Regione autonoma

COMUNE DI

PIANO REGOLATORE GENERALE - Variante 14

Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica comprensivo di Verifica di significatività dell’incidenza sui siti “Natura 2000”

2018

arch. Paola Cigalotto, 33100 , [email protected]

Il presente Rapporto preliminare di verifica, documento atto alla Verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), costituisce documento integrante alla stesura della Variante n.14 del Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) del Comune di Socchieve. La verifica è attivata allo scopo di valutare se i piani e i programmi di cui all’articolo 6, comma 2, del d. lgs. 152/2006, determinanti l’uso di piccole aree o le loro modifiche minori, nonché i piani e i programmi diversi da quelli di cui all’articolo 6, comma 2, del d. lgs. 152/2006, possano avere effetti significativi sull’ambiente e debbano essere sottoposti alla fase di valutazione di VAS come prevista dal d.lgs. 152/2006, in considerazione del diverso livello di sensibilità ambientale delle aree interessate.

PROCEDIMENTO METODOLOGICO

La procedura di verifica di assoggettabilità a procedura di VAS si attua poiché:

La Variante n.14 del Comune di Socchieve in questione determina l’uso di piccole aree a livello locale ai sensi dell’articolo 4 della L.R. 16/2008 e rientra nella fattispecie di variante comunale ai sensi della LR 21/2015.

La presente variante (n.14) ha origine dalla necessità di rispondere alle problematiche emerse in fase di gestione e alle richieste di alcuni abitanti e dalla necessità di effettuare la ricognizione degli stavoli isolati. Sono modifiche di dettaglio, coerenti con il Piano Struttura.

Indicazione soggetti coinvolti, definizione delle autorità competenti e modalità di consultazione del pubblico

Ai sensi dell’art.4 comma 1 della LR 16/2008 i soggetti coinvolti per le finalità di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, limitatamente alla pianificazione urbanistica comunale, sono: - proponente: ufficio tecnico comunale; - autorità procedente: Consiglio comunale; - autorità competente: la Giunta comunale;

La normativa prevede ai fini della procedura VAS la consultazione con soggetti competenti in materia ambientale ed il coinvolgimento del pubblico. Sono stati individuati i seguenti soggetti competenti dal punto di vista ambientale ed enti territorialmente interessati. • Regione FVG: Servizio valutazioni ambientali • ARPA FVG • AAS n.3 Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli, Distretto n.1 Riguardo le modalità di consultazione del pubblico, i cittadini vengono informati tramite il sito web del Comune di Socchieve su cui reperire le informazioni e prima dell’approvazione del piano possono presentare eventuali osservazioni.

Il presente Rapporto Ambientale Preliminare è redatto in riferimento a quanto richiesto all’art. 12 del D.Lgs 152/2006 e comprende una descrizione del piano, le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente attesi dall'attuazione del piano. La redazione del Rapporto preliminare di verifica viene effettuata sulla base dei criteri dell’allegato I alla parte seconda del D.Lgs 152/2006 aggiornato al terzo correttivo D.Lgs 128/2010 - - Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi di cui all'articolo 12: a) determinazione delle caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi: 1) in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti e altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative, o attraverso la ripartizione delle risorse; 2) in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; 3) la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; 4) problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; 5) la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente; b) determinazione delle caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi: 1) probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti; 2) carattere cumulativo degli effetti; 3) natura transfrontaliera degli effetti; 4) rischi per la salute umana o per l'ambiente; 5) entità ed estensione nello spazio degli effetti; 6) valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, dell'utilizzo intensivo del suolo; 7) effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e Contenuti del Rapporto Preliminare programmi di cui all'articolo 12 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: Il Comune di Socchieve è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale, adeguato alla L.R. 52/1991, in quale misura il piano o il programma stabilisce un approvato con delibera del Consiglio Comunale n.15 quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o del 18.07.2003. per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le Successivamente sono state approvate 13 varianti dimensioni e le condizioni operative o attraverso la allo stesso. Il presente rapporto riguarda la VAR. 14, ripartizione delle risorse comunale.

La variante non influenza altri piani o programmi il sistema di riferimento pianificatorio costituito dalla in quale misura il piano o il programma influenza altri strumentazione vigente impostata rimane piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente sostanzialmente inalterata sia come impianto ordinati territoriale che come indicazioni programmatorie strategiche. la pertinenza del piano o del programma per Le scelte attuate sono state definite in base a l'integrazione delle considerazioni ambientali, in parametri di matrice prettamente urbanistica ed a particolare al fine di promuovere lo sviluppo considerazioni ambientali legate allo sviluppo sostenibile sostenibile La variante non effettua trasformazioni tali da creare problemi ambientali pertinenti al piano o al problematiche ambientali di sorta anche e soprattutto programma per le quantità mosse. la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore Esclusi già in fase Preliminare dell'ambente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque) 2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli Sono stati individuati e caratterizzati qualitativamente impatti pressioni e impatti attesi dalla realizzazione della carattere cumulativo degli impatti variante natura transfrontaliera degli impatti Esclusi già in fase Preliminare rischi per la salute umane o per l'ambiente (ad es. in Esclusi già in fase Preliminare caso di incidenti) entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente È’ stata individuata l’area di influenza della variante. interessate) valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: Sulla base del contesto ambientale attuale sono - delle speciali caratteristiche naturali o del state verificate sensibilità, vulnerabilità e criticità patrimonio culturale, dell’area di influenza della variante - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo La variante riguarda anche aree sottoposte a vincolo ai sensi dell’art. 142 D.lgs 42/2004. Esclusi impatti impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti per quanto riguarda siti di Natura 2000 come a livello nazionale, comunitario o internazionale evidenziato da fascicolo di Verifica di Significatività di Incidenza su ZSC allegato alla presente. a) CARATTERISTICHE DEL PIANO

Localizzazione dell’area soggetta a piano Il Comune di Socchieve è localizzato interamente in territorio montano, nella parte centrale dell’Alta Val Tagliamento, in Carnia, in corrispondenza della confluenza tra il Tagliamento e il torrente Lumiei. E’ composto da numerose frazioni, poste sui colli e terrazzi affacciati sulle valli Tagliamento e Lumiei: Socchieve e Mediis, situate lungo la strada statale 52 di fondovalle, Lungis, Viaso, Dilignis e Feltrone a quota più alta sui versanti collinari che salgono al Col Gentile. Mentre tra il Lumiei e il Tagliamento si trovano: nel fondovalle la frazione di Priuso e sui versanti, un tempo prativi, numerosi piccoli borghi.

Scheda descrittiva sintetica del COMUNE DI SOCCHIEVE

3) PROVINCIA DI UDINE 4) COMUNITA' MONTANA DELLA CARNIA 5) Comuni Confinanti: , , , , , (PN), (PN) 6) Estensione: 65,95 kmq 7) Numero centri abitati: 8 ( Socchieve, Priuso, Mediis; Lungis, Dilignidis, Feltrone, Viaso, Nonta) 8) Strade di collegamento territoriale: 9) Ambito geografico: Bacino Idrografico del Fiume Tagliamento 10) Numero abitanti (fonte ISTAT 2011): 938 (maschi 449 – femmine 489) 11) Numero aziende agricole (fonte CCCIA UDINE dicembre 2009) :21 12) Aree di tutela ambientale: SIC “Col Gentile” - IT3320008, SIC e ZPS “Dolomiti Friulane” - IT3310001, SIC “Monti e Valcalda” - IT3320011, A.R.I.A n.4 “Monti Verzegnis e Valcalda” - IT3320011.

1. In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività

Il Comune di Socchieve è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale, adeguato alla L.R. 52/1991, approvato con delibera del Consiglio Comunale n.15 del 18.07.2003. Successivamente sono state approvate 10 varianti parziali allo stesso:

VAR. 1 – adottata in data 22/09/2003 – variazione dell'art.13 delle Norme di Attuazione regolanti la zona omogenea V2 “Verde di protezione dei centri abitati”, paragrafo 5 – punto 1).

VAR. 2 – riguarda l'approvazione del progetto preliminare (ex articolo 127 della L.R. n.52/1991) relativo alla rettifica del tracciato della strada statale n.52 “Carnica”, successivamente recepita con la Var. n.3 al P.R.G.C.

VAR. 3 – Approvata in data 25/02/2006 con delibera C.C. n.10 - riguarda alcuni aggiornamenti ed e adeguamenti puntuali dell'assetto normativo e della zonizzazione motivati da esigenze intervenute durante la fase di gestione del piano.

VAR. 4 – riguarda l'approvazione del progetto preliminare (ex articolo 127 della L.R. n.52/1991) relativo all'adeguamento funzionale della strada statale n.52 “Carnica” - Variante di Socchieve.

VAR. 5 – ha riguardato alcune modifiche alla zonizzazione ed alle norme di attuazione.

VAR- 6 – Approvato con deliberazione Comunale n.56 in data 10/10/2006 - ha riguardato alcune modifiche alla zonizzazione ed alle norme di attuazione.

VAR. 7 – Approvata in data 24.04.2010 con delibera C.C. N,28 riguarda la modifica alla zonizzazione relativa alla realizzazione di parcheggi urbani nelle frazioni del Comune di Socchieve.

VAR. 8 – riguarda modifica alla zonizzazione relativa alla realizzazione di una pensilina per l'attesa delle autocorriere. Adottata con delibera C.C. n.24.04.2012 del 30.04.2010 e approvata con delibera C.C. n.40 del 21.07.2010.

VAR. 9 – Approvata in data 09/02/2011 con delibera C.C. n.12. - riguarda la modifica alla zonizzazione relativa alla realizzazione di una “Centralina su affluente anonimo del Rio Grasia. In località Caprizzi

VAR.10_Recepimento tracciato definitivo stradale SS52: “Adeguamento funzionale della SS 52 Carnica, variante di Socchieve” (in corso di realizzazione).

VAR.11_Reiterazione dei vincoli, ridisegno del piano su base GIS, adeguamenti delle norme e della zonizzazione.

VAR.12_ inserimento del progetto preliminare del sovrappasso faunistico alla SS 52. approvata nel 2013.

VAR.13_ adeguamento al PAI e modifiche puntuali alla zonizzazione. Approvata il 16.02.2016 del. CC n.5.

La presente variante (n.14) ha origine dalla necessità di rispondere alle problematiche emerse in fase di gestione e alle richieste di alcuni abitanti e dalla necessità di effettuare la ricognizione degli stavoli isolati.

Variazioni alla zonizzazione:

Modifiche Mediis:

Modifiche 9 e 2: da C a V2 (8563 mq) da B2 a V2 (2670 mq) Eliminazione di aree edificabili da lungo tempo non attuate,

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 3: da B1 a V1 (87 mq)

Eliminazione di area edificabile corrispondente a orto/giardino consolidato

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 5: da Sp a V1 (423 mq) da viabilità a Sp (85 mq)

Eliminazione di previsione di parcheggio pubblico in parco privato di pertinenza di un edificio di interesse e riconoscimento parcheggio esistente a fianco dell’area (85 mq). L’eliminazione è possibile in quanto le aree a parcheggio previste dal piano rispettano comunque le quantità degli standard minimi di legge e sono presenti parcheggi pubblici nelle vicinanze.

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 6: da B2 a V1 (225 mq) Eliminazione di area edificabile inattuabile per forma di difficile realizzazione, a seguito di richiesta

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 7: da B2 a V1 (4931 mq) Eliminazione di aree edificabili posizionate nelle aree esterne di Mediis, lungo la strada regionale, da lungo tempo non attuate, a seguito di valutazione di richiesta

PRGC vigente PRGC variante

Modifiche Nonta:

Modifica 1: da B1 a V1 (160 mq) Eliminazione di area edificabile corrispondente a orto/giardino consolidato

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 19: spostamento Sp (87 mq)

A seguito di progetto puntuale viene spostato e ridefinito lo standard a parcheggio in località Nonta.

PRGC vigente PRGC variante

Modifiche Viaso:

Modifica 8: da V1 a B2 (827 mq) da B0 a V1 (237 mq) da B1 a V1 (362 mq)

Riconfigurazione delle aree edificabili a seguito di richiesta per una maggiore coerenza con l’assetto proprietario e lo stato dei luoghi: incremento di zona B2 di 827 mq e contemporanea riduzione di zona B0 (237 mq) e di zona B1 (362mq).

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 8: da V1 a C (1525 mq) da C a V2 (1596 mq)

Modifica della zona C vigente con spostamento delle aree edificabili a seguito di richiesta e per una migliore Nel complesso la zona C viene ridotta di 70 mq.

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 16: da V1 a B2 (1116 mq)

Ampliamento della zona B2 a seguito di richiesta. Si tratta di un ampliamento di un lotto edificato. Il lotto risulta quindi già accessibile dall’area edificata adiacente della stessa proprietà e compreso entro 50 dalle aree edificate urbanizzate.

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 17: da V1 a B2 (1444 mq) Ampliamento della zona B2 a seguito di richiesta. Il lotto risulta quindi già accessibile da strada esistente e parte integrante delle zone già edificate contermini.

PRGC vigente PRGC variante

Modifiche Priuso:

Modifica 10: da B1 a Sp (163 mq)

Inserimento di nuovo parcheggio pubblico in una frazione sprovvista di parcheggi.

La tabella degli standard relativa ai parcheggi viene così modificata: Sp 57: 163 mq nuova previsione

PRGC vigente PRGC variante

Modifiche Feltrone:

Modifica 11: da B1 a V1 (284 mq)

Eliminazione di aree edificabili da lungo tempo non attuate, a seguito di valutazione di richiesta

PRGC vigente PRGC variante

Modifiche Lungis:

Modifica 12: variazione tracciato viabilità e area Sp (88mq)

La variazione consiste nel ridisegno del tracciato stradale a seguito di progetto puntuale. Di conseguenza i parcheggi pubblici vengono rettificati per maggior aderenza al contesto da 107 a 88 mq.

PRGC vigente PRGC variante

Modifica 13: da C a B2 (662 mq)

Riclassificazione di un’area da zona C a B2 a seguito di verifica delle caratteristiche dell’area e del rispetto dei parametri e caratteri di zona B, al fine di una più rapida attuazione.

PRGC vigente PRGC variante

Modifiche Dilignidis:

Modifica puntuale 15 (13 mq) Inserimento di viabilità pubblica su un mappale privato allo scopo di migliorare la sicurezza stradale della frazione

PRGC vigente PRGC variante

Socchieve:

18: Vicolo Carli strada pubblica (70 mq) La variante conferma la destinazione a strada pubblica di vicolo Carli come nei precedenti piani.

Sintesi delle modifiche quantitative alle zone

SCHEDATURA EDIFICI ISOLATI ZONE AGROFORESTALI - Prati, pascoli e sistemi agrari dell’alpeggio

La schedatura degli edifici isolati nelle zone agroforestali è stata effettuata attraverso sopralluoghi in tutti i siti effettuati nel periodo luglio-agosto 2017. Lo scopo è individuare nello strumento urbanistico comunale gli edifici isolati utilizzati come stavoli e case rurali per riconoscere e tutelarne lo specifico valore documentale, architettonico e paesaggistico. Obiettivi della schedatura e norme proposte sono coerenti con i morfotipi agro-rurali individuati dal PPR, in particolare fanno riferimento al morfotipo “t) Prati, pascoli e sistemi agrari dell’alpeggio”: "Morfotipo caratterizzato dall’uso verticale delle risorse foraggere da parte dell’uomo, sia in termini spaziali che temporali, plasmato per lo sfruttamento in successione altitudinale e stagionale di prati e pascoli riconducibili sia alle praterie naturali pioniere che si estendono oltre il limite superiore della vegetazione forestale, sia alle formazioni erbacee secondarie derivanti da dissodamento. Storicamente il sistema dell’alpeggio è formato dal sistema malghivo composto dai pascoli, porzioni di bosco e da strutture insediative finalizzate al ricovero degli animali e degli uomini e alla lavorazione del latte. La distribuzione e il limite altitudinale sono fortemente condizionati dalla morfologia dei luoghi e dalla natura dei terreni." (PPR allegato 6 abaco dei morfotipi) Sono stati censiti e schedati 105 edifici. Mappa edifici in zone agroforestali

Per ognuno di essi sono stati rilevati i seguenti dati: NOME STAVOLO E NUMERO LOCALITA’ MONTE FOGLIO E MAPPALE QUOTA PROPRIETA’ PUBBLICA O PRIVATA NUMERO PIANI: FUNZIONI ORIGINARIE: FUNZIONI ATTUALI: ACCESSIBILITA’ (carrabile, 4*4, sentiero o mulattiera, inaccessibile) MATERIALI (murature, copertura, tetto, tamponamenti, ecc.) PRESENZA DI INFRASTRUTTURE (acqua, luce, cisterne, ecc.) MODIFICHE: nessuna ELEMENTI DI INTERESSE: muri in pietra VISUALI: direzione est PAESAGGIO: prato USO DEL SUOLO: prato PROBLEMI GEOLOGICI eventuali (rilievo con dott. geol. Giovanni Pascolo) NOTE eventuali Più una scheda riportante lo stato di conservazione: STATO DI complessivo muratura ballatoi aperture CONSERVAZIONE copertura

Rudere

Parzialmente crollato Cattivo

Sufficiente

Buono

Ottimo

Ristrutturato

Alcune valutazioni comparate riportate nel testo consentono di ragionare sulla consistenza e lo stato di questo patrimonio per elaborare previsioni di riuso e di progetto: Ex. percentuali di :accessibilità modifiche normative MODIFICHE ALLE NORME DI ATTUAZIONE Come allegato alle Norme di attuazione viene inserito il fascicolo “Schede degli edifici isolati” e la “Carta degli edifici isolati” ad esso collegata che contengono l’individuazione e la schedatura di tutti gli edifici isolati accessibili del Comune. In totale si tratta di 105 edifici utilizzati come stavoli o residenze temporanee. L’analisi degli stavoli ha consentito diversi tipi di valutazioni, volte a capire: lo stato di conservazione, gli elementi caratterizzanti l’architettura rurale spontanea, gli elementi di valore o di interesse storico architettonico da conservare o ripristinare, l’accessibilità, gli usi attuali e lo stato di dismissione, l’uso del suolo di pertinenza degli edifici. Viene di conseguenza modificato l’art. 39 delle NTA, come segue: Art. 39 Norme per il recupero alla residenza di edifici rurali e non, posti in zona agricola - forestale.

CARATTERISTICHE e OBIETTIVI DI PROGETTO Sono gli edifici inseriti nel fascicolo “Censimento degli edifici isolati, stavoli, case e casere,” allegato alle presenti norme. Si tratta di stavoli ad uso agricolo o residenziale temporaneo, interni alle zone E, per i quali tendere al recupero nel rispetto dei caratteri dell’architettura tradizionale. Gli edifici isolati, per le loro caratteristiche tipologiche e costruttive sono assimilabili alle zone B0 e quindi gli interventi previsti possono derogare ai requisiti igienico sanitari, sulla base delle norme vigenti, e possono accedere agli incentivi di cui alla LR 13/2014 e smi.

DESTINAZIONE D’USO Fatti salvi gli usi attuali e quelli consentiti nelle rispettive zone di appartenenza nei quali ricadono gli edifici sono ammesse le seguenti destinazioni d’uso: agricola compreso agriturismo, trasformazione e vendita di prodotti locali, residenza, ricovero escursionistico, servizi, osservatori scientifici didattici con foresteria, attività culturali e museali.

PROCEDURE DI ATTUAZIONE intervento diretto per usi agricoli; intervento diretto convenzionato negli altri casi: il cambiamento di destinazione d'uso in residenza o usi turistici sarà consentito previa sottoscrizione da parte del proprietario di un atto unilaterale d'obbligo con il quale si impegna o alla realizzazione in proprio delle opere e servizi necessari (opere di urbanizzazione primaria consentite, raccolta rifiuti, servizio postale, etc.) o ad assumere a proprio carico gli oneri che ne derivano al Comune o ad altro ente pubblico.

INTERVENTI AMMESSI La trasformazione d'uso dei rustici in funzioni diverse da agricola, deposito/ricovero/osservatorio è ammessa nel rispetto delle seguenti condizioni: 1. deve esistere la disponibilità di acqua potabile o derivata da acquedotto o raccolta con altro mezzo idoneo comunque ad assicurarne la potabilità; gli interventi necessari per soddisfare questa condizione non debbono alterare il paesaggio né creare alcun problema al delicato equilibrio idrogeologico; 2. lo smaltimento delle acque, escluse le acque piovane, dovrà avvenire nello stretto rispetto delle leggi sull'inquinamento idrico e l'assenza di pericolo di inquinamento dei corsi d'acqua superficiali e sotterranei dovrà essere dimostrata da apposita documentazione tecnica; 3. il rustico deve essere dotato di autonoma viabilità carrabile di accesso o non deve distare più di 300 m. dalla viabilità meccanica o da tracciati esistenti; 4. devono essere rispettate le condizioni per l'abitabilità/agibilità di cui alle leggi regionali vigenti. 5. Deve essere sottoscritta la convenzione di cui sopra.

Nel contesto di tali interventi, è ammesso recuperare per finalità connettive i sentieri e la viabilità agricola dismessi, nonché realizzare nuovi tratti, a condizione di rispettare con tali elementi gli aspetti paesaggistici ed ambientali. (ndr norma vigente). La viabilità esistente di accesso ai singoli stavoli potrà essere sottoposta ad interventi di consolidamento ed eventualmente, qualora si riveli necessario, ampliamento e allargamento della sezione fino a 3 m, senza ricorrere a pavimentazioni eccetto per brevi rampe volte al superamento di pendenze oltre il 15%.

Gli interventi sugli edifici fanno riferimento alle schede del Censimento degli edifici isolati, come segue. - Gli edifici con “elementi di interesse” indicati nelle schede potranno essere sottoposti a interventi di restauro e conservazione tipologica oltre che di ampliamento secondo gli schemi allegati. - Gli edifici già trasformati e privi di “elementi di interesse” indicati nelle schede potranno essere sottoposti anche a interventi di ristrutturazione o demolizione e ricostruzione nel rispetto della sagoma esistente. - Gli edifici indicati come ruderi o in pessimo stato di conservazione contenenti “elementi di interesse” potranno essere sottoposti anche a interventi di ristrutturazione o demolizione e ricostruzione mantenendo la sagoma planimetrica esistente, altezza max un piano più sottotetto e utilizzando i materiali segnalati di interesse.

Interventi di conservazione tipologica: dovranno attenersi alle seguenti prescrizioni: 1. sulle strutture portanti verticali sono ammessi interventi di ripristino delle murature originarie e di consolidamento sismico (tra gli interventi di consolidamento è ammessa la costruzione di telai interni in calcestruzzo armato o in acciaio o di murature continue interne di calcestruzzo armato gettate a ridosso delle murature esistenti o altri interventi conformi alle norme e rispettosi dell’edificio originario); le parti strutturali esterne in legno e le tamponature esterne in legno, qualora venga dimostrata l'impossibilità del loro recupero, dato l'avanzato stato di degrado, potranno essere sostituite utilizzando lo stesso materiale, la stessa tecnica costruttiva e la stessa forma degli elementi da sostituire; 2. sulle strutture portanti orizzontali (solai) e sulla copertura sono ammessi interventi di consolidamento e di ripristino; nel caso sia necessario, a causa dell’avanzato stato di degrado, procedere alla sostituzione di alcuni elementi, tale sostituzione dovrà avvenire utilizzando lo stesso materiale. Non è ammessa modifica della disposizione delle falde e della pendenza della copertura fatta eccezione per il caso in cui ripropongano una situazione originaria modificata. Sarà possibile operare lievi modifiche (<=50 cm) alla quota di imposta delle strutture portanti orizzontali (solai) e della copertura, motivate dalla necessità di rendere agibile o abitabile lo stavolo; in ogni caso valgono le deroghe previste per le zone A dalle norme vigenti sovraordinate; 3. nei rustici privi di collegamenti verticali interni, è ammessa la realizzazione di un collegamento verticale interno che deve risultare leggibile come elemento aggiunto; 4. le superfetazioni estranee all'impianto originario, prive di valore storico-documentale, dovranno essere eliminate ovvero dovranno, laddove possibile, seguendo gli schemi relativi ai possibili ampliamenti allegati alle presenti norme, essere ristrutturate in modo da integrarle alla costruzione principale; 5. le murature in pietrame non potranno essere intonacate o comunque ricoperte, dovendo rimanere a vista; le parti intonacate potranno essere mantenute tali e l'eventuale rifacimento dell'intonaco dovrà essere realizzato con finiture tradizionali o simili a quelle esistenti; è vietato ogni tipo di nuova tinteggiatura. Qualora si renda necessario per assicurare il rispetto delle superfici finestrate è ammessa la realizzazione di nuovi fori purché si inseriscano armonicamente nel disegno complessivo di facciata; 6. il manto di copertura dovrà essere costituito da tegole piane laterizie (planelles) o, nelle zone più alte (Pani), eventualmente da scandole in legno; non è ammesso realizzare abbaini; sono ammessi i velux nelle falde rivolte a monte e a Nord; gli eventuali camini dovranno essere di forma il più semplice possibile e chiaramente leggibili come elementi aggiunti; 7. non è ammessa la realizzazione di nuovi elementi aggettanti quali terrazze, ballatoi e simili mentre è prescritto il mantenimento o il ripristino di quelli preesistenti ed è ammessa la realizzazione di terrazzi su tetti piani esistenti.

interventi di ristrutturazione: è ammessa la demolizione con ricostruzione solo con mantenimento della sagoma, fatti salvi gli ampliamenti ammessi come da schemi allegati. Sono prescrittivi i punti 6 e 7 del precedente comma, la struttura della copertura in legno e il rispetto dell’Abaco degli interventi. Per i ruderi senza copertura che non consentono il riconoscimento della sagoma è ammessa la ristrutturazione fino ad un piano di altezza oltre che di ampliamento secondo gli schemi allegati.

ampliamenti ammessi: sono ammessi solo gli ampliamenti fattibili secondo gli schemi allegati e che non interessano edifici e facciate con “elementi di interesse” individuati nelle schede.

In tutti gli interventi: • gli eventuali marciapiedi esterni dovranno essere in acciottolato o in cls gettato in opera e gli eventuali gradini di "scalette" necessarie per superare limitati dislivelli del terreno dovranno essere o in pietra o in legno; escluse piastrelle, gres, piastre in lavato di cemento e simili; • lo spazio esterno ai singoli rustici dovrà essere mantenuto a prato, libero da costruzioni precarie quali tettoie o ripari realizzate in qualsiasi materiale o da elementi che possano costituire disturbo visivo (serbatoi esterni di GPL vanno collocati in posizione poco visibile). • Nei casi in cui non sia possibile la trasformazione della destinazione d'uso in residenza, è comunque ammesso realizzare all'interno dei rustici un locale per servizi igienici munito solamente di lavabo e tazza anche in mancanza di acqua potabile.

Interventi particolari:

Negli “stavoli della Congregazione” corrispondenti alle Schede 67 e 68 sono consentite destinazioni d’uso volte alla realizzazione del Progetto di Paesaggio denominato “Allerta i sensi: rigenerazione dei paesaggi di alta quota sul Col Gentile, storie di luoghi, persone e natura tra Pani e gli Stavoli della Congregazione — Carnia 1944” che consistono nel recupero dei due stavoli per la realizzazione di attività culturali/didattiche (locali per sale studio, biblioteca/archivio, manifestazioni, seminari) e attività ricettive di servizio e appoggio per escursioni culturali e naturalistiche (posti letto, cucina, servizi,ecc.).

Norme geologiche relative alle Schede degli edifici isolati (relazione dott. Giovanni pascolo)

Art. 46 Vincoli geologici specifici relativi alla variante 11 e 14

“….Var. 14 prescrizioni Modifica 16 zona B Viaso: L’utilizzo edificatorio dell’area dovrà tenere in dovuta considerazione la morfologia in (parziale debole) pendio, valutando possibili penalità sismiche e/o interazioni dovute ad eventuali operazioni di scavo. Modifica 17 zona B Viaso: L’utilizzo edificatorio dell’area dovrà tenere in dovuta considerazione la condizione morfologica di sommità in pendio, valutando possibili penalità sismiche.”

2. in quale misura il piano influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati Essendo il piano una variante non sostanziale alla zonizzazione del piano regolatore generale comunale, con attuazione diretta, non influenza altri piani o programmi. L’intervento propone una serie di modifiche puntuali alla zonizzazione vigente in ambito comunale oltre che una serie di modifiche alle Norme di Attuazione. La presente variante n.14 al P.R.G.C. deve essere considerata un mero adeguamento gestionale alle esigenze emerse nella vita sociale e del Comune di Socchieve che l’Amministrazione comunale intende rendere operative con la procedura di approvazione urbanistica della variante stessa. Di fatto, il sistema di riferimento pianificatorio costituito dalla strumentazione vigente impostata rimane sostanzialmente inalterata sia come impianto territoriale che come indicazioni programmatorie strategiche.

Coerenza del piano con strumenti sovraordinati PURG 1978: il piano vigente è coerente con il PURG nella sua impostazione generale e puntuale. Le modifiche introdotte dalla variante in oggetto non incidono su tale coerenza.

estratto PURG vigente, 1978

Piano regionale integrato dei trasporti (P.R.I.T.) Redatto in attuazione della LR n. 41/862, approvato con Decreto del Presidente della Regione 16 dicembre 2011,n. 300/Pres. Secondo il PRIT il Comune di Socchieve è attraversato dal “tracciato di primo livello” della SR 52 Carnica per la quale è prevista la ristrutturazione. La variante in oggetto non interessa il tracciato della SR52, risulta pertanto non rilevante e quindi coerente con tale strumento.

Estratto P.R.I.T., 2011

3. Pertinenza del piano per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Essendo una variante puntuale del piano regolatore generale comunale che concentra principalmente le modifiche nei centri abitati non ha impatti sui temi richiamati, inoltre aumenta la superficie a verde ed agricola del comune di Socchieve.

4. Problemi ambientali pertinenti al piano Le problematiche ambientali generate dall’iniziativa pianificatoria in progetto sono legate esclusivamente all’ambito d’intervento e dal punto di vista ecosistemico si risolvono in modifiche puntuali per la maggior parte migliorative in quanto ripristinano aree verdi. Per quanto riguarda il recupero degli edifici isolati si possono presumere problemi ambientali nella fase di cantiere per la ristrutturazione di tali edifici, si ritiene che queste trasformazioni non siano tale da creare problematiche ambientali di sorta anche e soprattutto per le quantità mosse.

5. Rilevanza del piano per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente La Variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Socchieve proposta, si ritiene non abbia alcuna rilevanza, relativamente all'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente.

b) DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE TENENDO CONTO, IN PARTICOLARE, DEI SEGUENTI ELEMENTI:

3.1 Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti Si può osservare che l’intervento pianificatorio in esame, data l’area in cui esso viene proposto: -con la schedatura degli edifici isolati riconosce gli stavoli e malghe rientranti anche in habitat Natura 2000 (ZSC Dolomiti Friulane: edifici n.15,15a,16,16a,16b,17,17a; ZSC Monti Verzegnis e Valcalda: edifici n. 1,2,2a,7,8;) permettendone il recupero; -non danneggia specie animali o vegetali naturalisticamente rilevanti. Nel caso specifico ci troviamo di fronte ad un intervento che presuppone: -la certezza che vi siano degli impatti sul sistema ambientale, anche se di limitatissima entità; -la durata di impatti sul sistema ambientale si protrarrà per tutto il periodo di tempo entro il quale verranno realizzati e gestiti gli interventi edilizi in progetto, in questo caso la realizzazione dei parcheggi e l'ampliamento della viabilità; -la frequenza sarà costante nell’arco temporale di esercizio; -la reversibilità degli effetti sull’ambiente si esaurirà allorché l’iniziativa avrà termine. In questa fase non è possibile definire i tempi entro i quali questa evenienza potrà realizzarsi.

3.2 Carattere cumulativo degli impatti Non si rilevano effetti negativi cumulativi.

3.3 Natura transfrontaliera degli effetti La Variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Socchieve proposta non avrà incidenze transfrontaliere.

3.4 Rischi per la salute umana o per l’ambiente Le attività ammesse dalla variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale di Socchieve non presentano, in linea di massima, rischi per la salute umana o per l’ambiente. Gli unici rischi ipotizzabili si potrebbero verificare nelle singole fasi di cantiere delle realizzazioni delle previsioni, sia relativamente al personale impiegato, sia con la dispersione di sostanze pericolose nel contesto territoriale locale.

3.5 Entità ed estensione nello spazio degli effetti La variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale di Socchieve proposta esplicherà le proprie ricadute spaziali nel ristretto ambito d’intervento delle singole modifiche.

3.6 Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, dell'utilizzo intensivo del suolo;

Le parti di territorio oggetto dello studio, soggette a tutela ambientale sono: a) Siti Natura 2000 • ZSC-ZPS Dolomiti Friulane (codice IT33100001) • ZSC Col Gentile (codice IT3320008) • ZSC Monti Verzegnis e Valcalda (codice IT3320011) b) ARIA n.4 Monti Verzegnis e Valcalda

VINCOLI PAESAGGISTICI PPR FVG adottato c) Fiumi – torrenti – corsi d’acqua: nome n_ordine_decreto Torrente Teria 215 Fiume Tagliamento 151 Rio della Stua 188 Torrente Glereal Rio Pedoglos 55 Rio Chialderuz 227 Torrente Lumiei 213 Rio Filuvigna 226 Rio di Donna 212 d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare e) I territori coperti da boschi ancorché percorsi dal fuoco

Nell’area di studio, alcune modifiche introdotte con la variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale di Socchieve risultano interessate dai vincoli di tutela introdotti dal D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42. Le modifiche introdotte rientrano per la maggior parte nei centri abitati ed essendo modifiche di carattere minore non causano impatti di nota sul paesaggio. Rientrano in vincolo paesaggistico anche alcuni edifici isolati censiti che per il loro recupero devono seguire le NTA specifiche

Le modifiche rientranti in zone sottoposte a vincolo paesaggistico secondo il D.Lgs. 22 gennaio 2004 sono: n.1: località NONTA Modifica da B1 a V1. Eliminazione di area edificabile corrispondente a orto/giardino consolidato. L'area rientra nel vincolo del torrente Lumiei. La modifica è migliorativa di piccole dimensioni non si rilevano criticità paesaggistiche.

n.3: località MEDIIS Modifica da B1 a V1. Eliminazione di area edificabile corrispondente a orto/giardino consolidato. L'area rientra nel vincolo del torrente Lumiei. La modifica è migliorativa di piccole dimensioni non si rilevano criticità paesaggistiche.

n.15: località DILIGNIDIS Inserimento di viabilità pubblica su un mappale privato allo scopo di migliorare la sicurezza stradale della frazione. L’area rientra nel vincolo del Rio Chialderuz. L’area si trova al centro della frazione di Dilignidis che necessità un miglioramento della viabilità. Vista la tipologia di intervento non si rilevano criticità paesaggistiche.

n.16: località VIASO Ampliamento della zona B2 a seguito di richiesta, l'area si trova ai margini della frazione contermine ad altri lotti già edificati, rientra in piccola parte nel vincolo dei territori coperti da foreste e boschi. Vista la localizzazione e il tipo di intervento previsto la variazione non determina impatti negativi al paesaggio. n.17: località VIASO Ampliamento della zona B2 a seguito di richiesta, l'area si trova compresa tra altri lotti già edificati e rientra in piccola parte nel vincolo dei territori coperti da foreste e boschi. La variazione quindi non determina impatti negativi al paesaggio.

3.7 Effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. Nel Comune sono stati istituiti: la Zona Speciale di Conservazione (Z.S.C.) coincidente con la Z.P.S. “Dolomiti Friulane” (codice IT33100001), la Zona Speciale di Conservazione (Z.S.C.) “Col Gentile” (codice IT3320008), la Zona Speciale di Conservazione (Z.S.C.) “Monti Verzegnis e Valcalda” (codice IT3320011); l'aria di rilevante Interesse Ambientale A.R.I.A. n.4 “Monti Verzegnis e Valcalda. Le aree oggetto di variante sono tutte al di fuori dalle aree protette e sono molto lontane dai loro confini pertanto non si riscontrano effetti su di essi. Alcuni edifici isolati rientrano nei seguenti ZSC: Dolomiti Friulane: edifici n.15,15a,16,16a,16b,17,17a; ZSC Monti Verzegnis e Valcalda: edifici n. 1,2,2a,7,8.

3.8 Valutazione globale degli impatti previsti La matrice che segue sintetizza le possibili interazioni tra la realizzazione delle previsioni della variante e le componenti ambientali; le interazioni vengono classificate attraverso quattro classi di giudizio: Possibile iterazione positiva con la componente ambientale ++

Non si prevede l’instaurarsi di possibili interazioni con la componente ambientale = Possibile iterazione negativa accidentale e limitata nel tempo con la componente ambientale -

Possibile iterazione negativa con la componente ambientale --

COMPONENTE POSSIBILE INTERAZIONE VALUTAZIONE AMBIENTALE ARIA Possibile aumento di immissioni = La variante non prevede interazioni con la componente ambientale

ACQUA Possibile variazione del carico inquinante dei reflui destinati agli impianti ++ di depurazione La realizzazione della variante eliminado zone B comporta una diminuzione del carico inquinante dei reflui destinati agli impianti di depurazione SUOLO Possibili variazioni nell’uso del suolo in termini quantitativi e qualitativi ++

L’attuazione delle previsioni della variante migliorano la componente “suolo” in quanto prevedono diminuzione delle aree edificabili e l’aumento delle superfici a verde. Contenimento consumo di suolo per edificazione residenziale ++ L’attuazione delle previsioni della variante migliorano la componente “suolo” in quanto prevedono la riduzione complessiva delle aree edificabili e l’aumento delle superfici a verde. Possibile contaminazione del suolo = La realizzazione della variante non comporterà possibili contaminazioni del suolo PAESAGGIO E Possibile degrado del paesaggio ++ BENI La realizzazione della variante comporta l’aumento di aree verdi e il riconoscimento degli edifici isolati CULTURALI permettendone il recupero e riuso migliorando così il paesaggio Possibile degrado di beni culturali ++ La realizzazione della variante comporta il recupero di edifici del paesaggio storico culturale montano Come si evince dall’analisi della tabella sopra riportata non si prevedono interazioni negative con le componenti ambientali dalla realizzazione delle previsioni di variante. VERIFICA DI SIGNIFICATIVITA’ DELL’INCIDENZA SU AREE “NATURA 2000”

La variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale di Socchieve (Ud) non ha effetti diretti sulle aree tutelate per le modifiche puntuali che presenta, sopra descritte, e perché le modifiche sono esterne alle aree tutelate descritte e circoscritte ai centri abitati. Alcuni edifici isolati censiti rientrano nella Zona Speciale di Conservazione (Z.S.C.) coincidente con la Z.P.S. “Dolomiti Friulane” (codice IT33100001) edifici n.15,15a,16,16a,16b,17,17a; ZSC Monti Verzegnis e Valcalda (codice IT3320011): edifici n. 1,2,2a,7,8. Il progetto del loro eventuale recupero sarà soggetto di procedimento di valutazione di incidenza.

Tali aree sono:

SITO 1: COL GENTILE

TIPO DI SITO: ZSC CODICE SITO: IT3320008 Superficie (ha) 1038.2 Longitudine 12,48,26 Latitudine 46.27.35 Altitudine minima 760 m Altitudine massima 2075 m Altitudine media 1550 m Regione Biogeografica: Alpina

SITO 2: DOLOMITI FRIULANE

TIPO DI SITO: ZSC E ZPS COINCIDENTI CODICE SITO: IT3310001 Superficie (ha) 36740 Longitudine 12,32,28 Latitudine 46.19.26 Altitudine minima 450 m Altitudine massima 2706 m Altitudine media 1250 m Regione Biogeografica: Alpina

SITO 3: MONTI VERZEGNIS E VALCALDA

TIPO DI SITO: ZSC CODICE SITO: IT3320011 Superficie (ha) 2406 Longitudine 12,51,52 Latitudine 46.21.26 Altitudine minima 849 m Altitudine massima 1908 m Altitudine media 1250 m Regione Biogeografica: Alpina

Descrizione dei probabili effetti significativi della variante gli impatti sul paesaggio e sull’ambiente per effetto della variante n.14 al P.R.G.C. risultano minimi

1. VALUTAZIONE DELL’INCIDENZA DELLE PREVISIONI DI VARIANTE SUGLI HABITAT INDIVIDUATI. I cambiamenti che potrebbero verificarsi nei siti sono stati valutati rispetto a: a. una riduzione dell’area di habitat prioritari e non prioritari: non si prevede riduzione degli habitat prioritari e non. b. la frammentazione di habitat prioritari e non prioritari: non se ne prevede la frammentazione. c. la perturbazione di specie in termini di spostamenti, riduzione, frammentazione della popolazione, ecc.: perturbazioni di incidenza significativa non si sono evidenziate. d. la riduzione nella densità della specie: non si prevedono cambi di destinazioni di zone tali da poter influire significativamente sulle densità delle specie presenti; e. variazioni negli indicatori chiave del valore di conservazione (qualità dell’acqua, caratteristiche del suolo, ecc.): non si prevedono interventi che possano influire significativamente su tali indicatori.

Valutazione puntuale delle componenti Di seguito, ed in riferimento alla zonizzazione di Variante ed alle componenti ecologiche si esplicitano le seguenti valutazioni puntuali:

- Componenti abiotiche

- Aria: non sono presenti incidenze significative né per quanto riguarda emissioni di mezzi veicolari, né per quanto riguarda altre alterazioni dovute a produzione di polveri. - Acqua: la modifica non presenta incidenze significative né per rischi di inquinamenti (temporanei o definitivi) né per altre alterazioni dei corpi idrici. - Suolo: non sono presenti incidenze significative né per l’alterazione degli stati pedologici, né per introduzione di alterazioni a seguito di nuove attività. - Sottosuolo: non sono presenti incidenze significative. Le trasformazioni ammesse non determinano incidenze significative.

- Componenti biotiche

- Flora: le trasformazioni ammesse non determinano incidenze significative. - Fauna: le trasformazioni ammesse non determinano incidenze significative e non introduce modificazioni ambientali tali da pregiudicare le specie prioritarie presenti.

- Connessioni ecologiche Le trasformazioni ammesse non determinano incidenze significative; non sono previsti interventi che comportino incidenze significative sull’attuale struttura ambientale esistente nei ZSC.

- Infrastrutture Nella variante vengono solamente previsti degli interventi di allargamento della viabilità all'interno dei centri abitati.

- Insediamenti Non sono previste, nella variante, nuove aree insediabili sui siti tutelati e in generale vi è una riduzione delle aree edificabili. Al momento non è possibile determinare l’incidenza delle possibilità di recupero degli edifici isolati, i progetti di recupero degli edifici rientranti in zona ZSC dovranno essere sottoposti a valutazione di incidenza.

IMMAGINE ESTRATTO Con evidenziati i perimetri con segno grafico o coloritura (in giallo) e il perimetro comunale, in blu la modifica rientrante nel ZSC-ZPS Dolomiti Friulane Ortofoto con Confine Comunale - perimetri Zone Speciali di Conservazione Z.S.C.

1,3 km

Localizzazione modifiche al PRGC e ZSC (modifica 18 a 1,3 km da ZSC Monti Verzegnis e Valcalda)

Localizzazione edifici isolati e ZSC

CONCLUSIONI

1. A chiusura della presente relazione, e sintetizzando le valutazioni in essa svolte, è possibile concludere che non si ritiene che si producano incidenze significative sui siti Natura 2000 a seguito delle trasformazioni ammesse dalle modifiche della variante n.14 al PRGC. Per gli interventi di recupero degli edifici isolati si rimanda alla necessaria valutazione di incidenza da redigere in fase di progetto poiché al momento non è possibile determinare eventuali impatti.

2. Alla luce delle considerazioni precedentemente svolte, si ritiene che nel suo complesso, la variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale di Socchieve proposta, non debba essere assoggettata a procedura di Valutazione Ambientale Strategica, in quanto: • le modifiche introdotta dalla variante n.14 al P.R.G.C. alla strumentazione urbanistica vigente non rientrano tra le categorie di opere assoggettabili a procedura di V.I.A. definite dal D.L. 16 gennaio 2008 n° 4 – allegati II III e IV; • si tratta complessivamente di modifiche su una localizzazione di cui non si prevede incidenza significativa sui siti Natura 2000 presenti. Per cui non si registrano oggettivamente potenziali ricadute su aree protette.

L’attuazione dalla Variante n.14 al Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Socchieve comporta modifiche minime senza che si possano registrare effetti significativi sull’ambiente a scala più ampia. Infine, il sistema di riferimento pianificatorio costituito dalla strumentazione vigente impostata con la precedente variante generale al P.R.G.C. rimane sostanzialmente inalterata sia come impianto territoriale, sia come indicazioni programmatorie strategiche.

Paola Cigalotto