Racconti Di Bridge
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
______________________________________________________________________________ Trimestrale di Infobridge curato da Marco Troiani – Gennaio 2012 Racconti di Bridge come fosse un inciso non troppo importante: “certo, ci vogliono certe Il Grande Maestro doti…, molti si arrendono ancor prima di Arianna, pur senza risparmiargli le finire il Corso Fiori”. consuete rivalse tipicamente femminili, si era sempre dimostrata “E cos’è ‘sto Corso Fiori ?” chiedeva sufficientemente tollerante e gli aveva Arianna che conosceva la risposta a lasciato coltivare la sua passione per il memoria. Bridge. A questo punto Giocondo si immergeva Lei pensava che, tutto sommato, il fatto in un’accorata dissertazione e, che lui uscisse così spesso per giocare invariabilmente, dopo qualche minuto si le lasciava la possibilità di fare accorgeva che stava parlando da solo liberamente le mille cose che, di volta in perché Arianna, aveva finito di volta, carpivano il suo interesse e di prepararsi e se ne era andata a dormire. poterle condividere con le persone che La vita di coppia procedeva così senza le erano simpatiche. troppi scossoni, l’unica preoccupazione Però, negli intervalli tra una fugace cotta di Arianna era quella di trovare sempre per la recitazione e la superficiale qualcosa di nuovo che catturasse il suo conoscenza del Tai Chi, Arianna era interesse, e l’unica preoccupazione di colta da un sottile quanto irrefrenabile Giocondo era quella di tenere i bridgisti senso di invidia per la passione di ben lontani da Arianna, perché non Giocondo che era a senso unico e non saltasse fuori che, dopo tutti quegli anni, si spegneva mai. lui era ancora un giocatore mediocre. In questi periodi di noioso interregno tra Poi, come un fulmine a ciel sereno, una una passioncella e l’altra, Arianna non sera a cena Arianna se ne uscì con: “mi poteva fare a meno di rivalersi su sono segnata a un Corso Fiori che un Giocondo mettendogli i bastoni tra le certo non so chi tiene all’Università”. ruote e inventando i più assurdi e Ringraziando in cuor suo, il brodo caldo ineluttabili impegni per fargli perdere che stava sorbendo e che riusciva a qualche serata di Bridge. contrastare la morsa di ghiaccio che gli Dopo quelle noiose serate mondane, tra aveva attanagliato lo stomaco, Giocondo e Arianna andava in scena un Giocondo finse grande entusiasmo e si copione fisso. Il primo atto iniziava in offrì subito di aiutarla. auto e il secondo si svolgeva in casa Ma lei fu irremovibile: “non credo che lo durante i preparativi per la notte. finirò, mi sono iscritta solo per curiosità, Lei cominciava con “che fai domani ?”. tu non metterti in mezzo, ti terrò informato su come procede”. Poi, ricevuta la consueta risposta, continuava: “ma che ci troverai mai in un Giocondo maledì in cuor suo tutte le gioco di carte?” e lui partiva a volte che si era vantato di aver giocato sbrodolare meraviglie su meraviglie, a dei colpi formidabili che avevano esaltare la meccanica del gioco, a lasciato di stucco questo o quello e, fra celebrare come manteneva sé e sé, decise di andare ad accendere miracolosamente giovane la mente di un cero al suo santo protettore, affinché chiunque lo praticasse. Poi, buttandolo lì _____________________________________________________________________________________________ Anno VI - Nº 19 www.infobridge.it Pag. 1 di 15 ______________________________________________________________________________ Trimestrale di Infobridge curato da Marco Troiani – Gennaio 2012 allontanasse Arianna dalla perversione Ma dentro il cuore aveva il gelo del gioco. dell’inverno alaskano, perché ormai era chiaro come il sole che era solo Ma la sua supplica non fu raccolta. questione di tempo e che con Arianna Arianna non si fermò, anzi, non erano avrebbe rivissuto una tristissima passati nemmeno sei mesi che gli parabola ben conosciuta: l’abbandono chiese tutta sorridente, aggirandolo del partner per altri dirimpettai man maliziosa e seducente come una gattina mano che il suo gioco diventava in calore, se voleva fare il primo Torneo insoddisfacente. con lei. La disperazione di Giocondo venne Giocondo finse una gioia fin troppo lenita dalla fugace visione, mentre se ne spropositata e così arrivò quel sabato stavano andando, di un volantino pomeriggio del primo Bridge insieme. attaccato nella bacheca del circolo: “Si Giocondo aveva passato la settimana a impartiscono lezioni di Bridge e si trovare il Circolo più decentrato e garantiscono risultati eccellenti in sei trascurato di tutta la città e alla fine, non settimane”. senza sollievo, aveva trovato la Sezione Il giorno dopo, all’intervallo di colazione Bridge di un Circolo Sportivo, dove si precipitò al Circolo per chiedere aveva potuto constatare di persona che informazioni, ma non le ottenne, perché nemmeno l’Istruttore, che era un l’impiegata addetta all’accoglimento gli tennista riciclato, ne sapeva molto. disse che era passato di lì un signore L’ambiente era elegante e il bridge era sulla quarantina, che era stato di un livello così infimo che perfino lui presentato al presidente del Circolo da poté fare due o tre volte delle educate un amico comune, e che aveva chiesto osservazioni di come si poteva fare ed ottenuto di poter attaccare il meglio. volantino in bacheca, ma che per quanto ne sapeva lei, nessuno lo Ciononostante, Arianna, che aveva conosceva. accolto con attenzione le sue poche simpatiche osservazioni sulla Licita, Giocondo si fece coraggio e tornato in quando Giocondo andò sotto ad un tre ufficio compose il numero che aveva senza, disse con il viso un po’ trovato in calce al volantino, gli rispose trasognato di chi non è sicuro di sé: “ma una voce stentorea e sicura che gli se avessi lisciato un colpo di fiori, non confermò che il risultato era garantito in avresti mantenuto la Manche?” quel tempo, a chiunque si iscrivesse. La voce era così suadente e convincente Giocondo lodò l’acuta osservazione che Giocondo non stette a pensarci della sua partner e poi si riempì la bocca sopra e prese un appuntamento per il con tutti i termini tecnici che conosceva pomeriggio successivo. in modo da buttarla in confusione, perché non v’era dubbio che lui aveva Giocondo arrivò puntuale come un treno fatto la sua solita caprata e che Arianna svizzero e il Maestro lo ricevette in se ne era resa conto. quello che doveva essere il suo studio; e mentre si affaccendava intorno ad una Arianna non insistette, arrivarono terzi macchina del caffè, gli chiese notizie su un campo di sette e lui si sperticò in sulla sua persona. lodi esagerate per la bravura di lei. _____________________________________________________________________________________________ Anno VI - Nº 19 www.infobridge.it Pag. 2 di 15 ______________________________________________________________________________ Trimestrale di Infobridge curato da Marco Troiani – Gennaio 2012 Giocondo gli mise il cuore in mano: Il grande Maestro emise un sospiro raccontò che aveva quasi 35 anni e che reclinando all’indietro il dorso della sua faceva l’ingegnere civile presso uno poltrona, si portò le mani incrociate sotto studio di consulenza nel quale si era il mento e cominciò a parlare con la usa associato, che aveva una tranquilla e voce forte e allo stesso tempo soddisfacente vita familiare e che era caldamente accattivante. abbastanza stimato sul lavoro, ma che, Vede Giocondo, nella vita ci sono purtroppo, a Bridge non riusciva a persone che passano 10 ore al giorno migliorare di un millimetro. sui tasti di un pianoforte e altre che Gli spiegò che la sua compagna aveva corrono senza sosta a zig zag tra i cominciato a giocare e che lui non paletti piantati in un campo di calcio e poteva sopportare l’idea di portarla con palleggiano fino allo stremo delle forze. lui nei Circoli cittadini, dove molti dei Altre, passano la vita davanti a libri e giocatori più esperti erano abituati a computer per acquisire ogni segreto mettere in evidenza, spesso con un della matematica, altre ancora vanno pizzico di sadismo, i suoi non pochi nei posti più disagiati del mondo e si errori. sottopongono a vere e proprie settimane di ascetismo per scavare tra Il Maestro ascoltò con estrema fango ed insetti nella speranza di attenzione il racconto di Giocondo ritrovare reperti che lasciano mentre finiva di sorbire il suo caffè. completamente indifferenti la stragrande Anche Giocondo aveva finito il caffè che maggioranza degli altri esseri umani. gli era stato offerto e senza perifrasi si fece coraggio e arrivò al punto che lo Queste persone si sottopongono ad tormentava. Coraggiosamente disse: ogni genere di fatiche e privazioni pur di raggiungere lo scopo di maturare una “guardi, a me non importa molto quanto profonda conoscenza del proprio campo viene a costare il suo Corso, purché i di attività e, per mal che vada, diventano risultati siano davvero garantiti”. degli onesti e stimati professionisti. Il Maestro lo tranquillizzò dicendogli: Or bene, nessuno sa per quale oscura e “guardi, lei comincerà a capire già dalla imperscrutabile ragione quelle stesse Lezione di oggi che raggiungerà i persone, così come tutte le altre meno risultati che si prefigge e non deve volitive, quando si avvicinano al Bridge preoccuparsi se ha talento innato o cercano una ricetta per impararlo senza meno per raggiungerli. È solo sufficiente fare alcuna fatica. che, tutte le volte che viene qui, mi stia ad ascoltare con la massima Naturalmente, la ricetta non esiste, ma attenzione”. loro continuano a segnarsi a Corsi di ogni tipo che seguono piuttosto Giocondo guardò il Maestro con svogliatamente e a sperare che un bel un’espressione di immensa gratitudine e giorno si sveglieranno ottimi bridgisti. si sentì pervadere da un calore benefico che non aveva più avvertito dai tempi Questo non accadrà mai, e tuttavia, dell’Università, quando conobbe Arianna queste persone guadagnano una certa che lavorava in segreteria e se ne notorietà continuando a frequentare per innamorò subito. anni lo stesso ambiente e maturando una certa conoscenza più o meno _____________________________________________________________________________________________ Anno VI - Nº 19 www.infobridge.it Pag.