Resoconto Olimpiadi

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Resoconto Olimpiadi www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela SPECIALEOLIMPIADI Speciale Olimpiadi La vela italiana alle Foto L. Villata Olimpiadi è stata ancora Foto L. Villata una volta “salvata” dalla grande Alessandra Sensini, alla sua terza medaglia di Mauro Melandri enultimo giorno dei Giochi della XXVIII Olimpia- de. L’Italia del basket ha appena conquistato un P argento che brilla come l’oro, battuta in finale da un’Argentina inarrivabile. Gianluca Basile e compagni sono ancora sul parquet; attorno a loro i giocatori su- damericani festeggiano una vittoria meritata ma soffer- ta. E dire che i cestisti azzurri non partivano tra i favo- riti ma, sommando l’indiscutibile talento a un carattere senza pari, sono arrivati lontano. E’ stata una delle soddisfazioni regalataci da una com- pagine olimpica che, oltre a svolgere brillantemente i Sopra i fratelli Sibello sui 49er; da loro ci si aspettava di compiti di “normale amministrazione” (vedi i successi più. Come da Gabrio Zandonà (a destra con il capo ufficio stampa della FIV Fabio Colivicchi), che già il primo giorno ottenuti nella scherma), si è resa protagonista di impre- Foto L. Villata di regate si è precluso ogni possibilità di podio se insperate, alcune addirittura titaniche. Portiamo co- me esempio l’imperturbabile arciere Marco Galiazzo, so e la quindicesima posizione scorrono spesso meno di venti secon- campione olimpico a soli ventuno anni dopo aver bat- di, e il già citato Francesco Bruni, giunto alla sua terza partecipa- tuto avversari accreditati di maggiori possibilità, o la zione e capace di incrociare spesso davanti a campioni come Loof, squadra di pallanuoto femminile che, dopo aver inse- Grael e Cayard. guito le padrone di casa per tutta la finale, ha chiuso il Senza speranze di medaglie, ma destinate a essere ricordate alme- discorso quando ai rigori mancava davvero poco, tro- no per l’effimera durata di una settimana, dovevano essere le par- vando un vantaggio fino alla sirena. tecipazioni dell’Yngling della giovanissima promessa Giulia Conti, Gli unici a marcare visita, chiamandosi fuori da questo schiacciata psicologicamente dal “peso” dell’Olimpiade e incapace turbine di successi e di convincenti piazzamenti, sono di confermarsi ai livelli raggiunti durante l’avvio di stagione, del- soffocante estate ateniese e non potendo contare sul concreto stati gli azzurri della vela. l’Europa della veterana Larissa Nevierov, la cui esperienza ben po- aiuto di uno staff tecnico in continuo debito di risorse umane, Dopo essere naufragati tra i capricciosi refoli di Atene, i co ha potuto contro la velocità delle avversarie, e del Mistral di hanno dovuto dedicare alla preparazione degli scafi e dell’attrez- nostri velisti sono tornati a casa con un bottino piutto- Riccardo Giordano. zatura anche dodici ore al giorno, giungendo al via della prima re- sto magro: una sola medaglia, conquistata dalla “solita” E invece, tutti, chi più chi meno, hanno deluso le aspettative, ac- gata fortemente provati. Alessandra Sensini. Un bronzo che piange lacrime d’oro contentandosi in troppe occasioni di piazzamenti ben oltre la deci- Proprio lo scarso numero di tecnici presenti ad Atene è un punto su e poi, fatta salva la buona Olimpiade degli “staristi” ma posizione. cui ha concordato buona parte degli atleti azzurri. Pur non imputan- Bruni-Antar Vigna e qualche buona performance di Mar- I motivi di quella che solo pochi non ritengono una debacle, non do a ciò le cause dei loro scarsi risultati, i nostri velisti hanno sot- colini-Bianchi nel Tornado, nulla più. possono essere imputati all’impreparazione o alle carenze tecniche tolineato come, pur avendo armi schierati in ognuna delle classi, a Sia ben chiaro, sapevamo di non poter raccogliere sod- dei nostri atleti, reduci da quattro anni di sacrifici e capaci, nel cor- seguirli ci fossero solo quattro tecnici federali (Luca De Pedrini, An- disfazioni in tutte le classi, ma tra i favoriti della vigi- so delle passate stagioni, di cogliere risultati importanti, talvolta ad- gelo Glisoni, Valentin Mankin e Daniele De Luca) e l’attrezzista Giu- lia, oltre alla Sensini, c’erano gli armi di Zandonà-Trani dirittura eccellenti. Vanno in parte individuati negli errori, sia tecni- seppe Spigno, mentre Raimondo Tonelli (vicino a Francesco Bruni du- e dei fratelli Sibello, reduci dall’importante successo ot- ci che tattici, in cui sono incappati e nell’incapacità di gestire l’e- rante gli ultimi mesi di preparazione) e Federica Salvà (allenatrice IlIl tramontotramonto tenuto alla Preolimpica di Kiel. norme stress che un’Olimpiade comporta. della classe 470), dati tra i sicuri componenti dello staff olimpico in Tra gli outsider venivano indicati Diego Negri (Laser), da Stress che per alcuni equipaggi è divenuto pressante già una set- un comunicato Federale del 1 luglio 2004, sono stati lasciati a casa sempre vicino ai primi in una classe dove tra il succes- timana prima della cerimonia d’apertura quando, immersi nella all’ultimo momento, adducendo come motivazione l’indisponi- deglidegli deidei Ottobre 2004 115 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Speciale Olimpiadi mondiali 49er Martinez-Fernandez a regolare al meglio il proprio Negli Europa, la nostra Larissa Nevierov ha fatto skiff, vedendosi poi ripagata con il titolo olimpico. quello che era nelle sue Comunque sia, gli azzurri indicati tra i favoriti della vigilia hanno ben Foto L. Villata possibilità presto dimenticato il vero obiettivo della loro partecipazione, la- sciando campo libero agli altri sorvegliati speciali che, strano a dir- si, non hanno deluso le attese, scrivendo il proprio nome nelle pri- me righe delle classifiche. Magari alcuni hanno mancato l’oro e altri sono finiti fuori dal podio, ma quasi tutti hanno lottato fino alla fine, inseguendo un piazza- mento onorevole perché, piaccia o meno, un conto è chiudere quin- ti a una manciata di punti dal podio, ben altra cosa è dire addio ai sogni di gloria dopo soli due giorni di regate. Ecco allora come, nell’imbarazzante grigiore di un’Olimpiade che tut- ti noi appassionati di vela ci aspettavamo diversa, risulti difficile gioire pienamente per il bronzo dell’immensa Alessandra Sensini, lea- der della classifica provvisoria al via dell’ultima prova e ridotta al- l’impotenza dai capricci di Eolo. Risultati a parte, i tempi paiono ormai maturi per un riassetto all’in- terno della Federazione: un cambiamento che abbia come unico Sopra, nelle Star Francesco “Checco” obiettivo quello di rendere la vela azzurra vincente anche a livello Bruni e Guido olimpico, dato che gli atleti validi non mancano (pensiamo, per Foto L. Villata Foto L. Villata Antar Vigna, esempio, agli emergenti Giulia Conti e Mattia Pressich). possono ritenersi bilità di accrediti, concessi a ogni squadra in numero limitato. soddisfatti della L’ORGANIZZAZIONE E L’ASPETTO METEO loro Olimpiade. Dando un’occhiata negli archivi, si nota che anche a Sydney l’Italia A lato, Riccardo era presente in tutte le classi, ma la Federazione inviò sei allenatori La vela, già penalizzata dal punto di vista mediatico per ovvie ragioni Giordano, in (Ravaglia, Ferris, Fravezzi, Mercuriali, De Pedrini e Agostini), di cui logistiche, è stata la disciplina che ha maggiormente risentito delle difficoltà con poco due si avvicendarono nel corso della manifestazione, oltre a uno spe- ferree misure di sicurezza imposte dall’organizzazione, con il risulta- vento. Sotto, l’espressione cialista in fatto di rigging. A coordinare questa nutrita squadra di to di aver terminato il suo programma nella quasi totale indifferen- eloquente di tecnici furono il Direttore Sportivo Carlo Massone (riconfermato an- za del pubblico giunto in Grecia da tutto il mondo. Alessandra Sensini che ad Atene e al seguito della vela olimpica dal 1980) e il Diretto- Il gigantesco Agios Kosmas Olympic Sailing Center risultava blin- alla conferenza Foto L. Villata re Tecnico Valentin Mankin. Portammo a casa un oro e un argento, dato e l’accesso alla struttura era riservato alle sole persone accre- stampa subito dopo l’ultima prova Sopra, nonostante il meteorologo fosse costretto a passare le informazioni ditate; agli spettatori era dedicata una piccola tribuna dalla quale Saccheggiani- agli atleti attraverso la recinzione, mentre all’interno delle aree ri- era possibile immaginare quanto stava avvenendo sui lontanissimi Cutolo. servate avevano piena libertà di movimento le alte cariche della Fe- campi di regata. A destra, l’equipaggio derazione, impegnate a svolgere inderogabili compiti istituzionali. Anche in mare le cose non sono andate diversamente: i percorsi era- Foto L. Villata italiano Staff tecnico a parte, anche durante l’appena conclusa campagna no praticamente isolati dal mondo circostante grazie all’impiego di dell’Yngling olimpica si sono verificati episodi che, se da un lato fanno sorridere, numerose motovedette della Polizia che vietavano l’avvicinamento a capeggiato da dall’altro la dicono lunga sul modo in cui la Federazione ha gestito chiunque, mentre due gommoni giganteschi, muniti di mitragliatrici, Giulia Conti Foto L. Villata la situazione. Alcuni dei nostri atleti ci hanno infatti raccontato di pattugliavano senza sosta lo specchio acqueo teatro dell’Olimpiade. come la FIV abbia cambiato diverse volte le date degli allenamenti, In un clima abbastanza surreale, gli atleti hanno dovuto fare i conti dandone loro intempestivo preavviso, o delle continue difficoltà avu- con la continua variabilità delle condizioni meteo e con una fasti- te nel relazionarsi con i capi delegazione. Questi ultimi, pur di ave- diosa onda corta, la cui presenza è risultata addirittura inquietante. re tutto sotto stretto controllo, hanno preteso di gestire anche l’uti- Il tanto atteso Meltemi ha faticato più del previsto a vincere le resi- lizzo delle chiavi elettroniche fornite dall’organizzazione agli atleti stenze della brezza termica tanto che, a parte due o tre giorni abba- stessi che davano libero accesso ai numerosi distributori di bevande stanza ventosi, il resto dell’Olimpiade se n’è andato accompagnato Michele Marchesini, posti all’interno del villaggio olimpico.
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