Catalogo 2009
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Fine Art Gallery - Catalogo 2009 CLASSICI MODERNI Classici Moderni Max Bill Marc Chagall Mario Comensoli Alberto Giacometti Renato Guttuso Hans Hartung Max Huber Marino Marini Henry Matisse Joan Miró Pablo Picasso Mario Radice Mimmo Rotella CLASSICI MODERNI COMPOSIZIONE GEOMETRICA, 1971 Max Bill Serigrafia, 700 mm x 500 mm, 1908 Winterthur, 1994 Berlino firmata e numerata 88/200 Architetto, pittore, designer, pro- Membro della Royal Flemish Aca- fessore e politico, Max Bill è fra co- demy of Science, della Literatu- MAX BILL loro che danno un senso nuovo al re and Fine Art di Brussels e della design, nell’ambito del movimento Berlin Academy of Arts, Max Bill si Concreto zurighese. dimostra capace di trasporre conte- Testimonianza è la Hochschule für nuti artistici negli ambiti più diversi, Gestaltung a Ulm, in Germania, coniugando l’arte alla vita quotidia- costituita con Inge Aicher Scholl e na come, ad esempio, creando oro- Venduto Otl Aicher nel 1953 che continua logi per Junghans e manifesti per i la grande tradizione del Bauhaus, giochi olimpici del 1972. introducendovi nuovi ed importanti impulsi. Max Bill non si accontenta del- le influenze di Kandinsky, Klee e Schlemmer nella sua creazione ar- tistica; piuttosto, con le sue opere sperimenta la creazione di forme che, attraverso i sensi, sappiano rappresentare la complessità mate- matica della fisica moderna. COMPOSIZIONE GEOMETRICA 1971 Serigrafia, 700 mm x 500 mm, firmata e numerata 57/150 CLASSICI MODERNI Marc Chagall Venduto 1887 Vitebsk - Bielorussia, 1985 Saint Paul de Vence Fauvismo, simbolismo, cubismo, Nelle sue opere tempo e spazio col- MARC CHAGALL orfismo e surrealismo sono solo al- lassano in favore di una realtà paral- cune delle correnti artistiche che si lela onirica, spesso gioiosa, nella cui collegano all’opera artistica di Marc dimensione tutto diviene possibile: Chagall, pioniere del modernismo, le incertezze e gli estremismi del la cui produzione è in realtà tal- XX secolo, vissuti in prima persona, mente esuberante da non piegarsi sono combattuti con simboli, colori, ad alcuna classificazione e ad al- dettagli e metafore non sempre di cun mezzo. Libri illustrati, cerami- facile lettura. che, tele, stampe, costumi teatrali e vetrate non sono che alcuni dei supporti che catturano le immagini oniriche e poetiche cui Chagall da forma, nella rappresentazione di te- matiche costanti quali la vita con- tadina in Russia, la famiglia, i sogni di gioventù, il folklore e la nostalgia per il paese d’origine. IL GOLFO DI NIZZA, 1970 Litografia a colori 768 mm x 518 mm firmata Bibliografia: Sorlier 133 CLASSICI MODERNI Mario Comensoli 1922 Lugano, 1993 Zurigo Mario Comensoli ritenuto uno dei per lui nuovi riferimenti artistici. ad esporre le proprie opere al Con- MARIO COMENSOLI più importanti esponenti del rea- Stabilitosi con la moglie Hélène Frei gresso degli Emigranti a Roma sul lismo pittorico, nasce a Lugano il a Zurigo, e appassionato di sport cui manifesto appare proprio uno 15 aprile del 1922. Orfano di ma- popolari quali il ciclismo e il calcio dei disegni dell’artista luganese. Af- dre viene allevato dalle due sorelle elabora la serie intitolata “Ciclisti e fronta successivamente i temi del nell’estrema indigenza che sensibi- calciatori”. Sessantotto con una pittura provo- lizza il carattere dell’artista renden- Nel 1953 il museo Helmhaus di Zu- catoria ed influenzata dalla pop art, dolo, fin da subito, attento alle pro- rigo gli dedica la prima importante nel 1978 si confronta col mondo blematiche sociali dei più deboli. mostra che ben rappresenta il pe- del cinema. Dagli anni ottanta par- Nel 1944 il Museo Civico di Belle riodo passato sotto le luci della ville tendo dai ragazzi alternativi punk Arti di Lugano, su proposta di Aldo lumière che raccoglie il plauso della inaugura la serie “Gioventù in fer- Patocchi ne acquista un olio, sem- critica. mento”. Da ricordare, tra i momen- pre quell’anno grazie ad una borsa Questa prima fase creativa incentra- ti tematici rilevanti “Discovirus” e di studio si reca a Zurigo dove fre- ta sulla cotruzione formale lascerà “Tell”. quenta lezioni di disegno e storia presto il posto ad una nuova pittura Nel 1989 al Kunsthaus di Zurigo ha dell’arte al politecnico. attenta più alla realtà e alle vicen- luogo la sua ultima grande espo- A Parigi nell’immediato dopoguerra de umane. Nel 1958 nell’atelier sizione. Mario Comensoli muore guarda a Picasso e Léger che con la della Rousseaustrasse nasce il ciclo stroncato da un infarto nel suo ate- loro pittura cubista lo influenzeran- dei “Lavoratori in blu” dedicato agli lier zurighese il 2 giugno del 1993. no molto. Nel 1948, in un secondo emigranti venuti dall’Italia a cui Co- soggiorno parigino, Mirò, i fratelli mensoli si sente vicino. Giacometti, Poliakoff, diventano Lo stesso anno Carlo Levi lo invita CLASSICI MODERNI Venduto Venduto MARIO COMENSOLI FUSSBALL, 1950 SCHIZZO PER COMBATTIMENTO DI TORI, 1951 Disegno a matita, 225 x 310 mm, firmato con timbro Disegno a matita, 325 mm x 475 mm, firmato con Timbro Fondazione Mario e Hélène Fondazione Mario e Hélène Comensoli di Zurigo Comensoli di ZurigoBibliografia: Mario Comensoli “EINE NEUE SICHT TESTIMONIANZE” CLASSICI MODERNI RITRATTO FEMMINILE DI Venduto PROFILO PRIMI ANNI `50 Olio su carta, 850 mm x 650 mm, firmato in basso a destra MARIO COMENSOLI RITRATTO FEMMINILE DI PROFILO PRIMI ANNI `50 China ed olio su carta, 850 mm x 630 mm, firmato in basso a destra CLASSICI MODERNI GESCHAEFTSMANN 1962 Non più disponibile Non più disponibile Tempera su cartone, 900 mm x 700 mm, firmato e datato in basso a destra Bibliografia: Johann P. Scherer, “Begegnungen 62: Gemälde von MARIO COMENSOLI Mario Comensoli”, cat.Galerie Walcheturm, Zurigo 1963 (riprodotto in copertina e a pagina 21) OPERAIO CON SIGARETTA 1965 Olio su tela, 1300 mm x 900 mm Provenienza: Fondazione Mario e Hélène Comensoli di Zurigo CLASSICI MODERNI LA FAMIGLIA 1990 Non più disponibile Tecnica mista su carta, 560 mm x 420 mm Provenienza: Fondazione Mario e Hélène Comensoli di Zurigo MARIO COMENSOLI Non più disponibile TONDO CON PUNK 1992 Olio e tecnica mista su masonite, 530 mm x 440 mm Provenienza: Fondazione Mario e Hélène Comensoli di Zurigo CLASSICI MODERNI Alberto Giacometti 1901 Borgonovo di Stampa, 1966 Coira Alberto Giacometti nasce in Val Bre- la tra riproduzione mnemonica ed Lo spazio quindi, e il suo significato gaglia nei Grigioni, dall’unione di espressione più pura dell’inconscio, lo esistenziale di vuoto, si trasforma in GIACOMETTI ALBERTO Annetta Stampa e del pittore postim- spazio e la sua delimitazione, le strut- creazione artistica, in elemento por- pressionista Giovanni Giacometti. Su ture geometriche e lineari, le gabbie e tante dell’opera di Giacometti che, desiderio di quest’ultimo nel 1922 gli organi sessuali. nell’inavvicinabilità dell’oggetto, cor- va a Parigi dove studia scultura fino In una dialettica incessante tra mito, rode e frantuma i contorni, in grumi al 1925 all’Académie de la Grande inconscio, sogno e realtà, lo stile di di materia spesso privi di colore. Chaumière. Giacometti trova infine definizione in La prima ampia retrospettiva presen- Nella sua vita ha tratto ispirazione una sorta di naturismo schematico, tata in Svizzera fu allestita dalla Kun- da molteplici riferimenti culturali che nel quale oggetti, paesaggi e perso- sthalle di Berna nel 1956. Nel 1962 è vanno dall’arte cicladica, al cubismo, ne si ritrovano immobili, isolati in uno premiato alla Biennale di Venezia, nel al surrealismo e al primitivismo, prima spazio vuoto, che assume tutti i signi- 1965 viene istituita a Zurigo la Fonda- di trovare una direzione propria. ficati esistenziali della solitudine, di cui zione Alberto Giacometti. Così, la sua espressione artistica oscil- Sartre coglie l’inaccessibilità. CLASSICI MODERNI HOMME DEBOUT (LUST 101), 1957 Litografia, 410 mm x 282 mm, su carta Arches, firmata e numerata 15/100, edita da Maeght, Parigi ALBERTO GIACOMETTI ALBERTO NU ASSIS (LUST 53), 1965 Litografia, 673 mm x 535 mm, su carta Rives, firmata e numerata 17/100, edita da Gemini, Ltd. CLASSICI MODERNI Renato Guttuso Venduto 1911 Bagheria, 1987 Roma Nel 1957 Renato Guttuso afferma: Guttuso si esprime nei generi più RENATO GUTTUSO RENATO svariati, che vanno dall’illustrazione “La pittura è il mio mestiere. Cioè è di libri alle scenografie teatrali, dai il mio mestiere ed il mio modo rap- paesaggi alle nature morte, dai ri- portarmi al mondo. Vorrei essere tratti ai quadri erotici. appassionato e semplice, audace e non esagerato. Vorrei arrivare alla totale libertà in arte, libertà che, come nella vita, consiste nella veri- tà”. Questo desiderio spinge l’artista ad una posizione di militanza politica decisa, e ad una ricerca della verità, in cui qualunque canone accade- mico è rigettato. Egli viene ad op- porsi alla cultura ufficiale, a difesa della libertà, denunciando gli orrori scaturenti dall’oppressione e dalla guerra. Bassorilievo d’arte fuso a caldo placcato oro, 330 mm by 220 mm, esemplare 176/333 CLASSICI MODERNI Hans Hartung 1904 Dresda, 1989 Antibes L’Informale è una scrittura visuale formale, il fascino per le proprietà il cemento, il catrame, la plastica o se “sciabolate” nere, che saggiano che antepone il “fare” alla “teoria”, espressive dei materiali pittorici ed il legno. Tra i suoi più originali in- tutta la serie di gamme possibili di HANS HARTUNG “l’esistere” al “pensare”. extrapittorici. L’arte informale può terpreti vi sono Fautrier, Dubuffet, valori del gesto, a segni graffiti di- Sperimenta nella stupefatta man- essere ricondotta a due filoni prin- Burri e ancora Fontana. rettamente nel colore, a impalpabili canza di pensiero, che segue la ca- cipali quello gestuale-segnico, che, Risalta in particolare la figura di superfici aereografate che sembra- tastrofe della seconda guerra mon- sulla scia dell’automatismo surrea- Hans Hartung l’artista europeo che no proporre uno spazio impossibile.