Informativa alla Clientela

OGGETTO: “Interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 2 al 4 ottobre 2020 nel territorio dei comuni di , di Arco, di , di , di , di , di , di , di , di , di , di Cis, di , di , di , di Folgarida, di , di Dro, di Fiavè, di Giustino, di , di Livo, di Madruzzo, di Malè, di , di Mezzana, di , di Nago-Torbole, di , di , di , di , di , di , di Rabbi, di Rumo, di Tenno, di , di Tione di , di , di e di della Provincia autonoma di Trento ed estesi al territorio dei comuni di , di , di , di , di e di – Delibera del Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2021 – (G.U. n. 97 del 23/4/2021)

Con l'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 757 del 25 marzo 2021, recante “Interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 2 al 4 ottobre 2020 nel territorio dei comuni di Andalo, di Arco, di Bleggio Superiore, di Bocenago, di Borgo Lares, di Bresimo, di Caderzone Terme, di Caldes, di Carisolo, di Cavedine, di Cavizzana, di Cis, di Comano Terme, di Commezzadura, di Croviana, di , di Drena, di Dro, di Fiavè, di Giustino, di Ledro, di Livo, di Madruzzo, di Malè, di Massimeno, di Mezzana, di Molveno, di Nago-Torbole, di Ossana, di Peio, di Pellizzano, di Pelugo, di Pinzolo, di Strembo, di Rabbi, di Rumo, di Tenno, di Terzolas, di , di Tre Ville, di Vallelaghi e di Vermiglio della Provincia autonoma di Trento”, è stata adottata una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui a seguito della Delibera del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2021 - pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 60 dell’11 marzo 2021 - con la quale è stato dichiarato, per 12 mesi (e quindi sino al 26 febbraio 2022), lo stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 2 al 4 ottobre 2020 nel territorio dei Comuni di Andalo, di Arco, di Bleggio Superiore, di Bocenago, di Borgo Lares, di Bresimo, di Caderzone Terme, di Caldes, di Carisolo, di Cavedine, di Cavizzana, di Cis, di Comano Terme, di Commezzadura, di Croviana, di Dimaro Folgarida, di Drena, di Dro, di Fiave', di Giustino, di Ledro, di Livo, di Madruzzo, di Male', di Massimeno, di Mezzana, di Molveno, di Nago-Torbole, di Ossana, di Peio, di Pellizzano, di Pelugo, di Pinzolo, di Strembo, di Rabbi, di Rumo, di Tenno, di Terzolas, di Tione di Trento, di Tre Ville, di Vallelaghi e di Vermiglio della Provincia autonoma di Trento. Con Delibera del Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2021 (G.U. n. 97 del 23/4/2021) – gli effetti dello stato di emergenza, dichiarato con la sopracitata Delibera del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2021, “sono estesi al territorio dei comuni di Porte di Rendena, di Riva del Garda, di San Lorenzo Dorsino, di Sella Giudicarie, di Spiazzo e di Stenico, della Provincia autonoma di Trento, colpito dagli eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 2 al 4 ottobre 2020”. La Delibera del Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2021, inoltre, ha - tra le altre - previsto la correzione di refusi riguardanti la denominazione di alcuni comuni di cui all’art. 1, comma 1 della Delibera del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2021. In particolare, l'art. 8 (“Sospensione dei mutui”), comma 1, dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 757 del 25 marzo 2021 ha disposto che il predetto evento costituisce causa di forza maggiore ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1218 del codice civile. Al riguardo, è altresì previsto per i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati, ovvero alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte nei medesimi edifici, il diritto di chiedere alla Banca, fino all'agibilità o all'abitabilità del predetto immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, una sospensione delle rate dei medesimi mutui, optando tra la sospensione dell'intera rata e quella della sola quota capitale. La richiesta di sospensione del pagamento delle rate deve essere accompagnata da autocertificazione del danno subito, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modifiche ed integrazioni. La richiesta di sospensione del pagamento delle rate dei mutui Mediocredito Centrale S.p.A. dovrà essere avanzata alla stessa entro il 7 giugno 2021. Sarà possibile richiedere la sospensione fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile, comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza del 26 febbraio 2022. La richiesta di sospensione potrà riguardare: 1) la sola quota capitale ovvero 2) l’intera rata (quota interessi e quota capitale) A seguito della sospensione, per entrambe le opzioni, è prevista la ripresa del piano di ammortamento al termine del periodo di sospensione ed il corrispondente allungamento del piano di ammortamento per una durata pari al periodo di sospensione. Le garanzie in favore di Mediocredito Centrale S.p.A. per l’adempimento delle obbligazioni poste a carico della parte mutuataria mantengono la loro validità ed efficacia. Nel caso di sospensione dei mutui per i quali è prevista la rivedibilità del tasso a scadenze predefinite (cosiddetti mutui a tasso misto) le stesse saranno “traslate” per un periodo pari a quello della sospensione. Qualora si scelga l’opzione 1): gli interessi maturati e dovuti per il periodo di sospensione verranno corrisposti alle scadenze originarie e calcolati secondo gli stessi parametri contrattuali sul capitale residuo così come rilevato alla data della sospensione. Qualora si scelga l’opzione 2): il piano di ammortamento verrà sospeso per quota interessi e quota capitale e per il calcolo degli interessi maturati nel periodo di sospensione verrà applicato il tasso contrattuale al debito (capitale) residuo alla data di sospensione. In tal caso gli interessi maturati nel periodo di sospensione verranno rimborsati (senza applicazione di ulteriori interessi), a partire dal pagamento della prima rata successiva alla ripresa dell’ammortamento, con pagamenti periodici di quote di pari importo (aggiuntivi rispetto alle rate in scadenza ed in coincidenza con il pagamento delle stesse) per una durata che sarà definita dalla Banca sulla base degli elementi forniti dal mutuatario. La sospensione non comporta: - l’applicazione di commissioni o spese di istruttoria; - la modifica dei tassi/spread applicati al mutuo; - la richiesta di garanzie aggiuntive. Durante il periodo della sospensione restano ferme e valide le clausole di risoluzione previste nel contratto di mutuo/finanziamento. La sospensione non comporta in alcun modo novazione del contratto medesimo. In mancanza dei requisiti previsti, il diniego alla richiesta sarà comunicato al Cliente entro 15 (quindici) giorni lavorativi successivi alla presentazione della domanda. *** La sospensione dei pagamenti delle rate dovrà essere effettuata su richiesta scritta, anticipata via fax al numero: 06-47912036 o tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: [email protected], o ancora meglio all’indirizzo e-mail: [email protected], secondo le seguenti modalità: - compilando in ogni parte il modulo di richiesta allegato scegliendo il tipo di sospensione con cui si vuole aderire (intera rata o sola quota capitale); - sottoscrivendo il modulo di richiesta allegato. Tale modulo dovrà essere sottoscritto da tutti gli intestatari, coobbligati, fideiussori e datori di ipoteca del mutuo rispetto al quale si richiede la sospensione delle rate. Qualsivoglia ulteriore esigenza di chiarimento in relazione ai termini e modalità della sospensione dovrà essere effettuata su richiesta scritta a Mediocredito Centrale S.p.A., Chief Financial Officer –Back office amministrativo e finanziario, Viale America, 351, 00144 - Roma, anticipata via e-mail all’indirizzo [email protected]

Allegati: - modulo di richiesta