[email protected] Barbara Agosti Intarsi Dell’Aretino Nella Torrentiniana 158 Fausto Nicolai Gli Esordi Romani Di Antonio Pomarancio

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Prospettiva@Unisi.It Barbara Agosti Intarsi Dell’Aretino Nella Torrentiniana 158 Fausto Nicolai Gli Esordi Romani Di Antonio Pomarancio PRivriso taspetdi storiatdi evall’arte antica e moderna Nn. 141-142, Gennaio-Aprile 2011 Sommario Università degli Studi di Siena Saggi: Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ Centro Di della Edifimi srl Clemente Marconi L’identificazione della ‘Dea’ di Morgantina 2 Rivista fondata da Valentino Anselmi Michele di Matteo tra Bologna, Venezia e Siena. Alcune Mauro Cristofani e Giovanni Previtali. nuove proposte e un’ipotesi di riordino cronologico 32 Redazione scientifica: Alessandro Angelini Per la cronologia del dittico dei Montefeltro di Piero Fiorella Sricchia Santoro, direttore della Francesca 59 Francesco Aceto, Benedetta Adembri, Paolo Parmiggiani Sulla giovinezza di Andrea di Pietro Ferrucci: Jacopo Giovanni Agosti, Alessandro Angelini, d’Andrea del Mazza e il monumento di Marco Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini, Albertoni in Santa Maria del Popolo a Roma 73 Luciano Bellosi, Evelina Borea, Francesco Caglioti, Laura Cavazzini, Lucia Faedo, Elisa Garofolin Un episodio di devozione alghense: il pontile di Santa Aldo Galli, Carlo Gasparri, Adriano Maria in Vanzo a Padova 86 Maggiani, Clemente Marconi, Marina Martelli, Anna Maria Mura , Vincenzo Alessandra Pattanaro I pittori di Ercole II a Belriguardo: modelli giulieschi Saladino, Fausto Zevi. e tradizione vitruviana 100 Segretari di redazione: Benedetta Adembri, Alessandro Bagnoli. Consulenti: Contributi: Paola Barocchi, Sible de Blaauw, Maria Elisa Micheli Apollo citaredo davanti al tripode su un rilievo Caroline Elam, Michel Gras, Nicholas Penny, marmoreo della raccolta Baldassini-Castelli 124 Victor M. Schmidt, Carl Brandon Strehlke, Andrew Wallace-Hadrill, Paul Zanker. Santina Novelli Sulla committenza e il contesto del monumento Redazione: funebre per Gastone della Torre di Tino di Camaino 132 Università degli Studi di Siena, Alessandro Delpriori Per Firenze in Valle Oblita. Due ‘Crocifissi’ Dipartimento di Archeologia di Benedetto da Maiano 145 e Storia delle Arti via Roma 56, 53100 Siena, Stefano Martinella Note sulle incorniciature di due pale gaudenziane 153 e-mail: [email protected] Barbara Agosti Intarsi dell’Aretino nella Torrentiniana 158 Fausto Nicolai Gli esordi romani di Antonio Pomarancio. Il contratto Direttore responsabile: del 1598 per gli affreschi della cappella dei ‘Vignaroli’ Fiorella Sricchia Santoro in Santa Maria della Consolazione 164 © Copyright: Centro Di, 1975-1982. Dal 1983, Centro Di della Edifimi srl, Silvia Conte Novità su Francesco Bellone, copista e scultore Lungarno Serristori 35, 50125 Firenze. nella Milano di Federico Borromeo 168 ISSN: 0394-0802 Stampa: Alpi Lito, Firenze, dicembre 2012 Pubblicazione trimestrale. Libri e mostre: Un numero € 26 (Italia e estero). Arretrati € 29. Marina Martelli L’Oriente nel collezionismo. Atti del Workshop Abbonamento annuo, 4 numeri ‘Il collezionismo di antichità classiche e orientali € 100 (Italia), € 150 (estero). C.c.p. 53003067. nella formazione dei musei europei’ (Fr ascati, Scuderie Aldobrandini, 13-14 dicembre 2010) , Distribuzione, abbonamenti: a cura di B. Palma Venetucci 175 Centro Di della Edifimi srl via de’ Renai 20r, 50125 Firenze, telefono: 055 2342668, fax: 055 2342667, [email protected] English Abstracts 182 www.centrodi.it Autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 2406 del 26.3.75. Iscrizione al Registro Operatori di Comunicazione n. 7257. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana residente già entro il 1512 a Venezia dove Poco più avanti, ancora entro la biografia Intarsi dellʼAretino risulta ancora attivo nel 1553, che Vasari dedicata a Carpaccio, spicca, tra le brevi nella Torrentiniana menziona di passaggio in fondo alla Vita notizie riservate agli artisti bresciani, Barbara Agosti miscellanea “di Carpaccio et altri pittori dopo Civerchio e Romanino, la citazione veniziani” collocata quasi alla fine della tutta superlativa di un altro maestro con - seconda età, e che è per la maggior parte temporaneo, “Alessandro Moretto, dilica - costitutivamente frutto dell’esperienza tissimo ne’ colori et amicissimo della dili - del viaggio in Veneto del 1541-42. Di genzia”. 10 Questa tutt’altro che ovvia Simone Bianco la Torrentiniana si limita a apertura su Moretto dipende ancora dal - ricordare che: l’Aretino, che in una lettera a Giorgio del “elettasi la stanza in Vinegia, fece continua - 1543, apparsa nel terzo libro uscito nel mente qualche cosa, come alcune teste di ’46, aveva lodato un proprio ritratto, marmo mandate in Francia da’ mercanti veni - dipinto dal “Moretto Bresciano, ne’ la pit - ziani”. 5 tura spirito diligentissimo”, 11 ritratto che Vasari sembra evocare qui quel genere di Pietro Aretino aveva intenzione allora di busti insieme rigorosamente e nostalgica - mandare in regalo a Cosimo, perorando È da tempo ben noto come Vasari per la mente all’antica, sulla scia di Tullio e presso il duca la causa di Vasari, il quale composizione della Vita torrentiniana di Antonio Lombardo, per i quali lo scultore invece ancora per un decennio avrebbe Giulio Romano abbia largamente attinto, più si era distinto sulla scena artistica ambíto del tutto invano ad essere chiama - oltre che agli appunti delle proprie dense lagunare, come i cosiddetti ‘Cesari’ del to alla corte medicea. Questo ritratto del - giornate mantovane del 1541, ad una let - Louvre o la ‘Testa femminile’ ora a Was - l’Aretino, che è oggi considerato perduto, tera, senza data, indirizzata a Giulio da hington, la cosiddetta ‘Cleopatra’ di verrà rivogato l’anno dopo, 1544, magni - Pietro Aretino ed edita nel suo secondo Edimburgo o la ‘Testa imperiale’ del Kun - ficato per il suo vivido naturalismo, come libro delle lettere uscito a Venezia nel sthistorisches Museum di Vienna (fig. 1), omaggio al duca di Urbino, “rifugio vero 1542. 1 Di lì Vasari trasse l’ incipit della opere di Simone in cui gli specialisti de le miserrime virtù d’Italia”; 12 il regalo biografia, che è insieme chiave di lettura hanno letto la “transizione in scultura inviato a Guidubaldo II Della Rovere, per dell’artista, con l’immagine assai efficace dalla ritrattistica idealizzata dei Lombardi un breve tratto guardato da Vasari e da dell’allievo di Raffaello che aveva trasfor - a quella naturalistica della seconda metà Pietro come possibile mecenate su cui mato Mantova in una nuova Roma, e con del secolo a Venezia”. 6 puntare, seguiva di poco l’invio a lui riprese puntuali, tra cui la definizione Simone, registrato da Vasari come fioren - (1542) da parte del medesimo Aretino di felicissima e celeberrima della maniera di tino ma in verità, a quanto si apprende dal due copie di mano di Giorgio ricavate Giulio “anticamente moderna, e moder - suo testamento del 1547, proveniente dal dalle invenzioni michelangiolesche della namente antica”, formula che già Pietro contado di Arezzo, era solito firmarsi con ‘Leda’ e della ‘Venere e Amore’, e la aveva adoperato nella propria lettera, al un’erudita traslitterazione del proprio dedica al duca di Urbino della commedia plurale, per i grandiosi “concetti” elabo - nome in caratteri greci nella quale si qua - intitolata Lo ipocrito. 13 rati dal pittore. 2 Pure ben riconosciuta è la lificava “veneto”, come appare ad esem - Un altro caso che colpisce è quello di derivazione di alcune precise definizioni pio sul retro del busto di Vienna. 7 La Girolamo da Treviso, artista di cui Vasari adoperate nel ’50 per il ‘Giuliano de’ conoscenza che nella Torrentiniana Vasa - a Bologna, mentre si lasciava stregare da Medici’ della Sagrestia Nuova da una let - ri ha di questo scultore è palesemente Parmigianino, aveva potuto vedere di per - tera di Pietro a Giorgio, in cui gli stessi indiretta, e la succinta notizia su Simone sona varie opere, e che è richiamato in più termini erano stati riferiti però al model - Bianco è infatti una fedele ripresa da un punti della Torrentiniana. Nella Vita di letto in cera preparato da Michelangelo brano della lettera dell’Aretino allo stesso Peruzzi è molto elogiata la ‘Natività’ per la testa del ‘San Damiano’, che Vasa - Simone, datata 1538 e pubblicata nel cita - dipinta per Battista Bentivoglio da Girola - ri aveva ricevuto dal duca Alessandro de’ to volume del ’42, una lunga lettera bur - mo sulla base del modello “di chiaro Medici e che a sua volta aveva spedito in lesca da cui Giorgio cavò l’unica infor - oscuro” preparato dall’artista senese dono all’amico a Venezia. 3 Accanto a que - mazione di carattere storico-artistico che durante il suo soggiorno a Bologna nei sti, altri casi mostrano come Vasari abbia vi fosse contenuta, l’esistenza appunto di primi anni venti, ovvero rispettivamente rastrellato l’epistolario dell’Aretino, via “teste” marmoree di mano di Simone la tavola della National Gallery di Lon - via che ne veniva approntata l’uscita a Bianco “che i Cinàmi [cioè i rinomati dra, e il foglio di grande formato conser - stampa dei primi libri, ricavandone noti - mercanti attivi a Venezia] mandarono al vato nella stessa sede, e qui chiaramente zie, giudizi ed intere espressioni che ven - re di Francia”; 8 tale informazione venne l’intonazione positiva con cui Vasari nero progressivamente rifusi nella tessitu - quindi incastonata in quella biografia- ricorda Girolamo – dettata dall’aggancio ra di diversi brani della prima edizione ombrello che è la Vita intitolata a Carpac - con la cultura classicista e romana incar - delle Vite . Si tratta, mi pare, di veri e pro - cio ma estesa in realtà a coprire un intero nata da Peruzzi – 14 è uno dei tanti episo - pri intarsi montati nel testo del ’50 e che, capitolo del rinascimento tra il Veneto e la di che mostra
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