SOMMARIO ISSN 1826-6371

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1 VALBRUNA - OVČJA VAS Torna l’insegnamento della lingua slovena nelle scuole della Valcanale-Kanalska dolina Il ministro Gorazd Žmavc ha incontrato le organizzazioni slovene

5 TAIPANA - TIPANA Ore di sloveno durante tutto l’anno scolastico Impegno dell’amministrazione comunale e dell’associazione Don Eugenio Blanchini in attesa dell’insegnamento curricolare dello sloveno

6 L’INTERVISTA “Lo sloveno sia parte della formazione scolastica” L’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, sullo sloveno nelle scuole con lingua italiana

8 - TRST “Corsi di sloveno tra le materie di studio delle scuole italiane” Il ministro all’Istruzione, Valeria Fedeli, al 52° seminario per gli insegnanti delle scuole in lingua slovena

9 ITALIA - Bollettino di informazione/Informacijski bilten Slovencev v Italiji Bollettino di informazione/Informacijski Slovencev bilten Sloveni in Italia Sloveni Buoni i rapporti bilaterali, vedute comuni rispetto all’Unione Europea

11 L’INTERVISTA Anno XIX N° 8 (234) Statuto regionale da rivedere 30 settembre 2017 per valorizzare le minoranze linguistiche A colloquio con Elena D’Orlando, giurista esperta di autonomie speciali in Italia e in Europa

12 MINORANZA SLOVENA Il diritto degli sloveni ad essere rappresentati in Parlamento

15 MINORANZA SLOVENA La deputata Tamara Blažina sugli ultimi sviluppi Quindicinale di informazione Direttore responsabile Giorgio Banchig Traduzioni di Larissa Borghese e Luciano Lister 19 GIUBILEO Direzione, redazione, amministrazione: La lingua non basta, se non c’è coscienza nazionale Borgo San Domenico, n. 78 - C.P. 85 - 33043 A Isola e Trieste festeggiati i 104 anni di Boris Pahor Cividale del Friuli (UD) - Tel e fax 0432 701455 internet:www.slov.it - e-mail: [email protected] Stampa in proprio - Registrazione Tribunale di Udine 24 SAN PIETRO AL NATISONE - ŠPIETAR n. 3/99 del 28 gennaio 1999. Bruna Dorbolò ha lavorato con il cuore Una copia euro 1,00 per i diritti degli sloveni Il ministro Gorazd Žmavc ha incontrato le organizzazioni slovene VALBRUNA - OVČJA VAS Torna l’insegnamento della lingua slovena nelle scuole della Valcanale-Kanalska dolina

L’attività non è ripartita all’inizio del nuovo anno scolastico per la mancanza di finanziamenti insegnamento dello sloveno nelle scuole della Val- l’anno scolastico. Più tardi, all’associazione Cernet è giunta canale sarà garantito anche nell’anno scolastico in sostegno economico con una quota l’associazione Don L’ 2017-2018. Questo è l’esito dell’incontro che si è Eugenio Blanchini. Rispetto alla parte restante di questi svolto lo scorso 29 settembre, nella sede dell’associazione fondi e ai fondi per l’insegnamento dello sloveno nell’an- don Mario Cernet a Valbruna-Ovčja vas, cui hanno parteci- no scolastico in corso, sono sorte difficoltà in Regione pato il ministro per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Friuli-Venezia Giulia e nella Ccommissione consultiva per Gorazd Žmavc, la segretaria di Stato, Aleksandra Pivec, il la minoranza slovena. All’ultima seduta della Commissio- responsabile per l’ambito degli sloveni d’oltreconfine pres- ne, che si è svolta a Trieste il 20 settembre, l’assessore alla so l’Ufficio governativo della Repubblica di Slovenia per gli Cultura, Gianni Torrenti ha solamente promesso che la Re- sloveni nel mondo, Robert Kojc, la presidente dell’associa- gione avrebbe dato quanto prima un’adeguata soluzione zione Don Mario Cernet, Anna Wedam, il vicepresidente al problema. del Centro culturale sloveno-Sks Planika, Rudi Bartaloth, il All’incontro di Valbruna si è parlato anche dei problemi presidente della Confederazione delle organizzazioni slo- relativi all’organizzazione dei corsi extrascolastici gratuiti di vene-Sso, Walter Bandelj, e il presidente dell’Unione cultu- sloveno, ormai tradizionalmente offerti dal Centro cultura- rale economica slovena-Skgz, Rudi Pavšič. le sloveno Planika. Rivolti a bambini e ragazzi, principianti Dell’accordo tra i circoli sloveni della Valcanale e l’Ufficio e non, fino allo scorso anno scolastico si svolgevano una per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo, sulla base del volta a settimana nei locali del Centro a Ugovizza. Ma le quale l’insegnamento dello sloveno riprenderà a Ugoviz- condizioni attuali non permettono neanche al Planika di za-Ukve Camporosso-Žabnice e Tarvisio-Trbiž, probabil- continuare a sostenere il carico finanziario della loro orga- mente si parlerà anche nella riunione della Commissione nizzazione. I presenti hanno, inoltre, approfittato dell’oc- regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena, casione per uno scambio di opinioni circa la richiesta di prevista per mercoledì 4 ottobre. istruzione tri- e quadrilingue in Valcanale, nonché circa le Alla soluzione della questione contribuiranno diretta- iniziative dei Comuni di Tarvisio e Malborghetto-Valbruna mente le due organizzazioni confederative della minoran- in questo ambito. za slovena – la Confederazione delle organizzazioni slove- Luciano Lister ne-Sso e l’Unione culturale economica slovena-Skgz –, che (www.dom.it) interverranno con la Regione Friuli-Venezia Giulia, affinché il problema non si ripresenti ogni anno. Nell’anno scolastico 2016-2017 l’associazione Cernet aveva offerto il proprio sostegno all’Istituto omnicom- VALCANALE - KANALSKA DOLINA prensivo di Tarvisio-Trbiž, affinché l’insegnamento dello sloveno potesse proseguire nelle scuole d’infanzia di Ugo- 250 alunni sono rimasti senza sloveno vizza-Ukve, Camporosso-Žabnice, Tarvisio-Trbiž e Tarvisio e la responsabilità è anche degli sloveni centrale, nonché nelle scuole primarie di Ugovizza, Tarvisio e Tarvisio centrale. L’insegnante Alma Hlede aveva presta- Inaudito! Duecentocinquanta bambini che frequen- to servizio nei plessi menzionati per un totale di 23 ore a tano le scuole d’infanzia e primarie della Valcanale sono settimana; all’insegnamento avevano aderito 289 bambi- rimasti, col nuovo anno scolastico, senza l’insegnamento ni. L’associazione Cernet, che si era assunta questo onere dello sloveno. La Regione Friuli-Venezia Giulia, infatti, non per mantenere ininterrotta la presenza dello sloveno sui ha concesso la copertura finanziaria per le ore d’insegna- banchi delle scuole della Valcanale, aveva in ogni caso su- mento della lingua madre nello scorso anno scolastico – bito specificato come questa soluzione potesse solo esse- durante il quale, a farsi carico della spesa per l’insegnante, è re temporanea. Il sodalizio, infatti, non disponeva dei fondi stata l’associazione «Don Mario Cernet», cui è corsa in aiuto necessari allo svolgimento dell’insegnamento per tutto solo l’associazione «Don Eugenio Blanchini» – né ci sono SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 1 segnali di contributi in arrivo per l’anno scolastico nuovo. e non so dove, se poi restano vuoti. Anche la nostra L’insegnamento di tedesco e friulano, invece, proseguirà gente potrebbe frequentare queste grandi strutture, ma senza intoppi. senza il sostegno economico necessario a farci crescere, a «La commissione regionale consultiva per la mino- garantirci l’istruzione anche in sloveno, di sicuro non sarà ranza linguistica slovena non ha sostenuto la richiesta di così», dice Wedam. contributo all’insegnamento dello sloveno nelle scuole La presidente dell’associazione «Cernet» si rammarica di Ugovizza-Ukve, Camporosso-Žabnice e Tarvisio-Trbiž. soprattutto del fatto che il finanziamento dell’insegna- Non abbiamo chiesto una grossa somma, solo i fondi per mento dello sloveno non sia stato sostenuto dalla Com- pagare l’insegnante che ha prestato la propria opera nello missione regionale consultiva per la minoranza linguistica scorso anno scolastico. Questa è stata l’unica spesa da noi slovena. «Gli sloveni membri di tale istituzione devono richiesta per la Valcanale», dice Anna Wedam, presidente mettersi una mano sul cuore, perché solo loro saranno re- dell’associazione slovena Cernet, nonché presidente della sponsabili, se a 250 bambini non saranno impartite ore di Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso per la sloveno. Forse sono un po’ cattiva, ma dirlo è necessario, provincia di Udine. perché tutto questo è triste sia per gli sloveni della Valca- Dell’insegnamento dello sloveno hanno usufruito 289 nale sia per tutta la minoranza slovena in Italia». Si tratta, bambini, con un’adesione sottoscritta da tutti i genitori, quindi, di un vero scandalo, se consideriamo il fatto che i a prescindere dalle loro origini etniche. «A tutti i bambini responsabili della situazione creatasi sono in primo luogo delle scuole d’infanzia e primarie sono state impartite una la minoranza slovena e alcune sue organizzazioni. «Incon- o due ore di sloveno a settimana. L’insegnante ha lavorato treremo i politici regionali provenienti dalle fila della mi- molto, facendo la spola in auto tra Ugovizza e Tarvisio Cen- noranza slovena. Speriamo che ci aiutino. Finora abbiamo trale da lunedì a venerdì», spiega Wedam. tentato diverse strade, ma senza nessun risultato», conclu- È vero che col nuovo anno scolastico il comune di Mal- de Wedam. borghetto-Valbruna/Naborjet-Ovčja vas ha prospettato (Dom, 15. 9. 2017) l’avvio dell’insegnamento trilingue sperimentale, ma que- sto non risolverà il problema. «Quanto fatto dal Comune rappresenta un grosso passo in avanti. Ma la sperimenta- VALCANALE - KANALSKA DOLINA zione linguistica durerà solo sei mesi e sarà effettuata solo in determinate classi del plesso di Ugovizza, ossia all’ultimo Negati i fondi per l’insegnamento dello sloveno anno della scuola d’infanzia e nelle prime due classi della Rammarico della Confederazione delle organizzazioni scuola primaria. Nelle restanti classi di Ugovizza, Campo- slovene-Sso e della Slovenska skupnost-Ssk per l’accaduto rosso e Tarvisio, i bambini resteranno senza sloveno. Se la Regione o qualche altro ente ci darà i soldi per l’onora- Cinquantamila euro. È questa la somma richiesta,dall’as- rio dell’insegnante, tutto sarà risolto. Ma non si prospetta sociazione-Združenje «Don Mario Cernet» e dal Centro granché di buono, perché nessuno si è fatto sentire», è culturale sloveno-Slovensko kulturno središče «Planika», convinta la presidente dell’associazione slovena. in una lettera inviata lo scorso 21 febbraio, ai membri della E aggiunge: «Rispetto all’insegnamento dello sloveno, Commissione regionale consultiva per la minoranza lin- durante tutto lo scorso anno scolastico abbiamo scritto, guistica slovena. La somma è stata richiesta per finanziare, fatto richieste, partecipato a riunioni. Ora inizia l’anno sco- per un anno, il mantenimento e l’ampiamento dell’inse- lastico nuovo, e ancora non abbiamo ricevuto nessuna gnamento dello sloveno in Valcanale, in ambito scolasti- risposta. Se nelle scuole della Valcanale lo sloveno si spe- co e extrascolastico. La richiesta di aiuto non ha trovato gnerà, la responsabilità, in ogni caso, non sarà nostra. Al riscontro. meglio delle nostre forze, noi facciamo ciò che possiamo. «Già a settembre dell’anno scorso, l’Associazione don La responsabilità sarà di chi non ci ascolta, non ci rispetta e Mario Cernet è corsa in aiuto finanziario all’Istituto omni- non ci considera. Anche all’interno della comunità etnica comprensivo di Tarvisio, affinché l’insegnamento dello slovena. Dico che abbiamo più coscienza etnica slovena sloveno proseguisse in quei plessi, dove è già stato offerto di loro, che dispongono di grandi somme di denaro. Con negli anni scolastici precedenti – ossia nelle scuole d’infan- le nostre umili e scarse forze, noi proviamo a fare di tutto, zia di Ugovizza, Camporosso, Tarvisio e Tarvisio Centrale e affinché la parola slovena resti viva in Valcanale». nelle scuole primarie di Ugovizza, Tarvisio e Tarvisio Cen- Servirebbero appena circa 20.000 euro, che non ven- trale. Nell’associazione Cernet abbiamo inteso la nostra gono concessi – quando, dalle risorse riservate alla mi- iniziativa come un investimento nel futuro della comunità noranza linguistica slovena, sono state reperiti fondi per slovena della Valcanale e nei giovani valcanalesi in gene- investimenti milionari nel settore immobiliare. «Abbiamo rale, ovviamente in attesa di una soluzione sistemica per bisogno di una piccola briciola di quei fondi, e nemmeno il finanziamento dell’insegnamento delle lingue locali e quella ci viene data. Inutile costruire grandi edifici a Trieste, dell’istituzione di una scuola trilingue. L’insegnante Alma

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 2 Hlede insegna nei plessi scolastici menzionati per 23 ore a ta dalle associazioni slovene «don Mario Cernet» e «don settimana. La nostra associazione si è assunta tale onere fi- Eugenio Blanchini» nonché tedesca «Kanaltaler Kulturve- nanziario per garantire la presenza ininterrotta dello slove- rein». L’auspicio è che il progetto vada a buon fine e che no sui banchi scolastici della Valcanale. Ogni interruzione quindi si estenda a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e dell’insegnamento dello sloveno potrebbe essere fatale medie inferiori della Valcanale. per la presenza dello sloveno nel sistema scolastico locale, Intanto, però, c’è da garantire la continuità dell’insegna- a lungo attesa e già così limitata. Fin dall’inizio il nostro so- mento dello sloveno nelle restanti tre classi delle elemen- dalizio ha, comunque, chiarito che tale soluzione avrebbe tari di Ugovizza come pure negli asili e scuole primarie di potuto essere solo temporanea, perché un piccolo circolo Camporosso e Tarvisio. L’ora di sloveno, infatti, è presente sloveno come il Don Mario Cernet semplicemente non di- da diversi anni nelle scuole della Valcanale ed è talmente spone di tutti i mezzi finanziari necessari all’insegnamento radicata che vi aderiscono tutti gli alunni, che lo scorso dello sloveno per tutto un anno scolastico», si può leggere anno erano ben 279. nella lettera. Il problema è che ogni anno è estremamente difficile Già da diversi anni, invece, culturale sloveno trovare i fondi necessari per portare avanti questa preziosa Planika offre a bambini e adolescenti corsi extrascolastici attività. Per anni al finanziamento ci ha pensato la Comu- gratuiti di sloveno, che si svolgono ogni giovedì nella sede nità montana, ma con la soppressione dell’ente è venuto del sodalizio a Ugovizza. «Anche al centro Planika, in ogni meno anche il sostegno allo sloveno nelle scuole della Val- caso, le condizioni attuali non permettono di continuare a canale. Tanto che l’anno scorso, per impedire l’interruzione sostenere il carico finanziario e a organizzare tali corsi», è dell’insegnamento, ha dovuto impegnare le proprie risor- scritto nella lettera. se l’associazione «don Cernet». Ma essa non dispone dei Il mancato sostegno della Commissione consultiva alla fondi per coprire la spesa, nemmeno con l’aiuto dell’asso- richiesta d’aiuto ha suscitato una dura reazione dei suoi ciazione «don Blanchini», tanto che l’insegnante attende membri provenienti dalle fila della Confederazione dello ancora che venga coperto l’intero suo onorario. Natural- organizzazioni slovene-Sso e del partito Unione slove- mente per il nuovo anno scolastico è notte fonda. Le due na-Ssk. associazioni, infatti, fanno sapere di non avere risorse suffi- Il presidente della Sso, Walter Bandelj, ha espresso gros- cienti per finanziare il proseguimento dell’attività. sa insoddisfazione. A suo giudizio è inaccettabile che, a Di certo non dovrebbe essere difficile trovare poche causa delle complicazioni generate dal passaggio alle Uti decine di migliaia di euro tra i fondi a disposizione della (che sono succedute alle comunità montane) sia il Cernet minoranza slovena. Eppure la Regione e le organizzazioni stesso pagare l’insegnamento dello sloveno nelle scuole slovene di raccolta non sono riuscite nell’impresa. E non della Valcanale. La responsabilità di ciò, secondo Bandelj, perché denaro a disposizione non ce ne sia. Sembra sia è dell’assessore regionale all’istruzione, Loredana Panariti. stata addirittura la Commissione regionale consultiva per Da parte sua, il vicepresidente del Consiglio regionale, la minoranza slovena a porre il veto sul sostegno all’inse- Igor Gabrovec (Unione slovena-Ssk), ha affermato come gnamento dello sloveno in Valcanale, col pretesto che sia necessario trovare una soluzione in via preliminare quel denaro dovrebbe venire da altri capitoli di bilancio per l’insegnamento dello sloveno in Valcanale, in attesa – quelli scolastici, per la precisione – dello Stato e della Re- dell’avvio di un sistema scolastico trilingue. Anche perché, gione. Probabilmente quella posizione dal punto di vista dopotutto, le risorse finanziarie necessarie sono irrisorie. formale è fondata, non lo è nel concreto, perché lascia qua- (Dom, 15. 9. 2017) si 300 bambini senza la possibilità di imparare lo sloveno a scuola. Intanto si propone di stanziare diversi milioni di euro SOTTO LA LENTE dei fondi per la minoranza slovena per alcuni immobili a Trieste e Gorizia – niente in provincia di Udine –, come lo Sloveno a scuola o cattedrali nel deserto? stadio «Prvi maj» a Trieste, le casa della cultura triestina e delle due goriziane o la sede del quotidiano «Primorski Vergognosa la mancata erogazione dei fondi ». Cioè si pensa ai muri, ma non dando la possibi- per l’insegnamento della lingua slovena in Valcanale lità ai bambini di imparare lo sloveno e quindi di renderli potenziali fruitori, quelle strutture corrono il rischio di esse- L’anno scolastico 2017-2018, che inizierà il prossimo 11 re cattedrali nel deserto. settembre, presenta l’interessante novità della sperimen- Senza inutili giri di parole, la situazione dell’insegnamen- tazione dell’insegnamento trilingue – italiano, sloveno e to dello sloveno in Valcanale è paradossale e vergognosa. tedesco – nella scuola dell’infanzia e nelle prime due classi Facciamo appello alla Regione e alle organizzazioni slo- della primaria a Ugovizza. Ciò grazie all’iniziativa del Co- vene di raccolta a porvi prontamente rimedio, perché il mune di Malborghetto-Valbruna, fortemente appoggia- denaro davvero non manca. E dare ai giovani l’istruzione

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 3 nella lingua madre è la priorità numero uno. Altrimenti si circolo della minoranza tedesca «Kanaltaler Kulturverein», può chiudere baracca. che ci ha sempre creduto molto, ha sempre sostenuto la (Dom, 31. 8. 2017) questione, ha organizzato convegni in materia, anche as- sieme al Comitato unitario delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia. La cosa fondamentale, per me, è coin- TARVISIO - TRBIŽ volgere tutte le lingue presenti sul territorio. Non ci sono lingue di serie A o di serie B, ma tutte le lingue hanno la Per un’istruzione plurilingue stessa valenza. Perché i bambini hanno, comunque, diritto nelle scuole da Tarvisio a Chiusaforte di avere l’istruzione e la formazione in tutte le lingue, a mio avviso, presenti sul territorio». Per impostare una scuola Nel plesso scolastico di Ugovizza-Ukve, con ottobre ini- plurilingue, a Tarvisio stanno istituendo un comitato scien- zierà una sperimentazione di insegnamento plurilingue, tifico, composto da esperti nell’ambito del plurilinguismo fortemente sostenuta dal Comune di Malborghetto-Val- provenienti dalle Università di Udine, Lubiana, bruna/Naborjet- Ovčja vas. Per qualche mese sarà effet- e, molto probabilmente, anche di Vienna. tuata coi bimbi dell’ultimo anno della scuola d’infanzia e Questo comitato scientifico sarà un organo diverso delle classi prima e seconda della scuola primaria. Anche rispetto al tavolo scientifico istituito nell’ambito del pro- al Comune di Tarvisio-Trbiž, però, sono già da tempo in- getto di insegnamento plurilingue che sarà effettuato nel teressati a un possibile sistema scolastico plurilingue. L’as- comune di Malborghetto-Valbruna. sessore all’Istruzione, Barbara Lagger, precisa: «A Tarvisio si L’assessore Barbara Lagger ha già preso accordi con parla di un progetto di scuola plurilingue più o meno già l’assessore all’Istruzione del Comune di Malborghetto-Val- dal 1995. Finora, però, sono state effettuate solo delle spe- bruna, Alberto Busettini, per un prossimo incontro con la rimentazioni e delle esperienze di lingua, che non avevano coordinatrice dell’Ufficio scolastico regionale, Alida Misso. continuità». Le notizie riportate sulla stampa rispetto a una Insieme a Busettini, richiederanno in seguito un incontro a scuola plurilingue a Malborghetto non sarebbero corrette. Roma col ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, o con uno «Questo non corrisponde a realtà», nota Barbara Lagger. dei dirigenti ministeriali. «Con Alberto Busettini auspichia- L’assessore spiega come il Comune di Tarvisio miri a mo di riuscire ad andare a Roma già a novembre, perché è creare una scuola plurilingue su tutta l’area su cui insiste il momento di starci sotto e dobbiamo cercare di portare l’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio – includendo nel a casa finalmente questo riconoscimento ministeriale che progetto, così, anche i Comuni di Malborghetto-Valbruna, sarebbe importantissimo, perché finalmente lo vuole l’isti- Pontebba, Dogna e Chiusaforte. In merito, tutti i sindaci tuto, nella persona del dirigente e delle vicarie, ce lo chie- hanno già sottoscritto una lettera d’intenti, che è stata con- dono i genitori e, soprattutto, tutti i Comuni sono concordi segnata al ministro all’Istruzione, Valeria Fedeli, insieme a nel volerlo. E questo, credo, sia per tutta la valle assoluta- tutta la documentazione relativa alle attività condotte nel- mente un valore aggiunto». le scuole locali nel campo del plurilinguismo negli ultimi L’assessore Lagger, pensa, inoltre, anche a stages in quindici anni. imprese in Slovenia o in Austria, rivolti agli studenti delle «La vera notizia è che è stato finalmente avviato l’iter mi- scuole secondarie di secondo grado. In tal modo potreb- nisteriale. Solo così noi abbiamo la garanzia che sul territo- bero aumentare, per loro, le possibilità di trovare impiego, rio arrivino dei fondi a livello continuativo per le scuole di non solo in Italia, ma anche in Slovenia e Austria. In Valca- ogni ordine e grado e solo così attingiamo alle graduato- nale e in parte del Canal del Ferro, quindi, c’è interesse a un rie ministeriali, quindi, sia per la lingua slovena, che per la sistema formativo che punti sul plurilinguismo dalla scuo- tedesca, l’inglese ecc.». Un’offerta scolastica di questo tipo, la d’infanzia fino alla maturità. secondo l’assessore, non sarebbe rivolta solo ai bambini E se Valeria Fedeli ha ricevuto tutta la documentazione, residenti in loco, ma potrebbe essere attrattiva anche per questa è la prima volta che un ministro dell’Istruzione ita- bambini provenienti da altre località. In tal modo si potreb- liano è al corrente circa le aspettative della Valcanale. be far fronte al calo demografico che grava sul futuro delle Luciano Lister scuole di montagna. (Dom, 30. 9. 2017) Nel progetto è stata inclusa anche la lingua friulana, che, assieme alle altre lingue, nei progetti legati al plurilingui- smo era presente fin dall’inizio. «Le prime sperimenta- zioni sono state fatte nell’asilo di Tarvisio Centrale. L’idea Su Internet potete leggere il bollettino Slovit dell’insegnamento plurilingue nasce dall’ex assessore alla cultura Nadia Campana e dall’allora direttrice della scuo- all’indirizzo: www.slov.it la elementare Annamaria Contessi. Loro hanno un po’ la Siamo anche su Facebook e in digitale! maternità o paternità del progetto, assieme, al tempo, al

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 4 TAIPANA - TIPANA da febbraio in poi erano state impartite 30 ore d’insegna- mento a Vedronza (10 alla scuola d’infanzia e 20 alla pri- Ore di sloveno durante tutto l’anno scolastico maria, dove erano attive due pluriclassi, con 10 ore, quindi, per pluriclasse), e 20 a Taipana (con 10 all’infanzia e 10 alla Impegno del Comune e dell’associazione Blanchini primaria, dove di pluriclasse ne era attiva una). Verso la fine in attesa dell’insegnamento curricolare dello sloveno dell’anno scolastico la docente incaricata aveva predispo- sto un documento che permettesse all’eventuale nuovo Arrivare a un incremento del numero di ore d’insegna- esperto che l’avrebbe sostituita di disporre di tutti i dati mento dello sloveno per portarlo a una trentina, riuscendo sulle attività svolte, al fine di impostare il programma in a insegnarlo settimanalmente in tutto l’anno scolastico. una logica di continuità. Così si era voluto andare incontro È il proposito espresso, per le scuole d’infanzia e primaria a una richiesta espressa dagli stessi genitori dei bambini, di Taipana-Tipana, in un recente incontro svoltosi all’Istitu- che per lo sloveno auspicavano maggiore continuità e svi- to comprensivo di Tarcento, cui hanno partecipato la diri- luppo. gente scolastica, Tiziana D’Agaro, il sindaco Alan Cecutti e A una decina di chilometri, è diversa la situazione nelle il consigliere comunale Armando Noacco per il comune di scuole del vicino Istituto comprensivo di Faedis. Al mo- Taipana, una delegazione dell’associazione slovena Don mento, lì lo sloveno non viene insegnato in nessun plesso, Eugenio Blanchini guidata dal presidente Giorgio Banchig neanche in quelli dell’infanzia e primari situati nei comuni e la presidente per la provincia di Udine della Confedera- in cui viene applicata la legge di tutela della minoranza slo- zione delle organizzazioni slovene-Sso, Anna Wedam. vena – nello specifico, nella scuola d’infanzia di Campeglio Per realizzare questo proposito, l’Istituto comprensivo di (Faedis-Fuojda) e primaria di Faedis e nelle scuole d’infan- Tarcento si rivolgerà al comune di Taipana, cui garantirà il zia e primaria di Attimis-Ahten. Oltre all’inglese, qui viene proprio sostegno l’Associazione Don Eugenio Blanchini. insegnato il friulano. Dall’Istituto fanno sapere che finora A margine dell’incontro, il sindaco Cecutti ha sottoline- non hanno ancora acceduto ai contributi previsti dai ca- ato: «L’amministrazione di Taipana è interessata a poten- nali di finanziamento legati alle leggi di tutela; non hanno ziare l’insegnamento dello sloveno nelle scuole del plesso ancora fatto domanda e ci potrebbero pensare. scolastico comunale». A Cecutti, inoltre, l’incontro ha dato Luciano Lister modo di conoscere più da vicino le difficoltà di attuazione (Dom, 30. 9. 2017) dell’articolo 12 della legge di tutela della minoranza slove- na, relativo alle particolari disposizioni per estendere l’inse- gnamento dello sloveno in provincia di Udine. A riguardo, il sindaco di Taipana intende proporre una strategia comu- PREPOTTO - PRAPOTNO ne: «Come Comune di Taipana ci faremo carico di coinvol- Richieste più ore di sloveno a scuola gere anche altri comuni, per porci davanti alla Regione e spingere affinché l’articolo venga portato in attuazione. Lo scorso anno scolastico l’insegnamento non è stato Per la mia amministrazione è fondamentale giungere effettuato per mancanza di un insegnante esperto all’insegnamento scolastico dello sloveno non a progetti, ma come insegnamento curricolare». Nel comune di Prepotto-Prapotno sono ufficialmente Dall’Istituto comprensivo di Tarcento precisano che, in tutelati anche lo sloveno e il friulano e, quindi, accanto ogni caso, anche per l’anno scolastico 2017-2018 si intende all’inglese, entrambe le lingue trovano posto anche sui garantire in continuità l’insegnamento dello sloveno nelle banchi delle locali scuola d’infanzia e primaria. scuole dell’infanzia e primaria dove è già insegnato, attin- Per lo sloveno, in genere si tratta di 6 ore l’anno per gli gendo alle risorse del bando regionale sulle lingue minori- alunni della scuola d’infanzia e di 15 ore l’anno per quelli tarie. A queste risorse, inoltre, potrebbero essere aggiunte della scuola primaria, impartite tra marzo e aprile da per- eventuali integrazioni mediante un raccordo con enti spe- sonale esterno. Durante lo scorso anno scolastico, però, cifici del territorio, che possano garantire degli interventi a l’insegnamento di questo ridotto numero di ore di lingua implementazione di quello che la scuola riesce a fare per slovena non è stato effettuato, perché non si è riusciti a re- ora. L’impegno del Comune di Taipana e dell’Associazione perire il necessario personale esterno, pur disponendo dei Blanchini in favore dell’insegnamento dello sloveno si rea- fondi. Al posto dell’insegnamento della lingua sono state lizzerebbe, quindi, in questa prospettiva. presentate canzoni e storie in sloveno, puntando di più Nell’ambito dell’Istituto di Tarcento, lo sloveno viene in- sull’aspetto culturale. segnato non solo nelle scuole d’infanzia e primarie di Tai- L’insegnamento del friulano presenta in genere, invece, pana, ma anche in quelle di Vedronza-Njivica. meno criticità: al plesso d’infanzia prestano servizio inse- Superate le iniziali difficoltà nel reperire un qualificato gnanti titolari inserite nella relativa graduatoria regionale, esperto di lingua slovena, nell’anno scolastico 2016-2017 mentre per quello primario si reperisce un docente ester-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 5 no. E le ore impartite ogni anno sono intorno alle 30 per Gorizia e di Trieste, l’insegnamento della lingua slovena come classe, garantendo la presenza continuativa della materia seconda lingua dell’Unione Europea, nelle scuole medie infe- in tutto l’arco dell’anno scolastico. Tra i genitori, infatti, non riori con lingua d’insegnamento italiana. Partirà dapprima in sarebbe malvista un’estensione delle ore d’insegnamento via sperimentale, quindi in base alle richieste l’insegnamento anche per lo sloveno, ora impedita dalla scarsa dotazione dello sloveno verrà esteso anche alle scuole medie superiori. finanziaria a esso garantita dalle relative leggi. In breve, lo sloveno deve diventare parte del sistema dell’istru- Osserva il sindaco di Prepotto, Maria Clara Forti: «I fondi zione scolastica, dal momento che è giusto che ai cittadini per l’insegnamento dello sloveno vengono attribuiti e ge- venga data la possibilità di conoscere le lingue parlate in Friuli stiti dall’Istituto comprensivo. I docenti dei plessi scolastici Venezia Giulia. La conoscenza di più lingue è una ricchezza e di Prepotto, che già operano in una scuola molto attiva e va ricordato che il è una regione a statuto con una programmazione molto serrata, sono particolar- speciale proprio per la presenza delle comunità linguistiche. mente attenti a raccogliere tutte le opportunità di studio e Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Loredana culturali a favore degli alunni, salvo ostacoli imprevedibili». Panariti, alla quale abbiamo chiesto come si è giunti a questa Forti persegue il fine di incrementare l’insegnamento di al- importante novità nel sistema scolastico. L’assessore Panariti, meno una lingua straniera nelle scuole di Prepotto. che di questo ha parlato recentemente al ministero dell’Istru- «L’organizzazione scolastica non rientra fra le compe- zione, affiancata dalla dirigente dell’Ufficio scolastico regio- tenze dell’amministrazione comunale – precisa il sindaco nale per la regione Fvg, Alida Misso, spiega che la fase speri- – che può, tuttavia, proporre proprie iniziative e agevolare mentale è sostanzialmente già iniziata. le scelte dell’Istituto comprensivo. Ed è in quest’ottica che l’amministrazione di Prepotto si è fatta parte attiva e ha Davvero verrà introdotto l’insegnamento della lin- proposto all’Istituto comprensivo, se non la costituzione di gua slovena nelle scuole medie inferiori con lingua di una scuola bilingue, quantomeno l’incremento delle ore insegnamento italiana, che ne faranno richiesta? di insegnamento della lingua inglese. È così che, raccolto il «È necessario che la lingua slovena diventi sotto tutti gli benestare della Direzione didattica, grazie a un contributo aspetti parte integrante del sistema di formazione scolasti- regionale, siamo riusciti a realizzare un progetto di poten- ca. Sarà una strada lunga perché saranno necessari molti ziamento dell’insegnamento della lingua inglese volto an- passi procedurali, dai bandi alle graduatorie di insegnanti, che ad impiegare la lingua straniera per veicolare altri con- ecc. Il prossimo anno potremo iniziare con l’insegnamen- tenuti disciplinari». Inoltre, il sindaco di Prepotto specifica: to sperimentale, ma dobbiamo iniziare a lavorarci adesso. «Durante l’anno scolastico 2016-2017 gli alunni della scuo- Ciò vuol dire che le scuole medie inferiori possono chiede- la primaria e dell’infanzia di Prepotto hanno beneficiato di re già ora di collaborare. Numerose scuole medie inferiori alcune ore aggiuntive di insegnamento dell’inglese e di hanno manifestato interesse, ovvero le famiglie degli alun- un campus estivo. L’anno scolastico 2017-2018 vedrà un ni. Hanno chiesto informazioni anche alcune scuole medie incremento delle ore di insegnamento dell’inglese pari a superiori». 8 ore settimanali per la scuola primaria e 3 ore settimanali per la scuola dell’infanzia». L’insegnamento della lingua slovena, quindi, verrà Nell’ambito dell’Istituto comprensivo di Cividale è diver- esteso anche alle scuole medie superiori con insegna- sa la situazione nelle scuole d’infanzia e primaria di Torrea- mento di lingua italiana? no -Tauarjana. Anche se nel comune di Torreano sono rico- «La fase sperimentale riguarderà le scuole medie infe- nosciute e ufficialmente tutelate le minoranze linguistiche riori. In un secondo momento affronteremo anche la que- friulana e slovena, finora solo il friulano ha trovato posto sui stione delle scuole medie superiori in collaborazione con banchi di scuola, ovviamente oltre all’inglese. l’Ufficio scolastico regionale. Il procedimento prevede due Luciano Lister strade. La prima è più lunga e comporta la modifica delle (Dom, 30. 9. 2017) normative, che regolano il sistema di formazione scolasti- ca. L’altra strada comporta la fase sperimentale alle scuole medie inferiori e verrà concretamente realizzata il prossi- L’INTERVISTA mo anno scolastico con l’insegnamento dello sloveno». Come è nata questa idea? «Lo sloveno sia parte della formazione scolastica» «Tempo fa, e prima della sua recente visita al Kulturni L’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, dom a Trieste, avevo informato il ministro all’Istruzione, sullo sloveno nelle scuole con lingua Valeria Fedeli, sulla questione. Il punto di partenza è dato d’insegnamento italiana dalle scuole di Muggia-Milje e Melara, che hanno già av- viato l’insegnamento di lingua slovena. Nella lettera al Con il prossimo anno scolastico verrà avviato, in provincia di ministro chiedevo l’avvio in via sperimentale dell’insegna-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 6 mento dello sloveno sia nel Triestino che nel Goriziano. La Siega e Debora Madotto, vicarie del Bachmann? Il questione, infatti, non era molto chiara, dal momento che progetto è stato preso in esame anche durante il suo la legge prevede una serie di obblighi in merito all’orario ultimo incontro con la ministra Fedeli? Quali sono le e altro. La sperimentazione ci permette di evitare alcuni possibilità che venga realizzato? problemi». «All’interno della realtà regionale il tarvisiano si distingue per la presenza di quattro lingue distinte (italiano, friulano, Tutto dimostra, quindi, che il progetto avrà succes- tedesco e sloveno) che, oltre ad appartenere al patrimonio so? culturale della popolazione, sono usate comunemente «Ad ogni modo ho sottolineato l’importanza di offrire in anche nelle scuole in quanto previste nei piani dell’offerta Friuli Venezia Giulia l’insegnamento di tutte le lingue parla- formativa. Sussistono tuttavia delle criticità. Per un verso, te in regione. L’ho ribadito in più occasioni. Alcuni alimen- esiste un vincolo di assegnazione dell’organico di diritto di tano le polemiche, ma tutti dimenticano che, oltre che insegnanti sul solo conteggio dei bambini di cittadinanza in Slovenia, in regione sono molti i residenti che parlano italiana che comporta l’esclusione dal conteggio dei bam- la lingua slovena. La conoscenza ovvero l’insegnamento bini provenienti dagli Stati europei contermini; andrebbe della lingua slovena è quindi ancora più importante, dal quindi legittimata l’iscrizione e la frequenza nelle scuole momento che non sono in gioco solo i buoni rapporti di italiane dei cittadini comunitari, anche se minori, indipen- vicinato con slovena, ma si tratta della lin- dentemente dal numero dei bambini di cittadinanza ita- gua della comunità nazionale slovena nella regione Fvg. liana. Per altro verso, poi, non vi è una previsione normati- Inoltre è la lingua del tuo vicino, del tuo amico, del tuo va che consenta la costituzione di istituti plurilingue capaci collega di lavoro. In breve, se la specialità della nostra re- di favorire lo sviluppo di un plurilinguismo caratterizzato gione poggia anche su multiculturalità e plurilinguismo, è da competenze più articolate e bilanciate fra le varie lin- giusto che tutto questo venga valorizzato. Aggiungo che gue che fanno parte del curriculum scolastico. Andrebbe l’insegnamento di una lingua non esclude quello di altre pertanto considerato all’interno della legge 15 dicembre lingue. Il cervello, infatti, non immagazzina solo una ridotta 1999, n. 482 un intervento normativo che – analogamente quantità di informazioni, ma è flessibile e fortunatamente a quanto disposto dall’articolo 12 della legge 23 febbraio consente alle persone di imparare più lingue. Si tratta di 2001, n. 38 – preveda la possibilità di istituire scuole pluri- una vera ricchezza». lingue».

Parlando di comunità nazionale slovena, lei ne è In provincia di Udine, l’unico istituto scolastico ad of- parte integrante, vero? frire l’insegnamento bilingue in sloveno ed in italiano è «Per metà. Sono figlia di mamma slovena e papà ita- l’Istituto comprensivo “Paolo Petricig” di S. Pietro, scel- liano. Per ragioni legate al lavoro e di altra natura, non ho to per questo anche dalle famiglie dei comuni limitrofi potuto frequentare le scuole slovene. Per questo motivo delle Valli del Natisone e del Cividalese. Quest’anno il ho studiato lo sloveno in seguito. Ho imparato piuttosto Comune di Pulfero ha interrotto il servizio di scuola- bene la lingua e vorrei arricchirne la conoscenza. A casa bus per i bambini che frequentano la scuola d’infanzia parliamo più lingue. Capire e parlare più lingue è una vera bilingue, motivando la propria decisione con il fatto soddisfazione e, come ho già detto, una vera ricchezza». che ci sia una scuola d’infanzia, monolingue, anche sul territorio comunale. La deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia, Qual è la sua opinione in merito? Sandra Savino, è di diverso parere. Dopo la visita al «Le amministrazioni comunali non hanno l’obbligo Kulturni dom di Trieste del ministro all’Istruzione, Va- di garantire i trasporti per le scuole dell’infanzia né per il leria Fedeli, ha detto che l’insegnamento della lingua proprio comune, né per i comuni limitrofi. In questo caso, slovena è inutile e assurdo… il comune di Pulfero ha interrotto un servizio sempre ero- «Vorrei sapere quante lingue parla il deputato Savino, gato per evitare – se ho capito bene - che il numero dei oltre al triestino. I miei nipoti a parlano fluente- bimbi della scuola dell’infanzia comunale si riduca ancora. mente 4 o 5 lingue, lo stesso vale per le mie figlie. Non è Purtroppo il tema dello spopolamento di alcune aree e vero che se studi lo sloveno non puoi studiare un’altra o delle conseguenti possibili chiusure di plessi scolastici è un altre lingue. Più lingue parli, meglio è». tema che riguarda diversi luoghi della nostra regione. Noi cerchiamo di mantenere in vita le scuole perché esse sono In Val Canale da molti anni si discute della possibilità sempre un elemento centrale delle comunità, tuttavia di- di introdurre l’insegnamento plurilingue nel sistema venta difficile erogare servizi che hanno un costo molto scolastico locale. Come valuta il progetto che le è stato significativo per un numero molto piccolo di bambini. Mi presentato nell’incontro con l’assessore all’istruzione auguro che si possa trovare una soluzione che tenga con- di Tarvisio Barbara Lagger e le professoresse Doris to delle preoccupazioni del sindaco e, allo stesso tempo

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 7 delle esigenze delle famiglie che hanno iscritto i propri figli ferta didattica. Lo farò in queste settimane. Quindi – ha ag- nella scuola di San Pietro». giunto la funzionaria – dopo tanti anni di sperimentazione (Aljoša Gašperlin, , 17. 9. 2017) cercheremo di fare in modo di arrivare al più presto a una (Tjaša Gruden, Novi Matajur, 27. 9. 2017) soluzione, anche perché proprio il ministro si è pronuncia- to in questa direzione. Lo sloveno, come seconda lingua comunitaria, dovrà quindi diventare strutturale. Dobbia- TRIESTE - TRST mo assolutamente valorizzare questa ricchezza». Non è ancora chiaro per quanti docenti potrebbero «Corsi di sloveno tra le materie di studio aprirsi opportunità di insegnamento. Stime che l’Ufficio scolastico regionale intende preparare nei prossimi giorni delle scuole italiane» in modo da avere un quadro esatto. Anche perché, a sen- Il ministro all’Istruzione, Valeria Fedeli, al 52° seminario tire la Regione, l’opzione dovrebbe riguardare non solo le per gli insegnanti delle scuole in lingua slovena medie, ma pure le elementari e le superiori. «C’è la possibilità di inserire lo sloveno come seconda Non solo il francese, il tedesco o lo spagnolo, ma anche lingua comunitaria – ha confermato l’assessore regionale lo sloveno dovrà entrare a pieno titolo tra le possibilità d’in- con delega all’Istruzione Loredana Panariti – prevedendo segnamento nelle scuole triestine e della regione come cattedre e un’organizzazione ad hoc. Ci sono già esperien- seconda lingua straniera. Tanto alle elementari quanto alle ze di questo tipo a Trieste e a Muggia». medie e alle superiori. L’impulso a superare tutti gli ostacoli L’assessore ne parlerà con la rappresentante del gover- che non permettono ancora l’inserimento della materia no già nei prossimi giorni, per la precisione il 13 settembre. nella didattica degli studenti, nonostante le normative lo «Ho intenzione di ragionare con il ministro Fedeli e chiarire consentano, arriva direttamente dal ministro dell’Istruzio- ancora alcuni elementi che possono permettere, laddove ne Valeria Fedeli, ieri (lunedì 4 settembre, ndt.) ospite al ci sia la richiesta, di introdurre lo sloveno. Si potrà sceglie- Teatro stabile a Trieste, per il Seminario di lingua e cultura re, evidentemente. Ricordo che ci sono alcune scuole che slovena. Fedeli ne ha accennato parlando alla platea. Poi, a propongono anche la seconda lingua comunitaria, dando margine, ha chiarito che l’opportunità va accolta «laddove la possibilità ai genitori di scegliere. La seconda lingua – ha i genitori lo chiedano come seconda lingua». rilevato ancora Panariti – non è obbligatoria per tutti gli Un problema, dunque, «che dobbiamo affrontare per- istituti, anche se a mio avviso ormai bisognerebbe andare ché adesso qualche difficoltà c’è. Qualche difficoltà - ha in quella direzione. Per quanto riguarda lo sloveno, ritengo sottolineato - probabilmente anche in termini di capacità che impararlo ampli le opportunità culturali di conoscen- di costruire clima e merito. Però la cosa importante è que- za dei nostro vicino di casa e del compagno di banco. E sta: l’insegnamento dobbiamo portarlo là dove ci sono i questo – ha concluso l’esponente della giunta Serracchiani genitori che te lo chiedono. Ripeto: secondo me l’aspetto –, in una regione multilingue come il Friuli Venezia Giulia, è fondamentale è chiarire l’origine della domanda». fondamentale». Nel suo intervento di saluto – il primo di un ministro Soddisfatta Tamara Blažina, deputata Pd, che ha segui- dell’Istruzione italiano alla comunità slovena di Trieste e to l’intervento del ministro dell’Istruzione al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Fedeli ha voluto innanzitutto ri- sloveno di via Petronio. «Ovviamente stiamo parlando di cordare che «il rapporto tra Slovenia e Italia è l’esempio di un’opportunità che poggia sulla scelta dei genitori – ha una società che integra le diversità culturali, per essere più osservato l’esponente dem –. Infatti ci sono famiglie che, ricca e più giusta, soprattutto per le giovani generazioni». in alcune scuole, già sollecitano questa opportunità. Come Ma è l’inserimento della lingua nella didattica che interro- noto qualcosa a Trieste è già stato avviato da quando la ga ora l’apparato organizzativo di presidi e dirigenti. Lo slo- Slovenia è entrata nell’Unione europea. Al momento – veno, negli istituti italiani, in realtà sarebbe già previsto, ma prosegue – ci sono soltanto problemi di carattere tecnico attualmente nel territorio provinciale compare soltanto in e sindacale, perché la decisione su cosa studiare in aula due scuole medie, in quella di Muggia a Melara. «Esiste dal comporta anche l’individuazione del docente e ci voglio- 2009 ma soltanto come sperimentazione», ha spiegato la no concorsi. Per lo sloveno nelle scuole italiane, ricordo, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Alida Misso. c’è una classe di insegnamento specifica, per cui stiamo Il motivo? Mancano gli insegnanti. O, meglio, il concorso parlando di una possibilità importante che deve in qual- per i professori. «Non è ancora inserito a sistema – ha pun- che modo trovare tutte le modalità corrette per non crea- tualizzato la direttrice – quindi in effetti c’è un problema re criticità. D’altronde – ha concluso la parlamentare eletta di reclutamento dei docenti che io mi sto impegnando a nelle fila del Partito democratico – lo sloveno non è solo la risolvere. È un peccato, perché è una ricchezza, ma ci stia- lingua della minoranza ma del territorio». mo lavorando. È mia intenzione affrontare il tema con la Gianpaolo Sarti direzione degli ordinamenti che si occupa proprio dell’of- (, 5. 9. 2017)

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 8 ITALIA - SLOVENIA regolari attraverso il Mediterraneo, risultato di una politica estera comune dell’Ue in Africa e nel Vicino Oriente. Ha di- Buoni i rapporti bilaterali, chiarato di essersi trovato d’accordo con Gentiloni sul fatto che l’Ue, in futuro, debba rimanere molto attiva, coordina- vedute comuni rispetto all’Unione Europea ta e vigile in tale ambito e risolvere le crisi all’origine. Gentiloni ha affermato che l’Italia ha fatto un progresso Il premier sloveno Miro Cerar ha ricevuto a Ljubljana, lo visibile nella questione delle migrazioni, a luglio e agosto è scorso 7 settembre, il collega italiano Paolo Gentiloni. I col- diminuito l’afflusso di migranti attraverso il Mediterraneo. loqui si sono perlopiù concentrati sui rapporti bilaterali, sul Questo è il risultato della politica italiana e del sostegno futuro dell’Ue e sulla questione dei flussi migratori; hanno europeo a tale politica, si è detto convinto Gentiloni, che anche, però, toccato l’argomento dell’arbitrato sul confine ha lodato il ruolo della Slovenia nell’ambito di Sophia e tra Slovenia e Croazia. Rispetto a quest’ultimo, Gentiloni l’operazione dell’Ue contro i trafficanti di migranti nel Mar ha dichiarato che l’Italia sostiene le posizioni dell’Unione Mediterraneo. Europea. Cerar ha ricordato anche la questione della sorveglianza Alla conferenza stampa successiva all’incontro, Cerar sui confini interni dell’area Schengen. Nel farlo, ha inteso ha espresso la speranza che l’attività dell’Unione Europea che l’Ue esisterà soltanto se riuscirà riportare Schengen porti a sviluppi positivi, soddisfacenti sia per la Slovenia sia allo stato originario, allorché non ci sarà più controllo sui per la Croazia. Cerar ha espresso soddisfazione per il fatto confini interni. che anche il suo collega italiano sostenga la linea della ne- A una domanda dei giornalisti, i premier si sono anche cessità di rispettare le prese di posizione dell’Unione Euro- espressi sulla decisione del Tribunale europeo, che ha re- pea, che si attengono al rispetto del diritto internazionale spinto le azioni legali di Slovacchia e Ungheria contro le ed europeo. Ha detto, inoltre, che tutti i membri dell’Ue de- quote di ricollocazione dei profughi nell’Unione. Entrambi vono rispettare i principi del diritto internazionale, come si sono detti convinti che il tribunale in questo modo ab- afferma espressamente anche la Commissione europea. bia confermato che sia necessario rispettare le decisioni Circa le riserve della Slovenia sull’ingresso della Croa- prese a livello europeo. L’Italia e la Slovenia lo fanno e sa- zia nell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo rebbe giusto che facessero così anche tutti gli altri Paesi, ha economico (Ocse), Cerar ha specificato che si tratta di fare detto Gentiloni, affermando anche come la decisione sia presente che ogni Stato che voglia diventare membro di importante anche dal punto di vista della solidarietà tra i un’organizzazione così importante, debba soddisfare de- Paesi membri dell’Ue. Cerar ha aggiunto che il principio di terminate condizioni. Circa la Croazia «al momento non solidarietà è il tessuto connettivo che tiene unita l’Europa e vediamo il soddisfacimento di tutte queste condizioni», ha le consente di difendere i propri valori. affermato, ricordando il rispetto dello Stato di diritto. Come (Primorski dnevnik, 8. 9. 2017) ha detto, la Croazia ha in ogni momento la possibilità di abbandonare le proprie posizioni, che ad oggi, a suo dire, sono in opposizione al diritto internazionale e europeo, ITALIA - SLOVENIA dopodiché tutte le strade saranno aperte. I premier si sono trovati concordi circa il fatto che i rap- Sulle minoranze alcune parole molto generiche porti bilaterali tra Slovenia e Italia siano ottimi. Hanno loda- to la buona collaborazione economica, con uno scambio «Tutti i problemi aperti della minoranza slovena in Italia di merci da 6,5 miliardi di euro; entrambi hanno ricordato il e di quella italiana in Slovenia sono stati risolti o stanno ve- grande afflusso di turisti italiani in Slovenia. nendo adeguatamente risolti», ha dichiarato a Ljubljana C’è stato anche uno scambio di vedute sul futuro dell’Ue. il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni. Con Cerar ha spiegato come la Slovenia sia un membro respon- l’omologo Miro Cerar ha, fondamentalmente, parlato di sabile dell’Unione, dell’area Schengen e dell’area euro, che entrambe le minoranze solo in introduzione all’incontro; le desidera restare in un’Unione europea il più collegata pos- due minoranze sono state, peraltro, solo molto generica- sibile e contribuire a un Ue unita anche in futuro. È stata mente menzionate nella presentazione della visita di Gen- sottolineata l’importanza della posizione unitaria dei 27 tiloni illustrata nel comunicato di mercoledì, 6 settembre sulla Brexit. inviato dal gabinetto di Cerar. Gentiloni ha spiegato come una più stretta collabora- Fin qui niente di nuovo, ma questa è stata la prima volta zione non stia a significare che si formeranno gruppetti tra in cui le due minoranze non sono state messe al corrente Stati e che altri saranno esclusi, ma che sarà resa possibile dell’incontro dei due presidenti del Consiglio dei ministri una più stretta collaborazione tra i Paesi che la desiderino. in via preliminare. Ed è la prima volta che Roma e Lju- Rispetto alla questione dei migranti, Cerar ha espresso bljana non si sono almeno informalmente consultate coi soddisfazione per la recente diminuzione di migrazioni ir- rappresentanti della minoranza slovena in Italia e italiana

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 9 in Slovenia circa le loro problematiche più contingenti. E A questo proposito la relazione sottolinea che il ricono- questo considerando che Cerar, nel proprio mandato, non scimento dei diritti degli appartenenti alle minoranze non si è ancora incontrato coi rappresentanti della minoranza prevede necessariamente il riconoscimento formale dello slovena in Italia. status di minoranza nazionale o la presenza di uno specifi- «Che i rapporti tra i due Paesi siano ottimi è testimoniato co quadro giuridico a favore di queste comunità. Richiama dalla visita di moltissimi turisti italiani, quest’anno, in Slo- anche l’attenzione sul fatto che la complessa situazione venia», ha detto Gentiloni, che ha ancora una volta lodato linguistica richiede un approccio aperto e accomodante, l’atteggiamento della Slovenia al recente vertice sui Balca- che è necessario soprattutto nei Comuni in cui risiedono ni occidentali, tenutosi a Trieste-Trst. Ha lodato la Slovenia abitanti con un’identità debole, che all’interno della mino- anche per la collaborazione della nave militare «Triglav» al ranza non godono di eguale riconoscimento o ai quali tale salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. riconoscimento viene negato dalla maggioranza o da al- S. T. tre minoranze. A questo proposito la relazione raccoman- (Primorski dnevnik, 8. 9. 2017) da alle autorità un approccio aperto, fondato sul dialogo, verso singoli e gruppi, che si impegnano per la tutela sulla base dei principi della Convenzione quadro, accanto al principio della libera scelta di appartenenza, contemplata MINORANZE dall’art. 3 della Convenzione. A queste osservazioni il Governo italiano ha risposto I Resiani tutelati tra gli sloveni testualmente: «Per quanto riguarda il riconoscimento dei Risoluzione del Consiglio d’Europa sull’attuazione singoli gruppi linguistici degli abitanti di Val Resia, Valli del della convenzione quadro per la tutela delle minoranze Natisone e del Torre (Udine), che sono distinti dalla mino- ranza slovena, considerando la risoluzione del Parlamen- Questa volta la Risoluzione del Comitato dei ministri to europeo dell’11 settembre 2013 sulle lingue europee del Consiglio d’Europa non contempla raccomandazioni minacciate, la Regione Friuli Venezia Giulia ha assicurato direttamente legate alla questione della tutela della mino- al resiano e alle sue varianti linguistiche il diritto alla tutela ranza slovena in Italia. I ed ha provveduto ai fondi necessari sulla base della legge n passato non è stato così. L’Italia, infatti, ha ratificato la regionale 26 del 16 novembre 2007». Convenzione quadro nel 1997, quindi già prima dell’ap- A questo proposito va detto che la legge menzionata è provazione della legge 482 e naturalmente anche della di fatto legge per la tutela della minoranza slovena in Friuli legge per la tutela della minoranza slovena. Venezia Giulia e che quindi il resiano è tutelato nell’ambi- Questa quarta risoluzione si basa sulla relazione in me- to della minoranza slovena. Il Consiglio d’Europa non ha rito all’attuazione della convenzione, che nel marzo 2014 sollevato obiezioni o fatto commenti su questa posizione il Governo italiano ha inviato al Consiglio d’Europa e sulla del Governo italiano e per questo motivo il Comitato dei base della quale il Comitato consultivo ha pubblicato la re- ministri non ha incluso la questione nella risoluzione. lazione del 19 novembre 2015. In questa relazione c’erano Bojan Brezigar alcuni veloci riferimenti alla minoranza slovena. Veniva sol- (Primorski dnevnik, 3. 9. 2017) levata solo la questione inerente la situazione in provincia di Udine. La relazione, infatti, evidenzia che alcuni abitanti di Val Resia, Valli del Natisone e del Torre chiedono il riconosci- UNIONE EUROPEA mento dello status di minoranze linguistiche particolari, diverse dalla minoranza slovena. I loro rappresentanti so- I contenuti della Convenzione stengono di essere infondatamente uguagliati agli sloveni. sulla tutela delle minoranze nazionali D’altro canto i rappresentanti della minoranza slovena af- fermano che gli abitanti di questi luoghi parlano un antico La Convenzione quadro per la tutela delle minoranze dialetto sloveno, che, a causa dell’isolamento territoriale e nazionali è un documento internazionale fondamentale dell’assenza di insegnamento della lingua slovena a scuo- del Consiglio d’Europa in quest’ambito. È stata approvata la, ha avuto uno sviluppo diverso dallo sloveno standard. I nel 1995 ed è stata sottoscritta e ratificata dalla maggio- rappresentanti della minoranza slovena – sottolinea il Co- ranza dei Paesi membri del Consiglio d’Europa. Tra gli Stati mitato consultivo – rilevano, inoltre, che queste differenze che non l’hanno rettificata ci sono Francia, Grecia e Turchia. vengono evidenziate soprattutto dai media e da alcune La Convenzione contempla di fatto tutte le questioni personalità politiche con il fine di danneggiare l’immagine fondamentali inerenti la tutela delle minoranze. È fonda- della comunità slovena e abbassare il livello di tutela di tut- ta interamente sui diritti individuali, come si evince dalla te le minoranze linguistiche. terminologia, dal momento che fissa i diritti degli apparte-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 10 nenti delle minoranze nazionali e quindi non riconosce le so anche il diritto al nome nella forma originale e a scritte minoranze come soggetti. È invece molto ampio l’insieme pubbliche nelle lingue minoritarie. di diritti che tratta. Tre articoli riguardano l’istruzione: l’inserimento nei pro- La Convenzione racchiude nella parte introduttiva le grammi scolastici dei dati sulle minoranze; il diritto all’in- norme sull’uguaglianza davanti alla legge e sul divieto di segnamento della propria lingua nelle scuole pubbliche ogni discriminazione. Sul piano culturale garantisce alle ovvero all’insegnamento nella lingua minoritaria e il diritto minoranze il diritto di sviluppare la propria cultura. Dedica all’istituzione di scuole private. particolare attenzione all’obbligo degli Stati a instaurare La convenzione di seguito sancisce il diritto alla collabo- un clima di tolleranza e dialogo interculturale. Di seguito razione degli appartenenti alle minoranze nella vita pub- garantisce agli appartenenti alle minoranze il diritto a for- blica e vieta agli Stati la modifica artificiale della composi- me di associazionismo e la libertà di fede. zione etnica nei territori in cui risiedono le minoranze. Il diritto di espressione è legato a quello dei media nella Due articoli riguardano la collaborazione transfrontalie- lingua minoritaria ovvero alla presenza di lingue minorita- ra, che gli Stati non devono ostacolare e laddove è possibi- rie nei media nazionali. Viene trattata ampiamente la que- le devono stringere accordi bilaterali con i vicini. stione dell’uso della lingua nel rapporto con le autorità e Bojan Brezigar il diritto all’informazione nella lingua minoritaria. Ivi inclu- (Primorski dnevnik, 3. 9. 2017)

Elena D’Orlando, giurista esperta di autonomie speciali in Italia e in Europa L’INTERVISTA Statuto regionale da rivedere per valorizzare le minoranze linguistiche «Favorire l’accesso alla rappresentanza in Parlamento per gli sloveni è un impegno che il legislatore statale si è assunto con la legge di tutela 38/2001»

ell’autonomia speciale del Friuli Venezia Giulia e de- ne); la potestà di legiferare in via esclusiva in materia di enti gli spazi che prevede per le minoranze linguistiche, locali; la naturale vocazione multiculturale della Regione Dma anche della rappresentanza politica di queste riconosciuta nello Statuto, con conseguenti garanzie per ultime in parlamento a Roma, abbiamo parlato con Elena le comunità minoritarie». D’Orlando, professoressa di Diritto pubblico comparato al di- partimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine, che In che modi i governi regionali possono chiederne di si occupa in particolare dello studio delle Autonomie speciali meno o di più? in Italia e in Europa. Dal 2013 è membro della Commissione «L’autonomia regionale è perimetrata dallo Statuto. Per paritetica Stato-Regione FVG. chiederne di più la strada maestra è modificare lo Statu- to, ampliando il novero delle materie su cui la Regione ha I cittadini del FVG spesso non sanno cosa siano le for- competenza a legiferare e, quindi, a esprimere un proprio me di autonomia garantite dallo Statuto. Quali sono? indirizzo politico. Come soluzione subordinata, si possono «L’autonomia speciale si caratterizza, in estrema sintesi, utilizzare le norme di attuazione dello Statuto, per acqui- per i seguenti aspetti: il rango costituzionale dello Statuto sire ulteriori funzioni nelle materie di cui già la Regione di- speciale, che non può essere modificato con una legge or- spone. Cruciale è poi la partita relativa ai rapporti finanziari dinaria del Parlamento; il metodo negoziale previsto per con lo Stato: senza risorse, l’autonomia è un guscio vuoto». l’attuazione dello Statuto, nell’ambito della Commissione paritetica (in cui siedono 3 rappresentanti dello Stato e 3 In cosa si differenzia l’autonomia del FVG rispetto a della Regione); i rapporti finanziari con lo Stato basati su un quelle delle altre regioni autonome? quadro normativo più garantista rispetto alle Regioni or- «Quanto alle comunità minoritarie, a differenza di quan- dinarie (compartecipazione regionale ai tributi erariali pre- to avviene in altre Autonomie speciali (-Alto Adi- fissata nello Statuto, disciplina del concorso regionale agli ge/Südtirol e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste), il nostro Statuto obiettivi di finanza pubblica contrattata tra Stato e Regio- non contiene competenze espressamente attribuite alla

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 11 Regione o disposizioni di principio suscettibili di essere at- zionali, possono consistere, per esempio, in esenzioni dal tuate in via legislativa. L’unico riferimento espresso è quel- rispetto delle soglie di sbarramento; in sistemi maggiorita- lo contenuto nell’art. 3, che reca il principio per cui “Nella ri, in un utilizzo mirato del ritaglio dei collegi. Nel secondo Regione è riconosciuta parità di diritti e di trattamento a caso – che non riguarda la realtà italiana, se non a livello tutti i cittadini, qualunque sia il gruppo linguistico al quale locale – si tratta di strumenti più incisivi, come la riserva di appartengono, con la salvaguardia delle rispettive caratte- seggi. In ogni caso, si può ragionare in modo articolato sul ristiche etniche e culturali”». dato tecnico, ma ciò che conta, alla fine, è la volontà politi- ca, che a sua volta dipende dalla sensibilità culturale circa Le minoranze linguistiche friulana, slovena e germa- la vera questione di fondo: il rapporto tra uguaglianza e nofona costituiscono motivo di specialità? democrazia». «Sì, come attesta anche la X disposizione transitoria e finale della Costituzione che, estendendo pro tempore al Per ora lo sviluppo del dibattito relativo alla legge FVG il regime delle Regioni ordinarie in attesa della defini- elettorale non prospetta scenari favorevoli a una rap- zione politica e giuridica della questione del confine orien- presentanza della minoranza slovena a Roma dopo le tale, espressamente sanciva che restava comunque ferma, prossime elezioni. Ci sono sedi in cui la minoranza slo- nel frattempo, la tutela delle minoranze linguistiche. La vena potrebbe fare valere il diritto alla rappresentan- mancata valorizzazione del fattore minoranza nello Sta- za facilitata previsto dalla legge e non ancora attuato? tuto non significa affatto irrilevanza del fattore minoranza «Favorire l’accesso alla rappresentanza politica in Parla- per la caratterizzazione della specialità del FVG. Tale circo- mento dei candidati appartenenti alla minoranza slovena stanza indica, piuttosto, che quella è stata la scelta fatta è un impegno che il legislatore statale si è assunto e che nel 1963 in dipendenza dalle condizioni storico-politiche rientra nell’ambito della sua discrezionalità attuare in un date. Pertanto un’opzione – è bene sottolinearlo – suscetti- modo o in un altro. Al di là dell’utilizzo di strumenti di tutela bile di essere rivista e corretta al fine di rendere la disciplina giurisdizionale, sulla cui efficacia si potrebbe dubitare per del fattore minoranza più aderente alle mutate esigenze diverse ragioni, ritengo che il modo migliore per indurre di contesto». il legislatore nazionale ad attivarsi sia incrementare il livel- lo di autopercezione e di autorappresentazione positiva Se la Regione richiedesse maggiori competenze nel della comunità slovena, iniziando innanzitutto a sensibiliz- campo dell’istruzione, sarebbe più facile per le mino- zare i rappresentati del FVG in Parlamento e a riflettere su ranze linguistiche regionali affermare le proprie istan- alcuni strumenti che già ci sono e che potrebbero essere ze nell’ambito del sistema scolastico locale? valorizzati. Un esempio per tutti: perché un organo come «Probabilmente sì. Ma se si vuole puntare a una valoriz- il Comitato istituzionale paritetico deve essere previsto da zazione sostanziale delle comunità minoritarie, a mio avvi- una legge statale? Peso ben maggiore avrebbe se lo intro- so è tempo di rivedere l’impianto statutario». ducessimo nello Statuto speciale, assieme a un pacchetto di disposizioni volte finalmente a riconoscere il carattere A Roma si sta lavorando all’approvazione di una plurale della comunità regionale». nuova legge elettorale. Quali prospettive vede per la Luciano Lister rappresentanza in Parlamento delle minoranze lin- (Dom, 30. 9. 2017) guistiche? «Le minoranze c.d. superprotette (ancora una volta, quelle del Trentino-/Südtirol e Valle d’Aosta/Val- lée d’Aoste) hanno già strumenti di garanzia che immagi- MINORANZA SLOVENA no manterranno, anche in considerazione del ruolo strate- gico che politicamente hanno i loro attuali rappresentanti Il diritto degli sloveni ad essere rappresentati in Parlamento, rispetto alla maggioranza di governo. Per le in Parlamento altre la strada è in salita, partendo da un contesto normati- vo diverso e da una cultura politica dell’autonomia molto I presidenti delle due organizzazioni di raccolta della mino- meno radicata». ranza slovena (Rudi Pavšič dell’Unione culturale economica slovena-Skgz e Walter Bandelj della Confederazione delle or- La legge di tutela per gli sloveni dispone che le leggi ganizzazioni slovene-Sso) in una lettera inviata alla presiden- elettorali favoriscano l’elezione di parlamentari della te della Camera dei deputati, Laura Boldrini, e al presidente minoranza. Come garantire questo diritto? del Senato, Pietro Grasso, chiedono l’attuazione dell’articolo «Sul punto va distinta rappresentanza politicamente 26 della legge di tutela della minoranza slovena 38/2001 in assicurata e giuridicamente garantita. Nel primo caso si merito alla rappresentanza facilitata in Parlamento. tratta di strumenti che, in caso di sistemi elettorali propor- Di seguito pubblichiamo il testo integrale della lettera.

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 12 A nome delle due organizzazioni apicali della comuni- minoranza slovena, che di tutto il territorio della regione tà slovena del Friuli Venezia Giulia, l’Unione culturale eco- Friuli Venezia Giulia, regione speciale caratterizzata perlo- nomica slovena-Slovenska kulturno gospodarska zveza più dalla peculiarità del multilinguismo e dell’integrazione (Skgz) e della Confederazione delle organizzazioni Slove- interetnica. Confidando vivamente in un positivo riscontro ne-Svet slovenskih organizacij (Sso), in rappresentanza di alla presente. oltre 300 enti, organizzazioni e circoli culturali, sportivi, di gruppi editoriali, del mondo dell’istruzione e della solida- rietà, vorremmo porvi all’attenzione il problema della nuo- TRIESTE - TRST va legge elettorale. Dopo numerose discussioni e passaggi parlamentari Bando per lo sloveno sulla riforma elettorale, si arriverà a breve alla fase finale con la determinazione delle nuove norme. L’Ufficio centrale regionale per la lingua slovena impie- Com’è probabilmente noto, in quest’ambito dovrebbe gherà tre interpreti ovvero traduttori per la lingua slovena. trovare la giusta attuazione la lettera, ma soprattutto lo Questo in base al bando che è stato pubblicato ieri (16. 8, spirito, dell’articolo 26 della legge 38/2001 di tutela della ndt.) sul Bollettino ufficiale della Regione. La notizia della minoranza slovena sulla rappresentanza facilitata della pubblicazione è stata accolta con soddisfazione dalla pre- stessa. Su questo tema si sono svolti diversi incontri, col- sidente del Comitato istituzionale paritetico per la mino- loqui, confronti con i rappresentanti del Governo, con il ranza linguistica slovena, Ksenija Dobrila, e dai consiglieri presidente della commissione Affari costituzionali della regionali Igor Gabrovec e Stefano Ukmar. A dirigere l’uffi- Camera dei Deputati e con i vari rappresentanti dei partiti cio è Erika Hrovatin. a livello locale e nazionale. A supporto della richiesta di cui L’Ufficio centrale regionale per la lingua slovena tradurrà sopra sono stati predisposti diversi documenti, inviati ai per gli Uffici e i Servizi della Regione tutti gli atti in lingua soggetti interessati. slovena, dalle richieste ordinarie fino ai complessi progetti Finora però non abbiamo riscontrato la giusta attenzio- europei. Inoltre, tradurrà coordinatamente per tutti i co- ne su questo problema e soprattutto non c’è stato alcun muni, che saranno, così, sollevati dalle norme limitative del riscontro normativo, il che sta destando grande preoccu- patto di stabilità, che ha impossibilitato anche a loro l’im- pazione e notevole malumore tra i cittadini, nonché elet- piego di nuovo personale. Ciò ha, di fatto, rappresentato tori appartenenti alla comunità slovena del Friuli Venezia un’infrazione della tutela della comunità etnica slovena in Giulia. Com’ è stato più volte ribadito, ciò non riguarda so- Italia. lamente la minoranza slovena, ma l’intera comunità regio- L’esponente del Pd Stefano Ukmar evidenzia come il nale ed il suo livello di democrazia. Il diritto delle minoran- bando sia frutto di costanti sforzi di diversi attori e men- ze linguistiche alla rappresentanza politica rientra infatti ziona in modo particolare i meriti della presidente del Co- nel più ampio alveo dei diritti previsti dalle Convenzioni mitato paritetico per i problemi della minoranza slovena, internazionali e da numerosi documenti del Consiglio Ksenija Dobrila. I traduttori-interpreti saranno impiegati d’Europa. per un periodo di due anni, con la possibilità di un prolun- Con le nuove norme vengono di fatto ulteriormente gamento del periodo lavorativo. All’Ufficio al momento è ridotte le possibilità di elezione dei candidati sloveni e a impiegata unicamente la dirigente Erika Hrovatin, che è meno che non si arrivi ad una modifica sostanziale della dipendente regionale. «L’assunzione di personale era im- legge elettorale vigente, non esiste alcuna possibilità per pedita dal cosiddetto patto di stabilità, ora però le cose si la minoranza slovena di poter eleggere un proprio parla- sono finalmente mosse da un punto morto», ha consta- mentare, vista l’ampiezza territoriale dei collegi ed il siste- tato Ukmar. A commentare la pubblicazione del bando è ma delle preferenze. anche la presidente del Comitato paritetico, Dobrila, che Su questo tema poi non andrebbe trascurato anche il sottolinea in modo particolare i tempi brevi di scadenza forte interessamento della Repubblica di Slovenia (che ha per la consegna delle domande, fissata già al 5 settembre. da tempo risolto tale problema con il seggio parlamentare L’istituzione del menzionato Ufficio è stata determinata garantito a livello costituzionale della minoranza italiana), dal Consiglio regionale (legge n. 34 del 2015); l’Ufficio ha, esplicitato più volte dall’ambasciatore sloveno a Roma. Nel successivamente, visto la luce nell’ambito dell’assessorato caso quindi di una mancata rappresentanza della mino- alla Cultura, allo sport e alle lingue minoritarie. La dirigente ranza slovena a livello parlamentare, si andrebbe a creare dell’Ufficio è stata presentata alla Commissione consultiva un notevole vulnus, che potrebbe aprire le porte anche per la minoranza slovena dall’assessore Gianni Torrenti. «Si ad un contenzioso diplomatico con la vicina Repubblica tratta di un passo molto importante nell’attuazione delle di Slovenia e con ciò si andrebbero a incrinare gli ottimi legge di tutela, rispetto al quale in Regione, durante que- rapporti tra l’Italia e la Slovenia. Siamo perciò convinti che sto mandato, ci siamo particolarmente impegnati», ha sot- una soluzione si possa trovare, e ciò a vantaggio sia della tolineato Ukmar in una dichiarazione. Mentre Gabrovec

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 13 evidenzia come l’Ufficio, con questo bando, inizierà final- linguistici vengono distribuiti ai singoli comuni dalla Regio- mente a lavorare e a rispondere soprattutto ai bisogni del- ne Friuli Venezia Giulia in base alla legge di tutela 38/2001. le pubbliche amministrazioni nel campo del bilinguismo. «Gli ultimi fondi messi a bando risalgono, purtroppo, al (Primorski dnevnik, 17. 8. 2017) 2014. Allora, infatti, è stato pubblicato per l’ultima volta un bando pubblico per traduttori e interpreti, così che il desti- no futuro di figure, quali ad esempio le nostre, è, di fatto, GORIZIA - GORICA un’incognita», così Vizintin ha richiamato l’attenzione sul problema, che è di natura politica. I fondi per i due con- Nuove forze all’Ufficio per lo sloveno tratti provengono ancora da quelli disponibili per il 2014. E dopo? «Si parla molto di un Ufficio unico per la lingua slo- I giorni estivi hanno portato una benvenuta ventata vena, con interpreti e traduttori, per il quale la Regione ha d’aria fresca all’Ufficio per lo sloveno del municipio di Go- da poco pubblicato un bando. Per quanto riguarda, però, rizia-Gorica. Da luglio dell’anno scorso, infatti, sia dell’inter- gli impiegati negli sportelli linguistici dei singoli Comuni o pretariato a incontri di vario tipo o visite ufficiali sia della di pubbliche amministrazioni simili, il loro destino è mol- traduzione di documenti, atti ufficiali e lettere si occupava to poco chiaro», ha aggiunto Vizintin. L’ufficio linguistico una sola persona, la giovane Katja Hrvatič di Trieste-Trst. è aperto al pubblico il lunedì dalle 9 alle 12 e i mercoledì Due settimane fa a lei si è unito un nuovo collega, Fabio dalle 15.30 alle 17.30. Vizintin, che è, tra l’altro, anche sindaco di Doberdò del La- sas go-Doberdob. (Primorski dnevnik, 17. 8. 2017) Hrvatič, che si è laureata alla Scuola superiore per inter- preti e traduttori di Trieste-Trst, sarà d’ora in poi responsabi- le soprattutto per l’interpretariato, mentre Vizintin, che ha REGIONE concluso diversi magisteri – tra l’altro quello per i rapporti col pubblico e quello di scienze europee – si occuperà di Narodni dom di Trieste e Trgovski dom di Gorizia traduzione. Vizintin ha partecipato, a Cividale, al concor- nell’elenco degli edifici storici» so per traduttori per lo Sportello comunale bilingue ita- liano-sloveno ed è entrato nella relativa graduatoria, alla La proposta del forum degli Sloveni in Italia quale ha fatto riferimento anche il Comune di Gorizia. I due giovani dipendenti pubblici, impiegati con un ora- Il forum economico della comunità nazionale slovena in rio lavorativo a tempo pieno di 36 ore, si occupano di tutto Italia si è inserito attivamente nel procedimento per l’ap- ciò di cui ha bisogno l’amministrazione in lingua slovena; provazione del nuovo piano paesaggistico regionale. I rap- sono, inoltre, a disposizione anche dei cittadini che devo- presentanti del Forum hanno illustrato le loro tesi nel corso no depositare documenti in lingua slovena in Comune. Si della riunione della commissione competente del Consi- occupano, ovviamente, anche degli affari degli uffici-am- glio regionale, durante la quale l’assessore Mariagrazia ministrativi ordinari. L’Ufficio al primo piano, sopra gli uffici Santoro ha assicurato loro che l’amministrazione regiona- dell’anagrafe, è condiviso con un giovane che si occupa le Fvg terrà in considerazione le proposte della minoranza, delle esigenze di traduzione in friulano. A Hrvatič il contrat- riassunte in un documento dagli esperti Peter Sterni e Alan to è stato rinnovato a luglio per un ulteriore anno; anche Oberdan. Vizintin sarà impiegato fino ad agosto 2018. Il forum economico è composto da: Unione economi- «Mi fa piacere che l’ufficio sia nuovamente operativo a ca regionale slovena-Sdgz, Unione culturale economica organico completo e che questo posto sia stato ricoperto slovena-Skgz, Confederazione delle organizzazioni slove- da Vizintin, con cui abbiamo già collaborato nell’ambito di ne-Sso, Unione agricoltori, Banca di credito cooperativo un progetto europeo nell’ambito della politica giovanile. del Carso, Banca di credito cooperativo di Doberdò e Sa- Anche la sua esperienza amministrativa non farà male», vogna, Società finanziaria Kb 1909 e Comunità agraria. ha detto il vicesindaco e assessore competente Stefano Il documento si appella ai dettami della legge di tutela Ceretta, aggiungendo come l’assunzione di un altro im- per la minoranza slovena (art. 20, tutela dell’eredità storica piegato all’Ufficio per lo sloveno sia stata resa possibile dai e artistica) e alla normativa regionale, che autorizza la com- nuovi contributi ricevuti in base alla legge di tutela. «L’Uffi- partecipazione delle comunità locali nella progettazione cio per lo sloveno negli ultimi anni ha lavorato molto bene. dello sviluppo paesaggistico e urbanistico. I vincoli sono Gli impiegati che abbiamo avuto erano operativi e compe- necessari e utili, ma non a danno dello sviluppo dei setto- tenti. Il lavoro in questo ufficio davvero non manca, quindi ri economici primari, a cominciare dall’agricoltura, come è di certo positivo che siamo riusciti a impiegare di nuovo accade nel Carso triestino e goriziano. Da qui ci si aspetta un altro traduttore», ha concluso Ceretta. che nel piano paesaggistico venga inserito il purtroppo Aggiungiamo ancora che i finanziamenti per gli sportelli dimenticato e non ancora sfruttato progetto di sviluppo

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 14 Masterplan, che, su commissione e con contributi regio- iniziativa. Gabrovec ha posto sul tavolo della riunione la nali, è stato formulato dalla società di azione locale (Las) questione della proprietà del nuovo centro (su questo ha del Carso. costantemente richiamato l’attenzione il presidente della In merito alle questioni e ai vincoli ambientali, il forum fa Sso, Bandelj), che sarà adeguatamente risolta. Del nodo riferimento alla normativa europea di tutela Natura 2000 della proprietà, se possiamo così chiamarlo, si sta occupan- (sigle italiane Sic, Zps e Zsc) sulla controversia delle quali do un gruppo di lavoro Skgz-Sso, diretto da Marino Marsič già da anni la Kmečka zveza-Unione agricoltori sloveni sta e Ivo Corva. Si prospetta un nuovo soggetto proprietario, mettendo in guarda la Regione. Il documento di seguito si che, secondo Bandelj, dovrebbe rispecchiare la positiva sofferma sulla questione degli usi civici; in merito al Carso esperienza del Centro librario triestino-Tks. e al Collio propone che venga consentita l’attività agricola I soggetti incaricati del futuro centro sportivo di tutta sulle superfici boschive e pascoli abbandonati. la minoranza ricercheranno, tramite bando pubblico, dei Il “filo rosso” del documento è comunque la necessità di professionisti che eseguiranno la ristrutturazione e la nuo- riconoscere alle comunità locali il ruolo attivo nella tutela va costruzione. Nelle linee principali il progetto è quello e sviluppo del territorio. Che il concetto paesaggistico ab- presentato poco tempo fa al ministro sloveno Gorazd bia un ampio significato per il forum (che ufficialmente ha Žmavc. Bandelj e Pavšič, che con Žmavc hanno parlato del sede presso l’Unione economica regionale slovena-Sdgz a futuro dello Stadio I Maggio già alcune volte, contano che i Trieste) lo dimostra la raccomandazione affinché si ricono- fondi per gli arredi interni del centro vengano erogati dalla sca “importanza regionale” agli edifici del Narodni dom a Slovenia tramite l’Ufficio governativo per gli sloveni d’oltre- Trieste e del Trgovski dom a Gorizia. Quindi non solo atten- confine e nel mondo. zione all’urbanistica, economia e ambiente, ma anche alla L’amministrazione regionale, quindi, nelle prossime set- memoria storica. timane riceverà ufficialmente il progetto del «nuovo» Sta- S. T. dio I Maggio, rispetto al quale l’assessore Torrenti è stato, di (Primorski dnevnik, 17. 9. 2017) fatto, in verità già messo al corrente. I presidenti delle due organizzazioni confederative della minoranza gliene han- no parlato a margine della cerimonia di apertura del Mit- telfest di Cividale-Čedad, cui ha partecipato – come noto TRIESTE - TRST – anche il presidente sloveno, Borut Pahor. Accordo per un centro di tutta la minoranza L’accordo politico per lo Stadio I Maggio è molto impor- tante per la minoranza slovena; andrà, però, implemen- allo Stadio 1° Maggio tato anche con la proposta di distribuzione dei restanti 2.600.000 euro. Si tratta di fondi statali inutilizzati, che La minoranza slovena proporrà alla Regione che, dai nell’ambito della legge di tutela erano originariamente in- fondi inutilizzati provenienti dalla legge di tutela (in to- dirizzati alle amministrazioni locali del Friuli Venezia Giulia. tale 5,3 milioni di euro), 2,7 milioni di euro vengano indi- Il Consiglio regionale propone a Roma, però, di indirizzarli rizzati allo Stadio 1° Maggio a San Giovanni-Sveti Ivan di a interventi per la costruzione, l’ampliamento e la ristrut- Trieste-Trst, per un centro sportivo di tutta la minoranza. turazione di strutture sportive e «che producono e si oc- Questo è il nocciolo dell’accordo tra Unione culturale cupano di iniziative culturali per la minoranza slovena», di economica slovena-Skgz, Confederazione delle organiz- fatto di teatri. zazioni slovene-Sso, Unione dei circoli sportivi sloveni in Sandor Tence Italia-Zsšdi, Associazione sportiva-Šz Bor e i due consiglie- (Primorski dnevnik, 4. 8. 2017) ri regionali Igor Gabrovec e Stefano Ukmar, che tra poco sarà presentato all’assessore regionale Gianni Torrenti. Le due organizzazioni confederative della minoranza, come confermato dai presidenti Rudi Pavšič (Skgz) e Walter Ban- MINORANZA SLOVENA delj (Sso), proporranno all’amministrazione regionale una spartizione dei 5.300.000 euro «che terrà conto dei diversi La deputata Blažina sugli ultimi sviluppi bisogni della minoranza slovena, sia da un punto di vista contenutistico, sia territoriale». La deputata Tamara Blažina segue con molta attenzione All’incontro sono stati presi accordi affinché il progetto gli avvenimenti all’interno della minoranza slovena, compre- sorga da un interesse di tutta la minoranza; il polo sarebbe se le polemiche inerenti le scuole di musica. La prima doman- amministrato dall’Unione dei circoli sportivi sloveni in Ita- da che le abbiamo rivolto riguarda i 5,3 milioni di euro di fondi lia, che con ogni probabibilità a San Giovanni avrà anche inutilizzati provenienti dalla legge di tutela, che il Consiglio re- la propria sede. L’Associazione sportiva sarà incaricata di gionale intende dirottare verso investimenti per la ristruttura- formare la squadra che seguirà la realizzazione di questa zione di strutture sportive e culturali.

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 15 Che fare, quindi, con tale denaro? tà, visto che nella città di Trieste non possediamo alcuna «Io stessa, finora, non sono intervenuta o meglio non mi struttura sportiva. Tra l’altro questo è un investimento per i sono intromessa in tale problematica, visto che de jure e giovani e, quindi, un investimento per il futuro». de facto è di competenza della Commissione consultiva e, di conseguenza, della Regione. Anche in considerazione Sui media si parla anche del Kulturni dom di Trieste. del mio emendamento alla legge finanziaria del 2015, che Sostiene la sua ristrutturazione con fondi statali? elimina una determinazione rigida dei contributi per i sin- «Ritengo altrettanto urgente che vengano effettuati goli articoli della legge di tutela, rispetto a tali rimanenze determinati lavori al Kulturni dom, dove ha sede il nostro finanziarie voglio esprimere l’auspicio che non si ripropon- unico Teatro Stabile». ga più un caso simile di fondi inutilizzati». E il resto? Dove sta il problema? «Per quanto riguarda il resto prendano accordi entram- «Ciò potrebbe diventare motivo di un futuro taglio ai be le organizzazioni confederative della minoranza slove- contributi statali. Bisogna anche dire che il cambio di de- na insieme ai restanti attori regionali, visto che conoscono stinazione d’uso dei fondi per le spese correnti in fondi a al meglio la situazione e i bisogni. Sulla loro proposta si fini di investimento non è qualcosa di automatico. A ren- pronunci anche la Commissione consultiva. Dobbiamo dere possibile il decreto della Regione sono stati l’emen- comunque renderci conto che si tratta di fondi eccezionali damento e l’accordo stretto, insieme all’assessore Gianni per gli immobili, che vanno, quindi, utilizzati con razionali- Torrenti, col sottosegretario del ministero del Tesoro, Pier tà e ponderatezza. In generale, sarebbe intelligente verifi- Paolo Barretta. Conto e spero che non sopraggiungano care le prospettive e la destinazione d’uso di tutta la realtà complicazioni e che il decreto sia confermato da tutti gli immobiliare e trovare soluzioni adeguate per un utilizzo il uffici competenti a Roma». più possibile ponderato, anche in considerazione dei non trascurabili aspetti delle spese di manutenzione». Come giudica la discussione rispetto alla destinazio- ne d’uso di tali risorse? E siamo già alle scuole di musica. Che dice rispetto «La discussione, a volte, pare al di fuori della realtà». alle ultime polemiche? «Le polemiche e la discussione inerenti le scuole di mu- Perché? sica si protraggono già da fin troppo tempo e rischiamo «Penso che sia necessario elaborare una scala degli in- che per questo motivo sorgano molti disaccordi e incom- terventi prioritari in base ai reali bisogni di tutta la mino- prensioni, cosa che si è manifestata anche coi due incontri ranza e a linee di sviluppo, senza una qualunque logica di separati avuti dalle due organizzazioni confederative con appartenenza o di campanilismo localistico. Il sistema in la presidente della Regione, Debora Serracchiani». vigore finora, da bilancino del farmacista, non ha prospet- tive, perché nella suddivisione dei contributi non viene E dei contenuti irrisolti di tale problema? tenuto sufficiente conto di qualità, successo, utilità e altri «A riguardo, come rispetto all’attuazione dell’articolo criteri obiettivi fin troppo necessari». della legge di tutela sull’educazione musicale, ho l’impres- sione che tanti parlino senza conoscere abbastanza bene E cosa propone? la questione nel suo complesso. Negli ultimi dieci anni si «Mi aspetto che si arrivi per davvero, nel più breve tem- sono susseguiti così tanti incontri e riunioni con le due po possibile, all’annunciata definizione di nuovi criteri di scuole di musica, col conservatorio Tartini, con le due or- suddivisione di tutte le risorse provenienti dall’articolo 16 ganizzazioni confederative e col ministero competente. della legge di tutela (istituzioni e attività della minoranza Malgrado tutto questo, ancora non disponiamo di una slovena)». proposta comune delle due scuole, soprattutto non è pro- prio chiaro cosa voglia la minoranza in ambito musicale». In gioco ci sono soprattutto i fondi per gli immobili. Dove e come vanno investiti? A dire il vero hanno visto la luce molti documenti, «Gli immobili in cui investire dovrebbero essere quelli prese di posizione, risoluzioni... che la minoranza utilizza e di cui necessita per davvero, «È così. Abbiamo davvero tutta una serie di vari docu- considerando il fatto che a oggi il numero di sedi e case di menti e proposte. Qualunque tra queste soluzioni, però, cultura supera di molto i nostri bisogni reali». secondo la mia modesta opinione presuppone l’unione della scuola Komel con quella regionale Glasbena mati- Una priorità sarebbe lo Stadio 1° Maggio di Trie- ca, nella zona di Gorizia-Gorica mantenendo il nome Emil ste-Trst. A riguardo che dice? Komel e garantendo, al contempo, una determinata auto- «Sono convinta che lo stadio rappresenti una priori- nomia amministrativa e finanziaria. Di questo si è parlato

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 16 già alla conferenza programmatica della minoranza, tra REGIONE Unione culturale economica slovena-Skgz e Confedera- zione delle organizzazioni slovene-Sso. Anche per questo Sostegno sistematico ad una sola scuola di musica motivo la proposta dell’assessore Torrenti in sé era com- prensibile». Diverse le posizioni su procedimento e contenuti della fusione tra Glasbena matica e il centro Komel Alcuni nella minoranza ritengono che si sia trattato di un diktat e che l’assessore si sia comportato addirit- Lo scorso 20 settembre, l’assessore regionale Gianni Tor- tura come un dittatore. È così? renti ha informato la Commissione consultiva regionale «Non si tratta di nessun diktat o di qualcosa di analogo, sulla proposta quadro di istituire una sola scuola di musi- visto che l’assessore si è richiamato alla norma regionale di ca slovena. «Si tratta di applicare la decisione della giunta due anni fa, che oltre a un contributo finanziario aggiuntivo regionale, che nell’elenco delle organizzazioni slovene per la scuola Komel prevede anche l’unione obbligatoria primarie, e quindi dei destinatari dei contributi statali, ha delle scuole di musica. Oltretutto, l’emendamento legisla- annoverato una sola scuola di musica comune», ha detto tivo che ha prorogato per un determinato lasso di tempo Torrenti. La commissione si è detta d’accordo, in linea di tale obbligo dimostra come tutti fossero a conoscenza e principio, con la proposta di Torrenti, ma non in merito ai informati dell’obiettivo finale. Mi sembra piuttosto fine a procedimenti e ai contenuti. se stesso e intellettualmente disonesto, quindi, incolpare Mentre la Regione vorrebbe che la Glasbena matica esclusivamente Torrenti della situazione creatasi». e il centro Komel, riunite nella nuova istituzione, si occu- passero solo delle attività concertistiche e che entrambe Cosa propone per uscire da questo vicolo cieco? ottenessero lo status giuridico di soci fondatori, le posi- «Sarebbe utile prendere a esempio le nostre banche di zioni delle due organizzazioni di raccolta della minoranza credito cooperativo, che con molta lungimiranza hanno slovena (l’Unione culturale economica slovena-Skgz e la compreso che la forza sta nell’armonia e che a forze unite Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso) sono diventeranno più concorrenziali sul mercato. Anche qui più articolate. sono in gioco consigli d’amministrazione, direttori, impie- Walter Bandelj, presidente dello Sso, ha invitato Torrenti gati e non da ultimo, ovviamente, il vantaggio degli utenti a prestare ascolto alle richieste di Komel e Glasbena ma- finali, ossia dei clienti. Tuttavia...» tica, per questo la Commissione inviterà all’audizione di inizio ottobre i dirigenti di entrambe le scuole di musica. L’ultima domanda riguarda la legge elettorale na- Dopodiché lo Sso assumerà una posizione più approfon- zionale. Da dove comincerete dopo le vacanze estive? dita su questa questione. «Circa la legge elettorale ancora molto è poco chiaro e Anche la Skgz è convinta della necessità di convocare non detto ed è sempre meno. Il modello dell’ul- al più presto un’audizione. Il suo presidente Rudi Pavšič tima proposta era ancora piuttosto soddisfacente per la è a favore di una sola scuola di musica con quattro filiali minoranza slovena». (Trieste-Trst, Gorizia-Gorica, Slavia friulana-Benečija e Val- canale-Kanalska dolina), nell’ambito delle quali il Komel a Perché soddisfacente? Gorizia manterrebbe il suo attuale ruolo storico e la propria «Introduceva circoscrizioni a un mandato, tra le quali, missione. alle future elezioni, ci sarebbe stata anche la cosiddetta Verso l’intero procedimento è stato molto critico Iztok circoscrizione Bratina. Ora è tutto messo nuovamente in Furlanič, che in gergo ciclistico ha paragonato la commis- discussione. Però è chiaro che con la legge elettorale esi- sione ai ciclisti che inseguono il fuggitivo, in questo caso stente sarebbe difficile continuare a mantenere un parla- Torrenti ovvero la Regione. mentare della minoranza slovena». Si è pronunciato a chiare lettere contro l’unificazione Drago Štoka. Cosa la aspetta a settembre? «La proposta avanzata dall’assessore Torrenti prevede «Continuerò ancora convintamente a impegnarmi, an- l’istituzione ex novo di un’unica scuola di musica slovena, che con l’aiuto dei colleghi del Partito democratico, ai fini che rilevi l’avviata attività e i dipendenti sia della scuola dell’attuazione del corrispondente articolo della legge di Emil Komel che della Glasbena matica. Prima della pau- tutela e, quindi, per la nuova assicurazione di una presen- sa estiva avevamo raggiunto una soluzione molto simile za, a Roma, proveniente dalle fila della minoranza linguisti- all’incontro con la presidente della Regione, Debora Ser- ca slovena». racchiani, alla quale abbiamo evidenziato la necessità che vengano valorizzati pienamente la tradizione, l’esperienza, Sandor Tence la professionalità e i risultati artistico-educativi di entrambe (Primorski dnevnik, 9. 8. 2017) le istituzioni. Anullare la più piccola a favore della più gran-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 17 de sarebbe insensato e contrario al principio di valorizza- A dare inizio alla commemorazione è stato, quindi, zione dei risultati raggiunti. Per questo motivo abbiamo Rudi Pavšič, che ha parlato del vuoto lasciato dietro di sé esposto alla presidente una soluzione che prevede di por- dall’amico e compagno. «Duško era una bella persona, re un cappello su entrambe le scuole, evitando di annullar- per questo tutti gli volevamo bene», ha detto all’inizio Pa- ne le basi» ha detto il segretario regionale della Slovenska všič, molto triste perché non ci sarà più la festa che Duško, skupnost, Igor Gabrovec. Secondo lui lo sviluppo dei fatti eterno ottimista, prometteva solo alcuni giorni prima nel dimostra ulteriormente «che le soluzioni imposte non por- letto d’ospedale. Nel proprio discorso ha ricordato la sen- tano lontano e che la strada giusta è quella che valorizza sibilità, l’empatia, l’impegno pubblico e la coscienza etnica positivamente tutti i fattori». di Duško. «Eravamo espressione della generazione di tran- Torrenti ha assicurato alla Commissione consultiva che sizione dagli anni Quaranta ai Cinquanta. Duško direbbe la Regione provvederà in tempi brevi a risolvere in modo che siamo provenuti dallo stesso nido, da un destino fa- adeguato il grave problema in merito all’insegnamento miliare comune, riassunto nella dedizione ai partigiani e al dello sloveno in Valcanale-Kanalska dolina. A questo pro- movimento di e nell’attenzione alla lingua slo- posito Bandelj ha auspicato che alle rassicurazioni segua- vena», ha detto Pavšič, notando la funzione di mediatore no i fatti concreti. di Duško, che si è costantemente impegnato in favore del- S. T. la collaborazione tra etnie di maggioranza e di minoranza. (Primorski dnevnik, 21. 9. 2017) «Il dialogo era, per lui, il mezzo di risoluzione delle questio- ni aperte», ha affermato Pavšič, che ha descritto anche il le- game di Duško con la natura e con la carriera giornalistica, TRIESTE - TRST che è stata di successo per la sua innata curiosità. Che gran lavoratore sia stato Dušan Udovič, lo ha evi- Un commosso addio a Dušan Udovič denziato il direttore responsabile del Primorski dnevnik, Aleksander Koren, ricordando come Duško andasse in Partecipato commiato all’ex direttore del Primorski Dnevnik redazione ogni giorno, anche dopo il pensionamento, nell’autunno del 2015. «Leggeva molto, scriveva repor- Lo scorso 4 settembre, la sala grande del «Kulturni dom» tage, interviste e chiedeva se avessimo bisogno di una era gremita per la commemorazione organizzata dall’U- mano. Era disposto a fare anche il lavoro del principiante, nione culturale economica slovena-Skgz e dal Primorski perché sapeva bene che siamo in pochi e che gli eventi dnevnik per il commiato Dušan Udovič, ex direttore re- sono molti», ha detto l’oratore, aggiungendo come l’ex sponsabile del Primorski dnevnik, operatore culturale e direttore responsabile respirasse per il Primorski dnevnik. personalità pubblica. Che Duško, come lo chiamavamo Anche Koren ha evidenziato l’ottimismo di Duško, emerso tutti, fosse un uomo splendido e una persona carismatica, anche nel periodo della malattia i, allorché, come ha detto che ha contribuito in modo importante a forgiare la zona Koren, il paziente incoraggiava i visitatori e non il contrario. in cui vive la minoranza slovena, era ben manifesto già Questa, secondo Koren, è stata una grande lezione di di- davanti al teatro, dove si sono radunati in tanti già molto gnità, che resterà per sempre tra i ricordi. prima dell’inizio della commemorazione. Tra questi anche A nome del Gruppo 85-Skupina 85, il poeta Marko Kra- esponenti del mondo politico attuale e passato, come il vos ha richiamato i propri ricordi della collaborazione e ministro sloveno Gorazd Žmavc, i politici della minoranza dell’amicizia con Duško Udovič, descrivendo il suo impe- slovena, il senatore Francesco Russo, l’assessore regionale gno nella variegata società degli uomini di cultura sloveni Gianni Torrenti e l’ex vicesindaco di Trieste Fabiana Martini, e italiani e ricordando il quartiere periferico di San Giovan- oltre a parenti e molti amici. ni-Sveti Ivan, che ha fatto da cornice alla loro infanzia e ma- La commemorazione è iniziata già prima dell’ora pre- turazione. Kravos ha ricordato cosa ha avvicinato Duško al vista con una lunga fila davanti al registro delle condo- lavoro nel circolo culturale Slavko Škamperle e all’attività glianze, mentre ha cominciato a riempirsi la sala grande sportiva allo stadio Primo Maggio e ha, inoltre, aggiunto del teatro. Gli ospiti hanno occupato quasi tutte le poltro- come avessero in comune anche l’appartenenza all’orga- ne, qualche posto era solo qua e là. Tante persone nizzazione giovanile «Rod Modrega vala». hanno, però, deciso di partecipare alla commemorazione Abbiamo, ancora, ascoltato le sentite parole di com- funebre stando in piedi. A esibirsi per primo è stato il coro miato e ringraziamento a nome dell’Ordine dei giornalisti, «Lipa» di Basovizza-Bazovica. Nel guardare il palco a tutti rappresentato da Giulio Garau, membro del direttivo, e le salivano le lacrime agli occhi o un nodo alla gola, perché parole di Aldo Colleoni, compagno dell’avanguardia rivo- lo sguardo, di tanto in tanto, scivolava sul ritratto di Dušan luzionaria nel 1968. In introduzione, Garau ha portato i sa- Udovič scattato da un fotografo del Primorski dnevnik du- luti del presidente dell’Ordine dei giornalisti, Cristiano De- rante la raccolta di materiale per uno dei numerosi repor- gano, e del presidente del sindacato dei giornalisti, Carlo tage di Duško. Muscatello, all’estero per motivi professionali. Il giornalista

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 18 ha sottolineato l’opera di Duško nella costruzione di ponti le differenze ideologiche e politiche nella minoranza slo- tra la comunità slovena e quella italiana nella nostra regio- vena e di fronte a questioni di importanza vitale come per ne, che andrebbe presa a modello. Il compagno degli anni esempio la tutela, credeva fermamente in un approccio universitari, Aldo Colleoni, ha ricordato Duško come un unitario degli sloveni. Con l’allora presidente dell’Unione giovane straordinariamente attivo, che non aveva paura di culturale economica slovena, Žarko Race, e la senatrice del niente e che collaborava a tutti i cortei studenteschi di pro- Pci, Jelka Gerbec, è stato uno dei principali sostenitori del- testa il cui fine principale fosse un futuro migliore. L’oratore la cosiddetta delegazione unitaria, che grazie all’impegno ha detto, infine, di soffrire assieme alla comunità slovena, profuso a Roma, Ljubljana, Belgrado e altrove, ha posto le che con Duško ha perso «uno dei figli migliori». fondamenta per la successiva approvazione, da parte del Gli amici, i colleghi e i parenti hanno parlato nel foyer Parlamento, della legge di tutela. del Kulturni dom anche a commemorazione terminata. In Dopo il congedo dal Consiglio regionale, Štoka è stato modo più informale. Increduli che Duško, a 67 anni, abbia presidente della scuola di musica Glasbena matica ed è perso la battaglia con una malattia incurabile, hanno ben tornato sulla scena politica della minoranza slovena assu- ricordato l’amico, il consigliere, l’uomo dal cuore grande, mendo l’incarico di presidente della Confederazione delle che per ognuno sapeva trovare la parola giusta o uno organizzazioni slovene-Sso. È subentrato nella presidenza sguardo caloroso, nonché l’instancabile amante della vita. dello Sso a Sergij Pahor, uomo di dialogo e collaborazione Qualcuno tra gli ospiti ha anche detto che il saluto «Zdra- con la Skgz. A questa collaborazione Štoka ha conferito vo!» («Salve!») a nessuno si addiceva più che «al nostro un’impronta nuova e diversa, incentrata soprattutto sulla Duško». storia e identità dello Sso. (...) Sanela Čoralič L’impegno politico di Štoka (la Ssk con lui diventò partito (Primorski dnevnik, 5. 9. 2017) regionale) in passato si è intrecciato con l’attività cultura- le (è stato il primo presidente del Slovenski kulturni klub- Club culturale sloveno, ha fato parte del Radijski oder ed è stato tra i fondatori dell’importante rivista «Most») e con la TRIESTE - TRST professione di avvocato (ha presieduto il circolo Pravnik). Ha scritto molti articoli di carattere scientifico e politico e Giubileo di Drago Štoka una serie di libri. L’ultimo pubblicato recentemente, dal ti- L’operatore culturale della minoranza slovena tolo «O stezicah in brezpotjih» (Su sentieri e zone impervie, ha compiuto 80 anni ndt.). Štoka non ha mai dimenticato le sue origini. È cresciuto a Ho conosciuto Drago Štoka (che ha compiuto 80 anni Contovello-Kontovel, figlio di un operaio portuale e di una lo corso 16 agosto) in Consiglio regionale. Lui era già da casalinga. Nonostante da anni viva a -Opčine, por- qualche tempo (dal 1968) consigliere regionale della ta Contovello sempre nel cuore. La storia del paese natio e Slovenska skupnost e un politico affermato, io invece un dei suoi abitanti, che conosce molto bene, hanno ispirato giornalista praticante che non aveva alba della politica, per diversi suoi scritti. Ad multos annos, Drago. non parlare del Consiglio regionale. Da allora sono passati Sandor Tence quasi quarant’anni. Dopo il congedo di Štoka dal Consiglio (Primorski dnevnik, 15. 8. 2017) regionale, le nostre strade, se così si può dire, si sono divise per ricongiungersi nuovamente quando Štoka divenne presidente della Confederazione delle organizzazioni slo- vene-Sso. Allora ripresi a scrivere sul suo operato e sulle GIUBILEO sue mosse politiche. Drago non me ne vorrà se scrivo che appartiene ai poli- La lingua non basta, tici della cosiddetta prima Repubblica italiana, con i pregi è importante la coscienza nazionale e i difetti che le erano propri. Negli anni Sessanta e Settan- ta, e anche in seguito, la Slovenska skupnost è stata alle- A Isola e Trieste festeggiati i 104 anni di Boris Pahor ata politicamente alla Democrazia cristiana. Drago Štoka, avvocato, professione che ha esercitato per anni, è stato Lo scorso 26 agosto Boris Pahor, scrittore e intellettuale espressione di questo orientamento e quindi un politico di sloveno di Trieste, ha festeggiato il 104° compleanno. Per un’epoca fortemente caratterizzata, anche tra gli sloveni in l’occasione precedente a Isola-Izola è stata pre- Italia, dalla Guerra fredda. Erano gli anni dei conflitti politici sentata la raccolta «Moč povezav» nella gremita libreria e della diffidenza tra esponenti di sinistra e di destra, co- Mladinska knjiga (che ha organizzato l’evento insieme munisti e non nonché anticomunisti. Di Štoka sapevi bene all’editrice Cankarjeva e in collaborazione con il circolo da che parte stesse e come la pensava. Conosceva bene Primorski poletni festival-Festival estivo del Litorale slove-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 19 no). la conversazione tra il curatore della raccolta, Zdravko in francese un breve racconto che, insieme ad altri, verrà Dušo, e Boris Pahor è stata moderata dalla giornalista di pubblicato a fine anno a Parigi. Radio Neva Zajc. Un augurio a Pahor è stato espresso anche dai rappre- Peter Tomšič, presidente del direttivo della Mladinska sentanti del Comune di Isola e della Comunità locale di knjiga ha ringraziato lo staff della libreria per l’organizza- Isola. Da ultimo il brindisi a Pahor da parte di tutti i presenti. zione dell’evento, che in realtà ne racchiude due: il com- «Grazie Boris per quanto ha fatto per Trieste: con la spe- pleanno di Boris Pahor e la presentazione della raccolta ranza che la città migliori». È la scritta dedicata allo scrittore «Moč povezav» (La forza dei legami, ndt.). Ha poi detto sloveno dagli organizzatori dell’unica celebrazione pubbli- che la raccolta è un «documento storico sulla primavera, ca a Trieste in occasione dei 104 anni di Boris Pahor. che nel Litorale sloveno è sostanzialmente iniziata prima L’incontro, organizzato lo scorso 26 agosto in piazza che a Ljubljana». E proprio la rivista Zaliv, della quale Boris Oberdan dall’Istituzione italiana per la conoscenza della Pahor era il redattore con la moglie Radoslava Premrl e che lingua e cultura slovene e dal Comitato per la pace, la con- è stata pubblicata per 24 anni, fino al 1990, si ricollega agli vivenza e la solidarietà Danilo Dolci, è stato caratterizzato eventi che hanno portato all’indipendenza della Slovenia. dalla lettura di paragrafi di opere sul travagliato passato La raccolta «Moč povezav» racchiude gli interventi del storico del territorio, scritte dallo scrittore sloveno, che è simposio scientifico sulla rivista Zaliv, che ha avuto luogo stata accompagnata dalla musica. nell’aprile del 2017 a Ljubljana. Il redattore della raccolta Nel suo intervento al pubblico, l’organizzatore Lucia- Zdravko Duša ha detto che per molto tempo in Slovenia no Ferluga, ha ricordato i valori nobili dell’onestà, amore, si è cercato di affermare il pluralismo attraverso altre rivi- giustizia e pluralismo, che tuttora caratterizzano le opere ste (Perspektive, Nova revija e Revija 57) dimenticando la di Pahor, e ha sottolineato la dimensione universale ed rivista Zaliv. Proprio questo simposio ha evidenziato l’im- europea del festeggiato e delle sue opere. Di seguito ha portanza e il ruolo della rivista nel contribuire a creare uno sottolineato il ruolo significativo dell’antifascismo sloveno spazio pluralista in Slovenia. durante la seconda guerra mondiale e nell’attualizzare il Boris Pahor ha ricordato gli inizi della rivista Zaliv. Ha messaggio delle opere di Pahor, ha menzionato l’impor- sottolineato l’importanza della rivista e della cultura nella tanza di coltivare il ricordo storico e una viva consapevo- tutela della consapevolezza della minoranza o comunità lezza, che sono utili anche per la comprensione della com- slovena nell’area d’oltre confine, in Italia. E proprio la pre- plessità del presente. Pahor mette in guarda dal «pericolo senza della cultura slovena e del teatro sloveno a Trieste ha del disinteresse», che nella vita non porta a nulla di buono. contribuito a cambiare l’atteggiamento di Trieste e dell’Ita- A questo proposito Ferluga ha esortato i giovani ad esse- lia verso gli sloveni. re protagonisti nella società. E ha concluso: «Come ha più Ha sottolineato l’importanza della tutela della coscienza volte detto nelle interviste lo scrittore di Trieste, nella vita è nazionale. È stato critico verso la sinistra che ha appoggiato importante amare le donne, perché donano la vita, e i fiori, l’internazionalismo. Non ha risparmiato critiche all’Unione per farne loro dono». culturale economica slovena-Skgz a Trieste, per il fatto di Alenka Andrejašič dare priorità alla tutela della lingua slovena. Perché, come Mch ha detto «non sarà possibile salvare la lingua slovena se (Primorski dnevnik, 27. 8. 2017) manca la coscienza nazionale». A questo proposito ha evidenziato il significato dell’Europa odierna, che sta nella sua pluralità, nella convivenza che permette a ognuno di OPICINA - OPČINE preservare la propria lingua e cultura. Boris Pahor ha ricordato il suo primo incontro, la sua col- I giovani devono scrivere di tutto, laborazione e amicizia con Edvard Kocbek, che l’ha esor- tato alla scrittura. Ha ricordato il sacerdote Alojz Kocjančič, anche di identità etnica con il quale ha trascorso due anni in seminario; gli anni di prigionia nei campi di concentramento, il dopoguerra Maja Smotlak alle giornate di studio Draga 2017 e l’importanza della traduzione in francese del romanzo «Necropoli», che gli ha dato notorietà perché, come ha Diversamente da quelli delle generazioni più anziana detto lui stesso «lo scrittore di cui si parla diventa un vero e di mezza età, l’identità etnica viene raramente trattata scrittore». dagli scrittori più giovani della minoranza slovena in Ita- Si sono quindi esibiti la giovane flautista Aleks Marko- lia. I giovani, però, dovrebbero riflettere e scrivere su tutto, vič, alunna della scuola di musica di Isola, e il coretto degli anche su nazione e identità etnica, altrimenti saranno una alunni della scuola estiva di lingua francese. Rok Matek e generazione morta. Così riflette Maja Smotlak dell’Istitu- Martina Gamboz hanno letto, in sloveno e italiano, due to di studi linguistici del Centro di ricerche scientifiche di brevi racconti tratti dalle opere di Pahor. Sara Pust ha letto Koper-Capodistria, che col suo intervento sulla concezio-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 20 ne dell’identità etnica tra gli sloveni in Italia dal 19° secolo d’insegnamento della Slovenia. Questo provvedimento a oggi, ha aperto lo scorso 1° settembre sotto il tendone fungerebbe da collante tra la Slovenia e la minoranza, su- nel parco Finžgar di Opicina-Opčine, le giornate di studio sciterebbe maggiore interesse da parte dei media e delle Draga 2017. Giunte alla 52a edizione, sono organizzate dal case editrici sloveni e, di conseguenza, promuoverebbe Circolo degli intellettuali sloveni-Društvo slovenskih izo- processi di rivitalizzazione nella stessa letteratura slovena bražencev. in Italia. Smotlak è convinta che un progresso di successo Nell’ambito di Draga, tradizionalmente il primo interven- vada, infatti, costruito sugli investimenti in istruzione e cul- to è dedicato a tematiche inerenti la minoranza slovena. tura, perché l’arte è qualcosa che ci rende uomini e che ci Stavolta gli organizzatori si sono nuovamente concentra- porta a una maggiore democraticità. ti sulla questione dell’identità etnica, in questa occasione A salutare i presenti, prima dell’intervento, sono stati nell’opera letteraria degli autori sloveni in Italia, cui Maja Sergij Pahor, presidente del Circolo degli intellettuali slo- Smotlak ha dedicato anche una dissertazione di dottorato veni-Dsi, e Walter Bandelj, presidente della Confederazio- all’Università del Litorale-Univerza na Primorskem, pubbli- ne delle organizzazioni slovene-Sso. La prima giornata cata dala casa editrice Mladika di Trieste-Trst. di Draga è stata contraddistinta anche dalla proiezione Nell’intervento, dopo una riflessione introduttiva su et- serale del documentario della regista francese Fabienne nia e identità nonché sul loro legame col romanzo e la let- Issartel, dal titolo «Boris Pahor. Portrait dun homme libre» teratura, è passata all’analisi dello sviluppo della letteratura («Boris Pahor. Ritratto di un uomo libero»). Gli organizzatori slovena in Italia alla luce di tale prospettiva. In riferimento hanno, in tal modo, anche reso omaggio allo scrittore di a ciò, ha preso in esame il periodo più recente, dagli anni Trieste, che ha recentemente compiuto 104 anni e che ha Novanta del secolo scorso a oggi, evidenziando l’esistenza assistito alla proiezione assieme alla regista. Questa è stata di differenti concezioni di identità etnica negli scrittori del- anche, di fatto, la prima con sottotitoli in sloveno del docu- le diverse generazioni: così, negli scrittori della generazio- mentario, che era stato proiettato a Trieste tempo fa, ma ne più vecchia, in cui la relatrice ha collocato Alojz Rebula, solo nell’originale francese. Boris Pahor, Bojan Pavletič, Irena Žerjal e, come eccezione, Ivan Žerjal anche Marij Čuk, l’etnia è il valore di tutti i valori; negli scrit- (Primorski dnevnik, 2. 9. 2017) tori della generazione di mezza età, tra cui figurano Sergej Verč, Jasna Jurečič, Dušan Jelinčič, Igor Škamperle e Marko Sosič, l’etnia è un valore particolare, ma non più importan- BASOVIZZA - BAZOVICA te della felicità personale. Negli scrittori della generazione più giovane, ai quali «Il nemico non è più all’esterno, ma in noi stessi» Smotlak si è dedicata maggiormente e tra cui ha men- zionato Vilma Purič, Matjaž Klemše, Vinko Bandelj e Erik Sulla piana di Basovizza l’evento introduttivo Sancin, va evidenziato un indirizzo sovranazionale: l’iden- a una serie di commemorazioni tità etnica è trattata raramente, in primo piano ci sono le angosce del singolo nella ricerca di un orientamento in un Lo scorso 6 settembre sulla piana di Basovizza-Bazovica mondo plurale. Non riflettono più su lingua e identità slo- si è svolta la cerimonia commemorativa dedicata ai quat- vene; va scomparendo anche la memoria etnica collettiva, tro giovani sloveni, antifascisti e patrioti, Alojz Valenčič, in primo piano c’è l’individualità. Forse tale rapporto riflette Zvonimir Miloš, Fran Marušič e Ferdo Bidovec, che 87 anni uno stato dello spirito più profondo, contraddistinto da fa in questo luogo furono fucilati per ordine del regime una rete allentata di rapporti sociali, ovvero dalla cosiddet- fascista, il cui obiettivo era una sistematica bonifica etnica ta società liquida. Non si sentono a casa in nessun posto, si del territorio. I quattro martiri sono stati ricordati, accanto tratta di un nuovo nichilismo e di una rassegnazione pre- al monumento a loro dedicato, dal giornalista del Primor- occupante, secondo Smotlak, che ritiene che un singolo ski dnevnik, Aljoša Fonda. La cerimonia è stata il momento privo di una rappresentazione di sé sparisca. Smotlak ac- introduttivo a una serie di manifestazioni, che ogni anno cetta il fatto che alcuni vivano con più identità, altri, invece, ricordano i quattro martiri. Ha avuto inizio già alle 6.43 del solo con una, ma questo non implica necessariamente mattino (ora in cui avvenne l’esecuzione) con momenti di che i primi siano traditori e gli altri nazionalisti. Quando lettura di testi a cura del club Tigr e del circolo teatrale Jaka supereremo tali pregiudizi, anche la riflessione in merito Štoka di Prosecco-Prosek (con la regia di Helena Husu) e il a tali tematiche sarà più distesa. La relatrice ha richiamato dolce accompagnamento del violino. l’attenzione anche sull’esiguo numero di giovani roman- L’evento si è in tarda mattinata spostato nel cimitero zieri sloveni in Italia. Un fenomeno, secondo lei, dovuto principale di Trieste, dove, prima della deposizione delle alla mancanza di sproni e a un carente collegamento col corone, il presidente del Comitato per commemorazio- Paese madre. La soluzione potrebbe essere una maggio- ne degli eroi di Basovizza presso la Biblioteca nazionale e re presenza delle opere di autori sloveni in Italia nei piani degli studi-Nšk, Milan Pahor, ha ricordato ai presenti che

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 21 quest’anno ricorre il 90° anniversario dall’istituzione dell’or- Devetta. Erano presenti anche il direttore Flavio Mosetti e ganizzazione segreta “Borba” e il 90° dalla nascita del movi- diversi dipendenti. mento nazionale rivoluzionario antifascista “Tigr”. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto consideriamo i È seguita l’esibizione del coro Tabor di Opicina, diretto tempi. Le due banche hanno presentato la richiesta di fu- da Davide Žerjal. Nel suo intervento Fonda ha esordito sione lo scorso 27 aprile. La Banca centrale d’Italia ha acce- ricordando le sue due nonne, che hanno subìto il regime so la luce verde l’11 luglio, il 20 luglio ha espresso parere fascista e ha sottolineato come oggi il mondo sia cambiato positivo l’amministrazione regionale. Mancano ancora e quanto sia sostanzialmente diversa la situazione del po- due atti formali alla fusione. Il 1° settembre le due banche polo sloveno. Ha detto che noi sloveni dobbiamo prende- convocheranno i soci all’assemblea generale straordinaria, re consapevolezza che il nemico esterno non esiste più: «I chiamati a confermare la fusione. Seguirà, due giorni dopo, nostri diritti a volte non vengono rispettati per negligenza, l’assemblea generale straordinaria del Credito cooperativo ignoranza, mancanza di volontà, burocrazia lenta, ma non del Carso. La fusione entrerà definitivamente in vigore il 1° possiamo più parlare di vero odio». Ha richiamato l’atten- ottobre. zione sul fatto che oggi alla lingua slovena si avvicinano La nuova entità bancaria manterrà le quattro sedi stori- anche i “non sloveni” o discendenti degli assimilatori di un che: il Credito cooperativo di Doberdò e Savogna di Isonzo tempo. Ha sottolineato la necessità di considerare questo ha la sede centrale a Doberdò e Savogna, il Credito coo- fenomeno una priorità e non un problema, dal momento perativo del Carso a Opicina-Opčine e Aurisina-Nabrežina. che «si tratta di sfide e cambiamenti che vanno accolti e Inoltre va sottolineato che le due banche hanno filiali in affrontati a nostro vantaggio». tutta la provincia di Gorizia e Trieste. «Queste filiali conti- «Nell’attuale contesto in cui la globalizzazione pone i pic- nueranno ad operare» ha detto Devetta, sottolineando coli popoli e le comunità linguistiche di fronte a sfide im- che la fusione non comporterà la riduzione delle filiali. Per pegnative, noi sloveni dobbiamo cercare il nemico in noi i risparmiatori che hanno il conto presso il Credito coope- stessi. Il nostro sguardo al futuro viene offuscato soprat- rativo di Doberdò e di Savogna la fusione comporterà una tutto da insidiose divisioni interne, generalmente diffuse, modifica sistematica del numero del conto corrente IBAN, in rossi e bianchi, il che è per un popolo di due milioni di adeguato così alla nuova entità bancaria. Devetta ha chia- persone limitante e dannoso», ha detto Fonda. rito che la sede della nuova banca sarà a Opicina-Opčine e Si tratta di divisioni causate, secondo il giornalista, dalla che il nuovo direttivo conterà nove membri, tra i quali tre storia e dai fatti del secolo scorso. «Tutte queste divisioni rappresentanti della banca di Doberdò e Savogna. non esisterebbero se i capi si dedicassero esclusivamente «La nuova entità bancaria opererà secondo gli stessi a progetti per il futuro, al fine di garantire il benessere ed punti di partenza e obiettivi perseguiti finora dalle due evitare la fuga sistematica di giovani cervelli all’estero». (…) banche». A questo proposito ha evidenziato il legame al Fonda ha concluso auspicando che nel prossimo futu- territorio, l’attenzione verso i soci e la gestione senza fini ro «sapremo essere abbastanza maturi per il dialogo e la speculativi. La nuova entità bancaria, per la quale non è stretta di mano, per il rispetto reciproco. Lo dobbiamo a chi stato ancora scelto il nome, rivolgerà particolare attenzio- ha perso la vita per il popolo». ne alla specificità linguistica e nazionale del nostro territo- Sara Sternad rio. (Primorski dnevnik, 7. 9. 2017) Per quanto riguarda la fusione e le cause che hanno por- tato ad essa, Devetta ha menzionato la maggiore concor- renza e le priorità di una struttura organizzativa allargata. OPICINA - OPČINE Il sistema bancario italiano sta attraversando una fase ge- nerale di razionalizzazione e fusione. Le realtà più grandi La fusione delle Banche di credito cooperativo sopravvivono più facilmente sul mercato. Una dinamica questa dettata anche dalla riforma dei Crediti cooperativi, di Doberdò, Savogna d’Isonzo e del Carso che è entrata in vigore quest’anno. Tutti i Crediti cooperati- vi hanno dovuto decidere per l’inclusione in una delle due A breve le due banche di credito cooperativo di Dober- holding di Stato. La prima è la romana Iccrea, la seconda dò del Lago e Savogna d’Isonzo e il Credito cooperativo la Cassa centrale di Trento (fatta eccezione per le banche del Carso si fonderanno in un unico soggetto bancario. tedesche in Sud Tirolo, che faranno parte della rete Reiffei- Una decisione già da tempo resa nota. Lo scorso 28 luglio sen). Le nostre due banche hanno aderito alla holding di le due banche hanno convocato una riunione con i propri Trento. Le fusioni sono, inoltre, un fenomeno generale nel- soci al fine di informarli nel dettaglio sui tempi della fusio- la nostra regione. Finora in Friuli Venezia Giulia c’erano 15 ne, le sue cause e le conseguenze per i singoli soci e rispar- Crediti cooperativi, ora ne rimarranno solo 10. Oltre a ciò miatori. È intervenuto il presidente del Consiglio di am- le due banche sono state spinte alla fusione anche dal più ministrazione della banca di Doberdo e Savogna, Robert ampio quadro economico e finanziario. La Banca centrale

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 22 europea, sotto la guida di Mario Draghi, già da tempo sta no, «ricco» di 1,2 milioni di euro. attuando una politica monetaria espansiva (ad ampio rag- I presidenti di Skgz e Sso hanno informato gli interlocu- gio) con misure di credito nulle e negative nonché consi- tori anche sulla posta di 5,3 milioni di euro (fondi inutiliz- stenti iniezioni di liquidità nel sistema euro (procedimenti zati, stanziati in base alla legge di tutela), che dovrebbero di sviluppo quantitativo). essere destinati a più ampi interventi infrastrutturali. I rap- Dal momento che le entrate derivanti dagli interessi presentanti della Slavia friulana hanno fatto riferimento ai sono fondamentali per un positivo operato delle banche lavori strardinari nel rifugio della Planinska družina sul Ma- e dal momento che le misure negative sugli interessi adot- tajur e alla necessità di costruire accanto alla scuola bilin- tate da Draghi comportano meno introiti per le banche, la gue una palestra adeguata. fusione è uno strumento che consente di sopravvivere più Le due organizzazioni slovene di raccolta continueranno facilmente. A questo proposito ci si chiede se in futuro po- a sostenere l’Unione degli sloveni nel mondo che il prossi- tremo aspettarci nuove fusioni con altri Crediti cooperativi mo anno celebrerà i 50 anni di attività. Sono stati già avviati italiani. Robert Devetta afferma che è presto per parlarne e i preparativi e in alcuni progetti saranno inseriti anche Sso considera prioritario che la nuova entità bancaria slovena e Skgz in segno di rispetto e di ringraziamento all’Unione operi in modo qualitativo sul territorio che copre. Questo è emigranti sloveni per tutto ciò che ha fatto a sostegno dei la migliore garanzia per l’autonomia. numerosi abitanti della Slavia friulana e di altri sloveni che All’incontro con i soci il direttivo della banca di Doberdò sono emigrati all’estero. ha illustrato anche i dati più importanti che riguardano l’at- (Primorski dnevnik, 6. 8. 2017) tività delle due banche e l’ammontare comune che carat- terizzerà la nuova realtà bancaria. Kil TAIPANA - TIPANA (Novi glas, 3. 8. 2017) I paesi si possono ripopolare se l’Unione Europea aiuta SAN PIETRO AL NAT. - ŠPIETAR Incontro in municipio con l’europarlamentare sloveno La preoccupazione di Sso e Skgz Lojze Peterle per la Slavia friulana Puntare soprattutto su ambiente, turismo e prodotti lo- Riunione su questioni attuali cali. Tenendo presente ciò che contraddistingue il territo- rio tra molti altri, ossia la presenza della locale minoranza I presidenti delle due organizzazioni slovene di raccolta, linguistica slovena. Rudi Pavšič dell’Unione culturale economica slovena-Skgz È questo l’intento emerso dall’incontro che si è svolto al e Walter Bandelj della Confederazione delle organizzazio- municipio di Taipana-Tipana, lunedì, 31 luglio scorso, tra il ni slovene-Sso hanno avuto un incontro a inizio agosto a sindaco Alan Cecutti, e l’europarlamentare sloveno Lojze San Pietro-Špietar con il direttivo dell’Istituto per la cultura Peterle. Peterle è stato premier della neonata Repubblica slovena-Isk e dell’Istituto per l’istruzione slovena; a Cividale di Slovenia tra il 1990 e il 1992 e, al momento, è europarla- con il direttore dell’Unione emigranti sloveni, Renzo Mat- mentare nelle fila del Partito popolare europeo, eletto col telig, e la vicepresidente Graziella Coren. partito sloveno di centro Nova Slovenija. Giorgio Banchig, Živa Gruden, Igor Tull, Miha Coren e Durante l’incontro, svoltosi su iniziativa di Cecutti e al Marina Cernetig hanno sottolineato una serie di difficoltà quale ha partecipato anche il capogruppo di maggioran- relative al trasporto degli alunni della scuola bilingue di za, Armando Noacco, il sindaco e l’europarlamentare han- San Pietro. Alle vecchie difficoltà se ne sono aggiunte nuo- no avuto modo di discutere delle prospettive di sviluppo ve soprattutto a causa della mancanza di fondi. In merito per Taipana. Bandelj e Pavsic informeranno la Commissione consultiva Come spiegato da Cecutti, già da diversi anni Taipana e chiederanno un incontro con l’assessore regionale all’I- si sta muovendo nell’ottica di uno sviluppo, specie dal struizione, Loredana Panariti. punto di vista turistico, dove si ambirebbe alla creazione L’incontro a San Pietro è stata anche l’occasione per va- di un pacchetto turistico transfrontaliero, sviluppato in ar- lutare alcune problematiche legate alla manutenzione monia con le zone limitrofe di Bovec e Kobarid. La volontà e all’utilizzo di infrastrutture necessarie alla minoranza. dell’amministrazione comunale sarebbe quella di svilup- Come è stato detto, specifiche urgenze di manutenzione pare una progettualità che attinga ai fondi europei per lo ordinaria e straordinaria delle sedi in cui opera la comunità sviluppo transfrontaliero anche in altri ambiti. slovena locale verranno risolte anche nell’ambito del siste- Malgrado sia ben coscia di come il problema dello spo- ma finanziario regionale dello scorso anno e di quest’an- polamento montano e dell’invecchiamento demografico

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 23 sia comune a tutte le zone montane del Friuli Venezia Giu- strazione comunale di Taipana sta già proseguendo sulla lia, l’amministrazione comunale di Cecutti sta continuan- strada di una ancora maggiore valorizzazione della locale do a lavorare nell’ottica di favorire un ritorno delle famiglie minoranza linguistica slovena. nelle frazioni del comune. Anche la presenza della locale Recentemente ha istituito 4 nuove commissioni consi- minoranza slovena è stata, finora, valorizzata dal Comune liari, che avranno anche il compito di elaborare le linee gui- e da enti e circoli della minoranza slovena con diverse ini- da per la sua valorizzazione e il suo sviluppo. ziative – non da ultimo col progetto transfrontaliero Zbor- Luciano Lister zbirk, curato dall’Istituto per la cultura slovena-Isk di San (Dom, 31. 8. 2017) Pietro al Natisone, con l’obiettivo di promuovere le colle- zioni culturali storiche create dagli abitanti locali in passato. L’europarlamentare Lojze Peterle ha spiegato come, S. PIETRO AL NAT.- ŠPIETAR a Bruxelles, ci si impegni già da tempo nella creazione di proposte rivolte alle zone montane transfrontaliere. Nel Bruna Dorbolò ha lavorato con il cuore rilevare le potenzialità e le problematiche della zona in cui per i diritti degli sloveni è presente la minoranza linguistica slovena in provincia di Udine, ha constatato come anche la zona di confine sul Lo sorso 6 agosto è mancata all’età di 70 anni dopo lun- lato sloveno viva dinamiche simili a quelle sul lato italiano, ga malattia Bruna Dorbolò, conosciuta nella Slavia friulana con un calo demografico. Attrarre fondi da quelli che stan- per il suo operato in ambito culturale e amministrativo. zia l’Europa per lo sviluppo di queste zone, comunque, è Nata a Biarzo-Bjarč, dove la sua famiglia gestiva un mulino possibile. in riva al Natisone, ha frequentato le scuole a San Pietro e Peterle ha colto l’occasione per offrire alcuni spunti che Cividale, dove si è diplomata. Si è sposata a San Pietro al potrebbero accrescere le possibilità di finanziamento per i Natisone-Špietar e per quarant’anni ha lavorato nella far- progetti presentati, partendo dalla necessità di slogan che macia del marito, Giancarlo Strazzolini. spieghino fin da subito i contenuti dei progetti e puntare Negli anni 70 del secolo scorso a San Pietro gli sloveni su una prospettiva ad ampio raggio: «Nel presentare pro- consapevoli hanno iniziato a organizzarsi per opporsi alla getti europei è necessario utilizzare i titoli giusti; per avere già forte assimilazione e per valorizzare la ricchezza lingui- successo, inoltre, è necessario presentarsi davanti a Bruxel- stica e culturale della Slavia friulana. Nacque così il Centro les e Roma con un progetto complessivo, se volto a ferma- studi Nediža, che promosse le Giornate culturali della Sla- re il declino di un territorio». via friulana sulla storia e cultura locale, iniziò a lavorare con L’europarlamentare ha anche richiamato l’attenzione su i bambini, per i quali organizzò centri estivi con programmi possibili ambiti in cui investire: «Al momento la gente desi- culturali e linguistici e il concorso «Moja vas». Grazie a que- dera tranquillità, verde, ambiente, non discoteche e casinò ste iniziative è nata la scuola bilingue, per la quale Bruna ha e si interessa di prodotti locali». Tra un anno, poi, ricorrerà fato molto anche nelle vesti di sindaco e rappresentante il centenario della fine della prima guerra mondiale. Tutti dell’amministrazione comunale. ambiti rispetto ai quali il territorio del comune di Taipana Bruna Dorbolò ha collaborato a tutte queste iniziative e presenta già un ottimo potenziale di partenza; inoltre può ha fatto parte del più ampio movimento sloveno, di col- puntare sulla posa di fibra ottica o sulle energie rinnovabili. legamento tra gli sloveni della provincia di Udine e che In generale Peterle ha rilevato come, rispetto al versante organizzava iniziative culturali e politiche finalizzate al ri- sloveno, il territorio di Taipana possa contare su un miglio- conoscimento dei loro diritti. Bruna Dorbolò ha fondato e re stato delle infrastrutture, soprattutto delle strade. presieduto fino alla morte l’Unione delle donne della Sla- Per maggiori probabilità di finanziamento dei proget- via friulana, che ogni anno in occasione della Festa delle ti presentati in sede europea, secondo Peterle, è, inoltre, donne organizza una manifestazione culturale in lingua cruciale allargare la cerchia di persone che sostengono slovena. Bruna Dorbolò, infatti, aveva particolarmente a queste iniziative. Peterle ha esortato Cecutti a cercare di cuore la nostra lingua madre slovena, che ha appreso in sensibilizzare anche altri europarlamentari italiani con cui famiglia, che parlava con le sorelle, in passato e ovunque ha avuto modo di collaborare, come Elisabetta Gardini, poteva. Nel dialetto sloveno di Biarzo ha scritto poesie, Isabella De Monte, Herbert Dorfmann e Antonio Tajani commenti e testi per rappresentazioni teatrali. (che da gennaio è, peraltro, presidente del Parlamento eu- Bruna Dorbolò ha dedicato i suoi ultimi anni all’Istituto ropeo), nonché la commissaria europea per i Trasporti, la per la cultura slovena-Isk, che ha presieduto dalla sua fon- slovena Violeta Bulc. dazione. Con grande entusiasmo e impegno ha seguito L’incontro, in ogni caso, ha evidenziato la necessità di l’attuazione del progetto europeo «Jezik-Lingua», grazie valorizzare ciò che contraddistingue il territorio rispetto a al quale è stato realizzato il museo multimediale sloveno altri, a partire dai prodotti e non solo. Smo. Era molto contenta del museo, che presentava con In attesa di attingere a ulteriori fondi europei, l’ammini- orgoglio, all’ospite autorevole e a quello informale, perché

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 24 era frutto di intelligenza, capacità e amore della nostra tuale di confine/arhitekt in intelektualec ob meji», redatto gente verso la propria cultura. dagli architetti Renzo Rucli e Giovanni Vragnaz, e arricchito Nei primi anni della sua attività in ambito culturale e con i contributi degli architetti Giovanni Corbellini, docen- politico la situazione era tesa. Le organizzazioni segrete te all’Università di Udine, e dello sloveno Robert Potokar. tenevano sotto controllo gli sloveni consapevoli; gli organi I quattro architetti hanno delinea- to lo spessore cultu- statali erano contrari al riconoscimento dei diritti linguisti- rale e professionale di Simonitti, presentando la pubblica- ci degli abitanti della Slavia friulana; gli intellettuali erano zione che era stata edita a dieci anni dalla morte dell’archi- isolati, diffamati e accusati di tradimento. In più occasioni tetto a cura del Centro studi Nediža (che Simonitti istituì Bruna ricordava che una riunione tra sloveni era stata inter- insieme a Paolo Petricig e Bruna Dorbolò). rotta dai carabinieri. Un clima pesante da sopportare che Rucli ha illustrato il quadro storico e culturale della Slavia creava complicazioni soprattutto a chi come Bruna nel la- friulana negli anni in cui Simonitti vi partecipò attivamente voro aveva contatti quotidiani con il pubblico. Ma ha sop- nella progettazione urbanistica ambientale e nella promo- portato tutto con la sua affabilità e il sorriso sulle labbra. zione linguistico-culturale della comunità slovena. Nel 1980 è stata eletta in Consiglio comunale quale can- Vragnaz ha evidenziato lo stile architettonico di Simo- didata della Lista civica, che dopo tanti anni riuscì a preva- nitti, che «è riuscito a trovare la giusta misura tra cultura lere sulla Democrazia cristiana. In seguito è stata assesso- popolare e architettura moderna, utilizzando elementi re, vicesindaco e nel 1999 il primo sindaco donna di San nel contempo funzionali e simbolici, come la “peč”, carat- Pietro al Natisone. In quegli anni il Comune di San Pietro teristica dell’area di lingua slava, che Simonitti decora con assunse un ruolo guida in ambito culturale e si impegnò in simboli tradizionali quali la foglia del tiglio, la grotta di San prima linea per il riconoscimento dei diritti linguistici degli Giovanni d’Antro (di cui Simonitti progettò il restauro della sloveni della Slavia friulana. cappella in stile gotico sloveno), e altri». Amici e parenti hanno dato l’ultimo saluto a Bruna lo Potokar, che insieme ai suoi collaboratori ha visitato a scorso 17 agosto in cimitero a San Pietro. Dopo la preghie- San Pietro la casa di Simonitti (prima dell’incendio che la ra del rosario, il presidente dell’Istituto per la cultura slove- distrusse nel 2007, con parte dell’archivio dell’architetto), na, Giorgio Banchig, si è soffermato sulla dimensione uma- che considera una delle opere più significative per l’uti- na e sull’operato culturale di Bruna; don Božo Zuanella ha lizzo delle pietre di fiume, del legno, delle maioliche e per ringraziato Bruna per il lavoro svolto a favore della nostra lo stretto richiamo tra interno ed esterno, ha sottolineato comunità e ne ha benedetto l’urna con le ceneri. I presenti come il libro sia «una bella occasione per risvegliare i ricor- hanno salutato Bruna con il canto sloveno «Oj božime». di e il legame tra Slovenia e Benecia» e ha auspicato un J. B. maggiore interesse della Slovenia verso la realtà territoriale (Dom, 15. 9. 2017) e culturale della Slavia friulana. Simonitti è stato capace di «abitare il confine e di allar- garlo il più possibile promovendo un’architettura tra tradi- SAN PIETRO AL NAT. -ŠPIETAR zione e innovazione», come ha detto Corbellini, che ne ha poi inquadrato lo stile nel più ampio contesto architetto- Simonitti ha lasciato la sua impronta nico italiano. Un saluto è stato portato dalla deputata Serena Pellegri- alla Slavia intera no, architetto, che ha evidenziato quanto Simonitti sia sta- Intitolata una via all’architetto e intellettuale. to maestro nel declinare la sua essenza magistrale nell’ar- La tabella è bilingue chitettura. All’introduzione musicale, con flauto e violino, a cura di «Via/ulica Valentino Zaccaria Simonitti architetto e in- Orsola e Anna Banelli, sono seguiti i saluti introduttivi del tellettuale/arhitekt in intelektualec (1918-1989)», questo sindaco Zufferli, del dirigente dell’Istituto comprensivo si legge sulla tabella bilingue della via che a San Pietro al “Dante Alighieri”, Nino Ciccone, e del consigliere provin- Natisone porta al centro studi «luogo dove Simonitti ha ciale Fabrizio Dorbolò, nonché di Paolo Bon, presidente insegnato, progettato e lasciato un’indelebile impronta», provinciale dell’Ordine degli architetti (che Simonitti ha come ha sottolineato il sindaco, Mariano Zufferli. presieduto dal 1978 al 1982, negli anni della ricostruzione L’inaugurazione della via, introdotta dal canto sloveno di del post terremoto). voci maschili dirette da Davide Clodig, ha avuto luogo ve- In chiusura alla presentazione Adriana Scrignaro (alla nerdì, 15 settembre, a San Pietro di fronte alla scuola media quale va un plauso particolare per l’impegno personale statale con lingua d’insegnamento italiana “Dante Alighie- e la determinazione) ha ringraziato gli organizzatori, i cit- ri”. Nella stessa (opera di Simonitti) è stata presentata a un tadini che li hanno sostenuti e quanti hanno permesso la pubblico numeroso la riedizione del libro bilingue italia- riedizione del libro. Ha infine omaggiato con un mazzo di no-sloveno «Valentino Z. Simonitti – architetto e intellet- fiori Giuseppina Simonitti, sorella 92-enne dell’architetto e

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 25 principale promotrice dell’evento. santuario di Monte Lussari, dove si è occupato in tutte le A coordinare gli interventi nel corso della presentazione lingue locali dei fedeli di lingua slovena, tedesca, friulana e del libro (durante la quale la traduzione in sloveno e italia- italiana, finché una grave malattia non glielo ha impedito. no è stata curata da Živa Gruden) è stata Vida Rucli, che in- In tutta la Valcanale e soprattutto a Camporosso e Lus- sieme ad altri giovani di Benecia e Slovenia (Janja Šušnjar, sari si guarda alla sua figura con rispetto, perché ha soste- Dora Ciccone, Danijel Tejič, Matia Simoncig, Rok Primožič, nuto diverse iniziative a favore della comunità locale e per- Vid Skrbinšek, Elena Rucli) ha curato la mostra dedicata ché con lui la canonica è stata sempre aperta a tutti. Il suo a Simonitti e allestita nel locale messo a disposizione da sostegno alle locali lingue minoritarie era dovuto anche Federica Manzini (in via Alpe Adria 52). All’inaugurazione al fatto che si rendeva conto dell’importanza del legame della mostra è intervenuta Alessia Marescutti, laureata in tra esse e la fede. A Camporosso e a Lussari ha contribuito architettura, illustrando brevemente il contenuto della sua in prima persona al mantenimento dell’uso dello sloveno tesi, «una riflessione applicata sui resti della casa dell’archi- nelle funzioni religiose. tetto Simonitti». La mostra è aperta al pubblico fino al 15 Luciano Lister ottobre. (Dom, 15. 9. 2017) Larissa Borghese (Dom, 30. 9. 2017) LJUBLJANA CAMPOROSSO - ŽABNICE Pater Peter Lah continuerà a seguire La semplicità di mons. Dionisio Mateucig le attività pastorali al santuario di Lussari

Parroco a Camporosso e rettore al santuario di Lussari Lunedì, 28 agosto, all’ordinariato dell’arcidiocesi di Lju- è stato ricordato con una messa a un anno dalla morte bljana si è svolto un incontro tra l’arcivescovo Stanislav Zore e una delegazione composta da Anna Wedam, presi- Proprio nella ricorrenza di Sant’Egidio, patrono del pae- dente per la provincia di Udine della Confederazione delle se, venerdì, 1 settembre, nella chiesa parrocchiale di Cam- organizzazione slovene-Sso e presidente dell’associazione porosso-Žabnice è stata celebrata una messa in ricordo di Cernet, Osvaldo Errath, dirigente del Coro parrocchiale di monsignor Dionisio Mateucig. Ugovizza-Ukve, Lucia Mischkot, membro del Coro parroc- Il defunto parroco e rettore del santuario di Lussari-Sve- chiale di Ugovizza e Giorgio Banchig, presidente dell’asso- te Višarje è mancato il 30 agosto dello scorso anno. In suo ciazione Blanchini. ricordo, infatti, a Camporosso era già stata celebrata una Durante l’incontro la delegazione ha portato all’atten- messa di suffragio proprio il 30 agosto, nella chiesetta di zione dell’arcivescovo Zore aspirazioni, aspettative e pro- Santa Dorotea. Venerdì, invece, a presiedere la messa in blematiche degli sloveni della provincia di Udine, con italiano e sloveno è stato don Carlo Bolčina, che ha conce- particolare riguardo all’ambito religioso. Al momento, in lebrato insieme a don Lorenzo Petricig e a mons. Marino Valcanale quale unico sacerdote bilingue è rimasto don Qualizza. Nell’omelia, don Bolčina ha ricordato soprattutto Mario Gariup, che a Ugovizza officia ancora prevalente- la semplicità che caratterizzava mons. Mateucig, che come mente in sloveno. sacerdote si era donato. La funzione di venerdì è stata ac- Nel mantenimento dello sloveno un ruolo importante compagnata dai canti in sloveno del «Barski oktet», che si è giocato dal canto, a Ugovizza soprattutto dal Coro par- è esibito per i numerosi presenti in chiesa anche dopo la rocchiale del paese. Il ruolo che il canto gioca nel manteni- messa. mento di lingua e cultura slovene è altrettanto importante Oltre a alcuni parenti del defunto parroco ha partecipato a Camporosso-Žabnice. Lì, a un anno dalla morte di mons. alla funzione anche Anna Wedam, presidente dell’associa- Dionisio Mateucig, parroco del paese e rettore del santua- zione «Don Mario Cernet» e della Confederazione delle or- rio di Lussari-Svete Višarje, ancora manca un sacerdote sta- ganizzazioni slovene-Sso per la provincia di Udine. bile. A Lussari il responsabile delle attività pastorali è padre Mons. Dionisio Mateucig è nato nel 1937 a Paciu- Peter Lah, che parla sloveno, italiano e tedesco e legge an- ch-Pačuh, nel comune di Drenchia-Dreka. Dopo l’ordina- che il friulano. A livello generale il responsabile di Lussari zione ha dapprima prestato la propria opera come cappel- resta don Claudio Bevilacqua, parroco di Tarvisio-Trbiž, che lano a Cussignacco; nel 1973 è divenuto parroco a Forni ora è anche amministratore parrocchiale a Camporosso. di Sotto e, in seguito, a Sappada. Nel 1991 è rientrato nella L’arcivescovo Zore ha spiegato come anche in Slovenia, nativa Slavia Friulana, per prestare servizio, in qualità di par- a fronte della scarsità di vocazioni, ci si trovi di fronte a un roco e vicario foraneo, a San Pietro al Natisone-Špietar. Nel dilemma: come aiutare gli sloveni emigrati e quelli delle 1998 è stato nominato parroco a Camporosso e rettore al minoranze d’oltreconfine? Ricordando come la parrocchia

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 26 di Camporosso e il santuario di Lussari dipendano dall’Arci- no e friulano. Tutto ciò sotto il tiglio, che si trova davanti alla diocesi di Udine, ha spiegato come là sia stato deciso, per il chiesa di Sant’Egidio». momento, che anche in futuro il responsabile delle attività pastorali al santuario di Lussari resterà padre Lah. E nelle altre frazioni del Comune di Tarvisio? Banchig ha presentato all’arcivescovo il documento co- «Nelle altre frazioni non viene parlato molto lo sloveno, mune con cui la redazione del Dom, l’associazione Blan- ma prevalentemente il friulano o il tedesco austriaco, tran- chini e l’associazione Cernet hanno formulato alcune pro- ne che a Cave del Predil, dove in passato si sono trasferite poste nell’ambito del progetto di riforma dell’arcidiocesi di molte persone dalla vicina Alta Valle dell’Isonzo in Slove- Udine. nia, per la passata attività della miniera». Luciano Lister (Dom, 31. 8. 2017) Quanto lo sloveno è parlato tra i giovani nel tuo pa- ese? «Tra i giovani del mio paese poco, purtroppo. Qualche GIOVANI E LINGUA/1 parola ovviamente la si sa, ma non molto». A casa lo parlate? La tutela della cultura e delle tradizioni «Mia nonna mi cantava canzoni in sloveno e tedesco au- è molto importante per la comunità striaco quando ero piccolo. Qualche parola me l’ha sem- pre insegnata». A colloquio con Giovanni Lattisi, 18-enne di Camporosso-Žabnice Hai avuto modo di studiarlo a scuola? «Sì, quando frequentavo le scuole elementari a Campo- Prima del 1919, anno in cui, dopo la prima guerra mon- rosso e anche durante il secondo anno alle scuole medie diale, la Valcanale fu distaccata dall’Austria e annessa all’I- di Tarvisio». talia in forza del Trattato di Saint-Germain-en-Laye, il dialet- to sloveno zegliano era la lingua d’uso, accanto al tedesco Similmente al vicino paese di Ugovizza-Ukve in co- quale lingua dello stato, di buona parte degli abitanti di mune di Malborghetto-Valbruna, anche a Camporos- San Leopoldo-Lipalja vas nell’odierno comune di Pontebba, so coltivate ancora il canto sloveno. In quali occasioni Ugovizza-Ukve e Valbruna-Ovčja vas nell’odierno comune e quali ambiti è presente? di Malborghetto-Valbruna-Naborjet-Ovčja vas e Camporos- «Come già detto in precedenza, canto nel Coro della so-Žabnice nell’odierno comune di Tarvisio-Trbiž. Da allora Parrocchia di Camporosso. Cantiamo principalmente in sono passati quasi cento anni, contrassegnati sul piano locale lingua slovena in tutte le occasioni durante l’anno». specie dalle opzioni del 1939, con la richiesta ai cittadini val- canalesi di scegliere tra la cittadinanza italiana e quella ger- A Camporosso la vita parrocchiale è sempre stata manica, e dalla seconda guerra mondiale. Al giorno d’oggi la piuttosto attiva. A un anno dalla scomparsa del com- presenza dello sloveno è molto flebile a San Leopoldo e flebile pianto monsignor Dionisio Mateucig, qual è la situa- a Valbruna, mentre è ancora forte a Ugovizza e abbastanza zione all’interno della comunità? a Camporosso. «La scomparsa di monsignor Dionisio Mateucig ha rap- A Camporosso-Žabnice abita Giovanni Lattisi, che ha 18 presentato una grandissima perdita per la comunità. Lui anni. Da settembre frequenterà la classe quinta al Liceo scien- era una persona disponibile, aperta, sempre capace di tifico dell’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio. dare consigli. A me sono serviti tanto i sui insegnamenti, che ancora oggi mi porto dietro. Al momento la Parrocchia Abiti a Camporosso, una frazione del comune di Tar- di Camporosso non dispone di un proprio parroco. Spero visio in cui oggi si parlano italiano, sloveno, tedesco e che si possa rimediare a questa carenza al più presto». friulano, ma dove in passato quasi tutti parlavano il locale dialetto sloveno zegliano, accanto al tedesco. Quale ruolo riveste secondo te il mantenimento del- Quanto e in quali ambiti lo sloveno è ancora presente le lingue e delle rispettive culture locali all’interno del- a Camporosso? la comunità? «Lo sloveno è presente prevalentemente in ambito ec- «A mio parere il mantenimento delle culture e delle tra- clesiastico. Canto nel Coro parrocchiale e nel Coro maschile dizioni in una comunità è la cosa più importante per con- di Camporosso e la maggior parte delle canzoni è in lingua servare una forte identità di paese». slovena. Nel giorno della festa del patrono di Camporosso (Sant’Egidio) vengono cantati alcuni canti tradizionali in Come in molti altri paesi della fascia confinaria, an- dialetto sloveno camporossiano, dialetto tedesco carinzia- che a Camporosso sia lo sloveno, sia il tedesco, sia il

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 27 friulano rischiano di scomparire. Cosa sarebbe ne- «E’ vero! In generale, sicuramente il friulano è più usa- cessario fare, secondo te, per mantenerli vivi nell’uso to della variante linguistica slovena – perché i paesi in quotidiano? cui quest’ultima è parlata, oramai, si stanno spopolando. «A Camporosso è ancora forte la cultura delle tradizioni Posso dire che le frazioni in cui qualcuno ancora la parla e tra le persone di mezza età e gli anziani sono ancora par- o la conosce sono: Bodigoi-Budgoji, Cosson-Košoni, Pre- lati il dialetto sloveno zegliano camporossiano, il tedesco potischis-Prapotišče, Ponte Miscecco-Podmieščak, Podre- e lo sloveno standard. Spero che prima o poi si riesca ad sca-Podarskije, Oborza-Obuorča, Covacevizza-Kovačeuca, organizzare un corso per i giovani, in cui insegnare il nostro Berda-Budaži, Codromaz-Kodarmaci, Ciubiz-Čubci, Bor- locale dialetto zegliano, per evitarne una possibile scom- don-Bordoni, Salamant-Salamanti e Podclanz-Podklanc. parsa». In questi paesi, però, i giovani rappresentano una per- Luciano Lister centuale molto bassa e chi usa questa parlata ha un’età (Dom, 31.8.2017) superiore ai quarant’anni. La zona di Cialla-Čela la conosco meno; so che qualcuno lì usava la parlata slovena, ma cre- do che ora sia andata persa».

GIOVANI E LINGUA/2 Come viene vissuto il parlare sloveno? «Chi lo conosce lo usa normalmente, come chi sa il friula- «Se mancano le nuove generazioni, no o qualunque altra lingua». a chi proponiamo le iniziative?» Lo sloveno viene insegnato nelle scuole del comu- A colloquio con Karen Bordon di Prepotto-Prapotno ne? «Negli ultimi anni nelle scuole del comune è stato at- Non sempre viene ricordato, ma anche il comune di Pre- tuato un progetto che comprendeva l’insegnamento di potto-Prapotno è uno dei comuni della fascia confinaria della qualche ora di sloveno. Però nello scorso anno scolastico provincia di Udine con la Slovenia dove, oltre all’italiano, nella questo progetto non è partito, mentre per il nuovo anno zona montana gli abitanti parlano spesso la locale variante scolastico non si sa ancora se ci sarà». di sloveno, mentre nella zona di pianura spesso la locale va- riante di friulano. Come nei comuni di Nimis, Attimis, Faedis Oltre che nell’uso colloquiale quotidiano – quanto e Torreano, anche a Prepotto entrambe le lingue sono uffi- e in quali occasioni è presente nella vita pubblica? In cialmente riconosciute e tutelate in base alle leggi regionali e comune, in chiesa… statali in materia. «In comune lo sloveno è presente sui manifesti bilingui. Dal comune di Prepotto, e più precisamente dalla frazione Se viene proposto qualche progetto transfrontaliero tra della zona montana di Bordon/Bordoni, proviene Karen Bor- Italia e Slovenia, solitamente pubblicazioni di libri, questi don, che ha 41 anni e due bambini di 4 e 6 anni. Fino a qual- sono tradotti nelle due lingue. In chiesa, al momento, è che anno fa abitava proprio a Bordon, mentre ora risiede a presente nei canti che accompagnano la messa. Se si può San Pietro al Natisone-Špietar. considerare vita pubblica, e io direi di si, quando c’è una fi- sarmonica una cantata tra amici la si fa volentieri». Viene dalla zona montana del comune di Prepotto, dove ancora risiedono i suoi genitori. Cosa la contrad- All’interno della sua famiglia è ancora parlato? distingue rispetto alla zona del comune verso la pia- «Mio padre lo parla ancora con le sorelle e con chi vive nura? nella vallata, sia in territorio italiano sia con chi vive sul ver- «A primo impatto sicuramente il paesaggio: nella zona sante sloveno. Mia madre, invece, essendo figlia di emi- pianeggiante ci sono numerose aziende vitivinicole e, granti, non lo parla, pur comprendendolo. Anche io non quindi, il territorio è coltivato a vigna, mentre addentran- l’ho imparato, ma sentendolo, qualche volta qualcosa ca- dosi nella valle ci si accorge che il bosco si sta riprendendo pisco. I miei figli sono iscritti nelle sezioni della scuola bilin- i pochi terreni che man mano vengono abbandonati. Chi, gue di Savogna-Sauodnja e San Pietro-Špietar e, magari, invece, vive o conosce le piccole borgate, sa che la zona avranno modo di impararlo». montana mantiene ancora una piccola parte di tradizioni valligiane e storia non scritta che nel resto del comune è, Il comune di Prepotto è situato a ridosso del confine ormai, andata persa». con la Slovenia. La conoscenza del dialetto sloveno avvantaggia gli abitanti locali nei rapporti con quelli Accanto all’italiano, nel territorio del comune di Pre- delle vicine zone della Slovenia? potto si parlano anche le varianti locali di friulano e «Per molti anni il confine ha limitato i rapporti tra gli sloveno. In quali frazioni lo sloveno è ancora parlato? abitanti dei due versanti. Sicuramente, come per ogni ter-

SLOVIT n° 8 del 30/9/17 | pag. 28 ritorio di confine, conoscere la lingua dei “vicini” non può tura e all’abbraccio rassicurante della prozia Vittoria Cuffo- essere uno svantaggio». lo, sorella di don Antonio, che ha lasciato in lui una traccia profonda e alla quale ha dedicato il libro ricordandola con Quali iniziative potrebbero rinvigorire l’uso del dia- questa dolce immagine: «Fuori cade silenziosa la neve e la letto sloveno locale nelle zone del comune di Prepotto zia lo copre pian piano». in cui è ancora parlato? Forse Moderiano ha compiuto questo viaggio di ritorno «Se mancano le nuove generazioni – a chi dovremmo alle sue origini in modo inconscio, istintivo, ma le tracce di proporre le nuove iniziative?» questo itinerario interiore sono evidenti nei due racconti che aprono e chiudono il volume: «Orloječ – L’orologino» Attualmente le borgate della zona montana di Pre- e «Buegu moš – L’asino del Signore», ma anche nei tre potto sono abitate soprattutto da persone anziane. racconti, delle vere perle, che evocano sinistri fantasmi Cosa potrebbe, secondo lei, incentivare i giovani a re- presenti a Platischis e hanno inquietato la sua infanzia: stare o a tornare a Prepotto? «Gospuot prez glave – Il prete senza testa», «Mliner – Il «Come tutti gli altri, anche i nostri giovani si avvicinano ai mugnaio», «Svete Marijene renčine – Gli orecchini della luoghi di lavoro. Se il lavoro si trovasse vicino a casa, sareb- Madonna». bero incentivati a fermarsi. Secondo me il problema è che, Indizio chiaro di questo ritorno alle radici, infine, è la lin- qualunque iniziativa possa venire proposta, è in ritardo gua usata da Moderiano: il dialetto sloveno di Platischis, la di qualche decennio, considerando la situazione attuale. lingua dell’infanzia, la lingua del cuore, la lingua sussurra- Spero, comunque, che qualcuno mi smentisca con i fatti». ta da zia Vittoria mentre lui si addormentava: come «era Luciano Lister bello ascoltare le sue amorevoli bugie, chiudere gli occhi Janoš Ježovnik e farsi cullare dalla sua voce». È terminologicamente ricco (Dom, 15. 9. 2017) questo dialetto, ha un suono dolce, armonioso – lo abbia- mo sentito dalla voce di Moderiano – e dal punto di vista linguistico rappresenta il punto di convergenza dei dialetti del Natisone, del Torre e del circondario di Breginj, per cui CIVIDALE - ČEDAD è facilmente comprensibile in tutta questa vasta area tran- sfrontaliera. Un’odissea che riporta a Platischis Viljem Černo conclude l’introduzione al volume (si tratta del suo ultimo scritto) con questo pensiero: quelle di Mo- L’artista Luigi Moderiano ha scritto e illustrato il volume deriano «sono parole di un uomo di cultura contempora- «Orloječ an druge pravece – L’Orologino e altre storie» neo con uno spiccato senso di appartenenza al proprio popolo, che ci fa sperare in tempi migliori e più giusti». «Orloječ an druge pravece – L’Orologino e altre storie» è (Dom, 15. 9. 2017) il titolo del volume scritto e illustrato da Luigi Moderiano, già noto come pittore versatile e intuitivo che ha lasciato le sue opere, tra l’altro, nella natia Platischis e in altri pae- si della Val Cornappo. L’originale pubblicazione, edita dal Slovit/Sloveni in Italia Quindicinale di informazione Centro ricerche culturali di Lusevera in collaborazione con l’Istituto per la cultura slovena di San Pietro al Natisone, è Direttore responsabile: Giorgio Banchig stata presentata durante l’estate a Lusevera e a Platischis e Editrice: Most società cooperativa a r.l. lo scorso 7 settembre al Caffè San Marco di Cividale, dove Presidente: Giuseppe Qualizza sono intervenuti il professor Vito Sutto, il presidente dell’I- Direzione e amministrazione: sk, Giorgio Banchig, la traduttrice dei testi in italiano, Gina 33043 Cividale del Friuli, Borgo San Domenico, 78 Moderiano, e lo stesso autore. Ad animare la serata, coordi- Tel./Fax 0432 701455 nata da Igor Cerno curatore del volume, è stato il comples- e-mail: [email protected] so vocale e strumentale «Beneške korenine». Stampa in proprio Un’opera originale, dunque, come creativo, innovativo Reg. Trib. Udine n. 3/99 del 28 gennaio 1999 e autentico è l’autore che, con questi scritti in dialetto slo- Associato all’Unione stampa veno e le belle illustrazioni, eseguite con tecniche diverse, periodica italiana ha compiuto un ideale viaggio di ritorno nel paese natio Una copia: 1,00 euro e agli anni della sua infanzia. Si tratta pertanto del rac- Abbonamento annuo: 20,00 euro conto di un’odissea attraverso città, nazioni e continenti e c/c postale.: 12169330 dell’approdo a Platischis, alle radici, alla lingua materna, ai Most società cooperativa a r.l. - 33043 Cividale fantasmi e agli incubi, ma anche ad una rasserenante na-

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