Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Giancarlo Siani” di Scuola dell’Infanzia - Primaria – Secondaria 1° grado con sezioni Associate di Calvi, San Nazzaro, e (BN) SANT’ANGELO A CUPOLO

e.mail [email protected] PEC: [email protected] Codice Fiscale: 80005270626 – Codice Meccanografico: BNIC81000L

Anno Scolastico 2015-2016

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 1

“Il Piano dell’Offerta Formativa è la carta d’identità della Scuola”

Approvato dal Collegio dei Docenti Plenario con delibera n. 44 /2015-16 del 30/09/2015

Adottato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. 68 /2015-16 del 1/10/2015

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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

1.1 DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO

Dati Anagrafici della Scuola Codice Scuola B N I C 8 1 0 0 0 L ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Intitolazione “G.Siani” Sant’Angelo a Cupolo Via: CAPOFERRI, 15 Città, CAP e (Prov): SANT’ANGELO A CUPOLO 82010 BN Telefono: 0824 41087 Fax: 0824 41087 E-mail: [email protected] Codice Fiscale 80005270626

Dati Bancari Banca cassiera / BANCA POPOLARE DI ANCONA Ufficio postale Agenzia 2 Indirizzo: PIAZZA RISORGIMENTO Città, CAP e (Prov): BENEVENTO 82100 Telefono: 0824 52101 N° Conto corrente 304010200001 C.A.B. 15001 A.B.I. 05308 Codice IBAN IT 22 H 05308 15001 000000011021

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1.2 STORIA DELL’ISTITUTO

Dopo l’unità d’Italia furono estese, in tutto il Regno, le norme dell’istruzione elementare vigenti nel Piemonte sin dalla legge Casati (1859). Nei territori dell’Istituto furono istituite scuole elementari, ma erano frequentate da pochi alunni e buona parte di essi si fermavano alla 3° classe elementare. Negli anni trenta in Sant’Angelo a Cupolo vi erano (solo nel capoluogo) unicamente le classi 1°, 2° e 3° (scuola elementare di grado inferiore). I pochi alunni che proseguivano negli studi, dovevano recarsi a piedi a San Nicola Manfredi (dove funzionavano anche la 4° e la 5°) per conseguire il diploma di Scuola Elementare del “Grado Superiore”. Negli anni quaranta, incominciarono a funzionare a Sant'Angelo a Cupolo le classi 4° e 5°; le aule erano case private e la Direzione Didattica si trovava in Cervinara (AV). Negli anni cinquanta, grazie alla lotta contro l’analfabetismo, e all’espansione dell’edilizia scolastica anche nelle frazioni, le scuole elementari di Sant’Angelo a Cupolo e San Nicola Manfredi funzionavano anche nelle maggiori frazioni e dipendevano dalla Direzione didattica di San Giorgio del Sannio. Successivamente, alla fine degli anni cinquanta, le scuole del comune di Sant'Angelo a Cupolo furono aggregate al 3° Circolo Didattico di Benevento (Rione Libertà), mentre quelle di San Nicola Manfredi restarono con la Direzione didattica di San Giorgio del Sannio. Intanto iniziarono a funzionare anche gli Asili Infantili, che erano gestiti dalle Amministrazioni Comunali, dal C.I.F. e da qualche provato. In quasi tutte le frazioni funzionavano scuole popolari o centri di lettura. Nell’anno scolastico 1963/64, fu istituita a Sant'Angelo a Cupolo la Direzione Didattica e vi furono aggregate anche le scuole di San Nicola Manfredi. Nell’anno scolastico 1960/61 fu istituita, a Sant'Angelo a Cupolo, la prima scuola media,con relativa Presidenza a cui,nell’anno scolastico 1964/65 fu annessa la neo sede di Scuola Media di Nicola Manfredi. In seguito, nel 1970/71, la nuova scuola media di San Nicola Manfredi fu resa autonoma con l’istituzione di propria presidenza e a Bagnara fu istituita una sezione staccata di Sant'Angelo a Cupolo. Inoltre negli anni settanta, furono istituite le scuole materne statali (quelle private, man mano furono trasformate in statali ed altre statali furono istituite ex-novo). Si ebbero così, in ogni plesso, scuole elementari e materne, mentre le scuole medie funzionavano solo nei capoluoghi di Sant'Angelo a Cupolo, di San Nicola Manfredi e nella frazione di Bagnara. Vi fu, così, una grande espansione scolastica in quasi tutte le località dei due comuni, che territorialmente sono abbastanza estesi e molto frazionati tanto che il loro territorio, comprendente molte frazioni amministrative, si estende dalla riva destra del fiume Sabato (nei pressi di Bagnara Valle) alla riva sinistra del Calore (nei pressi della contrada Palati di San Nicola Manfredi). Da considerare, inoltre, che la morfologia del territorio, costituito da colline e collinette, ha determinato numerosi insediamenti umani, che, col tempo, si sono resi autonomi ed hanno avuto una propria chiesa, cimitero, ufficio postale, scuola, bar, qualche negozio, usi e costumi diversi. Inoltre, per alcune frazioni, la vicinanza a Benevento ha influito sulla vita dei cittadini, i quali si sentono assorbiti da una certa urbanizzazione.

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Negli anni ottanta, con il lento e costante calo demografico, si sono avute, gradualmente, soppressione di classi e di scuole e si sono succeduti, per disposizioni di legge, accorpamenti di plessi scolastici. Gli alunni della scuola elementare che nel 1976 erano circa 650, nel 1994 si erano ridotti a poco più di 300, per effetto del calo delle nascite. Anche la scuola media, di conseguenza, subì variazioni: nel 1991 San Nicola Manfredi perse la presidenza e la scuola fu accorpata a Sant'Angelo a Cupolo, mentre alla scuola di Sant'Angelo a Cupolo fu soppressa la sezione staccata di Bagnara. Nel 1997 fu soppressa anche la Presidenza della scuola media di Sant'Angelo a Cupolo e fu costituito l’Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media, comprendente tutte le scuole dei due comuni. Con la Riforma Moratti (2002) gli ordini di scuola assumono la definizione di Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado. Nell’anno scolastico 2002/03 fu istituito, nella Scuola Secondaria di I grado di Sant’Angelo a Cupolo, il Corso ad Indirizzo Musicale, con gli strumenti di Chitarra, Flauto, Pianoforte e Violino.Da subito i maestri hanno avvertito l’esigenza di realizzare l’Orchestra in quanto occasione per coinvolgere i giovani in un percorso di apprendimento innovativo, capace di rafforzare le competenze teoriche e pratiche acquisite durante il ciclo di studi tradizionale, ed applicare e sperimentare tali conoscenze in progetti concreti. Negli ultimi anni si è avuta la chiusura del plesso di Pagliara (a.s.2003/04) e di Bagnara (a.s.2004/05) Nell’a.s. 2005 – 06 si è invece avuto un incremento di 1 classe di scuola secondaria di 1° grado nella sede centrale di S.Angelo. Nell’a.s. 2006 – 2007 si è avuta la chiusura del plesso di Monterocchetta. Nell’a.s. 2007 – 2008 si è avuta l’apertura della sezione della frazione Pastene del Comune di Sant’Angelo a Cupolo. Nell’a.s. 2008 – 2009 si è avuta la chiusura della sezione della frazione Pastene del Comune di Sant’Angelo a Cupolo. Nello stesso anno la scuola primaria e dell’infanzia di Iannassi sono state trasferite in altro plesso della stessa contrada. Nell’a.s. 2009 – 2010 è stato ristrutturato il plesso della scuola primaria e dell’infanzia di S. Angelo a Cupolo. Gli alunni della scuola primaria di Motta sono stati trasferiti nelle scuole primarie di Sant’Angelo e Perrillo a causa della contrazione dell’ organico della scuola primaria. Nell’anno scolastico 2012/13 l’Istituto Comprensivo “G. Siani”, in base ai nuovi parametri numerici (600/1000) è stato dichiarato sottodimensionato in quanto presenta una popolazione scolastica di poco superiore ai 500 alunni. Con la riorganizzazione della rete scolastica ed il piano dell'offerta formativa per l’a.s. 2013/2014, di cui alla delibera della Regione n.32 dell’08 febbraio 2013, l’Istituto Comprensivo “G.Siani” di Sant’Angelo a Cupolo, così come da decreto del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania n. A00DRCAUffDir.N.1669/U del 22 febbraio 2013, è stato fuso con l’Istituto Comprensivo di Calvi. L’Istituto Comprensivo di Calvi nacque nel settembre dell’anno 2000, dall’accorpamento della sezione staccata della Scuola Media “Nisco Senior” di S. Giorgio del Sannio alla Direzione Didattica di Calvi, costituita dalle scuole primarie e dell’infanzia dei Comuni Calvi, S. Nazzaro e San Martino Sannita e dalla scuola dell’infanzia e primaria del plesso di Cesine, appartenente al Comune di San Giorgio del Sannio. Al termine dell’anno scolastico 2005/06 il plesso della scuola dell’infanzia e primaria di Cesine venne assorbito dalla

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Direzione Didattica di San Giorgio del Sannio pertanto attualmente l’Istituto comprende le Scuole dell’infanzia e primaria dei Comuni di Calvi, San Nazzaro e San Martino Sannita e la Scuola Secondaria di I° grado di Calvi.

1.3 CONTESTO

1.3.1 Cenni storici San’Angelo a Cupolo

Il Comune, composto da 9 frazioni oltre il Capoluogo (Perrillo, Panelli, Sciarra, Motta, Pastene, Maccoli, Montorsi, San Marco ai Monti e Bagnara), si trova alla sommità di una collina sulla riva destra del fiume Sabato. Da lontano è visibile il grande convento dei Liquorini, fatto erigere da Sant’Alfonso Maria de Liguori. Le prime notizie su Sant'Angelo a Cupolo si incontrano per la prima volta in un documento del 1065 in cui si fa cenno di una donazione a favore del monastero di San Vittorino, di Benevento, di alcuni beni nelle pertinenza di "Cupoli". Il nome del paese deriva da una chiesa dedicata all'Arcangelo Michele, già esistente in età longobarda, detta poi "a cupolo" perché situata nella zona più alta. Il culto verso l'Arcangelo San Michele fu alimentato proprio dai Longobardi che consideravano l'Arcangelo il proprio protettore. La località è poi menzionata in una bolla di Alessandro III, del 1168, diretta al convento di San Vittorino in cui si nominano le "terras de loco Cupuli". Successivamente, nel necrologio di Santo Spirito di Benevento, è indicata la parrocchia di "Sant’Angelo a Cupolo". Sul paese non si ha alcuna notizia per tutto il periodo normanno e svevo, anche se risulta che all'epoca dei primi angioini era posseduto da tal Guglielmo di Sant'Angelo che possedeva beni feudali anche nel territorio di Montefusco. Alla fine del XIII secolo ne era signore Andrea de Molisio. Nel 1362 sembra sia stato venduto da Leone dell'Aquila a Cerulo Gambatesa. Nel 1467 la terra di Sant'Angelo risulta essere unita a quella di Santa Maria a Toro. In quell'anno Ferdinando d'Aragona accordava l'investitura della terra di S. Maria a Toro e del casale di Sant’Angelo a Cupolo a Leonardo Moccia di Napoli, figlio del defunto Troilo. La famiglia che possedeva S. Angelo a Cupolo, infatti, patteggiò per Ferdinando d'Aragona durante la "congiura dei baroni" e questi, per riconoscenza, tolse il casale ai vecchi feudatari e, come detto, concesse il feudo a Leonardo Moccia. Una notizia confermata dal Borgia quando sostiene che il feudo nel 1408 era posseduto da Nardo Moccia e che dalla famiglia Moccia passò all'arcivescovo di Benevento. Alla morte di Leonardo Moccia divenne erede

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 6 della terra il primogenito Mariano (o Marino) che fu riconosciuto conte di Sant'Angelo il 20 gennaio 1508 da Ferdinando il Cattolico. Un'annotazione di quest'anno, inoltre, indica come proprietario di una piccola parte del feudo di Sant'Angelo a Cupolo l'arciprete di Benevento. Il Moccia trasmise per vendita, col patto del riscatto, il casale di Sant'Angelo a Luigi Della Vipera, nobile di Benevento. Sempre il Moccia, nel 1559, vendette la facoltà del riscatto a Scipione Gambacorta di Napoli che però non esercitò tale diritto, per cui l'antico proprietario potè alienare una seconda volta il casale a un suo parente. Bernardino Moccia, con l'obbligo di riscattarlo dal Della Vipera. Su questa ultima vendita veniva concesso il regio assenso il 30 novembre 1564. nello stesso periodo si susseguono varie contese fra il vicerè di Napoli e l'autorità ecclesiastica di Benevento circa quelle parti del territorio possedute dall'arcivescovo e dal Monastero di San Pietro di Benevento, la cui porzione di territorio venne in seguito denominata "Quarto della Badessa". Dopo la morte di Bernardino Moccia i casali di Santa Maria a Toro e Sant'Angelo a Cupolo passarono al figlio Mario, che pochi anni dopo alienò a Maddalena Gentile, moglie di Marcangelo De Sotiis. Nel 1602 i casali furono venduti sub asta a Mario Latino, di Benevento che però non venne mai in possesso di tali terre perché la città di Benevento e l'arcivescovo le occuparono e le ritennero facendosi fare una forzata cessione dalla famiglia Latino. Nel 1630 la Regia Camera della Sommaria ratificò il possesso dell'arcivescovo della terra di Sant'Angelo a Cupolo che entrava così a far parte dei possedimenti della Chiesa. Alla fine del 1700 il Papa Pio VI istituì una cosiddetta nobiltà rurale che legava il proprio uomo e il titolo a un proprio possedimento situato nei limiti del ducato. In questo periodo, nel 1775, fu costruito da Sant'Alfonso Maria dei Liguori, il Convento dei Liguorini. Questo Istituto influenzò notevolmente la cultura con la sua opera evangelica. Nel settembre del 1860 Benevento passò al regno d'Italia e Sant'Angelo, con tutti i suoi casali, ne seguì la sorte entrando, nel 1861, a far parte della Provincia di Benevento appena costituita.

Monumenti e siti di interesse

Convento dei Liguorini, Il maggior monumento di Sant’Angelo a Cupolo è il Convento dei Liguorini, edificato nel 1775 su iniziativa di Sant’Alfonso Maria de Liguori. Inizialmente sede di noviziato e studentato è stato negli ultimi anni destinato a casa di riposo per anziani. All’interno è degna di nota la bellissima cappella di Sant’Alfonso. Ha subito un ampliamento nel 1925

Cappella di San Michele Si trova nei pressi del cimitero ed ha origini antichissime ed è meta di un pellegrinaggio che si svolge l’8 maggio, giorno dedicato ai festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo.

Belvedere del Sannio E’ posto a San Marco ai Monti, sull’altura più elevata, da dove è possibile ammirare il suggestivo panorama di tutta la provincia di Benevento e di zone delle province limitrofe e le notevoli bellezze paesaggistiche di cui è dotato il territorio comunale.

Edifici Sacri – Degni di nota anche gli edifici sacri di Sant’Angelo a Cupolo, San Marco ai Monti, Bagnara, Montorsi, Motta, Perrillo e Pastene in cui si custodiscono statue ed affreschi antichi e pregevoli, tra cui la statua di San Michele del XVI secolo e la tela raffigurante la Madonna del latte a Sant’Angelo a Cupolo; la statua dell’Assunta a Bagnara, la statua dell’Immacolata e della Madonna del Carmine a Perrillo, la statua della Madonna del Rosario a Pastene, la statua della Madonna del Carmine a Montorsi, la statua di Sant’Anna a San Marco ai Monti e la statua della Madonna della Neve a Motta.

Personaggi illustri – Sant’Angelo a Cupolo ha dato i natali al maresciallo Francesco Pepicelli, medaglia d’oro al valor militare, trucidato dai nazisti alle Fosse Ardeatine nel 1944, a cui è dedicata la Scuola Allievi Carabinieri di Benevento.

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Prodotti – Sant’Angelo a Cupolo si caratterizza per un’economia prevalentemente agricola: i prodotti principali sono il vino, l’olio e le castagne. Interessante anche l’attività artigianale della ceramica, in particolare nella frazione Montorsi Valle.

Piatti tipici Tagliatelle, cecatielli, fusilli, peperoni ripieni, trippa.

Feste Religiose San Michele Arcangelo – 8 maggio (Sant’Angelo a Cupolo) San Biagio – 3 febbraio (Bagnara e Pastene) San Donato – 7 agosto (Montorsi) San Marco – 25 aprile (San Marco ai Monti) San Matteo – 21 settembre (Perrillo) San Giuseppe – 19 marzo (Pastene) Madonna della Neve – 5 agosto (Motta) Madonna del Carmine – 16 luglio (Perrillo) Sant’Anna – 26 luglio (San Marco ai Monti)

Manifestazioni 14 agosto Sagra del Cecatiello a San Marco ai Monti, nel mese agosto Sagra del Cecatiello a tre dita a Montorsi, a Settembre Sagra del fungo porcino a Bagnara Il comune conta una popolazione di 4.328 abitanti

Calvi

Il territorio di Calvi appartiene al Sannio e precisamente alla Regione Irpinia. Si è concordi nel ritenere che abbia fatto parte dell’agro taurino, dato al popolo romano per conquista bellica fin dal 460 ab urbe condita. Fu abitato dai Liguri Corneliani e Bebiani che nel 527 furono condotti da Roma in queste terre tolte ai Sanniti dai consoli P. Cornelio e C. Bebo. Nel medioevo una parte del territorio(Cubante) appartenne all’Abbazia di S. Sofia di Benevento; l’altra parte (Calvi) divenne feudo e lo fu fino al 1794, anno in cui Ferdinando IV di Borbone lo riscattò dal servizio feudale e lo dichiarò terra demaniale. Il Cubante, da Leo Cubans( Leone che giace) era considerato “il giardino degli Irpo Sanniti “ per la fertilità del terreno. Si trova menzionato a proposito delle guerre sannitiche, come territorio attraversato dalla Via Appia Antica. In questa terra fu edificata la città di Corneliano,città posta “ a la sinistra sponda del Calore, vicina alla via Appia e al rinomato Ponterotto, nel luogo da’ villanacci appellato S. Donato”. A testimoniare la presenza, in questo luogo, di una città ricca e potente sono i ritrovamenti di antichi monumenti, avanzi di un acquedotto di piombo, di un cripto a portico, alcune mezze colonne ed incisi. Il territorio era un “ager pubblicus” e solo nel periodo Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 8 longobardo fu donato dai principi alla Badia di S. Sofia di Benevento. In seguito il Cubante divenne proprietà di casa Ruffo. Nel 1808, dopo che per disposizione reale il territorio fu dato in enfiteusi a diversi coloni, Calvi si unì a San Nazzaro formando un solo comune con il nome di San Nazzaro Calvi, e fu stabilito che la sede fosse un anno a San Nazzaro e un anno a Calvi. Tale condizione non fu mantenuta, nonostante i reclami. Più volte fu chiesto il trasferimento della sede, cosa che avvenne il 18 marzo 1958. Il Cubante con Li Mai furono annessi a seguito di referendum. Attualmente il territorio di Calvi confina con i comuni di San Giorgio del Sannio, Apice, Venticano, Pietradefusi, San Nazzaro. Il Comune è formato dalla frazione del Cubante e dalle contrade di: Soricelli, Zuzoli, Federico II, Piano Casiello, Li Mai, La Frazia, Campofreddo , Mirra, Pianocolonna. Il comune conta una popolazione di 2.619 abitanti (in sensibile aumento rispetto ai dati rilevati nel precedente anno scolastico).

San Martino Sannita

Il Comune di San Martino Sannita si estende nella regione Irpino – Sannita, nelle estreme propaggini dell’altopiano irpino che sovrasta il lago preistorico della conca di Benevento. San Martino Sannita appartiene alla provincia di Benevento e dista dal capoluogo dell’omonima provincia 14 chilometri. Questo luogo, lussureggiante di vegetazione e ricco di animali di ogni specie, nella preistoria, costituì un’oasi; gli insediamenti sono documentati dalle tombe venute alla luce con il loro corredo funerario. Alcune frazioni del comune hanno origini molto remote, una di queste è Cucciano; ciò si evince da un’iscrizione impressa sul fondo di un’ara votiva in onore del Dio Silvano “Ara di Silvanus Curtianus” oggi conservata nel Museo del Sannio. Al termine delle guerre sannitiche, i Sanniti, sconfitti, si ritirarono nelle zone interne accrescendo gli insediamenti esistenti di Cucciano, Lentace e Mancusi. Il Festias ara dei Greci divenne Festum Larium. L’altare dedicato dai Sanniti a Mamerte divenne Ara Mamertina o Martina e intorno ad essa si sviluppò il Vicus Martinus. Il Cristianesimo vi fece sorgere l’Ecclesia Sancti Martini de Loco Vico. In periodo feudale San Martino, Festulari, Terranova, Lentace, Mancusi e Cucciano vennero dati in feudo: si formarono così due feudi laici e due ecclesiastici. San Martino, passato a far parte del feudo di Montevergine, prese il nome di San Martino Ave Gratia Plena. Nel 1806 fu istituito il circondario di San Giorgio la Montagna di cui fecero parte anche San Martino , Lentace, Mancusi, Terranova, San Giacomo (Festulari), Cucciano che divennero comuni autonomi. Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 9

Con l’unità d’Italia anche le sei frazioni raggiungono l’unità amministrativa. Nel 1865, così come affermato da alcuni studiosi, i sei paesi costituirono il Comune che assunse, nel 1862, con decreto regio di Vittorio Emanuele II, la denominazione di S. Martino Sannita. Oggi il Comune è costituito da sei frazioni: San Martino capoluogo, Cucciano, Terranova, San Giacomo, Lentace, Mancusi e, nonostante quel che si dica, condividono tutto nel bene e nel male. Il Comune conta una popolazione di 1.291 abitanti (in sensibile aumento rispetto ai dati rilevati nel precedente anno scolastico) e sorge a 450 metri sopra il livello del mare. San Martino Sannita, con San Nazzaro e San Giorgio del Sannio, fa parte dell’Unione dei Comuni dei Santi Sanniti, un’associazione sorta con lo scopo di valorizzare le risorse del territorio e potenziarne i servizi.

San Nicola Manfredi

San Nicola Manfredi sorge sulle pendici di un colle prossimo al territorio beneventano. La costruzione che padroneggia nell’ agglomerato urbano è l’ imponente e storico edificio che fu già castello intorno all’ anno 1000 ed ora è palazzo baronale, dimora della famiglia Sozi Carafa, già padrona del luogo negli ultimi tempi feudali. Le notizie storiche a riguardo si perdono nel tempo, ma è certo che il castello (poi divenuto palazzo baronale) fu già dimora del re Manfredi nel 1251. In quei tempi dimoravano su queste terre circa un centinaio di famiglie, alcune occupavano la zona nei pressi del palazzo, altre abitavano i villaggi vicini, dove oggi si presume sorgano le frazioni del comune di san Nicola Manfredi. Su Vecchi documenti si riportato che nel 1420 il castello e le terre circostanti erano di proprietà di Antonio Castelloni di Montefuscoli, e nel 1430 erano passate a Guglielmo Grifo e Catarina Castiglione, proprietari delle terre di Montefuscoli, allora confinanti con quelle di San Nicola. Nel 1531 le suddette terre passarono alla famiglia De Magris e precisamente a Giaso De Magris e a sua moglie Emilia Grifa allora signori delle terre di Santa Maria Ingrisone. L’11 agosto del 1536 Emilia Grifa vendette le terre a Bernardino Carbone di Napoli, riservandosi però il beneficio della ricompera. Il 5 giugno 1537 lo stesso Bernardino Carbone rivendette le terre a D. Giulia Carafa allora marchesa di quarata, riservando però il vecchio beneficio della ricompera ad Emilia Grifa e Giaso de Magris. Nello stesso giorno infine Emilia Grifa estinse il patto della menzionata ricompera con un documento che prendeva il nome di assenso di pergamena. La signora Giulia Carafa, sciolto il vincolo che incombeva sulle sue terre, fu libera di poterle rivendere a chiunque. Il 25 ottobre, infatti, le rivendette a D. Laudomia Di Aquino di Napoli per la somma di 9200 doc*. Infine il 16 gennaio del 1575 la stessa Laudomia di Aquino, insieme con Eligio della Marra , rivendette le sue terre per 9600 doc a Maddalena Gentile, vedova di Marco Angelo Sozij. madre di Leonardo Aniello e Federico, quest’ultimo signore delle terre di Santa Maria a Toro, Pastene e Sellitti. Da quella data le terre che costituivano San Nicola rimasero per molti anni di proprietà della casa Sozij.

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Ai piedi del colle sorge un altro agglomerato di case, detto San Nicola Vecchio, il quale è sicuramente più antico, in quanto in passato dava il nome all’ intero luogo. I diurnali di Matteo Spinelli riportano che nel castello di San Nicola dimorò Manfredi dal Gennaio del 1251 fino al 13 Febbraio dello stesso anno. Non è da escludere che per tale accadimento, al paese, che era dipendenza del vecchio san Nicola, si sia aggiunto l’ epiteto Manfredi in onore del Re di Svevia. Questa però, è una supposizione, infatti nel cedolario del 1320 non vi è parola di questo San Nicola; vengono soltanto tassate le terre di Sancti Nicolai de Gaccisiis. In un documento del 1352, inoltre, su queste terre, viene tassato Francisci Monfredi Militis, ovvero il nobile Francesco Monfredi. Questa circostanza del Monfredi, congiunta alla situazione che nel Regno di Napoli il territorio è chiamato castrum san nicolai monfredi, lascia insoluto il gravissimo dubbio se il nome sia Manfredi o Monfredi. Non c’è dubbio che il re Manfredi abbia dimorato nel castello nell’ epoca che dirigeva le operazioni militari contro i ribelli di Montefuscoli, da lui scacciati, e contro l’ esercito papale; ma è altrettanto vero che le terre sono state possedute da un tale nobile di nome Monfredi. La convinzione dell’illustre Meomartini è che il san Nicola debba dirsi Monfredi, essendo che prese il nome dal nobile Francesco Monfredi e non dal re Manfredi e che l’ accidentalità della dimora fatta da quest’ ultimo, abbia suggerito il lieve cambiamento di lettera, che ha dato un nome più storico e più simpatico al paese. Il comune conta una popolazione di 3.688 abitanti

San Nazzaro

San Nazzaro è posto sulle pendici del limitrofo comune di Montefusco ed è sempre stato annoverato tra i casali di questo comune. Sulle sue origini si sono fatte molte ipotesi ma i reperti di fossili di conchiglie risalenti fino a diverse decine di milioni di anni fa, un’anfora di epoca sannitica o romana, il Castello di epoca medioevale, la Croce in pietra sempre di epoca medioevale, le Chiese e le antiche costruzioni consentono di poter affermare che a S.Nazzaro si sia sviluppata una civiltà coincidente con gli insediamenti caratteristici dell’Irpinia e del Sannio, dall’antichità ai nostri giorni. La prima notizia, storicamente documentata, riguardante il comune, consiste nel riferimento del cronista Falcone Beneventano; sicuramente il nome dato al comune risale all’epoca longobarda, cioè nel VII secolo d.c. Nel 1079, poco dopo la cessazione della dominazione longobarda, il gran Conte Gerardo s’impadronì di queste terre e le aggregò alla grande Contea da lui fondata nella valle beneventana, con centro Ariano. Montefusco con i suoi casali rimase feudo regio fino al 1154, quando Guglielmo, figlio di Ruggieri, ne fece dono al Papa Adriano IV. In un atto notarile del 1277 compare nominato, come casale di Montefusco, San Nazzaro e la sua chiesa. Fu possedimento degli Angioini, degli Aragona, e nel 1794 Ferdinando IV riscattò il tutto dichiarando la contea terra demaniale. Agli inizi del 1800, precisamente il 30 ottobre 1808, S. Nazzaro e Calvi decidono di formare un solo comune con la denominazione S. Nazzaro Calvi, con sede a S.Nazzaro, entrando a far parte del circondario di San Giorgio la Montagna.

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Il 6 settembre 1948 il consiglio comunale delibera il trasferimento della sede municipale da S.Nazzaro a Calvi. Il 14 maggio 1949 il Presidente della Repubblica emette il decreto dell’effettivo trasferimento dalla sede municipale già precedentemente deliberata dal consiglio comunale. Il 13 maggio 1958 viene promulgata la legge che sancisce l’autonomia politico- amministrativa del Comune di S. Nazzaro. Il territorio di S.Nazzaro oggi confina con: S. Giorgio del Sannio, S. Martino Sannita, Calvi, Pietradefusi, Montefusco. Al comune appartengono le frazioni di: Audisoli, Casalfesto, Montefalcone. Il Comune conta 911 abitanti.

1.3.2 Contesto ambientale e socio- culturale

Gli insediamenti abitativi dei cinque comuni si trovano prevalentemente nelle aree urbane; nelle aree rurali vi sono masserie, casolari, ma anche abitazioni di cittadini che preferiscono vivere a diretto contatto con la natura.

Il territorio è vario e differenziato: presentano simili connotazioni socio – economico – culturali per cui le esigenze, le richieste e le aspettative rivolte alla scuola dagli utenti diretti, risultano più o meno uniformi. La popolazione è costituita da professionisti, impiegati, artigiani, contadini, commercianti, imprenditori, operai. Sul territorio trovano spazio molteplici attività produttive a carattere agricolo, artigianale, commerciale e imprenditoriale. Ultimamente sono sorti alcuni insediamenti industriali e commerciali che non risolvono del tutto le richieste lavorative degli abitanti della zona. Nel campo della comunicazione, i cinque comuni sono ben collegati con Benevento, capoluogo di provincia, da cui distano pochi chilometri, e con Napoli tramite l’autostrada Napoli - Bari. Gli Enti Locali collaborano con la scuola mettendo a disposizione idonei scuolabus per il trasporto degli alunni e il servizio mensa. Le comunità parrocchiali e le Associazioni presenti sul territorio dei cinque Comuni, operano in sinergia con la scuola nella formazione degli alunni. Sul territorio del comune di Calvi sono presenti i seguenti servizi: Ufficio postale, Banca di Credito Cooperativo, Farmacia, Casa di riposo, Casa- famiglia. Sul territorio dei comuni di S. Martino Sannita, S. Nicola Manfredi, Sant’Angelo a Cupolo e San Nazzaro sono presenti i seguenti servizi: Ufficio postale, Farmacia e Casa- famiglia (presente solo nella frazione di Perrillo di Sant’Angelo a Cupolo).

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1.4 ARTICOLAZIONE DELLE UNITÀ’ SCOLASTICHE E RELATIVE CARATTERISTICHE

1.4.1 SCUOLE DELL’INFANZIA

Risorse materiali Sant’Angelo “capoluogo” Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi)

Spazi interni:

Benedetti - 2 Aule didattiche 1 registratore Miele Oliviero - 1 atrio polivalente 1 stereo 43 Leso Ciccarelli - 1 ripostiglio 1videoregistratore Pancione 1 televisore Mercurio Spazi esterni: cortile

Risorse materiali Perrillo Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) Spazi interni:

Fusco - 2 Aule didattiche 1 registratore Maiale - 1 atrio polivalente Vinciguerra 1 stereo 33 Mervoglino - 1 ripostiglio Pica 1videoregistratore Mercurio 1 televisore Tarno Spazi esterni:

cortile con giardino

Risorse materiali San Nicola Manfredi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi)

Spazi interni:

De Nicola - 2 Aule didattiche 1 registratore Prezioso Parente - 1 atrio polivalente 1 stereo 15 Mercurio Soreca - 1 ripostiglio 1videoregistratore 1 televisore Spazi esterni: cortile

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 13

Risorse materiali Iannassi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi)

Spazi interni:

Dalla Pozza - 2 Aule didattiche 1 registratore Leo De Pierro - 1 atrio polivalente 1 stereo 43 Mercurio D’Orta S. - 1 ripostiglio 1videoregistratore Toro 1 televisore Zarro Spazi esterni: cortile

Risorse materiali Calvi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi)

De Napoli Spazi interni: Mercurio M.Pia -3 Aule didattiche Izzo -1 atrio polivalente -1 registratore Mercurio Laura -1 ripostiglio -1 stereo 59 Nisco Ballante -1 sala mensa -1videoregistratore Oliviero -1 televisore Fiengo Spazi esterni: Pascarella -giardino con giostre

G.Rodari Risorse Risorse materiali Alunni Docenti A.T.A. San Martino Sannita strutturali ( sussidi)

Spazi interni: - sala mensa Cubelli -1 aula didat. 16 Errico -1 televisore Lepore -1 aula lab. Mercurio L. -1 stereo

Spazi esterni: -giardino

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 14

Risorse Risorse materiali San Nazzaro Alunni Docenti A.T.A. strutturali ( sussidi) Spazi interni: -3 aule didat. -1 atrio, -1 registratore, Calabrese -1 sala mensa, -1 stereo, 17 Parrella De Vizio -1 aula -1 videoregistrato Mercurio multimediale, -1 televisore -1 ripostiglio Spazi esterni: - cortile

1 .4. 2. SCUOLE PRIMARIE

Risorse materiali Sant’Angelo “capoluogo” Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) 1 registratore, 1 stereo, 1 LIM a cavalletto con videoproiettore Bancale Spazi interni: e computer De Cristofaro 1 LIM a muro con Galieri - 5 Aule didattiche videoproiettore e Manganiello Oliviero - 1 atrio polivalente computer 65 Melillo Ciccarelli - 1 ripostiglio -1 computer Rabuano -1 stampante, Salerno Spazi esterni: -1 televisore, Lupo cortile -1 video proiettore -1 videocamera -1 macchina fot. digitale

Risorse materiali Perrillo Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) Spazi interni:

Bancale 1 registratore - 5 Aule didattiche Collarile 1 stereo - 1 atrio polivalente Iscaro Vinciguerra 1 LIM a muro con 41 - 1 ripostiglio De Cristofaro Pica videoproiettore e

Rabuano computer Spazi esterni: Repola 1 cortile con Veltre giardino

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 15

Risorse materiali San Nicola Manfredi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) Spazi interni:

Bancale - 5 Aule didattiche Borino 1 registratore - 1 atrio polivalente Ciullo Parente 1 stereo 36 - 1 ripostiglio Vario Soreca 1videoregistratore

Iannace 1 televisore Spazi esterni: Ievolella cortile con Tavino giardino

Risorse materiali Iannassi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) Amoriello L. Spazi interni: Biele A.

Cardone R. - 5 Aule didattiche Del Grosso 1 registratore - 1 atrio polivalente Donatiello De Pierro 1 stereo 57 - 1 ripostiglio Fumiento D’Orta S. 1videoregistratore

Ievolella 1 televisore Spazi esterni: Nardone cortile con Rabuano giardino Paragona

A.T.A. Risorse Risorse materiali Calvi Alunni Docenti strutturali ( sussidi) Biele Bifaro Spazi interni: -1 registratore, Conte -1 stereo, Cozzi -9 aule didattiche -1videoregistrato Delli Carri -1 atrio -4 LIM integrate con Di Dio accoglienza videoproiettore e Fasciano -1 sala polivalente computer Ferrara Botticella -1 lab. Ling./infor -1 computer 166 Ievolella A. Bruno -1 lab. -1 stampante, Mauriello scientifico -1 televisore, Meoli -1 lab. musicale -1 video proiettore Montano -1biblioteca -1 videocamera Nevola -1 palestra -1 macchina fot. Panella A. Digitale Panella M. Spazi esterni: -Aula 2.0 Piccirillo -giardino Verdino Zampelli

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 16

“G.Rodari” Risorse Risorse materiali Alunni Docenti A.T.A. S.Martino Sannita strutturali ( sussidi) -1 televisore -1 forno per Spazi interni: ceramica, Calicchio -6 aule didattiche -1 stereo HI-FI, Cardillo -1 Aula -1 videoregistrat Lo Gatto multimediale -Strumentario Conte -1 atrio, 91 Lepore ORFF Rinaldi -1 sala mensa, Petrella -batteria Rosa -1 aula -1 pianola Vallarelli polivalente -2 LIM integrate con Paragona -1 ripostiglio videoproiettore e Apruzzese Spazi esterni: computer - cortile -Aula 2.0

Risorse Risorse materiali San Nazzaro Alunni Docenti A.T.A. strutturali ( sussidi) 1 videoregistratore Spazi interni: 4 computer, Delli Carri -4 aule didattiche 3 stampanti, 9 Panella A. De Vizio 1 scanner, Zembla Spazi esterni: - 1 televisore, 1 stereo, giardino 1 lavagna luminosa 1 videoregistrato

1.4. 3. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Risorse materiali Sant’Angelo “capoluogo” Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) Argenio 4 registratore, Catalano 2 stereo, Del Gaizo 2 LIM a muro con Di Meglio videoproiettore e Spazi interni: Ferdinandi computer

Giraldi - computers per vari - 6 Aule didattiche Guarriello laboratori - 1 atrio polivalente Lamparelli - stampanti per vari - 1 ripostiglio La Torella laboratori, - 1 lab. Informatico Mastrocola Calicchio -1 televisore, 80 - 1 lab. Linguistico Oliviero D’Orta A. -1 video proiettore - 1 lab. Musicale Pacillo - 2 videocamera - 1 palestra Ranauro - 2 macchina fot. comunale Repola Digitale

Riccio - 1 lavagna Spazi esterni: Saccone luminosa cortile Savino - cuffie con Varricchio microfono Verdino - scanner Zollo

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 17

Risorse materiali San Nicola Manfredi Alunni Docenti Ata Risorse strutturali (sussidi) 2 registratore, De Nisco 1 stereo, Calabrese 2 LIM a muro con Criscuolo Spazi interni: videoproiettore e Pacillo computer Giraldi - 6 Aule didattiche - computers per vari Lombardi I. - 1 atrio polivalente laboratori Mastrocola Parente - 1 ripostiglio 29 - stampanti per vari Rossi Soreca - 1 lab. Informatico laboratori, Marra -1 televisore, Oliviero Spazi esterni: -1 video proiettore Pagnozzi cortile con - 1 videocamera Del Gaizo giardino - 1 macchina fot. Emma Digitale

- scanner

Risorse Risorse materiali Calvi Alunni Docenti A.T.A. strutturali ( sussidi) Bove Buonaguro Cerulo Spazi interni: -1 registratore, Coviello -6 aule didattiche -1 stereo, Savino -1 atrio -1videoregistrato Marino accoglienza -3 LIM integrate con De Luca V. -1 sala polivalente videoproiettore e De Lucia E. Avallone -1 lab. Ling./infor computer Donatiello Botticella P. -1 lab. 135 -1 computer Franzese Petrella scientifico -1 stampante, Giraldi -1 lab. musicale -1 televisore, Grossi -1biblioteca -1 videocamera Imbriani 1 palestra -1 macchina fot. Pertilli digitale Tagliafierro Spazi esterni:

Motore - giardino Sanzari Zeppa

1.4.3.1. Corso ad Indirizzo Musicale

Presso la Scuola Secondaria di I grado di Sant’Angelo a Cupolo l’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della secondaria di I grado e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all'alunno una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell'educazione musicale; orienta quindi le finalità di quest'ultima anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell'insegnamento strumentale stesso. Sviluppare

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 18 l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, spesso soltanto subita, una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, una ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé. La volontà di frequentare i corsi di ordinamento ad indirizzo musicale è espressa all’atto dell’iscrizione alla classe prima con indicazione dell’ordine di preferenza degli strumenti insegnati nel Corso ad Indirizzo Musicale. Le indicazioni fornite hanno valore informativo e orientativo, ma non vincolante in quanto l’assegnazione dello strumento, è determinata dalla Commissione sulla base della prova orientativo – attitudinale. Seguendo la vigente normativa sull’attivazione dei corsi ad indirizzo musicale la nostra scuola organizza tali corsi prioritariamente su classi di una stessa sezione ed in subordine, qualora il numero delle iscrizioni alla classe prima non consentisse la formazione della stessa (a causa, ad esempio, di un numero esiguo di alunni), anche con alunni provenienti da classi diverse in deroga all’autonomia scolastica e sulla base dell’assetto ordinamentale e dei criteri previsti dal DM 6agosto 1999 n. 201, a tutela non solo dei docenti, ma degli alunni per i quali lo studio dello strumento musicale, risulta essere, soprattutto dal punto di vista pedagogico, di fondamentale importanza.

2. SCELTE EDUCATIVE

2.1 FINALITA’ EDUCATIVE ISTITUZIONALI

Scuola dell’Infanzia • Promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. La Scuola del Primo ciclo • Promozione del pieno sviluppo della persona attraverso l’acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali allo sviluppo delle competenze culturali.

2.2 BISOGNI EDUCATIVI EMERGENTI NELLA SOCIETA’ ATTUALE

Le finalità educative dell’Istituto vanno armonizzate con le esigenze della società attuale in continua e rapida trasformazione, pertanto la Scuola tende al perseguimento dei seguenti obiettivi educativi: 1. Saper affrontare i cambiamenti 2. Saper ascoltare e parlare 3. Saper collaborare 4. Saper pensare ad un livello più elevato.

2.3 BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO SOCIALE IN CUI OPERA LA SCUOLA

I genitori, sempre più attenti ai bisogni formativi dei loro figli, chiedono alla Scuola un’impegnativa funzione di promozione dello sviluppo personale del bambino e del ragazzo a supporto della costruzione della loro identità soggettiva. Anche il mondo del lavoro e il tessuto sociale territoriale attendono dalla Scuola risposte sempre più complesse ed immediate. Si rende indispensabile fornire agli alunni la possibilità di: • sviluppare in modo adeguato le abilità di comunicazione e quelle logico- riflessive • avere un’impostazione cognitiva e culturale adeguata alle proprie capacità • apprendere la lingua straniera a partire dalla scuola dell’infanzia • conoscere le connotazioni culturali degli altri popoli • integrare il curricolo con attività che consentano loro di sentirsi veri cittadini europei • usare correttamente i mezzi di comunicazione di massa

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 19

• muoversi con facilità nel mondo dell’informatica • essere consapevoli della propria identità personale e culturale in un rapporto di dialogo con l’altro

2.4 VISION DELLA SCUOLA

L’Istituto Comprensivo di Sant’Angelo a Cupolo, nel rispetto delle indicazioni ministeriali sull’autonomia scolastica, si propone di orientare l’allievo a perseguire con consapevolezza la costruzione del proprio personale progetto di vita, di formare un futuro cittadino capace di progettare con gli altri il suo futuro, di capire e padroneggiare i cambiamenti della società in cui si troverà a vivere. Non intende trasmettere conoscenze definite e definitive, ma si prefigge di insegnare a studiare e a riflettere per ricostruire la mappa delle strutture culturali e concettuali di base. Nella prospettiva di una sempre maggiore interazione con il territorio, con le sue occasioni culturali, con le sue valenze educative e con le sue vocazioni socio – economiche si pone come luogo privilegiato di incontro e di scambi culturali ed esperienziali per le famiglie del territorio e guida, per tutti gli allievi, alla convivenza democratica “integrata”, nel rispetto delle differenze di genere, provenienza, cultura di riferimento

2.5 INDIRIZZI GENERALI

Q Favorire il successo formativo degli alunni sia con strategie atte a stimolare la curiosità cognitiva e l’autostima, sia con attività di recupero, consolidamento e potenziamento; Q Assicurare sostegno qualificato agli allievi BES ed aiutarli ad integrarsi nella comunità scolastica, a sviluppare motivazioni ed interessi, a sfruttare al massimo le proprie possibilità, ad acquisire strumenti culturali, linguaggi, metodi e tecniche per esercitare un ruolo attivo e consapevole nella società Q Favorire scambi culturali con Paesi stranieri Q Analisi del territorio con rivalutazione e recupero delle tradizioni culturali locali (con attività anche esterne proprio sul territorio di appartenenza) Q Indurre atteggiamenti responsabili e civili negli alunni con esempio e dialogo educativo e adeguata azione formativa sul Regolamento di disciplina Q Ampliare e diversificare l’offerta formativa potenziando: a. La conoscenza della matematica, lingua italiana ed inglese b. L’utilizzo dell’informatica c. La pratica sportiva d. Le arti espressive e. L’insegnamento della musica Q Creare le condizioni per sviluppare un clima di solidarietà e tolleranza prevenendo principalmente episodi di Bullismo e Cyberbullismo (con una informazione adeguata e con progetti mirati) Q Messa in campo di azioni per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente(con una informazione adeguata e con progetti mirati) Q Impegno valutazione /autovalutazione Q Creare una cultura di appartenenza e una cultura di servizio Q Assicurare l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, e promuovendo ,ad ogni livello,il rispetto della persona e delle differenze

Nei rapporti con l’esterno: a. Potenziare la continuità didattica b. Valorizzare il contesto (EE.LL., Associazioni Culturali, Organizzazioni Sociali, ecc.) facendolo partecipe delle proprie attività e inserirsi in una rete di collaborazione con altre Scuole del territorio

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 20

c. Essere aperta ai fermenti, alle iniziative, alle esperienze di valore educativo e culturale che si esprimono sul territorio d. Mettere a disposizione le proprie strutture ed attrezzature per corsi, dibattiti, mostre e manifestazioni di interesse culturale

Nei confronti del personale a. Promuovere e potenziare le varie professionalità attraverso attività di formazione e aggiornamento b. Creare una cultura di appartenenza e una cultura di servizio

Nei confronti delle famiglie a. Stipulare il patto di corresponsabilità educativa con i genitori della Scuola Primaria e Secondaria di I° grado b. Stabilire una comunicazione continua tra insegnanti e famiglie moltiplicando momenti di incontro, confronto, collaborazione tra docenti e utenti c. Programmare incontri con la famiglia e il coordinatore di classe per l’acquisizione di informazioni sulla storia pregressa dell’alunno, la progettazione del piano di studio personalizzato, la scelta delle attività opzionali / facoltative. d. Informare puntualmente le famiglie del percorso formativo dei propri figli e delle modalità e criteri adottati per la relativa valutazione e. Garantire la scelta individuale della famiglia, circa l’eventuale anticipo della frequenza della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, nel rispetto delle reali possibilità del bambino

Nei confronti degli alunni a. Star bene a scuola b. Garantire il servizio di accoglienza volto a favorire l’integrazione, l’inserimento e l’ambientamento dei nuovi iscritti al momento del loro ingresso a scuola c. Rendere gli alunni protagonisti del proprio processo di apprendimento d. Garantire il rispetto dei diversi stili di apprendimento, intesi come diverse modalità di interiorizzare e costruire la propria conoscenza e. Fornire ad ogni alunno un’impostazione cognitiva e culturale adeguate alle sue capacità f. Garantire all’alunno un passaggio graduale e senza soluzione di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e Scuola Secondaria di I grado g. Impegno a mobilitare risorse, energie e competenze per assicurare sostegno qualificato agli allievi in difficoltà ed aiutarli a recuperare i ritardi di preparazione, apprendimento e maturazione accumulati h. Assicurare sostegno qualificato agli allievi in situazione di handicap ed aiutarli ad integrarsi nella comunità scolastica, a sviluppare motivazioni ed interessi, a sfruttare al massimo le proprie possibilità, ad acquisire strumenti culturali, linguaggi, metodi e tecniche per esercitare un ruolo attivo e consapevole nella società i. Garantire l’imparzialità nella formazione delle classi j. Privilegiare l’aspetto laboratoriale del saper fare nella progettazione delle attività facoltative e opzionali k. Garantire il raccordo tra i tempi dell’insegnamento e i ritmi di apprendimento degli alunni in relazione all’organizzazione globale

2.6 PIANO DI MIGLIORAMENTO ED AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

Attraverso il RAV (rapporto di autovalutazione) la scuola ha individuato i dati significativi dell’Istituto, li ha esplicitati, li ha rappresentati, li ha argomentati e li ha collegati alla sua organizzazione e al suo contesto. Il RAV contiene i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento (livelli di

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 21 apprendimento,organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie)messi a disposizione dal Ministero su "Scuola in chiaro", dall'INVALSI e da altri soggetti istituzionali (Istat, Ministero del Lavoro, ecc.). Tale documento sottolinea come per l'interpretazione dei risultati e la definizione di interventi educativi, bisogna tener conto delle opportunità e vincoli del contesto ove si opera ed in particolar modo della provenienza socio economica e culturale degli studenti, delle caratteristiche della popolazione che insiste sulla scuola, delle caratteristiche economiche del territorio e della sua vocazione produttiva, del livello e grado di diversificazione delle fonti di finanziamento della scuola , della qualità delle strutture e infrastrutture scolastiche e della quantità e qualità del personale della scuola. Pertanto partendo dagli esiti raggiunti dagli alunni, dai punti di forza e punti di debolezza dei risultati scolastici, dai risultati nelle prove standardizzate nazionali,dalle competenze chiave e di cittadinanza e i dai risultati a distanza, sono stati analizzati quei processi che risultano maggiormente collegati ai risultati, e quindi ai livelli degli apprendimenti degli studenti ed alla loro riuscita scolastica, considerando sia i processi connessi all'insegnamento / apprendimento (Pratiche educative e didattiche), sia i processi che avvengono ad un livello più generale di scuola, compresi quelli che si realizzano in sinergia con il territorio e le famiglie. Per questo anno scolastico, dunque, l’intero procedimento di valutazione darà luogo ad un insieme di interventi organizzativi,gestionali, didattici e professionali che, se attivati in modo convinto e consapevole, possono potenziare la capacità di auto governo di ciascuna scuola, consolidandone l'identità e l'autonomia, responsabilizzando tutta la comunità scolastica nel raggiungimento degli obiettivi individuati. Le priorità individuate dalla scuola su cui si andrà ad operare nei prossimi anni riguarderannono gli esiti scolastici e a distanza degli studenti ,così come da descrizione delle priorità ,traguardi,area e obiettivi di processo di seguito riportati: ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati scolastici Innalzare il successo formativo Ridurre dal 22,4% al 12,4 % gli degli alunni all’esame di Stato studenti diplomati con la valutazione del sei all’esame di Stato Risultati a distanza Migliorare la corrispondenza Ridurre dal 34,1% al 20 % la tra consiglio orientativo della scelta della famiglia difforme Scuola e scelta effettuata dalla dal consiglio orientativo della Famiglia. Scuola;

Elevare il numero di alunni Ridurre dal 15% al 6 % gli promossi al primo anno della alunni bocciati al primo anno scuola secondaria di II grado della scuola secondaria di II grado AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Potenziamento dipartimenti disciplinari Diffusione metodologie didattiche innovative Costruzione compiti di realtà e strumenti per valutazione delle competenze Continuità e Orientamento Individuazione,nei vari ordini di scuola, competenze in uscita ed entrata Progettazione attività comuni agli alunni dei vari ordini Costruzione di percorsi per la comprensione del sé e delle proprie inclinazioni

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 22

Per perseguire tali obiettivi ed elaborare il PTOF (piano triennale dell’offerta formativa) il collegio dei docenti ha deliberato l’istituzione di un Gruppo di Miglioramento costituito dal Dirigente, dai suoi collaboratori, dalle funzioni strumentali, dai responsabili di plesso e dal D.dei S.G.A. che si adopereranno per il miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola. Tale Piano sarà strumento di lavoro reale ed efficace per la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, indicando la giusta direzione per l’attività dei singoli e dell’Istituzione nel suo complesso.

2.7 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

2.7.1 Scuola dell’Infanzia

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 23

2.7.2 Scuola Primaria

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 24

2.7.3 Scuola Secondaria di primo grado

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 25

3 INTEGRAZIONE SCOLASTICA

3.1 Accoglienza

Saper accogliere l’alunno equivale a riconoscerlo come persona che nutre speranza, attesa e fiducia di essere ascoltata, compresa e aiutata. Considerata in questa dimensione, l’accoglienza rappresenta la condizione preliminare del successo formativo dell’alunno. L’accoglienza si articola nelle seguenti fasi: • Pre – accoglienza alunni: vengono realizzati incontri con insegnanti dei vari ordini di scuola • Pre – accoglienza genitori: nel primo mese di lezione vengono effettuati due incontri per la presentazione del P.O.F. da parte del Capo di Istituto e raccordo educativo tra genitori ed operatori scolastici. • Accoglienza: Nei diversi plessi della scuola dell’infanzia vengono accolti i bambini già iscritti nel precedente anno scolastico e i rispettivi genitori, a cui è consentita la permanenza nelle aule solo nel primo giorno di attività didattica; i genitori dei nuovi iscritti usufruiscono di un orario più flessibile per cooperare con le docenti nella fase d’inserimento; particolare attenzione viene data agli alunni di due anni il cui inserimento sarà determinato dalla risposta personale di ogni singolo alunno; • le scuole Primarie e la Secondaria accolgono gli alunni delle classi prime alla presenza dei docenti del precedente anno scolastico e la loro permanenza è garantita sin al completo inserimento di tutti gli allievi

3.2 Continuità

La Scuola garantisce il raccordo con i vari ordini di scuola mediante: a. continuità di obiettivi didattici ed educativi b. continuità di metodologia d’insegnamento/apprendimento c. continuità della riflessione metacognitiva dell’alunno d. promozione dell’agio e prevenzione del disagio

3.3 Alunni BES

La personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno sono principi costituzionali del nostro ordinamento scolastico recepiti nel DPR 275/99, laddove è detto che «Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche … possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo…»L’istituto, quale C.T.I., sperimenta procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità dell’inclusione in termini di accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno. Da un punto di vista organizzativo, l’Istituto ha individuato una figura di riferimento per tutto l’Istituto, che svolge il ruolo di coordinamento generale delle attività e delle procedure relative all’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali. Per realizzare quanto sopra, i docenti di sostegno insieme ai docenti curricolari della nostra scuola: V Curano un continuo e proficuo rapporto con la famiglia e con le Istituzioni ( ASL, Centri di Riabilitazione, ecc)

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 26

V Operano in stretta collaborazione con i docenti di classe ( nel caso di alunni certificati ai sensi della L.104/92) V Condividono la documentazione proposta dalla docente referente: PEI, PDP Per gli alunni diversamente abili la Scuola, con gli operatori dell’unità multidisciplinare distrettuale e la famiglia provvede alla stesura del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato ( PEI) ed individua tutte le risorse necessarie per l’integrazione, nonché il numero delle ore di sostegno da assegnare al minore. Impegno prioritario della scuola è quello di garantire un clima affettivo – emotivo positivo in grado di consentire all’alunno disabile di sentirsi parte integrante del gruppo classe. Tutte le attività programmate sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi di carattere funzionale, in particolare la Scuola pone particolare cura: • nella conoscenza e padronanza del proprio corpo in rapporto ad atti conoscitivi e relazionali; • nello sviluppo della socializzazione e dell’integrazione nel contesto della sezione/classe e nella più ampia comunità scolastica: • nella capacità di comunicare con diverse modalità (verbali, grafiche – pittoriche). Nei casi in cui sarà possibile, ci si avvicinerà alla programmazione della classe, con proposte di attività concrete, legate alla realtà e all’ambiente circostante. I disturbi specifici di apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (difficoltà nella lettura), discalculia (difficoltà negli automatismi del calcolo), disgrafia/disortografia (prestazioni grafiche scadenti e particolarmente scorrette). Per alunni con tali disturbi la scuola, oltre ad incrementare la comunicazione e la collaborazione con la famiglia, si adopera per favorire l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, attraverso l’attuazione di buone prassi, con l’utilizzo di strumenti tecnologici, strumenti compensativi, adozione di misure dispensative e forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità del singolo. Nel caso di difficoltà non meglio specificate, il Consiglio di classe (nelle scuole secondarie) o il team docenti (nelle scuole primarie) andrà a concordare la valutazione dell’efficacia di strumenti specifici (compensativi e/o misure dispensative), con adozione e compilazione di un Piano Didattico Personalizzato. Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche. In presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe decide se formulare o meno un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione. E’ quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe o dei team docenti individuare gli alunni per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento. Il Piano annuale per l’inclusività prevede, oltre al GLHI, il Gruppo di lavoro per l’inclusione, costituito dal Dirigente Scolastico, dal referente per l’handicap e BES, responsabili di plesso ed esperti esterni,con il compito di far emergere criticità e punti di forza, rilevare le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali, le difficoltà e i disturbi riscontrati. e le eventuali risorse impiegabili.

3.4 Alunni Stranieri

Per l’ accoglienza e integrazione degli alunni stranieri la Scuola si serve della consulenza del Servizio Regionale di Mediazione Culturale, operante sul territorio della Regione Campania, formato da un nucleo di mediatori culturali specializzati di diversa appartenenza etnica, di diverse lingue e nazionalità, domiciliati o residenti in Campania e operativi su tutto il territorio regionale, in grado di aiutare i docenti nel rapporto con gli alunni stranieri che non conoscono la lingua italiana. La scuola pone particolare attenzione all’integrazione degli alunni stranieri, potenziando la conoscenza del sostrato culturale e familiare di provenienza attraverso colloqui con i genitori degli stessi, particolarmente frequenti

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 27 nel momento dell’inserimento, ed attività di routine scolastica volte a favorire il potenziamento delle capacità comunicative e linguistiche e lo sviluppo delle competenze relazionali e sociali degli alunni,con interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano Didattico Personalizzato, così come previsto dalla C.M. n. 8/2013.

4. CURRICULO VERTICALE

4.1 SCUOLA DELL’INFANZIA (vedi allegato n.1) 4.2 SCUOLA PRIMARIA (vedi allegato n.2) 4.3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO(vedi allegato n.3)

5. SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE

5.1 ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

La programmazione didattica costituisce il nodo fondamentale del lavoro scolastico e rappresenta il tramite per favorire negli alunni la formazione e la strutturazione della personalità, gli apprendimenti disciplinari e lo sviluppo delle potenzialità. Essa progetta specifiche situazioni d’insegnamento/apprendimento in grado di attivare quel processo cognitivo, emotivo, motivazionale e socio-relazionale che permette agli alunni di progredire nei vari livelli conoscitivi ed operativi. La programmazione parte dall’analisi delle reali condizioni, interne ed esterne alla scuola, in cui gli insegnanti operano, tiene conto delle caratteristiche della classe e dagli interessi dei singoli allievi, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare per i campi di esperienze e le discipline del curricolo e si concretizza nella pianificazione del lavoro didattico. La programmazione si fonda sulla collegialità e sulla verticalità che le conferiscono legittimità ed efficacia ed è strettamente legata alla valutazione, pertanto i principi e le procedure sono coerenti con i criteri valutativi adottati e con i percorsi didattici elaborati. Ogni singolo grado scolastico prevede, in base alle proprie esigenze specifiche, le seguenti riunioni: • con le famiglie: - per la presentazione del Piano dell’Offerta Formativa e la stipula del patto di corresponsabilità educativa; - per il coinvolgimento attivo delle famiglie alla vita scolastica; - per i colloqui individuali e la consegna delle schede informative degli alunni; • con i docenti dei tre ordini di scuola - per programmare esperienze di continuità e condividere i traguardi per lo sviluppo delle competenze; • con l'équipe socio-sanitaria: - per affrontare situazioni problematiche della classe, dei bambini segnalati o di bambini diversamente abili; • con esperti esterni: - per condividere le programmazioni di eventuali progetti gestiti da personale esterno alla scuola ai quali partecipano le sezioni o i gruppi; • con gli Enti Locali: - di eventi e di iniziative legate alla continuità con il territorio.

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5.1.1 Scuola dell’Infanzia

La Scuola dell'Infanzia “sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell'età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane ed ambientali delle quali può disporre. Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l'organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. Nelle attività di programmazione si tiene conto dell'unitarietà delle esperienze scolastiche, si formulano percorsi didattici integrati nel rispetto dei tempi, ritmi interessi e stili cognitivi di ciascun alunno. Le insegnanti si incontrano periodicamente per discutere e approfondire tematiche o problematiche relative al proprio ordine di scuola ,per programmare attività didattiche da svolgere all'interno delle sezioni, in particolar modo per quelle relative alla lingua inglese, e definire gli obiettivi di apprendimento e valutare il percorso in atto.

5.1.2 Scuola Primaria

Nella scuola primaria la programmazione avviene a tre livelli: 1. di modulo,con il fine di favorire l’unitarietà d’insegnamento, cui partecipano gli insegnanti che operano nella stessa classe, compresi quelli di sostegno e di religione, per: • definire comportamenti comuni in merito al rispetto delle norme comportamentali, ai rapporti interpersonali, ai compiti a casa, alla scelta dei criteri di valutazione, alle capacità da potenziare; • stabilire le abilità operative, cognitive e linguistiche trasversali comuni a tutte discipline; • dichiarare l’utilizzo delle compresenze; • adattare le programmazioni di ambito al fine di evitare una separazione troppo netta degli ambiti disciplinari; 2. di plesso o di intermodulo per: • discutere problematiche di plesso; • progettare e realizzare progetti su tutte le classi; • collaborare con gli enti presenti sul territorio Comunale 3. di ambito disciplinare orizzontale e/o verticale cui partecipano gli insegnanti dell’Istituzione che si occupano della stessa materia o area disciplinare, per: • definire le programmazioni annuali; • produrre unità di apprendimento o percorsi educativi e eventuali prove di verifica.

5.1.3 Scuola Secondaria di I grado

In tale scuola la programmazione avviene a due livelli: 1. all’interno del Consiglio di classe cui partecipano tutti gli insegnanti, che operano nella stessa classe, per: • elaborare il piano annuale delle attività; • fissare i traguardi formativi in termini di apprendimenti disciplinari e socio-relazionali; 2. all’interno dei gruppi disciplinari, per: • programmare attività, percorsi, prove di verifica in parallelo ed in linea con il profilo in uscita degli alunni; • fissare i criteri e le tipologie delle prove d’esame.

5.2 STRATEGIE DIDATTICHE

Per favorire il conseguimento degli obiettivi di apprendimento attesi, la Scuola mette in campo le seguenti “strategia didattiche” (più precisamente: strategie di insegnamento e di apprendimento):

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- Per la creazione di un valido ambiente di apprendimento: • Formazione di gruppi di apprendimento eterogenei e per piccoli gruppi • Assegnazione di compiti di responsabilità • Adozione di ausili di tipo informatico • Valorizzazione delle attività espressive ed operative • Modalità cooperative di lavoro • Uso di materiale strutturato, seguito da verbalizzazione e rappresentazione iconica – simbolica • Utilizzo della strategia didattica del group working e del tutoring dei pari per la facilitazione dell’inserimento nel gruppo classe e per la responsabilizzazione dei compagni rispetto alle esigenze degli alunni diversamente abili. • Uso sistematico di modelli per la soluzione di problemi, di opportunità di azione con pochi rischi di errore • Coinvolgimento attivo degli studenti nelle decisioni da assumere

- Per la garanzia di insegnamenti efficaci: • accuratezza nella preparazione delle lezioni; • selezione appropriata dei materiali e strumenti; • chiara definizione degli obiettivi agli alunni; • mantenimento della disciplina in classe; • stimolazione delle capacità comunicative, di ascolto, di comprensione, di produzione verbale e scritta attraverso argomentazioni legate al vissuto degli alunni; • attenta valutazione delle conoscenze pregresse e competenze possedute dall’alunno all’inizio di ogni anno scolastico; • apprendimento attivo basato sulla soluzione di problemi di vita pratica; • utilizzo di strategie di apprendimento multisensoriali, metacognitive e di orientamento; • costante verifica del lavoro degli alunni; • riorganizzazione della lezione in caso di difficoltà; • buon uso del tempo; • fiducia nelle capacità di apprendimento degli alunni; • convinzione circa la propria responsabilità nell’apprendimento degli alunni; • adattamento dell’organizzazione dell’insegnamento ai bisogni degli alunni; • condivisione degli obiettivi formativi con i colleghi; • strette relazioni collegiali nella risoluzione dei problemi della scuola; • uso di una buona varietà di strategie di insegnamento e di stili di interazione • chiarezza espositiva e argomentativa; • ascolto e utilizzazione delle idee degli alunni.

- Per la garanzia dell’unitarietà del sapere attraverso la multidisciplinarietà: • Insegnare le discipline: - dedicando uguale attenzione a cosa si insegna - come si utilizzano le conoscenze e le procedure apprese alle caratteristiche di chi apprende. • Operare una mediazione tra i prodotti del pensiero e i processi personali di conoscenze, tra la dimensione esistenziale evolutiva del ragazzo e la logica di una scienza. • Organizzazione dell’orario flessibile.

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6. VALUTAZIONE APPRENDIMENTI

6.1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni pertanto, ai sensi della Legge 7/8/1990 n. 241, il procedimento di valutazione,come un vero e proprio procedimento amministrativo, è caratterizzato dalla massima trasparenza al fine di dare all’alunno stesso la possibilità di essere informato su tutto quanto ha contribuito ai risultati ottenuti . La valutazione degli apprendimenti nelle varie discipline di studio, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguarda invece il comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti della secondaria di I grado e con giudizio per gli alunni della scuola primaria. La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre il terzo anno di scuola secondaria di I grado, avviene per esame di Stato. Per gli alunni della scuola secondaria di I grado l'anno scolastico non è considerato valido, indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se l'alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste, con deroga nei seguenti casi, adeguatamente documentati, purchè non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione: 1. Gravi motivi di salute fisica e/o psicologica 2. Ricoveri ospedalieri 3. Terapie e/o cure programmate 4. Gravi motivi di famiglia

6.1.1 Valutazione nella scuola dell’Infanzia

Nella Scuola dell’infanzia si valuta l’alunno per ricavare elementi di riflessione sul contesto e sull’azione educativa messa in campo, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica, tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. Nella predisposizione di adeguati percorsi educativi e didattici per lo sviluppo emotivo, sociale, cognitivo e relazionale di ogni singolo alunno, la valutazione assume un’importanza strategica per la conoscenza e comprensione dei livelli raggiunti da ciascuno e per l’identificazione dei processi da promuovere, sostenere e rafforzare. (Vedi griglie di valutazione allegate al curriculo Scuola Infanzia allegato n.1)

6.1.2 Valutazione nella scuola primaria

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe. In presenza di carenze da recuperare si allega al documento individuale di valutazione specifica nota riportante le discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento da conseguire. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione ha carattere eccezionale, va motivata ed assunta all'unanimità dai docenti di classe. Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza ma viene rilasciata la certificazione delle competenze perseguite al termine della scuola primaria. (Vedi griglie di valutazione apprendimento Scuola Primaria allegato n.4)

6.1.3 Valutazione nella scuola secondaria di I grado

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe e registrate sulla

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 31 scheda individuale dell'alunno. Sono ammessi alla classe successiva o all’esame gli alunni che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto sul comportamento ,attribuito collegialmente, non inferiore a sei decimi. Possono essere ammessi alla seconda e terza anche alunni che hanno fatto registrare carenze in non più di tre discipline e per un massimo di due carenze gravi ed una lieve, con specifica nota riportante le discipline ove sono presenti carenze e relativi obiettivi di apprendimento, da inserire nel documento individuale di valutazione. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell' orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Sono previste deroghe a suddetto limite solo in caso di assenze per malattia , debitamente documentate Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo. L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola secondaria. Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico. Tale prova, introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007 n.176, concorre alla determinazione dell’esito finale dell’esame di Stato La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi. Agli alunni che superano l’Esame di Stato viene rilasciata la certificazione delle competenze acquisite al termine della scuola di base. (Vedi griglie di valutazione apprendimento Scuola Secondaria di I grado allegato n.5)

6.1.4 Valutazione alunni diversamente abili

La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Per loro vanno utilizzate scale valutative riferite a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Se il PEI comprende obiettivi previsti per la classe o obiettivi minimi, il superamento dell’esame comporta il rilascio di un regolare diploma (con nessuna menzione del sostegno ricevuto).L’OM sulla valutazione degli alunni del 2001 introduce la possibilità per gli alunni con ritardo mentale grave che non riescono a conseguire il diploma di licenza media, di essere ammessi alla frequenza della prima classe di scuola superiore, al solo fine di poter completare l’adempimento dell’obbligo scolastico e di conseguire un attestato con il riconoscimento dei crediti formativi maturati. (Vedi griglia di valutazione apprendimento alunni diversamente abili allegato n.6)

6.1.5 Valutazione alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento )

La scuola, in base agli interventi pedagogico - didattici individualizzati e personalizzati messi in campo, adotta modalità valutative che consentono all’alunno con DSA di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto. In sede di Esami di Stato, la commissione tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, adotta idonei strumenti compensativi e criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, comprese le prove nazionali INVALSI, sia in fase di colloquio. Gli alunni con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, sosterranno prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art.13 del D.P.R. n.323/1998.

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6.1.6 Valutazione alunni stranieri

Per la valutazione degli alunni stranieri i docenti di classe/consigli di classe tengono in debito conto il percorso effettuato, gli obiettivi raggiunti, la motivazione e l’impegno profuso e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.

6.2 FASI DELLA VALUTAZIONE

Acquisizione dati e informazioni( precedenti esperienze scolastiche, esperienze extrascolastiche, caratteristiche cognitive di ingresso, competenze, modalità di apprendimento, inclinazioni, tempi, ritmi, caratteristiche socio – Valutazione iniziale emotive affettive) per poter individuare strategie da adottare sul piano educativo e didattico, orientare le scelte di percorsi personalizzati e definire obiettivi di apprendimento realistici.

Valutazione in itinere o Fornisce informazioni circa l’apprendimento degli allievi: ha funzione regolativa formativa dell’azione didattica e formativa al fine di promuovere il successo formativo.

Viene formulata alla fine dell’anno scolastico, su articolazione intermedia, al Valutazione finale o conclusiva termine di un biennio/ciclo di studi. In essa confluiscono gli esiti di prove finali appositamente svolte e i risultati.

6.3 ELEMENTI VERIFICABILI ED OSSERVABILI

I docenti dispongono, per la verifica degli apprendimenti, di una gamma vasta e diversificata di strumenti, da utilizzare in modo idoneo a seconda del tipo di apprendimento( conoscenze, abilità, competenze) o di processo(cognitivo, socio – affettivo)

Insieme di elementi cognitivi necessari per lo svolgimento di determinate CONOSCENZE esecuzioni.

esecuzioni corrette e finalizzate a determinati compiti, osservabili e misurabili, che ABILITÀ’ danno certezza delle conoscenze acquisite.

COMPETENZE insieme di abilità concorrenti alla soluzione di una situazione problematica.

ATTEGGIAMENTI area emotivo – affettiva e socio – collaborativa.

In particolare per la valutazione delle competenze acquisite si predispone la realizzazione di compiti di realtà (risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 33 moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica)adottando la Guida Operativa alle prove di competenza realizzata dal team di lavoro del CE.SE.DI con la supervisione del prof. Maurizio Gentile, in quanto utile strumento per l’acquisizione della consapevolezza del ruolo della disciplina nella costruzione di competenze e valido aiuto e raccordo tra discipline da insegnare e competenze da raggiungere. Tali compiti di realtà per le classi terminali di primaria e secondaria nel secondo quadrimestre valuteranno le competenze in uscita, per tutte le altre classi saranno regolarmente inseriti nella programmazione disciplinare con cadenza quadrimestrale.

6.4 AUTOVALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Uno degli obiettivi della nostra scuola è la promozione dell’autonomia personale.Educare l’allievo alla autovalutazione è senza dubbio un compito fondamentale del docente che, aiutandolo a riflettere sulla propria esperienza diretta di soggetto in apprendimento, gli consente di compiere alcune operazioni utili ad acquisire competenze di autovalutazione ed un habitus mentale disponibile a sapersi mettere in discussione ed a riflettere sulle proprie decisioni.L’autovalutazione è tale ed è efficace se l’allievo non solo prende consapevolezza dei propri livelli di sapere e di saper fare, ma modifica anche il suo saper essere verso comportamenti e responsabilità che lo aiutino a migliorarsi ed a migliorare i suoi apprendimenti.(vedi allegato n.12).

6.5 STRUMENTI PER LA VERIFICA

" interrogazioni PROVE ORALI " colloqui " dibattiti " strutturate PROVE SCRITTE " semi - strutturate " non strutturate " realizzazione di prodotti pittorici e plastici PROVE PRATICHE " realizzazione di lavori tecnici e artistici " esecuzione di canti, brani musicali e saggi ginnici " rapporti interpersonali OSSERVAZIONE " rispetto delle regole DEL " senso di responsabilità " motivazione, impegno e collaborazione COMPORTAMENTO " autonomia operativa

6.6 TEMPI E MODALITA’ DI VERIFICA – VALUTAZIONE

In ottemperanza a quanto sancito dalla Legge n. 53 del 28.03.2003 vengono effettuate valutazioni periodiche ed annuali dell’apprendimento e comportamento degli alunni. A livello di istituto vengono definiti strumenti comuni di verifica e scale di misurazione condivise per la valutazione degli apprendimenti, mentre con attività di debriefing (cosa, come e quando hanno imparato) i docenti ottengono dagli alunni informazioni relative al proprio stile di apprendimento, necessarie per poter costruire percorsi personalizzati. Le classi dell’Istituto, partecipano alle prove INVALSI, secondo i tempi e le modalità stabilite dal MIUR.

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I genitori vengono informati sul percorso formativo degli alunni attraverso la SCHEDA QUADRIMESTRALE riguardante i livelli di apprendimento e di maturazione globale degli alunni e dagli stessi docenti durante i tre incontri annuali programmati per i colloqui e nel corso di incontri individuali effettuati su richiesta dei docenti / genitori.

6.7 INVALSI

Le prove INVALSI sono prove oggettive standardizzate che hanno lo scopo principale di misurare i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti italiani relativamente ad alcuni aspetti di base di due ambiti fondamentali, la comprensione della lettura e la matematica, e di collocarli lungo una scala in grado di rappresentare tutti i risultati degli studenti, da quelli più bassi a quelli più alti. Una prova del genere contiene dunque sia domande complesse, alle quali è in grado di rispondere solo una piccola, o anche piccolissima, minoranza degli studenti, sia domande molto semplici, accessibili alla quasi totalità della popolazione studentesca. Per la verifica della comprensione del testo, di cui si sottolinea la forte valenza interdisciplinare, l’INVALSI utilizza quesiti di due tipi: a risposta chiusa, nei quali lo studente dove scegliere la risposta corretta tra più alternative date, e a risposta aperta, nei quali lo studente dove formulare lui stesso la risposta. I quesiti a risposta chiusa possono essere semplici, cioè composti da una sola domanda con quattro alternative di risposta, o complessi, cioè composti da più domande o item con due o più alternative di risposta. I quesiti aperti possono essere a risposta univoca (nel caso di una sola possibile risposta corretta breve) o articolata (nel caso di una risposta più lunga e con più possibilità di risposta corretta). Le domande a risposta aperta articolata sono corredate,nella restituzione degli esiti, da precise indicazioni per la correzione, che includono esempi di risposte accettabili, eventuali esempi di risposte parzialmente accettabili ed esempi di risposte non accettabili. Nelle prove di Italiano i ragazzi mostrano maggiore facilità nel rispondere alle domande dei testi narrativi rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi. Nelle prove di matematica gli studenti incontrano difficoltà maggiori nei quesiti che fanno riferimento a contenuti di geometria o dell’ambito denominato “relazioni e funzioni” e si registra ancora una tendenza a saltare le domande a risposta aperta, contraddicendo quindi l’ipotesi di quanti ritengono che siano le domande a risposta chiusa a sfavorire gli studenti perché meno usate nella scuola. L’obiettivo dell’INVALSI è di contribuire al progressivo miglioramento e all’armonizzazione della qualità del sistema italiano di istruzione e di formazione, mettendo a disposizione dei decisori politico-istituzionali i risultati completi e attendibili delle verifiche periodiche e sistematiche sugli apprendimenti e, contemporaneamente, di offrire - in forma personalizzata alle singole istituzioni scolastiche - specifici elementi di conoscenza sui loro risultati, in modo da stimolare la riflessione e sostenere i processi di valutazione e autovalutazione, al fine di individuare gli aspetti positivi da mantenere e gli elementi di criticità rispetto ai quali attivare interventi migliorativi. L’INVALSI ha messo a punto un sistema di comunicazione grazie al quale ciascuna scuola riceve i risultati dei propri alunni, contribuendo, in tal modo, alla valutazione interna di ogni sistema scolastico che, attraverso la valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze e abilità e attraverso la valutazione delle competenze sviluppate, progetta lo sviluppo della persona, la valorizzazione dello studente, la personalizzazione dell’insegnamento - apprendimento nell’ottica di un miglioramento dell’offerta formativa e del successo formativo di tutti e di ciascuno. I risultati delle rilevazioni del 2015, con la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti dai nostri studenti relativamente a due ambiti fondamentali – l’italiano e la matematica – consentono di focalizzare i punti di forza e di debolezza della nostra scuola, il che favorisce anche la crescita professionale di tutti i docenti e finisce col migliorare l’intero sistema scolastico. Tali dati hanno fornito un quadro dei livelli di apprendimento degli alunni dell’Istituto, rispetto ai livelli dei risultati definiti sul campione regionale e nazionale.

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Una buona pratica educativa applicata nell’Istituto è stata quella di sottoporre periodicamente i discenti a prove simulate su modelli INVALSI, per abituarli a cogliere l’insieme di informazioni che ogni testo veicola e al modo in cui queste informazioni sono veicolate (Organizzazione logico – concettuale).

6.8 CRITERI DI VALUTAZIONE

Criteri adottati dalla Scuola per valutare gli esiti finali delle prestazioni degli allievi:

" l’esito delle misurazioni effettuate e delle osservazioni condotte; FATTORI " i livelli di partenza; OGGETTIVI: " gli interventi compensativi adottati dalla scuola. " componente fisico-senso-motoria; " componente emotivo-affettiva; FATTORI " componente cognitiva; SOGGETTIVI: " componente socio-collaborativa; " previsioni e orientamento.

6.9 VERIFICHE

In osservanza del comma 4 art.1 del DPR n.122 del 22 giugno 2009, le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con gli Obiettivi di Apprendimento previsti dal POF; in particolare la Scuola dell’Infanzia prevede una valutazione descrittiva delle competenze in quattro livelli : non raggiunta, parzialmente raggiunta, raggiunta, pienamente raggiunta ( vedi allegato n.1), mentre la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado adottano una rubrica di valutazione delle discipline, sia per le prove scritte che orali , con chiara correlazione voto/prestazione, ove il voto è la risultante della media delle valutazioni conseguite nei vari indicatori ( vedi allegati n.4 e 5)

6.10 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il Decreto Legislativo n.137 del 1° settembre 2008 dispone, dall’anno scolastico 2008/09 l’illustrazione, con giudizio analitico, del livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno della Scuola Primaria, mentre nella Scuola Secondaria la valutazione del comportamento verrà effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Pertanto in coerenza con quanto previsto da “Regolamento di disciplina”, i docenti dell’Istituto valuteranno il comportamento degli alunni in relazione agli atteggiamenti da questi assunti nei confronti delle persone e del materiale didattico, nel rispetto delle regole e democrazia – autoritarismo, come da nota illustrativa voto numerico di cui alla Lettera b) comma 8 art.2 D.P.R.n.122 del 22 giugno 2009. In particolare verranno utilizzate griglie di osservazione distinte per ordini di scuola, relative alla rilevazione delle competenze distinte sociali,civiche,imparare ad imparare presenti nel documento ministeriale sulla rilevazione delle competenze. Con cadenza mensile tali dati saranno tabulati e costituiranno l’oggetto di una attenta valutazione da parte dei docenti.(vedi allegato n.7)

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6.11 DOCUMENTO DI VERIFICA - VALUTAZIONE

• Scuola dell’Infanzia Documento ufficiale è la scheda di valutazione concordata dai docenti dell’Istituto

• Scuola Primaria / Secondaria di I grado Scheda di valutazione ministeriale

7 ORIENTAMENTO

Fa parte della finalità della scuola di ogni ordine e grado l’essere orientativa. In questo senso lato l’Istituto offre, all’interno dei curricoli, attività di: • Scoperta di stili, attitudini, interessi personali; • Autovalutazione; • Conoscenza dei meccanismi che regolano i diversi contesti sociali, da quelli familiari a quelli del mondo del lavoro. La Scuola Secondaria di I grado cerca di far emergere le capacità di ogni singolo alunno e fornisce loro dati concreti su cui ragionare per non andar incontro a spiacevoli insuccessi scolastici e delusioni. Vengono fornite dettagliate informazioni sulle scuole superiori proposte attraverso visite a scuole ed incontri con insegnanti ed alunni delle superiori. Durante il periodo delle iscrizioni la Scuola consente alle Istituzioni scolastiche di secondo grado di illustrare ai genitori ed agli alunni la loro offerta formativa. L’efficacia della iniziativa è data dalla possibilità di un confronto immediato tra le varie offerte, operato da genitori e figli in contemporanea.

8 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

8.1 ANTICIPO FREQUENZA Scuola dell’infanzia

I docenti della scuola dell’infanzia dell’Istituto attuano un percorso organizzativo generale che è costruito sull’idea di un bambino che vuole tempo per sé, che chiede risposte ai suoi bisogni, che ricerca un ambiente di relazioni sociali in cui sentirsi protagonista; l’alunno anticipatario, dunque, usufruisce di tempi d’inserimento e permanenza scolastica specifici e personalizzati, della presenza dei genitori durante tutto il primo periodo di frequenza, di attività che prediligano inizialmente le esperienze di autonomia individuali e di conoscenza dell’ambiente scolastico, attraverso l’organizzazione nelle sezioni e negli spazi scolastici di angoli strutturati e differenziati ( angolo della casa, delle costruzioni, della manipolazione …), attività che poi si aprano alle esperienze di relazioni sociali e cognitive generalmente perseguite nella scuola dell’infanzia, strutturate anche con l’affidamento di ruoli da tutor agli alunni più grandi e già frequentanti

8.2 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

La scuola considera parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione i viaggi di istruzione , le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali,di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 37 ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche. Si ritiene importante e formativa questa attività integrativa, non solo per rendere più concreti e visibili alcuni per- corsi modulari dei curricoli, ma anche per educare gli alunni ad un turismo finalizzato che li abitui ad un approccio con ambienti diversi; tale approccio sarà il più completo possibile sotto tutti i punti di vista ed in particolare sotto quello paesaggistico, culturale, storico ed artistico. I viaggi d’istruzione sono finalizzati a momenti ricreativi e di socializzazione per un’armonica crescita culturale. Gli itinerari saranno definiti dai singoli consigli di classe Il Consiglio di Classe, di Interclasse o di Intersezione, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola, quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione e dal Collegio Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della Scuola.

8.3 PROGETTI

8.3.1 Progetti curriculari

UTILIZZO Docente TEMPI e MODI RISORSE TITOLO DESTINATARI FINALITA' referente di ATTUAZIONE INTERNE/ ESTERNE Responsabili Interne ed in di plesso collaborazion Scuole e con Realizzare attività laboratoriali Secondarie di Associazione Progetto artistiche, tenute in lingua Calvi, Nazionale per Internazionale Mese di ottobre inglese e italiano, tese alla Sant’Angelo a i Giovani “Explorando conoscenza delle diverse Cupolo e San YMCA realtà dei paesi europei Nicola Manfredi Parthenope di Napoli”

Interne ed In intero anno collaborazion Scuole scolastico Tematiche relative e con Responsabili Secondarie di all’educazione ambientale e Federazione Vivere in di plesso Calvi, sviluppo sostenibile, fonti di Maestri del armonia con il Sant’Angelo a energia rinnovabili, risparmio Lavoro nostro pianeta Cupolo e San energetico, inquinamento da d’Italia, nella Nicola Manfredi campi elettromagnetici e la persona sicurezza a scuola dell’ing. Francesco Pellino,

Interne ed In Scuole intero anno collaborazion Dipende da te Responsabili Secondarie di scolastico e con Cineforum didattico 2.0 di plesso Calvi, “Rivoluzione Sant’Angelo a Gentile” Cupolo e San Nicola Manfredi

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Interne ed In Benevento intero anno collaborazion Centrale: IIA e II B scuola scolastico e con Società Percorso storico, artistico e viaggio da Ferdinandi secondaria cooperativa museale Occidente ad Sant’Angelo a sociale Oriente Cupolo ONLUS ErEca Sperimentare, nel maggior numero possibile di classi Intero anno delle scuole del primo ciclo, Docenti di scuole primarie e scolastico moduli di insegnamento in Progetto CLIL Interne lingua inglese secondarie lingua straniera con la trattazione di argomenti riferiti alla tematica trasversale dell’Ambiente Prevenzione dell'obesità Intero anno infantile attraverso Responsabili scuole infanzia e scolastico l'educazione alimentare e Interne/ Crescere Felix di plesso primaria motoria (i nutrienti e impatto Asl ambientale dell’alimentazione) Gestione della Sicurezza nel plesso: piani di sicurezza Scuole di ogni relativi all’evacuazione, Responsabili Intero anno Interne/ Sicurezza ordine e grado primo soccorso, emergenze, di Plesso scolastico esterne dell’Istituto programmazione ed effettuazione di una prova mensile di evacuazione Sviluppare una vita Scuole relazionale aperta alla Docenti dell'Infanzia Intero anno Progetto Inglese conoscenza dell'altro "diverso Interne Infanzia scolastico da sè", stimolando curiosità

verso la lingua inglese.

Shuttle Time Sc. Secondaria Intero anno Franzese Disciplina del Badmington. Interne (Badminton) Calvi scolastico

Orientamento Incontri informativi finalizzati alla scelta del Scuola Interne/ Benedetti Dicembre/Gennaio alla conoscenza delle Scuole percorso Secondaria esterne Secondarie di II grado scolastico

Giochi della Scuola Intero anno Lo sport per tutti, nessuno Interne/ Franzese Gioventù Secondaria scolastico escluso. esterne

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Incontri Promuovere il rispetto della informativi con persona e della convivenza Responsabili Scuola Primaria Interne/ l'Arma dei 2° quadrimestre civile, per prevenire fenomeni di plesso e Secondaria esterne Carabinieri di di bullismo, omertà e Bn intolleranze.

Classi III – IV e V Mettere a confronto allievi di Giochi di Cataffo diverse scuole per lo sviluppo Interne matematici del Sant’Angelo a Anno scolastico Patrizia di atteggiamenti positivi verso Mediterraneo Cupolo, San lo studio della matematica. Nicola, Iannassi Scuola Secondaria di Mettere a confronto allievi di Giochi Argenio Maria Sant’Angelo a diverse scuole per lo sviluppo Interne matematici della Anno scolastico Domenica Cupolo, San di atteggiamenti positivi verso Bocconi Nicola lo studio della matematica.

8.3.2 Progetti extracurriculari

UTILIZZO DOCENTE TEMPI e MODI RISORSE TITOLO DESTINATARI FINALITA' REFERENTE di ATTUAZIONE INTERNE/ ESTERNE

Scuola Primaria Tutti i giorni, dalle Scuola Secondaria Offrire agli alunni la possibilità 7,45 fino all'inizio Accoglienza Responsabili Calvi di sviluppare il senso di Interne delle attività di plesso Scuola Primaria appartenenza alla comunità didattiche S. Angelo a Cupolo scolastica

Scuola Primaria “G.Rodari”

Scuola dell'Infanzia Nel magico Educazione alla legalità - Perrillo- mondo della Benedetti gennaio - giugno rispetto delle regole e Interne Sant’Angelo-San fiaba diversità Nicola

Piano dell’Offerta Formativa I.C. Sant’Angelo a Cupolo Pagina 40

Franzese Scuola Secondaria Educare ad una competizione Giochi Sportivi di Calvi e intero anno Interne - sana nel rispetto del Studenteschi Sant’Angelo a scolastico compagno/avversario. Cupolo Varricchio

Scuola Primaria Sviluppo abilità manipolative Ceramica Rinaldi gennaio - giugno Interne “G. Rodari” e creative.

La scuola offre la possibilità Scuole Primarie e agli alunni di effettuare corsi Ievolella Recupero Secondarie gennaio - giugno di recupero / approfondimento Interne Marisa dell’Istituto delle conoscenze disciplinari

Approfondimento degli Progetto classi V della obiettivi programmati per legalità “Foto Responsabili Scuola Primaria e Cittadinanza e Voce - Il Intero anno Interne/estern di plesso tutte le classi della Costituzione.Commemorazio cronista scolastico e Scuola secondaria ne del giornalista giancarlo scalzo” di I grado Siani a trenta anni dalla sua

morte Rafforzare l’autonomia,la Scuola dell'Infanzia Oliviero Anna stima di Educo il corpo Calvi,San Martino Linda sé,l’identità.Potenziare le …al Sannita ,San gennaio - giugno Interne capacità movimento Nazzaro espressive.Controllare le

emozioni . Intrecciare relazioni positive rispettando le regole di buon comportamento e le norme igieniche a tavola. Classi quinte delle Preparare gli alunni alla Scuole primarie Responsabili scoperta di un’educata “G. Rodari”- Mangiare di plesso convivialità. Interne/rete Calvi -Sant’Angelo insieme:Mangi Educare al gusto e con IPSAR a Cupolo-Perrillo- gennaio - giugno ando…..s’impa apprezzare cibi diversi. “LE Iannassi,San ra Trasferire le abilità e le STREGHE” Nicola Manfredi conoscenze acquisite in Tutte le classi delle ambito familiare. Scuole Secondarie Assumere comportamento consapevole nei confronti delle bevande alcoliche.

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9. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA

Nella organizzazione del tempo scuola si procede: • Ad adattare il calendario scolastico senza riduzioni né delle prestazioni didattiche, né degli obblighi lavorativi del personale; • A quantificare, per la Scuola Secondaria di I grado, il monte ore annuale obbligatorio delle discipline nel rispetto delle quote minime / massime di cui all’allegato C delle Indicazioni Nazionali • All’articolazione modulare del monte ore annuale della quota obbligatoria ed opzionale / facoltativa • A garantire pari dignità formativa a tutte le discipline / attività attraverso una adeguata collocazione e distribuzione nell’orario scolastico settimanale, tenendo presenti i carichi di lavoro che esse comportano per gli alunni • A destinare la quota oraria del curricolo locale alla partecipazione alle iniziative promosse a livello territoriale e provinciale e alla conoscenza, a livello storico, geografico, artistico del territorio di appartenenza • A dare priorità, nella scelta della quota facoltativa /opzionale, alle attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle discipline di italiano, prima lingua straniera , matematica

9.1 Calendario Scolastico

9.1.1 Inizio e termine attività didattica

• 14 settembre 2015 inizio delle lezioni • 8 giugno 2016 termine attività didattica Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado • 30 giugno 2016 termine attività didattica Scuola dell’Infanzia

9.1.2 Sospensione attività didattica

- 16 ottobre scuole appartenenti al Comune di Calvi per chiusura Santo Patrono - 02 novembre 2015 festa di tutti i Santi - 11 novembre scuole appartenenti al Comune di San Martino Sannita per Santo Patrono - 07 dicembre 2015 - 08 dicembre 2015 Immacolata Concezione - dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016, vacanze natalizie - 08 febbraio 2016 Carnevale - 09 febbraio 2016 Carnevale - dal 24 al 29 marzo 2016 vacanze pasquali - 25 aprile 2016 anniversario della Liberazione - 2 giugno 2016 festa nazionale della Repubblica - 3 giugno 2016 Delibera Consiglio d’Istituto - 4 giugno 2016 Delibera Consiglio d’Istituto

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9.2 QUOTA ORARIA DEL CURRICOLO

CURRICOLO

80 % del monte ore 20% del monte ore Monte ore annuale riservato alle discipline riservato alle attività facoltativo obbligatorie obbligatorie scaturite dai Scuola Primaria bisogni del territorio con di Calvi e “G. Rodari” di particolare attenzione San Martino Sannita alla convivenza civile 66 ore

La quota di flessibilità entro il 20% sarà utilizzata così come di seguito indicato: • Educazione alla cittadinanza / Costituzione: docenti di storia • Educazione ambientale / alimentare : docenti di Matematica e Tecnologia • Educazione affettività: tutti i docenti L’articolazione annuale dell’orario obbligatorio/facoltativo prevede settimanalmente, sin dall’inizio dell’anno scolastico: - 27 ore obbligatorie per le scuole primarie di Sant’Angelo a Cupolo, Perrillo, San Nicola Manfredi, Iannassi e San Nazzaro e n.29 ore per le scuole primarie di Calvi e “G. Rodari” di San Martino Sannita, con utilizzo delle ulteriori n.2 ore per il potenziamento della lingua italiana e della matematica; - 30 ore obbligatorie per la Scuola Secondaria di I grado.

9.3 MONTE ORE ANNUALE DELLE DISCIPLINE 9.3.1 Scuola Primaria

Scuole Primarie di Calvi / San Giacomo: Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali Ore settimanali

per classi per classi per classi per classi per classi Discipline I II III IV V Italiano 8 8 7 7 7 Geografia 2 2 2 2 2 Storia 2 2 2 2 2 Cittadinanza E Costituzione Mat./Sc. 9 8 8 8 8 Inform. 1 1 1 1 1 Inglese 1 2 3 3 3 Ed. Artistica 2 2 2 2 2 Ed. 1 1 1 1 1 Musicale Ed. Motoria 1 1 1 1 1 Religione 2 2 2 2 2 Quota 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Obbligatoria 2 ore di cui 2 ore di cui n.1 di 2 ore di cui n.1 di 2 ore di cui n.1 di 2 ore di cui n.1 di n.1 di italiano e Quota Opzionale italiano e n.1 di italiano e n.1 di italiano e n.1 di italiano e n.1 di n.1 di matematica matematica matematica matematica matematica

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Scuola Primaria San Nazzaro

Ore settimanali per classi

Discipline V Italiano 6 Geografia 2 Storia 2 Cittadinanza E Costituzione Mat./Sc. 6 Inform. 1 Inglese 3 Ed. Artistica 2 Ed. 2 Musicale Ed. Motoria 1 Religione 2 Quota Obbligatoria 27 ore

Scuola Primaria Perrillo

Ore Ore Ore Ore Ore settimanali settimanali settimanali settimanali settimanali per classi per classi per classi per classi per classi Discipline I II III IV V Italiano 7 8 7 7 7 Geografia 2 2 2 Storia 2 2 2 2 2 Cittadinanza E Costituzione Mat./Sc. 7 6 7 6 6 Inform. 2 2 2 1 1

Inglese 1 3 3 3 3

Ed. Artistica 2 1 1 1 1 Ed. 1 2 2 2 1 Musicale Ed. Motoria 1 1 1 1 1

Religione 2 2 2 2 2

Quota 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Obbligatoria

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Scuola Primaria Sant’Angelo a Cupolo

Ore Ore Ore Ore Ore settimanali settimanali settimanali settimanali settimanali per classi per classi per classi per classi per classi Discipline I II III IV V Italiano 8 7 7 7 7 Geografia 2 2 1 1 1 Storia 2 2 2 2 2 Cittadinanza E Costituzione Mat./Sc. 8 8 8 8 8 Inform. 1 1 1 1 1

Inglese 1 2 3 3 3

Ed. Artistica 1 1 1 1 1 Ed. 1 1 1 1 1 Musicale Ed. Motoria 1 1 1 1 1

Religione 2 2 2 2 2 Quota 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Obbligatoria

Scuola Primaria Iannassi

Ore Ore Ore Ore Ore settimanali settimanali settimanali settimanali settimanali per classi per classi per classi per classi per classi Discipline I II III IV V Italiano 7 7 6 6 6 Geografia 2 2 2 2 2 Storia 2 2 2 2 2 Cittadinanza E Costituzione Mat./Sc. 9 8 8 8 8 Inform. 1 1 1 1 1 Inglese 1 2 3 3 3

Ed. Artistica 1 1 1 1 1 Ed. 1 1 1 1 1 Musicale Ed. Motoria 1 1 1 1 1 Religione 2 2 2 2 2

Quota 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Obbligatoria

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Scuola Primaria San Nicola Manfredi

Ore Ore Ore Ore Ore settimanali settimanali settimanali settimanali settimanali per classi per classi per classi per classi per classi Discipline I II III IV V Italiano 6 6 6 6 6 Geografia 4 2 2 2 2 Storia 2 2 2 2 Cittadinanza E Costituzione Mat./Sc. 6 6 8 8 8 Inform. 1 1 1 1 1 Inglese 2 2 3 3 3

Ed. Artistica 2 2 1 1 1 Ed. 2 2 1 1 1 Musicale Ed. Motoria 2 2 1 1 1

Religione 2 2 2 2 2 Quota 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore 27 ore Obbligatoria

9.3.2 Scuola Secondaria di I grado

Scuole Secondarie di Calvi – Sant’Angelo a Cupolo - San Nicola Manfredi

Discipline Ore settimanali Totale periodo italiano 198 6 storia/Cittadinanza e 66 2 costituzione 66 2 geografia Mat ./ Sc. 6 198 tecn. 2 66 Inglese 3 99 2°lingua com. 2 66 Arte 2 66 Musica 2 66 Scienze motorie 2 66 Religione 1 33

Quota obbligatoria 30 ore 990 ore

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9.4 TEMPO SCUOLA CON E SENZA SERVIZIO MENSA

9.4.1 Tempo scuola con servizio mensa

Orario Orario Plessi GIORNI d’ingresso d’uscita Scuola dell’Infanzia di Calvi - San Nazzaro- Calvi - Dal Lunedì al Venerdì 8,00 16,30 Sant’Angelo a Cupolo – Perrillo – San Nicola Manfredi- Iannassi Lunedì- Martedì - Giovedì - Scuola primaria di 8,30 13,30 Venerdì Sant’Angelo a Cupolo Mercoledì 8,30 16,00 Dal Lunedì al Giovedì 8,05 13,35 Scuola primaria di Perrillo Venerdì 8,05 13,05 Scuola primaria di San Nicola Manfredi Dal Lunedì al Venerdì 8,00 13,24 Dal Lunedì al Giovedì 8,10 13,40 Scuola primaria di Iannassi Venerdì 8,10 13,10 Lunedì – Mercoledì 8,20 16,00 Scuola primaria di Calvi Martedì - giovedì - venerdì 8,20 13,20 Scuola primaria “G.Rodari” San Martino Lunedì - Mercoledì 8,10 15,50 Sannita Martedì- Giovedì-Venerdì 8,10 13,10 Scuola S. di 1° grado di San Nicola Manfredi Dal Lunedì al Sabato 8,10 13,10 Scuola S. di 1° grado di Sant’Angelo a Dal Lunedì al Sabato 8,00 13,00 Cupolo Strumento Musicale (Gruppi di alunni) Lunedì e Venerdì 13,30 16,30 Scuola secondaria di primo grado di Martedì- Mercoledì- 13,30 17,30 Sant’Angelo a Cupolo Giovedì Lunedì - Mercoledì 8,15 13,45 Scuola S. di 1° grado di Calvi Martedì- Giovedì 8,15 15,55 Venerdì 8,15 13,15

9.4.2 Tempo scuola senza servizio mensa

Orario Orario Plessi GIORNI d’ingresso d’uscita Scuola dell’Infanzia di Calvi - San Nazzaro- Calvi - dal Lunedì al Venerdì 8,00 13,30 Sant’Angelo a Cupolo –

Perrillo – San Nicola Manfredi- Iannassi

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10. Gestione Funzionamento didattico - amministrativo

10.1 PROGRAMMA ANNUALE

Il Programma annuale, introdotto con il regolamento di contabilità D.I.1.2.2001 n.44 , è la traduzione finanziaria dei progetti e delle attività che la scuola ha elaborato in base ai bisogni degli alunni e alle caratteristiche del territorio dei Comuni dell’Istituto. ll Consiglio di Istituto definisce gli obiettivi e i programmi da attuare e verifica la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite. Nel documento contabile programmatico, predisposto dal dirigente scolastico con la collaborazione del Direttore dei servizi generali e amministrativi, le attività didattiche programmate nel Piano dell’Offerta Formativa vengono tradotte in valori finanziari. Nella relazione sono individuati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle Risorse in coerenza con il POF. Le spese vengono imputate tenendo conto dei costi sia del funzionamento generale sia dei progetti nei limiti dell’effettiva disponibilità finanziaria. Per ogni singolo progetto è tenuta aggiornata una scheda illustrativa e finanziaria per le funzioni di controllo a cura del responsabile del Progetto e dal Direttore con riferimento allo stato di attuazione, all’andamento e allo stato delle spesa del Progetto stesso. Il dirigente scolastico provvede alla gestione finanziaria ed amministrativa con autonomia di spesa,di organizzazione delle risorse umane e di controllo. Il programma annuale sull’attività finanziaria coincide con l’anno solare ed è deliberato dal Consiglio d’Istituto entro il 20 dicembre dell’anno precedente su proposta presentata dal Dirigente scolastico entro il 31 ottobre con apposita relazione. Il Programma finanziario annuale, una volta deliberato dal Consiglio di Istituto, è immediatamente esecutivo ed è sempre possibile, in relazione allo svolgimento delle attività didattiche e alla verifica degli standard di qualità, operare interventi di correzione e riequilibrio del documento contabile.

10.2 PIANO ECONOMICO FINANZIARIO

L’Istituzione scolastica autonoma è dotata di un finanziamento formato da un contributo ordinario perequativo e di altre entrate provenienti dalle Regioni o da altri Enti pubblici e privati che costituiscono la dotazione finanziaria d’Istituto. Esse si distinguono in : 1. Risorse ordinarie che provengono da: ° contributi dello Stato: ordinari perequativi e di natura specifica in quanto diretti a finanziare determinate attività; ° interessi attivi su depositi e conti correnti; ° economie di reimpiego; ° possibilità di storni dal Fondo di Riserva. 2. Risorse aggiuntive che provengono da: " contributi volontari delle famiglie e di privati in genere, contributi discrezionali di Enti; " finanziamenti per partecipazione a programmi locali di sviluppo;

10.3 SCELTE GENERALI DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE

Per l’ottimale funzionamento l’Istituto si impegna al rispetto delle seguenti scelte di gestione e di amministrazione: • Utilizzare con la massima tempestività fondi che il MIUR, tramite l’ufficio scolastico Provinciale, assegna all’istituzione scolastica per:

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a. Realizzare i Progetti specifici ai quali sono destinati; b. Garantire il regolare funzionamento amministrativo generale; c. Garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le Scuole dell’Istituto; • Reperire ulteriori risorse e collaborazioni mediante appositi accordi e/o convenzioni, relativi ai progetti inseriti nel POF , con Enti Locali, ASL.,Provincia, Regione, Enti ed Associazioni, soggetti privati che, sotto forma di sponsorizzazione, si dichiarino disponibili ed interessati a collaborare con la Scuola per la promozione di attività culturali • Richiedere contributi alle famiglie per copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del POF, per visite guidate e viaggi di istruzione, acquisto di materiale di facile consumo, Assicurazione ed altre specifiche attività di arricchimento del curricolo. • Promuovere ogni forma di raccordo e collaborazione con le Associazioni culturali e sportive del territorio, allo scopo di mettere a disposizione degli alunni le competenze professionali di quanti operano all’interno delle associazioni, valorizzando così l’opera del volontariato e dell’Associazionismo • Stipulare Accordi / Intese con Istituzioni Scolastiche per realizzazione di progetti didattici comuni • Promuovere scambi ed incontri fra le scolaresche • Promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione • Utilizzare il Fondo e/o altro stanziamento destinato alla retribuzione di prestazioni straordinarie del personale per: a. Valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistente nella Scuola e migliorare l’organizzazione complessiva dell’Istituto b. Riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili e personale ATA di specifiche attività e iniziative di interesse generale. In particolare l’istituto si impegna per il raggiungimento di una Scuola: • Autonoma Promuovendo la cultura della collegialità, dell’organizzazione e dell’assunzione di responsabilità di tutto il personale definendo una chiara ed efficace struttura organizzativa dell’istituto in cui siano ben definiti i compiti e le responsabilità di ciascuno Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali • Di Qualità Dando trasparenza ed efficacia all’agire della scuola avviando un sistema di gestione della qualità basato sulle procedure. Adeguando la gestione del sistema alle esigenze che man mano emergono, investendo in un’ottica razionale di miglioramento delle strutture e delle attrezzature, senza sprecare risorse dell’erario in beni e / o servizi che non portano ricadute considerevoli sulla didattica e sull’organizzazione interna. • Cura della formazione Per potenziare e migliorare la professionalità del personale docente ed ATA la Scuola organizza iniziative di formazione, in collaborazione con le istituzioni e le agenzie del territorio.

10.4 POTENZIAMENTO LABORATORI

La scuola ha operato una diversificazione degli ambienti di apprendimento caratterizzandoli in funzione dei saperi e delle esperienze concrete che in essi è possibile realizzare. In particolare, in ogni plesso delle scuole primarie, è stato allestito il laboratorio multimediale e nel plesso della Scuola secondaria di I° grado è funzionante il laboratorio scientifico fruito da tutti gli alunni delle Scuole Primarie e Secondaria di Calvi. Sono stati attivati, nel complesso scolastico di Calvi e Sant’Angelo a Cupolo, il laboratorio linguistico e quello musicale allestito con i fondi FESR; nelle scuole Secondarie di I grado e in quelle delle primarie vengono utilizzate quotidianamente le LIM da tutte le classi. Per l’ampliamento della dotazione informatica e multimediale della scuola, l’Istituto ha realizzando, con i fondi FESR (laboratori ed agenda digitale), il progetto “Laboratoriando”, destinato agli alunni della scuola primaria di Calvi e di “G.Rodari” di San Martino Sannita, avente come obiettivo la riorganizzazione della didattica e

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l’adeguamento del sistema di istruzione e formazione a una società più digitalizzata ove, con l’aiuto della tecnologia, sarà possibile realizzare con facilità percorsi formativi personalizzati. La biblioteca scolastica è stata potenziata con l’acquisto di nuovi volumi, ed è fruibile da tutti gli alunni dell’Istituto.

11. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE

Per la crescita professionale del personale scolastico la Scuola, oltre a garantire la formazione obbligatoria dovuta ai dipendenti in ottemperanza alla Legge 626/94 e al D.Lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si impegna a formare i docenti sulle nuove metodologie (costruzione di compiti di realtà),Indicazioni Nazionali

Inoltre la Scuola,nell’ottica di un ottimale rapporto tra costi /benefici, si avvale delle offerte di formazione promosse dall’Amministrazione centrale o periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati.

12. COMUNICAZIONE 12.1 RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

La Scuola, in qualità di agenzia educativa preposta a formare coscienze e ad espletare sul territorio un ruolo fondamentale per la crescita morale e civile della comunità ove opera, ritiene importante intessere una rete informativa per rendere più agevole all’utente il servizio scolastico. A tale scopo viene garantita la circolazione delle informazioni attraverso:

COMUNICAZIONE

SCUOLA - FAMIGLIE

Albo on line

Colloqui

Prospetti orario di servizio

del personale

Rappresentanti di Organigramma classe / sezioni incarichi Regolamento di disciplina

Schede di rilevazione Patto di corresponsabilità gradimento servizio educativa erogato Disposizioni e informazioni Assemblea dei genitori Contratto formativo

Comunicazioni scritte, Circolari verbali, telefoniche

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12.2 COMUNICAZIONI INTERNE

COMUNICAZIONI INTERNE

Pubblicazione all’Albo on line

Incontri individuali, di gruppo, informali Prospetto orario di servizio del Organigramma personale incarichi

Incontri collegiali Regolamento di disciplina

Disposizioni e informazioni Formalizzazione assegnazione incarichi

Circolari interne Piano annuale delle attività

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12.3 COMUNICAZIONI ENTI TERRITORIALI

INFORMALI

FORMALI COMUNICAZIONI INTERNET ENTI TERRITORIALI

INCONTRI PROGRAMMATI E NON

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13 ORGANIGRAMMA

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STAFF DEL DIRIGENTE

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Coordinamento Lucia Savino POF

Progettazione Continuità Viviana Orientamento Benedetti

Valutazione Apprendimenti Marisa Iavolella disciplinari

Inclusione Alunni con Luciana BES Amoriello Lamberti

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Patrizia Cataffo Anna Ferdinandi

Raffaella Martusciello De Luca Melania Gervasio

Rossella Travaglione

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Niso Amoriello Fasciano Cataffo Verdino Tagliafierro

Travaglione Rossella

Neuropsichiata infantile in servizio nell’ASL di competenza

Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Luisa Fusco 1° e 2° Collaboratore Patrizia Cataffo Rosalia Mauriello

Silvana Izzo Adriana Rinaldi Maria Melillo Angela Collarile Angela V.Coviello Anna Ferdinandi Anna Ciullo

Luciana Amoriello Lamberti

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COMITATO DI VALUTAZIONE

Per il Comitato di valutazione con la Riforma si assiste ad un nuovo assetto nella costituzione formale dell’organo che si vede anche attribuito un ruolo nella definizione dei criteri, ai fini della valorizzazione del merito: il comitato li individua esaurendo lì la sua funzione di garante.L’art.11 del D.Lgs. 297 del 1994, novellato dal comma 129 della legge 107, vede l’entrata nel comitato di nuove figure provenienti non esclusivamente dal collegio dei docenti ma da altre componenti della comunità scolastica. L’organo, oltre ai due membri individuati nel collegio dei docenti, si arricchisce di un membro del consiglio di istituto, di due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; infine da un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Ai membri del comitato spetta adesso l’onere di individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base di determinate indicazioni fornite nello stesso art.11. Si tratta però di un ambito d’azione ridotto poiché l’organo è coinvolto solo nella fase decisoria della definizione dei criteri, attribuendo il legislatore al solo dirigente scolastico, la primazia di assegnare annualmente al personale docente un bonus per la valorizzazione del merito (comma 127).Nella nuova regia del comitato, ai fini del superamento del periodo di formazione e di prova, per il personale docente ed educativo, l’organo collegiale è chiamato ad esprimere il proprio parere con una componente ridotta ossia senza genitori e studenti, ma con la presenza del dirigente scolastico, che lo presiede e con la rappresentanza dei docenti e l’integrazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor; la valutazione è di competenza del dirigente scolastico, ma lo stesso è tenuto a sentire il comitato.Al contrario il comitato opera con la presenza di tutte le componenti per la valutazione del servizio di cui all’art.448 del D.Lgs. 297 del 1994, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501 del decreto citato.Per il triennio 2015/2018 i componenti docenti sono Angela Violetta Coviello , Emma Riccio e Patrizia Cataffo

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De Luca Maristella

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De Cristofaro

Repola Rinaldi Cardillo

Maiale

Petrillo

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SICUREZZA

PLESSI Servizio Prevenzione Primo Prevenzione Protezione Soccorso Incendio / lotta antincendio Rischi Emergenze Scuola dell’Infanzia di Calvi De Napoli A. Maria Izzo Silvana Pascarella M. Maddalena Mercurio M. Pia Oliviero Anna Linda Scuola dell’Infanzia /Primaria Parrella Margherita Calabrese M. Giulia Parrella Margherita di San Nazzaro Parrella Margherita Calabrese M. Giulia Scuola Infanzia e Primaria Cardillo M. Elisabetta Vallarelli M. Pia Calicchio Ida “G.Rodari” Lo Gatto Rosa Cardillo M. Elisabetta Scuola Secondari I° grado/ Piccirillo Colomba Imbriani Carmela De Luca Vanda Primaria di Calvi / Tagliafierro Antonietta Bifaro Aquilina S.Angelo a Cupolo De Cristofaro Maria Galieri Rosalba Melillo Maria Primaria - Infanzia Vinciguerra Rita De Cristofaro Maria S.Angelo a Cupolo Argenio M.Domenica Ferdinandi Anna Ferdinandi Anna Secondaria /Uffici Oliviero Giuseppina Repola Tommaso Perrillo De Cristofaro M.Rosaria Veltre Cleonice De Cristofaro M.Rosaria Primaria - Infanzia Fusco Angela Maiale Erminia San Nicola Vario Michelina De Nicola Maria Ciullo Anna Primaria - Infanzia Iannace Lidia Prezioso Silvana San Nicola Manfredi Secondaria IANNASSI Ievolella Marisa Donatiello Milena Fumiento Maria Primaria - Infanzia Toro Concetta Donatiello Milena Responsabile Servizio Ing.Angelo Cipriani Prevenzione / Protezione : Rappresentante dei Ass.Amm.Marino Petrillo lavoratori:

14 PRIVACY

In ottemperanza al decreto legislativo n. 196/2003 la scuola, dotata del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei Sistemi, ha adottato un piano per la riduzione e misura dei rischi derivanti dal trattamento dei dati personali dopo averne effettuato un’attenta valutazione. L’utente leso nei propri diritti può rivolgersi al D.S.G.A. responsabile del trattamento dei dati.

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INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 1.1 Dati anagrafici dell’istituto 1.2 Storia dell’istituto 1.3 Contesto 1.4 Articolazione delle unità scolastiche e relative caratteristiche 2. SCELTE EDUCATIVE 2.1 Finalità educative istituzionali 2.2 Bisogni educativi emergenti nella società attuale 2.3 Bisogni formativi del contesto sociale in cui opera la scuola 2.4 Vision della scuola 2.5 Indirizzi generali 2.6 Piano di miglioramento 2.7 Obiettivi generali del processo formativo 3. INTEGRAZIONE SCOLASTICA 3.1 Accoglienza 3.2 Continuità 3.3 Alunni Bes 3.4 Alunni stranieri 4. CURRICULO VERTICALE 1.1 Scuola dell’Infanzia 1.2 Scuola Primaria 1.3 Scuola Secondaria 1° grado 5. SCELTE METODOLOGICHE – DIDATTICHE 5.1 Attività di Programmazione Didattica 5.2 Strategie Didattiche 6.VALUTAZIONE APPRENDIMENTI 6.1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 6.1.1. Valutazione nella scuola dell’infanzia 6.1.2. Valutazione nella scuola primaria 6.1.3. Valutazione nella scuola secondaria di 1° grado 6.1.4. Valutazione alunni diversamente abili 6.1.5. Valutazione alunni con DSA 6.1.6. Valutazione alunni stranieri 6.2 Fasi della valutazione 6.3 Elementi verificabili ed osservabili 6.4 Autovalutazione degli apprendimenti

6.5 Strumenti per la verifica 6.6 Tempi e modalità di verifica – valutazione 6.7 INVALSI

6.8 Criteri di valutazione 6.9 Verifiche 6.10 Valutazione del Comportamento 6.11 Documento di verifica – valutazione 7. ORIENTAMENTO 8. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 8.1 Anticipo frequenza scuola dell’infanzia

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8.2 Visite guidate e viaggi d’istruzione 8.3 PROGETTI 8.3.1 Progetti Curriculari 8.3.2 Progetti Extracurriculari 9. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA 9.1 Calendario Scolastico 9.2 Quota oraria del curricolo 9.3 Monte ore annuale delle discipline 9.4 Tempo scuola con / senza servizio mensa 10. GESTIONE FUNZIONAMENTO DIDATTICO -

AMMINISTRATIVO 10.1 Programma Annuale 10.2 Piano Economico Finanziario 10.3 Scelte generali di gestione ed amministrazione 10.4 Potenziamento Laboratori 11. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE

12. COMUNICAZIONE 12.1 Rapporti Scuola – Famiglia 12.2 Comunicazioni Interne 12.3 Comunicazioni Enti Territoriali 13. ORGANIGRAMMA Staff del Dirigente Funzioni Strumentali Organo di garanzia Commissione Elettorale Commissione Acquisti Centro Sportivo Scolastico G.L.H.I G.L.I. Responsabili di laboratori e biblioteche Comitato di valutazione Consiglio di Istituto Giunta Esecutiva R.S.U. Sicurezza 14. PRIVACY

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