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Puddle Of Mudd: Basta davvero poco per rovinare la reputazione di una band e, quando a farlo è il frontman del gruppo, significa che probabilmente è il caso di smettere.

22/03/2016

Dopo quattro anni tornano in Italia i con quattro date: 17 marzo Tredicesimo (Udine), venerdì 18 marzo Pisa, sabato 19 marzo Bologna e domenica 20 marzo Trezzo sull’Adda (Milano).La data milanese chiude il mini tour italiano della band americana nata nel 1992, che raggiunge il successo internazionale nel 2001 con l’uscita di Come Clean (tra cui si trovano i successi più famosi quali: , She Hates Me e Drift & Die).I Puddle of Mudd fanno il loro ingresso sul palco del Live di Trezzo sull’Adda verso le 21:45, il pubblico presente non riempie nemmeno metà del locale ed il gruppo spalla ha già finito di suonare da almeno 30 minuti. Wes Scatlin entra barcollante con sigaretta in bocca, zaino in spalla e uno sgabello.Dopo qualche minuto attacca la musica, ma non il cantante che sembra tentennare un po’, dà l’idea di non capire dove si trovi. La sua voce si sente poco, le parole sono ben scandite e negli intermezzi musicali estrae dallo zaino bottiglie di birra e diversi altri alcolici, che beve e poi lancia in mezzo alla gente.Il pubblico inizia a guardarsi intorno, la performance del cantante è sempre più penosa e scadente, si capisce chiaramente che Wes non è sobrio, si appoggia spesso allo sgabello, si trascina per il palco e canta, o perlomeno ci prova. Tra una canzone e l’altra cerca di interagire col pubblico lanciando bottiglie di vetro (fortunatamente senza colpire nessuno) e provando a far ridere con qualche battuta. In risposta dal pubblico arriva qualche insulto, che per sua fortuna non capisce.I più affezionati tra il pubblico cantano ballano e applaudono ad ogni canzone, l’impegno della band è effettivamente da premiare perché gestire Wes in quelle condizioni è davvero difficile e molto più difficile è rimanere lì ad ascoltare belle canzoni rovinate da un cantante che si presenta davanti al suo pubblico in condizioni pietose.Dopo mezz’ora di concerto in molti retrocedono e si guardano in giro cercando di capire se vale davvero la pena rimanere, io decido di non voler più assistere a questo “spettacolo” e abbandono il Live. In anni di concerti questa è la prima volta che vado via quasi subito e con un gran dispiacere, perché purtroppo basta davvero poco per rovinare la reputazione di una band e, quando a farlo è il frontman del gruppo, significa che probabilmente è il caso di smettere. Valentina Potente