<<

MATTHEW DADDARIO

MATTHEW DADDARIO is a born and bred New Yorker who has received a degree in Business Economics from Indiana University, prior to pursuing his passion in acting.

Matthew recently completed production on Freeform network's highly anticipated YA-adaption, . The series, directed and executive produced by McG, is based on the popular “Mortal Instrument” series written by . Matthew stars in SHADOWHUNTERS as a series regular playing the character "Alec," alongside Katherine McNamara, Dominic Sherwood, Alberto Rosende, Emeraude Toubia, Harry Shum Jr. and Isaiah Mustafa. SHADOWHUNTERS is scheduled to premiere on the Freeform network on January 12, 2016.

Prior to Matthew's foray into television, he landed the lead role in his last 4 films, including the reboot of CABIN FEVER (executive produced by Eli Roth), Thomas Carter's WHEN THE GAME STANDS TALL (opposite ), Kristin Hanggi's NAOMI & ELY'S NO KISS LIST (alongside ) and Drake Doremus' BREATHE IN (opposite Guy Pierce and Felicity Jones), which premiered at the 2013 Sundance Film Festival.

His other film credits include Dreamworks' DELIVERY MAN, alongside Vince Vaughn and directed by Ken Scott, as well as independent films GROWING UP AND OTHER LIES and 36 SAINTS.

For reference, please find the following links to scenes featuring Matthew: • WHEN THE GAME STANDS TALL: https://drive.google.com/file/d/0By7enOr5ctB5azZ5b2JCbnJjVGc/view?usp =sharing • BREATHE IN: https://drive.google.com/file/d/0By7enOr5ctB5a01sT0pCTXVYVmM/view? usp=sharing

MATTHEW DADDARIO’S RESUME: http://resumes.breakdownexpress.com/email/132d623e-9580-451c-a7f1- ceee109be78f.html

Matthew Daddario: «Stile è trovare quello che ti veste bene» L’attore americano dalla serie tv Shadowhunters al servizio di copertina di TheLuxer.com sempre in una New York di luci, ombre e suggestioni. Anche di stile

Ventotto anni, nato e cresciuto nell’ Upper East Side, Matthew Daddario, – sì, è il fratello della formosa Alexandra (vista in True Detective e presto tra le onde di Baywatch -, è tra i volti di punta della trasposizione tv della saga fantasy Shadowhunters, in una guerra ai demoni che per gran parte si combatte nella sua New York. E sempre qui è protagonista in questi giorni, questa volta come interprete di stile, di una cover story per il multibrand store TheLuxer.com (di cui anticipiamo alcune foto).

Cosa hai amato di più di questo shooting? «Le persone, l’atmosfera che si è creata tra le persone. Ci si diverte molto a lavorare con gli italiani. Non mi sono nemmeno accorto che tecnicamente stavo lavorando».

Ex studente di economia, come sei finito a fare l’attore? «Domanda che richiede una lunga spiegazione. Non sono nemmeno sicuro di riuscire a restituirlo per intero il ragionamento che mi ha portato fin qui! Non c’è stato un evento preciso, almeno non lo ricordo. Piuttosto, avvertivo difficoltà nei colloqui di lavoro, come se quei lavori non mi calzassero, non mi interessassero per davvero. A un certo punto, sono sicuro di aver fatto qualche calcolo costi-benefici rispetto alle due carriere, cosa in cui la formazione della prima mi ha aiutato. Quando ho iniziato a recitare e a sostenere provini, la scelta mi è sembrata ovvia: recitare, sì, che mi faceva sentire vivo».

Conoscevi già la collana Shadowhunters prima di entrare a far parte di quel mondo nei panni di Alec Lightwood? «Sì, ma non per averla letta tutta. Quello l’ho fatto dopo. E mi sono letto parecchio i commenti dei lettori, una cosa che mi ha aiutato a costruirmi una prospettiva interessante».

Lightwood ora te lo porti un po’ dietro. Personaggio comodo o scomodo? «Mi piace Alec. Penso sia il migliore nell’universo Shadowhunters. Nei momenti più dark, è abbastanza facile da rendere perché è uno che nasconde tutto (e un po’ lo odi per questo). Quando poi fa affiorare le emozioni o viene portato dove non vuole , allora interpretarlo diventa più difficile. Ed è quello il momento in cui lo apprezzi di più».

Come ti trovi nella gestione di una notorietà legata a una saga famosa, tra privacy e social network? «Non è un tema prioritario per me. Certo, internet è un po’ zona di rischio, in cui non indulgerei nella ricerca narcisistica (e comunque, per ora, su di me non circola nessuna storia). Il punto è che non tutti sanno cosa fanno quando scrivono, agiscono, parlano, etc. sul web. Dimenticano di domandarsi “in che luce mi mette quello che sto facendo e che effetto avrà su quelli a cui mi rivolgo?”. Oppure, sì, ci pensano ma non se ne curano (malizia, che, in questo caso, fa tristezza)».

Approccio interessante. Altre lezioni di vita già apprese nonostante la giovane età? «Essere curioso e gentile. Pranzare in famiglia e viaggiare con le persone che ami. Scovare qualcosa che ti piace e apprenderne al meglio i segreti».

Chi e cosa ispira un ventenne come te? «Le persone felici, con una vita ricca di interessi, mi invitano a fare e cercare altrettanto».

Sfide da cogliere a breve? «In questo preciso momento il trasloco. Lasciare un appartamento è in assoluto una delle peggiori rotture di scatole che ti possano capitare. Sembra facile: spostare cose da un posto a un altro . Una cosa che si fa di continuo e in cui siamo magistrali quando accade in piccole dosi. L’inferno è quando lo stesso gesto comporta una full immersion di un mese con oggetti tutti ingombranti che scopri di odiare dal primo all’ultimo tranne una cosa: il tuo confortevolissimo cuscino. Che, ovviamente, è l’unica che si va a perdere… Perché stai traslocando e traslocare è (il) Male».

Passiamo al paradiso, allora. Qual è il rifugio perfetto per rilassarsi? «L’essere disconnesso, in un luogo dove nessuno ti può contattare tranne chi vuoi, però con cibo, vino e una bella luce. Una volta qualcuno mi ha detto che nulla è più paradisiaco del momento dello scalo tra due voli: non hai nulla da fare se non mangiare, bere e aspettare e nessuno può avanzare pretese o starti addosso con richieste in quel piccolo lasso di tempo. Stupido, vero? Ma forse no. A volte penso “ok, datemi uno scalo, non desidero altro che uno scalo”».

Se di tempo libero invece ne hai e non lo devi cercare, cosa ti piace fare? «Lo passo a ricordarmi che ho un sacco di cose da fare e a procastinarle! No, scherzo. Va un po’ a umore. Sonnecchiare non è male. E nemmeno la tv e internet. Mi piacciono le passeggiate e l’abbinata ciccioli e birra».

Torniamo là da dove siamo partiti: la moda. Che tipo di capi preferisci, cosa ti piace comprarti? «Tutto quello che veste bene. Per me il punto è tutto lì. Se ti sta bene e il colore non ti fa anemico, è perfetto. Esco a fare shoopping solo se ho un’idea ben precisa. Ad esempio, mi attende tra poco una grigliata di gamberi di fiume e mi piacerebbe andarci… con un ‘tocco di pizza’. Sarebbe divertente comprarmi qualcosa con questo spirito per quell’occasione. Uscire, così, tanto per comprare qualcosa, mi mette stress solo al pensiero».

Hai la fortuna di vivere sospeso tra la natìa New York e la città degli angeli. Quale senti più tua? «New York. Non ho mai veramente ‘vissuto’ a o Hollywood. In realtà, non sviluppo un vero attaccamento ad alcun posto. La Grande Mela è la mia casa e proprio per questo non scapperà. Non mi identifico con un luogo. Se tutto va bene, avrò tempo e motivi per chiamare casa molti posti differenti».

Il futuro chiama incubi, sogni e aspirazioni… «Già… ma possibile che gli incubi siano i più facili da visualizzare? Ci ho pensato e al volo mi si sono palesati almeno una dozzina di orribili scenari. Forse a guidare ‘lo show’ c’è un serpente che ci fa concentrare su quello che sarà il pericolo. Preoccupazioni moderne come vivere una vita mediocre che non ti porta a niente, intrappolati a partire dalla testa in una piccola caverna davanti alla quale si piazzerà un masso a murarti vivo. Piccole cose, come gnomi che ti pungono e mordono al tallone d’Achille se scendi dal letto.

I sogni sono una scelta più difficile. Non sono sicuro ma ci metterei ‘camminare sulla Luna’. Un’aspirazione ce l’ho ma la tengo segreta».

Forse non ti etichetterà ma New York, location per le foto che mostriamo oggi, è una città che conosci molto bene. Ti va di provare a restituircela da insider, usando le impressioni più forti che lascia ai cinque sensi? «L’odore di ozono nella metropolitana, quando la rotaia fa frizione. Lo strano silenzio dopo una tempesta di neve.

Il sole a Central Park.

La sensazione forte e spiacevole che lascia il cemento quando cadi mentre corri da bambino e ti sbucci le ginocchia.

Il sapore di pizza, quella pizza che ora, sempre di più, fatichi a trovare».

Matthew Daddario’s Foodie Guide to New York The Shadowhunters star dishes on his favorite Big Apple eateries Written by Cathryn Vaccaro

As the star of the Freeform sci-fi drama Shadowhunters, 28-year-old Matthew Daddario spends a chunk of his year in Toronto portraying a character endowed with magical blood. In his off time, however, the born-and-raised New Yorker comes home for a more familiar pace.

“There’s a kind of friendly aggression to New York,” he explains. “Everyone is on a similar page about how they are trying to move forward. It makes you feel very active and like you’re part of something. We’re walking fast. We’re moving quickly and we’re getting things done. And we’re also proud of all of that.”

While he grew up in Gotham, Daddario boasts a varied background with family from Italy, Ireland, Hungary, Germany and Britain, and his taste buds reflect this international array. “I go through little phases of liking different things, but I keep coming back to food that is fairly simple,” says Daddario. “Something that is prepared perfectly like it took generations for people to figure out how to make.” Here, DuJour snags his list of New York favorites.

Zum Schneider “I had a lot of schnitzel growing up. My mother’s Hungarian. Every time I go there I get Wiener schnitzel and I get this cucumber salad and I have a beer. It’s so good every single time. I like being there and I like eating there.” 107 Avenue C, New York, NY 10009, 212 598-1098, nyc.zumschneider.com

Cocoron “Get a couple of the appetizers and little plates at this Japanese restaurant. The food is great, but so is the atmosphere. You have the balance of both things. It’s just so good.” 61 Delancey St., New York, NY 10002, 212-925-5220

Black Crescent “There was a restaurant called Wild Edibles that just closed. They had this fried fish that was so perfectly cooked—I try to replicate it at home and I can’t. Black Crescent is by the same people and it’s just reopening now. I’m very excited to go down there.” 76 Clinton Street New York, NY 10002, 212-477-1771, blackcrescentnyc.com

V-nam Café “I spent a little time in Vietnam and fell in love with the food. When I came back to New York, I couldn’t find anything that tastes like it did in Vietnam. V-nam Café is the closest I’ve found. It’s very, very tasty.” 20 1st Avenue, New York, NY 10003, 212-780-6020, vnamcafe.com

Blue Ribbon Brasserie “Everything on that menu is good. They’ve got such a mix. You can go there at 2 a.m. on a Tuesday if you want.” 97 Sullivan Street, New York, NY 10012, 212-274-0404, blueribbonrestaurants.com

The Cannibal “I’m a big fan of meat in general, it’s something I enjoy eating. The Cannibal serves all different kinds of meat prepared in various ways. They have certain pâtés that are very good. They have bone marrow. They have a large selection of different beers from all over the place. They don’t mess around. Their food is legit.” 113 East 29th Street, New York, NY 10016, 212-686-5480, cannibalnyc.com

Scarpetta “It’s a struggle to find an Italian place that I really love in New York. I just never kept going back to any one place, but for some reason I am a sucker for Scarpetta. The food is always good. The environment is upbeat. Everyone seems to know what they’re doing. If you are going out on a proper date, Scarpetta feels right. “ 355 W 14th Street New York, NY 10014, 212-691-0555, scarpettarestaurants.com

Link to Video Interview: http://www.aol.com/build/519424943/

Matthew Daddario Talks Weapons Training Skills for "Shadowhunters" Role

Actor Matthew Daddario stops by the YH Studio to scoop us on his role in the Freeform fantasy series "Shadowhunters: The Mortal Instruments", including his rigorous workout regime and archery training in preparation for the show. He also reveals what superpower he'd love to have in real life, plus he comes clean about his backgammon skills and shows off another hidden talent!

Link to Video Interview: http://www.younghollywood.com/videos/yhstudio/2016/matthew- daddario-talks-weapons-training-skills-for-shadowhunters-role.html

Link to Video Interview: http://live.huffingtonpost.com/r/segment/shadowhunters-star-actor- matthew-daddario/5697b88599ec6d2f95001e13