LA “MODA” ALL’OPERA

Una sintesi della grande mostra “Artisti all’Opera” tenutasi presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona.

CREATA DA CLAUDIA PISTORE P Forte dal basso

P DOVE? Fortezza fiera SALA DELLE COLONNE

La Sala delle Colonne è situata al piano terra dei Quartieri

Fortezza Monumentali proprio di fronte all’ingresso principale dì “Por- ta ”. Tra le sale meeting più richieste, è adatta ad ospitare convegni aziendali o selezionata come area catering e reception.

FIRENZEFIERA: FORTEZZA DA BASSO SCHEDA TECNICA Con una superficie di oltre 80.000 metri quadri, tra cui 55.000 mq coperti, la Fortezza è la location ideale per fiere e grandi SUPERFICIE LORDA: 300 MQ congressi ma anche per ricevimenti di alta rappresentanza e serate di gala. Un complesso dotato di numerosi spazi allestiti- PORTATA SOLAIO: 2.000 kg/MQ vi, che alterna ambienti storici perfettamente restaurati a pa- ALTEZZA MAX PER ALLESTIMENTI: 5 MT diglioni moderni e che sfrutta il forte impatto scenografico delle Firenze S. M. Novella mura cinquecentesche. CAPIENZA MAX 200 pax Il restauro conservativo di tutta l’area è stato effettuato tenen- do conto della destinazione degli spazi e delle esigenze degli P Stazione organizzatori, espositori e visitatori. L’accesso ai padiglioni e S. M. Novella agli spazi interni è reso possibile grazie alla presenza di tre ingressi sia carrabili che pedonali e due pedonali, i quali garan- Basilica tiscono alle persone con difficoltà motorie l’entrata in tutte le S. M. Novella aree delle strutture aperte al pubblico. COME RAGGIUNGERLA? INFO:

IN TRENO: IN TRAMVIA:

La stazione ferroviaria centrale di S. M. Novella si Dall’uscita dell’autostrada A1 – Firenze Scandicci trova a due minuti a piedi dall’ingresso della fiera. puoi raggiungere la Fortezza da Basso in tramvia, Altre due stazioni ferroviarie (Rifredi e Campo di grazie alla nuova Linea T1 Leonardo che collega Firenze Parcheggi (Tel. +39 055 272011 – firenzeparcheggi.it) Marte) sono a dieci minuti di distanza dalla Sta- il parcheggio di Villa Costanza alla stazione ferro- Parcheggio Villa Costanza (Tel. +39 055 0750609 – parcheggiovillacostanza.it) zione centrale di S. M. Novella, alla quale sono viaria centrale di Santa Maria Novella. collegate con treni locali e bus di linea FIRENZE FIERA S.P.A Sede Legale e Operativa Piazza Adua, 1 - 50123 Firenze [email protected] [email protected]. +39 055.49721 055/4973237 http://www.firenzefiera.it

IN AUTOMOBILE: I PARCHEGGI: Il collegamento di Firenze con le principali città Data l’ampiezza della ZTL del centro storico: PARTNER UFFICIALE: #WERECYCLE italiane, grazie alla rete autostradale, facilita l’in- 7.30 - 20.00 (da lunedì a venerdì) gresso nel centro città, dove è situato il quartiere 7.30 - 16.00 (sabato) fieristico-congressuale. Si consigliano i parcheggi (aperti h24): Il parcheggio a Villa Costanza è un punto di - Fortezza Fiera (piazzale Caduti nei Lager) scambio auto – tramvia. - Parcheggio Stazione Santa Maria Novella Artisti all’Opera è stato il titolo della mostra tenutasi al Museo di Roma nel 2018. L’ORIGINALE L’ esposizione dedicata al Teatro dell’Opera di PARLA LA CRITICA: Roma celebrava il suo rapporto con i più grandi artisti del novecento e l’unione di questi, che nonostante le diversità, lavorarono alla creazio- ne di grandi capolavori. Alcune delle grandi figure dell’arte novecentesca presenti sono state Pablo Picasso, Giorgio De Chirico, Alberto Burri e William Kentridge, con piccoli bozzetti di scene e costumi, figurini, maquette in contrapposizione “Percorrere gli spazi di questa mostra e un po’ im- “Artisti all’Opera. Il Teatro dell’Opera di Roma sulla con altri più grandi, come il sipario lungo 15 mt mergersi nello spirito di quella “Gesamtkunstwerk” frontiera dell’Arte muove da una sfida paradossale: dipinto da De Chirico per un Otello rossiniano. di wagneriana memoria, quell’opera d’arte totale che è possibile tradurre oltre un secolo di arte perfor- La mostra si apriva con la Cavalleria rusticana che è somma, e sintesi, di tutte le espressioni artistiche mativa in un percorso espositivo? La risposta è sì, Pietro Mascagni portò in scena per la prima che l’uomo è in grado di creare. Ciascuna portatri- ma a certe condizioni. […] Abbiamo scelto di seguire volta nel 1890 all’Opera di Roma, per poi passare ce, nella sua pienezza, di quel contributo prezioso un percorso cronologico, cominciando dai due com- alla Tosca di Giacomo Puccini, del 1900. che lega l’uno al tutto. Un ideale, quello immaginato positori che hanno segnato la storia del Teatro, Ma- Durante il fermento degli anni Sessanta, gli artisti nell’Ottocento dal compositore tedesco, di totale fu- scagni e Puccini, e proseguendo poi, sala dopo sala, si avvicendano freneticamente al Teatro dell’Ope- sione delle varie forme d’arte in un unico spettacolo con le creazioni più significative giunte fino a noi, in ra: Renato Guttuso che lavorerà a più spettacoli, CGCLAUDIO teatrale in cui musica, canto, poesia, danza, recita- un fitto dialogo di opere d’arte, artisti e musica. Il GIAN LUCA Alexander Calder, seguiti nei decenni successivi PARISI zione e arte figurativa raggiungono quell’unita che racconto espositivo è fatto di continuità – spesso la FARINELLI PRESICCE diviene specchio di una identità collettiva e immagi- stessa opera ritorna, da una sala all’altra, a distanza da Mario Ceroli e Arnaldo Pomodoro. Direttore dell ne del suo tempo. […] È un modo, infine, per offrire di decenni – ma anche di scarti e cambiamenti. […] Altri grandi artisti sono i costumisti come Dani- Sovrintendente Fondazione lo Donati, Gabriella Pescucci, Pier Luigi Pizzi e gli Capitolino ai Beni al visitatore del museo la possibilità di superare, per Come narrare un’arte performativa in assenza degli Cineteca Di stilisti che hanno prestato il loro lavoro alla mes- Culturali un momento, la spessa coltre del sipario, quel dia- artisti? Abbiamo pensato per una volta di ribaltare Bologna sinscena; proprio su quest’ultimi si concentrerà framma che divide la rappresentazione da tutto ciò la prospettiva e rendere i visitatori protagonisti di l’esposizione fiornetina a Fortezza da basso. E, che intorno a essa ruota e rende ancor più grande.” questa avventura.” naturalmente, la storia dell’opera lirica è costel- lata di grandi registi: tanti sono stati omaggiati, da quelli più squisitamente teatrali come Luchino Visconti Luca Ronconi, Bob Wilson, Emma Dante, a quelli cinematografici col vizio dell’opera, come Terry Gilliam, Werner Herzog, Sofia Coppola.

TEATRO COSTUMI E VERSO GLI L’OPERA REALE COSTUMISTI ANNI OGGI DELL’OPERA OTTANTA

Nel 1926 il di Roma In via dei Cerchi dagli anni Tren- Tra la fine degli anni Sessanta e La collaborazione con il mondo acquista il Teatro Costanzi e ne ta il Teatro dell’Opera di Roma l’inizio degli anni Ottanta, altri dell’arte e con gli artisti che lo assume la gestione affidando i crea e produce le scenografie grandi artisti, come Burri, trova- animano non si è conclusa con ALCUNI PROTAGONISTI lavori vengono affidati all’archi- e gli abiti di scena degli allesti- no nel balletto più che nel melo- l’avvio del nuovo millennio, che tetto Marcello Piacentini. menti. Per la sua climatizzazione dramma il loro punto di incontro ha visto anzi il Teatro dell’Ope- Il teatro prende il nome di Teatro ideale l’edificio si è rivelato adat- con l’arte scenica. ra intraprendere progetti sempre Reale dell’Opera e viene nuova- to a custodire i costumi indossa- Nel 1980 il Teatro Costanzi com- più complessi e ambiziosi. PIETRO CARAMBA LUCHINO FRANCO mente inaugurato il 27 febbraio ti dai più grandi artisti della lirica pie un secolo. Per celebrare il Dal 2014 il progetto Roma Opera 1928 con l’allestimento del Nero- e del balletto. centenario, il Teatro decide di Aperta indirizza la programma- ne di Arrigo Boito, scene e costu- La selezione degli abiti di scena aprire la stagione 1982-83 con zione dell’Opera di Roma spa- MASCAGNI & FORTUNY VISCONTI ZEFFIRELLI mi di Duilio Cambellotti. vuole mettere in evidenza da un la Semiramide di Rossini, l’ope- lancando le porte del teatro alla Durante il ventennio fascista vie- lato il genio degli artisti che trat- ra con cui il Costanzi inaugurò città, dunque alle proprie radici ne riconosciuto al teatro di lirica teggiano forme e colori sul figu- nel 1880. A curare scene e co- più profonde, senza tuttavia al- Cavalleria rusticana l’opera di Caramba e Fortuny i due princi- Luchino Visconti è stato uno dei Franco Zeffirelli esordisce come e di prosa un ruolo educativo e rino, rispondendo non soltan- stumi è uno dei più grandi scul- lontanare lo sguardo dall’inno- Pietro Mascagni basata sull’omo- pali pionieri dell’arte del costume più grandi registi italiani. Il suo scenografo lavorando per di propaganda. I principali arti- to al gusto personale ma anche tori viventi, Arnaldo Pomodoro, vazione. Sono nate così produ- nima novella di Giovanni Verga, italiano lavorarono spesso per il amore per il melodramma e il Luchino Visconti, di cui è il più sti che in questi anni collabora- alle esigenze dettate da libretti, mpegnato nel suo primo lavo- zioni di grande successo come debutta al Costanzi il 17 mag- Teatro Costanzi. Artista geniale suo talento nel ricreare affreschi celebre allievo. no con il Teatro Reale dell’Opera, coreografi, economie; dall’altro ro operistico. Pomodoro elabora La Traviata, con la regia di Sofia gio 1890. Il successo immediato Luigi Sapelli in arte Caramba è storici, minuziosi nei dettagli e La sua attenzione all’accurata e Duilio Cambellotti, Felice Casora- vuole sottolineare il lavoro della una scenografia in cui progressi- Coppola e i costumi di Valentino, contribuisce a forgiare l’identità l’inventore dell’arte costumisti- smaglianti d’eleganza, lo fa ap- sontuosa ricostruzione degli am- ti, Filippo De Pisis, Cipriano Efisio sartoria teatrale, che trasforma vamente vengono fatti uscire di che ha segnato il record d’incassi culturale del teatro romano, che ca moderna. Crea allestimenti prodare naturalmente alla regia bienti e al forte impatto emotivo Oppo, aderiscono in modi diversi il disegno in realtà. scena gli elementi scenografici, nella storia del teatro e ha mes- diviene il tempio dell’Opera Ve- e costumi per l’intero repertorio operistica. Per il Don Carlo, del lo caratterizza in ogni suo aspet- al mutato clima politico e cultu- La sartoria dei Cerchi è tra le più con lo scopo di giungere a un’e- so d’accordo cinema e moda o rista. Breve atto unico che con- d’opera, operetta e ballo, per la 1965, Visconti cura regia, scene to artistico, tanto che si ritrova si rale, che in arte si traduce in un importanti in Italia: realizza arti- strema essenzialità. Il modellino la scommessa più audace Lulù densa melodia, impeto dramma- prosa e per il cinema, e nel 1909 e costumi. Lo spettacolo rimane nei suoi film sia nei suoi spetta- recupero dei modelli figurativi gianalmente i costumi attraverso dell’allestimento testimonia la di Alban Berg diretta da William tico e semplicità di eloquio. Delle fonda la Casa di costumi d’Arte uno dei più memorabili e come colari allestimenti operistici. classici. Questi pittori lavorano l’elaborazione dei materiali, l’uso straordinaria creatività e manua- Kentridge, il quale ha invaso la successive tredici opere da lui Caramba A. Sapelli & C. Per le scrisse Giorgio Vigolo: Per il Falstaff rappresentato fianco a fianco con gli esperti -ar dei colori e delle tinture, la con- lità plastica dell’artista, la quale scena del Costanzi con la proie- composte cinque vengono date sue creazioni Caramba si serve “tutto sembra essere avvenu- all’Opera di Roma nella stagione tigiani e le maestranze del teatro fezione dei gioielli e delle accon- si esprime anche nei figurini, dal zione di oltre dise- in prima assoluta al Costanzi. spesso di tessuti stapati realiz- to sotto l’insegna del fasto. La 1963-64, si confronta con l’uni- per realizzare nuovi allestimenti ciature, la pittura e i ricami sui cromatismo molto acceso, se- gni realizzati appositamente per Per oltre cinquant’anni Mascagni zati dall’amico:Mariano Fortuny sontuosità prorompeva anche verso shakespeariano, il quale delle opere di Arrigo Boito, Clau- tessuti, esprimendo una libertà gnati da rigide linee e quasi privi la sua personalissima rilettura intrattiene un rapporto costan- artista eclettico che lavora per il dai costumi cinquecenteschi in sarebbe di lì a poco stato portato dio Monteverdi, Alfredo Casella, creativa in grado di soddisfare le di tridimensionalità. dell’opera tratta da Wedekind. te con il Teatro Costanzi e nel teatro, per l’arredamento e per lamé in velluto, mantelli borda- al cinema; per questo spettaco- Gian Francesco Malipiero. molteplici domande degli artisti. 1909-10 viene nominato Diret- la moda. Grande studioso del- ti di pelliccia, candide gorgiere lo Zeffirelli disegna figurini che tore Artistico e tra il 1892 ed il la luce, sa come esaltare il can- pizzi e mantiglie, galloni dorati. confermano un’eccezionale at- 1944 ricopre il ruolo di direttore giante impatto visivo delle stoffe Una galleria di figure che -sem tenzione alla resa del dato sto- d’orchestra in innumerevoli pro- sul palcoscenico. bravano uscire da El Greco o da rico. duzioni. Velázquez”. I TEMI PRINCIPALI RENATO BALESTRA VALENTINO Nel 2009 inizia il tour mondiale del Nel ... torna al Teatro Costanzi, per il Musical Cinderella prodotto dalla terzo anno consecutivo, “La Traviata”, Broadway-Asia Entertainment, per cui musica di Giuseppe Verdi e libretto di Renato Balestra realizza i costumi. Francesco Maria Piave, nella versione Il musical toccherà le maggiori città firmata per la regia da Sofia Coppola asiatiche fino ad arrivare in America. e da Valentino Garavani per i costumi. PROPOSTA!

MODA E OPERA

Il binomio composto da moda e opera lirica esprime un forte elemento identitario e incarna forse la quintessenza del made in . Moda e opera sono nate e si sono sviluppate nel nostro Paese, favorite da un comune denominatore che è il gusto, inteso come capacità creativa, estro, abilità progettuale e artigianale. Sono la sintesi di una stratificazione culturale fatta di idee, forme, suoni, colori, natura e poesia, ma anche di rigore stilistico e progettuale. L’intuizione di asso- ciare elementi di eccellenza a favore dello spettacolo teatrale emerge come esi- COCO CHANEL GIORGIO ARMANI genza sin dagli albori del teatro d’opera pubblico, si pensi al pamphlet satirico di Il 20 giugno 1924, a Parigi, al Thèatre Dopo qualche anno di inattività come Benedetto Marcello intitolato “Il Teatro alla Moda” (1720) contenente dettagliate des Champs Elisées, andò in scena costumista, torna in scena nel 1994 istruzioni per ogni singolo aspetto di un genere spettacolare e di un luogo i cui “Le Train Bleu”, un libretto di Cocteau, con i costumi per la nuova produzione codici si andavano affermando in quel momento. uno dei balletti più divertenti ed ironi- di “Così fan tutte” di Mozart per la re- Il Teatro dell’Opera di Roma, a partire dagli anni Novanta, ha invitato alcuni gran- ci di Sergej Diaghilev con i costumi di gia di Jonathan Miller. di stilisti a collaborare alla creazione di abiti di scena: Coco Chanel, Giorgio Arma- Coco Chanel ni, Renato Balestra, Roberto Capucci, Clara Centinaro, Alberta Ferretti, Maurizio Galante, Emanuel Ungaro e Valentino. Il 20 giugno 1924, a Parigi, al Thèat- re des Champs Elisées, andò in scena “Le Train Bleu”, un libretto di Cocte- au, uno dei balletti più divertenti ed ironici di Sergej Diaghilev con i co- stumi di Coco. Il nome del balletto, deriva dai treni espressi, di colore blu scuro e deco- rati con motivi dorati, che dal 1922 portavano da Parigi alle coste meri- Negli anni venti, a Parigi, Coco Chanel, era ormai un’affermata creatrice di dionali francesi i ricchi protagonisti moda, con il suo stile innovatore, sobrio ed elegante nello stesso tempo, il La partitura musicale rispecchia alla del jet set. Il sottotitolo, operette quale apriva lo sguardo su una donna nuova e audace. perfezione l’atmosfera allegra e il dansée, indicava il carattere di bal- carattere superficiale dei personag- Il suo stile sottolineava con semplicità le curve del corpo, grazie alla geniale letto fantasia, basato su una satira gi. La scenografia di ispirazione cu- rivisitazione degli abiti maschili e ai primi abiti sportivi. Oltre alla gonna corta che ridicolizzava le vacanze snob de- bista presenta cabine da bagno e un sotto il ginocchio, crea nel 1926 “La petite robe noire”, ovvero il tubino nero, gli aristocratici europei. mare stereotipato sul fondale. simbolo per eccellenza del suo stile. In “Le Train Blu” si mescolavano Il tutto era accompagnato con un rivoluzionario taglio di capelli, corti e non più I costumi sono quasi tutti costumi acrobazie e pantomime; la danza si COCO CHANEL adornati con velette e trionfi di frutta. I colori prediletti da Chanel, bianco e da bagno in jersey, tranne quello del mescola a gesti tipici del mondo della nero, vengono spesso accostati al beige, blu marine, grigio. giocatore di golf e della campiones- ginnastica, del tennis e del golf in cui sa di tennis; ad adornare i costumi, l’armonia elegante dei gesti è unita sobri e lineari, vengono impiegati Con l’avvento del XX secolo e le relative innovazioni industriali e culturali diede alla sinuosità del movimento. Il bal- una scossa alla società introducendo l’idea di immediatezza, spontaneità, mo- accessori eccentrici come orecchi- letto è ambientato in una spiaggia in ni abnormi, una racchetta da tennis, vimento, rapidità. E’ in mezzo a alla capitale per eccellenza del nuovo secolo, cui i personaggi flirtano e scherzano Parigi, che Chanel si trovò incastonata, ispirata dal nuovo tempo e dalle nuo- sandali di gomma e accappatoi oltre tra di loro; i protagonisti sono quat- agli occhiali da sole, orologi da polso, ve condizioni esistenziali venne spinta ad inserirsi nel panorama teatrale, con tro: un nuotatore, una ragazza in co- grande talento, come costumista. bracciali. L’insieme fa risultare l’in- stume da bagno, una campionessa di sieme dei personaggi divertente ed tennis, e un giocatore di golf. Il resto originale, quasi un verso al pubblico del corpo di ballo era composto da ricco presente in sala. Les gigolos e Les poules. Stagliati sullo sfondo marino i ba- gnanti colorati di rosa e azzurro, rap- presentano una novità prorompente, così come prorompente era stata la moda Coco Chanel, inaugurando fi- nalmente il rapporto tra il teatro con- temporaneo e l’alta moda. Nel 1988 realizza i costumi della “Cenerentola” per il Teatro dell’Opera di Belgrado, precisamente per i Venti anni di Fino all’ultimo anno di ingegneria però non si era mai occupato di moda e sol- successi ed emozioni della Fondazione. tanto una scommessa tra amici lo portò a disegnare un modello. Il disegno fu Ad arricchire questo traguardo, sono state le mani sapien- così apprezzato che, a sua insaputa, fu spedito a Milano, dove ricevette il sor- ti del Maestro dell’Haute Couture italiana, Renato Balestra. prendente invito di collaborare ad una collezione di Alta Moda. Con grande onore donò quel tocco di unicità, che è passato Si può ben dire che non è stato Renato Balestra a scegliere la Moda ma è stata inesorabilmente alla storia, disegnando lui stesso gli abiti di la Moda a scegliere Renato Balestra. Lavora dapprima presso un’importante scena della Cenerentola di Gioacchino Rossini. RENATO casa d’Alta Moda milanese e in seguito, giunto a Roma, collabora come stilista BALESTRA Tale spettacolo è considerato attualmente quello che ha avu- per varie sartorie nonché come costumista per il cinema. to più successo nella storia del Teatro serbo. A sfilare nei Apre il primo Atelier romano in Via Gregoriana, ma sarà Via Sistina la sede sim- panni dei protagonisti ben ventidue creazioni che, insieme bolo della Maison amata dalle donne più eleganti del mondo. alla melodiosa voce di Jadranka Jovanović, interprete di An- Tra le sue clienti nomi prestigiosi a livello internazionale: oltre ad attrici, nomi di gelina (Cenerentola) hanno incantato il pubblico. rilievo del jet set mondiale, Principesse, Regine e First Ladies con cui ha sempre La “collezione teatrale” è stata creata, cucita e rifinita in ap- mantenuto un legame di stima ed amicizia. Il mondo di Renato Balestra: una pena due mesi; una realizzazione rapida quanto minuziosa costante ricerca tesa all’innovazione, nel rispetto della tradizione sartoriale. la quale ridiede vita alla perfetta tradizione sartoriale dell’e- Uno stile che si è affermato sulla scena internazionale grazie ai suoi prodotti di poca. Contestualmente alla messa in scena della Ceneren- lusso: tradizione che si rinnova e imprenditorialità proiettata al futuro. tola, gli ospiti hanno avuto il privilegio di visitare la mostra espositiva dei bozzetti dei costumi realizzati da Renato Bale- stra per l’Opera stessa. Nel 1994 Armani torna in scena con i costumi per la nuova produzione di “Così fan tutte” di Mozart per la regia di Jonathan Miller. L’intento del duo re- gista-costumista è quello di modernizzare in modo drastico la messinscena del capolavoro mozartia- no. In Italia lo spettacolo verrà rappresentato all’Opera di Roma un anno dopo. “Jonathan Miller” ha dichia- rato il direttore della Royal Opera, Nicholas Payne “ha escogitato un modo originale ed elegante per presentare qui e poi a Roma l’opera mozartiana, per cui ci volevano costumi italiani straordinaria- mente eleganti. Siamo molto contenti che Armani abbia risposto al nostro invito in modo positivo, Di origini italo-americane, Giorgio Armani, si avvicinò alla moda quasi per caso; generoso e attivo”. dopo essersi trasferito da Piacenza a Milano cominciò ad allestire le vetrine dei grandi magazzini de La Rinascente. La prima esperienza vera e propria nel L’eufemismo e la gamma di colori tenui degli abiti mondo della moda risale solo al 1965, quando Armani ridisegna i modelli della portano sul palcoscenico un’innegabile eleganza; linea Cerutti per il marchio Hitman. le tinte predilette sono per lo più sfumature di cre- Da quel momento comincia la sua scalata verso la vetta dello stile. me, pallidi beige e pastelli per le donne, le quali cambiano spesso i costumi. Di lui si dice che “ha compreso meglio e prima degli altri che ogni mezzo espres- Per i giovani e gli uomini vengono invece scelti sivo è importante per arrivare a trasmettere la propria interpretazione della completi e cravatte, ma anche abiti che ricordano moda: sobrio ma incisivo, sorprendente per coerenza e caparbia convinzione, stili tra il rock e l’hippy, completo di accessori e aderisce ai tempi riservando sporadiche sorprese che fanno parlare di lui”. pettinature ribelli. Questo sicuramente contrastava GIORGIO Oltre alle creazioni per le passerelle, inizia la sua collaborazione con cinema e armoniosamente con l’eleganza minimalista della ARMANI teatro e lavora per gran parte dei registi di fama mondiale riuscendo a distin- scenografia dalle pareti pallide e rovinate, le quali guersi sempre grazie ai tagli sartoriali che lo caratterizano. racchiudono al loro interno pochi elementi scenici: sedie, cuscini, un divano coperto da un lenzuolo antipolvere e una tenda. Firmata da Sofia Coppola per la regia e da Valentino Garavani per i costumi “La Traviata” di Valentino, come è sta- ta ribattezzata, e il Fast Forward Festi- val di teatro musicale contemporaneo. Lo stesso stilista aferrma: “Nella mia vita ho sempre sognato di fare una Traviata ma in una maniera nuova. I grandi maestri, da Visconti a Zeffirelli, la Callas, Piero Tosi, Lila de Nobili mi hanno tutti ispirato in que- sto mio nuovo impegno. Non ho vo- luto una Traviata moderna e ridicola come se ne fanno molte oggi, ho volu- caratterizzata da una scala rampante to una Traviata classica e splendida, e Valentino Garavani si avvicina alla moda dopo essersi trasferito a Milano; tutta immersa in una lunare che ha il sapore ho chiesto a Sofia Coppola di dare quel via è a Parigi che la sua carriera si avvia: i molteplici spunti, le idee e i fermenti di un sogno. tocco moderno e sorprendente che la culturali gli permettono di perfezionarsi, lavorando, negli anni ’50, nella Casa renderà speciale”. Non c’è soltanto l’esuberanza frivola, la di Moda di Jean Dessès e nell’atelier di Guy Laroche. La Traviata di Giuseppe Verdi diventa protagonista sfoggia abiti Haute Cou- E’ durante una vacanza a Barcellona che Valentino si innamora del colore rosso, una glamour e attira anche il pubblico ture di un’eleganza che i tradizionali da lì in poi icona del suo modo di rappresentare la femminilità. Nasce quindi più giovane grazie al coinvolgimento costumi teatrali non hanno mai avuto. il Rosso Valentino, un mix di tanti differenti tonalità di rosso, che variano dal dell’alta moda. “L’abito nero con uno strascico verde color porpora, rosso carminio, rosso acceso, rosso scuro. Questo spettacolo ha visto il Teatro petrolio del primo atto non è solo bel- dell’Opera di Roma sulle pagine dei lo, ma è frutto di una maestria (e dei Oltre a questo i suoi drappeggi, impalpabili ed estremamente eleganti lo porta- VALENTINO giornali di tutto il mondo. mezzi) che solo un atelier come quel- no ad essere amato dalle divine di tutti i tempi le quali, vestite dai suoi ambiti, lo di Piazza Mignanelli può possedere. sembrano vere e proprie dee appena scese dal monte Olimpo. Il ricordo che ha lasciato a chi ha avuto Lo stesso per l’abito bianco con una li- la fortuna di assistere a questa produ- La sua passione lo porta a disegnare anche i costumi per l’opera lirica: i primi seuse di voile che Violetta indossa in zione è indubbiamente il luccichio dei nel 1994, portati in scena al Kennedy Center di Washington. A questa esperien- campagna e per l’esplosione del rosso costumi, la strepitosa scenografia za segue la realizzazione di altri splendidi costumi per il gala “Valentino” al New della festa a casa di Flora nel secondo York City Ballet, e per il Concerto di Capodanno di Vienna. atto, e della camicia da notte del terzo atto con le mezze maniche imbottite di rose di tulle. Stupendi, moderni, leg- geri, eleganti, gli abiti dei comprimari e del coro disegnati dai due direttori creativi, Chiuri e Piccioli, che ormai reggono la Maison da otto anni, han- no trasformato il palcoscenico in una passerella di bellezze delicate che non aggrediscono né distraggono l’occhio dello spettatore dal conetsto ma lo ri- empiono di stupore”. [M. Ciavarella] DEFINIZIONE DEL

Pannelli di compensato posizionati in modo da PROGETTO generare corridoi

Partendo da una suddivisione dello spazio disponi- Procedendo con l’individuazione degli spazi si co- bile all’esposizione si procede con l’individuazione di minciano a progettare i diversi ingombri di tutti quattro corridoi dedicati a ogni stilista presentato. gli elementi necessari all’esposizione, in particolar Tenendo in considerazione il flusso di percorrenza si modo pedane e bacheche. Individuate le posizioni procede con l’individuazione di un percorso, questo dei singoli gruppi di oggetti si cerca di contraddistin- Rappresentazione assonometrica di come non sarà vincolante al fine dell’esposizione bensì guere una zona dall’altra prendendo alcuni dettagli si presenterà la struttura con i corridoi consigliato per una più fluida fruibilità presenti nella scenografia originale.

Dopo aver realizzato una bozza dell’idea si procede L’ultimo passaggio, non meno importante, è l’indivi- con l’elaborazione di tavole tecniche. duazione dei materiali, delle cromie e delle texture In questa fase il progetto comincia ad assumere che andranno a rivestire gli oggetti creati. suna connotazione più definita: vengono studiati i L’idea è quella di creare pedane dalle tinte neutre corridoi per la fruizione del pubblico, si rielaborano per non inquinare i colori delle stoffe. Si cercherà di gli ingombri dando dinamismo all’esposizione e in- creare un gioco di contrasto tra materiali opachi e fine si progettano le strutture degli espositori che lucidi, i quali verranno poi ulteriormente valorizzati presenteranno numerosi bassorilievi decorativi. con l’impianto luminoso.

1. INDIVIDUAZIONE E SUDDIVISIONE DEGLI SPAZI RENATO BALESTRA “La Cenerentola”

COCO CHANEL “Le train bleu”

VALENTINO “La Traviata”

GIORGIO ARMANI “Così fan tutte”

2. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI ESPOSIZIONE 3. STUDI SU ALCUNI ELEMENTI DI SCENA 4. STUDI SU ZONA CHANEL 5. STUDI SU ZONA BALESTRA

La zona dedicata allo spettacolo “Le Train Bleau” riguarda l’ultima Protagonista indiscusso della scenografia creata per l’opera rossi- parte di percorso ed è attigua anche alla stanza dedicata ad atti- niana “La Cenerentola” è il meraviglioso battello entro e attorno vità multimediali. al quale si svolge l’azione. Si presenta con un insieme di pedane asimmetriche, le quali ri- Decorata con sinuose forme spiraleggianti, che richiamano il mo- chiamano le pendenze differenti create sulla scena cubista realiz- vimento delle onde e delle creature marine, la scena sembra dia- zata da Picasso: la scenografia del balletto è, infatti, un’insieme lograre perfettamente con i costumi disegnati da Renato Balestra. di piani inclinati. E’ proprio questa interazione tra gli elementi di scena e i costumi Sulle pareti ai lati della stanza vengono riproposti sia i motivi ve- che si vuole riproporre: getali, ricreati su pannelli di compensato sottile, sia un pannello l’imbarcazione viene così scomposta in cinque pedane dalle diver- dalla finitura lucida che sarà utile a moltiplicare le immagini dei se altezze, il che crea una sorta di dinamismo nell’esposizione. ballerini come a voler ricreare il corpo di ballo. I motivi decorativi vengono applicati alle pareti e alle pedane, sotto forma di aplique, in modo da accompagnare i decori delle Sarà presente una bacheca dedicata agli accessori dei costumi; stoffe, ma senza dominare su di essi. questa struttura sarà una riproduzione della “cabina”, elemento meglio definito e quasi protagonista, presente sul palco. Ciò che si vuole ricreare è un ambiente fiabesco, dai toni del mare e dalla preziosità di gioielli principeschi, dove sia i bambini che gli Per quanto rigurda la resa cromatica: i colori saranno di nuances adulti possano sentirsi all’interno di un mondo incantato. inspirate alla natura, al verde dei grandi parchi situati fuori città. 6. STUDI SU ZONA ARMANI 7. STUDI SU ZONA ARMANI

“Così fan tutte” con costumi di Armani si presenza con un’immagi- Un’ingresso ad effetto accoglie il pubblico che si recherà alla mo- ne nuova, contemporanea. La scena di J. Miller si presenta come stra “Moda all’opera”. un alternarsi di ambienti spogli e questo rende difficile elaborare I maestosi costumi disegnati da Valentino per “La Traviata” sono un’esposizione attraente da un punto di vista puramente estetico. presentati insieme ad un allestimento che recupera l’eleganza portata in scena da Sofia Coppola. Si cerca quindi di realizzare con delle contropareti in compensato l’ambiente scenico, il quale presenta già una gamma di colori neu- A primo impatto lo spettatore si trova davanti ad una scala ram- tra e desaturata che permette ai costumi di emergere. pante realizzata in policarbonato trasparente che risulta estrema- mente leggera e permette la piena visione dell’abito lì collocato. Elementi di maggior rilievo ce l’hanno la chaise longue e la tenda, la seconda occupa, infatti, una porzione rilevante della scena, ed Gli altri abiti vengono incorniciati da oggetti e motivi di scena che è questa che diventa elemento caratterizzante delle nicchie. permettono di valorizzare l’alta sartoria che contraddistingue il La seduta viene invece rappresentata come se fosse sezionata a marchio Valentino, si tratta ad esempio delle grandi vetrate che metà. in scena incorniciano i fuochi d’artificio, qui invece accompagnano l’esplozione di colore delle diverse stoffe. Data la poca varietà di altezze si cercherà di dare movimento allo spazio grazie alle varie profondità dei pannelli posti in entrambi i L’alternarsi di motivi dorati su fondo nero e qualche dettaglio bor- lati, i quali genereranno rientranze e aggetti differenti. deaux rendono ancora più preziosa l’esposizione. C D F G H I A B E

ELABORAZIONE TECNICA DEL PROGETTO

C1 D1 F1 G1 H 1 I1 A1 B1 E1

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AREA DEDICATA A: AREA DEDICATA A: AREA DEDICATA A: AREA DEDICATA A: SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI "TRAVIATA" "COSI' FAN TUTTE" "LA CENERENTOLA" "LE TRAIN BLEU" PROF. SSA FIORAVANTI con costumi di VALENTINO con costumi di ARMANI con costumi di BALESTRA con costumi di CHANEL STUDENTE: MATRICOLA: CLAUDIA PISTORE 23446 ELABORATO: N. TAV.

PIANTA 1 DELL'ALLESTIMENTO SCALA COMPLESSIVO 1:100

TITOLO: "MODA ALL'OPERA" LUOGO: SALA DELLE COLONNE FORTEZZA DA BASSO (FI) SEZIONE A_A1 SEZIONE B_B1

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SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI PROF. SSA FIORAVANTI PROF. SSA FIORAVANTI STUDENTE: MATRICOLA: STUDENTE: MATRICOLA: CLAUDIA PISTORE 23446 CLAUDIA PISTORE 23446 ELABORATO: N. TAV. ELABORATO: N. TAV.

PIANTA E SEZIONE 2 PIANTA E SEZIONE 3 ZONA DEDICATA A SCALA ZONA DEDICATA A SCALA VALENTINO VALENTINO PIANTA SEZIONE A_A1 1:50 SEZIONE PIANTA B_B1 1:50 TITOLO: TITOLO: "MODA ALL'OPERA" "MODA ALL'OPERA" LUOGO: LUOGO: SALA DELLE COLONNE SALA DELLE COLONNE FORTEZZA DA BASSO (FI) FORTEZZA DA BASSO (FI) SEZIONE C_C1 SEZIONE D_D1

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SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI PROF. SSA FIORAVANTI PROF. SSA FIORAVANTI STUDENTE: MATRICOLA: STUDENTE: MATRICOLA: CLAUDIA PISTORE 23446 CLAUDIA PISTORE 23446 ELABORATO: N. TAV. ELABORATO: N. TAV.

PIANTA E SEZIONE 4 PIANTA E SEZIONE 5 ZONA DEDICATA AD SCALA ZONA DEDICATA AD SCALA ARMANI ARMANI SEZIONE PIANTA C_C1 1:50 SEZIONE PIANTA D_D1 1:50

TITOLO: TITOLO: "MODA ALL'OPERA" "MODA ALL'OPERA" LUOGO: LUOGO: SALA DELLE COLONNE SALA DELLE COLONNE FORTEZZA DA BASSO (FI) FORTEZZA DA BASSO (FI) SEZIONE F_F1 SEZIONE G_G1

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SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI PROF. SSA FIORAVANTI PROF. SSA FIORAVANTI STUDENTE: MATRICOLA: STUDENTE: MATRICOLA: CLAUDIA PISTORE 23446 CLAUDIA PISTORE 23446 ELABORATO: N. TAV. ELABORATO: N. TAV.

PIANTA E SEZIONE 6 PIANTA E SEZIONE 7 ZONA DEDICATA A SCALA ZONA DEDICATA A SCALA SEZIONE PIANTA F_F1 BALESTRA BALESTRA 1:50 SEZIONE PIANTA G_G1 1:50

TITOLO: TITOLO: "MODA ALL'OPERA" "MODA ALL'OPERA" LUOGO: LUOGO: SALA DELLE COLONNE SALA DELLE COLONNE FORTEZZA DA BASSO (FI) FORTEZZA DA BASSO (FI) SEZIONE H_H1 SEZIONE I_I1

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SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI SCENOGRAFIA DEGLI ALLESTIMENTI PROF. SSA FIORAVANTI PROF. SSA FIORAVANTI STUDENTE: MATRICOLA: STUDENTE: MATRICOLA: CLAUDIA PISTORE 23446 CLAUDIA PISTORE 23446 ELABORATO: N. TAV. ELABORATO: N. TAV.

PIANTA E SEZIONE 8 PIANTA E SEZIONE 9 ZONA DEDICATA A SCALA ZONA DEDICATA A SCALA CHANEL CHANEL SEZIONE PIANTA H_H1 1:50 1:50 SEZIONE PIANTA I_I1 TITOLO: TITOLO: "MODA ALL'OPERA" "MODA ALL'OPERA" LUOGO: LUOGO: SALA DELLE COLONNE SALA DELLE COLONNE FORTEZZA DA BASSO (FI) FORTEZZA DA BASSO (FI) VISIONE TRIDIMENSIONALE DELL’ELABORATO TECNICO