Colli Albani
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15 Comuni per 1 Parco 1 Parco per 15 Comuni ambiente e territorio evidenze storico-artistiche sentieri enogastronomia, curiosità English text informazioni, musei e feste 15 Comuni per 1 Parco 1 Parco per 15 Comuni uesta nuova pubblicazione del Par- co regionale dei Castelli Romani, è stata ideata e realizzata per con- tribuire a restituire ai centri urbani Qdell’area protetta l’importanza dovuta. I 15 Comuni del Parco hanno un ruolo de- terminante nella gestione del territorio, e ci è sembrato corretto evidenziare e far risal- tare le caratteristiche di ogni singolo pae- se, pur nella collegialità dei Colli Albani. Grazie alla collaborazione diretta con i vari Uffici Comunali, siamo riusciti a reperire in- formazioni e notizie curiose che, speriamo, siano di vostro interesse. 15 Towns for 1 Park 1 Park for 15 Towns his new publication about the Regional Park of the Ro- man Castles, has been concei- ved and fulfilled to give to Tthe towns belonging to this protected area the importance they deserve. The 15 towns of the park play a decisive role for the safeguard of the territory. Al- though we often refer to the park as a who- le, we believed it is important to highlight the characteristics of each single town. Thanks to the collaboration of the town halls, we were able to gather curious in- formation and news, that we hope might be interesting for the tourists. Tuscolo Monte Cavo Lago Albano Maschio di Lariano Via dei Laghi Maschio dell’Artemisio Lago di Nemi Parco Regionale dei Castelli Romani Commissario Straordinario Dott.ssa Alma Rossi Direttore Dott. Tommaso Mascherucci Settore Educazione e Promozione Testi di Gianluca Fabiani con la collaborazione di Enrico Pizzicannella, Valentina Marini Foto: Gianluca Fabiani, Franco Mascioli grafica e impaginazione: Franco Mascioli Traduzione in inglese di Paola Giambanco stampa: Spedim 15 Comuni per 1 Parco 1 Parco per 15 Comuni ambiente e territorio evidenze storico-artistiche sentieri enogastronomia, curiosità informazioni, musei e feste Indice Il Parco è… 7 Introduzione 13 Albano Laziale 19 Ariccia 25 Castel Gandolfo 31 Frascati 37 Genzano di Roma 43 Grottaferrata 49 Lanuvio 55 Lariano 61 Marino 67 Montecompatri 73 Monte Porzio Catone 79 Nemi 85 Rocca di Papa 91 Rocca Priora 97 Velletri 103 English text 111 Il Parco è … 12.500 ettari circa di territorio protetto… il Parco regionale dei Castelli Romani, è stato istituito con Legge regionale n° 2 del 13 gennaio 1984 allo scopo di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dei quindici paesi che occupano l’antico Vulcano Laziale e per contribuire inoltre al riequilibrio territoriale ed allo sviluppo socio-economico delle popolazioni interessate. Dopo una prima fase che ha portato l’Ente a strutturarsi con servizi di vigilanza, didattica ambientale e promozione, con l’avvento della Legge Regionale 29/97 sui Parchi, si è certamente ottenuto un ruolo più incisivo sul territorio non solo come forma di tutela ma anche come opportunità lavorative compatibili. biodiversità… la funzione principale di un’area protetta è mantenere l’equilibrio ambientale del territorio cercando di aumentarne la biodiversità. Dopo l’istituzione del Parco e conseguente controllo dell’area protetta, si sono ottenuti numerosi risultati in campo faunistico con il ritorno di varie specie che si erano allontanate dai Colli Albani. Sono quindi ricomparsi il tasso, la martora, il falco pellegrino, la salamandrina dagli occhiali, l’istrice ed una consistente colonia svernante di pipistrelli. Ma il ritorno più eclatante e gradito nei nostri boschi è stato senza dubbio quello del lupo. Animale da sempre temuto e cacciato in modo massiccio, svolge invece un’importante ruolo nell’ecosistema e non risulta pericoloso per l’uomo. 15 Comuni con circa 300.000 residenti… i quindici Comuni del Parco, Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri, nell’ultimo secolo circa hanno avuto un notevole incremento demografico dovuto anche al fenomeno dello spopolamento delle città, che ha portato a triplicare la presenza umana sul territorio, mantenendo comunque inalterate le proprie caratteristiche ambientali. boschi di castagno ceduo … nei territori dei quindici Comuni del Parco, la presenza del Castagno è dominante. La coltura di questa specie arborea non è finalizzata alla raccolta del frutto, ma al taglio dell’albero al fine di ottenere legname da utilizzare nelle diverse lavorazioni (bosco ceduo). Le piante, individuate dal Personale del Corpo Forestale dello Stato, vengono tagliate e lavorate, lasciandone alcune con funzioni di matricine per assicurare la riproduzione per seme (rinnovazione gamica). Il territorio appena lavorato ha la forza di riprodurre nuove piante nel breve periodo di 16/20 anni e quindi sarà nuovamente lavorato. Questa tecnica viene utilizzata a rotazione su tutto il territorio e consente quindi di mantenere un equilibrio perfetto tra ambiente ed attività umane. 9 archeologia, storia e specchi lacustri … numerosi resti archeologici disseminati sul territorio testimoniano l’importanza dei Castelli Romani. Ville romane, eremi e conventi, castelli e palazzi storici, oltre che, ville rinascimentali impreziosiscono questa parte del Lazio che nonostante la vicinanza di Roma è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio indipendente grazie al suo patrimonio naturalistico, archeologico, culturale e per la qualità della vita che offre, una sapiente e variegata miscela di opportunità e di potenzialità nella quale è piacevole perdersi. prodotti tipici, cultura e tradizioni popolari … pane di Genzano e Lariano, vino, porchetta, fragoline di bosco, funghi porcini, sono solo i più famosi e rinomati prodotti tipici locali, ma scorrendo le produzioni locali si resta ammirati nello scoprire la varietà e quantità di prelibatezze di questi luoghi, d’altronde i ricchi patrizi romani scelsero i Castelli Romani ed edificarono qui le loro dimore non solo per la posizione ed il clima, ma anche e soprattutto per il dolce tipo di vita che è possibile trascorrere e gustare su questi Colli. agricoltura, forestazione, urbanistica, fauna e vigilanza … il Parco si è dotato nel tempo di vari Uffici che oltre a vigilare e controllare sul territorio dell’area protetta, rilasciano nullaosta in conformità alla normativa in vigore. I Guardaparco sono anche impegnati in attività di prevenzione quali l’antincendio, sopralluoghi tecnici, monitoraggio, censimenti faunisitici ed attività varie educative ed informative. Infatti collaborano con gli altri settori del Parco che promuovono e realizzano studi e progetti quali i Piani gestione dei Sic dell’Artemisio e della 10 Doganella, è in via di ultimazione la creazione dell’atlante dell’avifauna nidificante nel Parco ed è tutt’ora in corso uno studio sull’ittofauna dei laghi ed il monitoraggio sul ritorno del lupo nei Colli Albani. Con uno studio sugli anfibi e sulle acque sorgive del Parco è stato possibile accertare la presenza di animali rari tra le quali spicca la Salamandrina dagli occhiali endemismo italiano. didattica e promozione … fra le varie attività dell’Ente una particolare attenzione viene dedicata ai settori Didattica e Promozione. Oltre che partecipare a varie manifestazioni Nazionali per diffondere e far conoscere i nostri prodotti tipici e le potenzialità dell’Area Castellana, il Parco si è fatto promotore di varie iniziative promozionali/conoscitive. Impegna inoltre una parte consistente delle proprie risorse al contatto diretto con i ragazzi delle scuole dei vari cicli che vengono coinvolti nelle varie tematiche ambientali con diversi progetti specifici adatti alle loro età. fruizione del territorio … un’intensa e variegata attività come quella svolta dagli operatori del Parco, ha prodotto una serie di opportunità di utilizzo del territorio e di varie strutture realizzate, che consentono a chiunque di poter usufruire in modo corretto e coinvolgente delle iniziative e delle attrezzature che il Parco ha messo a disposizione. L’Ente ha: • Quattro aree di sosta in punti strategici del territorio • Una rete sentieristica distribuita su tutto il territorio che consente di percorrere e conoscere i Colli Albani nella loro integrità • Un Sentiero interpretativo sulle rive del lago Albano • Un’area didattico-faunistica con un sentiero autoguidato nel giardino della sede del Parco • Voliere per la fauna irrecuperabile • Stagno didattico • Visite guidate ogni estate • Sentiero delle stelle Il Parco inoltre ha attivato in diversi momenti vari corsi o seminari sul riconoscimento delle specie volatili, sulla raccolta dei funghi, sulla bioarchitettura, ecc., ha installato sul terrazzo della propria sede pannelli solari e fotovoltaici per la produzione di acqua calda e di energia elettrica, ed è in procinto di far partire iniziative di grande respiro come: • la fattoria di Parco Educa e Produce • una barca elettrica didattica nelle acque del lago Albano • la realizzazione di un Centro sosta del Parco in zona Vivaro. 11 Introduzione e alture dei Colli Albani poste a sud di Roma e sulle quali la Regio- ne Lazio ha individuato il Parco Naturale Regionale dei Ca- L stelli Romani, sono i resti dell’antico Vulcano Laziale risultato finale di un’intensa attività geologica che iniziò nel Lazio tre/quattro milioni di anni fa circa. All’epoca gran parte del territorio giaceva sotto le acque del mare ed affioravano in superficie esclusivamente i massicci dei Monti Lu- cretili, Tiburtini e Lepini, mentre le cime