Provincia di di Argenta argenta Lungo antichesponde Provincia diFerrara Comune di masi torello Along Ancient Banks Comune di ostellato Comune di portomaggiore turistica Comune di Tourist Guida voghiera Guide

Nelle terre dell’antico Po

ella verde campagna ferra- terre alluvionali, più rialzate sul li- rese, tra distese di frutteti e vello del mare e di recente forma- Ncampi di granoturco, dove le zione, coltivate prevalentemente strade seguono i meandri di vecchi a frutteto; a est dominano le terre argini fluviali, si raccolgono le te- basse, frutto delle antiche e sedi- stimonianze del passato più antico mentate alluvioni del Sandalo, e le vestigia dei fasti della corte oggi seminate a cereali. estense. Esse raccontano la storia Il paesaggio agreste tipicamente di comunità e abitati fioriti tra ter- padano, segnato dai ritmi della ra e acqua, lungo le antiche sponde vita contadina, è animato dalla dei corsi d’acqua che fluivano nei presenza delle delizie estensi, luo- territori degli attuali comuni di ghi di svago della corte e di eserci- Argenta, Masi Torello, Ostellato, zio decentrato del potere, insieme Portomaggiore, Voghiera. alle testimonianze di un passato Sono i luoghi del Sandalo, oggi antico, come la necropoli roma- pressoché completamente inter- na di Voghenza e la Pieve di San rato, e del Primaro, due fiumi nati Giorgio di Argenta di epoca tardo e sviluppatisi in epoche diverse, bizantina e altomedievale. che rivestirono nei secoli passati Queste terre oggi hanno dato for- un’importanza primaria per la na- te impulso alla valorizzazione vigazione e i commerci. delle proprie risorse naturalisti- In epoca etrusca il Sandalo rappre- che e ambientali: le oasi e le valli sentò la principale via di comuni- d’acqua dolce, i percorsi ciclabili, cazione tra l’emporio marittimo di l’Ecomuseo di Argenta e gli altri Spina e quello pede-appenninico musei , creano una rete di itinerari di Felsina. Oggi lungo l’antico cor- per gli appassionati del “turismo so si snoda la strada per Voghiera, lento”, che permette di assapora- Portomaggiore e Consandolo. re il paesaggio seguendone i ritmi Il Primaro, il cui corso in epoca antichi. Ecco perchè sono diven- altomedievale collegava Ferrara, tate meta imperdibile per coloro Argenta e Ravenna, ha contribuito che desiderano immergersi nella in modo consistente allo sviluppo serenità della natura, ritrovando il della capitale estense. Trasfor- piacere di pedalare o pescare lun- mato in collettore delle acque del go antiche sponde, o per chi vuole fiume Reno per intervento degli trarne spunto per scoperte e visite Estensi, il Primaro è l’asta fluvia- di alto valore educativo. le-idraulica che conduce al mare Itinerari turistici quindi che rac- le acque dei fiumi appenninici e chiudono storia, archeologia, arte, quindi un importante sistema di natura, laboratori didattici, ga- controllo e tutela del territorio a stronomia per un’emozione sem- sud di Ferrara. pre diversa: le emozioni che vo- Il paesaggio delimitato dal Prima- gliamo suscitare in questa guida, ro e dall’alveo estinto del Sandalo ricca di suggestioni, suggerimenti, si caratterizza come punto di con- immagini, indicazioni e informa- fine tra “alto” e “basso” ferrarese: zioni pratiche per accogliere il vi- a ovest del Primaro prevalgono le sitatore.

Indice Index Benvenuti a 4

Guida alla lettura Readers Guide Il territorio dei cinque comuni è The area covered by the five presentato attraverso itinerari towns is presented by means che collegano tra di loro i luoghi of itineraries that link together d’interesse simili per tipologia. places of interest of a similar 3 sono infatti i “fili” tematici type. Three themes have been scelti: verde per il percorso chosen: green indicates Argenta 6 naturalistico, giallo per quello the nature route, yellow the Masi Torello 8 archeologico, infine rosso per archaeology route and lastly, quello storico-artistico. Ogni red for places of historic and Ostellato 10 percorso è corredato da mappe artistic interest. Each route is con indicazioni stradali e sche- accompanied by road maps and Portomaggiore 12 de di approfondimento delle further information about the Voghiera 14 varie tappe. various places. English summary 16 Il simbolo [ ] rimanda alla pagina in cui l’argomento è trattato in dettaglio.

Andar per musei 70 Tante idee per vivere 84 il territorio

“MUSEO DI QUALITà” È RICONOSCIUTO DA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI CULTURALI E NATURALI

13 musei della provincia di Ferrara rientrano tra i 109 musei Argenta 72 Una gita con la classe 85 regionali che hanno ottenuto Masi Torello Laboratori lo status di “Museo di qualità” Masi San Giacomo 75 ‘naturalistico-scientifici’ 86 riconosciuto dall’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna. Ostellato 77 Laboratori Nei territori descritti in questa ‘artistico-archeologici’ 89 guida rientrano ben tre musei che Portomaggiore 78 possono già fregiarsi di questo Voghiera Escursioni fluviali 91 riconoscimento, Museo delle Voghenza 80 Golf 92 Valli e Museo della Bonifica di Argenta, Museo del Territorio English summary 82 Pesca e turismo 93 di Ostellato. Altri si stanno Una giornata adoperando per ottenerlo a breve. di birdwatching 96 www.ibc.regione.emilia-romagna.it English summary 98

Pedalare tra le oasi 18 Archeologia che passione 34 A caccia di Delizie 52

Anse Vallive Voci dal passato 37 Voghiera di Ostellato 23 Argenta Delizia Estense Anse Vallive di Porto Museo Civico 42 del Belriguardo 60 Bacino di Bando 25 Ostellato Museo Gambulaga Ecomuseo di Argenta del Territorio - MdT 43 Delizia del Verginese 64 Oasi di Val Campotto 27 Gambulaga - I Fadieni English summary 66 English summary 32 e il loro sepolcreto 44 Voghenza Necropoli Romana 47 Voghiera - Museo Civico di Belriguardo 48 English summary 50

Sapori e prodotti 100Eventi 110 Info utili 118 del territorio Events English summary 108 Ospitalità 126

Edito da / Edited by Progetto grafico e impaginazione Luca Gavagna – le Immagini Provincia di Ferrara Design concept Giuliana Lonzi Comune di Argenta le Immagini, Ferrara Gianni Mascellani Comune di Masi Torello Mappe / Maps Federico Meneghetti Comune di Ostellato Noemastudio, Ferrara Milko Marchetti Comune di Portomaggiore Nazario Spadoni Comune di Voghiera Foto / Photographs by Sergio Stignani Archivi fotografici Provincia di Paolo Zappaterra Testi e coordinamento editoriale Ferrara, Comune di Argenta Texts, editorial coordination Comune di Masi Torello, Traduzioni / Translations Centro Unificato di Informazioni Comune di Ostellato, Comune InLingua, Ferrara Turistiche, Castello Estense, di Portomaggiore, Comune di Stampa / Printed by Ferrara Voghiera Ottorino Bacilieri (pp. 36-41) Ottorino Bacilieri Chiuso in redazione il Viviana Conti Massimo Baraldi Editing closed on Rita Rizzioli Sandro Bolognesi 25-08-2010

da Ferrara 34 km Treno: Stazione di Argenta (FS) - Linea Ferrara - Ravenna, info 892021 - www.trenitalia.com Autobus: Linea extraurbana ATC - Ferrara - Argenta, info 0532 599490 - www.ami.fe.it Auto: A13 uscita Ferrara Sud; raccordo autostradale Ferrara - Porto Garibaldi; imboc- care l’uscita SS 16 Adriatica direzione Ravenna. Al termine del rettilineo svoltare a destra. COME ARRIVARE COME Proseguire per circa 8 km in direzione Ravenna. 7 Benvenuti ad Argenta

Un territorio va- ■ Frazioni stissimo dominato Anita, Bando, Benvignante, Boc- nel passato dalla caleone, Campotto, Consandolo, presenza delle ac- Filo, Longastrino, Ospital Mona- que che hanno la- cale, San Biagio, S. M. Codifiu- sciato segni profon- me, San Nicolò, Traghetto. di nell’ambiente, nella natura, nella vita dell’uomo. ■ Cenni storici Qui si viene per ammirare il La fondazione di Argenta può panorama delle sue valli d’ac- farsi risalire ad epoca romana, qua dolce, un’oasi straordinaria quando sorgeva in un territorio del Parco del Delta del Po, dove palustre. Il suo nome sembra de- grande è la varietà delle specie rivare dai riflessi argentei delle vegetali ed animali. Per carpir- terre argillose e delle acque val- ne tutti i segreti si visita l’Eco- live circostanti. museo, una struttura articolata Fin dalle origini fu legata alla po- che abbraccia la complessità di tente Diocesi di Ravenna: l’arci- beni culturali e ambientali, ma vescovo Agnello (VI sec.) aveva anche i valori e le identità delle acquistato queste terre e vi ave- comunità in un ampio orizzonte va fatto edificare la Pieve di San tematico, forse unico in Europa. Giorgio; ma fu attorno al X-XI I musei in esso inseriti descrivo- sec. che Argenta conobbe le sue no storia, tecnologia e natura di migliori fortune legate al porto una terra che gli uomini hanno fluviale. Ciò scatenò ben presto le saputo modificare, rendendola pressioni degli Estensi che ne ot- fertile e rispettandola allo stesso tennero il controllo fino al 1598, tempo, per poterla offrire sicura anno della devoluzione dell’inte- alle generazioni a venire. ro ducato allo Stato Pontificio. Argenta ospita la più antica chie- Dopo un periodo di decaden- sa della provincia di Ferrara, la za, fu con l’Unità d’Italia che la Pieve di San Giorgio, offre itine- cittadina visse un momento di rari ciclabili attraverso argini, grandi passioni politiche. boschi e golene ed accoglie con Durante la Seconda Guerra l’ospitalità della sua gente, dei Mondiale subì gravi distruzioni sapori e delle manifestazioni e fu teatro dell’avanzata dell’Ar- culturali e teatrali lungo tutto mata britannica che si concluse l’anno. con la battaglia strategica della “Stretta di Argenta”, “The Ar- genta Gap” il 18 aprile 1945. COME ARRIVARE info 800 915030 - www.fer-online.it Treno da Ferrara 17km Masi S. Giacomo, indicazioni perMasi Torello Auto: A13 uscitaFerraraSud;raccordo autostradaleFerrara-PortoGaribaldi, uscita Autobus : Linea ferroviaria FER - Ferrara - , stazione di Masi Torello : Linea extraurbana ATC - Ferrara - Masi San Giacomo, info 0532 599490 - www.ami.fe.it 9 Benvenuti a Masi Torello

Piccolo comune ubi- ■ Frazioni cato al centro della Masi San Giacomo. pianura ferrarese a sud del Po di Volano, ■ Località comprende anche Borgo S. Anna. il paese di Masi San Giacomo e la borgata di Sant’Anna. ■ Cenni storici Il toponimo deriverebbe da Le prime notizie storiche, a parte Mansus, antica misura agraria alcuni ritrovamenti romani vicino corrispondente a circa 10 ettari Masi San Giacomo, risalgono al attuali, e da Torello, la potente secondo millennio, quando i Masi famiglia ferrarese dei Torelli- vengono citati nella documenta- Salinguerra alla quale la zona zione sui fondi agricoli, notevol- apparteneva come bene feudale. mente produttivi poiché collocati Gli edifici, soprattutto le abita- tra i rami principali dell’antico Po, zioni, come anche la struttura Sandalo e Volano. Queste terre dell’abitato, sono tipici dei centri erano proprietà, oltre che di molti padani tradizionalmente legati monasteri cittadini, anche di no- alla terra. La vocazione agricola bili e importanti famiglie ferraresi masese è riscontrabile anche nel come quella degli Ariosti. Quattrocento, quando la quanti- Nel 1817 divenne frazione di tà di seminativo superava quella Portomaggiore e nel 1860 il ma- di ogni altro luogo del ferrarese. sese entrò a far parte a tutti gli L’economia del paese infatti, effetti del territorio portuense; come quella dei centri vicini, è la situazione durò fino al 1959 basata essenzialmente sull’agri- quando, con un decreto del Pre- coltura, specializzata nella frutti- sidente della Repubblica, Masi coltura. Torello venne elevato a capoluo- A Masi Torello e Masi San Gia- go di Comune. como sono degne di nota pre- gevoli architetture rurali, resi- denze patrizie ferraresi, come Villa Zanardi Prosperi, chiese parrocchiali, tra cui quella dedi- cata a San Leonardo, proprietà terriere appartenenti alla fami- glia di Ludovico Ariosto come le cosiddette “antiche case da la Colombara”. COME ARRIVARE Rovereto, Ostellato, Corte Centrale Auto: A13 uscitaFerraraSud;raccordo autostradaleFerrara-PortoGaribaldi, uscita Autobus: Lineaextraurbana ATC -FerraraOstellato, 0532599490-www.ami.fe.it info Linea Ferrara-Codigoro, 800915030-www.fer-online.it info Treno: LineaferroviariaFER-StazionediOstellato, Dogato, Rovereto, Correggi, da Ferrara 31km 11 Benvenuti a Ostellato

Il comune di Ostel- Delta del Po e della sua storia lato si trova nella evolutiva. parte centrale della provincia di Ferrara ■ Frazioni e rientra nel territo- Dogato, Libolla, Medelana, Ro- rio del Delta storico vereto, S. Giovanni di Ostellato, del Po. L’elemento S. Vito. paesaggistico oggi dominante è il campo agricolo, ma prima delle ■ Località bonifiche, il territorio era circon- Alberlungo, Bivio Medelana, dato dagli acquitrini e dai boschi, Campolungo. mentre gli insediamenti umani erano situati sui lunghi dossi flu- ■ Cenni storici viali. Di grande interesse sono le La storia di Ostellato ha origini Valli, istituite come Oasi di pro- antichissime, come testimoniano tezione Faunistica, costituiscono i numerosi reperti archeologici, un biotopo unico di Zona umida rinvenuti durante gli scavi e le di acqua dolce. Sono popolate da opere di bonifica. La prima atte- circa 150 specie di uccelli acqua- stazione risale al 997, quando fu tici, sia nidificanti che migratori: citato col nome di “Ustullatum” in tutti i tipi di Airone (bianco, mag- una bolla papale. Appartenne pri- giore, cenerino e rosso), molti ma a , poi all’Abbazia Trampolieri, come il Cavaliere di Pomposa, sotto Guido Monaco, d’Italia, ed alcuni rapaci quali il finché venne a far parte dei pos- Falco di Palude e la Poiana. La sedimenti Estensi come meta di vegetazione è caratterizzata da caccia e di svago da parte dei du- canneti, ninfee, giunchi; lungo gli chi d’Este, che vi fecero costruire argini crescono il salice bianco, il alcune residenze. sambuco e il castagno d’acqua. Il Dopo la devoluzione del 1598, visitatore potrà rimanere stupito quando gli Estensi persero il du- dal fatto che questo ambiente, in- cato di Ferrara, anche Ostellato sieme all’area bonificata del Mez- tornò sotto il governo Pontificio, zano, era fino agli anni ‘60 una che portò il territorio a subire grande palude dove si pescavano progressivamente la perdita delle anguille e si raccoglievano sale ed valli, in favore di Comacchio. erbe palustri. Oggi l’oasi è attrez- L’indifferenza nella gestione delle zata per il birdwatching e le pas- acque dimostrata dal Papato fece seggiate in bicicletta e a cavallo; sì che imperversassero le inonda- vi si tengono iniziative culturali, zioni e le epidemie. Solo a partire soprattutto enogastronomiche. dalla metà del XIX secolo la situa- Ostellato ospita inoltre il Museo zione migliorò, grazie alle mas- del Territorio - MdT, concepito sicce e radicali opere di bonifica, per dare al visitatore tutte le in- conclusesi definitivamente solo formazioni sulle peculiarità del negli anni ‘60 di questo secolo. COME ARRIVARE direzione Ravenna; uscita Ripapersico -Portomaggiore uscita Ripapersico direzione Ravenna; Auto: A13 uscita Ferrara Sud; raccordo autostradale Ferrara - Portogaribaldi; SS 16 Adriatica Autobus 892021-www.trenitalia.cominfo Treno: StazionediPortomaggiore, LineaferroviariaFerrara-Ravenna da Ferrara 25km : Linea extraurbana ATC - Ferrara - Portomaggiore, info 0532 599490 - www.ami.fe.it 13 Benvenuti a Portomaggiore

Portomaggiore è ■ Frazioni una ricca cittadina Gambulaga, Maiero, Portoverra- agricola rinomata ra, Portorotta, Quartiere, Ripa- per l’Antica Fiera persico, Runco, Sandolo. che si svolge ogni anno a settembre. ■ Cenni storici Anche se gli eventi bellici hanno È dalle sponde dello scomparso messo a dura prova le emergen- fiume Sandalo che ha inizio la ze storico-artistiche del centro, storia di Portomaggiore: Portus al turista si consiglia una passeg- Maior infatti indicava la premi- giata per le vie della cittadina, nenza di questo porto commer- partendo dal Palazzo Municipa- ciale e le prime notizie risalgono le, toccando il Teatro Concordia, all’896. Dopo il Mille si sa che la i palazzi Gulinelli e Fioravanti- Pieve di Santa Maria in Porto fu Vaccari fino all’accogliente Chie- coinvolta nelle contese tra Fer- sa della B. V. Madonna dell’Ol- rara e Ravenna, ma fu alla fine mo, poco fuori l’abitato. Tra i del XII sec. che Portomaggiore maggiori punti di interesse ar- entrò definitivamente nella sfe- tistico, laddove emergono i fasti ra d’influenza di Ferrara, che si del passato, spicca la “Delizia impegnò a scavare una fossa per del Verginese”, circondata dal difendere i propri possedimenti giardino storico, con la mostra minacciati frequentemente dal- archeologica dedicata ai ritrova- le acque. Gli Estensi ebbero nel menti del Sepolcreto dei Fadieni. Portuense uno dei loro punti di Da non perdere sono le Anse forza, con diverse “delizie” o ville Vallive di Porto - Bacino di Ban- per lo svago. do, oasi naturali dove la presen- Seguirono secoli in cui il terri- za di un’avifauna variegata, tra torio fu terra di passaggio per cui cicogne bianche e oche selva- truppe al seguito dei cambia- tiche in libertà, offre uno spetta- menti politici; partecipò alle colo imperdibile. guerre d’indipendenza e il suo centro fu bombardato nel 1945. COME ARRIVARE indicazioni per Voghiera Auto: A13 uscitaFerraraSud;raccordo autostradaleFerrara-PortoGaribaldi, uscita Gualdo, Autobus info 892021 - www.trenitalia.com Treno da Ferrara 14km : Stazione Montesanto a 4 km, Linea ferroviaria Ferrara - Ravenna : Linea extraurbana ATC - Ferrara - Longastrino, info 0532599490 - www.ami.fe.it 15 Benvenuti a Voghiera

Voghiera si trova al ■ Frazioni centro di un territo- Voghenza, Gualdo, Ducentola, rio che rappresenta Montesanto. le radici stesse della storia ferrarese, dei ■ Cenni storici primi insediamen- Questo territorio deltizio situato ti padani dopo la decadenza di tra Ferrara e le Valli di Comac- Spina, con i romani che scelsero chio era caratterizzato da gran- i dossi parafluviali del voghierese di corsi d’acqua, il maggiore dei per istituire il loro centro di po- quali era il ramo principale del Po tere nel basso Po, cui seguì la na- che in età classica sfociava a mare scita della prima diocesi di quello poco dopo l’etrusca città di Spina. che fu poi definito “ferrarese”. Voghiera e Voghenza erano poste Perla di un territorio inserito tra la l’una a destra, l’altra a sinistra splendida città di Ferrara e gli sce- dell’antico corso dell’Eridano, nari del Delta, mostra ai visitatori in corrispondenza della grande la zona archeologica statale della isola fluviale identificabile oggi Necropoli Romana di Voghen- nel Parco Massari-Mazzoni. Vo- za e testimonia l’intervento degli ghenza ebbe un ruolo predomi- Estensi che qui fecero costruire nante come centro amministra- la Reggia estiva del Belriguardo, tivo imperiale, in età romana era vero centro di cultura tra Medio- una sorta di dogana sulla rotta evo e Rinascimento. fluviale proveniente dal porto di Nella frazione di Voghenza si visi- Ravenna e qui venne istituita la tano anche la chiesa di San Leo e prima diocesi ferrarese. un museo insolito, quello del Mo- Furono gli Estensi a rilanciare dellismo Storico, mentre l’aroma queste zone a partire dal XV che più identifica queste terre è secolo, quando il marchese l’aglio, utilizzato in molte ricette Niccolò III decise di costruire il e preparazioni tradizionali. castello di Belriguardo, la pri- ma delizia fuori dalle mura del- la città di Ferrara che in breve si trasformò nella reggia estiva estense. Nel 1805 Voghiera divenne mu- nicipio per decreto napoleonico. Dal 1960 Voghiera è comune au- tonomo. 16 ENGLISHENGLISH SUMM VERSIONa RY ing workshopsandgastronomy. learn- nature, art, archaeology, history,encompass that eraries itin- rhythms. tourist varied and Exciting ancient the lowing fol- explored be to countryside the allows which enthusiasts, tourism’ ‘slow for itineraries of network a create eco-museums ter lagoons, the cycle paths and fresh-wa- and reserves and nature the natural resources: local environmental the case show- to impetus great vided pro- have lands these Today, Middle back totheearly Ages. dating Argenta at Giorgio San at an ancient past, the to testaments other with gether to- power, of exertion decen- tralised and leisure courtly of of the presence the by is animated by life, farming of etched rhythm area,the plains of typical the scenery, rural The Estense courtcanbegathered. evidence of the splendour of the are today almost completely dry, and periods different in evolved and arose which rivers two ro, of the Ferrara, along the ancient banks In around the green countryside t IN HE aNc tHE LaNdS Of and the and Voghenza places Estensi, delizie Sandalo and the IENt PO necropolis Pieve di Pieve Prima- a WELc By car: A13 rara - Argenta -www.ami.fe.it. Fer- line: Extra-urban bus: By www.trenitalia.com - (FS) station train:Argenta By from Ferrara(34km) HOW TO GET THERE allyearround. staged are which events theatrical and cultural and cuisine its savour can who visitors, welcome ple peo- its floodplains; and woods across and riverbanks along ies itinerar- cycling offers and ,gio the Ferrara, of province the in church cient Argenta is home to the most an- come. to generations the for security most respect in order to provide ut- the with fertile it rendering mankind, by moulded land a of nature and technology history, the describe involved museums The technology. and economy culture, history, nature, cluding in- topics of spectrum wide a covering community, the of tity iden- and values heritage, the also and environmental and cultural local the of complexity the embrace which Europe, in unique perhaps structures, of secrets the its visit of all species. discover To animal and plant of variety great a to home oasis extraordinary an Park, Delta Po the of lakes freshwater the over view the admire can you Here the localpeople. of life the and nature ronment, 8 kmtowardsRavenna. approximately for Proceed tion. towards Ravenna. Turn exit left at the T-junc- Adriatica 16 SS the take Garibaldi; Porto wards to- Ferrara from motorway exit; RGENta OME tO , a group group a Ecomuseum,

Ferrara Sud (south) Pieve di San Gior- San di Pieve ae et their mark on the envi- left have the waters, which of by presence the previously dominated terri- tory vast A

Ma WELc Masi Torello. for signs follow exit, Giacomo wards Porto Garibaldi, Masi San to- Ferrara from motorway exit; By car: A13 - Giacomo San www.ami.fe.it. Masi - rara Fer- line: Extra-urban bus: By line -www.fer-online.it train Codigoro - Ferrara way: Rail- Romagna train:Emilia By from Ferrara(17km) HOW TO GET THERE tectural note. Colombara,archi- of worthy are as such Ariosto, and Ludovico of Leonardo; properties San to cated dedi- that including parish churches, Prosperi; Zanardi Villa like residences patrician ings; build- rural several Giacomo, San Masi and Torello Masi At ing. farm- fruit particularly culture, agri- on based is settlements, neighbouring in that like lage, vil- the of economy the fact, In other placeintheFerraraarea. any in than crops for used was land more when 1400s, the in TorelloMasi around out carried also was Farming area. Valley Po the in communities farming of the of typical are settlement the structure the and the houses, especially buildings, The session. pos- feudal a as belonged area Torelli-Salinguerra, to whom the of family Ferrara powerful the today’sof hectares,and Torello, 10 approximately to responding cor- measurement agricultural from rive de- to said is name place The and thehamletofSant’Anna. the village of Masi San Giacomo SI t OME tO the antiche case da la da case antiche the ORELLO a antique an Mansus, Ferrara Sud (south) ie, t includes it River, Volano di Po of the south the plains to Ferrara the of centre the in situated pality munici- small A

17 WELcOME tO WELcOME tO WELcOME tO OStELLatO PORtOMaGGIORE VOGHIERa The municipal- Portomaggiore is Voghiera is situ- ity of Ostellato a rich agricultural ated at the cen- is located in the town renowned tre of a territory central part of for its Traditional which represents Ferrara province, Fair, which takes the very roots in the territory place every Sep- of the history of around the his- tember. the Ferrara area, torical Po Delta. Nowadays, the Even though the historical and from the first settlements in the dominant scenic element is the artistic emergence of its centre Po Valley area after the decline agricultural field, but before the was profoundly compromised of the Spina Etruscan port, to reclamation, the area was sur- by wartime events, it is well the Romans who chose the riv- rounded by marshes and woods worth strolling through the erbanks near Voghiera to estab- while the human settlements town’s streets, from the Town lish their centre of power in the were situated along the long river Hall, Palazzo Municipale, pass- lower Po area, followed by the embankments. Ostellato pos- ing the theatre, Teatro Concor- birth of the first of what came sesses natural resources includ- dia; Palazzo Gulinelli and Pa- to be known as the Ferrarese ing le Valli (the lagoons), which lazzo Fioravanti-Vaccari, to the diocese. are home to plant and animal welcoming Church of the Beata A pearl of a territory situated species typical of freshwater Vergine Madonna dell’Olmo, between the splendid city of environments, and Mezzano, a just outside the settlement. Ferrara and the scenery of the vast district of reclaimed agricul- Among the major points of artis- Po Delta, it displays for visitors tural land home to conspicuous tic merit, where the splendours the State archaeological zone populations of resident species. of past times can be admired, of the Roman necropolis at The visitor will be astounded by the Delizia del Verginese resi- Voghenza, and bears witness to the fact that these two environ- dence is of particular interest, the presence of the Este family, ments, so different from each surrounded by a historical gar- who commissioned a summer other, were, until the 1960s, den and featuring an archaeo- residence here, the Belriguardo a great swamp where people logical exhibition dedicated to Reggia, a pivotal cultural centre caught eels, gathered salt and the discovery of the Fadieni bridging the Middle Ages and picked marsh herbs. Now the necropolis. the Renaissance. area has been transformed into Don’t miss the Anse Vallive di In the hamlet of Voghenza you a tourist oasis offering many Porto and Bacino di Bando na- can also visit the Church of San leisure opportunities, sports at- ture reserves, where the mul- Leo, as well as the unusual His- tractions and initiatives linked tifarious birdlife, featuring the torical-making Model Museum. to showcasing the local culture, white stork and free-roaming The scent which most repre- especially its food and wine. wild ducks, offers a unique sents this land is that of garlic, spectacle. used in many traditional recipes HOW TO GET THERE and preparations. from Ferrara (31 km) HOW TO GET THERE By train: Ostellato, Dogato, from Ferrara (25 km) HOW TO GET THERE Rovereto, Tresigallo-Correggi By train: Portomaggiore station from Ferrara (14 km) stations (Emilia Romagna Rail- (FS) - www.trenitalia.com. By train: 4 km from Montesanto way) www.fer-online.it By bus: Extra-urban line: Fer- station (FS) - www.trenitalia.com. By bus: Extra-urban line: Fer- rara - Portomaggiore - By bus: Extra-urban line: Fer- rara - Ostellato - www.ami.fe.it. www.ami.fe.it. rara - Longastrino - By car: A13 Ferrara Sud (south) By car: A13 Ferrara Sud exit; www.ami.fe.it. exit; motorway from Ferrara to- motorway from Ferrara towards By car: A13 Ferrara Sud (south) wards Porto Garibaldi; Rovereto, Portogaribaldi; SS 16 Adriatica exit; motorway from Ferrara to- Ostellato, Corte Centrale exit. exit towards Ravenna; Ripaper- wards Porto Garibaldi; Gualdo sico-Portomaggiore exit. exit. Follow signs for Voghiera. Pedalare tra le Alla scoperta di una natura incontaminata toccando oasi d’acqua dolce e pedalando in OASI gran parte sulla ciclovia FE414 Lunghezza circa 30 km 19

Il percorso è pensato soprattutto per L’itinerario prende inizio da bicicletta (consigliabile la mountain Ostellato, località posta a metà bike), poiché prevalentemente su strada tra Ferrara e il mare, ri- ciclabile con fondo in parte sterrato, nomata per le sue bellezze na- tranne alcuni tratti su strade seconda- turalistiche denominate Anse rie e poco trafficate. Fa parte della rete Vallive. Per raggiungerle dal dei percorsi cicloturistici in provincia di Ferrara www.ferrarabike.com centro si prende via Battisti che si stacca di fronte alla chiesa e ● Anse Vallive di Ostellato si seguono le indicazioni per le ● Oasi di Porto - Trava “Valli di Ostellato”, si percorre ● Anse vallive di Porto - uno stradello lungo l’argine per Bacino di Bando arrivare al piazzale d’ingres- ● Valli di Argenta so. Le Anse sono zone umide 20 ideali per percorsi naturalistici, ■ La valle che non esiste più birdwatching tra canneti, bo- La bonifica della Valle del Mezza- schetti e zone verdi. no, iniziata nel 1957, fu portata a Imperdibile è il Museo del Ter- termine meno di 10 anni dopo: si ritorio - MdT, posto ai margini trattava di una grande laguna inter- della ciclabile in località Corte na salmastra che, per effetto della Valle. [ pag. 43] subsidenza dei terreni e dell’innal- Dopo la visita delle valli si per- zamento del livello del mare si era corre il tratto di strada denomi- formata a partire dal IX sec. quando nato Argine Mezzano continuan- le acque fluviali e marine avevano do a costeggiare la zona umida, coperto una foresta di querce. La poi si procede verso sinistra presenza di ceppi di querce fossili lungo la Circonvallazione Dosso ritrovati testimonia che queste terre Rastrello. Al bivio si svolta sem- erano emerse e che poi vennero in- pre a sinistra sulla Strada Argine vase dalle acque salmastre. Mezzano che delimita la Valle bo- nificata del Mezzano, oggi zona di circa 250 ettari, formate da assai tranquilla per la totale as- una serie di bacini vallivi con senza di insediamenti abitativi, vegetazione palustre e boschetti disegnata solo dalle geometrie igrofili, stretti tra il Canale navi- regolari di strade lunghe, dritte gabile e il Canale Circondariale e perpendicolari e dal reticolo di del Mezzano. Godono di grande canali, l’area è completamente interesse floro-faunistico e sono adibita all’agricoltura intensiva.

■ Oasi di Porto Trava

Nella località Trava sono emerse All’interno dell’Oasi, che si estende per varie testimonianze archeologiche, 11 ettari con uno specchio d’acqua di prima fra tutte una piroga di epoca sette, sono presenti diversi bacini tra i spinetica, ritrovata nel 1907 e anda- quali spicca quello della Smaltara. ta perduta; in questo punto scorreva Itinerari per i bambini, aree per pe- l’antico ramo fluviale del Padòa, su sca sportiva e aree attrezzate per cui sarebbero sorti gli abitati di Por- pic nic, noleggio biciclette. toverrara e Portomaggiore. Info: 338 2516497 aperto da mar- zo a ottobre, sabato e festivi dalle 6.00 al tramonto. 21 L’itinerario procede in parte sulla All’incrocio con la Strada Ester- Ciclovia FE414 intitolata a Bru- na Portoverrara S. Carlo/Strada no Traversari, giornalista e scrit- Mondonuovo si prende a sinistra tore ferrarese e in parte su strade la Strada Esterna Argine Circon- asfaltate; in entrambi i casi co- dario del Mezzano. munque si seguono le indicazio- ni per la Fiorana-Argenta. Il per- Arrivo all’Oasi Trava, dove è pos- corso costeggia l’andamento del sibile fermarsi e trascorrere al- canale Circondariale, che resta cune ore passeggiando sulle iso- alla sinistra del ciclista, oltre al lette unite tra loro da ponticelli quale si notano le geometrie dei in legno, pescando o ammirando campi coltivati. Mentre a destra il tipico paesaggio di valle. si superano piccole zone d’acqua, Dopo l’Oasi Trava si continua a come Valle Sacca, e vari impianti pedalare per raggiungere le Anse idrovori che regolano l’afflusso Vallive di Porto - Bacino di Ban- delle acque dei canali limitrofi, do: occorre perciò proseguire a come l’impianto Idrovoro Bevi- sinistra sulla Strada Comunale lacqua e poi quello Martinella a Trava Botte, poi via Val Testa. destra del ponte che si supera per Per l’ingresso alle Anse si svol- proseguire sempre a destra. ta a sinistra per lo sterrato che Il terreno vallivo è per lunghi porta in breve al centro informa- tratti scuro a causa dei deposi- tivo situato nella casa dell’idro- ti torbosi; il paesaggio appare vorista di un tempo. Pedalando piatto e la linea dell’orizzonte è verso l’ingresso dell’oasi si co- interrotta qua e là solo dalle al- mincia a fare la conoscenza degli berature frangivento. abitanti di queste terre protette: Il Mezzano è importante dal aironi bianchi, rossi e cenerini, punto di vista faunistico, so- garzette, ma soprattutto cicogne prattutto per l’ornitologia e per bianche e oche selvatiche. questo è stato definito Zona di Per Argenta si procede dritto Protezione Speciale, data la pre- sulla via Val Testa, seguendo le senza di oltre 60 specie rare; si indicazioni della ciclovia verso trovano infatti fagiani, starne, le la località La Fiorana, supera- rarissime pernici di mare, falchi, ta la quale si prende a destra la cuculi. Vivono qui anche gazze, via Marchetto. Dopo circa 5 km miriadi di gufi comuni, oche, le- si giunge nel centro di Argenta, pri, anatidi e aironi. in corrispondenza dell’ufficio All’intersezione con via Pozzale si informazioni turistiche presso il procede a sinistra per la ciclovia Centro Culturale Mercato. FE414, poi sulla Strada Esterna Le emergenze turistiche della Argine Circondario del Mezzano. cittadina sono descritte in tutti Dopo circa 3 km, in corrispon- gli itinerari della guida (natu- denza dell’Impianto Idrovoro ralistico, archeologico, storico- Trava, edificato nel 1907, si supe- artistico) e nella sezione Andar ra il ponte e si procede su FE414. per musei [ pag. 72]. 22 Dal centro di Argenta si pro- A questo punto si può dire di es- segue verso la meta di questo sere finalmente giunti nel cuore itinerario: il comprensorio del- della 6a Stazione del Parco del le Valli di Argenta e Marmorta. Delta del Po. Per raggiungerle occorre per- L’Oasi di Val Campotto è infatti correre la lunga via Cardinala; compresa in questo grande parco dopo il Reno si passa il canale istituzionale regionale, suddivi- della botte e seguendo l’argine so tra le province di Ferrara e di si incontra subito a destra la Ravenna. Il Museo delle Valli di strada Saiarino che conduce al Argenta è il centro informativo e Museo della Bonifica situato organizzativo per visite guidate nell’impianto idrovoro di Saia- qualificate sia per le varie sezio- rino. Più avanti sulla sinistra, ni dell’Ecomuseo di Argenta che in bella posizione, appare la per l’Oasi di Val Campotto. pieve medievale di San Gior- Per la visita completa dell’Eco- gio. Circondata da un grande museo di Argenta occorre alme- parco di particolare bellezza no considerare una giornata in- naturalistica, area di rimbo- tera, in quanto composto, oltre schimento con numerose spe- che dalla parte naturalistica, da cie arboree autoctone, è la più tre sezioni museali: Museo delle antica chiesa della provincia di Valli di Argenta, Museo della Bo- Ferrara, poiché fu fondata nel nifica e Museo Civico. 569 per volere dell’arcivesco- I periodi consigliati sono dall’au- vo Agnello di Ravenna. Chiusa tunno fino alla fine dell’inverno generalmente alle visite si pre- per vedere il passo degli uccelli, senta oggi ad aula unica in mat- o in primavera per ammirare, toni su cui risalta il portale dei oltre all’avifauna, la fioritura e Mesi, con la rappresentazione la vegetazione, oltre che per la del martirio di San Giorgio nel- gradevolezza delle temperature la lunetta [pag. 73]. più miti. 23 ANSE VALLIVE DI OSTELLATO

al 1975 sono vincolate come Oasi L’itinerario all’interno dell’Oasi parte dal di protezione della fauna. Dap- Centro Visita: procedendo da occiden- Dprima ambiente di acqua salma- te verso oriente si incontrano Valle San stra, sono state trasformate in ambiente Camillo, in cui si pratica la pesca sporti- umido di acqua dolce attraverso l’immis- va, Valle Fossa con recinto di daini, Val- sione di acqua dai canali vicini: gradual- le Fornace ed infine Valle San Zagno. In mente si è formato un nuovo paesaggio quest’ultima Valle, essendo la più protetta, e l’originaria vegetazione alofila dominata si possono osservare la fauna e la vegeta- dalla salicornia ha ceduto il posto alla tipi- zione più interessante attraverso capanni ca vegetazione palustre d’acqua dolce, in mimetici e torrette. L’intero percorso è cui prevale la canna. lungo circa 4,5 km e può essere svolto sia a piedi sia in bicicletta: nel primo trat- to si incontrano le voliere con le cicogne bianche, nei bacini che seguono si os- servano anatidi, aironi bianchi e cinerini, svassi maggiori, folaghe, cavalieri d’Italia, nonché tutte le specie più comuni dell’avi- fauna di stagni e canneti.

All’ingresso dell’Oasi si trova il percorso artistico-ambientale con 30 sculture mo- numentali.

L’area è ben attrezzata dal punto di vi- sta turistico con possibilità di soggiorno, ristorazione, escursioni, attività sportive, 24

pesca, passeggiate a cavallo, osserva- torio astronomico. Sono inoltre presenti piazzole per la sosta dei camper, piscina, rivendita alimenti naturali e prodotti di ar- tigianato locale. L’oasi è accessibile tutto l’anno. Info Via Argine Mezzano, 1 tel. 0533 680757 - fax 0533 680376 [email protected] www.valliostellato.it

■ L’agricoltura biologica nel Mezzano L’agricoltura biologica è un sistema produttivo in sintonia con l’ambiente e le esigenze dell’uomo. Il modello di produzione sostenibile evita di depredare le ri- sorse naturali, in particolare i suoli, l’acqua e l’aria per puntare su uno sviluppo che faccia leva sulle risorse che la natura stessa mette a disposizione e, quindi, concepire un percorso che possa durare nel tempo. Vaste estensioni di queste fertili terre, già da anni sono coltivate con il metodo dell’agricoltura biologica in particolare, grano, farro, mais, erba medica e soia; frutteti (pere e mele), asparagi, ortaggi vari, girasole e la zucca, cui è dedicata una sagra paesana nel mese di novembre. 25 ANSE VALLIVE DI PORTO - BACINO DI BANDO

e Anse di Porto, istituite nel 1971 Quest’area è un vero gioiello per gli aman- come Oasi di Protezione della ti della natura: flora e fauna si possono os- L fauna, sono 50 ettari di lembi re- servare dai capanni per il birdwatching e sidui delle Valli del Mezzano che fino al per la caccia fotografica ed inoltre tutta la 1983 erano utilizzate per la decantazione zona è attrezzata con sentieri che circon- delle acque reflue del vicino zuccherificio dano i bacini: il percorso interno di circa 3 di Bando, al confine con il comune di Ar- km dura un’ora e mezza a piedi ed un’ora genta. Dopo la chiusura dello zuccherifi- in bicicletta. cio e la conseguente bonifica sono sorte Le anse sono inoltre sede di due impor- queste oasi, la cui ricchezza naturalistica tanti progetti di reintroduzione: in ampie ora è tale per cui sono contemplate nella voliere sono mantenuti diversi esemplari Convenzione di Ramsar come zone umide della Cicogna Bianca a scopo riprodutti- di fondamentale importanza per la prote- vo, mentre i nuovi nati si involano liberi di zione degli uccelli acquatici. ripopolare le terre, come era fino al secolo 26 XVII. Nel vicino specchio d’acqua invece nuotano centinaia di esemplari di Oche Selvatiche e diverse specie di anatre, come alzavole, marzaiole, codoni assieme a svassi. All’ingresso dell’oasi è aperto il Centro Vi- site “A casa della cicogna”, dedicato in particolare allo studio dell’ecosistema dell’oasi e al suo inquilino più importante. Accanto si trova l’aula didattica all’aperto per scoprire, immersi nella natura, le leggi che la regolano. [ pag. 88 ]  Info Traversa via Val d’Albero tel./fax 0532 807512 - 0544 528710 [email protected] www.atlantide.net/ansevallivediporto

■ Il ritorno della cicogna bianca Tralasciando la leggenda che la crede portatrice di bambini, la cicogna bianca è presente nella nostra cultura come un segnale positivo, di buon auspicio. È un uccello socievole, facilmente riconoscibile per le notevoli dimensioni, per il piumaggio bianco, il lungo becco e le zampe rosso brillante. Costruisce il suo nido sugli edifici, sui pali della luce e sugli alberi, si nutre di insetti, anfibi, piccoli rettili, pesci. Il Mezzano e in generale il Basso Ferrarese, con molte paludi, colture prative e fossati, offre un ambiente di vita adatto alla cicogna; inoltre la presenza di esemplari in voliera pare che stimoli le cicogne a sostare e riprodursi.

■ Perché le cicogne portano i bambini? Il mito della cicogna che tiene con il becco un fagotto con dentro un bambino nasce presso le popolazioni centro-europee ma si basa su un piccolo equivoco. Infatti, una volta, quando nasceva un bambino, in casa si accendeva il camino per più ore durante la giornata per scaldare l’ambiente. Se questo accadeva in primavera, le cicogne, al ritorno dall’Africa, cercando il luogo più adatto per nidificare, si stabilivano sul comignolo più caldo e quindi su quello della casa del neonato. È più corretto quindi dire che sono i bambini a portare le cicogne e non il contrario! 27 ECOMUSEO DI ARGENTA - OASI DI VAL CAMPOTTO

n’isola di biodiversità, dove l’equili- La visita del Museo delle Valli brio tra acqua e terra crea le con- di Argenta U dizioni ottimali per la convivenza di Il Casino di Campotto è varie specie animali e vegetali. un’edificio rurale che si trova La visita dell’oasi tra canneti, boschi e all’ingresso dell’Oasi in via distese d’acqua ricoperte da ninfee rap- Cardinala. È anche un Cen- presenta un fantastico laboratorio per co- tro di Educazione Ambientale rico- noscere i segreti di una natura speciale. nosciuto dalla Regione Emilia Romagna. Al suo interno sono stati ricreati percorsi espositivi volti a favorire sia l’approccio emotivo ed evocativo, che quello cognitivo per un pubblico eterogeneo: dalla famiglia 28 con bambini, alla scolaresca, dall’asso- sita dell’oasi, il vero museo en plein-air, ciazione ambientale, al ricercatore, fino con l’affascinante sala multisensoriale all’escursionista interessato a passare dal in cui rivivere le sensazioni e le atmo- museo per poi proseguire sul campo. sfere di una giornata all’aperto con Il percorso museale è composto da una cambiamenti di colori, sfumature e odo- sezione storico-antropologica e da una ri in modo da coinvolgere il visitatore in naturalistica. atmosfere, fragranze, voci e suoni di La prima documenta l’evoluzione del rap- creature che si muovono dall’alba alla porto dell’uomo con l’ambiente naturale, notte, percorrendo le stagioni. dall’intervento manuale a quello meccani- co ed idraulico. Testimonia la vita quotidia- I quattro habitat rappresentati da giganto- na, dal Medievo al Novecento, incentrata grafie e da scoprire fuori del Museo sono: sulla pesca, sull’artigianato e sulla lavora- ● il lamineto zione delle erbe palustri e delle essenze ● il canneto legnose. ● il prato umido La sezione naturalistica prepara alla vi- ● il bosco igrofilo

■ Osservare il paesaggio Il lamineto Le comunità vegetali acquatiche che caratterizzano il lamineto sono costitui- te da specie totalmente sommerse e da specie con solamente i fiori e/o foglie galleggianti. I lamineti che si possono ammirare nell’Oasi di Val Campotto dove l’acqua è più profonda sono com- posti da ninfea bianca o da nannufaro. Queste offrono al visitatore splendide immagini tardo primaverili ed estive, con distese di foglie e fiori su gran parte delle superfici vallive. Il canneto Le ninfee lasciano posto ad altre co- munità vegetali quando la profondità dell’acqua decresce, verso i margini delle valli o laddove il fondo si avvicina alla superficie. Nelle casse sono pre- senti due tipi di canneti, uno dominato dalla mazza sorda in acque più profon- de e uno dominato dalla canna di palu- de in acque meno profonde. 29

■ Osservare il paesaggio Il prato umido Al diminuire del livello delle acque il canneto lascia spazio al prato umido: ambiente caratterizzato da vegatazio- ne erbacea bassa alternata a superfi- ci ricoperte da vegetazione arbustiva igrofila (salice bianco, pioppo bianco e pioppo nero). La comunità vegetale del prato umido è costituita in prevalenza da carici, come la carice vescicosa e la carice spondicola, e da salterella, altea, euforbia palustre e menta acquatica. Il bosco igrofilo Con l’aumentare dell’interrimento i prati umidi evolvono in boschi igrofili, come quello del Traversante. Il paesaggio ve- getale è qui dominato da essenze arbo- ree come salice bianco, pioppo bianco e nero, olmo minore, frassino, ontano, farnia. A questi alberi si aggiungono gli arbusti di biancospino, sambuco, san- guinello, prugnolo, frangola.

La sesta stazione del Parco del Delta del all’interno dell’Oasi di Val Campotto, in cui Po Emilia Romagna, denominata Campot- è presente la ninfea bianca, dove nidifi- to di Argenta, si estende per circa 1624 ca il mignattino piombato. In vicinanza si ettari. Oggi le aree vallive artificiali di trova anche un prato umido, ideale luogo acqua dolce (Campotto, Bassarone, Val- per la nidificazione e la sosta di numerose lesanta) rievocano la palude formatasi an- specie di uccelli, in particolare limicoli. La ticamente in seguito alle esondazioni dei cassa di espansione Bassarone è la più torrenti e del Po di Primaro. Queste cas- recente e quindi la meno vegetata. se di espansione ricevono le acque della bassa pianura bolognese una volta solle- Valle Santa: rappresenta l’altra zona vate dagli impianti idrovori nel caso in cui umida ad acqua dolce, dove si possono non possano essere scaricate tramite le ammirare estesi canneti, lamineti a nan- chiaviche a porte vinciane nel fiume Reno. nufaro e un vasto prato umido. E’ quin- di possibile osservare le differenze nella Cassa di Campotto e Bassarone (600 composizione faunistica e floristica tra i ettari): la cassa Campotto è l’unico punto, due ambienti. 30 Bosco del Traversante: rappresenta de lungo la strada Cardinala in direzione un residuo di foresta planiziale diffusa nel- Campotto e, dopo il fiume Idice, si svolta la bassa padana prima degli interventi di a sinistra raggiungendo Valle Santa in cui bonifica. Al suo interno è possibile sentire è possibile percorrere liberamente tutto cinciallegre, cinciarelle, cardellini, picchi l’argine perimetrale. L’inizio del percorso rossi e verdi, rigogoli, capinere e molte è situato in corrispondenza del parcheg- altre specie appartenenti all’avifauna. gio antistante l’impianto idrovoro di Valle Frequenti sono anche i mammiferi, come Santa. La cassa di espansione e l’attiguo la volpe, la lepre, il tasso, la donnola, a cui prato umido sono osservabili anche in si aggiungono numerose specie apparte- questo caso da una torretta. nenti all’erpetofauna (anfibi e rettili). Note per la visita Gli itinerari di visita nelle Valli Giovedì, sabato, domenica e festivi è pos- Con guida: partendo dal Museo delle sibile completare l’intero percorso lungo il Valli, si percorre una strada bianca che perimetro arginale; mentre gli altri giorni, conduce ad un bivio e attraversa un’area una volta giunti alla punta estrema del ba- coltivata; girando a sinistra si prosegue cino, si deve tornare indietro. sulla strada che porta sull’argine di Cas- sa Campotto dove, dall’apposita torretta Un museo sempre vivo di osservazione, si può ammirare l’este- Nei pressi dell’Oasi si trova un’altra stazio- so lamineto a ninfea bianca e l’attiguo ne museale, assolutamente tipica del ter- prato umido. Scendendo l’argine, si rag- ritorio ferrarese, che parla dell’intervento giunge il Bosco del Traversante, all’in- speso dall’uomo per fornire una stabilità terno del quale è possibile percorrere idrica alla zona: è il Museo della Boni- un sentiero ad anello, attrezzato anche fica, situato presso l’Impianto Idrovoro per non vedenti. Uscendo dal sentiero si di Saiarino. prosegue fino a raggiungere l’argine del fiume Idice, costeggiando il quale si ritor- La visita del Museo della na sulla strada di partenza, in direzione Bonifica del Museo delle Valli. Il Museo della Bonifica, col- locato presso lo stabilimen- Senza guida: prendendo come punto di to idrovoro di Saiarino, oltre ad essere riferimento il Museo delle Valli, si proce- un museo di documentazione storica, è 31

■ Come visitare l’Oasi Museo delle Valli di Argenta Via Cardinala, 1/C Campotto di Argenta Lunedì chiuso, da martedì a domenica, 9.30 - 13.00; 15.30 - 18.00. Chiuso Natale, S. Stefano e 1° gennaio. Visite guidate per gruppi di almeno 5 persone. Oasi di Val Campotto All’interno dell’Oasi sono previsti un vero e proprio cantiere attivo di lavo- percorsi a libero accesso e percorsi ro. L’impianto idrovoro fu inaugurato nel solo guidati. Escursioni personalizzate 1925 alla presenza del Re Vittorio Ema- su richiesta per gruppi di almeno 5 nuele III e provvede tuttora a sollevare le persone, a piedi, in bicicletta. acque raccolte dai terreni bassi per poter- Possibilità di noleggio bicicletta. le poi scaricare nel fiume Reno o, qualora Possibilità di biglietti cumulativi. ce ne fosse bisogno, nelle casse di espan- Museo della Bonifica sione. Nel parco si cammina accanto ad Via Saiarino, 1 attrezzi e macchine impiegati in passato (visitabile solo con guida) nei lavori di bonifica, fino ad arrivare alla Lunedì chiuso, da martedì a domenica sala pompe, il cuore del Museo. Qui si partenza visite guidate ore 9.00 e trovano le 6 pompe, perfettamente funzio- 11.00 (al pomeriggio apertura solo su nanti e ben conservate, che rappresenta- prenotazione per gruppi). no un’ottima testimonianza di archeologia Chiuso prima settimana di gennaio seconda e terza di agosto, ultima di industriale. Si ammirano inoltre la macchi- dicembre. na eccitatrice, che alimentava le pompe, e il limnigrafo, che tuttora misura i livelli Museo Civico di Argenta idrometrici. Chiesa di San Domenico Uscendo dalla sala pompe, si raggiunge la Via G. B. Aleotti, 46 centrale termoelettrica. Al primo piano Aperto sabato, domenica e festivi 15.30-18.30. Ingresso libero. Visita si trovano alcune fotografie degli scario- guidata su prenotazione per gruppi. lanti (braccianti che trasportavano la terra Chiuso il mese di agosto, Natale e per mezzo di carriole), le caldaie per pro- 1° gennaio. durre il vapore necessario all’attivazione della turbina e dell’alternatore. Escursioni in ecobus D’effetto è la sala del “grande click”, Un ecobus turistico alimentato a meta- no, con 24 posti a sedere, abilitato an- dove è possibile ammirare i grandi inter- che per disabili, collega le stazioni del ruttori industriali utilizzati in passato per il sistema museale tra loro e garantisce passaggio dell’energia elettrica. collegamenti con stazioni ferroviarie e Al primo piano si trovano un’aula multi- centri abitati per gruppi e su prenota- mediale per attività didattiche e una sala zione. Tariffe da concordare. espositiva che raccoglie immagini, oggetti e fotografie che ripercorrono la storia delle tel. 0532 808058 - fax 0532 808001 opere di bonifica del territorio. www.vallidiargenta.org 32 ENGLISH SUMMa RY Strada Mezzano . Argine the along again left go fork the convallazione DossoRastrello.At the along then left the wetlands, proceed the of border the along continuing Mezzano, called road of stretch the follow lagoons, the visiting After spaces. and green woods hygrophilous beds, reed among birdwatching and trails nature for ideal is it hectares; 250 around covers which area entrance. The the reaches it until bank river the following , Ostellato di Valli for signs the follow and church take centre, the From Adriatic. the and Ferrara between halfway beauty, natural its for renowned meander river a Vallive, Anse the as known area an in lato, at begins itinerary The length:Approximate 30km. roads. stretches onquietsecondary cycleway,path some exceptfor alongadirt tain bikes)mainly t cYc Circondariale canal, which flows the follows path The Argenta. for signs the follow path); the of start the dis- at played is sign (the Ferrara from Bruno Traversari,author and journalist after named path) dirt FE414 The itinerary proceeds along the en omn sne h 9 the since forming been the rising of the sea level, had and subsidence land to due which, lagoon saltwater ternal in- large a contained It years. and completed in less than 10 1957 in begun was Mezzano the of Reclamation longer exists The Valle whichno century. HE O LING a n rn o the of front in Battisti via a (gravel and (gravel Path Cycle SES MONG MONG Anse is a wetland bicycles (moun- route for itinerary about the information Useful al del Valle

Fiorana- Ostel- Argine Argine Cir th -

and the and Argenta of centre the reach will you km into ter you pass this hamlet turn left the cycle path to along signs Testathe following , the along on straight go Argenta to get Topath. dirt the Tothe enter along then road, along the left on the Oasis Bando, Trava the di after Bacino - Porto o ec the reach To a potentialreststop. and point arrival the is bridges, series of islets linked by wooden The Mezzano roadontheleft. the take crossroads, Carlo/Mondonuovo the At FE414. the along proceed and the bridge over go station, pumping the at km, 3 roughly Af ter Mezzano. del Circondario the along continue then path, FE414 cycle the along left go zale, with intersection the At you continuegoingright. the bridge which you pass by as of right the to station pumping the example nals, for of water to the neighbouring ca- influx the regulate which tions sta- pumping various and areas watery small are there right the on the left of the cyclist, while on o e t the to get To Office. Information Touristthe of seat Centre, tural o cide, nln sites, picnic areas, andbicyclehire. angling children, for itineraries find can you Here particular interest. r vros ais among which the basins, various are water,there of mirror hectare seven- a enclosing hectares 11 for extends which Oasis, the Within arose. settlements Portomaggiore and toverrara the Por- which upon flowed, the of branch Trava; at this point the ancient around discovered been have finds archaeological Various Porto trava Oasis via Marchetto. After about 5 travaOasis, a of up made Strada Esterna Argine Argine Esterna Strada Argine Circondario del Circondario Argine Smaltara Anse,onto left turn al di Valli ne Vallive Anse otvraa S. Portoverrara La Af Fiorana. via Val Testa. Val via river Padòa Mercato Mercato Trava Botte basin is of Martinella Argenta Argenta proceed via Poz- via via Val via Trava Cul- di - - horse riding and an astronomi- an and riding horse angling, activities, sports sions, excur- eat, to places modation, accom- offers it and tourists, for well-equipped is area The sculptures. monumental 30 featuring trail art environmental the find can At the entrance to the Oasis you hidesandtowers.camouflaged teresting plants and animals from in observe can you where gno, finally and nace, buffaloes, corralled practiced, is the Camillo San Valle includes it bike: by on or followed foot be may and long km 4.5 roughly is itinerary This ter marshes, in particular reeds. freshwa- of plants typical the to by the halophyte vegetation dominated nearby canals. Here, the original lands by the influx of water from wet- water fresh into ronment envi- saltwater a from formed trans- was It 1975. since serve re- nature a been has area This OSTELLATO aNSEVaLLIVE and flowers. spring, when you can admire and the plants birds, migrating the see to able are winter, you when of end the to autumn from are visit to times best The aries. itiner themed and tours guided qualified offering centre visitors a can find the you Oasis the to entrance the At Park. the 6 the The in569.founded oldest church in the province of the Ferrara, George), Saint of di Pieve Romanesque the appears trees, by surrounded position beautiful a in left, the on ahead Further station. pumping Saiarino the in situated Museum) Reclamation (Land Bonifica della Museo the to leading right the to diately imme pathway the see will you banks, its following and, Botte, you will come to the via Cardinala; after the Reno river e Marmorta Valli di Argenta di Valli th Station of the of Station salicornia ceded its place (Church (Church Giorgio San Museo delle Valli and with its its with Fossa Valle Valli , where angling angling where , al Sn Za San Valle district, follow Canale della al For Valle make up make Po Delta Po - - - - -

33 cal observatory. Furthermore, The Lily Pond the strada Cardinala in the di- there are stopping places for Characterised by completely rection of Campotto and, after camper vans, swimming pools and partially submerged spe- the Idice river, turn left to join and shops selling natural food cies (for example the white the Valle Santa, whose bank you and local craft products. water-lily and the nenuphar), can follow all the way round. The Oasis is accessible all year lily ponds are without doubt the You can view the floodplain round. most attractive habitat in the from the observation tower, a biotope, with swathes of leaves favourite haunt of birdwatchers. aNSE VaLLIVE dI PORtO - and flowers extending over a BacINO dI BaNdO large part of the valley area. An ever-living Museum The Anse at Porto, established The Reed Bed Near the Oasis you can find an- as a nature reserve in 1971, As the depth of the water other museum stop, which is ab- comprises 50 hectares of strips decreases, in shallower wa- solutely characteristic of the terri- of the land remaining in the ter or towards the edges of tory around Ferrara: The Museo Valli del Mezzano. This area the valleys, water-lilies give della Bonifica (Land Reclama- is a veritable paradise for na- way to other plant communi- tion Museum), situated at the ture lovers: you can observe the ties. There are two types of Saiarino Pumping Station. plants and animals from hides reed bed in the area: one, in This is an example of an in- for birdwatching and photog- deeper waters, dominated by dustrial archaeology museum, raphy, and the entire area is the bulrush and the other, in among Liberty-style buildings, equipped with pathways around shallower waters, dominated where you can admire the com- the basins: the internal route is by the common reed. plex mechanical system of land approximately 3 km in length The Wet Meadow reclamation of the early 1900s. and it takes an hour and a half As the water gives way to on foot or an hour by bike. the earth, the reed beds are Visiting the Museo della Moreover, the Anse is the site of replaced by wet meadows Bonifica an important project to reintro- able to withstand periods of The Saiarino Pumping Sta- duce the white stork, to which relative dryness during the tion, inaugurated in 1925, is the ‘House of the Stork’ visitor summer and autumn. On responsible for pumping water centre is dedicated. these fens you can see water and discharging it into the Reno speedwell, water mint, marsh until it reaches 9 m above sea THE ECOMUSEUM - VaLLI dI spurge, and, in common with level; above this point the waters aRGENta E MaRMORta the reed beds, the yellow lily are released back into the flood- Visiting the Museum and flowering rush. plain to await the lowering of the The Casino di Campotto is a The Carr Woodland water levels in the river. You can rural building situated at the As the moisture diminishes, go for an archaeological stroll in entrance to the Oasis in via trees and bushes start to ap- the park, among machines and Cardinala. It houses exhibition pear; moving up the slopes of equipment employed in the land trails for a wide audience: from the valleys the reed beds and reclamation operation, which families with small children to fens lie side by side with bush- leads to the room housing the 6 schoolchildren and researchers. es, thickets and woodlands of imposing pumps. The Environmental Education willow and white poplar. The pumps, still in perfect work- Centre is made up of two sec- ing order, are the original ver- tions, one dedicated to History Outside the museum extends sions, but are now powered by and the other to Nature. The first the 1,600 hectares of the Val automated mechanical systems documents the evolution in the Campotto Oasis. rather than steam. Leaving the relationship between people and Today the three lagoons, formed pump room, you can access the natural environment, and it after the flooding of Po di Pri- the Thermoelectric Plant. On bears witness to daily life from maro and nearby streams, are the ground floor you can find the Middle Ages to the 1900s. used as floodplains, receiving photographs of the scariolanti The Nature section prepares the waters from the lower Bo- (workers who transported soil you for the visit to the reserve, logna plains and discharging using barrows during the rec- the real open-air museum, with them, via culverts and pump- lamation), boilers for producing a fascinating multi-sensorial ing stations, into the Reno steam and modern equipment. chamber in which you can live river. They are divided into three On the first floor you can find the sensations and atmosphere parts: the Campotto and Bassa- a multimedia room for learning of a day outside. rone floodplains, the Valle Santa activities, and an exhibition hall and the Traversante wood (ac- displaying images, objects and The four habitats to discover, cessible only with guide). photographs telling the story of shown in giant images in the Taking the Museo delle Valli as a the reclamation. Museum are: reference point, proceed along Un percorso tra le straordinarie realtà ARCHEOLOGIA archeologiche dell’area a sud-est di Ferrara, che passione compresa tra la città e la costa. 35

Da Voghiera a Portomaggiore ceva lo storico Polibio, si inten- e Masi Torello e da Argenta ad deva il grande fiume che, lad- Ostellato, le tracce umane rical- dove nel VII secolo d. C. sorse cano fedelmente e rincorrono Ferrara, si biforcava in Olana e quelle di rami padani estinti o Padoa. Quest’ultimo era il ramo che hanno radicalmente mutato principale, quello più a sud, che il percorso nei millenni. toccava le località di Voghenza, Antico retaggio di tutto questo Gambulaga, San Vito di Ostel- territorio è infatti l’estinto corso lato, San Giovanni e sfociava a principale del Po e la miriade di mare poco dopo Spina, mentre rami secondari che lo portavano l’Olana era l’attuale Volano. Già allo sbocco adriatico, perden- durante il periodo imperiale il dosi nelle paludi paralitoranee Padoa iniziò a perdere portata che ne confondevano i percorsi. a favore del Volano e fu poi so- Dai secoli antecedenti la nostra stituito da un più modesto San- era e fino alla prima decadenza dalo (oggi il canale Belriguardo) dell’impero romano, quando si che si spingeva verso Portomag- parlava di Eridanus, come fa- giore e l’argentano, terminando

Evoluzione idrografica del territorio 36

la sua corsa in Reno, nella loca- imperiale, che nelle terre stabili lità che ancora oggi ne conserva agiva con la centuriazione delle memoria: Caput Sandali, cioè campagne, qui istituì il saltus, Consandolo. unità territoriale dotata di ca- L’innata instabilità delle terre pacità produttiva sorprendente, deltizie ha quindi influenzato tale da necessitare il governo di l’insediamento antico e - tran- tutta una rete di funzionari im- ne la grande Spina, che proprio periali, ben documentata a Vo- all’acqua legò la sua fortuna - ha ghenza, specificamente preposti fortemente limitato la forma- alla varie mansioni amministra- zione di centri importanti come tive dei fondi. Il saltus potrebbe quelli dislocati sulle terre più essere oggi definito un latifondo, alte, lungo la via Emilia. Ciò, una grande fattoria con aree bo- tuttavia, non ha impedito che, schive, prevalentemente querce, sin dal IV millennio a.C., uomi- da cui si ricavava il legname per ni abili nella lavorazione della le costruzioni e per alimentare le ceramica e della selce trovassero fornaci della zona, che potevano dimora nell’alto ferrarese, per contare su quantità praticamen- spingersi nei millenni successivi te inesauribili di fine argilla pre- sino al cuore delle lagune pada- levata dalle sponde del Po. ne, come Argenta ed Ostellato, Strabone, vissuto all’inizio della dove hanno lasciato testimo- nostra era, parla di vie d’acqua nianze materiali emerse nel cor- navigabili sulle quali avveniva il so dei lavori delle grandi bonifi- trasporto delle merci dirette nel- cazioni di fine Ottocento. le zone dell’impero, attraverso le Ai Romani non sfuggirono cer- strade consolari, afferenti al gran- to le valenze di questo lembo de porto di Ravenna, dove aveva dell’impero, con foreste da cui sede la flotta pretoria imperiale. trarre legname, terre su cui Così Voghenza, principale cen- praticare l’agricoltura e l’alle- tro amministrativo del delta, vamento di bestiame e lagune Voghiera, Gambulaga, Ostella- per l’itticoltura, da cui ricavare to, San Giovanni e tutte le terre il prezioso garum, una salsa di strappate alle acque si popolaro- pesce dal forte sapore che veniva no rapidamente in età imperiale esportata in anfore apposite. romana: imprenditori, commer- La potente macchina economica cianti, pubblici funzionari ed ex 37 militari di tutte le parti dell’im- pero portarono le loro famiglie a Voci dal passato vivere in quello che poi sarebbe Gli antichi marmi restituiti nel diventato il medio ferrarese. corso dei secoli da questo ter- Lungo l’asta dell’antico Po, sono ritorio costituiscono il più impo- ormai centinaia le testimonian- nente patrimonio epigrafico del ze archeologiche recuperate ed ferrarese e ci trasmettono notizie altre stanno tornando alla luce: dirette sulla popolazione e la vita basta seguire le antiche sponde e di duemila anni or sono. È una le lagune che oggi hanno lasciato sorta di atipica anagrafe che non il posto a fertili campagne. si limita a riportare elenchi di Alla fine dell’età imperiale Vo- nomi, ma arricchisce le singole ghenza, già dotata di importanti schede con dettagli di vita straor- strutture amministrative pubbli- dinari, direttamente tramandati che, divenne la prima diocesi del dai protagonisti, che aprono le ferrarese e gli dèi romani vennero porte ad una conoscenza diretta sostituiti dal culto cristiano, te- di chi in questo territorio è nato e stimoniato sin dal quinto secolo vissuto. Oltre la metà degli indivi- dalle necropoli bizantine: pove- dui di cui abbiamo testimonianza re sepolture, molto lontane dagli diretta nel ferrarese provengono splendori dei secoli d’oro dell’im- da questi popolosi villaggi romani pero; non più marmi preziosi, sul tratto finale del Po. Dai terri- come le stele di Voghenza, Ostel- tori di Voghiera, Portomaggiore, lato e Gambulaga, pregiati vetri e Argenta ed Ostellato ci giungono monili d’oro e ambra, ma semplici così dei “telegrammi” partiti due pettini in osso, orecchini in bron- millenni or sono, che spesso ema- zo e qualche perlina di vetro, se- nano una freschezza sorprenden- gno tangibile dell’impoverimento te e ci introducono ad una conce- sociale dei secoli bui che, tuttavia, zione di vita estremamente aperta diedero origine a nuovi insedia- e disincantata. menti come quello di Argenta. Con il trasferimento della sede vescovile di Voghenza, nel VII secolo nacque Ferrara e tutto venne a concentrarsi sulla pri- ma vera città di questo territorio che, parecchi secoli dopo, sarà rilanciato dagli Estensi. I signori infatti costruiranno le loro deli- zie fuori dalle mura, in quei ter- ritori che avevano attirato l’at- tenzione dei romani, dando nuo- va linfa all’antico comprensorio deltizio e lasciandoci splendide testimonianze. 38 Portomaggiore Voghiera

Ho dato a chi ho voluto e non ho dato a Non priva di raffinato sarcasmo è l’iscri- chi non volli. Se qualcuno ha qualcosa da zione in versi sul sarcofago di Claudia ridire venga qui e discuta con me! Affer- Januaria, liberta imperiale, all’ingres- ma perentoriamente dalla sua splendida so del Civico Museo di Belriguardo, la stele da Santa Caterina di Gambulaga, in quale prega il marito Artemone di non cui raffigura anche il suo cavallo, Mar- disperarsi per essere rimasto vedovo, di co Fadieno Massa, della tribu Camilia, smettere di piangere e lacerare il petto di membro di quella stirpe dei Fadieni la dolore, tanto una sola è la via che a tutti cui piccola e preziosa necropoli di fami- è comune e quindi, prima o poi, morirà glia del primo secolo d. C. è stata recen- anche lui. temente esplorata. I reperti dei Fadieni sono esposti al pubblico al Verginese. Un altro giovane membro di questa famiglia, Lucio Fadieno Actor, scomparso a soli 17 anni, viene pianto dai genitori con una toccante formula epigrafica che chiede al monumento funerario di essere leggero sulle giovani ossa del figlio, visto che toc- cò al genitore fare ciò che invece avreb- be dovuto fare a lui il figlio. Sempre dalla Sarcofago di Claudia Januaria zona di Gambulaga (ora al Civico Lapida- Ringrazia invece l’amica Strabonia Eu- rio di Ferrara assieme ad altri monumenti frosine per l’acquisto della tomba, la di quel territorio) proviene poi la stele del voghentina Cesidia Ione, dallo specchio veterano Quinto Palavellio Paolino, che epigrafico del suo bel sarcofago visibile in militò con onore nella settima coorte pre- via don Minzoni (alla periferia di Voghenza). toria, come ci tiene Quarant’anni di matrimonio senza mai un a ricordare il figlio litigio trascorsero invece insieme Quinta Palavello Puden- Valeria e Lucio Fabrizio Pupo, coniugi te. Va ricordato di Voghenza la cui sgrammaticata stele è infine anche l’au- accanto al cippo funerario della piccola gurio rivolto dalla Higia nel Museo di Belriguardo. Higia portuense Aufidia viene definita dai genitori dolce anima Venusta, forse tito- indegnamente morta troppo presto e la lare di una stazione piccola defunta saluta dal suo sepolcro di sosta lungo un con la formula Ave, state in buona salute, ramo padano, ai o voi che mi passate accanto. Alle sue viaggiatori di terra e spalle, nella necropoli di Voghenza, ripo- di acqua affinché si sava la liberta Ulpia Pusinnica, pianta conservino in buona dal marito Ulpio Crispo; entrambi sotto- salute. lineano di avere ottenuto l’affrancamento Stele di Marco Fadieno Massa da Marco Ulpio, con tutta probabilità il 39 padre dell’imperatore Traiano, così rin- Giulia Statilia Dativilla, la compagna graziato pubblicamente dalla folta colo- scomparsa, donna santissima e moglie nia di liberti della nobile Gens Ulpia sta- incomparabile. bilitasi a Voghenza in età traianea. Un recente ingresso nel Museo di Belri- La capitale amministrativa del delta ha guardo è il cippo ossario di Tito Truppi- restituito il maggior numero di testimo- co, figlio di Tito, forse il primogenito del- nianze epigrafiche ferraresi ed anche i la sua famiglia. Alla biblioteca Malatestia- ruoli dei funzionari sono talvolta eviden- na di Cesena è conservata, infatti, la stele ziati nelle iscrizioni. ad edicola degli altri famigliari di Truppico, con i ritratti dei defunti, nota da tempo per la grande disperazione ed il pessimismo espresso dalla madre Papiria Terza, la quale, rimasta sola in vecchiaia dopo la scomparsa del marito e dei figli, giunge ad affermare, che le vere donne fortunate sono quelle sterili, le sole veramente felici nel matrimonio. I versi di grande pessi- Stele di UIlpia Athenaide mismo che Papiria fece incidere sulla tomba hanno affascinato e commosso da È il caso di Clemente, vedovo di Ulpia sempre tutti coloro che si avvicinavano al Athenaide e padre di Ulpio Festo, monumento, compreso il grande Giovanni che ricopre il ruolo di librarius nell’am- Pascoli che la vide a Cesena. ministrazione di un fondo imperiale, un saltus voghentino; oppure il dispensa- tor Herma, marito di Atilia Primitiva, ed il saltuarius Halus; tutti legati alle compravendite ed al funzionamento di quelle grosse realtà produttive terriere di proprietà della casa imperiale. Non mancano poi testimonianze di ex mili- tari che dopo il congedo si sono stabiliti a Voghenza, come Marco Aurelio Ma- rino, sottufficiale della flotta originario Sarcofago degli Aurelii, Ferrara, Museo Lapidario della Siria, che fece costruire per lui e la moglie Aurelia Eutychia il più bello ed Una menzione particolare merita infine imponente sarcofago romano dell’Emilia un documento d’identità appartenuto Romagna sino ad ora conosciuto, oggi ad un ausiliario della flotta di Ravenna conservato presso il Civico Lapidario di e rilasciato dopo 26 anni di servizio; si Ferrara, con i severi ritratti dei coniugi e tratta di un diploma militare inciso su due l’indicazione di una forte multa per chi lamine in bronzo che attesta la cittadi- avesse osato profanare la tomba. nanza romana concessa dall’imperatore Publio Manilio Sabiniano, coman- Traiano al voghentino di origine dalmata dante di una trireme della flotta pretoria Lucio Bennio Beuza ed alla sua stirpe. tirrenica di Capo Miseno (quella adria- Il documento è esattamente databile al tica era di stanza a Ravenna), definisce 12 giugno del 100 d. C. 40 e trentaquattro sepolture della necropoli Ostellato romana del Vallone, esplorata negli anni ’50 del secolo scorso. Dalla zona di San Da San Vito, Ostellato e San Giovanni, Giovanni ed il Mezzano provengono una sempre sul corso del vecchio Po (Pa- stele ad edicola con i ritratti di tre defun- dovetere), provengono alcune testimo- ti: il decurione Tito Atilio, con la moglie nianze importanti come il sarcofago della Pinnia Phoebe e la figlia Atilia Maxi- piccola Domizia Paolina, scomparsa ma, atteggiati, quasi teatralmente, a mo- a soli quattro anni e pianta dai genitori strare segni di distinzione sociale come Domizio Modesto e Giulia Seconda, anello, rotolo di pergamena e melograno. nonché il cippo sepolcrale di Camurio Di grande rilievo, infine, è un basamento Prisco, veterano della XIV coorte, pianto in marmo, destinato a sorreggere una da moglie e figlie. Entrambi i monumenti statua, rinvenuto alle Gallare, con una sono riutilizzati nell’altare maggiore del- iscrizione onoraria in cui il prefetto della la chiesa di San Vito. Sempre da quella flotta ravennate Voltino Salonio rende zona proviene poi la stele in calcare di omaggio all’imperatore Filippo l’Arabo, un bottaio, Marco Nepote, sulla quale dedicandogli il monumento in un punto i figli, Stiberino e Agricola, hanno vo- importante di transito fluviale come l’ar- luto raffigurare il padre, con la frusta in gine delle Gallare. mano, alla guida di una carro trainato da due buoi che trasporta una grande botte. Attualmente conservata al Lapidario Ci- Argenta vico di , ma trovata a San Vito, è anche la stele di Caio Publicio Dio- Anche se per l’età classica nell’argen- nisio, dove si afferma che il defunto è tano non sono documentati ritrova- scomparso a 50 anni ed è stato sposato menti epigrafici particolari, vanno qui per 39 con Cobia Paolina: si sarebbe segnalate due iscrizioni romane che quindi unito in nozze a soli 11 anni, ma si trovavano sulla facciata della Pieve è più verosimile che a quella giovane età di San Giorgio fino alla metà del ‘700, si fosse solamente svolta una promessa di matrimonio tra le famiglie. Da Ostel- lato giungono poi altre iscrizioni mutile 41 quindi furono trasferite al Museo Arci- vescovile di Ravenna dove ancor oggi Masi Torello si trovano, forse rinvenute proprio nella zona. La prima stele è quella con lunga Non sono da registrare ritrovamenti epi- iscrizione di Marco Valerio Satur- grafici nell’attuale territorio di Masi To- nino e Marco Sestio Pudente, due rello, sicuramente afferente nell’antichità militari, una recluta appena ventenne alla confinante zona voghentina; le sole il primo, con solo sei mesi di servizio, testimonianze di vita romana di cui si ed un dalmata di 28 anni l’altro, già un abbia per ora notizia sono documentate veterano con otto anni di servizio, si- nella zona di ponte Ebbi, a Masi San Gia- curamente due grandi amici e commi- como; si tratta di frammenti di vasellame litoni scomparsi a breve distanza l’uno e laterizi (tegole e mattoni) che talvolta dall’altro. Il secondo monumento fune- riportavano anche il marchio delle for- rario argentano apparteneva a Lucio naci fabbricanti, le famose Pansiana e Marzio Geniale, e riporta la dedica Solonas, officine laterizie ampiamente dei suoi figli Lucio Marzio Secondo documentate nella prima età imperiale in e Lucio Marzio Marziale al carissimo tutto l’arco alto adriatico. padre scomparso. 42 ARGENTA Museo Civico

ella ex chiesa di San Domenico realizzata in lega d’argento, tipica del trovano collocazione i materiali vestiario funerario femminile. Nrinvenuti nelle campagne di scavo Lo scavo di Via Vinarola-Aleotti ha dei decenni ‘80 e ‘90 effettuate nell’area consentito di delineare il quadro della della Pieve di San Giorgio e dell’abitato di vita quotidiana e degli scambi commer- Argenta e che abbracciano il periodo che ciali di Argenta nel tardo Medioevo, so- va dall’Alto al Tardo Medioevo fino all’Età prattutto grazie ai ritrovamenti di un fos- moderna contrassegnata dall’abbandono sato preesistente in cui venivano gettati dell’edificio di culto. L’allestimento ripren- rifiuti di ogni genere, come ceramiche, de le diverse indagini archeologiche che vetro, metalli, legno e resti di pasto. Tra hanno interessato anche il sito di Palma- i ritrovamenti più interessanti vi è una nova del VI-VII secolo, posto ai margini placchetta di pellegrinaggio in lega me- dell’abitato di Argenta, una bottega di ce- tallica proveniente da Saint Gilles, con i ramica graffita di XVI-XVII secolo in cen- 4 occhielli per la cucitura sugli abiti, che tro, e l’insediamento databile al Trecento testimonia il passaggio di pellegrini nel di via Vinarola-Aleotti. territorio argentano nel tardo medievo. I saggi di scavo mostrano i ritrovamen- In via Matteotti, ex osteria Corona, è ti delle diverse sequenze insediative venuto alla luce un ingente scarico di attorno alla Pieve di San Giorgio, ceramiche databili tra XVI e XVII seco- come ornamenti, monete, utensili, pie- lo, scarti di fornace e delle numerose tre focaie, recipienti. È visibile una ri- botteghe di ceramisti. La produzione si costruzione della pieve stessa nata ad incentrava soprattutto sul pentolame da aula unica, fu portata a tre navate nel cucina e sulla produzione di ceramiche XII sec., poi tornata ad aula unica dopo ingobbiate monocrome o con la superfi- diversi innalzamenti di muri perimetrali, cie decorata a marmorizzazione. particolarmente importante per il fonte battesimale. Molto bello è il lacerto del Info mosaico pavimentale, di manifattura Museo Civico ravennate su modelli bizantini, raffigu- Via G. B. Aleotti, 46 - Argenta rante uccelli acquatici tra erbe palustri tel. 0532 808058 e tralci d’acanto. Si ammira in una teca [email protected] la fibbia da cintura di tipo ostrogoto www.vallidiargenta.org 43 OSTELLATO Museo del Territorio - MdT

l Museo non rientra nella tipologia dei musei archeologici, ma, nella sua ati- Ipicità, rappresenta un’occasione uni- ca e un punto di partenza propedeutico per comprendere e approfondire in un solo percorso la storia locale fin dalle sue origini; porta d’accesso del Parco del Delta del Po, è collocato al centro fi- sicamente e idealmente della provincia e da qui si parte per la scoperta delle diverse località. Il museo illustra l’evoluzione della ter- ra e dell’uomo nella storia, partendo etrusco e alla città di Spina, a cui si dalle origini dell’universo e dalla nascita è cercato di dare una “scenografia” della terra arrivando sino ai giorni nostri. che ne evochi la vita quotidiana, grazie L’allestimento, concepito ad hoc per l’ex ad un’ampia ricostruzione su pannelli. fienile di Corte Valle, inizia al piano ter- Una statua raffigurante una donna etru- ra con l’esplosione del Big Bang che 14 sca posta sopra un tratto di un’antica miliardi d’anni fa, diede inizio alla storia strada rende ancora più suggestivo ed dell’Universo, con la formazione di stelle, evocativo il percorso. Nelle sale ancora pianeti e naturalmente della Terra. si fa fitto il racconto storico del periodo Parallelamente si snoda il percorso che romano, con il sepolcreto dei Fadieni, dai primi organismi unicellulari porta al la necropoli di Voghenza; poi sono successo evolutivo dei mammiferi. documentate le numerose pievi della Si arriva poi alla descrizione della na- provincia, prima fra tutte quella di San scita e della formazione della Pia- Giorgio ad Argenta; quindi la città di nura Padana, attraverso carte geolo- Ravenna, il Medioevo, l’Abbazia di Pom- giche e plastici che aiutano a capirne la posa, la città di Ferrara con particola- situazione idrogeologica e la dinamica re riferimento alla storia della famiglia costiera, da quando la pianura si pre- d’Este e delle grandi bonifiche. sentava come una steppa arida, popo- Tutto il percorso museale si presta ad lata da mammut, bisonti lanosi, rinoce- una riflessione sul rapporto tra uomo ronti, fino al termine delle glaciazioni, e ambiente, in particolare tra uomo e in cui il miglioramento climatico portò acqua, e dimostra come l’uomo abbia alla formazione di vaste praterie, abitate cercato in queste terre di controllare la dal Megacero del quale è visibile uno natura con opere idrauliche. splendido palco ricostruito. Al piano superiore un lungo excursus Info storico permette di conoscere tutti i po- Museo del Territorio - MdT poli che si sono avvicendati nel territorio Strada del Mezzano, 14 - Ostellato della pianura ferrarese. Una sezione di tel. 0533 681368 eccellenza viene riservata al periodo www.atlantide.net 44 GAMBULAGA Mors inmatura - I Fadieni e il loro sepolcreto pagine sociale costituita da individui di nascita libera e di condizione libertina, di agiate condizioni economiche e tutti appartenenti ad un’unica famiglia che occupava una grande villa del territorio padano. Alla famiglia forse non erano estranei legami con elementi celtici iden- tificati dal cognomen Massa e dal nome Ambulasia; costituita da ricchi mercanti, riconosce proprio nell’esistenza di M. Fa- dienus Massa un periodo di affermazione sociale ed economica. Le stele funera- rie, che accolgono i visitatori con i ritratti dei defunti, aiutano a contestualizzare il e sale del Verginese sono sede complesso dei ritrovamenti; infatti i ri- dell’eccezionale ritrovamento ar- petuti appelli ai viatores sono indizi della Lcheologico avvenuto nel 2002 a collocazione del sepolcreto forse prospi- fianco della Delizia, nel podere di Santa ciente a una via su cui doveva svolgersi Caterina, nell’ambito di due campagne di un transito di passanti. scavo. Si tratta del sepolcreto dei Fa- La famiglia dei Fadieni fiorisce nell’arco dieni, una piccola necropoli di epoca di tre generazioni, mentre l’unico appar- romana del periodo imperiale (I e II tenente alla quarta muore prematura- sec. d. C.), che testimonia il processo mente. I Fadieni ebbero nella storia una di romanizzazione del territorio deltizio crescita, seppur minima, delle loro for- secondo il disegno dell’antica rete idro- tune economiche e ciò si nota dal livello grafica in cui si inserisce il territorio di di “monumentalizzazione” della memoria Gambulaga. Il sito di Gambulaga, pur dei defunti; in particolare tutti i monu- confinando con i saltus imperiali facenti menti funebri propongono dei carmina di capo a Voghenza, non doveva rientrare diversa ampiezza e significato: gli epitaffi fra i vasti possedimenti imperiali; è pro- rivestivano certo la funzione di sottoli- babile invece che fosse articolato in più proprietà private, in particolare della fa- miglia dei Fadieni, che si radicò e fiorì per tre generazioni. Attraverso gli oggetti che costituivano i corredi delle sepolture emergono evi- denti i segni del vivere di un’intera civiltà, con i propri usi e consuetudini, in cui la quotidianità si intreccia al mito e ai sim- boli millenari che rappresentano l’umano desiderio di immortalità. Le 8 epigrafi ci raccontano di una com- 45 neare l’evento luttuoso, evidenziandone magari gli aspetti di singolarità. L’area cimiteriale occupava la sommità di una dorsale allungata e delimitata nel- la parte meridionale da un fosso. La vicinanza ad un ramo del Po fa ipo- tizzare che questo sito fosse particolar- mente felice, anche se non sono ancora emerse tracce archeologiche delle strut- ture abitative; gli abitanti erano dediti alla coltivazione di frumento e vite destinati perlopiù all’autoconsumo, alla produzio- ne della canapa utilizzata soprattutto per funi, cordami e reti da pesca, all’alleva- mento di animali, in particolare di maiali. www.portoinrete.com■ Un rinvenimento fortuito Nell’autunno 2002, in un terreno Un moderno allestimento espositivo ri- dell’Azienda Agricola Santa Caterina, propone la disposizione delle lapidi come nel corso di lavori straordinari per le avrebbe trovate un ipotetico viandante espiantare un vecchio frutteto e pre- disporre un moderno impianto su filari, che si trovasse a passare nelle vicinanze si procedette con un escavatore mec- della necropoli. Sul pavimento è ripro- canico per dissodare il terreno. Duran- dotta la mappa dello scavo che mostra i te questa operazione venne estratto rapporti tra le stele e le diverse sepolture un primo grande elemento antico in ad esse riferite; l’esposizione è comple- pietra scolpita ed iscritta e successi- tata da pannelli informativi sui costumi vamente un secondo e un terzo leg- dell’epoca, dagli abiti alle acconciature. germente più piccoli, tutti immediata- Oltre 200 sono i reperti rinvenuti mente riconoscibili come monumenti nelle tombe, materiali ceramici in terra funerari romani. sigillata, ceramica a pareti sottili come Risulta che tutte e tre le stele sono bicchieri e coppe, poi ancora bottiglie, state rinvenute più o meno reclinate e senza un contatto con il proprio basa- lucerne, anfore e manufatti per il ritua- mento; tutto portava a pensare che la le funerario, oggetti d’argento, bronzo, necropoli fosse più ampia. come finimenti di bardatura di cavallo, Nel 2005 infatti lo scavo è stato al- una serie di monete, generalmente usate largato ad una zona più estesa e ha come viatico per l’aldilà, e un’ecceziona- fatto luce sul definitivo occultamento le raccolta di vasellame in vetro, integro della necropoli a causa di una appor- e finemente lavorato, assai raro per il ter- to sabbioso consistente dovuto a forti ritorio ferrarese, oltreché balsamari per correnti; inoltre sono state individuate sostanze aromatiche e vaghi da collana. 8 sepolture nuove che si sono aggiun- te alle 4 precedenti. Info Il sepolcreto dei Fadieni Delizia del Verginese Strada Provinciale - Gambulaga tel. 0532 323258-46 46

Il sepolcreto dei Fadieni - particolare 47 VOGHENzA Necropoli Romana

li scavi archeologici hanno restitu- recinto a destra del I sec. è subito iden- ito una necropoli alla periferia di tificabile la tomba di Ulpia Nice, carat- GVoghenza, databile tra la seconda terizzata da un cippo parallelepipedo in metà del primo ed il terzo secolo d. C. marmo bianco con iscrizione dedicato- con reperti di grande pregio custoditi ora ria; curiosamente all’interno di questa nel Museo Civico di Belriguardo. tomba non fu trovato alcun oggetto di I ritrovamenti archeologici documenta- corredo. no ampiamente gli scambi commerciali Le altre tombe sono identificate da un ed i contatti con il resto del mondo ro- numero: tomba 36, contenente lo sche- mano e le iscrizioni sepolcrali ci parlano letro di una donna alta circa 2 metri. anche di funzionari addetti al settore Tomba 37, da cui proviene la collana in amministrativo dei saltus. ambra del Museo di Belriguardo appar- Situata appena fuori dell’abitato di Vo- tenuta probabilmente ad un bambino o ghenza, in direzione Masi Torello, la ne- un adolescente. cropoli non è accessibile per le visite a Le stele trovate in questo settore della causa della tipologia del suolo, troppo necropoli presentano tutte l’iscrizione cedevole per via della falda freatica sot- rivolta verso nord, il che indica che pro- tostante; l’area è comunque visibile da babilmente qui correva la strada pubbli- via Dante Alighieri, dove è stata ricavata ca di accesso all’area cimiteriale. una rientranza per osservarla più como- A sinistra si trova il recinto funerario del damente. Davanti spicca il grande sarco- II secolo, di pianta trapezoidale che do- fago di Ulpia Pusinnica in marmo con veva contenere 5 sepolture. Al di là del coperchio a doppio spiovente; l’iscrizione recinto, al margine estremo dello scavo è la dedica del marito alla “carissima” la tomba di Ulpio Secondo, segnalata da consorte. Sul coperchio si notano le inci- un cippo con iscrizione dedicatoria. sioni lasciate da varie arature: fu questa scoperta casuale a permettere l’identifi- Info cazione della necropoli nel 1975. Necropoli Romana A destra sono riconoscibili due recin- Via Dante Alighieri - Voghenza ti funerari, piccole aree racchiuse da Visitabile dall’esterno muretti in laterizio, all’interno dei quali dall’alba al tramonto sono situate le sepolture di famiglia. Nel tel. 0532 328511 48 VOGHIERA Museo Civico di Belriguardo

e importante stele di Ulpia Athenaide, sulle quali campeggiano le lettere D e M, cioè la dedica agli Dei Mani, poi Lucio Quadratino Proclino, morto in giovane età. Si segnalano ancora il cip- po di Ulpio Secundio, la stele di Lucio Fabrizio Pupo, in cui la moglie Baleria ricorda che hanno vissuto insieme per quarant’anni senza mai litigare, il pic- colo cippo di Hygia, poco più che una ragazzina e, a completamento di que- sto percorso epigrafico, il sarcofago di Claudia Januaria collocato sotto la torre d’ingresso di Belriguardo. Tra i corredi tombali della necropoli spiccano vetri azzurri e verdognoli, bel- le bottiglie, anfore, balsamari in vetro di varie forme, una valva di conchiglia, una moneta, una tazzina e uno specchio in bronzo; poi ancora lucerne di varie fogge e decorazioni, spesso marcate sul fondo con il nome dell’artigiano fabbricante, materiali restituiti dalle 67 sepolture contenitori in ceramica. Un’urna cineraria (inumazione e cremazioni entro cap- con coperchio in trerracotta, una collana I puccina) sono conservati nel Museo d’ambra, composta da trenta grani raffi- Civico di Belriguardo, istituito uffi- guranti animali e personaggi vari, mirabil- cialmente nel 2001 e suddiviso in tre mente scolpiti. Straordinario è il corredo sezioni: Archeologica, Rinascimentale e della tomba 45, costituito da un cofanetto Arte Moderna con due aule didattiche di in legno rivestito da fogli di pergamena servizio per le scuole. che doveva contenere oggetti cari alla Le sepolture erano caratterizzate da defunta, come spatole in ambra, spilloni monumenti di vario tipo come stele, e aghi in osso, perline e un piccolo anello cippi, un sarcofago, grossi elementi di d’oro con smeraldo. pietra e, a volte, delimitate da recinti Tra i ricchi corredi si ammirano due funerari di famiglia oppure scavate nel- anelli in ambra, uno dei quali raffigura la nuda terra. Nella sezione lapidaria un volto femminile, mentre l’altro è inte- sono presenti alcune epigrafi funerarie ramente decorato sulla sua circonferen- di età romana: il cippo di Tiberio Clau- za con tre scene diverse: due putti che dio, la piccola stele Panther, quella di giocano tra palmette, una vittoria alata, Stamania Justina ed il cippo del sal- Nike, ed una biga trainata da due cavalli tuarius Halus; poi ancora la stele di e guidata da un amorino che ne tiene le Valeria Messilia, Iunia Licinia, la bella redini. Chiude la rassegna uno splendi- 49

do ed unico balsamario in sardonice, lavorazione del terreno. Il sito si esten- incredibile per la purezza della forma, de per circa 12.000 mq. ed ha portato la conservazione e la tecnica di lavora- alla luce dagli strati più alti 64 sepoltu- zione, che da un unico blocco di pietra re, appartenenti ad una necropoli di età dura ha ottenuto un piccolo portaprofu- Bizantina (VI-VII sec. d.C.), che spesso mi di spessore sottilissimo. La sezione intersecano o insistono su strutture mu- archeologica comprende inoltre l’Aula rarie di età romana, come quelle di una didattica e audiovisivi, teche con ma- domus di età imperiale, e ne riutilizzano teriali provenienti dall’intero bacino del anche i laterizi. Della domus esplorata Mediterraneo, frutto di donazione priva- è venuto alla luce un nucleo di interes- ta; reperti degli scavi di Fondo Tesoro santi materiali in metallo tra cui un raro a Voghenza, come vetri, coppe decorate diploma militare inciso su due lamine di con il bollo in planta pedis, oggetti d’uso bronzo. comune trovati nelle case di età impe- riale. Una sezione del museo è dedicata Sezione arte Moderna ai ritrovamenti dell’età Bizantina, della Sala Giuseppe Virgili (Voghiera 1894 - necropoli del V-VI secolo che si trovava Bologna 1968). Scultore. negli strati immediatamente superiori a È stato uno dei principali maestri dell’arte quelli delle antiche abitazioni dei roma- ferrarese del ‘900 e nel museo si trova- ni. Le circa 60 tombe hanno restituito in no opere originali dell’artista, tra cui la genere poveri oggetti, ma non manca- celebre “Danzatrice” con cui il maestro no alcuni reperti interessanti come uno vinse il primo premio al concorso nazio- spillone in argento con catenelle e cro- nale indetto dall’Accademia della Danza ce, anelli e orecchini in bronzo, collane di Roma nel 1950. di pasta vitrea, pettini bilaterali in osso e contenitori in ceramica. Info Delizia di Belriguardo L’area di fondo tesoro Strada Provinciale, 274 - Voghiera Dal 1984 al 1989 quattro campagne di tel. 0532 328063 scavo hanno per la prima volta sondato Il Museo Civico del Belriguardo è aper- il centro urbano di Voghenza. L’area è to venerdì, sabato, domenica e festivi denominata Fondo Tesoro e da secoli 10-12, 15-18 e tutti giorni su richiesta restituisce interessanti reperti ad ogni di scuole o comitive. 50 ENGLISHENGLISH SUMM VERSIONa RY precious marbles, like the marbles,like precious more (no empire the of age golden a far from cry the splendours of the tine necropolis, with austere burials Byzan- its and area, era, Ferrara the in Roman the of diocese first the Voghenzabecame end the At Roman Empire. the of age the in populated rapidly became waters the from wrested to, San Giovanni - Voghiera, delta the of centre ministrative Thus, oftheRomans. theattention cape es farming, fish for perfect goons for agriculture and livestock, and suitable its la lands its logging, for ripe forests its with empire, part the of this of value the did Neither 1800s. ofthelate reclamations land great which the during light to came evidence material leaving tling here from 4000 B.C. onwards, pede ceramic and flint workers set- im not did this However,centres. large of establishment the limited strongly it Spina, of port Etruscan patterns settlement and, with the exception of the great ancient on influence great a the had terrain delta of unsteadiness natural The millennia. the during flow its radi- changed which cally north, the to Olana the particular tributar in plains, the extinct across ies now its and Po humanity river the of course main the traces of evidence Ostellato, to Argenta from Torello, Masi and Portomaggiore to Voghiera From WHat aRcHa the social impoverishment of the the of impoverishment social the to witness bear bead), glass the odd and earrings bronze combs, bone simple but jewellery, amber and gold or glasses valuable laga, Gambu and Ostellato Voghenza, city tothecoast. the from Ferrara, of south-east to the south and the the and south the to Padoa te an ad main the - Voghenza a EOLOGY - EOLOGY - P ablg, Ostella- Gambulaga, a SSION! the area to the the to area the through trail cal - archaeologi an Renaissance: the to lisation civi- of traces first the From and all the lands

at at steles

------es e husband her begs um, is also not without wit: in it she Muse- Civic en Belriguardo to the trance at placed freedwoman, of cophagus sar the on inscription poetic The come anddiscussitwithme!” them let about, complain to thing any has anyone If to. wish didn’t I those to nothing gave I and desired motto: bearing the horse, his depicting also of stele the see can you Portomaggiore, at purchasing hertomb. her friend thank to Voghenza), outside (just Minzoni Don via from visible is of her beautiful sarcophagus, which the other hand, uses the inscription on Voghenza, from Ione Cesidia or sooner hemustdieaswell. later therefore and tread”, must all we which road one only is all after as, pain”, “ in chest and crying stop to widower,a left being at despair to In the territory. this in lived and born were who ple peo the of understanding direct a to door a lives,opening their about details extraordinary with tagonists pro its portrays but names, of list documenta which does not merely years register atypical of thousand kind a is It ago. two from there lived who population the of news inscrip- fist-hand us giving heritage, tional important centuries its the constitute over area Ferrara the in recovered relics marble The Voices fromthepast ing Delizie. surviv their in visible still is legacy family,Este the by launched whose re- was Voghenza of town ancient later, the centuries Many area. the in hub social and city real first the as Ferrara of establishment the to Episcopal power from Voghenza led n h 7 the In at ments suchasthat Argenta. settle new of nevertheless, foundation the saw which, Ages Dark Delizia del Verginese for for Eufrosine Strabonia th ac Fdeo Massa Fadieno Marco century, the transfer of of transfer the century, “I gave to whosoever I I whosoever to gave “I lui Januaria, Claudia Artemone strafing his his strafing Museum “there “there not not ------, back to the 16 the to back dating ceramics spoil- containing huge heap a Corona, osteria The ments oftheperiod. gar feminine of alloy,typical silver of buckle belt Ostrogoth-type the is prized Also importance. particular of are green, and blue of shades glass and clay ble, mar from constructed branches, acanthus and reeds among birds wetland depicting floor mosaic of fragment remaining whose the itself, and font church the reconstruc of a tion see also can You Giorgio set around the tlements of pots, sequence the and show flints utensils, coins, ornaments, including finds, These . Pieve diSanGiorgio the of area the in 1986 and 1983 ing excavations performed in 1982, to the modern age, discovered dur period Medieval Late and Early the from back dating finds houses ico of Church former The Civic Museum ARGENTA the first unicellular organisms to organisms unicellular first the the from and journey the parallel, In Earth. planets stars, universe, forming the of beginning the to which 14 billion years ago gave rise Bang, Big the with floor ground the former The display, custom designed in the day.present the to universe the of origins the from area the of ology ge the and mankind of evolution the illustrates it fact, In Earth. the of history the about knowledge for resents a starting point in the quest museum, but in its originality it rep archaeological typical a not is This Museum Local History OSTELLATO ceramics workshops, came to light. refuses from the kiln and numerous In the Argenta area. through pilgrims of passage the of alloy depicting Saint Giles, evidence metal in plaque pilgrimage small a Among the most interesting finds is described. be to Ages Middle the late in Argenta of exchanges cial commer and life daily the mitted i Matteotti, via via Vinarola-via a Corte Valle Corte hogot h centuries. the throughout th and 17 and barn, begins on on begins barn,

Pieve di San San di Pieve former former the at per dig leotti San Domen- San in in tesserae th centuries, ------51 the evolutionary success of mam- ments to hairstyles. rounded by family funerary enclo- mals unfolds. Over 200 artefacts were recovered sures, while others were dug in the Further along, the origin and for- from the tombs, including earthen- bare earth. mation of the Padana plains are ware goods, fine ceramic drinking Several Roman funerary inscrip- described using maps and models, vessels, bottles, lamps, amphoras tions are exhibited in the Lapidary which elucidate the hydrogeology and funerary goods, silver and section. and coastal dynamics of the area. bronze items such as harness Among the funerary goods found On the first floor, a long historical decorations, a series of coins used in the necropolis tombs, green excursion acquaints the visitor with as provisions for the journey to the and blue glass items, ampho- all the populations who have settled hereafter, and an exceptional col- ras, glass scent bottles of various on the plains territory around Fer- lection of delicate glass vessels, a shapes, a scallop shell, a coin, rara. A special section showcases rarity for the Ferrara area, as well as and a bronze cup and mirror stand the Etruscan period and their city scent bottles and necklace beads. out. Also displayed are lamps of called Spina. The Roman epoch is varying styles and decoration, often also richly illustrated, and exhibi- VOGHENzA marked beneath by the name of the tions on the Fadieni necropolis and Roman Necropolis craftsman who made them, as well the Voghenza necropolis can be The archaeological digs in the as ceramic vessels, a funerary urn enjoyed. Furthermore, the numer- suburbs of Voghenza unearthed a with terracotta lid, two rings, and an ous churches in the province are necropolis dating back to between amber necklace composed of thirty described, with particular refer- the second half of the first and the beads depicting different admirably ence to the church of San Giorgio third century A.C., containing pre- sculpted animals and figurines. at Argenta. The city of Ravenna, the cious finds which are now housed The funerary goods recovered from Middle Ages, Pomposa Abbey and in the Belriguardo Civic Museum. Tomb 45 are extraordinary, fea- the city of Ferrara are all repre- These artefacts thoroughly docu- turing a wooden chest lined with sented, focusing particularly on the ment the commercial exchange in parchment meant to contain the history of the Este family and the the area and its contact with the occupant’s treasured possessions. great land reclamation. rest of the Roman world. The last exhibit on display is a Situated just outside the settlement splendid and unique scent bottle, PORTOMAGGIORE of Voghenza, towards Masi Torello, carved from sardonyx, of incredible The Fadieni and their the necropolis is not open to visi- purity of form, state of preserva- necropolis - Gambulaga tors, but can be seen from a spe- tion and manufacturing technique, The Delizia del Verginese is home cially created recess in via Dante which, from a small single block to the exceptional archaeological Alighieri street. In front, the great of stone resulted in such a dainty finds discovered in grounds to the marble sarcophagus of Ulpia Pu- perfume bottle. delizia in 2002. These finds per- sinnica with its gabled top stands One section of the museum is tained to the Fadieni Burial Site, out. On the top you can see marks dedicated to artefacts from the a small necropolis dating back left by various ploughs; it was this Byzantine age, recovered from to the Roman Empire (1st and fortuitous event which led to the the 5th-6th century necropolis which 2nd Centuries A.D.), which bears discovery of the necropolis in 1975. was found in the layers of earth im- witness to the Romanisation of To the right, you can make out two mediately above those containing the delta area. The funerary goods funerary enclosures, small areas the ancient Roman dwellings. In interred therein are evidence of where the family burials are sur- general, only simple objects were the daily habits and customs of an rounded by brickwork walls. unearthed in the 60 tombs discov- entire civilisation, and the 8 inscrip- To the left you can see the 2ndcen- ered, although several interesting tions tell the story of a society con- tury funerary enclosure; it is trap- artefacts like a silver broach with stituted by freeborn and libertarian ezoidal in shape and was meant to chains and a cross, bronze rings individuals, living in conditions of house 5 burials. and earrings, glass bead necklaces, financial ease and belonging to double combs made of bone, and a single family which occupied a VOGHIERA ceramic vessels did come to light. great villa on the plains. civic Museum The modern exhibition displays the The artefacts unearthed in the 67 Modern Art Section tombstones as they would have burials (inhumation and crema- Giuseppe Virgili (Voghiera 1894 - appeared to a traveller of that age tions are conserved in the Museo Bologna 1968). Sculptor. passing by the necropolis. On the Civico di Belriguardo, which was This sculptor was one of the Masters floor of the hall, the map of the opened in 2001. The museum is of Ferrara art in the 1900s. The Mu- dig is depicted, showing the rela- divided in three sections: Archaeol- seum displays original works some tionships between the steles and ogy, Renaissance and Modern Art. of his, including the famous Danza- the various burials they belonged The burials were characterised by trice (Female Dancer) for which he to. The exhibition is completed by various monuments like steles, was awarded first prize in a national informative panels recounting the stone tablets, a sarcophagus and competition organised by the Rome costumes of the period, from gar- large tombstones; some were sur- Academy of Dance in 1950. A caccia di In bicicletta per conoscere e gustare lentamente il “paesaggio delle terre vecchie”, o in auto soffermandosi nei luoghi di interesse artistico che DELIZIE costituiscono le tappe di questo percorso su strade a basso traffico veicolare. Lunghezza circa 35 km 53

Con il termine Delizia la sto- Le delizie più importanti e visi- riografia artistica ha indicato tabili inserite nel percorso sono: diverse manifestazioni dell’abitare ● Argenta, Delizia di Benvignante principesco e cortigiano, varia- (in fase di riqualificazione) mente caratterizzate dal continuo ● Voghiera, Delizia di Belriguardo intreccio tra natura ed artificio, ● Portomaggiore, Delizia del che la tradizione cronachistica e Verginese letteraria del tardo Cinquecento riconduce prevalentemente a Gli Estensi promossero, soprat- luoghi di piacere e di svago. Si tutto fra Quattrocento e Cinque- tratta soprattutto di residenze , l’insediamento in nume- suburbane o extraurbane, pronte rose tenute agricole, edificando ad accogliere una corte itinerante, palazzi e giardini di concezione con funzioni di carattere econo- architettonica moderna e inve- stendo in essi grandi risorse. mico, politico e strategico, oltre L’elemento peculiare e aggregan- che di rappresentanza. te di tale progetto era l’acqua: 54 gran parte infatti di queste “ca- Oggi molti di quegli insedia- stalderie” (abitazioni del castal- menti sono andati perduti e ri- do, dove si amministravano i beni mangono toponimi legati a pos- agricoli e gli spazi venatori) era sedimenti agricoli, non è quindi raggiungibile dalla capitale attra- più evidente il disegno antico e verso un fitto reticolo di vie d’ac- si è smarrito l’affascinante sen- qua comunicanti tra loro, sulle so che le dimore riflettevano in quali si muovevano imbarcazioni un contesto d’acqua. fluviali di diversa tipologia. Alcu- Ora le residenze si ergono solita- ne di queste residenze sorgevano rie nella campagna non più cir- lungo le ramificazioni secondarie condate da fiumi, ma appartate dei bracci del delta, altre ancora e discrete, quasi volessero scher- su corsi d’acqua di minore porta- mirsi del loro passato splendore. ta, come Belriguardo. Por- ■ Delizia di Benvignante 1464 La partenza del percorso è tomaggiore, dove fino ad un Fu il duca Borso a volere la costru- secolo fa era possibile vedere i zione, che affidò all’architetto Pietro resti del Castello di Porto, fatto Benvenuto dagli Ordini, di un luogo vicino al Primaro dove trascorrere pia- costruire dagli Estensi nel 1344. cevoli giornate di riposo e da qui molto Anche se gli eventi bellici hanno probabilmente il nome, Benvignante, messo a dura prova Portomag- che suona come un benvenuto o un giore, al turista si consiglia una augurio. passeggiata per le vie del centro. Appena edificata la Delizia fu regalata [ pag. 78]. da Borso d’Este al conte Teofilo Cal- cagnini, segretario di corte e uomo di Si esce dal centro storico in dire- fiducia molto stimato. zione ovest oltrepassando la fer- La costruzione passò dai Calcagnini ai rovia Ferrara-Ravenna e pren- conti Gulinelli che la modificarono se- dendo la Strada Esterna delle condo il gusto dell’epoca. Dal 1990 è del Comune di Argenta che la utilizza Anime in direzione della frazio- per rassegne estive. Sono in corso la- ne di Portorotta. Dopo circa 800 vori di consolidamento strutturale per m. si svolta a sinistra per una rendere accessibile ai visitatori l’inter- strada che oltrepassa la SS. 16 no della delizia. Adriatica e percorre il tracciato di una canaletta dall’andamento sinuoso, che segue un’antica di- ramazione del Sandalo. Si arriva alla frazione di Benvi- gnante, costruita attorno al suo monumento più celebre, e dopo poche centinaia di metri sulla destra si profila la mole della Delizia di Benvignante, con la sua torre merlata. 55 Proseguendo il percorso lungo parco, punto di riferimento per il vecchio tracciato della SS 16, uccelli stanziali e migratori. attraverso la campagna, dopo circa 4 km un lungo rettilineo ci Si procede per Voghiera attra- conduce a San Nicolò, in quel- verso una rigogliosa campagna la che è l’estremità settentrio- piantata a frutteti, alla scoperta nale del territorio comunale di di questo comune piccolo, ma Argenta. L’esistenza del borgo è ricco di memorie storiche. testimoniata da un documento La visita inizia dalla Chiesa Par- del 1252 e dagli Statuti di Fer- rocchiale, dedicata alla natività rara in cui si parla di tre porti di S. Maria, di aspetto settecen- fluviali sull’antico Po di Primaro tesco, ma con origini paleocri- uno dei quali è San Nicolò. Qui stiane. [ pag. 80] infatti si comincia a fiancheg- giare il Po di Primaro che of- Sul fianco destro della Chiesa è fre belle viste agli escursionisti il Monumento ai Caduti, con un con le sue rive orlate da fasce di bel bassorilievo della Pietà rea- canna di palude. Il paesaggio di lizzata dallo scultore voghierese campagna che qui si attraversa è Giuseppe Virgili. Di fronte alla quello disegnato da canali dolce- mente sinuosi, da coltivi di pro- ■ Sulle tracce dell’antico Po porzioni contenute, sullo sfondo Il Po di Primaro era, all’epoca del- di antiche residenze padronali e la fondazione di Ferrara, uno dei due piccole pievi isolate. rami principali del fiume Po insieme Superata la botte e la chiavica al Volano. Nel XII sec. numerose rotte del canale San Nicolò-Mede- presso Ficarolo (RO) fecero defluire le lana, si prende la strada sulla acque verso nord e per il Primaro iniziò destra seguendo le indicazioni un lento declino in seguito all’innal- per Montesanto-Voghiera. Nella zamento del letto. Oggi è un modesto frazione di Montesanto il Duca corso d’acqua che in parte corrisponde Borso possedeva una delle tante all’asta fluviale dell’antico Primaro e Delizie, progettata dall’architet- che scorre da Traghetto verso Ferrara; nel secondo tratto, il Po morto del Pri- to ducale Benvenuto degli Or- maro ha ceduto il proprio letto al fiume dini. La villa estense, circondata Reno fino alla foce. da un bel parco, divenne poi nel ‘600 di proprietà della famiglia Bevilacqua e quindi dei conti Gulinelli. L’edificio si presentava come un piccolo castello all’in- glese con 4 massicce torri circo- lari, ma fu completamente raso al suolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, poiché sede del comando tedesco del gene- rale Kesserling. Rimane oggi il 56

Villa Massari-Mazzoni chiesa si estende il parco Fonta- l’area deltizia del Po in epoca ro- na, di proprietà privata, un bo- mana, importanza che mantiene sco naturale di alcuni ettari in diventando sede vescovile fino al cui nidificano indisturbate mol- giorno della sua distruzione nel tissime specie di uccelli. 657 d.C. Oltrepassato il ponte sul picco- Poco oltre il bivio per la necro- lo canale Belriguardo, residuo poli si giunge alla chiesa che un dell’antico alveo principale del tempo fu sede della prima diocesi Po in età classica, costeggiando ferrarese e che accolse una venti- il lato orientale del grande Parco na di vescovi prima che la sede Massari - Mazzoni per circa un fosse trasferita a Ferrara: la chie- chilometro, si arriva a Voghenza, sa, distrutta durante la seconda dove poco prima dell’ingresso al guerra mondiale, fu ricostruita e paese si trova l’indicazione per dedicata a San Leo, di cui si am- la Zona Archeologica Statale. mira all’interno il sarcofago. [ pag. 47] L’edificio sulla destra della chie- Voghenza rappresenta un centro sa è la sede del Museo del Mo- di importanza capitale per tutta dellismo Storico, mentre a si- nistra si trova il grande Parco ■ Ugo e Parisina Massari-Mazzoni di proprietà Parisina Malatesta, seconda moglie privata. [ pag. 80] del marchese Nicolò II, assai più an- Nella vicina frazione di Gual- ziano della sposa, finì per innamorarsi, do esisteva la Torre di Parisina, ricambiata, del figliastro Ugo, figlio di bene dotale della sposa del mar- Stella dei Tolomei. I due giovani ven- chese Nicolò III d’Este. L’anno nero scoperti, sottoposti ad un rapido dopo la tragica morte di Pari- giudizio e infine decapitati. Era l’anno sina insieme al figliastro Ugo 1425, Parisina aveva vent’anni, Ugo diciannove. Le loro celle si visitano nel (1425), la torre passò in dote Castello Estense di Ferrara. a Margherita, figlia dello stes- so Nicolò, che andava sposa a 57 Nel territorio di Masi San Giaco- mo sono da annoverare alcune delle non poche proprietà terrie- re di Ludovico Ariosto, come le cosiddette “case da la Colom- bara”: si tratta delle case lunghe e basse nel centro del paese delle quali si sono salvate la cornice a mattoni sfalsati e la cappa del camino sporgente all’uso veneto, manca invece la colombara de- molita a metà del secolo scorso.

■ Delizia di Medelana 1450 Masi San Giacomo Fu costruita per volere di Borso d’Este. Galeotto Roberto Malatesta, Era dotata di due logge, dalla prima cugino di Parisina. La Torre è delle quali una scala in marmo condu- probabilmente da individuare ceva al piano nobile dove erano situati in quella incorporata nella villa gli appartamenti ducali e la cancelleria. Ercole I, succeduto a Borso, dedicò già della famiglia Navarra, nei a Medelana molta attenzione curan- pressi del paese lungo la strada done il restauro e avvalendosi anche provinciale. dell’opera di Biagio Rossetti. Medela- Deviazione: la Via San Leo con- na era un abituale luogo di riposo per duce dopo alcuni chilometri alla Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I; frazione di Masi San Giacomo, anche per Marfisa d’Este fu la delizia dove spicca la chiesa, già atte- preferita e vi ospitò Torquato Tasso stata nel ‘300, ma di aspetto per farlo ritemprare dalla prigionia settecentesco con le pareti tutte dell’ospedale di Sant’Anna. affrescate. Non visitabile. 58 torrione quadrangolare con la terrazza dalla quale gli Estensi potevano assistere agli spettaco- li che si svolgevano davanti alla delizia in fregio al fiume Sandalo. Occorre entrare nel primo corti- le per la visita delle aree aperte al pubblico che comprendono il Museo Archeologico e, nella Corte Alta, la Sala della Vigna, l’unica testimonianza dell’antico splendore pittorico.

Si prosegue ora per la strada pro- vinciale fino all’abitato di Runco, dove si svolta a destra per Gam- bulaga, che si raggiunge dopo 1 km circa. Oltrepassato il paese si procede sulla Strada Esterna Verginese fino ad incontrare, sulla destra isolata nella campa- gna, la Delizia del Verginese, af- Belriguardo fascinante dimora degli Estensi, giunta fino a noi dopo cinque se- Nelle vicinanze si trova Masi coli di storia custode di antiche Torello, il cui monumento più memorie di vita agreste, fasti, noto è la chiesa di San Leonar- amori e misteri. Risale al 1481 do, Abate di Noblac, presso Li- l’atto notarile che descrive il moges in Francia. [ pag. 75] Verginese come casale agricolo. Si torna sulla strada provincia- La proprietà, ubicata in un’area le, poco dopo le ultime case di importante grazie alla fitta rete Voghiera si profila sulla destra di canali anche navigabili, tra cui il grande quadrilatero della De- il Verzeneze, fu donata dal duca lizia di Belriguardo, la cui visita Alfonso I d’Este a Laura Dianti. merita un’attenzione particolare Poco distante dalla Delizia si tro- perché ci parla dell’epoca esten- va il podere presso il quale, nel se in cui questi luoghi godettero 2002, è stata ritrovata la necro- di una rinascita significativa, di- poli di epoca romana della fami- venendo meta della vita di corte. glia dei Fadieni, e dove due laghi Belriguardo infatti va considera- sono stati rinaturalizzati a scopo to il più illustre antecedente di turistico-ricettivo per la balnea- tutti gli insediamenti signorili. zione, immersioni, pesca e anche L’edificio si presenta con un ele- centro benessere. gante avancorpo a tre aperture Deviazione: sulla strada del ritor- di forme rinascimentali ed un no verso Portomaggiore, voltan- 59

Verginese do a sinistra sulla SP68, si può sorgeva sull’antico ramo deltizio raggiungere, dopo 4 km, la roma- del Po di Volano, chiamato San- nica Pieve di San Vito, nel comu- dalus. Nel cuore della frazione, ne di Ostellato. [ pag. 77] sorge la bella Pieve romanica di A Medelana, si trovava un’altra San Michele Arcangelo, in origi- Delizia degli Estensi, usata so- ne collegata a Maiero quando era prattutto in autunno, durante le un vicus con fonte battesimale. cacce con il falco e le reti.

La strada che torna verso Por- tomaggiore si snoda attraverso una campagna in cui seminativi e colture orticole si alternano a frutteti e, dopo l’abitato di Maie- ro la SP68 si immerge nell’om- bra di alte alberature. La frazione di Maiero, l’antico Maderius, compare già nei do- cumenti del XII sec. e deve il suo nome al luogo umido in cui sorse, circondata da acque, selve e bo- schi. Oggi non resta nulla del suo passato, salvo il campanile del 1809 con la cuspide appuntita. Nei pressi si trova la località di Sandolo che pare fosse un anti- co villaggio di pescatori, infatti S. Vito 60 VOGHIERA Delizia Estense del Belriguardo

el 1435 il marchese di Ferrara mentata dalle acque del vicino fiume Niccolò III d’Este incarica l’ar- Sandalo (oggi interrato), attraversata N chitetto Giovanni da Siena della da un ponte levatoio e fiancheggiata da costruzione di un grandioso palazzo, da filari di pioppi. utilizzare come residenza estiva di tut- Ulteriori ingrandimenti vengono portati ta la corte. Come posizione Voghiera è a termine durante il ducato di Ercole I l’ideale: dista solo 10 miglia da Ferrara (1471-1505) che aggiunge i corpi de- ed è facilmente raggiungibile con i mez- nominati “Barchesse”, per alloggiare i zi dell’epoca, seguendo le vie d’acqua. contadini, e il “giardino segreto”. Ercole II e Alfonso II fanno realizzare Il primo nucleo del Belriguardo si asse- nuove decorazioni agli ambienti della sta intorno ad una torre di avvistamen- Corte Alta, tra questi, gli affreschi della to già esistente, che lascia penetrare al Sala della Vigna, unici testimoni dello suo interno un preesistente asse viario. splendore del palazzo in epoca estense; La Delizia viene ampliata da Leonello gli esecutori sono i celebri artisti Giro- d’Este con il quale Belriguardo assume lamo da Carpi, Dosso e Battista Dossi la struttura a due corti: la “Corte Bassa” e il Garofalo. con gli uffici per l’amministrazione, gli al- Nel suo periodo di massimo splendore loggi per la servitù e i soldati, le stalle, le la reggia risulta costituita da un qua- cucine e gli altri ambienti di servizio, e la drato di terreno di circa 40 ettari, cir- “Corte Alta”, sulla quale si affacciano gli condato su tre lati da un grande fossato ambienti residenziali del signore e della e sul quarto dalla peschiera, all’interno corte. Leonello e soprattutto il suo suc- del quale sono situati i fabbricati a de- cessore Borso, primo duca di Ferrara, stinazione residenziale e di servizio e chiamano al Belriguardo artisti di spicco un grandioso giardino all’italiana con per la decorazione delle sale: viene dipin- giochi d’acqua e fontane alimentati da ta durante questa fase la Sala delle Sibille condutture sotterranee collegate al fos- e si edifica la cappella ottagonale, deco- sato e alla peschiera. rata da Cosmè Tura tra il 1469 e il 1472, Per comprendere meglio la grandezza purtroppo entrambe perdute. dell’intero complesso è molto utile il pla- Borso inoltre crea davanti alla torre stico che si trova nella Sala della Vigna. d’ingresso una grande peschiera, ali- Alla morte di Alfonso II, nel 1598, in 61 mancanza di eredi legittimi, gli Esten- fine del ‘400, c’era un secondo piano si perdono il ducato di Ferrara e sono con un unico salone. costretti a riparare a Modena. Il palazzo A sinistra, fuori dal primo cortile, era del Belriguardo rimane di proprietà del- situato il “brolo”, cioè l’orto nel quale la famiglia come bene allodiale, ma ini- venivano coltivate sia le verdure sia la zia a questo punto il suo lento declino. frutta da consumare giornalmente nei La tenuta passa di mano in mano fino a sei mesi di permanenza a Belriguardo di che nel 1856 viene acquistata dai Du- tutta la Corte. A destra, dietro la grande chi Massari. cucina, vi era, recintato da un alto muro ancora visibile, il “giardino segreto”, La visita della Delizia poiché destinato solo alla Corte e agli Dal viale d’ingresso si osserva il fronte ospiti di riguardo. esterno del Castello con la torre al cen- Si attraversa l’androne dell’edificio con le tro, dalla quale gli Estensi osservavano sei bifore gotiche decorate e ci si trova in gli spettacoli nella peschiera sottostante quella che fu l’Alta Corte, circondata un alimentata dall’acqua del fiume Sandalo. tempo da un portico a forma di chiostro. L’acqua era così importante che da un Al centro di questo cortile era poi ubica- lato si trovavano le chiuse per la deriva- ta una cisterna per la raccolta dell’acqua zione delle acque con i pozzi, dall’altro piovana tale da poter garantire l’acqua due grandi mulini con impianti di solle- potabile a tutte le persone che si trovas- vamento per far funzionare le fontane e i sero a stazionare nel castello anche per giochi d’acqua nei giardini interni. periodi lunghissimi. Nell’angolo di sini- A destra dell’edificio erano situate le stra dell’Alta Corte fino alla fine del ‘500 stanze e gli ambienti degli apparati bu- esisteva la cappella del Quattrocento rocratici e le grandi cucine, a sinistra i con il soffitto superbamente affresca- locali adibiti a cantina e a legnaia e an- to da Cosmè Tura; la fattura pagata al cora oltre poi, veniva la Barchessa con pittore, infatti, parla di “colore azzurro gli appartamenti del Castaldo, dell’Or- comprato a Venezia e di circa seimila tolano e degli Stallieri, cui facevano se- fogli di oro zecchino usati per fare le ali guito la stalla per i dieci cavalli del Duca ai centoquarantacinque angeli che gira- e le altre stalle. vano intorno alla figura del Redentore”. Si entra nel primo cortile, immaginando Da qui si può immaginare come fosse il di attraversare il ponte sul fiume San- dipinto, fatto rimuovere forse da Alfonso dalo, e ci si ritrova in quella che era la II per far spazio alle officine e fonderie Bassa Corte che, un tempo, aveva in- d’armi di cui era appassionato. torno un portico i cui lati di destra e di Alla destra è rimasta la Sala della Vi- sinistra terminavano contro la facciata gna, l’unica sala che ha restituito qual- con le sei finestre gotiche, lasciandola che testimonianza dell’antico splendore scoperta, fino a raggiungere i due sca- della Delizia. loni in marmo rosso di Verona che por- tavano al piano superiore. Da precisare che quello che oggi rima- ne del Belriguardo è soltanto una picco- la parte del piano terra, infatti, sopra la facciata con le sei finestre gotiche della 62

■ La Sala della Vigna Ricavata da ambienti precedenti è ac- cessibile dall’Alta Corte attraverso una porta ricavata nel ‘700 quando la sala viene usata come magazzino agricolo. Dalle sue pareti sono affiorate le tracce di un grande ciclo pittorico attribuito a Girolamo da Carpi il quale, nel 1537, si è avvalso sicuramente dell’aiuto di altri tre pittori di scuola ferrarese quali Battista e Dosso Dossi e Benvenuto Tisi da Garofalo. Entrando si osserva ciò che resta del soffitto dal quale la sala prende il nome e che dava l’illusione di trovarsi sotto una grande pergola con grappoli d’uva bianca e nera. La Sala è affrescata con un’infilata di cariatidi, soggetto moderno per l’epoca e di derivazione romana, che si aprono co del XVI secolo, oltre a frammenti di prospetticamente su dei grandi paesag- ceramica graffita ferrarese. gi. L’illusionismo scenografico è tale Gli appartamenti ducali si estendeva- per cui pare che le affascinanti figure no a sinistra all’esterno dell’Alta Corte femminili seguano il visitatore; le caria- fino a raggiungere un locale espressa- tidi sono tutte diverse fra loro sia negli mente costruito per il gioco della “palla atteggiamenti e nelle pettinature, che a racchetta”, mentre nel lungo salone nella caratterizzazione dei volti tanto al primo piano, anch’esso perduto, gli da far supporre che siano state usate Estensi praticavano il gioco del pallone. come modelle le popolane locali. La parete lunga dell’ingresso e le pa- L’area totale di tutta la Delizia era di reti corte costituiscono un unicum il circa quaranta ettari, circondata per tre cui punto di osservazione è indicato lati da un fossato collegato alla grande dall’unica cariatide sola, posta sopra peschiera situata sul davanti ed inter- l’attuale porta d’entrata, che si prende secata da un grazioso gioco di sottili i capelli con le mani e si indica con gli canali a loro volta attraversati da ponti- indici da ambo le parti proprio per si- celli di legno; e sul retro uno dei più bei gnificare che lei è il centro di quel ciclo giardini all’italiana mai esistiti all’epo- pittorico. ca. Inoltre occorre immaginare tutte le Nella Sala è presente una piccola se- murature completamente intonacate zione con i materiali rinvenuti nel cortile e affrescate con le armi, i blasoni e le di Belriguardo, come vasellame e vetri insegne dei vari duchi che nel tempo si di vario tipo databili all’incirca nell’ar- sono susseguiti. 63

■ I Giardini del Belriguardo ■ La congiura di Don Giulio d’Este Sul retro della Delizia, dove oggi si scorge solo campagna, si estende- vano un tempo gli splendidi giardini all’italiana, un paradiso di verde e di acqua che incantava gli ospiti dei Duchi d’Este. I giardini erano composti da innumerevoli aiuole di diverse forme, fontane e giochi d’acqua, labirinti di siepi, piante pregiate, sottili canali che solca- vano il verde e ponticelli di legno. Sistemi idraulici all’avanguardia avevano permesso di convogliare le acque del Sandalo nell’enorme pe- schiera antistante il palazzo e da qui La Delizia di Belriguardo fu teatro ai canali che cingevano la Delizia e di un truce episodio al tempo del agli specchi d’acqua dei giardini. duca Alfonso I e che affonda le Una serie di foto aeree scattate di radici nei rancori che dividevano recente, in condizioni particolar- Giulio e il cardinale Ippolito, fratelli mente favorevoli, ha reso possibile di Alfonso I. Entrambi innamorati l’identificazione delle canalizzazioni della stessa damigella, Angela Bor- e della struttura dei giardini, per- gia che accordava le sue preferenze fettamente corrispondenti a quelli al bel Giulio, si incontrarono pres- riprodotti nella pianta cinquecente- so la Delizia. Giulio era solo e nulla sca conservata presso l’Archivio di poté fare quando il cardinale ordinò Stato di Modena. ai suoi servi di ucciderlo. Il crudele ordine non fu portato a termine, ma Giulio fu pestato a sangue e perdet- te l’uso di un occhio. Da quel mo- mento egli iniziò a tramare la morte di Ippolito insieme all’altro fratello Ferrante. La congiura fu ben presto scoperta e i due fratelli furono con- dannati e imprigionati nelle segrete del Castello Estense a Ferrara. Nella Sala della Vigna è possibile vederne una riproduzione in scala in un modellino realizzato dai soci del Museo del Modellismo Storico di Voghenza. 64 GAMBULAGA Delizia del Verginese

edificio è attribuito a Girolamo ■ Il brolo, il giardino ritrovato da Carpi che, intervenendo su L’ un manufatto preesistente, vi Il grande progetto di recupero del avrebbe posto mano attorno al 1556. giardino ha tenuto conto dei modelli codificati almeno da fine Cinquecento: Da Sigismondo Cantelmo, passò al si trattava della configurazione tradi- duca Alfonso I che lo donò a Laura zionale di giardino con erba suddiviso Dianti, immortalata in un famoso ritrat- in riquadri, con piantagioni di piante to di Tiziano. ornamentali che fossero nel contempo Laura Dianti era d’umili origini, figlia di a carattere campagnolo e storicamente un berrettaio, ma dotata di incredibile corrette. Progettato per godere della fascino. Colta e raffinata, riuscì ben fioritura in periodi diversi di fiori, arbusti presto ad imporsi a corte e a far dimen- e piante e per l’approvvigionamento in ticare al duca il lutto per la morte della tutte le stagioni dell’anno di frutti com- seconda moglie, Lucrezia Borgia. mestibili, delizia il visitatore con siepi di La relazione fra Laura e Alfonso I fu sta- rose canine, melograni, piante di rose antiche, bordure con fragoline di bosco, bile, forse legittimata in extremis dal ma- erbacee perenni da fiore e aromatiche, trimonio, dubbio e mistero che influirono gigli, narcisi, garofani, siepi di lavanda pesantemente sul destino di Casa d’Este. con papaveri e campanule. Nella parte È dunque Laura Dianti che trasforma più esterna crescono meli, peri, susini, il Verginese da casale agricolo a vera albicocchi, meli-cotogni, sorbi, noccioli e propria delizia, affidando i lavori di e nespoli. ristrutturazione probabilmente a Giro- Una passeggiata nel brolo su un mor- lamo Da Carpi che lo arricchisce con bido tappeto erboso tra roseti, piante le torri angolari a pianta quadrata, gli aromatiche, praterie fiorite e antichi eleganti timpani alle finestre, il bugnato frutti, il tutto racchiuso dall’abbraccio in laterizio che incornicia porte e torri. della “Vite Maritata” (vite sostenuta da alberi di noci, salici e olmi) è come un Nello spazio verde circostante svetta viaggio nel passato, nel tempo in cui ancora oggi la torre colombaia perfetta- si sapeva coniugare il bello all’utile e mente in asse con i portali dell’edificio nulla era per caso o andava sprecato. e posta al limite del giardino storico ri- Infatti la presenza della torre colombaia costruito, denominato brolo. in fondo al giardino aveva molte ragio- Laura Dianti muore nel 1573, la tenu- ni di essere: era torre di avvistamento, ta passa al figlio Alfonso e da questi, inolre serviva da “ufficio postale” per i per via diretta, al nipote Cesare d’Este, colombi viaggiatori, preposti alle comu- duca di Modena, che nel 1590 la cede nicazioni, che qui abitavano, vivevano e in parte alla famiglia Picchiati e in parte si riproducevano; i colombi infine erano ai Marchesi di Bagno. ottimi come riserva di proteine e il loro guano era indispensabile per concima- re il brolo sottostante, dove la differen- Lo splendore del Verginese tramonta za ben studiata ed intrecciata di piante con la devoluzione del ducato allo Stato da fiore e da frutto creava un ambiente Pontificio, avvenuta nel 1598. Nei secoli assai gradevole. seguenti passa di mano in mano fino 65 al 1771, quando la tenuta è acquistata dalla famiglia Bargellesi che la trasfor- ma e le fa vivere un’altra epoca aurea. L’edificio si arricchisce dello sceno- grafico portico ad arcate che unisce la chiesetta al castello: il pianterreno viene abbellito con gli ornati in stucco; sono del primo ‘900 le decorazioni pittoriche ancora visibili nelle sale del piano nobile e nella chiesa oggi sconsacrata. Durante l’ultima guerra il castello fu oc- cupato da truppe militari poi da sfollati ed infine diventò un ricovero per anima- li, fino a quando l’ultimo proprietario, l’Avv. Enrico Fontana, cedette la villa all’Amministrazione Provinciale di Fer- ■ Le Delizie e il riconoscimento rara che la ristrutturò alla fine degli anni Unesco ottanta del secolo scorso riportandola con interventi successivi ad una ritrova- ta dignità di Delizia. La villa del Verginese costituisce oggi un luogo di interesse artistico e cultu- rale, grazie anche al fortunato ritrova- Nel 1995 Ferrara è stata inserita mento archeologico nelle terre adiacen- dall’Unesco nella Lista del Patri- ti del “Sepolcreto dei Fadieni” ed alla monio dell’Umanità quale “mirabile conseguente istituzione del museo ar- esempio di città progettata nel Rina- cheologico con importanti reperti d’età scimento, che conserva il suo centro romana ospitati nelle sue sale al pian storico intatto e che esprime canoni di pianificazione urbana che hanno terreno [ pag. 44].  avuto una profonda influenza per lo Dal giardino antistante la villa passeg- sviluppo dell’urbanistica nei secoli giando verso il lato meridionale, un via- seguenti”. letto conduce al ristrutturato essiccatoio ribattezzato “La vinaia del sapere”, luo- Nel 1999 il riconoscimento è stato go privilegiato per mostre temporanee, esteso al territorio del Delta del Po e alle Delizie secondo i seguenti due incontri culturali e concerti. criteri: Tutto il complesso dell’antica dimora ri- • le residenze dei duchi d’Este nel sulta particolarmente vocato ad ospita- Delta del Po illustrano in modo ec- re eventi speciali, come la celebrazione cezionale l’influenza della cultura di suggestivi matrimoni civili. del Rinascimento sul paesaggio naturale • il Delta del Po è un eccezionale paesaggio culturale pianificato che conserva in modo notevole la sua forma originale. 66 ENGLISHENGLISH SUMM VERSIONa RY generally very quiet. very generally are travel will you roads The artistic interest along the route. stopping particular at places of CAR, BY or cross, you lands” old the of “scenery the savour slowly and know to get to tend in- you if BIKE BY followed be Of t ON t as if they are striving to conceal to striving are they if as almost detached, and cluded se- but rivers, by longer surrounded no countryside, the in Now the residences stand alone context. in theirwatery dwellings evocative the or them behind design historic the of left is trace little holdings, ricultural - ag these to linked names place the for save and, no there, longer are estates these of most Nowadays, waterways. nicating a dense network of intercommu via capital the from reached be could which conception tectural archi modern of gardens and building holdings, tural agricul numerous in settlement and 1500s, the Este family 1400s promoted the in Particularly and strategic roles.and strategic political economic, important played the also they areas, in rural felt presences their allowing their owners to make as well as but court, itinerant an welcome to ready dences resi- rural or suburban mainly were These Dukes. Este the of amusement and pleasure residences mainly built for the h term The (Portomaggiore) - Deliziadel Verginese (Voghiera) - DeliziadiBelriguardo (Argenta) - DeliziadiBenvignante can visitalongtherouteare: The most important HE d HE tRa ELIZIE ELIZIE delizia IL IL og n can and long km 35 around is itinerary The itinerary: about the Information

delizie you denotes palazzi - - -

its crenellated tower.its crenellated with Benvignante, di delizia imposing the see to able be will you right your on metres, dred hun- few a after Benvignante, of hamlet the at arrived Once of theSandaloRiver. branch a was channel once what along small a of trace ous sinu- the follows and highway SS16 passes the across which road a into left After approximately 800 m, turn Portorotta. of hamlet the wards to- Anime delle Esterna Strada the taking and railway Ravenna Ferrara- the direc- over passing tion, westerly a in proceed and centre historic the Leave The trail begins at their splendidpast. , offering its visitors lovely lovely visitors its maro, offering the alongside begins run to trail the Here Nicolò. about 4 km, you arrive at at arrive you km, 4 about the for line straight a in countryside across highway state 16 SS the of route old the lowing fol- trail, the along Continuing Emanuele II, in front. Vittorio King by visited bles, sta famous the it of front in who, in 1860, began building to family the Counts Gulinelli, Calcagnini the from passed the abandoned, Later affairs.political wide-ranging chancel most the manage could lery, his with maintaining contact himself, Duke mundane the where from and encounters, erudite for river,Primaro the destinedto near the place a of with construction Ordini dagli nuto h aciet ito Benve Pietro architect the commissioned Borso Duke (1464) delizia diBenvignante Portomaggiore. state state Adriatica Po di Pri- di Po delizia San - - -

isolated churches. isolated small, and estates bygone the of residences the for setting the modest provide which areas, cultivated and canals sinuous gently by characterised is side country- reeds.The of swathes by hemmed banks its of views rhrs uviig hs small this unveiling orchards, luxuri- with brimming countryside a ant across Voghiera, towards proceeds trail the Here cal style. neoclassi- in restructured later h cuc a Mneat is 15 Montesanto at church The birds. resident andmigratory both for point focal a remains, park Second the only War.Today World the during destroyed completely and Borso Duke by many the of one the hamlet of towards Montesanto-Voghiera. In signs the follow and right the on Nicolò- street the take San canal, Medelana the of basin age drain and culvert the Passing 12 the In founded. was Ferrara when age the in Po river the of branches main two one the of Volano, the with along The On the trail of the ancient Po the banksofRenoriver. terminates at Traghetto, under and South-east the towards flows which watercourse est and the Po Delta Park, a mod- Ferrara connects which canal riverbed. Now it is a reclaimed the of raising consequent the gan a steady decline following the north, and the Primaro be- toward waters the channelled flows around Ficarolo (Rovigo) th th etr i oii, u was but origin, in century Century, numerous over- numerous Century, was, Primaro di Po Montesanto stood , owned owned delizie, - 67 municipality steeped in history. which at one time belonged to At Voghiera you can visit the Ludovico Ariosto; you can still Parish Church, dedicated to the see their staggered brickwork Birth of The Blessed Virgin cornices and a prominent Mary; it is 18th century in appear- chimney in Venetian style. ance but has paleochristian roots. Nearby you can find Masi After crossing the bridge over Torello, whose most notable the small Belriguardo canal, all monument is the Chiesa di that remains of the main trunk San Leonardo, Abbot of No- of the Po which flowed there in blac at Limoges in France. classical times, follow the trail Detour: On the road back to around the western edge of Portomaggiore, turning left onto the great Massari Mazzoni Park county road SP68, after 4 km for about 1 km to Voghenza, you can reach the Romanesque where just before the entrance Pieve di San Vito, in the munici- to the village you find the signs pality of Ostellato. for the State Archaeological Site. Just after the fork which takes you to the necropolis, you reach the church of San Leo, which was once the seat of the Ferrara Returning to the county road, diocese before it was trans- just after the last house in ferred to Ferrara itself. Voghiera, on the right you see The building on the right of the the great quad of the delizia church is the Museo del Mo- di Belriguardo, the most il- At Medelana the Estensi fam- dellismo Storico (Museum of lustrious antecedent of all the ily used to spend the autumn Historical Model-making), and estates in the area. hunting with hawks and nets in on the left you see the private The building has an elegant a Delizia which is now a private Parco Massari-Mazzoni. Renaissance-style avant-corps property. with three openings, and a The county road SP68 return- square tower with a terrace ing towards Portomaggiore from which the Este family unwinds across a relaxing could watch the spectacles un- countryside, in which grain and folding in front of the delizia on vegetable croplands alternate the banks of the Sandalo river. with orchards and, after the From the first courtyard of the settlement of Maiero, becomes building complex you can enter immersed in the shade of tall the Archaeological Museum trees. In the nearby hamlet of Gualdo and, from the High Court, to the Nearby you find the site of once stood the torre di Parisina, Sala della Vigna, the only re- Sandolo, where the attractive a tower dedicated to Parisina, maining testament to its splen- Romanesque church of San Marquis Nicolò III d’Este’s bride, did pictorial past. Michele Arcangelo stands. which is now presumed to have Continue along the county road been incorporated into the villa, as far as the settlement called previously owned by the Navarra Runco, and then turn right to- family, which can be observed wards Gambulaga, which you near the village next to the county will reach after about 1 km. road. After the village, proceed along Detour: after a few kilometres, the Strada Esterna Verginese via San Leo leads to the ham- until you come to the delizia let of Masi San Giacomo, the del Verginese on your right, highlight of which is the church, isolated in the countryside. already documented in 1300 VOGHIERA but of 18th century appearance delizia Estense and featuring entirely frescoed del Belriguardo walls. In 1435 the Marquis of Ferrara, In the centre of Masi San Giacomo Niccolò III d’Este, charged the there are several long, low houses, architect Giovanni da Siena with 68 ENGLISHENGLISH SUMM VERSIONa RY (1471-1505) duringhisrule. lost totime. been have unfortunately which halls of Belriguardo, decorations the decorate to artists famous commissioned Ferrara, of Duke successor his larly particu- and Leonello, Court’. ‘High the onto faced court the and Lord the while of residences the facilities, service and other kitchens stables, bar- racks, soldiers’ quarters, serv- ants’ offices, administrative the contained Court’ ‘Lower its structure: double-courtyard the der whom Belriguardo assumed the spectacle of the fish-pool fish-pool the of spectacle the observed family Este the which with its tower at the centre, from castle the of façade external the see can you driveway the From Visiting thedelizia point beganitssteadydecline. this at but goods, allodial as ily mained the property of the fam- Belriguardo The were forced to retire to Modena. they and dukedom, Ferrara the lost family Este the heirs, legiti- mate of lack a to due 1598, in II Alfonso of death the Upon contributed. and Dossi Battista and Dosso Carpi, da Girolamo artists famous the family; Este the of splendour the to testament ing remain- only the Vines),of (Hall the the in frescoes including Court High redecorated, the of rooms the and II Ercole works were completed by Duke and extensions Further ex- tended by subsequently was The delizia crossroads. a pre-existing at watchtower built viously pre- a around constructed was Belriguardo of nucleus first The network oftheage. transport water the easily by reached was and Ferrara, from away miles 10 only is it ideal: was Voghiera of location The court. entire the for summer residence a as use for palazzo grandiose a of construction the in the age of the of age the in palazzo Leonello un d’Este, had II Alfonso Sala della Vigna della Sala all Garofalo il , first Borso, re- delizia Ercole I - the façade with the six late 15 late six the with façade the above but, floor, ground the of part small a only is Belriguardo of today remains What Court. Lower the was what in yourself the over find will you here river; Sandalo bridge are a you crossing that imagine yard, court- first the entering When Duke andthoseofhisguests. the of horses ten the housing and grooms,stables,the by followed gardener steward, the of apartments the with corral the cellar store,wood and,on,and further wine the left the to and kitchens, great the and paratus ap bureaucratic the to devoted rooms the stood building the of river.Sandalo the of Toright the waters the by supplied below, ean t tl te ae f the past splendourofthedelizia. of tale the tell to remains still which hall only the Vigna, the is right the To the wallsonrightandleft. into set columns two capitals, marble featuring columns with cloister porticoed a of remains was the Court,High what by surrounded what in yourself will find you and windows, lioned double-mul- Gothic decorated six the with courtyard the Cross a singlehall. with storey upper an be to used there windows, Gothic Century aa della Sala th -

scale modelofthegarden. style o h 16 the to back dating glass and pots ing Belriguardo courtyards, includ- bition of finds discovered in the In the hall there is a small exhi the cycleofpaintings. of centre the is she that cate indi- to fingers index her with pointing hands her in hair her holds she entrance; the above caryatid sole a by indicated is entity, point whose observation All the walls constitute a single were usedasmodels. women local that suggest tics characteris facial and styles hair poses, of variety the tor; female visi the follow to seem figures charming these that such is illusionism cinematic ing vast countryside views. The ceding ranks of re- caryatids fram with frescoed is Hall The grapes. purple and green succulent of bunches with dripping pergola great a under walking of sion the illu- the provides name its Hall gives which ceiling The nuto Tisi daGarofalo. Benve and Dossi Dosso and school,rarese Fer namely: Battista the from painters three other of assistance the and to attributed Girolamo da Carpi cycle pictorial great a of traces the emerged have walls its On storage. agricultural used for was hall the when 1700, in created door a via the Court High from accessible is This Sala dellaVigna ceramics and a a and ceramics graffito th etr, Ferrara- century, ------69

The grounds of the delizia cov- you can still see the dovecote tually intact. The developments ered around 40 hectares, and tower which stands at the end in town planning expressed in they were surrounded on three of the restored historic garden Ferrara were to have a profound sides by a moat linked to the on a perfect axis with the por- influence on the development large fishery in front, and in- tals to the building. of urban design throughout the tersected by a charming play The splendour of the Verginese succeeding centuries.” of narrow channels crossed estate began to decline with the In 1999, the listing was extend- by wooden bridges; behind devolution of the dukedom to ed to include the area of the Po the building was one of the the Papal State in 1598. In the Delta and the delizie, according most beautiful gardens in following centuries, it passed to the following two criteria: of that time, displaying a from hand to hand until 1771, • The Este ducal residences multitude of flower beds of dif- when it was purchased by the in the Po Delta illustrate ferent shapes, fountains, water Bargellesi family, who trans- the influence of Renais- features, hedge mazes, rare formed it considerably, bring- sance culture on the natural plants, thin streams furrowing ing it into another golden age. landscape in an exceptional the green and wooden bridges. The building is enriched by the manner. Furthermore, you should try to dramatic arched portico which • The Po Delta is an outstand- imagine the walls finished in links the little church to the cas- ing planned cultural land- plaster and frescoed with the tle: the ground floor is adorned scape that retains its original arms, blazons and crests of the with stucco ornamentation, and form to a remarkable extent. various Dukes who succeeded a painted decoration from the each other over the years. 1900s embellishes the main Many of the delizie are today floor and church, which has lost to history, but the grand now been deconsecrated. design behind their construc- The interior halls today house tion still leaves its mark today an archaeological exhibition of in the surrounding countryside, finds from the Fadieni necropo- bearing witness to the unflag- lis, displaying the tombstones ging toil of mankind who has discovered in 2002 on the long conserved the delicate bal- Santa Caterina farm. ance between earth and water. The UNESCO listing does not so much emphasize a single mon- ument, as it contextualises it as GAMBULAGA part of a significant and coher- delizia del Verginese ent whole. For this reason, the The construction is attributed to territory in which the Verginese Girolamo da Carpi, who adapted and Belriguardo arose, rather a pre-existing structure around than the buildings themselves, 1556. The building was then is deemed an important herit- taken over by Alfonso I, who age site, intended as a cultural presented it to his concubine unit where man’s construction Laura Dianti. and the natural elements come Laura Dianti was of humble ori- together in harmony. gins, but was blessed with con- siderable charms. Cultured and refined, she quickly imposed The delizie and their herself on the Court, helping the Unesco Listing Duke forget his mourning after UNESCO, the United Nations the death of his second wife Lu- Education, Scientific and Cul- crezia Borgia. tural Organisation, included the Thus, it was Laura Dianti who, in territory around Ferrara in its the second half of the 16th cen- lists on two separate occasions. tury, transformed the Verginese The historic centre of Ferrara was from a rural farmhouse into a conferred this honour in 1995, veritable delizia, in all probability being denominated a “City of the entrusting the renovation to G. Renaissance”, “considering that Da Carpi, who enriched it with the site is of outstanding univer- angular square-plan towers. In sal value, being a Renaissance the green space, the so-called city, remarkably planned, which brolo, surrounding the delizia, has retained its urban fabric vir- Andar per Viaggio attraverso i secoli tra pregevoli testimonianze MUSEI dell’arte e della cultura locali. 71

In questa sezione della guida vengono raggruppati i musei, le chiese e i luoghi da vedere appartenenti ai cinque comuni. Si tratta di un ricco patrimonio di testimonianze artistiche e monumentali, alcune più note e altre meno conosciute, che rappresentano oltre mille anni di storia, devozione, cultura e arte delle comunità vissute in questo territorio. 72 ARGENTA

Pinacoteca Civica, A. Aleotti Ecomuseo di Argenta nesse alla storia della città e al contempo Via Cardinala, 1/c dell’evoluzione del popolamento e dell’in- L’Ecomuseo di Argenta si trova al centro sediamento nel territorio argentano. del triangolo formato dalle città di Ferra- Il museo si compone della sezione ra, Ravenna e Bologna nel Parco del Del- archeologica [ pag. 42] e della ta del Po. Racconta l’ambiente, la storia Pinacoteca Civica. e la cultura del territorio e della sua gen- te attraverso una sezione naturalistica e Pinacoteca Civica tre sezioni museali: il Museo delle Valli Inaugurata nel 1869, raccoglie tele, pale, di Argenta, il Museo della Bonifica tavole e sculture di datazione compre- nell’Impianto Idrovoro di Saiarino sa fra i secoli XV e XVIII. Partendo dal [ pag. 27] e il Museo Civico. lato sinistro in senso orario si ammirano il polittico su fondo oro rappresentante Museo civico “La Vergine in trono tra angeli musici” di Via G. B. Aleotti, 46 Antonio Aleotti (1496), testimonianza del È ubicato nella ex chiesa di San Dome- ritorno al gotico internazionale del pittore; nico, un esempio di sobria architettura la “Madonna con Bambino tra i SS. Laz- quattrocentesca di ispirazione rossettiana. zaro e Giobbe” di Benvenuto Tisi detto il All’interno l’abside presenta affreschi raf- Garofalo (1481-1589); il “Gonfalone della figuranti le “Storie della vita di San Gio- Confraternita dei SS. Giovanni Battista ed vanni Battista e dei Dottori della Chiesa” Evangelista” di Domenico Balestri (sec di un anonimo del XVI secolo. Con le sue XVI), dipinto sulle due facciate con episodi raccolte il museo vuole essere testimo- delle vite dei due santi; il trittico di Marco nianza delle espressioni artistiche con- Nicolò Balestri (1555-1609) rappresen- 73

Pieve di San Giorgio, particolare tante “L’apparizione dell’Angelo a Zacca- ■ ria”, “La Vergine che visita S. Elisabetta” Giovan Battista Aleotti e “La nascita del Battista”; “La Fuga in Nato ad Argenta nel 1546, fu uomo Egitto” di Pietro Dulauvier, della scuola di molto erudito e dotato di spirito enci- clopedico. L’Aleotti fu uno specialista Guido Reni; la manieristica “Decollazione in molti campi, dall’architettura civile del Battista” di Ippolito Scarsella, detto lo e militare, alle scienze matematiche, Scarsellino (1551-1620); “Il terremoto di dalla scenotecnica all’idrologia e Argenta” di Camillo Ricci (1590-1626), operò per lungo tempo al servizio di raffigurante il terremoto del 1624. Alfonso II d’Este, ultimo duca di Ferra- ra. Nella propria cittadina natale si oc- Pieve di San Giorgio cupò della progettazione dell’Oratorio Via Cardinala di S. Croce e del completamento del Fondata nel 569, era in origine ad aula Santuario della Celletta, dove è sepolto. unica con abside pentagonale in esterno e Morì a Ferrara nel 1636. circolare in interno; fu ampliata nel corso del XII secolo a tre navate per poi ritornare alla struttura originaria. Rivestiva partico- lare importanza per la presenza del fonte battesimale che, in seguito ad inondazioni, fu poi trasferito sull’altra sponda del Pri- maro, nel futuro centro cittadino. L’antico piano pavimentale si trova quindi tre metri sotto l’attuale livello di campagna. Interessante è il portale esterno, del 1122, opera di Giovanni da Modigliana e realizzato con materiale di recupero: sot- to l’arcata a tutto sesto in marmo, che risalta sul rosso laterizio, è rappresenta- to il Martirio di San Giorgio, mentre le fa- sce laterali sono decorate con le attività umane nei diversi mesi dell’anno. 74 Ex Convento dei Cappuccini Via Cappuccini Il complesso fu costruito tra il Cinquecen- to e l’inizio del Seicento. La chiesa, dal semplice prospetto in mattoni a vista, è a navata unica con soffitto a capriate e ha una profonda abside con copertura a botte. Sul lato destro della Chiesa si svi- luppa il Convento al quale si accede attra- verso un chiostro interno. In seguito alle soppressioni napoleoniche il convento fu abbandonato dalla comunità dei religiosi e sconsacrato; fu quindi acquistato dal Comune che lo adibì prima ad ospedale, poi a casa per le famiglie più indigenti. In- fine nel 1985 fu restaurato per ospitarvi la Biblioteca comunale e il Centro culturale. Santuario della Celletta Santuario della Celletta SS16 Adriatica A circa 2 km dal centro di Argenta, si trova Cimitero di guerra l’elegante Santuario della Celletta, dall’in- dell’Argenta Gap confondibile forma ellittica. Sorta nei primi Via Piangipane, 3 anni del Seicento sul luogo di una cella rinascimentale, la chiesa fu edificata per Si trova a circa 3 km dal centro, nell’area ospitare il crescente numero di fedeli in cui si conclusero le fasi decisive che visitavano il luogo in seguito ad una dell’ultimo conflitto mondiale. Nel cimi- apparizione della Madonna. Il progetto fu tero sono sepolti 625 soldati del Com- affidato all’argentano Marco Nicolò Bale- monwealth caduti nelle operazioni di stri e in seguito portato a termine da G.B. sbarco con anfibi nell’area delle Valli di Aleotti. All’interno la volta è affrescata con Comacchio e nella battaglia della “stret- l’”Assunzione della Vergine in cielo”, re- ta” di Argenta, The Argenta Gap, il 18 staurata dopo i danni causati dai bombar- aprile 1945. damenti del 1945. Al centro dell’abside si trova l’altare maggiore in marmo, cui lavorò l’Aleotti nel 1627, che racchiude la “Madonna della Celletta con il Bambino” del Garofalo, un affresco proveniente dal- la primitiva chiesetta. 75 MASI TORELLO - MASI SAN GIACOMO

Chiesa San Leonardo Chiesa di San Leonardo Abate Una curiosità: sopra la nicchia del Sa- Viale Adriatico, 351 cro Cuore, è conservato un proiettile inesploso di carrarmato che fu sparato Nel secolo XVII sorgeva l’attuale chie- nella chiesa proprio nell’ultimo giorno di sa, sui resti di una precedente chiesa guerra. parrocchiale, dedicata a San Leonar- do, Abate di Noblac, presso Limoges in Francia. Villa zanardi Prosperi L’aspetto attuale è attribuibile ad Antonio Viale Adriatico Foschini, mentre la facciata fu inaugura- Al centro di un bellissimo parco di oltre ta nel 1943. Gli interventi più significa- sei ettari con rare essenze arboree si in- tivi comunque rimangono quelli in stile contra il complesso di Villa Zanardi Pro- barocco, da cui scaturì un insieme che speri, dimora patrizia privata dell’inizio presenta ancora oggi soluzioni decora- del ‘900. La struttura dai canoni ottocen- tive originali e uniche in tutto il panora- teschi, è imponente, con piano rialzato ma ferrarese con la particolare Cantoria e piano nobile impreziositi da grandi fi- dell’Abside, dal grande effetto sceno- nestre e scaloni d’accesso monumentali grafico. Il soffitto della chiesa, realizza- anche sul retro. Di buona qualità sono le to a pseudovolte, raffigura la Madonna decorazioni in stucco; il modello architet- e San Leonardo; al centro dell’abside tonico è del tutto estraneo ad altre resi- fa bella mostra un quadro seicentesco denze patrizie ferraresi. sempre con Madonna, San Giuseppe e Non visitabile. San Leonardo. Si ammirano numerosi altari con affreschi, statue, dipinti. 76

■ San Leonardo da Noblac è patrono di Masi Torello La sua storia risale alla fine del V sec. e si svolge in territorio francese, dove è sepolto. Oltre alla preghiera in fra- ternità con i monaci, egli si prestava per la predicazione e per le opere di carità; la sua immagine viene presen- tata con le catene in mano o nei piedi e pare che a far conoscere la figura del Santo e a far crescere la sua devo- zione fossero stati i pellegrini dal nord Europa che passavano da Noblac e poi percorrevano la Via Romea diretti a Roma. È certo che nei libri storici già nel ‘300 viene citato San Leonardo protettore di questa comunità.

Chiesa San Leonardo - interno Chiesa parrocchiale di San Giacomo Via Ariosto, 12 - Masi San Giacomo La chiesa, già attestata nel ‘300, si presenta oggi in sobrie forme settecen- tesche. Sopra l’altare maggiore è con- servato un grazioso dipinto raffigurante La Madonna con Bambino, una delle pri- missime opere dello Scarsellino. Degne di nota sono anche le settecentesche opere lignee del coro della Chiesa e la Via Crucis. 77 OSTELLATO

Parco sculture chiesa. Sul sagrato della chiesa è intar- Via Argine Mezzano siato un magnifico mosaico, dal titolo All’ingresso delle Labirinto. Il grande tappeto a forma qua- Anse Vallive di drata di marmi policromi è un grande la- Ostellato si trova birinto che rappresenta la vita con i suoi il percorso arti- ostacoli, il luogo sacro in cui si ritrova stico-ambientale l’anima o anche il viaggio, la scoperta e con 30 sculture il cambiamento. Nei quattro angoli sono monumentali di rappresentati i simboli dei quattro evan- diversi artisti. gelisti; mentre all’interno della cornice, Le sculture collo- compaiono immagini dedotte da reperti cate lungo i per- archeologici del territorio di Ostellato: un corsi naturali, oltre vignaiolo che guida il suo carro, un leone a sottolineare la che stringe la sua preda, un sole ed una bellezza dei luoghi luna. e ad istituire un silenzioso, ma elo- Pieve di San Vito quente colloquio S. Vito di Ostellato tra arte e natura, Via Ferrara, 85 propongono una La chiesa, in campionatura dei origine dedi- differenti materiali cata ai Santi delle sculture, da Vito, Modesto quelli tradiziona- e Crescenzia, li come il marmo, la pietra, il bronzo e la in stile ro- terracotta, a quelli più moderni come il manico a tre cemento, il ferro, il rame e la resina. Ogni navate e tre artista ha progettato un’opera sul tema absidi con cripta, fu costruita nel 1027, del cielo, delle stelle e dell’acquaticità del come attesta la lapide murata all’inter- territorio. no, mentre il campanile è del 1228. Nel Seicento l’edificio subì profonde modifi- Chiesa Santi Pietro e Paolo cazioni che ne invertirono l’orientamento Piazza Repubblica, 2 del prospetto e dell’altare. Tra il 1925 e Eretta nel 1638, conserva una pregevole il 1927 la chiesa fu completamente re- tela cinquecentesca attribuita al Garofalo, staurata e la struttura fu riportata al dise- una statua in cotto di S. Antonio e due pic- gno originario romanico, con due accessi cole acquasantiere rinascimentali. laterali dalle navate minori. Da ammirare Duecento metri ad est, si eleva solitario sull’altare un sarcofago di epoca romana. il campanile del 1588, testimonianza dell’antica pieve distrutta in un incendio Museo del Territorio - MdT a cui seguì la costruzione dell’attuale [ pag. 43] 78 PORTOMAGGIORE

Palazzo Municipale Palazzo Municipale Palazzo Gulinelli Piazza Umberto, 1 Corso Vittorio Emanuele, 75 Fu costruito sui ruderi del vecchio pa- D’origine settecentesca, ha assunto l’attua- lazzo pretoriale che si trovava di fronte le aspetto di residenza signorile nell’’800 all’antica chiesa Collegiata e del Teatro per volere del conte Luigi Gulinelli. Ora è Concordia, su progetto del ferrarese sede della Biblioteca Comunale. Giovanni Tosi. Si può ipotizzare che i la- vori finissero nel 1856. La costruzione Palazzo Fioravanti Vaccari originaria era ad un unico piano con un Corso Vittorio Emanuele loggiato sotto il quale si trovavano bar e È una delle residenze padronali più grandi negozi; solo all’inizio del ‘900 fu aggiun- e lussuose del centro storico, purtroppo to il piano superiore, conferendo maggior visitabile solo in occasioni speciali, perché equilibrio all’edificio. di proprietà privata. Al suo interno tutte le Nel 2009 si è concluso il restauro che stanze sono decorate con affreschi clas- ha riportato la residenza municipale agli sicheggianti; il grande salone d’onore è splendori ottocenteschi con le dotazio- raggiungibile salendo il bellissimo scalone ni tecnologiche moderne. I pavimenti in marmo bianco di stile rococò, mentre dell’’800 rimessi in opera, le pitture dei sul retro si apre un ampio giardino. soffitti e dello scalone riportati alla luce, i mobili, i marmi, i lampadari restaurati, le facciate liberate dalle molteplici pittu- Il sepolcreto dei Fadieni re sino ai colori originari rimandano alla Mostra Archeologica permanente storia di questo paese. [ pag. 44] 79

Teatro Concordia ■ Mafalda Favero Corso Vittorio Emanuele Progettato dall’architetto Giovanni Tosi, fu inaugurato il 15 ottobre 1844 con grandi festeggiamenti. Era costituito da 44 palchi disposti su tre ordini che, insieme alla pla- tea, potevano ospitare circa 450 spettato- ri: stucchi e velluti abbellivano il salone e le parti accessorie, rendendo l’insieme un piccolo e prezioso gioiello. Lirica, prosa, spettacoli d’arte varia, grandi feste in ma- schera, riunioni politiche e sociali animaro- Cantante lirica. Fu la voce d’oro della no il Concordia sino agli anni ‘50. lirica italiana nel periodo degli anni Ora, nelle sale del Ridotto del piano terra, ‘30, ‘40 e inizio ‘50, bella, affasci- si tengono mostre e rassegne; al primo nante e di grande carisma. Nata nel piano si trovano le opere degli autori 1905 a Portomaggiore, si trasferì a contemporanei, i quadri del pittore ritrat- Bologna con la madre, poi andò a Mi- tista Federico Bernagozzi (1859-1916) lano dove ebbe inizio la sua luminosa e i ritratti di ferraresi illustri del ‘900 vita artistica. La Favero si distinse in dell’artista Remo Brindisi. ruoli di soprano-lirico leggero e otten- ne un grande successo con Madama Butterfly di Puccini, ma suoi cavalli di Collegiata di Santa Maria Assunta battaglia furono anche la Bohème e Piazza Giovanni XXIII la Turandot. Cantò con i grandi della La nuova chiesa, costruita negli anni ‘50- lirica e fu diretta tra gli altri da Arturo ’60 su progetto di Giuseppe Vaccaro, Toscanini alla Scala subito dopo la Se- sorge in un luogo diverso da quello in cui conda Guerra Mondiale. Morì a Milano per secoli si erigeva l’antico Duomo che nel 1981 a 78 anni. Nel Parco in viale fu distrutto dai bombardamenti del 13 Cesare Battisti, Portomaggiore le ha aprile 1945. Dalle macerie furono estrat- dedicato un monumento. ti pochi paramenti sacri e una terracotta policroma di scuola emiliana raffigurante gurata nel 1666, vicino ad un olmo se- il Nazareno Portuense, l”Ecce Homo” che colare, dove era apposta una piccola si trova all’interno. immagine in gesso della Vergine, a cui La Collegiata mostra soluzioni architetto- erano attribuiti poteri miracolosi. niche ed opere moderne, come le vetrate La chiesa ha una foma ovale e l’interno e le formelle di maiolica, le statue bron- è accogliente e semplice con tocchi di zee di Sant’Apollinare Vescovo e S. Carlo colore dati dalle piccole vetrate colorate; Borromeo, il Crocifisso in bronzo, l’altare il soffitto barocco mostra un affresco raf- dell’Addolorata con la pregevole Pala di figurante una delicata immagine maria- scuola emiliana seicentesca. na al momento dell’Assunzione. L’altare centrale è di marmo bianco e l’antica Chiesa della B. V. Madonna dell’Olmo effigie in gesso dellaMadonna con Bam- Via G. Bruno bino rappresenta il fulcro catalizzatore Meta di pellegrinaggi, la chiesa fu inau- dell’intera armoniosa chiesetta. 80 VOGHIERA - VOGHENzA

spoglie di San Leo, taumaturgo di Mon- tefeltro, e che originariamente doveva essere trasportato fino a Spira, in Ger- mania; l’imperatore aveva ottenuto tali reliquie dal Papa, in cambio della scon- fitta inflitta ai Greci e ai Saraceni nelle vicinanze di Roma. Più verosimilmente il sarcofago con le reliquie, tuttora custo- dito all’interno della chiesa, rimase qui durante uno dei viaggi che, nell’Alto Me- dioevo, si facevano compiere alle reliquie sacre, trasportate per i villaggi e le città colpite da calamità naturali o da pestilen- ze. La chiesa contiene anche il coperchio di un altro sarcofago, del XII vescovo di Voghenza, Mauricino (VI secolo). La statua di Giacomo Zilocchi collocata Chiesa Parrocchiale sotto l’altare maggiore funge da coper- chio per il sarcofago paleocristiano con Chiesa Parrocchiale di S. Maria le ossa del Santo; di notevole fattura nel- Via Grandi - Voghiera la chiesa è anche il coro ligneo nell’absi- Di grande pregio è l’affresco del catino de risalente al ‘700. absidale, raffigurante un’apoteosi -del Accanto alla chiesa il bel campanile me- la Vergine circondata da 16 personaggi dievale. recanti dei cartigli con scritti gli attributi mistici della Vergine; Maria è al centro, in Museo del Modellismo Storico piedi mentre calpesta il diavolo in sem- bianze di mostro a sette teste. L’opera è È l’unico al mondo che può vantare una molto originale ed è stata attribuita a Carlo copertura totale delle branche della ridu- Bononi (1549-1612). Altra opera pittorica zione in miniatura. importante è collocata nell’altare di Santa All’interno si trovano vetrine di auto, Lucia, a sinistra dell’altare maggiore: si suddivise per marca, auto da record e tratta di una pregevole tela dello Scar- modelli elaborati; rarità assolute di anti- sellino (1550-1620) raffigurante la Santa quariato modellistico, e una ricostruzione protettrice della vista che tiene nella mano delle nozze tra Alfonso I d’Este e Lucre- sinistra una coppa ed una piuma. zia Borgia. La grande stazione ferroviaria con il plastico funzionante e riproducente una stazione tedesca della Foresta Nera, Chiesa di San Leo con treni che sfrecciano giorno e notte, Via San Leo, 1 - Voghenza ambientata nel pieno della trazione a Narra la leggenda che il 14 febbraio 1016 carbone e diesel degli anni ‘50 e ‘60. l’imperatore Enrico II dovette lasciare qui Poi si ammirano la sala dei mezzi civili, a Voghenza il sarcofago che custodiva le quella dei figurini con le uniformi dai gre- 81 ci, ai romani e del Ducato Estense; poi ■ Maria Waldmann quella dell’uniformologia con le divise dei Bersaglieri, dei pellerossa, delle antiche Famoso mezzosoprano austriaco, andò civiltà precolombiane e la ricostruzione sposa al duca ferrarese Galeazzo Massari nel 1876, e impersonò nella delle mura trecentesche di Ferrara non seconda metà dell’Ottocento l’artista più esistenti; la sala delle navi e quella ideale e preferita da Giuseppe Verdi dei mezzi militari ed areonautici. per il gusto, l’intelligenza interpretativa Info e la predisposizione drammatica, tanto Via San Leo, 9/a - Voghenza che inimitabili furono le sue interpreta- tel. 0532 765908 - 333 1901154 zioni nei ruoli di Amneris e della Messa [email protected] da Requiem. La sua amicizia con Verdi www.museomodellismostorico.it è documentata dalle numerose lettere che il grande operista le inviò. L’atten- Museo Civico di Belriguardo zione particolare dei cittadini ferraresi le fu attribuita fin dalla sua prima ap- [ pag. 48]  parizione al Teatro Comunale nella primavera del 1869; a Voghiera ogni anno l’appuntamento lirico estivo si Parco Massari - Mazzoni snoda tra le pagine più importanti della Via Provinciale - Voghenza letteratura operistica di Verdi. La grande isola verde si estende per 22 ettari e separa Voghiera da Voghenza; due glie e chiamò ad affrescarlo il pittore An- secoli fa era veramente un’isola fluviale al tonio Benini che sul soffitto raffigurò una centro dell’alveo del grande Po. vera apoteosi della Waldmann. Qui fu costruita, a partire già dal 1718 Nel prato di fronte alla villa e nelle radure una splendida villa bifronte per il cardinal sono presenti statue ottocentesche pro- Legato di Ferrara, Tommaso Ruffo di Ca- venienti dai palazzi Massari di Ferrara e labria, con le cucine e le scuderie, un an- di Ducentola. golo di grande eleganza per la residenza estiva dei Legati. Dal 1799 il complesso diventa proprie- tà della famiglia Massari, che aggiunge il parco con ampie radure e gruppi di alberi disposti scenograficamente, come grandi quinte verdi in tono con il romanticismo dell’epoca. Il parco “all’inglese” è quello che ancor oggi si può ammirare, con es- senze arboree di grande pregio e bellezza. Padrona di casa nella villa Massari (oggi proprietà della famiglia Mazzoni) fu la grande interprete lirica Maria Wald- mann, una delle cantanti preferite di Giu- seppe Verdi, famosa in tutto il mondo, che sposò il duca Galeazzo Massari nel 1876. Il duca trasformò le scuderie in teatrino per le rappresentazioni private della mo- Villa Massari-Mazzoni 82 ENGLISHENGLISH SUMM VERSIONa RY 15 the from dating sculptures and its canvases, altar-pieces, tablets exhib- which ,Gallery Art Civic the of up made is museum The 3 sister museums of the of museums sister 3 the comprises Ecomuseum The 1, Via Cardinala -Campotto ECOMUSEUM OFARGENTA ARGENTA the 5municipalities. aa na Argenta, near nala) Valli delle aNd MUSEUMS Founded in 569, the Saint Saint the 569, in Founded Via Cardinala Pieve diSanGiorgio (1481-1589). venuto Tisi known as ‘il Garofalo’ Saints the by flanked Child and donna the Angels,Musical among the showing style, gothic international the to painter the of return the to ness wit- bears which (1496), Aleotti Antonio by background gold a particularly on polyptych the note: of worthy are following the most important works on display, the section.Among chaeological are some16 there apse the Inside Rossetti. by inspired architecture 1400s sober of example fine a church, It is located in the 46, viaG. B. Aleotti Museo c (Civic Museum). the and station ing pump- Saiarino the in Museum) Reclamation (Land Bonifica della Giovanni da Modigliana and was was and Modigliana da Giovanni of work the is it interesting; also is 1122, in constructed portal, The inside. the on circular and outside pentagonal is which apse an features it and nave single a of composed is Church George’s th to 18 MONUMENtS by Ben - by Job and Lazarus ivico th Cmot, i Cardi- via (Campotto, Centuries, and an ar th Century frescoes. Century

Virgin enthroned enthroned Virgin sights to see in in see to sights and churches museums, the of all find can of theguideyou section this In San Domenico Museo Civico Civico Museo the Museo Museo Museo Museo Ma- -

This cemetery This is cemetery about 3 km from 3, Via Piangipane The ArgentaGapWar cen the from km 2 roughly At State highway 16 Adriatica Santuario dellac con- was complex building This Via Cappuccini Ex c Gap on18 Gap Argenta the of Battle the in and area, Lagoons Comacchio the in landings amphibious the during fell who soldiers Commonwealth 625 are cemetery the in Buried concluded. were War World last the of stages decisive the area where the in town, of centre the Cemetery church.original by Bambino il con Celletta della na the encloses altar main the Virgin into ,Heaven whilst the the with frescoed is vault the Inside, Aleotti.B. G. by completed was project The Mary.Blessed the Virgin of rition appa an following place the ing growing number of pilgrims visit- this church was built to welcome the chamber, Renaissance a of site the on 1600s the in ed Construct- shape. elliptical able unmistake its with (sanctuary) elegant the find can you Argenta of tre internal cloister. an by accessed be can which church you can find the convent, the of right the On vault. barrel a by covered apse deep a and ceiling trussed a featuring nave single a has church posed-brick ex simple 1600s.The early the structed between the 1500s and monthsoftheyear.the different images of human activities during with decorated are friezes lateral the while George, Saint of dom see can you red brick, the from out arch, stands which marble round the under materials: recycled of out made ‘il Garofalo’, onvento deic atai dla Celletta della Santuario th April 1945.

a fresco from the Assumption of of Assumption elletta appuccini h Martyr The Madon-

- - - - -

works ofScarsellino. first very the of one Child, and of picture ing Preserved charm a is altar main the above style. 1700s sober a displays today 1300s, the in The church, already documented 12, Via Ariosto San Giacomo Chiesa parrocchialedi MASI SANGIACOMO Not opentovisitors. residence inthearea. patrician other any of that unlike is style architectonic qual- the ity,and good of are decorations stucco The back. and front the to staircases monumental and windows great with embellished a mezzanine level and main floor features and 1800s the of style the in built was structure posing back to the early 1900s. This im dating residence patrician vate can you find trees, rare with filled and hectares six over covering park beautiful a of centre the At Viale Adriatico Villa ZanardiProsperi niche oftheSacredHeart. of the above day War,conserved the is last very the on tank a from church the into jectile,shot pro unexploded an curiosity: A paintings. and frescoes, statues with altars Inside you can admire numerous dell’Abside dramatic Ferrara the and area, the in unique rations, deco original the see still can of you architecture,where baroque examples significant most the of one is this Torello, of Masi saint Limoges patron and at France, in Noblac Leonard, of Saint Abbot to Dedicated 351, Viale Adriatico San LeonardoAbate MASI TORELLO , a pri Prosperi,a Zanardi Villa Cor n h Apse). the in (Choir The Blessed Virgin Blessed Virgin The

Cantoria Cantoria

- - - - - 83

OSTELLATO Palazzo Gulinelli Mary trampling on the devil in the Pieve di San Vito 75, Corso Vittorio Emanuele guise of a seven-headed mon- 85, Via Ferrara - S. Vito di Built in the 1700s, it now resem- ster, and a canvas by Scarsellino Ostellato bles a 19th century stately home (1550-1620) depicting Saint The Romanesque church, with due to the volition of Count Luigi Lucy, protectress of sight, hold- its three naves, three apses and Gulinelli. It now houses the Mu- ing a cup and a feather in her left crypt, was built in 1027, while nicipal Library. hand, are particularly prized. the bell tower dates back to 1228. Inside you can admire the Palazzo fioravanti Vaccari VOGHENzA Roman sarcophagus on the altar. Corso Vittorio Emanuele chiesa di San Leo It is one of the largest and most 1, Via San Leo Sculpture Park luxurious principal residences The sarcophagus with its relics, 1, Via Argine Mezzano of the historic centre, but, as it still housed inside the church At the entrance to the Ostellato is privately owned, can unfortu- today, was left here during one Anse Vallive (river meander) you nately only be visited on special of the journeys which relics were can find the environmental art occasions. Inside, its rooms are taken on in the Late Middle ages, trail composed of 30 monu- decorated with frescoes in clas- transporting them to villages and mental sculptures, inspired by sical style; the salone d’onore, cities struck by natural disaster sky, stars and waters, created the great hall, can be reached or pestilence. The wooden choir by various artists out of different via a beautiful white marble stalls dating back to the 1700s materials, from traditional ones staircase in the Rococò style, are also worthy of note. such as marble, stone, bronze and a large garden can be found Next to the church is a beautiful and terracotta, to more modern to the rear. Medieval bell tower. ones like concrete, iron, copper and resin. collegiata di Santa Maria Museum of Historical assunta Model-making PORTOMAGGIORE Piazza Giovanni XXIII The only museum in the world Palazzo Municipale The church was rebuilt after the which can boast a similar collec- Piazza Umberto I destruction of the ancient cathe- tion of miniatures including: cars, The original building had one sto- dral during the Second World War. trains, means of public transport, rey; the upper storey was added Inside you can admire several uniforms, ships, military vehicles in the 1900s and improved the sacred wall hangings and a poly- and planes, a reconstruction of balance of the building. chrome terracotta statue from Alfonso I d’Este and Lucrezia Restoration was completed in the Emilian school which were Borgia’s wedding and a scale 2009, using modern technol- retrieved from the wreckage. model of the 14th century walls ogy to return the town hall to its of Ferrara, which no longer exist. 19th century splendour. Chiesa della B. V. Madonna dell’Olmo Massari Mazzoni Park teatro concordia Via G. Bruno Via Provinciale Corso Vittorio Emanuele A destination for pilgrims, the This great green island extends Opened in 1844, this theatre Church of the Blessed Virgin for 22 hectares and separates housed 44 boxes set on three Mary of the Elm was conse- Voghiera from Voghenza. Here, galleries which, together with crated in 1666 and built next to beginning in 1718, a splendid the stalls, were able to seat 450 an ancient elm tree upon which double-façade villa was con- spectators: plasterwork and was placed a small plaster im- structed as a summer residence, velvet adorned the hall and the age of the Virgin, attributed with complete with kitchens and sta- other parts of the theatre, creat- miraculous powers. bles, for the Legati family. The ing the impression of a small and The charge is oval in shape romantic park, in the English precious jewel. Nowadays, exhi- and its interior is simple and style, was created by the Mas- bitions and conferences are held welcoming and decorated with sari family, who acquired the in the rooms of the ridotto, the small coloured windows and a complex in 1799, and can still foyer, on the ground floor, while Baroque ceiling. be admired today. the first floor houses works by The lady of the house at Villa contemporary painters, portraits VOGHIERA Massari (now property of the by Federico Bernagozzi (1859- chiesa Parrocchiale Mazzoni family) was the world 1916) and portraits of illustrious di S. Maria Vergine famous opera singer Maria residents of the area, painted in Via Grandi Waldmann, one of Giuseppe the 1900s by the artist Remo The frescoes on the vault of the Verdi’s favourite singers, who Brindisi. apse attributed to Carlo Bononi married Duke Galeazzo Massari (1549-1612), showing the Virgin in 1876. Tante idee per vivere il Numerosi spunti di visita per un’emozione sempre diversa: dedicati soprattutto alle scuole, TERRITORIO a chi ama la natura e le attività all’aria aperta come la pesca sportiva o il birdwatching. 85 Una gita con la classe

Uno dei tratti maggiormente qualificanti per conoscere, tutelare, valorizzare lo straordinario patrimonio culturale e naturale del territorio è l’approccio didattico che coinvolge persone di tutte le età, a partire dai più piccoli. Da questo pensiero nascono la rete museale, i percorsi naturalistici e documentali con i loro apparati tematici, le iniziative didattiche dirette alle scuole e agli studenti che vengono illustrati a campione in questa sezione. Le attività educative principali sono inerenti in particolar modo i contenuti naturalistico-scientifici e quelli storico-archeologici. Per saperne di più si consiglia di contattare direttamente i musei. 86 LABORATORI “NATURALISTICO-SCIENTIFICI”

Argenta Museo delle Valli di Argenta

Alcuni esempi di proposte: Animali Ragni. Insetti. Pesci. Molluschi. Mammiferi. Uccelli. Anfibi e rettili. Piante Il mio erbario. Foglie, fiori, frutti. Il legno. Biodiversità Spine, veleni e mimetismo. Uomo Cellule e tessuti. Biologo per un giorno: il Ogni anno il sistema museale si dota di un dna. I sensi. Siamo fatti così. Dalla terra piano per le attività con i visitatori e con alla tavola. le scuole. Il programma di educazione Pianeta Terra ambientale si incardina su tutti i contenuti Una goccia d’acqua al microscopio. Geo- culturali proposti dalle tre sezioni che co- logi per un giorno. Accadueo. Ecosistemi. stituiscono l’Ecomuseo: attività naturalisti- Arte e storia che sull’elemento acqua e le componenti Argenta: la sua storia attraverso le fonti. faunistiche e vegetazionali dell’Oasi, sugli Uomini tra terra e acqua. Valli e vallaroli. interventi umani e l’evoluzione geomor- Archeologiocando. San Giorgio: storia di fologica del territorio, sulla bonifica, la una pieve medievale. scienza e le innovazioni tecnologiche, l’ar- cheologia industriale, le attività inerenti gli aspetti civici delle comunità, le espressioni artistiche, l’evoluzione dei popolamenti, la disciplina del ritrovamento archeologico. Le attività rivolte alle scuole ed al pub- blico - visite guidate, esperienze con ap- profondimenti tematici, escursionismo ambientale a piedi e in bicicletta, attività naturalistiche - vengono condotte sia nelle sedi scolastiche, che in quelle museali e nel territorio. Info tel. 0532 808058 www.vallidiargenta.org 87 cuni organismi; poi osservazione di alcu- Ostellato ni macroinvertebrati mediante l’utilizzo di Anse Vallive di Ostellato stereomicroscopi. Analisi di microrganismi, come quelli che vivono in una goccia d’ac- qua con l’utilizzo di microscopi binoculari.

Il programma di Educazione Ambientale consiste in una serie di itinerari didattici articolati in unità di studio ad indirizzo bo- tanico, zoologico e storico e si suddivide in Laboratori ed Escursioni. La metodologia adottata persegue l’obiet- tivo del massimo coinvolgimento degli stu- denti attraverso contatto diretto con l’am- biente tramite escursioni guidate, dispense Gli uccelli dell’Oasi tematiche per ogni unità di studio, tecniche (escursione) di animazione ambientale, supporti didat- L’escursione guidata ha la durata di circa tici (diapositive, schede di osservazione), due ore e può avvenire a piedi, in biciclet- strumenti tecnici (microscopi, binocoli). ta o in trenino; durante l’attività vengono messi a disposizione di tutti i partecipanti binocoli per una migliore osservazione del- la fauna ornitica. Durante l’escursione si ammira la fauna selvatica attraverso osservatori mimetici, a capanno e a torretta, presenti sui percorsi; è inoltre possibile sostare presso la voliera delle Cicogne, protetti dalla schermatura in canna palustre. Durante l’escursione si pos- sono avvistare svassi maggiori sul loro nido galleggiante o mentre portano in giro i piccoli sul dorso, oltre a rallidi e anatidi. All’interno dell’Oasi è presente anche una grande Gar- Alcuni esempi di proposte: zaia che viene colonizzata da numerose Le valli al microscopio specie di aironi che nidificano indisturbati. (laboratorio) Osservazione, mediante l’utilizzo di lenti Info d’ingrandimento, di reperti macroscopici tel. 0533 680757 che rilevano la presenza nell’Oasi di al- www.valliostellato.it 88 Portomaggiore Anse vallive di Porto Bacino di Bando

All’ingresso si trova l’aula didattica per Delizioso lezioni all’aperto, in particolare sul bird- Trekking all’interno delle Anse Vallive di watching, mentre all’interno del centro vi- Portomaggiore, poi visita guidata alla De- site, nei tre ambienti tematizzati, attraverso lizia del Verginese, residenza estiva e di touch screen, microscopi e registrazioni, è caccia degli Este e Patrimonio UNESCO, possibile entrare virtualmente nell’oasi e con il brolo, giardino rinascimentale recen- conoscere tutto sui progetti di reintrodu- temente recuperato. zione effettuati e sulle abitudini e i com- portamenti della Cicogna bianca. La prima sala mostra la fauna dell’oasi suddivisa nei tre ambienti aria, acqua, ter- ra, mentre la più curiosa è la terza dedicata alla cicogna con una ricostruzione di nidi in scala e con la riproduzione dei versi delle diverse specie di uccelli, particolarmente apprezzata dagli studenti.

Alcuni esempi di proposte: Caccia alla traccia Escursione guidata tematica alla ricerca delle tracce lasciate dagli animali dell’oasi Info con l’ausilio di un kit per poter raccogliere tel./fax 0532 807512 - 0544 528710 i reperti. www.atlantide.net 89 LABORATORI “ARTISTICO-ARCHEOLOGICI”

Ostellato Museo del Territorio MdT

Un viaggio nella storia dell’uomo e in parti- consente ai bambini di mettere alla prova colare nella ricostruzione del territorio fer- ciò che hanno appreso: con veloci travesti- rarese, tra scambi di culture diverse che menti si trasformano in animali preistorici e hanno arricchito l’evoluzione della specie devono superare una serie di prove. umana: per gli intenti proposti e gli obiet- tivi il museo si rivolge principalmente ai Briciole dal passato giovani, per i quali sono pensati laboratori (laboratorio teorico-pratico) sperimentali di tecnologia litica e archeo- Approfondimento del tema dell’alimentazio- zoologia, unitamente a giochi e strumenti ne nel mondo antico, con l’analisi delle ma- interattivi, come planimetrie, foto, video e terie prime, dei prodotti di base, dei metodi testi di approfondimento. di preparazione, della cottura e delle tecni- che di conservazione dei cibi nelle diverse C’è un mammut nel mio giardino epoche storiche. Si prendono anche in con- (visita guidata) siderazione gli aspetti sociali legati al cibo, “C’era una volta, 50.000 anni fa, un grande come l’alimentazione nelle diverse classi fiume che scorreva in una pianura fredda sociali, gli aspetti conviviali del banchetto, dove pascolavano mammut e bisonti la- ricette e tradizioni giunte fino a noi. Scelta nosi...”: utilizzando una lettura animata si tra due percorsi: “A tavola con Etruschi e accompagnano i bambini attraverso un Romani”, “A tavola nel Rinascimento”. percorso alla scoperta degli animali che po- polavano la Pianura Padana in epoca prei- Info storica, delle loro caratteristiche e dell’am- tel./fax 0532 681368 - 0544 528710 biente in cui vivevano. L’attività ludica finale www.atlantide.net 90 Portomaggiore Voghiera Storia, natura e archeologia Museo Civico di Belriguardo al Verginese Nella Delizia del Ver- I laboratori tenuti ginese le attività di- da esperti operatori dattiche coinvolgono didattici sono fo- sia il monumento in calizzati su aspetti sé, come luogo lega- peculiari del pe- to alla Corte esten- riodo trattato, per se, dove far rivivere consentire allo i fasti dell’epoca studente d’impa- di Alfonso I, o dove rare divertendosi. conoscere le diverse Al laboratorio è specie botaniche del abbinabile la visita giardino o brolo, sia guidata al Museo l’esposizione archeo- Archeologico e alla logica permanente. Sala della Vigna.

Il mestiere dell’archeologo Il mestiere dell’archeologo Laboratorio pratico con simulazione di uno Durante la fase teorica vengono fornite le scavo archeologico con l’uso di grandi principali nozioni sullo scavo archeologico, contenitori, materiali e schede di rileva- mentre in quella pratica viene applicato mento usate nella realtà dagli archeologici. quanto appreso su scavo e rilievo, con Lo scopo è comprendere gli aspetti tecnici strati veri e propri di terra in un cassone. relativi alla stratigrafia, al rinvenimento e alla schedatura dei reperti (ossei, ceramici, Il mestiere del ceramista metallici, lapidei), alla riproduzione fotogra- Laboratorio di ceramica antica: lavorazio- fica o grafica dei reperti. ne della ceramica, tecnica del colombino; laboratorio di ceramica rinascimentale: il Un giorno nell’antica Roma piatto. Introduzione teorica e fase pratica: Attraverso l’iconografia proposta dalle stele manifattura di vasi, bicchieri, piatti simili a e dagli oggetti presenti all’interno del Ver- quelli impiegati dai nostri antenati. ginese viene proposta ai ragazzi un’attività di ricostruzione della vita nell’antica Roma: Vita al Castello abiti, acconciature, alimentazione, abitazio- Rivivere a Belriguardo situazioni ed emo- ni. Viene dato ampio spazio alle caratteri- zioni del Rinascimento: creazione di vesti, stiche della scuola romana e alla scrittura, copricapi ed oggetti dell’epoca con mate- con la realizzazione di una tavoletta cerata riali “poveri” per “recitare” uno spezzone di su cui realizzare una piccola iscrizione. vita vissuta all’interno del Castello.

Info Info tel./fax 0532 323011 - 0544 528710 tel. 0532 328063 - 392 6761945 www.atlantide.net www.historia-vbc.com 91 Escursioni fluviali La Nena si tinge di verde la guida accompagna con rac- Sul battello fluviale Nena si pos- conti, spiegazioni e osservazioni sono effettuare diversi tipi di attraverso le terre bonificate del escursioni con guida e animazio- ferrarese, per scoprire la fauna ne. Durante i percorsi gli alun- che vi risiede e che trova l’habi- ni conoscono gli aspetti fonda- tat naturale lungo i corsi d’acqua mentali delle origini della città naturali ed artificiali e nei vecchi di Ferrara e dell’evoluzione del maceri, per capire come era il Delta del Po, scoprono la natu- territorio prima delle bonifiche e ra affascinante delle sponde del scoprirvi la ricca varietà di uccel- fiume, comprendono le proble- li presenti. matiche legate alla gestione del Realizzazione di laboratori sistema fluviale e della risorsa didattico-creativi a bordo (tac- acqua e possono visitare diversi cuino naturalistico o le ma- luoghi di interesse storico-cultu- schere degli uccelli). rale e naturalistico. Possibilità di visita dell’Oasi e del Museo del Territorio. Ostellato, le Anse Vallive Ferrara - Ostellato e il Museo del Territorio tempi di navigazione: andata 3 ore / ritorno 3 ore. Escursione con guida natura- Possibilità di ritorno in treno linea listica a bordo esperta in bir- Codigoro-Ferrara dwatching da Ferrara sul Po di Volano, passaggio nella Conca Info di Valpagliaro e sul Canale Na- tel. 347 7139988 vigabile fino alle Anse Vallive fax 0532 1862843 di Ostellato. Durante il viaggio www.lanena.it 92 Golf

Se il gioco del golf è uno sport su due terzi del percorso, mentre all’aria aperta, in mezzo alla na- boschetti di essenze autoctone tura, la provincia di Ferrara è il interessano la seconda parte. luogo ideale per gli appassiona- Giocare a golf è semplice e diver- ti. Sparsi sul territorio vi sono tente: una soddisfazione per chi quattro campi e altrettanti club, già pratica questo sport e un’al- ognuno con caratteristiche par- lettante possibilità per chi vuole ticolari. iniziare con i primi swings. Molto bello è l’Argenta Golf Il circolo è dotato di: Club , un percorso a 18 buche - ristorante; inserito in un contesto naturale - bar; spettacolare: l’argine del fiume - pro shop; Reno (alto 9 m sul piano dei fair- - segreteria; ways) e quello del paleoalveo del - spogliatoi e servizi. Po di Primaro (alto 6 m) delimi- Possibilità di lezioni per chi si tano due dei tre lati del percorso avvicina al golf per la prima volta e per sei buche costituiscono i te- o per chi intende perfezionarsi. eing grounds sopraelevati, carat- terizzando le prime nove buche. Info Ostacoli d’acqua, basse dune con tel. 0532 852545 cespugli, pochi alberi si trovano www.argentagolf.it 93 Pesca e turismo

La pesca è stata per secoli un’im- Per quello che riguarda le acque portante fonte di sopravvivenza interne, tra le discipline di pesca delle popolazioni locali e oggi se maggiormente praticate rientra- ne conserva la tradizione grazie no la pesca al colpo, la pesca a anche alla pesca sportiva che spinning e il carpfishing. vede un elevato numero di ap- Queste tipologie di pesca, con passionati. la loro particolare filosofia, ri- Nelle terre di cui si parla in que- chiamano un numero elevato di sta guida numerose sono le for- appassionati, provenienti anche me e le tecniche di pesca spor- dalle province limitrofe e da al- tiva che vengono praticate, in tre regioni d’Italia, che si ferma- virtù anche dei consistenti popo- no da un giorno fino a una setti- lamenti ittici presenti in alcuni mana e più. corsi d’acqua ferraresi. Con il termine di pesca al col- È consueto vedere pescatori ap- po si indicano molti tipi di pesca postati per ore, sia in estate che che fanno uso di un galleggian- in inverno, a praticare uno sport te per segnalare l’abboccata del che è allo stesso tempo una pas- pesce, tra questi la pesca alla sione e un’occasione per trascor- roubasienne, la pesca all’inglese, rere momenti di svago e relax, la pesca alla bolognese, la pesca magari con famiglia ed amici. con la canna fissa. 94 Numerosissimi sono i pescato- ri che si riversano ogni anno sui corsi d’acqua ferraresi; in par- ticolare il Canale Circondariale e il Po di Volano offrono la pos- sibilità di abbondanti catture di ciprinidi di piccola e media taglia quali abramide, carassio e carpa, specie particolarmente ricercate dai pescatori della pesca al colpo. da natante, numerose sono le Anche la tecnica denominata manifestazioni e i raduni legati Spinning, tecnica che prevede alla pesca a spinning che vengo- l’uso di esche artificiali ed in al- no svolte ogni anno. cune occasioni l’utilizzo di una Il Carpfishing è una tecnica di piccola imbarcazione, sta racco- pesca riferita esclusivamente gliendo un sempre maggior in- alle specie Carpa e Carpa erbivo- teresse. Le specie più ambite, il ra e si pratica nel Canale Circon- sempre più raro luccio, il persico dariale poiché in grado di offrire trota e l’aspio, ultimo arrivato esemplari di carpa di notevoli nelle acque ferraresi, vengono dimensioni per esaudire l’am- ricercate dagli appassionati di bizione del carpista sempre alla tale pesca sul Po di Primaro. ricerca di catture da “record”. In tale corso d’acqua, in cui è an- La pesca è uno sport all’aria che possibile praticare la pesca aperta, sano e culturale che por- 95 ta con sé tradizioni e valori po- polari radicati da sempre nel no- stro territorio. Questa disciplina sportiva oltre a valorizzare ambienti di pre- gio che altrimenti andrebbero dimenticati ed esercitare un interesse turistico per il territo- rio, assume anche una valenza didattica per il cittadino e per il pescatore sportivo in generale ■ Campionati Mondiali nel rapporto tutela dell’ambien- di Pesca te/pesca. Nel 2011 si svolgeranno in Italia i Tra gli obiettivi deve esserci an- Campionati Mondiali della Pesca; che la sensibilizzazione e il coin- cinque sono le regioni coinvolte, tra cui volgimento dei giovani pescatori l’Emilia Romagna, per un evento che al rispetto dell’ambiente, delle racchiude gli sforzi compiuti dalla FIP- specie ittiche autoctone, attual- SAS e dalle varie amministrazioni per mente in costante calo, la cono- portare in Italia 131 Federazioni nazio- scenza del territorio . nali di 65 Nazioni, con atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori. L’elevata I luoghi della pesca pescosità e l’ottima fruibilità del ca- nale, hanno fatto sì che la provincia di Per pescare nelle acque pubbli- Ferrara si aggiudicasse il Campionato che interne è necessario essere Mondiale maschile di “pesca al colpo in in regola con la licenza di pesca. acque interne”, previsto sul campo di Chi non è in possesso della licen- gara nel Canale Circondariale in prossi- za di pesca può comunque pe- mità delle Anse Vallive di Ostellato. scare nei laghetti privati elencati nella sezione Info utili. 96 una giornata di birdwatching

L’attività di osservazione degli spatole; più difficili da osservare, uccelli in natura ha preso pie- ma presenti, sono il tarabuso e il de in Italia in tempi abbastanza tarabusino, che frequentano aree recenti, ma annovera tra le sue di canneti fitti. Facilmente visibi- fila un sempre maggior numero li sono anche la nitticora, la sgar- di appassionati. Le zone umide za ciuffetto, lo svasso maggiore, della provincia di Ferrara pre- il tuffetto e il cormorano, che a sentano alte concentrazioni di Campotto raggiunge popolazio- specie raramente avvistabili in ni piuttosto consistenti. Tra le altri siti europei e sono quindi sterne si annovera la ricca popo- un ambiente unico per coloro lazione di mignattino piombato, che vogliono esercitare questa estivante e nidificante in Cassa affascinante attività o avvicinar- Campotto, specialmente sui la- si per la prima volta. mineti a ninfea bianca. Ricca la Si parte da Argenta, che nei suoi presenza anche di anatidi, come comprensori vallivi ospita nume- alzavole, marzaiole, codoni, ca- rose specie di avifauna stanziali e napiglie, mestoloni e di limicoli, migratrici. Importanti presenze quali il cavaliere d’Italia, il com- sono date da aironi cenerini, airo- battente, la pittima reale, il bec- ni bianchi, aironi rossi, garzette e caccino, la pavoncella. 97 Si può concludere la giornata alle Anse di Bando di Porto- maggiore, dove si osservano più di 40 specie: tra quelle nidifi- canti si segnalano l’airone rosso, il tarabusino, la spatola, il falco di palude, il cavaliere d’Italia e il basettino; tra le specie non nidificanti è presente lo svasso maggiore, l’airone bianco, il mo- riglione e il mestolone. In pri- mavera capita spesso di vedere passeggiare lungo i sentieri un folto gruppo di anatroccoli, frut- to del progetto di reintroduzione dell’Oca selvatica. Da non per- dere lo spettacolo delle cicogne che tornano dopo la loro giorna- ta di voli “consegne”, accompa- gnate dal suono inconfondibile dei loro becchi, per vedere così gallinelle d’acqua e numerosi il sole tramontare ed illuminare passeriformi. i limicoli che vivono in questo specchio d’acqua dolce, attornia- Consigli utili: to da tamerici e canne. partire muniti di attrezzature Vicine sono le Anse Vallive di come binocolo o cannocchia- Ostellato dove l’ornitofauna è le, indossare un abbigliamento molto simile poiché si tratta adeguato, evitare rumori, proce- sempre di valli d’acqua dolce, dere lentamente in piccoli grup- oggetto di riqualificazione e ri- pi, non trascurare i particolari pristino ambientale. Occorre lungo il percorso, come le tracce inoltrarsi nei percorsi segnalati, degli uccelli; scegliere di effet- o anche vicino al canale dove si tuare l’escursione accompagnati effettua la pesca per ammirare da una guida esperta; optare per aironi (bianco maggiore, cene- lezioni di birdwatching teoriche rino e rosso), ormai abituati alla o sul campo. presenza degli uomini. Dove l’acqua è poco profonda vivono numerosi trampolieri, tra cui il Cavaliere d’Italia, e sui dossi all’interno dello specchio d’ac- qua nidificano anatre, sia di su- perficie, prima fra tutte il ger- mano reale, che di tuffo, come il moriglione; poi ancora folaghe, 98 ENGLISH SUMMa RY ing activities for schoolchildren. ing activitiesfor documentary routes and the learn trails,themed the work,nature the net museum the of establishment the to led which idea this was It ages, startingwiththeyoungest. all of people involving tour cational edu an on is territory provincial AN EDUCATIONAL TRIP Info: 3477139988 request.by way the along points other at or town Ferrara, in (Darsena) docks the at is Embarkation along theriversidecyclepaths. returning bike, your with trip boat a journey: bike and boat do acombinedalso possibleto is It Primaro. di Po the on and Ostellato, di Vallive Anse the of reserves nature mospheric - at the visiting Volano, the on Grande, Po the along boats: river on excursions guided and organised different many find From spring to autumn you can R seums directly. mu the contact you that mended recom is it information further For incontent.historical/archaeological and natural/scientific are museums the of activities educational main The t Ex tO Wa MaNY HE tERRIt Ex IVER cE PERIENcE CURSIONS YS heritage of the the of heritage natural and tural cul- extraordinary the know to get and protect ence, experi- to ways best the of One ORY

- - - - - hns any o pr fish conserved sport to mainly is thanks tradition today the and populations, local the in livelihood important an been has fishing centuries For FishiN embank the setting: natural spectacular a in course hole Club Golf Argenta ON h term The fishing andcarpfishing. di spin fishing, float are Po Primaro, the and Circondariale the like territory, the of canals the in disciplines fishing ticed prac widely most the Among as otherareasofItaly. well as provinces, surrounding number of fans hailing from the large a attracting is which ing, fluence thesecondpart. in- woodland native of clusters while course, the of thirds two on found are trees few bushes a and with dunes low and the first 9 holes. to Water hazards character the giving elevated tees, make holes six for and course, the of sides three theof two of borders the make metres) (6 Po the of that and fairways) the than higher tres me (9 Reno river the of ment cie mn tps f fish of types many scribes a i sac o a record- a of search in man fisher carp the of ambitions the fulfil to waiting exemplars large to home is canal this as Circondariale, the in practiced is it species; carp the to fishing sively a exclu refers which is technique fishing Carp bass andtheasp. largemouth the pike, northern after species are the ever-rarer sought- most The popularity. in growing is boat, occasion small a of ally and use bait, the artificial involves which The or telescopic rods. fixed with angling as as well fishing, and Bolognese-style Roubasienne bites, fish including a when signal to float a of use make which ing THE technique, fishing spin g aN GREENS de - fishing float d Tourism is an 18- an is ------tion: UsefulInformation. sec- the in listed lakes private the in fish still license,can you a got haven’t you if However, fishing license. valid a have to necessary is it waters inland public in fish To Where tofish ever-decreasing. are numbers whose species, concerns, fish native the and territory the environmental of awareness fishermen’s region, raises the to tourists in ing - draw and forgotten be erwise environments which would oth as discipline,prestigiousshowcasing as well sporting This breaking catch. n 2011, In Fishing Championship. Float Inland World male the for venue the for choice the Ostellato at reserve nature Vallive Anse the near canal Ferrarahave made the Circondariale of province the in canals the excellent of accessibility the and fish stocks plentiful The guides. and managers technicians, athletes, their with Italy, to nations 65 from federations national 131 bring to tors administra other and SAS FIP by organised been has whichevent Romagna,an in are involved, including Emilia regions five Italy; in held be Championships gling h Wrd An World The will - - - - 99 a day oF birdwaTchiNg Birdwatching is getting more and more popular, and twitch- ers will find high concentrations of rarely spied species in the humid .

Useful advice: and in the Autumn the Storks Bring binoculars or a tele- returning after their days of scope, wear suitable clothing, flying, accompanied by the keep quiet, proceed slowly The trail begins at Argenta unmistakeable clamour of their in small groups, and keep an in the Valle Santa lagoon, the beaks. Nearby is the Ostellato eye out for details such as the best site for observing terns - Anse Vallive nature reserve, birds’ footprints along the way. including the Whiskered Tern, where you can venture along teals, ducks, geese, swans and the sign-posted trails or near Shovelers during the migratory the angling canal to admire period. In the Traversante area the herons and egrets (Great you can find one of the most White Egret, Grey Heron and frequented Italian nesting sites, Purple Heron), which are by with the Great White Egret, now accustomed to the pres- Purple Heron, Squacco Heron ence of people. Around the and Grey Heron occupying shallow waters live numerous the higher, stronger branches, long-legged wading birds, in- and the Black-crowned Night cluding the Black-winged Stilt, Heron and Little Egret halfway and along the banks of the lake up the willows and alders, nest dabbling ducks such as while the Squacco Heron and the Mallard and diving ducks Cattle Egret occupy positions like the Common Pochard, as amongst the low branches of well as coots, moorhens and willow bushes. various passerines. In the Campotto Oasis nature reserve, among oaks, poplars, ash and willows, the Black Cor- morant dominates the country- side, alongside Whiskered Terns, Great and Eurasian Reed War- blers and various types of duck. You can end the day at the Anse di Bando, where over 40 species can be observed, including the Purple Heron, Little Bittern, Shovelers, West- ern Marsh Harrier and Black- winged Stilt. In Spring you can watch groups of ducks waddling along the pathways, Sapori e prodotti del TERRITORIO 101

Il sapore che accomuna tutte le aree del ferrarese è la rinomata Attraversando i territori dei cin- “coppietta”, un pane dalla forma que comuni ci si rende imme- diatamente conto che si tratta di a farfalla, unica ed originale: un zone prevalentemente di cam- morbido corpo centrale da cui pagna, disseminate di frutteti. partono quattro crostini ritorti che Furono i romani i primi a dare diventano sempre più croccanti e impulso alla frutticoltura che è dorati man mano che s’arriva alla continuata nel corso dei secoli, ottenendo grandi risultati agli punta. Il “pane migliore del mon- inizi del ‘900. Oltre alla peri- do”, per citare lo scrittore Riccar- coltura, la provincia di Ferrara do Bacchelli, insieme alle altre eccelle anche nella produzione forme fantasiose, viene preparato di mele, meloni, fragole, pesche, quotidianamente e il turista lo può queste ultime soprattutto nei comuni di Argenta, Portomag- assaggiare alla mattina appena giore, Voghiera. Grazie alle loro sfornato. caratteristiche nutrizionali, ric- chezza di vitamina C e potassio e buona presenza di beta carotene, recenti studi hanno confermato che le pesche e le nettarine di 102 Romagna (Riconoscimento IGP, Identificazione Geogra- fica Protetta) svolgono un’im- portante azione antiossidante contro i radicali liberi giovando alla salute. La Pera dell’Emilia-Romagna ha ottenuto il riconoscimento IGP per le sue qualità organo- lettiche grazie alle caratteri- stiche pedoclimatiche del ter- ritorio e alle tecniche colturali. L’abbondanza della frutta fa sì che in cucina venga impiegata con versatilità in piatti sia dolci che salati.

Argenta annovera tra i dolci tipici la gustosa torta riccioli- na, detta anche tagliolina, che unisce alla originalità estetica La cucina di queste terre è fon- un sapore dalla profondità ec- damentalmente una cucina con- cezionale: la base di pasta frolla tadina e di valle, a base di carne racchiude una farcitura di man- di maiale, anguilla, rane in guaz- dorle e miele, mentre la deco- zetto o fritte, pescegatto, selvag- razione superiore, con nidi di gina. Fra le preparazioni con la tagliatelline fresche in cottura al selvaggina di valle ricordiamo forno, diventa particolarmente il risotto di folaga e di anatra, croccante. Le mandorle che oggi autentico piatto da buongustai, si usano in questo dolce in pas- non mancano fagiano arrosto, sato non erano facilmente repe- quaglia cotta sulla graticola, allo ribili, ma venivano ricavate dal spiedo e lepre arrosto. nocciolo dell’albicocca tostato e conservato anche per prepara- Tradizione importante, ad Ar- re il croccante nei lunghi mesi genta in particolare, è quella invernali; ultimo tocco è quello del vino, la cui coltivazione si di irrorare il dolce con anice o sta sempre più diffondendo ed mandorla amara. Per assaggiare esercita un ruolo di primo piano questa e altre prelibatezze, come nell’economia locale, con grande crostate di marmellata, torte di attenzione non solo alla quanti- mele e pere, zuppa inglese, tene- tà, ma prima di tutto alla qualità. rina al cioccolato, è da ricordare Secondo la tradizione nel 1528 la Sagra del dolce tradizionale Renata di Francia, figlia del re in ottobre che raccoglie ricette Luigi XII, andò in sposa al duca tramandate da generazioni. Ercole II d’Este e, amante della 103

buona tavola, portò con sé alcu- ne barbatelle di bordeaux desti- nate ad essere piantate nel duca- to, a ricordo della propria terra. Le viti diedero buoni risultati nell’area sottratta ad un bosco di lecci, in un terreno poroso e fria- bile tra le acque salate del mare e quelle dolci del fiume e il risul- tato fu un vino rosso, morbido “Fortana”, il “Bianco del Bosco”, e dalla gradazione leggera che è il “Merlot” e il “Sauvignon”, tutte giunto fino a noi con il nome di specificazioni del “Bosco Eliceo”. Bosco Eliceo (da ilex = leccio). Altri prodotti di nicchia sono il Citata anche negli affreschi di clinto, a base di uva fragola, vino a Ferrara, la dolce e poco alcolico, la saba, viticoltura si è consolidata fino sciroppo ottenuto dal mosto di alla produzione di vini detti uva bianca cotto e raddensato, e “delle sabbie” a Denominazione il savòr, una popolarissima mar- di Origine Controllata: sono il mellata scura e asprigna a base 104 di mosto d’uva con aggiunta di mele, pere, cotogne.

Ad Ostellato si lega senza dubbio la zucca, un prodotto di lunga tradizione che rispecchia fedel- mente le abitudini alimentari dei ferraresi, perché compare dappertutto: nelle minestre, nei risotti, nei fritti, negli arrosti, nei dolci, ma è nei famosi cappellac- ci che dà il meglio di sé, esaltando il delicato equilibrio tra il dolce e il salato. Questo antico connubio

■ Una ricetta di origine medievale Schiacciare nel mortaio cinque spic- chi di Aglio di Voghiera, aggiungere olio extra vergine d’oliva e rimescola- re. Unire della mollica di pane inzup- pata d’aceto e una presa di sale. Que- sta salsa è ottima per condire carni e pesci bolliti.

si consolida nella cultura gastro- nomica locale attraverso la corte estense del Rinascimento, laddo- ve il famoso scalco Cristoforo da Messisbugo inventa e sperimen- ta diversi usi della zucca. Non si sa esattamente quando si sia ini- ziato ad usare il termine caplaz che in dialetto ferrarese significa cappellaccio, ma ciò evoca certa- mente la forma del tradizionale ■ Una curiosità cappello di paglia usato dai con- L’aglio compare in un festone con tadini. Il segreto per ottimi cap- pere, mele cotogne, nespole, oppio pellacci sta sicuramente nell’im- che arricchisce una lastra marmorea pasto preparato con zucca violi- rinvenuta nel 1933 in Piazza Ariostea na cotta al forno, che ricorda ap- ed oggi nel Lapidario di Casa Romei. punto la forma di un violino, con Attribuito a Antonio di Gregorio faceva parte del basamento del progettato l’aggiunta calibrata di parmigia- monumento ad Ercole I d’Este. no reggiano, noce moscata e pan- grattato al bisogno. Tutto avvolto in un quadrato di pasta sfoglia, 105

■ Un consiglio di Mario Soldati “Se la salama è genuina, ben stagiona- ta e ben cotta, e se uno (questo va da sè!) ama i cibi potenti e piccanti, non occorre altro. Da sola è un pasto più che sufficiente e soddisfacente. Andar- ci adagio, però: fare bocconi piccoli, con la punta della forchetta. Togliersi dalla testa, malgrado certe apparenze e un’innegabile parentela di fondo, che assomigli a un cotechino qualsiasi. La granulosità consistente della salama, i forti aromi che si sprigionano da cia- scun grano della polpa, il sugo fervido, liscio, denso compongono un sapore unico, memorabile, inconfondibile”. Da La Pianura

sapientemente tirata con il mat- tarello da mani esperte, e condito con un profumato ragù di carne o con burro e salvia, secondo una variante meno calorica. Il momento migliore per l’acqui- ■ La ricetta sto delle zucche è a fine estate, Un grande cuoco del passato, Pellegri- e l’autunno è la stagione ideale no Artusi, ci ha lasciato una ricetta per in cui assaggiare le prelibatezze un uso insolito della salamina: gastronomiche nei ristoranti del “Tagliatelle regutate dalla salamina” territorio, in particolare durante 500 gr. di tagliatelle, cuocere a fuoco vivace 300 gr. di pomodoro fresco a l’iniziativa Zucca in festa in no- tocchetti insaporito con due spicchi vembre. d’aglio e 50 gr. di porro o cipollotto tri- Svariati sono i piatti che posso- tato; salare, pepare e aggiungere poco no arrivare in tavola come cap- olio; poco dopo quando il pomodoro pellacci di asparagi e di carciofi, sarà cotto, aggiungere 200 gr. di sa- tortelloni al radicchio e al for- lamina già cotta e spegnere subito il maggio, risotti alle ortiche o di fuoco. Cuocere nel brodo le tagliatelle folaghe, anatra in casseruola e e condirle con la salsa ottenuta dall’in- selvaggina, rane o somarino con contro del pomodoro con la salamina. polenta. 106 L’aglio di Voghiera è un piccolo ne Protetta). Negli ultimi anni tesoro gastronomico prodotto, gli agricoltori voghieresi hanno secondo il disciplinare, non solo affinato tecniche agronomiche, a Voghiera, ma anche nei comu- impegnandosi a selezionare di ni vicini di Masi Torello, Porto- anno in anno i bulbilli, otte- maggiore e Argenta. Si tratta di nendo così l’attuale aglio con una produzione di nicchia, dalla caratteristiche morfologiche e storia ricca di fascino e mistero: agronomiche distintive, parti- da ingrediente della superstizio- colarmente bianco e lucente, ne popolare, antidoto contro il di grossa pezzatura, altamente malocchio, a prodotto utilizzato conservabile. nella farmacologia di un tempo, In agosto, nella splendida cor- diventa alimento insostituibile nice di Belriguardo si svolge la della gastronomia mediterranea. Fiera dell’aglio, durante la quale Furono gli Estensi a recuperare si tengono corsi di cucina e de- la tradizione agricola romana del gustazioni di pietanze preparate territorio che dava grande im- da noti chef ed elaborate appo- portanza alle piante d’orto usate sitamente per esaltare le virtù di per accompagnare, conservare questi profumati bulbi bianchi. o condire i cibi, come appunto Da sempre la Salamina e l’Anti- l’aglio che viene ancora oggi im- ca Fiera di Portomaggiore sono piegato per diverse tipologie di un connubio inscindibile per chi insaccati, salami e pancette. vuole assaggiare il sapore unico L’aglio di Voghiera è uno dei e particolare di questo insaccato più rinomati e ha ottenuto il della tradizione, della sua tipici- riconoscimento di prodotto tà risultato incontestable di una DOP (Denominazione di Origi- tecnica antica e di nobile origine. 107 Si ritiene infatti che la culla della ■ Una vacanza in agriturismo salama sia stato il contesto qua- lificato della corte di Ferrara nel Rinascimento, presso la quale operava il famoso Cristoforo da Messisbugo. Oggi sicuramente le tecniche di lavorazione delle car- ni e le materie prime sono cam- biate, ma l’apprezzamento dei bongustai è rimasto tale, a par- tire dalle lodi mostrate al grande pubblico da Mario Soldati nel suo mitico viaggio del 1956 lun- go le rive del Po. Una lunga tradizione ferrarese che a Portomaggiore vede la co- stituzione di un consorzio per la tutela e promozione del prodot- to, in attesa di riconoscimento IGP, e la Sagra della salamina Scegliere per le vacanze un agrituri- da sugo portuense nel mese di smo significa riscoprire anche solo per ottobre, dove assaggiare il gusto- qualche giorno, i piaceri del passato, i so piatto, crudo con contorno di profumi e gli aromi di una realtà che melone o fichi, oppure cotto ser- oggi, a fatica, si ritrova nella quotidia- vito in un letto di purea di patate nità. Significa dedicarsi ai sapori della o di zucca, come è d’uso prepa- terra, al contatto con gli animali, ai va- lori della natura e della tradizione. rarlo nei mesi freddi. Numerose sono quindi le opportunità per vivere il territorio da vicino, in lo- cali ristrutturati, dotati di tutti i comfort tecnologici, in moderne capanne riedi- ficate al posto di quelle in canna, dove degustare o acquistare i prodotti locali, abbinandoli ad eventi o manifestazioni, sport, relax, benessere, pesca sportiva o escursioni in bicicletta. Le aziende infatti commercializzano ortaggi e frutta di propria produzione, come fragole, meloni, patate, zucche, zucchine, pomodori, melanzane, fa- gioli, fagiolini, angurie, cipolle, carote e sedano; o prodotti come marmellate, miele, succo di mele, vini, distillati, in- saccati e salami, o ancora latte, nelle aziende ad indirizzo zootecnico. 108 ENGLISH SUMMa RY ganoleptic qualities. or-its to due status GPI granted been has Emilia-Romagna of promoting health. Even thereby the action radicals, free against anti-oxidant portant im- an have status) - Indication Geographical Protected - PGI (granted Romagna from tarines and Voghiera. The peaches Portomaggiore and nec- genta, Ar- of municipalities the in lent preva- particularly being latter the peaches, and strawberries melons, apples, of production ince of Ferrara also excels in the prov- the pears, producing as orchards. abundant well with As pre- countryside of areas dominantly are these that apparent immediately is it municipalities, five the of territory the Crossing O taSt to theirends. more get they closer the golden more and crunchier become which crostini, entwined four of made and original and unique bread in the shape of a butterfly, f tHE ES aN tERRIt d fLa , a a coppietta, renowned the of that is around Ferrara areas the of all to mon The flavour com- ORY VOUR Pear

the generations. through down handed recipes showcases and October in held is which tradizionale) dolce del (Sagra Festival Desserts tional Tradi-the attend can you cake, lese trifle and tenerina chocolate tarts, crostata ing- pies,zuppa pear and apple jam as such delicacies, other and this taste to order In oven. the in baked when crunchy nests, become tagliatelle which fresh thin, with decorated pastry sweet by enclosed is honey and almonds of filling a flavour: exceptional an with appearance original an blends which tagliolina, the as ricciolina, delicious torta the is desserts Argenta from typical the Among ie t b patd ihn the within planted be to tined des- several grape bordeaux of cuttings her with brought and 1528, in d’Este II Ercole duke married XII, Louis of king French daughter Francia, di nata Re- legend, local to According to itsquality.cially espe- but produced, quantity the to only not paid being tion local atten- particular the with economy, in role vital a diffuse, plays more ever becoming local pecially at Argenta, is that of the es- tradition, important Another woe cultivation, whose wine, lo known also Eliceo”. of “Bosco kinds all vignon”,and “Sau- and “Merlot”Bosco”, del “Bianco “Fortana”,DOC: sands’ the of ‘wines so-called the of production the to leading area, the in developed winegrowing Subsequently, Eliceo. Bosco as known now low- wine red alcoholic light-bodied, the make to used was river,which the of freshwater the and Adriatic of the saltwater the between soil Holm Oaks, in a porous, crumbly yield,of good cleared area an in a dukedom.produced vines The version. and sage for a less calorie-laden cious ragù deli- meat sauce, or butter a in smothered and pin, rolling a using ta,made expertly pas- of square a in enveloped is breadcrumbs to taste. This filling and nutmeg cheese, parmesan of addition the with shape, lin pumpkin,vio- distinctive its with are prepared using baked violina by the local farmers. Cappellacci used headgear straw traditional the of form the evokes laccio cappel- term The savoury. and sweet between balance delicate the glorifying element, its in is pumpkin the where pasta, filled pumpkin- cappellacci, famous the in is it but desserts, as well as dishes, roast and fried and soups,risotto,in area: used this in crop long-cultivated and ent the is to linked Inextricably , an ever-pres- an pumpkin, Ostellato 109

created especially to showcase these fragrant white bulbs, is held, featuring cooking classes and a chance to taste dishes prepared by famous chefs .

The best time to purchase pumpkins is the end of the sum- mer, and the autumn is the best time to taste this delicacy in res- taurants in the area, in particu- lar during the Pumpkin Festival (Zucca in festa) in November.

A Rustic Holiday The Salamina sausage and Choosing an agriturismo Portomaggiore Traditional Fair farmhouse for your holidays have always been inextricably means that you can rediscov- linked for those wishing to taste er, even for just a few days, this traditional delicacy from the the pleasures of the past, the Ferrara area, the product of an scents and aromas of a real- ancient technique and noble ity which are now elusive in origin. day-to-day life. It is an oppor- In fact, while awaiting GPI sta- tunity to savour the tastes of tus, a consortium to safeguard the land, contact with animals and promote this traditional and the values of nature and Garlic from Voghiera is an- product has been set up in Por- tradition. other little gastronomic treasure, tomaggiore, and the Sagra della There are numerous oppor- grown, according to the product salamina da sugo portuense tunities for experiencing the regulations, not only at Voghiera, festival in the month of October territory first-hand in restored but also in the nearby mu- is the place to taste it, either buildings, rather than straw nicipalities of Masi Torello, Por- cold with melons or figs or hot huts, equipped with all mod- tomaggiore and Argenta. It is a on a bed of mashed potato or ern technological comforts, niche product with a history rich pumpkin, as is traditional in the where you can taste and with charm and mystery, an in- winter months. purchase local produce, and gredient of popular superstition enjoy cultural events, sport, which is said to ward off the evil relaxation, pampering, angling eye, an old-fashioned remedy or cycling tours. and an irreplaceable foodstuff In fact, these holiday farms in Mediterranean gastronomy, sell their own fruit and veg- used to accompany, preserve etables, such as strawberries, or flavour food, in particular re- melons, potatoes, pumpkins, gional speciality sausages. courgettes, tomatoes, auber- Garlic from Voghiera is one of gines, broad beans, green the most renowned varieties beans, watermelon, onions, of the delicacy, and has been carrots and celery; or prod- granted the status PDO (Pro- ucts such as jams, honey, ap- tected Denomination of Origin). ple juice, wines, spirits, sau- In August, in the splendid setting sages and salamis, and even of the Belriguardo estate, the milk in farms with dairies. Garlic Festival (Fiera dell’aglio), EVENTI Events 111

■ Argenta Argenta Manifestazioni annuali ricorrenti Numerose sono le iniziative per annual Events le festività natalizie, durante le Da Settembre alla metà di Giugno quali è in funzione anche una From September to mid-June pista per il pattinaggio sul ghiac- Mercato Centro Culturale cio; lungo l’anno si susseguono MOSTRE D’ARTE aRt feste patronali, mercatini di fio- ExHIBItIONS ri, una rassegna teatrale rino- mata, tra prosa, cabaret, musica, Da Novembre ad Aprile danza al Teatro dei Fluttuanti. From November to April A Benvignante, si tengono gli TEATRO DEI FLUTTUANTI eventi di Delizie Destate, concer- Stagione di Prosa, balletto, comico, ti musicali e teatro nelle dimore musical, operetta Season of prose, dance, comedies, estensi a Ferrara e provincia, e musicals and operettas ad Argenta diversi appuntamen- Via Pace, 2 ti estivi, tra cui visite guidate con tel. 0532 805344 degustazione, denominate Se- www.fluttuanti.it rate in bonifica. Settembre è il mese della Fiera d’Argenta, con Aprile/Maggio April-May l’esposizione campionaria regio- PRIMAVERA SLOW 2010 nale, mostre e concerti. Escursioni e visite guidate nelle Valli di Argenta Guided tours and excursions in the Argenta Valli There are many initiatives organ- Info: tel. 0532 808058 ised for the Christmas holidays, www.podeltabirdfair.it including an ice-skating rink, and throughout the year you can cel- Periodi vari Various times ebrate patron saints’ days, visit DOMENICHE IN PIAzzA flower markets, and attend a re- Mercato straordinario, mercatini nowned theatre season featuring Special markets, local markets prose, cabaret, music and dance at the Teatro dei Fluttuanti. Ben- Tutto l’anno All year round vignante is the main venue for the ESCURSIONI IN OASI E VISITE so-called Delizie Destate, a series of GUIDATE ALL’ECOMUSEO DI music concerts and plays held in the ARGENTA historical Este family residences in Museo delle Valli the province of Ferrara. Argenta is Escursioni e visite guidate home to various summer events, in- Guided tours and excursions in the cluding guided tasting tours called Oasis Nature Reserve Serate in bonifica. September is the Info: tel. 0532 808058 month of the Argenta Fair, featur- ing displays of local products, exhi- bitions and concerts. 112

Maggio, centro cittadino Settembre (seconda domenica di May, town centre Settembre, da giovedì a lunedì), ARGENTA IN FIORE centro cittadino Mercatino dei fiori, dei prodotti September (second weekend in biologici e naturali, degustazioni September, from Thursday to Monday), Flower market featuring natural and town centre organic produce and tasting sessions FIERA DI ARGENTA Mostre, concerti, esposizione Luglio July campionaria regionale IN BIBLIOBUS PER ISOLE, Exhibitions, concerts and local TORRI E CITTA’ produce fair Spettacoli per bambini Children’s shows Ottobre (terza domenica), centro cittadino Luglio e Agosto, centro cittadino October (third weekend), town centre July and August, town centre SAGRA DEL DOLCE TRADIzIONALE ARGENTA ESTATE tRadItIONaL dESSERt faIR Concerti, mercatini, cinema e Mercatini, negozi aperti, musica e giochi, teatro e burattini spettacoli Concerts, markets, cinema and Markets, late opening for shops, games, theatre and puppets music and shows

Luglio e Agosto Dal 6 Dicembre al 6 Gennaio, July and August centro cittadino Convento dei Cappuccini e From 6th December to 6th January, Delizia di Benvignante town centre DELIzIE DESTATE GIOCARGENTA Eventi musicali e teatrali nelle Mercatini di Natale, laboratori, dimore estensi giochi, spettacoli Theatrical and musical events in the Christmas market, workshops, historical Este family residences games and shows

10 Agosto, ore 21.00 24 Dicembre - 31 Gennaio, 10th August, 9 p.m. Chiesa di Santa Maria Codifiume Museo della Bonifica 24th December to 31st January, Land Reclamation Museum Santa Maria Codifiume church SERATE IN BONIFICA. VISITA AL PRESEPE MECCANICO LA NOTTE DI SAN LORENzO VISIt tO tHE MEcHaNIcaL Visita guidata, musica, degustazione NatIVItY prodotti tipici e osservazione delle stelle Info: tel. 0533 330276 Guided tour, music, local produce tasting and star-gazing Info: tel. 0532 808058 113

■ Masi Torello Masi Torello Manifestazioni annuali ricorrenti Gli appuntamenti più importan- annual Events ti della località sono le sagre, in particolare quella del Toro che Maggio/Giugno ha come momento clou la serata May/June di accensione del maxispiedo in SAGRA DI MASI TORELLO cui un toro intero viene cotto per MaSI tORELLO faIR 24 ore per poi essere servito la sera successiva. Il “Toro” è uno metà Giugno dei simboli dello stemma comu- Mid-June nale, in ricordo di una leggenda SAGRA DEL TORO che lo vede scendere dal cielo in BULL faIR questo territorio a seguito di un violento temporale, ma più sto- Fine Luglio ricamente è legato all’emblema End of July delle antiche famiglie dei Torelli. SAGRA DI MASI SAN GIACOMO MaSI SaN GIacOMO faIR

The most important events of the Settembre, loc. Masi San Giacomo area are the fairs, in particular the September, at Masi San Giacomo Toro Fair, the highlight of which FESTA DEL MAIS is the evening when the giant spit cORN faIR is turned on, and an entire bull is cooked for 24 hours to be served the Info: tel. 0532 819113/6 following evening. The toro, or bull, is one of the symbols on the munici- pal coat of arms due to the town’s links with the ancient Torelli fam- ily, whose emblem was a bull, or, as legend would have it, because one of these animals descended from the sky following a violent storm in this area. 114

■ Ostellato Ostellato Manifestazioni annuali ricorrenti Da novembre ad aprile il Teatro annual Events Barattoni offre un cartellone di prosa, cabaret, musica adatto a Novembre/Aprile tutti i gusti. L’iniziativa più co- November/April nosciuta è Zucca in Festa in no- TEATRO BARATTONI vembre con stand, degustazioni, Stagione di Prosa, Cabaret, teatro mostre ed iniziative collaterali, ragazzi cene con l’autore nei ristoranti Season of prose, cabaret del circuito. and children’s theatre In primavera anche Ostellato, Via Garibaldi 4/C con il suo Museo del Territorio e tel. 0533 681847 le Anse Vallive, rientra nell’arti- www.comune.ostellato.fe.it colato programma delle iniziati- ve dedicate alla natura, e in par- Aprile/Maggio ticolare al birdwatching, che si April/May svolge tra le province di Ferrara PRIMAVERA SLOW 2010 e di Ravenna, entrambe inserite Eventi nel Museo del Territorio e nel Parco Delta del Po. nelle Valli di Ostellato Events in the Museo del Territorio and Ostellato Lagoons From November to April, the Tea- Info: tel. 0533 681368 / 680757 tro Barattoni puts on prose, cabaret www.podeltabirdfair.it and musical events for all tastes. The most famous event is Zucca in Festa Fine Giugno (Pumpkin Fair) in November, fea- End of June turing stalls, tasting sessions, exhi- BICI IN FESTA bitions with linked events, and din- FIERA DEI PATRONI ner with chefs in local restaurants. SS. PIETRO E PAOLO In Spring, Ostellato, with its local In bici…sulle tracce di cultura, history museum and Anse Vallive natura e prodotti tipici di qualità nature reserve, also participates On your bikes…on the trail of culture, in the wide-ranging programme of nature and quality local produce events dedicated to nature, in par- ticular birdwatching, which is pos- Fine settimana di Novembre sible in the Po Delta Park between Weeks of November Ferrara and Ravenna. Centro cittadino zUCCA IN FESTA PUMPKIN faIR Festa in piazza e circuito dei ristoranti di Ostellato e dintorni Fair in the piazza and restaurants in and around Ostellato Info: tel. 0533 683911 - 366 2005553 115

■ Portomaggiore Portomaggiore Manifestazioni annuali ricorrenti Il più importante evento è l’An- annual Events tica Fiera di Portomaggiore, de- Marzo/Ottobre dicato al mondo dell’agricoltura March/October e della tradizione del territorio, Vinaia della Delizia del Verginese che si tiene la terza settimana MOSTRE D’ARTE aRt ExHIBItIONS di settembre dal 1424 e prevede spazi espositivi coperti e scoper- Aprile/Maggio ti, iniziative sportive, culturali e April/May musicali. PRIMAVERA SLOW 2010 Il Verginese è la scenografia per Escursioni nelle Anse vallive di gli appuntamenti di Delizie De- Porto-Bacino di Bando state e per iniziative serali, come Excursions in Anse vallive di Porto- visite guidate, incontri culturali, Bacino di Bando nature reserve Info: tel. 0532 807512 mostre nello spazio della Vinaia www.podeltabirdfair.it del sapere. Da ricordare ancora le sagre e le feste paesane, prima Giugno/Luglio fra tutte la Sagra della salamina June/July da sugo che si tiene in ottobre. Portomaggiore piazze, parchi e dintorni SERE D’ESTATE Concerti, giochi, ballo, laboratori The most famous event is the Por- ludici, teatro dialettale e Du pass tomaggiore Traditional Fair, dedicat- dop zena... visite guidate ed to the world of farming and local Concerts, games, dance, recreational traditions, which has been held in the workshops, guided tours third week of September since 1424, and features outdoor and indoor Giugno/Agosto display spaces, as well as sports and June/August cultural and musical events. Delizia del Verginese, loc. Gambulaga The Delizia del Verginese is the set- DELIzIE DESTATE ting for the Delizie Destate, as well as Eventi musicali e teatrali nelle evening events such as guided tours, dimore estensi cultural get-togethers and exhibi- Theatrical and musical events in tions in the Vinaia del sapere gallery. the historical Este family residences Don’t forget the country fairs and fes- Info: tel. 0532 323258 tivals, the highlight being the Salama da sugo Fair held in October. Settembre September ANTICA FIERA DI PORTOMAGGIORE Ogni anno dal 1424 si rinnova l’appuntamento con la grande Fiera This great Fair has been held here every year since 1424 116

■ Portomaggiore

Settembre September Delizia del Verginese LA FESTA DEGLI ANTICHI FRUTTI tRadItIONaL fRUIt fEStIVaL Bancarelle, musica, eventi a tema Stalls, music and themed events

Ottobre October Piazza della Repubblica SAGRA DELLA SALAMINA DA SUGO SaLaMINa da SUGO faIR Piatti della tradizione ed inediti Traditional and innovative dishes

Novembre November Piazza Giovanni XXIII SAGRA DI SAN CARLO SaN caRLO faIR

Dicembre/Gennaio December/January Vinaia della Delizia del Verginese MOSTRA DEI PRESEPI NatIVItY dISPLaY

Info: tel. 0532 323311 www.portoinrete.com [email protected] 117

■ Voghiera Voghiera Manifestazioni annuali ricorrenti Attorno alle architetture del Ca- annual Events stello di Belriguardo ruotano le principali manifestazioni estive: Giugno June Delizie Destate con i concerti, le FIERA DI SANT’ANTONIO rappresentazioni teatrali, l’ope- Spettacoli, musica, giochi, gran finale con spettacolo pirotecnico retta in omaggio alla grande in- Shows, music, games, final gala terprete lirica Maria Waldmann, with fireworks display le mostre temporanee, la Fiera dell’Aglio di Voghiera DOP e la Giugno/Agosto classica festa di Ferragosto con June/August finale di fuochi d’artificio. Delizia del Belriguardo DELIzIE DESTATE Eventi musicali e teatrali nelle dimore The Belriguardo castle is the hub estensi of the main summer events: Delizie Theatrical and musical events in Destate, with its concerts, theatri- the historical Este family residences cal shows, an operetta in honour of the great opera singer Maria Wald- Maggio/Settembre mann, temporary exhibitions, the May/September Voghiera Garlic (PDO) Festival, and Delizia del Belriguardo the traditional feast of Ferragosto, ARTE A BELRIGUARDO which culminates in a fireworks Mostre d’arte presso la Sala Torre e display. al Centro Civico di Voghiera Art exhibition at the Sala Torre gallery and the Voghiera Civic Centre

Agosto August Delizia del Belriguardo FIERA DELL’AGLIO DI VOGHIERA D.O.P. VOGHIERa GaRLIc (PdO) fEStIVaL Convegni, gastronomia, musica Meetings, gastronomy and music

15 Agosto 15th August Delizia del Belriguardo FESTA DI FERRAGOSTO Gastronomia tipica e musica in allegria Traditional local gastronomy and music

Info: tel. 0532 328511 Info UTILI OSPITALITà 119

Portomaggiore COMUNI Giovedì: Mercato contadino a MUSEI Portomaggiore MUNICIPALITIES Venerdì: Portomaggiore MUSEUMS argenta Sabato: Gambulaga argenta Comune di Argenta Centro Culturale Polivalente Piazza Garibaldi, 1 Voghiera Cappuccini tel. 0532 330111 Mercoledì Via Cappuccini tel. 0532 330254 masi Torello Comune di GOLF Cimitero di Guerra Masi Torello GOLF CLUBS dell’Argenta GAP Piazza C. Toschi, 3 Via Piangipane tel. 0532 819113 argenta tel. 348 3305192 Argenta Golf Club ostellato Via Poderi, 2/a Delizia di Benvignante Comune di Ostellato tel. 0532 852545 Info presso Museo delle Valli Piazza Repubblica, 1 www.argentagolf.it Via Cardinala, 1/c tel. 0533 683911 Loc. Campotto tel. 0532 808058 Portomaggiore MANEGGI fax 0532 808001 Comune di Portomaggiore Piazza Umberto I, 5 RIDING GROUNDS Ecomuseo di Argenta tel. 0532 323011 argenta Segreteria organizzativa, info, fax 0532 323312 Rifugio di Valle visite guidate ai tre musei e Prato Pozzo all’Oasi di Val Campotto. Voghiera Via Rotta Martinella, 34/a Museo delle Valli di Argenta Comune di Voghiera Loc. Anita Via Cardinala, 1/c Via B. Buozzi, 12 tel. 0532 801058 Loc. Campotto tel. 0532 328511 tel. 0532 808058 Circolo Ippico Argentano fax 0532 808001 Via T. Tasso, 24 GIORNI DI MERCATO Loc. San Biagio ostellato tel. 348 2621191 Museo del Territorio MARKET DAYS Strada del Mezzano, 14 argenta Allevamento Amatoriale tel. e fax 0533 681368 Lunedì: Ospital Monacale Didattico Argentovivo Martedì: Consandolo Via Canne, 198/1 Portomaggiore e S. M. Codifiume Loc. Santa Maria Codifiume Delizia del Verginese Giovedì: Argenta tel. 389 6814243 Strada Provinciale Venerdì: Longastrino per Gambulaga Sabato: San Nicolò ostellato tel. 0532 323011 - 323258 e San Biagio Villaggio Natura Valli di Ostellato Voghiera masi Torello Via Argine Mezzano, 1 Museo Civico Martedì tel. 0533 680757 di Belriguardo fax 0533 680376 Castello Estense ostellato www.valliostellato.it di Belriguardo Lunedì: Rovereto Via Provinciale, 274 Martedì: Dogato tel. 0532 328511 - 328063 e San Giovanni Giovedì: Ostellato 120

Museo del Modellismo Oasi La Trava Portomaggiore Storico Strada Esterna Argine Circon- Presidio socio sanitario Via San Leo, 9/a dario del Mezzan Carlo Eppi Loc. Voghenza Loc. Trava Via E. De Amicis, 22 tel. 0532 765908 tel. 338 2516497 tel. 0532 317611 333 1901154 OASI NATURALISTICHE PESCA SPORTIVA NOLEGGI BICI NATURAL RESERVES GAME FISHING BIKE RENTALS argenta argenta argenta Anse Vallive di Porto Azienda Agrituristica Agriturismo Val Campotto e Bacino di Bando Rifugio di Valle Prato Pozzo Strada M. Margotti, 2 tel. 340 0631928 Via Rotta Martinella, 34/a Loc. Campotto Loc. Anita tel. 0532 800516 Val Campotto, Bosco del tel. 0532 801058 fax 0532 319413 Traversante, Penisola di www.valcampotto.it Boscoforte Pescicoltura e Pesca Informazioni e prenotazioni Sportiva Travasoni Bar Oasi presso Via Rotta Martinella, 1 Via Valle Santa, 6 il Museo delle Valli Loc. Anita Loc. Campotto tel. 0532 808058 tel. 0532 801396 Chiuso lunedì fax 0532 808001 tel. 0532 808017 Valle Santa ostellato Info c/o Museo Museo delle Valli Villaggio Natura delle Valli Via Cardinala, 1/c Valli di Ostellato Via Cardinala, 1/c Loc. Campotto Via Argine Mezzano, 1 Loc. Campotto Chiuso lunedì tel. 0533 680757 tel. e fax 0532 808058 tel. 0532 808058 fax 0533 680376 www.vallidiargenta.org fax 0532 808001 www.vallidiargenta.org Portomaggiore ostellato Anse Vallive di Porto Circolo Lago Gattola ostellato e Bacino di Bando Via Gambulaga, 33 Villaggio Natura Traversa Via Val d’Albero tel. 0532 650433 Valli di Ostellato Loc. Bando 345 1646849 Via Argine Mezzano, 1 tel. 0532 807512 tel. 0533 680757 340 0631928 Villaggio Natura fax 0533 680376 Valli di Ostellato www.valliostellato.it Oasi La Trava Via Argine Mezzano, 1 Strada Esterna Argine Circon- tel. 0533 680757 Portomaggiore dario del Mezzano fax 0533 680376 Agriturismo Ai Due Laghi tel. 338 2516497 www.valliostellato.it del Verginese Via Bargellesi, 2 Portomaggiore Loc. Gambulaga OSPEDALI Agriturismo Ai Due Laghi tel. 0532 327328 del Verginese 339 2359917 HOSPITALS Via Bargellesi, 2 www.duelaghi.com argenta Loc. Gambulaga Ospedale Mazzolani tel. 0532 327328 Agriturismo Trava Vandini 339 2359917 Via San Carlo Trava, 15 Via Nazionale, 5 Loc. Portoverrara tel. 0532 317611 tel. 338 4513248 Guardia medica: 339 8753592 tel. 335 7386995 www.agriturismotrava.it 339 4317296 121 Lago La Campanella Centro Culturale Mercato Giardino di Giada Strada Esterna Campanella, 9 Piazza Marconi, 1 Via Matteotti, 38 Loc. Gambulaga tel. 0532 330276 Chiuso lunedì tel. 340 1629110 Numero verde tel. 0532 852845 346 1271138 800 111760 [email protected] Galleria - self service Oasi La Trava Via Naz. Ponente, 4/b Strada Esterna Argine masi Torello Chiuso sabato Circondario del Mezzano Associazione tel. 0532 852821 Loc. Trava San Leonardo Abate tel. 338 2516497 C/o Parrocchia Gastromania di Masi Torello self service Voghiera Viale Adriatico, 351 Via Matteotti, 58/a-b Al Laghetto tel. 0532 819119 Chiuso lunedì Via C. Battisti, 3/a tel. 0532 852096 Loc. Gualdo Pro Loco di Masi San Giacomo Il grappolo Via Ariosto, 21 Via Celletta, 14/a PISCINE Loc. Masi San Giacomo Chiuso mercoledì tel. 0532 819522 tel. 0532 318308 SWIMMING POOLS argenta ostellato L’angolo pizza e caffè Piscina Comunale Athena Pro Loco di Ostellato Via Circonvallazione, 32/a Via Magrini, 3/a Via Roma, 4 Chiuso martedì tel. 0532 852717 tel. 366 2005553 tel. 0532 804058 348 0742003 ostellato Maminhas Villaggio Natura Portomaggiore Via Celletta, 108/e-f Valli di Ostellato Pro Loco di Portomaggiore Chiuso lunedì Via Argine Mezzano, 1 Piazza Umberto I, 38 e martedì tel. 0533 680757 tel. 0532 320168 tel. 0532 800188 fax 0533 680376 www.valliostellato.it Voghiera Poker Pro Loco di Voghiera Via Bianchi, 5/c Portomaggiore Via B. Buozzi, 19 Chiuso giovedì Piscina Comunale tel. 0532 815492 tel. 0532 805933 Piazza Gandhi, 1 tel. 0532 811797 Pro Loco di Gualdo Smamarela Via Provinciale, 29 Via Celletta, 66/b Loc. Gualdo Chiuso sabato PRO LOCO tel. 0532 804064 E ASSOCIAZIONI RISTORANTI Stonehenge Via Magrini, 20/a TURISTICHE RESTAURANTS Chiuso martedì PRO LOCO argenta tel. 0532 318575 AND TOURIST Al pustarlen Via da Brescia, 3/a-b Cà Anita ASSOCIATIONS Chiuso lunedì Piazza Caduti della Libertà - tel. 0532 1867166 Loc. Anita Chiuso lunedì argenta tel. 338 6777090 Associazione Turistica Pro Loco Billo e Tappo Via Roiti, 171/f Prato Pozzo Agriturismo Via Matteotti, 24/c Via Rotta Marinella, 34/a tel. 0532 330307 Chiuso mercoledì tel. 0532 804352 Loc. Anita tel. 0532 801058 122 L’Oca contessa Agriturismo Antica Trattoria Vallone Nuovo Meister Via Morona, 31 Via Portovallone, 11 Via Amendola, 31/a Loc. Bando Loc. Filo Loc. San Biagio tel. 0532 807291 Chiuso lunedì sera e martedì Chiuso lunedì tel. 0532 802050 tel. 0532 809675 Bosco vecchio Via Poderi, 2 Cavallino bianco Ai cortili Loc. Boccaleone Via Lodigiana, 19/a-b Via Canne, 124/a Chiuso martedì Loc. Filo Loc. Santa Maria Codifiume tel. 0532 800347 Chiuso mercoledì Chiuso lunedì tel. 0532 802060 tel. 0532 857051 La Corte del re Via P. Androne, 20 Avana Cafè Imperiale Loc. Boccaleone Via Mezzogori,2b Via Imperiale, 2/c-d Chiuso lunedì Loc. Longastrino Loc. Santa Maria Codifiume tel. 0532 805374 Chiuso giovedì Chiuso lunedì tel. 0532 857853 Bar Oasi Carlotti Sandra Via Vallesanta, 6 Via Molinetto, 2/f Il rifugio Loc. Campotto Loc. Longastrino Via Nazionale, 76/a Chiuso lunedì Chiuso mercoledì Loc. San Nicolò tel. 0532 808017 Chiuso lunedì Valli Salse tel. 0532 803132 Giannina Via Valli Salse, 2/a Via Garda Menata, 2 Loc. Longastrino La Sapienza Agriturismo Loc. Campotto Chiuso lunedì Via Bonetta, 8 Chiuso lunedì tel. 0532 806101 Statale 16 e martedì Loc. San Nicolò tel. 0532 808300 Da Venerio Chiuso martedì Via 11 aprile 1945, 85/a tel. 0532 803638 Patuelli Loc. Menate Via Cardinala, 11/a Chiuso sabato Da Gastone Loc. Campotto tel. 0532 806050 Via Imperiale, 8/a Chiuso martedì Loc. Traghetto tel. 0532 808314 Il Serraglio Agriturismo Chiuso sabato Via Serraglio, 7 tel. 051 881515 Val Campotto Agriturismo Loc. Ospital Monacale Strada Maria Margotti, 2 Aperto solo week end masi Torello Loc. Campotto tel. 0532 851452 Giocar Bed & Breakfast tel. 0532 800516 334 8120456 Via A. Moro, 33 338 6913066 Chiuso martedì sera La tradizione tel. 0532 819882 Da Maria Via Amendola, 66/a-b Via Naz. Nord, 10 Loc. San Biagio Il Gambero rosso Loc. Consandolo Chiuso domenica Viale Adriatico, 383/a Chiuso martedì tel. 0532 809000 tel. 0532 819656 tel. 0532 858072 Temporin Mascellani Nonno Socrate Via Zenzalino, 51 Viale Adriatico, 100 Via Naz. Nord, 68 Loc. Ospital Monacale tel. 0532 819100 Loc. Consandolo Chiuso martedì Chiuso lunedì tel. 0532 851432 - 851112 tel. 0532 858850

Ai Dossi Via 8 settembre 1944, 28/a Loc. Filo Chiuso lunedì sera e martedì tel. 0532 856241 123 ostellato Stella d’oro Locanda del Duomo Al Basettino Via Lidi Ferraresi, 195 P.zza Umberto I, 24-25 Via Argine Mezzano, 1 Loc. San Giovanni Chiuso lunedì Chiuso lunedì e martedì sera Chiuso martedì a cena e martedì a pranzo tel. 0533 680757 tel. 0533 57136 tel. 0532 324500

Borgo Tassone Colpa d’Alfredo Ta Cian Via Argine Mezzano, 24 Via Ferrara, 225 P.zza G. Verdi, 23/d Chiuso lunedì e martedì Loc. San Vito tel. 0532 811202 tel. 0533 680735 Chiuso lunedì e sabato a pranzo Ai Due Laghi del Verginese Cavalieri tel. 0533 651027 Via Bargellesi, 2 Via XX Settembre, 91 Loc. Gambulaga Chiuso lunedì, martedì, Ottocento da Daio tel. 0532 327328 mercoledì e giovedì Via Ferrara-Mare, 168 tel. 0533 680010 Loc. San Vito Al Palazon Chiuso mercoledì Via Verginese, 16 Locanda della Tamerice tel. 0533 650080 Loc. Gambulaga Via Argine Mezzano, 2 Chiuso lunedì, Chiuso martedì e mercoledì Portomaggiore martedì e mercoledì tel. 0533 68795 Al Capriccio tel. 0532 327137 Via Mazzini, 20 La Luna nel pozzo Chiuso lunedì Il Verginese Via Garibaldi, 51 tel. 0532 814542 Via Verginese, 56 Chiuso mercoledì Loc. Gambulaga tel. 0533 680440 Arte Italiana Chiuso martedì Via Costa D’Avorio, 11 tel. 0532 327114 Villa Belfiore Chiuso lunedì Via Pioppa, 27 tel. 0532-320437 La Mottina Chiuso lunedì Via Bertazzina tel. 0533 681172 - 681164 Da Spid di Sotto, 4 Via Rondinella, 1 Loc. Gambulaga L’Oste in piazza tel. 0532 811207 Chiuso lunedì Via Cavallotti, 25 tel. 0532 327728 Loc. Medelana Hacuna Matata 339 5266669 Chiuso martedì Via Valmolino, 46 tel. 0533 650841 tel. 0532 810888 Corte S. Antonio Strada Prov.le San Vito, 100 Toro della Nonna Happy Days Loc. Maiero Via Zerbina, 5 C.so Vittorio Emanuele, 9-10 tel. 0532 814311 Loc. Medelana Chiuso lunedì e la domenica Chiuso lunedì a pranzo Baruffino tel. 0533 651125 tel. 0532 814663 Via San Carlo Trava Loc. Portoverrara Baracon L’artista Chiuso lunedì, martedì, Strada Luisa, 1/a Via Centrale di Ripapersico, 6 mercoledì a cena Loc. San Giovanni tel. 0532 814759 tel. 0532812298 Chiuso lunedì tel. 0533 57517 La Margherita La Rondinella P.zza XX Settembre, 7 Strada Est. Rangona, 5 La Cavallara Chiuso giovedì Loc. Portoverrara Via Lidi Ferraresi, 406 tel. 0532 321019 Chiuso lunedì a cena Loc. San Giovanni tel. 0532812295 Chiuso lunedì Le Piramidi tel. 0533 57130 Via Egitto, 4 Chiuso martedì tel. 0532 814358 124

La Chiocciola Sara ostellato Via Runco, 94/f Via Gramsci, 5 Sala convegni di Loc. Quartiere Loc. Montesanto Corte Valle Chiuso lunedì Chiuso mercoledì Strada del Mezzano, 14 e domenica a cena tel. 0532 329491 tel. 0533 683911 - 683914 tel. 0532 329151 fax 0533 681056 Las Vegas [email protected] Amadeus Pub Via San Leo, 6 Via Ponte Alto Ponte Spino, 16 Loc. Voghenza Teatro Barattoni Loc. Ripapersico Chiuso martedì Via Garibaldi 4/c Chiuso lunedì tel. 0532 818189 tel. 0533 681847 tel. 0532 811319 [email protected]

Casa Mia Sala Civica di S. Giovanni Via Quartiere, 206 SALE CONGRESSI Via Lidi Ferraresi, 112 Loc. Loc. Runco CONGRESS CENTRES San Giovanni di Ostellato Chiuso lunedì tel. 0533 683911 - 683914 tel.0532 327551 argenta fax 0533 681056 Centro Culturale Mercato [email protected] Le Occare Piazza Marconi, 1 Via Quartiere, 156 tel. 0532 330276 Numero Loc. Runco verde 800/111760 tel. 0532 329100 TEATRI E CINEMA Centro Culturale Polivalente THEATRES AND Voghiera Cappuccini Al Pirata Via Cappuccini CINEMAS Via Provinciale, 118 tel. 0532 330254 [email protected] argenta Chiuso lunedì e domenica Centro Culturale Polivalente a cena Cappuccini tel. 0532 328042 Hotel Villa Reale Viale Roiti, 16/a Via Cappuccini tel. 0532 330264 Caffè Italiano tel. 0532 852334 fax 0532 852353 [email protected]. Via Provinciale, 302 fe.it tel. 0532 322031 [email protected] Teatro dei Fluttuanti Cinema digitale Mercato - Alla Strozza Centro Culturale Mercato Agriturismo Via Pace, 2 tel. 0532 805344 Piazza Marconi, 1 Via Martiri della Libertà, 74 tel. 0532 330276 - 330293 Loc. Gualdo fax 0532 319441 [email protected] Chiuso lunedì, martedì, Teatro dei Fluttuanti mercoledì, giovedì a pranzo, Agriturismo Val Campotto Via Pace, 2 venerdì a pranzo, sabato a tel. 0532 805344 pranzo, domenica a cena Strada M. Margotti, 2 Loc. Campotto fax 0532 319441 tel. 0532 815493 [email protected] 338 2549597 tel. 0532 800516 fax 0532 319413 [email protected] ostellato Il Trappolo Cinema Teatro Comunale Via G. Massarenti, 5 Barattoni Loc. Gualdo Museo delle Valli Via Cardinala, 1/c Via Garibaldi, 4 Chiuso sabato a pranzo tel. 0533 680008 e domenica Loc. Campotto tel. 0532 328034 tel. 0532 808058 fax 0532 808001 [email protected] 125

Portomaggiore Cinema Smeraldo (chiuso per lavori) Via Giovanni XXIII, 3 tel. 0532 811982

UFFICI INFORMAZIONI TURISTICHE TOURIST INFORMATION OFFICES

argenta Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Piazza Marconi, 1 tel. 0532 330276 fax 0533 330291 Numero verde 800 111760 [email protected]

Sportello Informativo Anita Piazza Libertà, 4 Loc. Anita tel. 0532 801814 fax 0532 801516 [email protected]

Sportello Informativo Museo delle Valli Via Cardinala, 1/c Loc. Campotto tel. 0532 808058 fax 0532 808001 [email protected] 126 OSPITALITà Accommodation Elenco delle strutture ricettive Alloggi agrituristici Alloggio ARGENTA Farm houses e prima colazione Alberghi Val campotto P P P P Bed&Breakfast Hotels Via Maria Margotti, 2 argenta boni ★★★ Loc. Campotto Via IV Novembre, 1 Via Imperiale, 8 tel. 0532 800516 tel. 338 2714885 Loc. Traghetto fax 0532 319413 [email protected] tel. e fax 051 882702 agriturismo@ www.argentabedandbreakfast.it [email protected] valcampotto.it www.albergoboni.it www.valcampotto.it cà borgo Via Montecatina, 5 ★★★ centrale Fondo Prati curioni P P P Loc. Anita Via G. Bianchi, 1 Strada della Curiona, 20 tel. e fax 0532 801227 tel. 0532 852694 Loc. San Nicolò [email protected] fax 0532 852235 tel. e fax 0532 803641 www.caborgo.it ★★★ [email protected] Villa reale cà rossa www.agriturismopraticurioni.it V.le A. Roiti, 16 Via Correggiolo tel. 0532 852334 La sapienza P P P Colombarina fax 0532 852353 Via Bonetta, 8 tel. 334 3629830 [email protected] Loc. San Nicolò ciliegio Felice www.hotelvillareale.it tel. 0532 850633 Strada Valletta, 33 ★ fax 0532/803639 anita Loc. Traghetto [email protected] Via Pozze Androna, 18 tel. e fax 0532 851157 www.lasapienza.biz Loc. Boccalone [email protected] tel. e fax 0532 805004 Prato Pozzo P P P www.ciliegiofelice.it Via Rotta Martinella, 34/a - Affittacamere da yaritza Loc. Anita Rooms for rent Via Patuzza, 56 tel. e fax 0532 801058 Loc. San Biagio La Zia [email protected] tel. 335 7455205 Via N. Gaiba, 34 www.pratopozzo.com tel. 349 8462773 fax 0532 809877 bassara Le capanne P P [email protected] i cappuccini Via Cardinala, 2 Via A. Mazzolani, 6 La Tradizione tel. 346 8434585 tel. e fax 0532 805909 Via G. Amendola, 66 [email protected] [email protected] Loc. San Biagio www.agriturismobassara.com tel. e fax 0532 809000 www.icappuccini.net La casa del lago Valli salse Via Martiri Ponte Bastia, 11 Via Valli Salse, 2 Loc. San Biagio Loc. Longastrino tel. 0532 809666 tel. 0532 806101 fax 0532 809477 fax 0532/806764 [email protected] 127

★★ Aree sosta camper airone MASI TORELLO Via G. Garibaldi, 25 Camper Parking Area Alloggi agrituristici Loc. Ostellato area sosta Via tel. 0533 681081 Farm houses cardinala fax 0532 1920203 Davanti al Museo delle Valli al Palaz P P P [email protected] di Argenta Via San Giacomo, 86 www.albergoairone.it Loc. Campotto tel. 0532 816013 Affittacamere tel. 0532 808058 fax 0532 816656 [email protected] Rooms for rent area sosta san Nicolò il bivio Sentiero Primaro www.alpalaz.it Via Ferrara, 307-309 Daniele Zagan Alloggio Loc. Medelana Loc. San Nicolò e prima colazione tel. e fax 0533 650220 camper service Bed&Breakfast [email protected] azienda agrituristica di buen ritiro Estense www.ilbivio.it Prato Pozzo Via Repubblica, 24 Locanda della Tamerice Via Martinella, 34/a tel. 0532 741849 Via Argine Mezzano, 2 Loc. Anita fax 0532 741849 tel. 0532 680795 tel. 0532 801058 [email protected] fax 0532 681811 338 8460287 www.buonritiroestense.it [email protected] camper service giocar www.locandadellatamerice.com Via cardinala Via Aldo Moro, 33 Toro della nonna Oasi di Campotto tel. 0532 819501 Via Zerbina, 5 Loc. Campotto [email protected] Loc. Medelana tel. 0532 808058 www.giocar.com tel. e fax 0533 651125 camper service La corte di masi [email protected] Via galassi Via Santa Cecilia, 11 www.torodellanonna.com presso i campi da tennis tel. 0532 819757 Alloggi agrituristici [email protected] Nuova area sosta Farm houses www.lacortedimasi.it bosco Vecchio Novara P P P Presso l’Area di Servizio gpl Via Ferrara, 61 S.S. 16 Adriatica OSTELLATO Loc. Dogato Ostelli Alberghi tel. 0533 651097 Youth hostels Hotels fax 0532 652042 ★★★★ [email protected] ca’ anita Villa belfiore www.agriturismonovara.it P.zza Caduti per la Via Pioppa, 27 Libertà, 1 - Loc. Anita Loc. Ostellato al giuggiolo P P P tel. 0532 808058 tel. 0533 681164 Via Isacchina, 30 fax 0532 808001 fax 0533 681172 Loc. Libolla [email protected] [email protected] tel. 339 6679938 www.vallidiargenta.org www.villabelfiore.com fax 0533 680172 [email protected] ostello di campotto www.algiuggiolo.com Via Cardinala, 27 Loc. Campotto tel. e fax 0532 808035 [email protected] 128

Campeggi Locanda del duomo Camper Service Piazza Umberto I, 24-25 Campings tel. 0532 324500 Via mazzini Villaggio Natura [email protected] (lato Cimitero) ★★★ Valli di ostellato www.locandadelduomo.it Via Argine Mezzano, 1 Aree sosta camper tel. 0533 680757 Alloggi agrituristici Camper Parking Area fax 0533 680376 Farm houses Via mazzini www.valliostellato.it ai due Laghi (angolo Ugo Bassi) P P P P P Villaggi turistici del Verginese Via Bargellesi, 2 area sosta Holiday villages Loc. Gambulaga c/o agriturismo ai due borgo Tassone ★★★★ tel. 0532 32728 Laghi del Verginese Via Argine Mezzano, 24 [email protected] Via Bergellesi, 2 tel. 0533 680735 www.duelaghi.com Loc. Gambulaga www.iltassone.it tel. 339 239917 Le occare P P P P Aree sosta camper Via Quartiere, 156 Camper Parking Area Loc. Runco VOGHIERA anse Vallive di tel. 0532 329100 Alloggi agrituristici ostellato [email protected] Farm houses www.leoccare.com Via Argine Mezzano, 1 serafini tel. 0533 680757 Trava P P P P alla strozza P P P P Via San Carlo Trava, 15 Via Martiri PORTOMAGGIORE Loc. Portoverrara della Libertà, 74 tel. 0532 814912 Loc. Gualdo Alberghi [email protected] tel. e fax 0532 815493 Hotels www.agriturismotrava.it [email protected] ★★★ speranza Alloggio www.serafinistrozza.it Via C. Eppi, 22/g e prima colazione Alloggio tel. 0532 811230 Bed&Breakfast e prima colazione Affittacamere Bed&Breakfast Rooms for rent La bonacciola Via Bonacciola, 1 braglino basilico Loc. Portoverrara Via Arginello, 6 Via Runco, 140/b tel. 0532 810361 Loc. Ducentola Loc. Quartiere [email protected] tel. 348 5172621 tel. 0532 329007 fax 0532 202760 [email protected] Appartamenti [email protected] www.basilicosas.com ammobiliati per uso turistico il Frattiero La chiocciola Apartments for rent Via Giotto, 2 Via Runco 94/f Loc. Gualdo La casina sul sandalo Loc. Quartiere tel. 335 5297724 Via Gambulaga, 31 tel. 0532 329151 fax 0532 328240 tel. 0532 813580 [email protected] [email protected] [email protected] www.locandalachiocciola.it www.ilfrattiero.comuv.com www.lacasinasulsandalo.it

Argenta, Masi Torello, Argenta, Masi Torello, Ostellato, Portomaggiore e Ostellato, Portomaggiore Voghiera: cinque località, un and Voghiera: five places territorio unico, pianeggiante, in a unique area of plains plasmato dall’acqua del moulded by the waters of the fiume Po e delle aree vallive River Po and the meanders of del Delta, domato dagli the Delta, tamed by mankind uomini fin da epoche antiche. since ancient times. Here Qui gli Estensi con le Delizie, the Estense family built its le splendide residenze di Delizie, their splendid summer campagna, diedero impulso residences, initiating a process all’opera di bonifica e of land reclamation and governo dell’ambiente che, environmental management dall’epoca antica a tutt’oggi, which is still evident today in si tramanda nel paesaggio e the countryside and cultural nella cultura materiale delle heritage of the residents. genti che vi abitano. The guide “Along Ancient La guida turistica Banks” will take you on a tour “Lungo antiche sponde” of this fascinating territory, vi accompagna in questo along nature itineraries and territorio affascinante, lungo among marvellous artistic and itinerari nella natura, tra archaeological relics, with a splendide testimonianze rich supply of images, tourist archeologiche e artistiche, maps and detailed information con un ricco corredo di about the gastronomic immagini, mappe turistiche, experiences, hospitality and informazioni dettagliate events on offer. su gastronomia, eventi e ospitalità.