Classic Rock Italia, 20/06/2016
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«L’astronave? Un impressionante incrocio tra un’auto americana di fine anni 50, un’attrazione da parco-giochi e un insetto gigante» George Clinton Testo: Un hangar per montare lo show più stupefacente degli anni 70, una ragazza nuda che si infila uno spinello là dove non batte il sole, le pressioni delle Black Panthers, un chitarrista geniale da tirar fuori da una cella: la vita dell’imperatore del P-Funk non era certo noiosa… autunno del 1976, il bicentenario praticamente ricostruito quello che sarebbe sta- più di quanto avessi sperato, un impressionante dell’indipendenza americana, lo pas- to il palco del tour. Le attrezzature provenivano incrocio tra un’auto americana di fine anni Cin- sammo a Newburgh, nello stato di dagli Aerosmith, che le avevano dismesse nel quanta o inizio Sessanta, un’attrazione da parco New York, con l’intera popolazione 1976. Con gli Aerosmith avevamo dei contatti giochi e un insetto gigante. Era straordinaria. dell’impero P-Funk. All’epoca ci spo- indiretti: Bernie aveva suonato con Joey Kramer Entravo in una scatola nera, una specie di cassa stavamo con trenta-quaranta musi- nei Chubby and the Turnpikes, e per un breve da mago, alla base dell’astronave, salivo con un cisti, più la troupe. Ci serviva tempo periodo avevamo avuto lo stesso manager. Cu- ascensore e poi, in un tripudio di fumo e luci, mi per preparare il tour autunnale, e allo scopo riosamente io li vedevo come un gruppo funk materializzavo in cima ai gradini. Un ingresso in L’avevamo requisito un motel. La mole del reper- perché, come avrebbero dimostrato con Rag scena sensazionale: non si era mai visto nulla di torio da provare era impressionante: The Clones Doll, facevano musica sciolta e ritmata. L’unica simile in un concerto soul, e nemmeno rock. Era Of Dr. Funkenstein, per cominciare, e poi il primo altra formazione rock a esserne capace erano come un musical di Broadway particolarmente disco di Bootsy, ma anche Tales Of Kidd Funkade- i Led Zeppelin, ma solo dal vivo, dato che in elaborato, o la Las Vegas di decine d’anni dopo. lic, il nostro ultimo album targato Westbound, studio si divertivano ad armeggiare con effetti e Per assicurarci che la musica fosse all’altezza di e Hardcore Jollies, il debutto dei Funkadelic con soluzioni complesse. E l’astronave? Be’, era ben tanta magnificenza scenografica, a Newburgh la Warner Bros. Ma, soprattutto, dove- provammo con una professionalità e vamo trovare il modo di suonare con una dedizione senza precedenti, quan- la Mothership sul palco, quella che io tomeno per noi. Dopo quattro album avevo immaginato, che Jules Fisher ave- dei Parliament e cinque o sei dei Fun- va costruito e che si trovava allo Stewart kadelic, eravamo diventati una band Airport di New Windsor, venticinque caleidoscopica in grado di spaziare chilometri circa a ovest di Newburgh, al dal doo-wop al rock duro e agli arran- centro esatto dell’Hangar E. giamenti fiatistici jazz. Per fortuna Strano posto per provare, un hangar, an- potevamo contare sulla supervisione che se hai un’astronave. Era incredibil- di Maceo Parker, uno dei migliori al mente cavernoso, al punto che Bootsy mondo. Con James Brown aveva fatto poteva mettersi a un’estremità con i suoi meraviglie, e se ci riesci con lui ci puoi musicisti, noi all’altra con l’astronave, e riuscire ovunque: definirlo un maestro riuscivamo a suonare contemporanea- nell’organizzare le prove e aiutare i mu- mente senza che le band si disturbassero Foto promozionale sicisti a imparare il nuovo repertorio è a vicenda. Dalla nostra parte, avevamo dei Funkadelic, anni 70. veramente riduttivo. Potevi portargli CLASSICROCKITALIA 115 GEORGE CLINTON un brano nuovo di zecca, mai suonato prima, Louisiana e Mississippi furono spettacolari, ma e un quarto d’ora dopo lo conoscevano a me- Houston, la quinta tappa del tour, fu un’altra moria tutti. In fondo all’hangar Bootsy faceva cosa. Arrivai al Summit in anticipo, per poter ve- lo stesso con la sua musica, ed era bravo quasi dere il palco prima che entrasse il pubblico. Era come Maceo. Con la sua band provava fino a come una gigantesca chiesa vuota, ma quando farli scoppiare di musica. Preparare il P-Funk per gli operai ebbero montato le scenografie somi- il tour con la Mothership fu come schierare un gliava più a un circo. All’ora del concerto sem- esercito. La complessità delle attrezzature, delle brava di nuovo una chiesa, ma piena di fedeli. luci e delle scenografie ci obbligava ad arrivare a Il gruppo spalla era Sly, accompagnato da una certi punti di certe canzoni al momento giusto, Family Stone rinnovata che comprendeva Lynn senza sgarrare di un secondo. Le prove a New- Mabry e Dawn Silva, le future Brides of Fun- burgh furono un’esperienza durissima, fisica- kenstein. Suonò alla grande, poi arrivò Bootsy mente e creativamente. Eravamo abituati a con- e i fan andarono in visibilio. Quando scese dal Bootsy Collins: siderare la nostra musica una creatura viva, una palco entrammo noi, per molti, l’unico conversazione in corso, e sul palco io tendevo a e via con successi dei nome noto del P-Funk. improvvisare. Il nuovo approccio andava nella Parliament come Do direzione opposta, sembrava più l’allestimento That Stuff e dei Fun- di un musical. Non potevi più abbandonarti alla kadelic come Cosmic era praticamente diventa- psichedelia ed entrare in scena strafatto. Le co- Slop. La band di Sly ta un elemento della band, reografie ci portarono a dare più risalto a Garry tornò sul palco per soggetta a battute e sfuriate Shider e Glen Goins. Io non avevo nulla in con- suonare Night Of The come tutti gli altri. trario: erano fotogenici e scatenati, e Glen, con Thumpasorus Peoples La prima serie di show mi il suo vocione gospel, era perfetto per invocare insieme a noi. attraversò come una scos- l’atterraggio della Mothership. Ancora una volta Perfino in uno spet- sa elettrica, ricaricandomi e avevamo messo i giovani in primo piano, a di- tacolo perfetto come dimostrandomi cosa poteva mostrazione che quella era la strada giusta. Era quello ero riuscito a essere uno spettacolo rock il nostro stratagemma per rimanere sulla cresta trovare qualcosa che Eddie Hazel, magnifico che contava sull’impegno as- dell’onda. non andava: attacchi chitarrista hendrixiano. soluto non solo dei musicisti, A Newburgh riuscimmo anche a finire il disco mancati, leggere pec- ma anche di direttori di sce- per la Warner Bros. Hardcore Jollies non racchiu- che nel mixaggio e na, coreografi e trovarobe. deva significati particolari: volevamo solo suona- nell’illuminazione. E poi c’era la questione della Era un musical broadwayano itinerante, e io ero re fino a spaccarci le dita e godercela un mondo piccola Mothership, che sprizzava scintille sulla talmente affascinato dagli elementi teatrali che a suon di rock. Ecco perché dedicai l’album “ai testa di gente che aveva pagato profumatamen- a volte faticavo a concentrarmi sul messaggio chitarristi del mondo”. te per vederci. Come potevamo assicurarci che musicale. Quando mi ricordavano che c’era sot- non cadesse in mezzo ai nostri fan, schiaccian- to una filosofia a volte era uno shock, ma mai inalmente, dopo aver provato per settimane doli? Non appena mi misi in testa che poteva co- come quando la Nation of Islam si interessò al ogni brano e ogni singolo secondo della per- stituire un problema, la piccola astronave ebbe i nostro spettacolo. La Mothership, naturalmen- Fformance, il P-Funk Earth Tour era pronto giorni contati. Per giunta era adatta solo a posti te, aveva un vago precedente nella teologia e mi- al debutto, nell’ottobre 1976 al Municipal Au- come il Garden, il Forum e lo Spectrum, ma tologia dei Black Muslims: il Libro di Ezechiele ditorium di New Orleans. Il primo show andò nei festival era inutile e nei contesti più piccoli raccontava di una visione profetica che secondo come aveva immaginato Jules Fisher: l’astronave pericolosa. Dopo una ventina di date la elimi- alcuni era una storia di alieni. L’Onorevole Eli- piccola sorvolava il pubblico e, grazie a un’illu- nammo. Ma l’imprevisto più curioso del tour fu jah Muhammad, leader della Nation of Islam, sione, si trasformava magicamente nella Mo- un altro. A Norman, in Oklahoma, a un mese ne aveva tratto una teoria molto più elaborata, thership. Tuttavia, sperimentare l’idea di Jules ci circa dall’inizio del tour, stavamo suonando The illustrata in seguito da Louis Farrakhan: insegnò una lezione importante, vale a dire che Undisco Kidd (The Girl Is Bad) quando la canzo- l’arrivo dell’astronave metteva in ombra il resto ne prese improvvisamente vita. Una ragazza in onorevole Elijah Muhammad ci ha rac- dello spettacolo, trasformandolo in un anticli- salopette si avvicinò fumando uno spinello, salì contato di un gigantesco Mother Plane max. Dopo New Orleans, ci rendemmo conto sul palco e si slacciò le bretelle: rimase completa- L’fatto a forma di universo, sfere dentro che l’astronave doveva atterrare alla fine dello mente nuda, fica pelosa e tutto. Poi si voltò, con sfere. I bianchi li chiamano oggetti volanti non show, non all’inizio. La seconda serata, a Baton un po’ di difficoltà per via dei pantaloni attorno identificati. Nel Vecchio Testamento, Ezechiele Rouge, ci diede ragione. Era una conclusione alle caviglie, si infilò lo spinello nel culo e fece tre vide una ruota che sembrava una nuvola di gior- perfetta, con Glen che invocava la discesa della anelli di fumo. Volevamo iniziare un altro pezzo, no e una colonna di fuoco la notte. L’onorevole Mothership, da mozzare il fiato. Ogni sera cari- ma la gente rideva così forte che era impossibile, Elijah Muhammad ci ha spiegato che la ruota cavamo l’intero armamentario su sette camion e così continuammo con la jam.