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ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 1 Benevento, nel coro della cattedrale, 1453, aprile stile della natività - sesto anno di pontificato di Niccolò V (dal 1447) - indizione I Masello, pittore di Apice, dimorante in Benevento, affranca dal Capitolo e dai canonici della Chiesa beneventana, che agiscono per conto dell'ospedale e chiesa dell'Annunziata, una metà di una casa a suo tempo concessagli a titolo di permutazione, sita in Benevento, nella parrocchia di S. Cornelio, confinante con beni della chiesa parrocchiale di S. Andrea de Miliotis, beni di Antonio Bartolario e via pubblica su due lati; a tal fine Masello paga ducati tredici di carlini d'argento a Giacomo de Teano, ciabattino, che in cambio si impegna a versare in perpetuo a detta chiesa e ospedale, nel giorno della festa di S. Maria nel mese di agosto, tarì due, obbligando la casa di sua abitazione, sita in Benevento, nella parrocchia di S. Maria de Citis, confinante con beni di Paolo de Guglielmino, beni del fu Antonio de Calabria e via pubblica da due lati; a Giacomo è riconosciuta la facoltà di permutare il bene obbligato con un altro bene stabile entro i primi dieci anni, ma in ogni caso dopo quella data il canone aumenterà di cinque grana. Documento redatto dal notaio Florio de Napoli canonico beneventano. E’ presente il signum del notaio, preannunciato nel testo. Supporto membranaceo di mm 573 x 417 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato - lacune Sul verso della pergamena: liber secundus anni 1589; 2; 1589 usque ad 1591 Angeli Galli La pergamena costituiva la coperta del volume ASBN, Notai, vol. 862 - atti del notaio Angelo Gallo di Benevento, anni 1589-1591. Le pergamene del fondo Notai - Inventario - 1 ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 2 Napoli, nel palazzo arcivescovile, [1471, dicembre 11 - 1479, dicembre 11] pontificato di Sisto IV Il cardinale napoletano Oliviero [Carafa], attraverso il vicario generale del vescovo di Sant'Agata, dispone che il beneficio della cappella o oratorio di S. Antonio, eretto nella chiesa arcipresbiterale di S. Nicola di Montesarchio, in diocesi beneventana, resosi vacante per la morte dell'ultimo cappellano Martino Vetrano, sia unito all'arcipresbiterato di S. Nicola e assegnato all'arcipresbitero Antonello […]; i proventi o redditi sono di fiorini d'oro di camera sei per la cappella e venticinque per il presbiterato. Documento redatto dal notaio Giuseppe Caliendo. E’ presente il signum del notaio, preannunciato nel testo. Supporto membranaceo di mm 326 x 488 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato - manca la parte destra Sul verso della pergamena: Francho 1615 1616 1617 1618 1619 1620; fino al 1620 La pergamena costituiva la coperta del volume ASBN, Notai, vol. 1513 - atti del notaio Nicola Antonio Fianchi di Airola, anni 1615-1623. ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 3 Benevento, 1476, settembre 14 sesto anno di pontificato di Sisto IV (dal 1471) Giovanni Filippo de Lignamine di Ruvere, conte palatino dell'aula pontificale, scudiero e familiare del papa, a seguito di concessione contenuta nella lettera apostolica di papa Sisto IV, data in Roma, presso S. Pietro, l'11 aprile 1676, riconosce la piena abilità giuridica a Bartolomeo Pietro Nicola de Errico della terra di Guardia Sanframondi, in diocesi beneventana, che ne era privo in quanto figlio illegittimo di Vito Pietro Nicola de Errico. E’ presente il signum del notaio, preannunciato nel testo. Supporto membranaceo di mm 347 x 445 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato Sul verso della pergamena: quinternus … ab anno 1496 die … decembris 14 ind; della guardia;4° La pergamena costituiva la coperta del volume ASBN, Notai, vol. 19 - atti del notaio Bartolomeo Della Guardia di Benevento, anni 1496-1499. Le pergamene del fondo Notai - Inventario - 2 ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 4 Roma, presso San Pietro, [1499, giugno 3 - 1499, dicembre 31] stile dell'incarnazione Giovanni Battista de Blasio di Cervinara rende pubblica la lettera con cui il reverendo Cesare, visconte di Riario, arcivescovo di Pisa e primate di Sardegna e Corsica, conte palatino, conferisce a Paolo Erennio de Scantacerris, conte palatino, cittadino beneventano, professore di umanità ed oratoria, una particolare onorificenza o officio; l'autorità di Cesare de Riario deriva dall'aver papa Sisto IV concesso a suo padre Girolamo de Riario - nipote dello stesso papa - con lettera del 9 aprile 1483 la dignità del palatinato maggiore, nominando conte palatino lui e i suoi figli, nipoti e discendenti in perpetuo e riconoscendo al primogenito di ciascuna generazione di essere primo luogotenente tra i conti del sacro palazzo lateranense, protoconte palatino, con gli onori, oneri ed emolumenti consueti, tra i quali la prerogativa di nominare dottori, legittimare bastardi e creare notai. Supporto membranaceo di mm 315 x 554 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato - manca la parte inferiore Sul verso della pergamena: veltano 1614 1615 1616 La pergamena costituiva la coperta del volume ASBN, Notai, vol. 460 - atti del notaio Giovan Carlo Veltrano di Montesarchio, anni 1614-1616. ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 5 Telese, 1505, marzo 28 secondo anno di pontificato di Giulio II (dal 1503) - indizione VIII Antonello Davide di Benevento, arcidiacono e vicario episcopale di Telese, conferma la nomina di Stefano Nicola Verrilli della terra di Rocca Nuova, in diocesi telesina, a rettore della cappella di S. Caterina eretta dentro la chiesa di S. Maria della terra di Faicchio, in sostituzione del reverendo don Angelo Pietro de Angelis, defunto; l'indicazione del rettore è fatta da Margarita Conde, vedova del nobile Clemente Iacobi del notaio Giovanni di Faicchio, madre e tutrice di Vincenzo, figlio ed erede di detto Clemente, cui spetta lo jus patronatus su detta cappella. Supporto membranaceo di mm 281 x 425 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato Sul verso della pergamena: N.r Scipione Nicolari ottaus protocollo 1624 … La pergamena costituiva la coperta del volume ASBN, Notai, vol. 956 - atti del notaio Scipione Nicolario di Faicchio, anni 1624-1625. Le pergamene del fondo Notai - Inventario - 3 ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 6 Vitulano, 1706, aprile 23 regno di Filippo V di Borbone - indizione XIV Il monastero di S. Spirito, nelle persone del priore Placido Zito e dei monaci, concede a Giuseppe de Filippo di Foglianise in enfiteusi a terza generazione per l'annuo canone di carlini dieci e mezzo, da corrispondersi ogni anno il giorno 4 ottobre, una vigna con viti latine, della capacità di tre quartaroli circa, sita in pertinenze di Foglianise, nel luogo dove si dice San Marco, già concessa a Giovanni Domenico de Mendato e devoluta al monastero per alienazione; Giuseppe de Filippo paga una tantum al monastero ducati quattro a titolo di laudemio. Documento redatto dal notaio Marco Mastrocinque di Vitulano alla presenza del giudice ai contratti Alessio Rivellino di Vitulano, giudice a vita. E’ presente il signum del notaio, preannunciato nel testo. Supporto membranaceo di mm 419 x 462 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato - manca la parte sinistra Sul verso della pergamena: 1878; Foglianise 1706 vigna a S. Marco a Giuseppe De Filippo Le pergamene del fondo Notai - Inventario - 4 ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 7 Benevento, nel palazzo del governatore, 1508, aprile 11 stile della natività - quinto anno di pontificato di Giulio II (dal 1503) - indizione XI La curia temporale e la Camera apostolica di Benevento, nella persona di Domenico Antonio Capobianco, vicetesoriere di detta curia, alla presenza e con il consenso del vescovo Roberto Tebaldesco, governatore della città di Benevento, concedono in enfiteusi perpetua a titolo di permutazione quandocumque a Giovanni Battista de Gallis di Pontremoli e ai suoi fratelli, qui rappresentati dal procuratore Giovanni Bisante di Altavilla, un magazzino di due membri, uno inferiore e uno superiore, sito nella piazza pubblica di Benevento, in parrocchia di S. Maria Antehore, confinante con beni dello stesso Giovanni Battista, beni degli eredi del fu Gabriele d'Aversa, via e piazza pubblica e cortile vicinale; il canone, stimato dagli esperti - abate Antonio Ferrazzano e abate Tommaso Camellano, canonici della chiesa cattedrale di Benevento, e Nicola de Rogerio, canonico e primicerio della collegiata chiesa di S. Bartolomeo - in annui tarì dodici, deve essere corrisposto in tre rate: tarì quattro nella festa di Pasqua, altri tarì quattro nella festa di S. Bartolomeo nel mese di agosto e i rimanenti tarì quattro nella festa del Natale; i fratelli de Gallis si impegnano a riparare il tetto e le porte del magazzino e a rifare il muro intermedio di separazione con il contiguo magazzino degli eredi del fu Gabriele d'Aversa. Documento redatto dal notaio Francesco Fabagrossa di Benevento. E’ presente il signum del notaio, preannunciato nel testo. Supporto membranaceo di mm 603 x 460 (h x l), in buono stato di conservazione, restaurato Sul verso della pergamena: IHS vigesimum secundum prothocollum 1560; liber procurationum ab anno Domini 1593 usque ad annum 1600 La pergamena costituiva la coperta del volume ASBN, Notai, vol. 717 - atti del notaio Girolamo Grasso, anni 1593-1600 - provenienza incerta. Le pergamene del fondo Notai - Inventario - 5 ASBN, Notai. Pergamene, perg. n. 8 San Martino Valle Caudina, 1514, aprile 23 stile della natività - undecimo anno di regno di Sicilia citra farum di Ferdinando II il Cattolico (dal 1504) - indizione II Il notaio Nicola [...] e il notaio Panfilo de Nicolais di San Martino Valle Caudina vendono per ducati ventidue di carlini d'argento a Ippolito Iammarello di Montesarchio il primo i due terzi e il secondo il rimanente terzo di un terreno aratorio e arbustato, sito in pertinenze di Montesarchio, nel luogo dove si dice alli Paparisi, confinante con beni di Francesco de Vivo, beni degli eredi del fu Giacomo de Rossi di Napoli che furono del fu Giovanni Capuano di Montesarchio e via pubblica.