Itinerari romani

Comune di Roma Turismo

8 La ruota della Storia Il colle Oppio e l’Esquilino Roma per te Collana di informazioni del Comune di Roma

Realizzazione a cura: Cosmofilm spa - Elio de Rosa editore Testi: Alberto Tagliaferri, Valerio Varriale (Associazione Culturale Mirabilia Urbis) Coordinamento editoriale: Emanuela Bosi Progetto grafico e impaginazione: Marco C. Mastrolorenzi

Foto: D. Bianca: pag. 32 in basso, 34 in basso; C. De Santis: pag. 3, 9 a sinistra, 10, 11 in bas- so, 14, 15 in alto, 18, 21, 22, 23, 24, 29, 30, 31, 32 in alto, 33, 34 in alto, 35 in basso, 36, 37; A. Idini: pag. 35 in alto; A. Marchionne Gunter, pag. 20; P. Soriani: pag. 2, 12, 13, 15 in basso, 16, 17, 25, 26, 27, 28; SSPMR: pag. 9 a destra, 19; E. Vagni: pag. 38; Archivio Cosmofilm: pag. 11 in alto

In copertina, i cosiddetti Trofei di Mario In questa pagina, S. Martino ai Monti, particolare dell’aula con le scale per i locali sotterranei Itinerari romani

Comune di Roma Turismo • Il colle Oppio e l’Esquilino 8 1. Passeggiando, passeggiando... 9 2. La 12 3. Passeggiando, passeggiando... 14 4. 18 5. Passeggiando, passeggiando... 21 6. 26 7. Passeggiando, passeggiando... 29 8. I Trofei di Mario e la Porta Magica 33 9. Passeggiando, passeggiando... 36

Piazza Vittorio Emanuele II, la Porta Magica affiancata dalle statue del dio egizio Bes 8 La ruota della Storia Il colle Oppio e l’Esquilino

Stampa: GRAFICAPONTINA- Pomezia - ord. n. 6821 del 17-3-08 (c. 30.000) Il colle dell’Esquilino in una veduta ottocentesca di B. Pinelli

I cosiddetti Trofei di Mario in un’incisione del XVIII secolo di G.B. Piranesi La ruota della Storia La ruota

Presentazione

tinerari romani costituiscono una serie di percorsi per chi desi- deri approfondire la conoscenza della Città. IAgli itinerari del grande Rinascimento romano già realizzati - Caravaggio, Raffaello, Michelangelo e a quelli dell’arte barocca delle architetture di Bernini e Borromini si aggiungono, ora, altri percorsi appositamente studiati per accompagnare e agevolare il visitatore alla scoperta “metro per metro” di una Città d’arte così sintetizzata. In tal modo in un unicum - distinto è rappresentata e “letta” la città in un mosaico che si ricompone e si scompone secondo le esigenze del visitatore, che potrà scegliere tra La Roma Monumentale ( e Colosseo), Il Colle della poesia (l’Aventino e dintorni), Tra boschi e acquedotti (il Celio), Agli albori della Roma Cristiana (San Gio- vanni in Laterano e Santa Croce in Gerusalemme), da La Suburra (Rione Monti e ) a Quasi un set cinematografico ( e dintorni), ecc. Un’impresa difficile, pur tuttavia felicemente riuscita, anche sul pia- no dell’immagine della tradizione e dell’identità culturale della nostra Città e che, con semplicità rispetta i contenuti scientifici del patrimonio storicizzato, con una narrazione che unisce l’impostazione grafica con la linea editoriale dei contenuti. Un sistema di comunicazione efficace per la comprensione del più vasto e incredibile patrimonio storico-artistico di Roma, che permette al turista di individuare, immediatamente, il significato principale dell’iti- nerario prescelto permettendogli, nel contempo, l’immediata colloca- zione della propria posizione logistica in rapporto all’area che si deside- ra visitare. I percorsi così condensati e raccolti possono ben rappresentare un simbolico “taccuino d’artista” e apparire agli occhi del visitatore come una grande vetrata - a più specchi - sul cui sfondo vi è un orizzonte cul- turale che non potrebbe essere più romano, suggestivo e ricco di valori mai tramontati. Roma ti aspetta!

L’Ufficio Turismo del Comune di Roma 5 6 La pianta .Passeggiando,passeggiando... 9. ITrofei diMarioelaPortaMagica 8. Passeggiando,passeggiando... 7. SanMartinoaiMonti 6. Passeggiando,passeggiando... 5. SanPietro inVincoli 4. Passeggiando,passeggiando... 3. LaDomusAurea 2. Passeggiando,passeggiando... 1. Legenda 1 4 5 2 3 6

La pianta 7

9 8 7 8 8° Itinerario verbo probabilmentedal ne deltermine, nario sul Palatino. A partire dal nario sulPalatino.Apartire rispettoalnucleoorigi- differenziata stava adindicareun’areafortemente costituì la N più antichi cui siaggiunseroprestoalcunitrai le primebasilichepaleocristiane,a giò ilconcentrarsiinquestazonadel- nucleo piùanticodellacittàincorag- notazione perifericarispettoal rea mantenessecomunqueunacon- Ilfattochel’a- tori edallelorocorti. demaniale frequentatadagliimpera- nero inglobateinun’estesaproprietà ro moltedimorearistocraticheven- quella diMecenate.Durantel’impe- impreziosita davillesontuosecome nellacittàe ta, inclusaatuttiglieffetti Augusto l’areacimiterialefubonifica- Duranteilprincipato di Serviane. tium delprimitivo no afarparte l’ cime occidentalidelcolle,invece, tutto ilperiodorepubblicano.Le mantenne questaconnotazioneper no venneutilizzatacomenecropolie dell’Esquili- secolo a.C.buonaparte no, rimaseropressochédisabitati. rive delTevere eicolli,comel’Esquili- re leloroattivitànelleareepresso no ipochiabitantiresiduiaconcentra- na. LevicendedelMedioevoportaro- accantoaquella paga- stiana sorgeva Il colle Oppio e l’Esquilino Oppius, e venneroinclusenelleMura ex-colere zona collinareorientaleche denominazione diquella ella cittàantica V il regione augustea.L’origi- Fagutal tituli (abitare all’esterno), : unanuovacittàcri- e il Cispius, Esquiliae passeggiata... Septimon- …Inizia la IX entraro- era la Sisto una cittànuova. re: èlanascita,ancoraunavolta,di convivenzatralecultu- una fruttuosa mentare perprimolestrategie L’antico Esquilino sitrovaasperi- che questadimensionecomporta. bo, contuttiivantaggieledifficoltà nienti dallepiùdiverseareedelglo- maggior numerodiabitantiprove- l’Oppio el’Esquilinoèquellaconil mutamenti. Attualmentelazonatra nuovesfidee girare eaproporre dellastoriacontinuaa Ma laruota mazione dell’areadipiazzaVittorio. mosso isuoiprimipassiconlasiste- cheha riqualificazione delquartiere, ta èstatovaratounprogrammadi daglianniOttan- della zona.Apartire progressivo deterioramentourbano incremento delladensitàabitativaeil tica. IlNovecentohavissutoilforte una nuovaRomasisovrapposeall’an- ta all’insediamentodeiburocratie latore del1873lazonavennedestina- secondoilpianorego- to edistrutto: capitale tuttovennevenduto,lottizza- menticabile città-giardino.ConRoma diindi- dell’area collinareunasorta della classicità,chefinoal1870fecero grandi villenobiliari,emulediquelle I secolisuccessivivideroilfioriredi nella basilicadiS.MariaMaggiore. rete viariacheavevailpropriocentro ni elarealizzazionediunamoderna nell’area doveoraèlastazioneTermi- dellapropriavilla con lacostruzione Nella secondametàdel V avviò larinascitadellazona XVI secolo 9 La ruota della Storia ad , già la cui acqua fontana cinque- . La chiesa, a cortile è ornato da chiesa di S. Maria una un palazzetto il cui un palazzetto centesca sgorga da un maschero- Pio Istituto Rivaldi ne. Probabilmente la fonta- ne. Probabilmente de Portugallo , anticamente dedicata a S. , anticamente dedicata navata unica e ornata di pitture del un tempo Seicento e Settecento, appartenne all’Università dei Rigat- tieri e cambiò titolo quando passò alla confraternita di S. Maria della Neve. La facciata tardo barocca, forse su disegno di Carlo Fontana o di Giu- seppe Sardi, ha un andamento lieve- mente convesso e presenta un timpa- no interrotto e paraste angolari. A sinistra della chiesa, su via del Colos- seo, possiamo vedere il muro di cinta e la mole del Villa Silvestri. La villa venne realizzata Nives Andrea na qui trasferita è quanto rimane di na qui trasferita quella parte della cinquecentesca Vil- Pio Istituto la Silvestri, divenuta poi Rivaldi, che venne distrutta per l’a- pertura di via dei Fori Imperiali. Al termine di via del Cardello ci si via del Colos- ritrova nuovamente su tra le due seo. Proprio all’incrocio vie, si incontra la 1. Passeggiando, passeggiando... . Dalla metà del Settecento chiesa della Madonna del Buon chiesa della Madonna del niziamo il nostro lar- itinerario da go Corrado Ric-

Madonna del Buon Consiglio, facciataConsiglio, Buon del Madonna interno Consiglio, Buon del Madonna I del “Gatto Nero”. Al n. 15 della via, è note osterie cinquecentesche, quella sato per la presenza di una delle più per via del Cardello, famosa nel pas- Buon Consiglio, a destra, prendiamo po di S. Pantaleo. In fondo a via del losa nel quale venne occultato il cor- ranei esiste un pozzo d’acqua miraco- Secondo la tradizione, nei suoi sotter- tempo esorcismi sugli spiritati. crata. Nella chiesa si tenevano un incendio, nel secolo scorso fu sconsa- incendio, nel secolo scorso turò. Gravemente danneggiata da un turò. Gravemente danneggiata del Buon Consiglio, che la ristrut-del Buon Consiglio, che della Madonna di Genazzano, detta della Madonna di Genazzano, dalla venne assegnata all’arciconfraternita Consiglio, che origina il suo nome Consiglio, che origina Consiglio a S. Pantaleo, questa chiesa, intitolata sinistra, si prenda per via del Buon sinistra, si prenda per via novecenteschi. Dopo pochi metri, a novecenteschi. Dopo pochi sopravvissuto agli sventramenti otto- sopravvissuto agli sventramenti no nel tessuto della vecchia Roma no nel tessuto della vecchia seo, una di quelle vie che ci immetto- seo, una di quelle imbocchiamo via del Colos- imbocchiamo Cavour, sulla destra, Cavour, ci. All’inizio di via ci. All’inizio 10 8° Itinerario no del palazzo restano soffitti alacu- no delpalazzorestanosoffitti monsignor AscanioRivaldi.All’inter- gesuita padreGravitaeintitolatoa Pio istitutoassistenzialefondatodal prietà deiSavoia,chelavendetteroal tari, nel1662lavilladivennepro- Dopo esserepassatapervariproprie- l’Impero, oggiviadeiForiImperiali. diviadel- fosse tagliataperl’apertura che nel1932lacollinettadellaVelia fino allaBasilicadiMassenzio,prima i giardinidellavillasiestendevano luomo diPaolo per contodiEurialoSilvestri,genti- da AntonioSangalloilGiovane Fontana cinquecentesca proveniente, S. Maria ad Nives, facciata forse, da Villa Silvestri III Farnese. Untempo Farnese. la le, unadelletrecimedell’Esquilino, bile, adestra,suldecliviodelFaguta- Sulla stessaviadegliAnnibaldièvisi- mo, frammentivitreieconchiglie. realizzati conpomici,scagliedimar- ebucrani scudi, corazze,cornucopie danicchiecondecorazionia ornato grande ambienteabsidatoconvasca, zazione dellavia.Diessocirestaun duranti ilavoridiscavoperlarealiz- alla profonditàdi6mnel1895, le etàtardo-repubblicana,scoperto ninfeo adun accedere, previopermesso, crocio conviaNicolaSalvièpossibile dai Frangipane.All’altezzadell’in- Colosseo, inprecedenzafortificato famiglia ottenneilcontrollodel visibili delle verso ilColosseo,sonoipochiresti al disottodellaquale,conaffaccio degli AnnibaldiiniziaviaNicolaSalvi Maria inMonasterio.Adestradivia era collegata,ospitòilconventodiS. acui l’esteso sistemadifortificazioni delColosseo;inseguito, del fortilizio una posizionepropiziaalcontrollo Maroniti, venneerettanel1204in all’ordinedei mente appartiene crollataecheattual- zione, inparte ebbe iniziola Con l’avventodelladinastiadeiFlavi Torre degliAnnibaldi Federico na chefughibellinaesostenitricedi prende ilnomedallafamigliaroma- di trinceaallefaldedell’Esquilino, via, scavatanel1894comeunasorta stici, troviamoviadegliAnnibaldi.La massicciedificiscola- quale sorgono stra, oltreviaVittorinodaFeltre,sulla Velia ePalatino.Proseguendoasini- bella vistadell’areadelColosseo, sigodeuna Agnesi, dalcuiterrazzo via delColosseoincontriamolargo fontane, ninfeiestatue.Infondoa residuadelgiardinorestano la parte decorazioni agrottesche,mentrenel- dastemminobiliarie nari ornati a piantabasilicale,diprobabi- II . Daquestosovranola Terme diTito damnatio memoriae . Lacostru- . di La ruota della Storia 11 ) ai . Il com- Parco del Col- Parco frigidarium e Domus Aurea tepidarium ), delle palestre e dei vari , , realizzato negli anni Trenta apodyteria Trenta dello scorso secolo, entrò a far scorso secolo, entrò dello Trenta parte della definitiva sistemazione pubblico. La pianta dell’area a parco confermavadell’edificio quella che delle Terme era stata l’innovazione realizzate Neroniano-Alessandrine Campo nel 62 d.C. da Nerone nel Marzio: asse centrale con attrezza- un ture balneari (partendoN: da S verso caldarium cui lati si raddoppiano simmetrica- cui lati si raddoppiano spogliatoi mente gli ambienti degli ( servizi. Gli scavi più recenti, coadiu- palladia- vati dallo studio della pianta che il na, hanno appurato il fatto su vari livelli, complesso si distribuiva, lungo il declivio del colle. Scendendo per via Nicola Salvi si incontra il cancello del le Oppio dello scorso secolo dagli architetti R. de Vico e A. Muñoz. Percorso un bre- ve tratto di viale della Domus Aurea, subito a sinistra è visibile l’ingresso agli scavi della plesso, che dal 1999 al 2005 era visita- bile, è stato dichiarato inagibile a cau- sa dei crolli provocati dalle infiltrazio- ni d’acqua piovana provenienti dalla soprastante sistemazione a giardino del parco. Domus Ingresso al Parco del Colle Oppio Colle del Parco al Ingresso secolo e di esse ci resta XVI La Torre degli Annibaldi degli Torre La . Le Terme di Tito si installaro- di Tito . Le Terme metà del Le terme erano ancora visibili alla niani dei quali testimonia Svetonio. gli stabilimenti balneari privati nero- Aurea no nel luogo dove forse erano situati zazione del complesso della dentemente confiscata per la realiz- so pubblico dell’area da lui prece- Nerone, che vide la restituzione all’u- materiali edilizi finché, negli anni mente demolito per il recupero dei ladio. Il complesso venne successiva- un disegno attribuito ad Andrea Pal- 2. La Domus Aurea 8° Itinerario

ovuta alla fervida fantasia dell’im- zeo, alto 120 piedi, raffigurante l’impe- peratore Nerone, questa immensa ratore nelle vesti del Dio Sole. La statua, Ddimora, realizzata dagli architetti opera dello scultore greco Zenodoros, Severus e Celer, si estendeva su Palatino, che già per i Galli d’Alvernia aveva eretto Esquilino e Celio inglobando e trasfor- una colossale immagine di Mercurio, mando ambienti preesistenti al celebre venne successivamente trasferita a fian- incendio del 64 d.C. Attualmente, rife- co dell’Anfiteatro Flavio a cui, secoli rendoci a questo complesso facciamo dopo, diede il nome. Il primo nucleo del- riferimento ai soli resti situati sul colle la reggia fu la cosiddetta Domus Transi- Oppio, che hanno offerto i maggiori toria che univa, attraverso l’altura della contributi alla conoscenza del monu- Velia, il complesso del Palatino con l’E- mento. La dimora neroniana era ispirata squilino. In seguito, la stessa dimora dei ai modelli dei monarchi ellenistici: padi- Flavi sul Palatino, realizzata dall’architet- glioni circondati dal verde e un parco to Rabirio, riutilizzò probabilmente mol- popolato da fauna esotica al centro del te strutture neroniane. Il padiglione del quale era un laghetto artificiale, sul qua- colle Oppio consentiva un’ampia veduta le sarebbe in seguito sorto il Colosseo, sulla valletta e sul lago. Per realizzarlo con piccoli impianti portuali fatti a imita- venne sbancato il declivio del colle, rea- zione di quelli dei centri marittimi dell’e- lizzando una serie di terrazzamenti di poca. A lato del laghetto, là dove ora sor- consolidamento. L’urgenza di conclude- ge la chiesa di S. Francesca Romana, era re l’enorme lavoro portò a riutilizzare il vestibolo del grande complesso, all’in- alcune strutture preesistenti, in particola- terno del quale si ergeva il Colosso bron- re alcuni horrea, ma sappiamo dalle fonti

12 Domus Aurea, ingresso La ruota della Storia 13 ne della volta celeste. Con la morte di nel 68 d.C. cominciò la deca- Nerone come sulla cui area, denza della reggia, di edificate le Terme s’è detto, vennero Tito Flavio. Dopo un rovi- e l’Anfiteatro noso incendio nel 104 d.C. il complesso fu abbandonato definitivamente e ini- l’interramento e i lavori per la ziarono Per di Traiano. delle Terme realizzazione meglio il peso del complesso sostenere vennero neroniane le strutture balneare rinforzate da inserti murari e gallerie di il disegno sostruzione che alterarono degli ambienti originari. Stanza degli Stucchi o di Ettore e Ettore di o Stucchi degli Stanza Andromaca Stanza delle Civette delle Stanza . Il Sala Otta- Antiquarium citata da Svetonio, che fungevano da e le stesse pareti che fino e le stesse pareti il quale coprì le pareti e i il quale coprì le pareti , la cui cupola costituisce un’antici- Fabullus, criptoportici opus sectile in decorazione marmorea, con pavimenti decorazione marmorea, sche”. Preponderante doveva essere la doveva essere sche”. Preponderante rare la moda delle cosiddette “grotte- rare calarono negli oscuri sotterranei, ad ispi-calarono pittori del Rinascimento che per primi si intravisti a lume di candela e copiati dai fantastico. Furono proprio questi dipinti, proprio fantastico. Furono tore tore di minute decorazioni a carattere soffitti razione dell’edificio venne affidata al pit- affidata razione dell’edificio venne gli ambienti di rappresentanza. La deco- gli ambienti di rappresentanza. tevano alla servitù di spostarsi evitando tevano alla servitù di spostarsi intercapedine contro il freddo e permet- il freddo contro intercapedine te, di giorno e di notte, una ricostruzio- idraulica, faceva ruotare incessantemen- idraulica, faceva ruotare sorta di planetario, a probabile trazione sorta di planetario, a probabile nella quale un meccanismo simile a una coenatio rotunda Molti studiosi l’hanno identificata con la no venne realizzata per il Pantheon. no venne realizzata è anche il ritrovamento della è anche il ritrovamento gona pazione di quella che al tempo di Adria- gato con la dovuta scientificità. Recente tesori, e solo in tempi vicini è stato inda- custoditi presso l’attiguo custoditi presso dei all’inizio del Seicento per cercarvi solo pochi reperti sono attualmente solo pochi reperti scavato padiglione cominciò ad essere decorazione della Terme di Traiano e di Traiano decorazione della Terme ti questi marmi vennero riutilizzati per la ti questi marmi vennero pannelli e pilastrini marmorei. Quasi tut- pannelli e pilastrini marmorei. ad una certa altezza erano rivestite di ghi lato settentrionale, correvano invece lun- invece lato settentrionale, correvano ce. Sul retro della costruzione, lungo il della costruzione, ce. Sul retro vente del quale rimangono alcune trac- vente del quale rimangono era preceduto a sud da un portico a spio- a sud da un portico era preceduto da est a ovest per circa 350 m e largo 60, 350 m da est a ovest per circa bre Sala Ottagona. Il complesso, esteso Sala Ottagona. Il complesso, bre luminosissimi, disposti attorno alla cele- una serie di ambienti, un tempo aperti e una serie di ambienti, un tuita due grandi cortili poligonali uniti da cortili poligonali uniti tuita due grandi per un nuovo complesso termale, è costi- complesso termale, è per un nuovo per essere utilizzato come fondamenta utilizzato per essere che venne sotterrato al tempo di Traiano che venne sotterrato te. La pianta del padiglione superstite, te. La pianta reggia non erano ancora state completa- non erano ancora reggia che ancora nel 69 d.C. molte parti della d.C. molte parti nel 69 che ancora 14 8° Itinerario costituito daun’arenaovaledotatadi eraunpiccolo del cortile Alcentro porticato. centro uncortile rettangolare,conal una struttura aveva nel1961.Lacaserma effettuati rea, escavipiùapprofonditivennero nuovi edificicheinteressaronol’a- di demolizioni perlacostruzione individuati nel1937,durantele pato diDomiziano.Isuoirestifurono che vennerealizzataduranteilprinci- gladiatoriadiRoma, tante caserma Magnus stra metallica,irestidel stradale ecircondatadaunabalau- centro diun’areainferioreallivello è possibileintravedere,al sottostante viaLabicana la DomusAureasulla G . da vialedel- un’occhiata ettando Si trattavadellapiùimpor- , ambienti per gli alloggi dei gladiatori passeggiando... Ludus Passeggiando, anfiteatro 3. , to adAlfredo Oriani eun fontane epergolati Aurea, lungolaqualetroveremo Proseguiamo suviadellaDomus leinfermerie. giochi, learmerie, nari utilizzatinell’arenadurantei imagazzinideglisce- altre caserme, nella qualetrovavanopostoanche dell’Anfiteatro Flavio, per iservizi Domiziano avevavolutoattrezzare diunavastaareache all’interno eracompresa giochi. Lacaserma ranei delColosseoinoccasionedei combattenti diraggiungereisotter- sotterraneo corridoio stanzette destinateailoroalloggi.Un era unanumerosaseriedi Tutt’intorno alcortile menti deigladiatori. una piccolacaveada assistere agliallena- cui erapossibile , scrittoreotto- permetteva ai permetteva monumen- La ruota della Storia 15 ergeva il complesso termale vero e proprio, fornito di spogliatoi, pale- stre, vasche per fanghi e acque ter- mali. La scelta di orientare le terme Il monumento ad Alfredo Oriani Alfredo ad monumento Il , che il devastata da Terme di Traiano, una porta d’accesso porta una Traiano, di Terme Terme di Traiano Terme Domus Aurea, resti della grande imperatore fece edificare sui fece edificare grande imperatore ruderi delle caratterizzata dalla presenza dei caratterizzata le Oppio. Questa partele Oppio. Questa del parco è de addentrandoci nel parco del col- de addentrandoci prendiamo a sinistra per via Serapi- prendiamo centesco di impronta decadente, poi impronta decadente, centesco di mente una biblioteca. Al centro si dini, padiglioni, ninfei e probabil- te da una grande esedra, erano giar- di 330x315 m, chiuso posteriormen- ve: all’interno di un grande recinto replicato nelle realizzazioni successi- replicato nelle realizzazioni di terme imperiali, che venne poi viene al modello maturo delle gran- viene al modello maturo che». Con questo complesso si per- che». Con questo complesso suoi progetti di cupole definite «zuc- suoi progetti di cupole infastidito dalle critiche mosse ai infastidito dalle critiche leggenda vuole ucciso da Adriano leggenda vuole ucciso Foro e dei Mercati di Traiano, che la Foro e dei Mercati di Traiano, Damasco, lo stesso architetto del Damasco, lo stesso architetto di questi bagni fu Apollodoro di di questi bagni fu Apollodoro un’incendio nel 104 d.C. L’ artefice L’ un’incendio nel 104 d.C. 16 8° Itinerario gradazioni, sione divascheconacquaavarie dellasucces- aggiungere altermine neari. Altramodificafuquelladi neisuccessivi edificibal- si conservò mento provenientedairaggisolari, almassimoilriscalda- per sfruttare secondo l’assemodificatoNE-SO, e saune. Di queste terme, checome e saune.Diquesteterme, ambienti perbagniprivati,massaggi impianti siaggiungevanonumerosi detta all’aperto gidarium , ancheun’ampiapiscina caldarium natatio Una delle sale della cisterna delle Sette Sale Terme di Traiano, biblioteca dell’esedra occidentale , tepidarium . Aquesti , fri- Traiano, diun’area all’interno Raggiungendo viadelleTerme di OttagonodeiMuseiVaticani.Cortile Domus Aurea coonte, forserecuperatodalla delLao- diamo ilcelebregruppo questoimpiantoricor- che ornavano resti minori.Tra lenumeroseopere oltrea absidi delrecintoesterno, soltanto dueesedre,unasalaa anche alledonne,oggisonovisibili furono leprimeaessereaperte testimoniano leepigrafirinvenute , echeèoravisibilenel , La ruota della Storia 17 Facoltà di Ingegneria necessaria manutenzione; il flusso necessaria manutenzione; sistema di tubature idrico, che un verso gli impianti terma-convogliava regolato da grandi li, veniva invece rubinetti bronzo. di imperiale vide sorgereLa tarda età al strutturadi sopra della una villa signo- rile con piccole terme private, mentre nei secoli successivi le cisterne furono per gli utilizzate come fosse comuni appestati. Arrivati al termine di via prendiamo a di Traiano, delle Terme Sale. Per- sinistra per via delle Sette correndo questa strada passiamo dell’am- accanto a uno degli ingressi periodo pio complesso eretto nel 1915-25 della opera la cui realizzazione richiese la opera la cui realizzazione distruzione e oratori di varie cappelle Sale arrivia-antichi. Da via delle Sette mo a piazza di S. Pietro in Vincoli, nel- la quale si trova la celebre basilica. e . Si tratta tra le sale della cisterna delle Sette Sale Sette delle cisterna della sale le tra Domus Aurea , un calcestruzzo dalle Sequenza prospettica delle aperture di comunicazione di aperture delle prospettica Sequenza Cisterna Sette Sale delle livello dell’acqua ed effettuare la opus signinum accedere alle sale per controllare il erano completamente rivestiti in erano completamente Attraverso due aperture era possibile rie e nove cisterne, i cui ambienti proprietà impermeabilizzanti. dell’opera, costituita da nove galle- dell’opera, costituita da te disegnata una pianta completa te disegnata una pianta nello scorso secolo venne finalmen- nello scorso secolo venne vi erano altre due cisterne, e solo Pirro Ligorio. Nel 1760 si scoprì che zialmente sette, furono disegnati da zialmente sette, furono cento questi ambienti, creduti ini- cento questi ambienti, per le Terme di Tito. Nel Cinque- di Tito. per le Terme no già in uso per la no già in uso delle terme e che forse era- traianee, qua necessaria al funzionamento qua necessaria delle cisterne contenevano l’ac- che ta da un cancello, troviamo la cosiddet- da un cancello, recintata da un alto muro e chiusa recintata da 4. San Pietro in Vincoli 8° Itinerario

a basilica si trova sul Fagutale, una del 1876, sono ora conservati sotto l’al- delle tre cime del colle Esquilino. La tare maggiore insieme all’urna delle Lbasilica viene anche detta Eudossia- catene di Pietro. Sull’austera facciata na in memoria della moglie dell’impera- con cinque finestre si apre il porticato, a tore Teodosio II, Eudossia, che inviò a cinque arcate rette da pilastri ottagonali, Roma alla figlia Eudossia Minore, con- voluto da Sisto IV della Rovere nel corso sorte di Valentiniano III, le catene che dei rimodernamenti del 1475. Il portico, avevano avvinto s. Pietro durante la sua attribuito dal Vasari a Baccio Pontelli, è prigionia in Palestina. Le catene furono oggi considerato un’opera di Meo del consegnate a papa Leone Magno, che le Caprino. Lo stemma dei della Rovere vide fondersi miracolosamente con appare sui capitelli dei pilastri, mentre il quelle che si conservavano a Roma portico è chiuso da una cancellata d’ini- come reliquie della prigionia del principe zio Settecento ornata dalle armi di Cle- degli apostoli nel Carcere Mamertino. La mente XI Albani. Anche il portale della chiesa venne edificata nei primi decenni basilica appartiene agli interventi di Sisto del V secolo, sotto il pontificato di Sisto IV della Rovere ed è sormontato dallo III, e scavi novecenteschi hanno consen- stemma di questa celebre famiglia ligu- tito di individuare i resti della precedente re. L’interno della basilica è a tre navate domus ecclesiae risalente al III secolo. absidate, divise da venti colonne dori- A metà del VI secolo papa Pelagio I fece che di marmo, di probabile provenien- riporre nella basilica le reliquie dei za greca, poste su basi ioniche lavorate Maccabei, i sette fratelli animatori della nel Settecento. La navata centrale pre- resistenza ebraica contro la conquista senta il soffitto cassettoni, su disegno di ellenistica; i resti, entro un sarcofago che Francesco Fontana, ornato dall’affresco venne rinvenuto del 1706 Il Miracolo delle catene di durante gli G.B. Parodi; le navate laterali con volte a scavi crociera risalgono invece al periodo degli interventi di papa Giulio II.

18 S. Pietro in Vincoli, facciata La ruota della Storia 19 giacen- , che lo II Giulio Sibilla Madonna col e la Profeta , che sovrasta la figura del La controfacciata La no abbozzate dal Buonarroti e termina- no abbozzate dal Buonarroti da Montelupo negli anni te da Raffaello 1542-45. La statua di è tradizionalmente attribuita allo Bambino papa, è da attribuirsi a Scherano da Set- tignano; il te scalpello di Maso del Bosco, anche se vi intravedono interventi studi recenti dello stesso Michelangelo. Riguardo la figure, alle restanti da Montelupo. a Raffaello affiancano, che la riuscita di questo Si può asserire monumento riposi tutta nella forza tita- nica che sprigiona dalla possente figura corrucciata di Mosè, ritratto nel momento in cui, disceso dal Sinai con le tavole della Legge, sta per adirarsi con- che si sono dati al culto ido- gli Ebrei tro del Guerci- (a sinistra) de’ Medici, X La liberazione di , terminato nel II Rachele S. Agostino , eseguito di propria su disegno dello stesso artista. , copia dal Domenichino; a lato Mosè

(a destra) simboleggianti rispetti-

una tela con un Nella navata di destra, al primo altare, è Nella navata di destra, al primo altare, L’interno Agucchi Mausoleo di Giulio no, al secondo altare no, al secondo altare S. Pietro Girolamo monumento del cardinale è il celebre al transetto destro, Più oltre,

Lia

tefice e l’elezione di Leone ranta statue; ma con la morte del pon- della cupola ed essere adornatodella cupola ed essere da qua- la basilica di S. Pietro, proprio al disotto proprio la basilica di S. Pietro, porzioni doveva sorgere all’internoporzioni doveva sorgere del- 1505, un monumento di grandiose pro- missionò l’opera all’artista toscano nel volere del papa della Rovere, che com- del papa della Rovere, volere suoi collaboratori. In realtà secondo il suoi collaboratori. In realtà 1545 da Michelangelo con l’aiuto dei

mogli di Giacobbe, celebre celebre nicchie, le statue delle due bibliche Vincoli. Al centro del monumento è il Vincoli. Al centro due entro 1514-16, a cui egli affiancò, ra», venne infine trasferito a S. Pietro in ra», venne infine trasferito a S. Pietro mano da Michelangelo negli anni langelo di una «tragedia della sepoltu- varie traversie che fecero parlare Miche- parlare varie traversie che fecero poi fortemente ridimensionato e, dopo e la vita attiva e la carità. Le statue furo- il progetto fu dapprima accantonato, il progetto e vamente la vita contemplativa e la fede, latra del Vitello d’Oro. Alcuni dei capo- autore del fondamentale trattato La lavori incompiuti di Michelangelo, i dotta ignoranza e tra i primi a congettu- cosiddetti Prigioni, gli schiavi incatena- rare un universo illimitato e privo di cen-

8° Itinerario ti destinati a ornare il grande sepolcro tro. Il bassorilievo del monumento, con progettato per S. Pietro, finirono invece le figure del cardinale, un angelo e S. in parte a Firenze e in parte al Louvre. Pietro, è opera di Andrea Bregno. A sini- Nella cappellina che conclude la navata stra dell’ingresso è un affresco, attri- di destra è da notare la luminosa S. buito ad allievi di Antoniazzo Romano, Margherita, altra opera di G. France- raffigurante la processione che nel sco Barbieri, detto il Guercino. 1476 attraversò Roma con l’immagine Nell’altare maggiore è un baldacchino di S. Sebastiano per impetrare la fine di di Virginio Vespignani, sotto al quale è una pestilenza. Al di sotto la tomba di la confessione contenente le reliquie Antonio e Pietro del Pollaiolo, con i delle catene, con rilievi quattrocente- ritratti dei due celebri fratelli artisti scol- schi di Cristoforo Foppa, detto il Cara- piti nel 1498 da Luigi Capponi. All’e- dosso, raffiguranti Scene della vita di sterno, a sinistra della basilica, sorge la S. Pietro. La cripta posta sotto l’altare forte struttura del convento, opera del contiene un sarcofago paleocristiano 1503 di Giuliano da Sangallo, attual- contenente le reliquie dei Maccabei. mente inglobata nel complesso della Passando alla navata di sinistra di gran- Facoltà di Ingegneria. Anche il chiostro de interesse, nel secondo altare, è un della basilica, con colonne e capitelli mosaico del VII secolo nel quale S. ionici e un bel pozzo è opera dello stes- Sebastiano, ritratto solitamente come so architetto. Nella stessa area, prima un giovane ignudo trafitto dalle frecce, della costruzione del chiostro, s’ergeva è invece raffigurato come un maturo e la dimora cardinalizia di Giulio III Ciocchi barbuto ufficiale dell’esercito imperiale del Monte dove il futuro papa conservò, secondo la più antica iconografia bizan- prima di portarlo in Vaticano, l’Apollo tina. Segue il settecentesco monumen- del Belvedere ritrovato ad Anzio. Ricer- to del cardinale Cinzio Aldobrandini. che archeologiche sotto il pavimento Nel primo altare è la Deposizione dal- della basilica hanno individuato resti di la Croce, attribuita a Cristoforo Roncalli una casa risalente al II secolo a.C con detto il Pomarancio. All’inizio della mosaici policromi. Nella sacrestia si con- navata è invece il monumento fune- serva un pavimento a intarsi marmorei bre del cardinale Nicola Cusano, for- che si ritiene proveniente dalle Terme di se il più grande filosofo del XV secolo, Traiano.

20 Il chiostro La ruota della Storia 21 chiesa di nei, madre dei figli nei, madre di papa Alessandro to Vannozza Catta- to Vannozza secolo la parte , chiesa nazio- di S. Francesco da di S. Francesco Borgia. Subito a XVIII VI destra del palazzo è il destra del palazzo convento nale dei calabresi. S. Francesco di nale dei calabresi. S. Francesco calabrese, fu Paola, nativo della città visse tra i francescano a dodici anni, boschi della Sila e diciannovenne che si fondò l’Ordine dei minimi tradizio- ricollegava alla più rigorosa suo miracolo ne del santo di Assisi. Il cui superò lo più celebre è quello in sul suo stretto di Messina navigando La chiesa mantello steso sull’acqua. venne fondata nel 1623, insieme al convento, su progetto di Orazio Tor- riani e venne ampliata nel 1650 a seguito di una donazione di Olimpia Aldobrandini Pamphilj. La facciata è a due ordini. Nel Paola parte dove ha oggi sede una Restauro. dell’Istituto Centrale del Accanto è la facciata della S. Francesco di Paola inferiore, tripartita da lesene ioniche con teste di cherubini, con portale e due nicchie a edicola, venne rivestita di travertino, mentre l’ordine supe- 5. che Passeggiando, passeggiando... Palazzo dei , detto così in salita dei Borgia secolo, risistemata che

XII

Il Palazzo dei Borgia dei Palazzo Il Paola di Francesco S. vicus Sceleratus ornati sulla piazza, notiamo a , che mostra al di sopra del- la torre e ora fa da campanile alla vici- e ora fa da campanile alla

XV T ne popolare vuole che vi abbia abita- un tempo ai Margani, ma la tradizio- le. Anche questo edificio appartenne parte inferiore di una torre medieva- Borgia l’arco una serliana e sulla sinistra la facciata del cosiddetto cesco di Paola, possiamo ammirare la le scale e arrivando a piazza S. Fran- romano corpo del padre ucciso. Scendendo Francesco di Paola, ricalca quello del Francesco di Paola, ricalca Roma, passare con la propria biga sul mo. Il percorso, chiamato oggi via S. mo. Il percorso, chiamato figlia di Servio,vide Tullia, sesto re di passa sotto l’arco del palazzo omoni- passa sotto l’arco del palazzo episodio che ricordo del leggendario della cosiddetta il quale si trovano delle scale: si tratta il quale si trovano delle Sempre a destra si nota un arco sotto Sempre a destra si nota na chiesa di S. Francesco di Paola na chiesa di S. Francesco destra costruita nel appartenne ai Margani. La torre fu dei Borgia ma in realtà erroneamente è detta nel 22 8° Itinerario con stucchievolti dicheru- pano. L’interno, decorato montate daundoppiotim- lesene afasciocorinziesor- una facciatasuddivisada ta daunagradinataeha Francesco Fiori,èprecedu- no. Lachiesa,progettatada dedicandolo aS.Gioacchi- plesso elofecericostruire te cesco manel1760Clemen- ro eranodedicatiaS.Fran- chiesa el’annessomonaste- chino eAnna cia la siaffac- sta. Suquestolargo ViscontiVeno-zione dilargo Cavour, eprendiamoadestraindire- scendiamo lascalinatafinoavia Ripresa viaS.FrancescodiPaola, nografico losce- lizzate nelSettecento,mentre navata condecorazioniinstuccorea- intonacati. L’interno haunasola pano centinato,rimasealaterizi riore, confinestronecentraleetim- del Salvatore quella chiesa perdutadellaSuburra, e della ibustidi chie sonoconservati Paola ne dellaVergine aS.Francescodi della stessa,sullavolta,èl’ dinando Fuga,mentreall’interno funebre diLazzaro Pallavicini sacrestia èvisibileil nio DeRossi.Primadiaccederealla angeli, èoperadel1655diG.Anto- da panneggio instuccosorretto XIII S. Francesco di Paola, timpano fece demolireilcom- chiesa deiSs.Gioac- del Sassoferrato. Induenic- del Sassoferrato. Madonna altare maggiore . Inoriginela ad Tres Imagines provenienti dauna monumento , conun Apparizio- . Cristo di Fer- Ss. Gioacchino e Anna, facciata anche iltempiodi Neipressidovevatrovarsi partorienti. di GiunoneRegina romana, erail sulluogodove,inetà la chiesasorga davolteabotte.Siritieneche coperti bini, èacrocegrecaconibracci l’ cio anticamenteannessoallachiesa, via inSelcisipassaaccantoall’edifi- dalla chiesaeimboccandoadestra Uscendo protettrice dellesorgenti. un rinvenimentostraordinario: Il monastero,nel1744,futeatrodi Paola, oggisedediuncommissariato. che dell’ordinediS.Francesco ex monastero dellePaolotte Colonna nella piazza di S. Francesco di Paola tempio eilboscosacro Mephitis protettrice delle , divinità , mona- La ruota della Storia 23 che ope- . La chiesa secolo V ruota lignea cantoria clivus Suburanus, , a causa della pavimen- , costruito annettendo secolo da un mona- XIII in silice monastero alla rampa di scale che si trova a destra della chiesa dei Ss. Gioachino e Anna restò il nome di via del Monte Polacco. Proseguiamo il percorso su via in Sel- ci, strada corrispondente alla parte alta dell’antico congiungeva la Suburra con l’Esquili- no, e che anticamente era detta anche primitiva sorse alla fine del tazione. Sul lato destro della strada è il edifici contigui, al quale è annessa la chiesa di S. Lucia in Selci stero benedettino a cui subentraro- no, nel 1568, le monache agostinia- ne. Si accede all’edificio sacro, che fu ricostruito nel 1604 da Carlo Mader- no, attraverso un portale secentesco sormontato da un timpano mistili- neo. Nell’atrio si trova la un tempo utilizzata per affidare al convento i neonati abbandonati. a navata unica, con volta a L’interno, botte e tre altari per lato, conserva sulla controfacciata una ra del Borromini e un’immagine di per volere di papa Simmaco e venne affiancata nel e consistente in Secundus , della famiglia degli Apronia- S. Lucia in Selci, portale della chiesa della portale Selci, in Lucia S. S. Lucia in Selci, portale del monasterodel portale Selci, in Lucia S. lignea ruota la Selci, in Lucia S. matico re polacco e, per tale motivo, favoleggiare del tesoro di un fanto- Proiecta lezionisti, ma il popolino continuò a ni. Il corredo fu disperso tra vari col- nuziale appartenuto a ria. Si trattava dell’antico corredo menti equestri, oreficeria e argente- tesoro d’epoca romana tesoro sculture, candelabri, preziosi fini- 24 8° Itinerario grandi finestrenelluogochefuindi- dibottegheecinque cinque aperture basilicale probabilmente diun daarchi.Sitratta tino sormontati impostatosupilastriditraver- portico finoalsecondo piano,ediun servata ciata inlateriziodietàromana,con- la muraturadelconvento,diunafac- in Selcisonovisibiliiresti,inclusinel- chiesa econtinuandoadestrapervia di mo altareasinistraèla Giovanni Lanfrancomentrenelpri- a destraèil Nelprimoaltare dovuto alMaderno. rio mensa. Digrandeeleganzaèil niano dicuirestasololagratadella eliminando unprecedenteborromi- tare maggiore pino. Nell’absiderettangolareèl’ Dio Padre opera del Borromini. Lasciatala opera delBorromini. a tempietto con marmi policromi a tempiettoconmarmi , nelqualesiindividuano , dipintadalCavalierd’Ar- Martirio diS.Lucia Martirio , rifattonell’Ottocento edificio ditipo cappella Lan- La Torre dei Graziani cibo- di al- La Torre dei Capocci La ruota della Storia 25 ; , presenta conduce all’in- mura serviane ex Monastero delle Filip- ex Monastero , già villa della famiglia Sforza,, già villa della svoltando ancora a destra, su viale del Monte Oppio ci troveremo dinanzi alla facciata della chiesa di S. Martino ai Monti. vedere quello che rimane di un’anti- vedere quello che sorgevaca villa nobiliare sul luo- go. Sulla sinistra50, della via, al n. troviamo l’ pine sede un ufficiodove oggi ha ammi- risa- Stato. L’edificio nistrativo dello Seicento, ma le alla prima metà del passò alle suo- già alla fine del secolo da una re di S. Filippo Neri. Chiuso cancellata in stile rococò sormontatauna maestosa fabbrica da una torretta belvedere; una bella scala a doppia rampa le finestre gresso principale, mentre sormontatedel piano nobile sono e decorate da un doppio timpano con l’emblema degli Sforza, il melo- di S. Marti- su piazza grano. Tornati a sinistra no ai Monti, prendiamo dell’abside della chiesa per via Equi- zia, che nel nome ricorda l’antica famiglia degli Equizi, proprietari del fondo sul quale sarebbe sorta la chiesa. A destra, alla base del fianco orientale della chiesa, possiamo vedere alcuni filari di tufo apparte- nenti alle antiche torri , deri- , edificate orphea L’ex Monastero delle Filippine delle Monastero L’ex Quattro Cantoni ci consentirà di Una breve deviazione su via dei per divenire proprietà dei Graziani. cio passò successivamente di mano Pietro Cavallini. Anche questo edifi- forse appartenne il celebre pittore ni, nobile famiglia romana alla quale torre in origine edificata dai Cerro- e via dei Quattro Cantoni, è invece la le a sinistra all’incrocio tra via Lanza Capocci. La torre più piccola, visibi- per poi passare definitivamente ai edificata dalla famiglia degli Arcioni edificata dalla famiglia di travertino, venne originariamente base quadrata e finestre incorniciatebase quadrata e finestre tro della piazza, alta m 36,10, con tro della piazza, alta m me di Traiano. Quella visibile al cen- me di Traiano. grande probabilità dalle vicine Ter- grande probabilità dalle dei Capocci e dei Graziani con con laterizi romani provenienti omonima. Qui si ergono le due sco portale posteriore della chiesa l’abside romanica e il cinquecente- piazza S. Martino ai Monti, presso Al termine di via in Selci si giunge a ai Monti. varsi nell’attuale piazza di S. Martinovarsi nell’attuale un suo epigramma, che doveva tro- un suo epigramma, Ganimede, descritta da MarzialeGanimede, in statue raffiguranti il mito di Orfeo e cato con il toponimo di cato con il toponimo famosa fontana ornatavato da una di 26 8° Itinerario L presbitero dipapaSilvestro. Neisotter- ecclesiae lus Equitii cilicio. Lachiesavennedettaanche distendere sullacenere vestitosolodel per 27annieinpuntodimortesifece crato vescovodiTours, resse ladiocesi povero infreddolito. Nel370fuconsa- avere diviso ilproprio mantelloconun estate d’inizionovembre, edènotoper S. Martinoèinvecelegatoallabreve dell’anno. gradini, unoperognigiorno dere sotto terraperunascaladi365 no. Percacciarloilsantodovettescen- dalle vestalicheinfestavailForo Roma- genda dell’uccisionediundragonutrito festa al31dicembre ècollegataallaleg- pestilenza; lacollocazionedellasua Costantino dopoaverloguaritodauna le cheS.Silvestro abbiaconvertito 6. S. Martino ai Monti, facciata vescovo diTours. Latradizionevuo- Silvestro papa cheaS.Martino èinrealtà intitolatasiaaS. a chiesa San Martino aiMonti San Martino situata nellacasadiEquizio, alludendo cosìalla domus titu- L’interno, chehamantenutol’impian- Martino Ss. Silvestro e le sonoduebassorilieviconfigure dei no triangolare. Ailatidelportalecentra- due ordini, conleseneegrandetimpa- nata conducealla tetto FilippoGagliardi eoggiunagradi- da ristrutturazioneadoperadell’archi- Nel Seicentolachiesasubìunaprofon- vestro. Le chiesefurono demolitenel contigue diS.MartinoTours eS.Sil- lo papaSimmacorinnovòleduechiese furono raccolte nellacriptadaLeone spogliedimartiri costruzioni. Numerose riutilizzando colonnedelleprecedenti nica chiesaintitolataadambedueisanti to contre portesullastrada.Nel crociera su pilastri,eunvestiboloaper- una grandeaulacentraleconvoltaa secolo daSergio ne mente presenti iresti diuna ranei dell’edificiosacro sonoeffettiva- databile al III secolo d.C facciata II lpp iotu un’u- ricostruì . Ilpapa . barocca a . costituita da VI seco- costruzio- IV IX . La ruota della Storia 27 La grande aula dell’edificio sotto la chiesa la sotto dell’edificio aula grande La L’abside L’abside 8° Itinerario

Particolare dell’aula con le scale per i locali sotterranei

to basilicale di tipo antico, è a tre nava- zo un settecentesco San Martino di te divise da 24 colonne corinzie anti- Fabrizio Chiari. Nella navata di sinistra che. Il soffitto della navata centrale è un affresco raffigurante l’Interno sostituisce quello più antico donato da della basilica di S. Pietro, dipinto da S. Carlo Borromeo e distrutto da un Gagliardi, e quindi i secenteschi Pae- incendio. Tra le opere di maggiore saggi della Campagna romana di importanza sono da notare, a destra Gaspare Dughet. Segue il secondo dell’ingresso un’Estasi di S. Carlo altare con il dipinto di S. Alberto Car- Borromeo, di Filippo Gherardi e sul- melitano, opera del 1575 di Girolamo l’altare maggiore un tabernacolo e Muziano. Un successivo affresco rico- candelabri opera di Francesco Belli. struisce la scena del Concilio di S. Sil- Accanto all’altare è l’accesso alla crip- vestro, in cui il papa ordina il rogo dei ta barocca, opera di Filippo Gagliardi, libri contrari al pensiero teologico della in cui si alternano colonnine e pilastri, chiesa cattolica. Al primo altare oltre agli stucchi e statue di santi opera Sant’Angelo di Pietro Testa. Infine un del 1655 di Paolo Naldini. Al livello altro affresco con l’Interno della inferiore della cripta è invece conserva- basilica di S. Giovanni in Laterano, to un affresco del IX secolo con Imma- nella situazione architettonica prece- gini di santi e Croce gemmata e dente l’intervento del Borromini. All’i- un’effigie di S. Silvestro in un mosai- nizio della navata è un affresco di Jan co di VI secolo. Nella navata di destra , Miel del 1651 con San Cirillo che bat- al primo altare S. Maria Maddalena tezza il sultano. Nella sacrestia è con- de’ Pazzi, dipinto del 1647 di Matteo servata una lampada votiva in 28 Piccione; al secondo Estasi di S. Tere- argento, la tiara papale attribuita a S. sa di Gesù, di Giovanni Greppi; al ter- Silvestro e una mitra episcopale. La ruota della Storia 29 Vici- Tibet e , a Roma. secolo, ed è in cui vengo- . Sono inoltre acquisti sul mercato acquisti sul antiquario. Il per- antiquario. donazioni, scambi o donazioni, corso museale copre corso museale XIX un arco di tempo dal un arco di tempo , realizzato nel Palazzo Brancaccio Palazzo 4000 a.C. al 4000 a.C. al sedici sale Arte isla- e archeologia , Gothic revival , e raggiungiamo la scalina- chiesa di S. Alfonso de’ , realizzata nel 1859, sulla Vil- Cina Quer pasticciaccio brutto via de , India e Gandhara , presenti collezioni relative al Giappo- presenti collezioni relative asiatico. ne, alla Corea e al Sud-Est palazzo, All’angolo opposto del è il all’incrocio con via Mecenate, Brancaccio Teatro composto da 26.000 no esposti a rotazione circa raccolta tra le oggetti che rendono la più importanti è d’Europa. Il museo sezioni: suddiviso nelle seguenti no e Medio Oriente Antico Nepal mica 1916 e tuttora attivo. Attraversato largo Brancaccio, per- corriamo a sinistra via Merulana, resa celebre dal romanzo di Carlo Emilio Gadda Merulana ta della Liguori la Castani, da George Wigley e primo esempio di è a tre navate e sull’altare L’interno maggiore è una tavola della seconda metà del Quattrocento raffigurante 7. . Si trat- Passeggiando, passeggiando...

, costituito nel 1957 Museo Nazionale

Palazzo Brancaccio

sciti dalla chiesa di S. Martino ai U sono esposti oggetti provenienti da missioni italiane nei paesi orientali, studioso G. Tucci, oltre a materiali di oltre a materiali studioso G. Tucci, suoi principali promotori il celebre riente). Nel museo, che ebbe tra i palazzo ospita il (Istituto Italiano per l’Africa e l’O- eclettico di fine Ottocento. Parte del d’Arte Orientale Pubblica Istruzione e l’attuale IsIAO Francesco Gai, esponente del gusto Francesco Gai, esponente convenzione fra il Ministero della decorati sotto la direzione del pittore decorati sotto la direzione con raccolte acquisite grazie a una Gli sfarzosi appartamenti furono che si protrassero dal 1886 al 1912. che si protrassero dal 1886 degli adattamenti e trasformazioni incaricò l’architetto Luca Carimini incaricò l’architetto Luca Maria della Purificazione ai Monti, Maria della Purificazione dal demanio l’ex convento di S. dal demanio l’ex convento Brancaccio che, dopo aver acquistato Brancaccio che, dopo aver principessa Mary Elisabeth Field la mole di della dalla ricca famiglia americana Oppio: alla nostra destra troveremo Oppio: alla edificio voluto ta di un monumentale termine Monte di viale del sinistra e arriviamo al Monti prendiamo a Monti prendiamo 30 8° Itinerario fino al (mercato) diLivia,lachiesaebbe la vicinanzaconl’antico capanna e il portale marmoreo con marmoreo capanna eilportale aquestafaselafacciata Appartiene da Sisto nel1477 periodo, vennericostruita Macello. Abbandonataperunlungo chiesa risaleallafindel Modesto la facciatadella In fondoallastradavediamolapicco- diamo adestraperviadiS.Vito. S.Alfonsopren- Oltrepassato largo la Madonna delPerpetuoSoccorso Il Teatro Brancaccio S. Alfonso de’ Liguori, facciata IX IV secolo ilnomediS.Vitoin . Ilpiùanticoimpiantodella vicino aquellaantica. chiesa dei Ss. Vito e chiesa deiSs.Vito IV Macellum secolo. Per . della chiesa si erge l’ della chiesasierge dagli ammalatidiidrofobia.Adestra va abrasaelapolvereeraingerita pietra, consideratamiracolosa,veni- deisantititolari;la go delmartirio no chesiritenevaprovenissedalluo- scellerata dietro unagratalacosiddetta dellachiesaè conservato, All’interno è attribuitoadAntoniazzoRomano. tarco, delsot- Nell’altare didestral’affresco ri lateraliaedicolaquattrocenteschi. dellaquale sonoduealta- all’interno inun’abside, golare, terminante plice, ècostituitodaun’aularettan- mento sistino.L’interno, moltosem- ripristinarono l’aspettoel’orienta- Irestauridel1977 via CarloAlberto. realizzazione diunanuovafacciatasu mutato ilsuoorientamentoconla evenne addirittura pesanti interventi giubileo del1900,lachiesasubì cento esoprattuttoinoccasionedel fundavit 1477 lo stemmaabrasoelascritta: da Augusto.Nel262 d.C.,comesileg- adunrifacimentovoluto appartiene fiancheggiato daparastecorinzie, residuo, Ilfornice mura serviane. nellacintadellecosiddette fornici Esquilina, chesiaprivaconisuoitre unica memoriarimastadellaPorta Madonna colBambinoesanti , uncippofunerarioroma- . Nelcorsodell’Otto- Arco diGallieno

Sixtus

pietra , , , La ruota della Storia 31 fontanella del rione Monti Oltrepassato l’arco, al termine di via di S. Vito, sulla sinistra, vediamo la graziosa realizzata in travertino nel 1927 dal- Ss. Vito e Modesto, facciata in via di S. Vito S. di via in facciata Modesto, e Vito Ss. Ss. Vito e Modesto, facciata accanto all’Arco di Gallieno di all’Arco accanto facciata Modesto, e Vito Ss. all’imperatrice Salonina. Vittore all’imperatore Gallieno e l’arco fu dedicato da Marco Aurelio ge nell’iscrizione incisa sotto l’attico, 32 8° Itinerario la brevegra- defluire per qua doveva le qualil’ac- tubature dal- ma irestidi auditorium, come un interpretata ne venne la costruzio- Inizialmente mo cipollino. lastre dimar- da ricoperta anticamente gradinata dute dauna chie, anch’esserettangolari,prece- dell’abside sidispongonocinquenic- sei nicchierettangolari.Aldisopra 24,40x10,60. Suilatilunghisiaprono a botteehaledimensionidimt absidata,convolta è semisotterranea, L’aula, nel1874, chevennescoperta Mecenate. ne èilcosiddetto della piazza,protettodaunarecinzio- Leopardi.Alcentro giungere largo lana eprendiamoadestrasinorag- Torniamo suinostripassisuviaMeru- l’architetto P. Lombardi. Fontanella del rione Monti Auditorium di L’Auditorium di Mecenate lità a quellidellavilladiLivianellaloca- alberi euccelli,similicometipologia denze preferitediTiberio. imperiale divenendounadelleresi- deldemanio la entròafarparte diMecenatelavil- de ville.Allamorte lino cominciòariempirsidisplendi- l’antica necropoli,lazonadell’Esqui- a.C. quando,dopolabonificadel- al30 intorno che Mecenatesicostruì degli parte mo. Èprobabilecheilninfeofacesse Nazionale RomanoaPalazzoMassi- alMuseo eoraconservati Porta, ti, di pareti sonoiresti,piuttostomalridot- laterizio allabasedellacavea.Sulle quello originarioedallamuraturain mento in rifacimenti documentatidaunpavi- quella imperiale,subìalmenodue dell’età repubblicanael’iniziodi l’ dificio, databileperlapresenzadel- più vastocomplessoresidenziale.L’e- adun ro dallacalura,appartenente chettare pressounafontanaealripa- estiva re questoedificiocomeuna diindividua- dinata hannopermesso opus reticulatum dGallinasAlbas ad affreschi , unluogo,cioè,nelqualeban- opus sectile Horti Maecenatiani Horti raffiguranti giardini, raffiguranti al periodotralafine , pressoPrima sovrapposto a coenatio , lavilla La ruota della Storia 33 , , sono raffiguranti Trofei di Mario Trofei secolo all’epoca dell’impe- III nympheum Alexandri secolo i ruderi vennero ribat- secolo i ruderi vennero XII trofei marmorei trofei costruita nel tezzati “Trofei di Mario” per la presenza di Mario” per la tezzati “Trofei di due armi barbariche che vennero associati armi barbariche che vennero alle vittorie riportate da Caio Mario sui le due scultu- Peraltro Cimbri e i Teutoni. dal 1590 sulla balaustra del trasferite re, Campidoglio, originariamente non alla fontana: si appartenevano neppure di età domizia- trattava, infatti, di trofei le vitto- per commemorare nea realizzati rie dell’89 d.C. sui Catti e sui Daci. La fontana, costruita nel punto in cui si l’antica via Labicana e la Col- biforcavano ratore Alessandro Severo. I ruderi, erro- I ruderi, Severo. Alessandro ratore neamente detti quanto rimane di una monumentale di castello fontana che aveva la funzione proveniente di distribuzione dell’acqua Il nome della dall’acquedotto Claudio. costruzione, pubbliche in un elenco di opere compare Nella prima stilato in età costantiniana. metà del II , intitolato

. La piazza, chiamata II giardino

a largo Leopardi prendiamo a sini- a prendiamo a largo Leopardi e percor- stra per la via omonima Piazza riamola sino a raggiungere I Trofei di Mario e la Portadi Mario e Magica I Trofei

I portici di piazza Vittorio Emanuele Vittorio piazza di portici I

8. D

Vittorio Emanuele ze. All’interno del di una grande opera pubblica no i resti sede in un edificio coperto nelle vicinan- alla memoria di Nicola Calipari, si trova- cento, che ora ha trovato una nuova cento, che ora ha trovato grande mercato, sorto ai primi del Nove- grande mercato, intorno era occupata da un al giardino Tenerani. Fino a pochi anni fa, l’area Tenerani. ginale cancellata, fu ideato da Carlo Roma; il giardino al centro, con la sua ori- al centro, Roma; il giardino ta, in stile “piemontese” esistente a Koch. Si tratta dell’unica piazza portica- Koch. Si tratta dell’unica parono vari architetti, tra i quali Gaetano tra i quali vari architetti, parono zione, circa dieci anni più tardi, parteci- dieci anni più tardi, zione, circa tale del Regno d’Italia. Alla sua realizza- tale del Regno d’Italia. Alla burocrazia che affluiva nella nuova capi- nella nuova che affluiva burocrazia zione dei quartieri residenziali per la zione dei quartieri residenziali coni nel 1871, nell’ambito della costru- coni nel 1871, nell’ambito rio, venne disegnata dall’architetto Pani- rio, venne disegnata dall’architetto dai romani semplicemente piazza Vitto- semplicemente dai romani 8° Itinerario

Cancellata del giardino Nicola Calipari

latina, aveva pianta trapezoidale e venne ti, operato nel VI secolo dai Goti di Vitige, realizzata in opera laterizia. Da alcune iniziò lo stato d’abbandono del monu- monete del tempo di Alessandro Severo mento, che accompagnò quello di gran è possibile ricostruirne la facciata, che si parte della rete di approvvigionamento elevava per tre piani con una serie di nic- idrico della città. Dal Cinquecento al Set- chie occupate da statue e terminava con tecento la fontana fu raffigurata da vari un attico ornato da una quadriga bron- artisti, ma soltanto nel 1821, ad opera zea; una vasca raccoglieva l’acqua che dell’Accademia di Francia, vennero ese- defluiva attraverso tre canali frontali e guiti i primi rilievi sistematici. Sempre due laterali. Con il taglio degli acquedot- all’interno del giardino Calipari, a destra

34 I cosiddetti Trofei di Mario, nel giardino Calipari La ruota della Storia 35 raffi- due della porta pervennero della porta al marchese, che era che al marchese, uno dei maggiori alchi- uno dei maggiori porta nel giardino segre- porta nel giardino misti del Seicento, trami- misti del Seicento, to della sua villa e qui Palombara sistemò la Palombara sistemò re. Intorno il al 1680 re. te un misterioso visitato- te un misterioso compì egli stesso numero- guranti il dio egizio Bes provenienti dagli scavi sul Quiri- nale del 1888. Nella stessa villa Palomba- secolo per la realiz- antiche statue si esperimenti alchemici. Dopo le demolizioni della XIX fine del rio, affiancata da rio, affiancata dell’Esquilino, la porta fu sistemata a piazza Vitto- zazione dei nuovi palazzi secolo a.C. V ra venne ritrovato, nel 1781, il cosiddet- ra venne ritrovato, to Discobolo Lancellotti, copia di età di Miro- in bronzo dell’originale romana ne del balaustra del Campidoglio del balaustra Trofei detti di Mario, ora sulla ora Mario, di detti Trofei . nel monu- Porta Magica ideate dallo scul- ideate dallo Statue di M. Rutelli nel giardino Calipari giardino nel Rutelli M. di Statue Magica Porta cosiddetta La formule alchemiche incise sulla cornice di Pietraforte. Secondo la tradizione, le del marchese Massimiliano Palombara del marchese resta dell’ingresso secondario della villa dell’ingresso resta latino, è quanto ze in ebraico e in pagnate da senten- alchemico, accom- incisioni a carattere nella cornice alcune Questa porta, che presenta cosiddetta ruderi, sulla destra, è invece la ruderi, sulla destra, è invece caduti dell’Esquilino dei da Guido Carafa. A lato possiamo vedere il possiamo vedere mento in memoria dei conflitto 1915-18, eseguito doci sul retro dei Trofei doci sul retro lo stesso autore. Spostan- lo stesso autore. gruppo attuale opera del- gruppo attuale seguito sostituite dal seguito sostituite Naiadi in piazza Esedra, in Naiadi in piazza adornare la fontana delle statue per Mario Rutelli tore dei ruderi, vediamo le vediamo dei ruderi, 36 8° Itinerario ricostruì quasiperinteronel ricostruì lizzazione dellapiazza.La sbancamenti ottocenteschiperlarea- mente sopraelevataaseguitodegli ducono allachiesa,rimastalegger- centrale epoiduerampelateralicon- Unagradinata visibili dall’esterno. dal primo da una cornice aggettante, dal primodaunacornice pilastri; nelsecondoordine,separato porticato Carlo StefanoFontana:allabaseèun due ordini,èoperasettecentescadi zione di mente rinvenutoirestidiun’ ni archeologichehannoeffettiva- papa Liberio;sottolachiesaleindagi- in trasformata tore dell’arianesimo,vennepresto presbitero romanoegrandeavversa- casa dovenel357d.C.morìilsanto, la umbertini, trova, strettatraipalazzi Napoleone rio all’iniziodivia più voltefinchéGregorio R po diOnorio non restanocheilcampaniledeltem- secolo; madiquestafaseromanica VIII secolo lachiesavennerestaurata piazza Vitto- l’ angolodi aggiungiamo II a cinque arcate sorrette da a cinquearcatesorrette secolo d.C. III III chiesa diS.Eusebio , dovesi titulus e l’abside,nonpiù e consacratada A partire dall’ A partire passeggiando... IX Passeggiando, facciata non la XIII S. Eusebio, facciata abita- . La , a 9. gurazioni di altari delpresbiteriosonoledueraffi- attribuita aPompeoBatoni.Suidue Madonna consolatricedegliafflitti della rio Longhi,èlaraffigurazione Sull’altare maggiore,operadiOno- neoclassico AntonRaphaelMengs. opera del1759grandepittore maggiore conla dellavoltanavata vole l’affresco decorazione instuccoeoro.Note- to enelSettecento,presentauna alteratonelSeicen- pure fortemente impianto romanicointrenavate,sep- L’interno, chemantienel’antico papa Gregorio di ai Ss.EusebioeVincenzodaparte ricordata l’intitolazionedellachiesa lapidi alcune siconservano Nel portico daunacrocemetallica. sormontato èilgrandetimpano mente arretrato angeli inginocchiatinelmezzo;lieve- da quattrostatuedisantiailatiedue conclude conunabalaustrataornata l’iscrizione dedicatoria,ilprospettosi , fralequaliquellaincuiviene S. Celestino pronta borrominiana. Sopra pronta borrominiana. IX Gloria diS.Eusebio nel 1238. cornici etimpanid’im- cornici cinque finestrecon lesene sormontate fra lequalisiaprono da capitelliionici , operadel , , La ruota della Storia 37 chiesa di S. VIII S. Bibiana S. , antico edificio , il quale vi III za Vittorio fino all’in- za Vittorio fino Lamar- crocio con via mora. Percorriamo questa via e proseguia- mo sulla successiva via Guglielmo Pepe sino a raggiungere via Gio- vanni Giolitti. Prendia- mo a destra, per un breve tratto, fino a rag- giungere la Bibiana a tre arcate sorrette secolo. In occasione XVII presenta, nella parte inferio- porticato sacro situato in una posizione forte-sacro situato in una posizione del ter- mente alterata dalla presenza rapieno ferroviario e dalle costruzio- La chiesa ni della Stazione Termini. venne costruita nel 468 da papa Sim- plicio sulla casa della martire S. Bibia- na, morta per flagellazione nel 363 durante la persecuzione di Giuliano l’Apostata. Nel 1224 la chiesa fu restaurata da Onorio incaricò Gian Lorenzo Bernini, non ancora trentenne, di ristrutturare la chiesetta rispettandone l’originario impianto architettonico. Il restauro interno e la realizzazione della faccia- ta barocca, che costituì il debutto architettonico del Bernini, furono portate a termine in soli due anni. La facciata re, un del Giubileo del 1625, Urbano aggiunse un monastero occupato fino al 1440 dalle suore benedettine e demolito nel ligneo, di autore di Cesare coro Il Pontificio Collegio Russicum Collegio Pontificio Il a due ordini di di Baldassarre Assunta . S. Benedetto del Rossetti. A lato della Madonna tra i Ss. Eusebio, Russicum intitolata al Maria e la Maddalena ai piedi III chiostro in laterizio chiostro leone chiesa su via Napo- presso la vicina carrozze nobiliari, cavalli delle eleganti questa veniva impartita, soprattutto ai dizionale benedizione. Un tempo con i loro padroni per ricevere la tra- questa chiesa si affollano cani e gatti protettore degli animali, davanti a gennaio, festa di S. Antonio Abate Ogni anno, per la ricorrenza del 17 nel 1588 da Domenico Fontana. arcate e fontana centrale realizzato il Roma. All’interno si conserva ancora delle prime stamperie aperte a finire del Quattrocento ospitò una della croce un commissariato di polizia e che sul ignoto; la Vincenzo e Serafino Croce; chiesa è il convento, ora occupato da Ruthard, e di servati tre dipinti: l’ noce riccamente scolpito, sono con- noce riccamente scolpito, all’interno del quale è un leggio in Rossetti. Nel secentesco Rossetti. Nel secentesco sua lunghezza piaz- siamo per tutta la sinistra e riattraver- bio, prendiamo a Collegio Usciti da S. Euse- ta nel Pontificio santo e ora ingloba- 38 8° Itinerario porta- sinistra del A tro daCortona. Agostino CiampellieasinistradaPie- vita dellasanta con degli affreschi, servati pelli. Nellanavatacentralesonocon- tria e,asinistra, tro daCortona a sono due Ailatidell’altaremaggiore Bernini. mo di entro unanicchia,èlastatuainmar- madre Dafrosa.Aldisopradell’altare, Bibiana, dellasorellaDemetriae icorpi diS. costantiniana conserva giore un medievale. Aldisottodell’altaremag- dellamuraturadietà ra visibileparte corinzio. Nellenavatelateralièanco- bianco,instilecompositoe in marmo divise dacolonneantiche,ingranitoe balaustra. L’interno èatrenavate, cheggiato daduealiconfinestrae lare, coronatodauntimpanoefian- inquadrata daunnicchionerettango- dine superiorelaloggiacentraleè nell’or- da pilastriioniciintravertino; S. Dafrosa , conpalaoperadiAgostinoCiam- S. Bibiana sarcofago d’alabastro cappelline Il Tempio di Minerva Medica , conpalaeseguitadaPie- , eseguitiadestrada , scolpitanel1626dal dedicate adestra Scene della S. Deme- d’età condotto sotterraneo dell’acquedot- condotto sotterraneo lari. Vicinoalpadiglionepassavail quattrogradinianu- zio eall’esterno inlateri- diecinervature all’interno crollatanel1828,presenta parte l’aula. La del- lare siaddossavanoall’esterno semicirco- mentre ambientidiforma era precedutodaunatrioaforcipe, no diecigrandifinestre.L’ingresso metro di25m,sullecuiparetisiapro- un’aula dallapiantadecagonaleedia- residuadi ni. Sitrattadellaparte Atena Giustiniani in loco è impropriaederivadalritrovamento Ligorio, ta nelCinquecentodaPirro minazione, utilizzataperlaprimavol- Medica pio diMinerva giungere lamoledelcosiddetto della stazioneTermini, sinoarag- avendo allanostrasinistrailfianco Inoltriamoci ancoraperviaGiolitti, ra diAgostinoCiampelli. musicanti Gli la santaduranteilmartirio. secondo latradizione,venneavvinta le centraleèla identificato comeunninfeo to dell’ degli grande villasull’Esquili- mentale ebarocca. della statuacosiddetta l’architettura rinasci- tuirono unmodelloper periodo bizantinoecosti- rono glisviluppidel rali dell’edificioanticipa- Le caratteristichestruttu- risiedeva nellavilla. quando l’imperatore allacorte appartenenti do diospitaretuttigli eranoingra- costruzioni un’estesa proprietàlecui Gallieno; sitrattavadi dall’imperatore Licinio no cheprendevailnome bile al IV copertura acupola copertura secolo d.C.,viene in controfacciatasonoope- Horti Liciniani Horti Anio Vetus colonna , oraaiMuseiVatica- . L’edificio, data- . Questadeno- alla quale, , la , ingran Angeli Tem- Come arrivare a…

Piazza del Colosseo: 3 - 60 - 75 - 81 - 85 - 87 - 117 - 175 - 271 - 571 - 673 - 810 - 850 - Metro B

Via Giovanni Lanza: 75 - 84 - Metro B

Piazza Vittorio Emanuele: 5 - 14 - 360 - 649 - Metro A

Legenda: I numeri in neretto indicano i capolinea (es. 70) quelli sottolineati indicano i tram (es. 3) quelli in verde le linee solo feriali (es. 30) quelli in rosso le linee solo festive (es. 130) Comune di Roma Turismo Via Leopardi 24 00185 Roma

Punti Informazione Turistica

Tutti i giorni ore 9.30-19.30 • Castel Sant’Angelo - Piazza Pia • Santa Maria Maggiore - Via dell’Olmata • Piazza Sonnino • Via Nazionale - altezza Palazzo delle Esposizioni • Piazza Cinque Lune • Via Minghetti • Visitor Centre - Via dei Fori Imperiali | Tutti i giorni ore 9.30-18.30

• Fiumicino Aeroporto Leonardo Da Vinci Arrivi Internazionali - Terminal C | Tutti i giorni ore 9.00-19.00 • Stazione Termini - Via Giolitti, 34 Interno Edificio F / Binario 34 | Tutti i giorni ore 8.00-21.00 • Aeroporto “G.B. Pastine” di Roma (Ciampino) • Lungomare P. Toscanelli - Piazza A. Marzio (Ostia Lido)

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