Capitolo 6 Soleggiamento e radiazione solare Chi non conosce il fascino della montagna? Non brilla essa, quasi sempre, di luce meravigliosa, anche d'inverno, quando nelle nebbiose pianure il cielo è quasi sempre plumbeo? (QUARANTA, 1923)

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6 Soleggiamento e radiazione solare: alta valle luminosa, bassa valle più opaca

• L'orientamento medio Ovest-Est della valle delinea un versante ben soleggiato in sinistra (adret) e uno più ombroso (envers) in destra orografica: alcuni paesi alle falde dell'Orsiera-Rocciavré (, , Mattie, Meana...) d'inverno vedono poco o nulla il sole. • Rispetto alla pianura torinese, la Val di Susa è più solare d'inverno (meno nebbie) e più nuvolosa d'estate (nubi cumuliformi diurne soprattutto sulle montagne della bassa valle). • La bassa valle risente spesso delle foschie padane, con cieli meno limpidi rispetto alle atmosfere più trasparenti dell’alta valle (Cesana, ), simili a quelle della Provenza e del Briançonnais. • Prime misure di radiazione solare in Val di Susa nel 1958 all'Istituto “Vezzani” di Sauze d'-Richardet, circostanza rara all'epoca sulle Alpi, ma in seguito interrotte (in anno sconosciuto); rete di piranometri più organizzata, e tuttora attiva, a partire dal 1988 con ARPA Piemonte. • A Sauze d'Oulx si contano circa 2100 ore soleggiate all'anno, similmente ad Aosta, ma molto meno che a Briançon (circa 2700 ore). • Susa riceve in media una quantità annua di radiazione solare equivalente al contenuto energetico di 117 litri di gasolio per metro quadrato di superficie orizzontale. • Il potenziale di produzione fotovoltaica annua è di circa 1300 kWh/kWp (chilowatt di picco), tra i più elevati delle Alpi italiane.

Pagina a fronte: La luce dell'adret e l'ombra dell'envers giornata radiosa il La durata del soleggiamento e la quantità di radiazione 22.02.2014 all'Alpe solare sono elementi meteorologici misurati con relativa Balmetta (1507 m, ). Gli antici- rarità, eppure rivestono grande importanza nei processi cloni invernali regala- atmosferici e climatici, inoltre condizionano le caratteri- no spesso atmosfere stiche dei suoli, la persistenza del manto nevoso, lo svi- ben più trasparenti all'interno delle Alpi luppo della vegetazione e l'utilizzo umano del territorio. che in pianura Sono condizionati da fattori geografici (forma dei rilievi ed (22.02.2014, f. DCB).

Duemila anni di clima in Val di Susa 117 Capitolo 6 Soleggiamento e radiazione solare

Dato l'orientamento Ovest-Est della valle, una marcata diffe- renza di irraggia- mento solare si sviluppa tra i due versanti - esposti a Adret soleggiato Nord e a Sud - so- prattutto nei mesi tra novembre e febbraio. Nella serena giornata dell'11.11.2009, guardando dalla Sa- cra di San Michele verso il Rocciamelo- ne, si notano le lun- Envers ombroso ghe ombre proiettate anche a mezzogiorno dalla dorsale Pian dell'Orso - Col Bione esposizione dei versanti) e meteorologici (presenza o meno sull'envers e sulle zone ai piedi del ver- di nuvolosità e foschie). sante, tra Chiusa di Per quanto riguarda il ruolo del rilievo, in Val di Susa, San Michele e Vaie. così come in gran parte delle valli alpine piemontesi dal Sul lato opposto (a- dret), il sole splende Gran Paradiso al Cuneese, l'orientamento medio dell'asse invece per almeno 6 vallivo da Ovest a Est fa sì che il versante sinistro oro- ore (f. LM). grafico sia ben soleggiato in ogni stagione (adret, in dia- letto franco-provenzale), mentre il destro è assai più ombroso, soprattutto nei mesi invernali (envers). Nella pagina a fron- Infatti le differenze tra i due versanti sono partico- te, carte della radia- larmente amplificate e vistose nelle settimane intorno al zione solare teorica (in assenza totale di Solstizio d'Inverno, quando i fortunati paesi e le borgate nubi) ricevuta da montane sui pendii rivolti a Sud (in particolare quelli da ogni punto della Val ad ) godono di 6-8 ore di soleggia- di Susa nelle giorna- te dei solstizi d'esta- mento nei giorni sereni, mentre alcune località alla base te e d'inverno. Valori dei versanti Nord dell'Orsiera-Rocciavré, tra la Sacra di in kWh/m2 modelliz- San Michele e Meana di Susa, nella seconda metà di di- zati considerando cembre non vedono un minuto di sole (carte della radia- esposizione e pen- denza dei versanti. zione solare nella pagina accanto). Evidente l'ampio di- vario tra i versanti Alta valle, il solarium delle Alpi piemontesi. esposti a Nord e a Sud soprattutto in Bassa valle, un'estate nebbiosa inverno (dis. G. Ric- Quanto alla durata complessiva del soleggiamento reale ciardi/SMI, basato durante l'anno (eliofania assoluta), l'unico dato su BDTRE - base cartografica di riferi- rintracciato in letteratura è quello citato da MOLTONI et al. mento - 2017 - Ra- (1962) e relativo alla stazione di Sauze d'Oulx-Richardet, pari ster B/N 1:10.000). a 2102 ore totali nel 1961, anno definito peraltro “non certa-

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L'alta Val di Susa, mente eccezionale” quanto a brillantezza, e nonostante la molto interna alle Al- parziale schermatura mattutina del sole da parte del Monte pi e per questo più difficilmente raggiun- Genevris (2536 m) a oriente. A Torino la nuvolosità ta dall'umidità e dal- dell'annata risultò intorno alla media di lungo periodo. la caligine padana Dunque possiamo assumere questo valore come rappre- rispetto alla bassa valle, si distingue per sentativo del soleggiamento normale in alta Val di Susa, il soleggiamento ge- paragonabile a quello di altre zone intralpine che benefi- neroso (almeno 2100 ciano di atmosfere asciutte e solari (medie di 2094 ore a ore/anno) e per la trasparenza Sion e 2188 ore ad Aosta) rispetto alle umide e nuvolose Pre- dell'atmosfera. Una alpi e alla più nebbiosa pianura (all'aeroporto di Caselle, caratteristica che media di 1988 ore), tuttavia sensibilmente inferiore al so- l'accomuna alle vici- leggiamento eccezionale (circa 2700 ore/anno) che caratte- ne valli francesi del Briançonnais e del rizza la non lontana conca di Briançon, appena al di là del Queyras. Monginevro. Nel riquadro, una Inoltre corrisponde a poco meno della metà del soleggia- cartolina di promo- zione turistica di mento astronomico teorico che si avrebbe in totale assenza Bardonecchia degli di nubi e dell'orizzonte montuoso. Anni Venti del Nove- DEVOTO (1925) indicò alcuni dati acclusi all’istanza presentata cento, che mette in rilievo la solarità in- dal di Bardonecchia per ottenere il riconoscimento di vernale del luogo. Il “stazione di cura-soggiorno-turismo”, sottolineando il clima numero di giorni se- solatio e salubre della località: nel trimestre dicembre-febbraio reni e ore soleggiate (media 1922-23), 47 giorni sereni su 90, e 384 ore totali di so- differisce leggermen- te da quanto riporta- le, ma non sono riportati i valori annui. to in DEVOTO (1925). Passando alla radiazione solare globale - parametro fi-

Les Grandes Alpes ensoleillées L'alta Val di Susa si trova al confine con “les Grandes Alpes ensoleillées”. È questo il titolo di un bel volume illustrato dei geografi francesi Paul e Germaine Veyret (ed. Arthaud, 1970), che così battezzano le aree comprese tra gli Ecrins e il Mercantour. Come evidenziò in una recensione dell'opera il loro collega Georges Chabot, la regione segna l'incontro tra la grande montagna, che assicura la presenza della neve, con il sole, il più brillante di tutte le Alpi, che permette la vita umana fino ad altitudini elevate.

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Medie mensili della Radiazione solare globale mensile (media 2004-2017) radiazione solare globale a Bardonec- 800 Susa 5096 MJ/m2 chia-Prerichard, Bardonecchia 5004 MJ/m2 Susa-Pietrastretta 700 4544 MJ/m2 (dati ARPA Piemonte) 600 e Moncalieri-Collegio Carlo Alberto (dati 500

2 SMI), periodo comune m 400 2004-2017. MJ/ 300 In quasi tutti i mesi le stazioni interne al- 200 la Val di Susa ricevo- 100 no maggiori quantità di radiazione solare 0 rispetto alla pianura Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic in virtù dell'atmosfe- ra più trasparente. Solo in luglio e ago- Susa - Pietrastretta (520 m) Medie ed estremi giornalieri sto i valori tendono della radiazione solare globale (1990-2017) ad allinearsi a causa

35 della maggiore pre- senza di nubi cumu- 30 media liformi a sviluppo minimi diurno sopra le Alpi. 25 massimi

2 20 Medie ed estremi giornalieri della ra- MJ/m 15 diazione solare glo- 10 bale a

5 Susa-Pietrastretta (periodo 1990-2017, 0 dati ARPA Piemonte). c v pr -ott -di -set

-giu -lug I giorni autunnali e -a -no -gen -ago 1 -mar 1 1 1 1 1-feb -mag 1 1 1 1 1 1 invernali più oscuri, con nubi compatte e sicamente più significativo rispetto all'eliofania - ad ecce- precipitazioni, ricevo- no dosi quasi nulle di zione dei dati rilevati a Richardet dal 1958, esperienza radiazione (tondini inconsueta per l'epoca sulle Alpi e purtroppo in seguito azzurri), mentre in interrotta, le prime misure in Val di Susa sono disponibili quelli perfettamente dal 1988 con l'installazione del piranometro ARPA Pie- sereni di giugno, ge- neralmente in situa- monte al Lago Pilone, cui seguirono quelli di Susa-Pie- zioni di eccezionale trastretta, Bardonecchia-Prerichard e Oulx-Gad (1990), limpidezza da föhn, -Grangia, Borgone e -Le Selle (1991), si giunge a 30-33 MJ/m2 (tondini ros- Cesana-Colle Bercia (1996), Bardonecchia-Melezet (2002) si), ovvero 8-9 e Bardonecchia-Pranudin (2005). kWh/m2, quantità Confrontando l'andamento medio della radiazione globale equivalente al conte- ricevuta mese per mese a Moncalieri-Collegio Carlo nuto energetico di circa un litro di gaso- Alberto (SMI), Susa-Pietrastretta e Bardonecchia-Preri- lio per ogni metro chard nel periodo comune 2004-2017, si nota che le due quadrato di territorio.

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Aria più mite, secca e limpida

Aria fredda e torbida

Densa foschia entro stazioni interne alla Val di Susa sono quasi sempre più uno strato di inversio- radiose di quella di pianura a causa della maggiore tra- ne termica durante un'alta pressione in- sparenza dell'atmosfera, con meno foschia e particolato vernale (Collombardo, inquinante, e divari maggiori si stabiliscono soprattutto 09.02.2008, f. DCB). d'inverno per la rara presenza di nebbie e strati nuvo- (In basso) Una coltre di strati invade losi bassi entro la catena alpina. Solo nei mesi tra luglio e l'imbocco della valle e settembre le differenze con Moncalieri si attenuano, poi- lascia emergere solo ché la minore torbidità dell'aria di Susa e Bardonecchia è la vetta del Musiné, situazione frequente controbilanciata dai più folti cumuli a sviluppo pomeri- soprattutto con cor- diano sopra le montagne, che - alimentati dalle vigorose renti da Est a bassa brezze termiche estive - attenuano la radiazione solare. quota (vista dalla Sa- I totali annui confermano la supremazia radiativa alpina cra di San Michele 2 2 il 03.01.2016, con 5096 MJ/m ricevuti in media a Susa e 5004 MJ/m f. F. Borrelli). a Bardonecchia, rispetto ai 4544 MJ/m2 di Moncalieri.

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Ci si aspetterebbe in verità una radiazione solare ancora più generosa a Bardonecchia che a Susa per la luminosità dell'atmosfera più accentuata in alta valle, simile a quella che caratterizza le valli intralpine della Pro- venza e del Briançonnais, ma in questo caso è probabilmente la maggiore schermatura da Susa parte dell'orizzonte montuoso a contenere leggermente i valori medi di Bardonecchia. Concentrandosi sulla situazione di Susa, e analizzando l'andamento dei valori medi, mi- nimi e massimi giornalieri durante l'anno (p. 121), si osserva come i giorni mediamente più radiosi siano quelli di fine giugno (24,1 MJ/m2 il 30), quelli più bui si collocano invece a fine dicembre-inizio gennaio (4,3 MJ/m2 il 2 Foresto gennaio). Quanto agli estremi, alcune giornate di giugno particolarmente traspa- renti hanno ricevuto fino a 32,6 MJ/m2 (7 e 16 giugno 2017), mentre in situazioni invernali particolarmente oscure, sotto spessa nuvolosità e precipitazioni, sono giunte quantità di radiazione quasi nulle (in alcuni casi i valori di 0,0 MJ/m2 sono attribuibili però all'occultamento del sensore radiometrico da parte della neve). Almese

Ferrera Cenisio Energia solare: una miniera inesauribile per la Val di Susa Provando a tradurre in termini più pratici questi dati, Susa riceve in media una quantità annua di radiazione solare equivalente al contenuto energetico di 117 litri di gasolio per metro quadrato di superficie orizzonta- le (circa il 10% in più rispetto alla pianura to- rinese). Ferrera Cenisio Una vera e propria “miniera” di energia rinno- vabile, che rende favorevole e conveniente l'installazione di pannelli fotovoltaici: il Pho- tovoltaic Geographical Information System del Joint Research Center (European Commission, http://re.jrc.ec.europa.eu/) segnala per i

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L'efficace soleggia- versanti assolati della Val di Susa una producibilità me- mento della Val di dia annua dell'ordine di 1300 kWh per ogni kWp (chilo- Susa rende conve- niente l'installazione watt di picco) installato, valore tra i più elevati delle Alpi di pannelli fotovoltai- italiane: ciò significa che un impianto di 2 kWp, o appena ci. Un impianto da 1 superiore, in questa zona è sufficiente a soddisfare i kWp (chilowatt di picco) di potenza è in fabbisogni elettrici complessivi di una famiglia media grado di generare in (circa 2700 kWh/anno). Per confronto, in zone ben più media circa 1300 nuvolose e ombrose soprattutto delle Alpi orientali, si kWh di energia elet- scende sotto i 900 kWh/kWp, e per ottenere la stessa trica all'anno (f. LM). produzione occorre un impianto di circa 3 kWp. Le atmosfere della zona interna della Nuvolosità: cieli azzurri invernali e cumuli estivi valle sono più azzur- re e limpide rispetto Pochissimi sono i dati sulla nuvolosità, parametro che in ai cieli bianchi e grigi genere veniva stimato a vista in pochi osservatori storici che prevalgono avvi- in passato, a ore fisse, e oggi non rilevato dalle comuni cinandosi alle Prealpi e alla pianura, dove stazioni automatiche. Anche in questo caso per la Val di d'estate le foschie si Susa facciamo riferimento a MOLTONI et al. (1962) e alla combinano con il cal- località di Richardet. Nel brevissimo periodo 1959-61 ri- do afoso ("tuf" in pie- sulta una nuvolosità media annua di 4,1 decimi di cie- montese). lo coperto (ovvero circa metà del cielo occupata da nubi), con distribuzione mensile simile a quella delle precipita- zioni (vedi p. 125): minimi pressoché equivalenti in inverno ed estate (3,5 decimi in febbraio, 3,3 decimi in

124 Duemila anni di clima in Val di Susa Soleggiamento e radiazione solare Capitolo 6

Nuvolosità media Sauze d'Oulx - Richardet: nuvolosità media mensile (1959-1961) mensile a Sauze in decimi di cielo coperto d'Oulx-Richardet, in (da Moltoni et al., 1962) decimi di cielo coper- 6 to (periodo 1959-61). Media annua: 4,1 decimi perto) 5 Primavera e autunno sono le stagioni più 4 grigie (e piovose) a causa delle frequenti 3 perturbazioni atlanti- che e mediterranee, dia (decimi cielo co 2 mentre i mesi centra- me li dell'inverno e 1 dell'estate sono più anticiclonici e meno Nuvolosità 0 nuvolosi. Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic luglio), i periodi più sereni dell'anno grazie alla più fre- Nelle ore centrali del- le giornate estive le quente presenza di anticicloni, e massimi in primavera brezze termiche in ri- (4,5 decimi in marzo) e soprattutto in autunno (5,1 in salita dalla pianura ottobre) per le ricorrenti perturbazioni atlantiche e me- trasportano aria umida che risalendo diterranee. i versanti si raffred- Dati più capillari avrebbero permesso di distinguere la da e genera la con- maggiore nuvolosità della zona prealpina al confine densazione del vapore in folte nubi con la Val Sangone e la Val di Viù, più soggetta sia a nubi cumuliformi, mentre basse invernali sia a compatti banchi di cumuli nei po- il cielo sopra il fon- meriggi estivi (area dove tuttavia nemmeno attualmente dovalle resta talora sono disponibili dati, né di nuvolosità, né di radiazione sereno (23.08.2014, dalle Grange Marzo solare), rispetto ai cieli più durevolmente sereni di verso la dell'alta valle, al riparo dall'umidità padana e marittima. bassa valle, f. DCB).

Brezze diurne di valle: risalita aria umida e condensazione in cumuli sui versanti

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