domenica 24 aprile 2005 oggi 3

Marcella Ciarnelli «Il governo precedente era miglio- re di questo», confessa il premier. «Io lo IL NUOVO GOVERNO sapevo che sarebbe andata a finire in ROMA Il pubblico entusiasta al termine questo modo ma mi hanno costretto a dello spettacolo d’abitudine chiede il farlo. Io questa vicenda l’ho subita». In bis. E l’artista di turno, soddisfatto, lo Il presidente del Consiglio è convinto Confermati Letta e Bonaiuti nei loro ruoli tutto il suo evolversi. Sia nei tentativi di concede. Questa regola in politica non che il nuovo programma lo porterà Martedì nomina dei sottosegretari. Il premier: mettere d’accordo le diverse anime del- vale. Il bis di un governo di solito serve la malandata coalizione, sia nell’obbli- solo a dare una rinfrescatina alla squa- alla vittoria nel 2006 «Il governo precedente era migliore, go di dover sottostare alle regole della dra nella speranza di riuscire a risalire Ma ieri era scuro al Quirinale io questa situazione l’ho subita» democrazia (per lui stanco rituale) che la china. Silvio prevedono che un Berlusconi, che è presidente del uomo di spettaco- Consiglio boccia- lo anche quando to dal Paese con governa il Paese, tutti i partiti che ieri pomeriggio lo sostengono per dava visivamente lo meno si debba la sensazione di es- Il governo più leghista della storia dimettere. sere consapevole I problemi so- che il bis del suo no arrivati da governo concesso ogni parte. «Tutti agli alleati ribelli Nasce il Berlusconi bis. Tremonti e Fini i vice. L’Udc: il confronto avverrà in Parlamento me ne hanno crea- servirà a poco. Le ti. Non solo An ragioni della maz- ma anche il mio zata elettorale che hanno messo in crisi partito». Quello che ha vissuto in questi la già traballante coalizione di governo giorni «è stato un vero e proprio regola- restano tutte. E non sarà certo il ritorno mento di conti all’interno dei partiti. E del “genio” nove mesi quell’Udc di Marco Follini, che ha scel- dopo il clamoroso licenziamento, spon- to di non rientrare nell’esecutivo, e che sor , o la new entry di nel giorno della nascita del nuovo esecu- Gianfranco Miccichè alla guida di un tivo provvede a far ribadire all’europar- fantasioso dicastero nuovo di zecca, per lamentare Lorenzo Cesa, che «se c’è un non parlare del recupero dello sconfitto risultato che rivendica l’Udc in questa , a fornire la soluzio- crisi è il rispetto, non solo formale, del- ne ai problemi reali del Paese. Che sono le regole e delle prassi costituzionali. Il lì, in carne ed ossa. Sulla piazza del Qui- presidente del Consiglio ha ovviamente rinale, davanti a Palazzo Chigi. All’arri- compilato la lista dei ministri con l’au- vo di Berlusconi i curiosi, la gente che si tonomia che proprio la Costituzione è radunata in attesa, non si trattiene. E prevede. Altrettanto, ovviamente, il con- fischia. «Buu, buu» sale dalla piccola fronto con l’esecutivo avverrà in Parla- folla agguerrita. E un po’ di applausi mento e verterà non sulla composizio- non riescono a ridare un po’ di buon ne del governo ma sulle scelte innovati- umore al presidente del Consiglio che ve che sarà capace di promuovere». I ora deve ricominciare da uno a contare centristi aspettano dunque i fatti. Sud, i giorni del suo governo. aziende, famiglie non possono restare Scuro in volto, quasi quanto l’abito solo titoli. L’esecutivo è atteso alla pro- da cerimonia che indossa, Berlusconi è va dei fatti. «Ma cosa vogliono ancora il primo a giurare nel salone delle Feste. da me» si va chiedendo incredulo il pre- La formula di rito letta a voce bassa. mier già molto infastidito dall’uscita di Con un senso di fastidio per una ceri- che ha acquisito nella monia che lui già sa non potrà avere sua squadra anche Tremonti, pur se «a prospettive. Non sorride il premier. Al metà». «Che cosa disgustosa, che cosa suo fianco, in verità, non sorride nean- disgustosa» ripete il premier in crisi di che il presidente Ciampi. Berlusconi è identità. «Ma che leader sono adesso?». visibilmente stanco. «Non ho chiuso oc- In mattinata Berlusconi si era fatto chio per tutta la notte» confiderà poi a un giro ancora una volta per via dei chi notava le evidenti occhiaie che una I neoministri Coronari. «Non riesco a riposarmi» ha dose super di cerone non era riuscita a in alto confidato ad un commerciante amico. mimetizzare. Ad ulteriore dimostrazio- Gianfranco «Neanche ad andare al Bagaglino dove ne che l’operazione governo bis è stata Micciché mi hanno invitato». In serata, al ritorno più difficile del previsto e mostra, già alato dal Quirinale, ha presieduto il primo sul nascere, di non avere davanti una Consiglio dei ministri del nuovo gover- grande prospettiva. no che «dovrà mettere le basi per il Ce l’ha scritto in faccia quello che programma del 2006». Confermati i pensa il premier. «Se potessi me ne an- due sottosegretari Gianni Letta e Paolo drei in una qualunque parte del mondo Bonaiuti, nominati i due vicepremier, pur di poter staccare la spina» si lascia un pensiero è andato ai ministri di cui andare confermando una voglia di mol- si era dovuto privare. «Sono dispiaciu- lare che non è certo tipica del personag- to. Sirchia era il più popolare. Marzano gio. Questi giorni sono stati difficili. e Urbani erano tra i fondatori di Forza Riuscire a mettere insieme gli alleati è Italia. Fare a meno di loro è una vera stata un’operazione complicata. I rap- sofferenza». Non risulta nessun rim- presentanti della coalizione, tutti in fila, pianto su Gasparri. Meglio non mettere lì pronti per giurare, forniscono la rap- bocca in casa d’altri. Nel tentativo di presentazione plastica di una incomuni- ritrovare almeno un po’ di unità di fac- cabilità senza ritorno. ciata. Almeno fino alla fiducia. Micciché e gli altri, ministri a scadenza Il giuramento dei neotitolari. Storia di un vestito da cerimonia e dei soldi per comprarlo, restituiti a Berlusconi

Simone Collini questi giorni, c’è da pensare che il vengono smentiti». Ora Micciché, che quei soldi me li doveva lui. Berlu- l’età pur di entrare nel partito, visto buon augurio, in più sensi. Perché il 2001 ha cambiato alleanza ed è stato sorriso rivestisse un significato parti- cinquantunenne palermitano, ex uo- sconi accettò la provocazione e me li che ancora non aveva compiuto i 14 segretario del Pri è stato nominato eletto deputato nel proporzionale colare. mo di Publitalia, molto vicino a Mar- restituì. Con un sorridente avverti- anni necessari per ottenere la tessera. ministro il giorno del suo onomasti- nelle liste di Fi. ROMA Gianfranco Micciché ministro Quello con Micciché, unito a cello Dell’Utri, spera di ricreare le mento: se diventi ministro, me li ren- Una decina d’anni dopo viene eletto co (ieri era San Giorgio) e perché Il sorriso che Berlusconi ha riser- allo Sviluppo e coesione territoriale, una stretta di mano vigorosa, sembra- condizioni per ripetere quello che an- di. Quindi, appena nominato, mi so- consigliere comunale a Mondrago- dovrà prepararsi alle critiche di cui vato a Caldoro sembrava più che al- Mario Landolfi alle Comunicazioni, va un sorriso d’intesa per la recipro- cora viene ricordato come il suo «ca- no fatto un punto d’onore di soddi- ne, dove è nato nel 1959. Altri dieci già ieri ha avuto un assaggio grazie tro di paterno incoraggiamento. Il alle Politiche comu- ca soddisfazione. Il neoministro ha polavoro» politico: il 61 a 0 per il sfare quell’impegno». anni e diventa deputato. Nel 2000 alla Cgil: «Alle politiche comunitarie neoministro per l’Attuazione del pro- nitarie, Stefano Caldoro all’Attuazio- ottenuto una bella promozione: da Polo in Sicilia. Era il 2001. Ieri, come Il sorriso scambiato con Landolfi ricopre il ruolo di presidente della arriva La Malfa, che non ha mai fatto gramma, che va a sostituire Scajola, ne del programma. Sono, al netto di vice di Tremonti e poi di Siniscalco è prima cosa dopo la firma, ha ridato i sembrava quasi di riconoscenza. Il commissione di Vigilanza Rai. Prima mistero del suo euroscetticismo». Fi- sarà il volto del Nuovo Psi nel gover- Tremonti e Storace che meritano un stato messo alla guida di un ministe- soldi a Berlusconi del vestito «da giu- responsabile della propaganda di An di salire al Colle per il giuramento, glio dello storico segretario del Pri no. Né De Michelis né Bobo Craxi discorso a parte, le new entry del Ber- ro nuovo di zecca di cui lui stesso, fa ramento». Il prologo della vicenda si è trovato nella non semplicissima ha fatto una passeggiata sotto brac- Ugo La Malfa, di cui ha ereditato erano interessati. Lui, quarantacin- lusconi bis. Di fronte a loro, nel mo- sapere, ha scelto il nome. Condivide risale a dicembre, quando gli era sta- condizione di sostituire il suo compa- cio con Fini. Dopo la firma è apparso l’incarico (1987) otto anni dopo la quenne già sottosegretario e poi vice- mento della stretta di mano davanti inoltre con Berlusconi e con tutti gli ta assicurata una poltrona da mini- gno di partito Gasparri, il quale è molto più sollevato: «È stato un par- sua morte, il neoministro era già sta- ministro all’Istruzione, si mostra de- a Ciampi subito dopo il giuramento, altri azzurri un altro motivo di soddi- stro, poi sfilatagli di sotto all’ultimo rimasto fuori dal governo dopo quel- to non travagliato, tutto si è conclu- to al Bilancio nel secondo governo terminato. È arrivato per primo al Berlusconi ha smesso per un attimo sfazione: «Il mio sarà un ruolo im- momento: «Andai da Berlusconi per lo che doveva essere un «chiarimen- so in un giorno e mezzo: la maggio- Cossiga (1980) e nei successivi gover- Quirinale, e per l’anno che verrà assi- di indurire la mascella e ha abbozza- portante per il Mezzogiorno. Coloro ringraziarlo comunque e, scherzan- to» con Fini sulla nomina di Storace ranza c’è». ni Forlani e Spadolini. Nel 1996 si è cura che si impegnerà per il raggiun- to un sorriso. Per ognuno di loro, a che dicevano che c’era un asse tra do, gli dissi che mi ero già comprato alla Sanità. Iscritto al Msi dal 1972, Quello rivolto a La Malfa con un alleato con l’Ulivo ed è stato eletto gimento di «pochi ma chiari obietti- giudicare dal travagliato lavorìo di e Lega in questo modo il vestito per andare al Quirinale e Landolfi racconta di aver mentito sul- mezzo inchino doveva essere di alla Camera. Prima delle elezioni del vi programmatici».