Miscellanea Medicea Iii (451-730)
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Il lavoro di schedatura è stato finanziato dalla Direzione generale per gli archivi attraverso una convenzione con l’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CXCVIII ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE MISCELLANEA MEDICEA III (451-730) Inventario a cura di BEATRICE BIAGIOLI , GA B RIELLA CI B EI , VERONICA VESTRI Coordinamento scientifico e revisione PIERO MARCHI MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2014 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Servizio III – Studi e ricerca Direttore generale per gli archivi ad interim: Rossana Rummo Direttore del Servizio III - Studi e ricerca: Mauro Tosti Croce © 2014 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-333-6 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Piazza Verdi, 10 - 00198 Roma Stampato da: Pacini Editore Industrie Grafiche – Ospedaletto (PI) per conto di Edifir-Edizioni Firenze SOMMARIO PREFA Z IONE di Carla Zarrilli VII IN V ENTARIO 1 IN D ICI Nomi di persone e luoghi 577 Materie e istituzioni 727 Elaborazione schede: Beatrice Biagioli 451, 452, 453, 454, 455, 456, 457, 458, 459, 460, 461, 464, 466, 467, 468, 469, 470, 471, 473, 474, 475, 476, 477, 478, 496, 497, 498, 499, 502, 504, 505, 507, 511, 550, 551, 552, 553, 554, 555, 556, 557. 558, 559, 560, 561, 562, 563, 564, 565, 567, 568, 569, 570, 571, 572, 573, 574, 577, 578, 579, 580, 581, 582, 583, 584, 604, 649, 650, 651, 654, 655, 656, 657, 658, 659, 660, 661, 662, 663, 664, 665, 666, 668, 670, 671, 673, 674, 675, 677, 678, 679, 704, 705, 724. Gabriella Cibei 462, 463, 465, 472, 479, 480, 481, 482, 483, 484, 485, 486, 487, 488, 489, 490, 500, 501, 512, 513, 514, 515, 519, 522, 523, 524, 525, 526, 527, 529, 530, 531, 533, 566, 575, 576, 585, 586, 587, 588, 589, 590, 591, 592, 593, 594, 595, 596, 597, 598, 599, 600, 601, 602, 603, 605, 606, 607, 608, 609, 610, 611, 616, 617, 618, 625, 669, 672, 676, 680, 681, 682, 683, 684, 685, 686, 687, 688, 689, 690, 691, 692, 693, 694, 695, 696, 707, 708, 710, 711, 713, 714, 716. Veronica Vestri 491, 492, 493, 494, 495, 503, 506, 508, 509, 510, 516, 517, 518, 520, 521, 528, 532, 534, 535, 536, 537, 538, 539, 540, 541, 542, 543, 544, 545, 546, 547, 548, 549, 612, 613, 614, 618, 620, 621, 622, 623, 624, 626, 627, 628, 629, 630, 631, 632, 633, 634, 635, 636, 637, 638, 639, 640, 641, 642, 643, 644, 645, 646, 647, 648, 652, 653, 667, 697, 698, 699, 700, 701, 702, 703, 706, 709, 712, 715, 717, 718, 719, 720, 721, 722, 723, 725, 726, 727, 728, 729, 730. Con l’edizione di questo terzo volume si chiude la pubblicazione dell’inventario del fondo MISCELLANEA MEDICEA , i cui primi due volumi erano usciti rispettivamente nel 2002 e nel 2009. In quest’ultimo volume sono minutamente schedate le unità archivistiche dalla n. 451 alla n. 730. Termina così un lavoro di inventariazione iniziato in maniera organica nel 1983, anche se in realtà varie tipologie di schedature si erano susseguite già a partire dagli inizi del Novecento. L’essere stata la MISCELLANEA MEDICEA uno dei centri di interesse degli archivisti dell’Archivio di Stato di Firenze, ma anche la lunga “gestazione” dell’inventario, si spiegano da una parte con l’importanza del fondo, che si affianca al Mediceo del Principato, quale fonte principale per la storia del Granducato di Toscana sotto il governo dei granduchi di Casa Medici, dall’altra con la complessità del fondo medesimo. Una miscellanea appunto, certamente ricchissima di ogni tipo di informazione, ma priva di quell’organicità e struttura consolidata, che rende più facile l’approccio ad altri tipi di archivio. Un’inventariazione durata molti anni necessariamente è stata condotta a più mani. Il momento unificante è stato costituito però dalla presenza di Piero Marchi, che cominciò a lavorare sul fondo quasi all’inizio della sua carriera in Archivio di Stato di Firenze, ed è stato con Silvia Baggio il curatore del I volume. In seguito Piero Marchi ha svolto un’importante opera di organizzazione scientifica e di revisione del lavoro delle tre archiviste, Beatrice Biagioli, Gabriella Cibei e Veronica Vestri, collaboratrici esterne dell’Archivio di Stato di Firenze, a cui si devono la cura sia del II che di questo III ed ultimo volume. La presenza di Piero Marchi ha garantito quella continuità ed uniformità di approccio, che sono indispensabili in un lavoro come questo, che si è sviluppato nel corso degli anni ed è relativo ad un materiale archivistico, come già sottolineato, veramente molto complesso. Anche questo volume, come i due precedenti, è naturalmente corredato di indici: quello per nomi di persone e di luoghi e quello – forse oggi non molto à la mode, ma invece indispensabile in un inventario come questo – relativo a materie e istituzioni. VIII Miscellanea medicea 451 - 730 Se questo terzo volume presenta, ovviamente, i medesimi motivi di interesse dei due che lo hanno preceduto, nei registri, nelle buste, nelle filze in esso inventariati emergono alcune tematiche nuove e particolarmente stimolanti. Oltre, infatti, ai consueti documenti sui complessi rapporti diplomatici tra i Medici e le varie corti europee (lettere, dispacci, relazioni), in quest’ultima parte dell’inventario si possono evidenziare due nuclei particolari di documentazione. Il primo riguarda quella zona che oggi è a pieno titolo una parte della Toscana, ma che invece ebbe con vicende alterne sino al 1815, una sua storia autonoma rispetto alla Toscana granducale, vale a dire il Principato di Piombino. Nell’inventario sono reperibili documenti sulla storia di questo territorio ed i rapporti che i suoi Signori prima e Principi poi ebbero con la Corte di Toscana, rapporti politici ed economici, legati in particolare allo sfruttamento minerario di quella zona. Il secondo è costituito dalle carte della cosiddetta Stamperia Orientale medicea; stabilita a Roma tra fine XVI e inizi XVII secolo, inizialmente solo con lo scopo di pubblicare testi sacri cristiani in lingue orientali, divenne importante soprattutto per la realizzazione di caratteri tipografici nei vari alfabeti orientali, come arabo, siriaco, persiano. Da notare ancora che la documentazione che costituisce la M ISCELLANEA M EDICEA non termina nel 1737, con l’estinguersi della dinastia dei Medici, ma arriva lmeno fino a tutto il XVIII secolo. Sono presenti, infatti, nel fondo carte relative a bonifiche idrauliche e relazioni su vari aspetti dello Stato toscano, volute dai granduchi della casa Lorena che successe a quella Medici sul trono toscano. Tale documentazione si trova compresa in questo fondo probabilmente per una certa promiscuità nelle carte conservate a Corte, per cui documenti afferenti alla Segreteria di Gabinetto, vennero mescolati con i documenti medicei. Concludendo, l’Archivio di Stato di Firenze è grato alla Direzione Generale per gli Archivi che ha finanziato il lavoro di inventariazione tramite una convenzione stipulata tra l’Archivio di Stato di Firenze e l’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Sempre la Direzione Generale ha voluto accogliere i 3 volumi della Miscellanea nell’ambito della prestigiosa collana delle “Pubblicazioni degli Archivi di Stato” serie “Strumenti”, permettendo così la più ampia diffusione di questo utilissimo inventario. CARLA ZARRILLI Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze IN V ENTARIO (451 - 730) ABBREVIAZIONI E SEGNI DIACRITICI ab. inc. = ab incarnatione nn. = numeri ago. = agosto nov. = novembre app. = appendice ott. = ottobre apr. = aprile p. = pagina attr. = attribuito pp. = pagine b. = busta prot. = protocollo b/n = bianco e nero r = recto c. = carta s.d. = senza data ca. = circa sec. = secolo cc. = carte secc. = secoli cfr. = confronta set. = settembre cit. = citato, -i sg. = seguente dic. = dicembre sgg. = seguenti f. = filza s.n.t. = senza note tipografiche feb = febbraio ff. = filze v. = verso gen. = gennaio vol. = volume giu. = giugno voll. = volumi ins. = inserto v.segn. = vecchia segnatura inss. = inserti *** = assenza di elementi di identificazione lug. = luglio o nominativi illeggibili mag. = maggio [ ] = integrazione di dati mar. = marzo […] = lacune non integrabili mm. = millimetri (…) = omissione all’interno n. = numero di una citazione Nell’inventario, il numero del pezzo è posto al centro in neretto. Alla riga successiva, in corsivo, sono riportate la descrizione estrinseca del volume, registro o busta con il numero complessivo dei fascicoli interni e le vecchie segnature. Quando il nesso contenutistico fra i documenti lo rendeva possibile si è dato un titolo generale – in maiuscoletto – a tutto il pezzo, o si è trascritto, tra virgolette in maiuscoletto, il titolo originale. Il numero del fascicolo è posto esternamente al testo, a sinistra, in neretto. Eventuali vecchie segnature presenti sui fascicoli e diverse dalle vecchie segnature comuni a tutta la busta, sono state riportate nelle note a piè di pagina. Quando è stato possibile, abbiamo evidenziato il contenuto del singolo fascicolo o di un gruppo di fascicoli premettendo alle descrizioni titoli in caratteri corsivi. Negli altri casi, si è proceduto alla descrizione analitica di ciascun documento. Le integrazioni al testo sono rese graficamente utilizzando le parentesi quadre, l’assenza di dati certi è resa con tre asterischi. Le date sono in caratteri corsivi. In mancanza di certezze sulle molteplici datazioni in uso nei secoli XVI-XVIII, nell’inventario si sono riportate le date così come si trovavano nei documenti. Nel caso di documenti privi di datazione originale, si è integrata la data esprimendola in stile moderno. Per le copie coeve si è riportato come datazione quella dell’originale, nel caso di copie non coeve, la data del documento originale è all’interno della descrizione, mentre nel campo della datazione si è segnalata la data della copia.