n. 242 23 settembre 2013

GP SINGA PORE Il Circus è (quasi) nelle mani di Vettel e della Red Bull che ormai vedono il poker iridato. Ma a Singapore Seb è stato fischiato sotto il podio proprio come a Monza: è ora di cambiare? FORMULAuno Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 L’editoriale F.3 ITALIA QUESTA SCONOSCIUTA

Direttore responsabile: Non se ne parla più. I progetti di “restauro” sono rimasti Massimo Costa nel cassetto. La F.3 Italia sembra divenire roba di archi- ([email protected]) vio. Ne parliamo perché recentemente qualcuno, dal- Redazione: l’estero, ci ha chiesto: ma torna il prossimo anno la Stefano Semeraro vostra F.3? Non abbiamo saputo rispondere. Ultima- Marco Minghetti mente in casa CSAI e dintorni si pensa soltanto alla F.4, benché non sembra esserci il materiale per creare una Collaborano: categoria del genere, ovvero i piloti quindicenni dispo- Carlo Baffi sti a scendere in campo. Ma da nessuna parte si fa cenno Antonio Caruccio a un ritorno della F.3, che pure sarebbe importante ora Marco Cortesi Alfredo Filippone come allenamento per il FIA F.3 European Champion- Dario Lucchese ship. I primi a tapparsi le orecchie sono i team, che non Claudio Pilia vogliono sentir neanche nominare coloro che hanno Guido Rancati distrutto la F.3 italiana. Certo, le condizioni sono estre- Dario Sala Filippo Zanier me anche per gli altri Paesi. In Gran Bretagna, con un moto d’orgoglio, pur di non farlo sparire, hanno orga- Tecnica: nizzato un mini campionato con poche monoposto e Paolo D’Alessio stanno lavorando sodo per rianimarlo in vista del 2014. In Germania la F.3 nazionale è una certezza e il prossi- Produzione: Marco Marelli mo anno dovremmo vedere una tappa di questa cate- goria in Italia. Una buona occasione, per i papaveri romani, per studiare come si organizza un campionato © Tutti gli articoli e le immagini Fotografie: di F.3. Sempre che interessi abbassarsi a prendere contenuti nel Magazine Italiaracing Photo4 sono da intendersi appunti. Gli spagnoli la loro F.3 continuano a portarla a riproduzione riservata Actualfoto ai sensi dell'Art. 7 R.D. Photo Pellegrini in giro per l’Europa e quest’anno avevano anche trenta 18 maggio 1942 n.1369 MorAle macchine, una più, una meno. Potremmo consolarci con la Francia, che nonostante sia la patria di Renault Realizzazione: e Michelin, il campionato di F.3 non lo organizzano da Inpagina srl secoli, anzi, sono proprio senza gare per monoposto, a Via Giambologna, 2 parte la formulina Academy a monogestione. Ma è 40138 Bologna meglio non guardare a chi l’erba del giardino non sa far- Tel. 051 6013841 la crescere, ne abbiamo già abbastanza in casa di questi Fax 051 5880321 personaggi... Dunque, la domanda che ci hanno rivolto [email protected] la giriamo a chi di dovere: quanto torna la F.3 Italia? 2 Il graffio di Baffi FORMULA 1 GP SINGAPORE VETT CHE MALE FANN

4 Il tri-campeon ha dominato come forse non aveva mai fatto prima, vincendo per la terza volta di fila a Singapore, nella gara più dura del calendario e mettendo una seria ipoteca sul suo quarto mondiale. Ma sul podio, fra Alonso e Raikkonen, è stato contestato dal pubblico come già gli era accaduto a Monza. Un accoglienza ingiusta, che però svela i meccanismi del tifo nel Circus TEL NO QUEI FISCHI

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Stefano Semeraro

Lui avanti, e tutti gli altri indietro. Lui capa- ce di dominare pole (anche azzardando in qualifica) e gara, e gli altri in grado solo di scannarsi per vincere la volatona del grup- po. Lui in testa alla classifica e pronto già a mettere le mani sulla quarta coppa del mondo consecutiva, e gli altri già con la testa alla prossima stagione. Lui sul gradino più alto del podio, e tanti altri sotto – i tifosi, i fan, gli appassionati che ieri hanno assistito al GP di Singapore – che lo fischiano impietosamente. E ingiu- stamente. Una delle vittorie più impressio- nanti di Sebastian Vettel, la numero 33 del- la sua fulminante carriera di 26enne fuori- classe della Formula 1, è finita con un retro- gusto amaro. Con i fischi e i buuu che lo hanno bagnato sul podio dove invece sia Fernando Alonso sia Kimi Raikkonen sono stati accolti da boati di gioia. La futura cop- pia ferrarista perde, ma conquista, Seba- stian il dominatore stravince, ma non rie- sce a farsi amare. E’ lui il padrone del cam- pionato, il “dominus” di tutta la F.1. Eppure molti lo guardano con diffidenza, addirit- tura con antipatia. Un paradosso fino a un certo punto, se il punto di vista è quello dei tifosi, il popolo delle corse che è abituato a dare retta soprattutto alle emozioni, nel bene e nel male. Era già successo a Monza, e allora era stato facile dare la colpa alla scarsa educazione sportiva italica, al tifo becero che troppo spesso da noi (do you remenber, Riccardo Patrese?) si sostituisce alla passione. Il bis di Singapore è altrettanto condannabile, e ribadisce che - purtroppo – tutto il mondo è Paese, che non siamo solo noi italiani ad essere a volte offuscati dal troppo amore per la Rossa. Anzi, l’italianissimo Stefano Domenicali è stato molto bravo, anche se in quel momento una sana rabbia agonistica gli ruggiva sicuramente dentro, a ricono- scere con sportività i meriti di Vettel e della Red Bull. Che sono innegabili, e che nella gara di Singapore hanno preso forma in maniera impressionante. C’è stato un rità della squadra di Mateschitz, che da bello essere fischiati, e mi rendo conto di momento in cui Vettel aveva già scavato il quattro anni ha imposto il suo verbo al Cir- non aver contribuito a rendere la gara mol- solco con la “truppa” alle sue spalle eppure cus. E forse troppo freddo, poco capace di to eccitante. Ma in giornate come queste ad ogni giro rifilava due secondi agli inse- entusiasmare, un campione pure straordi- non mi importa più di tanto. Se mi fischia- guitori più vicini. «Ma cosa vuol dire che nario come Vettel. «La Ferrari ha una gran- no così significa che sto facendo un buon devo spingere di più?...», urlava quasi de tradizione e un grande seguito in F.1 – lavoro. Ed è merito anche del team, succes- disperato Rosberg nella radio al suo box, ha provato a spiegare Seb dopo la gara, si del genere non nascono così, per caso. So mentre dal muretto di Vettel arrivavano amareggiato anche lui per l’accoglienza del quanto sono stremati i miei meccanici e i raccomandazioni alla calma, incitamenti a pubblico – se ci avete fatto caso sotto il miei ingegneri quando lasciano il circuito». risparmiare macchina e gomme. Eppure. podio il colore dominante era il rosso, Vettel ha ragionissima, e anche se l’idea che Il popolo di Singapore, un popolo in fondo anche se ultimamente il blu sta crescendo a fischiarlo sia stata una clacque ferrarista cosmopolita, arrivato in Asia anche da tan- sempre più. La Ferrari ha vinto più di tutti, che viaggia di GP in GP («sono ricchi e sem- te parti diverse del mondo, evidentemente e i suoi tifosi sono molto emotivi, non ama- pre gli stessi in molti circuiti») è un filo esa- non si è divertito. Troppo netta la superio- no quando è qualcun altro a vincere. Non è gerata, ha ragione a tirare dritto per la sua

6 L’unico momento di difficoltà di Vettel a Singapore con Rosberg che lo insidia alla partenza. Poi per il tedesco sarà la solita domenica di relax

strada. Se le altre scuderie da quattro anni circolare anche dai suoi colleghi, rafforzata me. Un po’ quello che accadeva a Michael non riescono a scalzare l’egemonia degli dalle recriminazioni del suo compagno Schumacher prima che approdasse a Mara- uomini in blu, la colpa non è certo di Hor- Mark Webber, che specie negli ultimi due nello. Per questo, su quel podio, in mezzo ner, Newey e compagnia, anzi. Sono le altre anni alla Red Bull ha vissuto da separato in alla Ferrari di ieri, di oggi e di domani, forse squadre, Ferrari in testa, a doversi rimboc- casa, convinto che “tutte capitino sempre a Vettel si è definitivamente convinto che care le maniche. Diverso è il discorso che me”. E non per caso, evidentemente. Un anche il suo futuro – come tanti suggerisco- riguarda Vettel. Per molti i suoi meriti indi- tarlo che inizia a rodere un po’ troppo no da tempo – dovrà passare per la Ferrari. viduali sbiadiscono o addirittura scompa- anche dentro a Vettel. Il più precoce dei Per ragioni che sfuggono alla logica, alla iono davanti a quelli de i un progettista campioni di F.1, che ancora ragazzino è razionalità, e che vanno a toccare regioni geniale come Newey e del team. «Vince solo ormai sulle tracce di Ayrton Senna (gli più profonde. Per dimostrare di saper vin- perché ha la macchina più veloce di tutti», mancano otto vittorie), che sta per superare cere anche con una scuderia diversa dalla è la critica che ormai tutti gli muovono. Cri- indoli come Jackie Stewart. Ma che non rie- corazzata Red Bull. E per conquistare il tica facile, sicuramente ingiusta, alimenta- sce a trascinare le folle, a farsi amare, a farsi cuore della F.1, che – giusto o meno che sia ta negli anni dai mugugni e dai veleni fatti accettare come fuoriclasse senza se e senza – rimane sempre e soprattutto rosso.

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Lo strapotere Red Bull ha fatto cadere le ultime illusioni, a meno di ripetuti e improbabili colpi di fortuna anche quest’anno il mondiale non arriverà a Maranello. Alonso più di così non poteva fare, la Ferrari probabilmente sì. Il prossimo sogno si chiama 2014 TRAMONTO 8 O ROSSO 9 FORMULA 1 GP SINGAPORE

Stefano Semeraro si potrebbe rompere quella di Sebastian, e noi gione in poi ha perso smalto e fibra, e che pro- dobbiamo essere lì pronti per ogni evenien- prio per mettere fine alla serie nera da setti- Non c’è più niente (o quasi) da fare. E’ stato za», prova a consolarsi Stefano Domenicali, mane, mesi ormai, è impegnata nel “merca- bello sognare. Anzi: illudersi. Dopo i primi ma è chiaro che ormai non ci crede neppure to” piloti e in quello dei tecnici per provare a Gran Premi della stagione che lasciavano lui. riconquistare il primato da troppo tempo intravedere la fine del tunnel, all’uscita delle «E’ vero – annuisce Nando – e il nostro dove- smarrito. arcinota galleria del vento (che non funzio- re è di provarci fino alla fine, ma siamo rea- Dal prossimo GP, sfighe altrui a parte, si na). «Era iniziata così bene in Australia, poi listi: per il mondiale servirebbe troppa fortu- comincerà a correre verso il mondiale del avevamo vinto in Cina, e in Spagna», si è na. Sebastian dovrebbe rompere in Corea, 2014. Lo ha ammesso persino Domenicali immalinconito così Fernando Alonso, che poi in Cina, in India, ad Abu Dhabi… Noi più («al 99 per cento la squadra sarà concentrata dopo aver fatto di tutto, e forse di più a Sin- di così non possiamo fare, sapevo che parten- sulla prossima stagione»), lo predica Alonso, gapore – partenza fulminante con quattro za e strategia erano le chiavi della gara, e tutto che peraltro alla vigilia ha reso noto i colloqui posizioni quattro recuperate in un amen, è andato bene: io ho azzeccato lo start, il team impostati con il team per concludere la car- rincorsa forsennata, strategia perfetta, pit- il momento per farmi rientrare per il cambio riera a Maranello. Questo mondiale in Rosso, stop impeccabili – ha definitivamente gomme. Dovevamo rischiare, lo abbiamo fat- si è detto Fernando, s’ha da vincere. «E nel ammainato la bandiera dell’ottimismo. Del to. Fino ad ora è stata una stagione perfetta, 2014 si ripartirà da zero, con nuovi regola- “dobbiamo crederci” a tutti i costi. Le quali- senza errori (mah, non esattamente, ndr), noi menti – ha aggiunto l’hombre delle Asturie – fiche tristi di sabato, i nuovi pezzi che come di più non possiamo fare, purtroppo non una occasione che non possiamo farci sfug- sempre non funzionano mai, e poi la gara basta. Nello sport vince il migliore, e noi al gire di colmare il distacco che c’è nei confron- hanno cancellato l’ottimismo di facciata dalle momento non lo siamo». Lo spagnolo si è ti della Red Bull». E un mantra che si ripete, facce dei ferraristi. Sebastian Vettel e la sua consolato con un podio «che vale una vitto- e che un po’ scoraggia. Fernando con il podio Red Bull in Asia hanno preso a schiaffoni tut- ria», con l’affetto che gli hanno dimostrato i di ieri ha ottenuto il suo 36° secondo posto in ti, il mondiale è andato. Solo l’aritmetica non fan, ovvio che il magone rimane. I rimpianti carriera, su 211 GP disputati, meglio di Alain condanna la Ferrari e Alonso, che ormai ha adesso si chiamano Pirelli («quando sono Prost e peggio solo di Michael Schumacher 60 punti di distacco da un avversario che cambiate le gomme noi abbiamo salutato il (43) che però qualche soddisfazione in più invece di rallentare continua ad aumentare il mondiale»), ma recriminare serve a poco, e onestamente se l’è presa. Di arrivare secondi, vantaggio. A Marina Bay, è vero, una Red Bull non fa bene neppure all’immagine della scu- a Maranello, ormai dovrebbero essersi stan- si è rotta: quella sbagliata. «La prossima volta deria più amata del mondo. Che da metà sta- cati. Tutti, non solo Fernando.

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12 WEBBER E ALONSO UNA FOLLIA D’ALTRI TEMPI Un gesto di cortesia che si è rivelato troppo rischioso, quello del ferrarista che ha dato un passaggio all’australiano, è stato giustamente penalizzato dai commissari sportivi. Better safe than sorry…

Stefano Semeraro visto che su un tracciato privo o quasi di comportato come Fernando». I commis- via di fuga ha rischiato di innescare un sari di gara, invece, non hanno gradito Sembrava tornata l’epoca dei piloti gen- incidente prima con Lewis Hamilton, poi affatto, e stavolta bisogna aggiungere a tiluomini: Fernando Alonso che si carica con Nico Rosberg. «Stavo completando il ragione. Dopo la bravata i due sono stati in spalla Mark Webber rimasto a piedi mio giro di rientro ai box – ha dichiarato convocati in direzione gara e richiamati. (quasi arrostito fra l’altro) e gli dà uno Lewis – quando mi sono ritrovato davan- Per Mark l’indisciplinato si è trattato del- strappo fino ai box. Come Ayrton Senna ti Alonso fermo, ed è stato uno shock. la terza ramanzina, ed è così scattata la con Nigel Mansell in una leggendaria Sono riuscito ad aggirarlo alla destra, ma sanzione, dieci posti di penalizzazione istantea di vent’anni fa (ventidue per la se Webber avesse attraversato in quel sulla griglia in Corea fra quindici giorni. precisione, a Silverstone nel 1991), come momento la pista per salire sulla sua Webber a quanto pare si è infuriato per Gilles Villeneuve, Niki Lauda, James macchina avrei rischiato di investirlo. Per la decisione, molti hanno giudicato la Hunt. Invece, scartabellando sui video fortuna non è successo nulla». penalità troppo severa. Il mestiere degli nel web il giorno dopo, si scopre che la Passato lo shock, l’inglese ha comunque steward non è però di compiacere il pub- manovra cavalleresca del ferrarista in aggiunto che «si è trattato di un bel gesto blico, ma di far rispettare le regole e bada- realtà è stata una mossa molto azzardata, da parte di Fernando, una cosa che piace re alla sicurezza. Better safe than sorry, compiuta su istigazione dell’australiano ai fan e che dovrebbe essere consentita, meglio salvi prima che dispiaciuti poi, – che si è quasi buttato in mezzo alla pista quando non diventa pericolosa. E’ stato come dicono gli inglesi. Stavolta quel agitando il braccio come un autostoppi- come ai tempi di Ayrton e Nigel, e se fosse gesto di cortesia era davvero troppo vici- sta – e potenzialmente pericolosissima, capitato a me probabilmente mi sarei no ad un colpo di follia.

13 FORMULA 1 GP SINGAPORE IL DOMANI

14 RAIKKONEN È GIÀ COMINCIATO Nonostante il mal di schiena che lo ha rallentato il sabato, Kimi ha firmato l’ennesima gara da fenomeno, rimontando dieci posizioni e concedendosi un sorpasso da antologia a Button nel finale. E convincendo Maranello che sceglierlo per il 2014 è stata una decisione azzeccata

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Stefano Semeraro gando al 54° giro Jenson Button e la McLa- visto che uno dei due era Kimi) fra Fernan- ren con una manovra che ha fatto venire do Alonso e il suo futuro compagno di squa- Il futuro è adesso. Se non per il resto della l’acquolina in bocca ai tifosi della Rossa. dra, con l’asturiano che voltava ostentata- Ferrari, almeno per Kimi Raikkonen, l’uo- «Ma davvero è stato un sorpasso così bello? mente le spalle a Seb, come un assaggio del- mo del domani per Maranello che ha Se lo dite voi, a me è sembrato normale, l’intesa che dovrà arrivare. Forse, chissà. Di festeggiato il suo primo podio dopo l’an- quando si ha la macchina più veloce è nor- certo quel podio zeppo della Ferrari di ieri, nuncio dell’addio alla Lotus. Qualifiche male…». Chissà se era una frecciatina a di oggi e di domani, per ora perdente, ma deludenti, anche per un mal di schiena Sebastian Vettel, il grande amico di bisboc- già coalizzata contro Vettel, ha riempito di rimediato con un mezzo colpo della strega ce, da domani – anzi, già da oggi – trasfor- speranza chi oggi vede il dominio Red Bull nelle libere (cordolo preso con violenza), matosi in Grande Nemico. Nella saletta, come il trionfo di un Invasore. gara da campione. E un sorpasso da fuori- prima della premiazione, c’è chi ha visto il Kimi l’ha ammesso candidamente, che dal- classe, “por fuera”, all’esterno, circumnavi- dialogo serrato (insomma, si fa per dire la Lotus se ne è andato soprattutto per i sol-

16 di (che non arrivavano più), a Maranello delle supersoft, ma nuove, al 25esimo è è stato fermato da un però gli hanno già assegnato un bel pezzo passato alle medium. Quinto, poi quarto, problema di pressione dell’aria del motore di futuro. E la gara di Singapore ha confer- poi terzo dopo aver estratto dalle gomme quando «un secondo posto era un traguar- mato che nel 2014 quello della Rossa sarà ormai fiacche anche l’ultimo scintillio del do realistico» (parole del francese), per un autentico dream team. Partito 13esimo sorpasso a Button. «E’ stato un weekend Eric Boullier la Lotus si batterà per il podio con le gomme supersoft (usate) Kimi è difficile, quindi credo che meglio di così «per il resto della stagione, anche sui pros- sprofondato fino alla quartultima posizio- non si poteva fare», ha ammesso il finlan- simi circuiti. Senza il problema a Grosjean ne, poi è risalito a suo modo, senza badare dese. «Non sarei potuto arrivare più avanti avremmo finito la gara in terza e quarta agli spigoli della gara, anzi arrampicando- neanche con una qualifica migliore. Il mal posizione, il team ha azzeccato la strategia cisi sopra, per giunta su un tracciato dove di schiena non è stato il massimo, ma in e Kimi ha corso in maniera straordinaria- sorpassare non è esattamente la cosa più gara non ne ho risentito troppo, anche se mente forte». Proprio quello che si aspet- facile. Al decimo giro ha montato ancora non ho corso al 100 per cento». tano da Raikkonen anche a Maranello.

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Su un circuito che lasciava presagire grandi cose per la Mercedes, Rosberg, brillante in qualifica, ha colto solo un quarto posto finale mentre Hamilton, deludente il sabato, ha portato a termine una gara difficile terminata in quinta posizione I GRANDI

18 ASSENTI

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Massimo Costa capire come mai si sia ritrovato in prima scemi) del muretto box di tenere Rosberg fila a pochissimi centesimi da Vettel. Stra- e Hamilton in pista quando tutti quelli alle Se alla vigilia del GP di Singapore avessimo na sorpresa quella di Rosberg, in fondo la loro spalle rientravano ai box. Col chiaro avuto in tasca un penny, senza ombra di Mercedes lui stesso l’ha portata tre volte intento di non fermarsi più: “Sì, forse si dubbio lo avremmo puntato in una scom- davanti a tutti il sabato, aggiungetevi le poteva fare meglio”, ha detto Rosberg, “ma messa a occhi chiusi sulla pole di Lewis quattro di Hamilton e insomma, la W04 cambiando in quel momento le gomme Hamilton. Chi se non l’inglese, che aveva sul giro secco non è proprio male. Dunque, temevamo di non riuscire poi a coprire tut- segnato quattro pole consecutive, a parte il con un Rosberg pienamente riscattatosi ta la distanza fino all’arrivo. Ho poi avuto passo falso di Monza, poteva combattere dopo un periodo in cui era rimasto al buio problemi con l’ala anteriore”. Stesse parole ad armi pari con Sebastian Vettel su un cir- di Hamilton, le aspettative per la gara era- per Ross Brawn, un tipo abituato a inven- cuito cittadino che esalta le qualità di guida no piuttosto alte. Rosberg al via è stato tare, ma questa volta stranamente sulla dei piloti? E invece, Hamilton non ha avuto grandioso riuscendo a mettere il muso e difensiva. La tesi che così han fatto anche il giusto feeling con la sua W04, non si sen- qualcosa di più davanti alla Red Bull- le Red Bull vale poco, o niente, consideran- tiva sicuro per osare dove neanche le aqui- Renault del connazionale, ma è andato un do il diverso ritmo corsa che avevano le le, ed ha rimediato un mediocre quinto tantino lungo alla prima staccata e Vettel RB9. Rosberg dopo il pit-stop, mentre la crono. E’ allora salito in cattedra Nico lo ha subito infilato. Rosberg però, ha gara era in piena azione, si è ritrovato a Rosberg che, con un giro a suo dire inspie- tenuto un buon passo e il secondo posto, dover rimontare, così come Hamilton. Tra gabile, a momenti non realizzava la pole: davanti a Fernando Alonso, lo reggeva sen- bei sorpassi e qualche rischio, alla fine “Forse si è abbassata la temperatura del- za particolari patemi. Poi, è entrata la safe- hanno concluso al quarto e quinto posto, l’asfalto”, ha detto il tedesco cercando di ty-car al 23° giro e quella decisione (geni o ma con tanto rammarico.

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DI MEGL

22 Button e Perez non si sono mai tirati indietro disputando una gara tutta all’attacco e affrontando vari duelli, ma alla fine hanno racimolato un settimo e un ottavo posto. La MP4/28 accusa una cronica mancanza di velocità e attendendo la fine di questa stagione disastrosa, Whitmarsh e Dennis hanno iniziato a lanciare messaggi verso Alonso McLAREN IO NON SI PUÒ

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Massimo Costa cile, nel quale hanno combattuto aspra- non è stato fortunato con la chiamata in mente con rivali al volante di monoposto pista della safety-car per l’incidente di Di più quest’anno proprio non si può, ma più veloci e competitive. A un certo pun- Daniel Ricciardo. I due piloti McLaren fa comunque una certa impressione to, pareva che Button riuscisse a portare hanno poi dichiarato in concerto che di (positiva) vedere l’impegno che tutti ci a termine un’impresa che nel 2013 ancora più non si poteva ottenere e c’è proprio da mettono per racimolare qualche punto. manca, conquistare il podio. Ma non ce credergli. A Woking aspettano il 2014 con Non stiamo parlando della Sauber o della l’ha fatta e via via ha perso inesorabil- ansia, ancora con maggiore emozione il Force India, ma della McLaren divenuta mente posizioni. Nobile decaduta, si dice 2015 quando inizierà la partnership la quinta forza del mondiale. Che detta e per ora è proprio così. La MP4/28 verrà motoristica con la Honda. Il team princi- così potrebbe sembrare qualcosa di infilata con vergogna nel museo della pal a Singapore ha già iniziato a fare tat- importante, in realtà è un declassamento McLaren, magari coperta da un telone tica, imitato da Ron Dennis, i quali che fa arrossire Martin Whitmarsh e com- per non mischiarla con le altre perle vere entrambi hanno aperto la porta, o il por- pagnia. A Singapore però, Jenson Button sfornate da Woking. Button ha concluso tone, a un ritorno di Fernando Alonso e Sergio Perez hanno concluso in zona settimo accusando nel finale una man- proprio per l’anno che segnerà il ritorno punti al termine di un Gran Premio diffi- canza di velocità mentre Perez, ottavo, del marchio giapponese.

Sergio Perez

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FORMULA 1 GP SINGAPORE SAUBER TANTA FATICA PER POCO

Alla fine possiamo esser contenti dei due punti, non mi aspettavo molto di più: non può andare sempre come a Monza. Mi sono ritrovato“ a duellare con Perez e alla fine ho dovuto restituirgli una posizione, anche se non ero d’accordo: c’era una Williams di mezzo, Sergio era all’interno e io ho dovuto lasciargli spazio e mi sono ritrovato sul cordolo, comunque ero davanti a lui prima e dopo la curva. Alla fine è stata una lotta per la sopravvivenza, tutti eravano con le gomme finite e abbiamo badato solo a restare in pista NICO HULKENBERG ” 26 Mi aspettavo qualcosa di più. All’inizio il ritmo non era buono, ho dovuto lottare con la mia macchina e forse ho esagerato, per“ colpa del sovrasterzo ho consumato troppo le gomme. E’ stata una delle gare più dure della mia carriera, e anche la strategia non è stata ideale. Ma pazienza, guardo avanti ESTEBAN GUTIERREZ ”

27 FORMULA 1 GP SINGAPORE FORCE INDIA UN PUNTO, E A CAPO

E’ stata una gara estenuante, averne ricavato un punto è una piccola ricompensa per il team. Negli ultimi giri ho raggiunto un trenino“ con Perez, Button e Hulkenberg, speravo di passarne almeno uno, ma mi sono ritrovato senza gomme, mi sembrava di stare sul ghiaccio. Alla fine sono stato contento di aver preso quel punto ADRIAN SUTIL ”

28 Che peccato non aver ricavato niente da una gara che si era messa bene. Avevamo gestito bene le gomme, in gara siamo andati forte“ anche dopo la safety car. Poi ho avuto un incidente alla curva sette, non so neanche bene cosa è successo, la macchina è andata lunga da sola. Il team sta cercando di capirci qualcosa PAUL DI RESTA ”

29 FORMULA 1 GP SINGAPORE TORO ROSSO AFFANNO ED ERRORI

L’incidente è stato un mio errore, cercavo di recuperare. In partenza era come se non si muovesse, è stato frustrante perdere tante“ posizioni, dalla nona alla quattordicesima. Nel secondo stint, via radio mi hanno detto che il ritmo era giusto e di continuare a spingere, ma ho esagerato. E’ capitato in una curva delicata, senza tanta via di fuga, ho frenato troppo e si sono bloccate le gomme. Non è un errore che faccio di solito, mi servirà di lezione DANIEL RICCIARDO

30 ” La partenza non è stata il massimo, e per provare a compensare siamo passati da una strategia a due soste ad una a tre, ma “mi sono trovato con le gomme finite e con problemi di surriscaldamento. E’ stata una gara molto lunga, non ho dovuto combattere con nessuno, ma badare solo a tenere la macchina lontano dalle barriere JEAN-ERIC VERGNE ”

31 FORMULA 1 GP SINGAPORE WILLIAMS UN PIENO DI PROBLEMI

Ho recuperato due posizioni all’inizio, poi si è trattato di continuare a spingere cercando di non usurare troppo le gomme posteriori.“ Le ho gestite bene, e alla fine sulle supersoft sono riuscito ad andare forte: ci sono mancati i punti, ma spero andrà meglio la prossima volta

32 Una delle gare più difficili di tutto l’anno. Già all’inizio ho avuto problemi con la frizione e ho perso alcune posizioni, poi dopo“ la safety-car alcuni detriti hanno danneggiato l‘ala anteriore, rendendo la macchina difficile da guidare. Per questo non siamo riusciti ad ottenere di più VALTTERI BOTTAS ”

33 FORMULA 1 GP SINGAPORE CATERHAM IN LOTTA CON LE WILLIAMS

Sono partito bene, ma ho dovuto scansarmi per evitare Bianchi, con il risultato che sono rimasto bloccato a lungo“ dietri di lui. Appena prima della sosta l’ho passato e ho preso un po’ di vantaggio, quando è arrivata la safety-car sono rientrato in anticipo. Quando Giedo è rientrato abbiamo deciso di passare a una strategia a due stop, ma le gomme sono finite e ho dovuto fermarmi ancora. Con le supersoft andavo veloce, ma ormai era tardi per passare chiunque CHARLES PIC 34 ” Dopo una brutta partenza ho passato Charles, Bianchi e Bottas e alla fine del primo giro ero dietro a Sutil. La macchina era perfetta“ con le supersoft, poi sono passato alle medie e contro Bottas che nel frattempo aveva montato le supersoft non c’era gara. Dopo la safety l’ho ripassato, ma la benzina era quasi finita e ho dovuto arrendermi, così mi sono concentrato su Charles e l’ho passato nel finale. Lottare con le Williams così a lungo non è stato male GIEDO VAN DER GARDE ”

35 FORMULA 1 GP SINGAPORE MARUSSIA IN DUE AL TRAGUARDO

La prima metà della gara non è andata bene, mi sono dovuto fermare per problemi al cambio che per fortuna sono scomparsi“ con la sostituzione del volante. Così mi sono ritrovato molto indietro, a correre quasi da solo e a beccarmi più bandiere blu del solito, ma la safety car mi ha aiutato a sdoppiarmi. Nel tentativo di passare il mio compagno ho rovinato le gomme e ho dovuto fare una sosta in più

36 ” Era iniziata male per colpa del bilanciamento, che poi per fortuna è migliorato. Abbiamo portato due macchine al traguardo, che“ ci consente di restare decimi in classifica. Gestire le gomme e insieme lottare con le Caterham non è stato facile, ma mi sono divertito a correre per la prima volta in notturna MAX CHILTON ”

37 FORMULA 1 SERGEY SIROTKIN

38 Il pilota russo della World Series Renault pur non avendo ancora la certezza che nel 2014 debutterà nella massima formula con la Sauber, si è già avvicinato alla squadra svizzera trascorrendovi l’intero weekend di Monza. E racconta a Italiaracing come sta vivendo questi giorni PRONTO AL GRANDE SALTO

39 FORMULA 1 SERGEY SIROTKIN

Filippo Zanier corso della stagione il mio talento sia emerso in più di un'occasione, ma mi sarebbe piaciu- È balzato agli onori delle cronache per l'ac- to riuscire a stare davanti con più costanza, cordo con la Sauber che, salvo sorprese, cosa che non mi è riuscita per qualche errore dovrebbe portarlo in F.1 già nel 2014, ma per di troppo e un po' di malasorte". i più attenti Sergey Sirotkin non è una sor- presa dell'ultima ora. Già vincente nel 2011 Parliamo un po' del tuo futuro in F.1. I nella F.Abarth European Series, l'anno scor- contorni sono nebulosi, ma quel che è so a soli 16 anni ha gestito con buoni risultati certo per ora è che a Monza, in occa- un doppio impegno tra l'Auto GP e la F.3 tri- sione del GP, hai passato l'intero fine colore. Nel 2013, al debutto nella F.Renault settimana con il team Sauber. Che 3.5, ha messo in mostra spesso prestazioni esperienza è stata? che hanno stupito il paddock e all'Hungaro- "Abbastanza sconvolgente per certi versi. ring ha colto il secondo podio della stagione, Ogni giorno ero in piedi alle 6.30, pronto ad quasi a dare una risposta a coloro che alla andare in pista ad assistere ai briefing tecnici, notizia del suo probabile sbarco del Circus lo e non credo di essere mai tornato in hotel pri- hanno prontamente etichettato come pilota ma delle 23. I ritmi in F.1 sono frenetici a un "con la valigia". Proprio sul tracciato magia- punto che è difficile da immaginare dal pad- ro, lo abbiamo incontrato per un faccia a fac- dock della World Series Renault, bisogna cia in cui Sirotkin ci ha parlato di questo anno provarlo per rendersene conto. Ma dico la un po' speciale, tra World Series Renault e verità, mi è stato utilissimo, dopo quel fine profumo di F.1. settimana mi sono subito sentito più forte e cosciente delle mie potenzialità". In Ungheria hai colto il secondo podio, un risultato non da poco a soli 18 anni Basta un fine settimana nel Circus per e al debutto in un contesto competitivo un effetto del genere? come la F.Renault 3.5. Qual è il bilan- "Mi rendo conto che è difficile da credere, ma cio della tua stagione fino ad ora? a paragone con quello che succede in Formu- "È stata una stagione difficile, in cui la sfor- la 1, un fine settimana in F.Renault 3.5 è quasi tuna ci ha messo spesso i bastoni tra le ruote. rilassante. In F.1 la quantità di variabili da Delle mie prestazioni sono abbastanza sod- gestire è enormemente maggiore, così come disfatto, sapevo quanto è alto il livello del la pressione e l'impegno richiesto al pilota. campionato quando ho deciso di disputarlo Vederlo in prima persona è come se mi aves- e che quindi essere subito al top non sarebbe se aperto gli occhi, permettendomi di mette- stato facile. Detto questo, credo che al di là re dei nuovi valori massimi alle scale di valore dei due podi, che certo sono importanti, nel che avevo adottato e, quindi, di ridimensio-

40 comportamento della vettura vengono ana- lizzati con un dettaglio che non avevo mai sperimentato prima. Davvero, sono uscito dal fine settimana in Italia con una compren- sione più profonda di quella che è la dinamica della monoposto. E’ per questo che dico che mi sento realmente più forte di appena qual- che settimana fa".

Quando la notizia del vostro accordo con la Sauber è diventata pubblica, non è mancato chi ha fatto in fretta a bollarti come il solito pilota con la vali- gia. Quanto ti disturba? "Dal punto di vista della fiducia in me stesso non mi scalfisce, ma in linea generale mi fa arrabbiare un bel po'. Si tratta di persone che non solo non conoscono me e il mio percorso fino ad oggi, ma che hanno anche una com- prensione davvero molto limitata di quella che è oggi la Formula 1. Dal loro punto di vista, anche uno come Alonso allora è un pilo- ta con la valigia, visto che Santander investe con la Ferrari molto più di quanto possano fare i miei sostenitori con la Sauber. E ovvia- mente tutti sappiamo che Alonso non può certo essere considerato un pilota pagante. La realtà è che oggi, arrivare in F.1 senza una qualche forma di supporto economico, è pra- ticamente impossibile, basta guardare la sto- ria recente per rendersene conto. In ogni Sirotkin controlla caso, sono pronto a sentire questi discorsi il monitor in WSR ancora a lungo. L'unico modo per metterli a tacere saranno i risultati".

Per chi, come noi, ti segue in World Series Renault da inizio stagione, è impressionante vedere come le cose siano cambiate per te dopo l'annuncio. L'attenzione è raddoppiata in termini di foto scattate, richieste di interviste, nare certe valutazioni. Vedo la differenza in gente che si accalca intorno a te nel pad- come per esempio ho gestito il fine settimana dock. Ha un effetto destabilizzante? in Ungheria, e sono decisamente più diste- "No, non direi. La mia vita non è cambiata so". granché, anche se sicuramente non posso fare a meno di notare che l'attenzione intorno Dal punto di vista tecnico avere inizia- a me è decisamente aumentata. Nonostante to a lavorare con gli ingegneri del team questo, però, non sento alcuna pressione, e a Sauber F1 ha fatto qualche differenza? dire la verità sono il primo a stupirmi di quan- "Assolutamente sì. La quantità di cose che si to mi senta rilassato. Il fatto è che in testa ho possono imparare seguendo i briefing tecnici ben chiare quali sono le mie priorità in questo durante un GP è incredibile, ho imparato più momento, e cerco di concentrarmi esclusiva- Sirotkin a Budapest nel fine settimana di Monza che in intere fasi mente su quelle. Per questo non mi lascio dove con la pioggia ha colto della mia carriera di pilota. Gli ingegneri e le distrarre da tutte queste attenzioni, positive un gran terzo posto strutture sono il top del top, e i problemi e il o negative che siano".

Ho imparato più nel fine settimana di Monza che in intere fasi della“ mia carriera di pilota SERGEY SIROTKIN ” 41 FORMULA 1 GP SINGAPORE

L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 1 - Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) - 61 giri 1.59'13"132 2 - Fernando Alonso () - 32"627 3 - Kimi Raikkonen (Lotus E21-Renault) - 43"920 4 - Nico Rosberg (Mercedes W04) - 51"155 5 - Lewis Hamilton (Mercedes W04) - 53"159 6 - Felipe Massa (Ferrari F138) - 1'03"877 7 - Jenson Button (McLaren MP4/28-Mercedes) - 1'23"354 8 - Sergio Perez (McLaren MP4/28-Mercedes) - 1'23"820 9 - Nico Hulkenberg (Sauber C32-Ferrari) - 1'24"261 10 - Adrian Sutil (Force India VJM06-Mercedes) - 1'24"668 11 - Pastor Maldonado (Williams FW35-Renault) - 1'28"749 12 - Esteban Gutierrez (Sauber C32-Ferrari) - 1'37"894 13 - Valtteri Bottas (Williams FW35-Renault) - 1'45"161 14 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1'53"512 15 - Mark Webber (Red Bull RB9-Renault) - 1 giro 16 - Giedo Van der Garde (Caterham CT03-Renault) - 1 giro 17 - Max Chilton (Marussia MR02-) - 1 giro 18 - Jules Bianchi (Marussia MR02-Cosworth) - 1 giro 19 - Charles Pic (Caterham CT03-Renault) - 1 giro

Giro più veloce: Sebastian Vettel 1'48"574

Ritirati 23° giro - Daniel Ricciardo 37° giro - Romain Grosjean 54° giro - Paul Di Resta IL RIEPILOGO DELLA STAGIONE 2013 Australia 17/03/2013 Kimi Raikkonen (Lotus E21-Renault) 58 giri in 1.30'03"225 Malesia 24/03/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 56 giri in 1.38'56"681 Cina 14/04/2013 Fernando Alonso (Ferrari F138) 56 giri in 1.36'26"945 Bahrain 21/04/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 57 giri in 1.36'00"498 Spagna 12/05/2013 Fernando Alonso (Ferrari F138) 66 giri in 1.39'16"596 Monaco 26/05/2013 Nico Rosberg (Mercedes W04) 78 giri in 2.17'52"056 Canada 9/06/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 70 giri in 1.32'09"143 Gran Bretagna 30/06/2013 Nico Rosberg (Mercedes W04) 52 giri in 1.32'59"456 Germania 7/07/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 60 giri in 1.41'14"711 Ungheria 28/07/2013 Lewis Hamilton (Mercedes W04) 70 giri in 1.42'29"445 Belgio 25/08/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 44 giri in 1.23’42”196 Italia 8/09/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 53 giri in 1.18’33”352 Singapore 22/09/2013 Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) 61 giri in 1.59'13"132

42 CLASSIFICA PILOTI 1 Sebastian Vettel RBR-Renault 247 2 Fernando Alonso Ferrari 187 3 Lewis Hamilton Mercedes 151 4 Kimi Raikkonen Lotus-Renault 149 5 Mark Webber RBR-Renault 130 6 Nico Rosberg Mercedes 116 7 Felipe Massa Ferrari 87 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 57 9 Jenson Button McLaren-Mercedes 54 10 Paul di Resta Force India-Mercedes 36 11 Adrian Sutil Force India-Mercedes 26 12 Sergio Perez McLaren-Mercedes 22 13 Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari 19 14 Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 18 15 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari 13 16 Pastor Maldonado Williams-Renault 1 17 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 0 18 Valtteri Bottas Williams-Renault 0 19 Jules Bianchi Marussia-Cosworth 0 20 Charles Pic Caterham-Renault 0 21 Giedo van der Garde Caterham-Renault 0 22 Max Chilton Marussia-Cosworth 0

CLASSIFICA COSTRUTTORI 1 Red Bull Racing-Renault 377 2 Ferrari 274 3 Mercedes 267 4 Lotus-Renault 206 5 McLaren-Mercedes 76 6 Force India-Mercedes 62 7 Toro Rosso-Ferrari 31 8 Sauber-Ferrari 19 9 Williams-Renault 1 10 Marussia-Cosworth 0 11 Caterham-Renault 0

43 SPECIALE IL CUORE NELLE CORSE - 5A PUNTATA

Ci avviciniamo alla metà del nostro viaggio nel mondo del motorsport, e questa volta il terreno da esplorare è quello che riguarda gli ingegneri: che hanno fama di essere persone terra terra e fin troppo “pratiche”, ma in realtà spesso possiedono intuizione, genialità e un grano di sanissima follia. Per diventare come Adrian Newey e Gian Paolo servono capacità e serietà, ma è necessario anche saper abbattere gli steccati fra le discipline, essere curiosi, e nutrirsi di insegnamenti che vengono anche da persone e contesti apparentemente lontani dal mondo delle gare

di Andrea Toso, con la collaborazione di Stefano Semeraro

Caro Andrea, questa volta parliamo di un il nostro animo non vive del conveniente. Ma fac- argomento che immagino ti stia molto a cuo- ciamo la storia breve….durante gli anni di Ingegne- re: gli ingegneri nel mondo delle corse. Par- ria ho incontrato la mia futura moglie, mi sono tra- tiamo dalla tua esperienza personale: come sferito a Parma e adesso lavoriamo insieme in Dal- sei arrivato ad occuparti di motorsport? lara». «Conseguita a pieni voti la maturità al liceo classico, ho frequentato il Politecnico di Milano, facoltà di Be’, decisamente un happy end! Enzo Fer- Ingegneria Aerospaziale. Il perché di questa scelta, rari diceva (e scriveva): “Piloti, che gente!”. a distanza di trent’anni, mi è in parte oscuro e forse Ma anche sugli ingegneri c’è una vasta lette- legato ad alcune parole scambiate con il compagno ratura: hanno spesso fama di essere metico- di banco durante gli ultimi giorni del Liceo: una di losi e noiosi, ma conoscendoli si capisce che quelle svolte inconsapevoli della vita… Ti confesso spesso possiedono un grano di indispensa- che durante gli anni trascorsi a frequentare Inge- bile follia: tu che fai parte della categoria gneria ho sofferto un disagio sottile: intorno a me come li giudichi? Quanto conta la fantasia e molte persone pratiche con cui era fuori contesto l’immaginazione e quanto la razionalità? discutere di etica, giustizia, verità e bellezza per cui «E’ difficile da credere ma la parola greca “tecne” trascuravo la mia formazione “umanistica”. Poi, con (da cui tecnologia) significa “arte”! e i due concetti il tempo, ho ricordato le parole del “Maestro di color celano un’interessante connessione: gli ingegneri che sanno”: “La filosofia e' scienza teoretica della applicano la scienza mediante varie tecnologie, cer- verità; se la verità è conoscenza delle cause ultime, cano l’esecuzione ben fatta secondo le norme e i la filosofia non deve avere fini pratici; fine della canoni del mestiere, sono artigiani che non inseguo- scienza pratica e' l'azione giusta, fine della scienza no telecamere o etichette. L'etichetta serve quando teoretica la verità”. Entrambe le dimensioni, pratica non conosci il tuo cliente e il tuo cliente non ti cono- e teoretica, sono necessarie e occorre coniugare sce, quando il prodotto non riesce a parlare da solo Azione e Verità ed è improprio ricercare o preten- e deve essere sovraccaricato da significati e sugge- derePer una utilità pratica negli studi teoretici, pensareperché stioni. Per questo gli ingegneri hanno quindi un d aprite la me

44 da campioni, ente

45 SPECIALE IL CUORE NELLE CORSE - 5A PUNTATA

cuore semplice, si divertono con i figli e gli reciproci rapporti di ruoli e spazi assegnati. razione per Aldo Costa, già direttore tecni- amici sugli ottovolanti o a guardare le stelle Quanto più il contesto o il mestiere o il rigo- co del reparto corsa Ferrari, Aldo per me è cadenti nel prato davanti a casa e tanto a re dell’organizzazione rendono necessaria l’esempio dell’ingegnere che descrivevo loro basta.Tutti gli ingegneri del mondo la razionalità, allora l’etica è un sostegno sopra, pacato, rigoroso con sé e con gli altri, progettano e costruiscono ponti, grattacie- poderoso, amico e compagno di ciò che è semplice d’animo e competente. E come li, ferrovie e automobili circa allo stesso giusto che subito appare conveniente per non ricordare Gian Paolo Dallara il quale modo senza gravi problemi di integrazione tutti. Quando non è così, il potere diventa riunisce in sé le rare qualità di grande pro- culturale, di orientamento al risultato e di ragione, l’etica diventa serva della conve- gettista e grande imprenditore di idee e di principi di qualità. Maggiori problemi si nienza di una parte, la furbizia si sostituisce persone?». notano in altri mestieri, per esempio ammi- all’intelligenza e le propensione soggettiva nistrativi e commerciali. Quanto più un prevale sulla cultura». Passiamo a questioni pratiche, che mestiere richiede forte competenza “tecni- possono interessare ai nostri lettori ca”, coscienza del rischio e riferimento a Parole che mi sento di condividere più giovani che progettano una car- standard di prestazione, tanto più il rispet- pienamente. Gli ingegneri, quando riera nel motorsport. Quali sono le to rigoroso del sapere facilmente favorisce sono molto bravi, possono diventare specializzazioni e le competenze che l’integrazione culturale e smussa le diffe- anche star. Ad esempio Adrian consiglieresti ad un giovane che renze sociali e organizzative, anche tra Newey è unanimemente riconosciu- intende seguire la tua strada? E quali aziende diverse. Quando invece la compo- to come il più grande genio nel cam- sono tutti i possibili sbocchi? Nella nente tecnica esiste, ma è meno discrimi- po della progettazione di vetture da disputa fra sostenitori dell’aerodina- nante, allora la soluzione dei problemi tec- corsa. Chi sono gli altri top-designer mica e innamorati della meccanica, nici diventa serva del potere arbitrario, del- del momento? tu da che parte ti schieri? la negoziazione e del rapporto di forza per «Non conosco personalmente Adrian «Suggerisco di non specializzarsi! Più ti cui le differenze culturali, organizzative, Newey per cui non so dire di lui molto di specializzi più rischi di conformare il mon- sociali e infine personali, diventano facile più di quanto i tifosi e gli appassionati già do ad una visione soggettiva e a pretendere terreno per conflitti relazionali. La cultura leggano sulle riviste specializzate. Preferi- che tale visione sia unica e quindi giusta. è una mediazione tra razionalità, potere ed sco allora riportare come esempi due italia- La competenza è come un paio di occhiali etica e questi tre torrioni campeggiano nei ni che conosco. Ho grande rispetto e ammi- per leggere la realtà: meglio avere più

46 Tony Kanaan festeggia la sua vittoria ad Indianapolis, con lui Andrea Pontremoli, AD della Dallara, Andrea Toso e l’ingegner Gian Paolo Dallara Dizionario Benzina Da “Benzoe ”, il nome botanico di un arbusto ori- ginario della zona di Giava e Sumatra e per sined- doche la resina ricavata dalla sua radice odorosa. Questa resina, bruciata al fuoco, produce un idrocarburo con catena aromatica che all’inizio del Novecento era chiamata “benzina”.

Aerodinamica E’ la scienza teorica e sperimentale che studia le forze generate dall’aria, in virtù della propria densità, sulla superficie dei corpi in movimento.

Standard “stand” – “hard” ciò che resta fermo nel tempo. E’ una parola di derivazione francese, analoga al nostro “stendardo” ed il significato iniziale descrive l’asta di una bandiera conficcata bene al suolo in modo che stia ferma e dritta al vento.

Gomma Dal greco Kommi e forse dall’antico egiziano. La gomma naturale è il Caoutchouc o “Caucciù”; E’ un lattice elastico-viscoso ricavato da alcune piante resinose tropicali, simile alla lacca natu- rale e all’incenso, che diventa solido a contatto con l’ossigeno contenuto nell’aria.

occhiali e talvolta guardare ad occhio nudo! Gli aerodinamici vedono tutto in funzione di deportanza e resistenza; i pro- gettisti pensano al peso e agli ingombri, gli strutturisti sono ossessionati dalla rigidez- za e dalla resistenza a fatica. E’ naturale per me pensare che i dinamici del veicolo abbiano una visione abbastanza completa del sistema “automobile” che comprende pneumatici, motore e trasmissione, sospensione e aerodinamica, che siano interessati a migliorare la prestazione per ogni pilota, ma cadrei nello errore di mio- pia che accomuna tanti ingegneri. La dina- mica del veicolo è solo un tipo di occhiali, aiuta a conoscere e coordinare le forze interne ed esterne di un veicolo; la dinami- ca del veicolo impone che, per studiare e migliorare la prestazione globale, i numeri debbano essere giusti tutti. Qui ritorna il tema a me caro della ricerca impegnativa della verità e del fastidio per i “delta”, le piccole differenze, la “relatività” dei nume- ri, espressione di una mentalità “relativa”. L’ingegner Secondo me, per quanto esposto prima, chi Aldo Costa ora ha competenze di dinamica del veicolo ha alla Mercedes molti e interessanti sbocchi in tanti settori:

47 SPECIALE IL CUORE NELLE CORSE - 5A PUNTATA

provvederà l’azienda o il cliente, l’interesse densando più funzioni necessarie nello ma hanno fatto ciò per il bene dell’azien- personale o l’opportunità alla specializza- stesso componente». da?» zione e all’approfondimento». Come bisogna invece impostare il Una riflessione, la tua, giusta e insie- Proviamo a entrare nel sancta san- rapporto con i piloti, che prima anco- me inquietante, che giro ai nostri let- ctorum della progettazione: quali ra di gareggiare in pista testano le tori. Per chiudere: ci sono progettisti sono oggi gli strumenti di lavoro? vetture: che tipo di aiuto un ingegne- illustri, tra cui lo stesso Newey, che Newey sostiene di usare ancora carta re si può, o si deve (o si dovrebbe…) hanno anche un’esperienza da piloti: e rapidograph... aspettare da loro? quanto può aiutare nella progetta- «Lo strumento di lavoro principale per un «L’uomo è la misura di tutte le cose” ci zione? progettista è la mente e la materia prima ricorda Protagora attraverso i secoli e oggi «Abbiamo ricordato in un’altra puntata che la mente divora è il tempo. La parola il concetto ritorna rivestito nell’espressione Mark Donohue in Penske e John Miles in “progetto” deriva da “pro-icio” e letteral- inglese “Human in the loop”. Il pilota è il Lotus. Ci sono numerosi esempi in tante mente significa gettare davanti a sé l’idea, cuore dell’intero sistema e, come in un ate- categorie: l’ingegnere di pista di Dario lasciarla vivere di vita propria, accessibile lier di alta sartoria artigianale, il veicolo da Franchitti nella Indycar è stato un brillante ai miglioramenti e alle critiche degli altri. competizione è pensato e realizzato in fun- pilota della Indy Lights. L’ingegnere con La parola “proiezione” nella terminologia zione dello specifico pilota per assecondare esperienza di pilotaggio è facilitato nel della psicologia, e “proiettore” nel linguag- le sue preferenze in modo che possa rag- capire il linguaggio del pilota e in caso di gio cinematografico sono termini rifletto- giungere la massima prestazione. Se l’uo- necessità può prendere casco, tuta e guanti no questo significato originario. Tanti ladri mo-pilota è al centro e se il pilota è giudice e scendere in pista o guidare al simulatore di tempo in qualche modo ci “uccidono” ultimo anche se soggettivo di una direzione per rendersi conto della situazione; per con riunioni prolisse e comunicazioni sen- tecnica, il pilota ha quindi una grandissima questo motivo suggerisco che i giovani za sostanza. Il tempo ben impiegato è sia responsabilità cioè risponde del successo e ingegneri del settore frequentino almeno la riflessione personale, sia la comunica- dell’insuccesso. Se il pilota è fragile di uno o due corsi di pilotaggio di base ed in zione costruttiva sia l’atto pratico di fare le carattere e di età, insicuro, impreparato o Italia posso raccomandare i corsi di Henry cose insieme: per un bravo progettista, chi peggio incapace, le migliori organizzazioni, Morrogh». proietta idee valide e riconosciute eccel- le migliori idee e i migliori progettisti non lenti dai colleghi, le tre declinazioni del possono nulla e l’insuccesso diventa la nor- tempo sono altrettanto importanti e non ma. Impostare il rapporto con i piloti signi- richiedono strumenti particolarmente fica definire con chiarezza ed in anticipo le sofisticati; per un mediocre progettista responsabilità di ciascuno e pretendere in l’attenzione si concentra sullo strumento, cambio un corretto rapporto del pilota con cioè sulla velocità della scheda grafica, tutti gli altri membri del team». sull’ergonomia del mouse o la dimensione dello schermo per cui è spesso insoddisfat- Oltre alla competenza tecnica il pro- to nelle sue pretese». gettista ha sempre anche una responsabilità morale, quella di pre- Immaginiamo insieme di aver occuparsi della sicurezza di chi corre davanti un progetto nuovo: qual è il in pista: a che tipo di dilemmi ci si primo passo? Si tratta di un lavoro di può trovare di fronte? Equipe o c’è ancora il “genio” che dal «Uno dei corsi di Ingegneria è “Etica della nulla immagina e disegna la vettura? Professione dell’Ingegnere”: è interessan- «La risposta ovvia è che la complessità dei tissimo e cerca di far riflettere sulla progetti dei moderni veicoli da competizio- domanda: “tutto ciò che è tecnicamente ne, della loro tecnologia e dei regolamenti possibile è eticamente lecito”? Ci sono due che li vincolano, richiede un lavoro di squa- aspetti da considerare: il primo principio dra perché per ottenere la massima presta- etico è l’alterità, cioè considerare l’altro e zione sono necessarie competenze specifi- mantenere con lui una relazione; il secon- che ed eccellenti. Io penso però che alla fine do principio etico è la storia, per cui il leci- il risultato finale dipenda da poche persone to è una funzione dinamica che varia nel valide al posto giusto con le idee e le moti- tempo. I dilemmi che l’ingegnere affronta vazioni giuste: i molti non desiderano nè sono semplici ma ineludibili alla coscien- sopportano il peso delle responsabilità e za: se il capo definisce che la priorità è vin- danno il meglio di sé nell’eseguire bene cere a qualunque costo, allora l’insuffi- quello che è stato pensato da altri: c’è biso- ciente sicurezza, il non rispetto dei rego- gno sia degli uni sia degli altri. lamenti e degli avversari è un costo in Non ho mai incontrato nella mia professio- subordine e vincere è il giusto; ogni indi- ne “geni” che tirano fuori idee dal nulla, ma viduo poi si adegua per convinzione o ho incontrato alcune persone che fanno necessità, si allontana o si ribella ! Prima tesoro della propria e della altrui esperien- o poi ciascuno dà la propria risposta. za per rielaborare uguali principi in nuove Quante volte abbiamo letto di manager idee semplificando, sprecando meno e con- che hanno compiuto reati verso la società

48 LO SCAFFALE DE “IL CUORE NELLE CORSE”

A fianco del vocabolario che stiamo Il “De bello gallico” scritto Caro: la tecnica ha sempre “The machine that changed the costruendo insieme possiamo personalmente da Cesare durante le una sua poesia, sia di forma sia di world” descrive in modo piano e aggiungere uno scaffale. Qui solleciti sue campagne militari; in particolare i sostanza. candido lo sviluppo della cultura della un mio sentimento profondo perché capitoli che narrano sia l’assedio di produzione snella (“lean noi siamo quello che leggiamo, Alesia (così simile all’assedio di “The unfair advantage”, la manufacturing” ) che ha reso Toyota perché quello che leggiamo è il cibo Stalingrado e dagli esiti così autobiografia di Mark Donohue, il paradigma dell’industria della nostra mente: “Dimmi cosa analogamente cruciali per lo sviluppo grande ingegnere e pilota di automobilistica mondiale. leggi e ti dirò chi sei”, insomma. della storia occidentale!), sia la successo, vincitore di Indy e Daytona. Ecco una lista di libri che vorrei con costruzione del ponte sul fiume Reno Il libro è un brillante arazzo “Race Car Vehicle Dynamics” di me se naufragassi in un’isola (magistrale descrizione di un’opera di dell’organizzazione di cui era parte, Milliken, recentemente scomparso sperduta, ordinati in base alla data alta ingegneria realizzata con risorse Penske Racing. all’età di 101 anni. Milliken per primo di… “pubblicazione”. limitate e in un tempo limitato perché ha formalizzato le equazioni Cesare stesso non poteva “And suddendly the inventor costitutive della dinamica del veicolo. L’Iliade di Omero (il cavallo di Troia è permettersi di impegnare i genieri e appeared” di Althusser, ingegnere “Dinamica del veicolo” di Massimo stato il primo grande progetto di l’esercito tutto a rimanere al di là del russo che ha vissuto l’esperienza dei Guiggiani. Un grande libro di un ingegneria): l’inventore Odisseo e fiume e in territorio nemico al campi di lavoro in Siberia e proprio professore grande per intuito, l’ingegnere Epeo risolvono un termine dell’autunno). durante la prigionia ha sviluppato la precisione e soprattutto conflitto decennale che “causa infiniti scienza della soluzione inventiva dei comportamento verso gli studenti. lutti...”. Il “De rerum natura” di Lucrezio problemi. a.t.

Dario Franchitti

49 INDYCAR IL FATTO

P

50 MONTOYA “TORNO PER VINCERE”

51 INDYCAR IL FATTO

Montoya con la McLaren nel 2006

Massimo Costa che la F.1 impone. Montoya nel 2007 tornò Ma nel mondiale era un protagonista, amato in USA, ma nella Nascar non in Indycar, tro- dal pubblico, nella serie americana non era Quattordici anni dopo la sua ultima appari- vando la porta aperta dell’amico Chip protagonista e non risultava neanche un zione nel mondo delle monoposto america- Ganassi. Sembrava una ripicca intera al beniamino degli spettatori. Appesantitosi no, sull’ovale di Fontana dove aveva racimo- mondo della F.1 tant’è che se ne andò dal nel corso degli anni, non certo un modello lato un decimo posto, Juan Pablo Montoya team di Ron Dennis alla metà di quella sta- di sportivo, Montoya poteva ritirarsi e a 38 anni tornerà nella serie che ha vinto al gione. A conti fatti, la scelta sportiva (non godersi in tranquillità gli anni che verranno, debutto nel 1999 col team Ganassi e che lo economica) è stata un fallimento. Su due- lontano dal rombo dei motori. Invece, ha ha visto conquistare la 500 Miglia di India- centoquarantacinque gare disputate a oggi, stupito tutti, proprio come quando lasciò la napolis nel 2000. Il colombiano che sbarcò in totale sette campionati, appena due vitto- F.1 per la Nascar. Spinto probabilmente dal- in F.1 nel 2001 proponendosi subito come rie (mai su un ovale, ma a Sonoma 2007 e la passione, dalla voglia di tornare protago- l’anti Michael Schumacher, all’epoca ferra- Watkins Glen 2010) e nove pole. Uno dei nista Montoya ha voluto subito chiarire che rista pigliatutto, mostrando un talento inne- tanti, insomma. Ben remunerato certo, ma la sua esperienza Nascar non è poi tutta da gabile, ma che velocemente deluse tanti nascosto nel gruppo. buttare: “Se andate a rileggere la storia della appassionati chiudendo il capitolo mondiale Ganassi ha avuto tanta pazienza, anche serie, l’unico pilota del team Ganassi che è nel 2006 dopo aver corso per Williams troppa, e lo scorso 14 agosto gli ha comuni- entrato nella Chase sono io. Certo, non (quattro stagioni) e McLaren (gli ultimi due cato di cercarsi un altro team. Fine della sto- abbiamo raccolto ciò che volevamo e pensa- campionati), si calerà nell’abitacolo della ria. Montoya si è guardato attorno ed ha vamo, ma ora voglio tornare al successo, Dallara del team Penske, all’epoca la squa- avvicinato il team Furniture Row, ma presto voglio vincere. Ed è questa la ragione per cui dra rivale numero uno. Quando arrivò in ha capito che vincere con loro in Nascar non ho deciso di ritornare in Indycar. Non sarà USA, fresco campione della europea sarebbe stato semplice. Il nome Montoya sul facile, c’è una montagna da scalare, dovrò F.3000, di anni ne aveva 23. Quando ha mercato ha però acceso gli appetiti del mon- intraprendere una battaglia mentale con me lasciato la F.1, approdatovi a 25 anni, otte- do Indycar, a corto di vere stelle, col fiatone stesso, fisica, imparare di nuovo le sensazio- nendo come massimo risultato due terzi grosso negli ultimi tempi. Dapprima il nome ni delle monoposto. Ma nella mia testa non posti nei campionati 2002-2003 e in totale del colombiano è stato affiancato a quello di ho dubbi sul fatto che potrò realizzare posi- sette vittorie, ne aveva 30 di primavere e in Michael Andretti, poi il colpo di scena: l’in- tivamente tutto questo. Sennò non avrei fir- molti si rammaricarono per quel che poteva gaggio ufficiale col team Penske. Si dice che mato per Penske”. Dove troverà due compa- fare e invece gettò via. Poco propenso al Montoya avesse iniziato ad annoiarsi della gni di esperienza come Will Power e l’intra- lavoro, all’applicazione mentale, alle regole Nascar, proprio come gli capitò con la F.1. montabile Helio Castroneves.

52 F.3000 1997 – Vice campione con RSM Marko – 3 vittorie 1998 – Campione con Super Nova – 4 vittorie CART 1999 – Campione con Ganassi – 7 vittorie 2000 – 9° con Ganassi - 3 vittorie 2000 – 1° 500 Miglia di Indianapolis F.1 2001 – 6° con Williams – 1 vittoria 2002 – 3° con Williams – 0 vittorie 2003 – 3° con Williams – 3 vittorie 2004 – 5° con Williams – 1 vittoria 2005 – 4° con McLaren – 3 vittorie 2006 – 8° con McLaren – 0 vittorie Nascar 2007 – 20° con Ganassi – 1 vittoria 2008 – 25° con Ganassi – 0 vittorie 2009 – 8° con Earnhardt Ganassi – 0 vittorie 2010 – 17° con Earnhardt Ganassi – 1 vittoria 2011 – 21° con Earnhardt Ganassi – 0 vittorie 2012 – 22° con Earnhardt Ganassi – 0 vittorie 2013 – 21° con Earnhardt Ganassi – 0 vittorie

Il colombiano nel 1999 con la monoposto di F.CART del team Ganassi 53 GP2 GARE A SINGAPORE

LEIMER CI CREDE Il weekend asiatico della categoria ha regalato vittorie a Palmer e Bird, che tiene la seconda posizione a 7 punti da Leimer. Lo svizzero si è confermato al vertice della classifica grazie a due saggi piazzamenti. Si allontana invece Nasr, sempre più difficile la situazione per Coletti e Calado

54 55 GP2 GARE A SINGAPORE

Calado ha conquistato un ottimo terzo posto che in ogni caso non gli è bastato per restare in corsa per il titolo

Silvano Taormina sospirata prima vittoria e soprattutto il doppio zero in casella a Spa. Diversamen- Sara il tracciato di Yas Marina, come era te Coletti registra una striscia negativa prevedibile, a decretare l'epilogo della che lo vede fuori dai punti da ben nove stagione 2013 della GP2 Series, una delle gare, decisamente inaccettabile per chi più combattute degli ultimi anni. La punta al titolo. Le tre vittorie ottenuto ad matematica tiene ancora in corsa ben inizio stagione rappresentano per il quattro contendenti ma, alla luce di monegasco della Rapax solo un lontano quanto accaduto a Marina Bay, la lotta ricordo. sembra essere ristretta a Fabio Leimer e Sam Bird. Entrambi si sono rilevati colo- PALMER MATTATORE ro che nel corso dell'intera stagione han- no dimostrato una maggiore costanza di COLETTI ANCORA 0 PUNTI rendimento e, a differenza degli altri due pretendenti Felipe Nasr e , Ma veniamo ai fatti di Singapore. Jolyon lasciano Singapore con il sorriso sulle Palmer è stato il vero mattatore della pri- labbra e con la consapevolezza di rappre- ma parte del weekend. Primo nel turno di sentare il punto di riferimento della cate- libere del venerdì, poleman in qualifica e goria. Leimer guida la classifica con sette vincitore a testa alta della Main Race. lunghezze di vantaggio su Bird mentre gli L'unico in grado di impensierirlo è stato altri due seguono con oltre trenta punti il compagno di squadra Nasr, in versione di svantaggio a testa. Per Nasr, emerso rullo compressore nella prima metà di soprattutto nella parte centrale della sta- gara salvo poi soffrire un eccessivo degra- gione, pesa la mancanza della tanto do delle gomme nella seconda. Calado ha 56 Jolyon Palmer è stato il vero mattatore della prima parte del weekend

Week-end difficile per Ghirelli

Nasr a podio in gara 1 ma sempre più lontano dalla vetta 57 GP2 GARE A SINGAPORE

conquistato un ottimo terzo posto che in ogni caso non gli è bastato per restare in corsa per il titolo. Più indietro Leimer, quinto dietro a Stephane Richelmi, mentre Bird ha ovviato alla pessima qualifica con un ottavo posto con- quistato in extremis che gli è valsa la partenza dalla posizione del poleman in gara 2. Tale vantaggio, al pari di un treno di gomme soft nuove in più, si è rivelato decisivo per la vitto- ria nella Sprint Race. Leimer, anch'egli partito con pneumatici freschi, ha portato a casa punti importanti grazie al terzo posto ottenuto die- tro a Ericsson. Gara subito in salita per Coletti che, allo stesso modo di gara 1 in cui non è riu- scito ad emergere dalla bagarre di centro grup- po, ha vissuto un momento difficile quando al primo giro ha tentato un sorpasso improbabile a Mitch Evans: ne è nato un contatto che ha innescato una carambola multipla. É mancato anche Palmer, costretto ad una sosta ai box al pari di Calado a causa di un eccessivo deterio- ramento degli pneumatici. Da segnalare la bel- la rimonta di Nathanael Berthon, decimo dopo essere scattato dall'ultima piazzola in griglia, mentre il suo compagno di squadra Gianmar- co Raimondo ha badato ad accumulare chilo- metri nel suo weekend d'esordio.

58 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 21 SETTEMBRE 2013 1 - Jolyon Palmer – Carlin - 28 giri 57'14"130 2 - Felipe Nasr - Carlin - 13"095 3 - James Calado - ART - 25"126 4 - Stephane Richelmi - Dams - 25"713 5 - Fabio Leimer - - 28"296 6 - - Russian Time - 38"577 7 - Marcus Ericsson - Dams - 45"488 8 - Sam Bird - Russian Time - 45"685 9 - - Hilmer - 51"981 10 - Dani Clos - MP Motorsport - 56"906 11 - Mitch Evans - Arden - 57"227 12 - Stefano Coletti - Rapax - 1'04"741 13 - Daniel Abt - ART - 1'05"265 14 - Johnny Cecotto - Arden - 1'19"683 15 - Jake Rosenzweig - Addax - 1'33"492 16 - Simon Trummer - Rapax - 1'43"894 17 - Daniel De Jong - MP Motorsport - 1'52"806 18 - Rene Binder - Lazarus - 1'53"422 19 - Sergio Canamasas - Caterham - 2'06"253 20 - Rio Haryanto - Addax - 1 giro 21 - Gianmarco Raimondo - Trident - 1 giro 22 - Adrian Quaife Hobbs - Hilmer - 1 giro 23 - Alexander Rossi - Caterham -

Coletti ancora a secco di punti Giro più veloce: Mitch Evans 1'58"542

Ritirati 23° giro - Alexander Rossi 9° giro - Vittorio Ghirelli 7° giro - Nathanael Berthon 7° giro - Julian Leal L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 1 - Sam Bird - Russian Time – 20 giri 40'36"444 2 - Marcus Ericsson - Dams - 5"787 3 - Fabio Leimer - Racing Engineering - 7"745 4 - Stephane Richelmi - Dams - 9"311 5 - Jon Lancaster - Hilmer - 17"885 6 - Johnny Cecotto - Arden - 34"140 7 - Daniel De Jong - MP Motorsport - 56"282 8 - Adrian Quaife Hobbs - Hilmer - 57"159 9 - Rene Binder - Lazarus - 1'07"397 10 - Nathanael Berthon - Trident - 1'07"997 11 - Rio Haryanto - Addax - 1'08"302 12 - Julian Leal - Racing Engineering - 1'09"052 13 - Simon Trummer - Rapax - 1'09"248 14 - Tom Dillmann - Russian Time - 1'11"366 15 - Mitch Evans - Arden - 1'15"458 16 - Felipe Nasr - Carlin - 1'15"990 17 - Jolyon Palmer – Carlin - 1'16"415 18 - Jake Rosenzweig - Addax - 1'22"004 19 - James Calado - ART - 1'28"898 20 - Vittorio Ghirelli - Lazarus - 1'37"714 21 - Dani Clos - MP Motorsport - 1'49"482 22 - Gianmarco Raimondo - Trident - 2'02"960 23 - Alexander Rossi - Caterham - 1 giro 24 - Stefano Coletti - Rapax - 1 giro

Giro più veloce: Jolyon Palmer 1'37"368

Ritirati 9° giro - Daniel Abt 2° giro – Sergio Canamasas

Il campionato 1.Leimer 179; 2.Bird 172; 3.Nasr 148; 4.Coletti 135; 5.Calado 134; 6.Richelmi 103; 7.Ericsson 102; 8.Palmer 99; 9.Dillmann 92; 10.Lancaster 73.

Sam Bird ancora in piena lotta per il titolo

59 GP3 EMANUELE ZONZINI

60 PICCOLI TITANI CRESCONO Il sammarinese, al suo primo anno in un campionato internazionale, non ha sfigurato e all’interno del team Trident ha retto il confronto con i più esperti Fumanelli e Venturini

61 GP3 EMANUELE ZONZINI

Antonio Caruccio

Emanuele Zonzini quest’anno ha affrontato il suo primo anno in GP3 e per farlo ha scelto il team Trident. Come spesso accade, ha “Durante i test ero rimasto abbastanza con- dovuto faticare non poco per mettersi in tento, avendo fatto un grande salto prove- mostra, ma è stato bravo nell’imparare in nendo dalla Formula Abarth. Tutti in Tri- fretta come adattarsi ad una monoposto dent, nelle prove invernali, eravamo nei pri- impegnativa quale è stato il nuovo progetto mi dieci e questo mi dava molta carica e moti- occasioni non è sembrato esserci Dallara. In attesa della trasferta finale di vazione. Nel corso dell’anno mi sono un po’ grande divario tra voi, anzi da metà Abu Dhabi, il sammarinese andrà due set- spento, ma certo non mollo perché il mio stagione hai fatto notevoli passi in timane a Malta per migliorare il proprio sogno è quello di arrivare in Formula 1”. avanti… inglese, scelta di grande valore per un “Questa in parte è la soddisfazione di diciannovenne che punta in alto per il suo Precedentemente hai corso con la quest’anno. Ciò che facevamo nei test era futuro. Formula Abarth. Il salto alla GP3 è lavorare molto insieme, nonostante non ci decisamente importante. Come hai conoscessimo reciprocamente. L’esperien- Come valuti la tua stagione 2013? fatto ad abituarti ad una vettura con za da parte loro è superiore alla mia, ma “Penso che sia stata la mia stagione più dif- così tanta potenza? sono rimasto abbastanza vicino all’anda- ficile sino ad ora, perché il livello dei piloti “Ho partecipato ai test a Jerez lo scorso inver- mento generale delle loro prestazioni. Inol- è altissimo. È stato un anno difficile per i no con la vettura precedente, meno potente, tre ci sono stati weekend in cui sono stato il problemi che ci sono stati, un po’ forse da trovandomi subito bene. Pur non conoscen- migliore all’interno della squadra, come ad parte nostra, un po’ del team, anche se anco- do la pista avevo addirittura ottenuto il primo esempio al Nurburgring, o a Monza, dove ra non riusciamo a capirne il motivo. tempo al mattino. La macchina nuova invece, però loro hanno avuto un incidente”. L’obiettivo era quello di essere tra i primi ha portato un notevole step prestazionale, dodici e aver fatto qualche punto, ma non ci ma penso di aver gestito bene il passaggio”. Hai Ben Hanley, ex pilota GP2, ex sono riuscito e sono un po’ demoralizzato”. Junior Renault e ora impegnato nel I tuoi compagni in Trident sono due karting per ART, come coach driver. Quanto è difficile arrivare in GP3 da piloti esperti come David Fumanelli e In che modo ti ha aiutato lavorare con debuttanti? Giovanni Venturini. Tuttavia in varie lui? 62 “Grazie a Ben sto crescendo tanto. Ci sono pochi ragazzi come lui, mi sta facendo lavo- rare molto a livello di briefing e di analisi Sei di San Marino, e corri con licenza dati, come archivio di note e di insegnamen- sammarinese. In che modo questo ti to dei report, oltre che nel rapporto con gli aiuta differenziandoti dall’Italia? ingegneri. Quando ho dei dubbi faccio rife- “Non penso ci siano grosse differenze. Noi rimento a lui che sa sempre aiutarmi e a San Marino siamo una piccola Repubbli- Che obiettivo hai per la gara di Abu rispondermi nel modo giusto”. ca formata da poche persone, ma tanti sono Dhabi? appassionati di motori, che è lo sport di “Non chiedo niente di più che prendere Questo contatto è arrivato tramite la riferimento, e questo sicuramente ci aiuta”. punti. Sarebbe bello poter chiudere la sta- All Road Management. C’è qualche gione con un punto per coronare questo possibilità che in futuro tu possa Come ti trovi col team Trident? apprendistato”. entrare nei progetti di Nicolas Todt? “L’armonia è molto buona. Purtroppo ci “Sicuramente è quello che spero più di ogni sono stati alti e bassi, dai test alle gare. Come Dopo la corsa ci saranno i test. Vi altra cosa. Per il mio futuro sarebbe la cosa prestazioni stiamo lavorando tutti al massi- prenderai parte? migliore. Do sempre il 110% per avere una mo, sono stato di recente due giorni al simu- “Non c’è ancora niente di sicuro. Mio padre chance di poter lavorare con loro, secondo latore lavorando su tutto il pacchetto per sta seguendo la situazione, ma penso che me sono i numeri uno”. arrivare pronto al finale di stagione”. dovrei prendervi parte”. 63 F.ADAC MASTERS ALESSIO PICARIELLO “SOGNO LA F.3 EUROPEA” Il fresco campione della serie tedesca monomarca, che utilizza monoposto della Dallara, è belga di chiari origini italiane. Ha vinto il titolo in anticipo ed ora si augura di salire di categoria, ma è conscio che occorrerà trovare il giusto budget

64 65 F.ADAC MASTERS ALESSIO PICARIELLO

66 Antonio Caruccio Sei stato il primo campione della For- pio mantenere una certa posizione. Quando mula ADAC a guidare la classifica di si spengono le luci del semaforo le mie atti- Alessio Picariello è il nuovo campione della campionato dall’inizio alla fine. Ti ren- tudini mentali cambiano e do tutto me stes- Formula ADAC Masters. Il pilota belga, di di conto che è qualcosa di speciale? so. Ho inoltre fatto grandi progressi in qua- origini italiane, segue nell’albo d’oro della “È sempre bello infrangere un record. Inol- lifica quest’anno, migliorando considerevol- serie tedesca Marvin Kirchhoffer, che si è tre se raggiungo le 12 vittorie sono prossimo mente la mia velocità nel giro singolo. Quan- quest’anno imposto anche nella Formula 3 ad aggiudicarmi anche il primato sotto que- do non sono primo, la mia perfomance è tedesca. Picariello si è aggiudicato la vittoria sto aspetto, ed è indubbiamente il mio obiet- comunque abbastanza buona da permetter- con quattro gare di anticipo rispetto la fine tivo per il prossimo round di Hockenheim. mi di essere nelle prime file. Ad ogni modo della stagione, stabilendo anche un record, Vincere un titolo in una categoria formativa affronto la gara in maniera decisamente più ossia quello di aver sempre tenuto la leader- con netta superiorità ha sempre dei vantaggi rilassata rispetto alla mia prima stagione, lo ship della graduatoria sin dalla prima corsa. perché il modo in cui impressioni le persone scorso anno. Precedentemente volevo solo può avere dei benefici per il futuro della tua vincere, ma adesso ho imparato che è meglio Cosa hai pensato nella seconda gara a carriera”. mettere al sicuro dei punti importanti piut- Slovakia Ring quando hai realizzato di tosto che non prenderne”. essere diventato campione? Hai vinto il titolo con nove vittorie “Ho visto il mio compagno di squadra Maxi- all’attivo, quando alla fine della sta- Sei il nuovo campione della Formula miliam Gunther fermo in ghiaia, e ho capito gione mancano ancora quattro corse. ADAC Masters 2013, ma che piani hai che ero campione. Ero contento, ma sono Come hai fatto ad essere così formida- per il futuro? rimasto concentrato sulla gara. Per aggiudi- bile? “Vorrei correre nella Formula 3 Europea, ma carmi il titolo in anticipo avrei dovuto finire “Non c’è nessun mistero. Quest’anno ho avu- come sempre tutto dipenderà dal budget. Ho sul podio, quindi tutti i miei pensieri e la gio- to modo di prepararmi nella maniera ade- delle richieste da parte di molte squadre in ia per il successo hanno dovuto aspettare la guata alla stagione facendo dei test, cosa che varie serie per correre con loro, ma devo tro- bandiera a scacchi per emergere”. non è sempre stato possibile purtroppo pre- vare il modo di finanziare il mio futuro nel cedentemente nella mia carriera. Inoltre motorsport”. Quali sono state le reazioni delle persone sono nella squadra giusta e ho intorno a me intorno a te dopo che hai vinto il titolo? meccanici ed ingegneri capaci che mi sup- Sei il secondo pilota del team Mucke “Ho ricevuto molti messaggi da parte degli portano. L’atmosfera è ottima ed il clima è ad aggiudicarsi il titolo dopo Pascal amici e dalla famiglia, ma è stato solo l’inizio. sempre rilassato quindi mi trovo a mio agio Wehrlein nel 2011. Lui adesso è il più La mia pagina Facebook era piena di post nei e riesco ad andare in pista con grande sere- giovane nel DTM, potrebbe essere giorni successivi, ed anche il mio meccanico nità”. questa un’opzione per te? Sven era veramente contento. Voleva vince- “Credo che correre nel DTM sia certamente re il titolo quanto me, e sono davvero felice Cosa hai imparato nella stagione For- una possibilità. Accetterei una proposta se la per lui perché ci siamo trovati bene insieme mula ADAC 2013? ricevessi, perché è un bacino da cui la For- e mi ha sempre supportato. Anche mio padre “Che la mia più grande forza sta nel passo mula 1 attinge i propri piloti. L’obiettivo però era molto contento, immagino che si sia fatto gara. Mi pongo un obiettivo prima della par- resta quello di continuare in monoposto, ma sopraffare dall’emozione in quel momento”. tenza e spesso lo raggiungo, come ad esem- se non ci riuscissi considererei altre strade”.

67 WEC GARA AD AUSTIN L'AUDI FA 100 La Casa tedesca ha firmato il centesimo successo nella classe LMP1 da quando ha intrapreso l’avventura nel mondo endurance. Sul circuito texano, la Toyota è stata una costante spina nel fianco

68 Filippo Zanier

Terzo successo su cinque gare disputate in stagione e, soprattutto, centesima vittoria in classe LMP1 per l'Audi. Ad Austin, teatro del quinto appuntamento del World Endurance Championship, la Casa degli anelli ha portato a casa il massimo risultato con la vettura di Allan McNish, Tom Kristensen e Loic Duval, equipaggio che alla fine ha avuto la meglio sulla Toyota di Anthony Davidson, Sebastien Bue- mi e Stéphane Sarrazin. Una gara tirata quella tra la R18 e-tron quat- tro e l’unica TS030 iscritta, vissuta in pratica sulle differenze di stra- tegia dettate dalle caratteristiche delle due vetture. La Toyota, dopo la sfortunata qualifica nella quale Sarrazin è stato urtato da una Lotus LMP2, in gara è stata molto competitiva, tanto che nelle prime fasi Buemi ha preso il comando della corsa. Le due Audi non ci hanno messo molto a tornare davanti, ma da lì in poi, grazie al vantaggio nei consumi già mostrato nel corso di tutta la stagione, la Toyota è sempre riuscita a restare quasi a contatto, pronta ad approfittare di qualunque imprevisto si verificasse sulle vetture di Ingolstadt. Il pri- mo è arrivato sulla LMP1 di Marcel Fassler, che ha danneggiato il posteriore della sua R18 saltando su uno degli altissimi cordoli (tanti i problemi che questi ultimi hanno causato alle vetture), e poi ha per- so ulteriore tempo prezioso ai box per un problema elettrico. Con la vittoria ridotta a una questione a due, il momento decisivo è arrivato nell'ultima fase della corsa, quando su una pista che offriva sempre più grip l'Audi è riuscita ad effet- tuare due doppi stint con gli pneumatici, impresa che non è riuscita ai giapponesi. Questo ha vanificato qualunque speranza di rimonta degli uomini Toyota, che nell'ul- tima fase della corsa hanno addirittura perso tempo per far salire in vettura Sarrazin al posto di Buemi, consapevoli che il secondo posto era ormai l'unico risultato alla loro portata. Terzo posto per Fassler-Lotterer-Treluyer, che ora però sono attardati di ben 33 punti dai compagni di marca, sempre più lanciati verso il titolo mondiale.

69 WEC GARA AD AUSTIN

HARAKIRI OAK DELTA ADR RINGRAZIA

In Classe LMP2 la vittoria sembrava un affare tutto in casa OAK con le due Morgan Nissan al comando senza patemi, ma una possibile doppietta si è trasformata in un incubo quando Ricardo Gonzalez ha tentato il sorpasso al compa- gno di team David Heinemier: con una staccata comple- tamente sbagliata il messicano ha urtato il cordolo interno, decollando e centrando la barchetta gemella. Il disastro in casa OAK ha aperto le porte al secondo successo consecu- tivo della Oreca-Nissan della Delta ADR guidata da John Martin, Mike Conway e Roman Rusinov, seguita dalla Ore- ca della Pecom di Minassian-Kaffer-Perez Companc e dal- la Lotus Praga di Cahrouz-Holzer-Kraihamer. NELLA GTE DOMINA LA ASTON MARTIN

In Classe GTE-PRO vittoria Aston Martin, con la Vantage di Bruno Senna e Fréd Makowiecki che ha guidato l'intera gara chiudendo con 15 secondi di vantaggio sulla Ferrai 458 AF Corse di Gianmaria Bruni e Giancarlo Fisichella: nel finale di corsa il duo italiano è riuscito ad avvicinarsi in modo evidente ai rivali, sfruttando un miglior consumo delle gomme e qualche problema di freni apparso sul- l'Aston Martin. Non è bastato però a vincere, e i due si sono così dovuti "accontentare" di precedere sul podio i com- pagni di squadra e Toni Vilander. Brutta notizia, invece, per i leader di campionato Darren Turner e Stefan Mücke, in questa occasione coadiuvati da Oliver Gavin. Per loro un ritiro causato dai danni riportati in un impatto particolarmente duro con un cordolo.

La Ferrari 458 di Fisichella e Bruni qui in lotta con la Porsche 911 di Bergmeister e Pilet

70 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 1 - Kristensen-Duval-McNish (Audi R18 e-tron LMP1) - Audi - 6.00'31"331 2 - Davidson-Buemi-Sarrazin (Toyota TS030 Hybrid) - Toyota - 23"617 3 - Lotterer-Treluyer-Fassler (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro 4 - Prost-Heidfeld-Beche (Lola B12/60 coupé-Toyota) - Rebellion - 4 giri 5 - Rusinov-Martin-Conway (Oreca 03-Nissan LMP2) - Delta ADR - 9 giri 6 - PerezCompanc-Minassian-Kaffer (Oreca 03-Nissan) - Pecom - 10 giri 7 - Holzer-Kraihamer-Charouz (Lotus T128) - Lotus - 13 giri 8 - Graves-Walker-Junco (Oreca 03-Nissan) - Delta ADR - 14 giri 9 - Zugel-Dyson-KimberSmith (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 15 giri 10 - Pla-Hansson-Brundle (Morgan-Nissan) - OAK - 15 giri 11 - Baguette-Gonzalez-Plowman (Morgan-Nissan) - OAK - 17 giri 12 - Senna-Makowiecki (Aston Martin Vantage GTE Pro) - Aston Martin - 20 giri 13 - Bruni-Fisichella (Ferrari 458) - AF Corse - 20 giri 14 - Kobayashi-Vilander (Ferrari 458) - AF Corse - 20 giri 15 - Lieb-Lietz (Porsche 997) - Manthey - 20 giri 16 - Hall-CampbellWalter (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 22 giri 17 - Nygaard-Poulsen-Thiim (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 22 giri 18 - Narac-Vernay (Porsche 997) - Imsa - 22 giri 19 - Potolicchio-Aguas-Malucelli (Ferrari 458 GTE AM) - 8Star - 23 giri 20 - Bergmeister-Pilet (Porsche 997) - Manthey - 24 giri 21 - Ried-Roda-Ruberti (Porsche 997) - Proton - 24 giri 22 - Bornhauser-Canal-Rees (Corvette C6) - Larbre - 24 giri 23 - Gerber-Griffin-Cioci (Ferrari 458) - AF Corse - 25 giri 24 - Krohn-Jonsson-Mediani (Ferrari 458) - Krohn - 31 giri 25 - Nicolet-Merlin-Maris (Morgan-Nissan) - OAK - 39 giri

Ritirati 0 giri - Weeda-Liuzzi-Rossiter 84° giro - Dalla Lana-Lamy-Stanaway 118° giro - Mucke-Turner-Gavin

Pit stop al box Toyota, la vettura giapponese è stata costantemente a contatto dell’Audi vincitrice

Festa in casa Audi per il centesimo successo arrivato per mano dall’equipaggio storico composto, oltre che dal giovane Duval, dai veterani McNish e Kristensen

71 LAMBORGHINI BLANCPAIN SUPER TROFEO GARE AL NURBURGRING

ADESSO SONO GRANDE Amici si aggiudica il titolo della stagione 2013 del SuperTrofeo Lamborghini BlancPain Europa. A soli vent’anni ha dimostrato capacità e maturità da campione anche sotto massima pressione. Ma a Vallelunga, il 23 e 24 novembre, nella finale mondiale del SuperTrofeo saranno in tanti ad aspettarlo molto agguerriti...

72 73 LAMBORGHINI BLANCPAIN SUPER TROFEO GARE AL NURBURGRING

AMICI HA VINTO MA QUANTA FATICA

Nella prima gara di sabato è stato un grande protagonista ed è salito sul gradino più alto del podio. Ma non è bastato. Nella gara di domenica si è ripetuto e il titolo l’ha portato a casa. Si porta via, invece, dalla Germania una grande acidità di stomaco il suo antagonista, Leimer, che ha preso penalità per una sosta troppo breve e per questa ha detto addio al titolo. E come ci ha detto lui stesso:” Questo week end è davvero difficile da digerire.” Coppe e lodi da tutti per il ventenne italiano, "Maalox" per il pilota della numero 63, ex campione nelle passate stagioni. Ma andiamo con ordine. La penultima gara della stagione 2013 si cor- re al Nurburgring. Il leader del campionato Cédric Leimer arriva con 11 punti di vantag- gio ma con ben tre agguerriti rivali: il feno- menale Adrian Zaugg, lo scanzonato ma effi- cace Leonardo Geraci, il professorino Andrea Amici, che da tre gare non ne sbaglia una. Le prove non vanno bene per Leimer. Parte dietro. Zaugg è sempre davanti e inizia subito a prendere il largo. Come le cose andavano perfettamente per Zaugg e Amici, la gara, invece, si è dimostrata più difficile per gli altri due contendenti al titolo. Cédric Leimer, consapevole dello svantaggio costituito da una brutta qualifica che lo ha visto finire solo al 9° posto, ha spinto al mas- simo per recuperare posizioni ma all’ottavo giro va in testacoda. Leonardo Geraci sconta un problema alla sonda lambda. Quindi va fuori gioco. Non è stata comunque una passeggiata quel- la di Amici perché Matteo Zucchi, suo com- pagno di squadra all'Autocarrozzeria Impe- riale e in questa occasione da solo ad affron- tare il weekend, è stato autore di una gara straordinaria che lo ha visto prima passare De Nora per la seconda piazza e poi andare alla caccia del suo compagno di squadra. Alla fine Amici taglia il traguardo con solo 743 millesimi di vantaggio su Zucchi. Alle spalle di Amici e Zucchi, De Nora e quin- di Viberti, vincitore della categoria amateur, supportato da un team straordinario, il com- posit motorsport, che ha rimesso la sua vet- tura in perfette condizioni dopo prove tumultuose, che hanno visto pure un contat- to con le barriere. Sesto Mirko Zanardini che, va ricordato, è stato punito con un drive-through per aver attraversato la linea bianca in uscita dal pit- stop. Se non ci fosse stato questo intoppo…

74 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 21 SETTEMBRE 2013 1. Amici - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 24 giri in 52’03”275 2. Zucchi - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 0”743 3. De Nora-Zaugg - Bonaldi Motorsport - 2”302 4. Viberti - Composit Motorsport - 15”287 5. Gulden - Racing Team Germany - 19”614 6. Zanardini - Bonaldi Motorsport - 19”879 7. Leimer - Autovitesse Garage R. Affolder - 32”001 8. Brena - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 36”781 9. Jenny - Autovitesse Garage R. Affolder - 40”870 10. Viel Bugliotti/Moises - Emmebi Motorsport - 42”760 11. Tanca/Palma - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 1’05”563 12. Dell’Onte-Gagliardini - Composit Motorsport - 1’12”793 13. Abkhazava - Racing Team Germany - 1’29”247 14. Polishchuk/Bortesi - Aviatrax by Sainteloc - 1’53”482 15. Winter - Gravity Charouz Team - 2’01”072 16. Geraci - Touring Auto 2000 S.R.L. - 1 giro 17. Chlad/Sigismondi - Gravity Charouz Team - 2 giri 18. El Pato/Varvaroussis - Bonaldi Motorsport - 3 giri 19. Malavasi/Pierleoni - Composit Motorsport - 7 giri

Ritirati Wagner - Racing Team Germany L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 1. Amici - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 24 giri in 51’41”517 2. Viberti - Composit Motorsport - 0”646 3. Zanardini - Bonaldi Motorsport - 2”495 4. Zucchi - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 4”024 5. De Nora-Zaugg - Bonaldi Motorsport - 9”014 6. Geraci - Touring Auto 2000 S.R.L. - 9”162 7. Chlad/Sigismondi - Gravity Charouz Team - 9”896 8. Leimer - Autovitesse Garage R. Affolder - 30”031 9. Brena - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 34”356 10. Viel Bugliotti/Moises - Emmebi Motorsport - 51”680 11. Polishchuk/Bortesi - Aviatrax by Sainteloc - 52”283 12. Malavasi/Pierleoni - Composit Motorsport - 57”347 13. Dell’Onte-Gagliardini - Composit Motorsport - 1’02”763 14. Tanca/Palma - Autocarrozzeria Imperiale S.R.L. - 1’07”015 15. Jenny - Autovitesse Garage R. Affolder - 1’16”771 Zanardini e Jenny in lotta 16. Abkhazava - Racing Team Germany - 1’21”028 17. Wagner - Racing Team Germany - 1 giro 18. Winter - Gravity Charouz Team - 1 giro 19. El Pato/Varvaroussis - Bonaldi Motorsport - 3 giri

Ritirati JENNY È IL NUOVO Gulden - Racing Team Germany Le classifiche di campionato CAMPIONE AMATEUR Piloti Pro-Am 1. Amici 111; 2. Leimer 106; 3. Zaugg e De Nora 94; 5. Geraci 86; 6. Zucchi 52; 7. Alla fine della prima gara rimangono solo Leimer e Amici a contendersi il Palma 45, 8. Gagliardini e Dell’Onte 33; 10. Tanca 30, 11. Pierleoni e Malavasi 24; titolo e a prepararsi a una notte d’attesa. La seconda gara è domenica mat- 13. Viberti e Bonacini 17, 15. Solimé, Hamprecht e Svendsen Cook e Brena 15, 19. Sorti e Stancheris 13, 21. Durante 10, 22. Khandan Nia e Edmonds 9; 24. Seveso 3. tina, alle 9,30 scatta il verde. Zaugg diventa ancora una volta la lepre. Amici tiene botta. Dietro la lotta: Zucchi ha dietro di sé Zanardini, che è una vera Piloti Am e propria furia. Per diversi giri sta attaccato agli scarichi di Zucchi, poi tutto 1. Jenny 103; 2. Zanardini e Mamè 92, 4. Viberti 46; 5. Chald 41; 6. Winter 39; 7. a un tratto molla. E si lascia sfilare anche da Leimer. Insomma Zanardini Solimè 36; 8. Malvasi e Pierleoni 35, 10. Yeomans 29, 11. Brena 27; 12. Viel Bugliotti e Bortesi 22; 14. Nichol 21, 15. Stueckle 20; 16. Tanca e Kral 18; 18. Polishchuk 17; fa tattica. Anche perché ormai manca poco al pit stop. E succede il fattaccio: 19. Korbinian Baier, El Pato, Varvaroussis e Hamprecht 16; 23. Gulden 12; 24. Capra Leimer e il suo team perdono il conto dei secondi. Tanto che quando ritorna e Moises 11; 25. Perina 9; 26. Abkhazava 6; 27. Khandan Nia e Ortfeldt 3, 29. Van in pista è attaccato a Amici. Subito si capisce che qualcosa non quadra e Uytsel, H.Leimer e C.Leimer 2; 32. Sigismondi e Wagner 1. infatti i commissari lo richiamano e perde il campionato. Nel frattempo Zanardini sfodera una grinta pazzesca e all’ultimo giro segna il miglior tem- Teams Pro-Am 1. Autocarrozzeria Imperiale Srl 121; 2. Autovitesse Garage Affolter 110; 3. Bonaldi po parziale, cosa che, solitamente, riesce a chi sa rispettare la meccanica e Motorsport 104; 4. Touring Auto 2000 Srl 94; 5. Composit Motorsport 63; 6. Auto- chi ha capacità. mobili Lamborghini DEU 16; 7. Automobili Lamborghini UK 11. Tornando alla testa della corsa De Nora viene raggiunto prima da Amici e poi da Viberti che ha messo in mostra ottime doti. Quindi dallo scatenatis- Teams Am 1. Autovitesse Garage Affolter 104; 2. Bonaldi Motorsport 92; 3. Gravity Charouz simo Zanardini. Sono fasi concitate, tanto che si agita pure il muretto del 83; 4. Composit Motorsport 81; 5. Automobili Lamborghini DEU 80; 1. Autocarroz- team Bonaldi, che ha due vetture per il podio. La radio gracchia e le comu- zeria Imperiale Srl 66; 7. Automobili Lamborghini UK 42; 8. Aviatrax 34; 9. Emmebi nicazioni si perdono. Alla fine primo è Amici, secondo Viberti e quindi Motorsport 22. Zanardini, per un podio che parla solo italiano.

75 WTCC GARE A SUZUKA

M COME MULLER M COME MONDIA Il pilota francese ha vinto l’ennesimo mondiale pur guidando per un team privato. In Giappone le vittorie di tappa sono andate alla Honda di Michelisz e alla BMW di Coronel, due squadre non assistite ufficialmente

76  I Mondiali R di Muller 2008 con la Seat 2010 con la Chevrolet 2011 con la Chevrolet ALE 2013 con la Chevrolet

77 WTCC GARE A SUZUKA

Dario Sala senza un costruttore che ci sostenesse. Abbiamo dovuto fare attenzione ad ogni A Suzuka anche la matematica lo ha san- cosa. Tutta la squadra ha fatto dei sacri- cito. è il campione WTCC fici che però hanno pagato. Ringrazio 2013. Un successo meritato dal primo davvero di cuore tutto il team e gli spon- all'ultimo metro e mai messo in discus- sor che mi hanno dato l'opportunità di sione da nessuno. Mai! Un titolo che conquistare un altro titolo”. Muller ora dimostra una volta di più come l'alsazia- potrà dedicarsi anima e corpo ad un no sia davvero il migliore. Un vero altro programma ufficiale, quello con la “racer” nel senso più bello del termine. Citroen. Con i suoi quattro titoli affian- Uno capace di salire su qualunque cosa cherà un altro pilota che ha il suo stile. abbia quattro ruote e (spesso) di vincer- Un duro che nei rally di titoli ne ha vinti ci. Nel corso degli anni sono state spese nove e che farà di tutto per imparare in le più belle parole per questo ragazzo dal fretta a stare davanti: Sébastien Loeb. carattere un po brusco, ma ogni volta lui Sarà una nuova sfida, affascinante e tut- ha costretto chi scrive ad inventarne ta francese che porterà il WTCC su altri altre per descrivere l'ennesima impresa. livelli. Lo sperano tutti perchè quest'an- Domenica, in casa della Honda giusto no di lotta non c'è né praticamente stata. per chiarire, ha conquistato la sua quarta Almeno negli scorsi anni la bagarre corona iridata al termine di un anno vis- interna alla Chevrolet teneva tutti con il suto da dominatore. “Questa vittoria ha fiato sospeso. Quest'anno invece, Muller un gusto speciale – ha detto alla fine feli- è stato un rullo compressore e nessuno ce – perché ad un mese dall'inizio del è stato alla sua altezza. Gli avversari campionato non avevo ancora un accor- dovranno darci dentro e sperare che con do e una macchina da guidare. Poi, sia- i nuovi regolamenti le gerarchie cambi- mo riusciti ad imbastire un programma no. Vedremo.

78 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 1 – – Honda Civic – Zengo – 26 giri 23'58”613 2 –0 Alex MacDowall – Chevrolet Cruze – Bamboo – 4”832 MICHELISZ FA 3 – Yvan Muller – Chevrolet Cruze – RML – 5”149 4 – – Chevrolet Cruze – RML – 5”422 SORRIDERE LA HONDA 5 – James Nash – Chevrolet Cruze – Bamboo – 14”377 6 – James Thompson – Lada Granta – Lada – 25”611 Il presente per ora, oltre a darci Muller vin- 7 – – Seat Leon WTCC – Munnich – 25”786 citore, ci ha regalato le vittorie di Norbert 8 – Tom Coronel – BMW 320 TC – Roal – 25”940 Michelisz e Tom Coronel. In gara uno, l'un- 9 – Marc Basseng – Seat Leon – Munnich – 26”247 10 – Fernando Monje – Seat Leon – Campos – 26”534 gherese della Zengo ha trasformato la bella 11 – – BMW 320 TC – Proteam – 26”747 pole position della vigilia in una vittoria 12 – Takuya Izawa – Honda Civic – Honda Jas – 27”062 sonante davanti allo stato maggiore della 13 – Darryl O'Young – BMW 320 TC – Roal – 28”805 casa nipponica. Una discreta soddisfazione 14 – Charles Ng – BMW 320 TC – Engstler – 34”138 15 – Mikhail Kozlovskyi – Lada Granta – Lada – 36”211 ed una prestazione che ha dimostrato come 16 – Rene Munnich – Seat Leon – Munnich – 36”280 la squadra e il pilota ungherese sulla pista 17 – Yukinuri Taniguchi – BMW 320 TC – Engstler corta di Suzuka fossero davvero in palla. 18 – Hiroki Yoshimoto – Chevrolet Cruze – Nika – 44”883 Bene Michelisz, ma anche la macchina è 19 – Masaki Kano – BMW 320 TC – Engstler – 48”667 apparsa superiore a quelle ufficiali che inve- 20 – Jeronimo Badaraco – Chevrolet Cruze – Son Veng – 52”433 21 – Felipe De Souza – Chevrolet Cruze – China Dragon – 1 giro ce non hanno portato a termine un bel fine 22 – Kin Veng Ng – Chevrolet Cruze – China Dragon – 1 giro settimana. “Norbi” invece, con la sua solita 23 – Ka Lok Mak – BMW 320si – RPM – 1 giro umiltà, ha badato a guidare senza perdere la 24 – Henry Ho – BMW 320 si – Engstler – 2 giri concentrazione. Peccato che poi lo stesso 25 – – Chevrolet Cruze – Tuenti – 5 giri 26 – Tom Boardman – Seat Leon – STR – 5 giri Michelisz non riesca mai a dare un seguito 27 – – Honda Civic – Honda Jas – 5 giri alle belle prestazioni che ottiene, dimenti- 28 – – Honda Civic – Honda Jas – 7 giri candosi che il fine settimana prevede sem- 29 – Stefano D'Aste – BMW 320 TC – PB – 7 giri pre due gare e non una sola. Per puntare in alto serve la costanza. Cosa che a lui ancora Giro più veloce Norbert Michelisz 52”621 manca e che dovrà cercare di avere se vorrà fare quel salto di qualità per puntare a quei L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 livelli frequentati da Muller e pochi altri. DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 BMW RINGRAZI 1 - Tom Coronel – BMW 320 TC – Roal – 26 giri 2 – Mehdi Bennani – BMW 320 TC – Proteam – 2”259 ROAL E PROTEAM 3 – Tiago Monteiro – Honda Civic – Honda Jas – 9”935 4 – Gabriele Tarquini – Honda Civic – Honda Jas – 10”732 5 – James Nash – Chevrolet Cruze – Bamboo – 11”438 Chi invece in Giappone si esalta è Tom Coro- 6 – Tom Chilton – Chevrolet Cruze – RML – 11”802 nel. E' incredibile come l'olandese, una volta 7 – Charles Ng – BMW 320 TC – Engstler – 13”762 arrivato nella terra che lui considera come la 8 – Rob Huff – Seat Leon – Munnich – 14”088 sua seconda casa, si trasformi e riesca ad 9 – Marc Basseng – Seat Leon – Munnich – 23”300 ottenere prestazioni che lo portano a vince- 10 – Stefano D'Aste – BMW 320 TC – PB – 23”564 11 – Darryl O'Young – BMW 320 TC – Roal – 23”753 re. E' successo in passato quando guidava 12 – James Thompson – Lada Granta – Lada – 23”780 una Seat inferiore alla concorrenza, è suc- 13 – Alex MacDowall – Chevrolet Cruze – Bamboo – 24”249 cesso ancora con una BMW ormai vetusta. 14 – Fernando Monje – Seat Leon – Campos – 24”497 Alla Roal Motorsport lavorano al meglio con 15 – René Munnich – Seat Leon – Munnich – 24”739 16 – Masaki Kano - BMW 320 TC – Engstler – 26”576 quello che hanno, ma ormai la 320 appartie- 17 – – BMW 320 TC - Wiechers – 36”768 ne al passato della categoria. La Casa madre 18 – Jeronimo Badaraco – Chevrolet Cruze – Son Veng – 54”197 ha cambiato i suoi programmi puntando tut- 19 – Mikhail Kozlovskyi – Lada Granta – Lada – 1 giro to su altre categorie e ormai, con una certa 20 – Ng Kin Veng – Chevroler Cruze – China Dragon – 1 giro arroganza, ha abbandonato i clienti del Giro più veloce: Mehdi Bennani 54”287 WTCC salvo poi rimarcare la vittoria del marchio nei bei comunicati stampa confe- Ritirati zionati appositamente. La Roal, da sempre 1° giro – Norbert Michelisz legata a BMW, in ogni caso lavora al massi- 1° giro – Yvan Muller 1° giro – Felipe De Souza mo e con un mezzo arrivato ormai alla fine 10° giro – Ka Lok Mak del suo ciclo porta in alto l'Italia da corsa. La 13° giro – Pepe Oriola Norbert Michelisz stessa cosa che ha fatto ancora il Proteam. 14° giro – Hiroki Yoshimoto Con Mehdi Bennani sono partiti in pole 16° giro – Topm Boardman position e comandato buona parte della 21°giro – Takuya Izawa 23° giro – Henry Ho gara. Poi si sono arresi, ma il secondo posto assoluto resta un grande risultato per una Il campionato squadra piccola come quella toscana. Per di 1.Muller 360; 2.Tarquini 211; 3.Chilton 183; 4.Nash 181; 5.Nykjaer 180; 6.Michelisz più ottenuto in casa di un colosso come la 156; 7.Huff 153; 8.Coronel 143 Honda e finendole davanti sul podio. Vuoi mettere la soddisfazione?

79 NASCAR GARA A LOUDON

KENSETH RADDOPPIA

Marco Cortesi Biffle, riuscito a rimontare dal sesto posto all'ultimo re-start. Su di un cir- Vittoria in fotocopia per Matt Kenseth cuito per il team Hendrick piuttosto a Loudon, New Hampshire. Il porta- ostico, Jimmie Johnson ha chiuso colori del team Gibbs ha conquistato quarto, precedendo Jamie McMurray il secondo successo consecutivo nella e Dale Earnhardt Jr. Partito dal fondo Chase for the Sprint Cup 2013 batten- per avere "girato" la propria vettura a do con discreto margine il proprio Kenny Wallace nelle libere, Brian Vic- compagno di colori Kyle Busch. Parti- kers, impegnato in una doppia parte- to convinto dei propri mezzi, Kenseth cipazione con la Nationwide Series in è riuscito insieme al team a completa- Kentucky, ha centrato il settimo re un'altra giornata perfetta mettendo posto. a segno buoni aggiustamenti tecnici e In classifica Kenseth, che disputava la non perdendo nulla ai box. Mani alza- propria cinquecentesima gara nella te per Busch, che non ha mai avuto serie, ha allungato su Busch. Difficoltà una vera chance per mettersi alle spal- per Joey Logano, quindicesimo, oltre le Kenseth nonostante gli si fosse avvi- che per Kasey Kahne, finito nelle bar- cinato nel finale. riere e ormai già tagliato fuori dalla Bel recupero al terzo posto di Greg lotta che conta.

80 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 1 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 300 giri 2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 300 3 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 300 4 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 300 5 - Jamie McMurray (Chevy) - Ganassi - 300 6 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 300 7 - Brian Vickers (Toyota) - Waltrip - 300 8 - Jeff Burton (Chevy) - Childress - 300 9 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 300 10 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Waltrip - 300 11 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 300 12 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 300 13 - Kurt Busch (Chevy) - Furniture Row - 300 14 - Joey Logano (Ford) - Penske - 300 15 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 300 16 - Ryan Newman (Chevy) - Stewart/Haas - 300 17 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 300 18 - Marcos Ambrose (Ford) - Petty - 300 19 - Juan Pablo Montoya (Chevy) - Ganassi - 300 20 - Kevin Harvick (Chevy) - Childress - 300 21 - Aric Almirola (Ford) - Petty - 300 22 - Paul Menard (Chevy) - Childress - 300 23 - Mark Martin (Chevy) - Stewart/Haas - 300 24 - Ricky Stenhouse Jr. (Ford) - Roush - 300 25 - Casey Mears (Ford) - Germain - 300 26 - David Reutimann (Toyota) - BK Racing - 300 27 - Danica Patrick (Chevy) - Stewart/Haas - 300 28 - Travis Kvapil (Toyota) - BK Racing - 300 29 - David Ragan (Ford) - Front Row - 299 30 - Michael McDowell (Chevy) - Phoenix - 297 31 - Dave Blaney (Chevy) - Baldwin - 297 32 - Josh Wise (Ford) - Front Row - 297 33 - J J Yeley (Chevy) - Baldwin - 296 34 - Landon Cassill (Chevrolet) - Childress - 296 35 - Joe Nemechek (Toyota) - Nemco - 296 36 - Timmy Hill (Ford) - FAS Lane - 293 37 - Kasey Kahne (Chevy) - Hendrick - 278 38 - Kevin Swindell (Toyota) - Swan - 244 39 - David Gilliland (Ford) - Front Row - 239 40 - Bobby Labonte (Toyota) - JTG - 161 41 - Tony Raines (Chevy) - CircleSport - 128 42 - Johnny Sauter (Ford) - Parsons - 103 43 - Scott Riggs (Ford) - Leavine - 92

La Chase For The Cup 1. Kenseth 2111; 2. Kyle Busch 2097; 3. Johnson 2093; 4. Edwards 2075; 5. Biffle 2073; 6. Harvick 2072; 7. Kurt Busch 2071; 8. Gordon 2069; 9. Ryan Newman 2064; 10. Bowyer 2064; 11. Earnhardt 2049; 12. Logano 2042; Kahne 2030.

A sinistra, Kasey Kahne ha detto addio alle residue speranze per la stagione. 81 Sopra, il botto che ha coinvolto Bobby Labonte GRAN TURISMO DAVIDE RIGON

IL TUTTOFAR Lavora al simulatore F.1 della Ferrari, per la quale ha anche svolto i test di Silverstone. Per il Cavallino ha partecipato al Blancpain GT, al GT Open e al FIA WEC. Il pilota veneto sta vivendo un anno molto intenso

82 RE

83 GRAN TURISMO DAVIDE RIGON

Rigon a Silverstone nei test F.1 dello scorso luglio

Antonio Caruccio cipato di questa probabile penalità, ma non pensavo potesse essere così severa. Sicura- Davide Rigon sta continuando a raccogliere mente il team ha sbagliato, ma non era faci- importanti risultati nella sua carriera. Il le da gestire quella situazione, noi faceva- vicentino, quest’anno impegnato nel Blan- mo il cambio pilota come da strategia e in cpain GT Endurance con la Ferrari di Kes- quel giro la safety è uscita quando Monter- sel al fianco di Daniel Zampieri e Cesar mini era alla curva Blanchimont, quindi Ramos e fresco reduce dalla sfortunata pro- non c’è stato il tempo di cambiare tattica va del Nurburgring che ha chiuso la stagio- anche perché eravamo al limite con il tem- ne (e loro si sono classificati quarti), ha pre- po”. so parte all’ultima tappa del GT Open a Spa affiancando Andrea Montermini in seno Continuerai con Villorba anche nei alla Villorba Corse e conquistando il suc- prossimi round di Monza e Barcello- cesso in gara 2. Inoltre, Rigon da qualche na? anno ormai lavora in Ferrari al simulatore ”Mi sono trovato molto bene con la squadra di Formula 1, ed è persino sceso in pista nei e anche loro con me, ma per adesso non ne test giovani riservati alla F.1 di Silverstone. abbiamo la certezza”.

Sei arrivato al debutto nel GT Open a Hai anche debuttato nel WEC a San Spa senza aver mai corso col team Paolo. Che tipo di ambiente hai tro- Villorba, ma subito hai vinto. Ti vato? aspettavi questo risultato? ”Sicuramente bello! Organizzato bene e mi ”Ho seguito il campionato e sapevo che Vil- è piaciuto molto anche il format di qualifica lorba è un ottimo team e riesce sempre a e gara”. mettere in pista una vettura molto compe- titiva e affidabile. Fin dal primo momento Prenderai parte a tutto il finale di sta- in cui sono andato a visitarli in azienda ave- gione nel Mondiale? vo capito che con loro si poteva fare bene”. ”Non so ancora, ma io ci spero proprio”.

Cosa pensi della penalità rimediata Nel frattempo continui a lavorare al in gara 1, quando siete stati privati di simulatore F.1 della Ferrari. In che un podio? modo si sta sviluppando il tuo ruolo ”Per me è stato proprio un brutto colpo per- in seno alla squadra di Maranello? chè abbiamo spinto credendo nel risultato “C’è sempre molto lavoro con i programmi fino alla fine, poi via radio mi avevano anti- di sviluppo al simulatore”.

84 Rigon con Montermini sul podio dei vincitori a Barcellona nel GT Open

Essendo ancora un giovane pilota, il tuo nome è mai stato preso in consi- derazione per un eventuale sostitu- zione di un pilota ufficiale? ”Non so, ma sinceramente non credo, la Ferrari ha bisogno di piloti con molta espe- rienza in F.1”.

Nel confronto diretto con gli altri piloti a Silverstone non hai sfigurato, anzi sei stato uno dei pochi ad essere impiegato per tre giorni. Come giudi- chi quella esperienza? ”Sicuramente è stato molto importante per me aver guidato così tanto e testato così tante cose, ma alla fine ho fatto il massimo per aiutare il più possibile la squadra e sen- za pensare al resto”.

Sei stato nel 2005 il primo campione della Formula Azzurra. Ora l’Abarth, sorta sulle ceneri di quel campiona- to, ha visto solo nove piloti al via nell’ultimo round del Mugello. La F3 Italia, di cui sei stato vicecampione l’anno dopo, è morta. Come valuti la Rigon nel Blancpain GT gestione dei campionati formativi Endurance col team Kessel nel nostro Paese? ”Si, un vero peccato. Era bello vedere due o tre anni fa la griglia con più di 30 mac- chine per categoria. Non saprei, ma sicura- mente c’è qualcosa che non funziona anche legato alla crisi economica del nostro paese, ma non sono un politico quindi non saprei approfondire la questione”.

85 PRODUZIONE CHEVROLET CAMARO SI È RIFATTA IL T Cambia un po' fuori ma non la sostanza. E' una coupé semplice che sa divertire soprattutto nelle prime due marce

La Camaro è una coupé a quattro posti con Il motore è un otto cilindri di 6162 cc con una maestri nell’offrire spazio agli occupanti. motore anteriore e trazione posteriore dalla funzione interessante: quando si va piano si Lo stile dell’arredo è molto anni settanta: linea molto muscolosa. Colpisce la gobba sul disattivano quattro cilindri per consumare luci strumenti azzurre, come si usava; stru- cofano che prosegue anche sul tetto; il fron- meno. E’ un motore con molta coppia menti aggiuntivi sulla base della plancia tale molto largo e schiacciato; lo spoiler soprattutto a basso regime quindi come tutte davanti alla corta leva del cambio, come sulle posteriore. Sempre da un punto di vista este- le sportive americane appena si sfiora l’ac- Alfa dei bei tempi; sedili tico c’è molta Coca Cola: come la bottiglietta celeratore sobbalza in avanti. Dispone di grandi e parte stretta e dietro si allarga in prossimità doppio albero a camme. Insomma è il solito generosi dei passaruota posteriori. v8 ancora a due valvole per cilindro però un con Piuttosto semplice nella costruzione e con po’ modernizzato. finiture non da punto di riferimento, ha un I due posti anteriori sono molto comodi, die- prezzo molto invitante. Sue rivali possono tro invece non c’è molto spazio. Anche il essere la Jaguar Xk ma anche la Porsche 911. bagagliaio è piuttosto Molto grande, quasi cinque metri di lun- piccolo, considerando i ghezza e molto larga poco meno di due metri, generosi ingombri è un’auto da lanciare su lunghi rettilinei piut- esterni. Insomma gli tosto che impegnarla su percorsi tortuosi. americani non sono dei

Scheda tecnica Chevrolet Camaro Lunghezza 484 cm Larghezza 192 cm Altezza 138 cm Capacità bagagliaio 320 litri Velocità massima 250 km/h Accelerazione 0-100 5”2 Consumo medio 7,1 km/l Prezzo 42.940 euro Garanzia 3 anni/100 mila km

86 TRUCCO volante verticale; forme squadrate. La prima cosa a colpire è il rumore sordo non l’auto è sempre un po’ ritardata nell’inseri- Notevole l’impianto audio della Boston appena si mette in moto. mento tra una curva e l’altra. Acoustics, con porte Usb e connettività blue- Una volta che si inserisce la marcia, appena Lo sterzo ha assistenza variabile. tooth così come l’impianto climatizzazione: si sfiora l’acceleratore l’auto balza in avanti: A 2500 giri in seconda marcia è facile farla in queste due voci gli americani sono davve- il motore è molto pronto grazie alla generosa partire come una vera muscle car. Il cambio ro dei maestri. coppia ai bassi regimi. Come piace tanto agli manuale a sei marce è un po’ duro da azio- Da notare che manca un display e che l’im- americani. nare e la frizione tutt’altro che precisa nello magine registrata dalla telecamera per i par- La spinta del motore è incisiva sempre ma stacco. Quindi ci vogliono modi decisi. Le cheggi viene proiettata nello specchietto l’allungo termina presto perché questo V8 prime due marce sono lunghe lunghe quindi retrovisore. non gira alto. I 432 cavalli si sentono tutti sono ideali nel misto stretto per far consu- I cerchi sono da 20 pol- nonostante il peso non sia poco: in ordine di mare in fretta le gomme... lici. marcia sulla bilancia si contano quasi Buona la frenata con pinze a quattro pisto- 1800kg. Rispetto a una Jaguar ci ni. sono 300 kg in più che appunto si sentono nei cambi di direzione:

La prima Camaro ha visto la luce negli anni sessanta, periodo delle muscle car. Auto normali con motori speciali

87 PRODUZIONE SUBARU FORESTER

A girarle intorno colpiscono le grandi superfici vetrate. Oramai sempre più una rarità. Ma soprattutto che questa nuova generazione della Forester è più una evolu- zione che una rivoluzione. Insomma per Subaru sembra che la Forester sia come Porsche la 911. Ha un abitacolo molto spazioso e un baga- gliaio adeguato ma le finiture seppur migliorate non appagano ancora completa- mente occhio e tatto. E’ un’auto che bada E’ tutta nuova. Ha carrozzeria da station wagon per più alla sostanza che all’apparenza e non la migliore praticità e trazione integrale raffinata per niente è garantita 3 anni. L’abitacolo è davvero spazioso e con due per affrontare situazioni difficili. Ora è più aerodinamica semplici tasti si movimenta il divano poste- riore frazionato così da ottenere un vano e con il diesel va proprio bene davvero generoso. EVOLUZIONE NON R

88 Scheda tecnica Subaru Forester Sul volante ci sono molti comandi: il rego- Il motore non è rumoroso e non ha vibra- latore di velocità, quelli dell'impianto mul- zioni fastidiose tanto che si fatica a capire Lunghezza 460 cm timediale, quelli per il navigatore... bisogna l’alimentazione a gasolio. prendere confidenza. Il cambio è manuale, l’automatico al Larghezza 180 cm Alla guida piace la posizione di guida rial- momento Subaru lo offre solo sulle versio- zata e grazie ai vetri generosi si vede molto ne a benzina. Non è male perché le marce Altezza 174 cm bene in tutte le direzioni. non si sbagliano mai, ma la frizione è un po’ Il motore è notevole perché spinge forte fin pesante. Capacità bagagliaio 500/1592 litri dai bassi e allunga con vigore agli alti, quin- Le sospensioni sono dure pertanto c’è poco Velocità massima 190 km/h di anche in fase di sorpasso non si viene mai rollio ma il comfort un po’ ne risente lasciati soli… E’ un motore che ha una soprattutto quando l’asfalto non è liscio Accelerazione 0-100 10”2 costruzione particolare, si chiama Boxer e come il tavolo da biliardo. significa che i cilindri sono contrapposti. I La tenuta di strada è buona e quindi anche Consumo medio 16,9 km/l pistoni non si muovono verticalmente ma in curva viene sempre da pensare di andare orizzontalmente al terreno. Di ciò ne trae troppo piano quando così non è. Prezzo 31.990 euro beneficio anche il baricentro quindi la Le sue dirette concorrenti sono: Fiat Free- Garanzia 3 anni/100 mila km tenuta di strada. mont, Honda CR-V e Mazda CX-5. RIVOLUZIONE

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