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AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 1 Ottobre 2018

EDITORIALE Tra paura e solitudine i sta accerchiando la paura. Sempre di più e in modo sempre più insi- Cstente. Il crollo del ponte di Genova ha trascinato con sé troppe vite umane, una strage che si aggiunge certamente per insufficienze dell’operato umano -da quello di ieri della progettazione a quello più recente del controllo e della manutenzione- alle tante tragedie che affollano la cronaca del nostro quotidiano. E ci annichilisce, il terrore, anche quando il clima impazzito di que- sti ultimi anni incolonna bombe d’acqua, una dopo l’altra, scardinando il fragi- le equilibrio di una struttura idrogeologica e morfologica del Paese non ade- guatamente studiata e sorvegliata, e fa crollare altri ponti, si trascina nei tor- renti, che si trasformano in frane impetuose, anche in questo caso uomini, donne e bambini colpevoli solo di vivere la propria vita ordinaria, e distrugge raccolti, aggredisce l’agricoltura, mortifica la fatica e il lavoro dell’uomo. Abbiamo chiesto troppo alla nostra terra? Abbiamo abusato della nostra mal- destra vanitosa potenza? Dovremmo provare a ridimensionare una arroganza che da spietata rischia di diventare disperata?

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i sta disumanizzando l’egoismo; si sta alzando il tasso di insofferenza Cdegli uni contro gli altri, le nostre povertà non siamo più in condizione di viverle dignitosamente, rischiamo sempre più spesso di farle diventare voglia di sopraffazione. I social (ma già prima da tempo, in modo forse meno parte- cipato ma quanto più condizionante, un degrado della programmazione della televisione generalista) stanno mettendo in mostra il peggio delle relazioni umane, tutte le invidie, i cinismi, le insofferenze, gli odi che giorno dopo gior- no sembriamo voler coltivare con un impegno speciale. Ci glorifichiamo del- l’insulto, ci premiamo con il numero di “like” che la nostra ultima contumelia è riuscita ad ottenere, sorridiamo con gli emoticon sulla pochezza becera del pensiero altrui.

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empre più spesso non abbiamo più idee nostre, non leggiamo da tempo Sun libro, non approfondiamo, degli articoli dei giornali ci basta solo il titolo (tante volte volutamente discordante con il contenuto), abbiamo frantumato le ideologie senza trovare niente che potesse sostituirle, ci raffrontiamo in una continua competizione sull’ultima griffe e sull’essere alla moda, vittime di un mercato che non riusciamo più a controllare. Non ci scandalizziamo più di tanto se una bottiglietta d’acqua con il brand di Chiara Ferragni costa otto euro. Ma poi siamo gli stessi che ci sorprendiamo quando la finanza, questo “moloch” dai contorni oscuri, sceglie per tutti noi facendoci sempre più poveri, tutti. Anche quelli che apparentemente si arricchiscono alle spalle dei più deboli, perché si stanno impoverendo irrimediabilmente nella loro dimensione di umanità e di solidarietà. Che dovremmo continuare a ritenere l’essenza stessa di questo nostro piccolo veloce passaggio terreno.

Carmelo Arezzo Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 2

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 2 Ottobre 2018

LA VOCE DEL PRESIDENTE Buon compleanno, AVIS!

l 23 ottobre del 1978 grazie alla tenace volontà e deter- così lontana culturalmente da oggi, che quasi nessuno Iminazione di un gruppo di uomini e donne nasceva se ne ricorda più. l’Avis di Ragusa nello studio del notaio dottoressa Maria I dirigenti col tempo, con tanta pazienza e con capaci- Giuseppa Nicosia, sito in Via Risorgimento a Ragusa. tà amministrativa, con la generosità di professionisti, di Sono certo che queste persone cioè i soci fondatori, imprenditori e delle Istituzioni, sono riusciti a costruire la riponevano tante speranze nel successo e nella crescita sede attuale. Una struttura moderna pensata e costruita di questa associazione, la prima cronologicamente in con gli standard più avanzati di sicurezza e sanitari, provincia di Ragusa, sono certo nello stesso tempo che esempio unico in Italia, una sede nella quale affluiscono nessuno potesse pensare che dopo quarant’anni quel- i donatori che trovano ad attenderli il personale avisino l’embrione si sarebbe sviluppato fino a diventare un sog- che con professionalità ed una carica umana straordina- getto così forte e robusto, da essere considerato un ria, fanno si che ciascun donatore si senta in famiglia, esempio virtuoso in Italia. proprio per questo diciamo che l’Avis è una grande fami- La nostra Avis nasceva quando in altre province c’era- glia. no Avis che avevano festeggiato i cinquant’anni di storia. L’Avis di Ragusa conta tra i suoi soci anche 204 dona- Ci sentivamo piccoli piccoli, ma nello stesso tempo c’era tori stranieri provenienti da 36 paesi diversi, ha una sede un entusiasmo ed una dedizione che pochi potevano che rappresenta un esempio unico in Italia. vantare. I donatori per effettuare la donazione, Venivano reclutati come donatori parenti, non si recano più presso l’ospedale, ma amici e chiunque capitava a portata di nella sede dell’Avis, trovano ad accoglierli, “ascolto”, la prima sede nella quale si riuni- dalla segreteria agli infermieri ai medici al va il direttivo era in Via Dott. Pluchino al ristoro al bar, tutto personale avisino dotato numero 2, praticamente una stanza. di grande professionalità ma anche di una Il centro di raccolta nel quale venivano carica umana e di simpatia straordinari. inviati i donatori era l’allora centro trasfusio- Oggi l’Avis di Ragusa è cresciuta fino a nale situato in un sottoscala dell’ospedale diventare la prima in Italia. Ecco alcuni dati: civile in viale Sicilia, ricordo che per renderlo più acco- Rapporto donatori/1000 abitanti: Italia 27.86, Irlanda gliente in una parete c’era il calendario di Loretta Goggi, (paese europeo con il maggiore indice) 70, Ragusa 143. ma i donatori quando arrivavano non avevano il tempo Rapporto donazioni/1000 abitanti: Italia 50.12, Irlanda di guardarsi attorno, perché venivano travolti dall’entu- 110, Ragusa 208. C’è un dato che considero non meno siasmo di Vittorio Schininà, catturati dalla gentilezza di importante di quelli appena citati, è il dato relativo alla Carmelina Rizza e sorpresi dalla capacità persuasiva del partecipazione giovanile, i diciottenni che si sono iscritti giovane medico Piero Bonomo. lo scorso anno sono il 51.4% di tutti i nati nel 1999, in Ho voluto riprendere questi ricordi non tanto per controtendenza rispetto all’andamento nazionale, in nostalgia quanto per fare capire che questa è stata la Italia c’è un calo di giovani che diventano donatori e chiave della crescita e dello sviluppo della nostra Avis, comunque si tratta di un valore intorno al 25%. direi quasi una formula magica. La nostra grande speranza sono i giovani nella socie- Come è ovvio ci sono stati tanti e tanti dirigenti sui tà e nell’Avis, abbiamo bisogno di donne e di uomini ai quali l’Avis ha potuto contare e continua a contare, quali potere affidare il nostro futuro, come cittadini e senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere i come avisini. Questo dato ci permette di nutrire una diversi traguardi, ma quella formula magica è sempre grande speranza, perché trovare ragazze e ragazzi presente. appena maggiorenni, che posseggono questa sensibilità Ma non si guardava soltanto a Ragusa città, si guar- e questa coscienza civile, significa avere la certezza che dava con interesse a tutto il territorio provinciale e fu così le nuove generazioni che assumeranno la guida di que- che nel giro di pochi anni sono nate le Avis negli altri 11 sta società, hanno le qualità umane, intellettive e civili comuni. per diventare protagonisti del loro e del nostro futuro. L’acquisto dell’autoemoteca ha consentito di andare a A tutti i Donatori, a tutte le Famiglie, a tutti i Dirigenti trovare donatori in tutto il territorio provinciale; pratica- avisini, a tutto il nostro Personale, a tutte le Persone, mente ogni domenica, veniva utilizzata per cercare anche non donatori, che hanno contribuito a fare cre- donatori e fare unità di sangue. scere la nostra Avis va il mio personale ringraziamento e In pochi anni è stato sconfitto definitivamente il feno- di tutto il Consiglio Direttivo. meno dei cosiddetti “donatori a pagamento”, piaga che è Paolo Roccuzzo Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 3

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 3 Ottobre 2018

SANITÀ Meno unità di raccolta, ma più efficienza

ll’inizio del 2017 la Regione Sicilia ha proce- Aduto alla rifunzionalizzazione della rete asso- ciativa di raccolta del sangue tramite Decreto assessorato sanità con il quale sono state ridotte del 67.5% (da 144 a 47 unità di raccolta) le titola- rietà delle unità di raccolta associative. Le Associazioni hanno pertanto individuato 47 Persone responsabili, secondo quanto previsto dal Decreto 261, cui è stato affidato il compito di attuare quanto concordato con i SIMT di afferenza in tutti i punti di raccolta collegati alla UDR auto- rizzata. Presso la Provincia di Ragusa è presente un’u- nica associazione di donatori, l’AVIS, che gestisce 12 punti di raccolta, uno per ciascun comune, tutti collegati con la UDR capofila titolare dell’autoriz- zazione. L’Unità di raccolta capofila svolge la sua attività in stretto collegamento e totale integrazione con il SIMT organizzato in provincia con una Unità Operativa Complessa a Ragusa e due Unità Operative Semplici allocate a Modica e Vittoria. La Persona Responsabile garantisce che le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti, siano effettuate in conformità a quanto previsto dalla nuova normativa, avendo già intrapreso e adotta- to preventivamente misure che andavano nella direzione del nuovo dispositivo legislativo. A poco più di un anno dal varo di questo nuovo assetto organizzativo si percepisce forte l’esigen- za di chiarire ed omogenizzare i comportamenti di tutti gli operatori sanitari della rete siciliana e di quelle di altre regioni. L’Avis Comunale di Ragusa organizza quindi, di concerto con l’AVIS Nazionale e l’Avis Regionale, un corso destinato alle Persone responsabili e ai medici selezionatori delle unità di raccolta della rete siciliana e delle regioni meridionali, per favori- menti concettuali e strumenti atti ad allineare le re un confronto sul ruolo delle Persone responsa- Associazioni alle prescrizioni vigenti e a promuo- bili delle UDR e sugli assetti organizzativi che i vere flussi informativi/ formativi attraverso il con- Servizi trasfusionali hanno implementato per otti- fronto su tematiche riguardanti la formazione degli mizzare la nuova rete che, con il consolidamento, operatori, la valutazione del rischio, il trasporto del in Sicilia ha visto ridursi ad 1/3 il numero delle tito- sangue e degli emocomponenti, l’importanza degli larità delle UDR. Consapevoli del fatto che ogni audit come strumento strategico per il manteni- modello ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi, l’e- mento dei requisiti organizzativi e tecnologici, la vento formativo, con il contributo di relatori di leva- nuova normativa sulla privacy e le principali rica- tura nazionale ed in presenza delle massime cari- dute sulle unità di raccolta. che istituzionali associative nazionali e del CRS della Regione Sicilia, vuole trasferire attraverso Dott. Pietro Bonomo una attività di formazione teorica e pratica riferi- Persona responsabile UDR AVIS Ragusa Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 4

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 4 Ottobre 2018

LETTERE IN REDAZIONE ...fino agli estremi confini della terra!

L’immagine dell’Avis di Ragusa, questo mes- saggio di solidarietà che ci ha fatto tutti più ric- , è stata in questi quarant’anni veicolata in giro per il mondo, in lungo e in largo. Ha tocca- to gli Stati Uniti d’America anche attraverso i nostri connazionali ormai trapiantati con suc- cesso oltre Atlantico; è arrivata in Africa porta- ta con entusiasmo in realtà tanto diverse dalle nostre, ma dove è stato possibile coniugare comunque con iniziative umanitarie il messag- gio di fratellanza e di sviluppo sociale e sanita- rio che il dono del sangue interpreta al meglio. Adesso siamo andati veramente lontano con l’aiuto insostituibile del sacerdote ragusano don Paolo La Terra che nella sua periodica escursione, per dirla con Papa Francesco, nei paesi che sono “alla fine del mondo” è andato a reggere una parrocchia diffusa in terra di Alaska. Ecco la sua affettuosa testimonianza.

vevo preso l’impegno di portare con me la Amaglietta dell’Avis in Alaska, su invito dello staff della sala donazioni, e l’ho fatto. Ho regalato la maglietta a un ragazzo eschi- mese, di etnia Yupi’k, che si chiama Brice e abbiamo fatto la foto insieme. Penso che sia giusto che il presidente sia il primo a venire a conoscenza di questa bella cosa e, se lo ritiene opportuno, divulgarla. Non penso che l’Avis sia arrivata mai così lon- tano... Scammon Bay, Alaska. 61° Nord, 165° Ovest Un caro saluto e a presto! P.

vole iniziativa nei confronti Una testimonianza dei donatori, che mi ha dato la possibilità di risolvere un uon giorno, sono un Grazie alla visita specialisti- problema che altrimenti Bdonatore ormai da molti ca con il dott. Natale Cannata avrebbe avuto conseguenze anni, e vorrei ringraziarVi, ho scoperto di avere un pro- ben più gravi, visto che dagli per il servizio che riservate a blema grave, che in meno di esami periodici non è trape- noi donatori per quanto 48 ore, mi ha visitato ed è lato nulla, né tantomeno io ho riguarda la salute della pro- intervenuto chirurgicamente. avvertito il ben che minimo stata, con visita specialistica Un sentito ringraziamento fastidio. ed esami. ancora all’Avis, per la prege- G. C. Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 5

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SCUOLA In gruppo per crescere insieme

ome nei precedenti anni scola- ziativa tanto lodevole quanto com- aderito, per diventare presto dona- Cstici, anche quest’anno l’I.I.S. plessa che ha, di certo, richiesto tori Avis. Galileo Ferraris ha partecipato al determinazione e grandi capacità Al di là dei risultati sportivi delle Torneo AvisScuola, importante ini- organizzative. Il coordinamento di squadre e delle scuole, il vero e più ziativa dell’Avis Ragusa che coinvol- tale macchina ha avuto, altresì, il importante risultato conseguito da ge le scuole superiori della città. Centinaia di studenti e atleti hanno dato vita ad appassionati confronti nei tornei maschili e fem- minili di Calcio a 5, Palla-volo, Rugby e Tennis Tavolo, con apprez- zabile preparazione atletica e spirito agonistico. Per tutto il corso dell’an- no scolastico, numerose sono state le partite dei tornei, vissute da stu- denti e docenti quali occasioni di intorno e positiva socializzazione, sempre all’insegna dei valori dello sport e dell’amicizia. Per la prima volta, inoltre, que- st’anno gli studenti hanno partecipa- to al Torneo Avis di Scacchi, iniziati- va inedita che ha dato loro la possi- bilità di cimentarsi in una disciplina merito di coinvolgere gli studenti in tutti gli studenti è stata la possibilità antica e affascinante che conserva momenti di riflessione relativi alla di sperimentarsi sul campo, poten- tutt’oggi un grande appeal anche in cultura della donazione e della soli- ziare le proprie competenze relazio- una generazione digitale, forse solo darietà, puntando su valori cardine nali e comunicative, l’autostima e la apparentemente distante dai tempi della nostra civiltà. La conclusione fiducia in se stessi, mettere alla lenti e distesi tipici degli scacchi. del percorso sportivo e, al contem- prova la capacità di lavorare in grup- Un plauso va sicuramente alla po, formativo, si è infatti conclusa po e cooperare per un obiettivo dirigenza Avis Ragusa per l’impe- con degli screening cui gli studenti comune. gno profuso nel promuovere un’ini- maggiorenni hanno volontariamente Un ringraziamento va a tutti i docenti che, con impegno e passio- ne costanti, hanno consentito la positiva realizzazione di questa ini- ziativa che possiamo senza dubbio definire Festa dello Sport e della Solidarietà. Un ringraziamento speciale va, infine, al nostro vulcanico prof. Accardi, anima e motore dell’iniziati- va, figura di riferimento ed esempio umano e professionale per tutti i gio- vani e meno giovani docenti di edu- cazione fisica. Lo attendiamo alla guida della prossima Marcia Longa Avis! Prof.ssa Giovanna Piccitto Dirigente I.I.S. “G. Ferraris” Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 6

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 6 Ottobre 2018

CRONACHE Senza distinzione di lingua

a nostra città, come tutte le Lcittà del meridione e dell’Italia intera, ospita cittadini stranieri che provengono da diverse nazioni europee, africa- ne, asiatiche ed americane. Questi cittadini arrivati a Ragusa in vari modi, rappresen- tano una forza lavoro che contri- buisce a risolvere esigenze di famiglie per curare gli anziani, lavori manuali nelle aziende zootecniche, edilizie ma anche lavori che richiedono professio- nalità. Filippine, Turchia, Ucraina, L’Avis di Ragusa prima in Italia Queste persone, donne e Afghanistan, Eritrea, Pakistan, ed esempio virtuoso di associa- uomini, si sono stabiliti nella Venezuela, Colombia e Inghil- zione capace di creare e di dif- nostra città, alcuni di loro con le terra, così come è varia la loro fondere la cultura della donazio- loro famiglie altri si sono creati cultura. ne, che si fonda anzitutto sulla una nuova famiglia. I paesi di Questi cittadini, per usare un generosità e la solidarietà, ha provenienza sono vari; Algeria, termine che non amo molto, tra i propri soci donatori ben Marocco, Etiopia, Francia, Spa- sono bene integrati nel tessuto 204 donatori stranieri. gna, Ucraina, Russia, Polonia, sociale ragusano, i loro figli fre- Queste donne e questi uomini, Romania, Albania, Germania, quentano insieme ai nostri figli provenienti da altri paesi hanno Stati Uniti, Brasile, Cile, Svezia, le medesime scuole e gli stessi dovuto affrontare tutte le difficol- Egitto, Costa D’Avorio, Tunisia, luoghi ricreativi, creando di fatto tà ed i disagi che trova qualun- Lituania, Libia, Ecuador, Sene- uno scambio tra culture diverse que straniero in un'altra nazio- gal, Bosnia, Argentina, Cuba, che finisce per arricchire tutti ne, hanno affrontato le difficoltà Repubblica Ceca, Moldavia, senza impoverire nessuno. nel trovare un lavoro ed una Dalla Romania, Adela uona sera a un cuore e un’animaun’anima che viene messa Btutti! Sono a disposizione di tutti anche senza conoscerli. PRECUP ADELA Donare a uno sconosciuto il tuo sangue e il tuo FIRONICA, e que- tempo senza conoscerlo, e sapendo che quella sta sera rappresen- persona non conoscerà mai chi gli ha salvato la to la Romania! vita; senza aspettarsi ringraziamenti continuano a Siamo presenti a donare lo stessoio penso che questo è il gesto questo evento per- più altruista che un essere umano possa fare! E ché questa sera, AVIS di RAGUSA, ringrazia in fra tanti italiani ci siamo anche noi gli stranieri! maniera pubblica a tutti i donatori stranieri per il Nella sede di Avis io non sono stata soggetta mai loro altruismo verso il prossimo. a pregiudizi, a critiche o parole offensive. Perché? Perché abbiamo organizzato questo evento? Perché una volta che abbiamo messo piede in Perché è un modo per dimostrare a tutti che gli questa sede siamo tutti uguali, abbiamo un unico stranieri non sono solo quelle persone che lascia- scopo un unico pensiero “salvare vite”. no la loro terra e cercano una vita migliore venen- GRAZIE AVIS! La famiglia nella quale l’amore do in Italia. Ma sono anche esseri umani con una verso prossimo e più importante di qualsiasi cosa! cultura, una tradizione, una storia da raccontare, Precup Adela Fironica Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 7

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 7 Ottobre 2018

CRONACHE

casa, probabilmente hanno del sangue è volontario, gratuito tutti gli stati di provenienza di dovuto vincere anche qualche ed anonimo. questi donatori. pregiudizio. A questi donatori va un since- Un donatore in rappresentan- Queste persone però, hanno ro ringraziamento da parte mia e za di ciascun paese, è stato invi- non dovuto ma, voluto nono- di tutto il direttivo, va anche tato a portare un saluto ed espri- stante vivessero e vivono le loro idealmente la profonda gratitudi- mere un pensiero, sono stati difficoltà, fare un gesto di gran- ne di tutti le persone che hanno espressi concetti e valori di alto de generosità e sensibilità ricevuto il loro sangue grazie al significato, dimostrando che la donando il loro sangue, attraver- quale stanno meglio. generosità, la solidarietà e la so l’Avis, ai malati ragusani, ita- Abbiamo voluto incontrare pace non conoscono confini, liani o stranieri che siano. questi donatori sabato 20 otto- non sono legati alla lingua o al Non si sono chiesti se i malati bre alle 18.30 nella sala confe- colore della pelle ma sono patri- fossero stranieri o meno, si sono renze, per manifestare loro la monio di tutti i popoli. recati all’Avis sottoponendosi a gratitudine dell’Avis e perché Desidero infine riportare alcuni tutti gli accertamenti previsti sappiano che l’Avis è anche dei messaggi più significativi dalla legge ed interpretando in casa loro come di tutti i donatori. che sono stati espressi e che maniera autentica lo statuto L’Avis ha voluto esporre le hanno emozionato tutti. dell’Avis secondo il quale il dono bandiere che rappresentano Paolo Roccuzzo Dalla Russia, Maria Dalla Germania a donazione di Heike Lsangue e un bene puro ed un uon giorno, bene sacro per chi Bmi chiamo ha bisogno. Heike Schenk. Il mondo di oggi Sono nata in non è perfetto, molti Germania e vivo pensano a fare la guerra e cercare di prevalere sugli a Ragusa da altri, anziché cercare di fare il bene per tutti. ormai 37 anni. Tra il male ed il bene chi vince? Vince la gente che Circa 30 anni fa sono diventata donatrice di sangue, semplicemente mi sembrava la cosa ha convinzioni più profonde. giusta da fare. Mi ricordo ancora le due stanze Io da sola non posso cambiare il mondo, però nell’ospedale civile dove c’erano due lettini per posso fare del bene, nel mio piccolo posso cambia- donare il sangue. Quanta strada ha fatto re la mia piccola realtà, ma se ciascuno fa il bene nel l’AVIS da allora. Mi sono sempre trovata bene, suo piccolo mondo si può cambiare veramente il seguita e accolta all’AVIS. mondo. Spesso pensiamo che il paese, da dove La donazione di sangue è il bene, nessuno può vengo, è più avanti nella raccolta del sangue, avere dubbi che è un bene donare il sangue alle per- che viene principalmente svolto dalla Croce sone che ne hanno bisogno. Il bene deve vincere il Rossa. Ma ancora nel anno 2015 circa 33% male, così come la vita deve vincere sulla morte per delle persone erano idonei, ma soltanto 3% questo doniamo il nostro sangue. erano donatori. Naturalmente pochi in con- L’atmosfera che si trova all’Avis è tale che i piedi fronto alla costante necessità. camminano da soli, perché si muovono tra i tuoi Che bello era per me di vedere crescere amici come se fossero tuoi familiari. l’Avis qui in questa provincia, che si trova, Questa iniziativa del Presidente è una bella sor- come si dice, all’orlo dell’Europa e diventare presa, è una occasione perché si incontrano perso- una dei primi in Italia e, non credo di esagera- ne che amano fare del bene, come donare il sangue, re, sicuramente in Europa. Sono orgogliosa di insieme si possono trovare altre idee. farne parte da tanti anni. Grazie Presidente, grazie AVIS. Grazie. Maria Egorova Heike Schenk Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 8

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 8 Ottobre 2018

INFORMAZIONE SANITARIA Terapia genica per la talassemia

La FASTED RAGUSA (Federazione delle Associa- pre: “la guarigione dalla talassemia”. Finora per le zioni Siciliane di Talassemia, Emoglobinopatie e persone con talassemia era disponibile solo il tra- Drepanocitosi di Ragusa), che riunisce tutte le fami- pianto allogenico di cellule staminali emopoietiche, e glie degli 240 assistiti afferenti al centro Ragusano per chi non poteva sottoporsi a questo trattamento, della ASP 7, ha organizzato lo scorso 21 settembre, un l’alternativa erano le trasfusioni di sangue, ogni tre importante evento formativo indirizzato a medici, settimane, per tutta la vita. La tesi del prof. Locatelli è infermieri, biologi, tecnici di laboratorio biomedico che la terapia genica può ripristinare la normale pro- con la presenza di tutti gli assistiti. Il titolo dell’evento duzione di catene beta dell’emoglobina. I pazienti “Talassemia: lo stato dell’arte”. Dopo la presentazione affetti da beta talassemia trasfusione-dipendente e del centro di Ragusa da parte del direttore dott. sottoposti a terapia genica hanno potuto fare a meno Giovanni Garozzo, del medico referente dott. Carmelo delle trasfusioni o ridurle sensibilmente. Il procedi- Fidone e la presentazione dell’Associazione da parte mento consiste nel prelevare le cellule staminali dal del presidente Giuseppe Tavolino, l’incontro modera- midollo osseo del paziente stesso per inviarle a un to dal dott. Vincenzo Spadola, ha avuto illustri relatori laboratorio specializzato dove vengono manipolate come il prof. Aurelio Maggio, direttore della geneticamente con l'inserimento di una copia norma- Ematologia II dell’Ospedale Cervello di Palermo, il le del gene. Si tratta di una terapia trapiantologica da prof. Vito Di Marco del Policlinico di Palermo, il dott. valutare con una maggiore casistica e che al momen- Marco Poggi, endocrinologo romano, e il prof Franco to occorre eseguire correttamente le attuali terapie: Locatelli, direttore del Dipartimento di Onco- una terapia trasfusionale con il miglior “prodotto” Ematologia e Terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale disponibile ed una terapia per la eliminazione del ferro Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Riportiamo la in eccesso, sempre con la collaborazione di tutti innovativa relazione del prof: Locatelli, che apre nuovi gli specialisti necessari per la gestione delle varie spiragli ed accende nuovi riflettori sul sogno di sem- complicanze.

a β-talassemia è una malattia crine, cardiache ed epatiche. Per procedura ha, sfortunatamente, Lcaratterizzata da una produzio- quest’ultimo aspetto, rimarchevoli minori probabilità di successo, in ne ridotta o, addirittura, assente di sono i risultati ottenuti negli ultimi quanto è gravata da una maggiore una delle 2 catene che costituisco- anni con i farmaci impiegati per tossicità per la disfunzione d’orga- no l’emoglobina e rappresenta la eradicare l’infezione del virus del- no che si instaura man mano che malattia ereditaria del sangue più l’epatite C. A fronte di questi signi- l’età del paziente avanza. Inoltre, frequente al mondo: ne sono affet- ficativi miglioramenti ottenuti con la l’accesso alla procedura trapianto- ti circa 300.000 pazienti, di cui si terapia convenzionale, tuttavia, logica, come noto, è limitato dalla stima 7.000 in Italia, con una inci- permane il forte desiderio e, in disponibilità di un donatore: un denza più alta nelle due Isole mag- alcuni casi, addirittura il bisogno di donatore familiare compatibile è giori, nelle regioni meridionali e terapie radicalmente curative e in identificabile all’incirca per il 25% nell’area del Polesine. Il 60-80% grado di rendere i pazienti liberi dei pazienti, mentre un donatore dei pazienti in Italia presenta la dalla dipendenza trasfusionale. compatibile al di fuori dell’ambito forma più grave (chiamata talasse- Da ormai più di 35 anni, è noto familiare può essere identificato al mia major) che richiede un tratta- che il trapianto di cellule staminali massimo per un ulteriore 30-40% mento trasfusionale regolare e l’u- emopoietiche (altrimenti conosciu- di pazienti. tilizzo di farmaci che permettono di to anche come trapianto di midollo Nuovi, rivoluzionari scenari per eliminare il ferro in eccesso che, osseo) è in grado di correggere poter offrire una possibilità di cura altrimenti, si accumulerebbe in vari definitivamente il difetto nella pro- definitiva sono stati recentemente organi a seguito delle continue tra- duzione di emoglobina che carat- aperti dalla terapia genica nei sfusioni. La disponibilità di unità di terizza questi pazienti. Numerosi pazienti affetti da β-talassemia globuli rossi sicure dal punto di studi, condotti soprattutto in Italia, major. La terapia genica si conno- vista infettivologico e di farmaci hanno dimostrato che, con un tra- ta, infatti, come un approccio efficaci nel rimuovere il ferro ha pianto, le probabilità di guarigione potenzialmente radicalmente cura- nettamente migliorato le prospetti- in pazienti pediatrici che abbiano tivo e non gravato sia dalla limita- ve di sopravvivenza dei pazienti eseguito un regolare regime tra- zione della necessità di possedere talassemici (nel nostro Paese l’età sfusionale e che abbiano corretta- un donatore compatibile, sia dal media è oggi di circa 40 anni) e la mente assunto farmaci ferro-che- rischio di complicazioni immunolo- loro qualità della vita, comunque lanti sono superiori al 90%. Al con- giche che caratterizzano il trapian- non esente da complicanze endo- trario, nei pazienti adulti, la stessa to di midollo. Il principio della tera- Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:43 Pagina 9

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 9 Ottobre 2018

INFORMAZIONE SANITARIA

pia genica consiste nell’indurre nelle cellule malate dei pazienti l’e- spressione di una copia sana del gene difettoso, cioè, nel caso della talassemia major, il gene della β- globina umana. Questo processo si ottiene “infettando” (in termine medico trasducendo) tramite tecni- che sofisticate di bioingegneria cellulare i progenitori emopoietici del soggetto malato attraverso un virus inattivato, quindi non danno- so per l’uomo, appartenente alla famiglia dei lentivirus. Il gene viene integrato nel DNA delle cellule emopoietiche proprie del paziente. un difetto genetico in cui le catene Sei pazienti, due dei quali anche Questo processo permette, quindi, β-globiniche sono del tutto assenti adulti, hanno ricevuto il trattamen- la sintesi della catena β-globinica e (genotipo β0/β0). Il primo impor- to presso l’Ospedale Bambino la cellula geneticamente corretta è, tante risultato ottenuto riguarda la Gesù di Roma, sotto la mia super- così, in grado di formare compiuta- sicurezza della procedura: infatti, visione, con enorme soddisfazione mente la complessa molecola del- ad oggi, non sono stati registrati sia mia, sia dei pazienti. l’emoglobina. La procedura di tera- effetti collaterali di rilievo associati L’ottimizzazione della manipolazio- pia genica prevede inizialmente all’infusione di cellule genetica- ne genetica delle cellule emopoie- una raccolta di cellule staminali mente modificate. Per quanto, tiche ha insite le potenzialità per emopoietiche del paziente. In labo- riguarda, invece, l’efficacia dell’ap- ottenere l’indipendenza trasfusio- ratori accreditati per questo tipo di proccio, in otto dei dieci pazienti nale anche nei soggetti con terapia da enti regolatori, le cellule con una quota residua di β-globina genotipo β0/β0 attualmente in via staminali emopoietiche raccolte arruolati nello studio sono stati di trattamento in un ulteriore studio dal paziente vengono trasdotte raggiunti livelli di emoglobina tali chiamato HGB 212 o Northstar-3 con il vettore lentivirale (quale, per da permettere l’ottenimento di (pure aperto presso l’Ospedale esempio, il LentiGlobin, impiegato un’indipendenza trasfusionale, Bambino Gesù di Roma). Inoltre, in uno studio pubblicato nella pri- mentre nei pazienti β0/β0 è stata gli approcci basati sull’uso della mavera di quest’anno sulla più documentata una significativa ridu- terapia genica promettono di cam- prestigiosa rivista di medicina, il zione (stimabile nell’ordine del biare la storia naturale della malat- New England Journal of Medicine) 74%) della quantità annua di tra- tia anche nei soggetti affetti dalle che include il gene della β-globina. sfusioni, con completa indipenden- forme più severe di anemia a cel- Una volta completato in circa 12 za trasfusionale in 3 di questi sog- lule falciformi. I primi risultati otte- settimane il processo di manipola- getti. nuti negli Stati Uniti, di nuovo pre- zione genetica, il paziente viene Quali le prospettive future per i sentati al meeting di Stoccolma, sottoposto a un trattamento che- pazienti talassemici, anche nel incoraggiano all’ottimismo. Nei mioterapico che consente di nostro Paese? Nel merito, va prossimi anni assisteremo, quindi, distruggere il midollo osseo per far immediatamente puntualizzato alla traslazione su scala più larga posto alle cellule staminali “corret- che il processo di trasduzione di questi iniziali e assai prometten- te” che vengono infuse. delle cellule è stato ulteriormente ti risultati, con la concreta promes- Nel lavoro pubblicato sul New migliorato, permettendo di ottene- sa di cambiare la storia naturale di England Journal of Medicine sono re un’ancor maggiore efficacia molti pazienti talassemici e, auspi- stati riportati i risultati relativi allo della terapia genica. Nel nuovo cabilmente, anche falcemici. Nello studio di fase I/II (studio HGB 204 studio in corso, chiamato HGB 207 specifico, l’approvazione da parte o Northstar) condotto negli Stati o Northstar-2, i pazienti con dell’Agenzia Europea del Farmaco Uniti, in Australia e in Thailandia, thalassemia β+ hanno conseguito della Terapia Genica per i pazienti teso a valutare la sicurezza e l’effi- ad oggi risultati (come recente- con thalassemia β+ è attesa già cacia della terapia genica in 22 mente presentato da chi scrive al nel 2019. pazienti (soprattutto adulti). In que- Congresso Annuale della Società sto studio, sono stati inclusi Europea di Ematologia, tenutosi lo Franco Locatelli pazienti trasfusione-dipendenti e scorso Giugno a Stoccolma) che Professore di Pediatria, portatori o di un difetto genetico indicano una chiara efficacia del- Università di Pavia, associato a una produzione l’approccio grazie alla strategia rifi- Direttore del Dipartimento di Terapia residua di una piccola quota di β- nita di modificazione genetica delle Cellulare e Genica dell’Ospedale globina (thalassemia β+, oppure di cellule emopoietiche del paziente. Bambino Gesù di Roma Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 10

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SPECIALE 40 ANNI Lorenzo Licitra incanta il popolo avisino

abato 8 settembre il donato- fetto che si ha per un bambino Sre Lorenzo Licitra ha cantato che hanno visto crescere e che per l’Avis e per la sua città nella è diventato la punta di diamante Che debutto! grande piazza antistante il del mondo della musica moder- Lorenzo Licitra (Ragusa, 25 set- campo sportivo, dove si svolge il na. Lorenzo si è esibito, davanti tembre 1991) è un tenore leggero normale mercato settimanale. al “suo pubblico” con le sue più di grazia, versatile nella musica Ha cantato in presenza di quat- belle canzoni che lo hanno reso pop. Vincitore dell’edizione nume- ro 11 di X Factor Italia. tro mila spettatori accompagna- famoso nel mondo dello spetta- Coltiva la passione per il canto sin to dal famoso gruppo di musici- colo. La manifestazione è stata da piccolo, studia pianoforte, sti di Peppe Arezzo in un’atmo- presentata con garbo e profes- danza e teatro. È uno dei piccoli sfera surreale ed emozionante. sionalità ma anche con brio da cantanti del coro “Mariele Ventre L’Avis Comunale di Ragusa Michele Arezzo. Il presidente di Ragusa”. Nel 2010 si diploma con il suo presidente Paolo Paolo Roccuzzo, nel suo inter- al liceo linguistico. Roccuzzo e il Direttivo, hanno vento iniziale ha ringraziato gli A luglio 2016 si Diploma al organizzato, nell’ambito dei 40° artisti che gratuitamente hanno Conservatorio “G. Nicolini” di Anniversario dell’AVIS a offerto una serata musicale di Piacenza in canto lirico. Insieme all’attività concertistica è Ragusa, uno spettacolo vera- altissimo livello, tutti i donatori e docente in diverse accademie e mente importante degno del pri- le professionalità del mondo avi- scuole di canto italiane. mato che essa ha in Italia e in sino ragusano, che ogni giorno Il 2 giugno 2011, si esibisce pres- Europa. si adoperano per la sua cresci- so il Consolato Generale d’Italia di L’entusiasmo è partito con l’e- ta, snocciolando dati importanti Istanbul in occasione della Festa sibizione di Nico Arezzo, vincito- e di sviluppo dell’Associazione della Repubblica Italiana. re del Festival Show 2017 diventata grande per merito di Nel giugno del 2012 e del 2013 nell’Arena di Verona con la can- dirigenti che negli anni prece- canta all’hangar “AgustaWest- zone “Se Vuoi”, ma il protagoni- denti hanno creduto nell’opera land” di Philadelphia in occasione dei festeggiamenti della Repub- sta della serata è stato Lorenzo di sensibilizzazione della comu- blica Italiana organizzati dal Licitra vincitore di X Factor nità iblea. Consolato Italiano negli USA. 2018, che fra le mura di casa Oggi siamo orgogliosi di esse- Nel 2014 inizia a collaborare con non ha nascosto l’emozione di re i primi della classe nella musi- il Maestro Peppe Arezzo, per un trovarsi davanti alla sua famiglia ca, nella solidarietà e nella civile tour con orchestra che lo vede e a migliaia di ragusani che lo convivenza. presente in molte piazze italiane. hanno acclamato con tutto l’af- Giuseppe Suffanti Nel 2015 parte per una tournée di concerti a San Paolo in Brasile. Il 2017 è un anno intenso per la sua carriera. A marzo canta a Melbourne in Australia. Ad ottobre è ufficialmente uno dei 12 concorrenti del notissimo pro- gramma “X Factor Italia”. A fianco della nota discografica è ufficialmente il vincito- re del programma. Il 23 novembre esce il suo primo singolo “In the Name of Love” scritto dal notissimo autore e pro- duttore Fortunato Zampaglione. Il 31 dicembre è ospite alla tra- smissione televisiva “L’anno che verrà” su Rai 1. Nel 2018 esce il suo secondo sin- golo “In the Name of Love” Remix prodotto da Frank Pole. Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 11

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SPECIALE 40 ANNI Da X-Factor con amore

orenzo Licitra si sta facendo strada nel panorama Ldello spettacolo nazionale. È bravo, modesto, intel- ligente, bello, divertente, passionale e sensibile tanto quanto chiede il pubblico di oggi; per l’Avis ha tenuto un concerto che è stato a dir poco entusiasmante, e lo ha fatto con il cuore. Dell’Avis, di questa eccellenza tutta ragusana, lo vogliamo considerare un testimonial vincente: una eccellenza ragusana che incanta come in fondo lascia “incantati” l’incredibile numero di dona- tori di sangue attivi in questa provincia. Lo incontriamo tra un impegno di lavoro e l’altro, per una brevissima intervista. Quali sono le tue sensazioni dopo che XFactor ti ha catapultato in una dimensione di notorietà nazionale? “X-Factor” rappresenta sicuramente un grandissimo trampolino di lancio e un passo fondamentale nella mia carriera artistica. Penso sempre che se non aves- si “provato” oggi non avrei le grandissime opportunità che sto vivendo. In realtà, più che sensazioni ho la consapevolezza di avere tra le mani la possibilità di realizzare quelli che sono i miei sogni di musica. Protagonista del concerto a Ragusa per i 40 anni dell’Avis hai dato una impegnata testimonianza in favore del dono del sangue. Cosa ne pensi? È stata una serata magica che ricorderò per sem- pre. Un concerto fortemente voluto da chi ha sempre È da poco uscito al cinema un film di animazione per creduto che anche a Ragusa possiamo fare la diffe- bambini “e non” che si intitola “SMALLFOOT - Il mio renza. Ho subito sposato l’idea del progetto in primis amico delle nevi” prodotta da Warner Bros in cui pre- perché sono anch’io un donatore Avis, un’eccellenza sto la voce al protagonista Migo un giovane e tenero che merita il giusto riconoscimento, affinché ci sia Yeti, un’esperienza nuova e molto entusiasmante. In sempre più informazione su quanto bene possa fare più sto lavorando in attivo al nuovo album che sarà prodotto da Sony Music Italia e vanta grandi collabo- razioni. Alla luce delle tue prime esperienze di lavoro, cosa pensi del panorama e dell’ambiente musicale italiano? Il panorama musicale è quotidianamente in continuo cambiamento. Non ci sono più regole sicure che per- mettono alla musica di avere successo senza le gran- di macchine moderne di promozione come social e pubblicità. Resta l’occasione di fare ottima musica che arrivi al cuore delle persone e che, anche se non dovesse scalare le classifiche mondiali o nazionali, regalare un po’ di noi stessi a chi a volte rischia la vita. rimane indelebile a chi ascolta e difficilmente passa. Il È stata inoltre l’occasione per tornare a cantare per la mio obiettivo è e resterà sempre questo, cantare per mia città subito dopo il programma visto che ancora chi vuole emozionarsi. non vi era stata occasione. Un mix di motivazioni per- Ormai a pieno titolo “Ragusano nel Mondo” vola alto fette che mi hanno spinto a lavorare ad un concerto Lorenzo e il suo sogno, ormai realtà, non mancherà di che potesse rimanere nel ricordo di tutti. regalargli i successi e le gioie che merita. E tanti cuori, Quali sono in atto i tuoi programmi di lavoro più in ogni angolo del mondo, si emozioneranno con la immediati? sua voce e le sue canzoni. C.A. Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 12

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SPECIALE 40 ANNI Appuntamenti per un anniversario

opo le numerose manifestazioni tradizionali sentanti nazionale, regionale e provinciale, dei soci Dpromosse in primavera dalla sezione comunale fondatori e dei donatori e delle donatrici che hanno dell’Avis, quest’anno unite dal filo comune del logo accumulato numeri di donazione da encomio. dei “quarant’anni”, dalla marcialonga agli incontri Infine, prima della conclusione dell’anno del qua- con le mamme donatrici e con i papà donatori, in rantennale, si svolgerà un importante convegno occasione delle rispettive feste, si è avviata con lo scientifico, il 16 e 17 novembre, sul tema “La straordinario concerto di Lorenzo Licitra dello scor- Persona responsabile delle Unità di raccolta asso- so otto settembre, un abbraccio corale dell’Avis ciative”, incontro sul quale si riferisce in altra parte ragusana alla popolazione del giornale. generosa di questo angolo Un’occasione invece di di Sicilia, una fase finale di dibattito sociale sui temi occasioni celebrative. della comunicazione sarà Il 5 ottobre si è svolto un quella rappresentata dal convegno di ematologia sul convegno sul tema “La stam- tema “MGUS e Mieloma pa del Terzo Settore e le Multiplo: gestione multidisci- buone notizie”, nel corso del plinare nel percorso diagno- quale con l’apporto di giorna- stico e clinico”. Nei giorni listi ed esperti si farà il punto scorsi, ancora nell’audito- attuale nel Paese sulla rium “Saro Digrandi” della comunicazione interna al- nostra Avis, l’affollato incon- l’Avis ed al mondo del volon- tro con i tanti donatori stra- tariato e si tenterà di capire nieri iscritti all’Avis di Ragu- cosa si può fare perché sa alla presenza delle Autorità. attraverso una informazione puntuale e responsabi- All’auditorium “Giambattista Cartia” della Camera le il grande messaggio di servizio alla gente ed alla di Commercio, invece, il momento della celebrazio- società che il terzo settore con migliaia e migliaia di ne dei quarant’anni della costituzione e formale volontari riesce a veicolare e concretizzare tra mille dell’Avis comunale: un percorso straordinario con difficoltà, possa meritare quella visibilità e quella una rievocazione affidata al Presidente Paolo leggibilità che può aiutare a diffonderlo ed a svilup- Roccuzzo, alle Autorità cittadine, il gemellaggio con parlo, principalmente presso le giovani generazioni l’Avis di Bergamo, e la premiazione di benemeriti che a volte sembrano distratte da altri miti e da altri dell’associazione, degli ex presidenti, dei rappre- valori. ASTERISCHI

Crescere insieme senza perdere la propria identità, donarsi per possedere in forma allargata, fondersi in un tutto unico e tuttavia continuare ad esistere ciascuno per proprio conto: questo è il segreto del vincolo dell’amicizia. Siegfried Kracauer * L’aspetto meraviglioso dell’invecchiare è che non puoi perdere le tue età precedenti. Madeleine L’Engle

La* solitudine e la sensazione di non essere desiderati rappresentano la povertà più nera. Madre Teresa di Calcutta

Non è facile trovare la felicità dentro di noi * ed è impossibile trovarla in qualsiasi altro posto. * Agnes Repplier Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 13

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SPECIALE 40 ANNI I “quaranta” anni della nostra Avis

i tratta in fondo del compleanno di un’amica malattia che per la nostra terra era vista come una Scomune nata grazie all’impegno e all’amore di delle tante caratteristiche negative: un sud povero tante persone, tutte a me carissime! e inefficiente, incapace anche di curare i suoi Vi racconto un po’ della mia storia di uomo e di malati. professionista, ma solo perché essa è totalmente Eravamo nella seconda metà degli anni settanta intrecciata con quella dell’AVIS Ragusana; sono ed i problemi da risolvere erano tanti: dai locali del infatti una delle persone che ha tanto amato l’ami- servizio trasfusionale assolutamente inadeguati, ai ca oggi festeggiata! donatori di sangue pochi e di pessima qualità: si Cominciai a lavorare nel 1975 come medico del utilizzavano quasi esclusivamente i cosiddetti Pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Ragusa. Datori professionali che davano il sangue ogni 90 Un bell’impatto per un giovane di 25 anni quello giorni in cambio di danaro pagato dall’ospedale.!! I dell’urgenza/emergenza! parenti venivano pesantemente coinvolti nella Mi resi subito conto quanto fosse importante ricerca del donatore e stressati dalla cronica caren- un’efficiente organizzazione trasfusionale e comin- za del sangue che veniva perlopiù vissuta come ciai a curiosare sull’organizzazione della Banca del una sventura collettiva e quasi fisiologica per un Sangue presente già dagli anni 50 presso Sud povero e perciò inefficiente! l’Ospedale Civile. Dopo avere vissuto per molti anni nella civilissi- La frequentazione fu anche catalizzata dal fatto ma e ricca Lombardia dove il sangue veniva dona- che, il Dr. Luigi Floridia, storico Primario Immunoe- to stabilmente da migliaia di donatori Avisini dal matologo, annoverabile tra i pionieri della trasfu- 1927, compresi che nella mia terra avevamo sione italiana, era diventato mio suocero, avendo mezzo secolo di ritardo! io sposato sua figlia Elisa. Dovevamo assolutamente chiudere questo buco Pur lavorando presso il Pronto Soccorso, mi sen- nero o non avremmo potuto curare i nostri malati in tivo attratto dalla Banca del Sangue, sia per la for- maniera adeguata. mazione a forte impronta ematologica acquisita Cosa fare? presso l’Univerità di Pavia, sia perché lì lavorava Il primo obiettivo sul quale lavorare era quello di una bravissimo medico, una dottoressa giovane e trovare i donatori ed aggregarli in una sana e vita- preparatissima, Maria Luisa Potestà, che io ricordo le associazione spiegando l’importanza del dono sempre circondata da bimbi dall’aspetto orientaleg- del sangue e della solidarietà. giante, tutti in attesa della benefica trasfusione che Dove trovarli? ella dispensava con magistrale capacità! Cominciammo dall’Ospedale, dagli operatori Lei mi spiegò tante cose e mi fece amare una sanitari e dai parenti dei pazienti: ci sembrò il modo Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 14

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SPECIALE 40 ANNI

più pragmatico e più semplice per creare dei Furono rinnovati i locali del servizio trasfusionale modelli di riferimento facili da indicare! presso l’Ospedale Civile, ma ben presto divennero Coinvolsi nell’avventura un infermiere, il mio insufficienti per contenere il flusso dei donatori che amico Vittorio Schininà, che allora lavorava con lievitava ogni anno. Mal si conciliava la coesisten- me, presso il Pronto soccorso, dotato di straordi- za di pazienti e di donatori in spazi angusti e mal si narie doti di coinvolgimento e trascinamento e di conciliava la condivisione dello stesso personale una conoscenza particolare e dettagliata della sanitario per donatori e pazienti! città. Il donatore ne usciva perdente, perché il pazien- Si rivelò, se volete anche per un fortunoso caso, te o le sale operatorie erano sempre più urgenti ed una scelta vincente: l’idea si diffuse a macchia d’o- il risultato alla fine era una lunga attesa che rischia- lio! va di mettere a dura prova la fidelizzazione dei Cominciammo dalla sede Avis di via Dr Pluchino: nostri cari amici donatori! un piccolo modestissimo bivano, preso in affitto Ci si rese conto che bisognava avere una orga- con il contributo di privati cittadini che credettero in nizzazione totalmente dedicata al donatore ed alla noi, dal quale si coordinavano le chiamate dei donazione, lasciando al Servizio Trasfusionale tutti donatori. i processi di lavorazione del sangue e la cura dei Si passò poi alla più grossa sede di Via Dante e pazienti. già lì passammo dalla gestione manuale alla Non senza difficoltà si realizzò la terza sede, gestione informatizzata dei donatori. Ci siamo quella di Piazza Libertà, che a partire dal 1988 costruiti un programma, con l’aiuto della segnò una nuova entusiasmante fase: la raccolta Honeywell, che ancora oggi costituisce una banca del sangue in ambienti totalmente dedicati al dona- dati di prezioso valore di cui siamo orgogliosi. tore con personale e tecnologie messe a disposi- Dal 1983 non fu piu’ prelevato sangue ai parenti zione sia dall’Associazione che del Servizio dei pazienti: con il sangue dei donatori riuscivamo Trasfusionale in piena armonia. a mandare avanti tutto l’Ospedale. Eravamo auto- Certamente si trattò di un esperimento pilota in sufficienti, almeno in apparenza! Nella realtà il san- Italia che utilizzava i potenti mezzi della Sanità gue non bastava mai perché aumentava sempre di pubblica, spesso però poco elastica e poco flessi- più la gente che si curava in loco e grazie ai dona- bile, e le grandi risorse del volontariato, certamen- tori di sangue si metteva un freno alla triste emi- te molto flessibili e molto adattabili ad esigenze grazione sanitaria verso i grandi ospedali del Nord. cangianti e rapidamente crescenti. Dai flaconi di vetro passammo alle sacche di pla- Non tutti videro di buon occhio questa scelta: stica che consentirono una terapia trasfusionale alcuni, anche tra i miei colleghi, la giudicarono una mirata ed un uso più oculato del sangue su tutti gli sconfitta del servizio pubblico ed un impoverimen- ammalati. to del servizio trasfusionale. Dopo 30 anni sento di Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 15

AVIS IBLEA Anno XXXIII - n. 1 15 Inverno 2017

SPECIALE 40 ANNI

potere affermare con forza che si è realizzata una eccezione la mia Avis, ma essa in compenso ha felicissima cooperazione, che assegna, nel rispet- sempre avuto dei tempi di digestione culturale to delle leggi, a ciascuno le sue competenze evi- molto rapidi facendo propria l’innovazione ed ado- tando commistioni di ruoli, incomprensioni e scon- perandosi per la migliore delle implementazioni! finamenti. Il 24 Dicembre 1991 attivammo il primo separa- I patti furono chiari e sempre rispettati da ambo le tore cellulare per la plasmaferesi produttiva e come parti: il donatore viene informato reclutato e “coc- sempre mi sottoposi per primo a questa tipologia di colato” dall’Associazione; il sangue viene donato donazione che sembrava troppo macchinosa e tec- presso la sede associativa secondo le direttive tec- nologica: oggi ne facciamo 6000 l’anno!!! niche, scientifiche ed organizzative impartite dal Da quel momento si iniziò con quattro separatori SIMT e quando possibile con personale misto. cellulari presso la sede di Piazza Libertà a prele- L’unica carica che ho rivestito con continuità vare plasma con l’obiettivo di recuperare alla dona- nell’Avis Comunale di Ragusa fin dal 23 ottobre zione tutte le donatrici che ne erano state escluse 1978 è stata quella di DIRETTORE sanitario; a tut- per lieve anemia. Fu un successo enorme che ci t’oggi continuo a ricoprirla, pur essendo da 3 anni posizionò ai vertici della nostra Regione e in rap- in pensione dal SIMT, dove nel 2015 ho passato il testimone all’eccellente Dr Giovanni Garozzo, oggi Direttore del Servizio Trasfusionale. In ambiente scientifico mi hanno sempre definito il trasfusionista a doppia faccia: medico e associa- tivo; è con questa definizione, che mi onora, che io posso sintetizzare il ruolo che ho cercato di inter- pretare e che io credo sia alla base del successo dell’esperimento pilota iniziato 40 anni fà a Ragusa con tanti amici e collaboratori. Le contrapposizioni tra medici ed associazioni che, numerose su tutto il territorio Nazionale, hanno costituito spessissimo un ostacolo alla cre- scita dei donatori ed al raggiungimento dell’auto- sufficienza, mi spingono, ancora una volta, a chie- dere a gran voce uno sforzo ad entrambi, perché si mettano da parte eccessi di orgoglio e di protago- Sede via V. E. Orlando, 1A, inaugurata nel 1988 nismo, nell’interesse dell’unico vero destinatario del nostro agire che è il malato. porto alla popolazione ai vertici della nostra Dopo 40 anni sento forte il dovere di ringraziare Nazione. l’Avis perché abbiamo superato insieme un test di Nel 2008 abbiamo raggiunto i 27 litri per 1000 convivenza lungo e difficile in modo civile e certa- abitanti contro una media nazionale di 11 litri ed mente con grande vantaggio della comunità dei una media Siciliana di 6,7 litri/1000. Nel 2018 la malati. nostra rete provinciale dispone di 35 separatori cel- I momenti di confronto sono stati sempre su temi lulari e raccogliamo oltre 40 litri di plasma per 1000 importanti e strettamente collegati con la evoluzio- abitanti, rappresentando la Provincia Italiana con il ne scientifica e normativa. Ricordo il 1990, anno rapporto più alto Plasma/Donazioni/Popolazione!!! del varo della legge 107/90 che portò tante innova- Se ripenso oggi alla tecnologia degli anni 90 zioni: il questionario anamnestico da compilare sento forte il dovere di ringraziare operatori e dona- prima della donazione, l’obbligo di omologare la tori per la pazienza che le macchine dell’epoca quantità di sangue donato a 450 ml +- 10% così presupponevano soprattutto in termini di tempo! come in tutto il mondo, la possibilità di effettuare Fortunatamente il progresso tecnologico ci è anche nelle unità di raccolta la plasmaferesi pro- venuto incontro e le ambizioni di questa splendida duttiva etc. etc. Avis ragusana son cresciute di pari passo! Tutti i donatori italiani reagivano con durezza e Perché non coinvolgere volontari, istituzioni, pri- poca flessibilità alla novità e non faceva certo vati cittadini in un ambizioso e apparentemente Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 16

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megalomane progetto di costruzione di una sede natore ragusano. pensata e vestita intorno alle esigenze del donato- Certamente si creò un forte scompenso, perlo- re di sangue e della moderna tecnologia donazio- meno strutturale, tra la struttura dedicata al dona- nale degli anni 2000? tore e la struttura dedicata al malato; infatti il L’idea fu appassionante e i più fummo totalmen- Servizio trasfusionale era disperso su tre siti, mal te catturati da questo sogno che con determinazio- collegati ed in spazi insufficienti. Sicuramente la ne ed amore siamo riusciti a trasformare in una realizzazione della sede Avis mi ha dato la forza di realtà: la sede rappresenta a tutt’oggi, almeno per lottare e di impegnarmi per dare ai malati pari me, l’incommensurabile piacere di toccare con dignità ed una sede di assoluta avanguardia tec- mano un desiderio divenuto realtà e ho sempre la nologica. Il 2000 fu l’anno della inaugurazione del paura che qualcuno la porti via dicendoci: “Siete nuovo SIMT di Piazza Igea 1 e per me l’anno della stati troppo fortunati, adesso bisogna aiutare quelli realizzazione del secondo sogno: ho amato defini- che hanno più bisogno”!!! re le due costruzioni come PALAZZINE SORELLE Ma io credo che fin quando questo gigantesco e perché sono complementari e indispensabili l’una splendido apparato servirà realmente a dare la vita per l’altra. o a migliorare la qualità di vita dei nostri fratelli Nel 2005 venne promulgata la terza legge sulla malati, non dovremo temere di avere avuto troppo! disciplina del sistema trasfusionale e a novembre Il 1998 fu l’anno del varo della nuova sede che io del 2015 sono stati pubblicati i nuovi decreti per la amo definire “la casa del donatore di sangue”. raccolta degli emocomponenti: grandi sforzi per L’Ammistrazione Comunale, che ci ha sempre adeguare l’organizzazione alle nuove norme e sod- molto aiutato, ha voluto intitolare alla SOLIDARIE- disfare i requisiti per l’accreditamento istituzionale, TA’ la via che circonda la sede e credo che ciò che è stato realizzato, prima struttura in Sicilia, con esprima sinteticamente il nostro comune denomi- massima soddisfazione di tutti, già dal Dicembre

Lo staff del 1988: 20 anni fa’!!! Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 17

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Nuovo servizio trasfusionale inaugurato nel 2000

2014. Nel 2010 fu istituita a Ragusa la Banca dei Trasfusionale, delle Istituzioni e soprattutto dei gruppi rari, seconda dopo quella del Policlinico di donatori: 40 anni di attività hanno prodotto, solo a Milano. Saranno 10 anni nel 2020 e già oggi anno- Ragusa, 415.663 donazioni (di cui 124.103 in vera oltre 20.000 donatori supertipizzati a servizio Aferesi): mi piace immaginarle tutte come migliaia dell’intera Nazione!!! L’assessorato Regionale di piccoli incontri quotidiani di solidarietà che non scelse Ragusa proprio per la numerosità e genero- possono non aver modificato il modo di essere e di sità dei suoi donatori! E, permettetemi, anche per concepire la vita! la ricchezza delle competenze professionali degli A tutti voglio dare un mio sincero abbraccio ed a operatori del SIMT e dell’Avis! tutti voglio raccomandare di non disperdere quanto Nel 2017, quando l’AVIS divenne per decreto è stato realizzato: nessuno più di me può testimo- Regionale UDR capofila, fui nominato PERSONA niare quanto utile, indispensabile ed importante sia RESPONSABILE di tutta la rete provinciale e in la donazione per i malati e qualunque arretramen- compagnia del mio amico superdonatore Paolo to rispetto ai livelli attuali sarebbe cosa tristissima e Roccuzzo, ottimo presidente della AVIS capofila, per me dolorosissima! iniziammo in piena armonia e sinergia, un nuovo Il 23 ottobre 2018 sono 40 anni da quella riunio- entusiasmante percorso finalizzato a rendere gli 11 ne con la quale dal notaio Maria Nicosia si statuì punti di raccolta quanto più simili, per efficienza e che delle brave e volenterose persone si impegna- professionalità, all’AVIS del capoluogo, che, da vano a tentare di costruire una macchina della soli- sempre, ha svolto un ruolo pilota nella nostra terra. darietà e della fratellanza: il bilancio è andato oltre La mia storia di uomo e di professionista si le migliori previsioni ed oggi la nostra AVIS rappre- costruisce quindi intorno alla storia del globulo senta una potente organizzazione salvavita di rile- rosso ragusano ed è fatta di immense soddisfazio- vanza nazionale da tutti apprezzata. ni e gratificazioni. Nulla avrei potuto fare senza il concorso di tutti gli amici dell’Avis, del Servizio COMPLIMENTI RAGUSA! Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 18

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 18 Ottobre 2018

SPECIALE 40 ANNI Una storia di successo lcune persone che ci credono, Rivisito le sedi che si sono succe- continua di una scuola che ha crea- Aqualche piccolo grande “eroe” dute nel tempo, sempre più confor- to nel tempo la eccellenza sanitaria ordinario che ci crede ancora di più, tevoli e ampie, sempre più funzio- attuale, tra unità di raccolta e divi- alcune professionalità e competen- nali. Rivedo le cerimonie di premia- sione ospedaliera. Mi fermo in pre- ze che per una volta lasciano per- zione, lustro dopo lustro, per i dona- sidenza, sono immagini che si dere di percorrere le strade in salita tori benemeriti, le sale affollate di sovrappongono nel cassetto della della competizione o quelle appa- giovani che appena maggiorenni mia memoria, con Saro Digrandi e rentemente gratificanti dell’afferma- vogliono farsi donatori per non sen- con Peppe Salerno e parliamo di zione di successo o del ritorno eco- tirsi estranei ad una pagina di civiltà nuove strategie per diffondere un nomico, per riscoprire il senso pro- della nostra comunità. Sfoglio le gesto e valorizzarne la gratuità, cer- fondo di una missione al servizio pubblicazioni scientifiche e di cro- cando la fantasia capace di convin- degli altri e di chi ha bisogno. naca che sono state prodotte, cura- cere anche i più riottosi, quelli che Comincia così il più delle volte con te con impegno da comunicatori hanno paura dell’ago e terrore del questo mix di diverse umanità ogni attenti e professionisti preparati sangue. esperienza sociale di successo, e nella medicina, nella psicologia, Ritrovo l’entusiasmo degli eventi così è stato quarant’anni fa con la nella amministrazione gestionale che hanno calendarizzato questi storia dell’Avis comunale di quarant’anni: le inaugurazioni delle Ragusa. sedi, i convegni per comunicare i Ma è solo questo a consentire di numeri straordinari di donatori che raggiungere il traguardo? riescono a fare alcuni comuni della Probabilmente no, perché ci provincia (penso a Giarratana), la vuole anche, come è stato a mobilitazione di massa per uno Ragusa con la vicenda dell’Avis, straordinario Telethon televisivo da una comunità nel territorio di riferi- piazza Libertà, le campagne promo- mento che abbia nel proprio DNA pubblicitarie, la magia di tante per le proprie vicende storiche, per immagini e la fantasia di tanti gad- una connotazione antropologica, get per ricambiare con un “niente” il quella disponibilità ad essere gene- tantissimo rappresentato dalla rosi, quella vocazione ad accorgersi sacca di sangue destinata a evitare degli altri, a cogliere i bisogni di chi una morte, ad aiutare la sanità pub- è più indietro, a convincersi che una blica, in fondo a sostenerla nei suoi piccola rinuncia per le proprie cose risultati di efficienza. in favore di una mano di aiuto agli delle strutture, contributi preziosi Ecco sono felice di esserci stato altri può e deve fare la differenza. alla formazione scientifica e sociale per questi quarant’anni, e non rie- Si parla in sociologia di “capitale dei donatori ma anche alla crescita sco ad intristirmi al pensiero che sociale” di una comunità e quando professionale di una classe dirigen- qualche acciacco mi ha privato una città raccoglie con apertura e te chiamata sempre più spesso ad prima del tempo debito della gioia di partecipazione l’invito alla solidarie- un compito impegnativo nell’ambito effettuare le donazioni, perché mi tà ed al volontariato allora può di normative del “terzo settore” sento fino in fondo dentro la grande avere una marcia in più per cresce- sempre più giustamente stringenti. realtà dell’Avis di Ragusa e mi ritro- re e svilupparsi. Rivedo lo sguardo e riascolto la vo sorridente in mezzo alle decine Nel caso dell’Avis questa riflessio- voce di chi ci ha lasciato. Rivedo di migliaia di cittadini che nel tempo, ne per me che, in posizioni in fondo Luigi Floridia, medico antesignano quelli di ieri che non sono più tra sempre defilate, ha sempre provato nella ematologia, che attraversava noi, quelli di oggi e quelli di domani a tenere desta l’attenzione dovero- fin dalle prime luci dell’alba la città che hanno appena iniziato il loro samente su quello che va succe- per la sua missione di autentico ser- percorso verso la medaglia d’oro dendo nella nostra comunità, signi- vizio e infaticabile coltivava e face- delle cento donazioni, hanno scritto fica ritrovare -in una sequenza di va crescere una cultura della dona- questa storia di successo, questa fotogrammi- episodi, volti, sguardi, zione del sangue. Mi ricordo di pagina infinita di civiltà. gesti, silenzi, sorrisi e anche inevita- Paolo Rizzone e della attenzione bilmente pianti e tristezze. clinica del suo lavoro, in quella linea Carmelo Arezzo Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 19

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 19 Ottobre 2018

SPECIALE 40 ANNI Quarant’anni in un segno Emanuele Cavarra, titolare di KreativaMente, sintetizza i percorsi progettuali del logo e dell’immagine grafica del 40° dell’AVIS di Ragusa immediatezza nella trasmissione di un concet- Dietro la progettazione di un buon logo si nascon- L’ to, la comprensibilità universale, a prescindere dono, ma non troppo, lunghe ore di studio volte alla dalla lingua conosciuta, la capacità di catturare l’at- sintesi estrema di un limitato insieme di segni e tenzione, e infine, anche se non meno importante, colori. In questa direzione ho provato a muovermi la gradevolezza estetica. Sono queste le prerogati- perseguendo il logo del 40° Anniversario dell’AVIS ve proprie del linguaggio grafico, o meglio, di quel di Ragusa. Mi piace accostare la metodologia da buon linguaggio grafico che fa ricorso ai raffinati me adottata in questo progetto al procedimento meccanismi psicologici in grado di renderlo efficace. botanico dell’innesto: a una pianta se ne associa un’altra di natura diversa, ottenendo un terzo indivi- duo, in genere di qualità più pregiata. Nel nostro caso sono partito dalla ormai famosa “A” del logo AVIS, col suo fulcro ottico costituito dalla goccia curva, e vi ho fuso il numero 40. Operazione sem- plice solo in apparenza, dovendo mediare tra la riconoscibilità del logo esistente e la leggibilità di quello nuovo. Ho preferito adottare questa metodologia anche per la progettazione del visual delle celebrazioni del 40°. In questo caso mi sono rifatto a un’icona famo- sa e ben radicata nell’immaginario collettivo dei donatori AVIS, la figura delle due mani che si avvi- cinano per trasmettersi l’impulso vitale (quello che nei famosi adesivi romboidali che per anni hanno istoriato le nostre utilitarie era rappresentato da un fil rouge di sangue che simboleggia il dono di se stessi). Mani, un concetto particolarmente azzecca- to ed efficace, a mio avviso, perché rappresenta la fattività, ma anche la volontà di fare, del donatore. Mani che collaborano senza altri strumenti, per sot- tolineare la preziosità del dono per la cui fornitura servono ‘solo’ i corpi. Mani che significano coope- razione e solidarietà, concetti ripresi efficacemente anche dallo slogan “Quarantanninsieme”. Alcune notazioni. Ho voluto sottolineare il fatto che le due mani presenti nel visual appartenessero a individui diversi scegliendo due sinistre (la mano del cuore, si dice). Un ulteriore “messaggio” che ho voluto inglobare è la differenza di sesso: c’è la mano maschile e quella femminile, a sottolineare l’eguaglianza assoluta di genere che vige nell’as- sociazione. E per annullare ogni eventuale obiezio- ne, ho voluto porre in alto quella femminile, proprio per fugare ogni dubbio circa la provenienza e la destinazione del dono. Emanuele Cavarra [email protected] Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 20

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 20 Ottobre 2018

SALUTE Posturalspine: l’innovazione posturale parte da Ragusa

asce a Ragusa POSTURALSPI- abbiamo ricevuto dai nostri maestri, NNE, metodo Carmelo D’Amanti. ma nel cercare nuovi collegamenti Qualsiasi postura alterata crea dei che nessuno aveva mai notato] e blocchi della mobilità che se protratti ancora Gagey dice: [quello che gli nel tempo, creano un effetto negativo altri hanno trovato non ha alcun inte- sulle strutture nervose e l’invecchia- resse, se non quello di indicarvi in mento precoce della struttura ossea. quale direzione dovete cercare.] A L’assunzione di una postura scorretta dire il vero alcuni mesi prima di aver riduce la qualità della vita. incontrato il Prof. P.M. Gagey avevo Lo scopo del brevetto d’invenzione avuto la fortuna di essere stato relato- della Palestra Posturale Portatile re con il Prof. Giuseppe Bortolin, allie- “PosturalSpine” è quello di riattivare vo prediletto del Prof. Renè Bourdiol, Prof. Dott. Carmelo D’Amanti l’armonia posturale, spesso vittima di quest’ultimo Padre della Moderna agenti esogeni ed endogeni, e di curare le disfunzioni Riflessologia, ideatore del concetto Neuro-Anatomico, posturali. in quell’occasione il Prof. Bortolin mi regalò un suo libro con una bellissima dedica quasi profetica. Mi per- metto di citare una frase molto profonda del suo testo, [sono arciconvinto che il segreto per la buona riu- scita della missione terapeutica è: “Ascoltare e crede- re a chi soffre, capire il linguaggio dei suoi sintomi e del loro corollario, arrivare ad una diagnosi eziologica della malattia, curare la causa per aiutare il malato a guarire e, nel caso in cui questo non sia possibile, alleviare la sua sofferenza e confortarlo”]. Anche Prof. Fabio Scoppa, coord. del Master in PosturalSpine raggruppa diversi principi specifici Posturologia della Sapienza di Roma, e mio carissimo ortopedici, psicomotori, tecniche e metodiche postura- amico afferma che: [ se ci approcciamo in modo li. Essa permette la correzione della postura in piedi o serio allo studio della Posturologia notiamo che que- da coricato, tramite invenzioni ingegneristiche, appa- sta branca della medicina aiuta a mantenere in equili- rentemente semplici, riesce ad attivare il sistema anti- brio bio-psico-fisico il tempio del nostro corpo]. gravitario anche in condizione statica e dinamica. L’idea di creare un’invenzione nel campo della Posturologia risale a 15 anni fa quando ho incontrato per la prima volta il “Prof. Pierre-Marie Gagey” ricono- sciuto come il “Padre della Moderna Posturologia” le sue parole hanno avviato il mio pensiero verso la ricerca del nuovo: [ Il sapere è un avere. Il sapere è nell’ordine del possesso. Con la sua ricchezza, la sua profusione, la sua sovrabbondanza, il sapere soffoca lo spirito. Per far respirare il vostro spirito, per per- mettergli di vivere liberamente, sbarazzatevi del vostro sapere, diventate poveri di “Scienza”, evitate il campo del conosciuto e rivolgetevi al non conosciuto. La vitalità dello spirito e la dinamica dell’intelligenza non consistono nel ripetere senza sosta quello che noi Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 21

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 21 Ottobre 2018

SALUTE

è stata creata per permettere di immettere la colonna vertebrale al suo interno, con lo scopo di aiutare e cor- reggere e modellare le curve non fisiologiche della stessa e anche al fine di non fare infiammare il lega- mento interspinoso e sovraspinoso della colonna ver- tebrale. Sia lo schienale che la pediera sono muniti nella zona terminale di un sopporto\cuscino a molla dove viene poggiata la testa per gli esercizi di autoe- longazione\autoallungamento in contro-resistenza, al fine di “attivare in posizione di scarico la forza di gravità, elemento indispensabile per la correzione e la stabilizzazione della postura corretta” e in carico per mantene- re in postura corretta. Ma cos’è l’invenzione PosturalSpine? PosturalSpi- PosturalSpine, inol- ne è uno strumento di lavoro per professionisti del set- tre, consente di alle- tore ed è registrato al Ministero della Salute come nare il paziente con dispositivo meccanico che, in diverse combinazioni piano stabile e insta- consente lo svolgimento di sequenze di esercizi fisici bile con tre livelli di per la Riabilitazione, la Rieducazione Posturale, la oscillazione. Può Fisioterapia e l’attività fisica preventiva ed adattata. essere utilizzata in modo separato da due utenti con- Il paziente, l’utente che esegue delle sedute su temporaneamente. PosturalSpine ha la possibilità di destrutturare alcune L’invenzione può essere utile per rieducare la sco- entrate muscolo-scheletriche errate ed è facilitato liosi, la cifosi, la lordosi, il mal di schiena, il recupero nella ricerca della consapevolezza del proprio stato post trauma, i disturbi dell’equilibrio, il potenziamento corporeo. Esso, infatti permette di giocare, di vivere, di e l’allungamento muscolare. In ogni caso prima dell’u- conferire al corpo il suo pieno valore, laddove non può so affidarsi all’indicazione medica. arrivare la medicina può arrivare il corpo stesso utiliz- PosturalSpine non rappresenta la panacea di tutte le disfunzioni posturali ma, mediante lavori sperimentali, oggetto di studio del Master di Posturologia e Biomeccanica dell’Università di Palermo, sono stati registrati dei dati oggettivi che hanno evidenziato come PosturalSpine contribuisce in modo significativo al miglioramento di molte disfunzioni posturali, tali dati

si trovano nell’archivio dell’Università di Palermo e su zando l’intelligenza innata, la sensazione muscolare e “ResearchGate”. PosturalSpine è in dotazione al spaziale, la rappresentazione di un gesto. Inoltre, la Laboratorio di Posturologia e Biomeccanica dell’Uni- forma sagomata dell’invenzione, aiuta la correzione versità di Palermo diretto dal Prof. Angelo Iovane e delle scapole, la mobilizzazione delle caviglie, delle dal Prof. Giuseppe Messina, per lo svolgimento di anche e la tonificazione del cingolo scapolo-omerale. progetti di ricerca in ambito biomeccanico e posturale. Consente di eseguire delle posture in statica, in equi- Alcuni Studiosi della Chirurgia e Patologia vertebra- librio in senso largo con ampia oscillazione ed in equi- le hanno definito PosturalSpine come l’attrezzo più librio in senso stretto. Lo schienale e la pediera sono completo e versatile nella sua categoria. sagomati e progettati con asola centrale, quest’ultima [email protected] Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 22

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 22 Ottobre 2018

AVIS ESTATE L’estate ed il calo delle donazioni di sangue

requento ambienti trasfusionali ed associativi da Anche il Ministero della Salute ha prodotto spot / Foltre 40 anni e da sempre ho vissuto l’estate come video che sono stati trasmessi con regolarità ed io il periodo meno amato dai trasfusionisti e dai dirigenti credo che, finalmente, le Istituzioni si stiano mobilitan- associativi. Negli anni 70/80 soprattutto al SUD, già do per informare adeguatamente la popolazione sulla carente nel corso di tutto l’anno, si assisteva in estate estrema importanza che questo gesto riveste per la ad una riduzione delle donazioni che, in alcune zone, sicurezza della nazione. E’ una operazione di prote- poteva arrivare fino al 50%, con gravissime sofferen- zione civile ineludibile cui tutti dobbiamo concorrere. ze e criticità, soprattutto per i pazienti trasfusione Lo spot mandato in onda sulla RAI a cura del dipendenti, come i talassemici! Ministero della Salute nel 2018 mostra una donna Negli anni abbiamo potuto constatare continui degente in gravi condizioni il cui letto si trasforma in miglioramenti e nel frattempo, grazie all’aiuto delle una sedia da spiaggia dalla quale si alza per andare a Regioni più virtuose, si è potuto evitare di andare fare una bella nuotata! incontro ai drammi della carenza! Ancora oggi assistiamo soprattutto in Agosto, mese prediletto dagli Italiani per le loro vacanze, ad appelli pressanti che invitano i donatori a porgere il braccio.

Molto Garbato ed efficace a mio parere. Tutto ciò però non basta se localmente non ci si atti- va e non si formula un progetto con un cronopro- gramma ben preciso; un patto tra galantuomini!!! Da sempre ho avvertito l’importanza di dovermi mobilitare come trasfusionista e come donatore ed insieme agli amici dell’associazione ho varato molti anni fa una campagna che abbiamo chiamato “AGOSTO UN MESE COME GLI ALTRI”. La gran parte delle Associazioni di donatori in Italia Il Centro Nazionale sangue è ben consapevole della hanno due importanti variazioni di flusso donazionale criticità estiva ed al fine di garantire i livelli essenziali infrannuale: Il calo estivo (soprattutto Agosto) e l’ec- di assistenza, nell’ambito del piano di autosufficienza cedenza di Dicembre! Anche se il numero comples- pubblicato ogni anno sulla GURI, ha predisposto, a sivo delle donazioni nell’anno è numericamente ade- partire dal 2011, una bacheca virtuale sul SISTRA per guato, a causa di queste due variazioni di flusso, si coordinare e favorire lo spostamento di emocompo- possono determinare delle vere criticità: carenza in nenti da Regioni eccedenti a Regioni carenti, monito- Agosto e spreco in Dicembre!!! L’obiettivo di tutti è rando in tempo reale le necessità della rete trasfusio- quello della normalizzazione dei flussi a prescindere nale italiana. Ha inoltre ripetutamente sollecitato le dalle stagioni: nel caso Ragusano p.e. 38.000 dona- associazioni donatori a prodigarsi per una efficace zioni = optimum 3200 donazioni ogni mese!!!!! Facile raccolta estiva ed ha fatto tutti gli anni appelli invitan- da dirsi un po’ meno da farsi!!!!! do i donatori alla cosiddetta “FUGA RESPONSABI- Da molti anni nella nostra provincia siamo autosuffi- LE”. Andate in ferie ma prima donate! cienti, e da molti anni aiutiamo province non autosuf- ficienti esportando oltre il 40% delle emazie raccolte. Il calo donazionale di Agosto non ha alcun impatto sulle necessità dei nostri Ospedali, ma esclusivamen- te sulla quota ceduta in Regione! Otto anni fa, in occasione della unificazione dei tre SIMT in un solo SIMT provinciale, abbiamo verificato che la nostra produzione calava in Agosto del 19% ripercuotendosi pesantemente sui pazienti cronici Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 23

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 23 Ottobre 2018

AVIS ESTATE

- abbiamo fatto nostra l’hashtag del CNS: #nonri- mandare dandone massima diffusione sul giornale associativo e sui media QUESTO IL RISULTATO

(talassemici) della nostra Regione. In dicembre un +14% con eccedenze non sempre allocabili. Bisognava impegnarsi per normalizzare AGOSTO e garantire l’approvvigionamento con la medesima regolarità degli altri mesi!!! In piena armonia con l’associazione dei donatori Oltre ad avere assicurato, come sempre, tutta l’assi- abbiamo intrapreso una serie di azioni con il preciso stenza trasfusionale presso i nostri ospedali, compre- obiettivo di trasformare AGOSTO in un mese come gli sa la chirurgia elettiva, abbiamo ASSICURATO l’e- altri. L’obiettivo pieno è stato raggiunto proprio nel sportazione presso altre aziende sanitarie siciliane 2018 !!!In otto anni siamo passati da 2150 donazioni a come previsto dal decreto regionale per la compensa- 3194 superando la linea rossa della media auspicata zione senza alcuna flessione, come succedeva in pas- ed equiparando la raccolta di Agosto con quella degli sato. Inoltre il SIMT ha effettuato numerose assisten- altri mesi del 2018. Non è stato facile anche perché in ze per le urgenze assolute di altri ospedali siciliani! SICILIA dal 2006 vige la donazione differita che ci obbli- Purtroppo così non è stato dappertutto in Regione ga ad utilizzare solo i nostri donatori periodici, anche Sicilia e, alcuni Ospedali, nonostante l’intervento del sui centri mobili dislocati in zone balneari. Le azioni CNS, hanno avuto seri problemi sacrificando, come intraprese sono state tante, tanti tasselli di un grande sempre, la chirurgia elettiva maggiore, che, in questi mosaico, ma il denominatore comune per tutte è stata casi, rappresenta l’unica cosa differibile, in attesa di una attenta e professionale informazione, che abbiamo tempi più prosperi!!! La movimentazione di un basso fatto pervenire soprattutto attraverso i social e i sistemi numero di unità che si registra attraverso la bacheca telematici in linea con la nuova cultura dei giovani. SISTRA del CNS si giustifica con il fatto, a mio pare- re, che le unità richieste servono prevalentemente per ALCUNE DELLE AZIONI INTRAPRESE NEGLI tamponare le urgenze e le emergenze, in quanto, ANNI PER COGLIERE L’OBIETTIVO soprattutto al SUD, si dà per scontato che la chirurgia - Abbiamo prolungato lo stazionamento dei centri maggiore di elezione in agosto non s’ha da fare o non mobili presso le zone mare per facilitare l’accesso ai si può fare! donatori già in vacanza, Ragusa ha colto l’obiettivo della normalizzazione - abbiamo velocizzato le procedure di idoneità per gli della donazione in Agosto e ci auguriamo che la stes- aspiranti donatori facilitando l’accesso alla prima sa cosa venga fatta dappertutto evitando, finalmente, donazione differita, di parlare in termini di EMERGENZA SANGUE inso- - abbiamo ottimizzato il programma di convocazione stenibile, in quanto questo approccio è tutt’altro che con un nuovo software molto efficiente che facilita rasserenante e rassicurante per la popolazione ma, l’attività di chiamata da parte delle nostre segretarie, soprattutto, per i malati che aggiungono al loro pro- - abbiamo invitato i donatori che donavano in febbraio blema il problema di una società poco organizzata. e marzo e aprile a dare la disponibilità fissando mesi Più educazione civica meno emergenza!!!! prima la data per la donazione estiva, abbiamo uti- lizzato SMS per ricordare e per invitare, - abbiamo reso confortevolissimi i centri di raccolta anche con efficacissimi impianti di aria condizionata (spesso da noi si raggiungono elevate temperure35- 40 °C che spaventano i donatori), - il nostro SIMT di afferenza, d’accordo con il CRS, ha implementato il test molecolare per il WNV evitando il rinvio a settembre di tanti ragazzi in vacanza pro- venienti da zone del nord classificate a rischio dal CNS Pietro Bonomo Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 24

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 24 Ottobre 2018

SPORT Sulla spiaggia per giocare

si è conclusa anche quest’anno la ormai 5a le squadre che hanno deliziato il numeroso pub- Eedizione del Trofeo Lido della Polizia, 14 blico con cinque giornate di puro sport e adrena- squadre in tutto per un totale di 80 partecipanti lina, grazie al loro impegno e alla loro voglia di che hanno contribuito, insieme al torneo di divertirsi. Tambeach, ad affollare la spiaggia dell’omonimo L’evento ha ricevuto anche il supporto dell’Avis Lido presso la spiaggia di Caucana. Ragusa presente anche attraverso lo stesso pre- I ringraziamenti per la riuscita dell’evento sidente Paolo Roccuzzo il giorno della vanno in particolar modo ai gestori del Lido della Premiazione, durante la quale ha intrattenuto i Polizia, che ogni anno partecipanti con un piccolo dimostrano la loro disponi- ma forte discorso sull’im- bilità e voglia di promuove- portanza del donare e dello re lo sport, collaborando sport, soprattutto in estate, con gli organizzatori per la cosa che spesso dimenti- migliore riuscita dell’even- chiamo. to. Ma anche alle società Infine grazie anche allo sportive pallavolistiche sponsor l’Associazione ragusane, Ragusa Volley e Mensa Italia, che ha istitui- ASD Free Ball Ragusa, to per la prima volta una per la passione e l’impe- sessione di test per misu- gno che mettono nell’alle- rare il Quoziente Intellettivo nare e portare avanti i ed avere accesso alla pre- ragazzi che ogni estate colgono l’occasione per stigiosa Associazione Internazionale, proprio in mettersi in gioco e migliorarsi attraverso il Beach provincia di Ragusa a due passi dalla spiaggia Volley. del Lido. Le squadre vincitrici sono state: “Team E anche ai contribuenti alla riuscita dell’evento Commando” per quanto riguarda il torneo Senior come Basaki Fitness Club e Naima Group. e “Izar” per quanto riguarda quello Junior. Complimenti ancora ai vincitori ma anche a tutte G.S.

La casa del mondo ensare il mondo come la tua casa. Quindi ripensare il mondo. Sentirti dappertutto una parte Pdel tutto. Non essere estraneo a nessuno e non trattare nessuno da estraneo perché non ci sono barbari da cui non poter apprendere un nuovo alfabeto. Non ci sono persone tanto lontane da non poterle sentire vicine. Prossimi. Sono tutti prossimi che vale la pena incontrare e riconoscere. Persino amare. Magari col fascino delle loro stravaganze e dei loro cibi piccantissi- mi. Un mondo di profumi e di albe sui mari o dall’oblò di un aereo. E ridere di gusto dinanzi all’ap- parente somiglianza di vocaboli che hanno tutt’altro significato. Vale la pena abitare la casa del mondo. Perché il mondo è una casa. Talvolta affollata e talvolta vuota. Dipende da te e da quan- to tu ti senta figlio di questa vita che in definitiva è un viaggio con tanti passeggeri. Viandanti e pellegrini in cerca, come te, di abitare il mondo con la leggerezza degli ospiti e non con la sicurez- za di chi sa dov’è l’interruttore della luce. Per questo vale la pena annotare nomi sul taccuino del- l’anima e riconoscere il mondo in uno sguardo che non è il tuo. Tonio Dell’Olio Mosaico dei Giorni - Gennaio 2012 Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 25

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 25 Ottobre 2018

SCAFFALE L’abbraccio del mare di Guccione iero Guccione, prestigioso Partista ibleo, anima e guida del gruppo di Scicli, che con i suoi artisti ha meritato negli ultimi decenni l’attenzione della critica internazionale e del pubblico più attento, non è più tra noi. Ci ha lasciato nella sua casa di Quartarella, nella campagna modicana che tanto ha amato, da quando -dopo gli anni romani- è rientrato per sempre nella sua terra natale, in questo freddo ini- zio di autunno, mentre ancora il mare di Sampieri inanella gli stessi azzurri che hanno illumina- to le tele di uno dei maggiori pit- tori degli ultimi cinquant’anni, come ha detto Vittorio Sgarbi, per Piero Guccione davanti a una sua tela la più incantata rappresentazione del mare di Sicilia. una pittura materica e ovattata, si della Francesca a Caravaggio, La pittura di Piero Guccione va allunga più avanti nella aggres- da Velasquez a Friedrich, da letta probabilmente anche come sione irrisolta dell’inquinamento Verga a Stendhal, da Boito a silenziosa pittura di accoglienza, ambientale, della plastica che Bufalino, incollandole con il filo specie quella dell’ultimo lungo brucia la campagna, intreccia rosso della attenzione per i Valori periodo, piena di suggestioni e di utopie ed incubi, e che nei quadri irrinunciabili della centralità fantasie, ininterrotto fotogramma di Guccione si fanno grido di dell’Anima nella condizione che si fa sintesi della luce del Sud, allarme, accusa impetuosa, ma umana. viaggio nella metafora tra natura e anche striscia luminosa di spe- Nasceranno certamente inizia- vita che è la linea sottile tra il mare ranza. tive destinate in Europa a cele- e il cielo, orizzonte percepito ed Ecco perché secondo me il brare e ricordare Piero Guccione impalpabile, sogno di cui solo mare dell’ultimo Guccione è un (compresa la preannunciata l’Arte si può fare interprete. mare di accoglienza, che apre il Fondazione nel suo nome alla Nella lunga appassionata fre- suo abbraccio perché guarda lon- quale sta lavorando con entusia- quentazione pittorica di Guccione tano verso altre Terre, e dispiega smo il Comune di Scicli e il grup- si passa dalla figurazione nostal- la sua disponibilità a ritrovare nel po del Vitaliano Brancati che lo gica del paesaggio ibleo alla lan- senso di una nuova umanità la ebbe come figura culturale di rife- cinante deflagrazione della spa- forza per nuove solidarietà. rimento) ma bisognerà probabil- ventata solitudine della fuga, Mi piace raccoglierla così la mente tentare tutti insieme, quan- quando gli aeroporti attraversati eredità immensa che ci lascia la ti hanno avuto modo di conosce- da vetrate immense o i maggioli- pittura di Piero Guccione, come re ed apprezzare, oltre al segno ni acquietati in strade senza un tassello unificante nel mosaico della sua pittura, anche l’Uomo, sbocco, non trovano voce né di un Nuovo Umanesimo. Aiutano di non dimenticare di ricondurre volto, recitano la sostanziale in questa lettura, forse, anche le al linguaggio della comprensione scomparsa della vita e della rela- rivisitazioni e le opere d’aprés e della solidarietà le tante tappe zione. che hanno recuperato le tappe del suo affascinante itinerario Quella impaurita emarginazio- della civiltà pittorica e letteraria artistico. ne, tanto lucida quanto insistita in italiana ed europea, da Piero Carmelo Arezzo Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 26

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 26 Ottobre 2018

SENZA FRONTIERE Un abbraccio accogliente

uante volte abbiamo desiderato in situazioni più o meno difficili e dolorose di ricevere un abbrac- Qcio affettuoso e sincero e in questo ci abbandoniamo. Ritroviamo negli altri l’affetto e la condivi- sione di cui in quel momento abbiamo bisogno, ci sentiamo appartenenti alla stessa umanità, ci sen- tiamo accolti e consolati. Nessun uomo dovrebbe essere escluso da un gesto così potente. Questi due testi, che qui riporto, ci parlano proprio di abbracci da ricevere e da dare a chi non ha avuto la fortuna come noi di nascere nella parte “giusta” del mondo, quella che facciamo è una resti- tuzione di ciò che abbiamo tolto. E’ di abbracci e di condivisione che questa nostra società, fatta di italiani e di stranieri, ha bisogno più che di scritte e urla inneggianti alla divisione e all’ esclusione. Gianna Leggio

“Noi in Iran viviamo malissimo ma c’è una L’Assemblea generale della Pro Civitate Christiana (*), ad cosa della nostra cultura che adoro, ed è quel- Assisi il 4/7/ 2018 risponde con una lettera ad una signora la di avere una lingua bellissima, una letteratu- che aveva intimavato con un cartello, “a chi non vuole il ra meravigliosa. crocifisso di tornare al suo Paese.” In persiano, per esempio, i profughi si chia- mano PanahJou. Cara Signora, Panah non ha un equivalente in italiano (o le facciamo notare che non sono ormai pochi anche gli forse si?). Quando eravate piccoli, vi era mai italiani a “non volere il crocifisso perché atei o credenti di capitato di perdervi nel parco? Ricordate la altre religioni”. Vogliamo espellere dal Paese anche loro? sensazione di terrore quando con gli occhi ...Ci sembra che lei - come è avvenuto tragicamente nel spalancati cercavate la vostra mamma? E passato - voglia impugnare la croce per il braccio più corto, quando, lì da lontano, la vedevate correre a mo’ di spada. E Gesù, l’uomo crocifisso, ha detto: verso di voi, vi ricordate la sensazione di “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi”. Ha immensa pace e felicità? Quella sensazione è detto tutti, non “benestanti, bianchi, italiani”. Significa che Panah. l’accoglienza è un valore cristiano, prima ancora che Siete mai stati lontani da casa per tanto umano Pensi, cara Signora, che quest’uomo crocifisso, tempo? Avete presente quella sensazione di da piccolo, è dovuto scappare perché lo volevano uccide- nostalgia e di felicità quando con la macchina re, e ha trovato per sua e nostra fortuna qualcuno che l’ha girate nella vostra strada e da lontano vedete accolto e l’ha aiutato a crescere, senza neppure aver biso- la vostra casa e sapete che tra pochi minuti, gno di strapparlo ai suoi genitori. E, se Lei oggi ha qualche abbraccerete la vostra famiglia? Quella sensa- infarinatura di fede cristiana, è grazie a San Pietro e San zione si chiama Panah. Paolo, che fra mille avventure e naufragi sono venuti qui, Avete perso una persona molto cara? nella terra dove viviamo ad annunciare un Vangelo di Immaginate di essere al suo funerale e qual- amore e misericordia Cara signora, quel Crocifisso di cui cuno vi chiama è un vostro vecchio e caro lei parla, lo guardi bene: non giudica e non ha le braccia amico. Lo abbracciate piangendo forte. Quella conserte, ha le braccia allargate in un grande abbraccio sensazione di sfogo e di tristezza si chiama che qualcuno ha voluto inchiodare. E non chiede a nessu- Panah. no “da dove vieni?” ma propone a tutti “seguimi”, anche a Jou vuol dire: una persona alla ricerca di noi, anche a lei che sembra disposta a riconoscere quel Noi chiamiamo i profughi PanahJou: persone Crocifisso di duemila anni fa e pare dimenticarsi, sino al alla ricerca di quell’abbraccio, di quella sensa- rifiuto, i tanti crocifissi di oggi. zione. Forse non servirà a guarire questa malattia di odio e di intolleranza che si sta dif- (*) La Pro Civitate Christiana propone nella cittadella di fondendo nella società italiana, ma forse smet- Assisi la dimensione sociale, culturale e artistica come tere di chiamarli “migranti”, “naufraghi”, “clan- strade maestre per raccontare al mondo il vangelo di destini”, “quelli lì” potrebbe essere un inizio. Cristo. Alba Persiana tratto dalla rivista “Qualevita” Tratto dalla rivista “Qualevita” settembre 2018 settembre 2018 Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 27

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 27 Ottobre 2018

RAGUSA A TAVOLA

ome potete notare la nostra rubrica, in questo numero, ha cambiato nome. CVorremmo qui fare l’elogio della nostra scaccia ragusana con pomodoro e caciocavallo. Ormai forse per tanti giovani e non solo, è molto più semplice entrare in uno dei tanti forni ragusa- ni, comprare le scacce e averle subito pronte a tavola. Credo però che bisognerebbe recuperare la vecchia tradizione di prepararle in casa perché c‘è una manualità nello stirare l’impasto, nel ripiegare la sfoglia che potrebbe andare perduta. Chi si cimenterà in questa piacevole “fatica”, a parte la soddisfazione di farle da sé, gusterà sicura- mente una buonissima scaccia. Naturalmente nella preparazione della scaccia è consigliabile usare la farina rimacinata di grani sici- liani antichi, il caciocavallo ragusano DOP, passata di pomodoro biologico e abbondante basilico pro- fumato. Buon appetito con la nostra scaccia ragusana al pomodoro. Gianna Leggio Scaccia ragusana al pomodoro e formaggio

INGREDIENTI: (per una scaccia)

3 130 gr. di farina rimacinata di grano duro (possibil- mente grani antichi siciliani) 3 350 gr. di passata di pomodoro (possibilmente BIO) 3 150 gr. di caciocavallo (possibilmente DOP) 3 Una manciata di formaggio- caciocavallo- macinato 3 Abbondante basilico fresco 3 Un pizzico di sale 3 Un pizzico di lievito di birra 3 Olio di oliva 3 Acqua tiepida q.b.

PER L’IMPASTO: Mettere Quando la pasta sarà lie- Piegare a portafoglio, sulla la farina su una spianatoia, vitata stirarla con un matta- parte centrale della sfoglia, sciogliere in un po’ di acqua rello aggiungendo pian una delle parti laterali e su tiepida il lievito di birra, piano della farina per farlo questa aggiungere il condi- aggiungerla alla farina e poi scorrere meglio. Formare mento. Piegare a portafo- mettere il sale. Impastare una sfoglia sottile e roton- glio la terza parte e aggiun- aggiungendo la quantità gere il condimento rimasto. giusta di acqua tiepida. Abbiamo ottenuto cosi un L’impasto deve risultare rettangolo stretto e lungo, duro. Mettere a lievitare la per concludere piegare, pasta ben coperta, per circa accavallandole fra loro le 30 minuti. due estremità del rettango- lo, punzecchiare la scaccia PER IL RIPIENO: Condire nella parte superiore, con la passata di pomodoro con una forchetta olio, poco sale, basilico, da. Immaginate di dividere Infornare a 200 gradi, caciocavallo macinato e la sfoglia in tre parti (per mettendo della carta forno. caciocavallo tagliato a qua- lungo), spalmare una parte La scaccia sarà pronta dratini non troppo spessi. del ripieno nella zona cen- quando sarà dorata dopo trale in maniera omogenea. circa 30 minuti. Giornale n. 3-2018 ottobre D_Giornale n. 1-2017.qxd 16/10/2018 09:44 Pagina 28

AVIS IBLEA Anno XXXIV - n. 3 28 Ottobre 2018

RUBRICA SANITARIA Ottaviano: “Non dimenticare di vaccinarsi contro l’influenza” i avvicina l’inverno e l’andamento climatico di questo -Ma i dati ci dicono che il vaccino è veramente efficace? Sscorcio di autunno non lascia presagire nulla di “La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo buono. I primi freddi, molta pioggia, ed il rischio per efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue com- influenze, raffreddori e malattie dell’apparato respiratorio plicanze con un rapporto favorevole costo-beneficio e è veramente dietro l’angolo. costo-efficacia. I principali destinatari della vaccinazione Si apre il periodo, puntuale come ogni anno, della sono le persone di età uguale o superiore ai 65 anni non- campagna di vaccinazione contro l’influenza. ché tutti i portatori di patologie che aumentano il rischio Ne parliamo con il nostro collaboratore da sempre, di complicanze gravi nel caso dovessero ammalarsi di medico di famiglia, Giovanni Ottaviano, che da anni cura influenza. Pertanto gli obiettivi della vaccinazione contro per la nostra rivista la “rubrica sanitaria” ricca di consigli l’influenza consistono nel ridurre il rischio individuale di e di informazioni per la salute di ognuno di noi. malattia, l’ospedalizzazione e la morte, nonché la ridu- -Siamo pronti per campagna antinfluenzale? zione dei costi sociali connessi alla morbosità e alla mor- “La nostra A.S.P., seguendo le talità. Durante la stagione invernale, direttive del Ministero della Salute, si in corso di epidemia influenzale, le sta già attivando perché da ottobre in consultazioni ambulatoriali aumenta- poi si possa avviare attraverso la rete no di 5 volte incidendo enormemente dei medici di famiglia il periodo della sul consumo delle risorse del servizio campagna vaccinale fino all’avvio del sanitario. I costi legati all’influenza nuovo anno. Quindi siamo tutti in sono enormi in quanto comportano condizione di programmarci al meglio mediamente quasi cinque giorni di per sottoporsi alla profilassi vaccini- assenza dall’attività lavorativa; è stato ca. Personalmente la raccomando calcolato che ogni caso di influenza vivamente per i motivi che già altre costa complessivamente 330 euro, volte ho sottolineato. Anche quest’anno è disponibile un tra costi diretti e indiretti.” vaccino tetravalente che fornisce una immunizzazione -Influenza A e influenza B, ma in cosa differiscono? attiva verso quattro ceppi influenzali (due di tipo A e due “L’influenza B è meno comune dell’influenza A ma è di tipo B) e si può praticare sugli adulti e bambini a par- comunque responsabile di molti casi di influenza clinica. tire dal terzo anno di vita.” Il ceppo B è contenuto nel vaccino antinfluenzale per il -Vogliamo ricordare ai nostri lettori cosa è l’influenza? controllo preventivo della malattia che ogni anno inevita- “L’influenza è una malattia respiratoria acuta, altamen- bilmente si presenta da dicembre a marzo. L’influenza B te contagiosa, causata dai virus influenzali. In base alle non è un sotto gruppo dell’influenza A, ma uno specifico caratteristiche antigeniche tali virus sono classificati nei ceppo. È possibile distinguere l’influenza A dalla B solo tipi A, B, e C; i virus di tipo A infettano, oltre l’uomo, diver- grazie all’identificazione virologica che viene fatta nei se specie animali (suini, equini, uccelli selvatici e dome- laboratori di riferimento, dopo che i medici sentinella, stici e mammiferi marini), mentre i virus B e C hanno deputati anche alla sorveglianza virologica, hanno ese- come serbatoio l’uomo. Per la razza umana soltanto i guito il tampone nasale o faringeo sui casi di influenza virus di tipo A e B hanno importanza epidemiologica.” che si sono presentati alla loro attenzione. Nel corso -Qualche cifra per capire la portata della diffusione dell’ultima stagione influenzale i casi di influenza B in della malattia ed il rischio che si corre? Europa sono stati il 30% del totale, con una presenza via “L’impatto globale dell’influenza sulla popolazione via in aumento nella seconda parte della stagione fino a generale è ormai ben noto. Durante la scorsa stagione occupare la quasi totalità dei casi nell’ultimo mese di rile- influenzale sono stati segnalati oltre 10 milioni di casi di vazione. Dal punto di vista clinico è praticamente impos- influenza sul territorio nazionale. Il Centro Europeo per il sibile distinguere l’una dall’altra sia nella popolazione controllo delle malattie (ECDC) stima che, in media, adulta che nei bambini. Anche le modalità di trasmissio- circa 90.000 persone in Europa muoiano ogni anno per ne sono identiche. L’unico aspetto di cui siamo sicuri è cause correlate all’influenza e il 90% dei decessi si veri- che l’influenza B, avendo come unico ospite l’uomo, non fica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente è mai stata causa di pandemie.” tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. Le E allora, in conclusione, vale la pena di seguire i con- complicanze associate all’influenza nei soggetti adulti sigli del medico e non lasciarsi suggestionare dalle con- sani hanno una frequenza calcolata nel 7,6% e sono rap- siderazioni solo emozionali e del tutto disinformate che presentate principalmente da sinusiti, bronchiti e polmo- purtroppo i social rischiano di far diventare virali. E quel- niti e i tassi di ricovero pari a 93 unità per ogni 100.000 la di questi “virus” rischia veramente di diventare una casi di influenza.” influenza incurabile! C. A.