Quaderno N. 55
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DirezioneDirezione centralecentrale lavoro,lavoro, formazione,formazione, istruzioneistruzione ee famigliafamiglia ServizioServizio ApprendimentoApprendimento permanentepermanente ee FondoFondo SocialeSociale EuropeoEuropeo 55cinquantAcinque Periodico semestrale - numero unico - II semestre 2019 - I semestre 2020 - Anno XXIX – N. 55 – COD ISSN 1971 - 6680 QUADERNI DI ORIENTAMENTO Numero unico II_2019 / I_2020 55cinquantacinque In prima di copertina e quarta di copertina: Scuola Mosaicisti del Friuli, particolari pavimentazione esterna dell'ingresso QUADERNI DI ORIENTAMENTO Numero unico II_2019 / I_2020 Redazione 34131 TRIESTE Scala dei Cappuccini, 1 telefono 040 377 2851 e-mail: [email protected] Direttore responsabile Demetrio Filippo Damiani Coordinamento redazione Francesca Saffi Comitato di redazione Lucia D'Odorico, Alessandra Picciolo, Francesca Saffi, Marianna Toffanin, Anna Rosa Tomasin Impaginazione Ufficio stampa e comunicazione regione FVG Immagini Scuola Mosaicisti del Friuli Stampa Centro stampa – Servizio logistica e servizi generali N. 55 Il periodico viene realizzato a cura della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia Servizio apprendimento permanente e fondo sociale europeo Iscr. Tribunale n. 774 Registro Periodici del 6.2.1990 CODICE ISSN 1971-6680 2 QUADERNI DI ORIENTAMENTO 55 IN QUESTO NUMERO La Scuola Mosaicisti del Friuli dal 1922 tradizione musiva in evoluzione ........................................................................05 Editoriale Redazione.................................................09 ORIENTAMENTO E SOCIETA' Illuminarsi con le parole: Leggere e scrivere per conoscere se stessi Alessandra Merighi .............................12 ORIENTAMENTO E SCUOLA Global teaching lab Programma del MIT presso le Scuole di II grado del FVG Roberta Bellina ......................................20 Insegnare la cittadinanza nel terzo millennio Contributo per un approccio filosofico Alessandra Rea e Cristiana Del Bene ...........................26 Imparare la storia con i fumetti Una proposta di didattica laboratoriale Silvia Furlanetto ....................................32 Educare alle differenze Favorire una diversa percezione delle differenze Tania Russo ..............................................40 ORIENTAMENTO INTERNAZIONALE Il Progetto BLUE KEP Tra Italia e Croazia nel settore nautico Testo in Italiano e in Inglese Walter Goruppi ......................................52 Il "Fior fiore" delle competenze del formatore Bilancio del progetto europeo "ESCoT" Barbara Dainelli .....................................66 FORMAZIONE IN AZIONE Investire oggi per il nostro domani Testo in Italiano e in Inglese Elisa Del Regno .....................................76 LEARNING CITY. LIFELONG LEARNING AND SOFT SKILLS (articolo comparso in Ialiano sul numero 54) Ketty Segatti ...........................................84 INFORMA L'INTEGRAZIONE ATTRAVERSO IL LAVORO DIGNITOSO Fabbisogni e orientamento nel mercato del lavoro Marianna Toffanin ................................92 LIBRI Lo studente strategico di Alessandro Bartoletti Antonella Santin ................................100 The importance of work in an age of uncertainty di David L. Blustein Ronald G. Sultana .............................102 SPAZIO APERTO LA FANTASIA CHE EDUCA E AIUTA A CRESCERE Intervista a Nicoletta Costa Mitja Stepancic ..................................106 3 I MOSAICI IN FRIULI VENEZIA GIULIA Scuola Mosaicisti del Friuli: materiali smalti in pizze 4 QUADERNI DI ORIENTAMENTO 55 LA SCUOLA MOSAICISTI DEL FRIULI DAL 1922 UNA TRADIZIONE MUSIVA IN EVOLUZIONE La Scuola Mosaicisti del Friuli nasce poste didattiche di licei artistici o delle a Spilimbergo nel 1922 con l’obiettivo Accademie di Belle Arti dove esiste un di dare un’istruzione e una formazio- percorso di studi dedicato. ne professionale ai giovani del luogo. Offrire agli allievi la possibilità di ci- I fondatori, Lodovico Zanini, delegato mentarsi nella realizzazione di opere per il Friuli della Società Umanitaria ed che avrebbero decorato chiese, scuole Ezio Cantarutti, sindaco di Spilimbergo, e altri edifici pubblici, divenne un obiet- sapevano bene che la nuova istituzio- tivo programmatico: nel 1923 la Scuo- ne non avrebbe certamente ridotto il la assolveva l’importante commessa numero degli emigranti, che da queste del rivestimento musivo della fontana zone partivano per dirigersi in Europa progettata da Raimondo D’Aronco per e sempre di più oltreoceano, ma pote- la Prima Mostra Internazionale di Arti va dar loro un mestiere, una qualifica Decorative di Monza. Negli anni Trenta, di manodopera specializzata in grado l’organizzazione interna permetteva di di differenziarli da muratori e generici rispondere con precisione alla richie- manovali. sta giunta da Roma per il Foro Italico: Lodovico Zanini pensava alla dignità quasi 10.000 mq eseguiti su cartoni da di questi giovani, mosaicisti e terrazzai Angelo Canevari, Gino Severini, Giulio che, lontani dal Friuli, meritavano di es- Rosso, Achille Capizzano, preparati nelle sere trattati al pari dei lavoratori locali, aule di Spilimbergo suddivisi in parti e adeguatamente retribuiti e socialmente ricomposti e applicati poi nella Capitale considerati, in quanto preparati a opera- da maestranze fidate. re con professionalità e autonomia dai tre anni di studio teorico e pratico della TRADIZIONE E Scuola. Il programma scolastico preve- deva insegnamenti di cultura generale INNOVAZIONE corrispondenti ai programmi di quarta, Dopo quasi cento anni dal suo avvio, quinta e sesta elementare, un corso di la Scuola si presenta come una realtà lingua francese, in previsione del lavoro che offre una formazione specifica di all’estero, e gli insegnamenti attinenti alto livello professionale, unica in Italia all’arte e al disegno. Alle lezioni teoriche e riconosciuta a livello internazionale. si affiancavano le molte ore di esercita- Questo è il risultato di un cammino che zione pratica: l’apprendimento delle tec- ha portato a trasformazioni e aggiorna- niche esecutive e degli stili compositivi menti, senza rinnegare il sapere artigia- avveniva per gradi attraverso la copia nale di cui la Scuola è portatrice ed erede, di opere antiche per concludersi con quella tradizione che caratterizza fin dal la produzione di mosaici di ideazione Cinquecento il Friuli occidentale, territorio propria con lo sviluppo di bozzetti e delimitato dal Tagliamento e attraversato cartoni preparatori e l’applicazione su da Cellina e Meduna, fiumi da cui trarre la parete o pavimento. materia prima, i sassi, frammentati per il Questa attenzione all’apprendimento terrazzo e ridotti a tessere per il mosaico. attraverso l’esperienza ha caratterizza- Dalla raccolta di questi sassi, dal loro to la Scuola Mosaicisti fin dalle origini taglio con la martellina sul ceppo, si par- e ancora oggi la differenzia dalle pro- te ancora per iniziare l’apprendimento 5 PROLOGO dell’arte del mosaico. Anche gli smalti a Pordenone; le installazioni presso il Mo- veneziani dai colori luminosi si presenta- saic Park di Seoul; il rivestimento Texture no in dischi, le pizze, che vanno tagliate della nuova Hall - Interporto Pordenone. sempre a colpi di martellina. Alle volte si feriscono le dita, altre volte si eccede INTERNAZIONALITÀ nel materiale di scarto, tutto serve per imparare e ragionare sull’unità minima e E RIFERIMENTO DEL costitutiva del mosaico: la tessera. Que- TERRITORIO sta, assieme alla fuga, è per gli allievi di oggi come per quelli del Ventennio e Punto di riferimento a livello mondia- dei decenni successivi, l’elemento su le per la formazione di professionisti e cui concentrarsi, facendo attenzione a la divulgazione dell’arte del mosaico, dimensioni, accostamenti cromatici e la Scuola accoglie allievi di nazionalità andamenti, per comporre qualsiasi su- straniera che costituiscono quasi la me- perficie musiva sia che si ispiri alle forme tà degli iscritti, oltre venti le nazionalità antiche, sia che guardi alle espressioni rappresentate, non solo dall’ Europa, ma contemporanee, sia eseguita a posa di- anche dall’Asia, dalla Corea del Sud, dalla retta che a rovescio su carta. Cina, dall’India e dal Pakistan, dagli Stati La sfida della Scuola è proprio quella Uniti e dall’America Latina. di coniugare la tradizione con le richie- Coloro che conseguono il diploma ste del presente, da cui la necessità di vengono assorbiti dal mercato del la- sperimentare e indagare nuovi campi voro, sia come collaboratori o dipen- di applicazione ed espressione, soprat- denti di laboratori affermati, sia aprendo tutto nell’arredo urbano e d’interni. Alle imprese autonome in Italia e all’estero, classiche materie di studio - mosaico, portando l’arte del mosaico nel mondo. terrazzo e disegno - si sono affiancate La Scuola diventa un punto di riferi- la computer grafica, la teoria del colore mento per la divulgazione e la conser- e la modellazione digitale. vazione del mosaico, ad essa guardano La Scuola cerca e accoglie collabo- i laboratori presenti sul territorio che razioni con architetti, designer e artisti spesso collaborano alle grandi commes- (Carlo Ciussi, Giorgio Celiberti, Giuseppe se che la Scuola riceve, come nel caso Zigaina, Gillo Dorfles, Riccardo Licata, del Monastero di Sant’Irene (Atene), del Francesco Musante, Piero Dorazio per Kawakyu Hotel in Giappone e dei lavori citarne solo alcuni), si fa centro creativo di restauro del Foro Italico. e non solo produttivo: elabora con i suoi docenti soluzioni progettuali e accetta LA GALLERIA committenze per