Una Messa Quasi Per Caso 11

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Una Messa Quasi Per Caso 11 Una messa quasi per caso 11 Una messa quasi per caso Forse si vuol essere indulgenti che siamo abituati ad ascoltare, con i << peccati di vecchiaia», o forse segnatamente quelle per orchestra. sembra inopportuno insistere su un L'ampio volume introduttivo che occasionale momento di stanchez­ affianca la recente edizione critica za - chi non ne ha? - certo è che promossa dalla Fondazione Rossini in genere si preferisce tacere, o al di Pesaro, oltre alla consueta resti­ più sussurrare, un'opinione assai tuzione filologica, opera quella che diffusa ... in gergo si chiama indagine 'geneti­ Eccola. La versione orchestrale della ca' della partitura. In altre parole, Petite messe solennelle è poco più sulla base dello stato della carta, che una trascrizione di circostanza. della grafia, del tipo di inchiostri, del Forse Rossini se la poteva evitare. A peso del tratto, e soprattutto delle quale scopo orchestrare quell'origi­ continue modifiche introdotte in nale per due pianoforti e armonium corso d'opera, ha potuto distinguere riuscito così bene? Il capolavoro è lì, le stratificazioni del compositore, quest'altro -la sua ingessata espan­ riconoscendo almeno otto momenti sione sinfonica- appare un ossequio diversi distribuiti nei sei anni di burocratico alle mode del tempo, lavoro sulla Petite messe, quelli pre­ oggi privo di appeal, se non per la cedenti la sua morte (1868). curiosità dell'operazione. Certo negli Rossini aveva concepito all'inizio ultimi anni sono apparse esecuzioni solo un brano sacro di circostanza eccellenti della versione orchestrale, per otto voci e pianoforte, poi, a ma la sensazione è che sia avvenuto seguito di un processo costante di quasi più per merito degli interpreti espansione, aggiunte e riorganizza­ che per efficacia della partitura zione del lavoro, ha messo insieme rossiniana. la composizione oggi nota, di quasi Ovviamente tutto ciò appartiene ai due ore, la cui versione orchestrale pregiudizi inossidabili che ancora è il punto d'arrivo. pesano su Rossini e, malgrado le L'ideale sinfonico che Rossini con­ opinioni siano sacre, ci sono buone cepisce per la Peti te messe è lontano ragioni per cominciare a liberarsi dalle grandi masse tipiche delle pro­ degli abiti vecchi. duzioni sacre del secondo Ottocento. È una soluzione controtendenza Lo studio da poco pubblicato sui due rispetto alle espansioni cui tendeva autografi rossiniani, quello della il sinfonismo di quegli anni. Il peso versione 'da camera' e il successivo fonico dell'ampio corpo di fiati dove­ 'per orchestra', ha permesso di capi­ va comunque suonare meno invasi­ re le ragioni di questa doppia reda­ va di quanto accada con l'adozione zione e insieme ha rivelato quanto di strumenti moderni, tale da poter possano sembrare lontane dalle essere bilanciato da un numero intenzioni di Rossini le esecuzioni contenuto di archi. 12 Petite messe solennelle Il collante armonico è invece asse­ cattolica e modernista, vera ragione gnato all'organo, privo di un vero del successo tributato al formato ruolo concertante. A questo organico mignon. L'imbarazzo degli ambienti ruvido e severo, sottratto alle avvol­ ecclesiastici rivolto all'uso del pia­ genze sinfoniche tardo romantiche, noforte - strumento estraneo alla Rossini affianca un coro di poche chiesa - nonché a una cantabilità voci dove i soli non si contrappon­ a tratti troppo 'operistica', rendeva gono al tutti ma ne sono parte in­ la versione 'da camera' amatissima tegrante. Rossini prescrive infatti dall'avanguardia di sinistra: vi fu che i 'soli' debbano cantare sempre chi riconobbe nell'uso delle tastiere con il coro, come se la Messa fosse i precedenti di brani come Les Noces pensata unicamente per quattro di Stravinskij. In realtà pianoforte e solisti, semmai spalleggiati da un armonium, anche in combinazione, piccolo coro utile a mutare il corpo erano strumenti assai diffusi nei sonoro e la profondità timbrica delle concerti offerti nelle case dall'ari­ prime parti. stocrazia del Secondo Impero; e La partitura della Petite m esse frequentissimo era il loro utilizzo pone più di un problema a livello per la musica sacra di uso domestico, interpretativo: il rapporto soli/coro, almeno prima del sopravvento della l'equilibrio tra le sezioni dell'orche­ riforma Ceciliana che rilegherà a stra, l'equilibrio tra orchestra e coro. stili severi la musica sacra. Le prime esecuzioni nella versione Nel 1919, in un clima di afferma­ orchestrale, tutte successive alla zione d'identità nazionale, Vittorio morte del compositore e tutte in Podrecca pubblicava un articolo sul teatri e sale da concerti, cercarono periodico << Il primato artistico italia­ di compensare quelli che appariva­ no» dedicato a Barbara Marchisio, no limiti della strumentazione con prima interprete della Messa e da l'espansione del peso sonoro e delle poco scomparsa. Podrecca faceva masse. L'effetto fu di annullare, sot­ dire all'ottantaseienne cantante, to troppi decibel di un solo colore, il incontrata qualche mese prima, che sapiente lavoro di cesello che Rossini Rossini avrebbe prediletto la ver­ aveva destinato all'uso alternato dei sione <<a solo piano e armonio come più diversi tipi di fiati (trombe con e l'abbiamo eseguita>> . Lo scrittore, che senza pistoni, cornette cromatiche, aveva incontrato l'ottantaseienne un oficleide) nonché del rapporto de­ cantante nelle settimane precedenti, licatissimo fra soli e strumenti. Una in un clima di nostalgia rossinia­ nuova via interpretativa potrebbe na, stava di fatto promuovendo il essere aperta dal considerare la Pe­ wishful thinking modernista. È tite messe una composizione intima, tuttavia evidente che Rossini non da eseguirsi nell'alcova protetta e poteva << preferire >> alcunché, dal riverberante di una chiesa. momento che al tempo dell'episodio Accanto all'incomprensione su­ ricordato dalla Marchisio la Messa scitata intorno alla partitura di non era ancora stata orchestrata. Rossini, fin dal primo Novecento vi Il doppio organico giocò alla fine a fu un'esplicita campagna, tutta ideo­ sfavore della versione d'orchestra. logica, per promuovere la versione Si diffuse poi la convinzione che la per due pianoforti e armonium (più trascrizione fosse stata un atto di spesso limitata a un solo pianoforte), narcisismo operato da Rossini, per­ il cui insolito organico assecondava ché nessun altro potesse rimetterei l'immagine eccentrica che si aveva le mani. L'alibi fu usato per trascu­ del compositore. Di più: la versione rare la versione apparentemente più da camera sposava la causa anti- canonica -ma, al contrario, proprio Una messa quasi per caso 13 la stesura per orchestra si poneva di Rossini. Forse già quell'estate come contributo realmente 'eversivo' - ma il lavoro è datato al maggio per la musica sacra. successivo- il compositore impiega Di fatto, nel lungo percorso in cui le giornate nella villa fuoriporta la Petite messe prese forma, l'idea di Passy a scrivere un Kyrie in di realizzare una Messa, seppur sui memoria dell'amico. Dalla Messa generis, ma con un organico sinfoni­ in Si minore di Niedermeyer, suo co destinato alla chiesa, prese piede lavoro di maggior successo, estra­ già nel 1864, se non prima. pola l'Et incarnatus, unico episodio a cappella, e vi sostituisce le parole Dopo il ritiro dalle scene seguito al «Christe eleison»; infine lo incornicia Guillaume Tell (1829), Rossini era in due tableaux corali in cui otto tornato a Parigi nel 1843 per sot­ voci accompagnate dal pianoforte toporsi a cure sanitarie. In quella cantano «Kyrie eleison». In questo circostanza aveva declinato l'invito curioso brano in memoriam - forse dell'Académie Royale de Musique concepito come uno dei numerosi per dedicarsi a un pastiche che po­ Péchés de uieillesse - spicca il ritmo tesse diventare una nuova opera. Il serrato e incalzante del pianoforte, direttore dell'Académie era tornato quasi a rendere ancora più inattesa alla carica tre anni dopo, mandando e irreale l'immobilità del Christe a il compositore Louis Niedermeyer a cappella sulle note dell'amico. Bologna per riproporre il progetto. Rimangono ignote le ragioni per Forse l'euforia per i preparativi di cui il Kyrie nel giro di pochi mesi, nozze con la seconda moglie Olympe da omaggio a un amico, si sia tra­ Péllisier, forse la simpatia per il mutato nella prima parte di una collega, fatto sta che Rossini si con­ nuova Messa; non però la Messa vinse ad accettare. Alla fine del1846 che oggi si conosce, ma una prima andò in scena a Parigi Robert Bruce, stesura senza Sanctus e Agnus un rifacimento della Donna del lago Dei, come altre ne aveva composte con nuovo libretto e musica di altre Rossini in gioventù, e come si usava opere: Niedermeyer aveva messo scriverne in Italia. Cassata la data mano agli adattamenti e realizzato a conclusione del Kyrie, una nuova i recitativi francesi. didascalia chiude infatti il fugato Il più giovane collega avrebbe ridato finale del Credo conclusivo: «Passy, vita in seguito alla scuola di musi­ 10 Juin 1863». In un anno Rossini ha ca fondata da Alexandre Choron, realizzato una messa in tre tempi, contribuendo attivamente al recu­ aggiungendo al Kyrie le sei sezioni pero del gregoriano e della musica del Gloria e l'imponente Simbolo << classica>> , ovvero dei Palestrina, niceno. Con tutta probabilità però le dei Gabrieli, dei Bach. Niederme­ sezioni senza coro (Gratias, Domine, yer pubblicherà inoltre con Joseph Qui tollis, Quoniam) erano brani Louis d'Ortigue un trattato su come preesistenti: il Quoniam sembra accompagnare il canto piano, testo infatti l'adattamento di un pezzo per in qualche modo simbolo e precurso­ pianoforte, e gli altri brani appaiono re, forse senza volerlo, di quel gusto composizioni vocali indipendenti. 'ceciliano' e un po' artificiale che L'ipotesi spiegherebbe tempi di avrebbe caratterizzato la musica da composizione così rapidi. chiesa per oltre un secolo. In questa fase l'organico strumen­ La morte prematura di Niedermeyer tale aggiunge al pianoforte anche il 14 marzo 1861 lasciò un signi­ un armonium. I due fugati che con­ ficativo vuoto nella vita culturale cludono il secondo e il terzo tempo parigina, non meno che nella vita sono troppo impegnativi per lasciare 14 Petite messe solennelle le voci senza un sostegno; agli otto messe solennelle.
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