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Ricerca condotta dal nostro inviato a Gianluca Ballarin

PRIMA PARTE: i progenitori e Sanfeng IL TAIJIQUAN CENNI STORICI ED EVOLUZIONE DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI

evidente significato difensivo. INTRODUZIONEI: Le arti marziali cinesi appartengono al gongfu 功夫 Il termine cinese che si traduce con “marziale” è wu 武. e generalmente vengono indicate con questo termine, Questo ideogramma è composto da zhi 止,che significa intendendole recentemente soltanto come tecniche “fermare”, “interrompere”, e ge 戈, che signfica “lancia”, di combattimento. In realtà gongfu ha un significato “dardo” (per estensione indica le armi in generale); più esteso e profondo, significa “azione meritoria”, e il significato originario di arti marziali era quindi contemporaneamente “abilità” inerente il processo “interrompere l’uso delle armi”. di raffinazione dei soffi, acquisita attraverso un’azione ciclica nel tempo, che genera appunto “merito”, Wu-shu 武术significa “tecniche marziali”, create per esercitando la virtù de 德, riflesso del dao道 nell’uomo.1 porre fine ad un conflitto anzichè provocarlo, con Normalmente ogni attività che richieda tempo e sforzo

I. Nota all’Introduzione: Per affrontare criticamente lo studio della storia del taijiquan, come della storia cinese in generale, bisogna prima di tutto munirsi di tavole di translitterazione e di nozioni base di fonetica; senza capire che sistema di translitterazione viene usato per i nomi menzionati in un libro in lingua occidentale, è impossibile memorizzarli e relazionarli ad altri nel testo o altrove. Sapendo come si pronunciano an- che solo poche parole, e integrando col linguaggio dei gesti, si riesce ad intrattenere interessanti conversazioni con anziani maestri, desiderosi di rompere il ghiaccio e passare alla pratica…poche parole, pronunciate correttamente, possono catturare l’attenzione di giovani cinesi, felici di vedere l’interesse di un’occidentale verso le loro tradizioni. Nel linguaggio tonale, una parola pronunciata in modo sbagliato può significare qualsiasi cosa generando le reazioni più disparate. La mancata conoscenza della romanizzazione e fonetica (che dovrebbe stimolare curiosità verso gli ideogrammi, almeno quelli legati al gongfu) di solito crea una barriera allo studio corretto degli aspetti culturali e teorici del taijiquan, e ciò si può riflettere sulla comprensione generale. Il sistema adottato in questa ricerca è il , ufficiale in Cina, e il più usato al mondo. 1. i meriti individuali infatti vengono connessi al Cielo e ridistribuiti alla comunità nel rituale collettivo, attraverso il maestro taoista, che si fa perno dell’universo; lo stesso processo viene riproposto nel rituale individuale dell’alchimia interna, dove “individuo” non ha comunque l’accezione di separato dal resto.

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marziali era illetterata, ed il sapere era iniziatico, le vicende di ciascuna scuola vennero trasmesse quasi sempre oralmente, assumendo, generazione dopo generazione, le sembianze della leggenda. Soltanto alcuni stili come il Taijiquan太极拳, lo Shaolinquan3 少林拳, ed altri adottati dai vari eserciti furono registrati in documenti, anche se con dubbia accuratezza storica. L’origine delle arti marziali cinesi affonda nella notte dei tempi quando l’uomo, nella lotta per la sopravvivenza, per difendersi dagli animali e negli scontri tribali trasmise la propria esperienza di generazione in generazione, conformandosi allo sviluppo delle armi dell’epoca. La maggior parte degli stili ispirò i propri movimenti e strategie alle tecniche di combattimento degli animali quali tigre, leopardo, scimmia, orso, serpente, uccelli e insetti, come la mantide religiosa. La ragione di ciò risiede nel fatto che ogni specie ha avuto una lunghissima evoluzione, che ha portato ad una estrema specializzazione alcune peculiari caratteristiche, funzionali alla sopravvivenza nel proprio ambiente. Ciascun animale è quindi un naturale modello di un costante viene detta gongfu, in ogni ambito dell’attività particolare istinto e spirito combattivo, che influenzò umana, in ogni mestiere e disciplina. l’uomo e le sue capacità di osservazione e apprendimento. Inoltre la visione olistica fondante del pensiero Sin dall’antichità in Cina furono creati probabilmente 4 più di 5000 stili di combattimento, e le continue prove cinese , unitamente alla corporatura media dei cinesi e sperimentazioni sul campo di battaglia portarono alla non atta a sviluppare una grande forza fisica, ealle scomparsa dei sistemi meno efficaci, in favore di quelli problematiche alimentari di un’immensa economia che sopravvissero adattandosi al mutare dei fattori e dei agricola ciclicamente soggetta ad accidenti, favorirono confronti. un’applicazione sistematica delle teorie e pratiche dei Secondo recenti rapporti del governo cinese soffi anche al combattimento, per ottenere il massimo esisterebbero tuttora più di 1000 stili marziali praticati in effetto col minimo sforzo, promuovendo allo stesso Cina, ciascuno con la propria storia ed evoluzione.2 tempo una lunga vita. Dal momento che la maggior parte degli antichi artisti È esattamente l’”economia di sopravvivenza” utilizzata dagli animali…

2. Vedi Yang Jwing Ming, 1996, p.4. 3. É lo stile di arte marziale cinese della scuola “esterna” per eccellenza, originatosi nel tempio di Shaolin, nello Henan; riguardo alla distinzione tra scuola “interna” e scuola “esterna”, vedi oltre. 4. Quella da cui si originarono i “classici” della filosofia cinese e in cui si sistematizzarono le principali scuole, dall’epoca aurea dei primi Zhou sino al periodo degli Stati Combattenti.

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propizio delle forze della natura, ma il crollo graduale Le tecniche marziali ed i relativi metodi di addestramento della società feudale cominciato dalla fine della dinastia potevano decretare la vittoria o sconfitta in battaglia, la Ming sovvertì gli equilibri sociali, rendendo difficile vita o la morte, pertanto la maggior parte di esse era analizzare l’evoluzione di una pratica o di una Scuola, e considerata altamente segreta. rintracciarne la matrice. Anticamente, sino all’utilizzo di massa delle armi da Nel corso della storia alcuni gruppi di boxer (praticanti di fuoco, era così importante proteggere la segretezza arti marziali) si costituirono in associazioni clandestine o si di certi insegnamenti che il maestro uccideva l’allievo affiliarono a società segrete preesistenti, per combattere quando questi rivelava ciò che gli era stato insegnato, gli stranieri Qing e riportare l’equilibrio originario; altri allo stesso modo in cui i governi moderni proteggono gruppi si schierarono col potere costituito in cambio di le proprie tecnologie e strategie militari a difesa della autonomia locale. sicurezza nazionale. È durante questi sconvolgimenti sociali che prende Per questa ragione il numero di tecniche marziali cinesi forma la storia nota del taijiquan, riflettendone le che si diffuse massivamente in Cina o in altre nazioni fu contraddizioni e controversie. molto limitato, e quando uno sconosciuto si recava da un maestro, soltanto dopo molti anni di prove ed umiliazioni otteneva la sua fiducia iniziando il vero apprendimento. Spesso l’allievo non meritevole riceveva a sua insaputa solamente un insegnamento superficiale e fuorviante, I PROGENITORI DEL TAIJIQUAN: venendo poi allontanato con l’illusione di aver completato lo studio e poter continuare autonomamente. Quindi la divulgazione di un’arte marziale si è sempre L’arte marziale comunemente definita taijiquan ebbe una limitata ad aspetti superficiali mantenendo nascosta lenta evoluzione arricchita dalle esperienze e dal genio la sua profonda essenza, specialmente riguardo allo dei maestri che la praticarono. Ciò è nella natura fluida e sviluppo interno del e del “segreto” di come applicarlo dinamica dei principi cui si ispira, principi profondi legati al combattimento5. all’esperienza inesplicabile del dao, nascosti nelle miriadi Ma dobbiamo rilevare un’altra ragione della segretezza di forme, tecniche e metodi che la storia ha prodotto per e della difficoltà di divulgazione di massa dell’essenza incarnare il cammino dei saggi. di queste arti, cioè il carattere iniziatico delle stesse, Il costante fenomeno nella storia cinese di legittimare derivato principalmente dal taoismo. l’autorità di un maestro attraverso origini divine, mitiche Le arti marziali si originarono nei gruppi iniziatici costituiti o antenati illustri, sposta l’attenzione dalla natura per classi d’età nelle comunità locali; indubbiamente personale dell’interpretazione dell’arte, all’esigenza di l’elaborazione di queste aveva un significato difensivo dare autorità ed esclusività al proprio lignaggio. e formativo, ma in una società permeata dalla La scomparsa dell’alone di segretezza dovuta al radicale cosmologia taoista , regolata dal rituale, e influenzata mutamento dei teatri bellici (in seguito all’impiego delle dallo sciamanesimo, il passaggio dall’adolescenza all’età armi da fuoco) ha portato alla diffusione di massa di adulta aveva un carattere sacro. queste arti, all’evoluzione della metodologia, e ad un A 16 anni i giovani venivano iniziati dal maestro taoista confronto fra scuole sempre meno fisico e diretto, ma ai miti, alla cosmologia, alle tecniche psicofisiche, sempre più in termini di immagine e popolarità. effettuando nel tempio del villaggio un’apprendistato di Non sorprende quindi che oggi più che in passato i diversi mesi. rappresentanti dei vari stili si scontrino sulla superiorità Parte importante della loro formazione erano le pratiche e unicità del proprio insegnamento, rifacendosi alle marziali, non solo intese in senso tecnico , ma soprattutto leggende tradizionali o ricostruendo elementi storici rituale. frammentari (talvolta manipolandoli) per contraddire I giovani dovevano sorreggere il palanchino della divinità versioni consolidate e avverse. o del santo nelle processioni, sfilavano e si esibivano nei Taijiquan letteralmente significa “boxe (o metodo di combattimenti in formazioni corrispondenti ai simboli combattimento) della Suprema Polarità” e si riferisce ad cosmici, e in stato di trance venivano investiti della una disciplina che si ispira al principio taiji. potenza divina, dando prova del loro valore. Il taiji 太极 è “l’unità suprema”, l’essere che si manifesta Il loro gong -abilità- in quanto veniva esercitato in in seno al non essere, la prima emanazione del dao, corrispondenza col cosmo ed in favore della comunità, che regge l’universo attraverso l’interazione dialettica trascende la nozione comune di forza, di scontro e dei due principi opposti e complementari yin 阴 quindi di metodo; queste pratiche appartenevano ad un (principio femminile) e yang 阳 (principio maschile), i contesto tradizionale dove ogni elemento concorreva quali armonizzandosi evolvono, dando luogo a tutte le all’integrazione dell’individuo nel dao e all’utilizzo differenziazioni e manifestazioni.

5. La distinzione moderna tra dizi 弟子 (“discepolo”), e xuesheng 学生 (“studente”), corrisponde a ciò che si intende con la distinzione tra allievo “interno” e allievo “esterno”; il discepolo è colui che, dopo un’apprendistato di diversi anni con un discepolo anziano del maestro, viene accettato come studente privato dallo stesso caposcuola, attraverso una cerimonia formale in cui l’aspirante si prostra davanti al maestro. Per alcune scuole, tra i requisiti indispensabili, vi è l’appartenenza alla famiglia (clan) del maestro. Lo studente, invece, è colui che partecipa a lezioni pubbliche, nei casi in cui vengano tenute. Anticamente infatti l’insegnamento era molto rigido e non aveva fini salutistici o di intrattenimento, solo dopo l’avvento della Repubblica Cinese (1911) alcuni famosi maestri hanno cominciato a insegnare pubblicamente con fini igienici e commerciali. Dopo il 1949 le scuole tradizionali hanno dovuto sottostare alle regole imposte dal governo, e dove non hanno potuto operare pubblicamente, hanno mantenuto clandestinamente una trasmissione tradizionale; ora si assiste ad una parziale ripresa di autonomia da parte delle singole scuole, che in maniera fisiologica, con o senza cerimonie ufficiali, selezionano tra gli studenti coloro che sono all’altezza di diventare discepoli, per trasmettere il bagaglio completo della scuola.

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Taiji viene anche tradotto con “limite supremo”, in quanto fondanti. ji in origine indica la trave maestra di una casa, e per Il criterio essenziale con cui si accomunano estensione il cardine, il perno di tutte le trasformazioni6. pratiche diverse riconducendole al taijiquan è il Ogni manifestazione riflette l’alternanza dinamica di yin lavoro interno sul soffio associato al principio taiji del e yang, pertanto ogni fenomeno, distinzione o scontro si bilanciamento yinyang, ai trigrammi dell’Yijing 易经 ed relativizza in funzione dell’armonia universale in seno al alla teoria dei wuxing 五行 , condensati in un metodo di dao, e ciò, come vedremo, darà una prospettiva diversa combattimento7 ; già in questa struttura teorica generale alle rivalità stilistiche ed alle speculazioni tecniche del è evidente il legame con l’alchimia taoista ( 内 taijiquan. 丹 ), che caratterizza tutte le “arti marziali della scuola L’unità suprema esiste all’interno della molteplicità, e interna”, neijiaquan 内家拳. il taoismo, sostrato del taijiquan, rimase naturalmente Esse si distinguono, in linea teorica, dalle “arti marziali unitario nella sua diversità, senza arrivare alla della scuola esterna”, costituzione di una chiesa rigidamente organizzata. (waijiaquan外家拳), originarie del tempio di Shaolin, Nonostante la storia del taoismo sia complessa e variegata, situato nelle montagne dello Songshan, provincia dello anch’essa legata agli sconvolgimenti interni alla storia Henan, e fondato nella dinastia degli Wei nel 496 d.C.; della Cina, sua caratteristica propria è l’armonizzazione per identificarle è necessaria una digressione. tra le varie correnti e scuole, l’assorbimento nel suo Shaolin è il centro di nascita del buddismo Chan 禅 e alveo di elementi di altre tradizioni, senza vere rivalità, delle pratiche marziali di matrice buddista attribuite e cio’ è espressione ancora una volta dei suoi principi poi a Damo 达摩 (Bodhidarma), che giunse al tempio

6. Vedi Despeux, Catherine, 1981, p.37. 7. Vedi Jou Tsung Hwa, 1986, p.13.

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dall’India nel 527 ed in seguito elaborò degli esercizi per facevano coincidere il proprio mito delle origini con un stimolare e rinvigorire il qi nel corpo dei monaci, stremati fatto contemporaneo al periodo in cui l’epitaffio venne dalla meditazione statica. scritto: A Damo vengono tradizionalmente attribuiti 3 famosi …alcuni monaci del tempio Shaolin del sud, nel , testi classici: il “Trattato sul Cambiamento dei Tendini” durante il regno dell’imperatore Kangxi (1664-1722), (Yijinjing 易筋经 ), il “Trattato sul Lavaggio del aiutarono con successo l’imperatore a scacciare delle Cervello” (Xisuijing 洗髓经) e “le 18 Mani di Lohan” tribù straniere che minacciavano i confini settentrionali; (Shibalohanshou 十八咯汉手). rifiutando cariche e onori tornarono al tempio, ma, in I principi di questi esercizi vennero abbinati in seguito quanto dipinti come rivoltosi da due ministri invidiosi a delle tecniche di combattimento, in cui i monaci si della loro fama, vennero perseguitati e il loro tempio specializzarono per proteggere il tempio da attacchi distrutto. Si salvarono solo 5 degli 808 monaci, chesi esterni. L’intento di rendere coerente la loro pratica allearono con 5 capi ribelli per organizzare una nuova spirituale con l’esercizio fisico e tecniche marziali rivolta, scoppiata probabilmente nel 1674, che fallì e difensive, permise di evolvere le arti da combattimento fece disperdere i monaci in provincie diverse. Ognuno di ad un livello altissimo, iniziando un processo di sviluppo essi fondò una delle “5 Prime Logge” (Qianwufang 前五 che influenzò altri centri ed ebbe risonanza in tutte le 房) della Triade, mentre gli altri 5 capi fondarono le “5 discipline marziali, continuando sino ai giorni nostri. Logge Successive” (Houwufang 后五房)10. Il fatto che Damo creò degli esercizi di combattimento È quindi anche possibile che , in quel resta comunque controverso e compare solamente sul momento storico, attraverso un’allusione polemica, finire della dinastia Qing8. volesse celare l’appartenenza della scuola del maestro È inoltre nota l’osmosi che si ebbe tra taoismo e buddismo Zhengnan alle società segrete che si identificavano nella formazione della scuola Chan. con Shaolin. La distinzione tra scuola esterna e scuola interna compare per la prima volta nell’“Epitaffio a Wang Dopo l’epitaffio, i manuali di arti marziali cominciarono a Zhengnan” (Wang Zhengnan fu王征南傅), scritto dal indicare il tempio di Shaolin come luogo di nascita della letterato anti-manciù Huang Zongxi 黄宗羲 (1610-1695) boxe cinese in generale, mentre identificarono Zhang come iscrizione tombale per la morte di Wang Zhengnan Sanfeng come patrono delle arti della scuola interna. 王征南 (1617-1669), maestro del figlio Huang Baijia 黄 Questa distinzione, apparentemente fittizia, riflette in 百家. realtà una differenza nei metodi di pratica successivi. Nell’epitaffio si elogia la scuola interna, risalente ai Le arti marziali interne attuali privilegiano il rilassamento, monti Wudang e all’eremita taoista 张三 la cedevolezza e la fluidità, come mezzi per lo sviluppo 丰, che con le sue raffinate tecniche di combattimento della forza e delle qualità marziali, e inoltre presentano basate sui principi della cedevolezza taoisti, si oppone una progressione nel raffinamento del qi in accordo all’aggressiva scuola esterna del monastero di Shaolin. ai principi dell’alchimia taoista; le arti esterne invece il messaggio principale contenuto nell’epitaffio pongono maggiormente l’accento sullo sviluppo fisico e sembra però affermare la resistenza patriottica cinese, su un’atteggiamento offensivo per avere un’efficacia più simboleggiata dal riferimento al taoismo, in opposizione immediata in combattimento, raffinando in seguito la al buddismo, associato a Shaolin, religione “straniera” qualità della forza. che simboleggiava la dinastia Qing. Resta comunque una distinzione generale, in quanto vi Il sentimento anti-manciù di Huang Zongxi è inoltre sono molti sistemi che si collocano a metà tra la scuola evidente nel fatto che le date di nascite e morte di interna e quella esterna, e inoltre vale il principio che al Wang Zhengnan sono indicate secondo il calendario vertice ultimo della pratica le finalità delle arti esterne e tradizionale cinese e non secondo il computo imperiale quelle delle arti interne convergono. Qing. Come abbiamo visto, anche nell’accezione sacrale della È probabile che Wang Zhengnan fosse non solo pratica nei villaggi Ming e pre-Ming (in un contesto che un’interprete e custode di un’arte tradizionale autoctona, potremmo definire “ancestrale”) la distinzione esterno- ma che, in quanto guerriero, avesse pure un ruolo attivo interno sfuma. nella lotta contro il potere costituito, al fianco di qualche associazione segreta9. Il maestro Feng Zhiqiang11, avendo esperienza sia negli In realtà è difficile comprendere il senso di un messaggio stili esterni che in quelli interni, sostiene che la differenza in codice, distinguere ciò a cui allude e ciò che vuole principale tra le due scuole consista nel fatto che la occultare, in quanto tanto il buddismo quanto il taoismo scuola interna enfatizza di gran lunga il rilassamento, per furono perseguitati nel corso della dinastia Qing, e la trasformazione della forza; inoltre nella scuola esterna alcune società segrete come la Triade, nel desiderio di si usa la forza fisica per guidare il qi, mentre nella scuola restaurare la dinastia Ming (favorevole al buddismo), interna si usa lo yi.

8. Su questa questione vedi alla fine del paragrafo “Lo stile Chen”, seconda parte dell’articolo. 9. Per una definizione di società segreta vedi l’inizio del paragrafo “Lo stile Chen”, seconda parte dell’articolo. 10. Vedi Fei Ling Davis, 1971, pp.95-100. 11. Uno dei più autorevoli discepolo di , vedi seconda parte.

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Un altro noto maestro, Ge All’inizio del 20° secolo un Yunqing12, sostiene che subalterno di Yuan Shikai (1859- il neijiaquan, ponendo 1916, generale dell’impero maggiormente l’accento sul Qing, poi 2° presidente della 内功 (“lavoro interno”, Repubblica cinese 1912-1915, e poi espressione dell’alchima neidan), restauratore di una breve parentesi sviluppa una forza di tipo imperiale 1915-1916), di nome diverso rispetto al waijiaquan; Song Shuming 宋书铭, dichiarò di inoltre il neijiaquan sviluppa essere in possesso di un’opera -di un atteggiamento difensivo dubbia autenticità- dove si faceva e ricettivo che permette di risalire l’origine del taijiquan a cambiare istantaneamente e Cheng Lingxi 程玲洗 all’epoca delle fluidamente tecnica adattandosi Sei Dinastie (265-589), attraverso all’intenzione avversaria; il una linea di trasmissione che waijiaquan è più diretto, d’attacco passava attraverso Han Gongyue, e il suo obiettivo primario è lo Xu Xuanping, Song Yuanqiao 宋 sviluppo di una forza “dura”, 袁桥 ed il suo discendente di XVII gangjing 刚劲, diversa dal generazione Song Shuming.15 gangjing inteso dagli stili interni Nella stessa opera è riportato un (“durezza non visibile”, kanbujian altro lignaggio risalente a Li Daozi de gang 看不见的刚). seguito dalla famiglia Yu 俞 dei Song (960-1279), da Song Yuanqiao Nomi antichi dei progenitori degli e Zhang Songxi; altresì vi è scritto stili interni erano rouquan 柔拳 che lo stile delle “13 posture del (“pugilato flessibile”), mianquan taiji” sarebbe stato insegnato da 绵拳(“pugilato morbido”), Zhang Sanfeng.16 化拳 (“pugilato neutralizzante”) e 长 拳 (“pugilato lungo”). Proprio changquan si chiamava la forma continua di 3713 movimenti ZHANG SANFENG dell’eremita Xu Xuanping 许宣平 di epoca Tang (618-907), nato nella provincia del Anhui nel sud- La leggenda di Zhang Sanfeng come est della Cina e vissuto sul monte Zeyang. Il suo stile si immortale taoista fiorì nel corso della dinastia Ming, chiamava appunto sanshiqishi 三十七式 (“37 posture”) dove nel primo periodo il taoismo incontrò il favore e sembra fosse simile in alcuni movimenti allo stile Chen imperiale; una delle sue biografie si trova infatti nella 陈 di taijiquan. Le sue prodezze erano famose tanto che “Storia dinastica dei Ming” (Mingshi). In essa si riporta il grande poeta Li Bai si recò da lui ma, non trovandolo, che Zhang Sanfeng nacque durante i Jin (1115-1234), e lasciò una poesia vicino alla sua casa. all’inizio degli Yuan studiò il dao al palazzo Taiqing del Un altro maestro Tang, Li Daozi 李道子, che risiedeva sui distretto di Lu assieme a Liu Pingzhong (altro famoso monti Wudang, creò uno stile chiamato xiantianquan 先 taoista); alla fine si precisa comunque che tutto ciò non 天拳che significa “pugilato del cielo anteriore”. Secondo può essere verificato. la leggenda, questo saggio sarebbe vissuto più di 1000 anni, divenendo immortale14. Come abbiamo visto Zhang Sanfeng, conosciuto anche Han Gongyue 韩拱月della dinastia Liang (907-921) come Zhang Dong o Zhang Zhunbao, compare per la elaborò lo stile xiaojiutian 小九天, “i 9 piccoli cieli”, prima volta come maestro di arti marziali e fondatore costituito da 14 movimenti simili in parte allo stile Yang della scuola interna, nell’epitaffio scritto da Huang 杨 di taijiquan. Zongxi, nella “Raccolta di Nanlei” (Nanlei wenji 南雷文 集), dove si dice che visse alla fine dei Song, e viene in Hu Jinzi 胡镜子 invece sviluppò lo stile houtianfa 后天 seguito citato nella biografia del maestro Zhang Songxi 法 che significa “il metodo del cielo posteriore”. Anche nelle “Cronache di Ningbo” (Ningbo fuzhi 宁波府志) di questo stile, composto da 17 posizioni enfatizzanti il Cao Bingren 曹秉仁 (1733). movimento del gomito, sembrava presentare alcune Nello stesso secolo Li Xixing scrive Zhang Sanfeng similitudini con le posture dello stile Yang di taijiquan. Liezhuan 张三丰列传(“Biografia di Zhang Sanfeng”).

12. Vedi articolo della New Martial Hero n.12 13. Questo numero ricorrerà nelle formulazioni di altri illustri interpreti. 14. Vedi Jow Tsung Hwa, 1986, p.19. 15. Vedi Despeux, Catherine, 1987, pp.19-20. 16. Ibidem, 1987, p.20.

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sogno, come accadde per molti altri eremiti o monaci La leggenda sulla vita di Zhang Sanfeng, come maestro che ricevettero l’essenza della loro dottrina in seguito taoista fondatore delle arti marziali interne, lo vede all’apparizione di un’entità, nel sonno.19 come figlio di un funzionario governativo di nome Zhang Non si tratta di un’invenzione, bensì di una rivelazione Zhunren in carica presso l’imperatore Taizhong. dall’ “Assoluto” di un modello mitico, di uno schema archetipico, sotto forma di intuizione o sogno chesi Zhang Sanfeng nacque il 9° giorno del 4° mese lunare del esprimerà nella dottrina attraverso un personale e 124717 ; a 12 anni iniziò a studiare i classici e per le sue graduale metodo. abilità diventò un ufficiale governativo. Dopo un periodo di meditazione sul Ge Hong Shan (monte dell’immortale Un’altra versione narra che Zhang Sanfeng ebbe taoista Ge Hong) ed in seguito alla morte dei genitori, si un’intuizione osservando il combattimento tra un dimise dal suo incarico e tornò al paese natio per donare serpente ed una gazza (altre volte sostituita da una gru, un le sue proprietà ai parenti. Partì quindi per le montagne airone, od un passero); il serpente, attraverso movimenti alla ricerca di un saggio in compagnia di due giovani continui e circolari di tutto il corpo, riusciva sempre ad ragazzi; si fermò al tempio di Shaolin, dove studiò per evitare gli attacchi lineari e secchi del volatile.20 10 anni lo Shaolinquan, suddiviso in 5 stili: longquan 龙 拳 (“boxe del drago”), huquan 虎拳 (“boxe della tigre”), L’importanza della morbidezza che prevale sulla rigidità baoquan 豹拳 (“boxe del leopardo”), shequan 蛇拳 illuminò Zhang Sanfeng; creò così una “via marziale” (“boxe del serpente”) e hequan 鹤拳 (“boxe della gru”). (wugong武功) che verrà poi chiamata taijiquan. Nel 1314 all’età di 67 anni Zhang Sanfeng incontrò un eremita taoista di nome He Long, con cui studiò per 4 anni le tecniche di immortalità. BIBLIOGRAFIA Un taoista di nome Fung Yuanyi 冯元一 gli insegnò l’agopuntura, e sembra che Zhang fu il primo a Testi in lingue occidentali trasformarla in una tecnica per colpire i punti vitali Bai Yuchan, Quali parole vi aspettate che aggiunga?: il commentario al Daodejing associata ai meridiani energetici. di Bai Yuchan, maestro taoista del XIII secolo, a cura di Alfredo Cadonna, Firenze, Si recò poi nei monti Wudang, dove rimase per 9 anni Olschki, 2001.

sino a completare il proprio cammino spirituale. Chang Tsu Yao e Fassi Roberto, Tai chi chuan il segreto dell’energia vitale, Milano, Ritornò ad errare e dopo molti anni si fermò presso De Vecchi Editore, 1991. un monte circondato da 3 picchi, da cui il nome Zhang Chen Wei Ming, T’ai chi ch’uan ta wen questions and answers on t’ai chi ch’uan Sanfeng, ovvero “Zhang dei 3 picchi”. [taijiquan dawen], tradotto da Benjamin Pang Jeng Lo e Robert Smith, Berkeley, Più volte venne fatto cercare dagli imperatori che si North Atlantic Books, 1985. succedettero durante la sua lunghissima vita, ma egli Cheng Man Ch’ing, Tredici capitoli sul t’ai chi ch’uan, Venezia, Pollini Editore, non volle servire il governo e non si fece trovare. 1998. Nel Mingshi si riporta che il primo imperatore Ming Taizu, avendo sentito parlare di Zhang Sanfeng, mandò Despeux, Catherine, Taoismo e corpo umano, Milano, Edizioni Riza, 2001. nel 1381, senza successo, un delegato a cercarlo. Despeux, Catherine, Taijiquan arte marziale tecnica di lunga vita, Roma, Edizioni Anche l’imperatore Chengzu (1404-1423) lo fece cercare Mediterranee, 1987. per 13 anni , ma sembra che in realtà questa devota Dufresne Thomas e Nguyen Jacques, Taijiquan, Paris, Editions Budostore, 1994. ricerca coprisse la necessità di scovare l’imperatore Jianwen, fuggito dopo il colpo di stato perpetrato da Esposito, Monica, Il qi gong, Padova, Casa Editrice MEB, 1995. Chengzu.. Fei Ling, Davis, Le società segrete in Cina 1840 – 1911, Torino, Giulio Einaudi Nel Qi Xiu Lui Gao 七修稿, di Lang Ying 郎瑛, di epoca Editore,1971 (ed.or. Primitive revolutionaries of . A study of secret Ming, si riferisce che Zhang Sanfeng nel 1459 si recò societies 1840 – 1911). dall’imperatore Yingzong per rendergli omaggio e Feng Zhiqiang e Feng Dabiao, Chen style taijiquan, Hong Kong, Hai Feng quest’ultimo gli conferì il titolo di “vero uomo spirituale Publishing Co., 1984. che ha ottenuto il dao”. Grandi Tiziano e Venanzi Marco, Fondamenti di tai chi chuan, Milano, Luni Secondo la leggenda, se Huang Zongxi avesse ragione, Editrice, 2001. Zhang Sanfeng sarebbe vissuto per oltre 200 anni; è più Jou Tsung Hwa, Il tao del tai chi chuan, Roma, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini credibile ritenere che sia vissuto all’inizio della dinastia Editore, 1986. Ming.18 Nel Ningbo fuzhi è scritto che Zhang Sanfeng creò Li Deyin, Taijiquan, , Foreign Languages Press, 2003. ciò che più tardi sarà chiamato taijiquan grazie ad un Li Xiaoming, Metodo pratico di autoelevazione col tradizionale cinese, a cura di Vincenzo la Bella, Genova, Erga Edizioni, 1997.

17. In “Brief History of Tai Chi Ch’uan”, di Wu Tunan 吴图南; vedi Wen Shan Huang, 1973, p.54. 18. Basandosi sul Mingshi William C.C. Hu concluse che Zhang Sanfeng visse dal 1391 al 1459; vedi Wen Shan Huang, 1973, p.53-55. 19. Vedi Despeux, Catherine, 1987, p.16. 20. Leggenda riportata in Taijiquan shiyi di Dong Yingjie, vedi Despeux, Catherine, 1987, pp.15-16.

62 New Martial Hero Magazine TAI CHI & Stili Interni gennaio - marzo 2014

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