Dal Record Di Hill Alla Tragedia Del ‘55
Colore: Composite ----- Stampata: 03/06/01 19.00 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 16 - 04/06/01 16 lo sport lunedì 4 giugno 2001 Di nuovo in pista il romano vincitore del 2000 Emanuele Pirro: «Più peso e più velocità della F1 Il primo pensiero? Alboreto» Lodovico Basalù vosterzo e questo aiuta non poco. Per il resto, vale quanto ho detto a proposito dell’incidente di Michele, LE MANS «Ho valutato il rischio per un incidente dovuto a una serie di quello che è. Il nostro è un mestiere circostanze sfortunate. È successo rischioso, senza dubbio». Sono le anche a me e ad altri miei colleghi parole di Emanuele Pirro, vincitore quello che è capitato a lui. Spesso della 24 ore di Le Mans edizione una gomma afflosciata non rende 2000 con l’Audi e in procinto di così ingovernabile la macchina. Io, affrontarne un'altra. Parole di un in ogni caso, mi rendo conto di ragazzo serio, da sempre appassio- quello che facciamo. Quando leggo, nato e impegnato da professionista sui giornali che “finalmente l’auto- nelle corse in varie categorie, For- mobilismo è diventato sicuro”, sor- mula 1 compresa. Pirro era un ami- rido. Non è affatto vero, o almeno co fraterno di Alboreto. Il dolore non lo è nei termini con cui il con- per la scomparsa di Michele è evi- cetto viene spiegato ai lettori, alla gente». Pirro, classe 1962, ancora giova- ne, molto più giovane di quanto dica la carta di identità. Non c’è bisogno di commentare la sua ester- nazione. Anche perché è talmente chiara e coscienziosa che può servi- re da esempio a tanti suoi colleghi Le Mans, un sogno lungo un giorno che adesso si danno arie da grandi in F.1.
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