Logica Del Senso. Storia, Humanitas E Giudizio Nel Pensiero Di Eric Weil
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UNIVERSITA‟ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” FACOLTA‟ DI LETTERE E FILOSOFIA Dottorato di ricerca in scienze filosofiche XXV ciclo TESI DI DOTTORATO Logica del senso. Storia, humanitas e giudizio nel pensiero di Eric Weil Tutor Candidato Ch. ma Prof.ssa Antonello Petrella Renata Viti Cavaliere Coordinatore Ch. mo Prof. Giuseppe Antonio Di Marco ANNO ACCADEMICO 2012 / 2013 1 Indice Introduzione............................................................................................ 6 Una logica della filosofia tra filosofia, violenza e comprensione del mondo ........................................................................................................ 6 Capitolo I............................................................................................... 16 Un umanista borghese di stampo weimariano nella Francia del ‘900 . 16 1. La vita di Weil in breve .................................................................. 17 2. L‟influenza dell‟ambiente culturale tedesco della Repubblica di Weimar ............................................................................................... 19 2.1. Sul rapporto di Weil con Cassirer .......................................... 22 3. Fuga dalla Germania, guerra e reclusione nel campo di concentramento: l‟esperienza di ebreo-tedesco nel sistema ............... 29 4. L‟inserimento nell‟ambiente culturale francese nel periodo tra le due Guerre .......................................................................................... 33 4.1 La ripresa degli studi hegeliani in Francia nel ‘900 ............... 35 5. La passione per le riviste filosofiche e per la recensione multipla 44 Capitolo II ............................................................................................. 53 La Logique de la philosophie: sistema, introduzione e categorie........ 53 1. Sulla logica della filosofia in generale ........................................... 53 1.1. Logica formale e logica dialettica .......................................... 53 1.2. Logica della filosofia............................................................... 59 2. La Logique de la philosophie del 1950 .......................................... 62 2.1. Un sistema aperto ................................................................... 63 3. L‟Introduzione alla Logique del 1950 ............................................ 67 2 3.1. Riflessione sulla filosofia ........................................................ 68 3.2. Riflessione della filosofia ........................................................ 75 3.3. Filosofia e violenza ................................................................. 89 3.4. Attitudini e categorie ............................................................... 99 3.5. Riprese e fine della storia ..................................................... 104 4. Le categorie della Logique ........................................................... 109 4.1. Verità, non-senso, il vero e il falso ....................................... 110 4.2. Certezza, discussione, oggetto .............................................. 113 4.3. Io e Dio: la ricerca della felicità........................................... 116 4.4. Condizione e coscienza ......................................................... 119 4.5. Intelligenza e personalità ...................................................... 122 4.6. L’Assoluto e la rivolta contro l’Assoluto: opera e finito ...... 125 4.7. La categoria dell’azione ....................................................... 134 Capitolo III ......................................................................................... 139 La Logique tra dialettica, capacità di giudizio e creazione del senso: le categorie di senso e saggezza ........................................................... 139 1. Il confronto con la dialettica e il sistema hegeliano ..................... 140 1.1. L’influenza della dialettica hegeliana: eredità e differenze ...................................................................................................... 141 1.2. L’assoluto hegeliano come idea regolativa .......................... 153 2. Dialettica oggettiva di finito-infinto, eredità della dialettica trascendentale kantiana ..................................................................... 157 3. Le categorie della filosofia: senso e saggezza .............................. 166 3 3.1. Senso, capacità di giudizio e poesia ..................................... 167 3.2. La derivazione kantiana-hegeliana della nozione di senso. ........................................................................................... 174 3.3. L’influsso decisivo della terza Critica kantiana nella formulazione della categoria di senso e di una logica del senso 179 3.4. Saggezza ed esercizio del giudicare ...................................... 192 4. Una logica storico-umanistica del senso ...................................... 199 Capitolo IV .......................................................................................... 204 Storia, politica e morale in Eric Weil ............................................... 204 1. Storia, politica e morale ............................................................... 209 2. Sulla Philosophie politique .......................................................... 214 2.1. Su Hegel et l’État del 1950: un’idea storica di Stato ........... 222 2.2. Prudenza e discussione: elementi per la storicità della politica ...................................................................................................... 233 2.3. Senso, saggezza e Stato mondiale ......................................... 244 3. Concezione della storia ................................................................ 252 3.1. Dell’interesse per la storia: uno storicismo antropologico? 253 3.2. Dignità e virtù della narrazione storica: la narrazione storica come modello dell’essere dell’uomo. .......................... 259 3.3. Sul diritto naturale: esempio di storicizzazione di un tema classico della politica .................................................................. 268 Capitolo V ........................................................................................... 275 Prospettive pedagogiche a partire dall’Umanesimo-Rinascimento ... 275 4 1. La dissertazione di laurea su Pomponazzi: autonomia morale dell‟uomo e senso del politico .......................................................... 276 2. Pico della Mirandola: libertà contro naturalismo astrologico ...... 289 3. Umanesimo e pedagogia: la dialettica istruzione-educazione...... 297 3.1. Un’idea di Umanesimo ......................................................... 298 3.2. La base dell’istruzione e il senso dell’educazione ................ 305 3.3. Un’educazione umanistica e umanizzante ............................ 311 Conclusioni.......................................................................................... 320 Bibliografia ......................................................................................... 325 Opere di Eric Weil in lingua ............................................................ 325 Opere di Eric Weil tradotte in lingua italiana .................................. 327 Scritti su Eric Weil in lingua italiana ............................................... 329 Scritti su Eric Weil in lingua ............................................................ 330 Raccolte di Studi su Eric Weil ......................................................... 331 Opere citate ...................................................................................... 332 5 Introduzione Una logica della filosofia tra filosofia, violenza e comprensione del mondo Il presente lavoro si propone un‟indagine ermeneutica, critica e storio- grafica sul pensiero di Eric Weil. In particolare, esso assume come centro della propria riflessione l‟opera principale del filosofo: la Logique de la phi- losophie del 1950. Il tentativo è mostrare non solo l‟influenza che una tale logica ha sull‟intero pensiero di Weil, il modo in cui essa agisce sugli altri ambiti del sistema (morale, politica, storia, pedagogia) ma se ne vuole cogliere l‟eredità teoretica e storica attraverso la ricostruzione e l‟indagine dei mo- delli teorici di riferimento. Senza dubbio, quando parliamo di Weil, parliamo di un “filosofo classi- co”, laddove con tale espressione vogliamo intendere un pensatore che pone l‟esigenza della ragione, di un pensiero sistematico che punti alla compren- sione del reale. Tuttavia, Weil è uomo del Novecento e lo è a tutti gli effetti. Vive sulla propria pelle l‟esperienza terribile delle guerre e dei totalitarismi, dei campi di concentramento e delle fughe forzate dal proprio paese. Ciò in- fluisce in maniera decisiva, a nostro avviso, nella formazione di due elemen- ti essenziali del pensiero del filosofo franco-tedesco: il primo è la concezio- ne di un sistema che, Kirscher (allievo e studioso di Weil) definisce “aperto” in contrapposizione ai sistemi “chiusi” dei secoli precedenti cioè capaci di render ragione di tutta la realtà individuandone principi primi e cause ultime. Il sistema weiliano si caratterizza per una grande consapevolezza della fini- 6 tezza della condizione umana e, quindi, della conoscenza di una realtà che non si dà mai, all‟uomo, in una forma razionale e compiuta, come, in effetti, appare nelle tragiche e tormentate vicende del Novecento, secolo, per anto- nomasia, di disgregazione.1 Il secondo elemento consiste nella formazione di quel nucleo concettuale di fondo che