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Aspetti Del Comico in Carl Goldoni
università degli studi di firenze dipartimento di lettere e filosofia Biblioteca Palazzeschi Collana coordinata dal Consiglio Direttivo del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi» 18 Associazione degli Italianisti XXI Congresso Nazionale Firenze, 6, 7, 8, 9 settembre 2017 le forme del comico enti promotori Associazione degli Italianisti Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Firenze Centro di Studi «Aldo Palazzeschi» Università degli Studi di Firenze con il contributo del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi» con il patrocinio di Regione Toscana Comune di Firenze con la collaborazione di Fondazione Vittorio e Piero Alinari Associazione degli Italianisti XXI Congresso Nazionale Le forme del comico Atti delle sessioni plenarie Firenze, 6, 7, 8, 9 settembre 2017 a cura di Simone Magherini Anna Nozzoli Gino Tellini Società Editrice Fiorentina © 2019 Società Editrice Fiorentina via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 [email protected] www.sefeditrice.it isbn: 978-88-6032-509-9 issn: 2036-3516 Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata Copertina Hieronymus Bosch, Il Giudizio Universale, part., trittico, olio su tavola, Vienna, Accademia di Belle Arti (l’Editore è a disposizione di tutti gli eventuali proprietari di diritti sulle immagini riprodotte con i quali non sia stato possibile mettersi in contatto) indice Premessa dei curatori ix le forme del comico sessioni plenarie Marco Berisso, La poesia comica nell’Italia medievale (prima e dopo la «Commedia») 3 Sergio Cristaldi, Metalinguaggio del comico dantesco 15 Francesco Bausi, Forme del comico nel «Decameron» 47 Gian Mario Anselmi, Scrittura politica, riso e autoironia nell’epistolario machiavelliano 61 Antonio Corsaro, Per una storia del comico nel Cinquecento 73 Pasquale Sabbatino, «Mille bei giuochi & mille burle facetissime & stravaganti». -
Economic View of Goldoni's
PRODUCTIVITY AND WASTE: A SOCIO-ECONOMIC VIEW OF GOLDONI’S THEATER by JACLYN A. BEVACQUA A Dissertation submitted to the Graduate School-New Brunswick Rutgers, The State University of New Jersey in partiaL fuLfiLLment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy Graduate Program in ItaLian written under the direction of Professor Alessandro Vettori and approved by ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ New Brunswick, New Jersey May 2014 © 2014 JacLyn A. Bevacqua ALL RIGHTS RESERVED ABSTRACT OF THE DISSERTATION Productivity and Waste: A Socio-Economic View of GoLdoni’s Theater By JACLYN A. BEVACQUA DISSERTATION DIRECTOR: Professor Alessandro Vettori The purpose of this work is to analyze characters and relationships in GoLdoni’s comedies in terms of their sociaL actions and interactions. I assert that GoLdoni intended for these comedies to be a vehicLe of instruction in order to modeL and reform behaviors he deemed either productive or wastefuL to the progress of society. The success of society as a whole depends on the individuaL behaviors and conduct of its members. GoLdoni recognized the denegration of moraLs and good sense among the various sociaL cLasses. His plays, taken deeper than face vaLue, demonstrate his desire to aid in the renovation of Venetian society and reinstate the honorabLe, virtuous and productive society that he perceived. Through sociaL dynamics and famiLiaL reLationships, various behaviors of the characters and their interactions demonstrate aspects of Venetian society that Goldoni lauded or criticized. Many Goldoni scholars such as Mario Baratto and Franco Fido have noted the sociaL impLications of GoLdoni’s theater. I beLieve that my research takes a different direction and, through the socio-economic Lens, it is possible to note the theory substantiating Goldoni’s intentions. -
Dei Fogli Miei Leuropa Tutta E
«DEI FOGLI MIEI L’EUROPA TUTTA È PIENA»: O CASO PORTUGUÊS MARIA JOÃO ALMEIDA* Como cremos ser notório, a obra de Goldoni faz parte de um património teatral que há muito transcende os confins do território italiano. Por vezes esquecida, mas nunca igno- rada, a dramaturgia do autor sobreviveu nos palcos europeus, após 1793, por mais de século e meio, por vezes desnaturada por leituras abusivas ou maldestras, e frequentemente sufo- cada por confusões e contaminações com a Commedia dell’Arte. Ganhou forma, assim, «la storia di un lungo tra- dimento»1 que o autor das palavras citadas, Ugo Ronfani, define como «un tentativo di restaurazione preriforma del repertorio goldoniano»2. Em Itália, a redescoberta de Goldoni e o reencontro com a verdadeira dimensão da sua drama- turgia deu-se tardiamente em pleno Novecentos, no segundo * Maria João Almeida. Licenciada e doutorada pela Faculdade de Letras da Universidade de Lisboa, lecciona Literatura e Cultura italianas nesta Faculdade, desde 1990. Investigadora do Centro de Estudos de Teatro da Universidade de Lisboa, desenvolve actualmente investigação em história do teatro em Portugal e em literatura dramática italiana. Tem publicado artigos em livros e revistas portuguesas. Publicou recentemente O Teatro de Goldoni no Portugal de Setecen- tos (Imprensa Nacional-Casa da Moeda, 2007). 1 Ugo Ronfani, “L’Italia per Carlo Goldoni – Carlo Goldoni per l’Italia”, in AA.VV., Goldoni Vivo, pubbl. a cura di U. Ronfani, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, 1994 (Quaderni di Vita Italiana, n.º 1/1994), p. 27. 2 Id., ibid. -
Carlo Goldoni. Le Opere
La e-Biblioteca degli Schildhöfe di Coi e Col TESTO N. 025 IL POPOLO VENETO E LE SUE COMUNITÀ Carlo Goldoni. Le opere 1 Carlo Goldoni nacque a Venezia nel 1707. Laureatosi in legge a Padova, eser- citò per breve tempo la professione di avvocato a Venezia. L'incontro con il capo- comico Giuseppe Imer convinse Goldoni a lavorare come autore per il teatro di San Samuele. Sono gli anni dell'apprendistato e anche delle prime commedie interamen- te scritte. Nel 1744, a causa dei debiti contratti dal fratello, abbandonò Venezia per Pisa, dove riprese a esercitare l'avvocatura. Nel 1748 rientrò a Venezia e firmò un impegno quadriennale, come autore, con la compagnia di Girolamo Medebach, che recitava al teatro di Sant'Angelo. Il successo incontrato suscitò l'invidia dei comme- diografi letterati, come l'abate Chiari, che accusava Goldoni di non rispettare le re- gole tradizionali. Nel 1753 passa a collaborare con il teatro San Luca di Antonio Vendramin. La collaborazione durò fino al 1762, quando, anche per le polemiche contro il suo teatro accese da Carlo Gozzi, Goldoni accettò l'invito della Comédie ita- lienne di trasferirsi a Parigi. Qui incontrò fortuna alterna: costretto dal pubblico a ri- tornare al teatro degli scenari, poté solo occasionalmente continuare la sperimenta- zione avviata a Venezia. Ottenne riconoscimenti ufficiali dalla corte di Francia. Nel 1784 comincia a scrivere in francese i Mémoires, che costituiscono l'ultima sua opera. Morì a Parigi nel 1793. *** L'uomo di mondo Rappresentata per la prima volta nel 1738 al teatro San Samuele di Venezia, con l'originario e più felice titolo di Momolo cortesan (dal diminutivo di Girolamo, nome del protagonista), L'uomo di mondo è la prima commedia riconosciuta del Gol- 1 Articolo tratto da: http://www.parodos.it/anapliromatica/bios/8.htm .