Nuovi interpreti per

Tre debutti di rango alla Scala nello spettacolo di Robert Carsen: Paavo Järvi sul podio e e Luca Pisaroni come Don Giovanni e Leporello

al 6 maggio al 6 giugno torna sul pal- Harnoncourt definiva «il più grande dram- 6, 9, 12, 14, 17, 19, 28, 31 maggio; Dcoscenico della Scala Don Giovanni di maturgo della storia della musica». 3, 6* giugno 2017 Mozart, firmato da Robert Carsen per il 7 dicembre 2011. Sul podio Paavo Järvi. LP: All’inizio ho ascoltato tutte le regi- Don Giovanni Thomas Hampson veste i panni dell’audace strazioni e non è stata una buona idea libertino; suo fido servitore è Luca Pisaroni. perché mi sono semplicemente sentito Direttore A loro abbiamo chiesto giudizio su uno dei inadeguato. Avendo poi interpretato Le- Paavo Järvi Regia massimi capolavori dell’intera letteratura porello un paio di volte credo di aver Robert Carsen operistica. identificato alcuni snodi centrali del per- Interpreti sonaggio che cerco di portare con me in Don Giovanni Thomas Hampson Goethe già nel 1797 considerava il Don tutte le produzioni. Il Commendatore Tomasz Konieczny Giovanni di Mozart una vetta insormon- Donna Anna Hanna-Elisabeth Müller tabile. Come ci si accosta a un’ così Mozart e Da Ponte, per la stesura del- Don Ottavio Bernard Richter importante? l’opera, si rifanno a una tradizione bi- Donna Elvira Anett Fritsch Leporello Luca Pisaroni secolare che parte convenzionalmente Zerlina Giulia Semenzato PJ: Goethe aveva ragione! Quando studio da Tirso de Molina e che in modi e Masetto Mattia Olivieri la partitura mi sento in soggezione ma al tempi diversi declina uno dei miti fon- Produzione Teatro alla Scala contempo ritorno alla mia infanzia. Sono damentali della cultura occidentale. cresciuto in teatro – mio padre era Diret- Come interpretare la storia dell’inde- € € Prezzi: da 14 a 230 tore principale all’Opera di Tallin – ascol- fesso seduttore che al termine spro- € € *Prezzi recita ScalAperta: da 7 a 115 tando prove e vedendo spettacoli e Don fonda tra le fiamme dell’inferno? Giovanni era il mio preferito. Per me, Sponsor Principale della Stagione dunque, non si tratta solo di una grande TH: Ci sono due miti fondativi della cultura eu- partitura ma di un ponte con la mia fan- ropea che hanno radice nello stesso periodo e ciullezza. ci parlano di un’affermazione personale illimi- tata: il mito di Don Giovanni e il mito di Faust. TH: Nel corso della mia vita ho avuto la pos- È con miti di questa forza che Mozart e Da sibilità di lavorare con mozartiani come Jean- Ponte scelgono di confrontarsi. Non dimenti- Pierre Ponnelle e , e ho chiamo il loro coraggio nel portare in musica il

Foto Julia Bayer Julia Foto letto tutto il possibile su quello che proprio Figaro di Beaumarchais! Oggi rischiamo di es-

Paavo Järvi sere anestetizzati, di non cogliere la forza di questi racconti, come anche l’arditezza formale delle soluzioni di Mozart: dopo il tour de force del finale del secondo atto delle Nozze ecco le orchestre sul palco e i ritmi sovrapposti.

Eros e Thanatos, la vitalità sfrenata e l’incombere della morte, il conflitto e l’ambiguità sono la cifra dell’opera…

TH: La partitura reca la definizione “Dramma giocoso”, ma cosa c’è di giocoso in una storia che si apre con uno stupro e un omicidio? Don Giovanni è quello che oggi chiameremmo un sociopatico, un per- sonaggio che si nutre degli altri come un vampiro. E la forza di Mozart sta nel mo- strarci la sua violenza in piena luce. Thomas Hampson e Luca Pisaroni Don Giovanni non ha un’identità vo- cale e stilistica ben definita, non ha Come vive Leporello la relazione TH: Ho interpretato la versione senza l’epi- quasi un’aria, a parte “Fin ch’han dal “servo-padrone” con Don Giovanni? logo nella produzione di Harnoncourt e vino”. Come mai questa scelta da parte Un modello da seguire o un furfante da Ponnelle. Certamente c’è una ragione di ar- di Mozart? cui prendere distanza? chitettura musicale: abbiamo bisogno di ri- tornare al re con cui era iniziata l’opera. PJ: Sì, è inusuale per il protagonista non avere LP: Il rapporto di Leporello con Don Gio- Tuttavia la “Scena ultima” ha una sua fun- un’ aria strutturata, ma Mozart ha scelto di ri- vanni è ambiguo, ma il punto fondamen- zione drammatica: ci mostra questi piccoli servare a Don Giovanni due momenti assai tale è la sua ammirazione e devozione per uomini che si affacciano dagli angoli della contrastanti: il primo è l’aria “Fin ch’han del un uomo dalla personalità e dai comporta- scena come topolini dopo la grande esplo- vino”, apparentemente superficiale; il se- menti smisurati. Leporello capisce che sione e cercano di ristabilire l’ordine bor- condo è “Deh vieni alla finestra”, uno dei più stando vicino a Don Giovanni partecipa a ghese, di ripristinare la normalità. bei momenti musicali dell’intera opera. qualcosa di straordinario, come potrebbe capitare all’assistente di un grande artista. LP: La coda mi piace molto: credo che esprima Che personaggio è Leporello? Questo aspetto deve sempre essere reso in perfettamente il senso di vuoto che pervade palcoscenico. gli altri personaggi dopo la scomparsa di Don LP: Si può pensare alla sua parte come a un Giovanni. Sono come marionette che si afflo- momento di sollievo comico rispetto al Nel Finale dell’opera, mentre Don Gio- sciano, corpi senza più anima. dramma che si sta consumando, ma l’ac- vanni cena nel suo palazzo sentiamo cento non è sugli aspetti divertenti. Pren- l’orchestrina in scena citare motivetti Maestro Järvi, per lei si tratta del de- diamo “Madamina”: è un’aria estremamente contemporanei tra cui poche battute butto alla Scala… crudele in cui Leporello infierisce sadicamente da Le nozze di Figaro. Perché tutto ciò? su una donna innamorata insistendo sui det- PJ: Proprio così! La Scala è la Mecca del- tagli del suo disonore. Eppure nello stesso PJ: Forse Mozart attraverso queste citazioni l’opera e avere l’opportunità di dirigere in tempo sospettiamo che Leporello voglia col- vuole dirci che c’è piena corrispondenza tra un teatro così ricco di storia e tradizione è pire Elvira per indurla a fuggire, a sottrarsi alla il teatro e la vita, vuole mostrarci che tutto certamente un grande onore. rovina cui Don Giovanni la porterà. è connesso. Biagio Scuderi TH: Io credo che Mozart volesse prendersi un po’ in giro. E nello stesso tempo i motivi suonati dall’orchestrina alludono al crollo del vecchio mondo. Foto Brescia-Amisano Foto Foto Brescia-Amisano Foto LP: Anche Verdi in Falstaff cita se stesso: forse Mozart, tanto più giovane, sentiva in sé la stessa maturità. Ma credo soprattutto che lui e Da Ponte si divertissero molto.

Per Charles Gounod i brani musicali che seguono la caduta del libertino all’in- ferno «appaiono fuori luogo dal punto di vista drammatico». Li considera un epilogo posticcio dettato da un’istanza morale. Secondo voi si tratta davvero di un happy ending?

PJ: È una fine! È come se Mozart ci desse uno sguardo “dall’alto”, dicendo: «Tu hai assistito a tutta la storia, adesso è finita. Trai le tue conclusioni». Robert Carsen