RASSEGNE E ARTICOLI anno 42 (1) gennaio-febbraio 2018

ABBREVIAZIONI VIS: valutazione di impatto sulla salute; VIA: valutazione di impatto ambientale; VAS: valutazione ambientale strategica; VIIAS: valutazione integrata impatto ambiente salute; AIA: autorizzazione integrata ambientale; VIS-VdA: valutazione di impatto sulla salute in Val d’; COVA: Centro olio Val d’Agri; NMHC: idrocarburi non metanici

a VIS prende in considerazione determinanti diretti e indiretti INDICAZIONI EMERSE Ldella salute umana a breve e lun- go termine (sviluppo sostenibile), iden- DALLA VIS A VIGGIANO tifica aree geografiche o sottogruppi della popolazione svantaggiati (equi- tà), utilizza approcci adeguati per sti- E (PZ) me complesse (uso etico delle evidenze) RECOMMENDATIONS FROM A HEALTH IMPACT e definisce strategie di partecipazione degli stakeholder (democrazia).1 ASSESSMENT IN VIGGIANO AND GRUMENTO NOVA In Italia, l’assenza di una normativa ( REGION, SOUTHERN ) specifica ha reso limitata ed eteroge- nea l’applicazione pratica della VIS. Nunzia Linzalone,1 Fabrizio Bianchi,1 Marco Cervino,2 Liliana Cori,1 Gianluigi De Gennaro,3 Cristina Mangia,2 Elisa Bustaffa,1 Gruppo di lavoro* (vd. p. 20) Ma le norme sono in evoluzione: at- 1 Istituto di fisiologia clinica, Consiglio nazionale delle ricerche, Pisa tualmente, l’Art. 9 della legge nazio- 2 Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima, Consiglio nazionale delle ricerche nale L.221/2015 (c.d. green economy) 3 Dipartimento di biologia, Università degli Studi di Bari prevede la VIS per i grandi impian- Corrispondenza: Elisa Bustaffa; [email protected] ti produttivi di competenza statale; RIASSUNTO questo approccio è confermato dal re- In Europa la Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) è una pratica consolidata finalizzata alla pre- cente D.Lgs. 104/2017, che recepisce visione degli impatti sulla salute di supporto alla predisposizione di piani e progetti sottoposti la direttiva europea 52/2015/EU sulla a procedure autorizzative. In Italia, occorre molto lavoro per armonizzare la prassi e consolidare metodologie per estenderne l’applicazione in diversi ambiti produttivi. La VIS riguardante gli im- VIA. Da registrare anche avanzamen- patti di un impianto di primo trattamento del greggio su due comuni della Val d’Agri (Basilicata), ti su aspetti di metodo, con la reda- conclusa di recente, rappresenta un’occasione per illustrarne strumenti, metodi ed ambiti di ap- zione di linee guida per la VIS e con plicazione. In questa esperienza, i metodi di partecipazione alla valutazione di impatto sono stati adattati al contesto enfatizzando aspetti di etica, equità e democrazia. Il progetto VIS in Val d’A- la previsione di linee guida attuative gri (VIS-VdA) si è avvalso di studi ambientali ed epidemiologici per caratterizzare l’ambiente e da parte del Ministero della salute in valutare lo stato di salute della popolazione dei due comuni interessati. I principali risultati che la accordo con quelle esistenti.2,3 Un ul- VIS ha prodotto sono costituiti dalle evidenze scientifiche dalle quali sono state elaborate racco- mandazioni di salute pubblica condivise con i portatori di interesse e destinate agli amministra- teriore campo di applicazione è quel- tori locali e regionali. L’esperienza in Val d’Agri stimola la riflessione sulle potenzialità della VIS in lo della procedura di VAS, secondo termini di ricadute locali, al fine di supportare i sistemi sanitario e di controllo ambientale nel ter- quanto definito dalla relativa direttiva ritorio, e anche la pianificazione basata su valutazioni preventive di impatto su ambiente e salute.

europea (Directive 2001/42/EC). Il Parole chiave: valutazione di impatto sulla salute, giustizia ambientale, partecipazione, estrazione quadro legislativo, ancora incomple- di petrolio, Val d’Agri to, rende difficile l’uso della VIS per la valutazione preventiva della salu- ABSTRACT te a fini decisionali e programmatori, In , Health Impact Assessment (HIA) is a consolidated practice aimed at predicting health mentre è frequente la valutazione re- impacts supporting the predisposition of plans and projects subjected to authorization proce- dures. In Italy, further developments are needed to harmonize the practice and consolidate meth- trospettiva, per identificare fattori di odologies in order to extend the HIA application in different fields. The recent HIA conducted in rischio e definire azioni di monitorag- Val d’Agri (Basilicata) on the impacts of a first crude oil treatment plant represents an opportuni- gio e mitigazione di opere esistenti. ty to illustrate its tools, methods and fields of application. In this experience, participation meth- ods in impact assessment have been adapted to the context, emphasizing aspects of ethics, equi- In tal senso la VIS in Val d’Agri (VIS- ty and democracy. Environmental and epidemiological studies were included in the HIA Val d’Agri VdA) è stata commissionata per valuta- in order to characterize the environment and assess the health status of the resident population. re l’impatto sulla salute di un impian- On the basis of the results public health recommendations have been elaborated, shared with the stakeholders and shared with local and regional administrators. The experience in Val d’Agri in- to di primo trattamento del greggio troduces elements of reflection on the potential of HIA at local level in order to support the pub- (COVA) di proprietà di ENI spa, loca- lic health and the environmental control systems in the area, as well as planning based on pre- lizzato al confine tra i comuni di Vig- ventive environment and HIA. giano e Grumento Nova (). Keywords: Health Impact Assessment, environmental justice, participation, oil extraction, Val d’Agri

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La valutazione di impatto sulla salute n considera determinanti diretti e indiretti della salute umana, a breve e lungo termine (sviluppo sostenibile) n identifica aree geografiche o sottogruppi della popolazione svantaggiati (equità) n utilizza approcci adeguati per stime complesse (uso etico delle evidenze) n definisce strategie di partecipazione deglistakeholder (democrazia)

la commissione vis sulla situazione ambientale esistente, cronologia La Commissione VIS, istituita nel anche al di fuori dei due comuni di- 2009, presieduta in una prima fase rettamente coinvolti. La Commissio- 2001 Inizio attività impianto COVA. da un consigliere comunale di mi- ne VIS ha garantito il rapporto col 2009 Le Amministrazioni di Viggiano noranza (Giambattista Mele, medi- territorio e il mantenimento di un e Grumento Nova cominciano a co) e successivamente dal vicesinda- flusso informativo permanente, ol- discutere di salute e ambiente e istituiscono la Commissione VIS. co del Comune di Viggiano (Michele tre a rappresentare un punto di ri- Montone), composta da amministra- ferimento per i portatori d’interesse. 2011 L’Università di Bari conduce uno tori, tecnici e portatori di interesse studio che documenta il rilevante impatto olfattivo del COVA.4 (incluso un rappresentante ENI), ha La VIS è uno strumento garantito da subito un collegamento flessibile da adattare 2014 La Commissione VIS incarica permanente tra lo studio, le ammini- al contesto l’IFC-CNR di realizzare strazioni e le comunità locali. Nelle Poiché nelle fasi di avvio della VIS la valutazione di impatto sanitario.5 numerose sedute della Commissio- devono essere definiti i soggetti da ne VIS sono stati presentati e discus- includere nella valutazione, i meto- 2015 L’Istituto superiore di sanità si temi locali legati all’ambiente e alla di da utilizzare, l’estensione del do- effettua uno studio su mortalità (dati 2003-2010) e ricoveri (2005- salute, quali i monitoraggi ambien- minio da indagare e i dati mancanti 2010) in 20 comuni della Val tali, specifici disagi e preoccupazioni necessari per le analisi (fase di screen- d’Agri, rilevando eccessi rispetto espressi da cittadini e medici, richie- ing) è stato pre-definito un percorso ai dati medi regionali.6 ste di chiarimenti e approfondimenti da seguire (tabella 1).

Fasi della VIS Azioni di processo Soggetti coinvolti Attività SCREENING Definizione Commissione VIS Acquisizione e valutazione di conoscenze pregresse del problema Gruppo di lavoro dei ricercatori Mappa delle reti e dei soggetti attivi Amministrazioni locali Definizione di obiettivi adeguati agli scopi e al contesto Approvazione del progetto SCOPING Piano di lavoro Commissione VIS Suddivisione dei ruoli e gruppo direttivo Gruppo di lavoro dei ricercatori Definizione dei portatori di interesse e del coinvolgimento Azienda sanitaria locale Definizione dei metodi e degli impatti potenziali Rappresentante del gestore dell’impianto Definizione dell’area e della popolazione interessata ASSESSMENT Misura e stima Gruppo di lavoro dei ricercatori Campionamenti e misurazioni ambientali degli indicatori Amministrazioni locali Modellistica e creazione di mappe di diffusione degli inquinanti di impatto Azienda sanitaria locale Creazione delle basi di dati integrate per lo studio di salute Comunità locali Integrazione delle informazioni ambientali, sanitarie e socioeconomiche e analisi statistiche Studi campionari su funzionalità respiratoria e percezione del rischio REPORTING Comunicazione Commissione VIS Meeting tecnici e comunicati dei risultati Gruppo di lavoro dei ricercatori Produzione di materiali tecnici e divulgativi, in particolare: Amministrazioni locali opuscolo riassuntivo degli studi, distribuito agli oltre 500 partecipanti Rappresentante del gestore dell’impianto all’assemblea conclusiva (24 pp.); Cittadini rapporto conclusivo con allegati contenenti tutti gli elaborati (562 pp.) entrambi resi accessibili al pubblico sui siti web dei comuni di Viggiano e Grumento Nova, oltre a quelli degli istituti scientifici partecipanti. MONITORING Monitoraggio* Commissione VIS Definizione di indicatori e azioni per la gestione del rischio attuale e futuro Amministrazioni locali Definizione di una scala temporale per la valutazione dell’impatto del Rappresentante del gestore dell’impianto progetto Autorità locali ambiente e salute e delle attività di mantenimento Altri da definire Definizione di soggetti competenti, responsabilità

*Questa fase è ancora in corso di realizzazione / This phase is in progress

Tabella 1. Procedura di VIS in Val d’Agri: attività di studio e loro corrispondenza con le fasi del processo realizzato e del processo di VIS. Table 1. Health impact assessment procedure in Val D’Agri (Southern Italy): study activity and correspondence between the phases of the carried-out procedure and the HIA phases.

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[...] La Commissione VIS ha garantito il rapporto col territorio e il mantenimento di un flusso informativo permanente, oltre a rappresentare un punto di riferimento per i portatori d’interesse. [...] [...] La popolazione ha avuto un ruolo nella produzione delle conoscenze che ha permesso ai gruppi di ricerca, specializzati nel monitoraggio ambientale di aria, suolo e acque superficiali e sulla salute delle comunità locali, di ricostruire il puzzle che dal dato ambientale ha portato alla stima dei rischi sanitari.

Tenendo conto della complessità del- Autorità Esperti esterni Stakeholder Coinvolgimento Società civile la gestione dei rischi (figura 1) il tema competenti e ricercatori interessati dell’incertezza e delle mitigazioni per Dibattito Mitigazioni Misure di riduzione Migliore decisione la sua riduzione è stato argomento Opzioni di mitigazione sulle implicazioni proposte possibili collettiva dibattuto insieme agli stakeholder. delle decisioni L’interazione costante con le comu- Uso di flussi Migliore Conoscenza Integrazione di Livello delle esistenti e dati scientifica conoscenze e Dibattito sui rischi informazioni nità locali consente di acquisire ul- routinari sul rischio opinioni locali teriori informazioni rispetto a quelle Caratteristiche raccolte tramite linkage tra dati ana- Semplice Complesso Incertezza Ambiguità del rischio grafici sanitari e ambientali. Nello studio VIS-VdA, la partecipazione di un campione di persone residen- L’entità del rischio connesso a un’opera cambia le caratteristiche di una VIS ti ha arricchito il quadro delle co- Figura 1. Caratterizzazione della complessità di una VIS. noscenze attraverso la misura diretta Fonte: Valutazione di impatto sulla salute: linea guida per proponenti e valutatori, Ministero Salute 2016. con dosimetri personali di esposizio- Figure 1. Characterisation of a HIA process complexity. Source: Italian Ministry of Health 2016. ni individuali a inquinanti atmosferi- ci, la verifica di condizioni odorigene di disturbo presso le abitazioni (rete acque superficiali e sulla salute delle ri (mortalità e morbosità, generale e di monitoraggio basata su segnala- comunità locali, di ricostruire il puzzle per causa, segnali clinici, e rapporti zione dei cittadini), la misura del- che dal dato ambientale ha portato alla tra sub-aree) si intersecano con la co- le condizioni cliniche per indicato- stima dei rischi sanitari (una descrizio- noscenza dello stato di salute autori- ri selezionati (screening respiratorio), ne del lavoro svolto è contenuta nel ferito, con la situazione socioecono- la valutazione della percezione del ri- volume Studi sul territorio e sulla popo- mica e con la percezione dei rischi in schio, delle fonti informative e della lazione dei comuni di Viggiano e Gru- aree di criticità ambientale. La mo- fiducia nei soggetti preposti al gover- mento Nova in Val d’Agri disponibile bilitazione locale di comunità, di ca- no del territorio (questionari). all’indirizzo http://ambiente-salute.it/ tegorie di lavoratori e di associazioni La popolazione, quindi, ha avuto un images/PDF/viggiano24pp-web.pdf). di donne rappresenta un indicatore ruolo nella produzione di nuove co- indiretto connesso alla qualità della noscenze che ha permesso ai diversi risultati dello studio vita. Le preoccupazioni per il futuro gruppi di ricerca, specializzati nel mo- e messaggi per il decisore dei figli, per la storia passata e futura nitoraggio ambientale di aria, suolo e La VIS in Val d’Agri, conclusasi nel della comunità e per l’economia lo- settembre 2017, ha fornito risulta- cale agiscono sia sul singolo sia sulla ti scientifici, indicazioni per gli am- collettività, contribuendo al peggio- ministratori, strumenti, ma ha anche ramento dello stato di benessere. La indicato i limiti da affrontare per ri- scarsa fiducia emersa verso le istitu- durre i rischi e per migliorare il siste- zioni aumenta il senso di impotenza e ma di sorveglianza ambiente-salute. alimenta l’iniquità sociale, in contro- 1. La valutazione d’impatto ha come tendenza con la necessità di giustizia oggetto l’identificazione di ricadu- ambientale, che è un obiettivo di sa- te dirette e indirette sulla collettivi- lute pubblica da perseguire investen- tà. Le evidenze devono, quindi, esse- do sullo studio delle implicazioni dei re intese come insieme di conoscenze determinanti della salute economici e esplicite e conoscenze tacite.7 Gli in- sociali.8 dicatori ambientali diretti (livelli di 2. Gli inquinanti caratteristici del- concentrazioni di inquinanti o rap- la sorgente emissiva, sebbene non porti tra inquinanti) e quelli sanita- normati, possono essere responsabi-

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La partecipazione si conferma al centro dell’interesse delle comunità. La volontà di essere informati e di partecipare a iniziative ed eventi pubblici sono messaggi positivi che le comunità lanciano alle istituzioni. I ricercatori sono figure chiave nel processo di trasferimento di obiettivi comuni e dei risultati e per scelte possibili in una comunità disposta al dialogo. li di rischi importanti in determinate pazione aldilà degli aspetti formali.10 salute e su come esso si modifica nel condizioni e situazioni. Inoltre, è im- Anche per questi motivi sono sempre tempo e nello spazio è la base perché portante la consapevolezza delle lacu- più necessari nuovi modelli di parte- tutti i portatori di interessi possano ne conoscitive sugli effetti cumulativi cipazione, studiati e adattati a conte- verificare l’impatto positivo dell’in- di sostanze normate e non normate e sti caratterizzati da incertezza o am- tervento in termini di riduzione dei la scelta a favore di sostanze singole biguità del rischio, che rispondano a rischi. In tal senso, gli effetti di inter- e conosciute (nel nostro caso NOx e una carente o mancante comunica- venti di contenimento per inquinan- H2S) come proxy di input complessi. zione tra rappresentanti di interessi ti specifici, come i COV, o anche di 3. Le condizioni locali sono peculiari e diversi.11-13 specifiche prescrizioni per l’impianto potrebbero discostarsi da quelle di aree devono essere monitorati con caden- più vaste o fuori dai confini regiona- Quali esperienze o lezioni za programmata. li, pertanto la valutazione deve basarsi rilevanti possiamo trarre? n rispetto ai rischi emersi per pato- sulle informazioni descrittive di ambiti I risultati della VIS in Val d’Agri han- logie respiratorie e cardiovascolari, si territoriali limitrofi e omogenei. no prodotto nuove informazioni per rafforza l’esigenza di definire propo- 4. La disponibilità/indisponibilità di la programmazione di interventi spe- ste di prevenzione finalizzate ad ab- funzioni concentrazioni/risposta e in- cifici. A partire da conoscenze fram- bassare i livelli espositivi ascrivibi- dicatori di rischio necessari per l’ap- mentarie, disarticolate o assenti, in li alla fonte studiata senza trascurare plicazione degli algoritmi del risk as- riferimento allo stato precedente alle interventi su altri fattori di rischio in- sessment di tipo tossicologico, che attività estrattive, si è messa in evi- dividuali riconosciuti. risultano carenti o mancanti per mi- denza l’esigenza di effettuare moni- n i risultati dello studio indicano gli scele di inquinanti e per le sostanze toraggi mirati e una sorveglianza sa- effetti dell’impianto industriale sul- meno studiate, come gli NMHC nel nitaria, ma anche di continuare studi la salute dei residenti, fornendo ele- caso Val d’Agri, stimolano la riflessio- su altre comunità nell’area di ricadu- menti sufficienti a prendere decisioni ne sull’uso dell’approccio epidemio- ta emissiva del COVA. Dallo studio attinenti alla salute pubblica. I limi- logico al risk assessment.9 in Val d’Agri emergono alcuni spunti ti degli studi svolti e le incertezze dei 5. La partecipazione si conferma al di riflessione che di seguito proponia- risultati conseguiti, dichiarati nei do- centro dell’interesse delle comuni- mo in pillole. cumenti e spiegati negli incontri, non tà. La volontà di essere informati e n La definizione di mitigazioni am- indeboliscono i risultati conseguiti e, di partecipare a iniziative ed eventi bientali si basa sulle evidenze degli anzi, forniscono indicazioni stringen- pubblici sono messaggi positivi che impatti diretti, mentre interventi mi- ti per coloro che hanno responsabilità le comunità lanciano alle istituzio- gliorativi della salute si basano anche verso la collettività, ai diversi livelli di ni. I ricercatori sono figure chiave nel sulla conoscenza delle caratteristiche governo. processo di trasferimento di obietti- sociali e culturali delle comunità in n la crescita della conoscenza e con- vi comuni e dei risultati e per scel- studio. Le comunità coinvolte nello sapevolezza sui rischi misurati e perce- te possibili in una comunità dispo- studio contribuiscono alla VIS ripo- piti emerge come linea importante di sta al dialogo. Quando gli scienziati nendo fiducia nella realizzazione del lavoro, specie insieme ai soggetti inte- “scendono in campo” aiutano a fare processo da parte di ricercatori qua- ressati dagli impatti dell’impianto. chiarezza, creando consapevolezza sul lificati. Per creare processi di comu- n La procedura di AIA in corso di rischio nelle comunità. Ma cresce an- nicazione efficace e partecipata oc- rivalutazione può utilizzare le cono- che fra gli scienziati la consapevolezza corrono figure professionali credibili scenze accumulate nel modo più ef- che i limiti degli studi epidemiologici e imparziali. Un processo trasparente ficace, recependole all’interno delle dovuti alle incertezze possono minare nelle scelte consente ad amministra- nuove prescrizioni. l’efficacia e la trasparenza dei processi tori e cittadini di concorrere a obietti- n La VIS si conferma un potente decisionali, processi che sono il vero vi di interesse collettivo. strumento programmatico, elemen- esito atteso dalle comunità, la moti- n creare un flusso accessibile al pub- to che rafforza il lavoro in corso per vazione più autentica della parteci- blico di informazioni sullo stato di guidarne l’uso nel ciclo delle policy

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L’esperienza in Val d’Agri conferma che è utile integrare già in fase di progettazione degli studi una previsio- ne dei possibili esiti e una prefigurazione delle azioni conseguenti. Nei diversi scenari i ricercatori si espongo- no, esprimono il loro punto di vista su come interpretare i risultati ambigui.

e delle decisioni (vd. LGT4HIA per studio avranno punti critici che po- mandare le decisioni, comportamen- VIA e VAS). tranno essere utilizzati surrettizia- ti non certo infrequenti che minano n L’esempio della Val d’Agri conso- mente per minarne l’autorevolezza, la fiducia delle comunità. In questo lida il ruolo della componente epi- in questi scenari i ricercatori discuto- senso, la creazione di una Commis- demiologica nella VIS, rendendo al no, si espongono, esprimono il loro sione VIS, organo non formalmen- contempo chiara l’indispensabilità punto di vista su come interpretare i te previsto dalle procedure VIS, ri- delle attività di misura e modellizza- risultati ambigui. Chiarire in parten- sulta essere di particolare interesse e zione dei dati ambientali, quindi an- za il terreno di confronto, precisan- potrebbe essere riproposto in altre si- cora più promettente l’approccio in- do i limiti e convergendo sulle azioni tuazioni e circostanze. tegrato di VIIAS nelle norme di VIA specifiche da intraprendere, limita le Per concludere, la quantificazione di e VAS (e, in modo diverso, anche di possibili strumentalizzazioni, impatti di scenari protettivi e fattibi- AIA) per anticipare raccomandazio- n la trasparenza delle scelte metodo- li, a valle di studi solidi e partecipati, ni specifiche finalizzate a contenere e logiche dei ricercatori (incluse le as- può concorrere all’identificazione di monitorare gli impatti sulle comuni- sunzioni) dovrebbe essere accetta- azioni e monitoraggi da intraprende- tà. A questo proposito, l’esperienza in ta anche dagli altri soggetti, prima re sia ex-ante rispetto a interventi an- Val d’Agri conferma che sarebbe uti- di tutto da chi promuove l’indagine cora da realizzare sia nel caso di va- le integrare già in fase di progettazio- ed è responsabile delle azioni a tutela lutazione di impianti esistenti, dando ne degli studi una previsione dei pos- della salute. Ciò rafforzerebbe la re- suggerimenti in itinere e per nuove sibili esiti e una prefigurazione delle sponsabilità sulle azioni da intrapren- valutazioni di VIA, VAS e/o riesami azioni conseguenti. dere e potrebbe evitare lo sterile, se di AIA. Ciò risponde a diverse esigenze: non dannoso, richiamo alla necessi- n dal momento che i risultati dello tà di ulteriori studi come alibi per ri- Conflitti di interesse dichiarati: nessuno.

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*Gruppo di lavoro Istituto di fisiologia clinica del CNR (IFC-CNR) e Fondazione toscana Gabriele Monasterio (CNR-Regione Toscana)*: Fabrizio Bianchi (respon- sabile scientifico), Elisa Bustaffa (coordinamento), Alessio Coi, Liliana Cori, Nunzia Linzalone, Sonia Marrucci*, Fabrizio Minichilli, Simonetta Monti*, Rosanna Panini, Ivana Pavlickova*, Renato Prediletto*, Michele Santoro; Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR (ISAC-CNR): Cristina Mangia (LE), Marco Cervino (BO), Silvia Trini Castelli (TO), Luca Mortarini (TO), Andrea Bisignano (TO); Istituto per lo studio degli ecosistemi del CNR (ISE-CNR): Roberto Pini, Beatrice Pezzarossa, Antonio Pera, Manuele Scatena; Dipartimento di biologia, Università degli Studi di Bari: Gianluigi de Gennaro, Pietro Cotugno, Annamaria Demarinis Loiotile, Alessia Di Gilio, Jolanda Palmisani, Stefania Petraccone, Francesca Stasi; Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio: Carla Ancona.

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