ASOLO Città dei cento orizzonti

1 ASOLO Città dei cento orizzonti

Definita da Giosuè Carducci la Città dei cento orizzon- ti, Asolo è uno dei centri storici più suggestivi d’Italia. Raccolta entro le antiche mura che si diramano dal- la Rocca, fortezza del XII° secolo, conserva in ogni scorcio testimonianze della sua millenaria storia. Luogo di fascino sui dolci colli asolani, Asolo fu meta di poeti e scrittori, artisti e viaggiatori, che qui trovaro- no ispirazione ed armonia. Tra questi il poeta inglese Robert Browning, la Divina del teatro Eleonora Duse, il compositore Gian Francesco Malipiero, la scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark. Una visita ad Asolo permette di conciliare il gusto per la storia e la cultura con i piaceri della tavola. Nelle osterie, nei ristoranti, nei caffè e nelle enoteche che si affacciano sui caratteristi portici e sulle piazze si possono gustare ottimi piatti preparati con i migliori prodotti locali e legati alla tradizione culinaria venezia- na, come gli sfiziosi cicchetti. Il tutto accompagnato da un frizzante calice di Asolo Superiore DOCG, eccellenza della nostra terra.

2 Pag. 6 About

Pag. 18 Centro Storico

Pag. 54 Dove alloggiare

Pag. 65 Mangiare e bere

Pag. 90 Itinerari

Pag. 120 Sport

Pag. 122 Shopping

Pag. 128 Servizi per il turismo

Pag. 134 SOS SOS

4 5 About

Comune di Asolo PARCHEGGI Piazza G. D’Annunzio, 1- 31011 Asolo Parcheggio +3904235245 Centro Storico Ufficio Turismo +390423524675 Piazza Brugnoli turismo@.asolo.tv.it Come arrivare: è la Ufficio cultura +390423524637 piazza principale del [email protected] centro storico. www.asolo.it Orari: Sempre aper- to con le limitazioni “Popolazione: 9.068 abitanti (31/08/2013 - Istat); di accesso legate alla Superficie: 25,37 km²; Zona a Traffico Limita- Densità: 352,07 ab./km²; to -ZTL. Altitudine: 74-379 m.s.l.m.” Tariffe: Sistema con ticket “gratta e par- come arrivare cheggia” acquistabili IN AUTOMOBILE: presso l’edicola e i bar Da est: Casello autostradale Nord, via Montebel- del Centro. luna/Casello autostradale Treviso Sud, via Castelfranco Da sud: Casello autostradale Padova , Parcheggio Ca’ Vescovo via Castelfranco, Nuova Strada del Santo Come arrivare: lungo la statale Schiavonesca Ma- Da ovest: Casello autostradale Vicenza Nord, rosticana (Collegamento – Bassano del uscita Valdastico, via Cittadella /Castelfranco Grappa) di fronte allo stabilimento “Scarpa”. e Casello autostradale Dueville, via Bassano Distanza dal centro storico: 2 km circa (per la sa- lita si consiglia l’utilizzo del bus navetta, corsa ogni Il Centro Storico è raggiungibile in auto, ad eccezione 30 minuti. delle sere del sabato e delle giornate di domenica e Orari: Sempre aperto festivi, durante le quali vige la ZTL. Tariffe: Gratuito Orari ZTL (Zona a Traffico Limitato): L’accesso al Centro Storico, ai non residenti, è vieta- Parcheggio del Forestuzzo to nei seguenti orari: Come arrivare: dalla statale Schiavonesca Maro- dal 1° ottobre al 30 aprile: sticana (Collegamento Montebelluna – Bassano del - tutti i sabati dalle ore 21.30 alle ore 02.00 del giorno Grappa) salire verso il centro storico per Via Forestuz- successivo zo (riferimento: provenendo da Bassano a sinistra - tutte le domeniche e giorni festivi dalle ore 10.00 alle dopo Distributore di carburanti Shell, provenendo da ore 18.00. Montebelluna a destra dopo Stabilimento “Scarpa”). dal 1° maggio al 30 settembre: Dopo circa 1,5 km sulla destra segnalato (riferimento: - tutti i sabati dalle ore 21.30 alle ore 02.00 del giorno piazzale antistante l’entrata dell’Ex ospedale ora sede successivo dell’ULSS 8) - tutte le domeniche e giorni festivi dalle ore 10.00 alle GPS: TV002 N45,7963667 E11,9137833 ore 22.00. Distanza dal centro storico: 400 metri circa in sali-

6 7 About ta (con discreta pendenza) presente fermata pulmino attività commerciali) sono tra i puntio di forza di que- navetta sto moderno aeroporto. Disponibili anche tour opera- Orari: Sempre aperto tor e compagnie di noleggio. Servizio di Aerotaxi. Ot- Tariffe: gratuito nei giorni feriali dal lunedì al sabato; timi servizi di collegamento via bus con la compagnia domenica e festivi a pagamento. ATVO che offre servizi da e per la stazione dei treni di Mestre, la Città di Venezia (Piazzale Roma) e, nello Parcheggio coperto “Cipressina” specifico, con Caorle centro, Porto Santa Margherita Come arrivare: dalla statale Schiavonesca Marostica- e Duna Verde. na (Collegamento Montebelluna – Bassano del Grap- pa) salire verso il centro storico per Via Forestuzzo Per raggiungere Asolo, la compagnia MOM effettua (riferimento: provenendo da Bassano a sinistra dopo collegamenti continui con la stazione ferroviaria e la Distributore di carburanti Shell, provenendo da Mon- stazione delle corriere di Treviso. tebelluna a destra dopo Stabilimento “Scarpa”). Per gli orari consultare il sito: Dopo circa 2 km sulla destra segnalato (riferimento: http://www.mobilitadimarca.it/aeroporto-bus dopo 200 metri dall’inizio del senso unico e percorsa una ampia curva verso sinistra). Dalla stazione delle corriere di Treviso, prendere la Distanza dal centro storico: 150 metri circa in sali- corriera per Asolo, fermata Ca’ Vescovo. ta (marciapiede lungo la strada di accesso). Per gli orari consultare il sito: Orari: Sempre aperto con parcometro http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Linee 161 e 162 Treviso- Montebelluna-Bassano Area sosta e parcheggio Camper Area comunale attrezzata a pagamento, aperto tutto CANOVA TREVISO l’anno. Struttura dotata di 13/15 piazzole pavimenta- www.trevisoairport.it te con grigliato, acqua, pozzetto, illuminazione, elet- +390422315111 tricità, barbecue ed area picnic, ombreggiata. Ubicata Secondo scalo del , l’Aeroporta “Antonio all’interno del parcheggio Forestuzzo (P2), a circa 400 Canova” di Treviso è costruito sullo stesso model- metri dal Centro Storico, con fermata bus navetta. lo architettonico del “Marco Polo” di Venezia. I col- Chiamare il sig. Attilio Pastro al n. 340 7733042. legamentio con l’Europa sono assicurati da diverse compagnie aeree (soprattutto voli low cost). I servizi per i viaggiatori riguardano il car rental, lo shopping e IN AEREO il trasferimento verso la Città di Treviso dalla quale si MARCO POLO VENEZIA può raggiungere Caorle con la compagnia di trasporti www.veniceairport.it ATVO. Disponibili anche Tour operator. Servizi di Ae- +390412606111 rotaxi. L’Aeroporto Marco Polo di Venezia è il primo scalo aereo del Nord Est e il terzo aeroporto d’Italia per Per raggiungere Asolo, la compagnia ACTT – linea traffico di passeggeri. Offre collegamenti con molte n. 6, effettua collegamenti continui con la stazione capitali europee, con gli Stati Uniti, Israele e gli Emirati ferroviaria e la stazione delle corriere di Treviso. Arabi. I molti servizi (ad esempio la sala WiFi, l’assi- Dalla stazione delle corriere di Treviso, prendere la stenza per i disabili e i passeggeri a ridotta mobilità, le corriera per Asolo, fermata Ca’ Vescovo.

8 9 About

Per gli orari consultare il sito: http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Ufficio Informazioni Linee 161 e 162 Treviso- Montebelluna-Bassano turismo IN TRENO Piazza Garibaldi 73, 31011 Asolo Stazioni ferroviarie più vicine: +390423529046 Montebelluna, km. 15 [email protected] , km. 16 Orario d’apertura. Bassano del Grappa, km. 16 Lunedì: Chiuso , km. 8 Martedì: 9.30-12.30 Mercoledì: 9.30-12.30 Montebelluna Giovedì: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 Dalla stazione di Montebelluna, prendere la linea 162 Venerdì: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 (12b.LM) Sabato: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Domenica: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 Castelfranco Veneto Dalla stazione ferroviaria di Castelfranco Veneto, rag- giungere la stazione delle corriere, via Padgora 1, prendere la linea 204 (4CTM) Provincia di Treviso Via Cal di Breda 116, 31100 Treviso http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano +390422656000 www.visittreviso.it Bassano del Grappa Dalla stazione ferrovia di Bassano del Grappa, pren- dere la linea 162 (12b.LM ) o la linea 207 (7CTM) Situata a pochi chilometri da Venezia, la provincia di http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Treviso è una straordinaria combinazione di paesaggi, arte, storia, natura, ospitalità e buona tavola, capace PER IL CENTRO STORICO DI ASOLO di far innamorare il viaggiatore e di restare nel cuore Dalla fermata di Ca’ Vescovo, sulla direttrice Monte- di chi ne percorre gli scenari. Scenari che cambiano belluna-Bassano, per raggiungere il Centro Storico, è continuamente, passando dall’armonia della pianura attivo un bus navetta, con servizio ogni 30 minuti cir- ai rilievi delle Prealpi Trevigiane, dalle morbide colline ca. Orari esposti alla fermata del bus o consultabile in del Prosecco ai boschi del Montello e del Cansiglio, internet all’indirizzo: www.asolo.it, sezione Organizza attraverso città grandi e piccole, che rendono il terri- il tuo viaggio. Tel. 368 282232 torio della Marca “Gioiosa et Amorosa” un mosaico di bellezze tutte da scoprire. Chi ama l’arte e la sto- ria troverà segni di antiche civiltà, borghi medievali, straordinarie architetture moderne e musei di grande pregio; chi preferisce la natura potrà dedicarsi alla scoperta dei tre fiumi della provincia – il Sile, il Pia-

10 11 About ve e il Livenza – e ai numerosi sport che si possono praticare, dal ciclismo al parapendio; gli amanti delle RICONOSCIMENTI gioie del palato, infine, non resteranno insoddisfatti dalle eccellenze enogastronomiche, prime fra tutte il Radicchio Rosso di Treviso e il celebre Prosecco. Francobollo 2005 Questo e altro ancora rende la provincia di Treviso la Dal 26 maggio 2005 la Mar- patria del mangiar bene e del vivere ancora meglio. ca Trevigiana ha un proprio francobollo: è Asolo a rap- Regione Veneto presentarla con una sug- gestiva veduta della città, Palazzo Balbi, Dorsoduro, 3901 immersa tra il verde dei colli 30123 Venezia che la circondano, accanto ai due monumenti simbolo +390412792111 della storia asolana: la Torre Civica e la celebre Rocca www.veneto.to medievale. Il francobollo dedicato ad Asolo compo- ne la ‘Serie Turismo 2005’ insieme ad altri due luoghi La Regione del Veneto è stata istituita con Legge 22 italiani: per il Nord Italia dunque Asolo, per il Centro maggio 1971, n. 340 . Articol 1 dello Statuto regio- Italia Rocchetta a Volturno e per il Sud Italia Amalfi. nale: Il Veneto è Regione autonoma, nell’unità della Repubblica italiana, secondo i principi e nei limiti della Costituzione. La Regione è costituita dalle comuni- Bandiera Arancione tà della popolazione e dai territori delle province di dal 2005 Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Nel 2005 Asolo ha ricevuto la Vicenza. Capoluogo è Venezia. Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico ambientale per l’entroterra del Touring Club Italiano. Viene attribuita alle località che soddisfano criteri di analisi correlati allo sviluppo di un turismo di qualità: la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente, la cultura dell’ospitalità, l’ac- cesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricet- tività, della ristorazione e dei prodotti tipici sono solo alcuni degli elementi chiave per ottenere il marchio. www.bandierearancioni.it

Città veneta della Cultura 2003 La Giunta Regionale del Veneto ha assegnato al Co- mune di Asolo il Primo Premio e designazione di “Cit-

12 13 About tà veneta della Cultura - anno 2003” per la varietà Città e la complessità del programma di offerta culturale del Vino dal 1997 presentato, inserito in una programmazione plurien- Asolo è parte dell’Asso- nale, che interessa le diverse forme espressive, con il ciazione “Città del Vino” coinvolgimento dell’intero territorio comunale. per la sua vocazione vi- nicola (con relativa pro- duzione della denominazione DOC Montello e Colli Borghi più Belli d’Italia Asolani) ed il suo impegno a favore di uno sviluppo dal 2002 economico e sociale rispettoso dell’ambiente e delle Dal 2002 Asolo è parte del club “I identità locali. Borghi più belli d’Italia”. L’assegna- www.terredelvino.net zione del marchio dell’Anci atte- sta non solo il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e Città Murate del Veneto dal 1995 tradizioni presente nel comune ma riconosce anche la corrispondenza ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l’armonia architettonica del tessu- to urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla Il Comune di Asolo è socio dell’Associazione regio- vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al nale per la salvaguardia e la valorizzazione delle Città cittadino. www.borghitalia.it Murate del Veneto. www.cittamurateveneto.it

Città dell’Esagono dal 1999 Asolo è parte dell’”Esagono”, Soci di Arteven dal 1994 ambizioso progetto dì promo- zione turistica che coinvolge Asolo, Bassano del Grappa, Castelfranco, Cittadella, Maro- stica e Possano: sei città dalla L’Associazione regionale per la promozione e la diffu- forte tradizione storico-artistica sione del teatro e della cultura nelle comunità venete si propongono insieme, come propone un cartellone di teatro di prosa che coinvol- unico “territorio” allargato fatto di città murate, musei, ge prevalentemente compagnie professionali venete. opere d’arte, artigianato, prodotti tipici e paesaggi L’attività si concretizza in un’ampia circuitazione degli naturali, sulla linea irregolare dove la pianura veneta spettacoli nel territorio, soprattutto attraverso la re- incontra la fascia collinare pedemontana. alizzazione di rassegne nelle piccole e grandi realtà municipali, oltre all’organizzazione di seminari tema- tici, di pubblicazioni e di attività di promozione e di formazione del pubblico.

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Titolo di Città Conferimento dello Stemma, del Gonfalone ed iscrizione nel “Libro araldico delle enti morali” - anno 1931.

Città Slow Asolo è parte dell’associazione “Città Slow”. L’obiet- tivo dell’associazione era ed è quello di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano. Cittaslow rappresenta un nuovo modello centrato non più sulla crescita continuata ma sulla qualità della vita nelle città: l’ambiente, il patrimonio storico, arti- stico e culturale, la salvaguardia della valorizzazione delle produzioni tipiche, dei servizi, ma soprattutto le questioni delle identità del- le città, del rapporto con gli operatori e i cittadini, dell’ac- coglienza e dell’ospitalità. www.cittaslow.org

16 17 Centro Storico storia La favorevole posizione e la felicità del clima fecero di zosa corte rinascimentale di artisti, letterati e poeti, Asolo un centro abitato fin dall’epoca preistorica, e in lasciando un’indelebile impronta nell’arte e nell’ideale seguito un importante insediamento dei Veneti. Ace- stesso della città. Venezia diede ad Asolo un impor- lum, l’Asolo Romana attraversò un periodo di grande tante riassetto urbano e la legò a sé e alla propria crescita: la città, che divenne anche municipium, si aristocrazia in maniera imprescindibile fino alla caduta sviluppò soprattutto tra I sec. a.C. e I sec. d.C. Resti della Serenissima. “Asolo è Venezia e Venezia è Aso- e reperti archeologici - raccolti in un’apposita sezio- lo” si dice da queste parti, a sottolineare un’affinità di ne del Museo civico - documentano la presenza di atmosfera che si manifesta nell’architettura come nel- Terme, di un Acquedotto, un Foro e un Teatro a testi- lo spirito. Nel 1797 vi fece il suo ingresso Napoleone. monianza dell’importanza di Asolo in epoca romana. Nell’Ottocento con la dominazione austriaca Asolo Antichissimo centro cristiano, già nel VI sec. ebbe un fu interessata da riforme delle istituzioni civili e da un vescovo e mantenne la sede episcopale fino al 969 programma di opere pubbliche, come ad esempio la quando divenne feudo del vescovado di Treviso. A ristrutturazione del teatro Duse. Infine nel 1866 entrò periodi alterni tra XI e XIV sec. conobbe l’egemonia di a far parte del Regno d’Italia. Curioso scrigno dei fatti diverse potenti famiglie (Tempesta, Ezzelini, da Cami- della storia asolana del XIX sec. è l’antico orologio a no, Scaligeri, Carraresi) e, infine, di Venezia. A partire pendolo nascosto dietro il bancone di un’enoteca in dalla fine del ‘300 con la dominazione veneziana, la via Browning, in prossimità del Teatro dei Rinnovati: città entrò in una fase di grande splendore: nel 1489 qui vi sono annotate le date della storia cittadina a Venezia investì della Signoria di Asolo Caterina Cor- partire dagli inizi dell’Ottocento. naro, ex regina di Cipro, che diede vita ad una sfar-

18 19 Centro Storico

1) Chiesa di San Gottardo 15) Casa Gotica 2) Casa Malipiero 16) Castello 3) Fontanella Zen 17) Teatro Duse 4) Villa Freya 18) Palazzo Beltramini 5) Cattedrale 19) Casa Duse 6) Palazzo della Ragione 20) Case Anseatiche, Costruzioni dell’architetto Pittore 7) Museo Civico Mario De Maria (Marius Pictor) 8) Fontana Maggiore 21) Chiesa di S. Caterina 9) Mura 22) Casa Longobarda 10) Rocca 23) Villa degli Armeni e “Fresco” 11) Convento S.S. Pietro e Paolo 24) S. Anna e Cimitero con tombe 12) Piazza Brugnoli di Eleonora Duse e Freya Stark 13) Acquedotto Romano “La Bot” 25) “Maglio” 14) Villa Scotti-Pasini

20 21 Centro Storico

COSA VEDERE 2) Casa Malipiero

1) Chiesa di San Gottardo La presenza di un convento dei Padri Minori conven- tuali è documentato in un contratto di vendita di ter- reni del 1254; la chiesa era dedicata a San Michele arcangelo, poi nota come Sant’Angelo. È conosciuta con il nome di San Gottardo perché nella prima metà del ‘400 vennero istituiti un altare e una confraterni- ta di flagellanti dedicata appunto al santo. Divenne il convento più conosciuto di Asolo che offriva ospitalità a personalità di rilievo oltre ad essere sede di scuola per i figli delle più importanti famiglie asolane. Era do- Lungo il Foresto Vecchio all’altezza della Chiesa di tato di una ricchissima biblioteca che venne sparsa in San Gottardo si trova la casa in cui visse per circa seguito al decreto veneziano del 1769 che soppresse cinquant’anni il compositore Gianfrancesco Malipiero gli ordini religiosi. Lo stato di abbandono in cui versa- (Venezia 1882-Asolo 1973). È caratterizzata da pic- va il convento ne consigliò l’abbattimento tra il 1820 cole stanze arredate con mobili severi, in legno scuro. e il 1830 conservando solo la chiesa che passò alle Colpiscono le raccolte di farfalle e di insetti oltre ai dipendenze della cattedrale. All’interno, i più antichi reperti antichi che amava collezionare. Oggi l’edificio interventi decorativi sono della metà del ‘300 a cui un è sede di una Fondazione intitolata al Maestro con secolo dopo si sovrappose un altro ciclo di affreschi. finalità di conservazione della sua memoria. Nella val- Oggi sconsacrata, la chiesa periodicamente ospita letta retrostante la casa attraverso un sentiero si può importanti concerti di musica da camera organizzati raggiungere la grotta in cui Malipiero volle essere se- da Asolo Musica. polto.

3) Fontanella Zen La piccola vasca per la raccolta dell’acqua disloca- ta presso l’ingresso meridionale della città, nelle im- mediate vicinanze del portello di Castelfranco, venne costruita nel 1571 dalla Famiglia Zen in seguito ad accordo tra questa e il Consiglio cittadino. La predet- ta casata fece infatti richiesta alla comunità di portare l’acqua dai punti di raccolta presso la Piazza fino alla sua ricca dimora situata lungo il Foresto vecchio. Il Comune acconsentì alla costruzione della condotta idrica solo dietro preciso impegno degli Zen di fab- bricare la fontanella a giovamento dei viandanti che giungevano in dopo una lunga salita. La sua acqua alimentava anche le vasche di raccolta, utiliz- zante come lavatoi e abbeveratoi dei cavalli, poste

22 23 Centro Storico poco al di fuori del portello dei Ceci (oggi di Castel- franco). Ancor oggi la fontanella, recentemente re- staurata, è un punto di ristoro per chi affronta le salite asolane

nei viaggi dalla Stark.Il parco che insiste sul retro della casa in epoca romana era occupato dal complesso architettonico del teatro romano, scoperto a partire dal 1879 da Pacifico Scomazzetto; negli anni ’90 fu oggetto di campagne di scavo da parte dell’Univer- sità patavina.

5) Cattedrale La prima citazione del complesso documentata è del 969 quando viene nominata l’ecclesia in honore Be- atae Virgins Mariae constructa. Nel 1584, secondo la descrizione di una visita pastorale, la chiesa doveva aver assunto la struttura che ancora oggi si può vede- 4) Villa Freya re. Nel 1606 in seguito al crollo del tetto fu ricostruita Presso il portello di Castelfranco si trovano la casa con oltre alla copertura, l’abside e l’altare maggiore. Fu annesso parco appartenuti a dame Freya Stark, gran- nel corso di quel secolo che la struttura perse le trac- de viaggiatrice e scrittrice inglese (Parigi 1893-Asolo ce del suo impianto medievale. Alla metà del ‘700 fu 1993) che scelse Asolo come luogo in cui ritemprarsi incaricato l’arch. Massari per un riordino dell’interno. dopo i faticosi viaggi di esplorazione in Medio Oriente. La cattedrale si presenta a tre navate con colonne Sulla porta di accesso alla casa è murata una pia- in pietra. Presso l’altare maggiore si apprezzano due strella di ceramica di foggia orientale con iscrizione in angeli di Giuseppe Bernardi; il fonte battesimale data- arabo. Gli interni sono semplici ma accoglienti, solo to 1491 reca lo stemma della Regina Cornaro che lo alcuni ambienti sono arredati in maniera un po’ stra- commissionò all’arch. Francesco Graziolo. Si trovano vagante. Il giardino era stato trasformato in orto bo- poi due importanti pale di e di Jacopo tanico essendovi state trasferite le essenze raccolte Da Ponte. La facciata esterna è dovuta ad un inter-

24 25 Centro Storico vento portato a termine nel 1889 su progetto di Pietro il piano terra è occupato dal porticato (Loggia) in cui Saccardo che giustappose il paramento visibile alla nel periodo veneziano veniva amministrata la giusti- vecchia facciata. zia; nelle pareti interne sono murate lapidi ed epigrafi. Al piano superiore si trova la Sala della Ragione un tempo sala espositiva del Museo ed ora utilizzata per incontri culturali ed esposizioni temporanee.

7) Museo Civico L’attuale museo civico occupa, oltre che l’annesso Palazzo del Vescovado, l’edificio della Loggia del- la Ragione costruito per ospitare le rappresentanze del Consiglio cittadino e della Magnifica Comunità di Asolo e affrescato intorno alla metà del XVI secolo. Il primo nucleo delle collezioni museali si forma agli ini- 6) Palazzo della Ragione zi dell’Ottocento grazie alle donazioni di Bartolomeo Il Palazzo, parte integrante dell’edificio adibito a Mu- Fietta e, soprattutto, di Domenico Manera e Giovan seo civico, venne edificato nel corso del XV secolo. La Battista Sartori Canova. Alla fine del secolo è istituito facciata rivolta ad Est, verso la piazza, presenta una ufficialmente il Museo, stabilito nell’allora sala muni- decorazione ad affresco realizzata nel 1588 che ha cipale della Loggia della Ragione, che viene via via come tema La disfatta di Crasso contro i Parti mentre ad arricchirsi tra l’altro con i lasciti di Andrea Manera nella parte rivolta a Nord sopravvive la fascia di sotto- e Pacifico Scomazzetto. Dagli inizi del Novecento le tetto in cui si allineano cartocci e festoni vegetali.Tutto donazioni si intensificano, incrementando considere-

26 27 Centro Storico volmente il patrimonio artistico e storico dell’istituto. Il recente riallestimento ospita la Sezione Archeologica (piano terra), la Pinacoteca (piano primo), la Sezione Caterina Cornaro, il Tesoro della Cattedrale, la Se- zione Eleonora Duse e Freya Stark (piano secondo). Archivio storico.La Comunità di Asolo dimostrò fina dal XV secolo una particolare sensibilità nei confronti dei suoi atti intesi come fonte documentaria di utilità anche per i posteri; già da quel periodo predispose pertanto una “macchina conservativa” rendendosi conto dell’importanza della documentazione scritta e dell’opportunità che questa non venisse manomes- sa, falsificata o persa. Le vicende dell’Archivio Storico nel corso dell’800 si intrecciano con quelle del Museo che stava per nascere. Tra le raccolte archeologiche museali trovarono così spazio anche alcuni importanti manoscritti relativi alla storia e ai personaggi asolani fino ad arrivare ad una prima importante e significa- immemorabile fino al primo trentennio del secolo tiva sistemazione a partire dal 1921. Nel corso degli scorso la Fontana maggiore ha costituito il principa- anni 70, su iniziativa dell’allora direttore del Museo, le sistema di raccolta idrica del centro urbano grazie dott. Corrado Fabris, fu operato un riassetto generale all’alimentazione fornita dagli acquedotti in cunicolo che rese fruibile l’archivio agli studiosi. Dal 1981 tutta della “Bot”. La forma del manufatto oggi visibile risa- la documentazione dell’Archivio storico (dal XV alla le al 1575 quando venne restaurato sotto il Podestà prima metà dell’800) fu trasferita nella sede musea- Giovanni Pisani. Risale invece al 1918 il lascito del le. Seguirono delle iniziative di restauro di cui furono leone alato opera dello scultore Antonio Dal Zotto. La oggetto le mappe, gli incunaboli, il codice degli statuti Fontana è stata recentemente oggetto di un accurato di Treviso ed altro. L’archivio è suddiviso in tre se- intervento di ripristino funzionale e pulizia. zioni: antico regime (1411-1796), epoca austro-fran- cese (1797-1814) e otto-novencento (1815-1920). 9) Mura Orari di apertura: sabato e domenica 10.00-19.00 Il progetto di difesa del borgo medioevale secondo Prezzo biglietto: 5 € intero; 4 € ridotto l’impianto fortificatorio ancor oggi in parte esistente, www.facebook.com/MuseoCivicoDiAsolo trovò completa realizzazione nel corso del XIV secolo, quando Asolo divenne oggetto di aspre e continuate 8) Fontana Maggiore lotte tra le signorie di Verona, Padova e la Serenissi- La Fontana, situata nell’omonima piazza ed idea- ma. Probabilmente la città era già da tempo provvista le centro del borgo, è importante per il suo essere di una serie di torri e opere difensive isolate, ma le segno tangibile della soluzione di secolari e ricorrenti prime precise attività relative alla cinta sono registrate problemi vissuti dagli asolani alla ricerca di un approv- nel 1318 quando si procede alla costruzione di non vigionamento idrico, fatto che lega indissolubilmente meglio definite “mura a secco” lungo alcuni tratti del la Fontana alla storica cittadina di Asolo. Da tempo perimetro urbano. Decisivo per il definitivo assetto del-

28 29 Centro Storico la cinta fu il dominio padovano in Asolo tra il 1381 e il 1388. Fu allora che si iniziò a “murare burgum Asili” da parte di Francesco da Carrara senza tuttavia portare a compimento l’opera prima dell’avvento definitivo dei Veneziani che completarono la fortificazione della città. Il circuito delle mura non si limitò a comprende- re tutta l’area fittamente insediata e il complesso del castello, ma fu esteso fino alla Rocca, sulla cima del Monte Ricco, che veniva così a divenire parte fisica della cittadina e suo privilegiato punto a valenza stra- tegica, sia di avvistamento che difensiva. Il circuito murario si estendeva per una lunghezza di 1360 metri con 24 torri disposte in punti strategici e alcune porte e portelli, non tutti coevi, in corrispondenza delle vie di accesso e di uscita dalla città. Le aperture sono: il portello di Castelfranco (detto anche Loreggia), la quista maggiore importanza e quindi si dota di una porta Dieda, demolita nel 1812 per la costruzione del struttura difensiva più imponente. La costruzione del Foresto nuovo (detta anche di S. Gervasio), il portello manufatto ha comportato la distruzione da una parte di S. Martino, oggi murato e parzialmente visibile nel dell’insediamento abitativo - produttivo precedente, giardino di villa Baglioni (esterno mura) o nel giardino dall’altra di alcune sepolture della necropoli colà esi- della “Casa Rossa” (interno mura), il portello del Col- stente. Le tracce delle prime fasi di frequentazione marion (detto anche della Bot), la porta di S. Caterina (XIII secolo) della fortificazione sono piuttosto labili, (detta anche del Foresto, di Belvedere) e il portello di mentre più evidenti sono quelle legate alle epoche Sottocastello. In età moderna e contemporanea sono successive della dominazione del comune di Treviso crollati o sono stati demoliti alcuni tratti. Non esisto- (1261-1339), poi veneziana (1339-1381), carrarese no fino ad oggi dati di alcun genere che sostengano (1379-1388) e veneziana ancora (1388-1796). Tra XIII l’ipotesi, più volte avanzata e sostenuta pur in assen- e XIV secolo è la costruzione di una cisterna-pozzo za di qualsiasi appoggio, dell’esistenza di un sistema per la raccolta dell’acqua piovana (tutt’ora visibile) di mura in epoca romana. e la sistemazione dell’area dell’angolo sud-orientale con la costruzione di un forno da pane. Per tutto l’ar- 10) Rocca co di tempo compreso tra l’impianto e il 1510, anno Costruita sulla cima del monte Ricco che sovrasta il che registra l’ultimo episodio bellico in cui è coinvolta centro di Asolo la poderosa struttura a poligono irre- la Rocca, questa ospitò una guarnigione di soldati. golare della Rocca (altezza media di 15 metri e una Già con il XVI secolo inizia la decadenza della fortifi- larghezza di 2.5 metri per i lati nord e ovest, di 3.5 me- cazione. Nel 1650 si ebbe addirittura un tentativo di tri per gli altri lati) risale a un periodo compreso tra la vendita della Rocca da parte di Venezia per una cifra, metà-fine del XII secolo e gli inizi del XIII, come è stato non peraltro elevatissima, di 320 ducati. L’operazione appurato dai ritrovamenti archeologici effettuati nelle venne sospesa ed evitata in extremis per l’intervenuta campagne di scavo condotte dall’Università di Padova. supplica della comunità asolana, gelosa di quel ma- È questo il periodo in cui l’antico insediamento ac- nufatto che, divenuto già allora per tradizione seco-

30 31 Centro Storico lare parte inscindibile della vita cittadina, ancor oggi 12) Piazza Brugnoli si ammira quasi guardia e custode del piccolo borgo L’esistenza delle terme romane ad Asolo era nota disteso ai suoi piedi. Dagli spalti della Rocca, ogget- già nel 1715 quando si scoprì, un’iscrizione romana to di un importante intervento conservativo nel corso reimpiegata come base di una finestra, che ricorda- degli anni 80-90, è oggi possibile godere una visione va un tale Publio Acilio, curator rei publicae originario a volo d’uccello ed a giro d’orizzonte: dalla pianura di Roma (sorta di commissario prefettizio odierno), padana a tutto l’arco alpino circostante. Durante le il quale aveva restaurato un bagno pubblico dan- giornate limpide e con condizioni di luce favorevole si neggiato a causa di un incendio. Alcuni indizi della intravede chiaramente la laguna di Venezia. probabile ubicazione delle terme erano stati raccolti Orari di apertura: sabato e domenica presso l’attuale piazza Brugnoli: mura romane, resti 10.00 - 19.00 aprile-ottobre di condutture, oggetti vari nonchè il ritrovamento, già 10.00 - 17.00 novembre-marzo nel 1642, di un pavimento a mosaico. L’esatta indi- Prezzo biglietto: 2 €; gratuito sotto i 6 anni. viduazione di questo edificio pubblico si ebbe però solo nel 1876-1877 quando nel luogo dell’odierno piazzale si abbatté completamente un vecchio borgo di case (il cosiddetto borgo Alocco) per la realizzazio- ne della piazza del Mercato bovino. In tale occasio- ne Pacifico Scomazzetto, archeologo autodidatta e uno dei maggiori studiosi della storia antica di Aso- lo, riuscì a portare alla luce e rilevare le fondazioni di parte dell’impianto balneare (il resto si trova tuttora sepolto presso il giardino di villa Scotti, ora Pasini) e a recuperare vario materiale. Dell’impianto termale, la cui datazione può andare dal I al IV secolo dopo Cri- 11) Convento S.S. Pietro e Paolo sto, si riconoscono un vasto calidarium (luogo dove si Il complesso monastico benedettino, che si trova ad- assumevano bagni caldi) con pavimento che poggia dossato alla cinta muraria ai piedi del colle della Roc- su colonnette in mattoni per il passaggio sottostante ca, fu occupato dalle monache dal 1634 al 1807. Da dell’aria calda che riscaldava le vasche d’acqua, un quel momento fu trasformato in collegio e divenne la altro ambiente con pavimento su colonnette, forse il sede delle scuole comunali mantenendo tale funzio- tepidarium (dove si assumevano bagni ad acqua tie- ne fino alla costruzione del nuovo edificio scolastico pida), due grandi vasche, un ambiente con mosaico presso l’Ospedale. La chiesa e l’annesso monastero, in bianco e nero, due vani utilizzati come praefurnium, dopo la trasformazione del convento in Istituto sco- luogo per la combustione e la produzione di aria calda. lastico e di aggregazione giovanile, hanno assunto In corrispondenza di questi vani avveniva il raccordo per un certo periodo la denominazione di S. Luigi. Da diretto con l’acquedotto romano della Bot. Negli anni poco è stata ripristinata l’originaria denominazione. 1964-65 e nel 1993, nel corso delle ripavimentazioni Oggi il complesso ospita qualificanti Master organiz- della piazza, sono stati eseguiti dei piccoli sondaggi di zati da CIMBA (Consortium Institute of Management scavo che hanno sostanzialmente confermato i rilievi and Business Analysis), un consorzio di 37 Università dello Scomazzetto. americane.

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13) Acquedotto Romano “La Bot” trice geologica del terreno via via incontrato. L’im- pianto idraulico originario può essere fatto risalire al I sec.d.C. In epoca forse medioevale l’acquedotto ro- mano venne a far parte di un più complesso sistema idraulico grazie alla costruzione, nel tratto più a nord, di una galleria sovrapposta, che ricalca il percorso più antico, detta “Cava” o “Cava delle Monache” (per la vicinanza con il Monastero di S. Luigi o S. Pietro). Ri- salgono in sostanza agli inizi dell’’800 i primi interventi di restauro del manufatto. Ma solo nel 1918 l’architet- to Léon Gurekian rileva ed analizza il manufatto sotto il profilo di documento storico e con la relazione della “Commissione per la protezione dei Monumenti e dei Paesaggi dell’Asolano” del 1922 ottiene, nel 1923, il vincolo del monumento. Da quella data la “Bot” cade nuovamente nell’oblio; la “Cava” viene utilizzata come deposito - cantina e, nel corso dell’ultimo conflitto, come rifugio antiareo. Solo negli ultimi dieci anni l’opera idraulica è stata oggetto di uno studio specifi- co e di una ricostruzione grafica completa. L’acquedotto, funzionalmente legato alle terme ro- Orari di apertura: sabato e domenica, 10.00 - 19.00 mane cui assicurava l’adduzione idrica, si sviluppava Prezzo biglietto: ingresso gratuito con un percorso complessivo di circa 600-700 metri dalla presa d’acqua della sorgente “Tintina” (pres- 14) Villa Scotti-Pasini so il versante settentrionale del Montericco) fino alla La Villa domina dalle pendici del Monte Ricco l’area piazza cittadina, dove era collocato l’edificio termale. delle piazze centrali del centro storico. Il primo impian- Dalla sorgente fino circa alla porta medioevale detta “Pusterla del Colmarion” l’acqua era portata da un sistema di tubi in piombo alcuni dei quali rinvenu- ti nell’’800 dallo studioso Pacifico Scomazzetto. Da questo punto, dove confluiva anche un’altra antica sorgente l’acquedotto si sviluppava in cunicolo sca- vato nel “Montericco” per circa 157 metri. La distribu- zione delle acque all’edificio termale doveva avvenire direttamente con tubature ritrovate nel passato a più riprese nel tratto finale dell’opera idraulica, proprio nei pressi dell’attuale uscita in Piazza Brugnoli. Il cunico- lo romano (largo in media 50 centimetri e alto tra 1 e 2 metri) presenta almeno quattro diverse tecniche di rivestimento che sono connesse alla diversa ma-

34 35 Centro Storico to della villa sembra da riferire al XVII secolo, mentre sto scoscesa, sia stata colmata e terrazzata apposi- nei secoli successivi si registrano vari ampliamenti e tamente per creare un adeguato spazio praticabile. passaggi di proprietà. Il primo nucleo della villa fu co- Per la piena e tarda età del Ferro (VI-II secolo a.C.) stituito attraverso diverse opere di accorpamento di sono stati effettuati ritrovamenti attestanti influssi reti- edifici di piccole dimensioni avvenute nel corso del ci, a testimonianza del ruolo di cerniera tra i due am- XVIII secolo, mentre successiva è l’aggiunta delle ali biti culturali che Asolo assunse nell’antichità. Anche in che diedero alla costruzione l’aspetto attuale. epoca romana l’area era destinata a zona residenzia- le. Sono stati riconosciuti infatti i resti di una casa col- 15) Casa Gotica locabile tra I e III secolo d.C., provvista di una canalet- Tra il 1988 e il 1990 la Soprintendenza Archeologica ta di scolo delle acque, e quelli di un’altra abitazione per il Veneto ha condotto in corrispondenza dell’edi- più tarda (II-V secolo d.C.), dotata di ampio scoperto ficio denominato “Casa Gotica” un’importante cam- e di una condotta fognaria esterna in muratura. pagna di scavo che ha permesso di documentare nel centro di Asolo una continuità di vita dalla tarda età 16) Castello del Bronzo-prima età del Ferro (X-IX secolo a.C.) fino Il Castello, assieme alla Rocca uno dei simboli del pa- all’epoca medioevale e moderna. I materiali rinvenuti esaggio asolano, sembra risalire al X secolo anche si riferiscono a un contesto abitativo riconducibile ad se mancano dati certi che indichino l’origine dell’im- un insediamento dei Veneti antichi. È probabile che pianto.Nel 1242 fu dimora di Ezzelino da Romano e già con questo primo abitato l’area, in origine piutto- a partire dal 1339 divenne sede dei podestà vene-

36 37 Centro Storico ziani. Alla fine del XIV secolo venne saldato alle mura 18) Palazzo Beltramini cittadine, costruzione quest’ultima avviata durante il breve dominio dei Carraresi. Delle quattro torri che lo caratterizzavano ne rimangono oggi tre, la torre civica o campanaria, la torre Reata con funzione di carcere e la torre del Carro ora compresa nell’abitazione atti- gua denominata La Torricella. Nel 1489 divenne resi- denza di Caterina Cornaro ed in questo palazzo e nel suo giardino Pietro Bembo ambientò i dialoghi “Gli Asolani”. Dopo la morte di Caterina venne riadattato a funzioni amministrative e subì numerosi interventi di restauro. Nel 1797 vi si stanziarono i francesi e l’anno successivo la grande “Aula Pretoria”, dove i podestà veneziani amministravano la giustizia, venne trasfor- mata in teatro. La parte occidentale del Castello ven- ne demolita nel 1816. Permane oggi ben visibile da ogni parte della città la maestosa torre dell’orologio.

17) Teatro Duse A partire dal 1798 il teatro è stato ospitato nel Ca- stello, prima nella creazione di Antonio Locatelli, una semplice struttura in legno, poi nel 1857 su progetto Il palazzo conosciuto come Beltramini, nome di una dell’arch. Martignago fu riedificato con tre ordini di famiglia giunta ad Asolo dalla Lombardia nella secon- palchi ed arricchito con rilievi figurativi dei fratelli Aster da metà del ‘400 e che divenne ben presto una delle e pitture del De Marchi. Nel 1930 il teatro fu demolito più rinomate in Città, assunse una nuova veste ar- e la sagoma in legno venne smantellata e venduta chitettonica nel corso del ‘700. In questo periodo in- all’antiquario Loewi di Venezia che la rivendette, nel fatti Il palazzo in piazza d’Annunzio venne restaurato 1949, allo Stato della . Si trova ora presso il e strutturato nelle forme attuali dal celebre architetto Ringling Museum di Sarasota (Florida – U.S.A.). Unica Giorgio Massari sempre su commissione della fami- testimonianza rimasta in Asolo del vecchio teatro è glia Beltramini. Per la decorazione architettonica del- il lampadario di cristallo che ora illumina la Sala del la facciata inserita nello stretto spazio della piazzetta Consiglio del Municipio. Il nuovo teatro, su proget- venne adottata una particolare e ingegnosa soluzione: to dell’arch.Forlati, venne inaugurato nel 1932 e in- risultato fu una facciata a tre ordini con un portico a titolato ad Eleonora Duse. Nel corso degli anni 90 il colonne bugnate impostate con taglio prospettico per complesso del Castello e della Torre dell’orologio è poter essere viste dall’imbocco di via Cornaro. Anche stato oggetto di un radicale restauro che, tra l’altro, l’interno è raffinato; il salone nobile occupa due piani ha ripristinato il teatro con una forma riecheggiante la ed è coronato da una elegante loggetta curvilinea. Il struttura primitiva: da qualche hanno ospita impor- palazzo passò successivamente ai Pasini, ai Neruda tanti ed apprezzate rappresentazioni. e infine al Comune che vi trasferì la sede municipale.

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19) Casa Duse e passionale della Duse. Contesa con una famiglia veneziana, l’attrice inizialmente rinunciò all’abitazione dopo aver saputo le motivazioni del “contendente”: la compagna di un caduto nella battaglia del Grappa desiderava tener vivo il caro ricordo affacciandosi alle finestre di quel palazzo dalle quali si poteva ammirare una vista incantevole del tragico luogo. Significativa la celebre frase dell’attrice: “Allorché la mattina apro le imposte della mia camera, nel vano della finestra si in- quadra il Monte Grappa. Allora metto due vasi di fiori sul davanzale. Ecco un altare”. Solo dopo la rinuncia da parte degli interessati la Duse tornò in possesso dell’edificio che fu successivamente acquistato dalla figlia della celebre attrice.

20) Case Anseatiche Le due curiose costruzioni (Casa de Maria e Casa Pu- Percorrendo via Canova, in corrispondenza della sinich) sono evidentemente dei “prestiti” architettonici Porta di Santa Caterina che interrompe l’allungata dalla cultura nordica europea che, con uno spiccato prospettiva della via, si incontra Casa Duse. Questo effetto scenografico, rendono questi piccoli edifici dei palazzo, già nel ‘500 residenza di Francesco Nursio veri cammei nel contesto in cui sono inseriti. Le due Timideo da Verona, segretario personale della regina villette furono realizzate negli anni 1914-15 per vo- Cornaro, è posto sulla cinta muraria medievale. Ven- lontà del pittore Mario de Maria meglio noto come ne preso in affitto e restaurato dalla Divina con l’inten- “Marius Pictor”. Egli elesse Asolo a sua residenza e zione di ritirarvisi. La disponibilità della casa fu ogget- qui desiderò essere sepolto: fu l’amico D’Annunzio to di una vicenda che testimonia l’animo romantico che dettò il testo della lapide commemorativa che, nel 1924 venne, posta nel frontale della casa ed è oggi ancora visibile. Non va peraltro dimenticato che una delle due casette divenne l’abitazione del lettera- to e poeta Guido Pusinich.

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21) Chiesa di S. Caterina essere stata la sede della sua bottega nella cui fac- ciata aveva esposto alcuni dei suoi lavori.

La sua costruzione si lega alla nascita e allo sviluppo della Confraternita dei Battuti, la cui presenza risale all’inizio del ‘300. Alla Confraternita si riferisce anche la fondazione dell’Ospedale situato proprio a fianco 23) Villa degli Armeni e “Fresco” della Chiesa. L’edificio si presenta con una facciata liscia a capanna con oculo centrale ad aula unica. L’interno venne decorato tra il XIV e il XV secolo con un primo ciclo di affreschi. All’inizio del ‘500 venne in- teressata da un restauro che ne mutò profondamen- te l’aspetto oltre ad operare una nuova decorazione pittorica interna che tutt’oggi risulta visibile (episodi della vita di Santa Caterina e scene della passione di Cristo). L’ospedale continuò a funzionare fino all’inizio del ‘900 quando venne costruito il nuovo Ospedale civile.

22) Casa Longobarda È collocata ad occidente del centro storico sulla cima All’estremità occidentale di via Santa Caterina si trova del Colle Messano. È uno dei più celebri monumenti una casa dalla singolare foggia architettonica e dalla asolani ed è composto di due corpi distinti ma inti- facciata riccamente scolpita. È la casa dell’architetto mamente collegati: il cosiddetto “Fresco”, costituito e scultore Francesco Graziolo, giunto ad Asolo negli da una scenografica facciata rivolta a settentrione e anni della Regina Cornaro, suo personale architetto, ben visibile dalla contrada di S. Caterina, e dall’edifi- qui morto nel 1536. Viene detta Longobarda perché cio della villa vera e propria sul versante meridionale nell’iscrizione che si trova sull’architrave del secondo del colle. Le due parti sono collegate da una galleria ordine, l’architetto viene definito longobardus. Deve che fora la cima del Messano. Il complesso venne

42 43 Centro Storico costruito dalla famiglia veneziana dei Surian nel 1558 momento la denominazione di Sant’Anna da un altare e divenne di proprietà dei Contarini per passaggi di che esisteva nella chiesa. eredità; passò poi all’inizio del 1800 nella mani di varie famiglie nobili venete: i Bragadini, i Soranzo e i Pa- 25) Maglio squalini per essere ceduta infine al Collegio Armeno dell’isola di San Lazzaro della laguna di Venezia e tor- nare di recente in proprietà di privati. All’epoca della costruzione della villa vanno riferiti gli affreschi con scene bibliche opera del bresciano Lattanzio Gam- bara che ancora ornano la facciata meridionale.

24) S. Anna e tomba E. Duse e F. Stark

Il complesso che si trova in località Pagnano ai piedi del colle di Asolo, si compone di un’officina fabbrile, di un edificio retrostante di servizio e dell’abitazione. Nella parte più antica, accanto ad una finestrella goti- ca è stata rinvenuta una data “1468” e l’insegna con l’incudine. L’officina utilizzata da epoca medievale fino al 1979 per la lavorazione del metallo, sfruttava la forza motrice fornita da una derivazione del torren- te Muson. Il complesso ha avuto una modificazione Il convento dei Cappuccini con annessa chiesa d’uso divenendo nel corso del ‘700 un follo da panni. fu eretto in seguito alla concessione di Sisto V del All’incirca un secolo dopo nel 1770 vennero ripristina- 1587 e sopravvisse fino al 1769. Divenuto di proprie- te le attività legate alla lavorazione del ferro. Nel 1989 tà comunale venne adibito a lazzaretto, caserma e il complesso è stato acquistato dal Comune di Asolo, ricovero per i bisognosi. Il belvedere del convento restaurato e recuperato ad uso culturale. divenne, dopo l’editto napoleonico di Saint Cloud che imponeva il trasferimento dei cimiteri al di fuori dei centri urbani, luogo di sepoltura e da allora illustri Piazza Garibaldi personaggi della vita asolana (E. Duse, Freya Stark, Cuore della città si può considerare la centrale Piazza Manara Valgimigli etc.) vennero a riposare per sem- Garibaldi, con la fontana cinquecentesca sovrastata pre in quest’eremo addormentato tra il verde silen- dal leone alato di S. Marco. Da qui si possono facil- zioso. Dopo un secolo e mezzo di alterne vicende e mente raggiungere i principali monumenti di Asolo. di semiabbandono, il vecchio convento poté alla fine ritrovare la primitiva e più consona destinazione: nel 1928 vi ritornarono i Cappuccini assumendo da quel

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Tradizione ed eventi EVENTS

Palio dei 100 Orizzonti Presentato per la prima volta nel 1992 prende spunto dall’arrivo della regina Caterina Cornaro ad Asolo, sa- lendo per i 1.800 metri del foresto Vecchio nel lontano ottobre del 1489 vuole rievocare in forma popolare questo importante evento per la città di Asolo. il “PA- LIO dei 100 ORIZZONTI” vede 9 equipaggi, formati da Mercatino dell’antiquariato giovani trainanti la biga romana con l’ancella a bordo, Da oltre 20 anni il centro storico di Asolo ospita più di in rappresentanza dei comuni di , Asolo, Ca- 50 espositori provenienti da tutto il territorio naziona- stelcucco, Fonte, Maser, , , Riese le. Nelle vie e nelle piazze di uno dei borghi più sug- PioX e San Zenone degli Ezzelini. Il CORTEO STORI- gestivi d’Italia è possibile trovare gioielli, orologi, qua- CO è arricchito da figuranti in costume dell’epoca. dri, oggetti da collezione, mobili, stampe, libri e tutto http://www.paliodiasolo.com/ quanto parla di tradizione, storia del territorio e non solo. Questo appuntamento, che conferma la voca- zione antiquaria della città, attira turisti e appassionati da tutta la regione.

QUANDO Ogni seconda Domenica del mese, tranne Luglio e Agosto

RIFERIMENTI Dott.ssa Antonella Bagatella Tel. 0423 524675, Orario: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 9.00-12.45 - giovedì 15.00-18.00 [email protected]

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PERSONAGGI nuovo repertorio con pezzi di Ibsen e D’Annunzio (La donna del mare, La città morta, Gli spettri), di Marco Praga (La porta chiusa) e di Tommaso Gallarati Scotti Eleonora Duse (Così sia). Nel 1923, pure malferma di salute, iniziò una nuova tournée negli Stati Uniti dove, a Pittsburg, si spense nell’aprile del 1924.

Gian Francesco Malipiero

Nacque nel 1858 a Vigevano da una famiglia di artisti girovaghi, Vincenzo (Alessandro il nome d’arte) Duse, originario di Chioggia, e Angelica Cappelletto. Calca- te le scene già in tenera età accanto ai genitori, diede prova di talento nel 1873 interpretando all’Arena di Il musicista GIANFRANCESCO MALIPIERO nacque Verona il ruolo di Giulietta. Dopo aver fatto parte di a Venezia il 18 marzo 1882. Condusse i suoi studi varie compagnie, ne formò una con la famosa Gia- tra Parigi e Berlino dove venne in contatto con le cinta Pezzana assieme alla quale nel 1877 a Napoli espressioni musicali contemporanee ed assimilando mise in scena con successo il dramma di Emile Zola le influenze di Debussy, Ravel, Stravinskij. Trascorse Teresa Raquin. Dal 1880 al 1887 recitò con la Com- la sua vita tra Roma ed il Veneto, insegnando in di- pagnia Città di Torino di Cesare Rossi, interpretando versi istituti. Nel 1939 divenne direttore del Conser- felicemente i personaggi di Dumas (Principessa di vatorio di Venezia.Conobbe Asolo nel 1910 e attratto Bagdad, la Signora delle Camelie, Visita di Nozze e dalla bellezza del luogo e dalla ricerca di un rifugio Moglie di Claudio). Separatasi ben presto dal marito, per sfuggire al chiasso cittadino vi rimase fino alla l’attore Tebaldo Marchetti (in arte Tebaldo Checchi) morte. Fu così legato alla cittadina da ricordarla in un dal quale ebbe la figlia Enrichetta, tra il 1885 e il 1904 suo scritto La pietra del bando, stampato nel 1945 e visse due grandi passioni che ebbero importanti ri- successivamente ristampato nel 1990. Compositore flessi anche nella sua vita artistica: Arrigo Boito, poeta prolifico, tra le sue opere si ricordano Poemi Asolani, e librettista di Verdi, e Gabriele D’Annunzio che so- Torneo notturno (1931), I capricci di Callot (1942) e stanzialmente iniziò proprio con Eleonora Duse la sua Uno di dieci (1970).Dal 1925 fino alla morte ricoprì produzione teatrale (Sogno di un mattino di Primave- la carica di Ispettore Onorario della Soprintenden- ra, Gioconda, Gloria, La Città Morta, Francesca da za ai Monumenti che gli permise di occuparsi della Rimini). Nel 1909, a 51 anni, lasciò improvvisamente salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale le scene, ma ciò non le impedì di lavorare al suo unico di Asolo.Morì a Treviso nel 1973 e fu sepolto nella film, Cenere (1916) tratto dall’omonimo romanzo di tomba da lui stesso ideata situata in fondo al giardino Grazia Deledda. Nel 1921 rientrò proponendo il suo della sua casa sita in via Foresto Vecchio.

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Freya Stark tutto il Levante, e in particolare con l’isola di Cipro, dove i vari rami della famiglia possedevano ampie tenute e piantagioni e avevano instaurato stretti le- gami, anche economici, con la casa regnante dei Lu- signano (della casa reale di Borgogna), subentrata nel 1192 ai Cavalieri Templari nel governo dell’isola. Sia lo zio di Caterina, Andrea, che il padre Marco erano frequentatori, e finanziatori, abituali della corte di Ni- cosia: grazie all’appoggio veneziano Giacomo II Lusi- gnano detto “Il Bastardo” aveva conquistato il trono e Andrea stesso aveva prestato cospicue somme di FREYA STARK, esploratrice e scrittrice, nacque a denaro al re perché potesse fronteggiare la minaccia Parigi nel 1893. I genitori, entrambi inglesi, la fecero turca. Inoltre pare che sia stato proprio lo zio Andrea crescere tra Francia, Inghilterra e Italia. Da bambina a proporre al re un matrimonio con la nipote Caterina, visse per lungo tempo ad Asolo, poi nel 1911 andò prospettando il vantaggio di un legame matrimoniale a studiare al Bedford College, ma le tragiche vicende con una figlia di Venezia. Andata sposa per procura della guerra la riportarono in Italia come crocerossina al re di Cipro con una fastosa cerimonia a Venezia sul Carso. Sentendo il fascino delle terre lontane ini- (1468), dopo esser stata “adottata” dalla città, Cate- ziò a studiare l’arabo fin dal 1927 che accompagnò rina raggiunse solo nel 1472 il marito nell’isola, dove con frequenti viaggi in Vicino e Medio oriente. Otten- venne incoronata “Regina di Cipro, Gerusalemme e ne i primi contatti con la Royal Geographical Society Armenia”. Morti Giacomo II 1473 e il figlioletto Giaco- che nel 1933 le conferì il Back memorial Prize per i mo III nel 1474, Caterina Cornaro governò Cipro fino contributi cartografici e i viaggi in Luristan. Seguirono al 1489 quando, per le mire veneziane, fu costretta a anni di successi letterari, collaborazioni con il governo cedere il regno alla Serenissima ottenendo in cambio britannico, la BBC e la Royal Asia Society. Durante la il dominio sulla terra di Asolo. Qui la regina dimorò seconda guerra mondiale era nello Yemen, a 76 anni nella fortezza del Castello, diventato luogo di incontro partì per la Persia e poi per l’Afghanistan e l’Irak. Nel di artisti, personaggi illustri (alla corte asolana Pietro 1972 la sua vita spericolata le regalò l’onore di esse- Bembo ambientò le conversazioni d’amore degli Aso- re nominata dalla Regina d’Inghilterra “Dame Freya lani). Tra il 1491 e il 1493 si fece costruire e decorare Stark”. Compì la sua ultima spedizione a 88 anni in ad Altivole, ai piedi delle colline asolane, una villa di nepal per poi rifugiarsi nella sua casa ad Asolo dove morì a cent’anni nel 1993.

Caterina Cornaro CATERINA CORNARO nacque nel 1454 nel Palazzo di San Cassiano sito in Venezia sul Canal Grande dal nobile cavaliere Marco Cornaro e da Fiorenza Cre- spo. Il casato dei Cornaro (o Corner), che nel 1365 aveva raggiunto il dogado con l’ottantenne Marco, traeva ricchezza e potere dai fiorenti commerci con

50 51 Centro Storico campagna denominata dal Bembo il Barco. Dopo dello. Andò così a Trieste, Venezia, Treviso, Bassano, aver trascorso gli ultimi anni tra Asolo e i palazzi di Asolo, Vicenza, Padova e la sua prima visita ad Aso- Venezia, nel 1510 la regina si spense nel Palazzo di lo gli ispirò la tetralogia drammatica di Pippa Passes San Cassiano. (1841). Nel secondo viaggio in Italia del 1844 toccò Napoli, Roma e Livorno dove forse prese ispirazione Pietro Bembo per i poemi patriottici The Italian in England e The En- glishman in (1845) e per The Patriott (1849). Alla fine del 1846 il poeta è nuovamente in Italia prima a Pisa, poi a Firenze dove rimase quindici anni accanto alla moglie, la poetessa inglese Elisabeth Barrett. Nel 1861, alla morte della consorte, tornò in Inghilterra con il figlioletto Pen, ma fece ritorno in Italia parecchie volte dal 1878 sul lago di Como, a Fiera di Primiero e soprattutto ad Asolo e a Venezia, i luoghi della sua ispirazione giovanile. Nel dicembre 1889 uscì il suo ultimo poema, Asolando, dedicato all’amica asolana Pietro Bembo (1470-1547), di nobile famiglia ve- Caterina Bronson. Si spense poco dopo a Venezia il neziana, fu avviato dal padre agli studi umanistici per- 12 dicembre 1889 nel palazzo Rezzonico acquistato fezionati a Messina alla scuola di greco di Lascaris. dal figlio alcuni anni prima. Tornato a Venezia collaborò al programma editoriale- culturale di Aldo Manuzio. Ricoprì importanti cariche pubbliche diventando nel 1530 storiografo ufficiale della Repubblica Veneta e nel 1539 cardinale.Cugi- no di Caterina Cornaro venne ad Asolo nel 1495 per le nozze della damigella della Regina. Il soggiorno in questa città gli ispirò l’ambientazione degli Asolani (1505), dialoghi in tre libri, alternanti prosa e versi, in cui propone l’idea di un amore spirituale, desiderio contemplativo di bellezza. La sua fama è però legata alle Prose della volgar lingua (1525) , opera che affer- mò l’esemplarità degli autori trecenteschi (soprattutto Tetrarca e Boccaccio) e che diede origine alla que- stione della lingua.

Robert Browning ROBERT BROWNING, (Londra 1812-Venezia 1889). già autore dei versi Pauline (1833) e Paracelsus (1835) nonché della tragedia storica Strafford (1837), giunse per la prima volta in Italia nel 1838 per studiare sul posto l’ambientazione del suo poema intitolato Sor-

52 53 CENTRO STORICO Dove alloggiare

HOTEL e la “Casa Giardino”, tutte arredate con mobili in stile. Travature a vista, copriletti dai colori pastello, frutta in Albergo Al Sole camera per tutti gli ospiti. I pavimenti sono in cotto Via Collegio 33, 31011 Asolo locale di Possagno (il vicino paese e casa di Antonio +390423951332, +390423951007 Canova) ed i bagni sono ornati da piastrelle fiorite di [email protected] Vietri dipinte a mano. Il ristorante, l’American Bar e www.albergoalsole.com la veranda sono aperti ogni giorno. La riservatezza ***** è una delle prerogativa dell’albergo per proteggere Immerso nel cuore del villaggio medievale di Asolo, un tranquillo week end, un romantico interludio o un questo hotel di charme offre una calda atmosfera ed soggiorno all’insegna della gastronomia. è circondato da luoghi ricchi d’arte e cultura quali le Ville Palladiane e il tempio di A.Canova. Ideale punto di partenza per passeggiate ed escursioni alla sco- perta di vigneti e cantine che donano fascino al pae- saggio circostante. Meta amata da ciclisti provenienti da tutto il mondo per lo spettacolare scenario natu- rale dei dintorni.

Hotel Duse Via Browning 190, 31011 Asolo +39042355241 [email protected] www.hotelduse.com *** Situato proprio nella romantica piazza centrale, in cui si Hotel Villa Cipriani erge la Cattedrale e adiacente al castello, sotto le arcate Via Canova 298, 31011 Asolo +390423523411, +390423952095 [email protected] http://www.villaciprianiasolo.com/it/ **** La Villa, a pochi passi dal cuore della cittadina mura- ta, con la sua spiccata caratteristica di nobile residen- za di campagna, si articola su due edifici affacciati sul curatissimo giardino che cambia cromie ad ogni sta- gione. L’albergo si compone di 31 stanze, (29 doppie e 2 singole per un totale di 60 letti), divise tra la Villa

54 55 FUORI LE MURA Dove alloggiare gotiche e nel mezzo delle caratteristiche stradine aso- Agriturismo/Unità abitative lane. Un edificio antico ma completamente rinnovato, offre ai suoi ospiti uno stile semplice ma attento ai det- Al Morer tagli, offrendo una calda accoglienza. L’Hotel Duse di- Via Risorgimento 10, 31011 Asolo spone di camere doppie, camere singole e junior suite. +39042355060 Ogni camera è dotata di tv satellitare, telefono, ac- [email protected] cesso internet (Wi-Fi), riscaldamento/aria condiziona- www.almorer.it ta autonomi.l Servizio di ricevimento 24 ore su 24. Adagiato alle pendici della collina di Asolo, a due pas- L’Hotel Duse dispone di un garage convenzionato. si dalla rocca, l’antico casale ristrutturato è divenuto l’agriturismo Al Morer, dove la famiglia Ceccato acco- Hotel Asolo glie i suoi ospiti con la tipica ospitalità veneta. Via Castellana 9, 31011 Asolo +390423952963 [email protected] www.hotel-asolo.com *** L’Hotel Asolo, ricavato in un antico casolare del 1717, dispone di varie camere suddivise per tipologia, tut- te arredate in maniera elegante con colori e soluzioni pensati per fare di ogni singola stanza un piccolo au- tonomo universo. Trentadue Camere con bagno pri- Casa per ferie vato, asciugacapelli, wi-fi, minibar, cassaforte, tv lcd, telefono privato. L’hotel Asolo ha un impianto di geo- Villa Flangini termia che lo rende una struttura amica dell’ambiente. Via Foresto di Pagnano 2, 31011 Asolo +39042355622 [email protected] http://www.villaflangini.it Convegni, congressi, vacanze, soggiorni climatici per singoli, gruppi, famiglie; in struttura religiosa.

56 57 FUORI LE MURA Dove alloggiare

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58 59 FUORI LE MURA Dove alloggiare

Casasolana è situata in zona collinare lungo il percor- to, bagno e cucina indipendente, TV Satellitare e Wi-fi so paesaggistico che conduce al Castello della Regi- gratuiti. Aria condizionata. na Cornaro, a soli 800 m dal centro cittadino. Si tratta di un tipico casale veneto dell’ottocento, immerso nel verde di un piacevole parco di 7.000 mq, recente- mente ristrutturato con gusto semplice ma raffinato. Le tre camere a disposizione degli ospiti, tutte con propri servizi, sono dedicate ciascuna ad un perso- naggio femminile che ha improntato di sé la storia di Asolo: Caterina Cornaro, Eleonora Duse, Freya Stark. Al piano terra, circondata da ampie vetrate, vi è la sala comune dove viene servita la colazione.

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Circondata dal verde e dalla bellezza dei Colli Asolani, Casa Pagnano risale al 1400. Matita ed acquerello disegnano la costruzione in una mappa catastale, do- cumento raro e prezioso del Settecento, oggi custodi- Europa di Toffolo Bruno to nell’Archivio Storico di Asolo. Ideale per trascorrere Via Vallorgana 6, 31011 Pagnano un soggiorno all’insegna della tranquillità e del relax, il +390423529254 B&B dispone di due camere eleganti, con ingresso in- Bed & Breakfast di Gallina Tommaso dipendente, dotate di servizi, televisione e aria condi- Via S. Colomba 4, 31011 Asolo zionata. Recentemente ristrutturati e arredati con uno +393496086346, +393284230962 stile caldo e accogliente, i locali comprendono anche [email protected] un angolo con cucina per la prima colazione.

Larry’s House Do’ None Via Marco Ricci 1/B, 31011 Casella d’Asolo Via Calò 26, 31011 Pagnano +393209365948 +39042355682, +393296370479 [email protected] www.donone.it “Larry’s House” si trova ai piedi di Asolo a 5 minuti dal “Do’ None” si trova ad Asolo, a pochi chilometri dalle centro storico. La struttura offerta è un appartamento Ville Palladiane e dal museo Gipsoteca Canova. Due indipendente, mansardato con travi a vista, compo- miniappartamenti con letto matrimoniale e divano let- sto da soggiorno cucina, bagno autonomo con doc-

60 61 FUORI LE MURA Dove alloggiare cia e scaldasalviette, camera matrimoniale ed even- camera doppia condividono un bagno in comune. La tuale cameretta con due letti singoli. L’appartamento camera matrimoniale dispone anche di una ricca li- dispone di lavatrice e lavastoviglie. Ampio parcheggio breria. Pace e tranquillità sono infranti solamente dal scoperto. cinguettio degli uccelli dato che il traffico veicolare è ridotto al minimo all’interno del Borgo e comunque Le Gemelle limitato al solo accesso dei residenti. Via Bernardi 8, 31011 Pagnano +390423950819, +393406601349

Pleris Villa Vega Via Bernardi 26, 31011 Pagnano Via Foresto di Pagnano 3, 31011 Asolo +390423952181 +39042355026, +393475436622 [email protected] [email protected] www.bedandbreakfast-pleris.it www.villavega.it

Le colline di Asolo, Città dei 100 orizzonti, sono co- stellate di case e ville immerse nel verde, che domina- no la fertile pianura sottostante. Villa Vega, una bella Nel giardino, lasciando lo sguardo in libertà, sarete costruzione in stile Liberty di fine ‘800, si affaccia sul catturati dai dolci colli e dalla “Perla della Marca Tre- versante sud-ovest, ricco di sole e di splendidi pano- vigiana”, Asolo, raggiungibile anche con meravigliosi rami, dalle ridenti colline, verso Fonte, al Monte Grap- sentieri percorribili a piedi o in bicicletta per assapora- pa silenzioso e carico di memorie. re meglio un clima d’altri tempi. L’ampia ed accoglien- te cucina è poi pronta ad offrire le migliori colazioni in relax e comodità. Tutte le stanze sono conforte- Barone d’Asolo Country House voli, arredate con sobrietà secondo l’atmosfera del Via Gasparona 11, 31011 Pagnano luogo e dotate di televisore. Al primo piano si trova +390423529005 una camera singola/doppia con bagno annesso. Al [email protected] secondo piano la camera matrimoniale e la seconda www.baroneasolo.it

62 63 FUORI LE MURA Mangiare e bere CENTRO STORICO RISTORANTI

Al Bacaro Ristorante/Osteria Via Robert Browning 165, 31011 Asolo +39042355150 €

Immersa in un meraviglioso parco, un laghetto di nin- fee e fiori di loto, sentieri nel bosco e frutteti, la Count- ry House Barone d’Asolo accoglie i suoi ospitii con le Centenaria osteria asolana (ma il primo oste era pu- caratteristiche pace e tranquillità, ideali per il riposo. gliese) con cucina dedicata alle ricette della tradizione veneta e locale. Specialità: la carne, specialità venete, lo spezzatino di carne, i nervetti, le lumache, il bac- calà alla vicentina, le trippe. Prezzo medio bevande ASOLO BED AND BREAKFAST escluse: 25 €. Chiusura mercoledì. Asolo - Via Risorgimento 4 cell 345 4870191 - 334 7667921 Bristot fax 0423 952029 Ristorante [email protected] Via P. Bembo 85, 31011 Asolo www.bedandbreakfastasolo.it +390423529592 [email protected] www.ristorantebistrotasolo.com €€

64 65 CENTRO STORICO Mangiare e bere

Terrazza estiva sui tetti di Asolo. Cucina creativa con Via Canova 288, 31011 Asolo specialità pesce e carne, asparagi e funghi, radicchio, +39042355288 erbe spontanee, patè, pane e olio d’oliva dei Colli https://www.facebook.com/pages/Gala-Aso- Asolani. Grandi pesci e crostacei, crudi, carpacci di lo/455369967860646 carni e buona carta dei vini. Dolci del luogo. € Aperto la sera dalle 18.00. Prezzo medio bevande Proprio nel cuore della bellissima Asolo, questo locale escluse: 30-40 €. Chiuso la domenica. è arredato con una cura e buon gusto. Vasta selezio- ne di vini tipici veneti e vari piatti della tradizione. Cornaro Ristorante/Pizzeria Hostaria Ca’ Derton Via Regina Cornaro 214, 31011 Asolo Ristorante/Osteria +390423950361 Piazza G. D’annunzio 11, 31011 Asolo € +39042355218 [email protected] €€

Se vi va di gustare un’ottima pizza napoletana il con- siglio è di visitare la Pizzeria Cornaro di Asolo. ottimo rapporto qualità/prezzo e servizio impeccabile.

Locale intimo che propone la cucina veneta della tradizione con modernità e creatività. Menu degu- stazione tradizionale a €35,00. Buona carta dei vini. L’annessa enoteca propone la stessa cucina in un ambiente informale e a prezzi più contenuti. Gala di Susanna Quagliotto Chiusura: Mercoledì. Ristorante/Wine Bar Prezzo medio bevande escluse: €45,00

66 67 CENTRO STORICO Mangiare e bere

Hotel Villa Cipriani zo). L’offerta è costituita da molte specialità locali tra Ristorante cui porchetta e salumi, così come interessanti birre, Via Canova 298, 31011 Asolo vini e grappe. Molti prodotti, tra cui il formaggio mor- +390423523411 lacco, arrivano dalla vicina tenuta agricola del titolare. [email protected] www.villacipriani.it €€€€

La Terrazza - presso albergo Al Sole Ristorante Via Collegio 33, 31011 Asolo +390423951332 [email protected] www.albergoalsole.com €€€€ Il ristorante, che ha conseguito prestigiosi riconosci- menti, fa parte del complesso dell’omonimo e storico hotel e offre una combinazione proposta gastrono- mica basata su specialità regionali venete, variandole con una cucina mediterranee di stile internazionale. Il menu è stagionale e la carta del giorno varia secon- do la disponibilità dei prodotti sul mercato locale. Ai clienti è riservata una vista mozzafiato sopra l’intera vallata asolana.

La Terrazza dell’ Albergo Al Sole, luogo d’incontro di La Corte del Re una clientela internazionale, è un vero e proprio salot- Ristorante/Osteria to all’aperto affacciato sul centro storico di Asolo. Via Dante 24, 31011 Asolo Cucina innovativa ma nel contempo in grado di esal- € tare i prodotti della tradizione, che vengono accura- Questa piccola osteria si trova proprio sulla piazza tamente selezionati. Un menù realizzato con materie principale di Asolo. La zona pranzo all’aperto è adia- prime di qualità, dal pesce fresco alla carne, alle pro- cente al parcheggio principale (vicino al grande palaz- poste vegetariane. Chef Enrico Villanova.

68 69 CENTRO STORICO Mangiare e bere

Pane, Vino e San Daniele naturale e leggera con rispetto per le materia prima. Ristorante Durante l’anno si svolgono eventi artistici e culturali. Via Browning 183, 31011 Asolo +390423951375 Birrerie/paninoteche € Epoca Birreria/Paninoteca Via Roma 50, 31011 Asolo +390423950100 €

Ottima qualità del cibo, bello l’ambiente. Primi piatti fatti in casa, taglieri di affettati, prosciutto San Daniele, specialità friulane e venete (trippa, baccalà alla vicenti- na), zuppe e minestroni, insalatone, vini friuliani. Vasta scelta di birre artigianali. Aperitivi con stuzzichini. Cu- Locale caratteristico e accogliente. Personale cortese cina Casalinga. Prezzo medio bevande escluse: 15- e gentile. Piatti veloci (amburger) ma anche prepara- 20€. Chiuso il martedì. Domenica orario continuato. zioni più im pegnative (spaghetti al ragù di cinghiale).

TappoBar PASTICCERIE / GELATERIE Bar/Ristorante Via Roma 55, 31011 Asolo Gelateria Browning +390423952201 Via Browning 159, 31011 Asolo [email protected] +300423951375 www.tappobar.it Gelateria apprezzata dai turisti e no. €€

Ristorante enoteca con sala interna e terrazza esti- va sulla piazza principale di Asolo. Cucina di ricerca,

70 71 CENTRO STORICO Mangiare e bere

BAR / CAFFÈ Caffè Commercio Via R. Cornaro 210, 31011 Asolo Al Castello +390423952290 Piazza Duse 227, 31011 Asolo Situato nel centro storico, il “Caffè Commercio” è +390423952158 aperto dalle 7.00 all’01.00. Propone prime colazioni e pasti veloci. Ottimo assortimento di birre artigianali e di prosecco anche al bicchiere. Chiusura: lunedì.

Al Municipio Piazza G. D’Annunzio 8, 31011 Asolo

Caffè Centrale Via Roma 72, 31011 Asolo +390423952141 [email protected] ENOTECHE www.caffecentrale.com Il locale è situato nel centro di Asolo, ben arredato, Enoteca alle Ore pulito e la qualità delle bevande, dei gelati è molto Via Browning 186, 31011 Asolo buona. Locale elegante, curato in tutti i particolari... acco- glienza ottima. Ottimo per un pausa spriz.

72 73 FUORI LE MURA Mangiare e bere

RISTORANTI Posto pittoresco in mezzo al verde, famigliare e acco- gliente, persone simpatiche e semplici, la carne alla Al Bersagliere brace è davvero ottima (costata e filetto sono davvero Ristorante/Osteria al top), cucina rustica e saporita. al venerdì sera spes- Via San Martino 31, 31011 Asolo so ci sono anche due musiciste. Cantina ben curata +390423952744 con oltre 150 etichette. Prezzo medio bevande esclu- € se: 35-40€. Chiuso lunedì. Antica osteria fondata a fine ottocento dal Giovan Battista Stona, Bersagliere durante la Grande Guer- Ferro e Fuoco ra. Oggi l’osteria è gestita dalla nipote Marisa con il Ristorante/Pizzeria marito Gianni. Locale accogliente (sia d’estate che Via Ponte di Pagnano 1, 31011 Asolo d’inverno) che propone semplici affettati, formaggi lo- +393398035597 cali e vino della zona. Prezzo medio bevande incluse: € €15,00.

Al Via Lauro Ristorante/Pizzeria Via Lauro 23, 31011 Asolo +390423564112 € Si possono gustare diversi tipi di piatti, tra cui pesce e paella su ordinazione. Inoltre, pizzeria. Chiuso martedì e mercoledì mattina. La Pizzeria Ferro e Fuoco vi accoglie con calore e simpatia, nella pausa pranzo propone i suoi piatti Da Vanore anche come ristorante. Dispone anche di un dehors Ristorante/Trattoria estivo. Piazza G. D’annunzio 5, 31011 Asolo +390423952279 La Tavernetta €€ Ristorante/Trattoria Via Schiavonesca Marosticana 45, 31011 Asolo +390423952273 http://www.ristorantelatavernettatv.com €€ Ristorante tipico ai piedi del centro storico, accoglien- te e attento alla tradizione. La cucina, infatti, unisce i prodotti locali alla fantasia, dai primi piatti con pa- sta fatta in casa, per proseguire con le specialità alla griglia, e i piatti della tradizione veneta. Dolci fatti in casa.

74 75 FUORI LE MURA Mangiare e bere

La Trave Cucina ed atmosfera esotica per questo ristorante Ristorante dove è possibile assaggiare le specialità tipiche della Via Contrada Bernardi 15, 31011 Asolo cucina messicana. +390423952256 € Momà Antica e rustica trattoria con specialità locali e sta- Ristorante/Discoteca gionali (erbette primaverili, funghi, risotti, sopa coada, Via E. Fermi 32, 31011 Asolo lumache, baccalà). Prezzo bevande escluse 28/30 €. +390423952467 Chiusura: lunedì. [email protected] http://www.moma-asolo.it Locanda Baggio € Ristorante/Locanda L’esclusività ed il gusto per la vita sono gli elementi Via Bassane 1, 31011 Asolo distintivi del MoMA’. Siamo ad Asolo, ma potremmo +390423529648 essere a Parigi, New York, Barcellona, Londra. Il loca- www.locandabaggio.it le ha un’anima internazionale e cosmopolita. Chiuso il €€€ martedì e sabato a mezzogiorno.

Ristorante intimo e accogliente dalla cucina tipica e tradizionale del territorio che dal 2010 vede Nino e Antonietta (ex Ca’ Derton) coadiuvati dai figli Enrico, Guido e Cristina. Ottima cantina con selezione di eti- Osteria di Via Tuna chette locali, nazionali e internazionali. Ristorante/Osteria/Trattoria Prezzo medio bevande escluse: 40/50€. Via Tuna 2, 31011 Asolo Chiusura: lunedì e martedì a pranzo. +390423952310 [email protected] Mexican Grill www.osteriaviatuna.it Ristorante € Via Croce d’Oro 1, 31011 Asolo Osteria, pizzeria e ristorante che propone cucina ti- +390423564075 pica del territorio, rivista con semplicità e modernità. € Carta dei vinio con un occhio di riguardo all’Asolano.

76 77 FUORI LE MURA Mangiare e bere

Anche “Acquoteca” con vasta scelta di acque da tut- e fasoi, lepre in salsa, arrosto con polenta e formaggi to il mondo. Prezzo medio bevande escluse: 15-30 €. carnici. I cavalli di battaglia. Prezzo medio bevande Chiuso il martedì sera. escluse: 25/30€. Chiuso il linedì sera e il martedì.

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78 79 FUORI LE MURA Mangiare e bere ristorante. La raffinata cucina rispetta il territorio con Pizzeria Rock proposte di prodotti stagionali. I menu di stagione Pizzeria esaltano innanzitutto i prodotti con i saporiti bisi de Via Tuna 19, 31011 Asolo Borso, i funghi di stagione, i gustosi asparagi bianchi, +390423951041 i formaggi tipici del Grappa, i carciofi. D’inverno, ricet- € te preparate con i broccoli bassanesi e il radicchio di Pizza Rock è una pizzeria composta da un ottimo Treviso e di Castelfranco. staff, orgoglioso di proporre i propri prodotti. Durante tutto l’anno piatti a base di pesce. Prezzo medio bevande escluse: 25-55 € AGRITURISMO

Agriturismo da Gino PIZZERIE Agriturismo Via Loreggia 22, 31011 Asolo Ai quattro gatti +390423529467 Pizzeria http://www.agriturismodagino.it Via Giorgione 2, 31011 Asolo € +390423951108 La ristorazione è guidata da Gino, il titolare, che co- [email protected] adiuvato da moglie e figli, ha ristrutturato una vec- http://www.pizzeriaaiquattrogatti.com chia stalla e soprastante fienile per ricavarne un locale € rustico ed accogliente dove poter degustare i piatti legati alla tradizione gastronomica locale e prepara- ti con esclusivo impiego di prodotti aziendali. Prezzo medio bevande incluse: 25 €. Aperto giovedì sera, solo su prenotazione, venerdì sera, sabato sera, do- menica e festivi.

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80 81 FUORI LE MURA Mangiare e bere

rock dove trovare birra a km 0, ottimo vino PASTICCERIE / GELATERIE Cappelletto Franco Via Dante 24, 31011 Asolo Asolo Dolce s.a.s. Via E. Fermi 21, 31011 Asolo Centro Bar +3904235221, +390423522111 Via Chiesa 6, 31011 Asolo AsoloDolce. Venticinque anni di attività per questa +390423952321 pasticceria specialista in pasta sfoglia. Pause pranzo ed aperitivi di qualità nel locale più rinomato di Asolo. Coffeehouse Via Schiavonesca Marosticana 8, 31011 Asolo Bar, gelateria, caffetteria, piccola ristorazione.

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Barracuda Music Bar Via Cavin dei Cavai 47, 31011 Asolo Barracuda. Ai piedi delle colline Asolane un nuovo sensazionale locale dal sapore vintage e dall’anima

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Enogastronomia

L’enogastronomia asolana I sapori dei prodotti locali, il gusto della buona tavola, le botteghe artigiane che insieme a osterie e caffè si affacciano su portici e piazze sono parte del clima sua- dente che si avverte passeggiando per le vie del borgo, è il ritmo lento del vivere “asolando”. L’atmosfera aso- lana non sarebbe forse la stessa senza la possibilità di una sosta in enoteca o senza i profumi ed i piaceri della tavola provenienti da una vocazione enogastro- nomica antica. Ristoranti e trattorie, come ogni cosa ad Asolo, sono luoghi raccolti dove gustare pietanze

di una tradizione culinaria semplice e genuina, legata al mutare delle stagioni e all’influenza veneziana: dalle sarde in saor ai bigoli in salsa, dalle zuppe di funghi alla pasta e fagioli, fino al radicchio di Treviso o di Castel- franco, alla zucca, agli asparagi bianchi di Bassano. Un po’ ovunque si possono assaggiare i tipici “cic- chetti”, buon vino o sfiziose specialità come il gelato al sambuco o il “Tintoretto”, variante del Bellini al gu- sto di melograno. Non è difficile immaginare seduti ai tavolini dei caffè i celebri personaggi che hanno soggiornato in questa città negli ultimi due secoli, dai poeti o musicisti come Robert Browning o Gian Fran-

84 85 Mangiare e bere cesco Malipiero, alle celebrità come Mastroianni e la Deneuve, o Yoko Ono e molti altri. Ad Asolo è ancora possibile trovare il pane cotto a legna e nelle botteghe enogastronomiche c’è l’imba- razzo della scelta tra salumi locali, vini, grappe, oli, confetture e dolci deliziosi. I prodotti tipici di questo territorio si possono defi- nire di nicchia, altrove introvabili; si distinguono per l’attenzione alla coltivazione biologica, per la salva- guardia di antiche tradizioni e di particolari produzioni locali come per esempio il mais bianco perla e il for- maggio Morlacco, il formaggio Bastardo e il Biso (pi- sello) di , i fagioli nani di Levada e le mele di Monfumo, la produzione dell’olio della Pede- venienti dal bacino padano e dalla valle del Piave.Si montana del Grappa che ha qui l’appendice più set- caratterizza per estati calde ma non afose e di inverni tentrionale, le ciliegie di Maser e il miele del Grappa. relativamente freddi, mentre le precipitazioni sono ri- Rossi vigorosi e bianchi importanti come Merlot, Ca- partite in modo abbastanza omogeneo lungo l’anno. bernet, Prosecco, Chardonnay, Pinot, Incrocio Man- Comprende una superficie di circa 20.000 ha, per zoni. Sono gli ottimi vini della zona che si servono buona parte in ambiente collinare, ma che include sulle tavole asolane o che si possono degustare nelle anche ampie porzioni di pianura a raccordo dei rilievi. enoteche. Asolo è polo importante della produzione L’area della Valcavasia evidenzia caratteristiche dei doc “Montello e Colli Asolani”, e le migliori selezio- versanti prealpini. All’interno dell’ambiente collinare si ni locali hanno ricevuto anche molti riconoscimenti. alternano calcari marnosi, marne, argilliti, siltiti, arena- Compresa nel circuito nazionale delle Città Del Vino rie e conglomerati formatisi nel Terziario, fortemente , ogni anno ad agosto con la manifestazione “Calici deformati dai movimenti tettonici. di Stelle”, come in altre città del vino italiane, si ce- L’alternanza litologica trova anche un immediato ri- lebrano con degustazioni e assaggi i migliori vini del scontro visivo nelle forme dei rilievi. Strutture più territorio e i prodotti locali tipici. compatte hanno creato paesaggi più irti e aspri (Col- li Asolani) mentre substrati più malleabili (marnosi e L’area vinicola argillosi) hanno generato nel tempo forme più dolci Il clima dell’area DOC Montello – Colli Asolani è tipico in corrispondenza del Montello. L’area del Montello, dell’area temperata, frutto dell’originale integrazione dalla forma appiattita, frutto di un quadro evolutivo fra i fattori quali latitudine, vicinanza al Mediterraneo e originale e unico, evidenzia la presenza di terrazza- fattori climatici locali che agiscono da modulatori. Fra menti e del fenomeni carsici. questi si devono in particolare segnalare l’andamento L’Asolo Prosecco Superiore DOCG si colloca all’api- dei rilievi, che generano una vasta gamma di effetti ce qualitativo delle produzioni. dovuti all’esposizione, al soleggiamento e riscalda- mento diurno delle pendici; all’accumulo notturno di aria fredda, specialmente a ridosso dei versanti del Monte Grappa, ed agli effetti dei regimi di brezza pro-

86 87 Mangiare e bere

Il Prosecco Asolo Profumo: gradevole e caratteristico di fruttato. Nel tipo con rifermetazione in bottiglia si aggiungono Asolo Prosecco DOCG note di crosta di pane e lievito. Colore: giallo paglierino più o meno intenso. Sapore: secco o amabile, fresco, frizzante, fruttato. Profumo: vinoso, caratteristico, leggermente fruttato Nel tipo con rifermetazione in bottiglia nel tipo abboccato. si aggiungono note di crosta di pane e lievito. Sapore: il secco gradevolmente amarognolo e non molto di corpo l’abboccato leggermente fruttato. DOCG Colli Asolani – Prosecco “Spumante Superiore” DOCG Colli Asolani – Prosecco “frizzante” Colore: giallo dorato, brillante. Colore: giallo paglierino più o meno intenso, brillante. Effervescenza: fine e persistente. Effervescenza: evidente formazione di bollicine. Profumo: gradevole e caratteristico di fruttato. Nel tipo con rifermentazione in bottiglia la spuma Sapore: da secco o amabile, di corpo, gradevolmen- risulta lieve, evanescente. te fruttato, caratteristico.

88 89 Itinerari

ITINERARIO 1 I primi passi della passeggiata nel borgo di Asolo de- Asolo, amore a prima vista vono avere come punto di partenza il monumento Itinerario breve (1,5 – 2 ore) simbolo della piazza: partiamo allora dall’ombelico del centro storico, dalla Fontana Maggiore (8). Fino Fontana Maggiore (8), Cattedrale (5), Cappella del a pochi anni fa alimentata ancora dal millenario ac- Cristo, Museo Civico (7), Palazzo della Ragione (6), quedotto romano, la fontana è da sempre punto d’in- Castello (16), Teatro Duse (17), Villa Contarini det- contro della vita degli asolani e memoria della storia ta Degli Armeni (23), Palazzo Beltramini (18), Porta della città: la parte centrale trova la sua origine in una di Santo Spirito, Casa Duse (19), Casa Gotica (15), colonna di chissà quale maestoso palazzo dell’antico Piazza Brugnoli (12), Villa Pasini Scotti (14), Rocca municipium romano di Acelum e il leone di San Mar- (10), Bot (13) co, che seduto in segno di pace protegge lo stemma

90 91 Itinerari di Asolo, è una ricostruzione del 1800 opera di Anto- Asolo, destituita poi nel 969 anche se oggi Asolo ha nio dal Zotto a reintegrare quello originario distrutto un suo vescovo solo a titolo onorifico. La Cattedrale, nel 1797 all’arrivo delle truppe francesi di Napoleone. dedicata a Santa Maria Assunta, conserva al suo in- Questa data, il 1797, pose fine alla Podesteria di Aso- terno opere di grande importanza storica e artistica lo, tagliando il cordone ombelicale che tenne legato il come le pale di Lorenzo Lotto e Jacopo da Ponte borgo per più di quattrocento anni, dal 1388, alla nella navata di sinistra o la fonte battesimale del ‘500 Serenissima Repubblica di Venezia. Questo distacco nella Cappella del Santissimo nella navata di destra, era insopportabile per molti asolani che proprio dono di Caterina Cornaro alla città. Usciti dagli ingres- nell’antico caffè ancora presente di fianco alla fonta- si principali, di fronte a noi si alza l’edificio che un tem- na, oggi Caffè Centrale, organizzarono nei minimi det- po fu il palazzo vescovile ed ora ospita le sezioni del tagli un piano per attentare alla vita di Napoleone. Museo Civico (7), luogo che sala dopo sala fa rivive- L’azione sovversiva non venne mai messa in pratica re la secolare storia di Asolo dai reperti archeologici ai perché dei delatori denunciarono gli attentatori che pregevoli dipinti fino alla memoria delle donne che vennero presto imprigionati, condannati e giustiziati. hanno reso internazionale il nome del borgo: Caterina Ma ritorniamo alla fontana e seguiamo lo sguardo del Cornaro, Regina di Cipro Armenia e Gerusalemme, la leone per iniziare ad asolare per le vie del centro. Im- Divina Eleonora Duse e l’eccentrica viaggiatrice ingle- bocchiamo Via Robert Browning, poeta inglese di fine se Freya Stark. Per raggiungere il Museo basta salire ‘800 che con il termine “asolando” volle descrivere la breve scalinata che porta in Piazza Garibaldi. All’an- l’abitudine anche sua di passeggiare con animo sere- golo troveremo lo IAT (Ufficio Informazione e Acco- no e senza una meta precisa, godendo della bellezza glienza Turistica) dove poterci rifornire di materiale per del borgo. Resistiamo alla tentazione di proseguire approfondire curiosità su Asolo e tutto il territorio. fino alla fine della via protetti dai portici e attraversia- Usciti dall’ufficio si alza sulla sinistra il Palazzo della mo la strada per costeggiare il lato della Cattedrale Ragione (6), luogo della pubblica amministrazione (5). Se ci voltiamo solo un attimo verso i portici potre- durante la Podesteria veneziana, riconoscibile anche mo ammirare la meravigliosa facciata dei palazzi Ce- da lontano per il grande affresco della Disfatta di sana, Polo e Martinelli dei cui affreschi ormai rimane Crasso contro i Parti. L’edificio si divide nella superio- una pallida impressione. Sulla base di uno dei pilastri re Sala della Ragione dov’è custodito un prezioso una targa ricorda il terribile terremoto di Santa Co- marmo del Canova rappresentante Paride e un ceno- stanza che il 25 febbraio del 1695 devastò il territorio tafio di scuola canoviana, oltre alla cornice affrescata dell’asolano. Proseguiamo e subito sulla sinistra tro- con tutti gli stemma dei podestà a circondare quello viamo l’ingresso di una minuta Cappella, intitolata di Caterina Cornaro; nel piano inferiore si apre Loggia Cappella del Cristo, luogo di intima devozione degli del Capitano, in tutto e per tutto una parte coperta asolani, dove viene conservato un settecentesco cro- della piazza di Asolo per proteggere i cittadini dal sole cifisso in legno di forte impatto emotivo, opera di Giu- e dalle intemperie e che raccoglie lapidi e affreschi, seppe Bernardi detto il Torretto, primo maestro di memorie di antichi edifici e luoghi asolani dismessi o Antonio Canova. Esattamente di fronte possiamo en- abbattuti nei secoli, tra cui due lapidi tombali con trare nella Cattedrale dall’antico protiro del ‘400 che scritte ebraiche provenienti dall’antico cimitero della riporta in un medaglione lo stemma dell’agnello, comunità giudaica. Salendo lungo Via Cornaro ci av- Agnus Dei, forse a memoria del vescovo Agnello che viciniamo allo sperone di roccia che regge il Castello nel tardo VI secolo resse la cattedra della diocesi di ma prima godiamoci i pochi passi alzando gli occhi e

92 93 Itinerari ammirando le tracce di affresco sopravvissute sulle viso del Duce coperto dall’elmetto ricorda uno dei facciate e quasi al termine della via riconosciamo momenti meno gloriosi della storia di Asolo e d’Italia. l’ostia raggiata simbolo del Beato Bernardino da Fel- Scendiamo lungo la silenziosa Via Canova fino a rag- tre, fondatore del Monte di Pietà di Asolo. Conclusa la giungere la Porta di Santo Spirito o di Santa Ca- breve salita, prendiamo il ciottolato che sale a sinistra terina, trecentesco accesso alle mura cittadine. ed entriamo attraverso il grande portone nell’area del Casa Duse (19) è l’edificio bicolore, rosso e bianco, Castello di Caterina Cornaro (16). All’interno che si appoggia all’arco e sul quale è stata affissa una dell’edificio, evidentemente rimaneggiato il secolo lapide scritta da Gabriele D’Annunzio che ricorda il scorso, in quella che un tempo era la sala del trono e soggiorno asolano della Divina. La camera che Eleo- dei ricevimenti ora ha sede il Teatro Duse (17). Pas- nora Duse soleva abitare è la stanza le cui finestre si seggiando nell’area all’aperto da una terrazzina sotto aprono proprio sopra l’arco. Risaliamo Via Canova l’arco delle mura medievali che proteggono il Castello passando sotto i portici sulle cui travi d’estate le ron- si possono ammirare i tetti di Asolo, che così tanto dini sono solite nidificare per dare alla luce i piccoli ricordano Venezia; salendo la ripida scaletta della Tor- che ripartiranno d’autunno, e lungo la via vediamo re Reata, punto di osservazione per le guardie della anche uno dei prodotti d’artigianato asolano più pre- Regina e prigioni per i suoi nemici, si scorgono altri stigiosi: la Scuola di Antico Ricamo, che con le sue incantevoli panorami della città dei cento orizzonti, raffinate produzioni ha decorato le case di nobili fami- così come anche dalla breve passeggiata panorami- glie italiane e straniere. Lasciamoci sulla destra la ca che guarda verso sud o dal Belvedere della Spe- Piazza D’Annunzio e proseguiamo diritti lungo Via cola a nord che offre alla vista uno sguardo sui palaz- Dante, che proprio all’inizio sulla sinistra conserva zi che si snodano lungo Via Santa Caterina e in l’antico portale cinquecentesco della residenza della lontananza dà la migliore visuale del Massiccio del famiglia Colbertaldo. Alla fine della via alziamo lo Monte Grappa. Sul colle a sinistra svettano le sago- sguardo a destra sull’antica Casa Gotica (15) dove me del Fresco di Villa Contarini detta Degli Arme- una suggestiva trifora in gotico veneziano riporta nei ni (23) e della particolare cupola del suo oratorio. Ri- capitelli delle colonnine dei simboli alchemici, parte prendiamo i nostri passi e al termine del ciottolato del dell’atmosfera mistica della città. Fermiamoci all’om- Castello ci troviamo di fronte a Piazza D’Annunzio, un bra degli ippocastani di Piazza Brugnoli (12) per tempo adibita a mercato delle sementi. Il palazzo dal- ammirare la meravigliosa Villa Scotti Pasini (14) do- le colonne massicce bianche è Palazzo Beltramini minata sulla vetta del Monte Ricco da una delle facce (18), sede del Municipio, ritoccato nel ‘700 da Giorgio della Rocca (10). Scendiamo lungo Via Roma, im- Massari con un curioso taglio asimmetrico della fac- maginandoci il fasto delle terme romane i cui resti ri- ciata per rendere in prospettiva la piazza più ampia posano sotto il manto di porfido di Piazza Brugnoli e del reale. Sopra un arco del palazzo di fronte ancora le cui acque erano alimentate da fonti naturali dei col- rimane la placca del Monte di Pietà istituito alla fine li convogliate nella Bot (13). Di fronte a noi torniamo del ‘400 per mettersi in concorrenza all’attività di pre- a vedere la Fontana Maggiore, punto di partenza e di stasoldi delle famiglie ebraiche, che avevano le loro arrivo del nostro itinerario. abitazioni lungo Via Belvedere e in Contrada Canova, proprio a nord e a ovest del luogo in cui ci troviamo. Sulla facciata del palazzo a nord della piazza, all’in- crocio di quattro balconi, la sbiadita immagine del

94 95 Itinerari

ITINERARIO 2 vennero presto imprigionati, condannati e giustiziati. Nell’abbraccio Ma ritorniamo alla fontane e seguiamo lo sguardo del delle mura di Asolo leone per iniziare ad asolare per le vie del centro. Im- Itinerario di mezza giornata ( 3 ore ) bocchiamo la salita della ripida Via Bembo, intitolata al cardinale che compose, tra il Quattro e il Cinque- Fontana Maggiore (8), Mura (9), Torre Dieda, Villa- cento, Gli Asolani, dialoghi sull’amore ambientati alla palazzo Fietta – Serena, Villa Freya (4), Portello di corte asolana di Caterina Cornaro. Il percorso della Castelfranco, Casa La Mura, Fontanella Zen (3), Cat- pittoresca stradina asseconda per un tratto quello tedrale (5), Cappella del Cristo, Museo Civico (7), della cerchia muraria medievale (9) di Asolo; qui i Palazzo della Ragione (6), Castello (16), Teatro Duse recenti restauri della cinta ci permettono di riconosce- (17), Villa degli Armeni (23), Palazzo Beltramini (18), re i punti in cui si inserivano le assi che sostenevano Porta di Santo Spirito, Casa Duse (19), Casa Goti- le bertesche, ovvero i camminamenti in legno che ca (15), Porta del Colmarion, Convento di SS. Pietro correvano lungo le mura. Oltrepassiamo sulla sinistra e Paolo (11), Villa Scotti Pasini (14), Piazza Brugnoli la casa-torre di Sant’Andrea, per secoli strategica po- (12), Rocca (10), Bot (13). stazione di vedetta sugli accessi da sud e ovest, e scendiamo le scalette che ci portano al punto in cui I primi passi della passeggiata nel borgo di Asolo de- fino alla fine del XIX sec. si trovava l’ingresso principa- vono avere come punto di partenza il monumento le alla città: la Porta Dieda. Dell’antica porta rimane simbolo della piazza: partiamo allora dall’ombelico l’annessa Torre Dieda, fatale luogo di prigionia del Be- del centro storico, dalla Fontana Maggiore (8). Fino ato Arnaldo da Limena che a metà del Duecento ave- a pochi anni fa alimentata ancora dal millenario ac- va osato opporsi alla tirannia di Ezzelino da Romano. quedotto romano, la fontana è da sempre punto d’in- Inizia qui Via Marconi, che nella curva ad angolo rac- contro della vita degli asolani e memoria della storia chiude la settecentesca Villa Fietta Serena, un mi- della città: la parte centrale trova la sua origine in una rabile lavoro asolano del veneziano Giorgio Massari. colonna di chissà quale maestoso palazzo dell’antico Proseguendo sotto i portici sul lato sinistro della stra- municipium romano di Acelum e il leone di San Mar- da troviamo infine l’ingresso principale di Villa Freya co, che seduto in segno di pace protegge lo stemma (4), dimora asolana dell’esploratrice e scrittrice ingle- di Asolo, è una ricostruzione del 1800 opera di Anto- se Freya Stark; nel lussureggiante giardino della villa, nio dal Zotto a reintegrare quello originario distrutto negli orari di apertura o su prenotazione, è possibile nel 1797 all’arrivo delle truppe francesi di Napoleone. ammirare i resti del teatro romano di Asolo (I sec. Questa data, il 1797, pose fine alla Podesteria di Aso- d.C.). Oltrepassato il cancello di Villa Freya, la breve lo, tagliando il cordone ombelicale che tenne legato il discesa a sinistra ci porta verso il Portello di Castel- borgo per più di quattrocento anni, dal 1388, alla franco, la più recente delle porte di accesso alla città Serenissima Repubblica di Venezia. Questo distacco murata, aperta verso la fine del Quattrocento per era insopportabile per molti asolani che proprio consentire l’ingresso ad Asolo da sud. Si innesta qui nell’antico caffè ancora presente di fianco alla fonta- nelle mura di cinta l’antica Casa La Mura, dove alla na, oggi Caffè Centrale, organizzarono nei minimi det- fine dell’Ottocento il poeta Robert Browning, tazzina tagli un piano per attentare alla vita di Napoleone. di tè alla mano, scriveva Asolando, dal verbo asolare, L’azione sovversiva non venne mai messa in pratica ovvero “divertirsi all’aria aperta”. A ridosso de La perché dei delatori denunciarono gli attentatori che Mura, la cinquecentesca Fontanella Zen (3) segna

96 97 Itinerari infatti l’inizio di Via Browning, con i suoi freschi e om- subito sulla sinistra troviamo l’ingresso di una minuta breggiati portici che danno riparo a osterie, botteghe Cappella, intitolata Cappella del Cristo, luogo di in- e negozi, forieri di irresistibili profumi e colori della tra- tima devozione degli asolani, dove viene conservato dizione culinaria e artigianale. Percorrendo i portici col un settecentesco crocifisso in legno di forte impatto naso all’insù, possiamo imbatterci in delicati fram- emotivo, opera di Giuseppe Bernardi detto il Torretto, menti di antichi affreschi e, quando la stagione lo con- primo maestro di Antonio Canova. Esattamente di sente, in una moltitudine di vivaci e popolosi nidi di fronte possiamo entrare nella Cattedrale dall’antico rondine. Prima di sbucare nella piazza principale, fac- protiro del ‘400 che riporta in un medaglione lo stem- ciamoci tentare dalla curiosità e abbandoniamo la Via ma dell’agnello, Agnus Dei, forse a memoria del ve- Browning per attraversare la strada e costeggiare il scovo Agnello che nel tardo VI secolo resse la catte- lato della Cattedrale (5). Se ci voltiamo solo un atti- dra della diocesi di Asolo, destituita poi nel 969 anche mo verso i portici potremo ammirare la meravigliosa se oggi Asolo ha un suo vescovo solo a titolo onorifi- facciata dei Palazzi Cesana, Polo e Martinelli dei cui co. La Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, affreschi ormai rimane una pallida impressione. Sulla conserva al suo interno opere di grande importanza base di uno dei pilastri una targa ricorda il terribile storica e artistica come le pale di Lorenzo Lotto e Ja- terremoto di Santa Costanza che il 25 febbraio del copo da Ponte nella navata di sinistra o la fonte bat- 1695 devastò il territorio dell’asolano. Proseguiamo e tesimale del ‘500 nella Cappella del Santissimo nella navata di destra, dono di Caterina Cornaro alla città. Usciti dagli ingressi principali, di fronte a noi si alza l’edificio che un tempo fu il palazzo vescovile ed ora ospita le sezioni del Museo Civico (7), luogo che sala dopo sala fa rivivere la secolare storia di Asolo dai reperti archeologici ai pregevoli dipinti fino alla me- moria delle donne che hanno reso internazionale il nome del borgo: Caterina Cornaro, Regina di Cipro Armenia e Gerusalemme, la Divina Eleonora Duse e l’eccentrica viaggiatrice inglese Freya Stark. Per rag- giungere il Museo basta salire la breve scalinata che porta in Piazza Garibaldi. All’angolo troveremo lo IAT (Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica) dove poterci rifornire di materiale per approfondire curiosità su Asolo e tutto il territorio. Usciti dall’ufficio si alza sulla sinistra il Palazzo della Ragione (6), luogo del- la pubblica amministrazione durante la Podesteria veneziana, riconoscibile anche da lontano per il gran- de affresco della Disfatta di Crasso contro i Parti. L’edificio si divide nella superiore Sala della Ragione dov’è custodito un prezioso marmo del Canova rap- presentante Paride e un cenotafio di scuola canovia- na, oltre alla cornice affrescata con tutti gli stemma

98 99 Itinerari dei podestà a circondare quello di Caterina Cornaro; pio, realizzato nel ‘700 da Giorgio Massari con un cu- nella piano inferiore si apre Loggia del Capitano, in rioso taglio asimmetrico della facciata per rendere in tutto e per tutto una parte coperta della piazza di prospettiva la piazza più ampia del reale. Sopra un Asolo per proteggere i cittadini dal sole e dalle intem- arco del palazzo di fronte ancora rimane la placca del perie e che raccoglie lapidi e affreschi, memorie di Monte di Pietà istituito alla fine del ‘400 per mettersi in antichi edifici e luoghi asolani dismessi o abbattuti nei concorrenza all’attività di prestasoldi delle famiglie secoli, tra cui due lapidi tombali con scritte ebraiche ebraiche, che avevano le loro abitazioni lungo Via Bel- provenienti dall’antico cimitero della comunità giudai- vedere e in Contrada Canova, proprio a nord e a ca. Salendo lungo Via Cornaro ci avviciniamo allo ovest del luogo in cui ci troviamo. Sulla facciata del sperone di roccia che regge il Castello ma prima go- palazzo a nord della piazza, all’incrocio di quattro bal- diamoci i pochi passi alzando gli occhi e ammirando coni, la sbiadita immagine del viso del Duce coperto le tracce di affresco sopravvissute sulle facciate e dall’elmetto ricorda uno dei momenti meno gloriosi quasi al termine della via riconosciamo l’ostia raggiata della storia di Asolo e d’Italia. Scendiamo lungo la si- simbolo del Beato Bernardino da Feltre, fondatore del lenziosa Via Canova fino a raggiungere la Porta di Monte di Pietà di Asolo. Conclusa la breve salita, Santo Spirito o di Santa Caterina, trecentesco ac- prendiamo il ciottolato che sale a sinistra ed entriamo cesso alle mura cittadine. Casa Duse (19) è l’edificio attraverso il grande portone nell’area del Castello di bicolore, rosso e bianco, che si appoggia all’arco e Caterina Cornaro (16). All’interno dell’edificio, evi- sul quale è stata affissa una lapide scritta da Gabriele dentemente rimaneggiato il secolo scorso, in quella D’Annunzio che ricorda il soggiorno asolano della Di- che un tempo era la sala del trono e dei ricevimenti vina. La camera che Eleonora Duse soleva abitare è ora ha sede il Teatro Duse (17). Passeggiando la stanza le cui finestre si aprono proprio sopra l’arco. nell’area all’aperto da una terrazzina sotto l’arco delle Risaliamo Via Canova passando sotto i portici sulle mura medievali che proteggono il Castello si possono cui travi d’estate le rondini sono solite nidificare per ammirare i tetti di Asolo, che così tanto ricordano Ve- dare alla luce i piccoli che ripartiranno d’autunno, e nezia; salendo la ripida scaletta della Torre Reata, lungo la via vediamo anche uno dei prodotti d’artigia- punto di osservazione per le guardie della Regina e nato asolano più prestigiosi: la Scuola di Antico Rica- prigioni per i suoi nemici, si scorgono altri incantevoli mo, che con le sue raffinate produzioni ha decorato le panorami della città dei cento orizzonti, così come case di nobili famiglie italiane e straniere. Lasciamoci anche dalla breve passeggiata panoramica che guar- sulla destra la Piazza D’Annunzio e proseguiamo dirit- da verso sud o dal Belvedere della Specola a nord ti lungo Via Dante, che proprio all’inizio sulla sinistra che offre alla vista uno sguardo sui palazzi che si sno- conserva l’antico portale cinquecentesco della resi- dano lungo Via Santa Caterina e in lontananza dà la denza della famiglia Colbertaldo. Alla fine della via al- migliore visuale del Massiccio del Monte Grappa. Sul ziamo lo sguardo a destra sull’antica Casa Gotica colle a sinistra svettano le sagome del Fresco di Villa (15) dove una suggestiva trifora in gotico veneziano Contarini detta Degli Armeni (23) e della particola- riporta nei capitelli delle colonnine dei simboli alche- re cupola del suo oratorio. Riprendiamo i nostri passi mici, parte dell’atmosfera mistica della città. Ci lascia- e al termine del ciottolato del Castello ci troviamo di mo alle spalle la Casa Gotica per proseguire lungo la fronte a Piazza D’Annunzio, un tempo adibita a mer- salita di Via Collegio che ci porta allo storico Albergo cato delle sementi. Il palazzo dalle colonne massicce al Sole, raffinato luogo di ospitalità e rifugio di ospiti bianche è Palazzo Beltramini (18), sede del Munici- illustri che hanno animato il Novecento asolano, dove

100 101 Itinerari

è tuttora possibile alloggiare nella camera blu con vi- Via Collegio che costeggia l’altro fianco dell’Albergo sta sul cuore della città, per lungo tempo occupata al Sole e che ci regala una bella vista sulla Villa Scot- dalla Divina Eleonora Duse. Continuiamo a salire lun- ti Pasini (14) e sul suo giardino pensile. Scendendo go Via Collegio, che costeggia il fianco sinistro dell’al- le brevi scalette raggiungiamo la piazza e all’ombra bergo: al termine della salita troviamo la Porta del degli ippocastani di Piazza Brugnoli (12) fermiamoci Colmarion, che più delle altre ha mantenuto il carat- ancora ad ammirare la meravigliosa Villa Pasini, domi- tere medievale; sul monumento sono ancora visibili il nata sulla vetta del Monte Ricco da una delle facce binario sul quale scorreva la saracinesca e alcuni ele- della Rocca (10). Scendiamo lungo Via Roma, im- menti della successiva chiusura con porta a cardini. maginandoci il fasto delle terme romane i cui resti ri- Salendo un po’ alla destra della porta, troviamo il sei- posano sotto il manto di porfido di Piazza Brugnoli e centesco complesso del Convento di SS. Pietro e le cui acque erano alimentate da fonti naturali dei col- Paolo (11), occupato fino ai primi dell’Ottocento dal- li convogliate nella Bot (13). Di fronte a noi torniamo le monache Benedettine, poi sede delle scuole co- a vedere la Fontana Maggiore, punto di partenza e di munali intitolate, dalla popolazione, a San Luigi. Scen- arrivo del nostro itinerario. diamo verso la piazza centrale percorrendo il tratto di

102 103 Itinerari

ITINERARIO 3 L’azione sovversiva non venne mai messa in pratica Asolare per una giornata intera perché dei delatori denunciarono gli attentatori che Itinerario lungo vennero presto imprigionati, condannati e giustiziati. Ma ritorniamo alla fontana e seguiamo lo sguardo del Fontana Maggiore (8), Cattedrale (5), Cappella del leone per iniziare ad asolare per le vie del centro. Im- Cristo, Museo Civico (7), Palazzo della Ragione (6), bocchiamo Via Robert Browning, poeta inglese di fine Castello (16), Teatro Duse (17), Villa Contarini det- ‘800 che con il termine “asolando” volle descrivere ta Degli Armeni (23), Palazzo Beltramini (18), Porta l’abitudine anche sua di passeggiare con animo sere- di Santo Spirito, Casa Duse (19), Case Anseatiche no e senza una meta precisa, godendo della bellezza (20), Chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria (21), del borgo. Resistiamo alla tentazione di proseguire Palazzo Pasquali, Villa De Mattia, Casa Longobarda fino alla fine della via protetti dai portici e attraversia- (22), oasi di Sant’Anna (24), Casa Gotica (15), Piazza mo la strada per costeggiare il lato della Cattedrale Brugnoli (12), Villa Scotti Pasini (14), Bot (13), Porta (5). Se ci voltiamo solo un attimo verso i portici potre- del Colmarion, Convento di SS. Pietro e Paolo (11), mo ammirare la meravigliosa facciata dei Palazzi Ce- mura (9), Rocca (10), Chiesa di San Gottardo (1), sana, Polo e Martinelli dei cui affreschi ormai rimane Casa Malipiero (2), Villa Freya (4), Portello di Castel- una pallida impressione. Sulla base di uno dei pilastri franco, Casa La Mura, Fontanella Zen (3). una targa ricorda il terribile terremoto di Santa Co- stanza che il 25 febbraio del 1695 devastò il territorio I primi passi della passeggiata nel borgo di Asolo de- dell’asolano. Proseguiamo e subito sulla sinistra tro- vono avere come punto di partenza il monumento viamo l’ingresso di una minuta Cappella, intitolata simbolo della piazza: partiamo allora dall’ombelico Cappella del Cristo, luogo di intima devozione degli del centro storico, dalla Fontana Maggiore (8). Fino asolani, dove viene conservato un settecentesco cro- a pochi anni fa alimentata ancora dal millenario ac- cifisso in legno di forte impatto emotivo, opera di Giu- quedotto romano, la fontana è da sempre punto d’in- seppe Bernardi detto il Torretto, primo maestro di contro della vita degli asolani e memoria della storia Antonio Canova. Esattamente di fronte possiamo en- della città: la parte centrale trova la sua origine in una trare nella Cattedrale dall’antico protiro del ‘400 che colonna di chissà quale maestoso palazzo dell’antico riporta in un medaglione lo stemma dell’agnello, municipium romano di Acelum e il leone di San Mar- Agnus Dei, forse a memoria del vescovo Agnello che co, che seduto in segno di pace protegge lo stemma nel tardo VI secolo resse la cattedra della diocesi di di Asolo, è una ricostruzione del 1800 opera di Anto- Asolo, destituita poi nel 969 anche se oggi Asolo ha nio dal Zotto a reintegrare quello originario distrutto un suo vescovo solo a titolo onorifico. La Cattedrale, nel 1797 all’arrivo delle truppe francesi di Napoleone. dedicata a Santa Maria Assunta, conserva al suo in- Questa data, il 1797, pose fine alla Podesteria di Aso- terno opere di grande importanza storica e artistica lo, tagliando il cordone ombelicale che tenne legato il come le pale di Lorenzo Lotto e Jacopo da Ponte borgo per più di quattrocento anni, dal 1388, alla nella navata di sinistra o la fonte battesimale del ‘500 Serenissima Repubblica di Venezia. Questo distacco nella Cappella del Santissimo nella navata di destra, era insopportabile per molti asolani che proprio dono di Caterina Cornaro alla città. Usciti dagli ingres- nell’antico caffè ancora presente di fianco alla fonta- si principali, di fronte a noi si alza l’edificio che un tem- na, oggi Caffè Centrale, organizzarono nei minimi det- po fu il palazzo vescovile ed ora ospita le sezioni del tagli un piano per attentare alla vita di Napoleone. Museo Civico (7), luogo che sala dopo sala fa rivive-

104 105 Itinerari re la secolare storia di Asolo dai reperti archeologici ai e dalle intemperie e che raccoglie lapidi e affreschi, pregevoli dipinti fino alla memoria delle donne che memorie di antichi edifici e luoghi asolani dismessi o hanno reso internazionale il nome del borgo: Caterina abbattuti nei secoli, tra cui due lapidi tombali con Cornaro, Regina di Cipro Armenia e Gerusalemme, la scritte ebraiche provenienti dall’antico cimitero della Divina Eleonora Duse e l’eccentrica viaggiatrice ingle- comunità giudaica. Salendo lungo Via Cornaro ci av- se Freya Stark. Per raggiungere il Museo basta salire viciniamo allo sperone di roccia che regge il Castello la breve scalinata che porta in Piazza Garibaldi. All’an- ma prima godiamoci i pochi passi alzando gli occhi e golo troveremo lo IAT (Ufficio Informazione e Acco- ammirando le tracce di affresco sopravvissute sulle glienza Turistica) dove poterci rifornire di materiale per facciate e quasi al termine della via riconosciamo approfondire curiosità su Asolo e tutto il territorio. l’ostia raggiata simbolo del Beato Bernardino da Fel- Usciti dall’ufficio si alza sulla sinistra il Palazzo della tre, fondatore del Monte di Pietà di Asolo. Conclusa la Ragione (6), luogo della pubblica amministrazione breve salita, prendiamo il ciottolato che sale a sinistra durante la Podesteria veneziana, riconoscibile anche ed entriamo attraverso il grande portone nell’area del da lontano per il grande affresco della Disfatta di Castello di Caterina Cornaro (16). All’interno Crasso contro i Parti. L’edificio si divide nella superio- dell’edificio, evidentemente rimaneggiato il secolo re Sala della Ragione dov’è custodito un prezioso scorso, in quella che un tempo era la sala del trono e marmo del Canova rappresentante Paride e un ceno- dei ricevimenti ora ha sede il Teatro Duse (17). Pas- tafio di scuola canoviana, oltre alla cornice affrescata seggiando nell’area all’aperto da una terrazzina sotto con tutti gli stemma dei podestà a circondare quello l’arco delle mura medievali che proteggono il Castello di Caterina Cornaro; nel piano inferiore si apre Loggia si possono ammirare i tetti di Asolo, che così tanto del Capitano, in tutto e per tutto una parte coperta ricordano Venezia; salendo la ripida scaletta della Tor- della piazza di Asolo per proteggere i cittadini dal sole re Reata, punto di osservazione per le guardie della Regina e prigioni per i suoi nemici, si scorgono altri incantevoli panorami della città dei cento orizzonti, così come anche dalla breve passeggiata panorami- ca che guarda verso sud o dal Belvedere della Spe- cola a nord che offre alla vista uno sguardo sui palaz- zi che si snodano lungo Via Santa Caterina e in lontananza dà la migliore visuale del Massiccio del Monte Grappa. Sul colle a sinistra svettano le sago- me del Fresco di Villa Contarini detta Degli Arme- ni (23) e della particolare cupola del suo oratorio. Ri- prendiamo i nostri passi e al termine del ciottolato del Castello ci troviamo di fronte a Piazza D’Annunzio, un tempo adibita a mercato delle sementi. Il palazzo dal- le colonne massicce bianche è Palazzo Beltramini (18), sede del Municipio, ritoccato nel ‘700 da Giorgio Massari con un curioso taglio asimmetrico della fac- ciata per rendere in prospettiva la piazza più ampia del reale. Sopra un arco del palazzo di fronte ancora

106 107 Itinerari rimane la placca del Monte di Pietà istituito alla fine dalla bifora della città lagunare. Svoltato l’angolo, ad del ‘400 per mettersi in concorrenza all’attività di pre- accoglierci sarà il Borgo di Santa Caterina, fulcro nel stasoldi delle famiglie ebraiche, che avevano le loro ‘500 della diffusione di idee ereticali provenienti dal abitazioni lungo Via Belvedere e in Contrada Canova, nord Europa, ospitante la trecentesca Chiesetta di proprio a nord e a ovest del luogo in cui ci troviamo. Santa Caterina d’Alessandria (21), eretta dalla Sulla facciata del palazzo a nord della piazza, all’in- Confraternita dei Battuti, o Flagellanti, e decorata crocio di quattro balconi, la sbiadita immagine del all’interno con affreschi dedicati alla vita della santa, viso del Duce coperto dall’elmetto ricorda uno dei sulla parete destra, e alla passione di Cristo, sulla pa- momenti meno gloriosi della storia di Asolo e d’Italia. rete sinistra. Uscendo, protetti dal mantello della Ma- Scendiamo lungo la silenziosa Via Canova fino a rag- donna della Misericordia sulla facciata esterna dell’an- giungere la Porta di Santo Spirito o di Santa Ca- tico ospedale, continuiamo il nostro viaggio lungo la terina, trecentesco accesso alle mura cittadine. via, costeggiata a sinistra dal bianco Palazzo Pa- Casa Duse (19) è l’edificio bicolore, rosso e bianco, squali, restaurato dal Massari e dove una lapide ri- che si appoggia all’arco e sul quale è stata affissa una corda l’arrivo e il breve soggiorno asolano, forse solo lapide scritta da Gabriele D’Annunzio che ricorda il una notte, di Napoleone. La nostra visuale ad un trat- soggiorno asolano della Divina. La camera che Eleo- to si allargherà piacevolmente tra le statue e le piante nora Duse soleva abitare è la stanza le cui finestre si curate del monumentale giardino all’italiana della cin- aprono proprio sopra l’arco. Questo “paesetto di quecentesca Villa De Mattia che impera elegante a merletti e poesia”, così decantato dalla Divina, mostra destra della strada. Da qui, la veduta su Villa Conta- un suo intrigante lato mistico al di là della Porta di rini detta degli Armeni (23), abbracciata dagli alti Santa Caterina, dall’immagine della santa che un cipressi sul Colle Messano, è davvero spettacolare e tempo decorava il capitello, o Portello del S. Spirito, ci invita a proseguire il cammino per osservarla da vi- per la colomba a bassorilievo che domina la finestra cino. Inevitabile, prima di salire per Via S. Anna, rima- della stanza dell’attrice. Lungo la via che scende al di nere colpiti dall’inaspettata facciata in pietra tufacea fuori delle mura, dopo uno sguardo curioso allo splen- di Casa Longobarda (22), casa “scolpita” d’artista, dido giardino della cinquecentesca Villa Cipriani, resi- appartenuta a Francesco Graziolo, da molti ritenuto denza d’epoca che per un periodo fu di proprietà di l’architetto e scultore personale di Caterina Cornaro, Lord Guinness e che ospitò la regina Madre d’Inghil- il quale volle decorarla con particolari scene ed ele- terra, il magnate greco Onassis e stelle della musica e menti simbolici. Imboccando la via che sale al bivio, ci del teatro, come Maria Callas, Mastroianni e Catheri- dirigiamo verso l’oasi di Sant’Anna (24), rifugio an- ne Deneuve, la nostra attenzione sarà catturata dal cora di qualche frate Cappuccino. Il cimitero ospita le verticale “Sogno di Rembrandt”, quelle Case Ansea- semplici tombe di Eleonora Duse e Freya Stark, se- tiche (20) dell’artista Marius Pictor che qui volle spe- polta insieme all’amico fotografo inglese Herbert rimentare, assieme alla “Casa dei Tre Oci” alla Giu- Young, e permette di ammirare a nord il Monte Grap- decca di Venezia, la sua enigmatica architettura pa, il Monte Sacro alla Patria, luogo di battaglia du- pittorica, nel caso asolano eretta in onore dell’Olanda. rante la Grande Guerra. Ripercorriamo a ritroso la via Poco più in là, l’eccentricità delle case nordiche, im- verso il centro storico e risaliamo Via Canova passan- mortalate dai versi dell’amico D’Annunzio, fanno evi- do sotto i portici sulle cui travi d’estate le rondini sono denziare la graziosa sobrietà di una casa in caratteri- solite nidificare per dare alla luce i piccoli che riparti- stico stile asolano, adornata dal tipico balconcino e ranno d’autunno, e lungo la via vediamo anche uno

108 109 Itinerari dei prodotti d’artigianato asolano più prestigiosi: la Scuola di Antico Ricamo, che con le sue raffinate pro- duzioni ha decorato le case di nobili famiglie italiane e straniere. Lasciamoci sulla destra la Piazza D’Annun- zio e proseguiamo diritti lungo Via Dante, che proprio all’inizio sulla sinistra conserva l’antico portale cin- quecentesco della residenza della famiglia Colbertal- do. Alla fine della via alziamo lo sguardo a destra sull’antica Casa Gotica (15) dove una suggestiva tri- fora in gotico veneziano riporta nei capitelli delle co- lonnine dei simboli alchemici, parte dell’atmosfera mistica della città. Fermiamoci all’ombra degli ippo- castani di Piazza Brugnoli (12) per ammirare la me- ravigliosa Villa Scotti Pasini (14) e immaginandoci il fasto delle terme romane, i cui resti riposano sotto il manto di porfido della piazza, le cui acque erano ali- mentate da fonti naturali dei colli convogliate nella Bot (13). Prendendo le scalette ben visibili di fronte a noi proseguiamo la passeggiata lungo la salita di via Collegio che ci porta allo storico Albergo al Sole, raf- finato luogo di ospitalità e rifugio di ospiti illustri che possibile alloggiare nella camera blu con vista sul hanno animato il Novecento asolano, dove è tuttora cuore della città, per lungo tempo occupata dalla Di- vina Eleonora Duse. Continuiamo a salire lungo Via Collegio, che costeggia il fianco sinistro dell’albergo: al termine della salita troviamo la Porta del Colma- rion, che più delle altre ha mantenuto il carattere me- dievale; sul monumento sono ancora visibili il binario sul quale scorreva la saracinesca e alcuni elementi della successiva chiusura con porta a cardini. Salen- do un po’ alla destra della porta, troviamo il seicente- sco complesso del Convento di SS. Pietro e Paolo (11), occupato fino ai primi dell’Ottocento dalle mo- nache Benedettine, poi sede delle scuole comunali intitolate, dalla popolazione, a San Luigi. Appena su- perata la Porta del Colmarion, salendo i primi dei circa 280 scalini che costeggiano le mura cittadine (9), prima di immergerci tra i rami d’ulivo, alla nostra sini- stra possiamo scorgere il Monte dei Frati, dove un tempo sorgeva il Convento di San Girolamo e ora ri- mangono i bianchi capitelli della Via Crucis. Uliveti e

110 111 Itinerari

Continuiamo ora il nostro itinerario nuovamente verso il centro, non più lungo la scalinata ma scegliendo una via un po’ più lunga, Via Rocca, una stradina che scende fino a quella di San Martino, da imboccare a destra. Costeggiamo il muro della Villa De Lord, detta il Galero, voluta nel ‘600 dalla nobile famiglia Rubini e che offre a chi passa la vista del suo piccolo oratorio. Una volta arrivati al Foresto Nuovo, scorgiamo sulla sinistra le scalette che scendono in direzione del campanile della francescana Chiesa di San Gottar- do (1), dove ogni 5 maggio, giorno del santo tauma- turgo, si usa ancora benedire l’olio portato delle fami- glie per essere usato contro i dolori articolari. Usciti dal sagrato, un’altra scaletta ci invita ancora a scen- dere, questa volta per accedere alla strada più antica di Asolo, il Foresto Vecchio: una strada che ricopre gli strati millenari della storia del borgo, un accesso per le case in legno paleovenete, per i monumenti roma- ni, per i palazzi medievali e dello splendore veneziano. Un’ irriverente frase sulla facciata di una delle case lungo la via ci fa sorridere e ci ricorda come l’anima del borgo, nascosta nell’atmosfera antica delle vie e dei portici, sia vitale ancora oggi, con i personaggi che vi abitano. Immaginiamoci quindi come dev’es- sere la vita nella villa Zen, costruita nel ‘500 e restau- rata dal Massari due secoli dopo, molto spesso ani- mata dai colori e dal verso di incantevoli pavoni. Ritorniamo ora indietro richiamati dalle note del musi- cista e compositore Gian Francesco Malipiero, che vigneti coprono i dolci colli Asolani, che dalla Rocca di scelse Asolo come sua lunga dimora, appartato e si- Asolo giungono fino alla Rocca di Cornuda, produ- lenzioso angolo per la sua ispirazione artistica. Un fi- cendo il rinomato Asolo Prosecco Superiore DOCG e losofico motto latino e una simpatica civetta murata l’olio extravergine d’oliva DOP Veneto, prodotti che sulla facciata ci accoglieranno in Casa Malipiero (2), meritano assolutamente un assaggio negli accoglien- il cui parco ospita, oltre alla tomba dell’estroso artista, ti osterie e ristoranti del centro storico o direttamente anche quelle dei sui amati gatti. Proseguiamo la via, presso le cantine sparse nei dintorni. Godiamoci la un’occhiata all’affresco sotto il portico della casa del panoramica dalle mura della Rocca (10) e, se si ri- Sacrista ed eccoci di fronte alla Torre Dieda, fatale mane nel borgo per qualche giorno ancora, ricordia- luogo di prigionia del Beato Arnaldo da Limena che a moci di avventurarci lungo i diversi percorsi naturali- metà del Duecento aveva osato opporsi alla tirannia stici che da qui attraversano i boschi asolani. di Ezzelino da Romano. Dove un tempo esisteva la

112 113 Itinerari porta d’ingresso al piccolo abitato, scorgiamo salire dino della villa, negli orari di apertura o su prenotazio- delle scalette: seguiamole attraverso l’antico borghet- ne, è possibile ammirare i resti del teatro romano di to di Via Bembo fino a giungere alle restaurate mura Asolo (I sec. d.C.). Oltrepassato il cancello di villa Fre- medievali e poi tornare indietro per raggiungere quella ya, la breve discesa a sinistra ci porta verso il Portel- via d’accesso al borgo che ci condurrà all’inglese lo di Castelfranco, la più recente delle porte di ac- Villa Freya (4), dimora asolana dell’esploratrice e cesso alla città murata, aperta verso la fine del scrittrice inglese Freya Stark; nel lussureggiante giar- Quattrocento per consentire l’ingresso ad Asolo da sud. Si innesta qui nelle mura di cinta l’antica Casa La Mura, dove alla fine dell’Ottocento il poeta Robert Browning, tazzina di tè alla mano, scriveva la raccolta di poesie Asolando. A ridosso de La Mura, la cinque- centesca Fontanella Zen (3) segna infatti l’inizio di via Browning, con i suoi freschi e ombreggiati portici che danno riparo a osterie, botteghe e negozi, forieri di irresistibili profumi e colori della tradizione culinaria e artigianale. Percorrendo i portici col naso all’insù, possiamo imbatterci in delicati frammenti di antichi affreschi e, quando la stagione lo consente, in una moltitudine di vivaci e popolosi nidi di rondine. Al ter- mine della via ritorniamo all’ombelico del centro stori- co di Asolo e riecco la Fontana Maggiore, punto di partenza e di arrivo del nostro itinerario.

Caterina Cornaro Signora di Asolo Museo civico-sezione Cornaro (7); Cattedrale-fonte battesimale (5); Castello della Regina (16).

I luoghi e le cose della Divina Eleonora Museo civico - Sezione Duse (7); Teatro Duse (17); Casa Duse (19); Cimitero - Tomba Duse (24).

La Città Dipinta Chiesa di Santa Caterina (21); Museo civico (7) e Sala/ Loggia della Ragione (6); Cattedrale; Oratorio del Cri- sto (5); Casa del Preposto; Chiesa di San Gottardo (1).

114 115 I SENTIERI Itinerari

116 117 I SENTIERI Itinerari

SENTIERO DELLA ROCCA solo sabato e domenica (dalle ore 10.00 alle 19.00 ACCESSO: Dal Parcheggio pubblico Forestuzzo nei mesi da aprile a ottobre e dalle ore 10.00 alle (dietro l’ex Ospedale) o dal Parcheggio coperto Ci- 17.00 nei mesi da novembre a marzo). Se si continua pressina. per la stradina sterrata a sinistra si percorre la dorsale DIFFICOLTÀ: Facile che si affaccia sulla valle sottostante la Valcavasia e DISLIVELLO: Circa 50 metri da dove si può ammirare la catena delle Prealpi, fra LUNGHEZZA: Circa 3 Km. cui anche il Monte Grappa. Dopo qualche decina di TEMPO DI PERCORRENZA: Circa 1,5 ore metri si arriva ad un’area attrezzata, ideale per una MOUNTAIN BIKE: Si tappa con bambini. Continuando per la strada ster- rata all’interno del bosco, si arriva ad un crocicchio. Dal parcheggio pubblico si raggiunge il Centro Storico Qui si prende la strada asfaltata a destra, via Rocca, di Asolo. Poi con una breve salita per Via Colamarion, tutta in discesa e si arriva all’osteria al Bersagliere. Di si arriva alla Porta Colmarion che ha mantenuto il suo fronte, si imbocca via San Martino per raggiungere carattere medievale. Appena superata la Porta, inizia velocemente, tutta in piano e al sole, l’ingresso della la scalinata -280 scalini - per la Rocca al termine del- Città. Al semaforo si prende la strada in discesa a la quale se si svolta a destra si va alla Rocca di Asolo, sinistra e poi subito a destra per Via Cipressina, per con un panorama mozzafiato (100 Orizzonti), aperta raggiunge nuovamente i parcheggi.

118 119 sport

Golf Club Asolo 31034 - Treviso Via dei Borghi, 1 390423942211 [email protected] http://golf.ictmail.it/ il Golf Club Asolo si trova nel comune di Cavaso del Tomba, a circa 12 Km dal centro di Asolo. Ambientato ai piedi delle splendide colline Asolane il campo si estende su tre percorsi: rosso (3.136 mt.), verde (3.137 mt) e giallo (3.077 mt.) I percorsi diversi per conformazione e difficoltà, garantiscono una seria sfida per ogni giocatore.

Volo Libero Borso del Grappa Deltaplano - Parapendio nel territorio comunale di Borso del Grappa (15 km dal centro storico di Asolo) Centro Internazionale di Volo Libero. Uno dei luoghi più frequentati d’Europa da parte di chi pratica questi sport. Zona di lancio: Campo Croce. Zona di atter- raggio: Semonzo

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126 127 sERVIZI

Parcheggio Ca’ Vescovo Ufficio Informazioni Come arrivare: lungo la statale Schiavonesca Ma- turismo rosticana (Collegamento Montebelluna – Bassa- no del Grappa) di fronte allo stabilimento “Scarpa”. Piazza Garibaldi 73, 31011 Asolo Distanza dal centro storico: 2 km circa (per la sa- +390423529046 lita si consiglia l’utilizzo del bus navetta, corsa ogni [email protected] 30 minuti. Orario d’apertura. Orari: Sempre aperto Lunedì: Chiuso Tariffe: Gratuito Martedì: 9.30-12.30 Mercoledì: 9.30-12.30 Parcheggio del Forestuzzo Giovedì: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 Come arrivare: dalla Venerdì: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 statale Schiavonesca Sabato: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 Marosticana (Colle- Domenica: 9.30-12.30 / 15.00-18.00 gamento Montebel- luna – Bassano del Grappa) salire verso il centro storico per Servizio di noleggio autobus Via Forestuzzo (rife- e auto con conducente rimento: provenendo Autoservizi De Zen Michele Sas da Bassano a sinistra Asolo - Via del Capitello 4 - cell. 368 282232 dopo Distributore di e-mail:[email protected] carburanti Shell, pro- venendo da Monte- Pegasus Tours Snc di Aroldo Dal Bello belluna a destra dopo & C. - Asolo - Via Foresto di Pagnano 19 Stabilimento “Scar- tel +39 0423 952086 fax +39 0423 529388 pa”). Dopo circa 1,5 e-mail: [email protected] km sulla destra segnalato (riferimento: piazzale anti- stante l’entrata dell’Ex ospedale ora sede dell’ULSS 8) PARCHEGGI GPS: TV002 N45,7963667 E11,9137833 Parcheggio Distanza dal centro storico: 400 metri circa in sali- Centro Storico ta (con discreta pendenza) presente fermata pulmino Piazza Brugnoli navetta Come arrivare: è la piazza principale del centro sto- Orari: Sempre aperto rico. Tariffe: gratuito nei giorni feriali dal lunedì al sabato; Orari: Sempre aperto con le limitazioni di accesso domenica e festivi a pagamento. legate alla Zona a Traffico Limitato Z- TL. Tariffe: Sistema con ticket “gratta e parcheggia” ac- Parcheggio coperto “Cipressina” quistabili presso l’edicola e i bar del Centro. Come arrivare: dalla statale Schiavonesca Marostica- na (Collegamento Montebelluna – Bassano del Grap-

128 129 sERVIZI pa) salire verso il centro storico per Via Forestuzzo Per raggiungere Asolo, la compagnia MOM effettua (riferimento: provenendo da Bassano a sinistra dopo collegamenti continui con la stazione ferroviaria e la Distributore di carburanti Shell, provenendo da Mon- stazione delle corriere di Treviso. tebelluna a destra dopo Stabilimento “Scarpa”). Per gli orari consultare il sito: Dopo circa 2 km sulla destra segnalato (riferimento: http://www.mobilitadimarca.it/aeroporto-bus dopo 200 metri dall’inizio del senso unico e percorsa una ampia curva verso sinistra). Dalla stazione delle corriere di Treviso, prendere la Distanza dal centro storico: 150 metri circa in sali- corriera per Asolo, fermata Ca’ Vescovo. ta (marciapiede lungo la strada di accesso). Per gli orari consultare il sito: Orari: Sempre aperto con parcometro http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Linee 161 e 162 Treviso- Montebelluna-Bassano Area sosta e parcheggio Camper Area comunale attrezzata a pagamento, aperto tutto CANOVA TREVISO l’anno. Struttura dotata di 13/15 piazzole pavimenta- www.trevisoairport.it te con grigliato, acqua, pozzetto, illuminazione, elet- +390422315111 tricità, barbecue ed area picnic, ombreggiata. Ubicata Secondo scalo del Veneto, l’Aeroporta “Antonio Ca- all’interno del parcheggio Forestuzzo (P2), a circa 400 nova” di Treviso è costruito sullo stesso modello archi- metri dal Centro Storico, con fermata bus navetta. tettonico del “Marco Polo” di Venezia. I collegamentio Chiamare il sig. Attilio Pastro al n. 340 7733042. con l’Europa sono assicurati da diverse compagnie aeree (soprattutto voli low cost). I servizi per i viaggia- tori riguardano il car rental, lo shopping e il trasferi- IN AEREO mento verso la Città di Treviso dalla quale si può rag- MARCO POLO VENEZIA giungere Caorle con la compagnia di trasporti ATVO. www.veniceairport.it Disponibili anche Tour operator. Servizi di Aerotaxi. +390412606111 L’Aeroporto Marco Polo di Venezia è il primo scalo Per raggiungere Asolo, la compagnia ACTT – linea aereo del Nord Est e il terzo aeroporto d’Italia per n. 6, effettua collegamenti continui con la stazione traffico di passeggeri. Offre collegamenti con molte ferroviaria e la stazione delle corriere di Treviso. capitali europee, con gli Stati Uniti, Israele e gli Emirati Dalla stazione delle corriere di Treviso, prendere la Arabi. I molti servizi (ad esempio la sala WiFi, l’assi- corriera per Asolo, fermata Ca’ Vescovo. stenza per i disabili e i passeggeri a ridotta mobilità, le Per gli orari consultare il sito: attività commerciali) sono tra i puntio di forza di que- http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano sto moderno aeroporto. Disponibili anche tour opera- Linee 161 e 162 Treviso- Montebelluna-Bassano tor e compagnie di noleggio. Servizio di Aerotaxi. Ot- timi servizi di collegamento via bus con la compagnia IN TRENO ATVO che offre servizi da e per la stazione dei treni Stazioni ferroviarie più vicine: di Mestre, la Città di Venezia (Piazzale Roma) e, nello Montebelluna, km. 15 specifico, con Caorle centro, Porto Santa Margherita Castelfranco Veneto, km. 16 e Duna Verde. Bassano del Grappa, km. 16 Cornuda, km. 8

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Montebelluna BANCHE Dalla stazione di Montebelluna, prendere la linea 162 (12b.LM) Unicredit Banca Spa http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Via Regina Cornaro, 220 - 31011Asolo +3904231850001 Castelfranco Veneto Dalla stazione ferroviaria di Castelfranco Veneto, rag- Veneto Banca S.C.P.A. giungere la stazione delle corriere, via Padgora 1, Via Dante, 29 - 31011 Asolo prendere la linea 204 (4CTM) +390423950450 http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Banca Popolare di Verona Bassano del Grappa Società Cooperativa Dalla stazione ferrovia di Bassano del Grappa, pren- Via Dei Tartari, 31 - 31011 Casella d’Asolo dere la linea 162 (12b.LM ) o la linea 207 (7CTM) +390423952980 http://www.mobilitadimarca.it/extraurbano Banca Popolare di Vicenza SCpA PER IL CENTRO STORICO DI ASOLO Via Tiziano Ang. Foresto Nuovo, 150 Dalla fermata di Ca’ Vescovo, sulla direttrice Monte- 31011 Casella d’Asolo belluna-Bassano, per raggiungere il Centro Storico, è +390423950860 attivo un bus navetta, con servizio ogni 30 minuti cir- ca. Orari esposti alla fermata del bus o consultabile in Credito Trevigiano internet all’indirizzo: www.asolo.it, sezione Organizza Banca di Credito Cooperativo il tuo viaggio. Tel. 368 282232 Via Manin, 2A - 31011 Casella d’Asolo +390423950831

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ESSO Veneto Banca S.C.P.A. Casella d’Asolo, Via Montello 25 Via Giorgione, 7/A - 31011 Casella d’Asolo +390423529855 OIL ITALIA Pagnano d’Asolo, Via Vallorgana 1

IP Asolo, località Casonetto, Via Bassane 2

132 133 SOS sERVIZI

Ospedale CASTELFRANCO VENETO Polizia Locale Via Ospedale, 18 - 31033 Castelfranco Veneto Via Cavin Dei Cavai, 27 - 31011 Asolo +39118, +390423497892 +390423950044 [email protected] Ospedale CIVILE MONTEBELLUNA Orario Mattina: Via Togliatti, 1- 31044 Montebelluna Lunedì 11.30 - 13.00 / Venerdì 11.30 - 13.00 +3904236111 Orario Pomeriggio: Mercoledì 16.30 - 18.00 Guardia Medica Il Servizio di continuità assistenziale festiva e notturna Carabinieri rispetta i seguenti orari: Via Santa Caterina, 280 - 31011 Asolo Giorni feriali - dalle ore 20.00 alle ore 8.00 +39112, +390423952012 Giorni prefestivi - dalle ore 10.00 alle ore 20.00 [email protected] Giorni festivi - dalle ore 8.00 alle ore 20.00 Vigili del Fuoco Le sedi a cui rivolgersi sono: Via Giorgione - 31011 Casella D’Asolo - TEL.0423 935777 +39115, +390423952222 Via Montegrappa, 17 - Presso sede Distretto CASTELFRANCO V.TO - TEL. 0423 732753 Poste Italiane Via Ospedale, 12 - Presso Centro Anziani Sartor poste italiane asolo MONTEBELLUNA - TEL. 0423 601570 Via Browning, 172 - 31011 Asolo Via Ospedale, 54 - Presso Ospedale Vecchio +390423950334 - TEL. 0423 977301 Via Roma, 38 - Presso sede Distretto poste italiane casella D’asolo Viale Tiziano, 27 - 31011 Casella D’Asolo FARMACIE +39899022956 Bonotto dr. Massimo Piazza Garibaldi, 79 - 31011 Asolo

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134 135 Comune di Asolo Assessorato al Commercio www.asolo.it

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