12 FEBBRAIO 1980 L’ANNIVERSARIO

Vittorio Bachelet A 40 anni dall’omicidio parla il nipote del vicepresidente del Csm e “rifondatore” dell’Azione cattolica che fu ucciso dalle Brigate Rosse. «Ci ha lasciato in eredità uno sguardo positivo sul tempo in cui siamo chiamati a vivere»

di Paolo Rappellino · foto di Ugo Zamborlini ARCHIVI ALINARI ARCHIVI Porta il nome del nonno Vittorio Bachelet, 35 anni, porta lo stesso nome del nonno. È ricercatore universitario. Sposato con Camilla Colzani, 31 anni, e papà del piccolo Agostino, che compirà un anno il prossimo 26 febbraio.

Mio nonno, servitore del Vangelo e della Costituzione Titolo didaxxxx xxxxxx Una vita di impegno xxxxxxx xxxxxx xxxx 20 febbraio 1926 - Vittorio 1947 - Si laurea in GiurisprudenzaDida xxxxxx xxxx e xxxxxx1951 -xxxx Si sposa con Bachelet nasce a Roma, ultimo inizia l’attività di ricercaxxxxxxx in università. xxxxxxxxxxx Miesi xxxxxxxx de Januario di nove fratelli (due saranno Gesuiti). Dagli anni Cinquanta haxxxxxxx incarichi xxxxxxxx xxxxxcon la xxxxxxquale ha due Il padre, piemontese di lontana origine nel Comitato per la ricostruzionexxxxxxxxxx xxx xxxx‚igli: xxxxxxxx Maria Grazia (1952) (insieme francese, è un uiciale dell’Esercito. e insegna a Pavia, Triestexxxxxxxxx e Roma. xxxxx xxxxxnella xxxfoto xxxxxx.) e Giovanni (1955).

«Nonno era una persona allegra, ottimista, che amava fare il proprio dovere»

ittorio Bachelet porta lo gnato da , la futura ministra ai soccorritori mormorò: «Come Ba- stesso nome e svolge lo della Salute, sua giovane assistente. chelet… come Bachelet…». «Il nonno stesso lavoro del nonno Una donna lo raggiunge ed esplode sapeva del rischio che correva ma lo V che non ha potuto cono- tre colpi di pistola. Un altro giovane aveva a–rontato con serenità e spirito scere, ucciso dalla Brigate Rosse cin- spara di nuovo. Lo uccidono. Da po- d’a—damento», spiega il nipote, che que anni prima della sua nascita. Un co più di tre anni Bachelet era stato nei ricordi della nonna Miesi, del pa- nonno che è stato grande servitore eletto vicepresidente del Consiglio su- pà Giovanni e della zia Maria Grazia della Chiesa e dello Stato, collabora- periore della magistratura, ricopriva ha conosciuto «una persona allegra, tore di papa Paolo VI e del presidente una delle più alte cariche dello Stato ottimista, che amava fare il proprio Pertini, rifondatore dell’Azione catto- e per questo si trovava nel mirino del- dovere ˜no in fondo». lica e riformatore del Diritto ammini- le Brigate Rosse. Dopo il rapimento Vittorio Bachelet era stato un uo- strativo, un uomo cresciuto alla scuo- e l’omicidio di non aveva mo di Dio. Iscritto all’Azione cattolica la del Vangelo e della Costituzione. voluto la scorta, per evitare di met- ˜n dalla fanciullezza, si era formato La vita terrena del nonno di Vitto- tere a repentaglio la vita di altri uo- nella Fuci (Federazione universitari rio termina in modo cruento la matti- mini. Fu un martirio laico che colpì cattolici) sotto la guida di Giovanni na del 12 febbraio 1980. Conclusa una profondamente anche Giovanni Paolo Battista Montini. Lì aveva conosciuto lezione – era professore all’Università II. Testimoni raccontano che quando Miesi de Januario, che aveva sposato La Sapienza di Roma – Bachelet si av- l’anno successivo egli stesso fu vitti- nel 1951. Fu proprio Montini, una vol-

via nei corridoi dell’ateneo accompa- ma dell’attentato in piazza San Pietro, ta diventato Papa, a volerlo nel 1964 GIACOMINOFOTOFOTOGRAMMAIPA SICILIANI ROMANO

14 Credere 6/2020 1964 - Diventa presidente 1976 - Dopo una breve esperienza 12 febbraio dell’Azione cattolica italiana, come consigliere comunale a 1980 - Viene che rinnova profondamente. Fa Roma, è nominato dal Parlamento ucciso alla approvare il nuovo Statuto nel 1969 vicepresidente del Consiglio Sapienza dai brigatisti rossi Anna e guida l’associazione ino al 1973. superiore della magistratura. Laura Braghetti e Bruno Seghezzi.

Quella celebre preghiera del iglio Giovanni ai funerali di Bachelet «Preghiamo per il nostro presidente , per (allora presidente del consiglio, ndr), per i nostri governanti, per tutti i giudici, per tutti i poliziotti, i carabinieri, gli agenti di custodia, per quanti oggi nelle diverse responsabilità della società, nel Parlamento, nelle strade continuano in prima ila la battaglia per la democrazia con coraggio e amore. Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri».

alla guida dell’Azione cattolica italia- to”), sancito dallo Statuto del 1969, na (di cui era già vicepresidente, no- che costa la perdita di molti iscritti minato nel 1959 da Giovanni XXIII), ma la rimette al servizio della Chiesa per aggiornarla alle novità del conci- e della società, senza contrapposizio- lio Vaticano II, che si stava svolgendo. ne tra le due dimensioni. L’associazione era nella stagione del suo massimo fulgore, forte di 3 milioni PAROLE DI PERDONO di iscritti, ma rischiava di sbilanciarsi È proprio grazie alla scia luminosa più sulla mobilitazione contro i “ne- lasciata dalla sua testimonianza che il mici” della Chiesa e sul collateralismo ˆglio Giovanni, allora venticinquen- Testimonianza con la Democrazia cristiana che nella ne, ai funerali trova la forza di pro- d’autentico Vangelo formazione di persone in grado di te- nunciare parole che aiutarono il Pae- Qui sopra: Sandro Pertini ai funerali stimoniare il Vangelo nel mondo con- se a rialzare la testa dalla paura degli di Bachelet abbraccia il iglio Giovanni. temporaneo. Sotto la guida del giova- Anni di piombo. Giovanni pregò «per In alto, a sinistra: Vittorio e Camilla nella ne giurista l’Ac rinasce con un nuovo quelli che hanno colpito il mio papà», loro casa di Milano. In alto a destra: volto (quello della cosiddetta “Scelta chiedendo a Dio la forza per far sì che Bachelet con papa Paolo VI al termine religiosa”, che intendeva «riscoprire «sulle nostre bocche ci sia sempre il del mandato da presidente dell’Ac. la centralità dell’annuncio di Cristo, perdono e mai la vendetta, sempre la da cui tutto il resto prende signiˆca- vita e mai la richiesta di morte degli

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«Ci ha insegnato ad agire con spirito di servizio»

Uomini niversità degli studi di Milano e col- liberi labora con l’Università Cattolica. «In Sopra: Bachelet realtà il Diritto amministrativo di cui all’assemblea era esperto il nonno non mi ha mai nazionale molto appassionato. Io mi occupo di dell’Ac del 1973. Diritto civile», sorride. «Più che al- Disse: «Come tro ho sempre respirato in famiglia la cristiani non passione per l’insegnamento»: papà possediamo è professore di Fisica alla Sapienza, né sicurezze mamma e zia sono insegnanti alle su- né privilegi ma periori e nonna è stata docente alle solo la libertà medie. «Sono consapevole che la ‘gu- che è propria ra del nonno è un esempio per molti di ogni uomo e certo ho l’onere di rendergli onore, amato da Dio ma la sua forza è stata quella di es- e l’impegno sere sé stesso: per questo io cerco di a costruire il percorrere la mia strada». mondo in modo degno di questa UN’EREDITÀ VIVA vocazione». Il giovane Vittorio è cresciuto a A sinistra: Roma frequentando la parrocchia di il nipote Vittorio Cristo Re, gli scout dell’Agesci e i Ge- con codici di Diritto. suiti. Ed è proprio a un incontro estivo della Compagnia di Gesù, a Selva di Val Gardena, che Vittorio ha conosciu- altri». Era il sovvertimento della lo- spendendo i diritti fondamentali e con to Camilla Colzani, oggi sua moglie e gica sanguinaria delle Brigate Rosse la repressione». La famiglia Bachelet mamma del piccolo Agostino. Pochi che vedevano davanti a sé obiettivi tenne fede a quella preghiera. «Non giorni dopo il quarantesimo anniver- politici, non persone. ho mai sentito parole di risentimen- sario della morte di Bachelet il bam- Il nipote Vittorio ci spiega che to per gli assassini», assicura Vittorio. bino compirà un anno: cosa gli rac- quella preghiera non nacque per ca- «Anzi, nonna, che oggi ha 96 anni, è conterà del nonno quando sarà un po’ so: «Era stata pensata da tutta la fa- sempre stata una donna solare, alle- più grande? «Più che discorsi spero di miglia. Con i congiunti era come se gra. È molto a‡ezionata a me, che so- trasmettere uno stile», dice Vittorio. pregassero anche l’Azione cattolica e no il primogenito, e ai miei tre fratelli: «Amare il tempo in cui viviamo, agi- la comunità civile che in quei valori Maria, Lucia e Sergio. Ha aiutato zia re con spirito di servizio, attenzione si rispecchiavano. Non una cosa da Maria Grazia a crescere i due ragazzi al prossimo, passione per quello che eroi ma semplicemente ciò che dice che ha avuto in aŒdo, un’esperienza si fa. Il nonno non va ricordato co- il Vangelo e per questo fu molto forte. straordinaria per tutta la famiglia». me un eroe irraggiungibile ma come Inoltre erano parole che esprimevano Oltre che il nome, Vittorio del non- un testimone che ci richiama a fare gli insegnamenti di fede e il pensiero no ha ereditato una certa somiglian- la nostra parte e ci rende migliori. È giuridico del nonno: la democrazia si za ‘sica e la professione in campo questo il senso della memoria delle

difende con la democrazia, non so- giuridico: è infatti ricercatore all’U- vittime del terrorismo». ISACEM ARCHIVIO

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