Il Nuraghe Arrubiu di : Passato, presente, futuro

Fulvia LO SCHIAVO Dirigente di Ricerca. Istituto di Studi Micenei ed Egeo-Anatolici. CNR. Via Giano della Bella 18. I-00162, Roma [email protected]

SUMARIO 1. Premessa. 2. Il passato remoto. 3. Il passato prossimo. 4. Il presente. 5. Il presente in dive- nire (“in progress”). 6. Il futuro. 7. Il laboratorio della conoscenza e della memoria.

1. Premessa1 chiarezza, indicando la bibliografia dove si potran- no trovare informazioni più approfondite. Sono davvero lieta di trovarmi nuovamente a Madrid, dopo tanti anni, e ringrazio l’amica Prof.ssa Marisa Ruìz-Galvez Priego per avermi fornito 2. Il passato remoto l’opportunità di questo incontro. L’ultima volta che sono stata a Madrid, nel 1992, Il passato del Nuraghe Arrubiu non è diverso da fu in occasione dell’allestimento della Mostra “El quello dei circa 8000 nuraghi della Sardegna: uno Mundo Micènico. Cinco siclos de la primera civi- dei tanti. Stranamente ignorato dalla bibliografia lisation europea (1600-1100 a.C.)”. Nel bellissimo più antica (Contu 1952: 125 n. 6) e dallo stesso catalogo, la mia collega Lucia Vagnetti scrisse il Giovanni Lilliu, fu invece oggetto di un lungo arti- capitolo “El comercio Micènico con el Mediterrá- colo di Ercole Contu il quale, nativo della vicina neo Central: Italia Peninsular y las Islas” (Vagne- Villanovatulo, aveva dedicato la sua tesi di laurea tti 1992) nel quale, per la Sardegna, si menziona- ad una indagine territoriale su questa zona del Sar- vano le scoperte del Nuraghe Antigori e la testina cidano, e fu colpito dalle gigantesche dimensioni d’avorio del guerriero con elmo di denti di cinghia- del monumento, coperto dal suo stesso crollo e –fi- le da Decimoputzu, mentre l’alabastron angolare no ad un rovinoso incendio degli anni Trenta– nas- dal Nuraghe Arrubiu di Orroli, scoperto l’8 ottobre costo da una vera selva di alberi e cespugli. 1991, nel corso della X campagna, non era ancora Considero parte del passato del Nuraghe Arru- stato pubblicato e perciò non era potuto entrare biu le nozioni che gli archeologi dell’epoca aveva- nell’esposizione (Lo Schiavo e Vagnetti 1993). no sui nuraghi in generale (Lilliu 1962): In occasione della Mostra, si svolse un ciclo di .cronologia (nuraghi complessi): IX secolo; conferenze “La presencia micènica en el Medite- .funzioni: fortezze; rráneo: aspectos generales y regionales”, ed io pre- .attenzione alla planimetria e non alla tecnica di sentai un quadro di sintesi dal titolo “Le relazioni costruzione, con la sola eccezione della falsa- metallurgiche fra il Mediterraneo Orientale e Cen- volta (tholos); trale con particolare riferimento alla Sardegna”. .attenzione prevalente ai reperti metallici; Ricordo con piacere questi eventi ormai storici, .scarso interesse per le relazioni spaziali e tem- per puntualizzare fin dalla premessa che il Nura- porali fra Nuraghe Arrubiu e gli altri monumen- ghe Arrubiu si inserisce perfettamente in un tema ti di Pranemuru (Lilliu 1958: 200); conosciuto ed appassionante per Madrid e per la .scarsissimo interesse per l’ambiente dell’epoca Penisola Iberica, quello dei traffici mediterranei del nuraghe. dell’età del Bronzo. Mi permetterò perciò, sia dati questi precedenti, Uno degli 8000 nuraghi della Sardegna e niente sia dato il tema di questo convegno, di astenermi più: neanche molta consapevolezza delle eccezio- dai tecnicismi e di parlare con estrema semplicità e nali dimensioni, perché la parte del leone è sempre

Anejos de Complutum, 2005, Vol. 10: 197-202 197 ISBN: 84-95215-56-X Fulvia Lo Schiavo Il Nuraghe Arrubiu di Orroli: Passato, presente, futuro stata svolta da Su Nuraxi di , situato nella dito Industriale Sardo ha contribuito finanziando le adiacente regione storica della Marmilla. campagne VI e VII (estate 1987 ed estate 1989). Che atteggiamento avevano i cittadini di Orroli Tutto il resto è stato effettuato a spese della XIII verso questo nuraghe? Abbiamo qui il Sindaco e Comunità Montana, per il tramite del Comune e possiamo chiedere conferma a lui: io stessa ho in- del suo battagliero Sindaco Silvio Sirigu: un plau- contrato tante persone anziane, ciascuna con un’e- so alla sua memoria (Lo Schiavo e Sanges 1991: sperienza da raccontare; sostanzialmente, però, 78-79, 1996: 36-37). prima dell’inizio degli scavi, il monumento non era Ma perché io, che avevo il potere tecnico deci- visto diversamente dagli altri nuraghi del territorio, sionale sul patrimonio archeologico, senza le insi- alcuni dei quali pure spettacolari ed emergenti (nu- stenze di Silvio Sirigu, lo confesso, non avrei ini- raghe Sa Serra quadrilobato, nuraghe S.Nicola si- ziato gli interventi nel Nuraghe Arrubiu? Perché tuato in paese, nuraghi Gasoru e Cracina in vista avendo lavorato in Sardegna dal 1973 e dunque già l’uno dell’altro e a guardia di una via di passaggio, con otto anni di esperienza alle spalle, ero scanda- nuraghe Su Padru in posizione spettacolare, ecce- lizzata ed angosciata dall’incuria nella quale veni- tera), che punteggiano il territorio: come una vec- vano abbandonati i monumenti scavati: dopo lo chia zia da sempre conosciuta, alla quale si vuole scavo ed un breve fuoco d’interesse subito esauri- bene perché fa parte della famiglia, ma alla quale to, il monumento cadeva nell’abbandono e diveni- nessuno si sogna di attribuire doti particolari. Tutti va facile preda dei tombaroli e dei danni provocati gli anziani, da ragazzini, si sono arrampicati su tu- dagli agenti atmosferici, e presto si riduceva ad una tti i nuraghi, si sono infilati in tutte le cavità, hanno tragica rovina. fantasticato di chilometriche gallerie che perfora- Inoltre, all’epoca, la parola “gestione” era del vano le montagne ed attraversavano il mare, hanno tutto ignota ed ugualmente sconosciuta era la com- fatto buchi sotto tutte le pietre. partecipazione alla gestione fra lo Stato, la Regio- ne, gli Enti Locali ed i privati: ne riparleremo a proposito del presente del Nuraghe Arrubiu. 3. Il passato prossimo Quindi, al di sopra del mio interesse scientifico c’era questa preoccupazione, che amavo chiamare Il passato prossimo inizia nel 1981, con il primo di “maternità responsabile”, quella di non portare intervento della Soprintendenza Archeologica per alla luce un nuovo monumento senza avere delle le province di Sassari e Nuoro, che all’epoca avevo garanzie sulla sua successiva sopravvivenza, anzi- l’onore di rappresentare, dedicato al diserbo, rile- tutto la custodia continua 24 ore su 24, e poi l’im- vamento e documentazione fotografica di tutto il pegno del Comune a proseguire ed a partecipare complesso. all’impresa, non lavandosene le mani dopo le pri- E qui devo rendere un tributo alla memoria del me campagne. Sindaco di allora, scomparso da qualche anno: Sil- Queste garanzie ho avuto da Silvio Sirigu e so- vio Sirigu. Devo riconoscere con franchezza che no orgogliosa di poter dire che tutti i Sindaci e tutti senza di lui, gli scavi nel Nuraghe Arrubiu non sa- gli Amministratori Comunali dopo di lui e tutti i rebbero mai iniziati, senza la sua insistenza, il suo cittadini di Orroli hanno confermato questo impe- impegno, le promesse mantenute, il supporto della gno, che dura ancora oggi. prima e più essenziale delle infrastrutture: la strada Mario Sanges, che ha seguito tutti gli interventi di accesso, ed anche senza molti atti d’imperio, o dal primo giorno, vi presenterà più in dettaglio la almeno di forte sollecitazione e persuasione, per storia degli scavi. Io mi limiterò qui ad esporre sin- convincere i proprietari dei terreni a dare l’assenso teticamente pochi punti essenziali, in qualche mo- all’esecuzione dei lavori, con la promessa dell’e- do “le scoperte” del Nuraghe Arrubiu. sproprio, molti anni prima che divenisse operante. Le condizioni di conservazione del monumento E i finanziamenti. La Soprintendenza ha parte- sono molto buone, anche se “limitate” a 15 m d’al- cipato con le sue risorse umane e scientifiche fin tezza nella Torre Centrale e a 7/9 m nelle altre torri dall’inizio e poi ha curato in particolare il rilievo e nei bastioni del pentalobato, essendo la struttu- fotogrammetrico computerizzato (1988-1989) ed il ra sigillata dal crollo ed indisturbata negli stati restauro di tutti i manufatti (1990-1995), ed ha fi- più profondi. Vi sono almeno altri 10 anni di scavi nanziato la VIII campagna (autunno 1990). Il Cre- da effettuare, prima di avere un’idea attendibile

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Foto 1.- Il Nuraghe Arrubiu. dello sviluppo planimetrico dell’intero complesso garantire il controllo della risorsa, situato com’è a (Foto 1). dominio del miglior punto di guado sull’alto Flu- La natura di caposaldo territoriale del Nuraghe mendosa. I modi attraverso i quali si esplicava que- Arrubiu è stata definitivamente accertata dall’ap- sto controllo non sono ancora del tutto chiari, ma profondimento degli studi (Lo Schiavo et al. in fra i più efficaci c’era non tanto quello di alberga- stampa). Il complesso è stato costruito, probabil- re una guarnigione, quanto quella della sua impo- mente tutto insieme, in poche o pochissime “sta- nenza e dunque della sua visibilità a grande distan- gioni edilizie” consecutive, con il concorso di tutta za: in una parola, la sua immagine. la forza-lavoro di questa parte dell’altopiano di Pranemuro, o forse di tutto i gruppi umani gravi- tanti sull’altopiano. Il monumento è dunque sorto 4. Il presente per uno sforzo collettivo, determinato da motivi che ancora non riusciamo a cogliere interamente, Dunque il presente del Nuraghe Arrubiu è costi- finchè non si saranno allargate le indagini ai monu- tuito anzitutto dalla sua immagine. Per gli archeo- menti circostanti e definite le reciproche sfere di logi e per gli studiosi non è più “uno degli 8000” e, influenza (Campus et al. in stampa). per quanti di loro che lo abbiano visitato, non è più Il collegamento del Nuraghe Arrubiu alla rete una copia di Su Nuraxi di Barumini. E’ ancora l’u- dei commerci marittimi sulle lunghe distanze è or- nico pentalobato regolare conosciuto, è uno dei più mai una certezza. L’alabastron angolare, del quale grandi nuraghi della Sardegna, del quale non si co- è stata dimostrata dalle analisi la provenienza nosce ancora esattamente il numero delle torri (18 dall’Argolide e dagli studi sulle tipologie ceramiche o 22), è l’unico che presenti due cortine di antemu- la datazione al Miceneo IIIA2, corrispondente in rale, è uno dei pochi –insieme al Nuraghe Santu Sardegna all’ultima fase del Bronzo Medio (BM3) Antine di Torralba– per i quali sia stata documen- (XIV secolo), resta l’oggetto di importazione più tata la costruzione secondo un “progetto” edilizio, antico documentato nell’Isola (Lo Schiavo e Vag- e per un’epoca molto antica per un nuraghe com- netti 1993; Jones e Vagnetti 1991; Re 1998). plesso, cioè la terza fase della media età del bron- Il principale dei motivi che hanno portato alla zo (circa XIV secolo). creazione ed allo sviluppo del complesso corri- Per i visitatori, per i turisti, tutti questi elementi sponde alla sua funzione principale, che è quella di si compongono in una immagine grandiosa, per il

199 Anejos de Complutum, 2005, Vol. 10: 197-202 Fulvia Lo Schiavo Il Nuraghe Arrubiu di Orroli: Passato, presente, futuro fatto di sorgere su di un altopiano ancora preserva- rinvenuto nelle 12 campagne di scavo (dal 1982 al to nel suo aspetto naturale e dedicato alle attività 1996) con i seguenti obiettivi: pastorali, che erano probabilmente analoghe a quel- 1. Documentazione grafica e classificazione ti- le originarie. pologica di tutto il materiale rinvenuto, oltre 50.000 Oltre che visibile, il Nuraghe Arrubiu è godibi- frammenti ceramici, già tutti passati al restauro; le ed apprezzabile, perchè il suo messaggio è com- 2. Studio stratigrafico e schedatura informatiz- prensibile. zata degli stessi materiali, al fine di ricostruire, per L’impegno congiunto di Soprintendenza, Regio- ogni epoca, l’associazione e la successione delle ne, Amministrazione Locale e privati, al quale fa- forme, quelle che poi –si spera– potranno essere ri- cevo riferimento poco fa, ha prodotto questo mira- prodotte dal vero e ricollocate sul posto; colo: vale la pena di andare a vedere il Nuraghe 3. Predisposizione e redazione di due linee edi- Arrubiu perché, dopo la prima visita, non rimane toriali: A – un volume scientifico di grande impe- estraneo. E’ visitabile dentro e fuori, è ben illustra- gno, con l’edizione integrale degli scavi e con il to dai pannelli e dalle guide brevi, è vigilato, spie- catalogo di tutti i materiali in un CDROM allegato gato, amato dai giovani che accolgono ed accom- nel rovescio di copertina; B – una serie di Guide pagnano i turisti. Parlo per le migliaia e migliaia di brevi, praticamente corrispondenti a ciascuno dei visitatori che non si sentono “respinti” da un mo- principali argomenti del volume scientifico, ma numento archeologico del quale non capiscono e tradotte in un linguaggio semplice e piano, in varie non possono capire nulla: al contrario, tutti vengo- lingue, ben illustrate, ad uso dei visitatori e dei tu- no messi al corrente di tutto quello che si sa sul risti, ed anche dei ragazzi delle scuole, secondo un monumento e sulla sua storia, senza gelosie di modello già attuato con successo con le due serie mestiere, senza nascondimenti, senza prelazioni ed del “Triangolo della Nurra”; esclusioni. 4. Ricostruzione integrale informatizzata del- Due fatti lo provano: l’immediata edizione dei l’intera struttura (non più, come finora, il solo pen- risultati degli scavi del 1996 (ultima campagna, talobato: Lo Schiavo 1993), per tentare di ridarle le IX) in una Guida Breve pubblicata nello stesso sue vere proporzioni originarie, ai fini di una mi- anno, e la convenzione firmata fra la Soprintenden- gliore conoscenza dell’architettura del monumento za e la Prof.ssa Ruìz-Galvez. e per un migliore orientamento delle prossime Il Nuraghe Arrubiu di Orroli, portato alla luce campagne di scavo; con tutta la cura e l’amore che si può dedicare ad 5. Esecuzione di plastici dell’intero monumen- un figlio prediletto, è ora offerto alla conoscenza to, da collocare nei Centri Didattici sia sul posto ed all’ammirazione di tutti, anzitutto degli stessi che ad Orroli, apribili in modo da far apprezzare le cittadini, poi degli isolani, poi di tutti coloro che caratteristiche dell’interno; affrontano un lungo viaggio (che è lungo anche se 6. Realizzazione di un software che permetta si tratta di partire dalla Gallura o dalla Nurra) per l’acquisizione fotogrammetrica scannerizzata e la visitarlo. ricollocazione in posto dei mensoloni, che sostene- Ed è magnifico a vedersi ed interessante a visi- vano i terrazzi e le sovrastrutture sui bastioni e sulle tarsi già così com’è, anche solo tenendolo bene torri del pentalobato e sulla torre centrale, in modo com’è tenuto, con un Centro Servizi attrezzato, da permettere la ripresa degli scavi e la loro condu- con l’acqua che mantiene in vita le piantine salva- zione veloce, senza rinunciare a nessuno dei dati te dalle pecore, con la strepitosa illuminazione che stratigrafici che ci sono stati tramandati, sigillati interpreta artisticamente le possenti strutture, in- dal crollo; grandendole e proiettandole nel cielo stellato: nelle 7. Applicazione alla situazione del nuraghe Arru- notti di plenilunio estivo, anche solo bagnato dai biu di un software specializzato nello studio delle raggi della luna, è una vista da rendere poeti! associazioni e nella ricostruzione del matrix di Ha- rris, da usare nei prossimi scavi. E’ già in programma il consolidamento del primo 5. Il presente in divenire (“in progress”) piano della Torre Centrale, dove il crollo ha lascia- to a nudo e pericolosamente a rischio di scivolamen- Proprio ora, mentre vi parlo, è in esecuzione un to il riempimento interno del pavimento della came- progetto di restauro e di studio di tutto il materiale ra, con il resto di lastricato ancora rimasto in situ. Anejos de Complutum, 2005, Vol. 10: 197-202 200 Il Nuraghe Arrubiu di Orroli: Passato, presente, futuro Fulvia Lo Schiavo

E’ già in progetto il Centro Didattico, albergato averli riprodotti e ricollocati dentro il nuraghe, per in una “pinnetta” fornita di tutti i servizi e situata rendere comprensibili, anche attraverso l’integra- ai margini del recinto ma raggiungibile in autovet- zione fra le strutture e i manufatti la funzione dei tura, dedicato agli anziani e ai portatori di handicap, vani interni ed esterni del monumento, nelle varie cioè a tutti coloro che non possano effettuare una epoche. visita del monumento, ma che potranno ugualmen- E’ quello che si è già fatto, ricostruendo i due te visitarlo attraverso plastici, filmati, CDROM, Laboratori Enologici entro la recinzione del com- illustrazioni e posters, e quanto altro la moderna plesso, in vista del punto preciso dal quale sono tecnologia metta a nostra disposizione. stati rimossi. Il Centro Didattico del nuraghe Arrubiu sarà ges- E’ quello che si è già fatto, lasciando in vista, tito –caso unico, che io sappia– da una società ges- nella Torre Centrale, i vari livelli di roccia, vespaio, tita da portatori di handicap, che già ora produce primo battuto pavimentale, secondo battuto pavi- piccoli eleganti contenitori di ceramica, riempiti di mentale con il vaso di offerta, seppellito al centro spezie e di miele, che vengono venduti nel Centro della camera, nel momento nel quale si decise un Servizi e che sono molto apprezzati dal pubblico. cambio di destinazione d’uso del vano. Frattanto è in corso di svolgimento il Progetto E’ quello che si è già fatto, nella Torre C, par- Pranemuru, quello iniziato nel 1990 con un siste- zialmente scavata, e nella Torre E, dove è stata las- matico censimento territoriale con rilevamento delle ciata in vista l’utilizzazione più recente. strutture archeologiche e studio geologico comples- L’ultima cosa al mondo che si vorrebbe è svuo- sivo (Archeosystem: 1990a, 1990b) e per il quale tare, anche con tutti i crismi della scienza (che, co- Marisa Ruìz-Galvez è approdata in Sardegna con i me tutte le scienze ha delle limitazioni nelle tecno- suoi collaboratori, ed ha già indagato la situazione logie dell’oggi), per lasciare un guscio vuoto, pur paleoambientale dei monumenti adiacenti al nura- se bellissimo, andando poi a rimirarne le interiora ghe Arrubiu, primo fra tutti il villaggio di Su Putzu, dentro un recipiente di pietra e cristallo. che l’Amministrazione Comunale ha acquisito ed Quello che si è fatto è piccola cosa, davanti a ora intende inserire nell’itinerario archeologico quello che c’è ancora da fare. che dal nuraghe va ad estendersi sull’altopiano di Pranemuru. Ad esempio io suggerirei: In paese fervono i lavori: l’edificio ex Munici- 1. Aprire un sito WEB del nuraghe, nel quale ri- pio destinato ad ospitare équipes di studiosi è stato versare per intero tutte le opere scientifiche e di- restaurato, l’edificio destinato alla “Casa del Nu- vulgative già pubblicate e tutte le altre, man mano raghe Arrubiu” è stato restaurato, e il progetto di che verranno pubblicate. allestimento è fra le priorità dell’Amministrazione 2. Proseguire la ricostruzione dei manufatti ed il Comunale. loro ricollocamento in situ: ad esempio, ricostruire, anche solo per una sezione, il tetto di tegole e coppi che copriva la Capanna delle Riunioni in età 6. Il futuro Vandalica. 3. Portare avanti, in continuo contatto fra i tec- Quale futuro per il nuraghe Arrubiu? Siamo qui nici e gli archeologi, la ricostruzione degli alzati, per parlarne, per esprimere le nostre idee e i nostri anche se solo per qualche parte, fondandosi sui dati propositi, per concordare una linea o forse più li- di scavo, sui quali sono pure basate le ricostruzio- nee di azione, e siamo qui per prendere degli impe- ni computerizzate, e cercando –per quanto compa- gni e poi mantenerli. tibile con le attuali norme sulla sicurezza e con una La natura eccezionale del nuraghe Arrubiu gli perfetta conservazione del monumento– di rendere ha meritato un futuro eccezionale, quello di diveni- agibile qualche parte del primo piano del bastione re Museo di sé stesso, lo scrigno, la vetrina dei ma- pentalobato. nufatti che costituiscono la sua storia. 4. Proseguire le ricerche scientifiche ed i lavori Almeno una volta, questa volta, non estraiamo i di esecuzione dell’itinerario archeologico di Prane- manufatti dalla terra e non portiamoli via, in paese, muru, secondo un piano tanto caro a Marco Pisano, in un edificio di secoli e secoli successivo, pur nella a me ed a Mario Sanges, al quale lavorammo anni migliore delle esposizioni, o almeno non prima di fa e che forse ora potrà trovare attuazione. 201 Anejos de Complutum, 2005, Vol. 10: 197-202 Fulvia Lo Schiavo Il Nuraghe Arrubiu di Orroli: Passato, presente, futuro

Si trattava -con straordinario precorrimento dei monumento e per l’enorme estensione del nostro tempi- di turismo rurale, cioè di collegare i vari itinerario, ed anche per i collegamenti internazio- monumenti delle varie epoche con itinerari ideali, nali che già esistono e che si fortificheranno in fu- scelti cronologicamente (la preistoria, l’Età Nura- turo. gica, l’Età Romana, l’Età Bizantina), appoggiati Il Laboratorio deve diventare palestra e centro materialmente ai sentieri già esistenti, mediante di addestramento per chiunque abbia a che fare con l’utilizzo dei manufatti rurali, che così verrebbero il nuraghe e con i suoi materiali, una sorta di cen- recuperati e restaurati, e fondati anche sul tessuto tro di formazione permanente, dove devono svol- connettivo umano della gente del posto, che sareb- gersi stages diretti ai giovani, tenuti dagli archeo- be anch’essa recuperata e –particolarmente i gio- logi e dai tecnici che il monumento conoscono e vani– attivata alla gestione di questa nuova risorsa: continuano e continueranno a studiare e ad amare. fornire cibo e bevanda ai visitatori, accompagnare Inviterei pertanto il Sindaco di Orroli, la Soprin- e vigilare sui percorsi, suggerire ed indicare attivi- tendenza e la Prof.ssa Marisa in qualità di coordi- tà alternative: il lago, la diga, il bird watching, i sa- natrice del Progetto Pranemuru, ad incontrarsi, per fari fotografici, eccetera. tramite mio, con i responsabili dello Sportello Me- In questo piano era previsto il recupero e l’atti- diterraneo del CNR, presso la sede di Napoli, per vazione della Casa Cantoniera al bivio di per esplorare tutte le vie, anche finanziarie, per attiva- l’ubicazione di un Centro di Informazione e di re queste iniziative. Orientamento Turistico, all’esterno e all’inizio del Il mio futuro -se mi è permessa una notazione percorso da Nord, mentre il Centro di Informazio- personale- è legato al nuraghe Arrubiu ma, ambi- ne e di Orientamento Turistico all’inizio del per- ziosamente, non voglio solo scavarlo, voglio farlo corso da Ovest, da , e da Sud, da rivivere, voglio che lo scavo sia come assaporare a e dall’Ogliastra, sarebbe stato situato piccoli bocconi un cibo squisito, che irrobustisca il ad Orroli, in uno degli edifici appena restaurati. corpo e consoli lo spirito, e che non sia quello che spesso è lo scavo, una orrenda violenza che strap- pa il vestito del tempo dalle strutture, per lasciarle 7. Il laboratorio della conoscenza e nude, tristi, incomprese ed incomprensibili. della memoria Voglio molto di più, voglio che lo scavo sia un fatto creativo e che produca lavoro, interesse, sto- Il Laboratorio della Conoscenza e della Memo- ria e vita, e finchè avrò vita non mi accontenterò di ria, che è già in funzione, deve diventare un model- meno: a piccoli passi, ma senza rinunciare a nien- lo nel suo genere, come già a , ma te, verso l’avvenire più luminoso della scienza ar- molto di più, per le ciclopiche dimensioni del nostro cheologica e del progresso della collettività.

NOTA DEL EDITOR

* Texto enviado a las Jornadas de arqueologia, turismo y desarrollo rural celebrado en Madrid en Junio de 2001.

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