martedì 5 settembre 2017 Culture e società 17 Intervista a Monica Piffaretti che domani a Biasca presenterà il suo ultimo romanzo Un giallo elvetico

Una morte misteriosa gio Scerbanenco, per pubblicare, doveva - «nella letteratura ce n’è molta di più, per - all’abbazia di Disentis, su cui, no ricorrere a pseudonimi “americani” ché ti permette di andare oltre la realtà: cinquant’anni dopo, cerca come Denny Sheer. «Se pensiamo agli un giornalista, quando scrive, cerca l’og - autori di oggi, vediamo che tutti ambien - gettività, mentre uno scrittore può crea - di far luce un’ex commissaria tano le opere nel loro paese, dove loro ci re, può plasmare». Insomma, il giornali - ticinese. Sullo sfondo, un’oscura sguazzano: penso a Carofiglio con il suo sta deve seguire le regole deontologiche pagina di storia svizzera… avvocato Guido Guerrieri, o a Maurizio della professione, regole che non si appli - De Giovanni con i ‘Bastardi di Pizzofal - cano allo «spazio di libertà personale di Ivo Silvestro cone’…». dello scrittore». Senza dimenticare «che il pubblico è diverso: chi legge un giorna - Scrivere un giallo «è una cosa che ho ‘Scrivere significa avere uno le vuole informarsi, mentre chi legge un sempre voluto fare», racconta Monica spazio di libertà grandissimo’ romanzo vuole qualcos’altro, vuole pas - Piffaretti. Un sogno finalmente uscito sare un momento bello e interessante e dal cassetto e che ha raggiunto le librerie Affrontare un tema delicato come l’affi - lo cerca nelle tue pagine». ticinesi con il titolo ‘Rossa è la neve. Delia damento, deciso dallo Stato, di bambini e In che senso, il romanzo può andare ol - Fischer indaga’ (Salvioni edizioni) e che giovani a privati o a istituti dove spesso tre la realtà? «Vuol dire che puoi leggere sarà presentato, domani sera alle 20.30, a subivano abusi ha richiesto un impor - dentro i personaggi, senza doverti fer - Bibliomedia a Biasca. tante lavoro di ricerca: «Mi sono letta di - mare a come appaiono: un giornalista «Sono una lettrice di gialli, ma non onni - versi dossier, ho visto filmati, partecipato non può dire che cosa uno ha in testa, vora: alcuni, quelli solo “tecnici”, non mi a conferenze… tutte cose che lasci entrare mentre uno scrittore oltre alla facciata piacciono, ci deve essere qualcosa in più dentro, e ti lasciano qualcosa, una mag - può raccontare quello che c’è dietro». del delitto da indagare». Per ‘Rossa è la giore sensibilità al tema: ci sono anch’io, Può insomma scavare nella mente dei neve’, questo “qualcosa in più”, che cir - in questo libro, mi ci sono immersa». Un personaggi, e questo, prosegue Piffaretti, conda un misterioso omicidio sul quale lavoro lungo: «Ho iniziato a scrivere al - «è un aspetto molto importante nella far luce, «è certamente la componente meno tre anni fa, una prima versione che scrittura letteraria, ed è una capacità che storica: sono appassionata di storia, e in poi è stata completamente riscritta e ca - va allenata». Alla fine, i personaggi «ti questo giallo abbiamo un capitolo, duro povolta, e nel frattempo ho scritto altro». sembrano vivi, soprattutto per questo ro - e vergognoso, della storia svizzera im - Ma l’idea di scrivere un romanzo su que - manzo mi sono sembrati dei compagni portante e attuale, quello dei bambini ri - sto argomento è precedente, risale forse di viaggio, di poterli incontrare al bar e collocati». Oltre allo sfondo storico, c’è a cinque anni fa, conclude Piffaretti. berci un caffè insieme». poi la dimensione geografica: il giallo è Un lavoro di ricerca importante, quindi, E se bere davvero un caffè con Delia Fi - ambientato tra Ticino e Grigioni, con la per certi versi giornalistico. E qui, alla scher è, ovviamente, irrealizzabile, po - protagonista che ha base a Bellinzona. È, scrittrice e giornalista, chiediamo quale tremmo invece incontrarla in un futuro insomma, «un giallo di casa nostra, del è il confine, quali sono le differenze, se ci romanzo, facendone una serie? «Una se - nostro Paese». sono, tra questi due mondi. «Ci sono, le rie non so, perché ci vuole tanto lavoro, Definitivamente archiviati i tempi in cui differenze: essere scrittore significa ave - ma sì, sto lavorando a un nuovo romanzo i gialli dovevano essere tutti statuniten - re uno spazio di libertà grandissimo». E con lei protagonista… ma ci vorrà un po’: si – e valenti scrittori italiani come Gior - se anche nel giornalismo c’è creatività, ho appena finito questo libro!». Primo romanzo con Delia Fischer che, promette l’autrice, tornerà

In Concorso non splende il sole

dall’inviato Ugo Brusaporco lice complessità di una istituzione stori - Mcdonagh. Il film è una tragicommedia sunzione che aleggia in un film come ca qual è la New York Public Library che ben equilibrata con al centro la immensa ‘Una Famiglia’ di tal Sebastiano Riso che Strana giornata, di passaggio, per il Con - si occupa non solo di libri, ma organizza Frances McDormand nella parte di una si crede capace di affrontare un tema corso. In un Lido abbandonato dalle folle conferenze, e concerti, accoglie un dopo - madre cui hanno violentato, ucciso e come quello del commercio dei bambini del fine settimana, sono entrati in com - scuola per bambini in difficoltà, una bruciato la figlia. Dopo mesi in cui le in - appena nati. Al centro del film una cop - petizione tre film, in modi diversi forse scuola per immigrati perché imparino dagini sono ferme, senza alcun indizio, pia: Vincent, un monotono e monocorde non necessari per la caccia ai Leoni: il l’inglese… Dall’addetto alla sicurezza an - decide di affittare tre grandi cartelloni Patrick Bruel, che vende i figli partoriti britannico ‘Three Billboards Outside Eb - tincendio agli smisurati incontri di pro - (quelli del titolo) alle porte della cittadina da Maria, una invedibile Micaela Ramaz - bing, Missouri’ di Martin Mcdonagh, grammazione dove si discute se puntare dove vive, per denunciare lo sceriffo (un zotti. Il film mette dentro tutto e di più: la l’italiano ‘Una Famiglia’ di Sebastiano sui libri digitali, sui classici o sui best sel - bravissimo Woody Harrelson) e la sua coppia omosessuale che vuole i figli, le Riso e l’atteso documentario statuniten - ler, Wiseman porge tutto senza filtro, do - incapacità di trovare l’assassino della fi - case di massaggio orientali dove si prati - se ‘Ex Libris - The New York Public Li - cumenta più di dirigere un documenta - glia. Si ride, ci si commuove in un film dai ca il sesso, i ginecologi corrotti, la madre brary’ di Frederick Wiseman. Quest’ulti - rio, e la sala comincia a svuotarsi dopo toni coeniani, meritevole degli applausi di lei che muore, Pippo Delbono costret - mo è un pastone poco digeribile: 197 mi - un’ora. ricevuti anche durante la proiezione, to a far da autista (uno spreco d’attore nuti, in cui il premiato ottantasettenne Fiction pura e di buon tessuto è ‘Three grazie a dialoghi di gran spessore. Si re - imperdonabile). Un film mal fatto: per - I deludenti Riso e Ramazzotti KEY documentarista prova a raccontare la fe - Billboards Outside Ebbing, Missouri’ di sta invece infastiditi di fronte alla pre - ché in Concorso?

Addio a , metà degli di Beppe Donadio mensione musicale e tecnica più alta, parazione sanciti da “Gaucho” (1980). I ly Dan – dove nulla è fuori posto, come su ly Dan hanno diviso il palco a luglio), si è fondendo tutto questo e molto altro con due, in realtà, non si erano mai persi di disco – è per alcuni l’equivalente di un ora messo di mezzo ai due ex stralunati Tra una ventina di giorni, il capolavoro testi oscillanti tra quotidianità, lucida vista, riavvicinandosi dapprima per la - concerto di Dylan, ovvero un’esperienza teenager dei sobborghi di Queens e New “Aja” compirà 40 anni. Il mondo avrebbe follia e creazioni che qualcuno ha defini - vori di studio, poi producendo i rispettivi mistica. Jersey, “due alienati, attratti da ogni tipo festeggiato quel disco così vicino alla to “enigmi verbali”. A partire dal nome solisti. Il nome Steely Dan non ha La storia di Becker parla d’intossicazio - di cultura”, diceva Fagen di entrambi, au - perfezione celebrando nuovamente una della band, quello di un vibratore a vapo - mai subito scalfiture nemmeno per l’esi - ne e disintossicazione, di una parentesi toritrattisi proprio su “Aja” in “Deacon delle coppie più rivoluzionarie della sto - re uscito dalle visioni allucinate di Wil - gua produzione dall’anno del ritorno in post-“Gaucho” da coltivatore di avocado Blues”. “Ho intenzione di mantenere vivo ria. Ma , geniale metà degli liam Burroughs ne “Il pasto nudo”. La poi. Forse perché “Two against nature” e del ritorno da produttore per China Cri - quello che abbiamo creato il più a lungo Steely Dan, festeggerà “Aja” da solo. A 67 produzione solista di Fagen, più ricca e (anno 2000, titolo distintivo della natura sis, Ricky Lee Jones e Rosie Vela, nel cui possibile”, scrive il pianista sulla sua pa - anni, per cause non ancora note, è scom - glorificata di quella del collega (a partire di anti-star) si prese in termini di ricono - album la coppia Fagen-Becker è di nuovo gina Facebook, in un messaggio che si parso domenica scorsa Walter Becker, da “The Nightfly”, pluripremiato e auto - scimenti tutto quello che non si era preso al lavoro fianco a fianco, seppur per la apre con “Walter Becker era mio amico”. musicista e produttore, l’altra colta metà biografico album del 1982), non ha mai “Aja”. Forse perché, dopo, da registrare gloria di altri (“Zazu”, 1986). di un duo che ha portato il jazz a elevati offuscato la gloria della coppia. Non ci c’è soltanto “Everything must go” (2003). Il destino, lo stesso che ha separato Guarda i video su livelli di commestibilità e il pop nella di - sono riusciti nemmeno i vent’anni di se - Ma soprattutto perché un live degli Stee - Glenn Frey da Don Henley (Eagles e Stee - www.laregione.ch/a/steelydan

UN ‘FLYING BACH’ DI SUCCESSO Bach è stato un crescendo, una gustosa fughe eseguite dal vivo. La grafica, inclu - Morto Gastone Moschin commistione di generi dal risultato ap - so il super slow motion che accompagna Il sostenibile equilibrio pagante. Bella l’unione di movenze così alcune esecuzioni di pianoforte, ha ag - l’ultimo di ‘Amici miei’ agli opposti, belli soprattutto gli apparen - giunto pathos a pathos. In nome del ge - tra sacro e profano temente anomali pas de deux tra b-boys nio compositivo del compositore, il gran È morto Gastone Moschin. L’attore italia - (ballerini di breakdance) e danzatrice finale di Red Bull Flying Bach è stato affi - no, che aveva 88 anni (era nato l’8 giugno B.D. classica (la brava Virginia Tomarchio), dato a una ‘battle’ (battaglia) tipicamente 1929), si è spento ieri pomeriggio nel - capaci di produrre brividi. Strappano ap - da b-boys, a colpi di salti e rotazioni. La l’Ospedale Santa Maria di Terni dove era E alla fine, fusione fu. I Flying Steps han - plausi – come prevedibile – le parentesi sfida è andata in scena su un tappeto or - ricoverato da qualche giorno. Nato come no danzato sul Clavicembalo ben tempe - acrobatiche nelle quali la crew tedesca ganistico, costituito da altro repertorio attore di teatro, aveva raggiunto la noto - rato di Johann Sebastian Bach, scaldan - ha provato a sovvertire concetti quali del tedesco, ovvero la Toccata e fuga in Re rietà come interprete della commedia al - do una fresca (tendente al freddo) notte “gravità”, ruotando sulla testa o volteg - minore, elettronicamente riveduta e cor - l’italiana, diretto da registi come Anton luganese d’inizio settembre. Pubblico di giando su mani e piedi a velocità impos - retta. La battaglia, senza esclusione di Giulio Majano, Damiano Damiani. Attore Piazza Riforma tutt’altro che gelido sin sibili. Il suono metallico del clavicembalo colpi, ha incluso anche la Tomarchio – poliedrico, si era imposto al grande pub - dalle prime note, catturato dal Preludio e ha avuto un suo corrispettivo nei gesti qui in tutù nero – e un autoironico Hagel, blico con ‘Amici miei’, di Mario Monicelli, fuga in Do maggiore suonato al pianofor - dei ballerini, il cui movimento è sembra - che all’innovazione sonora ha aggiunto che è poi diventato una saga. te da Christoph Hagel. Il Red Bull Flying to il naturale prolungamento visivo delle pure inedite mosse da break-pianista. Fermo immagine da Piazza Riforma Video su www.laregione.ch/a/moschin