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La vela italiana alle Foto L. Villata Olimpiadi è stata ancora Foto L. Villata una volta “salvata” dalla grande Alessandra Sensini, alla sua terza medaglia

di Mauro Melandri

enultimo giorno dei Giochi della XXVIII Olimpia- de. L’Italia del basket ha appena conquistato un P argento che brilla come l’oro, battuta in finale da un’Argentina inarrivabile. Gianluca Basile e compagni sono ancora sul parquet; attorno a loro i giocatori su- damericani festeggiano una vittoria meritata ma soffer- ta. E dire che i cestisti azzurri non partivano tra i favo- riti ma, sommando l’indiscutibile talento a un carattere senza pari, sono arrivati lontano. E’ stata una delle soddisfazioni regalataci da una com- pagine olimpica che, oltre a svolgere brillantemente i Sopra i fratelli Sibello sui ; da loro ci si aspettava di compiti di “normale amministrazione” (vedi i successi più. Come da Gabrio Zandonà (a destra con il capo ufficio stampa della FIV Fabio Colivicchi), che già il primo giorno ottenuti nella scherma), si è resa protagonista di impre- Foto L. Villata di regate si è precluso ogni possibilità di podio se insperate, alcune addirittura titaniche. Portiamo co- me esempio l’imperturbabile arciere Marco Galiazzo, so e la quindicesima posizione scorrono spesso meno di venti secon- campione olimpico a soli ventuno anni dopo aver bat- di, e il già citato Francesco Bruni, giunto alla sua terza partecipa- tuto avversari accreditati di maggiori possibilità, o la zione e capace di incrociare spesso davanti a campioni come Loof, squadra di pallanuoto femminile che, dopo aver inse- Grael e Cayard. guito le padrone di casa per tutta la finale, ha chiuso il Senza speranze di medaglie, ma destinate a essere ricordate alme- discorso quando ai rigori mancava davvero poco, tro- no per l’effimera durata di una settimana, dovevano essere le par- vando un vantaggio fino alla sirena. tecipazioni dell’Yngling della giovanissima promessa Giulia Conti, Gli unici a marcare visita, chiamandosi fuori da questo schiacciata psicologicamente dal “peso” dell’Olimpiade e incapace turbine di successi e di convincenti piazzamenti, sono di confermarsi ai livelli raggiunti durante l’avvio di stagione, del- soffocante estate ateniese e non potendo contare sul concreto stati gli azzurri della vela. l’Europa della veterana Larissa Nevierov, la cui esperienza ben po- aiuto di uno staff tecnico in continuo debito di risorse umane, Dopo essere naufragati tra i capricciosi refoli di Atene, i co ha potuto contro la velocità delle avversarie, e del Mistral di hanno dovuto dedicare alla preparazione degli scafi e dell’attrez- nostri velisti sono tornati a casa con un bottino piutto- Riccardo Giordano. zatura anche dodici ore al giorno, giungendo al via della prima re- sto magro: una sola medaglia, conquistata dalla “solita” E invece, tutti, chi più chi meno, hanno deluso le aspettative, ac- gata fortemente provati. Alessandra Sensini. Un bronzo che piange lacrime d’oro contentandosi in troppe occasioni di piazzamenti ben oltre la deci- Proprio lo scarso numero di tecnici presenti ad Atene è un punto su e poi, fatta salva la buona Olimpiade degli “staristi” ma posizione. cui ha concordato buona parte degli atleti azzurri. Pur non imputan- Bruni-Antar Vigna e qualche buona performance di Mar- I motivi di quella che solo pochi non ritengono una debacle, non do a ciò le cause dei loro scarsi risultati, i nostri velisti hanno sot- colini-Bianchi nel Tornado, nulla più. possono essere imputati all’impreparazione o alle carenze tecniche tolineato come, pur avendo armi schierati in ognuna delle classi, a Sia ben chiaro, sapevamo di non poter raccogliere sod- dei nostri atleti, reduci da quattro anni di sacrifici e capaci, nel cor- seguirli ci fossero solo quattro tecnici federali (Luca De Pedrini, An- disfazioni in tutte le classi, ma tra i favoriti della vigi- so delle passate stagioni, di cogliere risultati importanti, talvolta ad- gelo Glisoni, e Daniele De Luca) e l’attrezzista Giu- lia, oltre alla Sensini, c’erano gli armi di Zandonà-Trani dirittura eccellenti. Vanno in parte individuati negli errori, sia tecni- seppe Spigno, mentre Raimondo Tonelli (vicino a Francesco Bruni du- e dei fratelli Sibello, reduci dall’importante successo ot- ci che tattici, in cui sono incappati e nell’incapacità di gestire l’e- rante gli ultimi mesi di preparazione) e Federica Salvà (allenatrice IlIl tramontotramonto tenuto alla Preolimpica di Kiel. norme stress che un’Olimpiade comporta. della classe 470), dati tra i sicuri componenti dello staff olimpico in Tra gli outsider venivano indicati (Laser), da Stress che per alcuni equipaggi è divenuto pressante già una set- un comunicato Federale del 1 luglio 2004, sono stati lasciati a casa sempre vicino ai primi in una classe dove tra il succes- timana prima della cerimonia d’apertura quando, immersi nella all’ultimo momento, adducendo come motivazione l’indisponi-  deglidegli deidei Ottobre 2004 115 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Speciale Olimpiadi

mondiali 49er Martinez-Fernandez a regolare al meglio il proprio Negli Europa, la nostra Larissa Nevierov ha fatto skiff, vedendosi poi ripagata con il titolo olimpico. quello che era nelle sue Comunque sia, gli azzurri indicati tra i favoriti della vigilia hanno ben Foto L. Villata possibilità presto dimenticato il vero obiettivo della loro partecipazione, la- sciando campo libero agli altri sorvegliati speciali che, strano a dir- si, non hanno deluso le attese, scrivendo il proprio nome nelle pri- me righe delle classifiche. Magari alcuni hanno mancato l’oro e altri sono finiti fuori dal podio, ma quasi tutti hanno lottato fino alla fine, inseguendo un piazza- mento onorevole perché, piaccia o meno, un conto è chiudere quin- ti a una manciata di punti dal podio, ben altra cosa è dire addio ai sogni di gloria dopo soli due giorni di regate. Ecco allora come, nell’imbarazzante grigiore di un’Olimpiade che tut- ti noi appassionati di vela ci aspettavamo diversa, risulti difficile gioire pienamente per il bronzo dell’immensa Alessandra Sensini, lea- der della classifica provvisoria al via dell’ultima prova e ridotta al- l’impotenza dai capricci di Eolo. Risultati a parte, i tempi paiono ormai maturi per un riassetto all’in- terno della Federazione: un cambiamento che abbia come unico Sopra, nelle Francesco “Checco” obiettivo quello di rendere la vela vincente anche a livello Bruni e Guido olimpico, dato che gli atleti validi non mancano (pensiamo, per Foto L. Villata Foto L. Villata Antar Vigna, esempio, agli emergenti Giulia Conti e Mattia Pressich). possono ritenersi bilità di accrediti, concessi a ogni squadra in numero limitato. soddisfatti della L’ORGANIZZAZIONE E L’ASPETTO METEO loro Olimpiade. Dando un’occhiata negli archivi, si nota che anche a l’Italia A lato, Riccardo era presente in tutte le classi, ma la Federazione inviò sei allenatori La vela, già penalizzata dal punto di vista mediatico per ovvie ragioni Giordano, in (Ravaglia, Ferris, Fravezzi, Mercuriali, De Pedrini e Agostini), di cui logistiche, è stata la disciplina che ha maggiormente risentito delle difficoltà con poco due si avvicendarono nel corso della manifestazione, oltre a uno spe- ferree misure di sicurezza imposte dall’organizzazione, con il risulta- vento. Sotto, l’espressione cialista in fatto di rigging. A coordinare questa nutrita squadra di to di aver terminato il suo programma nella quasi totale indifferen- eloquente di tecnici furono il Direttore Sportivo Carlo Massone (riconfermato an- za del pubblico giunto in Grecia da tutto il mondo. Alessandra Sensini che ad Atene e al seguito della vela olimpica dal 1980) e il Diretto- Il gigantesco Agios Kosmas Olympic Sailing Center risultava blin- alla conferenza Foto L. Villata re Tecnico Valentin Mankin. Portammo a casa un oro e un argento, dato e l’accesso alla struttura era riservato alle sole persone accre- stampa subito dopo l’ultima prova Sopra, nonostante il meteorologo fosse costretto a passare le informazioni ditate; agli spettatori era dedicata una piccola tribuna dalla quale Saccheggiani- agli atleti attraverso la recinzione, mentre all’interno delle aree ri- era possibile immaginare quanto stava avvenendo sui lontanissimi Cutolo. servate avevano piena libertà di movimento le alte cariche della Fe- campi di regata. A destra, l’equipaggio derazione, impegnate a svolgere inderogabili compiti istituzionali. Anche in mare le cose non sono andate diversamente: i percorsi era- Foto L. Villata italiano Staff tecnico a parte, anche durante l’appena conclusa campagna no praticamente isolati dal mondo circostante grazie all’impiego di dell’Yngling olimpica si sono verificati episodi che, se da un lato fanno sorridere, numerose motovedette della Polizia che vietavano l’avvicinamento a capeggiato da dall’altro la dicono lunga sul modo in cui la Federazione ha gestito chiunque, mentre due gommoni giganteschi, muniti di mitragliatrici, Giulia Conti Foto L. Villata la situazione. Alcuni dei nostri atleti ci hanno infatti raccontato di pattugliavano senza sosta lo specchio acqueo teatro dell’Olimpiade. come la FIV abbia cambiato diverse volte le date degli allenamenti, In un clima abbastanza surreale, gli atleti hanno dovuto fare i conti dandone loro intempestivo preavviso, o delle continue difficoltà avu- con la continua variabilità delle condizioni meteo e con una fasti- te nel relazionarsi con i capi delegazione. Questi ultimi, pur di ave- diosa onda corta, la cui presenza è risultata addirittura inquietante. re tutto sotto stretto controllo, hanno preteso di gestire anche l’uti- Il tanto atteso Meltemi ha faticato più del previsto a vincere le resi- lizzo delle chiavi elettroniche fornite dall’organizzazione agli atleti stenze della brezza termica tanto che, a parte due o tre giorni abba- stessi che davano libero accesso ai numerosi distributori di bevande stanza ventosi, il resto dell’Olimpiade se n’è andato accompagnato Michele Marchesini, posti all’interno del villaggio olimpico. Tutto questo, tanto per in- nel suo cammino da raffiche instabili, la cui intensità ha raramente buttato nella mischia dei tenderci, mentre la Federvela spagnola spendeva cifre importanti per raggiunto i nove nodi. all’ultimo momento Foto L. Villata acquistare un trimming fotografico digitale che aiutasse i campioni I continui cambiamenti di direzione della “sea breeze”, total- 

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mente differenti da quelli incontrati durante la Preolimpica dell’anno quattordici punti, finendo addirittura fuori dal podio. Ad approfittar- scorso e da quelli pronosticati da chi si è affidato all’archivio storico ne è stato l’israeliano Gal Friedman, campione olimpico davanti all’i-

della meteorologia ateniese, hanno messo in seria difficoltà gli atle- dolo di casa Nikolaos Kaklamanakis che ha anticipato l’inglese Nick Foto L. Villata ti che hanno trascorso buona parte della stagione allenandosi nella Dempsey di una sola lunghezza. L’oro di Friedman, già bronzo ad capitale greca: basti pensare alle deludenti prestazioni ottenute nel- ‘96 e campione iridato nel 2002, è il primo conquistato da la Star dal fuoriclasse inglese , giunto sesto, e dal campio- un atleta israeliano alle Olimpiadi. ne del mondo in carica Frederik Loof, addirittura dodicesimo. Per trovare Riccardo Giordano bisogna scorrere la classifica fino alla ventiseiesima piazza. Dopo essere partito abbastanza bene, l’atleta MISTRAL MASCHILE E FEMMINILE azzurro è letteralmente svanito nel nulla man mano che la manife- Per noi italiani le speranze erano tante, le certezze poche e una ve- stazione avanzava, anche a causa di un forte mal di schiena che l’ha niva dal Mistral di Alessandra Sensini, giunta alla sua terza Olimpia- obbligato a saltare le ultime due prove. de e campionessa uscente. La Sensini ha regatato al massimo ma ha pagato oltre misura la sua STAR scarsa velocità in regime di vento leggero: “Dal punto di vista meteo La classe regina dei Giochi ha chiuso il programma riservato alla ve- sono stata penalizzata - ha spiegato la velista azzurra - Abbiamo cor- la consacrando la grandezza di e Marcelo Fereira, già Sopra, l’israeliano so delle regate al limite del regolamento e anche altre atlete molto vincitori ad Atlanta e bronzo a Seul e Sydney. Gal Friedman, oro nel Mistral. Foto L. Villata forti, come Barbara Kendall e Lai Shan Lee, hanno incontrato grandi I due velisti brasiliani hanno dominato la classifica sin dal secondo A sinistra, la gioia difficoltà, finendo fuori dal podio”. giorno di regate grazie a un avvio fulminante (5-4-1-1-2), limitan- della francese Nonostante questo la Sensini si è presentata al via della manche con- dosi a controllare la flotta con grande decisione. Merret a pochi clusiva come leader della classifica provvisoria, incappando nella Questo nuovo successo ha permesso a Grael di raggiungere ben due metri dall’arrivo Foto L. Villata dell’ultima prova peggior regata della sua serie. primati: è stato il primo a vincere cinque medaglie nella vela ed è l’a- Sopra, la Sensini che l’ha consacrata Infatti, mentre un quarto posto le avrebbe garantito l’oro, la surfista tleta brasiliano più “medagliato” di sempre. Alle spalle dei vincitori medaglia d’oro nel ha sofferto le Mistral femminile condizioni di grossetana ha chiuso in settima posizione, dopo essere stata co- si è scatenata la battaglia per la conquista delle piazze d’onore. Ad a spese della poco vento che stretta a inseguire le migliori per tutta la durata della prova: “Sono avere la meglio sono stati i canadesi Ross MacDonald (bronzo a Bar- nostra Sensini. hanno partita male, perdendo subito contatto con le migliori. Visto il ritar- cellona nel 1992) e Mike Wolfs, che grazie a due ottime regate con- Sotto, il grande caratterizzato le do accumulato ho giocato d’azzardo buttandomi sulla destra del cam- clusive (2-2) hanno anticipato di poco i francesi e Pa- Torben Grael regate olimpiche. po all’inizio della seconda bolina. Il mio tentativo non ha avuto l’e- scal Rambeau, gli unici ex finnisti a salvarsi tra i leggeri refoli di ven- medaglia d’oro A destra, sito sperato e a festeggiare, questa volta, sono state le altre”. to ateniesi. nella difficilissima l’equipaggio classe Star italiano sui Ovvero la francese Faustine Merret, vincitrice di un oro comunque Molto buona è risultata l’Olimpiade di Francesco Bruni e Guido An- Tornado meritato, e la cinese Yin Jian, argento. “Sono comunque contenta di tar Vigna, giunti settimi. Precisa la loro scelta - tesa a conseguire Marcolini-Bianchi essere salita sul podio ancora una volta - ha raccontato Alessandra a la medaglia di bronzo, invece di un probabile quarto posto - at- Foto M. Ranchi regate concluse - La conquista di una medaglia olimpica è sempre tuata nel corso dell’ultima prova dove si portavano a sinistra del Foto L. Villata Diego Negri si è una cosa importante. Certo, aver mancato il successo dopo averlo te- campo di regata, dal lato opposto all’equipaggio canadese al qua- reso protagonista nuto stretto tra le mani brucia parecchio, ma mi consolo pensando le la matematica non aveva ancora garantito il podio. Purtroppo, il solo di due belle che questa di Atene è stata la mia Olimpiade più difficile, soprattut- previsto salto a sinistra è giunto venti minuti dopo la fine della re- prove, ma le sue potenzialità sono to per la tensione, che ho sentito per quasi tutto il quadriennio e che gata. Davanti all’armo azzurro si sono classificati l’inglese Iain ben altre si è fatta pesantissima negli ultimi cinque mesi. Ora ho voglia di ri- Percy, mai parso in grado di lottare per il podio, e Paul Cayard, che posarmi, ma l’idea di smettere non mi sfiora nemmeno: Pechino non per quasi tutta la manifestazione ha occupato le posizioni di testa, è poi così lontana”. eclissandosi nel finale. Tanta amarezza, quindi, ma per la Sensini resta la grande soddisfa- zione di essere l’unica velista italiana ad aver vinto tre medaglie in TORNADO altrettante presenze ai Giochi e, soprattutto, resta il ricordo della Rocambolesca e sorprendente è stata l’avventura olimpica di France- strepitosa performance di cui si è resa protagonista nel corso della sco Marcolini e Edoardo Bianchi, cui spettava il difficile compito di seconda prova quando, sfruttando le raffiche di Meltemi prossime ai difendere i colori azzurri nel Tornado. trenta nodi, ha vinto, infliggendo alle avversarie ben duecento me- Perso il traghetto che doveva condurli all’ombra del Partenone, sono tri di distacco. giunti ad Atene in grave ritardo dove, ad attenderli, c’era una barca Finale analogo anche tra gli uomini dove il brasiliano Ricardo Santos totalmente priva di regolazioni. Foto L. Villata è stato capace, nell’ultima prova, di dilapidare un vantaggio di ben Senza perdersi d’animo i due atleti si sono messi al lavoro 

118 Ottobre 2004 Ottobre 2004 119 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Speciale Olimpiadi PIAZZAMENTI NEI PRIMI CINQUE MEDAGLIERE OLIMPICO VELA GRAN BRETAGNA 6 ARGENTINA 1 TOTALE ORO ARGENTO BRONZO FRANCIA 5 AUSTRALIA 1 GRAN BRETAGNA 5 21 2 STATI UNITI 5 CANADA 1 SPAGNA 3 12 - BRASILE 3 CINA 1 BRASILE 2 2- - GRECIA 3 CROAZIA 1 AUSTRIA 2 11 - SPAGNA 3 FINLANDIA 1 GRECIA 2 11 - AUSTRIA 2 GIAPPONE 1 STATI UNITI 2 11 - DANIMARCA 2 HONG KONG 1 FRANCIA 2 1- 1 NORVEGIA 2 ISRAELE 1 UCRAINA 2 -2 - OLANDA 2 ITALIA 1 DANIMARCA 2 --2 POLONIA 2 NUOVA ZELANDA 1 ISRAELE 1 1- - SLOVENIA 2 PORTOGALLO 1 NORVEGIA 1 1- - SVEZIA 2 REP. CECA 1 CANADA 1 -1 - UCRAINA 2 SVIZZERA 1 CINA 1 -1 - REP. CECA 1 -1 - ARGENTINA 1 --1 Sopra, in ordine numerico, tutte le nazionali che GIAPPONE 1 --1 hanno piazzato loro equipaggi nei primi cinque delle ITALIA 1 - - 1 classifiche finali, quindi concretamente in lotta per il podio. Interessante notare come, in questa classifica, POLONIA 1 --1 la Gran Bretagna abbia ben 6 equipaggi (su 11 classi SLOVENIA 1 --1 in totale) e di questi cinque a medaglia. SVEZIA 1 --1 Foto L. Villata

Foto L. Villata Gli spagnoli Martinez ci. Quando abbiamo ritrovato la giusta concentrazione era ormai in molti riponevamo concrete speranze, visti gli incoraggianti piaz- e Fernandez medaglia troppo tardi. La mia reazione è un’immediata voglia di rivincita. Pen- zamenti raccolti nell’immediato periodo pre-olimpico. Dopo la squa- d’oro nei 49er so già a Pechino 2008 e credo che resterò sul 470”. lifica rimediata nella prima prova, i due finanzieri hanno trovato l’im- A laurearsi campioni olimpici sono stati i non più giovanissimi (41 e mediato riscatto (1-4) ma, il vento leggero e alcuni errori tattici, li 45 anni) statunitensi Paul Foerster e Kevin Burnham, vincitori in hanno penalizzati pesantemente e la loro partecipazione si è chiusa passato di ben cinque argenti regatando in diverse classi. con un amaro quattordicesimo posto. Alle loro spalle, davanti al sorprendente equipaggio giapponese, si sono piazzati gli inglesi Nick Rogers e Joe Glanfield, campioni euro- YNGLING, EUROPA, FINN E LASER pei in carica e terzi al mondiale di Zara. Tutt’altro che convincenti sono risultate le partecipazioni dei nostri In campo femminile si è registrato il netto successo dell’equipaggio atleti nelle classi Yngling, Europa e Finn.

Foto L. Villata di casa Bekatorou-Tsoulfa, la cui vittoria non ha stupito nessuno, vi- La diciannovenne Giulia Conti (Alessandra Marenzi e Angela Baroni sti i risultati strepitosi ottenuti nel corso delle ultime stagioni. Die- con lei) ha chiuso la sua prima Olimpiade con un deludente quattor- e, una volta tra le boe, si sono fatti onore, centrando alcuni piaz- tro, a completare il podio, si sono classificate le spagnole Via Dufre- dicesimo posto, nonostante le condizioni di vento leggero fossero le Siren Sundby, la norvegese zamenti degni di nota. sne-Azon e le svedesi Torgersson-Zachrisson. sue preferite. dominatrice nella classe Europa Alla fine sono giunti decimi mentre gli austriaci Hagara-Steinacher Elisabetta Saccheggiani e Miriam Cutolo hanno chiuso addirittu- L’Yngling azzurro è partito male (16-12) e non è mai riuscito a inse- bissavano il successo di Sydney, anticipando gli statunitensi Lovell- ra ultime, con un ritardo dalle avversarie più immediate di ben rirsi nella lotta di vertice: “siamo dispiaciute per come è andata. Do- Foto L. Villata Ogletree e gli argentini Lange-Espinola, campioni iridati in carica. tredici punti. po aver chiuso la regata d’esordio in ultima posizione non siamo qua- si mai riuscite a esprimerci al meglio. La delusione è tanta: ora do- 470 MASCHILE E FEMMINILE 49ER vrò riflettere e poi decidere sul mio futuro”. Tanto ci si aspettava da Gabrio Zandonà e Andrea Trani, iridati nel I fuoriclasse Iker Martinez e Xavier Fernandez hanno rispettato i pro- Mentre le azzurre arrancavano in fondo alla classifica, le inglesi 2003 nelle acque di Cadice, ma i due atleti azzurri hanno salutato il nostici conquistando, senza troppi problemi, la medaglia d’oro al Robertson-Webb-Ayton si imponevano con una giornata di antici- podio già al termine delle prime manche (21-23), finendo poi la lo- termine di sedici regate pressoché perfette. po, rinunciando a prendere parte alla manche conclusiva. L’argen- ro serie con quattro prove convincenti che li hanno “traghettati” in Gli spagnoli hanno anticipato gli ucraini Luka-Leonchuk, che hanno to andava, a sorpresa, all’armo russo timonato da Ruslana Taran, decima posizione: “E’ difficile accettare quello che è successo - ha difeso l’argento dai ripetuti attacchi portati dai campioni europei gli brava a mettere sotto costante pressione la favorita danese Dorte raccontato Zandonà - Ci aspettavamo di lottare per una medaglia, ma inglesi Draper-Hiscocks, giunti terzi. Jensen che si doveva accontentare del bronzo a causa dell’OCS ri- L’esultanza delle ragazze inglesi vincitrici le prime regate sono state un incubo a causa dei troppi errori tatti- A difendere i colori azzurri c’erano Pietro e Gianfranco Sibello, su cui mediato nell’ultima prova.  dell’oro nell’Yngling

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Il mitico Tra gli Europa si è avuta eterno piazzato, salire sul secondo gradino del podio, seguito dal po- , conferma dell’imbattibi- lacco Kusznierewicz, protagonista in passato di serrati testa a testa

ha distrutto Foto L. Villata ha distrutto lità di Siren Sundby, con Ainslie. ogni avversario sempre sul podio da due L’armo azzurro, condotto da Michele Marchesini, è finito addirittura nei Finn. anni a questa parte. penultimo, dopo aver chiuso nove delle undici manche oltre la ven- Arrivederci La velista norvegese, tesima posizione. a Pechino campionessa mondiale Discorso a parte merita la classe Laser, dove Diego Negri, giunto tre- 2008! in carica, ha dominato dicesimo su ben quarantadue iscritti, ha lottato con alterna fortuna. le regate olimpiche, in- Dopo un avvio alquanto deludente (20-12-19) il rappresentante del- fliggendo alle immedia- le Fiamme Gialle si è imposto nella quarta manche, subendo però una te avversarie un distac- penalità per aver infranto la regola 42 (eccessivo pompaggio): “da co di quasi venti punti. quel momento sapevo che un’altra penalità inflittami nel corso della Argento e bronzo sono manifestazione per lo stesso motivo avrebbe comportato la mia im- andati alla ceca Lenka mediata squalifica dalla manche in svolgimento e una terza mi avreb- Smidova e alla danese be fatto salutare l’Olimpiade in anticipo. Ho preferito regatare sulla Signe Livbjerg mentre difensiva nella speranza di migliorare il piazzamento di Sydney ma la nostra Larissa Nevierov non è riuscita ad andare oltre la sedice- non c’è stato nulla da fare. Ora guardo avanti: finirò di laurearmi e sima posizione, raccogliendo ben otto piazzamenti oltre la quindi- poi potrei pensare a Pechino, magari in un’altra classe”. cesima piazza. Davanti a Negri la lotta per l’oro vedeva nel fuoriclasse brasiliano Nel singolo maschile per eccellenza, il Finn, si è assistito all’assolo (oro ad Atlanta e argento a Sydney) lo scontato del “cannibale” inglese Ben Ainslie, già medaglia d’oro a Sydney nel vincitore. Laser, capace di cancellare il brutto esordio (9-DSQ) con una serie Le briciole se le dividevano l’austriaco Andreas Geritzer, speranzoso impressionante di piazzamenti (1-1-4-1-2-3-2-1-14). sino a metà manifestazione di poter salire sul gradino più alto, e lo La lotta per le piazze d’onore ha visto lo spagnolo Rafael Trujillo, sloveno Vasilij Zbogar. 

122 Gennaio 2003