€ Anno IV - N. 7/8 • 28 Maggio 2009 - 1,50 I GIOCHI DEL POTERE OGGI La Voce APRONO SCENARI TORBIDI dell’Isola Giornale Siciliano di Politica, Cultura, Economia, Turismo, Spettacolo diretto da Salvo Barbagallo

LA MASSONERIA OCCULTA COMANDA A CATANIA?

di VITO PADULA dati inconfutabili, i “soliti” noti potrebbero con- fermarvi una superficiale appartenenza “passa- n diversi ambienti pubblici catanesi, da ta”, errori di gioventù. Del passato, infatti, vo- Occorre mandare a casa l’attuale classe politica qualche tempo a questa parte, serpeggiano lenti o nolenti, “qualche” traccia rimane sem- Itensioni e preoccupazioni: il leit motiv è “la pre. Massoneria si è impadronita della città. La Nulla da dire in merito a quella Massoneria Massoneria comanda a Catania. Questa è una che opera “per il progresso e per il bene del- GOVERNO DELLA REGIONE città che non ha scampo!”. l’Umanità”; tanto da dire, al contrario, per la Ma esiste la Massoneria a Catania? E se la ri- massoneria occulta, quella che non appare che a NEL CAOS PIÙ COMPLETO sposta è affermativa, di quale Massoneria si tutto pensa, ma di certo non “al bene ed al pro- tratta? Sicuramente abbiamo a che vedere con gresso dell’Umanità”. Questa “leggenda” do- una leggenda metropolitana. Un rebus: c’è chi vrebbe spiegare razionalmente tutti i danni che lamorosa azione di Raffaele Lom- ore e avremo una giunta in grado di operare vuole creare allarmismi, o gli allarmismi sono sono stati provocati alla città e gli arricchimenti bardo lunedì scorso: il presidente - ha proseguito Lombardo -. Si riscrive un giustificati? sproporzionati di molti personaggi. Questa Cdella Regione ha deciso di azzerare programma e si riparte con chi ci sta. Non Dicerie controverse, ma c’è chi sostiene che massoneria occulta si sarebbe impadronita dei la sua giunta! L’azione intrapresa è il risul- penso di ribaltare le alleanze dell’anno di dicerie non si tratti in quanto la “leggenda” gangli produttivi, si sarebbe accaparrata i posti tato della guerra senza quartiere, in campo scorso. Sarà una giunta composta da forze presenta varie sfaccettature. C’è da aggiungere, chiave della politica, occupato le principali rap- aperto tra il governatore e i due partiti mag- politiche e da esterni". infatti, che anche negli ambienti massonici gira, presentatività, invaso molti Consigli di enti e giori della sua coalizione: il Pdl e l'Udc, Non siamo in grado di pubblicare l’epilo- da qualche tempo a questa parte, un’altra più società. Il tutto in nome di un profitto sfrenato. che non hanno mai nascosto la crescente go della vicenda poiché il nostro giornale è interessante, quanto inversosimile, “leggenda La Massoneria costituisce, per sua intrinseca insofferenza nei confronti del leader del andato in stampa a poche ore della confe- metropolitana”, che, al momento, non compren- natura, un grande potere che, per principio fon- Mpa. renza stampa tenuta da Raffaele Lombardo, diamo cosa possa significare: che l’erede di Li- damentale, dovrebbe scorrere sul preciso bina- "Ho chiesto a tutti gli assessori di presen- nel corso della quale è stata annunciata la cio Gelli sia un attempato e ben posizionato ca- rio delle regole che possono condurre l’Uomo tare le dimissioni - ha dichiarato Lombardo pesante decisione. Resta il fatto che la Sici- tanese. Anche questa “leggenda” sa di panzana, al suo miglioramento interiore, alla consapevo- - perché stare in questo governo significa lia tutta ormai da tempo è vittima delle figurarsi! A nostro avviso, senza nulla togliere lezza del suo essere in riferimento ai “doveri” non sabotarlo. In sette lo hanno già fatto, guerre fra gli opposti schieramenti all’inter- ai catanesi-massoni (visibili o coperti che sia- verso se stesso, verso gli altri, verso la propria no) ci viene difficile ritenere che proprio nel ca- patria. Paesi come gli Stati Uniti d’America ora attendo gli altri. Questa casa va rasa al no della coalizioni di centrodestra: non si poluogo etneo risieda e viva un “erede” spiri- hanno fondato la loro Costituzione sui principi suolo e ricostruita sulla base della lealtà nei salva nessuno, non c’è niente da salvare - a tuale del noto venerabile di Arezzo. E come di- massonici; anche la Costituzione italiana ha tro- confronti dei Siciliani". Il presidente della nostro avviso – dell’attuale classe dirigente re che a Catania c’è un gemello di Andreotti. vato la sua base nelle radici di questa Istituzio- Regione ha rilanciato l’ipotesi, ventilata in politica. E, purtroppo, in questo scenario di Impossibile. Se avessero affermato che a Cata- ne. E pur tuttavia, quando il potere è finito nelle questi giorni, di un "governo istituzionale" nefandezze politiche non riusciamo a vede- nia c’è qualcuno pronto a prendere il posto del mani di chi ne ha fatto soltanto un uso persona- aperto anche al Pd. "Propongo un governo - re alternative. La responsabilità – bisogna maestro Gelli, ad aspirare ad una posizione di le, le regole e i doveri sono stati accantonati e ha detto Raffaele Lombardo - con quei pez- dirlo – è anche nostra che abbiamo espres- “comando” come quella che, soprattutto, per sepolti sotto enormi strati di nefandezze. zi di partito che ci si staranno. Quarantotto so, con il voto, questa classe politica. una questione anagrafica il Licio internazionale Nei tempi recenti i cosiddetti “meccanismi di non può più sostenere, la “leggenda” allora difesa” della Massoneria, quelli che avrebbero avrebbe potuto avere una sua credibilità. Così dovuto garantire la “riservatezza” degli affiliati, come è stata diffusa questa “voce” insidiosa sono stati manipolati per creare dei comparti non si presta che a commenti sarcastici: c’è da impenetrabili, all’interno dei quali pochi adepti dubitare fortemente che possa corrispondere a (pochi in riferimento al gran numero di massoni realtà. attivi in tutto il mondo) si sono arrogati il diritto Ciò non significa che la massoneria occulta (?) di decidere a loro piacimento le sorti (eco- non abbia il suo peso nella vita di questa capo- nomiche e politiche) di un Paese. Un potere im- luogo e della Sicilia nel suo complesso sociale, menso, difficilmente contrastabile per le innu- politico ed economico. Anzi: siamo convinti merevoli ramificazioni sviluppate nelle compli- che è l’occulto che forse domina incontrastato cità e nei ricatti reciproci di chi fa parte, nei va- su ogni cosa che possa produrre danaro. ri livelli, di questi gruppi. Se voi dite che questo Ma state attenti, con questi discorsi c’è il pe- scenario può essere applicato a Catania, noi po- ricolo di addentrarsi in un campo minato e peri- tremmo essere disponibili a pensare che nel coloso: se osaste chiedete ai “soliti” noti deten- fondo di una “leggenda metropolitana” possa tori del potere economico e politico di Catania scoprirsi la verità. Occulta, ovviamente. (e non solo) se facciano parte della Massoneria, Certo non si potrà mai sapere quanti e quali state sicuri che risponderanno con un secco politici siano passati da una loggia prima di “no”. Se poi voleste spingervi ancora oltre e raggiungere il successo e conquistare una pol- chiedere a costoro se sono massoni “coperti”, trona, costantemente al servizio dei “potenti” e cioè che non appaino in alcuna lista (ufficiale o in una struttura dove le gerarchie vengono rigo- no) correreste un bel rischio: di ricevere una rosamente rispettate. immediata denuncia per diffamazione, oppure Potrebbe venire il dubbio che anche la mafia peggio. Nella migliore delle ipotesi, a fronte di ne sia stata (e sia) al servizio... 2 Politica

VOCI DAL CONTINENTE La Sicilia non è una regione rivoluzionaria, ama però i moti e i tumulti. È il bollore del suo sangue Il sogno di una Sicilia ad esprimerla in queste forme. Il dna non è acqua e chi vive in terra Stato-Regione d’Europa di vulcani lo sa

di PIETRO CARUSO un’antica diffidenza che finisce per aiutare soltanto pochi, mentre la Si- tratti del mio tormento. Sono cilia ormai è così grande da merita- stato tormentato spesso, nel cor- re una rivoluzione democratica del- Iso di questi ultimi trenta anni, le facce e delle funzioni. sull’identità della Sicilia. L’angolo Troppo facile è trincerarsi nel di osservazione dal quale scrivo, la- vallo delle lamentele, quando la voro e studio coincide in un giorna- “questione siciliana” è un problema le locale che ho contributo a fonda- di democrazia. Problema anche ita- re di tasca mia, ma che poi da quin- liano visto che qualcuno ha pensato dici anni è anche la mia occupazio- bene di lanciare un partito, come il ne prevalente come giornalista, co- Pd, che nel nome si dichiara demo- me redattore, cronista, opinionista. cratico. Evidentemente perché in Una vera azienda cooperativa che Italia questa tradizione senza agget- dà lavoro a 50 persone dipendenti + tivi: liberale, cristiana, socialista 1 direttore a contratto in terra di non c’è o comunque è sempre stata Romagna. minoritaria. Pensare europeo per Gli stereotipi sulla Sicilia si spre- un siciliano è una questione di vita cano in Continente, mentre tutti i o di morte e invece con occhio “la- ceti di potere, a partire da quelli po- crimosu” si aspetta che anche que- litici, sanno bene che certe iniziati- sta invenzione passi. Diventi una ve possono essere fatte se fra Paler- formula con quale compiacersi o mo e Catania c’è un cenno di assen- meglio dolersi. Solo che l’Europa so o comunque se l’elettorato sici- non è un’invenzione astratta. Il suo liano, vista la sua consistenza nu- nome fu inventato dai Greci per da- merica, non si ribella. Tanto basta re l’idea di un intero continente. fingere di ribellarsi. sua storia da tre religioni monotei- esprimerla in queste forme. Il doppi sensi e bizantinismi di arcai- Certo c’è di mezzo anche l’utopia Il tormento intellettuale che ho ste e rappresentativo di eventi stori- “dna” non è acqua e chi vive in ter- ca memoria? Penso che questo sia del federalismo, quello pensato da avuto è a proposito del significato ci che ne hanno impregnato il com- ra di vulcani lo sa. Eppure sono dif- un aspetto da non sottovalutare quel gruppo di antifascisti, ribelli dell’indipendenza siciliana, delle portamento, ma non il carattere. La fidente sulla capacità che un popolo quando si vuole capire cosa pensa, alle convenzioni e le certezze inter- forme che il suo Statuto speciale ha Sicilia ha un legame con la storia come quello siciliano potesse fare la nel suo retro pensiero, anche un nazionaliste del comunismo, che si configurato ed ai rapporti che que- italiana importante, anche se le ra- rivoluzione anche nel 1944, sebbene “fedelissimo” siciliano. In realtà di misero a pensare sulle conseguenze sta Isola ha rappresentato e rappre- gioni di questa diffidenza sono pro- le condizioni sociali lo permettesse- fronte al dilemma fra Stato o Regio- di un nazionalismo stupido ed esibi- senta nello scacchiere delle relazio- fonde, alimentate quasi sicuramente ro e la sfiducia determinata dal ne, il siciliano razionale non può zionista. Lo stesso che ogni tanto ni internazionali. Da questo punto dal mancato riconoscimento della crollo dell’Italia fascista ne accre- che auspicare un compromesso. Sta- viene utilizzato per sviare la que- di vista anche il politico siciliano storia di Regno e di rango ultrase- sceva la percezione. Sia chiaro non re in Europa vuole dire anche que- stione delle autonomie locali e re- più scadente sa che questa portaerei colare. Ora però il ricorso alle foto è questione di coraggio. Anzi di sto. Lo status di Stato-Regione gionali. mediterranea ha un dono che il virate seppia dei nostri antenati del questo la Sicilia è piena, in modi e d’Europa potrebbe benissimo essere Essere federalisti, dal quartiere al grande storico Fernand Braudel de- diciannovesimo secolo non bastano forme che sono però contradditorie un motivo di valore da parte dei fu- mondo, è utilizzare il principio della finì in modo magistrale quando in- più e se interrogate un ragazzo sici- e paradossali. Entusiasmo dei pic- turi europarlamentari dell’isola. sussidiarietà istituzionale come for- dividuò nella Sicilia l’archetipo del- liano di diciannove anni farà fatica ciotti per l’impresa dei Mille, ma Gestire i fondi dell’Unione Europea mula. Rinunciando, magari, anche le altre isole più piccole, come un a collocare i luoghi del “Gattopar- constatazione oggettiva che “Gari- merita un ceto di politici con com- ad alcune di quelle certezze che centro mediterraneo lambito da più do”, al massimo riuscirà a definire baudo” non ha portato la libertà. petenze tecniche e non dei chiac- hanno caratterizzato il secolo appe- culture, attraversato nel corso della la plaia dove scorazzava il commis- Moti al contrario, con morti e feriti, chieroni di partito. na alle nostre spalle. Se penso ai fi- sario Montalbano nella sua serie appena gli ultimi della terra aveva- Buoni per amministrare una gli e alle figlie dei miei cugini con i che in Continente è stato amato te- no osato alzare la testa. Certo a mo- “carnizzeria” e non la complessa loro occhi puri e pieni di speranza, neramente da milioni di telespetta- do loro, senza badare troppo alle rete di rapporti fra i diversi poteri non posso non invocare che il som- tori capaci di cogliere le sfumature forme queste proteste sono servite a della burocrazia europea. Da que- mo sacerdote della ragione: Voltai- La Voce che la sceneggiatura di Camilleri creare l’idea che con i siciliani non sto punto di vista la presenza di re, illumini in un giorno di sole al- ha saputo imprimere nei brevi rac- si può scherzare, dai tempi dei “Ve- rappresentanti di più forze politiche meno un milione di siciliani. Baste- conti editi da Elvira Sellerio. Non spri”, ma anche prima. sarebbe quanto mai necessario per rebbero questi a scegliere la via più dell’Isola arricciate il naso, dunque, scontrosi Fra chi comanda e chi sta sotto in riuscire a convincere le famiglie po- giusta. Essere un grande porto e siciliani della costa orientale, se vi Sicilia c’è un latente conflitto. Non litiche principali eurpei: popolari, ponte per il Mediterraneo, difender- si dalle aggressioni esterne, ma sen- Iscritto al n° 15/2006 dell’apposito confermo che Montalbano è un pon- avendo avuto una storia medioevale socialisti, liberali e democratici a za illudersi che da soli se ne esce. Registro presso il Tribunale te culturalmente più importante di di civiltà comunale, ma soprattutto collaborare in favore della Sicilia Se avessimo un’Europa federale co- di Catania molti sogni faraonici sullo Stretto. essendo stata oppressa da domina- su progetti di rilevanza. Rispondere- Registro ROC n. 16473 Anche se per ragioni di piccioli, tori interessati quasi soltanto alle te: già lo stiamo facendo, che cosa me affrontare le questioni dell’im- queste considerazioni sembrano sue ricchezze e alle sue donne di pretendi di insegnare. Solo che la migrazioni sarebbe un problema già Editore quasi farneticazioni. Del resto agli proverbiale bellezza, la Sicilia non reputazione degli eurodeputati sici- risolto. E invece ogni piccola nazio- Mare Nostrum Edizioni Srl zii e alle zie, ai cugini e alle cugine ha avuto la fortuna di una evoluzio- liani uscenti, anche i migliori, è una ne, ridotta ormai a “paesuzzo” è in meglio parlare il linguaggio della ne pacifica degli statuti, anche se ha traccia quasi invisibile nelle scelte fila per trattare con Gheddafi o Mu- Direttore responsabile franchezza, anche se può risultare potuto contare su periodi civilissimi del Parlamento europeo, per non barak o chissà quale altro leader da Salvatore Barbagallo scomoda o indigesta. Insomma, di- e cosmopoliti come il tempo di Fe- parlare del Consiglio e della Com- strapazzo. vagando liberamente, possiamo dire derico II insegna. missione. Non basta pascersi dei Tutto questo ci costa troppo, e Condirettore che il conflitto fra separatisti e Da questo punto di vista, per buoni risultati elettorali, solo per- non solo economicamente. Se l’Eu- Marco Di Salvo unionisti non può più essere la for- esempio, la Sicilia potrebbe rivendi- ché un iniquo sistema elettorale non ropa fosse federale la Sicilia conte- ma del conflitto. Meglio giocare ad care con la Germania un legame consente alla Sardegna di avere al- rebbe molto di più. Il suo veleggiare Redazione un altro gioco, più certo e meno ri- molto più profondo della grande meno un rappresentante. nel Mediterraneo, eterna e sublime, Catania - Via Distefano n° 25 schioso. maggioranza delle regioni italiane. Il federalismo possibile. La Sici- pur con i suoi orrori e le sue mat- Tel/fax 095 533835 Osservando i volti dei ragazzi ir- L’intesa con gli Stati Uniti è sempre lia è molto appetibile sul versante tanze, avrebbe finalmente un appro- E-mail: [email protected] ridenti e corrosivi del 1944 ci si stata solida solo sulla base del prin- delle relazioni durature con altre re- do politico e culturale. Non l’ingra- [email protected] rende conto che quello che ha tenu- cipio di collegamento di coloro che gioni del Nord Europa. Ribadisco ta perdita della propria identità, ma to la Sicilia dopo lo sbarco alleato, con le rimesse lecite e illecite hanno quel concetto: sviluppare il princi- una nuova formula di vita capace di Fotocomposizione e Stampa la resa e l’inizio del secondo dopo- costruito una reputazione interna- pio di relazioni con la Germania, dare slancio a tanti giovani impren- Litocon Srl - Z.I. Catania guerra con un anno di anticipo sul- zionale dell’isola. Quello che suc- partendo dal principio che la comu- ditori di loro stessi. Per fare questo Tel. 095 291862 la maggior parte del resto del Pae- cesse alla vigilia dello sbarco dei nità di questo grande Paese è anco- bisogna, idealmente, uccidere anche se, è stato soprattutto l’orgoglio e soldati alleati era già un progetto ra un magnete economico, sia pure quei padri e quelle madri che vivo- Per la pubblicità: una compenetrazione di fili sottili che era andato maturando da molti in crisi di sviluppo. no l’ansia dell’essere stati ed essere Tel/fax 095 533835 che legavano l’isola al colosso poli- mesi. Del resto è vero: a differenza Se poi a questo ragionamento si dominati. Un tempo nessuno pensa- E-mail: [email protected] tico e militare emergente: gli Stati del nord padano che dopo essere aggiungono le possibilità di favorire va alla Sicilia se non i siciliani stes- [email protected] Uniti. Piaccia o non piaccia fu un stato socialista, divenne fascista, i un dialogo euromediterraneo è an- si, ma ora ci sono troppi “padrini” segno di modernità, superiore alle siciliani furono fascisti, ma a modo cora meglio. Certo c’è chi può be- che hanno soluzioni “chiavi in ma- Anno IV, nº 7/8 passioni per “Panormo” di alcuni loro. Nei confronti dei poteri cen- nissimo obiettare che rapporti privi- no”. E questo termine non è stato 28 Maggio 2009 nobili inglesi. trali le nobiltà feudali e i loro bene- legiati con certi ambienti degli Usa scelto a caso, perché probabilmente Fra Stato e Regione d’Europa. ficiari sono sempre stati untuosi, ma e della Russia ci sono già e stanno vuole proprio dire quello che il ter- Gli articoli rispecchiano La Sicilia non è una regione rivolu- non sempre affidabilissimi. Del re- crescendo, ma questo fa parte sol- mine evoca. In tempi storici quando l’esclusivo pensiero dei loro autori zionaria, ama però i moti e i tumul- sto non fu proprio Sciascia a defini- tanto di quel volto invisibile che la molti di noi saranno morti, final- ti. È il bollore del suo sangue ad re nelle parole di molti siciliani terra siciliana sa occultare per mente cambierà.

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8 Politica 3

Le radici della Regione: l’autonomia scaturita da un compromesso con lo Stato Statuto Speciale: festività Le rivolte siciliane nate senza significato da disperazione e fame

di SAL. BAR. di ERNESTO GIRLANDO battaglioni dell’esercito al comando del gen. Ronco arrivarono a Ragusa nche quest’anno, a el momento in cui il governo sedando la rivolta e iniziando i rastrel- maggio, la Sicilia ha fe- militare alleato restituiva la Si- lamenti degli insorti. Da Gela truppe al Asteggiato la sua Autono- Ncilia all’Italia - era il 10 feb- comando del gen. Brisotto entrarono a mia, la concessione dello Statu- braio del 1944 - le condizioni dell’iso- Vittoria. Nonostante ciò diversi focolai to Speciale, ma i Siciliani que- la potevano dirsi disastrose. La guerra, di rivolta incendiarono vari centri in sti festeggiamenti e questa “fe- anche se combattuta altrove, sembrava provincia. stività” le hanno ignorate per- ancora non avere fine. La fame e la In particolare Comiso dove una vera ché, da tempo, hanno perduto miseria correvano allo stato endemico. e propria insurrezione armata era di- memoria di ciò che avrebbero Il contrabbando, il mercato nero dei vampata a partire dal 5 gennaio, prece- dovuto significare. Pochi i pre- generi alimentari avanzavano di pari duta dall’opera che da diversi mesi sidenti della Regione che han- passo alla crescita della criminalità. Il conduceva un agente dei repubblichini no tentato di applicare l’Auto- brigantaggio, come ogni dopoguerra di Salò, tale ing. Lorenzo Carrara sotto nomia della Sicilia: vogliamo in Sicilia, aveva fatto la sua virulenta il falso nome di Renzo Renzi. Fin dal ricordare soltanto Silvio Milaz- comparsa e teneva nella morsa del ter- luglio del ’44 Renzi, o Carrara che dir zo e Rino Nicolosi, che hanno rore campagne e proprietari fondiari. si voglia, aveva operato come infiltrato pagato sulla loro pelle la vo- Questi reagivano scatenando contro i in qualità di dirigente del PCI e di Se- lontà di riscatto di tutta un’Iso- briganti la vecchia mafia “giustizie- gretario della locale Camera del Lavo- la. Oggi parla di Autonomia ra”: lunga sarà l’onda delle conse- ro. La rivolta ebbe inizio nella tarda anche l’attuale presidente Raf- guenze di quest’alleanza che darà for- mattinata del 5 con l’assalto a un ca- faele Lombardo, che in nome za e ruolo all’organizzazione mafiosa leata aveva alimentato il disagio nella sa fascisti e separatisti intanto cercava- mion di viveri proveniente da Ragusa e dell’Autonomia ha creato un e peserà notevolmente nelle future al- popolazione iblea. La crisi alimentare no di assumere la testa del movimento, diretto a Vittoria, scortato da 8 carabi- Movimento che serve principal- terne vicissitudini dell’isola di Sicilia. non aveva avuto adeguate risposte. Il ostacolati fortemente dall’attivismo e nieri. Nel pomeriggio fu catturata una mente ai maneggi politici, ma Alle disastrose condizioni economi- prezzo basso a cui veniva pagato il dalla tenacia degli anarchici. camionetta con a bordo diversi soldati che (almeno fino ad ora) nessu- che e sociali faceva da sfondo l’inde- grano per l’ammasso aveva portato i Il 10 dicembre le cartoline precetto inglesi. Nella notte i carabinieri rima- na ricaduta positiva ha avuto terminatezza della vita politica. I parti- produttori a disattendere gli ordini e furono recapitate ai destinatari. Le ma- sero assediati in caserma, mentre i ri- per la Sicilia. ti non avevano assunto una direzione aperto la piaga del mercato nero. Il nifestazioni di dissenso crescevano di belli, circa 500, scorrazzavano sparan- Lombardo forse vuol farsi chiara. La disperazione degli strati po- blocco dei salari peggiorò la condizio- numero e di intensità. Da Catania arri- do all’impazzata tra le vie della città. perdonare che è stato uno dei polari, la disposizione alla rivolta di ne degli operai. Nell’autunno del ’44 vò la notizia di gravi incidenti che fu La mattina seguente, dopo aver co- promotori per la modifica (non ampi settori del sottoproletariato ridot- la situazione precipitò ulteriormente. interpretata come il segnale dell’inizio stretto alla resa le forze dell’ordine, i riuscita, fortunatamente) dello to alla fame e ancora non recuperato La razione del pane venne portata da della rivolta. Il primo comune a insor- ribelli costituirono il “Comitato di sa- Statuto Speciale del quale, da alle ragioni della lotta politica e di 300 a 200 grammi. I prezzi dei beni di gere fu Giarratana, dove nella notte del lute pubblica” e, stilando la bozza di qualche anno a questa parte, si classe, costituivano il terreno sul quale prima necessità continuarono a salire 14 un gruppo di giovani armati attaccò un vero e proprio statuto, proclamaro- è fatto vessillifero La cultura il separatismo, da un lato, una rina- parallelamente al numero delle fami- la caserma dei carabinieri, diede alle no la Repubblica, immaginando di da- dell’Autonomia, della “indi- scente intraprendenza fascista, dall’al- glie che si venivano a trovare in stato fiamme il municipio e distrusse i regi- re alla città un governo di auto-gestio- pendenza”, è ben altra cosa e tro, trovavano agio di agganciare la lo- di profonda indigenza. Dal punto di vi- stri della leva. L’indomani Scicli diede ne popolare e tracciando una serie di l’ignoranza dei fatti storici non ro ostilità verso lo Stato, due volte ne- sta politico la confusione regnava so- il suo contributo alla rivolta. Ma qui i riforme sociali che, ovviamente, rima- si supera dalla sera all’indo- mico: perché italiano per gli uni, per- sero allo stato embrionale nell’incalza- mani, leggendo qualche libro o ché antifascista per gli altri. re degli eventi. Nessuno poteva lascia- facendosi accreditare da grup- Questa confusione fu all’origine di re il centro abitato senza apposito sal- puscoli nostalgici di una ideo- gravi difficoltà sul cammino della nor- La ribellione che serpeggiò nell’Isola venne vacondotto, mentre veniva fissato il logia superata, che in oltre malizzazione. L’eccessiva fibrillazione domata dai militari italiani che, in più coprifuoco nel periodo dalle 20 alle 5. mezzo secolo non sono riusciti dei comandi militari e civili, frutto di Il 7 fu sabotato il telefono della stazio- a incidere nella realtà del terri- una raffigurazione deformata del sepa- circostanze, spararono sulla folla inerme ne ferroviaria e danneggiata la linea torio. Raffaele Lombardo non è ratismo, condusse a gravissimi atti di ferroviaria. L’8 fu dato l’assalto al car- Bossi e (ancora un “purtrop- guerra contro i siciliani. Il 19 ottobre a cere, dove 8 su 14 detenuti, tutti in car- po”) poco ha fatto per fare ap- Palermo nel corso di una pacifica ma- vrana. I partiti andavano lentamente e comunisti impedirono fisicamente che cere per reati comuni, furono posti in plicare veramente lo Statuto nifestazione contro il carovita, insce- faticosamente costituendosi. Il primo i fascisti prendessero d’assalto gli uffi- libertà. La giornata del 9 fu caratteriz- Speciale Autonomistico che è nata da impiegati comunali e bancari, partito in provincia a organizzarsi fu la ci pubblici del paese. Anche a Modica zata da scaramucce con le forze arma- una potentissima arma, uno l’Esercito, proprio davanti alla sede DC che aprì le sue sezioni in quasi tutti si verificarono degli eccessi con assal- te. Ma il cerchio andava stringendosi. strumento che per ottenerlo è dell’Alto Commissariato, sparò sulla i comuni. Anche PCI e PSI lentamente to al municipio e relativo incendio che Dopo l’invio ad Aldisio di un tele- costato sangue ai Siciliani. folla: 26 morti e 104 feriti fu il pesante e con mille difficoltà si mossero. Tutta- fu arginato da diversi cittadini e dai vi- gramma da parte di Bonomi con il Come ricorda il nostro Erne- bilancio della prima grande tragedia via entro le file dei comunisti vi era un gili del fuoco. Il senso della ribellione quale si ordinava “ristabilire pronta- sto Girlando nell’articolo di del dopoguerra siciliano. notevole disorientamento dopo la svol- prendeva piede e all’inerzia dei partiti mente ordine in provincia di Ragusa”, questa pagina, in un momento La precipitosa offensiva contro il ta di Salerno che fu avvertita da molti democratici iniziò a contrapporsi un il generale Brisotto si mosse con un in- storico particolare accaddero MIS ebbe come conseguenza l’imbo- come un tradimento, mentre altri si po- rinnovato attivismo di elementi fascisti tero reggimento per sedare la rivolta di eventi eccezionali, nati “in un scamento di pericolosi provocatori che nevano in opposizione con i nuovi che tornavano a far propaganda, rin- Comiso. Gli insorti non si arresero su- contesto di confusione politi- poterono avvalersi del movimento se- orientamenti del governo favorevole a galluzziti dalle notizie dei successi na- bito. La mattina del 10, avuta la perce- ca”. paratista come di una barriera dietro la intensificare gli sforzi militari nella zisti sul fronte occidentale. zione di un’operazione militare in Una rivolta delle collettività quale agire. Fu in questo convergere di guerra di liberazione. Gli altri partiti, Con il primo gennaio intanto veniva grande stile, la cittadinanza si rivolse siciliane che assunse aspetti di- attività di sobillazione che assumevano in provincia, seppur attivi rimasero nu- sospeso il pagamento dei sussidi gene- al clero locale per trattare la resa. L’11 versi di realtà in realtà, ma mo- tinte sempre più fosche ed erano sem- mericamente insignificanti. A partire rici ai disoccupati e ai bisognosi. Il 3 a gennaio Brisotto al comando delle strò, nella sua profonda moti- pre meno controllate dallo Stato, che si dal MIS che nel mese di novembre del Ragusa arrivarono nuovi soldati e poli- truppe entrò in città senza incontrare vazione, il dramma delle popo- arrivò al dicembre del 1944, con ’44, quindi alla vigilia dei moti del ziotti. Fu la nuova scintilla: vennero resistenza. Nel pomeriggio una qua- lazioni del sud che sarà sempre l’esplosione dei moti del “Non si par- “Non si parte!”, contava appena 2 se- attaccati e disarmati. Il rastrellamento rantina di insorti assalì una littorina all’origine delle loro inquietu- te!”, espressione estrema dell’accumu- zioni e 40 iscritti. La collaborazione notturno che ne conseguì non ebbe proveniente da Palermo sulla quale dini future. lo di malessere che scosse la vita so- tra i partiti del CLN era scarsa e le successo. Il giorno 6, poche centinaia viaggiavano 70 carabinieri diretti a Ra- ciale e politica in diversi centri del- Giunte in provincia erano quasi tutte di metri fuori dall’abitato, un gruppo gusa. Nella notte continuò il fuoco da l’isola. Da Palermo a Catania, da Viz- composte da elementi socialisti e co- di giovani che aveva costituito un po- parte degli insorti, fino a quando Bri- zini e Palma di Montechiaro, da Naro, munisti. Nell’autunno del ’44 mentre sto di blocco, aprì il fuoco contro un sotto intimò di cessare quell’assurda fino a Ragusa, a Comiso, a Vittoria. gli esponenti dell’antifascismo si per- gruppo di camion carichi di militari resistenza minacciando il bombarda- Ovunque disordini di vaste proporzio- devano in inutili e personalistiche po- proveniente da Caltagirone. Mentre il mento della città da parte degli aerei ni, vere e proprie insurrezioni armate, lemiche (noto il dissidio tra il leader fuoco infuriava il prefetto nominò il alleati. Il commissario prefettizio, Ni- costituzioni di effimere “repubbliche” socialista Lupis e il notaio Sulsenti del socialista Lupis questore di Ragusa, castro, accompagnato da uno dei lea- come nei casi di Comiso, Palazzo P.d.A., al quale veniva rinfacciato il nella speranza che la sua influenza po- der dell’insurrezione, lo studente Bia- Adriano e Piana dei Greci. A scatenare suo passato fascista), focolai di ribel- tesse arginare la gravità dello scontro. gio Intorrella, e due sacerdoti della lo- i moti di ribellione furono due provve- lione iniziavano a manifestarsi. Ma le notizie della battaglia diffusesi cale Chiesa dell’Annunziata, trattarono dimenti che aggiunsero malcontento al Il 17 novembre a Chiaramonte furo- nel resto della provincia furono olio in Prefettura la resa chiedendo la liber- malcontento: l’imposizione di un’ulte- no attaccati gli uffici pubblici, mentre sul fuoco della rivolta. tà degli insorti a fronte della consegna riore quota di 25 kg. di grano da confe- negli altri centri le manifestazioni con- A Vittoria fu dato l’assalto alle ca- delle armi.Consegnate le armi, l’effi- rire nei “granai del popolo” e il richia- tro il richiamo alle armi si svolgevano serme. Qui lo spirito d’iniziativa degli mera “Repubblica di Comiso” cessava mo alle armi delle classi del 1922, in maniera pacifica. Ma l’acqua dietro antifascisti ebbe però il sopravvento. la sua breve esistenza. Nei giorni suc- 1923 e primo quadrimestre del 1924, la diga montava. A Comiso, a Modica Riuscirono a disarmare i ribelli e a ri- cessivi i ribelli furono rastrellati e con- decretato dal Governo nazionale. comparvero sui muri scritte che invita- portare la calma. Anche ad Acate, San- dotti all’isola di Ustica, dalla quale fe- In provincia di Ragusa le condizioni vano i richiamati a non presentarsi ac- ta Croce Camerina e Chiaramonte i fa- cero ritorno il 4 luglio 1946, per effetto generali non differivano dal resto della compagnate da slogan antimonarchici scisti si rifecero vivi. La risposta delle dell’amnistia che seguì al referendum Sicilia. L’amministrazione militare al- e inneggianti alla Repubblica. A Ragu- autorità non tardò. Da Siracusa diversi del 2 giugno.

La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 4 Politica

ACCERCHIATO. Il Presidente della Regione rischia di ritrovarsi più solo che mai Raffaele Lombardo si salverà con le “geometrie variabili”?

di MARCO DI SALVO lenze, argomento che scottò non po- luta in occasione delle prossime Eu- ca anche l’ex governatore ai tempi ropee nell’Isola. Se ciò dovesse ac- uando un giorno gli fu chie- del suo governo: “Il presidente della cadere, naturalmente si aprirà il sto di definire la Politica, Regione ha il diritto di nominare chi tempo delle verifiche di maggioran- Ql’allora presidente Usa Bill vuole. Ma, queste scelte, diventano za (con inevitabili cambiamenti nel- Clinton rispose: «Politics? Is Futu- opinabili quando si basano più su la struttura del governo) e per Raf- re». Con due parole definì quella criteri di appartenenza politica, che faele saranno dolori. che, a suo modesto avviso era la ca- su reali motivazioni curricolari» Lo scenario regionale fa da sfon- ratteristica principale per chi si met- (che nella bocca di un potente poli- do, inoltre, a quello nazionale, dove teva a giocare con quello che alcuni tico come Cuffaro fa venire in men- Lombardo pare smarcarsi dal Pdl. pensano sia il mestiere più bello del te un detto siciliano che riguarda un Sulle tensioni provocate dai Fondi mondo (ed altri paragonano al più bue e un asino…).Ma il buon Totò Europei che non arrivano in Sicilia, antico..). Chissà se in questi giorni non si è certo fatto scappare l’occa- per mesi sono stati emessi bollettini Raffaele Lombardo sta riflettendo sione per rincarare la dose: “Se poi di guerra nei confronti del governo su queste parole di Clinton, ma di a questo si aggiunge il fatto che, nel nazionale. Ed è di qualche giorno fa certo mai come nell’ultimo periodo goffo tentativo di giustificarsi, si la clamorosa marcia indietro del go- il suo futuro è appeso ad un filo. Il lancia in giudizi quanto meno av- verno di Roma che a Palermo per cerchio intorno a lui si stringe, i ventati sui dirigenti esclusi parlando bocca del ministro Scajola aveva suoi cosiddetti alleati gli stanno fa- di antichi privilegi e fruttuose rendi- annunciato di aver finalmente dato cendo terra bruciata intorno e, quan- te di posizione, non posso fare a l’ok, subito smentito dall’ennesimo do si depositerà la polvere della meno di invitarlo a riflettere meglio rinvio del Cipe, pare per volontà del competizione elettorale delle Euro- su quanto afferma. Vorrei ricordargli ministro del Tesoro Tremonti. pee e delle poche (ma significative) – ha proseguito Cuffaro - che fra i In alcune indiscrezioni il sottose- amministrative siciliane, il Gover- dirigenti, che lui ha escluso, solo gretario alla presidenza con delega natore rischia di trovarsi più solo per dare un posticino ai coordinatori al Cipe, Miccichè, pare abbia riferi- che mai. del suo partito, figura il meglio della to a un cronista della Rai di avere Soli o male accompagnati? dirigenza regionale. E non si tratta affrontato l’argomento in via defini- Anche per questo sono comincia- di un giudizio di parte, ma della re- tiva con il Presidente del Consiglio te le operazioni orientate verso il fu- Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana altà dei fatti confermati dalla stima Berlusconi per ben due sere e di turo, di quelle che, una volta (in an- dei tanti siciliani che con loro in avere avuto assicurazione che la vi- ni diversi da questi) facevano si che delega la propria rappresentatività varsi insieme oramai solo davanti ai questi anni si sono rapportati e dal cenda sarà sbloccata prestissimo. la nostra Isola venisse definita labo- territoriale nel rispetto dei ruoli as- giudici, in buona compagnia, natu- fatto che alcuni di essi, dopo Staremo a vedere, visto anche il pe- ratorio politico. Lombardo per le segnati e nella piena autonomia dei ralmente. Ventiquattro persone, fra l’esclusione sono stati chiamati a ri- so (quasi nullo) delle rassicurazioni amministrative vara le alleanze a compiti affidati”. le quali il presidente della Regione coprire ruoli di primissimo piano a berlusconiane in molte altre vicen- geometria variabile. Qualche esem- Bye by Raffaele e via a caccia di Siciliana, Raffaele Lombardo, l’ex livello nazionale”. Il finale cuffaria- de. In questa chiacchierata off re- pio per farcene un’idea. A Sciacca, un luogo più democratico dell’Mpa. governatore, ed il no è un fuoco d’artificio: “Mi corre cord, che naturalmente è finita sul una piazza importante, l’Mpa si Magari democraticocristiano, visto capo dell’ufficio legislativo e legale inoltre l’obbligo di ricordare al pre- web, Miccichè pare abbia anche fat- schiera con il Pd e punta alla vittoria che pare sia l’Udc in questo mo- della Regione sono indagate dalla sidente Lombardo che il Parlamento to un’osservazione sulla situazione con Vito Bono, candidato sindaco. mento in prima fila a sparare contro Procura di Palermo per abuso d’uf- regionale votò, con il contributo de- politica, asserendo che le recenti L’Udc candida Alfredo Ambrosetti. il Governatore. ficio. La vicenda riguarda le nomine terminate dell’Mpa, una legge che esternazioni e decisioni sul governo A Caltanissetta l’Mpa ha trovato regionale rischiano di fare di Lom- una intesa con l’Udc, evento quasi bardo l’unico difensore della Sicilia. sorprendente considerato il clima di Si tratta di una battuta da leggere in feroce competizione fra i due partiti Cominciate le operazioni orientate verso il futuro: chiave trasversale. Micciché rim- e gli annunci di Totò Cuffaro miran- provera i suoi, avvertendoli che con ti a “rubare” consensi e quadri inter- alleanze contradditorie del MPA per le elezioni amministrative. il loro comportamento stanno facen- medi al movimento di Raffaele La Sicilia ridiventa “laboratorio” politico do un grosso favore a Lombardo, Lombardo. che è un competitor elettorale temi- Ad Acicastello, infine, alcune bile. aree del centrosinistra con il Mpa Evidentemente, Miccichè vuole propongono la candidatura a sinda- Sfida all’OK Corrall tra Totò e nell’Ufficio stampa della presidenza metteva un tetto massimo ai com- anche bacchettare quelli che hanno co in contrapposizione al candidato Raffaele di 21 giornalisti della quale, dopo le pensi dei dirigenti regionali. Una nel mirino il governatore, e stavolta del Pdl Filippo Drago, gradito – a Totò ha mollato ogni indugio è ha denunce presentate da alcuni esclu- legge che io non condividevo, ma lo fa per ribadire la sua collocazione quanto pare – anche da una fetta lanciato il suo fido Saverio Romano si, si sta già occupando la procura che da governatore ho dovuto appli- all’interno del Pdl, vicina a Lombar- dell’Udc. Ma non finisce qui. Ad contro Raffaele. E la sfida è di quel- della Corte dei conti che ipotizza un care. Non riesco a comprendere co- do. Acireale il PDL e l’MPA appoggia- la da western: «A parte la provincia danno di 4 milioni. Per concorso me ora Lombardo possa pensare di Eppure gli uomini di Miccichè a no due candidati: Garozzo, sindaco di Catania - dove ci difenderemo nello stesso reato di abuso d’ufficio, aggirare un dettato normativo trami- Sciacca si sono schierati insieme al- uscente e il giovane e dinamico im- bene, ma abbiamo messo in conto di sono indagati anche i giornalisti as- te una delibera di giunta. Forse l’assessore Cimino (candidato alle prenditore, Nicola D’Agostino. Pare perdere - non perderemo in nessuna sunti, quattro dei quali hanno già ri- avrebbe fatto meglio ad informarsi Europee) a favore del candidato che qualche personaggio chiave del- altra provincia siciliana. Come par- cevuto avviso di garanzia. L’inchie- prima di operare, magari chiedendo proposto da Angelino Alfano, suo l’MPA appoggi Garozzo anche se tito arriveremo prima di Lombar- sta è coordinata dai Pm Laura Vac- consiglio a qualche dirigente com- “avversario” nel Pdl, e cioè Mario D’Agostino sia di estrazione MPA. do». Ipse dixit, il buon Totò. E ha caro ed Ennio Petrigni. A parte que- petente”. Raffaele piglia e porta a Turturici, che avrà a vedersela con Vedremo quali saranno gli sviluppi aggiunto: “Se come partito vincere- sta vicenda, è veramente stralunante casa, insomma… Vito Bono, candidato del Mpa. Co- di queste operazioni. Tanto per non mo, ma Saverio (Romano, ndr) leggere alcune dichiarazioni di Cuf- Il Popolo contro Raffaele me avrebbe detto il Celeste Presi- farsi mancare nulla, cominciano an- prenderà un solo voto in meno di faro delle ultime settimane. Il tema Naturalmente la spina più grossa dente Mao “grande è la confusione che gli abbandoni del vascello Mpa. Lombardo, mi riterrò perdente. di attacco al suo successore allo per Lombardo è quella presentata da sotto il cielo, la situazione è eccel- L’ultimo in ordine di tempo (alme- Dunque, fatemi vincere”. Pare che i scranno più alto della nostra Regio- un Pdl straripante, che i sondaggi lente”. Si tratta solo di capire per no, fino a quando scriviamo) a la- due “gemelli diversi” riescano a tro- ne è quello delle nomine e le consu- accreditano della maggioranza asso- chi… sciare l’Mpa e passare al gruppo mi- sto è il deputato regionale Salvatore Lentini. “Sono pervenuto con trava- glio nella determinazione di lasciare il Movimento per l’Autonomia – ha dichiarato - a seguito della conside- razione che il progetto politico, da me condiviso ed a cui ho aderito con convinzione ed entusiasmo sin dalla sua nascita, è stato ampiamen- te tradito, venendo, così, meno agli impegni assunti con gli elettori. Og- gi dopo lunga militanza - aggiunge - non posso fare a meno di rilevare che la conduzione del Movimento è rimasta assolutamente monocratica; detta conduzione mal si concilia con l’idea di un Movimento democrati- co che decide le proprie linee pro- Casini, Romano, Cuffaro e Cesa Cuffaro, Romano e Buttiglione grammatiche collegialmente, e che

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8 Politica 5

Secondo il ministro è finito il tempo del federalismo «egoista e individualista» Brunetta in territorio minato contro le Autonomie speciali

di GIUSEPPE FIRRINCIELI alleati di governo nazionale e regionale, tanto che ogni giorno sui quotidiani si parla di scan- n parole povere il ministro Renato Brunetta dali e di sperperi alla Regione, tanto da mette- ha finito per il momento di occuparsi della re in forse i fondi Fas, visto che in Sicilia si IFunzione Pubblica, dei dipendenti pubblici corre il rischio di spenderli solo a beneficio fannulloni e pronunzia parole pesantissime nei dei comitati d’affari politici. confronti delle Regioni autonome che succhia- E tutte le scuse sono buone perché la Sicilia no il sangue al Governo di Roma e pertanto è continui ad essere Terzo mondo, perché chi ne ora di finirla con queste Autonomie Speciali. paga le conseguenze alla fine sono i cittadini Col Federalismo fiscale le cose molto presto siciliani. cambieranno e così molto presto anche i sici- Veda caro ministro Brunetta, noi vogliamo liani dovranno sottostare all’autofinanziamen- sfidarla, chiaramente per il bene dell’Isola e to e così finire di accaparrarsi di denaro pub- dei suoi abitanti. Come? Inizi a pubblicare i blico smisuratamente rispetto alle Regioni a curricula (o forse sarebbero più interessanti le statuto ordinario. fedine penali!) di ministri, onorevoli, sottose- L’annuncio è del ministro Brunetta, interve- gretari, sindaci assessori comunali, provincia- nuto ad Alba (Cuneo) alla presentazione del li, regionali, consigli di amministrazione e via candidato sindaco Carlo Castellengo. Col Fe- dicendo. Ma anche gli stipendi e le agevola- deralismo fiscale le cose molto presto cambie- zioni che hanno tutti i politici. Quando si fa ranno e molto presto anche i siciliani dovran- pulizia prima si fa in casa propria per essere no sottostare all’autofinanziamento e così fini- credibili. Inizi da lì e forse solo allora potrà re di accaparrarsi di denaro pubblico smisura- dire che il suo lavoro lo fa bene. Poi evidenzi, tamente rispetto alle Regioni a statuto ordina- con dati certi alla mano, gli sprechi siciliani e rio. faccia nomi e cognomi di tutti i politici sicilia- Per ora si tratta di una raffica di slogan co- ni che vogliono mantenere tale situazione di me: «Col federalismo stop ai privilegi delle sfascio. Ci riuscirà? Ho forti dubbi! Regioni a statuto speciale»; «Una Regione a “L’Espresso” ha pubblicato il curriculum vi- Statuto speciale riceve dallo Stato fondi pro tae del professore Ordinario Renato Brunetta, capite cinque volte quello delle altre»; «Ora ex craxiano, che è tutt’altro che eccellente. tutte saranno “speciali”, e non perché hanno Forse sarebbe anche il caso che il professore più soldi delle altre»; «Tra poche settimane ci faccia vedere il suo curriculum scientifico, pubblicherò i curricula di tutti i direttori gene- cioè i lavori scientifici che egli dovrebbe aver rali e dei manager della pubblica amministra- pubblicato per meritarsi il titolo di Professore zione»; «La P.A. non sia ospizio di politici Ordinario in Economia e la stima sia dei colle- trombati». ghi che del pubblico in generale per la sua bra- Secondo Brunetta, che con grande superfi- vura. Ma il buon esempio lo ha già dato quan- cialità fa di tutta l’erba un fascio, «federalismo do è stato eletto a Strasburgo (è stato uno dei non vuole dire avere la spesa facile, ma eserci- più assenteisti e le sue presenze, guarda caso, tare responsabilità e trasparenza […] l’attuale sono state appena sufficienti a fargli percepire federalismo egoista di matrice post bellica è l’indennità di euro parlamentare. Bell’esem- finito. D’ora in poi dovrà esserci un federali- pio!!! Ma l’esempio migliore lo da percepen- smo nel quale tutte le Regioni siano speciali, e do due stipendi, quello di deputato e quello di non perché hanno più soldi delle altre. Credo ministro. Eh, eh, ma allora predichiamo bene e che in Italia non dobbiamo più avere figli e fi- nienti da quest’Isola per dare loro pane e lavo- speciali furono e sono tuttora motivati nella razzoliamo male, caro ministro! Ah! Leggia- gliastri, cicale e formiche, con i soldi che van- ro. Signor Ministro eh? La Storia vera lei pur- maggior parte dei casi da serie e delicate ra- mo anche sull’Espresso che il sindaco di Ra- no sempre solo alle cicale. È stato così per 50 troppo la sconosce. Sconosce persino la storia gioni storiche e politiche? vello, che a suo tempo firmò i permessi per i anni, ora è una storia finita: il federalismo che del trafugamento dei tesori siciliani da parte Ma un linguaggio più civile di “Federalismo lavori di trasformazione di un rudere in una stiamo costruendo sarà un federalismo della dei Piemontesi per dare vita al triangolo indu- bastardo” non lo si può usare? residenza di 13 vani e 210 metri quadri, oggi convergenza e della responsabilità […]. Stop striale del Nord, dove lei è pure nato; scono- Vada a dire in Alto Adige alla Volkspartei, fa parte dell’enturage del ministro come con- al federalismo bastardo, ora si cambia». sce i fatti del protezionismo italiano a danno che già fa fuoco e fiamme, che la loro Autono- sulente. Secondo il ministro quindi è finito il tempo della Sicilia da 150 anni, se no – e ci creda mia è un “privilegio” concesso dallo Stato ita- Caro ministro, lasci stare il marketing politi- di un federalismo «egoista e individualista». sulla parola - non avrebbe il coraggio di dire liano. Ci provi! Oppure venga a dirlo qui in co non fa per Lei. Perché non eliminiamo pri- Nel confermare che le entrate e i costi saranno certe cose nei confronti dei siciliani. Si, i sici- Sicilia o in Sardegna! In Regioni come le no- ma i “privilegi” dei politici e i politici collusi uguali per tutte le regioni il ministro prosegue liani all’indomani dell’Unità d’Italia sono stre già da tempo sta montando l’onda indi- con la mafia? Forse perché si svuoterebbero «Con il federalismo e il federalismo fiscale stati spogliati di tutto e guarda caso i beni, i pendentista che minaccia addirittura l’autode- Camera e Senato? che stiamo realizzando avremo tutte regioni a tesori, le terre e gli immobili confiscati sono terminazione. Ma di quali privilegi parla il La pubblicazione dei curriculum dei mana- statuto speciale. Si giocherà non più sui stati trafugati per far star bene l’intera fascia professore privilegiato? ger lascia il tempo che trova tanto come abbia- trasferimenti maggiori, ma sull’efficienza, la del Nord Italia. I siciliani non meritano tutto «Ho l’impressione che il ministro Brunetta mo visto i manager cialtroni non vengono mai qualità, la trasparenza, la produttività. E sare- quello che Lei si è permesso di dire, perché è non conosca la Costituzione», ha replicato il licenziati. Quando falliscono vengono dimis- mo tutti un po’ più equi. Che nessuno strilli al- anche grazie al sangue dei siciliani Lei può governatore dell’Alto Adige Luis Durnwalder. sionati con lauti premi. Incredibile! Il ministro la lesa autonomia, non si tratta di questo. Si godere di una terra (la sua) libera; è grazie «Oppure Brunetta non intende rispettare la Brunetta vuole attuare in Italia lo Statuto Sici- tratta solo di redistribuire meglio le risorse liano. della collettività». Il ministro Brunetta deve aver letto con at- Non c’è che dire sulle parole del ministro tenzione lo Statuto di Autonomia della Regio- Brunetta: sono abbastanza chiare e lapidarie Tutte le scuse sono buone perché la Sicilia continui ne Siciliana che, oltre 60 anni fa innovava la quelle pronunziate da una persona che è vene- politica regionale, abolendo le province (art. ziano, ha 59 anni, emerito professore ordinario ad essere Terzo mondo. Chi ne paga le conseguenze 15 Statuto) sostituendole con i “liberi consorzi di Economia del lavoro presso l’Università di comuni” che sembrano proprio l’architrave Tor Vergata di Roma, e sicuramente non ha alla fine sono i cittadini siciliani della riforma Brunetta. mai studiato la storia d’Italia, almeno a partire In Sicilia sappiamo tutti come è finita, una dal Risorgimento per arrivare al 1948, anno legge regionale ed un colpo di mano della della Costituzione della Repubblica Italiana, e alle super tasse e ai balzelli che questo popolo Carta costituzionale». «È infatti la Costi- Corte Costituzionale, hanno permesso alla come la Sicilia è arrivata a far parte dell’Unità ha pagato e continua a pagare ad uno Stato tuzione a regolare l’esistenza di Regioni ordi- “casta politica” di far entrare dalla finestra d’Italia. Non ci saremmo potuti aspettare di sovrano (e non di questa terra, visto che di narie e di Regioni speciali […] è evidente che quello che i padri fondatori dello Statuto ave- meglio. Se già la storia siciliana, dal 1860 ad protezionismo parliamo) che Lei oggi gode di autonomia non significa soltanto competenze, vano eliminato. La Corte ha giustificato l’in- oggi, non è prevista nei programmi scolastici tutta una serie di servizi di eccellenza, dalla ma significa aver la responsabilità dell’uso dei tervento della Regione Siciliana ma il fatto nelle scuole della Sicilia, pensa pensa cosa viabilità alla sanità, ai trasporti, che purtrop- fondi e degli investimenti e sono orgoglioso di che la norma sia ancora “prevista” nello Statu- può conoscere della storia siciliana un profes- po quest’Isola non possiede e può soltanto so- come abbiamo amministrato la nostra autono- to (art. 15), ancorché non attuata, la dice lunga sore, divenuto prima onorevole e poi ministro gnare. mia». sull’incostituzionalità della norma e della sen- per grazia di sua maestà , e Beh è meglio finirla qui, e ritornare all’at- Brunetta è bravo a parlare, ma prima di dire tenza della Corte. che non ha niente a che fare con quest’Isola? tualità. Ma ho tre domande da porre: certe cose non sarebbe meglio ne discutesse Adesso Brunetta vuole eliminare un mare di Il professore-ministro forse non sa dell’indi- È tollerabile che, invece di un’apposita con- con i suoi colleghi di maggioranza? Ovvia- politici inutili e ridurre drasticamente la spesa genza, la povertà e l’emigrazione a cui erano ferenza stampa e in concorso con altri mini- mente si corre il rischio che l’intera classe po- della politica. soggetti i suoi corregionali fino alla metà stri, tali annunci si facciano in una qualsiasi litica di maggioranza gli dia ragione, almeno Gli auguriamo buon lavoro e speriamo che dell’800, cioè fino a quando la classe operaia cittadina italiana per la presentazione di un per quanto riguarda la Regione Siciliana. Tan- in un futuro non lontano non ci siano più ele- del veneto non ha potuto godere, grazie all’oc- candidato sindaco della propria parte politica? to a chi può interessare dell’Autonomia Spe- zioni per le province. Ma, signor Ministro, i cupazione della Sicilia da parte dei Piemonte- C’è qualcuno che possa fare presente al si- ciale Siciliana? Forse solo a Raffaele Lombar- suoi compagni di cordata glielo permetteran- si, delle risorse industriali borboniche prove- gnor Ministro e a chi per lui che gli Statuti do, ma purtroppo risulta mitragliato da tutti gli no?

La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 6 Politica

Intervista al leader della Destra autonomista siciliana , netto “no” ai centralismi di partito

di GIUSEPPE FIRRINCIELI

n numeri non lasciano spazio a dubbi: se è vero che in Sicilia Il’uomo di potere più votato si chiama Raffaele Lombardo, gover- natore dell’Isola, è altrettanto vero che il voto d’opinione trasversale nessuno riesce a intercettarlo meglio di Nello Musumeci, leader della De- stra politica siciliana. I due appaiono diversi e simili, per certi aspetti: stessa generazione di cinquantenni, stessa origine cata- nese del Calatino, stesso percorso istituzionale da presidente della Pro- vincia etnea e da deputato europeo. Con una storia politica del tutto di- versa: una vita da democristiano Lombardo, da sempre a Destra Mu- sumeci. Eppure, i due sono uniti da un co- mune obiettivo: l’autonomismo e l’insofferenza verso ogni centrali- smo oligarchico di partito. Tanto che lo stesso anno, nel 2005, ma ca- sualmente, Raffaele Lombardo ha lasciato l’Udc per dar vita al Movi- mento per l’autonomia e Nello Mu- sumeci è uscito da An per fondare Alleanza siciliana, divenuta poco dopo una “costola” de La Destra, creata assieme a Storace. Ora, con le elezioni europee, Lombardo e Musumeci si ritrovano per la prima volta nella stessa lista, “L’Autonomia”, e la cosa non lascia certo indifferenti i vertici del Pdl che temono qualche sorpresa dalla pericolosa miscela del “voto d’ap- parato” e di quello “d’opinione”. Nello Musumeci, primo presiden- te della Provincia di Catania, dopo la disfatta della prima Repubblica, è considerato un politico di riferimen- to, tanto che da tre legislature occu- litiche e di democrazia partecipati- lizzato a Strasburgo e a Bruxelles. È clientela e di potere, utili più ai par- Onorevole Musumeci, cosa non pa uno scanno a Bruxelles, quale va assolutamente diverse dalla no- la sintesi di due culture diverse, titi che alla gente. ha funzionato in questi 63 anni di parlamentare europeo e si può stra. Ma se si voleva evitare il “par- quella centrista, sturziana e autono- Col senno di poi, alcuni di quei ti- Statuto autonomistico regionale? senz’altro dire che è riuscito a far ri- tito fai da te” bastava una soglia mista del Mpa e quella nazionale, mori erano fondati. Ma è anche ve- “L’autonomia in Sicilia è stata sorgere dalle ceneri la vituperata del due per cento e, comunque, non comunitaria e sociale della Destra. ro che la Destra in quegli anni tute- concepita come un privilegio e non Autonomia Locale etnea, perché imposta a poche settimane dal vo- Eppure, sono accomunate dalla vi- lava la specificità delle Regioni a in una cornice di doveri e di respon- massacrata dagli scandali della tan- to”. sione cristiana dell’Europa, dal giu- statuto autonomistico. Dalla Sarde- sabilità. E chi doveva difenderne la gentopoli isolana. piena attuazione si è comportato da Sono andato a trovarlo, nella sua àscaro, piegandosi agli ordini che segreteria politica di via Caronda. giungevano dalle segreterie nazio- Come nel vestire, l’on. Musumeci, “Con Raffaele Lombardo un progetto politico-programmatico, nali dei partiti”. tiene molto alla cura della sua bi- Come vede il futuro dell’Isola? blioteca piuttosto nutrita e ben siste- che offriamo al giudizio degli elettori in Italia per essere “Con molte incertezze. Apprezzo mata che fa da cornice alla sua scri- realizzato a Strasburgo e a Bruxelles” lo sforzo che compie il presidente vania e al divano in pelle dove ci Lombardo, ma vedo in giro tanti se- siamo seduti. guaci di Nicodemo...”. Onorevole Musumeci, l’obietti- Nicodemo chi? vo dell’alleanza è quello di supe- Penso che lei sia convinto che dizio fortemente critico verso il gna alla Sicilia, eravamo per “l’au- “Quello che di giorno parlava rare la soglia del quattro per cen- Berlusconi vuole la scomparsa Trattato di Lisbona, dalla meridio- tonomismo unitario”, contro l’arro- con Cristo e di notte con i Farisei to? delle forze politiche minori? nalità che punta al superamento del ganza e la prevaricazione del cen- del Sinedrio. Non si può di giorno “Certo, ma non solo. Lo sbarra- “È la perversa strategia che si dualismo Nord-Sud. Ma soprattutto tralismo romano. Oggi, con la glo- far finta di difendere la Sicilia e di mento alle europee è ingiustificato persegue con la logica del bipartiti- convergenti sul concetto di autono- balizzazione galoppante, si è capito notte svenderla a Roma sull’altare sotto ogni aspetto: a Strasburgo non smo. E su questa strada il Pdl si tro- mia, nel duplice significato di tutela che la minaccia alla integrità di un degli interessi e degli egoismi di c’è alcun governo da sostenere, al- va in compagnia del Partito demo- delle identità locali e di valore mo- popolo non arriva dalla salvaguar- partito”. cuna stabilità da garantire e alcuna cratico. Ma non sarà una strategia rale d’indipendenza da ogni potere dia della identità locale, ma dal La terra nostra, la terra in cui vi- frammentazione da evitare. Pensi vincente”. forte e occulto”. mondialismo, dal villaggio globa- viamo, pare sia diventata l’oggetto che i quasi ottocento deputati eletti Basterà un cartello elettorale Non le pare che l’autonomia sia le”. dell’ultima disgrazia che rimase in- in Europa siamo espressione di ben tra voi e Lombardo per superare in contrasto con la tradizione uni- Mi può fare qualche esempio? collata nel vaso di Pandora: la spe- oltre settanta sigle di partito. Eppu- la soglia? taria e nazionalista della Destra? “Uno per tutti: l’operazione Mi- ranza. re, tutti confluiamo in appena sette “Beh, intanto chiariamo che non “Assolutamente no. Il sogno della lazzo, alla Regione Siciliana. Nel- La speranza di emergere dalla po- gruppi parlamentari”. si tratta di un semplice cartello elet- Europa delle Patrie era quello colti- l’ottobre del ‘58, il varo del governo vertà, dalla crisi economica, dalla Cosa significa? torale. Se lo fosse, avrebbe comun- vato da Filippo Anfuso nel Msi già del dissidente dc , sete di abitazioni, dalla sete di lavo- “Significa che la forza del Parla- que una sua dignità, in risposta ad nell’immediato dopoguerra. Ora re- contro il veto romano di Fanfani, fu ro, dalla sete di vedere proiettata la mento europeo sta nella sua rappre- un palese tentativo di soppressione so concreto dalla caduta del Muro possibile grazie all’adesione e al nostra terra nel benessere, con stra- sentanza varia ed eterogenea, ma portato avanti dai due maggiori di Berlino e dal superamento della voto dei deputati regionali missini”. de, strutture, infrastrutture e servizi, non polverizzata nella organizzazio- partiti italiani. Sopravvivere, anche logica di Yalta”. Ma anche di quelli comunisti? almeno come l’Italia del Nord (non ne e aggregata nelle aree delle in politica, è un diritto fisiologico Sì, ma voi di Destra eravate “Certo, ma con una differenza: il vogliamo andare lontano!). grandi culture politiche”. prima che democratico”. contro la istituzione delle Regioni Pci si limitò a votare la fiducia al Se Berlusconi sale sul treno che E allora perché questa legge Se non è solo un cartello eletto- ordinarie. governo Milazzo, mentre la Destra impiega solo tre ore da Roma a Mi- dello sbarramento in Italia? rale, cos’altro è? “Se contestualizziamo quella bat- entrò nella compagine con due as- lano, di certo non scende fino a Ra- “Per la verità in altri 12 Paesi “È un progetto politico-program- taglia, appariva allora comprensibi- sessori regionali. Proprio in omag- gusa per prendere la littorina che lo dell’Unione vige la norma dello matico, che offriamo al giudizio de- le il timore di smantellare lo Stato gio all’autonomia siciliana, ma nel porti fino a Catania e starci col ca- sbarramento, ma con tradizioni po- gli elettori in Italia per essere rea- nazionale e creare nuovi centri di rispetto dell’unità nazionale”. sco in testa per più di 7 ore.

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8 Politica 7

Immigrati: nella città di Pozzallo la situazione è ormai insostenibile Aperta sulle coste iblee la stagione degli sbarchi

di ERNESTO GIRLANDO

trascorso poco più di un mese dall’approdo nel porto di Poz- Èzallo della solita carretta del mare con a bordo 244 somali. La stagione degli sbarchi sulle coste iblee è aperta e la prossima estate si preannuncia pesante. La storia dei somali è esemplare. Da due anni avevano atteso sulle sponde della Libia il barcone giusto per affronta- re la traversata: cinque giorni di ma- re tra mille pericoli ed altrettante speranze. In essa hanno investito il poco della loro povertà. Dopo sbar- cati rimangono ospiti a tempo di uno dei tanti “Centri di Identifica- zione ed Espulsione” e poi chissà. Lo scorso anno sono arrivati in Sici- vani uomini senza nessuna identità. di manodopera a basso costo, il fe- tività e professioni diverse. Tuttavia renze normative. Nonostante una le- lia 36 mila migranti. Di questi, 5 Li si vede vagare tra le vie barocche nomeno dell’aumento della presen- nella nostra epoca globale anche le gislazione che prevede financo il mila sono sbarcati sulle coste del ra- delle città iblee in cerca di elemosi- za straniera inizia ad assumere dei migrazioni hanno assunto un carat- reato di clandestinità e la denuncia gusano. Nella città di Pozzallo la si- na, senza nessun lavoro, senza so- caratteri che dovrebbero destare, tere “globale”. medica del clandestino, l’iter dell’ir- tuazione è insostenibile. Il Comune stentamento. Nessuno pone il pro- quantomeno, un minimo di attenzio- La globalizzazione produce sem- regolare è sempre uguale. Arriva, non riesce più ad affrontare l’emer- blema. ne. Anche alla luce del vasto feno- pre più disuguaglianze tra il Nord e viene fermato, controllato, tenuto in genza perenne. I costi sono incalco- Il Prefetto di Ragusa, Carlo Fana- meno del ricongiungimento familia- il Sud del mondo e perfino all’inter- uno dei tanti Centri di Identificazio- labili e la struttura che ospita i mi- ra, ha riunito il Consiglio Territoria- re che crea la stabilizzazione della no delle stesse aree ricche, ed è al- ne e poi espulso, “liberato” con un granti non è adeguata come centro le per l’Immigrazione. Si è parlato presenza straniera, nella fattispecie l’origine di un processo di esclusio- semplice foglio di via che gli intima di accoglienza. della tratta degli esseri umani. Dei quella proveniente dalla Tunisia. ne oltre che economica anche socia- di lasciare entro cinque giorni i con- Adesso, ai soliti mille problemi, minori non accompagnati presenti Ma ad analizzare la dinamica del- le per buona parte della popolazione fini nazionali. In pratica dovrebbe alla disperazione di migliaia di esse- sul territorio. Anche di quelli di pro- l’andamento delle migrazioni in mondiale. Il profondo divario e le auto espellersi, dopo che aver rag- ri umani, alla fame, all’incertezza di profonde disuguaglianze tra Nord e giunto il “sogno” europeo. Nei fatti un futuro inesistente, si aggiunge Sud del mondo hanno incentivato la si riciclerà sotto falso nome passan- un’altra delicatissima questione: spinta migratoria dai Paesi poveri a do spesso da un Paese all’altro quella dei minori. È un nuovo allar- quelli più avanzati. La risposta da dell’UE. me. Lo ha lanciato il Procuratore Allarme minori: “Save the children” parte dei Paesi sviluppati è stata una L’immigrazione nella nostra real- della Repubblica di Agrigento. A simmetrica tendenza a mettere in at- tà è un fenomeno recente e magma- San Leone la polizia è dovuta inter- denuncia la scomparsa di circa 1.000 to politiche di limitazione degli in- tico. Una ridislocazione della popo- venire per liberare tre ragazzini egi- dei 2.294 ragazzi (di cui ben 1.194 gressi. Dalla nascita tra la fine degli lazione mondiale è in corso, guidata ziani - 12, 14 e 16 anni - che erano anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 da fattori economici, demografici e stati rapiti a Termini Imerese da una non accompagnati) arrivati nei centri della cosiddetta “Fortezza Europa”, politici. Sviluppo economico disu- comunità alloggio quindici giorni alla strumentalizzazione in senso guale, crescente divaricazione tra prima, poi trasferiti ad Agrigento e di accoglienza siciliani nel periodo xenofobo di parte della classe politi- aree di benessere e aree di miseria, rinchiusi e legati dentro un apparta- ca in quasi tutti i Paesi europei, Ita- crescita demografica dei paesi più mento. I loro rapitori avevano già maggio 2008 - febbraio 2009 lia compresa, che hanno creato le poveri e denatalità di quelli più in- contattato i genitori e chiesto 2.500 condizioni del forte incremento del dustrializzati, guerre e conflitti etni- euro per rilasciarli. fenomeno degli ingressi clandestini. ci e religiosi, sono il motore di que- “Save the children” denuncia la Il contrasto a questo fenomeno, de- sto evento epocale. La chiusura dei scomparsa di circa 1.000 dei 2.294 venienza comunitaria, per lo più ru- provincia di Ragusa, il dato che più stinato a crescere negli anni, non è confini e i respingimenti probabil- ragazzi (di cui ben 1.194 non ac- meni. Si è discusso delle misure da sorprende e che va raccordato ai semplice. L’Italia, che è Paese di mente non serviranno a governare compagnati) arrivati nei centri di ac- adottare in base alla direttiva per la nuovi arrivi, è quello relativo a un frontiera, fa molta fatica nel com- sconvolgimenti di questa portata coglienza siciliani nel periodo mag- gestione dei programmi di rientro rinascente flusso migratorio da tutti batterlo. Le difficoltà sono enormi. che stanno avviando processi di na- gio 2008 - febbraio 2009. Nessuno emanata nell’ottobre scorso dal Vi- i centri della provincia ragusana Dalla mancanza di una sufficiente scita di una società multietnica. Pro- sa dove siano finiti. Padre Beniami- minale. Per il momento nulla di più. verso il Nord e l’estero. Certamente copertura finanziaria per le ingenti cessi difficilmente governabili e no Sacco, generoso organizzatore Intanto gli sbarchi continuano. siamo molto lontani dalle cifre della spese di rimpatrio, all’impossibilità gravidi di conflitti. del centro di accoglienza della par- Tra Pozzallo e Scoglitti, in pochi “Grande Emigrazione” o da quelle di identificare i clandestini e i loro Nella storia della nostra Sicilia ri- rocchia Santo Spirito di Vittoria, de- giorni diverse centinaia di migranti degli anni ‘50 e ’60, allorché mi- paesi di provenienza, alle varie ca- siede l’eredità ideale per esaltare le nuncia la scomparsa di 400 minori sono arrivati sul territorio della no- gliaia di lavoratori ragioni della convivenza, del dialo- dal suo centro. Vi hanno soggiorna- stra provincia. Dove il fenomeno partirono per cercare go e dell’apertura a quanti hanno to per diversi mesi, poi all’improv- immigrazione sta sorprendentemen- fortuna al Nord Italia deciso di venire a vivere tra di noi. viso di loro non s’è più saputo nulla. te crescendo di anno in anno. Basta o all’estero. Tuttavia C’è una lapide alla Zisa di Palermo Fu lo stesso prete che nel 2004 per guardare i dati della città capoluogo: segnali di sofferenza che in quattro lingue esprime il gra- primo lanciò il grido d’allarme dei fino a pochi anni fa esso poteva dir- emergono dai dati do di integrazione raggiunto dalla “bambini fantasma”. “Temo che fra si fenomeno trascurabile, ma gli ul- dell’Istat che parlano Sicilia già nel XII secolo. Faccia- pochi giorni, finita l’eco della noti- timi numeri inducono a riflettere. In di quasi 27.000 citta- mone tesoro. zia di cronaca, il silenzio scenderà appena due anni, dal 2005 al 2007, dini della nostra pro- su questo gravissimo problema”, ci gli stranieri, secondo i dati del CED vincia che dal 2002 al dice Beniamino. E già che c’è don del Comune di Ragusa, sono passati 2008 hanno lasciato i Sacco denuncia un altro drammatico da 1.820 a 4.205 (dal 2 al 6 per cen- loro centri per spo- fenomeno: quello degli immigrati to della popolazione), con sensibile starsi in altre città - che chiedono asilo politico e non lo aumento della componente rumena specie del nord - e ol- ottengono. “Dal 28 ottobre scorso ed eritrea, favorito dalla libera cir- tre 2.000 all’estero. diciassette persone dovevano lascia- colazione dei cittadini comunitari, Sarà necessario capire re il centro di cui mi occupo e il ter- per gli uni, e dall’ottenimento dello in un prossimo futuro ritorio nazionale perché la Commis- status di rifugiato politico, per gli se questi nuovi dati siano da ricon- sione di Siracusa ha rifiutato loro altri. Ovviamente sono dati che ri- durre alle contingenze negative del- l’istanza di asilo politico. Io conti- guardano gli stranieri con permesso la crisi economica o siano da studia- nuo a tenerli con me: finché c’è da di soggiorno. Difficilmente quantifi- re in un quadro più ampio di ripresa mangiare, mangiamo tutti. Del resto cabile è il numero degli stranieri ir- storica del fenomeno dell’emigra- non posso consegnarli con le mie regolari. zione. mani in quelle della malavita orga- Non si può parlare di allarme so- La specie umana è sempre stata nizzata”. Chi viene dal Togo, dalla ciale. Però se da Ragusa andiamo a una “specie migratoria”. La mobilità Costa d’Avorio, dai paesi dell’Afri- Vittoria o a Santa Croce Camerina, i geografica degli esseri umani non ca centrale non riesce ad ottenere lo due centri che da sempre tradizio- rappresenta certo un evento eccezio- status di rifugiato politico. Solo eri- nalmente sono stati i poli di attra- nale nella storia. È da sempre una trei e somali vengono riconosciuti zione dell’immigrazione negli iblei strategia utile a garantire la soprav- tali perché nei loro Paesi c’è la per la presenza sul loro territorio vivenza anche di interi popoli o a guerra civile. Tutti gli altri no. Gio- delle serre e il conseguente richiamo fornire la possibilità di esercitare at-

La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 8 9

Tra feroci scontri politici sotterranei, fibrillazioni e apparenti immobilismi continua a essere frenato lo sviluppo degli aeroporti della Sicilia orientale DOSSIER Fontanarossa, la “svolta” della Sac DOSSIER Comiso: il futuro dello scalo fra troppi contrasti e contraddizioni dipende solo dagli altri noti

di VITTORIO SPADA di ERNESTO GIRLANDO

ppare impossibile che una e a Catania la litigiosità politica provo- società, i cui azionisti sono ca danni, se a contendersi il potere sono Aenti pubblici, alla fine possa Si soliti noti pronti gli uni a subentrare essere gestita dai politci. Eppure agli altri, gli uni a sconfessare l’operato degli quel che appare impossibile, invece, altri, a Ragusa accade anche di peggio. Nella regolarmente accade, anche se la periferica realtà degli iblei la politica, e di collettività non ne viene a cono- conseguenza il territorio, subisce senza batter scenza. L’impossibile, comunque, ciglio gli effetti delle altrui dispute. Se l’ “af- non dovrebbe meravigliare, così co- fare” della gestione aeroportuale catanese è me non dovrebbe stupire che possa- abbagliato dai lampi di una contesa tra due no essere i politici a determinare fazioni politiche, magari appartenenti alla l’indirizzo di una società “pubbli- stessa coalizione, a Ragusa tocca subire i ca”: sono i politici, infatti, che de- danni del temporale risultante. Anzi, colpa terminano le nomine degli ammini- probabilmente di una classe politica modesta stratori. Niente di nuovo, tutto som- e di provincia, capita pure che nessuno se ne mato, sotto la luce del sole: questa è accorga. E del temporale, e dei danni ad esso Ivan Maravigna, a.d. a Comiso una metodologia che viene sistema- conseguenti. ticamente applicata in tutto il mon- L’assemblea degli azionisti della Sac ha do. Perché scandalizzarsi, allora? messo in evidenza diversi punti critici nella Lo scandalo, che nessuno denun- gestione dello scalo catanese. Il che impone cia, è lo scempio che spesso viene all’attuale management di cambiare rotta ed fatto di un ente i cui servizi (pagati) adottare un piano di interventi forti finalizza- appartengono alla collettività, men- qual caso sarebbe doveroso dar to a ripristinare l’equilibrio finanziario della tre lo steso ente dai politici di turno conto alla collettività. Un’azienda stessa Sac e delle aziende che essa controlla. viene considerato un feudo persona- pubblica, infatti, non può essere Contenimento dei costi e riduzione degli or- le, utilizzato principalmente per ob- Scuderi finiti in un aula di tribuna- anni vengono gestiti da abusivi, sot- tagli del personale (si vocifera della considerata un feudo politico dove ganici. biettivi di parte. le! to gli occhi di tutti. Un articolo che soppressione di un centinaio di po- esiste solo la logica del “tanto a me, La svolta in termini di rigore interesserà Discorso generale, ovviamente, il I dettagli. Qualche giorno prima non evidenziava altre macroscopi- sti nella Sac Service), né della co- tante ancora a me, e se resta qualco- Sac, Sac Service e di conseguenza Soaco, la nostro: ogni riferimento è puramen- della citata assemblea e relativa che carenze. Quell’articolo suscitò stituzione di nuove società. Silenzio sa, tanto a te”. società che dovrebbe gestire l’aeroporto di maggioranza di Intersac ma non di Soaco, “Io aspetto la consegna dell’opera dal dicem- nescano processi che possono avere risvolti te casuale. Fino ad un certo punto, conferenza stampa Sac, un quoti- scalpore evidente per l’episodio de- assoluto anche da parte dei sindaca- Quando l’equilibrio si rompe, la Comiso. Di questo si tratta. Se l’assemblea perché con il 60% del 60% si arriva a un to- bre del 2007. Se oggi abbiamo delle difficol- negativi anche sulle vicende del territorio magari si dirà… diano locale riportava, con grande nunciato, ma suscitò in seguito per- ti. suddivisione inevitabilmente porta degli azionisti Sac si occupa finalmente di tale che si aggira intorno al 30% del totale tà è solo per gli errori compiuti dalla passata ibleo, qui sembra che ne nessuno ancora se Fuori dalle metafore, parliamo di evidenza, che una ventina di operai plessità poiché il giornale locale do- Silenzio assoluto anche sui bilan- allo scontro, incomincia la guerra Comiso vuol dire che occorre cominciare a delle quote azionarie. amministrazione comunale. Possiamo dire ne sia accorto. Se l’aeroporto non dispone, a ciò che sta accadendo all’aeroporto della Sac Service (società dipenden- po questo “scoop” non si occupò ol- ci in rosso, nessuno ha spiegato (ma per giungere al risultato del “tutto a preoccuparsi. Non tanto per ciò che in quella Più o meno lo stesso pacchetto detenuto che è un aeroporto nato male. La Soaco sta a meno di un mese dalla consegna alla Soaco, di Catania Fontanarossa. Nel corso te dalla Sac che cura i parcheggi e i tre delle sopravvenute (o regresse) nessuno ha chiesto, d’altro canto) me e niente agli altri”. Ed a questo sede è stato detto (non si procederà ad alcuna dal Comune di Comiso. In merito alle assun- guardare alla finestra. Abbiamo fatto un in- dei contratti di gestione del servizio antin- di una affollata assemblea, alla qua- punto chi è il più forte si accaparra assunzione finché lo scalo non sarà piena- zioni, Tumino (presidente della CdC ragusa- vestimento e l’opera ci deve essere conse- cendio e della torre di controllo, sembra inte- le è seguita un’altrettanta affollata ogni cosa. È la legge della giungla, mente in funzione), ma per ciò che non è sta- na che a nome dell’assemblea Sac ha parlato gnata “funzionante”. In caso contrario i re- ressare solo il sindaco Alfano. “Stiamo cer- conferenza stampa, la Sac – la so- la legge del branco, non la legge di to detto. Né dall’assemblea degli azionisti, del blocco delle assunzioni a Comiso) non si sponsabili dovranno assumersi le responsabi- cando di ottenere dal Ministero delle Infra- cietà dei servizi dello scalo – ha an- Alla base dei cambiamenti interni della società di gestione una società che si definisce civile. È né da nessun’altra tribuna. strutture un decreto che dichiari l’aeroporto nunciato una epocale “svolta” della nella legge della giungla che sono Cosa si intende fare di Comiso? Lo scalo di Comiso di interesse pubblico e ottenere sua gestione. Un aeroporto con oltre dei servizi dello scalo si intravedono decisioni che possono necessarie le alleanze, è il “nume- sarà pronto a breve. Il sindaco di Comiso ci una legge di spesa per trasferire sul bilancio sei milioni di passeggeri – è stato preludere a disarticolazioni pericolose per l’efficienza dello scalo ro” che conta. Ma le alleanze che si ha assicurato che il 10 giugno avverrà la con- Si rafforza l’ipotesi che l’aeroporto sia stato “comprato” solo dello Stato i costi dei Vigili del fuoco, del- sostenuto – necessita di una società fanno oggi, domani possono non es- segna dei lavori. l’Air Traffic Control e dei servizi relativi alla di servizi adeguata, di una nuova sere più valide, ed ecco che il gioco Dopo qualche giorno l’opera verrà affidata per sottrarlo ad eventuali concorrenti provenienti dal Nord sicurezza. In caso contrario cercheremo di cultura aziendale che la ponga in al massacro ricomincia e diventa alla società di gestione. Tuttavia le condizio- percorrere altre strade che sarebbero onerose primo piano nello sviluppo del terri- servizi della Security aeroportuale) problematiche della Sac. Non portò, come sia possibile che il deficit del- sempre più feroce, senza esclusione ni di partenza non sembrano promettere be- per la società di gestione”. torio. Per questi motivi fondamen- erano stati denunciati all’Autorità il giornale locale, a conoscenza del- la Sac Service sia salito, nell’arco di colpi. ne. Sebbene l’iter delle certificazioni Enac capisce a che titolo si pronunci. Non che non lità politiche di fronte al territorio. L’attuale Futuro sempre più nebuloso quindi per lo tali sono stati previsti nuovi piani giudiziaria per indebita sottrazione la collettività che quella ventina di di pochi mesi, da 600 mila euro a Alla fine, se lo scenario delineato sia a “buon punto” come ci informa Ivan abbia titolo, il problema è che ne ha troppo, sindaco sta facendo sforzi sovraumani, il suo scalo ibleo. Impreparazione della classe poli- industriali, riduzione dei costi e ri- di danaro). Nell’articolo si criticava operai denunciati all’Autorità giudi- quasi due milioni di euro. si avvicina alla realtà, è probabile Maravigna, amministratore delegato di Soa- essendo contemporaneamente socio di Sac e predecessore ha fatto solo disastri”. tica locale, disinteresse da parte di Catania, dimensionato il personale. Tutto anche la sporcizia (cicche di siga- ziaria prima sono stati sospesi e poi I “dettagli” della vicenda Sac, co- che sul campo non resteranno feriti, co, ad oggi, a meno di un mese dalla conse- vice presidente di Soaco. Alfano, dal canto suo, segue con attenzio- ritardi su tutti i fronti. Gli scenari futuri pos- “ok”, insomma. Ma qualche “detta- rette a terra) davanti agli uffici licenziati in tronco, senza dar tempo me si nota, sono abbastanza con- ma solo morti. Ma chi paga le spese gna dell’opera, non c’è nessuna compagnia Vorrei capire a che titolo parla. In ogni ca- ne le vicende societarie della Sac, verso la sono essere tanti. Catania si ristruttura, ridu- glio” suggerisce che non tutto vada aziendali. al procedimento giudiziario di avere tradditori, anche se appare com- di questa lotta per il raggiungimen- aerea disponibile ad operare su Comiso. Ma so le assunzioni vanno fatte due mesi prima quale dichiara di “aver avuto fino ad oggi ce i costi e il personale. Nuovi investimenti o per il verso giusto. Neanche questo Un articolo con notizie di prima il suo corso, con le indagini e gli prensibile che in un momento di to del “potere” in termini assoluti? soprattutto la svolta gestionale catanese in dell’apertura dello scalo. Siccome ne manca- grande pazienza, ma dal momento della con- altro? E intanto si rafforza l’ipotesi che Co- dovrebbe costituire novità poiché di mano, che si guardava bene dal ci- accertamenti giudiziari. grande crisi globale è bene parlare Quanti compongono la collettività. che termini influirà sul destino dell’aeroporto no tre, sono d’accordo con lui: è prematuro segna dell’opera pretenderemo da essa il miso sia stato “comprato” solo per sottrarlo diatribe la società di gestione del- tare la fatiscenza e la sporcizia della È caduto il silenzio su tutto ciò di certe cose e tacere di altre, Questo quadro generale tracciato di Comiso? parlare di assunzioni”. massimo impegno per far funzionare l’aero- ad eventuali concorrenti. Il suo destino è le- l’aeroporto ne ha viste tante nel cor- vecchia aerostazione e del Terminal che riguarda la Sac. E nulla da eccepire quando si a nostro avviso ben si adatta agli Secondo Maravigna in nessun modo. “Ba- Ostenta sicurezza l’amministratore delega- porto”. gato a doppio filo con Catania. Un destino so degli ultimi trent’anni. Basti ri- Arrivi, strutture abbandonate nel Nessun’altra “fuga di notizie” tratta di fatti interni a società priva- eventi che stanno caratterizzando la sta fare due conti: Sac non è nemmeno to di Soaco, vicino politicamente a chi, nel- Per il resto della politica iblea sembra che che dipende da interessi politici ed economi- cordare gli scontri feroci, negli anni massimo degrado; un articolo che sulle ulteriori iniziative che la so- te, da attenzionare, invece, quando vita della società dei servizi aero- l’azionista di maggioranza di Soaco. Detiene l’ambito delle lotte catanesi, oggi è in alto l’aeroporto non esista. E non da oggi. Se a ci che non coincidono con quelli del territo- ’90, fra i presidenti Distefano e non parlava dei parcheggi che da cietà stava per intraprendere, né dei si tratta di società pubbliche, nel portuali di Catania Fontanarossa. il 60% di Intersac, è dunque l’azionista di ma non è escluso che possa cadere in basso. Catania le lotte per la gestione del potere in- rio ibleo.

Alfano con Lombardi, presidente di Soaco e il progettista Criscuolo

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8 La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 10 Politica

Il web diventa strategico per tutta la Pubblica Amministrazione: impresa, posta elettronica, pratiche, fatturazione Raggiunto il traguardo di 37 mi di dichiarazioni telematiche inv

di MIRCO ARCANGELI ventati completamente accessibili on line rappresentando il settore in cui embrava impossibile, spaventa- l’e-government risulta maggiormente va il professionista come nessu- fruibile. Con una media dell’88% Sno può capire se non un profes- (74% per i 10 nuovi stati membri e sionista stesso. Perché nella sua es- 96% per i rimanenti 18) il settore dei senza più profonda vi è la consapevo- servizi tributari rimane il meglio per- lezza del buon operato per il suo formante rispetto alla media generale cliente. Ma se questa consapevolezza di tutti gli altri servizi che si attesta non diventa certezza resta il dubbio intorno al 65%. Sebbene la maggior che lo assilla fino a non farlo dormi- parte dei servizi telematici guadagni re. Si ci si sentiva così le prime volte il massimo livello in termini di com- che si inviavano plessità è stata ri- documenti fisca- scontrata una li per via telema- certa differenza tica. Le prime nella qualità per dichiarazioni dei La tecnologia gli specifici ser- redditi o altre vizi tributari. Il comunicazioni telematica unitamente numero dei ser- fiscali inviate es- al contributo vizi offerto dai sendo pratica- vari Paesi euro- mente operazio- dei professionisti pei è elevato, ma ni astratte, e non il punto fonda- immediate nella realizza un sistema mentale rimane risposta, lascia- l’impatto sull’ef- vano sempre efficiente ficienza di questi aperto il lato servizi dal mo- oscuro del dub- ma l’Agenzia mento che l’effi- bio. Eppure or- delle Entrate cienza è stretta- mai a circa 10 mente legata anni dai primi non si dimostra all’utilizzo che invii ci siamo viene fatto dei talmente abituati di pari livello in molte servizi. L’obietti- tutti, che non sa- vo di rendere premmo fare di- realtà territoriali sempre più sem- versamente. plice l’adempi- La trasmissio- mento degli ob- ne telematica blighi dei contri- delle pratiche fiscali è sicuramente buenti, accrescendo l’affidamento e diventata una grande comodità, ma l’efficienza amministrativa ha rivolu- prima di tutto è un grandissimo ri- zionato negli ultimi quindici anni il sparmio per l’Amministrazione Fi- modo di agire delle Amministrazioni nanziaria. Infatti senza alcun impe- Finanziarie. gno particolare se non quello di ade- Molte Amministrazioni hanno in- guare le procedure informatiche, in fatti elaborato e poi pubblicato un pochi giorni si ritrova tutti i dati fi- piano d’azione strategico fondato sul- scali dei contribuenti italiani dentro il l’incremento della qualità dei servizi basarsi sull’adempimento spontaneo utilizzati ed utilizzabili si è giocata la tuito un comitato formato oltre che proprio sistema informatico. Si per- offerti alla comunità e sull’uso diffu- da parte dei contribuenti delle proprie fondamentale partita dell’adeguamen- dai rappresentanti dei professionisti ché in realtà tutta la fatica ed il costo so dei nuovi canali interattivi, facen- obbligazioni. to dei sistemi tributari telematici alla anche da funzionarti dell’Ammini- viene sostenuto dagli intermediari te- do leva sugli strumenti messi a dispo- Appare scontato che per raggiunge- complessa realtà economica mondia- strazione, che si occupa di supportare lematici (i professionisti) e di conse- sizione dalle moderne tecnologie alla re un elevato livello di partecipazione le. l’Amministrazione Finanziaria nel- guenza dai contribuenti. Quello che ricerca di una sempre maggiore effi- su base volontaria, i contribuenti ed i La rivoluzione copernicana, come è l’andare incontro ai bisogni dei con- prima veniva svolto da migliaia di cienza, appropriatezza e flessibilità professionisti devono poter usufruire stata definita in alcuni Paesi come il tribuenti In Turchia si sono poste in collaboratori alle dipendenze dei propri processi interni. La genera- di un alto standard di servizi tale da Belgio e la Francia ha portato il con- essere molte attività formative e in- dell’A.F. ora viene fatto “gratuita- le complessità delle norme fiscali in- poter essere messi in condizione da tribuente al centro dell’azione del- formative per gli operatori tributari, mente” dai commercialisti italiani. sieme alle grandi popolazioni di con- una parte di accertare con prontezza l’Amministrazione Finanziaria, rico- gli agenti della riscossione, i funzio- Non male come risparmio. Niente tribuenti che vengono amministrate gli obblighi rispetto alla legislazione noscendo loro diritti a volte codificati nari bancari etc. male neppure la tempistica del pro- comporta però che, fondamentalmen- vigente e dall’altra di potervi adem- in statuti. In questa prospettiva i con- In Svizzera è stato istituito un co- prio aggiornamento dati. te, tutte le Amministrazioni Finanzia- piere compiutamente attraverso una tribuenti vengono identificati come mitato speciale per l’IVA che è com- Oggi tutto ciò che viene effettuato rie per raggiungere i risultati che si serie di strumenti facili da utilizzare. dei clienti che vanno consultati prima posto da funzionari tributari, profes- in funzione di un rapporto con sono prefisse devono sostanzialmente E proprio sul piano degli strumenti dell’implementazione di cambiamenti sionisti ed associazioni. Da tutto ciò l’Agenzia delle Entrate, mi riferisco al fine di offrire servizi su misura rea- cosa emerge? Come sempre in Italia alle dichiarazioni fiscali, ai pagamen- lizzati partendo dalle esigenze del si chiede ma non si da, si pretende ti delle tasse con modello unificato contribuente/cliente. puntualità ma si disattendono le ri- F24, alle varie comunicazioni che il I Governi e le Amministrazioni Fi- sposte, il dialogo solitamente è a sen- diabolico sistema fiscale italiano pre- nanziarie si sono poi resi conto che so unico, i professionisti vengono tende, viene effettuato per via telema- spesso risulta più conveniente offrire coinvolti quali intermediari al fine so- tica e di conseguenza immediatamen- servizi attraverso gli intermediari dei lo di garantire la trasmissione telema- te fruibile dal sistema dell’Agenzia contribuenti ed hanno utilizzato un tica, che difficilmente il singolo con- delle Entrate a costi zero. Nel 2008 le approccio teso a segmentare le pro- tribuente potrebbe autonomamente dichiarazioni trasmesse in via telema- prie relazioni con i diversi tipi di effettuare data la gravosa complessità tica sono state 37 milioni (+3,7% ri- utenti coinvolti nel processo impositi- della materia. spetto al 2007);– gli F24 online tra- vo (Professionisti tributari, sviluppa- Proviamo allora a guardarci attorno smessi da parte dei contribuenti sono tori di software, istituzioni finanzia- ancora una volta, e non ostentare pri- stati 23,8 milioni di deleghe (+9% ri- rie, datori di lavoro, etc). In tale pro- mati sulla pelle dei contribuenti e in- spetto al 2007). Secondo uno recente cesso è risultato evidente il ruolo fon- termediari, guadagnati con l’arrogan- studio svolto dall’Università di Napo- damentale dei professionisti tributari za piuttosto che con il consenso. Cer- li risulta che la digitalizzazione dei valorizzato attraverso una serie di chiamo il dialogo, troviamo i punti di processi di erogazione dei servizi tri- previsioni tese ad incrementare un incontro per una sempre migliore col- butari è un’area nella quale tutti i dialogo ed una consultazione che pre- laborazione sia a livello centrale che Paesi europei hanno registrato risulta- vedono degli appositi e specifici ca- a livello territoriale. Un paese che tra- ti altissimi. Nell’analisi sono stati nali. smette 37 milioni di dichiarazioni presi in considerazione da una parte il Ad esempio in Australia ed in Por- non si può permettere di accettare grado di disponibilità dei servizi tele- togallo è stato realizzato uno specifi- passivamente l’umiliante procedura matici e dall’altra il livello di com- co portale di servizio per gli operatori dell’attesa fin dalle quattro del matti- plessità del servizio. tributari. Nel Regno Unito, in Cana- no, per un appuntamento presso Il risultato è stato che i servizi a ca- da, Svezia e Norvegia sia pure con l’Agenzia delle Entrate o presso rattere tributario nella CEE sono di- modalità e compiti diversi è stato isti- l’INPS.

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e libri sociali. Tutto in un giorno lioni iate Il programma e-Gov sposta tutte le pratiche on-line

di MIRCO ARCANGELI La decorrenza dell’obbligo non è elettronica, tutte le formalità per ancora stata chiarita con certezza: la esercitare un’attività commerciale. on il Decreto Legge 185/2008 relazione illustrativa al D.M. La semplificazione degli adempi- la posta elettronica certificata 7.03.2008 fa riferimento, infatti, al menti richiesti per l’avvio delle atti- Cdiventa uno strumento obbli- 1° semestre 2009 per le grandi im- vità di impresa attraverso la comuni- gatorio per una serie di soggetti. Per prese, ma si attende un nuovo rego- cazione allo sportello unico per le at- società, professionisti e pubblica am- lamento per indicazioni più precise. tività produttive del Comune nel cui ministrazione, con modalità e tempi Il libro soci delle società è scompar- territorio si svolge l’attività, è sicura- diversificati, diventa obbligatorio so già a partire dal 31 marzo scorso, mente un’azione importante. l’utilizzo di una casella di posta elet- per essere stato trasferito sul web, e Lo sportello unico diviene così tronica certificata. La PEC è il nuovo più precisamente nel Registro delle l'unico punto di accesso per le impre- sistema attraverso il quale è possibile Imprese tenuto dalla CCIAA. se per tutte le vicende amministrati- inviare email con valore legale equi- Questa nuova ve riguardanti l'attività produttiva. In parato ad una raccomandata con ri- procedura questo modo si persegue l'obiettivo cevuta di ritorno. Questo sistema è consente di di azzerare i tempi di definizione del simile alla posta elettronica "tradi- eliminare un procedimento amministrativo e ri- zionale". Infatti vengono a questa libro, evitare durre gli oneri imposti alle imprese aggiunte caratteristiche tali da forni- di comuni- per la richiesta di autorizzazioni, li- re agli utenti la certezza, a valore le- care annual- cenze, permessi. Purtroppo però, il gale, dell’invio e della consegna (o mente la si- rinvio ad una normativa secondaria meno) dei messaggi e-mail al desti- tuazione ancora da definire per la disciplina di natario. La Posta Elettronica Certifi- sui certificati rilasciati dalle Camere fatturazione soci al re- dettaglio e la mancata previsione di cata ha lo stesso valore legale della di Commercio. I professionisti iscrit- elettronica gistro im- un termine entro il quale il nuovo de- raccomandata con la ricevuta di ri- ti in albi ed elenchi dovranno prov- nei confronti prese, e creto debba essere adottato rischiano torno con attestazione dell'orario vedere entro il 30/11/2009 alla co- della Pubbli- contempo- di vanificare i benefici attesi dall'in- esatto di spedizione. Con il sistema municazione ai rispettivi ordini o ca Ammini- raneamen- tervento in questione o quanto meno di Posta Certificata è garantita la cer- collegi del proprio indirizzo di posta strazione e te avere una situazione di base socia- di rinviarli nel tempo. tezza del contenuto: i protocolli di si- elettronica certificata. degli enti pubblici nazionali. le sempre aggiornata sul registro im- Lo sportello unico telematico “im- curezza utilizzati fanno si che non Le pubbliche amministrazioni isti- Tale intervento si colloca nell’am- prese, a disposizioni di tutti. Il ri- presa in un giorno” potrebbe essere, siano possibili modifiche al contenu- tuiscono una casella di PEC per cia- bito delle linee di azione richieste sparmio collettivo anche in questo a differenza degli altri interventi, to del messaggio e agli eventuali al- scun registro di protocollo, renden- dall’Unione Europea relativamente caso non è indifferente. La grande l’unico vera azione capace di dare un legati. dole pubbliche con consultazione te- alla digitalizzazione dei processi am- spinta verso la digitalizzazione dei risultato di vantaggio immediato per La Posta Elettronica Certificata, lematica al CNIPA. ministrativi. processi amministrativi rappresenta la collettività Anche in questo caso ci garantisce, in caso di contenzioso, Tutte le comunicazioni che la P.A. L’introduzione dello strumento l’azione indispensabile per garantire auguriamo che insieme ad una cre- l'opponibilità a terzi del messaggio. dovrà effettuare a tali soggetti avver- della fatturazione elettronica consen- efficacia, efficienza ed economicità scita di efficienza tecnologica ed ef- Il termine "certificata" si riferisce al ranno a mezzo PEC. Allo stesso mo- tirà la completa sostituzione dei titoli alla macchina amministrativa. ficacia degli obiettivi, si accompagni fatto che il gestore del servizio rila- do società e professionisti dialoghe- cartacei con documenti informatici, Nel forum E-Gov della Pubblica una crescita di livello di tutta la mac- scia al mittente una ricevuta che co- ranno con le P.A. Sono stati ipotizza- organizzati secondo parametri comu- Amministrazione tenutosi nel mese china amministrativa, comprendendo stituisce prova legale dell’avvenuta ti notevoli risparmi. Per imprese e ni, che determinano l’automatizza- di maggio, è stato ripreso con suc- in essa anche la disastrosa gestione spedizione del messaggio ed even- del rapporto Comune - contribuente, tuali allegati. Allo stesso modo, il ge- che vede il primo in una posizione store del destinatario invia al mitten- ancora di arroganza piuttosto che di te la ricevuta di avvenuta consegna. Con il Decreto Legge 185/2008 per una serie di soggetti l’utilizzo di una casella collaborazione nei confronti di chi Le società sono tenute ad indicare di posta elettronica certificata diventa uno strumento obbligatorio paga le tasse. nella domanda di iscrizione al regi- D’altra parte con l’avvio del fede- stro imprese il proprio indirizzo di ralismo fiscale i Comuni giocheran- posta elettronica certificata. no un ruolo decisivo al fine di gestire Quelle già costituitesi al intermediari 521 ml. di euro, per la zione del flusso informativo tra for- cesso il dispositivo previsto dal- il controllo e l’accertamento dell’im- 30/11/2008 devono provvedere entro Pubblica Amministrazione 387 ml. nitori e amministrazione. Ciò, oltre a l’art.38 del DL 112/2008 “impresa in posizione fiscale. Occorre quindi che il 30/11/2011 a fornire analoga co- Per il momento società e professioni- garantire una completa trasparenza un giorno”. Infatti per eliminare gli i Comuni si attrezzino perchè tutto il municazione al registro imprese. sti stanno pagando il nuovo servizio, dei processi di fatturazione, consen- ostacoli giuridici ed amministrativi livello della macchina amministrati- Le imprese costituite in forma in- senza goderne dei vantaggi. Vedremo tirà vantaggi in termini economici, allo sviluppo dei servizi, è prevista va garantisca oltre all’efficacia, effi- dividuale restano escluse dall'obbli- gli sviluppi. L’art. 1, c. 209 della L. logistici e di semplificazione dei pro- l’istituzione di sportelli unici presso cienza ed economicità anche la cor- go. L'indirizzo (PEC) sarà visibile 244/2007 introduce l’obbligo della cessi. cui espletare, esclusivamente in via rettezza del rapporto P.A. cittadino.

Un commercialista alla guida della “Ato Catania 3” l Presidente dell’ordine dei Dottori commer- strade urbane e non raccolte dal servizio di N.U. collettività e l’anarchia. È necessario ridare effi- Pubblico, deve percepire che tutto sia giusto e cialisti ed esperti contabili, dott. Salvatore Ricordiamo tutti gli scioperi dei dipendenti del- cienza, efficacia ed economicità, alla gestione. corretto. Praticamente tutto il contrario di quan- IGarozzo è stato nominato amministratore le società di raccolta per motivi di stipendi arre- È necessario riorganizzare i servizi tagliando le to si sta vivendo ora. unico della Simeto ambiente Ato Catania 3. La trati e non pagati. Bene questa è la società che spese eccessive, rivedendo i contratti di smalti- A questo punto non ci resta per fare i migliori società in questione che cura ed assicura la ge- Salvatore Garozzo dovrà andare a gestire. In mento, educando alla raccolta differenziata pre- auguri a colui che si appresta a svolgere questo stione unitaria ed integrata dei rifiuti nei comuni ogni collettività, a seconda del livello raggiunto miando i virtuosi e penalizzando gli indiscipli- gravoso compito, consapevoli noi che l’espe- dell’interland catanese (18 comuni), ha avuto ci sono bisogni da soddisfare, ma quando si par- nati. Occorre ristabilire un rapporto con i citta- rienza, la tenacia, la serietà, la professionalità, negli ultimi mesi una vita molto travagliata. Ri- la di raccolta rifiuti urbani, come di fornitura di dini, dimostrando il proprio valore aggiunto per messi ora alla direzione dell’ente riusciranno si- cordiamo tutti poiché ne sentiamo ancora l’odo- acqua o di energia elettrica, si parla di bisogni poi chiedere il loro contributo. Come in molte curamente a riportarci con dignità in una dimen- re nauseante, le montagne di rifiuti che per setti- primari per i quali non deve esserci il minimo città succede, il cittadino deve sentirsi trattato sione europea della vita quotidiana. mane sono rimaste accatastate ai bordi delle dubbio nella fornitura, pena la decadenza della correttamente, deve potersi fidare dell’Ente Mirc. Arc.

La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 12 Attualità

La solita diversità: al Nord l’efficienza, al Sud l’arretratezza non-stop Ragusa: c’era una volta il treno… Vergognosa politica delle Ferrovie

di MIMÌ AREZZO

’era una volta il treno, a Ra- gusa; c’era, ma talmente len- Cto e pieno di disservizi da es- sere imprendibile. E allora, seguen- do una lunga tradizione di trascura- tezza e di mortificazione, le Ferro- vie dello Stato, invece di pensare a modernizzare e rendere efficienti le linee, perseguono l’infausta e pena- lizzante politica della dismissione! È antieconomico, hanno detto, so- no troppo pochi i fruitori; come se un ristorante offrisse pietanze putre- fatte e immangiabili, e si lamentasse poi perché ha pochi clienti. E così, sulla base di quella bril- lante constatazione, hanno iniziato chiudendo i “cessi” (forse la parola gabinetti sembrava troppo raffinata per l’estremo sud della Sicilia); i co- sti di pulizia e sorveglianza, infatti, sembravano troppo alti; e poi, per noi c’erano sempre le siepi ai lati dei binari, per servire alla bisogna. Poi hanno deciso di “riqualificare le tratte ferroviarie”, il che, nel caso della Sicilia Orientale, significa ri- duzione del numero dei treni, e mai il contrario; quindi la chiusura di al- cune stazioni, degli scali merci più importanti, la soppressione di nume- rose corse giornaliere. In una provincia ad altissimo livello Nessun tentativo di capire perché il pubblico disertava le corse; eppu- produttivo nell’agricoltura, con un alto re sarebbe bastato vedere che per indice turistico, con una ricchezza sparsa, andare da Modica a Trapani “basta- vano” dodici ore e venti minuti le infrastrutture sono pressoché inesistenti (partenza da Modica alle 8,28 e arri- vo a Trapani alle 20,48, alla media oraria di circa 23 chilometri). Da delle stazioni, come avviene nel re- vincia d’Italia a non avere neanche locomotiva scomparve, come la d’estate e ghiacciaie d’inverno. Catania a Palermo andava un po’ sto d’Italia. un metro di autostrada. vecchia locomotiva a vapore di Mo- Chissà, forse dovremo rimpiangere i meglio: circa cinque ore, più del Quanta tristezza, se pensiamo che Le promesse, quelle si, non sono dica. Da quel momento, continui se- tempi del “trenu ‘i Cicciu Piecura”, doppio rispetto alla macchina; chia- al nord la battaglia, al contrario, av- mai mancate: ci era stato detto addi- gni di un progressivo smantellamen- un treno secondario che seguiva una ramente polemica, ma giustificata, viene perché i cittadini cercano di rittura che, in tempi brevi, avremmo to per tutta l’area iblea, e in genera- tratta interna fino agli anni ’40. la proposta di Francesco Tanasi, se- evitare “l’alta velocità” in aggiunta potuto avere u “Minuetto”, uno dei le per il Sud Est della Sicilia. Camminava così piano che spesso gretario del Codacons: “creiamo a linee di alta qualità già esistenti; cento treni disegnati da Giugiaro e Naturalmente, chi cerca di inda- i passeggeri scendevano per sgran- una squadra di ciclisti pronti a por- come al solito, due Italie, due pesi, costruiti dalla francese Alstom negli gare si trova davanti ad un penoso e chirsi le gambe e raccogliere qual- tare i cittadini siciliani in groppa al- due misure. E questo avviene in una stabilimenti Fiat Ferroviaria “per volgare gioco di scaricabarile; Tre- che arancia o un po’ di verdura, per le loro biciclette, in tempi certamen- provincia, come quella ragusana, ad migliorare il servizio nel Bel Pae- nitalia attribuisce la colpa alla poli- poi risalire sullo sbuffante treno. te più brevi che con i treni”. altissimo livello produttivo nel- se”. tica (senz’altro responsabile per la Era chiamato ironicamente “ ‘i Cic- Eppure per ridurre drasticamente i l’agricultura, con un alto tasso turi- In effetti, il Minuetto arrivò da pochezza dei nostri deputati, sempre cia Piecura” perché quello era il no- tempi di percorrenza sarebbe basta- stico, con una ricchezza sparsa e che noi in occasione di Cheese Art e di incapaci di difendere il territorio che me di un commerciante ragusano di to investire per l’ammodernamento malgrado tutto ciò ha ancora infra- un’edizione di Eurochocolate; il li ha eletti). La Politica se la prende giocattoli, che vendeva appunto fra della rete e per la modernizzazione strutture modestissime, unica pro- breve spazio di un mattino, poi la con Trenitalia, insensibile ai proble- l’altro trenini per bambini. mi del Sud. In atto la stazione ragusana è pra- A rimetterci pesantemente, come ticamente già chiusa, senza persona- avviene troppo spesso, i nostri con- le, senza biglietteria, senza nulla. cittadini, ormai considerati ingiusta- Una situazione inaccettabile per un mente cittadini di serie B, e costretti servizio pubblico, una limitazione di Tra poco una novità in farmacia: a rimpiangere perfino i soppressi diritti sicuramente offensiva e tale vecchi treni, autentiche semoventi da far considerare inadeguati i verti- lo scontrino parlante non parlerà più (anche se molto lentamente) saune ci di Trenitalia.

i fini di una maggior tutela della privacy del cit- parlante,oltre al codice fiscale dell' assistito ed ai nomi tadino al momento della denuncia dei redditi,il dettagliati dei farmaci, si sarebbe potuto risalire ad in- Agarante si è pronunciato adottando al riguardo formazioni relative allo stato di salute dell' individuo ed nuove misure. alle specifiche patologie. L'acquisto di farmaci detraibili come spese sanita- Ciò comporterebbe un' indiscutibile lesione ai danni rie,viene giustificato dallo scontrino fiscale,rilasciato dell'individuo e alla sua dignità personale. fino ad oggi in farmacia e successivamente allegato alla Allo scopo di individuare una soluzione equa che mi- dichiarazione annuale dei redditi. ri da una parte a evitare indebite detrazioni fiscali e Al momento da tale scontrino particolarmente detta- dall' altra tutelare la dignità personale, si è pensato di gliato, e per tanto definito "PARLANTE",è possibile ri- ricorrere in maniera più riservata, introducendo il codi- levare parecchie informazioni. ce AIC. Per tale motivo in futuro sul predetto scontrino,non L’AIC permetterà di rilevare tramite lettore ottico compariranno più tali dettagli relativi al farmaco acqui- una serie di dati riguardo i farmaci in questione, tra stato, come forma,dose e nome commerciale,bensì solo cui:ditta produttrice,nome del farmaco dosaggio,e così il codice AIC(autorizzazione immissione in commer- via. cio) del prodotto, già presente sulle confezioni com- In tal senso l’Agenzia delle entrate dovrà fornire in- mercializzate. dicazioni sulla modifica legislativa dello scontrino fi- Infatti proteste e segnalazioni rivolte agli organi scale,mentre le farmacie conseguentemente dovranno competenti, avevano evidenziato come dallo scontrino tecnicamente adeguarsi prima della fine dell’anno.

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8 Cultura 13

Una vicenda incredibile che gli amministratori non riescono a risolvere Siracusa: vera tragedia al Teatro Massimo Da oltre 50 anni chiuso per restauri

di GIANNI TOMASELLI

erto che la storica città di Si- racusa non finisce mai di Cstupire. Ma a stupire di più sono gli amministratori siracusani, di destra e di sinistra, locali e regio- nali, nazionali ed europei. Una sto- ria tanta intrigata da far sembrare al confronto le opere di Omero e di Sofocle leggere fiabe per bambini. I fatti. Nel luglio 2005, in occasio- ne della 29° riunione annuale del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, avvenuta a Durban in Sudafrica (10-18 luglio 2005), è stato aggiunto al World Heritage il 40° sito italiano (5° siciliano), sito che, nel suo complesso, è stato identificato con la denominazione ’’Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica’’. Questo sicuramente è un vanto, ma Siracusa può fregiarsi in negativo anche di non avere uno stadio comunale degno di essere chiamato tale e annovera, tra le as- senze di rilievo, anche la mancanza di un teatro comunale. Già nella vi- cina città di Noto e di Avola si può godere di spettacoli teatrali in luo- ghi deputati a teatro (e non a sala cinematografica), ma i nostri am- notevole valore, drappi, tendaggi, specchi della volta della Basilica e te fattura, dovette esser smantellata Orbene, il cittadino è stanco di que- ministratori hanno deciso, loro, che affreschi, ornarono debitamente le la sua ricostruzione è stata effettuata per consentire i lavori di ricostruzio- sti comportamenti poco democratici i cittadini siracusani non debbano colonne del tempio culturale vissuto a tempo di record, già nel novembre ne. Oggi è stato collocato un nuovo e, alla prima occasione elettorale, godere di questo privilegio. poco più di 50 anni. Senza mezzi 1999 era terminato il restauro archi- impianto. saprà come indirizzare la sua prefe- E dire che il teatro Massimo di tecnologici e senza aiuti dalla regio- tettonico. Restava da completare il E che ne dite, signori amministra- renza, non ricadendo più nelle solite Siracusa venne inaugurato nel mag- ne e dalla Comunità europea, gli restauro artistico e quello impianti- tori Urbi, della ricostruzione della demagogie politiche. Siracusa ha gio del 1897, dopo “appena” venti- amministratori di 100 anni addietro stico. L’installazione illuminotecni- cupola della cattedrale di S. Nicolò espresso a livello regionale deputati sei anni dalla data del progetto riuscirono a consegnare alla città un ca allora esistente, peraltro di recen- di Noto? Inizio lavori il 9 ottobre in numero sufficiente e far sentire i dell’architetto veneziano Antonio gioiello architettonico in pochissi- 1999 e conse- bisogni della propria gente. A livello Breda. Il completamento venne affi- mi anni. Ai nostri tempi, con tutte gna il 30 aprile nazionale abbiamo vantato deputati, dato all’ingegne- le agevolazioni 2007 (appena senatori, sotto segretari che avreb- re palermitano tecniche ed eco- sette anni!). E bero potuto (o voluto) caldeggiare le Giuseppe Da- nomiche, non del Teatro La sorti del teatro Massimo aretuseo. miani Almeyda riusciamo a ca- Fenice quasi Per non parlare di rappresentanti al che, con lungi- Nell’indifferenza var un ragno dal integralmente Parlamento Europeo che avrebbero miranza, inter- buco. Signori distrutto? Inizio potuto intercettare ingenti somme venne drastica- dei politici amministratori lavori 1997 e per favorire l’ultimazione della rico- mente su alcune siracusani, non consegna inau- struzione. parti dell’opera si perde un bene vi viene d’im- gurale nel 2004 Ma siamo a Siracusa, città luma- architettonica. Il pallidire al con- (ancora 7 an- ca, nei tempi e nei modi, nel pensare pronao originale che è della fronto della pe- ni!). E del re- e nell’agire. Come si rimpiange in fu demolito per nelopeniana vi- stauro della questi contesti il caro Concetto Lo fare posto a un collettività cenda del teatro Scala di Mila- Bello che, detto fatto, ha saputo da- nuovo a cinque Massimo se, di no, che ne pen- re quel gioiello di impianto sportivo archi con piano contro, in soli sate? Inizio la- olimpico che, neanche a dirlo, è or- rotabile, la stessa due anni è stato vori luglio mai sul traguardo d’arrivo per come facciata angolare dei due prospetti terminato il restauro della volta 2002 e conse- è mantenuto e mai manutenzionato venne modificata tramite l’introdu- della Basilica di S. Francesco in gna ottobre a dovere. Signori amministratori che zione di un terzo elemento architet- Assisi? 2004 (i mene- rappresentate la classe dirigente del- tonico in stile classico. L’interno del Il 26 settembre 1997 una podero- ghini sono più la città più antica della Sicilia, dove teatro, fu abbellito da poltrone di sa scossa sismica fece crollare due veloci). Non vi nascondete? Date segno della vo- avete alibi per stra presenza, se non politica alme- giustificare un no figurativa, dando concrete rispo- così annoso ri- ste a chi vi ha voluto sullo scanno tardo, perché che ora occupate ma che, di contro, gli strumenti non siete stati così all’altezza di economici ci svolgere il vostro ruolo in ogni tem- sono stati e in pio sacro della gestione amministra- parte anche in- tiva. tercettati. Non è giustificabile tanto La città (e i cittadini) non voglio- ritardo neanche sotto l’aspetto tecni- no e non possono più attendere. Chi co, al di là della esigenze dettate scrive, che certamente non è più dalle vigenti normative sulla sicu- ventenne, non ha mai avuto il privi- rezza. legio di conoscere gli interni del Qualcuno sa dire ai cittadini sira- teatro Massimo di Siracusa, perché cusani dove sono andati a finire gli chiuso da oltre dieci lustri. arredi esistenti? E il pianoforte di E come me, ci sono migliaia di proprietà dell’amministrazione co- Siracusani che, con la vostra politi- munale? E le tele di alto pregio che ca, avete privato di un bene che non ornavano le pareti? Ma è mai possi- appartiene a nessun partito politico, bile che ciò che appartiene alla co- ma all’intera umanità. Non vi rima- munità non è dato sapere né l’esi- ne che meditare e quanto prima dare stenza né la dovuta conservazione in la legittima risposta non solo ai sira- sicurezza, mentre il cittadino è co- cusani, ma a tutto il mondo della stretto a dichiarare all’amministra- cultura che non conosce i palcosce- zione la merce personale stipata nel nici di Siracusa da oltre mezzo se- suo garage? Due pesi e due misure? colo. Ad maiora.

La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 14 Cultura

La storia di Carmelo Volpe, libraio per scelta, e del suo “salotto letterario” A rischio chiusura “La Cultura” la storica libreria di Catania

di CORRADO RUBINO abiti non proprio da boutique ma che acquistavano un’infinità di libri. Catania, al numero 9 di piaz- Era l’epoca della contestazione e za Vittorio Emanuele (per i andavano a ruba testi su Che Gue- Acatanesi piazza Umberto) è vara, la rivoluzione cubana, Marx. ancora possibile ammirare i libri Io sono stato forse l’unico ad aprire esposti nelle vetrine della libreria agli studenti universitari dei conti a “La Cultura” di Carmelo Volpe. credito in modo che loro potessero Ma ancora per quanto? pagare con comodo in modo dila- Carmelo Volpe, uno degli ultimi zionato, anche a rischio di non in- librai “puri”, cioè intesi come ope- cassare il debito». ratori di cultura e non come sempli- Chiediamo a Carmelo «oggi tutto ci venditori di libri, è un catanese è omologato, è venuta meno la fan- “marca liotru” nato nel ’40 in via tasia e gli ideali, distrutti forse dal Zurria, quartiere “Macello”. Quando computer, certamente dalla TV lui aveva dieci anni Catania era una spazzatura. Il libro è oggi uno stru- città che mostrava ancora le profon- mento che può supplire a tutto de ferite della guerra. «Mi ricordo – ciò?». ci dice Carmelo Volpe intervistato – «Anche tra i prodotti editoriali c’è che quand’ero piccolo in via Cristo- spazzatura – risponde Carmelo – ma foro Colombo c’era ancora il filo non c’è lo strapotere ipnotizzante spinato che delimitava i depositi de- dell’immagine. Leggendo un libro è gli inglesi». la fantasia del lettore che si crea le Ma in quegli anni si cresceva in immagini. Puoi leggere qualsiasi co- fretta. Oggi sarebbe impensabile che sa, ma tanto, se il libro non ti fa un ragazzino, appena finita la scuola scattare le immagini che tu stesso elementare, vada in giro a cercarsi desideri prima o poi cambierai auto- un lavoro. re da solo. Quindi tutto va bene pur- «Non provenendo da famiglia ché si legga e si acquisisca il gusto agiata – continua Carmelo – già a di entrare in una libreria non per dodici anni cominciai a cercare la- moda ma per scelta, senza timori, voro. A settembre del ‘52 entrai per per dedicare un po’ di tempo al pro- caso nella libreria Cavallaro, poi prio cervello». Castorina, al civico 67 di via Etnea, Ma il futuro per la benemerita li- dove c’è la Prefettura, e li mi prese- breria “La Cultura” non sembra es- ro come fattorino. Mi sembrò un la- sere roseo. Non sarebbe certo la pri- voro pulito e fra persone per bene. ma libreria che chiude i battenti a Avevo ultimato le scuole elementari Catania. Ma quando chiude i batten- e superato gli esami di ammissione, ti una libreria come “La Cultura” è all’epoca obbligatori per accedere come se si spegnesse una parte del alta scuola media. Avevo bisogno di Se dovesse chiudere i battenti è come se si spegnesse una fiaccola nostro cervello. Facciamo i nostri guadagnare e pur di tenermi il lavo- auguri più cari a Carmelo Volpe e al ro dissi che non avrei proseguito gli che ha illuminato per tanto tempo diverse generazioni di giovani proseguo della sua importante atti- studi. Fu una bugia che mi consentì vità. di guadagnare circa cento lire al me- se. Con i primi soldi acquistai il mio co prima degli anni caldi del ’68, ha presentato il suo Nottetempo ca- primo libro che conservo ancora: aprì quindi la libreria “La Cultura”; sa per casa; e poi via via hanno pre- Cuore, edizione Garzanti, costo 150 che più che una libreria svolgeva il sentato i loro lavori Franco Battiato, lire. ruolo di “salotto culturale”, un luo- Manlio Sgalambro, Pino Caruso, Dopo un paio di anni fui “pro- go dove finalmente si potevano in- Claudio fava, Giampiero Mughini, mosso” a commesso e cominciai ad contrare personaggi autorevoli o Aldo Motta, Tino Vittorio, Nino Mi- appassionarmi ai libri ed al mio la- semplicemente volti noti della cul- lazzo, Alfio Caruso, Saverio Lodato, voro e già a sedici anni i clienti mi tura siciliana e nazionale. Fortunato Pasqualino, Silvano Ni- chiamavano Pico della Mirandola. Carmelo Volpe ci racconta con gro, Piero Isgrò, Enzo Russo, Pietro Leggevo molto, anche se in maniera passione ma senza enfasi «Final- Folena, Silvana La Spina, Luisa disordinata e non erano rari i clienti mente nel ’66 ho potuto lavorare Adorno, e persino Vittorio Sgarbi che mi interpellavano sui libri da con i miei volumi e possedere una che ha presentato qui una delle sue acquistare. Finché un giorno, ren- libreria tutta mia. Ho voluto chia- opere e ci scusiamo con i tanti che dendomi conto di avere molto da mare la mia libreria “La cultura”, non abbiamo citato solo per proble- imparare sulla lingua e letteratura perché agli inizi della mia attività mi di spazio. Anche Giovanni Spa- italiana, chiesi a Enzo Tomaselli, al- m’innamorai di una collana de Il dolini faceva sempre tappa alla li- l’epoca collaboratore scientifico, di Saggiatore che aveva questo nome. breria “La cultura” quando era di darmi lezioni private. Con me ha lavorato fin dall’inizio passaggio a Catania. Così oltre a conoscere Sciascia e mia moglie Franca e poi le mie fi- «Caro Carmelo, sei un vero libra- Moravia riuscii a conseguire la li- glie – dice Carmelo – che mi hanno io e non un venditore di libri. Forse cenza di scuola media inferiore. Nel aiutano consigliandomi anche sui li- i tuoi titoli di studio non sono stati 1966, lasciai la libreria Castorina bri adatti alle giovani generazioni. tanti ma sei stato il vero animatore quando si presentò l’occasione di La mia famiglia e la mia libreria della cultura catanese». acquistare questa libreria, che al- sono un tutt’uno perché per me que- Carmelo sorridendo ci risponde l’epoca era la libreria Trinacria. Fu sta è come se fosse la biblioteca del «Non ho complessi d’inferiorità, ma dura ma ce l’ho fatta». salotto di casa mia, a portata di tutti, tanta passione per il mio mestiere: il E così il ragazzo di via Zurria dal frequentata da gente nota ma anche segreto è tutto lì». “Macello” approda al quartiere “Ri- da persone meno note e semplici co- Verso tutti coloro che varcano la nazzo”. In quegli anni il tratto di via me me». soglia della sua libreria Carmelo si Umberto che collega la Villa Bellini I ricordi del libraio sono stati qua- porge come un amico pronto ad con piazza Vittorio Emanuele era un si tutti immortalati nelle foto che lui ascoltare il loro stato d’animo e li vero e proprio centro commerciale tiene orgogliosamente appese alle consiglia verso letture che forse da ante litteram. pareti della libreria. soli non sceglierebbero perché oggi Tra vere perle architettoniche di Immagini che hanno scandito mo- non si ha più tempo per i piccoli fine ‘800 primi ‘900, come i palazzi menti importanti della vita profes- piaceri della vita. Pancari e Mazzone, il primo in ba- sionale di Carmelo Volpe. In effetti I ragazzi oggi leggono poco e se rocchetto francese (Liberty) di Car- l’elenco dei personaggi che sono lo fanno leggono il libro di moda. A lo Sada e il secondo in stile gotico stati ospiti del delizioso giardinetto volte lo comprano ma non lo leggo- moresco di Tommaso Malerba, si sul retro della libreria sarebbe lun- no. L’importante e far vedere agli susseguivano negozi di tutti i generi ghissimo: Leonardo Sciascia e Ro- altri che ce l’hanno. (compresi gli alimentari della vicina berto Gervaso che hanno presentato A proposito dei giovani il nostro fiera di piazza Carlo Alberto) e per Le menzogne della notte di Gesual- amico libraio dice «ricordo che nel Carmelo Volpe, titolare della libreria “La Cultura” tutte le tasche. Infine, in piazza, po- do Bufalino; Vincenzo Consolo che ‘68 entravano in libreria ragazzi con

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8 Cultura 15

Incontro con la giornalista e scrittrice Elvira Seminara Le parole non dette svelano i dettagli nascosti della vita

di SIMONA LO IACONO

a prima cosa che mi colpisce di lei non sono i capelli. Piut- Ltosto una collana a cerchi grossi, annodati con fili di lana co- lorati, viola, verde, giallo, e una cappotto color salmone, che si apre sul davanti a ogni ondeggio del corpo. “L’ho fatta io”, mi dice sorriden- te Elvira Seminara, e aggiunge: “Ho bisogno di fare qualcosa con le mani, a parte scrivere… lasciare che – oltre i respiri della parola – la vita si appropri di uno spazio con le cose, con ciò che si può toc- care, creare, vedere”. Anch’io sorrido nel mostrarle le mie cose “che si possono toccare”, fiori impilati su trecce di raffia, ro- se, per lo più, o cesti farciti di pen- nacchi, perché la creatività – con- cordiamo – è delle mani, dello sguardo, di ogni parte del corpo. Sarà per questo che non mi riesce “È ciò che non diciamo difficile parlare di case, di donne, di quella qualità della scrittura che che ci rappresenta, – come lei mi confida più tardi – raccoglie gli “interstizi”, le crepe, ed è ciò che non diciamo certe venature della vita di ciascu- no di noi dove qualcosa manca, e che la letteratura racconta” che la parola riempie. Voci che interpretano, con qualità di toni e modulazioni, voci che posso quasi sentire, arrochite, per- derle se scrivere è un dovere o un plesse, sospese a chiedersi quando piacere e se quando va dal parruc- la vita si è inceppata, o una mano ha chiere ha pensieri ottimisti o pessi- Dietro le quinte di Studio 90 Italia cessato di sfiorarci. misti. Sono le voci dei personaggi della “È un piacere, ma è anche un do- sua ultima raccolta di racconti (“I vere che prendo con me stessa, una racconti del parrucchiere”, Gaffi necessità. Un appuntamento e un Medicina, attualità, spettacoli editore, Euro 7,50, pagg. 104), quel- impegno, insomma, che però mi dà la per cui in questa mattina di pri- gioia…io, poi, vado poco dal par- mavera ho il piacere di averla a rucchiere, perché i capelli li taglio pranzo a casa, a Siracusa, quella – da me, ma ho la sensazione che sia i “punti d’incontro” radiofonici anche – che io e Massimo Maugeri come entrare in un luogo magico e affidiamo a un pubblico di lettori at- alchemico, una bottega di stregone tenti nel pomeriggio, tra le pareti del piena di boccette colorate, di intru- ra le “voci” più riconoscibili di Studio 90 Italia, ra non mi sono più fermata, nel senso letterale del ter- Biblios cafè. gli che pizzicano e formule magi- quella di Letizia Carrara è inconfondibile, an- mine – ricorda letizia – perché ho cominciato a corre- Elvira parla volteggiando sulle che. Un luogo quasi sacro a cui affi- Tche per una ormai quasi decennale costante pre- re in lungo e in largo per la città dando voce in questi idee, rasentando ombre e rimpianti, diamo un nostro cambiamento e dal senza nel palinsesto infor- anni, senza mai smettere, a affidando alle sonorità della sua quale usciamo diversi da come sia- mativo. Trentasette anni, migliaia di persone e rac- conversazione la pietà per l’uomo, mo entrati…” catanese, Letizia già a sei contando ogni evento, dalla l’assenza di giudizio, l’umile raccol- E nel dirlo si ravvia veloce la zaz- anni manifesta la passione cronaca alla politica”. ta di voci in viaggio. zera bionda e corta, ride negli occhi per il giornalismo: “ruba- Ha contribuito in questi 9 “È per l’esperienza da giornali- e nei movimenti lesti, da lepre, nei va”, infatti, la macchina da anni a fare del radiogiornale sta, dice, per quell’abitudine matu- gesti di chi passa tra i capelli una scrivere al papà, informato- di Studio 90 Italia un ap- rata in vent’anni di interviste in cui mano abituata al vento, allo scompi- re medico-scientifico per puntamento ricco, completo ho imparato a cogliere il non detto, glio. “battere” i suoi primissimi e qualificato dell'informa- le parole suggerite da un gesto, il “È così, infatti…quando vado in articoli.. Alle medie scrive- zione locale su Catania, linguaggio di una tuta da ginnastica moto e tolgo il casco ho sempre va per il giornalino scola- Messina e Siracusa. Alle o di una gonna attillata”. l’impressione che la testa ne riporti stico e all'ultimo anno del scrivanie preferisce il me- È vero, sospiro. Quante verità ancora l’impronta, e anche alle mie liceo scientifico 'Boggio stiere di strada. In redazione dietro una mano che attorciglia una figlie dico sempre di legare i capel- Lera ha fondato assieme ad comunque si occupa della ciocca. O su occhiate, su gambe che li, ché poi in moto si intrecciano e altri studenti il giornale di realizzazione di interviste, si accavallano, su corpi che arretra- loro li portano lunghissimi…” istituto “Prisma”, tuttora in servizi, e di intere edizioni no. “E la scrittura fiuta anche que- Un’onda che immagino a sventa- stampa. “Poi una sorta di dei Gr. Cura anche un pro- sto”, aggiunge Elvira, “i particolari gliare nell’aria, giovane e lunga, ar- “pausa di riflessione”: ho gramma di approfondimen- che raccontano intere ricerche, det- resa alle impennate della moto e alle lasciato il mio “hobby” - ri- to “Punto d'incontro” eredi- tagli su cui una vita si svela, fram- feritoie impreviste. corda Letizia Carrara - per tato dai suoi colleghi (e menti, resti che dicono di fragilità e Elvira mi saluta con la stessa fre- dedicarmi agli studi di giu- punto di riferimento Agata malinconie, di solitudini e paure, di schezza di quel vento che evoca risprudenza, in verità senza Paladino e Angelo Pappa- sogni persi o di un’attesa. Di noi. È parlando di trecce che si annodano e troppa passione”. Amante lardo). Punto d'incontro va ciò che non diciamo che ci rappre- si spettinano, e con occhi abituati a dello sport e in particolare in onda ogni lunedì, merco- senta, ed è ciò che non diciamo che scrutare proprio in questi saluti, nel- di quelli di squadra, per ledì e venerdì alle 14,20 de- la letteratura racconta”. le trame di malinconie serali, di vent'anni ha militato in se- dicato ad argomenti di me- Così come i capelli a cui affida sguardi rimandati e che per stasera rie B nel campionato di dicina, cronaca, attualità e queste storie che volano sulla pagi- si spengono, purtroppo. softball. spettacoli. na leggerissime, terse, simili a fili di La notte si scioglie su di noi dopo Nel 2000 al ritorno da un Giornalista dall’animo una tela di ragno che galleggia tra gli abbracci, dopo le parole lette e viaggio a Barcellona, colpi- “multimediale”, Letizia spazi nascosti, segreti. Del cuore. offerte, dopo aver ricordato che la ta da un’“illuminazione”, Carrara in una fase impor- Mi piace questa levità che è anche letteratura non è che questo. Questo ha saputo raccogliere la sua tante della sua crescita pro- delle occhiate con cui risponde alle incrocio di incontri e di resti. “seconda” opportunità, ripescando dal cassetto il suo fessionale raccoglie anche nuove sfide: dopo una bre- domande dei suoi lettori, tanti e di D’altra parte lo dice anche lei: sogno di fare la giornalista. L'occasione è arrivata con ve parentesi televisiva, è approdata alla carta stampa- tutte le età, o la serietà con cui “…fiori semafori e lune sono resti. Studio 90 Italia nell'agosto del 2000, quando l'editore ta, consolidando pure collaborazioni per network ra- ascolta Sofia, sette anni, aspirante E li puoi mettere, comunque vada, Michele Recca le affida il primo microfono. “Da allo- diofonici nazionali. scrittrice, giunta al Biblios per chie- in un racconto”.

La Voce dell’Isola n. 7/8 28 Maggio 2009 16 Spettacolo

Incontro con Carlo Bernabei, amministratore unico e presidente della “Heles Film Production” Dalla Sicilia forte impulso allo sviluppo della cinematografia mediterranea

di CARLO BARBAGALLO

oncluse le riprese in Sicilia e ultimate quelle nel Lazio, il Cfilm “le ultime 56 ore” del re- gista Claudio Fragasso è ormai in fase di lavorazione tecnica (montag- gio, doppiaggio, colonna sonora e quant’altro è necessario per avere un prodotto finito e rifinito nei mi- nimi dettagli). Per gli attori (Gian- marco Tognazzi, Simona Borioni, Luca Lionello, Barbara Bobulova, Francesco Venditti, Primo Reggiani, Nicole Murgia, Luigi Maria Burrua- no, i protagonisti principali) una meritata pausa di lavoro prima di al- tri impegni, per il regista Claudio Fracasso il periodo più intenso, quello di assemblare le riprese, per coordinatore tecnico e responsabile chi tratti questo lungo soggiorno in il produttore Carlo Bernabei l’attesa di set e affronta la sua prima espe- territorio etneo (ha fatto base per il completamento dell’opera, la rienza come Organizzatore Generale all’Hotel Excelsior), soggiorno che preparazione del lancio del film, la nel film “Senza Amore” prodotto non considera un fatto episodico. “Le ultime 56 ore” fase più delicata del momento op- dalla Barcellona Entertainment. La Sicilia è una terra ideale come portuno per la presentazione nelle Dopo aver prodotto film come “Il location per film di varia natura. sale cinematografiche italiane. peso dell’aria” e “Guardando le stel- Personalmente sono contrario alla Il film “Le ultime 56 ore” ” è na- le...”, nel maggio del 2008 fa nasce- ripetitività dei soggetti sulla mafia to da un’idea di Rossella Drudi che re la “Heles Film Production srl”, di che presentano una Sicilia fatta di impegno sociale e azione ne ha firmato il soggetto e la sce- cui è amministratore unico e presi- stereotipi: non mancano certo gli neggiatura, è stato prodotto dalla dente. argomenti da trattare, e “Le ultime “Heles Film Production” di Carlo La Sicilia la considero una mia 56 ore” ne è un esempio. La nostra Concluse le riprese del film “Le ultime 56 ore” diretto da Claudio Bernabei, con “A&B Production”ed seconda patria: qui, con l’intera “Heles Film Production Srl”, che Fracasso e prodotto da Carlo Bernabei. Nelle foto, alcune scene del film ha avuto il riconosciuto dal ministe- troupe, attori e tecnici, siamo stati costituisce una vera, nuova realtà in fase di lavorazione. Nel cast Gianmarco Tognazzi, Simona Borioni, ro dei Beni Culturali, come “film di accolti con qualcosa di più della cinematografica, è nata con l’inten- Luca Lionello, Barbara Bobulova, Francesco Venditti, Primo Reggiani, lungometraggio di interesse cultu- simpatia. La gente ci ha fatto senti- to di produrre e distribuire dei lun- Nicole Murgia, Luigi Maria Burruano. rale”. re come se fossimo a casa nostra. gometraggi di spessore, attraverso Carlo Bernabei a 47 vanta un’esperienza più che notevole nel campo della cinematografia interna- zionale: Dal 1980 lo vediamo impe- Quest’Isola è un nodo fondamentale gnato in diverse produzioni cinema- nei rapporti tra Europa, Medio Oriente tografiche in Italia, America e Nord d’Africa. ed Africa: può diventare un punto L’esperienza ventennale maturata nel cinema, da Coordinatore tecnico di riferimento anche nei rapporti a Responsabile di set, insieme alla grinta ed la tenacia che lo hanno con i Paesi in via di sviluppo sempre contraddistinto, gli hanno permesso di affermarsi nel settore creando oggi una nuova realtà cine- Abbiamo potuto portare a termine una cinematografia libera e profon- matografica: la “Heles Film Produc- nei tempi previsti le riprese de Le da, proprio come quella del Cinema tion Srl”. ultime 56 ore, che in Sicilia, tra di un tempo, tenendo conto anche La sua carriera cinematografica Catania e Lentini, ha costituito l’ot- che gli spettatori vogliono essere ha inizio nel 1982 nelle squadre di tanta per cento di questo progetto coinvolti e interessati dalle trame troupe dove, dopo soli 5 anni di la- che tratta di temi sociali, rilevanti dei film che vanno a vedere. Una voro, diventa capo squadra. Nel- che riguardano il nostro Esercito e Casa di produzione che punta ad es- l’aprile 2004 viene assunto dal Cen- le nostre Forze dell’ordine, un film sere una realtà originale, libera e tro Euromediterraneo di Cinemato- di denuncia raccontato all’america- culturale dove, attraverso la mesco- grafia in qualità di “docente super- na, come un “action moovie”, con lanza delle varie arti, Cinema, Mu- visore”, per i corsi professionali molta suspence ed emozioni. Questa sica e Letteratura, si concretizzano macchinisti cinematografici e, a par- esperienza siciliana personalmente progetti unici e indimenticabili. tire dal 2005 inizia il suo percorso la considero positiva. Quale contributo può dare oggi la nella produzione esecutiva, come Carlo Bernabei sintetizza con po- Sicilia allo sviluppo della cinemato- grafia nazionale e internazionale? Quest’Isola occupa una posizione strategica in un’area geografica, quella del Mediterraneo, destinata ad assumere rilevanza mondiale. La Sicilia è un nodo fondamentale nei rapporti tra Europa, Medio Oriente ed Africa: può diventare un punto di riferimento anche nei rapporti con i Paesi in via di sviluppo. Se le Autorità regionali e locali si rendono conto di quale strumento sia la cinematografia per la cono- scenza e la divulgazione di una cul- tura ricca di storia, di un territorio di incomparabile bellezze e contra- sti, allora la Sicilia potrà dare vera- mente un forte impulso alla presen- za della produzione cinematografi- ca nel territorio. Per questi motivi, personalmente guardo con attenzio- ne all’evoluzione dei rapporti che la “Heles Film Production” può in- Nelle foto in alto e qui sopra, Carlo Bernabei staurare in Sicilia nell’immediato futuro.

28 Maggio 2009 La Voce dell’Isola n. 7/8