Archivio Storico Del Comune Di Tissi
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Comune di Tissi Progetto di ordinamento e inventariazione di fondi archivistici Contributo D.P.R. 480/75 artt. 11 e 12 e L.R. 14/06. Programma 2012 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tissi Applicativo informatico: software Archimista 1.2.1 Redazione e stampa: Aprile 2014 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tissi Sommario 1. INTRODUZIONE GENERALE ................................................................................ 3 2. PROFILO STORICO ............................................................................................. 6 3. AMBITI E CONTENUTO .....................................................................................11 4. STORIA ARCHIVISTICA ......................................................................................12 5. ORDINAMENTO ................................................................................................17 6. NOTE DELL’ARCHIVISTA ....................................................................................20 7. NORME E CONVENZIONI ..................................................................................21 8. BIBLIOGRAFIA ..................................................................................................22 9. INVENTARIO DEGLI ATTI ...................................................................................24 2 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tis si 1. INTRODUZIONE GENERALE Il presente Inventario ha lo scopo di illustrare il lavoro di riordinamento e inventariazione di complessivi 23 metri lineari di documentazione dell’Archivio storico del Comune di Tissi eseguito nel periodo giugno 2013 – aprile 2014. Questo parziale lavoro, che ha dato avvio al progetto di riordino dell'Archivio storico comunale, è stato redatto a cura dell' archivista dott.ssa Giovanna Loriga. L’inventario è corredato di informazioni sulla storia del soggetto produttore dell’archivio. Ogni livello in cui si articola la struttura dell’archivio è a sua volta introdotto da note esplicative sui fondi, la consistenza, il contenuto e la tipologia dei documenti conservati nelle unità ad esso relative. Le singole unità archivistiche sono descritte in modo coerente e normalizzato. Il lavoro di riordinamento e inventariazione della documentazione storica dell’Archivio del Comune di Tissi ha riguardato l’Archivio del Comune di Tissi e l’Archivio Stato civile del Comune di Tissi. Per quanto concerne il primo sono state oggetto dell’intervento le serie esterne al carteggio, costituite dalle 3 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tissi Copie delle deliberazioni degli organi di governo, dai Registri delle deliberazioni degli organi di governo, dagli Indici delle deliberazioni degli organi di governo, dagli Atti contabili, dai Protocolli della corrispondenza, dal Registro della popolazione, dai Registri vari, per complessivi 19,5 metri lineari (423 unità archivistiche); mentre per quanto concerne l’Archivio dello Stato civile del Comune di Tissi, i registri degli atti di nascita, matrimonio, morte e cittadinanza e gli indici decennali; per complessivi 3,5 metri lineari (78 unità archivistiche). Ciascun complesso archivistico è stato ricondotto al Comune di Tissi sia in qualità di soggetto produttore che di soggetto conservatore. Il lavoro ha visto una prima fase di schedatura del materiale documentario, successivamente grazie all'applicazione del software di archiviazione è stato possibile procedere, per ciascun archivio, all'individuazione delle serie omogenee e alla definizione della struttura dell’archivio a cui sono state ricondotte le unità archivistiche schedate. L’inventario è stato realizzato su supporto cartaceo e informatico attraverso l’uso del software Archimista 1.2.1, applicazione web multipiattaforma gratuita ed open source per la descrizione di archivi storici e la realizzazione di inventari, censimenti e guide, nata da una convenzione tra Regione Lombardia, Regione Piemonte e Direzione Generale per gli Archivi, con il coinvolgimento di CSI Piemonte e dell’Università degli Studi di Pavia. La documentazione relativa all’Archivio del Comune di Tissi si trova conservata presso l’Archivio, mentre quella relativa all’Archivio dello Stato 4 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tis si civile del Comune di Tissi è conservata presso l’Ufficio Servizi demografici del Comune. 5 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tissi 2. PROFILO STORICO Il territorio di Tissi si incunea fra quelli di Sassari, Ossi e Usini, assecondando un paesaggio che è tipico di quella parte del Nord Sardegna denominata Colle piano dell’Agro Sassarese1. Con i suoi 10,35 kilometri quadrati, il paese di Tissi è il penultimo, per estensione, della attuale provincia di Sassari2. Il toponino, conservatosi inalterato dal medioevo a oggi, è di probabile origine preromana ma di etimologia oscura. Il territorio fu frequentato sin dall’età preistorica, come testimonia l’ipogeo di San Leonardo. Il paese ha avuto origine in età romana, quando nel sito sorse un vicus, popolato da maestranze addette ai lavori agricoli dei fundi della zona; vicus che fu abitato con continuità verisimilmente anche in periodo alto medievale. Il paese medievale (villa – bidda), naturale evoluzione dell’insediamento precedente, è attestato per la prima volta, seppur indirettamente, nel Condaghe di San Michele di Salvenor (secc. XI-XIII) che ricorda la chiesa di Santa Vittoria di Tissi, attorno alla quale la villa si aggregò. Testimonianze della 1 Gli altri comuni del colle piano sono Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Ossi, Muros, Ploaghe, Porto Torres, Sennori, Sorso, Uri e Usini (Cfr. Tissi p. 25) 2 Cfr. Tissi, p. 15. 6 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tis si villa di Tissi si trovano anche nel Condaghe di S. Pietro di Silki presso Sassari (Secc. XII-XIII)3, in cui viene nominata la chiesa parrocchiale di S. Anastasia. Appartenne alla curatoria di Coros, nel regno giudicale di Torres, e fu possedimento privato dei Malaspina sino al 1272 quando, finito il regno, si tramutò in villa del loro Stato signorile. Nel luglio 1323, in seguito all’atto di vassallaggio accommendato firmato tra i Malaspina sardi e il principe Alfonso, divenne nominalmente una villa del costituendo Regno di Sardegna aggregato alla Corona d’Aragona. Appartenne ai Malaspina sino al 1343. In questa data, Giovanni Malaspina, morendo senza figli, la lasciò, con tutta la curatoria di Coros, al re Pietro il Cerimonioso. Il paese passò dunque al Regno catalano-aragonese di Sardegna. Nel 1365 la villa fu inglobata per guerra nel Regno d’Arborea, condividendone le sorti. Nel 1420, finito lo stato giudicale, passò nuovamente al Regno di Sardegna. Nel 1421 fu inserita nella contea di Oliva, feudo di Bernardo Centelles. Nel 1439 Francesco Gilabert Centelles vendette a Angelo Cano la baronia di Osilo, includendovi anche il villaggio di Tissi. Appartenne ai Cano sino al 1469: in questa data passò per linea femminile ai Cedrelles, tramite il matrimonio di Antonia Cano con Pietro Cedrelles. Giovanni Fabra, secondo marito della Cano, ottenne dalla moglie il consenso a lasciare in eredità la villa, insieme all’intero feudo, agli eredi Fabra, con l’esclusione dei Cedrelles. Tra i due rami si aprì una lite che si concluse nel 3«Si tratta di un cartulario del monastero delle suore benedettine, dove venivano ricordati gli atti di donazione, compravendita di servi, divisioni, esito di liti, ed altri atti patrimoniali» 7 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tissi 1512 con il riconoscimento della villa ai Cedrelles. Nel 1528, a causa di una pestilenza, il paese rimase spopolato. Nel 1544 passò ai Manca: tra il 1599 e il 1600 don Giacomo Manca, terzo barone di Usini, pensò di ripopolarla concedendo gratuitamente per cinque anni case e terreni ad alcune famiglie di Ossi presso la chiesa rurale di S. Anastasia, perché riprendessero a coltivare le terre abbandonate, e poi altre venticinque case dando vita così al nuovo paese di Tissi4, che fu spostato nel sito attuale, non distante da quello vecchio. Nel 1758, dopo l’estinzione della famiglia, il villaggio venne considerato devoluto dal Fisco regio e sequestrato. Ne derivò una lite che contrappose il marchese Stefano Manca di Mores allo stesso Fisco. Nel 1764 passò, dunque, al figlio del marchese. Nel 1796, in epoca sabauda, Tissi parteggiò per Gionmaria Angioy, e fu per questo sottomesso, mano armata, dalle truppe regie. Ai Manca, divenuti duchi dell’Asinara prima e poi di Vallombrosa5, il villaggio appartenne sino al 1839, anno in cui fu riscattato6. Il 1843 rappresenta l’anno di inizio “ufficiale” della proprietà privata delle terre di Tissi; con l’editto sopra le chiudende (1820-1823) e l’Abolizione del feudalesimo (1836-1839) nello spirito del legislatore si doveva favorire il progresso sociale della campagna e l’introduzione di sistemi economici di tipo mercantile e capitalistico. cfr. I comuni della provincia di Sassari, p. 80. 4 Cfr. Poesie dialettali tissesi, p. 36. 5 Cfr. I comuni della provincia di Sassari, p. 81. 8 Inventario degli atti dell’Archivio Storico del Comune di Tis si Il 30 novembre del 1847 Carlo Alberto, accogliendo le istanze dell’isola presentategli da una delegazione degli Stamenti, concede alla Sardegna la “perfetta fusione” con gli stati di terraferma, in virtù della quale nel 1848 si assiste alla vera riforma delle istituzioni comunali: la legge n. 295 del 7 ottobre 1848 diede una normativa unitaria a tutto il Regno,