Libera quale ''ente di formazione'' da parte del ministero dell' istruzione ''lascia allibiti''. Cosi' l'Auser commenta la decisione del ministro Letizia Moratti. ''E' una decisione che lascia allibiti, non si sa se pensare ad ignoranza o insensibilita'. Ma forse - sottolinea l' associazione degli anziani volontari promossa dalla Cgil e dallo Spi-Cgil - la spiegazione piu' semplice, anche alla luce della disdetta della convenzione che Libera aveva con il Ministero del Lavoro, e' quella della discriminazione. Don Ciotti - continua l'Auser - e' personaggio scomodo, mentre la parola d'ordine del Governo e' quella di non disturbare il conducente. A Libera e a Don Ciotti, va tutta la solidarieta' dell'Auser Nazionale''. (ANSA). MAS 25-FEB-02 18:25

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MAFIA: LIBERA; COMUNITA' ACCOGLIENZA, MOTIVAZIONI POLITICHE (ANSA) - ROMA, 25 FEB - La decisione del ministro Moratti di negare il riconoscimento a Libera come ente di formazione ''poco ha a vedere con motivazioni di tipo tecnico, ma risponde a logiche e strategie esclusivamente politico-ideologiche: premio (riconosco) gli 'amici' e boccio (non riconosco) i 'nemici'''. Cosi', in un comunicato, Lucio Babolin, vicepresidente del CNCA (Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza), commenta la scelta del ministro Moratti di escludere dalla formazione nelle scuole italiane il coordinamento fondato da don Luigi Ciotti, che riunisce circa 740 associazioni e gruppi impegnati nella lotta alle mafie. Il criterio per ''discriminare tra amici e nemici e' altrettanto chiaro e semplice'', secondo Babolin: ''Chi condivide le politiche e le strategie del governo e' certamente 'amico', chi non le condivide e assume atteggiamenti e posizioni critiche e' annoverabile tra i 'nemici'''. La decisione di questi giorni, prosegue il comunicato, ''non e' la prima e non rimarra' l'unica di questo Governo: si pensi alla sospensione delle convenzioni con il Gruppo Abele e con l'Agenzia redattore sociale della Comunita' di Capodarco, e alla contemporanea attivazione di linea telefonica con Telefono Azzurro''. Il Coordinamento esprime quindi solidarieta' a don Ciotti e a Libera, invitando il governo, ''nel momento in cui vanno a ridefinire i tavoli delle rappresentanze nazionali del privato sociale, tra cui la Consulta tossicodipendenza e l'Osservatorio sui minori, a volersi sottrarre a questa impostazione che suona come discriminante e punitiva e a voler privilegiare il metodo del riconoscimento della pluralita' delle esperienze, delle culture, delle strategia di lotta all' esclusione sociale, assumendole come grande patrimonio della politica e della societa' italiane''. (ANSA). PSA 25-FEB-02 17:16

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MAFIA: LIBERA; GIARDULLO, DA GOVERNO POLITICA CONTRO LEGALITA' IL SEGRETARIO DEL SILP-CGIL, ATTACCO A LIBERA SOLO ULTIMO ATTO (ANSA) - ROMA, 25 FEB - ''Libera ha un ruolo importante nella diffusione della cultura della legalita' nel nostro Paese e solo chi non ha a cuore questa cultura ha interesse a disconoscerlo''. Il segretario del Silp-Cgil Claudio Giardullo commenta cosi' la decisione del ministero dell' Istruzione di non riconoscere all' associazione guidata da Don Ciotti lo status di Ente di formazione, e aggiunge: ''questo e' solo l' ultimo atto di una politica che allontana la legalita'''. ''Prima la legge sul falso in bilancio e le rogatorie, che rendono piu' difficile la lotta alla mafia - prosegue il segretario del sindacato di polizia -, poi il messaggio di isolamento, attraverso la riduzione indiscriminata delle scorte ai magistrati delle sedi piu' esposte sul fronte anticrimine. Infine uno spostamento significativo di risorse e professionalita' di polizia dall' investigazione contro la criminalita' organizzata al contrasto dell' immigrazione clandestina e la prostituzione. Ora l' attacco a Libera e domani le polizie regionali, incapaci di un orizzonte nazionale e internazionale, cioe' quello necessario per contrastare realmente le organizzazioni criminali''. ''Il Governo - conclude Giardullo - chiude dunque il cerchio della sua vera politica anticrimine e per il Paese quello del maggiore livello di legalita' e' un obiettivo che si allontana''. (ANSA). TAM 25-FEB-02 12:31

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MAFIA: LIBERA; IOVENE (DS), DECISIONE MORATTI INACCETTABILE (ANSA) - CATANZARO, 25 FEB - La decisione del ministro Moratti di escludere l' associazione Libera nell' albo degli enti di formazione e' ''inaccettabile e rappresenta un pericoloso segno dei tempi''. Lo ha detto il senatore ds Nuccio Iovene sottolineando che il provvedimento ministeriale ''non ha nulla a che vedere con motivazioni di tipo tecnico''. ''All' inizio della legislatura - ha ricordato Iovene - le dichiarazioni del ministro per le infrastrutture Lunardi sul fatto che 'occorre convivere con la mafia', poi le decisioni adottate in materia di falso in bilancio, la questione delle rogatorie internazionali, il rientro dei capitali e, in Calabria, la cancellazione dell' osservatorio regionale antimafia da parte della giunta regionale guidata da Chiaravalloti, rendono piu' debole e meno efficace la lotta delle istituzioni alle mafie. Colpendo Libera e il suo fondatore don Luigi Ciotti, il ministro Moratti colpisce uno degli avversari storici della cultura mafiosa e dell' illegalita', impegnato da sempre nelle scuole e sul territorio''. Secondo il senatore ds ''questa e' l' ultima di una lunga serie di decisioni sbagliate prese da questo governo contro il mondo del sociale: basta pensare alla sospensione delle convenzioni con il gruppo Abele e con l' Agenzia redattore sociale della comunita' di Capodarco. Alla solidarieta' a don Ciotti e all' associazione Libera - ha concluso Iovene - occorre accompagnare l' impegno perche' l' azione e l' iniziativa di Libera vada avanti con il sostegno di tutti quelli che ne hanno apprezzato e riconosciuto il rigore e l' efficacia nel corso degli anni''.(ANSA). KFL 25-FEB-02 19:04

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MAFIA: PARTE DOMANI DA LECCO CAROVANA DON CIOTTI INCONTRO CON GIANCARLO CASELLI E GIOVANNI IMPASTATO (ANSA) - MILANO, 25 FEB - Variazione di programma per la 'Carovana nazionale antimafia' di don Ciotti, il serpentone di camper e macchine, che in sei mesi tocchera' 10 regioni e 100 citta' italiane per riaffermare il principio della legalita': non partira' piu' oggi da Milano, come era previsto, ma domani da Lecco. Il primo incontro e' previsto al CineTeatro Palladium, alle 09.00, dove, alla presenza degli studenti, verra' presentato il film 'Cento passi'; interverranno don Luigi Ciotti e l'ex procuratore di Palermo e direttore di Eurojust, Giancarlo Caselli. Alle 17, don Ciotti incontrera' le forze dell'ordine in Prefettura per fare il punto sulla realta' mafiosa in Italia. Alle 21, invece, nella Sala Don Ticozzi verra' proiettato un documentario sul film 'Cento passi', che sara' commentato da don Ciotti e da Giovanni Impastato. La Carovana, organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, si spostera' poi a Como (27/2), a Varese e Tradate (28/2), a Milano sud (1/3), a Milano (2/3), a Bergamo (4/3), a Levate (4/3), a Treviglio (5/3), a Romano di Lombardia (5/3), a Casalpusterlengo (6/3), a Lodi (6/3), a Crema-Cremona (7/3), a Cremona-Mantova (8/3), a Ostiglia (9/3), a Brescia (9/3), e di nuovo a Milano (9/3), ultima tappa prima di lasciare la Lombardia. (ANSA). KHD 25-FEB-02 11:32

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ANTIMAFIA: 'LIBERA'; CENTARO, BASTA POLVERONI INUTILI (ANSA) - ROMA, 26 FEB - La vicenda 'Libera' ''mi sembra che possa dirsi chiusa dopo il chiarimento dato dal ministro dell'Istruzione. Il resto sono polveroni inutili. Bisogna ritornare ai contenuti senza girotondi ne' eccessi''. Cosi' il presidente della Commissione antimafia, Roberto Centaro, torna a commentare il parere negatvo alla richiesta di accreditamento delll'associazione di Don Ciotti ad ente formatore. Di 'Libera' hanno accennato stamane, nel corso dei lavori, la maggior parte dei commissari dell'Antimafia. Alla fine, il presidente della Commissione, Centaro, che gia' nei giorni scorsi si era espresso a favore dell'associazione di Don Ciotti non risparmiando critiche al ministero dell'Istruzione, si e' detto convinto che la vicenda sia rientrata ''nel giusto alveo'' e che dunque ''sarebbero inutili eventuali passi'' da parte della Commissione. ''E' stato chiarito da parte del ministero che esiste un protocollo d'intesa con Libera che non e' stato assolutamente revocato - ha sottolineato Centaro - Per quanto riguarda la richiesta di accreditamento ad ente formatore, e' stato poi detto che e' intenzione del ministero dell'Istruzione rivedere tali criteri''.Centaro ha infine ricordato di aver ricevuto assicurazione, da parte del ministro Letizia Moratti, riguardo all'intenzione di portare sui banchi di scuola, a regime, l'insegnamento dell'educazione civica, modificata in educazione alla legalita'.(ANSA). BAO 26-FEB-02 17:46

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MAFIA: CAROVANA PARTE DA LECCO, GIRO PER L'ITALIA DI 6 MESI (ANSA) - LECCO, 26 FEB - La carovana contro la mafia organizzata dall' associazione Libera di don Luigi Ciotti e dall' Arci, che girera' l' Italia per sei mesi, vuole essere un momento di riflessione per rilanciare una nuova sensibilita' contro le organizzazioni mafiose. Un' iniziativa di sensibilizzazione in un momento in cui, a giudizio di molti, la mafia sembra scomparsa. ''Dal '94 - ha spiegato don Ciotti - organizziamo la carovana antimafia ma quest' anno, su sollecitazione di molte associazioni e di molti cittadini, abbiamo trasformato questa iniziativa in una manifestazione nazionale. In questo momento c'e' bisogno di essere stimolati, c'e' bisogno di riflettere e di lavorare tutti insieme per stimolare le istituzioni ad assumersi le proprie responsabilita' ma anche noi a fare la nostra parte''. Don Ciotti, analizzando l' attuale strategia della mafia che sembra 'sommersa' ha quindi spiegato: ''c'e' una mafia nascosta ma certamente con una sua strategia e con piani ben precisi. Per questo e' necessaria una grossa mobilitazione''. Ciotti ha quindi ricordato: ''non dimentichiamo che il traffico di droga, sia al sud che al nord, e' un mercato della mafia. Nello sfruttamento di gran parte del mondo della prostituzione e la tratta delle persone c'e' lo zampino della mafia. Non dimentichiamo che dai rapporti di apertura dell' Anno Giudiziario molti procuratori generali hanno sottolineato la crescita del fenomeno mafioso e l' infiltrazione delle mafie nella societa'. Basti pensare che nella sola Sicilia dall' anno scorso sono aumentati del 200 per cento i reati del racket''. Tutto cio' a fronte di un calo della tensione da parte dell' opinione pubblica: ''basta ricordare - ha detto don Ciotti - l' omicidio del sindacalista a Casal del Principe. E' stato ucciso dalla camorra alla vigilia di un processo dove era testimone. Al suo funerale non c'era nessuno se non le persone a lui vicine. Questi sono segni di un rilassamento e il nostro compito e' quello di cercare di riproporre nei giusti termini questi temi all' attenzione dell' opinione pubblica''. (ANSA). BAB/GT 26-FEB-02 12:21

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MAFIA: CASELLI, BALLE CLAMOROSE LE ACCUSE A MAGISTRATI (ANSA) - LECCO, 26 FEB - ''Adesso dicono che si e' perso tempo, che si e' sprecato denaro, che c'e' stato un arretramento dello stato di diritto, che ci sono le toghe rosse, che c'e' stato un uso politico della giustizia, un accanimento giudiziario, che ci sono stati teoremi: balle, clamorose balle. Invenzioni strumentali, stupidaggini clamorose''. E' lo sfogo dell'ex procuratore della Repubblica di Palermo, Giancarlo Caselli, che ha preso parte oggi, con don Luigi Ciotti, a una assemblea con i ragazzi delle scuole di Lecco, da dove oggi parte la carovana contro la mafia. ''Tuttavia - ha detto Caselli - tutte queste balle e queste stupidaggini, ripetute ossessivamente, sono state trasformate in verita' acquisite, anche grazie al silenzio di tante persone a destra, a sinistra e al centro che non hanno interessi da difendere ma che contro questa campagna di delegittimazione qualche cosa in piu' avrebbero potuto fare''. L'ex procuratore della Repubblica di Palermo ha quindi ricordato i tanti risultati acquisiti dalla polizia e dalla magistratura in questi anni. ''Dopo le stragi - ha detto Caselli - c'e' stata una grande mobilitazione che ha aiutato le istituzioni a trovare una straordinaria unita'. Destra e sinistra insieme a fare leggi giuste per favorire i pentimenti, per stabilire il trattamento carcerario dei mafiosi detenuti hanno consentito a polizia e magistratura di ottenere risultati straordinari''. Caselli ha ricordato che, nel solo distretto della Corte d'Appello di Palermo, nel 2000 sono stati condannati all' ergastolo 116 mafiosi e che nel 2001 la cifra e' salita a 135. ''In un biennio - ha detto Caselli - sono stati condannati all' ergastolo ben 251 mafiosi. Sono un numero impressionante, non c'e' neppure bisogno di commentare quale sia stato il lavoro della polizia e della magistratura''. (SEGUE). BAB/TP 26-FEB-02 11:09

MAFIA: CASELLI, BALLE CLAMOROSE LE ACCUSE A MAGISTRATI (2) (ANSA) - LECCO, 26 FEB - Caselli, oltre a ricordare le condanne all' ergastolo dei mafiosi, ha sottolineato anche la cattura di numerosi latitanti, il sequestro di patrimoni mafiosi e degli arsenali. ''A fronte di questi risultati - ha ricordato l'ex magistrato - ci sono anche le inchieste sul versante mafia e politica quasi sempre conclusesi con assoluzioni. Assoluzioni per insufficienza di prove, leggerle per capire come ci fosse un mondo torbido sul quale era ed e' necessario indagare anche se i risultati non sono stati quelli che l'accusa sperava. Risultati che pongono un problema del perche' ci siano stati 251 ergastoli per mafiosi mentre le condanne sono a zero quando si tratta di imputati eccellenti''.

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Caselli ha quindi analizzato l'attuale strategia della mafia. ''Cosa Nostra - ha detto l'ex procuratore - non fa piu' le stragi e i delitti eccellenti proprio perche' ha subito durissimi colpi grazie alle inchieste delle forze dell' ordine e della magistratura. La mafia dopo quelle sconfitte ha deciso di nascondersi, di inabissarsi, di ritornare ad essere invisibile per ricominciare a fare i suoi affari negli appalti, nello spaccio della droga, nel controllo del territorio senza subire ulteriori emorragie''. Davanti a questa nuova strategia di inabissamento da parte di Cosa Nostra, c'e' chi sostiene che la mafia non c'e' piu': ''Quando non si vede - ha spiegato Caselli - si e' portati, qualcuno in buona fede, altri strumentalmente, a pensare che la mafia non c'e' piu'. Se poi aggiungiamo che i magistrati che indagano vengono accusati di essere dei pervertiti e' abbastanza normale che ci sia un calo di tensione''. (ANSA). BAB 26-FEB-02 11:39

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MAFIA: LIBERA; CASELLI, NON SEMPRE MAFIA A ORDINE DEL GIORNO (ANSA) - LECCO, 26 FEB - L'ex procuratore della Repubblica di Palermo, Giancarlo Caselli, che oggi a Lecco ha partecipato a una manifestazione contro la mafia, ha difeso l' associazione Libera di don Luigi Ciotti che il ministro dell' Istruzione, Letizia Moratti, non ha inserito negli enti di formazione. ''Libera - ha detto Caselli - e' un' organizzazione che continua, sia pure con modalita' che non sono le manifestazioni oceaniche di 10 anni fa, a lavorare sul versante antimafia per organizzare la societa' civile''. ''Se poi - ha aggiunto l'ex magistrato - tutto questo sembri non sufficiente al ministro dell' Istruzione per riconoscere la chiarezza delle finalita' di Libera e conferirle lo stato di formazione, e' polemica di questi giorni e la dice lunga sul fatto che la mafia non sempre sia, come dovrebbe essere, all'ordine del giorno''. (ANSA). BAB/TP 26-FEB-02 11:44

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MAFIA: LIBERA; DON CIOTTI, VOGLIAMO EDUCARE A LEGALITA' (ANSA) - LECCO, 26 FEB - Don Luigi Ciotti e' tornato a difendere l' associazione Libera esclusa nei giorni scorsi dal ministero dell' istruzione dagli enti di formazione. Alla partenza della carovana antimafia da Lecco, don Luigi Ciotti che di Libera e' il responsabile ha affermato: ''dicono che non abbiamo le tecnologie, i requisiti e che non sono chiare le nostre finalita'. Peccato che proprio un anno fa con il Ministero dell' Istruzione abbiamo tenuto a Napoli con 500 insegnanti di tutta Italia un corso di formazione''. Non solo: ''peccato - ha aggiunto Ciotti - che nell' arco di questi anni in tanti provveditorati abbiamo tenuto corsi di formazione. Tutto questo e' strano ma a me non piace la polemica. Voglio solo poter operare correttamente. Tutti possono avere delle sviste e commettere degli errori''. Don Ciotti ha quindi spiegato che compito di Libera e' quello di educare e di formare i giovani: ''vogliamo educare i ragazzi alla legalita' che vuol dire educarli alla responsabilita'''. (ANSA). BAB/GT 26-FEB-02 12:23

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MAFIA: STUDENTI.NET, 1 MARZO MOBILITAZIONE PER LEGALITA' E A SOSTEGNO ASSOCIAZIONE 'LIBERA' (ANSA) - ROMA, 26 FEB - Una giornata nazionale di mobilitazione, l'1 marzo, ''contro la mafia, per la cultura della legalita' e a sostegno dell'associazione di Don Ciotti Libera''. A proclamarla l'associazione studentesca Studenti.net. La decisione del ministro Moratti di ''negare a Libera, la rete nazionale di associazioni che ormai da anni combatte la grande battaglia di civilta' contro tutte le mafie, lo status di ente di formazione - affermano gli studenti - e' pericolosa e allarmante. L'educazione alla legalita' e' infatti l'unico modo, nel nostro Paese, per sconfiggere il male atavico delle mafie''. Per questo, annuncia Studenti.net, ''venerdi' 1 marzo, in tutta Italia, ripartiremo dalle nostre aule e dalle nostre scuole promuovendo assemblee e volantinaggi per chiedere ai nostri insegnanti ed educatori di ritornare a parlare di legalita'''. Secondo l'organizzazione, ''l'ultima uscita del ministro su Libera assomiglia molto alla ciliegina sulla torta di un pericoloso disegno che, giorno per giorno, va delineandosi''. ''Ci opporremo con forza alla decisione del ministro di espropriare Libera del proprio ruolo e funzione storica: la scuola e' uno spazio di giustizia e di legalita' ... ma forse - concludono gli studenti - tutto questo alla Moratti importa poco. Noi, l'1 marzo, glielo ricorderemo con forza''. (ANSA). CR 26-FEB-02 16:34

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SOCIAL FORUM: PADRE ZANOTELLI, NONVIOLENZA E VERA PARTECIPAZIONE REPRESSIONE DALL'ESTERNO MA ANCHE POCA TRASPARENZA INTERNA (ANSA) - ROMA, 26 FEB - Appello di padre Alex Zanotelli al Social Forum che si terra' a Bologna il 2 e il 3 marzo ''per gettare le basi del Forum sociale europeo'', ''per fare anche noi la nostra parte e dare forza politica, struttura e cuore al nuovo mondo possibile''. Il missonario sollecita anche uno ''stile nonviolento'' e ''una partecipazione orizzontale, senza relatori o portavoce non scelti da tutti'' ''Proprio qui - scrive p. Zanotelli - nella nostra Europa dei potenti, possiamo trovare le chiavi per disinnescare i meccanismi dell'economia neoliberista che nel Sud come nel Nord del mondo opprimono e uccidono donne, uomini e bambini, ampliando il divario tra poveri e ricchi, minando alla base le garanzie dei diritti umani universalmente riconosciuti, distruggendo l'ambiente con consumi e produzioni insostenibili, minacciando la stessa democrazia. Le colpe dei nostri governi sono evidenti. Di questo ci sentiamo responsabili'', per ''un cambiamento possibile, come ci hanno insegnato le lotte e la resistenza di tanti movimenti di base del Sud del mondo. Qui e ora''. ''Ma, dopo Genova, - rileva l'appello - tanti compagni di strada si sono allontanati. Spaventati dalla violenza della repressione, ma anche diffidenti rispetto a meccanismi di rappresentanza del movimento e di scelta dei contenuti e delle azioni, tanto informali da sembrare poco trasparenti. A Porto Alegre siamo stati insieme, a Bologna saremo insieme, ma solo se saremo davvero tutti, condividendo uno stile nonviolento nella nostra iniziativa politica dal quale non vogliamo prescindere. Una partecipazione orizzontale, senza relatori o portavoce non scelti da tutti, in un confronto aperto che si costruisca li', tra tutte le realta' presenti, impegnandoci ad allargare, a tornare a quella pluralita' che aveva dato forza e spessore al Genoa social forum. Insieme con le nostre storie, politiche, valori, fedi, convinzioni tutte sullo stesso piano, compagni, compagne, fratelli e sorelle. Tutti dentro al Forum, con regole certe e condivise da tutti, perche' il vero Forum resta fuori, nelle strade e nelle piazze, nelle periferie e nelle stanze del potere, nei campi, in fabbrica, nelle case e sotto i cartoni, nei luoghi della preghiera e della disperazione. Ma solo insieme. Tra le prime adesioni, quelle di Rita Borsellino, vice presidente associazione Libera; mons. Vinicio Albanesi, presidente Coordinamento nazionale delle Comunita' di accoglienza e presidente Comunita' di Capodarco; don Luigi Ciotti del Gruppo Abele e don Tonio Dell'Olio, coordinatore nazionale di Pax Christi. E ancora esponenti di Mani Tese, Rete di Lilliput, Tavola della pace, WWF, Rosa Bianca, Associazione Macondo, Adista, Unimondo, Missione Oggi, L'Altracitta'. (ANSA). PSA 26-FEB-02 17:43

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SOFRI: TERZO GIORNO DIGIUNO LERNER, ADESIONE GHIGO A GRAZIA (ANSA) - ROMA, 27 FEB - E' al terzo giorno di digiuno in segno di solidarieta' per Sofri e Bompressi il giornalista Gad Lerner la cui adesione all'iniziativa terminera' a fine settimana. Il suo posto sara' preso poi da don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente dell' associazione Libera. Alle molte adesioni all' appello per la Grazia, informano gli organizzatori delle iniziative di sensibilizzazione, si e' aggiunta oggi quella del presidente della Regione Piemonte e presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo. (ANSA). AU/GT 27-FEB-02 15:23

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CALABRESI: 5/O GIORNO DIGIUNO LERNER, LUNEDI' TOCCA A CIOTTI (ANSA) - ROMA, 1 MAR - Quinto giorno di digiuno per Gad Lerner che aderisce all' iniziativa lanciata dall' ex sottosegretario alla giustizia Franco Corleone e dal consigliere comunale di Roma Silvio Di Francia a favore della grazia per Adriano Sofri e Ovidio Bompressi. Al digiuno a staffetta partecipano anche intere organizzazioni sindacali, come la segreteria della Fiom Cgil e la segreteria nazionale di Legambiente, e lunedi' sara' la volta di Don Luigi Ciotti, presidente della Fondazione ''Abele'' e dell'associazione ''Libera''. Attualmente l' elenco dei partecipanti all' iniziativa e' di 161 persone e le adesioni all' iniziativa - tra cui quelle che si sono 'prenotate' per partecipare al digiuno a staffetta e' di 211 nomi: primo obiettivo degli organizzatori e' arrivare a quota 500. Si allunga, informa una nota del comitato ''Un digiuno contro l' oblio'', anche l' elenco delle amministrazioni locali e regionali che hanno aderito alla richiesta di grazia e che tra i nomi di maggior spicco quello del presidente della conferenza dei presidenti di regione, Enzo Ghigo: tra gli ultimi pronunciamenti quello del Consiglio provinciale di Arezzo che ha approvato all' unanimita', si afferma nella nota, una mozione per la grazia a Sofri e Bompressi. (ANSA). COM/IAT 01-MAR-02 19:01

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GIUSTIZIA: UE; DON CIOTTI, CREARE CONDIZIONI SEQUESTRO ESTERO (ANSA) - MIRA (VENEZIA), 1 MAR - ''Bisogna creare le condizioni di un sequestro all'estero, di una confisca internazionale''. Non entra nella polemica politica ma e' favorevole ad un'azione a livello internazionale contro le grandi organizzazioni criminali don Luigi Ciotti, che con la sua associazione 'Libera' da anni combatte la mafia. E proprio riferendosi a questa organizzazione don Ciotti dice che ''i mafiosi hanno capito che bisogna investire all'estero''. Un messaggio indiretto per dire che il provvedimento discusso ieri in ambito europeo sarebbe utile anche per l'Italia. Su come agire don Ciotti dice che ''i modi tocca ad altri stabilirli'', ma ammonisce i politici dicendo che ''attenzione perche' quelli - riferito ai mafiosi - sono molto piu' furbi''. (ANSA). XBC/PAS 01-MAR-02 18:28

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MAFIA: DON CIOTTI, TRASVERSALITA' E' NUOVA ARMA CHE TEMONO CASELLI, LIBERA E' IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTI (ANSA) - MIRA (VENEZIA), 1 MAR - ''La trasversalita' del movimento alla lotta alla mafia e' un arma che sembra essere vincente e che la criminalita' organizzata teme tanto che chi la teme cerca di tingerla in qualche modo per renderla piu' debole''. Don Luigi Ciotti, Presidente di ''Libera'', interviene con queste parole al convegno su ''Economia e criminalita' nel nordest; conoscere, prevenire, reprimere'' che si e' tenuto oggi a Mira (Venezia). E il messaggio, rivolto ad una platea di studenti, diviene ancora piu' forte quando l'ex Procuratore capo di Palermo Gian Carlo Caselli, oggi membro di Eurojust, rilancia dicendo che al centro della trasversalita' c'e' proprio ''Libera''. Don Ciotti ringrazia ma, sfuggendo i facili convenevoli, affonda il coltello nella piaga senza mezzi termini, sottolineando come sulla mafia - e' d'accordo con lui Caselli - stia scendendo il silenzio. ''Un pericolo perche' - dice - meno se ne parla e piu' si rafforza''. Non si tratta, per il Presidente di ''Libera'' di sola attenzione sociale ma anche politica e proprio su questo fronte interviene sottolineando come ''gli anelli piu' deboli della societa sono un punto di forza per la malavita organizzata'' e tra questi mette ''gli extracomunitari che non riescono a legalizzare la propria presenza in Italia diventando un serbatoio di mano d'opera per la mafia''. Le braccia per la malavita, o governate da essa, possono essere il nuovo business della mafia proprio a nordest. A sostenere questa tesi e' il Procuratore capo di Verona Guido Papalia. ''La mafia in Veneto - dice - diversa da com'e' quella di Campania, Calabria e Sicilia e' sbarcata qui con il traffico di droga: boss locali hanno operato per conto e rendendo conto a quelli del sud''. Oggi il Veneto - per Papalia -, invece, fa gola per la sua ricchezza e la capacita' di riprodurne, e la nicchia dove la mafia potrebbe inserirsi e' proprio quella del reclutamento di manodopera clandestina ed illegale. ''Potremo avere il pericolo - conclude - di avere il mafioso non che fa il caporale ma il mafioso negriero''. Un rischio neppure tanto remoto per il sindacato che, per voce di Giorgio Santini segretario della Cisl, chiede piu' controlli anche se, proprio sul fronte della vigilanza dall'incontro emerge, ad esempio, che nelle banche del Veneto negli ultimi otto anni si sono verificati solo quattro casi di operazione sospette. Sul fronte della gestione del denaro il monito viene da Tano Grasso, ex commissario antiracket ed usura, che ricorda come ''il denaro di mafia non porta alla ricchezza ma al contrario uccide l'economia gia' esistente''. Quali le risposte? Per Caselli bisogna agire su tre fronti: quello dell'azione giudiziaria, quello sociale, dando percio' capacita' di crescere alla societa' civile su cui incombe la mafia, e quello culturale cosi' come sta facendo ''Libera''. (ANSA). XBC 01-MAR-02 19:03

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MAFIA: LIBERA; DON CIOTTI, CONTINUEREMO LA NOSTRA ATTIVITA' (ANSA) - MIRA (VENEZIA), 1 MAR - La bocciatura dell' associazione Libera, presieduta da don Luigi Ciotti, da parte di un comitato tecnico per l'accreditamento alla formazione degli insegnanti, non fermera' l'attivita' dell'associazione. Lo dice lo stesso don Ciotti, oggi a Mira, a margine di un dibattito sulla mafia. ''La bocciatura - dice Ciotti - non implica che venga meno un rapporto con le scuole, con gli insegnanti partito con un protocollo d'intesa del 1999 tra ministero dell'istruzione e Libera''. Sulla vicenda incidono negativamente, per Ciotti, alcuni fatti; ''peccato - rileva - che nell'accreditamento siano passati enti come l'Arcigola, e lo dico con rispetto ed affetto, societa' sportive e la societa' filatelici italiani''. ''Ci sono delle ambiguita' - aggiunge - che ci auguriamo vengano superate''. L'affermazione e' giustificata da Ciotti, che fa notare come Libera abbia fatto comunque formazione pur non venendo poi riconosciuta e a proposito ricorda che ''l'anno scorso con il ministero e l'Unione Europea Libera ha fatto per 550 insegnanti in Italia corsi di formazione''. (ANSA). XBC/PAS 01-MAR-02 18:06

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G8: PAPA' GIULIANI, DENTRO I BLACK-BLOC C'ERA DI TUTTO (ANSA) - MILANO, 2 MAR - ''Dentro il black-bloc c'era di tutto, da appartenenti a forze di destra alle provocazioni dei servizi o quant'altro''. Lo ha detto Giuliano Giuliani, padre di Carlo, il giovane ucciso a Genova il 20 luglio, intervenendo a Milano al convegno organizzato da Libera (l'organizzazione di don Ciotti) e dall' Arci nell' ambito della tappa milanese della Carovana Nazionale Antimafia. Davanti a un pubblico composto di giovani, dicendo di ripetere quel che da tempo va sostenendo, Giuliani ha affermato che, se anche quel movimento costituito da alcune centinaia di persone fosse stato costituito solo di black-bloc, ''l'utilizzo che ne e' stato fatto e' stato inquietante: averlo lasciato agire liberamente ha precostituito un terreno orrendo''. Le parole di Giuliani si inseriscono in un discorso piu' ampio che parte dalla considerazione che ''la classe dominante lancia un messaggio di individualismo piu' sfrenato'', che va di pari passo con ''l'omologazione sottoculturale'', e che tocca anche ''l'oscuramento della cultura della solidarieta'''. ''Di questo modo di oscurare la cultura della solidarieta' - ha aggiunto Giuliani - Genova e' stata significativa: quando si definiscono 200/300 persone degli scalmanati e violenti, si oscura il senso della solidarieta' delle persone venute a Genova a luglio. Per fortuna che le testimonianze ci sono state e alla fine la verita' sta uscendo'', per definire ad esempio ''quali abusi, quali intolleranze siano stati commessi in quei giorni''. (ANSA). XBR 02-MAR-02 18:05

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MINORI:RIFORMA; CONSULTA ROMA, SI CREA MANOVALANZA PER MAFIA ANNUNCIATE MANIFESTAZIONE NAZIONALE E PETIZIONE POPOLARE (ANSA) - ROMA, 4 MAR - I due disegni di legge varati dal Consiglio dei ministri nei confronti dei minori responsabili di reati ''creano manovalanza per la mafia e per la criminalita' organizzata''. E' quanto sostiene la Consulta permanente cittadina del Comune di Roma per i problemi penitenziari che ha annunciato una manifestazione nazionale ed una petizione popolare per bloccare i due provvedimenti. La Consulta ha ricordato tutti gli aspetti dei due disegni di legge soffermandosi in particolare su un aspetto, che ha definito ''preoccupante e pericoloso'', relativo ai giovani che, partecipando a manifestazioni e incorrendo nel reato di oltraggio a pubblico ufficiale, vengono ''direttamente arrestati e improgionati senza che gli venga concessa la 'messa alla prova'''. Secondo la Consulta, manifestare ''da diritto diventa per un giovane un rischio considerando che le denunce per questo reato durante le manifestazioni riguardano nella maggior parte giovani che tentano di fuggire dalle cariche delle forze dell' ordine''. I due disegni di legge sono, per l'organismo ,''in netto contrasto con il principio costituzionale sancito dall'articolo 27'' per il quale la pena deve essere rieducativa e non punitiva e ''contrari a tutta la disciplina e alla giurisprudenza italiana e si pongono in contrasto con la normativa internazionale ratificata dall' Italia''. La Consulta infine si chiede perche' ''il pugno di ferro contro i minori di questo governo'', che ''non dice una parola contro la mafia e la criminalita' organizzata e limita l'attivita' di importanti associazioni come 'Libera' di don Ciotti, licenzia il presidente della commissione anti usura Tano Grasso e fa leggi che favoriscono la grande criminalita' come quella sulle rogatorie''.(ANSA). COM-DO 04-MAR-02 18:52

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CALABRESI: DON CIOTTI, GRAZIA A SOFRI PER RISPETTO DIRITTO DON LUIGI CIOTTI AL QUARTO GIORNO DIGIUNO CONTRO 'L'OBLIO' (ANSA) - ROMA, 7 MAR - ''Ho scelto di digiunare per Adriano Sofri per un motivo non solo umanitario, ma anche di rispetto del diritto e della Costituzione italiana''. Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente di Libera, al quarto giorno della sua partecipazione all' iniziativa ''un digiuno contro l' oblio'', una catena di sciopero della fame per sollecitare la grazia per Bompressi e Sofri. ''Comunque si valuti l' intricata vicenda giudiziaria che lo ha portato in carcere - afferma don Ciotti - non si puo' non vedere l' assurdita', l' inutilita' e lo spreco di una carcerazione che contraddice platealmente la nostra costituzione che, con l' articolo 27 assegna alla pena una funzione risocializzante e rieducativa . Qui l' effetto e', all' opposto, unicamente distruttivo e mortificante, per la distanza dai fatti e per le attivita' culturali e sociali di alto significato morale portate avanti dallo stesso Sofri. Un effetto distruttivo che certo non reca alcun confronto al dolore della famiglia calabresi, rispetto cui pure va espressa la massima attenzione e solidarieta'. Ma il mio digiuno vuole anche simbolicamente testimoniare una vicinanza a tutto il mondo della detenzione, cosi' spesso strumentalizzato e dimenticato, e un impegno per una sua riforma strutturale che restituisca dignita' e diritti alle persone''. All' iniziativa di Franco Corleone, e Silvio Di Francia ''un digiuno contro l' oblio'', iniziato il 28 gennaio, sono giunte finora 456 adesioni, di cui 219 digiunanti. (ANSA). CAV 07-MAR-02 20:16

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CALABRESI: SOFRI; PER DIGIUNO A STAFFETTA 439 ADESIONI (ANSA) - ROMA, 8 MAR - Il digiuno 'a staffetta' avviato in segno di solidarieta' con Adriano Sofri e Ovidio Bompressi ha raccolto finora 439 adesioni. Lo rende noto Silvio Di Francia che insieme a Franco Corleone sta curando un bollettino che riporta notizie su questa iniziativa. Oggi e' il quinto giorno di digiuno, cominciato lunedi', per don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele, e per il giornalista Andrea Marcenaro. Da lunedi' prossimo - informa Silvio Di Francia - prenderanno il testimone del digiuno il giornalista Antonio Socci e il consigliere regionale del Lazio Giovanni Hermanin. Digiuneranno inoltre, a staffetta, per ogni giorno della settimana, l'intera segreteria nazionale della Fiom a partire dal segretario nazionale Claudio Sabattini. (ANSA). COM-CLL/FF 08-MAR-02 17:43

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A MADRE RAGAZZO UCCISO PER ERRORE A BARI 'CHIAVI SORRISO' RICONOSCIMENTO FONDAZIONE CESAR PER IMPEGNO VERSO IL PROSSIMO (ANSA) - BARI, 12 MAR - Sara' la madre di Michele Fazio, il ragazzo ucciso per errore in un agguato a Bari vecchia la scorsa estate, a ricevere oggi ''le chiavi del sorriso 2001'' il riconoscimento che la fondazione Cesar assegna dal 1998 a associazioni, organizzazioni e persone che si sono distinte per l' impegno verso il prossimo. La cerimonia si terra' nel primo pomeriggio a Roma alla presenza del vicepresidente del Senato Cesare Salvi. Quest'anno la fondazione Cesar ha scelto Raffaella Vivace Fazio - e' detto in una nota - per il suo impegno quotidiano, profuso insieme con la famiglia, ''per l' inclusione sociale di soggetti svantaggiati e per affermare la cultura della legalita'''.Nella motivazione del premio si ricorda che Raffaella ha raccolto, grazie alla collaborazione dell' associazione commercianti del borgo antico di Bari, 1.500 euro per sostenere una cooperativa di ex detenuti. Un contributo a chi ''nella vita ha commesso un errore ma non per questo va emarginato''. ''Per Raffaella - e' detto ancora - l' uccisione del figlio Michele da parte delle organizzazioni criminali locali potra' avere un senso solo se il futuro potra' dare speranza e dignita' ai giovani baresi''. ''Accogliere, ascoltare, aiutare, mettere l' uomo al centro'': sono queste le quattro chiavi del sorriso che l'associazione Cesar assegna ogni anno''. L' idea - e' detto nella nota - e' stata di don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente dell' associazione Libera, che in un incontro nella scuola media Giancarlo Siani - giornalista ucciso dalla mafia a Napoli - decise di regalare ai ragazzi della scuola e alla fondazione Cesar quattro chiavi, ''simboli della solidarieta' per gli ultimi e gli svantaggiati e che, in sostanza, indicano una ricetta di vita fatta di rispetto per il prossimo, di solidarieta' e di ascolto''.(ANSA). LF 12-MAR-02 12:15

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ART 18: D'ARCAIS, IL 23 A ROMA ANCHE GIROTONDI E PALAVOBIS (ANSA) - ROMA, 14 MAR - I movimenti spontanei, autorganizzati, diffusi, i girotondi e i Palavobis ''che si vanno moltiplicando e radicando nella societa', parteciperanno attivamente alla manifestazione promossa dalla Cgil il 23 marzo a Roma, a difesa dell' art.18''. L'annuncio viene da Paolo Flores D'Arcais, direttore della rivista ''Micromega'', che rende note gia' le prime adesioni pervenute, tra le quali quelle di Nanni Moretti, Andrea Camilleri, Altan, Luciano Canfora, Francesco De Gregori, don Luigi Ciotti, Sergio Staino e Nicola Piovani. I movimenti autoconvocati si daranno dunque un appuntamento (ora e luogo verranno comunicati) per ''partecipare a questa grande giornata di festa e di lotta'', perche' ''diritti dei lavoratori e diritti dei cittadini sono due valori inscindibili''. ''E' necessario - afferma D'Arcais - opporsi alla deriva populista e illiberale del governo Berlusconi che, aggredendo l'autonomia della magistratura e il pluralismo dei mass-media, mette in discussione non solo la democrazia ma lo stesso Stato di diritto. Piu' liberta', meno impunita', piu' diritti, meno privilegi, piu' informazione, meno menzogne; di questo - sostiene il direttore di Micromega - ha bisogno l'Italia. Opporsi con intransigenza - conclude - opporsi con passione e con allegria: un sorriso di sconfiggera'''. (ANSA). RR/FV 14-MAR-02 19:18

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MAFIA: STRAGE VIA D'AMELIO, FIORI SU TOMBA EMANUELA LOI DON CIOTTI COMMEMORA POLIZIOTTA SARDA MORTA NELL' ATTENTATO (ANSA) - CAGLIARI, 16 MAR - La Carovana antimafia, partita il 23 febbraio da Roma, e' arrivata a Sestu, nel cagliaritano, luogo di nascita di Emanuela Loi, la giovane agente di polizia che 10 anni fa mori' nell' attentato che costo' la vita al magistrato Paolo Borsellino e alla sua scorta. Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha deposto una corona di fiori sulla tomba di Emanuela, nel cimitero di Sestu. La cerimonia - presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu, il deputato Michele Cossa, ex sindaco di Sestu, il Prefetto e il Questore di Cagliari, Efisio Orru' e Antonio Pitea, e il presidente del Consiglio regionale sardo, Efisio Serrenti - si e' svolta in forma privata. ''Oggi la parola giustizia, tra le 30 parole piu' pronunciate al mondo, secondo una recente statistica - ha detto don Ciotti - deve tradursi anche nei piccoli gesti e deve condurre tutti i cittadini, non solo le istituzioni, alla riscoperta delle responsabilita'''. ''Emanuela non e' stata un' eroina - ha sottolineato il presidente di Libera - ma una ragazza fedele a Dio e agli uomini, una operatrice di giustizia ed e' questo l' impegno da portare avanti nel solco della memoria''. ''La tragedia di Emanuela Loi - ha ricordato Michele Cossa - ha trasformato il dolore individuale e familiare in quello di una intera comunita'. Sostenere oggi percorsi di giustizia e di legalita' significa anche mantenere vivo il ricordo e la memoria di chi ha combattuto contro la mafia. Emanuela - ha precisato Cossa - era una giovane che come tanti ragazzi sardi aveva deciso di servire lo Stato lontano dalla sua terra e dalla sua gente. Tutti noi dovremmo mostrare ai nostri figli il suo esempio''. La tappa in Sardegna della Carovana antimafia assume quest' anno un significato di particolare valore: il 21 marzo a Nuoro si celebrera', infatti, la ''Settima giornata nazionale della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime delle mafie''. Nel suo primo giro attraverso l' Italia, la Carovana, promossa dall' Arci Sicilia nel 1994, tocchera' dieci regioni. ''E' un fatto di grande rilevanza - ha affermato Alfio Foti, responsabile nazionale dell' iniziativa - in un momento in cui si tenta in tutti i modi di considerare superati i problemi di mafia e corruzione, assegnando ad essi una collocazione decisamente residuale''. (ANSA). CT-GC 16-MAR-02 19:08

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MAFIA: LENZUOLA BIANCHE A NUORO, SI CELEBRA GIORNATA MEMORIA NOMI VITTIME SCANDITI DA APPLAUSO DI MIGLIAIA DI PERSONE (ANSA) - NUORO, 21 MAR - Un lungo e caloroso applauso, da parte di migliaia di persone, si e' levato quando Claudia Loi, sorella di Emanuela, l' agente di Polizia morta dieci anni fa nella strage di via d' Amelio a Palermo, ha cominciato a leggere i nomi delle vittime delle mafie, dal 1945 a oggi. E' iniziata cosi' a Nuoro la settima ''Giornata della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime delle mafie''. L' iniziativa, organizzata da 'Libera' e 'Avviso Pubblico', si e' svolta quest' anno in Sardegna per ricordare, in particolare, Emanuela Loi, che il 19 luglio del 1992 perse la vita nella strage di Palermo in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e altri cinque uomini della scorta. Una giornata che si svolge, dal 1996, ogni primo giorno di primavera. Dopo Roma, Niscemi, Reggio Calabria, Corleone, Casarano e Torre Annunziata, e' stata la volta di Nuoro e della Sardegna, una terra - hanno sottolineato gli organizzatori - che ha deciso di non sottomettersi alla pressione della criminalita'. Una pressione che si constata nei 270 attentati compiuti nel 2001 nei confronti di amministratori locali. Oltre seimila persone, giunte da tutta la Sardegna, si sono radunate allo Stadio Quadrivio di Nuoro per dare vita al corteo che, dopo aver attraversato le principali vie della citta', si e' fermato nella Piazza Vittorio Emanuele dove e' cominciata la cerimonia con la lettura delle vittime delle mafie in Italia. Alla manifestazione hanno preso parte don Luigi Ciotti e Rita Borsellino, sorella del giudice assassinato dalla mafia, rispettivamente presidente e vice presidente di 'Libera', Enza Rando, presidente di 'Avviso Pubblico', Giancarlo Caselli, ex capo del pool antimafia di Palermo, Giuseppe Lumia, ex presidente della Commissione Antimafia, e Nichi Vendola, ex vice presidente della stessa Commissione parlamentare. Tantissimi i giovani presenti, con scolaresche provenienti da tutta l' isola, e centinaia i rappresentanti del mondo del volontariato. Nuoro ha partecipato attivamente alla giornata della memoria: nelle vie attraversate dal corteo, i cittadini hanno voluto manifestare la propria solidarieta' esponendo lenzuola bianche alle finestre. ''Questa giornata - ha affermato Rita Borsellino - ogni anno e' sempre piu' sentita e piu' bella. Mi commuove questa partecipazione in qualsiasi parte d' Italia si svolga. Per me - ha aggiunto - e' una giornata sempre difficile da vivere, ma l' abbraccio di tutte le persone che ci credono e vi partecipano e' un grande aiuto e un incoraggiamento ad andare avanti''. Rita Borsellino ha quindi spiegato che ''la violenza non tace, tace solo quando non ha nulla da dire perche' in quel momento nessuno la ostacola. Ma quando ha da esprimersi, purtroppo, si esprime

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE sempre con quello che e' il suo linguaggio, mafia o non mafia e' sempre violenza che si oppone a chiunque voglia costruire qualcosa e usare un linguaggio democratico''. Don Ciotti ha puntato l' attenzione sui giovani: ''Loro non sono il nostro futuro, sono il nostro presente. Oggi dobbiamo creare delle opportunita' - ha detto - degli spazi e dei riferimenti per i giovani. Chi vuole frenare questi percorsi di ricerca di giustizia sociale, di ricerca della mediazione per costruire dignita', futuro e lavoro, e' un criminale''. Lumia, invece, ha rivolto un plauso alla iniziativa di 'Libera', un' associazione che ha definito ''una grande risorsa: una risorsa che ci fa capire che cosa e' la mafia oggi, per progettare una lotta seria alla mafia. Una risorsa critica per far capire alla politica gli errori clamorosi che fa e per fare in modo che la politica sia piu' seria e abbia il coraggio di aggredire il rapporto mafia-politica e mafia-economia''. (ANSA). E04-XFR 21-MAR-02 18:31

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MARCO BIAGI: SERGIO SEGIO, RIVENDICAZIONE FUORI DA REALTA' PER EX PRIMA LINEA, 'PERSONE LONTANE DAL CONFLITTO SOCIALE' (ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Autoreferenziali, megalomani, fuori dal dibattito sul conflitto sociale e isolati dalla realta' ''. Un' attenta lettura del lungo documento di rivendicazione del delitto di Marco Biagi porta Sergio Segio a descrivere cosi' le nuove Br. ''Gli schemi interpretativi che adottano, cosi' come la scelta dell'obiettivo da colpire - spiega l'ex terrorista di Prima Linea, oggi impegnato, con il Gruppo Abele nella difesa dei diritti dei detenuti - dimostrano il loro profondo isolamento. Da tutto il testo traspare l'assoluto disinteresse per i conflitti sociali che non siano interni ai rapporti di produzione''. Il documento, secondo Segio, ha lo stesso impianto concettuale e lo stesso linguaggio di quello con cui fu rivendicato il delitto D'Antona e come quello ''e' assolutamente impermeabile ad una lettura complessa della realta' del mondo del lavoro''. ''Tutto - dice ancora - viene filtrato da schemi interpretativi offuscati, come se chi l'ha pensato e scritto vedesse la realta' attraverso lenti deformanti''.(SEGUE). AU 21-MAR-02 19:05

MARCO BIAGI: SERGIO SEGIO, RIVENDICAZIONE FUORI DA REALTA' (2) (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Anche la megalomania, secondo Segio ''e' la stessa del volantino scritto per D'Antona, quella di pensare che uccidendo una persona si possano modificare le strategie dei governi''. ''Cio' dimostra la profonda incapacita' di leggere la complessita' delle dinamiche politiche e sindacali. Anche il breve accenno all'art.18, solo per giustificare la scelta dell'obiettivo Biagi, e' il segno - secondo Segio - dell' assoluta estraneita' all'ambiente sindacale''. ''Chi scrive - prosegue Segio, che sabato alla manifestazione della Cgil guidera' un 'cartello' dal titolo 'Soggetti deboli, diritti forti' che riunisce associazioni e gruppi di operatori sociali - sembra non aver preso atto del crollo del muro di Berlino. Sono rimasti alla 'guerra rivoluzionaria'. ''Anche per questo - conclude - e' molto grave concedergli spazio e ancor piu' metterli al centro del dibattito politico come sta avvenendo in queste ore. E' necessario, invece evitare che assorbano tutta l'attenzione''.(ANSA). AU 21-MAR-02 19:40

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MARCO BIAGI: DON CIOTTI, IL DOLORE NON ZITTISCA LA POLITICA (ANSA) - CAMPOROSSO (IMPERIA), 25 MAR - ''Il dolore non deve zittire la politica e le emozioni non devono soffocare la ragione''. E' quanto sostiene don Luigi Ciotti in relazione alle recenti polemiche sulle reazioni all'omicidio Biagi. Don Ciotti, presente questo pomeriggio a Camporosso durante una delle tappe liguri della 'Carovana nazionale antimafia', ha sottolineato che ''il fenomeno delle Brigate Rosse e' inquietante perche' difficile da individuare, ma nello stesso tempo e' diverso dalla mafia. Quest'ultima, infatti, ha una propria cultura radicata nel territorio, mentre il terrorismo e' formato da piccole frange. Negli ultimi anni, forse questo fenomeno e' stato sottovalutato e affrontato senza la giusta continuita' di attenzione che ha fatto venire meno una tensione politica propositiva''.(ANSA). YMP-BOA 25-MAR-02 17:09

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SINISTRA GIOVANILE CRITICA MORATTI;AS POLEMIZZA CON DE MAURO (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Polemiche a tutto campo fra le associazioni e i rappresentanti degli studenti. Oggi mentre da una parte la Sinistra giovanile critica la riforma Moratti e ne chiede il ritiro, dall'altra 'Alternativa studentesca' polemizza con l'ex ministro De Mauro per le critiche da lui rivolte proprio al nuovo progetto di scuola messo a punto dalla Moratti. ''Vogliamo essere coinvolti nelle decisioni sul nostro futuro, vogliamo tutta un'altra scuola'': e' quanto si legge in una nota della direzione nazionale della Sinistra giovanile. ''Oggi -afferma un comunicato, nel quale si ricorda anch che e' in corso a Roma la conferenza nazionale dei presidenti delle consulte provinciali delle scuole- la maggioranza degli studenti e' ritornata all'attacco chiedendo con forza il ritiro delle proposte di riforma Moratti e smentendo le posizioni del ministero sul ruolo e le finalita' dell'associazione 'Libera' presieduta da don Luigi Ciotti. La Moratti o qualche suo mediocre collaboratore alle politiche giovanili, peraltro gia' sfiduciato dagli stessi studenti, non pensino di soffocare il protagonismo dei ragazzi''. In un altro comunicato il leader di Alternativa studentesca Simone Paini critica l'ex ministro dell'istruzione Tullio De Mauro: ''rimango stupito e sorpreso -dice Paini- dallo sfogo di De Mauro secondo cui quelle proposte dalla Moratti sulla scuola non siano riforme. Forse l'ex ministro si riferiva al suo breve mandato, quando non ha fatto altro che portare avanti il folle disegno di Berlinguer e compagni. Quello che il governo di centrosinistra non e' riuscito a fare per la scuola in anni di governo, cioe' una vera riforma strutturale del sistema dell'istruzione, l'attuale governo l'ha predisposto in poochi mesi. Quelli di de Mauro sono attacchi di nostalgia, e nello stesso tempo denotano un senso di sconfitta''.(ANSA). GER 21-MAR-02 18:48

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PROSTITUZIONE: A 13 MESI MORTE CELEBRATI FUNERALI TINA MOTOC (ANSA) - TORINO, 23 MAR - A 13 mesi dalla morte sono stati celebrati stamane, nella chiesa del Redentore di Torino i funerali di Tina Motoc, la prostituta romena, di 20 anni, uccisa e mutilata dal serial killer Maurizio Minghella. Il rito voluto dal Gruppo Abele e' stato un atto di denuncia e di solidarieta' per le tante ''schiave del sesso'' che vengono portate in Italia. A concelebrarlo c' erano, con don Luigi Ciotti, George Vasilescu, responsabile della comunita' ortodossa a Torino, il parroco don Gianni Bernardi, il vicario dell' arcivescovo Mino Lanzetti e don Fredo Olivero del Servizio migranti. Erano presenti il prefetto Achille Catalano, i dirigenti delle forze dell' ordine che per tredici mesi hanno indagato, politici, i ragazzi del liceo Giordano Bruno, quelli dell' Associazione Acmos, ciascuno con un fiore in mano e un biglietto con la foto di Tina e una frase d' addio tratta da Paulo Coelho, la cantante Dori Ghezzi, la scrittrice Fernanda Pivano e tanta gente comune. ''Bisogna spezzare questi cerchi di violenza e schiavitu'. Vogliano dire a tutte le Tine che non le lasceremo sole'', ha detto don Ciotti. L' arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto ha mandato un messaggio: ''Mi auguro che anche da vicende come questa la nostra comunita' cristiana e la nostra societa' civile ricevano uno stimolo per una presa di coscienza''. Anche il sindaco, Sergio Chiamparino, ha inviato un messaggio in cui si legge: ''E' difficile riflettere sulla storia di Tina Motoc senza provare un profondo senso di vergogna, ancora piu' difficile per chi ha responsabilita' di governo, perche' spesso non si riesce a supportare le frasi e a realizzarle con l' azione''. Un appello a non abituarsi alle ''morti inutili'' come quella di Tina, cosi' come a quelle delle guerre, e' venuto da Dori Ghezzi. Tina Motoc verra' accompagnata da una delegazione di giovani a Judejul, il piccolo paese della Romania dove vivono i genitori e la figlia Elisa, di due anni.(ANSA). YYR-GE 23-MAR-02 17:15

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OMICIDI PROSTITUTE: ALTRO DELITTO PER SERIAL KILLER GENOVESE (ANSA) - TORINO, 5 APR - Quando, nel corso del suo periodo di semiliberta', lavorava a Torino per una cooperativa di falegnameria legata al Gruppo Abele, Maurizio Minghella, il serial killer delle prostitute, aveva svolto lavori in piazza IV marzo, per montare delle fioriere. Ed e' proprio li' che avrebbe conosciuto la nuova vittima che ora gli viene attribuita, la prostituta Cosima Guido, detta 'Gina', 67 anni, che in quella piazza aveva il monolocale dove riceveva i clienti. La nuova ''svolta'' nelle indagini su Minghella, 45 anni, arrestato dalla polizia nel marzo 2001 per una serie di delitti avvenuti a Torino tra il '96 e il 2001 (in precedenza l' ex pugile genovese era stato condannato all' ergastolo nell' 81 per quattro omicidi risalenti al 1978 nel capoluogo ligure), arriva col deposito della consulenza su reperti rinvenuti sul luogo dell' uccisione di 'Gina', strangolata nel suo pied-a-terre con un foulard beige la sera del 30 gennaio 1999. Tracce organiche ritrovate sul foulard e su un fazzolettino di carta usato dall' assassino per pulirsi le mani sono risultate compatibili col dna di Minghella. Ora al serial killer verra' notificato nel carcere di Cuneo l' ennesimo ordine di custodia cautelare per omicidio. Tra l' altro, le modalita' della morte di Cosima Guido appaiono analoghe agli omicidi di altre due prostitute torinesi, Loredana Maccario, 53 anni, e Carolina Gallone, 66, assassinate entrambe nel 1997. L' elenco dei delitti addebitati a Minghella potrebbe dunque ampliarsi ulteriormente. Per quanto riguarda le indagini torinesi, all' uomo erano finora state notificate misure cautelari per gli omicidi della marocchina Fatima H'Didou, strangolata a Caselette nel maggio del '97, e della romena Tina Motoc, ritrovata morta il 9 febbraio 2001 in un canale lungo la tangenziale torinese. A questi si aggiungeranno ora le accuse per il caso di Cosima Guido, mentre per altri delitti si e' ancora al livello di ipotesi investigative. I casi su cui si e' indagato a Torino, riguardanti in gran parte prostitute extracomunitarie, sono in tutto dieci. Fino al momento dell' arresto nel marzo 2001, Minghella era in regime di semiliberta'. Usciva alle 17 dal carcere delle Vallette per andare a lavorare come falegname nella cooperativa del Gruppo Abele e alle 22 doveva ritornare nell' istituto di pena, tranne nei giorni festivi e prefestivi quando era in liberta' dalle 7 alle 22. Proprio gli orari in cui sono avvenuti gli omicidi e le rapine, tutti dopo le 17, e il loro ''modus operandi''(l' aggressore picchiava violentemente le donne, le violentava e poi le rapinava) hanno permesso agli investigatori di collegare gli episodi all' ergastolano genovese, che utilizzava sempre un motorino poi sequestrato dalla polizia e riconosciuto dalle donne rapinate. Piu' volte interrogato dagli inquirenti, Maurizio Minghella si e' sempre avvalso della facolta' di non rispondere. (ANSA). GR 05-APR-02 18:00

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MO: DON CIOTTI, NO ALLA VIOLENZA DA QUALUNQUE PARTE ARRIVI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 8 APR - ''Un no chiaro al terrorismo ed alla violenza, da qualunque parte essa arrivi. E che nessuno giustifichi il terrorismo con le poverta' e le ingiustizie''. E' quanto ha affermato stamani don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione Libera, commentando la situazione meridionale in occasione della presenza a Reggio Calabria della Carovana nazionale antimafia. ''Bisogna trovare una soluzione - ha aggiunto don Ciotti - che dia dignita', speranza, futuro, che dia rispetto a tutte le persone. La morte di qualunque uomo pone interrogativi, inquietudini, sofferenze, impoverisce l' umanita'. Bisogna allora evitare le semplificazioni, gli estremismi, fare in modo che le emozioni non soffochino la ragione e che il dolore non stordisca il valore della politica, la politica alta, per potere intervenire e stare vicino alle popolazioni che sono, da una parte e dall' altra, vittime di ritardi, ingiustizie, burocrazia, senza sconti alla violenza ed al terrorismo da qualunque parte essi arrivino, ricercando quelle condizioni perche' i popoli abbiano futuro e dignita'''. (ANSA). YVG-SGH/FL 08-APR-02 12:21

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CRIMINALITA': DON CIOTTI, PROBLEMA COINVOLGE TUTTA ITALIA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 8 APR - ''Bisogna dire al Paese che il problema della legalita', della giustizia, della corruzione ci coinvolge tutti''. A sostenerlo e' stato don Luigi Ciotti, oggi a Reggio Calabria in occasione della presenza della Carovana nazionale antimafia. ''Dal nostro osservatorio - ha aggiunto don Ciotti - che e' legato al territorio, alla societa' civile, ai movimenti, alle associazioni, noi siamo testimoni della ripresa di tutto questo. Basta vedere la ripresa del 'pizzo' in Sicilia e i dati dell' usura riferiti al nord: un problema, dunque, che coinvolge l' Italia. Bisogna allora partire dai giovani. Questo e' un Paese che si preoccupa molto dei giovani - ha sottolineato don Ciotti -, ma se ne occupa di meno che negli altri Paesi europei. I giovani hanno bisogno di una attenzione seria della societa', e cio' vuol dire, prevenzione, spazi educativi, un sano protagonismo del mondo giovanile. Vuol dire credere ed investire sulle famiglie, sull' educazione, per costruire un domani insieme a loro''. (ANSA). YVG-SGH/FL 08-APR-02 12:29

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QUATTRO NOBEL PROPONGONO PREMIO A GINO STRADA FONDATORE DI EMERGENCY PRIMO FRA GLI 'EROI' DEI RAGAZZI ITALIANI (ANSA) - MILANO, 8 APR - Si e' costituito un comitato, fra cui figurano quattro Premi Nobel, per proporre la candidatura al prossimo Nobel per la Pace di 'Emergency' e del suo fondatore Gino Strada. Lo ha reso noto il Gruppo Sabatini, organizzatore del 'Futurshow 3002', la manifestazione bolognese presentata questa mattina a Milano, annunciando su questo tema una conferenza stampa dopodomani alle 11,30 presso l' Associazione della Stampa estera a Roma. E' di Claudio Sabatini, infatti, l'iniziativa di costituire il comitato per 'Emergency', dopo che in un sondaggio nazionale fra i giovani dagli 8 ai 18 anni, effettuato per conto del 'Futurshow' quest'anno dedicato agli 'Eroi del nostro tempo', Gino Strada e' risultato al primo posto, classificandosi davanti a Giovanni Paolo II e a Nelson Mandela. Al comitato hanno dato la loro adesione i Nobel Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco, Dario Fo e Michail Gorbaciov, mentre si attendono le conferme ufficiali di Yasser Arafat e Rigoberta Menchu. Ma vi hanno aderito numerosi altri nomi del mondo della politica, dell'economia, dello spettacolo: dai senatori Giulio Andreotti, Ida D'Ippolito, Daria Bonfietti, Mauro Cutrufo, Mauro Fabris, ai deputati Pietro Folena, Gloria Buffo, Armando Cossutta, Francesco Rutelli, Alfonso Pecoraro Scanio, Giovanna Melandri, a personaggi come Don Ciotti, Roberto Baggio, Adriano Celentano, Massimo Moratti e altri. La ricerca che ha spinto a promuovere l'iniziativa e' stata condotta da Eta Meta Research su un campione di 1024 giovani tra gli 8 e i 18 anni (35% tra 8 e 13 anni e 65% tra 14 e 18) residenti nell'intero territorio nazionale, attraverso questionari e 650 interviste. I risultati hanno stupito gli stessi promotori: i valori su cui i giovani credono di piu' sono l'amicizia (39% degli intervistati), l'ironia (27%) e l'altruismo (21). Il 18% mette al primo posto l'onesta' e il 16% il coraggio. Un 'eroe', secondo i giovani intervistati, non si deve mai tirare indietro (28%), deve essere dotato di spirito di sacrificio (23), deve essere pronto a rischiare in prima persona (21), non deve essere invulnerabile, ma umano (25%) e deve far lavorare piu' l'intelligenza che i muscoli (17). Gli eroi dei film sono 'cose d'altri tempi' (23%) o 'una presa in giro'(15). Mandati in pensione i marziani, oggi i supernemici dell' umanita' sono soprattutto le malattie (61%) e il dolore (57%) in qualsiasi forma si manifesti. Mafia e corruzione, rispettivamente 21% e 19%, non vengono visti come nemici contingenti, come vengono invece vissuti la poverta' (48%) e il terrorismo (41). I carabinieri incarnano il modello dell'eroe (36%), perche' ogni giorno mettono a rischio la vita per proteggere tutti. Ma

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE tra gli eroi di oggi i giovani non hanno dubbi: al primo posto Gino Strada, fondatore di Emergency, col 69%. Al secondo posto il Papa, segnalato dal 67% dei giovani, davanti a Nelson Mandela col 64%. Il quarto posto va a Roberto Baggio, ma non per i gol, ma 'per la tenacia che ha sempre dimostrato' e per il fatto che 'non molla mai'. Seguono Tim Barners-Lee, padre putativo di Internet; Shawn Fanning, inventore di Napster che ha avuto il coraggio di opporsi alle major della musica; quindi don Antonio Mazzi, l'astronauta Franco Malerba, il Capitano Ultimo, Bono. (ANSA). BRA 08-APR-02 19:17

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MAFIA: CAROVANA ANTIMAFIA A CORLEONE SU TERRENI BOSS SINDACO CIPRIANI, LE PAROLE HANNO UN VALORE COME I FATTI (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 10 APR - La carovana antimafia organizzata da Libera e da un cartello di associazioni e' giunta a Corleone. I partecipanti alla carovana e gli studenti corleonesi stanno paseggiando su alcuni appezzamenti di terreno confiscati ai boss mafiosi. Su alcuni lotti i ragazzi stanno piantando pale di fico d'india. Il sindaco di Corleone, Pippo Cipriani, sostiene che la ''carovana antimafia e' una esperienza importante'' e che ''non e' vero che le parole contro la criminalita' e il malaffare e le campagne antimafia nelle scuole sono inutili''. Cipriani ha voluto cosi' commentare le contestazioni che ieri alcuni studenti di Reggio Calabria avevano mosso a don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Secondo i ragazzi ''i convegni contro la mafia non servono ma ci vogliono i fatti''.(ANSA). FK 10-APR-02 11:38

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ANTIMAFIA: CAROVANA DOMANI A CATANIA (ANSA) - PALERMO, 14 APR - La carovana antimafia, iniziativa promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, arriva domani a Catania. Di mattina, alla scuola media Quasimodo, ci sara' un momento di animazione con i ragazzi, seguito da un incontro di alunni e insegnanti con Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Dopo la carovana si spostera' nella sede della cooperativa Prospettiva, dove e' previsto un 'incontro-pranzo' con Don Ciotti, i ragazzi della comunita' alloggio, gli operatori sociali. Nel pomeriggio, alla facolta' di Scienze della formazione, alle 15.30 la Carovana incontrera' gli studenti con ''parole e musica''. Sara' presente il musicista Paolo Belli. La chiusura e' prevista alle 17.30, al Circolo Arci ''Scenario Pubblico'', in Via Teatro Massimo, 16, con un incontro dal titolo 'L' informazione democratica', al quale e' prevista la partecipazione di Don Ciotti, della giornalista Anna Puzzo, del Direttore di Narcomafie Francesco Silvestri, di Antonio Violetti, Preside della Facolta' di Lingue dell'Universita' di Catania, di Pier Paolo Romani, Coordinatore del Progetto di comunicazione per le scuole ''Macrame''', e di Anna Bucca, Presidente dell'Arci di Catania. All'incontro sono stati invitati anche protagonisti dell'informazione locale. (ANSA). COM-LOB/GI 14-APR-02 19:04

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NO PROFIT: A PADOVA CIVITAS, SALONE DEL VOLONTARIATO PARTECIPANO ANCHE MINISTRI E PARLAMENTARI (ANSA) - ROMA, 18 APR - ''Una piazza in cui ci si incontra, si affrontano dei problemi si studiano soluzioni'': questo il senso di Civitas, mostra-convegno delle associazioni di solidarieta', volontariato ed economia sociale e civile, che si terra' a Padova dal 2 al 5 maggio prossimi. L'iniziativa, presentata oggi a Roma in una conferenza stampa dai portavoce del Forum del terzo settore Edo Patriarca e Giampiero Rasimelli, riunira' per quattro giorni nei padiglioni della fiera di Padova, oltre 330 associazioni, a cui faranno da contorno decine di convegni e tavole rotonde nelle quali i rappresentanti del mondo del no profit si incontreranno fra di loro portando le rispettive testimonianze, e si confronteranno anche con i rappresentanti delle istituzioni. Il programma prevede fra l'altro la presenza del presidente della Ue Prodi, dei ministri Giovanardi, Buttiglione e Prestigiacomo, il leader della Margherita Rutelli, il segretario dei Ds Fassino, l'ex presidente del consiglio Giulio Andreotti, i sottosegretari Sestini e Mantica, il segretario della Cisl Pezzotta, il cardinale Van Thuan presidente della commissione pontificia giustizia e pace. Fitta anche la presenza di figure note dell' associazionismo e del volontariato in genere: don Mazzi, don Ciotti, Padre Zanotelli, i portavoce del forum del terzo settore Patriarca e Rasimelli, e poi mons. Nervo, don Vinicio Albanesi, Luigi Bobba, Agnoletto e tanti altri. ''Si tratta di un evento -ha spiegato il coordinatore della manifestazione Antonio Sambo - che cerca di dare voce a chi ne ha poca o non ne ha per niente. Civitas e' pensata come una piazza, un luogo di incontro trasversale''. Durante la quattro giorni padavana verranno anche presentate alcune campagne internazionali.(ANSA). GER 18-APR-02 14:10

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UNA FESTA CONCLUDERA' SABATO A PALERMO LA CAROVANA ANTIMAFIA INCONTRO CON I MAGISTRATI E SPETTACOLI SERALI ALLO PSICHIATRICO (ANSA) - PALERMO, 18 APR - Si conclude dopodomani, a Palermo, la Carovana Antimafia organizzata dall' Arci Sicilia, da Libera e da Avviso Pubblico, che ha toccato 11 tappe in 9 giorni. La giornata palermitana iniziera' alle 10, al Centro Polivalente presso l' ex Ospedale Psichiatrico di Via La Loggia dove, alle 10.30, si terra' una seduta di animazione. L' appuntamento centrale e' quello delle 16, al Palazzo di Giustizia con ''I giovani interrogano'', il confronto tra i giovani e alcuni testimoni dell' impegno sociale antimafia. All' iniziativa interverranno il vice Presidente Nazionale di Libera Rita Borsellino, Gian Carlo Caselli, Don Luigi Ciotti, il Procuratore della Repubblica di Palermo Pietro Grasso, Giovanni Fiandaca, il Presidente di 'Avviso Pubblico' Enza Rando e il Presidente del Consorzio 'Legalita' e Sviluppo' Antonino Di Lorenzo. Ad introdurre e coordinare il dibattito saranno il presidente dell' Arci di Palermo Salvo Lipari e il Coordinatore palermitano di Libera Emanuele Villa. La tappa si concludera' alle 19,30 con il ritorno al Centro Polivalente dell' ex Ospedale Psichiatrico per la celebrazione della Festa di chiusura della Carovana, che prevede spettacoli e rappresentazioni teatrali a cura di diverse associazioni. (ANSA). COM-RIZ/GIU 18-APR-02 18:15

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CAROVANA ANTIMAFIA: RITA BORSELLINO, DA ANNI CALO DI TENSIONE (ANSA) - PALERMO, 20 APR - '' Il calo di tensione nella lotta alla mafia risale ad anni fa, quando, superata l' emozione del dopo-stragi, tutto ha cominciato ad acquietarsi e si e' scelta la strada della normalizzazione''. Lo ha detto all' appuntamento conclusivo della ''Carovana Antimafia'', tenutosi oggi al Palazzo di Giustizia, Rita Borsellino, sorella di Paolo, il magistrato palermitano ucciso dalla mafia insieme agli agenti della sua scorta, il 19 luglio del 1992. ''Dalla scelta di normalizzazione fatta anni fa- ha aggiunto la signora Borsellino - sono seguite tutta una serie di conseguenze, fino ad arrivare alle affermazioni di un ministro della repubblica che tempo fa ha dichiarato che con questa mafia e' necessario convivere''. La sorella del magistrato ucciso ha poi risposto alle domande di alcuni ragazzi intervenuti all' incontro ribadendo ''l' importanza della memoria''. ''Non si deve dimenticare - ha osservato - Solo cosi' potremo vincere''. E sull' importanza di tenere viva l' attenzione sul tema mafia ha insistito anche il Procuratore di Palermo Pietro Grasso, intervenuto al dibattito insieme a don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione Libera. ''C' e' il forte rischio - ha detto Grasso - che ci troveremo a pagare domani il silenzio assordante di oggi''. La Carovana Antimafia, giunta ormai al suo ottavo anniversario, e' un' iniziativa dell' Arci e dell' Associazione Libera. Quest' anno il primo appuntamento e' stato a Corleone il 10 aprile scorso. Facendo tappa in diversi comuni dell' isola gli organizzatori hanno dato vita ad una serie di iniziative per sensibilizzare l' opinione pubblica sui problemi legati alla criminalita' organizzata.(ANSA). YXZ-FI 20-APR-02 19:58

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TV: GLI AMICI DI 'STRISCIA' CONTRO BAVAGLIO AL GABIBBO 27 PERSONAGGI FIRMANO APPELLO PUBBLICATO SU 'REPUBBLICA' (ANSA) - ROMA, 23 APR - Da Beppe Grillo ad Altan, Roberto Benigni, Renzo Piano, Enzo Biagi e Don Ciotti: sono alcuni dei 27 firmatari di un appello, pubblicato oggi da Repubblica', contro la sentenza che condanna ''Striscia la notizia'' per aver trasmesso immagini captate fuori onda alla Rai nel 1996. ''Vogliono imbavagliarlo!'', denunciano ''gli amici di 'Striscia'', scesi in campo contro il tentativo di togliere al tg satirico di Antonio Ricci ''il diritto di cronaca e il diritto di satira. E a voi - prosegue l'avviso, le cui spese sono state sostenute dallo stesso Ricci, e che domani apparira' anche sul 'Corriere della Sera' - il diritto di essere comunque informati''. I firmatari della protesta - a tutta pagina e che ritrae il Gabibbo-simbolo di Striscia imbavagliato, con una benda sugli occhi e una catena di carcerato dal piede - si dicono ''preoccupati'' per la sentenza che ha condannato 'Striscia' per ''aver diffuso immagini di un fatto realmente accaduto''. L'iniziativa e' partita dal gruppo di estimatori del tg satirico di Canale 5. Quando Ricci e' venuto a saperlo, ha deciso di sobbarcarsi le spese e la gestione dell'avviso a pagamento. Oltre ai personaggi gia' citati, lo hanno firmato Giorgio Gaber, Cristiano De Andre', Dario Fo, Giuseppe Conte, Ellekappa, Ernesto Ferrero, Giorgio Forattini, Ivano Fossati, Gino Paoli, Pietro Garinei, Dori Ghezzi, Enrico Ghezzi, Angelo Guglielmi, Gina Lagorio, Maurizio Maggiani, Loris Mazzetti, Nico Orengo, Fernanda Pivano, Franca Rame, Sergio Staino e Vauro. In base alla sentenza, Ricci per la prima volta in 15 anni di trasmissione e' stato condannato a 4 mesi e 5 giorni di reclusione, con i benefici di legge. In particolare, uno dei brani (registrati e poi non trasmessi dalla Rai) si riferivano a un vivace dialogo tra gli scrittori Gianni Vattimo e Aldo Busi.(ANSA).

(ANSA) - ROMA, 23 APR - Il Gabibbo ''in persona'' e' intervenuto al Tg5 delle 20: ''sono senza bavaglio - ha detto - mica me lo faccio mettere'' e ha annunciato che fara' appello contro la sentenza ''liberticida'' che ha condannato ''Striscia'' per il fuori onda Vattimo-Busi. Al grido di ''libero pupazzo in libero Stato'', Il Gabibbo si e' appellato a Ciampi e ha detto a Lamberto Sposini: ''sono pronto anche ad un gesto estremo, bere la pipi' di Mentana''. Ha preso un bicchiere con un liquido giallo ma ha subito precisato: ''non preoccupatevi, e' tutto finto, siamo in tv, in un telegiornale...''. Domani per ''Striscia'' e il Gabibbo ancora un processo, quello per la finta intervista di Iachetti a Baudo, rubata a ''Il fatto'' di Biagi. Iachetti aveva riformulato ad arte le domande e le risposte di Baudo, date in realta' a Biagi, avevano ovviamente un effetto comico. (ANSA). SB 23-APR-02 20:56

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25 APRILE: IERVOLINO CANTA IN PIAZZA 'O BELLA CIAO' E INVITA ALLA RESISTENZA CONTRO RISORGERE DEI MOSTRI IN EUROPA (ANSA) - NAPOLI, 25 APR - Prima in piazza canta 'O Bella Ciao', insieme con le altre donne delle istituzioni che hanno aperto il corteo napoletano per la liberazione; poi, sul palco, si aggancia ai recenti fatti francesi, per invitare alla resistenza contro il risorgere in Europa dei ''mostri'' sconfitti dai partigiani. Cosi' il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, ha celebrato la festa della Liberazione, alla quale, oltre al ricordo, ha voluto dare un senso in piu', quello della resistenza alle nuove ideologie ''che disprezzano l'umanita' ''. Il sindaco ha incontrato il corteo, circa un migliaio di persone, all'arrivo in piazza Matteotti. In precedenza aveva posato corone di fiori al Mausoleo dei Caduti a Posillipo, al monumento dello Scugnizzo e a quello per Salvo D'Acquisto. Prima di salire sul palco, insieme con l'ex ministro Katia Belillo, gli assessori regionali, Maria Fortuna Incostante, Teresa Armato e Adriana Buffardi e il segretario regionale Uil Anna Rea, ha intonato il canto dei partigiani. L'ancoraggio alle vicende francesi e' stato rimarcato dalle citazioni tratte dalle lettere scritte da cinque liceali di Parigi condannati a morte durante la resistenza d'Oltralpe. Ricordando le stragi operate dai nazisti, ha anche ammonito a combattere contro il risorgere di nuovi mostri in Europa: ''E che ci siano dei pericoli del genere - ha aggiunto - credo sia evidente a tutti''. Poi, intrattenendosi con i giornalisti, il sindaco ha voluto elogiare il comportamento di chi ieri ha contestato Le Pen al parlamento europeo. Cio' che e' accaduto a Strasburgo, ha detto, ''Ha fatto molto onore all'Europa. Ho potuto vedere che all'ingresso di Le Pen, tre quarti del parlamento e' uscito''. Il suo intervento si era aperto con un altra vicenda internazionale: il sindaco ha ricordato il ''momento difficile e delicato per la Palestina'' ed ha espresso la ''solidarieta' ai nostri amici palestinesi''. ''L'esistenza di due Stati con un confine sicuro - ha detto - e' il nostro obiettivo che pero' puo' essere realizzato solo nella pace e nel rispetto dei diritti''. ''Avra' sempre senso, quindi - ha osservato - celebrare il 25 aprile, che non ricorda la guerra ma la liberta', conquistata per tutti anche per chi la resistenza l'ha combattuta''. Al corteo ha partecipato anche don Ciotti mentre sul palco si sono avvicendati il presidente dell'Anpi Campania, Ettore Bonavolta, l'ex assessore Guido D'Agostino ed il presidente della Provincia, Amato Lamberti. (ANSA). DIV 25-APR-02 12:44

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RELIGIONE: IL 56/MO CONVEGNO DEGLI UNIVERSITARI CATTOLICI AL VIA CONGRESSO FUCI, NELLA PROTOMOTECA IN CAMPIDOGLIO (ANSA) - ROMA, 30 APR - E' stato inaugurato oggi nella sala della Protomoteca in Campidoglio, presenti il sindaco di Roma Walter Veltroni e il presidente della Provincia Silvano Moffa, il 56.mo congresso della Fuci, la Federazione universitaria cattolica italiana. Il convegno di quest'anno e' intitolato ''Il filo d'oro, tessere trame di solidarieta' nella rete delle interdipendenze''. E' stato aperto da una relazione di Anthony McGrew, docente di relazioni internazionali alla Southampton University e collaboratore della London School of Economics, che ha affrontato il tema di come la globalizzazione possa essere controllata o regolata in modo tale da aumentare la sicurezza complessiva dell'uomo e migliorare la giustizia sociale globale. Questa mattina l'esecutivo della Fuci e' stato ricevuto dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mentre il convegno pomeridiano, dopo la relazione introduttiva, e' proseguito con una messa celebrata da don Innocenzo Gargano, vicepriore del monastero di san Gregorio al Celio di Roma. I lavori proseguiranno fino al 3 maggio, in varie sedi, dall' Antonianum alle universita' Lateranense e la Sapienza, al centro congressi Mondo Migliore di Rocca di Papa. Tra i relatori dei prossimi giorni, Giuliano Amato e Stefano Zamagni, il cardinale Walter Kasper, padre Alex Zanotelli, il teologo mons. Enrico Chiavacci, Giuseppe De Rita. Alcune tavole rotonde su pace, sviluppo e salute sranno animate da gruppi cattolici quali i Costruttori di pace, la Focsiv, Gruppo Abele, Acli, affiancati da responsabili di corsi di laurea in cooperazione e esperienza di processi di pace. (ANSA). COM-CHR 30-APR-02 18:45

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GIUSTIZIA: DON CIOTTI, 70 INQUISITI IN COMMISSIONI PARLAMENTO 'INQUIETANTI LEGGI SU ROGATORIE E RIENTRO CAPITALI' (ANSA) - PADOVA, 4 MAG - La legge sulle rogatorie e quella sul rientro dei capitali che erano usciti illecitamente dall' Italia sono, per don Luigi Ciotti, ''un fatto inquietante'', cosi' come ''inquitante'' e' la circostanza che ''circa 70 parlamentari che hanno problemi con la giustizia siedono nella commissione giustizia e nella commissione antimafia''. Il sacerdote torinese fondatore del gruppo Abele e dell' associazione Libera ha lanciato la sua accusa in occasione della presentazione della veglia in memoria dei giudici Falcone e Borsellino, organizzata a Civitas, il salone del volontariato in corso a Padova. Secondo don Ciotti ''non si puo' costruire giustizia senza verita' e senza cultura. Ma che cosa dobbiamo pensare quando vediamo che ci sono 70 parlamentari che hanno problemi con la giustizia e che siedono nella commissione giustizia e nella commissione antimafia? Non sappiamo quali risposte dare ai ragazzi, ai quali cerchiamo di trasmettere e insegnare una cultura della legalita' e poi ci interrogano sul perche' si fanno leggi inquietanti come quella sulle rogatorie e quella sui capitali illeciti, anche mafiosi, che si fanno rientrare in Italia. Dov'e' la cultura della legalita'?''. Don Ciotti - annunciando che Libera proporra' di estendere ai beni dei corrotti la legge per l'utilizzo sociale delle ricchezze confiscate ai mafiosi - ha chiesto ''a tutti, parlamento, governo, istituzioni varie, chiesa, scuola, a noi stessi, di dare forza, soprattutto di dare continuita' all' impegno per la giustizia e la verita', di essere coerenti, di essere credibili''. ''La lotta al crimine e alle mafie -ha proseguito don Ciotti- passa per un impegno di cultura, di formazione, di promozione sociale sul territorio, fra le persone, fra i giovani. La mafia non e' un problema di legalita', ma di giustizia. Bisogna avere occhi aperti sulla giustizia. Due anni fa lanciammo una campagna sul tema 'la mafia esiste ma anche l'Italia'. Quest'anno il tema e' diventato: 'l'Italia esiste, ma anche le mafie'. In molti contesti si sta perdendo il senso della legalita', nella mafia ma anche in tanti altri campi, nel doping, nell'usura, nella prostituzione, nella corruzione. C'e' tanto disorientamento in giro, servono coerenza e credibilita' soprattutto da parte delle istituzioni e di chi conta''. (ANSA). GER 04-MAG-02 19:43

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ROMANO PRODI VISITA A PADOVA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI (ANSA) - PADOVA, 4 MAG - Appendice culturale a Padova per , che dopo essere intervenuto al Civitas, il salone del no-profit, si e' recato in visita assieme alla moglie alla Cappella degli Scrovegni, con il ciclo di affreschi di Giotto, da poco restaurato. Il presidente della Commissione Ue si e' trattenuto circa un'ora all'interno della Cappella trecentesca, ammirando gli splendidi riquadri affrescati da Giotto che riproducono la storia di Gesu' e di Maria, i Vizi e le Virtu'. Prodi e' quindi ripartito alla volta di Bologna. Tra coloro che hanno accompagnato Prodi nella visita al celebre monumento, anche don Luigi Ciotti, che in serata al Civitas celebrera' con l'associazione 'Libera' la prima veglia nazionale di preghiera in vista del decennale delle stragi in cui morirono i giudici Falcone e Borsellino. (ANSA). GM 04-MAG-02 18:42

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RAI: APPELLO A VERTICI, RITRASMETTETE NOTTE DELLA REPUBBLICA (ANSA) - ROMA, 8 MAG - Don Luigi Ciotti e Rita Borsellino sono i primi firmatari di un appello rivolto ai vertici Rai affinche' sia ritrasmesso, ''magari nell' ambito di Rai Educational, o in orari meno penalizzanti'', il programma di Sergio Zavoli 'La notte della repubblica', ''un' inchiesta di grande profilo civile e culturale''. L' iniziativa e' stata presa dopo ''il tragico manifestarsi di nuovi, barbari omicidi di stampo terroristico come quello del professor Marco Biagi, con l'inquietudine e l'allarme che fanno rivivere''. Riteniamo, e' scritto nell' appello, che, ''in un momento come questo, il riproporre quel programma offrirebbe al Paese la possibilità di compiere una grande riflessione, particolarmente importante se fatta dai giovani che non hanno vissuto la grave provocazione portata dai cosiddetti anni di piombo - pur nella loro distanza dall' attuale contesto storico, distanza che andrà debitamente illustrata nella presentazione del programma - alle istituzioni liberamente scelte dai cittadini della nostra Repubblica''. L' appello, che viene lanciato 24 anni dopo l'uccisione di Aldo Moro, avvenuta il 9 maggio del 1978, e' firmato anche da Olga DþAntona, Rita Levi Montalcini, Mariapia Fanfani, Ermanno Olmi, Franco Zeffirelli, Vittorio Foa, Giano Accame, Pietro Scoppola, Folco Quilici, Mario Morcellini, Giovanni Bollea, Pasquale Squitieri, Lucio Villari, Francesco Rosi, Cecilia Gatto Trocchi, Gillo Pontecorvo, Dario Antiseri, Giuseppe De Rita, Paolo e Vittorio Taviani. (ANSA). COM-NF 08-MAG-02 16:46

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'CONVIVIO DEI POPOLI', DUE GIORNI PER LA PACE A RICCIONE VENERDI' E SABATO FRA DIBATTITI, GASTRONOMIA E MUSICA (ANSA) - BOLOGNA, 15 MAG - Associazioni, movimenti, organizzazioni e singole persone interessate a operare attivamente per la pace si troveranno venerdi' e sabato a Riccione (Rimini) in occasione del 'Convivio dei Popoli per la Pace': dibattiti, mostre, banchetti del commercio equo e solidale e un pasto per la Pace, quando saranno offerti 1.500 pasti a base di pane azzimo, legumi e riso. All' iniziativa si inizio' a pensare nel maggio 2001 - ha spiegato l' assessore alla Cultura del Comune di Riccione Francesco Cavalli - e gli obiettivi sono quelli di sensibilizzare quei cittadini dell' Emilia-Romagna che non sempre si mobilitano all' interno dei movimenti pacifisti e la 'Convenzione nazionale per la Pace' cui hanno gia' aderito circa 250 associazioni. Oltre al pasto, venerdi' sera a Riccione (piazza Ceccarini) e a Rimini (piazza Cavour), ampio e' il programma degli incontri: da quello sui giornali e le tv, venerdi' (con il giornalista Giulietto Chiesa, l' ex presidente della Rai Roberto Zaccaria e il presidente del Gruppo Abele Luigi Ciotti), a quello di sabato su 'Italia new global', con il presidente della Regione Vasco Errani, quello dell' Arci Tom Benetollo, il presidente della comunita' Exodus don Antonio Mazzi e il cardinale Ersilio Tonini, sabato. Venerdi' invece e' previsto l' incontro 'Contro la retorica della Pace' cui parteciperanno fra gli altri Savino Pezzotta, segretario nazionale della Cisl e don Oreste Benzi, Comunita' Papa Giovanni XXIII.(ANSA). XNO 15-MAG-02 14:04

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NO GLOBAL: BICI G8, CAROVANA IN SICILIA DAL 15 AL 22 GIUGNO (ANSA) - MILANO, 16 MAG - Da Palermo a Modica, passando per Cinisi, Bici G8, il movimento in bici nato dal G8 di Genova, dal 15 al 22 giugno percorrera', in 7 tappe da 70 km ciascuna, la Sicilia ''per dimostrare - spiegano - che c'e' una Sicilia diversa, che ha voglia di giustizia e di liberta' e che si ritrova nell'impegno quotidiano della gente comune, delle tante persone che credono nella rinascita della loro terra''. L' intenzione degli organizzatori e' coinvolgere quanti piu' soggetti possibili: ''dal ciclista della domenica, alle associazioni sportive e ambientaliste, dagli studenti alle famiglie italiane e straniere, per dare vita a una grande carovana pacifica''. La prima tappa del tour va da Palermo a Cinisi, dove i 'ciclisti' incontreranno Giovanni Impastato, Umberto Santino e i vecchi compagni di Peppino Impastato. Il viaggio proseguira' poi passando per Portella della Ginestra, Corleone, Agrigento, (dove Legambiente e l'associazione Laltraparte accompagneranno i partecipanti a visitare le zone ad alto abusivismo edilizio e il centro di permanenza temporaneo per immigrati di Agrigento) e Gela. Venerdi' 21 giugno si terra' la 'biciclettata per la pace' da Gela a Comiso: a Vittoria i pacifisti siciliani si uniranno alla carovana, che accompagneranno fino all'ex base Nato di Comiso, dove sara' allestito un campeggio. Ultima tappa del tour siciliano, la Comiso-Modica. All' iniziativa, presentata oggi a Milano, hanno gia' aderito, tra gli altri, la rete Lilliput, il centro di documentazione Giuseppe Impastato e Don Ciotti. (ANSA). KRA 16-MAG-02 17:35

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RAI:RADIO1; SI PARLA DI MAFIA NELLA SETTIMANA DE 'IL BACO..' (ANSA) - ROMA, 17 MAG - A dieci anni dalla morte di Falcone e Borsellino che cos'e', ancora, la mafia? Alla riflessione sul fenomeno mafioso e' dedicata la puntata di domani e di tutta la settimana de ''Il Baco del Millennio'', il contenitore culturale di Piero Dorfles in onda su Radio 1 dal lunedi' al venerdi' dalle 10.20 alle 11.45. Ospiti della puntata di domani: il politologo Marcello Veneziani, lo scrittore e giornalista Francesco La Licata, lo storico Giuseppe Giarrizzo. A concludere la puntata e l'intera riflessione settimanale, sara' don Luigi Ciotti un sacerdote da sempre in prima linea nella lotta alla mafia. Ogni giorno, in apertura, Antonio D'Olivo ci parlera' di un film italiano che ci ha fatto riflettere sul fenomeno mafioso. (ANSA). TS 17-MAG-02 15:50

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FALCONE: VIOLANTE, SULLA MAFIA ABBASSATA TROPPO LA GUARDIA PRESENTATO ALLA FIERA DEL LIBRO IL VOLUME 'IL CICLO MAFIOSO' (ANSA) - TORINO, 18 MAG - ''La mafia si muove a cicli di circa dieci anni che generalmente culminano con un omicidio eccellente. Ora, che l' attenzione nei confronti della mafia e' calata e si sta chiudendo un ciclo, c'e' seria preoccupazione''. E' la tesi del libro di Luciano Violante ''Il ciclo mafioso'' (Laterza) presentato oggi alla Fiera del Libro a dieci anni dalla morte di Falcone e Borsellino. L'iniziativa - presenti Giancarlo Caselli, don Luigi Ciotti e Giuseppe Laterza - si e' subito trasformata, tra gli applausi ripetuti del pubblico, in una denuncia minuziosa di episodi di mafia recenti. Violante ha quindi definito la politica governativa ''troppo disattenta nei confronti della mafia''. ''Nel '93 Mutolo spiego' che quando c' era un giudice che 'eccedeva' nelle indagini veniva ucciso - ha detto Violante - ed ora che la reazione e' in calo, ma tanti magistrati sono ancora in prima linea, e forse piu' soli, c' e' da avere paura''. Per Violante, ''la risposta dei politici e' disastrosamente calata. Basti pensare - ha detto - alla violenta polemica che segui' nel '91 una sentenza emessa a Catania che diceva che l' imprenditore che si alleava con la mafia non e' da condannare e alla quasi inesistente polemica che si e' avuta nel 2001 dopo una sentenza del tutto analoga''. Il presidente del gruppo dei Ds alla Camera si e' poi espresso ancora piu' duramente: ''Il fatto che Giancarlo Caselli, si trovi a dormire spesso da solo in albergo a Palermo, senza scorta, vuol dire o che si intende lasciare un giudice antimafia al suo destino o che si e' in un periodo di connivenza''. ''Questo e' un periodo di commemorazione di tanti omicidi di mafia - ha aggiunto Violante - bisogna stare attenti perche' nelle commemorazioni spesso si fa una minestra fra boia e impiccati. Se tutti diventano uguali si perde il senso di cosa e' davvero accaduto''. Per Giancarlo Caselli si e' passati ''da un periodo, quello dopo le stragi del '92, in cui la lotta alla mafia era forte e sembrava portare ad una rottura irreversibile, a una fase in cui si criminalizza la magistratura e si fanno leggi in materia di legalita' che riportano indietro. Sta sfumando una speranza''. Poi Caselli ha fatto un appunto a Violante: ''Questo libro dovevi farlo prima''. ''Questo non e' un momento bello - ha aggiunto don Ciotti - dieci anni fa non avrei pensato che oggi saremmo stati qui ancora una volta a parlare di ciclo mafioso e a fare girotondi per ribadire il semplice concetto di legalita'''.(ANSA). BEC/ZRA 18-MAG-02 15:25

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PARTITA DEL CUORE: DON CIOTTI, MAI DETTO CHE E' UN BLUFF SACERDOTE AMAREGGIATO PER ESCLUSIONE LOGO DA MAGLIE CALCIATORI (ANSA) - CATANZARO, 20 MAG - ''Non ho mai detto che la partita del Cuore e' un bluff''. Don Luigi Ciotti interviene in merito ad alcune dichiarazioni rese durante il Salone del Libro di Torino, smentendo ''categoricamente'' di aver pronunziato quella frase. Lo rende noto lo stesso presidente di ''Libera'' con un comunicato. Nell' occasione, don Luigi ha ''stigmatizzato il fatto che la Nazionale Italiana Cantanti, pur aderendo a Libera, ha deciso di non giocare piu' La Partita del Cuore con il logo di Libera sulle maglie, cosa che aveva dapprima assicurato. Questo ripensamento - afferma don Ciotti -, proprio mentre stanno per ricorrere anniversari importanti come il decennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio, lascia molta amarezza. Ma un conto e' l' amarezza, altra cosa e' definire 'bluff' una iniziativa come La Partita del Cuore: e' una cosa che non ho mai detto e che non penso''. (ANSA). COM-KFL 20-MAG-02 18:00

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LA 7: A 'OMNIBUS' UNA PUNTATA PER RICORDARE GIOVANNI FALCONE (ANSA) - ROMA, 22 MAG - A dieci anni dalla morte del giudice Giovanni Falcone, la puntata di ''Omnibus'' di domani andra' in onda in diretta da Palermo dalle 8,15 su la 7, per ricordare e per capire come i giovani siciliani hanno accolto la lezione del giudice assassinato. L'ex procuratore capo di Palermo Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione Libera saranno ospiti di una scuola di Palermo per ascoltare dai ragazzi della cooperativa ''Placido Rizzotto-Libera Terra'' come in Sicilia si combatte la ''mentalita' mafiosa''. In scaletta anche una ricostruzione delle battaglie anti-mafia iniziate da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.(ANSA). TS 22-MAG-02 14:54

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FALCONE: PARTITO CORTEO DA VIA D'AMELIO (ANSA) - PALERMO, 23 MAG - Un corteo, formato da circa 500 persone, e' partito dall' ulivo di via D' Amelio, nel punto dove venne fatta esplodere l' autobomba che uccise Paolo Borsellino e gli agenti di scorta, raggiungere l' albero Falcone in via Notabartolo, dove abitavano Giovanni Falcone e la moglie Francesco Morvillo. Il corteo e' preceduto da uno striscione con scritto ''Insieme per la giustizia e la democrazia. Palermo chiama contro la mafia 1992-2002''. Nel corteo oltre a tantissimi giovani sfilano il segretario dei Ds Piero Fassino, il presidente di Libera don Luigi Ciotti, l' ex commissario antiracket Tano Grasso, il deputato Ds Beppe Lumia e l' ex senatore Figurelli. Nel corteo vengono sventolate bandiere dei sindacati confederali, della sinistra giovanile e di Prc. (ANSA). FK/BM 23-MAG-02 17:28

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FALCONE: RITA BORSELLINO,NO A VACUE MANIFESTAZIONI UFFICIALI (ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Anche quest' anno, come in passato, disertero' tutte le manifestazioni istituzionali e saro' solo tra la gente''. Lo ha detto Rita Borsellino, vice presidente di Libera, incontrando nell' oratorio di santa Chiara gli studenti delle scuole insieme con Gian Carlo Caselli. ''Vivo tra la gente - ha aggiunto - e voglio continuare a stare in mezzo a loro, sopratutto tra i bambini, che mi danno le sensazioni piu' vere. In questi giorni evito anche di guardare la televisione perche' mi disturba la vacuita' e la scarsa sincerita' delle manifestazioni ufficiali. Ho come l' impressione, guardando certe facce, che stiano pensando 'anche per quest' anno e' fatta'''. Alla sorella di Paolo Borsellino ha fatto eco Don Luigi Ciotti, presidente di Libera:''Oggi e' la giornata del dolore, mi disturba chi la celebra con retorica. Noi abbiamo il dovere di rispettare l' impegno della memoria''.(ANSA). YXZ-NU 23-MAG-02 12:09

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CARCERI: SEPULVEDA, CIOTTI, MINA' CON 'COLORS' A SAN VITTORE IL SACERDOTE, ITALIA PAESE DEI GRANDI VERTICI E DI POCA COERENZA (ANSA) - MILANO, 27 MAG - Negli ultimi dieci anni, la popolazione carceraria degli Stati Uniti e' raddoppiata, passando a due milioni di detenuti. Solo la California ha piu' carcerati di cinque o sei Paesi europei messi insieme. L'Italia registra il piu' alto numero di presenze in carcere mai avuto. Sono questi i dati che oggi hanno fatto gridare (nel vero senso della parola) ''vergogna!'' a don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, ospite con lo scrittore cileno Luis Sepulveda alla presentazione del 50/o numero della rivista 'Colors' di Benetton nel carcere milanese di San Vittore, in un incontro coordinato dal giornalista Gianni Mina'. ''Colors dietro le sbarre' raccoglie le foto scattate in 14 carceri di 14 Paesi diversi pubblicando un materiale dal forte impatto, sintesi di una realta' che si traduce in otto milioni di persone detenute (il 25% solo negli Usa) e in Paesi dove troppo spesso - come ha commentato Sepulveda - ''il sentimento prevalente non e' quello della giustizia, ma quello della vendetta statale''. ''Non ho mai scritto del carcere - spiega lo scrittore cileno che per due anni e mezzo ha subito in prima persona la durezza delle prigioni del regime di Pinochet -, forse un giorno lo faro'. Quel che posso dire con certezza e' che anche se una persona esce dal carcere, la prigione gli rimane dentro per sempre''. ''In Italia - ha aggiunto poi don Luigi Ciotti - solo il 15% dei detenuti e' in carcere per reati gravi. E allora c'e' da chiedersi dov'e' il progresso in un Paese che fa parte del G8, organizza i grandi vertici, i grandi trattati, e poi non e' capace di risolvere questo problema. Ecco dov'e' la vergogna. Ma dov'e' l'equita'? Dov'e' la coerenza? Tutti si nascondono dietro la parola 'sicurezza', ma la citta' sicura e' quella che accoglie, non quella che esclude. E invece c'e' chi pensa di poter risolvere tutto alzando un recinto attorno a queste persone''. ''La soluzione - ha detto poi - passa invece attraverso la prevenzione prima e il reinserimento dopo. La nostra cooperativa in cinque anni ha impiegato 120 detenuti: di questi solo otto sono finiti di nuovo in carcere e cinque di loro per reati compiuti prima''.(ANSA). MH 27-MAG-02 18:50

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SANITA': EMERGENZA DIETRO LE SBARRE, AUMENTO 40% SUICIDI/ANSA (ANSA) - ROMA, 5 GIU - La sanita' dietro le sbarre e' al collasso ed il segno di questo progressivo e galoppante peggioramento e' il numero dei suicidi che nell'arco di un anno e' aumentato del 40%: 70 i detenuti che si sono infatti tolti la vita nel 2001 e 852 hanno tentato di farlo. La denuncia senza mezzi termini arriva dall'Amapi (l'associazione dei medici dell'amministrazione penitenziaria italiana) che parla anche attraverso i numeri. Un detenuto su tre e' tossicodipendente, uno su sei e' malato di epatite virale cronica Hcv e Hbv, uno su 12 e' affetto da Aids, uno su sette soffre di disturbi psichiatrici. E cio' che e' ancora piu' preoccupante e' il rischio, annunciato dalla stessa associazione, di un ulteriore aumento dei suicidi. Manca infatti l'assistenza e il personale sanitario negli istituti di pena diminuira' a causa del taglio dei fondi introdotto dalla legge finanziaria. La denuncia arriva dal congresso nazionale dell'Amapi in corso a Catania da dove i medici, assieme agli infermieri, hanno rivolto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un appello. ''Il governo - spiegano - deve assicurare le necessarie risorse'' e fermare il processo di trasferimento delle competenze alle Asl. ''Le legge finanziaria - secondo quanto ha riferito il presidente dell'associazione Francesco Ceraudo - ha ridotto del 20% le disponibilita' per il personale creando un buco di soli 20 miliardi che pero' si riflette pesantemente sull'assistenza fornita dentro le carceri''. Ma la popolazione dietro le sbarre continua ad aumentare. Questi i dati che l'Amapi ha presentato a dimostrazione che la sanita' carceraria, ha aggiunto Ceraudo, rischia il collasso. I detenuti sono 58.000 di cui 56.000 uomini e 2.000 donne. I detenuti tossicodipendenti sono piu' di un terzo: 20.000 in tutto.Gli extracomunitari arrivano a 17.500 e i malati di Aids sono 5.000. Si contano 10.500 reclusi affetti da epatite virale cronica Hcv e Hbv. Lo sciopero della fame e' stato scelto come forma di protesta 5.200 volte e 3500 episodi di ingestione di corpi estranei sono stati registrati dietro le sbarre. Gravi le condizioni legate alla sovrappopolazione. Gli oltre 58 mila detenuti in Italia sono ospitati in strutture carcerarie che in realta' dispongono di 40mila posti. Per ogni istituto di pena e' previsto un solo psichiatra, al massimo due in quelli piu' grandi; il tempo dei colloqui con gli psicologi non supera in media i 22 minuti al mese. Il personale sanitario penitenziario conta in totale 6.612 addetti, tra medici, infermieri e psicologi, molti dei quali precari. La conferma dello stato di emergenza non solo sanitaria ma anche umanitaria arriva da Sergio Segio, responsabile del programma carceri del 'gruppo Abele' che, con Sergio Cusani, si

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE e' battuto per l'approvazione dell'indulto nell'anno del Giubileo. ''L'impennata del numero dei suicidi dopo le mancate misure di amnistia e indulto - spiega Segio - e' la prova provata di quanto sia, purtroppo, vera la recente affermazione del sociologo Marzio Barbagli 'nessuno parla piu' delle carceri italiane e delle decine di migliaia di persone che sono costrette a passarvi una parte della loro vita. Non se ne occupano ne' i parlamentari di centrosinistra ne' quelli di centrodestra, ne' i giornali ne' le reti televisive, ne' i sacerdoti ne' gli studiosi'''. ''Una verita' scomoda - aggiunge Segio - che e' anche il prodotto della politica dello struzzo seguita dal parlamento''. (ANSA). BR 05-GIU-02 18:33

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CARCERI: SEGIO, E' VERA EMERGENZA UMANITARIA (V.'SANITA': MEDICI PENITENZIARI, MENO...' DELLE 15:38) (ANSA) - ROMA, 5 GIU - Nelle carceri italiane ''e' vera emergenza umanitaria''. A denunciarlo e' Sergio Segio, responsabile del programma carceri del 'gruppo Abele' e che, con Sergio Cusani, si e' battuto per l'approvazione dell'indulto nell'anno del Giubileo. ''I dati e la 'fotografia' dello stato delle carceri fornita dai medici penitenziari ci dicono una cosa precisa: i diritti, la vivibilita' e dignita' delle condizione di detenzione oggi non sono minimamente tutelati''. ''L'impennata del numero dei suicidi dopo le mancate misure di amnistia e indulto (+40% nel 2001) - spiega Segio - e' la prova provata di quanto sia, purtroppo, vera la recente affermazione del sociologo Marzio Barbagli 'nessuno parla piu' delle carceri italiane e delle decine di migliaia di persone che sono costrette a passarvi una parte della loro vita. Non se ne occupano ne' i parlamentari di centrosinistra ne' quelli di centrodestra, ne' i giornali ne' le reti televisive, ne' i sacerdoti né gli studiosi'''. ''Una verita' scomoda - aggiunge Segio - che e' anche il prodotto della politica dello struzzo seguita dal parlamento, in questa cosi' come nella scorsa legislatura, riguardo le complessive e drammatiche problematiche penitenziarie''. E secondo Segio la realta' carceraria oggi e' ''emergenza umanitaria'' oltre che per l'alto numero di suicidi e di gesti di autolesionismo, ''per le segnalazioni, sempre piu' frequenti, di violenze a danno di reclusi (da ultimo a Trento e San Vittore) e di morti evitabili (come hanno scritto recentemente i reclusi di Opera) per espresse disposizioni di quella legge sull' incompatibilita' tra gravi patologie e carcere (del giugno 1999) che, al pari di tante altre e dello stesso regolamento penitenziario, troppo spesso rimane lettera morta''. Segio invita dunque a superare ''l’opacita' che ancora contraddistingue la vita nelle carceri'' e a ''costruire un' alleanza forte tra operatori penitenziari, detenuti e societa' civile per scuotere la politica e per ottenere risultati''. ''Come quello - aggiunge - di superare il sovraffollamento (tra le cause principali del disagio e anche dei suicidi) attraverso misure deflative come l'amnistia e l'indulto''. (ANSA). AU 05-GIU-02 17:28

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SOCIOLOGO SANTINO SI DIMETTE DA CENTRO ANTIMAFIA A CORLEONE NON VOGLIO COLLABORARE CON ASSESSORE CULTURA AVVOCATO DEI RIINA (ANSA) - PALERMO, 10 GIU -''Non intendo collaborare con l' assessore alla cultura che e' anche l' avvocato dei Riina''. Lo ha detto il sociologo Umberto Santino, presidente del Centro siciliano di documentazione Peppino Impastato, dimettendosi questa mattina dal comitato scientifico del Centro internazionale di documentazione sulla mafia e sul movimento antimafia che ha sede nel comune di Corleone. Con uno scarno comunicato, Santino ha reso note le sue dimissioni spiegando che ''non ci sono piu' le condizioni per una collaborazione con l' attuale amministrazione comunale'', specialmente da quando Antonio Di Lorenzo, avvocato difensore di Giovanni e Giuseppe ''Salvo'' Riina, e' stato nominato assessore alla cultura di Corleone dal neo-sindaco Nicolo' Nicolosi, deputato nazionale di Nuova Sicilia. Il Centro internazionale di documentazione sulla mafia e sul movimento antimafia e' sorto a dicembre del 2001 durante l' amministrazione del sindaco diessino Giuseppe Cipriani ed e' stato inaugurato in occasione della visita del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. ''Mi sento imbarazzato'', commenta Cipriani, ''il clima a Corleone e' palesemente cambiato, ma occorre fare uno sforzo per non perdere il patrimonio acquisito in tema di cultura e sensibilizzazione antimafia, perche' sia possibile tenere viva questa coscienza che rischia di perdersi, in un momento in cui le cronache giudiziarie offrono uno spaccato preoccupante della riorganizzazione della mafia''. Santino promette che continuera' a ''collaborare con quanti sono coerentemente impegnati nelle attivita' contro la mafia e per il rinnovamento sociale, in continuita' con una mobilitazione che ha avuto a Corleone uno dei centri piu' significativi, a cominciare dalle lotte contadine della fine del XIX secolo''. Il Centro internazionale di Corleone e' presieduto dall' ex presidente della Corte costituzionale Giovanni Conso; sono componenti del comitato scientifico Gian Carlo Caselli, Mario Centorrino, Luigi Ciotti, Giovanni Fiandaca, Alfredo Galasso, Cataldo Naro, Livia Pomodoro, Teresa Principato, Francesco Renda, Peter Schneider, Rosalba Alessi, Giuseppe Casarubea, Luca Nivarra. Come reagiranno alle dimissioni di Santino? ''Rispondo solo per me stesso - conclude il sociologo - gli altri decidano quello che vogliono''. (ANSA). RIZ 10-GIU-02 10:51

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JOVANOTTI, DON MILANI UN UOMO LIBERO DENTRO UN' ISTITUZIONE L' INTERVISTA TRA TESTIMONIANZE IN BIOGRAFIA SU PRIORE BARBIANA (ANSA) - FIRENZE, 12 GIU - ''Sono un appassionato di don Milani. Mi piacciono le persone che, come lui, riescono a stare dentro un' istituzione, rimanendo se stessi, in liberta'; don Milani mi ricorda San Francesco''. C'e' anche la testimonianza di Jovanotti nel nuovo libro che il giornalista toscano Mario Lancisi ha dedicato al priore di Barbiana, una biografia dal titolo 'Il segreto di don Milani' (edizioni Piemme). Il cantautore racconta di essersi riavvicinato alla fede proprio attraverso la conoscenza delle opere di don Milani. Spiega di aver scoperto il prete di Barbiana attraverso don Gino, cappellano del carcere minorile di Milano. ''E' stato lui - dice - a dirmi che la chiesa non era solo lo Ior e Marcinkus, il potere temporale, ma anche don Milani e i preti come lui. Decisi allora di comprare 'Lettera a una professoressa': fu una folgorazione''. Accanto alle impressioni di Jovanotti, Lancisi ha raccolto il pensiero di Oliviero Toscani, di Sergio Castellitto - l' attore che ha dato un volto a don Milani -, ma anche del cardinale Silvano Piovanelli, compagni di seminario di don Milani, di Andrea Riccardi, presidente della comunita' di Sant' Egidio e di don Luigi Ciotti. A 35 anni dalla morte del priore, il libro ripercorre le tappe della vita di don Milani dalla sua conversione fino all' esilio di Barbiana in Mugello, di quel prete controcorrente che - erano gli anni '50 - non si preoccupo' di far allontanare dalla chiesa la bandiera rossa del Pci che sventolava sul feretro di Libero, un operaio comunista, suo parrocchiano, morto in un incidente sul lavoro.(ANSA). PUC 12-GIU-02 11:26

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GLOBALIZZAZIONE E SUD DEL MONDO AL CONVEGNO NAZIONAL CARITAS (ANSA) - BOLOGNA, 19 GIU - ''La Caritas non e' ne' un' agenzia ne' una sacrestia, ma qualcosa che va oltre l' emergenza, un impegno continuo per costruire un futuro di pace e sviluppo nel mondo''. Nelle parole del vicedirettore della Caritas, Roberto Rambaldi, che ha aperto i lavori della terza giornata del 28/o convegno nazionale Bellaria, e' racchiuso lo specifico dell' associazione cattolica. Secondo Rambaldi l' impegno della Caritas deve essere costante ma tanto piu' necessario in situazioni di crisi, come e' successo in Argentina. Proprio dal paese sudamericano e' arrivata la testimonianza della direttrice Caritas, Cristina Calvo che, parlando della sua esperienza, ha sottolineato l' importanza di alternative solidali rispetto all' economia di mercato globalizzata. Secondo Calvo ''la dottrina cristiana ha ancora tanto da dire''. In politica, perche' lo Stato non rinunci alla sua funzione sociale verso i piu' poveri. In ambito economico per collaborare alla promozione ''dei livelli macroregionali a livello continentale e globale'' con un Mercosur, il mercato unico dei Paesi dell' America del sud e con l' Unione europea ''intese come comunita' di nazioni e non solo come unione di nazioni''. ''In questa maniera si arrivera' a correggere l' ideologia della globalizzazione e renderla piu' consona ad una logica di comprensione dell' uomo propria del Vangelo''. Nel pomeriggio poi si e' parlato di altre aree di crisi. La situazione nei Balcani, il rapporto tra religione e conflitti in Medioriente, lo sfruttamento del continente africano. Domani invece sara' la volta di don Luigi Ciotti che fara' un intervento sui 35 anni del gruppo Abele. (ANSA). RED-CST 19-GIU-02 18:02

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IMMIGRAZIONE: DA CARITAS ANCORA FORTE DISSENSO SU LEGGE GIORNATA CONCLUSIVA DEL CONVEGNO NAZIONALE A BELLARIA (ANSA) - BELLARIA (RIMINI), 20 GIU - Il convegno nazionale della Caritas a Bellaria si e' concluso con una denuncia delle politiche che colpiscono le fasce piu' deboli della societa', e soprattutto gli immigrati. ''In cima alle nostre preoccupazioni - ha detto don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, chiudendo i lavori - resta il tema dell' immigrazione. Come abbiamo gia' detto molte volte, rinnoviamo il nostro dissenso rispetto allo spirito della legislazione italiana in materia e continueremo, nei modi e forme possibili, ad opporci a questo indirizzo''. Sulla stessa linea don Luigi Ciotti: ''Rispetto a certe politiche vergognose - ha detto - noi dobbiamo levare la nostra voce in difesa dei piu' deboli e della coerenza del messaggio di Cristo. E' scandaloso ad esempio che la nuova finanziaria preveda ben 2.066 miliardi di lire per la nuova portaerei''. Oltre all' immigrazione, i delegati (180 le diocesi rappresentate) hanno ribadito l' impegno in materia di politiche sociali, volontariato, reddito minimo di inserimento, nuovo servizio civile e cooperazione allo sviluppo in maniera svincolata da interessi nazionali. (ANSA). COM-RED 20-GIU-02 19:42

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CARCERI: DON CIOTTI, C'E' CHI BOICOTTA RIFORMA SANITARIA ASSOCIAZIONI, GOVERNO NON CI AIUTA (ANSA) - ROMA, 21 GIU - ''Il Governo vuole boicottare il riordino della medicina penitenziaria'', e' il grido d'allarme lanciato dalle associazioni impegnate a lavorare nelle carceri italiane. ''Il carcere produce malattia - tuona Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera-. Il sovraffollamento nei penitenziari italiani e' ormai a livelli intollerabili: 58.000 detenuti aspettano da quattro anni che il ministero della Giustizia possa permettere al Sistema Sanitario Nazionale di poterli curare''. Il Parlamento aveva delegato il Governo ad emanare una legge sul riordino della medicina penitenziaria, stabilendo il passaggio alle cure del Servizio Sanitario Nazionale per i detenuti nei settori della prevenzione e della tossicodipendenza, oltre alla sperimentazione, fino al 30 giugno di quest'anno, in tre regioni italiane per le restanti attivita' sanitarie. Ma finora, sottolineano le associazioni impegnate negli istituti penitenziari, la legge non e' stata ancora emanata. ''Ma la cosa piu' grave - denunciano il 'Cesv' e 'Conosci', alcune delle associazioni che lavorano con i detenuti- e' che il Comitato di Medicina Penitenziaria, nominato dai ministeri di Giustizia e Salute, per monitorare i risultati della sperimentazione, peraltro ottimi fino ad ora, e' stato sciolto dal ministro della Giustizia Roberto Castelli il 16 maggio 2002, senza nessuna comunicazione. Non solo: ne e' stato formato un altro che, entro il 31 luglio 2002, dovra' produrre un progetto di riforma che garantisca l'assistenza sanitaria ai carcerati solo per visite specialistiche''. ''L'Italia e' il quarto Paese d'Europa per il sovraffollamento nei penitenziari -spiega Don Ciotti-, segue solo la Grecia, l'Albania e la Romania. Ma questo e' un problema di tutti, che va risolto sia migliorando le condizioni di assistenza sanitaria all'interno delle carceri, che sono pessime (in molti casi mancano addirittura gli infermieri), sia operando dall'esterno sul territorio''. I dati presentati dalle associazioni fotografano una situazione allarmante. La popolazione carceraria e' aumentata di 2000 unita' nel giro di un anno, passando a 58.000 persone. Di queste, il 42.45% e' in attesa di giudizio, il 31,46% sconta una pena inferiore ai tre anni (condizione per beneficiare delle misure alternative), il 25% sono tossicodipendenti. Gli operatori del settore denunciano un totale disinteresse da parte delle istituzioni al problema. ''C'e' la volonta' di far passare sotto silenzio la riforma e i problemi che stanno alla base'', commenta Don Ciotti. Per questo motivo 1.062 associazioni hanno firmato un appello al Governo perche' pubblichi al piu' presto il decreto finale.(ANSA). RED 21-GIU-02 16:15

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DS:CHE MONDO VUOI?A CARPI FESTA NAZIONALE SINISTRA GIOVANILE (ANSA) - MODENA, 24 GIU - Venti giorni di festa per dire ''che mondo vuoi'': e' lo slogan della festa nazionale della Sinistra giovanile che si terra' dal 28 giugno al 21 luglio a Carpi, in provincia di Modena. Alla manifestazione di apertura interverranno sabato sera Pierluigi Bersani e il presidente nazionale della Sinistra Giovanile Stefano Fancelli. Nei giorni successivi si alterneranno nello spazio dibattiti della festa numerosi dirigenti nazionali dei Ds e degli altri partiti del centrosinistra, tra cui Fabio Mussi e Anna Finocchiario (7 luglio), Pierluigi Castagnetti, Gavino Angius e Armando Cossutta (12 luglio), Massimo D'Alema (18 luglio) e Luigi Berlinguer (20 luglio), mentre il segretario nazionale dei Ds Piero Fassino terra' il comizio conclusivo. Lo spazio dibattiti ospitera' anche una tavola rotonda sulla Francia e ''I perche' della nuova destra'' (1 luglio), a cui interverranno il coordinatore delle relazioni internazionali del Partito socialista francese Philip Cordery e il vice-responsabile esteri dei Ds Luciano Vecchi, e un incontro dal titolo ''Antimafia. Dieci dopo. Nel nome di Falcone e Borsellino'' (17 luglio) con Luciano Violante, il capo della Procura di Palermo Piero Grasso, don Luigi Ciotti, presidente di 'Libera', e Tano Grasso del network antiracket. Il programma degli spettacoli include, tra gli altri, i concerti di Rocky Roberts (6 luglio) e dei Negrita (16 luglio).(ANSA). YAX-BOG 24-GIU-02 17:21

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DROGA:SEGIO,ITALIA COLPISCE PIU' CONSUMATORI CHE TRAFFICANTI 'DA SOGGIU SOLO PROPAGANDA NON ANCORATA A FATTI' (ANSA) - ROMA, 25 GIU - La giornata dell'Onu contro la droga punta a mettere sullo stesso piano chi consuma e chi traffica sostanze stupefacenti. E la situazione e' ancora piu' grave in Italia, ''dove sono i consumatori a essere maggiormente penalizzati e a finire in galera''. Lo afferma Sergio Segio, responsabile del programma carceri per il Gruppo Abele, secondo cui ''come appare dalle dichiarazioni del prefetto Soggiu, in Italia le politiche si fanno sulla base della propaganda anziche' sui dati e sui fatti''. ''Nel nostro Paese - spiega Segio - circa un detenuto su tre, vale a dire 20 mila persone, e' in carcere per violazione della legge sulla droga. Ma per i profili di maggiore gravita', cioe' per l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in carcere ci sono solo 3 mila persone. Insomma i dati ci dicono che la legge sa essere molto severa con i piu' deboli, sbattendo in galera per lo piu' i consumatori''. A questo proposito, Segio ricorda lo slogan di alcun manifesti per la giornata Onu contro la droga 'Chi si fa si disfa'. E osserva che ''la legge sulle droghe disfa ben piu' delle sostanze proibite e in proporzione uccide di piu', essendo tossicodipendenti o arrestati per droga molte delle 70 persone che nel 2001 si sono uccisi in galera, con un aumento del 40 per cento negli ultimi due anni''. Secondo Segio, ''non e' casuale che in Italia, la giornata Onu contro la droga si tenga alla scuola di perfezionamento della polizia. Di fronte alla piu' volte dichiarata volonta' di costruire nuove carceri, evidentemente, il governo si sta gia' premurando di procurare i nuovi ospiti per riempirle, accentuando la gia' drammatica criminalizzazione e penalizzazione dei consumatori di droghe''. (ANSA). KQH 25-GIU-02 17:39

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VOLONTARIATO: FASSINO, TERZO SETTORE BASE DEL WELFARE MODERNO SEMINARIO DEL PARTITO SULLE POLITICHE SOCIALI (ANSA) - ROMA, 26 GIU - ''Non e' possibile un welfare moderno se non si assume il terzo settore al centro della societa'. Senza il terzo settore difficilmente il welfare e' in grado di rispondere alle domande e ai bisogni di oggi. Anzi potrebbe diventare manifesto strategico per la politica del partito''. Lo ha dichiarato il segretario nazionale dei Ds Piero Fassino intervenuto questo pomeriggio al seminario sell'associazionismo, volontariato e cooperazione sociale organizzato dai democratici di Sinistra. L'incontro e' stato organizzato per fare il punto sulle politiche sociali, confrontarsi con le proposte e con quanto realizzato nella precedente legislatura e per individuare una strategia per proseguire in un cammino che la sinistra sente di non poter abbandonare. Sono intervenuti Livia Turco, responsabile Welfare della segreteria Ds, Don Luigi Ciotti, Mimmo Luca' responsabile diritti e movimenti. ''Ci sono domande sociali che stanno esplodendo - ha detto Fassino - la vita si allunga ma gli anziani rischiano di rimanere sol'' E proprio nella solitudine il segretario dei Ds ha individuato il grande problema sociale del momento ''la sinistra che fa i conti con la societa' di oggi - ha continuato Fassino - fa i conti con la solitudine''. E rivolto all'attuale Governo Fassino ha aggiunto: ''la cultura della maggioranza parte dall'idea che l'individuo e' solo, la assume e non si pone il problema: e' una condizione non da superare ma da accettare''. La risposta diessina e' invece, secondo Fassino, la capacita' sociale di costruire cittadini e mettere in condizione di esercitare i propri diritti, farli divenire soggetti che vivono una cittadinanza''. Poi Fassino ha sottolineato come ci sia una difficolta' a rispondere ai bisogni attuali, meno omogenei rispetto a trent' anni fa ''difficili da rappresentare per grandi aggregati'' e da qui la difficolta' a rispondere dei servizi pubblici. ''Non a caso - ha aggiunto il segretario - il terzo settore e' cresciuto negli ultimi anni perche' esiste una crisi di incapacita' di risposta ai cittadini. Ma non esistono risposte adeguate senza la dimensione partecipativa, socializzante e etica''. Sull'idea del terzo settore come strumento strategico per la politica del partito si e' soffermata anche Livia Turco. ''Siamo convinti - ha detto Turco - che il mondo del volontariato ci puo' essere 'utile' per questioni di fondo: l'idea di societa' e per combattere la solitudine. Non resiste una sinistra fuori di questa idea di societa'. Volontariato e associazionismo sono strategiche e fondamentali tanto quanto il sindacato''. ''La sinistra - ha continuato - deve diventare partito popolare. Per ridare popolarita' alla politica e per questo

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE dobbiamo rapportarci alla quotidianita' della vita delle persone. L'associazionismo, il volontariato, il no profit lo trovi proprio a ridosso della vita delle persone''. La differenza tra noi e la maggioranza - ha concluso Turco -e' sulla qualita' della politica ancora prima che sulle differenze del Welfare populismo e comando, questo e' il modo in cui sta andando avanti questo Governo''.(ANSA). KRT 26-GIU-02 20:37

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IMMIGRAZIONE: DON CIOTTI, PRENDETE IMPRONTE ANCHE A ME SACERDOTE SOLIDALE CON MOZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE EBRAICO (ANSA) - TORINO, 26 GIU - Anche don Luigi Ciotti e' pronto a presentarsi in Questura per farsi prendere le impronte digitali, per protestare contro le annunciate modifiche alle norme sull' immigrazione. Lo afferma il sacerdote, fondatore del Gruppo Abele, che si dichiara ''solidale'' con l' idea lanciata dal Consiglio nazionale delle comunita' ebraiche. Il Consiglio, ieri, ha approvato una mozione che, provocatoriamente, invita gli ebrei a presentarsi in massa nei commissariati e nelle questure per sottoporsi alla fotosegnalazione. ''E' un gesto - ha detto don Ciotti - che mi trova solidale e che sono pronto a compiere, allo stesso modo, mi auguro, di tutte le persone che lavorano nel campo dell' emarginazione per una societa' in cui tutti, nel rispetto delle regole condivise, abbiano uguale dignita' e diritto di cittadinanza''. La mozione, per il sacerdote, e' ''una testimonianza importante da parte di chi in passato ha subito tragiche discriminazioni e non vuole chiudere gli occhi di fronte alle presenti e future''. (ANSA). COM-XBL 26-GIU-02 20:15

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RELIGIONE: DON CIOTTI, DON MILANI RADICALE COERENZA VANGELO (ANSA) - ROMA, 26 GIU - ''Don Milani e' di una sconcertante attualita' ed e' ancora scomodo perche' di una radicale coerenza fondata sul Vangelo''. Lo ha affermato, oggi, Don Luigi Ciotti, animatore del ''Gruppo Abele'' in occasione dei 35 anni dalla morte di don Lorenzo Milani, il prete promotore della 'Scuola di Barbiana' in Toscana scomparso il 26 giugno 1967, a 44 anni. Don Ciotti, intervenuto oggi alla presentazione del libro ''Il segreto di Don Milani'' (edizioni Pm) del giornalista Mario Lancisi, ha anche sottolineato ''la capacita' di Don Milani di stare sul difficile crinale di una doppia fedelta' a Dio e agli uomini''. Il sindaco di Roma, Walter Veltroni ha ricordato un'esperienza personale: ''salendo anni fa nella scuola scarna e semplice di Barbiana ne ho riportato emozioni cosi' intense pari solo a quelle che ho sperimentato andando tra gli emarginati in Africa o nel campo di concentramento nazista di sterminio ad Auschwitz''. Veltroni ha ancora detto ''io appartengo ad una famiglia borghese romana che se ha imparato a schierarsi da una certa parte lo deve in gran parte alla lettura degli scritti di don Milani''. Sempre oggi, ''L'europeo'' nuova serie, nel fascicolo 'gli scandalosi' ha ripubblicato due articoli dell'autunno 1958 del giornalista Giorgio Pecorini che aveva avvicinato don Milani nel contesto del dibattito legato al suo primo e unico libro ''Esperienze pastorali''.(ANSA). XDI/DMR 26-GIU-02 21:12

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FIAT: BARBERIS, 30 ANNI IN FIAT,POI SANPAOLO E PIAGGIO /ANSA (ANSA) - TORINO, 27 GIU - Per Alessandro Barberis e' un ritorno a casa. Alla Fiat l'ingegnere torinese, 64 anni, ha avuto una trentennale esperienza manageriale. Entrato nel 1964 come operaio, dopo solo sei anni e' stato nominato dirigente, Nel 1976 e' diventato amministratore delegato della Fmb, societa' Fiat in Brasile. Rientrato in Italia, nel 1978 gli e' stata assegnata la responsabilita' delle Fonderie e fucine del gruppo Fiat e, nel 1982, ha assunto la carica di amministratore delegato e direttore generale della Magneti Marelli che ha mantenuto per dieci anni. Nel '93 e' passato in Fiat Auto con l'incarico di direttore centrale per il coordinamento dell'area industriale. Il 31 maggio 1996 Barberis ha lasciato il gruppo Fiat per assumere la carica di vice direttore generale dell'Istituto Bancario Sanpaolo di Torino. L'istituto di piazza San Carlo gli ha affidato la gestione delle aree non-business della banca, con particolare riferimento alle risorse umane. Dopo un'esperienza alla International, societa' che ha rilevato la Olivetti Personal Computers, Barberis e' stato nominato nel '97, dopo la morte di Giovanni Alberto Agnelli, presidente della Piaggio, che ha guidato nel passaggio di azionariato, garantendo la gestione operativa verso il nuovo assetto societario. Barberis e' presidente della Confindustria Toscana e dell'Unione Industriale di Pisa. Della Regione Toscana e' anche ambasciatore insieme a Paolo Fresco, Piero Antinori, Ferruccio Ferragamo, Annamaria Petrioli Tofani (direttrice della Galleria degli Uffizi), Stefano Ricci (presidente del Polimoda fiorentino) e Giuseppe Mussari (presidente della Fondazione Mps), nominati un anno fa dal presidente del consiglio della Regione Toscana, Riccardo Nencini. Sposato con tre figli, Barberis e' una persona gioviale, ama il lavoro ma anche la vita familiare ed e' impegnato nelle attivita' di volontariato attraverso il gruppo Abele. Ha una casa nel cuneese dove trascorre le ore di relax con la famiglia. Il Comune di Torino lo aveva scelto come nuovo presidente della Sagat, la societa' che gestisce l'aeroporto di Caselle.(ANSA). ANG 27-GIU-02 17:21

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CALABRESI: DIGIUNO IN TUTTA ITALIA PER SOFRI E BOMPRESSI PIU' DI 1300 LE ADESIONI, TRA CUI DON CIOTTI, LERNER, FERRARA (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Saranno in piu' di 1300 a digiunare, mercoledi' 3 luglio, per chiedere un provvedimento di clemenza nei confronti di Adriano Sofri e Ovidio Bompressi. Dopo 2661 giorni di digiuno a staffetta, l'iniziativa voluta da Franco Corleone, ex sottosegretario alla Giustizia, arriva ad una svolta con una giornata nazionale. L'obiettivo e' quello di testimoniare la continuita' nel tempo e nello spazio di questa catena di solidarieta', che vede impegnate molte personalita' della politica e del mondo della cultura. Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, il filosofo Gennaro Sasso, il sindacalista Claudio Sabattini, gli scrittori Antonio Tabucchi e Lidia Ravera, i giornalisti Gad Lerner e Giuliano Ferrara, i parlamentari Giovanna Melandri, Ermete Realacci, Maura Cossutta, sono solo alcune delle persone che parteciperanno al digiuno. Ma saranno moltissime, oltre al digiuno, le iniziative pubbliche organizzate. Sit-in, incontri con i sindaci nelle oltre 170 citta' che hanno aderito all'appello per la clemenza lanciato dal sindaco di Roma Walter Veltroni, e dibattiti. La giornata si concludera' in serata con una manifestazione dibattito a Roma in piazza S.Maria in Trastevere, cui parteciperanno Fabio Fazio, Gaetano Pecorella, presidente della Commissione Giustizia della Camera, Mattia Feltri, Luigi Manconi, Ermete Realacci e Franco Corleone.(ANSA). RED 01-LUG-02 15:21

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ANTIMAFIA: DAI TERRENI CONFISCATI, PRIMO RACCOLTO A CORLEONE GRANO PRODOTTO DALLE CAMPAGNE DEI BOSS DIVENTA PASTA DI QUALITA' (ANSA) - PALERMO, 5 LUG - Una grande festa salutera' lunedi' prossimo a Corleone la ''mietitura'': e' l' epilogo del progetto di riconversione dei terreni e dei mezzi agricoli confiscati a Cosa nostra nelle campagne mafiose della Sicilia. In Contrada Drago i braccianti delle cooperative, nuovi protagonisti dei latifondi a lungo abbandonati nelle mani dei boss, festeggeranno la presentazione del primo raccolto che, tradotto in cifre, equivale a 1.500 quintali di grano duro, a 45 milioni di vecchie lire di ricavato, a 52 ettari di terreni confiscati alla mafia e destinati alla coltivazione. E' la nuova frontiera della lotta a Cosa nostra, una pagina scritta lo scorso autunno con la nascita del progetto pilota 'Liberaterra', primo del genere in Italia. Un progetto sancito da un protocollo d' intesa siglato dal Ministero dall' Interno, rappresentato dal Prefetto di Palermo, Renato Profili, dal direttore del Programma Operativo Nazionale (PON) 'Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno' Michele Capomacchia e dal presidente del Consorzio Sviluppo e Legalita', Salvino Caputo, e realizzato nei cinque comuni dove sono situati i terreni confiscati ai mafiosi. Col primo intervento di cerealicoltura biologica, il grano venduto sara' trasformato in pasta ed esportera', con l' etichetta 'Libera', l' eredita' di un marchio simbolo. Cosi' l' antimafia diventa impresa. Ad elaborare l' intero progetto, destinato alla riconversione in uso sociale dei beni di mafia, e' stata 'Sudgest', societa' pubblica di consulenza agli enti locali, che ha potuto contare sul contributo e la collaborazione di Italia Lavoro, per la formazione e di Sviluppo Italia e Libera, l' associazione presieduta da don Luigi Ciotti, per l' animazione del territorio. A gestire i beni affidati al Consorzio Sviluppo e Legalita', su incarico dello stesso Consorzio, la Cooperativa Sociale intitolata a Placido Rizzotto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone, ucciso dalla mafia il 10 marzo del 1948. Non e' il solo progetto che andra' in porto grazie all' avvenuto passaggio dei trattori e dei terreni confiscati a Toto' Riina e altri boss alle mani laboriose delle cooperative sociali e dei comuni di Corleone, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale per la realizzazione di aziende agricole e strutture di agriturismo. Basta dare uno sguardo agli altri interventi contenuti nel progetto Sudgest, alcuni dei quali in dirittura d' arrivo, come la vitinicoltura di qualita' (si vendemmiera' in autunno) le due aziende agrituristiche, il centro ippico; o ad alcune cifre, molto significative: 5 miliardi e mezzo di investimenti per

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE realizzare attivita' imprenditoriali in vari settori dell' agricoltura biologica e dell' agriturismo; circa 150 ettari di terreni confiscati alla mafia e restituiti alla comunita', 2 anni per creare almeno 43 posti di lavoro stabili, oltre all' indotto, difficilmente quantificabile; circa miliardo all' anno di incassi grazie alla commercializzazione di prodotti e servizi. ''Tutto cio' - scrivono in una nota i responsabili del progetto 'Liberaterra' - lancia un messaggio forte; la lotta alla mafia si fa anche con lo sviluppo e l' occupazione, condizioni imprescindibili per dare speranza alle nuove generazione e costruire una terra libera''. (ANSA). RIZ/LU 05-LUG-02 18:27

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MAFIA: A CORLEONE SI VA A MIETERE IL GRANO DI RIINA GIALLO SU UNA MIETITREBBIA, SALTATA FUORI IN EXTREMIS (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 8 LUG - L' indisponibilita' di una mietitrebbia, recuperata in extremis, ha gettato un'ombra, subito fugata, sulla mietitura del frumento nel campo confiscato ai parenti del boss Salvatore Riina in contrada 'Gorgo del drago', nelle campagne di Corleone. Presenti stamane all'iniziativa, altamente simbolica e prima nel suo genere a Corleone, il sottosegretario all' Interno Antonio D'Ali', il presidente della Commissione Antimafia, Roberto Centaro, il prefetto Renato Profili, il sindaco di Corleone Nicolo' Nicolosi e altre autorita' civili e militari. ''Tutto e' finito bene - ha detto il presidente Centaro - ma se la mietitrebbia non fosse stata disponibile, sarebbe stata requisita''. La cooperativa 'Placido Rizzotto', che ha promosso l' iniziativa, era riuscita ad ottenere il mezzo agricolo soltanto per domani mattina ed aveva rappresentato l' inconveniente ai carabinieri. In un primo tempo, per non depotenziare il valore simbolico della mietitura, si era pensato utilizzare alcune falci, poi, in extremis e' saltata fuori una mietitrebbia guidata da un agricoltore locale che ha offerto la sua disponibilita'. 'L'episodio di stamane - ha detto Centaro - e' la conferma che il percorso per rafforzare la cultura della legalita' e' ancora lungo, ma la direzione e' quella giusta. E' encomiabile il valore di questi ragazzi che hanno dimostrato come la fruizione di beni confiscati alla mafia, a prezzo anche di rischi non indifferenti, sia possibile quando si mettono in campo impegno e coraggio''. (ANSA). YP4-LOB 08-LUG-02 13:09

MAFIA: A CORLEONE SI VA A MIETERE IL GRANO DI RIINA (2) (ANSA) - PALERMO, 8 LUG - La parola d'ordine e': l'antimafia diventa impresa. E' la nuova frontiera della lotta a Cosa nostra: trasformare i beni confiscati ai boss in iniziative produttive di reddito e posti di lavoro. Cosi' si e' fatto a San Giuseppe Jato, cosi' si fa a Corleone, dove stamane sono state raccolte le messi piantate sulla terra confiscata ai parenti del padrino Toto' Riina. Diventeranno pasta commercializzata con il marchio di Libera, l'associazione di don Luigi Ciotti in prima linea nella lotta ai boss. Oggi a Corleone i braccianti hanno festeggiato il primo raccolto, 1.500 quintali di grano duro, pari a 45 milioni di vecchie lire di ricavato, realizzato su 52 ettari di terreni confiscati alla mafia e destinati alla coltivazione. La mietitura di oggi viene concepita lo scorso autunno con il progetto pilota 'Liberaterra', elaborato da Sudgest, societa'

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE pubblica di consulenza, e sancito da un protocollo d' intesa siglato dal Ministero dall' Interno, rappresentato dal Prefetto di Palermo, Renato Profili, dal direttore del Programma Operativo Nazionale (PON) 'Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno' Michele Capomacchia e dal presidente del Consorzio Sviluppo e Legalita', Salvino Caputo, e realizzato nei cinque comuni dove sono situati i terreni confiscati ai mafiosi. A gestire i beni affidati al Consorzio Sviluppo e Legalita', su incarico dello stesso Consorzio, la Cooperativa Sociale intitolata a Placido Rizzotto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone, ucciso dalla mafia il 10 marzo del 1948. Non e' il solo progetto che andra' in porto grazie all' avvenuto passaggio dei trattori e dei terreni confiscati a Toto' Riina e altri boss alle mani laboriose delle cooperative sociali e dei comuni di Corleone, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale per la realizzazione di aziende agricole e strutture di agriturismo. E dopo quello di oggi altri progetti affidati alla Sudgest sono in dirittura d' arrivo, come la vitinicoltura di qualita' (si vendemmiera' in autunno) le due aziende agrituristiche, il centro ippico; o ad alcune cifre, molto significative: 5 miliardi e mezzo di investimenti per realizzare attivita' imprenditoriali in vari settori dell' agricoltura biologica e dell' agriturismo; circa 150 ettari di terreni confiscati alla mafia e restituiti alla comunita', 2 anni per creare almeno 43 posti di lavoro stabili, oltre all' indotto, difficilmente quantificabile; circa miliardo all' anno di incassi grazie alla commercializzazione di prodotti e servizi. ''Tutto cio' - scrivono in una nota i responsabili del progetto 'Liberaterra' - lancia un messaggio forte; la lotta alla mafia si fa anche con lo sviluppo e l' occupazione, condizioni imprescindibili per dare speranza alle nuove generazione e costruire una terra libera''. (ANSA). LOB 08-LUG-02 18:51

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COMUNI: TORINO; DUE VIE INTITOLATE A FALCONE E BORSELLINO (ANSA) - TORINO, 5 LUG - Giovanni Falcone e Paolo Borsellino saranno ricordati mercoledi' prossimo, alle 16, nell' Aula magna del Palazzo di Giustizia, a Torino, nel corso di un incontro promosso dall'Amministrazione comunale, al termine del quale si svolgera' la cerimonia d' inaugurazione ufficiale delle vie intitolate ai due magistrati. Oltre al sindaco Sergio Chiamparino ed al presidente del Consiglio comunale Mauro Marino, parteciperanno all' iniziativa autorita' istituzionali, magistrati, familiari ed ex collaboratori dei due giudici assassinati dieci anni fa dalla criminalita' organizzata. Saranno quindi presenti, tra gli altri, Maria Falcone (presidente della ''Fondazione Giovanni e Francesca Falcone''), il magistrato Giancarlo Caselli, gia' procuratore generale di Palermo, il presidente dell' Associazione magistrati Maurizio Laudi, il senatore Giuseppe Ayala (gia' magistrato a Palermo) e il fondatore del Gruppo Abele don Luigi Ciotti. Saranno inoltre in sala Diego Amore (procuratore generale di Torino ad interim), Leonardo Guarnotta (presidente del tribunale di Termini Imerese), Antonio Rossomando (presidente dell' Ordine degli avvocati di Torino), Mario Francesco Novita' (presidente della Corte d' Appello torinese) Antonino Ingroja (Procura di Palermo), Liliana Ferraro (assessore alla sicurezza al Comune di Roma). E' attesa la partecipazione del Sottosegretario alla giustizia Michele Vietti. A prendere il nome di Giovanni Falcone sara' il tratto di via Principi d' Acaja compreso tra via Cavalli e corso Vittorio Emanuele II, mentre il ricordo di Paolo Borsellino sara' perpetuato nel tratto di via Boggio compreso tra via F.lli Bandiera e corso Vittorio Emanuele II.(ANSA). COM-DAM/CD 05-LUG-02 16:59

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RAGAZZI 'DIPENDENTI' DA CONSUMISMO, A TORINO NASCE COMUNITA' INIZIATIVA DEL GRUPPO ABELE DI DON CIOTTI (ANSA) - TORINO, 5 LUG - Non solo le droghe creano dipendenza, ma anche il consumismo e la pulsione incontrollata agli acquisti di gadget alla moda e di capi firmati. E' il principio su cui nasce a Torino il primo centro in Italia per la ''disintossicazione'' di ragazzi dalle mani bucate. L' idea e' di un gruppo di giovani che fa capo al Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti. Il centro, una vera e propria comunita' di recupero per giovani spendaccioni, e' stato realizzato nella ex fabbrica Ceat, nel quartiere operaio di Barriera Milano, e viene gestito dai ragazzi del gruppo Acmos, impegnati da tempo nel settore del disagio, soprattutto giovanile. All' interno la vita e' estremamente austera e frugale, di tipo quasi francescano. Dieci stanze arredate in modo spartano, dove anche i pasti sono recuperati tra quelli avanzati nelle mense scolastiche. ''Si tratta di dare ai ragazzi che incontriamo nelle scuole - spiega uno degli operatori - la possibilita' di vivere per periodi di tre settimane o quattro settimane, l' esperienza della vita comunitaria''. A spingere Don Ciotti a dar vita all' iniziativa sono state precise richieste dei genitori dei ragazzi malati di consumismo: l' obiettivo e' quello di far capire, attraverso modi di vita semplici e improntati all' estrema sobrieta', che l' esistenza non ha bisogno di consumi sfrenati e di continue rincorse alle ultime mode. ''Questa struttura - commenta Don Ciotti - ci e' data in comodato dalla Citta' di Torino, in particolare dalla circoscrizione, e puo' diventare un tentativo di sperimentare percorsi rispetto a quella che e' una vera e propria dipendenza. Quando si parla di dipendenza non bisogna guardare solo alle grandi droghe, ai grandi scenari, ma anche a certe forme di consumismo, che veramente ci stanno schiacciando''. (ANSA). GR 05-LUG-02 18:36

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MAFIA: MARIA FALCONE, 'LA LOTTA ALLA MAFIA NON E' FINITA' CERIMONIA A TORINO IN RICORDO DI FALCONE E BORSELLINO (ANSA) - TORINO, 10 LUG - ''La lotta alla mafia non e' finita'': parola di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dieci anni fa, come il collega Paolo Borsellino. Lo ha detto oggi nell' Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Torino, edificio dedicato a un altro magistrato assassinato dalla criminalita' organizzata, il torinese Bruno Caccia. Quasi univoco il senso dei numerosi interventi: la lotta alla mafia sta conoscendo una fase di stallo, c' e' una tendenza generalizzata di abbassare la guardia. ''Dopo dieci anni - ha detto Antonino Ingroia, pubblico ministero a Palermo - non tutte le verita' sono state scoperte. Ci sono stati tradimenti e dispersioni, viviamo in un clima ostile, con i mafiosi che si lamentano delle condizioni di detenzione. Dobbiamo vigilare''. In un clima commosso, nel ricordo delle tragiche morti di Falcone e Borsellino, erano presenti in molti. ''Queste iniziative sono utili, perche' - come ha detto don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele - quando si perde la memoria viene meno l' impegno''. ''Torino - ha spiegato Maria Falcone, sorella di Giovanni - ha dimostrato di aver capito che la lotta alla mafia non e' ancora finita''. Maurizio Laudi, presidente piemontese dell' Anm, ha ricordato Falcone e Borsellino come gli artefici della ''stagione del miracolo'' non solo per Palermo, ma per l' Italia intera, l' ex procuratore palermitano Giancarlo Caselli ''un esempio di lotta senza risparmio contro la mafia e le ambiguita'';eppure, per il procuratore capo di Torino Marcello Maddalena, i due ''sono morti invano'', perche' ''il loro sacrificio e' stato sommerso da una retorica contraddetta dai fatti''. Alla cerimonia hanno preso parte anche il sindaco Sergio Chiamparino e il presidente dell' Ordine degli avvocati Antonio Rossomando. (ANSA). XBL/ZRA 10-LUG-02 20:07

MAFIA: MARIA FALCONE, 'LA LOTTA ALLA MAFIA NON E' FINITA' (2) (ANSA) - TORINO, 10 LUG - Ampio spazio e' stato dedicato ai ricordi personali. In molti, fra i relatori, hanno spiegato che i due magistrati avevano trascorso i loro ultimi giorni rendendosi conto che presto sarebbe successo qualcosa di grave. Una sorta di premonizione di cui ha parlato Liana Ferraro, assessore comunale a Roma e gia' collaboratrice di Falcone al dipartimento affari penali del ministeri di grazia e giustizia: ''Il 22 maggio del '92 Giovanni mi saluto' con queste parole: ricordati che per me non c' e' scampo. Non me la perdoneranno mai''. Laudi, dal canto, ha rivelato che Borsellino, al funerale del collega, gli aveva detto: ''La prossima volta a Palermo ci verrete per me''.

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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati ricordati in un incontro promosso dall' Amministrazione comunale nell'ambito dell' inaugurazione ufficiale delle vie intitolate ai due magistrati. A prendere il nome di Giovanni Falcone e' stato il tratto di via Principi d' Acaja compreso tra via Cavalli e corso Vittorio Emanuele II, mentre il ricordo di Paolo Borsellino e' stato perpetuato nel tratto di via Boggio compreso tra via F.lli Bandiera e corso Vittorio Emanuele II. Don Ciotti ha voluto sottolineare che ''a Corleone, nei 173 ettari di terra confiscati a Riina, Provenzano e Riggio e seminati in base alla legge sull' uso sociale dei beni mafiosi, e' stata fatta la mietitura. Le prime spighe - ha concluso - le porteremo sulle tombe dei nostri due amici''.(ANSA). XBL 10-LUG-02 20:50

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IMMIGRAZIONE: DON CIOTTI,LEGGE INGIUSTIFICATA E INTOLLERANTE (V.''IMMIGRAZIONE: AMPIA MAGGIORANZA...'' DELLE 12,49) (ANSA) - ROMA, 11 LUG - La misura introdotta dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione, che prevede la rilevazione obbligatoria delle impronte digitali per coloro che chiederanno il permesso di soggiorno o il suo rinnovo ''e' ingiustificata e intollerante''. A dirlo e' stato don Luigi Ciotti, il presidente nazionale di ''Libera'' e dell'associazione ''Gruppo Abele'', commentando la legge sull'immigrazione approvata oggi. Secondo Don Ciotti il provvedimento ''e' ingiustificato perche' gia' prima chi, italiano o straniero,, non era in grado o rifiutava di provare la propria identita' poteva essere sottoposto a rilievi segnaletici e dattiloscopici. Intollerante perche' e' una misura che viola la dignita' ed i diritti delle persone e disconosce i principi di uguaglianza, liberta', reciprocita' che fondano le democrazie. Destinatari della disposizione -ha sottolineato Don Ciotti- sono peraltro non i clandestini, ma coloro che a qualunque titolo, entrano in Italia: la legge rischia dunque di ratificare un'immagine dello straniero come di un soggetto pericoloso o di un potenziale delinquente''. ''E' per affermare il valore della convivenza civile e denunciare una prassi discriminatoria affine a quelle che in passato hanno portato a realta' di sfruttamento e sopraffazione -ha concluso Don Ciotti- che i referenti regionali di ''Libera'' hanno deciso di raccogliere le proprie impronte digitali, corredate dai rispettivi dati anagrafici, e consegnarle alla questura di Roma''.(ANSA). MIH 11-LUG-02 18:13

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RAI: RADIO 3; MINA' SI RACCONTA A 'DIARIO DI UN'ESTATE' (ANSA) - ROMA, 13 LUG - Da lunedi' a venerdì Gianni Mina' sara' il protagonista della trasmissione di Radio 3 ''Diario di un'estate'', in onda tutti i giorni alle 10,15. Dopo vent'anni di distanza dai microfoni, Gianni Mina' torna a cimentarsi con i programmi radio per raccontare ''Una vita da cronista''. Mina' parlera' del suo lungo viaggio in una professione che lo ha visto cimentarsi con Malcom X e Cassius Clay, con gli chansonnier francesi e Gino Paoli, Tenco e De Andre', con Garcia Marquez e Sepulveda, Fidel Castro e il subcomandante Marcos, con il Dalai Lama e Maradona. Il programma sara' caratterizzato da numerosi interventi: da Barbareschi a Toquinho, da Angelo Guglielmi a don Luigi Ciotti.(ANSA). XBB-MV 13-LUG-02 14:14

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BORSELLINO: 10 ANNI DOPO; CASELLI, SUCCESSI NOTEVOLISSIMI MA PER L'EX PROCURATORE VI SONO SEGNALI DI CALO TENSIONE (ANSA) - PALERMO, 18 LUG - ''A dieci anni dalle stragi, sul piano investigativo-giudiziario i successi per fortuna sono stati notevolissimi, forse e' cambiato cio' che sta intorno alle attivita' sociali''. L' ha detto stasera a Palermo l' ex procuratore Gian Carlo Caselli, a margine della presentazione del libro ''I ragazzi di Paolo'' edito dal gruppo Abele che si e' svolta nel centro Santa Chiara diretto da don Baldassare Meli. ''Ci sono segnali - ha aggiunto - di un certo calo di tensione e di cedimento per quanto riguarda certe parti della societa' civile e certe parti della politica. C' e' da valorizzare soprattutto le iniziative come quelle di stasera o come la trebbiatura del grano nel campo confiscato ai boss a Corleone''. Tra i partecipanti al dibattito anche l' attore Luca Zingaretti interprete in tv del commissario Montalbano, tratto dai romanzi di Andrea Camilleri, Rita Borsellino e il sostituto procuratore generale Vittorio Teresi.(ANSA). YP4-FI 18-LUG-02 21:40

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BORSELLINO: 10 ANNI DOPO; RITA, GRAZIE AI 'RAGAZZI DI PAOLO' (ANSA) - PALERMO, 18 LUG - ''Il 19 luglio e' diventata ormai una festa. Grazie a questi 'ragazzi di Paolo' oggi facciamo chiasso e le voci si diffondono sempre di piu' per testimoniare che quel giorno non si e' spenta la speranza''. Lo ha detto la sorella di Paolo Borsellino, Rita, concludendo questa sera la manifestazione nel Centro sociale Santa Chiara di Palermo per presentare il volume edito dal gruppo Abele ''I ragazzi di Paolo''. Il libro raccoglie una serie di interventi di giovani, magistrati e sociologi per ricordare la figura del magistrato ucciso dieci anni fa da Cosa Nostra. Rita Borsellino non ha invece voluto fare alcun commento sulle polemiche suscitate dall' intervista da lei rilasciata al quotidiano ''L' unita'''. ''E' importante sopratutto per me - ha detto - avere ripreso con entusiasmo la lotta per il ripristino della legalita'. L' entusiasmo dei 'ragazzi di Paolo' mi ha spinto a continuare. Grazie a tutti ma un ricordo lo voglio spendere per un ragazzo che ha messo tutto il suo entusiasmo nella lotta contro la mafia: Peppino Impastato''.(ANSA). YP4-NU 19-LUG-02 00:00

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BORSELLINO: DON BUCARO, ISTITUZIONI NON SIANO SORDE A DIALOGO ALLA MESSA PER IL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE VIA D' AMELIO (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Oggi chiediamo un dialogo, sano e concreto, tra gli uomini delle istituzioni e tra le diverse istituzioni. Non ci sia sorda incomunicabilita' tra pezzi dello Stato''. Questo l' appello lanciato da Padre Giuseppe Bucaro, nella sua omelia pronunciata durante la Messa per ricordare il decimo anniversario della strage di Via D' Amelio. Un monito rivolto alle autorita' e ai fedeli presenti nella Basilica di San Francesco, dopo le polemiche che hanno contrassegnato la vigilia della cerimonia. Non e' passata inosservata, ad esempio, l' assenza della sorella del magistrato, Rita, che ieri, in un' intervista al quotidiano ''L' Unita''' aveva accusato il governo di volere ''convivere'' con la mafia. Una presa di posizione che aveva suscitato la dura reazione di alcuni esponenti della maggioranza. Alla Messa, oltre al sottosegretario D' Ali' in rappresentanza del governo, la cui presenza sempre secondo quanto pubblicato da ''L' Unita''' sarebbe stata ''sgradita'' ai familiari, hanno assistito anche il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, il prefetto Renato Profili, il sindaco Diego Cammarata, i vertici della magistratura e delle forze investigative. Accanto alla vedova di Paolo Borsellino, Agnese Piraino Leto, e ai figli, anche Maria Falcone. La funzione e' stata concelebrata oltre che da Padre Giuseppe Bucaro, che e' anche responsabile del Centro intitolato a Paolo Borsellino, da Don Luigi Ciotti, responsabile del gruppo Abele, Don Mario Golesano, parroco di Brancaccio e successore di Don Pino Puglisi, Padre Salvatore Lo Bue, fondatore della Casa dei giovani, e da un sacerdote ordinato appena un mese da dall' arcivescovo di Palermo. ''In nome della societa' civile - ha aggiunto Padre Bucaro - in nome del sangue di tutte le vittime della violenza mafiosa e in nome del signore chiediamo che oggi non via incomunicabilita' tra gli uomini delle istituzioni e non vi sia incomunicabilita' tra istituzioni e cittadini''. Le due letture evangeliche, tratte dal libro della Siracide e dalla prima lettera di San Paolo, sono state recitate dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Conso, e da una poliziotta in divisa. Un omaggio ad Emanuela Loi, l' agente di polizia originaria di Sestu (Cagliari) morta nell' attentato di via D' Amelio insieme con altri quattro colleghi. (ANSA). YP4-NU 19-LUG-02 14:10

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MAFIA:LIBERA PRESENTA 'FRUTTI' DEI TERRENI CONFISCATI A BOSS (ANSA) - PALERMO, 26 LUG - Spighe di grano, marmellate, vino, olio: questi i 'frutti' della terre confiscate ai boss mafiosi presentati oggi, nel giorno dell' inaugurazione della sede di Palermo dell' ufficio nazionale ''Libera Terra''. Una base che avra' il ruolo di mantenere salda le rete tra quelle cooperative che gestiscono i terreni confiscati, di creare partenariati con agenzie di stato e trovare nuovi canali di finanziamento. Un momento importante, primo segno concreto di un progetto lanciato da Libera nell' aprile 2000, che l' associazione ha celebrato davanti a rappresentanti delle istituzioni, a Don Luigi Ciotti e ai ragazzi che hanno lavorato nei campi che partecipano al progetto ''Libera Terra''. ''Oggi e' un giorno speciale per Libera - hanno detto i responsabili dell' associazione - questi frutti sono una grande vittoria per noi e per lo stato, rappresentano il trionfo della cultura della legalita'''. Un segno molto importante di riscossa anche per la Sicilia, finora unica regione in cui e' operativa l' iniziativa. ''Questa e' una giornata importante - ha detto Giuseppe Lumia, capogruppo dei Ds alla commissione antimafia - perche' si immette a Palermo un seme forte, capace di produrre buoni frutti. Libera sta lavorando su tre dimensioni nella lotta alla mafia: la promozione della cultura della legalita', la promozione dello sviluppo per creare lavoro e la promozione dei diritti della cittadinanza. Una azione importante che le istituzioni devono continuare a sostenere per evitare quei tragici errori che aprirono le stagioni della stragi''. Un aspetto, quello della cooperazione, sottolineato anche dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti: ''Per il successo di questi progetti, e per dar loro continuita', e' assolutamente fondamentale lavorare tutti insieme. Cooperazioni, associazioni, istituzioni devono unirsi e agire. rispettando pero' il vincolo della piu' totale trasparenza''.(ANSA). RED-NU 26-LUG-02 13:48

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AMBIENTE: 14/MO FESTAMBIENTE PUNTA A 100 MILA VISITATORI (ANSA) - FIRENZE, 31 LUG - Sara' lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo uno dei temi principali della 14/ma edizione di Festambiente, il festival internazionale di ecologia targato Legambiente, previsto dal 9 al 25 agosto a Rispescia (Grosseto), che quest' anno, tra i vari obiettivi, si e' prefisso quello di raggiungere quota 100 mila visitatori. Una delle novita' di questa edizione di Festambiente - ha spiegato oggi in una conferenza stampa a Firenze Angelo Gentili, coordinatore nazionale della manifestazione e membro della segreteria nazionale di Legambiente - sono i gemellaggi col festival francese Festiventu, che si svolgera' a novembre in Corsica, e col Festival della terra, che avra' luogo in Grecia. ''Lo scopo dei gemellaggi - ha detto Gentili - e' quello di creare una rete di collegamento tra i paesi del bacino mediterraneo, per dar vita ad un vero e proprio festival del Mediterraneo, un appuntamento annuale itinerante per la promozione e la dicussione delle tematiche ecologiche. Ma questo dibattito internazionale e' importante anche in vista del vertice mondiale di Johannesburg, che si aprira' il 26 agosto''. I dati della manifestazione parlano di oltre 20 mila metri quadrati di spazio a disposizione, piu' di 100 stand espositivi, 100 tra volontari e collaboratori coinvolti, circa 250 enti patrocinatori e 20 ricette servite nel ristorante vegetariano che sara' allestito per l' occasione. Per gli incontri di politica e' prevista la presenza del ministro Altero Matteoli, di Giuliano Amato, di Giovanni Maria Flick, di Maurizio Costanzo, di Piero Luigi Vigna e di Don Ciotti. In programma anche concerti con Roberto Vecchioni, i Nomadi, Luca Carboni, Daniele Silvestri, i Negrita e Cristiano De Andre'. ''Quest' anno - ha proseguito Gentili - abbiamo l' obiettivo di 100 mila visitatori, a dimostrazione del fatto che l' ambiente non interessa solo una nicchia''. Nel corso della manifestazione sono previste, tra l' altro, iniziative di protesta contro l' ipotesi del corridoio tirrenico. ''Abbiamo invitato il ministro per le infrastrutture Pietro Lunardi a partecipare alla nostra manifestazione per discutere di questo argomento - ha aggiunto il coordinatore nazionale Gentili - ma ci ha fatto sapere che non verra'. In alternativa noi proponiamo l' adeguamento dell' Aurelia''. Durante Festambiente, ha annunciato il presidente toscano di Legambiente Piero Baronti, sara' rilanciata inoltre la proposta dell' allargamento del parco della Maremma, gia' avanzata lo scorso anno dal sindaco di Grosseto Alessandro Antichi. ''Faremo i passi necessari per l' allargamento del parco fino alla Diaccia Botrona a nord e alla laguna di Orbetello a sud entro la fine di questa legislatura regionale'', ha dichiarato Baronti. (ANSA). AN 31-LUG-02 16:25

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CRIMINALITA': DON CIOTTI, 21 MARZO GIORNATA MEMORIA PER LEGGE ++++++RIPETIZIONE CORRETTA NEL TITOLO E NEL TESTO++++++ (ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - Ben vengano iniziative come quella del presidente della Camera Casini che vorrebbe il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna, come giornata della memoria per le vittime del terrorismo: ''Ma una giornata della memoria e dell' impegno contro tutte le illegalita', il 21 marzo, esiste gia' dal '95 e ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica. Da anni chiediamo lo diventi per legge, uniamo le forze''. Lo dice Don Ciotti, presidente di Libera, alla vigilia del seminario che da domani al 4 agosto si terra' sul tema a Savignano sul Panaro, tra Bologna e Modena. ''Senza nessun intento polemico con Casini'', che ha fatto quella proposta assieme al ministro Letizia Moratti e al sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, il sacerdote che guida Libera, 1054 associazioni ''trasversali geograficamente e culturalmente'', ha tuttavia sottolineato come ''nel paese c' e' un processo di banalizzazione della legalita', una forte percezione diffusa che vincano i furbi e i cattivi''. Di ''esempi ce ne sono tanti, non ultimo quello che sta accadendo in questi giorni. Mentre il presidente Usa vara pene severe sul falso in bilancio e i reati societari, l' Italia va esattamente nella direzione opposta. Altri esempi sono la legge sulle rogatorie e quella in discussione sulla possibilita' di spostare i processi per legittimo sospetto''. Don Ciotti e il presidente della Regione Vasco Errani, che appoggia l' idea di celebrare il 21 marzo 2003 in Emilia-Romagna, si rendono conto che anche la maggioranza che sta cambiando le regole della giustizia ''parla di legalita', di giustizia. E che cio' possa disorientare i giovani o chi non ha strumenti di comprensione''. Per questo ''serve l' appoggio di tutti a fare chiarezza - ha detto Errani - per spiegare, come ha detto il Pm di Milano D' Ambrosio, cosa significherebbe per i processi se i mafiosi chiedessero di spostarli perche' un giudice ha fatto dichiarazioni contro la mafia''. Dall' 1 al 4 agosto, a Savignano sul Panaro, dove esiste l' associazione Avviso Pubblico che con Libera ha organizzato il seminario, si provera' a'''sensibilizzare il pubblico sui temi della legalita'''. Il 2 agosto verra' ricordata la strage che 20 anni fa rase al suolo un' ala della stazione bolognese con un momento interreligioso e un dibattito tra Don Ciotti e l' ex presidente della Camera Luciano Violante. In Emilia-Romagna - ha detto Don Ciotti - sono 25 i beni immobili confiscati ai mafiosi in base alla legge 109/96 (''solo'' quattro sono stati destinati in provincia di Ferrara ai carabinieri e alla Prefettura). Segno che ovunque, nel paese, serve ribadire un sistema di regole che dia senso alla cittadinanza. Il sacerdote ha ricordato le parole di Paolo Borsellino in un' intervista a Giorgio Bocca, poco prima di

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE essere ucciso: se i giovani le negheranno il consenso, anche l' invincibile mafia sara' sconfitta. E con un dono a Errani, un mazzo di spighe mietute a Corleone dai terreni confiscati a Cosa Nostra, ha voluto sintetizzare questo concetto. Da quei terreni, intrisi di un' unica scia di sangue che parte dalla strage di Portella della Ginestra e dall' omicidio del sindacalista Placido Rizzotto, passando per gli assassinii di Carlo Alberto Dalla Chiesa e Pio La Torre, viene un messaggio di speranza per il futuro. La terra sottratta ai mafiosi puo' dare lavoro legalmente ai giovani e produrra' pasta biologica. ''Toto' Riina disse un giorno: si fa la guerra per poi fare la pace. Per questo non basta che diversi uomini politici dicano che la legge sulla confisca dei beni non sara' toccata. Perche' ci inquieta che altri politici sostengano invece che bisogna fare denaro, che bisogna venderli, i beni dei mafiosi. La storia ci insegna che, attraverso i prestanome, i mafiosi si riprenderebbero tutto''. MR 31-LUG-02 16:16

CRIMINALITA': DON CIOTTI, 21 APRILE... +++RETTIFICA+++ (ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - +++ ATTENZIONE +++ nella notizia proveniente da Bologna delle 15,12 circa, dal titolo ''CRIMINALITA': DON CIOTTI, 21 APRILE GIORNATA MEMORIA PER LEGGE'', si prega di correggere nel titolo come segue: ''CIOTTI, 21 MARZO (RPT MARZO) ...) e nel testo alla 6/a e alla 25/a riga come segue: ''21 marzo (rpt marzo)''. (ANSA). MR 31-LUG-02 16:15

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CRIMINALITA': DON CIOTTI, 21 APRILE GIORNATA MEMORIA PER LEGGE CULTURA LEGALITA' BANALIZZATA, LEGITTIMO SOSPETTO BRUTTO ESEMPIO (ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - Ben vengano iniziative come quella del presidente della Camera Casini che vorrebbe il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna, come giornata della memoria per le vittime del terrorismo: ''Ma una giornata della memoria e dell' impegno contro tutte le illegalita', il 21 aprile, esiste gia' dal '95 e ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica. Da anni chiediamo lo diventi per legge, uniamo le forze''. Lo dice Don Ciotti, presidente di Libera, alla vigilia del seminario che da domani al 4 agosto si terra' sul tema a Savignano sul Panaro, tra Bologna e Modena. ''Senza nessun intento polemico con Casini'', che ha fatto quella proposta assieme al ministro Letizia Moratti e al sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, il sacerdote che guida Libera, 1054 associazioni ''trasversali geograficamente e culturalmente'', ha tuttavia sottolineato come ''nel paese c' e' un processo di banalizzazione della legalita', una forte percezione diffusa che vincano i furbi e i cattivi''. Di ''esempi ce ne sono tanti, non ultimo quello che sta accadendo in questi giorni. Mentre il presidente Usa vara pene severe sul falso in bilancio e i reati societari, l' Italia va esattamente nella direzione opposta. Altri esempi sono la legge sulle rogatorie e quella in discussione sulla possibilita' di spostare i processi per legittimo sospetto''. Don Ciotti e il presidente della Regione Vasco Errani, che appoggia l' idea di celebrare il 21 aprile 2003 in Emilia-Romagna, si rendono conto che anche la maggioranza che sta cambiando le regole del processo ''parli di legalita', di giustizia. E che cio' - sostengono - possa disorientare i giovani o chi non ha strumenti di comprensione''. Per questo ''serve l' appoggio di tutti a fare chiarezza - ha detto Errani - per spiegare, come ha detto il Pm di Milano D' Ambrosio, cosa significherebbe per i processi se i mafiosi chiedessero di spostarli perche' un giudice ha fatto dichiarazioni contro la mafia''. Dall' 1 al 4 agosto, a Savignano sul Panaro, dove esiste l' associazione Avviso Pubblico che con Libera ha organizzato il seminario, si provera' a'''sensibilizzare il pubblico sui temi della legalita'''. Il 2 agosto verra' ricordata la strage che 20 anni fa rase al suolo un' ala della stazione bolognese con un momento interreligioso e un dibattito tra Don Ciotti e l' ex presidente della Camera Luciano Violante. In Emilia-Romagna - ha detto Don Ciotti - sono 25 i beni immobili confiscati ai mafiosi in base alla legge 109/96 (''solo'' quattro sono stati destinati in provincia di Ferrara ai carabinieri e alla Prefettura). Segno che ovunque, nel paese, serve ribadire un sistema di regole che dia senso alla cittadinanza. Il sacerdote ha ricordato le parole di Paolo Borsellino in un' intervista a Giorgio Bocca, poco prima di essere ucciso: se i giovani le

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE negheranno il consenso, anche l' invincibile mafia sara' sconfitta. E con un dono a Errani, un mazzo di spighe mietute a Corleone dai terreni confiscati a Cosa Nostra, ha voluto sintetizzare questo concetto. Da quei terreni, intrisi di un' unica scia di sangue che parte dalla strage di Portella della Ginestra e dall' omicidio del sindacalista Placido Rizzotto, passando per gli assassinii di Carlo Alberto Dalla Chiesa e Pio La Torre, viene un messaggio di speranza per il futuro. La terra sottratta ai mafiosi puo' dare lavoro legalmente ai giovani e produrra' pasta biologica. ''Toto' Riina disse un giorno: si fa la guerra per poi fare la pace. Per questo non basta che diversi uomini politici dicano che la legge sulla confisca dei beni non sara' toccata. Perche' ci inquieta che altri politici sostengano invece che bisogna fare denaro, che bisogna venderli, i beni dei mafiosi. La storia ci insegna che, attraverso i prestanome, i mafiosi si riprenderebbero tutto''. (ANSA). MR 31-LUG-02 15:13

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TERRORISMO: SEGIO, ISTRUIRE PERCORSO DI VERITA' ANNI '80 CONTRO AUTUNNO CALDO CHIUDERE STAGIONE PRIGIONIA POLITICA (ANSA) - ROMA, 8 AGO - ''Non credo che le Br stiano preparando la campagna d'autunno, come ci vogliono far credere i Servizi nella loro relazione al Parlamento, ma stiamo andando verso una stagione di forte conflitto sociale che rischia di radicalizzare episodi come quelli avvenuti recentemente nel milanese''. Sergio Segio, ex esponente di Prima Linea, ormai impegnato da tempo nel progetto carcere del gruppo Abele e che si e' battuto con Sergio Cusani per l'amnistia e l'indulto nella scorsa legislatura, non condivide l'analisi dell' intelligence sulla possibilita' di nuovi attentati ma sottolinea il rischio che ''come e' sempre accaduto, mestatori possano inserirsi nella stagione di scontri che ci attende''. Il pericolo, secondo Segio, e' che l'azione di ''questi piccoli movimenti, isolati e che non vanno enfatizzati, possa essere sfruttata dalle Br''. ''Per questo -dice - e' necessario analizzare lucidamente gli avvenimenti, non confondere tute bianche e black block, non criminalizzare queste nuove realta' per non favorire l'estremizzazione dei comportamenti, l'involuzione e lo spostamento verso la lotta armata''. Inoltre, secondo Segio , ''e' giunto il momento di fare definitiva chiarezza sugli anni '80 e intraprendere, con grande coraggio, un percorso di verita' e giustizia che apra una fase di conciliazione''. ''Le cose non dette 30 anni fa - afferma l'ex terrorista - pesano sul presente. L' incapacita' della classe politica di chiudere quella stagione forniscono alimento a chi oggi si dichiara erede delle Brigate rosse, della loro sigla ma anche dei loro conflitti e della loro ideologia''. Per questo, secondo Segio ''e' urgente aprire una fase di conciliazione e unita' per superare gli anni di piombo, la prigionia politica e i misteri di Stato''. Segio non crede nella continuita' fisica tra vecchie e nuove Br, ma conclude ricordando il caso di Maurizio Ferrari, tra i primi esponenti dei br ad essere arrestato e detenuto ormai dal 1974 senza aver commesso fatti di sangue: ''finche' non si sara' data soluzione a vicende come queste ci sara' qualcuno che si sentira' in diritto di dichiararsi erede di quella stagione''. (ANSA). AU 08-AGO-02 17:23

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CAMORRA:DA DON CIOTTI DUE SPIGHE MIETUTE DOVE MORI' RIZZOTTO AI FAMILIARI DELLE DUE GIOVANI VITTIME INNOCENTI DI PIANURA (ANSA) - NAPOLI, 10 AGO - Due spighe di grano mietute nel campo dove fu ucciso nel '47 dalla mafia in Sicilia il sindacalista Placido Rizzotto sono state donate questa sera da don Luigi Ciotti ai genitori di Luigi Sequino e Paolo Castaldi, i due giovani di Pianura (Napoli) ucciso la sera di due anni fa dalla camorra perche' scambiati per sentinelle di un boss del quartiere. ''Qualcuno - ha denunciato don Ciotti che ha chiesto ai genitori di Sequino e Castaldi di porre le spighe sulle tombe dei due giovani - ha tentato di impedire la mietitura di quel grano ma alla fine ne abbiamo raccolto 1.700 quintali. Questo significa che il cambiamento e' possibile a condizione che ognuno di noi faccia la propria parte. E il segno di questo cambiamento sono proprio due spighe di grano''. A rendere piu' salda questa certezza ci deve essere la consapevolezza che ''Dio non e' un pagliaccio, non si prende mai gioco di noi, ma e' un amico che ritroviamo sempre vicino nelle difficolta'''. Il cambiamento, ha aggiunto ancora don Ciotti, e' possibile ''anche se attorno a noi crescono i segnali di incertezza, se aumenta la poverta', se molti potenti si autoassolvono mentre i poveri Cristi restano ai margini''. Per questo ''la camorra, le mafie - ha sottolineato - non si potranno sconfiggere mai non solo se non cambiera' la politica e il modo di governare ma anche se non cambieremo noi''. Per questo bisogna lavorare per costruire soprattutto ''un presente fatto di legalita' e solidarieta'''.(ANSA). TOR 10-AGO-02 21:50

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AMORRA: PADRE VITTIMA INNOCENTE, CHIEDO AIUTO A PENTITI A DUE ANNI DA MORTE GIGI E PAOLO ASSASSINI ANCORA IN LIBERTA' (ANSA) - NAPOLI, 10 AGO - ''Gli assassini di mio figlio sono stati identificati ma sono liberi di circolare perche' non ci sono prove per incastrarli e perche' l'omerta' e' ancora troppo forte. Faccio appello ai pentiti, qualcuno parli e ci aiuti''. E' la provocatoria richiesta di Vincenzo Sequino, padre di Luigi, uno dei due giovani uccisi per sbaglio la sera del 10 agosto di due anni fa, perche' scambiato per sentinella di un boss nel quartiere di Pianura a Napoli. Questa sera, nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino e del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Squame, e' stata inaugurata una cappella del cimitero dedicata a Luigi Sequino e Paolo Castaldi e successivamente si e' svolta una mess concelebrata da don Luigi Ciotti. ''Io e la mia famiglia - ha sottolineato Sequino - continuiamo ad abitare a Pianura anche se non e' difficile vivere di fronte al luogo dove e' stato ucciso nostro figlio. Non vogliamo lasciare la nostra casa. Non abbiamo paura di nessuno, ma vogliamo lanciare un segnale, seminare semi di speranza perche' anche in questo quartiere ci sono persone perbene e malviventi. La giustizia si dovrebbe svegliare per evitare che i malavitosi continuino a spadroneggiare. Io non ho paura di parlare: chi ha ucciso i nostri figli e' un animale''. Purtroppo, ricorda Sequino, ''a due anni di distanza le indagini non sono approdate a niente. Si sa chi sono gli assassini ma a causa dell'omerta' e della mancanza di prove non si puo' fare niente. A questo punto sono costrette a chiedere aiuto a qualche pentito affinche' parli''. Sequino sottolinea che ''la sera in cui furono uccisi i nostri due ragazzi si erano fermati in auto di fronte alla loro casa ma sotto la abitazione di un boss nella quale, secondo quanto ci hanno detto, si stava svolgendo un summit di camorra. Ma che colpa avevano? Mica volevano morire per questi banditi?''. Per Enzo Castaldi, padre di Paolo, ''c'e' il rischio che in questo quartiere prenda sempre piu' il sopravvento. I cittadini ma anche le istituzioni devono fare fino in fondo la loro parte. Ci sono grandi interessi per i soldi che devono arrivare per la riqualificazione del quartiere e ci sono due clan sempre piu' in lotta per il primato del territorio''. ''Fare giustizia - ha evidenziato il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino - dipende dalle indagini di polizia e della magistratura. Polizia, forze dell'ordine e magistratura sono impegnate al massimo. Purtroppo non e' facile trovare gli autori di un crimine; speriamo che si rompa il muro dell'omerta' e che gli autori vengano presi al piu' presto''. Sul territorio, comunque, sono in corso iniziative: a

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE settembre, ha annunciato la Iervolino, verra' inaugurata una scuola intitolata a Gigi e Paolo, ''perche' bisogna tenere viva la volonta' di ribellione alla violenza con una convinta adesione alla legalita' che ha nelle due famiglie di Sequino e Castaldi i testimoni piu' veri ed eroici''. Contemporaneamente e' stato inaugurato, ha sottolineato il sindaco, un parco per ricordare che ''Pianura e' un quartiere difficile perche' ha tanti problemi ai quali dobbiamo il prima possibile dare risposte. Un parco e' una delle risposte, un'oasi ma l'obiettivo e' quello di far diventare vivibile tutto il quartiere''. (ANSA). TOR 10-AGO-02 21:31

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CAMORRA: PARROCO PIANURA, OMERTA' E' TUMORE CHE CI DEVASTA V. 'CAMORRA: PADRE VITTIMA INNOCENTE, CHIEDO...' DELLE 21,31 (ANSA) - NAPOLI, 10 AGO - ''L'omerta' e' una paura tremenda, un vero e proprio tumore che ci prende, ci indebolisce, ci devasta. Dobbiamo sfidare questo tumore e combatterlo''. E' stato un forte richiamo alla gente del quartiere di Pianura (Napoli) quello contenuto nell'omelia del parroco don Vittorio Zeccone. L'occasione e' stata offerta dalla messa di commemorazione, concelebrata da don Luigi Ciotti, in occasione del secondo anniversario della morte di Luigi Sequino e Paolo Castaldi, uccisi dalla camorra perche' scambiate per sentinelle di un boss. E' anche per l'omerta' che del resto sono ancora in liberta' gli assassini dei due giovani nonostante siano stati gia' identificati. ''Dobbiamo fare in modo - ha esortato il parroco - affinche' il nostro quartiere dia segni concreti di vivacita', di gioia di vivere. Dobbiamo pregare sempre ma non possiamo fermarci alla preghiera. Dio ci chiede un impegno concreto, attivo nella vita quotidiana''. Insomma, ''non una comunita' appassita ma pronta a sapere praticare la giustizia e la verita''. Secondo don Vittorio ''i cristiani sono chiamati a dare la loro testimonianza nell'ordinarieta' della vita quotidiana, tutti noi dobbiamo sapere essere presenti alla stregua del 'mormorio del vento leggero' del quale parlano le Scritture e con il quale si manifesta Dio''. Occorre dunque lavorare ''affinche' ci sia veramente un risveglio delle coscienze. Dobbiamo saper lottare, scuoterci e scuotere gli altri''.(ANSA). TOR 10-AGO-02 21:42

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MAFIA: LEGAMBIENTE E LIBERA, NO IPOTESI ASTA BENI CONFISCATI (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 11 AGO - ''I beni confiscati alla mafia non si toccano, il governo smentisca l'ipotesi di mettere all' asta i beni della mafia''. E' quanto affermano Legambiente e l'associazione Libera: ''Abbiamo l'impressione che tra la maggioranza di questo governo ci sia qualcuno che sta pensando ad un ipotesi di mettere all'asta gli immobili sequestrati alla mafia. Il governo ci faccia capire le sue intenzioni e smentisca pubblicamente questa ipotesi che rappresenterebbe un passo indietro nella lotta alla mafia''. A fine ottobre 2001, spiegano le due associazioni, secondo i dati del commissario straordinario di governo per la gestione dei beni confiscati alla criminalita', gli immobili confiscati alla mafia ammontavano a 3.297 di cui ''1.205 quelli destinati per finalita' sociali e 610 quelli realmente assegnati. Fra le province meno attive nel consegnare gli immobili confiscati e gia' destinati spiccano Caserta, con 59 beni consegnati su 177, Catanzaro, uno su 147, Palermo, con 145 su 1147, Roma, con 2 su 148 e Trapani, con 8 su 134. Non ci devono prendere per il naso - commentano le associazioni -. La confisca dei beni deve essere reale e concreta. Un'occasione che non puo' andar persa, visto il valore effettivo del patrimonio. Se si pensa al valore di questi immobili si puo' comprendere l'opportunita' che essi rappresentano per lo sviluppo del Paese ed in particolare del Mezzogiorno e della Sicilia (la sola provincia di Palermo contiene un terzo dei beni confiscati in tutta Italia)''. Sui beni confiscati alla mafia discuteranno domani a Festambiente, la festa nazionale di Legambiente in corso a Rispescia, il presidente nazionale di Libera, don Luigi Ciotti, il procuratore Generale di Torino Giancarlo Caselli, Enrico Fontana e Giuseppe Arnone di Legambiente. (ANSA). COM-CG 11-AGO-02 17:20

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GIUSTIZIA: ADESIONI APPELLO PER MANIFESTAZIONE 14 SETTEMBRE TRA I NOMI BERTOLUCCI, CAMILLERI, CAPONNETTO, BUSI, HACK (ANSA) - ROMA, 14 AGO - Cominciano ad arrivare le adesioni all'appello lanciato da Nanni Moretti, Paolo Flores D'Arcais, Francesco Pardi per partecipare il 14 settembre alla manifestazione nazionale a Roma sulla giustizia. Flores ha reso noto un primo elenco di aderenti (in rigoroso ordine alfabetico): Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Aldo Busi, Andra Camilleri, Antonino Caponnetto, don Luigi Ciotti, Vincenzo Consolo, Diego Cugia, Renato De Maria, Isabella Ferrari, Massimo Fini, Alessandro Galante Garrone, don Andrea Gallo, Margherita Hack, Carlo Lucarelli, Daniele Lucchetti, Dacia Maraini, Carlo Mazzacurati, Federico Orlando, Silvio Orlando, Ottavia Piccolo, Lidia Ravera, Paolo Sylos Labini, Antonio Tabucchi, Nicola Tranfaglia. L'iniziativa di MicroMega, Opposizione civile, dei 'girotondi' e di altre associazioni di base si propone di dire un ''no intransigente e radicale al disegno di legge Cirami - sottolinea una nota - e agli altri disegni di legge contro la giustizia e la legge uguale per tutti che il governo Berlusconi e la 'Casa delle Impunita'' vogliono far approvare in tutta fretta nel mese di settembre''. ''I contatti con chi desidera partecipare - ricorda Paolo Flores - vengono tenuti principalmente attraverso il sito: www.manipulite.it''. (ANSA). AVO 14-AGO-02 17:55

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FETO DI 5 MESI TROVATO IN UN CASSONETTO A TORINO (ANSA) - TORINO, 19 AGO - Macabra scoperta, nelle prime ore di stamane, in un cassonetto dei rifiuti a Torino: un feto di circa cinque mesi e' stato trovato avvolto in un sacchetto di plastica. A trovarlo privo di vita, in via Principessa Clotilde, in un cassonetto all' altezza del civico 94, e' stato alle 4:30 della notte scorsa un immigrato rumeno, che poi ha avvertito la polizia. Nessuna traccia, per il momento, di chi possa aver abbandonato il feto, che e' di razza bianca. La squadra mobile torinese sta conducendo accertamenti presso i pronto soccorso degli ospedali, per verificare se negli ultimi giorni si sia presentato qualche donna in preda a emorragie o comunque con segni di traumi post-parto. (ANSA). GR 19-AGO-02 11:02

FETO DI 5 MESI TROVATO IN UN CASSONETTO A TORINO (2) (ANSA) - TORINO, 19 AGO - E' mistero fitto su chi abbia abbandonato il corpicino nel cassonetto. I residenti non si sono accorti di nulla e dicono di essersi svegliati solo quando nella zona - un quartiere molto popoloso di Torino, con forte presenza anche di extracomunitari - e' cominciato il trambusto delle ambulanze e delle macchine della polizia. Il cassonetto dove e' stato ritrovato il feto, quasi all' angolo tra via Principessa Clotilde e via Medail, e' in prossimita' di condomini di edilizia residenziale risalenti agli anni '60-'70. Nelle immediate vicinanze non ci sono negozi ne' bar. A pochissima distanza, l' ospedale Maria Vittoria. ''Ieri sera rientrando a casa non ho visto nulla di particolare - dice Ahmed, un giovane marocchino che abita al pianterreno vicino al punto del ritrovamento - e mi sono svegliato dopo le quattro, sentendo la confusione nella strada. Mi sono affacciato e ho visto che avevano tirato fuori quel 'cosino' piccolo. Vicino c' era anche un asciugamano''. Oltre alla polizia, sul posto e' intervenuto stanotte anche il '118'. L' Amiat, la societa' di smaltimento dei rifiuti, ha svuotato interamente il cassonetto, alla ricerca di altre tracce. ''Ci hanno buttato giu' dal letto le sirene - racconta Maria, un' altra residente, madre di tre bambini - e mia figlia piccola ha cominciato a piangere. E' un caso davvero pietoso: e pensare che c' e' tanta gente che farebbe di tutto per avere un bambino, c' e' chi vorrebbe adottarlo. La mamma poteva lasciarlo in un ospedale, tutti sanno che si puo' fare. Ce n'e' uno proprio qui vicino''. Non manca poi chi punta il dito sugli immigrati. ''Questa zona e' piena di extracomunitari - esclama un' anziana che abita proprio al numero 94 - sicuramente la

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE madre che ha fatto una cosa del genere e' una di loro''. Diversi sono stati, negli ultimi dieci anni, i casi di feti e neonati abbandonati o uccisi a Torino. Si ricordano in particolare le vicende di S. S., la diciottenne che nell' ottobre '91 partori' da sola in casa dei genitori e getto' il neonato in un cassonetto, causandone la morte, e di F. G., la sedicenne che nel novembre del '93 confesso' l' abbandono del proprio bambino appena partorito, trovato nell' androne di uno stabile in corso Cairoli. Al novembre '95 risale il caso del maschietto di poche ore, lasciato per strada in via Gaudenzio, proprio sotto la Mole Antonelliana, e ritrovato vivo e vegeto. In vita rimase anche la neonata ritrovata il 21 settembre del '96 sotto una panchina del viale alberato in corso Matteotti. La stessa sorte non ebbe la bambina che l' 8 settembre del '96, subito dopo essere stata partorita in casa, venne infilata in una lavatrice e lasciata morire dissanguata: entrambi i genitori - all' epoca lui aveva 24 anni, lei 22 - sono stati condannati per infanticidio. Sconcerto suscitarono, sempre nel capoluogo piemontese, anche le vicende del feto rinvenuto nell' agosto del '96 in un bagno nella sede del Gruppo Abele e di quello contenuto in un barattolo, sotto formaldeide, trovato accanto a un cassonetto per l' immondizia nei pressi dell' ospedale San Giovanni Bosco.

(ANSA). YYR-GR 19-AGO-02 13:55

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IRAQ: PADRE ZANOTELLI, 'GUERRA IMMORALE E ILLEGALE' (ANSA) - TRENTO, 6 SET - ''La guerra all' Iraq sarebbe immorale e illegale: quel Paese non costituisce una minaccia contro di noi, per cui attaccarlo sarebbe un atto di aggressione non provocato che tradirebbe la nostra Costituzione e i principi evangelici ed etici dei cristiani''. Lo sostiene il missionario comboniano Alex Zanotelli, che ha scritto un appello che verra' inviato al presidente del Consiglio Berlusconi. Secondo padre Zanotelli, che ha presentato il documento nel corso della tappa a Trento del ''Giubileo degli Oppressi 2002'' (iniziativa per la pace itinerante partita ieri da Verona e promossa dai missionari e dai laici comboniani), ''sara' la popolazione civile, gia' provata, a pagare la guerra contro il regime di Saddam, che avrebbe anche ripercussioni ambientali paurose e che alzerebbe il rischio dell' uso di armi nucleari da parte degli Stati Uniti''. ''E' vergognoso che le nazioni piu' potenti continuino a giudicare la guerra e la minaccia di guerra come strumento di politica estera - aggiunge Zanotelli - d' altra parte l' 11 settembre e' stato utilizzato dal complesso militare industriale statunitense per rilanciare l' economia con investimenti in armi''. All' appello ha gia' aderito don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. Il testo dell' appello, che verra' presentato ai cittadini nel corso degli incontri del ''Giubileo degli Oppressi'' in programma fino al 15 settembre, e' stato diffuso anche sul sito internet della rivista ''Nigrizia''. (ANSA). XDO 06-SET-02 18:24

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GIROTONDI: DON CIOTTI, NAVIGATORI SOLI FANNO GIOCO AVVERSARI (ANSA) - FIRENZE, 9 SET - ''I navigatori solitari fanno il gioco degli altri, percio' e' necessario lavorare insieme su obiettivi chiari dando vita a queste iniziative''. E' il pensiero di don Luigi Ciotti sull' opportunita' di svolgere il girotondo sulla giustizia il prossimo 14 settembre. Don Ciotti ne ha parlato a Firenze alla presentazione di una manifestazione gemella, la marcia per la giustizia e la legalita' di Quarrata (Pistoia) che si tiene a partire dalle 18. ''Non si costruisce giustizia senza la ricerca della verita' e, - ha aggiunto il fondatore del Gruppo Abele riferendosi ad altre iniziative promosse da associazioni cattoliche tenutesi in questi giorni - non si costruisce giustizia partendo dai massimi sistemi ma agendo nella concretezza, e' questa l' importanza di queste iniziative''. Don Ciotti ha detto che ''si deve agire con umilta' e forza'', aggiungendo pero' di ''non voler fare sconti a nessuno: la liberta' di tutti si gioca sui diritti e sulla giustizia''. Alla 9/a edizione della marcia Agliana-Quarrata, organizzata da Rete Radie' Resch e dall' associazione Libera, tra i partecipanti vi saranno anche padre Alex Zanotelli, Luis Sepulveda, Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Gianni Mina' e Gino Strada.(ANSA). YXV-GRD 09-SET-02 18:05

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CARCERI: ASSOCIAZIONI, IL 14 IN PIAZZA ANCHE PER DETENUTI APPELLO A PARTITI E PARLAMENTO PER PROVVEDIMENTI DEFLATTIVI (ANSA) - ROMA, 9 SET - ''E' il carcere il volto oscuro e dimenticato della 'questione giustizia'''. A sostenerlo e' un 'cartello' di associazioni, che in occasione della protesta nelle carceri rivolgono un appello ai partiti politici e al potere legislativo. Tra gli altri, il 'Gruppo Abele', 'Antigone', l'Arci, la Caritas, 'Ora d'aria', la Conferenza Nazionale Volontariato, Forum droghe chiedono che problemi come l'impossibilita' di svolgere attivita' fisica negli istituti di pena, di leggere, persino di stare in piedi tutti insieme nella stessa cella, l'esclusione dell'80% dei detenuti dalle attivita' lavorative e scolastiche, le carenze strutturali delle condizioni igienico-sanitarie con aumento di tutte le patologie, l'aumento della tensione e degli episodi di autolesionismo vengano affrontati e risolti. ''Oggi - scrivono - in numerose carceri i detenuti hanno cominciato una protesta, rigorosamente pacifica ma anche determinata nel denunciare la generalizzata situazione di invivibilita' e di vera e propria illegalita' oltre che la crescente disperazione in cui si trovano a vivere''. ''Problemi annosi - prosegue l'appello - non di rado ignorati e comunque pervicacemente irrisolti da parte di chi avrebbe il dovere istituzionale di porvi rimedio e anche di chi dovrebbe avere la responsabilità e lungimiranza politica per dare risposte legislative urgenti, a cominciare da un provvedimento con efficacia deflativa''. ''Nel momento in cui i problemi della giustizia diventano e rischiano di diventare sempre di piu' un terreno di scontro lacerante e mentre parti significative della societa' e dei movimenti di impegno civile organizzano una 'Festa di protesta' ci sembra utile e doveroso richiamare un' attenzione concreta e convinta anche sul sistema penitenziario e sul condensato di ingiustizie e sofferenze che lo caratterizzano''. ''Senza di cio' ogni ragionamento e iniziativa sul tema della giustizia rischia di essere monco o reticente''. ''Tossicodipendenti, immigrati, malati di AIDS, malati psichici - sottolineano le associazioni - costituiscono, infatti, la grande maggioranza della popolazione detenuta e delle 80.000 persone che, mediamente, entrano in carcere ogni anno. Per loro, la legge non e' uguale. Per loro e con loro, vogliamo allora sollecitare le forze politiche, il parlamento, la societa' civile e i movimenti a un nuovo, urgente e incisivo 'soprassalto di attenzione', a nuove, urgenti e risolutive misure di umanita' e giustizia che garantiscano rimedio al sovraffollamento, dignita' e reinserimento sociale''. Venerdi' prossimo, alla vigilia della manifestazione organizzata il 14 contro il ddl Cirami, il 'cartello' presentera' pubblicamente il suo appello nel corso di tre conferenze stampa, rispettivamente a Milano, Torino e Roma. (ANSA). AU 09-SET-02 15:56

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GIROTONDI: RADICALI, VERGOGNA PRESENZA ASSOCIAZIONI CARCERI (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''E' una vergogna la partecipazione alla manifestazione del 14 sulla giustizia promossa dai Girotondi di associazioni che operano anche all' interno delle carceri come Gruppo Abele, Antigone, Arci, Caritas, Ora d'Aria, Conferenza nazionale volontariato e Forum droghe''. Lo affermano Maurizio Turco, presidente dei deputati radicali al Parlamento Europeo e di Sergio D’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e membro della direzione di Radicali Italiani. Secondo i due esponenti radicali, ''ha fatto bene invece l’associazione Papillon, promotrice dello sciopero dei detenuti in corso in oltre 50 carceri italiane, a prendere le distanze nettamente da qualsivoglia girotondo e a diffidare i girotondini che entrano in questi giorni nelle carceri per solidarizzare coi detenuti a collegare la lotta di questi ultimi, vittime anche del giustizialismo di chi gira in tondo il 14 settembre, alla lotta dei loro persecutori''. ''Non si marcia coi boia e i torturatori! E’ un dato di fatto - concludono i Turco e D'Elia in una nota - che per 18 degli ultimi venti anni i detenuti italiani sono stati prigionieri di governi di centro-sinistra, i quali non hanno fatto altro che riempire le carceri, maltrattare i detenuti in 41 bis otto anni su dieci, chiuderli in cella e buttare via la chiave''. (ANSA). BAO 11-SET-02 20:30

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DON CIOTTI: ''ACCOGLIAMO CHI BUSSA ALLA NOSTRA PORTA'' INTERVISTA ALL'UNITA' (ANSA) - ROMA, 12 SET - ''Non serve difendere le chiese italiane da insulti cosi' volgari. Sarebbe auspicabile che prima o poi chi ha rivolto parole sprezzanti verso migliaia di volontari corregga il suo orientamento e sappia costruire un dialogo''. A rispondere indirettamente al ministro Umberto Bossi e' don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele. ''L'orientamento di chiusura e intolleranza - afferma don Ciotti in un'intervista all'UNITA' - e' stato ravvisato non solo dall'opposizione ma anche da segmenti della maggioranza che hanno fatto il possibile per rendere meno spietata la legge e per tentare di portare quel testo verso il patrimonio di cultura e di civilta' che anche le nostre chiese hanno contribuito a realizzare''. Don Ciotti, a sostegno della sua posizione, cita le sacre scritture: ''Il vangelo e' chiaro: ci dice che alla sera della vita saremo giudicati se l'immigrato e' stato accolto oppure no. 'Ero straniero e mi avete accolto, ero straniero e non mi avete accolto'. Noi continuiamo ad accogliere chi bussa alla nostra porta''. Don Ciotti si dice infine favorevole alla proposta di concedere il diritto di voto agli immigrati.(ANSA). KRS 12-SET-02 09:35

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ANTIMAFIA: UN FAX SCATENA POLEMICA TRA AN E LIBERA BANDO PER ASSUNZIONI CONSORZIO LEGALITA' INVIATO DA SEDE DS (ANSA) - PALERMO, 12 SET - An accusa Libera di collateralismo politico, l'associazione di don Ciotti replica parlando di 'attacco strumentale'. L'ultima polemica tra destra e sinistra sui temi della lotta alla mafia nasce in Sicilia da un fax con la bozza del bando di assunzione di 10 giovani disoccupati nel consorzio chiamato a gestire i beni mafiosi; un fax partito dagli uffici del segretario regionale Ds Antonello Cracolici, invece che dalla sede di Libera e ricevuto dal presidente del Consorzio sviluppo e legalita' e sindaco di Monreale Salvino Caputo (An) che ha denunciato l'episodio. La notizia e' publicata sull'edizione locale di Repubblica. Secondo Caputo e' 'gravissimo il fatto che il bando venga predisposto in una segreteria di partito e non nella sede istituzionale di Libera'. Inoltre, Caputo ha bloccato il bando e ha inviato una nota a prefetto Renato Profili. A Caputo ha fatto eco il capogruppo di An in Commissione giustizia, Enzo Fragala' che ha definito ''incredibile'' la vicenda. ''Se dovessero essere confermati i fatti - ha aggiunto Fragala' - si tratterebbe di un uso spregiudicato di un consorzio come strumento economico e politico da parte dei Ds che sull'antimafia hanno fatto la propria fortuna politica''. In sintonia con Caputo e Fragala' anche il sindaco di Piana degli albanesi Gaetano Caramanno che afferma come sia ''naturale il sospetto che si volessero condizionare le modalita' di selezione dei giovani disoccupati''. Caramanno minaccia inoltre di uscire dal consorzio se non verra' fatta 'chiarezza sulla vicenda e sulle procedure per la prima selezione delle persone impiegate nella cooperativa Placido Rizzotto, nata per gestire i beni confiscati ai mafiosi'. 'Libera'' si e' difesa cosi': alla segretaria dell'associazione e' stato richiesto martedi sera di mandare via fax la bozza del bando. In mancanza di un fax nella sede di 'Libera', in via Siracusa, la responsabile si e' rivolta alla segreteria dei Ds, in via Lascaris. ''La rottura di un fax diventa il pretesto per un attacco strumentale'', ha commentato don Ciotti, presidente di Libera.(ANSA).

ANTIMAFIA: UN FAX SCATENA POLEMICA TRA... +++ RETTIFICA +++ (ANSA) - PALERMO, 12 SET - +++ Attenzione +++ Nella notizia dal titolo: ''ANTIMAFIA: UN FAX SCATENA POLEMICA TRA AN E LIBERA'' proveniente da Palermo delle ore 17:57 circa, si prega di correggere l'11/a riga come segue: ''... pubblicata su alcuni quotidiani siciliani (RPT: su alcuni quotidiani siciliani)''. (ANSA). KQN/LU 12-SET-02 19:32

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ANTIMAFIA: UN FAX SCATENA POLEMICA TRA AN E LIBERA BANDO PER ASSUNZIONI CONSORZIO LEGALITA' INVIATO DA SEDE DS (RPT) (ANSA) - PALERMO, 12 SET - An accusa Libera di collateralismo politico, l'associazione di don Ciotti replica parlando di 'attacco strumentale'. L'ultima polemica tra destra e sinistra sui temi della lotta alla mafia nasce in Sicilia da un fax con la bozza del bando di assunzione di 10 giovani disoccupati nel consorzio chiamato a gestire i beni mafiosi; un fax partito dagli uffici del segretario regionale Ds Antonello Cracolici, invece che dalla sede di Libera e ricevuto dal presidente del Consorzio sviluppo e legalita' e sindaco di Monreale Salvino Caputo (An) che ha denunciato l'episodio. La notizia e' pubblicata su alcuni quotidiani siciliani. Secondo Caputo e' 'gravissimo il fatto che il bando venga predisposto in una segreteria di partito e non nella sede istituzionale di Libera'. Inoltre, Caputo ha bloccato il bando e ha inviato una nota a prefetto Renato Profili. A Caputo ha fatto eco il capogruppo di An in Commissione giustizia, Enzo Fragala' che ha definito ''incredibile'' la vicenda. ''Se dovessero essere confermati i fatti - ha aggiunto Fragala' - si tratterebbe di un uso spregiudicato di un consorzio come strumento economico e politico da parte dei Ds che sull'antimafia hanno fatto la propria fortuna politica''. In sintonia con Caputo e Fragala' anche il sindaco di Piana degli albanesi Gaetano Caramanno che afferma come sia ''naturale il sospetto che si volessero condizionare le modalita' di selezione dei giovani disoccupati''. Caramanno minaccia inoltre di uscire dal consorzio se non verra' fatta 'chiarezza sulla vicenda e sulle procedure per la prima selezione delle persone impiegate nella cooperativa Placido Rizzotto, nata per gestire i beni confiscati ai mafiosi'. 'Libera'' si e' difesa cosi': alla segretaria dell'associazione e' stato richiesto martedi' sera di mandare via fax la bozza del bando. In mancanza di un fax nella sede di 'Libera', in via Siracusa, la responsabile si e' rivolta alla segreteria dei Ds, in via Lascaris. ''La rottura di un fax diventa il pretesto per un attacco strumentale'', ha commentato don Ciotti, presidente di Libera.(ANSA). KQN/LU 12-SET-02 19:33

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CARCERI: 'CARTELLO' ASSOCIAZIONI PRESENTA APPELLO EMERGENZE ISTITUTI PENA NON SEPARATE DA PROBLEMI GIUSTIZIA (ANSA) - ROMA, 12 SET - ''La legge non e' uguale per tutti''. Questo il titolo dell'appello che un 'cartello' di associazioni che si battono per i diritti dei detenuti rivolgera' domani al Parlamento e alle forze politiche perche' ''la questione carcere, con le sue drammatiche emergenze, non sia separata da quella della giustizia''. Nel corso di quattro conferenze stampa in altrettante citta' italiane (Milano, Torino, Firenze e Roma) domani, alla vigilia della manifestazione sulla giustizia organizzata a Roma sabato 14, i rappresentanti di 'Antigone', Gruppo Abele, Saman, Lila, Forum droghe, Arci-ora d'aria, Conferenza nazionale volontariato Giustizia e Caritas renderanno pubblico il loro appello per ricordare che ''la legge non e' uguale per tutti e che l'inesorabilita' e la durezza del sistema penale colpiscono in larghissima misura solo o principalmente le fasce piu' deboli e escluse: tossicodipendenti e immigrati''. Nel corso delle varie iniziative le associazioni rilanceranno anche proposte concrete sui temi della giustizia, del sistema penitenziario e del reinserimento sociale. (ANSA). AU 12-SET-02 15:00

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GIROTONDI: SEI TRENI SPECIALI, 614 BUS, UN TRAGHETTO I NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE DI SABATO A SAN GIOVANNI (ANSA) - ROMA, 12 SET - Sei treni speciali, 614 autobus, un traghetto proveniente dalla Sardegna. Sono i numeri ufficiali dei mezzi di trasporto organizzati che porteranno a Roma i manifestanti di sabato per contestare i provvedimenti sulla giustizia promossi dalla Casa delle Liberta'. A questi, specificano gli organizzatori, bisogna aggiungere gli autobus noleggiati non attraverso l' organizzazione della manifestazione e che sarebbero altri 200 circa, e coloro che giungeranno con mezzi propri. La statistica dell' evento comprende anche questi dati: 200 giornalisti accreditati tra i quali i piu' importanti quotidiani italiani ed europei, tutte le reti televisive nazionali, televisioni tedesca, francese, inglese, olandese, belga ed altre. Sono 5 mila i contatti giornalieri ai siti ''www.igirotondi.it'' e ''www.centomovimenti.it'' per ricevere informazioni, intervenire ai forum, iscriversi alle newsletter, aderire all' appello lanciato dal maestro Claudio Abbado (che ha superato le 2.300 e-mail), versare contributi ai conti correnti. Gli organizzatori hanno reso noto che per coloro che intendono servirsi di treni ufficiali, si puo' avere diritto ad uno sconto comitiva (tra 20 e 50 persone) pari al 10 per cento del biglietto per i convogli Eurostar, e del 20 per gli altri. I treni giungeranno a Roma entro le 12,30 e ripartiranno dopo le 19. I pullman giungeranno alla stazione metro di Anagnina da dove i manifestanti proseguiranno con la linea A della Metro fino alla fermata Re di Roma (la fermata San Giovanni sarà chiusa dopo le 14). Il parcheggio di Anagnina, a sud della Capitale, e' stato scelto dagli organizzatori perche' gratuito e ben collegato, e perche' consente di evitare di pagare il ticket di ingresso in citta' previsto per gli autobus. Anagnina e' il luogo consigliato anche per le autovetture private, insieme con Flaminio e Stadio Olimpico (a nord), anch' essi parcheggi gratuiti e collegati con la metropolitana A. L' inizio della manifestazione e' prevista tra le 14 e le 15; a destra del palco (area sinistra della scalinata della chiesa) sara' allestito un piccolo palco per i disabili. Complessivamente sono previste due ore e mezzo di interventi ed altrettante di spettacolo, intervallati tra loro. Ad introdurre la manifestazione sara' Nanni Moretti. Nove gli interventi sicuri previsti fino a questo momento: Rita Borsellino, don Ciotti, Daria Colombo, Furio Colombo, Paolo Flores d' Arcais, Federico Orlando, 'Pancho' Pardi, Gino Strada, Paolo Sylos Labini. La scaletta provvisoria del pomeriggio prevede dopo l' introduzione, le esibizioni di Roberto Vecchioni, Luca Barbarossa, Avion Travel, Fiorella Mannoia e Francesco De

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Gregori. I relatori interverranno tra un artista e l' altro. La conclusione della manifestazione e' prevista per le 20. Questi i pullman ufficiali che partiranno da ciascuna regione: 20 Abruzzo, 6 Basilicata, 15 Calabria, 50 Campania, 140 Emilia Romagna, 15 Friuli Venezia Giulia, 20 Liguria, 80 Lombardia, 30 Marche, 6 Molise, 30 Piemonte, 25 Puglia, 20 Sicilia, 95 Toscana, 10 Trentino Alto Adige, 20 Umbria, 2 Val d' Aosta, 30 Veneto. I treni speciali sono due provenienti da Napoli, in partenza alle 9.07 due da Firenze (Santa Maria Novella), in partenza alle 7.43 ed alle 7.53; uno da Milano, in partenza alle 23.50 ; uno da Torino in partenza alle 00.30 DO/FV 12-SET-02 20:08

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CASTELLI: SEGIO, MINISTRO E' COME SE FUMASSE IN POLVERIERA (ANSA) - ROMA, 13 SET - ''Il ministro Castelli, e non da oggi, sembra uno che fuma dentro una polveriera senza nessuna attenzione''. A dichiararlo e' Sergio Segio, responsabile del programma carceri del 'gruppo Abele'. ''Gia' a Ferragosto - ricorda - era stato il ministro a dare un contributo al rischio di rivolte nelle carceri. Castelli aveva mostrato di non capire come l'affermazione che la vita negli istituti di pena e' come quella al grand hotel puo' essere vissuta da detenuti stipati in 13 in una cella''. ''Le dichiarazioni fatte oggi - dice - sono ancora piu' gravi perche' dimostrano che Castelli non solo non vuole mettere mano ai veri problemi del carcere ma ha intenzione di aumentare la popolazione detenuta e per fare cio' ha gia' stanziato fondi per costruire nuovi istituti di pena''. Secondo Segio, ''il clima che si sta addensando intorno, ma anche dentro, alle carceri e' pieno di veleni tanto da portare a temere possibili provocazioni''. ''Bisogna, invece - rilancia l'ex terrorista - tornare a mettere al centro del dibattito la reale situazione del carcere, senza strumentalizzare una protesta che oltre a riguardare solo una parte degli istituti di pena e' assolutamente pacifica''. (ANSA). AU 13-SET-02 15:24

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GIROTONDI: SCENARIO E NUMERI DELLA 'FESTA DI PROTESTA'/ ANSA TUTTO PRONTO PER LA MANIFESTAZIONE DEI GIROTONDINI (ANSA) - ROMA, 13 SET - Oltre 200 mila manifestanti di ogni eta' giungeranno a Roma a bordo di mille autobus, sei treni speciali e un traghetto; saranno accolti da una citta' impegnata in un grande sforzo organizzativo e da mille uomini delle forze dell'ordine che giudicano la manifestazione 'molto tranquilla''. E' la ''Festa di Protesta'' dei girotondini contro i provvedimenti del governo Berlusconi in materia di giustizia. La 'Festa' comincera' intorno dopo le 14 e si concludera' intorno alle 20 in piazza San Giovanni in Laterano. CORTEI ED EVENTI COLLATERALI La manifestazione e' stanziale ma in piazza confluiranno anche due cortei. Il primo e' organizzato dal comitato 'La legge e' uguale per tutti' che fa capo a Nando Dalla Chiesa; partira' intorno alle 13 da viale Manzoni, e' prevista la partecipazione di 2/300 persone. Il secondo dell' Associazione 'Senzaconfine' del pacifista Dino Frisullo, partira' alle 15 da piazza Vittorio e sara' composto di extracomunitari; 2/300 persone. Alle 11 davanti al carcere di Regina Coeli il movimento dei Disobbedienti - che non ha aderito ai Girotondi - manifestera' in segno di solidarieta' con i detenuti in sciopero. E' prevista la partecipazione di 2/300 persone.

PARTECIPANTI Gli organizzatori riferiscono che il numero dei partecipanti e' in continua crescita, non e' possibile fare stime precise. Il dato piu' recente rimane quello approssimativo diffuso ieri da Paolo Flores d' Arcais: oltre 200 mila persone.

ANAGRAFE PARTECIPANTI Saranno presenti tutte le fasce d'eta'. Gli organizzatori hanno segnalato che il piu' giovane partecipante e' una ragazza di 15 anni di Parma, il piu' anziano un uomo di 90 anni, bolognese.

COLORE Il colore ufficiale della manifestazione e' l'arancione.

ORDINE PUBBLICO La manifestazione non desta particolari preoccupazioni dal punto di vista dell' ordine pubblico; come si e' appreso, l' evento viene definito ''molto tranquillo''. In piazza ed in citta' saranno in servizio circa mille uomini tra carabinieri, poliziotti, vigili urbani ed altro personale della sicurezza, un numero ritenuto il piu' basso possibile in considerazione della folta partecipazione prevista. Il loro comportamento sara' improntato alla ''massima cordialita' '' con i manifestanti. In piazza, a fare ''da cornice'', ci saranno poliziotti e

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE carabinieri. Non viene segnalato alcun pericolo di scontri. Ci saranno anche volontari del servizio d' ordine riconoscibili dalle magliette di colore arancione.

SVOLGIMENTO DELLA MANIFESTAZIONE Dalle prime ore del mattino saranno allestiti nell' area i banchetti di Arci, Girotondi (con magliette e cappellini della manifestazione), Associazione Alcatraz (Jacopo Fo), i comitati BO.BI. (Boicotta il Biscione), Consumo Responsabile-Cunegonda, Megachip (Giulietto Chiesa) e il comitato di parlamentari 'La legge e' uguale per tutti' (Nando Dalla Chiesa). Sono previste due ore e mezzo di interventi ed altrettante di spettacolo, intervallati tra loro. Introdurra' la manifestazione Nanni Moretti. Nove gli interventi previsti: Rita Borsellino, don Ciotti, Daria Colombo, Furio Colombo,Paolo Flores d' Arcais, Federico Orlando, 'Pancho' Pardi, Gino Strada, Paolo Sylos Labini. Dopo l' introduzione si esibiranno Roberto Vecchioni, Luca Barbarossa, Avion Travel (ciascuno suonera' quattro brani), Fiorella Mannoia e Francesco De Gregori (che eseguiranno un breve concerto). I relatori interverranno tra un artista e l' altro.

LA PIAZZA Piazza S. Giovanni sara' chiusa al traffico dalle 7:30. La gestione del territorio e' affidata ai gruppi I e IX dei Vigili Urbani che saranno presenti nella zona sin dal mattino. Sara' chiusa al traffico soltanto l'area della piazza e le zone limitrofe, per cui, traffico permettendo, si potra' giungere in auto fin nei pressi di San Giovanni. Una scelta che viene pero' sconsigliata soprattutto per evitare intasamenti e per la scarsita' di parcheggi a San Giovanni. Per i disabili e' previsto un palchetto a destra del palco della manifestazione (a sinistra della scalinata della chiesa). (SEGUE). DO 13-SET-02 18:42

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GIROTONDI: SCENARIO E NUMERI DELLA 'FESTA DI PROTESTA'/ ANSA (2) (ANSA) - ROMA, 13 SET - IN VIAGGIO VERSO ROMA E' previsto l' arrivo di oltre 1100 pullman 'ufficiali', oltre a quelli che singoli gruppi possono aver noleggiato senza informare gli organizzatori. Questo l' elenco degli autobus previsti a seconda delle regioni: 20 Abruzzo, 6 Basilicata, 15 Calabria, 64 Campania, oltre 200 Emilia Romagna, 15 Friuli Venezia Giulia, 20 Liguria, 95 Lombardia, 30 Marche, 6 Molise, 30 Piemonte, 25 Puglia, 20 Sicilia, 120 Toscana, 10 Trentino Alto Adige, 20 Umbria, 2 Val d' Aosta, 30 Veneto. I pullman si concentreranno ad Anagnina (a Sud della citta') da dove i manifestanti proseguiranno con la Linea A della metro fino alla fermata Re di Roma (San Giovanni sara' chiusa a partire dalle 14). Il parcheggio di Anagnina e' gratuito e fuori dall' area il cui accesso e' consentito soltanto pagando un ticket. Le autovetture dei privati potranno parcheggiare ad Anagnina, oppure nelle aree di Flaminio e Stadio Olimpico (a Nord), sempre gratuitamente e non distanti dalla metropolitana A. I treni speciali sono sei: due provenienti da Napoli, in partenza alle 9.07 due da Firenze (Santa Maria Novella), in partenza alle 7.43 ed alle 7.53; uno da Milano, in partenza alle 23.50 ; uno da Torino in partenza alle 00.30. Dalla Sardegna e' previsto l'arrivo di oltre mille persone in traghetto.

TRASPORTI URBANI Le linee del trasporto pubblico interessate da deviazioni, sin dalla tarda mattinata, saranno nove: 3, 16, 81, 85, 87, 360, 590, 650 e 810. Il tram della linea 3, dalle 13, sara' limitato a Porta Maggiore fino alle 15:30, quando scattera' la deviazione su entrambi i sensi di marcia,secondo un itinerario che passera' per piazza e via di Porta Maggiore,piazza Vittorio, via Emanuele Filiberto, per poi proseguire sul normale percorso. Dalle 13 alle 15, il servizio sul tratto da Porta Maggiore a Porta San Paolo sara' sostituito da sei bus. La fermata San Giovanni della metropolitana sara' chiusa dalle 14 fino alla conclusione del servizio. Non sono previste intensificazioni nel servizio della Linea A ma la societa' Met.Ro. ha reso noto che saranno pronti per eventuali emergenze convogli di riserva. Il servizio di metropolitana non sara' gratuito.

SOCCORSI Il 118 ha allestito un ''box grandi eventi'' che funzionera' come una speciale sala operativa e seguira' soltanto l' andamento della manifestazione. Come sempre in occasione dei grandi eventi saranno allestiti in piazza 3 PMA, Posti di pronto soccorso, e pronte 7 ambulanze delle quali due con medico a bordo. Nei pressi della fermata della metropolitana sara' in funzione 1 PMR Posto mobile di rianimazione (per due persone) e, nell' area altre ambulanze, prive di medico, 15 squadre di

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE barellieri e 2 motomediche. Le strutture appartengono al 118 ed alla Croce Rossa, il coordinamento sara' affidato al 118.

MEDIA Sono oltre 300 i giornalisti accreditati, di tutti i piu' importanti quotidiani italiani ed europei, delle televisioni nazionali italiane e delle reti europee (tedesca, francese, inglese, spagnola, svizzera, olandese, belga e tante altre). La manifestazione sara' seguita in diretta dalla tv 'La 7' e da Radio Popolare Network (ascoltabile anche dalle frequenze di Radio Rock) e Radio Citta' Futura.

NETTEZZA URBANA L' Ama ha disposto in servizio 60 operatori attrezzati con 30 automezzi di ogni tipo (compattatori, furgoni, pale meccaniche, autobotti, spazzatrici, lavastrade) che entreranno in funzione non appena cominciato il deflusso e compatibilmente con l' organizzazione. Ad essere interessata dal servizio non sara' soltanto piazza San Giovanni ma un' area molto piu' ampia e le zone di parcheggio. Un nucleo di pronto intervento sara' in piazza dal primo pomeriggio, il resto degli operatori e degli automezzi giungera' piu' tardi. Nell' arco di massimo quattro ore la rimozione dei rifiuti e la ripulitura della zona dovrebbe essere completata. Un servizio di ''rifinitura'' sara' compiuto domenica mattina.

INFORMAZIONI Il sito principale per le informazioni sulla Festa di Protesta e' ''www.centomovimenti.it'', da dove si trovano i 'link' per altri di organizzatori tra cui ''www.igirotondi.it''. Sono 200mila i collegamenti in rete per ricevere informazioni, intervenire ai forum, iscriversi alle newsletter, aderire all' appello lanciato dal maestro Claudio Abbado (che ha superato le 2.300 e-mail), versare contributi ai conti correnti.

PER CHI RESTA A CASA Chi non partecipa fisicamente ma intende manifestare la propria solidarieta' all' iniziativa potra' mettere al braccio una fascia arancione con la scritta: 'C'ero anch' io'. (ANSA). DO 13-SET-02 18:44

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TERRORISMO: FUORIUSCITI FRANCIA; SEGIO, E' BUONA SOLUZIONE (ANSA) - MILANO, 13 SET - ''Evidentemente quella raggiunta tra il ministro Castelli e il suo omologo francese e' una buona soluzione visto che accontenta tutti'': cosi' l'ex terrorista Sergio Segio, attualmente operatore del gruppo Abele di Milano, ha commentato l'accordo italo-francese sull' estradizione degli ex terroristi. Lo ha fatto a margine della presentazione dell' iniziativa nazionale 'La legge non e' uguale per tutti' sui temi carcerari. ''Ho visto che i giudizi di Scalzone e soci sono positivi, egualmente mi sembrano positivi i commenti di Castelli e del ministro francese - ha spiegato Segio - quindi se accontenta tutti e' una buona soluzione. Ma mi domando, perche' tanta enfasi? E perche' e' stato estradato Persichetti?''. ''Del resto - ha proseguito - che l'estradizione di Persichetti avesse piu' un valore simbolico e politico e' apparso subito evidente. Comunque a questo punto si pone di nuovo il problema di voltare pagina rispetto agli anni '70, agli strascichi e alle polemiche''. ''Certo - ha concluso Segio - non si puo' voltare pagina rispetto al dolore di chi e' stato colpito. Ma va cercato un argine tra gli anni '70 e il presente perche' questo e' anche il modo per arginare le nuove Brigate Rosse. Se voltiamo pagina, forse togliamo ulteriori alibi o pretesti ai nuovi brigatisti''. (ANSA). LH/MEA 13-SET-02 11:28

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GIROTONDI: CENTO, ORA OSTRUZIONE A LEGGE CIRAMI E VIA CASTELLI (ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Ora ostruzionismo su legge Cirami e via il ministro Castelli''. Lo afferma il deputato Verde Paolo Cento commentando la manifestazione di piazza S. Giovanni. ''La straordinaria partecipazione popolare - dice il parlamentate - e' la conferma che nel Paese sta crescendo l' opposizione al governo Berlusconi. Ora, pero', il centrosinistra ascolti la voce di Piazza San Giovanni e dichiari chiaramente l' ostruzionismo alla Camera contro la legge Cirami con l'obiettivo di non farla approvare entro il 25 settembre come vorrebbe il Polo''. Secondo Cento ''e' inoltre positivo che dopo il sit-in di questa mattina davanti al carcere di Regina Coeli e le proteste dei detenuti, la questione carceraria abbia trovato parole attente anche a Piazza San Giovanni soprattutto nell'intervento di don Ciotti. E' del tutto evidente che il ministro Castelli con le sue irresponsabili parole si deve dimettere ed anche dalla manifestazione di oggi viene forte questa spinta che l' Ulivo deve raccogliere in Parlamento''. (ANSA). COM-FM/FCC 14-SET-02 18:45

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GIROTONDI: RADICALI, NO A STRUMENTALIZZAZIONI (ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Mentre e' in corso la giusta e civile iniziativa di tanti detenuti in decine di carceri italiane, c'e' chi, nel mondo politico, cerca in modo maldestro (o malsinistro) di metterci il cappello sopra, di strumentalizzare questa azione, associandola al girotondo''. Lo hanno affermato i radicali Sergio D'Elia e Maurizio Turco nel corso di una conferenza stampa. ''I radicali - sottolineano - si sono mobilitati sin dagli anni Sessanta sulla realta' delle carceri, come sulla situazione della giustizia, trovandosi contro soprattutto la forza e il potere di coloro che convocano o sostengono le manifestazioni di oggi, i girotondi. E' una vergogna la partecipazione alla manifestazione del 14 sulla giustizia promossa dai Girotondi di associazioni che operano anche all'interno delle carceri come Gruppo Abele, Antigone, Arci, Caritas, Ora d'Aria, Conferenza nazionale volontariato e Forum droghe''(ANSA). IA 14-SET-02 19:55

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GIROTONDI: RESSA E CALDO, VOLONTARI CROCE ROSSA AL LAVORO (ANSA) - ROMA, 14 SET - Stremati dal caldo e dalla ressa, e soddisfatti di avere ascoltato Moretti e don Ciotti, alcuni manifestanti hanno cominciato poco dopo le 15:30 a sfollare dalla piazza. I volontari della Croce Rossa hanno gia' assistito decine e decine di persone che hanno accusato malori e che vengono presi in braccio per far loro superare le transenne che delimitano la zona riservata ai partecipanti e trasportati nella tenda della Croce Rossa. (ANSA). COL/IMP 14-SET-02 16:05

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NANNI LEADER PER UN GIORNO, NON PERDIAMOCI DI VISTA!/ANSA LA PIAZZA TRASFORMA MORETTI IL TIMIDO IN 'POLITICO' NAVIGATO Di Elisabetta Malvagna (ANSA) - ROMA, 14 SET - In piazza San Giovanni e' arrivato in Vespa ma, a differenza di come lo abbiamo visto in 'Caro Diario', timido e un po' impacciato, Nanni Moretti oggi ha mostrato una padronanza e una disinvoltura da politico 'navigato'. Apparso sul palco alle 15 in punto, il regista e ideologo dei girotondi, in pantaloni beige e polo bordeaux, oltre a criticare il governo di centrodestra (''si sono rivelati piu' arroganti e incapaci del previsto''), ha sferzato la sinistra avvisandola con un ''visto che ci siamo svegliati, la nostra delega non sara' piu' in bianco''. Nel suo discorso, il piu' applaudito e apprezzato tra tutti quelli che si sono alternati sul palco, Moretti ha ricordato il ruolo di questo movimento spontaneo nel ''risvegliare'' il centrosinistra, e invitato l'opposizione a ''non perdere tempo a litigare sul nulla'', a ''non perdere piu' tempo in continui scontri personalistici'' e a ''non fare i capricci''. Ma ha anche invitato i girotondini a proseguire con l'impegno civile: ''Non perdiamoci di vista'', ha detto. Esortazioni che hanno letteralmente infiammato la folla e che hanno spinto Sergio Staino ad ammettere: ''Nanni ha tirato fuori uno spessore da leader'' e Paolo Flores D'Arcais a dire: ''Se i migliori politici fossero a meta' dell'altezza di questo discorso, saremmo a cavallo''. Tradito forse dal caldo, forse dall'emozione, Moretti, verso la fine dell'intervento e' sembrato un po' affannato, recuperando pero' subito sorseggiando dell'acqua da una bottiglietta di plastica. Poi, tra applausi e cori ('Nanni, Nanni'), ha passato la parola al primo ospite, Don Ciotti. Il pomeriggio del Moretti-anchorman e' proseguito tra interventi ed esibizioni canore (dagli Avion Travel a Roberto Vecchioni, Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia e Francesco De Gregori, da lui definiti ''cittadini che hanno partecipato a tutte le precedenti manifestazioni''). Quando la piazza sembrava 'scoppiare', verso le 17, si e' rifiutato di comunicare al microfono il numero delle persone presenti, limitandosi a definirlo ''straordinario'' e spiegando: ''Nonostante questa magnifica giornata, mantengo il senso della misura''. Un Moretti energetico, totalmente coinvolto nel suo ruolo di 'conduttore': alle 18,20 ha persino interrotto Furio Colombo, che parlava sul palco, per segnalare che un bambino di tre anni, Francesco, si era perso la mamma. ''Io sono emozionato da questa risposta...'', ha detto verso le 19, al termine degli interventi e prima delle ultime esibizioni (Mannoia e De Gregori). ''Abbiamo organizzato una manifestazione molto al di sopra delle nostre forze. Ci avete travolto con il vostro entusiasmo'', ha affermato congedandosi dalla folla, che lo ha ricambiato con una vera e propria ovazione e un allegro sventolio di bandiere.(ANSA). MV 14-SET-02 20:52

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CARCERI: DON CIOTTI, INQUIETANTI LE DICHIARAZIONI DI CASTELLI OGGI LA GIUSTIZIA E' IN LUTTO, LE PROTESTE NON SI ETICHETTANO (ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Le dichiarazioni del ministro Castelli sono inquietanti. Nessuno puo' permettersi di etichettare le proteste, e' la realta' che parla da sola''. Nel pomeriggio parlera' sul palco di piazza San Giovanni ma don Luigi Ciotti non ha voluto mancare la manifestazione dei no global davanti al carcere di Regina Coeli per dire che ''la giustizia oggi e' in lutto''. ''In questo paese - ha detto don Ciotti - abbiamo bisogno di giustizia. Invece con celerita' si stanno approvando leggi che sotto sotto garantiscono i forti e i potenti. Ma il carcere non deve essere il tappeto sotto cui si nasconde il disagio sociale''. Il sacerdote ha spiegato che negli istituti di pena ''solo il 15% e' detenuto per gravi reati mentre gli altri sono immigrati, tossicodipendenti e emarginati''. ''Non si possono trasformare - ha affermato don Ciotti affermando le posizioni del popolo no global - le questioni sociali in questioni penali perche' molti detenuti hanno alle spalle ingiustizie e questo e' un problema che esiste da anni. Non si puo' costruire la giustizia senza la ricerca della verita' e la verita' e' nella storia delle persone''. Anche sulla giustizia minorile, don Ciotti ha invitato ''a fare un passo indietro'' e ribadendo che ''oggi la giustizia e' in lutto'', ha annunciato che da stamattina al carcere milanese di San Vittore i detenuti hanno messo una fascia nera al braccio. (ANSA). KQB/DMR 14-SET-02 12:53

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GIUSTIZIA: CASELLI, COLOMBO E ALTRI 3000 A MARCIA AGLIANA (ANSA) - AGLIANA (PISTOIA), 14 SET - In prima fila alla nona marcia della giustizia di Agliana (Pistoia) c'erano anche Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Padre Alex Zanotelli e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. Dietro di loro marciavano circa tremila persone: un corteo compatto e ordinato che giungera' a Quarrata, dove ad attendere i manifestanti ci saranno anche Gino Strada, Gianni Mina' e Don Ciotti. La manifestazione, organizzata da Rete Radie Refch di Quarrata, quest' anno ha avuto anche il sostegno di Libera, l' associazione fondata da Don Ciotti. ''Siamo qui per far sentire la voce della pace - ha detto il presidente Martini alla folla radunata nella piazza principale del paese prima della partenza -. Essere qui e' un po' come essere alla manifestazione di Roma. Vogliamo ribadire che non siamo disponibili a cedere i nostri diritti''. Stasera in piazza Risorgimento a Quarrata i personaggi di spicco che hanno aderito alla manifestazione interverranno su 'Giustizia e legalita''', i temi guida della marcia di quest' anno.(ANSA). Y2G-MOI/DLM 14-SET-02 19:37

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DROGA: GRUPPO ABELE; NON SOLO COMUNITA', MA ANCHE NARCOSALE RISPOSTA DAL MEETING DI DON CIOTTI ALLE POLITICHE DEL GOVERNO (ANSA) - TORINO, 20 SET - Non bastano le comunita' terapeutiche per combattere la droga, ma occorrono altre iniziative, non ultimo le narcosale e la lotta al narcotraffico. E' questa, in sintesi, la posizione espressa da don Luigi Ciotti e dai suoi collaboratori che da oggi a domenica promuovono a Torino un grande meeting sulla tossicodipendenza. ''A prescindere dalle singole soluzioni - spiega il fondatore del Gruppo Abele - e' importante che i vari piani di intervento vengano sviluppati insieme, senza privilegiarne alcuni come sembra voler fare il Governo attuale''. ''Ridurre la lotta alle tossicodipendenze soltanto allo strumento della comunita' terapeutica - dice don Ciotti - significherebbe tornare indietro di almeno vent'anni''. ''La nostra proposta - aggiunge don Ciotti - prevede una lotta piu' energica al narcotraffico, una politica di prevenzione rivolta anche a sottolineare i rischi della dipendenza da sostanze legali come tabacco e alcol, trattamenti in grado di liberare dalle dipendenze ed interventi rivolti a ridurre il danno''. Tra questi ultimi ci sono anche le narcosale, luoghi dove assistere i tossicodipendenti durante il consumo degli stupefacenti, che negli ultimi mesi hanno animato il dibattito politico sul tema della droga. ''A Francoforte - sostiene il responsabile dell' ufficio stampa del convegno, Fabio Alibaldi - questa soluzione ha dato ottimi risultati. Il numero di overdosi si e' infatti ridotto dai 147 casi del 1992 ai 26 del 1999''. La convention torinese, organizzata oltre che dal Gruppo Abele anche da altre 30 associazioni (tra cui Magistratura Democratica, Legambiente, Cgil e Cisl) ha richiamato a confronto oltre 1200 operatori provenienti da tutta Italia.(ANSA). RED-BAN 20-SET-02 19:42

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IRAQ: CAPEZZONE, NO AI DITTATORI E AI PACIFISTI LORO AMICI (ANSA) - ROMA, 26 SET - Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani, accusa il sindaco di Roma, Walter Veltroni, che domani, in Campidoglio, ''ospitera' - dice Capezzone - un' adunata antiamericana e filo-dittatori con Cofferati, Gino Strada, don Ciotti, Alex Zanotelli e Tiziano Terzani, al grido di 'Fuori l'Italia dalla guerra'''. Capezzone annuncia che in Campidoglio ''ci saranno anche i radicali, ma ovviamente fuori, per dire 'No a tutti i dittatori e ai pacifisti loro amici'''. Capezzone passa poi ad attaccare Sergio Cofferati e Gino Strada. Il presidente di Emergency ''presentato agli italiani come mito positivo'' e' invece, per Capezzone,''uno che non vede differenze tra Saddam e Bush, e che ha rifiutato, cosi' dice almeno e non ho inteso smentite, denaro americano per curare i suoi ricoverati, le vittime che tanto gli stanno a cuore''. Quanto a Cofferati, ''dopo essersi conquistato l'ovazione dei giustizialisti a San Giovanni - afferma Capezzone - ora conquista anche il campo pacifista ufficiale''. (ANSA). COM-GRZ 26-SET-02 16:01

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PRC: BERTINOTTI, SABATO IN PIAZZA PER NO A GUERRA E GOVERNO NO GLOBAL, GIROTONDI E CGIL A CORTEO GEMELLATO CON LONDRA (ANSA) - ROMA, 26 SET - ''No alla guerra'' e opposizione alle politiche della destra: e' questo il senso della manifestazione che sabato portera' in piazza del Popolo, a Roma, Rifondazione comunista per opporsi all'intervento americano in Iraq ''senza se e senza ma'' e alle politiche del governo, a partire dalla finanziaria. Fausto Bertinotti, segretario del Prc, lo spiega in una conferenza stampa organizzata a Montecitorio annunciando il gemellaggio della manifestazione del suo partito con quella analoga che si terra' in contemporanea, nella piazza londinese di Trafalgar Square. ''La manifestazione originariamente - spiega - era nata con l'intento di dare luogo ad idee nuove per le opposizioni, in grado di contribuire alla realizzazione di un autunno di lotta. Ma ora un elemento 'sovrastante' si e' aggiunto e la manifestazione diventa quindi un ''netto no'' alla guerra in Iraq, di fatto dichiarata unilateralmente dagli Stati Uniti e che vede una forte opposizione in tutto il mondo''. ''I movimenti in particolare, di fronte, al pericolo di una guerra disastrosa hanno il compito ed il dovere - afferma Bartinotti - di innalzare un'istanza politica ma dal profondo valore etico come l'opposizione al conflitto che in questo contesto e' sempre una guerra ingiusta''. A questo tema il Prc cerca quindi di trovare una connessione che viene suggerita da una formula antica: ''non c'e' pace senza giustizia'', unendo quindi al tema della guerra quello dell'opposizione al governo delle destre. ''Quanto accade in Italia, sia sul terreno della lesione del diritto, sia degli interessi elementari delle classi popolari di cui la finanziaria costituisce una ulteriore tappa, chiede - secondo il segretario del Prc - non piu' una incerta critica (come da tante parti dell'opposizione viene fatta al governo), ma una critica radicale in nome di un'alternativa. Le politiche neoliberiste sono fallite, come quelle neocorporative. L'Italia, come l'Europa, vive una condizione di stagnazione ed inflazione. Quindi - e' la ricetta del Prc - bisogna reinventare una uscita netta dalle politiche neoliberiste che comincia dalle conquiste nuove per i ceti popolari''. Sabato a fianco del Prc ci saranno esponenti della Cgil, dei 'no global', dei girotondi (don Ciotti) e di ''Socialismo 2000''. Prevista, tra gli altri, la partecipazione di una esponente inglese del fronte pacifista. A Londra nello stesso momento a Trafalgar Square perlera' un esponente del partito di Bertinotti. (ANSA). SPA 26-SET-02 14:10

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RADICALI CONTESTERANNO CONFERENZA EMERGENCY IN CAMPIDOGLIO (ANSA) - ROMA, 26 SET - ''No a tutti i dittatori e ai pacifisti loro amici'': e' lo slogan con cui i radicali italiani contesteranno domani, in Campidoglio, la conferenza stampa organizzata da Emergency, sul tema '' Fuori l'Italia dalla guerra'', a cui e' prevista la partecipazione del sindaco Walter Veltroni, di Gino Strada, Don Luigi Ciotti, Sergio Cofferati, Tiziano Terzani e Alex Zanotelli. Lo rende noto un comunicato in cui il segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone afferma che si intende contestare il fatto che ''dopo aver consegnato le chiavi della citta' al papa, il sindaco le consegna a chi ha solo un obiettivo: quello di rilanciare, in Italia e dall'Italia, l'odio antiamericano e l'amicizia con dittatori efferati che opprimono innanzi tutto i propri popoli''. Capezzone si scaglia anche contro Gino Strada, definito ''uno che non vede differenze tra Saddam e Bush'' e contro Cofferati ''che dopo aver schiacciato i Ds su posizioni ultraconservatrici ora conquista anche il campo pacifista ufficiale'' mentre ''la sinistra liberale viene ogni giorno umiliata su tutto''.(ANSA). COM-SAA 26-SET-02 19:55

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IRAQ: CAMPAGNA EMERGENCY, FUORI L' ITALIA DA GUERRA COFFERATI, DON CIOTTI E ZANOTELLI IN CAMPO PER PACE (ANSA) - ROMA, 27 SET - Un 'no' deciso alla guerra, per un mondo basato su giustizia e solidarieta', contro violenza e terrorismo. In Campidoglio e' stata presentata oggi la campagna 'Fuori l'Italia dalla guerra', lanciata da Emergency, che finora ha raccolto 141 mila firme. Il fondatore di Emergency, Gino Strada, l'ex leader Cgil Sergio Cofferati, lo scrittore Tiziano Terzani, don Ciotti e padre Alex Zanotelli hanno illustrato l'iniziativa, presente tra gli altri anche il papa' della giornalista Ilaria Alpi. ''Credo che la politica e la diplomazia - ha detto tra l' altro Cofferati - debbano essere sempre in campo. Se si superano gli squilibri che ci sono nel mondo, e' evidente che vi saranno meno tensioni''. Per Gino Strada ''l'obiettivo e' tenere l'Italia fuori dalla guerra. Crediamo sia importante che alcuni Paesi d'Europa assumano una scelta netta per la pace. Questa - ha chiarito - non e' pero' una campagna di parte. Io non ho simpatia per alcuni dittatori nel mondo ma dico: guardiamo alle vittime''. Strada ha annunciato di voler dar vita il 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell' uomo, a fiaccolate e sit-in per dire che ''siamo per la vita''. Al termine della conferenza stampa, Cofferati, Strada e gli altri partecipanti all' iniziativa, insieme a personaggi dello spettacolo come Serena Dandini, al vignettista Vauro e al giornalista Giulietto Chiesa, sono stati ricevuti dal sindaco di Roma Walter Veltroni, che ha riservato un abbraccio caloroso a Sergio Cofferati. (segue).

(ANSA) - ROMA, 27 SET - Questa sera Gino Strada, Sergio Cofferati, Tiziano Terzani e padre Alex Zanotelli parteciperanno dalle ore 22 ad una iniziativa pubblica sulla campagna 'Fuori l'Italia dalla guerra', al teatro romano Ambra Jovinelli. ''Siamo convinti - ha detto Strada - che i cittadini italiani nella stragrande maggioranza siano contrari a che il nostro Paese entri in guerra. Il no alla guerra - ha chiarito, anche rispondendo alle domande dei cronisti - non significa alcuna attestazione di stima sul probabile nemico. Questa campagna non e' di parte e vedra' impegnate presto una serie di organizzazioni che lavorano sul tema della pace. Abbiamo pensato di articolare questa campagna con una forte sensibilizzazione delle famiglie e dei cittadini, invitando tutti a dare segni di pace con stracci bianchi appesi fuori dalle finestre''. A una partecipante all'iniziativa di oggi, che gli ha detto di auspicare che sia candidato per il Nobel per la pace, Gino Strada ha risposto sorridendo ''non accadra''. ''Conflitti odio e diseguaglianze - gli ha fatto eco Don Ciotti - escono rafforzati e radicalizzati dai conflitti armati, creando ulteriori insicurezze. Non volgiamo la guerra in quanto

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE tale e anche per questo non vogliamo che il nostro Paese si spenda con responsabilita' politiche, militari e strategiche, per costruire un sistema di guerra. Nessuno vuole proporre sconti ai dittatori: il nostro e' un no a qualunque violenza''. Don Ciotti ha criticato anche quanti usano espressioni come 'guerra giusta' e 'legittima difesa'. ''Nessuna acrobazia linguistica - ha detto - puo' trasformare uno strumento al servizio della morte in una operazione di pace''. Rispondendo ai giornalisti, ha poi sostenuto di ''essere contento che molti vescovi abbiano firmato l'appello di Pax Cristi: e' un segno importante, mi auguro ci sia piu' forza, coraggio e determinazione in tutta la Chiesa''. ''Quando facevo il giornalista e pretendevo di essere obiettivo - ha spiegato Terzani - non firmavo alcun appello. Ma stavolta, pur non volendo imitare un signore che tutti conoscete e che dice di essere d'accordo con Bush anche prima che parli, quando ho saputo che Cofferati partecipava a questa iniziativa ho detto: vado e do' il mio appoggio''. Terzani, che ha fatto appello ai giornalisti (''quella che voi fate e' una missione, ragionate con il cuore, il momento e' drammatico''), ha aggiunto di essere rimasto colpito da come la Germania ''ha avuto forte il coraggio di dire no alla guerra''. E ancora, Terzani ha spiegato che ''Gino da chirurgo, io da corrispondente di guerra, vi possiamo dire: non ne possiamo piu' della guerra. Credo che questo movimento italiano potrebbe coordinarsi con un movimento europeo: l'Europa e' in un'ottima posizione per esprimere una volonta' di pace. Dobbiamo vedere cio' che facciamo come un'aiuto che l'Europa puo' dare all'America per salvarsi dalla strada di suicidio nella quale si e' messa. C'e' una bella America che potrebbe mettere come noi stracci bianchi alle finestre. Bisogna riportare l'etica nella politica - ha concluso -, la politica deve essere etica''. Per Padre Zanotelli, ''l'11 settembre e' stato utilizzato dal complesso militare-industriale americano per rilanciare l'economia in recessione. Gli Stati Uniti - ha aggiunto il missionario - useranno la bomba atomica ovunque i loro interessi saranno minacciati. Gli Stati Uniti hanno gia' stanziato 70 mld di dollari per lo scudo stellare e quest'anno spenderanno 500 mld di dollari in difesa. L'Europa ne spendera' 250 mld, mentre un miliardo di persone vivono con meno di un dollaro al giorno. Come l'uomo usava l'incesto ma quando ha capito che faceva male lo ha reso tabu', siamo arrivati al punto in cui la guerra deve divenire un tabu'. Non e' vera la storia del disarmo atomico: se continuiamo cosi' sara' la morte dei popoli''. Giulietto Chiesa ha proposto di promuovere un incontro sui temi in discussione oggi tra tutti coloro che lavorano nel mondo dell'informazione; la proposta di dare vita a un'iniziativa di 'giornalisti per la pace' e' arrivata anche da alcuni dei cronisti presenti. (ANSA). KOA 27-SET-02 18:00

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GIUSTIZIA: DON CIOTTI,CON LEGGE CIRAMI SI IMPEDISCE DI FARLA ATTENZIONE A 41 BIS, SCAFISTA NON VA CONFUSO CON IL BOSS (ANSA) - PADOVA, 27 SET - ''Io continuo a nutrire la preoccupazione che con questo sistema si voglia impedire di fare giustizia''. Lo ha detto, a proposito della legge Cirami, Don Luigi Ciotti, intervenendo alla festa della Margherita a Padova. ''Negli anni Sessanta e Settanta - ha proseguito - durante i processi per le stragi di mafia nel corleonese, il legittimo sospetto ha creato la stessa condizione. E' una storia che ci ha dimostrato che e' servito per rallentare il processo della giustizia''. In merito al 41 bis esteso anche al reato di tratta di persone, don Ciotti invita a ''fare attenzione, perche' a pagare non siano gli anelli piu' deboli della criminalita'. Il singolo scafista non deve essere confuso con il boss, magari con il colletto bianco, che manovra dalle carceri''. Ciotti ha infine sollecitato una riforma del sistema carcerario che parta dal problema che gran parte della popolazione carceraria e' composta da tossicodipendenti e immigrati. ''Le carceri sono il tappeto sotto il quale oggi la societa' nasconde i problemi dei piu' deboli - ha sottolineato - e questo non permette di concentrarsi sulle questioni della grande criminalita'''.(ANSA). YV3-BOR 27-SET-02 22:00

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COMMERCIO ARMI: CATTOLICI PROTESTERANNO DAVANTI A SENATO VESCOVI E PRETI DI FRONTIERA CONTRO RATIFICA FANBOUROUGH (ANSA) - ROMA, 8 OTT - Vescovi, obiettori di coscienza, preti di frontiera siederanno per terra davanti al Senato per protestare contro la ratifica dell'accordo di Fanbourough che rafforza l'industria militare italiana e dei piu' importanti paesi europei. Parteciperanno alla protesta - giovedi' prossimo alle 11 davanti a Palazzo Madama - tra gli altri mons. Diego Bona, vescovo di Saluzzo e presidente uscente di Pax Christi, padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, don Albino Bizzotto e don Tonio Dell'Olio, portavoce del cartello Contro i mercanti di armi. Il 10 ottobre i senatori sono chiamati a ratificare l'accordo di rafforzamento dell'industria militare che, spiega Tonio Dell'Olio, ''in 14 articoli su 9 contrasta con la legge 185 sul controllo del commercio delle armi''. ''L'appuntamento romano - spiegano i promotori - rappresenta l'estremo tentativo della societa' civile organizzata di far emergere dal silenzio il tema del commercio delle armi, di ristabilire il controllo democratico e la trasparenza delle informazioni, di coglierne l'influenza determinante nei conflitti in corso, in quelli che si vanno programmando e sul terrorismo''. (ANSA). CHR 08-OTT-02 17:52

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DIFESA: ULIVO DA' BATTAGLIA AL SENATO CONTRO TRAFFICO ARMI CONTESTATO UN DDL GOVERNO, CHE TOGLIE TUTTI I VINCOLI (ANSA) - ROMA, 9 OTT - L'Ulivo si appresta a dare battaglia in Senato sul traffico di armi: i parlamentari del centrosinistra contestano un disegno di legge di ratifica di un trattato europeo, nel quale il governo ha inserito nuove regole per il commercio dei prodotti dell'industria bellica. Secondo l'Ulivo, se il disegno di legge fosse approvato, le industrie italiane potrebbero esportare armi anche nei paesi dove non vengono rispettati i diritti umani, alimentando cosi' i focolai di tensione nel mondo. La denuncia e' stata fatta in una conferenza stampa al Senato dai senatori Francesco Martone (Versi), Tino Bedin (Margherita) e Tana De Zulueta (Ds). ''Il governo - ha sostenuto Martone - intende utilizzare la ratifica dell'accordo europeo di Farnborough come un cavallo di Troia per cambiare la legge italiana sul traffico d'armi, che e' all'avanguardia in Europa. Con una manovra pretestuosa vengono rimossi tutti i vincoli e tutti i meccanismi che fino ad ora hanno assicurato trasparenza in questo delicato settore''. E' un po' come per le rogatorie - ha sostenuto Bedin - dove la maggioranza, ratificando un trattato come quello con la Svizzera, ha stravolto le regole. Oggi ci riprova, ma noi daremo battaglia''. Per la De Zulueta, ''il punto cruciale di tutta la vicenda e' quello dei diritti umani''. ''Nel testo del governo - spiega - si dice che non possono essere vendute armi nei paesi dove ci sono gravi violazioni dei diritti umani. Ma questo aggettivo, gravi, sembra messo apposta per consentire la massima discrezionalita' alle imprese italiane. Chi giudica se le violazioni dei diritti umani sono gravi o meno? Dove esistono non bisogna esportare armi punto e basta, come fa la legge 185 che ora il governo vuole cambiare''. Domani, in coincidenza con l'inizio della discussione in aula di questo provvedimento, l'opposizione fara' sentire la sua voce anche fuori dal Senato: pacifisti, organizzazioni non governative, religiosi si sono dati appuntamento di fronte a Palazzo Madama. Ci saranno anche don Ciotti e padre Zanottelli. (ANSA). DEL/STA 09-OTT-02 13:19

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MINORI: ONG A ONU, MANCANO DATI SU SFRUTTAMENTO IN ITALIA (ANSA) - GENOVA, 9 OTT - In Italia mancano dati attendibili su prostituzione minorile, traffico di bambini e sfruttamento dei minori sul lavoro. E' una delle denunce contenute nel rapporto sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia presentato dalle Ong italiane al comitato dell'Onu per i diritti dei bambini. Il documento, illustrato lunedi' scorso in audizione a Ginevra da una delegazione di rappresentanti di Ong italiane, e' stato redatto da tecnici e studiosi di una trentina di organizzazioni, tra cui Caritas, Agesci, Gruppo Abele, Mani Tese, coordinate dal Comitato Italiano per l'Unicef insieme dall' associazione Save the Children Italia. Presentato oggi a Genova da Yuri Pertichini, responsabile per i problemi dell'infanzia dell' Arciragazzi, il documento, pubblicato un anno fa e inviato al comitato dell'Onu, e' stato integrato nelle ultime settimane da quattro pagine ''di nuove problematiche che si sono sviluppate con il cambio di governo''. Tra queste, ha spiegato Pertichini, quelle legate alla legge Bossi-Fini sull'immigrazione, i problemi derivanti dalla riforma scolastica del ministro Moratti ''che crea una forzatura nel naturale ritmo di sviluppo del ragazzo'' ha detto Pertichini, e la riduzione dei diritti dell'infanzia sul fronte giudiziario da parte della legge Castelli: ''non solo perche' abolisce la figura del giudice onorario - ha detto Pertichini - ma anche perche' e' improntata piu' alla espiazione della pena che alla rieducazione del giovane''. Per quanto riguarda i dati su piaghe come prostituzione e traffico di minori, secondo il rapporto ''esiste troppa differenza - ha detto Pertichini - tra le cifre ufficiali e quelle stimate dalle organizzazioni che operano sul territorio. Il dato sulla prostituzione, in particolare, sembra indicare che il fenomeno in Italia non esista. Questo purtroppo non e' vero, la prostituzione c'e', mancano le cifre''. La mancanza di dati attendibili crea difficolta' nella preparazione di adeguate politiche di contrasto del fenomeno. Tra un mese, ha ricordato Pertichini, il comitato dell' Onu inviera' al governo italiano una lista di questioni da chiarire, anche in base al rapporto sui diritti dell'infanzia presentato all'Onu nel 2001 dal precedente governo italiano. Per il 16 gennaio e' stata infine fissata l'audizione del governo italiano al comitato a Ginevra. (ANSA). XCV 09-OTT-02 17:19

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LEGGE SU EXPORT ARMI, PACIFISTI MANIFESTANO DAVANTI A SENATO DELL'OLIO, PERA HA PROMESSO DI PORTARE TESTO IN COMMISSIONE (ANSA) - ROMA, 10 OTT - ''Il presidente del Senato Marcello Pera ci ha promesso che fara' passare in commissione, prima dell' approdo in aula, il disegno di legge che modifica la legge 185, riducendo i controlli su produzione ed esportazione di armi in Italia''. Lo hanno detto i rappresentanti delle associazioni che si sono riunite nel cartello 'Contro i mercanti di armi'. Una legge contro cui hanno manifestato, con un sit-in davanti a Palazzo Madama, alcune decine di rappresentanti di organizzazioni pacifiste. Tra questi Tonio Dell' Olio, portavoce del nuovo cartello, don Luigi Ciotti dell' associazione Libera, padre Alex Zanotelli della rete Lilliput, e Fabio Alberti di 'Un ponte per Baghdad', oltre a esponenti di Pax Christi e dell' Associazione obiettori nonviolenti. Il disegno di legge, presentato dal Governo, ratifica l' accordo quadro, firmato nel 2000 a Farnborough (Gran Bretagna), da sei paesi dell' Ue (Italia, Francia, Germania, Spagna, Svezia e Regno Unito) per ''facilitare la ristrutturazione e le attivita' dell' industria europea per la difesa''. Ma alcuni articoli non compresi nell' accordo internazionale, ha sottolineato Dell' Olio, ''modificano la legge 185 del 1990, riducendo i controlli sull' industria italiana delle armi''. Il testo, gia' approvato dalla Camera dei deputati, andra' in discussione tra breve a palazzo Madama. ''Ma la maggioranza - hanno detto i rappresentanti del cartello pacifista - per abbreviare i tempi aveva fatto saltare il dibattito in commissione, facendo approdare la legge direttamente in aula''. Pera, a cui la delegazione delle associazioni ha regalato una 'bandiera della pace' con i colori dell' arcobaleno, si sarebbe impegnato a evitare questa 'scorciatoia'. ''Pregando pero' i senatori dell' opposizione - ha aggiunto Dell' Olio - di non presentare una valanga di emendamenti, per fare ostruzionismo''. Il Cartello contro i mercanti di armi ha chiesto anche lo stralcio delle misure che modificano la legge 185, dal disegno di legge per la ratifica dell' accordo di Farnborough. ''Facciamo appello ai senatori di tutti i partiti - ha detto don Ciotti - perche' diano forza alla ragione, e non diano ragione alla forza''. ''La legge 185 - ha aggiunto padre Zanotelli - e' un atto di civilta' e di resistenza contro la dilagante voglia di guerra che si respira''. Alberti ha ricordato ''le ragioni economiche che sono alla base di chi vuole promuovere la guerra per stimolare la produzione di armamenti sempre piu' avanzati sul piano della tecnologia''.(ANSA). RED-FM 10-OTT-02 13:56

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MAFIA: CENTARO, TANO GRASSO HA RAGIONE IL CLIMA E' CAMBIATO (V, 'MAFIA: TANO GRASSO, STOP A IMPRESE...' DELLE 15.17) (ANSA) - ROMA, 10 OTT - ''Tano Grasso ha ragione: il clima e' cambiato''. Il presidente della Commissione Antimafia, Roberto Centaro, replica cosi' all'ex commissario antiracket che aveva criticato il ''silenzio del governo'' nella lotta alla mafia. ''Ora - ribatte Centaro - la lotta alla criminalita' organizzata avra' strumenti piu' efficaci: il 41 bis sara' inserito stabilmente nell'ordinamento penitenziario, le videoconferenze entreranno a far parte stabilmente nell'ordinamento giuridico, con uno sforzo economico che i precedenti governi non avevano mai fatto. Tutto nonostante il momento di crisi''. E ancora: ''Vi e' una legislazione sugli appalti, comprese le grandi opere, piu' attenta ai controlli e ai rischi di infiltrazione; vi sono attivita' sinergiche a livello preventivo tra grandi stazioni appaltanti e Prefetture, tra Dia, la Dna e l'Autorita' di vigilanza''. Centaro aggiunge che ''ci sara' un controllo sui cantieri con gruppi integrati Forze dell'ordine-Ispettorato del lavoro. Tutto questo in funzione anche delle grandissime opere per le quali sono in cantiere iniziative adeguate, non pubblicizzabili per ovvie ragioni''. Il presidente dell'Antimafia non manca di dirsi contrario al al ddl di iniziativa popolare presentato oggi da Tano Grasso, da don Luigi Ciotti di ''Libera'', e da Lino Busa', presidente di ''Sos Impresa-Confesercenti'' affinche' vengano esclusi dagli appalti pubblici gli imprenditori che non hanno denunciato eventuali richieste avanzate dalla mafia in precedenti appalti. ''Continuo a ritenere - conclude Centaro - che lo Stato non possa pretendere o obbligare il coraggio, ma debba infonderlo assicurando tutela ai cittadini, con la sua presenza al loro fianco. Non condivido norme che penalizzano coloro che sono gia' vittime della criminalita'''. BAO 10-OTT-02 20:37

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MAFIA: TANO GRASSO, STOP A IMPRESE CHE NON DENUNCIANO PIZZO VERRA' PRESENTATO UN DDL SUGLI APPALTI (ANSA) - ROMA, 10 OTT - Un disegno di legge che prevede la esclusione dagli appalti pubblici di imprenditori che non denunciano le eventuali richieste avanzate dalla mafia in precedenti appalti. E' quanto prevede un provvedimento di legge, di iniziativa popolare, che e' stato illustrato oggi dal presidente della Fai (Federazione delle associazioni antiracket), Tano Grasso, da don Luigi Ciotti di ''Libera'', e da Lino Busa', presidente di ''Sos Impresa-Confesercenti''. ''La nostra - ha spiegato Grasso - e' una proposta radicale che non vuole punire l'impresa, ma anzi vuole rafforzare chi decide di non convivere con le imposizioni mafiose. E' infatti opinione comune che il costo aggiuntivo dell'imposizione mafiosa pesa su chi paga il 'pizzo'. E' vero invece il contrario. Chi non paga e' l'imprenditore piu' sfavorito perche' comunque chi paga alla mafia e' legittimato, e' inserito in un certo giro, e', in un certo senso, piu' tutelato. Gli altri, invece, no. L'imprenditore, in definitiva, non denuncia il mafioso perche' ne ha paura, non lo denuncia per convenienza economica. Bisogna quindi capovolgere il ragionamento e favorire l'impresa che si oppone alla mafia. E prevedendo la esclusione dai successivi appalti si garantisce anche la sicurezza di quell'imprenditore che puo' scaricare anche la responsabilita' di rifiutare di pagare la tangente, sostenendo che cosi' verrebbe a perdere l'intero appalto''. Tano Grasso ha poi sottolineato che ''da quanto emerge negli equilibri interni a Cosa nostra e' evidente a tutti che il punto centrale sono gli appalti ed i soldi. E' li' che si gioca la partita fondamentale. Dopo il terremoto di Napoli, quando furono stanziati i miliardi per la ricostruzione, ci fu una escalation mai vista prima della criminalita' organizzata che ha pesato per anni sulla vita di quella citta' e di quella regione. Questo e' il rischio che stiamo correndo, un rischio mortale che bisogna assolutamente scongiurare. Dobbiamo sollecitare e stare vicini agli imprenditori che resistono, fornendogli loro la convenienza anche economica a farlo''. ''Questa e' una proposta - ha continuato - contro la convivenza con la mafia per reagire alla rassegnazione che si sta diffondendo. E' questo un momento difficile, e oggi non e' facile combattere la mafia. Colpisce il totale silenzio del governo su questi temi. Silenzi pericolosi, perche' possiamo facilmente immaginare cosa puo' passare dalla mente di un imprenditore quando da un lato sente parole che spiegano la convivenza e dall'altra il silenzio''. ''Chi - ha concluso Grasso - se non il governo deve spingere a denunciare. L'invito deve venire dall'alto. Solo cosi' gli imprenditori potranno

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE assumersi il rischio''. ''Ci sono segnali inquietanti - ha detto don Luigi Ciotti - come per esempio quanto e' avvenuto in Calabria dove e' stata eliminata l'esigenza del certificato antimafia per certi appalti. Oggi nel nostro Paese le regole sono vissute come un fastidio, come un ostacolo. E non e' retorica ricordare le leggi sul falso in bilancio, sulle rogatorie, sul rientro dei capitali esteri fino al 'legittimo sospetto'. E siamo tutti d'accordo che le mafie non hanno bisogno di patti scritti ma sanno leggere segni e segnali, e vengono interpretati come dischi verdi per certe cose''. Il presidente di ''Sos Imprese'', Lino Busa' ha affermato che ''non e' sufficiente una opposizione etica alla mafia: l'imprenditore si muove facendo i conti, e se gli conviene pagare il pizzo, allora paga. Dobbiamo quindi fare in modo che gli convenga non pagare e denunciare il mafioso''. Il ddl di iniziativa popolare verra' presentato in Cassazione nei prossimi giorni e dal 17 novembre 2002 partira' la campagna di raccolta delle 50 mila firme necessarie per la presentazione in Parlamento del provvedimento. Presente alla conferenza stampa anche il sindaco di Racalmuto, Gigi Restivo, il quale ha sottolineato che proprio durante una discussione, al suo paese, con Tano Grasso ed altri, nacque l'idea delal legge. Un meccanismo simile a quello previsto dalla proposta di legge e' stato gia' adottato a Napoli nell'ambito del programma di recupero del centro storico, ed anche la giunta regionale della Campania ha previsto in ddl una norma simile.(ANSA). CAV/CIP 10-OTT-02 15:17

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RAGAZZA UCCISA: DON CIOTTI, MI STUPISCO DI CHI SI STUPISCE (ANSA) - MILANO, 10 OTT - ''Mi stupisco di chi si stupisce'': don Luigi Ciotti risponde con un paradosso a chi gli chiede un commento sugli episodi di violenza che hanno visto coinvolti giovani negli ultimi tempi. ''Siamo chiamati a riflettere - spiega il fondatore del Gruppo Abele - su un orizzonte culturale che ci sta fregando tutti. Oggi c' e' una banalizzazione della violenza che e' inquietante, ci sono addirittura in giro videogiochi in cui si possono uccidere i pedoni o i personaggi che ci stanno antipatici. E allora perche' stupirsi se i giovani non sanno piu' distinguere tra virtuale e reale? Chi gli da' una mano a capire?''. ''Siamo nella societa' dell' apparire, dove l' unico imperativo sembra essere quello del successo - prosegue il sacerdote - del prendere quel che si vuole. Bisogna invece partire dai bisogni dei giovani, a cominciare da quello affettivo. I ragazzi hanno bisogno di sicurezza, ovvero di poter contare come giovani. E la risposta alle richieste dei giovani non possono essere solo tecniche, ovvero creare campi da calcio o punti di aggregazione, ci vogliono punti di riferimento ed esempi, perche' prima della prevenzione deve esserci l' educazione, a partire dalla famiglia e dalla scuola. Senno' poi e' inutile stupirsi di fronte a certa violenza''. (ANSA). LH 10-OTT-02 18:54

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IN UN LIBRO L' ITALIA CHE AMA LA LEGALITA' (ANSA) - MILANO, 10 OTT - Si intitola 'Il piacere della legalita'. Idee ed esperienze per la convivenza civile'' il libro, pubblicato da Scheiwiller, nel quale Jole Garuti, Gian Luigi Falabrino e Maria Grazia Mazzocchi hanno raccolto il ritratto di una Italia positiva che ama la legalita'. Il libro, presentato questa sera a Milano dai curatori e da Don Luigi Ciotti (che ha scritto la prefazione), Gina Lagorio e Piercamillo Davigo, raccoglie storie ed esperienze di protagonisti di lotta alla criminalita' e all' ingiustizia e riflessioni di studiosi, artisti e magistrati sul valore della legalita' e sulla necessita' di educarvi i giovani: da Moni Ovadia a Livia Pomodoro, da Nando Dalla Chiesa a Gherardo Colombo. ''Abbiamo voluto fare un libro sull' Italia positiva, sulle cose che vanno bene - ha spiegato Jole Garuti - e nel nostro Paese ci sono tante cose che funzionano, tante che e' stato difficile scegliere. Abbiamo ad esempio raccontato la storia di una donna sindaco in terra di camorra; le esperienze di una preside in una scuola dove ci sono moltissimi giovani soggetti alla devianza. Abbiamo raccontato il volontariato e la virtu' civica. Nel libro c' e' l' Italia che non si piega e non si rassegna alle mafie e all' illegalita'''. (ANSA). LH 10-OTT-02 19:14

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INDUSTRIA: LA 'POVERTA'GRIGIA'' DI TORINO FIGLIA DELLA CRISI LIBRO-INCHIESTA DI ACLI E GRUPPO ABELE (ANSA) - TORINO, 14 OTT - Torino e' piu' povera. Molti dei suoi cittadini stanno conoscendo una ''poverta' grigia' di tipo nuovo, una nuova era di insicurezza sociale dovuta a stipendi che si sono dimezzati, posti di lavoro che si sono persi, programmi economici per il futuro assai incerti. Lo rivela una ricerca delle Acli torinesi presentata oggi. La ricerca e' contenuta in un volume dal titolo ''Scoprirsi 'senza'. Torino: sguardi sulla poverta' in una provincia del benessere'', curato da Emanuele Rebuffini ed edito dal Gruppo Abele. Il lavoro comprende 16 interviste a personaggi torinesi che ben conoscono la realta' della citta', tra esponenti di Caritas e Gruppo Abele, sociologi e docenti, e numerose interviste a cittadini. Tra i dati che emergono da una prima lettura: le 30.000 ''borse della spesa'' distribuite dalla Caritas ogni settimana a chi non ce la fa a sbarcare il lunario, 10.000 persone che ricevono sussidi dal Comune a vario titolo, 20.000 famiglie che faticano a pagare l' affitto e il mutuo della casa, 1.500 persone senza fissa dimora. Tra le interviste ai cittadini, quella ad un operaio torinese che lavora in Fiat, alla linea della Panda, sposato ad un' operaia che lavora alla linea della Marea. Entrambi rischiano la cassa integrazione a 0 ore e hanno gia' ritirato dall' Universita' la figlia di 22 anni, perche' non in grado di pagarle la retta. Un' altra intervista rivela i timori di Vito un operaio Fiat che prende 800 euro al mese e ne spende 500 per il mutuo della casa. Ma dietro la nuova poverta' ''grigia'' di Torino, cosi' chiamata dal curatore Rebuffini per sottolinearne novita' e difficolta', non c' e' solo la Fiat. ''Si tratta di famiglie che ormai da anni vivono sulla soglia della poverta' - ha detto Pierluigi Dovis, della Caritas - come molti gruppi familiari che si sono visti distruggere la casa, magari in costruzione, dall' alluvione e che ora oltre al mutuo devono pagarsi i danni''. ''Si tratta di nuovi 'lavoratori poveri ' - ha detto Luciano Gallino, sociologo dell' Universita' di Torino - gente che ha un lavoro relativamente stabile, ma che non guadagna quanto necessario per riuscire a stare al di sopra del livello di poverta' relativa. Il lavoro 'normale' - ha aggiunto - sta diventando sempre piu' minoritario a fronte di quello informale, irregolare, frammentario. Molte certezze vengono meno, cosi' i progetti per il futuro, anche per i figli''. ''Molte delle 'borse della spesa' che distribuiamo regolarmente - ha detto Don Gallo, parroco di San Salvario - vanno a persone sole, con la pensione minima o con un lavoro precario o momentaneamente disoccupate''. ''Viviamo in una societa' che teorizza, urlandola, la flessibilita', la fine

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE dell' idea del posto fisso, che ne fa una filosofia disneyana - ha detto Marco Revelli, docente - e poi se entriamo in una qualsiasi banca per ottenere un mutuo ti chiedono la busta paga e se sei un lavoratore come vorrebbero, ovvero flessibile e autonomo, imprenditore di te stesso, eccetera, il fido non te lo da' nessuno''. ''Oggi - ha concluso Nanni Tosco, segretario Cisl Torino - e' a rischio di poverta' relativa anche l' adulto di 50 anni che si ritrova da solo, perche' non si e' sposato, ha lavorato per anni in fabbrica e poi e' stato espulso, oppure la donna che fino a quel momento curava i figli, che e' stata lasciata dal marito e che si trova a dover lavorare a 40 anni per la prima volta. Siamo in presenza di una nuova poverta' collegata ai nuovi costumi di vita di coppia e familiare. C' e' sempre piu' gente che si trova ad affrontare un disagio sociale che lo porta ad avere sempre piu' difficolta' di relazione''. (ANSA). BEC 14-OTT-02 19:29

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VOLONTARIATO: DON ALBANESI, COMUNITA' SOLE E ABBANDONATE (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 18 OTT - ''Pensavamo di essere alla vigilia di una stagione di diritti civili ma invece le comunita' di accoglienza sono sole e abbandonate grazie ad un clima di indifferenza''. Don Vinicio Albanesi, presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunita' di Accoglienza (Cnca), giudica cosi' ad Assisi, nella prima giornata del seminario ''Cielo e terra'' - nel ventennale dell' istituzione del Cnca - il momento di ''grande difficolta' delle comunita' di accoglienza in Italia, come negli anni Ottanta''. ''Si' - ha aggiunto - da parte del nuovo governo ci sono state tante parole ma sono rimaste tali. E' vero, ogni tanto arrivano le briciole, c' e' un po' di elemosina. L' aumento delle pensioni alla cifra di un milione appartiene solo ad una nicchia di persone - ha detto - per i disabili fisici ci sono pochi soldi (400mila lire). Ma poi si promettono settecentomila dentiere: cosi' gli anziani avranno i denti falsi ma rimarranno soli''. Don Albanesi ha ricordato che ''aumentano i costi ma per mantenere i servizi occorre tagliare le prestazioni''. Il Cnca e' diffuso in 14 aree regionali, con 270 comunita' aderenti, 611 strutture e 1.478 servizi. Nel 2001 complessivamente il Cnca ha preso ''in carico'' 34.000 persone, piu' di 9.000 sono bambini, 8.200 tossicodipendenti, quasi 2.200 immigrati con oltre 134.000 persone contattate. Le risorse provengono nel 58 per cento dei casi dal settore pubblico, nel 18 per cento dal privato mentre il 24 per cento deriva da autofinanziamento. ''L' impegno degli operatori resta quello di lavorare sulla strada - ha detto don Albanesi - perche' altrimenti si perde il contatto con la realta'. Non e' possibile permettere a chi e' in difficolta' di aspettare ancora''. Al seminario, che si concludera' domani, interverranno, tra gli altri, don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, l' imprenditore Diego Della Valle e don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele di Torino. (ANSA). YCG-BL 18-OTT-02 19:14

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VOLONTARIATO: DON CIOTTI, LA SICUREZZA CI SPAZZERA'VIA (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 19 OTT - ''Abbiamo lavorato per la riconciliazione con gli ultimi ma ora saremo spazzati via nel nome di un killer: la sicurezza''. Lo ha detto ad Assisi don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele di Torino, in un intervento pronunciato durante il convegno ''Cielo e terra'' per il ventennale del Coordinamento nazionale comunita' d' accoglienza. Secondo don Ciotti ''si avverte il bisogno di riconciliare la legalita' con la giustizia. Abbiamo lottato per tanti anni per trasformare i beni sequestrati ai mafiosi in centri per attivita' sociali. Vi annuncio che ci sono state gia' due riunioni per mettere in vendita questi beni. Si dice che i diritti sociali costano, ma tutti diritti costano, anche la liberta' costa''. Per il fondatore del gruppo Abele, su alcuni argomenti ''la Chiesa, pur senza generalizzare e ricordando quello che fa di buono, e' silenziosa, troppo silenziosa''. Don Ciotti ha rilevato inoltre che per tanti anni ''le comunita' d' accoglienza si sono impegnate per deistituzionalizzare, ora ci vengono riproposti i contenitori, in nome dela tranquillita', come i centri di permanenza temporanea per gli immigrati che sono carceri simulate. Abbiamo accolto i deboli per camminare insieme. L' altro e' una persona, non un problema e noi scommettiamo sulle persone, sempre''. Il fondatore del gruppo Abele ha ricordato che ''ci sono persone che hanno diritti solo se lavorano. E li perdono quando il lavoro non c' e' piu'. Ma con gli ultimi non si gioca''. Il sacerdote ha anche criticato le stesse associazioni ''impostate con schemi burocratici. Non dobbiamo fare sconti rispetto ai nostri obiettivi per non perdere le convenzioni''. (ANSA). YCG-BL 19-OTT-02 17:39

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SOCIAL FORUM: I PRINCIPALI APPUNTAMENTI / SCHEDA (ANSA) - ROMA, 22 OTT - E' fittissimo il calendario degli appuntamenti del primo Forum sociale europeo in programma a Firenze dal 6 al 10 novembre. I giorni ''clou'' sono giovedi' 7, venerdi' 8 e sabato 9. Tre fasce orarie scandiranno i settori di lavoro: al mattino, dalle 9 alle 13, sono previste conferenze (sei al giorno) su tre grandi temi: liberismo, guerra e democrazia-diritti; nel pomeriggio (orientativamente dalle 14.30 alle 17.30) sono stati collocati i seminari nel corso dei quali verranno approfonditi i temi della mattina ma anche rilanciate campagne internazionali e Reti di movimento; in serata (dalle 18 alle 21), infine, gli spazi riservati al dialogo (tra movimento e partiti, sindacati, istituzioni), alle alternative (rapporto tra economia pubblica e sociale, tra non violenza, disobbedienza e conflitto sociale) e alle cosiddette Finestre (cinque, dedicate ad Africa, Asia, America Latina, Mediterraneo, Israele e Palestina). Tra gli appuntamenti da segnalare: GIOVEDI' - al mattino conferenza dedicata alle politiche alimentari che affrontera' anche la spinosa questione degli Ogm e che vede tra i relatori Jose' Bove'. Sempre per giovedi' e' annunciata la manifestazione davanti alla base militare di Camp Darby. VENERDI' - conferenza su militarizzazione delle frontiere e misure repressive nei confronti degli immigrati con la partecipazione per l'Italia di don Luigi Ciotti del Gruppo Abele. Nella sezione dedicata a Diritti e Democrazia, dibattito sulla crisi della democrazia in Europa al quale prende parte il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. SABATO - conferenza sugli attualissimi temi della guerra al terrorismo, sui rapporti tra mondo occidentale e islam e sul potere dei media. Tra i relatori Pietro Ingrao e il direttore di Amnesty international Irene Khan. Nella stessa giornata affronta questioni affini (economia alimentata dalla guerra, budget per la difesa, spesa sociale e mercato globale) una conferenza che annovera tra gli speakers anche Gino Strada di Emergency. Attesissima nel pomeriggio di sabato, la prima manifestazione europea contro la guerra per la quale e' prevista la mobilitazione di centinaia di migliaia di manifestanti. A chiusura dei lavori del Forum, infine, l'Assemblea dei movimenti sociali europei che cerchera' di definire l'agenda per il prossimo anno e calendarizzare le principali iniziative del movimento europeo 2003, con gli occhi rivolti a Porto Alegre (Forum sociale mondiale del 2003 nei primi giorni di febbraio), al G8 in Francia nel luglio prossimo e al secondo Forum sociale europeo.(ANSA). CLL 22-OTT-02 18:06

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DROGA: RUTELLI, CONTRO GRUPPO ABELE VERGOGNOSA AGGRESSIONE (ANSA) - ROMA, 23 OTT - ''Desidero esprimere a don Luigi Ciotti e al Gruppo Abele la mia piena solidarieta' di fronte a una aggressione vergognosa ed inquietante'': e' il commento di Francesco Rutelli alle notizie, riportate oggi nelle pagine torinesi del quotidiano 'La Repubblica', sulla ''offensiva'' lanciata da AN contro il Gruppo Abele. ''Da anni ormai þ prosegue Rutelli - la sua esperienza e passione sono un prezioso punto di riferimento nella lotta alla droga in Italia e all'estero. L'attacco a freddo che viene da Alleanza Nazionale - conclude il Presidente dielle - e' il segnale preoccupante di una destra che si dice legalitaria a parole, ma nei fatti si impegna a smantellare le realta' che funzionano proprio nel contrasto della criminalita'''. (ANSA). PH 23-OTT-02 15:05

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PROSTITUZIONE: GRUPPO ABELE,ITALIA TORNA INDIETRO DI DECENNI (ANSA) - ROMA, 23 OTT - Per il Gruppo Abele, l'associazione fondata da don Luigi Ciotti a Torino, a cui si devono innumerevoli iniziative di assistenza nei confronti delle prostitute, la proposta di regolamentazione della prostituzione, ''se e' quella riferita dalla stampa, riporta l'Italia indietro di molti decenni''. Del testo messo a punto dal ministero delle pari opportunita', Mirta Da Pra', responsabile del 'progetto prostituzione' del Gruppo Abele e stretta collaboratrice di don Ciotti, salva soltanto l'inasprimento delle pene per chi si accompagna a minorenni e per chi sfrutta le donne o e' implicato nella tratta degli esseri umani. Su tutto il resto, il giudizio e' negativo. In particolare, Da Pra' contesta ''la reintroduzione di fatto della schedatura delle donne che si prostituiscono, lo si fa per motivi sanitari, e finira' per esserlo anche di polizia. C'e' poi un discorso che riguarda la cosiddetta pulizia delle strade, come la chiamo' il premier Berlusconi qualche tempo fa. La strada infatti e' sicuramente un posto difficile e pericoloso, pero' la strada per la maggioranza delle donne, che sono straniere e clandestine, e' un posto raggiungibile, dove i gruppi di assistenza e le associazioni possono arrivare e dire loro che se vogliono essere aiutato. La strada quindi consente di avere un contatto con queste donne. Se invece le prostitute vengono rinchiuse nelle case -secondo Da Pra'- questo contatto sparisce, e con questo sparisce tutta una serie di azioni di contrasto e di disturbo fatte nella strada. Il risultato finale e' quindi il contrario di quello che dice di volere la legge. Inoltre, le donne in casa sono molto piu' malate di quelle in strada che sono piu' raggiunte dalla profilassi e dalle campagne informative. Quelle in casa sono molto piu' avanti nelle malattie, che il piu' delle volte contraggono in Italia e dai clienti''. La dirigente del Gruppo Abele si chiede poi ''come si pensa di risolvere questi problemi con delle persone che sono clandestine ? quale donna clandestina e pure prostituta va a farsi un controllo sanitario ? Questa legge risolve solo un problema apparente, cioe' il fatto che non si vedra' la prostituzione sulle strade, si nascondera' alla vista un aspetto inquietante, immagine evidente del divario che c'e' tra nord e sud del mondo. Ma il problema, oltre che nascosto, verra' peggiorato''. (ANSA). GER 23-OTT-02 17:46

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PROSTITUZIONE: SI' IN CASE PRIVATE, MA CATTOLICI DICONO NO /ANSA (RIPETIZIONE CON TITOLO CORRETTO) (ANSA) - ROMA, 23 OTT - Sulla prostituzione, si torna all' antico e i cattolici si arrabbiano. Ma anche da altri punti di vista le critiche sono forti. Solo la Lega si esprime a favore. ''E' offensivo e aggrava il nostro disagio questo apparente tentativo di 'risolvere' il problema della prostituzione''. Ha fatto sapere seccamente il presidente del Gruppo Udc alla Camera, Luca Volonte'. ''Vorrei ricordare che tra le priorita' costitutive del Patto con gli italiani - ha detto Volonte' - ci sono la tutela della persona, la lotta alla schiavitu' e al racket della prostituzione''. Secondo Volonte' questa mossa ''non passera'''. Molto critico anche Giuseppe Fioroni, responsabile della Margherita per le problematiche sociali, ed ex Ppi, che parla di legge ''farisaica e dannosa''. Se per approvare la Finanziaria bisogna pagare qualche prezzo a Bossi, dice Fioroni, ''e' indecente che questo prezzo sia a carico delle vittime dello sfruttamento e della schiavitu'''. La critica piu' significativa mossa alla bozza di legge riguarda proprio la possibilita' che la prostituzione non venga piu' esercitata per strada o comunque in luoghi aperti, ma in case private. L'idea non piace nemmeno ad Alessandra Mussolini, deputata di An, che pure in linea generale condivide la legge: con le prostitute nelle case, secondo la Mussolini, ci sarebbe un ritorno ai tempi precedenti alla legge Merlin, e sarebbe anche di grande imbarazzo: chi e come potrebbe disciplinare in quali palazzi aprire queste case? E come potrebbe difendersi un cittadino nel momento in cui nel suo condominio mettesse radici una casa di prostitute? Per la Mussolini, meglio pensare alla creazione di zone, di aree speciali dedicate alla prostituzione. Concetto analogo esprime il Gruppo Abele, storica associazione fondata da don Luigi Ciotti, e da anni impegnata nell'assistenza alle prostitute. Secondo Mirta Da Pra', dirigente del Gruppo Abele, meglio le zone protette delle case, oltretutto queste ultime impedirebbero qualunque possibilita' di contatto fra le povere donne schiavizzate e tutti coloro che sul territorio cercano di dare loro aiuto, assistenza sociale e sanitaria, informazioni. Pollice verso anche da don Oreste Benzi che da anni con la sua associazione Giovanni XXIII conduce una dura e proficua battaglia contro la schiavizzazione di molte donne, specialmente straniere: vanno colpiti gli sfruttatori e soprattutto i clienti, non quelle povere donne dice il prete coraggioso, che ha tolto dalla strada 3500 prostitute e altre 600 ne ospita attualmente nei suoi centri. Don Benzi lamenta: Berlusconi si era impegnato a togliere le prostitute dalla strada, dalla schiavitu', ma nulla e' cambiato. Per il prete romagnolo questa proposta e' da buttare.

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Critiche anche da Franco Grillini, esponente storico dell' associazionismo gay ed oggi deputato ds: secondo lui la prostituzione richiede, per essere efficacemente eliminata, la massima liberalizzazione e non la massima repressione. Giudizio analogo da Elettra Deiana, parlamentare di Prc, che nella bozza di legge governativa rileva l'assenza di diritti civili e di dignita'. Entusiasta invece il parere della Lega nord. ''Ben venga il primo passo da parte del governo sulla necessita' di togliere dalle strade le prostitute, eliminando il turpe mercimonio a cielo aperto, afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del senato. E aggiunge: ''resto dell' idea che le prostitute devono pagare le tasse, in quanto e' inconcepibile che debbano pagarle i minatori e gli operai d'altoforno e non quelle 'professioniste''. (ANSA). GER 23-OTT-02 20:45

PROSTITUZIONE: RITORNO A 'CASE', MA CATTOLICI DICONO NO/ANSA SOLO LA LEGA DIFENDE PROGETTO (ANSA) - ROMA, 23 OTT - Sulla prostituzione, si torna all' antico e i cattolici si arrabbiano. Ma anche da altri punti di vista le critiche sono forti. Solo la Lega si esprime a favore. ''E' offensivo e aggrava il nostro disagio questo apparente tentativo di 'risolvere' il problema della prostituzione''. Ha fatto sapere seccamente il presidente del Gruppo Udc alla Camera, Luca Volonte'. ''Vorrei ricordare che tra le priorita' costitutive del Patto con gli italiani - ha detto Volonte' - ci sono la tutela della persona, la lotta alla schiavitu' e al racket della prostituzione''. Secondo Volonte' questa mossa ''non passera'''. Molto critico anche Giuseppe Fioroni, responsabile della Margherita per le problematiche sociali, ed ex Ppi, che parla di legge ''farisaica e dannosa''. Se per approvare la Finanziaria bisogna pagare qualche prezzo a Bossi, dice Fioroni, ''e' indecente che questo prezzo sia a carico delle vittime dello sfruttamento e della schiavitu'''. La critica piu' significativa mossa alla bozza di legge riguarda proprio la possibilita' che la prostituzione non venga piu' esercitata per strada o comunque in luoghi aperti, ma dentro le case. L'idea non piace nemmeno ad Alessandra Mussolini, deputata di An, che pure in linea generale condivide la legge: con le prostitute nelle case, secondo la Mussolini, ci sarebbe un ritorno ai tempi precedenti alla legge Merlin, e sarebbe anche di grande imbarazzo: chi e come potrebbe disciplinare in quali palazzi aprire queste case? E come potrebbe difendersi un cittadino nel momento in cui nel suo condominio mettesse radici una casa di prostitute? Per la Mussolini, meglio pensare alla creazione di zone, di aree

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE speciali dedicate alla prostituzione. Concetto analogo esprime il Gruppo Abele, storica associazione fondata da don Luigi Ciotti, e da anni impegnata nell'assistenza alle prostitute. Secondo Mirta Da Pra', dirigente del Gruppo Abele, meglio le zone protette delle case, oltretutto queste ultime impedirebbero qualunque possibilita' di contatto fra le povere donne schiavizzate e tutti coloro che sul territorio cercano di dare loro aiuto, assistenza sociale e sanitaria, informazioni. Pollice verso anche da don Oreste Benzi che da anni con la sua associazione Giovanni XXIII conduce una dura e proficua battaglia contro la schiavizzazione di molte donne, specialmente straniere: vanno colpiti gli sfruttatori e soprattutto i clienti, non quelle povere donne dice il prete coraggioso, che ha tolto dalla strada 3500 prostitute e altre 600 ne ospita attualmente nei suoi centri. Don Benzi lamenta: Berlusconi si era impegnato a togliere le prostitute dalla strada, dalla schiavitu', ma nulla e' cambiato. Per il prete romagnolo questa proposta e' da buttare. Critiche anche da Franco Grillini, esponente storico dell' associazionismo gay ed oggi deputato ds: secondo lui la prostituzione richiede, per essere efficacemente eliminata, la massima liberalizzazione e non la massima repressione. Giudizio analogo da Elettra Deiana, parlamentare di Prc, che nella bozza di legge governativa rileva l'assenza di diritti civili e di dignita'. Entusiasta invece il parere della Lega nord. ''Ben venga il primo passo da parte del governo sulla necessita' di togliere dalle strade le prostitute, eliminando il turpe mercimonio a cielo aperto, afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del senato. E aggiunge: ''resto dell' idea che le prostitute devono pagare le tasse, in quanto e' inconcepibile che debbano pagarle i minatori e gli operai d'altoforno e non quelle 'professioniste''. (ANSA). GER 23-OTT-02 19:53

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ASSEGNATO A TORINO PREMIO SLOW FOOD DIFESA BIODIVERSITA' (ANSA) - TORINO, 23 OTT - Guatemala, Giappone, Grecia, Turchia, Guinea: queste le nazioni di provenienza dei cinque supervincitori del 3/o Premio Slow Food per la difesa della biodiversita', assegnato da Carlo Petrini oggi a Torino. I cinque premiati con la menzione speciale fanno parte del gruppo di 13 ''piccoli pacifici guerrieri'' della filosofia slow, selezionati come vincitori da 700 giurati. Le loro storie avvincenti sono state raccontate oggi al Teatro Carignano in una cerimonia condotta da Gad Lerner, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo e del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Sono la cooperativa Amdi, composta da donne dedite all' allevamento di galline in Guatemala; il giapponese Katsuhiko Takedomi, coltivatore di antiche varieta' di riso; il greco Dimitrios Dimos, che ha salvato dall' estinzione la mucca Katerini, attestata in Grecia fin dall' antichita'; gli africani Boubacar Camara e Mamadou Bailo Diallo, che hanno promosso il recupero della pianta da cui si ricava il Sintin, bevanda tradizionale energizzante della Guinea; il turco-curdo Haydar Alagoz, dopo le deportazioni tornato alle terre degli antenati per far rivivere una leggendaria piantagione di albicocchi. Per scovarli, osservatori ed esperti localizzati in ogni angolo del mondo hanno lavorato un anno, passando al setaccio l' attivita' di allevatori, contadini, ricercatori e imprenditori che con il loro operato abbiano contribuiscono a frenare l' impoverimento del patrimonio vegetale e animale della terra. Fra i premiati c' e' anche un' italiana, Emma Cucchi Luini, medico e fondatrice della cooperativa K' Uychwasi in Peru', che in accordo con le autorita' si batte da anni per riportare i il consumo di coca fra le popolazioni locali. ''Dalla coca - spiega - si puo' fare droga, ma si possono fare anche tanti altri prodotti. Io mi batto per l' utilizzo naturale e benefico della foglia di coca, da cui puo' essere ricavata una farina utilizzabile come integratore di qualsiasi altra farina per fare dolci, biscotti, caramelle. In questa forma - aggiunge - gli alcaloidi pericolosi contenuti nella coca sono neutralizzati dal sistema digestivo, che favorisce l' assorbimento dei principi nutritivi''. Quello ottenuto da Slow Food, sottolinea, ''e' il primo riconoscimento dopo 10 anni di vita impegnati su questo fronte''. All' inizio della cerimonia, Gad Lerner ha espresso la solidarieta' sua personale e di Slow Food al fondatore del Gruppo Abele, Don Luigi Ciotti, che alcuni esponenti di An in Piemonte vorrebbero vedere depennato dalla lista degli enti che ricevono contributi regionali destinati alla lotta contro la droga. Nella scorsa edizione Don Ciotti e' stato fra i protagonisti del Salone del Gusto, dove ha presentato e messo in vendita al pubblico il cosiddetto 'olio della mafia', prodotto dai ragazzi del Gruppo Abele in Sicilia, utilizzando alcuni uliveti ottenuti dalla confisca dei beni di proprieta' dei mafiosi. (ANSA). PL 23-OTT-02 20:15

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DROGA: AN CONTRO GRUPPO ABELE; ASSESSORE, VALUTARE PROGETTI POLEMICHE A TORINO DOPO ATTACCO ON. GHIGLIA A 'RIDUZIONE DANNO' (ANSA) - TORINO, 23 OTT - ''Si' alla cultura della vita, no ai finanziamenti delle politiche di riduzione del danno''. E' la parola d' ordine con cui la Federazione torinese di An ha mosso un durissimo attacco contro l' attivita' del Gruppo Abele in tema di tossicodipendenze, arrivando con il proprio presidente Agostino Ghiglia a chiedere alla Regione l' esclusione dell' organizzazione di don Luigi Ciotti dai fondi antidroga. La Federazione provinciale ha annunciato anche ''una mobilitazione di tutti i suoi eletti per contrastare la pericolosa diffusione delle politiche di riduzione del danno''. ''Dalla Regione alle Circoscrizioni, passando per tutti i Comuni della Provincia dove siamo rappresentati - ha affermato il presidente provinciale di An, il deputato Agostino Ghiglia - An presentera' un ordine del giorno finalizzato a impegnare le amministrazioni locali a dare la precedenza a quei progetti che puntano alla prevenzione, al recupero e al reinserimento sociale dei soggetti 'dipendenti', anziche' dare spazio alle teorie dannose, quando non criminogene, della riduzione del danno''. Nel mirino di An ci sono le distribuzioni di siringhe, la somministrazione controllata di sostanze, per non dire la proposta ''non a caso sponsorizzata da don Ciotti e accolta con favore da Chiamparino, dell' avvento in Italia delle famigerate 'injecting rooms' o 'narcosalas'. ''Cio' che la politica della riduzione del danno offre - insiste Ghiglia - non e' una speranza di vita, ma la miglior morte possibile''. Sull' argomento, l' assessore regionale alla Sanita' Antonio D' Ambrosio di An ha detto di avere ''la medesima posizione di Ghiglia, peraltro condivisa nella CdL''. ''Tuttavia - ha spiegato - il mio ruolo istituzionale mi assegna il dovere di portare la mia posizione alla valutazione della giunta e del presidente''. In tema di finanziamenti, D' Ambrosio ha dichiarato anche di non essere a priori ''per l' esclusione di nessuno: pero' i progetti vanno attentamente valutati, finanziando quelli piu' meritevoli e non privilegiando sempre gli stessi soggetti. E' una questione di democrazia e correttezza''. Intanto, comunque, varie sono le prese di posizione in difesa di don Ciotti e del Gruppo Abele, compresa quella di Francesco Rutelli. ''Sostenere, come ha fatto Ghiglia, che uomini come Don Ciotti - e' stato il commento della presidente della Provincia di Torino Mercedes Bresso e dell' assessore alla Solidarieta' sociale Maria Pia Brunato - abbiano fatto della lotta alla droga un business e uno strumento di clientela e' una nota stonata rispetto alla realta', e' un vero e proprio insulto all' impegno e ai risultati ottenuti''. Le due amministratrici provinciali, che hanno sottolineato gli esiti positivi della collaborazione col Gruppo Abele hanno definito ''sconcertanti'' le dichiarazioni di Ghiglia e hanno espresso ''la piu' convinta solidarieta' nei confronti di Don Ciotti e di tutti i suoi collaboratori''. (ANSA). GR 23-OTT-02 20:02

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DROGA: GRUPPO ABELE, RESTIAMO ATTESTATI SU LINEE EUROPEE (V. 'DROGA: AN CONTRO GRUPPO ABELE...' DELLE 20:00 CIRCA) (ANSA) - TORINO, 23 OTT - ''Un' interferenza indebita''. Cosi' il Gruppo Abele definisce l' iniziativa del deputato Agostino Ghiglia, presidente provinciale di An a Torino, che attaccando duramente le politiche di ''riduzione del danno'' in tema di lotta alle tossicodipendenze, ha chiesto alla Regione Piemonte di escludere l' organizzazione di don Ciotti dai fondi antidroga. ''La Regione ha chiuso il bando da tempo - spiega il vice presidente del Gruppo Abele, Leopoldo Grossi - avendo stabilito i criteri per la presentazione dei progetti, che devono essere giudicati da un' apposita commissione. La richiesta di An alla Regione appare dunque come un' interferenza indebita, quanto meno poco attenta al lavoro della commissione''. Per quanto riguarda inoltre le valutazioni sul lavoro del Gruppo Abele, secondo Grossi, ''una maggiore informazione sarebbe senz' altro utile. Invitiamo quindi chi da' questi giudizi a frequentare il Gruppo, a rendersi conto di cosa facciamo, a vedere il nostro lavoro con i giovani''. L' obiettivo della polemica, da parte di An, e' in particolare la politica di ''riduzione del danno'', di cui il Gruppo Abele e' uno dei maggiori fautori. ''Noi - sottolinea il vice presidente Grossi - restiamo attestati sulla linea europea nella lotta alle tossicodipendenze, che e' quella dei quattro pilastri: la lotta al traffico, di cui don Ciotti e' tra i principali esponenti anche col proprio impegno personale, la cura, la prevenzione e infine la riduzione del danno. Questi sono i principi fissati a livello europeo affinche' i metodi di lotta alla tossicodipendenza siano piu' efficaci, anche se non risolutivi''. E sul discusso tema delle ''narcosalas'', o ''sale di iniezione'', Grossi spiega che quella attuale e' solo una fase di esame. ''Se un Comune - osserva - mette in piedi una commissione per valutarne l' efficacia, noi ci siamo dentro. Si tratta di capire se le esperienze europee siano utili o meno, e vedere se ci siano risultati tali da condurre all' avvio di una sperimentazione''. (ANSA). GR 23-OTT-02 20:26

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SOCIAL FORUM: IL MANIFESTO DEI NO GLOBAL CONTRO LA VIOLENZA 'CHI FACESSE ATTI DI VIOLENZA E' NOSTRO NEMICO' (ANSA) - FIRENZE, 25 OTT - Inizia con la frase ''Non a nome nostro'' il manifesto contro la violenza che personalita' della cultura italiana e mondiale vicini ai no global hanno firmato ed inviato in forma di lettera aperta ai cittadini di Firenze. Il manifesto e' indirizzato al presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, attraverso l' assessore alla comunicazione, Chiara Boni. Tra i firmatari europei i portavoce ufficiali sono: Helena Norberg Hodge, Edward Goldsmith, Giannozzo Pucci. Tra quelli extraeuropei il portavoce ufficiale e' Vandana Shiva. Tra le prime adesioni europee quelle di Serge Latouche (Francia), Tiziano Terzani, Simon Retallack (GB), Agnes Bertrand (Francia), Alex Zanotelli, Thierry Jaccaud (Francia), Helena Norberg Hodge (Svezia), Franco Cardini, Wolfgang Sachs (Germania), Gianfranco Zavalloni, don Luigi Ciotti, Fabrizio Vincenti, Marco Tarchi, Alessandro Michelucci, Alessandro Bedini, Massimo Angelini, Francois e Clothilde de Ravignan (Francia), Michele Boato. Tra le prime adesioni extraeuropee: Bittu Sahgal (India), Ashish Fernandez (India), John Cavanagh (USA), Key Weir (Nuova Zelanda), Rejanae Maria Ludwig (Brasile), Nucleo dos Ecojournalistas do Rio Grande do Sul (Brasile), Roberta Coimbra (Brasile), Lisa Sfei Cordeiro (Brasile), Jaime Carvalho (Brasile), Mark Ritchie (USA), Jiri Tutter (Greenpeace. ''Sappiamo della diffusa preoccupazione che nel Forum Sociale Europeo che si terra' fra il 6 e il 10 novembre prossimi, si possano infiltrare degli specialisti della violenza, come e' avvenuto a Genova durante le manifestazioni del luglio 2001 - affermano i firmatari del manifesto -, anche se questo forum non contiene occasioni di scontro perche' non sono in programma manifestazioni contro nessuna istituzione ufficiale come i G8, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario Internazionale''. Ricordiamo che in nessuno dei due Forum di Porto Alegre vi e' stata traccia di violenze''. ''I responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black Bloks - proseguono i firmatari - non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro che saranno presenti a Firenze in novembre. Nessuno di noi aveva nemmeno sentito parlare dei Black Bloks prima di Genova e ancora oggi ignoriamo che cosa esattamente volessero ottenere e pensiamo che soprattutto ci fosse l' intento di screditare cio' che, senza di loro, sarebbe stato un grandissimo evento e un messaggio molto forte proprio perche' totalmente pacifico''. Coloro che hanno sottoscritto il manifesto contro la violenza sono convinti che atti di violenza a Firenze farebbero ''comodo ai grossi interessi economici del mondo, per distogliere l'

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE attenzione dell' opinione pubblica dai problemi che sarano discussi dal 6 al 10 novembre da coloro che hanno in comune la certezza che le politiche socio-economiche attuali minacciano seriamente il nostro futuro insieme alla vita stessa su questo pianeta sempre piu' malmesso, e credono che queste politiche debbano essere profondamente cambiate''. ''Percio' - si sottolinea - chi, durante il Forum sociale europeo, facesse atti di violenza a cose o persone sara' oggettivamente un promotore di quei grossi interessi, non dei nostri, e cioe' sara' nostro nemico non alleato. Chiunque giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nostro nome''. I firmatari del manifesto puntualizzano che ''quanti vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non vanno a sfasciar vetrine, ma trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche''. ''Pur nella notevole diversita' di posizioni fra coloro che hanno partecipato fin qui ai Social Forum - si spiega nel Manifesto contro la violenza -, il principale comune denominatore e' stato e resta quello di convertire la societa' dal suo attuale cammino suicida per dirigerla verso un' autonomia molto maggiore delle comunita' locali, e verso un' economia che, invece di essere governata da imprese multinazionali incontrollabili e irresponsabili, protette da un mercato unico globale, sia nelle mani di attivita' economiche piccole e medie, le piu' congeniali con mercati regionali e locali''. ''E' certo - si conclude - che si puo' contare su di noi per fare tutto il possibile, in collaborazione con le pubbliche autorita', affinche' il Social Forum Europeo sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli memorabili che Firenze ha ospitato''. (ANSA). CF 25-OTT-02 21:42

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CECENIA: I LIBRI PER CAPIRE PROPOSTI DA RIVISTERIA (NOTIZIARIO LIBRI) (ANSA) - ROMA, 25 OTT - Il sito www.rivisteria.it propone una serie di testi per capire quello che sta succedendo a Mosca e che nasce in Cecenia. Ecco i libri segnalati, che naturalmente non esauriscono l'argomento.

1) SERGIO SALVI:'BREVE STORIA DELLA CECENIA' (GIUNTI) 2)'CECENIA: PERCHE' (STANGO) 3)ANDY MCNAB:'FUOCO DI COPERTURA' (LONGANESI) 4)J.KOTEK-P.RIGOULET:'IL SECOLO DEI CAMPI'(MONDADORI) 5)REPORTER SANS FRONTIERES:'IMMAGINI DI GUERRA'(GRUPPO ABELE) 6)ALEXANDRE DUMAS:'LA GUERRA SANTA' (RUBBETTINO) 7)MICHEL CHOSSUDOVSKY:'LA NUOVA GUERRA AMERICANA' (GRUPPO ABELE) 8)SINATTI PIERO (A CURA):'LA RUSSIA E I CONFLITTI NEL CAUCASO' (FOND.AGNELLI) 9)NORMAN NAIMARK:'POLITICA DELL'ODIO' (LATERZA) 10)JOHN K.COOLEY:'UNA GUERRA EMPIA' (ELEUTHERA) LC 25-OTT-02 14:52

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MAFIA: CORO DI NO SU IPOTESI VENDITA BENI BOSS CONFISCATI TRA I CONTRARI CENTARO, EX PRESIDENTI ANTIMAFIA E MANTOVANO (ANSA) - ROMA, 29 OTT - Coro di ''no'' per l' ipotesi di vendere i beni confiscati ai boss contenuta in una proposta di legge presentata al Senato. Non piace al presidente della Commissione Antimafia Roberto Centaro e ai suoi predecessori in quel ruolo, ne' al sottosegretario alla Giustizia Alfredo Mantovano. E non convince nemmeno chi, nelle zone del Paese ad alta densita' mafiosa, si occupa dell'utilizzazione dei beni sottratti ai boss, come il sindaco di Monreale, Salvino Caputo, e il presidente dell' Associazione Libera, don Luigi Ciotti. Il giudizio unanime di ''condanna'' e' stato espresso nel corso di un seminario voluto dal Commissario straordinario per la destinazione dei beni confiscati alla mafia. Ed e' sostenuto dalla convinzione che con il meccanismo della vendita, attraverso prestanomi, le cosche riuscirebbero a rientrare in possesso di quanto e' stato loro sequestrato. Di qui un ''no'' netto che per Centaro resta fermo anche di fronte all'ipotesi che dopo la confisca non si riesca ad assegnare il bene ad alcuna finalita' sociale. In quel caso, ha sostenuto, meglio sarebbe ''radere al suolo la villa di un boss piuttosto che venderla e dunque farla ricadere per questa via nelle mani dei mafiosi''. La vendita dei beni dei boss sarebbe ''un errore gravissimo'' per il sindaco di Monreale: ''basta chiedersi chi potrebbe mai comprare a Corleone la casa di Toto' Riina''.Una vendita che per don Ciotti non sarebbe pensabile ''neppure per fare cassa''. ''Non si puo' far tornare un bene confiscato nelle mani del male'', ha sostenuto Ottaviano Del Turco; ''qualche furbo e stupido c'e' sempre'' ha detto Giuseppe Lumia, condannando chi sostiene questa ipotesi. Mentre Luciano Violante, a chi faceva notare come spesso un' azienda ''produttiva'' con la mafia non produca lo stesso reddito una volta passata allo Stato, ha avvertito: ''la competitivita' non va misurata sul piano economico , ma della legalita''. ''Condivido tutte le critiche all'ipotesi di vendita dei beni'', ha sottolineato Mantovano, concludendo i lavori, che hanno fatto registrare anche l'unanimita' tra i partecipanti sulla necessita' che si arrivi a un'unica struttura centrale che si occupi della destinazione dei beni confiscati. (ANSA). FH 29-OTT-02 20:36

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SOCIAL FORUM: LETTERA APERTA AD AUTORITA' E CITTADINI FIRENZE CHI GIUSTIFICA VIOLENZA PARLA ''NON A NOME NOSTRO'' (ANSA) - ROMA, 30 OTT - ''Chiunque giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nome nostro'': scrivono cosi' gli aderenti al Social Forum europeo in una lettera aperta indirizzata alle autorita' e ai cittadini di Firenze. ''Sappiamo - si legge nella missiva - della diffusa preoccupazione che nel Forum Sociale Europeo si possano infiltrare specialisti della violenza, come è avvenuto a Genova durante le manifestazioni del luglio 2001, anche se questo forum non contiene occasioni di scontro perche' non sono in programma manifestazioni contro nessuna istituzione ufficiale come i G8, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario Internazionale. Quasi tutti coloro che verranno - prosegue la lettera - hanno in comune la certezza che le politiche socio-economiche attuali minacciano seriamente il nostro futuro insieme alla vita stessa su questo pianeta sempre piu' malmesso, e credono che queste politiche debbano essere profondamente cambiate''. Per i firmatari della lettera il Forum di Firenze dovrebbe essere condotto nello stesso spirito dei Social Forum internazionali tenuti in Brasile durante i quali - fanno notare - non c'e' stata traccia di violenza. ''I responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black Bloc - puntualizzano - non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro che saranno presenti a Firenze in novembre. Nessuno di noi aveva nemmeno sentito parlare dei Black Bloc prima di Genova''. ''Chiunque giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nostro nome'' assicurano i firmatari della lettera facendo notare che ''quanti vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non vanno a sfasciar vetrine, trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche''. Ricordando che obiettivo comune di quanti hanno partecipato finora ai social forum e' quello di dirigere la societa' attuale verso un'economia che invece di essere governata da multinazionali ''incontrollabili e irresponsabili'' sia nelle mani di attivita' economiche piccole e medie ''le piu' congeniali con mercati regionali e locali'', i firmatari concludono la lettera assicurando il proprio contributo ''affinché il Social Forum Europeo sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli memorabili che Firenze ha ospitato''. Tra le prime adesioni europee ci sono:Edward Goldsmith (GB), Giannozzo Pucci (Firenze), Serge Latouche (Francia), Tiziano Terzani (Firenze), Simon Retallack (GB), Agnès Bertrand (Francia), Alex Zanotelli (Italia), Thierry Jaccaud (Francia), Helèna Norberg Hodge (Svezia), Franco Cardini (Firenze), Wolfgang Sachs (Germania), Gianfranco Zavalloni (Cesena), don Luigi Ciotti (Torino), Fabrizio Vincenti (Lucca), Marco Tarchi

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(Firenze), Alessandro Michelucci (Firenze), Alessandro Bedini (Lucca), Massimo Angelini (Genova), Francois e Clothilde de Ravignan (Francia), Michele Boato (Venezia). Oltre i confini europei, i primi ad aderire sono stati Vandana Shiva (India), Bittu Sahgal (India), Ashish Fernandez (India), John Cavanagh (USA), Key Weir (Nuova Zelanda), Rejanae Maria Ludwig (Brasile), Nucleo dos Ecojournalistas do Rio Grande do Sul (Porto Alegre, Brasile), Roberta Coimbra (Brasile), Lisa Sfei Cordeiro (Porto Alegre, Brasile), Jaime Carvalho (Brasile), Mark Ritchie (USA), Jiri Tutter (Greenpeace). (ANSA). COM-CLL 30-OTT-02 19:45

SOCIAL FORUM: DA BOVE' ALLA NONNA DI PLAZA DE MAYO / ANSA QUESTI ALCUNI DEI NOMI FAMOSI TRA GLI INVITATI AL MEETING (ANSA) - FIRENZE, 1 NOV - Incerta Naomi Klein, sicura la presenza del sindaco di Porto Alegre Tarso Genro, annunciato l' intervento di Coleen Kelly, presidente di una delle associazioni dei parenti delle vittime dell' 11 settembre a New York e di Estela Carlotto, esponente delle Nonne di Plaza de Mayo. Tante le personalita' che parteciperanno al Forum sociale europeo di Firenze. I PROTAGONISTI DEL POPOLO NO GLOBAL - Certa la presenza di BERNARD CASSEN, direttore di Le Monde Diplomatique, presidente di Attac Francia. Con lui SUSAN GEORGE, presidente di Transnational institute di Amsterdan, esponente di spicco di Attac Francia e CHRISTOPHE AGUITON, fondatore di Attac, sindacalista, leader dei disoccupati europei. Ci saranno poi WALDEN BELLO, economista filippino, JOSE' BOVE', leader de la Confederation Paysanne francese e WOLFGANG SACHS, presidente del Wuppertal institute, uno dei massimi esponenti della ricerca ambientalista. SINDACATI - Ci saranno il segretario della Cgil GUGLIELMO EPIFANI e MARIA HELENA HENDRE', segretaria Ces. Parteciperanno BERNARD THIBAULT, segretario della Cgt francese e MANUEL CARVAHLO DA SILVA, segretario Cgpt portoghese. Dal Senegal arrivera' MAMADOU CISSOKO, leader del sindacato contadino senegalese, figura emergente del Social Forum africano e dall'Inghilterra BOB CROW, segretario di Rmt, il sindacato ferroviario. Ci saranno JOSE' MARIA FIDALGO, segretario delle Comisiones obreras, uno dei principali sindacati spagnoli e JACEK KURON, polacco, gia' esponente di spicco di Solidarnosc. POLITICI - Oltre al presidente della Regione Toscana CLAUDIO MARTINI e al sindaco di Firenze LEONARDO DOMENICI ci saranno FAUSTO BERTINOTTI e ROSY BINDI. Tra gli ospiti anche PIETRO INGRAO e le europarlamentari ELENA PACIOTTI e LUISA MORGANTINI. Ancora AHMED BEN BELLA, ex presidente della Repubblica algerina, H.C.STROBELE, esponente di punta dei Verdi tedeschi e ELIO DI RUPO, esponente del Partito socialista del Belgio. Dal Brasile

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE arrivera' infine il sindaco di Belem, EDMILSON RODRIGUES, animatore del Forum Panamazzonico. Ci saranno anche LUCIANA CASTELLINA E ROSSANA ROSSANDA. CHIESA - Al meeting interverranno don LUIGI CIOTTI, Gruppo Abele, il rabbino capo di Firenze JOSEPH LEVI, SAMUEL RUIZ, religioso messicano gia' vescovo di San Cristobal de las Casas in Chiapas e il missionario comboniano ALEX ZANOTELLI. INTELLETTUALI - VANDANA SHIVA, indiana, biologa, impegnata nella lotta dei contadini indiani contro gli Ogm e per la sostenibilita' alimentare, SERGE LATOUCHE, antropologo e ricercatore, autori di numerosi testi sullo sviluppo e sul sottosviluppo, TIZIANO TERZANI, giornalista, e TARIQ ALI', scrittore, analista e giornalista della New Left Review. ALTRE PERSONALITA' - GINO STRADA, di Emergency, IRENE KHAN, direttore di Amnesty international, SERGIO MARELLI, presidente Ong italia, RICCARDO PETRELLA, presidente Contratto mondiale per l'acqua, CONSTANCE ETCHE, leader e coordinatrice europea delle lotte dei Sans Papier, HEIDI GIULIANI.(ANSA). CG 01-NOV-02 18:45

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SOCIAL FORUM: PROGRAMMA; CONFERENZE, DIALOGHI E 'FINESTRE'/ANSA OGNI GIORNO UNA FITTA AGENDA DALLE 9,30 ALLE 21,00 (ANSA) - FIRENZE, 2 NOV - Si comincia con le conferenze, si prosegue con i dialoghi, le alternative e le finestre sul mondo, nomi poco consueti per definire una lunga serie di confronti che ogni giorno impegneranno il popolo no global e non solo. Tutto dalla mattina alle 9,30 fino alla sera alle 21. Cosi' si articola il programma dei lavori del Social forum europeo. GIOVEDI' 7 NOVEMBRE - Conferenze dalle 9,30 alle 12,30 - Al Palacongressi, ''Dall'Unione Europea della globalizzazione liberista all'Europa delle alternative''. Alla Stazione Leopolda, ''Europa nella sovranita' alimentare'', presente tra gli altri Jose' Bove' della Confederation paysanne. Alla Fortezza da Basso nella sala Rastriglia ''Non c'e' pace senza giustizia'', nella sala Duemila ''Con i senza diritti, contro l'esclusione sociale'', nella sala Ronda ''Allarme estrema destra: la frattura sociale in Europa'' e nella sala Cavaniglia ''Informazione e cultura, beni dell'umanita': dai monopoli ai nuovi diritti''. Dalle 18 alle 21, sezione ''alternative'', ''Non violenza, disobbedienza e conflitti sociali'', partecipano tra gli altri Giorgio Cremaschi della Fiom, Heidi Giuliani e Luca Casarini (sala Rastriglia alla Fortezza). Per i ''dialoghi'', ''Movimenti e lotte sindacali (sala Cavaniglia 1 - Fortezza) e ''Movimenti e istituzioni'' a cui partecipano anche il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e il sindaco di Porto Alegre Tarso Genro (Cavaniglia 2- Fortezza). Dalle 14,30 alle 21 per le ''finestre sul mondo'', si parla di Balcani e Cipro (sala Ronda-Fortezza), di America latina con, tra gli altri, Estella Carlotto delle Nonne di plaza di Mayo (sala Ghiaia-Fortezza), del ruolo delle religioni nella critica alla globalizzazione con Sanitsuda Ekhachai, buddista della Thailandia e il rabbino capo di Firenze (sala Duemila 1-Fortezza). VENERDI' 8 NOVEMBRE - Conferenze, dalle 9,30 alle 12,30: alla Fortezza, nella sala Rastriglia, ''Europa centrale e orientale nella globalizzazione''; nella sala Ronda ''L'Europa del nuovo (dis)ordine sociale'' con, tra gli altri, Rossana Rossanda e don Luigi Ciotti; alla sala Duemila ''Dalla Carta di Nizza alla Convenzione'' con, tra gli altri, il segretario generale Cgil Guglielmo Epifani. Alla Stazione Leopolda il tema e' ''Europa non e' merce''; al Palacongressi ''Donne-uomini: conflitto necessario per un futuro comune''. Dalle 18 alle 21, alla Fortezza, per ''alternative'', alla sala Ronda, si parla di ''democrazia partecipativa'' con, tra gli altri, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, e alla sala Rastriglia di ''economia sociale e pubblica''. Per i ''dialoghi'', alla sala Cavaniglia 1, si parla invece di

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE movimenti e partiti politici con Elio Di Rupo, Vittorio Agnoletto, Rosy Bindi, Fausto Bertinotti. Dalle 14,30 alle 20,30, per le ''finestre sul mondo'', alla Fortezza nella sala Ghiaia, si parla di Europa vista dagli africani, nella sala Duemila 1, di Palestina-Israele, mentre al Palacongressi il tema è l'Asia tra militarizzazione e lotta per lo sviluppo umano e una societa' sostenibile. SABATO 9 NOVEMBRE - Conferenze, dalle 9,30 alle 12,30 - Al Palacongressi ''Acqua, terra e aria: l'Europa contro lo sviluppo insostenibile'', con tra gli altri Riccardo Petrella della Campagna Acqua; alla Fortezza, nella sala Rastriglia, ''Europa del lavoro tra produzione globale e frammentazione sociale'', con tra gli altri il segretario generale Fiom Gianni Rinaldini e Paolo Sabbatini del Sin.Cobas; nella sala Duemila ''L'Europa civile contro la guerra infinita'', con Irene Khan di Amnesty International e Pietro Ingrao; nella sala Ronda ''Il mercato della guerra'' con Gino Strada; nella sala Cavaniglia ''Che il futuro non ci sia indifferente'', a cura di ArciLesbica. Alla Stazione Leopolda 'I migranti e la fortezza Europa: apartheid, conflitto sociale e cittadinanza universale. (ANSA). PUC 02-NOV-02 17:19

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TELE+BIANCO: 'IL POSTINO DI QUARRATA' DI JACOPINO (ANSA) - MILANO, 4 NOV - Antonio Vermigli ha cinquanta anni, e' un postino in pensione. Vive a Quarrata, una cittadina della fra Firenze e Pistoia. A lui e' dedicato "Il postino di Quarrata", documentario di Riccardo Jacopino in onda domani alle ore 21 su TELE+Bianco. Antonio dedica il suo tempo alle attivita' della Rete Radie' Resch, associazione di solidarieta' internazionale che finanzia progetti in tutto il terzo mondo, e ai suoi numerosi amici. Nel corso del film ne conosciamo alcuni: Rigoberta Menchu', Nobel per la Pace, Ignacio "Lula" Da Silva, durante le riprese candidato alla presidenza del Brasile, Alex Zanotelli, missionario comboniano, Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele, Gianni Mina', Giancarlo Caselli, magistrato e il comico Beppe Grillo. Un viaggio continuo fra la provincia toscana e il Brasile, fra i piccoli centro dell'Italia profonda dove Antonio organizza i suoi incontri e le bidonville di Nairobi. Accompagniamo il "postino" negli accampamenti dei Sem Terra brasiliani, nelle favelas di Rio de Janeiro e fra i bimbi ammalati di Aids di San Paolo, alla maratona per gli abitanti degli slums di Nairobi e al forum sociale di Porto Alegre. A casa non c'e' mai, la famiglia (ha due figli) e' un po' sacrificata, ma lo sostiene in questo suo impegno. (ANSA). XYZ/SAN 04-NOV-02 17:56

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SOCIAL FORUM: ACLI, NEL MONDO 885 MILIONI ANALFABETI (ANSA) - ROMA, 5 NOV - Nel mondo ci sono 885 milioni di analfabeti e 128 milioni di bambini in eta' scolare non hanno una scuola da frequentare: e' quanto dichiara oggi il presidente delle Acli Luigi Bobba secondo il quale ''la globalizzazione e' troppo seria per ridurla ad un problema di ordine pubblico''. Riferendosi al Social forum di Firenze, Bobba auspica che ''si affrontino i grandi temi dei diritti umani e della globalizzazione della solidarieta'. Tra i diritti calpestati nel mondo globalizzato vi e' il diritto all'istruzione. Nel mondo vi sono 885 milioni di adulti analfabeti, 128 milioni di bambini non hanno una scuola, ben 43 paesi sono privi di un sistema educativo. Inoltre, nella gran parte dei paesi islamici l'istruzione e' preclusa alle ragazze, mentre 78 milioni di bambini subiscono ancora la piaga indegna del lavoro minorile''. Sul tema del diritto all'istruzione e alla formazione. Bobba rende noto che le Acli saranno presenti a Job orient 2002 a verona, dal 21 al 23 novembre, con un seminario sul tema 'Settecento parole: 35 anni dopo don Milani, l'educazione nel tempo della globalizzazione'', a cui parteciperanno oltre allo stesso presidente delle Acli, anche don Luigi Ciotti e Paolo Del Debbio. L'Enaip invece promuovera' nella stessa sede un incontro sui temi della famiglia, dell'orientamento e della formazione professionale.(ANSA). GER 05-NOV-02 15:14

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MAFIA: DA TERRENI CONFISCATI A RIINA NASCE PASTA ARTIGIANALE (ANSA) - BOLOGNA, 6 NOV - Dai terreni confiscati alla mafia nasce una pasta artigianale che da questo mese verra' distribuita in tutta Italia. La pasta con il marchio ''Libera Terra'' sara' infatti ottenuta dal grano duro coltivato biologicamente su terreni appartenuti a Toto' Riina. La produrra' la Cooperativa Placido Rizzotto in collaborazione con il Conapi, il consorzio di apicoltori e agricoltori biologici italiani che raccoglie 155 produttori singoli, quattro associazioni e dieci cooperative, e sara' distribuita da Mediterrabio. ''A un progetto di qualita', ma anche di spessore etico come questo offriamo con entusiasmo il nostro supporto tecnico e di esperienza produttiva'', commenta il presidente del Conapi, Lucio Cavazzoni, annunciando l'ingresso nel mercato della nuova pasta. La Cooperativa Placido RizzottoþLibera Terra, che fa parte dell'Associazione Libera nata nel '95 per iniziativa di Don Luigi Ciotti e di Rita Borsellino, coltiva grano duro con metodo biologico sui circa 150 ettari di terreni confiscati alla mafia che gestisce in comodato nel comune di Corleone. La pasta ''Libera Terra'' sara' prodotta in sette formati tradizionali con metodo artigianale in un antico pastificio palermitano ed essiccata a 40 gradi per circa 48 ore. Conapi, divenuta dall'inizio di quest'anno cooperativa fra apicoltori e produttori biologici, opera sul mercato italiano ed estero tramite Mediterrabio che, con un fatturato 2001 di 12,30 milioni di euro, commercializza tutto il suo miele - a marchio Mielizia e con marchi del distributore þ i prodotti biologici a marchio Alce Nero e i prodotti equoþsolidali a marchio Mondovero-Transfair realizzati secondo il metodo di produzione biologica.(ANSA). BOG 06-NOV-02 12:51

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SOCIAL FORUM: FALLACI; LERNER, NON PRENDIAMOLA SUL SERIO STASERA ALLA 7 UN APPELLO E UNA 'PROMESSA' DAL GIORNALISTA (ANSA) - ROMA, 6 NOV - Un appello a non prendere sul serio quello che Oriana Fallaci ha scritto sul ''Corriere della sera'' di oggi e anche alla stessa scrittrice e giornalista a non prendersi troppo sul serio: lo fara' stasera alle 24 sulla Sette durante ''Notte da lupi'', Gad Lerner che promette anche di disegnare sabato un bel paio di baffi sulla foto della Fallaci appesa nello studio del programma 'L'infedele'. ''Gentile signora Oriana Fallaci - e' il testo dell'appello che Lerner leggera' stasera e che ha anticipato -, voglio farle una promessa, qui, da questo angoletto notturno, che nonostante venga trasmesso per televisione, fa meno telespettatori di quanti non siano i lettori del Corriere della Sera e i lettori dei suoi libri. Voglio prometterle, in questo angoletto, che, se tutto andrà come io spero e credo al Social forum di Firenze, sabato sera, quando ne parleremo all'Infedele', dove ho qualche, ma non molti, non si preoccupi, telespettatori in più, io la salutero', li', la sua icona, il suo manifesto fotografato da Oliviero Toscani appiccicato sul muro. E le prometto che se andrà tutto bene, se potremo tirare il sospiro di sollievo, che io sono convinto tireremo, le disegnero' un bel paio di baffi con il pennarello, di modo da incoraggiarla a non prendersi troppo sul serio neppure lei. Forse e' un reato, forse mi denuncera', forse mi chiedera' un risarcimento danni, ma quei bei baffoni di saluto e di sorriso non glieli levera' nessuno''. Il motivo del gesto, spiega Lerner, e' che ''il guaio non e' tanto lei che scrive o il 'Corriere della Sera' che, giustamente, ne ha convenienza, le da clamoroso risalto sulla sua prima pagina e dedicandole un'intera pagina interna. No, il guaio sono coloro che la prendono sul serio, coloro che fanno di lei una bandiera, coloro che, per paternalismo peloso e per antifemminismo inveterato, le dicono brava Fallaci vai avanti e poi dietro le spalle si voltano ridacchiano e sussurrano: 'e' uterina; e' una donna, e' isterica, e' una mattacchiona''. ''L'ultima grossa'' che Fallaci secondo Lerner avrebbe sparato e' quella ''di paragonare il social forum di Firenze alla marcia di Roma del '22. Insomma Epifani, Luigi Ciotti, Alex Zanotelli, Cofferati, come Mussolini e Farinacci, o addirittura come la Firenze occupata dai nazisti nel '44. Complimenti signora Fallaci che le spara grosse. Complimenti per questo invito a chiudere per lutto i negozi, a non mandare i bambini a scuola. Complimenti perche' lei alimenta nei confronti di questi vari, discutibilissimi movimenti, che sono organizzati nel Social Forum, e che rappresentano pezzi della sinistra italiana e internazionale, pezzi di mondo cattolico, l'idea che si tratti di una cricca di criminali da allontanare dalla nostra cultura e dalla nostra arte. Criminali appunto i Cofferati, gli Epifani,

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE le Rossane Rossande, i Luigi Ciotti di cui gia' ho detto prima. Benissimo questo è il mondo che lei vuole, che disegna''. ''Che meraviglia - conclude Lerner - sarebbe il suo pezzo se non ci fosse tanta gente che invece l'ha presa sul serio, ed e' piu' che a lei proprio alla gente che la prende sul serio che spero proprio sabato sera all' 'Infedele' di poterle dedicare quel bel paio di baffoni disegnati con il pennarello. Buonanotte signora Fallaci''. (ANSA). SB 06-NOV-02 15:27

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SOCIAL FORUM: TANTE 'ANIME' DEL MOVIMENTO AL VIA /ANSA (ANSA) - FIRENZE, 6 NOV - Tutti insieme, ma tutti diversi: i partecipanti al meeting di Firenze sono portatori di culture e istanze differenti. Tra loro ''veterani'' delle battaglie no global e nuovi militanti, soprattutto coloro i quali preferiscono aderso definisri 'new global', ovvero per una globalizzazione diversa. Anora incerta Naomi Klein, sicura la presenza del sindaco di Porto Alegre Tarso Genro, annunciato l' intervento di Coleen Kelly, presidente di una delle associazioni dei parenti delle vittime dell' 11 settembre a New York e di Estela Carlotto, esponente delle Nonne di Plaza de Mayo. Tante le personalita' che parteciperanno al Forum sociale europeo di Firenze. I PROTAGONISTI DEL POPOLO NO GLOBAL - Certa la presenza di BERNARD CASSEN, direttore di Le Monde Diplomatique, presidente di Attac Francia. Con lui SUSAN GEORGE, presidente di Transnational institute di Amsterdan, esponente di spicco di Attac Francia e CHRISTOPHE AGUITON, fondatore di Attac, sindacalista, leader dei disoccupati europei. Ci saranno poi WALDEN BELLO, economista filippino, JOSE' BOVE', leader de la Confederation Paysanne francese e WOLFGANG SACHS, presidente del Wuppertal institute, uno dei massimi esponenti della ricerca ambientalista. SINDACATI - Presenti il segretario della Cgil GUGLIELMO EPIFANI e MARIA HELENA HENDRE', segretaria Ces e, dall' Inghilterra BOB CROW, segretario di Rmt, il sindacato ferroviario. Ma anche JOSE' MARIA FIDALGO, segretario delle Comisiones obreras, uno dei principali sindacati spagnoli. Atteso anche JACEK KURON, polacco, gia' esponente di Solidarnosc. POLITICI - Oltre al presidente della Regione Toscana CLAUDIO MARTINI e al sindaco di Firenze LEONARDO DOMENICI ci saranno FAUSTO BERTINOTTI e ROSY BINDI. Tra gli ospiti anche PIETRO INGRAO e le europarlamentari ELENA PACIOTTI e LUISA MORGANTINI. Attesi anche esponenti dei Verdi, ALFONSO PECORARO SCANIO in testa, del Pdci, con OLIVIERO DILIBERTO. Hanno assicurato che ci saranno anche alcuni esponenti Ds, per partecipare ad alcuni seminari indetti nei giorni del Social Forum: PIERO FASSINO, ma anche leaders del correntone, come PIETRO FOLENA. Ancora AHMED BEN BELLA, ex presidente della Repubblica algerina e ELIO DI RUPO, esponente del Partito socialista del Belgio. Dal Brasile arrivera' infine il sindaco di Belem, EDMILSON RODRIGUES, animatore del Forum Panamazzonico. Ci saranno anche LUCIANA CASTELLINA E ROSSANA ROSSANDA. CHIESA - Al meeting anche don LUIGI CIOTTI, Gruppo Abele, il rabbino capo di Firenze JOSEPH LEVI, SAMUEL RUIZ, religioso messicano gia' vescovo di San Cristobal de las Casas in Chiapas e il missionario comboniano ALEX ZANOTELLI.

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INTELLETTUALI - VANDANA SHIVA, indiana, biologa, impegnata nella lotta dei contadini indiani contro gli Ogm e per la sostenibilita' alimentare, SERGE LATOUCHE, antropologo e ricercatore, autori di numerosi testi sullo sviluppo e sul sottosviluppo, TIZIANO TERZANI, giornalista, e TARIQ ALI', scrittore, analista e giornalista della New Left Review. ALTRE PERSONALITA' - GINO STRADA, di Emergency, IRENE KHAN, direttore di Amnesty international, SERGIO MARELLI, presidente Ong italia, RICCARDO PETRELLA, presidente Contratto mondiale per l'acqua, CONSTANCE ETCHE, leader e coordinatrice europea delle lotte dei Sans Papier, HEIDI GIULIANI e il premio Nobel DARIO FO, stasera tra i piu' appaluditi alla festa inaugurale. (ANSA). RED 06-NOV-02 20:49

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SOFRI: DI FRANCIA, PER LA GRAZIA PARTECIPAZIONE 'TRASVERSALE' (ANSA) - ROMA, 8 NOV - In questi dieci mesi, per l'esattezza 284 giorni, di solidarieta' e digiuno a staffetta perche', come recita il bollettino diffuso quotidianamente, la ''carcerazione di Sofri e Bompressi non cada nell'oblio'', la partecipazione e le prese di posizione sono state ampie e trasversali. Lo ha dichiarato Silvio Di Francia, uno dei promotori insieme a Franco Corleone della mobilitazione per la grazia a Sofri e Bompressi. ''C'e' stato - ha sottolineato - un passaggio significativo a testimonianza del cambiamento di clima quando molti sindaci e presidenti di Regioni hanno sottoscritto l'appello lanciato a febbraio dal sindaco di Roma Walter Veltroni. Insieme a molti amministratori locali di centrosinistra hanno firmato l'appello i presidenti della Regione Piemonte Enzo Ghigo e Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, i sindaci di Bari, Brescia e Cagliari. Moltissimi anche gli ordini del giorno votati da assemblee locali non ultime quelle dei consigli comunali di Roma e Milano. A Roma in particolare e' stato votato un Odg favorevole alla grazia votato all'unanimita' da An, Forza Italia e Ccd oltre che dal centrosinistra. Ancora piu' numerose le prese di posizione favorevoli nel mondo della politica, della cultura e del giornalismo. Hanno digiunato questa estate in solidarieta' i parlamentari Ermete Realacci e Vincenzo Siniscalchi, Roberto Giachetti e Chiara Moroni, e ancora Patrizia Paoletti Tangheroni, Giovanna Melandri, Maura Cossutta, Alfonso Gianni e altri 40 parlamentari. Hanno ancora preso posizione o partecipato al digiuno Giuliano Ferrara, Gad Lerner, il filosofo Gennaro Sasso, Paul Ginsburg, Massimo Teodori, Maria Giovanna Maglie, Don Luigi Ciotti, Lidia Ravera, Raffaele La Capria e Sergio Staino''. ''Parole favorevoli alla clemenza - ha continuato Di Francia - sono state espresse in particolare dal ministro Umberto Bossi e dal presidente della commissione giustizia Gaetano Pecorella. Hanno partecipato sino ad oggi alla catena di solidarieta' 1714 persone per un totale di 4304 giornate di digiuno, una staffetta iniziata il 28 gennaio a seguito di un appello pubblico sottoposto al presidente della Repubblica Ciampi''. (ANSA). COM-CAV/MRC 08-NOV-02 19:00

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SANITA': ZAVOLI; IL DOLORE INUTILE, 57 VOCI PER DIRE BASTA (ANSA) - ROMA, 11 NOV - Basta! Un imperativo, un lamento, un grido impresso nella mente di chi ogni giorno convive con il dolore provocato dalla malattia. Sergio Zavoli nel suo nuovo libro ''Il dolore inutile'', edito da Garzanti, da' voce a questo lamento attraverso 57 interviste rivolte a medici e scienziati (da Umberto Veronesi a Girolamo Sirchia, da Gino Strada a Franca Ongaro Basaglia), ma anche uomini di chiesa (dal cardinale Ersilio Tonini a don Ciotti) e uomini di cultura (da Ermanno Olmi ad Antonio Tabucchi e Giuseppe Pontiggia). Il libro e' stato presentato nel corso della terza giornata nazionale contro la sofferenza e il dolore della persona inguaribile organizzata dalla Federazione cure palliative. ''Scrivo questo libro'', si legge nella prefazione ''per fatto personale: perche' la vita della mia famiglia e' trascorsa, in oltre mezzo secolo, non dico nell'incubo, ma certo nella dolorosa atmosfera suscitata, niente meno, da un farmaco che conteneva morfina''. Il libro e' dedicato al padre di Zavoli che, mutilato durante la guerra, viveva con un aneurisma traumatico della aorta, con crisi accompagnate da forti, a volte insopportabili dolori''. Il dolore, evidenzia Zavoli, e' un tabu': non se ne parla volentieri perche' la gente discute solo di cio' che e' in grado di controllare. Per superare questa convinzione, prosegue, e' necessario creare una ''cultura del dolore'', puntando sull'informazione. Se il dolore e' un tunnel, prosegue, e' responsabilita' civile e umana lasciare che quanti lo attraversano non siano lasciati quasi sempre con la piu' atroce delle sofferenze. Questo volume, conclude Zavoli, vuole aggiungere un po' di conoscenza e di forza al problema sollevato in nome della umanita' sofferente. Questo e' possibile dicendo no al dolore gratuito, fisico o psichico che sia. (ANSA). Y12/REN 11-NOV-02 17:42

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ASTE: DA CHRIESTE'S 94 QUADRI CONTRO LA MAFIA INIZIATIVA DI 'LIBERA' PER COSTRUIRE 20 PARCHI GIOCO NEL SUD (ANSA) - TORINO, 11 NOV - Novantaquattro opere d'arte saranno messe all' asta per finanziare venti parchi gioco nelle citta' del Sud piu' colpite dalla piaga mafiosa. L' iniziativa e' dell' associazione ''Libera'' di cui fa parte il Gruppo Abele di don Ciotti. Si terra' il 16 novembre, organizzata dalla regione Piemonte e sotto il patrocinio di Christie's. ''La battaglia contro la mafia e' guerra senza distinzioni, e dobbiamo schierarci tutti insieme perche' un'altra societa', un altro mondo possano emergere e vincere il morbo mafioso''. Con queste parole Giampiero Leo, assessore regionale alla Cultura, e' intervenuto oggi alla conferenza stampa di presentazione del progetto denominato ''Una musica, dodici frasi, mille segni...''. Le opere saranno battute presso il Centro Congressi della Regione e il ricavato sara' adoperato per la costruzione dei parchi-gioco, ad iniziare dalla citta' di Casal del Principe, nel casertano. Il principio ispiratore delle creazioni e' la personale interpretazione dell'idea di albero data da artisti, sia esordienti, sia gia' famosi e affermati. Le opere saranno messe all'asta partendo da una base di prezzo differenziata: per le opere di artisti esordienti, la soglia minima e' di 200 euro circa; per il gruppo centrale di opere di artisti gia' abbastanza conosciuti, il prezzo-base sara' di 400 euro circa; mentre per le opere degli artisti storici - i ''grandi nomi'' che hanno aderito all'iniziativa, come Chessa, Casorati, Paladino, Pistoletto, Luzzatti, Altan - la base d'asta sara' di 650 euro circa. (ANSA). RED-BAN 11-NOV-02 16:44

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CINEMA: TORINO; COFFERATI, CIOTTI E CASELLI A FILM SU MAFIA 'LIBERA TERRA' DI CESTE PARLA DEI BENI CONFISCATI AI MAFIOSI (ANSA) - TORINO, 13 NOV - Il Torino Film Festival parla di mafia. E lo fa con personaggi che hanno conosciuto a fondo la realta' siciliana: il procuratore generale di Torino Gian Carlo Caselli, l' ex segretario della Cgil Sergio Cofferati, il fondatore del Gruppo Abele don Luigi Ciotti, sono intervenuti questa sera alla proiezione di 'Libera Terra', film documentario sull' utilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi. Il film del regista Armando Ceste racconta di un viaggio con don Ciotti e l' associazione Libera nelle cittadine come Castelvetrano, Corleone e San Giuseppe Jato dove la mafia nel recente passato ha edificato lussuose ville, alberghi e palazzi: il tema e' la difficile applicazione della legge 109/96 che prevede la restituzione alla collettivita' dei patrimoni sottratti ai mafiosi e che ha permesso anche la creazione di centri di solidarieta' e di cooperative di lavoro per i giovani. ''Non era facile fare film su questi beni - ha commentato don Ciotti prima della proiezione - i mafiosi non hanno gradito questo documentario. Inoltre 1.121 beni confiscati grazie alla legge sono un grandissimo passo in avanti, ma sono ancora una piccola cosa rispetto alla marea di patrimoni che devono essere restituiti alla collettivita'''. Secondo don Ciotti, il fatto che dei giovani costituiscano cooperative per gestire i beni e' ''la dimostrazione che si e' andati a segno. C' e' pero' un' inquietudine: e cioe' la possibilita' che, per fare cassa, oggi questi beni siano rimessi in vendita, finendo cosi' nuovamente ai mafiosi''. Don Ciotti si e' augurato che il documentario sia acquistato e trasmesso da ''una seria rete tv italiana''. Durante la presentazione, don Ciotti ha fatto dono ai suoi ospiti delle prime confezioni di pasta prodotte a Corleone dalla Cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra, coordinata da padre Lo Bue, nata proprio grazie all' utilizzo di beni confiscati. E' stata ricordata la figura di Rizzotto, segretario della Camera del lavoro ucciso dalla mafia nel '48, un anno dopo la strage di Portella delle Ginestre: Rizzotto fu sostituito da Pio La Torre e sul suo omicidio indago' l' allora capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa, a loro volta successivamente assassinati. ''Per noi la legge 109 - ha detto Sergio Cofferati - ha rappresentato anche un simbolo. Permette atti concreti, ed e' importante che essi siano realizzati col nome di persone che hanno dato la vita dalla parte dei poveri e di chi lotta per la dignita' che la mafia spesso e' portata a cancellare''. Per Cofferati ''la criminalita' e' allo stesso tempo causa ed effetto della poverta': tende a imporre una poverta' materiale e culturale, e trova terreno fertile in quella stessa poverta'. Nei suoi confronti sono necessarie azioni di contrasto e anche azioni positive, riaffermando il valore del lavoro: la legge

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE permette di fare l' una e l' altra cosa''. Il procuratore Caselli ha ricordato come la mafia ''non sia solo una questione criminale, ma anche una questione sociale. Combatterla anche sul versante sociale significa conoscerla, spazzando via luoghi comuni come quelli che definiscono i mafiosi 'uomini d' onore' o che affermano che la mafia da' lavoro: in realta' lo toglie, e vampirizza le risorse a proprio beneficio''.Per Caselli, ''la lotta alla mafia non e' solo una faccenda di 'guardie e ladri', ma deve coinvolgere la societa' civile. E quando va a colpire le ricchezze, allora l' opinione pubblica vede concretamente i vantaggi che ne derivano''. (ANSA). GR 13-NOV-02 21:52

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PAPA: DON CIOTTI, NOVE PAROLE PER DARE SPERANZA AI DETENUTI (ANSA) - ROMA, 14 NOV - ''Un atto di clemenza mediante la riduzione della pena'', queste le parole del Papa in favore dell'indulto: in tutto '' nove parole più chiare di qualsiasi discorso, proclama, appello o altro ancora''. Cosi' don Luigi Ciotti, commenta, all' Ansa, ''l'attenzione che Giovanni Paolo II ha voluto riservare, nel suo discorso alle Camere, al mondo dei detenuti'', un intervento ''coerente con una visione di Politica piu' volte gia' affermata: un servizio al bene comune perche' a tutti, nessuno escluso, sia concesso l'accesso alla speranza, ai diritti realmente esigibili e al vivere decoroso''. ''Nemmeno la Pena detentiva puo' interrompere questa dimensione fondamentale della vita þ sottolinea il Papa þ e perche' la parole non suonino stanche, logore o svuotate di senso - dice don Ciotti - propone un atto di clemenza mediante la riduzione della pena''. ''Nove parole - aggiunge il sacerdote - per non dimenticare che la maggioranza dei detenuti e' composta dal 'popolo dei diseredati' che dopo aver trovato miseria, povertà e privazioni ha anche fatto esperienza di galera e di sovraffollamento in carcere''. ''Nove parole- dice il responsabile del gruppo Abele - perche' la scorciatoia del punire (gli altri, solo e sempre gli altri) venga sostituita da una cultura della legalita' che sa creare le condizioni perche' chi e' meno tutelato non debba conoscere come unico sostegno sociale: quello del carcere''. ''Nove parole che chiedono il coraggio del governare anche le pene e non solo dell'invocarle prima e del dimenticare poi i 'puniti' nel corso della loro detenzione, perche' - secondo don Ciotti - governare le 'pene' significa fare in modo che lo Stato costruisca le premesse reali perche' si possa evitare il carcere e diventi possibile non rientrare in carcere dopo un'eventuale prima condanna. Solo a queste condizioni si 'governa' la pena; in caso contrario si e' governati dalla 'pena' ''. (SEGUE). AU 14-NOV-02 15:05

PAPA: DON CIOTTI, NOVE PAROLE PER DARE SPERANZA AI DETENUTI (2) (ANSA) - ROMA, 14 NOV - Il Papa, sottolinea don Luigi Ciotti, ''ha pronunciato nove parole perche' la clemenza esprima il volto umano della giustizia e perche' un reale progetto costruisca la speranza necessaria affinche' alla 'clemenza nella pena' segua la clemenza delle risposte sociali in grado di garantire casa, lavoro e relazioni significative a chi þ uscendo dal carcere þ chiede l'aiuto per non rientrarvi''. ''Nove parole per ricordarci che la severita' sugli altri e il perdonare troppo se stessi crea diseguaglianze, ingiustizie e rabbia. Solo la severita' su di se' e la bonta' verso chi ha

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE sbagliato permettono a ciascuno di riappropriarsi delle proprie responsabilita' per costruire reale cambiamento''. ''Nove parole - prosegue il sacerdote - che ci ricordano, da un lato la gran fretta, nel corso dell'ultimo anno, per costruire leggi in grado di tutelare pochi 'forti' ed evitare a loro percorsi giudiziari; dall'altra un mondo di detenuti inascoltati''. ''Nove parole - conclude - che assumeranno sempre di piu' il valore della profezia per costruire quella leggera e responsabile liberta' saldata alla giustizia che Giovanni Paolo II non si stanca di proporre. Anche ai politici''. (ANSA). AU 14-NOV-02 15:10

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NO GLOBAL: DON CIOTTI, CRESCENDO DI SEGNALI INQUIETANTI (ANSA) - ROMA, 15 NOV - ''C'e' un crescendo di segnali inquietanti: nei giorni scorsi gli attacchi ad 'Antigone', basati su informative di indubbia provenienza e di sicuro intento diffamatorio; oggi gli arresti a Napoli e al sud che, pur ancora da chiarire da parte della magistratura, sono estremamente preoccupanti''. A dichiararlo e' don Luigi Ciotti, secondo il quale la preoccupazione nasce dal fatto che questi arresti ''arrivano all'indomani di quel grandissimo evento che e' stato il Forum sociale di Firenze e l'imponente partecipata manifestazione che l'ha concluso. Un evento che ha smentito gli allarmismi e anche le manovre inquietanti che nei giorni scorsi l'avevano preceduto ad opera di certi pezzi della politica e del mondo dell'informazione''. ''La mia preoccupazione nel prossimo futuro - sottolinea il presidente del Gruppo Abele e fondatore di 'Libera' - e' che questi segnali inquietanti e qualche interessato mestatore possano ulteriormente aggravare questo quadro. Penso, ad esempio, alla crisi della Fiat e a Termini Imerese dove in quel contesto di diritti negati e di occupazione messa in discussione anche le mafie e ambienti criminali potrebbero essere tentate ad operazioni di drammatizzazione e strumentalizzazione''.(ANSA). AU 15-NOV-02 18:38

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NO GLOBAL: PRESIDIO A TORINO DAVANTI ALLA PREFETTURA (ANSA) - TORINO, 15 NOV - Oltre un centinaio di giovani si sono radunati oggi pomeriggio per un presidio davanti alla Prefettura di Torino allo scopo di chiedere la scarcerazione degli attivisti dei ''Disobbedienti della rete del Sud''. In un incontro stampa hanno anche annunciato una manifestazione nazionale per il 30 novembre contro la legge Bossi-Fini. Alla protesta hanno aderito i ''Disobbedienti di Torino'', il Torino Social Forum, la Sinistra Giovanile, gli anarchici, l' Askatasuna e altri centri sociali torinesi. Sotto i portici di piazza Castello, davanti alla Prefettura, i giovani hanno issato bandiere e striscioni; in un clima pacifico hanno distribuito volantini nei quali affermano che la procura di Cosenza ha deciso gli arresti ''su mandato del governo, dopo la grande intelligenza dimostrata dal movimento durante la manifestazione di Firenze''. Hanno anticipato che il 30 novembre la manifestazione sara' organizzata dal Tavolo Nazionale Migranti del Social Forum, cui hanno gia' aderito Fiom nazionale e regionale, Rifondazione Comunista, il gruppo Abele, i Verdi.(ANSA). YYR-BAN 15-NOV-02 19:48

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MAFIA: RUBATI IN UFFICIO DON CIOTTI DOCUMENTI DI LIBERA IN ALTRA SEDE MANOMESSI COMPUTER DELL'ASSOCIAZIONE (ANSA) - ROMA, 25 NOV - Documenti di varia natura, molti dei quali di carattere riservato, sono stati rubati nell'ufficio del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a Torino. A Roma, nella sede di Libera - che si definisce ''un cartello di associazioni, nomi e numeri contro le mafie'' - sono stati manomessi i computer e intercettati numerosi messaggi di posta elettronica. A rendere noti i due episodi e' la stessa associazione, che parla di ''segnali inquietanti per chi combatte le organizzazioni mafiose''. ''Nel fine settimana - si legge in una nota - ignoti si sono introdotti nell'ufficio del presidente di Libera, a Torino, e nella sede nazionale di Roma. Nel capoluogo piemontese hanno asportato da armadi blindati una serie di documenti, la gran parte dei quali riservati, riguardanti le attivita' dell'associazione e del suo presidente. Nello stesso tempo, a Roma, qualcuno ha manomesso i computer e si e' inserito nel server di posta elettronica di Libera, intercettando una serie di messaggi destinati a membri dell'associazione, al suo presidente, e ad altri, contenenti anch'essi documenti sulla lotta alle mafie. Su entrambi gli episodi stanno indagando le autorita' competenti''. Fra le molte iniziative di Libera, viene in particolare ricordata la raccolta di milioni di firme per l'assegnazione a scopo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali; una mobilitazione da cui di fatto nacque la legge 109 del 1996. Proprio tra due giorni, a Roma, si terra' una conferenza stampa, alla presenza dello stesso don Luigi Ciotti ed altri, per illustrare un anno di attivita' della cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, che aderisce a Libera, e del Consorzio Sviluppo e legalita' (formato da otto comuni del palermitano), ''esempio di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali''. (ANSA). SV 25-NOV-02 16:32

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FINANZIARIA: APPELLO DI SDEBITARSI, VIA DEBITO PAESI POVERI TRA LE FIRME JOVANOTTI,RIVERA,SANTORO,DON CIOTTI,NIGRIZIA (ANSA) - ROMA, 26 NOV - La legge finanziaria in questi giorni in discussione ''introduce sostanziali modifiche che snaturano il senso della legge 209 del 2000, che regola l'iniziativa italiana per la cancellazione del debito'': ''l' Italia non torni indietro''. Inizia cosi' l' appello lanciato da Sdebitarsi, l' organizzazione che si batte per la cancellazione del debito per i paesi poveri, che e' stato firmato da molte personalita' pubbliche: da Jovanotti, a don Luigi Ciotti, da Gianni Rivera a Michele Santoro, da Walter Veltroni a Nigrizia, da Padre Agostino Rigon della Conferenza degli istituti Missionari a Suor Patrizia Pasini della Congregazione delle missionarie della consolata. ''La legge 209 - e' scritto nell' appello - e' uno strumento innovativo approvato dal Parlamento in modo unitario e raccoglie molte delle aspettative della società civile. E' una legge che ha consentito in poco piu' di un anno di raggiungere accordi di cancellazione per un miliardo di dollari. La legge 209 non va indebolita, deve essere applicata interamente, il governo deve applicare la legge e cancellare crediti per 12 mila miliardi nei prossimi due anni''. Invece l' articolo 42 della Finanziaria 2003 ''elimina parti significative della legge 209: secondo il testo oggi in vigore, il governo italiano e' impegnato a cancellare fino a 12mila miliardi di vecchie lire di debito entro giugno 2004: la legge finanziaria 2003 elimina questi obiettivi quantitativi e temporali e propone di vincolare gli annullamenti alle 'esigenze di finanza pubblica'''. Sdebitarsi ritiene che la motivazione per questa modifica che insiste sulla razionalizzazione delle spese ''non e' giustificata'' perche' ''i risparmi legati ai mancati ripagamenti del debito da parte dei paesi poveri e altamente indebitati sono modesti nel contesto del bilancio nazionale; le risorse in oggetto, prestiti concessi con una bassa profittabilità, sono soldi di carta, ovvero voci di bilancio alle quali non corrispondono risorse reali''. ''La cancellazione del debito - conclude l' appello - e' un atto di giustizia, che impegna economicamente il nostro Paese in modo modesto. In questi ultimi anni il nostro governo, espressione anche di diverse maggioranze politiche, si e' impegnato ripetutamente in diverse sedi internazionali a sostenere la cancellazione del debito. La legge 209 deve essere applicata rapidamente e pienamente''. Per questo viene chiesto alla ''forze sociali e politiche, all' associazionismo e alle centinaia di migliaia di persone che negli ultimi anni hanno dato forza all' Appello per la Cancellazione del Debito a fare sentire forte la loro voce'' mentre ''al Governo e alle forze Parlamentari di non consentire che la legge 209 venga modificata secondo la legge finanziaria in discussione e di confermare l' impegno dell' Italia per la cancellazione del debito''. (ANSA). CHO 26-NOV-02 18:25

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SERIAL KILLER PROSTITUTE: MINGHELLA NON PRESENTE A PROCESSO (ANSA) - TORINO, 26 NOV - Non si e' presentato davanti ai giudici Maurizio Minghella, 44 anni, il genovese processato a Torino con l' accusa di essere un serial killer di prostitute. Detenuto a Biella, Minghella ha rinunciato a comparire nell' aula della corte d' assise, dove e' stato chiamato a rispondere di quattro omicidi e quindici aggressioni commesse fra il '96 e il 2001. Sono tutti episodi che secondo il pm Roberto Sparagna avrebbe commesso mentre era in semi liberta'. Condannato all' ergastolo nel 1978 a Genova per l' uccisione di quattro donne, dal 1985 ottenne per buona condotta un lavoro esterno in una struttura del Gruppo Abele di Torino, la falegnameria ''Piero e Gianni''. Secondo il pm, Minghella trovava il tempo di frequentare le prostitute (in prevalenza extracomunitarie) che esercitavano il mestiere a Torino e nelle campagne del circondario, rapinandole, violentandole, picchiandole e arrivando anche a ucciderle. Inizialmente era accusato di tre delitti, ma oggi al processo principale e' stato riunito quello che lo vede imputato per l' assassinio di Cosima Guido detta Gina, commesso il 30 gennaio 1999 nell' appartamento della donna nel centro di Torino, a poca distanza dal Municipio e dal palazzo che all' epoca ospitava la Pretura. (ANSA).

SERIAL KILLER PROSTITUTE: MINGHELLA NON PRESENTE A PROCESSO (2) (ANSA) - TORINO, 26 NOV - Minghella non vuole piu' difendersi, perche' si sente vittima di un complotto. Lo ha detto in aula il suo avvocato, Gian Maria Ramondini, nominato d' ufficio la scorsa primavera, durante le indagini, quando l' ergastolano revoco' i suoi legali di fiducia. ''Da allora - ha affermato Ramondini - gli ho potuto parlare in carcere solo una volta per una ventina di minuti. Mi spiego' che la polizia e la procura ce l' avevano con lui, che era tutto un complotto, che non avrebbe partecipato al processo e che non mi avrebbe ricevuto piu'. Ed e' stato di parola''. L' avvocato, citando un parere espresso da due specialisti da lui interpellati (la cui attendibilita' e' stata pero' messa in dubbio dal pm) e riferendosi a episodi risalenti all' epoca precedente alla sua prima condanna, nel 1978, ha sollevato il dubbio che Minghella sia mentalmente malato. ''Dopo la morte del fratello - ha tra l' altro sottolineato - si era messo a frequentare l' obitorio di Genova: guardava i cadaveri e assisteva alle scene di dolore dei familiari''. Ma per il pm le cose stanno diversamente: ''Lo Stato ha dato fiducia a Minghella, concedendogli la semi liberta'. E lui ha ripagato la fiducia rapinando, violentando, e uccidendo''.(ANSA). XBL/CD 26-NOV-02 12:42

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FINANZIARIA: SDEBITARSI, NON SI TORNI INDIETRO SU DEBITO PVS PADRE ZANOTELLI,SCELTE CHE INCIDONO SU MILIONI DI VITE UMANE (ANSA) - ROMA, 27 NOV - La finanziaria rischia di svuotare i contenuti della legge che cancella 12.000 miliardi di vecchie lire in tre anni per i paesi in via di sviluppo, se non saranno votati emendamenti correttivi. E' la denuncia di Sdebitarsi, l' organizzazione che si batte per la cancellazione del debito per i paesi poveri, e che ha lanciato un appello al quale hanno aderito numerose personalita' pubbliche: da Jovanotti, a don Luigi Ciotti, da Gianni Rivera a Michele Santoro, da Walter Veltroni a Nigrizia, ad Alex Zanotelli. E proprio padre Zanotelli e' intervenuto oggi alla conferenza stampa dell'organizzazione, che ha chiesto ai parlamentari un impegno affinche' lo spirito della legge che cancella il debito dei paesi poveri non sia azzerato. ''Mi appello al cuore del Parlamento italiano, ai parlamentari di tutti gli schieramenti - ha detto - l'Italia non puo' fare un passo indietro dopo aver varato una legge innovativa come quella che cancellava unilateralmente il debito''. La finanziaria, spiegano i promotori dell'iniziativa, ''elimina parti significative della legge 209. Secondo il testo oggi in vigore, il governo italiano e' impegnato a cancellare fino a 12mila miliardi di vecchie lire di debito entro giugno 2004: la legge finanziaria 2003 elimina questi obiettivi quantitativi e temporali e propone di vincolare gli annullamenti alle esigenze di finanza pubblica e alle intese multilaterali''. Sdebitarsi ritiene che la motivazione per questa modifica che insiste sulla razionalizzazione delle spese ''non e' giustificata'' perche' ''i risparmi legati ai mancati ripagamenti del debito da parte dei paesi poveri e altamente indebitati sono modesti nel contesto del bilancio nazionale; le risorse in oggetto, prestiti concessi con una bassa profittabilita', sono soldi di carta, ovvero voci di bilancio alle quali non corrispondono risorse reali''. Inoltre l'associazione considera ''inaccettabile'' che la cancellazione del debito sia considerato nell'ambito delle risorse destinate dalla cooperazione internazionale: di fatto, i soldi 'condonati' ai paesi poveri verrebbero sottratti alle risorse per la cooperazione internazionale. ''E' una vera e propria presa in giro dell'Africa che sta attraversando una crisi drammatica - ha detto in un accorato intervento padre Zanotelli - e' un far pagare ai poveri una scelta che tocca la vita di milioni di esseri umani. Mi siedero' davanti al Senato durante il voto'', ha detto il missionario. (ANSA). CLR 27-NOV-02 15:14

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ARRIVA LA PASTA ANTI-MAFIA, DA TERRENI CONFISCATI A BOSS DA COOPERATIVE GIOVANI SICILIANI PRODOTTI IN TUTTA ITALIA (ANSA) - ROMA, 27 NOV - Per una volta la mafia ha dato buoni frutti. Dalle terre confiscate ai boss di Cosa Nostra in zone come Corleone, Monreale e San Giuseppe Jato, cooperative di giovani hanno infatti prodotto pasta, olio, vino, miele ed altri prodotti che saranno in vendita dei supermercati Coop di tutta Italia. Oggi e' stato presentato il risultato del primo anno di attivita' della cooperativa 'Placido Rizzotto - Libera Terra': in vetrina i prodotti ottenuti dalle terre liberate dalla mafia nei comuni del Consorzio Sviluppo e legalita' (Altofonte, Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato). ''Questo vino, questa pasta, questo miele hanno un grande potere - ha detto Don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione Libera, cui la cooperativa aderisce - sono un segno importante in risposta alla mafia e dedichiamo questi prodotti a Giuseppe, un pastore di 15 anni ucciso perche' aveva visto dove gli assassini avevano buttato il cadavere di Placido Rizzotto''. (SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Salvino Caputo, sindaco di Monreale, presidente del Consorzio che ha dato le terre in affidamento alle Cooperative si dice ''orgoglioso per essere riusciti a togliere le terre ai mafiosi mentre loro stavano a guardare, ad assistere al disfacimento della loro cultura: un patrimonio che prima era simbolo di Cosa Nostra ora e' simbolo della legalita' e da' lavoro ai nostri giovani''. In proposito, il sindaco ricorda un episodio emblematico: ''due settimane fa siamo entrati nella villa di Toto' Riina a Monreale: attaccato ad un muro c'era un quadro che rappresentava la stessa villa con una scritta 'Municipio di Corleone'. Questo da' l'idea di cosa rappresentano ora queste cooperative''. Dal sindaco arriva poi un appello a non stravolgere la legge 109 del '96 che regola la confisca dei beni mafiosi. ''Se qualcuno ha in mente di vendere quei beni in modo che lo Stato faccia cassa - avverte - sappia che cio' significa consegnare di nuovo quei beni agli stessi mafiosi, attraverso prestanome. Dobbiamo essere noi sindaci che viviamo ogni giorno sul territorio a gestire quei beni''. Un bilancio della legge 109 fatto da Libera indica che finora sono stati destinati a soggetti interessati a gestirli 1.861 beni immobili (su un totale di 4.634) confiscati ad organizzazioni criminali, di cui pero' solo 1.193 sono stati consegnati. Questi dati, osserva l'associazione, ''ci fanno capire che la legge ha prodotto con successo i suoi risultati, ma allo stesso tempo che centinaia sono i beni confiscati e non ancora assegnati e riutilizzati. Se pensiamo che il valore di questi beni e' di alcune centinaia di miliardi di vecchie lire, si puo' comprendere da subito l'opportunita' che questi beni rappresentano per lo sviluppo del Mezzogiorno''.(ANSA). NE 27-NOV-02 13:52

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PROCESSO MINGHELLA: POLIZIA RICOSTRUISCE TAPPE INCHIESTA (ANSA) - TORINO, 29 NOV - Con la deposizione degli uomini della squadra mobile di Torino che hanno condotto le indagini e' ripreso stamani il processo a Maurizio Minghella, il genovese (gia' condannato all' ergastolo nel 1978) accusato di aver aggredito e ucciso delle prostitute nel capoluogo piemontese, fra il '96 e il 2000. A Minghella il pm Roberto Sparagna contesta quattro omicidi e 15 fra rapine ed episodi di violenza sessuale, tutti commessi in un periodo in cui l' ergastolano beneficiava della semiliberta' e lavorava in una struttura collegata al Gruppo Abele. I vertici della Mobile hanno ricostruito le tappe dell' inchiesta che ha portato a individuare nel genovese l' autore delle aggressioni. (ANSA). XBL 29-NOV-02 11:41

PROCESSO MINGHELLA: POLIZIA RICOSTRUISCE TAPPE INCHIESTA (2) (ANSA) - TORINO, 29 NOV - In aula hanno testimoniato il dirigente della squadra mobile, Claudio Cracovia, e il responsabile della sezione omicidi, Marco Basile, che hanno sviluppato in maniera analitica e dettagliata tutti i passaggi dell' inchiesta e si sono soffermati sulle modalita' seriali dei delitti. A loro si e' aggiunto Pietro Muriglio, l' ispettore di polizia giudiziaria che aveva svolto degli accertamenti nell' ambito di un' indagine (di cui era titolare il pm Paolo Borgna) su un' aggressione ad una prostituta albanese avvenuta il 7 luglio 2000 e commessa proprio dall' ergastolano semilibero. Lavorando sui precedenti di Minghella, la squadra mobile e il pm Sparagna scoprirono una singolare analogia fra uno degli omicidi per i quali il genovese era stato condannato nel 1978 e un delitto commesso nel 1996 nella cintura torinese: il cadavere era stato oltraggiato nello stesso modo. Fu quello il punto di partenza dell' inchiesta. (ANSA). XBL 29-NOV-02 18:49

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PACE: ASSOCIAZIONI, IL 10 DICEMBRE GIORNATA CONTRO LA GUERRA LA PROMUOVONO EMERGENCY, LILLIPUT, LIBERA, TAVOLA DELLA PACE (ANSA) - ROMA, 30 NOV - Una giornata per dire basta alla guerra. Citta' e piccoli Comuni si mobiliteranno, mentre le piazze dei principali centri saranno illuminate da fiaccolate. Avverra' il 10 dicembre in occasione del cinquantaquattresimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. Le manifestazioni si inseriscono nella campagna ''Fuori l'Italia dalla guerra'' e sono state presentate oggi, in Campidoglio, dai promotori: Gino Strada, per Emergency; don Luigi Ciotti, per Libera; padre Tonio Dall'Olio, per Rete di Lilliput, e Flavio Lotti, per Tavola della Pace. Accanto a loro il Forum Sociale Europeo che ha assicurato di sostenere e partecipare all' iniziativa. A fine incontro e' arrivato anche Sergio Cofferati per dare il suo appoggio alla manifestazione di pace. L'ex leader della Cgil ha assicurato che il 10 dicembre sara' in piazza a Bologna per la fiaccolata. L'intera giornata del 10 sara' dedicata alla promozione della Pace e dei diritti umani e contro la partecipazione del nostro Paese alla guerra in Iraq. Sono oltre novanta le iniziative previste e piu' di 300 mila le adesioni pervenute fino ad oggi. '''Una firma uno straccio una bandiera di pace' - spiegano gli organizzatori - saranno i segni di questa mobilitazione''. Infatti si puo' aderire non solo scendendo in piazza, ma anche firmando un appello sul sito di Emergency, portando indosso una benda bianca o esponendo una bandiera bianca. Sull' importanza del significato dei segni e' intervenuto Don Ciotti: ''dobbiamo sostenere il potere dei segni contro i segni del potere''. L' obiettivo, secondo don Ciotti, e' ''fare del no alla guerra una proposta concreta, perche' giustizia e politica si sostituiscano alle armi e agli eserciti''. ''La dichiarazione dei diritti dell'uomo e' un punto da cui partire per la mobilitazione - ha sostenuto Strada - si tratta di una carta firmata e poi messa nel cassetto''. Strada ha poi ricordato che ''Fuori l' Italia dalla guerra'' e' autofinanziata ed e' costata pochi soldi. ''Gli italiani - ha continuato - sono contro la guerra; nonostante alcuni gli opinionisti parlino ancora di guerra necessaria, la coscienza dei cittadini va in un'altra direzione''. (ANSA). KRT 30-NOV-02 15:36

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SICUREZZA: DON CIOTTI, CITTA' VIVIBILI SERVONO PIU' DI LEGGI (ANSA) - PERUGIA, 1 DIC - Invita a costruire citta' piu' vivibili perche' e' cosi', piu' che con le leggi, che si garantisce sicurezza, don Luigi Ciotti intervenuto oggi pomeriggio a Perugia a un incontro organizzato nell' ambito di Umbrialibri sul tema ''le nostre citta' tra disperazione e speranza''. Don Ciotti, fondatore di ''Abele'', un gruppo che raccorda 1.054 centri di accoglienza in Italia, ha sollecitato a leggere la societa' non piu' dall' interno di una casa, ma dalla strada. ''Ci sono - ha detto - gli orfani delle citta', ai quali le amministrazioni, ma non e' il caso di Perugia, non garantiscono diritti, bisogni e spazi. Ma ci sono persone sole anche all' interno di questi spazi, e rispetto alle quali siamo tutti responsabili. Parlo dei cosiddetti periferici, che fanno domande mute e vivono il disagio nell' apparente normalita'''. Don Ciotti ha quindi approfondito il tema della sicurezza. ''Un diritto sacrosanto del cittadino - ha affermato - ma che nel modo in cui e' stato istituzionalizzato dalle recenti leggi, demonizza il barbone, l' extracomunitario e tutti coloro che vivono ai margini della societa'. Le citta' sicure sono solo quelle che accolgono, quelle in cui ci si educa a vicenda e dove si evita che il disagio, inteso come lontananza, diventi cronico''. L' incontro e' stato aperto da un intervento dell' assessore regionale alla Cultura, Gianfranco Maddoli, che, ricordando le attivita' svolte da don Ciotti, definito prete di strada che ha lottato contro mafia, prostituzione, tossicodipendenze e l' Aids. (ANSA). I01-SEB 01-DIC-02 19:37

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CAPONNETTO: DON CIOTTI,RIPETEVA 'GRANDE RIPRESA DELLE MAFIE' ANCHE DURANTE LA MALATTIA (ANSA) - BARI, 6 DIC - Negli ultimi tempi, nonostante la malattia, Nino Caponnetto continuava a ''gridare con forza che non bisogna abbassare le antenne perche' le mafie hanno ripreso alla grande''. Con questa denuncia don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha ricordato a Bari ''nonno Caponnetto'' cosi' come lui e un folto gruppo di amici del giudice - ha spiegato - chiamavano il fondatore del pool antimafia di Palermo. Per le sue continue denunce, per la sua forza di fare gruppo, per il suo modo di parlare e di lottare a favore della legalita', Caponnetto - secondo don Ciotti - ''e' una grande perdita per il nostro Paese perche' lui sapeva parlare con i giovani, perche' lui ci diceva che i nostri doveri sono i diritti degli altri''. Don Ciotti ha ricordato quando Caponnetto, il giorno della strage di via D' Amelio, ''in preda a un profondo smarrimento e ad un profondo dolore, disse: 'E' tutto finito'''. ''Proprio nel momento in cui ha pronunciato quelle parole - ha detto - ha cominciato a girare l' Italia e a incontrare i giovani''. ''E' stato uno di quegli amici - ha sostenuto - che hanno creduto profondamente che e' necessario far crescere la societa' civile e moltiplicarla, e' stato uno degli amici che ha permesso a Libera di nascere e di crescere. Ci ha creduto e, morendo, ha voluto che quello che si raccoglie in questi giorni serva affinche' Libera abbia anche le gambe economiche per andare avanti''. Don Ciotti ha poi ricordato che aveva incontrato ''nonno Caponnetto'' pochi giorni fa. ''Gli ho portato a Firenze - ha detto - delle ottime mozzarelle che mi aveva regalato la mamma di Gigi (Luigi Sequino, ndr), uno dei due giovani del rione Pianura di Napoli uccisi il 10 agosto 2000 perche' scambiati per guardaspalle di un boss, e che invece stavano li' per preparare le loro vacanze''. ''Lui ha avuto difficolta' a riconoscermi - ha detto - poi ha scambiato con me alcune parole e ci siamo salutati''. ''Ieri - ha concluso - stava benissimo c' e' stata una di quelle fiammate che l' ha fatto parlare, comunicare, sottolineare con forza alcuni aspetti. Oggi, invece, se ne e' andato in silenzio''. (ANSA). KLP 06-DIC-02 18:44

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CAPONNETTO: IL FUNERALE NELLA BASILICA DELLA SS. ANNUNZIATA E NON PIU' NELLA CHIESA DELLA SACRA FAMIGLIA DEI SALESIANI (ANSA) - FIRENZE, 6 DIC - I funerali di Antonino Caponnetto si svolgeranno domenica, ore 15,30, nella basilica della SS. Annunziata, nella omonima piazza, e non piu' nella chiesa della Sacra Famiglia in via Gioberti come annunciato in un primo tempo. Motivo del cambio la limitata capienza della chiesa dei Salesiani. Il rito funebre sara' celebrato da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che ha condiviso con Caponnetto l' esperienza nell' Associazione Libera.(ANSA). GRD 06-DIC-02 19:24

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CAPONNETTO: CIAO NONNO NINO, UOMO GIUSTO E PROFETA DELL'AURORA MIGLIAIA PER ULTIMO SALUTO GIUDICE E PER RACCOGLIERNE EREDITA' (ANSA) - FIRENZE, 8 DIC - ''Ciao nonno Nino, uomo giusto come Mose' e Simeone, profeta dell'aurora'', il cui impegno non sara' dimenticato. Anzi continuare nella promessa di lotta contro mafia e ingiustizia fatta da Caponnetto ai funerali di Borsellino sara' il ''vero modo di dimostrare la nostra riconoscenza e affetto''. Don Luigi Ciotti ha salutato cosi' nella sua lunga omelia il giudice Antonino Caponnetto, i cui funerali si sono tenuti oggi nella basilica di Ss. Annunziata a Firenze. Migliaia i partecipanti alle esequie, tantissimi i cittadini venuti anche da altre citta' per l'ultimo saluto al giudice. Tra le personalita' il vice presidente del Csm Virginio Rognoni, il capo della polizia Gianni De Gennaro, Pino Arlacchi, la vedova di Pertini, Carla Voltolina, Massimo Brutti, Vannino Chiti, Nando Dalla Chiesa, il sindaco di Firenze Domenici, il presidente della Regione Martini e il prefetto Serra. Tanti i colleghi di Caponnetto, da Caselli a Colombo, da Ingroia a Silvia Della Monica, che toga addosso - come altri magistrati dell'Anm - portera' poi fuori il feretro a spalla insieme agli agenti della scorta del giudice che fondo' il pool antimafia di Palermo. Ancora Giovanni Salvi, Ayala, Imposimato. Assente, per problemi familiari, il procuratore Grasso. Presenti Rita e Salvatore Borsellino, mentre Maria Falcone non ce l'ha fatta ad arrivare. Tanti anche i gonfaloni delle citta', fra cui Firenze e Palermo. Numerosi gli interventi durante la messa e al rito di commiato. Silvia Della Monica ha giurato ''che continueremo negli stessi valori e impegno. Per non dimenticare bisogna solo andare avanti e dare speranza ai giovani''. La stessa promessa solenne l'ha fatta Rita Borsellino: ''Non mi fermero''', ricordando l'impegno con Caponnetto nell'insegnamento della legalita' ai giovani. Caselli ha rivolto una preghiera al Signore perche' ''ci conceda di riuscire ad essere almeno un poco simili a Nino'' e ha rivolto un ''immenso grazie ad un uomo che ha sempre dato, senza mai niente pretendere in cambio''. Ingroia ha detto che Caponnetto e' stato un ''faro nelle tenebre'' dopo le morti di Falcone e Borsellino, la cui memoria e' stata richiamata piu' volte: ''Oggi quel faro si e' spento e ci sentiamo piu' soli, pero' siamo anche piu' ricchi del patrimonio che Caponnetto ci ha lasciato e che abbiamo l'obbligo morale di non disperdere''. Rognoni dice che bisogna ''inchinarsi'' alla memoria di Caponnetto , ''cittadino esemplare'' e magistrato tenace. ''Grazie per cio' che ci hai insegnato e dato'' dice un poliziotto a nome di tutti i ragazzi delle scorte. All'insegnamento e al patrimonio di Caponnetto che rimane si rifanno anche Brutti, Ayala e Colombo. Ma sono tanti anche

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ricordi della gente comune: l'insegnante di una scuola di Adria che viene a portare i saluti degli studenti a cui il giudice fece lezione, il sindacalista di Palermo che gli dice ''grazie'' come il sindaco di Ari, uno studente di giurisprudenza. L'ultimo saluto e' della figlia Antonella, a nome anche dei fratelli Riccardo e Massimo e della madre Betta: ''Ciao babbo, buon viaggio e se puoi' cerca anche di divertirti e di dare leggerezza a questa tua nuova vita''. Caponnetto, salutato all'uscita dalla chiesa da un lunghissimo applauso che lo aveva gia' accolto all'entrata, riposera' nella tomba di famiglia a Pistoia. (ANSA). CG-KOH 08-DIC-02 20:03

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CAPONNETTO: FUNERALI IN CORSO A FIRENZE CHIESA GREMITA PER ULTIMO SALUTO (ANSA) - FIRENZE, 8 DIC - Un lunghissimo applauso ha accolto l' ingresso del feretro di Antonino Caponnetto nella basilica di Santissima Annunziata a Firenze dove si stanno svolgendo i funerali del fondatore del pool antimafia. La chiesa e' gremitissima: tanti i cittadini comuni, anziani e giovani, venuti a dare l' ultimo saluto a Caponnetto. Tra le personalita' presenti il vicepresidente del Csm Virginio Rognoni, il capo della polizia, Gianni De Gennaro, il procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli. Insieme a Caselli tanti altri colleghi di Caponnetto, da Colombo ad Ayala, a Giovanni Salvi, dal procuratore della Repubblica di Firenze, Ubaldo Nannucci, a Silvia Della Monica e Margherita Cassano, da Pino Arlacchi ai familiari di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Assente, per problemi familiari, il procuratore di Palermo, Aldo Grasso. A portare a spalla la bara - che era rimasta esposta due giorni nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio dove aveva ricevuto l' omaggio di migliaia di persone (fra queste, stamani, anche Piero Luigi Vigna), sono stati i sei agenti della scorta del magistrato scomparso mentre la cerimonia funebre e' celebrata da don Luigi Ciotti. (ANSA). CG/ARS 08-DIC-02 16:14

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CAPONNETTO: COMMEMORAZIONE A PALERMO (ANSA) - PALERMO, 10 DIC - '' Ha speso molte energie, ha regalato tanta generosita', era fragile all' esterno, ma un colosso all' interno''. Cosi' Don Luigi Ciotti, responsabile del gruppo Abele di Torino ha ricordato il giudice Antonino Caponnetto scomparso sabato scorso a Firenze. Nella chiesa di San Francesco Saverio a Palermo si sono ritrovati religiosi, politici, sindacalisti, rappresentanti della ''societa' civile'' e gente comune. Un centinaio di persone che ha voluto ricordare il magistrato che a Palermo ha guidato il Pool antimafia di Falcone e Borsellino. La gente dall' altare attraverso il microfono ha parlato del giudice secondo le proprie testimonianze. Tra i presenti Rita Borsellino, Umberto Santino, Pina Grassi, l' ex presidente della Regione Angelo Capodicasa, don Meli e don Scordato. ''Me lo ricordo un anno dopo l' omicidio di don Puglisi, - ha detto Gregorio Porcaro, ex viceparroco a Brancaccio -. Una mattina Caponnetto si presento' nella chiesa di San Gaetano e mi disse 'parlami di don Puglisi'. Era un uomo straordinario''.

(ANSA). YP4-MIR/BMZ 10-DIC-02 22:45

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MAFIA: A MODENA LA GIORNATA DI 'LIBERA' 2003 L' INIZIATIVA SI SVOLGE OGNI ANNO IL 21 MARZO (ANSA) - MODENA, 10 DIC - Si svolgera' a Modena, per la prima volta nel nord Italia, la Giornata dell' impegno e della memoria in ricordo delle vittime della mafia promossa dall' associazione Libera, presieduta da don Luigi Ciotti, e dal coordinamento degli enti locali di Avviso pubblico. In preparazione all'iniziativa, che ogni anno si svolge il 21 marzo, primo giorno di primavera a sottolineare idealmente la rinascita civile del Paese e il rifiorire del senso di legalita', saranno promosse diverse attivita' con le scuole e appuntamenti pubblici (dibattiti, conferenze, cineforum) che rappresentano la cosiddetta Carovana di Libera, che avra' come tema ''Differenti per non essere indifferenti''. La Giornata dell' impegno e della memoria e' stata presentata agli enti locali in un incontro, nella sede della Provincia, al quale ha partecipato Rita Borsellino, vice presidente di Libera e sorella del magistrato assassinato nel 1992, poche settimane dopo la strage di Capaci. Rita Borsellino ha ricordato, nell' occasione, anche la figura di Antonino Caponnetto: ''Per me e' stato un maestro e questo e' il mio primo impegno che affronto senza il suo aiuto e il suo affetto. Ma come e' avvenuto con Paolo, sono sicura che lo sentiro' accanto a me in ogni momento''. In vista dell' appuntamento del 21 marzo - oltre che alla Provincia vede tra gli organizzatori la Regione, i Comuni di Modena e Savignano, la Consulta provinciale degli studenti - Rita Borsellino ha sottolineato l' importanza di ''rivolgersi ai giovani, avvicinarli e offrire loro punti di riferimento, testimonianze, memoria, appunto, per dare forza all' impegno per la legalita'''. La Giornata dell' impegno e della memoria si e' svolta la prima volta nel 1996 a Roma e poi, negli anni successivi, a Niscemi (Caltanissetta), Reggio Calabria, Corleone (Palermo), Casarano (Lecce), Torre Annunziata (Napoli) e Nuoro. (ANSA). COM-GIO/SCS 10-DIC-02 11:44

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FIAT: BARBERIS, SELF MADE MAN PER 30 ANNI AL LINGOTTO /ANSA UN ANNO AL SANPAOLO, FINO A GIUGNO HA GUIDATO LA PIAGGIO (ANSA) - ROMA, 12 DIC - I piu' lo hanno conosciuto in occasione della recente trattativa con i sindacati sulla crisi Fiat. Ma Alessandro Barberis, attuale direttore generale del gruppo torinese che in queste ultime ore sembrerebbe destinato a prendere il posto del dimissionario Gabriele Galateri nel ruolo di amministratore delegato del Lingotto, alla Fiat ci ha passato meta' della sua vita. Ci e' entrato, infatti, nel 1964 come operaio, anche se, con la sua laurea in ingegneria, non e' rimasto a lungo con tale qualifica, e dopo solo sei anni era gia' dirigente. Torinese, 64 anni, sposato e con tre figli, il percorso professionale di Berberis lo vede trasferirsi, nel 1976 in Brasile, come amministratore delegato della Fmb, societa' Fiat nel Paese latino americano. Rientrato in Italia, nel 1978 gli viene assegnata la responsabilita' delle Fonderie e fucine del gruppo Fiat e, nel 1982, assume la carica di amministratore delegato e direttore generale della Magneti Marelli, carica che mantiene per dieci anni. Nel '93 passa in Fiat Auto con l'incarico di direttore centrale per il coordinamento dell'area industriale. Poi l'abbandono del Lingotto. Il 31 maggio 1996 Barberis lascia infatti il gruppo Fiat per assumere la carica di vice direttore generale dell'Istituto Bancario Sanpaolo di Torino. L'istituto di piazza San Carlo gli affida la gestione delle aree non-business della banca, con particolare riferimento alle risorse umane. Dopo un'esperienza alla Piedmont International, societa' che ha rilevato la Olivetti Personal Computers, Barberis viene nominato nel '97, dopo la morte di Giovanni Alberto Agnelli, presidente della Piaggio, guidandola nel passaggio di azionariato e garantendo la gestione operativa verso il nuovo assetto societario. Cinque anni durante i quali diventa presidente della Confindustria Toscana e dell'Unione Industriale di Pisa (carica che mantiene tutt'ora), e, dallo scorso anno anche ambasciatore della Regione Toscana. A nominarlo - assieme a Paolo Fresco, Piero Antinori, Ferruccio Ferragamo, Annamaria Petrioli Tofani (direttrice della Galleria degli Uffizi), Stefano Ricci (presidente del Polimoda fiorentino) e Giuseppe Mussari (presidente della Fondazione Mps) - e' il presidente del consiglio della Regione Toscana, Riccardo Nencini. Poi, lo scorso 27 giugno, il ritorno a casa, in Fiat. Il gruppo torinese, dopo le dimissioni di Cantarella, cerca manager di esperienza internazionale, alta professionalita' e

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE una buona conoscenza dell'azienda, e subito pensa a Barberis come direttore generale, per affiancarlo nelle attivita' industriali all'uomo di finanza Galateri, nominato amministratore delegato. Il 29 luglio, anche l'ingresso nel cda della Ferrari, che aumenta da sette a 11 i propri consiglieri. Poco piu' di cinque mesi, di cui la meta' di fuoco, dedicati come sono in gran parte a gestire la difficile trattativa con il sindacati sul piano di ristrutturazione della societa', che prevede 8.100 esuberi. Descritto come gioviale ed estroverso, Barberis ama il lavoro ma anche la vita familiare, ed e' impegnato nelle attivita' di volontariato attraverso il gruppo Abele. Ha una casa nel cuneese dove trascorre le ore di relax con la famiglia. Il Comune di Torino lo aveva scelto come nuovo presidente della Sagat, la societa' che gestisce l'aeroporto di Caselle.

(ANSA). CAO 12-DIC-02 19:45

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FIAT: AIRAUDO, NEL CDA TREGUA POTERI FINANZIARI (ANSA) - TORINO, 13 DIC - ''Oggi a Torino ha sfilato la dignita' del lavoro, umiliata dalle lettere della cassa integrazione, mentre nel cda si e' consumata una tregua tra poteri finanziari che non tengono in considerazione il lavoro''. E' il commento di Giorgio Aiaraudo, segretario della Fiom di Torino, sullo sciopero di oggi e sulle decisioni del cda. Domani a Torino ci sara' un'assemblea pubblica, organizzata da Fim, Fiom e Uilm alla quale parteciperanno associazioni economiche e sociali che hanno espresso in questi giorni solidarieta' ai lavoratori della Fiat: ci saranno rappresentanti del Sermig, del Gioc, del gruppo Abele, delle associazioni dei commercianti, esponenti dei gruppi consiliari.(ANSA). ANG 13-DIC-02 17:22

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FIAT: COSTITUITO COMITATO PROMOTORE FONDO SOLIDARIETA' (ANSA) - ROMA, 17 DIC - Un appello a sottoscrivere uno dei fondi di solidarieta' che si sono costituiti in questi giorni nelle aziende Fiat in cui gli operai andranno in cassa integrazione e' stato rivolto da un neo comitato promotore del fondo di solidarieta'. L'appello, che invita anche ad un sostegno alle famiglie dei lavoratori, e' stato sottoscritto da Vittorio Agnoletto, Alberto Asor Rosa, Riccardo Barenghi, Giovanni Belinguer, Piero Bernocchi, Marco Bersani, Fausto Bertinotti, Raffaella Bolini, Silvana Bova, Giuseppe Caldarola, Francesco Caruso, Sergio Cofferati, Sandro Curzi, Enrico Deaglio, Don Ciotti, Lorenzo Flaherty, Massimiliano Fukas, Franco Giordano, Alfiero Grandi, Leo Gullotta, Pietro Ingrao, Lucio Magri, Gigi Malabarba, Citto Maselli, Luciano Muhlbauer, Alfonso Pecoraro Scanio, Rossana Rossanda, Cesare Salvi, Michele Santoro, Sabina Siniscalchi, Aldo Tortorella, Luigi Vinci, Alex Zanotelli. ''I posti di lavoro degli operai della Fiat e dell'indotto - e' detto nell'appello - sono fortemente a rischio. Dopo l'annuncio della cassa integrazione il loro futuro e' incerto, la possibilita' di poter contare a breve su un salario dignitoso e' difficile. I lavoratori della Fiat continueranno la loro battaglia, il sindacato cerchera' di difendere i loro diritti per risolvere una crisi che si presenta grave. Intanto c'e' un'urgenza, quella di garantire ai lavoratori cosi' duramente colpiti di poter proseguire nella loro lotta e di poter contare almeno su una parte del reddito perduto. Un atto di solidarieta' nei loro confronti ci pare doveroso, il sostegno alle loro famiglie ci pare urgente. Per questo vi chiediamo di sottoscrivere uno dei fondi di solidarieta' che si sono costituiti in questi giorni nelle aziende Fiat colpite''.(ANSA). COM-DR/ARS 17-DIC-02 20:38

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FIAT: OLIO DI ULIVETI MAFIA A OPERAI TERMINI IMERESE (ANSA) - TERMINI IMERESE (PALERMO), 28 DIC - Duemila bottiglie di olio, prodotto dagli uliveti delle terre confiscate ai boss nel palermitano, saranno donate agli operai della Fiat di Termini Imerese. L' iniziativa e' dell' associazione Libera di don Luigi Ciotti. Lo ha reso noto il delegato della Fiom, Roberto Mastrosimone. ''E' un bel gesto - dice - che va al di la' della consegna materiale delle bottiglie, che avverra' domani pomeriggio''. (ANSA). YP8-FK/LU 28-DIC-02 17:39

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RAI: MARIELLA NAVA E DON CIOTTI A 'RACCONTI DI VITA' (ANSA) - ROMA, 28 DIC - Mariella Nava sara' ospite di Giovanni Anversa a 'Racconti di vita', in onda domani alle 13.10 su Raitre, per parlare delle persone, sempre piu' numerose, che vivono sotto la soglia di poverta'. Con lei in studio ci saranno don Luigi Ciotti e un operaio della Fiat in cassa integrazione. (ANSA). KIR 28-DIC-02 14:19

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