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Febbraio 2000 Anno XVII - N. 2 Lire 9.500 €4.90 "Sempre ogni volta parole estreme" • Zanzotto e le ragioni sfuggenti della modernità 3 • di Nicola Merola e Giorgio LuzzÈ

o, o 3 Lingua e dialetti, le relazioni pericolose H ha letteratura, la scuola, la cittadinanza. Una nuova legge e le sue trappole

TESTO & CONTESTO metro • COME RACCONTARE LA GUERRA tire: Vasilj Grossman e i suoi epigoni americani • COME FARE LA GUERRA Clausewitz, Simone Weil, i politici, i guerrieri e gli umanitari, potenza e della sicurezza fascismo in rosa li a Doris Duranti matematica e me. di Dio klVXMCi1II'fDuomo è ciò che butta: quattro libri sui rifiuti HORROR NDio è morto e anche Hanmbal sta poco ben FELICITA Stendhal\ un meccanismo perfetto e crudele H SEGN civilia su spot e politica • Perché ci chiamate revisioni i e nazisti a Vichy • EFFETTO FILM: Kitano e istantanee di un'estate • LE SCHEDE • BHHH^HHHHHHMHHI :sta che scorrerete contiene Abbiamo chiesto ai membri ANDREA CAMILLERI, La gita a Tindari, RENÉ DEPESTRE, Hadriana in tutti i del nostro comitato di reda- titoli che forse ritorne- Sellerio. miei sogni, Giunti. L'amour-fou dei ranno recensiti e citati, e surrealisti nella magia di Haiti. Ri- zione e ad alcuni nostri colla- JUANA INÉS DE LA CRUZ, Teatro sa- stampa di un capolavoro della lette- boratori abituali di sce- - altri di cui forse non par- cro, San Paolo. (A.M.) ratura caraibica. gliere tra i libri usciti di leremo mai, ma offre uno JOSIANE PODEUR, Nomi in azione. Il recente, che stanno leg- sguardo in anticipo sui la- nome proprio nelle traduzioni dall'ita- vori in corso dell'Indice. gendo o che intendo- DANIEL ROCHE, Storia delle cose ba- liano al francese e dal francese all'ita- no leggere, quelli I consigli di questo me- nali, Editori Riuniti. La civiltà umana liano, Liguori. Uno strumento indi- se sono di Mariolina spensabile per tutti i traduttori (non che consiglierebbero ai attraverso gli oggetti, un saggio che Bertini, Bruno Bongio- solo dal francese). lettori dell' "Ìndice". ricorda Norbert Elias. CARLO TULLIO ALTAN, Gli Italiani in ANTHONY TROLLOPE, Orìey Farm, Troverete di tutto, tra vanni, Alberto Cava- Europa, il Mulino. Uno sconfortante Sellerio. La prima traduzione in Italia abbinamenti arditi e glion, Sara Cortellazzo, ritratto del nostro sistema di valori. di un bel romanzone vittoriano. Lidia De Federicis, Cesare competenze bizzarre. E ci (A.P.) (M.B.) piace che sia così perché abbiamo vo- De Seta, Aldo E asolo, Carlo Lau- luto che le scelte fossero domi- ro, Eranco Matticchio, Eva Mi- BANANA YOSHIMOTO, Honeymoon, Il libro dei fatti 2000, Adnkronos. NÈ nate soltanto dai principi delle Mormo' Alberto Feltrinelli. Dopo gli alti nei primi ro- bello, né impossibile (costa poco). curiosità e delle passioni. La li- CANTIERI Papuzzi, Anna Viacava manzi e nonostante i bassi degli ulti- Ma decisamente utile. mi, Yoshimoto ha sempre degli KARL MARX e FRIEDRICH ENGELS, squarci interessanti di vita interiore e Manifesto del partito comunista, La- FRANCO MARCOALDI, Prove di viaggio, genza e acribia da molti studiosi gui- Adelphi. Non meno preziosa del pre- relazionale. Questa volta c'è un pro- terza. Per la stimolante introduzione Bompiani. dati con mano sicura dalla regia del cedente Dopo una battaglia, un'e- mettente canino in copertina. di Domenico Losurdo, che peraltro MARCO PAOLINI e OLIVIERO PONTE DI Presidente del Louvre, massima auc- scursione nel mondo della musica rus- HANS M. ENZENSBERGER, Ma dove non condivido. PINO, Quaderno del Vajont, Einaudi. toritas in questo ambito di studi. sa (da Glinka a Rachmaninov) come solo Bortoiottopotrebbe scriverla. sono finito?, Einaudi. Roberto non ci Un secolo, un labirinto, 'Teoria politi- JOSEPH MONCURE MARCH, The Wild (C.D.S.) vede bene, si sfrega gli occhi e si tro- ca", 1999, 2-3. Per continuare a guar- Party, Einaudi. Traduzione di Gian- (C.L.) va altrove, in altri luoghi, in altri tempi. dare in faccia il secolo scorso. luigi A. Ricuperati. (A.V.) (B.B.) (S.C.) JONATHAN SLACK, Egg & Ego, Sprin- ger. Un originale scenario epistemo- BARRY FEINSTEIN, DANIEL KRAMER, JIM logico, parlando di biologia, laborato- MARSHALL, EarlyDylan, Bulfinch. Bel- lissime fotografie in bianco e nero del JURGIS BALTRAUSAITIS, Risvegli e pro- PIERO MARTINETTI, Pietà verso gli ani- LUISA PASSERINI, La fontana della ri e scienziati dall'ego ipertrofico. digi. Le metamorfosi del gotico, mali, il melangolo. Un libriccino che giovinezza, Giunti. Un libro composi- RITA CARTER, Mapping the Mind, Se- mio cantante preferito. Adelphi. Dopo Medioevo fantastico, ci rivela un lato poco conosciuto del to, di arte e letteratura, di saggismo e veri Dials. Nuovissima mappa del GILLES MORA, JOHN T.HILL, W.Euge- ne Smith, Federico Motta. Bellissi- i saggi dello storico dell'arte d'origine filosofo del Breviario spirituale: un in- narrazione. Ne è protagonista la don- cervello che pensa. lituana sulla linea ininterrotta del mo- vito pacato alla prassi vegetariana, na che invecchia. I modi di fare scienza. Come program- me fotografie in bianco e nero del mio fotografo preferito. struoso che lega Medioevo e Rina- corredato da cinque epitaffi per al- ANTONIO PIZZUTO, Narrare, CrOnopio. mare, gestire, verificare, a cura di Fio- scimento. trettanti gattini. Raccolta di tutte le narrazioni brevi, renzo Alfieri, Maria Arcà e Paolo Gui- ALESSANDRO BOFFA, Sei una bestia doni, Bollati Boringhieri. L'educazio- Viskovitz, Garzanti. Ristampa previ- CARLO FELTRINELLI, Senior Service, RICHARD ROLLE, L'incendio d'amore, 1912-1969, a cura di Antonio Pane, sta per la prossima primavera. Feltrinelli. Più di una biografia, una Il Leone Verde. La desiderata tradu- con postfazione di Gabriele Frasca. ne scientifica come palestra del capire. (F.M.) riflessione sul costume italiano dagli zione di un capolavoro del misticismo. SIMONE BATTING, Sul nulla, Theoria. (A.F.) anni sessanta a oggi. TOMMASO CAMPANELLA, La città del Primo romanzo di un giovane (nato PAOLO SANTANGELO, L'amore in sole, Unicopli. Edizione complanare nel 1974) che ha esordito nell'antolo- Cina attraverso alcune opere lettera- del manoscritto della prima edizione gia Coda, curata da Silvia Ballestra e ROBERT LOUIS STEVENSON, I racconti, NORMAN MAILER, La costa dei bar- rie negli ultimi secoli dell'Impero, Li- italiana (1602), traduzione, apparati Giulio Mozzi. Einaudi. Essendo l'esotismo, l'av- bari, Baldini & Castoldi. Romanzo. guori. L'ultimo tassello del mosaico critici, note di commento e appendici a (L.D.F.) ventura e il mistero nelle mani di un V.S. RAMACHANDRAN e SANDRA di studi di Santangelo sull'immagina- cura di Tonino Tornitore. Un prodigio Maestro di stile come R.L.S., si arriva BLAKESLEE, La donna che morì dal rio affettivo cinese (dopo il "peccato", di acribia filologica, e di competenza a rimpiangere che la mole del volume ridere, Mondadori. Saggio. Louis DE BERNIERES, le emozioni e i desideri, le passioni, la informatica, per un classico dell'utopia La pittura francese, a cura di Pierre (tra classici e rarità) non sia ancora Se'nor vivo & il Fazi. gelosia e il sogno). che non smette di affascinarci. Rosenberg, Electa. È una cavalcata più imponente. coca lord, Romanzo. (E.M.) LA REDAZIONE (A.C.) sul filo dei secoli condotta con intelli- MARIO BORTOLOTTO, Est dell'Oriente,

le varietà linguistiche da tutelare) della minoranza Lettere Questo numero zingara. Questa sconta forse il fatto di non essere de- Introvabili? Ho conosciuto il vostro giornale tramite Rai3 e finibile in base a coordinate territoriali, ma è difficile È strano che si sia parlato poco della legge approvata ammetto di esserne rimasta piacevolmente colpita. in Parlamento sulla tutela degli idiomi locali, che pre- sostenere che non sia portatrice di particolarità lin- Una buona parte dei libri da voi recensiti sono adesso nella vede la possibilità di insegnarli a scuola e di utilizzarli guistiche degne di attenzione. Strade scivolose si per- mia biblioteca e sono stati ottimi acquisti nonché piacevoli e in- negli uffici pubblici. Un provvedimento che offre an- corrono quando ci si avventura nella definizione del- teressanti letture, l'unica cosa su cui mi sono trovata in crisi, le differenze, spesso con il rischio di forme di astrat- premetto che sono di Milano, è che alcuni di questi sono editi che materia a polemiche strumentali, senza dubbio, da piccole case editrici e mi viene difficile recuperarli. ma che comporta una svolta notevole negli indirizzi tezza non prive di antipatiche conseguenze. Le cultu- Pensate che quando ho chiesto il libro di Tommaso Pincio culturali e formativi del nostro paese. Che cosa vuol re zingare sembrano oggetto privilegiato delle "M", Alain Badiou "San Paolo. La fondazione dell'universali- dire "tutela delle minoranze" (un argomento delicato difficoltà di comprensione tanto del mondo accade- smo", entrambi editi dalla Cronopio mi è stato chiesto dove an- che si può ben dire abbia provocato qualche rumore mico, quanto della politica e del cosiddetto senso co- davo a scovare certi titoli. mune. E incrocio complesso fra le differenze culturali Stessa cosa dicasi per il libercolo di Antonio Pane "Il leggibile nell'Europa di questi anni)? E quali sono iparametri Pizzuto" edito dalla Polistampa. definitori del concetto stesso di minoranza? E ancora, incarnate dalle comunità nomadi (studiate, queste, Pertanto mi permetto di rivolgermi a voi chiedendovi se pos- con quali strumenti concreti, con quale personale, in con cura) e le differenze determinate invece, entro sibile di indirizzarmi in una libreria nella quale possa trovare an- quale orizzonte formativo prenderà corpo questa tute- quelle stesse comunità, dalle situazioni territoriali e che case editrici, diciamo piccole ma buone. la? Sono domande banali e insieme cruciali, questioni generazionali, dalle maggiori o minori opportunità Colgo l'occasione per farvi i miei migliori auguri, anche se in ritardo, di un bellissimo Anno Nuovo a voi e al vòstro giornale di accesso ai servizi, dai diversi rapporti con le cultu- sulle quali spesso si misura l'astrattezza delle scelte di che trovo, ribadisco, interessantissimo. governo e la distanza fra le ragioni della Politica e le re stanziali locali (le culture gage), rappresenta uno Angela Mastrandrea esigenze della polis. Di certo l'applicazione della legge scenario ancora piuttosto inesplorato tanto dagli stu- sulle parlate locali sarà un banco di prova impegnativo di accademici quanto da un certo paternalismo pro- Grazie alla nostra lettrice. Le segnaliamo che i recapiti delle ca- se editrici Cronopio e Polistampa sono rispettivamente in questo senso. L'Indice affronta l'argomento, secon- gressista nutrito di fantasie esotiche e colorate che, 081/5518778 e 055/2337702. do il suo peculiare e limitato angolo prospettico, con quando escono dai confini di un film di Kusturica o gli interventi di Lorenzo Renzi e Giuseppe Antonelli, di un concerto per ottoni, diventano semplicemente preziosi nel definire le coordinate e alcune significati- false. Un buon contravveleno a questa estetica del di- ve sfumature del problema (ad esempio una certa, an- verso lo offre, ci sembra, il libro di Leonardo Piasere nosa ostilità fra i linguisti e ipolitici autonomisti), in- che dà spunto al nostro "Testo & contesto" uno stru- sieme alle lacune ancora aperte (è nella famiglia - ri- mento per leggere senza semplificazione entro il gro- corda ad esempio Renzi - assai più che nella scuola o viglio di questioni che il rapporto con le comunità negli uffici pubblici che si gioca la possibilità di una nomadi impone alle società contemporanee. E per varietà linguistica di conservarsi). reintrodurre magari, in questo orizzonte di attenzio- Fra queste lacune, una appare particolarmente vi- ne per le differenze, uno spazio per l'affermazione di stosa: l'esclusione dalla legge (che precisa quali siano garanzie di uguaglianza. SommariO TESTO & CONTESTO PSICO ANALISI 4 Le culture rom e la metropoli: 29 Interpretare è suggestionare?, di Mauro Mancia LE IMMAGINI LEONARDO PIASERE Un mondo di mondi Terenczi e il pensiero analitico contemporaneo, di Anna Ferrutta recensito da Nicoletta Bosco con interventi di Giorgio Morbello e Carlotta Saletti Salza SCIENZA E RELIGIONI

30 PIERGIORGIO ODIFREDDI II Vangelo secondo la Scienza, LETTERATURE di Gabriele Lolli 6 CESAR V ALLEJO La ver gin e dei sica ri e JEROME CHARYN Morte di un re del tango, di Guido Piccoli FILOSOFIA ABILIO ESTÉVEZ TUO è il regno, di Vittoria Martinetto 7 Scrittrici latinoamericane sul cammino diMacondo, di Eva Milano 31 CLAUDIO CIANCIO II paradosso della verità, di Sergio Givone e Franca D'Agostini 8 STENDHAL Armance, di Carlo Lauro SERGIO MORAVIA L'esistenza ferita, di Federico Leoni 9 Vasilij Grossman e i suoi epigoni americani, di Alberto Casadei HUGO CLAUS La sofferenza del Belgio, di Giovanni Carpinelli ARCHITETTURA

10 ÉMILE OLLIVIER Madre solitùdine, di Alba Pessini 32 VITTORIO GREGOTTI Identità e crisi dell'architettura europea, PAULE MARSHALL Danza per una vedova, di Gianfranca Balestra di Cristina Bianchetti

11 KNUT HAMSUN La Regina di Saba, di Daniela Marcheschi MONDO ANTICO POESIA 32 Dante e il Saladino, di Walter Meliga 12 BERTOLT BRECHT Poesie. Voi. I (1913-1933), di Franco Buono SVETONIO L'imperatore Claudio, di Angela M. Andrisano ROGER MCGOUGH Estate con Monika e altre poesie e BRIAN PATTEN Il sogno preferito del mulo e altre poesie, di Francesco Rognoni 33 Corpi, tecniche e tradizioni in Omero, di Elisabetta Berardi

13 ANDREA ZANZOTTO Le poesie e prose scelte, di Nicola Merola e Giorgio Luzzi TEATRO

34 ROSANNA CAMERLINGO Teatro e teologia, di Franco Marenco NARRATORI ITALIANI E. T.A. Hoffmann e il teatro musicale, di Mirella Schino 14 ERMANNO CAVAZZONI Cirenaica, di Andrea Cortellessa CLELIA FALLETTI CRUCIANI II teatro in Italia. Voi. IV, di Franco Ruffini 15 GIORGIO MANGANELLI Contributo critico allo studio delle politiche del '600 italiano, di Viola Papetti THRILLER ANDREA DE CARLO Nel momento, di Giuseppe Antonelli

16 ANTONIO MORESCO II vulcano, di Fulvio Pezzarossa 35 THOMAS HARRIS tìannibal, di Sandipan Deb Nico ORENGO L'ospite celeste, di Enrico Castelnuovo ANDREA G. PINKETTS L'assenza dell'assenzio, di Paolo Vingon SEGNALI

17 ELISABETTA RASY L'ombra della luna, di Maria Vittoria Vittori 36 Perché ci chiamate revisionisti? I documenti dietro il caso Silone, GIAMPAOLO PANSA II bambino che guardava le donne, di Dario Biocca di Vittorio Coletti 37 Accademici e nazisti. La cultura francese e l'Occupazione, Generazioni, di Lidia De Federicis di Lucette Finas 18 ENZO MAGRÌ Un italiano vero: , di Mariolina Bertini 38 La nuova legge e le minoranze linguistiche, di Lorenzo Renzi CURZIO MALAPARTE Muss. Il grande imbecille, Minima civilia, di Franco Rositi di Bruno Bongiovanni 39 Dialetto per dispetto, per difetto oper diletto? Come gli scrittori MARCO INNOCENTI Telefoni bianchi e amori neri, di Luca Scarlini utilizzano i regionalismi, di Giuseppe Antonelli

STORIA 40 Un segmento diviso all'infinito, di Marosia Castaldi Babele: "Sessantotto", di Bruno Bongiovanni 19 ROBERT O. PAXTON Vichy, di Marco Gervasoni NICOLA RAO Neofascisti!, di Francesco Germinario EFFETTO FILM 20 MARINO BERENGO L'Europa delle città, di Massimo Vallerani 41 KIT ANO TAKESHI L'estate diKikujiro, di Dario Tornasi 21 MARCO MARIANO Lo storico nel suo labirinto, di Edoardo Tortarolo La Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America, 42 L'enigma Hitchcock, di Sara Cortellazzo di Maurizio Vaudagna Schede di Alberto Corsani, Stefano Boni, Massimo Quaglia, Umberto Mosca, Michele Marangi e Dario Tornasi POLITICA E GUERRA SCHEDE 22 Gli ultimi studi su Machiavelli, di Francesco Bausi MARY KALDOR Le nuove guerre, di Luigi Bonanate 45 LETTERATURA E STORIA di Luisa Ricaldone e Sara Marconi 23 GIAN ENRICO RUSCONI Clausewitz, il prussiano, di Pier Paolo Portinaro 46 LETTERATURA FRANCESE 24 NOAM CHOMSKY ed EDWARD S. HERMAN La fabbrica del consenso, di Daniela Schenardi, Cinzia Bigliosi, Frangoise Bonali Fiquet di Renato Monteleone e Giuseppe Merlino GIOVANNI SCOTTO EMANUELE ARIELLI ed La guerra del Kosovo, 47 GIALLI di Nicole Janigro di Giulia Visintin, Sylvie Accornero, Mariolina Bertini, Eva Milano e Lidia De Federicis 25 SIMONE WEIL Sulla guerra, di Santina Mobiglia 48 MONDO ANTICO 26 CLIFFORD GEERTZ Mondo globale, mondi locali, di Marcello Arduini di Angela M. Andrisano CENTRAL INTELLIGENCE AGENCY Manuale di tortura, di Giovanni Godio 49 STORIA di Luigi Provero, Francesca Rocci, Patrizia Cancian, Antonella Faloppa e Marco Platania Le immagini di questo numero ISLAM sono tratte da Winfried Magge, / 50 STORIA E POLITICA Wandervògel: una generazione 27 STEFANO ALLIEVI I nuovi musulmani e GIANLUCA PASTORE di Francesca Rocci, Marco Gervasoni, Giovanni Borgognone perduta, Socrates, Roma 1999, e RICCARDO REDAELLI L'Italia e l'Islam non arabo, di Paolo Branca e Marco Scavino Lit 19.000, pp. 137. NIZÀM AL-MULK L'arte della politica, di Laura Roggio 51 SOCIETÀ La testimonianza fotografica di Antonella Meo, Odillo Vidoni, Nicoletta Bosco, Alessandra Mura, del movimento naturalista nato Maria Cristina Migliore e Arnaldo Bagnasco AMBIENTE agli inizi del Novecento. 52 SCIENZE 28 Spazzatura: le cose nascono vecchie, di Anna Segre di Aldo Fasolo, Giuliana Magnacca, Sara Capogrossi Sullo sviluppo sostenibile, di Mario Tozzi Colognesi, Enrico Alleva ed Enrico Pedrazzi LEONARDO PIASERE, Un mondo leggi di tutela varate a livello re- di mondi. Antropologia delle cul- Alla ricerca di un'identità gage gionale a partire dalla metà degli ture rom, pp. 238, Lit 36.000, anni ottanta. Dalle enunciazioni l'ancora, Napoli 1999 Quasi invisibili all'accademia di principio si è in alcuni casi passati allo stanziamento di de- Si potrebbe pensare che gli naro per la costruzione di campi. zingari non esistano: quasi invi- Nicoletta Bosco Si tratta di un fatto piuttosto sibili per l'antropologia accade- sorprendente se si tiene conto mica, non esistono paradossal- rotto a seguito del processo di disciplina, ma è altrettanto utile lecitazioni interdisciplinari, atten- che, come Piasere sottolinea, mente neppure nelle leggi locali industrializzazione e di urbaniz- anche per chi si avvicina all'antro- to alla documentazione del per- "soltanto fino a qualche anno fa a loro rivolte, che "si trovano, zazione che ne avrebbe determi- pologia. Da questo punto di vista, corso che la ricerca segue, e pron- gli zingari erano considerati dai volenti o nolenti, a tutelare la nato la progressiva deriva nelle quella che potrebbe apparire co- to a rimettere in discussione i ri- vari poteri pubblici soprattutto cultura dei non zingari". Rom e fila del sottoproletariato metro- me una personalizzazione eccessi- sultati conseguiti sulla base di un affare di polizia/pulizia, non sinti sono stati esclusi anche dal- politano), ma è allo stesso tempo va, si rivela invece una importan- eventuali nuove scoperte o idee. certo degni di tutela". Restereb- la recente legge di tutela delle uno degli elementi (assieme al te ricostruzione del processo che Così se il lavoro di Piasere può be da comprendere perché gli minoranze linguistiche (cfr. gli tempo e allo spazio) che viene l'autore ha sperimentato in prima rappresentare per alcuni un pun- zingari ad un certo punto diven- interventi a pagina 38 e 39 di indagato per cogliere la ricchez- persona nelle varie fasi che hanno to di arrivo (con la constatazione tino un gruppo da tutelare e questo numero), e ancora non za delle differenze tra le culture caratterizzato l'avvicinamento che l'antropologia è una discipli- qual è l'idea che sta alla base di esistono come soggetti neppure rom e la cultura che domina nei all'oggetto di studio in questione na codificata ma anche matura al questo processo. nella predisposizione dei campi paesi occidentali: "I gage arriva- e delle interconnessioni tra ricer- punto da potersi avvalere, senza L'autore evidenzia la scarsa sosta - spesso progettati come no a spazializzare il passato che catore e oggetto della ricerca, con stravolgere il suo apparato con- concordanza degli intenti all'in- campeggi - se non fosse per la hanno eletto a storia [ad esem- le quali chiunque abbia maturato cettuale, delle sollecitazioni pro- terno dell'apparato normativo lo- frequenza con cui questi vengo- pio dando i nomi di personaggi un'esperienza anche minima di ri- venienti da altre discipline) per cale, sottolineando le oscillazioni no collocati in zone malsane, morti o di avve- cerca ha dovuto altri - sociologi, studiosi di politi- tra aspetti coercitivi che si pongo- umide, a volte nei pressi delle di- nimenti del pas- fare i conti: "Così che sociali, amministratori pub- no il problema di garantire in pri- scariche che sorgono ai margini sato a vie/piaz- - scrive Piasere - blici - esso può rappresentare mis l'ordine pubblico ed elemen- delle grandi città, sempre in zo- ze/scuole ecc.], la mia conoscen- uno stimolo per riflettere su ti che vanno in direzione dell'au- ne che i gage (i non zingari) pre- I rom dal canto za è variata al va- spunti che possono riguardare sia togestione, ad esempio nella pre- feriscono non frequentare. La loro, quando riare dell'og- il dibattito teorico sia il rapporto disposizione dei campi sosta. stessa area semantica del termi- muore qualcu- getto, certo, ma è tra teoria e pratica. "L'autogestione, però, più che ne "zingaro" "è fluida, e sfugge a no, non ne pro- variata anche a Un aspetto appena abbozzato frutto di una apertura intercultu- una definizione minima". nunciano più il mano a mano che e sul quale varrebbe la pena ri- rale, era spesso il risultato dell'in- Il libro di Piasere non è un nome, e lo spa- io cambiavo, io e flettere ancora - anche alla luce differenza provata verso gli uten- pretesto per discutere delle ca- zio in cui è avve- le idee antropo- di alcune recenti pubblicazioni ti del campo". E dal momento in renze del processo di democra- nuto il decesso viene abbando- logiche di cui mi servivo". come Fuori luogo. Cronaca da un cui dalle enunciazioni di princi- tizzazione (e di conseguente nato. Entrambi dicono di farlo Il libro è anche ricco di spunti campo rom (Bollati Boringhieri, pio si è passati ai finanziamenti, estensione della cittadinanza) per rispettare i morti". che possono interessare chi si oc- 1999), di Marco Revelli (che ha , "all'indifferenza si è venuta a so- che si vuole attuato nelle società Il libro si presta a più letture cupa in senso più generale di ri- sollevato un acceso dibattito sul stituire la tendenza a regolamen- occidentali. Ciò non di meno si trasversali e può essere letto a più cerca sociale - fuori dai confini modo con cui è stato affrontato tare in modo sempre più stretto rivela un'illuminante, colta e a livelli: è innanzitutto un testo di dell'antropologia - perché mostra il problema degli zingari in alcu- (...), nell'ansia di 'aiutarli ad tratti avvincente esemplificazio- antropologia rivolto a chi ha ac- la costruzione di un impianto me- ni comuni del Piemonte) - ri- adattarsi alla vita contempora- » » ne del fatto che l'idea di cittadi- quisito padronanza con gli stru- todologico robusto attento alla guarda il percorso politico e di nea . nanza è impossibile senza i non- menti e i modelli consolidati della verifica delle fonti, aperto alle sol- implementazione locale delle Rimane il sospetto che il sapere cittadini, che l'inclusione non e il patrimonio di conoscenza che esiste - se non come astrazione - tali culture esprimono non rap- in assenza dell'esclusione, e che i presenti un elemento di interesse confini tra chi sta dentro e chi né di riflessione per i politici e gli sta fuori altro non sono che un Un caso esemplare amministratori locali, ma piutto- pretesto per definire l'identità sto un argomento spinoso che fa- dei vincitori, di chi - come scri- Carlotta Saletti Salza vorisce tentativi di rimozione da ve Annamaria Rivera nel primo parte di chi - qualunque colora- numero della rivista "Carta", de- zione politica esprima - si trova dicato agli zingari - "detiene il A Torino sono quattro le aree autorizzate dal ne dell'acqua, che, come anche l'energia elettri- ad amministrare la cosa pubblica. potere simbolico di definire se Comune per la sosta di rom e sinti, e molte altre ca, viene pagata dalle singole famiglie titolari di Appena si scende al di sotto di stessi e gli altri". La specularità sono le zane periferiche della città che saltuaria- contratto. All'Arrivore, ad esempio, le fonti pre- enunciazioni politicamente cor- dell'osservazione e degli stereo- mente vengono occupate. senti sono tre, distribuite in tutto il campo; solo rette (la generica rivendicazione tipi da parte delle culture rom e Tra le quattro aree autorizzate, due - in strada una famiglia è provvista di un attacco personale. dell'eguaglianza tra culture diver- di quella dei gage - illuminante a dell'Arrivore e in strada dell'Aeroporto - ospita- L'acqua viene portata a mano nelle baracche, un se) ci si scontra velocemente con questo proposito il capitolo in no xoraxané roma e kaniarja, rispettivamente mu- compito generalmente svolto dalle bambine, dal- problemi di traduzione concreta cui l'autore analizza i testi di un sulmani e ortodossi, mentre le altre due - il "San- le ragazze o dalle donne - è usuale veder traspor- della pluralità all'interno dei con- non zingaro che parla degli zin- gone" e "Le Rose" - sono zone di vecchio insedia- tare grosse taniche d'acqua caricate su un pas- testi locali. Alla luce di queste gari e di uno zingaro che parla mento dove risiedono sinti piemontesi (cattolici). seggino (con cui si portano anche la legna per la considerazioni quali possibilità ci dei non zingari - appare nei fat- Attualmente la popolazione totale rom e sinta am- stufa o la spesa fatta al mercato). Non sono inve- sono di fare tesoro del patrimo- ti fortemente ridimensionata dal monta a 883 persone autorizzate, mentre sono cir- ce state realizzate reti di distribuzione del gas, es- nio di conoscenza e di riflessioni diverso potere di cui le due cul- ca 1050 quelle di fatto presenti sul territorio. sendo abituale l'uso di stufe a legna e di bombo- che la ricerca produce? Gli esem- ture (o meglio i due insiemi) di- Il campo dell'Arrivore, con 430 persone, è le, mentre la raccolta dei rifiuti è garantita dal pi che il testo fornisce sono mol- spongono. quello che registra il numero maggiore di presen- normale servizio di nettezza urbana. ti, tra gli altri la capacità di com- Ma se l'identità di chi è mem- ze. I xoraxané roma lì domiciliati da anni, come Una presenza che ha inciso notevolmente sulla prendere il significato che gli zin- bro a pieno titolo della società anche quelli presenti al campo dell'Aeroporto, popolazione domiciliata sul territorio è stata quel- gari attribuiscono alla spazializ- dei gage permette di associare provengono dalla ex Jugoslavia, prevalentemen- la dei profughi della guerra nell'ex Jugoslavia, zazione all'interno dei campi no- all'immagine virtuale degli zin- te dalle città di Mostar, Banja Luka e Jablanica. I provenienti principalmente da Banja Luka, Vitez madi, in termini di alleanza o ri- gari solo alcuni dei molti ele- kaniarja sono serbi in seguito stanziatisi in Croa- e Travnik, che - soprattutto tra 1991 e. il 1993 - valità tra le famiglie, che rende- menti possibili che permettereb- zia e macedoni. Oggi il rapporto con il loro pae- hanno raggiunto parenti già stanziati nelle aree so- rebbe paradossale assegnare il la- bero di descriyerli, la pluralità se, e con le loro famiglie ancora là residenti, è sta dell'Arrivore e dell'Aeroporto trovando qui voro di progettazione degli stessi degli approcci che Piasere adot- spesso carico di un forte senso di stordimento stabile sistemazione (nel 1993 erano 151 all'Aero- agli uffici tecnici comunali. ta consente agilmente di smon- nostalgico causato dal trauma della guerra. In porto e 209 all'Arrivore). I profughi, riconoscen- La consapevolezza che vivia- tarne gli stereotipi: ad esempio Bosnia, come dicono loro, "non c'è vita, non c'è do se stessi come "rom" aventi abitudini diverse mo in un mondo di mondi sem- quello della marginalità intrinse- terra". Molti non hanno più una casa, e spesso il dagli "zingari" domiciliati già da tempo nei campi bra ancora lontana dall'essere ca nell'essere zingaro, a cui si loro sogno è quello di costruirsene una per poter- - differente è la gestione della vita quotidiana, il interiorizzata nella cultura gage. contrappone una visione storica ci tornare "per le vacanze". Una casa nel nulla. rapporto con le tradizioni, l'organizzazione abita- Gli zingari dal canto loro sono attenta e documentata: "vi è un Nei campi, le abitazioni sono generalmente tiva e l'arredamento delle baracche -, si distinguo- stati in grado, a partire dal lin- periodo storico, che va dall'ini- kampine (roulotte) attaccate alle quali vengono no connotando negativamente i propri vicini. Su- guaggio, di adottare terminolo- zio del Settecento alla seconda costruite baracche di legno e di materiale di re- bendo la pressione delle famiglie più forti e adat- gie e conoscenze che si intreccia- metà dell'Ottocento, in cui gli cupero, lamiera, plexiglas, teloni di plastica. tandosi alla vita del campo (imparando la lingua no cognitivamente con il mondo zingari erano al contempo, in Queste baracche si vestono e si svestono d'estate romanes, adottando le donne l'uso della gonna dei gage, mantenendo contem- contesti economici diversi, e d'inverno di porte, finestre e pareti. La loro di- lunga "per non essere chiamate puttane" ecc.), si poraneamente la propria iden- schiavi e schiavisti, sfruttati in sposizione all'interno del campo riflette le rela- specializzano in nuove attività economiche (come tità: "In fin dei conti, noi sappia- una regione [nei Balcani] e zioni familiari e amicali. Un'area abitativa gene- la vendita al mercato dell'usato di oggetti trovati mo solo da qualche anno di vive- sfruttatori all'altro capo del ralmente raccoglie in un'unica zona del campo le nei bidoni dell'immondizia o recuperati in vario re in una società pluriculturale, mondo [in Brasile]". La storia è abitazioni dei genitori e dei figli maschi con la modo) in seguito adottate anche dagli altri. gli zingari l'hanno sempre sapu- un elemento che consente all'au- propria famiglia (le figlie sposandosi raggiungo- In genere i profughi praticano meno attività il- to. E la loro esperienza vale più tore sia di demistificare la visio- no il nucleo originario del,marito). di mille convegni dei gage". In- somma, la strada che noi gage ne semplificata degli zingari (ad Tutti i campi sono attrezzati per la distribuzio- esempio l'immagine del "buon dobbiamo percorrere è ancora zingaro del tempo che fu" cor- lunga. • da un intervento dell'Amministra- Non mancano però alcuni mere i propri bisogni. Detto così La cultura come falsa coscienza zione comunale. Per scoraggiare esempi di come si possano coglie- sembra facile, ma non lo è per nul- nuovi arrivi, dicevano. Ed era an- re differenze, sollecitare i bisogni, la. Come fare a riconoscere, prima Gli zingari: c'è poco da rìdere che stata emessa un'ordinanza per proporre soluzioni innovative. di tutto, e poi esprimere in un lin- l'abbattimento delle "draghe". Ancora a Firenze: Coverciano, guaggio riconoscibile, da cittadini Giorgio Morbello Certo poi si sarebbe dovuto af- sotto la bellissima collina di Fieso- come gli altri, i propri diritti e i frontare il problema del "dove li le accanto al centro in cui si allena propri desideri? À molti rom man- mettiamo? " E allora la fontanella è la nazionale di calcio, è uno dei cano queste parole, ma non ad Musica! Trombe e tromboni, sono figli della cultura del Me stata ripristinata e i cubi da ar- quartieri più ricchi della città. Adem, che viene dal Kosovo, ed è balli, risate, falò, colori... Il vino Donald's né più né meno che cheologia industriale sono ancora Proprio lì, in una porzione di cam- in Italia con la sua famiglia. Le pa- scorre, il fumo dei sigari ristagna tanti loro coetanei nel pianeta, lì con i loro abitanti. Alle Piagge pagna, l'amministrazione comu- role gli sono servite a scrivere lette- sotto la luna, qualcuno dorme nel probabilmente ancora più per- stanno i "sottoproletari" degli zin- nale ha1 costruito quattro case per re anche al Presidente della Re- frastuono, i bambini scorrazzano meabili a stili di vita e modelli gari, talmente estranei a tutto ciò rom che avessero voluto abbando- pubblica, anche al Papa. Raccon- ovunque, mentre animali di tutte che spesso assumono senza filtri che li circonda e impegnati nella nare il campo. Una cinquantina di tava la sua situazione, il suo stipen- le taglie si divertono come matti. e con a disposizione pochissimi lotta per sopravvivere da non riu- loro, pari a quattro nuclei familiari dio che non gli bastava per pagarsi Volti di simpatiche canaglie ti ac- mezzi economici per praticarli. scire neppure ad andare in Que- allargati, ha accettato. Molti ave- un affitto, la sua voglia di una casa colgono con pacche sulle spalle, e Non guardano la televisione, lo- stura per provare a ottenere un vano un lavoro e potevano quindi vera, per sé e per i suoi figli. Non tu sai che stanno già pensando a ro, guardano ItaliaUno. qualche documento. Esausti, ma permettersi le spese di una casa a ha ottenuto molto né dall'uno né come truffarti un'altra volta, ma Anche il posto in cui si abita è incapaci di reagire, molti si lascia- edilizia popolare. Il quartiere di dall'altro... Con le parole ha pro- non ti vogliono male, che diami- fondamentale. Campi stanziali, no andare, alcuni si ubriacano, Coverciano è naturalmente insor- vato, nel suo campo, a coinvolgere ne, sono zingari, è la loro cultu- campi sosta, "campi irregolari", molte donne soffrono di sindromi to, alla destra locale non sembrava gli altri, a promuovere autorganiz- ra... Un grande spettacolo, come vivere in un campo o in un altro se- depressive. E non è una rarità che vero di potere cavalcare una situa- zazione. Ma anche in questo caso al cinema, anzi... solo al cinema. gna i destini. Alle Piagge, un quar- giovani zingari usino eroina. zione così ghiotta, ma il Comune le logiche delle famiglie e della di- Purtroppo il modello consola- tiere all'estrema periferia di Firen- Anche le guerre nella ex Jugo- ha tenuto duro. Oggi nessuno si stribuzione del potere nel campo torio del rom vitale, pieno di ener- ze, sotto l'argine dell'Amo, vivono slavia hanno contribuito non po- ricorda più quei giorni di battaglia hanno fatto fallire i suoi tentativi. gia, musica e vita, che è ricco ma un centinaio di rom. Non hanno co a mescolare le carte. Ultima- e Coverciano non ha perso il suo Sono molte le realtà, spesso pic- vive in roulotte, che si veste con documenti, le loro case sono le mente sono giunti in Italia profu- prestigio né ha visto aumentare cole associazioni di volontariato, roba di recupero ma viaggia in "draghe", i grossi cubi in mattoni ghi rom del Kosovo, ospitati nei furti, borseggi, accattonaggio. che stanno seguendo strade di Mercedes, si spegne non appena si che rappresenta- campi già esi- Però questo che era un progetto questo tipo, a Napoli, come a To- scorge un campo nomadi vero. vano la base dei stenti. Ora, ter- pilota tale è rimasto, e non se ne rino, a Firenze a Brescia. Ma non è Non che i rom siano tristi, ma non bracci meccani- minato il conflit- sono avute repliche, anche se in al- per nulla facile. In questi casi hanno nemmeno poi tanto da ri- ci che traevano la to, non possono cune città i nomadi sono regolar- un'altra parola è in perenne ag- dere. La loro cultura, si diceva. In ghiaia dal fon- rientrare perché mente inseriti nelle liste per le as- guato: "assistenzialismo". In una effetti, i loro modi di vivere, di do del fiume. Le là, gli zingari, so- segnazioni delle case popolari, che vignetta francese ripresa nel libro concepire se stessi e il mondo, di condizioni igieni- no "serbi". Molti spesso è come dire aver comprato di Leonardo Piasere si vedono pensare lo spazio e i rapporti, la co sanitarie sono vivevano in ap- il biglietto della lotteria. Così per due zingari seduti a un tavolino in trasmissione dei loro saperi, delle disastrose: non ci partamenti, a molti la casa resta un sogno. mezzo al campo. Uno dice: "Brut- loro lingue sono affascinanti, ci ri- sono fognature, Pristina, lavora- Il progetto di Firenze non può ti tempi, il nostro campo è invaso portano a un universo variegato ma non mancano vano, i loro figli rappresentare certo la soluzione ai dai topi", l'altro risponde: "Alme- ricco di distinzioni e differenze topi e umidità, mentre l'Amo in- studiavano... Ma qui zingaro si- problemi di abitazione e di inte- no voi avete qualche possibilità, il anche profonde, come quella tra combe minaccioso. L'acqua è for- gnifica campo, roulotte, baracca, grazione degli zingari, ha però sta- nostro è invaso dagli assistenti so- ortodossi e musulmani. Nel lessi- nita da una fontanella poco distan- ed essi si ritrovano legati a una bilito un principio importante, ciali!". Alcune amministrazioni co comune però "cultura" rischia te che tempo fa era stata sradicata realtà che non appartiene loro. che ai rom sia permesso di espri- locali più "progressiste" infatti si di diventare la parola magica che sono prese a cuore la questione ci permette di richiudere il cerchio nomadi. Mandano infermiere per del nostro orizzonte, spezzato da le vaccinazioni, assistenti sociali queste presenze perturbanti, re- con il sussidio di disoccupazione, frattarie, fastidiose. Come po- trasferimento in casa è però un fenomeno com- animatori per i bambini. Assisten- tremmo altrimenti accettare i loro plesso, significa allontanarsi dal denso tessuto so- za, appunto .. .meglio che niente. bimbi sporchi che fanno l'elemo- lecite, ma questo non vale per tutte le famiglie e ciale di cui si era parte nella situazione di forzata Ma di fondo tutto rimane così sina, i posti in cui vivono, spesso in soprattutto non per le seconde generazioni. Indi- convivenza determinata dall'istituzione del cam- com'è. Dare cose, fornire servizi, condizioni igieniche difficilissime, cativamente le attività praticate dagli "zingari" po nomadi, con la paura di ritrovarsi "soli", senza funziona benissimo: sono contenti il loro rapporto con il lavoro, con i sono la raccolta di materiale ferroso (venduto al- i propri familiari accanto, lontani da una situazio- i rom, sono in pace le coscienze consumi, con i diritti e i doveri? le fonderie a un prezzo tra le sessanta e le cento ne in cui la vita quotidiana era punteggiata da con- degli amministratori, e l'animo dei Come se facesse parte della cultu- lire al chilo), l'accattonaggio e la produzione di tinui momenti in cui "ci si andava a sedere" nella vicini di casa italiani non è troppo ra zingara essere ammalati, alco- oggetti in rame - talvolta sostituita dalla costru- baracca dell'uno o dell'altro. turbato, ma si rischia anche di in- lizzati, non avere condizioni di vi- zione di altri oggetti (soprattutto stufe a legna ri- chiodare gli zingari, alla loro im- ta decenti. Se il marocchino che ci Parallelamente, rispondendo a un elevato nu- cavate da grossi bidoni di ferro) da vendere nei mero di richieste, viene offerta dall'Ufficio Stra- mutabilità, a una separatezza che offre i fazzoletti o spaccia è vittima campi. Vi sono inoltre all'interno dei campi alcu- impedisce loro di esprimere biso- della globalizzazione, il tossicodi- nieri la possibilità di usufruire di borse lavoro. Nel ne occasioni di mercato: molti sono i rom, prove- 1996 viene sperimentato l'inserimento di una ven- gni e aspettative, di bloccare sul pendente della propria fragilità e nienti da città lontane ma anche da altri Stati, che nascere la costruzione di convi- di una società che macina le perso- tina di minori, ripetuto nel 1999, e dall'autunno si spostano nei diversi campi commerciando del '98 a oggi sono una settantina gli awii in borsa venze meno conflittuali. ne, la prostituta di qualche mafia prodotti alimentari, stoffe, vestiti o cassette mu- che la sfrutta.... Come ce lo spie- lavoro per adulti. Di queste molte non sono anda- In questi ultimi mesi a Torino e sicali slave. Sono invece per la maggior parte gio- te a buon fine. Dopo una forte richiesta iniziale, è ghiamo lo zingaro che manda i fi- strai i sinti piemontesi, che praticano anche la a Napoli la questione rom è stata gli a rubacchiare? venuto spesso a mancare l'impegno. La borsa la- centrale nel dibattito politico cit- vendita dei tappeti in case o nei mercati, e attività voro, nella quale si ripongono le speranze di una illecite anche di grave entità. tadino. In entrambe le città si de- Oggi gli standard di vita si so- possibile assunzione, impedisce però di guada- vono localizzare due nuovi campi no innalzati, sono aumentati i Dopo la fine della guerra nella ex Jugoslavia ci gnare a sufficienza. Non c'è più il tempo di andare e, sia detto per inciso, ipotesi simi- consumi, ognuno vorrebbe il sono stati diversi tentativi di allontanare i profu- "nei bidoni" a raccogliere la roba, quindi diventa li a quella di Coverciano non sono proprio quartiere pulito, ordina- ghi dai campi, ma sono anche state prese alcune impossibile fare il mercato, e ci si ritrova a dover nemmeno state enunciate. Torino to, e, soprattutto, sicuro. I rom iniziative a loro favore. mantenere l'intera famiglia con le ottocento o offre ampio spiazzo con vista su che vivono ai margini delle no- Nel 1998 l'assessore ai servizi sociali del Co- quattrocento mila lire della borsa lavoro. In alcuni discarica municipale e canile, Na- stre città, invece, hanno ai nostri mune di Torino prende in considerazione l'even- casi poi sono fattori culturali a determinare l'inter- poli un bilocale in zona carcere, occhi lo stesso stile di vita di sem- tualità di un loro rimpatrio. Ad essi viene propo- ruzione del percorso iniziato ("Per non vedere più due vani perché la genialità parte- pre. Molti, come i loro trisnonni, sto di lasciare volontariamente il campo in cam- piangere mia figlia tutte le mattine quando esco nopea, per sfuggire alla logica in- vendono rose a fidanzati roman- bio di una sistemazione in nuove case in Bosnia. I per andare al lavoro ho deciso di non presentarmi sostenibile dei "megacampi", ne tici o recuperano il ferro per poi profughi, rifiutata la proposta, essendo per loro più..."). E spesso, per un motivo o per l'altro, si è ha progettati due più piccoli, ma rivenderlo; le donne, con bambi- irrealistico in quel momento tornare a vivere nel finito per deresponsabilizzarsi accusando gli ope- attigui, separati da una strada. "È ni o bambolotti al collo, conti- proprio paese, diventano oggetto di un progetto ratori dell'Ufficio stranieri del fallimento dell'in- una vergogna! " hanno tuonato le nuano per le strade a ripetere le di rimpatrio forzato al quale enti, associazioni, serimento lavorativo. bocche della sinistra sensibile al stesse litanie sulla lettura della volontari e l'Ufficio stranieri stesso si oppongo- Anche a Torino alcuni importanti nodi paiono "sociale": la discarica, il canile, il mano, sulla fortuna, e talvolta no con esito positivo. carcere: "ospitiamo i rom nei non- mandano sinistre maledizioni. irrisolti. Come scrive Leonardo Piasere, gli zingari Successivamente si apre per i profughi la possi- vengono visti "tutti in via di deculturazione", "la luoghi della nostra civiltà, come Ma non per questo il loro è un bestie, rifiuti, reclusi". Le voci che mondo immobile. E non solo per , bilità di usufruire di cosiddetti "strumenti di inte- famiglia in via di destrutturazione, l'adolescente grazione", quali case popolari e borse lavoro. in via di schizofrenia, il bambino con blocchi nel- provano a ragionare in termini più differenze antropologiche, di lin- ampi, che provano a vedere la gua, religione, tradizioni, o per le L'Ufficio stranieri - come racconta uno degli ope- lo sviluppo evolutivo", per questo l'intervento so- ratori, Giulio Taurisano - dà inizio a un "percorso cio-educativo è oggi volto alla "salvaguardia della questione rom non come un pro- loro diverse provenienze (Serbia, blema di urbanistica, che si inge- Bosnia, Kosovo, Romania...) di integrazione" dall'autunno del 1998. Sono una 'cultura zingara'". Ma solo sapendo apprezzare cinquantina i nuclei familiari ai quali dovrebbe in "la loro forza, la loro capacità di consolidare la lo- gnano di costruire progetti più a Anche altre sono le articolazioni lungo termine, non trovano gran- che oggi attraversano il mondo breve tempo venire assegnata un'abitazione. Tra ro identità", è possibile "intraprendere eventuali questi rientra anche un gruppo di famiglie di non- progetti di sviluppo delle relazioni zingari / non de spazio. Ancora una volta i sim- dei rom in Italia. boli e le strumentalizzazioni han profughi, cosa che pone le basi di un possibile ri- zingari", e forse, aggiungo, anche entrare in rela- no avuto la meglio. • In primo luogo le differenze tra petersi dell'esperienza anche da parte di altri. Il zione con loro in quanto persone. le generazioni sono ormai profon- de. I ragazzini dei campi nomadi Morire ammazzati mentre impazza la rumba La Colombia e il narcotraffico: saggi che sembrano romanzi e romanzi che sembrano saggi Guido Piccoli

CESAR VALLEJO, La vergine dei sica- cadaveri. Che se vieni investito Don Ruben è la versione ro- no stirando i dollari per farli di- Operazione impossibile per il ri, ed. orig. 1994, trad. dallo spagno- da un'auto mani caritatevoli ti sfi- binhoodiana di Pablo Escobar: è ventare belli croccanti, assomi- paisa Vallejo, che su Medellin, al lo di Elena Dallorso, pp. 124, lano il portafoglio mentre ti fan- simpatico e tragico come un tan- glia a quella vera che ha prospe- massimo, può fare solo dell'ama- Lit 18.000, Guanda, Parma 1999 no il favore di metterti su un taxi guero, è l'idolo dei ragazzini ed è rato con la filosofia "por la piata ro sarcasmo. La vergine dei sicari per l'ospedale. A Medellin ci so- il boss che fa costruire case e lo que sea" (qualunque cosa per non ha un finale né verde né ro- JEROME CHARYN, Morte di un re del no trentacinquemila taxi disoccu- campetti da pallone per i disere- i soldi). sa. Semmai rosso sangue. Il ro- tango, ed. orig. 1998, trad. dallo spa- pati occupati a rapinare. Uno per dati delle comunas di Medellin e Morte di un re del tango pre- manzo si conclude col professo- gnolo di Lucio Angelini, pp. 231, ogni macchina privata. E meglio salva dalla fame i contadini che vede un fantastico sviluppo ro- re, rimasto orfano dei suoi giova- Lit 26.000, Tropea, Milano 1999 viaggiare in autobus, ma forse lavorano per lui. Così come i po- sa-verde: con don Ruben che di- ni amanti, che canticchia dal bus neanche lì conviene, rapinano an- liziotti della Securidad, che tor- venta ministro dell'ambiente e che lo porta via da Medellin il ri- Quando a Napoli o a Palermo che quelli. In ospedale hanno da- turano e ammazzano come e più sposa Yolanda, coi gamines - i tornello di una canzone cult si arriva in un anno a cento mor- to il colpo di grazia a uno a cui dei mafiosi, che sparano sui ra- barboni bambini - che vanno in ("che ti arroti una macchina o ti ammazzati scatta come un an- avevano sparato non so dove. gazzini agli angoli delle strade e massa a scuola mettendo in crisi che ti stritoli un treno"). tifurto il trito teatrino di confe- Qui l'unica sicurezza è la morte". che costringono le ragazzine a lo Stato di Bogotà, svuotandone Vallejo, comunque, è anche un renze stampa, reportage a tutta Il professore si fa accompagna- prostituirsi per loro, sono la ver- le casse, e con gli indios che si gran burlone e gran provocatore. pagina e speciali tivù. A Medel- re nel suo tour delirante da un sione appena più negativa di appropriano finalmente delle Quando, nel febbraio scorso, lin invece nessuno se ne accorge. paio di giovani amanti, sicari di quelli veri, arroganti, violenti e loro foreste. E coi presidenti, presentò a Madrid La vergine dei Anche perché si raggiunge quel- professione. Co- dotati di una illi- degli Stati Uniti e della Colom- sicari, diede spettacolo. Sostenen- la cifra più o meno nel giorno me tutti i loro mitata licenza di bia, che fanno una bellissima fi- do che "Alvaro Mutis non sa scri- della Befana per poi proseguire giovanissimi col- "Se c'è un inferno uccidere. O co- gura davanti alla comunità in- vere" e che Garda Màrquez è al ritmo di dieci, quindici omici- leghi, Alexis e me il capo guer- ternazionale per essere riusciti a tutt'uno col potere e i potenti (co- di al giorno. Wilmar sono in- sulla terra non dovuto rigliero, il prete sconfiggere il narcotraffico (a sa che fa inorridire solo gli inge- Ai tempi di Escobar, dal 1991 namorati della a eventi passeggeri maoista Enrique differenza dei Clinton e Pastra- nui europei). Dicendosi scettico leader del grup- al '93, si stabilì il record di seimi- mamma e della come guerre o rivoluzioni na che lo alimentano con la loro riguardo ai negoziati tra il gover- la morti l'anno. Allora, don Pablo Madonna, so- po Mano Repar- "linea dura"). no e la guerriglia: "l'unica pace in aveva messo una taglia di circa prattutto della questo è Medellin" tidora, che inse- C'è da dire che una favoletta cui credo è quella dei morti". E due milioni di lire sulla testa di statua di Maria gna a leggere ai del genere l'avrebbe potuta pen- affermando di non avere ancora ogni poliziotto. E, in risposta, i Ausiliatrice della contadini e tassa sare solo uno yankee come avuto la sua pallottola a .causa del- colleghi di ogni poliziotto morto chiesetta di Sabaneta (appunto del 10% i guadagni dei narcos, è Charyn, mestierante spiritoso e la sua scarsa fama in Colombia, amavano vedicarlo mitragliando "la vergine dei sicari"), meta ogni la fotocopia ritoccata dei capi arguto, che della Colombia sa o assicurando però di "aspettarla dai fuoristrada coi vetri fumé gli martedì pomeriggio di insoliti della guerriglia delle Fare e intuisce molto, ma che della Co- con ansia". Balle. Se Charyn vive adolescenti fermi davanti alle caf- pellegrinaggi di fidanzatine di dell'Eln, che dà tanti grattacapi lombia può fare a meno, evitan- al sicuro nei suoi protettissimi fetterie delle comunas. morti ancora caldi e di carcerati, alla Casa Bianca e al Pentagono. dola come si evita la peste. E as- States, anche Vallejo da anni non Poi, morto Escobar e scoperto ma soprattutto di killer che chie- E la Medellin di Charyn, nella sicurandosi quella distanza che vive più a Medellin, ma a Città del il business della pace, la mattanza dono protezione. E buona mira. quale migliaia di ragazze campa- gli consente leggerezza. Messico. • diminuì un pochino. Ma non tan- La novella si svolge tra abbrac- to. Nei primi tre mesi del '99, ad ci, preghiere e delitti. Davanti allo esempio, ci sono stati 1043 morti scrittore, in un'orgia di sangue, violente, delle quali 773 con arma crepano, preferibilmente con una da fuoco, un centinaio all'arma pallottola in fronte, un punk che bianca e il resto con altri mezzi. tiene troppo alto il volume di un L'Isola aspetta l'Apocalisse Alla fine dell'anno scorso ci sa- rock vecchio e brutto, tre poliziot- ranno stati quindi poco più di ti incauti in un posto di blocco, un Vittoria Martinetto quattromila omicidi. Una bella ci- passante scontroso, un taxista ma- fra per una città di appena un mi- leducato, tre pedanti attivisti dei lione e mezzo di abitanti. diritti umani, un piccolo straccio- ABILIO ESTÉVEZ, Tuo è il regno, ed. orig. 1997, nanzitutto è il nome di una tenuta, dentro alla Se c'è un inferno sulla ter- ne, un mimo che si burla del pros- trad. dallo spagnolo di Barbara Bertoni, quale si trovano - gli edifici vetusti e fatiscenti ra - non provvisorio, non dovu- simo, uno scarto umano che si pp. 346, Lit 32.000, Adelphi, Milano 1999 che costituiscono "l'Aldiqua" - e un parco lus- to a eventi passeggeri come burla degli Hare Krishna, un surreggiante dalla vegetazione fitta e misteriosa, guerre o rivoluzioni - questo è mendicante antipatico, un uomo Quello di Abilio Estévez è un nome nuovo denominato "l'Aldilà". L'Isola, che si trova alla quindi Medellin. che frusta sadicamente il suo ca- sulla scena della narrativa ispanoamericana, ma periferia dell'Avana, a Cuba, si presenta subito Se la Colombia ha generato il vallo. E molti, molti altri. non su quella della cultura ispanica in generale come un mondo a parte, un'isola dentro a realismo magico, con i suoi eccessi, Quello di Vallejo è un libro af- e cubana in particolare. Nato nel 1954 all'Ava- un'isola, ga va sans dire, e, come in un teatro la sua confusione di realtà e fanta- fascinante e coinvolgente, che na, Estévez è stato autore di opere teatrali, di dentro al teatro, è abitata da una serie di perso- sia, di E1 Dorado e Macondo, Me- racconta magistralmente la confu- raccolte di poesia, di prosa poetica, di racconti, naggi dagli svariati ruoli. Ogni personaggio è dellin non poteva che ispirare il sione tra bene e male, vita e mor- nonché redattore per importanti riviste cultura- protagonista di un passato da lui stesso narrato pulp. Non tanto nei film, perché te. Tutto quello che Vallejo de- li cubane e straniere. Nel 1997 è uscito in Spa- in flash back, e co-protagonista, in perfetta si- sono ovviamente pochi i produt- scrive è accaduto e può effettiva- gna il romanzo Tuyo es el reino, immediatamen- multaneità con tutti gli altri, di un presente in tori e i registi disposti a rischiare le mente accadere, come accadono te diventato oggetto di contesa fra gli editori divenire che costituisce la vera e propria azione attrezzature e soprattutto la borsa le migliaia di morti ogni anno. La della kermesse di Francoforte, e il libro è stato del romanzo. Questo evento occupa, in se stes- o la vita filmando nelle sue strade. vergine dei sicari pesò va presa per finora tradotto in ben undici lingue. Indubbia- so, un brevissimo lasso di tempo: quello dei po- Ma soprattutto nella saggistica, quello che è: non un'inchiesta sul mente quello di Abilio Estévez è un caso lette- chi giorni che precedono e seguono un forte ac- con opere dai titoli come I com- campo, ma una novella estrema, rario, per la bellezza e la maturità narrativa di quazzone dai toni apocalittici, destinato a scuo- mandos della morte, Il ragazzino che vuole mostrare la catastrofe questo suo primo romanzo. tere l'Isola e l'isola dalla loro inerzia gravida di che non è durato niente, Nati per alla quale - secondo Vallejo - è Innanzitutto la scrittura. La prosa di Estévez passato. crepare, Cronache che ammazzano, destinato il mondo, e non solo la trascina e avvolge. Si direbbe erede del barocco L'atmosfera in cui si muovono i personaggi Coca nostra, Quando si è fottuta Colombia o Medellin. cubano, ma con accenti meno manieristici ri- con i loro ricordi e le loro ossessioni è, dunque, Medellin, e così via. Saggi che di- Ben più leggera è invece Morte spetto al maestro Alejo Carpentier. Si nota che un'atmosfera intrisa di tensione, sospesa, in cui segnano una realtà tanto colorata di un re del tango, dello statuni- l'autore è un poeta ben intenzionato a non solo da pochi indizi si apprende che sta per ac- e assurda da sembrare romanzi. tense Jerome Charyn. Un libro confondere i generi: quella di Tuo è il regno non cadere qualcosa. Quello dell'Isola, infatti, sem- E Medellin, ovviamente, ha gradevole che racconta le vicissi- è una prosa poetica, c'è troppo distacco, troppo bra essere un mondo autosufficiente e astratto ispirato anche parecchi romanzi, tudini di Yolanda, una rapinatri- sense of humour, troppe strizzate d'occhio al let- dalla realtà circostante, e i suoi abitanti indivi- che si rivelano tanto descrittivi ce colombiana fatta evadere dal tore. Semplicemente, emana dal testo il piacere dui bizzarri in procinto di cadere nel parados- da sembrare saggi. penitenziario nordamericano di di chi si concede alla narrativa munito di un esu- so, ma salvati da una genuina e spicciola uma- In quello di Cesar Vallejo, La Harrington Hills dai Christian berante bagaglio di espressioni poetiche, di im- nità. Vediamone qualcuno: c'è la Senorita Ber- vergine dei sicari, il protagonista, Commandos, un gruppo di agen- magini folgoranti, di fantasie surrealiste, che poi ta, maestra zitella, che si sente perseguitata da un raffinato professore tornato ti segreti yankee, per obbligarla a compone in una scrittura scorrevole, apparente- occhi che la guardano di continuo e teme siano dopo tanti anni nella sua città na- convincere suo cugino, Ruben mente ingenua, ma che trasuda metafore. gli occhi di Dio, della cui esistenza, però, dubi- tale, sostiene ad esempio che a Falcone, 0 capo del cartello di Non è facile, come sempre, raccogliere la fa- ta; e c'è sua madre novantenne, Dona Juana, al- Medellin non "rimane neppure Medellin, a smetterla di produrre bula di romanzi fiume o di romanzi corali, lo di- la quale sono stati pronosticati, trent'anni pri- un'oasi di pace. Dicono che fan- e smerciare cocaina. Agenti segre- venta ancora di più quando ci si trova davanti a ma, sei mesi di vita, e da allora non fa che dor- no rapine durante i battesimi, le ti, parastatali, ecologisti e un po' un'opera che è le due cose insieme. Per brevità mire. C'è Irene, la smemorata, che tenta di re- nozze, le veglie funebri, i funera- sfigati, che vogliono così salvare si comincerà col dire che il protagonista di Tuo li. Che perfino durante la messa l'Amazzonia dai veleni buttati da- è il regno è l'Isola - e che l'Isola è tante cose. In- al cimitero si ammazzano i vivi gli aerei della Dea e dai massacri che accompagnano i morti. Che di indios ad opera degli squadro- se cade un aereo saccheggiano i ni della morte dei cercatori d'oro. ISABEL ALLENDE, La figlia della for- gliari, attraverso cui la narrazione tuna, ed. orig. 1999, trad. dallo spa- Scrittrici latinoamericane sulle tracce di Garcia Màrquez si lega saldamente alla storia gnolo di Elena Liverani, pp. 333, dell'isola, sempre in bilico tra le Lit 30.000, Feltrinelli, Milano 1999 Donne sul cammino di Macondo aspirazioni di integralismo e indi- pendenza rispetto agli Stati Uniti, FANNY BUITRAGO, La signora del in un conflitto intemo che dà la miele, ed. orig. 1993, trad. dallo spa- Eva Milano misura della sua profonda carenza gnolo di Antonella Donazzan, d'identità. La casa della laguna co- pp. 190, Lit 14.000, Feltrinelli, Mi- È complicato spiegare le origini e favolosi cui l'autrice ci aveva incorre nella sgradevole possibi- mincia con un lungo albero ge- lano 1999 di Eliza Sommers, le cui vicende abituati. In sostanza sembra esse- lità di. risultare animati da una nealogico. Isabel, protagonista e tortuose precedono la nascita; ar- re venuta meno gran parte del lu- mancanza di lucidità offuscata da narratrice, ripercorre la storia deh ROSARIO FERRÉ, La casa della lagu- riva al mondo da orfana, ma non stro mitico-fantastico conferito ai ombre misogine. D'altra parte le la sua famiglia e di quella del ma- na, ed. orig. 1996, trad. dallo spa- lo è del tutto, vive la sua infanzia personaggi e al loro mondo, dove opere stesse cui mi riferisco ri- rito Quintin al fine di intrecciare i gnolo di Ursula Bedogni, pp. 396, sotto la protezione di una coppia l'assunzione delle leggi del corpo mandano più o meno apertamen- ricordi e legarli definitivamente Lit 30.000, Fazi, Roma 1999 di fratelli inglesi, ma trova genito- e dei sensi come norma direttrice te a una radice comune, poiché nella memoria. L'attività narrativa ri d'elezione fuori da quel nucleo, conduceva al trionfo dell'irrazio- sviluppano secondo sensibilità della donna, segreta in partenza, MARTHA CERDA, La borsa della si- tra le braccia di Marna Fresia, la nalità, ora ridotta entro confi- propria alcune coordinate comu- viene poi intercettata dal marito, gnora Rodriguez, ed. orig. 1994, domestica, e del capitano John ni più realistici. ni sulla scia del molto meno entusiasta dell'idea di trad. dallo spagnolo di Michela Fi- Sommers, il terzo fratello, che vi- E per quanto successo della vedere i fatti della propria famiglia nassi Parolo, pp. 143, Lit 24.000, ve sul mare e compare di tanto in smaliziati e atten- stessa Allende. Si esposti al dominio di chi incontri il Saggiatore, Milano 1999 tanto. Quella stessa confusione ti noi lettori sia- tratta di autrici quelle pagine, e scrupoloso difen- che moltiplica e complica i ruoli mo, dobbiamo che accolgono sore di una visione più storica- Isabel Allende è tornata. Le convenzionali su cui si fonda la ammettere che ampiamente il mente esatta. Questa storia paral- peripezie culinarie di Afrodita sua esistenza l'accompagnerà per un po' ci piaceva tributo del reali- lela, che prenderà la forma di un (1997; Feltrinelli, 1998, cfr. tutto il suo cammino fino a trasfe- lasciarci cullare smo magico di vero e proprio scontro sulla carta "L'Indice", 1998, n. 4) avevano rirsi direttamente sul suo corpo, e dalla carezzevole Garcia Màrquez fino a coinvolgere le vicende fami- segnato una tappa singolare nel- culminando nella forma irruente illusione che da e ne riprendono gliari, è il punto di maggior inte- la produzione dell'autrice. La fi- dell'agnizione. Contro ogni previ- qualche parte i i differenti aspet- resse dell'opera, che assurge a me- glia della fortuna è invece un ri- sione, però, Eliza non viene affat- buoni sono buoni fino in fondo, e ti con il condiviso intento di valo- taromanzo sulle modalità della torno alla modalità narrativa che to travolta dal conflitto di identità magari anche un po' magici. rizzare la figura femminile. Vedia- fiction e della cronaca a partire da le è più caratteristica, dove l'ap- generato da tale caos simbolico; Il ritorno di Isabel Allende in- mo come. un conflitto di genere. Grazie proccio istintivo e sensuale non ella invece si mostra libera di ac- duce a una breve rassegna di ope- Martha Cerda, messicana, di- all'intervento diretto di Quintin, perde rilevanza, ma viene subor- cettare quanto le offre chi le sta re di scrittrici di area ispanoameri- chiara il suo legame con lo stile personaggio che si ribella al suo dinato ài ritmi di una sequenza intorno, è arriva addirittura a gio- cana anch'esse pubblicate di re- dell'autore colombiano nel mo- ruolo passivo, inoltre, la narrazio- biografica. Questa volta i riflet- care a suo vantaggio sfruttando i cente. A questo punto ci si ritrova mento stesso in cui se ne disco- ne assume carattere polifonico, e tori sono puntati su una giovane punti deboli dei ruoli altrui. di fronte alla solita questione; chi sta per porsi in deliberata rela- acquisisce di conseguenza vivacità cilena divenuta avventuriera per Ma se il nuovo romanzo di Al- si occupa della letteratura dei pae- zione anche con la tradizione drammatica e tensione dinamica. amore, che divide la sua vita tra lende si configura, a livello tema- si dell'America Latina è solito ave- borgesiana, quando afferma che Rispetto a Vicini eccentrici (1998; le mura della casa di una Santia- tico, come un ritorno ai tempi di re una particolare predisposizione il nome giusto per la sua scrittu- Piemme, 1998), La casa della lagu- go confusionaria e vitale di metà D'amore e ombra (1984; Feltrinel- alle presentazioni in serie; basti ra è "realismo fantastico. Non na appare più complesso e ricco Ottocento e gli spazi senza legge li, .1991) ed Eva Luna (1987; Fel- pensare all'effetto minestrone de- magico. La differenza tra i due di stimoli, per quanto la struttura 'della California della febbre del- trinelli, 1991), si percepisce anche gli anni del boom. E ancora peg- termini è molto sottile. Nel reali- di base sia molto simile. Nel pri- l'oro. un offuscamento dei toni brillanti gio, quando si tratta di autrici, si smo fantastico non esiste una mo, la saga famigliare che si snoda chiara distinzione fra realtà e attraverso il racconto di Elvira, di- fantasia. Nel realismo magico, scendente della dinastia dei Rivas invece, è possibile registrare il de Santillana, appartenenti alla passaggio da una all'altra". Una grande aristocrazia della terra, e dei Vernet, industriali filostatuni- Per questo si può dire che è l'Isola nel suo distinzione già presente in Tutta una vita (1998; il Saggiatore, tensi, comunica spesso la sensa- complesso a essere la protagonista di Tuo è il re- zione di trovarsi di fronte a situa- cuperare il proprio passato attraverso gli ogget- 1998), una storia d'amore vissu- gno, come Macondo lo era di Cent'anni di soli- zioni e personaggi non completa- ti, ma questi le ricordano sempre la cosa sba- ta da un punto di vista decisa- tudine. Tuttavia, sebbene la ricchezza e la fanta- mente indipendenti rispetto a idee gliata. C'è la Contessa Scalza, una sorta di Cas- mente originale: è difficile stabi- smagoria delle vicende che animano l'Isola, in- e stereotipi che li hanno generati. sandra alla buona, che vaticina la fine dell'Isola sieme a quel sapore un po' surreale che fa loro lire se il narratore sia intra- o ex- "facendo suonare i suoi polsi d'argento e pro- da sfondo, potrebbero indurre à un parallelismo tradiegetico se si tratta del feto Chiude la carrellata una spu- fumando l'aria con il suo ventaglio di legno di con la mitica città di Garcia Màrquez, la mano che per i lunghi anni della sepa- meggiante favola della colombia- sandalo". C'è lo Zio Rolo, omosessuale, pro- dell'autore lo impedisce. Abilio Estévez è, ri- razione della madre dall'amato na Fanny Buitrago, pubblicata di prietario della raffinata libreria Eleusis, infeli- spetto al grande colombiano, più raffinato, più resta a osservare gli eventi, recente in edizione economica. La cemente innamorato di un marinaio senza scru- colto, e in Tuo è il regno non si contano i riman- aspettando il loro congiungi- signora del miele è la storia di una poli e senza cuore di nome Sandokan, che po- di letterari. Inoltre, i continui interventi intra- mento per venire al mondo. In Cenerentola che è riuscita, dopo trebbe essere nato da Cernuda o da Genet. C'è diegetici dell'autore - sempre giocosi, mai pe- La borsa della signora Rodriguez anni di venerazione incondiziona- il negro Merengue, venditore ambulante di dol- danti - impediscono a questo romanzo di calca- le coordinate spazio-temporali ta e univoca, a portare all'altare ci, padre alla continua ricerca del figlio Chavi- re i luoghi comuni del realismo magico. Se an- finiscono per perdere completa- un Principe Azzurro sbagliato. to, sempre introvabile, autore delle innumere- che qui, come nel caso di Macondo, si procede mente valore. I ricordi si mesco- Teodora Vencejos vive da sempre voli statue bianche che si trovano nell'Isola. Ci nella lettura con la continua sensazione di tro- lano con i pensieri e con le stes- all'umile servizio di Galaor Ucrós, sono le sorelle Marta e Mercedes che si sono varsi in procinto di smascherare la valenza me- se parole che leggiamo, alla rin- il cui attraente aspetto fisico con- create una propria realtà immaginaria: la prima, taforica dell'Apocalisse che incombe sull'Isola, fusa nella borsetta della protago- trasta con l'arido opportunismo cieca, sogna altri luoghi e altre città che non ve- non si rimane in sospeso, chiusa l'ultima pagina, nista, oggetto che è parte viva e che ne governa le azioni, e l'abne- drebbe come non vede l'Isola; la seconda, fru- a tentare variamente di interpretarla. Con estre- inscindibile del suo essere, così gazione le impedisce di gestire strata segretaria municipale, sogna di diventare ma semplicità e con un effetto surprise che illu- come la donna che la indossa è con consapevole padronanza le - senza sapere di esserlo già - un personaggio mina, come in un buon giallo, qualcosa che era corpo vitale e al tempo stesso sue enormi ricchezze, una fortuna di romanzo come Madame Bovary. C'è la can- lì fin dall'inizio, la spiegazione ci viene data identità di carta che sotto la vo- materiale che le era stata occulta- tante d'opera Casta Diva ossessionata dalla sua nell'epilogo. E si scopre allora anche quale fosse- lontà dell'autrice si trasforma ta dalla classica matrigna cattiva, antica bellezza, dalla lirica e dagli specchi, che il tempo della narrazione, dilatata nelle trecen- costantemente: si piega secondo ma soprattutto una straripante conduce una vita squallida con un marito para- tocinquanta pagine di monologhi in cui ogni i capricci delle sue mani, svento- sensualità che trasmette immedia- lizzato, una figlia deforme e un figlio - Tingo personaggio rende conto del proprio passato la sotto il suo soffio, brucia, se tamente a chi solo le passa vicino, Non-Capisco - cui è destinato il ruolo di scemo come nell'imminenza del Giudizio Universale: lei lo decide, ma soprattutto av- ma di cui nemmeno si accorge. del villaggio, cosa che però lui, paradossalmen- un capodanno, quello tra il 1958 e il 1959, che volge le'cose prendendone la Come nelle migliori favole, un ba- te, capisce. E ci sono ancora Melissa, Vido, Se- non significò per i cubani un semplice anno in forma senza mai appartenere al- cio e una pozione magica salvano bastiàn, Lucio, Chango, Pinito, Padrino... Poi più... L'incendio provocato dalla candela rove- la loro sostanza. E così la eic- l'eroina, che nel frattempo si è pu- c'è II Ferito, il misterioso giovane rinvenuto sciata sbadatamente da Dona Juana, risvegliata- ciottella signora Rodriguez rima- re addormentata, casomai qualcu- nell'Aldilà trafitto di frecce e avvolto in una si da un coma durato trent'anni, che distrugge ne incinta mentre perde i denti no non si fosse accorto che la ver- bandiera cubana per il quale la popolazione l'Isola, sigla quel memorabile passaggio a una da latte e legge il proprio mano- nice luccicante che l'autrice spar- dell'Isola sviluppa una spontanea e incompren- nuova era, nonché la fine del romanzo. Eppure scritto fino alla fine scoprendo ge a grosse pennellate è proprio sibile devozione. C'è, infine, l'Isola tout court, Tuo è il regno non è solo la rivisitazione di un'in- in anticipo quale sorte l'attende. quella del mondo incantato delle ovvero l'isola intesa in senso letterale, quale fanzia o il racconto del febbricitante momento fiabe. A rimuovere ogni dubbio Rosario Ferré si muove su un luogo della solitudine per eccellenza in cui, do- storico in cui si è svolta. La Rivoluzione del '59, sulla parentela che lega anche versante diverso della stessa tradi- vunque si vada, ci si trova sempre una barriera quella rimasta sui libri di Storia, vi assume la va- questo romanzo alle opere del suo zione letteraria, quello più vicino d'acqua davanti. E l'Isola nella sua simbologia lenza metaforica di un Diluvio Universale, per egregio connazionale basta il no- ai canoni del realismo. In una di terra effimera, imperfetta, accidentale, di- questo non si tratta nemmeno di un romanzo me della corrente cui esso si ascri- Puerto Rico in cui manca fisica- nanzi alla persistente ubiquità e magnificenza politico o ideologico. Lontano da celebrazioni ve: lo chiamano "erotismo magi- mente lo spazio naturale che ispi- del mare, che invece partecipa di tutti gli attri- di sorta, Tuo è il regno è, semmai, una grande fa- co", quel filone tutto femminile e ra i miti d'incontaminato splendo- buti dell'eternità. vola metafisica. ispanoamericano in cui la sugge- re delle opere di Garcia Màrquez, stione delle atmosfere di Macon i romanzi si popolano di persone, do passa al servizio del corpo e dell'autore colombiano Ferré femminile e lo rende mitico. • accoglie il gusto per le saghe fami- DEI LIBRI DEL MESE

STENDHAL, Armance. Alcune scene che si direbbe definitiva nel di un salotto parigino nel 1827, ed. Nuova edizione del primo romanzo di Stendhal mare di contributi su Armance orig. 1827, introd. di Mario Lava- per la convergenza sapiente di getto, trad. dal francese di Nunzia Octave, o le insidie della felicità critica storica, analisi struttura- Palmieri, pp. 218, Lit 16.000, le e psicanalisi. Il complesso Einaudi, Torino 1999 rapporto tra lo "schema-mac- Carlo Lauro china" di Armance e il suo Armance fu scritto nello spi- "narratore insolvente" è ogget- rito di una scommessa. za ad affrontare la società di- di Don Giovanni, ha sempre in- cui progetti di nozze lo insidia- to di una disamina in cui si è Stendhal volle raccontare una fendendosi con l'"arte della carnato una dignitosa medio- no a ogni varco e, sommer- trascinati dalla lucidità di ogni drammatica vicenda amorosa, dissimulazione". Poi, in cre- crità erotica?). sa dalla inconcludenza di mil- asserzione e dal circuito di ipo- finita poi in un suicidio, senza scendo, il proposito di non con- In un certo senso, per questo le chiacchere mondane, una tesi; anche una ricognizione mai rivelare la causa vera di trarre mai matrimonio e lo stra- gioco di allusioni, di piccoli ragazza di quel milieu può giun- d'archivio (il ripescaggio della tanta infelicità. Oggi è quasi ziante, atterrito autocompati- messaggi cifrati, di rimandi e gere al gran pièce di Scribe impossibile imbattersi in Ar- mento, allorché scopre di esse- sospensioni di senso, che ricor- giorno con la del 1826 che mance senza possederne pre- re innamorato di Armance (sce- da lo spirito dei journals e delle indifesa igno- sconvolge Oc- ventivamente la chiave; basta ne tra le più romantiche di un opere autobiografiche, questo ranza di Arman- tave) ci permet- un'occhiata alla quarta di co- romanzo che sembra modellato primo romanzo è forse più ce. Stendhal fu te di rientrare pertina per sapere in anticipo con perfetta naturalezza sulla stendhaliano dei successivi, an- estraneo ai sa- nel vivo di Ar- che tutte le contraddizioni, le narrativa sei-settecentesca). E che nel sottile condizionamen- lons della Re- mance non sol- incertezze, i rimandi del prota- soprattutto l'accenno a un se- to della vastissima esperienza staurazione, ma tanto aggiun- gonista, Octave de Malivert, greto che, come dice Octave ad teatrale di Stendhal in quegli il brusio dei pet- gendo una tes- hanno un'unica, spietata moti- Armance, giustificherà le sue anni: palpabile, per esempio, tegolezzi e dei sera al puzzle, vazione: la sua impotenza ses- "fatali stravaganze"; quindi nei frequenti intrecci dialogici cerimoniali che ma con la sen- suale. La solu- nozze, confes- o in alcune situazioni logistiche soffocano e mettono in fuga Oc- sazione che altri segnali datati, zione, com'è sione scritta e (il macchinoso scambio segreto tave risulta tutt'altro che un fon- e forse ormai illeggibili, si an- noto, Stendhal suicidio. di missive tra i due innamorati). dale di maniera (il sottotitolo ce nidino nel testo. l'aveva rivelata Così, all'ulti- Ma a differenza dei fallimenti ne ricorda l'importanza). Né sfugge al critico la forza in una lettera a ma pagina, il di- drammaturgici, il debutto ro- A parte la mancanza della della pagina, bellissima, in cui Prosper Méri- sorientamento manzesco rivela immediata- quasi propedeutica lettera a Octave aspira a una stanza ar- mée, ma è una del lettore igna- mente la vocazione alla struttu- Mérimée (peraltro ampiamente redata con tre specchi di Saint- soluzione de- ro è completo. ra, alla consequenzialità, alla citata), questa edizione einau- Gobain: il narcisismo di quella centrata, estra- Stendhal gli ha verosimiglianza: gli stessi incer- diana di Armance è un gioiello. immagine tre volte rimandata nea al testo. fornito via via ti, "impossibili" passi di Octave La traduzione di Nunzia Pal- dagli specchi si apparenta, per verso i baratri della passione Lavagetto, alla libido della sva- Qualsiasi ope- una serie di in- mieri, di asciuttezza stendha- non subiscono mai un solo lutazione e della intercambiabi- ra è destinata a differenti oriz- dizi che potrebbero anche con- liana, è ancora più felice di scarto che contraddica alla più lità di Don Giovanni. Non si sa zonti d'attesa, ma il caso di Ar- durlo a ipotizzare l'impotenza quella di un predecessore co- di Octave, ma glieli ha poi sot- fine introspezione psicologica. me Bonfantini; cronologia, bi- bene che tipo di pace Octave mance ha determinato nel tempo ritrovi nei "cupi accordi" mo- due approcci di lettura - uno tratti di colpo con gli sviluppi Il meccanismo di Armance è bliografia e note, sempre di finali: una confessione di impo- perfetto, controllato e crudele Palmieri, non sfigurerebbero zartiani: Don Giovanni è il ne- ignaro e l'altro consapevole - gativo di Octave e tutti e due che si direbbero opposti. Le tenza sessuale dopo otto giorni nel seguire le continue dissimu- per completezza in una Plèiade di matrimonio è illogica e in- lazioni del protagonista da un francese. In più, Mario Lava- coincidono nel comune destino mosse di Octave restano le me- di sprofondare. • desime, ma nel caso dell'approc- congruente. E allora? Per il let- salotto all'altro, gabbie regali in getto firma un'introduzione cio ignaro risultano inficiate da tore del 1827 le "fatali strava- un continuo sguisciare della cau- ganze" e il segreto di.Octave re- sa di fondo, dalla instabilità di stavano sospesi nel vuoto e sen- un bersaglio mobile. za un centro, fratto di qualche Octave è un giovane aristo- indefinibile senso di colpa. Da cratico di bell'aspetto e bene- qui le reazioni un po' sconcerta- stante, ma con tendenza all'in- te e deluse di fronte alla enig- trospezione e all'isolamento, maticità di Armance e una deciso a non amare e soprattut- stroncatura di Sainte-Beuve. to a non sposarsi mai. Uniche Viceversa, fuori dal quadro, confidenti sono la madre e una nella lettera a Mérimée, cugina povera, di origine russa, Stendhal chiariva l'ultimo, de- Armance de Zohiloff, della bole anello della impeccabile quale finisce, ricambiato, con concatenazione di avvenimenti, l'innamorarsi perdutamente. eliminando ogni contraddizio- Questo sentimento è vissuto da ne tra la luna di miele e la suc- Octave morbosamente, con cessiva confessione. Octave, senso di colpa e stati di esalta- come tutti gli impotenti, scrive zione, sempre scongiurando la Stendhal, "è ferratissimo nei possibilità del matrimonio e mezzi ausiliari (,..). Una mano trovando in questa rinuncia la abile, una lingua servizievole complicità della sensibilissima hanno dato vive gioie ad Ar- Armance. In più di un'occasio- mance. Sono sicuro che molte ne, Octave si predispone alla ragazze non sanno con preci- confessione di una sua presun- sione in cosa consista il matri- ta indegnità (si autodefinisce monio fisico". anche "un mostro"), ma il de- Coglie invece da subito la stino mette in mezzo alcuni coerenza narrativa di Stendhal eventi (tra cui un cruento duel- il lettore consapevole e fornito lo) che gliene impediranno la di chiave, e con essa ratta una realizzazione. Un curioso im- serie di segnali che si consegna- previsto costringerà Octave e no unicamente a una lettura Armance a sposarsi, ma, dopo pre-informata. Per esempio, otto giorni di luna di miele, Oc- l'esergo di Marlowe apposto al tave chiede di partire per una secondo capitolo ("La malinco- missione militare in Grecia e, nia lo segnava come fosse cosa durante la traversata in nave, si sua, lui che sopravvalutava, per avvelena dopo aver scritto una ambizione, le gioie di cui non completa confessione alla mo- poteva godere"); o la visita alla glie- n tomba di Eloisa e Abelardo (al- Poteva un "ignaro" lettore tra unione impossibile) che Oc- del 1827 intuire, attraverso il tave, Armance e Mme de Bon- nivet intraprendono in una gita romanzo, l'oggetto di questa al Pére Lachaise (cap. Vili); confessione? Probabilmente per non dire della pace che Oc- no. Eppure non c'è dubbio che tave ritrova grazie ai cupi ac- Stendhal delinea subito la sin- cordi di un'opera - ben cara a golare misantropia di Octave e Stendhal - come il Don Gio- i suoi tentativi di fuga dal mon- vanni di Mozart (sarà casuale la do: il rimpianto della sua cellet- omonimia con Don Ottavio, os- ta al Politecnico, le aspirazioni sia col personaggio che, con- di farsi monaco o diventare uno trapposto al demone sensuale "scienziato eremita", la tenden- L'ebreo Grossman venne perse- glia, che appare come un even- Notevole è poi The Tunnel Come si racconta la guerra guitato, e solo nel 1962 pensò di to terribile e assurdo, circonda- (1995) di William H. Gass (per scrivere la seconda parte del ro- to dal silenzio perenne della ora non tradotto), il cui prota- Un pugnale conficcato nella carne manzo, dal titolo Vita e destino, storia: "Il silenzio regnava com- gonista, William Frederick poi sequestrata e pubblicata for- patto e incontrastato e al mon- Kohler, è uno studioso che ha tunosamente nel 1984. do sembrava non ci fosse né scritto un saggio su Guilt and Alberto Casadei Il valore assoluto di quest'ope- steppa, né nebbia, né Volga, Innocence in Hitler's Germany, ra non viene più messo in discus- ma solo perfetto silenzio. Tra le invece di ultimarlo con un'in- Testimoniare le vicende anche mentre presenta atti di eroismo sione, tanto da essere talora pa- nuvole cupe guizzò veloce un troduzione, però, comincia a più atroci senza appiattirle: qué- da parte dei giovani sovietici, ragonato a Guerra e pace, in ef- lampo, quindi la nebbia grigia raccontare, in un monologo de- sto è il primo merito di Vasilij trova modo di narrare la condi- fetti suo modello esplicito. In Vi- si fece purpurea e d'un tratto i cisamente postmoderno che Grossman come giornalista e ro- zione dell'intera città durante la ta e destino c'è spazio per la rap- tuoni invasero cielo e terra. I molto deve a Sterne, la propria manziere della seconda guerra guerra, che viene paragonata a presentazione della vita quoti- cannoni vicini e lontani confon- vita e il proprio rapporto con la mondiale. La recente traduzione "un pugnale profondamente diana nella guerra, per le descri- devano le loro voci, l'eco pre- seconda guerra mondiale, qui della raccolta Anni di guerra fa conficcato nella carne". Del re- zioni crude di ciò che resta dopo conizzava il legame, dilatava il vista come un avvenimento già conoscere aspetti della sua opera sto, anche nel lungo reportage una lotta, per le riflessioni mora- polifonico intreccio dei suoni storico, ma di una storia per -poco noti in Italia, ed è opportu- su L'inferno di Treblinka, scrit- li, i dialoghi ideologici e le sen- che riempivano tutto il gigante- nulla staccata dal presente (e lo no sottolineare subito quelli che to nell'autunno del 1944, dietro tenze di carattere gnomico, che sco contenitore di spazio su cui stesso vale per La memoria del- riguardano il versante letterario la denuncia degli orrori, con- inseriscono i fatti in una dimen- si dispiegava la battaglia". La la foresta, opera unica di Char- e stilistico. Negli articoli scritti dotta in tono inquisitorio e di sione che potremmo definire di seconda guerra mondiale costi- les T. Powers, ambientata nella dal fronte russo-tedesco nel profondo sdegno, si coglie una filosofia della storia. Vi si leggo- tuisce la prova della verità tan- Polonia della fine degli anni ot- 1942-44, benché si senta spesso nota di spontanea e non ideolo- no anche frasi nette, riguardanti i to per i singoli individui, quan- tanta). una retorica di matrice ideologi- gica compassione per il destino minuti fatidici della battaglia di to per interi sistemi politici e Del tutto diverso il caso di co (cui l'autore allora non pote- delle vite sommerse. Stalingrado, interpretata ora co- ideologici: così, il romanzo non David Guterson e del suo La ne- va, né voleva, sottrarsi), sono Grossman si interessò partico- me lo scontro del popolo russo e si limita a definire lo spazio de- ve cade sui cedri. Questo roman- tuttavia già chiare le prerogative larmente alla situazione degli dei suoi nemici tedeschi accomu- gli eroi, ma si amplia a delinea- zo si basa su una solida struttu- del grande narratore, specie ebrei sin dal racconto II vecchio nati nella distruzione voluta dai re le colpe dei responsabili del- ra, molto ottocentesca, e mira quando vengono descritte le maestro (presente nel volume), loro regimi, dato che l'equivalen- la lotta. ad approfondire i rapporti psi- realtà familiari e civili distrutte del 1942, e nel dopoguerra, co- za tra nazismo e stalinismo è una Per tutto questo, Vita e desti- cologici tra i personaggi, sullo dalla violenza brutale dèi nazi- me si sa, coordinò con Ilya Eh- costante ideologica dell'opera (e no si presenta come un'opera di sfondo della lotta nippo-ameri- smo. E, al di là delle condanne renburg la commissione incarica- sarà poi ripresa nel racconto sui grande portata, confrontabile cana dopo il 1942. Elementi morali (frequenti e incisive: "i ta di studiare i crimini antisemiti, gulag dal titolo Tutto scorre..., con quelle di Pasternak e di giallistici e intrecci amorosi so- nazisti rappresentavano la più che produsse il famoso Libro ne- scritto poco prima della morte, Solzenicyn: nella cultura russa, no adattati, con eleganza stilisti- grande menzogna della vita"), ri- ro. Ma la nuova fase di repressio- avvenuta nel 1964). Non manca- sempre legata ai suoi modelli ca, a reinterpretare il destino di sultano soprattutto interessanti i ne contro la popolazione ebraica no pagine di grande penetrazio- ottocenteschi, il morte che la passi in cui il valore dei singoli in Urss, avviata da Stalin nel ne psicologica, come quelle dedi- romanzo reali- guerra introdu- soldati o delle persone comuni 1948, fece progressivamente per- cate alla visita di Ljudmila Niko- stico poteva an- "Al mondo sembrava ce nella vita di viene motivato raccontando, laevna Saposnikov alla tomba del dere a Grossman quella fiducia cora essere im- non ci fosse ogni giorno. magari in poche frasi, le loro nel regime ancora testimoniata figlio Tolja, combattente al fron- piegato per una Insomma, nar- biografie, quasi sempre segnate nella prima parte del suo grande te, o quelle relative alla morte di rappresentazio- né steppa, né nebbia, rare ancora la se- da lutti causati dalla guerra. romanzo su Stalingrado, uscita un gruppo di ebrei in una came- ne epica. Nel se- né Volga, ma solo conda guerra nel 1952 e intitolata Per una giu- ra a gas. Brani vigorosi si leggono in condo Novecen- perfetto silenzio" mondiale può specie nelle corrispondenze da sta causa (di cui purtroppo man- Soprattutto, si trovano passi to, invece, la cri- costituire una Stalingrado, in cui Grossman, ca una traduzione italiana). grandiosi riguardanti la batta- si del romanzo sfida conosciti- classico era for- va, che porta, tissima nelle letterature occi- nei casi migliori, a un realismo dentali, e per riuscire a raccon- non banalizzato e diverso da tare gli eventi eccezionali della quello di pur importanti film, li Belgio, l'odiato Belgio più grande guerra di ogni tem- come Salvate il soldato Ryan di po occorrevano nuove elabora- Spielberg o La sottile linea ros- Giovanni Carpinelli zioni, che interpretassero forme sa di Malick. Ecco perché at- narrative tradizionali (come ap- traverso i grandi romanzi che punto l'epica antica) connotan- continuano a parlare di quel HUGO CLAUS, La sofferenza del Belgio, ed. orig. sapiente del colore tengono a bada il cattivo gu- dole con valori e sensi incon- conflitto comprendiamo sem- 1983, trad. dal neerlandese di Giancarlo Errico, sto. Il protagonista è un ragazzo che passa dall'in- sueti. E ciò che fanno opere pre più quanto esso ha condi- revis. di Luisa Cortese, pp. 667, Lit 35.000, fanzia in un collegio di suore a una adolescenza in - pur diversissime - quali il zionato, soprattutto sul versan- Feltrinelli, Milano 1999 famiglia. Si aggira con il suo sguardo attento Doktor Faustus di Thomas te etico, il nostro modo di pen- nell'universo di una quotidianità che tutto trasfor- Mann, il Partigiano ]ohnny di sare gli estremi. • Quelli che ancora vedono nella dimensione lo- ma in grottesca caricatura di una esistenza consa- Beppe Fenoglio e La Bataille de cale della comunità umana uno spazio regolar- pevole: tutto si perde e si ritrova nel grigiore di Pharsale di Claude Simon: se mente preservato dalle nefandezze della grande una mediocrità senza limiti, tutto, il sesso, l'amo- analizzate attentamente, po- storia. Inoltre i cultori nostalgici di una memoria re, la gioventù, il patriottismo, gli affetti familiari, trebbero fornire la base per co- che colloca nel buon tempo antico la grandezza la fede religiosa, la cucina. Un esempio riguardo struire un canone, valido non I libri morale o la dignità riconosciuta dell'uomo. al patriottismo. I colori della bandiera belga fi- solo per i romanzi sulla guerra. Quelli che credono alla civiltà che celebra i suoi niscono nella merda: "La voce stridula di Dalle: Vasilij Grossman, Anni di 'Wanten, qual è il colmo dell'amor patrio?'. Lasciando ad altra sede la di- trionfi tra i popoli insediati nelle grandi pianure scussione di questo punto, è an- guerra, 1942-44; l'ancora, al di qua o al di là delle Alpi. Quelli che hanno Wanten il babbeo: 'E che ne so io'. Dalle la furia: 1999. 'Col culo rosso cacare giallo su una pietra nera!'". cora opportuno sottolineare che sentito parlare del Midwest americano e non le vicende della seconda guerra sanno immaginare un Midwest che si affaccia sul La compostezza delle linee sullo sfondo è data Vasilij, Grossman, Vita e in Claus dal modo in cui il protagonista Louis mondiale continuano a costitui- mare del Nord, a poche ore di treno da Parigi. re un tema importante per pa- destino, 1984; Jaca Book, Tutti costoro non leggeranno probabilmente La Seynaeve reagisce allo spettacolo. Non si lascia 19982. sommergere. Registra ogni tradimento, ogni ca- recchi romanzieri. A parte le nu- sofferenza del Belgio e non avranno modo di merosissime opere anche narra- cambiare idea. Peccato. Occasioni come tjuesta duta, ogni contorsione di una moralità allo sban- Vasilij, Grossman, Tutto do. E questa la sua vendetta. Da un punto di vista tive dedicate all'Olocausto, sono non si ripresentano tante volte in una vita. molte quelle riguardanti le con- scorre, 1970; Adelphi, 1987. Hugo Claus ha compiuto un miracolo. Ha sa- politico il romanzo ruota intorno al destino del particolarismo fiammingo, che esce assai malcon- seguenze dirette o indirette del puto restituire il clima, la cronaca minuta, i pen- conflitto, specie per le popola- Vasilij, Grossman - Ilya sieri, il linguaggio, i sentimenti di un periodo fra i cio dall'operazione. L'amore per la piccola patria Ehrenburg, Il libro nero, si nutre di vecchi risentimenti e si attacca alle ma- zioni che più di altre sono state più tragici della storia europea, l'occupazione na- parte in causa. Si potrebbe ad 1994; Mondadori, 1999. zista durante la seconda guerra mondiale, in quel- nie di purismo linguistico. Il romanzo comporta un ritratto del localismo in un triste momento: esempio citare II morbo Kitahara la periferia spirituale che è la Fiandra. Un roman- di Christoph Ransmayr. La sto- William H. Gass, The Tun- zo di formazione diventa un periplo tra gli orrori l'anima più retriva e bigotta della Fiandra crede di nel, A. Knopf, New York potersi salvare coltivando l'amicizia della Germa- ria è ambientata in un paesino di una esperienza tragica che non arriva a prende- austriaco, Moor, la cui vita è in- 1995. re la misura di se stessa. Tutto è vissuto nella for- nia nazista. Abbraccio mortale, che dà luogo do- po la guerra a penosi travestimenti della realtà. La delebilmente segnata dalle vi- ma di uno scmpolo meschino e miope che dà libe- David Guterson, La neve misera apoteosi si rovescia nella più ignobile delle cende belliche, peraltro raccon- ro corso alle fantasie trasgressive, alle paure e ai ri- cade sui cedri, 1995; Longa- disfatte, tra i sotterfugi dei vinti e le furbizie o le tate senza riferimenti storici pre- sentimenti di un'esistenza avvolta in una coltre nesi, 1996. immeritate rivalse di qualche vincitore senza glo- cisi. L'intersezione tra il tempo spessa di abitudini, di parole banali, di improba- fantastico (o meglio: real-mera- bili certezze. C'è chi ha parlato in proposito di En- ria. Il Belgio, l'odiato Belgio torna sulla scena alla fine; ed è la Mente Fiamminga Marnix de Puydt a viglioso) del romanzo e le allu- Charles T. Powers, La me, sor e di Fellini. Si potrebbe aggiungere Bruegel: sioni alla violenza della guerra moria della foresta, 1997; Fel- l'emozione estetica deriva qui come nei quadri del pronunciare in un francese d'altri tempi un vago omaggio allo spirito laico della patria rifiutata: crea una sorta di cortocircuito, trinelli, 1998. pittore fiammingo da una grande efficacia, da una cosicché la narrazione sembra spietata esattezza nella rappresentazione del brut- "Vorrei che ci ragionaste sopra", ossia]e voudrais que vous raisonnassiez de ce que je vous dis là. non riguardare più soltanto Christoph Ransmayr, Il to; come in Bruegel, la finezza del disegno e l'uso l'Europa distrutta e la sua fatico- morbo Kitahara, 1995; Feltri- sa rinascita, bensì ogni paese nelli, 1997. sconvolto da lotte. HPR&M Due secoli ad Haiti Lè sorti ambigue dei Morelli Ollivier chi è?

Alba Pessini Émile Ollivier, haitiano d'origine, è nato a fa conoscere al grande pubblico, ottenendo an- Port-au-Prince il 19 febbraio 1940. Lì ha tra- che il premio Jacques Roumain attribuito dalla ÉMILE OLLIVIER, Madre Solitudine, Noémie, e infine Nicolas, il più scorso i primi venticinque anni della sua vita e rivista "Étincelles". Segue, nel 1986, un secon- ed. orig. 1983, trad. dal francese di giovane, che si immola col fuo- si è laureato in filosofia - materia che ha inse- do romanzo, di tono più leggero,, nel quale Ol- Maurizio Ferrara, pp. 161, Lit 25.000, co dopo aver involontariamente gnato nella vicina Pétionville. Nel 1965 la dit- livier può dare sfogo alla sua vena umoristica, al Lavoro, Roma 1999 consegnato il fratello a Tony tatura di Duvalier lo costringe all'esilio: sceglie suo grande talento di "conteur", presentando Brizo. La famiglia Morelli sem- la Francia, dove, per mantenersi, dice di aver una storia gioiosa in cui quattro adolescenti di una cittadina di provincia haitiana osservano un Tutto nasce, quasi come in un bra così segnata da un destino fatto trentasei mestieri, ma riesce anche a otte- uomo e una donna in perenne guerra di vicina- romanzo giallo, dal desiderio di crudele, dalla morte, dalla deca- nere alla Sorbona un Certificato di studi lette- to per accorgersi poi che l'odio non era che una un figlio, Narcès Morelli, di denza e dalla follia, trincerata in rari. Un anno dopo approda in Québec, dove forma dell'amore, come a dire che la verità va scoprire la vera causa della quella grande casa-bunker in pensa di essere solo di passaggio - giusto il cercata oltre le apparenze. Gli altre due roman- morte della madre, impiccata cui gli abitanti della città esita- tempo per riprendere fiato. Ma in realtà vi ri- zi, Passages (1991) e Les Umes scellées (1995), sulla pubblica piazza davanti a no ad avventurarsi per supersti- mane fino a oggi, svolgendo la sua attività di gli valgono rispettivamente Le Grand Prix du centinaia di persone, circa dieci zione, per paura di essere conta- professore prima ad Abitibi e, dal 1968, a Mon- Livre de Montréal e Le Prix Carbet de la Ca- anni prima, per aver ammazzato minati da quell'alone misterioso treal. Nel frattempo prosegue gli studi, e nel raibe. Con queste opere Ollivier torna a inter- con un colpo d'arma da fuoco che circonda la dimora. 1980 ottiene un dottorato in sociologia. Oggi è rogare il destino degli haitiani continuamente Tony Brizo, capo della milizia Basti pensare a certi fatti stra- docente di scienze dell'educazione dell'Univer- segnato da partenze forzate e da impossibili ri- urbana e del penitenziario di ni mantenuti vivi nel corso dei sità di Montreal; e in questa materia ha pubbli- torni, a cominciare Trou-Bordet - città che ricorda secoli dalle dicerie popolari, o a cato diversi saggi, in dalla prima grande inequivocabilmente Port-au- certi poteri di cui alcuni membri particolare sull'edu- ferita che fu quella Prince, capitale di Haiti - dove erano dotati, come "Juan Morel- cazione degli adulti, della tratta degli si consumano tutte le torture e li [che] poteva camminare sotto l'integrazione degli schiavi. Infine, con le vessazioni subite dagli oppo- ùn filo di ferro i giorni di grande immigrati e l'identità Mille Eaux, che l'edi- sitori al regime. Narcès, narra- pioggia senza bagnarsi" oppure culturale. tore Gallimard inse- tore e personaggio, ha vent'anni "Mario Morelli [che] nacque Il suo esordio nella risce nel 1999 nella all'inizio del romanzo, e la sua vecchio e diventò bambino man letteratura avviene sua collana "Haute instancabile e meticolosa ricer- mano che cresceva". Molti epi- con una raccolta di Enfance" dedicata ca lo condurrà a ricostruire, tas- sodi riguardanti i Morelli sono novelle intitolata alle autobiografie, è sello dopo tassello, non solo la frutto di voci che corrono, ali- Paysage de l'aveugle, venuto il momento sua storia personale e quella mentate^clalla fantasia popolare dove sono presenti per l'autore di inter- della famiglia Morelli ma anche e da un'inestinguibile sete di me- i due spazi di cui Ol- pellare il proprio la storia della sua isola. In que- raviglioso, ed è proprio qui che livier non potrà, da passato, la propria sto viaggio a ritroso è accompa- si ritrova il volto haitiano del ro- allora in poi, più fare memoria per salvare gnato dall'anziano e fedele ser- manzo, dove l'esuberanza della a meno: lo spazio dall'oblio un'in- vitore Absalon Langommier, parola orale sembra sopraffare d'origine (in questo fanzia, una Haiti, che personaggio fuori dal tempo, quella scritta. Lo scrittore diven- caso la Haiti dei Du- i viaggi di ritorno, che sembra aver attraversato i ta semplicemente - per dirla con valier) e lo spazio ora di nuovo possibi- secoli portando con sé le leg- lo scrittore martinicano Patrick d'esilio, il Canada, li, non riescono a re- gende e i segreti Chamoiseau - il Québec. È però il dei Morelli. un "marqueur de romanzo Mère-Soli- stituire. Questi ultimi, paròles" che tra- tude, del 1983, che lo (A.P.) discendenti di scrive le numero- una famiglia ita- si versioni che si liana, arrivano raccontano dello a Trou-Bordet stesso fatto (pen- re per far emergere un immagi- poco dopo lo siamo qui alle tre nario collettivo. "Ricordo" e Caraibica, africana, americana sbarco di Cri- scuole di pensie- "memoria" sono incontestabil- stoforo Colom- ro popolare che mente le due parole chiave di Il vecchio zoppo e il materialismo bo; gli antenati si affrontano sul Madre Solitudine, memoria di Narcès - Démétrius, Juan, rapporto fra i Morelli e il loro dell'autore, memoria di Absa- Joseph, Nicolas, Paracelse - servitore Absalon) per rendere lon, memoria di una famiglia, PAULE MARSHALL, Danza per una centro di molti studi critici su fanno ogni volta rivivere al let- una realtà caraibica dove la ve- memoria di un popolo che ha vedova, ed. orig. 1983, trad. dall'in- multiculturalismo e ibridismo. tore, anche se brevemente, un rità non è mai unica e inconfuta- sempre corso il rischio di esse- glese di Orsola Brizio e M. Giulia In storie avvincenti e raffinate, periodo preciso della storia di bile ma nasce dal molteplice e re cancellata. Fabi, postfaz. di M. Giulia Fabi, che risentono della tradizione Haiti, come la lotta per l'indi- dalla mescolanza. La prima opera di Émile Ol- pp. 245, Lit 28.000, Le Lettere, Fi- orale dello storytelling, i Caraibi pendenza, il regno di Faustin livier tradotta in italiano è for- renze 1999 compaiono di volta in volta co- Soulouque, o gli anni bui della Al di là della dimensione ro- se il suo romanzo più ricco e me sogno o incubo, come luogo dittatura dei Duvalier. manzesca, Madre Solitudine si legge anche come una sorta di più complesso dal punto di vi- Finalmente giunge hi Italia un cui tornare o da cui fuggire, co- I Morelli occupano dunque manifesto per la salvaguardia sta delle scelte narrative e della romanzo della scrittrice Paule me Eden deteriorato dal turismo tutto il romanzo; sono a volte di un paese, Haiti, che è stato complessità degli intrecci; rien- Marshall, attiva negli Stati Uniti e dalla commercializzazione, co- schierati dalla parte del potere, dominato e saccheggiato dalla tra tuttavia perfettamente nel- fin dal 1959, quando pubblicò il me spazio della memoria e del di cui hanno saputo sfruttare i colonizzazione, dall'occupa- l'insieme più vasto degli scritti suo primo romanzo, Brown Girl, mito. vantaggi (e per loro la tratta de- zione americana e dal susse- di Ollivier che si concentrano Brownstones, diventando un'e- Danza per una vedova è il ter- gli schiavi, il mercato di carne guirsi al potere di giunte mili- attorno a tematiche che acco- sponente di spicco della lettera- zo romanzo di Paule Marshall. umana, fu una grossa fonte di tari sanguinarie. Madre Solitu- munano quasi tutti gli scrittori tura afroamericana. Spesso ac- Pubblicato originariamente nel guadagni), ma li ritroviamo an- dine funge da haitiani in dia- comunata a Toni Morrison e 1983 con il titolo Praisong for che difensori dei diritti dei con- preziosa mappa spora: la ferita Alice Walker, Paule Marshall ha the Widow, è stato tradotto in tadini .con Gabriel Morelli per guidarci at- dell'esilio, il ri- una voce autonoma, forte e ori- varie lingue e accolto con favore pronto a sacrificare la propria traverso la sto- torno, la con- ginale che merita, di essere ascol- dalla critica e dal pubblico, otte- vita per una giustizia che a Hai- ria ma vive an- servazione delle tata; una voce in cui si sentono nendo importanti riconoscimen- ti si rivela però spesso precaria. che delle mille proprie origini modulazioni caraibiche, timbri ti quali il Before Columbus L'ambiguità della famiglia Mo- storie della vita e il ruolo del- africani, echi della tradizione American Book Award. Prota- relli riflette quella del paese. quotidiana de- la scrittura in americana. Nata a New York nel gonista del romanzo è Avey Émile Ollivier si sofferma più a gli haitiani, del- questi processi. 1929 da genitori originari delle Johnson, un'americana nera di lungo sulla storia recente. Ci le loro pratiche Ogni romanzo Barbados, in quel suo primo ro- sessantaquattro anni, che ha la- presenta le vicissitudini di religiose vudù, di Ollivier si manzo rappresentava in modo vorato tutta la vita, come il mari- Astrel (nonno di Narcès), di sua e la descrizione sofferma su una intenso e commovente la comu- to, per ottenere il benessere eco- moglie, ma anche dei loro cin- del carnevale offre al lettore un o più sfaccettature di questi in- nità di immigrati dai Caraibi, la nomico ed entrare a far parte que figli: Eva Maria che impaz- efficace spaccato di vita carai- terrogativi con uno stile ricco, loro lotta per la sopravvivenza, il della borghesia, con casa nei vivace e generoso di immagini, zisce e scompare dopo essere bica. Il racconto delle vicende conflitto fra memoria e sogno sobborghi di New York e abiti di metafore, di colori e di di- stata sequestrata dalla polizia; dei Morelli interessa l'autore americano, lo scontro con il raz- eleganti. Da quando è rimasta Noémie, madre di Narcès; Hor- solo perché specchio che gli smisura. Anche se i suoi ro*- manzi sono redatti nella fredda zismo, ma anche la difficoltà di vedova, ogni anno si concede tense che, dopo la morte della permette di scavare come un relazionarsi con la tradizione come vacanza una crociera ai archeologo (figura molto cara a città di Montreal, il loro lin- madre, prenderà le redini della afroamericana. Il confronto fra Caraibi con due amiche. Ed è Ollivier, e la si ritroverà sotto guaggio li colloca nel vasto am- casa per poi sprofondare nell'al- culture diverse, in particolare proprio durante l'ultima crocie- colismo; Gabriel, giornalista le vesti di Adrien, protagonista bito della letteratura caraibica, del romanzo del 1995 Les Ur- dove al di là delle lingue impie- quelle delle Indie occidentali e ra che ha un sogno attraverso 0 prima esiliato, poi imprigiona- degli Stati Uniti, ritorna in tutta quale riaffiorano in lei ricordi to, e che non ritroverà la libertà nes scellées) nella storia, negli gateci delinea un immaginario archivi, nella memoria popola- comune. • la sua narrativa, che con creati- se non grazie al sacrificio di vità esplora problematiche ora al Un viaggio ironico e disperato Una voce della diaspora Era destino Intervista a Paule Marshall di Gianfranca Balestra Daniela Marcheschi

Signora Marshall, cosa pensa del titolo italia- Come è nato Danza per una vedova, qual è KNUT HAMSUN, La Regina di Saba, re alcuni debiti culturali verso no del suo libro? stata la fonte di ispirazione per il romanzo? ed. orig. 1897, trad. dal norvegese certo romanticismo tedesco (ad "Sono entusiasta del titolo. 'Danza' cattura "Un giorno un collega antropologo mi mandò del Laboratorio Iperborea, postfaz. esempio von Eichendorff), ma il senso di celebrazione e rituale suggerito dal in regalo un libro, Drums and Shadows, che rac- di Giovanna Paterniti, pp. 56, anche verso la cultura americana, titolo originale. Inoltre la danza è centrale a coglieva una serie di interviste fatte a persone Lit 10.000, Iperborea, Milano 1999 in particolare verso II libro degli questo libro, rappresenta il momento culmi- molto anziane che abitavano su isolette al largo schizzi di Washington Irving. È nante del romanzo: la protagonista ritrova se delle coste della Carolina del Sud e della Geor- Il norvegese Knut Hamsun noto che Hamsun viaggiò a lun- stessa nella danza, quando riconosce una gia. Questi anziani ricordavano molte delle cose (pseudonimo di Knud Pedersen: go negli Stati Uniti tra il 1882-84 profonda somiglianza fra le danze afroameri- che i loro nonni avevano raccontato loro 1859-1952) incluse questa no- e il 1886-88, lavorandovi dura- cane che faceva da giovane, prima di imbor- sull'Africa, e tutti evocavano la storia degli Ibo vella nella sua raccolta Siesta del mente e riportandone forti sug- ghesirsi, e la danza creola a cui si unisce che, arrivati come schiavi su quelle coste, aveva- 1897. Tale silloge apparve in gestioni, ed è un tema tipico di sull'isola. Ma la danza è anche centrale nella no lanciato uno sguardo al posto in cui erano uno dei periodi di più intenso la- Irving quello del vagabondare tradizione afroamericana in generale, dove ha sbarcati in catene e avevano deciso che quello voro per l'autore già celebre, che immergendosi nel paesaggio o sempre un valore positivo, di affermazione e non era un luogo ospitale. Tutti insieme, uomini, aveva diretto il suo interesse an- collegando il viaggio al sogno e coesione culturale". donne e bambini, si voltarono e si incamminaro- che verso il mondo del teatro, alla fantasticheria a occhi aperti. no per tornare a casa. Si incamminarono sull'ac- producendo la trilogia Ved Ri- Solo che questo viaggio di Ham- Il nome della protagonista è Avey, abbrevia- qua e ovviamente alcuni annegarono, ma, secon- gets Port ("Alle porte del re- sun non conduce in nessun luo- zione di "Avatara", che è un termine sanscrito do la versione di questi anziani, altri continuaro- gno", 1895), Livets Spili ("Il gio- go: tutto è deciso in partenza, ed e appartiene alla tradizione religiosa indiana. no a camminare e raggiunsero l'Africa. Dopo co della vita", 1896) e Aftenrode è lo scacco della frustrazione ine- Come ha scelto questo nome? avere letto quella storia non riuscii più a dimenti- (" Tramonto ", 1897 ). Ripetute vitabile, dell'impossibilità di "Ho fatto fatica a trovare il nome per la mia carla. Allo stesso tempo avevo dentro di me que- tracce di una simile familiarità concretizzare i propri accesi de- vedova. Finalmente un giorno mi sono ricorda- sto personaggio di donna di mezza età, borghese col teatro risultano nell'ossatura sideri. Da tutto ciò scaturisce ta di un racconto intitolato Avey incluso in e tradizionale; probabilmente perché io stessa dei rapidi dialoghi presenti in l'ironia. Non a caso essa è tanto Canne, un fantastico libro di Jean Toomer. E la stavo entrando in quella fase della vita, un pas- questa novella, che è forse tra le evidente in questa novella: nella storia di una giovane donna di Washington, at- saggio davvero difficile. Sentivo che quegli anti- più sperimentali di Hamsun, in- buffa stizza del protagonista, traente e liberata, che ha molte storie d'amore. chi Ibo avevano qualcosa da dire alla mia donna signito del premio Nobel nel uno scrittore mai riconosciuto da Come si vede è un personaggio molto diverso contemporanea, e che l'unico modo per scoprire 1920. Con una struttura perfet- coloro con cui entra in contatto; dalla mia vedova, ma il nome era giusto. Inol- di che cosa si trattava era scrivere un romanzo". tamente circolare, segnata dalla nella puntigliosità con cui egli tre lo potevo usare come abbreviazione di ripetizione, all'inizio e in fine, di sottolinea le spese di viaggio ne- 'Avatara', un nome strano, ma non così insoli- Lei è stata definita "scrittrice della diaspora due frasi-chiave - "Così vicino cessarie, creando un vero e pro- to per la cultura afroamericana, che ama dare africana". Accetta questa definizione? come quest'ultima volta io non prio controcanto comico; nel nomi creativi. E uno dei modi per esprimersi in "E forse la definizione critica che prediligo. c'ero mai arrivato (...) Non c'è chiamare alla complicità il lettore modo artistico in una società che non ne offre Sono interessata alla cultura afroamericana, di niente da fare" -, la novella riba- nel tono di oralità (ciò che la tra- molti. Nella cultura induista Avatara è la per- cui faccio parte, perché ho questa doppia ere- disce alcuni temi particolarmen- duzione purtroppo restituisce a sonificazione mitica di una figura storica, e nel dità: sono nata e cresciuta negli Stati Uniti, ma i te cari allo scrittore. Si tratta, da volte con qualche fatica) a cui è romanzo Avatara viene scelta per tramandare miei genitori erano immigrati dalle Indie Occi- un lato, del prepotente bisogno improntato il testo. Più che un la storia degli Ibo, diventandone una sorta di dentali, per cui ho anche l'eredità caraibica e, del vagabondaggio e dell'inelut- "espediente (...) per conferire un personificazione ". per estensione, quella africana. tabilità del sogno; e, dall'altro, maggior grado di veridicità alla del continuo conflitto fra l'ab- storia" (così Giovanna Paterniti bandono all'irrazionale, alla fan- nella postfazione), qui si tratta di tasia, proprio dell'io narrante, e un topos formale d'ascendenza la comune filosofia del buon sen- settecentesca e di straordinario so, a cui è "destino" che egli non successo nell'Ottocento che mira finale la porta a fare sua la leg- ropeo, spinto a seguire tracce mi- possa o sappia adeguarsi. a sottolineare da subito l'irrealtà genda degli Ibo che le racconta- steriose e poi abilmente condotto onirica di ogni evento narrato. rimossi della sua infanzia; un so- va la vecchia prozia. La storia a decifrarle. E proprio la ricca L'io narrante, innamoratosi La libera, sfrenata fantasia, in gno che cambia il corso della sua degli schiavi che, sbarcati in ca- stratificazione culturale a rendere perdutamente di una giovane breve l'arte medesima, viene così vita, spingendola ad abbandona- tene sulle coste della Carolina appassionante questo romanzo, sconosciuta somigliante alla irrisa nella sua incapacità di rea- re la nave. Sbarcata nell'isola di del Sud, decidono di tornare in in cui rituali caraibici e miti afri- donna raffigurata nel quadro La lizzarsi. Nessuna meraviglia, al- Grenada con l'intenzione di Africa camminando sulle acque cani si intrecciano a citazioni bi- Regina di Saba (1888) del pittore lora, che LIamsun le abbia riser- prendere il primo aereo disponi- dell'oceano, diventa parte della bliche e allusioni letterarie del ca- Julius Kronberg, la rivede ca- vato il ruolo di luogo in cui esal- bile per tornare a casa, rimane storia personale della protagoni- none occidentale, in cui l'arte del sualmente dopo quattro anni sul tare il senso del mistero, del- però bloccata sull'isola e inizia un sta e strumento della sua rivolu- raccontare si avvale della tradi- treno per Kalmar; allora la inse- l'unione mistica con la natura, e percorso di conoscenza che - co- zione culturale. Se da bambina zione orale e di una raffinata tec- gue per poterla finalmente riav- che, confinatala nell'irrazionale, me sostiene M. Giuba Fabi nella aveva a un certo punto messo in nica narrativa. La prosa di Paule vicinare, ma in verità per toccare abbia poi nutrito simpatie per il postfazione - si configura come dubbio la possibilità di cammi- Marshall danza al ritmo del jazz e con mano l'insensatezza del suo nazismo: date simili premesse una vera e propria quest, una ri- nare sulle acque rinunciando al del blues che i giovani protagoni- sogno d'amore: la donna è pro- estetiche, poteva essere il tentati- cerca fatta di prove, incontri con folklore nero e alla tradizione, sti ascoltano dopo una dura gior- saicamente già sposata... vo di riappropriarsi in qualche aiutanti mitici, riti iniziatici. da adulta recupera questo mito nata di lavoro, danza al suono dei Moderna, ennesima parodia modo di una possibilità d'invera- Il cammino è arduo e coinvol- afroamericano nel suo significa- gospel domenicali e alla scansio- del "viaggio sentimentale", la no- mento dell'arte stessa. • gente. Da un lato implica una re- to di resistenza all'oppressione e ne dei versi di Langston Hughes vella di Hamsun lascia intravede- visione di tutta la sua vita, rievo- di appartenenza e Gwendolyn cata con ampi flashback che mo- culturale. Allora, Brooks, danza ai strano la lotta della protagonista come il vecchio ritmi dei tamburi Belfagor e del marito per affrancarsi dalla marinaio della "Da bambina africani e della povertà e dal ghetto. Avey rag- ballata di Cole- musica creola. E 325 aveva messo in dubbio in quella danza giunge la consapevolezza dolo- ridge, Avey si as- «Mele cotogne in cassapanca»: Aristofane agli spettatori delle Vespe la possibilità coinvolge il letto- rosa che il successo è stato paga- sume il compito re, comunicando / Paridi della letteratura. Romanzi e reazionari Nicolà Del Corno to a un prezzo troppo alto, che di camminare di raccontare la vibrazioni oscure Claudio Pogliano Teatro, mondo, sapere, modernità l'adesione ai valori del materiali- storia, quella sua sulle acque" come la musica . LILIANA CAVANI Drammaturgia autoritaria secolo ventesimo smo americano ha comportato personale e quel- prodotta dal vec- una perdita in termini di valori la collettiva, l'e- chio percussio- Buster Keaton ritratto da GIORGIO TINAZZI individuali e di identità cultura- scursione ai Ca- nista nella cerimonia rituale: le. Dall'altro lato il percorso di raibi e il viaggio degli Ibo, ristabi- "Quella nota era un lamento che Minima personalia Giancarlo De Carlo ricerca la porta a riscoprire que- lendo la memoria storica e l'iden- non poteva provenire solo da un Cesare Ottonieri Concetto Marchesi a Seattle sta identità culturale, a livello tità culturale. barile di rum usato come tambu- personale e collettivo. Avey do- Il percorso della protagonista ro. La sua origine doveva essere Nullo Minissi José Saramago vrà affidarsi a un aiutante mitico, di Danza per una vedova si snoda il cuore, la cavità più recondita, Giulio Ungarelli Gianfranco Contini scrittore di lettere un vecchio zoppo che incarna in spazi e tempi incantati, che ferita e ancora sanguinante, del una divinità degli Yoruba e la in- non sono quelli delle immagini fascicolo 324 cuore collettivo". Lo stile di EUGENIO GARIN Lettera famigliare troduce al culto africano degli pubblicitarie delle isole caraibi- Paule Marshall si esprime in antenati, inducendola a parteci- che, ma quelli filtrati dalle sue continue variazioni capaci di pare, al rito collettivo della dan- emozioni, sensazioni, ricordi. Le rappresentare la realtà e il suo za. Se già la breve traversata da vicende personali, scandagliate valore simbolico, ma anche l'es- Casa Editrice Leo.S.OIschki Grenada a Carriacou la porta a con finezza psicologica e risonan- senza del linguaggio creolo e la c.p.66, 50100 Firenze - fax 055-65.30.214 rivivere l'orrore del middle pas- ze universali, si dipanano in con- sua musicalità. Rassegna di varia umanità diretta da Carlo Ferdinando Russo sage, e a condividere l'esperienza testi culturali diversi che non pos- Abbonamento: sei fascicoli di 772 pagine, lire 75.000, estero lire 128.000 storica della schiavitù, l'epifania sono non affascinare il lettore eu- (G.B.) c.c.p.21920509 «Belfagor», Firenze Diario di un poeta in maschera Straniato dal secolo Queste poesie non salveranno il mondo Franco Buono Francesco Rognoni

BERTOLT BRECHT, Poesie, Voi. 1 ritmo jazzistico della Canzone del- ROGER MCGOUGH, Estate con Monika e altre versione di Estate con Monika è stata prodotta (1913-1933), a cura di Luigi Forte, la merce ("So io cos'è un uomo? / poesie, a cura di Franco Nasi, pp. 170, da Paul McCartney), e insomma costituiscono pp. LXXVIII-1546, Lit 120.000, Ei- So io chi lo sa? / Io non so che Lit 20.000, Oedipus, Salerno-Milano 1999 un po' l'equivalente della poesia beat america- naudi, Torino 1999 cos'è un uomo, / io so solo il suo na e, più ancora, della musica dei Beatles. prezzo") ci trasmette ancora l'in- BRIAN PATTEN, Il sogno preferito del mulo e al- Discorso analogo vale per Brian Patten, Nel dettare le regole per i re- dignazione impaziente del Giova- tre poesie, a cura di Franco Nasi, pp. 166, il più giovane (è nato nel 1946) dei cosiddetti censori della "Zeitschrift fùr So- ne Compagno e lascia almeno in- Lit 20.000, Oedipus, Salerno-Milano 1999 Liverpool Poets - gli altri essendo, appunto, zialforschung", Benjamin e tuire il fondamento, lontano ma McGough e Adrian Henri (di cui non mi risul- Adorno invitavano energica- non tramontato, della tragica de- Dopo la bella silloge Sconfiggere la gravità ta esista un libro tutto suo in italiano: ma qual- mente a guardarsi dal diffuso ri- terminazione dei suoi compagni a (Sestante, 1994), Franco Nasi prosegue nella cosa si può leggere nell'ormai introvabile anto- corso alla forma dell'"apprezza- porre fine allo scandalo del mon- sua meritoria diffusione della leggibilissima logia di Renato Oliva, Giovani poeti inglesi, Ei- mento", e anche chi oggi pratica do anche al prezzo dell'assassinio. poesia di Roger McGough (Liverpool, 1937) naudi, 1976). Anche quella di Patten è poesia- altre sedi farebbe bene a unifor- Dunque la scelta di riaprire il con la traduzione del celebre Estate con Mo- spettacolo, trascinante nella recitazione, ma marsi a tale buona norma. Tutta- caso Brecht a partire dalla sua nika (1967) (ma il film di Bergman, del 1953, perfettamente gratificante anche sulla pagina. via perfino la miglior regola pati- poesia è da condividere piena- cui il poemetto si ispira, da noi s'intitola Mo- Se le ironie di McGough s'affidano soprattutto sce le sue brave eccezioni, come mente, tanto più perché il volu- nica o il desiderio), aggiungendovi, "d'accor- al gioco sui suoni delle parole, Brian Patten è risulta se non altro dal tono elo- me, che copre gli anni dal 1913 al do con l'autore", una scelta di liriche "che un prestigiatore della narrazione in versi: e se giativo delle recensioni che a suo 1933, non si limita a una riorga- trattano l'amore seguendo le varie stagioni l'allegoria (quando talvolta c'è) può risultare tempo i due legislatori dei con- nizzazione e a semplici ritocchi della vita". un po' cruda, certi incipit smaglianti cattivano tributi altrui dedicarono ai ri- del già ampio corpus lirico finora Qui citerei 40-Love ("l'amore a quarant'an- anche il lettore più smaliziato: "S'innamorò di spettivi libri. Sia come sia, il ca- disponibile, ma offre sostanziali una violinista, / assurde furono le distanze che so in questione non lascia altra ni"... ma anche "quaranta a zero", come nel novità in ognuna delle sue tre ar- tennis!), non fosse che la disposizione tipogra- percorse per conquistare il suo affetto", oppu- scelta che infrangere il loro in- ticolazioni fondamentali: quella re "Una notte ho percorso per nome l'elenco terdetto dichiarando subito che, fica dei versi farebbe ammattire gli impagina- dei testi veri e propri, quella tori delT'Tndice"... Meglio andar sul sicuro telefonico. / Ho attraversato Londra in ordine con questo primo volume delle dell'illuminante saggio introdutti- alfabetico", o ancora "Quando il mulo canterà Poesie di Brecht per la einaudia- con Aceto: "A volte / mi sento come un prete vo del curatore e quella del pre- / in fila per una porzione di fish & chip: / gli uccelli si faranno silenziosi. / Fra loro sce- na "Biblioteca della Plèiade", zioso, densissimo commento te- glieranno un messaggero", e via di seguito, Luigi Forte ci ha consegnato mentre l'aceto viene assorbito, / il prete se ne stuale. sta sulle sue / e pensa a quanto dev'essere bel- quasi ad apertura di pagina. Per non dire di un'edizione esemplare, proba- Cominciamo dai testi. Come si certe brevi composizioni aforistiche: come On- bilmente definitiva e in ogni ca- lo / comprare la cena per due". Dove fra l'al- è ricordato, l'arco temporale par- tro è evidente come Nasi si sforzi di far poesia de ("E anche chi getta il salvagente / ha biso- so largamente innovativa anche te dalle primissime prove -poeti- gno di aiuto a volte, / arenato sulla spiaggia / rispetto a una storia editoriale anche in italiano, spesso con successo, e senza che del ginnasiale quindicenne e mai farlo pesare: ché qui la leggerezza è tutto, atterrito dalle onde") o L'unica poesia d'amore dei testi brechtiana gloriosa co- si chiude sulla produzione di ca- di un cinico-, "L'amore va e viene / e spesso fa me quella italiana. Per molti ver- e una nota sbagliata - lo sforzo ostentato - di- rattere più esplicitamente politico struggerebbe composizioni obiettivamente una pausa, / poi torna per vedere / il danno che si essa si lascia alle spalle anche i composta nel fuoco degli ultimi lui causa". volumi corrispondenti della fragili. Sempre che di fragilità si possa davve- anni della crisi weimariana prima ro parlare per poesie che in Inghilterra hanno Ammiratori di Palazzeschi, di Vivian Lamar- Grafie kommentierte Berliner dell'avvento nazista e dell'esilio und Frankfurter Ausgabe alla venduto centinaia di migliaia di copie, fanno que, di Patrizia Cavalli, accorrete! queste poesie dell'autore. Fra questi due estre- spettacolo, vengono recitate e musicate (una non salveranno il mondo... e meno male! quale si rifà. mi si collocano le due principali La sua pubblicazione ha man- raccolte pubblicate in vita da Bre- cato di un soffio l'appuntamento cht, vale a dire il Libro di devozio- con l'anno centenario della nasci- ni domestiche e Canzoni, poesie, ta del poeta, alle cui rade e svo- cori, ma anche, ed è una novità as- Ne discendono alcuni corollari: Quelle segnalate sono solo al- creatore. Anche questa mutazio- gliate celebrazioni avrebbe im- soluta per il lettore italiano, le quella brechtiana è, consapevol- cune delle acquisizioni critiche ne del concetto d'autore risuona presso una scossa salutare, ma es- Canzoni per chitarra di Bert Brecht mente, una poesia metalettera- profuse in un saggio introdutti- come polifonia nella program- sa giunge pur sempre in tempo e dei suoi amici, tutti i Salmi e tut- ria, "rielaborazione, parodia, vo che ha come presupposto e mata dissonanza della " strofa *di per convincerci della veridicità ti i Sonetti di Augusta. Si aggiunga plagio, citazione". Ecco perché retroterra una pluridecennale commiato del millennio". della profezia sul proprio destino la presenza del Libro di lettura per Brecht "fu un poeta 'inattuale'. consuetudine con i testi brech- Lion Feuchtwanger sosteneva appuntata nel diario giovanile: gli abitanti delle città, di altri cicli Si appassionò al suo tempo in- tiani, e che rifulge nell'apparato che Brecht avesse scritto i primi "Quarantanni e la mia opera sarà minori e di una larga scelta di calzandolo con le forme del pas- di commento, una sezione di drammi e le prime poesie del ter- la strofa di commiato del millen- poesie inedite, sparse e frammen- sato. Si potrebbe sospettare un trecento pagine dove ogni moti- zo millennio, Forte ci dimostra nio" (1920). tarie, e si vedrà che non solo sia- poeta passatista, se non fosse per vo metafora occorrenza sfuma- invece che questa poesia è tutta mo in presenza del miglior Brecht Pur avendo all'epoca già scritto una piccola, ossessiva idea piut- tura di significato è inseguito in intessuta nella trama storica e let- lirico, ma anche del tracciato Tamburi nella notte, che gli varrà tosto moderna: trasferire la poe- ogni rimbalzo da verso a verso, teraria del secolo che chiude il spezzato del suo procedere, dei il premio Kleist, e soprattutto un sia, in una società di massa, in da poesia e poesia, e stretto in millennio, ma per CQSÌ dire leggi- capolavoro durevole come Baal, suoi cambi di registro, delle sue una rete di rimandi dalla quale bile solo nel suo rovescio, anno- svolte come dei suoi arretramenti. mezzo alla gente". Così Forte in quell'appunto Brecht scrive sembra ribattere al giudizio di non si potrà prescindere in futu- data indissolubilmente ad esso e "strofa", non già "scena" di com- Questo intricato processo vie- Adorno che accusò il poeta di ro. Ciò vale anche per le liriche insieme tenuta a distanza, stra- miato, quasi intuendo il capovol- ne radiografato e compiacimento più celebri e studiate, come il niata. Per parte sua il Brecht ma- gimento di valori che sarebbe av- interpretato da regressivo. Pro- motivo della nuvola al centro di turo spinse l'orgogliosa volontà venuto fra il drammaturgo e il li- Forte sul filo di babilmente il fi- Ricordo di Marie A. o quello del giovanile di scrivere la strofa di rico. Quando, nel 1950, Hannah una intuizione losofo non aveva volo delle gru nelle Terzine commiato del millennio fino al Arendt sostenne la superiorità critica che legge' sottomano la Li- sull'amore, finora nota come Gli punto di auspicare di accomiatar- della poesia brechtiana nei con- la poesia di Bre- sta dei desideri di amanti, raccolto dalle terzine sene lui stesso, di scomparire. Per fronti della sua produzione tea- cht come "un Orge, compagno dantesche del canto di Paolo e sua fortuna egli non saprà mai trale, furono in pochi a darle cre- immenso, in- di scorribande Francesca e trasfigurato in una quanto negli ultimi decenni sia dito, mentre oggi non si stenta a quietante, fasci- augustane e teo- delle più alte creazioni di tutta andato vicino a che il suo nome convenire con il giudizio ben più noso diario liri- rico del contrat- la lirica tedesca. fosse dimenticato davvero, come radicale di Max Frisch in base al co". Ma ciò che tempo: "Degli Per questa certosina tessitura appunto fingeva di augurarsi nel quale "il teatro di Brecht è impie- rende tale inedita prospettiva orgasmi, quelli asincroni". (Val Forte ha sacrificato, ci auguria- più radicale dei suoi ricorrenti trito, ma la sua lirica rimane una anche ermeneuticamente fecon- la pena notare che la poesia di mo solo temporaneamente, il li- accessi di autocancellazione. lava" (1978). All'interno di questa da è la convinzione, ben dimo- Orge, ritenuta unanimemente bro brechtiano promesso da L'artificio retorico mascherava disputa sul rango, il punto più strata sui testi, che si tratti dello un testo giovanile e sempre in- tempo. Ma forse quel libro pro- l'auspicio di un mondo finalmen- equilibrato resta quello di Walter sterminato diario di un poeta in messo è già questo libro, perché te pacificato e soddisfatto, libera- Jens, che ha indicato nella lirica il clusa nel Libro di devozioni do- màschera, che "più parla di sé, fin d'ora il suo nome va ad ag- to dal bisogno di eroi e di poeti centro dell'opera brechtiana. E in mestiche, è in realtà del 1956, e più si nasconde. Egli infatti non pertanto non figura in questo giungersi alla schiera di collabo- dalla voce arrochita ("Perché realtà che cosa sarebbe la stessa produce che la propria immagi- primo volume). Ancora: quello ratori-traduttori-coautori che / chiedere del fornaio quando c'è Opera da tre soldi senza La ballata ne esterna, sviluppa un'idea di che si afferma nella lirica brech- dai tempi delle Canzoni per chi- pane a sufficienza? / Perché / de- di Macky Messer o La canzone di profondità psichica fatta di su- Jenny dei pirati, che cosa tiene an- tiana è, infinitamente variato, tarra di Bert Brecht e dei suoi ve esistere un passato, quando perfici". Così, a partire dal cele- amici, il poeta di Augusta e di / esiste un futuro? //Perché deve cora in vita una cantonata sul raz- bre Del povero B. B., dove il poe- "un soggetto leggero, fluido, fa- Berlino ha sempre magnetica- essere ricordato il mio nome"?). zismo come Teste tonde e teste a ta si presenta nei panni di un cilmente adattabile alle situazio- mente sedotto costringendoli a Ma chi oggi, avendo girato lo punta se non la mirabile Canzone Villon metropolitano, vedremo ni più difficili", un "nuovo sog- sguardo sul mondo com'è, lo po- di Nanna? E se oggi ci ritraiamo sfilare tutta "la galleria di ritratti getto antropologico" selezionato lavorare a sua ma anche a loro si poi su questo libro, capirà bene con terrore davanti allo "spetta- e travestimenti che accompagne- dal ceppo degli abitanti delle maggior gloria, comunque fon- colo" del gesto fratricida dei rivo- ranno il gaudente, il saggio, il grandi città e l'unico in grado di dando un nuovo concetto di au- perché il suo nome debba essere luzionari di La linea di condotta, il maestro, l'esiliato, il politico". sopravvivere al loro "peso strito- tore che manda in soffitta l'idea ricordato, e ahinoi per chissà lante". romantica del solitario genio quanto ancora. • „ LINDICE ••DEI LIBRI DEL MESEIBI

consapevolmente il poeta si assu- maticamente e drammaticamen- me del travaglio abbracciando le te a orizzonti sempre più vasti, stimmate e il divenire ("il mio in- ma ancora familiari, o, nei termi- finito esserti sghembo") e scom- ni della tradizione e di Zanzotto, "La travolgente ebbrezza per l'esistere" mettendo che il male, quanto se al paesaggio. ne può patire, culmini in una lot- Nel paesaggio confluiscono su- Giorgio Luzzi ta con la parola, strenua e di por- scettibilità nevrotica e selettività tata conoscitiva. La sua è dunque letteraria, illudendosi di declina- "poesia totale". La ricca fenome- re classicisticamente sul suo para- "Scivolavi come lava o braci diffondendoti, stono forme stilistiche precise che rinviano a nologia dell'illeggibilità, e prima digma - l'elegia e anzi l'ecloga favella, / e fondendo te stessa nel tutto / ingua- questa forte energia conservativa che si dirige del non verbale, esibita dal poe- virgiliana - una voce individuata. ribile del mondo": sono versi che compaiono in sull'effetto di godimento della realtà percepi- ta, non gioca a nascondino con il Ma i modi della percezione, an- uno degli Inediti del libro, sorprese sulle quali ta. Pensiamo all'uso, davvero tipico e frequen- lettore, sfidandolo a scoprire che se non c'è più alcuna fiducia molti di noi si sono precipitati come primo con- te, della congiunzione avversativa "eppure" - chiavi interpretative riservate, ma nel riscatto simbolico del dato tatto. Vi è esaltato H risalto della "mater-mate- da un inedito: "eppur cosi terribilmente lonta- rivela e delinea i confini di fronte sensibile ("morì quel simbolo, ria" nel suo incontro linguistico sulla via che no (...) eppure stento confinato" - che fun- ai quali si è per il momento arre- morì"), hanno subito una trasfor- porta, duplicemente, alla "febbrile, travolgente ziona anche come dilatazione delle possibilità stato l'andirivieni connaturato al- mazione irreversibile. E il paesag- ebbrezza per l'esistere" della quale Zanzotto interne all'ossimoro e che agisce revocando il la sua ricerca ("torno a capo gio che continua a dettarli, fuori scrive ndYAutoritratto del 1977, e alla attitudine negativo in positivo e viceversa, secondo una ogni volta ogni volta poemizzo di ogni disegno provvidenziale e dissimulata per la lauda ("lodare il mondo 'in dialettica della non-perentorietà il cui senso / e mi poemizzo a ogni cosa e in- a prescindere dalle intenzioni quanto esiste'") che ha radici esplicite in un al- sta anche nel negare la negazione e nel tenere sieme / dolenti mie parole estre- dell'autore, dall'ozio e dalla con- tro saggio dello stesso anno. In questo atteggia- aperte le forme graduali di avvicinamento a me / sempre ogni volta parole templazione ribaltandoli in atten- mento di disponibilità diremmo vocazionale a una planimetria a tutto campo del reale al di estreme"), tanto zione sovraecci- inglobare le cose del mondo, o meglio a lasciar- fuori di una prospettiva naturalistica (magari più drammatica- tata e astenia e sene invadere in sede letteralmente primaria, entro un percorso dall'indistinto al circoscrit- mente ' quanto coinvolgendo cioè prima che intervenga la mediazione critica to che può ricordare i pittori americani del meno il procedi- poeta e lettore del giudizio di valore, risiede una delle caratteri- Colorfield). L'uso dell'avversativa non è poi mento risulta nello stesso no- stiche più potenti della scrittura di Zanzotto. E del tutto privo di connessioni con la forma re- vantaggioso sul madismo di rac- da qui che si aprono ai lettori le ragioni di tutta torica àeW'adynaton, attraverso la quale viene piano della co- coglitori, dal una serie di sintomatologie formali che paiono rimarcato con enfasi un fatto impossibile e municazione. E mondo domesti- riorganizzare, tirandolo fuori dall'indistinto, il viene pertanto attivata una forma di nostalgia persino guardan- co del raccolto flusso di quella felicità da autocoscienza del per- per la perdita consumata sul campo delle pos- do a questa scelta retrocessi all'av- cepire che ha nel "piacere del principio" (altra sibilità. solo dal lato degli venturosa ca- felice formulazione zanzottiana) il proprio mo- E possibile leggere in senso autodenotativo svantaggi, la balbuzie il singhioz- sualità della raccolta: il primo più mento chiave. queste categorie dell'indugio come antidoti al- zo il plurilinguismo l'agrammati- bricoleur che collezionista; il se- Penso, tra le altre cose, a quel dimorare at- la rinuncia ricorrendo a un'altra sua folgorante smo la metodica interferenza co- condo impaziente spigolatore. torno all'oggetto che si può interpretare come definizione di poetica: "le 'impossibilità di esi- mica e tutti gli altri disturbi della Sicché il lettore non può disprez- un continuo rinvio dell'inevitabile distacco stere' della poesia sono infinite" (Poesia?, linearità discorsiva che alludono zare il poco che gli resta tra le dall'esperienza d'eros che l'oggetto del mondo 1976); la nostalgia per la rinuncia deriverebbe e si sottraggono all'afasia (ma mani, senza rammaricarsi del rappresenta. Zanzotto non "chiude", ma al dal fatto che una poesia realizzata sta a signifi non si dimentichino le voci dotte troppo che sente di sperperare e contrario tende a introdurre nel discorso pau- care infinite altre poesie non realizzate. D'altra e quelle gergali, le onomatopee, i magari reca tracce meno confuse se moratorie e zone dilatorie, vissute nella co- parte il naturale e l'innaturale si incontrano in composti più improbabili, i pre- della grandezza del poeta e della scienza di una situazione del possibile che, prossimità di quest'ultimo nelle Carità romane-, stiti dalle canzonette, i graffiti), grandezza tout court o ironica- proprio come tale, porta in sé la inguaribile la florida giovane donna allatta il vecchio per addirittura non si vede la novità mente aggiornata. Come la sua nostalgia connessa all'esperienza che viene de- nutrirlo, riaprendo così una sorta di sentiero di Zanzotto, se non se ne coglie la poesia, anche il paesaggio di Zan- finita della "traccia": frutto dell'impari con- edenico dal quale può tornare a transitare la consequenziarietà rispetto alla zotto - e l'inconscio - non si la- flitto tra esecuzione del testo e memoria. Esi- non-esclusione. tradizione o, per dirla tutta, la scia esaurire in una parafrasi. Ma sua predisposizione a una lettura non perché sia veritiera l'immagi- esigentemente e problematica- netta che lo stilizza in puro Signi- mente tradizionalistica. Per le at- ficante. Al contrario, il poeta non tuali masse di "persone colte". cessa di inseguire un senso im- "Orme che s'addentrano al simbolo" a sovraesporre alla realtà che lo pregiudicato dovunque esso si incalza e a sovraccaricare il me- L'itinerario poetico zanzottia- annunci e dove quindi nessuno, dium linguistico, fino a produrne no viene rappresentato come un neppure lui, lo possa liberare de- L'uovo e la gallina 10 schianto (o più verosimilmente crescendo. A buon diritto. Quel finitivamente dalla sua alcato- 11 prolasso e la degradazione mi- che conta è però che possa esse- rietà, perché nessuno, neppure Nicola Merola metica a suono, rumore, cosa) e il re rappresentato e che questa lui, sa distinguere da prima e una circostanziato stallo comunicati- rappresentazione non conceda tantum ciò che conta da ciò che vo. L'evento, relativamente fre- quasi nulla al vissuto. Al precet- conta di meno, in un paesaggio ANDREA ZANZOTTO, Le poesie e prose interessato, ecco "reso incom- quente, non è un dato originario, to classico si conformano i libri, che è tutto essenziale, vivo e sor- scelte, a cura di Stefano Dal Bianco e prensibile questo mio sperato bilancia l'esuberanza analogica organicamente costruiti intorno prendente, appunto perché irri- Gian Mario Viilalta, con due saggi di comprendere". dell'associazionismo che, oltre a al granello di sabbia di un'intui- ducibile alle planimetrie parafra- Stefano Agosti e Fernando Bandini, Per fortuna, il lavoro degli altri Freud e Lacan, sollecitano un'e- zione dominante, di un dettaglio stiche. pp. CXXXVI-1815, Lit 85.000, Mon- componenti del picchetto d'ono- loquenza anacronisticamente ra- o di un momento dell'ossessione dadori, Milano 1999 re schierato per l'occasione, da pinosa e un'ihventio ricondotta all'interno della quale si dissipa Una delle questioni che appas- Bandini, che si dissocia "da certi alla sua natura paradigmatica la vita (altri si sarebbero limitati sionò Calvino, nei suoi ultimi an- Le introduzioni sono tentatrici. ardui protocolli interpretativi", a ("di ino etto uzzo ucolo / contro a registrarla: "Io no. Scrivevo in ni, era l'origine della scrittura, se Concedono, senza darlo a vedere Dal Bianco, a Viilalta, a Velio one astro accio") e soprattutto quegli anni entro gli annali della fosse nato prima l'uovo di chi leg- e senza nemmeno la cauzione di Abate, che non ha il nome in dit- comporta implicazioni, in termi- mia morte"). E sono i titoli me- ge o la gallina di chi scrive. La un assaggio, quella anticipata ta ma cura la folta bibliografia, è ni di economia semantica, ben morabili di Vocativo, La Beltà, conclusione cui giunse, di una sbirciatina tra le balle della mer- tutt'altro che scoraggiante. Esso note al poeta e a chiunque segua Pasque, Il Galateo in Bosco, Fo- pribrità della lettura, con la scrit- canzia che la buona creanza della invita ad aprire un libro in cui ci i casi della poesia. Il "dilatarsi sfeni, Idioma, Meteo: ma perfino tura che si sarebbe modellata sul- lettura da sempre interdice. Nel sono tante cose e già così fornisce della lingua della poesia" (Bandi- Elegia e IX ecloghe indicano più la metaforica lettura delle tracce, di un genere poetico. Fanno ap- caso dello splendido "Meridia- il suo contributo alla scoperta di ni) ingloba nel modo più spetta- trova una sua precisa applicazio- parentemente eccezione, solo no" che raccoglie e celebra Le uno Zanzotto diverso dallo ste- colare ciò che le resiste. Non è un ne nella poesia di Zanzotto ("or- finché non ci si rende conto che poesie e prose scelte di Zanzotto, reotipo del poeta aristocratica- segreto che i più fieri nemici del me / che s'addentrano al simbo- risultano strettamente funzionali lo"). Persino più che sulla poesia chi si lascerà allettare da questa mente illeggibile, nato sotto il se- caos contemporaneo, per esem- all'opera, la nevrosi, la confiden- scorciatoia non la passerà liscia. Il gno dell'ermetismo e attratto pio Gadda, gli oppongono la sua precedente, la sua si è formata e za con il sapere scientifico nove- ha continuato a lavorare sulla vi- fuoco di sbarramento predispo- nell'orbita della neoavanguardia, stessa monstruosa facies, con esiti centesco, il patriottismo periferi- sto alle soglie del libro da Stefano se non del musico sublime cui spesso divertenti. vissima percezione di tutto ciò co. Si tratta infatti dei principali che riguardava la comunicazione Agosti, critico intrinseco e quasi manca solo la parola. Per smen- A raccomandarlo, dopo che le commutatori empirici dei quali portavoce ufficiale del poeta, è tirlo, basterebbero le poesie in più acute intelligenze della critica letteraria, le condizioni nelle qua- il poeta si serve per conferire li essa si svolgeva e i modi della ri- infatti micidiale e istruttivo, come dialetto, o, a mo' di didascalia, il gli hanno dedicato le loro miglio- rappresentabilità alla propria il colpo basso che gli restituiamo controcanto minimalista delle ri energie, si cade nel ridicolo, ma cezione. Così Zanzotto scrive imi- esperienza. Essi riconducono il tando in anticipo lo scempio e in- con una citazione e tante scuse prose d'invenzione. Intendiamo- Zanzotto, purché si rinunci al fe- biografico, il particolare, il sog- sieme il complemento all'infinito per l'indiscreta "auscultazione di ci: il poeta è coltissimo, raffinato, ticcio corrispondente, va preso gettivo, alla vicenda esteriore e di cui il testo poetico è debitore a un silenzio del 'non sapere' in cerebrale, e la sua poesia come sul serio, a cominciare proprio astratta di ciò che può essere chi lo legge, ben sapendo che le quanto silenzio di 'non-si-sa' nessun'altra costituisce la porta dal suo travaglio espressivo. percepito macroscopicamente taglie attuali dell'anarchia e della (senza articolo), che ha assunto stretta attraverso la quale ai gior- Questa consunta formula non (il travaglio espressivo) solo da noncuranza c'è stato un tempo in perciò valore e morfologia di no- ni nostri si continua ad accedere designa però una autenticità di- chi si avvalga di strumenti artifi- cui erano ammesse dal galateo. me, e precisamente di nome pro- alle ragioni sfuggenti della mo- versa dalla coerenza sperimenta- ciali, come i campi di forze che Per il poeta di Pasque, non sarà prio". Se era questo che bisogna- dernità. Ma il suo oltranzismo in- lista per cui la poesia è un suono la nevrosi subisce, la psicanalisi una diminuzione che un articolo va capire, deve essere a sua volta tellettuale non mira a tener lonta- in cerca di un senso, il centro si nomina e le strategie linguistiche sulla sua opera si concluda affer- spiegato e comunque non si capi- no dai misteri nessun profanum trova fuori del cerchio e l'essen- . disegnano, o come un'estensio- mando che lui non è l'unico uovo sce perché bisognasse spiegarlo. vulgus, né obbedisce a logiche di zialità si decanta dal disordine, e ne dell'Io che si riferisce proble- nato prima della gallina. • Insomma, per dirla con il diretto schieramento. Piuttosto si limita vuole sottolineare i rischi che la seconda Annamaria). Dal "tornava dai campi", viene ino- no: "Qui a Milano non distin- Partire, ma per dove? mondo non ci sono vie di uscita. pinatamente gettata addosso la guono l'essere dall'apparire". Ci si ricorda del finale delle Vite croce. Comprimario involonta- Stavolta Cavazzoni ci parla Il rimpatrio interdetto brevi di idioti: un vecchio vorreb- rio di un dramma infinitamente anche della sua scrittura, in- be uscire dall'ufficio nel quale è più grande di lui. Uno che, in somma. Una scrittura che pro- stato condotto in stato di amne- fondo, passa di lì per caso. Co- cede - il paradosso è solo appa- Andrea Cortellessa sia. Annaspa lungo la parete alla me il "Paolo" di Cavazzoni. rente - per forza di estenuazio- ricerca di una maniglia che non Di nuovo, rispetto ai primi ne, compitando a mezza bocca ERMANNO CAVAZZONI, Cirenaica, di rivedere la sua Annamaria; lei c'è. Piange. In Cirenaica non arri- due libri di Cavazzoni, c'è una un'articolata retorica esau- pp. 211, Lit 24.000, Einaudi, Torino è incerta, non lo riconosce. O for- veremo mai. decisa intenzione metalinguisti- rimento e dello sfinimento. Ma 1999 se sì. Un'altra volta incontra uno Se Cavazzoni (che insegna fi- ca. Non a caso la patria celeste che non si nasconde il rischio dei suoi compagni di razzìe, a losofia, e che il pensiero medie- appare (confusamente, per spe- dell'esaurimento proprio. Cioè Bassomondo: "una città che Bassomondo; e scopre di rim- vale e tardoantico ha messo in culum et in senigmate: il protago- la minaccia costituita da formu- non gode di salute economica; piangerli, quei tempi. Pensa di scena traducendo nel '93 Le leg- nista, del resto, ha per nome le efficacissime, ma il cui "sem- forse un tempo era stata florida e riutilizzare il vecchio biglietto, gende dei santi, una selezione "Paolo"... ) in un film; non a ca- plice" replicarsi condurrebbe più abitata. Adesso non si sa nep- "per la Cirenaica". "Dunque so- dalla Legenda aurea di Jacopo da so i reclusi, oscuramente, si san- fatalmente al logorio.. • pure come si chiama". Chi parla no ancora a Milano, ma ripar- Varagine, e poi pubblicando sul no personaggi di un autore invi- non ha nome. O, meglio, non se tirò": ultime parole. Ma c'è una n. 2 della rivista "Il semplice", sibile, probabilmente malevolo lo ricorda. Ricorda appena il cornice. Cavazzoni la redige nel '96, una Storia molto in breve (in questo senso Bassomondo Informazioni giorno in cui a Bassomondo è ar- all'esordio, in tono buffamente riassunta dei monaci dei deserti non ricorda VUndenvorld di De- bibliografiche rivato, in treno. Grande la sua notarile, dicendo di aver trovato della Siria) nel titolo allude a una Lillo quanto, semmai, il Cool sorpresa nel vedersi attorniato da il manoscritto terra che vanta i World di un curioso film di Ermanno Cavazzoni, Il una folla di parenti, e quando vie- appena riassunto natali di nume- Ralph Bakshi, 1992: in cui la poema dei lunatici, Bollati scalcinata e purgatoriale dimen- ne abbracciato da una ragazza alla Stazione "Ct sono gli dei, rosi pensatori, si Boringhieri, 1987. bellissima di nome Annamaria, Centrale di Mila- potrebbe dire sione parallela nella quale è re- Alberto Olivo, Ira fatale, a che lo chiama "Paolo". Non l'ha no, in mezzo al dalla vita imperturbabile, ch'e irrisa è la cluso Gabriel Byrne - nella non cura di Ermanno Cavazzoni, mai vista prima (ma ne è proprio "binario 21, do- e dei quali convinzione di spiacevole compagnia di Kim Bollati Boringhieri, 1988. Basinger e Brad Pitt - è quella di sicuro? la sua memoria è cancel- ve ci sono solo Sinesio di Cirene Ermanno Cavazzoni, Le noi di quaggiù un fumetto da lui stesso disegna- lata). Mentre se ne sta lì, assorto, gli accelerati che (V sec. d.C,), tentazioni di Girolamo, Bol- to). Non a caso è echeggiato Pi- viene derubato di tutto. Dovrà vanno a Piacen- siamo gli escrementi" neoplatonico lati Boringhieri, 1991. imparare presto che truffare i za". Ha chiesto per il quale tra la randello: a pagina 171 si imma- gina il cielo arrotolarsi "come un Ermanno Cavazzoni, I set- viaggiatori spaesati è uno dei po- notizie ai disoc- perfezione divi- te cuori, Bollati Boringhieri, chi modi per sopravvivere, a Bas- cupati che vi bighellonano, ma na e l'infima deiezione della ma- foglio di carta", ciò che ricorda lo "strappo nel cielo di carta" 1992. somondo. loro "non s'interessano a niente; teria l'uomo percorre una gerar- Jacopo da Varagine, Le vorrebbero invece partire, ma chia di stati di illuminazione; del Fu Mattia Pascal; a pagina In teoria, nulla vieterebbe di 197 Paolo guarda "il mondo con leggende dei santi, a cura di ripartire. Ma a Bassomondo per andare dove?". mentre parodisticamente accolta Ermanno Cavazzoni, Bollati è quella di Aristippo di Cirene un cannocchiale" e ne "ride", - regno che farebbe la felicità di Cirenaica è un almagesto di come in una pagina dell'Umori- Boringhieri, 1993. Francesco Orlando - "tutto è trovate comiche mirabolanti e (IV sec. a.C.), scettico che soste- Ermanno Cavazzoni, Vite neva come unico universo sia smo; pirandelliano al quadrato, vecchio o consunto": intermina- stralunate, come II poema dei lu- per così dire, è poi il paradosso brevi di idioti, Feltrinelli, bili false partenze di corriere fa- natici (1987, dal quale La voce quello delle sensazioni e delle af- 1994. fezioni individuali. Si può anche di pagina 206: Paolo a Milano si tiscenti, vagoni che procedono della luna di Federico Fellini, stupisce che la recita sociale pro- "Il semplice. Almanacco lentissimi su binari morti per 1990) e Le tentazioni di Girola- pensare a Simone di Cirene: co- delle prose", n. 2, Feltrinelli, lui al quale, durante la passione segua anche quando non ci sia sprofondare alla fine, "secondo mo (1991). Come in quei piccoli occasione di turlupinare qualcu- 1996. l'irreversibile legge dell'entropia e grandiosi poemi dell'insensa- di Cristo (Luca, 23, 26), mentre universale", in un cimitero di tezza, l'assurdo concresce in una fango e ruggine. Una specie di scrittura rallentata, minuziosa e cosmico bacino di deiezione, a tratti persino preziosa, ma percorso da energie debolissime sempre come incerta, smemora- e movimenti svogliati. Persino la ta: che lievita per gradi sino a ef- luce delle stelle appare "in via di fetti di accumulo formicolante e estenuazione". C'è chi prova a sovraccarico. Esilaranti (sino alla farsi una ragione, di questo stato follia ribalda e scatenata delle di abbandono. Si sostiene che Tentazioni, misconosciuto capo- sugli "altipiani", azzurri e remo- lavoro dello scrittore di Reggio ti all'orizzonte, "ci sono gli dèi, Emilia) le prime pagine, che ar- dalla vita imperturbabile, e dei rivano a un affollamento di voci quali - dicevano - noi di quag- e gesticolazioni ("una situazione giù siamo gli escrementi (...) di ressa indescrivibile lungo i va- materia fecale, che può solo goni in sosta, dove le truffe si in- scendere in basso, mai risalire". tersecano e gli stessi truffatori Paolo, agnostico, condivide però debbono guardarsi da altri che si insinuano e li raggirano"), come quelle che mettono alla berlina la burocrazia o la società Quale lingua? dell'informazione; persino cru- deli quelle in cui le varie sette di In "Segnali", alle pagine 38 disperati si prendono le loro pic- e 39, potete leggere un artico- cole, ridicole vendette - gnosti- lo di Giuseppe Antonelli sul che, manichee oppure epicu- dialetto nei romanzi d'oggi e ree - contro i malevoli dei degli un intervento di Lorenzo altipiani. Renzi sulla legge che tutela le minoranze linguistiche. Ma, come del resto sempre in Cavazzoni - e come nei suoi mae- stri: Manganelli, Frassineti, Cela- l'idea di essere stato concepito ti -, il comico è solo la faccia in da un "autore"; certo, "un in- luce di una disperazione segreta. competente, di misere idee, un Alla fine non c'è davvero niente fallito, un poco di buono". A da ridere. Non solo quello in cui Bassomondo c'è un cinema. Ma ci è dato vivere (nel quale anzi proiettano "sempre lo stesso siamo stati esistenzialisticamente film, intitolato Cirenaica". Un gettati: con moto "discenditivo" raccogliticcio di spezzoni in- e deiettivo che non può non ri- comprensibile, dove si vede un cordare certi inferi manganellia- uomo "vestito di flanella legge- ni) è il regno della falsità e della ra; in una sequenza prendeva contraffazione. Quanto è più tra- una manciata di sabbia e la face- gico (e ìlare) è che nessun sogno va cadere lentamente come la di risarcimento o salvazione ci è sabbia di una clessidra". concesso. Il viaggio di ritorno, pa- rodia amarissima del "rimpatrio" Un giorno Paolo si procaccia il gnostico, non fa altro che ricon- biglietto per l'ennesima corriera. durci in purgatorio ("a Milano ci Che però stavolta, miracolosa- si sta per un certo tempo, a scon- mente, parte: attraversa l'oscu- tare gli errori"), solo rovesciato rità, la nebbia, l'aria rarefatta del- rispetto a quello che già conosce- le altitudini; finalmente arriva a vamo (lancinante è l'incontro con Milano. Dopo anni, Paolo crede cubare le mani insanguinate Da adolescente aveva appre- Laureato in politica barocca "con guanti gradevolmente so nel suo intenso rapporto con odorosi di ambra". Barocco, ra- la madre Amelia, grande lettri- gion di Stato, corpi caravagge- ce di Edouard Schuré, sensitiva \ovità (.itilTrì Arsure mistiche e guanti d'ambra schi: Manganelli trova il suo ni- e poetessa, ad abitare contem- do immaginifico nel Seicento. poraneamente le fedi e le su- Viola Papetti Non aggiunge nulla di nuovo su perstizioni, a ritenere il poeta quei teorici già studiati da Frie- uno sciamano, a stilizzare la na- drich Meinecke - Boccalini, tura negli elementi primari: LA CITTADINANZA EUROPEA GIORGIO MANGANELLI, Contributo pletò con il massimo dei voti Atti del Convegno. critico allo studio delle politiche del una carriera tutta di trenta e lo- Botero, Campanella, Paruta, aria, acqua, terra, fuoco. L'Uni- Roma, 26 marzo 1998 Sarpi, Settala, Strada, Zucco- versità di Pavia e Scienze politi- '600 italiano, a cura di Paolo Napo- de. Si era iscritto il 4 novembre, a cura di ANGELA DEL VECCHIO lo -, ma li ha scelti come lo che erano state preferite alla li, irjtrqd. di Giorgio Agamben, del 1940 e si laureò il 9 novem- p. 78, L. 12.000 pp. 116, Lit 22.000, Quodlibet, Ma- bre del '45. La breve ma dram- sfondo immutabile dell'antro- Normale di Pisa e a Lettere cerata 1999 matica esperienza partigiana pologia politica italiana. Il futu- proprio per stare vicino alla - fu messo al muro dai tedeschi ro autore dell' Orfano sannita si madre. La scrittura così alacre DIZIONARIO BIBLIOGRAFICO Della macchina da scrivere e solo la sua giovane età lo esercita nell'uso dell'aggettivo e invadente della tesi sembre- Giorgio Manganelli ha celebra- salvò - era già alle spalle, som- illusionistico che apre a scorci rebbe un virile allontanamento GIER1DICHE ITALIANE improvvisi nella dal mondo ma- to la duplice natura di cembalo mersa dall'onda euforica del fu- GUIDO NAPOLETANO frase: "In Nic- terno. Ma Gior- e mitragliatrice, e all'anima del turo. Ma non del tutto. Anche VINCENZO NAPOLETANO colò Machiavelli gio Agamben, dattilografo ha riconosciuto se gli anni in cui la politica era Anno 1998, p. XXV-875, L. 120.000 una consanguineità nervosa con entrata tragicamente nella vita e questa sotterra- nella sua bril- "tutti coloro che vivono di e per nella morte della gente erano fi- nea percezione lante introdu- una tastiera". Quindi non si niti, incombeva il nuovo volto [della politica zione, con uno DIZIONARIO OLI REATI sarà adontato alla vista di tante del Leviatano. Caduto il nefasto come fatto auto- straordinario CONTRO L'ECONOMIA disletture che nel 1945 un'ano- Principe, Stato e individui sa- nomo] nascente volo d'angelo la a cura di GIULIANO MARINI nima dattilografa di Pavia disse- rebbero tornati a confrontarsi dalla fiduciosa collega alla Pa- CARLO PATERNITI minò nella sua tesi di laurea. Né in termini incruenti/ma ancora anarchia di un lude, appunto il p. IX-682, L. 80.000 il Manganelli ventitreenne, in- imprevedibili. Quel rapporto è mondo avverso più definitivo, e namoratissimo cruciale al desti- alla rigidità del dogma, questa maternale dei iibri di Manga- IL GENITORE E LO di Faustina - la no dei soggetti, morale immediata e ferina pur nelli. Scrive Agamben: "Come futura moglie -, irrinunciabile e nella sua elettissima formulazio- ogni grande visionario, Manga- STATES 01 FIGLIO poeta agli esor- intimo. Il giova- ne, giunge a una lucidità che si nelli vede e contempla innanzi- SILVIA PICCININI di, né il profes- ne Manganelli identifica con la scoperta". Si tutto la lingua, ma come l'esse- Nel diritto di famiglia italiano sor Vittorio scrive: "la poli- possono trova're varie tessere re è sempre l'essere della lin- p. IX-240, L. 32.000 Beonio Broc- tica è anche nel- del suo mosaico a venire: "pare- gua, così la lingua è, per lui, chieri, docente le sue forme più ti concettuali", "arsura misti- sempre la lingua dell'essere. E IL PENDOLO DELLA di storia delle schematiche ca", "favola immaginosa e tra- questa è la radice barocca della dottrine politi- parte del mon- sparente", "un buio di labirinti- sua mens, poiché barocco è ap- PROFESSIONE che e suo relato- do interiore ca interiorità", "la forma svaga- punto quell'universo in cui es- REMO DANOVI re, le corressero. (E il curatore dell'uomo, e di infinite interio- ta e fantasiosa della cicalata", sere e lingua, natura e storia, p. 384, L. 48.000 di oggi, tratto in inganno, forse rità in reciproco rapporto". "la ludicità precisa e circoscrit- sonno e veglia, materia profana abbacinato, da tanta noncuran- Prendendo a prestito l'immagi- ta di una espressione numeri- e diceria teologica sono impli- POLITICHE SANITARIE za, non interviene sul testo). ne da Bracciolini dirà che gli ca", "una tacita diserzione dalla cate in un giro di pieghe che, IN EN SISTEMA DI GOVERNO Manganelli speditamente com- "stomachi cupi" cercano di oc- vita sociale". come quelle che increspano la veste estatica della beata Alber- DECENTRATO toni, non è possibile svolgere a cura di GEORGE FRANCE né dirimere". Il caso della concorrenza nel SSN Nello stesso periodo, Manga- p. IX-250, L. 32.000 Pop faustiano nelli scrive anche poesie mfto- poietiche, simboliste forse, non Giuseppe Antonelli "moderne" a suo parere. Ed è RAGIONERIA ITALIANA in tale rapporto con Vittorio LUIGI SERRA Beonio Brocchieri che le sotto- pone al suo giudizio. Poesie che p. XXII-300, L. 54.000 ANDREA DE. CARLO, Nel momento, pp. 222, ciata col settimo dei dieci capitoli e scandita via Lit 28.000, Mondadori, Milano 1999 via dal suo ricorrere sempre più fitto. (Un po' la poi Manganelli dimenticò e non propose mai né a editori né ad versione pop del goethiano "attimo fermati sei Diritto & Giustizia La difficoltà di recensire un nuovo libro di De bello"; il faustismo come insoddisfazione croni- amici, ma depositò in quella va- Carlo è sempre la stessa: riuscire a individuare le ca dell'uomo medio). ligia che conteneva la sua auto- /.' un sistema completa di biografia oggettuale, insieme a informazione.giuridica, con varianti in un'affollata schiera di costanti. "Scrit- Eppure Nel momento sembra piuttosto il se- taglia giornalistico e ili tore-artigiano in un paese di scrittori-letterati" quel di Due di due (Mondadori, 1989): riparte guanti spaiati, seni di cera e fo- tografie di donne sperse tra vol- sin cizio, clic (come si leggeva in Tecniche di seduzione, Bom- dove quello finiva (la vita bucolica come rifiuto idi immediatezza della piani 1991), da quasi vent'anni De Carlo costrui- della società contemporanea) e ne smentisce cla- ti anonimi. Secondo Andrea tecnologia on-line affianca sce romanzi attingendo al suo personale magazzi- morosamente la conclusione, senza peraltro of- Cortellessa (in "Poesia", 1999, Tattlarerolezza e il rigore no di materiali (idee, situazioni, personaggi) e frire convincenti scenari alternativi. De Carlo n. 130) sono "testi di marmorea delle emolisi e dei commenti e volenterosa fissità", occasioni affidati ai migliori strumenti (lessico, sintassi, figure retoriche), e riesce molto meglio nella pars destruens che in specialisti, sia sai montando con perizia storie che ospitano confor- quella construens. Descrive con grande lucidità di "connubio tra sacralità e pro- fanazione". Interessano anche (gtolidiatio ria internet, sia tevolmente il lettore. Come nella migliore tradi- quello che il protagonista non vuole più o non sai supplemento settimanali' zione del romanzo, le sue storie raccontano il pas- prova più (anche ricorrendo ai suoi tipici com- perché costituiscono i primi io abbai/amento. saggio da uno stato di quiete a uno di moto; a vol- posti negativi: "un mare di non-stare bene", "stemmi" di Manganelli a usci- te l'alternarsi ciclico delle due condizioni. I suoi li- "nel vischio del non-movimento"): Ma entra in re in campo. Non continuità e uniformità esibisce la sua fic- Diritto & Giustizia bri cominciano di solito con la rottura di un equi- difficoltà al momento di raccontare che cosa Quotidiano giuridico succede in quegli attimi destinati a rappresenta- tion, ma il ritorno, impetuoso e librio e non sarà un caso che anche in questo l'im- on-line magine ritorni spesso. re i pochi pieni in una vita dominata dal vuoto rigido, di quegli stessi "stemmi" emotivo. nelle diverse stagioni della scrit- Stavolta, poi, l'immagine vale anche al di qua tura: gli inferi metamorfici, i D&G della metafora: la vicenda comincia infatti con Né basta rispolverare il linguaggio amoroso corpi decidui in transito da se Supplemento settimanale fatto di antitesi e ossimori che dalla tradizione una caduta da cavallo, dopo la quale Luca - ge- stessi, la vita non più o non an- in abbonamento store con Anna di un centro di equitazione na- letteraria si è trasmesso fino al romanzo di con- cora vita, l'insinuante doppio turale - pensa "Basta campagna e basta cavalli. sumo sette-ottocentesco ("eravamo sopraffatti vertiginoso... Scribacchia anco- Direttore responsabile: Basta tutto"; rompe il suo splendido isolamento dallo stupore e drogati dalla dimestichezza, sen- ra Manganelli, ormai orfano ANGELO CIANCAItLI.I.A e si rituffa nel flusso caotico della vita in cui lo za vista e tutti sguardi, assorti nei dettagli più sannita, sul vecchio tema dello trascina un nuovo amore. Non c'è il gioco di minuti e infinitamente distratti, lenti e accelera- Stato e del suo ius angariae: AM>on

Il romanzo di un autore velocissimo Astronomi e artisti Dalla Scuola dei duri Enrico Castelnuovo Paolo Vingon

ANDREA G. PINKETTS, L'assenza dell'assenzio, Popola le sue vicende una schiera puntual- NLCO ORENGO, L'ospite celeste, sti, si schianta ai piedi di Josephine pp. 359, Lit 24.000, Mondadori, Milano 1999 mente ricca di personaggi quantomeno bizzar- Lit 24.000, pp. 131, Einaudi, Torino Baker dopo aver tentato il volo di ri e grotteschi, se non addirittura soprannatu- 1999 Icaro costruendosi le ah con delle rali. E il caso, questo, di II conto dell'ultima ce- bucce di banana; la navicella spa- Andrea G. Pinketts non ha ancora quarant'anni e ha pubblicato un racconto in na (Mondadori, 1998), penultimo romanzo Quando questa nota sarà pub- ziale Mir arranca sfiancata lungo le Gioventù cannibale (Einaudi, 1996), ma non della serie, in cui Lazzaro ubriaco vede la Ma- blicata Nico Orengo avrà certa- sue orbite; Pepto Bismo, il soldati- per questo risponde alla definizione corrente di donna. Ne ricava una certa notorietà, e anche mente scritto un altro libro, e que- no di Panamarenko, aspetta alla "giovane scrittore". A tutt'oggi ha pubblicato una tournée nelle discoteche dell'hinterland sto perché io sono lento e Nico ve- Biennale il moménto di volar via, sei libri, vinto una sfilza di premi e fondato la milanese; ma i miracoli che compie stupiscono loce, velocissimo. Specie quando come le eliche e i "veicoli giocatto- Scuola dei duri: "un movimento letterario che lui prima di tutti, e il fatto di avere trentatré le sue trame si dipanano tra Venti- li con ali di penne" di Oscar Sacca- si propone di esplorare la realtà attraverso l'in- anni lo mette giustamente in statogli allerta: miglia, la Mortola, Mentone, rotti nella "Casa del Pettirosso". dagine poliziesca". Ed è Soprattutto grazie a lui chi pagherà il conto dell'ultima cena? L'acco- Montecarlo, Nizza al massimo, e Ognuno cerca la porta di acces- se Milano sta diventando, nel nostro immagina- stamento di poliziesco e religione ha un effet- un po' di arrière pays. Questa vol- so che si apra verso un mondo al- rio, l'ambientazione per eccellenza del nuovo to deflagrante, e il ponderoso romanzo - che ta però va più lontano, e se conti- tro, la cercano i Mutus nel prisma romanzo nero italiano. riserva l'apertura di ogni capitolo al racconto nua così spero di avere un po' di che cattura la luce del sole, la cerca Ma dire nero è dire poco, perché se Pinketts di una delle apparizioni storiche della Vergi- tempo prima della prossima usci- il conte Potocki, che giorno dopo ne - ha definitivamente consacrato Pinketts. ta. In quest'Ospite celeste la terra, giorno lima la pallina del coper- non si fa scrupolo di descriverci la più cupa difatti, è ben più vasta di quanto chio della teiera fino a ridurla esat- abiezione sa al tempo Non altrettanto sedu- non fosse nelle consuete mappe di tamente al diametro della canna stesso come farci sgana- cente la vicenda di L'as- Nico. Si va, bene inteso, dai Balzi della pistola con cui si sparerà, la sciare dalle risate. E il senza dell'assenzio, in Rossi a Perinaldo, a Montecarlo (e cerca nello schermo del computer suo stile inconfondibile cui intorno alla sparizio- naturalmente a Torino), ma ci si Miro paralizzato dopo il volo in- innesta su una base ne del giovane rampollo spinge molto più in là: a Pamplo- terrotto, la cercano nel cielo Gian hard-boiled di crudezze di una famiglia altoloca- na, a Roncisvaìle, a Praga, a Parigi, Domenico Cassini chiuso nel- e gergalismi le citazioni ta - Assenzio, per l'ap- a Venezia, a Lisbona, nelle Cana- l'Observatoire, Tycho Brahe nella più disparate (ma di pre- punto - ruota una vera rie, a Buenos Aires e addirittura, specola di Oranienborg in Dani- ferenza bibliche) e ogni e propria galleria di per- ciò che per uno del Ponente è me- marca o nel castello di Benatek in sorta di giochi di parole. sonaggi da circo. Da cir- no scontato, a Recco, nella villa Boemia, la cerca, silenzioso, Ke- Quanto a Lazzaro San- co dell'orrore, natural- dove aveva vissuto Oscar Sacca- plero, nel calcolare l'orbita di tandrea, alter ego del- mente, perché l'avventu- rotti, delizioso pittore. Marte, la cerca Nico che, viaggio l'autore e protagonista ra di Lazzaro - diventa- dopo viaggio, libro dopo libro, si di tutti i suoi romanzi, to nel frattempo trenta- Molti luoghi, e lontani, molti pur non essendo un in- cinquenne - è racchiusa tempi, e distanti, quelli dell'oggi, interroga sul senso di una scom- parsa, di una morte assurda, quel- vestigatore professioni- questa volta fra gli estre- quelli di Josephine Baker, quelli di sta (il che depone a favo- mi di due citazioni dan- Tycho Brahe e poi di Keplero alla la di Paolo, l'anima dei Mutus. Ma a far da contrappeso alla mistica, re della sua credibilità), tesche ("Nel mezzo del corte di Rodolfo II a Praga, quelli beve almeno quanto ri- cammin di nostra vita" di Gian Domenico Cassini a Pari- all'alchimia, c'è 0 quotidiano, ci sono i sapori e gli odori della terra. chiesto dalle convenzio- "E quindi uscimmo a ri- gi a costruire l'Observatoire per ni di genere e seduce un veder le stelle") ed è una Luigi XIV, molti artisti, molti E il più intricato e il più ambi- congruo numero di fan- vera e propria discesa astronorpi in questo libro che è zioso dei libri di Nico Orengo. all'inferno. una sorta di- ricerca, di quète della Un libro sugli artisti e» sugli leggerezza, del volo, del cielo, del- astronomi, un libro sulla morte le stelle. Miro, uno dei protagoni- o, piuttosto, sull'immortalità. • „ L'INDICE

••IDEI LIBRI DEL MESEH|

calze. D corpo acquisisce inusitate Una Wollstonecraft romantica civetterie, come quella di mostra- Vedere la storia dal basso re gli arcuati piedini, gesto che Nessun filosofo muore di parto era, alla fine del Settecento, denso L'ottimo cronista di voluttà seduttive. Il linguaggio si fa attraversare dalla passione e Maria Vittoria Vittori dal fuoco della dedizione amoro- Vittorio Coletti sa. E a questo punto Marguerite si ELISABETTA RASY, L'ombra della lu- sapevole, determinata, maturata può permettere l'audacia si com- GIAMPAOLO PANSA, Il bambino che umiliazioni inflitte dai vincitori na, pp. 204, Lit 26.000, Rizzoli, Mi- accanto alla limpida razionalità di mentare "Le donne, quando han- guardava le donne, pp. 438, Lit (e tanto più da quelli dell'ultima lano 1999 Mary e, per di più, disincantata no deciso di perdersi, fingono con 28.900, Sperling & Kupfer, Milano ora) agli sconfitti non gli fanno sulle passioni per i rovinosi effetti se stesse di volersi consacrare alla 1999 meno ribrezzo, anche se ben di- Due numi tutelari governano che ha visto su di lei; ciò che la salvezza di qualcuno". Del resto, versa è la causa di quella guerra questa storia, l'intelletto e il cor- scrittrice le fa raccontare, con una quello era stato uno dei primi in- Giampaolo Pansa non riesce prolungata e oscura. Pansa sa po; due linguaggi l'attraversano: certa malizia, è dunque un suo segnamenti di Mary. E si delinea più a ritornare sulla storia re- che anche nella vendetta sul re- la trama dell'espressione ben personale itinerario di formazio- quindi in tutta la sua profondità il cente d'Italia, che tanto lo intri- pubblichino, sul collaborazio- meditata e la lava dell'espressio- ne e, parallelamente, l'itinerario doloroso itinerario di questa ga come uomo e come intellet- nista, l'uomo rivela non la sua ne amorosa. di "deformazione" di Mary. donna d'alto profilo che ama una tuale, se non ripercorrendola indignazione, ma la sua cru- Al centro, un personaggio real- La Mary che Marguerite impa- specie d'avventuriero vanitoso, lungo strade che ne restituisca- deltà, non il suo amore per la mente esistito: Mary Wollstone- ra a conoscere è una donna intel- Elisabetta Rasy rende esemplare no la concreta drammaticità, pace, ma la sua attrazione per la craft, l'autrice della Rivendicazio- lettualmente rigorosa, che riba- questo itinerario attraverso due quella che solo la vicenda dei guerra. Di queste nefandezze in- ne dei diritti della donna, pubbli- disce il suo personale sistema di modalità di rappresentazione: singoli (siano pur milioni), delle finite, di quella, senza pari per cata a Londra nel 1792, nel pieno valori (inaudito per le donne del non fa perdere totalmente a Mary persone semplici e più margina- abiezione e dimensioni, perpe- della Rivoluzione francese. Ed è tempo) awelendosi di frasi asser- la sua limpida capacità di giudi- li può comunicare. Tanto più trata sugli ebrei, di quella perfi- proprio per assistere in presa di- tive categoriche, e a volte l'autri- zio, né la dignità; e poi fa raccon- perché, come e più di sempre, da e selvaggia dei fascisti sui retta a questo straordinario even- ce le presta il tono grave di quella tare la sua storia da Marguerite, Pansa è attirato dalle storie del partigiani, di quella impietosa e to che Mary si stabilisce in Fran- classicità romana che in quei che ha messo a frutto proprio i dolore e della passione, della stolta delle "volanti rosse" sui cia; e qui inizia a seguirla lo sguar- tempi David faceva rivivere sulle suoi insegnamenti. tragedia collettiva e della resi- repubblichini (nel paese delle do di Marguerite, la sua giovane e tele: "Non mi fermerò: sono da L'angoscia della delusione stenza individuale, e special- masse convertite all'antifasci- incolta cameriera. L'autrice, abi- sempre un'ammiratrice della Ri- amorosa è amplificata dall'in- mente dalle angosce e dalle smo nel giro di una notte!), il li- lissima nel disegnare profili critici voluzione". sopportabile sensazione di scis- umiliazioni dei vinti, dei perdu- bro di Pansa è registro implaca- di donne realmente vissute, pur L'intelletto è dunque una lama sione interna provata da Mary, ti. Per questo, credo, l'ottimo bile e denuncia forte, nobile. rispettando in questo libro la so- affilata, pronta a ricavarsi il cam- per cui cerca ripetutamente la cronista continua a scrivere la E il romanzo? La storia stanziale verità dei fatti, privilegia mino in mezzo a una giungla irta morte. Una morte assolutamen- storia dell'Italia del secondo d'amore tra l'ausiliaria repub un gusto romanzesco, che si espli- di ostacoli; ma il corpo tace. Il te romantica, alla Werther, alla Novecento in forma di roman- blichina e il giovane ebreo ca attraverso la creazione di una corpo di Mary non invia alcun ti- Jacopo Ortis. Ma il suo destino zo. Anche questa volta - tor- scampato ad Auschwitz testi- cornice del racconto e del perso- po di segnale: è opaco, abbigliato porta il contrassegno specifico nando su temi e situazioni già in moniata dall'affettuoso e curio- naggio stesso di Marguerite. E lei, senza gusto e senza colore, voluta- del suo sesso, un contrassegno parte toccate in I nostri giorni so bambino che guardava le infatti, che narra l'intera stòria a mente neutro. I colori si risveglia- che non è né d'intelletto illumi- proibiti - Pansa racconta la no- donne nella Casale del primo, un viandante incontrato in taver- no quando entra in scena Gilbert, nista, né di romantica passione, stra storia con gli occhi (ce lo gelido, duro dopoguerra? C'è, na nel corso di una notte buia e e i primi segnali, acutamente colti bensì fisiologico: nessun filosofo dice lui stesso dando la parola al con tutti i tratti (tematici e stili- tempestosa; ma non è più la gio- da Marguerite, sono il rosa, il ver- dei lumi, nessun eroe romantico narratore nell'ultima parte del stici) ormai collaudati dall'au- vane incolta di un tempo. E con- de acqua, il giallo paglierino delle può morire di parto. • libro) di chi l'ha vista da dentro, tore e a volte, per la verità, mes- da sotto i grandi eventi, i luoghi si giù anche un po' frettolosa- decisivi, i momenti cruciali che mente. Si lascia leggere bene, tutti conosco- aiuta a leggere no. E la storia di anche quello due grandi, di- che è duro, pe- Generazioni versi gruppi di "Si tocca con mano sante, ango- caduti, di vinti l'antico, sciante. Mai co- dalla ferocia Lidia De Federicis eterno potere me in un caso della guerra: gli come questo si ebrei, innanzi- consolatorio vede, si tocca Manganelli era nato negli anni venti. Pansa è Orengo verso un incrocio complicato, di storia e tutto, della cui della letteratura" del 1935. Vengono dagli anni quaranta Nico geografia, terra e cielo, in un libro arduo e inclas- piccola comu- con mano\ l'an Orengo e, nella seconda metà, Ermanno Cavaz- sificabile. Questa generazione degli anni qua- nità casalese tico, eterno po- zoni, Antonio Moresco, Elisabetta Rasy. È del ranta, che ha attraversato da adulta l'epoca di- Pansa ricostruisce la tragica de- tere consolato- 1952 De Carlo. Arriviamo al 1961 con Andrea ciamo ideologica e antiletteraria, sembra ora la portazione nei campi nazisti; e rio della letteratura, perfino Pinketts. L'arco temporale è ampio. E i dati ana- più operosa e inquieta, la più ambiziosa, poi i fascisti rimasti tali fino quando denuncia con rabbia e grafici, che segnano il passaggio delle generazio- nell'esperire forme e potenza - potenza conosci- all'ultimo, i repubblichini di si aggira tra la morte e il dolore. ni, forniscono un primo criterio per ragionare tiva - della letteratura, cercando a volte i lettori e Salò, esposti alle vendette e alla Il romanzo di Pansa, poi, lo fa sulle linee interrotte del secolo. Intanto, nei due a volte no. crudeltà delle loro vittime di in modo particolare; perché è poli di Manganelli e di Pansa verifichiamo a col- Sull'attuale stato delle cose e sul come uscire poco prima. Pansa segue una ad nel romanzo (indipendente- po d'occhio l'antinomia, che è apparsa tipica del dalle strettoie dell'editoria novecentesca si pos- una la vicenda degli ebrei della mente dal grado di verità dei Novecento (tipica, condizionante e talora fuor- sono leggere interpretazioni e ipotesi nella rac- sua Casale: le loro famiglie, le fatti narrati) che il male si atte- viarne, perché ha penalizzato i libri di confine e colta di saggi italiani e stranieri La mediazione loro case, il loro terribile desti- nua un po', che i nemici posso- di idee), tra difficoltà e leggibilità, tra sperimen- editoriale (pp. 144, Lit 25.000, il Saggiatore - no. E un elenco vivo e raggelan- no almeno sognare di riconci- talismo autoreferenziale e giornalismo comuni- Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, te, una sorta di grande e luttuo- liarsi. Non nella storia; Pansa lo cativo che diventa romanzo, scrittura anche Milano 1999), specie in Letteratura moderna e so appello dei sommersi dalla sa bene e le ultime parole del li- espressiva. Se poi da imprenditoria libraria belva nazifascista, una restitu- bro lo ribadiscono. Nel Bambi- Manganelli mi sposto di Vittorio Spinazzo- zione pietosa e indignata del no che guardava le donne la for- a Pinketts, e alla sua la, che è curatore del nome, del passato, degli averi a ma romanzo (anche un po' ro- mistura di materiali volume assieme ad chi è stato dissolto nel fumo dei sa, come ironizza il narratore extra letterari, vedo Alberto Cadioli ed camini di Auschwitz. Pansa non stesso) è però soprattutto uno quanto il gioco speri- Enrico Decleva. omette neppure i nomi (quelli strumento espositivo che inte- mentale, a fine secolo, gra e fascia la ricostruzione sag- Aggiungo due altri veri, storici) dei loro persecuto- si sia allargato (abbas- gistica, mai così ampia ed estesa nomi noti ai lettori ri, degli zelanti poliziotti e cara- sato?) e l'antinomia in Pansa romanziere come qui. dell'"Indice": Mario binieri italiani che non esitava- sfrangiata. La leggibi- Serve a dare alla ricostruzione Barenghi, Oltre il no ad arrestarli per conto delle lità di fine secolo storica quello spessore di con- Novecento. Appunti SS, dei loro delatori, i vicini di s'appoggia volentieri cretezza, quel passo commisu- su un decennio di nar- casa che si affrettavano a incas- al legame di letteratu- rato ai volti veri, quella presen- rativa (1988-1998) sare il compenso della loro ra e storia (tradizione, za alle persone, quella evidenza (pp. 315, Lit 28.000, complicità col delitto occupan- memoria) e utilizza alle cose che la trattazione sto- Marcos y Marcos, do appartamenti, impossessan- perciò la persistenza, riografica inevitabilmente non Milano 1999); Filip- dosi di mobili, quadri, vestiti. o ripresa, di generi trasmette nella stessa misura, po La Porta, La nuo- La grandiosità del male è pari che si credevano otto- essendo più fredda e distante. va narrativa italiana. solo alla meschinità dei carnefi- centeschi. Ma il gusto Il romanzo consente lo sguardo Travestimenti e stili ci, lo sappiamo bene, ed è con- del ritorno, che ispira partecipe e curioso di chi guar- di fine secolo, nuova sentita soprattutto dalla egoisti- a Rasy un semplice in- da gli eventi dal basso, come fa edizione ampliata ca distrazione dei testimoni: crocio del romanzo il bambino protagonista, e non (pp. 299, Lit 30.000, Pansa non manca di ricordarlo. storico con il feuille- dall'alto e da lontano, come fa Bollati Boringhieri, Ma non dimentica i carnefici e i ton, porta invece lo storico. E Pansa è sempre Torino 1995,1999). loro complici neppure se e quando diventano a loro volta troppo vicino alla povera sto- vittime: il sangue, le violenze, le ria d'Italia per guardarla da lontano. • Una biografia di Pitigrilli L'agente provocatore Mussolini il controriformista Mariolina Bertini Bruno Bongiovanni

ENZO MAGRI, Un italiano vero: tigrilli che nel 1934, infiltratosi, Pitigrilli, pp. 245, Lit 32.000, Baldini grazie alla sua fama di anticonfor- CURZIO MALAPARTE, Muss. Il grande imbecille, quantanovenne nel 1957 - Muss non viene però & Castoldi, Milano 1999 mista e frondeur, tra gli intellet- prefaz. di Francesco Perfetti, pp. 136, concluso. tuali antifascisti, redige dettagliati Lit 25.000, Ljuni, Milano 1999 Gli spunti di maggior interesse riguardano Quando, nel 1976, ricomparve- rapporti all'Ovra tanto sulle atti- le parti scritte nel 1931-33. Di padre tedesco, ro in libreria, raccolti in un unico vità dei fuorusciti a Parigi, quanto Un po' con i guelfi, un po' con con i ghibelli- Malaparte è spaventato da Hitler. Il nazismo volume Sonzogno, L'esperimento su quelle del gruppo che, raccolto ni. Un po' con i Capuleti, un po' con i Montec- "rivela" tuttavia l'essenza del fascismo. diPott (1929) e Dolicocefala bion- intorno a e al pittore chi. Nei momenti migliori, un buon scrittore (e L'odiosamato Muss appare ora infatti come un da (1936), l'immensa popolarità di , agisce clandestina- un eccellente giornalista) europeo. Nei momen- "cattivo maestro", e cioè come un veicolo ita- ti peggiori, grazie al gusto per il beffardo e per il liano, dunque "cattolico", che, per mezzo cui Pitigrilli aveva goduto tra le mente a Torino. Sono le accura- §P due guerre sembrava appartenere tissime, quasi maniacali, note di % grottesco (come nell'apologo antimussoliniano dell'imbianchino austriaco, sta traghettando la a un mondo ormai infinitamente Pitigrilli che portano, il 15 maggio del '43, Il grande imbecille), un rielaboratore Controriforma oscurantistica nel paese della lontano. Impegnati a bombardarsi del 1935, all'arresto di una cin- "realistico" di atmosfere toscaneggianti alla Sem libertà di coscienza. Hitler, insomma, sta per con i fuochi artificiali di un dialo- quantina di antifascisti torinesi: Benelli o alla Gianni Schicchi. La grande storia affossare la civiltà luterana. Nella puntuale go scoppiettante di freddure, i Michele Giua, professore di chi- che sta alle sue spalle, farcita quasi sempre di prefazione Perfetti ha buon gioco a dimostra- personaggi dei due romanzi sem- mica, e Vittorio Foa, che saranno elementi horror e splatter, qualche volta è una re come Malaparte rovesci la sanguigna apolo- bravano emergere semi-mummifi- entrambi condannati a quindici vera e terribile tragedia mondiale. Qualche vol- gia del "barbarico" cattolicesimo popolaresco cati dai palcoscenici polverosi che anni di carcere, identificano quasi ta, invece, a somiglianza delle risse stracittadine e antimoderno - don Camillo arriva di qui? - avevano visto trionfare più di mez- immediatamente l'agente provo- e strapaesane, è uno scontro a sassate tra con- effettuata al tempo non lontano della fronda zo secolo prima il pessimismo sog- catore che li ha venduti e mettono tradaioli. Si sta naturalmente parlando di Curzio strapaesana. Mill e Marx sono comunque nel ghignante di Tristan Bernard e le in guardia contro di lui amici e pa- Malaparte, "Curtino" per la madre, quella stes- 1931-33 da considerarsi eredi di Lutero, men- folgoranti massime misogene di renti. Da quel momento, nono- sa madre che aveva inventato per Mussolini l'af- tre Mussolini e Hitler discendono da Ignazio Sacha Guitry. Sotto il profilo este- stante non gli venga meno la buo- fettuoso nomignolo "Muss". E proprio Muss è il di Loyola e fanno risalire a galla il "torbido tico, i due testi erano un curioso na volontà, che lo induce a offrire titolo di un testo solo parzialmente noto, e dal fondo di fanatismo" delle masse cattoliche. oggetto di modernariato; quanto all'Ovra i suoi servigi persino gra- taglio incerto (un po' riflessione politica, un po' Quel che però sfavilla è il ritratto di Mussolini ai contenuti, se mai avevano rac- tis, Pitigrilli, come spia, è brucia- antropologia degli italiani, un po' autobiogra- come specchio della natura profonda del po- chiuso qualche umore corrosivo, to: con rara ingratitudine, il regi- fia), che ora viene opportunamente riproposto, polo italiano. E questa la linea Prezzolini-Lon- era certo evaporato da tempo sen- me mette al bando i suoi libri e in forma finalmente integrale, ai lettori. Iniziato ganesi-Montanelli, la linea del brillante gior- za lasciar traccia. La maggior par- Mussolini ignora le sue dediche nel 1931, al tempo del prolungato soggiorno pa- nalismo che viviseziona il carattere degli italia- te degli acquirenti del volume, cre- lusingatrici e i suoi pressanti ap- Uri rigino succeduto al licenziamento dalla direzio- ni in modo denigratorio e insieme acrobatica- do, non andò molto oltre il saggio pelli per essere protetto contro le ne della "Stampa", Muss viene interrotto nel mente apologetico. Solo l'antitaliano è infatti introduttivo di Umberto Eco, che leggi razziali. Sfuggirà alla depor- 1933, l'anno del ritorno in Italia e della non lun- un arcitaliano. Ed è del resto grazie a queste di Pitigrilli, "l'uomo che fece ar- tazione riparando in Svizzera, dal ga prigionia, cui segue il confino a Lipari. Viene pagine che si può indirettamente comprende- rossire la mamma", rievocava, con '48 al '58 vivrà in Argentina affer- ripreso nel dopoguerra. Sordidamente splendi- re come è potuto accadere che la più impor- ironia penetrante e bonaria, i mandosi come giornalista di suc- de, di questo periodo, e anche minuziosamente tante storia dell'Italia fascista di cui disponia- "bons mots rovesciabili" spacciati cesso e - afferma una tenace leg- fisiognomiche, sono le pagine sul pedinamento mo - quella di De Felice - sia una monumen- abusivamente per sulfurei para- genda - come ghost writer di Evi- dell'"assassino di Mussolini". Pur essendovi tale biografia del Duce. Del nostro fratello in dossi, e quella facile spregiudica- ta Peron; poi, un lungo tramonto passi anche del 1953-55 - Malaparte muore cin- camicia nera. tezza di "anarco-conservatore" tra Torino e Parigi, l'affetto fede- che durante il Ventennio aveva le di una battagliera moglie-avvo- • fatto sì che "un prefetto o un que- cato che rifiuta di credere ai suoi •BHHHHHi store qua e là" sequestrassero l'au- legami con l'Ovra, gli ultimi scrit- tore di Mammiferi di lusso, mentre ti intrisi di devozione in cui, mol- "i federali lo leggevano di nascosto to raramente, s'intravede l'un- Storia di quattro coppie fasciste ridacchiando maliziosi". Il ritratto ghia del polemista brillante d'al- di Eco si atteneva con rigoroso tri tempi. scrupolo al Pitigrilli romanziere, L'implacabile fou rire della storia alle sue successive reincarnazioni La triste parabola di Pitigrilli di narratore in un 'primo tempo era in gran parte già nota: Ernesto Luca Scarlini pruriginoso e dannunziano, poi ri- Rossi, nel suo Una spia del regime sentito moralista sempre in bilico (Feltrinelli, 1955), e Domenico tra cinismo e indignazione, e infi- Zucàro in Lettera di una spia (Pa- MARCO INNOCENTI, Telefoni bian- me un'ambigua avventuriera. La di Mastrocinque del 1942. Doris ne, dagli anni quaranta, convertito renti, 1961) avevano da tempo ri- prodotto, su questo aspetto della chi e amori neri, pp. 182, Lit 25.000, scrittura talvolta rasenta il ro- Duranti è entrata nel novero del- a un compunto cattolicesimo ve- le attrici italiane solo per il cele- nato di spiritismo; le vicissitudini vita dello scrittore, documenti ir- Mursia, Milano 1999 mance ("Claretta a Salò è passata bre seno nudo esibito in Carme- biografiche del vero Dino Segre, recusabili. Mancava però di Dino di colpo dall'estate all'autunno la di Calzavara, rivendicato co- morto senza clamori l'8 maggio Segre una biografia esauriente; Telefoni bianchi e amori neri della vita", oppure, sempre su di del 1975, restavano fuori dal qua- Enzo Magri ha ora colmato que- racconta quattro coppie a diver- lei: "la piccola schiava malata me unico vanto di una carriera dro. Quel che interessava al critico sta lacuna con un lavoro notevole so titolo maledette nella storia d'amore pensa di poter far rivi- altresì decisamente insignifican- era l'immenso ascendente eserci- per equilibrio e ricchezza docu- del Ventennio fascista; in primo vere il suo padrone, di averne il te. Sia pure con queste remore, il tato per più di un decennio sul mentaria. I primi capitoli colpi- piano, ovviamente, il notissimo potere e il dovere", e così via), libro indaga con finezza i mo- pubblico dallo stile del geniale mi- scono per la straordinaria somi- legame Mussolini-Petacci, insie- ma è indubbio che al quadro de- venti delle azioni dei protagoni- stificatore che aveva saputo tra- glianza tra l'ascesa del giovane Se- me ad altri tre rapporti, a diver- lineato dall'autore mancano al- sti di questo tragico teatro di ma- sformare il nome di una pelliccia gre - lanciato da una già matura so titolo luttuosi: Osvaldo Va- cuni elementi importanti: in pri- rionette. Colgono nel segno so- - il petit gris - in uno pseudonimo Amalia Guglielminetti - e la car- lenti - Luisa Ferida, Doris Du- mo luogo il dissenso (talvolta pa- prattutto le ultime pagine dedi- indimenticabile, sinonimo di tra- riera del Bel-Ami di Maupassant: ranti - Alessandro Pavolini, Ga- re che l'approvazione della figu- cate a Claretta e Mussolini nel sgressione per centinaia di migliaia conquistare, grazie alla protezio- leazzo Ciano - Edda Mussolini. ra e della politica mussoliniana cupo periodo finale delle loro di lettori del mondo intero. ne femminile, il mondo del gior- Va subito detto che l'occhio sia stata sempre unanime). Man- esistenze. Si rimpiange però l'as- nalismo è, per colui che l'antica dell'autore è estremamente par- ca soprattutto, irrimediabilmen- senza di un piglio più critico musa di Gozzano definisce "l'efe- Ma Dino Segre / Pitigrilli che, tecipe delle vi- te, un elemento: il ridicolo. La - secondo il modello del magni- bo biondo", una facilissima im- sopravvissuto melanconicamente cende sentimen- dignità di passio- fico Amori neri di Oreste Del presa. Ma tra la poetessa e il suo ai suoi successi, aveva continuato tali e politiche ni impossibili, e Buono (Theoria, 1985), dedicato pupillo, dopo sette anni di com- dagli anni quaranta agli anni set- dei personaggi "La piccola schiava portate fino al- alle stesse vicende - che evidenzi plicità erotico-letteraria, nasce tanta a produrre testi giornalistici coinvolti e dedi- l'estremo, è in- maggiormente le responsabilità una rivalità inevitabile: Amalia fi- malata d'amore e narrativi del tutto inosservati, ca soprattutto e- fatti spesso infi- delle persone coinvolte, o anche nirà per denunciare l'ex-amante non era uscito dalla scena lettera- norme attenzio- pensa di poter ciata dall'impla- l'assenza di una rappresentazio- come oppositore del regime, esi- ria circondato soltanto da un'aura ne a Claretta, far rivivere cabile fou rire ne, forse guascona, ma certa- bendo documenti falsificati, men- di desueto, e tutto sommato inno- presentandola in della storia. Ba- mente più sfaccettata, come tre Pitigrilli, per parte sua, orche- il suo padrone" cuo, erotismo; se, affermando con una luce quasi quella del film Permettete signo- . strerà contro di lei feroci e volga- stino due esempi sicumera che "la Senna è un fiu- ra che ami vostra figlia?, di Gian- rissime campagne diffamatorie. da romanzo ro- clamorosi. Cla- me per metà composto con l'ac- luigi Polidoro, in cui un geniale Un altro sodalizio interessante da sa, come un'in- retta ha da esibi- qua dei bidè di prostitute ufficiali esplorare sarebbe stato quello, nei trepida eroina senza macchia e re un, fratello contrabbandiere e Ugo Tognazzi, capocomico di e clandestine" aveva fatto arrossi- primi anni trenta, tra Pitigrilli e senza paura. Lo stesso accade una sorella intrigante che tenta una scalcinata compagnia di re le nostre mamme, purtroppo i Liala: purtroppo è liquidato in per Edda, mentre più sfumato è disperatamente di recitare, pro- guitti, interpretava un Mussolini nostri babbi, i nostri zii e molti dei una riga, e il cognome della scrit- il giudizio su Luisa Ferida, so- ducendosi con esiti catastrofici da operetta, tragico e grottesco a loro amici avevano da rimprove- trice è vittima di un refuso (Cam- stanzialmente una vittima delle sotto il dannunziano nom de piu- un tempo, disegnandone un ri- rargli ben più pericolose e veritie- besi in luogo di Cambiasi). " • decisioni di Osvaldo Valenti, e me Miriam di San Servolo tratto terribile ed esilarante, tra re asserzioni. E infatti proprio Pi- su Doris Duranti, presentata co- nell'inverosimile Le vie del cuore tenebra e farsa. emergere la propria interpreta- te alYancien régime e in ogni ca- zione. Riguardo la politica este- so non disdegnavano le propo- ra, Paxton mostrava come il re- ste totalitarie dei filo-nazisti, gime di Vichy non fosse nient'af- certo non assenti a Vichy. Le ri- Plebei o populisti? fatto imposto dai tedeschi, i qua- cerche avviate negli anni succes- li non vi intervennero che alla fi- sivi hanno mostrato Lavai e tut- Francesco Germinario ne del '42. Per loro, in ogni caso, ta una schiera di funzionari nella Francia meridionale avreb- pronti a rafforzare la propria le- be potuto anche sussistere un gittimità agli occhi di Hitler at- NICOLA RAO, Neofascisti! La Destra italiana da prio polmone nero dell'estrema destra italia- governo repubblicano, purché traverso le politiche di stermi- Salò a Fiuggi nel ricordo, dei protagonisti, na -, peraltro ci pare che le ricostruzioni ince- questo non aiutasse militarmen- nio, perché convinti che nel- pp. 256, Lit 38.000, Settimo Sigillo, Roma 1999 dano troppo in una visione romanocentrica. Le te gli inglesi. Dalle carte degli ar- l'Europa ariana la Francia do- scissioni, la formazione di correnti, i dibattiti in- chivi statunitensi emergevano vesse avere un ruolo da giocare Questo libro rischia di essere un'occasione terni al Movimento sociale nascono e muoiono a poi un Pétain e un Darlan (cfr. R. Poznanski, Étre Juif en mancata a causa degli innumerevoli refusi di Roma. tutt'altro che disposti a un "dop- France. pendant la Seconde guer- composizione. I quali sono così numerosi (an- La nostra impressione è che si sia voluto rin- pio gioco" con gli alleati. re mondiale, Hachette, 1994). che i dati biografici dell'autore in quarta di co- facciare alla destra ammessa nei salotti buoni Ma l'effetto più deflagrante Cosi come gli studi di Marc Oli- pertina non ne sono immuni!) da far sorgere il della politica le sue origini plebee prima che po- sulla "sindrome di Vichy" lo vier Baruch sulla burocrazia il- sospetto che l'editore sottovaluti la funzione po- pulistiche. I tempi della passione politica con- esercitarono le pagine dedicate lustrano il tentativo di rottu- litico-culturale che è chiamato a svolgere: quella trapposti a quelli attuali, caratterizzati dal fred- al regime, ai suoi uomini e alla ra attuato da Vichy per creare di essere se non la casa editrice più rappresenta- do liberalismo. Insomma, un polemico quanto tenuta dei francesi. Paxton mo- un Stato capace di assecon- tiva dell'attuale estrema destra italiana (titolo imbarazzante "come eravamo" lanciato tra le strava infatti come le misure au- dare le spinte totalitarie (Sur. che si disputa con le Ar), certo quella che pre- gambe dell'attuale classe dirigente di Alleanza toritarie intra- l'Etat franqais. senta il catalogo più nutrito. E, questa, una po- nazionale. prese dal regime L'administra- sizione che bisogna onorare sotto tutti gii aspet- Sapevamo che il neofascismo era stato un provenissero da « tion franqaise de ti, compresi quelli della cura editoriale. Non si è universo parallelo alla società italiana: qui ne culture politiche 1940 à 1944, evoliani per caso: che'si impari dalla cura che ca- abbiamo l'ulteriore riprova. Così come abbia- e da figure ben Fayard, 1997). ratterizza i libri stampati da Freda! mo la conferma che quella destra non ha con- attive da anni Quanto alla Mancando gli storici interessati ad allargare il suetudine con le operazioni di storicizzazione. nella Terza Re- continuità con quadro di conoscenze dell'estrema destra italia- Un esempio per intenderci. Non è difficile ri- pubblica, che ap- la Francia della na, ovvero manifestando l'estrema destra una conoscere che quello neofascista fu talvolta un profittarono del- III Repubblica, genetica diffidenza nei confronti di coloro che universo vivace; né è in discussione l'evidente la sconfitta per gli studi di Zeev finora si sono cimentati con l'argomento, i pro- tendenza a mitizzare la figura dei propri leader fare definitiva- Sternhell, di tagonisti di quest'area provano a raccontare le politici o intellettuali, da Evola ad Almirante e mente i conti con l'odiato regime Pascal Ory, di Philippe Burrin vicende in prima persona, rilasciando copiose Pino Romualdi, perché non ci è difficile rico- democratico e liberale. Da qui le raccontano come la lingua di Vi- testimonianze a Rao, il quale ha provveduto a si- noscere che in un'area politica così ghettizzata misure contro gli stranieri e poi chy fu plasmata da figure ben stematizzarle. Parlano Rauti e Gasparri, Signo- nella "memoria collettiva la presenza del leader contro gli ebrei, che in taluni ca- addentro alla Francia politica relli ed Erra, Mennitti, Buontempo e Delle è ancor più marcata. Ciò che invece si deve si videro i prefetti di Vichy esse- degli anni precedenti: oggi nes- Chiaie. Si avverte più l'assenza della testimo- contestare è la palese assenza del necessario re più realisti del re, cioè più an- suno potrebbe negare, come ai nianza di Freda (ma comprendiamo che l'osser- intreccio fra le vicende interne missine e l'evo- tisemiti dei nazisti, e offrire alle tempi dell'uscita del libro di vanza dovuta all'evoliana apolitìa e il culto della luzione della società italiana. In non pochi mo- rafie e poi ai campi di sterminio Paxton, l'esistenza di un fasci- Forma richiedono l'alto prezzo dell'assenza) che menti fondamentali della storia del neofasci- quantità di ebrei ben superiori smo alla francese. Una conti- quella di Francesco Storace. smo le vicende interne dell'area si sviluppano a quelle richieste dagli occu- nuità, quella tra Vichy e la III Fermo restando che non si vuole rivedere un senza che i mutamenti della società italiana in- panti tedeschi. Paradossalmen- Repubblica, che va cercata an- dato storico indiscutibile - ossia la massiccia cidano nel dibattito e nelle posizioni politico- te, gli ebrei francesi preferivano che nella legislazione. La politi- presenza missina nella capitale, un vero' e prò- culturali. rifugiarsi nell'Italia fascista, al- ca di riconoscimento dello stra- leata dei nazisti, perché la poli- niero e dell'ebreo fu resa possi- tica di consegna ai tedeschi vi bile infatti grazie alla particolare era applicata in maniera meno giurisprudenza sulla nazionalità sistematica che al di qua della approvata dalla III Repubblica, frontiera. come argomenta lo studio re- Una cura classica per la sindrome di Vichy Il regime di Vichy, almeno centissimo di Gérard Noiriel nelle intenzioni paternalista, cle- (Les origines républicaines de Vi- Più realisti del re rical-conservatore, ruralista, af- chy, Hachette, 1999). fondava insomma nella tradizio- Se abbiamo coniugato i verbi Marco Gervasoni ne francese. I francesi ben lo sa- al passato non è certo per sot- pevano, se per molto tempo ac- tolineare il superamento dello cettarono Vichy senza entrare studio di Paxton. Esso resta al ROBERT O. PAXTON, Vichy, ed. mali ben peggiori, come quelli una breve parentesi, tipica di un nella resistenza e anzi rimpol- contrario il miglior lavoro com- orig. 1972, trad. dall'inglese di Giu- che erano occorsi ai Belgi e agli regime di occupazione straniera, pando le varie organizzazioni di plessivo su Vichy, se non altro seppe Bernardi e Erica Mannucci, Olandesi comandati dal Gaulei- che non metteva in discussione massa create dal regime, fino al- perché lo storico americano ha pp. 415. Lit 34.000, il Saggiatore, ter. Non solo, tra Vichy e gli al- la secolare vocazione alla libertà le famigerate squadre di repres- continuato a studiare l'argo- Milano 1999 leati anglo-americani si sarebbe del popolo francese. Paradossal- sione. Nello stesso tempo, Vichy mento, in particolare i réseaux instaurato secondo Aron una mente, tale interpretazione me- offriva anche un volto tecnocra- ruralisti che poi approdarono a Con tutto il parlare che oggi si sorta di doppio tafisica venne tico e razionalizzatore, soprat- Vichy (French Peasant Fascism, fa di "revisionismo" la lettura di gioco volto a fa- adottata anche tutto nella gestione dell'ammini- Oxford University Press, vorire questi ul- strazione pubblica, tale da sod- 1997). La bibliografia di questa questo libro è massimamente sa- "fl regime di Vichy, dalla sinistra. lutare. Se infatti, a intendere la timi, mentre l'o- Per i comunisti disfare i ceti emergenti della so- edizione è inoltre aggiornata al vulgata, i revisionisti cerchereb- pinione pubbli- paternalista, e per i socialisti cietà francese: non a caso molte 1997. Lavoro ammirevole e im- bero di "giustificare", sia pure ca francese e il clerical-conservatore, Vichy era sem- leggi sull'amministrazione ap- prescindibile, per compattezza popolo avrebbe- provate tra il 1940 e il '44 furo- di impianto, per ricchezza dei da un punto di vista storico, i va- ruralista, affondava plicemente un ri regimi autoritari e totalitari, a ro saggiamente regime di tradi- no mantenute dalla IV e dalla V plot narrativi, per capacità di Paxton molti anni fa, quando atteso il gioco nella tradizione francese" tori della patria, Repubblica. districarsi all'interno di una usci la prima edizione di questo del loro capo, mentre la vera Forse per evitare che l'esplo- documentazione immensa e va- libro, toccò il compito contrario, collocandosi in Francia era in- sione fosse troppo rumorosa, ria pur senza perdere di vista quello di scindere la coltre delle una zona grigia, né con Vichy né carnata dai resistenti. forse per carenza di documenta- l'intento interpretativo. Parti- interpretazioni " giustificazioni- contro Vichy. Nel pieno di tale silenzio, ap- zione, Paxton si mostrava anco- colarmente utile, il lavoro di Paxton lo è poi per l'Italia, no- ste" del regime di Vichy. Revi- Tale interpretazione era per- parve nel 1972 il libro di Paxton. ra troppo prudente nel valutare nostante gli studi di Giorgio sionista è stato, lo storico ameri- meata sino in fondo da quella E difficile oggi immaginare l'ef- Vichy come un regime autorita- Caredda, di David Bidussa, di cano, ma in una direzione tale da che lo storico Henri Rousso ha fetto prodotto sul pubblico fran- rio, a tendenza totalitaria, debi- scompaginare la comoda e con- chiamato "la sindrome di Vi- tore della lunga tradizione del Michele Battini avessero già cese da un'opera scritta con tut- fatto luce su alcuni aspetti del solatoria interpretazione seguita chy", intendendo con ciò l'inca- nazionalismo francese e della to il rigore e la solidità del caso. regime. sino ad allora dagli storici fran- pacità dell'opinione pubblica Benché a quell'epoca gli studiosi più recente, ma non certo négli- cesi. Il caposcuola nello studio Francese, dai suoi uomini politici non potessero disporre della do- geable, eredità del "fascismo al- Se poi dicessimo che è basta- di Vichy era allora Robert Aron ai suoi giornalisti ai suoi studio- cumentazione archivistica di la francese". Per Paxton la cul- to il libro di Paxton per guarire che lo raccontò seguendo i giu- si, di pensare Vichy, di studiarlo parte francese, Paxton riuscì a tura politica dei Pétain e dei di- la Francia dalla "sindrome di dizi degli avvocati difensori di nelle sue fattezze di regime auto- raccogliere una messe di fonti . rigenti di Vichy andava cercata Vichy", scadremmo nell'enfasi. Pétain e di Lavai di fronte ai tri- ritario (in La syndrome de Vichy, (soprattutto dagli archivi statu- infatti nella tradizione- liberale Ben altri eventi e ben altre bunali post-bellici (in La Francia Seuil, 1987). Vedere Vichy come nitensi e da quelli tedeschi) tale orléanista o liberal-conservatri- esperienze hanno avuto luogo. di Vichy, 1954; Rizzoli, 1972). un regime certo deprecabile, ma da polverizzare con un soffio il ce, come l'aveva definita René Allo storico americano resta Per Aron, Vichy era stato un re- tutto sommato frutto di arguzia castello delle interpretazioni Rémond. Ma tale filone partiva però il legittimo orgoglio di gime imposto dal diktat nazista, tattica capace di evitare guai correnti. Invece di adottare un dal riconoscimento della libertà avere smosso qualche macigno individuale, mentre in Vichy an- che Pétain saggiamente aveva maggiori ai francesi, fu proprio procedimento narrativo crono- e di aver scritto un classico del infatti anche a De Gaulle e ai che i moderati e i clerico-con- trasformato in uno "scudo" in logico, Paxton divise il suo libro la storiografia sull'età contem- gaullisti. Questi lo ritenevano servatori guardavano idealmen- grado di proteggere i francesi da in aree tematiche, per meglio far poranea. • IDEI LIBRI DEL MESE|

Un viaggio nella storia urbana Patrizi e nobili, mercanti e artigiani, giudici e barbieri nelle città europee Massimo Vallerani

MARINO BERENGO, L'Europa delle Un libro siffatto pone problemi maggiore autonomia; piuttosto si ristretti e selezionatissimi. Perdu- Ma la città non funziona solo città. Il volto della società urbana eu- di lettura, anche perché l'indice tratta di un processo conservativo ra tuttavia una diffusa paura ver- da contenitore di conflitti. Al suo ropea tra Medioevo ed Età moderna, non aiuta a seguire un percorso delle proprie identità urbane, vi- so il consiglio come luogo di di- interno sviluppa una straordina- pp. XV-1040, Lit 80.000, Einaudi, preciso, ma si limita a individua- sto che per molti centri europei di scussione pubblica e incontr.olla- ria capacità di "definizione" e di Torino 1999 re grandi temi: le tipologie di taglia medio-piccola era in gioco ta, dove più facilmente la scintil- "differenziazione" tra persone, città secondo le forme del potere proprio la qualifica di città, che la della rivolta poteva incendiare ruoli sociali, gruppi politici, stra- L'Europa delle città è un gran- (città capitali e città suddite); le poteva essere tolta dal principe popolazioni urbane escluse for- ti economici, e questa può essere de libro di storia, una summa in- stratificazioni interne (patriziati e come punizione, oppure venduta malmente da la seconda gran- comparabile ad altre opere del nobiltà, professioni, mestieri e a signori per ripianare debiti. ogni processo de chiave di let- genere per mole e ricchezza bi- corporazioni artigiane); i limiti e i Questo avviene con intensità mag- decisionale. La tura del libro. bliografica. E anche il "libro di confini sociali (gli esclusi e l'ordi- giore nelle città dell'Europa cen- permanenza di Tutti i capitoli una vita" di un grande storico co- ne pubblico); le strutture di in- trale, nelle terre dell'Impero, me- questa tensione dedicati alle me Marino Berengo, il risultato quadramento ecclesiastico. no in Italia dove le caratteristiche lungo tutto il tar- strutture sociali di una lunghissima ricerca durata Come orientarsi dunque? Se- urbane erano fissate ormai da lun- do Medioevo ci urbane mettono circa un trentennio, in un dialogo guire il percorso proposto po- go tempo e difficili da modificare. induce a pensare in luce questa ininterrotto con la storiografia trebbe essere la via più semplice, Anche la vita politica interna si che il diritto alla potente attività europea sulle città. Ma soprattut- lasciando poi cjje il lettore ritagli può leggere in termini di un lun- parola fosse una classificatoria to questo libro è il resoconto al suo interno temi e prospettive go processo conflittuale che si so- posta importante della città. Mo- molto personale di un viaggio, più personali. Eppure la sfida vrappone a quello fra città e Sta- per la cittadinanza, indipenden- strano in altre parole come la vi- immaginario nelle forme ma rea- posta da Berengo merita risposte to. Si tratta di un conflitto lungo temente dalle capacità espressive ta associata e concentrata delle le nella sostanza, attraverso le in- meno passive di un lettore-spet- e intenso tra forme del potere co- delle istituzioni urbane. Si capi- città europee consentiva e al con- finite varietà che ha assunto la tatore. Anche senza affrontare munitarie e tendenzialmente sce anche come e perché questa tempo richiedeva una continua realtà urbana nell'Europa medie- questioni di metodo, che pure il aperte e una'gestione chiusa, ri- pressione informale ma potente opera di separazione e di classifi- vale e moderna. La metafora non libro suscita in abbondanza (è servata ai ceti aristocratici. La fosse incanalata più facilmente cazione, attraverso un linguaggio è nostra. Il soggetto che ha in possibile parlare di una "civiltà "vita pubblica" è la storia di que- nelle strutture corporative, nelle fondato sulle distinzioni funzio- mente Berengo nel dispiegarsi urbana" come soggetto autono- sta altalenante dimensione politi- società di arti e mestieri, nelle gil- nali e di ruolo. Si tratta di una delle mille pagine di analisi fittis- mo? fin dove può spingersi la ca della città: le assemblee deli- de, nelle crafts, e come proprio grammatica sociale che oggi fac- sime di dati, esempi, situazioni, comparazione storica? è corretto beranti, i consigli larghi delle contro le corporazioni si scate- ciamo fatica a ricomporre con i eccezioni e varianti locali, è real- giustapporre casi di città molto città italiane segnano un limite nasse una lunga lotta di potere soli dati linguistici desunti dalle mente un ipotetico viaggiatore diverse secondo problemi che si estremo di auto-organizzazione condotta dai monarchi, dai po- fonti e che, invece, l'atteggiamen- che attraversa le città, ne osserva presentano formalmente simili della popolazione urbana in for- tentati regionali e dalle aristocra- to di nuda osservazione dei fatti le strutture e gli aspetti di vita più ma hanno assunto significati dif- me di rappresentanze allargate. zie locali, sia per ridurre il loro di Berengo aiuta a rilevare più di diversi, e allo stesso tempo valuta ferenti?), ci si può domandare se Nelle città tedesche e francesi peso politico, sia per sottrarre a quanto una rigorosa suddivisione le informazioni che riceve dalle esistono tratti unificanti di que- questi consigli, quando furono esse il controllo della produzione fonti, la loro credibilità e rappre- sta civiltà urbana o, meglio, qua- ammessi, restarono comunque e del commercio. sentatività. Un viaggiatore-stori- li sono le caratteristiche di fondo co, dunque, che si fa delle do- della vita nelle città europee che mande e cerca le risposte nell'os- emergono al termine di questo servazione continua e non pre- lungo viaggio. Le risposte non concetta delle realtà urbane. sono semplici, né univoche, né Un atteggiamento cosi disin- forse pienamente rispondenti al cantato, si direbbe quasi di osten- dettato dei singoli capitoli, ma in tata ingenuità (Berengo evita questo caso vale la pena tentare qualsiasi dibattito su che cosa sia una forzatura interpretativa. una città, confidando in un'intui- Incominciamo dal primo dato zione di Roberto Sabatino Lopez, strutturale: le città nascono e so- "è l'autocoscienza degli abitanti a pravvivono in un clima di forte rendere tale una città"), non è af- conflittualità, di manifesta osti- fatto comune nel panorama stori- lità da parte dei poteri esterni. co italiano ed eu- Gli Stati e le ropeo. Anzi può monarchie odia- risultare sconcer- no le città, ne tante per quei diffidano, le lettori più impe- vorrebbero me- gnati che si no organizzate, aspettano da un meno autonome libro del genere e naturalmente una "sistemazio- meno politiche. ne ragionata" di Anche la città un tema vastissi- capitale - anzi mo e di difficile soprattutto que- comprensione nelle linee generali. sta - è il più delle volte una città Non è così: L'Europa delle città è vinta, repressa brutalmente da un libro senza introduzione, sen- un potere sovrano che ne ha ri- za conclusioni, senza schemi in- dotto la capacità di resistenza e terpretativi guida, si direbbe sen- di autonomia, ne ha compresso, za tesi da dimostrare. È invece fin quasi a eliminarli, i caratteri una grande opera di empiria sto- di "comune" ò di comunità, per rica, una ricerca dei tratti costitu- farle assumere le funzioni ben tivi della realtà urbana che si av- diverse di una capitale: centro di vale di numerosissime esemplifi- servizio di una corte che governa cazioni senza per questo creare una nazione e non semplice resi- modelli, prende in esame centi- denza di un re. Le capitali in al- naia di città senza supporre siste- tre parole sono costruite, ma so- mi o reti urbane, tratta di Stati e no anche imposte contro il vole- principati senza cedere a ricostru- re dei cittadini: Vienna, Parigi, zioni esclusivamente "nazionali". Londra, Lisbona, Napoli paga- L'aiuto fornito dalle bibliografie rono un pesante tributo alla loro locali, stratificate nel corso trasformazione in capitale. dell'ultimo secolo, è ingente ma anche strumentale, perché non Anche le città suddite sono serve tanto a discutere critica- spesso oggetto di violente repres- mente aspetti specifici delle città sioni, ma trovano un comune de- europee, quanto piuttosto ad ali- nominatore nella ricerca, a tratti mentare l'ininterrotto esercizio di spasmodica, di segni di distinzio- osservazione dei diversi segmenti ne politica. Non sempre, anzi in di vita urbana presi in esame. casi relativamente ristretti, il fine della resistenza si traduce in una zazioni e divide la parte manuale sai diversificate, era attraversato e artigiana del mestiere da quella da questo duplice movimento di La storiografia come azione tematica poteva forse permettere. di intermediazione commerciale. conflitto e di separazione. Anzi Di certo questo processo di di- La distinzione tra artigianato e proprio la creazione di nuovi or- Dietro il mito di Kennedy stinzione regolava gli assetti so- mercatura è dunque reale e fonte dini e di nuove forme di parteci- ciali interni alle città, a partire di polemiche continue. Un confi- pazione dei laici nella seconda dall'individuazione di strutture ne sottile ma immediatamente metà del Duecento fecero entrare Edoardo Tortarolo verticali che identificavano il ceto percepibile divideva, ad esempio, - in corto circuito le gerarchie in- dominante attraverso segni di ri- la condizione dei tessitori, ormai terne della chiesa secolare già MARCO MARIANO, LO storico nel suo sfumato ma probabilmente trop- conoscimento non sempre espli- concentrati nella vendita, da complicate da una non chiara di- labirinto. Arthur M. Schlesinger Jr. po rispettoso. Proprio la sorve- citi. La gelosa distinzione tra pa- quella dei cuoiai, più legati al la- stribuzione dei compiti tra capi- tra ricerca storica, impegno civile e gliata argomentazione del libro trizi e nobili delle città tedesche, voro tecnico; così come i macellai tolo e vescovo. L'accesso alle ca- politica, pp. 272, Lit 36.000, Angeli, mostra quel che Schlesinger inten- ad esempio, rimanda a un con- costituivano ormai un ceto di me- riche ecclesiastiche maggiori si ri- Milano 1999 deva parlando di una pratica dello cetto di preminenza sociale che si di possidenti spesso assestati nel- velò motivo di ulteriori conflitti: storico che partecipa alla vita civi- vuole esterno alla città e non im- le fasce alte del mondo corpora- lo sbarramento in base a criteri di Appariscente con la sua coper- le: collocarsi nella tradizione tipi- plicato negli affari amministrati- to, anche per il rilievo politico nobiltà o di prestigio sociale non tina nero brillante, massiccio nel camente angloamericana che va vi: a differenza delle città france- dell'arte. In sostanza ricadeva faceva che riprodurre nella strut- suo migliaio abbondante di pagi- da Macaulay a Bancroft, distin- si e italiane, dove la formazione sull'artigianato una nota di infe- tura ecclesiastica le divisioni più ne, il libro più noto in Italia di guersi quindi, non senza una nota di un patriziato urbano di gover- riore dignità politica e dunque un ampie su cui era fondata la so- Arthur M. Schlesinger Jr., I mille di sprezzo, dagli storici accademi- no trovava nella gestione riserva- limite quasi naturale alla piena cietà cittadina. giorni di John Fitzgerald Kennedy ci (cui peraltro Schlesinger stesso ta degli affari pubblici un imme- partecipazione al governo della Ma i capitoli sulla chiesa ci alla Casa Bianca (1965; Rizzoli, appartenne sin dall'inizio della sua diato criterio di nobilitazione so- città. La separazione tra arti mag- schiudono un altro possibile per- 1992) fa ancora bella mostra di sé carriera), che possono sì mettere a ciale. Il processo di distinzione ri- giori e arti minori, operante in corso di lettura, che qui solo ac- in molte librerie di chi è cresciuto disposizione del potere politico le guarda comunque tutte le sfere molte città europee, metteva al si- cenniamo, vale a dire le commi- politicamente tra l'assassinio del proprie competenze, ma che crea- delle attività umane. Le profes- curo l'oligarchia dei grandi mer- stioni e le confusioni volontarie presidente più bello della storia no un proprio discorso conosciti- sioni vivono di queste capacità di canti dal resto della popolazione tra Stati diversi e forme di vita in americana e la vergogna del Wa- vo nella comunità scientifica, differenziare ruoli che ricadono urbana. apparenza separate. E non si al- tergate. Sembrano passati secoli quanto più possibile indipenden- sotto una sola denominazione ma La città è un universo dove le lude tanto alla distinzione spesso dagli spari di Dallas: se il mito dei te - almeno nelle intenzioni - ri- sono esercitati da persone diver- differenze si costruiscono sulle difficoltosa fra chierici e laici, Kennedy, pur ammaccato, conti- spetto all'autorità pubblica. Schle- se: giudici come avvocati e giudi- condizioni individuali e dove i quanto piuttosto alla molteplicità nua ad avere qualche officiante, singer ha considerato l'autonomia ci come funzionari; avvocati co- confini tra attività e ruolo sociale dei piani di ingerenza dei laici per fortuna anche in Italia c'è chi del sapere storico una forma di me esperti di diritto e procurato- sono labili, ma permangono nella vita delle chiese: dai giuspa- si occupa di studiare una figura colpevole esilio interno degli intel- ri come assistenti; medici di alto ugualmente osservabili grazie a tronati alle confraternite, che come quella di Schlesinger, che lettuali, di distanza dalle lotte per livello e chirurghi-barbieri; notai una pluralità di indizi "in corpore conferivano valenze religiose a del mito di John Kennedy è stato difendere la libertà dalla minaccia di penna e notai come notabili- personarum". La distinzione fra solidarietà sociali e politiche tra- un creatore non marginale né del totalitarismo. Schlesinger fu funzionari. Una ricchezza di sen- povertà vergognosa e mendicità sversali rispetto alle gerarchie sprovveduto. Ché Schlesinger, impegnato nel corso della guerra so sociale che accompagna il costituisce un altro esempio della esistenti. Si formano nuovi punti non solo è stato consigliere spe- nell'attività di controspionaggio mondo dei mestieri, anzi trova capacità di classificazione empiri- di attrito, ma questa volta i con- ciale del suo coetaneo presidente, dell'Oss, ma, a differenza di altri una vera apoteosi di complessità ca della società. flitti sono destinati a creare nuo- ma ha sviluppato tutta la sua atti- storici con cui condivise que- di livelli che si concentrano sotto Anche il mondo ecclesiastico, ve zone di integrazione, rimesco- vità, prima e dopo l'esaltante av- st'esperienza, pare essere rimasto le qualifiche incerte delle corpo- che avvolgeva la città in una rete lando le carte di quel lungo sfor- ventura a Washington, nella co- legato non solo ai valori profondi razioni. Una linea di separazione a più strati di inquadramenti reli- zo definitorio che aveva dato or- struzione di una tradizione ameri- di civiltà ma anche all'idea di stru- attraversa quasi tutte le specializ- giosi e di pratiche devozionali as- dine alla vita associata. • cana di pensiero e governo libera- mentalità immediata del sapere le. Mariano mette al centro della sociale che erano alla base della sua ricostruzione di questo emi- guerra contro Hitler. Il libertari- nente esempio di "testa d'uovo" smo metodologico e la polemica degli anni sessanta il problema antideterminista dell'amico Isaiah della compenetrazione tra l'impe- Berlin si trasformano nelle mani di L'America: una vera favola gno attivo nell'arena politica e la Schlesinger in esibizione talvolta ricerca e la scrittura storica, so- tracotante di spirito antisistema- Maurizio Vaudagna prattutto per gli anni precedenti tico e di antintellettualismo. La alla sua attività presso la Casa derisione per gli storici esclusi Bianca: gli anni nei quali Schlesin- dai grandi processi decisionali è La Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti elencazione delle omissioni e violazioni di ger dette il meglio di sé come au- il declassamento della storia "tec- d'America, a cura di Tiziano Bonazzi, testo in- Giorgio III rispetto ai cittadini d'oltremare tore di libri di storia/dagli esordi nica" a vantaggio della storia de- glese a fronte, pp. 105, Lit 18.000, Marsilio, sbocca nella sofferta e politicamente innovati- fulminanti in giovanissima età con gli storici/testimoni, di coloro che Venezia 1999 va decisione di imputare al re, normalmente ir- The Age of Jackson (1945) ai tre sono stati iniziati alle segrete cose. responsabile rispetto alla legge, la colpa della volumi di The Age of Roosevelt Mariano sottolinea a ragione La ripubblicazione della Dichiarazione d'in- rottura del patto di cittadinanza, uscendo (1957-60), e per i quali la catego- quanta parte dell'esperienza sto- dipendenza degli Stati Uniti d'America, appro- quindi le colonie americane dal corpo dell'im- ria di "uso pubblico della storia" rica resti necessariamente esclusa vata il 4 luglio 1976 dal Congresso continentale pero inglese. utilizzata da Mariano si presta da questa prospettiva e ricorda di Filadelfia delle 13 colonie inglesi del Nord In questa tensione tra universalità e america- particolarmente bene. Attraverso che Schlesinger mentì pubblica- America, ci ricorda che essa, "come uno dei te- nità la Dichiarazione d'indipendenza è creazio- l'analisi nel dettaglio delle opere mente per difendere l'operazione sti fondanti della modernità politica" - dice Ti- ne di un simbolo. Jefferson, l'estensore concre- maggiori, della della Baia dei ziano Bonazzi nella sua lunga, creativa introdu- to, scompare e cede il posto al popolo "che la copiosa produ- Porci (dalla qua- zione -, non solo è fonte storica, ma è stata pro- emana - la dichiara - in quanto potere costi- zione giornalisti- le comunque tagonista di un itinerario di usi, interpretazioni tuente e sovrano", venendo ben presto a incar- ca, nonché (ma "Esibizione talvolta dissentiva) e e traduzioni che formano esse stesse una storia nare, al di là dell'accidentalità storica, il grande tracotante di spirito giustificò con del documento di grande interesse per l'anali- mito della sovranità popolare. Contemporanea- con un ritegno e orgoglio la sua sta storico-politico-culturale. Non è un caso mente la Dichiarazione è anche il costituirsi co- una prudenza antisistematico menzogna in che, proprio in contemporanea con questa ri- me "Stato" di un popolo specifico, il popolo perfino eccessivi) e di nome della ne- pubblicazione, la maggiore rivista di storia nor- americano, incarnatosi "nell'istituzione princi- della documenta- cessità politica. damericana, il "Journal of American History", pe con cui è stata definita e organizzata la sfera zione privata e di antintellettualismo" La dedizione a dedichi un numero monografico alle traduzioni pubblica nell'Europa moderna e contempora- due conversazioni JFK e alla tradi- e usi pubblici della Dichiarazione d'indipen- nea.". Quella universalità ha quindi un referen- con Schlesinger zione politica che questi imper- denza in varie parti del mondo. E d'altra parte te essenzialmente europeo, per cui "la nascita stesso condotte nel 1996, Mariano sonava non pare sia stata sempre questa multidimensionalità è espressiva dei degli Stati Uniti si colloca pienamente in ambi- mostra come nelle strette della ricambiata con altrettanto can- concetti universalistici di sovranità popolare e to europeo"; e tuttavia, in questa alternanza guerra fredda, tra maccartismo e dore: il Presidente nascose anche dei diritti naturali dell'individuo, e contempo- ininterrotta di continuità e rotture, la Dichiara- radicalismo neomarxista, Schle- al suo brillante consigliere l'esi- raneamente costitutiva del "mito americano", zione va al di là di questa appartenenza, per co- singer costruì una linea che anda- stenza di un capillare sistema di per cui, con felice paradossalità, il leader re- stituirsi in uno Stato al di fuori dei confini stori- va da Thomas Jefferson ad An- registrazione delle conversazioni pubblicano conservatore e scrittore di storia ci dell'Europa, e per realizzare il primo proces- drew Jackson al New Deal, pa- alla Casa Bianca, parte di una Newt Gingrich diceva che "l'America è una se- so di indipendenza di una colonia. Fin dal costi- triotticamente americana ed "ec- campagna di sorveglianza elet- rie di favole che capita siano vere". tuirsi quindi di quella specifica nazione che cezionalista", in definitiva feroce- tronica di ampio raggio (William sono gli Stati Uniti d'America, si trovano le pre- mente anticomunista e volentero- Doyle, Inside the Ovai Office. È la cifra che Bonazzi sceglie di sviluppare messe di quel mito americano che questa nazio- samente progressista. Alla luce di The White House Tapes from nella sua introduzione. La Dichiarazione si in- ne farà proprio a danno di altre aree del conti- questa linea di continuità Schle- FDR to Clinton, Kodansha, quadra quindi nella tradizione della politica nente, "da sempre oggetto privilegiato di medi- singer ha raccontato e giudicato 1999). Schlesinger è entrato nel settecentesca, e delle sue espressioni retoriche: tazione e di interrogativi sul significato del rap- gli uomini e gli avvenimenti, e ha labirinto della politica americana documento da essere letto in pubblico per la porto Europa-America, in un gioco di specchi e indicato le-strategie politiche del con la certezza che la chiaroveg- mobilitazione degli animi, come indicano le di rimbalzi, di appropriazioni e di ostracismi futuro rivolgendosi, molto aldilà genza dello storico lo avrebbe pause di lettura nel primitivo testo jeffersonia- che costituiscono uno dei fili rossi della cultura della cerchia degli specialisti, al salvato dal Minotauro dell'unila- no; petizione al re e contemporaneamente te- occidentale". largo pubblico dei lettori. Maria- teralità, del partito preso, dell'er- sto giuridico che in una lunga e meno nota no ricorda D'abilità e spregiudica- rore strategico: c'è da dubitare tezza" della storiografia présenti- che così sia stato. • sta di Schlesinger: è un giudizio N.2 22

Gli ultimi studi su Machiavelli Niccolò il terribile La guerra, che novità! Francesco Bausi Luigi Bonanate

Aprendo i lavori del convegno lettuale di professione, si costrui- MARY KALDOR, Le nuove guerre. La violenza squassando tutte le nostre consolidate cono- su "Niccolò Machiavelli politico, sce faticosamente negli anni, in organizzata nell'età globale, ed. orig. 1999, trad. scenze, a partire da quella relativa alla funzione storico, letterato" (tenutosi a Lo- forme spesso approssimative e dall'inglese di Gianluigi Foglia, pp. 185, territoriale delle guerre. Dopo essere stata fat- sanna dal 27 al 30 settembre farraginose, una cultura storico- Lit 27.000, Carocci, Roma 1999 ta, per secoli (come mostra nel primo capitolo), 1995), Mario Martelli osservava letteraria né vasta né, tanto me- per realizzare le grandi unità statuali che cono- che "raramente è dato trovare no, sicura; quella di un Machia- Quasi un instant book, per la tempestività sciamo, la guerra (giunta sull'orlo della cata- acque così tempestose come velli che lavora per lungo tempo, con cui nel corso dello stesso anno in cui si strofe nucleare) si è, per così dire, ritratta quelle attualmente solcate dalla e tumultuosamente, intorno alle svolgeva la guerra del Kosovo la sua autrice ha dall'abisso, ma così facendo si è trovata sull'or- navicella degli studi machiavel- sue opere maggiori, procedendo saputo offrire informazioni preziose sul suo an- lo di un altro abisso, rappresentato dal declino liani": e - aggiungeva - lo dimo- via via ad aggiunte e ad aggiorna- damento, il libro di Mary Kaldor è anche un li- del ruolo regolatore dello Stato, titolare storico stra il fatto che, tra gli studiosi menti strettamente collegati bro molto serio da affrontare con l'attenzione e anche giuridico del potere di guerra, che è del Segretario fiorentino, "su all'evolversi della situazione fio- di chi si trovi di fronte a un progetto ambizio- stato ora raccolto invece da entità informali, niente c'è accordo". In effetti, rentina e italiana. so: muovendo descrittivamente dall'attualità, che si nutrono della globalizzazione, che a sua non si tratta solo della normale Difendendosi dalle critiche del offrire spunti di riflessione teorica sulla natura volta perfora in modo clamoroso i confini e le disparità di vedute su singole, e suo presentatore, Rinaldi indica- della guerra nell'età contemporanea, ovvero unità statuali, producendo un tipo di guerra pur rilevanti, questioni particola- va non tanto nell'introduzione quella successiva alla fine della grande con- - "nuovo", appunto, secondo Mary Kaldor - ri, ma anche e soprattutto della (inevitabilmente sintetica e sem- trapposizione fra i mondi. In questo breve li- che non corrisponde ad alcuno dei canoni clas- complessiva valutazione e inter- plificante), quanto nel vasto bro Mary Kaldor riesce in un'impresa che non sici che le riconoscevamo, a partire dal modello pretazione della figura e commentario la parte più signifi- viene sempre premiata dal successo, essendo clausewitziano a cui eravamo abituati. dell'opera machiavelliana: cosa cativa e impegnativa del suo la- facile che si verifichi uno sbilanciamento tra L'autrice conforta la sua ipotesi sulla novità che non può stupire, se solo si voro. Ed era nel giusto: il suo l'insistenza sull'attualità e l'eccesso di teorizza- delle guerre attuali (che nel vocabolario del pas- consideri la nostra imperfetta co- commento (ha anche provveduto zione. sato avremmo definito "guerre civili internazio- noscenza di tanti aspetti della vi- a rivedere attentamente i testi su Alternando capitoli informativi e altri rifles- nalizzate") con riferimento tanto all'originalità ta, della cultura e degli scritti di codici e stampe) è il più ricco di sivi, l'autrice ricollega, fin dalla limpida intro- dei loro scopi, quanto ai metodi di combatti- Machiavelli, troppo spesso tra- cui disponiamo, e, fondato com'è duzione, le guerre del dopo guerra fredda alla mento, quanto alle tecniche di finanziamento. scurati da una bibliografia critica sia su nuove ricerche sia sul do- fase della globalizzazione galoppante che stia- Per il primo aspetto basta fare riferimento alla che, non di rado minio di una ric- mo conoscendo, e ipotizza che la natura delle componente etnica che esse esibiscono, manife- prediligendo ap- chissima biblio- guerre del nostro tempo dipenda dal nuovo ti- stata nei trasferimenti forzati di popolazioni, ol- procci astratta- grafia, permette po di violenza organizzata che le contraddistin- tre che nella pulizia etnica e nella violenza indi- mente filosofici e "I rapporti tra le due al lettore di en- gue, fino al punto da fare di esse un'entità in- scriminata. Il secondo aspetto è illustrato dal ri- politologici (op- schiere di machiavellisti trare nel cuore confrontabile con quelle del passato. Avendo corso a tecniche simili a quelle della guerriglia e della contro-guerriglia (insurrezione e contro- pure indulgendo oscillano fra della pagina ma- presente essenzialmente la guerra di Bosnia al gusto del ri- chiavelliana e di (della quale ha vissuto in prima persona le vi- insurrezione erano state negli anni sessanta tratto a tutto l'incomunicabilità coglierne o in- cende), ma anche gli altri conflitti non tradizio- le parole d'ordine della teoria delle guerre loca- tondo), concede e l'aperta polemica" tuirne le aspe- nali occorsi negli ultimi anni (dalla Somalia alla li "a bassa intensità", come dicevano gli strate- ancora spazio a rità, le torsioni, Cecenia, dal Congo al Sudan, ecc.), e con un ghi del tempo), rispetto a cui però non si indivi - tenaci luoghi co- le intime disso- epilogo dedicato al Kosovo, Kaldor ipotizza muni, mai seriamente sottoposti nanze. E proprio qui sta il punto. che una sorta di grande destabilizzazione del a verifica. Per non parlare della Il confronto serrato, continuo e ruolo della guerra nella società sia in atto radicata abitudine alla tenden- ineludibile con il testo (cui non si ziosa 'attualizzazione' del pensie- può sottrarre chiunque appronti ro di Machiavelli: fenomeno non un commento), condotto con ap- pertinente la sfera degli studi proccio più letterario e filologico fra l'incomunicabilità pressoché stesura tormentata e protratta nel zione Nazionale delle opere, che la storici, ma comunque non privo che filosofico o storico-politico, tempo, giungendo a far propria Salerno pubblicherà a partire dal di una qualche ricaduta neW'hor- assoluta e l'aperta polemica (co- ha costretto Rinaldi a misurarsi me quella, peraltro non sterile e l'immagine dei Discorsi come prossimo anno) possano benefi- tus solo in apparenza conclusus spregiudicatamente con i nodi opera non finita, lasciata dall'au- ciare della proficua collaborazione della ricerca. anzi feconda di acquisizioni im- reali e i problemi concreti posti a portanti, che oppose negli anni tore a uno stadio di elaborazione fra i diversi metodi e filoni di ri- ogni piè sospinto dagli scritti del ottanta Gennaro Sasso e Mario ancora approssimativo e forse, cerca. • Il tutto (per quella sorta di Segretario. In questo senso, l'edi- transfert che - verrebbe da dire - Martelli a proposito della crono- qua e là, maldestramente risiste- zione da lui curata si colloca nel logia del Principe)-, e anche gli at- mata da copisti e stampatori. si verifica talora fra lo studioso e solco di contributi fra i più signi- l'oggetto studiato) è complicato ti dei due più recenti convegni su Analogamente, le sue posizioni I libri ficativi dei recenti studi machia- Machiavelli (a quello, sopra cita- riguardo alla dibattutissima que- dalla vis polemica che, almeno velliani, come le edizioni curate negli ultimi tempi, sembra aver to, di Losanna, si aggiunga quello stione della cultura di Machiavel- da Corrado Vivanti (Discorsi sul- Niccolò Machiavelli politi- contagiato i machiavellisti: come su "Cultura e scrittura di Machia- li, pur non distaccandosi nella so- la prima deca di Tito Livio, Ei- velli", svoltosi a Firenze e a Pisa stanza da quelle tradizionali (che co, storico, letterato. Atti del si è avuto recentemente modo di naudi, 1983) e da Giorgio Ingle- verificare anche quando a Firen- nell'ottobre 1998), pur nella non attribuiscono al Segretario una Convegno di Losanna (27-30 se (Discorsi sulla prima deca di comune densità e ricchezza dei profonda e diretta conoscenza di settembre 1995), Salerno, ze, nella primavera scorsa, Ma- Tito Livio, Rizzoli, 1984; Princi- chiavelli è riuscito a movimenta- singoli contributi, testimoniano innumerevoli testi classici e uma- 1996. pe, Einaudi, 1994-95), e come il chiaramente della non sempre fa- nistici, sia storici sia filosofici), ri- re da par suo persino un rito or- volume di Mario Martelli Ma- mai sempre più stanco e svuotato cile convivenza tra i due distinti sultano qua e là sfumate da qual- Mario Martelli, Machiavel- chiavelli e gli storici antichi. Os- indirizzi critici. Ma la spaccatura che significativa cautela, suggeri- come quello della pubblica pre- servazioni su alcuni luoghi dei li e gli storici antichi. Osser- sentazione. L'occasione era for- non è insanabile, come sembre- ta allo studioso, probabilmente, "Discorsi sopra la prima Deca di vazioni su alcuni luoghi dei nita dai due tomi, freschi di rebbero dimostrare anche due re- dalla ormai acquisita consapevo- Tito Livio", nel quale, attraverso centi lavori di Emanuele Cutinel- lezza di trovarsi di fronte non a "Discorsi sopra la prima Deca stampa, delle Opere, curati da Ri- una ricca messe di schede dedi- naldo Rinaldi per la Utet e com- li-Rèndina (il saggio Chiesa e reli- un dato di fatto, ma a un proble- di Tito Livio", Salerno, 1998. cate a luoghi puntuali dei Discor- gione in Machiavelli, e l'agile In- ma complesso e ancora non a prendenti (oltre a una scelta del- si, si sottopone a un vaglio rigo- le Legazioni) gli scritti politici troduzione a Machiavelli). Cuti- fondo indagato. Cultura e scrittura di Ma- roso - con risultati a dir poco nelli si muove, fondamentalmen- maggiori: Principe, Discorsi sopra sconcertanti - Insomma, all'inizio del terzo chiavelli, Atti del Convegno la prima Deca di Tito Livio e Arte te, nell'ambito di millennio il terribile Niccolò fa di Firenze-Pisa (27-30 otto- l'effettiva natura un approccio della guerra. Pietra dello scanda- e consistenza ancora discutere e sembra diver- bre 1997), Salerno, 1998. lo, agli occhi del relatore (un ma- ideologico, teori- tirsi a seminare lo scompiglio fra della cultura sto- co e filosofico a chiavellista peraltro navigato co- rica, classica e "Un Machiavelli quanti hanno la ventura (o la sven- me lo stòrico Sergio Bertelli), Machiavelli che Emanuele Cutinelli-Rèndi- umanistica, di più radicato nella cultura tura) di occuparsi di lui: segno di na, Chiesa e religione in Ma- l'introduzione firmata da Rinal- trova il suo pun- una grandezza che non deve tutta- Machiavelli. quattrocentesca chiavelli, Istituti Editoriali e di, colpevole di propugnare e to di riferimento via essere semplicemente presup- diffondere tesi invero inaccetta- principale nella Poligrafici Internazionali, A fianco di che non proiettato posta e celebrata, ma che va piut- bili agli occhi dei machiavellisti ormai monu- tosto ricercata nelle pieghe più 1998. "benpensanti": quella di un Ma- questa linea di ri- verso la modernità" mentale produ- cerca (a lungo sofferte delle pagine machiavellia- chiavelli più radicato nella cultu- zione critica di ne (nel cui travaglio pare rispec- Emanuele Cutinelli-Rèndi- trascurata in pas- Gennaro Sasso; e tuttavia, nella ra e nella tradizione quattrocen- chiarsi, anche al di là della consa- na, Introduzione a Machia- tesca che non trionfalmente sato) continua a svilupparsi, con minuziosa lettura analitica delle pevolezza dell'autore, una delle velli, Laterza, 1999. proiettato verso la modernità (e risultati parimenti notevoli, quel- pagine dedicate da Machiavelli la - più tradizionale - che si ac- crisi storiche più drammatiche per questo definito addirittura, alla religione e al ruolo della della storia italiana). L'auspicio è costa alle opere machiavelliane Niccolò Machiavelli, Ope- dal sacrilego Rinaldi, un "mino- Chiesa romana, Cutinelli non evi- che, chiusa la stagione delle pole- re"!); quella di un Machiavelli con gli strumenti dell'indagine fi- ta di affrontarne i complessi pro- re, a cura di Rinaldo Rinaldi, losofica e politica. I rapporti tra miche, i futuri sviluppi degli studi che, uomo essenzialmente politi- blemi testuali, e riconosce in più su Machiavelli (a cominciare dai Utet, 1999. co, e non certo umanista o intel- le due schiere di machiavellisti di una occasione i segni di una hanno più di una volta oscillato venti tomi della tanto attesa Edi- le, si mostra in grado di scioglie- giunto a identificare l'autentico re le ambiguità e risolvere le dif- deposito dell'eticità: "Se l'eser- ficoltà concettuali che in essa cito prussiano non può legarsi qualche cosa che sta tra l'arcaismo delle razzie ineriscono al rapporto tra guer- allo stato senza perire con esso, che compivano le truppe durante la Guerra dei ra e politica. La dicotomia di se il crollo dello stato è inevita- duano più quegli scopi ideali (mobilitazione trent'anni e la postmodernità del finanziamen- guerra assoluta e guerra reale, la bile, penso che si possa contrap- della popolazione, sostegno morale ai combat- to realizzato con il traffico di droga, il contrab- definizione trinitaria della guer- porre l'esercito allo stato e affer- tenti per la libertà, vera o presunta che fosse, bando di armi, la vendita di corpi umani sia al ra o la formula della guerra co- mare che è più saggio affidare i romantica come nel caso del "Che" o eroica co- dettaglio (prostituzione) sia all'ingrosso (gli me "prosecuzione della politica diritti del monarca all'esercito me in quello dei vietcong) che avevano tanto fa- sbarchi di clandestini), la prefigurazione di con altri mezzi" non offrono, che non legarli allo stato". È già vorito il mito internazionale di quelle guerre: nuove grandi vie per gli oleodotti, e così nemmeno alle interrogazioni anticipata in questa audace for- qui, ora, ci sono soltanto più nemici, non c'è al- via - in una logica nella quale autorità statali e più penetranti, il filo per uscire mulazione la decisione di rom- cuno da convincere, c'è soltanto da evincere, autorità criminali si trovano oggettivamente (e dal labirinto di un'opera che è pere con la prudente politica espellere, brutalizzare. E, quel che è più impor- talvolta anche soggettivamente) a colludere. rimasta enigmatica per tutti i della dinastia e di passare nel- tante, gli attori di queste "nuove" guerre non Nell'era della delocalizzazione, alla ricerca di suoi più acuti lettori. All'interno l'esercito dello zar per poter sono più eserciti nazionali e razionali, guidati forza lavoro più economica, si delocalizzano di una ricostruzione nella quale continuare la sua lotta di libera- da strateghi e da fini di guerra prefissati, ma so- anche le guerre, le popolazioni, i centri del po- non sono solo le componenti zione nazionale, per poi rientra- no truppe raccogliticce, fatte di sbandati e de- tere finanziario, le sedi del potere politico. propriamente militari, concer- re nei ranghi con la Restaurazio- linquenti invece che professionisti, organizzate Resta da dire quale sia la proposta alternativa nenti questioni di strategia e di ne e mettere mano a quella poli- e pagate da potentati mafiosi invece che dalle che l'autrice espone come novità da contrap- tattica, a essere tematizzate, ma tica - "moderatrice"? - di co- casse dello Stato, addestrati da "tigri" come il porre a quella delle guerre. Si tratta dell'ap- l'insieme delle' analisi storico- struzione della potenza prussia- famigerato Arkan o mobilitati da criminali di proccio cosmopolitico al quale Kaldor affida il politiche del teorico della guer- na che solo più tardi avrebbe guerra, come quelli incriminati (e ogni tanto ar- compito non di riprendere ancora una volta il ra (dall'emer- dato i suoi frut- restati) per conto del Tribunale dell'Aja, o dal grandióso ma astratto modello kantiano, ma genza nazionale ti. Dove però la Milosevic di turno. - pur ispirandovisi - di promuovere un movi- alle riforme isti- filosofia hege- Il punto chiave dell'argomentazione di Mary mento che riconduca la violenza che si è priva- tuzionali alle mi- liana era riusci- Kaldor mi pare costituito dall'analisi che ella tizzata al monopolio pubblico: non più quello nacce del nuovo ta, nei limiti del svolge sull'"economia di guerra globalizzata" dello Stato, tuttavia, ma della società civile in- ordine), l'autore filosoficamente (è il titolo del capitolo quarto), che è l'esatto ternazionale, la quale deve per un verso accet- riesce nel non fa- possibile, a co- opposto di quel che l'economia era nelle gran- tare il superamento del mito della sovranità cile compito di stringere l'epo- di guerre del passato, ovvero lo strumento cen- (tanto più se sacralizzata) e per l'altro sforzarsi dare una rappre- ca dentro al si- trale dello sforzo bellico nazionale: le nuove di dare vita a un sistema giuridico umanitario sentazione effi- stema, nel caso guerre, invece che dallo Stato nazionale (che fondato sul rispetto e sull'imposizione (per co- cace sia del- del teorico della nella condizione di guerra riusciva addirittura sì dire) dei diritti umani, comunque e dovun- l'unità dell'opera sia delle sue guerra l'epoca più fortemente a realizzare forme di compattamento sociale o que: "l'applicazione del diritto cosmopolitico discontinuità. Innanzitutto l'u- irrompe nel sistema, proiettan- di solidarietà nazionale), partono dalla sua dis- comporta qualcosa a metà strada tra un'azione nità: negli scritti del 1808-12, in dovi le sue ombre e le sue ambi- soluzione, producono frammentazione e deva- militare e un'azione di polizia". È doveroso ag- particolare nel Memoriale del guità. stazione, non si svolgono tra eserciti, ma tra giungere che la proposta è argomentata con co- 1812, individuiamo già i cardini Clausewitz è dunque il pa- bande e civili, o meglio: contro civili, inermi, raggio e buoni consigli, tutti diretti a favorire della teoria - l'obiettivo dell'an- triota prussiano che vive fino in disorganizzati e impauriti (è ovvio che in tali quanto meno un programma di democratizza- nientamento, il primato della di- fondo le contraddizioni di condizioni qualsiasi forma di aggregazione po- zione internazionale. fesa sull'offensiva, il ruolo dei un'esistenza storica ancora inde- polare volta alla formazione di un "esercito di Non possiamo chiedere a Kaldor di saperci fattori soggettivi - che troverà cisa: troppo remota dalla politi- liberazione", per usare ancora una volta una dire se ci riusciremo e quali siano i metodi pos- elaborazione nel Vom Kriege, e ca di gabinetto del prerivoluzio- formula del vecchio linguaggio, è non soltanto sibili per riuscirci; ma nondimeno il suo contri- le ragioni che faranno di questo nario concerto europeo e troppo impossibile, ma addirittura inimmaginabile). buto a discuterne è senza dubbio di grande va- non un ricettario militare ma un in anticipo rispetto alle condi- Il finanziamento delle attività militari- è un lore morale. testo per chi, lavorando alla zioni entro le quali l'affermazio- "grande strategia", "non può fa- ne dell'egemonia prussiana sulla re a meno di avere un'ottica glo- Germania sarebbe divenuta bale e politica cui orientare" la un'opzione reale. Il suo pensie- guerra. Un testo, dunque, per ro, inoltre, resta refrattario alle l'educazione militare del Princi- quella controversia storiografica tradizionali classificazioni ideo- Guerra e politica pe, laddove però, nell'età della logiche con cui si è dato ordine ha prodotto. Non a caso, infatti, rivoluzione nazionale, il Princi- si apre citando il passo di una alla politica europea dal XVIII pe è divenuto un soggetto col- al XX secolo: analogamente a Il duro pessimismo dell'intelligenza lettera di Clausewitz al feldma- lettivo. resciallo von Gneisenau (ottobre quanto si può affermare per He- Pier Paolo Portinaro 1830), in cui, in riferimento alla Ma anche le differenze, che ri- gel o per Max Weber, la sua rivoluzione di luglio che minac- guardano il contesto storico, de- opera è un ideale laboratorio di cia di tornare a destabilizzare, stinato a mutare enormemente decantazione della specificità GIAN ENRICO RUSCONI, Clausewitz, sioni e ambivalenze interne" del- muovendo dalla Francia, l'equi- nell'arco di quarant'anni - tra nazionale del pensiero politico il prussiano. La politica della guerra la teoria clausewitziana della librio europeo, si palesa l'orien- l'assedio di Magonza, dove nel tedesco. I tempi di una lettura di nell'equilibrio europeo, pp. 300, guerra dava l'avvio a una rifles- tamento a inscrivere una "guerra 1793 aveva avuto il suo battesimo Clausewitz alla luce delle note di Lit 34.000, Einaudi, Torino 1999 sione che finiva per riaprire un preventiva" nel normale baga- del fuoco e la crisi polacca del Lenin e dell'appropriazione rb caso storiografico. Il piano stra- glio strategico in funzione della 1831 -, risultano altrettanto deci- voluzionaria della teoria della Il rinnovato dibattito di questi tegico con cui lo Stato Maggiore sicurezza tedesca/prussiana. "Se sive. In uno scenario dominato guerra assoluta, o delle innume- ultimi anni sulla capacità, sulla tedesco aveva nei primi giorni dalla dissoluzione del Reich, in revoli interpretazioni novecen- volontà e sulla legittimità delle iniziato la guerra di agosto avessi- cui l'Impero si è disgregato in tesche della "formula" - che an- democrazie di far ricorso a nel 1914, ci si mo avuto a di- una somma di parti e in cui dun- cora tanto occupavano la rico- quell'uso organizzato della forza chiedeva, era sposizione una que la Germania "non è più uno struzione storica e le riflessioni che da sempre va sotto il nome stato pensato forza armata di Stato", il giovane Hegel poteva critiche di Aron - appaiono or- mai lontani. Il Clausewitz di Ru- di "guerra" ha riproposto nei 150.000 uomini ben tessere l'elogio di Machia- con o senza, in sconi è un teorico più ambiguo suoi termini classici la questione ai confini con la velli e della sua spregiudicata virtù di o contro di quanto molte ricostruzioni del rapporto tra guerra e politi- politica di unificazione ("Una Clausewitz? La Francia, sarei classiche abbiano saputo o volu- ca. Che tipo di leadership è ri- vita prossima alla putrefazione risposta che ora stato indubbia- to far apparire; è un riformatore chiesta per un'efficace e respon- viene fornita, mente dell'opi- può essere riorganizzata solo con la più dura energia"); deluso, il cui pessimismo dell'in- sabile gestione del conflitto? sulla base di un nione di marcia- telligenza finisce per rabbuiare Quali istituzioni per l'emergenza notevole dispendio di ricostru- re senza indugi su Parigi, per vent'anni più tardi, assumendo il punto di vista di uno Stato che ogni diagnosi; è un nazionalista sono in grado di razionalizzare il zioni di un'opera, di un ambien- schiacciare sul nascere il demo- frustrato e quindi niente affatto circuito decisionale politico-mi- te politico-intellettuale e di ne della rivoluzione e decidere è uscito vincitore da una dram- matica prova e si è consolidato alieno alle radicalizzazioni; ed è litare? Come e in che modo la un'epoca, conferma quelle che l'intera faccenda a favore di un . un uomo che amaramente si politica può esercitare la sua nel precedente lavoro potevano partito e di una prospettiva mo- all'interno e all'esterno, il filo- sofo prussiano avrebbe guarda- congeda dal suo tempo in una funzione moderatrice sulla dina- apparire semplici ipotesi di ri- derata, prima che il popolo fran- to con ben altro distacco alla lettera alla moglie del 29 luglio mica che tende agli estremi della cerca. Vi si argomenta che la cese potesse rendersene conto". massima machiavellica del fine 1831, quando già infuria l'epi- macchina militare? C'è l'incom- Weltmachtpolitik guglielmina, Ponendo mano a una biogra- che giustifica i mezzi: all'ecce- demia che nell'autunno, prece- bere di questi interrogativi sullo tesa a porre le basi geopolitiche fia intellettuale che è al servizio duto dal suo maestro Gneisenau per un imperialismo aggressivo, zione era subentrata la norma- sfondo dell'ultima prova, teorica della chiarificazione di un pro- lità e al discorso della virtù quel- e da Hegel, lo avrebbe portato e storiografica insieme, di Gian "è fuori dalla mentalità di Clau- blema storico-teorico, Rusconi è alla tomba: "La stupidità pren- sewitz. Ma è pur sempre la ver- lo del dovere. Un'evoluzione Enrico Rusconi. consapevole del necessario scar- analoga, anche se meno risolta e de piede dovunque, nessuno La cellula germinale della ri- sione ultima della sindrome to che alla fine dovrà permanere può fermarla, tanto poco quan- prussiana delle origini". pacificata, è riscontrabile anche cerca era già tutta nel capitolo tra il contesto e l'opera. Ma la nel pensiero di Clausewitz, che to il colera. Almeno è una soffe- intitolato Colitica e guerra: Clau- Il libro attuale non può certo sua tesi, convincentemente ar- su Machiavelli, negli anni della renza più breve morire di que- sewitz è caduto sulla Marna? di essere ridotto a una sorta di ar- gomentata, è che nessuna rico- mobilitazione nazionale, aveva sto anziché di quella. Non ti so un ormai lontano libro dell'auto- cheologia intellettuale della con- struzione sistematica della teo- indirizzato a Fichte una lettera dire con quanta bassa stima del- re, Rischio 1914. Come si decide troversia sulla responsabilità te- ria, per quanto rigorosa nel- anonima vibrante di pathos na- l'umano giudizio me ne vado una guerra (il Mulino, 1987), in desca, ma va nondimeno letto l'anatomia dei concetti e virtuo- zionale, e che nelle armi era dal mondo". • cui il riconoscimento delle "ten- collocandolo fra i contributi che sistica nell'ermeneutica lessica- Elementare: l'informazione è propaganda L'ultimo hurrah Violentemente umanitari Renato Monteleone Nicole Janigro

NOAM CHOMSKY, EDWARD S. HER- un po' meno, dalla stessa sinistra GIOVANNI SCOTTO, EMANUELE ARIELLI, La È proprio l'analisi della relazione triangolare MAN, La fabbrica del consenso, ed. liberal: e si capisce anche perché, guerra del Kosovo. Anatomia di un'escalation, che si instaura fra il lungo contenzioso serbo-al- orig. 1998, trad. dall'inglese di Ste- con quel suo linguaggio schietto pp. 208, Lit 18.000, Editori Riuniti, Roma 1999 banese (le cui tappe sono nel libro brevemente fano Rini, pp. 502, Lit 46.000, Tro- e petulante, sia stato il principale ma efficacemente riassunte; a chi volesse ap- pea, Milano 1998 bersaglio della stampa sciovini- "E certo che la guerra del Kosovo è stata pre- profondire si consiglia il testo più recente di Mi- sta, razzista e fascisteggiante, che vista. La questione decisiva è se l'escalation che chel Roux, Le Kosovo. Dix clefs pour compren- Questo libro (una sorta di "li- non esitò a definirlo "il rompico- ha portato all'intervento Nato del 24 marzo da, La Découverte, 1999), la nuova politica Usa bro rosso del capitalismo", a glioni numero uno degli anni ot- 1999 fosse evitabile". Il tema del libro di Scotto nei confronti dei Balcani e le conseguenze inter- contraltare di quello "nero del tanta". Nella stessa classifica Vi- e Arielli è già tutto qui, racchiuso in un incipit nazionali. di questo complicato meccanismo, a comunismo", di cui s'è già fatta dal era seguito, a meno di un'in- che affronta lo strike against Yugoslavia da una produrre gli interrogativi più stimolanti. ingorda lettura) è carico di umor collatura, da Chomsky: più che prospettiva inedita. Giovanni Scotto è ricercato- Perché è dal loro inizio, a due anni dalla caduta serpigno, imbottito di spessa e naturale, visto che ne continuava re presso il Berghof Research Center for Con- del Muro e a pochi mesi della guerra nel Golfo, ribollente sostanza polemica. per molti aspetti i discorsi e i to- structive Conflict Management di Berlino e col- che le guerre interjugoslave sono soggettivamente Sicché, viene in mente che negli ni strapazzanti. labora con il Centro studi difesa civile di Roma, e oggettivamente, intrecciate con quanto accade Stati Uniti lo scontro tra le op- Chomsky e Herman in questo Emanuele Arielli è dottorando presso il Centro sulla scena intemazionale. Soggettivamente, per- poste fazioni di intellettuali sul libro nerboso hanno ridisegna- di ricerca in semiotica dell'Università tecnica di ché dopo l'invasione del Kuwait, sloveni e croati terreno della politica prende di to l'ampia mappa degli inter- Berlino. Insieme hanno pubblicato I conflitti si convincono che ogni scontro locale debba ine- solito subito la roventezza dei venti destabilizzanti compiuti (Bruno Mondadori, 1998), una mappatura delle vitabilmente intemazionalizzarsi, oggettivamente toni catastrofici, delle accuse dagli Stati Uniti, nell'interesse teorie dei conflitti con un approccio interdisci- perché, nel corso del decennio, i Balcani ridiven- senza remissione, dei marchi in- dei poteri dominanti politici e plinare ancora inconsueto negli studi italiani e tano geopoliticamente strategici. Prima per l'Eu- delebili. Prendiamo la polemica economici. con una parte finale dedicata all'uso della vio- ropa che lì verifica la propria debolezza e disunità, sul "sogno americano": quello, I paesi del centro America so- lenza e della non violenza in una situazione in- poi per gli Stati Uniti che lì invece trovano il ter- per intenderci, di una grande na- no tra quelli su cui il peso delle ternazionale in cui l'evento bellico è diventato reno (militare) e lo spazio (politico) per il nascen- zione convinta di poter crescere interferenze della superpotenza un ossimoro detto "aiuto umanitario", un'azio- te confronto con il Vecchio continente. Un qua- in un indorato equilibrio di po- si fa sentire con effetti più lace- ne ambivalente e ibrida la cui gestione è affida- dro particolarissimo e assolutamente originale - si tenza, benessere e libertà. Cose ranti: in Nicaragua, e soprattut- ta a organismi e Stati, divisi sulla gestione del pensi, per esempio, alla presenza per la prima vol- d'altri tempi, pare, se già dagli to nel Salvador e in Guatemala. conflitto internazionale e sul come e perché uti- ta sul suolo europeo di una vera e propria rete di anni sessanta si accese una rude E poi ci sono il Vietnam e l'In- lizzare le forze di peacekeeping, peacemaking e aiuti umanitari -, in cui fra i protagonisti locali, in- controversia su come l'America docina, le cui tragiche vicissitu- peacebuilding. Per i due autori anche il caso del terni, e quelli esterni, stranieri, si instaura spesso stesse precipitosamente trali- dini sono qui riepilogate con Kosovo è quindi occasione per un'anamnesi del- una dinamica perversa. Con effetti tragicamente gnando da quel sogno, in un minuziosa accuratezza. Territori lo scontro fra due sistemi di guerra: quello del paradossali: si riconosce la Croazia solo quando si processo di turbinosa alienazio- estesi quanto mezza Europa, regime di Milosevic e quello della Nato. Il pri- è ben certi che sono montagne i morti a Vukovar, ne di massa. Felix Green, un po- dopo il pestaggio degli eserciti mo che agisce con i mezzi dell'odio etnico e del- i caschi blu arrivano a Sarajevo per liberare i cit- litologo guardato assai male in invasori degli Usa e/o dei loro la repressione nazionalista, l'altro che adotta tadini dall'assedio, ma ben presto diventano i se- tràlice dagli ambienti accademici satelliti e dei bombardamenti a una "strategia della minaccia" che lo porta gra- mafori del traffico di uomini, proteggono Srebre- benpensanti, scrisse che gli Stati tappeto, sono apparsi agli occhi dualmente a muoversi in modo sempre più indi- nica, ma rischiano quasi di partecipare alla mat- Uniti stavano imboccando una degli osservatori un mondo di- pendente, libero dai lacci e laccioli delle istitu- tanza. .. strada che portava dritto dritto serbato, defogliato, deforestato, zioni internazionali (in primo luogo dall'Onu). alla disgregazione sociale, oppu- deumanizzato. re a una forma sofisticata di fa- Si dirà che queste, come altre scismo (Il nemico, 1970). Quel cose ancora del medesimo aborre- che gli sembrava peggio era che vole genere, sono piuttosto risa- gli americani, frastornati dal pute. Non c'è da giurarci, vista la le fonti solo ai media più confor- re una farsa e una mistificazione". governo democratico nelle Fi- bubbolìo della propaganda, si la- smemoratezza delle umane gene- misti; dare spazio e linfa all'ideo- Il caso del Vietnam è quello in lippine, portando al potere un sciavano patriotticamente sedur- razioni; e tuttavia, il succo di que- logia dell'anticomunismo come cui l'omologazione dei media è regime terrorista e torturatore, re dall'immagine degli Usa paese sto libro non sta nel pur ben do- fattore di mobilitazione di massa. andato a un certo punto incri- ma di sicura sudditanza ai loro pacifico, conciliante, inoffensi- cumentato e testimoniato riepilo- A supporto di tutto questo, si fil- nandosi, precisamente quando interessi economici. Nel 1973, vo, privo di brutali istinti preda- go di quelle tetre vicende: il pro- trano, a scapito di ogni altro pos- sono scese in campo élite politi- in Thailandia alcuni moti demo- tori, tutto dedito ai doveri di un posito e l'attenzione principale sibile portavoce, anche gli "esper- che ed economiche, convinte dai cratici furono soffocati col ricat- "imperialismo assistenziale", degli autori sono concentrati inve- ti", tutta gente in odore di compe- fatti che l'intervento in quel pae- to della sospensione degli aiuti molto ma molto "umanitario". ce sulla reazione dei media di tenza e obiettività, e invece sem- se si rivelasse un errore costosis- economici e armando le forze Ecco: la materia del contendere fronte a così catastrofici accadi- plicemente sintonizzata sulle ver- simo. Ma anche allora, pur nelle eversive che nel 1976 vi fecero era già tutta contenuta in queste menti. Su di essi sioni e sulle a- strette delle critiche emergenti, i l'ennesimo agghiacciante colpo battute. Quel che seguì fu un cre- gli autori verifica- spettative dei po- media non sono mai arrivati a di stato. no la validità di tenti: sono loro mettere in discussione "la no- In nessuna di queste circo- scendo rissoso del confronto ci fa- "L'agente Z 3 natici della castimonia nord- un "modello di che monopoliz- biltà della causa e degli intenti" stanze, come anche nei conflitti americana, come è accaduto di fa- propaganda" che pompeggiò sui nostri zano interviste e che ha spinto gli Usa a esporsi in nel Laos e in Cambogia, i media re a Marvin Harris (America noiv) risulta "funziona- schermi televisivi con la consulenze sui te- modo così compromettente nel- più influenti e autorevoli hanno a Michael Walzer (Che cosa signi- le al potere costi- mi più scottanti le guerre del Sud-est asiatico, fatto menzione di quanto succe- fica essere americano), a Gore Vi- tuito, ai bisogni burbanza dell'infallibile del momento. né hanno utilizzato altra fonte deva, se non lavorando acritica- dal (La fine dell'impero) e a Je- del governo e ai onmsciente Tra gli esempi d'informazione che non sgorgas- mente su fonti governative e mi- remy Rifkin (La fine del lavoro), desideri dei prin- più tipici di que- se dai meandri del Pentagono o litari statunitensi, per minimiz- per citarne alcuni. Le parole di- cipali gruppi di sto genere di della Casa Bianca. zare le efferratezze che hanno ventavano durissime, come scheg- potere". Inutile dire che la globa- "esperti" ci s'imbatte in questo li- Sarà che questo sia più o meno accompagnato quelle malardite ge di marmo. Era soprattutto Vi- lizzazione dei sistemi informativi bro perfino in quello di Michael noto lippis et tonsoribus, come si manovre e giustificare l'inter- dal a fulmineggiare con più frago- ha mondializzato anche questo ti- Ledeen (nome in codice "Z 3", dice; ma non è detto che tutti co- vento degli Usa come un rime- re e provocazione. Già a metà de- po di modello, e per il caso della agente insatirito della politica rea- noscano certi dettagli allucinan- dio alle minaci infiltrazioni co- gli anni ottanta disegnava un'A- sua applicazione all'Italia è utile la ganiana), un personaggio ben no- ti, come quel discorso in cui il muniste. merica inchiodata a "un'econo- lettura del saggio di Alberto Leiss to anche in Italia durante i primi presidente Carter, a guerra infe- Per fortuna, la cloroformiz- e di Letizia Paolozzi ospitato qui mia di guerra in permanenza". anni ottanta che alla fine il nostro licemente conclusa, ha respinto zante globalizzazione degli stru- in appendice. La tesi, per sé, è ov- La guerra del Golfo, "l'ultimo governo dichiarò "persona non sprezzantemente ogni velleità menti d'informazione di massa via e elementare e non pretende hurrah da impero mondiale" de- del Vietnam di ricevere dagli non è ancora perfettamente riu- di suscitare le meraviglie: quel che gradita" per le sue torbide mene gli Usa, fu ai suoi occhi l'ennesima Usa un risarcimento dei danni scita e, nonostante la rudezza importa è dar conto della volpina coi servizi segreti e con la destra dispendiosa avventura di un pae- estrema neofascista: e nondime- subiti, semplicemente perché tra del loro argomentare, Chomsky se che rischiava sempre più di abilità dei gestori dei media di i due paesi "la distruzione è sta- "costruire il consenso" di massa no, per non poco tempo, l'agente e Herman riconoscono che non crollare sotto il peso delle spese Z 3 pompeggiò sui nostri schermi ta reciproca". sempre i media si comportano militari utilizzate "per mantenere spacciandoli per mezzi "indipen- denti" e "imparziali" d'informa- televisivi con la burbanza dell'in- La risposta americana alla mi- così, e che resta ancora un mar- una forsennata forza imperiale": fallibile onnisciente. naccia di perdere il controllo gine consistente per l'espressio- era la stessa tesi che è servita da zione. Gli autori ci spiegano che il La conclusione cui arriva il di- dell'area indocinese è stata terri- ne di un libero giudizio: quello chiave di interpretazione a Paul "modello" funziona attraverso un sistema di "filtri" che mirano ai scorso degli autori è questa: "I fica. Il racconto nel libro si fa a medesimo per cui un croni-sto- Kennedy (Ascesa e declino delle questo punto ancor più cruda- rico dell'antichità, come Erodo- grandi potenze, 1989). seguenti scopi: stritolare i media mass media degli Stati Uniti ve- scomodi, nelle spire di una con- dranno sempre nelle elezioni mente dettagliato. Nel 1965 gli to, potè già scrivere ai suoi tem- Non stupisce che Vidal sia di- correnza spietata; far confluire le sponsorizzate dal loro governo in Usa foraggiarono un golpe mili- pi questo salace e attualissimo ventato l'avversario cordialmente preferenze degli inserzionisti pub- paesi del Terzo Mondo 'un passo tare in Indonesia che costò il apoftegma: "io sono tenuto a ri- più detestato dalla destra intellet- blicitari su alcuni media piuttosto verso la democrazia', e nelle ele- massacro di centinaia di migliaia ferire tutto ciò che si dice, ma tuale (Norman Podhoretz, Irvin che su altri; concedere accesso al- zioni in paesi che il loro governo di persone. Sette anni dopo ap- non sono tenuto affatto a cre- Kristal, Norman Mailer) e, solo cerca attivamente di destabilizza- poggiarono il rovesciamento del derci". • „ L'INDICE ••OEI LIBRI DELMESE^I

marxista, e sarà proprio questo, guerra, un'"egemonia della Ger- il perseguimento dunque di una mania in Europa, per quanto idea etica regolativa, dentro e amara ne possa essere la pro- fida ai bombardamenti - e prima ancora, e per an- contro le forme della politica, il spettiva, potrebbe, in fin dei ni, agli avvertimenti dei bombardamenti! - la sua nucleo permanente del suo paci- conti, non essere una sventura", (Un discorso a parte, ma strettamente correla- efficacia. Ripercorrono i termini di un dibattito fismo, come alternativa critica scrive nella Lettera a G. Bergery to, è quello mediale. La rappresentazione del co- diplomatico-militare che si nutre del paragone in- alla logica della forza. Gli svilup- (1938), fino a giudicare accetta- siddetto conflitto etnico da parte dei mezzi di co- sistito con la guerra del Vietnam e, soprattutto, pi più significativi si trovano nel bile che la Francia, in nome del- municazione, che ha svolto un ruolo enorme nel della sindrome di Monaco. "Il caso di Monaco, vi- lungo articolo Non ricominciamo la conciliazione- con la Germa- caso della ex Jugoslavia, dove ha fortemente con- sto come un fallimento delle democrazie e come la guerra di Troia (1937), legato nia, si spinga "ad adottare certi tribuito a legittimare le varie parti in causa, è or- preludio alla seconda guerra mondiale, è stato og- alla collaborazione ai "Nou- divieti, soprattutto contro i co- mai un argomento di studio con infinite implica- getto di molte speculazioni "controffattuali": cosa veaux Cahiers" nel periodo in munisti e contro gli ebrei: ciò è zioni. Un interessante approccio comparativo si sarebbe successo se invece di piegarsi alla tattica cui la riflessione di Simone Weil ai miei occhi, e probabilmente ha in The Media ofConflict. War Reportering and del bullo di Hider ci si fosse opposti con decisio- si allarga a un agli occhi della Representations ofEthnic Violertce, a cura di Tim ne? La guerra sarebbe stata evitata o la sua porta- esame delle maggior parte Alien e Jean Seaton, Zed Books 1999.) ta ridimensionata? Storicamente i fatti di Monaco strutture pro- "Nella guerra, ciò dei francesi, in E in questo work in progress il Kosovo non ar- lasciarono una traccia profonda nella coscienza fonde e di lunga sé quasi indiffe- riva certo come l'eccezione, anzi. Scotto e Arielli dei paesi occidentali: Chamberlain diventa l'esem- durata della ci- che mi ha' sempre fatto rente. Si può be- ricostruiscono gli elementi di un puzzle che gli pio per eccellenza di 'pollo', il termine 'appease- viltà occidenta- più orrore nissimo pensare osservatori conoscono benissimo, ma di cui an- ment' è entrato nell'uso politico comune per indi- le. Nella rivisita- che nulla d'es- cora in molti si stupiscono. La benevolenza occi- care un atteggiamento concessivo e arrendevole, zione delle cul- è la condizione di chi senziale sarebbe dentale nei confronti di Belgrado; gli affari con la destinato per questo a creare più danni di una po- ture preromane, si trova nella retrovia" toccato". Serbia - la Stet (italiana, sic) che, nel '97, acquista sizione affermativa". Davvero significativo è il fat- contrappone i Eppure, a bre- il 49% della Telecom serba e salva così Milosevic, to che l'analogia con Monaco sia usata da ambe- valori greci di ve distanza, l'o- una holding greca che partecipa all'acquisto del- due le parti: dagli occidentali per i quali cedere a "limite" e "misura" alle astrazio- stinato pacifismo integrale di le miniere di Trepca, proprio quelle della dram- Milosevic significa accettare future violazioni dei ni assolutizzanti dell'universo queste dichiarazioni subisce una matica protesta albanese del 1989; l'inesorabilità diritti umani, dai russi che temono, dopo il Koso- politico moderno, la "nube di puntuale smentita nell'agire pra- dell 'escalation dopo gli accordi di Dayton, che, vo, altre richieste da parte della Nato. entità vuote" (nazione, fascismo, tico di Simone Weil, che dal nonostante le tante promesse soprattutto ameri- Ogni attore percepisce l'altro come "pollo", comunismo, capitalismo, e l'e- 1940 scelse di militare nel cam- cane, il Kosovo non lo nominano neppure. Ecco l'insicurezza della trattativa allontana i compro- lenco potrebbe continuare) che po della resistenza, come già qui di nuovo in azione il meccanismo perverso, messi. Le carte del negoziato sonò truccate rendono irreali i fini stessi dei nell'agosto 1936 si era arruolata ormai evidente anche alle centinaia di volontari all'origine: Rambouillet, come Monaco, non è il conflitti consegnandoli, "lotta in Spagna nelle file anarchiche italiani presenti nella regione: chi aveva per dieci tentativo di una soluzione del conflitto. E il gioco cieca fra ciechi", ad apparati di dell'antifranchismo: "Non mi anni creduto nella resistenza non violenta ora si è proprio sempre quello stesso che i leader della potere tesi all'annientamento re- piace la guerra", scriveva a Ber- avvicina alla giovane intifada kosovara, mentre ex Jugoslavia hanno condotto per anni, la pallot- ciproco. È questo, per Simone nanos, "ma, nella guerra, ciò che Rugova, fino a quel momento amatissimo a Pri- tola già in canna, prima solo fra di loro e poi al Weil, il nichilismo della guerra mi ha sempre fatto più orrore è stina, diventa in pochi mesi popolare a Washing- cospetto della comunità internazionale. Così, tra moderna, che sostituisce le cop- la condizione di chi si trova nel- ton. Nel frattempo i kosovari pacifisti diventano i desideri di onnipotenza e i dilemmi dell'impo- pie antagoniste di "parole omici- la retrovia. Quando mi sono resa guerrafondai, i serbi mediatori rischiano l'accusa tenza, è prevalso il pensiero della profezia che si de" alle opposizioni autentiche e conto che, malgrado i miei sfor- di traditori, e nei villaggi, per tutto il '98, la guer- avvera, quel wishful thinking che ha guidato per vitali tra i gruppi sociali concre- zi, non potevo impedirmi di par- ra a bassa intensità è una realtà quotidiana. un decennio le azioni degli strateghi dei Balcani. ti: "Chiarire le nozioni, scredita- tecipare moralmente a questa Scotto e Arielli ricostmiscono l'evolvere delle Ma è anche diventato l'ideologia guida della San- re le parole intrinsecamente vuo- guerra, e cioè di desiderare ogni posizioni della comunità internazionale, la "muta- ta Alleanza Occidentale che ha dovuto continua- te, definire l'uso delle altre attra- giorno, ogni .ora, la vittoria degli zione genetica" della Nato dopo la fine della guer- re gli attacchi una volta che aveva iniziato verso analisi precise, ecco un la- uni, la sconfitta degli altri, mi so- ra fredda, l'abbandono progressivo di altri stru- un'azione militare che forniva in fieri ragioni pra- voro che, per quanto strano pos- no detta che Parigi era per me la menti di pressione a favore di una politica che af- tiche e motivazioni morali alla sua legittimità. sa sembrare, potrebbe preserva- retrovia e ho preso il treno per re delle vite umane". Barcellona". L'imperativo a non Dal 1940, con lo choc della disertare, che costituisce la moti- dróle de guerre, anche il pacifi- vazione decisiva del repentino smo finirà per apparirle come rovesciamento di prospettive in un'entità vuota se disgiunto dal- entrambe le guerre in atto, coin- Simone Weil da pacifista a partigiana lo "spirito di rivolta" che accetta cide con altri motivi profondi la necessità della lotta per non del pensiero di Simone Weil, La materia pesante della realtà lasciare libero corso al male nel- fondativi essi stessi del valore la storia, al culto totalitario della della pace: il principio di re- nazione, designato, negli ultimi sponsabilità personale e il biso- Santina Mobiglia scritti, come "idolatria". La svol- gno di identificarsi con l'uma- ta, netta in termini di revisione nità concreta dei corpi offesi dall'esercizio della violenza, che SIMONE WEIL, Sulla guerra. Scrìtti sailles avevo dieci anni" - scrive file di France Libre, presso il del giudizio pratico, non appare nella vicenda spagnola si estende 1933-1943, trad. dal francese e cu- Weil nella celebre Lettera a centro organizzativo londinese, come cesura e crisi del percorso anche ai nemici uccisi dal furore ra di Donatella Zazzi, pp. 155, Georges Bernanos. "Fino ad allo- è documentato nel libro soprat- di pensiero di Simone Weil, se- della causa giusta ("Ho ricono- Lit 25.000, Pratiche, Milano 1999 ra ero stata patriota con tutta tutto da due scritti (Questa guer- gnato in tutto il suo arco dal ri- sciuto quell'odore di guerra civi- l'esaltazione dei bambini in un ra è una guerra di religioni e Ri- fiuto delle polarizzazioni asso- le, di sangue e di terrore che il Sulla guerra ci si è tornati a in- periodo di guerra. La volontà di flessioni sulla rivolta, del 1943), lute e irriducibili, proprie del- suo libro emana; l'avevo respira- umiliare il nemico vinto, che di- che negli accenti mistico-religio- l'ideologia, nella consapevolez- terrogare, in questi ultimi tempi, to", scrive all'autore dei Grandi lagò dappertutto in modo così si del linguaggio testimoniano la za della contraddizione tragica e sono tornati a porsi i dilemmi cimiteri sotto la luna). Lo stesso disgustoso in quel momento (e svolta del suo pensiero in dire- imposta dall'"imperio della for- della guerra giusta o ingiustifica- bisogno che l'aveva portata a vo- ta, del valore e dei limiti del pa- negli anni successivi), mi ha gua- zione cristiana degli ultimi anni. za" sugli uomini, tematizzata rito una volta per tutte da nella forma più alta nel saggio ler condividere, nel 1935, la con- cifismo. Le analogie storiche so- Sul piano teorico la raccolta dizione operaia alla Renault, e no sempre azzardate, e da ma- quell'ingenuo patriottismo". Di mostra una fondamentale conti- di commento a Omero (L'Ilia- qui la militanza de, o il poema della forza, 1940), che torna infine nella sua propo- neggiare con cautela. Tuttavia la nuità e coerenza sta a France Libre (giudicata riflessione teorica e i paradossi nel movimento di pensiero, at- purtroppo non incluso nella sindacale e nei raccolta. "folle" da De Gaulle) di organiz- pratici dell'impegno sulla guerra "D pacifismo traverso il muta- zare una formazione di infermie- e sulla pace di Simone Weil gruppi pacifisti re delle situazio- E invece a una lettura politica (è del 1927 la finirà per apparirle re di prima linea per salvare vite nell'ultimo e intensissimo decen- ni e dei riferi- che gli scritti aprono risvolti di soldati sui campi di battaglia. nio (1933-43) della sua breve sua adesione al un'entità vuota menti, sul filo di sconcertanti: sostenitrice nel piccolo gruppo Anche questo doveva essere un esistenza, il decennio decisivo se disgiunto dallo una interroga- 1936-37 della politica di non-in- segno della diversa attenzione anche degli orrori estremi che La Volonté de zione radicale tervento di Léon Blum nella Paix) destinati alle vite umane dei combattenti hanno segnato il secolo, offre spirito di rivolta" intorno alle cau- guerra di Spagna, Simone Weil da parte di chi lotta per la li- confronti non privi di pertinenza nel tempo a im- se della violenza propugna l'appeasement con la boccare le stra- bertà. su cui misurare le antinomie ine- e dell'oppressio- Germania nazista anche oltre de più diverse, per alcuni fino ad ludibili tra fatti e valori, tra prin- ne, di cui la guerra, anche quan- Monaco, con un attendismo ba- I paradossi e le contraddizioni approdare a Vichy con l'appro- do si dichiara "rivoluzionaria" o sato, fino all'estate 1939 (Rifles- cipi e responsabilità, nei passag- vazione dell'armistizio firmato di Simone Weil trovano una gi stretti della storia. liberatrice, costituisce la forma sioni in vista di un bilancio), sul- chiave di lettura nella radice eti- dal governo Pétain, che segna estrema e un meccanismo di ine- la convinzione dell'inevitabile Gli scritti (articoli, saggi, lette- per Simone Weil il momento di ca che incardina il suo impegno re) si offrono a più piani di let- vitabile riproduzione. logoramento interno del regime intellettuale e politico sull'obbli- crisi e rottura definitiva, e di im- hitleriano. E non possono non tura. Per certi versi li si può an- pietosa autocritica che la porterà Dal primo saggio (Riflessioni go del legame orizzontale verso che leggere rome specchio di sulla guerra, 1933), scritto a po- turbare a uno sguardo storico gli altri. Sono le mosse inquiete a parlare, nel Taccuino di Lon- retrospettivo i cedimenti di fron- una generazione cresciuta in dra, del "mio errore criminale fi- chi mesi dall'ascesa al potere di di un pensiero fuori dagli schemi Francia negli anni del primo do- Hitler e da una prospettiva an- te all'occupazione dei Sudeti e che non rinuncia ai rischi della no al 1939" per non aver saputo alla minaccia di invasione della poguerra e approdata all'impe- "discernere la loro vocazione al cora interna al movimento ope- propria radicalità né a misurarla gno nel disgusto per la retorica raio, Weil pone il suo rifiuto del- Cecoslovacchia, con l'auspicio con le antinomie e con la materia tradimento". Questo periodo, che Francia e Inghilterra "si ras- di potenza trionfante nella Terza che la vide infine attivamente la distinzione tra mezzi e fini nel pesante di cui è fatta la realtà so- Repubblica dopo la vittoria: giudizio sulla guerra, anche con- segnassero (...) ad abbandonarla ciale, dentro le opacità dell'oriz- "All'època del trattato di Ver- impegnata nella resistenza nelle tro le ambiguità della tradizione al suo destino". Rispetto alla zonte storico dato. • » messa - che le sue riflessioni sul La nuova eterogeneità del mondo mondo contemporaneo sono la Come torturare all'americana sintesi di un lavoro antropologi- co dipanatosi nell'arco di circa Nove tipi di fonti resistenti Un elefante con il beriberi cinquant'anni, condotto con nu- merose ricerche sul campo in In- Giovanni Godio Marcello Arduini donesia e Marocco. Così come si sente che siamo dentro un modo CLIFFORD GEERTZ, Mondo globale, pezzo alla volta e un caso dopo di fare antropologia legato, da un CENTRAL INTELLIGENCE AGENCY, E va detto: i capitoli centrali mondi locali. Cultura e politica alla fi- l'altro", dal momento che risulta lato, a prospettive filosofiche, er- Manuale di tortura, pp. 116, aggiungono un discreto materia- ne del ventesimo secolo, ed. orig. assolutamente impossibile "pro- meneutiche e sociologiche euro- Lit 18.000, Datanews, Roma 1999 le inedito al patrimonio di inge- 1995-96, trad. dall'inglese di Andrea cedere in maniera diretta a coglie^ pee (Dilthey, Weber, Wittgen- nuità che la cultura statunitense Michler e Marco Santoro, pp. 127, re l'insieme in un sol moto". Solo stein, Husserl, Cassirer), dal- Non distogliete un po' nausea- non si è mai stancata di edifica- Lit 18.000, il Mulino, Bologna 1999 un paziente, certosino, modesto l'altro erede di una scuola socio- ti gli occhi da questo breviario, re. Un esempio a eterna memo- lavoro di avvicinamento, in grado logica e antropologica tutta non inumatelo con imbarazzo in ria: secondo la Cia i tipi umani "Un mondo diviso in fram- di cogliere le innumerevoli varia- americana che, dal particolari- un angolo della vostra biblioteca, sono nove, non uno di più e non menti, in conflitto fra di loro, in- zioni, differenze e particolarità, smo storico di Franz Boas e dal e nemmeno sorbitelo come un uno di meno. conciliabili l'uno rispetto all'al- permetterà di comprendere quel- suo metodo idiografico, risale fi- semplice additivo per il vostro Ma per il resto c'è poco da ri- tro, in lotta per la sopravvivenza, la che, con un'espressione felice, no a Talcott Parsons e a Clyde antiamericanismo latente. Non si dere. Perché questa galleria di è una prospettiva terrificate; ed è Geertz chiama la Kluckhohn, di sa mai. Non si sa mai che non vi stereotipi da commedia greca contro una simile prospettiva nuova eteroge- entrambi i quali possa tornare utile davvero ogni non è che un sussidio di contor- che le nostre ricerche devono in- neità del mondo. Geertz è stato al- volta che avrete bisogno di estor- no. Discettando di "tecniche dirizzarsi". Con queste parole Processo cono- lievo. Senza tra- cere piccole o grandi verità. non coercitive" la Kubark cata- che chiudono la breve introdu- scitivo quindi lasciare poi le in- Il titolo originale è Kubark loga anche quelle che inducono zione all'edizione italiana, uno che non può pre- fluenze di figure . Counterintelligence Interrogation, regressione psicologica, quali il dei più noti antropologi contem- scindere dal ca- come Barthes e dove "Kubark" è un termine in minare la solidità interiore e le : poranei, Clifford Geertz (1926), larsi costante- Foucault. codice che sta per "Cia". Nel aspettative del detenuto con ora- padre fondatore della cosiddetta mente e fino in Un'antropolo- 1997 quest'operàia top secret è ri irregolari o domande stranian- antropologia interpretativa, fa- fondo nel fango gia multiforme, stata derubricata, anche se con ir- ti, o con la somministrazione di moso per avere costruito un me- dei casi concreti, colta e densa, rimediabili cerotti di censura. finte "pillole della verità". todo di ricerca in cui collegare che deve evitare a tutti i costi le semplice e complessa, ricca e di- Fatica anonima datata 1963, si Ma c'è dell'altro, perché il bi- un meticoloso lavoro sul campo facili scorciatoie delle vecchie ap- messa, puntigliosa e suggestiva, e distingue per metodo (maniaca- gnami per 007 si avventura con con sofisticate riflessioni teori- partenenze. anche immaginifica, letteraria, le) e concisione, tanto che i suoi meticolosità anche nei modus che, impartisce a se stesso e ai E nei saggi di questo libro esperienziale, autoriale. Il mon- precetti erano ancora in uso alla operandi "coercitivi". Coercitivi suoi colleghi un compito di alto Geertz comincia l'opera attra- do contemporaneo che esce dalla metà degli anni ottanta. Obietti- sul serio. Con mille distinguo, si- profilo e da realizzare su scala verso la messa in discussione dei scrittura geertziana appare del vi: "linee guida per l'interrogato- curo, ma fatto sta che si disserta planetaria: fare in modo che gli principali tòpoi fondativi della tutto simile, nel suo infinito car- rio di controspionaggio su fonti di "privazione degli stimoli sen- studi antropologici contribuisca- politica e della cultura, e quindi nevale di distinzioni, all'immagi- resistenti". Appendice: una dili- soriali", di "minacce e paura", di no a salvare il mondo da qualco- dell'ordine politico mondiale in ne una volta data dell'Indonesia gente lista con 50 domande di "indebolimento", di dolore fisi- sa che possiamo immaginarci co- cui siamo vissuti fino a oggi. In da un suo uomo politico e che mi verifica, da "L'interrogatorio è co, di ipnosi e di somministra- me la deflagrazione finale. questo esercizio a decostruire è sembrata una delle metafore necessario?", fino a "L'interro- zione (vera) di droghe. Lo scenario mondiale preso in vengono passati in rassegna i più fulminanti del libro: un ele- gatorio ha avuto successo? Sì Molto civile, molto scientifico, esame da Geertz è quello ben sin- concetti di nazione, di paese, di fante con il beriberi. • perché, no perché. molto americano. Da provare. • tetizzato dal titolo della prima popolo: e ancora quello di con- parte del volume, Un mondo in senso e di identità culturale, con frammenti. E il mondo del dopo i corollari della crisi dell'identità, caduta del Muro, in cui la guerra della sua perdita, della sua co- fredda è ormai un ricordo, o già struzione, della sua politica. Infi- materia per gli storici della con- ne la sua analisi si sofferma sul temporaneità. E il mondo, in cui conflitto etnico e su quello reli- non ci sono più gioso. Le collo- appartenenze po- cazioni di questi litiche certe a scritti sono tutte schieramenti in- all'interno della ternazionali né riflessione che protezioni sicure Geertz ha svi- all'interno del luppato negli ul- proprio blocco. timi anni, in E 0 mondo in cui, questo scorcio scomparso come degli anni no- per incanto il vanta in cui le vecchio, apparente ordine, la dif- dinamiche dei conflitti etnici so- fusione del conflitto ha avuto una no diventate protagoniste della crescita esponenziale sbalorditi- politica mondiale, e sempre più va. Centinaia e centinaia di con- si sono imposte come oggetto di flitti, micro e macro, più o meno studio per scienziati sociali, ivi gravi ed estesi (cruenti, latenti, compresi gli antropologi. permanenti, potenziali, in atto, I primi tre saggi sono usciti nel prevedibili, irriducibili, cronici, 1996, in lingua tedesca, per i tipi controllati, improvvisi, impensa- della Passagen Verlag di Vienna, bili), tappezzano il mappamondo nel volume Welt in Stucken. Kul- contemporaneo, disegnando una tur und Politik am Ende des 20 complessità probabilmente mai Jahrhunderts, e sono, rispettiva- vissuta prima dalle società umane mente, Un mondo in frammenti, della terra, o perlomeno mai per- Che cos'è un paese se non è una cepita come tale. Nel quadro del- nazione?, Che cos'è una cultura se le potenti direttrici uniformanti non c'è consenso?. Il saggio 11 di un sempre più realizzato pro- conflitto etnico nasce da una con- cesso di globalizzazione, una dif- ferenza tenuta all'Institute for fusa impressione di instabilità e di Advanced Study di Princeton nel insicurezza, unita alla incapa- 1993 e pubblicata nel 1995. In cità/impossibilità di capire le di- esso vengono introdotti i concet- namiche, e di decifrare le ragioni ti di lealtà primordiali (primor- di un mondo visibilmente senza dial loyalties) e di entità costituite più ragione, delineano uno spac- (.standing entities). cato concettuale caro all'antropo- logia geertziana: l'impraticabilità Questi saggi disseminati den- dei modelli universali, l'irrealiz- tro il cuore deli anni novanta so- zabilità di un sapere che non ten- no stati riuniti in un'edizione ita- ga conto delle differenze. Mondo liana breve e di agevole lettura. I globale e mondi locali, per l'ap- suoi passaggi dialettici sono punto. L'unica cosa che l'antro- spesso originali e tendono a mo- pologo dunque può fare è pro- strare in una nuova luce Vecchi prio occuparsi di questi fram- concetti. Si sente, come spesso menti, di ciascun frammento, "un accade in Geertz - e del resto lo stesso autore lo dichiara in pre- i riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE••

vamento culturale del mondo Come si diventa musulmani islàmico", dice esplicitamente Un compendio persiano di buon governo uno dei numerosi intervistati. E difficile dire se il ruolo relativa- Consigli al Califfo Il grande passo mente sproporzionato dei con- vertiti sia destinato a durare: Paolo Branca probabilmente si ridimensionerà Laura Roggio col tempo, mentre resta ancora STEFANO ALLIEVI, I nuovi musulma- che rendono l'itinerario percor- un'incognita quello della cosid- NLZÀM AL-MULK, L'arte della politi- nalità che, perdendosi in divaga- ni. I convertiti all'Islam, pp. 296, ribile sia "da destra" sia "da si- detta "seconda generazione". ca, ed. orig. 1968, a cura di Maurizio zioni e riflessioni personali, ci Lit 28.000, Lavoro, Roma 1999 nistra") e quella di stampo mi- Più che quello di paventate im- Pistoso, pp. 361, Lit 27.000, Luni, permette di cogliere tra le righe stico-iniziatico. Una volta com- probabili conversioni di massa, Milano 1999 un elemento inaspettato: la Basta conoscere qualche cen- piuto il grande passo è interes- il rischio reale ci pare che gli at- drammaticità del suo vissuto. Il tro islamico italiano o europeo sante osservare come la nuova tori pubblici che vengono in Questo "trattato del buon go- trattato infatti - come annota il per accorgersi del ruolo spesso appartenenza religiosa venga contatto con l'Islam tramite i verno" fu commissionato dal sul- coevo trasmettitore - si dava per determinante che a vari livelli vi vissuta nei suoi tratti distintivi e convertiti siano poco consape- tano selgiuchide Malikshàh al concluso in 39 capitoli se non si giocano i convertiti. Conoscen- fondamentali: i gesti quasi scon- voli del fenomeno e soprattutto suo visir persiano Nizàm al fosse reso necessario per l'autore do la lingua e la cultura locale tati che segnano l'esistenza dei possano influire - privilegiando Mulk (1018-1092), noto per aver ampliarlo con altri 11 capitoli essi non di rado vi hanno assun- credenti nei paesi musulmani e un interlocutore piuttosto che fondato le prime "università" del (scritti a pochi mesi dalla mor- to posizioni di primo piano, ed è che per il convertito sono invece un altro - su dinamiche interne mondo, tra cui la celebre Niza- te), dettati dall'urgenza di avver- soprattutto grazie a loro che momenti di frattura con il pro- alla comunità musulmana locale miyya di Baghdad. A oltre quat- tire il sultano del pericolo grave l'Islam si è fatto più visibile nei prio ambiente d'origine vanno tutt'altro che semplici e chiare. tro secoli dalla morte del profeta e incombente rappresentato dal- media e più presente alle istitu- da riti di passaggio fortemente Rispetto ad altri paesi europei la Muhammad la gestione dell'im- l'eresia, che si insinuava a corte e zioni. simbolici (come l'adozione di situàzione italiana è molto più menso impero musulmano era minacciava la stabilità del regno. Stefano Allievi ci fa risalire al- un nome islamico o la circonci- fluida e meno caratterizzata sia affidata anche a popolazioni non Il traduttore ci orienta nella le origini del fenomeno studian- sione) fino a comportamenti da parte del paese d'arrivo (dove arabe, soprattutto iraniche e tur- sua prefazione; la politica conci- do le motivazioni e le modalità quotidiani che non hanno però non esistono forti paradigmi che, integrate non solo nella co- liante del visir aveva sostenuto il dell'evento che ne sta alla base: minor rilevanza e impatto (come identitari o ideologici quali la munità dei credenti, ma anche matrimonio tra la figlia di Ma- la conversione. Tra le conversio- quelli relativi all'abbigliamento, "germanicità" tedesca o la "lai- nella direzione dello Stato e del- likshàh e al-Muqtadi, allora ca- ni definite "relazionali" si parla all'alimentazione e ai rapporti cità" francese) sia da parte dei l'esercito. Il parallelo decentra- liffo regnante a Baghdad, e il fal- esplicitamente di quelle avvenu- tra i sessi). musulmani (tra i quali non pre- mento del potere consentiva di limento di questa unione aveva te per motivazioni non stretta- Non si tratta di un superficiale vale una determinata provenien- fatto a dinastie locali (governato- generato dissapori a corte; si ag- mente religiose, vuoi per con- camuffamento, e il saggio giusta- za geografica, come la magrebi- ri, emiri o sultani) di amministra- giungano le dispute dinastiche trarre matrimonio, vuoi per mente si sofferma nell'analizzare na in Francia, la turca in Germa- re autonomamen- attizzate da questioni di lavoro. Un passo i rapporti con la famiglia d'origi- nia o l'indo-pakistana in Gran te le province pe- una delle mo- Bretagna). Accanto agli innega- successivo o un diverso approc- ne, la nascita di nuovi legami, il riferiche dell'im- "Più lo si leggerà, glie del sovra- cio è quello delle conversioni cambiamento delle amicizie, le bili vantaggi che questo compor- pero, e al potere no, la crescente "razionali", approdo di un cam- relazioni nell'ambiente di lavo- ta vi sono altrettanto evidenti centrale, rappre- più sarà illuminata rivalità degli mino di ricerca. Ne sono pre- ro, ecc., né manca la presunzio- pericoli dipendenti dalle conse- sentato dal califfo la condotta avversari poli- guenze impreviste e incontrolla- abbaside di Bagh- tici del visir e, sentate varie tipologie tra le ne di una sorta di missione stori- delle faccende civili quali in particolare quelle che si . ca affidata ai nuovi musulmani: te di ogni "bricolage" messo in dad, veniva rico- sopra di ogni rifanno a motivazioni politiche "è soltanto nei paesi europei che opera da persone impreparate o nosciuta un'auto- e religiose nel mondo" cosa, il dilagare (e ne sono illustrati gli aspetti è possibile procedere a un rinno- superficiali. • rità sostanzial- dell'eresia scii- mente di forma. I ta. Non a caso Grandi Selgiuchidi (1040-1196), la seconda parte dell'opera è in- di origine turca, governavano da centrata prevalentemente sulle Isfahan (nell'attuale Iran) le . re- rivolte degli eretici: "cani" da gioni dell'altipiano iranico e del- eliminare poiché intendono "ro- l'Asia Centrale, e fu in questo vesciare l'Islam, ingannare il suo Iran e Turchia vicini e lontani contesto che il nostro visir venne popolo e fuorviarne la mente", invitato a scrivere un compendio argomento questo su cui il visir GIANLUCA PASTORE, RICCARDO REDAELLI, co e medio orientale. In particolare si dimostra di princìpi e norme, basati sul- si dilunga con dovizia di esempi, L'Italia e l'Islam non arabo, pp. 153, Lit 28.000, l'uso strumentale dell'immagine ormai sorpas- l'osservanza della sharì' a (la mentre in un lungo capitolo Angeli, Milano 1999 sata che dell'Iran ancora prevale. Diverso ma Legge divina), a cui ogni buon esorta il sultano, per evitare guai ugualmente interessante è il caso della Tur- sovrano avrebbe dovuto confor- e disgrazie, a tenere a debita di: Questo nuovo volume della collana di studi chia, incerta tra due opposte vocazioni corri- mare l'attività di governo: "più stanza le donne, esseri sottomes- si e dotati di "intelligenza non promossi dal Centro militare di studi strategici spondenti ai due continenti ai quali il suo ter- 10 si leggerà, più sarà illuminata tratta dei rapporti fra l'Italia e i paesi dell'area ritorio appartiene. Se dal punto di vista delle completa". La carica emotiva la condotta delle faccende civili e che ne traspare è di straordina- islamica che non appartengono al mondo ara- alleanze la sua scelta per l'Occidente è netta, religiose nel mondo". Il testo, tra bo. La prima parte è dedicata al problema del- l'eccessivo peso che in tale opzione riveste ria intensità: l'esposizione si fa i primi documenti di prosa d'ar- sempre più partecipata in un in- la definizione e dell'interpretazione del radica- l'aspetto militare a scapito di altri ne rivela il te persiana, si compone di 50 ca- lismo islamico, e fa il punto sul dibattito in ma- carattere incompiuto, confermato dalle perdu- calzare di ammonimenti e allu- pitoli, e in ciascun capitolo sioni pungenti, quasi il triste sfo- teria. Ampio spazio è poi riservato al quadro ranti difficoltà nei rapporti sia coi singoli Stati Nizàm al-Mulk esamina un pre- go di un fedele funzionario che, generale: la fine del bipolarismo ha infatti fat- europei sia con l'Europa nel suo complesso. Se cetto teorico e lo correda - "af- ultimamente anch'essa ha visto la temporanea ormai isolato, presagisce il pre- to emergere divergenze nelle politiche dei pae- finché nel leggerlo non ci si an- cipitare degli eventi e tenta di si occidentali e nello stesso tempo consente e affermazione di movimenti politici di ispira- noi" - di un vasto repertorio nar- zione islamica, viene messa in giusto risalto la scongiurarli. Invano: nel 1092, richiede una loro riformulazione. In particola- rativo attinto da varie fonti. Ne durante una missione dell'intera re la tanto sbandierata quanto generica "voca- costante predominanza della dimensione na- risulta un interessantissimo con- zionale e dei problemi identitari e di legittima- corte a Baghdad, il visir venne zione mediterranea" dell'Italia si trova a misu- tenitore di vicende storiche pas- pugnalato da un "eretico" ismai- rarsi con importanti scelte che non possono zione a essa collegati. Altrettanto rilevante è sate e recenti, racconti trasmessi l'influsso dei fattori economici che sono tra lita. Fu la prima di una serie di più restare nella mera logica della risposta alle da saggi, versetti del Corano, l'altro essenziali per morti sospette che in rapida suc- varie emergenze. Si pas- brani di mitologia iranica, riferi- cessione tolsero di scena anche spiegare anche la recen- menti biblici, proverbi e poesie; sa poi allo studio dei ca- te recrudescenza della Malikshàh, alcuni esponenti del- si-paese: l'Iran e la Tur- questione curda. Un me- 11 tutto tessuto con notevole abi- la sua famiglia e il Califfo di chia. Il primo viene illu- rito non secondario di lità espositiva non scevra di iro- Baghdad. • strato con particolare at- questo volume è quello nia da un visir di estrosa perso- tenzione alla sua attuale di offrire una chiara e fase di transizione: sono documentata base sulla passate in rassegna le quale impostare una ri- forze in campo e le dina- flessione realistica e sce- miche in atto senza per- E vra da pregiudizi a pro- ZAKHOR dere di vista tanto i dif- posito delle possibili in- Rivista di storia degli ebrei d'Italia III/1999 ferenti e successivi o- terazioni coi processi rientamenti degli Stati che stanno travagliando occidentali nei confronti il mondo musulmano Ebrei, famiglie e città della Repubblica Islami- nel suo complesso e in ca (il celebre "dual con- particolare con due pae- tainment" statunitense e si che, pur nella loro di- il "dialogo critico" euro- versità, ne rappresenta- David Banon peo) quanto le linee di no altrettante emblema- Il messianismo tendenza della politica tiche esemplificazioni. Chi è il Messia? estera iraniana nello scacchiere medio asiati- (P.B.) Editrice La Giuntina - Via Kicasoli 26, Firenze www.giù ntina.it mmam HH X [INDICE 28 •••HHmMmMMi ••DEI LIBRI DEL MESEBBI

gli elementi e bilancio dei mate- te: "i rifiuti sono un elemento tenga conto del terzo volume pre- Spazzatura riali in agricoltura e nel riciclag- fondamentale per ricostruire sentato in questa breve rassegna, gio nelle attività extra-agricole: una cultura materiale adatta alla un testo di consultazione che rac- Le cose nascono vecchie la scansione storica è all'interno nostra epoca". coglie i contributi di undici auto- di ogni capitolo. Viale sottolinea come per noi ri. I saggi possono essere distinti Per quanto oggi si sia assillati cittadini della civiltà dei consu- in tre categorie: quelli strettamen- Anna Segre dal problema di eliminare, but- mi sia estremamente difficile ri- te normativi, che prendono in tare via, osare sempre cose nuo- costruire il ciclo di vita di un considerazione la legislazione co- ERCOLE SORI, Il rovescio della il consumo, non interessandosi a ve, la storia dei riciclaggi è anti- prodotto di uso quotidiano, an- munitaria e italiana in particolare, produzione, pp. 254, Lit 35.000, che cosa capita dopo, cioè dove ca: in tutto il periodo che va dal che perché tale prodotto è ac- quelli tecnici che affrontano pro- il Mulino, Bologna 1999 e come vanno a finire gli scarti e XIII secolo al 1850, ad esempio, compagnato da una sorta di "au- blemi specifici (il compostaggio, i residui. L'autore parte addirit- la carta è sempre stata fatta con ra", l'immagine che di esso ci le acque ecc.), quelli che trattano GUIDO VIALE,' Governare i rifiuti, tura dalla situazione di Roma an- gli stracci; e fin dal 1500 l'indu- consegna la pubblicità. E soven- gli strumenti giuridici per la par- pp. 173, Lit 24.000, Bollati Bo- tica, dove si manifestano i primi stria della lana rigenerata è un te quest'aura prevale a tal pun- tecipazione dei cittadini e per la ringhieri, Torino 1999 problemi tra l'uomo e l'ambien- altro esempio di riciclaggio di to che, di fatto, difesa del diritto te, ma l'eccellenza dei romani origine remota, oltre all'ancor ci ritroviamo a all'ambiente, ol- I rifiuti nel XXI secolo. Il caso Italia nella tecnica idraulica rende la più diffuso uso degli stracci di consumare l'im- "L'uomo tre a un capitolo tra Europa e Mediterraneo, pp. 259, situazione lì meno grave che al- lana come fertilizzante in agri- magine più del conclusivo pro- Lit 40.000, Ambiente, Milano 1999 trove, dove frequenti sono gli coltura. relativo prodot- del nostro secolo positivo per la avvelenamenti da piombo dovu- Sebbene, come sostiene l'auto- to, che verrà ab- è anche gestione dei ri- fiuti nel prossi- GUNTER PAULI, Il progetto Zeri, ti all'acqua e al vino. re, di fronte alla profonda azione bandonato quasi e soprattutto ciò che pp. 256, Lit 34.000, Il Sole 24 Ore, La descrizione dei periodi suc- modificatrice degli assetti natu- nuovo. La secon- mo secolo. Milano 1999 cessivi, dal Medioevo all'età rali e delle popolazioni animali, i da parte del ciclo scarta e butta via" Il volume di preindustriale, è così ricca di residui che consumo e produzio- di vita di un pro- Gunter Pauli af- Questi quattro libri trattano, esempi di situazioni difficili per ne rilasciano nei vari ambienti dotto - cioè la ri- fronta una te- con diversa enfasi, di tre grandi l'ambiente di vita da far apparire sembrino mediamente poca co- consegna all'ambiente come ri- matica più generale, le modalità temi d'attualità: l'economia eco- la nascita della questione am- sa, in realtà la loro non omoge- fiuto - non risente dello stesso di crescita dell'economia, nell'ot- logica, i rifiuti e lo sviluppo tec- bientale attorno agli anni sessan- nea distribuzione sul territorio fa inconveniente, perché, almeno tica strategica dell'economia a nologico. Sintetizzando ulterior- ta-settanta di questo secolo di emergere luoghi di concentrazio- per ora, nessuno fa pubblicità al emissione zero basata sulla con- mente, si potrebbe dire che par- gran lunga inappropriata. Anche ne di uomini e di attività produt- rifiuto. Per questo, sostiene sem- sapevolezza dell'eccessività dello lano dei rifiuti, della loro produ- i conflitti tra ambiente e lavoro tive, le città, che cominciano pre l'autore, guardare i rifiuti ci spreco nell'attività umana. Una zione e del loro uso attraverso i si possono far risalire, secondo molto presto a mostrare la corda aiuta a capire di che cosa è fatta strategia che richiede lo studio e tempi. l'autore, a periodi molto lontani, in termini di carico ambientale la nostra vita quotidiana molto l'applicazione di nuove forme di Il libro di Ercole Sori, uno sto- cioè a partire dalla rivoluzione esercitato dai rifiuti. Il volume meglio di qualsiasi analisi del utilizzazione dei rifiuti e degli rico, presenta con dovizia di par- urbana dei secoli XII-XIII, indaga a fondo su questo che vie- nostro paniere dei consumi. At- scarti di produzione con inter- ticolari ed esempi la situazione quando l'attenzione dei governi ne chiamato il corno del proble- traverso l'analisi dei rifiuti pos- venti situati soprattutto a monte dei rifiuti in epoca pre-industria- locali comincia a rivolgersi alla ma ecostorico meno indagato siamo ricostruire il medium, cioè della produzione con la progetta- le e paleotecnica, rovesciando tutela dei beni pubblici. dando una visione nel tempo di l'ambiente culturale, sociale e zione di nuovi prodotti e nuovi materiale in cui viviamo. Para- l'espressione "modo di produzio- Il volume è diviso in due parti, una questione di solito conside- modi di produrre che implichino ne" in "modo di riputazione", rata solo di attualità. frasando Feuerbach, l'uomo del meno scarti o comunque residui la prima dedicata a una tipologia nostro secolo non è solo ciò che partendo dal noto limite del- Guido Viale, nel secondo vo- facilmente identificabili e quindi dei rifiuti (i rifiuti al consumo, i mangia (ossia ciò che consuma), l'economia classica che fa termi- lume qui considerato, dà dei ri- riutilizzabili o reinseribili senza rifiuti alla produzione, deiezioni, ma è anche e soprattutto ciò che nare il processo produttivo con fiuti una definizione interessan- danno nella biosfera. spoglie) e la seconda al ciclo de- scarta e butta via. La quantità e Questi concetti stanno alla ba- la composizione dei rifiuti sono se nel cosiddetto progetto Zeri degli indicatori del livello e della (Zero Emissions Research Initia- composizione socioculturale di tive), avviato nel 1994 nell'ambi- un insediamento residenziale to dell'Università delle Nazioni Siamo in troppi molto più precisi di quelli tradi- Unite a Tokyo. Come si legge zionali, come il titolo di studio o nell'allegato al volume che spie- Mario Tozzi la condizione professionale. ga tale iniziativa, "Zeri è stata Fatte queste considerazioni, fondata per avviare ricerche ENZO TIEZZI, NADIA MARCHETTINI, Che cos'è lo quello ecologico, che non riesce a contemplare Viale analizza poi le possibilità di scientifiche, sviluppando centri sviluppo sostenibile?, pp. 194, Lit 32.000, Don- una crescita illimitata. Una verità semplice, co- riduzione dei rifiuti, di recupero, di perfezionamento in tutto il zelli, Roma 1999 me si vede, ma che ancora trova pochissimi as- di raccolta differenziata, e i pro- mondo con l'obiettivo di ottene- sertori e - invece - una pletora di sordi assolu- blemi della comunicazione e del- re innovazioni tecnologiche che ORAZIO NOBILE, Civiltà e sviluppo, pp. 98, tamente contenti di non voler sentire. I "liberi la negoziazione. La comunicazio- condurranno a un nuovo modo Lit 10.000, Cuen, Napoli 1999 doni della natura" di Ricardo non ci sono più, ne risulta infatti essere una com- di produrre senza dar luogo ad anzi non ci sono mai stati, neanche nelle econo- ponente essenziale nella riorga- alcuno spreco. Tutti gli input so- Uno spettro si aggira per l'Europa (ancora!) mie delle popolazioni più antiche: che cos'è la nizzazione generale della gestio- no quindi utilizzati per il pro- quello del reverendo Malthus - curato della par- sostituzione delle civiltà nel tempo, se non una ne dei rifiuti. Infatti, se delle dotto finale o devono essere tra- rocchia di Albury e professore di economia - e crescita delle attività produttive che porta merci si parla molto, soprattutto sformati in elementi che possano della sua quanto mai attuale premonizione: "il all'esaurimento inevitabile delle risorse? La Ter- attraverso la pubblicità, dei rifiu- costituire valore aggiunto per al- potere riproduttivo della popolazione è infinita- ra non ha più di che sostentare i suoi abitanti: né ti si parla decisamente meno; e tre industrie". mente più grande di quello che ha la Terra di grano, né acqua, né aria pulita, e soprattutto questo, a parere dell'autore, so- La struttura teorica su cui si produrre i mezzi di sussistenza necessari". Que- non ha più risorse, essendo quelle che esistono prattutto per quattro motivi: basa il progetto è quella della sta affermazione segna la definitiva separazione già spremute per bene. Milioni di anni per fare perché un oggetto - una volta di- scienza generativa, che asserisce del sistema ecologico da quello economico, e un barile di petrolio, qualche minuto per esau- ventato rifiuto - da pulito diven- che l'era della specializzazione e costituisce la falsariga dei due libri in oggetto. rirlo, questi sono i termini assai poco romantici ta sporco, da utile diventa inuti- della misurazione abbia fatto per- Il recupero di Malthus è palese in Nobile e della questione. le, aveva un prezzo ma poi non dere di vista il quadro generale e sotteso da Tiezzi e Marchettini: se il controllo Tiezzi e Marchettini costruiscono per fram- vale più niente, e se prima l'ave- il concetto di circolarità del tem- delle nascite risulterebbe davvero uno strumen- menti di storie, spezzoni che iniziano in maniera vamo portato a casa nostra dopo po. Nella scienza generativa si to efficace per ridurre l'inquinamento, come gouldiana alla ricerca di legami apparentemente non desideriamo altro che disfar- tengono in attenta considerazio- mai non si prende sul serio questo argomento o insondabili, dalla colonia per bambini di Pisci- cene. Senza dimenticare che i ri- ne gli effetti dannosi e innocui se ne fa solo oggetto di guerre ideologiche? Se- nas - chi ci è stato spera che non la tocchino fiuti vengono puntualmente per- provocati da emissioni, scarichi e condo Nobile non solo l'inquinamento sarebbe mai - al pensiero meridiano, in uno sviluppo leg- si di vista da chi li ha prodotti, al- altri sottoprodotti e ci si impegna drasticamente ridotto, ma anche il dominio del germente slegato e forse fin troppo colmo di ci- meno fino a quando il loro smal- in uno sforzo creativo per assicu- capitale sulle persone; il problema è che i paesi tazioni colte talora eccessivamente esplicitate. timento diventa a sua volta un rare che nulla vada sprecato. Una in cui l'esplosione demografica è più preoccu- Entropia ed evoluzione olistica del sistema go- problema. Eppure le merci, cioè logica di questo genere rimanda a pante sono anche i meno responsabili dei vari vernano la Terra in una sola direzione - che ci le cose nuove, nascono vecchie, qualcosa di più del mero riciclag- inquinamenti che appestano la Terra: fa molti piaccia o no -, e farsene una ragione può forse contengono già in sé, al momen- gio: risorse, materiali e prodotti più danni un solo newyorkese - in termini di ri- essere il primo punto per ripartire in una convi- to della nascita, una irrevocabile rientrano nel circolo del processo sorse depauperate e avvelenamento dell'aria - venza più armonica. Il disordine delle trasforma- ingiunzione a porre termine alla produttivo anche se in forma più che l'intera popolazione del Burkina Faso. zioni antropiche non è più ripristinabile, si tratta loro esistenza nel più breve tem- degradata, cioè con utilizzi di po possibile, "nel mondo con- E poi c'è la termodinamica - nell'eleganza as- solo di salvare quello che si può e sperare in un qualità decrescenti. approccio più intelligente e meno profittatore temporaneo le merci nascono co- soluta del suo secondo principio -, che viene E evidente che la complessità con il mondo naturale per il prossimo futuro. me rifiuti: ciò che è nuovo è tale utilizzata come elemento cardine in Che cos'è lo di un tale programma, che tiene Tentare si può, anche in realtà compromesse co- perché è già vecchio, e la sua de- sviluppo sostenibile? e come approccio di studio conto del carattere sistemico me Venezia o Modena - utilizzate da Tiezzi e stinazione naturale è la discarica. alla storia della civiltà da Nobile. Il controllo de- dell'apparato produttivo e del Marchettini come case-histories -, basterebbe te- Il mondo in cui viviamo non è mografico è anche un fattore decisivo per ridur- mercato, lo rende probabilmen- nere sotto controllo gli indicatori di sostenibilità che la discarica di ciò che produ- re l'entropia o per allontanare l'eutanasia antro- te perseguibile solo parzialmen- e studiare un po' più a fondo la storia naturale ciamo". pica? La certezza è che il sistema economico te e in forma graduale, e non po- del pianeta, non solo quella degli uomini. non può in alcun modo imporre le sue leggi a Volendo affrontare il problema trà che portare forti innovazioni dei rifiuti da un punto di vista me- sia nel sistema produttivo sia nel no filosofico e più normativo, si mercato. • percezioni dell'analista non sono soggetto da una realtà troppo do- che rispetto agli aspetti più deli- Un attacco ai miti della psicoanalisi intrinsecamente più vere di quelle lorosa per lui. cati della relazione analitica. Su del paziente (...) gli analisti deb- Il presupposto operativo è che alcuni punti mi sono già soffer- Interpretare è suggestionare? bono riconoscere l'impatto delle il punto di vista intersoggettivo mato. Vorrei ribadire la mia dif- loro cornici di riferimento sia nel contestualizza l'intrapsichico. ficoltà ad accettare ipotesi di la- limitare la loro capacità di coglie- Questo perché "l'esperienza per- voro che prevedano situazioni Mauro Mancia re i mondi soggettivi dei pazienti, sonale è descritta come fluida, simmetriche e conversative tra sia nel co-determinare il corso del multidimensionale e squisita- paziente e analista, oppure una DON M. ORANGE, GEORGE E. forma di pratica. Gli autori pro- processo analitico". Giusto. Co- mente sensibile-al-contesto, con totale assenza di neutralità specie ATWOOD, ROBERT D. STOLOROW, pongono che la psicoanalisi sia me è peraltro condivisibile l'idea dimensioni multiple del- su questioni che, a volte, vanno Intersoggettività e lavoro clinico. Il considerata, anziché una tecnica, che non sia possibile decretare se l'esperienza che oscillano tra pri- al di là del transfert e che spesso contestualismo nella pratica psico- una forma di pratica, nel senso un paziente è analizzabile o no mo piano e secondo piano, tra fi- richiedono un approccio analiti- analitica, ed. orig. 1997, trad. dal- aristotelico, alla base della quale sulla base di una valutazione "og- gura e sfondo, all'interno di un camente neutrale per aiutare il l'inglese di Susanna Federici, viene proposta una self-disclosure gettiva" della struttura della per- campo intersoggettivo - in conti- paziente, o infine lo stravolgi- Giovanni Nebbiosi e Franco Paparo, intesa come un auto-rivelarsi da sonalità del paziente. L'analizza- nua evoluzione - di influenza mento del setting che facilita la pp. 1-10, Lit 29.000, Cortina, Milano parte dell'analista, cosciente e de- bilità infatti è una proprietà del mutua e reciproca". confusione e alimenta la fantasia 1999 liberato. Ma la famiglia psicoana- più complesso sistema analista- Per concludere: il contestuali- onnipotente del paziente di po- litica - dicono gli autori - è poco paziente. smo è anti-tecnico per eccellen- ter controllare e far uscire dal Questo libro riassume una ten- spontanea e poco propensa a Il quarto capitolo riporta i con- za. Esso si fonda su un atteggia- setting il proprio analista. Molti denza della psicoanalisi norda- esprimere se stessa mentre, nel testi del "non-essere" e discute mento dell'analista verso il pa- punti sostenuti dagli autori inter- mericana che si basa su un mo- campo intersoggettivo, i due casi clinici minacciati da espe- ziente che è tale da tenere aperte soggettivi sono condivisibili, ma dello relazionale dello sviluppo e mondi soggettivi dell'analista e rienze di annichilimento della varie possibilità di significato alle non convincono certe prese di della relazione analitica in con- del paziente continuamente si au- persona. Per i varie esperienze posizione radicali, rigide e poco trapposizione al modello pulsio- torivelano e si autonascondono. teorici dell'inter- del passato. Il critiche se riferite a situazioni re- lazionali che dovrebbero essere nale classico. Il modello relazio- Il terzo capitolo è dedicato a soggettività, il "Le percezioni contestualismo nale comporta un contestualismo confutare il mito della neutralità, delirio è il risul- pertanto non e invece affrontate con più equili- intersoggettivo le cui radici sono di cui vengono evidenziati gli tato di un'invali- dell'analista non sono una teoria né brio e maggiore elasticità, specie nel movimento psicologico noto aspetti illusori e difensivi. Per gli dazione radicale intrinsecamente una pratica clini- quelle relative all'uso del contro- transfert da parte dell'analista e come personologia, che si fonda autori, molti analisti rivendicano che avviene in più vere di quelle ca, ma si basa su sull'idea che la conoscenza della la neutralità "quando le attribu- un certo conte- una sensibilità alla stessa responsabilità per l'an- personalità umana può derivare zioni transferali dei loro pazienti sto, "all'interno del paziente" particolare aper- damento del processo che sem- solo da uno studio della persona minacciano qualche caratteristica del quale il senso ta a vari orizzon- bra, in alcuni momenti, pesare nella sua individualità. essenziale del loro senso di sé". E individuale di ti. Esso si carat- troppo dalla parte dell'analista. Il libro si articola in cinque ca- necessario invece prendere co- avere percezioni e sentimenti con terizza anche per il fallibilismo, Il pericolo è quello di credere ve- pitoli. Nel primo viene definita scienza del fatto che "tutto quel una qualsivoglia validità va gra- che facilita - a parere degli auto- ramente che interpretare sia con- la teoria dell'intersoggettività: che l'analista fa e dice - ed in mo- dualmente dissolvendosi e per- ri - l'aspetto giocoso dell'incon- versare o addirittura suggestio- una psicoanalisi che "cerca di il- do particolare le interpretazioni dendosi". È chiaro che questa tro analitico. La teoria è suggesti- nare il paziente, e che il transfert luminare i fenomeni che emer- che egli dà - sono prodotti della concezione del delirio si distanzia va soprattutto per chi lavora su del paziente dipenda più dal gono all'interno di uno specifico sua organizzazione psicologica e notevolmente da quella classica, una base teorica legata al model- controtransfert dell'analista che campo psicologico costituito svelano al paziente aspetti centra- per la quale il delirio è una mo- lo relazionale. Tuttavia molti so- non quest'ultimo dal transfert dall'interazione di due soggetti- li della personalità dell'analista". dalità difensiva che distoglie il no gli eccessi e le posizioni acriti- del paziente. • vità: quella del paziente e quella Lo stesso discorso vale per un dell'analista". altro mito che domina la psicoa- La psicoanalisi consisterà nella nalisi: quello dell astinenza. Asti- mutua creazione di un campo in- nenza dall'agire da parte del tera- tersoggettivo caratterizzato da uno peuta ma anche come deliberata Pura sofferenza "scambio reciproco di transfert e frustrazione dei desideri e bisogni controtransfert (...) e dall'attività del paziente. Per gli autori, "la co- Anna Ferruta organizzatrice sia del paziente che stante astinenza da parte dell'ana- dell'analista all'interno dell'espe- lista altera decisamente il dialogo rienza analitica". La responsabi- terapeutico provocando ostilità e La partecipazione affettiva dell'analista. Il contributo di Di qui la naturale appartenenza di Ferenczi lità per la creazione del "campo conflitti tempestosi che sono più Sàndor Ferenczi al pensiero psicoanalitico contempora- alle tematiche più dibattute della psicoanalisi sarà allora dell'analista non meno un artefatto della posizione neo, a cura di Franco Borgogno, prefaz. di Glauco contemporanea, affrontata da Garda Badarac- che del paziente in quanto l'anali- dell'analista che non una manife- Carloni, pp. 399, Lit 54.000, Angeli, Milano 1999 co a partire dalle "differenti forme che la pato- sta è invitato ad unirsi all'altro nel- stazione genuina della psicopato- logia mentale è venuta via via ad assumere, lo spazio intersoggettivo". Preci- logia primaria del paziente". Il volume propone una serie di saggi presen- modificandosi in relazione al mondo in cui vi- sano gli autori che "sebbene l'ana- Le interpretazioni di transfert tati al Congresso Internazionale di Madrid su viamo". lisi sia sempre per il paziente, la diventano, su questa base, oggetto Ferenczi (6-8 marzo 1998) che testimoniano La ricerca di Ferenczi viene raccolta nel volu- storia emotiva e l'organizzazione di attacco frontale, e così pure il l'ampiezza e la profondità della rinascita degli me intorno a tre tematiche fondamentali: il con- psicologica del paziente e mito del transfert non contamina- studi intorno a Ferenczi, uno dei pionieri della trotransfert, il trauma e la regressione. dell'analista sono egualmente im- to. L'idea infatti che interventi ex- psicoanalisi. Ne emerge la modernità di Ferenc- E nella parte sulla regressione che l'originalità portanti per la comprensione di tra-transferali da parte del- zi nell'avere approfondito la questione della delle tematiche ferenczian'e emerge con maggio- qualsiasi scambio clinico". Ergo, l'analista (come rassicurazioni, funzione dell'analista nella cura, qualificandola re forza, costringendo gli analisti a domandarsi molto di ciò che avviene in analisi gratificazioni o suggestioni) "con- non più come un disvelamento intellettuale di che cosa significhi assistere "analiticamente" dipende dall'analista, dal suo mo- taminino" il transfert al punto da verità inconsce rimosse, ma come un'esperienza un'altra mente, e a ridiscutere la divisione tra do di porsi, dalla sua sensibilità e renderlo non analizzabile non di ricerca a due, che trae l'efficacia terapeutica suggestione, ipnosi e psicoanalisi. cultura, oltre che dalle sue emo- convince gli autori - che anzi con- dalle emozioni messe in gioco. L'attenzione alla Tutto questo percorso ci conduce all'interro- zioni. Che relazione ha la teoria testano l'ipotesi stessa che il tran- partecipazione affettiva dell'analista come fatto- gativo posto nella parte conclusiva: perché Fe- intersoggettiva con la teoria del sfert possa esistere in forma "pu- re di ricerca e di cura è però anche la ragione renczi è stato dimenticato e rimosso e valutato campo di Willy e Madeleine Ba- ra" cioè non "contaminata" da principale dei fraintendimenti del suo pensiero, negativamente dalla psicoanalisi ufficiale? I sag- ranger? A me sembra che le diffe- parte dell'analista "neutrale". Ma spesso accusato di trasformare la relazione ana- gi di Dupont e Bonomi (integrati da quello inte- renze siano minime, se ce ne sono. gli autori vanno oltre e affermano lista-paziente in un rapporto di simmetria, ve- ressantissimo di Nancy Smith su Elizabeth Se- Ambedue appartengono alla teo- che l'interpretazione può essere nendo meno alla responsabilità del terapeuta. vera, la paziente con cui Ferenczi sperimentò ria relazionale, in ambedue sia 0 equiparata a una conversazione-, "il La funzione dell'analista viene invece qualifi- l'analisi reciproca) forniscono informazioni pre- paziente sia l'analista partecipano transfert è co-determinato sia dai cata come una speciale capacità di apertura ziose e puntuali su cui riflettere. alla formazione del campo e han- contributi dell'analista che dalle all'ascolto del paziente, senza a priori teorici in- Ferenczi come psicoanalista si apre al contat- no reciproche responsabilità per strutture di significato all'interno gombranti, ma con la consapevolezza dell'in- to con le parti non rappresentate e non elabo- l'andamento del processo, in am- delle quali il paziente li assimila fluenza dell'analista e della sua responsabilità a rate del paziente. Gli strumenti di contenimen- bedue sembra che la realtà psichi- (...) qui proponiamo che il con- tutela del paziente: Haynal e Borgogno propon- to e di metabolizzazione di questa apertura al- ca dell'analista e la sua storia af- trotransfert (...) abbia un impatto gono pagine affascinanti relative a questa attitu- l'ascolto dell'analista sono appena abbozzati fettiva siano determinanti nel con- deciso nel formare il transfert. Il dine analitica, eticamente e terapeuticamente ma egli si avventura nell'esperienza inerme, dizionare il transfert del paziente, transfert e il controtransfert insie- fondamentale. Le questioni di tecnica vengono pronto a essere dimenticato dal paziènte e dal come se l'analisi personale me formano un sistema intersog- affrontate con profondità da Bleichmar: egli ri- movimento psicoanalitico. Questo Ferenczi dell'analista non fosse in grado di gettivo di influenza reciproca e tiene che la tecnica del trattamento dipenda da vulnerabile e indifeso si apre al paziente e non aiutarlo nell'elaborazione e tra- mutua". Detto così non è facile una precisa teoria del funzionamento psichico. pensa a costituirsi una protezione istituzionale, sformazione di parti della sua per- accettare l'idea che il controtran- Propone le sue ipotesi sulle potenzialità conte- si concentra sul problema dell'efficacia tera- sonalità in maniera che queste sfert sia il motore dell'incontro nute in un inconscio da avvicinare con "tatto", peutica del trattamento con una abnegazione e non interferiscano con la libera analitico e determini secondaria- in tutta la sua ricchezza e complessità, costituito un eccesso che lo espongono direttamente alla espressione del transfert del pa- mente il transfert del paziente. non solo da rimozioni di conflitti o da influenze sofferenza pura del paziente, che finisce per oc- ziente e con la sua possibile tra- delle relazioni primarie, ma anche dalle mancan- cupare tutta la sua dedizione psicoanalitica per- sformazione. Nell'attacco ai miti della psi- ze dovute a non iscrizioni di esperienze di pia- sonale, allontanandola dalla costruzione di me- coanalisi classica non poteva cere o a disattivazioni di aree dell'esperienza psi- diazioni e di strumenti condivisibili con la co- Il secondo capitolo del libro è mancare quello al mito dell'ogget- chica che soccombono per debolezza libidica. munità dei colleghi. dedicato alla critica del concetto tività. Gli autori si appellano a un di tecnica e alla sua sostituzione principio democratico: "dalla con l'idea della psicoanalisi come prospettiva intersoggettiva (...) le PIERGIORGIO ODIFREDDI, Il Vange- che la scienza affronta le solite lo secondo la Scienza. Le religioni Un'irriverente confutazione delle teologie grandi domande. Molti e gran- alla prova del nove, pp. 219, di sono gli scienziati che Odi- Lit 16.000, Einaudi, Torino 1999 La matematica è meglio di Dio? freddi cita, ma il Nobel Steve Weinberg ad esempio è tra co- Il libro di Odifreddi nasce Gabriele Lolli loro che ritengono chiuso il pe- dall'angoscia che l'autore ha pa- riodo in cui i suoi colleghi si tito, in una visita al tempio di permettevano precarie escur- Kali e alla casa di Madre Teresa, ce ne sono salve di due o tre, sic- con parole macro, è ragionevole in definitiva non c'è una sola ri- sioni filosofiche. Queste inva- per la visione delle superstizioni ché il lettore davvero impara di- aspettarsi che siano le parole del sposta. La nostra capacità di teo- sioni di campo, anche secondo religiose, dei riti cruenti e maca- vertendosi. E al di là dello spiri- Buddha a fornire le interconne- rizzazione è più ricca di tutte le Kuhn, sarebbero tipiche dei bri, dell'indifferenza o disprezzo to ironico e graffiante dell'espo- sioni olistiche? In questo caso, vostre teologie. O anche; l'igno- periodi di crisi. È possibile so-' per l'essere umano che vi si ma- sizione, l'accostamento stesso almeno, la teologia sarebbe mi- ranza è il vanto della scienza (co- stenere invece che le domande nifestano; si presenta quindi co- delle risposte, spesso parallele, gliore della scienza. sì ad esempio Richard Feynman a cui la scienza vuole risponde- me un saggio nella più nobile e delle diverse religioni ha di per L'autore non discute perché le in II senso delle cose, Adelphi, re sono diverse, e hanno sosti- purtroppo sorpassata tradizione sé una funzione terapeutica dis- risposte che si trovano nella 1999). tuito quelle religiose; che illuminista, sensibile agli obbli- sacrante. scienza dovrebbero essere più Ma questa è l'interpretazione nell'ottica del pensiero scienti- ghi di responsabilità morale ed Quindi si considerano i riferi- accettabili e meglio fondate, ad buona, e resta un dubbio non fico quello' che interessa è il educativa dell'uomo di cultura, menti che a questi temi si posso- esempio per il metodo con cui del tutto risolto, se la scienza funzionamento del mondo, e proponendosi una "rivisitazione no trovare nelle teorie della sono ottenute; si limita a fornire sia proprio migliore teologia, degli esseri viventi come parte delle problematiche religiose da scienza contemporanea; il libro al lettore la possibilità di com- oppure un'altra cosa. Due sem- del mondo; che lo studio di un punto di vista scientifico". contiene notevoli pagine di alta prendere da sé che le formula- plici frasi dichiarative che espo- questo funzionamento ha rive- lato una tale ricchezza e com- Ci sono naturalmente diversi divulgazione, nella spiegazione zioni matematiche sono le più nessero il pensiero autentico plicazione e bellezza che lo sti- modi di farlo; si potrebbe, alla di alcuni aspetti delle teorie fisi- chiare, pregnanti e soddisfacen- dell'autore non avrebbero gua- molo principale alla ricerca è Durkheim, rivelare origini e fun- che e cosmologiche contempo- ti, e fors'anche più fantasiose. Il stato. L'esposizione veloce, per ora la curiosità più che il diso- zioni sociali di superstizioni e ranee, in particolare nei capitoli capitolo finale, sulle opzioni per toccata e fuga, in una scoppiet- rientamento, la meraviglia (si miti; l'autore sceglie di esamina- sulla creazione, il nulla e l'Uno. il terzo millennio per chi intenda tante fantasmagoria di fuochi veda ancora Feynman, citato) re le idee fondamentali della teo- A parte l'utile divulgazione, perseverare sulla via della fede, d'artificio intellettuali e umori- suscitata dalla magia di un logia delle più svariate religioni questo è il momento in cui si do- le demolisce impietosamente stici, consente un'ambiguità di mondo che è stato e continua a che hanno una teologia - quasi vrebbe cogliere il senso generale tutte e termina con un'esaltazio- lettura, ambiguità accentuata essere rivelato solo dalla scien- tutte -, trascurando gli aspetti dell'insolito accostamento di ne pitagorico-galileiana della dalla quarta di copertina, che za - mentre alla religione non mistici e rituali; nell'introduzio- scienza e teologia. In una pro- matematica (la cui potenza, sia non fa certo un buon servizio al gliene fa un baffo. ne espone la sua idea della reli- spettiva kuhniana un po' sempli- distruttrice nei confronti degli libro, con strane frasi sulla "ri- gione come fenomeno antropo- ficata, si afferma che gli scienzia- argomenti tradizionali, sia crea- costruzione teologica della Affermare che la scienza è la logico, dove pro- ti "normali" tiva nel conferire conoscenza, scienza e della matematica" e migliore teologia potrà fare ar- prio la caratte- hanno abbando- come sull'infinito, è bene illu- "una via d'uscita dall'apparen- rabbiare i teologi, ma alla povera rizzazione della nato le proble- strata nelle pagine del libro). Al- te dilemma tra fede e ragione". gente martoriata dalla religione natura ospitante matiche trascen- la fine l'impressione è che venga Lo stesso si può dire delle due forse importa poco; sarebbe me- sembra addirit- denti nelle mani detto che le risposte della scien- sigle finali accostate, QED glio che fosse distolta dalla teo- tura correlata al- di teologi e ciar- za costituiscono una teologia mi- (Quod erat demonstrandum) e logia, e quindi le si spiegasse, al- le diverse opzio- latani, ma per gliore unicamente perché mo- AMDG (Ad maiorem Dei glo- la Voltaire, che la teologia non è ni teologiche. fortuna alcuni strano solo delle possibilità, e in riavi). che un'antologia di risposte in- scienziati "ecce- generale più di una; non preten- Molti sciénziati oggi non sa- comprensibili a domande senza Il libro offre dono quindi di essere la Verità; quindi al lettore zionali" sono rebbero d'accordo con l'idea senso. • una carrellata di stati "disposti citazioni da testi buddhisti, in- ad avventurarsi in acque peri- duisti, tàoisti, confucianesi, cri- gliose, nel tentativo di risponde- stiani, islamici, senza trascurare re a vecchie e assopite domande egizi, babilonesi, maya, persiani in maniera nuova e stimolante". antichi e recenti come i baha'i, Le teorie fisiche e cosmologiche miti di popolazioni africane, sono esaminate come risposte al- americane e australi, padri del- le stesse domande che si pongo- la Chiesa e grandi sistemi filo- no tutte le religioni, le grandi sofici, insomma più di quello domande: "Da dove veniamo? che ognuno di noi sarebbe ca- Chi siamo? Dove andiamo". pace di elencare (un indice dei Sembrerebbe quasi che venga nomi, inclusi quelli degli scien- suggerito che la scienza debba o ziati, non sarebbe stato super- possa o voglia fare concorrenza fluo); il meno citato forse è pro- alle religioni, nel senso di trova- prio il Vangelo (il titolo giorna- re risposte che siano slegate da listico sarà stato imposto dalla superstizione e illusione. Lo nuova religione del marketing). scienziato qui non ha meno per- plessità del teologo. Con grande erudizione e tocco leggero, siamo condotti ad ap- L'arsenale delle idee è solo po- prendere, delle varie religioni, tenzialmente infinito; in ogni cosa dicono sull'origine, la crea- momento, a meno di qualche zione, l'anima, il nulla, la trinità. nuova invenzione matematica, Lo stile è sempre caustico, diver- ce n'è un numero finito da com- tente, irriverente e intelligente; binare; quindi, se le domande due esempi a caso: a proposito sono le stesse, non sorprende della prova della possibilità del che le risposte sembrino dello nulla basata sull'argomento che stesso tipo, al punto che talvolta si può togliere dal mondo un sono effettivamente le stesse, elemento, se il mondo è fatto di trovandosi nelle religioni una lo- esseri contingenti, e quindi itera- ro anticipazione o una possibile re, viene fatto osservare come si concordanza. Le conclusioni at- tratti di una petitio principiò, la tuali sul vuoto e sull'origine so- forma corretta dell'argomento no "in pieno accordo con il ni- richiede infatti, quando si itera, chilismo mistico", "la visione di che l'elemento da togliere sia Bohm è veramente una formula- contingente rispetto al nuovo zione scientifica del misticismo mondo ridotto, quindi si deve religioso e filosofico", le conclu- supporre dall'inizio la contin- sioni di Schròdinger sono per genza non degli elementi ma dei sua compiaciuta ammissione le gruppi di elementi, e quindi infi- stesse degli induisti. ne la contingenza del mondo L'autore ha un debole, non na- nella sua totalità, il che equivale scosto, per le religioni orientali, alla possibilità della sua non esi- come prova del resto il fatto raro stenza. In riferimento al dogma che le conosca. Ma dopo aver vi- dell'assunzione della Madonna, sto con Bell come i tre principi di si calcola che alla velocità della separabilità, realtà e località dia- luce il corpo in ascesa si trove- no l'incompletezza della mecca- rebbe ancora oggi entro i confini nica quantista e aver fatto risalire della nostra galassia. Di osserva- tutte le difficoltà alla necessità di zioni del genere, a ogni pagina parlare del mondo microscopico « L'INDICE DEI LIBRI DEL MESE M

opponesse a una diversa inter- Per un pensiero tragico pretazione della verità tanto da Teoria dell'esposizione sensibile contraddirla, non per questo bi- Contradditorio, e vero sognerebbe concludere che al- Nel groviglio del pathos meno una delle due è falsa. La verità, per così dire, sopporta la Sergio Givone contraddizione. E questo il para- Federico Leoni dosso della verità. CLAUDIO CIANCIO, Il paradosso fatti in maniera pura e semplice, Perciò l'ermeneutica non può SERGIO MORAVIA, L'esistenza ferita. necessità, scrive Moravia, di cer- della verità, pp. 263, Lit 44.000, bensì dei fatti nell'ambito di non compiere un passo ulteriore: Modi d'essere, sofferenze, terapie care e di trovare, fuori, nel mon- Rosenberg & Sellier, Torino comportamento degli scienziati e farsi pensiero tragico, dice dell'uomo nell'inquietudine del mon- do, ciò che dentro non c'è. Espo- 1999 che interpretano le proposizioni Ciancio. Infatti "pensiero tragi- do, prefaz. di Eugenio Borgna, sizione a ciò che la vita insegue li- attraverso l'uso. Dal canto suo co è precisamente quello che pp. 304, Lit 42.000, Feltrinelli, Mi- beramente nella sorpresa e nel Fino a che punto l'ermeneuti- Habermas non solo ha negato pensa la lacerazione della verità e lano 1999 nuovo, e che la sofferenza affoga, ca è disposta a definire "oggetti- l'opposizione di ermeneutica e del mondo nella sua possibilità, invece, nella staticità e nella ripeti- va" la verità? Piuttosto che di ve- sapere scientifico, ma ha preteso nella sua realtà e nelle sue conse- Non è necessario, per essere zione, nel desiderio e nel ritomo rità oggettiva, l'ermeneutica se- che l'ermeneutica, di fronte a guenze, e tiene ferma questa la- umanisti, essere retorici e adulato- dell'uguale. condo Claudio Ciancio parla di contenuti che esprimono rap- cerazione senza mediarla razio- ri dell'umanità. Lo ha scritto ima Perché ciascuna delle fighre di verità paradossale - e non solo porti fattuali irriducibili all'in- nalmente o esteticamente". Ciò volta Thomas Mann, in una frase vita offesa portate, qui, sulla scena paradossale, ma dialettica. Cian- terpretazione, si trasformi in cri- non significa che il tragico pro- che si incontra in esergo a L'esi- del discorso, rappresenta un mo- cio sostiene che "pensiero inter- tica dell'ideologia. Ma ciò evi- spetti un rapporto fra i contrari stenza ferita, tra molte altre rifles- do della illibertà, della costrizione, pretativo" e "pensiero oggetti- dentemente è possibile a patto che "si arresta negativamente al- sioni di poeti, pensatori, roman- della prigionia. La follia, stretta fra vante" danno luogo a un'alterna- che venga rimossa non solo la l'opposizione". Significa piutto- zieri con cui Ser- l'angoscia che le tiva non mediabile. Ricostruen- domanda sul senso dell'essere, sto che tale rapporto non può es- gio Moravia ac- appartiene più do la genesi dell'ermeneutica, ma anche quella sul carattere su- sere esibito e resta enigmatico. compagna il per- nel profondo e le Gadamer aveva mostrato come il bordinato del pensiero oggetti- Non senza dar luogo a una dia- corso di questo catene delle isti- pensiero interpretativo si oppo- vante. lettica paradossale. La stessa che suo ultimo libro. tuzioni in cui es- ne alla forma per eccellenza del Invece secondo Ciancio il pen- possiamo riconoscere alla radice Testimonianze di sa fu, insieme, pensiero oggettivante, che è il siero interpretativo è pensiero ri- sia del tragico antico sia del tragi- un impegno teo- curata e metodi- pensiero scientifico. E con ciò velativo, per l'appunto rivelativo co moderno. Nel primo caso il rico che da molto camente coltiva- non faceva che sviluppare una della verità dell'essere, che non si positivo si rovescia nel negativo, tempo va interro- ta. L'avarizia, tesi heideggeriana, quella per lascia oggettivare, dominare, e però aprendo verso una sconcer- gando lo statuto chiusa su di sé e cui il sapere volto al dominio de- dunque non si dà se non all'inter- tante forma di salvezza (infatti teorico dell'an- intenta a inca- gli enti rimuove la domanda sul no di un disvelamento che ne cu- l'agonista trova consolazione nel tropologia, della psicologia, delle merare e a trasformare ossessiva- loro senso e sul senso dell'esse- stodisce il senso nascosto e ine- suo stesso soccombere). Nell'al- scienze umane in genere, rompen- mente il proprio mondo in un cu- re. Precisamente la domanda sauribile, mentre la critica del- tro caso accade il contrario, però dosi i denti senza sosta, come mulo di oggetti e di possessi. Il che l'ermeneutica pone (e la l'ideologia o più in generale il secondo una perfetta simmetria Adorno diceva, nel mordere il narcisismo, schiacciato dal mirag- scienza ignora). Vero è, osserva pensiero oggettivante "esplicita e (dalla morte di Dio viene una re- nocciolo del suo tema d'elezione: gio di una onnipotenza che si nu- Ciancio, che ci son stati tentativi abbraccia compiutamente il suo denzione che getta una luce l'uomo. tre di solitudine. Esposizione sen- di riconciliare ermeneutica e oggetto dominandolo". Identità scandalosa sul mondo irreden- Animale dalla natura polimorfa, sibile è, per Moravia, la possibilità pensiero scientifico. Apel ad e differenza definiscono non solo to). Tragicamente, la verità di cui oggetto di saperi di cui è, insieme, sempre presente e incombente di esempio ha affermato che "an- la verità ma anche ogni sua inter- qui si tratta si lascia interpretare soggetto, l'uomo è posto in luce e queste ferite e lacerazioni, ma pos- che le proposizioni del linguag- pretazione. Al punto che, là dove ma non dimostrare né tantome- indagato, nelle pagine deU'Eri- sibilità di riparare a quelle ferite. E gio scientifico non designano i un'interpretazione della verità si no " oggettivare ". • stenza ferita, con la consapevolez- di ripararvi "non altrove, non in za che nessuna prospettiva potrà studi medici, montagne incantate, esprimerne ogni sfumatura, ogni conventi religiosi e laici", ma nel- iridescenza e ombra. Non la storia l'impegno delle relazioni umane e dell'antropologia medica del set- nella promessa di una felicità allo Dialettici senza sistema tecento, che in questo volume, in stesso tempo privata e pubblica, cui sono raccolti organicamente civile e individuale. • Franca D'Agostini saggi già pubblicati in altre sedi, fa da sfondo genealogico al dibattito contemporaneo (tre ampi capitoli JMIKgUlHU Sempre più chiaramente va delineandosi l'esi- tiene una breve ma dettagliata storia del para- sono dedicati rispettivamente ai stenza di una linea unica di elaborazione teorica dosso in ambito filosofico e teologico, da Ze- medici-filosofi dell'Illuminismo ASTROLABIO che in molti modi diversi e da diversissime pro- none a Pareyson, inclusi alcuni cenni sulle teo- francese, Pierre Cabanis sopra spettive si ritrova a dibattere un unico tema: quel- rie semantiche di Russell e Tarski, e dei logici tutti, alla psichiatria filantropica lo delle antinomie razionali. Si tratta per lo più di paraconsistenti. In secondo luogo, contiene di Philippe Pinel e al dibattito tra Alexander Berzin eredi della tradizione dialettica, e in alcuni casi di una profonda chiarificazione delle ragioni logi- Pinel e Jean Itard sul caso del ra- SVILUPPARE UNA SENSIBILITÀ orfani della dialettica, consumata e bistrattata che dell'ontologia ermeneutica (di Pareyson, gazzo selvaggio dell'Aveyron). EQUILIBRATA nelle controverse vicende del marxismo, urbaniz- ma anche di altri autori), e dei motivi che fan- Non la critica della mind philo- Esercizi pratici per la vita quotidiana zata in termini di retorica, dialogica, pragmatica no di quella linea di pensiero una prosecuzione sophy americana, svolta tra l'altro La 'via di mezzo' comunicativa, trasferita senz'altro nel regno di un di tutte le grandi teorie dell'antinomia raziona- in una riflessione su II soggetto tra i due estremi dell'indifferenza triste antiquariato filosofico dalle filosofie di ogni le. L'autore certo non aderisce a ciò che Parey- della mente e il mentale come lin- e dell'emotività eccessiva orientamento e nazionalità. son chiamava il "culto razionalistico dell'espli- guaggio del soggetto in cui conver- cito", ma la sua volontà di rigore teoretico, evi- gono molti dei motivi che sorreg- Tra i teorici dell'antinomia razionale, a parte gono il pluralismo epistemologico Slavoj Zizeck, ultima solitaria star della filosofia dente in ogni pagina, ottiene in ultimo gli stes- Altfiea Horner si effetti di una (buona) volontà di esplicitezza. di Moravia in direzione di una continentale, vanno inclusi tutti coloro che pra- prospettiva unitariamente "perso- ESSERE E AMARE ticano o ipotizzano una sorta di koiné parados- In terzo luogo, Ciancio non si limita a riper nologica". Non la fenomenologia, Come raggiungere l'intimità sàie, o una riconoscibilità filosofica comune correre e ricostruire le ragioni dell'ontologia del- infine, né la riflessione psicologi- con un'altra persona all'insegna dell'ubiquità del paradosso. Per me- la libertà pareysoniana a partire dal tema centra- co-morale, che danno vita, insie- senza rinunciare alla propria glio dire: una razionalità del paradosso. Si tratta, le del paradosso, ma porta avanti il discorso, os- me, ad analisi che spaziano dalla identità in altri termini, dei molti dialettici senza sistema sia sviluppa le conseguenze dell'impostazione di natura del male al senso della sof- che riconoscono come antecedenti non tanto o Pareyson ai fini di una prosecuzione innovativa ferenza umana, dall'idea medica e soltanto Hegel e la tradi- della pratica filosofica. filosofica di terapia e di riabilita- Thich Nhat Hanh zione dell'idealismo tede- Proprio su questo punto è zione a quella di salute. PERCHÉ UN FUTURO sco, ma anche certi ambi- ^ da individuare il maggior SIA POSSIBILE gui avversari di Hegel co- merito del libro, che si po- Natura polimorfa, perciò, del me Schelling e Kierke- ne come una proposta teo- discorso che riguarda l'uomo e Per una vita più piena e giusta gaard, Nietzsche e l'esi- rica chiara e rigorosa all'in- che ne indaga, in questo volume, nel rispetto dell'ideale buddhista stenzialismo, Heidegger, terno di una tradizione che le pieghe segrete, scabre, taglienti. Deleuze e Foucault, o cer- è apparsa per molti versi E, nel groviglio dell'esistenza, e ti continuatori logico-ma- stanca e incerta. Quanto al- delle prospettive teoriche che tematici dello stile hegelia- le obiezioni in dettaglio che emergono dalla vastissima biblio- C. Bollas - J. McDougall no, come Godei e i logici tale proposta può suscitare grafia con cui il libro si chiude, M. Eigen - A. Phillips - N. Coltart paraconsistenti. (e forse ne avrei una: la non Moravia individua il Leitmotiv di LIBERAMENTE ASSOCIATI sostanziale utilità, ai fini una condizione umana segnata da Conversazioni psicoanalitiche Il libro di Ciancio si in- dello stesso discorso di una costitutiva "esposizione sensi- a cura di Anthony Molino serisce in questo quadro Ciancio, della critica bile". Esposizione al mondo, cioè, Interviste-conversazioni generale portando un dell'"oggettivismo" scienti- esposizione dei sensi che vi si pro- con cinque dei pensatori contributo molto signifi- fico), credo che il discorso tendono e ritraggono. Soglia in- più originali cativo, per diverse ragio- debba restare aperto. quieta in cui, sul logos, prevalgono della psicoanalisi contemporanea ni. Anzitutto, il libro con- la passione, il pathos, il patire: del corpo, dei sensi, della sensibilità. Esposizione al senso, poi, e alla IflMIMA IDEI LIBRI DEL MESE|

Due classici della filologia romanza

Saladino spirito magno Riconquistare la lentezza Walter Meliga Cristina Bianchetti

GASTON PARIS, La leggenda di di indagine che Rajna tenta di Saladino, ed. orig. 1895, a cura di definire l'originalità della Com- VITTORIO GREGOTTI, Identità e crisi dell'architettura mentare il ragionamento svolto nel primo, ripor- Michele Gialdoni, introd. di Franco media. Come dire che dal meto- europea, pp. 177, Lit 18.000, Einaudi, Torino 1999 tato peraltro in ampie sintesi come editoriale. Il Cardini, pp. 99, Lit 15.000, Salerno, do storico e dalla filologia ro- nodo affrontato è la riconoscibilità di una cultu- Roma 1999 manza, dalla loro disposizione Arcipelago Europa, pp. 137, Lit 29.000, "Rassegna", ra architettonica europea, le sue costanti nel lun- rigorosamente comparativa, si n. 76,1998 (ma 1999) ' go periodo. Pio RAJNA, La materia e la forma potevano trarre, pur nell'incer- I primi cinque capitoli del libro (su 12 com-; della "Divina Commedia". I mondi tezza teorica e terminologica che L'architettura contemporanea si trova in una plessivi) e alcuni tra i più interessanti contributi oltraterreni nelle letterature classiche Rajna denuncia, proiezioni che fase contrastata, e molto aperto è l'arco dei giu- di*"Rassegna" (quelli di Rykwert e Cohen, ad e nelle medievali, a cura di Claudia oggi riconosciamo piuttosto dizi che la riguardano: tra entusiasmi per il con- esempio) si interrogano su condizioni comuni, Di Fonzo, premessa di Francesco avanzate. fronto con le possibilità generate da nuove con- differenze e intenzioni, su una "impalpabile ma- Mazzoni, pp. 383, Lit 60.000, Le Del metodo e degli studi della dizioni e timori per l'invasività di modelli omolo- trice genetica" dell'architettura europea a parti- Lettere, Firenze 1998 filologia romanza il francese Ga- ganti, si situa un insieme ampio e diversificato di re dalla convinzione che essa non possa trovarsi ston Paris (1839-1903) è stato in opinioni circa il ruolo che essa ha svolto in que- in alcuna continuità - né di linguaggio, né di sti- Pio Rajna (1847-1930) è da qualche modo uno dei padri fon- sto scorcio di secolo e che può ancora svolgere. le, né di luogo -, ma che piuttosto risieda in uno considerare fra i fondatori della datori, non soltanto in Francia. L'opinione che da tempo esprime Vittorio Gre- speciale crogiolo di ibridazioni, in un intreccio di filologia romanza in Italia e in- Filologo, editore di testi antichi gotti è assai preoccupata, ed egli ha modo di ri- differenze e nella capacità di assimilare ciò che è sieme fra le grande figure di secondo i principi della critica badirla nel suo ultimo libro Identità e crisi dell'ar- estraneo e riconducibile alle proprie interne spe- quell'importante movimento di testuale di scuola tedesca, storico chitettura europea, la cui uscita ha preceduto di cificità. studi letterari noto con il nome della letteratura, fondatore di poco la pubblicazione del n. 76 di "Rassegna", la Altri contributi (Frank e Isozaki) affrontano il di "Scuola storica". L'attività di una delle più grandi riviste di fi- bella rivista della quale Gregotti è stato direttore tema dal punto di vista della costruzione di una Rajna (celebrata da poco con lologia romanza (la "Romania"), dall'anno della sua fondazione e che con questo tradizione nazionale (inventata, costruita più che l'uscita di una notevole raccolta Paris fu anche un appassionato fascicolo ha sospeso le pubblicazioni. Alcuni dei ereditata), al di fuori di quelle storie che già Mu- di Saggi di filologia e di linguisti- divulgatore dei nuovi risultati numeri di "Rassegna" hanno aiutato a costruire sil chiamava "di fantasia", elaborate nel partico- ca italiana è romanza, Salerno, delle sue e altrui ricerche, con ar- la riflessione di questi anni con autorevolezza e lare gusto europeo che si entusiasma per i ro- 1998) e la sua stessa vicenda bio- ticoli e recensioni che sono mol- capacità di riproposizione inusuali. La decisione manzi storici e per i drammi in costume. Una vol- grafica coincidono infatti con lo te volte piccole ma dense mono- di sospendere le pubblicazioni rende ancora più ta che ci si è sbarazzati di storie di fantasia e di sviluppo e l'articolazione della grafie. E infatti è da una recen- angusto il panorama della pubblicistica di setto- nozioni troppo levigate e univoche di tradizione Scuola (che va dalla fine degli sione del 1893 al lavoro non mol- re, condizione sulla quale meriterebbe aprire un e identità, il problema emerge nel suo spessore. anni sessanta del secolo scorso to soddisfacente di uno studioso discorso a sé. Quest'ultimo numero è dedicato Ma questo problema - per quanto possa essere fino al primo dopoguerra), non- italiano (A. Fioravanti, Il Saladi- all' Arcipelago Europa (la locuzione è di Massimo posto in termini avvincenti ed elaborati, come ché con l'affermazione della filo- no nelle leggende francesi e italia- Cacciari) e raccoglie scritti di Oswald Mathias accade in questi testi e nel loro spaziare tra geo- logia romanza, disciplina che ne del Medio Evo) che viene il la- Ungers, Joseph Rykwert, Harmut Frank, Jean- grafia storica, rappresentazioni etnografiche e con la Scuola storica condivide voro sulla figura leggendaria del Luis Cohen, Arata Isozaki e Diane Ghirardo, ol- mitologie - è tale da un'angolazione oggi minori- una sorta di "rifondazione" po- Saladino (il sultano che nel 1187 tre che dello stesso Vittorio Gregotti. taria e contrastata, come hanno anche mostrato sitiva dell'interesse per le origini distrusse il regno crociato di Ge- Rivista e libro rimandano reciprocamente le prime recensioni al volume. Nella maggioran- europee e per la storia e la lette- rusalemme e riprese la città ai l'uno all'altra in un fitto intreccio che sfrutta le ratura medievali ereditato dalla cristiani), subito tradotto in ita- possibilità illustrative della seconda per com- precedente cultura romantica. liano e pubblicato a Firenze nel Rajna fu infatti filologo ro- 1896, ora riedito. manzo fin dall'inizio della sua Vale la pena seguire il consu- carriera di studioso. Allievo di mato studioso di antiche storie e Alessandro D'Ancona (uno dei leggende nell'addentrarsi fra cro- fondatori del nuovo indirizzo), nache, romanzi e novelle per se- Claudio in ginocchio fu chiamato da Graziadio Isaia guire la trasformazione del- Ascoli ancora molto giovane, nel l'immagine del sultano - da ne- 1874, a insegnare letterature ro- mico a modello di cavalleria e Tragica vita di un imperatore ridicolo manze all'Accademia scientifico- cortesia, quasi un occidentale e letteraria di Milano. Era il primo addirittura cristiano in punto di Angela M. Andrisano incarico di insegnamento di morte -, trasformazione che giu- quella che si chiamerà poi "sto- stifica il ricordo che fa di lui Dan- SVETONIO, L'imperatore Claudio un imperatore consegnato alla la biografia con un alto numero ria comparata delle letterature te nella Commedia, unico esem- (Vite dei Cesari V), a cura di Gianni posterità dalla biografia sveto- di episodi comici. (o delle lingue e letterature) neo- pio di uomo virtuoso fra gli infe- Guastella, pp. 235, Lit 25.000, niana come tiranno folle e cru- Perfettamente centrando le in- latine" e dopo, appunto, "filolo- deli, messo insieme agli spiriti Marsilio, Venezia 1999 dele. Anche questa volta Gua- tenzioni del biografo imperiale, gia romanza", e l'inedito che vie- magni del Limbo. Un'introduzio- stella restituisce attraverso una Guastella scrive: "il Claudio di ne ora pubblicato non è che l'in- ne di Franco Cardini, utile (e Funzionario imperiale di ran- traduzione limpida e scorrevole Svetonio è senza dubbio una fi- sieme degli appunti di quel pri- brillante) complemento alla trat- go equestre, Svetonio ebbe inca- le caratteristiche di semplicità e gura manifestamente ridicolizza- mo corso milanese. Il Rajna tazione di Paris, presenta la sto- richi prestigiosi presso l'ufficio di vivacità della scrittura sveto- ta, le cui imprese spesso ricorda- grande (e a tutt'oggi non ancora ria della fama del Saladino e so- culturale della corte, soprattutto niana. no molto da vicino situazioni trascurabile) studioso delle fonti prattutto delle sue valenze, cultu- durante il regno di Adriano: di Se gran parte della critica si è che si potrebbero riscontrare ne- dell'Orlando furioso (1876) e rali e ideologiche - in relazione qui la facilità di accesso agli ar- dell'epica francese (1884) non è limitata tradizionalmente a con- gli intrecci della palliata o del alle grandi questioni della tolle- chivi e la possibilità di controlla- molto lontano, nella ricerca mi- frontare l'opera di Svetonio con mimo". Ma nel contesto di un ranza fra occidentali e musulma- re direttamente i documenti ne- nuziosa e nell'altrettanto minu- il resto della produzione storio- racconto storico l'insistenza nel ni e anche all'attrazione per l'eso- cessari alle sue ricerche. Studio- ziosa comparazione dei dati of- tico che troviamo nel gusto euro- grafica, Guastella ha impostato rilevare elementi di rovescia- so eclettico, legò tuttavia la sua ferti dalla tradizione. Un Rajna peo fra XVIII e XIX secolo -, ma in senso più ampio la rilettura mento delle regole sociali (Clau- fama alle Vite dei Cesari. Auto- dunque ricercatore di origini, anche del suo sfruttamento poli- dell'autore latino, chiedendosi dio arriva perfino a prosternarsi che per giungere alla definizione tico ancora in questi anni - colle- revole modello di scrittura bio- com'è concepita e organizzata di fronte a un soldato semplice) della materia (la parte tradizio- gato al panislamismo e al nazio- grafica per la Vita di Carlo Ma- una biografia svetoniana, in non sortisce la funzione libera- nale, impersonale) e della forma nalismo arabo di molti paesi mu- gno di Eginardo quale contesto trice dell'invettiva, ma consolida (la declinazione individuale, ri- sulmani. Semmai, se un piccolo (IX secolo), e in venga presenta- la tradizionale valutazione nega- spetto sia al contenuto sia alla appunto si può fare al libro (che seguito per scrit- "Un'opera to l'imperatore tiva di un personaggio che si era veste poetica e linguistica) della non è una mera riproduzione tori come Pe- di turno, quale trovato pur sempre alla testa Commedia procede a una sorta dell'edizione italiana del 1896, trarca, Polizia- priva non tanto tipo di perso- dell'impero Romano: un uomo di analisi comparata delle altre ma presenta interventi, correzio- no, Erasmo da di eleganza naggio l'autore di discutibile cultura, di cui nul- esperienze medievali, e prima ni e integrazioni del curatore, fi- Rotterdam, ebbe quanto di senso voglia proporre. la ci è giunto, e che non doveva ancora classiche e orientali, di nalizzate a una migliore com- le curiosità più Si tratta nel caso essere difficile screditare. Basti descrizioni e di viaggi nell'oltre- prensione del testo) riguarda gli svariate, se scris- dell'opportunità" di Claudio della citate questo ennesimo sberleffo tomba. La curatrice dell'edizio- indici finali, dai quali sono stati se (anche in gre- tragica vita di un svetoniano: nel tratteggiare ne osserva come il nucleo del- esclusi chissà perché i nomi di co) di espressio- imperatore ridi- l'opera storica dell'imperatore il l'indagine di Rajna possa oggi fantasia e i titoli di opere anoni- ni ingiuriose come di giochi colo: sovrano inadeguato, aveva suo biografo accenna con un inscriversi, senza troppe forzatu- me. Era meglio essere più larghi pubblici, di nomi come di usi e già ispirato la comicità malevola pizzico di malignità anche agli re, sotto il segno del motivo let- di entrate: un omaggio al lavoro costumi del popolo Romano. dell'Apokolokyntosls senecana, otto libri di una presunta auto- terario (di formulazione formali- di questi grandi maestri sarà an- Il presente volume dedicato probabile e immediata invettiva biografia (XLI, 3), un'opera giu- sta e strutturalista) piuttosto che che sempre quello di fornire le alla vita di Claudio è pregevol- post mortem. Svetonio ne enfa- dicata perfidamente da parte di in quello di fonte, e come sia maggiori possibilità di servirsene mente curato da Gianni Gua- tizza ulteriormente la debolezza, un addetto ai lavori "priva non proprio a partire da questo tipo ancora. • stella, che .aveva esordito con la subalternità, crea un perso- tanto di eleganza quanto di sen- La vita di Caligola (Nis, 1992), naggio grottesco, intessendone so dell'opportunità". • terzo, dedicato all'.Orfismo, cui le menti della ricerca su Omero alla scoperte archeologiche hanno ri- fine degli anni sessanta. Quasi servato interessanti novità in ogni pagina del libro di Di Dona- modificare la realtà ed è in grado di anticiparla, sa campo scientifico). to sottolinea l'assoluta necessità fare delle trasformazioni attuali (compreso il pre- L'attenzione al complesso tes- di evitare nella lettura del testo za dei casi tradizione, identità, cultura sono no- dominio dei rapporti di mercato) materiali per il suto culturale che ha prodotto i epico il pericolo del "rispecchia- zioni trascurate, nella convinzione che le grandi progetto, e non si accontenta di rinominarle, di poemi omerici è presente anche mento", della deformazione che i narrazioni alle quali hanno dato corpo abbiano essere - nei termini utilizzati da Franco Purini nel lavoro di Riccardo Di Dona- filtri della cultura moderna ope- lasciato definitivamente posto a eventi, persone e (cfr. "L'Indice", 1999, n. 6) - "superflua". C'è in to, docente di antropologia del rano anche in modo inconsape- formule fugaci, incapaci di armonizzare gli uni Gregotti, da sempre, la frequentazione di nozioni mondo antico all'Università di vole. con gli altri. Anche nel campo dell'architettura è che molti temono ormai di usare (o sostengono Pisa. L'autore dichiara nella pre- Questa impostazione è condi- opinione di molti che ci si debba accontentare di non abbia più senso usare) come quelle di disci- fazione che lo studio di Omero visa dal lavoro di Giuseppe Spa- storie divergenti, narrate in idiomi a volte non plina, di fondamenti, di tradizione, nozioni che ha rappresentato uno degli ele- tafora, che indaga i moti del- traducibili; che ci si trovi, anche qui, in "un insie- agganciano saldamente il fare attuale alla tradi- menti di maggiore continuità nel- l'animo in Omero. In una serie me di fili e pezze" dentro al quale la giustapposi- zione moderna, che fanno di quest'ultima una ri- la sua esperienza intellettuale; in di brevi e documentati capitoli, zione diviene l'esperienza dominante: una volta sposta ancora possibile al postmoderno. Il con- effetti, anche se il testo si presen- l'autore mostra che tali fenome- che si è visto e sentito tutto, l'ironia e lo scettici- fronto con il presente (compreso quello della di- ta bipartito, e le due sezioni in cui ni, per noi psichici o psicofisici, smo diverrebbero atteggiamenti più plausibili spersione e dell'ampia) rimane ostinatamente ri- si articola - Forme della narrazio- costituivano per Omero feno- dell'impegno e della pietas. E questo il modo in cerca della verità, senza illusioni e senza certezze. ne e forme della meni fisici: cor- cui dovremmo abituarci a considerare l'architet- Le motivazioni che lo spingono a riflettere in ter- realtà e Problemi po e mente era- tura? Chi lo sostiene trova le posizioni di Gre- mini generali non sono generiche, ma nascono di tecnica formu- no infatti indis- gotti inaccettabili. E nel contempo il giudizio che dal bisogno di strappare un senso al gioco che ci lare e poesia orale solubilmente Gregotti formula nei confronti di questi circonda. nell'epica greca legati, come orientamenti è particolarmente duro (si veda in È difficile dire quanto l'ottimismo della vo- arcaica - sono mostra la termi- particolare la seconda parte del libro), fondato lontà di Gregotti delinei un'uscita dagli attuali frutto di lavori se- nologia con cui sul rifiuto di ridurre l'architettura a funzione problemi dell'architettura e della città. Egli ritie- parati da uno il poeta descri- comunicativa, a testo, a pura estetizzazione del- ne ancora possibile che la tradizione europea so- spazio cronologi- ve i fenomeni la realtà: strade cieche che porterebbero ad at- pravviva in un mondo globalizzato, anche se le co quasi trenten- stessi. Partendo teggiamenti di vano ribellismo teso solo a stupi- prove che è necessario affrontare sono titaniche: nale, la ricerca a delle occorren- re, all'esaltazione per gli strumenti informatici o poiché è necessario capire come evitare che essi sottesa testimonia un'omoge- ze in cui i termini sono usati con alla riscoperta dell'advocacy planning degli anni l'esperienza si trasformi solo in vissuto imme- neità di metodo e di pensiero. 0 loro effettivo valore materiale, sessanta, ritualmente riproposto in esperienze di diato, come riconquistare la lentezza, come ri- l'autore passa a vagliare le testi- partecipazione alle quali si chiederebbe di risol- Nella prima parte del libro costruire nessi tra universo strumentale e iden- l'autore presenta una serie di monianze in cui essi sono riferi- vere problemi che non si tità sociale e culturale, ti agli organi vitali; indagando sanno risolvere. saggi nati come lezioni universi- come intensificare il con- tarie, e sottoposti a verifica in se- espressioni come "Così disse, e L'impianto dal quale tenuto etico della moder- minari e convegni nel biennio mi si spezzò il cuore" (Od. IV Gregotti muove queste nità. Non ci si deve limi- 1996-97: muovendosi sulla falsa- 538), o "Ma il mio spirito vitale critiche è costruito su una tare a constatare la com- riga di un suo precedente studio dentro si consumava per una concezione alta del me- plessità, ma occorre lavo- (confluito nell'ultimo capitolo pena crudele" (II. XXII 242), stiere: è ancora possibile rarvi dentro, "senza del libro, Omero e la poesia ora- Spatafora conclude che esse in- parlare di "virtù del fare", accontentarsi di lanciare le), indaga in primo luogo i rap- dicano reali danni all'organismo di una pratica artistica che continui moniti volti a porti tra oralità e oralismo, per dell'eroe omerico, e non hanno non può accontentarsi di sottolineare che tutto è concentrarsi sulle indicazioni affatto valore metaforico. Fati- essere organica al presen- terribilmente complicato che il testo omerico offre, attra- ca, sforzi, dolore, ira- logorano te, ma che è ancora, orgo- e si sottrae a qualsiasi or- verso i cantori odissiaci Femio e gli organi in cui per Omero ri- gliosamente, critica: sa dine". Demodoco, riguardo all'aedo, siede la forza vitale; il processo alla sua tecnica compositiva, e al di consunzione degli organi sot- suo uditorio; sono inoltre sotto- toposti a tensioni fisiche e psico- lineati alcuni aspetti di novità fisiche li vede consumarsi, lace- nella figura di Femio, che an- rarsi, diminuire, distruggersi. nunciano un diverso rapporto, Anche il mutamento di intenti è Corpi, tecniche e tradizioni in Omero più laico, tra il cantore e il suo frutto di un moto fisico; gli or- pubblico. Di Donato sottopone gani preposti al pensiero posso: poi a una rilettura storico-antro- no difatti curvarsi, cambiare L'aedo e i suoi cugini d'oriente pologica la descrizione iliadica verso e quindi mutare diame- dello scudo di Achille, i riti fu- tralmente direzione. Tutto è fisi- Elisabetta Berardi nerari nei due poemi omerici e la co, corporeo, concreto; il bino- Nekyia di Odisseo, e vi rintrac- mio energia/consumo caratte- rizza non solo il ciclo biologico WALTER BURKERT, Da Omero ai difatti assunto il ruolo di iniziato- nella cultura greca esiti diversi. Al cia i segni di stratificazione cul- Magi. La tradizione orientale nella re della cultura occidentale, e l'in- termine del libro, il lettore è por- turale, di una diacronia di civiltà dell'uomo ma anche i suoi stati cultura greca, pp. 127, Lit 28.000, dagine sui suoi rapporti con tato a constatare come in nessun attraversate dal narrato epico. psichici, sentiti come forze fisi- che che penetrano nell'organo Marsilio, Venezia 1999 l'Oriente è stata di conseguenza periodo della loro storia, nemme- Nella seconda parte del libro, accantonata. Ma un ripensamen- no all'acme del periodo classico, i centrale e sprigionano la loro costituita da un lavoro pubblica- energia, positiva o dannosa. Gli RICCARDO DI DONATO, Esperienza to negli studi è in atto da quando, Greci siano stati immuni da in- to nel 1969, si raccomanda all'at- stati psichici vivono e sono re- di Omero. Antropologia della narra- grazie alle scoperte dell'Ottocen- fluenze esterne. D'altra parte, tenzione del lettore il capitolo golati dalle stesse leggi fisiche zione epica, pp. 172, Lit 25.000, Ni- to e soprattutto della metà del l'autore mette in luce come il ri- E'omeristica come scienza, che ri- della natura. • stri-Lischi, Pisa 1999 Novecento, gero- conoscere il con- propone una sintesi degli orienta- glifici e scritture tinuo apporto GIUSEPPE SPATAFORA, I moti cuneiformi han- della cultura dell'animo in Omero, pp. 119, no iniziato a resti- orientale al mon- Lit 20.000, Carocci, Roma 1999 tuire una lettera- do greco non si- tura dai sorpren- gnifichi in alcun C.so Buonarroti, 13 Edizioni tel. 0461 829833 Il lavoro di Walter Burkert na- denti punti di modo sminuire 38100 Trento fax 0461 829754 sce da un ciclo di lezioni di storia contatto con i la portata della _ Erickson _ greca che nel 1996 l'autore, da poemi omerici. cultura greca Passi dell'Iliade e stessaj i suoi svi- Gennaio sempre attento alle problemati- A. Calvani e M.Rotta che della civiltà ellenica, ha tenu- dell'Odissea rive- luppi originali e lano strette rispondenze con i più l'eredità che essa ha lasciato apprendimento Comunicazione to all'Università "Ca' Foscari" di Internet Venezia. Il titolo del libro eviden- importanti poemi accadici come all'Occidente. Burkert, rielabo- e apprendimento zia il filo conduttore dell'indagi- l'Atrahasis e il Gilgamesh, conce- rando il testo per la pubblicazio- zioni cosmogoniche affini a quel- in Internet ne: la ricerca nella cultura greca ne, premette di aver cercato "di le dell'Enuma elish affiorano nei resistere alla tentazione di aggiun- Didattica costruttivistica in rete di tracce di influssi orientali. Canti Ciprii e nel Catalogo esio- gere una massa di riferimenti alle Quattro i nuclei tematici attorno pp. 320-L. 38.000 deo. controversie specialistiche, sep- a cui Burkert sviluppa il suo lavo- pellendo tutto sotto una biblio- Omero "orientalizzante" dun- A. Chesner ro, e che costituiscono altrettanti grafia gigantesca". L'autore è si- capitoli del testo: Tratti orientaliz- que, ma non solo Omero: il mito cosmogonico e la letteratura sa- curamente riuscito nel suo inten- Il laboratorio zanti in Omero, Cosmogonie gre- to: 0 testo che egli offre alla lettu- che e orientali: temi comuni e scel- pienziale in Esiodo, i testi orfici e delle attività la stessa filosofia greca testimo- ra è agile, limpido e avvincente; te contrastanti, L'Orfismo risco- inoltre Burkert ha saputo fornire teatrali perto, L'avvento dei Magi. Il tema niano l'esistenza di contatti conti- Espressività e drammatizzazione: nui tra Oriente e Occidente, con- succinte e preziose indicazioni bi- "Omero e l'Oriente" offre il na- bliografiche, che consentono a dai prerequisiti a Shakespeare turale punto di partenza per que- tatti che, operando attraverso chi lo desideri di orientarsi in mo- pp. 220 - L. 38.000 sto percorso: per più di cento an- molteplici e interagenti canali di trasmissione - rituale, iconografi- do rapido nella letteratura critica ni, soprattutto nel mondo germa- (si veda in particolare 0 capitolo Su internet: http://www.erickson.it nico del XIX secolo, Omero ha co, letterario -, hanno originato |DEI LIBRI DEL MESE|

produca a contatto con una cul- le sue recensioni, noi vediamo il Un Marlowe di straordinaria modernità tura come quella inglese, da Ingiusto modo in cui un artista cerca di sempre preoccupata di parlare al imporre le proprie idee attraver- Contro il pulpito pubblico più largo. e innamorato so un operare quotidiano che Una semplificazione dell'in- può persino sfiorare l'ingiustizia: tricata vicenda critica marlovia- loda i propri amici (ma anche Franco Marenco na è oggi comunque benvenuta, Mirella Schino compagni di fede artistica); de- non dimenticando però che i nigra i cantanti che hanno rifiu- ROSANNA CAMERLINGO, Teatro e ogni ipocrisia benpensante alla modi per arrivarci sono molte- E.T.A. Hoffmann e il teatro musica- tato una parte in un suo lavoro teologia: Marlowe, Bruno e i Puri- critica di ogni grandezza non plici, e badando a non irregi- le. Recensioni 1808-1821, a cura di (ma spesso anche affetti da quei tani, pp. 215, Lit 20.000, Liguori, conquistata attraverso l'espe- mentare le idee in ideologie Mauro Tosti-Croce, pp. 221, puerili divismi che Hoffmann Napoli 1999 rienza e l'impegno personale; conchiuse. L'incontro fra dram- Lit 29.000, Edimond, Città di Ca- proprio non sopportava); porta non fu certo per un caso fortuito maturgia elisabettiana ed epi- stello (Pg) 1999 alle stelle Gaspare Spontini, con Può sembrare strana l'associa- che lo scrittore incontrò la mor- stemologia copernicano-brunia- cui sta lavorando e a cui sta tra- zione fra teatro e teologia propo- te a ventinove anni, in una rissa na può essere avvenuto, come Esiste, nell'editoria, una sud- ducendo libretti, ma che è pur sta nel titolo. Ma il teatro cinque- fra spie i cui motivi e la cui dina- sostiene Camerlingo, sul filo dei divisione di base non detta ma sempre Gaspare Spontini. Senza centesco, in Inghilterra come nel mica restano a tutt'oggi molto precisi enunciati poi adoperati imperante: da una parte c'è il let- farsi spezzare dalla malignità, resto d'Europa, appare sempre oscuri. dagli storici della filosofia, e tore non specializzato, rivolgen- dall'ambigua danza di alleanze e di più come un campo culturale La studiosa napoletana riper- cioè a livello di cosciente con- dosi al quale è ritenuto sufficien- pettegolezzi del mondo teatrale, totalizzante e fortemente caratte- corre l'intera produzione marlo- tributo all'affermarsi di un pen- te l'assaggio, l'imprecisione, il ma anche senza peritarsi di ri- rizzato, un sistema comunicativo viana portando alla luce le mol- siero moderno; ma una volta pressappochismo. Dall'altra, gli cambiare colpo su colpo. in aperta competizione con altri teplici forme di uno scontro to- imboccata questa strada è poi specialisti, che non hanno biso- La faccia complementare a sistemi e principalmente con il tale, apocalittico, fra due conce- facile arrivare alla conclusione, gno di traduzioni, e parlano tra questa è l'Hoffmann innamorato suo rivale in spettacolarità e se- zioni irrimediabilmente opposte certamente esagerata, che Mar- loro in lingue spesso poco com- e invasato dalla musica, che guito popolare, il pulpito - ovve- riguardo alla natura, alla cultura, lowe avesse in mente di sostitui- prensibili agli estemi. E per que- quando deve recensire un'opera ro la grande oratoria sviluppata alla posizione dell'uomo nel- re i riti della religione ufficiale sto stato di cose che il volume nuova non reputa sufficiente dalla Riforma e dalla Contro- l'universo. Lo fa soprattutto dal con il rito del teatro. L'opposi- delle recensioni musicali di l'ascolto, ma vuole leggerne e riforma su temi che muovendo punto di vista della storia delle zione fra "teatro" e "teologia" è E.T.A. Hoffmann, un libro non commentarne lo spartito. Nelle da una base religiosa giungevano idee, ipotizzando una connessio- rintracciabile anche a livelli me- accademico ed estremamente recensioni, la grande, anomala poi a regolare la vita di un'intera ne, probabile anche se non do- no consapevoli e concettual- ben curato, assume la rilevanza serietà musicale dell'analisi di società. Il teatro era altro in par- cumentabile, fra le aspirazioni mente impegnativi, per esempio di una eccezione significativa. Hoffmann si sposa con un'ap- tenza: era la sede della parola li- rivoluzionarie di Marlowe e la nel conflitto fra modi linguistici In primo luogo per l'argomen- prossimazione che può apparire bera, della finzione aborrita dalle nuova epistemo- e retorici che la to: che non è la musica, ma lo arrogante nei confronti di cgrti autorità vecchie e nuove, dai fon- logia propagan- vecchia cultura stesso Hoffmann, uno dei classici dettagli della resa scenica. Come damentalisti che allora come ora data da Giorda- rinascimentale "Il teatro della letteratura, ma non eccessi- quando loda, affrettato e gentile, ritengono che a ogni parola deb- no Bruno in In- ancora coltiva- vamente frequentato in Italia. Le un cantante per la sua partecipa- ba corrispondere un significato ghilterra prò-, era la sede della parola va, e che nuovi recensioni qui raccolte risalgono zione a un'aria a più voci nella paradigmi co- unico e univoco, sottratto alle prio in anni libera, della finzione per la maggior parte agli anni tra quale, in realtà, non c'era. Ha, ambiguità delle figure e del desi- (1583-85) cru- municativi sta- il 1809 e il 1815, nei tempi dei più insomma, una memoria instabile derio che ad esse si affida: un si- ciali per l'affer- aborrita dalle autorità vano scalzando. strenui tentativi di Hoffmann per per la rappresentazione, una cu- gnificato immediatamente tradu- mazione e il ra- vecchie e nuove" Camerlingo si inserirsi nel teatro e nel mondo riosità vivace e battagliera. Forse cibile in sanzione, in divisione fra dicamento del avvicina anche a musicale tedesco. Scrive le sue re- tendenziosa, ma viva, noncuran- male e bene, amici e nemici. teatro elisabet- questo terreno censioni mentre fa il direttore te dei dettagli che gli sembrano Rosanna Camerlingo affronta tiano, e in circoli intellettuali quando scrive, a proposito di d'orchestra, lo scenografo, il tra- secondari, pronto a liquidarli questa complessa tematica a par- contigui al mondo dei dramma- Dr. Faustus, "come spesso duttore di libretti, il direttore sommariamente per dilungarsi tire dai testi di un grande dram- turghi. La sua è una dimostra- nell'opera di Marlowe, occorre musicale, mentre si batte (invano) ancora una volta sui problemi maturgo, che delle ragioni del zione a largo raggio, erudita e capovolgere la lettera del testo per poter diventare maestro di che gli sembrano importanti. E "teatro" contro la società della nello stesso tempo incalzante co- per trovarne il significato". È cappella o compositore ufficiale poi, di colpo, quando si occupa repressione e della divisione fu me un giallo di eccellente fattu- una constatazione assolutamen- di un teatro. E mentre porta della musica, è come se ci tro- subito il più accanito ed eversivo ra, che sfrutta al meglio le scarse te centrale, che ci introduce, avanti il suo impegno maggiore vassimo di fronte a un colloquio assertore. Nella vita non meno testimonianze - gli scandali, le più che a un sistema filosofico, come musicista: l'opera Undine. solitario e amorósissimo, nel si- delazioni, i silenzi - che si sono che nella scrittura teatrale Chri- a una pratica stilistica emersa Nell'opera letteraria di Hoff- lenzio della sua casa, con la mu- stopher Marlowe (1564-93) accumulate intorno a Marlowe dal confronto fra altri sistemi, sica e lo spartito. vivo, e ancora di più intorno alla mann c'è una ricchezza straordi- combinò tutto quanto era senti- quello delle forme retoriche an- naria di problematiche teatrali, Questo volume è una eccezio- to dai suoi contemporanei come sua morte. E interessante con- cora agibili e quello delle forme statare come la nostra critica ac- riguardanti il lavoro dell'attore, i ne nel panorama medio editoria- sregolato nella vita collettiva e ormai inagibili, che può appari rapporti fra teatro e musica, tra le anche per l'attenzione con cui pericoloso per l'incolumità per- cademica persegua oggi con suc- re superficiale e invece non lo è, cesso una leggibilità un tempo testo e musica, tra teatro e città, è stato curato. È la seconda pub- sonale, dall'ateismo all'omoses- e che ci conduce più diretta- tra balletto e melodramma, tra blicazione di una nuova collana, sualità, dal superomismo eroico bollata dal sospetto della sempli- mente che mai alla strabiliante ficazione, e come questa svolta si attore e scenografie. Per non "Quinte", della casa editrice Edi- alla stregoneria, dall'irrisione di modernità di Marlowe. • parlare della riscoperta della mond, di cui anche il primo volu- Commedia dell'Arte, o della ma- me (la monografia di Cesare gnificazione di Gozzi. Nelle re- Scarton sul melologo) è un lavoro •MnKflBHwmmmmB censioni pubblicate (e molto ben di grande interesse. Nell'introdu- tradotte) da Tosti-Croce ci ritro- zione e nelle ricchissime note, viamo davanti queste stesse que- Mauro Tosti-Croce dedica al suo Tragedia in atto, non exemplum stioni nella forma netta e pugna- argomento un'attenzione minu- ce delle idee elaborate nel corso ziosa che non si fa mai pedante, Franco Ruffìni di una battaglia, perché abbiano essenziale per completare il pur una ricaduta immediata nel pro- meritorio lavoro di Friedrich prio mondo. Soprattutto per Schnapp, che per primo ha rac- CLELIA FALLETTI CRUCIANI, Il teatro in Italia. tura - si scopre l'atteggiamento che ha orientato Voi. TV: Il Cinquecento e Seicento, pp. 416, la composizione del libro. In negativo, è la scon- quel che riguarda il rapporto tra colto e pubblicato le recensioni il testo e la composizione della Lit 42,000, Studium, Roma 1999 tentezza per le sistemazioni accademiche, che si di Hoffmann (E.T.A. Hoffmann, musica - in- Schriften zur Mu- librano sulla materialità del teatro sovrapponen- fluenza recipro- sik. Aufsàtze und Con il quarto volume, sul Cinque-Seicento, si dovi pacificanti formule astratte. In positivo, ope- ca, indifferenza Rezensionen, chiude in bellezza la serie della Studium dedicata re, ambienti e persone, ai quali sempre vengono frequente, fon- "Una faccia inusuale Munchen 1963). al teatro in Italia. Gli altri volumi riguardano il commisurati i fenomeni presi in esame, vanno a damentale im- di Hoffmann, Rispetto all'edi- Medioevo e l'Umanesimo (di Federico Doglio), il integrare una complessiva pratica del teatro e nel portanza, inve- zione tedesca, Sette-Ottocento (di Giorgio Pullini), il Novecen- teatro che è, per Clelia Falletti, la drammaturgia. ce, di una passio- la faccia cattiva concentrata sul- to (di Giovanni Antonucci). Pur nei limiti della Per la commedia la "drammaturgia" va dalla ne del musicista di chi non teme l'arduo compito prospettiva letteraria che programmaticamente pubblicazione a Roma, tra il 1524 e il '25, delle per la sua sto- di essere di parte" di attribuzione informa la serie, il contributo di Clelia Falletti of- sette commedie "regolari" (vale a dire in volgare, ria -, il modo in di pezzi spesso fre un quadro esauriente e articolato del teatro in in prosa e in cinque atti: tra queste le notissime cui Hoffmann non firmati, o Italia nelle fondamentali stagioni della sua inven- Calandria e Mandragola) che fissano il canone, al- ripercorre queste problematiche firmati con una varietà straordi- zione e della sua professionalizzazione: e colma le corti e luoghi analoghi che acquisirono la com- a lui care attraverso l'analisi a naria di sigle, il volume italiano si un vuoto nella bibliografia sull'argomento. L'au- media tra gli elementi della festa, agli autori irre- caldo di opere altrui offre un trova a completare un lavoro dif- tore ingloba nell'analisi dei testi e nella loro collo- golari, - Aretino e Ruzante, per esempio - che at- ventaglio di ipotesi, rettifiche e ficile, con generosità di informa- cazione in contesto anche i fatti extraletterari traverso le loro opere inventarono "forme diver- sfumature di grande interesse. zioni: date, e rettifiche di affer- emarginati dalla scelta editoriale. E le schede di se del narrare e dell'agire". Un fatto editoriale mazioni precarie di Hoffmann, le commedie, tragedie e pastorali sono esemplari, all'origine e non a consuntivo della forza norma- Dal volume, inoltre, fuoriesce trame di tutte le opere recensite, davvero: né riassunti né resoconti per punti, ma trice dei capolavori; le corti come ambienti - e la una faccia inusuale di Hoff- il confronto con la sua corrispon- vere e proprie riscritture in miniatura. mann, la faccia cattiva di chi non denza. Tutto ciò consente al let- Già scorrendo l'indice - e sempre più alla let- teme di essere di parte. Hoff- tore di percorrere il libro col pia- mann è un compositore che vuo- cere di affidarsi, una volta tanto, le essere innovativo, e vive - e a una guida sicura. • % sw§ vuole vivere - di teatro. Qui, nel- THOMAS HARRIS, Man ni hai, ed. Starling come oggetto sessuale orig. 1999, trad. dall'inglese di Laura Il terzo ipnotico volume della trilogia di Harris di Lecter, Lecter come San Grimaldi, pp. 464, Lit 34.000, Mon- Francesco che nutre uno storno dadori, Milano 1999 Dio è morto e il Cannibale sta poco bene (starling in inglese) con una fale- na. Si prodiga in goffi simboli- In Hannihal - il terzo libro di smi, identificando per tutto il li- Thomas Harris in cui appare lo Sandipan Deb bro Lecter con l'angelo caduto - psichiatra antropofago più famo- tra l'altro lo pseudonimo che so del mondo -, il dottor Hanni- I libri di Harris raccontano sono sferzanti e le secche simili- l'arte, i profumi, il vino e tutto usa a Firenze è dott. Fell -, ma bal Lecter è un anonimo visitato- storie irrequiete e ben scritte, ma tudini sono spietatamente evo- ciò che è cibo. Harris arriva per- poi, nel momento in cui viene re di una mostra popolare intito- che a Dostoevskij sarebbero ve- cative: "Provò un po' di paura, sino a inventare un trauma in- dato in pasto ai maiali, lo mostra lata "Atroci strumenti di tortu- nute in mente mentre si curava i era come sentire un penny sotto fantile per spiegare il cannibali- legato nella postura della croci- ra", ma non si trova lì per postumi di una sbornia presa in- la lingua." Per tutto il romanzo smo di Lecter. Questo è quanto- fissione. Aggiungete a tutto ciò ammirare la ruota o il cavalletto. sieme a Mr Hide. Harris tiene il lettore per la col- meno sleale nei suoi confronti: gli infiniti osanna alla cultura "L'essenza del peggio," scrive Sono passati sette anni da lottola, trascinandolo inesora- un uomo che "quando era possi- europea antica, da Fidia a Giot- Harris, "il vero fetidume dello quando Hannibal the Cannibal bilmente nel più profondo or- bile, preferiva mangiare gente to, e alla fine questo mostro, fi- spirito dell'uomo, non è nella è scappato dall'Istituto statale di rore. incolta" non ha bisogno di una nora straordinariamente affasci- Vergine di Norimberga o nel pa- Baltimora per criminali con in- Dobbiamo ad Harris la creazio- giustificazione freudiana per nante, comincia a somigliare a lo; l'essenza della Bruttura si tro- fermità mentali. Clarice Starling ne di due personaggi importan- spassarsela. "Non mi è accaduto un incrocio tra Oscar Wilde e va sulla faccia della gente." è bloccata all'Fbi con una car- ti: Lecter, il mostro più ipnoti- nulla, agente Starling," diceva Zorro. Thomas Harris sta ai romanzi riera stroncata, mentre Mason co della letteratu- in II silenzio de- II risultato è involontariamente di suspense come Fabergé sta al- Verger, il peggior mostro che ra inglese, e Star- gli innocenti, "io ironico. le omelettes. I suoi libri cupi e Harris abbia mai creato, sta per ling, una guerrie- "Ama trastullarsi sono accaduto. Quando Harris scriveva ro- profondi riescono a ipnotizzare soddisfare le sue più sinistre am- ra perdente capa- Non puoi ridur- manzi di suspense che ci immer- milioni di persone con la loro al- bizioni. Il miliardario Verger, ce di una fiera in- facendo piangere mi ad una serie gevano la faccia nelle fogne della lure maligna, ma offrono anche, l'unica vittima del dott. Lecter tegrità morale che bambini orfani di influenze." mente, finiva per creare della let- a un lettore attento, ampie me- riuscita a sopravvivere, è un in- si conquista l'af- di cui poi E adesso Har- teratura, mentre adesso che è ditazioni sulla morale, la metafi- dustriale che produce carne in fetto e la stima del ris ci viene a rac- pressato dal trionfo hollywoo- sica e il significato della vita. scatola, divenuto paraplegico lettore. Ma Han- beve le lacrime" contare che il diano ed è asservita dall'anticipo Non sono semplicemente storie dopo il trattamento subito dal nihal merita uno Cannibale urla di milioni di dollari, si sforza di di detective a caccia di serial kil- suo carnefice: non ha pelle sulla sguardo più at- nel sonno. crearla. In Hannibal dà una ri- ler; Harris ci sussurra che la faccia, niente naso (che è stato tento soprattutto perché Harris La triste verità è che Hannibal sposta a quelle tremènde doman- malvagità esibita dal suo ripu- costretto a ingoiare) né labbra; ha messo da parte il suo solito stile Lecter non si è limitato a scon- de invece di porle, finendo per gnante villain si annida nel cuo- ha un occhio solo ma privo di asettico, e interviene spesso nella volgere e ammaliare, anche gra- scrivere un romanzo notevole, e re di ogni essere umano: "Nel palpebra. Ama trastullarsi fa- narrazione per confrontarsi faccia zie ad Anthony Hopkins, noi straordinariamente coinvolgen- pavimento della mente esistono cendo piangere bambini orfani a faccia con il lettore sulla Grande lettori, ma è riuscito a influenza- te, ma del genere che non si legge buchi, simili a quelli che si apri- di cui poi beve le lacrime. Ver- Domanda: qual è il senso del- re lo stesso Harris. Gli uomini più di una volta; a differenza de- vano nei pavimenti delle segrete ger ha dedicato anni alla ricerca l'esistenza? che in Hannihal vengono schie- gli ambigui e inquietanti II delitto medioevali, le luride oubliettes, di Lecter e alla selezione di una Certo però Harris avrebbe rati contro Lecter sono trattati della terza luna e II silenzio degli il cui nome deriva da ouhlier, varietà di maiali cannibali: "Il potuto fare di meglio. Nei di- come inferiori: deformi, maleo- innocenti, nei quali la presenza 'dimenticare', primo giorno ciassette anni trascorsi con Lec- doranti, meschini e soprattutto continua e indicibile del male celle di solida Mason voleva ter, il suo atteggiamento verso privi di buon gusto per la musi- poneva delle domande sul signi- pietra, a forma che il dottor "Un mondo che Dio questo personaggio è cambiato: ca, l'arte, i profumi, il vino e il ficato dell'esistenza. Hannibal di bottiglia, con Lecter li guar- in II delitto della terza luna, è cibo. Harris utilizza dei nean- afferma aspramente che l'univer- la botola in alto. visita soltanto dasse mangiar- una presenza maligna di secon- derthaliani maligni e dissoluti so non ha uno scopo e che l'arte e ... Una scossa, quando si sente gli i piedi. Poi, do piano, il cui ruolo principale per mettere pienamente in risal- il cibo raffinato possono rim- qualche falla del durante la notte, particolarmente è di scatenare proditoriamente to la condizione di superuomo piazzare Dio, trasformando così nostro sistema Lecter sarebbe un maniaco contro Graham e la di Lecter. Dei due personaggi le domande in una sentenza pe- di autocontrollo perverso" stato sostenuto sua famiglia; nel secondo libro, che avrebbero potuto tenergli rentoria. e lampi di me- da una flebo di il tono è neutro, l'attenzione testa, Jack Crawford è una forza moria appicca- sali minerali, in Abbiamo letto II silenzio degli passa dalla sua malvagità alla ormai esaurita, mentre Starling innocenti con animo inquieto: no il fuoco ai gas nocivi... grovi- attesa della portata successiva... sua amoralità; in Hannibal infi- viene spogliata di tutte le qualità gli intrappolati per anni prorom- Come secondo piatto, i maiali perché arriviamo ad amare un ne si insinua molto spesso tra le che la caratterizzavano, lascian- maniaco come Lecter? Col suo pono liberi, pronti a esplodere potevano svuotargli il corpo di pagine una nota di ammirazio- do così il lettore in compagnia dolorosamente e a sospingerci a tutto quello che aveva dentro e ultimo romanzo, Harris ci rivela ne; sono costanti i riferimenti al di una creatura completamen- perché lo ama lui. Sfortunata- comportamenti pericolosi..." nel giro di un'ora mangiargli la suo fascino, alla sua eleganza, al- te diversa. Alle prese con questo Harris scoperchia queste botole carne del ventre e della faccia; mente, le ragioni non sono abba- la sua cultura, alla sua forza, alla finale insoddisfacente, Harris stanza buone. offrendoci lo spettacolo dei no- poi, mentre la prima ondata de- sua grazia, alla sua imperiale si concede anche qualche altra stri lati oscuri; Il silenzio degli gli animali più grossi e della sottigliezza, e soprattutto al suo rozzezza psicoanalitica: Starling (© Biblio, trad. dall'inglese di innocenti (Mondadori, 1989) la- scrofa incinta si ritirava, sazia, gusto ricercato per la musica, come sorella morta di Lecter, scia in bocca un sapore amaro: sarebbe arrivata la seconda. Ma, Monica Di Biagio) • come è possibile che si finisca a questo punto, il divertimento per ammirare un cannibale? Nel sarebbe ormai finito." E per far primo libro della trilogia, Il de- uscire Lecter dal suo nascondi- litto della terza luna (Mondado- glio, Verger usa come esca All'insegna della "drammaturgia" è anche il ri, 1984; in precedenza pubbli- un'inconsapevole Starling. discorso sul Seicento. Dalla costruzione dei pri- cato con il titolo Drago Rosso), differenza è forte tra ambiente e spazio fisico - di mi teatri a Venezia tra il 1580 e il 1581, alla na- Will Graham è il migliore cac- Dire qualcosa di più sulla sto- un uso di spettacolo; un'urgenza antropologica scita del melodramma con le sue nuove forme, ciatore di serial killer dell'Fbi ria sarebbe da pazzi criminali, alla base dell'eccezionalità artistica: ecco, è que- alla commedia "ridicolosa", agli autori attori proprio perché ragiona come posso però aggiungere che il cli- sto il rovesciamento portato dalla nozione allar- - Isabella Andreini, Adriano Valermi e soprat- uno di loro; è sempre consape- max culinario che coinvolge Lec- gata di drammaturgia. tutto Giovan Battista Andreini - Clelia Falletti vole che avrebbe potuto essere ter, Starling e un burocrate del "II teatro esiste soltanto nelle sue realizzazio- annoda pratiche che, con gli strumenti della uno dei mostri che insegue, e ciò ministero di Grazia e Giustizia ni", afferma Falletti introducendo il discorso sul- penna o del lavoro in scena o del rapportò con aggiunge un'inquietante corren- degli Stati Uniti è la cosa più nau- la tragedia. Ed è la premessa per svincolare la gli spettatori, compongono una complessiva te sotterranea a quello che altri- seante che sia mai stata scritta dai tragedia dalla collocazione accademica di exem- "drammaturgia del teatro" perentoriamente menti non sarebbe che un ro- tempi di American Psycho. Ma plum nell'esegesi di Aristotele o di genere obbli- svincolata dal monopolio del testo drammatico, manzo poliziesco come tanti al- questa è Harrisland, coi dovuti gato dalla classificazione vitruviana, e consegnar- o, meglio, del testo drammatico "regolare" fatto riferimenti a Blake, Dante e Du- tri. la invece al conte- di dialoghi, per- rer, dove persino le descrizioni sto delle sue ma- dei prati illuminati dal sole inver- sonaggi e intrecci A un altro livello di lettura, i teriali emergenze ben costruiti. romanzi di Harris sono cronache nale risultano claustrofobiche. E spettacolari. In tal Certo nel legge- spietate di un mondo che Dio ha un mondo in cui il lettore entra a modo, le tragedie abbandonato, o che, nell'ipotesi suo rischio e pericolo, e una volta re il bel libro di anti-aristoteliche, Falletti si prova peggiore, visita soltanto quando dentro, ci si ferma, inerme e as- accademicamente si sente particolarmente perver- servito dall'equivalente linguisti- nostalgia ogni tan- irregolari, si con- to dei vecchi di- so. "Avrai notato sul giornale di co e narrativo degli occhi di un vertono nella nor- ieri," scrive Lecter a Graham, serpente. O degli occhi di Han- scorsi della nor- ma di cui l'e- ma: per gustare a "che mercoledì notte, in Texas, nibal Lecter, che hanno pupille semplificazione Dio ha fatto crollare le volte di infuocate in mezzo all'iride. pieno, nel contro- della Poetica è, se canto, il piacere una chiesa su trentaquattro dei Harris mantiene il lettore in non l'eccezione; Suoi fedeli. Proprio mentre sta- ma anche il ri- uno stato di costante fascinazio- solo una delle schio - l'avventu- vano intonando un inno. Non ne morbosa, sospingendolo di possibili dirama- credi che dopo si sia sentito me- ra, cioè - della lo- stanza in stanza, di orrore in or- zioni. ro contestazione. glio?" È Dio, afferma Lecter rore, nel suo ripugnante palaz- sogghignando, il suo modello zo, grazie alla sua prosa austera, Ispiratore. di una spoglia poeticità. Le frasi |DEI LIBRI DEL MESE |

momento, a ritenere che Silo- I documenti ne avesse segretamente aderi- to al fascismo - la collabora- dietro zione, lo ricordiamo, ebbe ini- zio prima ancora dell'avvento il caso Silone del regime. AI tempo stesso, tutto lascia ritenere che la vi- cenda narrata in Uscita di sicu- G rezza e in altri scritti autobio- grafici meriti finalmente stru- In unsa recensione al volume di Mimmo Franzinelli I menti analitici più accorti ed efficaci di quelli fino a og- tentacoli dell'Ovra (Bollati e Boringhieri, 1999) apparsa gi applicati dalla storiografia e dalla critica letteraria. sulT'Tndice" lo scorso dicembre, Sergio Luzzatto si è Le ragioni della doppia identità, sono persuaso, an- più volte soffermato sui rapporti intercorsi tra Ignazio dranno ricercate in un intreccio di elementi più profon- Silone e l'Ovra. In passato, ha spiegato Luzzatto, la sto- di - culturali, sociali, psicologici - ancora in larga parte riografia revisionistica si era occupata dei servizi infor- inesplorati. Mi auguro che l'accusa dietro l'angolo, per mativi del fascismo, ma solo "accumulando interventi quanti si cimenteranno nel difficile lavoro di analisi sto- tanto ristretti nella base documentaria quanto chiassosi rica e biografica, non sia di voler suonare ancora la nelle proposte interpretative: fino a inventare un 'caso "grancassa" né, tanto meno, di essere "revisionisti". La Silone'". Ora però, finalmente, Franzinelli ha conte- comprensione della vicenda, nei suoi risvolti individua- stualizzato la vicenda inquadrandola nel tormentato li, familiari, politici e letterari, richiederà invece cautela percorso esistenziale che condusse Silone a rompere e, soprattutto, una più accorta e collettiva riflessione; an- con il Partito comunista. Luzzatto ha anche ribadito che che gli scettici concorderanno infatti nel ritenere ormai sì, in verità Silone collaborò con l'Ovra - come lo stesso che il percorso seguito da Silone non fu analogo a quel- Franzinelli ha confermato - ma senza farsi "delatore"; la lo battuto dai fiduciari di Polizia già così minutamente storiografia revisionistica, invece, è andata alla ricerca di studiati da Mimmo Franzinelli; fu anche ben più acci- una "grancassa mediatica" e di uno scandalo "a buon dentato e inconfessabile di quanto fino a oggi si sia po- mercato". Nei paragrafi conclusivi Luzzatto si è infine Perché ci chiamate tuto credere o sapere. rammaricato che Franzinelli non abbia tentato una più articolata riflessione su Fontamara e Pane e Vino alla lu- revisionisti? ce delle nuove documentazioni emerse dall'archivio. Forse il professor Luzzatto avrebbe potuto omettere di Dario Biocca 3 aprile 1930 alcuni spunti polemici e offrire ragguagli più concreti. Il Una lettera di Si jne sistematico e ottimo lavoro di Franzinelli, infatti, non fornisce su Silone alcuna novità documentaria, ma ri- Mi scusi se non le ho più scritto, iò che le interes- percorre, riferendo in dettaglio le fonti storiografiche, i sava sapere non è più un mistero a stampa già ne primi risultati di una ricerca avviata da me e proseguita parla). Non so cosa io e i miei amici Iremo. La mia sa- insieme a Mauro Canali. Per quale ragione dunque, pur iute è pessima ma la causa è morale |(lei comprenderà sostenendo le stesse tesi, Franzinelli avrebbe condotto se ricorderà ciò che le scrissi l'est [te scorsa), lo mi un'analisi puntuale, mentre le nostre sarebbero "inter- trovo in un punto molto penoso dell . mia esistenza. Il pretazioni chiassose"? E perché ci viene attribuita la (di- senso morale che è stato sempre 1 jirte in me, ora mi spregiativa) qualifica di storici "revisionisti"? Luzzatto domina completamente; non mi fa lormire, non mi fa sembra persuaso che i rapporti con l'Ovra fossero mo- mangiare, non mi lascia un minimo riposo. Mi trovo tivati dal tentativo di mitigare il trattamento carcerario nel punto risolutivo della mia crisi di esistenza, la qua- di Romolo Tranquilli, il giovane fratello di Silone arre- le non ammette che una sola via d' scita: l'abbando- stato nel 1928 - secondo l'ipotesi avanzata già in passa- no completo della politica milita te (mi cercherò to da alcuni studiosi e giornalisti. Eppure i documenti un'occupazione intellettuale qualsi si). Oltre questa rinvenuti nell'archivio dimostrano che la relazione con soluzione non restava che la mor Vivere ancora la Polizia era stata avviata già da alcuni anni. Si deve nell'equivoco mi era impossibile, rr é impossibile/ lo concludere che le carte successive al 1928 sono autenti- ero nato per essere un onesto prop etario di terre nel che mentre le precedenti sono prive di valore? Chi mio paese. La vita mi ha scaravent to lungo una chi- na alla quale ora voglio sottrarmi, 3 la coscienza dì avrebbe dimostrato questa tesi e sulla base di quali te- non aver fatto un gran male né ai rrj slamici né al mio stimonianze? E, infine, quale sottile differenza separa paese. Nei limiti in cui era possibili mi sono sempre un "collaboratore" della Polizia fascista da un "delato- guardato dal compiere del male, evo dirle che lei, re"? Insomma, il caso Silone è stato davvero risolto e circa la struttura clandestina del Partito comunista e al- data la sua funzione, si è sempre ' importato da ga- contestualizzato come il lettore è indotto a credere? lantuomo. Perciò le scrivo questa ult tro ancora. "Potremo conoscere tutto" è il compiaciuto na lettera perché lei non ostacoli il mio piano che si Anch'io, quando per primo ho sollevato il tema dei appunto di un dirigente di Ps in margine a una infor- realizzerà in due rapporti tra Silone e la Polizia politica su "Nuova Sto- mativa inviata da Silone nel 1923 e rinvenuta da Canali. tempi: primo, eliminare dalla mia v falsità, doppiezza, equivoco, mistt a tutto ciò che è ria Contemporanea", avrei voluto sostenere - poiché Per chi adopera tale categoria storiografica, dunque, o; secondo, co- l'ho a lungo creduto e persino sperato - che i contat- presumo si tratti di "delazioni". Le carte si aggiungono minciare una nuova vita, su una nut rare il male che ho fatto, per rèdirr ta base, per ripa- ti avessero avuto l'unico scopo di assistere "Romolet- alle altre, già pubblicate, riguardanti il contrasto aper- rimi, per fare dei to", condannato a dodici anni di detenzione. Anch'io bene agli operai, ai contadini (ai que tosi ai vertici del Pcd'I nel 1927-29, e a informazioni re- ogni fibra del mio cuore) e alla mia • sono legato con avrei desiderato condividere la tesi che le informative lative alle attività di altri confidenti di Polizia infiltrati latria. Tra il primo e il secondo'tempo fossero generiche e soprattutto "innocue". Ma nel te- nell'organizzazione comunista clandestina - che Silóne io bisogno di un po' di riposo fisico, intellettuale e sto delle relazioni fiduciarie non vi era- conosceva e proteggeva. Si aggiungono norale. Nessuna considerazione di carattere mater no elementi per affermarlo; e appariva ale ha influenza- anche alla lettera autografa del 1930, to la mia decisione. I disagi nor anzi legittimo ipotizzare il contrario. mi spaventano. dalla quale era partito il nostro studio, Quello che voglio è vivere moralrr Canali, poco dopo, ha reso noti alcuni "Quale sottile :nte. firmata da Silone con lo pseudonimo L'influenza e la popolarità che in i documenti che hanno definitivamente differenza separa ìolti centri di ernì- "Silvestri" (e riprodotta qui a fianco). grazione ho acquisito mi inducono ; cancellato ogni speranza di trovare sem- concepire la mia un collaboratore Nel manoscritto Silone chiedeva al suo attività futura (appena sarò ristabilì plici spiegazioni o giustificazioni: "Sil- a in salute) nella corrispondente di aprirgli una via di forma di un'attività letteraria e edito! della Polizia fascista ale del tutto indi- vestri", lo pseudonimo adottato da Silo- uscita ponendo per sempre fine alla cor- pendente. Devo aggiungere che ne, era un confidente della Polizia già da un delatore?" rispondenza; in cambio avrebbe abban- delle grandi modificazioni si vanne a questo tempo, da molti anni. E, sulla base di nuove ri- donato la politica. mia ideologia e mi sento riattratto, r compiendo nella cerche condotte nell'archivio, ho pub- Il lavoro di ricostruzione del contesto gione (se non verso la chiesa) e et folto, verso la reli- blicato un altro articolo su "Nuova Storia Contempo- nel quale Silone operò nel doppio ruolo di dirigente co- mio pensiero è facilitata dail'orien l'evoluzione del tmento cretino e ranea" per illustrare le relazioni informative inviate dal- munista e informatore della Polizia è stato appena av- criminale che sta assumendo il Par Ito comunista. La la Francia nel 1924 - dunque quattro anni prima viato; il caso Silone, in tutta la sua complessità e appa- sola cosa che mi fa allontanare da dell'arresto di Romolo Tranquilli. Lo stupore che tutti isso con ramma- rente indecifrabilità, è destinato a restare aperto ancora rico è il fatto che è un Partito persf provano nell'esaminare quei documenti è in tutto ana- juitato nei quale, a lungo. Luzzatto ha dunque buone ragioni per invitare all'infuori dei dirigenti, vi sono mie logo allo sconcerto che anch'io ho provato quando mi iaia di operai in alla rilettura di Fontamara e Pane e Vino - mi ero per- buona fede. Per poter esercitare sono imbattuto in quelle carte. Ignorarle o sminuirne il elementi di base, io esito ancora ad m'influenza sugli messo di suggerirlo anch'io nelle mie "chiassose inter- significato, tuttavia, non risolveva alcuna difficoltà in- blicamente la mia rottura co! Partito! annunciare pub- terpretativa; una volta individuata la traccia archivisti- pretazioni". Quanti si interrogano circa le ragioni della simamente, il momento propizio. sd attendo, pros- collaborazione prestata alle autorità di Polizia, d'altra ca, i documenti potevano, di nuovo, moltiplicarsi. Questa mia lettera a lei è un'atteitazionl e di stima. parte, sanno che le risposte non potranno venire che Ho voluto chiudere, definitivamentj , un lungo perio- Cosi infatti è avvenuto. Tra breve apparirà un volume, dallo studio delle documentazioni rinvenute nell'archi- do di rapporti leali, con un atto di fpattà. Se lei è un curato insieme a Canali, che raccoglie alcune decine di vio e dalla rilettura delle opere dello scrittore. Non si credente, prèghi Iddìo che mi dia| di supe- relazioni inoltrate da Silone alla Questura di Roma e poi tratta di "idolatria" dei documenti ma della necessità, rare i miei rimorsi, di iniziare una di con- alla Polizia politica tra il 1923 e il 1930. Esse rivelano ineludibile per gli studiosi, di esaminare tutte le tracce di sumarla tut(a per il bene dei lavoratori fe dell'Italia. nomi, luoghi, incarichi politici, informazioni sui passag cui si dispone - che a volte appaiono tenui, altre volte Suo, gi di frontiera, numeri di conti correnti bancari, notizie invece del tutto nitide. Nessun elemento induce, per il Silvestri sce, secondo Claude Mauriac, La cultura a preparare, deriva da un'"ar- •m x monia prestabilita". "Istitu- zione letteraria di Stato", "cu- francese stode dell'ortodossia lettera- ria", "strutturalmente legata e l'Occupazione alle frazioni dominanti della A classe dominante", l'Acadé- mie, che nel 1938 elegge Charles Maurras al primo scrutinio, è al tempo stesso GLSÈLE SAPIRO, La guerre des écrivains (1940-1953), custode dell'ordine sociale. Paul Bourget, riferisce l'au- equilibrio che si infrangerà soltanto con la Liberazione". Gallimard, Paris 1999 trice, la annoverava tra le quattro fortezze che difende- Arrivando a Parigi nel 1940, l'ambasciatore di Hitler, vano l'Europa contro la rivoluzione, "accanto alla Ca- Otto Abetz, avrebbe detto: "Conosco solo tre potenze La "guerra degli scrittori" è quella che si svolge du- mera dei Lords, al Vaticano e al grande stato maggiore in Francia: la banca, i comunisti, e la 'N.R.F.'". Di con- IVT prussiano". E l'Académie a fornire al regime di Vichy le rante il conflitto mondiale e si prolunga dalla disfatta seguenza autorizza quest'ultima, unica tra tutte le rivi- del 1940 alla seconda amnistia (1953). sue élite e alla Collaborazione i suoi notabili, come ste, a ricominciare a uscire nella zona occupata. Drieu Gisèle Sapiro, che ha un dottorato in sociologia del- Pierre Benoit, Abel Bonnard, Abel Hermant e il Cardi- La Rochelle (usurpatore, o prodotto della casa, o tutte la Ecole des hautes études en sciences sociales, è allie- nale Baudrillart. Si forma in seno all'Académie anche e due le cose insieme?) ne diviene il direttore e ottiene va di Pierre Bourdieu. L'oggetto del suo lavoro si può un nucleo di oppositori, in particolare Georges da Abetz il permesso di pubblicare in piena libertà, a riassumere in una domanda: "Perché certi scrittori, Duhamel Mauriac, e un più esitante Paul Valéry, che condizione di non parlar male dei tedeschi. Paragonata trascineranno qualche altro accademico sulle loro posi- sotto l'Occupazione, hanno collaborato, mentre altri alle due istituzioni precedenti, la "N.R.F.", che sostiene zioni. Se gli ultras dell'istituzione stigmatizzano la diffi- hanno scelto di resistere e altri ancora di abbracciare la l'avanguardia e preconizza la letteratura "pura", appa- denza di un Mauriac o di un Duhafnel nei confronti del- causa del pétainisme trionfante?". Sapiro risponde po- re più autonoma, meno sottomessa a necessità econo- stulando la specificità del comportamento degli scritto- miche e ideologiche. In realtà, il suo prestigioso capita- ri sotto l'Occupazione e collegando tale comporta- le simbolico viene a essere stornato a favore della poli- mento al modo in cui funzionano gli ambienti lettera- DATRADURRE tica di collaborazione ma, osserva l'autrice, "nello scac- ri: "In realtà le prese di posizione politiche degli scrit- co di questa impresa bisogna riconoscere anche una fa- tori obbediscono a logiche che non hanno la politica Accademici e nazisti se di quel processo d'istituzionalizzazione e di invec- come unico principio". Ma come può accadere che il chiamento sociale da cui la rivista non si rimetterà più". più individualista di tutti i mestieri, quello più attacca- di Lucette Finas I rapporti e le trattative tra Jean Paulhan, Louis Aragon to ai propri valori e all'autonomia ch'essi gli conferi- e Drieu, lo scacco e la progressiva esclusione di Drieu scono, sotto l'effetto delle costrizioni economiche e che fa colare a picco la rivista nel 1943 e si suicida due politiche generate dall'Occupazione perda tale auto- anni dopo; la riunificazione del campo letterario a par- nomia, si destrutturi e cada in preda a quelle stesse lot- tire dall'invasione della zona sud nel novembre del te, a quei regolamenti di conti che dilaniano tutte le co- 1942, sono determinanti. La rivista "Messages", creata munità professionali in crisi? da Jean Lescure, finanziata sotto l'egida di Paulhan, il Le logiche sociali che condizionano le prese di posi- cui primo numero esce nel marzo del '42, serve, per zione politiche degli scrittori sono quattro: la lògica di usare un'espressione del suo fondatore, da "agente re- Stato, propria dell'Académie fran^aise, dove domina il clutatore" per la clandestinità. Paulhan, non potendo "senso del dovere" unito al "buon gusto"; quella media- ricreare la "N.R.F." d'anteguerra, ha ricreato "lo spiri- tica, propria dell'Académie Goncourt con il suo "senso to 'N.R.F.'", ma per lui, come per Mauriac, non è più dello scandalo"; quella estetica, propria della "Nouvelle questione di "arte per l'arte", ma di arte al servizio del- Revue Frangaise", dove prevalgono il "senso della di- la lotta per la riaffermazione dello "spirito francese". stinzione" e la dottrina dell"'arte per l'arte"; quella sov- Il Comité national des écrivains nasce dall'incontro versiva, propria del Comité national des écrivains, dove tra scrittori minacciati nei loro mezzi d'espressione, éli- si stipula l'alleanza tra avanguardia letteraria e forze po- te del periodo tra le due guerre e partito comunista litiche di opposizione. Una classificazione che può sor- clandestino. L'improbabilità di questo incontro e il suo prendere, ma che si rivela proficua in modo stupefacen- successo, inizialmente insperato, inducono l'autrice a te, tanto quel che potremmo ravvisarvi di arbitrario cercarne una spiegazione che non sia strettamente po- scompare sotto la profusione vivacissima dei risultati. litica: "Se l'alleanza tra comunisti e non-comunisti ha La prima parte del volume, che affronta le logiche let- potuto realizzarsi sin dall'autunno del 1941, è perché terarie dell'engagement, è in larga parte dedicata alla poggiava su 'affinità elettive' di ordine letterario". La questione della responsabilità dello scrittore in rappor- la Collaborazione, è prima di tutto nella speranza di tenacia del comunista Jacques Decour e l'amicizia che to a quel "genio francese" in nome del quale, nota l'au- soppiantare questi due romanzieri, al vertice del succes- lo unisce a Paulhan permettono, con l'appoggio della trice, "vengono combattute le battaglie che strutturano so nel periodo tra le due guerre. All'opposto, l'Acadé- rete Gallimard-N.R.F., la fondazione del periodico il campo letterario nella prima metà del secolo". È pro- mie, di fronte agli eccessi di Abel Bonnard, eleggerà "Les Lettres frangaises", organo del C.N.E. Quest'ul- prio in nome di tale "genio", altamente morale, la cui Duhamel al posto di segretario generale, e il suo atten- timo raccoglie, secondo Vercors, "il meglio dell'intelli- espressione è il classicismo, che Henri Massis muove dismo le salverà l'onore: "Lo spirito di corpo, che pro- genza nazionale". Questa unione comincia a incrinarsi guerra all'immoralismo di André Gide, e Charles Maur- tegge sotto l'occupazione gli oppositori al regime - con- alla fine del '43, a proposito della polemica su "Co- ras al romanticismo di Charles Péguy. L'affaire Dreyfus e clude Gisèle Sapiro -, proteggerà egualmente alla Libe- moedia", annunciatrice dei conflitti della Liberazione. i dibattiti degli anni venti e trenta mostrano bene il ruo- razione gli accademici che si erano schierati con Vichy". La terza parte del libro, La giustizia letteraria, tratta lo degli schieramenti letterari nelle scelte politiche e la Polo mediatico di fronte al polo di Stato costituito proprio delle lotte che segnano la ristrutturazione del loro anteriorità in rapporto a tali scelte. Tre antinomie: dalla più antica Académie Frangaise, l'Académie campo letterario al momento della Liberazione. Ristrut- l'artista creatore contro il professore, le discipline uma- Goncourt, fondata nel 1902 e composta turazione favorita dal ricambio delle ge- nistiche contro la scienza, gli eredi delle ricche famiglie di dieci membri cooptati a vita, si atteg- nerazioni e dall'egemonia del Partito co- contro gli studenti di modesta estrazione, all'opera in gia ad anti-accademia, meno conserva- "È l'Académie munista. Il C.N.E., forte della sua legitti- due romanzi che fanno scandalo - Le Disciple di Paul trice dell'altra e più aperta alla società a fornire al regime di mità letteraria e nazionale, e del potere Bourget (1889) e Les Déracinés di Maurice Barrès del tempo. Nel 1941 ottiene dagli occu- Vichy le sue élite di scomunica che rivendica in nome del (1897) -, sottendono una quarta opposizione: l'educa- panti l'autorizzazione a riprendere le capitale morale accumulato durante la zione contro l'istruzione: la prima classica, tramandata, proprie attività. È un'istituzione tributa- e alla Collaborazione Resistenza, si dichiara a favore del "giu- difesa da Ferdinand Brunetière; la seconda moderna, ria della stampa: il premio annuale che i suoi notabili" sto castigo agli impostori e ai traditori". repubblicana, sostenuta da Émile Durkheim. Quest'ul- assegna è destinato, per la sua portata La prima "lista nera" (12 nomi), seguita timo è d'altronde un rappresentante della Nouvelle Sor- economica, a una grande visibilità e, se- da quella integrale (94 nomi) redatta dal- bonne, creata nel 1896 come istituzione di ricerca spe- condo un comunicato dello stesso anno 1941, la mag- la frazione giovanile e maggioritaria del Comitato, pro- cialistica, scientifica ed erudita, sul modello tedesco. gior parte dei suoi membri si guadagna da vivere con il voca la protesta dei più anziani, alla quale Aragon ribat- Nella seconda parte dell'opera, il comportamento giornalismo. Desiderosa di svolgere un ruolo nazionale, te minacciando di dimettersi e di appellarsi all'opinione delle quattro istituzioni durante gli "anni neri", sino al- si allinea all'ideologia dominante. Già nel 1932, rifiutan- pubblica. Nel 1952, mentre Paulhan, nella sua Lettre aux la ristrutturazione del campo letterario con la Libera- do il suo premio al romanzo di Céline Viaggio al termi- directeurs de la Résistance, afferma che l'epurazione in sé zione, è esaminato dettagliatamente in più di trecento ne della notte, aveva manifestato la propria ortodossia è un abuso di giustizia e che "né Maurras, né Brasillach, pagine dense di fatti e di analisi. letteraria. In seno all'Académie Goncourt, lacerata tra né Pétain sono mai stati giudicati", offrendo così L'Académie franose, spiega Gisèle Sapiro, "è un opposte predilezioni, Rebatet o Philippe Henriot da una all' estrema destra una cauzione insperata, trionfa la con- luogo di mediazione essenziale tra letteratura e politi- parte, Elsa Triolet dall'altra, spesso le strategie letterarie cezione dell'impegno secondo Sartre, che collega la no- ca", a causa della posizione eminente occupata dalla prevalgono sui fattori ideologici. Constata Gisèle Sapi- zione di responsabilità alla nozione di libertà. letteratura in Francia nella definizione dell'identità na- ro: "Mentre all'interno dell'Académie fran^aise il rap- Tredici anni di storia letteraria francese, sullo sfon- zionale. L'affinità dell'Académie, alleata delle forze porto di forze si rovescia sin dal 1942, all'Académie do del dramma nazionale, rivivono attraverso questo conservatrici, con il regime di Vichy ch'essa contribui- Goncourt invece esso trova con la svolta della guerra un libro di indispensabile consultazione. "coordinate" all'italiano, in veni della Valle del Torre e La nuova legge sostanza il sardo e il friulano, del Natisone intendono usare il che le distinguerebbe dai lo sloveno del vicino (ma non e le minoranze dialetti, che sarebbero subor- confinante) Stato di Slovenia, dinati. Questa distinzione, ma la provincia di Udine era linguistiche per quanto ripetuta in tutti i intervenuta in passato per manuali di linguistica roman- consigliargli quello locale: la za, è tutt'altro che evidente: posta in gioco è, naturalmen- E sono gli stessi linguisti e dia- G te, quella dei rapporti con lo lettologi che, quando arriva- Stato vicino. Personalmente Le minoranzse linguistich e d'Italia hanno carattere no a definire i dialetti italiani (il piemontese, il ligure, penso che gli sloveni dell'Udinese debbano decidere molto diverso tra loro per natura e per consistenza. Si il salentino, ecc.), li definiscono a buona ragione qua- loro che varietà usare, ma è anche vero che in caso di possono comunque raggruppare in tre gruppi, che li continuazioni dirette del latino locale, e non come opzione per lo sloveno standard non si tratterà più di non esauriscono la completa fenomenologia delle mi- varietà locali dell'italiano toscano. Ma allora anche i tutela e di valorizzazione del patrimonio della comu- noranze: l'esistenza del primo è dovuta a problemi di dialetti italiani sono coordinati e non subordinati nità, la cui fine sarà anzi accelerata, ma di un'altra co- confine, il secondo consiste nella presenza di antiche all'italiano! In realtà una subordinazione dei dialetti sa. Non conosco da vicino la situazione della Val "colonie" venute dall'esterno, il terzo è quello delle all'italiano c'è, ma non è strutturale, è sociolinguistica, d'Aosta, ma mi pare di capire che qui si giocherà una varietà italo-romanze di forte peculiarità. Il primo anzi sociale tout court. Ma, da questo punto di vista, la partita (non semplice) tra i sostenitori dell'uso tradi- gruppo di minoranze comprende i tedeschi altoatesi- situazione del friulano e del sardo non è certo molto zionale del francese e quelli che vogliono introdurre il ni, già inclusi nell'Impero austriaco e poi assegnati diversa da quella dei dialetti. Friulano, ladino e sardo franco-provenzale, che per ora è relegato a rango di con il loro territorio all'Italia dopo la prima e dopo la sono creature nate dai trattati di linguistica, ma non patois. seconda guerra mondiale, e gli sloveni delle province senza gravi contraddizioni. Non è un caso se oggi suc- Per concludere, vorrei fare qualche considerazione di Trieste e Gorizia, compresi in Italia dopo la tor- cede spesso che tra i politici locali, autonomisti o si- generale sull'unità linguistica italiana e sulle lingue mentata revisione dei confini tra Italia e Jugoslavia nel mili, e i linguisti non corra buon sangue. delle minoranze, che ne costituiscono l'eccezione. secondo dopoguerra. Per colonie, invece, intendiamo L'adozione dell'italiano toscano come lingua lettera- quelle popolazioni trasferitesi anticamente in Italia a ria comune a tutto il paese è stata eccezionalmente causa di particolari vicende storiche. Questo è il caso Il catalano precoce in Italia, nonostante la divisione dialettale per esempio degli albanesi che si sono stanziati in va- soggiacente e la frantumazione politica. Il dominio rie aree dell'Italia meridionale, dalla provincia di Pe- della lingua italiana su base fiorentina è stato prepa- scara alla Sicilia, in varie ondate migratorie avvenute si parla ad Alghero rato nel Rinascimento dall'abdicazione dei grandi tra il XV e il XVIII secolo; o quello di gruppi tedeschi dialetti e dall'adozione entusiastica* del toscano, co- meridionali che hanno fondato colonie in tutto l'arco di Lorenzo Renzi me allora si diceva, da parte dei letterati d'Italia. alpino (dalla Val d'Aosta alla Carnia dal XIII secolo in Non c'è stata nessuna crisi nella storia del nostro poi). A questo gruppo di colonie appartengono i pic- paese, che tante ne ha avute, che abbia rimesso in coli gruppi dei catalani di Alghero e dei croati del Mo- questione quella opzione linguistica fondamentale, lise. Le varietà italo-romanze che abbiamo chiamato "più peculiari" sono il friulano, il ladino e il sardo. Restano fuori da qùesta classificazione due gruppi: inima civilia le popolazioni della Vài d'Aosta che parlano un dia- di Franco Rositi letto franco-provenzale, e che hanno da tempo come lingua di cultura e di insegnamento il francese, e i gre- Spot e politica. Nella lingua inglese spot si- ci del Salento, forse continuatori diretti della lingua gnifica "schizzo, piccola macch a". Con il classi- parlata nell'antichità nella Magna Grecia. co movimento della lingua ingie ;e, il termine ha Come si vede il panorama è complesso (e dalla legge assunto poi il significato più gen< 'aie o più astrat- è stata esclusa la minoranza zingara, unica a non avere to di "segno piccolo, breve". E i fine, ripristinan- un carattere territoriale ben definito), e viene da dubi-. do qualcosa dell'originaria con< 'etezza, è dive tare che possa essere coperto da una legge unitaria. nuto il nome standard di un gen re di comunica- Bisogna precisare tuttavia che il caso di alcune mi- zione che è breve e che nello st< sso tempo, è ca- noranze linguistiche (o etniche) era già stato affronta- pace di lasciare un segno (una nacchia). Senza talo legislativamente prima dell'entrata in vigore deha efficacia non c'è spot,. nuova legge. In Alto Adige il tedesco è tutelato dallo Ci sono comunicazioni di cui si uò giudicare sot- Statuto d'autonomia della regione, in cui si legge: tanto l'efficacia. Per esempio nor si può giudicare "nella Regione la lingua tedesca è parificata a quella la bellezza di un grido di allarme né la sua verità, italiana che è lingua ufficiale dello Stato" (art. 99). Si né la sua sincerità, né altro che n> n sìa la capacità tratta di una parziale deroga al principio ricordato che Da quanto ho detto fin qui, comunque, si vede che di ottenere una risposta dì fuga o difesa. Diremo, "la lingua ufficiale della Repubblica è l'italiano". Il la- questa legge non è una legge sul bilinguismo (che re- con i linguisti, ghe un grido di alle me è un atto Un- guistico che si risolvè in un obie dino è tutelato nel quadro della provincia autonoma sterà limitato alle province e regioni a statuto specia- ivo periocutorio. Tutta la pubblicità e la propagarita sono comuni- di Bolzano. Nel caso dello sloveno, il bilinguismo con le), e tantomeno è una legge che attenta all'unità na- cazione di questo tipo. Si provi a l'italiano è realizzato ufficialmente nelle scuole, zionale, come crede l'on. Andreotti (per citare uno are critica esteti- ca della pubblicità: basta leggeri Oreste Del Buo- nell'amministrazione e nella toponomastica nelle pro- per molti). E invece una legge perla salvaguardia e no, che appunto svolge da molti annì una rubrica vince di Trieste e di Gorizia. Le disposizioni della promozione di quel bene culturale speciale che è la nuova legge potrebbero risultare ininfluenti anche per che chiamerei di critica estetics della pubblicità lingua, e delle tradizioni culturali di cui è portatrice. ("Spot & dintorni", sulL'Espresso" per comprende- altre regioni autonome dove si applicano, se ci sono, Quello che ci si deve chiedere, invece, è se la nuova le "disposizioni più favorevoli" (art. 18). re che tali esercitazioni si riduccfto a divagazioni legge potrebbe davvero ridare forza a queste lingue manieristiche, o alla esibizione c una intelligenza Le "colonie" sono casi di comunità di dimensioni locali, in particolare a quelle delle antiche colonie lin- superflua. generalmente ridotte, nelle quali l'uso dell'italiano è guistiche, di cui abbiamo ricordato lo stato frequente Quanto alla verità, è certo che n buon messag- avanzato, soprattutto negli ultimi anni, di crisi. Chissà. Per farlo veramente bi- gio pubblicitario non deve apparirli come falso. Ec- ed è destinato ad avanzare ancora rapi- sognerebbe indurre le mamme a parla- cetto casi estremi di prevista sezione giuridica, damente, esattamente come nelle altre "Non è nella scuola, re di nuovo ai loro bambini nelle loro non è in gioco un dovere di verità ma il "dovere" di regioni d'Italia (torneremo su questo ma nella famiglia antiche parlate. Infatti è nella scelta non apparire falsi. L'apparenza verità, ma forse punto). La tutela di queste lingue non basterebbe anche l'indifferenza v che si gioca la possibilità (inconscia) della lingua che parla la rso ia verità, è la è dunque destinata a evitare il presun- madre al bambino che sta l'atto costi- condizione sine qua non, neces&ria ma non solo to stato di inferiorità linguistica (e di di una varietà linguistica tutivo dell'identità linguistica. Ma que- insufficiente, perfino ininfluente, <§3ll'efficacia pub conseguenza sociale e politica) del cit- di conservarsi" ste cose non si stabiliscono certo per blicitaria. tadino. Il cittadino italiano apparte- legge. Il linguista inglese Norman De- Che molta parte della comuniclzione fra gli uo- nente alla minoranza albanese, greca o nison, impareggiabile conoscitore del- mini sia finalizzata soltanto a per uadersi recipro- tedesca se la cava ormai benissimo in italiano, e non va la varietà tedesca di Sauris, in Carnia (anzi del trilin- camente è una tesi evidentemer e ipercritica. Se certo in Comune o a Roma col cappello in mano. La guismo tedesco-friulano-italiano del piccolo centro), fosse vera, il mondo dovrebbe apparirci come legge vuole invece venire in soccorso a una lingua mi- ricordava in un recente congresso di specialisti che vuota desolazione. Ma neppure vero, come al- noritaria che è oggi più o meno chiaramente in crisi. non è nella scuola, ma nella famiglia che si gioca la cuni ipercritici ripiegano a dire, ctie l'intera comu Anzi alle volte è in stato agonico, come nel caso di al- nicazione politica tende a ridu si a pubblicità possibilità di una varietà linguistica di conservarsi. cune delle varietà tedesche prealpine (il cimbro dei propaganda nel contesto di uns già avvenuta ri- L'uso di una lingua nella scuola, come pure nell'at- Sette Comuni vicentini è praticamente estinto, quello soluzione della politica in merca 3 politico. A ben tività politica e pubblica, richiede poi la messa a fuo- dei Tredici Comuni veronesi è ridotto a pochissima vedere, ciò poteva più facilment adattarsi al pe- co e la soluzione di numerosi problemi tecnici, cioè cosa). Ma anche in casi più favorevoli, per esempio riodo in cui gli unici mezzi di rmunicazione di quello della piccola isola tedesca di Sappada/Pladen, propriamente linguistici. La lingua sarà usata nella va- massa nelle mani dei politici era io i manifesti e i nel Bellunese, si moltiplicano i casi di giovani che non rietà locale o si appoggerà, quando possibile, a una va- comizi. Già agli inìzi del secolo k esigenzesigen? e di una imparano più la vecchia parlata, per il resto ancora rietà letteraria già in uso in un'altra area, in un altro propaganda di massa, coeva ali Ilaraams i del vo- molto ben conservata. paese? In tutti e due i casi, ma soprattutto nel primo, to, avevano fatto arretrare le ili clla diffu- lo sforzo non sarà da poco. La soluzione varierà natu- sione di una cultura politica ntemente Le varietà romanze dall'individualità più spiccata ralmente da caso a caso, ma in certi casi la scelta potrà orientata in senso cognitivo. Poi tante uso sono quelle che i linguisti hanno definito da tempo essere problematica: da quello che mi risulta, gli slo- della radio da parte dei regimi fri » Chi infine E MJn, MDICF „ • mmoEVI 1 LIBRI DEL MESEBH

fatta - a quanto pare - una volta per sempre. Molto più lenta e faticosa è stata la con- Come gli scrittori quista dell'uso quotidiano dell'italiano da parte degli utilizzano italiani stessi. Ma questo processo ha preso ora un rit- i regionalismi mo accelerato, e -la peculia- N rità italiana, quella di un Al paese che scrive una sola lin- gua ma non sempre la sa parlare, è in via di comple- Da sempre - ed è ovvio - le posizioni assunte dagli dialetto per difetto) e circoscritta in massima parte fra to riassorbimento. scrittori in fatto di lingua sono legate a percezioni sog- le virgolette del dialogo (caso limite: Lara Cardella, che Il destino linguistico del nostro paese contrasta così gettive più che a riflessioni su dati obiettivi. Anche in in Volevo i pantaloni traduceva a piè di pagina tutte le in modo netto con la situazione delL'altra grande peni- tempi non troppo lontani da noi, fu questo il limite - e battute dialettali). Proprio questo mantenersi del dia- sola affacciata sul Mediterraneo, quella iberica, in cui al tempo stesso la forza - dell'allarme lanciato da Pa- letto estraneo e distante dalla lingua della narrazione, la lingua predominante, lo spagnolo (castigliano), ha solini contro quello che gli sembrava l'implacabile af- questo presentarsi a macchie, denuncia la sua matrice in realtà un ruolo limitato. Il portoghese, si è afferma- fermarsi di un freddo italiano tecnocratico. Un grido attardata e quasi ottocentesca (evidente - per fare un to stabilmente assieme a una nazionalità diversa da di dolore in cui la nostalgia per il mondo rurale si nome più nuovo - nella scrittura naif del napoletano quella della Spagna. In tempi recenti, poi, l'autonomia confondeva con la reazione a una narrativa italiana Massimo Cacciapuoti). Più adeguata a dar voce al pre- catalana e quella della Galizia hanno tolto altro spazio post-neorealista sempre più distante dal dialetto e sente appare una lingua che contamini anche la diege- allo spagnolo. sempre più indirizzata verso l'italiano medio. si con forme ibride dando vita a risultati linguistica- L'unità linguistica italiana, al confronto, è un'unità Oggi la situazione sociolinguistica è sensibilmente mente "sporchi" come quelli del migliòre Aldo Nove. di scelta e di consenso. A confronto con la penisola cambiata: il dialetto propriamente detto è notevol- Altra soluzione è quella di chi, ponendosi al di fuori iberica, ognuno dei dialetti d'Italia (non meno di una mente regredito, sia sotto il profilo qualitativo (sem- della vexatissima quaestio della verosimiglianza, costrui- quindicina) mostra almeno la stessa distanza dall'ita- sce una particolare atmosfera linguistica nella quale il liano-toscano di quella che presentano il portoghese, dialetto - imitato, evocato o ricreato - diventa la voce il galego e il catalano rispetto allo spagnolo-castiglia- Dialetto per dispetto, di un mondo a parte, quello del racconto. Si può parla- no. Tuttavia non sono i grandi dialetti d'Italia a recla- re di dialetto per idioletto nel caso in cui la lingua a ba- mare promozione e tutela, ma le varietà più margina- se regionale o dialettale diventi l'unica in cui è scritto il li, con minóre tradizione storica e letteraria, e le lingue per difetto o per diletto? romanzo, come l'emiliano nelle prove narrative di Fran- delle minoranze. cesco Guccini. Ma anche nel caso in cui il dialetto sia L'Italia è fatta, e ormai è fatto anche l'italiano. La di Giuseppe Antonelli adottato come ingrediente di un personale (e più mar- nuova legge sulla "minoranze linguistiche storiche" è catamente artificiale) impasto linguistico. destinata a tutelare una serie di realtà particolari sen- Anche quando viene considerato un caro estinto, in- za incidere sul disegno generale di fondo. fatti, il dialetto può continuare ad agire come importan- te lievito linguistico e stilistico. A differenza del Museo in Italia ricorda la folle campagna elettorale del d'ombre in cui Gesualdo Bufalino racchiude i suoi re- 1948 non può accettare l'idea che da allora a og- perti di archeologia dialettale (nel resto della sua opera i gi ci sarebbe stata una progressiva Jegenerazio- sicilianismi sono pochi e isolati da corsivi, virgolette, ne del discorso politico. glosse), 0 "museo della memoria" di Vincenzo Consolo Proprio negli anni sessanta la telelsione ha rin- è un attivo laboratorio, nel quale il siciliano (vecchio e novato ia speranza in una ragionevo 3 e informata nuovo) è messo a reagire con molte altre componenti lin- cultura politica di massa. È sembrilo che ia tv, guistiche, in una complessa ricerca espressiva. E rima- mezzo che è congeniale alia conver azione, mez- nendo all'interno della blasonata linea dei narratori sici- zo che esaita i segni di sincerità/insin erità in situa- liani, non si può non menzionare Andrea Camilleri. An- zioni di presa diretta, potesse finaime ite parlare di che nella sua scrittura il dialetto è strumento àdì inven- politica con la discorsività tipica, n< i perentoria to, ma è virato verso effetti ludici. Un gioco che si fa par- della comunicazione orientata dal ppblema della ticolarmente scoperto nel Birraio di Preston, in cui al si- verità. ciliano si aggiungono le macchiette del romanesco, del Tribune politiche in Italia, celebri luelli televisi- fiorentino, del lombardo e del piemontese. E un ritomo vi in America, dibattiti televisivi in Titta Europa alla comicità del bozzetto regionale, alla caratterizzazio- - forse finalmente gli attori del sis ema politico ne locale come molla del riso: è il dialetto per diletto. erano costretti a confrontarsi diretta lente con un pubblico di massa e nei modi di u i dialogo ra- gionevole. Poi, soltanto poi, sono vi nuti gli spot In America hanno dilagato. In Europ qualche na- pre più abbondanti infiltrazioni di italianismi), sia sot- L a legge per la utela zione forse più civile delia nostra, m^ certamente to quello quantitativo (circa il 45% della popolazione non meno democratica, ha pensate bene che la delle minoranze inguistiche dichiara di parlare soltanto o prevalentemente italiano tv, pubblica .0 privata, non dovessi comunicare politica in questo modo. Da noi il grs ide introdut- in famiglia, e il 72% di parlare abitualmente italiano La legge n. 482 del 15 dicembre 1999, ferme in tutela delle tore degli spot come forma suprerr i di comuni con gli estranei; dati Istat 1995), e la lingua della con- minoranze linguistiche storiche (pubblicat nella Gazzetta Uffì- versazione coincide grosso modo con l'italiano regio- ciale n. 297 del 20 dicembre 1999; si tr< a anche in Internet: cazione politica è stato Berlusconi i lai 1° marzo http://www.senato.it), si apre con Affermazione che "la 1999 alle elezioni europee '99 Mei iaset ha tra- nale, prodotto dall'incontro fra l'italiano standard e i vari dialetti. La diffusione dell'italofonia sta però por- lingua ufficiale della Repubblica italiana è 1 taliano" (affermazio- smesso 1097 spot per Forza Italia 3 318 per la ne che non si trova nella Costituzione dell; Repubblica), per de- Bonino: per un valore di 20 miliardi er Forza Ita- tando verso un recupero dei dialetti in funzione dicarsi poi alla promozione e alla valorizza one delle lingue del lia e di 5,7 per la Bonino; anche l'ulti io convegno espressiva: non più marca d'inferiorità socioculturale, le minoranze storiche (art. 1). L'aggettivo storico", riferito alle junior di Forza Italia, dicembre '99,|è stato pub- ma segnale di familiarità, affettività, ironia nell'uso di minoranze linguistiche, intende distinguer: il loro caso da quello blicizzato con spot). persone che dominano bene la norma dell'italiano. dei gruppi di immigrati recenti da diversi p esi, che pone proble- Questa neodialettalità è stata usata negli anni no- mi di altro ordine. Le minoranze storiche ano quelle costituite Il governo italiano ha proposto ne 'estate scor- dai parlanti albanese, catalano, tedesco, g :co, sloveno, croato, sa una legge che vieta la propagarti a politica te- vanta in funzione antagonista quale alternativa alla lin- francese, franco-provenzale, friulano, lac ro, occitanico e sar- levisiva mediante spot. Poiché le de locrazie, an- gua nazionale intesa come lingua del potere. Un'espe- do (art. 2). La legge prevede che le lingut Ielle minoranze ven- che le più evolute, sono piene di reg ile arbitrarie, rienza che, dispiegatasi appieno in ambito musicale (i gano usate accanto all'italiano nella scuola ìaterna, elementare e giustificabili soltanto in relazione ai ni che attra- piemontesi Mau Mau, i pugliesi Sud Sound System, i secondaria di secondo grado come lingua insegnamento, e che verso di esse si vogliono raggiunger Ì, non sareb napoletani Almamegretta), ha interessato anche la let- nelle stesse scuole possano diventare ogg ito di insegnamento, be stato il caso di accogliere la prò osta del go- teratura. Per la generazione di narratori a cui appar- La partecipazione a quest'ultima attività re ta facoltativa (art. 4). verno italiano con l'eccitazione che < stata invece tengono l'abruzzese Silvia Ballestra, il romano Marco In ambito politico, la legge prevede che lingue locali possa- mostrata, e non solo da parte di E erlusconi. Si Lanzòl, il veneziano Marco Franzoso, il dialetto ha il no essere usate nei dibattiti pubblici in an rito comunale, e che i verbali delle sedute possano (non debba ci essere redatti nel- trattava invece soltanto di discutere se questa re- sapore della novità. Il suo impiego nella lingua auto- le stesse lingue (nel primo caso si dovrà provvedere a tradu- gola, nuova per l'Italia, avrebbe mig orato o no la riale rappresenta ai loro occhi una conquista, che con- zione per i membri che dichiarino di no sapere la lingua lo- comunicazione e la partecipazioni sul terreno sente di rompere i tabù linguistici imposti dalla scuo- cale, nel secondo si precisa che sarà comi ique il testo italiano della politica. la e di dare un'anima all'asettico italiano degli adulti. ad avere valore legale) (art. 7). La pubi ica amministrazione Che si sia evocato addirittura il ispotismo di E una sorta di dialetto per dispetto, al quale si attribui- deve provvedere a personale in grado di rsare la lingua della Gengis Khan - come ha fatto Ernes o Galli Delia sce una forte vitalità e una valenza trasgressiva. minoranza nei contatti con il pubblico (a . 9). Per queste atti- Loggia sul "Corriere della Sera" -o < le si sia par vità sono previsti, oltre all'impegno final iario delle province Al polo opposto ci sono invece gli scrittori che con- e dei comuni, anche fondi dello Stato (a: 15). L'adozione di lato di legge liberticida, è forse la < imostrazione siderano il dialetto come un residuo del passato. Ad che il dibattito politico che si è già rialto nella de una toponomastica locale accanto a quel i italiana può essere accomunare questi usi veterodialettali è l'idea di una deliberata dai Consigli comunali (art. 10 È prevista una pro- generata retorica degli spot. Viene funzione documentaria della lingua narrativa. Questa cedura che attivi la tutela di ogni singoli minoranza. La sede prima degii spot si sia affermato, ne si realizza nel primo caso in un recupero folkloristico dell'adozione della legge è il Consiglio rovincialrovincialee , che può bienti coiti, un pensiero politico a for ria o a modo del dialetto (ad esempio l'antico lombardo di Laura farlo dopo aver sentito i comuni interessi iana o espres- o a stile di spot. Come si è acco|g| gnclo non è si a proposito su richiesta di almeno il 1 Pariani, fitto di proverbi e filastrocche); nel secondo, isidenti o di avvenuto per progressiva fatal^^^werazione un terzo dei consiglieri comunali. Alterni , la popola- della politica, ma per un movir^^Msgressivo in una dialettalità avvertita ancora come una mancan- zione interessata può esprimersi attraverl nsultazione che potrebbe ancora essere ferrr^^™ za, associata ad ambienti e personaggi degradati (un eseguita secondo le norme comunali (art•i (L.R.) si n IDEI LIBRI DEL MESE

diventano concetti stravolti. An- Quella lineetta bianca sbarrata zi smettono di essere concetti. da dividere all'infinito ha sempre Tutto Smettono del tutto. Semplice- avuto per me la stessa imperiosa mente non ci sono più. Per que- indecifrabile potenza di ogni im- comincia sto metto insieme vivi e morti. magine che mi si è presentata do- Per questo i fatti si ripetono. po: una donna seduta, un uomo dall'immagine Non c'è nulla di mistico in tutto che lava, un paravento altissimo, questo, solo il sentire il crollo una strada "che contiene le vite di E della misurabilità e della conse- G tutti i suoi abitanti fino all'ultimo quenzialità temporale. respiro e sembra non finire mai". s Le immagini appartengono allo spazio. Per me il tempo vi- Di Martin Eden mi è rimasta impressa l'immagine di un ve in questo spazio che è tutto e niente e in cui l'infinitamen- uomo che lava e stira camicie da solo; di I demoni, l'immagi- te piccolo e l'infinitamente grande sono la stessa cosa. In ne di Lizaveta che si taglia i capelli. quanto tale, è un eterno presente... E mangiano bevono rido- abele Osservat )rio sulla Anche una frase può essere immagine: "Nel mezzo del no ballano crepano defecano urinano si piegano si rialzano cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura", "Per scrivono escono entrano lavorano fanno di conto comprano proliferazione se riantica trentacinque anni ho pressato la carta stampata", "Nell'Apo- vendono si spostano muoiono ballano ridono lavorano esco- calisse l'Angelo giura che il tempo non esisterà più". Dun- no entrano non stanno mai fermi si siedono mangiano si alza- Sessantotto, s.m. Paul Valéry de\ 3 avere scritto da que, immagine è ciò che ruota intorno a un enigma, che crea no escono sotto la pioggia il sole la neve nascono crepano qualche parte che il linguaggio s estende tra due una situazione mentale di attesa, di domanda. A questa do- urinano... si sono attestati nelle bocche dell'inferno dove è estremi che costituiscono da una p arte il massimo di manda rispondo scrivendo. confitto l'angelo blu e aspettiamo in questa zona di confine emotiva indeterminatezza (il monc|> dei suoni e del Un giorno, tantissimi anni fa, mi capitò di vedere, seduta di sapere che ne sarà di noi e intanto mangiamo beviamo la musica) e dall'altra il massimo di imperturbabile in tram, Assunta, la donna che lavava i panni nella nostra ca- aspettiamo defechiamo facciamo l'amore abbiamo bambini densità semantica (il mondo dei iumeri e dell'arit- sa di bambini. Non la accostai, non mi feci riconoscere. For- abortiamo bambini mandiamo via liquidi escrementi ci lavia- metica). E probabile che musicisti e matematici ab se non volevo distruggere l'immagine di Assunta ritta sulla biano parecchio da eccepire. Me anche la povera veranda a stendere i panni contro i vetri abbagliati dal sole scienza degli storici, a proposito d un numero, il co mentre noi piccoli le sgattaiolavamo sotto le gonne. O fu lei siddetto Sessantotto, ha qualcos, da eccepire. Vi che si voltò e non mi riconobbe? MARTIN EDEN ravvisa anzi qualcosa dì enigmat to. Certo, il Ses- Tutto quello che scrivo parte dà un'immagine: un para- santotto è l'anno "in cui esplose il i lovimento di con vento altissimo, una strada lunghissima, una montagna, una testazìone giovanile, spec. stud^rtesca, jn alcuni donna in una stanza, una frase detta da un bambino. Un segmento diviso paesi industrializzati occidentali" (. Intorno all'immagine, stratificata per motivi del tutto in- 1998). L'incertezza, tuttavia, domirfe. Si sa infatti che consci (chissà quante non riusciranno mai a vedere la lu- all'infinito quell'anno è cominciato prima (qu indo?) e che è fi- ce!) si costruisce la storia, cioè cominciano a snodarsi i fat- nito dopo (quando?). Ed è poi sici o che sia comin- ti (i famigerati fatti). Naturalmente i "fatti" saranno diver- di Marosia Castaldi ciato e che sia finito? E dove? E finito, il movi- si a seconda delle connotazioni particolari dell'immagine: mento incarnato dal numero ha p« so o ha vinto? di che colore è il paravento? La strada è affollata o deser- A differenza di altri e ben più im orlanti anni, che ta? Ci sono distributori di benzina, hangar, palazzi, auto- sono diventati sopratutto "simboli" -1'89 settecente- mobili intorno a essa o una pianura piatta o pareti a stra- sco, il '48 neil'Ottocento, il '14. 7, il '45. I'89 no- piombo? La donna è seduta? Oppure si aggira frenetica- vecentesco -, il Sessantotto, agJrappato alla sua mente per la stanza cercando qualcosa che non trova? En- veste numerica, pare presentarsi i ome una duplice tra esce guarda fuori dalla finestra la richiude torna a figura retorica. Da un lato è la "pale perii tutto" (si- sedersi si alza di nuovo? Come ha pronunciato la frase il neddoche), giacché un anno, par) molarmente signi- bambino? Saltellando o stando fermo? Guardando me o ficativo, è utilizzato per significar tanti anni o ap- altrove? punto un intero processo. Dali'altr » è il "contenente Da queste varianti derivano situazioni e quindi storie di- per il contenuto" (metonimia), giac mhé un anno tutto verse. La storia cresce insieme al libro che la racconta. Per importante - si pensi solo all'offensiva del Tet e alla me parole e vita trasmigrano continuamente l'una nell'altra. primavera dì Praga, che non soni certo Sessantot- Il libro ha una sua vita che non può essere la descrizione di to, ma che con il Sessantotto ser plicemente inter- una vita o di una storia fuori di sé. In questo senso i miei sono feriscono - è utilizzato per signifi are alcuni eventi tutti personaggi di carta: il che dà loro la stessa dignità dei che lo contraddistinguono. Di qui unque ex giova personaggi di carne. Forse non faccio molta differenza tra la notto che ha dormito almeno una otte in una scuo- carta e la carne. Sono entrambe organismi viventi. Si muovo- la occupata (magari nel '73 o nel 75 o dopo) si di- no parlano si agitano entrano escono appaiono scompaiono ce, come si usa per le guerre, et ì "ha fatto il Ses partono tornano vivono muoiono rimuoiono tornano. Non santotto". Non certo del guerric iero vietcong. E si fermano mai. neppure di Dubcek. Sembrerebbe ridicolo. Di Clin- Così, intorno a un'immagine assai astratta (ma non simbo- mo ci mettiamo davanti a uno specchio nasciamo cresciamo ton qualcuno dice - soprattutto suoi avversari - lica) e immobile si crea un movimento interminabile che non ci riproduciamo moriamo scriviamo... che "ha fatto il Sessantotto". Nessi, no lo dice di Mar- segue la sequenza lineare del racconto: inizio - corpo Quando ho fatto dei corsi di scrittura, ho detto alle volte: tin Luther King, che nel 1968, a /lemphis, è stato (climax) - conclusione (denouèment), perché mi è sempre immaginate un luogo, dategli un colore, poi provate a scrive- ammazzato. Sembrerebbe decisa sente fuori luogo, sembrato che questa pretesa di consequenzialità temporale re una descrizione e un racconto. Naturalmente nel primo Qualcuno nel '67 pensava forse c e le guardie ros- fosse basata su una cattiva mimesi della realtà, sull'osserva- caso risaltava l'orizzontalità senza azione, nel secondo la ver- se di Mao, con il loro libretto ross' , stessero facen- zione del fatto che si nasce (inizio) - si vive (in un modo o in ticalità temporale della storia. Le due cose erano separate, do quel che anni dopo si sarebb chiamato il Ses- un altro) - si.muore (purtroppo o per fortuna). ma questo era secondario. Non ero lì per fare un corso di fisi- santotto. Ora non lo pensa proj io più nessuno. A me la nascita e la morte sembrano non iniziare e non ca (anche se non sarebbe male introdurre un po' di fisica nei Neppure i professionisti dell'antis ssantottismo, or- concludere nulla. Ogni vita, ogni morte, corsi di scrittura e anche un po' di arte, non mai diventati legione. ogni libro, mi sembrano "interminabili", la storia dell'arte, ma proprio i quadri, le fo- Il '68 fu abbastanza presto definif) Sessantotto dai nel senso, come specifica Giuliano Grami- tografie). Importava che si fosse fissata una media. Ma in modo definitivo, semanticamente gna, di perenne "non finito". Forse per situazione all'interno della quale ognuno mobile, ciò avvenne a partire d I decennale del questo Faulkner diceva che ogni libro è un era libero di muoversi come voleva. Anche 1978, anno in cui comparve, secoi do il Dizionario di fallimento. Questa "interminabilità" si lega di non muoversi affatto. Questa situazione parole nuove 1964-1984 di Corte uzzo e Cardinale per me, da un lato, al "manque à ètre" laca- o scena di fondo (bar verde, stanza rossa, (Loescher, 1986), l'orrendo neolo ismo:"sessantot- niano, a quella mancanza di fondo che non strada blu, due uomini neri in piedi, un tino", parola che ha poi assunto ur significato esclu- ci permette di cogliere la nostra integrità di bambino da solo giallo) è l'immagine che sivamente ironico, malizioso o nec itivo. "Sessantot- soggetti; dall'altro, al fatto che vivo il tem- consente di dare un limite all'illimitato, al tino" è oggi infatti sinonimo di: 1) i xtuce affettuosa- po come una dimensione orizzontale, cioè tutto aperto che è tutto chiuso. mente nostalgico e/o irrimediabi nente rintronato; spaziale. Forse per questo parto dalle immagini. Parto ma E impossibile a noi umani non dare un limite, non mettere 2) old boy facente parte di un ola (o net?) genera- non è che poi mi muova, perché al termine non si arriva. pareti alla stanza. E importante sapere che le pareti si sposta- zionale dedito al rampantismo so iale-culturale-ac- I personaggi, gli uomini, le donne, le automobili, i bambi- no in continuazione. Allora bisogna fare come se ci fossero cademico-politico-mediatico-prof fe éìyjijj|nàj' 3) offi- ni, i secchielli, le brocche si spostano orizzontalmente, come una stanza, una strada, due uomini, un bambino. Tagliare un ciante sterile e fuori tempo masis^^^Hrision; i del se si muovessero stando fermi: cose animate e cose inanimate pezzo dall'enigma e lavorarci su. mondo confusamente ribellistich e^^^Hssantotto, diventano parenti, contigue. Ritorna ora, scrivendo, un'immagine dell'adolescenza: una allora, che cos'è stato? Che cos'èl Viviamo in un universo in espansione di cui è impossibile suora nera davanti a una lavagna nera che con un gesso bian- IJBHMB)NGIOVANNI definire il centro e la periferia. Il limite, la cornice, la conclu- co traccia una retta bianca sulla lavagna nera e la spranga con sione sono distrutti. Le colonne d'Ercole sono crollate. Sia- due segnetti orizzontali. Si volta, ci guarda, ci dice immagina- mo al di là del muro. Il che crea te di T-A-G-L-I-A-R-E-U-N-S-E-G- un altro altissimo invisibile mu- M-E-N-T-O-A-L-L'-I-N-F-I-N-I-T-O. ro: il completamente aperto Ci stetti male sui tram. Mi rovinò coincide con il completamente i pomeriggi. Nessuno ci aveva chiuso. All'interno di questo ancora spiegato che la fisica si aperto-chiuso si svolge tutto e, basa su ipotesi e la matematica su dato che non ci sono più porte assiomi indimostrabili. Mi è ri- da aprire per uscire, il dentro e il masta quella domanda senza fi- fuori, il prima e il dopo, il centro ne: come si fa a dividere un seg- L N e la cornice, il limite e l'illimitato mento all'infinito? Istantanee in movimento Dario Tornasi

n bambino, o una bam- L'estate di Kikujiro di Kitano Takeshi lo spazio, a coglierne i minimi bina, o entrambi, accom- particolari, a dare importanza a Upagnati da un adulto che con Kitano Takeshi e Sekiguchi Yasuki, Giappone 1999 tutto ciò che lo riempie e che noi è loro estraneo in un lungo viag- nemmeno vedremmo se invece gio attraverso il paese natale alla che racconto, innanzi tutto si no; la scena in cui Kikujiro è pe- tuazioni spesso difficilmente pre- dovessimo seguire una qualun- ricerca di qualcuno o di qualcosa. tratta? Kitano - in ciò sintoniz- stato dai quattro yakuza procede vedibili, in cui gli eventi più che que azione o un qualunque dia- Se fossimo in Germania sarebbe zandosi alla perfezione con certe tutta per ellissi, immagini stati- essere consequenziali fra loro logo. Alice nelle città; in Italia, Il ladro tendenze del cinema giapponese, che, intermezzi vari, e dei gesti di vengono semplicemente l'uno Un altro frequente e tipico di- di bambini-, in Brasile, Central do e pensiamo ancora a Ozu ma an- violenza ci sono mostrati solo gli dopo l'altro - ed è proprio ciò a spositivo, sempre connesso al- Brasil. Questa volta, invece, siamo che a un grande di quel cinema effetti - il sangue che scende co- garantire la loro imprevedibilità. l'uso del fuori campo, è l'effetto in Giappone, e il film è l'ultimo poco noto in Occidente come pioso sul volto del protagonista - Queste scelte di ordine narra- sorpresa che certi movimenti di diretto da Kitano Takeshi: L'esta- Shimizu Hiroshi - riempie le sue e mai le cause. In questo modo tivo non possono che tradursi in macchina indietro vengono a te di Kikujiro. Una storia nota, storie di vuoti, di buchi, di ellissi. Kitano abolisce la continuità nar- soluzioni visive altrettanto carat- creare, allargando lo spazio del- dunque, una storia già vista - e I meccanismi della consequenzia- rativa, procede per frammenti, dà terizzanti. Si veda, ad esempio, l'inquadratura e rivelando così chissà quante altre ne esistono su lità sono minati nel profondo, le corpo a un racconto spezzato. l'uso del fuori campo e del cam- qualcosa di inatteso che mo- un simile soggetto. Ma, nelle ma- cause non producono effetti, gli Lo aiuta certamente in ciò il ca- po vuoto. Molte inquadrature di difica il senso di ciò che era di- ni di Kitano, il noto diventa igno- effetti sono senza cause. Gli rattere "on the road" del film Kitano si aprono con un perso- nanzi ai nostri occhi. E, ad esem- to, il vecchio nuovo. eventi drammaticamente forti so- - che al di là dell'espressione in- naggio in campo, che poi per pio, quel che succede quando ve- Esistono, pensando solo ai mi- no spesso celati: un addio - quel- glese è un genere assai frequenta- qualche ragione esce dall'inqua- diamo Masao, in figura intera su gliori, due grandi tipi di registi. lo dei due protagonisti al poeta - to nel cinema giapponese a parti- dratura, per rientrarvi infine do- di un'aiuola, correre a mo' d'uc- Quelli che da un determinato è narrato solo attraverso i dialo- re dai jidaigeki nichilisti degli an- po qualche lungo secondo, men- cello col suo zaino alato intorno ai soggetto cercano di trovare la for- ghi, mentre la macchina da presa ni trenta, ai cui eroi qualcosa cer- tre la macchina da presa rimane due sorridenti artisti di strada che ma migliore per esprimerne con- ci mostra l'esterno del furgone tamente deve il personaggio di lì, fissa, in attesa, e con lei anche gli hanno dato un passaggio e un tenuti e sentimenti, e quelli che dove si trovano i tre personaggi; Kitano - che bene si presta a lo spettatore. Si crea così una lento movimento dì macchina in- questa forma già la possiedono, quando, grazie ai numeri datigli quella dimensione dell'incontro sorta di suspense - il campo dietro allarga il campo includen- quasi come un dono innato, come da Masao, Kikujiro vince alle fortuito e casuale, dell'evento vuoto richiede che qualcuno ri- dovi dapprima Kikujiro che cerca il proprio modo di parlare, di scommesse del velodromo, inve- inatteso, dell'intermezzo defina- torni a riempirlo, ma come, inutilmente di fare un gioco di camminare o di amare, e ad essa ce della prevedibile esultanza, si lizzato. Un modello narrativo che quando, perché? - e nello stesso prestigio con tre arance e poi i piegano e sottomettono la storia passa alle immagini dell'album piti di altri, quando è ben gestito, tempo si invita l'occhio dello grandi cartelli su cui leggiamo: che vogliono raccontare. A que- fotografico e al sogno del bambi- si offre a una successione di si- spettatore a soffermarsi su quel- "Proibito calpestare l'erba" (dan- sto secondo gruppo appartengo- do così vita a un'immagine che no registi come Ejzenstejn, bene rappresenta quel misto di ste di attore, in particolare nel struggente e contraddittoria na- Dreyer, Welles, Bresson e Kub- Kitano chi è trasgressività e umanità che è pro- ruolo del sergente Tiara in Furyo tura dei suoi personaggi, perden- rick. In Giappone, dove la forma prio di tutto il cinema di Kitano). (1983) di Oshima Nagisa. Il suo ti per vocazione, conquistano la è oggetto di culto e costituisce di Nato nel 1947 a Tokyo, Kitano passaggio alla regia avviene con partecipazione degli spettatori. Un'ultima breve, ma essenziale, per sé un fatto di contenuto, una Takeshi intraprende la sua carrie- Violent Cop (1989), in cui dà Del resto i momenti migliori dei considerazione. Spesso in L'estate scelta innanzi tutto etica, un gesto ra nel mondo dello spettacolo corpo a un poliziotto violento e suoi film sono quelli in cui i per- di Kikujiro ci troviamo di fronte a di rispetto verso l'altro, registi co- formando con Kiyoshi Kaneko senza scrupoli impegnato in una sonaggi si ritrovano per così dire inquadrature di personaggi im- me Ozu e Mizoguchi si collocano un duo comico denominato "I lotta personale con il capo di un alla deriva, in cui il loro agire è mobili e silenziosi o al contrario a esplicitamente in questa seconda due Beats", da cui deriverà quel racket della droga. Inizia così determinato da uno stato di atte- fotografie, come quelle dell'al- tendenza. Kitano è senza dubbio "Bito" che spesso sostituirà il no- una serie di film ambientati nel sa impotente come accade nelle bum di Masao, animate. Sono un loro erede. Anche il suo cine- me Takeshi nella firma dei suoi mondo del crimine (Boiling scene sulla spiaggia di Sonatine, momenti di sospensione del rac- ma è, innanzi tutto, una "questio- spettacoli teatrali e televisivi. È Point, 1990; Sonatine, 1993; Ha- in cui gli yakuza ingannano il conto, di attesa per ciò che succe- ne di stile". E il suo modo di por- proprio grazie alla televisione che na-bi, 1997, vincitore del Leone tempo improvvisando giochi in- derà. Momenti che costituiscono gerci le cose - che si ripete con Kitano conquisterà una fama d'Oro alla Biennale di Venezia) fantili, nel lungo viaggio nell'at- delle vere e proprie stasi - ancora perseveranza e ostinazione tipica- straordinaria in Giappone, affer- in cui, alternando i ruoli del po- tesa della morte della coppia una volta non possiamo non pen mente nipponiche dal suo film mandosi come il "grande morali- liziotto a quelli dello yakuza, co- protagonista di Hana-bi, nelle sare a Ozu - che preludono all'ir- d'esordio - che ci commuove e sta" fustigatore dei costumi e del- struisce degli universi sorpren- passeggiate verso il mare dei due ruzione del movimento. Ed è for- tocca nel profondo. Per questo la la mentalità dominanti il suo pae- denti per il modo in cui la vio- sordomuti di A Scene at the Sea se in questa dialettica di stasi e storia di L'estate di Kikujiro, che se. Conduttore e ideatore di in- lenta rappresentazione della (1991), il suo film forse più toc- movimento - la stessa che ritro- nelle sue linee essenziali abbiamo numerevoli programmi, alcuni realtà della malavita nipponica cante, certamente quello che me- viamo nel cinema, il cui movimen- già più volte visto, ci sembra esse- oltre il limite del demenziale lascia spazio a momenti di inten- glio di ogni altro ci racconta l'uo- to nasce dalla rapida successione re per la prima volta lì, davanti ai - qualcosa in Italia si è visto in "Mai dire banzai" -, Kitano esor- sa umanità, dove il sentimento mo Kitano. di immagini statiche - che si na- nostri occhi. sconde la bellezza dell'opera di disce nel cinema dapprima in ve- delle asprezze della vita e la (D.T.) Kitano. Ma di che storia, o meglio, di LWSE «

spirito d'osservazione. Meno tività critica anche quella del L'enigma Hitchcock convincente, o forse superfluo, Per frammenti viaggiatore, del cacciatore di quando Spoto indulge in aned- cartoline in tutti i continenti: un Sara Cortellazzo doti sulla vita privata, con con- Alberto Corsani altro approccio progressivo al- seguenti ipotesi relative a com- l'oggetto da conoscere, un ap- plessi, ossessioni, nevrosi ecc. proccio fatto di avvicinamenti DONALD SPOTO, Il lato oscuro del scia dell'esistenza; alle sottili ri- Hitchcock - come ricordava SERGE DANEY, Cinéjournal, ed. orig. metodici e di immagini congela- genio. La vita di Alfred Hitchcock, flessioni sulla inconoscibilità con spirito arguto Truffaut - 1986, prefaz. di Gilles Deleuze, trad. te, squarci improvvisi su pezzi ed. orig. 1983, trad. dall'inglese della persona amata. "era un uomo speciale per il suo dal francese di Serafino Murri e di realtà e di verità. di Carolina Sargian, pp. 700, Ebbene, se andiamo alla bio- fisico, il suo spirito, la sua mora- Claudio Fausti, pp. 324, Lit 50.000, Lit 48.000, Lindau, Torino 1999 grafia di Donald Spoto, ciò che le, le sue ossessioni. A differen- Roma, Fondazione Scuola nazionale emerge è una ricerca puntuale e za di Chaplin, Ford, Rossellini o di cinema - Biblioteca di "Bianco e A un secolo dalla nascita del informatissima sulle varie fasi Hawks, era un nevrotico, e non nero", distribuzione Marsilio, Vene- regista più popolare e più co- della carriera hitchcockiana, ac- gli deve essere stato facile im- zia 1999 LEONARDO GANDINI, Billy Wilder, nosciuto della storia del cine- compagnata, e questo è forse il porre la sua nevrosi a tutto il pp. 156, Lit 22.000, Le Mani, Recco ma, Alfred Hitchcock - plesso nodo maniacale di ogni biogra- mondo". In una raccolta di articoli suc- (Ge) 1999 al mondo nel 1899, in Inghil- cessivi a quelli di Cinéjournal (Il terra, da una famiglia di origine cinema e oltre. Diari 1988-1991, Berlino, 1929. Alcuni amici hanno cattolica -, numerose pubblica- Il Castoro, 1997) Serge Daney l'abitudine di incontrarsi in un caffè zioni, interventi e personali sul- parla del cinema come di un del centro per discutere di arte, let- la sua opera hanno degnamente mezzo espressivo che si fonda teratura e politica. Un giorno nasce celebrato la ricorrenza. Tra i su alcuni momenti forti, istanti l'idea di girare un film, Uomini di volumi usciti in Italia, merita privilegiati nell'economia del domenica (Menschen am Sonn- spazio la traduzione del monu- racconto. Qualcosa di analogo tag), che riscuote uno straordinario mentale lavoro di Spoto, perso- si potrebbe dire sulla sua stessa quanto inaspettato successo di cri- nalità eclettica - studioso di let- scrittura, che procede proprio tica. I protagonisti di questa entu- teratura teologica, docente di per illuminazioni improvvise, siasmante avventura diventeranno latino e di cinema - già autore suggestioni teoriche che vanno alcuni tra i più famosi e originali re- di celebri biografie di Laurence al di là delle osservazioni sui gisti del cinema hollywoodiano. Olivier, Marilyn Monroe, Mar- film' in uscita, sulle grandes re- Stiamo parlando di Robert Siod- lene Dietrich e James Dean. prises parigine o sulla tv come mak, Fred Zinnemann, Edgar Il comun denominatore di strumento di cronaca e di fin- Ulmer e Samuel "Billy" Wilder. L'in- tutti gli studi specialistici su zione. Il volume, che raccoglie cendio del Reichstag e l'ascesa Hitch - dalle biografie agli ap- gli articoli comparsi su "Libéra- politica di Hitler li costringono a la- procci psicanalitici, dalle indagi- tion" negli anni 1981-86, è una sciare l'Europa per trovare negli ni semiologiche a quelle di ta- carrellata su un periodo fecon- Stati Uniti una seconda patria. Wil- glio femminista o sociologi- do di invenzioni linguistiche, di der sbarca a New York nel 1934, su co - è quello di tentare di co- contaminazioni fra i linguaggi invito del grande regista tedesco gliere, sviscerare, penetrare il fia, da una serie di congetture (il videoclip, le telenovela); anni Joe May, e inizia a scrivere sce- "lato oscuro" della sua poetica, sull'uomo-Hitch, sulla sua vita, in cui molti autori hanno fatto neggiature per Ernst Lubitsch (L'ot- tutta giocata sull'atnbiguità e la inevitabilmente attraversate da Segnalazioni parlare di "manierismo": Daney tava moglie di Barbablù e Ninot- contraffazione cosciente del rea- un senso di frustrazione per l'im- ne parla a proposito del Coppo- chka), Howard Hawks (Colpo di ful- le. Il fascinò del gioco esegetico possibilità di andare oltre l'alea- Roberto Escobar, Luigi la di Rusty il selvaggio (1982), mine) e Mitchell Leisen (La signora scaturisce dunque da un para- torietà delle proprie supposizio- Paini, Riflessi nel grande ma gli esempi potrebbero esse- di mezzanotte, Arrivederci in Fran- dosso, ovvero dalla consapevo- ni. L'enigma Hitchcock pare schermo, pp. 306, Lit 19.000, re molti, anche fra i film da lui cia e La porta d'oro). Nel 1942 diri- lezza che la scommessa è, in de- (per fortuna) irrisolvibile. Prati- Il Sole 24 Ore, Milano 1999. recensiti, da Paris, Texas a Lo ge il suo primo film americano, finitiva, persa in partenza: ogni camente inesistenti sono le fonti stato delle cose di Wenders, dal Frutto proibito, al quale farà seguito contributo non può essere che il scritte su cui basarsi (lettere, car- Irene Bignardi, Memorie Fassbinder di Veronika Voss al- un'impressionante serie di capola- tassello parziale di un puzzle in teggi, appunti). Un'interpreta- estorte di uno smemorato. Vi- lo Scorsese di Toro scatenato. vori. Affrontare l'opera di Wilder continua costruzione, di un mo- zione delì'"impenetrabilità hit- ta di Gillo Pontecorvo, Ogni tendenza, ogni profilo di non è impresa facile. Leonardo saico di ombre e luci la cui per- chcockiana" sta tra le righe nel pp. 204, Lit 30.000, Feltri- regista è occasione per riflettere Gandini, nel suo prezioso volume, cezione è mutevole e ambivalen- commento di Truffaut - conte- nelli, Milano 1999. in maniera più generale, e dal riesce nel difficile compito di attra- te a seconda della prospettiva in nuto nel suo celebre libro-inter- film il discorso vira sul cinema: versare quarant'anni di cinema cui ci si pone. vista II cinema secondo Hitch- Giovanni Grazzini, La me- così l'eredità di Hitchcock in americano con precisione e disin- La ricetta adottata dal "mae- cock - al rito funebre del mae- moria negli occhi. Boleslav Truffaut (La signora della porta voltura, isolando i momenti chiave stro del brivido" per attirare su stro, in cui la sua bara non c'era, Matuszewski: un pioniere del accanto) porta Daney a conside- dei cinema di Wiider e analizzan- di sé l'attenzione era basata su aveva preso una destinazione cinema, pp. 118, Lit 22.000, rare la compresenza di due velo- done gli strumenti espressivi. Parti- un raffinatissimo equilibrio fra ignota: "Era il funerale di un uo- Carocci, Roma 1999. cità nell'inquadratura, una "ve- colarmente interessante è il capito- atteggiamenti opposti: massimo mo timido che nella sua vita ave- locità del desiderio" e una "della lo dedicato all'autobiografismo au della pubblicità per la sua opera, va finito per intimidire, un uomo Claudio Siniscalchi, Il Dio censura", e il discorso può ri- contraire del regista galiziano, attraverso strategie di sicuro ef- che si era esercitato fin dall'ado- della California. La new age guardare tanti altri film; la cele- che amava mettere in scena storie fetto studiate a tavolino - brevi lescenza a controllare la situazio- cinematografica, pp. 128, brazione di Tati gli fa ricordare di americani in Europa, rappre- apparizioni nei suoi lavori, pre- ne-, per una volta aveva evitato la Lit 25.000, Ente dello Spet- le sue innovazioni nel campo del sentando con intelligenza e ironia sentazioni fisse per la serie tele- pubblicità perché non poteva tacolo, Roma 1999. sonoro; le riprese di tennis al Ro- lo scontro tra culture e costumi visiva a lui intitolata, campagne più essere utile al suo lavoro". land Garros, l'addio all'Eliseo di spesso molto lontani tra loro. Film promozionali per ciascun nuovo Forse, al di là della pubblicità non Culti non colti. Guida al ci- Giscard d'Estaing e l'insedia- come II valzer dell'imperatore film calcolate ad arte, ecc. -, mi- più necessaria, non potendo più nema sommerso, a cura di mento di Mitterrand lo scatena- (1948), Scandalo internazionale (1948), Stalag 17 ( 1953), Arianna nimo di visibilità e totale silenzio controllare gli eventi, a Hitchcock Gianluigi Negri e Roberto S. no sull'uso e abuso dello zoom (1957), Uno, due, tre! (1961), ma riguardo alla sua esistenza nel non rimaneva che sparire, eclis- Tanzi, pp. 448, Lit 29.000, nel cinema, con toni che ricorda- anche - indirettamente - Sabrina privato, quella di un uomo timi- sarsi definitivamente, con un coup Falsopiano, Alessandria no la "carrellata come fatto mo- (1954), disegnano una straordina- do e impenetrabile, che intimo- de théàtre degno di lui. 1999. rale" di Godard. E la riedizione di alcuni film di Hitchcock lo ria galleria di personaggi alle pre- riva l'interlocutore grazie alla Sulla necessità di controllare spinge a rilevare come anche do- se con un continente di cui cono- sua maschera impassibile. Al di ogni minimo dettaglio, nella vita • Alberto Pezzotta, Ahel po gli anni trenta chi molto lavo- scono soltanto gli stereotipi. Va là di tale maschera e oltre quel privata come nel lavoro, si sof- Ferrara, pp. 124, Lit 16.000, ra sull'immagine consideri il suo- inoltre citata la passione di Wilder profilo-sfinge tanto famoso da ferma a lungo Spoto, che dà il Il Castoro, Milano 1999. no come "intruso". per il travestitismo e, più in gene- divenire un segno grafico in- meglio della sua ricerca nella confondibile, più di un biografo rale, per il rapporto identità/finzio- prima parte del volume, legata Yanagimachi Mitsuo, a cu- Nel suo ragionare "per fram- ne, che trova la sua massima ha tentato di scavare, alla ricerca all'infanzia e agli esordi nel ra di Maria Roberta Novielli, delle radici di ossessioni, motivi, menti" era logico che Daney espressione nei due capolavori mondo del cinema. Il percorso Fiammetta Girala e Bruno del 1958, A qualcuno piace caldo figure personali e costanti nella apprezzasse la riedizione del hitchcockiano, dalla sua istru- Fornara, pp. 104, s.i.p., Ber- Ludwig ài Visconti, con la sua e Testimone d'accusa. Gandini sua opera. Si pensi in particolare zione e formazione (presso i ge- gamo Film Meeting, Berga- alle inquietanti indagini hitch- aura di incompiutezza (chissà sottolinea poi il profondo valore suiti), dalle influenze letterarie mo 1999. che cosa avrebbe potuto scrive- metacinematografico dell'opera di cockiane sul tema del dubbio, (Poe, Chesterton, Flaubert), del contrasto fra apparenza e re su Eyes WideShut...), ma for- Wilder, che si fa più-esplicito in dall'apprendistato come uomo Augusto Morini, Pazzo per Viale del tramonto (1950) - con i realtà, o sul problema morale se la maggiore sincerità, anche tutto-fare negli studi di Isling- le donne. Tutto il cinema di esistenziale, la raggiunge par- grandi protagonisti del muto Glo- della colpa e del peccato, soprat- ton," nella Londra inizio anni Elvis Presley, pp. 204, tutto del peccato sessuale; al no- lando di Stalker, attraverso l'eti- ria Swanson e. Erich von venti, alla fortuna prima nel Lit 27.000, GS, Santhià (Ve) mologia ("to stalk", cacciare av- Stroheim - e Fedora (1978), dedi- do prediletto del trasferimento paese d'origine, poi a Holly- 1999. di responsabilità dal colpevole vicinandosi), il critico sviluppa cato a una celebre stella holly- wood, tutto è narrato con dovi- una riflessione sull'importanza woodiana morta suicida. Il saggio all'innocente; alle penetranti zia di fonti, sottolineando le ca- C'era una volta il Capitol. analisi sul motivo dell'incertezza del camminare lungo tutto il è arricchito da un'ampia filmogra- ratteristiche della miscela parti- Gli anni d'oro del Cinefo- film di Tarkovskij: un'attività fia analitica che riesce da sola a e della paura; ai trattati sul colare che permise al cineasta di rum 1968-1983, pp. 298, voyeurismo; alla predilezione conoscitiva che rimane la sola testimoniare la grandezza del cor- imporsi nel giro di breve tempo: Lit 18.000, Diabasis, Reggio praticabile "quando tutti i punti pus wilderiano. per il tema dell'inseguimento co- brama d'apprendere, ambizio- Emilia 1999. me elemento centrale dell'ango- di riferimento sono scomparsi". ne, volontà, passione, curiosità e E proprio Daney affiancò all'at- STEFANO BONI po connotato un regista di cui si darò, lo stesso Stanley Donen ama- ideologico e psicologico. Il terzo Critici vuole riferire in modo obietti- va affermare, e cioè che il cinema è capitolo propone alcuni orienta- vo, oppure di sopravvalutare o pura "menzogna ventiquattro foto- menti per creare una nuova dialetti- Massimo Quaglia sminuire la critica che si è oc- grammi al secondo". ca tra le diverse materie e l'educa- cupata di lui. Rischio che Pel- UMBERTO MOSCA zione ai media, per sviluppare e ar- lizzari corre soprattutto nella ticolare il pensiero critico e creativo LORENZO PELLIZZARI, Critica alla seconda parte del libro, laddo- degli alunni attraverso una migliore critica. Contributi a una storia della ve per rendere giustizia all'au- conoscenza e fruizione dei prodotti critica cinematografica italiana, tore (si pensi ai casi di Antonio mediatici. In appendice, ma da uti- pp. 307, Lit 40.000, Bulzoni, Roma Pietrangeli o di Valerio Zurlini) MARIA FRANCA TRICARICO, Insegnare i lizzare, spesso durante la lettura, un 1999 si può commettere qualche tor- media. Didattica della comunicazione esaustivo dizionario con le parole to nei confronti della critica, o nei programmi scolastici, pp. 189, Lit chiave e i concetti di base della me- Nell'ambito della collana viceversa (come avviene a pro- 26.000, GS, Santhià (Ve) 1999 dia education. "Cinema/Studio", diretta da posito di Vittorio De Sica, di MICHELE MARANGI Orio Caldiron, è uscito in li- Dino Risi o di Paolo e Vittorio il titolo del libro ne indica i desti- breria l'ultimo lavoro di Loren- Taviani). natari privilegiati, ovvero gli inse- zo Pellizzari, critico già redat- tore di "Cinema Nuovo" e di- rettore di "Cinema e cinema", RUGGERO EUGENI, Film, sapere, Bollati Boringhieri attuale collaboratore di "Ci- società. Per un'analisi sociosemiotica nefonim" e "Duel". Il volume del testo cinematografico, pp. 153, Elke Naters si presenta come una raccolta Lit 28.000, Vita e Pensiero, Milano Regine di saggi scritti dall'autore, fin 1999 Varianti dal lontano 1963, per le occa- pp. 141, lire 30.000 sioni più disparate, e ha l'in- Docente di semiotica e di semio- dubbio merito di andare a col- logia del cinema, Ruggero Eugeni Pablo Echaurren mare un evidente vuoto edito- raccoglie in questo libro una serie Vite di poeti riale. Non esisteva infatti anco- di saggi e interventi già apparsi in Campana, Majakovskij, Pound Con una premessa di Enzo Siciliano ra un testo che si occupasse di altre pubblicazioni. Non si tratta ripercorrere in modo sistemati- Variantine però di una loro mera riproposta. I pp. IH, lire 35.000 co l'evoluzione della pratica testi qui presenti, infatti, non solo André Schiffrin critica in Italia e di riflettere sono stati appositamente rielabo- sul senso di questo cammino. rati, ma soprattutto si costituiscono Editoria senza editori Presentazione di Alfredo Salsano Per raggiungere tale obiettivo come un organico insieme il cui Temi 95 lo studioso milanese utilizza senso complessivo si manifesta materiali proposti nella loro proprio a partire dalla loro compre- pp. xxxn-82, lire 24.000 forma originale - salvo piccoli senza. Lo sfondo su cui il libro si Gianfranco Marelli aggiustamenti, reintegrazioni o colloca è quello relativo al tentativo uniformazioni, e alcune essen- L'ultima Internazionale Stanley Donen. Resistere all' evidenza, a gnanti che intendono utilizzare i della semiotica di allargare la pro- I situazionisti oltre l'arte e la politica ziali note esplicative -, e li di- cura di Edoardo Bruno, pp. 155, media in modo sempre più attivo e pria sfera d'azione instaurando un Temi 94 pp. 109, lire 24.000 spone seguendo un ordine che Lit 38.000, Il Castoro, Milano 1999 consapevole nella loro prassi didat- proficuo dialogo con ambiti più tra- è quello cronologico per argo- tica. Non vi fate ingannare dal taglio dizionalmente appartenenti alla Tommaso Ottonieri mento. m Il volume nasce come omaggio a un po' burocratico del sottotitolo, sociologia. Ed ecco allora nascere La Plastica della Lingua Si parte così con l'età del mu- un autore, qual è Stanley Donen, perché il volume non si limita a una quella che l'autore chiama una Stili in fuga lungo una età postrema to, epoca della quale esisteva dotato della rara capacità di coniu- ricognizione delle possibilità di inte- "rinnovata attenzione alle com- Saggi. Arte e letteratura pp. 235, lire 35.000 una ricca memoria orale che gare l'innovazione sul piano narrati- grazione dell'audiovisivo nei pro- plesse e plurime relazioni tra il te- tuttavia non è stata registrata in vo e la sperimentazione in ambito fi- grammi scolastici, né si traduce in sto e il suo contesto sociocultura- Carlo Pasi modo organico e la cui memo- gurativo, la codificazione di un ge- un superficiale ricettario basato sul le". Questa "rinnovata attenzione" Artaud attore ria scritta superstite non è delle nere e il successo presso il grande come, quando, dove e perché uti- necessita di un modello teorico di Soggi. Arte e letteratura più entusiasmanti. In quel pe- pubblico. Significativo che a realiz-. lizzare i media in rapporto alle varie riferimento, che l'autore tenta di pp. 217, lire 45.000 zarlo siano stati Edoardo Bruno e il materie, come accade ancora in abbozzare attraverso la definizio- riodo della sua storia il cinema- Fabio Armao tografo fatica non solo ad affer- gruppo della rivista "Filmcritica" molti manuali scolastici che si pre- ne del testo filmico come di un "di- II sistema mafia mare la propria dignità artisti- che, com'è accennato nella prefa- sumono formativi ma sono solo ste- spositivo che opera rispetto a una rete di saperi sociali": il sapere sto- Dall'economia-mondo ca, ma anche ad attirare su di sé zione, mantiene su Stanley Donen rilmente normativi. L'autrice, vice- al dominio locale l'interesse giornalistico, teorico "una posizione unitaria che risale versa, situa la riflessione sull'uso di- rico, relativo innanzitutto al mo- Saggi. Storia,filosofia e scienze sociali o sociologico. L'anno di svolta addirittura (...) ai primi scritti di Giu- dattico dei media a partire dalla mento della produzione dei film; il pp. 290, lire 45.000 è il 1913, quando quotidiani seppe Turroni e di tutti gli altri colla- definizione di media education, for- sapere privato, che si riferisce Richard Courant come "Il Momento" e "La Gaz- boratori che, nella vertigine dei mu- mulata per la prima volta nel 1973 all'agire interno alla dimensione Herbert Robbins zetta del Popolo" incominciano sical del regista, già allora rintrac- dall'Unesco, che auspicava "lo stu- quotidiana; il sapere testuale e in- a dedicare uno spazio settima- ciavano" quello che è l'autentico dio, l'insegnamento e l'apprendi- tertestuale, concernente le com- Che cos'è la matematica? nale agli spettacoli cinemato- "spirito del film", quel "senso mate- mento dei moderni mezzi di educa- petenze derivanti dall'universo dei media; il sapere metatestuale, con Introduzione elementare grafici, mentre su "Il Giorno", rico che assume il corpo dell'attore zione considerati come facenti par- ai suoi concetti e metodi cui si intende l'insieme di cono- "La Tribuna", "Il Giornale nel divenire diegesi". E ad analizza- te di un ambito specifico ed autono- Seconda edizione riveduta d'Italia" iniziano ad apparire re il cinema dell'autore di film indi- mo di conoscenze nell'ambito della scenze "che riguardano e guidano da lan Stewart recensioni delle "più importan- menticabili come Cantando sotto la teoria e della pratica pedagogi- le relazioni dei soggetti con i testi: Universale Bollati Boringhieri. ti rappresentazioni cinemato- pioggia e Sette spose per sette fra- che", superando quella concezione situazioni sociali canoniche e ri- Serie scientifica n. 65/66/67 pp. 671, con 301 illustrazioni, lire 40.000 grafiche". telli, Sciarada e Arabesque, Un che riduceva l'uso dei media a tualità della fruizione, specifiche giorno a New York e II boxeur e la quello di sussidi strumentali e ancil- competenze tecnologiche richie- A partire da quel momento la Cari Gustav Jung ballerina, si dedicano i numerosi lari rispetto alle canoniche materie ste dal consumo, posizioni e atteg- scrittura sul cinema è protago- Introduzione saggi corredati da una filmografia scolastiche, come spesso accade giamenti interpretativi ecc.". Il mo- nista di un progressivo incre- alla psicologia analitica di Donen coreografo e regista e da ancora nelle scuole italiane. Pur dello è testato attraverso una serie mento sul piano sia quantitativo Cinque conferenze una breve bibliografia che la dice nella sequenzialità dei capitoli, il li- di diversi prelievi e analisi che han- sia qualitativo. Tale sviluppo Saggio introduttivo di Augusto Romano lunga sulla necessità di un volume bro si propone una costante interte- no a che fare con la visibilizzazio- viene seguito passo passo, fino Universale Bollati Boringhieri. come questo. Tra i numerosi testi, stualità, offrendo continui rimandi ne e l'attivazione dei saperi testua- ad arrivare al presente. La pun- Serie psicologica n. 272 segnaliamo un percorso introdutti- tra teoria e prassi, lasciando al let- li (l'incipit di Via coi vento, l'inqua- pp. 215, lire 30.000 tuale ricostruzione storica non è vo all'opera di Donen costruito alla tore ii compito di decidere le priorità dratura del tentato suicidio della però che il doveroso presuppo- Felice Perussia ricerca delle principali tappe di in- e la scansione degli approfondi- moglie di Kane in Quarto potere), sto per un'analisi che ambisce a Storia del soggetto novazione linguistica, una serie di menti. In questo senso ogni capito- con la loro organizzazione in in- spingersi oltre, a proporsi cioè La formazione mimetica della persona considerazioni dello stesso Donen lo si situa in modo autonomo e com- treccio (Casablanca), con la proie- come "critica alla critica", fun- Manuali di Psicologia Psichiatria sul cinema e lo spettatore, una plementare rispetto agli altri. La pri- zione delle strutture e delle deter- zione di terzo grado rispetto al Psicoterapia mappa delle più inconfondibili mar- ma parte approfondisce le linee minazioni testuali sul contesto (la secondo grado della critica tra- pp. 352, lire 48.000 che d'autore presenti nelle sue guida della media education in re- novellizzazione di Le ragazze di dizionale. Piazza di Spagna e Senso, ii video- Francesco Canevelli opere, una valutazione del confron- lazione alle sue valenze formative, Marina Lucardi La prospettiva adottata per- to tra il suo cinema e il nuovo lin- tracciando al contempo lo sviluppo gioco interattivo Myst). Nelle am- La mediazione familiare guaggio degli anni sessanta, una ri- della disciplina, molto apprezzata pie e ricche conclusioni, l'autore ri- mette di riflettere con grande Dalla rottura del legame prende i nodi più problematici del- precisione la morale e l'ideolo- flessione sul cinema come luogo di nell'area anglosassone. Il secondo al riconoscimento dell'altro gia dell'epoca di volta in volta leggerezza e finzione dichiarata, un capitolo entra nel merito delle po- le relazioni tra testo e contesto so- Nuova Didattica presa in esame. Questo perché percorso volto a far luce sulla tra- tenzialità espressive e comunicati- ciale verificandoli nell'ambito di pp. 287, lire 35.000 la fruizione e la valutazione cri- sformazione della metropoli in pal- ve del linguaggio audiovisivo e pro- cinque ben precise tradizioni di ri- tica di qualsiasi prodotto artisti- coscenico, un'indagine sull'utilizzo pone nuove declinazioni dell'edu- cerca: la sociologia della cultura co risente inevitabilmente del del colore come vero contenuto del cazione all'immagine, che non si contemporanea, la storiografia Bollati Boringhieri editore preciso momento e luogo di film, un'analisi sul lavoro di continua esaurisce nell'approccio semiotico della cultura e della mentalità, la 10121 Torino produzione. Il duplice rischio frammentazione del tempo del rac- ma si connette alle problematiche sociosemiotica, la semiotica della corso Vittorio Emanuele II, 86 che un approccio del genere conto. Il tutto, per dimostrare ciò più ampie della comunicazione me- cultura, la pragmatica testuale. tel. on.5591711 fax 011.543024 può comportare è quello di far che, parafrasando Jean-Luc Go- diatica, anche sul piano sociale, e-mail: [email protected] risultare indeterminato o trop- DARIO TOMASI Le buone abitudini sono quelle che cambiano

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Manzoni non opere teatrali sono individuate le ri- Pietro Verri e il suo tempo, a cura di Lit 30.000, viennepierre, Milano 1999 delude le aspettative di Hayward spondenze con il romanzo: prima Carlo Capra, 2 tomi, pp. 1140, Molto opportuna la ristampa ("l'impressione generale fu favore- fra tutte la subalternità del fatto Lit 110.000, "Quaderni di Acme", anastatica dell'edizione originale Quando a scuola si studia la let- vole al massimo"), anche se sem- eroico alle esigenze della dinamica 1999, n. 35, Istituto Editoriale Univer- (Serra e Riva, 1983) di pagine fra teratura sette-ottocentesca si in- bra riuscirci più come conversatore quotidiana. sitario, Bologna le più intensamente private, e in- cappa inevitabilmente nella "sensi- che come pensatore o letterato; il (L.R.) sieme più proficuamente leggibili bilità romantica", grazie alla quale giovane inglese, comunque, può ri- Le celebrazioni del secondo cen- in chiave di documento di un'epo- appaiono mondi fatti di cascate e partire soddisfatto per Ginevra, do- tenario della morte di Pietro Verri ca, che il nostro maturo Settecento precipizi, tempeste rocce agguati ve troverà ad accoglierlo "bellissi- (Milano, 9-11 ottobre 1997) hanno abbia prodotto. Fra i 47 e i 53 anni nella notte lupi e grandi uomini, me serate" e donne meravigliose, dato frutti consistenti nell'ambito de- (1775-1781) Pietro Verri vive il cor- mondi quasi sempre visti dagli oc- nuovi salotti e nuove conversazioni. MARIASILVIA TATTI, Le tempeste della gli studi su uno scrittore e uomo po- teggiamento e il successivo matri- chi di giovani brillanti, amanti dei SARA MARCONI vita. La letteratura degli esuli italiani litico in cui, più che in altre persona- monio con la giovane nipote Maria, viaggi e della conversazione, di in Francia nel 1799, pp. 375, FF 290, lità coeve, si riconoscono i valori dei la nascita della figlia Teresa, la buona cultura e curiosi per defini- Champion, Paris 1999, distribuito in Lumi. Molti relatori hanno infatti potu- malattia e la morte prematura per zione. Ora: Lord Hayward si rac- Italia da edizioni Cadmo, Fiesole (Fi) to attingere alla sterminata docu- tisi della moglie. Di tali esperienze conta proprio così, e proprio così mentazione dell'Archivio Verri (la cui lascia testimonianza in questo racconta il suo viaggio, natural- FOLCO PORTINARI, Le regole del gioco. Il titolo, foscoliano, allude alla si- graduale riapertura si deve alla Fon- "manoscritto" destinato a Teresa, mente alla volta dell'Italia (passan- Saggi sulla cultura letteraria del Sette- tuazione di coloro che avevano dazione Mattioli), apportando nuovi che comprende un diario quasi do per la Svizzera che, come ricor- cento, pp. 150, Lit 22.000, Manni, partecipato ai governi repubblicani e determinanti contributi alla cono- giornaliero della sua fanciullezza, da Domenico Astengo nella sua in- Lecce 1999 costituitisi a partire dal 1796 e che scenza del poliedrico leader degli il- un insieme di "ricordi" (osservazio- troduzione, dopo il 1815 era stata erano stati costretti a fuggire in luministi lombardi. Il quale scrisse ni e precetti) e un fascicoletto di riaperta agli inglesi, che la adora- Il Settecento come secolo "pove- Francia di fronte all'avanzata vitto- molto ma pubblicò poco, fatto che "notizie" sulla madre. In appendi- vano), naturalmente attraverso ro" (fatta eccezione per Alfieri, Ca- riosa delle truppe austro-russe. Per ha generato periodiche scoperte e ce il curatore ha raccolto altri do- montagne devastate dalla forza sanova, Goldoni, Metastasio e Pari-, un nutrito gruppo di letterati, fra cui successive integrazioni al suo profi- cumenti, per lo più lettere riguar- della natura (un uragano ha inter- ni, dei quali peraltro solo quest'ulti- spiccano Giovanni Pindemonte, lo, che ancora attende completezza danti Maria. Il tentativo di attuare rotto ogni strada, distrutto case e mo non varca i confini per l'estero); Vincenzo Monti e Foscolo stesso, dalla edizione di un'opera omnia nel quotidiano i principi ideologici resa praticamente impossibile l'im- l'Italia come paese defilato dal la Francia e soprattutto Parigi di- che raccolga con criteri moderni tut- del più avanzato Illuminismo costi- presa), naturalmente in compagnia "mixing di politica, economia, arte" ventano un riferimento fondamen- ti i documenti pubblicati finora in edi- tuisce il filo conduttore dell'intelli- di guide locali losche e scurissime che costituisce in Europa la novità tale e il luogo di ripresa di un fervi- zioni sparse, talora introvabili o ina- gente e partecipata lettura che e raffinati e misteriosi giovani della emergente, e privo, in letteratura, do lavoro intellettuale. La letteratu- deguate, nonché i cospicui inediti. I Gennaro Barbarisi propone nel- buona società europea, natural- del genere romanzo. Questo il con- ra dell'esilio si sviluppa secondo volumi contengono 25 relazioni sud- l'ampia introduzione: dal matrimo- mente come "cronaca di impres- testo in cui si colloca la nascita del tre direttrici: rielabora l'esperienza divise in quattro sezioni: la Memoria nio contratto più per affettuoso cal- sioni oltre che di fatti". Trovare riu- termine popolo. Sostantivo instabi- vissuta (lettere e memorie di Luigi storica indaga la fortuna di Verri tra colo che per passione, alla peda- nita in appena una quarantina di le, che denota rinqualificato, l'ano- Cerretti, Leopoldo Cicognara, Filip- Otto e Novecento (Ricuperati, Ga- gogia del libero movimento del pagine la gran parte dei motivi che nimo, la massa, ma anche, nel Set- po Pananti, Felice Bongioanni), si spari) e fa il punto sull'archivio (Co- corpo della neonata; dalle indica- vengono immediatamente associa- tecento per la prima volta, un'entità esprime in scritti politico-encomia- sta); nella Felicità privata e pubblica zioni delle letture da farsi nei vari ti allo "spirito romantico" costitui- (borghese) che detiene diritti. In stici e apologetici rivolti a Napoleo- trovano spazio il romanzo familiare momenti della vita ai consigli per la sce una prima buona ragione per quanto potenziale produttore e ne (Luigi Lamberti, Francesco dello scrittore (Cavanna, Di Renzo donna adulta (scelta del marito, cui la lettura di questo libretto, an- consumatore, è ad esso che ci si ri- Gianni e tanti altri), tenta, in forme Villata), le meditazioni sulla felicità e condotta in pubblico e in privato, che grazie alla possibilità di con- volge con le arti educative, le atti- neoclassiche, il superamento del sull'indole del piacere (Francioni, educazione dei figli). Ciò che frontare il testo con l'originale in- vità produttive e le nuove scienze presente volgendosi ai passato Giordanetti), l'opera storica (Imbru- emerge è l'impegno a istituire mo- glese in appendice, è interessante che ne organizzano i bisogni. Con (Ennio Quirino Visconti per tutti). glia, Recupero) e il pensiero politico di nuovi di vivere gli affetti familia- e divertente. Ma una seconda ra- l'aggettivo "popolare" si intende Come si riciclarono gli esuli? In (Panizza, Capra). In Scrittore e me- ri, in alternativa al passato, rappre- gione di interesse sta in una delle non lo spontaneismo, ma la funzio- quali settori professionali riuscirono morialista si affronta la ricognizione sentato dai "vecchi di casa", gli in- mete del viaggio: la visita a Manzo- nalità. Come in politica, del resto: il a integrarsi? L'editoria, il giornali- degli scritti intimi (Barbarisi), l'inte- gombranti genitori di Pietro; e ciò ni. Hayward si prepara al viaggio popolo rispose negativamente smo, l'insegnamento, l'attività di resse per il teatro (Turchi), ia lingua che commuove è l'illusione di po- tentando in tutti i modi di ottenere all'iniziale messaggio giacobino traduttori risultano le soluzioni più del "Caffè" (Cartago), il rapporto ter governare con la raison ogni una lettera di presentazione per perché il discorso non corrispon- praticate: fatiche non prive di effet- con la letteratura (Anglani). In l'Eco- momento e ogni sentimento. Sor- Manzoni, e racconta della sua per- deva al suo utile, non era cioè po- ti benefici sulla stessa cultura italia- nomista e riformatore si analizza il prendente lo sguardo maschile su manenza in Italia soltanto ciò che polare. Dell'altro concetto politico- na, che in quegli anni conobbe in- contributo alla nuova scienza eco- interni domestici per tradizione riguarda l'incontro con lo scrittore letterario chiave, neoclassico, Por- fatti una diffusione ragguardevole. nomica di Verri teorico (Groene- femminili, e originale il fatto che un italiano. Siamo nel 1834: Manzoni tinari ripercorre l'etimologia: da Dallo studio circostanziato dei nu- wegen, Hotta, Bognetti, Porta con padre (e non una madre) avverta il ha quasi cinquant'anni, ha appena classis, flotta in ordine di battaglia, merosi casi, emerge un quadro Scazzieri) e in veste di alto funzio- bisogno di rivolgersi alla figlia (e perso la moglie e ha la figlia Giu- a classici, della prima classe, il della intellighentia politico-lettera- nario del governo asburgico (Cova, non al figlio) con grande traspa- lietta ammalata; si è ritirato nella vil- contrario di proletario, a classifica- ria italiana variegato, per quanto Parisi, Moioli, Gregorini). L'appendi- renza, senza nasconderle nulla. la di Brusuglio, dove tenta di di- zione (di Linneo), a classifica come determinato da identiche cause e ce infine contiene, introdotto da Mo- Che ne fece Teresina di quei tene- strarsi e dove forse proprio per graduatoria, a classico nel senso da bisogni comuni. Completano il randotti, il catalogo illustrato della ri e istruttivi "ricordi"? Pare che a questo accetta di incontrare il gio- di esemplare, di fuori dalla storia. volume una ricca appendice di ine- mostra Pietro Verri e la Milano dei tanto padre abbia reagito con "di- vane inglese e di parlare con lui di Classicismo allora come "organiz- diti (lettere di Giambattista Casti, Lumi curata da quest'ultimo, insie- stacco e orgoglio", come peraltro Goethe, del teatro e del romanzo, zazione dell'inesistente", essendo lettere e poesie di Cerretti) e me a Mazzocca e Capra. "era nel carattere di entrambi". di Schiller, dell'importanza che il modello sempre "altrove". Porti- un'amplissima bibliografia. hanno i difetti di un'opera per la nari rinvia infine alla corte di Vienna LUISA RICALDONE (L.R.) (L.R.) L'INDICE ••SCHEDE DEI LIBRI DEL MESE HH Letteratura francese bassa, il naso corto, le labbra car- SIMONE WEIL, Piccola cara... Lettere del rapporto, oramai non più fisico de Bèze, il successore di Calvino, nose e il mento tondeggiante". alle allieve, a cura di Maria Concetta ma solo verbale, tra un'anziana pro- che arrivò a concepire le Médita- Ma, in ognuna delle meditazioni di Sala, pp. 90, Lit 16.000, Marietti, Ge- stituta e il suo ultimo cliente. Nem- tions sui salmi per una necessità AGNES DESARTHE, Un segreto senza im- cui l'opera si compone, l'aspetto nova 1998 meno pagando l'uomo potrà costrin- strettamente didattica e liturgica, portanza, ed. orig. 1996, trad. dal fran- scientifico si intreccia con una gere la donna a un "gioco" che na- per dare ai fedeli (privati del sacra- cese di Eliana Vicari Fabris, pp. 155, congerie di aforismi, consigli, con- Nelle dieci lettere riunite per la pri- sconda o almeno trasfiguri l'insop- mento della confessione) un libro Lit 18.000, Einaudi, Torino 1999 siderazioni filosofiche, note di co-, ma volta In questo volume si ritrova- portabile evidenza della loro storia. che fosse in grado di aiutarli al pen- stume e aneddoti che rivelano il no i temi fondamentali della vita di Dalle menzogne, anzi, la verità timento. La visione calvinista, sotto- La consueta visita mattutina di carattere essenzialmente sociale Simone Weil. Si tratta di lettere scrit- uscirà ancora più chiara e crudele. linea Mario Richter in un ampio sag- Émile, un vicino di casa, scandi- dell'argomento trattato. La scelta te dalla giovane insegnante di filoso- (D.S.) gio introduttivo, impregna non sol- sce ie giornate di Violette, affasci- del curatore di sfrondare digres- fia ad alcune ex allieve dei licei di Le tanto i versi religiosi e, in particolare, nante fanciulla alle prese con una sioni inutili e ripetizioni ne rende la Puy e Roanne in un arco di tempo i dodici sonetti dedicati al tema del- vita da ricomporre, lacerata da lettura agevole e ne fa un testo, che va dal 1932 al settembre del la morte, dove Sponde raggiunge due tragici lutti. Ma Violette non è come qualcuno ha detto, non tan- 1940. Sebbene alcune di queste let- indubbiamente "uno dei vertici della la sola a sentirsi abbandonata. to da sfogliate ma soprattutto da tere siano state oggetto di pubblica- EMMANUEL BOVE, La trappola, ed. poesia francese del Cinquecento", Gabriel, per esempio, brillante al- gustare. zione in opere precedenti, la novità orig. 1945, a cura di Carlo Alberto Bo- ma anche la raccolta dei ventisei lievo del professor Dan Jabrowski, (D.S.) di questa iniziativa editoriale consi- nadies, pp. 181, Lit 25.000, il melan- sonetti d'amore, dove il poeta di trasferisce sulla sua tesi di dotto- ste nel voler mettere in rilievo, attra- golo, Genova 1999 Mauléon celebra la costanza e il ca- rato la stessa incompiutezza della verso la continuità delle missive, rattere soprannaturale e cristiano sua sfera famigliare, da sempre l'aspetto pedagogico dell'esperien- Continua la pubblicazione italia- della sua esperienza amorosa. priva della figura di un padre che za weiliana. Ottimamente illustrati na, per i tipi del melangolo, FRANCOISE BONALI FIQUET lo ha abbandonato prima della na- ELISABETTA SIBILIO, Il futuro della poe- nel saggio introduttivo - Il tepore dell'opera di Emmanuel Bove, ri- scita. Anche il professor Jabrow- sia. Saggio su Lautréamont, pp. 108, dell'attenzione -, i nodi della peda- scoperta dopo anni di oblio anche ski si trova ogni giorno costretto a Lit 20.000, Unipress, Padova 1998 gogia weiliana rivelano una tensione in Francia. Esponente di una lette- fare i conti con la solitudine cui educativa che, come scrive Maria ratura della solitudine estrema, do- presto lo condannerà la malattia Concetta Sala, "dovette tradursi in Nelle sue opere, gli Chants de ve l'individuo è rappresentato co- ALBERTO BERETTA ANGUISSOLA, dell'amatissima moglie Sonia. Maldoror e le Poésies, Lautréa- psicagogia, guida delle anime, stantemente in una totale e deserti- Proust e la Bibbia, pp. 202, Lit 22.000, Émile poi, amico di Jabrowski, orientamento delle allieve verso il mont (pseudonimo di Isidore Du- ca mortificazione e impotenza, Bo- San Paolo, Milano 1999 nonché già citato vicino di Violette casse) intreccia, secondo moda- luogo-in cui si può diventare ciò che ve cercò fin dalla giovinezza di far- (e qui il cerchio si chiude), non si è". Ma accanto alle indicazioni lità differenti, due livelli di discor- si scrittore "puro" e conobbe i suoi Sotto il titolo ingannevole di Proust può cancellare da quella sua esi- tout court suggerite alle allieve sulle so, uno poetico e uno teorico. Da primi successi editoriali grazie a e la Bibbia, Alberto Beretta Anguis- stenza apparentemente spensie- letture a cui dedicarsi, sui metodi di questa constatazione prende av- Colette, notissima nel mondo edito- sola ha scritto un piccolo libro intelli- rata il fantasma di una giovane da studio da adottare, sulla necessità di vio un discorso critico i cui esiti riale del periodo, che, dopo aver lui sedotta e abbandonata per ra- gente e inconsueto. Il libro non è un cura e addestramento del fisico, sul- letto il racconto Henri Duchemin gioni che ancora oggi gli risultano hanno il merito di arricchire consi- repertorio delle citazioni, allusioni o la gestione della propria emotività e (1922), ne promosse la pubblica- poco chiare. Di queste vite dolen- derevolmente le precedenti letture prestiti che Proust avrebbe tratto affettività, trovano posto le vicende zione presso Ferenczi, dove la ti e irrisolte si prenderà cura, qua- di Lautréamont. Fermamente ri- dalla Bibbia nel suo Alla ricerca del biografiche della giovane insegnan- scrittrice dirigeva una collana e do- si suo malgrado, Sonia, che ha gettata l'immagine, ricalcata sul tempo perduto; è, invece, un'istrut- te. Weil ne trae spunto per offrire lu- ve, nel 1924, pubblicò anche il me- potuto attraversare la vita nella si- modello rimbaldiano, di un Lau- toria, condotta sul testo e non sulla cide analisi del contesto politico, ri- raviglioso Mes Amis (Feltrinelli, tuazione privilegiata di creatura tréamont che pone termine alla biografia, circa un punto capitale: flessioni sull'esperienza del lavoro in 1991). Suo penultimo romanzo e amata e al tempo stesso capace sua attività poetica con una "scel- c'è della religiosità nella Ricerca? e fabbrica e la serena accettazione di pubblicato postumo, La trappola di un amore che sa capire quando ta del silenzio", il primo capitolo se c'è, dove appare e che cosa di- una storia a lei avversa che irrompe (1945) non incontrò alcun tipo di certi segreti non hanno più alcuna dimostra come gli Chants e le ce? Scartati i motivi decadenti o sim- prepotente nella sua vita senza tut- successo nella Francia liberata: la importanza. Smorzando la dram- Poésies, portatori entrambi di una bolisti di un estetismo a coloritura re- tavia sottrarle quel "coraggio di pen- ricostruzione scrupolosissima di maticità delle situazioni descritte forte istanza progettuale, siano in sare" che fece di lei un'insegnante sordida complicità e ambiguità del ligiosa, Beretta Anguissola rintraccia grazie a un impianto narrativo co- effetti un tentativo di realizzazione d'eccezione, come rivelano le testi- periodo dell'occupazione e del go- i giganteschi temi religiosi sprofon- struito sulla costante mescolanza consapevole dei principi di cui monianze delle sue allieve. verno di Vichy, se pur sotto forma dati dentro la Ricerca: la colpa, il dei punti di vista dei personaggi', contengono l'enunciazione. Il se- di poliziesco, non riuscì ad attrarre perdono, il dolore, la persecuzione e Agnès Desarthe, al suo secondo condo capitolo, ricavando dal (D.S.) l'attenzione nei francesi invece gal- la risurrezione. La colpa del narrato- romanzo dopo Quelques minutes confronto con la préface ottocen- vanizzati dalla vittoria. L'ambiguità re si dispiega nella responsabilità de bonheur absolu (non tradotto in tesca i tratti innovativi della préfa- del protagonista, vittima senza col- che egli sente'per la morte della non- Italia), regala al lettore una storia ce ducassiana, mette in luce i le- pa, se non quella di essere indeci- na e di Albertine; il mondo può giudi- dai toni distesi, capace di suscita- gami di quest'ultima con i manife- so, e la grande abilità di Bove per il carlo innocente, ma nella contabilità re emozioni lievi e pacate. AGOTA KRISTOF, La chiave dell'ascen- sti letterari che in seguito diver- dettaglio che arabesca le pagine in della sua vita interiore egli si ricono- sore. L'ora grigia, a cura di Elisabetta ranno gli strumenti privilegiati ai modo quasi allucinatorio costrui- sce reietto e malvagio. Il tema del DANIELA SCHENARDI Rasy, pp. 48, Lit 15.000, Einaudi, To- quali gli intellettuali affideranno scono una tragedia esistenziale le perdono affiora attraverso simboli rino 1999 l'enunciazione dei loro principi cui atmosfere sono inquietante- biblici e liturgici come i pavoni, le si- teorici. È soprattutto nel terzo ca- mente vicine a quelle di Kafka e rene o le aquile, mutuati dalla gran- pitolo che si entra "nel cuore della Di Agota Kristof, profuga unghe- Dostoevskij. de pittura "teologica", via Ruskin. La teoria". Sciogliendo la figuralità, rese da anni residente nella Sviz- risurrezione, tema cristiano per ec- ANTHELME BRILLAT-SAVARIN, Fisiolo- criptica per il lettore non speciali- zera francese, sono finora stati tra- CINZIA BIGLIOSI cellenza, è all'origine delle tre cele- gia del gusto, ed. orig. 1825, a cura di sta, delle parti di testo seleziona- dotti in Italia due romanzi: Ieri e Tri- berrime scene di "memoria involon- Michel Gribert, trad. dal francese di te, Sibilio ne svela il forte valore logia della città di K. (cfr. "L'Indi- taria" che Beretta Anguissola defini- Roberta Ferrara, pp. 224, Lit 15.000, teorico. Affrontando infine la que- ce", rispettivamente 1997, n. 6, e sce "battesimali": la maddalena in- Sellerio, Palermo 1999 stione della teorizzazione del pla- 1998, n. 8). Si aggiungono ora, tinta nell'infuso di tiglio, la pietra gio elaborata dal poeta, si giunge sempre nel catalogo einaudiano, JEAN DE SPONDE, Meditazioni sui Sal- difettosa nella quale il narratore in- Celebrato come il capolavoro di al quarto capitolo, dedicato in due pièce teatrali: La chiave mi e poesie, ed. orig. 1588, a cura di ciampa nel cortile dei Guermantes, un genere che conobbe grande particolare all'analisi dei testi dal dell'ascensore, scritta nel 1977, e Mario Richter, trad. dal francese e no- e il grande, ritardato dolore che egli successo in Francia nei primi de- punto di vista del loro rapporto L'ora grigia o l'ultimo cliente, del te di Mario Richter, Manuela Gemma prova per la morte della nonna men- cenni dell'Ottocènto, la Fisiologia con l'impianto teorico. Uno dei 1984. In entrambe la tensione e Paolo Ficardi, pp. 322, Lit 80.000, tre, a Balbec, si china per slacciarsi del gusto è l'opera di un magistra- maggiori meriti del lavoro realiz- drammatica scaturisce non dal- San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) le scarpe. Questi tre presentimenti di to che scrisse essenzialmente zato da Elisabetta Sibilio consiste " l'azione (pressoché assente e rac- 1999 speranza, felicità e verità - accom- saggi di carattere giuridico ed nell'aver sgomberato l'immagine e chiusa in due spazi limitati e circo- pagnati da altrettanti riferimenti neo- economico e che volle pubblicare l'opera di Ducasse da una serie di scritti) ma da una narrazione e un Viene riproposto in un pregevole testamentari - annunciano il tempo a sue spese la summa delle sue falsi giudizi e aver così posto soli- dialogo nei quali le trame di una volume delle edizioni San Pàolo l'in- dell'uomo nuovo. Saniette è l'eroe conoscenze ed esperienze di de basi a uno studio di cui si ap- dolorosa mistificazione del reale sieme della produzione poetica e del tema della persecuzione. Chi è gourmand. Balzac stesso ne rico- prezzano anche la grande chia- vengono lacerate da affilati fram- prosastica di Jean de Sponde, un Saniette? Un erudito che per timi- nobbe l'eccellenza e ne trasse rezza e la ricchezza di contenuti. menti di verità. Da squarci non più poeta di fede protestante divenuto dezza, semplicità e buon cuore ha ispirazione per uno dei suoi primi (D.S.) rammendabili emergono così vis- cattolico nel 1593 per lealtà nei con- perso ogni considerazione in so- importanti lavori, la Fisiologia del suti di un'estrema povertà umana. fronti del suo sovrano, Enrico IV, cietà; Saniette è il mite contro il quale matrimonio. Quel che fa della Fi- In entrambe le pièce, rituali di vio- passato clamorosamente dalla par- si scatena la villania omicida dei si- siologia del gusto un'opera origi- lenza e sopraffazione vengono bru- te della chiesa di Roma per salvare gnori Verdurin, i suoi più stretti e vec- nale è la sua estrema eteroge- talmente smascherati da vittime il suo regno. Per cogliere la specifi- chi amici. Intorno ai due Verdurin, neità. Presentandosi come saggio che non possono tacere. Nella cità dell'opera di Sponde, rimasto tutta la banda di "fedeli" del loro sa- di tipo scientifico il cui soggetto è Chiave dell'ascensore, una donna quasi uno'sconosciuto fino agli anni lotto - contagiati dalla persecuzio- "l'uomo in quanto essere che si racconta dell'esistenza che, come cinquanta di questo secolo, biso- ne - sembrano trasformarsi in "una alimenta", essa si rivela innanzitut- una castellana nella torre, ella tra- gna tenere conto della poetica cal- banda di antropofagi nei quali una to un'interessante esposizione scorre in attesa di un principe fe- vinista che subordinava l'arte al pro- ferita inferta a un bianco avesse ri- delle conoscenze del periodo in dele che ogni sera giunge a farle blema della salvezza. Con le Medi- svegliato il gusto del sangue". René cui fu composta. Ne è un esempio visita. Ma l'idilliaca messinscena di tazioni sui Salmi (tradotte da Ma- Girard è all'orizzonte. La persecuzio- la descrizione di stampo lavateria- un'esistenza gratificata dall'amore nuela Gemma sulla base dell'edi- ne, nella Ricerca, affiora anche nei ri- no dei tratti fisiognomici del buon- protettivo del marito-principe si ri- zione del 1588, ritrovata e ripropo- cordi del caso Dreyfus, nelle strate- gustaio: "Chi è predestinato alla vela progressivamente un rituale di sta in veste moderna da Alan Boa- gie calunniose dello snobismo, nelle gourmandise è in genere di statu- tortura che si ritorce infine contro il se nel 1954), Jean de Sponde sep- opache cattiverie familiari, ecc. Ma ra media, ha il viso tondo o qua- carnefice. Nella seconda pièce, pe inserirsi felicemente nella forma questa è materia per un altro libro. drato, gli occhi brillanti, la fronte L'ora grigia, assistiamo al fallimento letteraria inaugurata da Théodore GIUSEPPE MERLINO N2 L',NDICE R

SCHEDV/ DEI LIBRI DEL MESE Eha rendoli con oggetti, usi, termini del- Cultura francese per ridurre la frat- sela da madre Teresa della cultu- adatte agli stomaci forti, come un Gialli la vita quotidiana e.coi tocchi di co- tura sociale, è nata una cronaca di ra". Eppure, in Francia, Zona d'om- Cornwell degli anni migliori, Te- lore attribuiti al personaggio di Ari- miseria degna di Zola e del suo As- bra - con la sua pesante cappa nebre racconta la saga di una fa- MARGARET DOODY, Aristotele detecti- stotele, reso conciliante dal recen- sommoir, che è anche - e soprat- mortifera e qualche inevitabile miglia di poliziotti assediata dal ve, ed. orig. 1978, trad. dall'inglese di te matrimonio e dal gusto per. il vi- tutto - un grande noir, accolto con scivolone verso il melo-psico- Male: il riscatto è affidato alla te- Rosalia Coci, postfaz. di Beppe Benve- no sorseggiato durante le conver- entusiasmo da Patrick Raynal per dramma - è stato un grande suc- nace Rachel, ultima discendente nuto, nota di Emanuele Ronchetti, sazioni col giovane Stefanos. Que- ia sua "Sèrie noire", e un giallo ori- cesso che dovrà risolvere un caso diffi- pp. 449, Lit 18.000, Sellerio, Palermo st'ultimo, da parte sua, incarna con ginale - nel senso di ritorno alle ori- SYLVIE ACCORNERO cile, ma anche battersi con il fan- 1999 convinzione la parte dell'ingenuo gini, a un Edipo grande quanto l'in- tasma del padre suicida e fare i seguace. Assistendo a una confe- tera cité dove si svolge la vicenda, conti con un fratello su cui grava- Ancora una volta l'editrice sicilia- renza di Aristotele sulla commedia con affondi in un'Algeria sempre no sospetti infamanti. Gli effetti na riprende un titolo dai Gialli Mon- Stefanos rinuncia candidamente a foriera di complessi interrogativi speciali alternano efferate sevizie dadori. Questo era apparso nel prendere appunti e a riferirne nella nell'animo francese. I personaggi ALICE BLANCHARD, Tenebre, ed. orig. e sentimentalismi strappacuore: 1980 col numero 1652 della serie: sua narrazione, tanto le parole del del libro - Clémence la protagoni- 1999, trad. dall'inglese di Annamaria basti pensare che una parte introvabile da anni, aveva però sa- filosofo erano state tutte trascritte e sta, Théo il vigile di quartiere, Pat- Raffo, pp. 368, Lit 32.000, Mondado- dell'intreccio coinvolge i bimbetti puto guadagnarsi un suo gruppo conservate per i posteri: come rick con la siringa nell'incavo del ri, Milano 1999 ciechi di un sinistro istituto che di lettori, estimatori - come si può avrebbe potuto il poverino preve- braccio e tutti gli altri - cristallizza- sembra nato dalla mente perver- già capire dal titolo - della curiosa dere Jorge da Burgos e il rogo fi- no le sofferenze e i sogni di quat- Massiccio come un Elisabeth sa del nostro Scerbanenco. A dif- trasposizione nell'Atene classica nale del Nome della rosa? tordici esistenze; sette uomini e George, ben condito di atrocità ferenza di Scerbanenco, però, degli ancor più classici schemi del GIULIA VISINTIN sette donne, tra i venti e i cin- Alice Blanchard è un prodotto di romanzo d'investigazione. L'autri- quant'anni, esclusi che provengo- laboratorio, e ogni riga di Tene- ce infatti porta a muoversi fra case no dal quartiere Kervénanec, bre porta il segno dei corsi uni- patrizie e Pireo l'ennesima versione Kervé, una città neHa città di Lo- versitari di scrittura creativa dove della coppia Holmes-Watson, inve- rient, e che Montserrat ha faticato a l'hanno indottrinata ben bene su- stendo del ruolo di sapiente/sac- KELT E RICARDO MONTSERRAT, Zona coinvolgere nell'impresa del labo- gli "effetti di realtà" necessari a cente addirittura lo Stagirita, al d'ombra, ed. orig. 1997, trad. dal ratorio di scrittura - laboratorio render credibili trama e perso- quale si rivolge il giovane Stefanos, francese di Sabina Macchiavelli, che, oltre alla stesura del romanzo, naggi. Inspiegabile altrimenti già suo allievo e ora coinvolto in un pp. 121, Lit 14.000, Hobby & Work, si proponeva di formare il gruppo l'ininterrotto bombardamento ol- intrigo di famiglia apparentemente Bresso (Mi) 1998 alle varie tecniche editoriali. Prima fattivo cui è sottoposto il lettore inesplicabile. Nella sua coscienzio- di accettare di scrivere la prefazio- pagina dopo pagina, dalla puzza sa esercitazione - interludio all'in- Zona d'ombra è l'opera di Kelt, ne francese, Michel Le Bris, padre di calzini sporchi a quella di sva- segnamento di inglese e letterature un collettivo di quattordici disoccu- del festival Étonnants Voyageurs di riati liquidi organici, sino all'inedi- comparate che Doody impartisce pati bretoni, supportato da un "ve- Saint-Malo, si chiedeva se questo to, stupefacente sentore di "ceru- presso la Vanderbilt University - ro scrittore" di origine spagnola. non fosse l'ennesimo "espediente r me in grumetti gialli sui bastonci- l'autrice non ha trascurato nessuno Da un progetto culturale di quartie- mediatico per darsi buona co- ni per le orecchie". degli ingredienti canonici, insapo- re, elaborato dai Ministero della scienza a poche spese giocando- MARIOLINA BERTINI

GIORGIO BERT, Vittima designata, pp. 157, Lit 19.000, nei controversi miti d'oggi (moto e insalata oppure ve- giallo, aggiunge alla mistura del genere le proprie pecu- Cet, Torino 1999 stiti firmati e cani da guardia) subentrati di generazio- liarità e una precisa idea della vita, perfezionata alla ne in generazione alle pèrdute speranze o ideologie. scuola dei moralisti di cui è gran lettore, da Bossuet a Dal giallismo non professionale vengono libri spesso Della vicenda è doveroso non far indovinare molto, e Bernanos. Il male c'è. E per il non credente Allan il ma- pretenziosi, perché vi s'insegue da veri poliziotti la bel- tanto meno i colpi di scena. Ha inizio con certe telefo- le è tra noi, "nelle persone, nei loro rapporti" e lì biso- la letteratura; ma anche libri piccoli a cui bastano, per nate minacciose ricevute da Berruto, un chirurgo in car- gna svelarlo. Così il medico Bert, grazie alle controfigu- conquistarci, il tocco lieve e un'eleganza atipica, che è il riera, sulle quali indaga il dottor Allan, ex funzionario re che si è costruito, dell' investigatore e dello scrittore, caso di questa Vittima di Giorgio Bert. Qui i cultori del in pensione anticipata, con abbondante tempo libero, prosegue, e con maggiori ambizioni, il nobile mestiere genere ritrovano gli amati schemi classici; dalla funzio- l'inevitabile dose d'ironia e pochi amori superstiti, uno del terapeuta. Di anime e di corpi. Chi è interessato al- ne dell'investigatore che disordinando qualche regola destinato a durare, ed è la buona cucina, e l'altro inve- le terapie corporali provi a immaginarsi l'intingolo del- ripristina l'ordine, allo sguardo sociologico che inqua- ce, assai precario, per la ragazza Grazia. Del resto basti lo stoccafisso che Allan pregusta nell'ultima pagina; gli dra ed enfatizza i dettagli d'ambiente e, dietro la faccia- sapere che i morti sono due, di cui il più simpatico è un ingredienti sono questi: "cipolle, olive nere, limoni, pa- ta del lusso, scopre il garbuglio di passioni in cui è fata- mastino napoletano. Attorno s'aggirano protagonisti e tate, aglio, pomodori, sale, pepe, origano, panpesto, se- le che vittime e assassini si scambino le parti. La gran- comprimari, tutti, fino ai tipi minori, resi visibili da un mi di cumino... E una bottiglia di Sauvignori'. Fine de lezione del giallo degli anni cinquanta risulta dun- particolare qualsiasi anche minimo: come "un piccolot- dell'inchiesta e dei pastoni di cereali e verdure che pia- que trasferita nella Torino presente, una città che il no- to nero", che ha lo sguardo sfuggente, e "un pacioccone cevano alla ragazza. Fine di un romanzo graziosamente stro Bert-Marlowe frequenta in ogni piega e memoria, biondo", dall'accento veneto, due infermieri che con la amaro e consolatorio. nei mercati rionali e nelle ville in collina, e soprattutto storia non c'entrano quasi affatto. Bert, che è al terzo LIDIA DE FEDERICIS

MICHAEL DIBDIN, Laguna morta, ed. l'impressione, leggendolo, è quella pesante, né gli intellettuali monda- JORGE IBARGUENGOITIA, Due delitti, serie di coincidenze, si ritrova suo orig. 1994, trad. dall'inglese di Luca di mangiare un ottimo panettone ni e narcisisti, né i coloni dal tradi- ed. orig. 1979, trad. dallo spagnolo di malgrado sospettato di un atten- Merlini e Chiara Gabutti, pp. 413, dell'anno scorso. zionalismo ottuso e bigotto. Nuoce Angelo Morino, pp. 239, Lit 15.000, tato politico nonché coinvolto nel- Lit 30.000, Passigli, Firenze 1999 MARIOLINA BERTINI un poco al ritmo del racconto la Sellerio, Palermo 1999 la fitta ragnatela di livori e ostilità sterminata mole di letture che La- intessuta dai possibili eredi dello Ultimo discendente di un'illustre pid ha voluto attribuire al suo eroe: Erano dieci anni che le opere di zio Ramon, presso il quale si rifu- famiglia veneziana decaduta, Au- non c'è situazione che non lo sti- Jorge Ibarguengoitia, autore di II gia. La seconda sequenza, narra- relio Zen, investigatore della Crimi- moli a qualche dotta citazione let- caso delle donne morte, pubblica- ta dalla voce di Don Pepe, amico nalpol, lavora da tempo a Roma. HAIM LAPID, Breznitz, ed. orig. 1992, teraria, e così nei momenti in cui to in Italia per la prima volta nel di lunga data dell'anziano possi- Due indagini lo riportano a casa: trad. dall'ebraico di Margherita Rapin l'intreccio segna il passo Breznitz 1975 dalle edizioni La Rosa, poi dente, incarna l'essenza vera e una verte sul rapimento di un citta- Pesciallo, pp. 228, Lit 26.000, Marsi- finisce per ricordare il commissa- ripreso da Einaudi appunto nel propria del poliziesco, e ne ri- dino americano, l'altra sul caso di lio, Venezia 1999 rio Ambrosio di Renato Olivieri, 1989, non comparivano nelle no- specchia la struttura: l'omicidio una nobildonna un po' svanita il cui quello che non ha mai esaminato stre librerie. Prima vennero Le fol- cui prelude la prima parte se ne fa palazzo sembra frequentato da L'impianto è quello dell'indagi- un cadavere o smascherato gori d'agosto (Vallecchi, 1973) e esordio e pretestò narrativo. Ma un'assassina senza citare, per la presenze spettrali. Le due vicende ne tradizionale, alla Simenon o al- Ammazzate il leone (Feltrinelli, l'epilogo serba delle sorprese: gioia dei lettori, almeno mezzo ca- fanno affiorare misteri antichi e re- la McBain: Breznitz, un poliziotto 1986), e ora arriva Due delitti, ap- l'inchiesta, anziché ricondurre talogo Adelphi. centi: storie di bambine scomparse più attento degli altri alla sofferen- partenente all'ultimo periodo della all'ordine e alla giustizia, si affos- sa tra le pastoie della corrotta bu- ai tempi dell'Occupazione tede- za degli esseri umani, anche dei MARIOLINA BERTINI produzione del messicano, scom- rocrazia messicana, e non impe- sca,di sanguinose vendette balca- colpevoli e dei reietti, vuole ad parso nel 1983. Due delitti, due disce il compiersi di un successi- niche, di scheletri a passeggio per ogni costo far luce sul caso di uno sequenze narrative, due punti di vista: Ibarguengoitia palesa nel ti- vo delitto che conclude l'opera. l'isola di Sant'Ariano, terreno di sconosciuto, il cui cadavere muti- tolo il dualismo che fa da motivo Niente cattivi veri, e niente detec- scarico di tutti i cimiteri di Venezia. lato è stato ritrovato in un bosco conduttore all'intera opera, sa- tive eroici. Solo personaggi ordi- Tra laboratori di maschere ad uso dei dintorni di Gerusalemme. Me- no tradizionale è la conclusione, piente lavoro di disvelamento dei nari alle prese con le loro piccole dei turisti e piazzette abbandonate, che salda in un unico cerchio an- meccanismi soggiacenti alla strut- mete private, e tra loro i due vec- ricche in altri tempi di vivacissima goscioso il delitto su cui l'ispettore tura classica del romanzo giallo. chi, ultime vestigia di una qualche animazione quotidiana, Zen impara Breznitz sta indagando e la sua La storia del crimine, che secon- moralità scaltra, costantemente a conoscere il volto nuovo della passione per la donna che lo ha do i canoni del genere non è og- insidiata dalla meschinità che ia sua città, dove minacciano di trion- abbandonato e che lo respinge getto di narrazione bensì ha statu- circonda. Due delitti dà l'idea di fare i ceffi poco rassicuranti di un con ostinazione implacabile. to di antefatto ricostruito in sede essere un romanzo dal carattere partito indipendentista retto da de- Tutt'intorno, la società israeliana è di indagine, acquista consistenza discreto che evita consapevol magoghi senza scrupoli. Tradotto colta attraverso una serie di cau- indipendente attraverso le parole mente picchi di complessità lette più tempestivamente, questo ro- stiche istantanee, che non rispar- di Marcos, il giovane protagonista raria. manzo del 1994 avrebbe avuto il miano né i poliziotti dalla mano che, a seguito di una sfortunata fascino dell'inchiesta ben fatta; ora EVA MILANO n.2 l'INDICF 48 SChedp1- DEI LIBRI DEL MESE BH Mondo antico sografici, raccolte di morti appa- era rimasto poco da conservare. edulcorate, non riuscirono tuttavia spreaux). Maria Grazia Ciani ha renti e di resurrezioni, analizza le L'interessante saggio, che lascia a riproporre a lungo una vicenda accostato alla propria traduzione fonti più emblematiche, quali l'epi- spazio a un'ampia raccolta di fonti dai contorni ormai sbiaditi. La Me- della Medea euripidea (Marsilio, ANTONIO STRAMAGLIA, Res inauditae, stola (VII) di Plinio il Giovane e lo suddivise per argomento, si chiude dea di Euripide diventò, come os- 1997) la Medea del drammaturgo incredulae. Storie di fantasmi nel mon- scritto lucianeo Gli amanti della con una domanda solo all'appea- serva Maria Grazia Ciani nell'intro- austriaco Franz Grillparzer, tradotta do greco-latino, pp. 547, Lit 58.000, menzogna, per giungere alla con- renza ingenua: gli antichi credeva- duzione alla presente antologia, da Claudio Magris (Marsilio, 1994), Levante, Bari 1999 clusione che, se nei cinque roman- no ai fantasmi? Stramaglia ne è "un punto di non ritorno", costituen- una tragedia dello "straniero" che zi greci canonizzati dalla tradizione convinto, e dimostra, pur consape- do il modello e il punto di riferimen- anticipa le contraddizioni delle so- Anche il mondo greco-latino ha bizantina compare solo una storia vole di un ampiq ventaglio di posi- to dialettico per tutte le Medee del- cietà multietniche, e infine la Lunga avuto la sua letteratura fantastica, di fantasmi, romanzi di questo ge- zioni (dallo scetticismo di Luciano la nostra tradizione occidentale: notte di Medea di Corrado Alvaro, una letteratura dell'irrazionale non nere dovettero esistere, se non al- alla pietas di Filostrato), la perti- una molteplicità di figure che po- rappresentata nel 1949 all'indomani indagata sistematicamente e in tro se si tengono presenti il versan- nenza del fatto letterario al mondo polano i generi più diversi in conte- delle persecuzioni razziali. Tre signi- parte trascurata. Questo libro na- te latino con le novelle fantastiche materiale: "anche quando narrava- sti spazio-temporali svariatissimi ficative variazioni per il personaggio sce da uno studio sui racconti di di Petronio e Apuleio, ma soprattut- no di fantasmi, gli antichi sapevano (dalla Germania alla Spagna, dal di una diversa, la cui integrazione fantasmi, un fenomeno letterario to i ritrovamenti papiracei, da cui di scrivere per esseri umani". Portogallo, alla Svezia, agli Stati impossibile conduce all'atto estre- che viene presentato come cam- emergono almeno i frammenti di • (A.M.A.) Uniti). Basti pensare che solo dal mo, alla proclamazione deila propria pione di una testualità più ampia e cinque storie di fantasmi, tra cui le 1775 al 1780 in Francia si ha no- estraneità alla cultura di Giasone. diversificata. Chi sono i fantasmi Storie fenicie di Lolliano. Non man- tizia di un ballet pantomime (No- Eroina romantica, la Medea di Grill- per gli antichi? Queste anime irre- ca la riflessione sulle forme di cir- verre), di un ballet tragique (Ve- parzer, vinta dal destino, invita il quiete come appaiono? Quali sono colazione e di consumo di questi stris), di un ballet terrible (De- consorte alla sopportazione e al- le loro caratteristiche e come si scritti, e parallelamente su una EURIPIDE, FRANZ GRILLPARZER, COR- l'espiazione: "Ci siamo incontrati per presentano il loro aspetto, la loro possibile tradizione orale, nonché RADO ALVARO, Medea. Variazioni sul essere infelici, ci separiamo nell'infe- corporeità incorporea e la loro vo- sul ruolo della scuola, da sempre mito, a cura di Maria Grazia Ciani, licità". La Medea di Alvaro uccide i ce? Le fonti di diversa natura dan- attenta a intingere di "meraviglio- pp. 222, Lit 10.000, Marsilio, Venezia figli per sottrarli a una maledizione no spesso risposte diverse e pro- so" le attività didattiche: l'invenzio- 1999 sociale e di razza, per sottrarli a una blematiche, rendono difficile ogni ne di un discorso pronunciato dal- persecuzione. Le sue ultime parole tentativo di schematizzazione. lo spettro di un defunto costituiva La versione del mito di Medea rivolte al popolo di Corinto istituisco- L'autore fa riferimento più frequen- un esercizio menzionato dai retori che Euripide portò in scena nel 431 no un ponte tra la cultura del pre- temente a costanti narratologiche, latini. Ma allora perché le ghost a.C. dovette probabilmente costi- sente e la civiltà classica, ripropon- ma non manca l'attenzione ai papi- stories dell'antichità sono andate tuire con la novità dell'infanticidio gono il senso profondo della trage- ri magici o alla tradizione cristiana, per lo più perdute? In parte la man- un evento di straordinario impatto dia, denunciano un impossibile de- che presenta un quadro di sostan- cata conservazione è da attribuire sul pubblico. Se i tragediografi del siderio di normalità: "Ci hanno la- ziale continuità con la tradizione al filtro del Medioevo occidentale: i secolo successivo, più propensi ad sciati soli. Sono andati a raccontare precedente. Il lungo saggio intro- demoni delle agiografie cristiane attirarsi le simpatie degli spettatori i nostri fatti, e a consolarsi di non es- duttivo individua, a partire dalle ori- spazzano via i fantasmi del mondo con finali meno sconvolgenti, tenta- sere né potenti, né ricchi, né forti". gini ellenistiche, trattateli! parados- greco-romano. A Bisanzio, invece, rono un recupero di versioni più (A.M.A.)

FERRUCCIO CONTI BIZZARRO, Poetica e critica letteraria co affiora già in Epicarmo, che rivolgeva a Eschilo quel- coevi e sul loro modo di poetare per le scene, ma si ri- nei frammenti dei poeti comici greci, pp. 208, Lit 80.000, le accuse di oscurità che si ritroveranno in bocca a Euri- fletteva, ad esempio, anche sulle prime sistematiche ri- M. D'Auria, Napoli 1999 pide nelle Rane aristofanee. E non mancava in Cratete cerche sul linguaggio, traendone spunto per mettere al- la dichiarata avversione per lo stile ridondante, mentre la berlina i sofisti e in generale gli intellettuali e le loro L'originale volume si apre con una premessa dal titolo ancora in Cratino era già presente quell'avversione per speculazioni filosofico-scientifiche. Un ampio commen- Appunti per una poetica della commedia, che precede le monodie euripidee che tornerà frequentemente in Ari- to correda la sezione del volume dedicata ai frammenti una serie di capitoli dedicati rispettivamente ai frammen- stofane. Nei confronti delle innovazioni musicali, estre- comici. Un altro aspetto della pratica teatrale eviden- ti di Epicarmo, Ecfantide, Cratino, Cratete, Ferecrate, Te- mamente conservatore appare l'atteggiamento dei comi- ziato in queste testimonianze è la possibilità di collabo- leclide, una scelta di testi in cui "il poeta comico rivela in ci: nel Chirone Ferecrate metteva in scena la Musica razione tra più poeti nella composizione di una trage- maniera più o meno esplicita la propria concezione personificata che denunciava le violenze subite da Mela- dia. Valga come esempio il fr. 41 di Teleclide, che una dell'arte (...) in cui apre le porte della propria officina". nippide, Cinesia, Frinide e Timoteo, la cui sperimenta- volta ancora prende di mira Euripide: "ecco Mnesiloco Lo studioso rintraccia in questo modo una nutrita se- zione appariva una pericolosa novità, una minaccia nei che cuoce una nuova tragedia per Euripide e c'è pure So- rie di spie che rimandano alle discussioni teoriche e alle confronti della paideia tradizionale. Le armonie lidie, crate che ci mette le fascine". riflessioni sulla pratica teatrale che dovevano circolare d'altronde, furono condannate da Damone e, più tardi, L'attacco, costruito con la consueta metafora culinaria, tra gli addetti ai lavori e che costituiscono il background da Platone. insinuava che addirittura Mnesiloco, il suocero di Euripi- da cui trassero spunto le osservazioni aristoteliche con- Se prima dell'esperienza alessandrina non si può par- de, e lo stesso Socrate, rappresentante della medesima cul- tenute nella Poetica. Già Cratino invitava beffardamen- lare di una vera e propria critica letteraria, nell'ambito tura sofistica, aiutassero il tragediografo a "cucinare" una te il tragico Acestore a curarsi di più dell' organizzazione dei comici, la cui produzione aveva come bersaglio po- nuova tragedia. della trama, della struttura dei suoi drammi. Ma anche lemico l'arte tragica, non solo si confrontavano opinio- la critica riguardante più specificatamente lo stile tragi- ni e si esprimevano preferenze e valutazioni sui poeti ANGELA M. ANDRISANO

CLAUDIA MONTEPAONE, LO spazio del Le rispettive fonti sono puntigliosa- deve all'intervento di Artemis (o in al- guente suicidio, la controversia (tra società". Equilibrato è il puntuale margine. Prospettive sul femminile nel- mente analizzate dalla studiosa, a ternativa di Dioniso). Il terzo capitolo gli Atridi e Teucro) per la sua se- commento di Sabina Mazzoldi, che la comunità antica, prefaz. di Pierre definire analogie e differenze tra le è dedicato ai Modelli di comporta- poltura, costituiscono i nuclei intor- affronta con ipotesi ampiamente Vidal-Naquet, pp. 241, Lit 35.000, varianti locali di riti e culti, fra le tra- mento netta comunità femminile anti- no a cui si costruisce la trama. La condivisibili anche le questioni te- Donzelli, Roma 1999 dizioni di madrepatria e colonie. ca. Oggetto dell'analisi il ruolo fem- soluzione risulta opera dell'antago- stuali più spinose. Nel caso della Vengono altresì indagati i miti di Ore- minile, anche all'interno della comu- nista Odisseo, vincitore lucido e rappresentazione del suicidio di Artemis è una dea vergine, ma ste e Ippolito, adolescenti legati alla nità pitagorica: si tratta di una breve sapiente mediatore. La presente Aiace, uno dei temi che più hanno presiede ai parti. È la dea che pre- fase della transizione, i cui approdi storia al femminile (le donne ancelle, edizione dell 'Aiace è introdotta con sollecitato l'intervento dei critici, la siede al passaggio da fanciulla a (Nemi, Trezene a seconda delle va- le donne serve nella precettistica pi- squisita sensibilità da Maria Grazia studiosa appare, tuttavia, estrema- donna "addomesticata" e, dunque, rianti mitiche) dopo faticosi percorsi tagorica, le donne nella città del Ciani. La studiosa pone l'accento mente cauta. Credo che la presen- si tratta di una divinità il cui culto ri- riconducono a spazi marginali come buon governo) a partire proprio dal- sugli antefatti epici, in particolare za nel testo di un, deittico funziona- sulta centrale nell'organizzazione il bosco sacro, rappresentazione la paideia iniziatica per Artemis ad sulle famose armi di Achille, una le a richiamare l'attenzione sulla della vita sociale del mondo greco- per antonomasia dello spazio inter- Atene e a Sparta. seconda armatura, in verità, che spada (e che induce pertanto a romano. Intorno a questa divinità è medio di ambito artemideo. La se- (A.M.A.) l'eroe omerico aveva indossato nel- propendere per la visibilità sulla costruito il libro di Claudia Monte- conda sezione, che si apre con un lo scontro con Ettore: uno scontro scena almeno dell'arma se non an- paone, che si articola in tre parti, fra contributo (Artemis Laphria) di Etto- fortemente simbolico tra le antiche che dell'eroe) non sia elemento uti- loro collegate da un filo rosso che re Lepore, rivolto ad analizzare l'epi- (sottratte da Ettore a Patroclo) e le le a dirimere il problema. L'enfasi porta dalla periferia al centro della teto in questione, comune peraltro a nuove armi dello stesso Achille. con cui Aiace cita la propria arma polis, dalle esperienze del margine più divinità e denotante mobilità e SOFOCLE, Aiace, a cura di Sabina Maz: Solo la lancia non viene sostituita costituisce piuttosto elemento reto- alla vita integrata. Al rigore filologico passaggio, affronta questioni relati- zoldi, prefaz. e trad. dal greco di Ma- tra prima e seconda armatura: Pa- rico atto a coinvolgere il pubblico l'autrice affianca le prospettive an- ve al rapporto margine/centro attra- ria Grazia Ciani, pp. 230, Lit 25.000, troclo non avrebbe saputo usarla. prima del drammatico passàggio tropologiche di scuola francese at- verso la riflessione su modelli mitici, Marsilio, Venezia 1999 Si tratta di armi fatali per chi le ere- all'Ade. Che, tuttavia, pur annun- traverso l'utilizzo della categoria del- quali le vicende delle Pretidi e di Me- dita. La sottrazione dell'armatura a ciato dall'eroe sulla scena, non do- la liminalità, che risulta sottesa alle lampo, cui vengono accostati casi di L'antefatto della tragedia sofo- un eroe rappresentato come "ba- veva realizzarsi materialmente sot- diverse ipotesi ricostruttive. Il primo segno analogo, quali le sventure di clea in questione (probabilmente la luardo dei Danai", la cui irriducibi- to gli occhi degli spettatori. La suc- contributo è dedicato alle Brauronie- Alexidamos, atleta cantato da Bac- più antica pervenutaci) consiste lità anticipava già nell'Odissea cessiva e singolare nuova entrata Munichie, feste attiche legate ai riti chilide, o le "pretese" del vate Tisa- nel contrasto tra Aiace e Odisseo l'isolamento che diverrà tipico del Coro segnala inequivocabil- di iniziazione delle fanciulle che si meno, di cui racconta Erodoto. Lo per le armi di Achille. La follia del dell'eroe sofocleo, "segna la fine di mente un cambio di scena, isti- travestivano da orse a simboleggia- schema iniziatico, che veicola abi- disonorato protagonista (ha fatto un'era". La tragedia sofoclea mette tuendo nuove coordinate spazio- re la ferinità della loro condizione pri- tualmente anche altre trasformazio- strage di bestie e guardiani, e non in luce "l'inizio di una storia che ha temporali, in un teatro ancora igna- ma delle nozze, e contestualmente ni, risulta sotteso a queste narrazio- di guerrieri Achei, solo in virtù come modello Odisseo, l'uomo del ro di espedienti illusionistici. alle analoghe tradizioni occidentali. ni, in cui la guarigione-soluzione si dell'intervento di Atena), il conse- domani, il cittadino di una nuova (A.M.A.) N.2 49 '•SCHEDE*riNDICF'

V/dei libri del mese ••

tura costituita dal succedersi degli che presiedettero alla loro realizza- ba, ma ricostruisce il complesso CAROLE FINK, Marc Bloch. Biografia di Storia avvenimenti e dal mutare delle re- zione. L'analisi fa prevalentemente mondo sociale, economico e poli- un intellettuale, ed. orig. 1989, trad. lazioni si innesta l'analisi delle im- ricorso a fonti coeve - archivistiche tico connesso con l'abbigliamento dall'inglese di Piero Bairati, pp. 397, CLAUDIO AZZARA, Le invasioni barba- magini non semplicemente dei so- come bibliografiche -, mentre vie- attraverso una grande quantità di Lit 49.000, La Nuova Italia, Firenze riche, pp. 174, Lit 18.000, il Mulino, vrani, bensì dell'autorità così come ne menzionata soltanto nei suoi materiale edito e inedito: inventari, 1999 Bologna 1999 le persone di Carlo V e Filippo II di- tratti essenziali l'ormai sterminata norme suntuarie, statuti, sermoni versamente ne furono interpreti nel letteratura su "corpi fisici", "corpi di predicatori, cronache cittadine, Una scommessa, quella dell'au- L'incontro latino-germanico fu il Cinquecento meneghino. Stemmi, mistici", figure istituzionali e figure novelle, libri di memorie e trattati. trice americana: intrecciare una processo chiave • del passaggio monete, archi trionfali sono studiati sacrali dei regnanti, accennata co- Il contributo di alcune discipline, biografia "pura" con un pezzo im- tra la tarda antichità e l'alto Me- alla luce del momento nel quale me inevitabile implicito sostrato, come la storia dell'arte, è volonta- portante di storia della storiogra- dioevo: un incontro complesso, vennero prodotti, e spiegati attra- senza dover essere ogni volta ripe- riamente accantonato: troppi sono fia, puntando più sulla prima che che coinvolse tutti gli aspetti del verso vicende e personaggi che li tuta. L'abilità nella sintesi e l'atten- infatti i problemi coinvolti nella sto- sulla seconda. La scommessa è vivere associato, e che dal punto resero possibili, li vollero e li idea- zione al fulcro del tema permettono ria delle vesti per poter essere pa- stata vinta solo in parte, perché i di vista militare e politico si mani- rono. Si rivelano così precise stra- all'autore di contenere tanta debor- droneggiati da un unico studioso singoli passaggi della vicenda festò nelle invasioni barbariche e tegie comunicative, ulteriormente dante materia in meno di 300 pagi- che, per di più, non ha per l'Italia biografica fanno scarsa luce sulle nella formazione dei regni roma- articolate su differenti livelli di de- ne di testo, elemento non irrilevan- a disposizione l'abbondanza te- fasi dell'attività dello storico: ma la no-germanici. Il volume di Azzara, codificazione, che muovevano dai te nel migliorarne la leggibilità. desca e francese di ricerche pre- ricchezza d'informazione rende in sotto un titolo del tutto tradiziona- piani complessi degli artefici per Ben curato editorialmente, il volu- cedenti. I capitoli sono quattro. I ogni caso molto utili queste pagi- le, contiene un'esposizione rapida raggiungere i colti, dotati degli me è pure arricchito da un utile ap- primi due contengono la descri- ne. Sul piano personale campeg- e ordinata delle più recenti acqui- strumenti necessari a un'almeno parato iconografico, senza il quale zione di quanti e quali abiti appar- giano la formazione all'interno di sizioni della ricerca sul tema del parziale analisi e comprensione, meno pienamente se ne potrebbe- tenevano in età bassomedievale a una famiglia di insegnanti ebrei, grande incontro di culture che die- ma che nel contempo erano anche ro apprezzare i contenuti. Merita persone di diversi ambiti sociali (il r'umorismo talora sarcastico", un de vita al Medioevo. La trattazio- in grado di suscitare il semplice l'anacronistica fatica di tagliare le secondo, in particolare, è dedica- carattere giudicato dai suoi stu- ne, pur non rinunciando alla com- meravigliato stupore dei ceti popo- pagine. to alla.città di Bologna, che l'autri- denti "elegante, ineccepibile, di- plessità del tema, ha uno scopo lari, i quali comunque identificava- FRANCESCA ROCCI ce ha studiato più a fondo). Il ter- stante", una certa moderazione- essenzialmente divulgativo, e si no stabilmente simbolo e perso- zo capitolo si occupa delle "botte- lontananza dalla politica che con- concentra in particolar modo nel naggio, sentimento che quel sim- ghe delle vanità" - da dove prove- trasta poi, tragicamente, con la correggere alcune idee radicate bolo veicolava e individuo che lo nivano gli oggetti ritrovati nelle ca- sua fucilazione come combattente nella cultura diffusa (e nella ricer- incarnava, finendo quasi per sosti- se medievali -, per farci conosce- della Resistenza nel 1944. Sul pia- ca storica fino a pochi anni fa), ri- tuire l'immagine allegorica alla per- MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI, re il costo degli oggetti, ma anche no intellettuale Fink dà giusto pe- cercandone in alcuni casi le origi- sona fisica di un sovrano lontano e, Guardaroba medievale. Vesti e società il lavoro e i guadagni dei produttó- so all'idea di Bloch della "memoria ni culturali e ideologiche. Azzara sostanzialmente ignoto. Senza ce- dal XIII al XVI secolo, pp. 380, ri: qui la storiografia non era ca- che deforma", al forte scetticismo propone una cronologia lunga, dal dere al piacere del descrittivismo o Lit 44,000, il Mulino,. Bologna 1999 rente, e le ricerche sul lavoro arti- rispetto ai giornalisti e all'informa- IV al X secolo: la scelta è infatti delle catalogazioni, l'autore rimane gianale si sono rivelate preziose. zione di massa, al rifiuto dell'ope- costantemente attento al fine per il quella di non soffermarsi solo sul- La moda è un tema di moda, ma Infine il quarto capitolo, dedicato ra storica come "grande disegno", quale esamina le immagini, privile- la creazione dei nuovi assetti con- il libro non è frivolo. Non si limita all'uso sociale di vesti e ornamen- alla polemica contro il "senso vol- giando l'interpretazione e sottoli- seguenti alle invasioni, ma di com- infatti a curiosare nelle case me- ti, si interroga sulla maggiore o gare del presente" (che poteva neando via via nessi e strategie prendere l'intera fase di mobilità dievali per descriverne i guardaro- minore consapevolezza di quel- condizionare sia la pratica storica delle popolazioni nomadi ai confi- l'uso. L'autrice dimostra che il sia l'insegnamento), alle sue criti- ni dei territori rorhanizzati. Si va concetto di moda nacque appun- che per l'insensibilità tedesca ver- quindi dai primi processi di assi- to fra i secoli XIII e XIV, quando so il comparatismo! Era contrario milazione tra Germani e Romani, si affermò persino una scientia alle spiegazioni onnicomprensive fino alle minacce saracena, unga- habitus, legata al modo di appari- (dal marxismo a Spengler), men- ra e normanna che colpirono ampi re e a codici basati su colori, for- tre aveva rispetto per "chi, come settori d'Europa tra X e XI secolo. me e tessuti per rappresentare Durkheim, suggeriva metodi di let- gerarchie e (unzioni istituzionali. tura dei passato. Ma non è qui che LUIGI PROVERO Ovviamente risulta che, a fronte si trova il meglio dell'opera (lascia della relativa staticità della cam- perplessi, ad esempio, la centra- pagna, il succedersi delle fogge lità della "patria" come fattore era molto più rapido e accentuato condizionante delle sue scelte nella società urbana, che attra- storiografiche). Meglio cercare SILVIO LEYDI, Sub umbra imperialis aquila?. Immagini del potere e consenso verso il linguaggio delle vesti co- notizie sul rapporto con Febvre, politico nella Milano di Carlo V, municava età, condizione sociale sull'ansia di viaggi e contatti, sulla e personale, e persino gli stati scelta di un maggiore tecnicismo pp. 334, s.i.p,, Olschki, Firenze 1999 d'animo dei c/Ves: l'abbigliamen- per essere accademicamente at- to costituiva infatti un linguaggio tendibile alla vigilia della sua chia- Anomalo per le metodologie de- semplice e compreso da tutti. Già mata alla Sorbona nel 1936, sul- gli storici istituzionali, lontano dalla allora l'Italia faceva scuola in que- l'inserimento fra i giovani resisten- pura storia dell'arte (come quasi si sto campo e c'era il "vestire a la ti come fossero una famiglia. Il li- schernisce l'autore), questo saggio taliana". Molto utile il piccolo bro manifesta i suoi limiti nel capi- di Silvio Leydi ricostruisce i rappor- glossario finale, che spiega con tolo L'eredità di Bloch, ma è inte- ti politici tra Impero e città di Mila- chiarezza il significato di lemmi- ressante là dove testimonia dei di- no, esaminando un caso locale, noti e tuttavia mai ben collegati a ciassette anni di insegnamento a per un'estensione limitata di tem- un'immagine. Strasburgo. po, in modo tutt'altro che localistico o microstorico. Su una solida strut- PATRIZIA CANCIAN ANTONELLA FALOPPA

QUENTIN SKINNER, Machiavelli, ed. orig. 1981, trad. prenderne il significato è necessario, ma non sufficiente, fa- vera la scarsa duttilità - Machiavelli si oppone a questa dall'inglese di Anna Colombo, pp. 112, Lit 16.000, re riferimento al contesto storico e politico: bisogna altresì concezione tradizionale, e tale posizione si riflette in una il Mulino, Bologna 1999 sforzarsi di intendere il testo come una precisa scelta, una precisa scelta linguistica: egli usa il termine "virtù" non per presa di posizione, operata all'interno di vari linguaggi di- indicare il possesso di una serie di qualità morali, bensì Questo libro, scritto nel 1981 e già pubblicato in Italia sponibili e noti (i "giochi" di Wittgenstein). E siccome, a con significato euristico, ossia come la capacità di rinun- nel 1982 da Dall'Oglio, proviene dalla penna di uno dei suo parere, è vero che la realtà condiziona il linguaggio, ma ciare, in caso di necessità, a tali qualità, per adeguare il maggiori studiosi del pensiero politico europeo di età mo- anche che i linguaggi disponibili condizionano il modo di comportamento alla "qualità dei tempi" (ma su questo derna, autore nel 1978 di Le origini del pensiero moder- esprimere e di pensare progetti, le scelte linguistiche di un punto l'effettiva posizione di Machiavelli pare più proble- no (il Mulino, 1989). Forse perché ripropone in buona autore rimandano all'elaborazione di una particolare posi- matica). Tale accezione viene mantenuta anche nei Di- misura le tesi sostenute in questo àmpio studio, che si è zione politica piuttosto che di un'altra. scorsi, dove l'attore politico non è più un individuo ma subito imposto all'attenzione, il libro su Machiavelli è sta- Se, in linea di principio, si può dubitare che uno scritto- una repubblica, che si trova a dover porre gli "ordini" ne- to, in proporzione, meno commentato. Eppure si tratta di re operi sempre scelte precise, consapevoli e univoche cessari per conseguire fama, onore e reputazione, gli stessi un'eccellente introduzione al pensiero politico del Segre- nell'adozione di un linguaggio rispetto a un altro, questo obiettivi cui mira il principe. Skinner è molto acuto nel co- tario, agile, di piacevole lettura, sempre molto chiara metodo di lettura si rivela proficuo nel caso di Machiavel- gliere, dietro 1'analisi di Machiavelli, uri antitesi costante e latente con l'incapacità politica dimostrata da Firenze nel nell'esposizione, quindi consigliabile anche al grande pub- li. Skinner insiste infatti sul connubio, nella vita del Se- prendere decisioni politiche altrettanto funzionali. blico, perché concilia rigore scientifico e semplicità - che gretario, tra formazione umanistica e pratica politica: le non vuol dire semplificazione. Legazioni - i rapporti che Machiavelli inviava a Firenze Si arriva così alle Istorie fiorentine, in cui il Segretario Ma il tratto distintivo e più interessante del libro è l'im- quando era in missione diplomatica - attestano quell'espe- volge uno sguardo non solo disincantato, ma venato di rienza politica diretta che permette al Segretario di rifiuta- postazione. Esso è infatti una lucida applicazione di un me- amaro sarcasmo alla storia della sua città. Sebbene si con- re, nel Principe, la concezione dell'agire politico tipica del todo di studio dei testi che rappresenta il maggior contri- cluda con accenti amari, il percorso intellettuale di Machia- genere degli specula principium, centrata sul rispetto del- velli, così come è ricostruito da Skinner, non manca di eser- buto di Skinner alla storia del pensiero politico. Recupe- le virtù cardinali. Riflettendo sul comportamento politico rando le tesi di Wittgenstein (la teoria dei "giochi"), del citare, oggi, un estremo fascino per la connessione tra pas- di Cesare Borgia e di Giuliano Della Rovere, futuro Papa sione civile e riflessione politica di cui è testimonianza. pragmatismo e di Austin, Skinner considera i testi politici Giulio II - dei quali ammira i caratteri ma a cui rimpro- come una serie di "atti linguistici". A suo avviso, per com- MARCO PLATANIA - IHÉEB,, - ^^ DEI LIBRI DEL MESE™

Storia e politica gittimo", proseguendo poi nella ri- GUSTAVE LE BON, La psicologia del so- forza politica a suo dire capace di francese l'anno successivo, dal volta contro il mutato governo. L'in- cialismo, ed. orig. 1896, trad. dal fran- interpretare l'ormai sopraggiunta che la polemica con Tarde per la sieme di episodi, più o meno cese di Walter Marossi, pp. 326, era delle folle. Beninteso, si tratta- primogenitura della scoperta del Folle controrivoluzionarie. Le insor- cruenti, noti o semisconosciuti, fa Lit 35.000, M&B Publishing, Milano va per l'autore di una iattura. Libe- concetto di "folla". Diversamente genze popolari nell'Italia giacobina e riflettere su interpretazioni tradizio- 1999 rale della tradizione tocquevillia- dal maestro Lombroso e da tanti napoleonica, a cura di Anna Maria nali (i moti come prodromi del Ri- na, Le Bon pensava che l'avvento suoi allievi, Sighele non divenne Rao, pp. 389, Lit 48.000, Carocci, Ro- sorgimento), dialettiche acquisite SCIPIO SLGHELE, L'intelligenza della del socialismo avrebbe condotto socialista, ma fu tra i fondatori del ma 1999 (città/campagne) e sullo stesso ter- folla, ed. orig. 1903, a cura di Mirella la civiltà occidentale a una dittatu- nazionalismo italiano, da cui si mine "controrivoluzionari". Pasini, pp. 190, Lit 25.000, Name, Ge- ra spietata e infine alla decadenza staccò però a ridosso della morte, Si presentano ora a un più vasto FRANCESCA ROCCI nova 1999 e al tramonto. Molti topoi del futu- avvenuta nel 1913, in polemica con pubblico, con poche integrazioni, i ro discorso anticomunista potreb- l'imperialismo e l'antidemocratici- saggi apparsi nel 1998 sulla rivista La "psicologia delle folle" non bero essere trovati qui, benché ri- smo di Enrico Corradini e compa- "Studi Storici", dedicati alle "van- ha mai smesso di raccogliere i di- volti contro figure democratiche gni. L'intelligenza della folla è una dee" italiane. Non si tratta di videndi del'successo. Nata come come Jean Jaurès. Testo tra i più raccolta di studi redatta dall'autore un'analisi complessiva né di un bi- sottodisciplina eminentemente importanti di Le Bon, La psicolo- nel 1903, che fin dal titolo inverte la lancio (accennato, però, con peri- positivistica e "ottocentesca", es- gia del socialismo alterna, come tendenza a considerare la folla un zia/da Anna Maria Rao nell'intro- sa sembra aver predetto mille fe- sempre in lui, pagine di tono pro- fenomeno negativo, menante alla duzione), ma di undici diversi casi nomeni del secolo che ci lascia- fetico che, lette più di un secolo decadenza. Inseparabili dalla mo- che abbracciano l'Italia da nord a mo dietro. Fondatore ne fu come dopo, suscitano qualche brivido, dernità, le folle possono persino sud, tra fine Settecento e primo Ot- noto il francese Gustave Le Bon. e prolissità banali a non finire. A costituirne una ricchezza, purché tocento. Più che gli elementi comu- Più che inventore, con una produ- dispetto di'ciò, non si può che ben guidate, compito non rivestito ni - ruolo della Chiesa e, spesso, zione sterminata a metà tra saggi- ammirarne la capacità di studiare dal Parlamento italiano (cfr. il sag- direzione dall'alto - emergono le stica e divulgazione egli fu il vol- i movimenti collettivi alla stregua gio celeberrimo Contro il parlamen- peculiarità, con ogni fenomeno for- garizzatore di ricerche iniziate an- di religioni politiche. Se nel 1896 tarismo, apparso nel 1895 e qui ri- temente radicato nellé vicende lo- ni prima dal francese Alfred de Le.Bon era uno dei pochi spinti su stampato). Anche in Sighele, come cali, meno in una definita ideologia Tarde e dall'italiano Cesare Lom- tale via, oggi gli storici hanno ca- in Le Bon, non manca un involonta- antirivoluzionaria, anche se le rifor- broso. La psicologia del sociali- pito che non si comprende l'età rio profetismo (come nel saggio su me finirono non di rado per scate- smo (1896), ora tradotto per la delle folle se non penetrandone i La folla e Gabriele D'Annunzio, do- nare il malcontento popolare. I mo- prima volta in italiano, seguì di un miti e le rappresentazioni. Uno de- dici anni-prima delle "radiose gior- ti trovarono origine nelle strettezze anno la pubblicazione del best- gli autori a cui Le Bon per cosi di- nate") e un certa cupio dissolvi, economiche come nella cancella- seller Psicologia delle folle (1985; re si ispirò fu Scipio Sighele. Trie- che spiegano il ritorno ciclico e il zione di privilegi acquisiti; vi fu chi Longanesi, 1980). Nel nuovo lavo- stino, allievo di Lombroso, nel relativo successo degli "psicologi difendeva vecchi usi religiosi, ac- ro, Le Bon mostrava l'irresistibile 1891 pubblicò La folla delinquen- delle folle". canto a chi si ribellò al sovrano "le- avanzata del socialismo, unica te (Marsilio, 1985), tradotto in MARCO GERVASONI

RAOUL VANEIGEM, Noi che desideriamo senza fine, la ricchezza non nasce più dalla produzione ma dal de- sul rapporto tra corpo e merce, e per un altro al marxi- ed. orig. 1996, a cura di Sergio Ghirardi, pp. 134, naro in quanto tale, e nella quale il nesso tra valore d'uso smo, quanto meno a quel marxismo critico che alcuni de- Lit 24.000, Bollati Boringhieri, Torino 1999 e valore di scambio delle merci sarebbe prossimo a salta- cenni or sono aveva prodotto opere come II capitale to- re, poiché "il valore d'uso tende a zero e il valore di scam- tale di Jacques Camatte (pubblicato in Italia da Dedalo Lo scrittore belga Veneigem è considerato, con il fran- bio verso l'assoluto". Tutto ciò preluderebbe addirittura nel 1976). Il tutto inserito in una visione, insospettabil- cese Guy Debord, l'esponente più significativo di quella alla fine della società produttrice di merci (cioè dei beni mente ottimista, per cui le prossime generazioni sareb- teoria critica radicale della società nota come situazioni- e dei servizi in forma di merce) e costituirebbe la base per bero destinate a realizzare una rivoluzione mondiale che smo (dal nome della Internazionale Situazionista, il col- il passaggio a una nuova società, in grado di recuperare restituirà a ogni uomo (e donna), la proprietà integrale lettivo intellettuale attivo dal 1958 al 1972 le cui tesi in- la dimensione perduta del valore d'uso e di ricostruire del proprio essere (l'ultima parte del volume si intitola fluenzarono i movimenti giovanili di protesta in Euro- quanto secoli di alienazione hanno distrutto, a partire Bambini che dissiperete l'incubo del vecchio mondo). pa). Questo veloce pamphlet, scritto per aforismi, con il dalla terra stessa, dalle produzioni agricole semplici, dal Negli ultimi anni i libri di Veneigem erano pubblicati in consueto linguaggio situazionista lapidario e suggestivo, rapporto con la natura. Ed è in questo ambito (definito Italia solo dall' editrice underground torinese Nautilus. contiene un'analisi per certi versi sorprendente. Non si da Vaneigem,.per la verità un po' confusamente, come Ora invece scende in campo una grande casa più inserita limita infatti a ribadire la contrapposizione radicale tra "neocapitalismo") che gli individui avrebbero la possibi- nel mercato, ed è probabile che ciò consenta una circola- l'insopprimibile "desiderio di vivere" degli individui e le lità di ristabilire regole naturali di desiderio e di vita, per zione più ampia delle sue tesi. Bisognerà avvertirne al- regole della società mercantile, ma traccia il quadro di secoli rimosse dalla cultura delle società (e i cui soggetti cuni intellettuali e politici nostrani, sempre preoccupati una evoluzione che starebbe modificando alla radice le principali sarebbero le donne, le uniche ad aver messo al da quanto si agita nel mondo degli squatters: potrebbero relazioni sociali, ponendo le basi per una nuova, immi- centro della propria liberazione il tema del corpo e del documentarsi un po' e aver modo di capire qualcosa del- nente (o addirittura già in atto) rivoluzione planetaria. piacere). È evidente, in queste argomentazioni, un in- la controcultura di certi ambienti (senza per questo, pro- Le più recenti trasformazioni del capitalismo avrebbero treccio di influenze culturali che rimanda per un verso al- babilmente, trarne alcun conforto). creato una immensa "economia parassitaria", nella quale la riflessione sul postmoderno e alle tesi di Baudrillard MARCO SCAVINO

FRANZ NEUMANN, Behemoth. Struttu- compresenza nel nazionalsociali- saccheggio austro-germanico suc- LAURENCE COUPÉ, Il mito. Teorie e sto- guardato in volto la Gorgone del mi- ra e pratica del nazionalsocialismo, ed. smo di "normatività" e "discrezio- cessivo al trattato di Brest-Litovsk. rie, ed. orig. 1997, trad. dall'inglese di to. Le pagine più intriganti del libro orig. 1942, trad. dall'inglese di Mario nalità". La tesi di Neumann - affer- Successivamente lottò contro il go- Bianca Lazzaro, pp. 171, Lit 30.000, sono quelle in cui si ripercorrono i Baccianini, introd. di Enzo Collotti, ma Enzo Collotti nelle pagine intro- verno democratico "statalista" dei Donzelli, Roma 1999 miti dell'apocalisse e della fine, il lo- pp. 608, Lit 45.000, Mondadori, Mila- duttive all'opera, ampliate per la "petliuristi" e promosse la realizza- ro circolare all'interno di quella che no 1999. nuova edizione - appare però per- zione in Ucraina di "libere comu- Il Novecento, banalmente consi- Krzysztof Pomiam chiama "semio- sino più radicale di quella di ni", senza controlli o aiuti statali. I derato il "secolo delle ideologie", sfera". Il mito costruisce così un lin- Già edito in italiano da Feltrinelli Fraenkel: il nazionalsocialismo ave- machnovisti dovettero poi affronta- può essere ribattezzato come il "se- guaggio capace di riprodursi ai nel 1977, il fondamentale lavoro di va condotto alla dissoluzione dello re sia le invasioni controrivoluzio- colo dei miti". Quelli politici sono proprio interno, attraverso quello Franz Neumann descriveva nel '42 Stato, la quale, facendo emergere narie "bianche", sia i tentativi da stati a lungo studiati, da George L. che l'autore chiama "impulso mito- la Germania nazionalsocialista co- la necessità della decisione del ca- parte dell'Armata Rossa e dei co- Mosse a Emilio Gentile. Meno quelli poietico". Si comprende così come me un mostro disordinato e caoti- po, finiva coi costituire la base del munisti di imporre il proprio con- che hanno attraversato i reticoli so- il nostro secolo, attraverso le diver- co, in sovversione permanente, potere di Hitler. trollo sulla regione. Quando questi ciali e dell'immaginario. Del resto i se rappresentazioni dei suoi attori, una sorta di "poliarchia endocon- GIOVANNI BORGOGNONE ultimi si accorsero dell'impossibi- primi non avrebbero potuto darsi sia stato abitato dal senso della fine flittuale". Definizioni come "bolsce- lità di "assorbire" il movimento di senza il supporto dei secondi. L'at- e al tempo stesso da quello della ri- vismo bruno", "capitalismo di Sta- Machno, incominciò, da parte del- tività letteraria, che della nostra so- generazione, talmente intrecciati to", "collettivismo burocratico" non la stampa sovietica, una sistemati- cietà dell'immaginario culturale è l'uno e l'altro da poter essere con tenevano conto, secondo Neu- ca opera di denigrazione: i mach- quasi l'epitome, fu nel nostro secolo difficoltà disgiunti. Di particolare in- mann, dei reali antagonismi capita- PETR ARSHINOV, Storia del movimento novisti vennero dunque presentati caratterizzata da una rincorsa al mi- teresse sono anche le incursioni di listici ancora operanti in Germania machnovista, ed. orig. 1924, presentaz. semplicemente come volgari ban- to, come ben mostra il lavoro di Coupé nel mito del Primo maggio, e di un'economia condotta prag- di Giorgio Sacchetti, prefaz. di Voiin, diti, Machno come un brigante Coupé, teorico della letteratura di soprattutto nel movimento operaio maticamente, senza un progetto pp. 226, Lit 20.000, Samizdat, Pescara controrivoluzionario. Arshinov sot- scuola inglese. Identificando alcu- inglese, analizzato attraverso gii unitario e rigoroso. L'autore propo- 1999 tolinea, infine, il carattere schietta- ne' aree di declinazione del mito scritti di un filosofo e antropologo neva, dunque, una configurazione mente anarchico del machnovi- (l'Ordine, il Caos, la Fine), lo studio- come Kenneth Burke. La felicità del totalitarismo ben diversa dalla Quest'opera venne pubblicata smo, pur essendo mancato, a suo so supera i confini della storia lette- delle pagine di Coupé si spegne un diffusa immagine di esso come da Pétr Arshinov in esilio, dopo il avviso, un vero appoggio da parte raria per mostrare che poeti come poco nella seconda parte, dove l'in- una forma di "iperstatalismo" effi- fallimento dell'esperienza machno- degli intellettuali anarchici russi. Thomas Stearn Eliot, romanzieri co- telligente eclettismo dell'autore la- cientemente organizzato e rigida- vista in Ucraina. Nestor Machno, Tra questi soltanto Voiin, autore me Joseph Conrad, antropologi co- scia il posto a ricostruzioni teoreti- mente gerarchizzato. In questa un contadino ucraino che aveva anche della prefazione al libro, mi- me James George Frazer, semiolo- che, tra antropologia, teoria della prospettiva, l'opera di Neumann è appreso le idee di Bakunin e di se a disposizione del movimento le gi come Roland Barthes, registi ci- letteratura e sociologia, che lascia- stata frequentemente associata a Kropotkin, era stato capace di uni- sue capacità, le sue forze e le sue nematografici come Francis Ford no senza risposte molte delle que- quella del 1941 di Ernst Fraenkel, ficare un ampio movimento rivolu- cognizioni. Coppola e iast but not least rock stioni avanzate. The Dual State, che descriveva la zionario contadino che si ribellò al GIOVANNI BORGOGNONE star come Jim Morrison, abbiano MARCO GERVASONI riNDICF ^Schede DEI LIBRI DEL MESE Egregio Signor Sindaco. Lettere dei cit- FRANCO REVIGLIO, Sanità. Senza vin- nonostante una spesa pubblica pro- STEFANO BALDI, RAIMONDO CAGIANO Società tadini e risposta dell'istituzione sui pro- coli di spesa?, pp. 160, Lit 20.000, il capite inferiore a quella degli altri DE AZEVEDO, La popolazione italia- blemi della sicurezza, a cura di Marzio Mulino, Bologna 1999 paesi industriali. Tuttavia, come ri- na verso il 2000, pp. 168, Lit 18.000, GIORGIO TONOLO, Adolescenza e Barbagli, pp. 240, Lit 24.000, il Muli- corda Amartya Sen, premio Nobel il Mulino, Bologna 1999 identità, pp. 336, Lit 36.000, il Muli- no, Bologna 1999 Non è necessario condividere gli per l'economia, nuove misure non si no, Bologna 1999 elementi che Reviglio giudica positi- accompagnano necessariamente a Le trasformazioni demografiche Questo libro è il prodotto di vi o negativi dell'attuale proposta di incrementi di spesa: il problema non in atto sono sempre più oggetto di Il libro presenta i risultati di una un'idea semplice quanto originale riforma del sistema sanitario nazio- sembrerebbe dunque relativo alia un dibattito vivace, ma troppo serie di indagini sugli adolescenti in del suo curatore: analizzare le let- nale italiano per ritenere produttiva disponibilità/necessità di risorse cre- spesso dominato da luoghi comuni Italia, realizzate nel periodo com- tere e petizioni sui temi della crimi- ia lettura del suo libro. Affrontare il scenti, quanto alla ridefinizione della e disinformazione. È questo invece preso fra il 1990 e il 1998 dai Co- nalità e del degrado urbano inviate tema della sanità non è infatti sem- destinazione delle risorse che la cre- un volume utile per chi intende di- spes (l'Associazione dei centri di dal 1990 al 1998 al Sindaco di Bo- plice. Come sottolinea l'autore, le scita economica genera. sporre di un quadro della situazio- orientamento scolastico professio- logna e riportate nella parte centra- emozioni dell'opinione pubblica al ri- NICOLETTA Bosco ne demografica italiana completo, nale e sociale) su più di 12.000 le del volume, per comprendere la guardo sono veramente "a nervi' aggiornato e rigoroso. Opera a ca- soggetti. L'obiettivo è quello di for- diffusione di quella paura del crimi- scoperti". A questo si aggiunge la rattere divulgativo, in essa vengo- nire un quadro unitario e globale ne che sembra aver contagiato le difficoltà di definire one best way, no riportate numerose informazioni del fenomeno adolescenziale, ana- grandi città italiane. Barbagli, so- nel difficile tentativo di individuare sui principali comportamenti de- lizzando sia le sue dinamiche evo- ciologo. esperto nell'analisi della una via tra statalismo e liberismo, e BRUNO MANGHI, I benestanti, mografici e sono evidenziate le lutive sia i fattori che ne influenzano criminalità predatoria, attraverso la presenza di interessi corporativi e pp. 116, Lit 18.000, Marsilio, Venezia problematiche legate alle migrazio- lo sviluppo. L'approccio adottato è una lettura attenta di questi e altri contrapposti che rendono la pratica- 1999 ni, all'invecchiamento della popola- interdisciplinare. La categoria documenti (lettere ai giornali, stati- bilità delle diverse alternative alta- zione e ai bassi livelli di fecondità dell'identità, nella formulazione di stiche criminali e indagini sulla si- mente controversa. Il volume ha il Una "conversazione amichevo- italiani. Gli autori giungono a deli- Erik Erikson, viene proposta come curezza compiute in altre parti pregio di collocare il discorso sulla le" fondata sulle percezioni e sulle neare gli attuali processi demogra- chiave di lettura del cammino di d'Italia) riesce a dimostrare come i riforma nell'ambito di una prospetti- congetture dello scrivente più che fici attraverso un'interessante anali- maturazione che è tipico dell'adole- tra i cittadini bolognesi si sia diffu- va più ampia che mostra vincoli e ri- sulla scientificità del lavoro propo- si degli ultimi cinquant'anni. A ogni scenza. Dato il carattere intersog- sa una forte insicurezza, derivante sorse utili per riflettere sulle conse- sto. Tale è l'intento esplicitamente decennio è dedicato un capitolo, gettivo dell'identità, particolare at- non tanto dall'incremento delia cri- guenze che. scelte differenti potreb- dichiarato da Manghi. Dopo de- nel quale si tracciano le dinamiche tenzione è rivolta all'esperienza re- minalità, quanto dalla constatazio- bero comportare. A questo fine nel- cenni di attenzione ai fenomeni demografiche più rilevanti e carat- lazionale degli adolescenti. I legami ne che in città sono aumentati ii di- la prima parte, oltre a sottolineare il della povertà e dell'emarginazione, terizzanti il periodo, mettendo in ri- più significativi riguardano i coeta- sordine sociale e il degrado urba- ruolo dell'economia, vengono pre- lo sguardo viene ora rivolto allo stu- lievo i tratti di continuità con il pas- nei e la famiglia. I primi fungono da no. Ciò che turba i cittadini la pre- sentati assetti alternativi di organiz- dio dei benestanti attraverso l'ana- sato e i segnali di cambiamento. "ponte alla vita" poiché favoriscono senza di tossicodipendenti, senza zazione e finanziamento dei sistemi lisi dei loro tratti costitutivi domi- Un paragrafo richiama gli eventi alcune importanti dinamiche psico- fissa dimora, prostitute e altri emar- sanitari e i modelli che questi hanno nanti: chi sono, come vestono, sociali, politici ed economici del sociali di differenziazione e indivi- ginati che sembrano rendere diffi- assunto nella pratica dei paesi indu- quali sono i valori e gli ideali in cui decennio, fornendo alcuni elemen- duazione, identificazione e integra- cile l'usufruibilità di beni e spazi striali. La seconda parte affronta la credono, come spendono il loro ti di interpretazione delle dinami- zione, che si rivelano decisive ai fi- pubblici. Una procura che induce questione della sanità in Italia attra- tempo libero. Possiamo considera- che demografiche presentate. ni della capacità di stabilire un rap- nelle persone la convinzione che verso una ricostruzione dei processi re benestante il singolo (o il nucleo L'analisi si svolge avendo cura di porto maturo con il contesto sociale non vi sia nessuno capace di far ri- in atto, accompagnata dalla presen- familiare) in grado di operare rapi- fornire elementi di comparazione più ampio. La famiglia rimane la spettare le regole e che là città, pri- tazione dei problemi ancora irrisolti e damente e senza patemi qualsiasi con gli altri paesi dell'Unione euro- principale agenzia educativa e for- va di un adeguato controllo del ter- dall'individuazione di indicatori di Scelta di consumo si trovi a intra- pea ed evidenziando le differenze mativa, ma mantiene un ruolo cen- ritorio, possa diventare un terreno inefficienza, considerati dal punto di prendere, nell'ambito sia dei beni territoriali interne all'Italia. Questo trale nella crescita di ciascuno sol- fertile per la diffusione del crimine. vista sia della domanda sia dell'of- durevoli sia dei servizi. Emerge dal rapido excursus storico ha il pregio tanto se certe opportunità comuni- Questo conduce Barbagli a rite- ferta. La tensione che caratterizza lavoro l'immagine di un individuo di inquadrare le problematiche de- cative, sono garantite. Emerge inol- nere plausibili le tesi dei "realisti l'intero volume è relativa all'impor- che, più che preoccuparsi di come mografiche attuali in processi di tre l'importanza di una figura nuova: di destra" americani, in particola- tanza attribuita alla raccolta di dati, spendere il proprio denaro, investe più lungo periodo, facendo risalta- quella del giovane di pochi anni re Wilson e Kelling, ispiratori delle elemento imprescindibile da cui par- risorse in quello che l'autore defini- re quanto i comportamenti demo- maggiore dell'adolescente. L'e- politiche di zero tolerance, secon- tire per avviare una seria valutazione sce un "gioco da adulti", sovente grafici degli italiani si siano modifi- splorazione dell'identità degli ado- do i quali l'insicurezza è una va- dell'esistente e progettarne le tra- celato da una serie di scopi forma- cati velocemente, così come rapi- lescenti permette di individuare riabile dipendente dalle inciviltà, sformazioni. Ulteriore merito del libro li, quali muoversi, telefonare, riunir- damente la società italiana è pas- quattro percorsi di crescita stretta- dai piccoli disordini, dalla viola- è poi quello di fornire aggiornate in- si, incontrarsi. Questo "agitarsi" co- sata da agricola a industriale a ter- mente interdipendenti: l'acquisizio- zione di norme condivise. La pau- dicazioni bibliografiche distinte tra stituisce la componente principale ziaria, divenendo una delle più ric- ne di una crescènte consapevolez- ra del crimine - è questo un ele- quelle rivolte a un pubblico di non del gioco. Il benestante, inoltre, at- che della terra. L'analisi include un za di sé, l'ampliamento del grado di mento di sicuro interesse della ri- addetti ai lavori e quelle per un pub- tribuisce grande valore alla sfera accenno alle prospettive future del- autonomia, la percezione di sé co- cerca - si trasforma talvolta in un blico di specialisti. L'impostazione privata, al nucleo familiare così co- la popolazione, contraddistinte da me persona sessuata e la prima for- diffuso senso di ingiustizia fonda- dell'autore si muove entro un ambito me alle proprie fedi (dallo yoga un rilevante invecchiamento. Gii mulazione di propri progetti di vita e to sulle percezioni diffuse tra gli definito dalla sostanziale accettazio- all'omeopatia). Ma sono poi gli autori spiegano come questo tipo valori. Rispetto a queste traiettorie estensori delle lettere che il ri- ne dei vincoli di finanza pubblica po- eventi naturali della vita, ai quali di processo non possa trovare una di sviluppo vengono riscontrate si- schio di essere vittime di inciviltà sti dal patto europeo, che non con- nessuno riesce a sottrarsi, a resti- soluzione sostanziale nei movimen- gnificative differenze fra i maschi e sia più alto tra i ceti deboli, e che sentirebbero un ulteriore aumento tuire l'uguaglianza tra gli individui. ti migratori, che invece hanno un le femmine. Vengono inoltre presi in i politici, in particolare di sinistra, delle risorse da destinare alla sanità, impatto sul mercato del lavoro. Il esame gli effetti esercitati da varia- siano più sensibili alle ragioni dei ALESSANDRA MURA nuovo millennio porta con sé sfide bili sociali quali la provenienza geo- rei che non a quelle delle vittime. decisive in cui la demografia è pro- grafica, il ceto sociale, la struttura Il volume si conclude con un lun- tagonista, e gii autori elencano una della famiglia, e da variabili indivi- go capitolo redatto dal sindaco di serie di possibili interventi coerenti duali legate ai tratti della persona- Bologna, che risponde a queste con la salvaguardia delle caratteri- lità. Il libro è rivolto a quanti voglia- critiche ripercorrendo difficoltà e stiche proprie del modello sociale no conoscere gli adolescenti per successi delle politiche locali sul- europeo di cui anche l'Italia è labo- aiutarli a diventare se stessi. la sicurezza. ratorio.

ANTONELLA MEO ODILLO VIDONI MARIA CRISTINA MIGLIORE

ISTAT, Rapporto sull'Italia. Edizione 1999, pp. 200, plice e corretta lettura dei dati. Il tutto in duecento pa- maggior equilibrio fra industria, lavoro domestico e servi- Lit 18.000, il Mulino, Bologna 1999 gine. zi. L'immagine dell'immigrato come "vu' cumpra'" risul- Il libro è di facile lettura e si raccomanda a un vasto pub- ta chiaramente uno stereotipo. Da sette anni l'Istat pubblica il "Rapporto sull'Italia", blico, a chiunque desideri mantenersi informato sui conno- Un'altra tabella (p. 169) riguarda significativi indicato- del quale presenta - ormai da quattro anni, in collabo- tati, persistenti o in cambiamento, del paese. In particolare ri della modernizzazione della pubblica amministrazione razione con il Mulino - una versione più sintetica, de- dovrebbe circolare fra gli insegnanti e venire utilizzato per a livello locale. In particolare, risulta che il Nord-Est è la stinata,, al grande pubblico. Si tratta di uno strumento esercizi nelle scuole, di diversi ordini e gradi, dove può es- zona dove l'informatizzazione dei comuni è più avanzata, maneggevole e utile, per la ricchezza di dati e di com- sere diffusa l'abitudine ai dati statistici. sia per dotazioni di base, sia per servizi erogati e per col- menti che ogni anno permettono di valutare per così di- Come si è detto, i dati sono essenzialmente di tipo de- legamenti in rete degli archivi. Si tratta di un segnale im- re lo stato di salute dell'Italia. Dati e commenti sono di scrittivo. Tuttavia essi si prestano a commenti e osserva- portante del fatto che allo sviluppo a economia diffusa di tipo descrittivo, ma sono appunto quelli che è necessa- zioni del lettore in direzioni più analitiche, per avviare di- quelle aree si accompagna un processo parallelo di moder- rio conoscere per una prima rappresentazione essenzia- scussioni e interpretazioni. Vediamo due esempi. Quando nizzazione dell'organizzazione sociale. le e sufficientemente precisa della società e dell'econo- si parla di immigrazione è facile ridurre il fenomeno a Spesso le tabelle consentono confronti regionali (neces- mia. L'indice comprende: la congiuntura economica; il un'unica categoria o immaginarlo simile in tutte le regio- sari per un paese come l'Italia, molto differenziato terri- sistema delle imprese; scuola, formazione e mercato del ni. Una eloquente illustrazione (p. 146) ci mostra, invece, torialmente), e in diversi casi anche con altri paesi del- lavoro; famiglia e generazioni; la mobilità territoriale; profonde differenze regionali. Al Sud e nelle Isole, immi- l'Unione europea. Per esempio esistono dati comparati in- la presenza straniera; qualità della vita e politiche loca- grazione significa principalmente (più della metà degli teressanti sulla formazione scolastica (si vedano p. 70 e se- li. Segue un'ulteriore appendice di dati e grafici su am- immigrati) lavoro domestico; nel Nord-Est della piccola guenti). E auspicabile che nelle prossime edizioni i con- biente e territorio, popolazione, lavoro, condizioni di impresa e dei distretti industriali, il 53 % degli immigrati fronti europei siano ancora accresciuti. vita, economia, e ancora un utile glossario per una sem- lavorano nell'industria; nel Nord-Ovest si verifica un ARNALDO BAGNASCO un'esauriente descrizione di quan- polazione di piante e animali. Nel po complicato e involuto, come se in proposito, susseguitesi fin dai Scienze to occorre per eseguirlo e dalle terzo capitolo ci vengono prospet- il libro oscillasse fra divulgazione e tempi di Aristotele, il testo focalizza spiegazioni utili a comprenderlo. tati alcuni dei traguardi consentiti saggio per iniziati. Tuttavia, la sua l'attenzione del lettore sull'odierna ri- PASCAL DURIS, GABRIEL GOHAU, Le conoscenze presupposte per la da questi procedimenti, tra sban- lettura è fortemente consigliabile a cerca di un Grande Algoritmo che Storia della biologia, ed. orig. 1997, comprensione degli esperimenti dierati progressi e non sempre im- quelli che vogliano affrontare la descriva la Legge Generale in gra- trad. dal francese di Pier Daniele sono via via più avanzate e com- prevedibili rischi per la salute "questione animale" partendo dalle do di spiegare il progresso a ogni li- Napolitani, pp. XII-463, Lit 36.000, plesse man mano che si procede dell'uomo e del pianeta. Per molti radici del problema, in modo sere- vello dell'Universo. Greco ci presen- Einaudi, Torino 1999 nella lettura di queste pagine. Nel- lettori potrà essere sorprendente no e documentato. ta dunque i propri "avversari": la prima parte si illustrano molti scoprire che così tanti prodotti del- ALDO FASOLO esperti in cibernetica, in termodina- Questa breve storia della biolo- concetti della chimica generale, e le biotecnologie sono già oggi di- mica di non equilibrio, in caos; stu- gia di Duris e Gohau riesce a con- si prosegue poi con la descrizione sponibili e anzi largamente diffusi. diosi interessati ai vari aspetti di un densare, tematizzandola per con- delle caratteristiche fisiche e chimi- La parte conclusiva è dedicata a sistema complesso, scienziati famo- cetti, l'enorme massa di conoscen- che di alcuni elementi della Tavola una serie di riflessioni generali. Tra si, vincitori di premi Nobel, ma, so- ze sviluppate dalla biologia. La ne- Periodica, per concludere con al- osannatori e demonizzatori della X PHILIPPE BOULANGER, Le mille ed prattutto, ricercatori fiduciosi nel- cessità di essere fortemente sinte- cuni semplici esperimenti di chimi- Ufe noi lettori ci saremo nel frattem- una notte della scienza, ed. orig. 1998, l'esistenza di un ordine coerente tico nuoce talvolta al testo, che nel- ca macromolecolare e organica. po formati una nostra opinione. trad. dal francese di Elena Ioli, prefaz. nell'Universo e di una legge natura- la Cronologia finale giunge sino al Gli autori hanno voluto mostrare Tutte le posizioni, dalle più estreme di Enrico Bellone, pp. 279, Lit 24.000, le che imponga alla materia di au- 1997 (data della pubblicazione ori- che la chimica è arte, e i reagènti alle più moderate, hanno le proprie Dedalo, Bari 1999 torganizzarsi e accrescere il proprio ginale), mentre nelle trattazioni si impiegati sono scelti con cura pro- ragioni, l'importante è conoscerle e ordine e la propria complessità. La prio allo scopo di produrre effetti arresta assai più prècocemente. decidere autonomamente da che Philippe Boulanger, direttore del- domanda fondamentale presa in che lo confermino. Le introduzioni Rimane un libro di interessante parte stare, perché II messaggio la rivista "Pour la Science" e divul- prestito da Stephen Jay Gould (pa- agli esperimenti, inoltre, hanno consultazione, come anche quello, ultimo dell'autore è forse proprio gatore scientifico di vaglio, ci dona letìntologo, evoluzionista e storico l'apprezzabile peculiarità di citare che mi consta non tradotto, di questo: non si può rimanere indiffe- un piacevolissimo, intelligente di- della biologia) per riassumere questi passi di autori celebri che inseri- André Pichot, Histoire de la notion renti di fronte a processi che cam- vertissement su alcuni temi scienti- concetti astratti è forse speculativa, scono gli esperimenti chimici in de vie (Gallimard, Paris 1993). Cer- bieranno definitivamente e irrever- fici (che spaziano dalla matematica ma in fondo rende il problema più una cornice letteraria. Quanto ai to ben lontano è il suo livello dal sibilmente la nostra realtà quotidia- alla biologia), chiedendo alla sag- concreto: cosa accadrebbe se destinatari, si tratta di un testo non classico testo di Ernst Mayr Storia' na. Corredano il testo una biblio- gia Shahrazàd cinquantun notti an- avessimo la possibilità di riavvolgere del pensiero biologico. Diversità, certo utilizzabile da un pubblico grafia, un elenco di indirizzi inter- cora di racconti meravigliosi. I con- il film della vita e di riproiettarlo? La evoluzione, eredità (ed. orig. 1982, inesperto, poiché la schematicità net, un utile glossario e un indice tenuti scientifici sono Impeccabili e risposta forse non è scontata, ma delle spiegazioni in calce agli introd. di Pietro Corsi,, nuova ed. ri- analitico. il veicolo favolistico gradevole. secondo Greco, secondo lo stesso vista da Paolo Ghisleni, Bollati Bo- esperimenti richiede conoscenze SARA CAPOGROSSI COLOGNESI Spesso la struttura narrativa è lie- Gould e per una larga fascia di stu- ringhieri, Torino 1999, pp. XV-932, già mature; è pertanto consigliabile ED ENRICO ALLEVA ve, mentre talvolta l'ambientazione diosi è certo che "l'evoluzione segue Lit 90.000; cfr. la recensione di piuttosto ai docenti, che, nel guida- le mille opportunità, irripetibili, della Marco Sassoè alla prima edizione re i loro allievi attraverso una mate- storia e nessun percorso program- italiana, del 1990, apparsa sulPIn- ria complessa, troveranno sicura- mato in anticipo (...) noi uomini ci dice", 1991, n. 7). mente in questo volume di che sti- presentiamo come ospiti occasiona- molarne la fantasia e catturarne ALDO FASOLO li, senza alcuna speciale prenotazio- l'interesse. ne, alla reception del Grand Hotel Universo. Non siamo intrusi. Ma non GIULIANA MAGNACCA eravamo neppure attesi". Le argo- mentazioni utilizzate da Greco con- tro il "secondo principio della com- JOHN EMSLEY, Molecole in mostra, ed. plessità" si basano fondamental- orig. 1998, trad. dall'inglese di Gio- mente sull'esistenza di elementi ca- vanni Sabato, pp. 342, Lit 26.000, De- YURIJ CASTELFRANCHI, X Ufe. Guida suali e caotici che guidano l'evolu- dalo, Bari 1999 alle piante e agli animali transgenici, zione, sull'impossibilità di ricondurre pp. 157, Lit 12.000, Avverbi, Roma l'evoluzione biologica alla sola forza Visitare una galleria di molecole, 1999 della selezione naturale - un pro- quasi fosse una National Gallery? cesso algoritmico, secondo alcuni Ormai la scienza e la tecnica di- Questo tìtolo, che gioca con studiosi - e sull'imprevedibilità del ventano spettacolo, cercando di quello di un famoso serial televisi- processo storico che regola e per- attirare l'attenzione intelligente del vo, ci introduce in un mondo di mette di descrivere (ma solo a po- pubblico comune. In questo caso creature... "dell'altro mondo", una steriori) l'evoluzione stessa. Il lettore la visita è virtuale: grazie alle capa- vita costruita a tavolino, in laborato- non si lasci impressionare dai termi- cità comunicative e alla cultura di rio, con cui dobbiamo imparare a ni che potrebbero suggerire una let- John Emsley, veniamo accompa- convivere, ma che dobbiamo so- tura ristretta a pochi esperti, giacché gnati lungo alcuni dei percorsi che prattutto imparare a gestire. Il mon- anzi la forza del libro, oltre che nel più fortemente legano la chimica do dell'utilizzo bioingegnerizzato di fascino delle teorie esposte, risiede alla vita di tutti i giorni. Così, curio- un numero crescente di risorse proprio nella chiarezza e semplicità sando nel bazar del sapere, si fa la planetarie. L'autore ci catapulta del linguaggio. conoscenza del plastico Teflon e nell'universo delle biotecnologie e dei fosfati detergenti, dell'eccitante degli organismi transgenici ricapi- SARA CAPOGROSSI COLOGNESI ecstasy e del miracolistico selenio, tolando brevemente la storia delle dell'acqua e del carbonio, delle scoperte scientifiche che hanno MARCHESINI ROBERTO, La fabbrica orientaleggiante risulta un poco molecole della medicina e di quel- portato dalla "teoria del gene" de- delle chimere. Biotecnologie applicate goliardica (in questo aiutata dalle le della cucina, delle molecole che gli anni trenta, fino al recente rico- agli animali, pp. 218, Lit 24.000, Bol- illustrazioni di Bruno Vacaro). In arricchiscono e di quelle che intos- noscimento da parte del Parlamen- lati Boringhieri, Torino 1999 ogni caso, si raggiunge assai bene ROBERT GILMORE, Il Quanto di Nata- sicano l'ambiente. È un itinerario to europeo della brevettabilità di 10 scopo di camuffare il libro e ren- le, ed. orig. 1996, trad. dall'inglese di che porta a sostanze sconosciute organismi viventi geneticamente Uomo e bestia, ii complesso rap- dere commestibile al lettore medio Rosalba Giorni, pp. 330, Lit 36.000, e fondamentali, ma anche a mole- modificati. Il lettore viene quindi porto con la natura e con il nostro 11 duro pane della scienza. Spero Cortina, Milano 1999 cole, che abbiamo incontrato fre- istruito su cosa la X Ufe sia, e in retaggio biologico, sono temi che sinceramente che questa impresa quentemente nei nostri studi, ep- quali e quanti modi questi "mostri non solo hanno avuto spazi e riso- di sdoganamento del sapere È un libro di gradevole lettura, pure poco abbiamo frequentato e di laboratorio" ci riguardino anche nanze importanti nella cultura scientifico abbia effetto, e che mol- scritto bene e, nei limiti del possibile, compreso... Lo humour e l'arguzia ' da vicino. E proprio a proposito del scientifica e filosofica, ma che nel- ti dei lettori di un libro siffatto siano anche accurato e preciso; diverten- dell'autore sono un eccellente mondo che ci circonda e della sua le divèrse società connotano an- dei neofiti (e persino dei grandi te e scorrevole. È una versione "alla compagno di viaggio: non ci an- difesa.nascono gli attacchi più vio- che molti tratti antropologici e psi- spregiatori pentiti) della scienza. fisica" del celebre libro di Dickens noieremo certo, anzi avremo buone lenti alle biotecnologie. Ecco che cologici. Il libro di Marchesini af- ALDO FASOLO da cui è nato Zio Paperone (Uncle occasioni per Imparare, riflettere, e improvvisamente ci troviamo al fronta, con competenza e ricchez- Scrooge). Si immagina che Scrooge per sviluppare un'attitudine positi- centro della polemica scatenata za di prospettive, i molti legami con sia visitato da tre fantasmi, quello va verso la scienza. Facciamo allo- dall'utilizzo e dalla diffusione di or- il mondo animale, in cui specchia- della Fisica del passato (Energia ed ra questo biglietto. ganismi transgenici. Gli avversari mo somiglianze e differenze pro- Entropia), quello del Tempo e quello ALDO FASOLO in campo ci vengono presentati in prie della nostra specie e su cui PIETRO GRECO, Evoluzioni. Dal Big della Meccanica Quantistica, che lo modo onesto e imparziale; dalle lo- esercitiamo un controllo sempre Bang a Wall Street. La sintesi impossi- accompagnano in una serie di av- ro stesse dichiarazioni veniamo a più profondo e demiurgico. Le nuo- bile, pp. 478, Lit 40.000, Cuen, Napo- venture in cui lo sforzo di rendere conoscenza dei prò e dei contro ve tecnologie di controllo della ri- li 1999 abbordabili concetti non semplici sull'uso delle biotecnologie. Dopo produzione, di transgenesi, di clo- (specialmente nell'ultima parte) è HERBERT WALTER ROESKY, KLAUS questa prima parte introduttiva, nei nazione, aprono oggi potenzialità Scopo del libro, dichiarato dall'au- assai notevole e apprezzabile. Direi MÒCKEL, Il luna park della chimica, quattro brevi capitoli in cui II volu- applicative inaudite ma anche in- tore già nelle prime righe del prolo- che per un addetto ai lavori o, alme- ed. orig. 1994, trad. dall'inglese di metto è suddiviso vengono fornite quietudini profonde e tensioni eti- go, è quello di sostenere la tesi no, per chi abbia un interesse spic- Fulvia Bertrandi, pp. 306, Lit 42.000, le informazioni necessarie per di- che del tutto nuove. Il libro parla dell'assenza di un fine nell'evoluzio- cato nei confronti delle scienze, il li- Zanichelli, Bologna 1998 stricarsi neHa terminologia tecnica molto di biotecnologie e di manipo- ne dell'Universo, che sarebbe carat- bro è di piacevolissima lettura e as- di chi tratta questi argomenti. Ve- lazioni, ma nel complesso esplora terizzata da un cieco pluralismo sai raccomandabile; potrebbe risul- Una serie di esperimenti tra i più niamo dunque eruditi su cosa sia- vari altri aspetti legati al mondo ani- piuttosto che da un progetto unitario tare un po' ostico a chi non abbia al- spettacolari della chimica sono ri- no geni, Dna, plasmidi, meiosi e male, alla sua rappresentazione, e finalizzato. Anziché disperdere cuna dimestichezza con i concetti di portati e descritti nelle pagine di oncotopi, e su alcuni dei procedi- alle sue implicazioni nel mondo tempo ed energie nel ripercorrere in base della fisica. menti di base utilizzati per la mani- questo testo, ognuno corredato da umano. Il linguaggio è talvolta trop- ordine cronologico le diverse teorie ENRICO PREDAZZI N.2 DEI LIBRI DEL MESE AgendA Galassia Gutenberg li voci e imprevisti rumori"; Giulia- Gabinetto Vieusseux organizza- tanelli, "Un ricordo di Gioacchino mi nella traduzione di poesìe in na Coiajanni, "Le parodie di Armide no, nell'Aula Grande del Diparti- Volpe"; Brunello Vigezzi, "L'Italia dialetto". e di Alceste nel Nouveau Théatre al 17 al 21 febbraio si tiene mento di italianistica, il 28 feb- in cammino di Volpe e La Storia Italien"; Frangoise Rubellin, "Le Napoli, braio, una giornata di studi in oc- d'Italia di Croce"; Guido Pescosoli- Da presso gli stabili- dénouement d'Atys: stratégies pa- 5 tel. 0382-22231 menti della Mostra d'Oltremare, casione del decimo anniversario do, "Volpe e Romeo"; Francesco rodiques"; David Trott, "Les condi- dalla morte di Carlo Bertocchi. Perfetti, "Gli studi sul nazionali- la mostra-mercato del libro e del- tions de la parodie d'opéra en la multimedialità Galassia Guten- Queste le relazioni: Donato Valli, smo e il fascismo"; Alceo Riosa, France entre 1680 et 1752". Alle "Betocchi e la prosà"; Silvio Ra- "Il 'quarto stato"'; Domenico Cac- Conferenze scientifiche berg. Nel programma di promo- discussioni partecipano Silvia Ca- ell'ambito della mostra "I due zione della lettura, un'attenzione mat, "Notturni difficili"; Aldo Me- camo, "La questione degli italiani volti del sapere", il Museo re- randini, Daniela Dalla Valle, Patrick nichetti, "Approssimazioni alia fuori d'Italia"; Silvio Lanaro, "Vol- N particolare è dedicata al tema Dandrey, Franco Fiorentino, Geor- gionale di scienze naturali organiz- dei conflitti. Guerra e pace, i con- metrica di Betocchi"; Anna Pani- pe e la storiografia marxista"; Bar- za a Torino (nell'aula del Diparti- ges Forestier, Jean Mongrédien, cali, "L'anno di Caporetto"; Gian- bara Bracco, "Volpe e la storiogra- flitti del Novecento, eretici di ieri Benedetta Papasogli, Arnaldo Piz- mento di matematica e in quella e di oggi (a partire da Giordano carlo Quiriconi, "Le Poesie del fia sulla politica estera". Il secon- del Dipartimento di biologia) un ci- zorusso, Lionello Sozzi, Renzo Sabato"-, Franco Contorbia, "La do convegno, alla LUISS di Roma, Bruno di cui si ricorda il quattro- Tian. Conclude il convegno uno clo di conferenze con questo pro- critica di Betocchi"; Maura Del nei giorni 3 e 4 marzo, ha come ar- centesimo anniversario della spettacolo - al Teatro Ateneo - di gramma: 3 febbraio, Gabriele Lolli, Serra, '"Fare uomo l'anima': il gomento "Dal Medioevo all'Italia morte), bambini in trincea: ne ricostruzione filologica di parodie "Le relazioni pericolose I: il cervel- parlano Lucia Annunziata, Stefa- del teatro in musica tra Sei e Sette- teatro della pietas in Betocchi"; moderna" e prevede relazioni di lo e la matematica"; 10 febbraio, no Benni, Goffredo Fofi, Joseph cento con scene di tragedie in mu- Marco Marchi, "Il Dio di Betoc- Cinzio Violante, "Lo Storico e il Piergiorgio Odifreddi, "Le relazioni Haslinger, Franco Lorenzoni, sica di Lully. chi"; Giovanni Falaschi, "Luigina, Maestro"; Francesco Perfetti, "Il pericolose II: letteratura e mate- Paolo Mereghetti, Cristobal Mu- Betocchi e Tutte le poesie"-, Pav- realismo storiografico di Gioacchi- matica"; 17 febbraio, Ferdinando noz, Moni Ovadia, Fabrizia Ra- Btel. 06-49917232, 87200440 le Merkù, "Testimonianza di un no Volpe"; Ovidio Capitani, "Lo Arzarello, "Le relazioni pericolose mondino, Manlio Rossi Doria. musicista: i Madrigali della buo- studioso del Medioevo"; Giuseppe Ili: filosofia e matematica"; 24 feb- Sul tema dell'estasi e del potere na morte"-, Rossella Bocci, "La Galasso, "L'Italia moderna"; Giu- braio, Emma Rabino, "Uno sguar- stupefacente della letteratura Conferenze lincee biblioteca di Betocchi"; Laura seppe Talamo, "Lo storico del Ri- do su un museo chiuso: le collezio- sono chiamati a riflettere Alberto Malatesti, "Il Fondo Betocchi sorgimento"; Carlo Ghisalberti, ni del Museo di antropologia ed et- Abruzzese, Isidoro Bianchi, Enri- JAccademia nazionale dei Lincei dell'Archivio Contemporaneo e "Volpe e la prima guerra mondia- nografia dell'Università di Torino"; una corrispondenza esemplare"; le"; Giovanni Belardelli, "Volpe e il co Ghezzi, Gianluca Nicoletti, { promuove, nella sua sede di via 2 marzo, Melchiorre Masali e Mari- L Elena Fondelli, "Un incidente di fascismo"; Paolo Nello, "Volpe e i Pier Francesco Pacoda, Daniele della Lungara 10, Roma, quattro nella Ferrino, "La misura dell'uo- percorso: Betocchi e Macrì sui Savoia". Pitteri, Andrea Pollarmi, Raiss. conferenze: 11 febbraio, Siro Lom- mo nelle cose: antropometria, er- giovani fiorentini". Sono previste Sono previsti incontri verbali, vi- bardini, "La 'selezione naturale' nel 0 tel. 06-4743779 gonomia e design", sivi e sonori su argomenti che si testimonianze di Mario Luzi e e-mail: [email protected] a tel. 011-6702590 processo di sviluppo economico"; Alessandro Parronchi. situano fra la poesia e la musica, 10 marzo, Werner Schreyen, "Dyna- fax 6702451 il cinema e la televisione, la mu- 0tel. 055-288342 mics of the Earth's Interior in the e-mail: [email protected] sica e l'elettronica con Andrea Light of Experimental High-Pressu- Tradurre l'italiano Cortellessa, Pinotto Fava, Ga- re Mineralogy"; 21 aprile, Ezio Rai- Premio Valeri briele Frasca, Roberto Paci mondi, "Un colloquio europeo: Man- A I Collegio Ghislieri di Pavia, in D'Alò, Massimo Sacchi, Michele zoni e Fauriel"; 12 maggio, Franci- Su Gioacchino Volpe zTLgennaio e febbraio, è organiz- er tener viva la memoria di Die- Sovente, Lello Voce. Attività di la- sco J. Ayala, "Evolution and the zato, a cura di John Meddemmen, go Valeri, il comune di Piove di boratorio, di animazione e di invi- P Foundations of Ethics". a Fondazione Ugo Spirito pro- un ciclo di conferenze sul tema Sacco - che custodisce la bibliote- to alla lettura sono riservate'ai 0tel. 06-6861159 muove a Milano e a Roma due "Letteratura italiana e lingua ingle- ca del poeta - indice un premio bambini delle scuole. L convegni su Gioacchino Volpe: il se: Gadda-Fenoglio-Calvino-Porta". biennale di poesia. Per partecipa- 0 tel. 081-7258208 primo, a Milano (Palazzo delle Questi i relatori: Giuseppe Stellar- re alla sezione opera prima edita i e-mail: [email protected] Per Carlo Betocchi Stelline), nei giorni 11 e 12 feb- di, "Tradurre Gadda?"; John Med- concorrenti devono inviare cinque braio, è dedicato a "L'eredità di demmen, "L'inglese di Fenoglio"; copie del libro pubblicato (fra il li Dipartimento di italianistica Gioacchino Volpe" e comprende Martin McLaughlin, "Calvino in in- 1998 e il 2000), insieme a curricu- Balzac Idell'Università di Firenze e il interventi, fra gli altri, di Indro Mon- glese";- Diego Zancani, "Proble- lum e dati biografici. Viene asse- gnato un premio di Lit 4.000.000. Bari, presso l'Aula Magna Per la poesia inedita, invece, i par- Adell'Università, sabato 26 tecipanti (studenti della scuola su- febbraio, si svolge, organizzato periore e dell'università) devono da Mariolina Bertini, Francesco spedire un libro di poesie dell'au- Fiorentino e Maria Grazia Porcel- tore da loro preferito (che sarà in- li, il convegno di studi da! titolo serito nel patrimonio della Biblio- "Inizi e fini nella narrazione balza- teca), insieme a dieci copie dattilo- chiana". Questo il programma scritte di massimo quattro liriche delle relazioni: Roland Chollet, di loro composizione e ai loro dati "La Comédie humaine a-t-elle un biografici. La giuria è composta da début et une fin?"; Mario Lava- Anna Maria Farabbi, Andrea Mole- getto, "L"inconnu' come perso- sini e Giulio Mozzi. Il termine di naggio"; Pier Vincenzo Mengaldo, consegna è il 31 marzo. L'indirizzo "L'inizio del Cousin Pons (e è: Segreteria del concorso Premio un'appendice)"; Max Andréo- biennale di poesia "Diego Valeri", li, "Le renversement dans le ré- via Garibaldi 42, 35028 Piove di cit balzacien"; Mariolina Bertini, Sacco (Pd). "Melodramma e sacrificio nella 0 tel. 049-9716100 conclusione di Pierrette"; France- fax 9716102 sco Fiorentino, "Forme del tempo e dello spazio negli inizi balza- chiani"; André Lorant, "L'inci- Premio Langhe Ceretto pit et l'explicit dans la trilogie passionnelle des Premiers Ro- man s". ntro il 18 marzo 2000 devono Earrivare alla segreteria (pres- 0 fax 080-5714124 so la Biblioteca civica "G. Ferre- e-mail: [email protected] rò", via Paruzza 1, 12051 Alba) le opere dedicate alla cultura dell'alimentazione (dal punto di Opera e parodia vista scientifico o storico, dieto- logico, gastronomico, sociologi- Roma - a Palazzo Barberini e co, educativo) che intendono par- Aall'Università "La Sapienza" - tecipare al Premio Langhe Ceret- si svolge, nei giorni 4 e 5 febbraio, to, volto a promuovere la cultura il convegno dal titolo "L'Académie del cibo. I testi (pubblicati tra il de Musique, Lully, l'opéra e la pa- 1° maggio e il 31 dicembre del rodia dell'opera", con questo pro- 1999) vengono esaminati da una gramma: Pierluigi Pietrobelli, "Il giuria composta da: Alberto Ca- teatro in musica dall'Italia alia patti, Aldo Grasso, Shigeru Haya- Francia: un'introduzione"; Philippe shi, Franco Iseppi, Massimo Beaussant e Jerome de la Gorce, Montanari, Folco Portinari, Paola "Deux compositeurs en rivalité à Ricas, Frangoise Sabban, Gian- Paris et à la cour de Louis XIV: le franco Maggi. All'interno di un Florentin Lully et le Romain Loren- progetto volto a costituire un cen- zani"; Giorgetto Giorgi e Marco tro studi sulla cultura dell'ali Lombardi, "Il neoplatonismo nelle mentazione, una copia di tutte le comédies-ballets di Molière alla fi- opere concorrenti verrà destinata ne del XVII secolo"; Charles Ma- ad arricchire un fondo speciale, zouer, "Les ornements comiques costituito nella Biblioteca civica, dans les comédies-ballets de Mo- a disposizione degli studiosi. lière et de Lully"; Frangois Mou- 0 tel. 0173-282582 reau, "Les parodies d'opéra à la Comédie-Frangaise. de la mort de Molière à la fin du XVII siècle"; Jean-Luc Impe, "Parodies baro- ques et marionnettes"; Delia Gam- di Elide La Rosa belli, "Tra le quinte del canto: fragi- • LIBRI DELMESEH Tutti i titoli di questo numerO

LLENDE, ISABEL - La figlia della fortuna - Feltrinel- ANDINI, LEONARDO - Billy Wilder - Le Mani - p. 42 PATTEN, BRIAN - Il sogno preferito del mulo e altre poe- Ali-p. 7 GGEERTZ, CLIFFORD - Mondo globale, mondi locali - sie - Oedipus - p. 12 ALLIEVI, STEFANO -1 nuovi musulmani - Lavoro - p. 27 il Mulino - p. 26 PAULI, GUNTER - Il progetto Zeri - Il Sole 24 Ore - p. 28 ARSHINOV, PETR - Storia del movimento machnovista GILMORE, ROBERT - Il Quanto di Natale - Cortina - p. 52 PAXTON, ROBERT O. - Vichy - il Saggiatore - p. 19 Samizdat - p. 50 GRECO, PIETRO - Evoluzioni. Dal Big Bang a Wall PELLIZZARI, LORENZO - Critica alla critica - Bulzoni - AZZARA, CLAUDIO - Le invasioni barbariche - il Mulino Street. La sintesi impossibile - Cuen - p. 52 p. 43 p. 49 GREGOTTI, VITTORIO - Identità e crisi dell'architettura PIASERE, LEONARDO - Un mondo di mondi - l'ancora - europea - Einaudi - p. 32 P-4 PINKETTS, ANDREA G. - L'assenza dell'assenzio - Mon- dadori - p. 16 ALDI, STEFANO / CAGIANO DE AZEVEDO, RAIMON PORTINARI, FOLCO - Le regole del gioco. Saggi sulla cultura letteraria del Settecento - Manni - p. 45 BDO-La popolazione italiana verso il 2000 - il Mu AMSUN, KNUT - La Regina di Saba - Iperborea - p. 11 lino-p. 51 HHARRIS, THOMAS - Hannibal - Mondadori - p. 35 BARBAGLI, MARZIO - Egregio Signor Sindaco. Lettere HAYWARD, ABRAHAM - Oltre le Alpi - viennepierre - p. 45 dei cittadini e risposta dell'istituzione sui problemi I rifiuti nel XXI secolo. Il caso Italia tra Europa e Me- della sicurezza - il Mulino - p. 51 diterraneo - Ambiente - p. 28 AJNA, PIO - La materia e la forma della "Divina BERENGO, MARINO - L'Europa delle città. Il volto della RCommedia " - Le Lettere - p. 32 società urbana europea tra Medioevo ed Età Moder- RAO, ANNA MARIA (A CURA DI) - Folle controrivoluzio- na - Einaudi - p. 20 narie. Le insorgenze popolari nell'Italia giacobina e BERETTA ANGUISSOLA, ALBERTO - Proust e la Bibbia - napoleonica - Carocci - p. 50 BARGUENGOITIA, JORGE - Due delitti - Sellerio - p. 47 San Paolo - p. 46 RAO, NICOLA - Neofascisti! La Destra italiana da Salò 1INNOCENTI, MARCO - Telefoni bianchi e amori neri - BERT, GIORGIO - Vittima designata - Cet - p. 47 Mursia-p. 18 a Fiuggi nel ricordo dei protagonisti - Settimo Sigillo - BLANCHARD, ALICE - Tenebre - Mondadori - p. 47 p. 19 ISTAT - Rapporto sull'Italia. Edizione 1999 - il Muli- BONAZZI, TIZIANO (A CURA DI) - La Dichiarazione d'In- no - p. 51 RASY, ELISABETTA -L'ombradella luna - Rizzoli -p. 17 dipendenza degli Stati Uniti d'America - Marsilio - p. 21 REVIGLIO, FRANCO - Sanità. Senza vincoli di spesa? - BORGOGNO, FRANCO (A CURA DI) - La partecipazione il Mulino - p. 51 affettiva dell'analista - Angeli - p, 29 ROESKY, HERBERT WALTER / MOCKEL, KLAUS - Il luna BOULANGER, PHILIPPE - Le mille e una notte della scien- park della chimica - Zanichelli - p. 52 za - Dedalo - p. 52 ALDOR, MARY - Le nuove guerre - Carocci - p. 22 RUSCONI, GIAN ENRICO - Clausewitz, il prussiano - BOVE, EMMANUEL - La trappola - il melangolo - p. 46 KKELT / MONTSERRAT, RICARDO - Zona d'ombra - Einaudi - p. 23 BRECHT, BERTOLT - Poesie. Voi. I - Einaudi - p. 12 Hobby & Work - p. 47 BRILLAT-SAVARIN, ANTHELME - Fisiologia del gusto - KRISTOF, AGOTA - La chiave dell'ascensore - Einaudi - Sellerio - p. 46 p. 46 BRUNO, EDOARDO (A CURA DI) - Stanley Donen. Resi- APIRO, GISÈLE - La guerre des écrivains (1940 - stere all'evidenza - Il Castoro - p. 43 S1953) - Gallimard - p. 39 BUITRAGO, FANNY - La signora del miele - Feltrinelli - p. 7 SCOTTO, GIOVANNI / ARIELLI, EMANUELE - La guerra BURKERT, WALTER - Da Omero ai Magi - Marsilio - p. 33 APID, HAIM - Breznitz - Marsilio - p. 47 del Kosovo - Editori Riuniti - p. 24 LLE BON, GUSTAVE - La psicologia del socialismo - SIBILIO, ELISABETTA - Il futuro della poesia. Saggio su M&B Publishing - p. 50 Lautréamont - Unipress - p. 46 LEYDI, SILVIO - Sub umbra imperialis aquilae - Ol- SIGHELE, SCIPIO - L'intelligenza della folla - Name - AMERLINGO, ROSANNA - Teatro e teologia: Mar- schki - p. 49 p. 50 Clowe, Bruno e i Puritani - Liguori - p. 34 SKINNER, QUENTIN - Machiavelli - il Mulino - p. 49 CAPRA, CARLO (A CURA DI) - Pietro Verri e il suo tem- SOFOCLE - Aiace - Marsilio - p. 48 po - Istituto Editoriale Universitario - p. 45 SORI, ERCOLE - Il rovescio della produzione - il Mulino - CASTELFRANCHI, YURIJ - X life. Guida alle piante e agli AGRÌ, ENZO - Un italiano vero: Pitigrilli - Baldini p. 28 animali transgenici - Avverbi - p. 52 M& Castoldi-p. 18 SPATAFORA, GIUSEPPE -1 moti dell'animo in Omero - CAVAZZONI, ERMANNO - Cirenaica - Einaudi - p. 14 MALAPARTE, CURZIO - Muss. 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Arthur Storie di fantasmi nel mondo greco-latino - Levante - CIANCIO, CLAUDIO - Il paradosso della verità - Rosen- Schlesinger Jr. tra ricerca storica, impegno civile e po- p. 48 berg &Sellier-p. 31 litica - Angeli - p. 21 SVETONIO - L'imperatore Claudio - Marsilio - p. 32 CLAUS, HUGO - La sofferenza del Belgio - Feltrinelli - p. 9 MARSHALL, PAULE - Danza per una vedova - Le Lettere - CONTI BIZZARRO, FERRUCCIO - Poetica e critica letteraria p. 10 nei frammenti dei poeti comici greci - M. D'Auria - p. 48 MCGOUGH, ROGER - Estate con Monika e altre poesie - COUPÉ, LAURENCE - Il mito. Teorie e storie - Donzelli - Oedipus-p. 12 ATTI, MARIASILVIA - Le tempeste della vita. La let- p. 50 MONTEPAONE, CLAUDIA - Lo spazio del margine. Prospet- Tteratura degli esuli italiani in Francia nel 1799 - tive sul femminile nella comunità antica - Donzelli - p. 48 Champion - p. 45 MORAVIA, SERGIO - L'esistenzaferita - Feltrinelli - p. 31 TIEZZI, ENZO / MARCHETTINI, NADIA - Che cos'è lo svi- MORESCO, ANTONIO - Il vulcano - Bollati Boringhieri - luppo sostenibile? - Donzelli - p. 28 ANEY, SERGE - Cinéjournal - Marsilio - p. 42 p. 16 TONOLO, GIORGIO - Adolescenza e identità - il Mulino - DDE CARLO, ANDREA - Nel momento - Mondadori - MULK, NIZÀM AL - L'arte della politica - Luni - p. 27 p. 51 p. 14 MUZZARELLI, MARIA GIUSEPPINA - Guardaroba medie- TOSTI-CROCE, MAURO (A CURA DI) - E.T.A. Hoffmann e DESARTHE, AGNES - Un segreto senza importanza - vale - il Mulino - p. 49 il teatro musicale - Edimond - p. 34 Einaudi - p. 46 TRICARICO, MARIA FRANCA - Insegnare i media - GS - DI DONATO, RICCARDO - Esperienza di Omero - Nistri- p. 43 Lischi - p. 33 DIBDIN, MICHAEL - Laguna morta - Passigli - p. 47 EUMANN, FRANZ - Behemoth. Struttura e pratica DOODY, MARGARET -Aristotele detective - Sellerio - p. 47 Ndel nazionalsocialismo - Mondadori - p. 50 DURIS, PASCAL / GOHAU, GABRIEL - Storia della biolo- NOBILE, ORAZIO - Civiltà e sviluppo - Cuen - p. 28 ALLEJO, CESAR - La vergine dei sicari - Guanda - gia - Einaudi - p. 52 Vp. 6 VANEIGEM, RAOUL - Noi che desideriamo senza fine - Bollati Boringhieri - p. 50 DIFREDDI, PIERGIORGIO - Il Vangelo secondo la VERRI, PIETRO - "Manoscritto " per Teresa - Led - p. 45 MSLEY, JOHN - Molecole in mostra - Dedalo - p. 52 Oscienza - Einaudi - p. 30 VIALE, GUIDO - Governare i rifiuti - Bollati Borin- EESTÉVEZ, ABILIO - Tuo è il regno - Adelphi -p. 6 OLLIVIER, ÉMILE - Madre Solitudine - Lavoro - p. 10 ghieri - p. 28 EUGENI, RUGGERO - Film, sapere, società - Vita e Pen- ORANGE, DON M. / ATWOOD, GEORGE E. / STOLOROW, siero - p. 43 ROBERT D. - Intersoggettività e lavoro clinico - Corti- EURIPIDE / GRILLPARZER, FRANZ / ALVARO, CORRADO - na, p. 29 Medea. 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ALLETTI CRUCIANI, CLELIA - Il teatro in Italia. ANSA, GIAMPAOLO - Il bambino che guardava le FVoi. IV- Studium - p. 34 Pdonne - Sperling & Kupfer - p. 17 FERRÉ, ROSARIO - La casa della laguna - Fazi - p. 7 PARIS, GASTON - La leggenda di Saladino - Salerno - p. 32 FINK, CAROLE - Marc Bloch. Biografia di un intellet- PASTORE, GIANLUCA / REDAELLI, RICCARDO - L'Italia e R ANZOTTO, ANDREA - Le poesie e prose scelte Mon- tuale - La Nuova Italia - p. 49 l'Islam non arabo - Angeli - p. 27 Madori - p. 13 Hanno collaborato

EDITRICE COMITATO DI REDAZIONE ANGELA ANDRISANO FRANCA D'AGOSTINI GIORGIO MORBELLO "LIndice S.p.A." PRESIDENTE Insegna letteratura greca all'U- Si occupa di filosofia contempo- Giornalista. Registrazione Tribunale di Roma Cesare Cases niversità di Ferrara. ranea; collabora a "Tuttolibri", n. 369 del 17/10/1984 Enrico Alleva, Arnaldo Bagna- alla "Rivista di estetica " e a "Fi- VIOLA PAPETTI sco, Elisabetta Bartuli, Gian GIUSEPPE ANTONELLI losofia". Insegna letteratura inglese al- PRESIDENTE Luigi Beccaria, Cristina Bian- Ricercatore di storia della lin- l'Università di Roma Tre. gua italiana all'Università di LUCETTE FINAS Gian Giacomo Migone chetti, Luca Bianco, Bruno Bon- Cassino. Saggista e romanziera, ha inse- ALBA PESSINI AMMINISTRATORE DELEGATO giovanni, Guido Bonino, Eliana gnato al Collège Internationale Lavora come esperta linguistica Maurizio Giletti Bouchard, Loris Campetti, MARCELLO ARDUINI de Philosophie. all'Università di Parma e si oc- Franco Carlini, Enrico Castel- Collabora con la cattedra di an- cupa di letteratura haitiana. CONSIGLIERI nuovo, Guido, Castelnuovo, An- tropologia culturale dell'Uni- FRANCESCO GERMINARIO Lidia De Federicis, Delia Eriges- na Chiarloni, Sergio Chiarloni, versità della Tuscia di Viterbo. Ricercatore presso la Fondazio- FULVIO PEZZAROSSA si, Gian Luigi Vaccarino Marina Colonna, Alberto Con- ne Micheletti di Brescia. Insegna sociologia della lettera- te, Sara Cortellazzo, Piero Cre- GIANFRANCA BALESTRA tura all'Università di Bologna. DIRETTORE EDITORIALE sto-Dina, Lidia De Federicis, Insegna lingua e letteratura an- MARCO GERVASONI Piero de Gennaro Giuseppe Dematteis, Michela di gloamericana all'Università di Svolge attività di ricerca in sto- GUIDO PICCOLI Siena. ria contemporanea all'Univer- Giornalista e sceneggiatore (Pa- REDAZIONE Macco, Giovanni Filoramo, De- lia Frigessi, Anna Elisabetta sità di Milano. blo e gli altri trafficanti di mor- via Madama Cristina 16, 10125 ELISABETTA BERARDI te, Gruppo Abele, 1994). Torino Galeotti, Gian Franco Gianotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Ricercatore di letteratura greca GIUSEPPE MERLINO tel. 011-6693934, fax 6699082 all'Università di Torino. Insegna lingua e letteratura PIER PAOLO PORTINARO Bue, Filippo Maone, Diego Mar- e-mail: lindice@tin. it francese all'Istituto Orientale di Insegna filosofia politica all'U- coni, Franco Marenco, Luigi MARIOLINA BERTINI Napoli. niversità di Torino. UFFICIO ABBONAMENTI Mazza, Gian Giacomo Migone; Insegna lingua e letteraturafran- tel. 011-6689823 (orario 9-13). Angelo Morino, Alberto Papuz- cese all'Università di Parma. SERGIO GIVONE MASSIMO QUAGLIA zi, Cesare Piandola, Tullio Reg- Insegna estetica all'Università Docente di cinema dell'Aiace di UFFICIO PUBBLICITÀ ge, Marco Revelli, Lorenzo Ribe- CRISTINA BIANCHETTI di Firenze. Torino. tel. 011-6693934 ri, Alberto Rizzuti, Gianni Ron- Insegna urbanistica all'Univer- Rositi, GIOVANNI GODIO LORENZO RENZI PUBBLICITÀ CASE EDITRICI dolino, Franco Giuseppe sità di Chieti. Giornalista. Cura D'Annuario Insegna filologia romanza al- Argentovivo, via Bordighera 6, Sergi, Stefania Stafutti, Gian DARIO BIOCCA sociale" del Gruppo Abele. l'Università di Padova. 20142 Milano Luigi Vaccarino, Maurizio Vau- dagna, Anna Viacava, Paolo Vi- Insegna storia contemporanea tel. 02-89515424, fax 89515565 neis, Dario Voltolini, Gustavo all'Università di Perugia. NICOLE JANIGRO LAURA ROGGIO e-mail: argentovivo@argento Zagrebelsky Giornalista e traduttrice (L'e- Laureata in lingua e letteratura vivo, it LUIGI BONANATE splosione delle nazioni, Feltri- iranica. Insegna relazioni internazionali nelli, 1993,1999). DISTRIBUZIONE IN EDICOLA DIREZIONE all'Università di Torino. FRANCESCO ROGNONI So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Luca Rastello (direttore), Mario- lina Bertini (condirettore), Aldo FEDERICO LEONI Insegna letteratura angloame- Bettola 18, 20092 Cinisello (Mi) BRUNO BONGIOVANNI Dottorando in filosofia. ricana all'Università di Udine. tel. 02-660301 Fasolo (condirettore) Insegna storia contemporanea REDAZIONE all'Università di Torino. GABRIELE LOLLI FRANCO RUFFINI DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA Camilla Valletti (redattore capo), Insegna logica matematica al- Insegna storia dello spettacolo Pde, via Tevere 54, Loc. Osmanno- NICOLETTA BOSCO l'Università di Torino. all'Università di Roma. ro, 50019 Sesto Fiorentino (Fi) Daniela Corsaro, Norman Go- betti, Daniela Innocenti, Elide La Insegna sociologia generale al- tel. 055-301371 l'Università di Torino (sede di GIORGIO LUZZI CARLOTTA SAL ETTI SALZA Rosa, Tiziana Magone ). Poeta, critico e traduttore (Pre- Laureata in psicologia con una VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA RITRATTI dano, Marsilio, 1997). tesi in antropologia. Dal 1991 la fotocomposizione, via San Tullio Pericoli PAOLO BRANCA frequenta il campo dell'Arri- Pio V15,10125 Torino Insegna lingua araba all'Uni- MAURO MANCIA vore. DISEGNI versità di Pavia. Mèmbro ordinario della Spi e di- STAMPA Franco Matticchio rettore dell'Istituto di fisiologia LUCA SCARLINI presso So.Gra.Ro. (via Pettinen- FRANCO BUONO umana a Milano. Traduttore e saggista. Insegna go 39, 00159 Roma) il 28 gen- MARTIN EDEN Insegna letteratura tedesca al- alla Scuola Holden (Altro gior- naio 1999 a cura di Elide La Rosa, Dario l'Università di Bari. DANIELA MARCHESCHI no felice, Maschietto & Musoli- Ha insegnato alle Università no, 1996). COPERTINA E RESTYLING GRAFICO Voltolini GIOVANNI CARPINELLI di Uppsala e di Salamanca e al- Rosi Berghelli STRUMENTI a cura di Lidia De Federicis, Die- Insegna storia contemporanea al- l'Uics. Consigliere della Fonda- ANNA SEGRE l'Università di Torino. zione nazionale Carlo Col- go Marconi, Camilla Valetti Insegna geografia economica al- "Eindice" (USPS 0008884) is lodi. l'Università di Torino. published monthly except Au- EFFETTO FILM ALBERTO CASADEI gust for $ 99 per year by "Eindi- a cura di Sara Cortellazzo, Nor- Ricercatore di letteratura italia- FRANCO MARENCO DARIO TOMASI na all'Università di Pisa. Insegna lingua e letteratura in- Insegna storia del cinema al- ce S.p.A." - , Italy. Periodi- man Gobetti, Gianni Rondolino glese all'Università di Torino. l'Università di Torino. cals postage paid at L.I.C., NY con la collaborazione di Giulia Carluccio e Dario Tornasi MAROSIA CASTALDI 11101 Postamster: send ad- Scrittrice (Per quante vite, Fel- VITTORIA MARTINETTO EDOARDO TORTAROLO dress changes to "Eindice" c/o trinelli, 1999). Ricercatore presso l'Università Insegna storia moderna all'Uni- Speedimpex Usa, Inc.-35-02 MENTE LOCALE di Vercelli, consulente editoriale versità di Vercelli. 48th Avenue, L.I.C., NY 11101- a cura di Norman Gobetti, Elide ENRICO CASTELNUOVO e traduttrice. 2421 La Rosa, Giuseppe Sergi Insegna storia dell'arte medie- MARIO TOZZI vale alla Scuola Normale Supe- WALTER MELIGA Geologo, è ricercatore del Cnr a riore di Pisa. Insegna linguistica romanza al- Roma (Annus Horribilis, Cuen, ABBONAMENTO ANNUALE l'Università di Torino. 1998). (11 numeri corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) VITTORIO COLETTI Italia: Lit 88.000, €45,65. Europa: Lit 110.000, €57,07 (via super- Insegna storia della lingua ita- NICOLA MEROLA MASSIMO VALLERANI ficie) e Lit 121.000, €62,78 (via aerea). Paesi extraeuropei (solo via liana ali Università di Genova. Insegna letteratura italiana mo- Ricercatore di storia medievale aerea): Lit 147.000, €76,27. derna e contemporanea al l'Uni- all'Università di Torino. ALBERTO CORSARI versità della Calabria. Redattore del settimanale "Ri- MAURIZIO VAUDAGNA NUMERI ARRETRATI forma", collaboratore della ri- EVA MILANO Insegna storia americana al- Lit 12.000, €6,22 a copiaper l'Italia; Lit 14.000, €7,26per l'estero. vista on-line "Expanded Cine- Laureata in letteratura ispano- l'Università di Bari. Gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese successi- mah". americana all'Università di To- vo a quello in cui perviene l'ordine. PAOLO VIN

tra ili fare verifiche, di materiale ce net natura u luogo del teatro, Celerò successo è lo stesso", hmentc ami-patetici, prc ne sarebbe statò in abbondanza, quelle prospettive messe in scencttso è senz'altro censì t'opposto dì ogni posstbtl E della medicina ufficiale, delle contro l'innovazione che avreWnci tre racconti qui acculi fmot. Quasi direi che il para sue storture, delle speranze fru- voluto al contrario mettere in pr,tradotti The Story ot t del narratore bas'saniano si strale, cosa si dice? 11 libro ne par- spettivi! la scena, ma anche com pisce< 1868), dove un entità, come in una derisori la in maniera a un tempo appassii) la tradizione che avrebbe vnlu fidanzata eseguilo, ' efficacissima tuise-en-abimt Ha testimonianza giudiziaria dt la Minerva SÌSIOTIU dalla sceiqualcosa al pn iralitico e voyeur farmacista Fin- liriluti, protagonista immobile e Ultra notte del '41: il quale, chiama protocolli, la sperimfffilione, t si -tea Hransizione. tutto nel!'Ormi |tt:> a raccontare davanti a un tribù stemi di validazione internazionali: Qua! è i! contributo del libro i«am Lowty in naie ì particolari di un'efferat su questo non si discute. Osserva Mazzoni a questo monumento? il contrasto col fascista, alla quale ha certa giustamente che a Di Bella la speri-un contributo per molti aspetti dMcCarthy ~ i cuj freme assistito, dichiarerà .saltati «tentazione non interessa (il suofjnittvo, attento alle coordinavate ehiaram; "dormivo". clan noti la vuole proprio), né glimoltepìici dei dati presi in gtutntetti/re ~ m Cosi ancora è opportuno insiste interessano le verifiche; vive di unorgoglioso delle sue acquisto» netto) come fa Cottoti». sulla tìcc convincimento che non ha akundocumcmarte cultura figurativa, insieme elassfc ma mai frettoloso sonaj _ flle novecentesca, dello scrittori rapporto con i protocolli delladisinvolto nel rivendicarle; insey étto Nonché su certe altre sue ben pei scienza "ufficiale", ma pretende dima, un contributo essenza bssecepibilì ascendenze letterarie, fr dare risposte sicure a chi gli chletfcjtulla concede al iuoj Bteva "Solarla" e Sa "Nouvelle Revu Qui Bohm-Bawerk intende dirediscorsi a volo trop F'ramjaise ciò die di nuovo do che la capacità di "mettere la verità Iterò nulla o iti un'in- crebbe far riflettere sui moderni al posto dell'errore" toccò, in par- re al patir gli orrori del- smo sostanziale, anche se modera semprse più eo differentemeno grand, ae tutte comunquechi i teorici espre © le i crimini de- to, dalle sue scelte narrative. M che erano venuti prima di lui, so- Fra, itnio degli in- forse la chiave di accesso miglior cialisti e marxisti inclusi; mi che il striti/ iprawtvenza per entrare nell'universo di Bassa tentativo finale di chiudere il cer- scine nei racconti ni è la sua ossessione della morte chto degli errori e delle verità ere- che.f «ghiere che Si può persino dire che. nel sui dilati dal passato non era stato art- set Emerson; c'è complesso. I! romanzo di Ferrara > «ira compiuto. A compierlo sareb- Fa etti più betti e anzitutto, e forse soprattutto, ut be stato lui stesso nella Positive pìi •remi, più mo- colossale esorcismo contro la mot Theorie des Kapitaks, rispettoall a 3 ritma da certe te; un esorcismo durato tutta un; quale la Storni e critica costituisc dei Viaggi di vita, È come se k scrittura dì Bas una sorta di grandiosa introduzioJ sessantottesca, tsem- sani trovasse il proprio fondameli ne. Da questo punto di vista !'affi-l w anche a Migro pre- to in una fiducia tanto coosapevol triti con ii Mara delle Teorie detti forse più ancora mente paradossale quanto assoluti plusvalore si impone di nuovo e, ci «tadìnao Fattualità nella reversibilità della morte; un; tralasciando le questioni di merito dor ibbene, lo fa con sca! - reversibilità che solo la letteratun su cui Bdhm-Bawerk combatte tando punto mettendo a con-è in grado di mettere in atto: "I Marx e su cui-entrambi possonocome normafe"®;«òtto il pre! ^l'albeggiare della coscienza passato non i morto {„.), noi essere a foro volta variamente eom- istituzionale, lo Stato di Israele cociviea con l'antica condizione runa- muore mai. Sì allontana, bensì: ai -battuti, tende ugualmente eviden-ì! gioco democratico perfettamde delle comunità meridionali. Nerigni istante. Recuperare ìì passa» te un fenomeno generale che tra- te oliato da anni di vita parlamerrisulta un affresco di respiro seco-dunque è possibile. Bisogna, tutta scende le individuali!! sia dell'uno tare e di libertà civili e politiche, lare, tradùàn»^ qjMlcuM w»-ià|.|

Le recensioni, gli articoli e tutti gli altri testi pubblicati sull'"Indice" dal primo numero dell' ottobre 1984 al dicembre 1998; i ritratti di Tullio Pericoli, i disegni di Franco Matticchio e tutte le informazioni sulle undici edizioni del Premio Italo Calvino 19522 titoli 13630 autori 2764 recensori 2044 editori

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