Montagne360. Giugno 2017, € 3,90. Rivista mensile del n. 57/2017. Poste Italiane Spa, sped. in abb. Post. - 45% art. 2 comma 20/b - legge 662/96 Filiale di Milano. Prima immissione il 27 maggio 2017 tra eAbruzzo itinerari Sette DEI BRIGANTI SENTIERO IL alta quota ad Concerti DOLOMITIPIÙNOTE Montagne360 La rivistaLa del Club alpino i taliano di un grande alpinista grande un di imprese e Emozioni INEDITO BONATTI giugno 2017 € 3,90 EDITORIALE orizzonti e orientamenti

Relazione morale del Presidente Generale di Vincenzo Torti

Care Delegate e Cari Delegati, Socie e Soci carissimi, mi ripresento a Voi a poco meno di un anno di distanza dall’Assemblea di Saint Vincent, al termine della quale mi avete affidato il prestigioso, quanto delicato, mandato presidenziale, unitamente all’indicazione dei molteplici obiettivi consi- derati prioritari per il Sodalizio. E, benché il documento titolasse “Priorità del Cai di domani”, ho ritenuto che l’impegno non solo mio personale, ma anche di tutti coloro che ricoprono cariche di vertice, dovesse proiettarsi da subito sul Cai di oggi, nella convinzione che molti degli obiettivi indicati fossero già a portata di mano e richiedessero solo un po’ più di determinazione. Naturalmente, starà a Voi valutare se quanto fatto e quanto avviato possa considerarsi una prima, ma già concreta, risposta alle molte aspettative. Prima di ogni altra considerazione, però, ritengo do- veroso rivolgere un sincero ringraziamento a quanti hanno condiviso questi mesi di attività e che, pur nella differenziazione dei ruoli, sono stati animati dallo stesso desiderio di dare risposte e conseguire obiettivi, utilizzando, come metodo, quello del contributo costruttivo e del confronto dialettico, esente da pregiudizi e volto alla ricerca di soluzioni adeguate: “dobbiamo tutti esporre i nostri concetti, ma con la disposizione di intenderci l’uno con l’altro affine di arrivare ad un pratico risul- tamento” (Q. Sella, Discorso al Parlamento, 10.06.1870). Mi riferisco ai Componenti del Comitato Direttivo Centrale, i Vice Presidenti Paolo Borciani, Erminio Quartiani e Antonio Montani e ad Enzo Cori, che hanno gestito autonome deleghe in modo convinto e con professionalità, sempre in un costante raccordo collegiale; ai Componenti del Comitato Centrale di Indirizzo e di Con- trollo, coordinati da Luca Frezzini e Giorgio Brotto, e ai Revisori dei Conti, effettivi e supplenti, presieduti da Umberto Andretta, ciascuno dei quali ha espresso un volontariato competente, aperto e disponibile, capace di cogliere piuttosto il profilo associativo, specie in occasione di scelte delicate, anziché indulgere in sterili forma- lismi o posizioni preconcette, fermo sempre il rispetto delle regole e dei ruoli. E non posso dimenticare la presenza generosa e ricca di esperienza che ci è stata assicura- ta dai Presidenti Generali che mi hanno preceduto: Roberto De Martin, memoria storica e ancora protagonista indiscusso del successo del Trento Film Festival; Ga- briele Bianchi che, nella risorta coralità, esprime una rinnovata giovinezza; Anni- bale Salsa, il cui amore per la montagna si manifesta nello spessore etico e culturale dei suoi interventi, ove viene chiamato; Umberto Martini che, con discrezione, par- tecipa alle sedute di Consiglio, sempre pronto, però, a un prudente suggerimento. Ma l’impegno espresso dai volontari, per quanto lodevole e condiviso, non avrebbe consentito di raggiungere determinati risultati, se non avessimo potuto contare co- stantemente su preparazione, entusiasmo e disponibilità, del personale della Sede Centrale e, in primis, del Direttore Andreina Maggiore. A tutti loro, quindi, grazie.

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giugno 2017 / Montagne360 / 1 GIUGNO 2017

Hansjörg Auer e Alex Blümel OGNI GIORNO LE NOTIZIE CAI in marcia verso WWW.LOSCARPONE.CAI.IT il Gimmigela Est, 7005 m (foto FACEBOOK  di E. Holzkenecht) TWITTER  FLICKR 

SOMMARIO IN EVIDENZA

01 EDITORIALE Relazione morale 06 News 360

10 Musica ad alta quota Bepi Casagrande 14 Il racconto dei racconti Roberto Mantovani 20 Sulle orme dei briganti Stefano Pallotta 26 Un prete di montagna Ugo Scortegagna 30 MountaiNow Ezio Bussoletti 32 Narrazioni verticali Anna Girardi 34 Lungo i sentieri della storia 36 La grande Guerra bianca Giancelso Agazzi 42 Avventure in technicolor Martina Nasso

IL RACCONTO DEI RACCONTI 14 Dagli archivi donati dagli eredi PORTFOLIO dell’alpinista al Museo della Montagna 50 Verso l’Alpe Madre di Torino, sta prendendo vita il libro Manuele Costantinis della grande storia di Walter Bonatti: i sogni, i tentativi, le grandi imprese e RUBRICHE quell’amore puro per la montagna 58 Cronaca extraeuropea 60 Nuove ascensioni 62 Libri di montagna 66 Relazione morale 74 Bilancio Cai 2016 30

MOUNTAINOW, PER LA SICUREZZA IN MONTAGNA

Un'applicazione mobile gratuita e un sito, entrambi basati sul “crowd-sourcing”, per consentire la condivisione in diretta delle informazioni

giugno 2017 / Montagne360 / 3 01. Editorial; 06. News 360; SULLE ORME DEI BRIGANTI, 10. High-altitude music; PAG. 20 14. Tale of tales; 20. On the track of bandits; 26. Tra realtà, mito e leggenda, in 42 The mountain priest; 30. cammino sul Sentiero dei Briganti, MountaiNow; 32. Vertical a cavallo tra Lazio e Abruzzo narrations; 34. Following AVVENTURE IN TECHNICOLOR the paths of history; 36. The great White War; 42. Le Dolomiti Friulane e la loro vocazio- Adventures in Technicolor; ne all’escursionismo: quattro itinerari PORTFOLIO 50. Toward per sposare trekking e passeggiate the Alpe Madre COLUMS 58. News International; 60. slow New Ascents; 62. Books; 66. Moral report; 74. CAI accounts 2016.

ANTEPRIMA PORTFOLIO 01. Editorial; 06. News 360; 10. Musique en haute VERSO L’ALPE MADRE 50 Il Monte Grappa e le sue ferite, i solchi, i boschi, le altitude; 14. Le conte des sue luci: le immagini di Manuele Costantinis parlano contes; 20. Sur les traces des brigands ; 26. Le di una guerra lontana e di sofferenze non sempre prêtre de montagne; 30. dimenticate MountaiNow; 32. Récits verticals; 34. Sur les sentiers de l’histoire; 36. La grande Guerre Blanche; 42. Aventures en technicolor; PORTFOLIO 50. Vers l’Alpe Madre; RUBRIQUES 58. International; 60. Nouvelles ascensions; 62. Livres; 66. Rapport moral; 74. Bilan CAI 2016.

01. Editorial; 06. News 360; 10. Musik in größer Höhe; 14. Das Märchen der Märchen; 20. Auf den Spuren nach den Banditen; 26. Der Bergpriester; 30. MountaiNow; 32. Vertikale Erzählungen; 34. Den Wegen der Geschichte entlang; 36. Der große Gebirgskrieg; 42. Abenteuer in Technicolor; PORTFOLIO 50. Richtung Alpe Madre; KOLUMNEN 58. Internationales; 60. Neue Besteigungen; 62. Bücher; 66. Tätigkeitsbericht; 74. Bilanz CAI 2016.

CAI line otto pagine in diretta dall’associazione approfondimenti sul mondo dell’associazione • giugno 2017 SOLIDARIETÀ PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA IN QUESTO NUMERO

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ibadire la vicinanza e la solidarietà di tutto il corpo za del Vicepresidente Antonio Montani alla nostra assem- sociale ai territori e ai Soci duramente colpiti dal ter- blea» aggiunge Paolo Vandone, Presidente del Cai Umbria. Rremoto. È questo il senso del viaggio nel Centro Italia «Una presenza molto in sintonia con gli argomenti dell’ordine Il Direttivo Cai e la La settimana Giacomo Benedetti Consiglio informa: del Direttivo centrale del Cai. Una scelta fortemente voluta del giorno». Dal canto suo, il Presidente del Cai Marche, Lo- e ricca di significati. Sia simbolici (sincera e diretta è l’empa- renzo Monelli, ha sottolineato come «tutti i Delegati siano ri- tia verso le popolazioni vittime del sisma) sia concreti (con la masti soddisfatti dall’intervento del Vicepresidente Erminio raccolta fondi immediatamente promossa da Cai). La prima Quartiani. È stato fatto il punto sulla situazione post terremo- riunione si è svolta a Carsoli (provincia dell’Aquila). Poi i com- to nell’area del cratere, evidenziando la grave situazione dei ponenti del Direttivo hanno raggiunto i luoghi più feriti dal sentieri nel Parco dei Sibillini. Quartiani ha inoltre risposto a terremoto, dividendosi tra Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e molti quesiti riguardanti gli Organi tecnici, alla luce del nuo- Umbria per partecipare alle Assemblee dei Gruppi regionali. vo Regolamento unico». Fabio Desideri (Cai Lazio) ha posto solidarietà alle popolazioni escursionistica abruzzese, racconta come intende nei luoghi marchigiani Un’iniziativa che i territori, riconoscenti, hanno accolto con l’accento sull’intenzione della Sede centrale di contribuire favore. «La presenza del Presidente generale è stata molto alla realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice (la significativa e apprezzata da tutti noi. Ci ha dato fiducia, ha cui gestione sarà affidata al Gr), ribadita in assemblea dal Vi- dimostrato come il nostro Cai si muova sempre in maniera at- cepresidente Paolo Borciani. Mentre il Presidente molisano, tiva e propositiva, mettendo il territorio in cima alla lista delle Nino Ciampitti, si è detto entusiasta per la disponibilità offer- priorità» ha detto il Presidente del Cai Abruzzo, Gaetano Fal- ta dal Consigliere Enzo Cori, che «ha aperto un costruttivo cone. «Abbiamo accolto in maniera molto positiva la presen- dibattito». • colpite dal sisma dal 24 giugno al 2 luglio valorizzare i rifugi alpini del terremoto giugno 2017 • 01

4 / Montagne360 / giugno 2017 NEWS 360 NEWS 360

Addio Ueli SPELEOLOGIA Echi sotterranei In apertura di questo numero vogliamo salutare e ricordare a cura di Massimo (Max) Goldoni l’alpinista svizzero , scomparso il 29 aprile scorso sul fianco occidentale del Nuptse, in Nepal ALPI APUANE, SI INAUGURA km, è ora la grotta più estesa delle Filippine. IL SENTIERO CAI 1000 Report in www.ggb.it Già informalmente noto come “Sentiero dei -1000”, si sviluppa sullo splendido versante GERMANIA, NOMINATION 2017 nord del Monte Tambura, in un paesaggio di PER UNA VESPA rocce e cave di marmo. Il sentiero speleolo- Ogni anno, la Federazione Speleologica te- gico tocca gli ingressi di 5 dei 15 abissi più desca nomina un animale che vive in grotta profondi d’Italia, in gergo “meno mille”. Saba- o comunque la frequenta. In questo modo, to 10 giugno, il nuovo sentiero è presentato a la speleologia tedesca vuole sottolineare la Gramolazzo (Minucciano, Lucca), alle ore 11 necessità di esplorare gli ecosistemi sotter- presso la Sala Conferenze della Banca Versi- ranei e studiare le specie che li abitano. Per lia Lunigiana e Garfagnana. La gita inaugura- il 2017 è stata scelta la vespa quadripuntata le è il giorno successivo. Iscrizioni: info@sen- (Diphyus quadripunctorius). Molti di questi tieromenomille.it o sezione Cai Castelnuovo animali vanno in letargo in grotte naturali, Garfagnana entro venerdì 9 giugno. Appro- pozzi minerari e cantine naturali nella roccia. fondimenti: www.sentieromenomille.it UNA STRAORDINARIA RICERCA GIUNZIONE ALL’ALTOPIANO IN GROTTA BASATA SOLO SUL DNA

DI CARIADEGHE (BS) Abisso W le Donne, Grigna. Foto di Ivan Licheri Anche in assenza di resti ossei, il materiale Dopo molti mesi di impegnativi scavi, genetico è stato recuperato dai sedimenti la grotta 498Lo è ora il terzo ingresso sattezza). Nella già maggiore grotta cinese presenti in alcune grotte. La tecnica potrebbe dell’Omber en banda al Bus del Zel. L’Om- si è svolta dal 10 e sino al 25 aprile la spedi- aiutare a riscrivere il percorso dell’evoluzione ber è una grotta importante e storica del zione “Shuanghe l’Internationale 2017”, cui umana. La descrivono, sulla rivista Science, bresciano, “en banda” perché “vicino” al hanno partecipano speleologi di sei diverse gli esperti dell’Istituto Max Planck di Lipsia. Il Buco del Ghiaccio. La giunzione è opera del nazionalità. Gli approfondimenti si trovano lavoro ha coinvolto molti ricercatori che han- G. G. Brescia “Corrado Allegretti”. sul blog della Crei (Commission relations et no operato in siti presenti in Belgio, Croazia,

Foto Damiano Levati (Storyteller Labs) (Storyteller Levati Damiano Foto expédition internationales) della Fédération Francia, Russia e Spagna. Sono stati raccolti LA PIÙ ESTESA GROTTA CINESE Française de Spéléologie. campioni che coprono un periodo compreso os’è successo con esattezza non lo sa- americana del 1963. I due alpinisti avrebbero SUPERA I 200 KM tra 14.000 e 550.000 anni fa. Tra questi, sono premo mai. D’altra parte, adesso, i par- prima puntato alla Spalla Ovest dell’Everest, per Il 25 aprile è stato annunciato nel Complesso GRANDE RISULTATO PER LA stati isolati frammenti di Dna appartenuti a C ticolari dell’incidente contano quel che continuare poi l’ascensione sul versante nord del- di Shuanghedong, in Cina, il superamento SPEDIZIONE BRESCIANA SAMAR 2017 diversi mammiferi, tra cui l’uomo di Nean- contano. Ueli Steck non c’è più, ci ha lasciato per la grande montagna e risalire il Couloir Hornbein. dei 200 km di sviluppo (200.427 m per l’e- Il complesso Sulpan-Male Ho, con oltre 32 derthal e di Denisova (in Russia). sempre. È successo il 29 aprile scorso, sul fianco Dalla vetta più alta del mondo, sarebbero poi sce- occidentale del Nuptse, dove Ueli, quarant’an- si al Colle Sud, dove avrebbero trascorso la notte ni e mezzo, svizzero dell’Emmental, esponente in una tenda da loro allestita in precedenza. Di di punta dell’alpinismo di velocità, insignito con lassù, nelle prime ore della mattina successiva, Osservatorio ambiente a cura di CCTAM due Piolet d’Or e famoso per le sue salite record avrebbero seguito la via tracciata nel 2010 da sulle Alpi e per importanti scalate in Himalaya, Denis Urubko sino in vetta al Lhotse (8516 m). E IL “DILEMMA” DEI GRANDI ELETTRODOTTI stava salendo lungo la linea di massima pendenza infine si sarebbero rituffati nel Western Cwm, per per farsi il fiato e acclimatarsi. Aveva in progetto rientrare al campo base ai piedi della seraccata Da quando Terna Spa sta svolgendo il suo ruolo strategico di razio- zazioni renderebbero più economici e sicuri gli scambi energetici la traversata Everest-Lhotse, senza far uso delle del Khumbu. Ma adesso Ueli Steck non c’è più, nalizzazione e coordinamento della rete di trasmissione elettrica internazionali, riequilibrando gli ormai potenti flussi di energia non bombole dell’ossigeno. Un concatenamento di cui e la sua scomparsa è un dolore per tutti. Qualsi- italiana e delle interconnessioni verso la rete europea, come previ- programmabili delle fonti rinnovabili. Inoltre, con tecniche più mo- il mondo dell’himalaysmo parla da anni ma che asi opinione si abbia del tipo di alpinismo da lui sto dalle indicazioni Ue e dalla Legge nazionale (n. 99 del 2009), si derne, si punta a ridurre le perdite d’energia, l’inquinamento elettro- ancora nessuno è riuscito a fare. Non una salita praticato. Steck ci ha stupito e ci ha fatto sognare sono levati diversi allarmi per l’ambiente, specialmente nelle zone magnetico e le probabilità di guasto. Con questi parametri (e consi- super tecnica, ma un’interminabile galoppata ad per anni, mostrandoci un modo di scalare parti- montane interessate dai nuovi grandi elettrodotti. derando che l’eventuale interramento delle linee montane avrebbe altissima quota su terreno impegnativo. La gran- colare e riservato a pochi. Ed è giusto e sacrosanto È innegabile che questi possano creare un impatto visivo non tra- impatti e costi enormi) può anche darsi che il sempre atteso bilan- de course sarebbe iniziata intorno a metà maggio che, proprio nell’apertura di Montagne360, riceva scurabile nell’ambiente montano. Va però ricordato che tali opere cio tra costi e benefici, economici e ambientali, possa essere accet- dal campo II della via normale nepalese sull’Eve- un grande abbraccio da tutti noi. Addio, dunque, a volte sostituiscono la preesistente rete passante sui fondovalle tabile e conveniente. Purché, ovviamente, siano accolte le ragione- rest. Di là Ueli sarebbe partito in compagnia di Ueli: ti ricorderemo sempre. ▲ urbanizzati, seguendo criteri più attenti all’ambiente e su traccia- voli e puntuali osservazioni delle popolazioni e degli enti locali, in Tenji, un giovane sherpa suo amico, lungo la via rm ti di minor impatto per le popolazioni residenti. Le nuove realiz- un’applicazione corretta della Vas e Via connesse ai vari interventi.

6 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 7 NEWS 360 NEWS 360 Emilia-Romagna, anche i beni culturali online Trento Film Festival, vince “Samuel in the clouds” Lazio, una legge sulla In Emilia-Romagna gli escursionisti possono collegarsi tramite computer, tablet o “rete dei cammini” smartphone all’indirizzo www.patrimonioculturale-er.it, accedere alla cartografia La notizia dal mondo interattiva della Rete escursionistica regionale (Reer) e ottenere informazioni e im- a cura di Mario Vianelli «Accendere un faro sulle province e magini relativi ai beni culturali raggiungibili percorrendo ogni itinerario. Questa bella sui luoghi lontani da Roma porterà, novità è stata resa possibile dall’intesa tra il Segretariato del Mibact per l’Emilia- IL “SURVEY OF INDIA” grazie alla creazione di una rete dei Romagna e il Cai regionale, i cui soci hanno censito gli oltre 7000 km di percorsi della (RI)MISURA L’EVEREST Cammini, a riconoscere il valore del Reer per conto della Regione. Il presidente Vinicio Ruggeri sottolinea come questo paesaggio e a scoprire posti minori accordo costituisca «un’attuazione a livello regionale del protocollo d’intesa sotto- ma incantevoli, intrisi di storia e scritto dal Mibact e dal Cai centrale. Possiamo tutelare la montagna con i suoi beni cultura». culturali e, contemporaneamente, valorizzarla grazie a progetti come questo, che Queste parole della consigliera regio- promuovono un turismo sostenibile in grado di portare risorse al territorio». Gli ap- nale del Lazio Daniela Bianchi, vice- passionati potranno inviare inoltre segnalazioni e foto che, vagliate dal Segretariato, Foto Wang Lama Humla Wang Foto presidente della Commissione cultura arricchiranno il sistema. Il Cai regionale ha formato un apposito Gruppo di lavoro, e co-firmataria della legge regionale coordinato dalla vicepresidente Roberta Marchi e composto da rappresentati di di- La montagna più alta del mondo deve il suo sui cammini (L.R. 2/2017) approvata verse sezioni e commissioni, che sta promuovendo questa attività tra i soci. A oggi, nome a sir George Everest, direttore gene- lo scorso febbraio, sintetizza bene nella sola fase sperimentale, sono state inviate quasi 2000 segnalazioni da diversi di rale dal 1830 al 1843 del Survey of India, il l’obiettivo del testo. Testo di legge di loro, alcuni dei quali particolarmente attivi. dipartimento governativo fondato in Ben- cui si è parlato ampiamente venerdì gala nel 1767 dalla British East India Com- 21 aprile all’Abbazia di Farfa in occa- pany per mappare gli immensi territori che sione del convegno “I sentieri, le reti andava conquistando nel subcontinente dei cammini: opportunità di sviluppo Festival delle Alpi e delle Montagne italiane: indiano. In occasione del 250° anniversario sostenibile”, organizzato dal Cai Lazio. da quest’anno iniziative anche sugli Appennini “Samuel in the clouds” (Belgio, 2016) del regista belga Pieter Van Eecke, del dipartimento, Swarna Subba Rao, 68° «Vogliamo creare un database com- una commovente storia legata agli effetti dei cambiamenti climatici, ha ri- Surveyor General, ha annunciato il proget- pleto dei nostri sentieri con tracciato Per la prima volta viene coinvolto anche l’Appennino. È questa la novità dell’edizione cevuto la Genziana d’oro miglior film – Gran Premio città di Trento e risulta to di misurare nuovamente l’altezza della Gps che sia certificato, consultabile e 2017 del “Festival delle Alpi e delle Montagne Italiane”, in programma il fine settima- dunque il film vincitore del 65° Trento Film Festival. La giuria ha motivato cima, che in base ai dati satellitari si suppo- scaricabile da internet», ha affermato na dell’1 e del 2 luglio, con un calendario di eventi che intende promuovere le poten- così la propria scelta: «Un personaggio unico e universale allo stesso tem- ne si sia abbassata, seppure di pochi cen- il Presidente Fabio Desideri. zialità culturali, turistiche ed economiche delle montagne italiane, con il supporto di po, raccontato con grande coerenza estetica e profondo rispetto umano, in timetri, in seguito al disastroso terremoto Bianchi ha aggiunto che tutta la rete regioni, enti locali, sezioni e sottosezioni Cai, Proloco e associazioni. È stato il coin- uno stile documentario puro e onesto che ci aiuta a riflettere su un tema del 25 aprile 2015, che ha invece sollevato sarà percorribile solo a piedi o in bi- volgimento del Cai nazionale a permettere l’allargamento del calendario a tutta Ita- di grande urgenza». Gli altri premi assegnati lo scorso 6 maggio: Genziana la conca di Kathmandu di più di un metro. cicletta, anche nei tratti appartenenti lia, che prevede escursioni, arrampicate, spettacoli, passeggiate per scoprire i rifugi, d’oro per il miglior film di alpinismo a “Dhaulagiri, ascenso a la Montaña I rilevamenti, programmati per i prossimi a privati, che nasceranno le “case del i paesi di montagna e le loro genti, enogastronomia, cultura e attività per promuo- Blanca”; Genziana d’oro per il miglior film di esplorazione avventura a “Di- mesi, saranno effettuati sia posizionando camminatore” (come ricovero per gli vere la valorizzazione della natura, dell’ambiente e della biodiversità, con attenzione ving into the unknown”. Le Genziane d’argento per il miglior contributo tec- un apparecchio Gps sulla sommità, sia con escursionisti) e il narratore di comu- particolare alle foreste. Qualche esempio? La traversata delle Alpi Apuane, viaggio nico-artistico e miglior cortometraggio assegnate rispettivamente a “Life il sistema tradizionale della triangolazione nità (in grado di raccontare le storie, itinerante tra Lucca e Carrara (in Toscana) e l’inaugurazione del Sentiero dei Pastori in four elements” e “The Botanist”. Premio della Giuria a “Gulîstan, land of geodetica, lo stesso impiegato durante il le tradizioni e l’identità dei luoghi in Val di Sole. Qualche appuntamento potrà svolgersi anche in città, ma sarà legato roses”. Menzione speciale a “Becoming Who I Was”. Great Trigonometrical Survey, l’epica impre- attraversati). Il piano di interventi, di ai temi “montani” sopra citati. Il Festival è organizzato dall’Associazione Montagna sa di rilevare l’intero subcontinente, iniziata durata triennale, avrà un finanziamen- Italia. Per informazioni e per i dettagli dei singoli eventi: www.montagnaitalia.com/ nel 1802 nell’India meridionale e terminata to regionale iniziale di 700mila euro. FESTIVAL_ALPI17.html 69 anni dopo nelle remote vallate hima- layane. Nel corso del titanico lavoro iniziò “Mountain Protection Award”, anche la caccia alla cima più alta di tutte le Web & Blog concorso per migliorare la vita in montagna altre, che si riteneva comunemente essere il tutelando l’ambiente Kangchenjunga, enorme montagna ben vi- WWW.ILOVEVALDINON.IT sibile dalla pianura bengalese. Che lo fosse Ogni progetto su conservazione della biodiversità, gestione sostenibile delle invece il Peak XV del Mahalangur Himal fu «Parliamo della valle ma anche di persone, cibo e natural- risorse e dei rifiuti, adeguamento agli effetti dei cambiamenti climatici, atte- scoperto da Radhnath Sikdar, matematico mente montagna». Con queste parole le due amministratri- nuazione degli stessi e protezione ambientale attraverso la cultura e l’educa- e “chief computer” del Survey, nel 1852, an- ci presentano il proprio sito sulla Val di Non, valle trentina zione può partecipare al “Mountain Protection Award 2017”, premio annuale che se l’annuncio ufficiale fu dato soltanto che frequentano e che amano. Gli articoli, accompagnati da dell’Uiaa (Union internationale des associations d’alpinisme). I progetti devo- dopo quattro anni di controlli e verifiche. A immagini suggestive, sono pubblicati in diverse sezioni te- no essere sostenuti da una Federazione alpinistica associata all’Uiaa (come dimostrazione dell’accuratezza del lavo- matiche: arte, cibo, cultura, lifestyle, natura, attività, eventi. il Cai) o da associazioni e agenzie turistiche attive nella protezione dell’am- ro, la quota ricavata allora di 29.002 piedi Presente inoltre la rubrica “Ia montagna”, con contenuti che biente montano che collaborino con le comunità locali per sviluppare iniziati- (8840 m) si discosta di poco da quella uf- vogliono essere utili a chi si avvicina alla montagna per la ve di sostenibilità per attirare visitatori. Il vincitore riceverà una sovvenzione ficiale (8848 m) rilevata dal Survey of India prima volta. “I love Val di Non” è presente anche su Face- di 5000 dollari, mentre tutti i progetti selezionati godranno di una vetrina nel 1955 e sostanzialmente confermata da book, Twitter e Instragram. Per chi lo desidera c'è infine la internazionale grazie ai canali comunicativi dell’Uiaa. successive misurazioni cinesi e americane. possibilità di iscriversi alla newsletter. Per partecipare: theuiaa.org/mountain-protection-award

8 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 9 APPUNTAMENTI Musica ad alta quota Debutta sulle montagne del Cadore la rassegna musicale “DolomitiPiùNote”, che andrà in scena dal 16 luglio al 20 agosto. Saranno 12 concerti su palcoscenici naturali, nell’alta provincia di Belluno di Bepi Casagrande

10 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 11 l progetto bolle in pentola da mesi. La notizia del Gruppo Musicale “Al Tei” diretto da Andrea Da A destra, il Museo delle che il Cadore avrà il suo festival musicale in Cortà, è composto da musiche che hanno accom- Nuvole (foto di Michela quota, come alcune valli della vicina provin- pagnato la Prima guerra mondiale, che proprio sul Bolognani, Comuni I Cadore Dolomiti) cia di Trento, ha fatto colpo negli ambienti dove si Monte Piana, sopra il Lago di Misurina e a fianco coltiva la passione per la montagna. E così l’inizia- delle Tre Cime di Lavaredo, ha registrato i primi tiva si preannuncia come uno degli eventi più at- combattimenti e i primi soldati morti. Domenica tesi dell’estate cadorina. DolomitiPiùNote – questo 23 luglio l’appuntamento è ai piedi del Monte Pel- il nome della rassegna – comprenderà 12 concer- mo, dove salirà un’intera banda musicale, quella ti nella natura ai piedi delle Dolomiti del Cadore, della Val Boite diretta da Sandro De Marchi. Tra i nell’alta provincia di Belluno. Gli scenari che ospi- concerti più originali della rassegna c’è sicuramen- teranno i 12 appuntamenti sono di grande fascino te quello di sabato 29 luglio: presso Baita Alberch, tra prati e rocce, boschi e tanti colori. Sui mera- sopra Zoppè di Cadore, si esibiranno i percussio- vigliosi palcoscenici, contornati da boschi, prati, nisti del Koremos. Il giorno seguente, 30 luglio, a rocce e ruscelli d’alta quota, si esibiranno musici- Casera Razzo, è di scena il Trio Dedalo. Particolare sti famosi e studenti dei conservatori del nord-est anche il concerto di sabato 5 agosto, presso il Rifu- che saliranno a piedi, strumenti in spalla, con tan- gio Padova, ai piedi dei leggendari Spalti di Toro, ti escursionisti che arriveranno da ogni parte per dove si esibiranno un blasonato Quartetto d’Archi immergersi nell’atmosfera magica che avvolgerà i insieme a un saxofono. Domenica 6 agosto, appena concerti, dove non c’è separazione fra chi suona e sotto la cima di Monte Zovo, suonerà la Sorgente chi ascolta. E anche questo contribuirà a far vivere Jazz Orchestra, diretta dal maestro Marco Cresta- esperienze uniche. ni. Il luogo è eccezionale per il panorama mozza- fiato: un terrazzo naturale che consente di spaziare PASSIONE PER LA MONTAGNA sull’intero arco dolomitico fino alle Alpi austriache, E AMORE PER LA MUSICA con il Grossglockner in primo piano. Sabato 12 L’idea degli organizzatori è semplice e affascinante: agosto è in calendario uno degli appuntamenti più intrecciare la passione per la montagna con l’amo- attesi dell’intera manifestazione: ai piedi di Re An- re per la musica e l’ambiente, e l’arte, e i colori, e le telao, nei pressi di Rifugio Galassi, gli studenti del amicizie che si scoprono e maturano camminando. Liceo Musicale di Belluno daranno vita a un maxi- I generi musicali messi in programma sono i più concerto che richiamerà il pubblico delle grandi vari: dalla musica classica al jazz, fino alla world occasioni. Sarà il maestro Delio Cassetta a dirige- music e alla crossover. L’iniziativa è stata messa in re i ragazzi del Liceo e sarà ancora lui a dirigere campo dalla Magnifica Comunità di Cadore e dalle l’Orchestra Dolomiti Symphonia, protagonista del Unioni Montane Val Boite, Val Comelico-Sappada concerto in programma domenica 13 agosto, nel e Centro Cadore. Un progetto accolto con entusia- cuore di quella Val Visdende che, giusto 30 anni smo anche dai Comuni, dalle sezioni del Club alpi- fa, ospitò Papa Giovanni Paolo II. Il giorno di fer- no e dai gestori dei rifugi interessati. La rassegna è ragosto, a fianco del Rifugio Scotter, sopra San Vito Tutti gli appuntamenti anche un’occasione per conoscere meglio il Cadore di Cadore, si esibirà l’Orchestra “Fiato agli Ottoni”, e le sue Dolomiti che, grazie soprattutto alle Tre mentre giovedì 17 agosto sarà la volta di un’altra Cime, all’Antelao, alle Tofane, al Pelmo, al Popera, Banda Musicale, quella di Sappada, “Plodar Plech Questo il calendario dei concerti, Domenica 16 luglio Monte Rite Orchestra Fiati “Brass Time” agli Spalti di Toro, sono le Dolomiti più note. Da Musich”, a salire in quota. Diretta dal maestro con i luoghi e le compagini musi- Sabato 22 luglio Monte Piana Gruppo Musicale “Al Tei” qui il titolo della rassegna che gioca con il signifi- Rodolfo De Rigo Cromaro, si esibirà nei pres- cali che li eseguiranno (sempre a cato della parola “note”, intese come famose e come si del Rifugio Berti. Sabato 19 agosto a Pian dei partire dalle ore 11). Domenica 23 luglio Rifugio Venezia Banda Val Boite simbolo musicale. I luoghi dei concerti sono tutti Buoi, sopra Lozzo di Cadore, diretta dal maestro Sabato 29 luglio Baita Alberch (Zoppè) Karemos Trio Percussioni nelle vicinanze di rifugi alpini e malghe. E così ogni Daniele Trincanato, suonerà la “Lupia Jazz Or- appuntamento può diventare anche occasione per chestra”: la rassegna si concluderà con un grande Domenica 30 luglio Casera Razzo Trio Dedalo vivere un giorno intero in quota provando l’ospita- concerto di musica classica ai piedi del Monte Pe- Sabato 5 agosto Rifugio Padova Quartetto d’Archi e Sax lità e gustando i cibi delle Terre alte. ralba, dove nasce il Piave, fiume sacro alla patria. Suonerà “La Sorgente Classic Ensemble”, diretta Domenica 6 agosto Forcella Zovo La Sorgente Jazz Orchestra IL PROGRAMMA dal maestro Rodolfo De Rigo Cromaro. ▲ Sabato 12 agosto Rifugio Galassi Ensemble Liceo Musicale Belluno La rassegna DolomitiPiùNote prenderà il via domenica 16 luglio, quando l’Orchestra di Fiati Domenica 13 agosto Val Visdende Orchestra Dolomiti Symphonia “Brass Time” suonerà sulla cima del Monte Rite, Martedì 15 agosto Rifugio Scotter Fiato agli Ottoni dove sorgono il Rifugio Dolomites e il Museo di Tanti escursionisti arriveranno da ogni Mercoledì 17 agosto Rifugio Berti Banda di Sappada . Questo, come tutti gli altri con- parte per immergersi nella magia dei certi, inizierà alle ore 11. Il concerto di sabato 22 Sabato 19 agosto Pian dei Buoi Lupia Jazz Orchestra luglio sarà interamente dedicato alla Grande Guer- concerti, dove non c’è separazione Domenica 20 agosto Sorgenti del Piave La Sorgente Classic Ensemble ra. Il repertorio, frutto di una lunga ricerca storica fra chi suona e chi ascolta

12 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 13 DENTRO LE STORIE Il racconto dei racconti Dagli archivi donati dagli eredi al Museo della Montagna di Torino, prende forma il grande libro della storia di Walter Bonatti: sogni, tentativi, grandi imprese e quell’amore puro per la montagna

di Roberto Mantovani - foto Museo Nazionale della Montagna di Torino

na storia di storie. Di percorsi giunti alla funzione la funivia per il rifugio Torino, che fa ri- A destra, Giancarlo meta e di tentativi andati a vuoto. Di sparmiare diverse ore di marcia). La prima volta Frigieri, Walter Bonatti, idee fondative, sogni e desideri. Lenta- che Bonatti vede da vicino il Monte Bianco è l’e- Andrea Oggioni e Bruno U Ferrario in Perù, nel 1961 mente, al Museomontagna di Torino comincia state del 1949. Ha compiuto da poco i 19 anni e a prendere forma il grande libro della storia di fa l’alpinista dall’agosto precedente. Quell’estate Walter Bonatti. Ed è un libro che, incredibil- ha abbandonato la Grignetta e si è lanciato sul- mente, si sta componendo da solo. Dalle infinite le Alpi. A fine giugno ha fatto la seconda salita carte dell’archivio donato al Museo dagli eredi della Oppio al Croz dell’Altissimo, in Brenta, dell’alpinista-esploratore lombardo, arrivano le con Andrea Oggioni e Josve Aiazzi; poi la secon- risposte ai mille quesiti che ogni appassionato di da ripetizione della Bramani-Castiglioni sulla montagna si è probabilmente posto seguendo la nord ovest del Pizzo Badile, con Camillo Barza- narrazione delle gesta di Bonatti. In queste pa- ghi; quindi è riuscito a passare sulla Ratti-Vitali gine proviamo a soddisfare una delle domande (seconda assoluta) all’Aiguille Noire de Peutérey, che molti si sono fatti. E cioè: come riuscì Walter, con Oggioni ed Emilio Villa. Infine, dal 17 al 19 poco più che ventenne, a diventare un professio- agosto, ecco la ciliegina sulla torta: Walter por- nista della montagna, in un mondo in cui esempi ta a termine, con Oggioni, la quinta ripetizione di quel tipo si contavano sulle dita di una mano? assoluta (la prima italiana) dello Sperone Walker sulle , seguito dalla cordata di IL DOPOGUERRA SENZA FINE Villa e Mario Bianchi. Una vecchia foto d’epoca lo Nell’estate del 1948, quando Walter comincia mostra, giovanissimo, al momento della partenza ad arrampicare (le sue prime esperienze si svol- per le Jorasses con gli amici: camicia di flanella, gono in Grignetta), l’Italia vive i disagi di un do- pantaloni alla zuava malandati e tenuti su da un poguerra senza fine. Di boom economico ancora paio di bretellone; sulle spalle le cinghie sdrucite non si parla, il reddito degli operai è ridotto al di un vecchio zaino militare, e ai piedi scarponi lumicino e l’inflazione galoppa. Per i giovani sca- militari. latori di quel tempo, il Monte Bianco è lontano in tutti i sensi, e forse per questo appare simile UN AMORE INGENUO all’Himalaya. Ci sono intere pareti da esplorare, MA NON INCONSAPEVOLE vie da inventare, e grandi spazi che sembrano Dall’agosto del 1948, quando ha appoggiato per fatti apposta per l’avventura. A sono la prima volta le mani sulla roccia, Bonatti non tornati a far capolino i turisti, ma alle vacanze di ha passato una sola domenica senza arrampica- massa mancano ancora molti anni. La montagna re. Con l’esuberanza di un adolescente, nel poco è quella che si percepisce nelle vecchie cartoline tempo libero dal lavoro (fa l’operaio alla Falck di in bianco e nero. A Courmayeur, nel 1946, tre anni prima dell’accordo italo-francese, il conte Dino Lora Totino ha cominciato i lavori di per- Una delle domande più frequenti forazione del Bianco. Ma fino al 1965, a parte i è: come riuscì Bonatti, poco più valichi del San Bernardo (il grande e il piccolo), per andare da Courmayeur a c’è solo che ventenne, a diventare un la via del Colle del Gigante (anche se dal ’48 è in professionista della montagna?

14 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 15 A sinistra, alcune foto Nel frattempo prova anche a mettere in piedi dell'Archivio Bonatti, risalenti agli anni un’avventura solitaria al , sicuro di poterne Cinquanta. A destra, raggiungere la cima. Il rifiuto di un finanziamen- la tessera Caai con to mette la parola fine all’idea. Alla fine del 1956, la firma del presidente, Walter si trasferisce ai piedi del Monte Bianco. È Aldo Bonacossa sicuro di riuscire a vivere il suo sogno più gran- de. Il 17 dicembre di quell’anno chiede di essere ammesso alla Società delle Guide di Courmayeur. Viene accolto nel sodalizio il 13 aprile 1957, con il vincolo statutario di un periodo di prova di tre anni, con tanto di diritti e doveri (ma non quel- lo di voto). Adesso Bonatti può vivere davvero di montagna, facendo contemporaneamente la guida e l’alpinista. Ma non è un gioco. A Chamo- nix, probabilmente, sarebbe stato tutto più faci- le. Nella cittadina francese abitano o transitano spesso le grandi star dell’alpinismo di quel perio- do: Terray, Rébuffat, Herzog, Couzy, Desmaison, Julien, e più tardi arrivano ospiti stranieri come , Hemming, Bonington e Whillans. Circolano idee e cultura. A Courmayeur è diver- so. Tuttavia l’idea di traslocare oltre confine, negli anni Cinquanta, sembra una stranezza, tant’è che Walter lo farà solo dopo la terribile vicenda del Pilone Centrale del Frêney. All’inizio, comunque,

Sesto) ha macinato migliaia di metri di calcare sono attratti solo dal mondo delle altezze. Walter verticale in Grignetta. Quello di Walter per la roc- non ha altri fini, non pensa al denaro né a miglio- cia è un amore ingenuo ma non inconsapevole. rare il proprio reddito. Legge molto, studia, cerca Ha compreso che dietro i gesti del suo apprendi- di imparare. Per poter abbandonare il lavoro in stato si nasconde un intero mondo da esplorare. fabbrica, Bonatti tenta di ottenere la gestione di I primi successi sulle guglie lecchesi gli spalan- qualche rifugio alpinistico. Dopo qualche porta cano le porte del Monte Bianco: nel luglio del sbattuta in faccia (è tutto documentato in archi- TARVISIO 1951, con Luciano Ghigo, apre la via sulla Est del vio), arriva la soluzione: assieme al padre Angelo, RESIDENZA FLORIANCA SUD ; poi, nell’agosto del 1955, supera apre l’albergo-rifugio Grigna ai Piani Resinelli. da solo il vertiginoso pilastro sud ovest del Petit I clienti non mancano, ma presto gli eventi pre- IN PIENO SOLE, DI FRONTE ALLE PISTE DA SCI Dru. Però, tra le due celebri scalate, dal settembre cipitano, e il giovane alpinista viene selezionato ULTIME 1951 al novembre 1952, gli tocca il servizio mili- per la spedizione al K2. Dopo il rientro a casa, la tare nel VI Alpini. Quando torna alla vita civile, delusione per quanto avvenuto nella parte finale MANSARDE accelera ancora il ritmo delle scalate. Alla solita della scalata, come racconta agli amici in priva- CON GARAGE E CANTINA attività in Grignetta, Bonatti aggiunge le inver- to, lo tormenta a lungo. La scoperta che il mon-

nali in Lavaredo con Carlo Mauri, nel febbraio do dell’alpinismo non è immune da meschinità Foto: Carlo Spaliviero 1953; la prima invernale della Cresta di Furggen e dalle ingiustizie è un colpo che ha bisogno di (con la variante finale diretta), in marzo; e ancora tempo per essere assorbito. In quei mesi Walter Nel cuore delle Alpi Giulie la tua casa tre belle prime sul granito del Masino. È come se non sa come comportarsi, e per giunta deve star La scoperta che il vivesse in un grande sogno. A quel punto, è nor- dietro alle conferenze e agli inviti. mondo dell’alpinismo nelle montagne “senza confini” male che il giovane scalatore fantastichi di vivere non è immune da Salisburgo KLAGENFURT di alpinismo e di abitare in montagna. La cele- A TU PER TU CON LE GUGLIE DEL BIANCO meschinità e dalle Friuli Venezia Giulia brità gli fa piacere, ma i suoi desideri, come con- Nel 1955 Bonatti si trasferisce a Bardonecchia, ingiustizie è un colpo TARVISIO A23 fermano appunti e note personali di quegli anni, con tanto di contratto di ingaggio per fare il ma- che ha bisogno di estro di sci e la guida alpina. La sua situazione tempo per essere Pramollo LUBIANA economica è ancora provvisoria, ma finalmente assorbito. Udine si annuncia qualcosa di nuovo. Nascono nuo- In quei mesi Walter non Nel 1955 Bonatti si trasferisce TARVISIO A4 vo progetti, e la scalata del Petit Dru si colloca sa come comportarsi, a Bardonecchia. Ha in mano A4 proprio in quel periodo. Nel 1956 Bonatti porta e per giunta deve star Venezia VENEZIA Trieste un contratto per fare il maestro di a termine con alcuni compagni la traversata sci- dietro alle conferenze e costo totale, imposte incluse RONCHI agli inviti DEI LEGIONARI e sci e la guida alpina istica integrale delle Alpi. Una bella esperienza. Sella Nevea Kranjska Gora 1.950 /mq

16 / Montagne360 / giugno 2017 Bovec vendita diretta IMMO EST S.r.l. -giugno Tel. 2017 0432 / Montagne360 21189 / 17 a Bonatti basta vivere a tu per tu con le guglie del Monte Bianco, su cui il giovane scalatore inanella una “prima” dietro l’altra. Intanto, a sorpresa, gli si dischiudono ulteriori orizzonti. All’inizio del 1958, in , Walter tenta con Carlo Mau- ri il , sale il Cerro Mariano Moreno e porta a termine la traversata del Cordón Adela. Non solo: pochi mesi più tardi, al seguito della spedizione nazionale del Cai, i due amici toccano la cima del IV (7925 m). Poi di nuovo tanto Monte Bianco. Fino alla pri- mavera del 1961, quando Bonatti parte per la Cordillera de Huayhuash, in Perù, e sale in prima

assoluta il Rondoy Norte. Solo un mese dopo, si svolge il dramma del Pilone Centrale del Frêney. Che non interrompe la strada a Bonatti ma, di nuovo, modifica il corso della vita. Perché nel frattempo Epoca ha cominciato a seguirlo da vi- cino e gli commissiona i primi servizi e perché in quello stesso anno, per i tipi di Zanichelli, esce Le mie montagne. È un successo travolgente. Un anni delle sue scalate. Con pagine limpide, lonta- In alto, Walter Bonatti e capitolo via l’altro, Bonatti racconta i primi dieci ne dalle regole retoriche che erano diventate una gli anni ruggenti, costante delle narrazioni alpinistiche. al Monte Bianco. Sopra, la sua prima tessera del La certezza di poter vivere sino in fondo i suoi so- Cai, del 1949 Il 13 aprile 1957 Walter Bonatti entra a gni senza problemi economici Walter l’acquisirà, far parte della Società delle Guide di però, solo nel 1965, quando Epoca gli permetterà di dedicarsi ai grandi viaggi nella wilderness. Ma Courmayeur: il suo sogno di vivere ai in quel periodo Walter avrà ormai abbandonato il piedi del Monte Bianco si realizza palcoscenico dell’alpinismo estremo. ▲

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FORMATI_MONTAGNE360.indd 2 10/04/17 17:13 ESCURSIONISMO Sulle orme dei briganti Avventurieri o martiri, malviventi o difensori dei più deboli, i briganti e la loro iconografia esercitano ancora un fascino misterioso. E questo è il sentiero a loro intitolato, con i suoi sette itinerari, a cavallo tra Abruzzo e Lazio

di Stefano Pallotta - foto di Alberto Liberati e Francesca Vanzetta

ell’immaginario collettivo, quella dei oggi la saga del brigantaggio post-unitario non è A destra, uno dei briganti è una figura che evoca miti e tanto la ricerca storica con il suo armamentario borghi medievali che leggende. Miti e leggende che traggo- scientifico e metodologico, ma il suo dipanarsi tra si incontrano lungo il N cammino no linfa e ispirazione dalla letteratura, dal cinema miti e leggende, tra montagne, boschi, grotte e an- e dalla memoria orale della civiltà contadina del fratti. Toponimi che si incontrano sui sentieri delle Mezzogiorno d’Italia. Apostoli della libertà contro montagne ai confini tra Abruzzo e Lazio (a cavallo i soprusi, martiri dell’ingiustizia sociale o avven- tra lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie), turieri sanguinari. Chi sono in realtà i briganti e tra le province dell’Aquila e Rieti, portano ancora perché esercitano ancora quel fascino che ha in- i nomi dei covi dei briganti. Un fascino che prende dotto una certa storiografia a rivalutarne la figura spunto dalla realtà, che la narrazione popolare tra- e l’azione? Se non addirittura a persuadere comuni sfigura ed elabora in mito e perciò degno di studio e associazioni a farne motivo di attrazione turisti- e di analisi, attraverso un approccio interdiscipli- ca, “lucidando” l’iconografia brigantesca tramite nare. Non è un caso che lo stesso Ignazio Silone, in feste in costume rievocative delle loro gesta, vere “Fontamara”, assegni al protagonista del romanzo o presunte. Sul brigantaggio dopo l’Unità d’Italia il nome di Berardo Viola, definendolo nipote del (1861/1863) non c’è ancora concordanza di vedute brigante. Un uomo, quello del romanzo, che lo tra gli storici . Si tratta di un fenomeno “complesso scrittore abruzzese dota di un istintivo carisma di e confuso nelle sue manifestazioni, per alcuni versi classe, che si consuma in una vana aspirazione per ancora tanto oscuro, e che a prima vista sembra il possesso o l’uso della terra del Fucino, proprie- confermare la corrente convinzione che vi prevalga tà del principe Torlonia. Sfortunato (come tutti i assolutamente l’elemento spontaneo, e quindi tut- briganti, del resto) paladino del riscatto dei cafoni, to sia frazionato, particolare, caotico” (Storia del gli ultimi della gerarchia sociale, che vivono nella Brigantaggio dopo l’Unità, Franco Molfese, Nuo- più disperata condizione umana, che Silone spiega vo Pensiero Meridiano). Personaggi quali Carmi- con crudele realismo: “In capo a tutti c’è Dio, pa- ne Crocco, Giuseppe Schiavone o Berardino Viola drone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il sono stati protagonisti di narrazioni orali, tra le po- principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengo- polazioni rurali delle regioni meridionali (Abruz- no le guardie del principe. Poi vengono i cani delle zo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria), che ne guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Sul brigantaggio hanno esaltato il ruolo a sostegno della causa delle Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dopo l'Unità d'Italia genti derelitte, quei braccianti meridionali mossi dire ch’è finito” (da “Fontamara"). (1861/1863) non c'è dal miraggio del possesso della terra da coltivare, ancora concordanza contro l’aristocrazia del latifondo. Molto spesso, IL SENTIERO DEI BRIGANTI di vedute tra gli ma non sempre, si è trattata di un’elaborazione E allora tra realtà, mito e leggenda mettiamoci storici. Si tratta di un mitizzante che non trova fattuali riscontri storici. in cammino sul sentiero dei briganti. Non prima fenomeno "complesso In tempi più vicini a noi un altro esempio di que- però di aver messo nello zaino uno strumento e confuso nelle sue sto processo di elaborazione astorica del mito del assolutamente insostituibile per immedesimarsi manifestazioni, per brigante, elevato a simbolo di un sogno di riscatto, nell’avventura. Si tratta di una guida, “ Il cammino alcuni versi ancora lo possiamo rintracciare nelle vicende di Salvatore dei Briganti. 100 km a piedi tra i paesi medieva- tanto oscuro" ("Storia Giuliano, che hanno dato vita anche a epiche nar- li e natura selvaggia”, di L. Giannotti, A. Liberati, del Brigantaggio dopo razioni di strada. Insomma, ad alimentare ancora F. Mapelli, edizioni dei cammini, Guide, seconda l'Unità", Franco Molfese)

20 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 21 ITINERARIO TAPPA PER TAPPA

1° giorno 3° giorno Pernottamento in b&b, ci sono due Sante Marie (850 m) - Santo Nesce (850 m) - Poggiovalle - Villerose - ristoranti. Da Cartore si risale al Passo Le Stefano (1050 m) Spedino - Cartore (944 m) Forche, sotto il Monte Velino, e si scende 5,6 km 16,6 km a Santa Maria in Valle Porclaneta, altro Dislivelli: salita 381 m, discesa 156 m. Dislivelli: salita 440 m, discesa 333 m. luogo carico di suggestioni, tra le quali una Pernottamento in agriturismo, cucina Pernottamento nel bel borgo di Cartore, magnifica chiesa romanica, capolavoro tipica di ottima qualità. camere con uso cucina o ristorantino. d’arte del X secolo. Tappa breve che consente di arrivare a Si scende il fiume Salto, camminandovi a Sante Marie in auto o treno e cammi- fianco per un tratto. 6° giorno nare un po’ per entrare nello spirito del Poi si passa sotto il monte Rose, si supera Rosciolo - Magliano de’ Marsi - Casale viaggio. il birrificio e si percorre la strada sterrata Le Crete, Tagliacozzo (770 m) fino al bellissimo villaggio di Cartore, sede 14,5 km 2° giorno di una famosa banda di briganti. Dislivelli: salita 260 m, discesa 350 m. Santo Stefano (1050 m) - Valdevarri Pernottamento in b&b. Possibile ottima (1020 m) - Nesce (850 m) 4° giorno cena vegetariana. 13,9 km Anello di Cartore - Lago della Ultima tappa, prima si passa il paese di Dislivelli: salita 394 m, discesa: 625 m. Duchessa (tappa facoltativa) Magliano, poi si sale il versante del monte Si arriva nel bel borgo medievale di Ne- Ci sono due possibilità, una di 12,3 km e San Nicola e si scende al Casale Le Crete. sce, dove c’è un agriturismo di charme, una di 15 km solo per escursionisti esperti. Si può passare da Sorbo o da Scurcola in alternativa camera in paese. Possibile Da Cartore è possibile effettuare una Marsicana. anche pernottamento a Valdevarri in variante al percorso, salendo sul monte casa privata con cena casalinga, camere Velino (2489 m), dormendo al Rifugio 7° giorno semplici. Sebastiani e tornando da un altro sentiero Casale Le Crete, Tagliacozzo - Sante Si entra in Val De Varri, la valle meno tu- a Santa Maria in Valle, in due giorni di Marie (1050 m) ristica del viaggio: pensate che la strada cammino. Variante estiva per camminatori 21 km che la attraversa è stata asfaltata pochi allenati. Dislivelli: salita 560 m, discesa 450 m, anni fa. Dalla Val de Varri si scavalca e quota min. 760 m, quota max 1175 m. si entra nella Valle del Salto, passando 5° giorno Pernottamento in agriturismo. sopra una piccola montagna, e scenden- Cartore (944 m) - Santa Maria in Valle Dal Casale si cammina su panoramici do al paese di Poggiovalle. Porclaneta - Rosciolo (909 m) stradelli sterrati fino a San Donato, si sale È il paese dei briganti, da qui venivano 8 km ai ruderi di un antico castello, si scende alcuni briganti famosi. Sotto il paese Dislivelli: salita 270 m, discesa 330 m. a Scanzano e Tubione, per stradelli e scorre il fiume Salto, da una parte c’è Si arriva a Rosciolo, un bel borgo medio- sentieri, per arrivare a Sante Marie, dove è Nesce. evale. possibile ritirare l’attestato. edizione aprile 2017, patrocinata dal Club alpino dove dormire e mangiare, dove accamparsi in ten- Sopra, in senso orario, italiano. Gli autori, con grande capacità descrit- da, dove rifornirsi d’acqua, i negozi. Un cammino uno dei casolari Panei tiva, competenza storica e conoscenza degli usi e sulle orme dei briganti al termine del quale si può che si incontrano strada facendo; un bivio con ottenere anche un “salvacondotto del Brigante”, se costumi locali, tracciano sette itinerari a cavallo indicazione topografica; tra l’Abruzzo (Marsica occidentale, in provincia si è avuto cura di far firmare il documento – che vista dall’alto dell’Aquila) e il Lazio (Cicolano, provincia di Rieti) viene consegnato alla partenza, presso il comune di un borgo “incantato” con mappe a colori, indicazioni dei percorsi, cro- di Sante Marie – alle strutture lungo il percorso, a ed escursionisti "sulle nache storiche e tradizioni popolari. Si parte da testimonianza del vostro cammino, per poter aver orme dei briganti" facilitazioni, sconti e magari qualche attenzione Sante Marie, a pochi chilometri da Tagliacozzo A destra, puledrino (L’Aquila), si passa per Valdevarri e Cartore (un speciale. all’alpeggio in Valle borgo del parco regionale dei monti della Duches- della Cesa sa), si prosegue per Santa Maria in Valle Porcla- L’INCONTRO CON L’ORSO BRUNO neta (alle pendici del Monte Velino), si risale per A Sante Marie sorge un interessante museo del Rosciolo, quindi si arriva a Scurcola marsicana e brigantaggio nel palazzo Colelli. Sul cammino dei infine si torna al punto di partenza. L’intero iti- briganti è possibile imbattersi in cervi, caprioli, nerario, circa 100 chilometri di sentieri con se- volpi ma anche lupi e, perfino, nell’orso bruno gnaletica Cai, si può fare in sette giorni, ma si può marsicano, che ormai scorrazza per i monti con- A sinistra, la anche accorciare e farne parte o frazioni. La guida tigui con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e guida e la mappa ufficiale per descrive – giorno per giorno – dove partire, come Molise. Qualche settimana fa è stato segnalato ad- orientarsi sul arrivare; fornisce indicazioni sull’orientamento, la dirittura alle porte di Avezzano, nella riserva natu- Cammino dei lunghezza di ciascuna tappa, le tracce Gps; indica rale del Monte Salviano. Immancabile l’incontro Briganti

22 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 23 A sinistra, una delle caparnie prima del lago della Duchessa. A sinistra in basso, il lago della Duchessa

A destra, la segnaletica Cai sul cammino dei briganti FOR REAL LIFE

Durante il rapimento di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo del 1978, in un falso comunicato delle Brigate Rosse si annunciava la morte dello stati- sta della Dc e che il corpo era stato gettato nel lago che, in quel periodo, il 18 aprile, era completamen- te ghiacciato. I sommozzatori, con le mine, si apri- rono un varco nel ghiaccio, ma del corpo di Moro nessuna traccia. Ancora oggi non sono del tutto chiari gli autori e il movente di quel depistaggio. Il falso volantino è attribuito a un elemento della banda della Magliana, nativo del vicino Rosciolo, su probabile incarico dei servizi segreti. Tanti i monumenti che si incontrano lungo il cam- mino, come la chiesa di santa Maria in Valle Por- ™ claneta (XI secolo), luogo che ha affascinato Papa Benedetto XVI. Si passa anche per Scurcola mar- SIGNAL sicana, dove si trova la chiesa di Santa Maria della Vittoria, e dove è conservata la statua lignea del XIII secolo, donata al paese da Carlo d’Angiò dopo la battaglia del 1268, nella quale sconfisse Corradi- no di Svevia. Scontro armato che Dante Alighieri ha reso celeberrimo con il nome Battaglia di Ta- con i grifoni: vivono in colonia sul Monte Velino e, d’Italia, la Birra del Borgo, con possibilità di visi- gliacozzo. Il cammino dei briganti è percorribile durante tutte le stagioni dell’anno, è possibile am- ta. A circa due chilometri si trova Sant’Anatolia, Il Cammino dei Briganti tutto l’anno, ma i periodi raccomandabili sono la mirane le evoluzioni nelle prime ore del mattino, patria di Gigi Panei, uno dei più grandi alpinisti è percorribile tutto tarda primavera e l’estate. Le quote non sono mai ma anche durante il giorno. Una delle tappe più italiani, amico e compagno di cordata di grandi l'anno, ma i periodi troppo alte, al massimo 1200 metri. Fa eccezione, ricche di interessi storici, ambientali, alpinistici personaggi come Walter Bonatti, Mario Rigoni raccomandabili sono ovviamente, l’escursione al lago della Duchessa, UN PRATICO E COMPLETO ed enologici è sicuramente quella che porta a Car- Stern e il giornalista Giorgio Bocca. I casali Panei, la tarda primavera e dove si arriva a oltre 1900 metri. ▲ tore, un borgo ristrutturato alle pendici del Parco che si incontrano lungo il cammino dei briganti, l'estate. MULTITOOL PER L’OUTDOOR. dei Monti della Duchessa, da dove si parte per sono tuttora di proprietà della famiglia Panei. Da L'intero itinerario, raggiungere il lago della Duchessa, Muro Lungo Cartore si parte per l’impegnativa ascesa verso il circa 100 chilometri di Leatherman Chi sono in realtà i briganti e perché garantisce e la Grotta dell’Oro (toponimo probabilmente le- lago della Duchessa, attraverso il vallone di Fua. sentieri Cai, si può fare i suoi prodotti esercitano ancora quel fascino che per 25 anni. gato alla banda dei briganti di Cartore). Sulla stra- Al lago della Duchessa è legato uno dei misteri – in sette giorni, ma si 19 ATTREZZI da Cicolana, prima della deviazione per Cartore, ancora oggi avvolto nella nebbia – che hanno con- può anche accorciare e ha indotto una certa storiografia a sorge uno dei birrifici artigianali più interessanti trassegnato gli “anni di piombo”, gli anni Settanta. farne parte o frazioni rivalutarne la figura e l’azione? Led Lenser Italia distribuisce Leatherman®. Per informazioni e contatti: Led Lenser Italia Srl, via Romanino 18, 24 / Montagne360 / giugno 2017 25018 Montichiari (BS) tel. 030 9670918 [email protected] 2017 / Montagne360 / 25 I nostri articoli vengono distribuiti esclusivamente tramite i nostri Rivenditori.

ADV Montagne Leatherman-ok.indd 1 11/04/17 15:02 MEMORIE Un prete di montagna Omaggio a Don Lorenzo Milani a 50 anni dalla sua scomparsa: nato il 27 maggio 1923 e morto il 26 giugno 1967, il giovane parroco fiorentino ha lasciato un’eredità indimenticabile di Ugo Scortegagna*

A sinistra, Don Milani e un gruppo di ragazzi di Barbiana con Don Palombo alla sua sinistra (foto dell'Archivio Fondazione Don Lorenzo Milani) pagato per la sua coerenza e testimonianza, per le dei suoi parrocchiani, che erano sparsi in casolari scelte della propria esistenza; questi, a differenza di isolati attorno alla chiesa, distanziati anche qualche A destra, Barbiana oggi (foto di Ugo Rossa, morì per cause legate a un terribile male. Ci chilometro l’uno dall’altro. Scortegagna) riferiamo a Don Lorenzo Milani. Sono molto vici- ni anche come età di morte: quarantacinque anni L’ACQUA È DI TUTTI Guido Rossa e quarantaquattro Don Milani. Quan- A Barbiana, Don Lorenzo Milani rimase per circa do Don Milani morì volle essere seppellito con i tredici anni (1954-1967). Tutti i priori che erano paramenti da sacerdote ma calzando gli scarponi passati di là erano rimasti poco, proprio per l’isola- da montagna. Questo particolare è conosciuto da mento, e tutti pensavano quindi che anche il nuovo pochi ma è la condizione per definirlo un “prete di priore avrebbe fatto la fine degli altri. Don Loren- montagna”. A tutti noi piace ricordarlo per la sua zo Milani, cocciuto e coerente con le proprie idee, schiettezza, la sua testimonianza morale e civile, la qualche giorno dopo il suo arrivo andò presso il sua concretezza, la sua solidarietà e la sua umanità. municipio di Vicchio a comprare un paio di metri Sono doti che si riscontrano principalmente tra chi quadrati di terreno, presso il piccolo cimitero vicino va per monti. alla chiesa di Barbiana, con l’impegno e il deside- E parliamo di questo uomo-prete perché, di fat- rio di esservi seppellito; una chiara dichiarazione to, ha influito in modo particolare sulla vita degli di intenti: sarebbe rimasto il più a lungo possibile abitanti di montagna e sulla loro cultura. e avrebbe aiutato i suoi parrocchiani. Chiarezza di Da un colle, il monte Giovi, isolato e sperduto idee, forte personalità e anche testimonianza. i sono delle persone, uomini o donne, che sindacalista: lui, operaio all’Italsider di Genova, vi si sul territorio di Vicchio (provincia di Firenze), Nel 1955, alcuni mesi dopo il suo arrivo, scrisse una con la loro dipartita hanno suscitato delle dedicò con tale passione che alla fine trovò la morte nell’appennino tosco-emiliano, aprì una finestra lettera al direttore del Mattino di Firenze – Ettore C sorprese. Questo è tipico delle persone che per aver denunciato un collega legato alle Brigate Parliamo di questo sul mondo che ha pochi eguali nel panorama Bernabei – dal titolo “L’acqua è di tutti”. Possiamo nella vita hanno fatto delle scelte, talvolta estreme, Rosse. Da tutti oggi è riconosciuto che la sua morte, uomo-prete perché, mondiale. Quest’anno ricorrono i cinquant’anni notare l’impegno civile di questo prete di monta- forse non recepite da tutti ma che hanno lasciato un avvenuta il 24 gennaio del 1979, abbinata a quella di fatto, ha influito in dalla sua morte ed è ritenuto doveroso ricordarlo. gna, applicato a un tema – tra l’altro – oggi attualis- segno indelebile, e che sono state pienamente in- di Aldo Moro, del maggio 1978, gettarono le basi modo particolare sulla Tralasciamo, soprattutto perché se ne è già scrit- simo, visto che si sente ancora parlare di privatizza- terpretate in un secondo momento. Pensiamo, per per il declino delle BR. La grandezza di Guido Ros- vita degli abitanti di to tanto, gli aspetti pedagogici ed educativi che zione dell’acqua. esempio, alla figura di Guido Rossa, fortissimo alpi- sa, sotto diverse sfaccettature, fu scoperta dopo la montagna e sulla loro ha trasmesso; ci soffermeremo, invece, su alcuni Eccone qui uno stralcio: «Caro direttore, a rilegge- nista degli anni ‘60 e ’70 che, una volta rientrato da sua morte. Nel mondo degli alpinisti pochi sape- cultura. Da un colle, il temi che gli sono stati a cuore e che includevano re l’articolo 3 della Costituzione, “Tutti i cittadini una spedizione, andò in crisi e cominciò a chiedersi vano della sua attività da sindacalista; e allo stesso monte Giovi, isolato e le battaglie e le ingiustizie legate a un ambiente hanno pari dignità sociale…” mi vengono i bordo- cosa offrisse agli altri, ai suoi vicini, la sua grande modo erano in pochissimi, tra i colleghi di lavoro, a sperduto sul territorio difficile come può essere la montagna. ni. Oggi non volevo parlarti dei paria d’Italia, ma passione per l’arrampicata. Esternò attraverso delle conoscere la sua grande passione e attività alpini- di Vicchio (provincia di Quando nel 1954 fu trasferito a Barbiana, più che d’un’altra cosa. C’è questa legge 991 (legge per la lettere ad alcuni amici vicini a lui, questa sua crisi stica (ricordiamo che era un Accademico del Cai). Firenze, nell'appennino altro, anzi essenzialmente, per isolarlo dal mondo, montagna che garantisce finanziamenti e agevo- intellettuale - e perché no – morale; continuò ad tosco-emiliano), aprì lui trovò una chiesetta con annessa la canonica, lazioni fiscali, ndr) che pare adempia la promessa arrampicare per proprio piacere mentre dedicò SENZA STRADA, NÉ LUCE NÉ ACQUA una finestra sul mondo dove non arrivava la strada, non c’era la luce e nem- del secondo paragrafo dell’articolo 3: “… è compito gran parte della vita quotidiana a fare qualcosa di Forse l’abbiamo presa un po’ da lontano, ma come che ha pochi eguali nel meno l’acqua era a portata di mano. della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine utile per gli altri. Diventò così un attivo e valente Guido Rossa, anche un altro grande uomo ha panorama mondiale Questo gli permise di prendere a cuore la realtà economico e sociale che limitano di fatto la libertà e

26 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 27 A sinistra, Don Milani sotto la pergola mentre fa scuola all'aperto (foto dell'Archivio Fondazione Don Lorenzo Milani)

A destra, il percorso della Costituzione (foto di Ugo Scortegagna) e il motto che caratterizza la Scuola di Barbiana: I care - mi importa, mi sta a cuore (foto di Ugo Scortegagna)

l’eguaglianza dei cittadini”. A te, cittadino di città, giuridico. Tabù. Son dieci anni che i cattolici han- la Repubblica non regala un milione e mezzo, né ti no in pugno i due poteri: legislativo ed esecutivo. presta i soldi. A noi sì. Basta far domanda… Infatti Per l’uso di quale dei due pensi che saranno più eravamo già a buon punto perché un proprietario severamente giudicati dalla storia e forse anche da mi aveva promesso di concederci una sua sorgente Dio? Guai se non avremo almeno mostrato cosa assolutamente inutilizzata e inutilizzabile per lui, vorremmo fare. Peccatori come gli altri, passi. Ma la quale è ricca anche in settembre e sgorga e si ciechi come gli altri no… Che i legislatori cattolici perde in un prato poco sopra alla prima casa che prendano dunque in mano la Rerum Novarum e vorremmo servire. Due settimane dopo, un pic- la Costituzione e stilino una 991 molto più sem- colo incidente. Quel proprietario ha un carattere plice in cui sia detto che l’acqua è di tutti. Quan- volubile. Una mattina s’è svegliato d’umore di- do avranno fatto questo, poco male se poi non verso e m’ha detto che la sorgente non la concede si riuscirà a mandare due carabinieri a piantar più. Ho insistito. S’è piccato. Ora non lo scoscendi la bandiera della Repubblica su quella sorgente. disonore è invece se potranno dire di noi che, con più neanche colle mine. Ma il guaio è che quando Morranno di sete e di rancore nove famiglie di tutte le pretese di rivelazione che abbiamo, non ho chiesto a un legale se c’è verso d’ottenere l’e- contadini. Poco male. Manderanno qualche acci- sappiamo poi neanche di dove veniamo o dove an- sproprio di quella sorgente, mi ha risposto di no. dente al governo e ai preti che lo difendono. Poco diamo, e qual è la gerarchia dei valori, e qual è il Sicché la bizzettina di quell’omino, fatto insigni- male. Partiranno per il piano ad allungarvi le file bene e quale il male, e a chi appartengono le polle ficante in sé, ha l’atomico potere di buttar all’aria dei disoccupati e dei senza tetto. Non sarà ancora d’acqua che sgorgano nel prato di un ricco, in un le nostre speranze d’acqua, il nostro consorzio, la il maggior male. Purché sia salva almeno la nostra paesino di poveri». famosa 991, il famoso articolo 3, le fatiche dei 556 specifica vocazione di illuminati e di illuminatori. E quando ripensiamo che Don Milani, appena ar- costituenti, la sovranità dei loro ventotto milioni Per adempire quella basta il solo enunciare leggi rivato a Barbiana, si è comprato la terra nel cam- di elettori, tanti morti della Resistenza (siamo sul giuste, indipendente dal razzolar poi bene o male. posanto vicino alla chiesa e che ha voluto esservi monte Giovi! ho nel popolo le famiglie di quat- Chi non crede dirà allora di noi che pretendia- seppellito con gli scarponi di montagna afferman- tordici fucilati per rappresaglia). Ma qui la spro- mo di saper troppo, avrà orrore dei nostri dogmi do che nell’aldilà si sarebbe dovuto camminare pa- porzione tra causa ed effetto è troppa! Un grande e delle nostre certezze, negherà che Dio ci abbia recchio, capiamo perché, da molti, è considerato edificio che crolla perché un ragazzo gli ha tirato parlato o che il Papa ci possa precisare la parola un grande. Oggi sentiamo più che mai il bisogno di coll’archetto! C’è un baco interiore dunque che di Dio. Dicendo così avrà detto solo che siamo un testimonianze chiare e coerenti, basate sui princi- svuota la grandiosità dell’edificio di ogni intrinse- po’ troppo cattolici. Per noi è un onore. Ma sommo pi che Don Lorenzo Milani ci ha trasmesso e inse- co significato. Il nome di quel baco tu lo conosci. gnato e che possiamo racchiudere in queste poche Si chiama: idolatria del diritto di proprietà. A 1995 righe di una delle lettere che scrisse alla mamma: anni dalla Buona Novella, a sessantaquattro anni Don Milani, arrivato a Barbiana, ha «La grandezza di una vita non si misura dalla dalla Rerum Novarum, dopo tanto sangue spar- comprato la terra nel camposanto grandezza del luogo in cui si è svolta, ma da tutt’al- so, dopo dieci anni di maggioranza dei cattolici e tre cose. E neanche le possibilità di far del bene si tanto parlare e tanto chiasso, aleggia ancora vigile vicino alla chiesa e qui ha voluto misurano dal numero dei parrocchiani». ▲ onnipresente dominatore su tutto il nostro edificio essere sepolto con gli scarponi * Cai Mirano – Venezia - GISM

28 / Montagne360 / giugno 2017 TECNOLOGIA MountaiNow un contributo in più alla sicurezza in montagna Si tratta di un’applicazione mobile gratuita e di un sito basati sul “crowd-sourcing”, con la condivisione in diretta di dati e osservazioni. È stata realizzata dalla scienziata la tecnologia può offrire, migliorando il rosso, se possibile scatta una fotografia e Nelle foto di queste pagine, la home del sito svizzera Alexia Massacand grado di sicurezza. È così che Alexia, dopo aggiunge un commento, indicando anche web di MountaiNow e alcuni screenshot della una lunga carriera scientifica e gli ultimi (attraverso due bottoni ad hoc) se si tratta app. Facendo click su “Vedi Carta Condizioni" è possibile consultare le ultime informazioni di Ezio Bussoletti * di un pericolo immediato e contingente o 10 anni passati a gestire e coordinare i (le osservazioni raccolte possono contenere programmi di un importante Organismo se questo è costante nel tempo e l’informa- foto e commenti). Nell’app le icone cambiano Internazionale a Ginevra, si dimette e si zione è inviata immediatamente al server a seconda della stagione (“estate-inverno”). lancia nella realizzazione di MountaiNow, che la condivide, rendendola pubblica. Se, Il colore di quelle che indicano la traccia, un’applicazione mobile gratuita e un sito invece, l’escursione si sviluppa in condi- da verde a rosso, segnala la presenza di eventuali problemi Internet basati sul “crowd-sourcing”, con zioni “normali”, cioè in assenza di pericolo, la condivisione in diretta di dati e osser- il Gps memorizza la traccia e le eventuali vazioni, modalità che sta diventando sem- foto sul telefono; tutto è poi scaricato sul Nazionale del Gran Paradiso). L’intera pre più diffusa in molti campi. L’idea di server alla fine dell’escursione. operazione è stata valutata positivamente base è di sfruttare il Gps, presente negli e ha ottenuto il patrocinio del Club Alpino smartphones moderni, creando un’inter- L’APP TESTATA DALLE GUIDE Italiano, del Club alpino svizzero, del Club faccia che geo-localizza su una carta l’u- ALPINE DI TRE PAESI alpino francese di Chamonix e del Club al- tente in escursione in montagna; durante Nel corso dei suoi movimenti l’utente in- pino britannico. il percorso, chi utilizza l’app può effettuare dica lo stato del percorso per mezzo di una fotografie della situazione intorno a lui ag- serie di icone, che descrivono le differenti UN SUPPORTO giungendo, se lo desidera, un breve com- condizioni osservate. Al termine è invita- PER SCELTE RAGIONATE mento illustrativo. Le informazioni sono to a valutare che “tipo” di escursione ha È importante chiarire che MountaiNow trasmesse al server centrale che le verifica avuto: buona, media o cattiva; informa- non ha lo scopo di deresponsabilizzare gli e le mette a disposizione di tutti gli uten- zioni utili per chi intende ripeterla, stante utenti ma, al contrario, intende costituire ti interessati quasi immediatamente, se il la loro attualità. A garanzia della validità un utile e qualificato supporto per scel- telefono è in connessione con una rete, o delle informazioni condivise, l’utente di- te ragionate, con la consapevolezza che, quando possibile. L’app è tanto più utile, viene tale solo se si iscrive indicando le in montagna, la sensibilità ambientale e quanto più tutti coloro che la usano “par- proprie generalità, uno pseudonimo e il l’esperienza – come sottolinea sovente il tecipano” alla raccolta delle informazioni livello delle sue competenze alpinistiche, prof. Francesco Coscia – non possono es- ul numero di gennaio 2017 di Luglio 2015: Alexia Massacand, una scien- montagna, Alexia Massacand decide che e le condividono con altri, interessati a se- che vanno da “semplice entusiasta” a “di sere sostituite dalla sola tecnica alpinistica questa rivista è stata data notizia ziata svizzera esperta di clima e di svilup- è il momento di reagire, affrontando la si- guire gli stessi percorsi o parte di essi. Le grande esperienza”. Questa identificazio- o dalle tecnologie. Da ultimo: Mountai- S dell’interessante opportunità of- po sostenibile, intraprende un’escursione tuazione in maniera nuova e più moderna. carte utilizzate coprono tutta la regione al- ne rappresenta un elemento essenziale Now utilizza la recentissima tecnologia ge- ferta a tutti i Soci del Cai di poter dispor- sul ghiacciaio del Gigante. La sorpresa per pina su entrambi i versanti (Francia, Sviz- per valutare la “credibilità” delle informa- oSDI, sviluppata da una qualificata start- re, già con la quota associativa, del siste- questa “Cheffe de Course” del Club alpino UN AIUTO DALLA TECNOLOGIA zera, Austria, Germania, Slovenia e Italia). zioni che vengono fornite. L’app funziona up meridionale, Alien Data, che fornisce ma “GeoResQ”, sviluppato e realizzato svizzero è grande: in meno di due settima- Per preparare un’escursione in montagna L’app e il sito operano in quattro lingue: sia su smartphones Android che Apple, è servizi anche alle attività internazionali dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e ne una quantità di crepacci, fino ad allora si consultano siti dedicati che raccolgono italiano, francese, tedesco e inglese. Le completamente gratuita e direttamente della Fao e della Difesa Italiana. ▲ Speleologico, Sezione Nazionale del Club coperti, si erano aperti e la parte rocciosa informazioni specifiche o, ancora, si parla immagini illustrano la struttura e il fun- scaricabile dai rispettivi Store. Prima di * Capo Delegazione Italiana alpino italiano, con finalità specifiche di del suolo mostrava segni evidenti di rile- con una guida o col gestore di un rifugio zionamento di MountaiNow per cui ogni rendere il sistema pubblico, l’app e il sito United Nations GGIM Committee tracciabilità, allarme e geolocalizzazione. vante instabilità. Osservando come i cam- lungo il percorso da seguire. Ottimi strata- utente fornisce osservazioni puntuali di sono stati testati per quasi due mesi da Oggi, invece, vi presentiamo qualcosa che biamenti climatici stanno alterando pro- gemmi, ma è un modo datato di affrontare ciò che trova nell’escursione. Se incontra guide alpine ed esperti qualificati svizze- potrà risultare molto utile in altro modo. fondamente e rapidamente lo stato della l’escursione e non si avvale di quanto oggi una situazione di pericolo, attiva il bottone ri, francesi e italiani (gli amici del Parco www.mountainow.net

30 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 31 EDITORIA DI MONTAGNA DI EDITORIA 32 /Montagne360 di Anna Girardidi Anna esperienze valori legati eai montagna alla presentaGrazie eSalani, due nuove collane dedicate alle due editrici del case Gruppo Spagnol, Mauri Ponte alle Il Centro Editoriale del Club alpino, co-edizione con in Narrazioni verticali / giugno 2017

Foto Giacomo Meneghello/ClickAlps Foto Enrico Brizzi N ogni scrittore si porti dietro «un pezzodimontagna».▲ ogni scrittore dietro siporti Mila, Hermann nei quali, come suggerisce bensì testi Broch, eno Non saranno collanedi“letteratura dimontagna”nétantom- nel periodonatalizio Centopassipervolare, diGiuseppeFesta. di Marco AlbinoFerrari. Nella collanaperipiùgiovani uscirà seguiràLaviaincantata rubrica libri,apagina62,ndr ), cui nella (per maggioriapprofondimentisirimandaall’intervista getto èIlsognodeldrago diEnricoBrizzi,uscitoil25maggio di rovinareoaddirittura Ilprimolibrodelpro- distruggere. monio umano, naturale che non possiamo rischiare e culturale – la gioiadi tutelare, rispettare e amare il territorio, un patri - Palomba,tendo –comediceCristina editordiPonte alleGrazie do alpino,conivalori- delCai,unpubblicopiùvasto, trasmet sensazioni dichisiavventura nellanatura eavvicinare almon- L’intento è quello di far rivivere le esperienze e dar voce alle PER PORTARSI DIETRO UNPEZZO DIMONTAGNA una nuova puntandoallegrandi distribuzione, librerie. collane avrannoLe una nuova grafica, veste più accattivante, e no collaborerà nella scelta degli autori e delle vicende narrate. per gliadultieSalaniiragazzi. Insieme alpi- aloroilClub due caseeditricidelGruppoMauri Spagnol,Ponte alleGrazie bello darvoce.Sonoquindinati gliaccordidico-edizionecon infatti, èfatta e ègiusto diesperienze, condivisioni, valori cui ta allanarrativa, montagna, siaperadulticheragazzi. La che, nelvasto catalogo dedica- delCai,mancasseunaproposta oggetto ilCentroEditorialehapresoatto distudio, delfatto montagna nonsiasemprenecessariorenderlaprotagonista o da percorrere.Partendo cheperparlaredi dalpresupposto al CentroOperativo alpinounanuova stra- EditorialedelClub degli scrittori italianipiù legati allealtezze,adaver suggerito sola poisemplicemente».SonoleparolediDinoBuzzati, uno dove lamontagnanonsial’oggetto principalemasirivelida far capirecosasialamontagnabisognaraccontare unastoria discipline.Ma:migliori didivulgazionequeste «Ecco,per produzionelibraria rappresentaeconomico. La unodeicanali va considerata unpatrimonio socialeed ambientale,storico, la divulgazione e la conoscenza della montagna italiana, che Uno alpino,infatti, degliscopiprincipalidelClub èlostudio, LO STUDIO, LA DIVULGAZIONE ELA CONOSCENZA onlinesulsitowww.store.cai.it.sono acquistabili monografie localiebiografie digrandi Tutti alpinisti. ivolumi e scientifici, alpinistici no gli itinerari escursionistici, nonché - evalanghe. si aggiungo Aquesti elericerchesuneve gli studi l’alpinismo, loscialpinismo,l’arrampicata surocciaeghiaccio, destinati allaformazioneedidattica sulletecnicheper più strettamente tecnicalegata allaproduzionedimanuali, divulgativa, eapprofondimenti,dall’altra dedicata asaggi una on line che, rappresentate dalmensileMontagne360 edalgiornale récit d’ascension, perutilizzareunterminedi Massimo . Da una parte c’è,Lo Scarpone. Da una parte quindi, una linea più di manualistica e saggistica, oltreaquelleperiodi- esaggistica, di manualistica no italianosonodasemprepresentilepubblicazioni alpi- delleproduzionieditorialidelClub ell’universo giugno 2017 / Montagne360 / 33 EDITORIA DI MONTAGNA In cammino lungo i sentieri della storia Ritornano in edicola, aggiornate, le due guide edite da Cai e Rcs Media Group dedicate alla scoperta di vicende e luoghi della Prima guerra E’ BENE SAPERE DOVE TI TROVI. mondiale e della Resistenza, che hanno visto le nostre montagne al centro degli eventi bellici ANCORA MEGLIO SE LO PUOI Nelle foto, da sinistra, sulla traccia di sentiero verso la Némesis: sullo sfondo, l’imponente COMUNICARE SEMPRE. Tofana di Ròzes e, più lontano, il ghiacciaio della Marmolada (foto F. Cammelli) e il passaggio in Italia della Missione del Tenente Paolo Buffa “Barton”, aprile 1945 (Archivio Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”)

opo il successo delle prime edi- che ha coinvolto durante i due conflitti itinerario il lettore trova molte informa- zioni tornano nelle edicole di mondiali intere generazioni. zioni utili, quali il periodo consigliato, il Dtutta Italia, in abbinamento “I sentieri della Grande Guerra” porta livello di difficoltà, gli appoggi in quota, il con Corriere della Sera e Gazzetta dello gli appassionati lungo Adamello, Pasu- punto di partenza, il dislivello, il tempo di Sport, le guide “I sentieri della Grande bio, Altopiano dei Sette Comuni, Monte percorrenza e la cartografia. Guerra” e “I sentieri per la libertà”. Il pri- Grappa, Lagorai, Tofane, Monte Piana, mo volume, già in edicola dallo scorso 16 Lavaredo, Region Popèra con gli appro- UN CAMMINO DI SCOPERTA maggio, raccoglie 23 proposte di itinera- fondimenti di Giovanni Di Vecchia, Lo- Non possiamo, dunque, che condividere ri curate dal Cai sulle Alpi, per scoprire i renzo Cremonesi, Paolo Pozzato, Mirco e fare nostre le parole di Armando Lano- luoghi, la storia e le vicende della Prima Gasparetto, Mario Busana, Luciano Gi- ce, Presidente della Commissione per l’e- guerra mondiale; il secondo, in edicola lardi, Fabio Cammelli, Leo Handl. scursionismo del Cai che, nel suo saggio, dal 23 maggio, presenta 30 itinerari su “I sentieri per la libertà” proporrà invece ci ricorda come «camminare è spesso un Alpi e Appennini, dove è stata scritta agli escursionisti scorci inediti di Alpi e viaggio alla scoperta o alla riscoperta di se una pagina fondamentale della storia Appennini, dalle cime della Valle d’Aosta stessi e della propria storia. Camminare italiana nel percorso verso la libertà. ai crinali abruzzesi, fino ad arrivare alle sulle tracce dei sentieri che hanno fatto pendici dell’Abbazia di Montecassino. Gli la storia della nostra terra aggiunge qual- ESCURSIONISMO E MEMORIA approfondimenti sono di Armando La- cosa in più: non si cammina soli perché Due opere importanti per promuovere noce, Luca Alessandrini, Barbara Berru- quasi ci sembra di avere al nostro fianco l’escursionismo in ambiente montano e ti, Vito Paticchia, Stefano Pallotta, Luca chi lì ha vissuto, sudato, combattuto, fino la memoria storica e per ripercorrere “dal Gibello, Annibale Salsa, Luca Calzolari, a prendere per mano l’escursionista e ® vivo” quei sentieri dove, parafrasando le Roberto Mantovani, Lorenzo Cremonesi. accompagnarlo nel suo cammino di sco- INREACH Hervè Barmasse parole del Presidente generale del Cai, Entrambi i volumi contengono la presen- perta. Muovere sui sentieri della storia è Alpinista Vincenzo Torti, sarà possibile avvertire tazione del Presidente Torti (nelle pre- un’esperienza speciale per escursionisti Con inReach puoi navigare, lanciare SOS, mandare e ricevere messaggi nuovamente le paure, la nostalgia, ma cedenti edizioni, l'introduzione portava attenti, appassionati e motivati». e condividere la tua posizione GPS con gli amici e la famiglia ovunque anche quella voglia di libertà e riscatto la firma di Umberto Martini) e per ogni Vi aspettiamo in edicola! ▲ tu sia, anche quando non c’è copertura cellulare.

34 / Montagne360 / giugno 2017 ©2017 Garmin Ltd o sue controllate

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utti gli storici concordano sul fatto che, nel corso della fino a 400 quintali di merce al giorno, compresi i medicinali e al- Guerra bianca, i più spietati nemici dei soldati italiani tri presidi sanitari. Altre teleferiche collegavano la Val Sozzine alla La grande T non furono gli austro-ungarici ma il gelo, le tormente di Costa di Casamadre e Sozzine a Plaz dell’Orto in Val Narcanello, neve, la mancanza di tutto. Lo spettro dell’assideramento e, nei da dove due linee separate portavano ai passi del Castellaccio e casi migliori, il pericolo di ammalarsi per il freddo e la mancanza di Lagoscuro. Dopo la conquista del Corno di Cavento, una tele- di igiene erano in perenne agguato per i nostri soldati, con ai piedi ferica collegò questa posizione e il Monte Fumo. Pur essendo un Guerra bianca scarpe di cartone e il morale a terra. Il sistema medico-sanitario, mezzo indispensabile con cui trasportare in fretta morti e feriti, che pure agiva al massimo delle proprie possibilità ed era conside- non bastavano ad arginare l’orrore. Occorrevano, infatti, muli per rato all’avanguardia, si trovava a dover gestire con pochissime ri- riportare a valle chi non poteva farcela sulle proprie gambe, servi- Durante la Prima guerra mondiale, le truppe di sorse trasporto, cura e ricovero di uomini sfiancati dalla malattia, vano disinfettanti, bende, garze, morfina, lacci emostatici, filo per feriti da colpi di artiglieria o da una valanga. Quella che si stava sutura, siringhe, ma questi presidi irrinunciabili scarseggiavano. montagna combatterono una battaglia durissima, a oltre combattendo era una guerra assurda, che non aveva precedenti Nel 1915 i soldati italiani andavano in guerra con una dotazione 2000 metri di quota, dove il nemico più temuto era il perché si svolgeva a un’altitudine che complicava qualunque ope- sanitaria risibile: garze, una fialetta di tintura di iodio, masche- razione, rendendo inadeguate le soluzioni che in pianura poteva- ra, occhiali anti-gas. L’aspirina era usata esclusivamente presso freddo. Queste le vicende di chi era sull’Adamello no funzionare. Sul fronte dell'Adamello, una teleferica a tre tratte le infermerie. Ogni soldato possedeva una targhetta con le gene- collegava Malga Caldea al rifugio Garibaldi e, poi, raggiungeva i ralità, i feriti avevano una seconda targhetta che riportava tipo di Giancelso Agazzi* - foto di Museo della Guerra Bianca di Temù passi Garibaldi e Venerocolo: grazie a essa arrivavano ai ghiacciai di lesione e cure ricevute. Ogni Compagnia di alpini possedeva

36 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 37 Nella pagina precedente, il trasporto di un ferito gli effetti un ospedaletto attrezzato modernamente di fatto straordinaria, era poca cosa in relazione agli sull'Adamello che, in breve, divenne il centro dell’organizzazione oltre 1300 morti dell’Adamello. Si dice che fu me- sanitaria dell’intera regione. Animo instancabile dico non solo dei corpi ma anche delle anime. Morì A sinistra, un soldato della struttura era Giuseppe Carcano, medico vi- qualche mese prima di compiere 85 anni, a Milano, soccorso sul ghiacciaio sionario che, dopo aver analizzato le carenze del forse neppure consapevole di essere entrato nella con l'aiuto di un asino Servizio Sanitario durante i combattimenti della storia. Altri punti di primo soccorso furono allestiti In questa pagina, in primavera del 1916, riuscì a riordinare e potenziare a Venerocolo, Folgorida, Lares, Mandrone e ai passi senso orario, una barella il recupero dei feriti sul campo di battaglia. In par- di Lagoscuro, Brizio, Lobbia. I feriti, portati ai pun- utilizzata per il recupero ticolare, progettò un sistema per adattare le comuni ti di primo soccorso, non di rado scansando granate dei feriti; il carrello della barelle rigide agli sci, affinché da un lato i feriti ri- e raffiche di mitragliatrici e scavalcando corpi senza teleferica e il trasporto di soldati morti sul Pian cevessero meno scossoni, dall’altro fosse alleviata la vita, venivano caricati nelle teleferiche e accompa- di Neve fatica dei soccorritori. Tra le tante iniziative di Car- gnati negli ospedali delle zone di Stadolina e di cano, la costituzione di squadre per il recupero dei Edolo. Di notte erano i morti a essere trasportati: la In basso, i ferri chirurgici soldati feriti sul ghiacciaio. Ma l’opera di Carcano, loro meta era il cimitero di Temù. in dotazione ai medici militari

4 barelle, l’occorrente per medicare le ferite, etere salutari, mentre l’abuso di caffè determinava irre- PATOLOGIE LEGATE e cloroformio, antiparassitari, morfina. Ma non quietezza e un’innaturale eccitazione. All’inizio del ALLA GUERRA era sufficiente. Si sa che, quando le garze finivano, conflitto si era pensato che tutto si sarebbe risolto IN QUOTA si toglievano ai morti per riutilizzarle sui vivi. Non in un breve arco di tempo: nessuno era preparato a • Mal di montagna c’erano antibiotici e così le infezioni si sviluppavano una guerra che sarebbe durata a lungo. (Ams) senza che nulla potesse contrastarle, quasi sempre • Insolazione, colpi di con esiti fatali. L’INFERMERIA DAVIDE CARCANO calore, scottature, Nel 1916 i medici militari erano 8mila, nel 1918 era- congiuntiviti PERICOLO CONGELAMENTO no 18mila. “Vivevano coi propri soldati e coi propri • Reumatismi, bron- Il clima di montagna, caratterizzato da freddo in- ufficiali, nelle stesse condizioni di disagio, asprezza, chiti, polmoniti, tenso, scarsità di ossigeno, ventosità, era dannoso fatiche e pericolo (…). Il loro compito era (…) di in- diarrea per l’organismo dei soldati. Le radiazioni solari cau- fondere forza, conforto, coraggio (…)”. È uno stralcio • Febbre savano frequenti congiuntiviti. Quest’ultimo pro- di quanto riferì in seguito Giuseppe Carcano, allora • Stato di angoscia blema si attenuò quando vennero dati in dotazione trentottenne capitano medico, amatissimo dagli al- • Stress dei soldati, anche grazie all’intervento di privati, pini, a cui si deve la costruzione in Val D’Avio di una • Ipertensione e alte- occhiali protettivi. La scarsa igiene e la promiscuità vera e propria struttura ospedaliera che lui battezzò razioni cardiache UN PO’ DI CIFRE favorivano le infestazioni da pidocchi. L’altra insidia “Infermeria Davide Carcano” in omaggio al padre • Nefrite acuta “a era rappresentata dai congelamenti. La Relazione garibaldino. Sorgeva dove, allo scoppio della guer- frigore” (da freddo) • 600 i chilometri del fronte alpino giorno, il 13 dicembre 1916 del Corpo Sanitario Italiano riporta che nel 1915, a ra, esisteva il piccolissimo Rifugio Garibaldi, inau- • 650.000 circa i morti nel corso della • 13 metri l’altezza della neve caduta causa dei congelamenti in trincea, si ebbe fino al 60 gurato dal Cai nell’agosto 1894 e, successivamente, Grande Guerra sulla vedretta del Mandrone nel 1917 per cento di combattenti allontanati dal fronte. Per requisito dal Ministero della Guerra per diventare • 160.000 circa i morti nel corso della • -30/-40° C: le temperature raggiunte aiutare i soldati a difendersi dalle temperature al di il fulcro del quartier generale, da cui mosse l’azione LE BATTAGLIE Guerra bianca d’inverno BIANCHE sotto dello zero Leone Sinigaglia, socio del Cai, creò bellica per la conquista dell’Adamello. L’infermeria • 1300 morti sul fronte dell’Adamello • 3500 metri: quota più alta di combat- un opuscolo da inviare al fronte, contenente una Carcano divenne un nucleo sanitario contenente 50 1915: Conca Presena • 408 valanghe cadute nell’inverno timento serie di istruzioni per limitare i pericoli del fred- brande o 150 lettini sovrapposti, dotato di sala ope- 1916: Cresta Croce, 1915-16 nella zona dell’Adamello, con • 3000 uomini vissero e combatterono do. L’alimentazione era carente dal punto di vista ratoria, sala di medicazione, bagno, cucina, termo- Lares oltre 600 vittime censite fino all’11 sull’Adamello nutrizionale: i cibi in scatola, introdotti di recente, sifone. Una teleferica arrivava all’ingresso dell’edi- 1917: Corno di Cavento marzo 1916 • 4 viaggi all’ora per teleferica con il loro alto contenuto di conservanti erano poco ficio. Una volta completata, l’infermeria era a tutti 1918: Conca di Presena • 105 le valanghe segnalate in un solo • 60 feriti trasportati al giorno

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approfondimenti sul mondo dell’associazione • giugno 2017 SOLIDARIETÀ PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA

IL CRITERIO DEL TRIAGE impulso la medicina di emergenza, che si doveva Sopra, il trasporto di un Fu durante questa guerra che nacque il criterio del misurare anche con i travolgimenti da valanga, e ferito su un ghiacciaio “triage”. A seconda della gravità, si assegnava al pa- la riabilitazione post-trauma, tant’è che verosimil- ziente un colore: bianco se era una cosa lieve; verde mente la “medicina di montagna” nacque proprio se si trattava di un problema importante ma il sol- in questo periodo. Per quanto riguarda i disinfet- dato era trasportabile; rosso se non c’era più nulla tanti, presidi irrinunciabili per medicare le ferite, da fare. I medici operavano in condizioni estreme, il primo, a base di ipoclorito di sodio e acido bori- lavorando senza sosta per giorni interi. Le feri- co, fu messo a punto dal chimico americano Dakin te erano sporche e a contaminarle contribuivano insieme al chirurgo francese Carrel, a cui fu asse- brandelli di vestiario. Erano in molti a morire per gnato il Nobel nel 1912. Grazie a una più efficace dissanguamento, perché la pratica delle trasfusioni disinfezione, la mortalità si abbassò del 10/15 per era poco diffusa. Oltre 3000 uomini combatterono cento. Anche la tintura di iodio, inventata nel 1908 in ogni angolo dell’Adamello. Ogni giorno venivano dal medico istriano Grossich, salvò molte vite, in impiegati per i trasporti 600 muli e 1800 portatori, quanto consentiva un'adeguata sterilizzazione dei per recapitare sui ghiacciai fino a 400 quintali di ri- campi operatori. Oltre alla tintura di iodio, si im- fornimenti. Nel ghiacciaio vennero scavate lunghe piegava anche una soluzione alcolica di timolo al 5 ibadire la vicinanza e la solidarietà di tutto il corpo za del Vicepresidente Antonio Montani alla nostra assem- gallerie per rifornire le posizioni più avanzate. Per il per cento. Nell’ambito della prevenzione, vennero sociale ai territori e ai Soci duramente colpiti dal ter- blea» aggiunge Paolo Vandone, Presidente del Cai Umbria. trasporto vennero utilizzati cani: tra il 1917 e il 1918 organizzate campagne di vaccinazione contro va- Rremoto. È questo il senso del viaggio nel Centro Italia «Una presenza molto in sintonia con gli argomenti dell’ordine erano circa 250 i cani da slitta impiegati nella zona. rie malattie infettive, quali vaiolo, colera, febbre ti- del Direttivo centrale del Cai. Una scelta fortemente voluta del giorno». Dal canto suo, il Presidente del Cai Marche, Lo- Il servizio iniziava all’alba, con 2-3 viaggi al giorno foide, che coinvolsero non solo i militari ma anche e ricca di significati. Sia simbolici (sincera e diretta è l’empa- renzo Monelli, ha sottolineato come «tutti i Delegati siano ri- da passo Garibaldi al Passo della Lobbia Alta, Fol- la popolazione civile. Secondo fonti autorevoli, la tia verso le popolazioni vittime del sisma) sia concreti (con la masti soddisfatti dall’intervento del Vicepresidente Erminio gorida e teleferica del Cavento. I cani erano impie- vaccinazione antitifica nell’esercito determinò una raccolta fondi immediatamente promossa da Cai). La prima Quartiani. È stato fatto il punto sulla situazione post terremo- gati inoltre, all’occorrenza, per il trasporto dei feriti, significativa diminuzione della febbre tifoidea e di riunione si è svolta a Carsoli (provincia dell’Aquila). Poi i com- to nell’area del cratere, evidenziando la grave situazione dei così come si utilizzavano gli asini. Sia gli uni sia gli altre forme paratifiche. ▲ ponenti del Direttivo hanno raggiunto i luoghi più feriti dal sentieri nel Parco dei Sibillini. Quartiani ha inoltre risposto a altri trovavano ricovero alla fine dei loro faticosi tra- * Commissione Centrale Medica Cai terremoto, dividendosi tra Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e molti quesiti riguardanti gli Organi tecnici, alla luce del nuo- gitti in baracche allestite a passo Garibaldi. Umbria per partecipare alle Assemblee dei Gruppi regionali. vo Regolamento unico». Fabio Desideri (Cai Lazio) ha posto Un’iniziativa che i territori, riconoscenti, hanno accolto con l’accento sull’intenzione della Sede centrale di contribuire NASCE LA MEDICINA DI MONTAGNA favore. «La presenza del Presidente generale è stata molto alla realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice (la La Prima guerra mondiale fu l’occasione per i Quella che si stava combattendo era significativa e apprezzata da tutti noi. Ci ha dato fiducia, ha cui gestione sarà affidata al Gr), ribadita in assemblea dal Vi- medici di sperimentare e migliorare nuove cure, dimostrato come il nostro Cai si muova sempre in maniera at- cepresidente Paolo Borciani. Mentre il Presidente molisano, una guerra assurda, senza precedenti Si ringrazia per la nuove procedure, nuove tecniche di intervento nel tiva e propositiva, mettendo il territorio in cima alla lista delle Nino Ciampitti, si è detto entusiasta per la disponibilità offer- perché si svolgeva a un’altitudine che collaborazione il Museo campo della farmacologia, anestesia, radiologia e, della Guerra Bianca di priorità» ha detto il Presidente del Cai Abruzzo, Gaetano Fal- ta dal Consigliere Enzo Cori, che «ha aperto un costruttivo soprattutto, della chirurgia. Inoltre, ebbero nuovo complicava qualunque operazione Temù cone. «Abbiamo accolto in maniera molto positiva la presen- dibattito». •

40 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 • 01 “La Montanara” Assegnato il Premio SAT 2017 Cilento, scoprire compie 90 anni QUATTRO PARCHI la Magna Grecia sui sentieri Alessandro Gogna (categoria alpinismo), Mirella Vescovi Tenderini (categoria scientifico - storico - letteraria) e il Corpo Nazionale Soc- CON IL CAI ABRUZZO Uno splendido percorso su cresta nel Parco Nazionale corso Alpino Speleologico del Cai (categoria impegno sociale) sono i del Cilento, adatto a tutti, tra suggestivi scorci panora- vincitori dell’edizione 2017 del Premio SAT, assegnato a Trento lo scorso Quindici escursioni nei 3 Parchi Nazionali abruzzesi (Abruzzo, mici. Stiamo parlando della “Passeggiata di Parmenide”, 5 maggio. Lo spirito di questa iniziativa a cadenza annuale è stato ben Lazio e Molise, Gran Sasso e Monti della Laga e Majella) e in tra Ceraso e Velia, in provincia di Salerno: si tratta della spiegata durante la cerimonia di premiazione dal Presidente generale quello Regionale del Sirente Velino, di diversi livelli di difficoltà, parte finale della Via del Sale. Il percorso è stato inau- del Cai, Vincenzo Torti: «Il Premio SAT pone in evidenza degli esempi, dalle più semplici a quelle per escursionisti esperti. Questi i nu- gurato lo scorso 1° aprile con un’escursione culturale delle persone che possono ispirare altre persone. Ciascuno di loro ha meri della Settimana escursionistica abruzzese, organizzata dal organizzata dal Comitato Scientifico Regionale e dal dimostrato il proprio amore per la montagna e la capacità di esprimerne Cai Abruzzo dal 24 giugno al 2 luglio prossimi. «Tra esse segnalo Gruppo Terre Alte del Cai Campania, alla quale, com- la cultura». L’onorificenza viene, infatti, assegnata a grandi alpinisti, a in particolare la salita al Ghiacciaio Calderone, il più a sud d’Eu- plice la bella giornata primaverile, hanno partecipato uomini e donne di cultura oppure impegnati nel sociale. La serata si è ropa, sul versante settentrionale del Corno Grande, nel massic- più di 70 persone. Lungo il percorso si trovano gli Scavi conclusa come di consueto con l’emozionante esibizione del Coro della cio del Gran Sasso, e l’escursione nella Valle Lupara, superba, di Elea, culla della Scuola Eleatica e della Scuola Medi- SAT. Per leggere le motivazioni dei premi: impegnativa e panoramica – afferma il Presidente del Gruppo ca Salernitana: sono pietre che fanno tornare indietro loscarpone.cai.it/news-eventi/tag/SAT.html • regionale, Gaetano Falcone – Senza dimenticare le escursioni nel tempo, fino alla Magna Grecia e a Parmide, Zenone sulla Majella, chiamata Montagna Madre dagli abruzzesi per la e Senofonte. Per informazioni: www.caicampania.it • conformazione delle sue rocce che ricordano il corpo femminile, da dove si vede il mare Adriatico». Nell’organizzazione sono sta- te coinvolte tutte le 22 Sezioni e le 9 Sottosezioni presenti nella regione, presso le quali si potrà aderire per le singole escursioni. Una guida alpina alla gestione Quarta edizione di “Rifugi e dintorni” Possono partecipare anche i non soci, previo versamento della del Rifugio Antermoia quota assicurativa alla Sezione di riferimento. Falcone sottoli- Quest’anno il noto brano di Toni I Soci che intendano contribuire alla valorizzazione dei rifugi come nea con piacere che domenica 2 luglio parteciperanno all’ultima Ortelli “La Montanara” compie 90 centri di diffusione della cultura di montagna possono partecipare alla escursione sul Sentiero Frassati a Collelongo (AQ) i ragazzi di anni e il Centro Nazionale Coralità quarta edizione del progetto “Rifugi e dintorni” del Comitato Scientifico Azione Cattolica Avezzano, che saranno accompagnati dal Ve- del Cai, per celebrare la ricorren- Centrale. L’iniziativa prevede la realizzazione di un quaderno e di un scovo monsignor Pietro Santoro. «Ringrazio la Commissione e la za, organizza a Milano il convegno pannello che descrivano le emergenze naturalistiche e culturali che si Scuola regionali di escursionismo per la collaborazione e la pro- “Fare musica a orecchio? Modi, stili possono osservare nei pressi dei rifugi alpini o escursionistici, di proprie- fessionalità trasmessa agli Accompagnatori», conclude Falcone. e tecnica della coralità popolare”, tà del Cai e non. Per informazioni: www.caiabruzzo.it • in programma domenica 11 giugno Entrando nel dettaglio, il quaderno dovrà contenere la storia del rifugio, alle 10 presso Mac - Fondazione opera alpina o bivacco e gli aspetti geologici, geomorfologici, faunistici, laVerdi (piazza Tito Lucrezio Caro 1, vegetazionali, climatici e storici del territorio circostante, che verranno Milano). sintetizzati nel pannello. I partecipanti dovranno inviare testi e immagi- La giornata è aperta a tutti i grup- ni (e provvedere alla stampa del pannello una volta ultimato), mentre Martin Riz, trentasette anni, fassano, guida alpina e pi corali (Cai e non), ai coristi, ai all’elaborazione grafica provvederà il CSC. Si può aderire entro il 30 membro del Soccorso alpino, è il nuovo gestore del maestri, agli armonizzatori e agli novembre prossimo, consegna testi e immagini entro il 30 aprile 2018. rifugio Antermoia, collocato nello scrigno dolomitico appassionati del canto di montagna. Per informazioni: www.caicsc.it, mail: [email protected] • del Catinaccio. Da sottolineare il lavoro di selezione «Vogliamo proporre suggerimenti ai davvero certosino portato avanti dalla Sat, proprietaria Direttori di coro al fine di migliorare della struttura: dalle 101 manifestazioni di interesse la qualità generale delle formazioni pervenute il Consiglio centrale “satino” ha selezio- corali, senza snaturarne la persona- nato 34 candidati, che hanno presentato curriculum, lità, le qualità artistiche o le tradizio- piani gestionali, certificazioni e abilitazioni. Valutato il ni, ma valorizzando quelle che sono materiale, è stata fatta un’ulteriore selezione, che ha le potenzialità di miglioramento del- promosso quindici aspiranti gestori, invitati a collo- la loro preparazione», afferma il Pre- qui approfonditi. Martin Riz ha ottenuto il punteggio sidente del Cnc Gabriele Bianchi. I complessivo più alto in virtù delle competenze dimo- direttori dei gruppi corali potranno, strate, delle conoscenze specifiche di ordine tecnico inoltre, confrontarsi per esprimere e gestionale, del progetto complessivo. «Qualità pareri, aspettative e suggerimenti dell’accoglienza, promozione dell’ambiente dolomitico, sull’impostazione di future iniziative sviluppo delle potenzialità ambientali, escursionistiche dedicate alla formazione. e alpinistiche, valorizzazione di percorsi ed eventi tema- L’appuntamento vedrà la partecipa- tici legati all’area del Catinaccio sono i punti di forza del zione del Coro Allievi CeT di Milano. suo programma», commenta il presidente Sat Claudio Per maggiori informazioni www.cai.it, Bassetti, che si è complimentato con gli altri candi- banner “Coralità” nella colonna a dati per l’alto livello di professionalità, motivazioni e sinistra. • passioni. •

02 • giugno 2017 giugno 2017 • 03 ORGANI TECNICI CENTRALI E STRUTTURE OPERATIVE

fondamentali per svolgere in modo adeguato il lavoro. La nuova Commis- RIFUGI ALPINI, LABORATORI sione Centrale, oltre a pensare alle azioni di tipo formativo che, aumentan- DEL “FARE MONTAGNA” do il livello professionale dei Gestori, migliorerebbero la qualità dei servizi Presidente della Commissione centrale rifugi del Cai per il triennio 2017 – offerti, intende costituire un tavolo di confronto e concertazione perma- 2019, Giacomo Benedetti ci racconta come intende sostenere e valorizzare nente dalla valenza tecnica e di coor- i rifugi alpini (senza snaturarli) dinamento. Questo per condividere gli interventi sulle strutture, “far rete” per non disperdere forze e risorse e condi- videre le responsabilità della gestione dei flussi e passaggi di escursionisti e alpinisti nelle Terre alte. Tutto ciò an- che per promuovere un nuovo clima di collaborazione tra Cai e rifugisti, per rilanciare, insieme, la funzione storica, culturale e di presidio del territorio montano che i rifugi rappresentano». politiche” agli organi di riferimento che, conciliare queste due funzioni in que- se recepite, attueremo nell’ambito delle sto momento? Si potrebbe fare di più? Si sta discutendo in questi ultimi mesi nostre competenze. Stiamo riscrivendo «Personalmente trovo molto suggesti- di servizi aggiuntivi, quasi di tipo alber- le linee guida per il rifugio alpino, rive- va la definizione del rifugio alpino qua- ghiero, che potrebbero erogare i rifugi. dendo e attualizzando sia il Regolamento le porta di accesso alle nostre monta- Qual è la tua posizione a riguardo? Rifugi sia il Tariffario e la sua filosofia, evi- gne. Inizialmente nato per dare rifugio «I rifugi alpini in generale, e quelli del denziando in modo forte e inequivocabi- agli alpinisti durante le salite, nel tem- Cai in particolare, non sono alberghi le il “brand Cai”. Altro tema importante è po ha subito una straordinaria evolu- e non vanno considerati e classificati il rapporto con i giovani: le nostre struttu- zione che lo ha portato a diventare, come strutture ricettive tradizionali. re potranno diventare “i” laboratori del oltre a “presidio culturale” di alta quo- Pensare al Cai come a una catena al- “fare montagna”, aprendosi a loro senza ta, anche presidio del territorio vero e berghiera con strutture in quota che, se e senza ma». proprio. Questa metamorfosi riguarda stante il numero di posti letto, sarebbe particolarmente i rifugi di media mon- la più grande d’Italia, rappresenterebbe Quali motivazioni ti hanno spinto alla tagna, meta privilegiata degli escur- un grave errore culturale e politico e candidatura per la presidenza? sionisti moderni. È proprio in questi snaturerebbe non solo i rifugi ma tutta «Le stesse che mi spinsero a occuparmi “punti di arrivo”, dove la montagna si l’attività del Sodalizio. Sarebbe come di rifugi nella mia Sezione: la possibilità manifesta agli escursionisti esperti paragonare l’attività delle Sezioni a di utilizzare competenze professionali ma anche ad avventori neofiti, che la quella dei tour operator. Fatta questa nell’ambito di una grande passione, met- figura del gestore assume grande im- doverosa premessa sono favorevole ad tendo a disposizione dell’Associazione portanza. Il gestore può conferire al ri- ampliare e migliorare i servizi offerti, a l’esperienza lavorativa. Per lavoro mi fugio il ruolo di lente di ingrandimento patto che non diventi una spregiudi- sono infatti occupato di progetti di recu- per l’osservazione e la conoscenza del cata corsa finalizzata alla conquista di iacomo Benedetti, 53 anni re tecnico di alcune società. In ambito Dopo diversi anni il Cai ha ridato vita pero e restauro di compendi immobiliari territorio, in sinergia e concerto con le targets che non ci appartengono. Per originario della Val Pellice, è il Cai, dal 2006 è socio della Sezione Uget alla Commissione rifugi. Quali sono i in centri storici. Recuperare e valorizza- Sezioni proprietarie e con i loro volon- quanto riguarda i marchi di qualità, tan- GPresidente della Commissio- Valpellice (all’interno della quale è com- suoi obiettivi e intenti? re un rifugio alpino o un immobile in un tari. In tal senso molto è stato fatto ma to di moda al giorno d’oggi, devo inoltre ne centrale rifugi del Cai per il triennio ponente del Consiglio Direttivo e della «Riportare i rifugi al centro dell’attività centro storico sono attività molto affini, molto è ancora da fare». aggiungere che i nostri rifugi non hanno 2017-2019. Sposato con Roberta, è Commissione Rifugi) e Accompagnato- associativa. Per il Sodalizio, essi sono un richiedono la stessa sensibilità d’approc- bisogno di certificazioni terze o proto- padre di due figlie: Chiara (24 anni) ed re sezionale di escursionismo. È inoltre grande e immenso patrimonio materiale cio e le stesse metodologie di intervento. La Commissione ha in programma colli particolari per garantire servizi di Elisa (20 anni), tutte e tre appassionate Ispettore del Rifugio Willy Jervis, per il e immateriale, in continua evoluzione, Passato, presente e futuro vanno oppor- azioni di tipo formativo rivolte ai ge- qualità compatibili con l’ambiente. L’a- di montagna e Socie della Sezione Uget quale si è occupato della riqualificazio- dal grande valore sia economico che tunamente dosati e miscelati al fine di stori per rilanciare il ruolo di presidio quilotto che, assieme al sorriso del ge- Valpellice. Attualmente consulente im- ne polifunzionale della Mizoun Peyrota, simbolico. Un patrimonio che va conser- ottenere il massimo valore del bene». culturale di alta quota dei rifugi? store, ci accoglie sulla porta del rifugio, mobiliare, ha iniziato fin da giovane a ora dependance del rifugio. Dal 2013 al vato e gestito, ma anche riqualificato e «Il gestore è senza dubbio il protago- il Bidecalogo e il Regolamento Rifugi lavorare nel campo delle costruzioni 2015 è stato componente della Com- valorizzato. La nuova Commissione ha Il rifugio come punto di partenza degli nista del rifugio, inteso come presidio opportunamente rielaborato saranno civili ed industriali, ricoprendo il ruolo missione Rifugi LPV e nel 2016 ne è di- iniziato a lavorare proprio in quest’ottica: alpinisti e come punto di arrivo di molti culturale di alta quota. Preparazione e più che sufficienti». • di amministratore delegato e di diretto- ventato Presidente. stiamo cercando di formulare “proposte escursionisti. I gestori riescono a ben consapevolezza del ruolo sono dunque lc/la

04 • giugno 2017 giugno 2017 • 05 NEWS DALLE SEZIONI I SENTIERI FRASSATI Oltre la meta: due giorni di formazione nel Inaugurato l’anello di Vetto, Cinque Terre, una joëlette per i disabili AL TRENTO FILM FESTIVAL Parco Gran Paradiso sull’Appennino reggiano Nel Parco Nazionale delle Cinque Terre è a disposizione una carrozzella Un appuntamento di informazione Il Cai Reggio Emilia ha dato vita a un joëlette, che permette il trasporto sui sentieri di persone con mobilità e formazione dedicato a chi fre- nuovo anello escursionistico, con ridotta o in situazione di handicap. La bella notizia è stata data lo scorso quenta la montagna, agli associati punto di partenza e arrivo in piazza aprile dal Cai La Spezia, nell’ambito della presentazione del progetto Cai titolati (istruttori), al personale Caduti di Legoreccio a Vetto (RE). Il “Un sentiero per tutti”, portato avanti dalla Sezione con il sostegno del delle aree protette nazionali e tracciato, che non presenta particolari Comune della Spezia e del Consorzio “Il Cigno”. L’obiettivo è rendere regionali, ai membri delle organiz- difficoltà ma che richiede un minimo di percorribili dai disabili tutti i sentieri intorno all’area del Colle del Tele- zazioni turistiche e sportive, alle allenamento per i 12 km di lunghezza, grafo, per raggiungere località quali Campiglia, il Santuario della Madon- associazioni protezionistiche, alle vede come punto di maggior altitudine na di Montenero, il forte Bramapane e altre destinazioni lungo i percorsi guide alpine e agli accompagnatori il Monte Piano (874 m), da dove si può dell’Alta Via del Golfo (AVG), dell’Alta Via delle Cinque Terre (AV5T) e naturalistici. ammirare la valle dell’Enza. «Abbiamo del Sentiero Liguria (SL). Questo vuole essere il workshop riportato a nuova vita mulattiere e Per info: www.parconazionale5terre.it • a mattina del 28 aprile è stata dedicata alla valenza umana e spirituale del “Oltre la meta”, che il Parco Na- sentieri che la civiltà contemporanea camminare in montagna, luogo dove ritrovare sé stessi, porsi domande ed zionale del Gran Paradiso e il Cai aveva relegato all’oblio – spiega il Lesprimere il meglio della propria umanità. Al Trento Film Festival stato infatti Area LPV (Liguria, Piemonte, Valle Vicepresidente sezionale, Elio Pelli. presentato il volume edito dal Cai “L’Italia dei Sentieri Frassati”, al quale abbiamo D’Aosta) organizzano a Rhemes- – In questo anello è stato inglobato il già dato spazio su queste pagine (M360 di gennaio 2017, ndr). «È una fortuna esse- Saint-Georges (AO) il 24 e il 25 Sentiero dei Terrazzamenti, magnifica re il Presidente del Cai in un momento nel quale dallo scrigno delle esperienze dei giugno prossimi. In programma opera di restauro dei muretti a secco, nostri Soci è uscito un libro di questa levatura», ha affermato Vincenzo Torti a Tren- una sessione teorica il primo gior- realizzata grazie all’intervento del Con- to, sottolineando l’amore per la montagna come occasione di crescita personale, no e un’uscita pratica il secondo, sorzio delle Bonifiche». Per maggiori concetto che traspare dalle pagine del libro curato da Antonello Sica e Dante Col- per approfondire tematiche utili informazioni: www.caireggioemilia.it • li. Particolarmente profondo è stato l’intervento dell’Arcivescovo di Trento Lauro alla sensibilizzazione di chi pratica Tisi: «l’uomo è stanco di una declinazione della vita asservita a osservazioni banali attività outdoor nell’ambito della e semplicistiche, dove vengono poste poche domande. Viviamo in un mondo dove tutela degli ambienti naturali e vengono chiamate madri le bombe e problema il dramma dei migranti. C’è dunque degli ecosistemi, particolarmente una necessità di ritrovarsi camminando sui sentieri montagna, luoghi dove l’uomo importanti nelle Aree protette. può permettersi la gioia di porsi domande su di sé, sulla creazione e sulla storia. La partecipazione al workshop è È bello vivere in mezzo alle domande senza per forza trovare risposte. Finché ci riconosciuta come Aggiornamento sono le domande e c’è il cammino significa che c’è vita, dopo cominciano barbarie dei titolati di 2° livello di Alpinismo e degrado. Una situazione in cui sta cadendo l’Europa adesso proprio perché ha giovanile Cai. Per maggiori info: finito le domande». • www.caivda.it •

Una targa sulla casa natale Cari climbers, portate via di Gervasutti i vostri rifiuti... Veneto, il Cai per i sistemi del Gruppo grandi carnivori, è resa pos- dare un segnale forte di vicinanza agli Il Cai Cervignano del Friuli ha voluto «Non lasciare le falesie come non anti predazioni sibile grazie a un accordo raggiunto con allevatori e agli agricoltori», afferma il ricordare Giusto Gervasutti ponendo vorresti trovarle: non abbandonare la Regione (manca solo la firma della Coordinatore del Gruppo Grandi Carni- una targa, realizzata dallo scultore Franco rifiuti, riportali in città e differenziali». Il Cai invita i propri soci veneti a convenzione nel momento in cui scrivia- vori, Davide Berton. «Si tratta di mettere Sclauzero, sul muro esterno della casa Queste le parole scritte, insieme ai collaborare all’installazione dei sistemi mo ndr). Le opere di prevenzione, come a disposizione un po’ di tempo libero natale del Fortissimo. La dimora è stata tempi di degradazione dei rifiuti, sui di prevenzione contro gli attacchi al recinti elettrificati, che garantiscono per essere coordinati dagli enti preposti individuata, al termine di lunghe ricerche, pannelli di informazione che le Sezio- bestiame dei grandi carnivori. Coloro una protezione efficace dall’attacco dei e dai tecnici incaricati, nelle località e nel novembre 2016, quando si è tenuta a ni Cai della provincia di Savona stan- che aderiranno saranno chiamati a lupi e degli orsi durante le ore notturne, nei momenti richiesti, per contribuire Cervignano la commemorazione dei 70 no provvedendo a posare nei pressi offrire la propria manodopera gratuita dissuasori acustici e luminosi, saranno attivamente a contenere le spese di anni dalla scomparsa del grande alpinista. delle falesie del territorio. L’iniziativa per l’installazione di sistemi di preven- fornite gratuitamente dalla Regione installazione di queste strutture». Chi Importante il contributo di Carlo Crovella, fa parte di un progetto di sensibiliz- zione forniti gratuitamente ad alleva- stessa nel corso del 2017 agli alleva- fosse interessato a dare la propria autore de “L’unico, il vero, il solo fortissi- zazione a tutela del territorio portato tori e agricoltori dalla Regione Veneto, tori e agli agricoltori che ne facciano disponibilità, può iscriversi all’indirizzo: mo”. L’abitazione si trova nella via intitolata avanti dal Comitato scientifico Lpv, nell’ambito dei progetti Life Wolfalps e richiesta nei territori regionali interes- https://goo.gl/8CnZAb. Per informa- proprio a Gervasutti (era noto il luogo che si augura che questa iniziativa Life Dinalp Bear. Questa importante ini- sati dalla presenza del lupo e dell’orso. zioni: operativivenetocaipredatori@ natale ma non la casa specifica)e ospitava porti risultati nell’immediato: «la pri- ziativa, denominata Progetto “Operativi In particolare in Lessinia, nell’Altopiano gmail.com. Sono ammessi solo Soci Cai un tempo anche il negozio di alimentari ma forma di rispetto verso il territorio Veneto” e portata avanti attraverso il di Asiago e sul Monte Grappa. «Ritenia- maggiorenni e in regola con il bollino del padre di Giusto. • è quella di portare via i rifiuti». • Cai Veneto e con il supporto e sostegno mo questa iniziativa fondamentale per sociale dell’anno in corso. •

06 • giugno 2017 giugno 2017 • 07 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA INFORMAZIONE PUBBLICITARIA IL CONSIGLIO INFORMA

NEI LUOGHI MARCHIGIANI DEL TERREMOTO Il presidente del Gruppo regionale Marche ha indetto un’assemblea straordinaria per evidenziare i problemi relativi ai danni del terremoto nell’area dei Sibillini e per discutere sulle iniziative per rilanciare, grazie all’aiuto dei soci Cai, le economie locali

gosto 2016: una scossa si- rilanciare, grazie all’aiuto dei soci essere sostenuti nella ricostruzio- smica investe un territorio Cai, le economie locali ed evitare ne, che impegnerà svariati anni. Adi oltre 3000 kmq a cavallo quei processi di spopolamento e Chiedono un progetto strategico tra Lazio, Abruzzo, Marche e Um- abbandono delle montagne; sono condiviso con tutte le istituzioni e bria, provocando morte e distru- stati invitati i componenti del Co- iniziative volte alla rivitalizzazione zione; simbolo del sisma diventa il mitato Centrale oltre che del Co- dei paesi di montagna, della loro paese di Amatrice, che ha pagato mitato Direttivo; insieme al Presi- economia in forma sostenibile e il più alto numero di vittime, fra cui dente generale hanno partecipato secondo quanto già il nostro Bide- anche soci del Cai. quattro consiglieri, sottoscrittori calogo elenca. Ottobre 2016: una nuova scossa del presente articolo. Non si vuole un’ennesima espe- sismica investe il Centro Italia, am- Una giornata bella e triste; bel- rienza di sprechi, di ritardi, di sca- pliando il cratere fino a 7000 kmq la per l’accoglienza ricevuta, per rico di responsabilità e di cattiva (più o meno un’area grande quan- lo spirito di umanità e solidarie- gestione, ma un esempio di buon to il Friuli Venezia Giulia); nessu- tà che emergeva dagli interven- governo del territorio, delle risor- na vittima ma tanta distruzione; ti, dai dialoghi, dallo scambio di se umane ed economiche e il Cai, un territorio, quello del Parco dei opinioni, per la forza dimostrata con la sua storia, con la sua forza, Monti Sibillini, privato delle strade nell’affrontare l’emergenza e per con le sue conoscenze e capacità, Dal Monviso al mare di accesso, rifugi inagibili, sentieri volere riprendere a vivere in luo- può essere parte attiva e protago- dissestati, morfologia dei luoghi ghi così duramente colpiti; triste nista nella ripresa di quei territori. Tappa per tappa lungo il tratto cuneese della Grande trasformata, paesi interamente perché finché non si vede, non si Già in occasione dell’ultimo Co- evacuati e inaccessibili. può immaginare cosa realmente mitato Centrale è stato approvato Traversata delle Alpi. Un viaggio indimenticabile. Gennaio 2017: una nevicata ecce- significhino paesi evacuati, crol- il protocollo di intesa con il Parco zionale cade in Centro Italia (men- li, case puntellate, monumenti Nazionale dei Monti Sibillini, per o scrittore Enrico Brizzi torna a calzare gli scarponi da trekking per Montagne tre al nord si lamenta la scarsità di ed edifici storici lesionati, paesi avviare forme di collaborazione L , lungo un entusiasmante viaggio a piedi. Dalle sorgenti del neve) a peggiorare una realtà già presidiati dalle forze dell’ordine; per la riqualificazione della sentie- Po nella spianata di Pian del Re (2020 m), un unico sentiero fino al mare della Liguria, seguendo il tratto cuneese della Gta, la Grande traversata delle di per sé estremamente difficile e triste percorrere il centro storico ristica e dei punti di appoggio. Alpi, prima alta via nata su questo settore alpino. Una cavalcata di circa cin- compromessa. di Camerino spopolato, cammina- Un invito infine agli Organi Tecnici quecento chilometri, suddivisi in una trentina di tappe, che porterà Brizzi Questa la breve cronaca dell’ul- re per strade deserte, pensare a Centrali e Territoriali affinché pro- (e noi con lui) alla scoperta di montagne magnifiche e fuori dal turismo di tima catastrofe che ha colpito il cosa doveva essere questo borgo grammino attività e iniziative nelle massa. Attraverseremo le alte valli Varaita, Maira, Stura… le Alpi Marittime, nostro territorio nazionale e di cui nel pieno della sua vitalità, vedere zone terremotate ove queste sia- le Liguri. Cammineremo su antichi sentieri, incontrando storie e personaggi oggi si fa fatica a trovare traccia l’ingresso della locale sezione del no già frequentabili, per contribui- inattesi; e toccando alcuni rifugi storici come il Melezè (181 2m), il Gardetta nelle notizie quotidiane. Cai, all’interno della quale non era re a fare sentire la nostra vicinanza (2335 m), al centro dell’omonimo altopiano e dominato dalla splendida gu- In alto il Monviso (3841 m). Sabato 28 gennaio il presidente possibile entrare. alle popolazioni colpite, per con- glia frastagliata di Rocca La Meja, l’Ellena Soria (1840 m) e molti altri. Lungo Qui sopra lo scrittore bolognese del Gruppo regionale Marche ha La voce emersa durante l’Assem- tribuire ad aiutare chi sta cercan- il percorso principale verranno anche proposti alcuni itinerari ad anello che Enrico Brizzi. Qui sotto il famoso indetto un’assemblea straordina- blea è quella di persone che ama- do di ricostruire una propria vita e consentono di approfondire angoli particolari di queste vallate. In edicola a segnale bicolore della Grande ria per evidenziare i problemi rela- no il proprio territorio, che hanno una propria attività. • fine maggio, questa nuova monografia di Montagne si annoda idealmente Traversata delle Alpi. tivi ai danni che il susseguirsi delle subito dolore e disagio, che voglio- Eugenio Di Marzio all’Alta Via dei Monti Liguri (vedi Montagne n° 80) e all’alta via dell’appen- scosse sismiche hanno provocato no riprendere la loro vita associa- Luca Frezzini nino Tosco-emiliano (vedi Montagne n° 68), formando un unico sentiero di nell’area dei Sibillini e per discute- tiva, civile e sociale e che chiedo- Renato Veronesi 1440 chilometri). Un numero da collezionare, con un vasto apparato cartogra- re sulle iniziative da proporre per no di non essere dimenticati, di Renata Viviani fico e plastigrafico, i consigli e gli itinerari nelle diverse stagioni.

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PAG MONT MONVISO X RIVISTA 360 MAGGIO FF-03.indd 1 02/05/17 16:50 ESCURSIONISMO

Avventure in technicolor Dall’intenso blu del mare Adriatico al rosso delle Dolomiti, dal verde delle colline intorno a San Daniele al grigio delle rocce del Carso e delle Alpi Carniche e Giulie. La natura del Friuli-Venezia Giulia è ricca e variopinta di Martina Nasso

Nella foto, il Lago effimero e il Monte Bivera (foto di Luciano Gaudenzio) a parte settentrionale della re- mozzafiato, senza interferire con chi si in tutta sicurezza fino al letto del torren- gione è dominata dai gruppi muove a piedi. Numerosi percorsi di te che, nel corso di milioni di anni, li ha L montuosi delle Alpi. Al confine nordic walking sono tracciati in varie scavati: tanti percorsi di vario genere di con il Veneto, nel nord ovest, si trova il località, da Piancavallo a Valeriano, da difficoltà, adatti anche ai più piccoli. Parco Naturale delle Dolomiti Friula- Claut a Montereale. Ma il regno della Per concedersi un giorno di riposo, in- ne, patrimonio naturale dell’Unesco dal camminata nordica è Andreis, dove Co- fine, e nutrire lo sguardo, nel periodo 2009. È il più vasto parco del Friuli-Ve- mune, Provincia, Comunità Montana ed primaverile ed estivo si può prendere il nezia Giulia: si estende su una superficie Ente parco hanno realizzato il Nordic trenino della Valcellina, che si addentra di 36.950 ettari, tra il fiume Piave e il Ta- Life Park: 8 percorsi di varia lunghezza, fra le rocce a strapiombo di uno dei più gliamento, e comprende i territori del- diversamente graduati e chiaramente spettacolari canyon italiani. la Valcellina (Andreis, Cimolais, Claut, mappati. Si tratta di un’attività sportiva Erto e Casso), della Val Tramontina (Fri- completa, che implica grandi benefici TREKKING E PASSEGGIATE SLOW sanco e Tramonti di Sopra) nel Pordeno- per la salute. Gli appassionati di escursioni, trekking nese e dell’alta Valle del Tagliamento in a piedi e a cavallo, passeggiate slow e Carnia (Ud). L’Ente parco gestisce an- AVVENTURE D’ACQUA orienteering, possono dedicarsi alle loro che la vicina riserva naturale Forra del Nel parco, poi, c’è spazio anche per gli attività preferite sia nei Magredi sia in Cellina, spettacolare canyon che il tor- amanti delle attività acquatiche. I tor- alta montagna. Sulle vette delle Dolo- rente ha scavato negli strati calcarei fra renti (Cellina, Meduna, Cosa, Arzino) miti Friulane, scalatori e free-climber Barcis, Andreis e Montereale Valcellina sono anche percorsi per kayak e canoa esperti si possono sbizzarrire. L’escur- prima del suo sbocco nell’alta pianura e, dove scorrono più impetuosi come in sione al campanile di Val Montanaia friulana, dove si trovano le praterie dei Alta Valcellina, per il rafting. Le grotte e permette di ammirare la maestosità Magredi. Il parco è il luogo ideale per le forre sono un vero e proprio paradiso del simbolo incontrastato delle Dolo- dedicarsi all’attività all’aperto. per gli amanti del canyoning. miti Friulane: una torre di roccia, alta Nel periodo estivo la zona è particolar- Tra le tante, vanno citate le Grotte e l’Or- 280 m, al centro di una corona di cime mente indicata per gli amanti del ciclo- rido di Pradis, a Clauzetto, complesso di dolomitiche. turismo e della mountain bike. Su due cavità e di canyon attrezzati per acco- Per gli scalatori esperti, una volta giunti ruote, è possibile percorrere la ciclovia gliere i visitatori, che possono scendere alla base dell’obelisco, si può salire fino delle Dolomiti Friulane o scegliere fra alla cima con un’arrampicata di media decine di itinerari su piste ciclabili di difficoltà. Per chi decidesse, invece, di ogni grado di difficoltà e lunghezza. Da Per nutrire lo sguardo si mettersi in cammino per un'avventu- Piancavallo, poi, alle porte del parco, può prendere il trenino della ra di più giorni, con lo zaino in spalla, partono diversi percorsi riservati alla si può scegliere tra il trekking ad anello Valcellina, verso uno dei più mountain bike che si snodano in una delle Dolomiti Friulane e l’Alta via dei 1 varietà di paesaggi e ambientazioni spettacolari canyon italiani Forni. ▲

TREKKING AD ANELLO Difficoltà: Itinerari DELLE DOLOMITI FRIULANE -- 1° giorno: E -- 2° giorno: E 1. l tramonto sulla Croda Partenza e arrivo: Rifugio Giaf (1400 m) -- 3° giorno: EE Cimoliana (foto di Dislivello: -- 4° giorno: E Luciano Gaudenzio) -- 1° giorno, dal Rifugio Giaf al Rifugio Flaiban-Pa- Accesso: al Rifugio Giaf si accede da Forni di Sopra cherini (1587 m) - segnavia Cai n.361, 369 e 362: (UD). Per chi proviene dal Friuli, la località è raggiungi- + 1000 metri; bile dall’autostrada A23 Udine-Tarvisio, uscita Carnia- -- 2° giorno, dal Rifugio Flaiban-Pacherini al Rifugio Tolmezzo, seguendo le indicazioni per il Passo della Pordenone (1249 m) - segnavia CAI n.363, 366 e Mauria. Per chi proviene dal Veneto, dall’autostrada A27 362: + 500 metri; Venezie-Belluno, uscita Cadore-Dolomiti, seguire le indi- -- 3° giorno, dal Rifugio Pordenone al Rifugio Padova cazioni per Cortina fino a Tai di Cadore. Continuare ver- (1287 m) - segnavia Cai n.353 fino in val d’Arade, so Auronzo e dopo circa 12 km imboccare la statale per poi n.342 e 346: + 1100 metri; Passo Mauria. Per questo trekking da rifugio a rifugio è -- 4° giorno, dal Rifugio Padova al Rifugio Giaf - se- bene possedere una buona resistenza. Effettuando l’a- gnavia CAI n.342, poi n.354 o 362: + 700 metri. nello come proposto non è necessaria attrezzatura da Durata: alpinismo né da ferrata, è sufficiente una certa sicurezza -- 1° giorno: 6 ore su ghiaioni e sentieri stretti e poco agevoli. Si consiglia -- 2° giorno: 4 ore di prevedere 5 o 6 giorni per percorrere l’intero anello -- 3° giorno: 5 ore (compreso il giorno di arrivo e quello di partenza). Ulte-

Foto M.Verin Foto -- 4° giorno: 4 ore riori informazioni sui siti dei singoli rifugi e del Parco.

44 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 45 TREKKING AD ANELLO Durata: 2. Alba sul Monte ALTA VIA DEI FORNI -- 1° giorno: 2,30 ore Borgà (foto di Luciano Gaudenzio) -- 2° giorno: 6 ore circa Partenza e arrivo: Andrazza (881 m) -- 3° giorno: 6-7 ore circa -- 1° giorno, salita al Rifugio Flaiban-Pacherini -- 4° giorno: 5 ore (1587 m) per la val di Suola - sentiero CAI n. 362; -- 5°giorno: 4-5 ore -- 2° giorno, dal Rifugio Flaiban-Pacherini al Rifu- Accesso: il trekking permette di compiere il periplo gio Giaf (1400 m) lungo il “Truoi dai sclops” - della conca di Forni di Sopra, in un continuo avvicen- sentieri CAI n. 362, 369, 361; darsi di ambienti naturali, geologici e umani. Cinque -- 3° giorno, dal Rifugio Giaf al Rifugio Casera Tar- giorni nei gruppi dei Monfalconi, del Cridola e del Clap- toi (1711 m) per il passo della Mauria, Casera La- savon, pernottando in rifugi ed ex casere che conser- vazeit e forcella Tartoi - sentieri CAI n. 341, 207, vano l’atmosfera di un tempo. L’itinerario si presta a 243; molte varianti di diversa difficoltà e lunghezza e in ogni -- 4° giorno, dal Rifugio Casera Tartoi al Rifugio momento può essere interrotto senza problemi per il Casera Tragonia (1760 m) per la Forca Rossa - recupero dell’automezzo. Qui la descrizione viene data sentieri CAI n. 208, 224, 209; in senso orario, ma l’anello è percorribile con uguale -- 5° giorno, dalla Casera Tragonia alla malga Mon- soddisfazione in entrambi i sensi. Il punto di partenza temaggiore (1729 m) con discesa ad Andrazza, e di arrivo è il campeggio “Tornerai”, nella frazione di sentieri CAI n. 211, 210. Andrazza o direttamente il centro di Forni di Sopra.

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3. Il Campanile di Val IL CAMPANILE DI VAL MONTANAIA Cai 353, si risale l’ampio ghiaione della Val Montanaia. Montanaia (foto di A quota 1600 m circa, dove la valle piega verso destra, Luciano Gaudenzio) Partenza: Rifugio Pordenone (1249 m) è possibile un primo sguardo al Campanile. Si procede 4. Forcella Lavinal di Arrivo: Campanile di Val Montanaia su terreno più difficile per poi giungere a un tratto che, Palas (foto di Luciano Gaudenzio) Dislivello: + 800 metri con dei lunghi tornanti, porta alla base del Campanile. Durata: 5-6 ore Da qui si rimane estasiati davanti a questo imponente Difficoltà: EE torrione puntato verso il cielo. L’ultimo tratto conduce Accesso: un suggestivo itinerario per ammirare la al Bivacco Perugini. Da qui in vista di Forcella Monta-

2 maestosità del simbolo incontrastato delle Dolomiti naia, si può giungere dapprima alla Forcella Cimolia- Friulane. Dal Rifugio Pordenone, seguendo il sentiero na, e poi alla Forcella Montanaia più a Nord.

46 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 47 5. Canyoning nel parco lungo i suoi punti più deboli. Superato il Pulpito Cozzi e ARRAMPICATA CLASSICA delle Dolomiti Friulane CAMPANILE DI VAL MONTANAIA- VIA NORMALE l’omonima fessura (passaggio chiave della via) si com- 6. La primavera sul pie un lungo traverso orizzontale verso sinistra, facile Monte Zermula (foto di Dislivello: + 250 metri circa tecnicamente ma oltremodo esposto, che porta in pie- Luciano Gaudenzio) Difficoltà: III e IV, 1 tratto di V+ na parete ovest. Da qui con una lunghezza di corda si Durata: 3 ore giunge al ballatoio circolare che cinge la cima del Cam- Accesso: il Campanile di Val Montanaia, noto anche panile. Ancora due lunghezze di corda e si giunge sulla come l’“urlo di pietra”, è un obelisco quanto mai singo- ristretta sommità. Tutte le soste sono attrezzate con lare; unico nelle Alpi per forma e arditezza. La sua via anelli cementati. La discesa avviene a corde doppie normale è una delle più impegnative del Friuli-Venezia lungo la via di salita, sino al ballatoio. Da qui lo si segue Giulia e, storicamente, la vetta si è concessa solo dopo facilmente verso nord – lato Bivacco Perugini – fino a numerosi tentativi da parte di cordate sia italiane che rinvenire l’ancoraggio per la calata parzialmente nel straniere. L’arrampicata è di media difficoltà, anche vuoto. L’ultima calata deposita nei pressi della Tacca Si ringrazia PromoTurismoFVG se mai banale e sempre esposta. La fessura Cozzi ri- del Campanile, dalla quale per facili ghiaie ci si riporta per la concessione sulta il passaggio chiave. La prima parte della salita è all’attacco. Tutte le calate sono attrezzate con anelli delle fotografie abbastanza articolata e porta a superare la parete sud cementati. di queste pagine

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Redazionale inreach - giugno 2017.indd 1 04/05/2017 14:22:58 PORTFOLIO

Verso l’Alpe Madre Il Monte Grappa e le sue ferite: i prati, i monti, i sentieri, i solchi su cui è passata la Guerra Granda e su cui oggi trovano posto gli amanti della montagna

testo e foto di Manuele Costantinis*

50 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 51 Sopra, splendidi pascoli estivi chiudono l’alta Valle di Schievenin, nei pressi delle Stalle Zavate. Sotto, laghetto effimero nella zona del Monte Tomba dopo abbondanti precipitazioni: il terreno carsico non lo risparmierà

è stato un tempo in cui del logorò per lunghe estati e interminabili Nelle pagine di apertura, la Vedetta Monte Grappa pochi si cura- inverni. Non vinse nessuno, ma non finì degli Alpini, sacello dal panorama vano. Era semplicemente una nemmeno pari. Ci si riprovò decenni più unico a Cima della Mandria. Una meta C’ obbligatoria nelle giornate limpide. delle tante alture della zona. Pareva la più tardi, ma il campo da gioco fu spostato. La Sopra, uno sguardo verso sud, dove la alta, non fosse stato per quelle curve pra- Seconda guerra mondiale stavolta colpì pianura veneta si illumina tive che la sembravano declassare a una solo di striscio. grande collina. Eppure al tempo stesso vi Rimangono i solchi, oggi, visitati dalle si trovavano versanti tanto scoscesi quan- scuole. E rimangono i prati, quelli più in to inaccessibili, e che oggi ci permettono alto. Sotto, negli strati bassi vicino al tepo- di comprendere come “Alpe Madre”, il suo re della pianura, il bosco si è fatto avanti ed antico nome, ne identificasse già la grande è sempre più fitto. Le mulattiere un tem- personalità. po calpestate dai soldati si trasformano in Vi fu poi una Guerra granda, i prati venne- strisce di asfalto, mentre turisti e amanti ro utilizzati da migliaia di uomini in divisa, della montagna cercano un proprio spazio e come in una grande partita il terreno di sulla vetta. gioco venne preparato allo scopo. A colpi Oggi è il tempo in cui del Monte Grappa di piccone e badili vi si impressero lunghi ancora pochi si curano, molti se ne servo- solchi a demarcare le aree di azione, gli no, qualcuno lo rispetta. ▲ strapiombi vennero addomesticati; ci si * www.attimiunici.com

52 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 53 54 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 55 È in edicola il nuovo Speciale di Meridiani Montagne I NUOVI CAMMINI

Nelle pagine precedenti, giochi di luci e ombre nei pascoli. Sopra, testimonianze di vita che si va perdendo, pur a due passi dalla pianura. Sotto, una sosta al tramonto lungo l’Alta Via 8 delle Dolomiti (AVE)

IN ALLEGATO LA CARTINA INEDITA I nuovi cammini Carta 1:75 000

Cinque itinerari tra Alpi e Appennini ▲ Cammino dei Briganti ▲ Via degli Dei ▲ Via del Sale ▲ Via dei Silter ▲ Cammino delle Pievi Tutti i rifugi e i numeri utili

Allegato a Gli Speciali di Meridiani Montagne N° 15 Direttore Responsabile Marco Albino Ferrari - Errestampa (Orio al Serio - BG)

I reportage di grandi autori Wu Ming 2, Luca Gianotti, Franco Michieli e altri per ritrovare il piacere del viaggio lento

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PAG MONT CAMMINI X LA RIVISTA CAI GIU 2017 FF-01.indd 1 03/05/17 15:49 CRONACA EXTRAEUROPEA a cura di Antonella Cicogna e Mario Manica - [email protected] Montagne e pareti remote Nuove salite in Nepal, Cina e Kirghizistan: quando alpinismo fa rima con esplorazione

Nell’altra pagina, Hansjörg Auer e Alex Blümel in marcia verso il Gimmigela Est, 7005 m (foto E. Holzkenecht)

A sinistra, Ines Papert in arrampicata su Lost in China, al Kyzyl Asker, 5842 m (foto L. Lindicˇ ) In alto, il tracciato in rosso di Mille papaveri rossi su Small Asan, 3900 m (foto G. Ghiglione)

aumentata, uno strapiombo via l’altro, e ha incontro con questa linea e al suo terzo ten- no e Gianfranco Patrucco, ha aperto lo scor- richiesto l’artificiale. Il secondo giorno è sta- tativo, a portare a termine la prima salita di so agosto sulla Ovest di Small Asan (3900 to il turno di Alexander da primo: con diver- Lost in China: 1200 metri, con difficoltà ED, m) la via Mille papaveri rossi. Il tracciato se cornici da superare, fino ad arrivare a un WI5+, M6. «Abbiamo attaccato in conser- risulta molto estetico e sale al centro della diedro e al camino intasato, troppo instabile va, ancora nel buio, progredendo rapidi. Si parete, lungo un’imponente serie di diedri e da affrontare con le sole picche. Il terzo gior- doveva raggiungere la cresta sommitale in muri lisci fessurati. «Siamo stati ostacolati no, dopo il camino, sono andato io da primo. giornata – ha spiegato la Papert – approfit- da dieci giorni di maltempo e, dopo circa Una “placca” con fessure ben proteggibili ci tando dell’unica finestra di bello perché le quattrocento metri, sotto un’enorme bar- ha portato alla base della punta. Col bel tem- previsioni mettevano poi tempesta di neve. riera di strapiombi, abbiamo deciso di pie- po la parete grondava acqua. Superata una Enormi tetti di ghiaccio, poi la sorpresa! Mai gare decisamente verso destra, fino a rag- pancia di ghiaccio strapiombante, e sezioni ci siamo trovati a salire con condizioni di giungere lo spigolo di un profondo diedro. di ghiaccio praticamente marcio, altri due tiri terreno tanto perfette su ghiaccio e misto!». Con la nebbia impenetrabile – ha spiegato ci hanno portato in cima alla punta della lan- Attacco della via il 30 settembre, in veloci- Ghiglione – si è poi consolidato un ulteriore cia. Il giorno successivo è stato quello chiave. tà e leggeri. Bivacco a due tiri dalla cresta deciso cambiamento: una corda doppia di NEPAL bivacchi, il secondo sulla cresta sommitale tuoso del Tien Shan. Situata nel massiccio Con Vasily che, superato un diedro intasato sommitale per un peggioramento delle venti-trenta metri può permettere un col- Gimmigela Est (7005 m) finale e con parecchio vento, abbiamo rag- montuoso del Kokshaal-Too Ovest, la sua di ghiaccio, ha affrontato una cornice di cin- condizioni meteo e bufera. Dopo una gelida legamento, sulla destra, alla via Italian cor- Apertura in stile alpino. 1200 metri di linea giunto la cima alle 7 e 30 del 10 novembre». imponente e difficile parete sud est è stata que metri di larghezza, sovrastata da due notte, la cordata è ripartita per raggiungere ner» (Cavalli - Sanguineti - Pagnoncelli - Ma- con difficoltà M4, 85°, 1200 metri. Hansjörg La cima del Gimmigela East è stata raggiun- teatro di due belle realizzazioni tra luglio e enormi candele di ghiaccio. Progredendo per la cresta sommitale alle dieci della mattina schietto - Polo, 2015, nda). «Purtroppo non Auer e Alex Blümel hanno così portato a casa ta solo tre volte. Due team giapponesi nel ottobre scorsi. placche marce, Vasily è riuscito a rompere e cima poco dopo mezzogiorno (1° ottobre). siamo arrivati in vetta. Il pessimo tempo ci il loro bottino sulla Nord del Gimmigela East 1993 e 1994 per la cresta est. «Molto proba- La spedizione russa composta da Oleg Khvo- uno dei due ghiaccioli e a progredire in que- Campo base avanzato raggiunto alle 19.00 ha costretti a scendere per la nostra via sen- 7005 metri, sottocima del Gimmigela Chuli bilmente – ha raccontato Auer – siamo stati stenko, Vasya Terekhin e Alexander Parfyo- sta sezione di A3. Il resto dei tiri non era oltre dello stesso giorno. za percorrere l’ultima parte di Italian Corner 7350 metri, tra Nepal e India. i primi a raggiungere questa montagna dal nov, dal 19 al 24 luglio scorsi, ha aperto la li- l’A2. Alla fine della giornata eravamo com- Con questa salita, le linee aperte sulla – ha raccontato ancora Ghiglione – cosa «Sulla sua verticale parete nord – spiega versante nepalese. Prima di salirla, la grande nea The Spear, grado russo VI, A3 M8, quinta pletamente fradici per l’acqua che scaricava Sud est del Kyzyl Asker sono sei. Le altre: che sarà possibile ai ripetitori. La via risolve Auer – non c’era mai stato un tentativo e si incognita della parete erano le sue condizioni via su questa granitica big wall, spesso bat- dalla parete. Il giorno dopo abbiamo scalato Odintsov - Ruchkin - Mikhailov, 2007 (grado comunque il problema di una salita centrale trattava quindi di un progetto super interes- ventose e la mancanza di siti per bivaccare. tuta dal mal tempo. «C’è una cornice di neve in condizioni di tempo invernale, tutto era russo 6B); Favresse - Villanueva - Hanssens della Ovest di Small Asan, dove ci sono stati sante, con pochissime informazioni riguar- Trovarla in perfette condizioni è stata una a forma di punta nella parte alta della parete, sommerso dalle nevicate. Ma ci siamo porta- - Wendenbaum (5.12c M6/7, 1400 m prima diversi tentativi». Con tale collegamento, la do la montagna e questa zona isolata del fortuna! Abbiamo arrampicato veloci e leg- e per arrivarci occorre risalire uno stretto ca- ti abbastanza in alto per la cima. L’indomani, via in libera); War and Peace Nilov - Golov- linea ha uno sviluppo di 530 metri (380 m + Kangchenjunga, a pochi chilometri dal terzo geri. E la scelta ci ha premiato. Tutta la zona mino intasato di ghiaccio, un’asta di lancia. con Vasily su un tiro di misto di M8, si è ar- chenko - Grigoryev, 2014 (grado russo 6B, 150 m), difficoltà max 7b. Aperta dal basso e Ottomila. Dopo cinque giorni, attraverso la è incredibile, con molteplici possibilità di Da lì il nome alla linea: spear, lancia, pensata rivati alla fine della parete, fino a un couloir A2 M6, 1350 m); Sal con Cebolla, Caceres chiodata a fix. «Anche se occorre integrare giungla, seguendo il fiume Tamar e poi per gli aperture. Pazzesco che nessuno ci abbia mai per il Guerriero rosso! La via sale al centro di ghiaccio che ha portato alla cresta sommi- - Navarette - Perez - Mena, 2014 (5.12a C1 con friend medi – avverte Ghiglione –. Solo altipiani di Ghunsa Valley, abbiamo posto il provato prima su questa parete!». della Sud est per 1300 metri fino alla cima tale e poi in vetta», ha concluso Khvostenko. WI5+ M6+, 1100 m). nell’ultimo tiro effettuato da noi, rimasto campo base un po’ più in alto di Pangpema, a – racconta Khvostenko –. Abbiamo usato la Discesa lungo la via di salita. sguarnito da protezioni fisse, abbiamo uti- 5200 metri. Ci siamo acclimatati sulla cresta CINA portaledge per i bivacchi. Il primo giorno, con KIRGHIZISTAN lizzato friend numero 4 e 5». sud di Dhromo, 6850 metri e, dopo tre notti Kyzyl Asker (5842 m) Vasya da primo, Alexander da secondo e io Prima salita di Lost in China Small Asan (3900 m) a 5900 metri, siamo partiti per il Gimmigela Il Kyzyl Asker (Guerriero rosso), ai confini recuperando portaledge e cibo, la progres- Non ha gettato la spugna la tedesca Ines Nel Pamir Alai Karavshin (Valle di Kara Su) Per le relazioni e la personale collaborazio- Est. Grazie alle pesanti piogge del monsone, tra Cina e Kirghizistan nella regione dello sione è stata con le piccozze inizialmente Papert che, in cordata con lo sloveno Luka la spedizione di Gianni Ghiglione, composta ne ringraziamo: Hansjörg Auer, Gianni Ghi- la parete era in condizioni perfette. Con due Xingjang, è parte del grande sistema mon- su neve, ghiaccio e misto. Poi la verticalità è Lindicˇ , è riuscita, a sei anni dal suo primo inoltre da Marina Giordano, Roberto Roma- glione, Ines Papert

58 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 59 NUOVE ASCENSIONI a cura di Carlo Caccia HÜBSCHHORN, PARETE NORDEST: GHIACCIO E MISTO DI PRIMAVERA

Dal Fletschhorn eccoci sull’Hübschhorn, che gli sta di fronte dall’altra Fletschhorn, parete est: parte della val Divedro, proprio sopra il passo del Sempione e al cospet- to (a ovest) del Monte Leone. Nonostante il breve spostamento – nem- meno dieci chilometri – siamo passati dalle Alpi Pennine alle Lepontine, una storia lunga sedici anni dove le quote si abbassano e nessuna vetta supera l’ultima citata, che tocca i 3552 metri. L’Hübschhorn, dal canto suo, arriva a 3192 metri e presenta una friabile parete nordest: un bastione improponibile durante Avventura di ghiaccio per Giovanni Pagnoncelli e Marcello Sanguineti la stagione estiva, ma interessante quando le rocce si ricoprono di neve sulla montagna più settentrionale del Trittico del Sempione: e ghiaccio. La parete è stata salita per la prima volta il 15 dicembre 1984 da Mauro Rossi e Giancarlo Zucchi e poi tentata, il 18 gennaio 1989, per un gigante di 3993 metri, salito per la prima volta nel 1854 una via più a destra della precedente, da Maurizio Pellizzon e Roberto Pe. Il 26 maggio 2013, viste le eccellenti condizioni, Giovanni Pagnoncel- li, Davide Gallian e Paolo Zanoli hanno pensato di completare la linea del A sinistra, Giovanni 1989 ma, ingannati dalla nebbia, hanno attaccato più a sinistra e aperto Pagnoncelli in azione sulla cascata della parete una via completamente nuova, chiamandola Ghost Face. L’ultimo capi- est del Fletschhorn tolo della storia risale al 7 maggio 2016, quando è ancora Pagnoncelli – questa volta con Luca Carapella, Tommaso Lamantia e Marcello San- Nella pagina accanto, in guineti – a cacciare il naso da quelle parti. L’idea è la stessa di tre anni alto, la parete est prima ma le condizioni, una volta all’attacco, si rivelano decisamente del Fletschhorn con il tracciato della diverse: cosa fare, dunque? I nostri non si scoraggiano, attaccano poco via completata da a destra rispetto all’itinerario incompiuto di Pellizzon e Pe e tracciano Pagnoncelli e settant’anni dopo le imprese dei pionieri, finisce Primavera sulla nord (350 m, 80°, M5): una linea indipendente fino alla Sanguineti nel mirino di Pellizzon, Bionda, Dell’Oro e Gara- cresta nord ovest. La via, dettata dalle condizioni del momento, non presenta punti di passaggio obbligati: il percorso preciso e le difficol- In basso, in senso orario, vini. I quattro, armati di piccozze e ramponi, su- Giovanni Pagnoncelli perano la parte bassa della parete, raggiungono tà dipendono dallo stato della parete. I primi salitori hanno comunque in arrampicata e salgono una cascata di 120 metri e poi tornano superato sezioni delicate su neve inconsistente, una placca di roccia in sull'Hübschhorn, i sui loro passi, lasciando il resto – più facile – a chi dry-tooling e tratti di misto aleatorio. quattro protagonisti verrà. Il tempo passa ed è soltanto nel febbraio dell'avventura e la parete nordest della montagna 2013 che Giovanni Pagnoncelli e Tommaso La- in veste invernale con le mantia raccolgono la sfida: attaccano la Est, sal- vie Rossi-Zucchi (blu), gono per un tratto ma la mancanza di ghiaccio, le Ghost Face (rossa), scariche e il vento impongono la ritirata. Tuttavia Pellizzon-Pe (verde) e Giovanni è uno che non molla: propone l’avven- Primavera sulla nord (gialla) (foto arch. tura all’amico Marcello Sanguineti che si fida e Marcello Sanguineti) gli dice di sì. Il 2 novembre 2014, alle 4 del mattino, i due lasciano l’auto a Bodme, a circa 1800 metri di era una volta un Quattromila. Si chia- cosiddetto Trittico del Sempione: la maestosa ca- quota sopra il villaggio di Simplon e, dopo quasi mava Fletschhorn e per un solo metro tena spartiacque delle Alpi Pennine orientali che, cinque ore di scarpinata, attraversato il Bodmer- C’ apparteneva all’alta nobiltà della cate- sviluppandosi da sud (Zwischbergenpass) a nord gletscher, sono alla base della parete. Le condi- na alpina. E non era neppure l’ultimo della clas- (Rossbodepass) tra la valle di Saas e il passo del zioni non sono ideali ma almeno accettabili e la se, appaiato all’ e davanti Sempione, comprende anche il Wiessmies (4023 cordata procede, trovando le soste del 1998 e del alle Droites. Ma un giorno qualcuno si prese la m) e il Lagginhorn (4010 m). In questo tratto il 2013 e arrivando al termine della cascata. È ormai briga di rimisurarlo e scoprì, ahimè, che qualco- confine italo-svizzero si discosta dal crinale al- mezzogiorno, la cresta sommitale è ancora lonta- sa non andava: per una manciata di metri, sette pino principale, coincidente col Trittico, e le tre na ma di mollare non se ne parla: avanti tutta fino soltanto, il povero Fletschhorn non raggiungeva montagne si trovano quindi in territorio elveti- alle 15, quando il crinale nord est è raggiunto e la la quota fatidica, che dalle nostre parti può si- co. La prima ascensione del Fletschhorn risale al via Parete est integrale (800 m, TD, 70-80° con gnificare la celebrità di una montagna. Eccolo 1854 e porta le firme di Amherdt, Zumkemmi e un passo a 90° lungo la cascata) dopo sedici anni quindi declassato, ridotto a 3993 metri e fortu- Clausen: la cordata seguì probabilmente la cresta è finalmente completata. Resta la discesa: più di natamente in buona compagnia, visto che tra i nord est (Breitloibgrat) tra l’imponente parete quattro ore lungo la non semplice Breitloibgrat “Quattromila mancati” troviamo ad esempio la nord (violata nel 1928 da Blanchet, Supersaxo e fino al Rossbodegletscher, al cospetto della parete Punta Young delle Grandes Jorasses (3996 m), la Mooser) e la parete est (salita nello stesso anno nord, e da lì al fondovalle, dove i nostri mettono magnifica Meije (3983 m) e persino l’Eiger (3970 da E. e A. Bonacossa). Restiamo dunque ai piedi piede alle 22.30, dopo oltre diciotto ore di azione m). Il Fletschhorn è la cima più settentrionale del di quest’ultimo versante che, nell’ottobre 1998, ininterrotta. ▲

60 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 61 LIBRI a cura di Linda Cottino, con la collaborazione di Anna Girardi un’altra esperienza. Mi interessano i tracciati già al Monte dei Cappuccini, alla sede del Museo della battuti da altri esseri umani, perché mi sembra un Montagna del Cai. Che mi sia arrivata una proposta modo di raccogliere le loro storie. Dell’altitudine mi dal Cai e Ponte alle Grazie per un libro proprio in stimolano i passi e i valichi più che le vette. Penso quel momento mi è sembrato un segno: mi è venuto Verso Santiago, comunque che la sensazione di un percorso per rifu- spontaneo ripartire da Torino alla volta di Santiago. gi e un cammino siano identiche. La chiave di tutto Inoltre mi piaceva l’idea di rivivere l’esperienza di è quando ti senti parte di una tribù che condivide chi partiva dall’alta Italia e doveva passare le Alpi, per conoscere il mondo lo stesso sogno. Le persone che di solito si muovo- attraversare il Delfinato, la Provenza, il Rodano, at- no per queste esperienze sono quelle mosse dagli traversare la Lingua d’Oca…». È stata lanciata a maggio la nuova collana del Cai, in coedizione con il aspetti buoni della vita». Nel corso degli anni hai scritto libri molto diversi Perché Santiago? I tuoi cammini hanno sempre per forma e contenuti. Come descriveresti la tua marchio Ponte alle Grazie: il primo libro è Il sogno del drago, di Enrico avuto mete meno inflazionate. evoluzione? «Onestamente, è stata anche una sfida ai miei pre- «Tutte le cose che ho fatto è perché avevo bisogno di Brizzi, in cui si racconta un inedito Cammino di Santiago giudizi. Nel 2006 ho percorso la Via Francigena farle in quel momento. A me piace molto la varietà. da Canterbury a Roma; nel 2008 sono ripartito da Gli autori che ammiro di più sono quelli che sono Roma e sono arrivato a Gerusalemme; magnifico. stati in grado di non seguire uno stesso schema per ENRICO BRIZZI Questi erano due dei tre pellegrinaggi che nel Me- tutta la vita e hanno prodotto romanzi diversi. Fac- IL SOGNO dioevo erano considerati i più importanti: Roma, cio due nomi: per l’Italia Pier Vittorio Tondelli, che DEL DRAGO Gerusalemme e Santiago. Mancava il terzo. Con i non ha mai scritto due romanzi strettamente con- CAI - PONTE “buoni cugini”, gli amici con cui ho condiviso gli al- nessi l’uno all’altro; oltreoceano, Hemingway. Addio ALLE GRAZIE tri viaggi, abbiamo deciso di aspettare che la meta di alle Armi c’entra poco con Fiesta o Per chi suona la 320 PP. - 14,90 € Santiago passasse di moda. Nel frattempo abbiamo campana. Come lettore sono affascinato da autori fatto altri viaggi – come ad esempio l’Italia dall’Alto che sanno cambiare. Di conseguenza, come scritto- Adige alla Sicilia. Col tempo ci siamo resi conto che re, mi piace raccontare storie di viaggi a piedi, così se non volevamo percorrere il cammino col bastone come inventarmi un’Italia che non è mai esistita o e la barba bianca bisognava andare». la vita di quartieri anni ’80 e ’90. Mi piace cambiare Come mai avete deciso di partire da Torino? ambientazioni, generi di personaggi, la voce di chi «Per me è sempre stato importante che le parten- parla. È molto bello prestarmi ogni volta a occasioni ze fossero dai luoghi dove ero arrivato preceden- diverse». temente. L’ultimo cammino era stato dal Lago di Ultima domanda: tua grande passione è il cicli- Garda a Torino, passando per i laghi lombardi, il smo. Il tuo preferito al Giro di quest’anno? Canton Ticino, la Valle d’Aosta, la Valle dell’Orco... «Beh, io sono tifoso dichiarato di Nibali!».▲ Avevo lasciato la bandiera a Torino, in particolare Anna Girardi

un periodo effervescente per le nuove a fare qualcosa di più lungo, per cui i tre giorni sono pubblicazioni legate al mondo alpino. Per diventati cinque e così via. Ogni viaggio è figlio di TOP 3 I TITOLI PIÙ VENDUTI NELLE LIBRERIE SPECIALIZZATE IN MONTAGNA E ALPINISMO ÈHoepli, ad esempio, è nata ad aprile una quelli precedenti. La vera svolta, per me, è stata nuova collana, Stelle Alpine, che ripropone classi- rendermi conto che si poteva uscire di casa con lo ci oggi introvabili dedicati alla montagna. A mag- zaino in spalla e che il viaggio poteva iniziare da lì». LIBRERIA BUONA STAMPA, AOSTA LIBRERIA SOVILLA, CORTINA 3. A. Rizzato, A. Favarato, Dolomiti. 120 gio il Cai, in coedizione con il marchio Ponte alle C’è chi un cammino lo fa per fede, chi per met- 1. R. Cassin, La Sud del McKinley, Alpine 1. T. Lunger, Io, gli ottomila e la felicità, itinerari circolari, Panorama Grazie, per la prima volta nella sua storia ha lan- tersi alla prova. Tu da che cosa sei spinto? Studio Rizzoli ciato una nuova collana di narrativa legata alla «Voglio conoscere il mondo camminando, è un’e- 2. M. A. Ferrari, Frêney 1961, Priuli&Verlucca 2. S. Moro, Nanga, Rizzoli LIBRERIA TRANSALPINA, TRIESTE montagna e alla natura. Il primo libro è Il sogno sperienza volta al bene, a un aspetto nobile della 3. S. Ardito, I rifugi della Valle d’Aosta, Iter 3. C. Morandini, Neve, cane, piede, Exorma 1. G. Capra, Il Grande Det, Corbaccio del Drago di Enrico Brizzi, che in seguito alla pro- nostra persona: in una civiltà in cui spesso non c’è 2. W. E. Bowman, La conquista del K. O., posta di scrivere un libro per il Cai ha intrapreso più la più minima attenzione verso ciò che sia uma- LIBRERIA LA MONTAGNA, TORINO LIBRERIA GULLIVER, VERONA Corbaccio un Cammino di Santiago del tutto particolare. no, sperimentare la fatica, la condivisione, abituarsi 1. P. Cognetti, Le otto montagne, Einaudi 1. M. A. Ferrari, Il sentiero degli eroi, Rizzoli 3. P. Cognetti, Le otto montagne, Einaudi Come hai iniziato a fare cammini? a decidere, fare uno zaino, imparare a orientarsi, 2. R. Mantovani, Monviso, Fusta editore 2. L. Gianotti, Rapporto a Katzanzakis, «Per me è stata una conseguenza naturale. A penso siano tutte cose buone, da trasmettere alle 3. A. Di Bari, Il fuoco dell’anima, Corbaccio Edizioni dei Cammini 1. F. Charruaz, G. Sappa, D. Herin, vent’anni mi divertivo a lanciarmi in percorsi di tre mie figlie senza filtri». 3. F. Benuzzi, Fuga sul Kenya, Corbaccio S. Borbey, Mountain Bike in Valle o quattro giorni, in una versione che forse oggi de- Le altezze non ti attirano? LIBRERIA MONTI IN CITTÀ, MILANO d'Aosta, Versante Sud finirei un po’ integralista, con l’idea di essere com- «Sono stato abituato a fare lunghe passeggiate 1. F. Michieli, L’estasi della corsa selvaggia, LIBRERIA CAMPEDÈL, BELLUNO 2. E. Tomasi, G. Stegù, Selva di pletamente in autonomia: tenda, fornello, acqua. quando ero bambino. Se la mia storia di famiglia Ediciclo 1. B. Magrin, Il Pasubio e i suoi alpini, Nuovi Tarnova. Escursioni, natura e storia, Sembrava che dovessimo attraversare il Nebraska, fosse diversa e mi avessero portato a fare ferrate, 2. T. Lunger, Io, gli ottomila e la felicità, Sentieri Transalpina ed. più che le vallate dell’Appennino. Da quella brezza e arrampicate, probabilmente sarei cresciuto con un Rizzoli 2. R. Ferraris, La Via Francigena. Itinerario 3. AA. VV., Wild Swimming Italia,

da quel piacere di sentirsi liberi di tracciare delle li- patrimonio diverso. Capisco molto bene la fascina- 3. W. Harding, Downward Bound. Contro culturale del Consiglio d’Europa, Terre TOP GUIDE Idea Montagna nee sulla carta d’Italia è nato il desiderio di provare zione che si può provare per il verticale, però io ho ogni regola!, Alpine Studio di Mezzo

62 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 63 DA CERCARE IN LIBRERIA GIAN LUCA GASCA MATTEO ZENI G. BOGAZZI, P. MARCHINI L. MELLONI, G. VINCI, P. A. DE IL COLLEZIONISTA In collaborazione con la libreria NANGA PARBAT IN NOME DELL’ORSO BORGHI, PAESI E VALLI MONTE (a cura di) a cura di Leonardo Bizzaro e Riccardo Decarli, La Montagna di Torino (librerialamontagna.it) ALPINE STUDIO, 154 PP., 18,00 € ED. IL PIVIERE, 400 PP., 20,00 € DELLE ALPI APUANE 1915-1917. DUE ANNI DI GUERRA Biblioteca della Montagna-Sat PACINI ED., VOLL. 1-2, 191-221 PP. Fotografie di Pio Bertini medico 12,50 € IL VOLUME degli Alpini sul fronte Carnico ARRAMPICATA ED. CARTA BIANCA, 160 PP., 20,00 € C. Craggs, FRANCE: COTE D’AZUR Arrampicata sportiva in Costa Azzurra. Rockfax, 400 pp., 36,00 €

“Heidi kann brauchen. was BAMBINI es gelernt hat” di Johanna Spyri, ottava edizione C. Zamazing, D. Shepard, ESPLORIAMO… LA MONTAGNA Primi due volumi di una tetralogia Dopo ricerche storiche e ricogni- I libri per bambini sono da sempre oggetto di Disegni, giochi e sticker. Nanga Parbat. Solo pronunciare È scarna la letteratura italiana sulle origini, la storia e la cultura zioni in quota i curatori hanno collezione da parte degli adulti. Il guaio è che gli Edt-Lonely Planet Kids, 48 pp., 9,90 € il nome del colosso himalayano dedicata all’orso sulle Alpi. E delle Alpi Apuane, con un vasto riunito le fotografie del tenente stessi, da piccoli, quei volumetti li hanno spesso mette i brividi. È la montagna più soprattutto esplora tempi lonta- corredo di fotografie. Prendo- medico Bertini, di stanza in alta Val sbrindellati e dunque non è facile allineare sugli ESCURSIONISMO grande della terra, gigante dalla ni: Francesco Ambrosi nel 1886, no vita qui centinaia di borghi, Dogna, nelle Alpi Giulie e Carniche. scaffali copie in buone condizioni. È il motivo per G. Bornancini, N. Cozzio, geografia complicata, che annove- Guido Castelli nel 1935, Graziano castelli, pievi e chiese, monasteri, Il dottore aveva con sé una fotoca- cui la letteratura destinata ai ragazzi sul merca- DALLO STELVIO AL MARE ra tre immensi versanti – Diamir, Daldoss nel 1981, Fabio Osti nel romitori e un gran numero di mera tascabile e riprese i luoghi, to dell’antiquariato ha quotazioni in genere più Cammino della memoria sul fronte Rupal e Rakhiot – e dalla base alla 1991. Attorno a testi che affrontano maestà, cime e corsi d’acqua, in le montagne, la vita di trincea nei elevate. Non sempre, per fortuna. Una raccolta della Grande Guerra. vetta sfodera un dislivello di oltre il tema nella loro completezza, ci uno scenario abitato da un popolo suoi momenti lieti e drammatici, però ha bisogno, sempre, di un repertorio che Curcu & Genovese, 248 pp., 18,00 € 4000 metri, che è il maggiore sono mille ricerche e documenti, mite e orgoglioso, ma velato di come i cannoneggiamenti nemici ne definisca i confini e aiuti a capire che cosa in assoluto tra le montagne del riferiti però quasi sempre a una melanconia. Ne risulta un impo- o la morte dell’alpino precipitato cercare. In questo caso un riferimento specifico A. Paleari, nostro pianeta. Ad accompagna- situazione che non esiste più, in nente lavoro di recupero della mentre attrezzava un diedro. Molte non esiste e le ricerche vanno fatte sulle prin- VERSO LA MONTAGNA SACRA re tanta complessità, una storia Trentino e dintorni. Dopo il varo del memoria affinché ogni borgo rivi- immagini sono presentate a fianco cipali bibliografie specializzate (“Grandi mon- Quattro giorni a piedi da Orta alpinistica altrettanto tortuosa e progetto Life Ursus e la reintrodu- va come parte di un unico grande di fotografie recenti, a testimo- tagne per piccoli uomini”, pubblicata nel 2002 al Sacro Monte di Varallo. accidentata, che nelle sue vicen- zione di dieci esemplari sloveni, per patrimonio, da sottrarre all’incuria nianza dei mutamenti avvenuti dalla Biblioteca della Montagna di Trento, è però MonteRosa edizioni, 143 pp., 22,50 € de ben racchiude le peculiarità il grande plantigrado è cominciata e riscoprire camminando. in cent’anni. un buon inizio). Da dove cominciare? È diffusa umane di chi ha scelto di avven- una nuova vita – non necessaria- la convinzione che il primo libro di montagna G. Pinna, IL CAMMINO MINERARIO turarsi lassù, sia nel rapporto tra mente più facile – che ora Matteo ANGELO D’ARRIGO CLAUDIO MORANDINI per ragazzi sia “A tour to Great St.Bernard’s DI SANTA BARBARA gli stessi scalatori sia in quello Zeni, prima guardaparco dell’A- IN VOLO SOPRA IL MONDO NEVE, CANE, PIEDE and round ” (Harvey and Darton, A piedi in Sardegna tra storia con la natura, sempre di forza damello-Brenta e ora forestale, FANDANGO LIBRI, 334 PP., 18,00 € EXÒRMA, 138 PP., 13, 00 € Londra 1827), esplicitamente rivolto nel fron- e natura. smisurata. Un pensiero va alle racconta in un magnifico volume tespizio a “giovani dai dieci ai quattordici anni Terre di Mezzo, 175 pp., 18,00 € origini della nostra epica, e un di quattrocento pagine esatte. È di età”. In forma epistolare, racconta un giro adattamento omerico ben figure- una storia narrata – e assai ben attorno al Monte Bianco, nell’agosto di un anno MONTAGNA rebbe se ci soffermiamo sul tea- scritta – dall’interno, da un ragazzo che è all’incirca il 1820/1821, intrapreso da una P. Stefanone, MOLLARE tro andato in scena tra le quinte abituato a convivere con la presen- famiglia con due giovani amici dei figli. Le firme IL PETTORALE E TIRAR LA BRACA della “montagna nuda” pakistana. za o perlomeno lo spirito dell’orso delle lettere, Harry Seymour e William e Fanny I mitici muli delle Truppe Alpine. Un esempio tra i tanti, la tragedia sotto casa (Spormaggiore), di cui Rose, sono di fantasia e il volumetto, arricchi- Caramella editrice, 169 pp., 20,00 € dei fratelli Messner. Sorprende subisce il fascino senza ignorarne to di una mappa ripiegata e sedici vedutine, è dunque che un giovane viaggiato- gli aspetti negativi. Zeni ripercorre «L’istinto di esistere nella natura Vincitore di Modus Legendi 2017, sempre rimasto anonimo. Piuttosto raro, è va- NARRATIVA re di belle speranze, non alpinista, le vicende del suo rapporto con a modo mio. Un istinto che mi la “rivoluzione gentile” che manda lutato oltre i 1300 euro, ma capita di trovarlo in S. Allan, LA CRESTA INFINITA si lanci nell’avventura di raccon- l’uomo, nel Trentino e sulle Alpi, domina, che mi tiene sveglio la in classifica un libro grazie ai voti buone condizioni a ben di più. La Mazeno Ridge al Nanga Parbat. tare il Nanga Parbat. Il lavoro che confrontandolo con le esperienze notte, che m’illumina e mi entu- dei lettori via web, Neve, cane, Lasciando alle prossime rubriche un approfon- Alpine Studio, 177 pp., 19,00 € ne scaturisce è accurato, ma il nordamericane, racconta stragi e siasma». È fiammante la passione piede non delude le aspettative e dimento in materia, ricordiamo che il più noto li- suo maggior pregio sta nell'es- commoventi battaglie per la sua che spingeva Angelo D’Arrigo a ben sostanzia il suo titolo crudo. bro ambientato in montagna per i giovani letto- F. Ardito, COME SOPRAVVIVERE sere libero dall’esperienza della difesa, campagne giornalistiche ed compiere imprese straordinarie La storia è ambientata in un ostico ri, ovvero “Heidis Lehr- und Wanderjahre” (“Gli AL CAMMINO DI SANTIAGO singola ascensione, riuscendo esplorazioni sul campo. Spesso in con il suo deltaplano. Non bastano vallone alpino, dove vive in solitudi- anni della formazione di Heidi”, il riferimento Consigli preziosi per affrontare così a centrare l’obiettivo di farci prima persona, con un affascinan- queste poche righe a spiegare la ne Adelmo Farandola, una sorta di al Goethe del Wilhelm Meister è esplicito) di il Cammino. viaggiare in un tratto di storia te corredo iconografico. In nome sua storia, i traguardi e le traver- montanaro-barbone smemorato, Johanna Spyri, venne pubblicato solo nel 1880 Ediciclo, 143 pp., 12,50 € umana dell’esplorazione – dal pri- dell’orso, che ha avuto un più che sate compiute come se fosse un cui si unisce un cane, parlante. (Friedrich Andreas Perthes, Gotha). E l’anno mo visionario tentativo dell’ingle- meritato riconoscimento per l’o- uccello, anzi in alcuni casi proprio Il loro asfittico ménage verrà seguente per la stessa casa editrice uscì “Hei- A. Beltrame, IO CAMMINO DA SOLA se Mummery nel 1895 all’ultimo pera locale al recente Premio Itas, insieme a loro. Fandango ripropone turbato da un piede che spunta di kann brauchen, was es gelernt hat” (“Heidi Come costruire nuovi orizzonti exploit invernale di Simone Moro, è destinato a entrare di diritto in il libro uscito nel 2005, in cui D’Ar- da una valanga caduta nei pressi. può usare ciò che ha imparato”). La prima edi- di vita. Alex Txikon, Ali Sadpara e Tamara ogni bibliografia specializzata. rigo ci fa dono della sua intensa Un piccolo romanzo che è una zione di entrambi i volumi veleggia oltre i 3000 Ediciclo, 182 pp., 14,50 € Lunger nel 2016. L. B. esperienza di vita. piccola perla. euro. Come una cinquecentina di valore.

64 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 65 continua da pag. 1 insegnare la tecnica dell’alpinismo; un compito di cui la preparazio- di uno storico ma sempre attuale cammino, fatto di passione per la perché qualsiasi distanza tra la base e il vertice del Sodalizio risulti ne prettamente tecnica costituisce l’aspetto più appariscente, ma non montagna, di rispetto per l’ambiente e di solidarietà. In meno di una tendenzialmente azzerata. Per passare, ora, a riscontri più concreti, Ricevendo il Rapporto di Attività troverete in copertina una delle l’essenziale; le scuole mirano a forgiare non soltanto l’arrampicatore, settimana dall’invio della comunicazione, oltre 1.500 destinatari mi sembra che, quale prima forma di attenzione verso il Socio, sia da tante, splendide fotografie di Alessandro Giorgetta che colgono il ma l’alpinista completo, attraverso la formazione della personalità e hanno provveduto al rinnovo dell’iscrizione. Ma, quali che siano le evidenziare la proposta di mantenere inalterata, anche per il 2018, la Monte Bianco in tutta la sua luminosa bellezza, in un succedersi di il suo orientamento nel senso in cui i valori ideali prevalgono e non ragioni sottese all’iscrizione da parte dei singoli, la loro fidelizzazione quota minima associativa e le precedenti ripartizioni, con particolare vette cui sono legati i ricordi di molti di noi e davanti alle quali ri- siano sopraffatti da concezioni meramente materialistiche, a forma- come Soci richiederà, da parte nostra, un’effettiva capacità di acco- riferimento al contributo destinato alla Sede Centrale e a quanto di petere con Quintino Sella: “Stupenda scuola di costanza sono poi le re, cioè, giovani alpinisti dalla tecnica moderna e dal sentimento glienza e di dialogo, una disponibilità a contribuire alla loro prepa- spettanza del Socio. Ciascuna Sezione sarà, invece, libera di determi- Alpi. I momentanei slanci non vi bastano per riuscire. Vuolsi saper antico”. razione ed esperienza nell’andare in montagna e, per quanto attiene nare la propria quota associativa in misura funzionale alle proprie durare, perdurare e soffrire” (Torino, 10.08.1874). Ed è davvero confortante rilevare che il maggior incremento percen- i giovani, un sapersi rapportare con loro, soprattutto con esempi po- esigenze e progettualità. Ecco perché, senza aumento di quote nel Un richiamo alla costanza necessaria per ogni salita, quella stessa tuale è quello dei Soci giovani (1,70%), seguito dagli ordinari (1,35%) sitivi, capaci di coinvolgimento e stimolo, avvicinandosi, per quanto 2017 e, a seguire, nel 2018, acquista particolare valore l’essere riusciti che, nel lavoro come nel volontariato, permette di raggiungere am- e dai familiari (1,10%). possibile, alle loro forme di linguaggio e aprendo loro gli accessi alla già dal 1° gennaio di quest’anno, grazie a un’intesa con la Sezione biziosi traguardi. E nelle mattine in cui scendo verso Milano, con Né possiamo dimenticare che la presenza femminile all’interno del gestione e alla responsabilizzazione, come amministratori o titolati. Cnsas che lo ha realizzato, ad assicurare a ogni Socio Cai l’accesso l’orizzonte segnato da avveniristici grattacieli e dove, poco lontano Sodalizio, in precedenza attestatasi nella misura del 34,99%, ha “Il modo migliore per comportarsi colla gioventù ed educarla, mi gratuito all’utilizzo del GeoResQ, l’applicazione per smartphone che dallo storico Duomo, si trova la nostra Sede Centrale, mi piace soffer- raggiunto nel 2016 la quota del 35,40% , un dato che auspico possa parve sempre quello di mostrarle fiducia ed addossarle di buon’ora consente la tracciabilità dei percorsi, la geolocalizzazione e l’invio marmi con lo sguardo su un’altra splendida catena, quella del Monte crescere ulteriormente e che va colto in tutta la sua rilevanza. Come gravi responsabilità. Ciò val meglio di una ingerenza continua e me- dell’allarme per il soccorso, il cui valore oggettivo è facilmente desu- Rosa, che si eleva dalla pianura e sulla cui vetta più alta è posizionata ho avuto modo di ricordare in molte occasioni, infatti, le donne rap- ticolosa, di una sorveglianza offensiva e inefficace” (Q. Sella – Pen- mibile dal costo di tale servizio sino al 31 dicembre 2016. Da qui l’in- la nostra Capanna Margherita. È come un invito a ricordare che, a presentano, nella Società come nel Sodalizio, quel valore aggiunto sieri, 119, Biella 2000). E, a proposito di linguaggio, è ormai in via di vito a tutti ad avvalersene poiché la sua funzione in ambiente mon- quel saper guardare davvero, e costantemente, verso la montagna, è confermato dal fatto che, in tutte le nostre realtà, quando sono state ultimazione una specifica Applicazione (App, nel linguaggio corren- tano è di immediata evidenza e potrebbe risultare preziosa. Sempre sotteso tutto il mondo che intorno a essa gravita: le sue popolazioni, poste in condizione di esprimere le loro peculiari capacità e sensi- te) di tipo “Serious Game”, avente come tema e riferimento la monta- nel corso del 2016 è stato istituito un Fondo annuale a favore dei Soci con culture e tradizioni; gli ambienti naturali e gli scenari paesag- bilità, hanno ricoperto lodevolmente ruoli dirigenziali e formativi, gna e le attività che vi si possono praticare: si tratta di uno strumento che, in età compresa tra i 18 e i 30 anni, abbiano frequentato positi- gistici e ancora, e non ultimi, i suoi frequentatori e, in particolare, senza tralasciare l’autorevolezza con cui hanno saputo imporsi anche pensato e voluto per informare e avvicinare i giovani, utilizzando una vamente corsi di formazione per dirigenti o abbiano conseguito uno i Soci del Club alpino italiano, che quella montagna intendono fre- nell’alpinismo, inteso nel senso più ampio. Alla base di quella che è, delle modalità di attrazione loro più familiari. Non a caso, al fine di dei titoli riconosciuti dal Sodalizio. Lo stanziamento per ciascuno, quentare liberamente, ma con profondo rispetto e senso del limite. quindi, più che una conferma, vi è certamente anche un primo avvio acquisire conoscenze più puntuali e avere riscontri su quale sia l’im- a fondo perduto, è stato fissato in € 250,00. Si tratta, come è facile All’immagine della catena montuosa, metafora del susseguirsi inin- di quel processo di fidelizzazione degli iscritti che rappresenta una magine che il Sodalizio proietta di sè all’esterno, è stata promossa comprendere, di un’iniziativa volta a favorire, a un tempo, i giova- terrotto di cime, possiamo idealmente affiancare l’idea di coralità, delle priorità segnalate e, conseguentemente, obiettivo fatto proprio una specifica indagine avente come oggetto “I giovani, il Cai e la ni, rispetto ai costi della formazione come titolati o come dirigenti, e altra dimensione culturale montana recuperata e, al tempo stesso, dalla Presidenza. montagna”, il cui esito verrà reso noto nel contesto dell’Assemblea quelle Sezioni che, eventualmente, se ne sarebbero fatte carico. metafora che, cogliendo il momento in cui, sapientemente orche- A tale riguardo, si è rilevato che la maggior percentuale di Soci “a dei Delegati di Napoli e potrà costituire il presupposto per opportu- Tale Fondo è stato riconfermato per il 2017 ed è dotato di € strate, le singole voci, ciascuna col proprio timbro, si armonizzano, rotazione”, con punte fino a quasi dell’11% del corpo sociale, aderiva ni approfondimenti, riflessioni e conseguenti strategie, ove del caso 100.000,00, con un ampliamento dell’arco di età dei beneficiari sino esprime quello stesso operare insieme che sta alla base della nostra al Cai in concomitanza dell’iscrizione ai nostri corsi, mantenendola, anche correttive. Ma nulla potrà determinare chi è Socio oggi a rin- ai 35 anni, su concorde valutazione del CDC e del Comitato Centra- storia associativa ed è indispensabile per conseguire gli obiettivi che però, solo fino all’esaurimento degli stessi, come se, da quel momen- novare, nel tempo, la propria iscrizione, più di un Cai globalmente e le di indirizzo e controllo. Sono certo che tale risorsa troverà larga ci siamo prefissi. to in poi, quell’essere Soci avesse perso ogni significato. Ecco perché, singolarmente capace di risposte adeguate, di coerenza e di effettiva utilizzazione, a riprova di un’effettiva, e non solo dichiarata, volontà Prendiamo, allora, le mosse dalle priorità di Saint Vincent, da quan- in occasione dell’insediamento dei nuovi Otco dotati di Scuole, ho attuazione e rispetto dei valori ai quali afferma di ispirarsi. di favorire l’accesso dei giovani alle cariche dirigenziali o ai titoli di to detto nel discorso di presentazione e dagli obiettivi esposti nella ritenuto di sensibilizzarne i componenti perché, rinunciando alla istruttore, accompagnatore od operatore. Per consentire, poi, alle relazione previsionale e programmatica, per stilare insieme un pri- tendenza verso un sempre più accentuato e prevalente tecnicismo, 2) La centralità del Socio e delle Sezioni Sezioni venutesi a trovare in situazioni di imprevedibili difficoltà mo bilancio sociale. tenessero ben presente che il loro compito è ben più ampio ed eleva- Sin dall’avvio del mandato presidenziale ho scelto di utilizzare l’edi- di natura straordinaria, per affrontare le quali potrebbero trovarsi to, così come ben espresso dalla storica “Introduzione all’alpinismo” toriale sulla nostra rivista “Montagne360” quale forma di contatto nelle condizioni di ritardare il versamento alla Sede Centrale, così 1) L’aumento del numero dei Soci e la loro fidelizzazione sopra richiamata. diretto con le Socie e i Soci, senza filtri o mediazioni, trattando sia i trattenendo sia la parte di quota necessaria a garantirne il funziona- In netta controtendenza con quanto era avvenuto negli ultimi anni, È doveroso insegnare diligentemente le tecniche che garantiscono temi dell’attualità che gli argomenti sui quali, di volta in volta, mi è mento, sia la parte destinata alle assicurazioni, alle pubblicazioni e al il 2016 ha visto un significativo aumento del numero dei nostri Soci, maggiore sicurezza, ma è altrettanto necessario far sì che l’iscrizione parso più opportuno fornire un’informazione più puntuale. Fondo di solidarietà pro-rifugi, è stato costituito uno specifico Fondo che è passato dai 307.070 ai 311.140. Ora, se pure è vero che sul finire al Club alpino italiano non costituisca solo una condizione di acces- Così è stato per l’effettivo riparto della quota associativa, precisan- di mutualità per situazioni emergenziali e straordinarie, attivo dal del decennio precedente il Sodalizio aveva superato il traguardo dei so a corsi che, a fronte di elevata qualità, sono meno onerosi perché do quale sia la parte destinata alla Sezione, quale all’Organizzazione 01.01.2017 e dotato di risorse per complessivi € 1.000.000,00. Per 319.000 Soci, un incremento della compagine associativa superiore gestiti da volontari, quanto piuttosto l’occasione di incontro con una centrale e, soprattutto, quale al Socio per pubblicazioni, coperture accedere a tale fondo sono state individuate le condizioni e i limiti all’1%, in un momento storico in cui altre grandi associazioni si con- cultura capace di guardare e far guardare alla montagna come “scuo- assicurative e contributo solidale per i rifugi. Oppure sul rilievo e la massimi di erogazione, attraverso un semplice regolamento. frontano con un calo degli iscritti, è un dato innegabilmente positivo, la di carattere, di onestà, di solidarietà e di rispetto per l’ambiente”, delicatezza del ruolo dei Delegati, suggerendo criteri di scelta diversi È doveroso sottolineare che, per evidenti ragioni, si tratta di risorse che conferma la qualità dell’operato delle nostre Sezioni e dei Gruppi per usare le preziose parole scolpite da Luigi Bombardieri nel suo dal ricorrente premio alla carriera o dal sentito dire, preferendo il ri- destinate a sopperire esclusivamente a casi di effettiva emergenza o regionali e provinciali. La loro attività, infatti, svolta su tutto il terri- testamento. Quanto più coinvolgente e motivante sarà il messaggio scontro diretto, il contatto, la valutazione della storia associativa e del straordinarietà, come può essere il sopravvenire di un grave danno torio nazionale, ne ha consentito l’affermazione come qualificati, e del quale le nostre Scuole si faranno portatrici, tanto più ci si potrà contributo fornito, l’attenzione alle capacità e competenze specifiche a un rifugio durante la stagione invernale, oppure la ritardata ero- non autoreferenziali, punti di riferimento per quanti amano la mon- attendere che, alla fine dei corsi, gli allievi desiderino trasformarsi da in rapporto alle aspettative legate alla carica o all’incarico. Ancora: gazione di un contributo pubblico rispetto al previsto, e non già a tagna o vogliono avvicinarsi a essa, interpreti coerenti di una cultu- Soci occasionali in Soci convinti. Merita, poi, di essere sottolineata, mi è parso doveroso richiamare alla coerenza, rispetto alle previsio- sostituire finanziamenti ordinari e programmati, talora già concessi, ra che intende associare la fatica all’entusiasmo, il rispetto dell’am- e con vivo apprezzamento, l’iniziativa promossa dal Presidente del- ni del Bidecalogo; oppure al dovere di dare risposte, sia a domande da parte di Istituti di credito. Le richieste già pervenute da alcune biente alle corrette modalità di frequentazione, l’insegnamento delle la Sezione Nazionale Cnsas, Maurizio Dellantonio, volta a ottenere o comunicazioni, sia, più in generale, alle aspettative connesse alle Sezioni, una volta verificata la sussistenza delle condizioni previste, tecniche alla formazione di “giovani alpinisti dalla tecnica moderna l’effettiva iscrizione al Cai di tutti i soccorritori e premiata da esito cariche o funzioni ricoperte e ai compiti che abbiamo accettato di hanno trovato rapido accoglimento e le relative sovvenzioni sono sta- e dal sentimento antico”. Ho ritrovato quest’ultima frase nella prefa- positivo. assumere. te erogate. Resta, in ogni caso, ferma la volontà di istituire, se e per zione di “Introduzione all’Alpinismo”, ben più attuale di quanto non Desidero ricordare, ancora, la comunicazione trasmessa ai Soci che, Questa stessa Relazione, in fondo, è solo un editoriale un po’ più quanto possibile, un diverso Fondo di solidarietà, sempre a favore dica la sua pubblicazione avvenuta nel 1963 quando, rivolgendosi a fine giugno, non avevano ancora rinnovato il tesseramento. Con lungo, con cui dare conto di quanto avvenuto durante l’anno e dei delle Sezioni, mediante la costituzione di apposite forme di garanzia, ai nostri istruttori, ricordava e sottolineava che “La Scuola assolve essa si è inteso ricordare che l’iscrizione al Cai, ben al di là dell’offrire progetti per il prossimo futuro, rapportandomi dapprima con le a sostegno di eventuali finanziamenti da parte di Istituti di credito, a un compito ancora più ampio ed elevato che non quello ristretto di servizi e agevolazioni, rende ciascuno protagonista e partecipe, oggi, Delegate e i Delegati e, subito dopo, con ogni Socia e ogni Socio, che operano in forma agevolativa per il settore no profit.

66 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 67 3) L’attenzione verso i Gruppi Regionali e Provinciali di cogliere nell’arrampicata una facile scorciatoia per incrementare il uno strumento finalizzato non solo a illustrare i contenuti delle poliz- unitamente ad altre associazioni ambientaliste, abbiamo rivolto un Muovendo dalla premessa che i Soci e le Sezioni di una stessa regio- numero degli iscritti. Proprio in quest’ottica si pone il recentissimo ze e delle coperture connesse, ma anche ad avvicinare alle definizioni accorato appello a che la tutela ambientale e la conseguente qualità ne o provincia autonoma appartengono al relativo raggruppamento, progetto presentato dalla Cnsasa in tema di formazione e gestione e ai concetti che è necessario conoscere per utilizzare al meglio questi della vita costituiscano tema prioritario degli interventi comunita- che “ha il compito di operare a favore del conseguimento delle fina- dell’arrampicata, quale priorità condivisa, ma sempre con esclusione preziosi strumenti. ri. Sono state sollecitate le istituzioni, anche in collaborazione con il lità istituzionali da parte delle Sezioni” (art. 32 Statuto), una parti- di proiezioni agonistiche. L’effettiva realizzazione di questo progetto Altrettanto rilevante è quanto sta realizzandosi da parte della Sede Gruppo dei parlamentari amici della montagna, per l’accoglimento colare attenzione è stata riservata a queste specifiche realtà a favore rappresenta una delle principali sfide per l’anno a venire. Centrale, con il competente apporto del Consigliere Centrale, Re- della proposta di divieto dell’eliski, oppure in tema di mezzi moto- delle quali, nel documento “Priorità”, è stata sollecitata una crescente nato Veronesi, nel campo delle nuove funzionalità gestionali della rizzati sui sentieri (rispetto ai quali il divieto è già insito nel vigente autonomia. Ora, poiché i Gruppi sono per definizione dotati di “au- 4) Sulla via della semplificazione, delle facilitazioni piattaforma. Mi riferisco sia al “Profilo on line del Socio” (Pol) che, codice della strada e dovrebbe solo essere attuato integralmente), o tonomia organizzativa, funzionale e patrimoniale”, il CDC si è trovato e delle nuove funzionalità gestionalI denominato MyCai, consente a ciascuno di noi di modificare auto- del rilancio del progetto di Ape - Appennino Parco d’Europa: si tratta nella necessità di interpretare il senso di tale sollecitazione che, allo L’ambito nel quale sono risultate particolarmente efficaci la con- nomamente i propri dati personali rispetto a quelli in precedenza in- di temi ora inseriti nel testo di revisione della legge 394 sulle aree stato, ha ritenuto di intendere come richiesta, soprattutto dai terri- divisione e collaborazione del CDC e del CC, attiene gli interventi seriti, sia al “Rinnovo on line” (Rol) attualmente in fase sperimentale protette. Nel corso delle relative audizioni abbiamo insistito sulla tori del CMI, di poter disporre di maggiori risorse finanziarie da in- per semplificare ed essenzializzare le normative del Sodalizio. Mi presso alcune Sezioni e con funzionalità limitate. Quella del Rinnovo valorizzazione dei servizi ecosistemici da introdurre nei bilanci del- vestire nelle attività. Così, già nel 2016, e nuovamente nel 2017, parte riferisco, in particolare, al nuovo e unico Regolamento degli Orga- on line è, allo stesso tempo, un’esigenza pressante, specie per le Se- lo Stato e delle Regioni, nonché sulla contrarietà all’introduzione di del ripristinato contributo statale è stato utilizzato per raddoppiare ni Tecnici Operativi che, dopo anni di confronti, è stato finalmente zioni più numerose, e una sfida complessa, a causa delle connessioni nuove royalties nei Parchi. Anche con riferimento a questioni come le disponibilità a favore dei Gruppi Regionali e Provinciali, con lo approvato, in luogo dei singoli regolamenti di ciascuna commissione tecniche con i pagamenti elettronici e, quindi, con il sistema banca- quelle delle grandi infrastrutture (elettrodotti o gasdotti), il Cai non stanziamento di ulteriori € 200.000,00 destinati alla progettuali- e con un numero di articoli ampiamente ridotto. È stato così possi- rio, come pure con aspetti statutari e regolamentari di cui tener con- intende rinunciare a esprimere la propria peculiare sensibilità e nul- tà, utilizzando, però, un diverso criterio distributivo, che tenesse in bile armonizzare le diverse esigenze emerse nel tempo, rivalutando i to, ma chi vi sta operando confida nel fatto che una prima versione la deve apparire scontato o dovuto per semplici calcoli economici; minor conto il numero dei Soci dell’area, così da favorire le realtà ruoli di partecipazione alle scelte dei componenti, agli indirizzi e alle sarà disponibile prima del termine della campagna di tesseramento la volontà è, invece, quella di ricercare sempre l’equilibrio tra difesa in via di espansione e crescita e, quindi, aventi maggiore esigenza di verifiche successive. del 2017. dell’ambiente, del paesaggio, del territorio e della qualità della vita e visibilità e presenza nei rispettivi territori. Esaurita questa prima fase, si passa ora, senza indugio, alla riscrit- il rispetto delle prerogative delle popolazioni montane alle quali va Non si è trattato, è bene sottolinearlo, della creazione di rendite di tura delle poche regole necessarie a cogliere le specificità di ciascun 5) La cultura e l’educazione ambientale garantita la permanenza nelle terre alte, presidio stabile di un ha- posizione, di somme, cioè, che competano a prescindere dalla loro organo tecnico, per affidare, poi, ad essenziali “linee guida” il com- “La cultura ecologica non si può ridurre a una serie di risposte ur- bitat da salvaguardare e promuovere in un’ottica di sviluppo soste- corretta ed effettiva valorizzazione in termini associativi. Per questo pito di articolare gli aspetti più propriamente didattici. Anche il Co- genti e parziali ai problemi che si presentano riguardo al degrado nibile. Questo essere “sentinella” dell’ambiente montano ha trovato tutti i nostri Presidenti regionali e provinciali sono stati informati ordinamento degli Organi tecnici e delle Strutture operative è stato ambientale, all’esaurimento delle risorse naturali e all’inquinamen- conferma nei contatti avviati con il Ministero per l’Ambiente per sot- che sia le modalità di utilizzo, sia, e a maggior ragione, gli eventuali oggetto di nuova impostazione e regolamentazione: si è evitato di to. Dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, toscrivere un Protocollo d’intesa al pari di quelli già in atto con il Mi- mancati utilizzi, saranno oggetto di valutazione prima di procede- creare una sovrastruttura, individuando, invece, una “nuova modali- un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che bact, che ci vede protagonisti nella realizzazione della Rete sentieri- re a ulteriori contribuzioni. Si tratta di un principio che vale in ogni tà operativa di collaborazione permanente con lo scopo di favorirne diano forma a una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma stica italiana (Rei) in cui è impegnata la nostra Sosec, coordinata dal caso, ma, in particolar modo, con riferimento a questo contributo la cooperazione e l’interazione, nell’unitario progetto culturale del tecnocratico” (Papa Francesco – Laudato Si’ – 111). Vice Presidente Generale Antonio Montani, e con il Miur, che ci ha aggiuntivo che, peraltro, deve intendersi direttamente collegato al Club alpino italiano”. Credo che un Club alpino italiano che ha posto tra le finalità dell’art. attestato quali formatori dei docenti, attraverso corsi il cui crescente permanere del rifinanziamento della nostra Legge istitutiva. In que- Quattro soli articoli hanno preso il posto della precedente normativa. 1 del proprio Statuto la difesa dell’ambiente naturale delle montagne, successo, assicurato dalle capacità mostrate dal Gruppo di lavoro de- sta prospettiva di ricerca di maggiore visibilità all’esterno e alla luce Sono stati, altresì, adottati: debba ispirarsi a questa sollecitazione e rendersi capace di quello dicato, coordinato da Francesco Carrer, ci ha indotti ad aumentarne del successo che l’arrampicata va riscuotendo, specie presso i giovani • Il nuovo Regolamento di Amministrazione e contabilità che, con sguardo diverso, da tradurre in uno stile di vita ispirato alla sobrietà il numero e a organizzarli in tutte le aree territoriali, confrontandoci, e i giovanissimi, sono state messe a disposizione dei Gruppi Regio- i preziosi suggerimenti dei Revisori dei Conti, è stato reso molto e in un programma educativo che coinvolga e, ferma restando l’in- ciò nonostante, con una domanda di partecipazione superiore alle nali e Provinciali ulteriori risorse per l’acquisto di pareti mobili di più snello e aderente alle dimensioni e peculiarità del Club alpino formazione scientifica e l’attività di prevenzione, non abbia timore capienze. E, proprio in tema di rapporti istituzionali, ritengo dovero- arrampicata, da utilizzare in occasione di manifestazioni, oppure, italiano; di confrontarsi criticamente con i miti dell’apparente modernità. Su so ricordare e, soprattutto, ringraziare il Socio Gian Paolo Boscariol, e in alternativa, per contribuire alla creazione di nuove strutture o • Il nuovo Regolamento di funzionamento del CDC, con analogo queste premesse il Cai ha ulteriormente sviluppato il proprio ruolo di la cui costante disponibilità e competente attenzione consentono al potenziamento di quelle già esistenti. Quello dell’arrampicata è criterio. associazione di protezione ambientale riconosciuta, tenendo, quale una interlocuzione, a tutti i livelli, qualificata e qualificante. un tema sul quale si appalesa sin da ora la necessità di un ampio Si è completato il Regolamento Disciplinare con l’inserimento anche riferimento, le linee di impegno per la conservazione dell’ambien- Veri protagonisti di questo ruolo ambientalista che, oltre che all’e- confronto, anche in considerazione di quanto emerge a livello inter- delle norme relative agli Organi tecnici e alle Strutture operative, così te e della natura dettate dal Bidecalogo, la cui attuazione richiede sterno, deve rivolgersi anche alle Sezioni, ai Gruppi regionali e a tutti nazionale, per decidere quale sia la posizione del Sodalizio. Mi rife- da avere una procedura essenziale e unica, riferibile a tutto l’ambito un’attenzione costante e a tutto campo. A questo proposito devo un i Soci, sono la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano e risco al fatto che il Dav in Germania, l’Oav in Austria e l’Avs in Alto associativo (fatta salva la specificità del Cnsas), in un ambito parti- sentito ringraziamento al Vice Presidente Generale Erminio Quar- il Comitato Scientifico Centrale, con specificità proprie, ma volte a Adige hanno visto aumentare in misura esponenziale il numero dei colarmente delicato che ha mostrato diverse criticità. La volontà è tiani, la cui delega ai temi dell’ambiente è stata gestita con dedizione quell’unica priorità rappresentata dall’endiadi conoscenza-studio e loro soci aprendosi all’arrampicata agonistica e trasformandosi, così, quella di mettere le Sezioni in condizione di poter affrontare le situa- e competenza. tutela. A tale riguardo, oltre alle molteplici iniziative organizzate su anche in federazioni sportive. Personalmente considero quelle verso zioni problematiche rispetto ai comportamenti, disponendo di rego- Così è stato rispetto alle problematiche del Parco Nazionale dello tutto il territorio, desidero ricordare che, con la supervisione attenta l’agonismo delle “derive” rispetto alla ben diversa, sana competitivi- le chiare che consentano di evitare che, a causa di errori procedurali, Stelvio, per il quale il Cai si è battuto per una più forte governance e e competente di Filippo Di Donato, suo Presidente e componente del tà che può esprimersi nell’arrampicata, con altri o con se stessi, ma eventuali interventi disciplinari possano risultare vanificati. Proprio nel cui ambito è stato inserito a rappresentarci Angelo Schena che, in direttivo di Federparchi con la quale è in atto un costante raffronto, sempre finalizzata al “gioco”, all’acquisizione di una miglior prepa- per questo, entro l’estate sarà disponibile un “Formulario” atto a fa- questa delicata fase, ha mostrato di saper coniugare la preparazione la Tam ha realizzato l’Agenda 2017, interamente dedicata a illustrare razione tecnica e di crescenti capacità, per affrontare, poi, le pareti cilitare l’utilizzo del Regolamento in tutte le varie fasi procedurali, giuridica ad un’elevata sensibilità per i temi trattati, in vista del fu- i principi contenuti nel Bidecalogo, “linee di indirizzo e di autore- naturali e l’alpinismo di livello. chiarendo alcuni essenziali concetti, primo fra tutti il ruolo funzio- turo di questa realtà che, a causa della tripartizione amministrativa, golamentazione del Cai”, perché possano tradursi in comportamen- “Il gioco competitivo – scriveva Fulvio Gramegna in un puntuale sag- nale dei Collegi dei Probiviri che, nei casi previsti, o costituiscono suscitava non poche perplessità. Lo stesso deve dirsi per il perdu- ti virtuosi e coerenti. Né può dimenticarsi la collaborazione che va gio sul ruolo delle associazioni nell’avvicinamento dei giovani all’am- organi giudicanti oppure sono preposti a tentativi di conciliazione, rante danno ambientale subito dalle Alpi Apuane a causa delle cave: sempre più consolidandosi con l’Università Statale degli Studi di Mi- biente montano – divertente ed esente da forzature agonistiche, è ma che non sono mai titolari di azione disciplinare e, quindi, non è abbiamo cercato in ogni occasione di sensibilizzare al problema, di lano e la sua Sede Distaccata di Edolo – Università della Montagna universalmente riconosciuto come indispensabile contributo alla ad essi che ci si deve rivolgere sollecitando interventi. promuovere o affiancarci alle iniziative volte a sollecitare interventi (si pensi al partecipatissimo evento di valore nazionale denominato formazione del giovane”, ed è certamente compito del nostro Sodali- Sempre in chiave di facilitazione merita di essere ricordato il Manua- della Magistratura, proponendo altresì la trasformazione del Parco “Cime a Milano”), con l’Università della Tuscia - Corso di laurea sulla zio occuparsi di questo ambito in crescente affermazione, ma in un le d’uso delle coperture assicurative, realizzato con la collaborazione da regionale a nazionale, con l’auspicio che ciò possa tradursi in un’a- montagna di Rieti (convegno dello scorso dicembre), con il Politec- modo che risulti coerente con la cultura di montagna di cui intendia- del Direttore, della responsabile dell’area amministrativa, Annalisa zione di tutela più incisiva. nico di Torino, per il Laboratorio carsologico Cai della Grotta di Bos- mo essere portatori e senza minimamente indulgere alla tentazione Lattuada e dei Soci Laura Colombo e Giancarlo Spagna. Si tratta di In occasione del sessantesimo anniversario dei trattati di Roma, sea, al pari di altre collaborazioni con l’Università di Bologna sugli

68 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 69 scavi di Canossa o di Padova con il Gruppo Terre Alte del Cai Csc. le strutture per adattarle a tali esigenze: “I rifugi non diventeranno certamente meritevole di essere incentivata e ulteriormente promos- verso le persone, sia reperendo risorse necessarie a forme concrete e Anche il Gruppo grandi carnivori, sostenuto da Tam e Csc, oggetto Hotel”, poiché intendiamo “mantenere equilibrio, sobrietà e misura, sa, interessando una fascia di età (quella dai 18 ai 25 anni) che, attra- adeguate di aiuto, da realizzarsi con modalità concordate secondo le di uno specifico atto di indirizzo del CC, ha avuto notevole successo senza indulgere o assecondare mode o richieste estemporanee o rin- verso attrazioni come l’arrampicata e agevolazioni per il loro ingresso priorità indicate dai territori stessi. Con questo spirito, mentre il turi- e ha prodotto una nostra diretta partecipazione al progetto europeo correre mercati senza futuro”. tra i titolati e i dirigenti in via di formazione, potrà consentire la pro- smo mostra di volersi allontanare dalle località ricomprese nell’area LifeWolfAlps. Coerentemente con il nostro ruolo nell’educazione Per parte mia non posso che confermare la posizione del Cai che, tratta fidelizzazione di chi giunge al termine della fase di alpinismo del cratere sismico, tutto il nostro Sodalizio è sensibilizzato a favorire ambientale, abbiamo aderito alla campagna promossa dall’Uiaa de- per quanto riguarda i propri rifugi, è ancorata ad analoga volontà: giovanile. Certamente sarà sui nostri giovani che dovranno concen- ogni iniziativa che possa contribuire, con la presenza e la protratta nominata “Respect the mountains”, che ha riscosso molte adesioni e dare risposta adeguata a esigenze di sicurezza e di igiene e, perché trarsi le politiche di educazione ambientale e di avvicinamento alla frequentazione di quelle montagne e di quei borghi, alla loro ripresa che verrà replicata quest’anno, sia sulle Alpi che in Appennino. no, di qualità nell’accoglienza, senza però abdicare a stili di vita im- conoscenza scientifica, attraverso gli operatori della Tam e del Comi- e valorizzazione. In sintesi: il Cai si attesta quale protagonista di quel movimento cul- prontati alla sobrietà e, ancor meno, indulgere a derive a favore di un tato Scientifico, con un’azione concertata con gli accompagnatori di Non a caso, nel contesto del Trento Film Festival ci siamo resi pro- turale e di opinione sensibile ai cambiamenti climatici e ambienta- turismo che intende semplicemente spostare più in alto le comodi- alpinismo giovanile. motori di un Convegno avente quale tema: “Il Cai e i sentieri pro- li che richiama alla responsabilità verso il paesaggio naturale e alla tà degli hotel di valle. E, coerentemente, la nuova Commissione si è tagonisti del dopo terremoto”, declinando ogni possibile potenzialità sua frequentazione in scienza e coscienza, contribuendo a sviluppare posta come obiettivi il recupero del valore intrinseco del rifugio del 8) I terremoti dell’Italia centrale e i sentieri insita nel “sentiero” e parlando di: “Dalla ricostruzione al ritorno, sui quella “resilienza” agli effetti dei cambiamenti climatici, di cui ha bi- Cai come “portatore sano dei valori di montagna” e, a un tempo, la Il 24 agosto 2016 una serie ininterrotta di scosse di terremoto ha du- sentieri della solidarietà” (Paola Romanucci); “Il sentiero come bene sogno non solo la montagna tutta. valorizzazione del senso di appartenenza, attraverso una rivisitazio- ramente colpito Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, culturale ed economico” (Paola Gigliotti); “Sentire il sentiero” (Anni- ne delle agevolazioni a favore dei Soci. A tal fine sarà costituito un con numerose vittime, tra cui i nostri Andrea, Rocco, Emanuel e Ca- bale Salsa); “Un segno amico per ripartire” (Enzo Cori e Armando La 6) I nostri Rifugi tavolo permanente di confronto tra le Sezioni proprietarie e i rifugi- terina, e ingenti danni. Immediatamente sono intervenuti i soccorri- Noce); “Il catasto nazionale sentieri quale strumento per individua- Quando Annibale Salsa ha coniato la felice espressione “Il rifugio di sti, onde verificare se e in che termini sia possibile contemperare le tori della nostra Sezione Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologi- re priorità e programmare il post terremoto” (Antonio Montani), “Il montagna come presidio territoriale e culturale”, ne abbiamo colto rispettive, a volte confliggenti, esigenze, sul presupposto, però, della co, con abnegazione, impegno incessante e instancabile, competenza sentiero che conduce al borgo, per ritrovare poesia e sacralità: il caso immediatamente il significato più essenziale, quasi un monito per comune volontà di attribuire a questi presidi di montagna un’iden- e professionalità, e hanno offerto l’immagine di un volontariato stra- di Smerillo” (Simonetta Paradisi). quale connotazione dovessero assumere i nostri rifugi, rispetto al più tità che li distingua e connoti per qualità, associata a sobrietà e senso ordinario, rendendoci, una volta di più, orgogliosi della reciproca ap- L’invito rivolto a tutti i Soci è, quindi, quello di mantenere alta e co- ampio panorama delle strutture e opere alpine. dei luoghi. In tale prospettiva si pone il Corso di formazione per fu- partenenza. La raccolta fondi, prontamente avviata e, quasi subito, stante l’attenzione sul dramma delle popolazioni coinvolte e dei Soci Ora che, dopo un periodo di lunga prorogatio della precedente, la turi gestori, che è stato organizzato dal Cai Lombardia a Lecco per condivisa dall’Università della Montagna di Edolo, ha raggiunto, nel che vi abitano. Un dramma al quale si affianca quello delle famiglie cui funzionalità è stata assicurata prevalentemente dall’abnegazione la promozione, presso i giovani, di una “professione” che, proprio per tempo, l’importo di € 194.000,00. dei nostri soccorritori che hanno perso la vita per portare aiuto: di Samuele Manzotti, si è insediata la nuova Commissione Centra- le ragioni predette, si inserisce a pieno titolo nel più vasto progetto Ed è stato il Presidente della Sezione di Amatrice, Marco Salvetti, Valter Bucci, Davide Nunzio De Carolis, Mario Matrella e Andrea le Rifugi e opere alpine, sulla quale facciamo grande affidamento, culturale della montagna da vivere e da far vivere. mentre ancora scavava per salvare vite umane, ad avvertire forte Pietrolungo, ai quali il Comitato Centrale di indirizzo e controllo ha è possibile riprendere il messaggio contenuto nell’espressione sopra l’impulso di rifiutare l’idea di cedere a forze sovrastanti e lasciare le deliberato di attribuire la medaglia d’oro del Cai “alla memoria”. ricordata e, anche alla luce di recenti polemiche, avviare una più 7) I giovani proprie radici. Per farlo, ha immaginato una “Casa della Montagna A loro la nostra sincera vicinanza. marcata ricerca di identità che sia propria dei rifugi del Cai. Dalla “Quali generazioni vogliamo lasciare in eredità alla montagna?”. del Club alpino italiano”, da realizzarsi nel territorio di Amatrice e Ma dobbiamo guardare alla ripresa e sarà il progetto “Coralità e so- notizia della disdetta da parte della Sezione di Milano dei contratti Questo è il titolo di uno scritto coinvolgente del nostro Socio Alberto destinata, per usare le parole dei Presidenti regionali delle aree inte- lidarietà”, coordinato da Gabriele Bianchi, a portare, nei prossimi relativi ai propri rifugi, benché in una dichiarata prospettiva di rin- Meschiari che, proponendo l’etica del reincanto, invita a riprendersi ressate, Gaetano Falcone per l’Abruzzo, Fabio Desideri per il Lazio, mesi, un’ulteriore forma di solidarietà, viva e concreta, con il canto novi, infatti, hanno preso spunto articoli di stampa, come quello del la vita superando i condizionamenti mediatici, l’adeguamento, l’abi- Lorenzo Monelli per le Marche e Paolo Vandone per l’Umbria, che dei gruppi corali del resto d’Italia. Ad accoglierli, le voci dei cori dei Corriere della Sera del 22.12.2016, dal titolo “La rivolta dei rifugi”, e tudine e le resistenze al cambiamento. Si supera, così, il più ricor- ne hanno condiviso il progetto, a essere “presidio e rilancio delle terre territori colpiti. la creazione di una pagina Facebook dal titolo “Salviamo i rifugi” da rente: “Quale montagna vogliamo lasciare in eredità alle future ge- alte dell’Appennino Centrale, un unicum dal punto di vista antisi- parte della scrittrice Mirella Tenderini, di cui sono noti la sensibili- nerazioni?”, spostando l’osservazione direttamente sui giovani quali smico, dell’ecosostenibilità energetica e della polifunzionalità, non- 9) La proprietà al Passo Pordoi tà e l’amore per la montagna. L’ipotesi formulata è quella di strane futuri fruitori di una montagna che forse noi saremo, faticosamente, ché modello virtuoso di buon governo per la Montagna”. La montagna impone, a volte, la rinuncia come prova di carattere, derive nel futuro delle strutture, con affermazioni del tipo: “vogliono riusciti a conservare. Quando si pensava di poter cominciare ad affrontare la ricostru- di prudenza e di onestà verso se stessi. Lo stesso accade nella vita, trasformarli in alberghi”. Ne seguiva la pacata, ma puntuale replica “La montagna: un luogo per i giovani”: così scriveva Renata Viviani, zione, è arrivato il secondo grave sisma di fine ottobre che, oltre ad quando si rende necessario riflettere sul mutare delle situazioni e su del Presidente Massimo Minotti con cui riferiva la volontà della Se- allora Presidente Cai Lombardia, presentando il Diario di esperienze avere dato il colpo di grazia a quanto aveva resistito al primo, ha criticità emergenti, cercando di evitare che la perseveranza, di per sé zione, ben lungi dal perseguire esasperate redditività, di condividere in montagna dell’alpinismo giovanile, sottolineando il grande patri- portato, fortunatamente senza perdita di vite umane, altra distru- virtù, si trasformi in ostinazione, al di là della ragionevolezza. Ed è impegni pluriennali e progetti di salvaguardia e promozione della monio di esperienza costituitosi con l’attività della relativa Commis- zione in molti comuni dell’Umbria e delle Marche; su tutti: Norcia, proprio per questo che si è resa necessaria una delicata, quanto indif- struttura e del territorio, nel rispetto costante del Codice etico adot- sione, fondata sul progetto educativo, tuttora valido e identitario. Castelluccio, Preci, Ussita, Visso, Camerino, San Severino Marche, feribile, riflessione relativa alla nostra proprietà al Passo Pordoi, de- tato dal Cai, peraltro con l’impegno di reinvestire obbligatoriamente Per questo dobbiamo dare risposta all’interrogativo iniziale, facendo Sarnano, Amandola, Castel Sant’Angelo sul Nera, Tolentino. Ed è nominata Casa Alpina e Centro di formazione Bruno Crepaz, a causa una parte del canone in migliorie. affidamento sulla neo insediata Commissione Alpinismo Giovanile stata l’immagine del Monte Vettore, solcato in tutta la sua altezza da di una risalente storia di criticità gestionali e finanziarie, alle quali Nell’editoriale: “È tempo di riparlare di rifugi” ho prontamente ri- che deve riaffermare, nei fatti, la propria specificità, quella che la ren- una profonda ferita, a dirci della gravità di quanto subito dalle nostre si sono aggiunte quelle derivanti dalla scarsa attrattività proprio ri- chiamato le posizioni costantemente espresse dal Cai da parte dei de, a un tempo, trasversale rispetto ad altre Commissioni, ma unica stupende montagne appenniniche, dai Sibillini, dai Monti della Laga spetto a quella formazione, che pure ne costituiva la finalità priori- suoi Presidenti Generali, ricordando la netta affermazione del Past solo se, e in quanto, capace di operare in un’ottica di progettualità e dalla Val Nerina. taria. In uno specifico editoriale ho ricordato che, già in occasione President Martini nella prefazione alla Guida ai Rifugi del Cai: “vo- educativa. Purtroppo, a gennaio del 2017, la terra ha ripreso a tremare, provo- dell’inaugurazione, nel settembre del 2002, Gabriele Arrigoni sinte- gliamo mantenere quelli esistenti, ma siamo contrari a nuove opere, “Valorizzare l’esperienza personale e di gruppo in montagna – prose- cando nuovi danni e dissesti e stravolgendo aree montane alle quali tizzava il percorso per arrivare a quel giorno con il titolo: “Vent’anni specialmente ai tentativi di trasformare i rifugi in alberghi di mon- gue Renata Viviani – con la sua eco emotiva e cognitiva, fatta di espe- è venuta a mancare definitivamente l’accessibilità tramite strade e, di carte bollate e di dispute bizantine”, stigmatizzando le difficoltà tagna”, ribadite dall’intervento del Past President Salsa in “il rifugio rienze sensoriali ancestrali, quali il grandioso, il verticale, il vuoto, il in molti casi, anche attraverso i sentieri. Ho avuto modo, unitamen- insorte a causa del posizionamento della struttura “esattamente a di montagna come presidio territoriale”: “Il rifugio, per sua stessa de- vasto, l’impervio, il buio e il temporalmente rallentato, può diventare te ai Consiglieri Centrali Frezzini, Veronesi, Viviani e Di Marzio e ai metà tra la Provincia di Belluno (territorio della Regione Veneto) e finizione e poiché le parole dovrebbero essere lo specchio delle cose, non un fattore di attrazione difficilmente riscontrabile nelle proposte del- Presidenti regionali Monelli e Vandone, di constatare di persona la la Provincia autonoma di Trento, tra il comune di Livinallongo e può e non deve essere confuso con la struttura alberghiera”. Concetti la vita quotidiana, dominata dal virtuale, dall’addomesticato e dal situazione del Parco Nazionale dei Sibillini, visitando le località più quello di Canazei”. È stato, poi, Umberto Martini, nel 2008, a predi- del tutto analoghi venivano espressi dal Presidente della Sezione Sat, vorticoso”. Questo, e non altro, è il compito dell’alpinismo giovanile, colpite e valutando con il Presidente del Parco, Prof. Olivieri, tempi e sporre un’articolata relazione su quanto accaduto dall’inaugurazione proprietaria di ben 35 rifugi, Claudio Bassetti, di fronte alle richieste cui affidiamo i nostri Soci più giovani. modi per concreti interventi sui sentieri e sulle strutture di accoglien- del 2002 in poi, descrivendo ulteriori interventi per la messa a nor- avanzate da una nuova tipologia di utenti, incline a sollecitare servizi Non possiamo, poi, dimenticare il “Progetto juniores”, già avviato e za rimaste danneggiate nell’anello escursionistico. A tale contesto di ma della Casa Alpina, problematiche per il rifornimento idrico, gara di livello sempre più elevato, quasi a voler costringere a modificare attualmente in atto presso alcune Sezioni: si tratta di un’iniziativa grande difficoltà abbiamo cercato di dare risposte sia con l’attenzione per trovare il gestore (il rapporto con il quale “inizia male a causa

70 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 71 delle noie provocate dal blocco, causa gelo, del rifornimento idrico”), patrimonio a disposizione degli utenti di tutto il mondo. Un pa- soluzione assicurativa anche a favore di queste importanti realtà. In più vera, capace di stupore e meraviglia, di armonia e solidarietà. lettere anonime e verifiche sanitarie, ordinanze di sospensione di uso trimonio che si accresce regolarmente e che è stato incrementato, ogni caso, non posso tralasciare il monito più volte ribadito da Luigi Questi “Sentieri”, descritti in un volume graficamente prezioso, sono della Casa Alpina, gravi danni nel 2005 per rottura delle tubazio- nel 2016, con la storica acquisizione dell’Archivio Walter Bonatti, Festi, Presidente della Commissione Centrale Medica, ricordando individuati nei loro aspetti naturali, storici e umani, tutti dedicati a ni, notevoli spese per le ulteriori manutenzioni straordinarie, inutili attualmente in corso di riordino e valorizzazione. Il Museo si pre- che le attività di Montagnaterapia non sono positive per il solo fatto Piergiorgio Frassati, l’alpinista “tremendo” come l’aveva chiamato tentativi di trovare un gestore e così via, sino all’accordo con l’attiguo senta, quindi, come un polo di riferimento internazionale, luogo di di essere rivolte a persone “diversamente uguali”, come le ha definite Giovanni Paolo II che, anni dopo, lo avrebbe proclamato Beato. Con- Hotel Savoia, per assicurare ospitalità a quanti intendevano fruire documentazione integrata, grazie alle sue tante “anime”: oltre alle il recente progetto tattile motorio del Cai Lazio, ma si richiede sem- fido infine che, subito dopo l’Assemblea di Napoli, il Centro Operati- del Centro Crepaz. Ecco perché, nella relazione del 2009 Annibale collezioni, infatti, al Monte dei Cappuccini ha sede la Biblioteca Na- pre una loro attenta valutazione preventiva onde evitare che le buone vo Editoriale, presieduto da Enrico Pelucchi, possa presentare nuovi Salsa manifestava forti preoccupazioni per il Centro di Formazione zionale, inserita nell’Area Documentazione, nella quale si raccolgono intenzioni possano risultare controproducenti. progetti, anche attingendo all’inestimabile patrimonio della nostra e la Casa Alpina, tanto da ritenere di doverne disporre “per senso di la fototeca, l’archivio alpinistico, le raccolte iconografiche, la Cine- Biblioteca Nazionale, eventualmente proponendo ristampe anasta- responsabilità e per spirito di servizio, una temporanea chiusura”. teca Storica e la Videoteca, il Cisdae e la sede di reti internazionali 12) Comunicazione e pubblicazioni tiche di volumi che hanno avuto una importanza storica nella vita del Oggi, abbiamo dovuto constatare che il quadro complessivo è, se (International Alliance for Mountain Film e International Mountain Quella sulla comunicazione rappresenta certamente una delle pri- nostro Club. E proprio per consentire a tutti i Soci di poter riscoprire, possibile, ulteriormente peggiorato: la Casa Alpina è stata dichiara- Museums Alliance). orità cui dedicare particolari risorse e attenzione. Mi riferisco alla quando non addirittura, scoprire la storia del Cai, così come artico- ta, da tempo, inagibile e i corsi che si tengono al Centro Crepaz sono comunicazione in senso complessivo, quanto ai modi, agli strumenti latasi di giorno in giorno, è stato deliberato il completamento della di numero esiguo perché gli Organi Tecnici, prime fra tutte le Scuole 11) Montagnaterapia e ai contenuti, così da diffondere, all’esterno, l’immagine di un Cai digitalizzazione di tutti i numeri de La Rivista del Cai e de Lo Scar- di Alpinismo, preferiscono sedi logisticamente più accessibili e di- Ricordo che nel 2004, a Trento, si tenne un Convegno dal titolo: propositivo, coerente e solidale, aperto e scevro da autoreferenzialità pone. Il che renderà accessibili i racconti, le avventure alpinistiche, i stribuite sul territorio, oltre che meno onerose. Con la conseguenza “Montagna, fonte di solidarietà”, nel corso del quale emersero le tan- e, all’interno, consentendo un’efficace e tempestiva circolazione di personaggi, i passaggi storici, i mutamenti sociali, associativi e nor- che i pochi corsisti vengono allocati presso il vicino Hotel Savoia, del te iniziative cui, spontaneamente, le nostre Sezioni avevano dato vita quanto serva non solo a informare, ma anche, e soprattutto, a forma- mativi succedutisi nel tempo: un resoconto fedele di un’Associazione quale siamo diventati involontari promotori e dépendance, peraltro proprio per quell’essere Soci Cai, “legati da amicizia e solidarietà: il re. Attualmente ritengo che Montagne360, affidata alla Direzione la cui vita ha seguito, di pari passo, quella del nostro Paese. senza alcun ritorno, mentre permangono inalterati i rilevanti costi volontariato è una scelta etica che trascende tutte le logiche utilitari- Responsabile di Luca Calzolari e a quella Editoriale di Alessandro annuali di gestione e di manutenzione di una struttura le cui con- stiche” (A. Salsa). Giorgetta, possa a pieno titolo definirsi “La rivista del Club alpino Li ricordiamo dizioni paiono suscettibili solo di un graduale, quanto inesorabile, Questi gli interventi: “la Sat e la solidarietà”, “il corpo del soccorso italiano”, per la sua accentuata sensibilità nel cogliere gli interessi Nel corso dell’anno abbiamo perso amiche e amici che, con noi e deterioramento. Condizioni che proiettano all’esterno un senso di alpino”, “la solidarietà e la Sezione di ”, “i corsi di alpinismo degli associati, per le modalità di trattazione degli argomenti e il cor- come noi, hanno condiviso una passione e un tratto di cammino. abbandono che, oltre a penalizzare l’immagine del Sodalizio, non per comunità di Alpiteam”, “adottiamo un rifugio delle Sezioni vi- redo fotografico dal quale sono accompagnati, per la capacità propo- Ricordarli, come dice la parola, significa riportarli al cuore. Ed è onora neppure il ricordo di quell’alpinista umano e sensibile che è centine”, e “il Cai e l’impegno sociale”. sitiva e la tempestività delle notizie, nonostante la cadenza mensile. quello che facciamo, leggendo uno per uno, i loro nomi. Tra que- stato Bruno Crepaz. In pochi anni molto è accaduto e, nello Speciale Montagnaterapia di Con l’inserimento di CAI line – filo diretto con l’associazione, si è re- sti nomi vi sono storie che hanno lasciato un’impronta indelebile Per questo il Cdc ha ritenuto doveroso affrontare l’argomento e, con febbraio 2017, ha ragione Luca Calzolari quando scrive che la bellez- cuperata una dimensione della comunicazione relativa alle Sezioni nell’alpinismo mondiale, che hanno accettato il sacrificio della vita unanime valutazione, richiedere al Comitato Centrale di indirizzo e za non è solo nella dimensione paesaggistica e vitale, “ma si trova an- che, almeno per quanto attiene la carta stampata, apparteneva a Lo per soccorrere altri o, ancora, che hanno dedicato un grande impe- controllo di pronunciarsi a favore, o meno, di un prospettato e deciso che e – soprattutto – in quella sua straordinaria capacità inclusiva. Scarpone, e della quale si avvertiva la mancanza. Da segnalare, inol- gno al Sodalizio o che, invece, hanno visto il loro giovane entusiasmo cambio di rotta. Con delibera 25.03.2017, assunta all’unanimità, il Una montagna che accoglie è una montagna che non fa distinzioni… tre, la pagina dedicata al “Consiglio informa” con le segnalazioni di spegnersi sotto le macerie. Ma tutti parlano di donne e uomini che Comitato Centrale si è pronunciato nel senso di sottoporre alla va- aiuta ad abbattere i pregiudizi e le differenze, si fa sociale e trova la quanto quest’organo di vertice, proponga, approfondisca e realizzi. hanno fatto parte di uno stesso, grande sogno che ha trovato, nella lutazione e decisione dell’Assemblea dei Delegati l’ipotesi di cedere sua funzione e il suo spazio anche in ambito socio sanitario… perché Il che, naturalmente, nulla toglie all’efficacia de Lo Scarpone on line montagna, la dimensione del reale. a terzi, privati o istituzioni pubbliche, il diritto di superficie sull’in- la montagna cura, ma è molto più di una semplice terapia”. Come che, per quanto attiene l’immediatezza dell’informazione, risulta es- Ci sono mancati: Abram Erich - Socio Onorario, Albini Massimo tero compendio di nostra proprietà sito al Pordoi. Tale soluzione, se scrive Sandro Carpineta in “La montagna è per tutti”, “in Italia sono sere, grazie anche all’impegno di Lorenzo Arduini e Stefano Mandel- - Sez. di Cinisello Balsamo, Amadio Caterina - Sez. di Amatrice, adottata, consentirebbe, oltre all’eliminazione degli attuali costi fissi centinaia le esperienze rivolte a ipovedenti, a persone con disturbi li, assolutamente tempestivo, oltre che esaustivo in quanto riferisce. Angelino Ugo - Sez. Nazionale C.A.A.I., Ansaldo Pier Luigi - Sez. di gestione e manutenzione, di evitare di dover investire ulteriori ri- psichici, a portatori di handicap o disabilità fisiche, a bambini in A sottolineare l’importanza attribuita alla comunicazione, vi è l’atto Ligure-Genova (Socio dal 1921), Bernardi Luciano - Sez. di Cortina sorse in un progetto che ha mostrato, da tempo, i suoi limiti, mante- difficoltà, a marginali, persone dipendenti da sostanze, a portatori di indirizzo da parte del CC con la delibera 22 ottobre 2016, con cui d’Ampezzo, Bianchi Pippo - Sez. di Milano , Borsetti Ettore - Sez. di nendo, però, la proprietà e consentendo di acquisire un corrispettivo. di patologie specifiche… storie, sofferenze, percorsi di vita che hanno si invita il Cdc a realizzare un volantino che contenga l’elenco dei Barge, già Vicepresidente Generale del Club alpino italiano, Bucci Non si è trattato di una decisione facile, né priva di sofferenza emo- trovato nella montagna, escursionismo, speleologia, arrampicata, contatti di riferimento della Sede Centrale e una breve presentazione Valter - Sez. Nazionale C.N.S.A.S., Bulmoaga Emanuel Lucian - Sez. tiva e questo vale per tutti e, soprattutto, per gli amici del Gruppo alpinismo risposte che altrove non avevano ancora trovato”. delle attività meglio caratterizzanti il Cai, nonché un trailer da utiliz- di Amatrice, Cazzaniga Giuseppe “Franzin” - Sez. Nazionale A.G.A.I. regionale Veneto che, in tutti questi anni, hanno dedicato al Centro Ma tutto questo non potrebbe esistere senza la generosità e l’impe- zare nell’ambito di eventi. Confido che non solo un trailer, ma anche e Medaglia d’Oro, Corona Beatrice - Sez. di Cinisello Balsamo, Dalla tempo, energie e risorse. Fra i tanti, e sono certo di non fare torto ad gno dei molti Soci, che hanno inteso votare il proprio volontariato un filmato di tipo “emozionale”, possa già essere presentato nel corso Porta Xydias Spiro - Sez. Nazionale C.A.A.I. e Socio Onorario, De alcuno, cito Bepi Cappelletto, che si è particolarmente distinto nella per far “vivere la montagna come una comunità accogliente”, come dell’Assemblea dei Delegati di Napoli. Sempre con la medesima de- Carolis Davide Nunzio - Sez. Nazionale C.N.S.A.S., Franceschini cura del “Pordoi”. Decidendo di sottoporre all’Assemblea dei Delega- ricordano gli amici Fabbrica, Pozzi e Guzzeloni di Alpiteam. Ed è per libera è stato attivato un gruppo di lavoro trasversale del CC, con lo Mauro - Sez. di Fivizzano, Gagliardi Rocco - Sez. di Amatrice, Gallo ti, nostro organo sovrano, ogni più opportuna valutazione sul da far- dare risposta ad alcune criticità legate alla pratica attuazione dei pro- scopo di promuovere una Giornata nazionale sul tema della comu- Antonella - Sez. di Fivizzano, Galvan Bruno - Sez. di Bolzano, già si, sono certo che il Cdc e il CC abbiano mostrato un adeguato senso getti di inclusione, ormai avviati su tutto il territorio nazionale, che nicazione, sia interna che esterna. Per quanto attiene il campo delle Direttore della Scuola di Speleologia, Gerard Ottavio - Sez. Naziona- di responsabilità gestionale e quel profondo rispetto che è dovuto sia è stata promossa un’indagine conoscitiva presso le Sezioni che si oc- pubblicazioni, frutto della cooperazione in atto con l’editore Franco le A.G.A.I., Genisio Cecilia - Sez. di Forno Canavese, già Consigliere a chi è Socio ora, sia a chi lo sarà negli anni a venire. cupano di Montagnaterapia, per individuare al più presto: il numero Angeli, sono stati pubblicati, nella collana “Saggi sulla montagna”, i Centrale, Gerini Antonella - Sez. di Fivizzano, Matrella Mario - Sez. dei soggetti partecipanti con le relative patologie, disabilità o proble- volumi “In queste montagne altissime della patria” di A. Zaffonato e Nazionale C.N.S.A.S., Maver Francesco (Nino) - Sez. di Calolziocor- 10) Il Museo Nazionale della Montagna di Torino matiche; la descrizione del rischio con la specificazione delle attività “Paessaggi terrazzati d’Italia” di L. Bonardi e M. Varotto. te, già Consigliere Centrale, Meneghini Debora - Sez. di Marostica, In partenariato con la Comunità dei Comuni della Valle di Chamo- svolte, le metodologie utilizzate e se sia prevista, o meno, un’attività Particolare segnalazione merita, però, l’avvenuta realizzazione di Pietrolungo, Andrea - Sez. Nazionale C.N.S.A.S., Poma Aldo - Sez. di nix-Mont-Blanc, il nostro Museo Nazionale della Montagna di Tori- di formazione mirata degli accompagnatori. L’esito di tale indagine un’opera che attendeva da tempo di vedere la luce. Mi riferisco a “L’I- Pianezza, Recchia Fabrizio - Sez. di Fivizzano, Reolon Sergio - Sez. di no, a coronamento di una paziente opera di preparazione da parte costituisce la premessa ineludibile perché la Compagnia Assicuratri- talia dei sentieri Frassati” a cura di Antonello Sica e Dante Colli, con Val di Zoldo, Restiglian Giancarlo - Sez. di Schio , Rossi Carlo - Sez. del Direttore Aldo Audisio, ha da poco ottenuto un importante fi- ce che, attualmente, copre il rischio infortuni nelle attività istituzio- la cartografia di Albano Marcarini, di cui il Cai è, orgogliosamente, di Feltre, Sella Lodovico - Sez. di Biella, Tomei Andrea - Sez. di Ama- nanziamento per il progetto iAlp – Musei Alpini Interattivi, nell’am- nali o personali, possa prendere in esame un’eventuale possibilità di editore. Si tratta di un volume che raccoglie tanti sentieri, mossi da trice, Zampatti Lorenzo - Presidente C.N.S.A.S. Alto Adige, Zanon bito del programma europeo Alcotra Italia-Francia 2014-2020. Il estendere la copertura anche queste attività che, attualmente, sono un’unica ispirazione: quella di offrire a molti la possibilità di cono- Davide - Sez. di Castelfranco Veneto. che permetterà di meglio valorizzare le attuali collezioni, mediante oggetto di un’espressa esclusione, nella nostra come in tutte le poliz- scere ambienti e paesaggi, ripercorrendo i passi di chi ci ha preceduti E ora, tutti insieme, riprendiamo il cammino. importanti innovazioni tecnologiche, tali da mettere questo prezioso ze usuali in tale settore. L’auspicio è di poter ottenere una concreta nel tempo, nella stessa ricerca di una dimensione umana e spirituale Vincenzo Torti

72 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 73 BILANCIO CAI 2016 incremento di circa 92mila euro rispetto al pre- cedente esercizio. Per il secondo anno i Soci nella fascia di età 18-25 anni, i cosiddetti “Soci ordinari Juniores”, hanno potuto fruire di una quota agevo- Un Sodalizio solido lata: ne hanno beneficiato 16.917 Soci, di cui 3.875 iscritti per la prima volta al Sodalizio. Nel grafico a lato sono evidenziate le componenti delle quote Anche per il 2016, il bilancio del Club alpino italiano risulta positivo, associative corrisposte complessivamente dai Soci. Per quanto concerne i Ricavi per introiti pubbli- ed evidenzia le capacità dell’Ente di realizzare stabilmente le proprie citari la tendenza negativa, iniziata nell’esercizio finalità istituzionali 2012, ha subito una battuta d’arresto registrando un lieve incremento pari al 1,2%. I ricavi derivan- di Andreina Maggiore* ti dalla distribuzione in edicola di Montagne360 passano da circa 23mila euro del 2015 agli attua- li 18mila euro al netto dei costi di resa delle copie entili Socie, gentili Soci, l’incremento, così come previsto per la tipologia di invendute. come ogni anno sono chiamata ad illustrar- ente, del Patrimonio netto – costituito esclusiva- I Ricavi dalla vendita di pubblicazioni presentano nel 2015) e responsabilità civile (n. 485) in attività Gvi, su queste pagine, il Bilancio d’esercizio mente dagli avanzi degli esercizi precedenti – di cir- un decremento di circa il 17% a causa della limitata personale. del Club alpino italiano, Ente pubblico non econo- ca 14mila euro relativo all’avanzo di esercizio 2016. produzione editoriale che ha visto la pubblicazione Nell’ambito dei Costi della Produzione, segnalo che mico, redatto secondo principi civilistici, che anche Il Fondo per rischi ed oneri, costituito nel 2008 in di soli due volumi: “L’Italia dei Sentieri Frassati” il 90,5% è rappresentato dai Costi per Servizi e de- per il 2016 presenta un risultato positivo. via prudenziale ed ammontante ad oltre 1,6 milioni – in via di esaurimento – e l’Agenda 2017, dedica- stinati alla realizzazione dell’attività istituzionale Il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 di euro, ha registrato un decremento di circa 19mila ta alle buone pratiche per la tutela dell’ambiente del Sodalizio. In quest’ultima voce sono ricomprese è stato approvato dal Comitato centrale di indiriz- euro dovuto ai rimborsi effettuati per sinistri in re- montano. le Spese generali, così come le voci di costo di segui- zo e di controllo nella seduta del 25 marzo 2017. sponsabilità civile a titolo di franchigia. In leggera crescita, invece, i Ricavi da attività di to illustrate, rispetto alle quali evidenzio: il conteni- Nell’Attivo dello Stato Patrimoniale, la voce relati- I Debiti registrano un incremento complessivo promozione, comprensivi dei proventi della vendi- mento dei costi delle spese di viaggio per le attività va alle Immobilizzazioni immateriali presenta un di circa il 23%, principalmente determinato dalle ta di gadgets, distintivi, tessere e degli articoli del- degli Organi istituzionali pari al 2,7%; l’ulteriore decremento, al netto degli ammortamenti accumu- risorse impiegate, e non ancora erogate, in alcune lo store Cai nonché delle royalties, in primo luogo diminuzione dei costi di gestione della piattaforma lati, passando dai circa 393mila euro del 2015 agli iniziative rese possibili anche dalle disponibilità derivanti dalla collaborazione editoriale con RCS- di tesseramento nella misura del 50,4% dovuta alla attuali 318mila. Essa è principalmente costituita derivanti dalla Legge di Stabilità 2016 e di cui il Mediagroup SpA per la realizzazione del volume completa entrata a regime della stessa; il decre- dal costo della piattaforma sociale che, nell’eserci- Presidente generale Torti ha ampiamente riferito “Passeggiate sulle Alpi” e della terza edizione della mento dei costi di organizzazione e partecipazione zio 2016, ha visto l’ultimazione della funzionalità nella Relazione morale pubblicata nelle pagine che guida “I Rifugi del Cai”, venduti in abbinamento a ad assemblee e congressi pari al 15,5%. inerente la gestione dei “Titolati”; nella medesima precedono. In particolare, vi segnalo: i contributi in Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. La voce Eventi istituzionali, pari a 76mila euro, voce sono compresi anche i costi sostenuti per la favore dei Gruppi regionali e provinciali per le at- Sostanzialmente stabili i Ricavi da Rifugi, la cui è costituita dai costi inerenti l’organizzazione di realizzazione della funzionalità inerente il “Profilo tività dei medesimi per circa 345 mila euro, di cui voce principale è costituita dalla quota per la reci- “Cime a Milano” in collaborazione con l’Universi- on-line del Socio” – che è stata rilasciata nel corso 200 mila euro per l’acquisto di palestre di arram- procità, pari a circa 179mila euro. tà degli Studi di Milano – Dipartimento di Edolo del mese di marzo 2017 e vede già oltre 5.800 Soci picata e ; la realizzazione di un “serious I Contributi in conto esercizio registrano un si- (Unimont) svoltosi dal 3 al 5 novembre 2016 e del attivi nella gestione dei propri dati personali – e game”, contenente elementi educativi, rivolto ai gnificativo incremento, dovuto al ripristino della Convegno “La causa Montana” in collaborazione della piattaforma di e-commerce. Le Immobilizza- giovani; le somme destinate al progetto “Casa del- concessione del contributo finalizzato alle attività con l’Associazione ex Parlamentari della Repubbli- zioni finanziarie segnano altresì un decremento a la Montagna” di Amatrice per 300mila euro, di cui istituzionali – cessato nel 2014 – da parte del Mini- ca svoltasi a Trento il 1° maggio 2016, oltre ai costi seguito del regolare versamento delle rate inerenti i circa 172mila provenienti dalla raccolta fondi citata stero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo sostenuti per il progetto “Erasmus+ - for prestiti concessi a dipendenti. in precedenza; le somme, per circa 166mila euro, – Ministero vigilante del Cai – per circa 1 milione everybody” – di cui si è parlato anche su queste pa- L’Attivo circolante, registra un aumento del 12,9%, destinate a supportare nella fase emergenziale gli di euro. Confermati i contributi finalizzati alle at- gine nel numero di novembre 2016 – e il progetto principalmente riconducibile all’ulteriore incre- interventi messi a punto dalle Sezioni aventi sedi tività del CNSAS pari a circa 2,44 milioni di euro, “SHERPA” il cui principale partner è l’Università mento dei depositi presso la Banca d’Italia e ai e/o rifugi o attività nelle zone del cratere sismico; in misura invariata dal 2014. Sono pervenuti, inol- Alma Mater Studiorum di Bologna. fondi raccolti con la sottoscrizione “Cai per il Si- la somma di 90mila euro posta a garanzia di even- tre, le risorse inerenti i progetti europei “SHERPA” I costi afferenti la Stampa sociale – Montagne360 sma Italia Centrale” – pari a 172mila euro – aper- tuali azioni di rivalsa da parte dei gestori dei rifugi e “Erasmus+ - Climbing for everybody” rispettiva- e Lo Scarpone on-line – pari a 1,32 milioni di euro ta a sostegno della popolazione dei territori colpiti ex MDE. Evidenzio, infine, che il “Fondo stabile pro mente per circa 16mila e 20mila euro. Si modifica, e le Assicurazioni, pari a circa 4 milioni di euro che dal sisma dell’agosto e dell’ottobre 2016. I Crediti rifugi”, anche a seguito della decisione di utilizzare conseguentemente, nel 2016 il tasso di autonomia costituiscono il 30,3% dell’intero Costo della Pro- che ammontano a circa 1,8 milioni euro (circa 2,4 parte dell’accantonamento effettuato nell’esercizio finanziaria del Cai pari al 92,6%. Può tuttavia con- duzione, si attestano ai livelli del 2015. Segnalo che milioni euro nel 2015) registrano un decremento per finanziare il Bando 2017, si attesta a 1,4 milioni fermarsi la costante capacità di autofinanziamento tutte le polizze inerenti le coperture assicurative in di circa il 25%. Questi ultimi sono costituiti per il di euro rispetto all’1,1 milioni di euro del 2015. del Sodalizio. favore di Sezioni, Soci, Titolati e Volontari del CN- 69,2% dalla voce Crediti verso Sezioni che nel 2016 Passando al Conto Economico, segnalo che il corpo I Proventi da assicurati registrano un incremento SAS sono in scadenza a fine dicembre 2017. I premi si sono attestati a circa 1,2 milioni di euro contro 1,9 sociale è cresciuto anche nel 2016, raggiungendo i di circa il 14% dovuto, principalmente, sia all’au- per l’anno 2018 saranno frutto di una procedura di milioni di euro del 2015; questa voce, al momento 311.140 Soci, con un significativo aumento di 4.070 mento dei Soci che richiedono l’integrazione del gara europea, la cui fase propedeutica è stata avvia- in cui andiamo stampa, si è ulteriormente ridotta a Soci rispetto al 2015. massimale infortuni (n. 25.416 nel 2016 – n. 25.056 ta e che consentirà di conoscerne gli esiti già all’ini- 452mila euro. Nel Valore della Produzione, i Ricavi ineren- nel 2015) che dei Soci che richiedono l’attivazione zio del prossimo autunno. Il Passivo dello Stato Patrimoniale evidenzia ti le quote associative evidenziano, quindi, un della polizza infortuni (n. 1.360 nel 2016 – n. 640 I Costi per pubblicazioni per circa 127mila euro

74 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 75 comprendono i costi di realizzazione e stampa del Per una diversa valutazione delle risorse utilizza- PICCOLI ANNUNCI volume “L’Italia dei Sentieri Frassati” e dell’Agenda te complessivamente per i Costi per servizi, sopra Annunci a pagamento 335 5666370 • [email protected] 2017, nonché i costi relativi alla collaborazione edi- esposti, suggerisco una disaggregazione in termini toriale con FrancoAngeli Editore SpA per i volumi di soggetti beneficiari di tali servizi. “Paesaggi terrazzati d’Italia” e “In queste montagne GUIDE ALPINE www.calliopevacanze.it Info 347 4111632 / 3687 033969 altissime della Patria”. Sono, inoltre, stati sostenuti Patrick Gabarrou Escursioni Umbria meridionale [email protected] i costi di realizzazione delle cartine e di coordina- Propone serate audiovisive per mento editoriale dei volumi indicati alla voce Rica- animazione eventi CAI Ass.ne Rifugidelletna Naturaliter - trekking e comunità locale vi dalla vendita di pubblicazioni, editi in collabora- MONTE BIANCO Cattedrale di luce I Programmi di Giorgio Pace e C. nel Sud Europa zione con RCS Mediagroup SpA. CERVINO Sogno di un ragazzo Full Etna, 5 gg sul vulcano Cammini – senza zaino pesante in spalla I Costi per le attività degli OTCO e delle Strutture GR JORASSES I misteri della sfinge Trek Marettimo/Egadi 8 gg – nelle Aree Protette della Calabria, Operative, ammontano a circa 744mila euro regi- Patrick commenta in italiano Isole Eolie MareMonti 7 gg Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, strando un incremento del 4,7% rispetto al 2015; [email protected] Sicilia di Montalbano 8 gg Sicilia, in Albania, isole della Grecia e nel vista l’eterogeneità e specificità delle attività svolte Etna-Nebrodi-Madonie 8 gg Sud del Portogallo. dagli stessi, rimando alle dettagliate relazioni inse- ACCOMPAGNATORI, GUIDE TURISTICHE E T.O. Siti UNESCO in Sicilia. Cultura, escursioni, Tel. +39 328 9094209 / +39 347 3046799 rite nel “Rapporto sull’attività dell’anno 2016” pub- www.naturaviaggi.org enogastronomia 7 gg. www.naturaliterweb.it blicato sul nostro sito www.Cai.it. Dal 1989 progettiamo e guidiamo piccoli Blitz Catania/Etna 3 gg [email protected] Per quanto concerne i Costi per l’attività di comu- gruppi per inimitabili tour naturalistici: Corso “Foto Natura Sicilia”- 7 gg. nicazione pari a 244mila euro, segnalo il significa- Islanda, Patagonia, Nepal, Namibia, Usa e... Madagascar a Ottobre 15 gg www.trekkinglight.it tivo incremento pari al 78%, dovuto principalmen- [email protected] Pantelleria 24-30 settembre ritmi lenti e trasporto bagagli te ai costi inerenti la rilevazione sistematica – per In tale prospettazione, i Soci sono destinatari del 0586 375161 / 347 5413197 www.rifugidelletna.com [email protected] circa 40mila euro – sul tema giovani e montagna, 60% dei servizi, quali, ad esempio, stampa sociale, finalizzata alla comprensione di come le recenti assicurazioni, pubblicazioni, eventi e comunicazio- trasformazioni sociali abbiano influenzato il modo ne, attività degli OTCO e quota parte delle spese in cui le nuove generazioni approcciano il tema generali; mentre le Sezioni appaiono destinatarie della montagna e le forme associative, in primis del 21% degli stessi, tra cui assicurazioni, manu- quella del Cai, nonché la realizzazione del nuovo tenzione rifugi e sentieri oltre al fondo solidarietà pubblicita ita_ted#7677:Layout 1 03/04/17 11.34 Pagina 1 video istituzionale per circa 23mila euro e di un se- pro-rifugi e ad altre forme di supporto alle attività rious game, rivolto alla fascia di età 10-14 anni, per istituzionali. 45mila euro. I Costi per il personale, comprendenti retribuzioni L’attività del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e ed oneri sociali del personale dipendente della Sede Speleologico è stata interamente finanziata trami- centrale, hanno subito un decremento di circa il te i contributi erogati dal MiBACT che, per il terzo 4,3% dovuto principalmente a costi non sostenu- anno consecutivo, ammontano a circa 2,44 milioni ti inerenti la fruizione di un periodo di aspettativa di euro. Su tali risorse, prosegue la costante azione non retribuita da parte di un dipendente e alla suc- di monitoraggio e sensibilizzazione affinché, in sede cessiva cessazione del rapporto di lavoro. L’inciden- di redazione della Legge di Bilancio, venga assicu- za dei costi del personale sul costo della produzione DI CAAMMMMIINNAARREE?? rata la copertura finanziaria prevista dalle specifi- registra una ulteriore lieve diminuzione passando VVOOGGLLIIAA DI C che disposizioni legislative inerenti le attività del dal 5,9% del 2015 al 5,2% dell’esercizio corrente. CNSAS. Permane la situazione di sottodimensionamento Segnalo il significativo incremento della voce Con- numerico del personale rispetto alle esigenze del tributi attività istituzionali che passa dai 562mila Sodalizio e ai carichi di lavoro dei singoli dipen- euro del 2015 al 1,1 milione di euro del 2016. Tale denti; tale situazione risulta difficilmente sanabile incremento rappresenta un concreto segnale della in base alle permanenti disposizioni in materia di prioritaria attenzione al territorio tramite, innanzi- contenimento della spesa pubblica. tutto, il sostanziale raddoppio dei contributi asse- Termino, evidenziando la confermata solidità eco- ALTA VIA DEL GRANITO gnati annualmente (+ 99,7%) e la destinazione di nomico-finanziaria del Sodalizio e la capacità di re- 200mila euro per l’acquisto di palestre mobili di alizzare stabilmente le proprie finalità istituzionali. Trekking ad anello in quota - 3 giorni / 2 notti in rifugio arrampicata e bouldering ai Gruppi regionali e pro- Invito coloro che sono interessati ad approfondi- www.altaviadelgranito.com vinciali. Sono inoltre stati assegnati, per la prima re l’argomento o a conoscere la dettagliata attività volta, alle Sezioni e tramite apposito bando, contri- svolta da OTCO e Strutture Operative, dai Gruppi buti per l’acquisto di materiali per la manutenzione regionali e provinciali, nonché dalla Sede centrale, a ALTA VIA DEL CENTENARIO dei sentieri per 50mila euro. È stato, altresì, conces- visitare il sito istituzionale www.Cai.it ove è pubbli- Trekking storico ad anello - 5 giorni / 4 notti in rifugio so un contributo straordinario al Museo nazionale cato in forma integrale il Bilancio d’esercizio 2016 e della Montagna “Duca degli Abruzzi” per le attività il fascicolo “Rapporto sull’Attività dell’anno 2016” www.lagoraipanorama.it di riordino e catalogazione del “Fondo Bonatti”, do- – disponibile in formato PDF. ▲ nato dagli eredi allo stesso Museo. *Direttore del Club alpino italiano

76 / Montagne360 / giugno 2017 giugno 2017 / Montagne360 / 77 Trentino Alto Adige | Parco Nazionale dello Stelvio - Altopiano del Renon - Val Montagne360 La rivista del Club alpino italiano NOVITÀ DALLE AZIENDE Badia Veneto | Col di Lana Direttore Responsabile: Luca Calzolari a cura di Susanna Gazzola (GNP) Direttore Editoriale: Alessandro Giorgetta Speciale soci Coordinatore di redazione: Lorenza Giuliani Redazione: Lorenzo Arduini, Stefano Mandelli, Gianluca Testa SCARPA® Marmolada PRO OD, pronti per partire? Segreteria di redazione: Carla Falato Tel. 051/8490100 - [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Giancelso Ideata per escursioni in ambiente alpino e per i trekking più im- Agazzi, Leonardo Bizzaro, Ezio Bussoletti, Carlo pegnativi, Marmolada Pro OD è una calzatura impermeabile e Caccia, Bepi Casagrande, Antonella Cicogna, traspirante grazie all’utilizzo dell’innovativa tecnologia OutDry® Manuele Costantinis, Linda Cottino, Riccardo Decarli, Anna Girardi, Massimo Goldoni, Mario laminata direttamente sulla tomaia in suède idrorepellente, per Manica, Roberto Mantovani, Martina Nasso, garantire piedi asciutti anche su percorsi bagnati. L’allacciatura Stefano Pallotta, Ugo Scortegagna, Mario fino in punta assicura omogeneità nei punti di pressione. 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