La Lettera D'addio Alla De Di Francesco Cossiga

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La Lettera D'addio Alla De Di Francesco Cossiga PAGINA 4 L'UNITÀ POLITICA INTERRA VENERDÌ 24 GENNAIO 1991 La lettera d'addio alla De di Francesco Cossiga avoi Pubblichiamo di seguilo la lettera inviata tere presidenziale del rinvio mai avrebbe po­ dal presidente della Repubblica Cossiga al tuto portare all'approvazione di una legge! È direttore del "Popolo"Sandro Fontana. solo una lettera quindi questo mio scritto; ma adesso occorreva che io la scrivessi, affinché «Caro direttore, trovo un qualche imbaraz­ non altn e più spiacevoli accadimenti interve­ zo a scriverle una lettera che non può non nissero, per evitare altri malintesi, per non avere un certo qual tono polemico, e ciò a aprire altri fossati, per fugare iniqui sospetti, i motivo della cortesia, dell'amicizia, della per allontanare timon, anche se non giustifi­ comprensione che lei e la parte del quotidia­ cabili; adesso occorreva io la scrivessi perché ribaldi e presto sarà tempo di elezioni generali e di ge­ no di cui e su cui lei dispone, hanno sempre avuto per me, assumendo apertamente e co­ nerale confronto politico e non mi sarà giù- . raggiosamente (alludo al coraggio "verso l'e­ slamente dato intervenire in esso, salvo il mio L sterno" della De e più ancora al maggior co­ diritto-dovere di difendere, se impudente- '• raggio "verso l'interno") la difesa del presi­ mente ed ingiustamente attaccato, la dignità , dente della Repubblica e di un veccchio ami­ del mio ufficio ed il mio onore, ed anche per­ co e compagno di partito anche quando non ché è sommamente opportuno che nulla sia " pochi dirigenti, e forse anche la parte mag­ nascosto o falsato al popolo di quanto ad es­ so possa essere utile per conoscere e per de­ giore di esso, mantenevano il silenzio o adot­ L tavano atteggiamenti equivoci o addirittura cidere». ' !> • ' >• • »J- compiacenti o complici verso chi non solo mi «Difendendomi dal beffardo attacco, di attaccava sul piano politico, ma anche mi in­ stampo stalinista, di una parte moralmente e fangava sul piano personale. politicamente miseranda di dirigenti del Pds, ; «Ciò che vengo a scriverle non vuole esse­ feso solo la mia persona, ho difeso quaran­ di un democratico-cristiano alla presidenza io difendo la serietà e la correttezza demo- ; re, per quanto mi riguarda, neanche attenua­ t'anni di politica democratica dell'Italia, ho della Repubblica, né tanto meno una tregua cratica, non solo mia ma delle forze politiche ' zione della mia riconoscenza profonda nei difeso la De ed i suoi uomini, quando molti di all'aggressione di tipo stalinista condotta im- ' che governano il paese e con sincerità mi so­ confronti suoi, dei suoi collaboratori ed in ge­ questi per calcolo, per procacciarsi la bene­ pudentemente contro i propri uomini; il sa-, stengono; difendo la dignità delle istituzioni nerale del quotidiano "11 Popolo". • . " •- volenza ed il silenzio dell'ex partito comuni- crificio di me, ex compagno di partito non '• costituzionali ed il prestigio del mio paese; > «Leggo sul suo giornale: "Riteniamo che . sta, non hanno avuto il coraggio di difendere dovrebbe valere per un democratico e ancor cerco di concorrere a frantumare la cortina di * quanto più alta e delicata è la responsabilità né le forze democratiche, né la De, né la poii- più per un cristiano le equivoche compiacen­ . bugieconcui-con la complicità di molti, an-1> politica ed istituzionale ricoperta, tanto più ri­ • tica nazionale e neanche se stessi! ze di un gruppo di confusi e prudenti che , che democratici cristiani, è stata ricostruita in ', goroso deve essere l'impegno per assicurare . «Ho difeso "Gladio" ma ne sono forse io il stanno tradendo le prospettive di forte impe­ . modo falso la storia del dopoguerra rinne- ',' un clima di civile e sereno confronto politico solo o il principale responsabile? O ne è re­ gno socialista e democratico di quei milioni gando di fatto I' opera di uomini coraggiosi £• ed elettorale. Altrimenti anche legittime e sponsabile la maggior parte della classe poli­ di contadini, operai, intellettuali e tecnici che come Saragat, Einaudi, De Gasperi, Piccioni, r comprensibili esigenze di difesa da accuse tica della Democrazia cristiana? Ho difeso i scelsero in buona fede e con coraggio il co­ Sceiba, Segni. Martino, La Malfa e, con singo- faziose e strumentali finiscono col favorire le governi degli anni 60 e la loro politica, com­ munismo, come una opzione radicale per la ' lare e coraggiosa capacità di autocritica, an- - spinte irrazionali e disgregatrici del tessuto ci­ presi gli uomini della De (anche quelli che si liberazione, la libertà e l'eguaglianza degli " che Pietro Nenni. Mi sforzo di concorrere a li- '. vile e democratico del paese. Il nostro atteg­ incontrarono nel salotto buono di casa Modi­ uomini e pagarono sulla loro carne il peso ' berare la nostra società politica e con essa . giamento rimane sereno ed obiettivo ed è in no) , dall'accusa di aver complottato contro • della discriminazione conseguente alla divi­ • parte della De dalla paura e dalla ossessione f, questo spirito che respingiamo con fermezza la democrazia: e che c'entravo io? Ero forse sione del mondo e dell'Italia slessa in due ' di un comunismo che non c'è più; difendo le ?- gli apprezzamenti ingiustificati e privi di sen­ io in quel salotto? Ho difeso Antonio Segni, blocchi; e che oggi vogliono lavorare, fuori • forze democratiche e con esse il mio vecchio r so espressi nei confronti del presidente dei Aldo Moro e Zaccagnini in riferimento al dalle divisioni e aalle contrapposizioni per partito, non soltanto me stesso. -<-> • v. : *•• deputati de, al quale va tutta la nostra piena "piano Solo" dalle assurde accuse di aver una italia democratica più libera e più giusta!. «Se parte della De crede di condizionarmi * solidarietà", t •,-.-•• .,,.,,. complottato contro la Repubblica e di aver «Ben conoscendo la De, e comprendendo o ricattarmi con la minaccia di un impeach- •» «Non ho mai chiesto al giornale del mio ex- innescato la strategia delia tensione. Ed io, come il mio spirito libero ed indipendente, .' ment approvato in aula attraverso la vecchia % partito la mia difesa da attacchi profonda­ : piccolo sottosegretario di Stato, allontanato laico e riformatore mi avrebbe portato in col­ pratica dei franchi tiratori, sappia che se non $ per di più dal palazzo del Quirinale perché in lisione con certo modo di fare politica di una , fosse per il rispetto che da me è dovuto, quale "}. mente ingiusti e, per usare le sue parole, da 1 apprezzamenti ingiustificati e privi di senso, odore di "sinistrismo" e perché vicino a Mo- parte dei dirigenti della De, offrii tre volte ai cittadino e quale capo dello Stato, al primato i ' che sono stati espressi tante volte nei con­ , ro, che cosa c'entravo in tutto questo? Ho di­ dirigenti di codesto partito le mie dimissioni del diritto, alla serietà delle procedure costi- % fronti del presidente della Repubblica, quan­ leso, inutilmente è vero, Antonio Gava, quan­ da presidente della Repubblica: e tre volte fui tuzionali ed al buon nome intemazionale del do ciò avrebbe potuto mettere lei ed il suo do nel 1976 il Pei mise il veto, con infamanti scongiurato di non farlo! Alcuni di essi per paese, se non (osse per evitare che i cittadini »• giornale in imbarazzo, a motivo dell'origine obiezioni, alla sua nomina a sottosegretario . ben tre volte mi chiesero di non dichiarare ' fossero scandalizzati da questo tragicomico •• di cotali comportamenti, della tolleranza e di Stato al ministero dell'Interno, e la De si ar-. che non mi sarei ricandidato, anzi mi pro­ • teatrino dei pupi o meglio ancora degli zom- ; complicità da cui erano accompagnati da rese ed accettò questo veto e, quindi, le moti­ spettarono la ricandidatura: e tre volte per bi, io mi adopererei perché del giudizio su di - membri della De. Non mi attendevo, non ho vazioni che ne erano a monte. realismo politico, coerenza morale e scelta ' me fosse anzitutto investito il Parlamento il '_, preteso, non ho chiesto mai che lei assumes­ «Ed ora di fronte alle ingiurie ed alle accuse personale, tutto ciò io rifiutai! Ricordo che il cui verdetto so bene mi sarebbe assai proba- ' se un atteggiamento sereno ed obiettivo, cioè : del signor Occhietto, ed alla mia dichiarazio­ mio messaggio al Parlamento sullo stato del­ bilmente sfavorevole per l'ennesimo tradì- . vero e giusto oche con fermezza respingesse ne che in campagna elettorale non. Interverrò ' le istituzioni e sulle riforme fu accolto con dif­ mento, e sarei pronto anche ad affrontare se­ quali apprezzamenti ingiustificati i giudizi doverosamente nel confronto tra i partiti, ma ' fidenza ed ostilità dai maggiori esponenti del­ renamente il giudizio della Corte costituzio- »• espressi in due interviste a prestigiosi quoti­ solo mi limiterò a rispondere se il presidente la De: basti leggere sugli atti parlamentari il Sale per la stima che io ho di essa e per l'ob- - dncorsto-di ferma, chiara opposizione e con- diani, poi ribadite anche in modo spiritoso e . della Rerwbblira^sìOT-'&flaccI^-'con l'im- s - odienza che è dovuta alle sue pronunzie. > pittoresco ("per formare un partito non oc­ prontitudine con cui è attaccaK>ora*ae si ba- trapriosizione della maggior parte deglrote"-" ""••'Chi-delia De vuole questo'me lo dica chiara- corre un certificato di sanità mentale!"), sulle • di bene solo se attaccatocorrte-tfuffpoate re- ' * tori •der-*aNjue<Mi-'quello -emblemalKrb -ed-" •fneritè-edJaperfarnèntc,' lo'faccia! Alla prepo- • mie condizioni mentali, sul desiderio di poter lative a Gladio, Piano SbR>,"-P2; jjj&pismo, alto esemplare dell'on. Antonio Gava e del sena­ tenza dello stalinismo io non mi arrendo, se consigliare un ipotetico psichiatra che mi tradimento e attentato alla Costituzione! -ec­ tore Mancino. E come tacere le accuse di " altri lo vuole fare lo faccia. ..*.-. > <.—.-, avrebbe in cura a non darmi più pastiglie ec­ co il solerte Antonio Gava (solerte ancor più "falsario" per la esposizione che feci delle «Se.
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