Mappa di Comunità di Castelnovo ne’ Monti

Quaderno Gruppo B L'identità attuale e le proposte per il futuro

Il gruppo che ha costruito questa mappa di comunità è stato composto da 14 persone tutti residenti a Castelnovo o utilizzatori costanti di esso. La maggior parte del gruppo è testimone fodamentale di memoria locale, portatore di conoscenze della storia del paese e del territorio che ne permettono una rappresentazione sotto forma di paesaggio anche in un arco storico non recente. Ci si è riuniti a partire dal 5 ottobre fino all'11 gennaio nell'arco quindi di tre mesi in sette incontri attaverso cui sono stati raccolti:  gli elementi territoriali e paesaggistici che connotano il senso dell'abitare  le proposte di intervento e modifica dell'esistente Dato rilevante è stato il forte senso di appartenenza al luogo, le descrizioni anche dettagliate di luoghi ed eventi, la segnalazione dei limiti nell'abitare e le proposte perchè questo possa avvenire Ovviamente questo lavoro è il prodotto delle idee e delle interrelazioni di questo gruppo e non quindi un documento esaustivo (se mai uno ne possa esistere) Trova quindi sua vita e collocazione nell'interscambio con gli altri gruppi di lavoro e nel possibile sviluppo del percorso avviato. Hanno partecipato al Gruppo di lavoro: Patrizia Agnesini, Dilva Attolini, Gabriele Borghi, Camillo Canovi, Maria Grazia Colombari , Gianfranco Croci, Gianluca Favali , Paola Guidi , Paolo Ielli, Angela Pietranera , Simone Ruffini, Vittorio Ruffini, Iuna Sassi, Stefania Toscanini, Nadia Vassallo Facilitatore: Claudio Cernesi LA PIETRA DI BISMANTOVA In tempi recenti è stata ripresa, in una canzone, dai Modena City Ramblers: …lo sguardo si perde fino all’orizzonte un falco risale la cima del monte è una nuova alba che avanza dentro di me… Il falco pellegrino la sorvola; caratteristici fiori come le orchidee, i gigli, le campanule, l’elicriso… fioriscono a primavera, nel bosco crescono querce, carpini, noccioli, La Pietra di Bismantova si trova nei roverella. pressi di Castelnovo né Monti. Fa parte La roccia è l’elemento di fascino della del territorio del Parco nazionale Pietra, le pareti verticali sono “palestre” dell’Appennino tosco-emiliano. E’ un di alpinismo. massiccio roccioso dall’inconfondibile In un anfratto si trova il Santuario con profilo, la cui cima è un pianoro, che si La Madonna di Bismantova, meta di eleva fino a 1041 metri di altezza. La pellegrinaggi. Un tempo era custodito roccia è un’arenaria di origine marina, dai Benedettini. formata da potenti sedimenti sabbiosi Popolazioni antiche, etrusche e liguri depositati sui fondali del mare. hanno abitato la Pietra, ripido rifugio Conserva resti fossili tra le sue rocce, tra per le popolazioni montane. Su un questi i bellissimi denti del terrazzo piano ai piedi della rupe, in “Carcharodon megalodon”, gigantesco località Campo Pianelli, è stata rinvenuta squalo ora estinto. una necropoli, dove sono stati riportati E’ un luogo di grande valore storico, alla luce decine di vasi di terracotta di naturalistico, archeologico. tombe a incinerazione, del periodo detto “…vedetta dell’Appennino…” la protovillanoviano. definisce Giosuè Carducci. Sul pianoro sono venuti alla luce i resti Dante Alighieri la nomina per la sua di una fortificazione militare, distrutta ripidezza nel Canto IV del Purgatorio: da una spettacolare frana di roccia: La Vassi in San Leo e discendesi in Noli, Sassaia”. La lunga striscia di sassi si montasi su Bismantova e in cacume allunga fino al Casale… La popolazione con esso i piè, ma qui convien ch’uom dice che racchiuda sotto il crollo segreti voli… di castelli e tesori. Dalla parte che guarda Castelnovo, si stazione delle merci provenienti dal erge nel bosco Sassolungo, un grosso e golfo di Lerici e dagli altri luoghi della isolato masso di frana, che ha preso . nome dalla sua forma alta e appuntita. L’Abbazia di Canossa, fino alla sua E’ la prima palestra di alpinismo per i soppressione, si riteneva proprietaria giovani scalatori. della Piazza della Luna ma il governo estense vi eserciava “diritto di osteria” BORGO ANTICO: CENNI cioè di albergo, che appaltava al miglior STORICI offerente. Al centro della piazza era collocata una colonna che ricordava gli I Canossa eressero il Castello Nuovo atti di giustizia compiuti nella piazza e su Monte Castello da cui che rimase sicuramente fino alla successivamente prese il nome il paese Rivoluzione Francese (questa colonna attorno all’anno mille e fu era anche utilizzata per appendervi “le successivamente donato all’Abate dei satire” o “pasquinate”: cioè chi voleva BENEDETTINI del Monastero di S. dileggiare qualcuno la sera quando in Apollonio di Canossa (1111). giro non c’era anima viva attaccava la Nel 2011 furono compiute ricerche sua satira che veniva letta e ritirata la archeologiche su Monte Castello e gli mattina seguente, il giorno dopo si scavi effettuati dimostrarono che non trovava poi la risposta del malcapitato). esisteva solo una torre di avvistamento Oltre Piazza Maggiore (Peretti) ma una struttura piu’ articolata con il scendendo sotto il Voltone si trova ritrovamento di molti reperti risalenti al PIAZZA DELLE ARMI con adiacente periodo estense e rinascimentale. il CAMPO DI MARTE (un grande Nei documenti piu’ antichi di prato che serviva per l’addestramento Castelnovo “podius” è sinonimo di dei militari)da cui partiva la STRADA “piazza” di “foro” e del ben piu’ diffuso MAESTRA COMUNALE ALLA “mercato” con cui si indica il borgo BORGATA o Via Degli Orti (ora Via I antico comprenente le attuali VIA AL Maggio) e poco distante PORTA CASTELLO, VIA VITTORIO MARTANA luogo di accesso al borgo VENETO (antica Via della Lunigiana) ma anche di difesa e di controllo PIAZZA DEL MERCATO DELLA probabilmente chiudibile con un LUNA E PIAZZA MAGGIORE portone così come ne era dotato il (Piazza Peretti): in particolare in Piazza Voltone. Il borgo era chiuso ad Ovest del Mercato della Luna si trovava il dalla casa della famiglia Rubini, a Nord cuore della vita e della storia di da Porta Martana (da cui partiva la Castelnovo, luogo di commerci e strada per Canossa e Parma) e dal Voltone, verso Est dal restringimento in cui abitavano molte persone: AL della strada dove era stato costruito il VATICAN ED LA BERNARDA, AL PALAZZO DEL BARGELLO (sotto il VATICAN ED MASEROLI, AL quale si trovano i lavatoi) anticamente VATICAN ED PRALUNG. utilizzato come Podesteria e divenuto In Via Della Scimmia come già detto nel 1831 sede della Caserma dei Reali c’erano diverse osterie: OSTERIA Dragoni e delle Prigioni; a Sud infine le DELLA VEDOVA, OSTERIA DEL stradine Via del FALCO, OSTERIA DEL SOLE, OSTERIA DEL FIGADIN (Osteria del Castello e Via Veneto (detta Via della fegatino che è una parte del fegato di Scimmia perche’ era sede di diverse maiale cotta e servita con polenta) osterie dove la gente beveva, si ubriacava e si imbruttiva regredendo PERSONAGGI CARATTERISTICI nella scala dell’evoluzione della specie DEL PASSATO fino a sembrare di nuovo scimmie) erano così strette da essere facilmente “SBRUGNETI” soprannome derivato controllabili. dal fatto di essere sempre ubriaco Nel 1831 la sede municipale con la sposato con Caterina santa donna che residenza e gli uffici del Podesta’ erano faceva la lavandaia per mantenere la situati nel palazzo a ridosso del Voltone famiglia. dove si trova il Caffè Italia ma allora “VOLA COLOMBA” si chiamava l’ingresso era affacciato sulla Via Ducale Domenico ed era cosi’ soprannominato di fronte a Piazza D’Armi: in base a per evidenziare al contrario il suo quanto sopra si può dedurre che le procedere lento quando in motorino costruzioni esistenti ai piedi del castello consegnava la posta per l’ufficio postale avessero una funzione prettamente (in motorino procedeva solo utilizzando difensiva sia nei confronti del castello la prima e la seconda marcia e qualche che delle vie di comunicazione da e per burlone gli propose di vendere la terza il Reggiano, da e per la Lunigiana. per fare un po’ di soldi) “LA DIRCE ED LURENS” fornaia LUOGHI E PERSONAGGI provetta che preparava torte squisite. DARIO faceva il calzolaio in Via al AL VATICAN” IL VATICANO. Tale Castello la sua bottega era ritrovo per denominazione non aveva significato tante persone. religioso ma poiché il Vaticano possiede FRANSCHIN AL BARBER era moltissime stanze, venivano indicate consoprannominato “mignin scuresa” si questo appellativo le case più imponenti può facilmente immaginare il perche’!!! AMBROGIO PINNA era un sardo secolo. Al suo interno la chiesa arrivato a Castelnovo e faceva il custodisce interessanti opere d’arte tra calzolaio, era un attaccabrighe preso di cui evidenziamo il dipinto raffigurante mira dai monelli. San Pancrazio, opera di Orazio Perucci (1549 ca-1624), inserito in un’ artistica LA PIEVE DI CASTELNOVO NE’ ancona in legno intagliata eseguita dalla MONTI (PIEVE DI bottega dei Ceretti di Càsola di CAMPILIOLA) Montefiorino, e il quadro raffigurante la Madonna col Bambino, San Rocco, Posta sulla sommità di un’altura che Santa Maria Maddalena e San domina la Strada Statale 63 all’ingresso Giovannino, opera del pittore bolognese del paese dalla parte est, questo Alessandro Tiarini (1577-1668), che importante edificio religioso può essere aveva lavorato anche per la Basilica della meta di una visita, racchiudendo in sé Ghiara di Reggio Emilia. secoli di storia e di arte. L’attuale edificio è sostanzialmente il ORATORIO DI SANTA MARIA risultato di rifacimenti in epoche diverse.MADDALENA Alcuni reperti romanici sono stati infatti ritrovati in occasione dei restauri, ad L’edificio, che denota una tipologia attestare l’importanza di questa chiesa settecentesca, si inserisce nell’antico che, a cominciare dalla prima metà del nucleo di “Castelnovo vecchio” ed è 1.100, cominciava già a formare un attualmente chiuso perché necessita di cospicuo patrimonio tra donazioni e restauri. La pala d’altare, deteriorata concessioni. Nel tempo, comunque, il dall’umidità, si trova provvisoriamente prestigio e l’importanza della Pieve non presso la canonica della Pieve, in attesa tanto si riferirono ai beni materiali da di essere recuperata: raffigura una donna essa posseduti, quanto all’autorità che riccamente vestita che si toglie i diademi esercitava sulle sempre più numerose che le ornano il viso e i capelli, chiese dipendenti. mostrando così di rinunciare alle Nel secolo XVII la chiesa subì un ricchezze terrene per rivolgersi a quelle radicale rifacimento, che comportò la spirituali. L’opera è stata eseguita modifica delle originarie strutture probabilmente nel XVIII secolo. romaniche. Negli anni successivi furono approntati altri cambiamenti, fino a definire globalmente uno stile settecentesco, mentre la facciata è stata restaurata nella seconda metà del XIX MONTE CASTELLO Archeomontagna e da Club Unesco di Reggio Emilia sempre in collaborazione con il Comune.

STATO DI FATTO Per raggiungere Monte Castello sono disponibili al momento attuale quattro sentieri: Partenza dalla fine di Via S. Allende e si può raggiungere la vetta con facilità trattandosi di una strada carrabile ben LA STORIA sistemata con una bassa pendenza. Si tratta di una delle 3 pinete che Partenza da metà circa di Via circondano il centro storico di Franceschini e seguendo le indicazioni, Castelnovo ne’ Monti. ben segnalate, si raggiunge agevolmente La pineta prende il nome dall’antico la vetta. castello edificato pare durante il periodo Si parte da Via G. Pastore con un matildico . sentiero piuttosto ripido che permette di Lo stesso nome di Castelnovo ne’ Montiraggiungere in poco tempo la vetta. deriva da “castrum novum “, il castello Questo sentiero necessita nuovo in contrapposizione al “castrum ,soprattutto al suo inizio, di una buona vetus” che era situato sulla Pietra di manutenzione per liberarlo da rifiuti Bismantova. pericolosi (per esempio filo spinato ) e Dell’ intero complesso rimane in piedi da tronchi d’albero che ne impediscono oggi solo lo scheletro della Torre nord . il passaggio. Oggi la torre è protetta da un reticolato Si parte da Via al Castello e Vicolo di impalcature per salvaguardarla da Costole con un sentiero ben tenuto e eventuali crolli e da un tetto in lamiera scalini ben sistemati e in poco tempo si che la difende dagli eventi atmosferici. arriva in cima alla vetta. Dal 2008 il comune di Castelnovo ne’ Monti, proprietario del sito Sulla sommità si possono ammirare archeologico, ha avviato un progetto peralcune zone del paese di Castelnovo: il il recupero della struttura. direzionale, parte di Via Roma, il La torre e il pianoro sono stati ripuliti grattacielo. dalla vegetazione eccessiva ed in seguito Gli alti pini impediscono in parte la è partita un’attività di scavi archeologici visione del resto del paese. e studio portati avanti da La spianata vicino alla Torre Nord è stata completamente ripulita da alberi e la chiesa della Resurrezione, raggiunge, dalla vegetazione infestante rendendo bisogna dire piuttosto agevolmente, la agevole la passeggiata sulla spianata. vetta del monte. Accanto alla Torre si vedono gli scavi Dall’ultima parte del sentiero si può che hanno portato alla luce la vecchia godere di una splendida veduta verso il cisterna. colle di Pietradura e il Salame di Felina, Lungo il sentiero sono disposti tronchi dacendo molta attenzione nell’ultimo d’ albero come panchine e punti di tratto che si affaccia su un profondo sosta. strapiombo. Purtroppo nel bosco intorno al sentiero Vista la minore frequentazione il colle è, principale, la vegetazione ha avuto una più che altrove, dimora di animali crescita incontrollata ed eccessiva e ciò selvatici quali caprioli, tassi, istrici, volpi da una percezione di disordine e e scoiattoli. abbandono. MONTE BAGNOLO MONTE FORCO Su un ancor spoglio monte Bagnolo, il L’origine del nome di questo colle, di colle più centrale , più basso, più cui scarse sono le notizie , non è accessibile, fu inaugurato alla presenza conosciuto. del principe ereditario Umberto di Monte Forco, interamente di proprietà Savoia domenica 2 ottobre 1927, il privata, non annovera edifici o monumento ai caduti della prima guerra monumenti. mondiale. Come anche per Monte Castello a L’ idea nasceva dalla volontà di ricordare partire dagli anni venti-trenta del secolo e commemorare i soldati morti in scorso il terreno è stato ricoperto di battaglia. conifere, così da avere assunto, col L’ allestimento era molto scenografico, passare del tempo, l’immagine di veri e come richiedeva allora la propaganda propri boschi urbani. fascista. Ciò contribuisce non poco alla Tale luogo della “Rimembranza” era il suggestione del paesaggio, soprattutto nome, oggi non più usato, dato al osservando il paese dal pianoro di vetta doppio viale che permetteva l’accesso al e la Pietra di Bismantova. monumento salendo da opposte direzioni e al breve anello che lo STATO DI FATTO circonda da basso. Per raggiungere Monte Forco esiste in In seguito il monumento fu modificato sostanza un solo sentiero che partendo e furono aggiunti i nomi dei caduti dal Quartiere E. Mattei, la strada dietro durante la seconda guerra mondiale, senza dimenticare i dispersi, i periti per rappresaglia e sotto i bombardamenti

STATO DI FATTO Negli ultimi anni si è proceduto ad una riqualificazione dell’area. L’anello che si trova ai piedi del colle è oggi un percorso salute con panchine, aree giochi per bambini e un campo da bocce. Utilizzato da tutti i cittadini per camminare, correre e godere del fresco d’estate ha visto un intervento recente dove la scuola della Protezione Civile della Provincia di Reggio Emilia e le organizzazioni di volontariato della protezione civile reggiane hanno proceduto all’abbattimento degli alberi malati o ritenuti in numero eccessivo. Spesso le scuole, soprattutto elementari, organizzano delle passeggiate sul colle. Negli ultimi anni alcune classi hanno“adottato” la pineta con i loro disegni accompagnati da piccoli pensierini. PALAZZO DUCALE

Il 15 luglio 1814, dopo l'intermezzo napoleonico, Francesco IV d'Asburgo- Este , Duca di Modena , Reggio, e era rientrato negli antichi Nel suo “Viaggio fatto nel 1828 al Lago domini estensi di cui faceva parte anche del Monte Ventasso, a San Pellegrino Castelnovo. Anche per evitare che delle Alpi e in altre località l’economia dei paesi della montagna dell’Appennino Reggiano”, Prospero reggiana pendesse verso il granducato Fantuzzi, un cronista dell’epoca, così lo di Parma, Francesco IV dimostrò da descrive: “A nord il palazzo è terminato subito interesse per l'area e in di tre tassellati e di nove finestre per particolare per Castelnovo. Snodo ciascheduno in facciata. A pian terreno è importante della via commerciale fra la un porticato a giorno di sette volte in pianura e il golfo, il paese rappresentava prospetto. Li due lati laterali formano infatti il capoluogo della montagna, al due sodi con entro le scale e li bassi pari del gemello Castelnovo di ufficj... Pare che un appartamento servir e Paullo nel Frignano. Qui debba per alloggio del Sovrano e sua peraltro il Duca aveva costruito un suo Corte, gli altri per la servitù e per granaj palazzo per la villeggiatura estiva ed i da biade: In un angolo nello spazio di castelnovesi, già amareggiati perché ampia stanza sono li farinotti ad uso di Francesco IV aveva preferito Marola Germania, che consistono di quattro alla loro Pieve per fondarvi un vuoti che principiano al pian terreno e seminario vescovile con tutte le scuole salgono fino al terzo piano, che per la formazione del clero montano, s’empiono di farina di gran turco e chiesero che egli costruisse anche a frumento, la quale ben calcata si Castelnovo un palazzo per la sua mantiene a provvedimento degli anni residenza estiva. penuriosi. Sono capaci di contenere due Il Duca volle accontentarli e nel 1827, mila e più sacca”. su progetto dell’architetto reggiano Francesco IV aveva però un progetto Confetti, diede inizio ai lavori di ambizioso: avviare nell’ampia piana di costruzione di un grande edificio, con Bagnolo lo sviluppo di un nuovo centro ampie scuderie, ubicato nella Piana di commerciale e amministrativo. Bagnolo. “Altri bei fabbricati – prosegue infatti Fantuzzi – si stanno ergendo uno per sulla nuova strada militare “calessabile” parte al palazzo descritto, i quali di Lunigiana, giunsero a Castelnovo in avvanzandosi formano due ali. Uno carrozza, con un seguito di carrozze, e servirà per la Ducale Finanza, l’altro per tra grandi festeggiamenti pernottarono, la Giusdicenza ed ufficj. S’innalza pur sia all’andata che al ritorno, nel “Reale anche, ma a spese della comunità locale, Palazzo di Bagnolo”. un quarto decorso fabbricato al mezzo Poco dopo il 1845 la piazza dinnanzi al dì dirimpetto al fabbricato Ducale (che, Palazzo Ducale divenne sede della con l’intervento del Duca, diventerà nel seconda fiera di Castelnovo 1833 la nuova sede comunale)… (inizialmente denominata “fiera del Un’ampia piazza viene così a rimanere duca” e poi “fiera di bagnolo”). Nel nel mezzo di queste fabbriche 1843 i castelnovesi ottennero infatti dal intersecata dalla strada di Castelnovo Duca il trasferimento nel loro paese, detta della Lunigiana e nel centro deve della fiera di (all’epoca una scavarsi una vasca che s’empirà per frazione del comune di Castelnovo), che condotti sotterranei colle sorgenti ivi per discordie fra i possidenti del luogo poco distanti entro cui una agullia era stata oggetto di rinuncia, con la (guglia) verserà da diversi punti zampilli prescrizione che detta fiera dovesse di acque”. Il cronista infine conclude: tenersi a Bagnolo. La fiera orientata alla “Pensa, si dice, il Sovrano di circondare compravendita del bue da lavoro, durò tutto ciò con largo giro di muraglie, oltre un secolo trasferendosi alla fine in concedendo posto a chi dentro questi altra località, e andò in decadenza con la limiti, sopra un dato disegno, piaccia ivi meccanizzazione dei lavori agricoli. erger case ed abitarvi. Così col tempo il Il 13 aprile 1848 Castelnovo venne recinto può diventare una borgata, cui a messo a rumore dall’arrivo di un quest’ora il nostro Duca ha voluto dare battaglione di volontari toscani, formato il nome di Castelnovissimo”. da 389 studenti e professori universitari, Il 29 aprile del 1830 il palazzo era che andava a combattere gli Austriaci in comunque ultimato e Francesco IV Lombardia nell’esercito sabaudo di salito a visitare Castelnovo, potè Carlo Alberto e che si coperse di gloria a alloggiare nell’appartamento a lui Curtatone e Montanara. La formazione destinato. L’ala sinistra del palazzo, la militare, che proveniva da Fivizzano, fontana a zampilli e il giro di mura non dopo un duro cammino ostacolato dalla vennero invece mai realizzati. bufera e dalla neve che ricopriva l’Alpe, Di nuovo si ha notizia che tra il maggio trovò confortevole alloggio nel palazzo e giugno del 1835, il Duca e la sua ducale. famiglia, in viaggio per Massa Carrara Nel suo “Viaggio fatto nel 1858 a Carpineti e nella zona circostante di mantennero la caserma nel palazzo Castelnovo” ancora il cronista Prospero ducale. Un sanguinoso episodio che Fantuzzi fornisce un resoconto sullo coinvolse il palazzo e li vide fra i stato di Bagnolo e del palazzo ducale a protagonisti avvenne nel maggio del 30 anni dalla sua costruzione. “Al nord 1870. Angelo Manini, una influente vedesi il palazzo coll’ampio porticato di personalità del movimento mazziniano sotto ad uso dei mercanti e con sopra li della provincia, organizzò un manipolo uffizi pubblici e la caserma per le poche di repubblicani, che al comando di un truppe stabili (i Reali Dragoni estensi) o certo Pomelli, garibaldino, dovevano per altre di passaggio. Davanti è una dare l’assalto alla “rocca” di Bagnolo (il larga piazza contornata dalle nuove palazzo ducale), guardata da poche fabbriche moderne con locande, guardie, impossessarsi della zona e stallatici e case di possidenti e proclamarvi la Repubblica. La sera del negozianti. Qui pure sono i nuovi 15 una schiera di circa 40 affiliati si fabbricati li uffizi di Finanza, la raccolse a Reggio e, passando per giusdicenza ed i locali per le fariniere Marola, si diresse verso Castelnovo, Ducali. In fabbrica comunitativa avvi la dove giunse la notte del 17. La notizia si posta cavalli e le rimesse. Ora pure si era però sparsa e a difesa del palazzo si adatta fabbricato a mattina, che si erano radunati oltre 25 militari, fra amplia a ricevere le suore di carità per carabinieri, guardie di finanza e guardie disposizione Sovrana, alle quali sarà nazionali. Fiduciosi del successo i dato il carico della educazione religiosa erepubblicani attaccarono comunque civile a giovinette delle molte famiglie l’edificio, ma l’assalto non riuscì e benestanti del grosso borgo all’alba, dopo ore di contrapposta commerciale, principale delle nostre fucileria, la banda abbandonò l’impresa montagne”. e fuggì, lasciando sul campo tre Nel giugno dell’anno dopo, 1859, prigionieri e un caduto ventenne di Francesco V, figlio e successore di Montecchio. Francesco IV, abbandonò I carabinieri continuarono a risiedere definitivamente il Ducato Estense e nell’ala est del palazzo ducale, diventato Reggio, con la sua provincia, il 10 nel frattempo di proprietà della marzo 1860, con voto plebiscitario, provincia di Reggio, sino al 1979, entrò a far parte del nuovo Regno quando si trasferirono in una sede di d’Italia. L’incarico di garantire l’ordine nuova costruzione. L’ala ovest del pubblico ed i servizi di polizia nel palazzo, progressivamente ristrutturato, territorio castelnovese passò quindi dai fu invece occupata da scuole di diverso Dragoni estensi ai Carabinieri che grado: Inizialmente, a partire dal dopoguerra sino al 1960 dalle scuole i medie, poi da istituti superiori (ginnasio, magistrali e istituto tecnico e infine liceo scientifico). Oggi, il palazzo ducale, ceduto dalla Provincia di Reggio al Comune di Castelnovo né Monti è sede della Polizia Municipale, di altri uffici comunali, sale mostre e locali in uso alla Croce Verde.

LUOGHI DI RELAZIONE originarie di Castelnovo ne' Monti che Definire e individuale luoghi di svolgono la stessa “professione” di cura relazione è difficile quanto utile e e nello stesso luogo. Occorre forse interessante per chi vuole interpretare, capire se questo è spazio multiculturale leggere meglio e aprirsi a nuovi mondi. o interculturale, se vi è un contatto o se Per questo motivo è forse utile vi è diffidenza e se è possibile creare soffermarsi sui luoghi di incontro. socialzizzazione più informali come Come è facile da comprendere questi biblioteca e giardini pubblici. luoghi non sono utilizzate da due Molti giovani oggi utilizzano la categorie anzi da una pluralità di biblioteca per studiare in attesa della soggetti ma si pensa che siano luoghi corriera o anche per fermarsi davanti maggiormente rivolti a loro. alle macchinette del caffè facendo due Ho notato che anche chi è ai margini, chiacchiere. E' interessante come via dall'utente del SIMAP, al giovane in spesso presenza di universitari, di adulti dispersione utilizza questi luoghi: dalla e di giovani in uno stesso luogo, vicinanza con la corriera alla presenza occorrerebbe forse capire come fare delle macchinette, ma forse anche tesoro di questo per valorizzare e perchè sono luoghi maggiormente stimolare quello che può essere davvero “possibili” per loro, maggiormente un luogo di educazione alla cittadinanza inclusivi. evitando un altro luogo della fretta e della diffidenza Un altro luogo è forse l'ospedale, al I giardini sembrano essere un luogo di mattino è luogo dal forte contenuto di relazione informale per le famiglie: si relazione, Un politico esperto mi disse notano spesso donne velate, donne “il volantinaggio” si fa alle 7 al CUP, li provenienti dall'est europa e donne parli con la gente dell'Appennino e la ascolti”. Ecco l'ospedale ha la SPORT caratteristica di essere un luogo di Castelnovo ne' Monti a gestione relazione d'Appennino. pubblica o semi pubblica è dotato di due campi da calcio,uno dei quali è in Questi non sono sicuramente gli unici sintetico, tre palestre, una piscina luoghi della relazione a Castelnovo ne' all'interno di un centro polifunzionale, Monti, ci sono luoghi come Centro un centro CONI che comprende uno Giovani, Centro Sociale Insieme ecc ecc dei campi da calcio e un centro tennis. che si vuole trascurare. Quelli qui citati Vi sono numerose società sportive dal si riferiscono alla relazione più calcio al podismo. Strutture “sportive” spontanea in un certo senso sono la Pietra di Bismantova. vera e propria palestra a I SERVIZI cielo aperto, una buona sentieristica nei dintorni della Pietra e delle zone di SCUOLE “valle” e le pinete, in particolare la A Castelnovo ne' Monti vi sono servizi Pineta di Monte Bagnolo è un anello 0-6 e scuole secondarie di primo e utilizzato da podisti o camminatori in secondo grado e un istituto di tutte le stagioni Formazione di Professionale. Il nido d'Infanzia è “l'Arcobaleno”, mentre le GIARDINI scuole per l'infanzia sono due: Peep e I giardini di Via Bagnolo sono un punto Mater Dei. di riferimento di Castelnovo ne' Monti. L'istituto Comprensivo di Castelnovo Si dividono un due ali divise dal vialetto ne' Monti comprende la scuola di ingresso a Palazzo Ducale, quella alla dell'Infanzia Peep, la scuole scuole destra del portone di ingresso è Primarie La Pieve e Giovanni XXIII e lacostitutita da giochi per bambini e ha Scuola Secondaria di Primo Grado. come sfondo il monumento alle Donne Le scuole secondarie di secondo grado Partigiane di Giorgio Benevelli ,mentre appartengono a due Istituti Superiori, l'altra è caratterizzata dalla presenza di “Cattaneo dall'Aglio” e “lIS Mandela” panchine, tavolini e del pozzo del che con i loro indirizzi coprono i campi Palazzo Ducale. Questa ala è un piccolo della formazione umanistica, scientifica, campo da calcio natuale usato da molti tecnica e professionale. bambini e ragazzi Listituto di Formazione ENAIP offre I “giardini” sono molto utilizzati dalle alcuni corsi di formazione professionale famiglie per il parco giochi e dagli specifica studenti per la loro vicinanza con scuole e centro culturale Polivalente, tanto d essere uno dei luoghi di socializzazioni Ligonchio, di un nuovo padiglione piuù storici e importante di Castelnovo adibito a pronto soccorso. ne Monti. Nel decennio successivo entra in scena il dott. Pasquale Marconi, considerato il L'OSPEDALE fondatore storico, a cui fu dato in affitto il complesso, era il 17/05/1931 e venne Già nel 1860 Castelnovo ne’ Monti era inaugurata la casa di cura Principe considerata la capitale della Montagna Umberto. Successivamente riuscì a Reggiana, pur essendo un piccolo borgo riscattarlo dall’ E.C.A aiutato da di non più di 700 anime. Fu grazie alla Giovanni Grasselli e dal dott. Igino signora Agata Monzani, morta nel 1867, Favali. La nuova istituzione partì che si ebbe il primo fabbricato ad uso favorevolmente, il primo paziente, Carlo Ospedale. A tale scopo usò il denaro Sironi, fu infatti operato con successo di lasciatole in eredità dal fratello Quirino. appendicite. Seguirono ampliamenti, Finito questo denaro i lavori primo fra tutti il Sanatorio,importante proseguirono grazie ad un sussidio viste anche le caratteristiche geografiche governativo di L 2.000. Sia l’Arciprete dell’appennino, sanatorio che però fu del periodo Francesco Riccò che il poi spostato in una casa separata dagli sindaco Lorenzo Fiori presero parte altri reparti perché la popolazione iniziò attiva ali lavori e nel 1875 l’ospedale a lamentare paure di contagio. Sorse iniziò ad ospitare i primi “ degenti”. anche il piccolo “Cottolengo” che L’Ospedale ,però, ad un certo punto ospitava i bambini portatori di gravi diventò una scuola gestita dalle suore. handicap fisici e mentali. Siamo verso la fine della I guerra Tra molte difficoltà, pochi soldi e il Mondiale e tramite l’interessamento fallimento dell’impresa costruttrice, si della Congregazione di Carità Comunaleproseguì il progetto dell’ospedale fino furono portati nella struttura gli arredi alla fine della seconda guerra mondiale ed i macchinari della Croce Rossa quando fu chiuso per i bombardamenti. americana e dell’ospedale militare di La nuova inaugurazione del S.Anna Reggio Emilia riaccendendo così le avvenne nel 1950. “Lavori di speranze di poter avere un ospedale in ampliamento e ristrutturazione furono montagna. Questa necessità è sempre eseguiti nel corso degli anni cinquanta e stata viva nella popolazione sessanta al fine di dotare la struttura dell’appennino e negli anni del dopo ospedaliera di nuovi reparti e nuovi terremoto del 1920 si concretizzò nella servizi sanitari. realizzazione, con l’interessamento della Nel 1969 l’Amministrazione Comunale Regina Margherita e del sindaco di di Castelnovo ne’ Monti e quella Provinciale invitarono l’Ente promozione dell'imprenditorialità Ospedaliero “Arcispedale S. Maria privata Nuova” a valutare l’esigenza di dare un Migliorare la cura del territorio e attuare aiuto concreto alla popolazione della un programma di disboscamento che montagna per la soluzione del problema dia maggiore visibilità alla rupe dell’Ospedale di zona, con l’acquisizioneRealizzare una pista ciclabile e pedonale, della Casa di Cura S. Anna. Acquisto a distanza di sicurezza dal transito che venne perfezionato il 23 dicembre automobilistico, lungo il circuito stradale 1975. Oggi il S. Anna è un ospedale Castelnovo-Carnola-Ginepreto- all’avanguardia, forse il presidio Vologno-Maro-Casale-Campolungo- ospedaliero di montagna più moderno Castelnovo. ed attrezzato in Italia. Migliorare in alcuni tratti la percorribilità Ora come allora, l’ospedale è,però dell’anello sentieristico Piazzale Dante – ,sempre protagonista di alti e bassi Sassaia -Campo Pianelli - “Cà dal inerenti la sua funzionalità totale. Negli Luvastrell”- Sassolungo - Piazzale anni infatti è stata più volte paventata Dante già oggi ampiamente frequentato. l’ipotesi di ridimensionamento o Favorire la fruizione di percorsi chiusura a cui i cittadini della montagna sentieristici meno noti o nuovi (es. hanno sempre risposto con forza: NO Casale-Pietra, Ginepreto-Pietra). Riconsiderare la viabilità da e per la Pietra in termini di disponibilità e Proposte di intervento e localizzazione di parcheggi e impiego di cambiamento eventuali mezzi pubblici (es. navette). Qui sono presentate le proposte per Rendere attrattiva la necropoli di Campo modificare i luoghi identitari Pianelli (con bella vista sulla Sassaia) nota per le importanti sepolture LA PIETRA DI BISMANTOVA protovillanoviane, attraverso Pensare al modo di sfruttare l’installazione di pannelli informativi che l’opportunità offerta dal grande afflusso ne documentino la storia, gli scavi ed i di visitatori, rocciatori e turisti alla ritrovamenti più significativi. Pietra di Bismantova nelle giornate Valorizzare aspetti naturalistici e festive e non solo, a favore del centro di culturali attraverso la riproposizione in Castelnovo che attualmente ne trae un loco delle installazioni e delle beneficio minimo o nullo. performance degli artisti di Arteumanze Favorire interventi di tipo turistico (Arte in cammino). ricettivo nell'area della Bismantova (es. Sviluppare ed attuare nuove idee e B&B) anche attraverso progetti di iniziative (es. realizzazione del “volo dell’angelo”, produzione di un film di stagionali. qualità sulla rupe dantesca, “presenza” Valorizzare al meglio l’impiantistica di Benigni in un luogo dantesco) sportiva di ottimo livello di cui già gode il paese promuovendo ulteriormente il IL CIBO E I SERVIZI turismo legato a questo settore. Promuovere un percorso del buon cibo e del benessere con la ricerca di una ristorazione di qualità, anche in un PINETE E PARCHI inedito rapporto con l'Istituto Rendere fruibili e attrattive le due pinete alberghiero Motti, che veda la proposta di Monte Forco e Castello attraverso di menù basati sulla stagionalità dei lavori di pulizia, sistemazione e prodotti, sulla riscoperta di piatti antichi manutenzione della parte boschiva e dei come la “Busecca” (trippa) o l’offerta di sentieri considerando anche la nuove specialità o anche attraverso possibilità di realizzare impianti di iniziative sporadiche tipo street food o illuminazione. piazza del cioccolato (durante la fiera di Valorizzare i resti del castello attraverso S. Michele). l’installazione di pannelli informativi che Attivare un maggior coordinamento ne documentino la storia e la struttura. della rete commerciale non solo Progettare la creazione di un nuovo riguardo ad attività pubblicitarie parco nell’area delle scuole superiori con all’esterno del territorio, ma anche alberi autoctoni, anche da frutto, messi a come partecipazione alla realizzazione dimora per festeggiare la nascita di di un arredo urbano che come un filo bambini. conduttore accompagni il visitatore da Rivedere l’attuale sistemazione del una zona all’altra del paese, con giardino sovrastante la “COOP” panchine, pensiline e aree relax prevedendo anche la realizzazione di all’aperto. una pista di pattinaggio che fornirebbe Curare l’importante aspetto ai ragazzi una ulteriore occasione per dell’ospitalità non solo all’interno dei considerare Castelnovo un buon posto punti vendita, ma anche e forse da “vivere”. soprattutto tra le vie e le piazze del paese. CENTRO STORICO (VIA Rivalutare la viabilità interna al centro VITTORIO VENETO, VIA abitato in termini di riduzione dell’uso FRANCESCHINI, PIAZZA DELLE delle auto, revisione delle aree sosta e ARMI) parcheggio, possibile attivazione di Promuovere la rinascita del borgo servizi di trasporto pubblici, anche antico favorendo la riapertura di negozi e laboratori (ipotesi: locazione a prezzi da vetri, come un Museo all’aperto. “politici”) con attività artigianali, di Risistemare i giardini con la posa di ristorazione, di vendita di prodotti tipici, nuove piante per ombreggiare le enogastronomici, ecc., anche in panchine valutando anche un abbinamento con iniziative saltuarie tiporiposizionamento del Monumento alla percorso vecchi mestieri con eventi a Partigiana o negli stessi giardini o in tema o rievocazioni storiche in costumi altra sede. d'epoca. Prevedere l’acquisizione dei fabbricati Recuperare i lavatoi comunitari, come che collegano il palazzo con il centro laboratorio e sede di promozione di culturale consentendo un collegamento Attività Arti Figurative. fra le due strutture e l’ampliamento dei Recuperare l’oratorio seicentesco servizio di biblioteca. dedicato a S. Maria Maddalena per dedicarlo nuovamente al culto o, una PIEVE volta sconsacrato, riutilizzarlo nella Promuovere, in accordo con le autorità stessa direzione dei lavatoi. ecclesiastiche, l’antico edificio di culto, Curare la posa in Piazza Peretti, già la corte e il complesso dei fabbricati “delle Corriere”, di una installazione dell’epoca anche come luogo di visita con valigie che ricordino la storia di turistica prevedendo la possibilità di una partenze ed emigrazione degli abitanti apertura di lunga durata della chiesa. di Castelnovo e della montagna. Recupero della memoria storica degli FABBRICA CAMPANE DI eventi legati ai pittori e ai Concorsi di CAPANNI Pittura realizzati nel passato. Rendere possibile le visite dell’antica Realizzazione sito Internet. fabbrica che ha poche strutture analoghe in Italia. PALAZZO DUCALE E GIARDINI DI BAGNOLO Restaurare il palazzo riportandolo alla struttura originale con le volte a pianterreno aperte e destinandolo, come già in previsione, a sede del Comune. Utilizzare parte dei locali per mostre di artisti locali e non e promozione di eventi culturali Riempire le pareti delle volte di opere pittoriche, scultoree, ceramiche, protette Castelnovo ne’ Monti nel Comune di Bismantova. Insegne con Disegno della Pietra. Viabilità centrale: rivedere Senso Unico; rivedere Rotonda dell’Ospedale, vero ingresso al paese e snodo per la Pietra di Bismantova. Segnalazioni con Cosa manca Totem illuminati. Qui sono presentate delle ipotesi per Colorare la disabilità. Progetto aggiungere cose e idee dedicato a Valeria per il superamento delle barriere architettoniche. CAMPEGGIO Se fatto e gestito in un certo modo FARE UNA BUONA può portare beneficio al paese. MANUTENZIONE DI QUELLO Occorre individuare l'area in un punto CHE GIA’ ABBIAMO strategico senza forte impatto sul Pur non avendo particolari “eccellenze”, paesaggio , quindi bungalow in legno , Castelnovo potrebbe essere un paese in mezzo al verde, e nello stesso tempo gradevole e vivibile anche per chi fa un vicino al paese per potere usufruire dei po’ di turismo che oggi è legato anche nostri servizi. alla buona tavola e al “vivere slow” possibile utilizzo degli spazi vuoti del LA DISCOTECA EDEL centro storico come outlet e/o come era un punto di incontro, aggregazione, albergo diffuso (vedi esperienza di S. divertimento e di riferimento. Ma come Stefano di Sessanio e Matera); e' ora al centro del paese e sull' anello fontana di Luciano Giansoldati che era che circonda Castelnovo Monti, non si davanti al municipio presta ad ,una riqualificazione percorsi di riabilitazione cardiologica dell'immobile nelle pinete collegati al reparto Individuare un'altra collocazione. cardiologico e a giusta altitudine Sentire soprattutto i giovani (e il Centro museo dei reperti archeologici della Giovani Il Formicaio) Pietra di Bismantova museo all'aria aperta una casa delle associazioni, dopo la fine AZIONI DI TRASFORMAZIONI dell'esperienza in centro storico (vedi il IDEALI E STRUTTURALLI volumetto Terra di solidarietà) Ridenominazione del paese o del una Pro Loco unica per tutto il Comune: Castelnovo Bismantova o territorio comunale; viabilità esterna: completamento variante Ponte Rosso e SS63 (Bocco) per una più facile raggiungibilità CONTINUAZIONE DEL dall'esterno PERCORSO INIZIATO CON una forestazione di alto fusto per un QUESTA MAPPA DI COMUNITÀ serio camouflage del polo scolastico Ampliamento della consultazione ad superiore e del quartiere Peep sotto la altre categorie di cittadini, singoli e Pieve associati; integrazione coinvolgendo visibilità ufficio IAT e centro visita del altre categorie (giovani, migranti ...) dei parco; punti per loro rilevanti del paese (ad es i la rotonda di ingresso al paese Luoghi di relazione(vedi scheda) in direttrice di sviluppo artigianale solo nel modo tale da avere uno sguardo che tratto tra Croce e Boaro rispecchi gli attuali e vari abitanti Consorzio agrario da conservare, non inizio di un percorso di affezione degli da abbattere, lanciando un concorso di abitanti, o di molti di essi, con queste idee, così come si potrebbe tentare un strade,con queste piazze,con questi progetto di crowdfunding, anche luoghi popolare