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Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del

COMPONENTI MORFOLOGICHE DELLA STRUTTURA PAESAGGISTICA

A2 - 1 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro

CARATTERIZZAZIONE DELL ’AMBITO PAESAGGISTICO

La Massa Trabaria: La loro sede territorialmente più Accanto alle torri, facevano parte Il ducato di : il storico-architettonico, è naturalità e tradizione nell’ importante è stata l’Abbazia di S. del sistema difensivo gli “segno” dei caratterizzato dalla presenza di “insula eclesiae” Michele Arcangelo in Lamoli che innumerevoli castelli. Lamoli nel nella valle del Metauro piccoli borghi, da caratteristici Mercatello, S. Angelo in Vado, pertanto ha una grande valenza basso medioevo era, assieme al Le origini della città di Urbino agglomerati rurali legati ancora a Belforte e costituirono a storica. Per difendere quest’area Castello di Bavia ed a Castel de’ risalgono al periodo romano mestieri antichi basati sullo partire dal XII secolo i centri di geografica furono innalzate fra il XII Fabbri, di cui oggi rimangono solo i (Urvinum Metaurense) e tutto il sfruttamento delle risorse naturali. riferimento delle vicine piccole ed il XV secolo a scopo di difesa ruderi della rocca, un castello di territorio limitrofo è disseminato di Nelle cittadine lungo l’asta fluviale comunità che, per volere della durante i contrasti fra Guelfi e altura costruito per la difesa testimonianze di questa epoca ed si respira ancora un’atmosfera tardo Chiesa, furono unificate in una sola Ghibellini innumerevoli torri in dell’Abbazia Benedettina di San anche di periodi preromani. La medievale e rinascimentale. “Provincia”, una sorta di federazione pietra a pianta quadrata, che oggi Michele Arcangelo, posta in Pieve di San Cassiano, sorta in caratterizzò comunitaria che durò per quasi due punteggiano l’asta fluviale. La loro è posizione dominante rispetto vetta al poggio alberato in fortemente questo territorio, unificò secoli. Queste terre godettero della una tipica ubicazione di vedetta l’attuale gruppo di case. adiacenza al castello di Cavallino, è attorno alla propria corte città e “libertas ecclesiatica”, mentre i isolata, a controllo ed a deterrente inserita in un’area verde contadi limitrofi, prevalendo sui territori contermini furono frazionati di passi o guadi strategici (si pensi considerata luogo sacro già al Malatesta di . Urbino, la in piccoli feudi, fino alla seconda alla Torre delle Milizie di tempo dei romani, come pure San “città in forma di palazzo” come la metà del ‘300, quando l’unità ), nonché a protezione Giovanni in Balsemigno nel definì Baldassarre Castiglioni, è territoriale si frantumò e le terre dei mulini. di Peglio è una pieve sorta su un l’emblema del Rinascimento italiano passarono ai conti di Montefeltro. Per quanto numerose, costituiscono tempio pagano. A Fermignano sulla ed ha profondamente segnato La Chiesa dispose che nessun nobile solo la parte superstite, assai sponda destra del fiume si erge queste terre con una straordinaria poteva gravare sui residenti della limitata, di un sistema che aveva Mont'Elce, sul quale è ubicata la concentrazione di belle case, dimore Massa Trabaria ed i suoi abitanti raggiunto il massimo grado di tomba di Asdrubale, che qui fu signorili, torri medioevali e Strutturato sostanzialmente sulla Valle dell’Alto Metauro estesa dai erano esenti a qualsiasi tributo ad efficienza e di grandezza nel battuto dall'esercito romano nel 207 pregevoli architetture rurali. Oltre Monti delle Cesane all’, il territorio dell’ambito è eccezione della fornitura di travi alla Quattrocento, quando il territorio a.C. nella storica battaglia che ha ai grandi manufatti urbani e le caratterizzato dalla città di Urbino immersa in un paesaggio agrario Santa Sede in Roma. risultava capillarmente fortificato ed reso gli attuali campi arati ricchi di grandi dimore appena fuori altocollinare di particolare pregio paesaggistico, nonché da un In località Fonte Abeti o Abetina c’è ogni luogo di qualche importanza reperti romani. dell’abitato che caratterizzano le sistema urbanizzato lungo il fondovalle, organizzato in forma ancora una abetaia , “memoria” di strategica, non solo i confini, aveva Il paesaggio che circonda Urbino e “compatte cittadine” di Mercatello, discontinua da Fermignano a . un territorio ricco di queste conifere una sua difesa. Tra le torri della le sue colline appare Sant’Angelo in Vado e , Particolarmente estesa la copertura boschiva pari al 42% della sup. che nel medioevo riforniva i cantieri Massa Trabaria ricordiamo: Torre particolarmente familiare e l’antica Castel Durante, sono da territoriale; le colture eterogenee sostanzialmente equivalenti ai delle Ville, Torre di Sant’Andrea, segnalare molte altre ville sparse seminativi pari al 28%. delle più importanti basiliche conosciuto. Caratterizzato dalla romane. Da qui deriva il nome di Torre di San Martino, collocata sulla presenza di fiorenti colline ove si sul territorio. A Fermignano I segni di riferimento per i “limiti” dell’ambito sono così definiti: via che conduce verso il Passo della troviamo la “Villa Isola” del XVI Ad ovest-sudovest dal confine interregionale con la Toscana che dal “passo delle travi” al passo di Bocca alternano campi arati e filari di Spugna forse parte integrante del secolo, costruita in un meandro del M.te Alto al M.te Maggiore-M.te Sodo Pulito al Passo di Bocca Trabaria (dal latino trabea, ossia alberi è ancora molto simile al distrutto Castello di Bavia, Torre di fiume che la circonda su tre lati, Trabaria divide i bacini del Meta e dell’Auro dall’alto bacino del trave). Il controllo territoriale era paesaggio raffigurato da Piero della Tevere; nella parte settentrionale dal crinale di separazione del affidato ai monaci che Parchiule, Torre di Castello della Francesca nella tempera su tavola ove il poeta Torquato Tasso bacino del Metauro e dell’Apsa di San Donato dal (dal M.te rappresentavano un sicuro punto di Pieve, Torre Metola, Torre di Monte “Il Battesimo di Cristo”, datata tra il compose la “Canzone al Metauro”. della Rocca al dal M.te San Leo); ad est dal piede dei versanti riferimento per la popolazione sia Maio, Torre di Calpurcio ed anche le 1448 e 1450, conservata al National Nelle campagne di Fermignano vi è orientali dei M.ti della Cesana; nella parte meridionale dal limite per gli aspetti religiosi sia per torri civiche di Sant’Angelo in Vado Gallery di Londra. ancora, oggi come un tempo, una settentrionale della Riserva del Furlo, nonche dal crinale di l’insegnamento del “buon governo e di Urbania. Il territorio del “Ducato di Urbino” e grande concentrazione di antichi separazione dei bacini Metauro e : M.te Albano-M.te di boschivo”. dell’alta valle del Metauro, ricco di casali. Vere e proprie case torre si Montiego-M.te Il Cerrone. elementi naturalistici e di pregio appoggiano sui colli che Quota minima (m slm) 140m (San Lazzaro di ) Quota massima (m slm) 1.252 m (Poggio Alto-M.te Sodo Pulito) Province interessate -Urbino Comuni interessati Peglio; In parte: Urbino, , Fermignano, Urbania, Sant’Angelo in Vado, , Borgo Pace, Sassocorvaro, , Fossombrone

Sup.territ.le (Ha) 52.076 Sup.urbanizzata 2001 (Ha) 1.314 Quota perc. Sup.urbanizzata 2,5% Abitanti 2001 centri-nuclei 28.780 Dens.abit.territ.le (Ab./Kmq) 55 Dens.abit.Sup.urb.(Ab./Ha) 22 Uso del suolo (Ha) 1-Edificato residenziale 641 1,2% 2-Edificato produttivo 375 0,7% 3-Seminativi 13.484 25,9% 4-Colture arboree 0,00 0,0% Immagine storica delle carbonaie di Borgo Pace (www.urbino.com ); Nella Valle di Parchiule, Fabbrica tessile anni ’70 ad Urbania (foto:www.urbania-casteldurante.it). In questo centro e 5-Colture eterogenee 14.410 27,7% meglio conosciuta proprio come la "Valle dei Carbonai", dove ancor oggi si produce il carbone nei paesi limitrofi si è fortemente sviluppata negli anni 70-80 una “monocoltura industriale” 6-Boschi 21.886 42,0% di legna, sono visibili le grandi "cupole nere”. In occasione della "Festa del Carbonaio" nel settore tessile, con committenze da parte dei più affermati nomi della moda, tale da 7-Pascoli e prati stabili 994 1,9% vengono trasmesse ai visitatori le tecniche di questo antico lavoro. A Borgo Pace nell’ex diventare la “Valle dei Jeans”. Anche oggi, in un contesto economico profondamernte 8-Aree nude 226 0,4% conceria, è presente anche un museo del carbonaio nel quale sono esposte le opere cambiato in relazione alla globalizzazione, il tessile-abbigliamento conserva comunque ad 9-Acque 27 0,05% fotografiche di Pier Paolo Zani sulla vita e sul lavoro dei carbonai. Urbania un ruolo significativo.

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cingono la cittadina. Il castello di San Donato è stato Le Cesane: “la foresta Altro esempio molto interessante e Nella conferma-consolidamento in Proseguendo sulla strada che da completamente distrutto da un sospesa tra mare e terra” ben conservato è il Mulinaccio epoca recente della vocazione Fermignano va verso Urbania si evento franoso, mentre suggestivo Il territorio denominato le Cesane, ubicato nelle vicinanze della pieve “produttiva-infrastrutturale” (vedi incontra ad esempio “Cà Dolcini”, risulta ancora il borgo arroccato di esteso nei Comuni di Urbino, Isola di Sant’Andrea di Primicilio. settore del tessile e progetto della una villa restaurata di recente, ed Peglio, bastione sulla vallata, una del Piano e Fossombrone, si L’edificio è l’unico esempio di SS -Grosseto), si è assistito ad ancora “Cal Piccino”, residenza sentinella sul territorio tra Massa caratterizza per i rilievi collinari in struttura realizzata per ospitare una una progressiva espansione degli signorile del XVII-XVIII secolo. Trabaria ed i domini dei Conti del parte coltivati ed in parte ricoperti grande ruota verticale. insediamenti industriali, talvolta fino Numerosi sono anche i borghi Montefeltro, cerniera tra i di boschi di diversa origine. a lambire i margini della “fascia di medievali che racchiudono possedimenti della Chiesa ed i Accanto ai boschi di roverella e pertinenza fluviale”. elementi di pregio storico ed Ghibellini di Urbino. Salendo da carpino nero, sono largamente Il sistema insediativo di Il paesaggio agrario di fondovalle architettonico come: Campiresi, Urbania si possono cogliere le rappresentati i soprassuoli di origine fondovalle: tra dinamismo che fa da sfondo ai tessuti edilizi, borgo nel comune di Urbania ad stesse immagini acquarellate dal antropica frutto dell’attività di produttivo e conservazione sfuma gradualmente verso i rilievi oggi completamente ristrutturato; pesarese Francesco Mingucci del rimboschimento avviata durante la della memoria storica alto-collinari dell’Urbinate nella Orsaiola, di cui resta solo un XVII secolo oltre ad ammirare un parte settentrionale, mentre nella prima guerra mondiale con la Lungo l’antica strada che in imponente caseggiato in pietra panorama che spazia da San Marino parte meridionale, il M.te Pietralata messa a dimora di un numero prossimità del “vicus” di Calmazzo accanto ad una grande quercia ai Sassi Simone e Simoncello, dal nei pressi di Fermignano e i rilievi elevatissimo di specie di conifere si staccava dalla strada consolare secolare; Palazzo Mucci, che fu , al Nerone e al Catria. del M.te di Montiego a sud di con prevalenza del pino nero Flaminia e risaliva la valle del castello nel bassomedioevo ed è Urbania, costituiscono punti di d’Austria. Metauro verso la “Massa Trabaria”, ancora caratterizzato dalla riferimento visuale ed “elementi Seppur con il contributo di le romane “Tifernum Metaurense” presenza di abitazioni signorili morfologici di frontiera” tra Metauro popolamenti non autoctoni, le (Sant’Angelo in Vado) e tardo rinascimentali; Parchiule e Candigliano. Cesane hanno riacquisito una “Firmidianum” (Fermignano), borgo di sapore toscano con case immagine “boscata” dopo un nonché Casteldurante, di in pietra e vie lastricate in ciottoli; periodo molto lungo dove è fondazione medievale (Urbania), Case Fiume Lungo interamente in prevalso il paesaggio agrario a hanno da sempre costituito pietra a vista; Castello della Pieve seguito dei progressivi importanti riferimenti di Mercatello sul Metauro, già disboscamenti per acquisire aree amministrativi-culturali-produttivi abitato in epoca romana, centro coltivabili. rispetto alla gran parte della media- tipicamente medievale Si può far risalire al periodo di alta Val Metauro. Permangono completamente recuperato ove fu colonizzazione romano l’attività di infatti ancora oggi importanti deciso l’esilo da Firenze di Dante taglio della “foresta vergine” e ad testimonianze ubicate “tra strada e Alighieri; Calpurcio di Sant’Angelo essa si deve proprio l’appellativo fiume”: dalla villa romana di in Vado, piccolo borgo le cui case dell’area naturalistica dal latino Sant’Angelo in Vado al Barco e sono parzialmente crollate ed i “caedere”, ossia tagliare, ad Palzzo Ducale di Urbania, all’antica materiali venduti ma del quale indicare perciò il “luogo in cui si cartiera dei Montefeltro di rimane una piccola cappella in taglia”. Fermignano. arenaria ed un attiguo casale di I borghi che oggi si trovano immersi La significativa antropizzazione che grandi dimensioni oltre alla torre nella boscaglia sono di origine caratterizza l’area già da tempi oggi trasformata ad abitazione rurale. Si segnalano: La Torre che antichi è stata condizionata dalla neogotica. presenta alcune caratteristiche case favorevole ubicazione geografica Interessante è la presenza nel con ancora l’originaria tessitura quale crocevia di scambi, nonché territorio di innumerevoli torri o di muraria in laterizio; Villa la Croce, dalla presenza della forza motrice centri difensivi fortificati che nato come nucleo agricolo e poi dell’acqua . segnano le principali vie di sviluppatosi per la coltura del baco Nonostante quel che scrisse comunicazione e caratterizzano il da seta nella seconda metà del Torquato Tasso nella sua “Canzone paesaggio. A difesa del Ducato, ‘600, che risulta oggetto di un al Metauro” definendo il Metauro un oltre agli avamposti verso il Foglia recente intervento complessivo di fiume più celebre per la fama che tra cui ricordiamo Montefabbri, è recupero urbanistico ed edilizio per la sua ricchezza d’acque, con ancor oggi leggibile uno dopo un lungo periodo di chiaro riferimento alla battaglia strutturato sistema di fortificazioni abbandono, che, al contrario, della II guerra punica, numerosi tra cui: la Torre Cotogna sulla contraddistingue il nucleo di San sono i mulini che si attestano lungo strada che arriva ad Urbino da Pietro in Ardimassa ove resta una il suo corso. Una concentrazione nord, la Torre Brombolona sola abitazione ancora in uso. Ai significativa nei pressi di sull’arteria che la congiunge alla bordi delle Cesane verso Urbino Sant’Angelo in Vado: consolare Flaminia, ed i castelli di lungo il fosso dei Molinelli si trova il Mulino Conte, dotato anche di Cavallino, di Schieti e di San un sistema di tre mulini, inserito frantoio per le olive; il Mulino Pierini Donato, di Peglio lungo le direttrici oggi nel circuito agrituristico “I ancora visitabile; il Mulino occidentali verso l’entroterra. Sentieri del Ducato di Urbino” e Matteucci, in precedenza destinato In particolare si segnala il pessimo legato in passato sempre all’attività ad ospitare le Conce, che di sera stato di conservazione della Torre agricola di queste terre. Quello a veniva collegato ad un generatore Cotogna ed in particolare della valle conserva ancora la struttura elettrico in modo tale da fornire Torre Brombolona, che originaria ed è molto interessante l'illuminazione pubblica alla città probabilmente apparteneva allo dal punto di vista architettonico, (oggi legato alla produzione scomparso castello di Gaifa mentre quello a monte è biologica) ed infine il Mulino del territorialmente legato alla pieve in trasformato stato dal Comune in Sasso. località Canavaccio. centrale idrica e quello di mezzo è

quasi completamente scomparso.

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PAESAGGI AGRARI -NATURALI E INSEDIAMENTI STORICI

A2 - 4 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro SISTEMA DEI BENI BOTANICO -VEGETAZIONALI E STORICO -CULTURALI

A2 - 5 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro STRUTTURA DEGLI ECOSISTEMI

A2 - 6 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro SISTEMA INSEDIATIVO – INFRASTRUTTURALE

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1-Paesaggio altocollinare dell’Urbinate ed in particolare la vallecola del Torrente Apsa di San Donato vista da Torre Cotogna. Sullo sfondo a sinistra il M.te Nerone e a destra 2-Urbania-Il Barco Ducale (foto:www.Panoramio.com); L’antica residenza di caccia dei il M.te Carpegna. (foto:Massimo Spigarelli) duchi di Urbino, ancora oggi risulta inserita in un paesaggio agrario di particolare bellezza in prossimità della confluenza tra il Metauro e il fiume Bottrina ricco di vegetazione ripariale. Il complesso, recentemente oggetto di lavori di restauro, ospiterà i laboratori del Museo civico, attrezzati per corsi di artigianato artistico e ceramica. I laboratori del Museo al Barco Ducale fanno parte del circuito “Museo del Metauro” della Comunità Montana Alto e Medio Metauro, assieme al Museo della Città di Urbino e al Museo di San Francesco di Mercatello sul Metauro (www.urbania- 5-Fermignano: complesso monumentale del “Ponte Romano e Torre Medievale” casteldurante.it) (www.Panoramio.com); Era il centro industriale più importante del Ducato di Urbino con una fiorente economia già nel ‘400 per la presenza della sua famosa cartiera, dei 3-Urbino-centro storico e palazzo ducale visti dalla fortezza di Albornoz mulini e successivamente delle filande. Di particolare interesse l’articolata (foto:www.Panoramio.com);. stratificazione delle opere in prossimità del fiume Metauro: dalle briglie, al ponte, alla Torre, alla ex cartiera e lanificio. Tra le opere più rilevanti di archeologia industriale 4-Università di Urbino, Il Magistero (foto:www.parc.beniculturali.it); Urbino, una delle presenti nel territorio anche le ex fornaci di Urbania ed Urbino e i manufatti connessi città-simbolo della regione ed importante sede universitaria già dagli inizi del XVI° con le miniere di zolfo nelle vicinanze di Schieti in località Miniera, di cui si conservano sec., è riuscita ad esprimere anche nella dimensione contemporanea, interessanti ancora gli originali forni di fusione del materiale. ricerche e realizzazioni nel campo dell’urbanistica e dell’architettura, grazie all’opera di Giancarlo De Carlo. Frutto di un’irripetibile sodalizio tra città e progettista, molteplici 6-Cartiera e molino di Fermignano, particolare del quadro di G. Cialvieri, chiesa di San le opere che spaziano dai Piani Regolatori Generali, al Piano Particolareggiato per il Silvestro in Iscleto, Fermignano (tratto dal libro: “Ruote sull’acqua”-Giovanni Lucerna- centro storico, alle sedi e collegi universitari, al recupero della rampa di Francesco di Bonomia University Press, 2007). Il molino risulta oggi inglobato nella fabbrica e si Giorgio. conservano comunque le opere di derivazione delle acque.

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7-Insediamenti produttivi presso Cà Serafino nel comune di Urbania (immagine da Google-Earth); il rapporto tra gli insediamenti produttivi e le anse fluviali costituisce un tema ricorrente nel quale l’interesse per aree facilmente accessibili compete con la 8-9-10-Cascata del Sasso a Sant’Angelo in Vado (foto:MS); necessità di garantire una fascia di pertinenza all’ecosistma fluviale. Detta anche “Balza del Metauro, con un fronte di 60m (100m da sponda a sponda) ed un salto di 15m, è considerata tra le dieci più grandi d’italia. Inclusa in un’area soggetta a vincolo paesaggistico, di fatto risulta circondata dalla zona produttiva realizzata tra il fiume e la strada statale 73 bis. ai margini del vincolo; Recentemente è stato approvato un progetto per la realizzazione di una minicentrale idroelettrica nel quale si prevede tra l’altro il recupero del “Molino del Sasso”, funzionante fino agli anni ’40, ed attualmente modificato ad uso abitativo. L’antica vasca di carico si trovava ove oggi sorge un “belvedere” in cemento e l’antico canale in robuste tavole di quercia è stato sostituito da una coppia di tubature in cemento tuttora visibili. Nei pressi dell’area industriale è presente anche la chiesa di San Lorenzo in Selvanera, ricostruita nel 1847. L’originaria parrocchia di campagna era la più importante di Sant'Angelo in Vado in quanto possedeva il battistero.

11-Molino del Sasso nella tempera del XVII-XVIII sec.-Palazzo Nardini-Grifoni, 12-Area produttiva lungo la strada SS 73bis tra Urbania e Sant’Angelo in Vado-località Sant’Angelo in Vado (tratto dal libro: “Ruote sull’acqua”-Giovanni Lucerna-Bonomia Santa Maria del Piano (foto:MS); Sullo sfondo Peglio centro di origine romana e University Press, 2007) successivamente castello strategico oggetto di aspre contese tra i Montefeltro, i Della Faggiola e i Brancaleoni di “Castel Durante” (Urbania).

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13-Il tratto rettilineo di fondovalle della strada di comunicazione con la Toscana e 15-Un tratto della recente “Pedemontana-Nsa 70” nei pressi della Chiesa di San 16-Fotoinserimento di parte del tracciato (lotto n.8) della nuova strada di grande l’ tra Sant’Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro (foto:MS); proseguendo per Martino in Selvanera, nel territorio di Sant’Angelo in Vado (foto:MS); La nuova arteria comunicazione “Fano-Grosseto” da completare lungo la valle del Metauro (da Borgo Pace, alle colture agricole si sostituiscono i boschi che diventano sempre più consente un veloce collegamento tra l’Alta valle del Meaturo e l’Alta valle del Foglia www.lavoripubblici.provincia.pu.it); di particolare interesse la reinterpretazione degli imponenti mam mano che ci si avvicina al gruppo dell’”Alpe della Luna” in provincia di (-);.il tratto prima dell’innesto nel tunnel, recuperando parte di spazi interclusi tra la nuova arteria e i “segni preesistenti” della vecchia strada e Arezzo. tracciati preesistenti risulta aderente alla morfologia del terreno. dell’asta fluviale. 14-Alpe della Luna (foto:www.lalocandadeidori.com); “Tutta l'area appenninica, compresa tra il valico di Bocca Trabaria ed il complesso dell'Alpe della Luna, scarsamente antropizzata, riveste una importanza notevole dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. La vegetazione è prevalentemente composta da bosco ceduo; inoltre sono presenti, soprattutto a ridosso del crinale appenninico, faggete e cerreti ad alto fusto. In un impluvio fortemente scosceso, attestato al Poggio del Romito, l'Abetina di Fonte Abeti, che si estende su una superficie di circa venti ettari, 18-Le Cesane (foto:www.sadaf-ps.it); la foresta demaniale tra Urbino e Isola del costituisce l'ultima testimonianza di quelle popolazioni di abete bianco che sino ai Piano, è una imponente opera di rimboschimento intrapresa nel corso della prima secoli XI e XII caratterizzavano, consociate a cerri e a faggi, l'alta valle del guerra mondiale. Il bosco, caratterizzato da numerose varietà di conifere, sta 17-Castello della Pieve (foto:www.panoramio.com); Borgo medievale di particolare Metauro….” (www.cm-urbania.ps.it). In territorio aretino L’Alpe culmina con il M.te dei comunque gradualmente trasformandosi, “cedendo terreno” alle piante autoctone. Il interesse architettonico nei pressi di Mercatello sul Metauro (una delle 18 bandiere Frati (m1453) e diventa Riserva Naturale. territorio, ricco di sentieri, è particolarmente frequentato dagli amanti della mountan- arancioni delle ); Recentemente ristrutturato, rappresenta oggi una bike. Sul versante settentrionale, presso l’ex Monastero di Montebello trova sede il interessante struttura ricettiva orientata a collaborare con Enti ed Associazioni per Museo della cilviltà contadina “Sulle tracce dei nostri padri”, voluto dai fondatori della promuovere anche attività di carattere culturale-ambientale. 20-Manufatto rurale dismesso ed in degrado nell’area collinare a nord di Sant’Angelo Cooperativa “Alce Nero” una delle prime esperienze agro-biologiche italiane. A Mercatello presente anche il Museo e scuola d’Arte dell’artista-scultore Pasquale in Vado nei pressi della pedemontana (foto:MS): il recupero e la reinterpretazione dei Martini (www.pasmart.it) dove si insegnano varie metodologie di lavorazione di siti interessati da manufatti agricoli non più utilizzati, risulta un tema di particolare 19-Borgo medievale “Villa La Croce” (www.edilizia.regione.marche.it) Nucleo rurale di materiali lignei, nonché del marmo, del tufo, del travertino, delle pietre calcaree ed interesse per la progettazione delle “aree non urbane”. interesse storico-architettonico ubicato lungo i versanti meridionali delle Cesane. E’ arenariche ecc.; ferro battuto e lavorazione del rame. stato oggetto di recupero utilizzando anche i finanziamenti della L.R. 33/90.

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21-Ponte ferroviario nei pressi della stazione di Urbino-anni’50 (foto:www.ilmondodeitreni.it); 23-Lamoli di BorgoPace: “Museo dei colori naturali Delio Bischi”; 22-Attività di ripultura del tracciato dismesso in prossimità della galleria tra Fermignano ed Urbino a cura dell’Associazione “Ferrovia valle del Metauro” (foto:www.oasisanbenedetto.it); Presso il chiostro dell’Abbazia Benedettina di San (foto: www.ferroviafvm.it); “…Sul rispristino della Fano Urbino si è creato un movimento oltre che dell’associazione FVM e di alcuni Comuni anche di associazioni Michele Arcangelo-IX secolo.; Questo percorso sulla storia dei colori naturali, ambientalistiche. Una ipotesi che ora riprende fiato con l’indicazione sia pur generica nell’intesa stato regione (1)…. Allo stesso tempo in questi anni è nata anche una posizione costituisce una delle attività della struttura ricettiva “Oasi San Benedetto” che gestisce diversa: che ha molti sostenitori in una parte del mondo ambientalista ed anche in una fascia dei comuni del Metauro: utilizzare la Fano Urbino come pista ciclabile, unendola il Centro di Educazione Ambientale “Natura in Movimento”. Tra i colori naturali si con i tratti dismessi delle vecchia ferrovia proseguendo per il Metauro fino a Borgopace (progetto della comunità Montana) e perché no recuperando qualche tratto dismesso evidenzia il “guado”, l’oro blu del Montefeltro, colore ricavato dalla pianta “Isatis della vecchia Urbino Pergola. Si discute anche di altri ipotesi: di poter costruire un anello metropolitano, Fano, Pesaro, Urbino, che si scontra però con un territorio ampiamente Tinctoria”. Esso veniva usato nella pittura (Raffaello, , Piero della urbanizzato, e le ingenti risorse necessarie, oppure di ripristinare il collegamento per Roma però attraverso Fossombrone – Pergola. C’è in campo inoltre anche il progetto di Francesca), nell’industria tessile, per impreziosire il “rigatino”, l’abito da festa popolare alcune provincie umbro emiliane di collegare Fano con Arezzo, in parallelo con la supestrada, che ancora non c’è….” (www.altrometauro.net) e per la decorazione delle maioliche. Il museo fa parte della rete dei “Musei Partecipati”finalizzata a valorizzare le risorse (1) Nel marzo del 2009 la Fano-Fermignano-Urbino viene inserita nell’Accordo di Sviluppo delle Infrastrutture siglato tra Governo e Regione. della cultura materiale presenti nel territorio della Comunità Montana Alto e Medio Metauro. Fanno parte del sistema anche il museo di “Storia dell’Agricoltura” di Urbania, 27-Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche a Sant’Angelo in Vado “del Carbonaio” a Borgo Pace, dei “Vecchi Mestieri” a Sant’Angelo in Vado e “della (foto:www.mostratartufo.it); In relazione alle caratteristiche dei terreni calcarei e 25-Ttrekking Sentiero delle cinque torri (foto:mostratartufo.it) nella zona di sant’Angelo Stampa” ad Urbino. marnoso-argillosi, l’alta Valle del Metauro è ricca del Tartufo Bianco Pregiato. La in Vado; cittadina, dal 1964 si propone come sede di questa prestigiosa manifestazione. La 26-Canavaccio di Urbino (foto: www.canavaccio.net); Allenamento del gruppo 24-Festa della Ceramica ad Urbania (Foto:www.culturaceramica.it); Già famosa in mostra si svolge nelle ultime tre settimane d'ottobre e nella prima di novembre e podistico “Brombo Runners” tra gli edifici della zona produttiva realizzata nel fondovalle tutto il mondo nel ‘500, la ceramica d’arte dell’antica “Casteldurante” (denominazione rappresenta un “contenitore” di diverse iniziative culturali, gastronomiche, sportive, del Metauro tra il M.te Pietralata e i rilievi delle Cesane. Il nome dell’associazione è di Urbania fino al 1636), anche oggi rappresenta un’attività di rilievo ed una scientifiche e di spettacolo. A Sant’Angelo in Vado è presente inoltre il centro di probabilmente legato alla presenza dell’antica “Torre Brombolona” uno dei principali significativa componente dell’ identità locale. ricerca più importante d’Italia per lo studio e l’applicazione di tecniche di tartuficolura, punti di difesa del Ducato. A conferma del crescente interesse nel territorio verso questa espressione artistica, nel all’avanguardia per le tecnologie di micorizzazione e di certificazione. A fianco del Le manifestazioni agonistiche amatoriali (podistiche e ciclistiche) e il cicloturismo in 2009 ad Urbino giunge alla terza edizione “Keramos”, rassegna di Ceramica centro è presente il Vivaio Forestale Valmetauro che produce ogni anno migliaia di generale rappresenatano un formidabile mezzo di espolorazione del territorio e contemporanea, promossa dal Coordinamento delle Associazioni Ceramiche della piantine tartufigene. (www.comune.santangeloinvado.pu.it) “fruizione lenta” delle risorse paesaggistiche. Provincia di Pesaro-Urbino (“l’Arte in Arte”, “Paolo Sgarzini”, e “ARQE” di Urbino, “Amici della ceramica” di Pesaro, “Amici della ceramica” di Urbania, “Fucina Alchemica” di Fermignano) .

A2 - 11 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro AREE DI PARTICOLARE VALORE NATURALISTICO E PAESAGGISTICO RICONOSCIUTE

A2 - 12 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro ANALISI SWOT

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE Presenza di singolarità geologiche : Permanenza di un sistema articolato di centri e nuclei storici in Situazioni di dissesto-rischio idrogeologico: INFRASTRUTTURE  Balza della Penna –M.te di Montiego buono stato di conservazione:  …… Presenza di insediamenti recenti di fondovalle spesso - Urbino ed i centri di fondovalle dell’alto - Metauro Presenza attività estrattive in territori (Fermignano,Urbania, Sant’Angelo in Vado, Mercatello carenti di luoghi di identità collettiva: Presenza sorgenti solfuree calde-siti di interesse sul Metauro); paesaggisticamente sensibili: -Schieti-Ca’ Gallo-Casinina termale: - Campiresi di Urbania, Palazzo Mucci, Parchiule, Case  ………….. -Mercatale e Caprazzino di Sassocorvaro  Terme di Petriano Fiume Lungo. Permanenza di un sistema articolato di edifici storico- RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E Presenza di situazioni di conflittualità tra la RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E architettonici recentemente restaurati: AL PAESAGGIO RURALE salvaguardia-ricostituzione di naturalità nelle fasce di AL PAESAGGIO RURALE - Chiesa di Sant’Andrea in Primicilio Fenomeno dell’abbandono dei fondi agricoli nell’alta pertinenza fluviale e la localizzazione degli insediamenti Presenza di territori caratterizzati da habitat naturali - Chiesa di San Lorenzo in Selvanera. collina e nel’area montana a favore di una produttivi: borgo agricolo di Villa la Croce borgo di Campiresi di Urbania seminaturali di elevata biodiversità (praterie, boschi); colonizzazione spontanea di specie forestali su  Fermignano, Urbania, Gielle (Peglio), In particolare si rileva una significativa concentrazione di Permanenza fortificazioni, rocche e castelli, torri: seminativi, pascoli e radure con conseguente Sant’Angelo in Vado aree protette-aree Natura 2000 ed aree vincolate  Castello-borgo di Peglio, Castello di Cavallino, di diminuzione di ecotoni e diminuzione di biodiversità paesaggisticamente nelle seguenti “unità di paesaggio”: Schieti, Castel della Pieve a Mercatello sul Metauro, RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO  Alpe della Luna-Bocca Trabaria Castel de’ Fabbri e Lamoli che assieme al distrutto Scarsa gestione attiva del territorio agrosilvopastorale  Le Cesane castello di Bavia difendevano l’Abbazia di Lamoli; torri sul Metauro tra cui la più emblematica è quella di Elevata diffusione dei fenomeni di dissesto idrogeologico RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO Presenza aree residuali di agricoltura montana Fermignano e la ben conservata torre Metola di (erosione e fenomeni gravitativi) Con eccezione del sub Mercatello che faceva sistema con la torre di Monte riscontrabili nelle seguenti situazioni: ambito Montano arenaceo Maio. INTEGRATI O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI  ……………

Presenza di ville storiche e palazzi nobiliari: Scarso ricambio generazionale delle popolazioni rurali e Costante aumento della superficie forestale  Barco di Urbania montane e scarsa propensione all’adeguamento  Villa Isola di Fermignano gestionale, strutturale e produttivo (es. forme di Apprezzabile sviluppo della superficie silvopastorale  Ca’ Dolcini gestione associata) pianificata  Cal Piccino Presenza di formazioni a prevalenza di conifere Permanenza di aree archeologiche: Elevata diversità del paesaggio vegetale alloctone (rimboschimenti invecchiati e per lo più  Villa romana di Sant’Angelo in Vado;

 Mont’Elce di Fermignano luogo della storica battaglia monospecifici e geometrici) Particolarmente nel sub Elevata diversità della morfologia del territorio fra romani e cartaginesi. ambito delle Cesane Permanenze sistema conventi e abbazie ubicati in siti di Qualità e diffusione del paesaggio forestale particolare pregio paesaggistico: Frammentazione e dispersione delle unità produttive e Elevata presenza di aree naturali protette e siti Rete  Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli; ridotta dimensione aziendale Natura 2000 ed aree floristiche protette  Pieve di San Cassiano in adiacenza del castello di Cavallino; RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Convento dei Cappuccini e Santuario di Battaglia di Presenza di realtà associative in ambito silvo-pastorale  Fenomeno dell’abbandono di insediamenti minori, di Urbania (usi civici e cooperative) torri o di mulini: Permanenze sistema dei mulini ed altri edifici d’archeologia  borgo di San Pietro in Ardimassa analogo a Villa Offerta diversificata di risorse naturali ed ambientali e industriale: la Croce prodotti agricoli e forestali di qualità  Mulino ed ex fornace ad Urbania, ex cartiera-lanificio  borgo di Sant’Andrea e di La Valle sotto il monte Carotti a Fermignano, ex Fornace Volponi ad Urbino Cerrone nella Valle della Tana che furono Diffusa attrattività turistica del territorio  Sistema di mulini tra Urbino e le Cesane tra cui Mulino popolati durante la II guerra mondiale dagli Molinelli; mulino di Pierini visitabile a Sant’Angelo in abitanti di Mercatello; Vado; mulino ristrutturato ad uso abitativo privato a  borgo di Orsaiola di Urbania; Calariccia di Urbania;  le miniere di zolfo a Schieti.  torre Brombolona;  mulino del Sasso. Riutilizzo degli edifici storici come il Mulino della Ricavata di Urbania oggi adibito ad agriturismo o l’Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo oggi sede del Museo dei colori naturali.

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE INFRASTRUTTURE

RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO

RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO

INTEGRATI O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI

A2 - 13 Ambito A2 - L’Urbinate e l’Alta Valle del Metauro

OPPORTUNITÀ MINACCE

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA GEOLOGICO Fruizione turistica delle zone di interesse geologico RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE evidenziate già dal PPAR - PRG adeguati. Creazione di un sistema integrato di sviluppo turistico INFRASTRUTTURE ……. legato all’offerta culturale del territorio tramite lo studio RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E di percorsi turistici articolati che mettano in relazione gli AL PAESAGGIO RURALE Frammentazioni ecologiche ed “alterazioni elementi storici come l’Abbazia di San Michele Arcangelo Realizzazione potenziale di infrastrutture tecnologiche paesaggistiche” riferibili alle nuove infrastrutture RIFERIBILI , IN PREVALENZA, AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E a Lamoli con i musei tradizionali di: ed impianti per la produzione –distribuzione di energia stradali di principale connessione territoriale: AL PAESAGGIO RURALE  Museo di Storia dell’agricoltura di Urbania , in territori paesaggisticamente sensibili:  Completamnto E 78 Fano-Grosseto Valorizzazione delle fasce di pertinenza fluviali a favore Museo del carbonaio di Borgo Pace,  Impianti eolici nelle praterie montane In particolare si evidenzia la necessità di ri- della continuità ecologica e come occasione di ecc…(www.museipartecipati.net)  Antenne e ripetitori… caratterizzare formalmente e funzionalmente le aree connessione funzionale “soft” dei sistemi insediativi: limitrofe i nuovi svincoli, (varianti PRG ccordinate da  Es. alto corso del Metauro: insediamenti di Permanenze di elementi puntuali che potrebbero essere Scarsa consapevolezza nelle popolazioni urbane della piano strategico intercomunale) nonché le principali Fermignano-Urbania-Sant’Angelo in vado, messi a sistema come i mulini del Metauro fra gestione attiva sostenibile delle risorse aree di cantiere per le quali non sia previsto il ripristino Mercatello; Sant’Angelo in Vado ed Urbania o la torre Brombolona agrosilvopastorali e ambientali ante operam. con la Pieve di Gaifa ed i borghi rurali minori con i Promozione della gestione silvopastorale sostenibile mulini vicino al Urbino. Aumento del pericolo e rischio idrogeologico a causa del RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO attraverso la gestione attiva delle risorse l’incuria o della non realizzazione delle sistemazioni

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE idraulico-agrarie e forestali RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO Promozione della multifunzionalità delle aziende agricole INFRASTRUTTURE ed agrosilvopastorali Valorizzazione turistica della rete delle strade statali- Colonizzazione spontanea di specie forestali su

provinciali “di crinale” di particolare interesse seminativi, pascoli e radure con conseguente INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI Aumento della produzione e consumo di biomasse panoramico finalizzata alla realizzazione di punti di sosta diminuzione di ecotoni e diminuzione di biodiversità forestali per usi energetici, edilizi e civili attrezzati in luoghi panoramici:  ….. Aumento della superficie agrosilvopastorale priva di Contributo ad un controllo del carico antropico turistico Valorizzazione turistica della rete delle strade statali- gestione e relativi problemi ecologici, socioeconomici e nei siti ambientalmente sensibili da parte di altre aree provinciali “di fondovalle” finalizzata alla realizzazione culturali (aumento rischio incendi, dissesto del territorio ad elevato valore artistico, storico, di strutture polifunzionali per la sosta “all’aperto” , il idrogeologico, fitopatie , invecchiamento dei boschi misti culturale, architettonico e naturalistico (sviluppo di marketing di prodotti tipici e l’informazione sulla storia e con perdita di biodiversità, perdita di produzioni pacchetti ad offerta turistica integrata) la cultura dei luoghi: agrosilvopastorali tipiche, tradizioni e saperi locali ecc.)

 ….

Valorizzazione turistica della rete delle strade vicinali e Aumento della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti legnosi o comunque da della rete dei sentieri (trekking pedonale-ciclabile- equestre): zone distanti dalle trasformazioni e dall’utilizzo  ……….. Perdita di maestranze locali e conoscenze tradizionali RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO per le produzioni e la gestione silvopastorale e loro sostituzione con manovalanza straniera con scarsa formazione e rispetto delle norme in materia di RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO sicurezza e previdenza

INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI RIFERIBILI . IN PREVALENZA . AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Sviluppo di insediamenti recenti ed aree industriali

attorno ad edifici monumentali.

Perdita di insediamenti minori.

Perdita dei valori identitari rintracciabili negli elementi storici architettonici sparsi (torri storiche come la Brombolona, mulini in stato di ruderi).

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