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Lunedì 3 luglio 2000 2 IN PRIMO PIANO l’Unità

03SPO01AF01 5.0 42.0

Di Biagio e Totti festeggiano Marco Delvecchio autore del gol italiano Cocco/Reuters

DALL’INVIATO ben due volte l’occasione di STEFANO BOLDRINI «uccidere» la partita e di conse- gnare il titolo all’Italia e non lo ha fatto. Nel momento clou do- TOLDO 9: le parate miraco- veva dimostrare di essere torna- lose rischiano di creare una pe- to il Del Piero di una volta, ma ricolosa rivalità tra santi: dopo i ha fallito vanificanbdo i segnali tre rigori parati agli olandesi è di ripresa che pure si erano vi- stato ribattezzato San France- sti. sco, lui che è nato e vive a Pa- TOTTI 8: la grande sorpresa dova, la città di Sant’Antonio. del torneo. Una sorpresa non Parla come il carabiniere di «Pa- certo tecnica, perché il valore ne, amore e fantasia», i suoi FratelliFratelli del giocatore si conosceva: è hobby sono la pesca e Internet, piaciuto per come è riuscito a la valutazione di mercato dopo imporsi in un ambiente che dif- questi europei sfiora i 70 miliar- fidava di lui, accusato di essere di, è stato il miglior portiere del 03SPO01AF02 il solito romano bravo, ma campionato italiano e in Bel- 2.0 scansafatiche e indolente. Gol, gioOlanda è stato il più bravo assist e quel rigore a «cuc- del torneo. Il suo limite erano i 25.0 chiaio» all’Olanda che solo rigori. Tre anni fa decise che do- quando hai una sicurezza ai li- veva imparare a pararli. Il corso miti dell’incoscienza puoi cal- accelerato è riuscito bene. Ci sa- ciare. Prima di lui, in una com- rà da ridere quando tornerà di- petizione di questo livello, solo sponibile Buffon. il cecoslovacco Panenka era riu- CANNAVARO 8,5: nell’uo- d’Italiad’Italia scito a firmare una prodezza si- mo contro uomo è il numero mile. In campo e fuori è cresciu- uno al mondo. Disarmante per to, ma c’è ancora in lui qualco- sicurezza e recuperi. Ha sofferto Toldo, Nesta, Cannavaro e Totti sa del bullo di periferia e non è solo nel primo tempo contro i un handicap. Ieri sera ha dimo- romeni la vivacità di Mutu, ma strato di essere un leader è stato come un colpo di tosse. INZAGHI 6,5: ha dato tutto Da manuale del calcio la sua classe, forza, e intelligenza: quello che aveva: non molto esibizione contro l’Olanda. È negli ultimi tre mesi. Deve mol- stato il muro sul quale si sono to a Zoff, non lo scordi mai. Il frantumati la testa tutti gli calcio talvolta è irriconoscente. olandesi che passavano dalle il meglio dei gladiatori azzurri Con lui il ct ha replicato Bear- sue parti. Grandioso. zot-Paolo Rossi e Maldini-Del NESTA 8,5: abbiamo trovato un’esibizione da tramandare ai sciata (una sua specialità) alla aver paura e riesce a vincerla, fa bile vittoria sugli olandesi. Erro- Nazionale. In tutto questo, una Piero. l’erede di Baresi e, risalendo la posteri. Importante, però, il suo Turchia. Stava finalmente vi- qualcosa di importante. ri come quello (il secondo fal- domanda: ma perché il Parma DELVECCHIO 6,5: a lungo corrente del calcio italiano, di ruolo di grande vecchio dello vendo da protagonista un’av- AMBROSINI 6: l’europeo è laccio su Zenden è stato com- ha perso un giocatore come lui? sacrificato dalla ragion di Stato Scirea. Ha classe da vendere, au- spogliatoio. Il sangue napoleta- ventura in Nazionale, ma il cal- stato per lui una grande espe- messo sotto gli occhi dell’arbi- DI LIVIO 6,5: è rientrato con che imponeva Inzaghi, ha avu- torevolezza e, dote non comu- no fa di lui un maestro dell’arte cio-carogna di Hagi nei quarti rienza. Deve però migliorare il tro) sono figli della gioventù. pieno merito nel giro azzurro e to il merito di entrare in campo ne, una capacità di autocritica di sdrammatizzare. gli ha strozzato anche quest’eu- bagaglio tecnico. È vero che FIORE 7: è partito bene, poi è ha ripagato la fiducia di Zoff. Il nella gara più difficile, quella che lo porta a correggere i (po- NEGRO 6: momenti di gloria ropeo. La cosa più bella è però non è più epoca di ore trascorse lentamente evaporato. Ha mol- suo segreto è la gavetta. Uno con gli olandesi, e di farsi nota- chi) errori che commette. Que- nella gara con la Svezia, in cui la sua decisione di restare nel davanti al muro per affinare il te attenuanti e una su tutte: che per affermarsi ha dovuto fa- re. Non è un fenomeno e mai lo sto europeo è la sua rivincita ha recitato nel primo atto da di- gruppo fino al termine dell’av- tocco, ma gli farebbe bene com- gioca nell’Udinese e ha dovuto re il giro d’Italia e remare nei sarà, ma ha carattere di ferro. È dopo lo sfortunato mondiale di fensore puro (con qualche sof- ventura. In un’epoca di tempi piere un piccolo sforzo e pro- governare il gioco in un am- campi bollenti della B e della C riuscito, nell’ordine: a farsi rim- due anni fa, quando lasciò l’Ita- ferenza inaspettata) e da ester- duri per i sentimenti, certe cose varci. Con il pallone non ha un biente in cui ti confronti con i ha imparato a non mollare mai, piangere dall’Inter che lo aveva lia sul più bello, per un infortu- no a tutto campo nella ripresa. hanno un valore particolare. buon rapporto e questo limita il giocatori di , Juve, Lazio, a prendere la vita per il verso sbolognato troppo presto; a far- nio gravissimo. Stupefacente Riserva preziosa perché non è DI BIAGIO 7: il rigore-riscat- suo rendimento complessivo. Il Roma e Fiorentina. Bellissimo il giusto. si apprezzare dai tifosi romani- anche la tenuta atletica dopo un piantagrane. to rifilato all’Olanda rivela uno calcio non è solo corsa e agoni- gol con il Belgio, il primo in DEL PIERO 4,5: ha avuto per sti che lo avevano preso di mi- una stagione logorante. ALBERTINI 7: veniva dal spessore umano che non gli era smo. L’«attrezzo» va domato. ra; a mettere in riga tutti i cen- IULIANO 7: non ha i piedi di peggior campionato di riconosciuto. Si è portato den- ZAMBROTTA 6: ha vissuto travanti che la Roma ha acqui- zucchero e non è sempre im- della sua carriera: appena 26 tro per due anni il rigore morto uno strano europeo: da terzino stato all’estero negli ultimi an- peccabile, però ha avuto il gran- partite e diverse soste in pan- sulla traversa nei quarti di Fran- aggiunto. È vero che coprire ot- ni; a conquistare un posto in de merito di conquistare un po- china. La Nazionale lo ha riva- cia ‘98 contro i padroni di casa. tanta metri di campo è una fati- Nazionale all’ultima chiamata. sto tra i ventidue all’ultimo tuf- lizzato. Bravissimo contro la Si è vendicato da uomo vero, ca improba, epperò avrebbe po- fo e di dimostrare di aver meri- Romania. Ormai, sulla scia del- cioè confessando le sue paure tuto provare a fare qualcosa di MONTELLA 6: doveva essere tato la fiducia di Zoff facendosi le 72 presenze in azzurro, è uno poco prima di calciare («aho, a più. Sciagurata l’espulsione con la grande rivelazione, è stato il trovare pronto nel momento dei monumenti del calcio italia- Francè, me la stò a fa sotto», ha l’Olanda. Poteva costare l’elimi- Grande Inespresso. Purtroppo del bisogno. Ha carattere: le av- no. sussurrato a Totti), ma ha vinto, nazione, paradossalmente da per lui, c’era la questione Inza- versità non lo sconvolgono. CONTE 7: ha firmato il pri- prima dei rigori, la paura. E quell’episodio l’Italia ha comin- 03SPO01AF03 ghi. E poi il tormentone Del MALDINI 7: ha raggiunto mo gol degli europei, la rove- quando un uomo confessa di ciato a costruire la sua memora- Piero-Totti. E poi l’entrata in quota 111 presenze in Naziona- 2.0 scena di Delvecchio. Doveva le, alla prossima esibizione 10.0 combattere contro troppi rivali eguaglierà il record di Zoff, tra IL PERSONAGGIO e troppe storie per trovare uno due sarà l’azzurro di tutti i tem- spazio. Ma, come dice la canzo- pi. Il suo è stato l’europeo della ne di De Gregori, «il ragazzo si sofferenza. Un mese di stop pri- farà». Tempo al tempo: se nella ma di Coverciano, poi la lenta , campione di record Roma riuscità a trovare pace, ripresa, ma dalla Norvegia in verrà il suo momento anche in poi ogni partita è stata una feri- Nazionale. ta. I crampi di Italia-Olanda so- «Io, nella vita, maestro di sport» ANTONIOLI 6: tra tanti pos- no una delle immagini che ci sibili autobiografie, potrebbe porteremo dietro di questo tor- meritare attenzione pure la sua. neo. Quando hai 32 anni, sei DALL’INVIATO di presenze consecutive in campionato (332, l’«Unità»: una copia finiva sempre a casa Zoff. più risultati che gioco: ma probabilmente Titolo: «La solitudine del por- un numero uno da tre lustri e cioè dieci anni senza un raffreddore, una con- Apprese le difficoltà del nostro giornale, ha non lo ha neppure cercato. Non per pigrizia: tiere di riserva». Anche per lui hai ancora questa voglia feroce trattura, un vatteloapesca), quello di unico detto: «Ma come può essere che il partito lasci semplicemente perché quarant’anni di pallo- quest’avventura riscatta una di vincere, significa che hai ROTTERDAM Già il nome ha qualcosa di nazionale capace di vincere un mondiale e un morire un giornale così?». ne gli hanno fatto capire che non era aria. Le stagione in chiaroscuro. Nella qualcosa in più degli altri. L’e- particolare: Zoff. Un suono unico, una rasoia- europeo, quello di giocare fino a 41 anni, due La vita gli ha insegnato a stare con tutti: Utopie sacchiane e zemaniane non lo hanno Roma è stato messo in discus- state, però, gli impone una ri- ta, un colpo secco: «Zoff». Minimalismo allo mesi e 28 giorni, quello di finire su un franco- con Daniela Fini, ultra laziale, e con Veltroni. mai sfiorato. Avrebbe voluto evitare polemi- sione e la risposta è stata la con- flessione per il futuro: non sa- stato puro. Mettiamoci anche la banalità del bollo celebrativo. «Maestro di sport», e detto «Me lo ricordo quando era giovane e venne a che: non è nel suo stile. Sacchi lo ha ugual- vocazione di Zoff. È stato chia- rebbe il caso di pensare seria- nome: Dino. Che viene più riconosciuto co- da lui fa venire in mente l’immagine del mae- chiedermi un autografo durante un ritiro del- mente sfidato: gli ha risposto per le rime, ma mato, è vero, perché Peruzzi ha mente a spostare la zona di la- me diminutivo di qualcosa che nome vero: stro elementare, di quello che apriva le porte la Juve». Buffo, no, che mezza Italia politica con signorilità. È capace di grandi slanci di rifiutato il ruolo di portiere-ma- voro dalla fascia al centro del- come se in questo volersi mimetizzare, anche del mondo ai figli dei contadini e degli ope- di oggi abbia chiesto «per cortesia, un auto- generosità. Pochi giorni fa lo ha chiamato un scotte, ma qualcosa di buono l’area? il nome dovesse servire allo scopo. Epperò, rai. grafo» a questo signore di 58 anni. Giocò a vecchio amico napoletano, che non vedeva deve averlo fatto per essere ve- PESSOTTO 7,5: massì, è lui l’uomo è doppio: c’è quello pubblico, tacitur- È ricco, è conosciuto in tutto il mondo scopone con il presidente Pertini sull’aereo da quando giocava da quelle parti. Gli ha nuto quassù. l’immagine della classe operaia no, ombroso, infastidito dalla luce dei riflet- (quando la Lazio andava in giro per il globo che riportava a casa l’Italia «tricampeòn» del chiesto due biglietti. Si è dato da fare e li ha ABBIATI 6: la sua è una delle che, se non va in Paradiso, al- tori e c’è quello privato: che fa le battute, che per la classiche tournée di fine stagione, è a mondo nel 1982. Di Ciampi ha detto: «Non trovati. Lo ha colpito e turbato la morte di storie più divertenti dell’euro- meno non finisce all’Inferno. scherza, che sa sdrammatizzare. I due Zoff so- lui che veniva chiesto il maggior numero di so se gioca a carte». Di sicuro, è uno che Gassman. Ripete spesso: «Alla nostra età quel peo. Conquistato il titolo con Gregario e tuttofare, ma abbia- no tenuti insieme dalla parte sportiva: che è autografi), è fortunato (Sacchi, in confronto, quando gioca a carte non bara. L’onesta è il che conta è la salute». La parola «valori» per l’Under 21 in Slovacchia, ha mo scoperto in lui anche una la sua vita. è un dilettante), ma non ha dimenticato co- suo modo di essere: per questo ha rotto i pon- lui non è quotazione di mercato: vuol dire fatto armi e bagagli e, complice freddezza non comune. Quel ri- «Mi sento un maestro di sport», ci disse m’era la vita cinquant’anni fa, quando nella ti con mezza stampa: accetta le critiche, ma ancora sentimenti. Il suo gioco non entusia- l’infortunio di Buffon, ha parte- gore infilato nella porta dell’O- qualche anno fa, a Formello, quando era an- sua Mariano del Friuli vedeva uomini e don- non il fatto che dietro ai suoi comportamenti smerà mai. Totti e Del Piero li avremmo fatti cipato all’avventura della Na- landa è stato uno dei momenti cora il presidente della Lazio. Vuole bene ai ne spezzarsi la schiena per i campi. Ascoltava, ci sia malafede o, peggio. giocare insieme. Alla Nazionale avremmo zionale. Portafortuna degli altri decisivi dell’europeo azzurro. E suoi record come se fossero tanti fratelli: quel- a quel tempo, le storie dei vecchi saggi che Il meglio di sé lo ha dato da allenatore nella chiesto di essere più spregiudicata. Ma non e, soprattutto, di se stesso: non poi che finale! lo di minuti d’imbattibilità in Nazionale parlavano di quando c’erano gli austriaci. E Juventus e nell’ultima Lazio che guidò, quella sono queste le cose più importanti della vita. male il colpaccio di vincere ric- FERRARA 6,5: ha giocato (1.143), quello di presenze in azzurro (112, tutto, non solo i treni, arrivava in orario. Il che prese ai margini della zona retrocessione Nel suo essere uno, nessuno e centomila il si- chi premi e cotillons in un me- contro la Svezia e non è stata ma sta per soffiarglielo), quello padre accoglieva, la domenica, i diffusori de e portò in Europa. In Nazionale ha ottenuto gnor Zoff è sicuramente positivo. S.B. se e in due europei.